-MSGR - 14 PESARO - 1 - 08/06/14-N: 136- N˚ 153 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Domenica 8 Giugno 2014 • Pentecoste Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Il personaggio Billy Idol a Capannelle: io, sciagurato di successo L’evento Il Crazy Horse sbarca a Milano con lo stile degli anni d’oro Mondiali Ultima amichevole per gli azzurri prima dell’esordio con l’Inghilterra Molendini a pag. 25 Sala a pag. 19 Angeloni e Trani nello Sport Semestre europeo Che occasione per l’Italia lo scontro sui vertici Ue Romano Prodi S e qualcuno pensava che dopo le elezioni vi sarebbe stato un rapido accordo sulle massime cariche delle istituzioni europee, si è certamente sbagliato. Le prese di posizione sono cominciate subito ma si tratta ancora di giochi di interdizione e non di vere e proprie trattative. I giochi dureranno ancora a lungo: l’unico modo per abbreviarli sarebbe stato di seguire alla lettera il trattato di Lisbona che prescrive esplicitamente di tenere conto «dei risultati delle elezioni del parlamento europeo». Si era in effetti partiti in questa direzione e il primo nome uscito dal cappello è stato ovviamente quello del lussemburghese Jean-Claude Juncker, candidato del Partito Popolare che, pur con uno scarto modesto nei confronti del socialista Martin Schulz, aveva ricevuto il maggiore numero di voti. Tuttavia, appena il nome di Juncker è stato sollevato, subito è partito contro di lui il fuoco dell’artiglieria britannica, che ha accusato il candidato alla presidenza della Commissione Ue di essere perfino filo-europeo. Un’accusa certamente singolare ma ancora più singolare in quanto proveniente da un paese che ha previsto di indire un referendum sulla sua possibilità di uscita dall’Unione europea. Il primo ministro David Cameron, con la sua dichiarazione, ha certamente interpretato il vero dilemma del popolo britannico, ancora incerto se guardare verso gli Stati Uniti o semplicemente al di qua della Manica. Continua a pag. 22 Galan, l’affare da 50 milioni Sequestrati al suo commercialista documenti su compravendite di gas e società indonesiane Intervista a Nordio: «L’inchiesta sul Mose non finisce qui, altri filoni stanno andando avanti» ` ` ROMA Scandalo Mose, si indaga anche su un affare da 50 milioni: nel 2013 sono stati sequestrati al commercialista di Galan documenti su compravendite di società indonesiane. Intanto, in un’intervista al Messaggero il procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio, dice: «L’inchiesta non finisce qui. Ci sono altri filoni che proseguono». Ma un effetto positivo lo hanno già prodotto: «Ho trovato importante che il presidente del Consiglio Renzi abbia parlato per la prima volta di semplificazione normativa». Barocci, Menafra, Pirone e Stanganelli alle pag. 2, 3, 4 e 5 Il retroscena L’analisi Renzi: «Ladri anche nel Pd, via a calci Adesso basta intoccabili e ras locali» La riforma del salario accessorio Roma guidi la svolta dei Comuni Marco Conti Oscar Giannino U C na tappa a Napoli, prima di prendere l’aereo e andare in Vietnam e in Cina a “vendere” un po’ d’Italia. Momento non facile per Matteo Renzi che dovrà rassicurare gli investitori asiatici. A pag. 5 La svolta. Il presidente si insedia e ribadisce la scelta europea i sono due modi di considerare lo sciopero dei 24 mila dipendenti comunali romani che venerdì scorso ha portato al blocco dei servizi municipali. Continua a pag. 22 «Alitalia-Etihad decolla a luglio, ok dalle banche» `Parla l’ad Del Torchio: «Sugli esuberi si troverà una mediazione col sindacato» Ucraina, Poroshenko sfida la Russia «La Crimea è e sarà ucraina» ha detto Poroshenko nel suo discorso d’insediamento. D’Amato a pag. 11 Il salasso prima dell’esame 500 euro per la maturità ROMA Quanto costa la maturità alle famiglie italiane? Un salasso. Perché oltre la metà dei maturandi è disposto a spendere più di 500 euro extra per superare l’esame. Ripetizioni collettive, acquisto di Bignami e manuali di storia, letteratura, fisica, chimica. Saranno questi gli appuntamenti che accompagneranno i 459 mila maturandi negli ultimi dieci giorni prima dell’esame. E al fianco dei corsi di recupero decisi in molte scuole, un maturando su due opterà anche per le lezioni a pagamento. In questo caso potranno arrivare a spendere anche 490 euro. Mozzetti a pag. 13 GEMELLI, FORTUNA IN ARRIVO Buona domenica, Gemelli! Al binario numero 5, che corrisponde alla Bilancia, è in arrivo la fortuna. Luna crescente congiunta a Marte crea un’atmosfera dolce e passionale anche per i legami di vecchia data, ma è particolarmente propizia per chi fosse alla ricerca di una nuova storia. Auguri! © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 35 ROMA «Una grande operazione di mercato che decollerà a luglio e testimonia il ritorno di fiducia degli investitori esteri su un asset strategico del nostro Paese». È soprattutto questo l’alleanza Alitalia-Etihad secondo Gabriele Del Torchio, ad della compagnia italiana. «Sugli esuberi discuteremo con le organizzazioni sindacali per trovare una mediazione. Accordo vicino anche con le banche». Mancini a pag. 7 Squinzi «I contratti di lavoro sono da cambiare» S.MARGHERITA «Bisogna intervenire sul contratto a tempo indeterminato» dice il leader di Confindustria, Squinzi. Franzese a pag. 6 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 08/06/14-N: 2 Primo Piano Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Scandalo Mose, Galan e l’affare indonesiano da 50 milioni Il commercialista dell’ex governatore fermato all’aeroporto di Venezia con documenti su alcune compravendite societarie ` IL CASO VENEZIA Il presidente,ilfiduciario,le quote societarie schermate e una serie di documenti per operazioni commerciali da decine di milioni di dollari in Indonesia. È uno spiraglio su una vicenda di dimensioni enormi quello che ha aperto una trappola che il Gico della Finanza ha messo in atto all’aeroporto Marco Polo di Venezia. Aveva lo scopo di cercare prove sul rapporto indissolubile tra Giancarlo Galan e il suo commercialista Paolo Venuti (anch’egli finito in carcere mercoledì scorso), nell’ipotesi che il professionista 57enne fosse il prestanome di Galan in due società. Ovvero, Adria Infrastrutture e Nord-Est Media, di cui un misterioso acquirente deteneva rispettivamente il 70% e il 7%, quote pagate in buona parte dalla Mantovani. Ora quelle partecipazioni rientrano nei capi d’accusa riferiti a Galan (e a Venuti) perché avrebbero costituito - secondo i Pm - un canale della corruzione dell’ex pre- sidente della Regione Veneto da partediPiergiorgio Baita.E Venutiè diventato così un personaggio-chiave nell’inchiesta che riguarda il deputatodi ForzaItalia. Il gip Scaramuzza scrive che sono stati trovati «riscontri oggettivi del ruolo di Venuti quale prestanome di Galan nella società PVP» che deteneva le quote di Adria Infrastrutture e Nord-Est Media, per un valore complessivo quantificato in 431.200 euro. Una di queste prove è la «trappola dell’aeroporto». Il 19 luglio 2013 il Gico sa che dal Marco Polo sta per partire Venuti, assieme a moglie e figli, diretto in Indonesia, con scalo Dubai. Il controllo doga- SECONDO IL GIP L’UOMO SAREBBE IL PRESTANOME DEL POLITICO IN UN SISTEMA DI SCATOLE CINESI nale appare casuale, ma non lo è, perché le intercettazioni telefoniche e ambientali ne sono la premessa. LA RICOSTRUZIONE Alle 14.10 gli uomini del Gico chiedono a Venuti di aprire la valigia. Annota il gip: «Tale controllo ha condotto al rinvenimento di copiosa documentazione afferente cospicue operazioni commerciali (compravendite societarie dell’ordine di 50 milioni di dollari) nel sud est asiatico, principalmente in Indonesia».Cosac’entrano quellecartecon Galan? «Vi è il verbale di operazioni, da cui risulta che è stata sequestrata al Venuti una serie di documenti riferibili alla società Thema Italia Spa con sede presso lo studio Venuti e ai suoi rapporti con società indonesiane». Quindi, Thema Italia fa affari in Indonesia, tramite Venuti. Ma «da alcune conversazioni telefoniche del 18 luglio 2013 immediatamente prima del controllo della Finanza tra Venuti e la moglie Alessandra si LA GRANDE OPERA Il cantiere del Mose, progetto che prevede una spesa complessiva di oltre 6 miliardi evince che i due erano perfettamente consapevoli della riferibilità al Galan delle operazioni economiche gestitedalVenutinelsudest asiatico la cui documentazione è stata sequestrataaTessera». La trappola era stata decisa quando alle 9.57 del 18 luglio i coniugi Venuti si parlarono al telefono, citando Galan, gli affari in Indonesia e l’interesse del deputato: «Chiama Giancarlo digli che è la storia dell’Indonesia del gas spiegagli che è il gas... che è la conclusione della vicenda del gas». Tanto basta ai finanzieri (e al gip) per scrivere che «il Venuti doveva andare in Indonesia peraffari con lesocietàindonesiane risultate dalla documentazione sequestrata in contatto con la società Thema, per conto del Galan, dovendosi precisare che la società Thema (capitale sociale 3.300.000 euro) anchesenon intestataformalmenteai coniugi Venuti, è risultata senz’altroad essiriferibile». LA MOGLIE DI VENUTI I finanzieri hanno indagato su queste scatole cinesi. E hanno scoperto che la moglie di Venuti era intestataria di un mandato fiduciario per amministrare obbligazioni nominali per oltre 1 milione emesse da The- ma (il 9 dicembre 2010), tramite la società fiduciaria Sirefid di Milano «risultata dagli accertamenti patrimonialiacaricodeiGalan utilizzata dai coniugi Galan». Anzi, dopo la notifica degli accertamenti bancari nell’ottobre 2013 «vi è stato il rimborso delle predette obbligazioni ai Venuti e il trasferimento delle somme su conto corrente croato intestato a fiduciaria italiana (Unine Fiduciariaspa)». Da questo coacervo di interessi emerge la posizione centrale del commercialista Venuti nella gestione del patrimonio di Galan. Secondo i Pm, che ne hanno ricostruito Il Cencelli delle mazzette al Pd soldi tramite le coop LE CARTE ROMA Il meccanismo dei finanziamenti alla politica, per spingere gli appalti del Mose, includeva diversi livelli. Soldi in bianco e in nero, a destra e a sinistra. A parte, però, c’erano i pagamenti da fare al governo. «Il Cipe va benissimo fino a che non arriva Tremonti. Si interrompe il flusso dei finanziamenti», racconta in un interrogatorio Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani Spa a sua volta capofila del Consorzio Venezia Nuova. «Il Cipe si ferma. Questa volta non riesce neanche il pellegrinaggio da Gianni Letta (che «non chiese mai nulla» specifica Baita, ndr) di Mazzacurati, anzi, il dottor Letta dice: “Io non riesco a fare niente, anzi ci siamo scontrati in Consiglio dei Ministri col Ministro Tremonti, che è stato anche particolarmente sgradevole, accusandomi di avere qualche interesse personale sul Consorzio”, e dice a Mazzacurati ”Dovete trovare una strada per contattare Tremonti”». ma insomma non importa. Lui mi ha detto “grazie”», risponde Mazzacurati. Le dazioni ai partiti potevano essere più complicate, spiega Baita nei verbali sintetizzati nella richiesta di custodia cautelare firmata dai pm veneziani: «Mazzacurati si rapportava con le quattro realtà principali del Consorzio, ovvero le tre imprese maggiori più il gruppo delle cooperative rosse, che, pur non avendo una quota rilevante, era molto rilevante negli equilibri generali. Quando si doveva parlare di questioni delicate come i fondi neri e il loro utilizzo l’ing. Mazzacurati a due a due contattava tutti questi, quando raggiungeva l’accordo dava il via all’operazione». Del giro fa parte anche Condotte «MI DISSE GRAZIE» E’ così che avviene l’incontro tra il datore di tantenti, Mazzacurati, e Marco Milanese. E’ lui a consegnare i 500mila euro, ammette l’ingegnere: «Ho portato la cifra, era una scatoletta. L’ho portata alla sede della Palladio Finanziaria di Milano», dice a verbale. «Quel giorno vedo Milanese alla fine della discussione, era arrivato con un po’ di ritardo e si è inserito nel discorso. Milanese mi dice che si adopererà e che pensa di riuscire». Il pm che lo interroga, chiede quale sia la risposta di Milanese alla consegna dei soldi. «”Grazie” Mi ha sorpreso questa cosa, glielo dico, perché è un po' imbarazzante anche, DEPUTATO PDL Marco Milanese LA DISTINZIONE TRA I PAGAMENTI «BLACK» E QUELLI «IN BIANCO» A MARCO MILANESE 500 MILA EURO PER ARRIVARE A TREMONTI Spa, per coprire i finanziamenti al centrosinistra: «Condotte fa un’altra operazione consortile che tra virgolette copre con la sua quota il Coveco, cioè le cooperative rosse che hanno il compito di rapportarsi con la sinistra romana e locale». «Cosa vuol dire “copre”? Sia più chiaro», chiedono i magistrati. E Baita spiega: «Il Coveco ha il 5%, non sarebbe in grado di contribuire. Ma se Condotte i suoi lavori li dà da fare al Coveco, è come se Coveco avesse la quota maggiore. Si chiama copertura della quota». AL PD I SOLDI IN BIANCO In questo meccanismo, rientra l’idea che ad alcuni partiti, in particolare al Pd, i soldi venissero versati sia ”in bianco” sia ”in nero”. Il consigliere del Consorzio Pio Savioli dice a verbale: «Per quello che riguardava il Pd i soldi venivano dati tramite Coveco ed altri in bianco, se mi permette». A figurare nei finanziamenti non è però il Consorzio ma altre società che coprivano così l’origine dei pagamenti. A parte, c’era il finanziamento black, in nero 500mila euro ad esempio al referente locale del partito, Giovanni Marchese. Nella lista, soldi neri vanno calcolati quelli che Mazzacurati avrebbe dato alla presidente del Consiglio regionale del Veneto, Lia Sartori. Lo conferma lo stesso presidente del consorzio, Giovanni Mazzacurati: «Lia Sartori mi aveva detto che aveva bisogno di fondi. Ho avuto vari incontri, l’ho vista varie volte, però diciamo per queste dazioni di 50 mila euro mi sembra che siano state 4 in quel periodo, dal 2006 al 2012, l’ho incontrata mi sembra 4 volte». Incontri che spesso avvenivano nel Motel Agip di Marghera. Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 08/06/14-N: 3 Primo Piano Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Intervista Carlo Nordio «Questa inchiesta non finisce qui altri filoni stanno andando avanti» `Parla il procuratore aggiunto di Venezia `«Altro che Tangentopoli, questa volta «Verificheremo coinvolgimenti dei partiti» sono in ballo somme stratosferiche» l’entità, è composto da proprietà immobiliari: la villa di Cinto Euganeo che vale qualche milione di euro, una tenuta agricola a Castel del Rio (Bologna), una villa in Croazia. Ma ci sono anche partecipazioni in diverse società del settore energetico. I nomi di tutte le società? Margherita (di famiglia), San Pieri (21.5%), Green Power (10%), Ihlf (50%, settore sanitario), Amigdala (20% della moglie), Franica Doo (società di diritto croato). Nello studio Venuti hanno sede sia Nord Est Media che PVP coinvolte nel capitolo della corruzione. Tornando al reale beficiario delle quote fiduciariamente in mano a Venuti (che per i Pm è Galan), ci sono alcuni coimputati che accusano. Claudia Minutillo: «La PVP di Padova ha come riferimento per me Paolo Venuti. È un amico di Giancarlo Galan. Si collega a Galan, solo a Galan». Che le quote fossero di Galan, Minutillo l’ha saputo da Venuti e da Baita. E Baita delle quote ha detto: «La PVP è intestata credo a Paolo Venuti. I rapporti sono molto stretti, è stato il governatore Galan che ci ha detto di parlare con Venuti per la questione, non ho dubbi». Giuseppe Pietrobelli © RIPRODUZIONE RISERVATA I costi del Mose FINANZIAMENTO STATALE 80% CRESCITA DELLE STIME DI SPESA (miliardi di euro) 4,7 1,6 1987 Inizio lavori 5,493 2,7 1990 ora. Crediamo poi che lo scandalo Mose non ci sarebbe stato se fosse stato in vigore il reato di autoriciclaggio? Questo è ”enfantillage” (infantilismo, ndr). Non esiste una norma penale che possa intimidire chi vuole delinquere». E allora perché è così entusiasta dell’annuncio di Renzi? «Perché per la prima volta, pur cedendo all’emotività di chi vuole l’introduzione di nuovi reati, il presidente del consiglio ha parlato della necessità di un disegno organico di semplificazione normativa». Quale dovrebbe essere? «Se devo bussare a cento porte invocando cento leggi complicate per ottenere un provvedimento è probabile che una di queste porte rimanga chiusa finché qualcuno non mi dice che va ”oliata” per aprirla. Se potessi invocare una norma chiara, bussando a una porta sola, le occasioni e le tentazioni di corruzio- «NON SERVONO PENE PIÙ SEVERE NÉ TORNARE AL REATO DI FALSO IN BILANCIO: QUANDO ESISTEVA SUCCEDEVA LO STESSO» concorrente fa ricorso per costringerti poi a tirarlo dentro, e funziona quasi sempre». Domanda: «Ecco, ma allora perché pagare..?» Minutillo: «Scusi, però questo è un sistema consolidato, nel senso che anche ai più alti livelli oltre al Tar». Domanda: «Lei sa se la proprietà sapeva dell’esistenza di Bmc oppure no?» Minutillo: «Beh, sì. Due anni, oltretutto, qualora non avesse saputo prima che c’era la Guardia di Finanza negli uffici che indagava su queste cose. Quindi, se tutto il gruppo dirigente ne era a conoscenza, dubito che la proprietà non lo potesse sapere, no?». Sa. Men. zie di reato qualificate. Alcuni dicono che le voci a Venezia circolavano.Ma il gossip non può avere ingresso nelle indagini. Siamo partiti da verifiche a fini tributari e fiscali, da lì le indagini si sono estese in altre direzioni». Senza le ”confessioni” dell’imprenditore Baita o della Minutillo ce l’avreste fatta lo stesso? «Non posso rispondere nello specifico. Posso dire però che in un’inchiesta condotta col massimo riserbo e tra mille difficoltà perché non dobbiamo dimenticare che la Guardia di Finanza indagava su se stessa - tutti gli elementi di prova si sono mano a mano allineati in una visione univoca». C’è da attendersi ulteriori sviluppi? «Le indagini non si esauriscono con i provvedimenti restrittivi. Ci sono altri filoni che proseguono». Puntate a un livello superiore? «Questo è riservato. Però è già emerso, e lo si legge nell’ordinanza, che vi sono stati denari destinati direttamente ai partiti, come nel caso del sindaco di Venezia. Altri denari, invece, a persone fisiche per interessi personali. Nel corso dell’indagine si vedrà se le somme date alle persone in quanto tali siano state anche devolute ai partiti. Ma questo è oggetto di un accertamento successivo». E’ lo stesso sistema della Tangentopoli di vent’anni fa? «”Plus ça change, plus c’est la meme chose”: piu’ cambia e più resta la stessa cosa. Come allora c’è un’assoluta indifferenza per la legalità. Di diverso c’è che oggi parliamo di somme stratosferiche: il rapporto è di uno a cento. Vent’anni fa, inoltre, i tre partiti - Pci, Psi, e Dc - costituivano un sistema blindato con gli imprenditori che pagavano. Ora il sistema è più sfilacciato e complesso. E più pericoloso». In che senso? «L’appropriazione indebita compiuta da un privato è grave, da un politico molto grave, da chi è pagato per controllare le attivita’ di gestione, come Guardia di Finanza o Corte dei Conti, è ancora più grave. Un sacrilegio se fatta da un magistrato penale, ma per fortuna in questo caso non ce ne sono di coinvolti». Silvia Barocci © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA ne sarebbero di molto ridotte». E il Daspo ai politici e agli imprenditori corrotti? «Sorrido con indulgenza benevola quando sento parlare di sanzioni. Preferisco parlare di prevenzione». Torniamo all’inchiesta sul Mose. Il progetto è ultraventennale: la magistratura è arrivata in ritardo o sono saltati alcuni schemi che hanno disvelato il malaffare? «La magistratura è arrivata quando sono pervenute le noti- PROCURATORE AGGIUNTO Carlo Nordio I magistrati amministrativi STATO ATTUALE AVANZAMENTO LAVORI 90% ROMA L’inchiesta sul Mose «non è finita» con gli arresti dei giorni scorsi ma prosegue su «altri filoni». Quali siano e, soprattutto, se vi sia un ”livello superiore” su cui gli inquirenti stiano puntando, il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio intende dirlo. Piuttosto, il vaso di Pandora, ora scoperchiato, un effetto positivo l’ha già prodotto: «ho trovato straordinariamente importante che il presidente del Consiglio Renzi abbia parlato per la prima volta di semplificazione normativa, e non solo di quello che si attende l’opinione pubblica». E cosa si aspetta la gente, dottor Nordio, dopo uno scandalo di così vaste proporzioni? «Come vent’anni fa, l’opinione pubblica invoca pene sanguinose. Ma questo è sbagliatissimo, diseducativo e, soprattutto, inutile. Nuove pene e nuovi reati non servono assolutamente a nulla». Neanche il falso in bilancio e l’autoriciclaggio, che dovrebbero far parte delle nuove misure anticorruzione? «Non sarà certo una nuova versione del reato di falso in bilancio, attualmente mal scritto, a ridurre la corruzione. Prova ne è il fatto che ai tempi di Tangentopoli il falso in bilancio era quello che si vorrebbe reintrodurre 2011 2016 Fine lavori ANSA Tangenti al presidente del Tar per stoppare i ricorsi I pagamenti a tutti, compresi i magistrati amministrativi, erano parte di un «sistema consolidato», e arrivavano anche al presidente del Tar del Veneto Bruno Amoroso. Parola di Claudia Minutillo, ex segretaria di Galan e per anni amministratore delegato di Adria infrastrutture: «Allora, il giorno 11 venne in ufficio da noi Corrado Crialese, Presidente di Adria. Bisognava corrispondergli una cifra pari a 20 mila euro che lui avrebbe fatto avere, diceva, al suo amico Presidente del Tar». Domanda: «Tar di??» Minutillo: «Del Veneto». Domanda: «Lei ricorda il nome?» Minutillo: «Amoroso, è l’attuale. Il problema è che dovevamo portarle o io o Buson a Roma, perché questo non poteva tornare e bisognava portargliele entro la settimana». Domanda: «Lei sa qual è il motivo per cui doveva essere consegnata questa somma?» Minutillo: «Perché si poteva influire sui ricorsi, su alcuni ricorsi che erano in atto». Domanda: «Lei ne ricorda qualcuno di importante?» Minutillo: «Sì: in particolare quelli sull’Autostrada del Mare. Alla fine Maltauro ritirò il ricorso e si misero d’accordo tra Mantovani e Maltauro (l’imprenditore coinvolto nell’indagine sull’Expo, ndr). In realtà i ricorsi servivano proprio a questo, molto spesso, servono a questo: un -MSGR - 20 CITTA - 4 - 08/06/14-N:RCITTA 4 Primo Piano Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Renzi sugli scandali: colpe anche del Pd se c’è chi ruba vada a casa a calci Il premier: «Venerdì i provvedimenti in Consiglio dei ministri» Il presidente del Senato Grasso: «No ai vitalizi per i politici corrotti» ` ` LA GIORNATA ROMA In episodi di corruzione come quelli del Mose, «è fuori dalla storia negare la responsabilità della politica, anche della mia parte politica. E non si possono fare distinzioni tra chi è iscritto o non iscritto al Pd». Così Matteo Renzi sull’ondata di scandali che in queste settimane ha investito, senza distinzioni di parte, forze politiche e rappresentanti delle istituzioni. Il premier, a una manifestazione di Repubblica a Napoli, non si lascia condizionare dal fatto di essere anche segretario del Pd, anzi, rincara la dose: «Sulla corruzione quello che abbiamo da dire lo diremo senza preoccuparci delle ripercussioni sui nostri. Se nel Pd c’è chi ruba va a casa a calci nel sedere esattamente come chi è negli altri partiti. Non c’è Pd e non Pd. Ci sono ladri e non ladri». Dicendosi molto colpito dalla diffusione della corruzione, Renzi sottolinea che «a Venezia è ancora peggio, perché la vicenda riguarda anche alcuni magistrati, finanzieri, persone che rappresentano non solo i ladri ma anche le guardie». Da qui il rilancio, da parte del premier, della sua idea del Daspo da applicare ai politici: «Tu che hai corrotto o concusso qualcuno - esemplifica Renzi - mi fai la cortesia di non mettere più piede negli appalti pubblici». Alle parole del presidente del Consiglio fa eco l’indignazione del presidente del Senato Pietro Grasso che, intervenendo a Comiso per la restituzione del nome di Pio La Torre all’aeroporto siciliano, lancia la sua proposta: «Via subito e per sempre i vitalizi ai politici condannati per mafia e corruzione ed estendere decadenza e incandidabilità alle elezioni nazionali così come già avviene negli enti locali». L’ex procuratore nazio- nale Antimafia suggerisce anche di affidare i reati di corruzione «alla competenza della Direzione distrettuale antimafia, consentendo così di ricorrere a tutti i mezzi che si usano nella lotta alla mafia». Sottolineando che contro un fenomeno come quello della corruzione «diffuso in tutto il Paese ad ogni livello, è necessario un impegno preventivo e repressivo mai messo in pratica finora», Grasso dice di «apprezzare molto l’idea di Renzi del Daspo per le imprese e i politici corrotti». CREDIBILITA’ IN GIOCO Quanto alle misure del governo su appalti e corruzione, Renzi, sottolineando che «su questo mi gioco molto della mia credibilità», ha affermato che «è arrivato il momento di una riforma radicale che cam- CANTONE: «NO DEROGHE PER LE GRANDI OPERE» SUBITO NUOVI POTERI AL COMMISSARIO E MENO ALL’AUTORITÀ SUI CONTRATTI PUBBLICI bi profondamente il processo amministrativo e l’impostazione della procedura pubblica degli appalti». Di ciò si occuperà il Consiglio dei ministri di venerdì che, annuncia il premier, «farà un provvedimento ad hoc che recuperi le raccomandazioni della Commissione Ue sul processo amministrativo, la giustizia e la corruzione». Nella stessa riunione verranno conferiti al commissario Raffaele Cantone i poteri che, in tema di appalti, gli diano «reale possibilità di incidere sia sulla vigilanza che sulle procedure che devono essere ferree». Il problema - ha aggiunto Renzi - è «di come dare spazio di intervento all’Authority guidata da Cantone e di toglierlo alle istituzioni che non hanno funzionato». A questo proposito il premier, pur non citandola direttamente, ha trasparentemente alluso alla Autorità Vigilanza Contratti Pubblici (Avcp): «Un’autorità che negli anni ha visto aumentare i dipendenti, le indennità, ma intanto non si è accorta di un solo appalto in cui le cose non andavano, non ha senso che esista». Sul tema è intervenuto ieri, sempre a Napoli, Raffaele Cantone, che ha anche avuto un breve colloquio con Renzi. «Non ho poteri salvifici né la bacchetta magica» ha affermato il capo dell’Anticorruzione, ma ha indicato quella che sembra essere la prima misura nella sua agenda: «Basta con le deroghe per le grandi opere». In materia - ha detto - esiste «una situazione paradossale: la legge sugli appalti, con tutti i suoi formalismi, si applica solo per i piccoli. Sui grandi si va in deroga, consentendo una discrezionalità a 360 gradi, senza neanche dover giustificare le procedure e dando le consulenze a chi vuoi». Mario Stanganelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Il premier Matteo Renzi. Sotto, Beppe Grillo. A sinistra, Pietro Grasso Le toghe «Non indebolire l’azione dei magistrati» «Le cronache giudiziarie anche recenti, che riproducono con forza drammatica il tema della corruzione nelle istituzioni pubbliche, sottolineano l'efficacia e il valore dell'azione giudiziaria e il pericolo che potrebbe venire da un indebolimento per qualunque motivo del principio di indipendenza» della giurisdizione. Così il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, nel corso della riunione del comitato direttivo centrale dall'Anm. Quanto riportano le cronache, ha aggiunto, «impone di conservare in modo determinato il carattere indipendente della giurisdizione, sterilizzandola da rischi di interferenze e pressioni». Grillo: dopo l’astensione la corruzione prima forza LA POLEMICA ROMA Lo scandalo Mose dà, ancora una volta, l'occasione a Beppe Grillo di tornare all'attacco su uno dei cavalli di battaglia del M5S: la corruzione. Così il leader del Movimento lancia dal suo blog tre formule, quasi degli slogan: «La corruzione è il primo partito dopo l'astensione», «Farsi prendere per il culo dal Pd è troppo» e «I corrotti li avete fatti eleggere voi». L'obiettivo è colpire Matteo Renzi, proprio poche ore dopo i suoi annunci e la sua autocritica su corruzione e Mose. Così Grillo attacca: «Farsi prendere per il culo come se dovessimo scontare una condanna a vita da cornuti e mazziati è troppo. I ladri stanno anche nel tuo partito - dice il leader M5S riferendosi a Renzi - li avete fatti eleggere voi, avete do- vuto aspettare la magistratura per allontanarli a calci?». La nuova linea comunicativa dei 5 Stelle - dai toni più pacati - sembra subito essere smentita, come spiega la premessa del post di Grillo: «Va bene abbassare i toni e riconoscere i propri errori, ma quando è troppo, è troppo». Il nodo cruciale, quello che sembra aver fatto uscire ancora una volta fuori di sè Grillo, è l'intreccio tra corruzione ed elezioni: «Quanti voti sposta la corruzione? Tanti». Prevenzione e nuove pene, piano del governo in quattro mosse `Si inizia dopodomani con i principi di revisione del Codice degli Appalti L’AGENDA ROMA Il piano anticorruzione del governo sarà articolato in almeno quattro mosse e prenderà corpo con vari provvedimenti che dovrebbero essere varati durante tutto il mese di giugno. Il primo punto sarà l’assegnazione dei poteri effettivi al commissario anticorruzione Raffaele Cantone. Con ogni probabilità il relativo decreto sarà varato dal consiglio dei ministri di venerdì 13. Secondo il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi: «Cantone avrà poteri di controllo preventivi perché per le illegalità già compiute c'è già la magistratura al lavoro. Vorremmo fare un passo in più è lavorare sulla prevenzione. Ma intanto per l'Expo dobbiamo garantire legalità e trasparenza ma non possiamo bloccare i cantieri perché è una occasione straordinaria per creare migliaia di posti lavoro. Dobbiamo perciò andare avanti, ma l'importante è che il Paese non si arrenda». Cantone, dunque, dovrebbe avere poteri effettivi ed operare a capo di una sorta di piccola ma efficiente macchina di controspionaggio in grado di intercettare i tentativi di malaffare intorno alle opere pubbliche più sensisbili. LA NUOVA BUROCRAZIA Sempre venerdì 13 il consiglio dei ministri dovrebbe varare le norme per la riforma complessiva della pubblica aministrazione e in questo contesto è possibile che vengano riformati i poteri dei Tar sugli appalti che spesso finiscono inviaschiati in una serie di ricorsi e controricorsi che non danno certezze alle imprese di poter completare le opere pubbliche nei tempi previsti. DELEGA SUL CODICE Un antipasto del piano anticorruzione sarà fornito martedì prossimo, 10 giugno, data per la quale da tempo era prevista la presentazione della prima griglia e dei principi per le norme-delega per la revisione del Codice degli Appalti. Al tavolo si siederà anche l'Autorità di Garanzia competente. Ieri lo ha ricordato il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, che poi ha specificato: «Inseriremo anche un riferimento ai gruppi di interesse (lobby), mai normati in Italia». «Il nostro obiettivo - ha continuato nencini - è quello di snellire le procedure, ridurre gli articoli, potenziare controlli e vigilanza, dotarsi di un codice nuovo ben prima della scadenza prevista dall'Unione Europea». Ma il TAR, MENO POSSIBILITÀ DI BLOCCARE I LAVORI GLI IMPRENDITORI CONDANNATI SARANNO ESCLUSI PER SEMPRE DALLE GARE grosso delle norme arriverà fatalmente solo alla fine di di giugno quando il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, presenterà il pacchetto di riforma della Giustizia. «Il testo è pronto da tempo - ha detto ieri Orlando - Però vorrei sottolineare che le norme penali anticorruzione già ci sono ci sono, vanno integrate e le integreremo». LE IPOTESI Il ministro della Giustizia Andrea Orlando (Partito democratico). Il premier Renzi ha indicato scadenze precise per la riforma complessiva del settore. A sinistra, un’aula di tribunale al termine di una udienza. Le ipotesi in campo sono le seguenti: introduzione del reato di autoriciclaggio con pene molto elevate fra i 3 e gli 8 anni; ridefinizione del reato di falso in bilancio con pene superiori ai 5 anni in modo da rendere possibile l’uso di intercettazioni; introduzione del Daspo, cioè dell’esclusione dagli appalti, delle imprese coinvolte in reati di corruzione e di politici e funzionari pubblici concussi. Il daspo dovrebbe scattare a partire dalla condanna in primo grado e in caso di patteggiamento. Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 08/06/14-N:RCITTA 5 Primo Piano Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it L’ultimo strappo con il partito «Basta intoccabili e ras locali» `Il segretario prepara l’assemblea dem: `L’accelerazione sulla legge elettorale stop ai collateralismi con coop e imprese anche per riannodare i legami con periferia IL RETROSCENA ROMA Una tappa a Napoli, prima di prendere l’aereo e andare in Vietnam e in Cina a ”vendere” un po’ d’Italia. Momento non facile per Matteo Renzi che dovrà rassicurare gli investitori asiatici che faccende, come quella dell’Expo e del Mose, sono episodi frutto di «una lunga guerra» che in Italia si sta combattendo contro la corruzione e che sta per essere vinta grazie alla nomina di una nuova Authority dotata di potere reali, e ad un pacchetto di provvedimenti che tra due settimane il ministro della Giustizia Andrea Orlando presenterà in Parlamento. CROLLI Le scadenze di Renzi SEMPLIFICAZIONE FISCALE RACCOMANDAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA GIUSTIZIA E LOTTA ALLA CORRUZIONE COMPETITIVITÀ ENTRO GIUGNO RIFORMA P. A. DA DOMANI LA VISITA IN VIETNAM E CINA ANCHE PER RILANCIARE ALL’ESTERO L’IMMAGINE DEL SISTEMA ITALIA lizia al proprio interno autorizzando tutte le richieste d’arresto che arriveranno in Parlamento e capace di vincere proprio per questo, perché - ha detto ieri Renzi «il Pd è quel partito che vota a favore dell’arresto di un proprio deputato nonostante una calendarizzazione strumentale». DITTA Il riferimento è a ciò che è accaduto alle ultime elezioni europee a Messina dove, ”nonostante” il sì all’arresto di Francantonio Genovese considerato un ras del consenso in città, il Pd è passato dal 25 al 32%. Ciò che più ha sconcertato Renzi dopo gli arresti a Vene- zia e Milano, è stato sapere che dallo stesso Pd locale da tempo arrivavano segnali di preoccupazione sugli appalti per il Mose e l’Expo. E’ proprio il rapporto con le comunità locali - Pd compreso che Renzi intende riannodare per scardinare sistemi di potere che il Porcellum ha sedimentato. Nel Consiglio dei ministri di venerdì prossimo il commissario Cantone avrà con decreto i suoi poteri (che in parte verranno sottratti all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici) e verrà anche completata la squadra con la nomina degli altri 4 commissari. Marco Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA Il commissario anti-corruzione Raffaele Cantone «Giù gli investimenti esteri, pesa la reputazione» ESODATI ENTRO LUGLIO-AGOSTO JOBS ACT ITALICUM Momento non facile per Renzi che, per risollevare l’immagine un po’ appannata dell’Expo, dovrà sfoggiare tutto il suo ottimismo rassicurando anche sui tempi dei cantieri. E non sarà semplice in un Paese, qual è la Cina che ha costruito in cinque anni (2007-2012) la più grande rete ferroviaria ad alta velocità al mondo, 9300 km, che diventeranno entro il 2015 18 mila e 25 mila nel 2020. Nel frattempo, racconta il Censis, in Italia da inizio anno gli investimenti esteri sono crollati del 58% ed è quindi ovvio che Renzi ieri abbia chiesto a tutti, imprenditori e ”guardie”, di voltare pagina. Un «via chi ruba» che il presidente del Consiglio rivolge a 360 gradi assumendosi anche una quota di responsabilità come segretario di un partito che ha più di un suo uomo coinvolto nelle recenti inchieste. E’ per questo che dopo aver approntato gli strumenti utili a far partire il lavoro del commissario Raffaele Cantone, Renzi darà un nuovo segnale forte al suo partito parlando all’Assemblea del Pd di sabato prossimo. «Vorrei che l’Assemblea nazionale fosse l’occasione per una ripartenza, un nuovo inizio insieme», ha spiegato qualche giorno fa Renzi aggiungendo che «il Pd non deve essere la somma di correnti». Nel rapido processo che porta il Pd a passare dalla ”ditta” alla comunità allargata che raccoglie consensi non per il collateralismo con le cooperative e il mondo degli affari ma con una sintonia diffusa con l’opinione pubblica, Renzi troverà anche il modo per spiegare che «nel Pd non esiste più il noi o il loro», il che significa proprio celebrare la rottura con il passato rappresentato da «loro». Una frattura a cui il presidente del Consiglio e segretario del Pd, ieri ha accennato parlando di Pd come «partito della Nazione», capace di fare pu- RIFORMA SPENDING COSTITUZIONALE REVIEW ANSA IL CASO ROMA L'Italia è sempre meno capace di attrarre capitali esteri, che dall'inizio della crisi ad oggi si sono più che dimezzati. A denunciarlo è il Censis, che nella sua indagine mette in luce le debolezze del nostro Paese che, pur restando la seconda potenza manifatturiera d'Europa e la quinta nel mondo, soprattutto a causa degli scandali politici e delle lungaggini burocratiche detiene solo l'1,6% dello stock mondiale di investimenti esteri, contro il 2,8% della Spagna, il 3,1% della Germania, il 4,8% della Francia, il 5,8% del Regno Unito. Negli ultimi sei anni gli investimenti diretti esteri in Italia sono crollati: nel 2013 sono stati pari a 12,4 miliardi di euro, il 58% in me- no rispetto al 2007, l'anno prima dell'inizio della crisi, evidenzia il Censis nel sesto numero del 'Diario della transizionè. I momenti peggiori sono stati il 2008, l'anno della fuga dei capitali, in cui i disinvestimenti hanno superato i nuovi investimenti stranieri, e il 2012, l'anno della crisi del debito pubblico. LA CRISI La crisi ha colpito tutti i Paesi a economia avanzata, ma l'Italia si distingue per la perdita di attrattività verso i capitali stranieri: l’Italia, infatti, «ha un deficit reputazionale accumulato a causa di una corruzione diffusa, scandali politici, pervasività della criminalità organizzata, lentezza esasperante della giustizia civile, farraginosità di leggi e regolamen- ti, inefficienza della Pa e infrastrutture carenti». Con il risultato che l'Italia si piazza al 65˚ posto nella graduatoria mondiale dei fattori determinanti la capacità attrattiva di capitali (procedure, tempi e costi per avviare un'impresa, ottenere permessi di costruzione, risolvere controversie giudiziarie): per ottenere tutti i permessi, le licenze e le concessioni di costruzione, in Italia occorrono mediamente 233 RAPPORTO DEL CENSIS: DAL 2007 SI SONO PIÙ CHE DIMEZZATI TRA LE CAUSE BUROCRAZIA E MALAFFARE DIFFUSO giorni, 97 in Germania. In tutta l'Europa solo Grecia, Romania e Repubblica Ceca presentano condizioni più sfavorevoli. Non bastasse, in Italia la crisi ha colpito anche il lavoro nero, messo in difficoltà dal fai- da-te. Lo sostiene la Cgia di Mestre, secondo cui i posti di lavoro irregolari persi tra il 2007 e il 2012 ammontano a oltre 106.000 unità. «La crisi ha tagliato drasticamente la disponibilità di spesa delle famiglie italiane - segnala la Cgia - Pertanto, anche per le piccole manutenzioni, per i lavori di giardinaggio o per le riparazioni domestiche non si ricorre nemmeno più al dopolavorista o all'abusivo. Questi piccoli lavori o non vengono più eseguiti, oppure si sbrigano in casa». B.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 08/06/14-N: 6 Primo Piano Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Squinzi: adesso bisogna cambiare il contratto a tempo indeterminato schi di appiattire in basso la contrattazione, e gli indubbi vantaggi per i lavoratori che avrebbero un punto di riferimento minimo» dice il ministro Poletti. Il confronto procede con gli ammortizzatori sociali, altro capitolo del Jobs act. Squinzi propone: limitiamo la cassa integrazione alle aziende in temporanea difficoltà, «che hanno una prospettiva seria e sicura di ripartenza». Poletti concorda e promette centri per l’impiego più efficienti, in grado di competere con quelli di Francia e Germania. Sull’occupazione giovanile in particolare, il ministro ricorda il progetto Garanzia giovani che si avvale dei fondi europei: «Lo consideriamo la nave scuola per le politiche attive». E chiede alle imprese di rendersi parte attiva. Squinzi coglie la palla: «Siamo pronti. Sui fondi interprofessionali il sistema imprese ha già impegnato 250 milioni, potremmo aumentare la cifra». Sul piatto ci sarebbero 50 milioni per quest’anno e altri 50 per il 2015. Non poteva mancare un accenno alla vicenda degli scandali sulla corruzione. Squinzi ribadisce: via i corrotti da Confindustria. Regolamenti e codici etici già ci sono nell’associazione: «Nei prossimi giorni mi adopererò affinché questi regolamenti siano tradotti in pratica. Raderemo al suolo la tolleranza verso chi imbocca scorciatoie, chiunque sia». Giusy Franzese `Il presidente di Confindustria: il governo acceleri sulle riforme Sintonia con Poletti su nuovo codice del lavoro e ammortizzatori IL CONVEGNO dal nostro inviato SANTA MARGHERITA LIGURE «Dopo il risultato del voto per le Europee non ci sono più paraventi. Avanti con le riforme. Il Paese ha bisogno di cambiare marcia, di cambiare registro». C'è sintonia di vedute tra imprenditori junior e senior. Nel secondo e ultimo giorno della convention dei Giovani di Confindustria a Santa Margherita Ligure, è il leader degli over 40, Giorgio Squinzi, a rinnovare l'appello al premier a procedere spedito. Stavolta al suo fianco sul palco c’è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Entrambi uomini pragma- tici, i due sembrano capirsi al volo. Il ministro dice: «È finita l’epoca in cui ci si riuniva tutti attorno a un grande tavolo, si faceva finta di essere d’accordo e poi alla fine pagava Pantalone. Il governo ascolterà i corpi intermedi, ha la bilancia per pesare e deciderà». Squinzi replica senza scomporsi: «SERVE LA GIUSTA FLESSIBILITÀ IN MODO CHE PER LE IMPRESE SIA CONVENIENTE ASSUMERE» «Non sono mai stato tifoso della concertazione. Giusto che il premier ascolti tutti e alla fine prenda le sue decisioni. Lo faccio anche io nella mia azienda». Come dire: basta con questa sterile polemica sulla palude, l’importante è agire nella giusta direzione. LE REGOLE Di cose da fare d’altronde ce ne sono tante. A partire proprio dalla riforma del lavoro. «Il decreto sui contratti a termine e sull’apprendistato lo considero solo un aperitivo. Ora bisogna intervenire sul contratto a tempo indeterminato, fare in modo che sia conveniente per le imprese cosicché non cerchino alternative» dice il leader di Il presidente di Confindustria Squinzi Confindustria. Non cita l’articolo 18. Squinzi preferisce parlare di «giusta flessibilità». Poletti annuisce e rilancia: «Basta con il retropensiero profondamente sbagliato di considerare le aziende il luogo dove si sfruttano i lavoratori». La platea applaude, quasi basita per tanto feeling. E lui, il ministro, promette: «Semplificheremo il co- dice del lavoro, 250 pagine sono troppe». Sarà un’operazione radicale: «Niente rammendi o restauri, dobbiamo buttare via tutta quella roba e ricominciare daccapo». Qualche cautela invece sul salario minimo, che pure fa parte del Jobs act e che tanto piace agli imprenditori: «Dobbiamo capire qual è il punto di equilibrio tra i ri- © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli italiani e la dichiarazione dei redditi Totale 41.414.154 Modello 770 Modello Unico (esonero da dichiarazione) 12.036.011 29,06% 10.773.441 Modello 730 26,01% 18.604.672 44,93% Fisco, il governo stringe sulle semplificazioni IL PROVVEDIMENTO ROMA Dichiarazioni precompilate a partire dal 2015, semplificazioni per cittadini e imprese, tendenziale unificazione delle scadenze per gli adempimenti. Matteo Renzi è tornato ad indicare la strada che il governo intende percorrere in tema di fisco, definendo il sistema italiano «quanto di più assurdo, farraginoso e devastante immaginabile». Date queste premesse l’intenzione è accelerare al massimo. Ecco quindi che le prime misure in materia di semplificazione fiscale potrebbero arrivare già nel Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, affollatissimo in verità perché sono in calendario provvedimenti cruciali come la riforma della pubblica amministrazione o le regole anti-corruzione. Lo strumento prescelto dovrebbe essere quello del decreto attuativo della delega fiscale, che consente di facilitare al massimo il percorso parlamentare. Il capitolo più importante è quello relativo alle nuove dichiarazioni dei redditi, che dovrebbero essere il paradigma di un rapporto amichevole tra Stato e contribuente. È un lavoro che va avviato subito in modo che già dal prossimo giugno sia possibile per lavoratori dipendenti e pensionati ricevere un modello con almeno una par- PRIMO PACCHETTO VENERDÌ: VIA ALLE DICHIARAZIONI PRECOMPILATE E RIDUZIONE DELLE SCADENZE te dei dati già inseriti. Si tratta di quelli già in possesso del fisco, relativi ad esempio alla retribuzione o alla pensione percepita, alle abitazioni, ai mutui, alle ristrutturazioni, ma anche eventualmente alle spese mediche che sono tracciabili attraverso la tessera sanitaria. La dichiarazione 2015 sarà comunque solo il primo passo di un processo che richiederà due o tre anni per andare a regime. LA LOTTA ALL’EVASIONE Nel primo pacchetto dovrebbero poi rientrare una serie di micro-semplificazioni che in parte erano già state inserite un anno fa in un disegno di legge del governo Letta che però non ha praticamente nemmeno iniziato il percorso parlamentare. Si tratterebbe ad esempio novità in materia di successione, di detrazioni per prestazioni di sponsorizzazione, di compensazione dei rimborsi di assistenza, di verifica della congruità dei canoni di locazione, di spese di vitto e alloggio dei professionisti e altre ancora. Ma è possibile che siano aggiunte anche norme che vengano incontro alle richieste fatte dai cittadini in una consultazione pubblica chiusa all’inizio di quest’anno, nella quale veniva richiesto di indicare gli adempimenti più pesanti da rimuovere. Una delle direzioni di marcia, che almeno in parte potrà essere percorsa già con le prime misure, è la concentrazione delle scadenze di dichiarazione e di versamento. Ma si lavora anche sulla lotta all’evasione fiscale, i cui strumenti principali saranno le banche dati delle varie amministrazioni. L. Ci © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 08/06/14-N: 9 Primo Piano Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Ballottaggi, test per Pd e opposizioni Più di 4 milioni i cittadini chiamati a scegliere i sindaci di 148 comuni `Renzi cerca conferme dopo le europee: «Grillo parla con gli xenofobi di cui 17 capoluoghi di provincia. Seggi aperti solo oggi dalle 7 alle 23 e non con noi». Cinquestelle e FI puntano a frenare la corsa del premier ` LE ELEZIONI ROMA Il ciclone Renzi ha perduto forza oppure è un’onda lunga che sta per abbattersi anche sulle amministrative? Dopo l’abbuffata delle Europee ecco per il Pd la prima verifica: il turno di ballottaggio. Seggi aperti oggi in 148 comuni, dalle 7 alle 23, solo in Sicilia dalle 8 alle 22 e anche domani dalle 7 alle 15. Molto più di un semplice test: sono chiamati alle urne 4.249.450 elettori. In alcuni capoluoghi si consumeranno sfide al calor bianco, su tutti i territori “rossi” di Modena e Livorno che rischiano di essere espugnati. INCOGNITA MOSE Renzi vorrebbe completare il trionfo. E attacca Grillo definendolo un «insopportabile» che «va a Londra, parla con gli exnofobi e non con noi in Italia». E il blog dell’ex comico punzecchia il premier - che non sarebbe stato invitato ad una riunione strategica con i partner europei organizzata da Barack Obama dopo il G7 - pubblicando una foto dell’ex segretario del partito Pier Luigi Bersani insieme a Giorgio Orsoni, il sindaco di Venezia inquisito nella vicenda Mose, sul palco di una manifestazione elettorale in cui spicca a carattere cubitali il logo Pd. Chi protesta è l’ex ministro Maurizio Gasparri. Ritiene che Renzi abbia violato il silenzio che si impone il giorno prima dei ballottaggi. «Denuncio questo fatto scandaloso - scrive il vice presidente del Senato - e ne farò oggetto di un apposito intervento in commissione di Vigilanza: non è possibile che il segretario del Pd imperversi su tutti i telegiornali e su tutte le radio anche del servizio pubblico il giorno prima di importanti votazioni». Cinquestelle e Forza Italia puntano chiaramente a fermare la corsa del Pd. I grillini soffiano sullo scandalo del Mose che ha sparso schizzi di fango sui partiti E Berlusconi rilancia intanto l’appello per l’unità del centrodestra. In un’intervista al quotidiano “Il Centro”, il Cavaliere attacca «l'ennesima trovata di questo governo che ha riempito l'Italia di promesse». «Già oggi - affonda il colpo Berlusconi - non ci sono le coperture finanziarie nonostante abbiano aumentato la pressione fiscale complessiva». Replica di Renzi: «Berlusconi ha cambiato l'Italia più con Striscia e Drive In che con le leggi». La sfida dei 14 capoluoghi di provincia - Foggia, Biella, Vercelli, Verbania, Teramo, Livorno, Modena, Pescara, Terni, Bergamo, Cremona, Padova, Pavia, Caltanissetta - può modificare la cartina politica dei comuni italiani. Si vota anche in 3 capoluoghi di Regione: Potenza, Bari e Perugia. Nelle Regioni a Statuto speciale si voterà in un solo comune del Friuli Venezia Giulia (Porcia), in 8 comuni della Sicilia, in un solo comune della Sardegna, Alghero, (dove il Pd si era presentato spaccato). Lo scrutinio inizierà domani sera, a parte in Sicilia dove si vota anche domattina e bisognerà aspettare il pomeriggio di domani. É appena il caso di ricordare che per il turno di ballottaggio si dovrà scegliere solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti. L’AFFONDO DI BERLUSCONI CONTRO IL GOVERNO «SBLOCCARE LE OPERE? MATTEO FA PROMESSE SENZA COPERTURE» I principali duelli Centrosinistra M5S Centrodestra BERGAMO Giorgio GORI Lista civica Uscente centrosinistra BALLOTTAGGIO 45,4 Franco TENTORIO 42,1 Franco Tentorio BALLOTTAGGIO 45,8 Oreste PERRI 33,3 Oreste Perri BALLOTTAGGIO 33,7 Massimo BITONCI 31,4 Ivo Rossi 46,5 Andrea ROMIZI 47,0 Paolo CRESCIMBENI 26,3 TERNI BALLOTTAGGIO Leopoldo DI GIROLAMO 20,2 LEGA SFIDATA IN CASA PESCARA BALLOTTAGGIO Marco ALESSANDRINI 43,0 Luigi ALBORE M. 49,3 Domenico DI PAOLA 22,8 Luigi Albore Mascia LIVORNO Marco RUGGERI BALLOTTAGGIO Wladimiro BOCCALI Leopoldo Di Girolamo PADOVA Ivo ROSSI Dati in percentuale Wladimiro Boccali CREMONA Gianluca GALIMBERTI Uscente centrodestra PERUGIA BALLOTTAGGIO 39,9 Filippo NOGARIN 19,0 Alessandro Cosimi BARI Antonio DECARO BALLOTTAGGIO 35,7 Michele Emiliano ANSA La destra che sceglie Beppe le sfide di Modena e Livorno LE STRATEGIE MILANO A Livorno Beppe Grillo non si è visto. A Modena neppure. L’aveva detto, del resto, che per i ballottaggi se ne sarebbe rimasto a casa, niente comizi, niente piazze, niente «vinciamonoi». Neppure nelle due città che più rosse non si può - Livorno e Modena, appunto dove un sindaco d’altro colore in 70 anni non s’è mai visto e non s’è mai neppure immaginato, ma dove adesso invece i candidati del Movimento 5 Stelle hanno costretto il Pd al ballottaggio, e se la giocano. Anche grazie al sostegno del centrodestra. A Livorno, soprattutto, la febbre è altissima. I numeri dicono che per il candidato grillino qualche speranza c’è visto che l’indice di gradimento della sinistra, che regna indisturbata sulla città dal dopoguerra, è ai minimi storici. Colpa, sostengono, di am- IL CENTROSINISTRA RISCHIA IN DUE ROCCAFORTI STORICHE A PADOVA I DEMOCRAT INCALZATI DALLA LEGA ministrazioni comunali inette, clientelari, spocchiose. Per dire: alle elezioni Europee il Pd nei seggi livornesi è volato al 52 per cento, nell’urna delle Comunali non è andato oltre il 35. E il candidato sindaco, Marco Ruggeri, arranca al 39. Una miseria rispetto alle abitudini del luogo. Il ministero dell'Interno ha diffuso alcune avvertenze che è bene tener presente poiché il turno di ballottaggio costituisce una prosecuzione delle operazioni del primo turno, potranno votare solo coloro che abbiano maturato il diritto di voto entro il 25 maggio 2014, data in cui si è svolta la votazione del primo turno. Questi elettori potranno votare al turno di ballottaggio anche se non lo abbiano fatto in occasione del primo turno. A Roma si erano verificati problemi quando molti cittadini si presentarono presso gli ufficio elettorali: avevano esaurito gli spazi per gli appositi timbri sulla tessera elettorale. Va da sé che anche questa volta è necessario richiederla presso gli uffici comunali muniti di documento. I riflettori, si diceva, sono puntati, in particolare sui risultati di Livorno, Modena ma anche Padova, dove il Carroccio gioca in casa SPIN DOCTOR A Perugia vanno al ballottaggio Wladimiro Boccali (Pd) e Andrea Romizi (Forza Italia). Il primo parte dal 46,5% ottenuto il 25 maggio. Il secondo dal 26,3%. A Bergamo corre per il Pd l’ex spin doctor di Matteo Renzi, Gori (45,9). Dovrà vedersela contor il sindaco uscente Franco Tentorio (42,1). Merita una citazione a parte anche il duello di Pavia dove Alessandro Cattaneo, l’ingegnere rampante di Forza Italia, uno dei sindaci più amati d’Italia, è chiamato a respingere l’attacco del professore Massimo De Paoli, il candidato del Pd staccato al primo turno di oltre 10 punti. Una remontada definita da qualcuno impossibile. Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA Come si vota ai ballottaggi Segno su: UN SOLO CANDIDATO SINDACO NOME E COGNOME CANDIDATO A I DOCUMENTI NECESSARI Tessera elettorale Lista Tsipras NOME E COGNOME CANDIDATO B Carta d’identità PARTITE APERTE L’idea di mandare a casa la sinistra non eccita solo il candidato grillino, Filippo Nogarin, ma tutti quelli che dal ballottaggio sono tagliati fuori, comprese le liste della sinistra estrema e di destra. La candidata di An-Udc-Lega ha invitato a votare l’uomo del M5S, Forza Italia non si è schierata, ma parecchi suoi esponenti hanno dato indicazioni di voto contro il Pd, cioè per Grillo. Stesso discorso per il Nuovo Centrodestra: nessun endorsement pubblico per Nogarin, ma molti attestati di stima «a titolo personale». Anche a Modena il duello vede opposti il candidato del Partito Democratico e quello dei Cinquestelle. Sida comunque ardua. Muzzarelli, l’uomo del Pd, al primo turno ha sfiorato il 50 per cento mentre il rivale Bortolotti si è fermato al 16. Però può contare, pure lui, sull’appoggio più o meno esplicito dei partiti di centrodestra. Ufficiale quello di Carlo Gio- La Spinelli ha deciso: sì al seggio in Europa Barbara Spinelli, figlia di Altiero Spinelli, non rinuncerà al seggio al parlamento europeo e andrà a Bruxelles per la lista «L'altra Europa con Tsipras». Lo ha annunciato ieri sera lei stessa, spiegando che la decisione non è stata facile perché «le pressioni sono state molto forti e contrastanti» e ricordando che una sua «rinuncia è stata respinta sia dai garanti sia da Alexis Tsipras». Spinelli ha spiegato che la difficoltà nel decidere derivavano anche dal fatto che le organizzazioni che compongono la Lista (fra le quali Sel e Rifondazione Comunista) non hanno accettato che il suo collegio di elezione fosse sorteggiato. ANSA vanardi che era candidato sindaco del Ncd: «Bortolotti è il male minore». Entusiasta quello della Lega. Forza Italia rimane più sulle sue, ma certo non dà una mano al centrosinistra. da un’idea di modernizzazione dello Stato che punti «a un drastico snellimento della burocrazia, e a una maggiore semplicità nelle regole». E poi: difesa della famiglia, valorizzazione del patrimonio artistico nazionale, ripristino del reato d’immigrazione clandestina («andate a firmare il referendum di Salvini», è stato l’invito di Ronchi), azioni a favore della sicurezza personale, ambientale e alimentare, intensificazione della lotta alla droga, riforma della giustizia, denuncia della corruzione diffusa, rilancio dell’economia, riduzione della morsa fiscale. E, soprattutto, misure per i giovani, dalla formazione e la ricerca come volano di crescita all’adozione di un metodo meritocratico. Sonia Oranges che modo dimostrare di saper camminare con le sue gambe. A Modena e Livorno fa i conti con i grillini, a Urbino con una lista civica, in altre undici città con il centrodestra. In undici Comuni è in vantaggio, a Teramo e Pavia (dove è sotto) ha scarse chance di vittoria. Però ha la possibilità di strappare il sindaco in alcuni capoluoghi governati negli ultimi tempi dal centrodestra: Pescara, Bergamo (il candidato del Pd è Giorgio Gori), Cremona, Biella, Vercelli, Verbania. Molto dipenderà da cosa decideranno di fare gli elettori dei Cinquestelle i quali dovranno agire «secondo coscienza» poiché il Movimento si è ben guardato dal dare indicazioni. Gli uomini di Renzi, comunque, rischiano qualcosa in città che alle elezioni scorse li avevano visti vincitori. Soprattutto a Padova, Comune guidato fino allo scorso anno da Zanonato che poi ha lasciato la poltrona per andare a fare il ministro nel governo Letta. Il partito per sostituirlo ha puntato su Ivo Rossi, che si è fermato al 33 per cento, incalzato dal leghista Massimo Bitonci. Entrambi, consapevoli della delicatezza della partita, hanno firmato accordi di apparentamento con liste di forza più o meno eguale. Resta da capire se lo scandalo del Mose influirà sul voto. Rischi di sconfitta il Partito Democratico li corre anche a Foggia e Urbino dove poteva contare sul sindaco uscente. In entrambi i casi il centrodestra ha i numeri per vincere, specie dopo il gioco degli apparentamenti. Il centrosinistra non dovrebbe avere problemi invece a Bari, il candidato renziano De Caro al primo turno era già arrivato al 49 per cento, proprio come accadde al suo predecessore Emiliano nel 2009, che poi vinse senza problemi al ballottaggio. Renato Pezzini © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA LA POSTA IN PALIO Sono diciassette i Comuni capoluogo che devono scegliere il sindaco con il ballottaggio. Quindici giorni fa ne erano già stati eletti dieci: nove al centrosinistra (che si è ripreso, dopo cinque anni, Prato e Campobasso) uno al centrodestra che si è riconfermato ad Ascoli. Quello di oggi è un esame importante per il Pd: non ci sono le Europee e fare da traino e Renzi si è sostanzialmente chiamato fuori da questo ultimo scampolo di campagna elettorale, dunque il partito deve in qual- «Manifesto per riunire i moderati» re, riportando «in primo piano il patrimonio politico e culturale del centrodestra, contrastando il nuovo compromesso storico che si sta realizzando in questo periodo contro la volontà dell’elettorato moderato», ha sottolineato Ronchi. L’INIZIATIVA ROMA Un «manifesto per contribuire alla rinascita del centrodestra italiano» è stato lanciato ieri da “Insieme per l’Italia”, il movimento guidato dall’ex ministro Andrea Ronchi: una proposta programmatica «che nasce dal territorio, dai tanti amministratori onesti che sono lasciati soli, dal sentimento vero di quei milioni di italiani che hanno preferito non votare più». Nell’analisi di Ronchi, infatti, l’elettorato di centrodestra piuttosto che scegliere la sinistra, ha preferito restarsene a casa, orfano di quella «bandiera del 1994 quando Silvio Berlusconi promise agli italiani una rivoluzione liberale». Bandiera che “Insieme per l’Italia” vorrebbe vedere nuovamente sventola- e cercherà di insediare lo scranno al Pd. Ivo Rossi, 33,8% al primo turno, dovrà respingere la sfida lanciata da Massimo Bitonci (Lega, 31,4%). LE PRIORITÀ Per l’ex ministro, invece, bisogna dare priorità alla proposta politica. Di qui il manifesto che parte L’ex ministro Andrea Ronchi IL PROGRAMMA DELLL’EX MINISTRO RONCHI: RIVOLGERSI AI MILIONI DI ELETTORI DEL CENTRODESTRA CHE SI SONO ASTENUTI -MSGR - 14 PESARO - 37 - 08/06/14-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Domenica 8 Giugno 2014 METEO REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 L’affondo Della Valle «Mascalzoncelli alla Banca Marche Non è tollerabile» Il caso Miasmi a scuola Il sindaco impone il silenzio Denuncia 5 Stelle Stamina Malandrino a pag. 38 A pag. 40 A pag.39 «Infusione riuscita Non vediamo l’ora di tornare» La mamma del piccolo Federico: paura fino alla fine che tutto si bloccasse E il presidente del tribunale ribadisce: ordinanza nel rispetto della legge Nuovo ospedale, Muraglia si sfila Frequenza, stage e tirocini la «Carlo Bo» sopra la media `Nel piano di fattibilità prevista una struttura con 512 posti, esclusi quelli di oncoematologia `Il consiglio comunale sulla sanità convocato nel giorno in cui cui gioca l’Italia ai Mondiali UNIVERSITÀ Primi passi verso il nuovo ospedale. Con una certezza: Muraglia non verrà accorpato nella nuova struttura. Nel piano che il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci ha consegnato alla Regione si parla di un ospedale nuovo da 512 posti letto. Sono esclusi quelli di oncoematologia a Muraglia. Intanto emerge che il primo dei due giorni del consiglio comunale dedicato alla Sanità, cadrà proprio in concomitanza con la seconda partita dell'Italia alla competizione mondiale contro il Costa Rica, venerdì 20 giugno alle 18. Il Consiglio sfiderà gli azzurri. Fabbri e Delbianco a pag. 39 Fermignano Spiagge. Arriva l’estate e Adriabus potenzia le linee Tracce di erbicidi vietato l’uso dell’acqua potabile Preoccupazione a Fermignano. Il sindaco vieta di bere l’acqua del rubinetto per la presenza di un erbicida nel Metauro. E ieri i supermercati sono stati presi d’assalto per la minerale. A pag. 41 Fano e Urbino scelgono oggi i futuri sindaci BUONE NOTIZIE PER L’ATENEO DALLO STUDIO NAZIONALE DI ALMA LAUREA `Si vota dalle 7 alle 23 per il ballottaggio Le sfide Omiccioli-Seri e Muci-Gambini A Fano e Urbino, oggi, si vota per scegliere chi sarà il nuovo sindaco. Urne aperte dalle 7 alle 23, subito dopo comincerà lo spoglio. Nella città della Fortuna, il ballottaggio è tra il grillino Hadar Omiccioli, della lista civica Fano a 5 stelle, e Massimo Seri del centrosinistra Fare Città. Nella città ducale, invece, lo scontro diretto è tra Maria Clara Muci, ex assessore alle Politiche sociali, candidata per il centrosinistra, e Maurizio Gambini della lista civica «Liberi per Cambiare». Scatassi e Perini a pag. 41 e 42 Catamarano “Pippo” in fuga da due mesi caccia ai complici In fuga da quasi due mesi: sembra sparito nel nulla “Pippo” De Cristofaro, il killer del catamarano fuggito dal carcere. Caccia a un complice. Pagliarini a pag. 46 Tutti al mare, anche in autobus L’estate, finalmente, è cominciata davvero. Ed è partito l’assalto alle spiagge, con una novità che rende più semplice l’accesso: il nuovo capolinea di Adriabus alla Palla di Pomodoro. Guerini a pag. 40 Torna la Festa dei popoli, il Miralfiore è multietnico e solidale APPUNTAMENTI Una giornata per superare la paura delle differenze riscoprendo la comune dignità di uomini e il piacere di stare insieme. È questo l'obiettivo principale della Festa dei Popoli, un appuntamento diventato ormai irrinunciabile per la città di Pesaro che quest'anno taglia il suo undicesimo traguardo. La manifestazione dedicata quest’anno al tema «Giustizia libera tutti», organizzata dall'associazione Festa dei Popoli, Ceis Pesaro, Comune di Pesaro, Csv Marche e Provincia di Pesaro-Urbino, ha conosciuto già ieri sera un gustoso anticipo con la cena condivisa con gli ospiti di Casa Freedom all'ex ostello di Fosso Sejore, ma la vera e propria festa si terrà oggi, a partire dalle 16, al Parco Miralfiore con canti, danze etniche, spettacoli, stand gastronomici e laboratori. Ricco il programma della giornata: dalle 17 alle 24 all'anfiteatro intitolato a Fabrizio De Andrè spazio alla musica e alle danze etniche curate dal gruppo folklorico della Romania con Nzuko Ndi Igbo (Nigeria), Del Barrio Metalizado (Sudamerica), Associazione Appi (Perù), compagnia Shahla danze folkloriche arabe, compagnia danze e musiche dello Sri Lanka, Fatièn, musica del Burkina Faso, Guinea e Mali mentre per i più golosi a partire dalle 18 ci saranno degustazioni delle cuci- La «Carlo Bo», un ateneo che funge da ascensore sociale. E’ quanto emerge dal XVI profilo dei laureati presentato da AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario, che a livello nazionale ha raccolto le risposte dei 230mila laureati del 2013 distribuiti in 64 atenei, tra cui figura anche quello di Urbino. Coinvolti nell’indagine, per la «Carlo Bo», 2.535 giovani, tra questi 1.401 laureati di primo livello, 666 laureati nei percorsi magistrali biennali e 275 laureati a ciclo unico. Tra i dati più significativi spicca il contributo dell’ateneo all’ascensore sociale. Infatti il 78% dei laureati di primo livello ad Urbino non hanno genitori con lo stesso livello di istruzione (la media nazionale si ferma al 74%), facendo entrare il titolo accademico per la prima volta in famiglia. Buone notizie arrivano anche dalle percentuali che riguardano frequenza dei corsi e stage. Infatti il 56% dei laureati alle triennali del 2013 ha seguito più dei tre quarti delle lezioni, ma dato ancor più confortante per il mondo del lavoro, ben il 72% hanno ne del mondo. Non mancherà, dalle 17 alle 19, uno spazio dedicato ai più piccoli curato dall'associazione sportiva Escudo, progetti di solidarietà, una mostra fotografica, libri e riviste sui popoli del mondo curate dai Missionari comboniani. Tra le novità della festa da non perdere il percorso esperienziale per adulti «Nei pan- A BAIA FLAMINIA, INVECE, SI CONCLUDE OGGI IL FESTIVAL DELLA BIRRA ARTIGIANALE: MUSICA DAL VIVO E STAND ni dell'(in)giustizia» dove i partecipanti potranno mettersi in gioco e conoscere nuove realtà mentre alle 17, sempre nell'ambito della Festa dei Popoli, ci sarà la giornata conclusiva «Se vuoi la pace prepara la pace» con l'incontro pubblico su «Migrazioni e conflitti», laboratori di pace per i bambini e banchetti informativi degli enti soci dell'Università per la pace. Cambiano genere di festa, e spostandosi al Campo di Marte di Baia Flaminia, si conclude oggi la June Beer Fest, il festival della birra artigianale che per tre giorni ha visto la partecipazione di 10 birrifici artigianali italiani con birra alla spina, due «beer shop» di Pesaro con birra in bottiglia da tutto il mondo ed una «beer firm», oltre a stand gastronomici, buona musica e momenti di divertimento per i più piccoli. Nelle tre giornate del June Beer Fest, ad ingresso libero, il pubblico potrà ascoltare musica di qualità: il programma di stasera, dalle 21.30, prevede l’esibizione della band live «Funkonnection», direttamente da «Umbria Jazz Festival». A differenza di venerdì e sabato, quando gli stand enogastronomici hanno aperto alle 18, oggi l’apertura è prevista alle 12. Dalle 18 apriranno anche le bancarelle e alle 18.15 spazio all’associazione Baraonda con i suoi «Truccabimbi», sculture di palloncini e Babydance. D.D.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA svolto regolari tirocini e stage (percentuale superiore alla media nazionale ferma al 61%). Una buona notizia perché i laureati alle triennali urbinati hanno una maggior formazione pratica per essere inseriti più agevolmente del mondo del lavoro. Non sono da meno le facoltà magistrali sia per quanto riguarda la frequenza (il 55% dei ragazzi frequenta assiduamente le lezioni) sia per quanto riguarda stage o tirocini (il 61%, cinque punti superiore alla media nazionale). Bene anche le percentuali delle facoltà a ciclo unico che vede quella di studenti fruitori di stage o tirocini ben superiore a quella della media nazionale (il 50% a Urbino, il 40 a livello nazionale). Superiore alla media nazionale anche il valore delle esperienze di studio all’estero che coinvolge il 12,5% dei laureati di primo livello contro il 10% a livello nazionale. E dopo la laurea? In tutte e tre le categorie la maggior parte dei laureati ha dichiarato di voler continuare il proprio percorso di studi. Alto anche il grado di soddisfazione per il tipo di insegnamenti svolti visto che per le lauree triennali il 66% dei laureati si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso, per le magistrali invece 70 laureati su cento ripeterebbero la stessa scelta dell’università. -MSGR - 14 PESARO - 38 - 08/06/14-N: 38 Marche Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Della Valle: “mascalzoncelli” nella BdM `L’imprenditore: «Dobbiamo fare in modo di mandarli a casa» ECONOMIA ANCONA «Ma non ci sono i colpevoli di questo disastro? Chi sono? Oggi gli artigiani onesti di questa regione, persone perbene che in banca per chiedere garanzie come minimo portano la casa da impegnare, non hanno più l'ossigeno del credito per i danni fatti da un gruppo di mascalzoncelli che hanno dato i soldi a una manica di inaffidabili, e dico così per evitare una querela. Non è tollerabile». Il patron di Tod's, Diego Della Valle cita il caso di Banca Marche durante l'evento ad Ancona di “Panorama d'Italia”. «Un disastro», sottolinea l’imprenditore su BdM, sollecitando l'individuazione dei responsabili. Il suo affondo è col bisturi: «Dobbiamo fare in modo di mandarli a casa perché questa gente si nasconde dietro una tenda aspettando che passi la bufera. Dobbiamo essere chiari e civili, ma dirgli che si devono togliere dalle scatole». LE TRE D «Dignità, dovere e divertimento, è il mio motto» dice Della Valle, intervistato da Giorgio Mulè, direttore di Panorama e da Alfonso Signorini. Ma è lui che conduce l'in- IL PATRON DI TOD’S CITA VITTORIO MERLONI «È STATO LA STELLA POLARE, CI HA DATO UNA LINEA, UNA MARCIA ALTRI NON SONO COSÌ» tervista al Ridotto del Teatro delle Muse. In prima fila ci sono il governatore Gian Mario Spacca, il vice presidente dell'Istao Valeriano Balloni, l'ex rettore Marco Pacetti, il presidente della Camera di Commercio Rodolfo Giampieri, ad ascoltare lui che vuole mandare tutti a casa. Assicura di non voler fare politica, di sentirsi a casa solo nelle Marche, dove la gente «ti valuta per quello che sei e non per quello che hai», di sorvolare Portonovo con l'elicottero e di emozionarsi per la sua bellezza, di non riuscire a staccare il figlio di 16 anni da Casette d'Ete, di credere nei giovani perché capaci di interrompere «questi vasi comunicanti fatti da compagni di merende». CREDITO LA SOLIDARIETÀ Le Marche e il valore della solidarietà. «Se tutti gli imprenditori del Paese aprissero il compasso sul loro territorio si risolverebbero tante emergenze delle famiglie» dice l’imprenditore. «Vittorio Merloni è stato la stella polare, ci ha dato una linea, una marcia. Altri che vedo sempre bazzicare in regione, al momento di tirare fuori i soldi si dileguano» rimarca Della Valle. Che rilancia il progetto di coniugare «solidarietà e competitività». Due concetti che «debbono andare insieme». E che sono alla base di un progetto che il presidente della Tod's intende presentare ai colleghi, ma anche a Confindustria e alle altre associazioni di categoria. «Li chiamerò a raccolta - ha annunciato - attendo risposte nel giro di pochi mesi». Il gruppo Tod's destina circa l'1% degli utili a iniziative di solidarietà. A Casette d'Ete, la frazione di Sant'Elpidio a Mare, «patria» della famiglia e dell'azienda, i della Valle hanno promosso la realizzazione di una scuola e di un centro sociale, mentre altre iniziative sono andate a favore della famiglie L’imprenditore Dietro Della Valle. Sotto il governatore Spacca con il direttore Mulè (foto MARINELLI) Congresso Uil Sistema trasporti parla Nencini Un’occasione importante, la presenza del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini al IX Congresso regionale della UIL trasporti Marche che si terrà domani all’Aeroporto delle Marche, per rilanciare quelle politiche necessarie al sistema dei trasporti e delle infrastrutture della nostra regione. Verranno affrontati nodi importanti come il Porto di Ancona e l’Uscita ad Ovest dal porto e l’aeroporto. in difficoltà. «Se tutti gli imprenditori facessero come noi, una parte dei problemi dell'Italia sarebbero risolti, perché le famiglie non possono aspettare i tempi della politica». Per altro «non sono l'unico a farlo». E cita, appunto, Vittorio Merloni, per anni a capo di Indesit Company e ex presidente di Confindustria. L’ANCONA Dal pubblico chiedono: «Per l'Ancona cosa si può fare?». Della Valle si smarca: «Non è facile avere una squadra di calcio, Ancona può permettersi una squadra decente, l'ha anche avuta in passato». Insiste sull'Italia, «non è solo un paese di tangentari» e sull'operazione Colosseo, «dalla quale volevo ritorno zero e ho rischiato in- Spacca: mi aspetta un anno difficile IL GOVERNATORE «Abbiamo un anno difficile di governo davanti, pensiamo alle cose da fare invece di discutere del mio terzo mandato. E di sicuro non ci aiuta il fatto di non esprimere, da anni, nemmeno un rappresentante delle Marche nel Governo nazionale». Il Pd è avvisato. Meno chiacchiere e più fatti, in pieno stile renziano, il messaggio del governatore Gian Mario Spacca è indirizzato ai democrat che da settimane si arrovellano sulle candidature per le regionali, sull'onda del plebiscito raccolto alle europee. Intervistato dal settimanale Panorama durante un incontro pubblico al Teatro delle Muse ieri ad Ancona, il presidente della Regione è intervenuto a tutto campo. Subito, il tormentone: Spacca ter? «Pensiamo a governare, il prossimo anno sarà tutt'altro che semplice. È bene che tutto il dibattito politico e istituzionale sia concentrato sui problemi, non sugli assetti» taglia corto Spacca. Al governatore preme invece un altro ragionamento, che più di una volta ha voluto ribadire e che suona come un'accusa al Pd. «Da tre legislature non abbiamo nemmeno un sottosegretario al Governo, abbiamo una capacità infima di rappresentanza. Questo non ci aiuta, ma nonostante questo e nonostante la recessione stiamo investendo». Sulle infrastrutture, soprattutto. «Cinque miliardi in opere, tra terza corsia dell'A14, la Foligno-Civitavecchia, la Perugia-Ancona che si è solo momenta- Badiali: «Non serve un istituto che compri tutto» AL PD NON LA MANDA A DIRE: «DA TEMPO LE MARCHE NON SONO RAPPRESENTATE AL GOVERNO E QUESTO NON AIUTA» neamente fermata per il fallimento di due imprese, per non parlare della Fano-Grosseto a costo zero per lo Stato». Altro obiettivo rivendicato: la sanità. «Nel 2004 eravamo la Regione più indebitata, oggi siamo la più virtuosa. Avevamo 13 Asl che non parlavano tra loro, è stata fatta una forte azione riformatrice». Merito anche di un territorio sano e che sa reagire. «I fatti dell'Expo e del Mose non toccano le nostre grandi opere - spiega Spacca - Nel 1998 abbiamo speso 4 miliardi per la ricostruzione post terremoto senza un solo reato. E di emergenze in quindici anni ne abbiamo viste, ma ci siamo sempre rialzati. Anche oggi a Senigallia, la situazione è tornata alla normalità. Noi continueremo a fare la nostra parte, spero però che il gover- vece di far passare il messaggio che impegnarsi in queste cose ti causa solo enormi beghe». Signorini va oltre. «E se un ragazzo manda un cv al gruppo Tods'?». Della Valle: «Dico di rispondere sempre, non c'è niente di peggio di un bravo ragazzo che ha studiato e che nemmeno riceve una risposta». E se gli chiedono cosa vorrebbe fare per divertirsi un po', risponde: «Un pranzetto a Portonovo, un paio d'ore di sonno in spiaggia e pensare a dove cenare la sera. Ecco mi manca pensare con calma e non dover prendere sempre decisioni veloci». E non toglietegli gli scherzi agli amici. E ai non amici. «Mi permettono di non invecchiare». Adriana Malandrino © RIPRODUZIONE RISERVATA no non si dimentichi di noi e ci riconosca lo stato di calamità». Quindi, l'agenda dei casi da risolvere. In testa c'è Banca Marche. «È un problema fondamentale e lo stiamo vivendo come un dramma, ma ricordo che nel Nord Est altre banche, come Veneto Banca, hanno fatto ricapitalizzazioni non inferiori a quella di Banca Marche. Non stiamo soffrendo più di loro» sottolinea Spacca. C'è tempo anche per replicare ai dubbi sulla Macroregione Adriatico Ionica. Sarà utile? «Le Macroregioni sono un punto di forza della strategia europea per concentrare le risorse. Sono state già create quella del Baltico, quella del Danubio e il prossimo 10 luglio, nel comitato delle Regioni Ue convocato a Fabriano, si darà il via all' iter per la quarta Macroregione, quella Alpina. Sono sconcertato dalla sottovalutazione di questi processi». Emanuele Garofalo © RIPRODUZIONE RISERVATA «Serve una banca italiana che dia il suo contributo e i suoi capitali, ma non una banca che arrivi e si compri tutto: Banca Marche deve essere del territorio e deve avere la testa nella regione». Questa la ricetta per salvare BdM, secondo Fabio Badiali, presidente della commissione regionale Attività produttive, intervenuto alla tavola rotonda organizzata dal coordinamento nazionale Uilca di BdM, a Corridonia. «Abbiamo bisogno che il sistema regionale del credito si rimetta in moto per salvaguardare la nostra economia. BdM deve rimanere un istituto del territorio che garantisca le nostre imprese. Ecco perché serve un incontro, il prima possibile, con il governatore di Bankitalia e con il ministro delle Finanze al quale partecipino Regione, Fondazioni bancarie, associazioni di categoria, sindacati, parlamentari marchigiani - ha detto Badiali - e il presidente Spacca ci sta lavorando». Nei giorni scorsi è trapelata l’ipotesi di un interessamento del Credito Valtellinese. «A differenza del passato - ha detto il segretario regionale Uilca Marche, Franco Amodio - in cui la politica non ha esercitato appieno il suo ruolo a tutela delle banche del territorio regionale, questa volta, grazie all'opera di Uilca Banca Marche, che ha svolto la funzione di traino anche con le altre organizzazioni sindacali dell'azienda, la Regione e i parlamentari marchigiani, con le associazioni produttive, hanno assunto iniziative concrete nei confronti della politica nazionale e di Banca d'Italia, nell' ottica di tutela dell'economia della regione e dei lavoratori coinvolti». Ni. Pac. © RIPRODUZIONE RISERVATA La sede di Banca Marche a Jesi MARCHE ENDURANCE LIFESTYLE 2014 Numana – Riviera del Conero 12-15 June “UAE Days nelle Marche” Speech “Voices of Arab Women” B2B Meeting Business Forum Italy - UAE “Our vision, our future” Fashion & Design: heritage and new inspirations Road to the WEG Conero Endurance CUP From Milano Expo 2015 to Dubai Expo 2020 Recanati - Friday 13 June Numana - Saturday 14 June Senigallia - Saturday 14 June PDLQVSRQVRU VROLGDU\PDLQVSRQVRU -MSGR - 14 PESARO - 39 - 08/06/14-N: 39 Pesaro Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Nuovo ospedale ma non unico Muraglia rimane fuori `Oncoematologia non verrà accorpata al momento a Fosso Sejore IL PIANO Primi passi verso il nuovo ospedale. Con una certezza: Muraglia resterà aperto e non verrà accorpato nella nuova struttura. Nonostante il sindaco Matteo Ricci abbia definito “fuffa” il lavoro fino adesso portato avanti dalla Regione, l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani continua a credere nel project financing per la realizzazione dell’ospedale unico provinciale. E, in tal senso, l’altro giorno il direttore generale di Marche Nord Aldo Ricci ha consegnato all’amministrazione regionale il piano di fattibilità elaborato dall’azienda ospedaliera. Un progetto da 150 milioni di euro, 50 dei quali messi a disposizione dalla Regione grazie all’alienazione di parte del patrimonio immobiliare, che prevede una nuova struttura a Fosso Sejore da 512 posti letto. Meno degli annunciati 600 perché Muraglia resterà aperto come dipartimento di Oncoematologia e metterà a disposizione i suoi circa 90 letti. «Fermo restando che a mio avviso l’ospedale unico andrebbe fatto a Muraglia ritengo sia impensabile la chiusura di quel polo ospedaliero qualora la struttura provinciale si facesse a Fosso Sejore – spiega l’ex vicesindaco Giuseppina Catalano che nel 2012 aveva già espresso all’allora sindaco Luca Ceriscioli le sue preoccupazione su una possibile chiusura del reparto di Radioterapia e medicina nucleare a Muraglia – Fare un nuovo reparto di Radioterapia sarebbe un’assurdità. Quello di Muraglia è un polo ospedaliero a tecnologia avanzata e sarebbe la collocazione ideale del dipartimento di Oncoematologia. A differenza del San Salvatore e del Santa Croce è stato realizzato in tempi relativamente recenti, pensato per ospitare le nuove attrezzature sanitarie e concepito con L’EX ASSESSORE CATALANO: «REALIZZARE UN ALTRO REPARTO DI RADIOTERAPIA SAREBBE ANTIECONOMICO E UN’ASSURDITÀ» una filosofia moderna». Non solo. Ammesso che per l’ospedale provinciale sia davvero la volta buona in aggiunta alla mancanza di finanziamenti pubblici e la sostanziale retromarcia delle amministrazioni di Pesaro e Fano sul sito di Fosso Sejore, il mantenimento di un dipartimento di Oncologia e di Ematologia a Muraglia consentirebbe un sostanziale risparmio economico. Si parla di circa 50 milioni di euro. «Chiudere Muraglia sarebbe un errore gravissimo: la cosa più saggia è quella di lasciare la struttura in piedi e renderla ancora di più un polo specialistico legato all’Oncologia – spiega il consigliere provinciale di Popolari per l’Italia Roberto Giannotti – Detto questo Pesaro ha bisogno di un nuovo ospedale, non è più possibile garantire una sanità d’eccellenza nell’obsoleta struttura del San Salvatore. Per questo mi aspetto dalla Regione un impegno preciso e concreto. Spero che qualcosa di più si sappia già durante i consigli comunali monotematici sulla sanità in programma entro la fine del mese». «Fosso Sejore aggiunge l’ex assessore Catalano è frutto di un accordo politico per mettere d’accordo Pesaro e Fano. Un accordo che da quel che vedo mi pare essere saltato». Luca Fabbri Stamina, infusione riuscita su Federico «Paura fino alla fine» `La mamma: «Siamo stremati, non vediamo l’ora di tornare a casa» IL CASO Il presidio ospedaliero di Muraglia dove è funzionante il dipartimento oncoematologico E il Consiglio comunale sulla Sanità sfida gli azzurri dei Mondiali LA COINCIDENZA Il consiglio comunale sulla Sanità durante la partita della Nazionale ai mondiali, l'amministrazione "sfida" la passione per gli azzurri. E giovedì si sceglie il presidente d'assise, tra Bartolucci e Nobili. E' possibile che, quando martedì scorso, il sindaco Matteo Ricci e la sua nuova giunta hanno annunciato la data per gli Stati Generali della Salute, la due giorni di consiglio comunale dedicata alla sanità, non avessero fatto caso al calendario della Nazionale Italiana ai mondiali in Brasile. Oppure, anche se a conoscenza delle date in cui scenderanno in campo i ragazzi di Prandelli, abbiano comunque deciso di tirare dritto, con la convinzione che la sanità, tema fondamentale per i cittadini, possa comunque attirare di più i pesaresi rispetto al tifo per gli azzurri. Fatto sta che il primo dei due giorni del consiglio comunale dedicato agli Stati Generali della Salute, cadrà proprio in concomitanza con la seconda partita dell'Italia alla competizione mondiale, contro il Costa Rica, venerdì 20 giugno alle 18 ora italiana. Un consiglio che nelle premesse di chi l'ha proposto, dovrà essere partecipato, coinvolgendo tutta la città, non solo i consiglieri. Ma la concorrenza della Nazionale è forte. Finora c'è stato solo l'annuncio, non la convocazione della seduta. Che potrebbe anche essere spostata, se Ricci e soci alla fine opteranno per evitare di sfidare gli azzurri. E' stato, invece, già convocato il primo consiglio comunale del mandato, in programma giovedì prossimo con inizio alle 16. All'ordine del giorno la convalida degli eletti, e per molti sarà il primo giorno di scuola, anche se la metà dei consiglieri sono facce già viste. Poi la composizione dell'Ufficio di Presidenza, la presentazione della giunta. E l'elezione del presidente del consiglio comunale, nodo politico ancora aperto: Ricci ha già indicato Luca Bartolucci per quel ruolo, ma una parte del Pd vorrebbe che sullo scranno più alto del consiglio sedesse Andrea Nobili, ex presidente della commissione Ambiente. Il sindaco presenterà durante la seduta le linee programmatiche del mandato, ricalcando i piani per la città presentati durante la campagna elettorale. A partire dall'Unione dei Comuni, per la cui costituzione Ricci nella settimana in arrivo incontrerà i sindaci delle realtà interessate all' Unione, con l'obiettivo di sbloccare il patto di stabilità per gli investimenti. T.D. «L’infusione si è conclusa. Come da prassi. Non vediamo l’ora di tornare a casa». E’ stremata ma con il tono di chi è riuscita a conquistare un’ulteriore speranza in una lotta impari, Tiziana Massaro, la mamma del piccolo Federico che si trova a Brescia, agli Spedali civili accanto al suo piccolo di tre anni e mezzo, affetto dal morbo di Krabbe. «Sì, siamo stremati, fisicamente e psicologicamente. Ma è andato tutto bene. Federico non ha avuto alcun problema, neppure al risveglio dall’anestesia. Le analisi sono assolutamente favorevoli. Ora sta piangendo perchè ha fame. Si è già bevuto dei succhi di frutta». Un buon segno. Nessun altro ostacolo? «Non ce ne sono stati, anche se abbiamo temuto fino all’ultimo che bloccassero il dottor Marino Andolina, che, non dimentichiamo, è stato il primo ad effettuare un trapianto di midollo». E ora? «Il futuro purtroppo non lo conosciamo. Ma è arrivato il momento di muovere altri passi giudiziari. Sono pronta a denunciare tutti colori che si oppongono ad una legge dello Stato. Denunceremo anche chi vende notizie false sulla terapia. Sono state effettuate ormai oltre 400 infusioni. E dal 2011 non è stato registrato alcun effetto collaterale. Eppure i pazienti erano tutti soggetti con prospettive di vita brevissime. Piuttosto è morta una bimba solo perchè in cinque giorni non è stato trovato alcun medico disponibile». Voi avevate lanciato un appello su Facebook, chiedendo medici disponibili. Avete avuto risposte? «Tanti contatti, tanti scambi, ma purtroppo c’è la paura di subire conseguenze personali. Paura che colpisce quei medici che credono nelle possibilità di questa terapia». Il ministro alla Salute aveva ipotizzato terapie alternative... «Stiamo ancora aspettando. Ad oggi nessuna risposta. Aspettiamo». Il tribunale di Pesaro è ora nell’occhio del ciclone. Ha avuto modo di sentire qualcuno? «No, ma non vedo perchè accanirsi. I giudici hanno agito in base alla legge e ai documenti prodotti. Se gli ordini dei magistrati non vengono rispettati, allora è inutile rivolgersi alla giustizia. Hanno sbagliato? Allora sbaglia anche la legge italiana. Ha sbagliato, piuttosto, la Commissione sanità a non aver ascoltato i genitori dei piccoli pazienti» Il presidente del tribunale di Pesaro, Mario Perfetti, ieri ha confermato ulteriormente quanto anticipato a Il Messaggero. E cioè che «non risultava, nè in via ufficiale nè ufficiosa una indagine della procura di Torino sul Vannoni e sul suo metodo, che Marino Andolina fosse indagato e tantomeno per quali reati. Comunque - ha aggiunto - l'essere “indagato” da un pm non rappresenta alcuna preclusione o incapacità all'esercizio della professione». L'ordinanza che ha nominato Andolina commissario per le infusioni con le cellule staminali mesenchimali sul piccolo Federico «è stata pronunziata - ha spiegato - nel più rigoroso rispetto della legge. Obbligo del giudice è di applicare non solo la legge, ma ovviamente anche i suoi provvedimenti legittimamente emessi, senza di che la legge stessa sarebbe frustrata. Nel caso di specie, avendo più volte la parte privata denunciato gli impedimenti frapposti e su ricorso della stessa, il tribunale, preso atto del fallimento di una prima ordinanza con la quale era stato designato come commissario ad acta il presidente dei Medici di Brescia, ha affidato l'incarico al dottor Marino Andolina». E IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE RIBADISCE: «ORDINANZA PRONUNCIATA NEL PIÙ RIGOROSO RISPETTO DELLA LEGGE» Tiziana Massaro mamma del piccolo Federico Bomba aerea in mare, pronto il piano per farla brillare La tartaruga Matteito VALLUGOLA Bomba aerea in mare alla Vallugola, mercoledì scatterà l'evacuazione della zona per il brillamento. Un ordigno bellico di mezza tonnellata, risalente alla Seconda guerra mondiale, è stato rinvenuto di recente nella zona di Vallugola, nel Parco del San Bartolo. La bomba aerea, ritrovata da un sub, arrugginita e incrostata, si trova in mare a circa sessanta metri dalla spiaggia di Vallugola, ad una profondità di due metri e mezzo. E' di fabbricazione italiana, proveniente, a quanto pare da un aereo italiano che può avere perso l'ordigno o essersene liberato volontariamente prima dell’atterraggio. Gli artificieri, dopo aver effettuato un so- pralluogo, hanno constatato l'impossibilità di far brillare l'ordigno nel punto del ritrovamento, troppo pericoloso. Sarà necessario trasportare la bomba ad una profondità di almeno cinque metri, in un punto già individuato dalle autorità competenti. Un'operazione delicata, che richiederà la massima cautela, per questo la Prefettura, dopo una riunione tecnica, ha indicato una serie di precauzioni molto rigide. Il brillamento avverrà mercoledì prossimo alle 9,30. Ma entro le 9, dovrà esserci l'evacuazione di tutte le persone residenti, e in transito, che si trovano nel raggio di un chilometro dalla bomba. Saranno sicuramente liberati i ristoranti situati davanti al porticciolo di Vallugola, oltre alle aree attrezzate per camperisti. Dovrebbe La spiaggia di Vallugola essere evacuato anche l'hotel Capo Est, in quanto, secondo le indicazioni del Parco San Bartolo, la struttura alberghiera si trova a circa 200 metri in linea d'aria dalla spiaggia. E ad un'altezza di circa 50 metri. Nessuno potrà rientrare in casa o nei luoghi di lavoro almeno fino alle 14. Inoltre, si impone il divieto di sorvolo fino ad un'altezza di mezzo chilometro a tutti i velivoli oltre a raccomandare agli abitanti della zona di tenere aperte le finestre delle loro case durante la rimozione dell'ordigno. Tutte le imprese produttive, agricole, commerciali dovranno sospendere ogni attività fino alla conclusione delle operazioni di brillamento. E' richiesto inoltre l'allontanamento dalla zona interessata di auto e animali domestici. torna in mare dopo le cure CAPITANERIA Oggi verrà rilasciata in mare aperto al largo di Pesaro una tartaruga della specie «caretta caretta» rinvenuta nello scorso settembre a Cesenatico. La Fondazione Cetacei di Riccione in collaborazione con la Capitaneria di Porto - Guardia costiera di Pesaro procederà a tutte le operazioni necessarie: l’esemplare verrà trasportato dalla motonave Queen Elizabeth III che partirà dalla banchina commerciale del porto fino a tre miglia dalla costa, per poi continuare a bordo di un gommone della Guardia costiera. La tartaruga chiamata «Matteito» dalla Fondazione misura solo 24 centimetri al carapace e tre chilogrammi di peso. Nelle settimane scorse la tartaruga è stata curata presso l’Ospedale delle tartarughe di Riccione. Si informano i cittadini che la segnalazione di animali spiaggiati alla Guardia costiera si può effettuare al numero 0721/177831, in modo da attivare da subito la catena operativa appositamente predisposta dal ministero dell’Ambiente e della Salute per il recupero, l’assistenza e lo studio degli animali che spiaggiano sulle nostre coste. In caso si emergenze in mare invece il numero da contattare è il 1530 attivabile sia da rete fissa sia da cellulare. -MSGR - 14 PESARO - 42 - 08/06/14-N: 42 Fano LETTERA APERTA DEI CONFEDERALI IN OCCASIONE DELLA VISITA A FANO DEL MINISTRO E SUI VIGILI, LA CGIL ATTACCA L’EX ASSESSORE DELVECCHIO Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Cassa integrazione, appello dei sindacati a Poletti LA RICHIESTA Cgil, Cisl e Uil hanno rilanciato a Fano la richiesta di interventi a sostegno dei lavoratori in difficoltà. Consegnato al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, l'altro ieri in visita a Fano, un documento che sollecita il governo a rifinanziare subito gli ammortizzatori in deroga. «La situazione è destinata a precipitare hanno spiegato i sindacati - se il governo non provvede con tempismo e in modo adeguato alla cassa integrazione in deroga e alla mobilità». La disoccupazione nelle Marche ha raggiunto il 12.4 per cento nel 2013, mentre le ore richieste e autorizzate di cassa ordinaria, straordinaria e in deroga hanno toccato quota 46 milioni. «Per il 2014 - hanno aggiunto i sindacati - si stima con prudenza che saranno necessari almeno 34 milioni per coprire il fabbisogno fino a giugno, mentre il governo finora ha garantito solo 11 milioni e 600.000 euro, risorse che sono servite a chiudere il 2013. Nello stesso anno la cassa integrazione in deroga ha tutelato quasi 19.000 lavoratori marchigiani. Nella nostra provincia, tra gennaio e aprile scorsi, le ore complessive di Cig sono stante 5 milioni e 300.000, con un aumento del 30 per cento rispetto al 2013. Le ore di cassa in deroga sono state invece 2 milioni e 600.000, con una crescita del 25.3 per cento. A tutt'oggi gli accordi aziendali sulla cassa in deroga sono privi di copertura finanziaria». Restando in tema sindacale, ma cambiando settore, Angela D'Alessandro di Cgil ha rimproverato all'assessore uscente Davide Delvecchio «affermazioni offensive nei confronti della polizia municipale». I vigili urbani sono stati criticati in modo piuttosto acceso da un recente sfogo dello stesso Delvecchio. «La polizia municipale - ha aggiunto D'Alessandro - ha sempre svolto il servizio di reperibilità e addirittura dal 2010 lo fa anche per conto dei servizi sociali. Così, richiamando proprio l'esempio fatto dall'assessore, in caso di chiamata per un bambino alle 4 di notte sono solo i vigili che intervengono. Rimane l'amarezza per le parole dell' assessore, che oltretutto si era candidato come sindaco. Amarezza attenuta dalla speranza che, comunque vada il ballottaggio, questo tipo di politica e di gestione sarà solo un ricordo». O.S. La città ricorda la Tempesta e le sue vittime Volontari in Africa per aiutare deboli e bimbi `Celebrazioni per il 50˚ SOLIDARIETÀ Tre volontari fanesi dell'associazione l'Africa Chiama hanno iniziato ieri il loro viaggio di due settimane nel cuore dell' Africa. Fino al 22 giugno saranno in Zambia, alla periferia della capitale Lusaka nella baraccopoli di Kanyama, e poi in Kenya a Soweto, uno slum di Nairobi. In tredici anni di attività L'Africa Chiama ha attivato numerosi interventi umanitari a sostegno di oltre diecimila bambini e ragazzi in grave difficoltà. Insieme con il presidente dell'associazione, Italo Nannini, sono partiti Maria Teresa Fossati, contabile della onlus, e Marco Moscatelli, giovane volontario fanese. Il programma del soggiorno è intenso e prevede la verifica dei progetti in atto, la visione della parte amministrativa, incontri con gli operatori (oltre 40 in Zambia e 15 in Kenya), con i beneficiari (più di 800 alunni in Zambia e 1.000 bambini in difficoltà in Kenya) e con le autorità locali. «L'associazione - afferma Italo Nannini - è impegnata in azioni che si rivolgono con particolare attenzione ai bambini vulnerabili e disabili e alle loro famiglie, attraverso programmi educativi, nutrizionali, sanitari e formativi. Mercoledì prossimo introdurrò un convegno sul tema Oltre le barriere - La vita nuova per le persone con disabilità, organizzato nel nostro Centro Sociale Shalom a Kanyama. Un' iniziativa per rafforzare il nostro impegno, alla presenza del sindaco di Lusaka e di tre dirigenti ministeriali». Il convegno sarà inoltre l'occasione per inaugurare in forma ufficiale il reparto per la salute materno-infantile, già aperto da due mesi all'interno della clinica Shalom attiva dal 2011. Il servizio è stato costituito per salvaguardare i diritti delle donne partorienti e prevenire la nascita di bambini con disabilità. In Kenya i tre volontari fanesi sono attesi da un concittadino, il giovane cooperante Alessandro Montesi, che si prende cura ogni giorno, ormai da dieci mesi, di circa 20 bambini di strada, 30 ragazzi disabili, 20 future mamme sieropositive, 250 famiglie in difficoltà, 70 bimbi dell'asilo nido e della mensa scolastica per 800 alunni. La statua al porto che ricorda la tempesta del 1964 anniversario del fortunale che uccise 4 pescatori LA CERIMONIA I due candidati al ballotaggio Massimo Seri (centrosinistra) e Hadar Omiccioli (5 Stelle) Seri contro Omiccioli Il giorno del giudizio `Dalle 7 alle 23 si vota per scegliere il nuovo sindaco BALLOTTAGGIO Si concluderanno stanotte le due settimane di spareggio fra i candidati sindaco al ballottaggio: il grillino Hadar Omiccioli, della lista civica Fano a 5 stelle, e Massimo Seri del centrosinistra Fare Città. Si prevede infatti che le operazioni di conteggio, vista la sostanziale semplicità dello spoglio, siano completate intorno alla mezzanotte, circa un'ora dopo la chiusura del voto. L'apertura dei seggi è invece alle 7. Semplificata anche la vita degli elettori fanesi, dopo l'abbuffata di liste, candidati e opzioni fatta il 25 maggio scorso con il primo turno. Per esprimere il proprio convincimento basterà barrare con una ics il nome e il cognome del candidato sindaco preferito. Il sorteggio ha stabilito che il primo sulla scheda elettorale, nella sua parte a sinistra, è Seri; di conseguenza Omiccioli, che è stato estratto come secondo, si trova nella parte destra. Sotto il nome e il cognome di ogni candidato, i simboli delle forze politiche che lo stanno sostenendo. Per Seri: Pd, Psi, Sinistra Unita e le liste civiche La Fano dei quartieri, Noi Città e Noi Giovani. Per Omiccioli la lista dei 5 Stelle, che ha assorbito Bene Comune. La votazione al primo turno non diede un risultato definitivo, che secondo la legge elettorale si ottiene solo quando un candidato sindaco supera il 50 per cento dei consensi. Seri si è fermato poco meno di 9 punti sotto la soglia minima, ottenendo 14.987 voti pari al 41.25 per cento, mentre Omiccioli parte a sua volta da una base di 6.923 voti, pari al 19.05 per cento. Due settimane fa votarono 37.635 fanesi, oltre il 70 per cento sul totale di 52.469 aventi diritto. Da un paio di giorni la macchina del Comune è tornata a girare ai massimi regimi MACCHINA COMUNALE A PIENO REGIME PER GARANTIRE LA PERFETTA REGOLARITÀ DELLA CONSULTAZIONE per garantire la perfetta regolarità del voto. I più coinvolti sono gli uffici Anagrafe (carta d'identità o duplicato della tessera elettorale dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 21) ed Elettorale (rilascio delle tessere elettorali nell'arco di tutto l'orario di voto), che stanno quindi osservando orari straordinari di apertura al pubblico. Nel pomeriggio di ieri la situazione era considerata di assoluta normalità nelle 69 sezioni elettorali di Fano. In ognuna quattro scrutatori in media, un segretario e un presidente. Per garantire il diritto di voto alle persone ricoverate, è confermato il seggio speciale dell'ospedale Santa Croce. Chi ha difficoltà motorie, può chiedere di essere accompagnato a un seggio senza barriere architettoniche (una cinquantina in totale) da un mezzo della società Ami messo a disposizione dall'Amministrazione comunale. Il servizio è attivo oggi dalle 10.00 alle 20 e deve essere prenotato al numero di cellulare 349/2383932. I certificati per il voto assistito e per gli elettori non deambulanti possono essere richiesti al medico reperibile della medicina legale (0721/7211). Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Di quella notte orribile, dopo cinquant'anni esatti, rimangono lontani ricordi, che per alcuni sono invece ancora vividi di sofferenza. Nel pomeriggio dell'8 giugno 1964 un inferno di vento e di onde altissime si riversò all'improvviso sull' Adriatico, devastando per ore e ora la costa tra Cesenatico e Ancona. Molti pescatori fanesi videro in faccia la propria fine, ma riuscirono a salvarsi, quattro di loro non fecero ritorno a casa. Erano Riccardo Perugini, e Lido Ricci del peschereccio Boro, Aldo Valentini e Cesare Tonti dell'Emanuela Antonella. Quella tragedia, ricordata dalla statua La Tempesta, a Fano sul molo di Ponente, è stata rievocata l'altro ieri dal Gruppo Pesca con un incontro cui hanno partecipato il presidente dell'associazione, Tonino Giardini, il suo storico Carlino Bertini e la docente universitaria Lucia De Nicolò. Il ciclone dell'8 giugno 1964 (perché si trattò di un fenomeno atmosfe- rico di intensità ciclonica) è quel tipo di fortunale definito «golfata» dai nostri marinai. Entra in Adriatico dal golfo di Trieste, raggiungendo il massimo della forza devastante tra Romagna e Marche. Un evento analogo provocò 60 morti nel '600. Cinquant'anni fa molti marinai si salvarono lasciando che i pescherecci si arenassero sulle spiagge (oggi sarebbe impossibile a causa delle scogliere), altri rientrarono in porto con un capolavoro di abilità e di fortuna, altri ancora, in alto mare, presero di petto le onde per tutta la notte, puntando verso la Croazia ed evitando così di essere travolti. Gli equipaggi del Boro e dell'Emanuela Antonella non riuscirono a sfuggire a quelle montagne d'acqua che si richiusero su di loro, il mare restituì i corpi uno alla volta, con un terribile stillicidio che si concluse circa tre settimane dopo con il recupero dell'ultimo cadavere davanti alla spiaggia di Porto Potenza Picena. Per Riccardo, Lido, Aldo e Cesare un antico epitaffio marinaro: «Nati a lottare col mare infido per procacciarsi una vita grama, ebbero dal mare in premio la morte. Dai compagni di lavoro e di pericolo il bacio estremo, il palpito fraterno». O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA Apolloni, costruito un mosaico sul buon governo di Lorenzetti SCUOLA Gli studenti del liceo artistico Apolloni di Fano hanno inaugurato a Mondolfo un grande mosaico, da loro stessi realizzato, che rielabora il famoso affresco di Ambrogio Lorenzetti intitolato Allegoria del buon governo. Il taglio del nastro è stato effettuato in concomitanza con il centenario della scuola Moretti, dove l'opera è stata collocata su una parete dell'aula docenti. Il progetto è di Giorgia Pierantoni, classe quarta A di Arti Figurative. Il mosaico policromo, multicolore, è stato realizzato con dodici tipologie di pietre e marmi naturali. Misura quasi 3 metri e mezzo alla base, un metro e 40 di altezza. Le classi che hanno partecipato all'opera sono la terza e la quarta A della sezione Arti Figurative, guidate dall'insegnante Giorgio Cassoni. Altri studenti dell'Apolloni hanno ben figurato, invece, nello sport. Ai giochi studenteschi di nuoto, disputati a Pesaro, Riccardo Conti della prima A ha vinto i 50 metri stile libero, mentre Manuel De March della quarta B si è classificato al terzo posto nei 50 metri rana. Gli atleti dell'Apolloni erano accompagnati dall'insegnante Marco Vaccarella e dall'educatore Tommaso Della Dora. Una studentessa dell'istituto Olivetti, Eleonora Fioretti della seconda C, è stata premiata al concorso Senza confine a Polverigi. La sua poesia Il vento le è valso il secondo posto. -MSGR - 14 PESARO - 53 - 08/06/14-N: 53 Sport Domenica 8 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Fano, viaggio in auto per chiarirsi le idee CALCIO SERIE D Questo pomeriggio, alle ore 18,30, nel piazzale antistante la tribuna Ovest del Riviera delle Palme, Santa Messa in occasione dell'anniversario del rogo del Ballarin avvenuto il 7 giugno 1981 prima del fischio d'inizio dell' ultima giornata di campionato con il Matera che sancì la terza promozione in serie B del club rivierasco e nel quale persero la vita le due giovani sambenedettesi Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni. La funzione religiosa, alla quale parteciperanno i familiari delle due vittime e alcuni ex calciatori rossoblù, sarà officiata da don Stefano Iacono. Benedetto Marinangeli FANO Una macchinata per conoscersi meglio. Di quelle da sei, perché poi di posti tanti ne servivano. In ordine strettamente gerarchico il presidente Gabellini, il vice Cordella, il ds Canestrari, l’allenatore Alessandrini, il team manager Rossi e l’addetto stampa Frattini, tutti insieme (e c’è da augurarsi appassionatamente) lungo i 135 chilometri di andata e ritorno sull’asse Fano–Macerata Feltria. Dove l’Alma svolgerà il suo ritiro, sfruttando le strutture alberghiere e termali di cui proprio Cordella attraverso Chebolletta ha assunto il controllo nei mesi scorsi. Ad attenderli hanno trovato la giunta appena fatta e finita alla guida del rieletto sindaco Arcangeli, che ha fatto gli onori di casa e garantito la disponibilità dello stadio «De Florio». Il fondo è da curare un po’, perché Alessandrini l’ha trovato duro, ma c’è l’impegno di irrigarlo adeguatamente nel frattempo. Annessa invece alla spa la palestra di cui ci si servirà per tutta la parte che non verrà sviluppata in campo o di corsa nei prati. Quanto all’hotel Alessandra Gonzaga è un quattro stelle e magari la squadra ne fosse all’altezza. Lì dovrebbe soggiornare grosso modo dal 31 luglio fino a ridosso del Ferragosto anche se il raduno scatterà qualche giorno prima al Mancini, dove l’allenatore granata farà sostenere i test di rito. A quella data il club granata si è ripromesso di arrivare con un gruppo definito in ogni particolare e per il momento si può solo prenderlo in parola. Tanta infatti la carne da mettere al fuoco quando però sui tagli da scegliere c’è ancora una certa vaghezza. E vabbè che aggressivi sul mercato si può essere solo se uno ha le tasche gonfie, ma che al ritorno dalla missione Canestrari e Alessandrini si siano chiusi di nuovo in una stanza fa intendere che né l’uno né l’altro vorrebbero dedicare troppo altro tempo alle enunciazioni di principio. Di sicuro qualche difficoltà insiste se anche per Pesaresi, sinora unico nome di dichiarato interesse alla voce entrate, si fatica a stringere, tra un’azione di disturbo e una Vigor che vorrebbe essere accontentata. E intanto il Chieri è campione d’Italia juniores. Che c’entra? In finale ha battuto ai rigori l’Angolana che agli ottavi aveva eliminato proprio il Fano. Segno che con un sorteggio più conciliante arrivare alla Final Four di Camaiore non sarebbe stato un miraggio. Andrea Amaduzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Mister Mosconi con Tozzi Borsoi e altri giocatori della Samb. Sotto: patron Moneti (Foto CICCHINI) SAMB: DUE ACQUISTI PER PUNTARE ALLA C Il diesse Arcipreti: «Entro il 20 giugno prendiamo due giocatori che potranno farci fare la differenza. Società? Moneti è sicuro» CALCIO SERIE D SAN BENEDETTO «Ho visto Moneti sereno e tranquillo e questo è un segnale molto rassicurante». Queste la parole di Alvaro Arcipreti dopo il summit di Gubbio. «Conosco molto bene il presidente -aggiunge il diesse- e sono convinto che la querelle societaria si risolverà entro pochissimo tempo. Anche perché ha avuto parole rassicuranti sia con me che con Mosconi». Insomma un Moneti rinfrancato. Il massimo dirigente rossoblù ha dato i classici sette giorni alla famiglia Longo per presentare le garanzie richieste per l'acquisto del venti per cento della Samb. Inoltre avrebbe in serbo un colpo importante per quanto riguarda lo sponsor di maglia. E quindi, nonostante le tante parole dette, un po' di concretezza dovrebbe iniziare a vedersi. Intanto a Gubbio sono state poste le basi tecniche per la prossima stagione agonistica. Ed Arcipreti è esplicito. «Per il 20 giugno ufficializzeremo già due colpi importanti di mercato per quanto riguarda gli over. Con Moneti siamo d'accordo su tutto -aggiunge il diesse rossoblù- si costruirà una squadra che possa puntare ad un campionato di vertice. E poi l'attacco l'abbiamo già bloccato con le riconferme di Tozzi Borsoi e Padovani. Per quanto riguarda gli al- tri rossoblù, lunedì prossimo sarò a San Benedetto per parlare con tutti i calciatori della passata stagione. Voglio essere corretto con tutti e quindi, visto che ho avuto l' input dalla società, inizierò a muovermi. Almeno sette, otto calciatori della passata stagione resteranno alla Samb». Anche per quanto riguarda gli under Arcipreti è abbastanza sicuro. «Sicuramente -spiega- sarà il lavoro principale di «SIAMO GIÀ MESSI BENE MA L’IMPORTANTE SARÀ LA SCELTA DEGLI UNDER» ULTIMATUM A LONGO PER L’ACQUISTO QUOTE questo calcio mercato. Però ti dico che stiamo già messi bene. Il campionato vinto ed una piazza importante come quella di San Benedetto favoriscono la concretizzazione di trattative importanti. Sui fuoriquota non possiamo sbagliare perché in D saranno decisivi». Arcipreti e Mosconi hanno discusso anche in merito alla sede del prossimo ritiro della Samb. I rossoblù inizieranno a lavorare entro la terza settimana di luglio. La dirigenza sta valutando alcune opzioni sia nelle Marche che in Umbria. Ora non resta che attendere la formalizzazione delle operazioni messe in piedi da Moneti. ROGO BALLARIN Trecento tifosi del Castelfidardo oggi a Rieti per la finale Castelfidardo a Rieti per un sogno inseguito da 40 anni `Si disputa l’andata della finale playoff per salire in serie D PLAYOFF ECCELLENZA CASTELFIDARDO Ci siamo. Oggi pomeriggio alle ore 16 primo round di questa finalissima che deciderà chi tra Castelfidardo e Rieti salirà in serie D. Per i biancoverdi un sogno che duira da quaranta anni. Andata in terra reatina allo stadio "Centro d'Italia - Manlio Scopigno" dove il Castelfidardo cercherànno di uscire indenne con il sostegno di circa trecento tifosi al seguito. L’allenatore Mobili ha caricato i suoi a dovere. «In partite come queste le motivazioni vengono quasi in automatico -ha dichiarato alla vigiliaquindi il lavoro per l'allenatore in questi casi è più facile, se così possiamo dire. E’ una partita che vale molto, la affronteremo con la giusta serenità e massima concentrazione». Di fronte ci sarà il Rieti, squadra molto temibile: «Lo sappiamo. Infatti credo che ci sia capitata il peggiore avversario possibile - ha sottolineato Mobiliuna compagine completa e ben attrezzata. Noi daremo tutto quello che possiamo e ce la giocheremo senza timori reverenziali. Sicuramente sarà importante cercare di fare gol in questo match d'andata. E' vero che la finale si gioca sui 180', ma riuscire a segnare in trasferta ci potrebbe da- IL TRAINER MOBILI: «AVVERSARIO FORTE E PARTITA DIFFICILE GIOCHEREMO CON LA MASSIMA CONCENTRAZIONE» re un leggero vantaggio. Poi ovviamente puntiamo a fare bene nella sfida casalinga tra sette giorni. Anche perché se riuscissimo a cogliere la promozione, potremmo festeggiare davanti al nostro pubblico e sarebbe il massimo». La finale playoff, per un allenatore è sempre una bella sensazione arrivare in fondo. «Certamente è una bella soddisfazione -ha ammesso il trainer del Castelfidardo- anche se sono un allenatore con una certa esperienza fa sempre piacere raggiungere questi traguardi. Un ringraziamento doveroso va ai miei giocatori per quello che hanno fatto. Per alcuni di loro sarà la prima finale. L'importante sarà giocare questa partita, perché si può correre il rischio di rimanere a guardarla... invece di giocarla». Capitolo formazioni. In casa Castelfidardo tutti a disposizione, ad eccezione di Elia Donzelli. Dopo il rosso di domenica scorsa ad Albano Laziale, due giornate di squalifica per lui che gli fanno terminare qui il suo campionato. Si dovrebbe andare verso la conferma degli undici che hanno pareggiato con l’Albalonga. Attenzione alle ammonizioni per Cantarini, Fermani, Ortolani e Simoncelli che sono diffidati. Problemi invece per mister Punzi sul fronte Rieti. Mancheranno Ingiosi e Sabatino entrambi squalificati. Per il primo campionato finito visti i due turni di squalifica. Torna arruolabile invece Garat dopo lo stop di 7 giorni fa. Rieti (4-3-3): Tassi, Morini, Gigliucci, D'Andrea, Menichetti, Gay, Ruggiero, Rodriguez, Cardillo, Garat, Pezzotti All. Punzi Castelfidardo (4-3-1-2): Cantarini, Belelli, Pretini, Fermani, Ortolani, Marconi, Tassi, Carboni, Simoncelli, Sbarbati, Dell'Aquila All. Mobili Arbitro: Alberto Catastini di Pisa Matteo Valeri © RIPRODUZIONE RISERVATA Oscar del calcio marchigiano, assegnati oltre 70 premi Calciatori, dirigenti e tecnici al gran galà di Marcheingol.it ` CALCIO DILETTANTI FERMO Il Multiplex Super8 di Campiglione di Fermo ha ospitato il secondo Premio MarcheInGol, gran galà del calcio dilettantistico della nostre regione, organizzato dal portale Marcheingol.it. Sala gremita con oltre 400 presenti. Nel corso della serata sono stati assegnati 70 premi; ospiti d'eccezione il maceratese Silvio Pagliari, agente Fifa, e i giornalisti di Sky, Maurizio Compagnoni e Vanessa Leonardi. Presenti anche il vice presidente del comitato regionale Figc Marche, Ivo Panichi, Gustavo Malascorta per l'Aia ed esponenti provinciali dell'Aiac tra i quali Mirko Cudini. Oltre ai premi delle singole categorie sono stati assegnati ben sei premi speciali: miglior bomber a Massimiliano Capponi con 35 reti, premio GoalShouter ad Enrico Casadidio, premio "n˚1 dei talent scout" a Silvio Pagliari, premio fa- ir play per aver sbagliato appositamente un rigore ritenuto ingiusto a Luca Impiglia (13 anni) della giovane Ancona. E poi il premio "prima voce femminile di Tutto il calcio minuto per minuto” a Nicoletta Grifoni e il premio per il video più curioso a Michele Marinangeli del Casette d’Ete (ha immortalato una punizione vincente di Jonatan Proculo). Ecco l'elenco dei premiati. Seconda categoria girone E: miglior allenatore Fabio Roscioli (Futura 96), miglior giocatore Matteo Panti (Futura 96). Seconda F: miglior allenatore Giulio Gagliardi (Amatori Corridonia) e Clementi premiato da Panichi miglior giocatore Martino Papasodaro (Francavilla). Seconda G: miglior allenatore Stefano Cipolletta (Palmense) e miglior giocatore Ranieri Pirro (Sangiorgese). Seconda H: miglior allenatore Gianni Clerici (Venarotta) e miglior giocatore Patrich Amadio (Venarotta). Prima Categoria B: miglior allenatore Michele Marinelli (Collemarino) e miglior giocatore Emanuele Cecchini (Camerano). Prima C: miglior allenatore Matteo Ruffini (Lorese) e miglior giocatore Michele Malloni (Monturano Campiglione). Prima D: miglior allenatore Peppino Amadio (Atletico Truentina) e miglior giocatore Nicolò Scotucci (Monsampietro Morico). Promozione A: miglior allenatore Pierangelo Fulgini (Atletico Gallo Colbordolo), miglior under Francesco Vegliò (Atl. Colbordolo) e miglior giocatore Thomas Paoli (Atl. Gallo Colbordolo). Promzoione B: miglior allenatore Stefano Filippini (Porto d’Ascoli), miglior under Paolo Tortelli (Potenza Picena) e miglior giocatore Fabio Gentili (Vis Macerata). Eccellenza: miglior under Mauro Iori (Tolentino), miglior Romano Tozzi Borsoi (Samb) e miglior allenatore Aldo Clementi (Tolentino). © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICA 8 GIUGNO 2014 CRONACHE 15 IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE Stamina, l’infusione delle polemiche L’ira degli scienziati: è uno scempio Brescia, è stato il pediatra indagato a iniettare le cellule al bimbo Giulia Bonezzi SCONTRO Mario Andolina e l’ago per l’infusione; sotto, Beatrice Lorenzin (Fotolive e Alive) · BRESCIA STAMINA è tornato agli Spedali Civili di Brescia: ieri Federico, un bambino di tre anni e mezzo malato di leucodistrofia di Krabbe, ha ricevuto l’ottava infusione con un metodo mai divulgato (e di conseguenza bocciato) nella comunità scientifica e messo sotto inchiesta dalla procura di Torino. È successo perché il tribunale di Pesaro ha commissariato l’ospedale pubblico, incaricando Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation e indagato a Torino per associazione a delinquere finalizzata PERFETTI sottolinea che «essere indagato non rappresenta alcuna preclusione o incapacità all’esercizio della professione», e poi Andolina «era l’unico in grado di sostituirsi» ai medici di Brescia che da aprile rifiutano di collaborare. Il mondo scientifico insorge — è uno «scempio», dice Michele De Luca, diretto- Il metodo e le bocciature Il metodo Stamina è stato bocciato dalla comunità scientifica, dal ministero della Salute, tramite la commissione scientifica, e anche dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo HANNO DETTO MICHELE DE LUCA “ Università Modena e Reggio Il ministro della Salute intervenga per fermare lo scempio in corso a Brescia. Mai avrei pensato di assistere a uno spettacolo simile TRIBUNALE DI PESARO Il presidente Perfetti: «Andolina accusato di truffa? A noi non risultava» alla truffa e somministrazione di farmaci pericolosi. A sua insaputa, sostiene ora Mario Perfetti, il presidente del Tribunale di Pesaro che il 3 giugno ha firmato quell’ordinanza trasmessa dal Csm alla procura della Cassazione (cui intanto si è rivolto anche l’ospedale): «Non ci risultava né in via ufficiale né ufficiosa che Andolina fosse indagato», «salvo vaghe notizie di stampa» (che dell’inchiesta del pm Guariniello, iniziata nel 2009 e chiusa ad aprile, parla da mesi). • re del Centro di Medicina Rigenerativa ‘Stefano Ferrari’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia — e chiede l’intervento dei ministri della Giustizia e della Salute. Martedì dovrebbe riunirsi il comitato che decide sulla sperimentazione, intanto Luca Pani, direttore dell’Aifa, starebbe valutando le dimissioni per protesta. E C’È CHI invoca il ritorno dei Nas nell’ospedale dove ieri la biologa Erica Molino, indagata anche lei, ha preparato l’infusione che Andolina ha fatto. Da solo, conferma il direttore generale Ezio Belleri: «È andato tutto bene ed era la cosa più importante». Il giallo, infatti, era l’anestesista. «Con me ci sarà un primario di Rianimazione del più grosso ospedale pubblico di Verona», annunciava Andolina entrando in ospedale. Alle 12,30 il dg lo stava ancora aspettando. Alle 13 Federico è stato infuso «senza anestesia — dice Davide Vannoni, presidente di Stamina — ma con il valium, per impedire che movimenti bruschi spezzino l’ago». Quell’ago Andolina lo mostrerà alle telecamere: «Il bambino non se n’è neanche accorto». L’anestesista? «Ci siamo resi conto che non era necessario». Luigi Zanda, capogruppo Pd in Senato, accusa la senatrice FI, Cinzia Bonfrisco, di aver accompagnato il primario a Brescia, ma lei nega. I GENITORI del bimbo la ringraziano, nel messaggio su Facebook: «Federico ha ricevuto la sua infusione di cellule staminali col 96% di vitalità, sta bene ed è sereno». Su twitter il nonno dedica la «vittoria» ai pro-Stamina, Vannoni va oltre: «Quanto rode a questi poveracci iscritti a Telethon, a famiglie Sma e fan della Cattaneo che Federico sta bene? #mentecatti». Andolina annuncia: «Sono disponibile a continuare a obbedire al giudice di Pesaro, tra un mese e mezzo tornerò a fare un’altra infusione». PAOLO BIANCO “ Università La Sapienza-Roma Se fossi il ministro della Salute rimetterei il mio mandato, così mortificato insieme alla Sanità pubblica, nelle mani del Capo dello Stato ELENA CATTANEO “ Senatrice e scienziata I 519 ricorsi presentati in tutta Italia per richiedere le infusioni sono una conseguenza dell’improvvido decreto Balduzzi •• 4 PRIMO PIANO DOMENICA 8 GIUGNO 2014 SANITA’ & POLEMICHE AMBULATORIO VUOTO LA DOTTORESSA CHE GARANTIVA LE VISITE E’ “SPARITA” I MALATI SONO DISORIENTATI Chiude podologia, diabetici abbandonati Un paziente sfinito da risposte evasive scrive alla direzione sanitaria e al ministro PREVENZIONE La lotta all’infarto scende in piazza CHI TIENE alla propria salute ha un motivo in più per andare oggi in piazza del Popolo. Dalle 8 alle 12 la Fondazione per la Lotta contro l’Infarto apre ai cittadini il tradizionale ambulatoriotenda per ricordare a ciascuno di noi come vivere bene seguendo un adeguato regime di vita. Una cultura, più che un dogma, che si basa essenzialmente su tre pilastri: non fumare, realizzare il peso corporeo ideale mantenendo nei limiti glicemia e colesterolo, praticare una regolare attività fisica. Una lezione che i pesaresi sembrano aver imparato anche grazie all’incessante lavoro della Fondazione. «Dopo sedici anni di attività registriamo un drastico calo dei fumatori, siamo al 20,1 per cento rispetto al 24% della media italiana – spiega Sgarbi –. E’ migliorato il controllo dei valori di pressione arteriosa con il 24% di soggetti ipertesi rispetto al 45.4% del 2008. E aumenta costantemente il numero dei cittadini adulti che praticano con regolarità una moderata attività fisica ( 50%); i ragazzi, invece, passano troppo tempo al computer o tv». PIEDI BUONI La sospensione del servizio ha provocato molti disagi STANNO ARRIVANDO a domicilio in questi giorni montagne di tasse, mentre nello stesso momento se ne vanno o scompaiono in silenzio servizi sanitari importanti. Come l’ambulatorio di podologia che funzionava egregiamente in supporto del centro di diabetologia di Pesaro. Ci scrive il lettore Francesco C. «Sono diabetico e sofferente di un’ulcera ad un piede che per pazienti come me vanno tenute costantemente sotto controllo. Per questo ho chiamato nello scorso mese di maggio l’ufficio apposito chiedendo di prenotare la visita al poliambulatorio di via XI Febbraio. Mi è stato risposto che la dottoressa Pucci, che io ho conosciuto nel corso degli anni per la sua professionalità e competenza, non c’era. Ma senza dirmi quando sarebbe tornata in servizio. Ho chiesto di essere visitato dal sostituto ma ho avuto risposte del tipo: “non c’è nessun sostituto e non sappiamo quando e se tornerà la dottoressa”. Al che ho scritto e portato una lettera alla direzione ospedaliera, facendola protocollare, senza ricevere risposta. Ho anche scritto al ministro Lorenzin, che mi ha risposto in pochissimi giorni dicendomi che la competenza è della regione Marche ma che devo informarla su come il problema verrà risolto. Ho avuto in compenso una telefonata a casa da parte di una “semplice impiegata amministrativa” dell’asur di Fano, così si è qualificata, con la quale mi chiedeva il motivo della mia lettera perché non aveva capito il senso. Che invece era chiarissimo: chiedevo quando riaprissero l’ambulatorio di podologia e perché non avessero messo un sostituto al posto della dottoressa Pucci di cui nessuno sapeva l’attuale destinazione. Poi, al termine della telefonata, questa presunta impiegata amministrativa mi ha chiesto insistentemente l’età, come se le contestazioni di un cittadino possano trovare diversa accoglienza a seconda dei propri anni. Poi mi ha detto che l’eventuale sostituto podologo poteva essere nominato “ma non prima di un mese” senza sapermi indicare altro. Mi rivolgo quindi al Resto del Carlino per sapere se un cittadino bisognoso di cure possa ancora sperare di avere assistenza sanitaria indispensabile da questa città oppure deve rassegnarsi ad accettare ogni tipo di comunicazione da parte di un’impiegata che mi chiama per sapere con insistenza la mia età. Non credo che ci meritiamo un trattamento di questo tipo e che le mie lettere alla direzione sanitaria siano snobbate mentre mi risponde prima, e dopo pochi giorni, lo stesso ministro Lorenzin». LA STORIA UNA PRENOTAZIONE AL CUP CHE SLITTAVA SEMPRE. POI SFURIATA ALLO SPORTELLO DEL MALATO Visita dall’otorino rinviata tre volte, e allora si “arrabbia”... presa in giro. Mio padre è in condizioni di salute precarie, il suo medico aveva prescritto una visita urgente perché non aveva più l’equilibrio, e io mi trovavo appesa al telefono a sentirmi spostare sempre in avanti una semplice visita dell’otorino. Ma ho perso la pazienza quando ho chiesto la visita a pagamento: mi è stato risposto che potevo andare il giorno do- LE LISTE d’attesa per visite ed esami sanitari a Pesaro e Fano si dividono in due categorie: quelle riservate a chi accetta rinvii su rinvii e quelle per chi ad un certo punto si stanca e alza la voce. Come ha fatto Patrizia Tiberi di Fano che dovendo sottoporre il padre 83enne ad una visita urgente dall’otorino, si è rivolta nel mese di aprile al Cup chiedendo di pre- notare la visita. «Prima mi hanno risposto di andare il 9 maggio — racconta — poi mi hanno richiamato di andare il 20 maggio. Due giorni prima, mi hanno telefonato dicendomi che slittava al 23. Poi mi hanno chiamato ancora dicendomi non senza imbarazzo che non si poteva fare nulla fino al 4 luglio. E allora a quel punto ho detto basta. Mi sono sentita E’ «PREOCCUPATA e, nello stesso tempo, scettica» per la decisione della Regione di andare avanti comunque nel progetto del nuovo ospedale Fernanda Marotti, voce e anima del comitato “La Salute ci riguarda”. Marotti vuole esaminare tutte le carte prima di sbilanciarsi, ma non può fare a meno di osservare che non c’è grande differenza tra un project e un project financing “mitigato”: «Resta sempre un azzardo, soprattutto in questa fase economica del Paese in cui si prevedono ulteriori sacrifici per la sanità — afferma —. Leggo anche che la dotazione di letti dell’ipotetica nuova struttura ospedaliera è scesa a 512 posti, contro i 611 originari — rileva la Marotti —. Si sapeva che in virtù della riforma sanitaria se ne sarebbero persi almeno 39-40 e mi stupisce molto NUOVO OSPEDALE IL COMITATO po. Non ci ho visto più. Ho chiamato lo sportello del malato di Pesaro e di Fano e ho raccontato tutto quello che pensavo della loro sanità e di come trattavano le persone. Mio padre è stato chiamato alla visita due giorni dopo la mia telefonata. Mi chiedo perché dobbiamo sempre combattere per ottenere un servizio che abbiamo diritto ad avere?». Marotti: «La Regione vuol andare avanti, per noi resta un azzardo» SCETTICA «Siamo penalizzati, la dotazione dei posti letto è scesa ancora di più» adesso vedere che sono circa un centinaio quelli che lasciamo per strada. La provincia ne esce ancora una volta penalizzata». «IN APRILE, quando venne assegnato all’Azienda Marche Nord uno studio di fattibilità per Fosso Sejore, avevamo capito che si voleva insistere — ricorda la Marotti — Prendiamo atto con preoccupazione che si va avanti malgrado gli innumerevoli appelli alla prudenza e senza predisporre alcun momento di partecipazione, cosa per noi molto grave. Ma nello stesso tempo non posso che nutrire scetticismo osservando che si parla di fondi che sono ancora ipotetici. Se ne parla da tanto, troppo tempo. E tutto questo accade mentre nell’entroterra si è sviluppata una riforma che sta trasformato il sistema in modo irreversibile, con cambiamenti di enorme portata che si stanno scaricando negativamente sugli ospedali di Fano e di Pesaro. Forse ci sarebbe bisogno di parlarne di più». si. spa. 11 DOMENICA 8 GIUGNO 2014 •• TEATRO OGGI DUETTO PER I CONCERTI DI MEZZOGIORNO IL TRADIZIONALE duetto da camera, violino e pianoforte, protagonista al Teatro della Fortuna oggi alle ore 12 per i Concerti di Mezzogiorno, rassegna organizzata dalla Fondazione Teatro della Fortuna con l’Orchestra Sinfonica Rossini (sponsor Xanitalia), coordinazione artistica di Noris Borgogelli, sostegno di Banca Mediolanum. L’Alla ribalta un giovane violinista rumeno che ha un legame profondo con Fano, Razvan Negoita, il quale propone melodie dall’est Europa e dall’Asia minore, sue terre d’origine, accompagnato da Franca Moschini. BALLOTTAGGIO DAVANTI MASSIMO SERI PER IL CENTROSINISTRA E HADAR OMICCIOLI PER I GRILLINI Si torna alle urne per scegliere il nuovo sindaco I seggi chiuderanno questa sera alle 23. Gli aventi diritto sono 52.469 VOTAZIONI Con pochi voti si va al comando: c’è l’incognita dell’astensione Massimo Seri (a destra) con uno dei possibili assessori, Daniele Mascarin FANO sceglie oggi il successore di Aguzzi, colui che sarà sindaco della città per i prossimi cinque anni. Al turno di ballottaggio i 52.469 elettori fanesi sono chiamati a scegliere uno tra Hadar Omiccioli, candidato del Movimento 5 Stelle, e Massimo Seri, candidato per lo schieramento del centro sinistra. I due sfidanti ripartono da zero perché i risultati di due settimane fa sono ormai carta straccia: Seri aveva ottenuto 14.987 voti pari al 41,24% (sostenuto da Pd, Noi Giovani Seri per Fano, Psi, Sinistra Unita, Noi Città Seri sindaco e la Fano dei Quartieri), mentre Omiccioli (5 Stelle) si era fermato a quota 6.923, pari al 19,06%. Da ricordare che Omiccioli poteva contare anche sull’appoggio di Bene Comune, anche se questa lista non figura. Ricordiamo che nel turno di ballottaggio si vota solo per il sindaco e dunque l’elettore dovrà tracciare sulla scheda una sola croce da apporre sul nome del candidato sindaco prescelto, senza quindi indicare con altri segni partiti o preferenze. PER ESERCITARE il diritto di voto occorre presentarsi al seggio anche questa volta muniti di tessera elettorale e documento di riconoscimento. A questo proposito gli sportelli dell’Ufficio Anagrafe, per il rilascio delle carte di identità e della tessera elettorale, saranno aperti nella giornata di oggi dalle 8 alle 13 e poi dalle 15 alle 21. Sempre in occasione del ballottaggio allo scopo di facilitare gli elettori diversamente abili nel raggiungimento del seggio elettorale, l’Amministrazione comunale Hadar Omiccioli con la potenziale vicesindaco, Marta Ruggeri I SERVIZI L’anagrafe resta aperta, servizio bus per i disabili Subito lo spoglio ha organizzato un apposito servizio di trasporto che sarà svolto dall’Ami con mezzi idonei e che sarà attivo dalle 10 alle 20. Per usufruirne di tale servizio occorre telefonare al n. 349-2383932. Gli elettori, invece, che ritengono di avere diritto al rilascio del certificato per il voto assistito o al certificato per gli elettori non deambulanti, potranno chiedere il certificato telefonando al n. 0721-7211. OVVIAMENTE, si vota nella sola giornata di oggi, i 69 seggi del Comune saranno aperti dalle ore 7 fino alle 23 dopodiché si procederà immediatamente allo spoglio delle schede in modo che nel giro di qualche ora, nella notte, si saprà il nome del nuovo sindaco. Allo svolgimento delle operazione elettorali sono stati chiamati gli stessi presidenti, segretari e scrutatori della consultazione elettore del 25 maggio, però non è certo che tutti si ripresenteranno a questo nuovo appuntamento. Qualcuno di loro potrebbe essere impegnato fuori Fano oppure potrebbe essersi dimenticato. L’ufficio elettorale, che già nei giorni scorsi aveva provveduto alla sostituzione di qualche scrutatore che per diversi motivi aveva già dichiarato di rinunciare all’incarico, è preoccupato del fatto che alla costituzione dei seggi potrebbe sempre mancare qualche componente che dovrebbe poi essere sostituito ad operazioni in corso. COL VOTO di pochi, il comando di molti. Questo potrebbe essere l’esito di questo ballottaggio. Perché il sole è a picco, le spiagge sono affollate e si ha la sensazione che il discorso-gara tra Massimo Seri e Hadar Omiccioli possa diventare un problema per sole persone che hanno la testa dentro i meccanismi della politica. Per cui quelli che preferiranno starsene al mare, in ciabatte, costume e con il sole a costo zero nelle spiagge libere, potrebbero incidere non poco sull’afflusso alle urne. Su 52mila abitanti aventi diritto al voto se si avrà un afflusso attorno al 50%, il prossimo sindaco della città salirà sulla tolda di comando con il «si» di appena il 20 per cento della popolazione a stare larghi. Ma a dirla chiara, visto il divario, la corsa appare scontata per il candidato del centrosinistra. Se non fosse per l’ultima uscita del vescovo: una specie di orazione funebre per una certa politica. Un discorso più penalizzante per Seri &C. che per i grillini. Anche perché nessuno può dire di loro che qualcuno li ha presi con le mani nella marmellata. m.g. •• 12 FANO DOMENICA 8 GIUGNO 2014 UNO SPECIALISTA Daniele Sanchioni è tornato alla Cia l’associazione degli agricoltori, un settore che conosce alla perfezione. E’ fuori da giochi politici, ma su alcuni concetti non vuole mollare Il patrimonio Il patrimonio comunale assomma a 800 ettari, è il più importante della Provincia ed uno dei maggiori della Regione. L’amministrazione incassa delle briciole. L’idea Sanchioni vorrebbe spacchettare il tutto ed assegnare appezzamenti di 8 ettari per iniziare a coltivare prodotti nuovi, anche per il settore della medicina. Sanchioni come Cincinnato: è tornato nei campi «Ero l’unico che portava qualche idea nuova» L’agricoltura il suo forte: «Nessuno ne parla, perché nessuno ne capisce nulla» DICE Daniele Sanchioni di una che ha preso un sacco e una sporta di preferenze tra gli agricoltori della città con il Pd «che non sa nemmeno quanto è lunga una spiga di grano, ma l’hanno indicata ed è stata votata». Lui, l’ex candidato, ha ripreso a lavorare alla Cia, è tornato cioè a stare al fianco di gente che usa la vanga, tutti i giorni, nei campi. E’ tornato al suo mestiere con un retropensiero e una bella cambiale: i soldi che sono in attesa essere pagati, i debiti della campagna elettorale «e sto pensando — dice — di chiamare a rapporto anche con una azione legale i miei iniziali ex compagni di viaggio». Per poi aggiungere, a proposito di ex: «A quella... (la Foschi, ndr) il prossimo anno pur di non farla rieleggere in Regione sono disposto un’altra volta a fare il porta a porta per la città». Ferite fresche che riemergono. NESSUNO può dire che Daniele Sanchioni sarebbe stato o no un buon sindaco. Sicura è comunque una cosa: sarebbe stato un grande colonnello per quello che è di sua competenza, e cioè l’agricoltura. «Non parlano di questo problema che a Fano ha una profondità di secoli per il semplice motivo che nessuno ne capisce nulla», contiunua Sanchioni. «Ma io non mi arrendo e sono qui a disposizione. L’unica cosa che mi dispiace veramente è che non sono riuscito ad entrare in consiglio comunale perché quando sei dentro puoi dare un contributo un appoggio ad analizzare i problemi». Agricoltura... «Io un po’ di idee le avevo. Avevo già trovato il modo di dare lavoro a 100 giovani». Come? «Dando 8 ettari di terreni comunali a 100 ragazzi, affiancando loro un tutor e cioè una persona anziana ed esperta». Per fare cosa? «Culture nuove perché oggi non è più pensabile andare avanti col CONSIGLIERA ELETTA «Hanno dato ordine di votare una che non sa cosa sia una spiga di grano» grano e con l’orzo che compri a prezzi stracciati in altre parti del mondo. Bisogna pensare alle culture nuove, bisogna pensare alla green economy. Questo settore tornerà sempre di più strategico con il passare del tempo. Una grande risorsa». Se chi vince le offrisse un assessorato all’agricoltura, cosa risponderebbe? «Aspettiamo prima domani e cioè aspettiamo di capire chi sarà il prossimo sindaco della città. Poi..., poi vediamo. Ci penserei . Con i grillini non so perché non ho rapporti; per la parte di Seri ho dei problemi». Con chi? «Il primo che mi viene in mente è certamente Mascarin. Confesso, mi fa venire l’orticaria, ancora parla su Fb della rivoluzione in Nicaragua...» Beh, parte questo? «Io direi che alcuni temi sono ancora sul tappeto e credo che non mollerà come per esempio sullo spostamento di una sezionedell’istituto Agrario di Pesaro a Fano: non sono dove butteranno gli studenti quest’anno. Sono an- cora in aumento, forse li metteranno con i banchi lungo la statale Adriatica». Rimpianti? «Tanto ormai è finita è si puo dire: sono partito male anche perché non avevo esperienza politica, ma io almeno qualche idea buona l’avevo. Non vedo un bel domani per questa città: ci sono troppi talebani in giro e troppa gente che ha bisogno di sistemarsi». Passo indietro: terreni ai giovani dal patrimonio comunale: ma i soldi che ora incassa l’amministrazione... «Ma di che discutiamo, stiamo parlando di circa 20mila euro all’interno di un bilancio di 60 milioni. In questo momento le chiacchiere stanno a zero, le persone hanno bisogno di lavorare e i ragazzi sono in prima fila». m.g. FANO 13 DOMENICA 8 GIUGNO 2014 •• Federico sotto trattamento Stamina. Esulta la famiglia. E il giudice: «Scritto al Csm perché ci tuteli» IL PICCOLO FEDERICO Mezzina ha ripreso il trattamento Stamina con una nuova infusione. Gli è stata praticata ieri mattina all’ospedale di Brescia dal dottor Andolina nominato dal tribunale di Pesaro commissario ad acta per procedere col trattamento. Insieme ad Andolina, era stato annunciata la presenza di un primario anestesista di Verona, ma non si è visto. Il nonno materno di Federico, Felice Massaro, ha commentato così sui social network: «Infusione fatta, non abbiamo consentito che a Federico venisse infuso veleno di serpente. Sono state iniettate cellule staminali mesenchimali con il 96% di vitalità. Poi ci occuperemo della Cattaneo. Dedichiamo la vittoria a tutto voi». Questo riferimento alla senatrice a vita e professoressa Elena Cattaneo arriva dopo le parole della senatrice che aveva definito Stamina «solo un inganno» parlando della nomina di Andolina voluta dai giudici di Pesaro come «impazzimento giudiziario». E a giudizi come questo ha risposto ieri il giudice Mario Per- fetti che ha firmato l’ordinanza di nomina del commissario ad acta: «Marino Andolina, che non sapevamo indagato ma poco cambia, è stato nominato perché era l’unico in grado di praticare le infusioni visto che tutti i sanitari della struttura opponevano un rifiuto. Ma ora, di fronte ad accuse tanto gravi quanto gratuite nei nostri confronti, ho già inviato al Csm e al Pg della Cassazione una nota esplicativa della vicenda, sollecitando un pronto intervento a nostra tutela». Fiocco: «Per combattere il degrado? Abbattere i mutui delle ristrutturazioni» L’architetto invita il Comune a ripetere una operazione già fatta «IN UNA crisi generale che incide anche nell’edilizia c’è una necessità di trovare formule anche in questo settore per riattivare il lavoro». Virginio Fiocco, architetto fanese da lunga data, ha il suo... diario minimo. Architetto, cosa suggerisce? «Una prima cosa da fare potrebbe essere quella di riprendere un’operazione che il Comune attivò a metà anni Ottanta quando l’Amministrazione intervenne contribuendo al pagamento di una quota parte degli interessi sui mutui contratti dai privati per il recupero del centro storico. Ricordo che, poiché all’epoca gli interessi erano piuttosto alti, intorno al 18%, l’intervento portò a un calo di 6 punti di interesse». Oggi si tratterebbe di attualizzare l’operazione? «Partendo da un concetto: combattere il degrado del patrimonio edilizio esistente, soprattutto per quanto riguarda i rivestimenti di facciata. Poi ampliando il campo dell’azione: non solo riservandola al centro storico, questa volta, ma estendendola in altre zone di valore storico-ambientale, penso ad esempio al quartiere del porto con quella sua Degrado urbano in pieno centro storico della città fisionomia tipica dei primi Novecento o alle frazioni periferiche che sono aree urbane da riqualificare. Dirò di più: l’intervento non dovrebbe estendersi anche alle aree verdi private, parchi, giardini». QUINDI è una scelta che i nuovi amministratori potrebbero consi- derare? «Direi proprio di sì. Considerando anche che oggi gli interessi sui mutui sono davvero bassi, per cui il Comune potrebbe accollarsi anche tutto il tasso di interesse applicato sul mutuo, mentre al proprietario non resterebbe che pagare solo la quota della rata. Si potrebbe pensare anche ad una riduzione degli oneri di urbanizza- IL CANTANTE FANESE SPOPOLA NELL’EST Con un pezzo di Minghi Mattioli torna in classifica COPPIA VINCENTE Il fanese Davide Mattioli con Andrea Andrei STA SPOPOLANDO nelle radio dell’Europa dell’Est ed anche, più modestamente, su You Tube, l’ultimo brano del cantante fanese Davide Mattioli. «Emanuela ed io», questo è il titolo del pezzo scritto da Amedeo Minghi e Gaio Chiocchio, pubblicato per la prima volta nel 1984, viene oggi reinterpretato e riproposto al pubblico internazionale dalla coppia Davide Mattioli e Andrea Andrei niente meno che insieme allo stesso Amedeo Minghi. Della canzone è uscito sempre nello scorso mese di maggio nella Repubblica Ceca un videoclip dove insieme ai tre cantanti si esibisce anche la bella ballerina slovacca Imola Gergelyova. Davide Mattioli con il pezzo «Emanuela ed io» corona un sogno cullato fin da bambino: quello di poter cantare insieme al suo idolo da ragazzo, Amedeo Minghi. La coppia di cantanti italiani vanta da alcuni anni un discreto successo nei paesi dell’Est Europa, soprattutto nella Repubblica Ceca dove tra il 2011 e il 2014 ha prodotto tre album di successo, due dei quali vincitori del Disco d’Oro, e in Russia dove tornerà ad esibirsi a luglio con una serie di concerti, dopo aver ricevuto l’anno scorso l’Oscar della Musica a San Pietroburgo. Mattioli e Andrei, insieme a Minghianno di nuovo facendo furore a Praga e dintorni. zione, quale forma incentivante per abbattere il degrado, da concedere almeno per alcuni tipi di intervento che si ritengono meritori di attenzione. Le banche poi, potrebbero fare la loro parte». Non c’è solo questa idea, vero? «No. C’è ne sarebbe un’altra, ancora più importante: l’eliminazione totale delle lastre di fibrocemento che contengono l’amianto. Negli anni seguenti il boom economico, molte strutture, specialmente garage, magazzini, capanni, ricoveri di ogni genere vennero coperti con dei manufatti di eternit, allora materiale molto comodo e piuttosto economico. Adesso il problema è che col passare degli anni queste coperture si rompono liberando nell’aria le polveri le quali, respirate, possono causare gravi patologie, tra cui il tumore e il carcinoma polmonare. Una battaglia che il Comune dovrebbe intraprendere obbligando tutti, e per primo se stesso, ad eliminare del tutto questo materiale. Avrebbe una valenza non solo economica, ma sociale di estrema importanza in quanto mira alla salvaguardia della salute» Silvano Clappis CERIMONIA Va a Realacci il premio Pesce Azzurro SOSTENIBILITÀ e solidarietà sono le due parole chiave del PesceAzzurro. La «rivoluzione bio», con la sostituzione dell’uso della plastica nei quattro punti self-service di Fano, Cattolica, Milano Marittima, Miramare di Rimini con l’uso di prodotti monouso biodegradabili e compostabili al 100% per servire le pietanze e bevande, è stata fonte d’ispirazione per l’attribuzione del quarto premio PesceAzzurro ad Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, per il suo impegno nell’ambientalismo italiano. Realacci, che non è potuto intervenire per improvvisi impegni parlamentari, in collegamento telefonico, ha voluto sottolineare che «l’esperienza bellissima del PesceAzzurro dimostra come sia possibile conciliare un’attività tradizionale come quella della pesca con la sostenibilità, la qualità dell’ambiente e dei prodotti per i consumatori». •• 18 CULTURA E SOCIETA’ DOMENICA 8 GIUGNO 2014 LIBRI QUESTA SERA MERCOLEDI’ La libreria Sogni e Bisogni di Gabicce presenta alle 21 ‘Urbino Nebraska’, parteciperà l’autore Alessio Torino Paesaggio naturale di un campo di grano, un progetto per il Miralfiore Alla Circoscrizione 5 Torri, ore 21 Ripercorrendo la “Tavola Peutingeriana” Lungo la Flaminia si percorre la storia Reali ha pubblicato “Cagli: la mutatio, il vicus, la civitas altomedioevale” di FRANCO BERTINI PROVIAMO per un attimo a chiudere gli occhi e immaginiamoci di scendere lungo la strada consolare Flaminia dal Passo della Scheggia in giù. Ma non oggi, bensì ai tempi dell’antica Roma, diciamo verso il I secolo d.C. C’erano le «uscite» e le «stazioni» proprio come oggi: «Ad Ensem» (Scheggia), «Luceolis» (Cantiano) «Ad Calem» (Cagli), «Ad Intercisa» (Furlo) «Forum Sempronii» (Fossombrone) «Fano Fortune» (Fano), «Pisauro» (Pesaro). «Arimino» (Rimini). Questi nomi figurano sulla famosa Tavola Peutingeriana, copia altomedioevale di un’antica carta romana delle strade militari. Una «cartina stradale» d’alto rango insomma, riprodotta anche sulla copertina del libro. Questo per dire che in quei territori lungo la valle del Metauro la storia è di casa da millenni e c’è chi, nato e cresciuto in quella zona, ad essa dedica ricerche e studi appassionati. Così ha fatto Marco Reali, che nella vita è vigile urbano a Cagli ma anche con una laurea in Archeologia medioevale e in onore e vanto della sua città ha appena scritto e pubblicato il volume, presentato di recente. «Cagli: la mutatio, il vicus, la civitas altomedioevale» (Cagli, 2014), un centinaio di pagine di gradevole color paglierino dotate di immagini e disegni. «QUESTO lavoro — scrive Reali nell’introduzione — è il frutto di uno studio del territorio iniziato con il mio impegno come presidente dell’Archeoclub e concretizzato in parte nella tesi di laurea in LA CLASSIFICA a cura della Gulliver di via Rossini 1)La piramide di fango, Andrea Camilleri; 2) Io ci sono, Lucia Annibali; 3) Storia di una ladra di libri, Markus Zusak; 4)Viaggio nel tempo 7, Geronimo Stilton; 5)La moglie magica, Sveva Casati Modignani; 6)Un’idea di destino. diari di una vita, Tiziano Terzani; 7)Divergent, Veronica Roth; 8) Cent’anni di solitudine, García Márquez; 9)Il cardellino, Donna Tartt; 10) L’armata dei sonnambuli, Wu Ming. PAGINE CHIARE & PAGINE SCURE Parola di libraio VESTIGIA Il Ponte Mallio sull’antica consolare Flaminia che univa Roma all’Adriatico passando per Cagli LE NOSTRE RADICI E’ frutto di uno studio sul territorio terminato con una laurea in Archeologia Archeologia medioevale presentata all’Università di Urbino nell’anno accademico 2005-2006». Come il titolo già preannuncia, il libro ripercorre la storia cagliese dalla fase romana a quello tardo antica su fino alla civitas dell’alto medioevo. «L’opera — scrive Reali — si prefigge di ri- vedere e riformulare la storia antica di Cagli e del suo territorio in base ai più recenti studi e soprattutto in base alle ultime scoperte archeologiche avvenute in gran parte negli ultimi vent’anni, in occasione di sbancamenti... l’obiettivo primario è quello di divulgare ufficialmente alcuni ritrovamenti occasionali non altrimenti segnalati, indagati solo in parte con indagini archeologiche di emergenza, comparandoli a quei pochi avvvenuti nel passato, estrapolati dalla storiografia locale». Non so dire se questo libro di Reali sia di alto IMMAGINI UN VOLUME DI LUCIANO POGGIANI le». Vero, in effetti le tante e belle immagini a colori e in bianco e nero (alcune veramente stupende) testimoniano più che a dovere passato e presente, ma nella prefazione Poggiani la pensa diversamente: «Sogno ogni tanto stagliarsi nitidi all’orizzonte, di là del mare, i monti della Croazia, e credo anche di averli visti un giorno dai Monti del Furlo, ma forse erano nuvole». Oppure: «Il mare che amo è la spiaggia deserta d’inverno col vento freddo che fa lacrimare gli occhi. La salsedine. Il rumore dei sassi rotolati sulla battigia... Il cielo e la sabbia luminosa di maggio fiorita di erbe marine». Certo, sono testimonianze anche queste, ma dell’amore di Luciano Poggiani per il suo mare fanese. Senza tempo e senza confronti. livello scientifico, certo è piacevole da vedere e non difficile da leggere ed offre una «summa» concisa di oltre un migliaio d’anni di storia di Cagli. Personalmente, oltre ogni considerazione, devo ammettere che per Cagli ho sempre avuto un debole senza mai sapere bene il perché. Forse perché mi piace uscire «Ad Calem» o forse per il Catria che le sta dietro?. D’altronde anche il libro di Reali è soprattutto un affettuoso omaggio alla sua città e alla sua storia antica «rivista alla luce delle nuove scoperte archeologiche». SEGNALO l’uscita del libro del pesarese Paolo Pagnini “La stringente logica del sogno”, anche e-book in formato kindle su Amazon, nella sezione “Politica”. Consiglio: “Sotto controllo. Edward Snowden e la sorveglianza di massa”, edizioni Rizzoli (15 euro), di Glenn Greenwald, un giornalista americano del “Washington Post”, che grazie a questa inchiesta ha vinto il Pulitzer 2014 (http://www.rizzoli.eu/ libri/no-place-to-hide-sottocontrollo/) Francesco Casalino IL PERIODICO NOTIZIE DALL’AUDITOTIUM PEZZI FACILI Il Teatro del Sole, l’immagine è tratta dall’ultimo numero della rivista della Fondazione Cassa di Risparmio Il “mio” mare di Fano IL PASSATO può essere inteso non solo come ricordo e memoria ma anche come documentazione che consente di testimoniare e documentare la trasformazione di paesaggi e cose attraverso gli anni: prima era così, oggi invece non più. Luciano Poggiani lo dice a proposito del suo bel volume «Il mio Mare - Immagini di Fano e dintorni» stampato nel 2014 dalle Arti Grafiche Stibu di Urbania per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano che abbraccia quasi cinquant’anni, dal 1965 al 2013: «Non vuole essere soltanto un nostalgico ricordo di “Fano com’era”, le foto di decenni fa servono piuttosto ad utili confronti col presente, per verificare cosa è cambiato e cosa è rimasto ugua- I PIU’ VENDUTI IN CITTA’ ONDA LUNGA I panorami, i bagnanti e i marinai Quest’opera abbraccia un arco di tempo di quasi 50 anni: dal 1965 al 2013 Tempi nuovi a palazzo LE «NOTIZIE dall’Auditorium Montani Antaldi» divulgano dal 2009 l’attività culturale e convegnistica, sempre intensa, che enti locali, ordini professionali, associazioni, università e scuole organizzano in quella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Ora il periodico ha cambiato veste ed è pubblicato in formato pdf (lo si può anche scaricare) nel sito della Fondazione, www.fondazionecrpesaro.it. Un passo verso i «tempi nuovi». Nel numero 2 del 2014 sul periodico compare la relazione che Lucia Ferrati ha tenuto, in aprile, in conclusione del ciclo «Pezzi facili», organizzato come sempre dalla Biblioteca e dai Musei Oliveriani. La Ferrati ha illustrato un «misterioso» mano- scritto oliveriano di un elenco di invitati, più di 400 persone che, da tutt’Italia e dall’estero, convennero a Pesaro – sontuosamente ospitati – nell’autunno 1735 per assistere nel teatro del Sole (l’odierno «Rossini») alla prima di un’opera di Pietro Metastasio. Commentando la «Nota della nobil forestaria concorsa al dramma intitolato La clemenza di Tito e rappresentata in Pesaro nell’autunno del 1735» la Ferrati ha tratteggiato una avvincente storia del teatro italiano, dove si stava affermando la moda del «recitar cantando», e in particolare del teatro pesarese, a quei tempi già piuttosto famoso, e della straordinaria ospitalità con cui la municipalità e la nobiltà di Pesaro accolsero quegli ospiti di riguardo. Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!z!]!"!: CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) Anno 154 N˚ 156 Domenica 8 Giugno 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it “Le imprese diano solidarietà” ELEZIONI 2014 μUrbino, Fano, Osimo e Potenza Picena La lunga notte dei ballottaggi per 4 Comuni Oggi alle 7 si aprono i seggi per i ballottaggi Ancona In 108.917 al voto nelle Marche dove si torna alle urne per i ballottaggi a Urbino , Fano, Osimo e Potenza Picena. Una sfida per eleggere i nuovi sindaci. A pagina 4 μ Il Papa esorta i pellegrini “Preghiamo per la pace” Della Valle a raffica su economia e politica. E poi sul bello delle Marche Ancona Eccolo, Della Valle, mentre fa il suo ingresso alle Muse nell' ambito dell'iniziativa "Panorama D'Italia", che chiude il ciclo dei quattro giorni dedicati al capoluogo. Un mister Tod's "che si sente privilegiato di stare a casa mia", promotore del progetto solidarietà e competitività e del turismo culturale come punto di partenza. Una lunga intervista di Mulè e Signorini, ieri, ad Ancona, dalla politica all' impresa e non solo, mostrando il meglio di sé. Come quando parla di Banca Marche. Buroni Alle pagine 2 e 3 μ “Altre le priorità” Spacca sorvola sul terzo mandato Ancona Il governatore Gian Mario Spacca a tutto campo sulle priorità della regione e sul terzo mandato. A pagina 3 Diego Della Valle con il governatore Gian Mario Spacca durante Panorama d’Italia μ Pronta la task force della Capitaneria di porto μ Il calendario di eventi delle associazioni fanesi Le regole della sicurezza La tradizione sotto il sole LA BELLA STAGIONE Fano L'estate si avvicina, il caldo incomincia a farsi sentire e le spiagge si riempiono di persone che si stendono al sole, così come gli specchi acquei prossimi alla battigia di bagnanti che non resistono di tuffarsi. Ma il mare si riscalderà molto presto e tutta la riviera, sia davanti al- le spiagge libere che a quelle in concessione, si affollerà di turisti. Seguiranno giorni di molto impegno per gli uomini della Capitaneria di Porto, cui compete tutelare la sicurezza, tanto in mare quanto nelle spiagge, dato che comportamenti imprudenti da parte dei vacanzieri si sono sempre determinati fino al punto da sfociare in eventi drammatici. Foghetti In cronaca di Fano IL TURISMO Fano Musica, sport, mostre, intrattenimento, storia, percorsi enogastronomici: questo e molto altro riserva l'estate fanese a quanti decideranno di vivere la stagione turistica all'insegna della festa, della cultura e delle tradizioni. Molto ricco il programma di manifestazioni pre- parato per il 2014, che va da giugno fino a dicembre e raccoglie i più svariati eventi, in gran parte frutto del lavoro e dell'impegno di tanti volontari appartenenti ad associazioni che fanno capo alla pro loco Fanum Fortunae e che portano il loro contributo per rendere sempre più viva ed animata ogni realtà cittadina, dal mare al centro storico. Falcioni In cronaca di Fano Mare e movida pigiano sull’acceleratore Pienone in spiaggia e appuntamenti in città: negli stabilimenti la notte è già in festa Pesaro Giuliodori e Parolin salutano i pellegrini Macerata Papa Francesco chiama i pellegrini riuniti allo stadio di Macerata pronti per mettersi in cammino verso Loreto. Li esorta a pregare per la pace e incoraggia i giovani: “Non vi abbattete, la vita è bella”. Florescu A pagina 5 E' arrivato il primo weekend estivo dell'anno. Temperature fino a trenta gradi, sole e finalmente tutti al mare. Grazie anche all'aria di vacanze scolastiche lungo mare e spiagge pesaresi tornano ad affollarsi e diversi turisti iniziano ad occupare le stanze d'albergo. Bar e gelaterie dopo le prove generali di primavera sono pronti ad affrontare la bella stagione. In spiaggia via a tutte le attività dalla tintarella al beach volley. Senesi In cronaca di Pesaro μ Tracce di diserbante: caccia alla minerale Acqua non potabile Vietato l’uso domestico L’EMERGENZA Fermignano Acqua ad uso alimentare non potabile dal tardo pomeriggio di sabato. Per l'intera giornata di ieri i cittadini hanno preso d'assalto i supermercati della zona. Una vera e propria psicosi tipica in questi frangenti. Immediata l'ordinanza del sindaco così come celere si è mossa la Prote- zione Civile locale ad avvisare, con un megafono installato in un fuoristrada, in tutte le vie della città, la popolazione del "divieto per consumo umano dell'acqua distribuita nelle zone corrispondenti ai punti di prelievo n˚ 1 - 2 - 4 e 6 dell'acquedotto comunale e nelle eventuali altre zone approvvigionate dall'acqua derivante dal potabilizzatore ubicato in zona San Silvestro". Gulini In cronaca di Urbino L’INTERVENTO SPORT μ L’Italia Mondiale Prandelli punterà su Verratti Mangaritiba Spiagge affollate in tutto il lungomare E’ ormai entrato nel vivo il ritiro premondiale della nazionale Italiana, in procinto di affrontare la Fluminense per l’ultimo test prima dell’esordio del 14 giugno contro l’Inghilterra. Nella nazionale azzurra sono in netto rialzo le azioni del centrocampista abruzzese Marco Verratti, che quasi certamente comincerà il torneo da titolare, giocando al fianco di Pirlo. Probabile il ricorso al modulo con una sola punta. Grant Nell’Inserto μ Parla l’assessore “La Vis Pesaro può contare su di noi” Lucarini Nello Sport La domanda e la risposta D MASSIMO ADINOLFI omanda: il Paese non funziona perché c'è la corruzione, oppure c'è la corruzione perché il Paese non funziona? Non è la stessa cosa, e cambiano le cose da fare a seconda di quale risposta si dia. A leggere i giustizialisti che con fierezza, non disgiunta da evangeliche citazioni «beati coloro che hanno sete di giustizia»! - sostengono la necessità della palingenesi morale (gettando incidentalmente il sospetto su tutti gli altri che a loro dire non si oppongono al male), a leggere costoro non c'è dubbio che è la corruzione il cancro che divora l'Italia. Tutte le strade che bisogna tentare per rimettere il Paese su un sentiero di crescita passano per questo snodo cruciale, ed è ipocrita, falsa e mendace qualunque proposta politica che non cominci con la lotta alla corruzione, prosegua con la lotta alla corruzione, e finisca con la lotta alla corruzione. Ora... Continua a pagina XIX 2 Domenica 8 Giugno 2014 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Della Valle a tutto gas Parla di economia e politica “Il Paese cambi non siamo solo dei tangentari” PANORAMA D’ITALIA FEDERICA BURONI Ancona Eccolo, Della Valle, mentre fa il suo ingresso alle Muse nell'ambito dell'iniziativa "Panorama D'Italia", che chiude il ciclo dei quattro giorni dedicati al capoluogo. Un mister Tod's "che si sente privilegiato di stare a casa mia", promotore del progetto solidarietà e competitività e del turismo culturale come punto di partenza. Una lunga intervista di Mulè e Signorini, ieri, ad Ancona, dalla politica all'impresa e non solo, mostrando il meglio di sé. Come quando parla di Banca Marche definendola un "disastro" ma "non c'è un responsabile in questo? Questa cosa si fermerà qua? Ma se vogliamo rispetto dalla gente, bisogna dare rispetto". Immancabili, le battute al vetriolo per cui qualcuno, come ricorda lo stesso Mulè, · direttore di Panorama, lo ha ribattezzato lo Sgarbi dell'industria. A Signorini, che gli chiede quale consideri casa sua, Della Valle risponde: "E' il posto dove sono cresciuto, dove ho ancora qualche parente, anziano" alludendo a Casette d'Ete. Quanto ad Ancona, "che non frequento tanto, quando vengo a trovare il più grande dentista d'Italia, vedo belle cose. Il mio sogno nel cassetto: un pò di relax ed un riposino a Portonovo”. Da Ancona alle Marche, il passo scivola via leggero dinanzi ad una sala gremita, presenti tra gli altri il governatore Spacca, il consigliere regionale Bugaro, l'ex rettore di Ancona, Marco Pacetti, l'economista Valeriano Balloni e tanti giovani. E il suo dentista, naturalmente. "Ci sono posti belli - dice riferendosi alle Marche - è una regione stupenda. Mi sento privilegiato a stare a casa mia, qui la gente ti valuta per quello che sei". Il legame con “Per il restauro del Colosseo tre ministri deficienti mi hanno fatto perdere tre anni. Proprio incredibile!” il territorio è solido. Così, a proposito di quella "cultura della restituzione" cui accenna Mulè, l'imprenditore parla a ragion veduta. "C'è ancora tanta gente che esprime solidarietà e la trovi dove c'è la gente più semplice. Quando sali un pò di quota, cambiano i metodi di misura. Spesso il mezzo giustifica il fine". Quindi,la politica. "Il vecchio mondo, la classe dirigente, sta cambiando, stanno mandando a casa gli ultimi protagonisti che non hanno fatto il bene. Il vecchio establishment è fuori". Insomma, qualcosa si muove e "questa volta è la questione estetica che divide, sono due mondi". Come cittadino, però, Della Valle non darà "un credito illimitato al nuovo Governo in attesa di vedere risultati entro l'estate". La stoccata arriva all’improvviso: “Nella vicenda della sponsorizzazione del restauro del Colosseo, protrattasi per anni ho incontrato cinque ministri, di cui due bravi e tre emeriti deficienti”. Cita poi gli ultimi scandali:” Non c'è un trentenne -dice-, sono tutti compagni di merende. Ora c'è proprio una divisione generazionale ed estetica". In particolare sull’Expo Della Valle spera che si Diego Della Valle ieri al Teatro delle Muse di Ancona durante l’incontro organizzato da Panorama d’Italia. Mister Tod’s ha parlato di politica, lavoro e cultura FOTO VIDEO CARRETTA cambi marcia: “Pensate che danno è stato fatto alla nostra immagine agli occhi degli investitori. Bisogna però ricordare sempre che l’Italia non è solo un Paese di tangentari con alla guida dei bravi ladri”. E tornando al progetto solidarietà, Della Valle sottolinea: “ Viviamo un momento complicato, oggi solidarietà e competitività si devono abbinare, così le imprese faranno cose enormi, gratificanti. Noi lo facciamo qui, nelle Marche con risultati sorprendenti". A chi, come Signorini, gli ricorda il sostegno a Monti, Della Valle replica dicendo che Monti è stato utile per non far tracimare il Paese, oggi ha perso credibilità, qui, ma non all'estero. A proposito dei giovani, ricorda che sono più seri rispetto a quelli della sua generazione. “ Hanno voglia di fare e di sacrificarsi -dice- e bolla, invece, come bamboccioni quelli che non hanno saputo preparare il Paese che è stato amministrato in modo non giusto”. "Il Parlamento che c'è aggiunge- ce lo hanno imposto. Qualcuno mi chiede se farò mai politica: rispondo mai. Faccio un altro mestiere". Quanto agli imprenditori, Della Valle chiarisce che ce ne so- no di molto bravi che, però, danno poco al sociale. A proposito di imprenditori illuminati, cita Vittorio Merloni che "ha dato una linea alle Marche -precisa- visto che per molto tempo i marchigiani erano considerati minoranza etnica mentre lui ha dato una marcia in più. Altri, invece, li vedo bazzicare nei convegni, quando devono veramente applicarsi fanno un passo indietro". Il riferimento all’Istao è diretto. Tra arte e turismo, per chi sponsorizza il restauro del Colosso, si va a braccetto: un turismo culturale e lo sportello unico, da qui la ripresa. "Le bel- Domenica 8 Giugno 2014 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it L’intervista Il governatore glissa sul terzo mandato Spacca prova a saltare gli ostacoli QUI MARCHE Ancona le arti sono un mondo complicato, il progetto è il turismo culturale e stile di vita, punto di partenza, quando tratti male il Colosseo e Pompei, tratti male il nostro Paese". Alludendo alla sua sponsorizzazione del Colosseo, parla di "un' operazione senza ricadute commerciali, fatta dalla mia famiglia perché siamo orgogliosi di essere italiani" ma "le polemiche ci hanno fatto perdere tre anni e un partner interessato a Pompei si è tirato indietro impressionato dal sistema Italia". Quanto alle vicende di Rcs eccolo :” Siamo come nel film Mission impossibile, ci vorrebbe Tom Cruise come amministratore delegato. La Rizzoli viene usata come un punching ball, sembra che non ci sia un vero proprietario. Mediobanca vuole disimpegnarsi dall'editoria, Fiat ha fatto passi indietro, noi siamo per una casa editrice che funzioni. Vediamo se riusciamo a trovare la quadra per una strada che oggi non “La Fiorentina ha fatto bene bravo Andrea. Ma che stress seguire le partite seduto fra lui e Renzi” c'è". Quanto ai giornali cartacei prospettive nere: “ Oggi è finito il business model, la rete prenderà il sopravvento. I giovani, compresi i nostri governanti, si rivolgono a Internet". Quindi una battuta sulla Fiorentina: “Uno stress seguire le partite seduto tra mio fratello Andrea e Renzi. Sono due esagitati. Io sto fermo, ma la mia temperatura corporea sale”. Infine, un accenno all'origine del nome Tod's. "Volevo un nome, cercavo un marchio orecchiabile, facile, così è venuto Tod's, è un suono, un rumore". © RIPRODUZIONE RISERVATA Ancona, 06 giugno 2014 Percorsi formativi finalizzati all’occupazione dal titolo “Gestione e tutela del credito” Euro Service Spa società leader nell’attività di gestione e recupero crediti persegue lo scopo, attraverso interventi formativi mirati, di creare nuove opportunità occupazionali e di creare nuove figure professionali che possano poi inserirsi con facilità nella propria realtà lavorativa ed intraprendere un percorso professionale di crescita. Verranno attivati dei percorsi formativi di 300 ore (210 ore di aula e 90 ore di stage) che si svolgeranno presso la sede operativa e formativa di Ancona. Al termine di detti percorsi è prevista l’assunzione, previo esame finale, di almeno il 60% delle risorse iscritte. Per partecipare alla selezione è necessario inviare la propria candidatura (CV dettagliato ed iscrizione al centro per l’Impiego) al seguente indirizzo mail: [email protected] entro il 30 giugno 2014. I requisiti fondamentali sono la maggiore età, luogo di residenza o domicilio nella regione Marche ed iscrizione al centro per l’Impiego. Per la definizione dei profili ammessi alla selezione saranno considerati i seguenti requisiti: aver conseguito un diploma, la laurea o un attestato per corsi di formazione in ambito scientificoeconomico-amministrativo; aver svolto per un periodo di almeno 4 mesi mansioni inerenti il comparto della gestione, recupero e tutela del credito, aver avuto un’esperienza di almeno 3 anni a contatto diretto con l’utenza tramite contact center, sportello o attività commerciale; aver avuto esperienza di almeno 1 anno presso uffici con mansioni di gestione della fatturazione, sollecito presso i clienti e gestione della contabilità aziendale in genere. Coloro che saranno selezionati e che parteciperanno ai corsi di formazione avranno un’indennità di frequenza e al termine del percorso formativo un attestato finale come “consulente creditizio”. Per ulteriori informazioni: 06.726542329 – 06.726542340 · Sede operativa: via Sandro Totti n.5 60131 Ancona (AN) www.euroservicegroupspa.com Il terzo mandato? "Ci sarà tempo per discuterne, c'è un anno di governo e finora ho sempre evitato il confronto su questo tema. C'è una situazione tutt'altro che semplice da affrontare, problemi gravi da risolvere tra l'estate e l'autunno, Banca Marche, per esempio, è fondamentale per l'equilibrio regionale. E' bene che il dibattito politico e istituzionale sia concentrato su questo e non sugli assetti". E ancora: "Sono tre governi senza una rappresentanza di un marchigiano come sottosegretario, non c'è un rappresentante dentro il governo da troppo tempo e lo stiamo pagando". Una stoccata ai democrat marchigiani e all'interrogativo che corre di questi tempi tra le loro fila rispetto al futuro del presidente della Regione e il 2015? Tutto da vedere ma intanto è questo il refrain di Spacca nel corso dell' intervista nella giornata conclusiva di "Panorama d'Italia". Senza dimenticare, in tema di corruzione, il riconoscimento che qui "non c'è un sistema organizzato, come sembra esserci nelle grandi opere" alludendo al Mose e all'Expo. Ciliegina sulla torta, un invito al governo, per l'alluvione di Senigallia, affinchè faccia la sua parte. Punto e a capo. Il gran finale di "Panorama d'Italia" tocca al governatore Gian Mario Spacca che, ad Ancona, al teatro delle Muse, snocciola pregi e difetti anche di una regione da sempre coniugata al plurale. E sotto l'occhio e l'orecchio vigili dei due intervistatori, Paolo Traini, direttore del Corriere Adriatico, e Emanuela Fiorentino, giornalista di Panorama, affronta le questioni più spinose. Nel mezzo, una sorta di autocompiacimento quando, a proposito di rimpianti, sottolinea che "le cose che non sono andate bene, sono quelle che non ho seguito direttamente". Quindi, l'elenco dei nodi da sciogliere visto che "non lo fa l'opposizione". E cioè "il trasporto locale, le modalità di organizzazione della macchina regionale con una gestione passiva, forti invece su alcune aree come la sanità, ma sul modello organizzativo ci sarebbe stato molto da fare". Immediato, l'accenno a domani quando "sarà posta la prima pietra per l'ospedale di Ancona sud ma per me doveva essere l'inaugurazione del nuovo ospedale". Tra politica e vicende locali, la Macroregione ha un posto di prima classe. A chi chiede se rappresenta un'opportunità, il governatore replica dicendo che "ciò che sconcerta è la sottovalutazione di un processo di organizzazione di risorse dalla Ue ormai consolidato nella mente dell'amministratore europeo. Il 10-11 luglio si riunirà a Fabriano la Coter, la commissione territoriale del comitato delle Regioni per dare il via all' Il governatore Gian Mario Spacca intervistato alle Muse dal direttore del Corriere Adriatico, Paolo Traini. Sotto con Emanuela Fiorentino iter sul parere relativo alla Macroregione alpina". Insomma, Macroregione fa rima con "progetti come turismo, la nuova economia Blu, la sicurezza in Adriatico". Dal macro alle infrastrutture, nota dolente per casa nostra. Data la premessa dell' assenza di un rappresentante nel governo, il presidente fa notare che "in una fase di recessione profonda, con due legislature vissute in anni di crisi e investimenti carenti, ci sono stati 5 miliardi di opere in 7 anni come la terza corsia, la direttissima Fabriano-Civitanova che sarà inaugurata a fine anno, la direttissima Perugia-Ancona solo momentaneamente ferma e poi la Fano-Grosseto con il contratto di disponibilità. In tutto, 8 miliardi per risolvere il collegamento con il centro Italia". Sull'Uscita a ovest, "le carte sono a posto, l'impresa però non “Stiamo lavorando per far risollevare Senigallia Puntiamo sul turismo e sull’Endurance” parte, stiamo stimolando il governo perché agisca sull'impresa". Ma c'è dell'altro. Dopo aver accennato all'Alta velocità e ai collegamenti con Milano, Spacca punta sul fatto che "stiamo coprendo con la rete il territorio per connettersi con il mondo, operazione straordinaria anche perché la connettività delle Marche è quella macroregionale". Al centro del cammino, l'alluvione di Senigallia. "Le Marche sono una regione vulnerabile, negli ultimi 15 anni ci sono state molte calamità, stiamo usando risorse in questa prospettiva. Per Senigallia, si sta lavorando sul turismo, anche l'Endurance avrà qui un suo riferimento; quello che ci manca è la dichiarazione di stato di emergenza, vorremo che il governo facesse la sua parte". Sul fronte lavoro e occupazione, Spacca di nuovo parla di Bdm sostenendo che "da noi c'è questo ma anche le banche del nord est hanno problemi" e comunque "la situazione è, nel complesso difficile, una grande responsabilità è della pubblica amministrazione. Noi facciamo l'Endurance, poi c'è una denuncia di un cittadino, interviene la Sovrintendenza e blocca un'iniziativa che crea occupazione e lavoro". E se la sanità resta il fiore all'occhiello, si rilancia sulla longevità che nelle Marche "è il frutto anche di stili di vita e di alimentazione ma c'è anche un sistema sanitario attento alla prevenzione". Quanto ai costi della politica, "già partivamo bassi, abbiamo recuperato diverse decine di milioni riducendo cda, eliminando società ma, per approvare le leggi, ci deve essere il consenso dell'assemblea e quindi dei partiti". fe.bu. © RIPRODUZIONERISERVATA 4 Domenica 8 Giugno 2014 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Otto candidati alla prova delle urne Nelle Marche 108.917 elettori oggi al voto per eleggere i sindaci di Urbino, Fano, Osimo e Potenza Picena SINDACI AL BALLOTTAGGIO, le percentuali del primo turno URBINO FANO OSIMO ELEZIONI 2014 Maricla MUCI REMO QUADRI 37,60% Ancona Quattro milioni di italiani al voto oggi, 108.917 nelle Marche dove si torna alle urne per i ballottaggi in quattro Comuni: Urbino (che è co-capoluogo di Provincia insieme a Pesaro, dove il sindaco del Pd Matteo Ricci è stato eletto al primo turno), Fano, Osimo e Potenza Picena. Una sfida per eleggere i nuovi sindaci che guideranno i municipi per i prossimi cinque anni. A Urbino il duello è tra la candidata del centro sinistra Maria Clara Muci, infermiera, del Pd, (37,60%) e l'imprenditore Maurizio Gambini (33,54%), sostenuto da liste civiche di centrodestra. La Muci ha stretto un'alleanza con uno degli avversari sconfitti, Pasquale Demitri alla testa di una sua lista civica, che al primo turno aveva ottenuto il 3% dei consensi. Gambini invece, in passato appartenente alla maggioranza di centrosinistra che per anni ha guidato la città feltresca, ha raggiunto un accordo con un'altra «dissidente», l'ex assessore Maria Francesca Crespini con la civica Cut Liberi tutti che ha avuto il 13%. Se Gambini, che ha condotto una campagna elettorale basata sulla denuncia di tagli o ridimensionamenti dei servizi, dovesse farcela sarebbe un evento storico per la «rossa» Urbino. Inedita sfida a Fano, il terzo centro della regione per popolazione, dove il candidato del Movimento 5 Stelle Hader Omiccioli, unico del movimento nelle Marche, va al ballottaggio con il 19,06% dei consensi contro il candidato socialista del centro sinistra Massimo Seri (41,25%), sostenuto dal Pd, Socialisti, una lista di sinistra che raccoglie Sel, Verdi, Prc, e liste civiche. Fedele alla linea di M5S, Omiccioli non ha cercato apparentamenti nè alleanze. Potrebbe però raccogliere qualche voto spontaneo dal centro destra, che a Fano, nonostante sia stato alla guida della città per i due mandati del sindaco Stefano Aguzzi, si è presentato alle urne diviso con μ La Dino LATINI Massimo SERI 41,25% Francesco ACQUAROLI 44,95% CENTROSINISTRA LISTE CIVICHE LISTE CIVICHE LISTE CIVICHE DI CENTRODESTRA voti voti 14.987 voti voti 3.481 8.798 · “Le risorse siano effettivamente utilizzate per creare sviluppo sul territorio” 3.758 Seggi aperti fino alle 23 Poi inizia lo scrutinio LA CURIOSITA’ Roma Simone PUGNALONI Hadar OMICCIOLI Maurizio GAMBINI 33,54% 19,06% Fausto CAVALIERI 36,70% 29,37% LIBERI X CAMBIARE VERDI -NCD-UDC FORZA URBINO MOVIMENTO 5 STELLE PD E LISTE CIVICHE CENTROSINISTRA voti voti voti voti 3.105 6.923 5.748 3.000 Le tessere smarrite si possono richiedere in giornata I DATI Ancona In occasione del turno di ballottaggio delle elezioni amministrative della giornata di oggi il ministero dell'Interno ricorda in una nota- che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso l'ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di identità, la tessera elettorale personale a carattere permanente. Qualora gli elettori non rinvengano la propria tessera elettorale o rilevino che gli spazi destinati all'apposizione del timbro del seggio che attesta l'avvenuta espressione del voto sono esauriti, potranno chiedere Si aprono questa mattina alle 7 i seggi per il ballottagio nei quattro Comuni marchigiani che ancora devono scegliere il sindaco tre candidati: l'«erede» di Aguzzi Davide Delvecchio, sostenuto tra gli altri da Forza Italia, Fdi-An e Lega Nord, il consigliere regionale di Ncd Mirco Carloni, appoggiato da alfaniani, liste civiche e «dissidenti» di Fi, e un altro consigliere regionale Giancarlo D'Anna, con li- ste civiche. A Osimo vanno al ballottaggio il consigliere regionale Dino Latini (Liste civiche per l'Italia), in passato sindaco per due mandati, sostenuto da liste civiche (molte con Osimo nel nome), forte del 44,95% dei voti, e il candidato del centro sini- immediatamente una nuova tessera agli uffici comunali che, a tal fine, assicureranno l'apertura al pubblico anche nella giornata di domenica, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Al fine di evitare una particolare concentrazione di domande presso gli uffici comunali nella giornata di oggi, con conseguenti disagi, il ministero dell’Interno invita gli elettori a voler verificare prima di recarsi ai seggi se siano in possesso del documento e se sullo stesso siano ancora presenti spazi per l'apposizione del timbro, al fine di potersi rivolgere quanto prima ai predetti uffici per l'immediato rilascio della nuova tessera elettorale che contentirà di esprimere il proprio voto per il ballottaggio. stra Simone Pugnaloni con il 29,37%. Negli ultimi giorni, il clima tra i due candidati si è surriscaldato, tanto che si è ipotizzato un ricorso alle vie legali. A Potenza Picena, il candidato del centro destra Francesco Acquaroli, consigliere regionale di Fdi-An, sostenuto da liste civiche, al 46,05 dei consensi, dovrà vedersela con il candidato del centro sinistra Fausto Cavalieri (36,70%): entrambi sperano di pescare voti dal M5S, che aveva ottenuto il 17%, il movimento però rimane sulle posizioni dettate da Grillo: nessun accordo. A livello na- “Fondi europei per le nostre filiere” I fondi europei in arrivo con il nuovo Piano di sviluppo rurale dovranno promuovere le filiere realmente made in Marche, e non quelle che del territorio conservano soltanto l’immagine, mentre penalizzano gli agricoltori e comprano magari il prodotto all’estero. E’ il messaggio giunto dal consiglio regionale della Coldiretti, riunito ad Ancona. Mentre si stanno decidendo le linee guida che in- 46,05% CENTROSINISTRA Coldiretti chiede interventi mirati e decisi che vadano a salvaguardare i prodotti Ancona μ La notte più lunga POTENZA PICENA dirizzeranno la spesa dei fondi comunitari per i prossimi sette anni, Coldiretti chiede che le risorse siano effettivamente utilizzate per creare sviluppo sul territorio, evitando di premiare scelte che non fanno l’interesse dell’economia marchigiana, come sta accadendo per il caso Coalac, la centrale del latte di Ascoli che Cooperlat intende chiudere. “Grazie soprattutto al lavoro portato avanti da Coldiretti si è sviluppata una nuova sensibilità verso il vero made in Italy, nella consapevolezza che far bere latte tedesco o proporre prosciutti fatti con maiali olandesi porta inevitabilmente ad impoverire il territorio, oltre che ad ingannare i consumatori – ha sottolineato il presidente della Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante -. Ora il vento sta cambiando e lo dimostra la stessa scelta del ministro Lorenzin di togliere il segreto su chi importa dall’estero. Una scelta di cui il prossimo Piano di sviluppo rurale non potrà non tener conto”. Sempre in tema di rapporti con la pubblica amministrazione è stata esaminata la questione Uma relativa al gasolio agricolo, che in questo momento sta creando agli agricoltori uno svantaggio competitivo rispetto alle aziende delle regioni confinanti e sulla quale Coldiretti interverrà per assicurare alle imprese le dovute tutele. Tommaso Di Sante © RIPRODUZIONE RISERVATA zionale i riflettori sono invece puntati, in particolare, sul risultato in tre realtà: Livorno, Modena e Padova. © RIPRODUZIONE RISERVATA SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014 BALLOTTAGGI Spoglio in tempo reale su www.corriereadriatico.it .it μ Il vice Oggi si torna alle urne in 148 comuni che andranno al ballottaggio, perchè il 25 maggio scorso nessuno dei candidati alla carica di sindaco ha raggiunto la soglia del 50% dei consensi. I seggi saranno aperti ovunque dalle 7 alle 23, e solo in Sicilia, dove si tornerà a votare in 8 comuni, nelle giornate di oggi e domani. Solo oggi, invece, si voterà per il turno di ballottaggio in 1 comune del Friuli Venezia Giulia, Porcia. Dei 148 comuni, sono 133 quelli con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, tra i quali 17 sono capoluogo di provincia (Bari, Bergamo, Biella, Cremona, Foggia, Livorno, Modena, Padova, Pavia, Perugia, Pescara, Potenza, Teramo, Terni, Verbania, Vercelli e Caltanissetta). Il giorno del voto le prefetture e i comuni interessati al ballottaggio saranno nuovamente coinvolte nella trasmissione dei risultati attraverso il sistema informativo elettorale. Dal portale tematico delle elezioni Eligendo - rende noto il Viminale sarà possibile seguire in diretta l'andamento del voto e verranno mantenuti online i risultati di europee e regionali e tutta la documentazione relativa a leggi, istruzioni, report e vademecum. Per la prima volta, infine, nella sezione «open data» sono pubblicati tutti i dati della tornata elettorale al livello più basso di disaggregazione, secondo le più recenti disposizioni in materia di formati aperti. Per il ballottaggio si sceglie solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti e l'elettore vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto. © RIPRODUZIONE RISERVATA ministro al Sanzio per i trasporti Nencini al congresso Uil Ancona Un'occasione importante, la presenza del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini al IX congresso regionale della Uil trasporti Marche che si terrà oggi all'aeroporto Sanzio di falconara, per rilanciare quelle politiche necessarie al sistema dei trasporti e delle infrastrutture della nostra regione. “Verranno affrontati nodi importanti come il Porto di Ancona e l'Uscita ad Ovest dal porto, e l'aeroporto si legge in una nota -, che ha bisogno di un rilancio sia da un punto di vista economico finanziario, che da un punto di vista delle strategie: le infrastrutture marchigiane come la Piattaforma Logistica in relazione alla sua centralità nell'ambito della Macro Regione Adriatico Jonica. Inoltre si affronteranno i temi legati al Fondo nazionale Trasporti che vede la nostra regione ultima rispetto al contesto italiano in risorse destinate dallo stato alle regioni per il trasporto pubblico locale. La presenza del vice ministro quindi, sarà occasione per fare il punto della situazione e per mettere in sinergia le idee e le politiche del Governo nazionale, del governo regionale e del sindacato, al fine di dotare la nostra regione di quei servizi necessari alle esigenze dei cittadini e del sistema produttivo, come elemento di maggiore competitività e di diminuzione dei costi di produzione”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Domenica 8 Giugno 2014 FANO T: 0721 31633 E: [email protected] V F: 0721 67984 Seri e Omiccioli, il giorno del ballottaggio LA BENEFICENZA Fano Si torna al voto oggi per eleggere il sindaco di Fano tra i due contendenti rimasti in lizza, dopo lo scrutinio di lunedì 26 maggio, seguente alle elezioni del giorno precedente, che dei 7 candidati sindaco ne ha esclusi 5, lasciando il ballottaggio a Massimo Seri della coalizione di centro sinistra "Fare Città" e ad Hadar Omiccioli candidato di Fano 5 stelle, sostenuto nella stessa lista da Bene Comune. Per il momento lo sconfitto è tutto il gruppo del centro destra che si era suddiviso in tre formazioni. Le 69 sezioni elettorali apriranno i battenti questa mattina alle ore 7 e chiuderanno le urne alle 23; dopo di che si darà subito inizio allo spoglio delle schede che dovrebbe concluder- si molto prima rispetto a quello seguito al primo turno delle elezioni essendo ovviamente una gara secca e non un confronto fra più candidati. I seggi sono composti dalle stesse persone che hanno eseguito le operazioni la volta precedente; salvo eventuali rinunce. Nei corridoi dell'Anagrafe della residenza municipale è stato costituito, come sempre, un centro di riferimento che permettere ai cittadi- ni di seguire l'andamento dello scrutinio, mano a mano che dai seggi giungeranno i risultati. Anche questa volta per facilitare gli elettori diversamente abili nel raggiungimento del proprio seggio elettorale, l'Amministrazione Comunale ha organizzato un apposito servizio di trasporto che sarà svolto dall'Ami spa con mezzi idonei. Il servizio sarà attivo dalle ore 10 alle ore 20. © RIPRODUZIONE RISERVATA Massimo Seri Hadar Omiccioli Estate sicura, task force tra mare e spiaggia La Capitaneria di porto detta le regole e annuncia controlli serrati per tutta la bella stagione GUARDIA COSTIERA MASSIMO FOGHETTI Fano L'estate si avvicina, il tepore che la prelude incomincia a farsi sentire e le spiagge si riempiono di persone che si stendono al sole, così come gli specchi acquei prossimi alla battigia di bagnanti che non resistono di tuffarsi nelle onde ancora rigide. Ma il mare si riscalderà molto presto e tutta la riviera, sia davanti alle spiagge libere che a quelle in concessione, si affollerà di turisti. Seguiranno giorni di molto impegno per gli uomini della Capitaneria di Porto, cui compete tutelare la sicurezza, tanto in mare quanto nelle spiagge, dato che comportamenti imprudenti da parte dei vacanzieri si sono sempre determinati fino al punto da sfociare in eventi drammatici. In questi giorni gli uomini agli ordini del tenente di vascello Fabrizio Marilli stanno predisponendo l'operazione "Mare Sicuro" che verrà attivata il 20 giugno per tutelare adeguatamente la navigazione dei mezzi da diporto e vigilare sul rispetto dei limiti della zona di balnea- zione da parte dei natanti, specialmente dalle pericolose moto d'acqua, il cui uso improprio costituisce un rischio notevole. Chi guida una acquascooter deve possedere per forza la patente nautica, indossare una muta galleggiante o una cintura di salvataggio. Per partire e rientrare nella spiaggia occorre sempre usare i corridoi di lancio procedendo a velocità ridotta, non oltre 3 nodi e tenendo il tubo di scarico sotto il pelo dell' acqua. Si può navigare solo di giorno, dopo aver verificato le condizioni del mare e del tempo, tra la distanza minima e massima dalla costa stabilita dall'ordinanza della locale Capitaneria di Porto. Per la navigazione da diporto è indispensabile avere a bordo tutti i dispositivi di sicurezza e avere a portata di mano il numero 1530 da utilizzare in caso di pericolo o di avaria. Particolari raccomandazioni vengono rivolte ai bagnanti: come quella di non fare il bagno se non si è in perfette condizioni fisiche, lasciare trascorrere almeno 3 ore dall'ultimo pasto, non allontanarsi dalla spiaggia oltre i 50 metri; sono consigli noti e risaputi, ma ogni anno c'è chi non li ascolta e purtroppo finisce con il pagare in maniera assai grave la sua inadempienza. Gli uomini della capitaneria di porto vigileranno anche sul commercio abusivo purtroppo particolarmente fiorente in tutto il lito- Fortunale del 1964 Commemorate le quattro vittime IL CINQUANTENARIO Fano Pronto il piano per la sicurezza della Capitaneria di porto che riguarda sia il mare che le spiagge rale e sul rispetto della quiete e della tranquillità in spiaggia, contro il comportamento di chi disturba con il suo comportamento il prossimo con schiamazzi, giochi e radio ad alto volume. E' vietato anche portare cani in spiaggia eccetto nelle aree a loro riservate. A Fano ne esistono due: una si trova a Ponte Sasso, è stata data in concessione da poco ed è perfettamente dotata di tutte le attrezzature e funzionante; l'altra si trova all'Arzilla e purtroppo, ancora oggi per problemi amministrativi, è ancora deserta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Dai soci quasi duemila euro in aiuto agli alluvionati di Senigallia Pesce Azzurro, premio a Realacci e un assegno al sindaco Mangialardi Fano Sono state le immagini del terribile incendio doloso che ha distrutto il vecchio ristorante del Pesce Azzurro ad aprire la cerimonia che ieri, nel nome della sostenibilità e della solidarietà, ha festeggiato la rinascita del noto self service, nato da una felice intuizione dei pescatori fanesi. Immagini terribili di un evento che è ancora in cerca dei suoi colpevoli. Ieri mattina la stessa società colpita , particolarmente sensibile alle disgrazie altrui, ha consegnato al sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, a beneficio degli alluvionati, un assegno di 1.975 euro, in rapporto ai 5 centesimi per pasto serviti nei quattro ristoranti del gruppo dal 7 maggio al 6 giugno scorso. In passato era venuta incontro alle popolazio- Il sindaco Maurizio Mangialardi con i soci del Pesce Azzurro ni di Finale Emilia colpite dal terremoto e ogni anno versa 1 centesimo a pasto a Telethon, raggiungendo cifre ragguardevoli. "Essere qui ha un significato particolare - ha detto Maurizio Mangialardi -, vorrei che quel- lo che avete fatto voi, con la rinascita del Pesce Azzurro, ancora più bello di prima, fosse un monito per la mia città, per darci ancora di più la spinta per toglierci quelle brutte immagini dalla nostra mente e lavorare con più forza per ridare serenità, oltre che a tutta la comunità, alle famiglie che purtroppo hanno perso tutto e alle imprese danneggiate. "Noi siamo nati come cooperativa - ha evidenziato Marco Pezzolesi e, quindi, la solidarietà è nel nostro Dna. E dalla solidarietà c'è sempre un ritorno come abbiamo sperimentato anche noi dopo il grande incendio. Abbiamo ricevuto tanto da tutta la nostra clientela e da tutta la città. Crediamo nel valore della solidarietà e vogliamo esserne protagonisti". Nella stessa occasione è stato consegnato il premio Pesce Azzurro al presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci, intervenuto con un messaggio telefonico e sostituito dal presidente della Lega Ambiente Marche Luigino Quarchioni. Il premio, presentato da Anna Rita Ioni, esprime anche la particolare sensibilità del Pesce Azzurro per la tutela dell'ambiente, manifestata con la sostituzione dell'uso della plastica nei quattro punti self-service di Fano, Cattolica, Milano Marittima, Miramare di Rimini. © RIPRODUZIONE RISERVATA Con un convegno organizzato nella chiesa di S. Maria del Suffragio, il Gruppo Pesca ha commemorato le vittime della terribile tempesta che si scatenò su Fano nel tardo pomeriggio dell'8 giugno del 1964, esattamente 50 anni fa. Fu un evento eccezionale che da allora non si è più ripetuto, ma che in poche ore seminò lutti e rovine in tutta la riviera da Cesenatico ad Ancona. Hanno ricordato quei tristi e drammatici momenti Carlino Bertini, Tonino Giardini e la professoressa Lucia De Nicolò, storica del mondo della pesca. In particolare sono state ricordate le vittime di quel giorno: Aldo Valentini e Cesare Tonti periti nell'affondamento del motopesca "Emanuela Antonella", Riccardo Perugini Riccardo e Lido Ricci che erano a bordo del motopesca "Boro". Particolarmente toccanti le letture di brani scritti da Rita Foghetti che dedicò grande attenzione anche a ciò che rappresentava essere la moglie di un marinaio, compagna fedele nella vita, nelle attese, nelle tribolazioni. Ecco gli assessori e i vice dei primi cittadini Frontone, Serra e Fratte Nominati i tre esecutivi Frontone Dopo le giunte dei recordman, ovvero l’esecutivo di Matteo Ricci a Pesaro e la giunta comunale di Pergola, di sindaco Francesco Baldelli, in attesa dell’elezione dei nuovi sindaci di Fano e di Urbino, anche a Frontone, Serra Sant' Abbondio e Fratte Rosa i primi cittadini hanno deciso la formazione delle rispettive squadre. A Frontone il rieletto Francesco Passetti ha nominato Enrico Cencetti, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, urbanistica e ambiente; Alice Pavoni assessore ai servizi sociali, sanità, scuola, politiche giovanili e sport. Il consiglio di insediamento si terrà martedì alle 21 nel salone d'onore del castello della Porta. Nella vicina Serra Sant'Abbondio, Ludovico Caverni, 28 anni, uno dei sindaci più giovani d'Italia sarà affiancato dal vice Marina Catena, con deleghe alla pubblica istruzione, cultura e pari opportunità, e dall'assessore Fausto Mollaroli che si occuperà di politiche sociali, attività produttive, cura del territorio e sport. Giovedì è in programma il primo consiglio per l’ufficializzazione delle deleghe. A Fratte Rosa il sindaco Alessandro Avaltroni ha nominato Claudio Befera vice e assessore con deleghe all'agricoltura, cimitero, viabilità, attività produttive e Rosa Torrisi assessore alle politiche sociali, sport, politiche per i giovani, pari opportunità, partecipazione democratica. Deleghe saranno assegnate anche agli altri consiglieri. Ancora da stabilire la data di convocazione del primo consiglio comunale. © RIPRODUZIONE RISERVATA VI Domenica 8 Giugno 2014 FANO •VALCESANO Online www.corriereadriatico.it Madonna delle Grotte, recuperata la pineta distrutta dal nevone L’AMBIENTE Mondolfo Pienamente recuperata la grande pineta del Santuario della Madonna delle Grotte a Mondolfo, dopo i disastrosi danni causati dal nevone del febbraio 2012. A due anni di distanza, finalmente uno dei polmoni verdi più apprezzati e vissuti della Valcesano torna alla piena fruibilità pubblica, quale luogo simbolo di quel percorso ecologico culturale noto come Valle dei Tufi. Con i lavori, finanziati interamente dalla Parrocchia proprietaria dell'area, la pineta ha riacquistato la sua fisionomia di luogo di meditazione, svago, preghiera, riposo, vicinanza con il Creato in uno dei Borghi più Belli d'Italia. Quali le linee guida seguite per questa nuova sistemazione, che ha vi- sto la compartecipazione economica dell'intera comunità locale? "Il progetto, nasce dal desiderio della Parrocchia di ridare un' identità alla pineta dopo i danni subiti dalla grande nevicata. Il progetto - prosegue Daniele Cirioni che ha curato la sistemazione - è stato concepito partendo da un sesto d'impianto a raggera che ha come fulcro la parte interna del Santuario in cui si trovano l'altare e la statua della Madonna". La disposizione a ventaglio dei pini, ora adottata, trasmette la sensazione che la chiesa si apra verso l'esterno e abbracci il parco. "Il viale centrale impostato sull'asse principale dell'edificio sacro, si apre in prossimità del sito in cui si hanno le celebrazioni estive formando una corona intorno ad esso, e creando così una forte connessione con l'edificio del Santuario stesso. Questo sesto d'impianto integra in se pure la disposizione dei vecchi pini; con il passare del tempo la differenza di dimensioni andrà attenuandosi, creando tra le chiome diversi volumi e cromatismi Torna alla piena fruibilità il luogo simbolo del percorso ecologico e culturale chiamato Valle dei Tufi di colore dati dalla diversa varietà ed età dei pini. Si ottiene così conclude Daniele Cirioni - una fusione tra vecchio e nuovo, passato e futuro, in cui entrambi i caratteri sono distinguibili ma convivono in perfetta sintonia". Diversi ora gli appuntamenti religiosi e sociali in programma nella pineta; per informazioni: www.madonnadellegrotte.it . a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’estate fanese scopre cultura e tradizione Presentato il ricco programma delle associazioni: dal mercatino vintage alla città sotterranea LA BELLA STAGIONE SILVIA FALCIONI Fano Musica, sport, mostre, intrattenimento, storia, percorsi enogastronomici: questo e molto altro riserva l'estate fanese a quanti decideranno di vivere la stagione turistica all'insegna della festa, della cultura e delle tradizioni. Molto ricco il programma di manifestazioni preparato per il 2014, che va da giugno fino a dicembre e raccoglie i più svariati eventi, in gran parte frutto del lavoro e dell'impegno di tanti volontari appartenenti ad associazioni che fanno capo alla pro loco Fanum Fortunae e che portano il loro contributo per rendere sempre più viva ed animata ogni realtà cittadina. Il centro punterà su attrattive storico-monumentali, come la Fano Romana, con visite guidate il martedì alla scoperta della città di 2000 anni fa, attraverso vicoli, cunicoli e gallerie. Il ritrovo è a partire da martedì 10 giugno alle 18 davanti all'Arco d'Augusto. Sarà inoltre possibile effettuare il percorso della Fano Sotterranea grazie alla sezione fanese dell'Archeoclub, alla scoperta degli edifici romani nei sotterranei come la zona ipogea dell'ex Convento di Sant'Agostino, l'anfiteatro romano, la zona archeologica sotto la Mediateca Montanari. Ma tanto spazio sarà dato anche allo shopping con le aperture serali dei negozi nelle giornate di mercoledì e giovedì, promosse dal Comitato Apriamo il Centro; inoltre per favorire la partecipazione dei turisti nella zona a sud del Metauro è stato organizzato anche un servizio di bus navetta da Marotta. Sempre il Comitato dei commercianti riproporrà la versione estiva della Notte dei Saldi, in programma per il 5 luglio, con negozi aperti ed intrattenimento, che tanto successo ha ottenuto nelle precedenti edizioni. La zona mare invece risponde con mercatini ed iniziative varie per tutta la famiglia. A Torrette in via Stelle di Mare il mercoledì sarà la serata dedicata ai mercatini a cura dell'associazione Torrette Promotion, mentre in Sassonia il mercatino sarà affidato all'associazione Il Grande Pino che Tante occasioni per conoscere cultura e tradizione nelle giornate fanesi poi la notte iniziative per divertirsi e scatenarsi a due passi dal mare porterà nei pressi della tensostruttura hobbisti, artigiani, costruttori di idee, commercianti di oggettistica varia ed etnica. Tra le novità di questa stagione sarà il Mercatino vintage del mercoledì, promosso dal Teatro La Bugia insieme a "Chic & Cheap", che prenderà il via alle 19 del 11 giugno nella Galleria di via Garibaldi. Il Lido invece risponde con animazione e sport: da giovedì infatti partirà "Happy Days Village", che offrirà la possibilità di vedere le partite di calcio dei mondiali su maxi schermo ed al contempo animazione per bambini con Tiro & Molla. In attesa di immergersi in un mare di eventi, per la giornata di oggi intanto diversi sono gli appuntamenti come la Festa del Fagiano e della Fragola nel Parco del Fagiano di Fenile, promossa dall' associazione Quattro Quarti e Cante di Montevecchio, oppure il primo raduno Lancia Delta Città di Fano che vede il ritrovo in Piazza XX Settembre questa mattina. L'estate fanese culminerà poi in agosto con gli eventi caratteristici: nel primo fine settimana la Festa del Mare ed il Carnevale estivo, che si concluderanno con il tradizionale spettacolo pirotecnico. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Eventi, attività e relax Il monte Catria grande protagonista GLI APPUNTAMENTI Frontone Eventi, attività, relax, enogastronomia: il monte Catria è pronto per un'estate sotto i riflettori. Impianti e rifugio aperti oggi. Per gli amanti della buona cucina è d'obbligo una tappa al rifugio "Cotaline 1400", il più alto della provincia completamente ristrutturato. Domenica prossima in occasione della giornata nazionale Sicuri in Montagna, il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico - stazione di Pesaro e Urbino organizzerà una giornata didattica per tutti gli appassionati di montagna o solo chi, per curiosità, si vuole avvicinare allo splendido mondo naturale del nostro territorio appenninico. La manifestazione si terrà all'interno del demanio sciabile del comprensorio del Catria. Il clou, il 12 e 13 luglio con l'appuntamento del Festival Ville e Castella: meditazione guidata e concerto dell'alba dorata. Ieri somministrate le staminali. Con Andolina anche un primario Finale di campionato “Federico riposa e sta benissimo” Per lui l’infusione senza anestesia Ads Bocciofila “Era un ragazzo speciale Lucrezia ci mancherà eternamente” sogna azzurro IL DRAMMA LA TERAPIA Fano "Federico sta benissimo, siamo tranquilli e felici". E' il commento rincuorato di Tiziana Massaro, a poche ore dalla nuova infusione di staminali somministrata al piccolo Federico, bimbo fanese di 3 anni e mezzo affetto dal Morbo di Krabbe. Ieri infatti è arrivata la tanto attesa cura che ha permesso alla famiglia di continuare a sperare e darà a Federico la possibilità di un nuovo miglioramento, dopo quelli ottenuti dalle prime infusioni effettuate ormai diversi mesi fa. A praticare l'infusione è stato lo stesso Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, dopo un colloquio con il direttore generale degli Spedali Civili, Ezio Belleri che avrebbe concesso il nulla osta per somministrare la cura sul piccolo fanese. Ad assistere Andolina è stato un primario di Rianimazione del più grosso ospedale pubblico veronese, sul cui nome la famiglia mantiene il riserbo. "Federico non riusciva ad inarcare la schiena -ha raccontato la mamma- ma per fortu- Federico tra le braccia del suo babbo na i medici sono riusciti a praticare l'infusione senza dover ricorrere all'anestesia, ma solo somministrando degli antidolorifici. Questo ha portato dei benefici al bambino che poco dopo era già a letto e dormiva sereno senza subìre i postumi di un’anestesia". Un intervento riuscito, che ha consentito ai genitori di tirare un sospiro di sollievo, dopo diversi giorni di attesa e di preoccupazione. Era stato infatti un pronunciamento del Tribunale di Pesaro, rivolto solo al caso dei Mezzina, a riaprire le speranze: si autorizzava infatti il vice presidente della Stamina Foundation a ricercare medici disponibili a riprendere le infusioni. Federico era quindi tornato a Brescia giovedì scorso ed era stato ricoverato agli Spedali Civili, in attesa delle cure. Andolina aveva bussato ad ogni porta alla ricerca di un medico disponibile, arrivando persino a minacciare denunce, ed anche la famiglia aveva lanciato un accorato appello affinchè qualcuno aiutasse Federico. A risolvere la questione è stato lo stesso direttore generale degli Spedali Belleri che ha autorizzato Andolina. "Non me l'aspettavo - ha commentato quest'ultimo- Ero tendenzialmente pessimista, ma alla fine il buon senso ha avuto il sopravvento. Rifiutare un ordine di un giudice e di un suo ausiliario sarebbe stato un reato non da poco". Intanto la notizia dell'avvenuta infusione è circolata velocemente tra familiari ed amici dei Mezzina, che hanno ricevuto commenti di vicinanza e felicitazioni da più parti d'Italia. Un momento importante che ha riacceso la speranza per Federico, ma anche un possibile passo per altri malati che vedono in Stamina l'unica forma di cura. s.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA La zia di Marco nel giorno dell’addio Fano LO SPORT Lucrezia L'Asd bocciofila Lucrezia accede alla fase finale del campionato Italiano per società categoria A che si terrà il 5 e 6 luglio a Roma. Nel cammino vittorioso verso Roma, la squadra "Autotrasporti STL Group" della bocciofila Lucrezia ha avuto successo su società di livello regionale come la "Fermana" di Ascoli Piceno, la "Iesina" del comitato di Ancona e per finire sulla Pieve a Nievole della regione Toscana. Molto soddisfatto il presidente Luca Conti. "L'essere entrati nelle prime 8 squadre d'Italia è un traguardo importante. In questi ultimi anni la società è cresciuta molto, sia in termini d'iscritti sia per la partecipazione a gare e campionati di livello. Il risultato ci dà ancor più voglia ed entusiasmo per continuare a lavorare duro, migliorarci ogni giorno e investire sul settore giovanile". Tutta la società plaude i suoi atleti, in particolare Francesco Lisotta campione regionale categoria A titolo individuale e Giuseppe Pallucca per la collaborazione tecnica e sportiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA "Era un ragazzo d'oro, ci mancherà infinitamente". Semplici e sentite parole d'affetto per ricordare Marco Pordoli nel giorno del suo funerale da parte della zia Katia che nella tragedia trova il coraggio di ricordare il nipote e di esprimere i sentimenti di tutta la famiglia. "Era un ragazzo speciale -prosegue- si era costruito la sua vita da solo. Fin da giovanissimo aveva iniziato a mantenersi con le sue forze: studiava e lavorava, si era comprato il primo motorino con i soldi guadagnati ed è sempre stato una persona molto responsabile". Marco, conosciuto da tutti come "Poggio", era nato a Fano 24 anni fa, fin da piccolo era stato affidato ai nonni paterni, poi ha scelto di vivere con il padre a Firenze. Si era trasferito là e faceva lavori come operaio e capo magazziniere, a volte svolgeva occupazioni stagionali e saltuarie, ma sempre con grande volontà e forza d'animo. Poi a settembre era tornato a vivere a Fano, in Sassonia, insieme ai nonni. "Si era fatto una vita da solo -ricorda la zia- era una persona solare ed Marco Pordoli aveva tanti amici, gli piacevano le moto e la palestra. Quando è nato ed è stato dato in affidamento ai miei genitori io avevo 10 anni e per me era il mio bambolotto preferito! Giocavo a fare la mammina con lui, poi nel 1990 è nato suo fratello... per me sono come fratelli e sono la mia vita!". Intanto sembra farsi sempre più certa l'ipotesi del suicidio dal momento che in un messaggio inviato poco prima di morire il giovane avrebbe inviato la fotografia dei binari nella zona dell'Arzilla, dove ha trascorso gli ultimi istanti della sua vita. © RIPRODUZIONE RISERVATA Domenica 8 Giugno 2014 Il Fano in ritiro a Macerata Feltria LA DECISIONE MASSIMILIANO BARBADORO Fano Quest'estate sarà Macerata Feltria il quartier generale dell'Alma, che dopo l'esperienza in città dell'anno scorso ha deciso di prepararsi al campionato 2014-2015 effettuando un ritiro fuori sede. La scelta è ricaduta su questa località della Comunità Montana del Montefeltro, posta a 321 metri sul livello del mare, alla luce della visita compiuta ieri dalla dirigenza del Fano al gran completo al bellissimo Hotel Terme Alessandra Gonzaga 7 SPORT Online www.corriereadriatico.it Spa. Una volta sostenuti i primi test atletici al "Mancini", la formazione fanese si allenerà lassù per un paio di settimane in data da definire nelle prossime ore. "Non abbiamo avuto alcuna esitazione - spiega entusiasta il direttore sportivo Roberto Canestrari, andato sul posto per il sopralluogo assieme al presidente Claudio Gabellini, al numero due del club granata Stefano Cordella, al team manager Paolo Rossi, al neollenatore Marco Alessandrini e all'addetto stampa Jacopo Frattini - perché questo centro termale è davvero molto carino ed accogliente, la struttura alberghiera strepitosa e il campo di gioco funzionale alle nostre esigenze. Abbiamo inoltre incontrato il nuovo sindaco di Macerata Feltria, che ci ha dato la massima disponibilità da parte della sua amministrazione a venire incontro alle nostre richieste. L'anno scorso partendo in ritardo si era optato giocoforza per una soluzione diversa, svolgendo l'intera preparazione a Fano, ma sappiamo quanto possa essere importante vivere a stretto contatto e in una certa maniera questo periodo di avvicinamento al campionato. E' infatti un momento fondamentale per forgiare il gruppo-squadra, anche da un punto di vista uma- no oltre che sotto il profilo tecnico, tattico e fisico. Questo per ribadire che si vogliono fare le cose per bene, con una progettualità, ed in questo senso ritengo che sia un segnale confortante anche l'intendimento di tornare ad allestire più formazioni all'interno del settore giovanile". Da domani si tornerà invece a parlare con maggiore insistenza di mercato, con la consapevolezza che la C unica avrà come conseguenza una D più competitiva. E sarà fondamentale, nella costruzione della rosa, avere le idee chiare sulla collocazione in campo degli under. Il presidente e il futuro della società Il Matelica in pausa ma presto Canil scioglierà tutti i nodi © RIPRODUZIONE RISERVATA Civitanovese, è subito polemica Di Stefano replica a Bresciani: “Un’offerta assolutamente inaccettabile” Il presidente del Matelica Mauro Canil è in pausa di riflessione L’ATTESA SARA SANTACCHI CALCIO SERIE D Matelica ALESSANDRO QUINTABA' Civitanova Bresciani chiama Di Stefano risponde. Il giorno dopo infatti la conferenza stampa tenuta dal direttore per rendere pubblica l'offerta di 100.000 euro presentata al commercialista Santini per rilevare la Civitanovese, l'attuale presidente replica al momento picche. "La proposta che ho ricevuto un paio di giorni fa è assolutamente improponibile"- ha commentato il patron ventiquattrore dopo l'annuncio di Bresciani spiegandone i motivi - La situazione debitoria non è esagerata come si dice. Con i fornitori è stato pattuito un piano di rientro. Il fatto poi che io abbia pagato quella identica cifra per prendere la società non significa nulla. Non capisco il nesso. Alcune frasi pronunciate da Bresciani in conferenza stampa non mi sono piaciute e l'ho riferito al diretto interessato la mattina seguente". Di Stefano comunque non chiude le porte alla trattativa intavolata con l'ex giocatore del Torino. "Con il direttore ci incontreremo di nuovo questa set- FOTO COGNIGNI timana per entrare nei dettagli più concreti. Spero che ci siano i margini per riformulare l'offerta. Ho apprezzato il lavoro fatto da Bresciani da quando è venuto a Civitanova e l'auspicio è che si possa raggiungere l'accordo. Se la proposta avanzata resta invece tale dovrò valutare altre situazioni". L'attuale proprietario afferma di essere stato contattato da una cordata di imprenditori civitanovesi che avrebbero interesse a rilevare il club. "C'è stata da parte loro un'offerta anche se non ufficiale in attesa di conoscere la situazione debitoria reale. Dirò di più. Giorni fa si era fatto avanti un gruppo di Frosinone al quale non avevo dato molto peso ma a questo punto penso di approfondire il discorso". Di Stefano non scarta anche un'altra possibilità. "Avrò com- messo degli errori anche a prendere la Civitanovese in quanto mi è costato parecchio. Ho deciso di lasciare e ciò farò. E' davvero stressante gestire una società di calcio a questi livelli. Ora non voglio puntare i piedi. Sarei disposto se non dovessi trovare una soluzione soddisfacente anche a consegnare le chiavi al sindaco". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Oggi la finalissima Akragas-Correggese SERIE D PLAYOFF Roma Oggi la finalissima playoff della serie D con la sfida fra Correggese e Akragas che andrà in scena alle ore 16 di allo stadio “ Purificato” di Fondi (LT). A dirigere l’incontro sarà Luca Colosimo di Torino. Le emozioni della finale saranno riproposte in differita su Rai Sport 1 il 10 giugno alle 22.30 mentre potranno essere vissute “live” grazie alla web-diretta assicurata da GoalShouter sulla pagina Facebook della Lega Nazionale Dilettanti (facebook.com/LND.paginaufficiale). Mila Della Dora naviga nel calcio da quasi 20 anni. La collaborazione con Leonardi continuerà Bisogna trovare un sostituto di Palmieri L’assessore-arbitro: “La Vis sempre nel cuore” Recanatese, difesa a posto Ora si passa all’attacco IL VOLTO NUOVO EMANUELE LUCARINI Pesaro · A fianco il presidente della Civitanovese Attilio Di Stefano Sopra il direttore generale rossoblù Giorgio Bresciani Il termine... “ pausa di riflessione” è quello che più addice al Matelica in questo momento, proprio riprendendo le parole del vice presidente Carlo Dolce. Ed è quanto mai vero considerando il silenzio, seppur rumorosissimo, di queste ore. Per prendere decisioni definitive in merito alla presenza o meno la prossima stagione a capo del Matelica al presidente Canil d’altronde serve serenità e il chiacchiericcio e rimbalzi di botta e risposta non aiutano di certo. Ecco quindi che anche il mister Fabio Caruci si è preso qualche giornata di stop calcistico per distendersi dopo un lungo campionato terminato solo domenica scorsa nella semifinale playoff contro la Correggese che ha battuto i biancorossi allo scadere per 2-1. Oggi sarà quindi una giornata di mare e relax, ma questo non significa che qualcosa non stia già bollendo in pentola. D’altronde già in settimana c’era stata una sorpresa dei tifosi e delgli amanti dello sport sotto casa del presidente Mauro Canil per dimostrargli il loro sostegno e rinnovare la loro totale stima per quanto fatto in questi anni. Un gesto apprezzato dal pa- tron biancorosso che, come detto, si è voluto prendere, così come i suoi dirigenti, qualche giorno per riflettere e tornare ad avere una maggiore serenità su come muoversi. Una decisione questa che verrà presa con tutta probabilità in settimana e dopo una riunione con la società. Insomma sono alle porte altri giorni incandescenti, e non solo dal punto di vista climatico. "Il Comune di Pesaro, nel limite del possibile, aiuterà la Vis così come tutti i principali sport cittadini. Come? Beh, il modello è quello degli anni scorsi, con l'ente a fare da collante col mondo dell'imprenditoria segnalando sponsor e quant'altro. C'è poi tutto il discorso della ristrutturazione dello stadio Benelli che andrà approfondito. Vedremo cosa si potrà fare". Così Mila Della Dora, assessore al Benessere, e quindi anche allo sport, della giunta Matteo Ricci fresca di nomina. Mai delega fu più appropriata, se è vero che lei, che oggi ha 36 anni, è arbitro di calcio da quando ne aveva 15. Da qualche stagione ha deposto il fischietto a beneficio di una bandierina gialla, arrivando come assistente arbi- trale fino in Lega Pro. Questo per dire come lo sport, il calcio in particolare, le stia a cuore. "Abbiamo incontrato la Vis Pesaro, così come i dirigenti delle principali realtà cittadine di basket, rugby e pallavolo, due giorni dopo la riunione della prima giunta, a testimoniare l'attenzione che abbiamo e avremo per la materia. Volevamo capire i problemi dei vari club pesaresi e le loro esigenze, venendo a conoscenza del budget di cui dovranno e potranno disporre. Soldi, come al solito, l'amministrazione non ne darà, ed è giusto così, ma sicuramente è disponibile ad aiutare le varie società a trovare sponsor privati come successo negli ultimi anni. Se verrò allo stadio a vedere la Vis? Certo, compatibilmente con tutti gli impegni... in questi primi giorni non ho nemmeno il tempo di respirare ma sono felice". Parole che globalmente fanno intendere come, dopo un pri- mente la versione vissina 2014-2015 sarà improntata sui giovani, per un discorso di contenimento dei costi a cui non si può derogare. Mila Della Dora mo incontro, l'assessore Della Dora e il primo cittadino Matteo Ricci incontreranno di nuovo il direttore dei biancorossi Leandro Leonardi, che da par suo ha sempre messo come priorità per il varo di un nuovo progetto calcistico l'attenzione alla causa da parte degli amministratori (come fatto negli anni di Ceriscioli sindaco). Sicura- Giovanissimi E a proposito di calciatori in erba, ieri pomeriggio i Giovanissimi della Vis hanno battuto nettamente il Sansepolcro. Dopo il ko romano di sei giorni prima (0-2 a casa della Vigor Perconti), i pesaresi allenati da Ferri, saliti sul tetto delle Marche, sul rettangolo di Villa Fastiggi hanno calato un poker sul Sansepolcro dell'apecchiese Varriale, vincitrice del torneo dell' Umbria. Nel 4-0 finale a segno Bartomioli nella prima metà, Marchetti, Salvatori e Rivi. Difficile che la Vis acceda all'ultimissima fase nazionale (dal 24 a Chianciano Terme). Perché ciò avvenga, domenica prossima il Sansepolcro dovrebbe battere la Vigor Perconti. © RIPRODUZIONE RISERVATA I LEOPARDIANI Recanati Con l'arrivo di Comotto dalla Civitanovese mister Amaolo ha sistemato la difesa. Ora ci si concentra sul centrocampo e sul reparto avanzato, dove l'obiettivo è affiancare a Giorgio Galli un giocatore esperto che sostituisca Palmieri. Il gioco degli under viene quindi spostato su difesa e centrocampo, puzzle non facile da incastrare perché Brugiapaglia, titolare inamovibile, non è più un fuoriquota. Da domani si riparte con gli incontri condotti dal responsabile tecnico Virgili e dal vice presidente Camilletti. Intanto un luogo per vedere in versione estiva alcuni giocatori della Recanatese, in particolare capitan Luca Patrizi ed i giovani, è il torneo dei quartieri San Vito che si svolge al calciotto dello stadio "Nicola Tubaldi". Ancora tanti gol ed emozioni nelle due ultime sfide andate in scena davanti ad un pubblico sempre piu' numeroso grazie alla formula vincente ideata dagli organizzatori che prevede la presenza in campo di soli recanatesi, un massimo di due tesserati per ogni squadra e l'obbligo di due over 40. Castelnuovo si è imposto su Spaccio Fuselli con il risultato di 6 a 4 raccogliendo il secondo successo di fila. A spingerlo al successo le doppiette di Storani, Paoloni e Tubaldi mentre per Spaccio Fuselli sono andati a bersaglio Cimmino, Messi, Zannini e Caporalini. Largo anche il successo del Centro Storico che ha piegato Chiarino con il punteggio di 5 a 2 (tripletta di Menghini e doppietta di Patrizi) f.fio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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