Istituto Comprensivo Eduardo De Filippo Morcone ( BN ) Obiettivo della scuola è quello di far nascere il tarlo della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, Piano Offerta Formativa 2013 - 2014 abilità e competenze. 1 PREMESSA La scuola italiana opera in un paesaggio educativo divenuto estremamente complesso: le tecniche cambiano velocemente, ma i giovani devono essere capaci di imparare per tutta la vita. Occorre, quindi, offrire loro gli strumenti più adatti per imparare: ciò vuol dire che non dobbiamo solo aprirgli la porta, ma fornirgli la chiave, sviluppare la loro capacità di comprendere il mondo in cui vivono. Sebbene e per fortuna persista ancora il senso di appartenenza al proprio territorio, non possiamo comunque sottacere la consapevolezza di essere anche e in qualche modo cittadini del mondo. La società multiculturale fa ancora paura e spesso appare come un rischio insormontabile, eppure tra le sue pieghe ci sono anche tante opportunità, per cui la scuola deve porsi il compito di educare alla convivenza, valorizzando le diverse identità degli studenti. L’obiettivo dell’insegnamento non deve appiattirsi sui programmi scolastici, ma piuttosto offrire delle mappe per organizzare i saperi ed elaborare metodi che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali. Diversamente si corre il rischio di vivere scollati dalle realtà. Gli studenti dispongono oggi di tante e diversificate informazioni, ma non sanno come organizzarle e come dare senso a quello che sanno. La scuola deve essere capace di fornire agli alunni strumenti con cui possano orientarsi e cercare risposte alle tante loro domande spesso sottaciute. È fondamentale sviluppare la dimensione sociale dell’apprendimento, curare la formazione della classe come gruppo di cui sentirsi parte e promuovere i legami cooperativi tra gli studenti. La formazione di legami di gruppo è condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità, senza pregiudizi e preconcetti, specie verso il diversamente abile, lo svantaggiato, lo straniero, insistendo sul concetto che la diversità è alterità e arricchisce sempre. IL POF Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta il documento fondamentale dell’Istituto. Infatti, secondo il Regolamento dell’autonomia, Art. 3 comma 1: “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Tutto ciò viene fatto in coerenza con gli obiettivi determinati a livello nazionale e in rapporto alle esigenze emerse, a vari livelli, dal territorio Pertanto, il POF, acronimo del suddetto Piano, rappresenta il documento nel quale vengono tracciate le linee guida delle attività, che tutte le componenti dell’Istituto devono seguire per poter realizzare nella maniera più compiuta e condivisa le finalità proprie di ogni istituzione scolastica e cioè la maturazione personale e il successo formativo degli studenti. Il POF non dichiara principi astratti, ma delinea ed espone le scelte educative ed organizzative della scuola, ossia le azioni concrete che saranno svolte durante tutto l’anno dall'intera comunità scolastica. Per gli insegnanti è lo strumento atto a definire le proprie attività e i principi cui adeguare l’ azione didattica. Per i discenti e per i genitori, è lo strumento che aiuta a conoscere che cosa la scuola intende fare e come intende perseguire le finalità che si è data, poiché essa, oltre che ricchezza culturale e fonte di informazione e formazione, è un servizio offerto ai cittadini. Un Piano dell'Offerta Formativa integrato e fattibile prende atto dei bisogni specifici del territorio e tiene conto delle condizioni di erogazione del servizio e delle risorse disponibili, in linea con le nuove funzioni che l'autonomia scolastica. 2 Il POF viene approvato dal Collegio dei Docenti e adottato con delibera del Consiglio di Istituto. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il nostro Istituto, in quanto Comprensivo, per la propria offerta formativa fa riferimento alle seguenti normative: · D. Lgs. 297 del 16/04/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) · DPR 275 dell’8/03/1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche) · Legge Delega n.53/2003 e relativo decreto applicativo · D.L.59/2004, (Indicazioni nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell’Infanzia) . Legge 169/2008, articolo 3; DPR 122 2009, articolo 8 (Valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze) · Indicazioni nazionali per il curricolo (2012) ANALISI DEL TERRITORIO La scuola di base dei Comuni di Morcone, Sassinoro e Santa Croce del Sannio opera su un territorio che fa capo alla Comunità Montana "Titerno e Alto Tammaro" e fruisce, ai sensi della legge 328/2000, dei servizi sociali e socio-sanitari afferenti all'Ambito territoriale B4, di cui Morcone è capofila. Regione: Campania Provincia: Benevento Capoluogo: Benevento Comuni: Campolattaro, Castelpagano, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Guardia Sanframondi, Morcone, Pietraroja, Pontelandolfo, Reino, San Lorenzello, San Lupo, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sassinoro. QUADRO D’INSIEME La Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro, costituita in base alla L.R.20 dell’11 dicembre 2008, comprende diciassette Comuni della provincia di Benevento, con tradizioni,cultura e attività socio – economiche non omogenee. Essi sono: Campolattaro, Castelpagano, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Guardia Sanframondi, Morcone, Pietraroia, Pontelandolfo, Reino, San Lorenzello, San Lupo, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sassinoro. 3 La zona dell’Alto Tammaro, di cui fanno parte i comuni di Morcone, Santa Croce del Sannio e Sassinoro, situata al confine con la regione Molise, nel cuore del territorio degli antichi Sanniti, prende la denominazione dal suo fiume più grande, il Tammaro, sul quale è in fase di ultimazione un invaso artificiale, che per due terzi si estende nel comune di Morcone. Dal punto di vista geo-pedologico, il terreno risulta poco favorevole allo sviluppo dell'agricoltura intensiva, presenta un'ossatura urbana scarsamente robusta e condizioni di accessibilità poco favorevoli. Gli effetti sul territorio e sulle condizioni socio-economiche delle popolazioni sono evidenti e si traducono in un progressivo abbandono delle attività agro – silvo - zootecniche e in un allarmante impoverimento demografico. A tali fenomeni sono collegate forme di degrado e dissesto dei terreni e dei versanti, una riduzione del valore del patrimonio insediativo e della struttura dei centri urbani presenti, di assestamento su condizioni di autoconsumo e di ristagno delle produzioni e delle attività economiche. LE LINEE DI COMUNICAZIONE La direttrice viaria fondamentale della zona dell’Alto Tammaro è costituita dalla superstrada Benevento – Campobasso - Isernia. Il territorio presenta solo una linea ferroviaria, la Benevento – Campobasso - Isernia, ormai in disuso. Riguardo al servizio pubblico di trasporto, attraversano il territorio autobus che quotidianamente arrivano a Benevento, Campobasso, Napoli, Roma. Mancano le comunicazioni interne tra i Comuni. LE CARATTERISTICHE DELL’ECONOMIA Nel complesso, l'economia del territorio presenta elementi strutturali di marginalità, in quanto dotazione tecnologica, strutturazione e mentalità non conferiscono alle imprese locali il profilo idoneo a reggere l'urto della competizione extralocale. La realtà economica dell'agricoltura riflette le caratteristiche tipiche delle aree collinari della Campania interna, per cui si alternano risorse silvo-pastorali con la coltura intensiva dei terreni, con preferenza per il seminativo. L'agricoltura è il comparto che traina l'intera economia locale, anche se la produzione di tabacco è in declino. Le attività di trasformazione a livello industriale sono scarsamente presenti. La grande industria è quasi del tutto assente, i settori presenti sono quelli tradizionali della trasformazione agro-alimentare, delle lavorazioni tessili, del legno, del ferro e della ceramica. Per quanto concerne il comparto edilizio, date le dimensioni medie delle imprese presenti, prevale la micro-iniziativa che sviluppa piccole lavorazioni rivolte al mercato interno. Le attività legate ai servizi pubblici sono abbastanza diffuse e prevalentemente legate alla distribuzione e ai pubblici esercizi; pochi i servizi di natura professionale. Gran parte degli addetti opera nell'ambito dei servizi di base (commercio al dettaglio, pubblici esercizi, pubblica amministrazione). Meno presenti qualificate attività di servizio alle imprese (consulenze finanziarie, di direzione e marketing, assistenza tecnica, ricerca e sviluppo). Il commercio, di conseguenza, è un settore poco trainante per l'economia. Il settore turistico fa registrare una certa vivacità grazie all'ambiente e all'agriturismo, sebbene la domanda sia stagionale, tematica e non particolarmente accentuate. 4 I COMUNI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO "Eduardo De Filippo” Il nostro Istituto comprende le scuole dei Comuni di Morcone, Santa Croce del Sannio e Sassinoro, che pur mantenendo la loro specifica identità, sono accumunati da numerose affinità territoriali, socio-economiche, storico-culturali. MORCONE Il paese prende il nome dalla punta aguzza, mucro in latino, connessa al monte intorno al quale si sviluppa il paese. A partire dall'alto medioevo, nell'area di un originario insediamento di epoca sannitica, comincia a strutturarsi il borgo antico, come testimoniano il basamento con la muratura poligonale del castello medioevale, la muratura isodoma pertinente la platea di un tempio italico di epoca ellenistica, frammenti di ceramica a vernice nera inclusi nel tempio cristiano di San Salvatore, eretto nell'alto Medioevo e il recinto fortificato che circondava il colle. Risale al 1122 la costruzione del castrum, il castello. Furono i Normanni a organizzare il feudo, che da caposaldo fortificato a controllo del territorio, si trasformò in civitas e quindi luogo di mercato ed attività economiche. Il signore del luogo concesse al popolo gli Statuti, con cui si pose freno ai soprusi del re nel segno di un nuovo, stretto legame tra Universitas e casa regnante. Nel XIV secolo, durante la dominazione angioina, il borgo predominava l'intero territorio dal punto di vista demografico, urbanistico, sociale e politico e per l'importanza che gli venne riconosciuta a livello regionale, ospitò nel castello locale la regina Margherita di Durazzo. Morcone fu feudo dei Gaetani, dei Baglioni, poi dei Carafa principi di Colombrano, fino all'eversione della feudalità. Fece parte del contado del Molise e nel 1861 passò alla provincia di Benevento. Nel contesto, in questo tessuto urbano, emergono per interesse alcuni edifici tra cui spiccano, oltre alla Rocca con i resti del Castello e dell'ex Chiesa di S. Salvatore, ora centro polifunzionale, S. Bernardino, riconvertito in Auditorium e la prospiciente piazzetta, Palazzo "Isidoro Di Nunzio", sede del Municipio, Casa Sannia, sede della Biblioteca e del Museo comunali, il Convento dei Padri Cappuccini, molto visitato in quanto S. Pio da Pietrelcina vi trascorse l'anno di Noviziato, le innumerevoli chiese, tra cui Il Santuario della Madonna della Pace, molto venerata, la chiesa della S.S. Annunziata, recentemente restaurata, piazza del Pozzo con la chiesa di S. Giovanni, la via dei Caffè, un tempo luogo d'incontro e di aggregazione sociale. L'economia del paese è caratterizzata dall'agricoltura, dall'artigianato, dalla piccola industria e dal terziario. L'appuntamento più importante per il commercio provinciale e regionale è costituito dalla Fiera Campionaria di Morcone, patrocinata dall'Ente Fiera "Alto Tammaro"; ma le fiere del capoluogo, soprattutto quelle che prendono la denominazione dal patrono e compatrono di Morcone, S. Bernardino e S. Domenico e quella estiva dell'Assunta, sono ancora occasione d'incontro per tutti gli abitanti del vasto comune. Morcone vanta risorse socio-sanitarie, pubbliche e private, di rilievo anche territoriale. Tra le più importanti: il Distretto Sanitario ASL BN 1, il Poliambulatorio “Girolamo Gentile”, il SAUT, il Dipartimento di Salute Mentale, laboratori di analisi e di 5 riabilitazione, centro TAC, la Caserma dei Carabinieri, l'Istituto di Istruzione Superiore, l'Informagiovani, la Misericordia, il nucleo di Protezione Civile, l'Ufficio Postale. Molto attive risultano le agenzie formative di tipo associazionistico, come "Il Presepe nel Presepe", che realizza l'ormai ovunque noto Presepe Vivente del 3 gennaio; la Pro Loco, da cui nacque, più di cinquant'anni fa, l'Estate Morconese, polo d'attrazione turistica provinciale e regionale; il Centro Sociale Anziani, l'Accademia Civica Musicale “Murgantina”, grazie alla quale, ogni due anni, si realizzano il Concorso Pianistico Internazionale "S. Rachmaninov", corsi di perfezionamento strumentale e orchestrale, la rassegna "Sannio Jazz". Da 30 anni si pubblica il mensile "La Cittadella", che tiene uniti i Morconesi residenti a quelli sparsi in Italia e nel Mondo, fornendo informazioni, notizie, curiosità e stimoli culturali. Il territorio è ricco di numerosi corsi d'acqua, presenta flora e fauna interessanti. Tra gli itinerari spicca quello del Regio Tratturo Pescasseroli - Candela, antica via militare romana (via Minucia), divenuta poi via della transumanza per i pastori che dalla Puglia conducevano greggi e mandrie all'alpeggio abruzzese di Pescasseroli. SANTA CROCE DEL SANNIO Incerta l’origine del nome del Paese: forse deriva da una grande croce che i Benedettini innalzarono per impaurire i Saraceni che erano sul punto di attaccare la zona, forse da una illustre famiglia locale. L'antropizzazione del territorio è antecedente all'anno Mille. Per l'altopiano di S. Martino passa il tratturo che da Sepino porta a Santa Croce, fino al sec. XVIII il più importante mezzo di comunicazione. Nel 1806 l'università si mutò in comune e fu istituito il Collegio dei Decurioni. Nel 1812 si chiude il convento dei Frati Minori, quattro anni dopo Santa Croce divenne capoluogo del Circondario. Nel 1860, con l'istituzione della provincia di Benevento, il circondario di S.Croce passa dall'Intendenza di Campobasso a quella di Benevento. Il territorio è ricco di vegetazione ed è arricchito da numerose fontane rurali. Il punto d'incontro della comunità, caratterizzata da un’economia primaria e secondaria, è la grande Piazza Mercato, nella quale campeggia una fontana monumentale. Essa costituisce il punto di partenza per accedere al medioevale centro storico, in cui sono inseriti i principali beni architettonici del paese: la Chiesa matrice di Santa Maria Assunta, il palazzo Baronale – oggi sede del municipio - Palazzo Galanti, la chiesa di San Sebastiano, Palazzo Giovene, palazzo De Nigris Di Maria, palazzo de Mariarosa con l’annessa cappella di San Giuseppe. Un po’ dislocati dal contesto e più in alto, si ergono il Convento e la Chiesa di S. Francesco, fuori dal borgo la Cappella di S. Giovanni. Il centro propulsore della vita culturale del paese è costituito dalla fondazione ”Giuseppe Maria Galanti”, che da anni studia la storia del paese e il territorio, in particolare la civiltà della transumanza del regio tratturo Pescasseroli - Candela. Molto legati alle tradizioni, i Santacrocesi realizzano manifestazioni note, quali l’Infiorata e La Pace, consistente, quest’ultima, nella ricostruzione di un torneo equestre in costume tra Cristiani e Saraceni, risalente al 1785. Nella stessa piazza si svolgono il mercato settimanale e numerose fiere, tra cui quella di San Sebastiano, il patrono del paese. Il paese è sede del presidio di Continuità Assistenziale, che soddisfa anche i bisogni dei cittadini di Morcone e Sassinoro. 6 SASSINORO Il nome del paese deriva dal latino saxi in ora, cioè, terra situata "incontro all'estremità del sasso", ossia della roccia a picco del Monterotondo. L'attestazione del nome Sassinoro sembra risalire al 1038. I Sassoni, scesi in Italia col re longobardo Alboino, si spinsero fino alle contrade, dove distrussero l'insediamento romano di Pietrarete e costruirono un castellum su una collina, luogo ideale per difendersi; esso divenne il primo nucleo abitativo dell'attuale Sassinoro, configurato in origine secondo la geometria dell'accampamento romano, e poi luogo di raccolta e difesa di fuggiaschi dei centri limitrofi e di coloro che vivevano nelle pianure e campagne della valle del Tammaro. Nel periodo romano classico il baricentro delle attività era collocato intorno al corso del suddetto fiume, che dettava l'andamento del Tratturo e della rete viaria, al servizio di un'economia agro-pastorale molto povera e di una cultura marginale. Sassinoro fu feudo dei conti di Altavilla, poi dei Carafa dei duchi di Montecalvo, dei Mazzacane di Cerreto ed infine della famiglia Mondello fino all'abolizione del feudalesimo; fece parte del contado del Molise e dal 1861 della provincia di Benevento. L'economia di Sassinoro si basa sull'agricoltura (cereali, viti, olivi), sull'artigianato (lavorazione del legno e della pietra) e sulla piccola industria. Le risorse culturali, a parte il Centro Sociale Anziani e la Biblioteca Comunale, sono inerenti al mondo musicale e vantano l'Associazione musicale, la Banda municipale e l'Orchestra dei fiati. Il territorio è particolarmente boscoso e ricco di corsi d’acqua. In Piazza IV Novembre si svolgono le principali attività e manifestazioni socioeconomiche, come il mercato settimanale del martedì e la Fiera di S.Modestino, patrono del paese. Di grande rilevanza cultural-popolare sono i Misteri, che, nel mese di maggio o di agosto, raccontano, attraverso rappresentazioni teatrali, la vita dei Santi Michele, Modestino e Lucia; grande importanza rivestono, inoltre, la manifestazione del Carnevale con l'Annuncio de l'I 'ngott', persone mascherate che nel giorno di Sant'Anton girano per il paese chiedendo vino, salsiccia e dolci, e lo spettacolo itinerante di maschere locali, I Fiorai, I Calderai, I Turchi, I Mesi, risalenti al Settecento e nate a fine Ottocento. Negli ultimi anni sta riscuotendo molto consenso l’Estate Sassinorese. L'area che ospita il Santuario di Santa Lucia, dichiarato nel 1982 Santuario Diocesano di Santa Lucia al Monte, sorge attorno ad una grotta sul Monte Rotondo, antichissima sede di culto prima pagano, poi cristiano. Luogo di leggende e meta di pellegrinaggi, vide il cantiere della prima cappella aprirsi nel 1643, ma solo 300 anni dopo, nel 1933, iniziarono i lavori di costruzione dell'attuale santuario, custodito dai monaci della comunità Mariana Oasi della Pace. Il pellegrinaggio più importante al Santuario si svolge il giorno della festa intitolata a S. Modestino, l'ultima domenica di maggio, in cui vengono portati in processione la sua statua, quella di San Michele Arcangelo e di Santa Lucia. Le chiese riguardanti i due Santi sono ubicate nel centro del vecchio borgo 7 STORIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DI BASE NEI COMUNI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO L’Istituto Comprensivo "Eduardo De Filippo" di Morcone, istituito nel settembre del 2000, è la risultante della fusione del Circolo Didattico e della Scuola Media di Morcone. Dal 2000/01 l’Istituto è divenuto Centro Risorse contro la dispersione scolastica e il disagio sociale. A partire dal 1907, nel Comune di Morcone furono istituiti gli “asili d’infanzia”, sebbene altri documenti attestino l’esistenza di un asilo comunale già nel 1903; le prime sezioni di scuola materna statale si formarono nell’anno scolastico 1968/69. Esistono tracce della Direzione Didattica già nell’archivio scolastico del 1924, all’indomani, quindi, della Riforma Gentile del 1923.E' per effetto della Riforma Gentile che Morcone diviene Circolo Didattico. Fino al 1° maggio 1938, la Direzione didattica di Morcone, con i Comuni di S. Croce del Sannio e Sassinoro, faceva parte della Circoscrizione scolastica di Cerreto Sannita, in seguito fecero parte del Regio Ispettorato di Benevento, fino a quando furono soppresse le circoscrizioni. La costruzione dell’edificio scolastico di Morcone, già richiesta nel 1905 dall’Amministrazione comunale all’Istituto Nazionale per le Opere Pubbliche dei Comuni, fu realizzata fra il maggio 1935 e il luglio 1937. L’edificio, tipica costruzione d’epoca fascista, fu intitolato al Principe di Napoli per volere della cittadinanza e del podestà dell’epoca. La Direzione Didattica di Morcone, dal 1957 e per oltre 25 anni, ha amministrato diciotto plessi scolastici. La prima classe della scuola media unica fu istituita a Morcone nel 1940/41 e contava 26 iscritti; funzionò insieme con le classi 2^, 3^, 4^, 5^ del Ginnasio fino al 1942/43, quando completò il percorso scolastico la prima 3^ media, la cui prima sede fu ubicata al piano superiore dell’edificio scolastico della scuola elementare. Pressante fu la richiesta da parte della popolazione e dell’Amministrazione comunale perché fosse istituita a Morcone la Scuola Media Statale, che entrò in funzione nell’anno scolastico 1951/52, come sezione distaccata della Scuola Media Statale n. 3 di Benevento. Ebbe come sede un edificio situato in Via Roma e divenne autonoma nel 1953/54. Dal 1999/2000, presso la Scuola Media è stato istituito il Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti. Sempre dall’a.s. 1999/2000, con C.M. 203 n° 11506 del 6 agosto 1999, la Scuola Media è divenuta scuola a ordinamento musicale, con l’insegnamento di quattro strumenti a scelta tra: clarinetto, pianoforte, violino e chitarra. Nel 1888, il Comune di S. Croce del Sannio, per motivi economici, fece richiesta al Consiglio Scolastico Provinciale che le scuole elementari potessero passare dalla 1^ rurale alla 3^ categoria urbana; la domanda venne respinta perché S. Croce contava 4.056 abitanti. Con la Riforma Gentile e l’istituzione dei Circoli Didattici, la scuola elementare di S. Croce entrò a far parte del Circolo di Morcone. L'istruzione elementare a Sassinoro, come risulta dai pochi documenti in archivio, esisteva già dai primi del ‘900 ed era impartita da una maestra comunale. Agli inizi degli anni Trenta, fu istituita la quinta classe che completava il ciclo di istruzione elementare, fino ad allora organizzato in biennio obbligatorio e successivamente in biennio facoltativo. Nel contempo, a Sassinoro, funzionavano corsi popolari di 8 educazione musicale organizzati dal Comune; in contrada Toppo di Cesare, esisteva una scuola sussidiata, poi divenuta rurale, che è durata fino agli inizi degli anni ’70. LOCALIZZAZIONE DEL SERVIZIO, UBICAZIONE DEGLI EDIFICI E DOTAZIONI delle scuole dei tre ordini presenti nei tre Comuni afferenti all’I.C. SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola di Morcone "capoluogo" è ubicata in locali adiacenti e ricavati dall’edificio della Scuola Secondaria. Gli spazi interni sono appena sufficienti alle attività proprie della Scuola dell’Infanzia. La scuola di Morcone “Cuffiano” è ubicata presso l’edificio scolastico ricostruito dopo il terremoto del 2002. Dispone di 2 aule, ampio salone, bagno per bambini e bambine, cucina e refettorio. La scuola di Santa Croce del Sannio si trova alla periferia del paese, al piano terra dell'edificio che ospita gli altri ordini di scuola; dispone di locali ampi e funzionali alle attività didattiche e di uno spazio esterno recintato. La scuola dell’Infanzia di Sassinoro, opera nello stesso edificio della scuola primaria e gode di spazi adatti allo svolgimento delle attività didattiche. 9 SCUOLA PRIMARIA L’edificio, sede da anni della Scuola Primaria di Morcone "Capoluogo" e situato nel centro storico, è provvisoriamente chiuso per consentirne la ristrutturazione e l’adeguamento alle norme di sicurezza vigenti. In attesa della ristrutturazione della suddetta struttura le attività didattiche si svolgono attualmente presso la struttura sita in Via dei Caudini, realizzata in un primo tempo, per accogliere l’asilo nido. Lo stabile dispone di un numero di locali appena sufficienti allo svolgimento delle attività didattiche ed è privo sia di refettorio che di palestra. L’edificio scolastico di Cuffiano, ricostruito dopo il terremoto del 2002 ed inaugurato nel Settembre del 2008, è ubicato sullo stesso suolo di quello pre-esistente, sulla via principale di Cuffiano. Dispone di ampi locali funzionali alle attività didattiche, di salone per la mensa e di cucina ed è circondato da un cortile recintato. L'edificio di Santa Croce del Sannio di recente ristrutturazione e adeguamento, ospita le scuole dell’Infanzia, Primaria e una classe della Secondaria. Dispone di ampi locali con la possibilità di realizzare i laboratori, i servizi sono idonei e sufficienti, comprensivi di salone per la mensa e di cucina. Nei pressi è ubicata una palestra attrezzata di proprietà del Comune ed utilizzata dalla scuola. L’edificio scolastico di Sassinoro, recentemente ristrutturato e adeguato alle vigenti norme antisismiche, è situato nel centro storico; è una costruzione di due piani, che presenta spazi sufficienti per l’espletamento delle attività previste. Mancano, comunque, palestra e locale mensa 10 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’edificio che ospita la Scuola Secondaria di Morcone dispone di spazi abbastanza ampi e funzionali, così come le aule che risultano, però, insufficienti per lo svolgimento delle attività pomeridiane di recupero e ampliamento . Dispone di palestra, di cucina e refettorio per la mensa, di un Auditorium polifunzionale, di due aule multimediali, di laboratori manipolativi. ARTICOLAZIONE DELL’ISTITUTO Modello organizzativo dei tre ordini di scuola nei quattro plessi dell’Istituto SCUOLA DELL'INFANZIA Sezioni Bambini Insegnanti Collaboratori Morcone Cuffiano 4 87 8 2 1 12 2 1 + 18h S.Croce Sannio 1 28 2 1+18 del Sassinoro 1 14 2 1+18h L'organico funzionale dispone di 2 docenti per l’insegnamento della religione cattolica SCUOLA PRIMARIA Classi Alunni Docenti Collaboratori Morcone Cuffiano 9 168 11 3 2 21 3 + 12 h 1 + 18 h S.Croce Sannio 2 23 3 + 12 h . 1 + 18 ore del Sassinoro 2 24 3 + 1 sost. 1 + 18 ore L'organico funzionale dispone di 2 docenti per l’insegnamento della religione cattolica e di 3 per il sostegno +12 o 11 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Morcone Classi Alunni Docenti Collaboratori 8 170 24 4+18h Santa Croce del Sannio Classi 1 Alunni 13 Docenti 6+1 sostegno Collaboratori 1 L’organico funzionale dispone di 1 docenti per il sostegno. LE SCELTE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO (Finalità del curricolo) Le scelte educative della nostra scuola rappresentano il punto di convergenza tra le finalità definite a livello nazionale e gli spazi di autonomia didattica propri del Collegio docenti o del singolo insegnante. Al fine di formare ed educare preadolescenti maturi e responsabili, protagonisti di uno sviluppo armonico ed integrale della propria personalità, la nostra scuola si prefigge di: • promuovere una graduale conquista dell'identità e dell’autonomia personale, acquisendo consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti per un responsabile inserimento nella società; • favorire e valorizzare l'integrazione e le relazioni educative interpersonali, promuovendo la collaborazione , la solidarietà ed il rispetto reciproco; • consentire un clima di benessere psico-fisico che è alla base di ogni condizione di apprendimento; • rimuovere i disagi e i condizionamenti socio-culturali, per avviare lo sviluppo di soggetti liberi e sensibili alla partecipazione democratica; • orientare le scelte con spirito d’iniziativa per sostenere lo sviluppo di un progetto di vita autonomo e responsabile; • costruire percorsi formativi per favorire un corredo di conoscenze, abilità e competenze disciplinari ed interdisciplinari, motivanti e significative, capitalizzabili nell’arco della vita; • far acquisire strumenti di pensiero e linguaggi specifici per apprendere, selezionare e organizzare informazioni ed orientarsi nei vari sistemi di comunicazione globale; • promuovere la capacità di elaborare metodi e strategie che siano in grado di orientare gli itinerari personali; 12 • sensibilizzare alla tutela del proprio territorio al fine di salvaguardare l'esistente e ipotizzare soluzioni operative anche in sinergia con le istituzioni locali. L’impostazione unitaria del curricolo verticale sottolinea la precisa volontà di evitare frammentazioni, interruzioni, incoerenze. Le programmazioni disciplinari tendono al raggiungimento delle competenze disciplinari e trasversali desunte dai traguardi di sviluppo, e sono articolate in obiettivi di conoscenze, abilità, percorsi operativi, metodologie, mezzi e strumenti e verifiche. Per quanto concerne l'assetto pedagogico, didattico ed organizzativo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado), l'offerta formativa si regge su tre assi portanti: INTERCULTURA, per realizzare l’unità nella diversità, sviluppando l’etica della solidarietà e della comprensione; AMBIENTE, per favorire il benessere psico - fisico e la maturazione di una coscienza ecologica; LEGALITA’, per promuovere la formazione di cittadini consapevoli e responsabili E si estrinseca attraverso: L'Area degli insegnamenti obbligatori: è lo spazio delle discipline di base del curricolo nazionale. Tende a favorire conoscenze, abilità e competenze dei saperi essenziali e prevede l’inserimento di attività finalizzate al recupero e al potenziamento dei percorsi formativi di ogni alunno. L'Area dell'ampliamento e dei progetti: è lo spazio delle attività aggiuntive dei vari ordini di scuola, finalizzate alla crescita, formazione ed arricchimento culturale anche attraverso processi di integrazione con le realtà territoriali. VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE La valutazione rappresenta il momento fondamentale del processo formativo per accertare i livelli raggiunti, è strumento di controllo che accompagna tale processo e di stimolo al miglioramento continuo. Tiene conto per ciascun alunno: della situazione di partenza, delle caratteristiche individuali, dei ritmi e stili di apprendimento, dei progressi conseguiti. Pur considerando i percorsi personalizzati e individualizzati di ognuno, è essenziale l’acquisizione di conoscenze, abilità,competenze indispensabili ( anche a livelli minimi) che consentano il passaggio, senza difficoltà, alla classe successiva per un proficuo proseguimento del processo di apprendimento. 13 TEMPI E MODI DELL’AZIONE VALUTATIVA Scuola dell’Infanzia Verifica iniziale (fine Ottobre) Ambito relazionale e socio - affettivo Inserimento e reinserimento Verifica intermedia (fine Gennaio) Interesse per attività Frequenza Sviluppo del linguaggio Padronanza del corpo Cap. ordinare oggetti Verifica finale (fine Maggio) Maturazione globale Competenze attese Scuola Primaria e Secondaria Valutazione diagnostica ( iniziale) : Valutazione formativa (in itinere): Analizza la S.I. e i requisiti di base per strutturare la programmazione curricolare e i piani di recupero Rileva la validità dei percorsi formativi ed eventuali problemi, per riprogettare il percorso di insegnamentoapprendimento Valutazione sommativa (quadrimestrale e finale): Accerta il raggiungimento dei traguardi in relazione agli obiettivi programmati, fa il bilancio consuntivo degli apprendimenti. Valutazione autentica certificativa orientativa: Accerta la capacità di usare efficacemente conoscenze , abilità e altre risorse individuali, emotive, relazionali, per la certificazione delle competenze. Per la comunicazione della valutazione degli apprendimenti alle famiglie, si adotteranno: - Scheda amnestica ( I anno), Profilo in uscita ( III anno) nella Scuola dell’Infanzia Schede di valutazione e Documento di certificazione delle competenze nella Scuola Primaria e Secondaria - CRITERI DI OMOGENEITA’, EQUITA’, TRASPARENZA NELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La convalida dell’anno scolastico avviene sulla base del numero delle assenze che non dovrà superare il tetto massimo del 25% previsto dalla normativa. Si decide di derogare da tale limite in presenza di gravi patologie certificate o situazioni familiari particolarmente gravi. La valutazione degli apprendimenti disciplinari, in sede di scrutinio, è il bilancio consuntivo delle acquisizioni, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi dal 4 al 10 per la secondaria, dal 5 al 10 per la primaria (con giudizio di maturazione globale) in riferimento alle griglie predisposte dai singoli ordini di scuola. 14 La valutazione in decimi non dovrà far perdere il significato formativo alla valutazione che, non è solo la media dei risultati ottenuti attraverso un congruo numero di verifiche scritte, orali e pratiche effettuate, (come anche da registro elettronico) ma frutto anche di altri elementi di giudizio connessi agli esiti dell’apprendimento: impegno, motivazione, autonomia, situazione di partenza, progressi/regressi, livello complessivo di maturazione. La valutazione del comportamento è espressa collegialmente in decimi per la secondaria,con giudizio sintetico per la primaria, secondo gli indicatori condivisi e riportati nelle rispettive griglie di riferimento. Il giudizio di ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo del I ciclo deve essere espresso con voto non inferiore a sei decimi in tutte le discipline. Nel caso di ammissione con voto a maggioranza del Consiglio di classe, in presenza di insufficienze gravi (4 per la secondaria), queste non possono superare il numero di tre, contraendo il debito formativo. Si provvederà , in tal caso,a informare la famiglia , con specifica comunicazione, (registrata nel verbale dello scrutinio ) sulle motivazioni che hanno consentito la promozione pur in presenza di carenze, raccomandando le necessarie azioni di recupero. Il giudizio di non ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo è disposto dal Consiglio di classe, in presenza di lacune la cui gravità sia considerata tale da pregiudicare la frequenza della classe successiva, ossia in presenza di: - insufficienze gravi e diffuse ; - mancato recupero delle carenze ,nonostante gli interventi di recupero; - persistente disimpegno e disorganizzazione nelle attività didattiche. Si comunicherà alla famiglia la notizia della non ammissione, con relative motivazioni, prima della pubblicazione degli esiti delle valutazioni. In merito al giudizio di ammissione agli esami previsto dalla normativa, “considerando il percorso compiuto dall’allievo nella secondaria di primo grado”, il voto di ammissione , in decimi, (giudizio di idoneità) è determinato dalla media dei voti del secondo quadrimestre di terza arrotondato all’unità superiore, se il decimale è 5, 6, 7, 8,9 . All’esito del voto finale, concorrono: la media dei voti in decimi delle singole prove scritte,compresa la prova INVALSI, del colloquio orale, del giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5 (art.3DPR122) 15 PROVE DI VERIFICA Costituiscono la documentazione su cui poggia la valutazione,attraverso la raccolta sistematica dei dati e la registrazione dei comportamenti, da leggere e interpretare secondo criteri stabiliti. In particolare la verifica misura: STRUTTURATE risposte univoche TEST : -vero/falso; Conoscenze e abilità per la valutazione del profitto attraverso prove Competenze per la certificazione SEMISTRUTTURATE VERIFICA DELLE COMPETENZE NON STRUTTURATE risposte aperte Tradizionali QUESTIONARI : Interrogazioni; -Prova esperta; -a domande aperte; -relazioni; -compito significativo; -colloquio strutturato; -calcoli aritmetici; -compito di realtà; -libere elaborazioni; -soluzione - problemi; -situazione –problema; -riassunto; -mappe concettuali; -riflessione metacognitiva; -ricerca su tema; -riassunti; -osservazioni sistematiche e occasionali -testi e relazioni; -a risposta aperta; -a risposta multipla; -di completamento; -di corrispondenza; -osservazioni sistematiche e occasionali -verifiche personalizzate -autovalutazione -riflessioni parlate -verifiche personalizzate 16 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA GRIGLIA DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI VOTI V LIVELLI 5 5 MEDIOCRE 6 6 SUFFICIENTE 7 7 BUONO 8 8 DISTINTO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE DESCRITTORI DI LIVELLO Conoscenze elementari, incomplete, incerte. Abilità : evidenti incertezze nella applicazione delle tecniche operative di base. Impegno discontinuo, minimo. Conoscenze essenziali, mnemoniche. Abilità : evidente qualche incertezza nella applicazione delle tecniche operative di base. Competenze essenziali. Impegno discontinuo, superficiale o costante ma non produttivo. Conoscenze discrete, sufficienti a chiarire l’argomento con presenza di elementi mnemonici. Buon livello di abilità. Competenze sostanzialmente possedute. Impegno costante,metodico. Conoscenze precise, sicure. Sicuro livello di abilità e autonomia negli apprendimenti. Competenze consolidate. Impegno sistematico e proficuo. Conoscenze complete, sicure con la presenza di approfondimenti. Piena padronanza delle abilità, autonomia negli apprendimenti. Competenze complete e sicure. Impegno assiduo, efficace. Conoscenze complete, approfondite e coordinate. Abilità eccellenti. Competenze pienamente acquisite e ben evidenti anche in contesti diversi da quello di apprendimento. Impegno assiduo, propositivo. INDICATORI Conoscenze Abilità Competenze Impegno Acquisizione dei contenuti specifici di ogni ambito disciplinare, patrimonio lessicale. Ascolto, lettura, comprensione, memorizzazione, esecuzione di tecniche operative, … Comunicazione, uso del lessico e della terminologia specifica, organizzazione dei contenuti, coordinazione tra contenuti, produzione, risoluzione di problemi, applicazione di conoscenze e abilità in contesti diversi. Disponibilità nell’affrontare le attività, nell’acquisire gli apprendimenti, nello studio personale, nell’approfondimento. 17 GRIGLIA DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 10- 9 OTTIMO 8 DISTINTO 7 BUONO 6 SUFFICIENTE Il suo comportamento è sempre responsabile e disponibile. E’ puntuale e preciso nell’osservare le regole della vita scolastica. Ha una frequenza assidua, rari ritardi e/o uscite anticipate. Ha cura del proprio materiale e ne è sempre provvisto. Ha cura del materiale messo a disposizione dalla scuola. Il suo comportamento è corretto e disponibile. Osserva con diligenza le regole della vita scolastica. Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e /o uscite anticipate. Generalmente è provvisto di materiale scolastico , ha cura del proprio e di quello messo a disposizione dalla scuola. Il suo comportamento è corretto e abbastanza disponibile. Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita scolastica. Alcune assenze, ritardi o uscite anticipate In alcuni casi non è provvisto di materiale e lo cura con superficialità Il suo comportamento a volte risulta poco corretto. Rispetta le regole della vita scolastica talvolta con superficialità. Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate Ha poca cura del materiale scolastico e talvolta ne è sprovvisto. 18 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GRIGLIA DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI VOTI 10 9 Conoscenze ampie, approfondite, e complete dei contenuti; eccellente capacità di collegamento e rielaborazione critica degli argomenti; brillante capacità espositiva Alto senso di responsabilità e piena autonomia organizzativa e valutativa. Competenze completamente acquisite. Conoscenze approfondite e pieno sviluppo delle abilità; capacità di rielaborazione e argomentazione dei contenuti. Autonomia operativa ed organizzativa. Uso appropriato del lessico e della terminologia. Senso di responsabilità e impegno accurato e preciso. Competenze pienamente acquisite. Conoscenze logicamente strutturate e sviluppo sicuro delle abilità; capacità di analisi, sintesi e ragionamento logico. Autonomia organizzativa efficace ; uso preciso e consapevole dei linguaggi. Impegno scrupoloso e responsabile. Competenze sicuramente acquisite. 8 7 6 5 4 DESCRITTORI DI LIVELLO Conoscenze chiare e ordinate, buon livello di abilità; capacità di collegamento coerente tra gli argomenti. Autonomia organizzativa adeguata . Uso generalmente corretto del lessico e della terminologia specifica. Impegno costante, sistematico e responsabile. Competenze esaurientemente acquisite. Conoscenze essenziali degli argomenti, abilità elementari e generiche; sufficiente capacità di collegamento fra contenuti . Organizzazione del lavoro non sempre autonoma. Uso impreciso del lessico e della terminologia disciplinare. Impegno superficiale, ma incline alla collaborazione. Competenze essenzialmente acquisite. Conoscenze superficiali e/o frammentarie dei contenuti;modeste abilità; difficoltà nello sviluppo dei collegamenti fra argomenti. Dispersività nell’organizzazione del proprio lavoro. Uso incerto del lessico e della terminologia dellediscipline. Impegno saltuario e inadeguato. Competenze parzialmente acquisite Conoscenze confuse e lacunose; abilità imprecise e insicure; incapacità di effettuare collegamenti fra contenuti. Disordine nell’organizzazione del lavoro. Uso scorretto del lessico e della terminologia delle discipline. Impegno inadeguato se non inesistente. Competenze non acquisite. 19 LIVELLI ECCELLENTE PERC. 98% -100% OTTIMO 90% -97% DISTINTO 80% -89% BUONO 70% -79% SUFFICIENTE 56% -69% MEDIOCRE 42% -55% INSUFFICIENTE 0% -41% GRIGLIA DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INDICATORI DESCRITTORI ATTEGGIAMENTO: rapporto interpersonale con D.S., docenti, collaboratori, compagni,cura della persona,linguaggio CONDOTTA RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO: rispetto di tutte le norme in esso contenute FREQUENZA: assenze, ritardi, uscite anticipate, puntualità nelle giustifiche COMPORTAMENTO DIDATTICO INTERESSE E PARTECIPAZIONE: motivazione al lavoro, attenzione e concentrazione nelle attività, collaborazione in classe ASSOLVIMENTO DELLE CONSEGNE: tempi, cura del materiale scolastico, dimenticanze I descrittori sono valutabili secondo la media ponderata dei seguenti parametri, esempio: INDICATORI CONDOTTA COMPORTAMENTO DIDATTICO 10 5 5 DESCRITTORI 3 Atteggiamento non sempre corretto Disturbo durante le lezioni Richiami verbali e segnalazioni disciplinari 4 Atteggiamento corretto Regolare osservanza delle regole Rispetto di persone, ambienti e luoghi 5 Atteggiamento equilibrato e irreprensibile Scrupoloso rispetto delle regole, persone, ambienti e linguaggio 3 Interesse selettivo – partecipazione distratta, passiva; assenze frequenti – ritardi ricorrenti; parziale assolvimento delle consegne 4 Interesse e partecipazione recettiva; assenze sporadiche, rari ritardi o uscite anticipate; non sempre regolare assolvimento delle consegne 5 Interesse e partecipazione attenta e propositiva; frequenza assidua; puntuale e serio assolvimento delle consegne *VALUTAZIONE INSUFFICIENTE: 5 D.M. n° 5 del 16/01/2009: esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari con l’allontanamento dalla frequenza per 15 giorni 20 Certificazione delle competenze ( art. 8 DPR n.122 del 22/6/2009): prende in considerazione le Indicazioni Nazionali per il curricolo 26/11/2012: Scuola dell’Infanzia : aggiornamento del documento di passaggio col profilo in uscita; Scuola Primaria : integrazione dell’attuale documento di certificazione al termine della primaria con le competenze-chiave del Quadro Europeo. (Allegato n. 1). Scuola secondaria: adeguamento dell’attuale documento ai vincoli delle nuove Indicazioni Nazionali per la certificazione di competenze previste nel PROFILO dello studente, nei Traguardi per lo sviluppo , nel quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo. Non essendo stato prodotto dal MIUR un modello certificativo nazionale, sarà utilizzato quello predisposto dalla scuola. (allegato 2) • Valutazione degli alunni diversamente abili La valutazione degli alunni disabili è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte nel piano educativo individualizzato PEI (art. 314 D.L. 297 – 1994) concordato nel Consiglio di classe /interclasse, ed è espressa in decimi. Saranno oggetto di valutazione, in un’apposita scheda all’uopo predisposta, gli obiettivi didattici e formativi differenziati e/o minimi desunti dal profilo dinamico funzionale che evidenzia le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali, affettive e cognitive dell’alunno, indicando non solo le difficoltà ma soprattutto le capacità che possono e devono essere sviluppate.Agli alunni con disabilità che non conseguono il diploma di licenza media, è rilasciato un attestato comprovante i crediti formativi maturati che consente loro di iscriversi alla scuola secondaria di II grado, se non hanno superato l’età della secondaria. • Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento DSA e/o BES Per gli alunni con D.S.A.,e/o B.E.S., adeguatamente certificato, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle in sede di esame conclusivo, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive e far riferimento alle misure dispensative e compensative previste nel percorso didattico personalizzato (P.D.P.), misure discusse e concordate nei Consigli e con le famiglie. • Valutazione alunni stranieri: DPR 122/2009 art. 1 c.9 – C.M.24/2006, Linee guida sono i riferimenti normativi per le modalità di valutazione dei minori stranieri sul territorio italiano. La valutazione è strettamente connessa alla didattica, coerente con gli obiettivi minimi disciplinari fissati nel P.E.P. (piano educativo personalizzato) dal team dei docenti di classe, all’inizio della frequenza scolastica, qualora l’alunno si trovi nella I fase di alfabetizzazione in lingua italiana. Un’importante risorsa per l’integrazione dei ragazzi stranieri è rappresentata dai CTP. 21 Strumenti di documentazione della valutazione adottati nella Scuola: • Modello scheda di valutazione primaria e secondaria • Modello scheda di valutazione per l’insegnamento della religione cattolica • Modello PEI ( piano educativo individualizzato) • Modello PDP ( piano didattico personalizzato) per DSA e BES Modello PEP (piano educativo personalizzato) per alunni stranieri • Documento di certificazione delle competenze( infanzia-primaria-secondaria) 22 DOCUMENTI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Scuola dell’Infanzia Campi di Esperienza IL SE’ E L’ALTRO Competenze socio – affettivo - relazionali IL CORPO IN MOVIMENTO Competenze Motorie I DISCORSI E LE PAROLE IMMAGINI SUONI COLORI Competenze espressive LA CONOSCENZA DEL MONDO Competenze logico- scientifiche Indicatori Interagisce spontaneamente con i compagni Collabora con i coetanei e gli adulti Esprime i propri bisogni Esprime emozioni. E’ consapevole delle differenze e le rispetta Sa seguire regole di comportamento Sa assumersi responsabilità Compie scelte proprie Porta a termine un lavoro iniziato Sviluppa il senso di appartenenza e il senso civico Comprende il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Esprime autonomia personale nelle attività e nella gestione degli spazi Conosce il proprio corpo, ne ha cura e rispetto Esprime sicurezza negli schemi motori di base e nella motricità fine Esegue un percorso motorio correttamente Organizza lo spazio foglio in funzione al contesto da rappresentare Rispetta le regole di un gioco Pronuncia le parole in modo corretto Possiede un repertorio lessicale adeguato Compie letture di immagini Usa la lingua italiana Sperimenta le prime forme di comunicazione scritta Utilizza in modo creativo materiali vari Personalizza i propri elaborati con creatività Rappresenta storie attraverso la drammatizzazione e il disegno Ascolta e comprende narrazioni Percepisce relazioni di tipo quantitativo Opera classificazioni in base a un attributo Sa ordinare e seriare Ricostruisce una sequenza logico-temporale Stabilisce strutture logiche in base ad una esperienza Formula ipotesi Si pone problemi e ne ricerca la soluzione Articola i nuovi suoni Ha Acquisisce una varietà di vocaboli relativi a : - Principali oggetti della sezione INGLESE - Colori fondamentali - Numeri da 1 a 10 Sa salutare e presentarsi Ricorda ed esegue semplici canzone Ripete semplici filastrocche Conosce le diverse parti di un computer Sviluppa la capacità di orientamento spaziale attraverso l’uso del mouse Controlla la coordinazione oculo-manuale INFORMATICA Sperimenta il disegno e la scrittura con Paint e Word Discrimina e associa colori, forme e oggetti attraverso l’utilizzo di specifici software Ascolta le consegne dell’insegnante CONDIZIONI PER E’ motivato all’esperienza L’APPRENDIMENTO Partecipa con entusiasmo Porta a termine un lavoro mantenendo la concentrazione ATTENZIONE MEMORIA – INTERESSE CURIOSITA’IMPEGNO LINGUA STRANIERA 23 ABC- LIVELLO base intermedio avanzato Scuola Primaria COMPETENZE EUROPEE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Comunicazione nella lingua italiana Comunicazione nelle lingue straniere. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia DESCRITTORI DI RIFERIMENTO AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE - Ascolta e comprende vari tipi di comunicazioni orali ed interagisce in maniera corretta e pertinente utilizzando un registro adeguato. - Legge e comprende testi di vario tipo utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. - Organizza testi coesi e corretti, relativi a diversi ambiti, applicando tecniche e strategie di scrittura adeguate agli scopi. - Conoscer ed applica le regole ortografiche, grammaticali e morfosintattiche. - Comprende semplici messaggi ed espressioni di uso quotidiano letti o ascoltati. - Interagisce oralmente in situazioni di vita quotidiana per esprimere semplici informazioni e richieste. - Scrive un semplice messaggio per comunicare brevi informazioni. - Utilizza gli strumenti di conoscenza per quantificare la realtà numerica - Si orienta nello spazio utilizzando confronti e misurazioni - Utilizza informazioni per rappresentare realtà di vario tipo - Conosce e comprende il mondo naturale circostante e ne individua fenomeni e trasformazioni. -Utilizza un linguaggio appropriato per definire fenomeni e fornire spiegazioni . - Utilizza le TIC per comunicare con altri e ricercare informazioni anche a supporto della sua attività di studio. -Conosce l’utilizzo ed il funzionamento di semplici strumenti artificiali. -Manifesta curiosità e gusto per la scoperta di nuove conoscenze. ia - Pianifica la propria attività di studio secondo tempi e modalità Imparare ad imparare adeguate - Sa ricercare in modo personale e autonomo le informazioni necessarie ad uno scopo. - Si orienta e colloca nel tempo eventi e periodi storici confrontandoli e individuando cause e conseguenze di avvenimenti. Competenze - Confronta diversi paesaggi e li colloca nello spazio individuando analogie, sociali e civiche differenze. -Comprende il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. - Mostra disponibilità al confronto, alla partecipazione, alla responsabilità. - Interagisce con gli altri attivando modalità relazionali corrette. - Sa gestire i propri interventi assumendo capacità di adattarsi a vari contesti. Spirito di - Propone idee, percorsi, attività. iniziativa ed - Affronta con responsabilità ruoli e compiti. imprenditorialità - Sa lavorare in un gruppo per un obiettivo comune. - Utilizza le conoscenze del linguaggio visivo per produrre semplici immagini osservate dalla realtà circostante, attraverso le tecniche grafiche elementari. Consapevolezza - Discrimina suoni, rumori, ritmi dell’ambiente e degli oggetti e partecipa ed espressione collettivamente e singolarmente a brani vocali curando l’intonazione, culturale l’espressività e l’interpretazione. - Riconosce, apprezza e rispetta i beni del patrimonio culturale, artistico, storico presenti nel proprio territorio. - Padroneggia gli schemi motori in rapporto allo spazio , al tempo ed alle esperienze ginniche. - Comprende il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Competenza digitale 24 LIVELLO A- SOGLIA SVILUPPO B- INTERMEDIO C- AVANZATO Scuola Secondaria di primo grado COMPETENZE EUROPEE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Comunicazione nella lingua italiana Comunicazione nelle lingue straniere DESCRITTORI DI RIFERIMENTO AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE Interagisce verbalmente nelle diverse situazioni comunicative ascolta le idee altrui ed esprime esperienze,sentimenti, opinioni. Legge, analizza e comprende testi e messaggi di diversa tipologia e complessità ricavandone informazioni. Produce testi e messaggi di tipo diverso, anche multimediali, corretti, coerenti,coesi, adeguati allo scopo comunicativo e al destinatario, con lessico appropriato. Utilizza le lingue comunitarie per i principali scopi comunicativi. Comprende e ricava informazioni dall’ascolto e dalla lettura di brevi testi anche dei media. Interagisce oralmente in situazioni di vita quotidiana su esperienze personali e di studio. Produce testi scritti per esprimere informazioni, esperienze, stati d’animo. Opera semplici confronti tra lingua materna e lingue straniere - Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Riconosce e analizza situazioni problematiche, individua strategie di soluzione, utilizza le tecniche di calcolo appropriate, giustifica il procedimento seguito. Osserva, analizza e descrive fatti e fenomeni, si pone domande, formula ipotesi, le verifica anche progettando e realizzando semplici esperimenti o manufatti. Utilizza le conoscenze matematiche per risolvere problemi scientifici. Riconosce la complessità delle interazioni fra mondo naturale, tecnologico e comunità umana, ne valuta le possibili conseguenze. - Utilizza oggetti e strumenti di uso quotidiano e realizza rappresentazioni grafiche con elementi del disegno tecnico. - Competenza digitale Imparare ad - imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa ed imprenditorialità - Consapevolezza ed espressione culturale - Utilizza le TIC per comunicare con altri, scambiare e ricercare informazioni a supporto della sua attività di studio, rispettando le regole della rete. Produce relazioni e presentazioni relative ad argomenti di studio. Manifesta costante interesse e curiosità per l’ apprendimento e l’acquisizione di nuove conoscenze. Pianifica la propria attività di studio secondo tempi e strategie efficaci e produttive di lavoro. Sa ricercare, selezionare, organizzare le informazioni ricavate da fonti diverse in modo personale e autonomo. Colloca in un quadro s pazio- temporale di riferimento, eventi e mutamenti di epoche,civiltà e culture. Collabora in gruppo, sa confrontarsi, è disponibile verso gli altri, per una partecipazione attiva e democratica. Partecipa alla vita scolastica e della comunità sociale di appartenenza, riconoscendo i diversi ruoli, organi e funzioni istituzionali. Ha consapevolezza delle s u e p o t e n z i a l i t à e d e i l i m i t i p er orientare le proprie scelte Propone idee, progetti, percorsi, attività. Elabora progetti operativi e si mette in gioco per raggiungere gli obiettivi. Riconosce aspetti fondamentali del patrimonio culturale, artistico, geografico- ambientale del proprio territorio, dell’Italia, dell’Europa del mondo. Ha consapevolezza del valore storico ed identitario del proprio territorio, è sensibile al problema della sua tutela e valorizzazione. Si impegna, secondo le proprie potenzialità, nei campi espressivo-musicali, motori ed artistici c o n un atteggiamento aperto alla diversità dell’espressione culturale. 25 LIVELLI A1 - A2 B C Voti AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Nel perseguire la logica dell’efficienza ed efficacia del sistema e superare la sua autoreferenzialità, la nostra scuola intende realizzare un sistema di autovalutazione volto a misurare il livello di gradimento (Customer satisfaction) della qualità del servizio scolastico, per individuare priorità di intervento nel processo di miglioramento. Le operazioni di monitoraggio presso l’utenza e gli operatori della scuola saranno realizzate attraverso la somministrazione di questionari relativi ai seguenti campi di indagine: - processi formativi; gestione ed organizzazione scolastica ed amministrativa; comunicazione e clima di accoglienza. CONTINUITA’ E CURRICOLO PER COMPETENZE L’impianto pedagogico didattico ed organizzativo della scuola italiana esplicitato dalle “Indicazioni nazionali” del 4 settembre 2012 pone in primo piano, nella costruzione del “Curricolo d’Istituto”, la continuità ed unitarietà del percorso formativo dai 3 ai 14 anni. La nostra scuola ha recepito le istanze del nuovo assetto ordinamentale ed ha predisposto un curricolo verticale per competenze, “progressivo e continuo” per i tre ordini di scuola, secondo la logica della ricorsività o “ dell’apprendimento a spirale” (Bruner), secondo cui le competenze si sviluppano lungo tutto l’arco della formazione, ad un livello sempre crescente di padronanza. L’ipotesi di curricolo verticale realizzata parte dall’individuazione dei nuclei fondanti delle discipline per definire delle competenze relative ai tre ordini di scuola, secondo un graduale livello di sviluppo, in relazione ad un’ ottica verticale, che attraversa le varie dimensioni dei “campi di esperienze” (scuola dell’Infanzia), delle aree disciplinari ( scuola Primaria) e delle discipline (scuola Secondaria di primo grado). Le competenze definite si concretizzano attraverso gli obiettivi di apprendimento che individuano campi del sapere, conoscenze ed abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Nel curricolo gli obiettivi di apprendimento si declinano in abilità e conoscenze e si integrano con le otto competenze chiave delle “Raccomandazioni del Parlamento Europeo”, considerate fine e significato dell’apprendimento permanente, necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, l’inclusione sociale, l’occupazione, la cittadinanza attiva. Le abilità e le conoscenze si riferiscono a periodi didattici lunghi come i tre anni della scuola dell’Infanzia, il primo triennio o il biennio della scuola Primaria, l’intero quinquennio della Primaria e i tre anni della scuola Secondaria, a motivo di un insegnamento capace di concentrarsi su elementi essenziali e prioritari, da trattare a fondo, ritornandovi più volte, a gradi diversi di complessità, nel corso del curricolo. 26 LE SCELTE CURRICOLARI Le scelte curricolari compiute dai docenti di questo Istituto Comprensivo tengono conto e valorizzano: - le opportunità culturali ed ambientali del territorio, poiché il processo interattivo fra scuola ed extrascuola offre agli alunni occasioni educative e didattiche significative, che coadiuvano il processo di formazione del singolo nell’ampio quadro della collettività, - la cultura personale e familiare dell’alunno, in modo da svolgere una funzione di filtro e di arricchimento delle esperienze individuali, creando un clima di dialogo, di confronto e di aiuto reciproco, potenziando la partecipazione responsabile dei genitori SCUOLA DELL'INFANZIA La Scuola dell’Infanzia statale, liberamente scelta dalle famiglie, persegue la formazione integrale dei piccoli dai 2 anni e mezzo ai 5 anni. Essa offre opportunità finalizzate al raggiungimento di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo, contribuendo ad una maturazione equilibrata delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Tali finalità sono raggiungibili attraverso i campi di esperienza stabiliti negli Orientamenti. CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l’altro Prendere coscienza della propria identità, scoprire la diversità, apprendere le prime regole della vita sociale. Il corpo in movimento Acquisire il senso del proprio sé fisico, il controllo della gestualità, del corpo e delle sue funzioni, della sua immagine, imparando ad averne cura attraverso Immagini, suoni, colori Utilizzare linguaggi visivi, sonori, corporei e multimediali per favorire lo sviluppo del senso estetico, la conoscenza di sé, degli altri e della realtà, prendendo coscienza delle proprie capacità creative. I discorsi e le parole Ascoltare, comunicare verbalmente, descrivere le proprie emozioni ed esperienze. Dialogare riflettendo sulla lingua parlata per avvicinarsi a quella scritta. La conoscenza del mondo Esplorare la realtà imparando ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli. 27 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria mira all'acquisizione degli apprendimenti di base. Agli alunni che la frequentano offre l'opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse del pensiero riflessivo e critico, via attraverso la quale si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, sia locale che europeo. La padronanza degli alfabeti di base è ancora più importante per alunni che vivono in situazioni di svantaggio, in quanto più solide saranno le strumentalità apprese nella primaria, maggiori risulteranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell'istruzione. La scuola primaria deve favorire l'acquisizione da parte dell'alunno, sia della lingua italiana, indispensabile alla piena fruizione delle opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche, sia di una lingua comunitaria, l'inglese, privilegiando, ove possibile, la coltivazione dell'eventuale lingua madre che fosse diversa dall'Italiano. Favorisce, inoltre, l'acquisizione delle varie modalità espressive di natura artisticomusicale, motoria, scientifico-tecnica, oltre che delle coordinate storico-geografiche, organizzative della vita umana. La scuola primaria si articola in monoennio, I biennio (seconda e terza), II biennio (quarta e quinta). L'unitarietà dell'insegnamento, peculiare della scuola primaria, è assicurata sia dal ruolo specifico dell'insegnante di classe che dall'intervento di più insegnanti sullo stesso gruppo classe (in orizzontale) o su gruppi di alunni su classi diverse (in verticale), organizzati in un sistema didattico a classi aperte. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Nella loro differenziazione, le discipline sono strumento e occasione di sviluppo unitario, ma articolato e ricco di funzioni, conoscenze, capacità e orientamenti indispensabili alla formazione di persone responsabili e in grado di compiere scelte. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano le competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva. La Scuola Secondaria di I Grado si organizza per valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni; attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità; favorire l’esplorazione e la scoperta; incoraggiare l’apprendimento collaborativo; promuovere la 28 consapevolezza del proprio modo di apprendere; realizzare percorsi in forma di laboratorio. Essendo la scuola ad Indirizzo Musicale, in orario aggiuntivo, si svolge l'insegnamento dei seguenti strumenti: chitarra, clarinetto, pianoforte, violino. Il corso prevede 1 ora settimanale individuale di pratica strumentale per gli alunni considerati idonei dopo una prova orientativo - attitudinale ed ammessi ai vari corsi di strumento; prevede, inoltre, 33 ore annue di musica d’insieme, come componenti di vari gruppi musicali e dell’Orchestra d’Istituto. La scelta dello strumento, una volta effettuata, diventa obbligatoria ed ha una durata triennale. Gli alunni sono valutati in decimi anche per la conoscenza, le abilità e competenze maturate con la pratica dello strumento scelto. Al termine del corso, superato l’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, agli allievi viene rilasciato un attestato come credito formativo. I quadri orari delle discipline e il monte ore complessivo rimangono disciplinati dal decreto legislativo 59/2004. Ad inizio di anno scolastico, in risposta ai bisogni rilevati dalle prove diagnostiche predisposte per individuare i nodi problematici e i punti di forza della classe, si approntano le unità formative ( Unità di Lavoro U.L o Unità di Apprendimento U.A.) con lo scopo di collegare le conoscenze scolastiche alle esperienze degli allievi, le metodologie ed i loro stili di apprendimento, i saperi monocognitivi e quelli metacognitivi. Esse sono progettate in itinere in adeguamento alle reali esigenze della classe e degli allievi. Il primo ciclo si conclude con l’esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo e condizione per proseguire gli studi. Per la Scuola Primaria e per la Secondaria sono previste le stesse discipline d’insegnamento. Per gli alunni della Secondaria che non professano la religione cattolica sono previste attività di conoscenza e confronto relative al loro credo o altre attività didattiche sostitutive Discipline Italiano Lingua inglese Seconda lingua comunitaria (francese) Storia Geografia Matematica Scienze Musica Arte e Immagine Educazione fisica Tecnologia Religione cattolica COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO “Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea”. 29 “Esse sono delle metacompetenze poiché quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”. (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/06) Competenze chiave per l’apprendimento La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti e opinioni in forma sia orale sia scritta. La comunicazione nelle lingue straniere consiste nel possedere abilità di comunicazione in lingua straniera, di mediazione e di comprensione culturale; si esplica attraverso le quattro dimensioni ( comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e fa riferimento alle competenze definite dal QCER La competenza matematica si realizza attraverso l’abilità di sviluppare ed applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Tale competenza include anche quella nel campo scientifico e tecnologico. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza le tecnologie della società dell’informazione; in particolare l’uso del computer è finalizzato a reperire, produrre, presentare e scambiare dati ed informazioni anche attraverso Internet. Imparare ad imparare consiste nell’organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Le competenze sociali e civiche comprendono competenze personali, interpersonali e culturali che permettono di partecipare in maniera costruttiva e democratica alla vita sociale e di gruppo. Il senso di iniziativa e imprenditorialità consistono nel tradurre le idee in azioni; fanno parte di questa competenza la creatività, la capacità di pianificare e sostenere progetti, accettare l’innovazione e assumersi rischi. Consapevolezza ed espressione culturale si riferisce all’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione come la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA Nello spirito della flessibilità prevista dall'Autonomia scolastica, l'Istituto Comprensivo "Eduardo De Filippo" prevede attività che arricchiscano l'offerta formativa, rispondenti sia alle esigenze del territorio sia all'orientamento degli alunni. I tre Ordini di scuola dell’I.C., preferibilmente in continuità e/o in collaborazione con enti, agenzie, e associazioni culturali, per l’anno scolastico in corso attuano i seguenti progetti: 30 PROGETTO Natale Ambiente Inglese Informatica Qualità Lettura FINALITA’ Favorire negli alunni, nelle famiglie e nella comunità sociale la considerazione del Natale come la festività che stimoli la riflessione sui valori della pace, della giustizia, della solidarietà e della legalità. Attivato dalla Scuola dell’Infanzia con iniziative progettate e realizzate nei tre ordini di scuola - anche in rete con Enti e Associazioni di settore - sono volte a sensibilizzare gli alunni, le famiglie e la comunità sociale riguardo alle problematiche ambientali, al fine di stimolare un “modus vivendi” rispettoso del territorio, della natura, della qualità della vita. Assicura l’insegnamento precoce della lingua inglese ai bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia con l’obiettivo di avvicinarli alla prima lingua comunitaria. Alfabetizzazione informatica finalizzato ad avvicinare i bambini di cinque anni dell’Infanzia alle nuove tecnologie multimediali. Promosso dal Polo Qualità dell’USR, si propone di garantire e divulgare l’innovazione continua delle metodologie mediante la ricerca e la sperimentazione di nuovi modelli e strumenti didattici. Con il patrocinio e la collaborazione dell’Università del Molise e In continuità tra i tre ordini di scuola, promuove itinerari e strategie didattici atti a suscitare curiosità e amore per il libro, facendo emergere il piacere e il gusto della lettura. Musica Percorso di propedeutica musicale rivolto agli alunni delle classi quinte della scuola primaria Recupero Predispone attività rivolte agli alunni in ritardo/ difficoltà di apprendimento della Scuola Primaria e di quella Secondaria Conoscenza e valorizzazione del territorio di appartenenza Coro musicale Giochi matematici Curricolo verticale Vernacolando Promosso dal Gal Alto Tammaro, è volto alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione del territorio attraverso iniziative riguardanti i tre ordini di scuola. E’ destinato agli alunni della Scuola dell’Infanzia In collaborazione con l’orchestra della Scuola. Prevede la partecipazione degli alunni della Primaria e Secondaria di I grado a giochi e gare di matematica In collaborazione con l’Istituto di Istruzione superiore “Don Peppe Diana” di Morcone, è volto all’orientamento in entrata degli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado. Prevede percorsi di matematica, inglese e scienze da realizzarsi in continuità tra i due ordini di scuola. Rassegna teatrale in vernacolo aperta a tutte le scuole della Regione Campania 31 I PON del nostro Istituto I PON, Programmi Operativi Nazionali, sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione europea per realizzare la coesione economica e sociale di tutte le regioni dell'Unione e ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. La Scuola ha aderito al Programma Operativo Nazionale, privilegiando l’Obiettivo C1Interventi per promuovere il successo scolastico per la scuola del primo ciclo e conseguire competenze in lingua straniera, matematica, scienze/tecnologia. In particolare, sono stati approvati i seguenti progetti: Progetto Destinatari Laboratorio lingua inglese Percorsi di 30 ore con esame Trinity finale Alunni scuola primaria di Morcone classi terze Alunni scuola primaria di Morcone classi quarte Alunni scuola primaria di Morcone classi quinte Laboratorio teatrale Percorsi di 50 ore Alunni scuola primaria di Cuffiano Alunni scuola primaria di Santa Croce del Sannio Alunni scuola primaria di Sassinoro Laboratorio di lingua italiana Percorsi di 50 ore Alunni scuola secondaria di di I gr. di Morcone Alunni scuola secondaria di di I gr. di Santa Croce del Sannio INTEGRAZIONE / INCLUSIONE : DISABILITA’ / DISAGIO Compito della scuola, come “comunità educativa” è garantire “il pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e autonomia della persona handicappata e promuoverne la piena integrazione…” In considerazione della normativa vigente: L. 104/92, L. 170/2010, Direttiva Ministeriale 27/12/2012, il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria la gestione dell’integrazione e della inclusione attraverso percorsi formativi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico ( BES; DSA), capaci di assicurare il diritto all’educazione e all’istruzione a tutti gli alunni in situazione di difficoltà. Pertanto la Commissione “Disagio e Abbandono Scolastico”, in sinergia con i vari consigli di interclasse e di classe, ha elaborato i seguenti: OBIETTIVI 32 -Favorire l’integrazione attraverso percorsi finalizzati alla crescita educativa e alla valorizzazione delle diversità come arricchimento per la classe; -Promuovere lo sviluppo di ciascuno nell’apprendimento, nella comunicazione, nella relazione interpersonale, nella socializzazione; -Favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto che promuovono lo sviluppo delle potenzialità; -Ridurre i disagi relazionali ed emozionali; -Adottare forme di verifica e criteri di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; -Sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA o ai BES; -Favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi; -Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi sanitari durante il percorso di istruzione e formazione. MODALITA’ OPERATIVE Nella specificità della didattica, si svilupperà un curricolo attento alle diversità e alla promozione di itinerari formativi inclusivi attraverso: • Percorsi individualizzati ( strategie differenziate con obiettivi comuni); • Percorsi personalizzati ( strategie e obiettivi differenziati) • Strumenti compensativi; • Misure dispensative; • Contenuti comuni, alternativi, ridotti, facilitati secondo specifici piani: PEI (alunni con disabilità) PDP (alunni con DSA) PDP (alunni con BES) PEP (alunni stranieri) VALUTAZIONE La valutazione educativa-didattica degli alunni diversamente abili avviene sulla base del PEI di cui operatori sanitari, servizi sociali, insegnanti curricolari e di sostegno avranno definito gli obiettivi e gli interventi riguardanti il “Progetto di vita” dell’alunno in riferimento al Profilo Didattico Funzionale. Tali obiettivi , specifici per ogni singola situazione di disagio, possono essere riconducibili a quelli ministeriali o ad obiettivi didattici e formativi differenziati. La scheda di valutazione avrà indicatori di abilità, adattabili ai diversi percorsi in un rapporto di continuità tra la scuola primaria e secondaria, relativi alle aree distinte: area relazionale-comportamentale, area dell’autonomia personale e sociale, area neuropsicologica (memoria, attenzione, organizzazione spazio/temporale), area degli apprendimenti riguardanti le singole discipline scolastiche. Per facilitare l'inserimento degli alunni diversamente abili, l'Istituto ha costituito un apposito gruppo di lavoro, il “Gruppo H”, in cui sono presenti i docenti di sostegno, un coordinatore della scuola, una unità del personale ATA, gli assessori alle politiche sociali dei tre Comuni, l’equipe multidisciplinare dell’Asl di Morcone, rappresentanti dell’Ambito territoriale B4. L’ORIENTAMENTO L'Orientamento è uno strumento che consente di conoscere le caratteristiche personali ed indica la strada migliore per valorizzare risorse ed aspirazioni. 33 Il problema dell'orientamento è strettamente legato alle finalità stessa della Scuola Secondaria di I grado: “Nella loro differenziata specificità, le discipline sono strumento ed occasione per uno sviluppo unitario, ma articolato e ricco, di funzioni, conoscenze, capacità ed orientamento, indispensabili alla maturazione di persone responsabili ed in grado di compiere scelte”. Ciò significa che l'azione orientativa della scuola, perdendo i connotati di occasionalità ed improvvisazione, deve assumere come proprio criterio guida la scientificità e la prassi della dimensione pedagogica nella programmazione educativa. Inoltre, condizione essenziale è che tutto il corpo docente apporti contributi di capacità e di tempo e che l'azione educativa, poiché indirizzata a soggetti in evoluzione, avvenga in modo tale da rispettare la delicata fase dell'età pre-adolescenziale. In questa scuola viene anche attuato un progetto ai fini dell'orientamento scolastico, consistente in una serie d'incontri degli alunni con operatori regionali del “Centro Orientamento Professionale" della Regione Campania, con sede a Colle Sannita, allo scopo di “potenziare le capacità per conoscere se stessi, l'ambiente in cui si vive, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, per essere protagonisti di un personale progetto di vita e partecipare allo studio, alla vita familiare e di relazioni in genere, in modo attivo, paritario e responsabile”. In questo progetto didattico-formativo, tutta la famiglia viene stimolata a partecipare in maniera attiva con incontri periodici con esperti e docenti e guidata verso una scelta scolastico-professionale coerente con gli interessi e le motivazioni degli alunni. Inoltre il nostro Istituto, in raccordo con gli Istituti di Istruzione superiore presenti sul territorio, pianifica incontri tra gli alunni e i docenti delle stesse e visite alle varie sedi scolastiche, favorendo la conoscenza delle strutture, delle diversificate offerte formative curricolari, opzionali e facoltative. LA FORMAZIONE DEI DOCENTI La formazione in servizio è la principale leva strategica su cui basare un’ offerta formativa di qualità. E’ ovvio che la ricaduta delle attività di aggiornamento interessa tutti gli utenti, ma sono soprattutto i soggetti più deboli ad avvantaggiarsi di programmazione ed organizzazione nella continuità, strategie didattiche nuove, migliori tecniche comunicative permettono di procedere nel percorso maturo e consapevole di crescita interiore sostenuta dallo studio e dalla ricerca, di porsi, interagire e comunicare in un ambiente lavorativo sereno e disteso, ma, soprattutto, di attuare interventi diversificati e una sempre più efficace individualizzazione dell’insegnamento. Per quest’anno scolastico, dunque, la formazione docenti verterà sulla comunicazione in generale, su quella propria dell’Azione Didattica, sui Disagi di Apprendimento , Si effettuerà, inoltre, la dovuta formazione relativa alle leggi sulla sicurezza e sulla privacy. EDUCAZIONE DEGLI ADULTI I C.T.P., Centri Territoriali Permanenti, sono scuole istituite dal Ministero della Pubblica Istruzione che offrono servizi e attività per l’educazione in età adulta, considerata come elemento propulsore della crescita personale, culturale, sociale ed economica di tutti i cittadini. I centri organizzano per i cittadini, italiani e stranieri, corsi di vario tipo che hanno come obiettivo quello di far conseguire livelli di istruzione più elevati alla popolazione adulta, anche immigrata. Nell'esercizio dell'autonomia organizzativa e didattica, le scuole possono realizzare diverse forme di ampliamento del servizio, tra cui percorsi formativi per adulti. 34 Il nostro Istituto, Scuola Centro Territoriale per l’Educazione degli Adulti, già dall’ a.s. 1999/2000, realizza percorsi modulari rivolti agli adulti residenti e stranieri, d'intesa con i tre Comuni del territorio. La lettura dei dati, emersi da studi effettuati sull’analisi di necessità, bisogni e interessi degli abitanti del nostro territorio, ha evidenziato l’esigenza di creare occasioni d’incontro e di crescita culturale. In particolare, per gli adulti che ne fossero sprovvisti e per gli stranieri già italofoni, si organizzano corsi finalizzati a conseguire il diploma di licenzia media. Per gli stranieri recentemente immigrati corsi di alfabetizzazione della lingua italiana, finalizzati a migliorare le competenze espressive e comunicative. Tali attività tendono a favorire il loro pieno inserimento nel tessuto sociale, culturale ed economico e a fornire competenze comunicative adeguate ad una condizione di vita dignitosa, per un generale arricchimento del territorio stesso attraverso il miglioramento del servizio prestato. I PON del CTP Nel nostro Istituto si attua il corso per il conseguimento della Licenza Media e si realizzano i moduli “Alfabetizzazione d’Italiano“, “Italiano per Stranieri”, Informatica di primo e secondo livello”, “Inglese di primo e secondo livello”, “Lettura e Scrittura Creativa”. Anche per il CTP sono stati richiesti interventi per il potenziamento delle competenze linguistiche, digitali, storico-socio-economiche nell’ambito del FSE e, in particolare, interventi relativi all’Obiettivo G1 -“Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita – Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell’istruzione di base per giovani privi di titolo di studio e adulti” e Obiettivo G-4 - “Interventi di formazione degli adulti sull'utilizzo dei servizi digitali” I progetti approvati, tutti della durata di 60 ore e destinati agli adulti, sono i seguenti: • • • • • ECDL CORE Laboratorio teatrale Laboratorio Lingua Inglese con certificazione Trinity Conoscenza del patrimonio artistico-culturale del proprio territorio Accesso ai servizi digitali della P.A. I RESPONSABILI 35 Il Collaboratore vicario Gagliardi M.Giuseppina ll Secondo collaboratore Delli Veneri Nicolina I Responsabili degli ordini di scuola Scuola dell’Infanzia Villani Gisella • Scuola Primaria La Marra Bruno • Scuola Secondaria di primo grado Gagliardi M.Giuseppina I Referenti di Plesso • • • • Morcone Cuffiano Sassinoro Santa Croce I Coordinatori di classe , Delli Veneri Nicolina Catani Federico Di Benedetto Luisa Maselli Franca Docenti di lettere della scuola secondaria di primo grado* *docenti di lettere in sette classi, docente di lingua francese in una, , ai sensi del D.Lgs297/94 comma 8, art. 5 T.U Le Funzioni Strumentali • • • • Gestione P.O.F. Disagio ed abbandono scolastico Continuità Valutazione ed Autoanalisi d’Istituto Lepore Daria - Villani Gisella Guerrera Fernando – Mastellone Candida Di Brino M.Michela – Sgrignoli Petronilla Lombardi Adriana – Paoletti Alfonsina I Referenti EDA-Utilizzo N.T. Coordinamento e progettazione d’Istituto Cura e raccolta documentazione d’Istituto Referente Valutazione (INVALSI) Delli Veneri Nicolina DSGA • Ufficio alunni/didattica • Affari generali e protocollo • Ufficio personale • Ufficio contabilità Colesanti Pellegrino Baldini Stefano Barca Sandra Bello Anna Parlapiano Carmine Di Brino M.Michela 36 I COMPITI Collaboratore vicario • • • • • • • • • • • • • • • • • Secondo collaboratore • • • • • • • • Responsabili plessi Predisporre le convocazioni degli Organi Collegiali; verificare la tenuta degli strumenti relativi agli Organi Collegiali: registri dei verbali dei consigli di classe; predisporre il piano delle attività per il personale docente (scuola sec. 1° grado); collaborare con il dirigente nella organizzazione e nella gestione funzionale del collegio dei docenti; verificare le iscrizioni degli alunni e gestire, con il Dirigente Scolastico, la formazione delle classi; sostituire il Dirigente in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi con delega alla firma degli atti; curare la compilazione dell’orario scolastico della scuola sec. di 1° grado; provvedere alla sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza e di equità; curare le comunicazioni interne ed il collegamento con l’ufficio del Dirigente; recepire le richieste avanzate dai colleghi o altri e trasmetterle al Dirigente Scolastico; interessarsi al disbrigo ed alla visione della corrispondenza da parte dei colleghi; coordinare la scelta dei libri di testo; collaborare con le funzioni strumentali sulle direttive da svolgere; coordinare le attività musicali e quelle di orientamento; coordinare le attività di avvio dell’esame di stato; raccogliere dati e compilare modelli relativi a: attuazione uscite alunni; raccolta adesioni in occasione di scioperi, assemblee sindacali. Sostituire il Dirigente in caso di sua assenza ed in caso di assenza del primo collaboratore; stendere i verbali del Collegio dei Docenti; curare le comunicazioni interne ed il collegamento con l’ufficio del Dirigente; recepire le richieste avanzate dai colleghi o altri e trasmetterle al Dirigente Scolastico; collaborare con le funzioni strumentali sulle direttive da svolgere; coordinare le attività del C.T.P. in collaborazione con i docenti; coordinare le attività del Centro Risorse; essere di supporto informatico in relazione ai progetti, soprattutto ai fondi strutturali 2007/20013. • Curare la comunicazione tra la Direzione e i plessi • Predisporre l’accoglienza degli alunni e controllare la frequenza, giustificando le assenze secondo le modalità del regolamento d’istituto 37 • Curare l’informazione alle famiglie circa l’organizzazione scolastica, l’orario delle lezioni, le iniziative didattiche; • Trasmettere alla Direzione eventuali nuove segnalazioni di alunni in difficoltà • Gestire la sostituzione delle assenze brevi del personale docente • Esprimere parere favorevole nelle ferie o permessi brevi del personale docente • Avanzare al D.S.G.A. proposte in merito al servizio dei collaboratori scolastici della sede • Avanzare al D.S.G.A. proposte per l’acquisto dei materiali occorrenti per l’attività didattica • Segnalare alla Direzione situazioni di rischio che dovessero venirsi a creare nel plesso • Avanzare alla Direzione proposte in ordine al rapporto con i rispettivi Comuni. Responsabili dei tre ordini di scuola Coordinatori di classe* • Coordinare le riunioni di programmazione didattica di inizio anno del proprio ordine di scuola al fine di rendere omogenee conoscenze, abilità e competenze • Monitorare in itinere, nei diversi plessi, lo “stato dell’arte” della programmazione. • Verificare in tutti i plessi il raggiungimento degli obiettivi programmati. • Recepire dai rispettivi consigli (intersezione/interclasse/classe) l’andamento complessivo dell’attività didattica e proporne gli opportuni adattamenti. • Coordinare, unitamente alla funzione strumentale, le visite guidate e le uscite didattiche. • Coordinare, unitamente alla funzione strumentale, le manifestazioni in cui è coinvolto l’ordine di scuola. • Fare proposte di acquisto di materiale didattico. • Cooperare con i collaboratori del Dirigente Scolastico per il buon andamento della vita scolastica. • • • • • Preparare accuratamente il consiglio di classe; guidare la discussione; seguire l’attuazione delle decisioni; favorire la circolazione delle informazioni; seguire con attenzione assenze, ritardi ed ogni altro comportamento degli alunni che richiede interventi ed informare immediatamente la presidenza ed eventualmente le famiglie; redigere i verbali delle sedute del consiglio. *ai sensi del T.U. del 1994 e CCNL del 2003. 38 Funzioni Strumentali • • • • • • • • • • • • Gestione P.O.F. Curare l’aggiornamento e la revisione dell’offerta formativa; produrre materiale informativo, in particolare predisporre, entro il mese di dicembre, un documento di sintesi del P.O.F. da consegnare ai genitori che lo richiedono, all’atto dell’iscrizione; curare l’eventuale revisione del regolamento d’istituto e degli alunni; coordinare le attività di progettazione e di programmazione previste dal piano dell’offerta formativa raccordandosi con i responsabili dei dipartimenti e delle commissioni di lavoro; assicurare la rilevazione delle attività del POF, stimolandone la realizzazione e curandone le fasi di verifica, di monitoraggio e di valutazione (per la valutazione verrà coadiuvato dagli altri docenti con funzioni strumentali); tabulare i risultati per la rilevazione dei punti di forza e di debolezza della attività in corso; attivare contatti con le agenzie / enti / associazioni educative presenti sul territorio, curando la pubblicazione esterna delle iniziative e delle attività della scuola; monitorare i rapporti scuola/famiglia proponendo modalità di raccordo e comunicazione più funzionali e migliorative per una fattiva collaborazione; predisporre il materiale per l’aggiornamento del sito; sviluppare percorsi interdisciplinari-interculturali; applicare metodologie di lavoro di gruppo Disagio ed abbandono scolastico - Sostegno agli alunni • • • • • • Funzioni Strumentali • • • • • Coordinare le iniziative volte ad evidenziare le situazioni di disagio all’interno dell’istituto; avanzare proposte su questioni organizzative, didattiche, tese a ridurre o eliminare il disagio; coordinare iniziative di orientamento per gli alunni; partecipare alle riunioni del gruppo H di istituto, collaborando con l’équipe multidisciplinare per la pianificazione degli interventi; produrre materiale informativo; coordinare i progetti volti a garantire integrazione e inclusione, proponendo anche l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti; rilevare i bisogni formativi dei docenti, proporre la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento sui temi delle difficoltà di apprendimento e dell’inclusione; offrire consulenza sulle difficoltà degli alunni disabili; presentare proposte idonee a garantire l’inclusione degli alunni con BES; svolgere attività di raccordo tra docenti, genitori specialisti esterni; curare i percorsi formativi personalizzati e lo svolgimento delle attività di recupero in genere; 39 • • • predisporre e trasmettere il materiale per l’aggiornamento del sito; sviluppare percorsi interdisciplinari-interculturali; applicare metodologie di lavoro di gruppo Continuità • Rivedere e aggiornare il documento del curriculo verticale • per migliorare la continuità progettuale e didattica dei tre ordini di scuola; • favorire l'accoglienza come pratica condivisa alunnidocenti; • coordinare la commissione continuità suddividendola tra continuità “infanzia/primaria” e “primaria/secondaria di 1° grado”; • favorire lo scambio di opinioni fra docenti sia a livello metodologico, didattico che in relazione ai contenuti delle discipline; • predisporre attività che favoriscano la conoscenza di sé e lo sviluppo dell'autostima; • organizzare attività tra le classi ponte in funzione dell’accoglienza, supportando gli alunni in vista del passaggi tra i vari ordini di scuola; • prevenire il disagio e l'insuccesso formativo; • condividere con il Dirigente, lo staff dirigenziale e le altre Funzioni Strumentali, impegni e responsabilità per sostenere il processo di continuità verticale dell’Istituto; • aggiornarsi costantemente sui temi e sulla loro legislazione riguardanti la continuità; • proporre iniziative da sperimentare (laboratori in continuità fra ordini di scuola…); • sviluppare percorsi interdisciplinari-interculturali; • applicare metodologie di lavoro di gruppo. Valutazione ed Autoanalisi d’Istituto • • • • • Predisporre eventuali modelli per la valutazione degli apprendimenti; promuovere un linguaggio e una comprensione comuni della cultura, della qualità per sollecitare il processo di miglioramento continuo delle performance del sistema curare la documentazione educativo-didattica relativa alla valutazione rapportandosi con il referente INVALSI; predisporre ed attuare schede atte a rilevare la customer satisfaction degli alunni, dei docenti, del personale ATA, dei genitori; 40 • • • • • avanzare proposte su questioni organizzative, didattiche, di formazione in servizio, relativamente al miglioramento della qualità del servizio erogato dalla scuola; coordinare iniziative di orientamento per gli alunni tese al loro successo formativo e allo sviluppo delle capacità decisionali consolidando l’autonomia critica, qualità indispensabile per scelte successive autonome,responsabili, coerenti; produrre materiale informativo; sviluppare percorsi interdisciplinari-interculturali; applicare metodologie di lavoro di gruppo. GLI ORGANI COLLEGIALI Gli Organi Collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo Istituto. Tutte le attività didattiche, educative e organizzative sono presentate ed approvate, secondo le specifiche competenze dagli Organi Collegiali. Il funzionamento, la composizione, le competenze, la durata della carica sono stabiliti dal D.P.R. 417 / 74 e vengono ampiamente illustrati in occasione del rinnovo di ciascun Organo Collegiale. Consiglio d’Istituto Collegio dei Docenti E’ composto dal Dirigente, da 8 docenti eletti, 8 genitori eletti, 2 personale amministrativo E’ composto dai docenti dei tre ordini di scuola presenti nell’Istituto E’ presieduto dal Dirigente Scolastico E’ presieduto da un genitore SCUOLA DELL’INFANZIA Consiglio d’intersezione Ne fanno parte tutte le docenti delle sezioni, un genitore eletto per ogni sezione, laddove esistono le plurisezioni SCUOLA PRIMARIA Consiglio d’interclasse Ne fanno parte tutti i docenti della classe,un genitore eletto per ogni classe SCUOLA SECONDARIA GRADO Consiglio di classe Ne fanno parte tutti i docenti della classe, quattro genitori eletti per ogni classe Comitato per la valutazione del servizio: costituito da 4 docenti eletti e 2 supplenti Tali sono le risorse umane di cui disponiamo e tutte risultano indispensabili per il funzionamento e il benessere del nostro Istituto. La scuola deve configurarsi sempre più come una comunità di persone, che vivano intensamente il processo educativo in termini cooperativi; in tal modo ciascuno, sentendosi rispettato e valorizzato, è facilitato a interagire con gli altri e a vivere la scuola come una realtà organica, capace a sua volta di rapportarsi produttivamente con la società globale 41 nelle sue diverse articolazioni, facilitando in tal modo il raggiungimento dei fini personali e sociali dell'istituzione. La Scuola è: “Per molti aspetti, la vita in comunità è come la vita in un’orchestra. L’orchestra è formata da molti singoli componenti ognuno dei quali suona un particolare strumento. Ogni strumentista è parte dell’orchestra e, tuttavia, l’orchestra è molto di più dell’insieme dei singoli strumentisti riguardo alla propria identità e allo scopo che si prefigge. Essa agisce come un tutto unitario" 42 Pertanto, così si rappresenta la rete del nostro ISTITUTO COMPRENSIVO: DIRIGENTE SCOLASTICO Collegio dei docenti Consiglio d’Istituto Responsabili dei vari ordini di scuola Consigli di intersezione, interclasse, classe Docenti di ambito/area Funzioni Strumentali DSGA Ufficio di Segreteria Alunni Didattica Affari generali Protocollo Personale Contabilità 43 Premessa pag. 1 Cos’è e a cosa serve il POF Analisi del territorio pag. 3 La Comunità Montana “Titerno” e “Alto Tammaro” • Le linee di comunicazione • Le caratteristiche dell’economia I Comuni dell'Istituto Comprensivo pag. 4 "Eduardo De Filippo". • • • pag. 5 pag 6 pag 7 Morcone Santa Croce del Sannio Sassinoro Storia delle Istituzioni scolastiche di base nei Comuni dell’Istituto Comprensivo pag. 8 L’istituto Comprensivo oggi: pag. 7-8 I responsabili pag. 9 I compiti 10- 11-12 pag. 13 Gli organi collegiali pag. 14 Organigramma Localizzazione del servizio, ubicazione degli edifici e dotazioni Scuola dell’infanzia pag. 15 Scuola Primaria pag. 16 Scuola Secondaria di Primo Grado pag. 17 Articolazione dell’Istituto pag. 17 Le scelte educative dell’Istituto Comprensivo finalità, curricolo pag. 18 metodi, strategie e mezzi Criteri per la verifica e la valutazione pag. 19 La valutazione nella scuola dell’Infanzia La valutazione nella scuola Primaria pag. 20 La valutazione nella scuola Secondaria di primo grado pag. 22 pag. 21 23-24 Autovalutazione d’Istituto pag. 25 Scelte curricolari: Scuola dell’Infanzia pag. 25 Scuola Primaria pag. 26 Scuola Secondaria di primo grado pag. 27 Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione: pag. 29 44 pag. 30 pag. 30 pag. 31 pag. 32 Competenze: chiave di cittadinanza al termine dell’Istruzione obbligatoria pag. 33 Ampliamento dell’offerta formativa: pag. 34 Area Progettuale pag. 35 P.O.N. pag. 36 L’Orientamento pag. 36 La formazione dei docenti pag. 37 L’Educazione Degli Adulti pag. 37 Centro Territoriale Permanente pag. 38 45
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