relazione introduttiva

EMAS
ITALIA
ENGINEERED MATERIAL
ARRESTING SYSTEM ITALIA
Innovazione e sicurezza nel trasporto aereo
Finiresearch S.r.l.
Start up innovativa
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Sommario
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Overrun __________________________________________________________________ 1
Aree di sicurezza __________________________________________________________ 3
EMAS ITALIA _____________________________________________________________ 4
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EMAS ITALIA – Solution for Aircraft Overrun
«Un aereo che
non riesce a
fermarsi
all’interno della
lunghezza di
pista disponibile
genera un evento
di overrun».
Figura 1 Overrun - Southwest Airlines Flight 1248 - Dec 8, 2005
Overrun
Aree di sicurezza oltre l’estremità della pista
Le infrastrutture di un aeroporto comprendono una o più piste di volo,
regolamentate da requisiti internazionali e nazionali, il rispetto dei quali è
condizione di sicurezza per le operazioni che vi si svolgono.
Negli ultimi anni si sono verificati numerosi overrun. Per ragioni diverse,
gli aerei non sono riusciti a concludere la loro corsa all’interno della lunghezza
di pista disponibile, ed hanno interessato le aree poste oltre l’estremità della
pista, come nell’esempio della figura 1.
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La IATA, International Air Transport Association, in un documento
pubblicato nel 2009 – Definition and IATA Position on PBN, RESA and EMAS
– ha evidenziato come nel 2005 si siano verificati 3.6 eventi di overrun al
mese, mentre nel 2006 e 2007 sono stati registrati rispettivamente 22 e 26
casi di overrun.
Figura 2 - Aree di sicurezza
Per ridurre i maggiori danni che derivano da un’uscita di pista, la
normativa ICAO prescrive di aggiungere alla strip di sicurezza, posta oltre la
fine della pista e lunga 60 metri, un’area aggiuntiva di sicurezza, la RESA –
Runway End Safety Area –, lunga 240 metri o 120 metri (a seconda della
categoria aeroportuale) e larga il doppio della larghezza di pista alla quale è
associata, come mostrato nella figura 2.
Le statistiche degli eventi di overrun dimostrano come il 90% dei “fuori
pista” abbia termine entro i 300 metri oltre la fine della pista, mentre, in una
percentuale più ridotta, circa il 70%, l’aereo riesce a fermarsi entro i 150 metri
oltre l’estremità della pista.
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Aree di sicurezza
Disponibilità di aree oltre l’estremità della pista
In linea con le prescrizioni internazionali, il Regolamento per la
costruzione e l’esercizio degli aeroporti pubblicato da ENAC, ha recepito le
prescrizioni ICAO in materia di aeroporti e pubblicato i requisiti di sicurezza ai
quali gli aeroporti nazionali devono uniformarsi per poter essere certificati e
operare, inclusi quelli riguardanti gli spazi di sicurezza oltre la fine della pista.
Non tutti gli aeroporti nazionali – ma anche molti internazionali – hanno
disponibilità, oltre la fine della pista, di spazi sufficientemente estesi per poter
costruire un’area lunga 300 metri da dedicare alla sicurezza.
Ciò è dovuto a costrizioni di carattere orografico, come strapiombi,
ferrovie, autostrade, centri abitati, mare, rilievi, ma anche a barriere artificiali
preesistenti o realizzate successivamente alla costruzione dell’aeroporto e
risultate poi troppo vicine alla pista di volo. In alcuni casi, per ottemperare al
requisito di sicurezza, è stato necessario accorciare la lunghezza della pista
di volo, con penalizzazioni dal punto di vista commerciale.
Le autorità aeronautiche preposte alla regolamentazione dell’aviazione
civile, hanno considerato la necessità di realizzare i letti di arresto aeroportuali,
sistemi alternativi di sicurezza da installare oltre la fine della pista.
L’ICAO, nelle sue proposte di aggiornamento normativo, considera
l’installazione dei letti di arresto aeroportuali negli spazi oltre la fine della pista,
come sistema equivalente e sostitutivo dell’area di sicurezza oltre la pista.
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Progetto EMAS ITALIA
Letto di arresto aeroportuale
I letti di arresto sono delle installazioni aeroportuali di tipo passivo, che
utilizzano specifici materiali. Genericamente definiti come SGAS – Soft
Ground Arresting System
– oppure come EMAS – Engineered Material
Arresting System – sono capaci di far decelerare in maniera progressiva un
aereo che interagisce con essi, fino a farlo fermare completamente.
Alcuni eventi aeronautici di overrun accaduti, hanno dimostrato che i
letti di arresto aeroportuali sono molto efficaci, per sostituire gli spazi di
sicurezza oltre la pista e contenere i danni da overrun.
Un materiale EMAS utilizza materiali ingegnerizzati, cioè,
«Materiali di alta energia che assorbono livelli di forze selezionate
prevedibili come lo schiacciamento dovuto al peso di un aereo».
Negli anni di ricerca per la costruzione del letto di arresto aeroportuale
italiano sono stati affrontati e risolti due aspetti di fondamentale importanza:

La scelta di materiali “sufficientemente soffici” da accogliere l’aereo
senza romperlo, ma, al contempo, “sufficientemente duri” per
sviluppare la forza necessaria a generare una decelerazione
progressiva all’avanzamento, per raggiungere lo stop completo
dell’aereo;

L’elaborazione di un modello matematico, da usare per la progettazione
del letto di arresto aeroportuale, e necessario per simulare l’interazione
materiale-aereo per calcolare in maniera predittiva, la distanza usata
dall’aereo per fermarsi completamente all’interno del letto di arresto.
Il materiale EMAS ITALIA è realizzato utilizzando una miscela
composta principalmente da cemento, acqua e additivi, tra loro combinati
in quantità predeterminate. La mescola così composta viene miscelata
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secondo un ordine e tempi prefissati. Al termine della fase di maturazione,
il materiale acquisisce quelle caratteristiche fisiche e di stabilità che
consentono di considerarlo “soft ground”, pronto per usarlo nella
costruzione dei letti di arresto aeroportuali. Il materiale EMAS ITALIA è
prodotto sotto forma di blocchi di dimensioni 100x100 (cm) ed altezza
variabile da 15 a 60 centimetri.
Figura 3 – Centro di Produzione
Figura 4 – Letto di arresto aeroportuale
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