MAROCCO – SCHEDA PAESE

Ufficio di Casablanca - Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia in Marocco
MAROCCO – SCHEDA PAESE
(aggiornata a novembre 2014)
L’ECONOMIA MAROCCHINA
Il Marocco è un Paese stabile politicamente,
che non ha vissuto la tumultuosa fase della
“primavera araba”. Il re Mohammed VI ha
introdotto un ampio programma di riforme,
che ha portato nel 2011 ad una nuova
Costituzione, seguita dalle elezioni.
Il Marocco si colloca al 60° posto nella
graduatoria delle economie mondiali, con un
PIL di 105,6 miliardi di dollari nel 2013. La
popolazione è di quasi 33 milioni di abitanti,
di cui circa il 60 % vive nelle grandi città del
Paese: Casablanca, la capitale Rabat, Fes,
Marrakech, Tangeri.
Il PIL marocchino è composto secondo la seguente ripartizione: 15,1 % dal settore
primario (agricoltura, pesca ed attività mineraria), 31,7 % dall’industria
manifatturiera, 53,2 % dai servizi.
Principali indicatori macroeconomici:
2011
PIL (in miliardi di dollari)
99,5
Crescita del PIL
+ 5,0 %
PIL procapite (in dollari)
5.040
Popolazione
32,0
Tasso di disoccupazione
8,9 %
Inflazione
+ 0,9 %
Export (% sul PIL)
35,6 %
Import (% sul PIL)
48,7 %
Deficit di bilancio (% sul PIL)
- 7,1 %
Debito pubblico (% sul PIL)
64,8 %
2012
102,1
+2,7 %
5.190
32,5
9,0 %
+ 1,3 %
36,2 %
50,4 %
- 8,3 %
71,2 %
2013
105,6
+4,4 %
5.440
32,9
9,2 %
+ 1,9 %
34,8 %
47,8 %
- 6,0 %
75,3 %
I settori di punta del Paese sono le produzioni agroalimentari (cereali, ortofrutta,
prodotti ittici), l’estrazione e lavorazione dei fosfati, l’industria della trasformazione
alimentare, prodotti in pelle, tessili, edilizia, componentistica meccanica, produzione
di energia da fonti rinnovabili, turismo.
L’economia marocchina si è caratterizzata negli ultimi anni per una crescita
costante (+ 4,4 % nel 2013), bassa inflazione (+ 1,9 % nel 2013), costo del lavoro
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contenuto (il salario minimo è pari a circa 300€ al mese) ed un ampio grado di
apertura agli scambi internazionali (accordo di libero scambio con gli USA nel
2005 ed accordi di liberalizzazione nei prodotti industriali ed agricoli con l’UE nel
2008, oltre a FTA con Emirati Arabi, Turchia, Tunisia, Egitto, Giordania).
Evoluzione dei consumi e del commercio estero (in milioni di euro)
Consumi
Importazioni di beni e servizi
Esportazioni di beni e servizi
2011
2012
2013
51.025
29.380
22.673
55.290
34.889
22.549
59.881
41.413
28.724
Variazione
2012 - 2013
8,3%
18,5%
12,6%
L'UNCTAD ha rilevato che, mentre tutto il Nord Africa vede complessivamente una
diminuzione dell'1,8 % nell'afflusso di investimenti diretti esteri, il Marocco nel 2013
ha ricevuto IDE per un importo di 3,5 miliardi di dollari, mantentendo il primato
nell’area, con un incremento del 24 % rispetto all'anno precedente.
Il Consiglio della Banca Centrale marocchina Bank Al Maghrib, riunitosi il 23
settembre 2014, ha deciso l’abbassamento del tasso ufficiale di sconto dal 3 al 2,75
% (prima modifica dal marzo 2012). Tale decisione è stata presa a seguito di un
rallentamento della crescita economica, che la Banca Centrale prevede attestarsi
a +2,5 % a fine 2014, oltre all’assenza di spinte inflattive. Un altro dato che suscita
qualche preoccupazione è quello della disoccupazione, che Bank Al Maghrib stima
aver raggiunto il 9,3 %. Il PIL non agricolo registrerebbe a fine 2014 una crescita del
+ 3 %, mentre il valore aggiunto in agricoltura vedrebbe una flessione del – 2,5 % a
seguito della crisi idrica, determinata dalla sfavorevole dinamica della pluviometria.
In preparazione delle Assemblee della Banca Mondiale e del Fondo Monetario
Internazionale tenutesi a Washington tra il 10 ed il 12 ottobre, sono state diramate le
ultime stime sull'andamento dell'economia mondiale. Il FMI prevede a fine 2014 una
crescita globale del +3,3 %, mentre nel 2015 lo sviluppo dovrebbe raggiungere il
+3,8%. Nonostante le attuali tensioni geopolitiche, le economie della regione MEDA
(Medio Oriente ed Africa del Nord) dovrebbero progressivamente rafforzarsi: alla fine
di quest'anno, la crescita nell'area dovrebbe attestarsi a +2,6 % e
nel 2015 a + 3,8 %. Tra i Paesi MEDA a piu' spiccato tasso di sviluppo, si
evidenziano il Qatar (+6,5 % nel 2014 e + 7,7 % nel 2015), l'Arabia Saudita
(rispettivamente + 4,6 % e + 4,5 %), gli Emirati Arabi Uniti (+ 4,3 % e + 4,5 %). Il
Marocco, pur essendo sprovvisto di idrocarburi, risulta tra i Paesi a maggiore
crescita stimata: +3,5 % nel 2014 e + 4,7 % nel 2015. Tali stime sono di un
punto percentuale superiori a quanto previsto dalle fonti ufficiali marocchine
(Banca entrale ed Alto Commissariato per il Piano). Il fattore che, secondo il FMI,
contribuisce alla crescita del Marocco è l'attuazione di riforme strutturali che
incoraggiano gli investimenti privati, con benefici anche in termini di calo della
disoccupazione, che dovrebbe scendere al 9,1 % quest'anno e al 9 % nel 2015.
L'inflazione in Marocco è prevista dal FMI all' 1,1 % a fine 2014 ed
al 2 % nel 2015.
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Il World Economic Forum ha recentemente pubblicato la classifica della
competitività delle principali economie mondiali, elaborata in base all'Indice Globale,
che prende in considerazione 114 parametri raggruppati in 12 categorie (tra cui:
ambiente macroeconomico, formazione, sanità, istituzioni, efficienza dei mercati delle
merci e del lavoro, lo sviluppo dei mercati finanziari, l'innovazione, giustizia). La
graduatoria di quest'anno è guidata dalla Svizzera, seguita da Singapore, Stati Uniti,
Finlandia e Germania. Il <top ten> è completato da Giappone, Hong Kong, Paesi
Bassi, Regno Unito e Svezia. Il Marocco, che si colloca al 72° posto complessivo
su 144 Paesi al mondo con una crescita di 5 posizioni rispetto all'anno scorso, è il
primo mercato nordafricano in termini di competitività. Nell'area MEDA (riva sud del
Mediterraneo, Medio Oriente e area del Golfo), il Marocco si posiziona all'8° posto
preceduto dagli Emirati Arabi Uniti (12°al mondo), Qatar (16°), Arabia Saudita (24°),
Kuwait (40°), Barhein (44°), Oman (46°) e Giordania (64°). In base alle analisi degli
esperti del World Economic Forum, il primato del Marocco in Nord Africa è
determinato dalla stabilità socio - politica del Paese e delle sue istituzioni, il
contenimento del deficit di bilancio ed il miglioramento nell'innovazione. Altri punti
forti del Marocco sono: la modernizzazione dell'ambiente degli affari, la
diversificazione dell'attività economica, l'efficienza del sistema bancario e la capacità
di attrarre investimenti diretti esteri. Tra le criticità del Marocco, il World Economic
Forum indica le rigidità del mercato del lavoro, la qualità dell'insegnamento superiore
e la formazione professionale, la giustizia, la burocrazia e la corruzione.
Il Paese, nonostante lo sviluppo economico costante di questi ultimi 5 anni, soffre
ancora di numerose criticità: disoccupazione elevata (9,2 %), povertà (PIL procapite
medio annuo di 5.420 dollari nel 2013), analfabetismo (circa il 28 % della
popolazione), un settore economico “informale” (sommerso) molto ampio,
corruzione, violazione della proprietà intellettuale, infaffidabilità di alcuni operatori
economici locali, lentezza della giustizia.
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IL COMMERCIO INTERNAZIONALE DEL MAROCCO
Nel 2013, le esportazioni hanno contribuito nella misura del 35,4 % del Prodotto
Interno Lordo marocchino. I settori principali delle esportazioni marocchine sono:
tessuti ed abbigliamento, componentistica meccanica ed elettrica, prodotti chimici
inorganici, materie prime minerarie, fertilizzanti (inclusi i fosfati), agrumi, ortofrutta,
prodotti ittici. I principali Paesi di destinazione delle merci marocchine sono: Francia
(21%), Spagna (17,3%), Brasile (5,4%), India (4,9%), Stati Uniti (4,6%).
A causa dell’assenza di idrocarburi nel territorio marocchino, il Paese è fortemente
dipendente dall’importazione di combustibili fossili e cio’ determina l’elevata
incidenza delle importazioni sul PIL nazionale (48,5 % nel 2013). I principali prodotti
importati dal Marocco sono: petrolio grezzo, tessuti, apparecchi per
telecomunicazioni, grano, gas ed elettricità, componentistica elettronica e materiali
plastici. I principali fornitori esteri per il Marocco sono: Spagna (13,1%), Francia
(12,1%), Cina (6,9%), Stati Uniti (6,8%), Arabia Saudita (6,2%).
Nei primi 6 mesi del 2014 le esportazioni marocchine sono aumentate del 7,4 %
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo quota 101 miliardi di
dirham, pari a quasi 9 miliardi di euro. Nel primo semestre dell'anno in corso le
importazioni marocchine sono aumentate in maniera meno dinamica (+ 4,7 %),
determinando un lieve miglioramento del deficit commerciale del Marocco. Il settore
automobilistico è diventato il primo comparto di esportazione per il Marocco: quasi
1,9 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2014 (+ 35,6 % rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno), grazie alle due fabbriche del gruppo Renault presenti nel Paese
ed alla ampia produzione locale di parti e componenti. L'agroindustria risulta essere
il secondo comparto di esportazione con 1,7 miliardi di euro nel periodo in esame (+
2,7 % rispetto ai primi 6 mesi del 2013), seguita dai prodotti tessili, abbigliamento e
cuoio con un export di 1,5 miliardi di euro (+ 3,7%). Sul versante delle importazioni,
da sottolineare il peso crescente dell'approvvigionamento di energia per il Marocco
(che è privo di giacimenti di idrocarburi): nel primo semestre del 2014, gli acquisti di
petrolio, gas e derivati hanno raggiunto la cifra di 4,5 miliardi di euro, registrando una
crescita del 5,3 %, determinata dallo sviluppo industriale in corso nel Paese.
IL MAROCCO E L’AFRICA
Il Marocco si sta progressivamente affermando come porta d’accesso all’Africa.
Negli ultimi undici anni, l’interscambio tra il Marocco ed il resto dei Paesi nel
continente africano è aumentato ad un tasso medio annuo del 13 % raggiungendo
nel 2013 quasi 36 miliardi di dirham (pari a 3,2 miliardi di euro).
Tali dati, diffusi nei giorni scorsi dal dipartimento dell’Economia e delle Finanze,
indicano anche che le esportazioni marocchine verso il resto dell’Africa sono
aumentate nel periodo 2003 – 2013 con una crescita media annua del 16 %, avendo
raggiunto l’anno scorso quota 16,3 miliardi di dirham (pari a circa 1,5 miliardi di euro).
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Nel periodo in esame, la quota delle esportazioni marocchine destinata al continente
africano si è piu’ che raddoppiata, passando dal 4,2 % del 2003 all’ 8,8 % nel 2013.
Le principali esportazioni marocchine destinate ai Paesi africani sono: prodotti
alimentari, bevande e tabacchi (28 % nel 2013), semilavorati (23 %), attrezzature
industriali (17 %) prodotti di consumo (16 %), energia e lubrificanti (12 %), altri
prodotti (4 %).
Nello stesso periodo, anche le importazioni dal resto dell’Africa verso il Marocco
sono aumentate ad un tasso medio annuo del 12 % per raggiungere 19,8 miliardi di
dirham nel 2013 (pari ad 1,8 miliardi di euro). La quota di importazioni marocchine
dal resto dell’Africa si attesta nel 2013 al 5,2 %, in aumento rispetto al 4,8 % del
2003. Le prime tre categorie merceologiche maggiormente importate in Marocco dal
resto dell’Africa sono materie prime energetiche (60 % nel 2013), semilavorati (13
%) e prodotti alimentari, bevande e tabacchi (13 %).
In termini di investimenti diretti esteri, il 51 % degli IDE marocchini sono destinati ai
Paesi dell’Africa subsahariana, grazie alla presenza diretta delle banche
marocchine con proprie filiali in ben 9 Paesi dell’area.
Il Ministro marocchino dell’Industria e del Commercio, Moulay Hafid Elalamy, ha
dichiarato che le banche marocchine erogano, tramite le proprie filiali, il 47 % dei
crediti concessi nei Paesi dell’Africa sub-sahariana.
Da ricordare che il Re del Marocco Mohammed VI ha effettuato, nei mesi di
febbraio e marzo 2014, visite ufficiali in Mali, Costa d’Avorio, Guinea e Gabon,
accompagnato da una folta rappresentanza di imprenditori marocchini. Tali visite si
proponevano lo sviluppo delle collaborazioni bilaterali tra Marocco e tali Paesi ed
hanno portato alla firma di oltre 90 accordi di partenariato in campo economico e
sociale, con l’istituzione di una Commissione mista pubblico – privata, incaricata di
sovraintendere all’attuazione di tali accordi.
IL MAROCCO E L’UNIONE EUROPEA
L'Unione Europea è il piu' importante partner commerciale del Marocco e sono
già vigenti accordi di liberalizzazione degli scambi nei comparti dei prodotti industriali
e dell'agricoltura, che hanno eliminato i dazi doganali in numerosi settori
merceologici. Il Marocco esporta verso la UE principalmente abbigliamento, prodotti
agricoli, parti meccaniche e componenti per mezzi di trasporto.
E’ in corso di negoziazione tra UE e Marocco l’ Accordo di Libero Scambio
Completo ed Approfondito (ALECA) che permetterà di portare a termine il
processo di liberalizzazione già in atto ed innalzare il livello di interscambio UE Marocco, favorendo anche la competitività dei prodotti marocchini sul mercato
europeo. Secondo la Commissione Europea, l’ALECA apporterà all’UE ulteriori
benefici stimati in 1,4 miliardi di euro, con un impatto positivo sui flussi commerciali.
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Nel triennio 2011 - 2013, il Marocco ha beneficiato di doni dall'Unione Europea,
nell'ambito della PEV (Politica Europea di Vicinato) per un importo complessivo di
580,5 milioni di euro, di cui 335 milioni solo nello scorso anno. Per il 2014, sono
previste ulteriori sovvenzioni al Marocco per un importo complessivo di 250 milioni di
euro, finalizzati alla cooperazione plurisettoriale. I fondi UE andranno a sostegno di
varie politiche volte allo sviluppo socio - economico del Marocco, tra cui la
formazione (89,9 milioni di euro nel 2014), l'agricoltura (60 milioni), la sanità (50
milioni).
L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON L’ITALIA
L'interscambio commerciale tra Italia e Marocco nel 2013 si è attestato alla cifra di
2,18 miliardi di euro, di cui 1,530 mld. di export italiano e 0,656 mld. di export
marocchino. Pur in aumento del 12 %, l'interscambio commerciale tra i due Paesi
non ha ancora raggiunto i livelli pre - crisi (2,29 miliardi di euro nel 2008).
Le esportazioni italiane verso il Marocco, anch'esse aumentate del 12% nel 2013,
sono consistite principalmente nelle seguenti categorie merceologiche: macchine
ed apparecchiature (307,3 milioni di euro), prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio (197,8 milioni), motori, generatori e trasformatori elettrici (80,7 milioni),
prodotti chimici (79,3), tessuti (77,3), autoveicoli (54,9), articoli in materie plastiche
(52). I principali prodotti marocchini importati dall'Italia sono stati nel 2013: pesce,
crostacei e molluschi (141,3 milioni di euro), abbigliamento (85,7), autoveicoli (74,5),
apparecchiature di cablaggio (72,7).
L'Italia è il 6° fornitore estero per il Marocco, con una quota del 5,3 % nel 2013. In
base ai dati infrannuali di fonte Istat, nei primi sei mesi del 2014, si registra una
flessione nell’interscambio tra i due Paesi e nelle esportazioni italiane verso il
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Marocco (- 4,3 %). Risultano invece in aumento del 5,7 % le importazioni di prodotti
marocchini in Italia.
Il Marocco è per l’Italia il 45° cliente (quota dello 0,4 % delle nostre esportazioni) ed il
59 ° fornitore (0,2 % delle nostre importazioni).
GLI INVESTIMENTI ESTERI
Gli investimenti diretti esteri (IDE) in Marocco sono aumentati del 24% durante il
2013. L'UNCTAD ha rilevato che, mentre tutto il Nord Africa vede complessivamente
una diminuzione dell'1,8 % nell'afflusso di investimenti diretti esteri, il Marocco nel
2013 ha ricevuto IDE per un importo di 2,5 miliardi di euro, mantentendo il primato
nell’area.
Ammontare
(Milioni Euro)
839,34
439,11
156,65
151,84
119,03
116,69
116,18
110,59
64,72
404,25
Paese
Francia
Emirati Arabi Uniti
Arabia Saudita
Spagna
Belgio
Svizzera
Gran Bretagna
Stati Uniti
Italia
Altri Paesi
TOTALE
2.517,03
Quota in %
33,30%
17,44%
6,20%
6,03%
4,73%
4,67%
4,61%
4,39%
2,57%
16,06%
100,00%
Gli investimenti Italiani in Marocco rappresentano il 2,57% del totale degli IDE 2013.
In base alla banca dati Reprint, sono circa 120 le imprese italiane stabilite in
Marocco, operanti nei settori tessile, dell’acciaio, dei servizi.
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Principali multinazionali con attività industriali in Marocco
Da segnalare il recente annuncio del primo grande investimento industriale
cinese: il gruppo Shangdon Shangang, operante nel settore siderurgico, ha in
programma un investimento in Marocco di circa 113 milioni di euro per la
realizzazione di uno stabilimento nella zona franca di Tangeri, che produrrà strutture
e tubature in acciaio. Shangdon Shangang, tra i principali gruppi metallurgici
mondiali, ha un fatturato globale stimato intorno ai 5 miliardi di euro. Lo stabilimento
si svilupperà su un'area complessiva di 14 ettari, collocati nella Automotive City di
Tangeri, ed occuperà una forza lavoro di 228 operai marocchini.
Il Marocco è un Paese che incoraggia gli investimenti esteri, attraverso degli
incentivi coordinati dalla Agence Marocaine de Développement des
Investissements (AMDI, www.invest.gov.ma/ ). A livello regionale, sono attivi i
Centres Régionaux d'Investissement (es.nella capitale Rabat www.rabatinvest.ma/ o
a Casablanca www.casainvest.ma/), che assistono le aziende estere interessate a
specifiche localizzazioni. La Convenzione contro la doppia imposizione è stata
sottoscritta tra Italia e Marocco nel 1972.
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In base alle normativa locale, le società di diritto marocchino posso essere costituite
da capitale al 100 % straniero ed i proventi delle attività delle società estere in
Marocco possono essere liberamente trasferiti all’estero, dopo verifica da parte dell’
Office de Change sull’avvenuto pagamento dei crediti a fornitori e dipendenti locali e
delle imposte.
Le aziende italiane interessate a partecipare alle numerose gare d’appalto lanciate
dalle
autorità
marocchine,
possono
consultare
il
sito
dedicato
www.marchespublics.gov.ma/ e il sito MAE - ICE http://extender.esteri.it/ .
PIANI DI SVILUPPO INDUSTRIALE
Il governo marocchino ha approvato dei programmi di investimento nei principali
settori economici nazionali che, grazie ad importanti stanziamenti, puntano allo
sviluppo del Paese, con conseguenti benefici di carettere socio-economico.
Nella tabella seguente, sono elencati tali piani di investimento, che offrono
sovvenzioni e finanziamenti agevolati alle aziende marocchine per
l’approvvigionamento di tecnologie idonee allo sviluppo dei relativi settori.
Settore
Industria
Piano
Patto Nazionale
per l'Emergenza
industriale (PNEI)
Agricoltura Marocco Verde
Turismo
Piano Azzurro
Commercio Rawaj
Pesca
Halieutis
Nuove
tecnologie
Logistica
Maroc Numéric
2013
Strategia Logistica
Energia
Piano Energia
Obiettivi
Sviluppo delle 7 specializzazioni mondiali del
Marocco (offshoring, automobile, elettronica,
prodotti del mare, aeronautica, tessile e cuoio,
agroalimentare) e approntamento di 22 Piattaforme
Industriali Integrate
Sviluppo d'una agricoltura moderna e competitiva
Potenziamento alberghiero di numerose zone
balneari / Promozione dello sviluppo sostenibile
Sviluppo di moderni canali di distribuzione
Valorizzazione dei prodotti della pesca e
ammodernamento delle unità produttive
Rendere dinamiche le tecnologie dell'informazione
e della comunicazione
Realizzazione delle zone logistiche multi flusso
Promozione delle energie rinnovabili e dell'efficacia
energetica
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