INTENZIONI SANTE MESSE AVVISI SETTIMA$ALI Domenica 10 agosto Diciannovesima domenica del tempo ordinario Domenica 10 agosto Diciannovesima domenica del tempo ordinario (A) Gris-Cuccana (1 Re 19,19a.11-13a / Lettera ai Romani 9,1-5 / Matteo 14,22-33) 9,30 Silvana e Firmino Marangone defunti fam. Dal Bello Venerdì 15 agosto Felettis 10,00 Umberto Bolzon e Maria Colussi Solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria (A) Bicinicco 11,00 Silvana, Albano, Vittorino e Angelo D’Odorico Ida e Antonio (Apocalisse 11,19a; 12,1-6a.10ab / 1a Corinzi 15,20-26 / Luca 1,39-56) A Bicinicco, Felettis e Gris-Cuccana Sante Messe con orario festivo. 11,00 a Bicinicco Santa Messa nella chiesa del Carmine. Lunedì 11 agosto Bicinicco 19,00 Marcello D’Odorico Parrocchie di San Pietro, apostolo - Bicinicco San Giusto, martire - Felettis Sant’Andrea, apostolo - Gris-Cuccana 10 agosto 2014 Diciannovesima domenica del tempo ordinario Martedì 12 agosto Domenica 17 agosto Ventesima domenica del tempo ordinario (A) (Isaia 56,1.6-7 / Lettera ai Romani 11,13-15.29-32 / Matteo 15,21-28) 10,00 a Felettis Liturgia della Parola Mercoledì 13 agosto Gris 19,00 .Bruno Strizzolo Giovedì 14 agosto ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA “L’Immacolata Vergine, preservata immune da ogni colpa originale, finito il corso della sua vita, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell’universo, perché fosse più pienamente conforme al Figlio suo, Signore dei dominanti e vincitore del peccato e della morte” (Concilio Vaticano II, “Lumen gentium”, 59). L’Assunta è primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la chiesa pellegrina. La “dormitio Virginis” e l’assunzione, in Oriente e in Occidente, sono fra le più antiche feste mariane. Questa antica testimonianza liturgica fu esplicitata e solennemente proclamata con la definizione dogmatica di Pio XII nel 1950. Felettis 19,00 Gino Di Giusto defunti fam. Di Giusto e Nonino Venerdì 15 agosto Solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria Gris-Cuccana 9,30 Fede Buldo Felettis 10,00 Bicinicco 11,00 Sabato 16 agosto Domenica 17 agosto Ventesima domenica del tempo ordinario Gris-Cuccana 9,30 Teresa Tartaro Santina e Giobatta Gobbo Felettis 10,00 Liturgia della Parola Bicinicco 11,00 Il parroco don Pietro sarà assente sino all’11 agosto. Per eventuali necessità rivolgersi ai sacrestani. La preghiera è il momento del cuore a cuore con Dio e ci porta poi all’azione. Pietro gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». foglio settimanale n. 214 CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA COMPENDIO Parte terza: LA VITA IN CRISTO Sezione seconda: I DIECI COMANDAMENTI 511. Come va esercitata la vita sociale ed economica? Va esercitata, secondo i propri metodi, nell’ambito dell’ordine morale, al servizio dell’uomo nella sua integralità e di tutta la comunità umana, nel rispetto della giustizia sociale. Essa deve avere l’’uomo come autore, centro e fine. 512. Che cosa si oppone alla dottrina sociale della Chiesa? Si oppongono alla dottrina sociale della Chiesa i sistemi economici e sociali, che sacrificano i diritti fondamentali delle persone, o che fanno del profitto la loro regola esclusiva o il loro fine ultimo. Per questo la Chiesa rifiuta le ideologie associate nei tempi moderni al «comunismo» o alle forme atee e totalitarie di «socialismo». Inoltre, essa rifiuta, nella pratica del «capitalismo», l’individualismo e il primato assoluto della legge del mercato sul lavoro umano. 513. Che significato ha il lavoro per l’uomo? Il lavoro per l’uomo è un dovere e un diritto, mediante il quale egli collabora con Dio creatore. Infatti, lavorando con impegno e competenza, la persona attualizza capacità iscritte nella sua natura, esalta i doni del Creatore e i talenti ricevuti, sostenta se stesso e i suoi familiari, serve la comunità umana. Inoltre, con la grazia di Dio, il lavoro può essere mezzo di santificazione e di collaborazione con Cristo per la salvezza degli altri. 514. A quale tipo di lavoro ha diritto ogni persona? L’accesso a un sicuro e onesto lavoro deve essere aperto a tutti, senza ingiusta discriminazione, nel rispetto della libera iniziativa economica e di un’equa retribuzione. 515. Qual è la responsabilità dello Stato circa il lavoro? Allo Stato spetta di procurare la sicurezza circa le garanzie delle libertà individuali e della proprietà, oltre che una moneta stabile e servizi pubblici efficienti; di sorvegliare e guidare l’esercizio dei diritti umani nel settore economico. In rapporto alle circostanze, la società deve aiutare i cittadini a trovare lavoro. 516. Quale compito hanno i dirigenti di imprese? I dirigenti di imprese hanno la responsabilità economica ed ecologica delle loro operazioni. Devono considerare il bene delle persone e non soltanto l’aumento dei profitti, anche se questi sono necessari per assicurare gli investimenti, l’avvenire delle imprese, l’occupazione e il buon andamento della vita economica. (105.continua) I$ CAMMI$O SULLE ACQUE AGITATE DELLA VITA Pur non avendolo provato, si può comprendere quanto possa esser difficile la vita a bordo di una imbarcazione in balia delle onde e i sentimenti di paura ed estrema insicurezza che provano coloro che navigano. La paura è quella di non avere certezza per il futuro, anche immediato. Non si sa dove appoggiarsi e anche l’appiglio più sicuro diventa precario. E in questa situazione di paura e di insicurezza si fatica a rimanere ottimisti e anche se, altre volte, la stessa prova è stata superata, in quel frangente si vive come non ci fosse scampo. I discepoli che sulla barca agitata dalle onde del lago di Tiberiade sono sconvolti dalla paura possono ricordano tante situazioni che vissute e che, magari, si sono viste vivere da altri. La vita è come il lago di Tiberiade del Vangelo e la vita è proprio come la barca dei discepoli. Tante volte navigare è facile e l’acqua è tranquilla, ma ci sono occasioni nelle quali la vita è sconvolta da tempeste che minacciano la felicità e fanno piombare nella paura e nella più totale insicurezza. I discepoli sulla barca quando vedono Gesù venire verso di loro si comportano davvero in modo incredibile e apparentemente assurdo: scambiano il Salvatore per un fantasma e hanno paura di lui, come fosse una ulteriore minaccia nella loro situazione pericolosa. Quanta fatica si fa a capire la presenza di Dio nella propria vita, e addirittura si riduce Dio a un fantasma distaccato e lontano da quello che si vive. Quando la vita diventa un mare agitato ci si lascia condizionare dalle paure e anche se Dio viene incontro attraverso una parola amica, la vicinanza di una persona, un momento di preghiera..., si è troppo ripiegati su se stessi per accorgersene e si impreca senza speranza. L’invito fatto a Pietro “Vieni!” vale per tutti. Gesù dice che si può essere più forti e saldi di tutti gli elementi contrari che secondo il pensiero comune farebbero affondare. Ed è bello pensare che anche quando si rischia di affondare (la propria fede non è mai perfetta!) la mano di Gesù che ha afferrato Pietro, afferra anche me. L’ATEO E LA RUPE Un ateo precipitò da una rupe. Mentre rotolava giù, riuscì ad afferrare il ramo di un alberello, e rimase sospeso fra il cielo e le rocce trecento metri più sotto, consapevole di non poter resistere a lungo. Allora ebbe un’idea. “Dio!”, gridò con quanto fiato aveva in gola. Silenzio! Nessuna risposta. “Dio!” - gridò di nuovo - “Se esisti, salvami e io ti prometto che crederò in te e insegnerò agli altri a credere”. Ancora silenzio! Subito dopo fu lì lì per mollare la presa, quando sentì una voce possente che rimbombava nel burrone. “Dicono tutti così quando sono nei pasticci”. “No, Dio, no!” - egli urlò, rincuorato - “Io non sono come gli altri. Non vedi che ho già cominciato a credere, poiché sono riuscito a sentire la tua voce? Ora non devi far altro che salvarmi e io proclamerò il tuo nome fino ai confini della terra”. “Va bene,” - disse la voce - “Ti salverò. Staccati dal ramo”. “Staccarmi dal ramo?” - strillò l’uomo sconvolto - “Non sono mica matto!”.
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