Prof. Giuseppe Bertoni

Istituto di Zootecnica
Facoltà di Agraria
U.C.S.C. Piacenza
Come gestire la bovina nei 60
giorni pre-parto
G. Bertoni
Piacenza, 24 gennaio 2014
E’ una novità il fatto che la
“MADRE” non deve tesaurizzare?
Ho riletto di recente queste frasi (1978):
-“la diminuita importanza, teorica e pratica, della necessità di ricostruire le
“scorte” esaurite nella precedente lattazione, ed altresì di costruire “riserve” in
funzione della successiva.”
-“è pure dimostrato che – fatta eccezione per l’energia – la copertura dei
fabbisogni…è conseguibile, mediante una razione corretta in lattazione….”
-“ è infine accertato che l’eccessivo ingrassamento predispone alla acetonemia
ed al collasso puerperale, che gli eccessi di calcio aumentano il rischio di
collasso e che quelli di proteine aggravano…”
-“inoltre il tentativo di formare riserve importanti può sortire effetti fortemente
negativi”.
Erano frasi che “sconfessavano” quanto insegnato dai Maestri di allora…un
nome fra tanti: Prof. G. Piana e chi aveva avuto l’”ardire” di scrivere tali frasi,
oltre 35 anni fa? Un nome fra …pochi: G. Bertoni…è ho detto tutto!
Se la donna con “sindrome metabolica” è incinta? Problemi..x 2!
E sarà un caso se “molto, molto” spesso il parto in natura avviene
sul finire di periodi di “crisi” alimentare? Vedi in “maremma”…..
Parto
Allattamento
Gravidanza 2a
Dunque, la gravidanza può (o “deve”?) avvenire in “ristrettezze”
alimentari? E perché la lattifera dovrebbe essere diversa?
Tutto questo può spiegare – specie ora – perché
parto-inizio lattazione costituisce una “incognita”?
Alcuni anni fa i colleghi ISAN hanno osservato
una serie di problemi (ma può capitare di peggio)
Tab. 1 – Patologie del post-partum
Patologie
Metrite
Parto distocico
Lacerazione
Collasso
Problemi podali 100 giorni
Problemi podali parto
Problemi podali 1° fecondazione
Chetosi
Ritenzione placenta
Mastite al parto
Edema mammario
Ovaia ipoplasica
Ciste ovarica
Dislocazione abomaso
Fonte: Moschini, Masoero, 2001.
Incidenza (%)
15,8
1,4
2,0
1,7
1,2
3,2
1,7
1,7
15,0
2,9
1,2
12,7
2,7
2,3
Periodo “transizione” è caratterizzato dal 65% dei costi
per veterinario e farmaci connessi a malattie metaboliche
ed infettive:
Primarie: apparentemente senza
• primary,
i.e. apparently without
altre malattie
quali cause
other diseases
as cause
• milk fever
• retained placenta
• udder edema
• distocya
• metritis
• secondary,
Secondarie: i.e.
altre having
malattie other
sono
diseases
as fattori
important
factors ad
of
importanti
di rischio,
increased
risk
esempio per:
• ketosis
• steatosis
(digestive disorders etc.)
• displaced abomasum (*)
mastiti, infezioni
varie
ed altre (*)
• (mastitis
and other
infections)
malattie metaboliche
• rumen acidosis (and intestine)
• lameness
• displaced abomasum (*)
• hypofertility
• (mastitis and other infections) (*)
Si verificano
occurring
later but
successivamente,
ma
…
essential è critica
“transizione”
Ma solo le malattie manifeste (cliniche) sono importanti?
Probabilmente no…vedi rapporti fra infiammazioni occulte
Come spesso accade, a fronte di incapacità a comprendere i
meccanismi, per poi trovare le soluzioni, si è spesso puntato
a reazioni “drastiche”:
-“eliminiamo” l’asciutta….vedi sotto…
-provochiamo “acidosi” metabolica per “smuovere” il t. osseo
-accentuiamo il concentrato nel “close-up” per compensare il calo
di ingestione di s.s…..Grummer “pentito”….!
-altro?
Nessuno nega un qualche risultato in tutti i casi, ma non si
possono trascurare “gli effetti collaterali”, un esempio per tutti:
L’“eliminazione” dell’asciutta
comporta, nella lattazione
successiva, calo produttivo
con produzione massima a
una durata di 60 giorni (anche
se fra 50 e 60 la differenza è
minima)
Ma anche un prolungamento
oltre i 60 giorni ha effetti
negativi sulla produzione (e
ben sappiamo che aumentano
problemi connessi col digerente)
Penn. State Univ., 1996
Non vi sono dubbi sul fatto che il miglioramento genetico e della
gestione (picco e persistenza superiori) abbia reso più difficile…
(Annen e coll., 2004)
Ma non enfatizziamo troppo il problema (pur reale) poiché la
bovina in certa misura si adatta….specie ingestione! Semmai
il problema è saper adeguare la gestione in modo “giusto”!
Per sé, l’aumento produttivo porta ad aumento dell’ingestione,
per cui la perdita di peso non è di tanto aggravata….
45 kg/d
36 kg/d
s.s.
s.s.
p.v.
Penn. State Univ., 1996
Ma ciò è vero se le bovine stanno comunque bene…:
“giusta” GESTIONE!
Nella “giusta” gestione ben sappiamo esservi tante componenti
che potremmo riassumere in un solo concetto: BENESSERE
Pertanto, anche quando si parla di NUTRIZIONE, non ci si può limitare al
razionamento, specie nella transizione quando ad esempio non vi è più
(temporaneamente) la relazione fra produzione e sostanza secca ingerita.
Nel post-partum il bilancio energetico non è
correlato con la produzione
If correlated
expect this
r = 0.238
P = 0.90
Drackley, 2006
Nel post-partum il bilancio energetico è
altamente correlato con la s.s. ingerita
r = 0.80
P < 0.0001
Drackley, 2006
Ne consegue che, a produzioni “simili”, si possono associare
livelli di ingestione “molto” diversi e da ciò un + o – NEB
PERCHE’?
Allora la risposta alla domanda di prima è: “non basta il
Bilancio energetico negativo (fisiologico) ” il vero
problema è la sua accentuazione per:
- Lento aumento ingestione
- Bassa efficienza energia
entrambi causati da: processi infiammatori
gravi
Guarda caso, nel 2011 pare che, anche “oltreoceano”, si
vada facendo strada la consapevolezza di cosa
significhino i processi infiammatori nel periparto:
1. Inflammation
and
Transition
B. Bradford (2009) Wichita State
Cow
disorders
2. The role of inflammation in metabolic disorders
B.J. Bradford (2011) Mid-South Rum. Nutr. Conference
… quanto si può osservare nella Tab. 2, cioè che
all’interno degli stessi allevamenti
il gruppo più produttivo mostra una fertilità migliore (sinistra)
vi sono bovine
produttive e
fertili, ma
anche bovine
poco
produttive e …
poco fertili
Tabella 2 – Produzione di latte e parametri riproduttivi di bovine appartenenti a 3 allevamenti e
suddivise in 4 gruppi – all’interno di ciascun allevamento – in funzione delle conseguenze dei
processi infiammatori occorsi nel 1° mese di lattazione (Bertoni e coll., 2008).
Gravità
Nulla
Modesta
Elevata
Molto elevata
Latte (kg/90 giorni)
3450
3330
3331
3030
Interventi per gravidanza (n°)
1,65
2,04
2,68
2,01
Interventi parto/concepimento (gg)
92
132
139
111
Gravidanze al 1° intervento (%)
52
45
21
37
Capi “repeat breeder” (%)
(oltre 3 interventi/gravidanza)
21
45
58
32
perché bovine meno affette da problemi infiammatori
(stessi allevamenti)
Interessante: i fenomeni infiammatori che le differenziano
sono manifesti (clinici) in meno della metà dei capi a
destra (+) …quindi basta meno di quanto si pensi per …
QUESTE “INFIAMMAZIONI” micidiali…!
La cosa interessante, e che ci deve far pensare, è la progressiva
scoperta di nuovi meccanismi di tipo nutri-genomico, anche se
studi su infiammazione precedenti questa disciplina scientifica.
Ci si riferisce in particolare alle prove condotte da Drakley-Loor e
collaboratori, alla Illinois University con razioni per asciutta a
diverso livello energetico: oltre 0,9 UFL/kg o intorno a 0,7 UFL;
Da esse emerge che eccesso energetico in asciutta provoca:
-Produzione minore
-Problemi vari
-Perdita BCS maggiore
-Minore fertilità
E soprattutto che tale eccesso condiziona negativamente:
-l’insorgenza di fenomeni infiammatori (nostre analisi)
-Il metabolismo epatico in generale e lipidico in particolare (si
modificano i geni espressi in una sorta di “innesco sfavorevole”
per il post-partum): peggiorate risposte metaboliche connesse
alla lattazione: lipidi, aminoacidi, stress reticolo endoplasmatico
Approximately 140 dairy cows (Drackley’s experiments) received,
during dry period, 2 diets: low or high NEl in 2 different ways: ad
libitum or restricted (only high NEl)
Blood samples, taken during 1st month of lactation, allowed a
retrospective ranking according to LAI (Liver Activity Index =
indicators of inflammation consequences)
MAIN RESULTS
LO
INLO
INUP
UP
BCS (loss 1st month)
0.82
0.73
0.63
0.58
Milk yield (kg/d 28th DIM)
31.5
37.5
38.0
40.5
Days open
194
171
128
133
47.2
41.7
28.6
25.0
36.1
30.6
48.6
25.0
16.7
27.8
22.9
50.0
Over (lib)
Cow
High NEl
Restr
frequency
x treatment Low energy (lib)
Commento: molte le cause di infiammazione, ma eccesso energia in
asciutta è fra le più importanti
INGESTIONE SOSTANZA SECCA
(in bovine con alto: rosso o basso: “nero” livello infiammatorio)
Kg
25
LO-LAI
INLO-LAI
INUP-LAI
UP-LAI
20
15
10
5
-35
-28
-21
-14
-7
0
7
giorni dal parto
14
21
28
35
Attenzione: nel “rosso” vi è 47 % eccesso energia e solo 17 % OK
Come detto (e ripetuto), l’obiettivo primario è quello di
evitare (o comunque ridurre) qualsiasi forma di processo
infiammatorio, quindi obiettivi secondari (non per
importanza) sono quelli di evitarne “tutte” le cause:
• malattia (infettiva, metabolica e, pur impropriamente,
parassitaria);
• stress: psichico, termico, ossidativo
• danno tissutale: ferita, trauma;
• disturbo digestivo (rumine e/o intestino);
ma anche il perpetuarsi del processo (auto-innesco), se
non viene interrotto il ciclo “perverso” cui
l’infiammazione dà inizio.
Allora, avendo presenti l’obiettivo primario e quelli derivati, in ordine
pressappoco cronologico, possiamo individuare 10 quadri per
minimizzare l’infiammazione (per i primi può servire l’Alimentarista):
1° quadro: bovine alla “messa in asciutta” non troppo grasse
(~ 3.0 o 3.5 BCS a seconda metodi, o meno di 3.0)
2° quadro: periodo di asciutta “breve” (50 – 60 giorni effettivi)
e con leggero recupero BCS solo se molto magre.
Quindi solo “fieno” per 7 – 8 giorni e poi dieta
“equilibrata” per 35 – 45 giorni (“close-up”?)
3° quadro: quanto sopra ed altre regole alimentari del periodo
di asciutta (poco Ca e P, nonché Na e K, buoni
apporti di oligo e vitamine), anche per ridurre le
malattie metaboliche: collasso, ritenzione di placenta,
edema mammario ecc.
Riprendiamo con i “quadri”, questa volta prevalentemente di tipo igienicosanitario (Veterinario):
4° quadro: prevenzione delle malattie infettive e quindi – oltre a
gestione dieta ed igiene – ricorrere a:
- profilassi mastite (se necessario anche con trattamenti
per via parenterale);
- profilassi principali virus (IBR, BVD, sinciziale, PI3 ecc.)
mediante eradicazione e/o vaccinazione;
- eventuale vaccinazione per leptospirosi, clostridiosi,
E. coli (e virus gastro-enteriti) ecc.
- se necessario, deparassitizzazione e prevenzione delle
clamidiosi
5° quadro: al parto la bovina deve avere arti e piedi “perfetti”. Se
necessario, alla “messa in asciutta”, fare toelettatura e
curare eventuali ulcere, dermatiti, ferite, ascessi ecc.
6° quadro: è
necessario che le condizioni di vita per le
bovine siano per possibile ottimali (non è vero
che le asciutte…chi se ne fre…!):
- gruppi non troppo numerosi, spazio adeguato
anche in mangiatoia
- cuccette – lettiera curate ed asciutte
- spostamenti poco frequenti e “non lontano”
- se necessario ventilatori – spruzzatori
- ripari dal vento – freddo
- pavimenti “morbidi” e non “lesivi”
- per le manze meglio cuccette (si abituano)
- per le vacche meglio lettiera.
Questi primi quadri riguardano soprattutto il periodo intorno
alla “messa in asciutta” e il periodo “ordinario” dell’asciutta.
I secondi 4 quadri riguardano la transizione:
7° quadro: attenzione agli inevitabili cambiamenti alimentari:
- drastico impoverimento per “fermare” il latte;
- riequilibrio in asciutta (stessa miscelata delle
vitelle – manze, vedi tabella sopra);
- close – up che deve essere breve (8 – 10 giorni)
e leggero (non più di 2 – 4 Kg di concentrati in vari
modi fra cui la parziale miscela lattazione-asciutta;
- utili talora lieviti o altri probiotici, un poco di
tamponi, colina-metionina-niacina, proteine
by-pass, lipidi protetti ecc., ecc..
8° quadro: fondamentale l’Alimentarista, ma senza farne un
mito, per la razione del post-partum (“fresche”).
Importante invece fare gruppo separato per seguire
meglio le puerpere.
Caratteristiche ottimali (per alta produzione):
Energia netta
• Amido+zuccheri
• NDF
• NSC/NDF
0.96 – 0.98 UF/Kg s.s.
26 – 30%
32 – 36%
0.9 – 1.2%
Protidi grezzi
15.5 – 16.5%s.s.
• solubili
30% totale
• degradabili
60 – 65% totale
• NSC/prot.degrad. 2 – 4%
Lipidi 4.5 – 5.5 % (parte protetti)
Fibra fisicamente efficace (meglio >0.8cm; NDF da foraggio >75%
Tamponi rumine e intestino
Disponibilità “ad libitum”
Non è essenziale usare subito dopo parto questa razione. Mentre utili
possono essere lieviti, probiotici, glicole-propionato, colina-metioninaniacina ecc.
9° quadro: il parto deve avvenire senza traumi e/o
stress aggiuntivi.
Quindi:
- pensarci…9 mesi prima con tori
certificati…
- non spostare in altro ambiente (box sì) in
prossimità del parto
- per quanto possibile pulizia, paglia e
microclima ottimale
- per quanto possibile, lasciare che faccia il
suo corso (“calma e gesso”), ma non per
l’eternità…!
10° quadro: il puerperio è il periodo in cui le bovine devono
essere continuamente monitorate:
- T° rettale (ben fatta)
- collasso puerperale, ai primi sintomi…
veterinario
- ritenzione di placenta (entro 10-12 ore)...
veterinario
- in seguito lochiazioni, metriti, endometriti
(visita ginecologica sistematica? Veterinario)
- funzionalità digerente (ruminoattività, feci,
appetito…)
Terapie tempestive (Allevatore) ed appropriate
(Veterinario).
Ma attenti ai casi subclinici:
- risk card?
- ingiustificato calo BCS
Beh! Allora - nel periodo di asciutta/transizione - non possiamo fermarci
all’alimentazione; però questa è importante:
- fine lattazione non far ingrassare troppo (se possibile)
- asciutta (“bassa” energia ecc.) ma con breve e leggero “close up”
Tabella 1 – Principali caratteristiche chimico-nutrizionali di una miscelata per
sole bovine in asciutta o idonea per vitelle-manze ed anche bovine in asciutta
(BCS già ottimale alla messa in asciutta).
Asciutta
Vitelle-manze (e asciutta)
0.65
0.7
Protidi grezzi
(%s.s.)
11-12
12-13
Ca (%s.s.)
0.4-0.5
0.4-0.5
0.25-0.30
0.30-0.35
Mg (%s.s.)
0.25
0.25
Na (%s.s.)
0.15
0.15
K (%s.s.)
0.8-1.2
0.8-1.2
Energia (UFL/kg
s.s.)
P (%s.s.)
CONCLUSIONI:
“La lattazione ha inizio con il 1° giorno … di asciutta!” o anche prima!
(in futuro si dovrà parlare anche degli effetti epigenetici: feto e madre…)
In questo periodo tutto quanto serve per:
- avere mammella perfetta al parto (idonea profilassi mastite)
- piedi perfetti al parto (toelettatura/cura ulcere)
- digerente perfetto al parto (contemperare nelle diverse fasi
fibra/energia/proteine/integratori/probiotici)
- salute perfetta al parto (vaccini, antiparassitari, alimentazione,
immunomodulatori) e attenzione dopo parto
- stato psico-fisico perfetto al parto (spazi, pulizia, spostamenti)
- parto perfetto … al parto (“calma e gesso”)
Indubbiamente è lungo ed impegnativo ma:
• quanto tempo e denaro si risparmiano?
• quanto si guadagna (latte, fertilità, longevità)?