Comune di Ugento Provincia di LE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) COMMITTENTE: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CON ANNESSO CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE CANTIERE: Via Goldoni, Ugento (LE) IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA _____________________________________ (Ingegnere Esposito Gianluca) per presa visione IL COMMITTENTE _____________________________________ (Dirigente Scolastico e Responsabile Unico del Procedimento Galante Anna Grazia) Ingegnere Esposito Gianluca Via Acclavio n. 123 74123 Taranto (TA) Tel.: 0999943711 - Fax: 0999943711 E-Mail: [email protected] CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 2 LAVORO (punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Natura dell'Opera: OGGETTO: Importo presunto dei Lavori: Numero imprese in cantiere: Numero massimo di lavoratori: Entità presunta del lavoro: Data inizio lavori: Data fine lavori (presunta): Durata in giorni (presunta): Dati del CANTIERE: Indirizzo Città: Telefono / Fax: Opera Edile RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) 208´836,00 euro 1 (previsto) 6 (massimo presunto) 374 uomini/giorno 01/07/2014 27/11/2014 150 Via Goldoni Ugento (LE) 0833 555502 0833 555502 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 3 COMMITTENTI DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Indirizzo: Città: Telefono / Fax: nella Persona di: Nome e Cognome: Qualifica: Indirizzo: Città: Telefono / Fax: Partita IVA: Codice Fiscale: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CON ANNESSO CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE Via Goldoni San Giorgio Jonico (LE) 0833 555502 0833 555502 Anna Grazia Galante Dirigente Scolastico e Responsabile Unico del Procedimento Via Goldoni s.n. Ugento (LE) 0833 555502 0833 555502 90038920758 90038920758 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 4 RESPONSABILI (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Progettista: Nome e Cognome: Qualifica: Indirizzo: Città: CAP: Telefono / Fax: Indirizzo e-mail: Codice Fiscale: Partita IVA: Data conferimento incarico: Direttore dei Lavori: Nome e Cognome: Qualifica: Indirizzo: Città: CAP: Telefono / Fax: Indirizzo e-mail: Codice Fiscale: Partita IVA: Data conferimento incarico: Responsabile dei Lavori: Nome e Cognome: Qualifica: Indirizzo: Città: CAP: Telefono / Fax: Indirizzo e-mail: Codice Fiscale: Partita IVA: Gianluca Esposito Ingegnere Via Acclavio n. 123 Taranto (TA) 74123 0999943711 0999943711 [email protected] 02437750736 02437750736 09/01/2014 Gianluca Esposito Ingegnere Via Acclavio n. 123 Taranto (TA) 74123 0999943711 0999943711 [email protected] 02437750736 02437750736 09/01/2014 Anna Grazia Galante Dott.ssa Via Goldoni s.n. Ugento (LE) 73059 0833 555502 0833 555502 [email protected] 90038920759 90038920759 Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione: Nome e Cognome: Gianluca Esposito Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via Acclavio n. 123 Città: Taranto (TA) CAP: 74123 Telefono / Fax: 0999943711 0999943711 Indirizzo e-mail: [email protected] Codice Fiscale: 02437750736 Partita IVA: 02437750736 Data conferimento incarico: 09/01/2014 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 5 Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione: Nome e Cognome: Gianluca Esposito Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via Acclavio n. 123 Città: Taranto (TA) CAP: 74123 Telefono / Fax: 0999943711 0999943711 Indirizzo e-mail: [email protected] Codice Fiscale: 02437750736 Partita IVA: 02437750736 Data conferimento incarico: 09/01/2014 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 6 IMPRESE (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) DA NOMINARE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 7 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE (punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il cantiere è ubicato all'interno della Scuola L.Milani di Ugento, provincia di Lecce alla Via Goldoni s.n. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 8 DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA (punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) STATO DI FATTO Il plesso scolastico, isolato dai restanti fabbricati è delimitato da una recinzione perimetrale continua in muratura che si fronteggia per tre lati sulle pubbliche vie, mentre il prospetto principale, lato Sud del lotto, si prospetta su Piazza Immacolata. Alla scuola si accede attraverso due ingressi, di cui il principale è ubicato su P.zza Immacolata, mentre il secondo è ubicato su Via F.lli Molle Il plesso edilizio, ove sono sistemate la scuola elementare e quella materna oggetto del presente intervento, si sviluppa su due livelli fuori terra per un’altezza complessiva di m. 12,00. L’edificio scolastico si estende al Piano Rialzato per circa 1.363,00 mq. e per circa 1.188,50 mq. al Piano Primo. A servizio della scuola sono presenti i seguenti ambienti: • piano rialzato: sono sistemate, attualmente, quattro sezioni di scuola dell’infanzia, due sezioni di scuola elementare, un’aula per attività ludiche e tecnologia, un’aula per lavori di gruppo, un locale adibito per accogliere i pasti pronti, un locale destinato a refettorio; • piano primo: sono sistemate otto sezioni di scuola elementare, un’aula professori, tre aule per lavori di gruppo e un laboratorio di informatica; • palestra della superficie di circa 200 mq., con annessi servizi igienici. DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO Occorre precisare che la struttura, realizzata nei primi anni del ‘900, destinata a scuola elementare, nel corso degli anni è stata oggetto di alcuni interventi di ampliamento, ristrutturazione ed adeguamento. Per motivi legati alle limitate risorse economiche non è prevista la sostituzione degli infissi del primo piano così come preventivato nel progetto definitivo posto a base di gara. Sulla base delle indicazioni e definizioni del progetto definitivo e in funzione delle risorse economiche a disposizione, nel progetto esecutivo sono stati individuati ed elaborati i seguenti interventi: C1-1.D Sostituzione infissi; C2-3.3 Impianto Idrico Antincendio C2-4 C Porte REI 60 ad un battente (90x215 cm); C2-4.D Porte REI 60 ad un battente (120x215 cm); C2-4.F Porte REI 60 a due battenti (180x215 cm); C2-4.G F.p.o. maniglioni antipanico (porte ad un battente); C2-4.H F.p.o. maniglioni antipanico (porte a due battenti); C3-4.3 Spazi mensa: completamento e adeguamento; C4-1 Porte interne; C4-3 Realizzazione di servizi igienici; C4-5 Adeguamento e completamento scala esterna; C4-8.A Installazione Piattaforma elevatrice per due piani; C4-10 Realizzazione di percorsi esterni (rampe di accesso); C5-18 Interventi di ristrutturazione palestra: pavimento, adeguamento servizi igienici-infissi interni. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO Sostituzione Infissi (azione C1-1.D) La sostituzione degli infissi esterni, oggetto del presente intervento, afferiscono quelli della palestra e comprende: • la rimozione degli infissi e degli avvolgibili esistenti; • la fornitura in opera di nuovi infissi in alluminio a taglio termici completi di avvolgibili in PVC del tipo pesante (min. 5,00 kg/mq.), e di cassonetti isolati termicamente; • la fornitura in opera di vetrocamera di sicurezza. Impianto Idrico Antincendio (azione C2-3.3) I lavori relativi la nuova rete idrica-antincendio prevedono la preventiva demolizione del locale tecnico ove attualmente è sistemato il gruppo pompe (non funzionante) ubicato nel cortile della scuola, nei pressi della esistente scala di emergenza. La rete antincendio sarà del tipo ad anello costituito da tubazioni in acciaio zincato, serie leggera; dall’anello si staccheranno le varie montanti che si innesteranno sulle nuove cassette idranti UNI 45 (n.15) dotate di lance, da sostituire con delle nuove. Nel cortile interno è prevista la sistemazione di un apposito locale di ricovero per il nuovo gruppo di pressurizzazione; il locale di ricovero poggerà su un basamento in c.a. delle dimensioni minime di 2300x2460x2410 mm; le superfici a vista del basamento (interne ed esterne) saranno trattate con resina epossidica; è altresì prevista, la fasciatura e la catramatura pesante per i tratti di tubazioni interrati, la fascia di segnalazione della rete e la verniciatura, di colore rosso, di tutte le linee idriche a vista (verticali e orizzontali). Dal nuovo gruppo di pressurizzazione, ubicato nel locale tecnico sopra descritto, si staccherà la tubazione principale di adduzione, interrata, alla rete antincendio. La riserva idrica è costituita da una cisterna interrata, esistente, della capacità di mc. 77,00 così come indicato negli elaborati grafici del progetto definitivo posto a base di gara. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 9 Porte REI 60 ad un battente (azione C2-4 C) E’ prevista la rimozione della porta REI 60 esistente ubicata in corrispondenza del vano porta indicato nella tavola grafica corrispondente degli interventi edili e la successiva fornitura in opera di nuova porta REI 60 delle dimensioni pari a 90x215 cm, ad un battente, successivo ripristino dell’intonaco danneggiato e relativa tinteggiatura dell’intero perimetro interno ed esterno della nuova porta REI 60. Porte REI 60 ad un battente (azione C2-4.D) E’ prevista la rimozione delle porte REI 60 esistenti ubicate in corrispondenza dei vani porta indicati nella tavola grafica corrispondente degli interventi edili e la successiva fornitura in opera di nuove porte REI 60 delle dimensioni pari a 120x215 cm, ad un battente, successivo ripristino dell’intonaco danneggiato e relativa tinteggiatura dell’intero perimetro interno ed esterno delle nuove porte REI 60. Porte REI 60 a due battenti (azione C2-4.F) E’ prevista la rimozione dell’infisso metallico esterno ubicato in corrispondenza dell’accesso alla scala esterna (di emergenza). Ampliamento del vano-infisso, delle dimensioni minime finite di 190 x 215 cm, mediante taglio della muratura esistente, esecuzione di un architrave in cemento armato che avrà la larghezza dello spessore della muratura “tagliata” ed un’altezza minima di cm. 40,00; l’architrave si ammorserà e si appoggerà alle spalle laterali per una profondità minima pari allo spessore della muratura “tagliata”; l’armatura sarà costituita da ferri dritti del Φ16 (minimo 4+4 Φ 16 e staffe Φ 8/15”). Fornitura in opera di porta REI 60, a due battenti, delle dimensioni pari a 180x215 cm, con successivo ripristino dell’intonaco danneggiato e relativa tinteggiatura dell’intero perimetro interno ed esterno della nuova porta REI 60. Maniglioni antipanico (azione C2-4.G) E’ prevista la fornitura in opera di maniglioni antipanico sulle porte REI 60 ad un battente. Maniglioni antipanico - porte a due battenti (azione C2-4.H) E’ prevista la fornitura in opera di maniglioni antipanico sulla porta REI 60 a due battenti. Spazi mensa (azione C3-4.3) E’ prevista l’apertura di un varco (vano porta) delle dimensioni minime di 90x220 cm., per consentire la comunicazione della zona preparazione dei pasti con il refettorio. Il vano sarà realizzato mediante taglio della muratura esistente, esecuzione di un architrave in cemento armato che avrà la larghezza dello spessore della muratura “tagliata” ed un’altezza minima di cm. 40,00; l’architrave si ammorserà e si appoggerà alle spalle laterali per una profondità minima pari allo spessore della muratura “tagliata”; l’armatura sarà costituita da ferri dritti del Φ14 (minimo 4+4 Φ 14 e staffe Φ 8/15”). Il vano porta sarà rifinito con stipiti, traverso superiore e soglia in Pietra di Trani dello spessore di cm.3,00. L’intera superficie delle pareti e del soffitto del refettorio sarà tinteggiata, previa preparazione della stessa. Prima dell’esecuzione del taglio della muratura si provvederà ed effettuare lo spostamento di eventuali interferenze presenti (cavi elettrici e prese elettriche). Porte interne (azione C4-1) E’ prevista la revisione della ferramenta (cerniere) e la sostituzione/revisione delle serrature delle porte interne del piano rialzato e del primo piano. Servizi Igienici (azione C4-3) I servizi igienici oggetto di intervento interessano quelli del piano rialzato e del primo piano del plesso scolastico così come evidenziati nella tavola grafica degli interventi edili. Piano Rialzato • WC1 adiacenti l’Aula 1): destinati attualmente ai bambini della scuola elementare sono da destinare alla scuola materna; • WC2 adiacenti il refettorio: realizzazione di servizio igienico per i diversamente abili, esecuzione di nuovi WC per bambini e ridistribuzione di quelli adiacenti la zona arrivo pasti; • WC3 adiacenti l’Aula7): destinati attualmente ai bambini della scuola materna sono da destinare alla scuola elementare (sostituzione delle sole tazze); Piano Primo • Realizzazione di un servizio per diversamente abili in corrispondenza dell’esistente locale deposito, preventivamente demolito, e ridistribuzione funzionale degli esistenti servizi igienici destinati ai bambini e ai docenti (WC4); • Tinteggiatura dei servizi igienici dei WC5. Per tutto quanto sopra è prevista la demolizione e ricostruzione delle pavimentazioni e dei rivestimenti dei locali oggetto di intervento. Le pavimentazioni, del tipo antiscivolamento, dovranno avere grado di scivolosità R10, certificato. L’altezza dei rivestimenti sarà di 2,00 mt. Verranno forniti in opera nuovi corpi scaldanti con modifica delle relative linee di alimentazione ed è prevista l’esecuzione di nuovo impianto elettrico in tutti i WC con fornitura in opera di nuovi corpi illuminanti. E’, altresì, prevista la fornitura in opera delle porte interne, previa rimozione delle esistenti e la fornitura in opera di boyler da lt. 30 e da lt. 80 dei quali, quelli da lt. 30, da ubicare nei WC dell’area disabili/adulti del plesso scolastico, mentre quelli da lt. 80 da ubicare nei WC bambini (plesso vecchio). Gli scarichi dei nuovi servizi igienici si allacceranno alle colonne montanti esistenti, con realizzazione di appositi cassonetti in muratura, ove occorrenti, sino al pozzetto esterno. E’ prevista la fornitura in opera di tutti i sanitari, le RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 10 rubinetterie, i collettori e gli accessori relativi. Tutti i servizi igienici dei diversamente abili sono dotati della chiamata di “allarme” del tipo sonoro e con lampada I sanitari e i corpi scaldanti rimossi, se richiesto della stazione appaltante, saranno depositati in apposito luogo da definire con la committenza. Adeguamento e completamento scala esterna (azione C4-5) Per l’adeguamento alle norme di sicurezza è prevista la modifica, con ampliamento, dei pianerottoli di arrivo e di quelli intermedi della esistente scala di emergenza ubicata nel cortile della scuola. Sono previste le seguenti lavorazioni: • • • • demolizione della pavimentazione e l’esecuzione di scavi in corrispondenza delle fondazioni, del tipo diretto, in cemento armato da realizzare; realizzazione di due pilastri in cemento armato di cui uno a forma di “T” ed un altro di forma rettangolare, e relativi sbalzi per l’ampliamento dei pianerottoli in questione; rimozione della ringhiera esistente e fornitura in opera di una nuova avente le caratteristiche tecniche idonee per sopportare la spinta in “testa” (corrimano) di 200 kg/ml. in conformità a quanto previsto dalle NTC 2008 - Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14 Gennaio 2008; pavimentazione dei nuovi pianerottoli; rimozione degli infissi esterni (n.02 al primo piano e n.01 al piano rialzato) posti in adiacenza della scala di emergenza e relativa chiusura dei vani con muratura a cassetta; ripristino della pavimentazione del cortile precedentemente demolita. Installazione Piattaforma Elevatrice (azione C4-8.A) Per il superamento delle barriere architettoniche sono previste le seguenti lavorazioni: • installazione di una piattaforma elevatrice per due piani; • smontaggio del servoscala esistente, imballaggio e trasporto a deposito in luogo indicato dalla committenza; • demolizione, modifica e ricostruzione dei gradini interessati dalla sistemazione della nuova struttura; • demolizione e rifacimento del pavimento del pianerottolo di accesso al piano rialzato; • realizzazione di scavi e della fondazione in cemento armato sulla quale poggerà la nuova struttura; • taglio e modifica della ringhiera metallica posta sul pianerottolo del piano primo per consentire ai diversamente abili l’ingresso/uscita dalla piattaforma elevatrice; • esecuzione di rete di alimentazione elettrica e di tutti gli allacciamenti occorrenti; • realizzazione di un vano finestra, completo di griglia/persianina in anticorodal, a livello del pianerottolo di accesso al piano copertura. Realizzazione di percorsi - rampe di accesso (azione C4-10) Nell’ambito delle varie azioni previste per la esecuzione dei vari interventi è prevista la realizzazione di idonee rampe per i diversamente abili, aventi una pendenza massima inferiore all’otto percento, al fine di favorire l’accesso alla scuola. Le rampe da realizzare sono due, di cui una prima è prevista in corrispondenza dell’ingresso principale, lato piazza Immacolata mentre la seconda è ubicata sul secondo ingresso al plesso scolastico, lato via F.lli Molle. In corrispondenza della rampa di accesso principale alla scuola, lato Piazza Immacolata, sono previste le seguenti lavorazioni: • rimozione e risistemazione del cancello metallico ivi esistente; • il consolidamento e ripristino dei pilastri di sostegno del cancello; • demolizione completa del pavimento di pietrini di cemento sino ai gradini di accesso alla scuola, escluso le canalette laterali esistenti; • esecuzione di rampa completi di muretti di contenimento in cemento armato; • esecuzione di getto di calcestruzzo di riempimento armato nello spessore finale dello strato superficiale di cm.10 con rete metallica elettrosaldata Φ 8/20x20; • la fornitura in opera di telo in polietilene e di pavimento costituito da pietrini di cemento sulla rampa (la stessa tipologia di pavimentazione è prevista sui marciapiedi laterali); • modifica dei gradini di accesso alla scuola completi di pavimentazione in pietra di Trani; • la fornitura in opera di ringhiera metallica; completano la rampa la fornitura in opera di numero due canalette grigliate per il convogliamento e lo smaltimento laterale delle acque meteoriche con tubazioni in pvc. La realizzazione della rampa di accesso, lato Via F.lli Molle, è prevista mediante la esecuzione di un getto di calcestruzzo e relativa pavimentazione con pietrini di cemento, previa modifica del pianerottolo e dei gradini di accesso al plesso scolastico. La fornitura in opera di una ringhiera completerà la rampa. Interventi di ristrutturazione palestra (azione C5-18) Per la palestra sono state previste le seguenti lavorazioni: • adeguamento dei servizi igienici con realizzazione di un idoneo locale per spogliatoio con docce per gli utenti; • demolizione e ricostruzione della pavimentazione dello spogliatoio e la realizzazione di rivestimento delle pareti con piastrelle; pavimentazioni, del tipo antiscivolamento con rado di scivolosità R10 certificato. L’altezza dei rivestimenti è di 2,00 mt; • rimozione e sostituzione dell’infisso posto in “alto” nel locale docce con nuovo infisso a taglio termico completo di vetro di sicurezza; • spostamento e modifica del vano porta di passaggio dall’antibagno al locale docce; RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 11 • • • • • • fornitura in opera di porte interne, previa rimozione delle esistenti; fornitura in opera di nuovo corpo scaldante; esecuzione di nuovo impianto elettrico, nello spogliatoio e nei servizi igienici esistenti, completo di fornitura in opera di nuovi corpi illuminanti; fornitura in opera di boyler da lt. 80 nella zona docce; allaccio degli scarichi delle docce alla rete di scarico esistente; fornitura in opera di sanitari, di rubinetteria, di collettori e degli accessori relativi. rimozione e sostituzione del pavimento dell’area di gioco, previa esecuzione di idoneo massetto di sabbia e cemento; PRINCIPALI LAVORAZIONI E MATERIALI UTILIZZATI Le principali lavorazioni che saranno effettuate ed i relativi materiali impiegati riguardano: • scavi a sezione ristretta; • demolizioni e rimozioni (infissi interni ed esterni, pavimenti, rivestimenti); • apertura di nuovi vani porta e finestra (refettorio, locale docce e zona pianerottolo accesso piano copertura); • trasporti ed oneri di conferimento a discarica; • rinterri; • chiusura vani finestre con muratura eseguite a cassa vuota con blocchi laterizi alveolari leggeri secondo UNI 8942 e/o blocchi di tufo (spessore del monostrato 15/20/25 cm); • tramezzature dello spessore di cm. 10 (WC: h= 2,30 m); • murature dello spessore di cm.20,00 (H= 4,50-5,00 m.) • massetto di sabbia e cemento (livellamento) dello spessore di cm 5; • pavimentazioni con piastrelle di monocottura (20x20, 30x30, 40x40, 20x40) del tipo antiscivolo avente grado di scivolosità “R10” (Norme DIN 51130); • esecuzione di intonaci con malte premiscelate per interni ed esterni; • rivestimenti interni: piastrelle di ceramica smaltata monocottura delle dimensioni 20x20 o 25x25: • rivestimento con lastre di pietra di Trani (battiscopa/scalettato: h= 20 cm; spessore 15/20 mm.); • rivestimento con lastre di pietra di Trani pedate/sottogradi/stipiti/traversi (spessore 30/20 mm.); • serramenti esterni (parti fisse e parti apribili a wasistas) zona palestra • serramenti interni costituiti da porte interne in plastica (zone WC plesso scolastico e palestra) con anta ad uno o due battenti (simmetrici/asimmetrici); • sostituzione, previa rimozione, delle maniglie (coppia di maniglie - coppia bocchette chiave - viterie ed accessori per montaggio) di tutte le aule e degli uffici del piano rialzato e del primo piano; • revisione, registrazione generale ed eventuali integrazioni degli accessori delle porte (serrature, fermi porte, cerniere, coprifili, battenti ecc..); • spostamenti e modifiche dell’impianto di riscaldamento del plesso scolastico e del blocco servizi igienici della palestra compreso la fornitura di nuovi elementi radianti di idonea potenzialità; • impianto elettrico nei WC (palestra e plesso scolastico); • f.o. corpi illuminanti nei WC e negli spogliatoi della palestra; • impianto idrico - fognante (plesso scolastico e palestra); • vasi con scarico a pavimento per la scuola materna delle dimensioni di 29,x40,x29,5 cm completi di coprisedile in legno laccato colorato e di cassette di scarico del tipo non a vista; • impianto idrico antincendio, completo di gruppo di pressurizzazione, di locale di ricovero e di cassette porta lance; • tinteggiature interne (pareti e soffitti dei servizi igienici del plesso scolastico e della palestra compreso spogliatoio); • smontaggio e rimontaggio del cancello posto sul lato di Piazza Immacolata; • consolidamento e ripristino dei pilastri laterali il cancello metallico lato Piazza immacolata; • ripristino di intonaci. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 12 AREA DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) L'area di cantiere è ubicata all'interno del Plesso Scolastico L. Milani di Ugento. CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) L'area di cantiere è collocata all'interno del Plesso Scolastico Statale Luigi Milani in Ugento (Lecce). Linee aeree Misure Preventive e Protettive generali: 1) Linee aeree: misure organizzative; Prescrizioni Organizzative: Deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi interessati dai lavori al fine di individuare la presenza di linee elettriche aeree individuando idonee precauzioni atte ad evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. Nel caso di presenza di linee elettriche aeree in tensione non possono essere eseguiti lavori non elettrici a distanza inferiore a: mt 3, per tensioni fino a 1 kV; mt 3.5, per tensioni superiori a 1 kV fino a 30 kV; mt 5, per tensioni superiori a 30 kV fino a 132 kV; mt 7, per tensioni superiori a 132 kV. Nell'impossibilità di rispettare tale limite è necessario, previa segnalazione all'esercente delle linee elettriche, provvedere, prima dell'inizio dei lavori, a mettere in atto adeguate protezioni atte ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse quali: a) barriere di protezione per evitare contatti laterali con le linee; b) sbarramenti sul terreno e portali limitatori di altezza per il passaggio sotto la linea dei mezzi d'opera; c) ripari in materiale isolante quali cappellotti per isolatori e guaine per i conduttori. Rischi specifici: 1) Elettrocuzione; Condutture sotterranee L'impresa prima di dar corso ai lavori, dovrà procedere all'individuazione, con idonea strumentazione elettronica dei sottoservizi esistenti ed interferenti con le attività a farsi. In particolare, dovrà essere analizzata la zona del cortile interno ove verranno ubiati i pilastri da posare per l'allargamento del pianerottolo di sbarco al piano primo. Misure Preventive e Protettive generali: 1) Condutture sotterranee: misure organizzative; Prescrizioni Organizzative: Reti di distrubuzione di energia elettrica. Deve essere accertata la presenza di linee elettriche interrate che possono interferire con l'area di cantiere. Nel caso di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo, il percorso e la profondità delle linee devono essere rilevati o segnalati in superficie quando interessino direttamente la zona di lavoro. Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere con cautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare pericolosi avvicinamenti e/o danneggiamenti alle linee stesse durante l'esecuzione dei lavori. Nel caso di lavori che interessano opere o parti di opere in cui si trovano linee sotto traccia in tensione, l'andamento delle medesime deve essere rilevato e chiaramente segnalato. Reti di distribuzione acqua. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di acqua e, se del caso, deve essere provveduto a rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità. Nel caso di lavori di scavo che possono interferire con le reti suddette o attraversarle è necessario prevedere sistemi di protezione e di sostegno delle tubazioni, al fine di evitare il danneggiamento ed i rischi che ne derivano. Reti di distribuzione gas. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di gas che possono interferire con il cantiere, nel qual caso devono essere avvertiti tempestivamente gli esercenti tali reti al fine di concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell'inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori. In particolare è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità degli elementi e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l'insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia per l'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di scavo che interferiscono con tali reti è necessario prevedere sistemi di protezione e sostegno delle tubazioni messe a nudo, al fine di evitare il danneggiamento delle medesime ed i rischi conseguenti. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 13 Reti fognarie. Deve essere accertata la presenza di reti fognarie sia attive sia non più utilizzate. Se tali reti interferiscono con le attività di cantiere, il percorso e la profondità devono essere rilevati e segnalati in superficie. Specialmente durante lavori di scavo, la presenza, anche al contorno, di reti fognarie deve essere nota, poiché costituisce sempre una variabile importante rispetto alla consistenza e stabilità delle pareti di scavo sia per la presenza di terreni di rinterro, sia per la possibile formazione di improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel caso di vetuste fognature dismesse), sia per la presenza di possibili infiltrazioni o inondazioni d'acqua dovute a fessurazione o cedimento delle pareti qualora limitrofe ai lavori di sterro. Rischi specifici: 1) 2) 3) 4) Annegamento; Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Incendi, esplosioni; Seppellimento, sprofondamento; FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Non sono presenti fattori esterni che possono cagionare situazione di rischio per il cantiere oggetto della presente. RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE (punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scuole Il plesso interessato dall'intervento è la scuola Luigi Milani in Ugento, provincia di Lecce. Le lavorazioni da eseguirsi all'interno del cantiere dovranno essere debitamente segregate in maniera da non interferire con l'eventuale attività didattica normalmente svolta all'interno del plesso. I rischi che possono essere trasmessi dal cantiere al restante plesso scolastico sono rispettivamente il rischio rumore e polveri che dovranno essere gestiti come indicato all'interno del PSC. Misure Preventive e Protettive generali: 1) Rumore e polveri: misure organizzative; Prescrizioni Organizzative: In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumore e polveri. Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc. Rischi specifici: 1) 2) Rumore; Polveri; RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 14 DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE (punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Si rimanda il lettore alla visione della relazione geologica redatta dal Geologo Dott. Stefano Settembrini, incaricato dal Responsabile Unico del Procedimento, dott.ssa Anna Grazia Galante. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 15 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Si rimanda il lettore alla visione della tavola grafica PSC 00 all'interno della quale sono rappresenti a titolo esemplificativo e non esaustivo gli apprestamenti, i mezzi e gli spazio di manovra utilizzati all'interno del cantiere. SI PRECISA CHE QUALORA ALL'INTERNO DEL CANTIERE DOVESSERO ACCEDERE PERSONE NON AUTORIZZATE, QUESTE POTRANNO ENTRARE ALL'INTERNO DELL'AREA DI CANTIERE SOLAMENTE QUANDO TUTTE LE LAVORAZIONI IN CORSO SARANNO SOGGETTE A FERMO TOTALE DAL PARTE DEL CAPO CANTIERE. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 16 SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE Vedi tavola grafica PSC allegata alla presente relazione. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 17 LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Allestimento di cantiere temporaneo Allestimento di un cantiere temporaneo. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) Attrezzi manuali; Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto. Demolizioni Demolizioni in genere (pavimenti, tramezzature interne, rivestimenti). Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alle demolizioni in genere; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di pavimenti interni; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) c) d) e) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Inalazione polveri, fibre; Vibrazioni; M.M.C. (sollevamento e trasporto); Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) Argano a bandiera; Attrezzi manuali; Martello demolitore elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 18 Scavi a sezione ristretta e/o obbligata Macchine utilizzate: 1) 2) Autocarro; Escavatore. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro"; Elettrocuzione; Scivolamenti, cadute a livello. Lavoratori impegnati: 1) Addetto allo scavo; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto allo scavo a sezione obbligata; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) mascherina antipolvere; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) Scivolamenti, cadute a livello; Seppellimento, sprofondamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) Attrezzi manuali; Andatoie e Passerelle; Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Opere in cemento armato - casserature - acciaio Macchine utilizzate: 1) 2) Autobetoniera; Autopompa per cls. Rischi generati dall'uso delle macchine: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autobetoniera"; Vibrazioni per "Operatore autobetoniera"; Elettrocuzione. Lavoratori impegnati: 1) Addetto al getto in calcestruzzo; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto al getto in calcestruzzo per completamento di solaio in acciaio-calcestruzzo; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) stivali di sicurezza; d) cinture di sicurezza; e) indumenti protettivi (tute). Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) Caduta dall'alto; Chimico; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) Attrezzi manuali; Ponteggio metallico fisso; Vibratore elettrico per calcestruzzo; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: 2) Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Elettrocuzione. Addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutturE; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in elevazione; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 19 sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cintura di sicurezza; e) occhiali o schermi facciali paraschegge. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) Caduta dall'alto; Punture, tagli, abrasioni; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) d) e) Attrezzi manuali; Ponteggio metallico fisso; Ponteggio mobile o trabattello; Scala semplice; Trancia-piegaferri; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: 3) Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione. Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in elevazione; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) stivali di sicurezza; d) cinture di sicurezza; e) indumenti protettivi (tute). Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) c) Caduta dall'alto; Chimico; Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) d) e) f) Andatoie e Passerelle; Attrezzi manuali; Ponteggio metallico fisso; Ponteggio mobile o trabattello; Scala semplice; Sega circolare; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico Realizzazione delle canalizzazioni relative agli impianti idrico e posa delle rubinetterie e degli apparecchi sanitari e di impianto elettrico a servizio dei nuovi bagni. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico ; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) c) Vibrazioni; Rumore; R.O.A. (operazioni di saldatura); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) d) e) Attrezzi manuali; Cannello per saldatura ossiacetilenica; Scala semplice; Trapano elettrico; Argano a bandiera; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Caduta RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 20 dall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Formazione di massetto per pavimenti Formazione di massetto in calcestruzzo semplice o alleggerito come sottofondo per pavimenti. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla formazione di massetto per pavimenti ; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla formazione di massetto per pavimenti interni; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Chimico; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) Attrezzi manuali; Impastatrice; Argano a bandiera; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Caduta dall'alto. Posa di pavimenti e rivestimenti Posa di pavimenti interni ed esterni in genere. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di pavimenti per interni; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) c) d) Vibrazioni; Chimico; M.M.C. (elevata frequenza); Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) Attrezzi manuali; Taglierina elettrica; Argano a bandiera; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Opere in ferro Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 21 Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alle opere in ferro; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Rimozione e sostituzione infissi Posa di serramenti interni. Macchine utilizzate: 1) Autocarro con gru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione e posa di serramenti interni; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di serramenti interni; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina antipolvere. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura Tinteggiatura di superfici pareti e/o soffitti interni, previa preparazione di dette superfici eseguita a mano, con attrezzi meccanici o con l'ausilio di solventi chimici (sverniciatori) e verniciatura delle opere in ferro. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla tinteggiatura di superfici interne e verniciatura di opere in ferro.; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla tinteggiatura di superfici interne; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute); f) cintura di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) Chimico; M.M.C. (elevata frequenza); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) c) d) Attrezzi manuali; Ponte su cavalletti; Scala semplice; Argano a bandiera; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Realizzazione di nuovo elevatore Macchine utilizzate: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 22 1) Autocarro con gru. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di nuovo elevatore; Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) b) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Caduta dall'alto; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) Attrezzi manuali; Avvitatore elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Caduta di materiale dall'alto o a livello. Rimozione cantiere Rimozione di un cantiere temporaneo. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Rischi generati dall'uso delle macchine: Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore per "Operatore autocarro"; Vibrazioni per "Operatore autocarro". Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione del cantiere temporaneo; Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) b) Attrezzi manuali; Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 23 RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE. rischi derivanti dalle lavorazioni e dall'uso di macchine ed attrezzi Elenco dei rischi: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Chimico; Inalazione polveri, fibre; Investimento, ribaltamento; M.M.C. (elevata frequenza); M.M.C. (sollevamento e trasporto); Punture, tagli, abrasioni; R.O.A. (operazioni di saldatura); Rumore; Scivolamenti, cadute a livello; Seppellimento, sprofondamento; Vibrazioni. RISCHIO: "Caduta dall'alto" Descrizione del Rischio: Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) b) Nelle lavorazioni: Opere in cemento armato - casserature - acciaio; Prescrizioni Esecutive: Nei lavori in quota, ogni qualvolta non siano attuabili le misure di prevenzione e protezione collettiva, si devono utilizzare dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. In particolare sono da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi. Nelle lavorazioni: Opere in cemento armato - casserature - acciaio; Prescrizioni Organizzative: Nella esecuzione di opere a struttura in conglomerato cementizio, quando non si provveda alla costruzione da terra di una normale impalcatura con montanti, prima di iniziare la erezione delle casseformi per il getto dei pilastri perimetrali, deve essere sistemato, in corrispondenza al piano raggiunto, un regolare ponte di sicurezza a sbalzo, avente larghezza utile di almeno m 1,20. Le armature di sostegno del cassero per il getto della successiva soletta o della trave perimetrale, non devono essere lasciate sporgere dal filo del fabbricato più di cm 40 per l'affrancamento della sponda esterna del cassero medesimo. Come sotto ponte può servire l'impalcato o ponte a sbalzo costruito in corrispondenza al piano sottostante. In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve essere sistemato, all'altezza del solaio di copertura del piano terreno, un impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall'alto. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 129. c) Nelle lavorazioni: Opere in cemento armato - casserature - acciaio; Prescrizioni Esecutive: Deve provvedersi a proteggere le rampe di scale fin dalla fase della loro armatura; i parapetti dovranno essere rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti fino alla posa in opera delle ringhiere definitive. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 146. RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello" Descrizione del Rischio: Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a distanza. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Demolizioni; RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 24 Prescrizioni Organizzative: Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 153; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 152. RISCHIO: Chimico Descrizione del Rischio: Attività in cui sono impiegati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Opere in cemento armato - casserature - acciaio; Formazione di massetto per pavimenti; Posa di pavimenti e rivestimenti; Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura; Misure tecniche e organizzative: Misure generali. A seguito di valutazione dei rischi, al fine di eliminare o, comunque ridurre al minimo, i rischi derivanti da agenti chimici pericolosi, devono essere adottate adeguate misure generali di protezione e prevenzione: a) la progettazione e l'organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro deve essere effettuata nel rispetto delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; b) le attrezzature di lavoro fornite devono essere idonee per l'attività specifica e mantenute adeguatamente; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica deve essere quello minimo in funzione della necessità della lavorazione; d) la durata e l'intensità dell’esposizione ad agenti chimici pericolosi deve essere ridotta al minimo; e) devono essere fornite indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare per il mantenimento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; f) le quantità di agenti presenti sul posto di lavoro, devono essere ridotte al minimo, in funzione delle necessità di lavorazione; g) devono essere adottati metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell'immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi e dei rifiuti che contengono detti agenti. RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre" Descrizione del Rischio: Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per l'impiego diretto di materiali in grana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o operazioni che ne comportano l'emissione. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Demolizioni; Prescrizioni Organizzative: Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta e curando che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 96; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 153. RISCHIO: "Investimento, ribaltamento" Descrizione del Rischio: Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Allestimento di cantiere temporaneo; Rimozione cantiere; Prescrizioni Esecutive: Indumenti da lavoro ad alta visibilità, per tutti gli operatori impegnati nei lavori stradali o che operano in zone con forte flusso di mezzi d'opera. RISCHIO: M.M.C. (elevata frequenza) Descrizione del Rischio: Attività comportante movimentazione manuale di carichi leggeri mediante movimenti ripetitivi ad elevata frequenza degli arti superiori (mani, polsi, braccia, spalle). Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 25 MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Posa di pavimenti e rivestimenti; Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura; Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: i compiti dovranno essere tali da evitare prolungate sequenze di movimenti ripetitivi degli arti superiori (spalle, braccia, polsi e mani). RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto) Descrizione del Rischio: Attività comportante movimentazione manuale di carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Demolizioni; Rimozione e sostituzione infissi; Realizzazione di nuovo elevatore; Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazi dedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con due mani e da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attività di movimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti di sollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco. RISCHIO: "Punture, tagli, abrasioni" Descrizione del Rischio: Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Opere in cemento armato - casserature - acciaio; Prescrizioni Esecutive: I ferri d'attesa sporgenti vanno adeguatamente segnalati e protetti. RISCHIO: R.O.A. (operazioni di saldatura) Descrizione del Rischio: Attività di saldatura comportante un rischio di esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) nel campo dei raggi ultravioletti, infrarossi e radiazioni visibili. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico; Misure tecniche e organizzative: Misure tecniche, organizzative e procedurali. Al fine di ridurre l'esposizione a radiazioni ottiche artificiali devono essere adottate le seguenti misure: a) durante le operazioni di saldatura devono essere adottati metodi di lavoro che comportano una minore esposizione alle radiazioni ottiche; b) devono essere applicate adeguate misure tecniche per ridurre l’emissione delle radiazioni ottiche, incluso, quando necessario, l’uso di dispositivi di sicurezza, schermatura o analoghi meccanismi di protezione della salute; c) devono essere predisposti opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature per le operazioni di saldatura, dei luoghi di lavoro e delle postazioni di lavoro; d) i luoghi e le postazioni di lavoro devono essere progettati al fine di ridurre le esposizione alle radiazioni ottiche prodotte dalle operazioni di saldatura; e) la durata delle operazioni di saldatura deve essere ridotta al minimo possibile; f) i lavoratori devono avere la disponibilità di adeguati dispositivi di protezione individuale dalle radiazioni ottiche prodotte durante le operazioni di saldatura; g) i lavoratori devono avere la disponibilità delle istruzioni del fabbricante delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di saldatura; h) le aree in cui si effettuano operazioni di saldatura devono essere indicate con un’apposita segnaletica e l’accesso alle stesse deve essere limitato. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 26 RISCHIO: Rumore Descrizione del Rischio: Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Demolizioni; Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico; Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". b) Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione, con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione; b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione. Nelle lavorazioni: Opere in cemento armato - casserature - acciaio; Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". c) Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Nelle lavorazioni: Posa di pavimenti e rivestimenti; Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)". d) Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. Nelle macchine: Autocarro; Escavatore; Autobetoniera; Autopompa per cls; Autocarro con gru; Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Misure tecniche e organizzative: Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 27 tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo messi a disposizione dei lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di utilizzo. RISCHIO: "Scivolamenti, cadute a livello" Descrizione del Rischio: Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Scavi a sezione ristretta e/o obbligata; Prescrizioni Esecutive: Il ciglio del fronte di scavo dovrà essere reso inaccessibile mediante barriere mobili, posizionate ad opportuna distanza di sicurezza e spostabili con l'avanzare del fronte dello scavo stesso. Dovrà provvedersi, inoltre, a segnalare la presenza dello scavo con opportuni cartelli. A scavo ultimato, tali barriere mobili provvisorie dovranno essere sostituite da regolari parapetti. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118. RISCHIO: "Seppellimento, sprofondamento" Descrizione del Rischio: Seppellimento e sprofondamento a seguito di slittamenti, frane, crolli o cedimenti nelle operazioni di scavi all'aperto o in sotterraneo, di demolizione, di manutenzione o pulizia all'interno di silos, serbatoi o depositi, di disarmo delle opere in c.a., di stoccaggio dei materiali, e altre. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Scavi a sezione ristretta e/o obbligata; Prescrizioni Organizzative: Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno. Riferimenti Normativi: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 118. RISCHIO: Vibrazioni Descrizione del Rischio: Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Demolizioni; Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico; Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente". Misure tecniche e organizzative: Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo. Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere. Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 28 svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione. b) Dispositivi di protezione individuale: Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio, maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio. Nelle lavorazioni: Posa di pavimenti e rivestimenti; Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Inferiore a 2,5 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente". c) Misure tecniche e organizzative: Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo. Nelle macchine: Autocarro; Autobetoniera; Autopompa per cls; Autocarro con gru; Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Inferiore a 0,5 m/s²". d) Misure tecniche e organizzative: Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo. Nelle macchine: Escavatore; Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Non presente"; Corpo Intero (WBV): "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²". Misure tecniche e organizzative: Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo. Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere. Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione. Dispositivi di protezione individuale: Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero (parte seduta del lavoratore). RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 29 ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni Elenco degli attrezzi: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) Andatoie e Passerelle; Argano a bandiera; Attrezzi manuali; Avvitatore elettrico; Cannello per saldatura ossiacetilenica; Impastatrice; Martello demolitore elettrico; Ponte su cavalletti; Ponteggio metallico fisso; Ponteggio mobile o trabattello; Scala semplice; Sega circolare; Taglierina elettrica; Trancia-piegaferri; Trapano elettrico; Vibratore elettrico per calcestruzzo. Andatoie e Passerelle Le andatoie e le passerelle sono opere provvisionali predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore andatoie e passarelle; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti; c) indumenti protettivi. Argano a bandiera L'argano è un apparecchio di sollevamento utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero e piccola ristrutturazione per il sollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) 4) Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore argano a bandiera; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) indumenti protettivi; e) attrezzatura anticaduta. Attrezzi manuali Gli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 30 Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore attrezzi manuali; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti. Avvitatore elettrico L'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a distanza. Elettrocuzione; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore avvitatore elettrico; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti. Cannello per saldatura ossiacetilenica Il cannello per saldatura ossiacetilenica è impiegato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio di parti metalliche. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore cannello per saldatura ossiacetilenica; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) occhiali; c) maschera; d) otoprotettori; e) guanti; f) grembiule per saldatore; g) indumenti protettivi. Impastatrice L'impastatrice è un'attrezzatura da cantiere destinata alla preparazione a ciclo continuo di malta. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) 4) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore impastatrice; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) otoprotettori; d) maschere; e) guanti; f) indumenti protettivi. Martello demolitore elettrico Il martello demolitore è un'attrezzatura la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato numero di colpi ed una battuta potente. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 31 1) 2) 3) Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore martello demolitore elettrico; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi. Ponte su cavalletti Il ponte su cavalletti è un'opera provvisionale costituita da un impalcato di assi in legno sostenuto da cavalletti. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Scivolamenti, cadute a livello; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore ponte su cavalletti; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti. Ponteggio metallico fisso Il ponteggio metallico fisso è un'opera provvisionale realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta. Ponteggio mobile o trabattello Il ponteggio mobile su ruote o trabattello è un'opera provvisionale utilizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri ma che non comportino grande impegno temporale. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti. Scala semplice La scala semplice è adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 32 1) 2) Caduta dall'alto; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) 2) Scala semplice: misure preventive e protettive; Prescrizioni Organizzative: Caratteristiche di sicurezza: 1) le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso; 2) le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio; 3) in tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori. DPI: utilizzatore scala semplice; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti. Sega circolare La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) 4) 5) Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore sega circolare; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) otoprotettori; e) guanti. Taglierina elettrica La taglierina elettrica è un elettroutensile per il taglio di taglio di laterizi o piastrelle di ceramica. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore taglierina elettrica; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti. Trancia-piegaferri La trancia-piegaferri è un'attrezzatura utilizzata per sagomare i ferri di armatura, e le relative staffe, dei getti di conglomerato cementizio armato. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) 4) Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore trancia-piegaferri; RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 33 Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) indumenti protettivi. Trapano elettrico Il trapano è un utensile di uso comune adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Punture, tagli, abrasioni; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore trapano elettrico; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) maschera; c) otoprotettori; d) guanti. Vibratore elettrico per calcestruzzo Il vibratore elettrico per calcestruzzo è un attrezzatura per il costipamento del conglomerato cementizio a getto avvenuto. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Elettrocuzione; Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo: 1) DPI: utilizzatore vibratore elettrico per calcestruzzo; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) otoprotettori; d) guanti; e) indumenti protettivi. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 34 MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni Elenco delle macchine: 1) 2) 3) 4) 5) Autobetoniera; Autocarro; Autocarro con gru; Autopompa per cls; Escavatore. Autobetoniera L'autobetoniera è un mezzo d'opera destinato al trasporto di calcestruzzi dalla centrale di betonaggio fino al luogo della posa in opera. Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore autobetoniera; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) otoprotettori; e) guanti; f) indumenti protettivi. Autocarro L'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione, materiali di risulta ecc. Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore autocarro; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) indumenti protettivi. Autocarro con gru L'autocarro è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di materiali da costruzione e il carico e lo scarico degli stessi mediante gru RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 35 Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Urti, colpi, impatti, compressioni; Vibrazioni; Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore autocarro con gru; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) indumenti protettivi; e) otoprotettori. Autopompa per cls L'autopompa per getti di calcestruzzo è un mezzo d'opera attrezzato con una pompa per il sollevamento del calcestruzzo per getti in quota. Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. 8) Scivolamenti, cadute a livello; 9) Urti, colpi, impatti, compressioni; 10) Vibrazioni; Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore autopompa per cls; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c) occhiali; d) guanti; e) indumenti protettivi. Escavatore L'escavatore è una macchina operatrice con pala anteriore impiegata per lavori di scavo, riporto e movimento di materiali. Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento; Rumore; Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 36 7) 8) dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Scivolamenti, cadute a livello; Vibrazioni; Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico. Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina: 1) DPI: operatore escavatore; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti; c) indumenti protettivi. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 37 POTENZA SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE (art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) ATTREZZATURA Lavorazioni Potenza Sonora dB(A) Scheda Avvitatore elettrico Realizzazione di nuovo elevatore. 107.0 943-(IEC-84)-RPO-01 Impastatrice Formazione di massetto per pavimenti. 85.0 962-(IEC-17)-RPO-01 Martello demolitore elettrico Demolizioni. 113.0 967-(IEC-36)-RPO-01 Sega circolare Opere in cemento armato - casserature - acciaio. 113.0 908-(IEC-19)-RPO-01 Taglierina elettrica Posa di pavimenti e rivestimenti. 89.9 Trapano elettrico Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico. 107.0 943-(IEC-84)-RPO-01 Lavorazioni Potenza Sonora dB(A) Scheda MACCHINA Autobetoniera Opere in cemento armato - casserature - acciaio. 112.0 947-(IEC-28)-RPO-01 Autocarro con gru Rimozione e sostituzione infissi; Realizzazione di nuovo elevatore. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01 Autocarro Allestimento di cantiere temporaneo; Demolizioni; Scavi a sezione ristretta e/o obbligata; Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico; Formazione di massetto per pavimenti; Posa di pavimenti e rivestimenti; Opere in ferro; Rimozione cantiere. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01 Autopompa per cls Opere in cemento armato - casserature - acciaio. 103.0 940-(IEC-72)-RPO-01 Escavatore Scavi a sezione ristretta e/o obbligata. 104.0 950-(IEC-16)-RPO-01 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 38 COORDINAMENTO DELLE LAVORAZIONI E FASI 1) Interferenza nel periodo dal 25/07/2014 al 31/07/2014 per un totale di 7 giorni lavorativi. Fasi: - Demolizioni - Scavi a sezione ristretta e/o obbligata Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 06/07/2014 al 19/08/2014 per 45 giorni lavorativi, e dal 25/07/2014 al 31/07/2014 per 7 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 25/07/2014 al 31/07/2014 per 7 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie). Rischi Trasmissibili: Demolizioni: a) Inalazione polveri, fibre b) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" c) Investimento, ribaltamento Scavi a sezione ristretta e/o obbligata: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello b) Investimento, ribaltamento c) Inalazione polveri, fibre d) Investimento, ribaltamento 2) Prob: BASSISSIMA Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: Prob: Prob: Prob: Ent. Ent. Ent. Ent. BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA danno: danno: danno: danno: LIEVE GRAVE LIEVE GRAVE Interferenza nel periodo dal 01/08/2014 al 19/08/2014 per un totale di 19 giorni lavorativi. Fasi: - Demolizioni - Opere in cemento armato - casserature - acciaio Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 06/07/2014 al 19/08/2014 per 45 giorni lavorativi, e dal 01/08/2014 al 04/09/2014 per 35 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 01/08/2014 al 19/08/2014 per 19 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie). Rischi Trasmissibili: Demolizioni: a) Inalazione polveri, fibre b) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" c) Investimento, ribaltamento Opere in cemento armato - casserature - acciaio: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello b) Caduta di materiale dall'alto o a livello c) Caduta di materiale dall'alto o a livello d) Caduta di materiale dall'alto o a livello e) Caduta di materiale dall'alto o a livello f) Caduta di materiale dall'alto o a livello g) Inalazione polveri, fibre Prob: BASSISSIMA Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA danno: danno: danno: danno: danno: danno: danno: LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 39 h) Rumore per "Carpentiere" i) Investimento, ribaltamento j) Investimento, ribaltamento 3) Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 16/08/2014 al 04/09/2014 per un totale di 20 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico - Opere in cemento armato - casserature - acciaio Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 16/08/2014 al 14/09/2014 per 30 giorni lavorativi, e dal 01/08/2014 al 04/09/2014 per 35 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 16/08/2014 al 04/09/2014 per 20 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle operazioni di saldatura e del divieto su detto. c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale. d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. e) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie). f) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. Rischi Trasmissibili: Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico: a) Rumore per "Operaio comune (impianti)" b) Investimento, ribaltamento Opere in cemento armato - casserature - acciaio: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello b) Caduta di materiale dall'alto o a livello c) Caduta di materiale dall'alto o a livello d) Caduta di materiale dall'alto o a livello e) Caduta di materiale dall'alto o a livello f) Caduta di materiale dall'alto o a livello g) Inalazione polveri, fibre h) Rumore per "Carpentiere" i) Investimento, ribaltamento j) Investimento, ribaltamento 4) Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA MEDIA BASSISSIMA BASSISSIMA danno: danno: danno: danno: danno: danno: danno: danno: danno: danno: LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE GRAVE GRAVE GRAVE Interferenza nel periodo dal 16/08/2014 al 19/08/2014 per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi: - Demolizioni - Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 06/07/2014 al 19/08/2014 per 45 giorni lavorativi, e dal 16/08/2014 al 14/09/2014 per 30 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 16/08/2014 al 19/08/2014 per 4 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. d) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle operazioni di saldatura e del divieto su detto. e) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 40 l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale. Rischi Trasmissibili: Demolizioni: a) Inalazione polveri, fibre b) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" c) Investimento, ribaltamento Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico: a) Rumore per "Operaio comune (impianti)" b) Investimento, ribaltamento 5) Prob: BASSISSIMA Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 24/08/2014 al 14/09/2014 per un totale di 22 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico - Rimozione e sostituzione infissi Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 16/08/2014 al 14/09/2014 per 30 giorni lavorativi, e dal 24/08/2014 al 20/11/2014 per 89 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 24/08/2014 al 14/09/2014 per 22 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle operazioni di saldatura e del divieto su detto. c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale. d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. Rischi Trasmissibili: Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico: a) Rumore per "Operaio comune (impianti)" b) Investimento, ribaltamento Rimozione e sostituzione infissi: a) Investimento, ribaltamento 6) Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 24/08/2014 al 04/09/2014 per un totale di 12 giorni lavorativi. Fasi: - Opere in cemento armato - casserature - acciaio - Rimozione e sostituzione infissi Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 01/08/2014 al 04/09/2014 per 35 giorni lavorativi, e dal 24/08/2014 al 20/11/2014 per 89 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 24/08/2014 al 04/09/2014 per 12 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni dei materiali (parasassi, reti, tettoie). c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. Rischi Trasmissibili: Opere in cemento armato - casserature - acciaio: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello b) Caduta di materiale dall'alto o a livello c) Caduta di materiale dall'alto o a livello d) Caduta di materiale dall'alto o a livello e) Caduta di materiale dall'alto o a livello f) Caduta di materiale dall'alto o a livello g) Inalazione polveri, fibre h) Rumore per "Carpentiere" Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: Prob: BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA BASSISSIMA MEDIA Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. Ent. danno: danno: danno: danno: danno: danno: danno: danno: LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE LIEVE GRAVE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 41 i) Investimento, ribaltamento j) Investimento, ribaltamento Rimozione e sostituzione infissi: a) Investimento, ribaltamento 7) Prob: BASSISSIMA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 05/09/2014 al 14/09/2014 per un totale di 10 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico - Formazione di massetto per pavimenti Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 16/08/2014 al 14/09/2014 per 30 giorni lavorativi, e dal 05/09/2014 al 19/09/2014 per 15 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 05/09/2014 al 14/09/2014 per 10 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle operazioni di saldatura e del divieto su detto. c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale. d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. e) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. Rischi Trasmissibili: Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico: a) Rumore per "Operaio comune (impianti)" b) Investimento, ribaltamento Formazione di massetto per pavimenti: a) Inalazione polveri, fibre b) Investimento, ribaltamento 8) Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 05/09/2014 al 19/09/2014 per un totale di 15 giorni lavorativi. Fasi: - Formazione di massetto per pavimenti - Rimozione e sostituzione infissi Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 05/09/2014 al 19/09/2014 per 15 giorni lavorativi, e dal 24/08/2014 al 20/11/2014 per 89 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 05/09/2014 al 19/09/2014 per 15 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. Rischi Trasmissibili: Formazione di massetto per pavimenti: a) Inalazione polveri, fibre b) Investimento, ribaltamento Rimozione e sostituzione infissi: a) Investimento, ribaltamento 9) Prob: BASSISSIMA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 09/09/2014 al 19/09/2014 per un totale di 11 giorni lavorativi. Fasi: - Formazione di massetto per pavimenti - Posa di pavimenti e rivestimenti RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 42 Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 05/09/2014 al 19/09/2014 per 15 giorni lavorativi, e dal 09/09/2014 al 23/10/2014 per 45 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 09/09/2014 al 19/09/2014 per 11 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. d) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. Rischi Trasmissibili: Formazione di massetto per pavimenti: a) Inalazione polveri, fibre b) Investimento, ribaltamento Posa di pavimenti e rivestimenti: a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti" b) Investimento, ribaltamento 10) Prob: BASSISSIMA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: LIEVE Ent. danno: GRAVE Prob: BASSA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: SERIO Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 09/09/2014 al 14/09/2014 per un totale di 6 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico - Posa di pavimenti e rivestimenti Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 16/08/2014 al 14/09/2014 per 30 giorni lavorativi, e dal 09/09/2014 al 23/10/2014 per 45 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 09/09/2014 al 14/09/2014 per 6 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle operazioni di saldatura e del divieto su detto. c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale. d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. e) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. Rischi Trasmissibili: Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico: a) Rumore per "Operaio comune (impianti)" b) Investimento, ribaltamento Posa di pavimenti e rivestimenti: a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti" b) Investimento, ribaltamento 11) Prob: MEDIA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Ent. danno: GRAVE Prob: BASSA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: SERIO Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 09/09/2014 al 23/10/2014 per un totale di 45 giorni lavorativi. Fasi: - Posa di pavimenti e rivestimenti - Rimozione e sostituzione infissi Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 09/09/2014 al 23/10/2014 per 45 giorni lavorativi, e dal 24/08/2014 al 20/11/2014 per 89 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 09/09/2014 al 23/10/2014 per 45 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 43 attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri. c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. Rischi Trasmissibili: Posa di pavimenti e rivestimenti: a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti" b) Investimento, ribaltamento Rimozione e sostituzione infissi: a) Investimento, ribaltamento 12) Prob: BASSA Prob: BASSISSIMA Ent. danno: SERIO Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 24/10/2014 al 12/11/2014 per un totale di 20 giorni lavorativi. Fasi: - Opere in ferro - Rimozione e sostituzione infissi Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 24/10/2014 al 12/11/2014 per 20 giorni lavorativi, e dal 24/08/2014 al 20/11/2014 per 89 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 24/10/2014 al 12/11/2014 per 20 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. Rischi Trasmissibili: Opere in ferro: a) Investimento, ribaltamento Rimozione e sostituzione infissi: a) Investimento, ribaltamento 13) Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 03/11/2014 al 12/11/2014 per un totale di 10 giorni lavorativi. Fasi: - Opere in ferro - Realizzazione di nuovo elevatore Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 24/10/2014 al 12/11/2014 per 20 giorni lavorativi, e dal 03/11/2014 al 22/11/2014 per 20 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 03/11/2014 al 12/11/2014 per 10 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. Rischi Trasmissibili: Opere in ferro: a) Investimento, ribaltamento Realizzazione di nuovo elevatore: a) Investimento, ribaltamento 14) Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 03/11/2014 al 20/11/2014 per un totale di 18 giorni lavorativi. Fasi: - Realizzazione di nuovo elevatore - Rimozione e sostituzione infissi Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 03/11/2014 al 22/11/2014 per 20 giorni lavorativi, e dal 24/08/2014 al 20/11/2014 per 89 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 03/11/2014 al 20/11/2014 per 18 giorni lavorativi. Coordinamento: a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. Rischi Trasmissibili: Realizzazione di nuovo elevatore: a) Investimento, ribaltamento Rimozione e sostituzione infissi: a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 44 15) Interferenza nel periodo dal 11/11/2014 al 22/11/2014 per un totale di 12 giorni lavorativi. Fasi: - Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura - Realizzazione di nuovo elevatore Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 11/11/2014 al 24/11/2014 per 14 giorni lavorativi, e dal 03/11/2014 al 22/11/2014 per 20 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 11/11/2014 al 22/11/2014 per 12 giorni lavorativi. Coordinamento: a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. Rischi Trasmissibili: Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura: <Nessuno> Realizzazione di nuovo elevatore: a) Investimento, ribaltamento 16) Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE Interferenza nel periodo dal 11/11/2014 al 20/11/2014 per un totale di 10 giorni lavorativi. Fasi: - Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura - Rimozione e sostituzione infissi Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 11/11/2014 al 24/11/2014 per 14 giorni lavorativi, e dal 24/08/2014 al 20/11/2014 per 89 giorni lavorativi. Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 11/11/2014 al 20/11/2014 per 10 giorni lavorativi. Coordinamento: a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi. b) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica. Rischi Trasmissibili: Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura: <Nessuno> Rimozione e sostituzione infissi: a) Investimento, ribaltamento Prob: BASSISSIMA Ent. danno: GRAVE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 45 COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA (punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Vedi tavola grafica PSC allegata alla presente. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 46 MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE TRA LE IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI (punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Dovranno essere disposte delle riunioni di coordinamento al fine di notiziare i lavoratori in merito ai rischi potenziali ai quali gli stessi sono esposti durante le lavorazioni eseguite da diverse imprese. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 47 ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI (punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Si rimanda all'organizzazione di cui al documento di valutazione dei rischi dell'Appaltatore. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 48 CONCLUSIONI GENERALI Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano stesso: - Allegato "A" - Diagramma di Gantt (Cronoprogramma dei lavori); - Allegato "B" - Analisi e valutazione dei rischi; - Allegato "C" - Stima dei costi della sicurezza; si allegano, altresì: - Tavola grafica PSC; - Fascicolo con le caratteristiche dell'opera (per la prevenzione e protezione dei rischi); Firma _____________________ RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 49 INDICE Lavoro .............................................................................................................................................. pag. Committenti ...................................................................................................................................... pag. Responsabili .................................................................................................................................... pag. Imprese ............................................................................................................................................ pag. Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere ........................................................ pag. Descrizione sintetica dell'opera ....................................................................................................... pag. Area del cantiere .............................................................................................................................. pag. Caratteristiche area del cantiere ...................................................................................................... pag. Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere ........................................................................ pag. Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante .......................................... pag. Descrizione caratteristiche idrogeologiche ...................................................................................... pag. Organizzazione del cantiere ............................................................................................................ pag. Segnaletica generale prevista nel cantiere...................................................................................... pag. Lavorazioni e loro interferenze ........................................................................................................ pag. • Allestimento di cantiere temporaneo........................................................................................ pag. • Demolizioni ............................................................................................................................... pag. • Scavi a sezione ristretta e/o obbligata ..................................................................................... pag. • Opere in cemento armato - casserature - acciaio .................................................................... pag. • Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico ............................................................. pag. • Formazione di massetto per pavimenti .................................................................................... pag. • Posa di pavimenti e rivestimenti .............................................................................................. pag. • Opere in ferro ........................................................................................................................... pag. • Rimozione e sostituzione infissi ............................................................................................... pag. • Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura ....................................................................... pag. • Realizzazione di nuovo elevatore ............................................................................................ pag. • Rimozione cantiere .................................................................................................................. pag. Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. .................................. pag. Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni ........................................................................................... pag. Macchine utilizzate nelle lavorazioni ............................................................................................... pag. Potenza sonora attrezzature e macchine ........................................................................................ pag. Coordinamento delle lavorazioni e fasi............................................................................................ pag. Coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva ..................................................................................................................... pag. Modalita' organizzative della cooperazione, del coordinamento e della reciproca informazione tra le imprese/lavoratori autonomi ................................................................................................... pag. Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori ............... pag. Conclusioni generali ........................................................................................................................ pag. 2 3 4 6 7 8 12 12 13 13 14 15 16 17 17 17 18 18 19 20 20 20 21 21 21 22 23 29 34 37 38 45 46 47 48 INDICE Lavoro .............................................................................................................................................. pag. Committenti ...................................................................................................................................... pag. Responsabili .................................................................................................................................... pag. Imprese ............................................................................................................................................ pag. Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere ........................................................ pag. Descrizione sintetica dell'opera ....................................................................................................... pag. Area del cantiere .............................................................................................................................. pag. 2 3 4 6 7 8 12 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 50 Caratteristiche area del cantiere ...................................................................................................... pag. Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere ........................................................................ pag. Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante .......................................... pag. Descrizione caratteristiche idrogeologiche ...................................................................................... pag. Organizzazione del cantiere ............................................................................................................ pag. Segnaletica generale prevista nel cantiere...................................................................................... pag. Lavorazioni e loro interferenze ........................................................................................................ pag. • Allestimento di cantiere temporaneo........................................................................................ pag. • Demolizioni ............................................................................................................................... pag. • Scavi a sezione ristretta e/o obbligata ..................................................................................... pag. • Opere in cemento armato - casserature - acciaio .................................................................... pag. • Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico ............................................................. pag. • Formazione di massetto per pavimenti .................................................................................... pag. • Posa di pavimenti e rivestimenti .............................................................................................. pag. • Opere in ferro ........................................................................................................................... pag. • Rimozione e sostituzione infissi ............................................................................................... pag. • Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura ....................................................................... pag. • Realizzazione di nuovo elevatore ............................................................................................ pag. • Rimozione cantiere .................................................................................................................. pag. Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. .................................. pag. Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni ........................................................................................... pag. Macchine utilizzate nelle lavorazioni ............................................................................................... pag. Potenza sonora attrezzature e macchine ........................................................................................ pag. Coordinamento delle lavorazioni e fasi............................................................................................ pag. Coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva ..................................................................................................................... pag. Modalita' organizzative della cooperazione, del coordinamento e della reciproca informazione tra le imprese/lavoratori autonomi ................................................................................................... pag. Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori ............... pag. Conclusioni generali ........................................................................................................................ pag. 12 13 13 14 15 16 17 17 17 18 18 19 20 20 20 21 21 21 22 23 29 34 37 38 45 46 47 48 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 51 ALLEGATO "A" Comune di Ugento Provincia di LE DIAGRAMMA DI GANTT cronoprogramma dei lavori (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) COMMITTENTE: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CON ANNESSO CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE CANTIERE: Via Goldoni, Ugento (LE) , 17/03/2014 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA _____________________________________ (Ingegnere Esposito Gianluca) per presa visione IL COMMITTENTE _____________________________________ (Dirigente Scolastico e Responsabile Unico del Procedimento Galante Anna Grazia) Ingegnere Esposito Gianluca Via Acclavio n. 123 74123 Taranto (TA) Tel.: 0999943711 - Fax: 0999943711 E-Mail: [email protected] CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 1 TABELLA ANALITICA GANTT Tabella Analitica Gantt Z I Allestimento di cantiere temporaneo 1 E 5 5 01/07/2014 05/07/2014 Demolizioni 1 E 45 45 06/07/2014 19/08/2014 Scavi a sezione ristretta e/o obbligata 1 E 7 7 25/07/2014 31/07/2014 Opere in cemento armato - casserature - acciaio 1 E 35 35 01/08/2014 04/09/2014 Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico 1 E 30 30 16/08/2014 14/09/2014 Formazione di massetto per pavimenti 1 E 15 15 05/09/2014 19/09/2014 Posa di pavimenti e rivestimenti 1 E 45 45 09/09/2014 23/10/2014 Opere in ferro 1 E 20 20 24/10/2014 12/11/2014 Rimozione e sostituzione infissi 1 E 89 89 24/08/2014 20/11/2014 Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura 1 E 14 14 11/11/2014 24/11/2014 Realizzazione di nuovo elevatore 1 E 20 20 03/11/2014 22/11/2014 Rimozione cantiere 1 E 3 3 25/11/2014 27/11/2014 FASI DI LAVORO gg L gg C data Iniziale data Finale LEGENDA: Z = ZONA Elenco delle Zone attribuite alle Fasi del Programma Lavori: 1) = ZONA UNICA I = IMPRESA Elenco delle Imprese presenti nel Programma Lavori: E <Nessuna impresa definita> gg C = DURATA, espressa in giorni naturali e consecutivi, per lo svolgimento della Fase di Lavoro gg L = DURATA, espressa in giorni lavorativi, per lo svolgimento della Fase di Lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 2 Nome attività Allestimento di cantiere temporaneo Demolizioni Scavi a sezione ristretta e/o obbligata 23 Giu 14 30 Giu 14 07 Lug 14 14 Lug 14 Durata 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 5g 45 g 5 Z1 45 7g Opere in cemento armato - casserature - acciaio 35 g Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico 30 g Formazione di massetto per pavimenti 15 g Posa di pavimenti e rivestimenti 45 g Opere in ferro 20 g Rimozione e sostituzione infissi 89 g Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura 14 g Realizzazione di nuovo elevatore 20 g Rimozione cantiere Z1 3g LEGENDA Zona: Z1 = ZONA UNICA ERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 3 21 Lug 14 28 Lug 14 04 Ago 14 11 Ago 14 18 Ago 14 25 Ago 14 01 Set 14 08 Set 14 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 45 Z1 7 35 Z1 30 Z1 Z1 15 Z1 45 Z1 89 ERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 4 08 Set 14 15 Set 14 22 Set 14 29 Set 14 06 Ott 14 13 Ott 14 20 Ott 14 27 Ott 14 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 30 15 45 Z1 20 89 Z1 ERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 5 03 Nov 14 10 Nov 14 17 Nov 14 24 Nov 14 01 Dic 14 08 Dic 14 15 Dic 14 22 Dic 14 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 20 89 14 Z1 20 Z1 3 ERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 6 ALLEGATO "B" Comune di Ugento Provincia di LE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) COMMITTENTE: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CON ANNESSO CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE CANTIERE: Via Goldoni, Ugento (LE) IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA _____________________________________ (Ingegnere Esposito Gianluca) per presa visione IL COMMITTENTE _____________________________________ (Dirigente Scolastico e Responsabile Unico del Procedimento Galante Anna Grazia) Ingegnere Esposito Gianluca Via Acclavio n. 123 74123 Taranto (TA) Tel.: 0999943711 - Fax: 0999943711 E-Mail: [email protected] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 1 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione dei rischi è stata effettuata ai sensi della normativa italiana vigente: D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro". Testo coordinato con: D.L. 3 giugno 2008, n. 97, convertito con modificazioni dalla L. 2 agosto 2008, n. 129; D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2008, n. 133; D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14; L. 18 giugno 2009, n. 69; L. 7 luglio 2009, n. 88; D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106; D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25; D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122; L. 4 giugno 2010, n. 96; L. 13 agosto 2010, n. 136; Sentenza della Corte costituzionale 2 novembre 2010, n. 310; D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10; D.L. 12 maggio 2012, n. 57, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2012, n. 101; L. 1 ottobre 2012, n. 177; L. 24 dicembre 2012, n. 228; D.Lgs. 13 marzo 2013, n. 32; D.P.R. 28 marzo 2013, n. 44; D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98; D.L. 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 99. Individuazione del criterio generale seguito per la valutazione dei rischi La valutazione del rischio [R], necessaria per definire le priorità degli interventi di miglioramento della sicurezza aziendale, è stata effettuata tenendo conto dell'entità del danno [E] (funzione delle conseguenze sulle persone in base ad eventuali conoscenze statistiche o in base al registro degli infortuni o a previsioni ipotizzabili) e della probabilità di accadimento dello stesso [P] (funzione di valutazioni di carattere tecnico e organizzativo, quali le misure di prevenzione e protezione adottate -collettive e individuali-, e funzione dell'esperienza lavorativa degli addetti e del grado di formazione, informazione e addestramento ricevuto). La metodologia per la valutazione "semi-quantitativa" dei rischi occupazionali generalmente utilizzata è basata sul metodo "a matrice" di seguito esposto. La Probabilità di accadimento [P] è la quantificazione (stima) della probabilità che il danno, derivante da un fattore di rischio dato, effettivamente si verifichi. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di probabilità di accadimento: Soglia Molto probabile Probabile Poco probabile Improbabile Descrizione della probabilità di accadimento 1) Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione, 3) Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa. 1) E' noto qualche episodio in cui il pericolo ha causato danno, 2) Il pericolo può trasformarsi in danno anche se non in modo automatico, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe scarsa sorpresa. 1) Sono noti rari episodi già verificati, 2) Il danno può verificarsi solo in circostanze particolari, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa. 1) Non sono noti episodi già verificati, 2) Il danno si può verificare solo per una concatenazione di eventi improbabili e tra loro indipendenti, 3) Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. Valore [P4] [P3] [P2] [P1] L'Entità del danno [E] è la quantificazione (stima) del potenziale danno derivante da un fattore di rischio dato. Essa può assumere un valore sintetico tra 1 e 4, secondo la seguente gamma di soglie di danno: Soglia Gravissimo Grave Descrizione dell'entità del danno 1) Infortunio con lesioni molto gravi irreversibili e invalidità totale o conseguenze letali, 2) Esposizione cronica con effetti letali o totalmente invalidanti. 1) Infortunio o inabilità temporanea con lesioni significative irreversibili o invalidità parziale. 2) Esposizione cronica con effetti irreversibili o parzialmente invalidanti. Valore [E4] [E3] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 2 1) Infortunio o inabilità temporanea con disturbi o lesioni significative reversibili a medio termine. 2) Esposizione cronica con effetti reversibili. 1) Infortunio o inabilità temporanea con effetti rapidamente reversibili. 2) Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. Significativo Lieve [E2] [E1] Individuato uno specifico pericolo o fattore di rischio, il valore numerico del rischio [R] è stimato quale prodotto dell'Entità del danno [E] per la Probabilità di accadimento [P] dello stesso. [R] = [P] x [E] Il Rischio [R], quindi, è la quantificazione (stima) del rischio. Esso può assumere un valore sintetico compreso tra 1 e 16, come si può evincere dalla matrice del rischio di seguito riportata. Rischio [R] Improbabile [P1] Poco probabile [P2] Probabile [P3] Molto probabile [P4] Danno lieve [E1] Rischio basso [P1]X[E1]=1 Rischio basso [P2]X[E1]=2 Rischio moderato [P3]X[E1]=3 Rischio moderato [P4]X[E1]=4 Danno significativo [E2] Rischio basso [P1]X[E2]=2 Rischio moderato [P2]X[E2]=4 Rischio medio [P3]X[E2]=6 Rischio rilevante [P4]X[E2]=8 Danno grave [E3] Rischio moderato [P1]X[E3]=3 Rischio medio [P2]X[E3]=6 Rischio rilevante [P3]X[E3]=9 Rischio alto [P4]X[E3]=12 Danno gravissimo [E4] Rischio moderato [P1]X[E4]=4 Rischio rilevante [P2]X[E4]=8 Rischio alto [P3]X[E4]=12 Rischio alto [P4]X[E4]=16 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Entità del Danno Sigla Attività Probabilità CA RS CA RS RS RS RS RT RS RS - AREA DEL CANTIERE CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE Linee aeree Elettrocuzione Condutture sotterranee Annegamento Elettrocuzione Incendi, esplosioni Seppellimento, sprofondamento RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE Scuole Rumore Polveri E4 * P1 = 4 E4 E4 E4 E3 * * * * P1 P1 P1 P1 = = = = 4 4 4 3 E2 * P1 = 2 E2 * P1 = 2 - LAVORAZIONI E FASI Allestimento di cantiere temporaneo <Nessuna impresa definita> (max. presenti 1.75 uomini al giorno, per max. ore complessive 14.00) LF LV AT RS RS AT RS RS RS MA RS RS RS Entità Entità Entità Entità del del del del Danno Danno Danno Danno Lieve/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Bassa = = = = [51.90 ore] [3.06 ore] [1.90 ore] [11.40 ore] Addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada (Max. ore 14.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Scala semplice Caduta dall'alto Urti, colpi, impatti, compressioni Investimento, ribaltamento Autocarro (Max. ore 14.00) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E3 * P2 = 6 E2 * P1 = 2 E2 * P1 = 2 E1 * P1 = 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 3 Entità del Danno Sigla Attività RS RS RS Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Demolizioni <Nessuna impresa definita> (max. presenti 0.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 4.00) Probabilità RM VB LF LV AT RS RS RS RS AT RS RS AT RS RS RS RS RS VB MC1 RM MA RS RS RS RS RS RS RM VB LF LV AT RS RS AT RS RS AT RS RS RS RS MA RS RS RS RS RS RS RM Entità Entità Entità Entità del del del del Danno Danno Danno Danno Lieve/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Media = = = = del del del del del Danno Danno Danno Danno Danno Lieve/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Media Grave/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Bassa = = = = = E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 [41.93 ore] [0.68 ore] [0.42 ore] [1.35 ore] Addetto alle demolizioni in genere (Max. ore 4.00) Argano a bandiera Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Martello demolitore elettrico Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre Urti, colpi, impatti, compressioni Caduta di materiale dall'alto o a livello Inalazione polveri, fibre Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Non presente"] M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] Autocarro (Max. ore 4.00) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Scavi a sezione ristretta e/o obbligata <Nessuna impresa definita> (max. presenti 3.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 24.00) Entità Entità Entità Entità Entità E3 * P1 = 3 E3 * P1 = 3 E2 * P1 = 2 E1 E1 E1 E1 * * * * P1 P1 P1 P1 = = = = 1 1 1 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E1 E1 E1 * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = 1 1 1 1 1 E3 * P3 = 9 E1 * P1 = 1 E3 * P3 = 9 E2 E2 E1 E3 E3 E2 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = 2 2 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 [114.00 ore] [23.72 ore] [1.92 ore] [10.00 ore] [15.20 ore] Addetto allo scavo (Max. ore 24.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Andatoie e Passerelle Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Scala semplice Caduta dall'alto Urti, colpi, impatti, compressioni Scivolamenti, cadute a livello Seppellimento, sprofondamento Autocarro (Max. ore 24.00) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E2 E3 * * * * P1 P1 P1 P2 = = = = 1 1 2 6 E2 E2 E1 E3 E3 E2 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = 2 2 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 4 Entità del Danno Sigla Attività Probabilità VB MA RS RS RS RS RS RS VB RM LF LV AT RS RS AT RS RS RS AT RS RS CH LV AT RS RS AT RS RS RS AT RS RS RS AT RS RS AT RS RS RS RS RS RS LV AT RS RS AT RS RS AT RS RS RS AT RS RS RS Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Escavatore (Max. ore 24.00) Cesoiamenti, stritolamenti Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Scivolamenti, cadute a livello Vibrazioni per "Operatore escavatore" [HAV "Non presente", WBV "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²"] Rumore per "Operatore escavatore" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Opere in cemento armato - casserature - acciaio <Nessuna impresa definita> (max. presenti 10.00 uomini al giorno, per max. ore complessive 80.00) Entità Entità Entità Entità Entità Entità Entità Entità Entità del del del del del del del del del Danno Danno Danno Danno Danno Danno Danno Danno Danno Lieve/Probabilità Bassissima Lieve/Probabilità Bassa Lieve/Probabilità Media Serio/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassa Grave/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Media Gravissimo/Probabilità Media Gravissimo/Probabilità Alta = = = = = = = = = E2 * P1 = 2 E2 E3 E1 E3 E3 E1 E2 * * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 P3 = = = = = = = 2 3 1 3 3 1 6 E1 * P1 = 1 [1010.40 ore] [7.60 ore] [22.80 ore] [2.56 ore] [8.80 ore] [9.80 ore] [3.20 ore] [53.20 ore] [12.00 ore] Addetto al getto in calcestruzzo (Max. ore 80.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Ponteggio metallico fisso Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Scivolamenti, cadute a livello Vibratore elettrico per calcestruzzo Elettrocuzione Caduta dall'alto Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] Addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutturE (Max. ore 80.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Ponteggio metallico fisso Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Scivolamenti, cadute a livello Ponteggio mobile o trabattello Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Urti, colpi, impatti, compressioni Scala semplice Caduta dall'alto Urti, colpi, impatti, compressioni Trancia-piegaferri Cesoiamenti, stritolamenti Elettrocuzione Punture, tagli, abrasioni Scivolamenti, cadute a livello Caduta dall'alto Punture, tagli, abrasioni Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture (Max. ore 80.00) Andatoie e Passerelle Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Ponteggio metallico fisso Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Scivolamenti, cadute a livello Ponteggio mobile o trabattello Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Urti, colpi, impatti, compressioni E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E4 * P4 = 16 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E1 E1 E4 E1 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P3 P3 = = = = = = 1 1 1 1 12 3 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 5 Entità del Danno Sigla Attività AT RS RS AT RS RS RS RS RS RS CH Scala semplice Caduta dall'alto Urti, colpi, impatti, compressioni Sega circolare Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre Punture, tagli, abrasioni Scivolamenti, cadute a livello Urti, colpi, impatti, compressioni Caduta dall'alto Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] Rumore per "Carpentiere" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] Autobetoniera (Max. ore 80.00) Caduta di materiale dall'alto o a livello Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Scivolamenti, cadute a livello Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autobetoniera" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Autopompa per cls (Max. ore 80.00) Caduta di materiale dall'alto o a livello Cesoiamenti, stritolamenti Elettrocuzione Getti, schizzi Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Scivolamenti, cadute a livello Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore pompa per il cls (autopompa)" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico <Nessuna impresa definita> (max. presenti 2.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 20.00) Probabilità RM MA RS RS RS RS RS RS RS RM VB MA RS RS RS RS RS RS RS RS RM VB LF LV AT RS RS AT RS RS RS AT RS RS AT RS RS RS VB RM ROA AT RS RS RS RS AT RS Entità Entità Entità Entità Entità Entità del del del del del del Danno Danno Danno Danno Danno Danno Lieve/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Media Grave/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Media Gravissimo/Probabilità Alta = = = = = = E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E1 E1 E1 E4 E1 * * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P3 P1 = = = = = = = 1 1 1 1 1 12 1 E3 * P3 = 9 E3 E2 E1 E3 E3 E1 E2 * * * * * * * P1 P2 P2 P1 P1 P2 P2 = = = = = = = 3 4 2 3 3 2 4 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 E3 E2 E3 E1 E3 E3 E1 E2 * * * * * * * * P1 P2 P1 P2 P1 P1 P2 P2 = = = = = = = = 3 4 3 2 3 3 2 4 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 [399.90 ore] [3.06 ore] [2.16 ore] [1.90 ore] [2.70 ore] [9.90 ore] Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico (Max. ore 20.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Cannello per saldatura ossiacetilenica Inalazione fumi, gas, vapori Incendi, esplosioni Urti, colpi, impatti, compressioni Scala semplice Caduta dall'alto Urti, colpi, impatti, compressioni Trapano elettrico Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre Punture, tagli, abrasioni Vibrazioni per "Operaio comune (impianti)" [HAV "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²", WBV "Non presente"] Rumore per "Operaio comune (impianti)" [Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".] R.O.A. per "Saldatura a gas (acetilene)" [Rischio alto per la salute.] Argano a bandiera Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Argano a bandiera Caduta dall'alto E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E2 * P3 = 6 E3 * P3 = 9 E4 * P4 = 16 E1 E1 E1 E1 * * * * P1 P1 P1 P1 = = = = 1 1 1 1 E1 * P1 = 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 6 Entità del Danno Sigla Attività RS RS RS AT RS RS RS RS MA RS RS RS RS RS RS Caduta di materiale dall'alto o a livello Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Argano a bandiera Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Autocarro (Max. ore 20.00) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Formazione di massetto per pavimenti <Nessuna impresa definita> (max. presenti 1.67 uomini al giorno, per max. ore complessive 13.33) Probabilità RM VB LF Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima LV AT RS RS AT RS RS RS RS CH AT RS RS RS RS MA RS RS RS RS RS RS Addetto alla formazione di massetto per pavimenti (Max. ore 13.33) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Impastatrice Caduta di materiale dall'alto o a livello Elettrocuzione Inalazione polveri, fibre Urti, colpi, impatti, compressioni Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] Argano a bandiera Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Autocarro (Max. ore 13.33) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Posa di pavimenti e rivestimenti <Nessuna impresa definita> (max. presenti 1.09 uomini al giorno, per max. ore complessive 8.75) RM VB LF LV AT RS RS AT RS RS VB CH MC3 RM AT RS RS RS Entità Entità Entità Entità del del del del Danno Danno Danno Danno Lieve/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassa Grave/Probabilità Bassissima E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E1 E1 * * * * P1 P1 P1 P1 = = = = 1 1 1 1 E2 E2 E1 E3 E3 E2 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = 2 2 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 = [117.73 ore] = [4.08 ore] = [2.53 ore] = = = = E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E1 E1 E1 * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = 1 1 1 1 1 E1 E1 E1 E1 * * * * P1 P1 P1 P1 = = = = 1 1 1 1 E2 E2 E1 E3 E3 E2 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = 2 2 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 [72.64 ore] [1.50 ore] [0.70 ore] [0.93 ore] Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti (Max. ore 8.75) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Taglierina elettrica Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Vibrazioni per "Posatore pavimenti e rivestimenti" [HAV "Inferiore a 2,5 m/s²", WBV "Non presente"] Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] M.M.C. (elevata frequenza) [Il livello di rischio globale per i lavoratori è accettabile.] Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti" [Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)".] Argano a bandiera Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E2 E1 E1 * * * * * P1 P1 P2 P1 P1 = = = = = 1 1 4 1 1 E2 * P2 = 4 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 7 Entità del Danno Sigla Attività RS MA RS RS RS RS RS RS Urti, colpi, impatti, compressioni Autocarro (Max. ore 8.75) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Opere in ferro <Nessuna impresa definita> (max. presenti 2.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 20.00) Probabilità RM VB LF Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima LV AT RS RS MA RS RS RS RS RS RS Addetto alle opere in ferro (Max. ore 20.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Autocarro (Max. ore 20.00) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Rimozione e sostituzione infissi <Nessuna impresa definita> (max. presenti 4.45 uomini al giorno, per max. ore complessive 35.60) RM VB LF LV AT RS RS MC1 MA RS RS RS RS RS RS RS RM VB LF LV AT RS RS AT RS AT RS RS CH MC3 AT RS RS RS Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima E2 E2 E1 E3 E3 E2 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = 2 2 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 = [39.80 ore] = [6.12 ore] = [3.80 ore] E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E2 E2 E1 E3 E3 E2 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = 2 2 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 = [110.35 ore] = [4.67 ore] = [3.76 ore] Addetto alla rimozione e posa di serramenti interni (Max. ore 35.60) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] Autocarro con gru (Max. ore 35.60) Cesoiamenti, stritolamenti Elettrocuzione Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Tinteggiatura di superfici interne e verniciatura <Nessuna impresa definita> (max. presenti 2.14 uomini al giorno, per max. ore complessive 17.14) Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E2 E1 E1 E1 E3 E3 E2 * * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = = 2 1 1 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 = [173.14 ore] Addetto alla tinteggiatura di superfici interne e verniciatura di opere in ferro. (Max. ore 17.14) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Ponte su cavalletti Scivolamenti, cadute a livello Scala semplice Caduta dall'alto Urti, colpi, impatti, compressioni Chimico [Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute".] M.M.C. (elevata frequenza) [Il livello di rischio globale per i lavoratori è accettabile.] Argano a bandiera Caduta dall'alto Caduta di materiale dall'alto o a livello Punture, tagli, abrasioni E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E1 E1 * * * * P1 P1 P1 P1 = = = = 1 1 1 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 8 Entità del Danno Sigla Attività Probabilità RS Urti, colpi, impatti, compressioni Realizzazione di nuovo elevatore <Nessuna impresa definita> (max. presenti 3.50 uomini al giorno, per max. ore complessive 28.00) LF Entità del Danno Lieve/Probabilità Bassissima Entità del Danno Serio/Probabilità Bassissima Entità del Danno Grave/Probabilità Bassissima LV AT RS RS AT RS RS RS MC1 RS MA RS RS RS RS RS RS RS RM VB LF LV AT RS RS AT RS RS RS MA RS RS RS RS RS RS RM VB = [183.60 ore] = [4.72 ore] = [3.80 ore] Addetto alla realizzazione di nuovo elevatore (Max. ore 28.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Avvitatore elettrico Elettrocuzione Urti, colpi, impatti, compressioni Caduta di materiale dall'alto o a livello M.M.C. (sollevamento e trasporto) [Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili.] Caduta dall'alto Autocarro con gru (Max. ore 28.00) Cesoiamenti, stritolamenti Elettrocuzione Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] Rimozione cantiere <Nessuna impresa definita> (max. presenti 1.63 uomini al giorno, per max. ore complessive 13.00) Entità Entità Entità Entità del del del del Danno Danno Danno Danno Lieve/Probabilità Bassissima Serio/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Bassissima Grave/Probabilità Bassa E1 * P1 = 1 = = = = E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 E1 E1 E1 E1 * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = 1 1 1 1 1 E2 E1 E1 E1 E3 E3 E2 * * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = = 2 1 1 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 [49.95 ore] [1.53 ore] [0.95 ore] [11.40 ore] Addetto alla rimozione del cantiere temporaneo (Max. ore 13.00) Attrezzi manuali Punture, tagli, abrasioni Urti, colpi, impatti, compressioni Scala semplice Caduta dall'alto Urti, colpi, impatti, compressioni Investimento, ribaltamento Autocarro (Max. ore 13.00) Cesoiamenti, stritolamenti Getti, schizzi Inalazione polveri, fibre Incendi, esplosioni Investimento, ribaltamento Urti, colpi, impatti, compressioni Rumore per "Operatore autocarro" [Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".] Vibrazioni per "Operatore autocarro" [HAV "Non presente", WBV "Inferiore a 0,5 m/s²"] E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E1 * P1 = 1 E3 * P2 = 6 E2 E2 E1 E3 E3 E2 * * * * * * P1 P1 P1 P1 P1 P1 = = = = = = 2 2 1 3 3 2 E1 * P1 = 1 E2 * P1 = 2 LEGENDA: [CA] = Caratteristiche area del Cantiere; [FE] = Fattori esterni che comportano rischi per il Cantiere; [RT] = Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante; [OR] = Organizzazione del Cantiere; [LF] = Lavorazione; [MA] = Macchina; [LV] = Lavoratore; [AT] = Attrezzo; [RS] = Rischio; [RM] = Rischio rumore; [VB] = Rischio vibrazioni; [CH] = Rischio chimico; [MC1] = Rischio M.M.C.(sollevamento e trasporto); [MC2] = Rischio M.M.C.(spinta e traino); [MC3] = Rischio M.M.C.(elevata frequenza); [ROA] = Rischio R.O.A.(operazioni di saldatura); [CM] = Rischio cancerogeno e mutageno; [BIO] = Rischio biologico; [RL] = Rischio R.O.A. (laser); [RNC] = Rischio R.O.A. (non coerenti); [CEM] = Rischio campi elettromagnetici; [AM] = Rischio amianto; [RON] = Rischio radiazioni ottiche naturali; [MCS] = Rischio microclima (caldo severo); [MFS] = Rischio microclima (freddo severo); [SA] = Rischio scariche atmosferiche; [IN] = Rischio incendio; [PR] = Prevenzione; [IC] = Coordinamento; [SG] = Segnaletica; [CG] = Coordinamento delle Lavorazioni e Fasi; [UO] = Ulteriori osservazioni; [E1] = Entità Danno Lieve; [E2] = Entità Danno Serio; [E3] = Entità Danno Grave; [E4] = Entità Danno Gravissimo; [P1] = Probabilità Bassissima; [P2] = Probabilità Bassa; [P3] = Probabilità Media; [P4] = Probabilità Alta. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 9 GRAFICI probabilità/entità del danno Periodo: 01/07/2014 - 31/08/2014 Luglio 14 Agosto 14 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 10 Periodo: 01/07/2014 - 31/08/2014 Luglio 14 Agosto 14 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 11 Periodo: 01/09/2014 - 31/10/2014 Settembre 14 Ottobre 14 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 12 Periodo: 01/09/2014 - 31/10/2014 Settembre 14 Ottobre 14 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 13 Periodo: 01/11/2014 - 31/12/2014 Novembre 14 Dicembre 14 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 14 Periodo: 01/11/2014 - 31/12/2014 Novembre 14 Dicembre 14 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 15 ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative". In particolare, per il calcolo del livello di esposizione giornaliera o settimanale e per il calcolo dell'attenuazione offerta dai dispositivi di protezione individuale dell'udito, si è tenuto conto della specifica normativa tecnica di riferimento: UNI EN ISO 9612:2011, "Acustica - Determinazione dell'esposizione al rumore negli ambienti di lavoro - Metodo tecnico progettuale". UNI 9432:2011, "Acustica - Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell'ambiente di lavoro". UNI EN 458:2005, "Protettori dell'udito - Raccomandazioni per la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione - Documento guida". Premessa La valutazione dell'esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare: il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo; i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'art. 189 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n.81; tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle donne in gravidanza e i minori; per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e fra rumore e vibrazioni; tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni; le informazioni sull'emissione di rumore fornite dai costruttori dell'attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia; l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore; il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale; le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica; la disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione. Qualora i dati indicati nelle schede di valutazione, riportate nella relazione, hanno origine da Banca Dati [B], la valutazione relativa a quella scheda ha carattere preventivo, così come previsto dall'art. 190 del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81. Calcolo dei livelli di esposizione I modelli di calcolo adottati per stimare i livelli di esposizione giornaliera o settimanale di ciascun lavoratore, l'attenuazione e adeguatezza dei dispositivi sono i modelli riportati nella normativa tecnica. In particolare ai fini del calcolo dell'esposizione personale al rumore è stata utilizzata la seguente espressione che impiega le percentuali di tempo dedicato alle attività, anziché il tempo espresso in ore/minuti: dove: LEX è il livello di esposizione personale in dB(A); LAeq, i è il livello di esposizione media equivalente Leq in dB(A) prodotto dall'i-esima attività comprensivo delle incertezze; pi è la percentuale di tempo dedicata all'attività i-esima Ai fini della verifica del rispetto del valore limite 87 dB(A) per il calcolo dell'esposizione personale effettiva al rumore l’espressione utilizzata è analoga alla precedente dove, però, si è utilizzato al posto di livello di esposizione media equivalente il livello di esposizione media equivalente effettivo che tiene conto dell'attenuazione del DPI scelto. I metodi utilizzati per il calcolo del LAeq,i effettivo e del ppeak effettivo a livello dell'orecchio quando si indossa il protettore auricolare, a seconda dei dati disponibili sono quelli previsti dalla norma UNI EN 458: Metodo in Banda d'Ottava Metodo HML Metodo di controllo HML Metodo SNR Metodo per rumori impulsivi RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 16 La verifica di efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell'udito, applicando sempre le indicazioni fornite dalla UNI EN 458, è stata fatta confrontando LAeq, i effettivo e del ppeak effettivo con quelli desumibili dalle seguenti tabella. Livello effettivo all'orecchio LAeq Maggiore di Lact Tra Lact e Lact - 5 Tra Lact - 5 e Lact - 10 Tra Lact - 10 e Lact - 15 Minore di Lact - 15 Rumori non impulsivi Stima della protezione Insufficiente Accettabile Buona Accettabile Troppo alta (iperprotezione) Livello effettivo all'orecchio LAeq Maggiore di Lact Tra Lact e Lact - 15 Minore di Lact - 15 Rumori non impulsivi "Controllo HML" (*) Stima della protezione Insufficiente Accettabile/Buona Troppo alta (iperprotezione) Livello effettivo all'orecchio LAeq e ppeak LAeq o ppeak maggiore di Lact LAeq e ppeak minori di Lact Stima della protezione DPI-u non adeguato DPI-u adeguato Rumori impulsivi Il livello di azione Lact, secondo le indicazioni della UNI EN 458, corrisponde al valore d’azione oltre il quale c’è l’obbligo di utilizzo dei DPI dell'udito. ( ) * Nel caso il valore di attenuazione del DPI usato per la verifica è quello relativo al rumore ad alta frequenza (Valore H) la stima della protezione vuol verificare se questa è "insufficiente" (LAeq maggiore di Lact) o se la protezione "può essere accettabile" (LAeq minore di Lact) a condizione di maggiori informazioni sul rumore che si sta valutando. Banca dati RUMORE del CPT di Torino Banca dati realizzata dal C.P.T.-Torino e co-finanziata da INAIL-Regione Piemonte, in applicazione del comma 5-bis, art.190 del D.Lgs. 81/2008 al fine di garantire disponibilità di valori di emissione acustica per quei casi nei quali risulti impossibile disporre di valori misurati sul campo. Banca dati approvata dalla Commissione Consultiva Permanente in data 20 aprile 2011. La banca dati è realizzata secondo la metodologia seguente: - Procedure di rilievo della potenza sonora, secondo la norma UNI EN lSO 3746 – 2009. Procedure di rilievo della pressione sonora, secondo la norma UNI 9432 - 2008. Schede macchina/attrezzatura complete di: dati per la precisa identificazione (tipologia, marca, modello); caratteristiche di lavorazione (fase, materiali); analisi in frequenza; Per le misure dì potenza sonora si è utilizzata questa strumentazione: Fonometro: B&K tipo 2250. Calibratore: B&K tipo 4231. Nel 2008 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4189 da 1/2". Nel 2009 si è utilizzato un microfono B&K tipo 4155 da 1/2". Per le misurazioni di pressione sonora si utilizza un analizzatore SVANTEK modello "SVAN 948" per misure di Rumore, conforme alle norme EN 60651/1994, EN 60804/1 994 classe 1, ISO 8041, ISO 108161 IEC 651, IEC 804 e IEC 61672-1 La strumentazione è costituita da: Fonometro integratore mod. 948, di classe I , digitale, conforme a: IEC 651, IEC 804 e IEC 61 672-1 . Velocità di acquisizione da 10 ms a 1 h con step da 1 sec. e 1 min. Ponderazioni: A, B, Lin. Analizzatore: Real-Time 1/1 e 1/3 d’ottava, FFT, RT6O. Campo di misura: da 22 dBA a 140 dBA. Gamma dinamica: 100 dB, A/D convertitore 4 x 20 bits. Gamma di frequenza: da 10 Hz a 20 kHz. Rettificatore RMS digitale con rivelatore di Picco, risoluzione 0,1 dB. Microfono: SV 22 (tipo 1), 50 mV/Pa, a condensatore polarizzato 1/2” con preamplificatore IEPE modello SV 12L. Calìbratore: B&K (tipo 4230), 94 dB, 1000 Hz. Per ciò che concerne i protocolli di misura si rimanda all'allegato alla lettera Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 30 giugno 2011. N.B. La dove non è stato possibile reperire i valori di emissione sonora di alcune attrezzature in quanto non presenti nella nuova banca dati del C.P.T.-Torino si è fatto riferimento ai valori riportati ne precedente banca dati anche questa approvata dalla Commissione Consultiva Permanente. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 17 ESITO DELLA VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE Di seguito sono riportati i lavoratori impiegati in lavorazioni e attività comportanti esposizione al rumore. Per ogni mansione è indicata la fascia di appartenenza al rischio rumore. Lavoratori e Macchine Mansione 1) Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti 2) Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture 3) Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico 4) Addetto alle demolizioni in genere 5) Autobetoniera 6) Autocarro 7) Autocarro con gru 8) Autopompa per cls 9) Escavatore ESITO DELLA VALUTAZIONE "Compreso tra i valori: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Maggiore dei valori: 85 dB(A) e 137 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" "Minore dei valori: 80 dB(A) e 135 dB(C)" SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE Le schede di rischio che seguono riportano l'esito della valutazione per ogni mansione e, così come disposto dalla normativa tecnica, i seguenti dati: i tempi di esposizione per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore, come forniti dal datore di lavoro previa consultazione con i lavoratori o con i loro rappresentanti per la sicurezza; i livelli sonori continui equivalenti ponderati A per ciascuna attività (attrezzatura) compresivi di incertezze; i livelli sonori di picco ponderati C per ciascuna attività (attrezzatura); i rumori impulsivi; la fonte dei dati (se misurati [A] o da Banca Dati [B]; il tipo di DPI-u da utilizzare. livelli sonori continui equivalenti ponderati A effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore; livelli sonori di picco ponderati C effettivi per ciascuna attività (attrezzatura) svolta da ciascun lavoratore; efficacia dei dispositivi di protezione auricolare; livello di esposizione giornaliera o settimanale o livello di esposizione a attività con esposizione al rumore molto variabile (art. 191); Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico Addetto alle demolizioni in genere Autobetoniera Autocarro con gru Autocarro Autopompa per cls Escavatore Scheda di valutazione SCHEDA N.1 - Rumore per rivestimenti" SCHEDA N.2 - Rumore per SCHEDA N.3 - Rumore per (impianti)" SCHEDA N.4 - Rumore per polivalente (demolizioni)" SCHEDA N.5 - Rumore per autobetoniera" SCHEDA N.6 - Rumore per SCHEDA N.6 - Rumore per SCHEDA N.7 - Rumore per cls (autopompa)" SCHEDA N.8 - Rumore per "Posatore pavimenti e "Carpentiere" "Operaio comune "Operaio comune "Operatore "Operatore autocarro" "Operatore autocarro" "Operatore pompa per il "Operatore escavatore" RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 18 SCHEDA N.1 - Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 38 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] 1) LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k 4k L M H SNR 25.0 - - - 8k BATTIPIASTRELLE (B138) 5.0 94.0 NO 75.3 100.0 [B] 100.0 LEX 81.0 LEX(effettivo) 63.0 Accettabile/Buona Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75] - - - - - - - Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e 135/137 dB(C)". Mansioni: Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti. SCHEDA N.2 - Rumore per "Carpentiere" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 32 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] 1) LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k 4k L M H SNR 30.0 - - - 8k SEGA CIRCOLARE - EDILSIDER - MASTER 03C MF [Scheda: 908-TO-1281-1-RPR-11] 10.0 99.6 NO 77.1 122.4 [B] 122.4 LEX 90.0 LEX(effettivo) 68.0 Accettabile/Buona Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75] - - - - - - - Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture. SCHEDA N.3 - Rumore per "Operaio comune (impianti)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 103 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Efficacia DPI-u Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 19 Ppeak dB(C) 1) Orig. Ppeak eff. dB(C) 125 250 500 1k 2k 4k L M H SNR 35.0 - - - 8k SCANALATRICE - HILTI - DC-SE19 [Scheda: 945-TO-669-1-RPR-11] 15.0 104.5 NO 78.3 122.5 [B] 122.5 LEX 97.0 LEX(effettivo) 71.0 Accettabile/Buona Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75] - - - - - - - Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico. SCHEDA N.4 - Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 279 del C.P.T. Torino (Demolizioni Demolizioni manuali). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] 1) LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k 4k L M H SNR 35.0 - - - 8k MARTELLO - SCLAVERANO - SGD 90 [Scheda: 918-TO-1253-1-RPR-11] 30.0 104.6 NO 78.4 125.8 [B] 125.8 LEX Accettabile/Buona Generico (cuffie o inserti). [Beta: 0.75] - - - - - - - 100.0 LEX(effettivo) 74.0 Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)". Mansioni: Addetto alle demolizioni in genere. SCHEDA N.5 - Rumore per "Operatore autobetoniera" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 28 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] 1) LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k - - - - - 4k 8k L M H SNR - - - - AUTOBETONIERA (B10) 80.0 80.0 NO 80.0 100.0 [B] 100.0 LEX 80.0 LEX(effettivo) 80.0 - - - Fascia di appartenenza: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 20 Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] LA,eq dB(A) Imp. Dispositivo di protezione LA,eq eff. dB(A) Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u Ppeak Ppeak eff. Orig. 125 250 500 1k dB(C) dB(C) Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". 2k 4k 8k L M H SNR Mansioni: Autobetoniera. SCHEDA N.6 - Rumore per "Operatore autocarro" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] 1) LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k - - - - - 4k 8k L M H SNR - - - - AUTOCARRO (B36) 85.0 78.0 NO 78.0 100.0 [B] 100.0 LEX 78.0 LEX(effettivo) 78.0 - - - Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autocarro; Autocarro con gru. SCHEDA N.7 - Rumore per "Operatore pompa per il cls (autopompa)" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 29 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] 1) LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k - - - - - 4k 8k L M H SNR - - - - AUTOPOMPA (B117) 85.0 79.0 NO 79.0 100.0 [B] 100.0 LEX 79.0 LEX(effettivo) 79.0 - - - Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Autopompa per cls. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 21 Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k 4k 8k L M H SNR SCHEDA N.8 - Rumore per "Operatore escavatore" Analisi dei livelli di esposizione al rumore con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni). Tipo di esposizione: Settimanale Rumore T[%] 1) LA,eq dB(A) Imp. LA,eq eff. dB(A) Ppeak dB(C) Orig. Ppeak eff. dB(C) Dispositivo di protezione Banda d'ottava APV Efficacia DPI-u 125 250 500 1k 2k 4k 8k L M H SNR - - - - ESCAVATORE - FIAT-HITACHI - EX355 [Scheda: 941-TO-781-1-RPR-11] 85.0 76.7 NO 76.7 113.0 [B] 113.0 LEX 76.0 LEX(effettivo) 76.0 - - - - - - - - Fascia di appartenenza: Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)". Mansioni: Escavatore. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 22 ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO VIBRAZIONI La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative". Premessa La valutazione e, quando necessario, la misura dei livelli di vibrazioni è stata effettuata in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte A, del D.Lgs. 81/2008, per vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (HAV), e in base alle disposizioni di cui all'allegato XXXV, parte B, del D.Lgs. 81/2008, per le vibrazioni trasmesse al corpo intero (WBV). La valutazione è stata effettuata prendendo in considerazione in particolare: il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti; i valori limite di esposizione e i valori d’azione; gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio con particolare riferimento alle donne in gravidanza e ai minori; gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il rumore e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature; le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro; l’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche; il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative in locali di cui è responsabile il datore di lavoro; le condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide; le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica. Individuazione dei criteri seguiti per la valutazione La valutazione dell'esposizione al rischio vibrazioni è stata effettuata tenendo in considerazione le caratteristiche delle attività lavorative svolte, coerentemente a quanto indicato nelle "Linee guida per la valutazione del rischio vibrazioni negli ambienti di lavoro" elaborate dall'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca). Il procedimento seguito può essere sintetizzato come segue: individuazione dei lavoratori esposti al rischio; individuazione dei tempi di esposizione; individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate; individuazione, in relazione alle macchine ed attrezzature utilizzate, del livello di esposizione; determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di 8 ore. Individuazione dei lavoratori esposti al rischio L’individuazione dei lavoratori esposti al rischio vibrazioni discende dalla conoscenza delle mansioni espletate dal singolo lavoratore, o meglio dall'individuazione degli utensili manuali, di macchinari condotti a mano o da macchinari mobili utilizzati nelle attività lavorative. E’ noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, così come attività lavorative svolte a bordi di mezzi di trasporto o di movimentazione espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che possono risultare nocivi per i soggetti esposti. Individuazione dei tempi di esposizione Il tempo di esposizione al rischio vibrazioni dipende, per ciascun lavoratore, dalle effettive situazioni di lavoro. Ovviamente il tempo di effettiva esposizione alle vibrazioni dannose è inferiore a quello dedicato alla lavorazione e ciò per effetto dei periodi di funzionamento a vuoto o a carico ridotto o per altri motivi tecnici, tra cui anche l'adozione di dispositivi di protezione individuale. Si è stimato, in relazione alle metodologie di lavoro adottate e all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il coefficiente di riduzione specifico. Individuazione delle singole macchine o attrezzature utilizzate La “Direttiva Macchine” obbliga i costruttori a progettare e costruire le attrezzature di lavoro in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte. Inoltre, prescrive che le istruzioni per l'uso contengano anche le seguenti indicazioni: a) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, dell'accelerazione cui sono esposte le membra superiori quando superi 2,5 m/s2; se tale livello è inferiore o pari a 2,5 m/s2, occorre indicarlo; b) il valore quadratico medio ponderato, in frequenza, RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 23 dell'accelerazione cui è esposto il corpo (piedi o parte seduta) quando superi 0,5 m/ s2; se tale livello é inferiore o pari a 0,5 m/s2, occorre indicarlo. Individuazione del livello di esposizione durante l'utilizzo Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, conformemente alle disposizioni dell'art. 202, comma 2, del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., si è fatto riferimento alla Banca Dati dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca) e/o alle informazioni fornite dai produttori, utilizzando i dati secondo le modalità nel seguito descritte. [A] - Valore misurato attrezzatura in BDV INAIL (ex ISPESL) Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili, in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca), i valori di vibrazione misurati in condizioni d'uso rapportabili a quelle operative. Sono stati assunti i valori riportati in Banca Dati Vibrazioni dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca). [B] - Valore del fabbricante opportunamente corretto Per la macchina o l'utensile considerato sono disponibili i valori di vibrazione dichiarati dal fabbricante. Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore di vibrazione, quello indicato dal fabbricante, maggiorato del fattore di correzione definito in Banca Dati Vibrazione dell'ISPESL (ora INAIL - Settore Tecnico-Scientifico e Ricerca), per le attrezzature che comportano vibrazioni mano-braccio, o da un coefficiente che tenga conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo, per le attrezzature che comportano vibrazioni al corpo intero. [C] - Valore di attrezzatura similare in BDV INAIL(ex ISPESL) Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati di attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza). Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello misurato di una attrezzatura similare (stessa categoria, stessa potenza) maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo. [D] - Valore di attrezzatura peggiore in BDV INAIL (ex ISPESL) Per la macchina o l'utensile considerato, non sono disponibili dati specifici ne dati per attrezzature similari (stessa categoria, stessa potenza), ma sono disponibili i valori di vibrazioni misurati per attrezzature della stessa tipologia. Salva la programmazione di successive misure di controllo in opera, è stato assunto quale valore base di vibrazione quello peggiore (misurato) di una attrezzatura dello stesso genere maggiorato di un coefficiente al fine di tener conto dell'età della macchina, del livello di manutenzione e delle condizioni di utilizzo. [E] - Valore tipico dell’attrezzatura (solo PSC) Nella redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) vige l'obbligo di valutare i rischi specifici delle lavorazioni, anche se non sono ancora noti le macchine e gli utensili utilizzati dall’impresa esecutrice e, quindi, i relativi valori di vibrazioni. In questo caso viene assunto, come valore base di vibrazione, quello più comune per la tipologia di attrezzatura utilizzata in fase di esecuzione. Per determinare il valore di accelerazione necessario per la valutazione del rischio, in assenza di valori di riferimento certi, si è proceduto come segue: Determinazione del livello di esposizione giornaliero normalizzato al periodo di riferimento di otto ore Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base della radice quadrata della somma dei quadrati (A(w)sum) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali x, y, z, in accordo con quanto prescritto dallo standard ISO 5349-1: 2001. L'espressione matematica per il calcolo di A(8) è di seguito riportata. dove: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 24 in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e awx, awy e awz i valori r.m.s. dell'accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 5349-1: 2001). Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più utensili vibranti nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione: dove: A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero: in cui i valori di T%i e A(w)sum,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)sum relativi alla operazione i-esima. Vibrazioni trasmesse al corpo intero La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al corpo intero si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base del maggiore dei valori numerici dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali: secondo la formula di seguito riportata: in cui T% la durata percentuale giornaliera di esposizione a vibrazioni espresso in percentuale e A(w)max il valore massimo tra 1,40awx, 1,40awy e awz i valori r.m.s. dell’accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2) lungo gli assi x, y e z (ISO 2631-1: 1997). Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più macchinari nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione: dove: A(8)i è il parziale relativo all'operazione i-esima, ovvero: in cui i valori di T%i a A(w)max,i sono rispettivamente il tempo di esposizione percentuale e il valore di A(w)max relativi alla operazione i-esima. ESITO DELLA VALUTAZIONE RISCHIO VIBRAZIONI Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a vibrazioni e il relativo esito della valutazione del rischio suddiviso in relazione al corpo intero (WBV) e al sistema mano braccio (HAV). Lavoratori e Macchine Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 25 1) Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti 2) Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico 3) Addetto alle demolizioni in genere 4) Autobetoniera 5) Autocarro 6) Autocarro con gru 7) Autopompa per cls 8) Escavatore Mano-braccio (HAV) Corpo intero (WBV) "Inferiore a 2,5 m/s²" "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" "Non presente" "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Non presente" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Inferiore a 0,5 m/s²" "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" SCHEDE DI VALUTAZIONE Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Scheda di valutazione Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico Addetto alle demolizioni in genere Autobetoniera Autocarro con gru Autocarro Autopompa per cls Escavatore SCHEDA N.1 - Vibrazioni per rivestimenti" SCHEDA N.2 - Vibrazioni per (impianti)" SCHEDA N.3 - Vibrazioni per polivalente (demolizioni)" SCHEDA N.4 - Vibrazioni per autobetoniera" SCHEDA N.5 - Vibrazioni per SCHEDA N.5 - Vibrazioni per SCHEDA N.4 - Vibrazioni per autobetoniera" SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Posatore pavimenti e "Operaio comune "Operaio comune "Operatore "Operatore autocarro" "Operatore autocarro" "Operatore "Operatore escavatore" SCHEDA N.1 - Vibrazioni per "Posatore pavimenti e rivestimenti" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 38 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) battitura pavimento (utilizzo battipiastrelle) per 5%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficiente di correzione [%] 1) Tempo di esposizione Livello di esposizione [%] [m/s2] Battipiastrelle (generico) 5.0 0.8 HAV - Esposizione A(8) 4.0 4.00 Origine dato 8.8 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) Tipo HAV 1.750 Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Inferiore a 2,5 m/s²" Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 26 SCHEDA N.2 - Vibrazioni per "Operaio comune (impianti)" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 103 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Ristrutturazioni): a) utilizzo scanalatrice per 15%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficiente di correzione [%] 1) Tempo di esposizione Livello di esposizione [%] Tipo [m/s ] Scanalatrice (generica) 15.0 0.8 HAV - Esposizione A(8) Origine dato 2 12.0 7.2 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) 12.00 HAV 2.501 Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico. SCHEDA N.3 - Vibrazioni per "Operaio comune polivalente (demolizioni)" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 279 del C.P.T. Torino (Demolizioni - Demolizioni manuali): a) demolizioni con martello demolitore pneumatico per 10%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficiente di correzione [%] 1) Tempo di esposizione Livello di esposizione [%] [m/s2] Martello demolitore pneumatico (generico) 10.0 0.8 8.0 HAV - Esposizione A(8) 8.00 Origine dato 17.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) Tipo HAV 4.998 Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²" Corpo Intero (WBV) = "Non presente" Mansioni: Addetto alle demolizioni in genere. SCHEDA N.4 - Vibrazioni per "Operatore autobetoniera" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 28 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) trasporto materiale per 40%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficiente di correzione [%] 1) Tempo di esposizione WBV - Esposizione A(8) Origine dato Tipo 2 [%] Autobetoniera (generica) 40.0 0.8 Livello di esposizione [m/s ] 32.0 32.00 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV 0.373 Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²" Mansioni: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 27 Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficiente di correzione [%] Tempo di esposizione Livello di esposizione [%] [m/s2] Origine dato Tipo Autobetoniera; Autopompa per cls. SCHEDA N.5 - Vibrazioni per "Operatore autocarro" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 24 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo autocarro per 60%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficiente di correzione [%] 1) Tempo di esposizione WBV - Esposizione A(8) Origine dato Tipo 2 [%] Autocarro (generico) 60.0 0.8 Livello di esposizione [m/s ] 48.0 48.00 0.5 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV 0.374 Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Inferiore a 0,5 m/s²" Mansioni: Autocarro; Autocarro con gru. SCHEDA N.6 - Vibrazioni per "Operatore escavatore" Analisi delle attività e dei tempi di esposizione con riferimento alla Scheda di Gruppo Omogeneo n. 23 del C.P.T. Torino (Costruzioni edili in genere - Nuove costruzioni): a) utilizzo escavatore (cingolato, gommato) per 60%. Macchina o Utensile utilizzato Tempo lavorazione Coefficiente di correzione [%] 1) Escavatore (generico) 60.0 0.8 WBV - Esposizione A(8) Tempo di esposizione Livello di esposizione Origine dato Tipo 2 [%] [m/s ] 48.0 48.00 0.7 [E] - Valore tipico attrezzatura (solo PSC) WBV 0.506 Fascia di appartenenza: Mano-Braccio (HAV) = "Non presente" Corpo Intero (WBV) = "Compreso tra 0,5 e 1 m/s²" Mansioni: Escavatore. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 28 ANALISI E VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente alla normativa tecnica applicabile: ISO 11228-1:2003, "Ergonomics - Manual handling - Lifting and carryng" Premessa La valutazione dei rischi derivanti da azioni di sollevamento e trasporto riportata di seguito è stata eseguita secondo le disposizioni del D.Lgs del 9 aprile 2008, n.81 e la normativa tecnica ISO 11228-1, ed in particolare considerando: la fascia di età e sesso di gruppi omogenei lavoratori; le condizioni di movimentazione; il carico sollevato, la frequenza di sollevamento, la posizione delle mani, la distanza di sollevamento, la presa, la distanza di trasporto; i valori del carico, raccomandati per il sollevamento e il trasporto; gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori; le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile; l'informazione e formazione dei lavoratori. Valutazione del rischio Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati i gruppi omogenei di lavoratori corrispondenti ai gruppi di lavoratori che svolgono la medesima attività nell'ambito del processo produttivo dall'azienda. Quindi si è proceduto, a secondo del gruppo, alla valutazione del rischio. La valutazione delle azioni del sollevamento e del trasporto, ovvero la movimentazione di un oggetto dalla sua posizione iniziale verso l’alto, senza ausilio meccanico, e il trasporto orizzontale di un oggetto tenuto sollevato dalla sola forza dell’uomo si basa su un modello costituito da cinque step successivi: - Step 1 valutazione del peso effettivamente sollevato rispetto alla massa di riferimento; - Step 2 valutazione dell’azione in relazione alla frequenza raccomandata in funzione della massa sollevata; - Step 3 valutazione dell’azione in relazione ai fattori ergonomici (per esempio, la distanza orizzontale, l’altezza di sollevamento, l’angolo di asimmetria ecc.); - Step 4 valutazione dell’azione in relazione alla massa cumulativa giornaliera (ovvero il prodotto tra il peso trasportato e la frequenza del trasporto); - Step 5 valutazione concernente la massa cumulativa e la distanza del trasporto in piano. I cinque passaggi sono illustrati con lo schema di flusso rappresentato nello schema 1. In ogni step sono desunti o calcolati valori limite di riferimento (per esempio, il peso limite). Se le valutazione concernente il singolo step porta ha una conclusione positiva, ovvero il valore limite di riferimento è rispettato, si passa a quello successivo. Qualora, invece, la valutazione porti a una conclusione negativa, è necessario adottare azioni di miglioramento per riportare il rischio a condizioni accettabili. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 29 STEP 1 m < m P u n t o 4 .3 .1 r if ( g e n e r e ) NO IS O 1 1 1 2 2 8 -1 SI STEP 2 m < m NO r i f ( fr e q u e n z a ) IS O 1 1 1 2 2 8 -1 SI Il s o lle v a m e n to m a n u a le è a c c e tt a b i le n e l le c o n d i z io n i id e a li SI C o n d iz io n i id e a li NO ST EP 3 m < m P u n t o 4 .3 .1 .2 NO lim IS O 1 1 1 2 2 8 -1 SI ST EP 4 L e c o n d iz io n i s o n o id e a li m a il c a ric o v ie n e tra s p o rta to m c u m ( g io r . ) P u n t o 4 .3 .2 .1 < m li m ( g io r . ) NO IS O 1 1 1 2 2 8 -1 SI Il s o lle v a m e n to m a n u a le è a c c e tta b ile n e lle s p e c ific h e c o n d iz io n i SI hc < 1 m NO STEP 5 m c u m , h c ( g io r . ) < m m cu m , h c (o re) < m m c u m , h c ( m in . ) < m P u n t o 4 .3 .2 .2 La movimentazione dei carichi non è accettabile sono necessari degli adattamenti P u n t o 4 .3 .1 .1 l i m , h c ( g io r . ) lim , h c ( o r e) NO l im , h c ( m in .) IS O 1 1 1 2 2 8 -1 SI Il s o lle v a m e n to e tra s p o rto m a n u a le s o n o a c c e tta b ili n e lle s p e c ific h e c o n d iz io n i Valutazione della massa di riferimento in base al genere, mrif Nel primo step si confronta il peso effettivo dell’oggetto sollevato con la massa di riferimento mrif, che è desunta dalla tabella presente nell’Allegato C alla norma ISO 11228-1. La massa di riferimento si differenzia a seconda del genere (maschio o femmina), in linea con quanto previsto dall’art. 28, D.Lgs. n. 81/2008, il quale ha stabilito che la valutazione dei rischi deve comprendere anche i rischi particolari, tra i quali quelli connessi alle differenze di genere. La massa di riferimento è individuata, a seconda del genere che caratterizza il gruppo omogeneo, al fine di garantire la protezione di almeno il 90% della popolazione lavorativa. La massa di riferimento costituisce il peso limite in condizioni ergonomiche ideali e che, qualora le azioni di sollevamento non siano occasionali. Valutazione della massa di riferimento in base alla frequenza, mrif Nel secondo step si procede a confrontare il peso effettivamente sollevato con la frequenza di movimentazione f (atti/minuto); in base alla durata giornaliera della movimentazione, solo breve e media durata, si ricava il peso limite raccomandato, in funzione della frequenza, in base al grafico di cui alla figura 2 della norma ISO 11228-1. Valutazione della massa in relazione ai fattori ergonomici, mlim Nel terzo step si confronta la massa movimentata, m, con il peso limite raccomandato che deve essere calcolato tenendo in considerazione i parametri che caratterizzano la tipologia di sollevamento e, in particolare: la massa dell’oggetto m; la distanza orizzontale di presa del carico, h, misurata dalla linea congiungente i malleoli interni al punto di mezzo tra la presa delle mani proiettata a terra; il fattore altezza, v, ovvero l’altezza da terra del punto di presa del carico; la distanza verticale di sollevamento, d; la frequenza delle azioni di sollevamento, f; la durata delle azioni di sollevamento, t; l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α; la qualità della presa dell’oggetto, c. Il peso limite raccomandato è calcolato, sia all'origine che alla della movimentazione sulla base di una formula proposta nell’Allegato A.7 alla ISO 11228-1: (1) dove: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 30 mrif è la massa di riferimento in base al genere. hM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza orizzontale di presa del carico, h; dM è il fattore riduttivo che tiene conto della distanza verticale di sollevamento, d; vM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’altezza da terra del punto di presa del carico; fM è il fattore riduttivo che tiene della frequenza delle azioni di sollevamento, f; αM è il fattore riduttivo che tiene conto dell’ l’angolo di asimmetria (torsione del busto), α; cM è il fattore riduttivo che tiene della qualità della presa dell’oggetto, c. Valutazione della massa cumulativa su lungo periodo, mlim. ( giornaliera) Nel quarto step si confronta la massa cumulativa mcum giornaliera, ovvero il prodotto tra il peso trasportato e la frequenza di trasporto per le otto ore lavorativa, con la massa raccomandata mlim. giornaliera che è pari a 10000 kg in caso di solo sollevamento o trasporto inferiore ai 20 m, o 6000 kg in caso di trasporto superiore o uguale ai 20 m. Valutazione della massa cumulativa trasportata su lungo, medio e breve periodo, mlim. ( giornaliera), mlim. (orario) e mlim. (minuto) In caso di trasporto su distanza hc uguale o maggiore di 1 m, nel quinto step si confronta la di massa cumulativa mcum sul breve, medio e lungo periodo (giornaliera, oraria e al minuto) con la massa raccomandata mlim. desunta dalla la tabella 1 della norma ISO 11228-1. ESITO DELLA VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati gruppi omogenei di lavoratori, univocamente identificati attraverso le SCHEDE DI VALUTAZIONE riportate nel successivo capitolo. Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni e il relativo esito della valutazione al rischio dovuto alle azioni di sollevamento e trasporto. Lavoratori e Macchine Mansione 1) Addetto alla realizzazione di nuovo elevatore 2) Addetto alla rimozione e posa di serramenti interni 3) Addetto alle demolizioni in genere ESITO DELLA VALUTAZIONE Forze di sollevamento e trasporto accettabili. Forze di sollevamento e trasporto accettabili. Forze di sollevamento e trasporto accettabili. SCHEDE DI VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Addetto alla realizzazione di nuovo elevatore Addetto alla rimozione e posa di serramenti interni Addetto alle demolizioni in genere Scheda di valutazione SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 31 Attività comportante movimentazione manuale di carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e deporre i carichi. Esito della valutazione dei compiti giornalieri Carico movimentato Condizioni Carico movimentato Carico movimentato Carico movimentato (giornaliero) (orario) (minuto) m mlim mcum mlim mcum mlim mcum mlim [kg] [kg] [kg/giorno] [kg/giorno] [kg/ora] [kg/ora] [kg/minuto] [kg/minuto] 1) Compito Specifiche 10.00 13.74 1200.00 10000.00 300.00 7200.00 5.00 120.00 Fascia di appartenenza: Le azioni di sollevamento e trasporto dei carichi sono accettabili. Mansioni: Addetto alla realizzazione di nuovo elevatore; Addetto alla rimozione e posa di serramenti interni; Addetto alle demolizioni in genere. Descrizione del genere del gruppo di lavoratori Fascia di età Sesso Adulta mrif [kg] Maschio 25.00 Compito giornaliero Posizion e del carico Carico Distanza verticale e di trasporto Posizione delle mani Durata e frequenza m h v Ang. d hc t f [kg] [m] [m] [gradi] [m] [m] [%] [n/min] 0.25 0.50 30 1.00 <=1 0.25 1.50 0 Presa c Fattori riduttivi FM HM VM DM Ang.M CM 0.81 1.00 0.93 0.87 0.90 1.00 0.81 1.00 0.78 0.87 1.00 1.00 1) Compito Inizio Fine 10.00 50 0.5 buona RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 32 ANALISI E VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ALTA FREQUENZA La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa succitata e conformemente alla normativa tecnica applicabile: ISO 11228-3:2007, "Ergonomics - Manual handling - Handling of low loads at high frequency" Premessa La valutazione dei rischi derivanti dalla movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza riportata di seguito è stata eseguita secondo le disposizioni del D.Lgs. del 9 aprile 2008, n. 81 e la normativa tecnica ISO 11228-3, ed in particolare considerando: gruppi omogenei lavoratori; le condizioni di movimentazione: le forze applicate nella movimentazione e quelle raccomandate, la frequenza di movimentazione, la posizione delle mani, i periodi di riposo; le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientifica disponibile; l'informazione e formazione dei lavoratori. Valutazione del rischio Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati i gruppi omogenei di lavoratori corrispondenti ai gruppi di lavoratori che svolgono la medesima attività nell'ambito del processo produttivo dell'azienda. Quindi si è proceduto, a secondo del gruppo, alla valutazione del rischio. La stima del rischio, si basa su un metodo, proposto dalla ISO 11228-3 all'allegato B, costituito da una check-list di controllo che verifica, per step successivi, la presenza o meno di una serie di fattori di rischio. La valutazione del rischio quindi si conclude valutando se la presenza dei fattori di rischio è caratterizzata da condizioni inaccettabili, accettabili o accettabile con prescrizioni collocando così il rischio in tre rispettive zone di rischio: 1. Rischio inaccettabile: ZONA ROSSA 2. Rischio accettabile: ZONA VERDE 3. Rischio accettabile con azioni correttive: ZONA GIALLA Verifica dei fattori di rischio mediante la check-list di controllo In questa fase si procede a verificare la presenza o meno di alcuni fattori di rischio che sono causa di pericolo per la salute dei lavoratori, al tal fine si utilizza la check-list di controllo così come riportata all'allegato B della ISO 11228-3: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 33 Step 1 - Durata e frequenza dei movimenti ripetitivi Durata e frequenza dei movimenti ripetitivi Si Verde se .. Gialla se .. Rossa se .. Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a tre ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di un'ora senza una pausa. Inoltre non sono presenti altri fattori di rischio. Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori. Tali compiti hanno una durata complessiva superiore a quattro ore su una "normale" giornata lavorativa. Inoltre non sono presenti altri fattori di rischio. □ □ □ No □□ Il lavoro comporta compiti con cicli di lavoro o sequenze di movimenti degli arti superiori ripetuti più di due volte al minuto e per più del 50% della durata dei compiti? □□ Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono, ogni pochi secondi, ripetizioni quasi identiche dei movimenti delle dita, mani o delle braccia? □□ Il lavoro comporta compiti durante i quali viene fatto uso intenso delle dita, delle mani o dei polsi? □□ Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi della sistema spalla/braccio (movimenti del braccio regolari con alcune pause o quasi continui)? Se la risposta a tutte le domande è "No", la zona di valutazione è verde e non è necessaria un'ulteriore valutazione. Se la risposta ad una o più domande è "Sì", il lavoro è classificato come ripetitivo usare le colonne a destra, per valutare se la durata complessiva dei movimenti ripetitivi, in assenza di altri importanti fattori di rischio, è comunque accettabile o se è il caso di procedere a un'ulteriore valutazione dei fattori di rischio con gli step da 2, 3 e 4. Il lavoro comporta compiti senza movimenti ripetitivi degli arti superiori. OPPURE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 34 Step 2 - Posture scomode Posture scomode Si No □□ □□ □□ □□ □□ Verde se .. Gialla se .. Rossa se .. Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. Per più di 3 ore su una "normale" giornata lavorativa e con una pausa o variazione di movimento con intervalli maggiori di 30 minuti ci sono piccole e ripetitive deviazioni delle dita, dei polsi, dei gomiti, delle spalle o del collo dalla loro posizione naturale. □ □ Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi Il lavoro comporta compiti durante i degli arti superiori in quali si compiono ripetitivi movimenti posture accettabili. dei polsi verso l'alto e/o verso il basso e/o lateralmente? OPPURE Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono ripetitive rotazioni delle mani tali che il palmo si trovi rivolto verso l'alto o verso il basso? Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi Il lavoro comporta compiti durante i degli arti superiori quali si compiono ripetitive prese con durante i quali si hanno le dita o con il pollice o con il palmo piccole deviazioni, dalla della mano e con il polso piegato loro posizione naturale, durante la presa, il mantenimento o la delle dita, dei polsi, dei manipolazione degli oggetti? gomiti, delle spalle o del Il lavoro comporta compiti durante i collo. Tali compiti hanno quali si compiono ripetitivi movimenti una durata complessiva del braccio davanti e/o lateralmente al inferiore a tre ore, su una "normale" giornata corpo? lavorativa, e non sono Il lavoro comporta compiti durante i svolti per più di trenta quali si compiono ripetitivi flessioni minuti senza una pausa o laterali o torsioni della schiena o della variazione di compito. testa? OPPURE Se la risposta a tutte le domande è "No", non ci sono posture scomode intese come fattore di rischio combinato ai movimenti ripetitivi, continuare con lo step 3 per valutare i fattori legati alle forze applicate. Se la risposta ad una o più domande è "Sì", utilizzare le colonne a destra per valutare il rischio e quindi procedere lo step 3. Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori durante i quali si hanno moderate o ampie deviazioni, dalla loro posizione naturale, delle dita, dei polsi, dei gomiti, delle spalle o del collo. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. □ RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 35 Step 3 - Forze applicate durante la movimentazione Forze applicate durante la movimentazione Si Verde se .. Gialla se .. No □□ Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono ripetitivi sollevamenti, con prese a pizzico, di attrezzi, materiali o oggetti di peso superiore a 0,2 kg ? □□ Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono, con una mano, ripetitivi sollevamenti di attrezzi, materiali o oggetti di peso superiore a 2 kg ? □□ Il lavoro comporta compiti durante i quali si compiono ripetitive azioni di rotazioni, di spingere o di tirare attrezzi e oggetti con il sistema braccio/mano applicando una forza superiore al 10% del valore di riferimento, Fb, indicato nella norma EN 1005-3:2002 (25 N per la forza di presa) ? □□ Il lavoro comporta compiti durante i quali si usano, in modo ripetitivo, sistemi di regolazione che richiedono, per il loro funzionamento, l'applicazione di forze superiori a quelle raccomandate nella ISO 9355-3 (25 N nelle prese con una mano, 10 N nelle prese a pizzico) ? □□ Il lavoro comporta compiti durante i quali avviene in modo ripetitivo il mantenimento, con presa a pizzico, di oggetti applicando una forza maggiore di 10 N ? Se la risposta a tutte le domande è "No", non ci sono forti sforzi intesi come un fattore di rischio combinato ai movimenti ripetitivi, continuare con lo step 4 per valutare il fattore di recupero. Se la risposta ad una o più domande è "Sì", valutare il rischio mediante le colonne a destra, quindi procedere al step 4. Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture accettabili, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti o hanno una durata complessiva superiore a tre ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito, o hanno una durata superiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture accettabili, in cui vengono applicate forze di presa accettabili. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture accettabili, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture scomode, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti o hanno una durata superiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito, o hanno una durata inferiore a due ore, su una "normale" giornata lavorativa, e sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori, in posture scomode, in cui ai lavoratori è richiesto uno sforzo durante le prese. Tali compiti hanno una durata complessiva inferiore a un'ora, su una "normale" giornata lavorativa, e non sono svolti per più di trenta minuti senza una pausa o variazione di compito. □ Rossa se .. □ □ RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 36 Step 4 - Periodi di recupero Periodi di recupero Si Verde se .. Gialla se .. No □□ Le pause, durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori, non sono frequenti ? □□ L' alternarsi di compiti lavorativi senza movimenti ripetitivi con compiti con movimenti ripetitivi non è frequente ? □□ I periodi di riposo, durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori, non sono frequenti ? Usare le colonne a destra per la valutazione del rischio in mancanza di periodi di recupero. Quindi passare al punto 5 e valutare i fattori di rischio aggiuntivi. Rossa se .. Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori ed è prevista una pausa pranzo inferiore a trenta minuti. Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori e sono previste, durante la "normale" giornata lavorativa, una pausa pranzo di almeno trenta minuti e due pause, una al mattino e una al pomeriggio, di almeno dieci minuti. Le condizioni descritte nelle zone rossa e verde non sono vere. □ □ OPPURE Il lavoro comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori svolti per più di un'ora senza una pausa o variazione di compito. □ RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 37 Step 5 - Altri fattori: fisici e psicosociali Si No La mansione ripetitiva comporta… Si No La mansione ripetitiva comporta… □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori si usano attrezzi vibranti ? □ □ I compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori comportano un elevato carico di lavoro? □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori si usano attrezzature che comportano localizzate compressioni delle strutture anatomiche ? □ □ I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori non sono ben pianificati? □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori i lavoratori sono esposti a condizioni climatiche disagiate (caldo o freddo) ? □ □ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori manca la collaborazione dei colleghi o dei dirigenti? □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori si usano dispositivi di protezione individuale che limitano i movimenti o inibiscono le prestazioni ? □ □ I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori comportano un elevato carico mentale, alta concentrazione o attenzione? □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori possono verificarsi improvvisi, inaspettati e incontrollati eventi come scivolamenti in piano, caduta di oggetti, cattive prese, ecc. ? □ □ I lavoro comporta compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori isolati dal processo di produzione? □□ I compiti lavorativi comportano movimenti ripetitivi con rapide accelerazione e decelerazione ? □ □ I ritmi di lavoro dei compiti con movimenti ripetitivi sono scanditi da una macchina o una persone? □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori le forze applicate dai lavoratori sono statiche ? □ □ Il lavoro che comporta compiti con movimenti ripetitivi degli arti superiori è pagato in base alla quantità di lavoro finito o ci sono premi in denaro legati alla produttività? □□ I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori comportano il mantenimento delle braccia sollevate ? □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori i lavoratori mantengono posture fisse ? Zona □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori vi sono prese continue dell’attrezzatura (come ad esempio coltelli nella macelleria o nell’industria del pesce) ? Verde □□ Durante lo svolgimento di compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori si compiono azioni come quella del martellare con una frequenza sempre crescente ? Gialla □□ I compiti lavorativi con movimenti ripetitivi degli arti superiori richiedono elevata precisione di lavoro combinata all'applicazione di sforzi ? Rossa RISULTATI Step 1 Step 2 Step 3 Step 4 Step 5 Esito della valutazione Zona Valutazione del rischio Verde Se tutti gli step risultano essere nella zona di rischio verde il livello di rischio globale è accettabile. Se il lavoro rientra nel zona di rischio verde, la probabilità di danni muscoloscheletrici è considerata trascurabile. Tuttavia, se sono presenti fattori di rischio aggiuntivi (step 5), si raccomanda di ridurli o eliminarli. Gialla Zona di rischio gialla se nessuno degli step per la valutazione del rischio risulta essere nella zona di rischio rossa, ma uno o più risultano essere nella zona di rischio gialla. In tal caso sono necessarie azioni correttive per ridurre il rischio al livello verde. Se uno o due ulteriori fattori aggiuntivi sono presenti, il livello di rischio passa dal giallo al rosso. Rossa Se uno degli step per la valutazione del rischio risulta essere nella zona rossa, il rischio è inaccettabile e la zona di rischio è rossa. La mansione è ritenuta dannosa. La gravità del rischio è maggiore se uno o più dei fattori di rischio aggiuntivi rientra anche in zona rossa. Si raccomanda che siano prese misure per eliminare o ridurre i fattori di rischio. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 38 ESITO DELLA VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ALTA FREQUENZA Sulla base di considerazioni legate alla mansione svolta, previa consultazione del datore di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono stati individuati gruppi omogenei di lavoratori, univocamente identificati attraverso le SCHEDE DI VALUTAZIONE riportate nel successivo capitolo. Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni e il relativo esito della valutazione al rischio dovuto alla movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza. Lavoratori e Macchine Mansione 1) Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti 2) Addetto alla tinteggiatura di superfici interne verniciatura di opere in ferro. ESITO DELLA VALUTAZIONE Rischio per i lavoratori accettabile. Rischio per i lavoratori accettabile. e SCHEDE DI VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI ALTA FREQUENZA Le schede di rischio che seguono, ognuna di esse rappresentativa di un gruppo omogeneo, riportano l'esito della valutazione per ogni mansione. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Scheda di valutazione Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti Addetto alla tinteggiatura di superfici interne e verniciatura di opere in ferro. SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 SCHEDA N.1 Attività comportante movimentazione manuale di carichi leggeri mediante movimenti ripetitivi ad elevata frequenza degli arti superiori (mani, polsi, braccia, spalle). Step di valutazione - fattori di rischio individuati Durata e frequenza dei movimenti ripetitivi Zona di rischio Verde Valutazione globale rischio Verde Fascia di appartenenza: Il livello di rischio globale per i lavoratori è accettabile. Mansioni: Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti; Addetto alla tinteggiatura di superfici interne e verniciatura di opere in ferro.. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 39 ANALISI E VALUTAZIONE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI OPERAZIONI DI SALDATURA La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa italiana succitata e conformemente agli indirizzi operativi del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010), "Decreto legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - indicazioni operative". Premessa Secondo l'art. 216 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, nell'ambito della valutazione dei rischi il "datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura e/o calcola i livelli delle radiazioni ottiche a cui possono essere esposti i lavoratori". Essendo le misure strumentali generalmente costose sia in termini economici che di tempo, è da preferire, quando possibile, la valutazione dei rischi che non richieda misurazioni. Nel caso delle operazioni di saldatura è noto che, per qualsiasi tipologia di saldatura (arco elettrico, gas, ossitaglio ecc) e per qualsiasi tipo di supporto, i tempi per i quali si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano essere dell'ordine dei secondi. Pur essendo il rischio estremamente elevato, l'effettuazione delle misure e la determinazione esatta dei tempi di esposizione è del tutto superflua per i lavoratori. Pertanto, al fine di proteggere i lavoratori dai rischi che possono provocare danni agli occhi e al viso, non essendo possibile in alcun modo provvedere a eliminare o ridurre le radiazioni ottiche emesse durante le operazioni di saldatura si è provveduto ad adottare i dispositivi di protezione degli occhi e del viso più efficaci per contrastare i tipi di rischio presenti. Tecniche di saldatura La saldatura è un processo utilizzato per unire due parti metalliche riscaldate localmente, che costituiscono il metallo base, con o senza aggiunta di altro metallo che rappresenta il metallo d’apporto, fuso tra i lembi da unire. La saldatura si dice eterogena quando viene fuso il solo materiale d’apporto, che necessariamente deve avere un punto di fusione inferiore e quindi una composizione diversa da quella dei pezzi da saldare; è il caso della brasatura in tutte le sue varianti. La saldatura autogena prevede invece la fusione sia del metallo base che di quello d’apporto, che quindi devono avere simile composizione, o la fusione dei soli lembi da saldare accostati mediante pressione; si tratta delle ben note saldature a gas o ad arco elettrico. Saldobrasatura Nella saldo-brasatura i pezzi di metallo da saldare non partecipano attivamente fondendo al processo da saldatura; l’unione dei pezzi metallici si realizza unicamente per la fusione del metallo d’apporto che viene colato tra i lembi da saldare. Per questo motivo il metallo d’apporto ha un punto di fusione inferiore e quindi composizione diversa rispetto al metallo base. E’ necessario avere evidentemente una zona di sovrapposizione abbastanza ampia poiché la resistenza meccanica del materiale d’apporto è molto bassa. La lega generalmente utilizzata è un ottone (lega rame-zinco), addizionata con silicio o nichel, con punto di fusione attorno ai 900°C. Le modalità esecutive sono simili a quelle della saldatura autogena (fiamma ossiacetilenica); sono tipiche della brasatura la differenza fra metallo base e metallo d’apporto nonché la loro unione che avviene per bagnatura che consiste nello spandersi di un liquido (metallo d’apporto fuso) su una superficie solida (metallo base). Brasatura La brasatura è effettuata disponendo il metallo base in modo che fra le parti da unire resti uno spazio tale da permettere il riempimento del giunto ed ottenere un’unione per bagnatura e capillarità. A seconda del minore o maggiore punto di fusione del metallo d’apporto, la brasatura si distingue in dolce e forte. La brasatura dolce utilizza materiali d’apporto con temperatura di fusione < 450°C; i materiali d’apporto tipici sono leghe stagno/piombo. L’adesione che si verifica è piuttosto debole ed il giunto non è particolarmente resistente. Gli impieghi tipici riguardano elettronica, scatolame ecc. La brasatura forte utilizza materiali d’apporto con temperatura di fusione > 450°C; i materiali d’apporto tipici sono leghe rame/zinco, argento/rame. L’adesione che si verifica è maggiore ed il giunto è più resistente della brasatura dolce. Saldatura a gas Alcune tecniche di saldatura utilizzano la combustione di un gas per fondere un metallo. I gas utilizzati possono essere miscele di ossigeno con idrogeno o metano, propano oppure acetilene. Saldatura a fiamma ossiacetilenica La più diffusa tra le saldature a gas utilizza una miscela di ossigeno ed acetilene, contenuti in bombole separate, che alimentano contemporaneamente una torcia, ed escono dall’ugello terminale dove tale miscela viene accesa. Tale miscela è quella che sviluppa la RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 40 maggior quantità di calore infatti la temperatura massima raggiungibile è dell’ordine dei 3000 °C e può essere quindi utilizzata anche per la saldatura degli acciai. Saldatura ossidrica E’ generata da una fiamma ottenuta dalla combustione dell’ossigeno con l’idrogeno. La temperatura della fiamma (2500°C) è sostanzialmente più bassa di quella di una fiamma ossiacetilenica e di conseguenza tale procedimento viene impiegato per la saldatura di metalli a basso punto di fusione, ad esempio alluminio, piombo e magnesio. Saldatura elettrica Il calore necessario per la fusione del metallo è prodotto da un arco elettrico che si instaura tra l’elettrodo e i pezzi del metallo da saldare, raggiungendo temperature variabili tra 4000-6000 °C. Saldatura ad arco con elettrodo fusibile (MMA) L’arco elettrico scocca tra l’elettrodo, che è costituito da una bacchetta metallica rigida di lunghezza tra i 30 e 40 cm, e il giunto da saldare. L’elettrodo fonde costituendo il materiale d’apporto; il materiale di rivestimento dell'elettrodo, invece, fondendo crea un’area protettiva che circonda il bagno di saldatura (saldatura con elettrodo rivestito). L’operazione impegna quindi un solo arto permettendo all'altro di impugnare il dispositivo di protezione individuale (schermo facciale) o altro utensile. Saldatura ad arco con protezione di gas con elettrodo fusibile (MIG/MAG) In questo caso l’elettrodo fusibile è un filo continuo non rivestito, erogato da una pistola mediante apposito sistema di trascinamento al quale viene imposta una velocità regolare tale da compensare la fusione del filo stesso e quindi mantenere costante la lunghezza dell’arco; contemporaneamente, viene fornito un gas protettivo che fuoriesce dalla pistola insieme al filo (elettrodo) metallico. I gas impiegati, in genere inerti, sono argon o elio (MIG: Metal Inert Gas), che possono essere miscelati con CO2 dando origine ad un composto attivo che ha la capacità, ad esempio nella saldatura di alcuni acciai, di aumentare la penetrazione e la velocità di saldatura, oltre ad essere più economico (MAG: Metal Active Gas). Saldatura ad arco con protezione di gas con elettrodo non fusibile (TIG) L’arco elettrico scocca tra un elettrodo di tungsteno, che non si consuma durante la saldatura, e il pezzo da saldare (TIG: Tungsten Inert Gas). L’area di saldatura viene protetta da un flusso di gas inerte (argon e elio) in modo da evitare il contatto tra il metallo fuso e l’aria. La saldatura può essere effettuata semplicemente fondendo il metallo base, senza metallo d’apporto, il quale se necessario viene aggiunto separatamente sotto forma di bacchetta. In questo caso l’operazione impegna entrambi gli arti per impugnare elettrodo e bacchetta. Saldatura al plasma È simile alla TIG con la differenza che l’elettrodo di tungsteno pieno è inserito in una torcia, creando così un vano che racchiude l’arco elettrico e dove viene iniettato il gas inerte. Innescando l’arco elettrico su questa colonna di gas si causa la sua parziale ionizzazione e, costringendo l’arco all'interno dell'orifizio, si ha un forte aumento della parte ionizzata trasformando il gas in plasma. Il risultato finale è una temperatura dell’arco più elevata (fino a 10000 °C) a fronte di una sorgente di calore più piccola. Si tratta di una tecnica prevalentemente automatica, utilizzata anche per piccoli spessori. Criteri di scelta dei DPI Per i rischi per gli occhi e il viso da radiazioni riscontrabili in ambiente di lavoro, le norme tecniche di riferimento sono quelle di seguito riportate: UNI EN 166:2004 "Protezione personale dagli occhi - Specifiche" UNI EN 167:2003 "Protezione personale degli occhi - Metodi di prova ottici" UNI EN 168:2003 "Protezione personale degli occhi - Metodi di prova non ottici" UNI EN 169:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri per saldatura e tecniche connesse - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate" UNI EN 170:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri ultravioletti - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate" UNI EN 171:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri infrarossi - Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate" UNI EN 172:2003 "Protezione personale degli occhi - Filtri solari per uso industriale" UNI EN 175:1999 "Protezione personale degli occhi – Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la saldatura e i procedimenti connessi" UNI EN 207:2004 "Protezione personale degli occhi - Filtri e protettori dell'occhio contro radiazioni laser (protettori dell’occhio per laser)" UNI EN 208:2004 "Protezione personale degli occhi - Protettori dell'occhio per i lavori di regolazione sui laser e sistemi laser (protettori dell’occhio per regolazione laser)" UNI EN 379:2004 "Protezione personale degli occhi – Filtri automatici per saldatura" RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 41 - UNI 10912:2000 "Dispositivi di protezione individuale - Guida per la selezione, l'uso e la manutenzione dei dispositivi di protezione degli occhi e del viso per attività lavorative." In particolare, i dispositivi di protezione utilizzati nelle operazioni di saldatura sono schermi (ripari facciali) e maschere (entrambi rispondenti a specifici requisiti di adattabilità, sicurezza ed ergonomicità), con filtri a graduazione singola, a numero di scala doppio o commutabile (quest'ultimo per es. a cristalli liquidi). I filtri per i processi di saldatura devono fornire protezione sia da raggi ultravioletti che infrarossi che da radiazioni visibili. Il numero di scala dei filtri destinati a proteggere i lavoratori dall’esposizione alle radiazioni durante le operazioni di saldatura e tecniche simili è formato solo dal numero di graduazione corrispondente al filtro (manca il numero di codice, che invece è presente invece negli altri filtri per le radiazioni ottiche artificiali). In funzione del fattore di trasmissione dei filtri, la norma UNI EN 169 prevede 19 numeri di graduazione. Per individuare il corretto numero di scala dei filtri, è necessario considerare prioritariamente: per la saldatura a gas, saldo-brasatura e ossitaglio: la portata di gas ai cannelli; per la saldatura ad arco, il taglio ad arco e al plasma jet: l’intensità della corrente. Ulteriori fattori da tenere in considerazione sono: la distanza dell’operatore rispetto all'arco o alla fiamma; se l’operatore è molto vicino può essere necessario una graduazione maggiore; l’illuminazione locale dell’ambiente di lavoro; le caratteristiche individuali. Tra la saldatura a gas e quella ad arco vi sono, inoltre, differenti livelli di esposizione al calore: con la prima si raggiungono temperature della fiamma che vanno dai 2500 °C ai 3000 °C circa, mentre con la seconda si va dai 3000 °C ai 6000 °C fino ai 10.000 °C tipici della saldatura al plasma. Per aiutare la scelta del livello protettivo, la norma tecnica riporta alcune indicazioni sul numero di scala da utilizzarsi e di seguito riportate. Esse si basano su condizioni medie di lavoro dove la distanza dell’occhio del saldatore dal metallo fuso è di circa 50 cm e l’illuminazione media dell’ambiente di lavoro è di circa 100 lux. Tanto è maggiore il numero di scala tanto superiore è il livello di protezione dalle radiazioni che si formano durante le operazioni di saldatura e tecniche connesse. Saldatura a gas Saldatura a gas e saldo-brasatura Numeri di scala per saldatura a gas e saldo-brasatura Portata di acetilene in litri all'ora [q] Lavoro Saldatura a gas e saldo-brasatura q <= 70 70 < q <= 200 200 < q <= 800 q > 800 4 5 6 7 Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Ossitaglio Lavoro Ossitaglio Portata di ossigeno in litri all'ora Numeri di scala per l'ossitaglio [q] 900 <= q < 2000 2000 < q <= 4000 4000 < q <= 8000 5 6 7 Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 42 Saldatura ad arco Saldatura ad arco - Processo "Elettrodi rivestiti" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Elettrodi rivestiti" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 8 9 10 11 12 13 14 Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "MAG" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MAG" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 8 9 10 11 12 13 14 Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "TIG" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "TIG" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --8 9 10 11 12 13 --Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "MIG con metalli pesanti" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MIG con metalli pesanti" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --9 10 11 12 13 14 --Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "MIG con leghe leggere" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "MIG con leghe leggere" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --10 11 12 13 14 --Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Taglio ad arco Saldatura ad arco - Processo "Taglio aria-arco" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Taglio aria-arco" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 10 11 12 13 14 15 Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "Taglio plasma-jet" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Taglio plasma-jet" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 --9 10 11 12 13 --Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) Saldatura ad arco - Processo "Taglio ad arco al microplasma" Numeri di scala per saldatura ad arco - processo: "Saldatura ad arco al microplasma" Corrente [A] 1,5 6 10 15 30 40 60 70 100 125 150 175 200 225 250 300 350 400 450 500 600 4 5 6 7 8 9 10 11 12 --Fonte: Indicazioni Operative del CTIPLL (Rev. 2 del 11 marzo 2010) RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 43 ESITO DELLA VALUTAZIONE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI OPERAZIONI DI SALDATURA Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono a radiazioni ottiche artificiali per operazioni di saldatura. Si precisa che nel caso delle operazioni di saldatura, per qualsiasi tipologia di saldatura (arco elettrico, gas, ossitaglio ecc) e per qualsiasi tipo di supporto, i tempi per cui si raggiunge una sovraesposizione per il lavoratore addetto risultano dell'ordine dei secondi per cui il rischio è estremamente elevato. Lavoratori e Macchine Mansione ESITO DELLA VALUTAZIONE 1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico Rischio alto per la salute. SCHEDE DI VALUTAZIONE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI OPERAZIONI DI SALDATURA Le seguenti schede di valutazione delle radiazioni ottiche artificiali per operazioni di saldatura riportano l'esito della valutazione eseguita per singola attività lavorativa con l'individuazione delle mansioni addette, delle sorgenti di rischio, la relativa fascia di esposizione e il dispositivo di protezione individuale più adatto. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, agli ulteriori dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Scheda di valutazione SCHEDA N.1 - R.O.A. per "Saldatura a gas (acetilene)" Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico SCHEDA N.1 - R.O.A. per "Saldatura a gas (acetilene)" Attività di saldatura comportante un rischio di esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) nel campo dei raggi ultravioletti, infrarossi e radiazioni visibili. Sorgente di rischio Tipo Portata di acetilene Portata di ossigeno Corrente Numero di scala [l/h] [l/h] [A] [Filtro] - - 4 1) Saldatura [Saldatura a gas (acetilene)] Saldatura a gas inferiore a 70 l/h Fascia di appartenenza: Rischio alto per la salute. Mansioni: Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario ed elettrico. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 44 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 45 ANALISI E VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO La valutazione del rischio specifico è stata effettuata ai sensi della normativa italiana succitata. Premessa In alternativa alla misurazione dell'agente chimico è possibile, e largamente praticato, l'uso di sistemi di valutazione del rischio basati su relazioni matematiche denominati algoritmi di valutazione "semplificata". In particolare, il modello di valutazione del rischio adottato è una procedura di analisi che consente di effettuare la valutazione del rischio tramite una assegnazione di un punteggio (peso) ai vari fattori che intervengono nella determinazione del rischio (pericolosità, quantità, durata dell'esposizione presenza di misure preventive) ne determinano l'importanza assoluta o reciproca sul risultato valutativo finale. Il Rischio R, individuato secondo il modello, quindi, è in accordo con l'art. 223, comma 1 del D.Lgs. 81/2008, che prevede la valutazione dei rischi considerando in particolare i seguenti elementi degli agenti chimici: le loro proprietà pericolose; le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell'immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65, e successive modifiche; il livello, il tipo e la durata dell'esposizione; le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti, compresa la quantità degli stessi; i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici; gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare; se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese. Si precisa, che i modelli di valutazione semplificata, come l'algoritmo di seguito proposto, sono da considerarsi strumenti di particolare utilità nella valutazione del rischio -in quanto rende affrontabile il percorso di valutazione ai Datori di Lavoro- per la classificazione delle proprie aziende al di sopra o al di sotto della soglia di: "Rischio irrilevante per la salute". Se, però, a seguito della valutazione è superata la soglia predetta si rende necessaria l'adozione delle misure degli artt. 225, 226, 229 e 230 del D.Lgs. 81/2008 tra cui la misurazione degli agenti chimici. Valutazione del rischio (Rchim) Il Rischio (Rchim) per le valutazioni del Fattore di rischio derivante dall'esposizione ad agenti chimici pericolosi è determinato dal prodotto del Pericolo (Pchim) e l'Esposizione (E), come si evince dalla seguente formula: (1) Il valore dell'indice di Pericolosità (Pchim) è determinato principalmente dall'analisi delle informazioni sulla salute e sicurezza fornite dal produttore della sostanza o preparato chimico, e nello specifico dall'analisi delle Frasi R in esse contenute. L'esposizione (E) che rappresenta il livello di esposizione dei soggetti nella specifica attività lavorativa è calcolato separatamente per Esposizioni inalatoria (Ein) o per via cutanea (Ecu) e dipende principalmente dalla quantità in uso e dagli effetti delle misure di prevenzione e protezione già adottate. Inoltre, il modello di valutazione proposto si specializza in funzione della sorgente del rischio di esposizione ad agenti chimici pericolosi, ovvero a seconda se l'esposizione è dovuta dalla lavorazione o presenza di sostanze o preparati pericolosi, ovvero, dall'esposizione ad agenti chimici che si sviluppano da un'attività lavorativa (ad esempio: saldatura, stampaggio di materiali plastici, ecc.). Nel modello il Rischio (Rchim) è calcolato separatamente per esposizioni inalatorie e per esposizioni cutanee: (1a) (1b) E nel caso di presenza contemporanea, il Rischio (Rchim) è determinato mediante la seguente formula: (2) Gli intervalli di variazione di Rchim per esposizioni inalatorie e cutanee sono i seguenti: (3) (4) RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 46 Ne consegue che il valore di rischio chimico Rchim può essere il seguente: (5) Ne consegue la seguente gamma di esposizioni: Rischio Rchim < 0,1 0,1 ≤ Rchim < 15 15 ≤ Rchim < 21 21 ≤ Rchim < 40 40 ≤ Rchim < 80 Rchim > 80 Fascia di esposizione Esito della valutazione Rischio inesistente per la salute Rischio sicuramente "Irrilevante per la salute" Rischio "Irrilevante per la salute" Rischio superiore a "Irrilevante per la salute" Rischio rilevante per la salute Rischio alto per la salute Pericolosità (Pchim) Indipendentemente dalla sorgente di rischio, sia essa una sostanza o preparato chimico impiegato o una attività lavorativa, l'indice di Pericolosità di un agente chimico (Pchim) è attribuito in funzione della classificazione delle sostanze e dei preparati pericolosi stabilita dalla normativa italiana vigente. I fattori di rischio di un agente chimico, o più in generale di una sostanza o preparato chimico, sono segnalati in frasi tipo, denominate Frasi R riportate nell'etichettatura di pericolo e nella scheda informativa in materia di sicurezza fornita dal produttore stesso. L'indice di pericolosità (Pchim) è naturalmente assegnato solo per le frasi R che comportano un rischio per la salute dei lavoratori in caso di esposizione ad agenti chimici pericolosi (frasi R: 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 41, 42, 43, 48, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 20/21, 20/21/22, 20/22, 21/22, 23/24, 23/24/25, 23/25, 24/25, 26/27, 26/27/28, 26/28, 27/28, 36/37, 36/37/38, 36/38, 37/38, 39/23, 39/23/24, 39/23/24/25, 39/23/25, 39/24, 39/24/25, 39/25, 39/26, 39/26/27, 39/26/27/28, 39/26/28, 39/27, 39/28, 42/43, 48/20, 48/20/21, 48/20/21/22, 48/20/22, 48/21, 48/21/22, 48/22, 48/23, 48/23/24, 48/23/24/25, 48/23/25, 48/24, 48/24/25, 48/25, 68/20, 68/20/21, 68/20/22, 68/21, 68/21/22, 68/22). La metodologia NON è applicabile alle sostanze o ai preparati chimici pericolosi classificati o classificabili come pericolosi per la sicurezza (frasi R: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 30, 44, 14/15, 15/29), pericolosi per l'ambiente (50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 50/53, 51/53, 52/53) o per le sostanze o preparati chimici classificabili o classificati come cancerogeni o mutageni (frasi R: 40, 45, 46, 47, 49). Pertanto, nel caso di presenza congiunta di frasi R che comportano un rischio per la salute e frasi R che comportano rischi per la sicurezza o per l'ambiente o in presenza di sostanze cancerogene o mutagene si integra la presente valutazione specifica per "la salute" con una o più valutazioni specifiche per i pertinenti pericoli. Inoltre, è attribuito un punteggio anche per le sostanze e i preparati non classificati come pericolosi, ma che nel processo di lavorazione si trasformano o si decompongono emettendo tipicamente agenti chimici pericolosi (ad esempio nelle operazioni di saldatura, ecc.). Il massimo punteggio attribuibile ad una agente chimico è pari a 10 (sostanza o preparato sicuramente pericoloso) ed il minimo è pari a 1 (sostanza o preparato non classificato o non classificabile come pericoloso). Regolamento CE n. 1272/2008 (Classification Labelling Packaging - CLP) Così come previsto dal Regolamento (CE) n. 1272 del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele e in conformità alle indicazioni esplicative in merito della Circolare MLPS 30 giugno 2011 (Prot. 15/VI/0014877/MA001.A001) le nuove indicazioni di pericolo (frasi H e EUH) di seguito elencate sono indicate in coesistenza con le vecchie frasi di rischio (frasi R). Indicazioni di pericolo Pericoli fisici H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. H203 Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione. H204 Pericolo di incendio o di proiezione. H205 Pericolo di esplosione di massa in caso d’incendio. H220 Gas altamente infiammabile H221 Gas infiammabile. H222 Aerosol altamente infiammabile. H223 Aerosol infiammabile. H224 Liquido e vapori altamente infiammabili. H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili. H226 Liquido e vapori infiammabili. H228 Solido infiammabile. H240 Rischio di esplosione per riscaldamento. H241 Rischio d’incendio o di esplosione per riscaldamento. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 47 H242 H250 H251 H252 H260 H261 H270 H271 H272 H280 H281 H290 Rischio d’incendio per riscaldamento. Spontaneamente infiammabile all'aria. Autoriscaldante; può infiammarsi. Autoriscaldante in grandi quantità; può infiammarsi. A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente A contatto con l'acqua libera gas infiammabili. Può provocare o aggravare un incendio; comburente. Può provocare un incendio o un’esplosione; molto comburente. Può aggravare un incendio; comburente. Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato. Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche. Può essere corrosivo per i metalli. Pericoli per la salute H300 Letale se ingerito. H301 Tossico se ingerito. H302 Nocivo se ingerito. H304 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H310 Letale per contatto con la pelle. H311 Tossico per contatto con la pelle. H312 Nocivo per contatto con la pelle. H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari. H315 Provoca irritazione cutanea. H317 Può provocare una reazione allergica cutanea. H318 Provoca gravi lesioni oculari. H319 Provoca grave irritazione oculare. H330 Letale se inalato. H331 Tossico se inalato. H332 Nocivo se inalato. H334 Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se malato. H335 Può irritare le vie respiratorie. H336 Può provocare sonnolenza o vertigini. H340 Può provocare alterazioni genetiche. H341 Sospettato di provocare alterazioni genetiche. H350 Può provocare il cancro. H351 Sospettato di provocare il cancro. H360 Può nuocere alla fertilità o al feto. H361 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto. H362 Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno. H370 Provoca danni agli organi. H371 Può provocare danni agli organi. H372 Provoca danni agli organi. H373 Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta. H350i Può provocare il cancro se inalato. H360F Può nuocere alla fertilità. H360D Può nuocere al feto. H360FD Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto. H361 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto. H361f Sospettato di nuocere alla fertilità. H361d Sospettato di nuocere al feto. H361fd Sospettato di nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto. Pericoli per l'ambiente H400 Molto tossico per gli organismi acquatici. H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. H413 Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Informazioni supplementari sui pericoli Proprietà fisiche EUH 001 Esplosivo allo stato secco. EUH 006 Esplosivo a contatto con l'aria. EUH 014 Reagisce violentemente con l'acqua. EUH 018 Durante l'uso può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/infiammabile. EUH 019 Può formare perossidi esplosivi. EUH 044 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. Proprietà pericolose per la salute RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 48 EUH 029 EUH 031 EUH 032 EUH 066 EUH 070 EUH 071 A contatto con l'acqua libera un gas tossico. A contatto con acidi libera gas tossici. A contatto con acidi libera gas molto tossici. L'esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle. Tossico per contatto oculare. Corrosivo per le vie respiratorie. Proprietà pericolose per l'ambiente EUH 059 Pericoloso per lo strato di ozono. EUH 201 Contiene piombo. Non utilizzare su oggetti che possono essere masticati o succhiati dai bambini. EUH 201A Attenzione! Contiene piombo. EUH 202 Cianoacrilato. Pericolo. Incolla la pelle e gli occhi in pochi secondi. Tenere fuori dalla portata dei bambini. EUH 203 Contiene Cromo (VI). Può provocare una reazione allergica. EUH 204 Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica. EUH 205 Contiene componenti epossidici. Può provocare una reazione allergica. EUH 206 Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono liberarsi gas pericolosi (cloro). EUH 207 Attenzione! Contiene cadmio. Durante l’uso si sviluppano fumi pericolosi. Leggere le informazioni fornite dal fabbricante. Rispettare le disposizioni di sicurezza. EUH 208 Contiene <denominazione della sostanza sensibilizzante>. Può provocare una reazione allergica. EUH 209 Può diventare facilmente infiammabile durante l'uso. EUH 209A Può diventare infiammabile durante l'uso. EUH 210 Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta. EUH 401 Per evitare rischi per la salute umana e per l’ambiente, seguire le istruzioni per l'uso. NOTA: Le indicazioni di pericolo introdotti dal Regolamento CLP non sono sempre riconducibili in automatico alle vecchie frasi R. Esposizione per via inalatoria (Ein,sost) da sostanza o preparato L'indice di Esposizione per via inalatoria di una sostanza o preparato chimico (Ein,sost) è determinato come prodotto tra l'indice di esposizione potenziale (Ep), agli agenti chimici contenuti nelle sostanze o preparati chimici impiegati, e il fattore di distanza (fd), indicativo della distanza dei lavoratori dalla sorgente di rischio. (6) L'Esposizione potenziale (Ep) è una funzione a cinque variabili, risolta mediante un sistema a matrici di progressive. L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta. Livello di esposizione A. Basso B. Moderato C. Rilevante D. Alto Esposizione potenziale (Ep) 1 3 7 10 Il Fattore di distanza (Fd) è un coefficiente riduttore dell'indice di esposizione potenziale (Ep) che tiene conto della distanza del lavoratore dalla sorgente di rischio. I valori che può assumere sono compresi tra fd = 1,00 (distanza inferiore ad un metro) a fd = 0,10 (distanza maggiore o uguale a 10 metri). Distanza dalla sorgente di rischio chimico A. Inferiore ad 1 m B. Da 1 m a inferiore a 3 m C. Da 3 m a inferiore a 5 m D. Da 5 m a inferiore a 10 m E. Maggiore o uguale a 10 m Fattore di distanza (Fd) 1,00 0,75 0,50 0,25 0,10 Determinazione dell'indice di Esposizione potenziale (Ep) L'indice di Esposizione potenziale (Ep) è determinato risolvendo un sistema di quattro matrici progressive che utilizzano come dati di ingresso le seguenti cinque variabili: Proprietà chimico fisiche Quantitativi presenti Tipologia d'uso Tipologia di controllo Tempo d'esposizione Le prime due variabili, "Proprietà chimico fisiche" delle sostanze e dei preparati chimici impiegati (stato solido, nebbia, polvere fine, liquido a diversa volatilità o stato gassoso) e dei "Quantitativi presenti" nei luoghi di lavoro, sono degli indicatori di "propensione" dei prodotti impiegati a rilasciare agenti chimici aerodispersi. Le ultime tre variabili, "Tipologia d'uso" (sistema chiuso, inclusione in matrice, uso controllato o uso dispersivo), "Tipologia di controllo" (contenimento completo, aspirazione localizzata, segregazione, separazione, ventilazione generale, manipolazione diretta) RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 49 e "Tempo d'esposizione", sono invece degli indicatori di "compensazione", ovvero, che limitano la presenza di agenti aerodispersi. Matrice di presenza potenziale La prima matrice è una funzione delle variabili "Proprietà chimico-fisiche" e "Quantitativi presenti" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) della presenza potenziale di agenti chimici aerodispersi su quattro livelli. 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta I valori della variabile "Proprietà chimico fisiche" sono ordinati in ordine crescente relativamente alla possibilità della sostanza di rendersi disponibile nell'aria, in funzione della volatilità del liquido e della ipotizzabile o conosciuta granulometria delle polveri. La variabile "Quantità presente" è una stima della quantità di prodotto chimico presente e destinato, con qualunque modalità, all'uso nell'ambiente di lavoro. Quantitativi presenti Proprietà chimico fisiche A. B. C. D. E. F. G. Stato solido Nebbia Liquido a bassa volatilità Polvere fine Liquido a media volatilità Liquido ad alta volatilità Stato gassoso A. Inferiore di 0,1 kg 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2.Moderata B. Da 0,1 kg a inferiore di 1 kg 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 3. Rilevante 3. Rilevante 3. Rilevante C. Da 1 kg a inferiore di 10 kg 1. Bassa 1. Bassa 3. Rilevante 3. Rilevante 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta Matrice di presenza potenziale D. E. Da 10 kg a Maggiore o inferiore di 100 kg uguale di 100 kg 2. Moderata 2. Moderata 2. Moderata 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta 4. Alta 4. Alta 4. Alta 4. Alta 4. Alta 4. Alta 4. Alta 4. Alta Matrice di presenza effettiva La seconda matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza potenziale", e della variabile "Tipologia d'uso" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) della presenza effettiva di agenti chimici aerodispersi su tre livelli. 1. Bassa 2. Media 3. Alta I valori della variabile "Tipologia d'uso" sono ordinati in maniera decrescente relativamente alla possibilità di dispersione in aria di agenti chimici durante la lavorazione. Tipologia d'uso Livello di Presenza potenziale 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta Matrice di presenza effettiva D. A. B. C. Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 2. Media 1. Bassa 2. Media 2. Media 3. Alta 1. Bassa 2. Media 3. Alta 3. Alta 2. Media 3. Alta 3. Alta 3. Alta Matrice di presenza controllata La terza matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza effettiva", e della variabile "Tipologia di controllo" dei prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) su tre livelli della presenza controllata, ovvero, della presenza di agenti chimici aerodispersi a valle del processo di controllo della lavorazione. 1. Bassa 2. Media 3. Alta I valori della variabile "Tipologia di controllo" sono ordinati in maniera decrescente relativamente alla possibilità di dispersione in aria di agenti chimici durante la lavorazione. Tipologia di controllo Livello di Presenza effettiva 1. Bassa 2. Media 3. Alta A. Contenimento completo 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa B. Aspirazione localizzata 1. Bassa 2. Media 2. Media C. Segregazione Separazione 1. Bassa 2. Media 3. Alta Matrice di presenza controllata D. E. Ventilazione Manipolazione generale diretta 2. Media 2. Media 3. Alta 3. Alta 3. Alta 3. Alta Matrice di esposizione potenziale RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 50 La quarta è ultima matrice è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza controllata", e della variabile "Tempo di esposizione" ai prodotti chimici impiegati e restituisce un indicatore (crescente) su quattro livelli della esposizione potenziale dei lavoratori, ovvero, di intensità di esposizione indipendente dalla distanza dalla sorgente di rischio chimico. 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta La variabile "Tempo di esposizione" è una stima della massima esposizione temporale del lavoratore alla sorgente di rischio su base giornaliera, indipendentemente dalla frequenza d'uso del prodotto su basi temporali più ampie. Tempo d'esposizione Livello di Presenza controllata 1. Bassa 2. Media 3. Alta A. Inferiore a 15 min 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata B. Da 15 min a inferiore a 2 ore 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante C. Da 2 ore a inferiore di 4 ore 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta Matrice di esposizione potenziale D. E. Da 4 ore a Maggiore o inferiore a 6 ore uguale a 6 ore 2. Moderata 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta 4. Alta 4. Alta Esposizione per via inalatoria (Ein,lav) da attività lavorativa L'indice di Esposizione per via inalatoria di un agente chimico derivante da un'attività lavorativa (Ein,lav) è una funzione di tre variabili, risolta mediante un sistema a matrici di progressive. L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta. Livello di esposizione A. Basso B. Moderato C. Rilevante D. Alto Esposizione (Ein,lav) 1 3 7 10 Il sistema di matrici adottato è una versione modificata del sistema precedentemente analizzato al fine di tener conto della peculiarità dell'esposizione ad agenti chimici durante le lavorazioni e i dati di ingresso sono le seguenti tre variabili: Quantitativi presenti Tipologia di controllo Tempo d'esposizione Matrice di presenza controllata La matrice di presenza controllata tiene conto della variabile "Quantitativi presenti" dei prodotti chimici e impiegati e della variabile "Tipologia di controllo" degli stessi e restituisce un indicatore (crescente) della presenza effettiva di agenti chimici aerodispersi su tre livelli. 1. Bassa 2. Media 3. Alta Tipologia di controllo Quantitativi presenti 1. 2. 3. Inferiore a 10 kg Da 10 kg a inferiore a 100 kg Maggiore o uguale a 100 kg A. Contenimento completo 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa B. Aspirazione controllata 1. Bassa 2. Media 2. Media Matrice di presenza controllata C. D. Segregazione Ventilazione Separazione generale 1. Bassa 2. Media 2. Media 3. Alta 3. Alta 3. Alta Matrice di esposizione inalatoria La matrice di esposizione è una funzione dell'indicatore precedentemente determinato, "Presenza controllata", e della variabile "Tempo di esposizione" ai fumi prodotti dalla lavorazione e restituisce un indicatore (crescente) su quattro livelli della esposizione per inalazione. 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta La variabile "Tempo di esposizione" è una stima della massima esposizione temporale del lavoratore alla sorgente di rischio su base giornaliera. Tempo d'esposizione Livello di Presenza controllata A. Inferiore a 15 min B. Da 15 min a inferiore a 2 ore C. Da 2 ore a inferiore di 4 ore Matrice di esposizione inalatoria D. E. Da 4 ore a Maggiore o inferiore a 6 ore uguale a 6 ore RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 51 1. 2. 3. Bassa Media Alta 1. Bassa 1. Bassa 2. Moderata 1. Bassa 2. Moderata 3. Rilevante 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta 2. Moderata 3. Rilevante 4. Alta 3. Rilevante 4. Alta 4. Alta Esposizione per via cutanea (Ecu) L'indice di Esposizione per via cutanea di un agente chimico (Ecu) è una funzione di due variabili, "Tipologia d'uso" e "Livello di contatto", ed è determinato mediante la seguente matrice di esposizione. Livello di contatto Tipologia d'uso 1. Sistema chiuso 2. Inclusione in matrice 3. Uso controllato 3. Uso dispersivo A. Nessun contatto 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa 1. Bassa B. Contatto accidentale 1. Bassa 2. Moderata 2. Moderata 3. Rilevante Matrice di esposizione cutanea C. D. Contatto discontinuo Contatto esteso 2. Moderata 3. Rilevante 2. Moderata 3. Rilevante 3. Rilevante 4. Alta 3. Rilevante 4. Alta L'indice risultante può assumere valori compresi tra 1 e 10, a seconda del livello di esposizione determinato mediante la matrice predetta. Livello di esposizione A. Basso B. Moderato C. Rilevante D. Alto Esposizione cutanea (Ecu) 1 3 7 10 ESITO DELLA VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO Di seguito è riportato l'elenco delle mansioni addette ad attività lavorative che espongono ad agenti chimici e il relativo esito della valutazione del rischio. Lavoratori e Macchine Mansione 1) 2) 3) 4) 5) ESITO DELLA VALUTAZIONE Addetto al getto in calcestruzzo Addetto alla formazione di massetto per pavimenti Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture Addetto alla tinteggiatura di superfici interne e verniciatura di opere in ferro. Rischio Rischio Rischio Rischio Rischio sicuramente: sicuramente: sicuramente: sicuramente: sicuramente: "Irrilevante "Irrilevante "Irrilevante "Irrilevante "Irrilevante per per per per per la la la la la salute". salute". salute". salute". salute". SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO Le seguenti schede di valutazione del rischio chimico riportano l'esito della valutazione eseguita per singola attività lavorativa con l'individuazione delle mansioni addette, delle sorgenti di rischio e la relativa fascia di esposizione. Le eventuali disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria, all'informazione e formazione, all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale e alle misure tecniche e organizzative sono riportate nel documento della sicurezza di cui il presente è un allegato. Tabella di correlazione Mansione - Scheda di valutazione Mansione Addetto Addetto Addetto Addetto Addetto al getto in calcestruzzo alla formazione di massetto per pavimenti alla posa di pavimenti e rivestimenti alla realizzazione della carpenteria per strutture alla tinteggiatura di superfici interne e verniciatura di opere in ferro. Scheda di valutazione SCHEDA SCHEDA SCHEDA SCHEDA SCHEDA N.1 N.1 N.1 N.1 N.1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 52 SCHEDA N.1 Attività in cui sono impiegati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa. Sorgente di rischio Pericolosità della sorgente Esposizione inalatoria Rischio inalatorio Esposizione cutanea Rischio cutaneo Rischio chimico [Pchim] [Echim,in] [Rchim,in] [Echim,cu] [Rchim,cu] [Rchim] 1) Sostanza utilizzata 1.00 3.00 3.00 3.00 3.00 4.24 Fascia di appartenenza: Rischio sicuramente: "Irrilevante per la salute". Mansioni: Addetto al getto in calcestruzzo; Addetto alla formazione di massetto per pavimenti; Addetto alla posa di pavimenti e rivestimenti; Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture; Addetto alla tinteggiatura di superfici interne e verniciatura di opere in ferro.. Dettaglio delle sorgenti di rischio: 1) Sostanza utilizzata Pericolosità(PChim): R ---. Sostanze e preparati non classificati pericolosi e non contenenti nessuna sostanza pericolosa = 1.00. Esposizione per via inalatoria(Echim,in): - Proprietà chimico fisiche: Polvere fine; - Quantitativi presenti: Da 1 Kg a inferiore di 10 Kg; - Tipologia d'uso: Uso controllato; - Tipologia di controllo: Ventilazione generale; - Tempo d'esposizione: Inferiore di 15 min; - Distanza dalla sorgente: Inferiore ad 1 m. Esposizione per via cutanea(Echim,cu): - Livello di contatto: Contatto accidentale; - Tipologia d'uso: Uso controllato. Firma ___________________________________ RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 53 pag. 2 DIMENSIONI Num.Ord. TARIFFA IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE RIPORTO LAVORI A CORPO COSTI SICUREZZA (speciali) (SpCat 1) 1 2/== Oneri per interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale e temporale delle lavorazioni interferenti. Sviluppo quantità 1,00 SOMMANO corpo 2 3/== 3 5/== 4 S 03.012a 1,00 Oneri per la ricerca di sottoservizi con adeguata strumentazione Sviluppo quantità 400,00 100,00 400,00 30,00 450,00 12,50 468,75 4,50 585,00 13,10 497,80 4,00 600,00 4,00 SOMMANO h 4,00 Moviere per la regolamentazione veicolare degli automezzi di cantiere Sviluppo quantità 15,00 SOMMANO ora 15,00 Ponteggio o incastellatura metallica di facciate interne o esterne della larghezza sino a mt. 1,10 ed altezza sino a 20 m, realizzato con elementi sovrapponibili in ferro o comunque montabili senza l'impiego di giunti a manicotto (sistema a telaio), compreso di piani di lavoro e tavole fermapiede, il trasporto sul posto, lo smontaggio, il trasporto di ritorno al deposito ed ogni altro onere e magistero di manovra e di manutenzione. Ponteggio o incastellatura per i primi 6 mesi o frazione Per esecuzione pilastri e tamponature vani finestra 7,50 5,000 SOMMANO mq 5 S 03.018a 400,00 37,50 37,50 Schermatura antipolveri o antisabbia di ponteggi o di armature di sostegno, con teli di polietilene, juta e simili, in opera compresi gli oneri per il trasporto, il montaggio i risvolti, gli sfridi e quant'altro occorre per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte. Schermatura con teli di polietilene: Sviluppo quantità per lavorazioni interne 26,00 SOMMANO mq 5,000 130,00 130,00 COSTI SICUREZZA (diretti) (SpCat 2) 6 S.1.01.1.4 Recinzione prefabbricata da cantiere costituita da pannelli metallici di rete elettrosaldata (dimensioni cirva m 3,5 x 1,95 h) e basi in cemento. Compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Costo d'uso mensile o frazione. Area cantiere principale Aree esterne interdette Aree interne SOMMANO m 7 1/== Bagno chimico di cantiere completo di ogni onere ed accessorio per dare l'opera finita e conforme alla regola dell'arte. Bagno chimico per una persona. Per tutta la durata del cantiere. Area di cantiere SOMMANO g A RIPORTARE COMMITTENTE: 2,00 2,00 6,00 5,00 5,00 3,00 10,00 10,00 18,00 38,00 150,00 150,00 3´401,55 pag. 3 DIMENSIONI Num.Ord. TARIFFA IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPORTO 8 S.003.032.b 3´401,55 Modulo prefabbricato polifunzionale avente le seguenti caratteristiche: a) struttura portante, costituita da telaio di base superiore ed inferiore e montanti in profilati di acciaio zincato con sistema sendzimir, pressopiegati, profilati e sagomati a freddo a giunti saldati, con angoli esterni arrotondati antinfortunio ed esterni arrotondati antiannidamento; b) pareti esterne ed interne in pannelli modulari sandwich dello spessore di 40mm., finitura a buccia d'arancia liscia senza micronervature con supporti in lamiera zincata dello spessore di 0,5mm., isolante interno in poliuretano espanso di densità pari a 40kg/mc. avente coefficiente di trasmissione termica pari a 0,38Kcal/mqhC°. Completamente lavabili; c) coperture in pannelli modulari sandwich dello spessore di 40mm., finitura a buccia di arancia liscia senza micronervature con supporti in lamiera zincata preverniciata dello spessore di 0,5mm e isolante interno in poliuretano espanso di densità pari a 40Kg/m, avente coefficiente di trasmissione termica pari a 0,38Kcal/mqhC, rinforzati da una particolare sagoma esterna grecata per permettere eventuali interventi di manutenzione. Completamente lavabili; d) gronda perimetrale in acciaio zincato preverniciato completa di pluviali per il deflusso delle acque piovane; e) pavimento realizzato con traverse di rinforzo in lamiera zincata, saldate al telaio di base, piano pavimento in materiale ligneo con trattamento antiumidità, pavimento in PVC in rotoli ancorati al piano con adeguati collanti. Completamente lavabili; f) accessori e completamenti tipo viti, bulloni, sigillanti, guarnizioni necessari per completare tutte le opere meccaniche; g) verniciatura con ciclo comprendente spazzolatura e sgrassaggio delle superfici, uno strato di primer con funzione di sottofondo antiruggine e due strati di verniciatura elettrostatica a finire; h) Infissi realizzati in alluminio preverniciato della serie R 40 completi di accessori e chiusure tamponati con pannelli ciechi print e vetri camera; i) impianto elettrico realizzato con canaletta sovrapposta autoestinguente nella misura di un punto luce e una presa d'attacco per ogni ambiente, un interruttore magnetotermico differenziale, colonne montanti con scatole di derivazione dal differenziale alle rispettive utenze, cavetto per la messa a terra. Tutti i componenti sono a norma CEI; costo noleggio giornaliero Modulo uso uffico 150,00 SOMMANO cad 150,00 9 Box in lamiera per deposito attrezzature e materiali. Fornitura e posa s.1.01.2.21.a su area attrezzata. montaggio, smontaggio e nolo per un mese. montaggio, smontaggio e nolo per 1° mese o frazione. Area cantiere 1,00 2,50 2,500 SOMMANO mq 10 Box in lamiera per deposito attrezzature e materiali. Fornitura e posa s.1.01.2.21.b su area attrezzata. montaggio, smontaggio e nolo per un mese. nolo per ogni mese successivo o frazione. Area cantiere SOMMANO mq 11 Predisposizione di locale ad uso spogliatoio con armadietti doppi e s.1.01.2.03.a sedili, minimo sei posti. montaggio, smontaggio e nolo per 1° mese o frazione. Area di cantiere SOMMANO addetto 12 TOTALE 2,50 2,500 1´020,00 66,75 417,19 2,48 62,00 49,07 294,42 6,25 6,25 4,00 6,80 25,00 25,00 6,00 6,00 Predisposizione di locale ad uso spogliatoio con armadietti doppi e A RIPORTARE COMMITTENTE: 5´195,16 pag. 4 DIMENSIONI Num.Ord. TARIFFA IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPORTO s.1.01.2.03.b sedili, minimo sei posti. nolo per ogni mese successivo o frazione. Area di cantiere *(par.ug.=4*6) SOMMANO addetto 13 Impianto di terra costituito da conduttore di terra in rame isolato OP.01.12.08. direttamente interrato da 16-25mq e picchetti in acciaio zincato. 01 Compresi tutti i collegamenti e le masse a terra degli elementi metallici (baracche, gru, ecc). Per cantieri di piccole dimensioni - 6 kW (betoniera, sega circolare, puliscitavole, piegaferri, macchine per intonaco premiscelato ed apparecchi portatili). Area di cantiere 5´195,16 24,00 24,00 24,00 1,00 14 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche di ponteggio OP.01.12.16. eseguito con due calate ogni 20 mq di ponteggio, con conduttore 01 isolato da 35 mmq, collegate a dispersori in acciaio zincato da 2 metri, infissi nel terreno: per calata Sviluppo superficie ponteggio 2,00 SOMMANO cadauno 2,00 Kit in conformità al D.M. 388 ALL. 1, indicato per luoghi di lavoro con tre e più lavoratori. La dotazione è costituita da:1 copia Decreto Min 388 del 15.07.03, 3 Confezioni di cotone idrofilo, 1 Flacone disinfettante ml 250, 1 Flacone acqua ossigenata ml 100, 1 plastosan 100 cerotti assortiti, 1 plastosan 100 cerotti cm.7x2, 3 Lacci emostatici, 1 Paio forbici tagliabendaggi cm 14,5 DIN 58279, 2 Rocchetti cerotto adesivo m 5x2,5 cm, 1 Astuccio PIC 3 (contenente 3 bustine sapone liquido, 3 bustine salviette disinfettanti PMC, 2 bustine salviette ammoniaca), 10 Buste 25 compresse garza sterile cm 10x10, 6 Buste compressa garza sterile cm 18x40, 4 Teli triangolari TNT cm 96x96x136, 1 Benda elastica cm.7 con fermabenda, 2 Teli sterili cm 40x60 DIN 13152-BR, 2 Pacchetti da 10 fazzoletti in carta, 2 ICE PACK ghiaccio istantaneo monouso, 1 Coperta isotermica oro/arg. cm 160x210, 1 Confezione da 8 bende assortite, 1 EMOCONTROL benda antiemorragica, 1 Astuccio benda tubolare elastica, 5 Sacchetti per rifiuti sanitari, 1 Mascherina con visiera paraschizzi, 1 Termometro clinico CE con astuccio, 2 Pinze sterili, 1 PINOCCHIO+VENTO kit completo, 3 Flaconi soluzione fisiologica sterile 500 ml CE, 2 Flaconi disinfettante 500 ml IODOPOVIDONE al 10% iodio PMC, 1 sfigmomanometro a pompetta PERSONAL con fonendoscopio, 5 Paia guanti sterili, 3 bustine GEL per ustioni gr.3,5, 1 manuale pronto soccorso multilingua. Per ogni valigetta Area di cantiere 1,00 SOMMANO cadauno 1,00 16 Estintore ad anidride carbonica CO2 portatile con valvola a pulsante, AS.01.06.02. valvola di sicurezza a molla, manometro ed indicatore di utilizzo, 02 montato a parete con apposita staffa e dotato di cartello segnalatore con carica nominale da 5 kg; per ogni mese di utilizzo. Area di cantiere 35,28 544,09 544,09 45,48 90,96 215,00 215,00 8,12 8,12 1,00 SOMMANO cad.*mesi 1,00 17 Luce di segnalazione a batteria per esterni colore giallo, rosso o bianco AS.01.01.03. a luce lampeggainte o fissa. Per il primo mese: 01 Ingressi plesso scolastico 3,00 A RIPORTARE 3,00 COMMITTENTE: 1,47 1,00 SOMMANO n. 15 S 02.10 TOTALE 6´088,61 pag. 5 Num.Ord. TARIFFA DIMENSIONI IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPORTO 3,00 SOMMANO cad.*mesi 3,00 18 Luce di segnalazione a batteria per esterni colore giallo, rosso o bianco AS.01.01.03. a luce lampeggainte o fissa. Per il ogni mese successivo: 02 Ingressi plesso scolastico *(par.ug.=3*4) 12,00 12,00 1,00 3,50 2,000 SOMMANO m2 20 Accesso carraio costituito da portone a due battenti con tubolari OP.01.23.07. metallici, compresi pilastri metallici di sostegno infissi in getto di 08 calcestruzzo e chiusura. In lamiera metallica per ogni mese successivo. Area di cantiere *(par.ug.=2*2) 3,50 2,000 SOMMANO m2 21 Accesso pedonale costituito da porta a un'anta con telaio in legno e OP.01.23.08. chiusura. In lamiera metallica per il primo mese. 07 Accessi area cantiere 1,20 2,000 SOMMANO m2 22 Accesso pedonale costituito da porta a un'anta con telaio in legno e OP.01.23.08. chiusura. In lamiera metallica per il mese successivo. 08 Accessi area cantiere *(par.ug.=2*4) 1,20 SOMMANO m2 120,84 55,84 390,88 2,63 73,64 37,66 180,77 0,47 9,02 62,68 125,36 12,17 97,36 19,20 2,00 SOMMANO cadauno SOMMANO cadauno 2,000 19,20 23 Ponte su ruote (trabattello) costituito da piano di lavoro/deposito di OP.01.18.01. dimensioni 2,50 x 1,20, realizzato in tavole di legno di sezione 30x5 03 cm, parapetto regolamentare, struttura costituita da elementi in metallo componibili verticalmente, correnti e diagonale, ruote metalliche corredate di meccanismo di bloccaggio e stabilizzatori. Piano di lavoro, per ogni metro in più fino a h=3,5m , per il primo mese. Sviluppo quantità 24 Ponte su ruote (trabattello) costituito da piano di lavoro/deposito di OP.01.18.01. dimensioni 2,50 x 1,20, realizzato in tavole di legno di sezione 30x5 04 cm, parapetto regolamentare, struttura costituita da elementi in metallo componibili verticalmente, correnti e diagonale, ruote metalliche corredate di meccanismo di bloccaggio e stabilizzatori. Piano di lavoro, per ogni metro in più fino a h=3,5m , per ogni mese successivo. Sviluppo quantità 10,07 4,80 4,80 8,00 40,29 28,00 28,00 2,00 13,43 7,00 7,00 4,00 6´088,61 12,00 SOMMANO cad.*mesi 19 Accesso carraio costituito da portone a due battenti con tubolari OP.01.23.07. metallici, compresi pilastri metallici di sostegno infissi in getto di 07 calcestruzzo e chiusura. In lamiera metallica per il primo mese Area di cantiere TOTALE 2,00 2,00 4,00 8,00 8,00 25 Informazione dei lavoratori mediante la distribuzione di opuscoli 08.35.020.00 informativi sulle norme di igiene e sicurezza del lavoro: costo ad 1 personam. 6,00 A RIPORTARE COMMITTENTE: 6,00 7´126,77 pag. 6 DIMENSIONI Num.Ord. TARIFFA IMPORTI DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPORTO 6,00 SOMMANO cad. 6,00 TOTALE 7´126,77 18,21 109,26 46,34 92,68 25,00 200,00 200,00 400,00 4,96 124,00 95,62 286,86 26 Assemblea periodica dei lavoratori in materia di sicurezza e di salute, 08.35.040.00 con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie 1 mansioni: costo ad personam. 2,00 SOMMANO ora 27 7/== 28 6/== Transenna in acciaio zincata a caldo secondo norma UNI 5744/66, realizzata con struttura in tubolare diametro 40 mm, traversini in tondo diametro 10 mm posizionati con interasse 120 mm; i piedi di appoggio al terreno sono girevoli ed estraibili ed è dotata di attacchi laterali di sicurezza per permettere l'aggancio multiplo che, grazie ai piedi girevoli, è realizzabile con qualsiasi angolazione. Per delimitazione aree interne al plesso scolastico 2,00 8,00 SOMMANO cadauno 8,00 Fornitura in opera di cartello di cantiere in lamiera di alluminio di idoneo spessore, conforme alla Circolare Min. LL.PP. 1° giugno 1990, n° 1729/UL, delle dimensioni non inferiori a m. 1,80 (larghezza) per m. 2,20 (altezza) sul quale essere indicato: l'Amministrazione, l'oggetto dei lavori, il nominativo dell'Impresa, del Progettista, del Direttore dei Lavori, del Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori; ed, ai sensi dell'art. 118, comma 5 del d.lgs n°163/06 e ss.mm.ii., i nominativi di tutte le impresesubappaltatrici e dei cottimisti nonché i dati di cui al comma 2, punto 4 dello stesso art. 118 del d. lgs. n° 163/2006 e ss.mm.ii., il tutto secondo uno schema preventivamente approvato dal Direttore dei Lavori. Il cartellone da collocare deve riportare gli estremi dell'Ente Finanziatore. Sviluppo quantità 2,00 SOMMANO cadauno 2,00 29 Cartelli di obbligo, divieto, pericolo, informazione e salvataggio su AS.01.08.06. supporto in alluminio e pellicola adesiva rifrangente. Formato 360 07 x260. Sviluppo quantità SOMMANO cadauno 25,00 25,00 30 Cartelli di obbligo, divieto, pericolo, informazione e salvataggio su AS.01.08.06. supporto in alluminio e pellicola adesiva rifrangente. Formato 14 1600x1000. 3,00 SOMMANO n. Parziale LAVORI A CORPO euro 8´339,57 T O T A L E euro 8´339,57 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: 3,00 pag. 7 IMPORTI Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI TOTALE RIPORTO Riepilogo SUPER CATEGORIE 001 002 COSTI SICUREZZA (speciali) COSTI SICUREZZA (diretti) 2´303,75 6´035,82 Totale SUPER CATEGORIE euro Il Tecnico -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE 8´339,57 Comune di Ugento Provincia di LE FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) COMMITTENTE: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CON ANNESSO CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE CANTIERE: Via Goldoni, Ugento (LE) IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA _____________________________________ (Ingegnere Esposito Gianluca) per presa visione IL COMMITTENTE _____________________________________ (Dirigente Scolastico e Responsabile Unico del Procedimento Galante Anna Grazia) Ingegnere Esposito Gianluca Via Acclavio n. 123 74123 Taranto (TA) Tel.: 0999943711 - Fax: 0999943711 E-Mail: [email protected] CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 2 CAPITOLO I Modalità per la descrizione dell'opera e l'individuazione dei soggetti interessati. Scheda I Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati Descrizione sintetica dell'opera STATO DI FATTO Il plesso scolastico, isolato dai restanti fabbricati è delimitato da una recinzione perimetrale continua in muratura che si fronteggia per tre lati sulle pubbliche vie, mentre il prospetto principale, lato Sud del lotto, si prospetta su Piazza Immacolata. Alla scuola si accede attraverso due ingressi, di cui il principale è ubicato su P.zza Immacolata, mentre il secondo è ubicato su Via F.lli Molle Il plesso edilizio, ove sono sistemate la scuola elementare e quella materna oggetto del presente intervento, si sviluppa su due livelli fuori terra per un’altezza complessiva di m. 12,00. L’edificio scolastico si estende al Piano Rialzato per circa 1.363,00 mq. e per circa 1.188,50 mq. al Piano Primo. A servizio della scuola sono presenti i seguenti ambienti: • piano rialzato: sono sistemate, attualmente, quattro sezioni di scuola dell’infanzia, due sezioni di scuola elementare, un’aula per attività ludiche e tecnologia, un’aula per lavori di gruppo, un locale adibito per accogliere i pasti pronti, un locale destinato a refettorio; • piano primo: sono sistemate otto sezioni di scuola elementare, un’aula professori, tre aule per lavori di gruppo e un laboratorio di informatica; • palestra della superficie di circa 200 mq., con annessi servizi igienici. DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO Occorre precisare che la struttura, realizzata nei primi anni del ‘900, destinata a scuola elementare, nel corso degli anni è stata oggetto di alcuni interventi di ampliamento, ristrutturazione ed adeguamento. Per motivi legati alle limitate risorse economiche non è prevista la sostituzione degli infissi del primo piano così come preventivato nel progetto definitivo posto a base di gara. Sulla base delle indicazioni e definizioni del progetto definitivo e in funzione delle risorse economiche a disposizione, nel progetto esecutivo sono stati individuati ed elaborati i seguenti interventi: C1-1.D Sostituzione infissi; C2-3.3 Impianto Idrico Antincendio C2-4 C Porte REI 60 ad un battente (90x215 cm); C2-4.D Porte REI 60 ad un battente (120x215 cm); C2-4.F Porte REI 60 a due battenti (180x215 cm); C2-4.G F.p.o. maniglioni antipanico (porte ad un battente); C2-4.H F.p.o. maniglioni antipanico (porte a due battenti); C3-4.3 Spazi mensa: completamento e adeguamento; C4-1 Porte interne; C4-3 Realizzazione di servizi igienici; C4-5 Adeguamento e completamento scala esterna; C4-8.A Installazione Piattaforma elevatrice per due piani; C4-10 Realizzazione di percorsi esterni (rampe di accesso); C5-18 Interventi di ristrutturazione palestra: pavimento, adeguamento servizi igienici-infissi interni. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO Sostituzione Infissi (azione C1-1.D) La sostituzione degli infissi esterni, oggetto del presente intervento, afferiscono quelli della palestra e comprende: la rimozione degli infissi e degli avvolgibili esistenti; la fornitura in opera di nuovi infissi in alluminio a taglio termici completi di avvolgibili in PVC del tipo pesante (min. 5,00 kg/mq.), e di cassonetti isolati termicamente; la fornitura in opera di vetrocamera di sicurezza. Impianto Idrico Antincendio (azione C2-3.3) I lavori relativi la nuova rete idrica-antincendio prevedono la preventiva demolizione del locale tecnico ove attualmente è sistemato il gruppo pompe (non funzionante) ubicato nel cortile della scuola, nei pressi della esistente scala di emergenza. La rete antincendio sarà del tipo ad anello costituito da tubazioni in acciaio zincato, serie leggera; dall’anello si staccheranno le varie montanti che si RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 3 innesteranno sulle nuove cassette idranti UNI 45 (n.15) dotate di lance, da sostituire con delle nuove. Nel cortile interno è prevista la sistemazione di un apposito locale di ricovero per il nuovo gruppo di pressurizzazione; il locale di ricovero poggerà su un basamento in c.a. delle dimensioni minime di 2300x2460x2410 mm; le superfici a vista del basamento (interne ed esterne) saranno trattate con resina epossidica; è altresì prevista, la fasciatura e la catramatura pesante per i tratti di tubazioni interrati, la fascia di segnalazione della rete e la verniciatura, di colore rosso, di tutte le linee idriche a vista (verticali e orizzontali). Dal nuovo gruppo di pressurizzazione, ubicato nel locale tecnico sopra descritto, si staccherà la tubazione principale di adduzione, interrata, alla rete antincendio. La riserva idrica è costituita da una cisterna interrata, esistente, della capacità di mc. 77,00 così come indicato negli elaborati grafici del progetto definitivo posto a base di gara. Porte REI 60 ad un battente (azione C2-4 C) E’ prevista la rimozione della porta REI 60 esistente ubicata in corrispondenza del vano porta indicato nella tavola grafica corrispondente degli interventi edili e la successiva fornitura in opera di nuova porta REI 60 delle dimensioni pari a 90x215 cm, ad un battente, successivo ripristino dell’intonaco danneggiato e relativa tinteggiatura dell’intero perimetro interno ed esterno della nuova porta REI 60. Porte REI 60 ad un battente (azione C2-4.D) E’ prevista la rimozione delle porte REI 60 esistenti ubicate in corrispondenza dei vani porta indicati nella tavola grafica corrispondente degli interventi edili e la successiva fornitura in opera di nuove porte REI 60 delle dimensioni pari a 120x215 cm, ad un battente, successivo ripristino dell’intonaco danneggiato e relativa tinteggiatura dell’intero perimetro interno ed esterno delle nuove porte REI 60. Porte REI 60 a due battenti (azione C2-4.F) E’ prevista la rimozione dell’infisso metallico esterno ubicato in corrispondenza dell’accesso alla scala esterna (di emergenza). Ampliamento del vano-infisso, delle dimensioni minime finite di 190 x 215 cm, mediante taglio della muratura esistente, esecuzione di un architrave in cemento armato che avrà la larghezza dello spessore della muratura “tagliata” ed un’altezza minima di cm. 40,00; l’architrave si ammorserà e si appoggerà alle spalle laterali per una profondità minima pari allo spessore della muratura “tagliata”; l’armatura sarà costituita da ferri dritti del Φ16 (minimo 4+4 Φ 16 e staffe Φ 8/15”). Fornitura in opera di porta REI 60, a due battenti, delle dimensioni pari a 180x215 cm, con successivo ripristino dell’intonaco danneggiato e relativa tinteggiatura dell’intero perimetro interno ed esterno della nuova porta REI 60. Maniglioni antipanico (azione C2-4.G) E’ prevista la fornitura in opera di maniglioni antipanico sulle porte REI 60 ad un battente. Maniglioni antipanico - porte a due battenti (azione C2-4.H) E’ prevista la fornitura in opera di maniglioni antipanico sulla porta REI 60 a due battenti. Spazi mensa (azione C3-4.3) E’ prevista l’apertura di un varco (vano porta) delle dimensioni minime di 90x220 cm., per consentire la comunicazione della zona preparazione dei pasti con il refettorio. Il vano sarà realizzato mediante taglio della muratura esistente, esecuzione di un architrave in cemento armato che avrà la larghezza dello spessore della muratura “tagliata” ed un’altezza minima di cm. 40,00; l’architrave si ammorserà e si appoggerà alle spalle laterali per una profondità minima pari allo spessore della muratura “tagliata”; l’armatura sarà costituita da ferri dritti del Φ14 (minimo 4+4 Φ 14 e staffe Φ 8/15”). Il vano porta sarà rifinito con stipiti, traverso superiore e soglia in Pietra di Trani dello spessore di cm.3,00. L’intera superficie delle pareti e del soffitto del refettorio sarà tinteggiata, previa preparazione della stessa. Prima dell’esecuzione del taglio della muratura si provvederà ed effettuare lo spostamento di eventuali interferenze presenti (cavi elettrici e prese elettriche). Porte interne (azione C4-1) E’ prevista la revisione della ferramenta (cerniere) e la sostituzione/revisione delle serrature delle porte interne del piano rialzato e del primo piano. Servizi Igienici (azione C4-3) I servizi igienici oggetto di intervento interessano quelli del piano rialzato e del primo piano del plesso scolastico così come evidenziati nella tavola grafica degli interventi edili. Piano Rialzato • WC1 adiacenti l’Aula 1): destinati attualmente ai bambini della scuola elementare sono da destinare alla scuola materna; • WC2 adiacenti il refettorio: realizzazione di servizio igienico per i diversamente abili, esecuzione di nuovi WC per bambini e ridistribuzione di quelli adiacenti la zona arrivo pasti; • WC3 adiacenti l’Aula7): destinati attualmente ai bambini della scuola materna sono da destinare alla scuola elementare (sostituzione delle sole tazze); Piano Primo • Realizzazione di un servizio per diversamente abili in corrispondenza dell’esistente locale deposito, preventivamente demolito, e ridistribuzione funzionale degli esistenti servizi igienici destinati ai bambini e ai docenti (WC4); • Tinteggiatura dei servizi igienici dei WC5. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 4 Per tutto quanto sopra è prevista la demolizione e ricostruzione delle pavimentazioni e dei rivestimenti dei locali oggetto di intervento. Le pavimentazioni, del tipo antiscivolamento, dovranno avere grado di scivolosità R10, certificato. L’altezza dei rivestimenti sarà di 2,00 mt. Verranno risistemati in opera i corpi scaldanti rimossi con modifica delle relative linee di alimentazione (eventualmente necessaria) ed è prevista l’esecuzione di nuovo impianto elettrico in tutti i WC con fornitura in opera di nuovi corpi illuminanti. E’, altresì, prevista la fornitura in opera delle porte interne, previa rimozione delle esistenti e la fornitura in opera di boyler da lt. 30 e da lt. 80 dei quali, quelli da lt. 30, da ubicare nei WC dell’area disabili/adulti del plesso scolastico, mentre quelli da lt. 80 da ubicare nei WC bambini (plesso vecchio). Gli scarichi dei nuovi servizi igienici si allacceranno alle colonne montanti esistenti, con realizzazione di appositi cassonetti in muratura, ove occorrenti, sino al pozzetto esterno. E’ prevista la fornitura in opera di tutti i sanitari, le rubinetterie, i collettori e gli accessori relativi. Tutti i servizi igienici dei diversamente abili sono dotati della chiamata di “allarme” del tipo sonoro e con lampada I sanitari e i corpi scaldanti rimossi, se richiesto della stazione appaltante, saranno depositati in apposito luogo da definire con la committenza. Adeguamento e completamento scala esterna (azione C4-5) Per l’adeguamento alle norme di sicurezza è prevista la modifica, con ampliamento, dei pianerottoli di arrivo e di quelli intermedi della esistente scala di emergenza ubicata nel cortile della scuola. Sono previste le seguenti lavorazioni: • • • • demolizione della pavimentazione e l’esecuzione di scavi in corrispondenza delle fondazioni, del tipo diretto, in cemento armato da realizzare; realizzazione di due pilastri in cemento armato di cui uno a forma di “T” ed un altro di forma rettangolare, e relativi sbalzi per l’ampliamento dei pianerottoli in questione; rimozione della ringhiera esistente e fornitura in opera di una nuova avente le caratteristiche tecniche idonee per sopportare la spinta in “testa” (corrimano) di 200 kg/ml. in conformità a quanto previsto dalle NTC 2008 - Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14 Gennaio 2008; pavimentazione dei nuovi pianerottoli; rimozione degli infissi esterni (n.02 al primo piano e n.01 al piano rialzato) posti in adiacenza della scala di emergenza e relativa chiusura dei vani con muratura a cassetta; ripristino della pavimentazione del cortile precedentemente demolita. Installazione Piattaforma Elevatrice (azione C4-8.A) Per il superamento delle barriere architettoniche sono previste le seguenti lavorazioni: • installazione di una piattaforma elevatrice per due piani; • smontaggio del servoscala esistente, imballaggio e trasporto a deposito in luogo indicato dalla committenza; • demolizione, modifica e ricostruzione dei gradini interessati dalla sistemazione della nuova struttura; • demolizione e rifacimento del pavimento del pianerottolo di accesso al piano rialzato; • realizzazione di scavi e della fondazione in cemento armato sulla quale poggerà la nuova struttura; • taglio e modifica della ringhiera metallica posta sul pianerottolo del piano primo per consentire ai diversamente abili l’ingresso/uscita dalla piattaforma elevatrice; • esecuzione di rete di alimentazione elettrica e di tutti gli allacciamenti occorrenti; • realizzazione di un vano finestra, completo di griglia/persianina in anticorodal, a livello del pianerottolo di accesso al piano copertura. Realizzazione di percorsi - rampe di accesso (azione C4-10) Nell’ambito delle varie azioni previste per la esecuzione dei vari interventi è prevista la realizzazione di idonee rampe per i diversamente abili, aventi una pendenza massima inferiore all’otto percento, al fine di favorire l’accesso alla scuola. Le rampe da realizzare sono due, di cui una prima è prevista in corrispondenza dell’ingresso principale, lato piazza Immacolata mentre la seconda è ubicata sul secondo ingresso al plesso scolastico, lato via F.lli Molle. In corrispondenza della rampa di accesso principale alla scuola, lato Piazza Immacolata, sono previste le seguenti lavorazioni: • rimozione e risistemazione del cancello metallico ivi esistente; • il consolidamento e ripristino dei pilastri di sostegno del cancello; • demolizione completa del pavimento di pietrini di cemento sino ai gradini di accesso alla scuola, escluso le canalette laterali esistenti; • esecuzione di rampa completi di muretti di contenimento in cemento armato; • esecuzione di getto di calcestruzzo di riempimento armato nello spessore finale dello strato superficiale di cm.10 con rete metallica elettrosaldata Φ 8/20x20; • la fornitura in opera di telo in polietilene e di pavimento costituito da pietrini di cemento sulla rampa (la stessa tipologia di pavimentazione è prevista sui marciapiedi laterali); • modifica dei gradini di accesso alla scuola completi di pavimentazione in pietra di Trani; • la fornitura in opera di ringhiera metallica; completano la rampa la fornitura in opera di numero due canalette grigliate per il convogliamento e lo smaltimento laterale delle acque meteoriche con tubazioni in pvc. La realizzazione della rampa di accesso, lato Via F.lli Molle, è prevista mediante la esecuzione di un getto di calcestruzzo e relativa pavimentazione con pietrini di cemento, previa modifica del pianerottolo e dei gradini di accesso al plesso scolastico. La fornitura in opera di una ringhiera completerà la rampa. Interventi di ristrutturazione palestra (azione C5-18) RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 5 Per la palestra sono state previste le seguenti lavorazioni: • adeguamento dei servizi igienici con realizzazione di un idoneo locale per spogliatoio con docce per gli utenti; • demolizione e ricostruzione della pavimentazione dello spogliatoio e la realizzazione di rivestimento delle pareti con piastrelle; pavimentazioni, del tipo antiscivolamento con rado di scivolosità R10 certificato. L’altezza dei rivestimenti è di 2,00 mt; • rimozione e sostituzione dell’infisso posto in “alto” nel locale docce con nuovo infisso a taglio termico completo di vetro di sicurezza; • spostamento e modifica del vano porta di passaggio dall’antibagno al locale docce; • fornitura in opera di porte interne, previa rimozione delle esistenti; fornitura in opera di nuovo corpo scaldante; • esecuzione di nuovo impianto elettrico, nello spogliatoio e nei servizi igienici esistenti, completo di fornitura in opera di nuovi corpi illuminanti; • fornitura in opera di boyler da lt. 80 nella zona docce; • allaccio degli scarichi delle docce alla rete di scarico esistente; • fornitura in opera di sanitari, di rubinetteria, di collettori e degli accessori relativi. • rimozione e sostituzione del pavimento dell’area di gioco, previa esecuzione di idoneo massetto di sabbia e cemento; PRINCIPALI LAVORAZIONI E MATERIALI UTILIZZATI Le principali lavorazioni che saranno effettuate ed i relativi materiali impiegati riguardano: scavi a sezione ristretta; demolizioni e rimozioni (infissi interni ed esterni, pavimenti, rivestimenti); apertura di nuovi vani porta e finestra (refettorio, locale docce e zona pianerottolo accesso piano copertura); trasporti ed oneri di conferimento a discarica; rinterri; chiusura vani finestre con muratura eseguite a cassa vuota con blocchi laterizi alveolari leggeri secondo UNI 8942 e/o blocchi di tufo (spessore del monostrato 15/20/25 cm); tramezzature dello spessore di cm. 10 (WC: h= 2,30 m); murature dello spessore di cm.20,00 (H= 4,50-5,00 m.) massetto di sabbia e cemento (livellamento) dello spessore di cm 5; pavimentazioni con piastrelle di monocottura (20x20, 30x30, 40x40, 20x40) del tipo antiscivolo avente grado di scivolosità “R10” (Norme DIN 51130); esecuzione di intonaci con malte premiscelate per interni ed esterni; rivestimenti interni: piastrelle di ceramica smaltata monocottura delle dimensioni 20x20 o 25x25: rivestimento con lastre di pietra di Trani (battiscopa/scalettato: h= 20 cm; spessore 15/20 mm.); rivestimento con lastre di pietra di Trani pedate/sottogradi/stipiti/traversi (spessore 30/20 mm.); serramenti esterni (parti fisse e parti apribili a wasistas) zona palestra serramenti interni costituiti da porte interne in plastica (zone WC plesso scolastico e palestra) con anta ad uno o due battenti (simmetrici/asimmetrici); sostituzione, previa rimozione, delle maniglie (coppia di maniglie - coppia bocchette chiave - viterie ed accessori per montaggio) di tutte le aule e degli uffici del piano rialzato e del primo piano; revisione, registrazione generale ed eventuali integrazioni degli accessori delle porte (serrature, fermi porte, cerniere, coprifili, battenti ecc..); spostamenti e modifiche dell’impianto di riscaldamento del plesso scolastico e del blocco servizi igienici della palestra compreso la fornitura di nuovi elementi radianti di idonea potenzialità; impianto elettrico nei WC (palestra e plesso scolastico); f.o. corpi illuminanti nei WC e negli spogliatoi della palestra; impianto idrico - fognante (plesso scolastico e palestra); vasi con scarico a pavimento per la scuola materna delle dimensioni di 29,x40,x29,5 cm completi di coprisedile in legno laccato colorato e di cassette di scarico del tipo non a vista; impianto idrico antincendio, completo di gruppo di pressurizzazione, di locale di ricovero e di cassette porta lance; tinteggiature interne (pareti e soffitti dei servizi igienici del plesso scolastico e della palestra compreso spogliatoio); smontaggio e rimontaggio del cancello posto sul lato di Piazza Immacolata; consolidamento e ripristino dei pilastri laterali il cancello metallico lato Piazza immacolata; ripristino di intonaci. Durata effettiva dei lavori Inizio lavori: 01/07/2014 Fine lavori: 27/11/2014 Indirizzo del cantiere Indirizzo: Via Goldoni CAP: 73059 Città: Ugento Provincia: LE RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 6 Soggetti interessati Committente Indirizzo: Via Goldoni - 73059 San Giorgio Jonico (LE) Progettista Indirizzo: 0999943711 Tel. 0999943711 Tel. 0833 555502 Tel. 0999943711 Tel. 0999943711 Gianluca Esposito Via Acclavio n. 123 - 74123 Taranto (TA) Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione Indirizzo: Tel. Anna Grazia Galante Via Goldoni s.n. - 73059 Ugento (LE) Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione Indirizzo: 0833 555502 Gianluca Esposito Via Acclavio n. 123 - 74123 Taranto (TA) Responsabile dei Lavori Indirizzo: Tel. Gianluca Esposito Via Acclavio n. 123 - 74123 Taranto (TA) Direttore dei Lavori Indirizzo: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CON ANNESSO CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE Via Acclavio n. 123 - 74123 Taranto (TA) Gianluca Esposito RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 7 CAPITOLO II Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera e di quelle ausiliarie. 01 EDILIZIA: PARTIZIONI - INFISSI Rappresentano l'insieme delle unità tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici del sistema edilizio che hanno la funzione di dividere e di configurare gli spazi interni ed esterni dello stesso sistema edilizio. 01.01 Pareti interne Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di dividere, conformare ed articolare gli spazi interni dell'organismo edilizio. 01.01.01 Tramezzi in laterizio Si tratta di pareti costituenti le partizioni interne verticali, realizzate mediante elementi forati di laterizio di spessore variabile ( 8-12 cm) legati con malta idraulica per muratura con giunti con andamento regolare con uno spessore di circa 6 mm. Le murature sono eseguite con elementi interi, posati a livello, e con giunti sfalsati rispetto ai sottostanti. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.01.01.01 Rischi rilevati Pulizia: Pulizia delle superfici e rimozione di sporcizia e macchie mediante ritocchi di pittura e/o ripristino dei rivestimenti. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.01.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 8 Riparazione: Riparazione di eventuali fessurazioni o crepe mediante la chiusura delle stesse con malta. Riparazione e rifacimento dei rivestimenti. [quando occorre] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Getti, schizzi. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Trabattelli. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Gabinetti; Locali per lavarsi. Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 01.02 Rivestimenti interni Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale è quella di proteggere il sistema di chiusure interne dalle sollecitazioni interne degli edifici e di assicurare un aspetto uniforme ed ornamentale degli ambienti. 01.02.01 Intonaco Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione è quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione di protezione dai fattori ambientali è allo stesso tempo protettiva e decorativa. Il rivestimento a intonaco è comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 20 - 30 anni. La malta per intonaco è costituita da leganti (cemento, calce idraulica, calce aerea, gesso), da inerti (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiunti all'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualità a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a tre strati il primo, detto rinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio, costituisce il corpo dell'intonaco la cui funzione è di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura, rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione è quella di opporsi alla penetrazione dell'acqua e delle sostanze aggressive. Gli intonaci per interni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati; i secondi invece in intonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici o rivestimenti plastici continui ed infine intonaci monostrato. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.02.01.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia delle superfici: Pulizia delle superfici mediante lavaggio ad Inalazione polveri, fibre. acqua e detergenti adatti al tipo di intonaco. Rimozioni di macchie, o depositi superficiali mediante spazzolatura o mezzi meccanici. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 9 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Trabattelli; Ponti su cavalletti. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Gabinetti; Locali per lavarsi. Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.02.01.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione delle parti più soggette ad usura: Sostituzione delle parti più soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l'asportazione delle aree più degradate, pulizia delle parti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio. Ripresa dell'area con materiali adeguati e/o comunque simili all'intonaco originario ponendo particolare attenzione a non alterare l'aspetto visivo cromatico delle superfici. [quando occorre] Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione polveri, fibre. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Trabattelli; Ponti su cavalletti. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Gabinetti; Locali per lavarsi. Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 01.02.02 Rivestimenti e prodotti ceramici Impiegati come rivestimenti di pareti con elementi in lastre o piastrelle ceramiche prodotte con argille, silice, fondenti, coloranti e altre materie prime minerali. Tra i materiali ceramici utilizzati come rivestimenti ricordiamo le maioliche, le terraglie, i grès naturale o rosso, i klinker. Gli elementi in lastre o piastrelle ceramiche hanno caratteristiche di assorbimento, resistenza e spessore diverso. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 10 Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.02.02.01 Rischi rilevati Pulizia delle superfici: Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio, ed eventualmente spazzolatura, degli elementi con detergenti adatti al tipo di rivestimento. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.02.02.02 Rischi rilevati Pulizia e reintegro giunti: Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale. Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 11 Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.02.02.03 Rischi rilevati Sostituzione degli elementi degradati: Sostituzione degli elementi usurati, rotti, sollevati o scollati con altri analoghi previa preparazione del sottostante piano di posa. Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura. Ripristino delle sigillature deteriorate mediante rimozione delle vecchie e sostituzione con sigillanti idonei. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 01.02.03 Tinteggiature e decorazioni La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gli ambienti interni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gli ambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche, le pitture siliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc. Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di finitura interna o comunque a vista. La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondo dell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementi prefabbricati, lapidei, gessi, laterizi, ecc. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.02.03.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Ritinteggiatura coloritura: Ritinteggiature delle superfici con nuove Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione polveri, pitture previa carteggiatura e sverniciatura, stuccatura dei fibre. paramenti e preparazione del fondo mediante applicazione, se necessario, di prevernici fissanti. Le modalità di ritinteggiatura, i prodotti, le attrezzature variano comunque in funzione delle superfici e dei materiali costituenti. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 12 luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Trabattelli; Ponti su cavalletti. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Gabinetti; Locali per lavarsi. Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.02.03.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione degli elementi decorativi degradati: Sostituzione degli Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Inalazione polveri, elementi decorativi usurati o rotti con altri analoghi o se non fibre. possibile riparazione dei medesimi con tecniche appropriate tali da non alterare gli aspetti geometrici-cromatici delle superfici di facciata. Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Trabattelli; Ponti su cavalletti. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Gabinetti; Locali per lavarsi. Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 13 01.03 Pavimentazioni esterne Le pavimentazioni esterne fanno parte delle partizioni orizzontali esterne. La loro funzione, oltre a quella protettiva, è quella di permettere il transito ai fruitori e la relativa resistenza ai carichi. Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento e della destinazione d'uso dei luoghi. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie. La scelta degli elementi, il materiale, la posa, il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano in funzione dei luoghi e del loro impiego. Le pavimentazioni esterne possono essere di tipo: cementizie, lapideo, resinoso, resiliente, ceramico, lapideo di cava e lapideo in conglomerato. 01.03.01 Pavimentazioni in calcestruzzo stampato Si tratta di pavimentazioni stampate, in cui la tecnica di lavorazione consiste nell’imprimere e pressare i supporti cementizi, mediante l’utilizzo di stampi appoggiati nel calcestruzzo fresco, fino a riprodurre il disegno e la tessitura di un pavimento in pietra o mattone (imprinting). Prima di essere stampato il pavimento viene opportunamente ‘’spolverato’’ con dei particolari corazzanti, i quali hanno la funzione di rendere colorato, il pavimento oltre che di aumentarne la normale resistenza all’abrasione rispetto al calcestruzzo normale. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.03.01.01 Rischi rilevati Pulizia delle superfici: Pulizia delle parti superficiali, rimozione di macchie, depositi e sporco mediante spazzolatura e lavaggio con acqua e soluzioni adatte al tipo di rivestimento. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.03.01.02 Rischi rilevati Ripristino degli strati protettivi: Ripristino degli strati protettivi, previa accurata pulizia delle superfici, con soluzioni chimiche appropriate che non alterino le caratteristiche fisico-chimiche dei materiale ed in particolare di quelle visive cromatiche. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 14 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.03.01.03 Rischi rilevati Sostituzione delle parti degradate: Sostituzione delle parti degradate e/o usurati con altri materiali analoghi previa rimozione delle zone deteriorate e relativa preparazione del fondo. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 01.04 Pavimentazioni interne Le pavimentazioni fanno parte delle partizioni interne orizzontali e ne costituiscono l'ultimo strato funzionale. In base alla morfologia del rivestimento possono suddividersi in continue (se non sono nel loro complesso determinabili sia morfologicamente che dimensionalmente) e discontinue (quelle costituite da elementi con dimensioni e morfologia ben precise). La loro funzione, oltre a quella protettiva, è quella di permettere il transito ai fruitori dell'organismo edilizio e la relativa resistenza ai carichi. Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento e della destinazione d'uso degli ambienti. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie. La scelta degli elementi, il materiale, la posa, il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano in funzione degli ambienti e del loro impiego. Le pavimentazioni interne possono essere di tipo: - cementizio; - lapideo; RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 15 - resinoso; - resiliente; - tessile; - ceramico; - lapideo di cava; - lapideo in conglomerato; - ligneo. 01.04.01 Rivestimenti ceramici Si tratta di rivestimenti che trovano il loro impiego nell'edilizia residenziale, ospedaliera, scolastica, industriale, ecc.. Le varie tipologie si differenziano per aspetti quali: - materie prime e composizione dell'impasto; - caratteristiche tecniche prestazionali; - tipo di finitura superficiale; - ciclo tecnologico di produzione; - tipo di formatura; - colore. Tra i tipi più diffusi di rivestimenti ceramici presenti sul mercato, in tutti i formati (dimensioni, spessori, ecc.), con giunti aperti o chiusi e con o meno fughe, troviamo: cotto, cottoforte, monocottura rossa, monocottura chiara, monocotture speciali, gres rosso, gres ceramico e klinker. La posa può essere eseguita mediante l'utilizzo di malte o di colle. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.01.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia delle superfici: Pulizia e rimozione dello sporco superficiale Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, mediante lavaggio, ed eventualmente spazzolatura, degli elementi compressioni; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre. con detergenti adatti al tipo di rivestimento. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.01.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 16 Pulizia e reintegro giunti: Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale. Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura. [quando occorre] Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.01.03 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione degli elementi degradati: Sostituzione degli elementi usurati, rotti, sollevati o scollati con altri analoghi previa preparazione del sottostante piano di posa. Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura. [quando occorre] Elettrocuzione; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi; Inalazione fumi, gas, vapori; Inalazione polveri, fibre. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Segnaletica di sicurezza. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 17 Tavole Allegate 01.05 Infissi interni Gli infissi interni hanno per scopo quello di permettere il controllo della comunicazione tra gli spazi interni dell'organismo edilizio. In particolare l'utilizzazione dei vari ambienti in modo da permettere o meno il passaggio di persone, cose, luce naturale ed aria tra i vari ambienti interni. 01.05.01 Porte Le porte hanno funzione di razionalizzare l'utilizzazione dei vari spazi in modo da regolare il passaggio di persone, cose, luce naturale ed aria fra ambienti adiacenti, oltre che funzioni di ordine estetico e architettonico. La presenza delle porte a secondo della posizione e delle dimensioni determina lo svolgimento delle varie attività previste negli spazi di destinazione. In commercio esiste un'ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale (legno, metallo, plastica, vetro, ecc.) che per tipo di apertura (a rotazione, a ventola, scorrevole, a tamburo, ripiegabile, a fisarmonica, basculante, a scomparsa). Le porte interne sono costituite da: anta o battente (l'elemento apribile), telaio fisso (l'elemento fissato al controtelaio che contorna la porta e la sostiene per mezzo di cerniere), battuta (la superficie di contatto tra telaio fisso e anta mobile), cerniera (l'elemento che sostiene l'anta e ne permette la rotazione rispetto al telaio fisso), controtelaio (formato da due montanti ed una traversa è l'elemento fissato alla parete che consente l'alloggio al telaio), montante (l'elemento verticale del telaio o del controtelaio) e traversa (l'elemento orizzontale del telaio o del controtelaio). Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.01.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Lubrificazione serrature, cerniere: Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici, verifica del corretto funzionamento. [con cadenza ogni 6 mesi] Movimentazione manuale dei carichi; Urti, colpi, impatti, compressioni. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.05.01.02 Rischi rilevati Pulizia ante: Pulizia delle ante con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale. [quando occorre] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 18 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.05.01.03 Rischi rilevati Pulizia delle guide di scorrimento: Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalità delle guide di scorrimento. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.05.01.04 Rischi rilevati Pulizia organi di movimentazione: Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni. [quando occorre] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 19 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.05.01.05 Rischi rilevati Pulizia telai: Pulizia del telaio con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.05.01.06 Rischi rilevati Pulizia vetri: Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei. [quando occorre] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 20 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.05.01.07 Rischi rilevati Registrazione maniglia: Registrazione e lubrificazione della maniglia, delle viti e degli accessori di manovra apertura-chiusura. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.05.01.08 Rischi rilevati Regolazione controtelai: Regolazione del fissaggio dei controtelai RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 21 alle pareti. [con cadenza ogni 12 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.01.09 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Ripristino protezione verniciatura parti in legno: Ripristino della Movimentazione manuale dei carichi; Urti, colpi, impatti, protezione di verniciatura previa asportazione del vecchio strato compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Inalazione polveri, per mezzo di carte abrasive leggere ed otturazione con stucco per fibre. legno di eventuali fessurazioni. Applicazione di uno strato impregnante e rinnovo, a pennello, dello strato protettivo con l'impiego di prodotti idonei al tipo di legno. [con cadenza ogni 2 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 22 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.01.10 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Regolazione telai: Regolazione del fissaggio dei telai ai controtelai. Movimentazione manuale dei carichi; Urti, colpi, impatti, [con cadenza ogni 12 mesi] compressioni. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 01.06 Infissi esterni Gli infissi esterni fanno parte del sistema chiusura del sistema tecnologico. Il loro scopo è quello di soddisfare i requisiti di benessere quindi di permettere l'illuminazione e la ventilazione naturale degli ambienti, garantendo inoltre le prestazioni di isolamento termico-acustico. Gli infissi offrono un'ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale che per tipo di apertura. 01.06.01 Serramenti in alluminio Si tratta di serramenti i cui profili sono ottenuti per estrusione. L'unione dei profili avviene meccanicamente con squadrette interne in alluminio o acciaio zincato. Le colorazioni diverse avvengono per elettrocolorazione. Particolare attenzione va posta nell'accostamento fra i diversi materiali; infatti il contatto fra diversi metalli può creare potenziali elettrici in occasione di agenti atmosferici con conseguente corrosione galvanica del metallo a potenziale elettrico minore. Rispetto agli infissi in legno hanno una minore manutenzione. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.01 Rischi rilevati Lubrificazione serrature e cerniere: Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici, verifica del corretto funzionamento. [con cadenza ogni 6 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 23 Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.02 Rischi rilevati Pulizia delle guide di scorrimento: Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalità delle guide di scorrimento. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.03 Rischi rilevati Pulizia frangisole: Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in Misure preventive e protettive ausiliarie RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 24 dotazione dell'opera Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.04 Rischi rilevati Pulizia guarnizioni di tenuta: Pulizia dei residui e depositi che ne possono pregiudicare il buon funzionamento con detergenti non aggressivi. [con cadenza ogni 12 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.05 Rischi rilevati Pulizia organi di movimentazione: Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 25 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.06 Rischi rilevati Pulizia telai fissi: Pulizia dei residui organici che possono provocare l'otturazione delle asole, dei canali di drenaggio, dei fori, delle battute. Pulizia del telaio fisso con detergenti non aggressivi. In particolare per i profili elettrocolorati la pulizia va effettuata con prodotti sgrassanti ed olio di vaselina per la protezione superficiale; per i profili verniciati a forno, la pulizia dei profili va effettuata con paste abrasive con base di cere. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.07 Rischi rilevati Pulizia telai mobili: Pulizia dei telai mobili con detergenti non aggressivi. [con cadenza ogni 12 mesi] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 26 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.08 Rischi rilevati Pulizia telai persiane: Pulizia dei telai con detergenti non aggressivi. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.09 Rischi rilevati Pulizia vetri: Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei. [quando occorre] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 27 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.10 Rischi rilevati Registrazione maniglia: Registrazione e lubrificazione della maniglia, delle viti e degli accessori di manovra apertura-chiusura. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.11 Rischi rilevati Regolazione guarnizioni di tenuta: Regolazione e riposizionamento RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 28 delle guarnizioni di tenuta. [con cadenza ogni 3 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.12 Rischi rilevati Regolazione organi di movimentazione: Regolazione delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Riposizionamento tramite scorrimento nelle apposite sedi delle cerniere. [con cadenza ogni 3 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.13 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 29 Tipo di intervento Rischi rilevati Regolazione telai fissi: Regolazione di ortogonalità del telaio fisso tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio. La verifica dell'ortogonalità sarà effettuata mediante l'impiego di livella torica. [con cadenza ogni 3 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.14 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Ripristino fissaggi telai fissi: Ripristino fissaggi dei telai al vano e al Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; controtelaio al muro e riattivazione del fissaggio dei blocchetti di Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; regolazione e fissaggio tramite cacciavite. [con cadenza ogni 3 Getti, schizzi. anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 30 Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.15 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Ripristino ortogonalità telai mobili: Ripristino dell'ortogonalità delle Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; ante e fissaggio dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta. [con Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; cadenza ogni 12 mesi] Getti, schizzi. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 01.06.01.16 Rischi rilevati Sostituzione cinghie avvolgibili: Sostituzione delle cinghie avvolgibili, verifica dei meccanismi di funzionamento quali rulli avvolgitori e lubrificazione degli snodi. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 31 Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.17 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione frangisole: Sostituzione dei frangisole impacchettabili con elementi analoghi. [quando occorre] Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.18 Manutenzione Tipo di intervento Sostituzione infisso: Sostituzione dell'infisso e del controtelaio mediante smontaggio e posa del nuovo serramento mediante l'impiego di tecniche di fissaggio, di regolazione e sigillature specifiche al tipo di infisso. [con cadenza ogni 30 anni] Rischi rilevati Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 32 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Ponti su cavalletti; Andatoie e passerelle. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Impianti di adduzione di energia di qualsiasi tipo; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua. Approvvigionamento e movimentazione materiali Zone stoccaggio materiali. Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Deposito attrezzature. Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02 IMPIANTI TECNOLOGICI A FONTI RINNOVABILI Insieme delle unità e degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di consentire l'utilizzo, da parte degli utenti, di flussi energetici derivanti da fonti di energia rinnovabili (sole,vento,acqua, calore terreno, ecc.) che, oltre ad essere inesauribili, sono ad impatto ambientale nullo in quanto non producono né gas serra né scorie inquinanti da smaltire. 02.01 Impianto fotovoltaico L’impianto fotovoltaico è l’insieme dei componenti meccanici, elettrici ed elettronici che captano l’energia solare per trasformarla in energia elettrica che poi viene resa disponibile all’utilizzazione da parte dell’utenza. Gli impianti fotovoltaici possono essere: - alimentazione diretta: l’apparecchio da alimentare viene collegato direttamente al FV (acronimo di modulo fotovoltaico); lo svantaggio di questo tipo di impianti è che l’apparecchio collegato al modulo fotovoltaico non funziona in assenza di sole (di notte); applicazioni: piccole utenze come radio, piccole pompe, calcolatrici tascabili, ecc.; - funzionamento ad isola: il modulo FV alimenta uno o più apparecchi elettrici; l’energia fornita dal modulo, ma momentaneamente non utilizzata, viene usata per caricare degli accumulatori; quando il fabbisogno aumenta, o quando il modulo FV non funziona (p.e. di notte), viene utilizzata l’energia immagazzinata negli accumulatori; applicazioni: zone non raggiunte dalla rete di distribuzione elettrica e dove l’installazione di essa non sarebbe conveniente; - funzionamento per immissione in rete: come nell’impianto ad isola il modulo solare alimenta le apparecchiature elettriche collegate, l’energia momentaneamente non utilizzata viene immessa nella rete pubblica; il gestore di un impianto di questo tipo fornisce dunque l’energia eccedente a tutti gli altri utenti collegati alla rete elettrica, come una normale centrale elettrica; nelle ore serali e di notte la corrente elettrica può essere nuovamente prelevata dalla rete pubblica. Un semplice impianto fotovoltaico ad isola è composto dai seguenti elementi: - cella solare: per la trasformazione di energia solare in energia elettrica; per ricavare più potenza vengono collegate tra loro diverse celle; - regolatore di carica: è un apparecchio elettronico che regola la ricarica e la scarica degli accumulatori; uno dei suoi compiti è di interrompere la ricarica ad accumulatore pieno; - accumulatori: sono i magazzini di energia di un impianto fotovoltaico; essi forniscono l’energia elettrica quando i moduli non sono in grado di produrne, per mancanza di irradiamento solare; - inverter: trasforma la corrente continua proveniente dai moduli e/o dagli accumulatori in corrente alternata convenzionale a 230 V; se l’apparecchio da alimentare necessita di corrente continua si può fare a meno di questa componente; - utenze: apparecchi alimentati dall’impianto fotovoltaico. 02.01.01 Cassetta di terminazione La cassetta di terminazione è un contenitore a tenuta stagna (realizzato generalmente in materiale plastico) nel quale viene alloggiata la morsettiera per il collegamento elettrico e i diodi di by pass delle celle. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.01.01 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 33 Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzioni: Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, parti delle cassette quali coperchi, morsettiere, apparecchi di protezione e di comando. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02.01.02 Conduttori di protezione Per i pannelli fotovoltaici qualora i moduli siano dotati solo di isolamento principale si rende necessario mettere a terra le cornici metalliche dei moduli; se, però, questi fossero dotati di isolamento supplementare o rinforzato (classe II) ciò non sarebbe più necessario. Ma, anche in questo caso, per garantirsi da un eventuale decadimento nel tempo della tenuta dell’isolamento è opportuno rendere equipotenziali le cornici dei moduli con la struttura metallica di sostegno. Per raggiungere tale obiettivo basta collegare le strutture metalliche dei moduli a dei conduttori di protezione o captatori. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.02.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione conduttori di protezione: Sostituire i conduttori di protezione danneggiati o deteriorati. [quando occorre] Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 34 materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 02.01.03 Dispositivo di generatore Il dispositivo di generatore viene installato in numero pari a quello degli inverter e interviene in caso di guasto escludendo dall'erogazione di potenza l'inverter di competenza. E’ installato a monte del dispositivo di interfaccia nella direzione del flusso di energia ed è generalmente costituito da un interruttore automatico con sganciatore di apertura; all'occorrenza può essere realizzato con un contattore combinato con fusibile, con interruttore automatico, con un commutatore combinato con fusibile, con interruttore automatico. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.03.01 Rischi rilevati Sostituzioni: Sostituire, quando usurati o non più rispondenti alle norme, i dispositivi di generatore. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02.01.04 Dispositivo di interfaccia Il dispositivo di interfaccia è un teleruttore comandato da una protezione di interfaccia; le protezioni di interfaccia possono essere realizzate da relè di frequenza e tensione o dal sistema di controllo inverter. Il dispositivo di interfaccia è un interruttore automatico con bobina di apertura a mancanza di tensione. Ha lo scopo di isolare l’impianto fotovoltaico (dal lato rete Ac) quando: - i parametri di frequenza e di tensione dell’energia che si immette in rete sono fuori i massimi consentiti; - c'è assenza di tensione di rete (per esempio durante lavori di manutenzione su rete pubblica). Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.04.01 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 35 Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia: Eseguire la pulizia delle superfici rettificate dell'elettromagnete utilizzando benzina o tricloretilene. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.04.02 Rischi rilevati Serraggio cavi: Effettuare il serraggio di tutti i cavi in entrata e in uscita dal dispositivo di interfaccia. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 36 Tipologia dei lavori Codice scheda Tipo di intervento 02.01.04.03 Rischi rilevati Sostituzione bobina: Effettuare la sostituzione della bobina quando necessario con altra dello stesso tipo. [a guasto] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02.01.05 Dispositivo generale Il dispositivo generale è un dispositivo installato all’origine della rete del produttore immediatamente prima del punto di consegna ed in condizioni di aperto esclude l’intera rete del cliente produttore dalla rete pubblica. E’ solitamente: - un sezionatore quadripolare nelle reti trifase; - un sezionatore bipolare nelle reti monofase. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.05.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzioni: Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, il dispositivo generale. [quando occorre] Elettrocuzione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 37 materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 02.01.06 Inverter L'inverter o convertitore statico è un dispositivo elettronico che trasforma l'energia continua (prodotta dal generatore fotovoltaico) in energia alternata (monofase o trifase) che può essere utilizzata da un'utenza oppure essere immessa in rete. In quest'ultimo caso si adoperano convertitori del tipo a commutazione forzata con tecnica PWM senza clock e/o riferimenti di tensione o di corrente e dotati del sistema MPPT (inseguimento del punto di massima potenza) che permette di ottenere il massimo rendimento adattando i parametri in uscita dal generatore fotovoltaico alle esigenze del carico. Gli inverter possono essere di due tipi: - a commutazione forzata in cui la tensione di uscita viene generata da un circuito elettronico oscillatore che consente all'inverter di funzionare come un generatore in una rete isolata; - a commutazione naturale in cui la frequenza della tensione di uscita viene impostata dalla rete a cui è collegato. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.06.01 Rischi rilevati Pulizia generale: Pulizia generale utilizzando aria secca a bassa pressione. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.06.02 Rischi rilevati Serraggio: Eseguire il serraggio di tutti i bulloni, dei morsetti e degli interruttori. [con cadenza ogni anno] RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 38 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.06.03 Rischi rilevati Sostituzione inverter: Eseguire la sostituzione dell'inverter quando usurato o per un adeguamento alla normativa. [con cadenza ogni 3 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02.01.07 Modulo fotovoltaico con celle in silicio monocristallino La cella fotovoltaica o cella solare è l'elemento base nella costruzione di un modulo fotovoltaico. I moduli in silicio monocristallini sono realizzati in maniera che ogni cella fotovoltaica sia cablata in superficie con una griglia di materiale conduttore che ne canalizzi gli elettroni; ogni singola cella viene connessa alle altre mediante nastrini metallici, in modo da formare opportune serie e paralleli elettrici. Il modulo fotovoltaico in silicio è costituito da un sandwich di materie prime denominato laminato e dai materiali accessori atti a rendere usabile il laminato. Il sandwich viene così composto: RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 39 - sopra una superficie posteriore di supporto (in genere realizzata in un materiale isolante con scarsa dilatazione termica come il vetro temperato o un polimero come il tedlar) vengono appoggiati un sottile strato di acetato di vinile (spesso indicato con la sigla EVA), la matrice di moduli preconnessi mediante dei nastrini, un secondo strato di acetato e un materiale trasparente che funge da protezione meccanica anteriore per le celle fotovoltaiche (in genere vetro temperato); - dopo il procedimento di pressofusione (che trasforma l'EVA in collante inerte) le terminazioni elettriche dei nastrini vengono chiuse in una morsettiera stagna e il "sandwich" ottenuto viene fissato ad una cornice in alluminio; tale cornice sarà utilizzata per il fissaggio del pannello alle strutture di sostegno. Le celle al silicio monocristallino sono di colore blu scuro alquanto uniforme ed hanno una purezza superiore a quelle realizzate al silicio policristallino ma hanno costi più elevati rispetto al silicio policristallino. I moduli fotovoltaici con celle in silicio monocristallino vengono utilizzati per impianti a bassa potenza. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.07.01 Rischi rilevati Pulizia: Effettuare una pulizia, con trattamento specifico, per eliminare muschi e licheni che si depositano sulla superficie esterna delle celle. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.07.02 Rischi rilevati Sostituzione celle: Sostituzione delle celle che non assicurano un rendimento accettabile. [con cadenza ogni 10 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 40 Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.07.03 Rischi rilevati Serraggio: Eseguire il serraggio della struttura di sostegno delle celle [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02.01.08 Modulo fotovoltaico con celle in silicio policristallino Le celle in silicio policristallino si realizzano riciclando lo scarto di silicio il quale viene rifuso per ottenere una composizione cristallina compatta. Questi scarti di silicio vengono fusi all'interno di un crogiolo in modo da creare un composto omogeneo che poi viene raffreddato in modo tale da generare una cristallizzazione che si sviluppa in verticale. Si ottiene così un pezzo di silicio solido che poi viene tagliato verticalmente in lingotti di forma parallelepipedo; successivamente, con un taglio orizzontale, si ricavano delle fette di spessore simile ai wafer del monocristallo. I wafer vengono puliti con un attacco in soda e poi drogati con il fosforo per la realizzazione delle giunzioni P-N; successivamente si applica un sottile strato antiriflesso e si realizzano per serigrafia o elettrodeposizione i contatti elettrici anteriori (griglia metallica) e posteriori (superficie continua metallica). Le celle in silicio policristallino hanno un’efficienza che va dal 12 al 14%. I moduli fotovoltaici con celle in silicio policristallino si prestano molto bene per realizzare impianti fotovoltaici di grande potenza sia per l'alto rendimento alle alte temperature sia per la facilità di reperire le materie prime sul mercato. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.08.01 Rischi rilevati RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 41 Pulizia: Effettuare una pulizia, con trattamento specifico, per eliminare muschi e licheni che si depositano sulla superficie esterna delle celle. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 02.01.08.02 Rischi rilevati Sostituzione celle: Sostituzione delle celle che non assicurano un rendimento accettabile. [con cadenza ogni 10 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.08.03 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 42 Tipo di intervento Rischi rilevati Serraggio: Eseguire il serraggio della struttura di sostegno delle celle [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02.01.09 Quadro elettrico Nel quadro elettrico degli impianti fotovoltaici (connessi ad una rete elettrica) avviene la distribuzione dell'energia. In caso di consumi elevati o in assenza di alimentazione da parte dei moduli fotovoltaici la corrente viene prelevata dalla rete pubblica. In caso contrario l’energia fotovoltaica eccedente viene di nuovo immessa in rete. Inoltre esso misura la quantità di energia fornita dall'impianto fotovoltaico alla rete. I quadri elettrici dedicati agli impianti fotovoltaici possono essere a quadro di campo e quadro di interfaccia rete. Le strutture più elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con indice di protezione IP40, fori asolati e guida per l'assemblaggio degli interruttori e delle morsette e devono essere del tipo stagno in materiale termoplastico con grado di protezione non inferiore a IP65. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.09.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia generale: Pulizia generale utilizzando aria secca a bassa pressione. [con cadenza ogni 6 mesi] Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 43 Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.09.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Serraggio: Eseguire il serraggio di tutti i bulloni, dei morsetti e degli interruttori. [con cadenza ogni anno] Elettrocuzione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.09.03 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione quadro: Eseguire la sostituzione del quadro quando usurato o per un adeguamento alla normativa. [con cadenza ogni 20 anni] Elettrocuzione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 44 Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 02.01.10 Regolatore di carica Il regolatore di carica è un importante componente dell'impianto fotovoltaico che regola la tensione generata dal sistema per una corretta gestione delle batterie. Protegge le batterie in situazioni di carica eccessiva o insufficiente e ne garantisce la durata massima. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.10.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzioni: Sostituire, quando usurati o non più rispondenti alle norme, i regolatori di carica. [quando occorre] Elettrocuzione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 02.01.11 Scaricatori di sovratensione Quando in un impianto elettrico la differenza di potenziale fra le varie fasi o fra una fase e la terra assume un valore di tensione maggiore al valore della tensione normale di esercizio, si è in presenza di una sovratensione. A fronte di questi inconvenienti, è buona regola scegliere dispositivi idonei che assicurano la protezione degli impianti elettrici; RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 45 questi dispositivi sono denominati scaricatori di sovratensione. Generalmente gli scaricatori di sovratensione sono del tipo estraibili; sono progettati per scaricare a terra le correnti e sono costituiti da una cartuccia contenente un varistore la cui vita dipende dal numero di scariche e dall’intensità di corrente di scarica che fluisce nella cartuccia. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda Tipo di intervento 02.01.11.01 Rischi rilevati Sostituzioni cartucce: Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, le cartucce dello scaricatore di sovratensione. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 02.01.12 Sistema di dispersione Il sistema di dispersione ha il compito di trasferire le cariche captate dalle calate in un collettore interrato che così realizza un anello di dispersione. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.12.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Misura della resistività del terreno: Effettuare una misurazione del valore della resistenza di terra. [con cadenza ogni 12 mesi] Elettrocuzione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 46 antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.12.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione dispersori: Sostituire i dispersori danneggiati o deteriorati. [quando occorre] Elettrocuzione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 02.01.13 Sistema di equipotenzializzazione I conduttori equipotenziali principali e supplementari sono quelli che collegano al morsetto principale di terra i tubi metallici. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.13.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 47 Sostituzione degli equipotenzializzatori: Sostituire gli equipotenzializzatori danneggiati o deteriorati. [quando occorre] Elettrocuzione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Guanti; Scarpe di sicurezza; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 02.01.14 Strutture di sostegno Le strutture di sostegno sono i supporti meccanici che consentono l'ancoraggio dei pannelli fotovoltaici alle strutture su cui sono montati e/o al terreno. Generalmente sono realizzate assemblando profili metallici in acciaio zincato o in alluminio anodizzato in grado di limitare gli effetti causati dalla corrosione. Le strutture di sostegno possono essere: - ad inclinazione fissa (strutture a palo o a cavalletto); - per l'integrazione architettonica (integrazione retrofit, strutturale, per arredo urbano); - ad inseguimento. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.14.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Reintegro: Reintegro degli elementi di fissaggio con sistemazione delle giunzioni mediante l’utilizzo di materiali analoghi a quelli preesistenti. [con cadenza ogni 6 mesi] Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 48 materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 02.01.14.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Ripristino rivestimenti: Eseguire il ripristino dei rivestimenti superficiali quando si presentano fenomeni di corrosione. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli. Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03.01 Impianto elettrico L'impianto elettrico, nel caso di edifici per civili abitazioni, ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. Per potenze non superiori a 50 kW l'ente erogatore fornisce l'energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura; da quest'ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri delle singole utenze. Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata (nel caso di edifici per civili abitazioni) in modo da avere una linea per le utenze di illuminazione e l'altra per le utenze a maggiore assorbimento ed evitare così che salti tutto l'impianto in caso di corti circuiti. La distribuzione principale dell'energia avviene con cavi posizionati in apposite canalette; la distribuzione secondaria avviene con conduttori inseriti in apposite guaine di protezione (di diverso colore: il giallo-verde per la messa a terra, il blu per il neutro, il marrone-grigio per la fase). L'impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione. 03.01.01 Canalizzazioni in PVC Le "canalette" sono tra gli elementi più semplici per il passaggio dei cavi elettrici; sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI (dovranno essere dotate di marchio di qualità o certificate secondo le disposizioni di legge). RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 49 Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda Tipo di intervento 03.01.01.01 Rischi rilevati Ripristino elementi: Riposizionare gli elementi in caso di sconnessioni. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.01.01.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Ripristino grado di protezione: Ripristinare il previsto grado di protezione che non deve mai essere inferiore a quello previsto dalla normativa vigente. [quando occorre] Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Scarpe di sicurezza; Guanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Segnaletica di sicurezza. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 50 Tavole Allegate 03.01.02 Interruttori Gli interruttori generalmente utilizzati sono del tipo ad interruzione in esafluoruro di zolfo con pressione relativa del SF6 di primo riempimento a 20 °C uguale a 0,5 bar. Gli interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori: - comando a motore carica molle; - sganciatore di apertura; - sganciatore di chiusura; - contamanovre meccanico; - contatti ausiliari per la segnalazione di aperto-chiuso dell'interruttore. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.01.02.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzioni: Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni. norme, parti degli interruttori quali placchette, coperchi, telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.01.03 Prese e spine Le prese e le spine dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette). Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.01.03.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzioni: Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni. norme, parti di prese e spine quali placchette, coperchi, telai porta RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 51 frutti, apparecchi di protezione e di comando. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.01.04 Quadri di bassa tensione Le strutture più elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con indice di protezione IP40, fori asolati e guida per l'assemblaggio degli interruttori e delle morsette. Questi centralini si installano all'interno delle abitazioni e possono essere anche a parete. Esistono, inoltre, centralini stagni in materiale termoplastico con grado di protezione IP55 adatti per officine e industrie. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 03.01.04.01 Rischi rilevati Pulizia generale: Pulizia generale utilizzando aria secca a bassa pressione. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 52 Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.01.04.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Serraggio: Eseguire il serraggio di tutti i bulloni, dei morsetti e degli interruttori. [con cadenza ogni anno] Punture, tagli, abrasioni; Inalazione fumi, gas, vapori. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.01.04.03 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione centralina rifasamento: Eseguire la sostituzione della centralina elettronica di rifasamento con altra dello stesso tipo. [quando occorre] Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Scarpe di sicurezza; Guanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 53 Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.01.04.04 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione quadro: Eseguire la sostituzione del quadro quando usurato o per un adeguamento alla normativa. [con cadenza ogni 20 anni] Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Scarpe di sicurezza; Guanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.02 Impianto di smaltimento acque reflue L'impianto di smaltimento acque reflue è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di eliminare le acque usate e di scarico dell'impianto idrico sanitario e convogliarle verso le reti esterne di smaltimento. Gli elementi dell'impianto di smaltimento delle acque reflue devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto evitando la formazione di depositi sul fondo dei condotti e sulle pareti delle tubazioni. Al fine di concorre ad assicurare i livelli prestazionali imposti dalla normativa per il controllo del rumore è opportuno dimensionare le tubazioni di trasporto dei fluidi in modo che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. 03.02.01 Pozzetti di scarico Sono generalmente di forma circolare e vengono prodotti in due tipi adatti alle diverse caratteristiche del materiale trattenuto. Quasi sempre il materiale trattenuto è grossolano ed è quindi sufficiente un apposito cestello forato, fissato sotto la caditoia, che lascia scorrere soltanto l'acqua; se è necessario trattenere sabbia e fango, che passerebbero facilmente attraverso i buchi del cestello, occorre far ricorso ad una decantazione in una vaschetta collocata sul fondo del pozzetto. Il pozzetto con cestello-filtro è formato da vari pezzi prefabbricati in calcestruzzo: un pezzo base ha l'apertura per lo scarico di fondo con luce di diametro 150 mm e modellato a bicchiere, il tubo di allacciamento deve avere la punta liscia verso il pozzetto. Al di sopra del pezzo base si colloca il fusto cilindrico e sopra a questo un pezzo ad anello che fa da appoggio alla caditoia. Il cestello è formato da un tronco di cono in lamiera zincata con il fondo pieno e la parete traforata uniti per mezzo di chiodatura, saldatura, piegatura degli orli o flangiatura. Il pozzetto che consente l'accumulo del fango sul fondo ha un pezzo base a forma di catino, un pezzo cilindrico intermedio, un pezzo centrale con scarico a bicchiere del diametro di 150 mm, un pezzo cilindrico superiore senza sporgenze e l'anello d'appoggio per la copertura. Scheda II-1 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 54 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.02.01.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia: Eseguire una pulizia dei pozzetti mediante asportazione dei Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; fanghi di deposito e lavaggio con acqua a pressione. [con cadenza Getti, schizzi. ogni 12 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.02.02 Tubazioni Le tubazioni dell'impianto di smaltimento delle acque provvedono allo sversamento dell'acqua nei collettori fognari o nelle vasche di accumulo se presenti. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.02.02.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia: Eseguire una pulizia dei sedimenti formatisi e che Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; provocano ostruzioni diminuendo la capacità di trasporto dei fluidi. Getti, schizzi. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 55 Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.03 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda L'impianto di distribuzione dell'acqua fredda e calda consente l'utilizzazione di acqua nell'ambito degli spazi interni del sistema edilizio o degli spazi esterni connessi. L'impianto è generalmente costituito dai seguenti elementi tecnici: - allacciamenti, che hanno la funzione di collegare la rete principale (acquedotto) alle reti idriche d'utenza; - macchine idrauliche, che hanno la funzione di controllare sia le caratteristiche fisico-chimiche, microbiologiche, ecc. dell'acqua da erogare sia le condizioni di pressione per la distribuzione in rete; - accumuli, che assicurano una riserva idrica adeguata alle necessità degli utenti consentendo il corretto funzionamento delle macchine idrauliche e/o dei riscaldatori; - riscaldatori, che hanno la funzione di elevare la temperatura dell'acqua fredda per consentire di soddisfare le necessità degli utenti; - reti di distribuzione acqua fredda e/o calda, aventi la funzione di trasportare l'acqua fino ai terminali di erogazione; - reti di ricircolo dell'acqua calda, che hanno la funzione di mantenere in costante circolazione l'acqua calda in modo da assicurarne l'erogazione alla temperatura desiderata; - apparecchi sanitari e rubinetteria che consentono agli utenti di utilizzare acqua calda e/o fredda per soddisfare le proprie esigenze. 03.03.01 Beverini I beverini vengono installati generalmente nei servizi igienici pubblici e consentono la distribuzione dell'acqua potabile mediante l'azionamento di una manopola posta sul lato del beverino stesso. Possono essere realizzati nei seguenti materiali: - porcellana sanitaria (vitreus china): mistura di argilla bianca, caolino, quarzo e feldspato; l'articolo viene smaltato a crudo e sottoposto a monocottura in forno fino a 1250 °C, lo smalto è composto da caolino, quarzo, feldspato, calcare ed è opacizzato con silicato di zirconio o con ossido di stagno, il materiale ottenuto ha una buona resistenza agli urti e consente un bassissimo assorbimento dell'acqua; - grès fine porcellanato (fire clay): mistura di argilla cotta, argilla refrattaria e quarzo; l'articolo viene smaltato a crudo e sottoposto a monocottura in forno fino a 1250 °C, il materiale è caratterizzato da un assorbimento dell'acqua relativamente alto; - resina metacrilica: amalgama sintetico che si ricava dalla polimerizzazione del metacrilicato con derivati degli acidi acrilico e metacrilico con altre quantità minime di copolimeri, la resina ha il vantaggio di assorbire minimamente l'acqua, di avere bassa conducibilità al calore e, quindi, capacità di trattenerlo, gli apparecchi sanitari realizzati in resina risultano di peso molto ridotto; - acciaio e acciaio smaltato: gli apparecchi sanitari realizzati in questo materiale non assorbono acqua, hanno alta conducibilità termica (necessitano, quindi, di isolamento termico) e buona resistenza agli urti. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 03.03.01.01 Rischi rilevati Rimozione calcare: Rimozione del calcare eventualmente depositato mediante l'utilizzazione di prodotti chimici. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 56 materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 03.03.01.02 Rischi rilevati Ripristino ancoraggio: Ripristinare l'ancoraggio dei beverini alla parete con eventuale sigillatura con silicone. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 03.03.01.03 Rischi rilevati Sostituzione beverini: Effettuare la sostituzione dei beverini quando sono lesionati, rotti o macchiati. [con cadenza ogni 20 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 57 Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate 03.03.02 Miscelatori meccanici I miscelatori meccanici consentono di mantenere la temperatura del fluido alla temperatura impostata. Il funzionamento di questi dispositivi avviene per mezzo di un bulbo o cartuccia termostatica che può funzionare secondo due principi differenti: - dilatazione per mezzo di dischi metallici; - dilatazione per mezzo di un liquido. I miscelatori meccanici possono essere: - monocomando dotato di un solo dispositivo di regolazione della portata e della temperatura; - miscelatori meccanici aventi dispositivi di controllo indipendenti per la regolazione della portata e della temperatura. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda Tipo di intervento 03.03.02.01 Rischi rilevati Pulizia: Eseguire la pulizia della cartuccia termostatica controllando l'integrità dei dischi metallici di dilatazione. [con cadenza ogni 3 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.02.02 Manutenzione Tipo di intervento Sostituzione: Sostituire i miscelatori quando usurati e non più rispondenti alla normativa di settore. [quando occorre] Rischi rilevati Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 58 Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.03.03 Piatto doccia I piatti doccia normalmente in commercio hanno tre dimensioni standard: 70 cm x 70 cm, 75 cm x 75 cm, 80 cm x 80 cm. Le case costruttrici, vista la loro enorme diffusione per motivi igienici e di risparmio energetico, ne hanno realizzati di varie forme, soprattutto circolari, per questa ragione è bene fare riferimento ai cataloghi dei produttori. I piatti doccia normalmente vengono posizionati ad angolo ma possono essere anche incassati. II lato di accesso deve avere uno spazio di rispetto di almeno 55 cm. Il piatto doccia, così come le vasche, si differenzia dagli altri apparecchi sanitari per quanto riguarda il distanziamento dalle pareti; infatti a causa delle diverse condizioni di installazione vengono messi in opera prima della piastrellatura e per questo motivo ci si deve basare su tolleranze al rustico con una distanza di tre centimetri tra il bordo dell'apparecchio e la parete grezza. Nelle stanze da bagno più lussuose il piatto doccia viene montato in aggiunta alla vasca. Per motivi estetici, di praticità e di facilità di installazione è meglio che i due apparecchi vengano disposti sullo stesso lato. Per ottenere un effetto estetico più gradevole il piatto doccia e la vasca dovrebbero avere la stessa profondità: per questo motivo sono disponibili sul mercato anche forme rettangolari con misure speciali (75 cm x 90 cm). Possono essere o con troppo pieno o senza troppo pieno. Comunemente si realizzano nei seguenti materiali: - porcellana sanitaria (vitreus china): mistura di argilla bianca, caolino, quarzo e feldspato; l'articolo viene smaltato a crudo e sottoposto a monocottura in forno fino a 1250 °C, lo smalto è composto da caolino, quarzo, feldspato, calcare ed è opacizzato con silicato di zirconio o con ossido di stagno, il materiale ottenuto ha una buona resistenza agli urti e consente un bassissimo assorbimento dell'acqua; - grès fine porcellanato (fire clay): mistura di argilla cotta, argilla refrattaria e quarzo; l'articolo viene smaltato a crudo e sottoposto a monocottura in forno fino a 1250 °C, il materiale è caratterizzato da un assorbimento dell'acqua relativamente alto; - resina metacrilica: amalgama sintetico che si ricava dalla polimerizzazione del metacrilicato con derivati degli acidi acrilico e metacrilico con altre quantità minime di copolimeri, la resina ha il vantaggio di assorbire minimamente l'acqua, di avere bassa conducibilità al calore e, quindi, capacità di trattenerlo; gli apparecchi sanitari realizzati in resina risultano di peso molto ridotto; - acciaio e acciaio smaltato: gli apparecchi sanitari realizzati in questo materiale non assorbono acqua, hanno alta conducibilità termica (necessitano, quindi, di isolamento termico) e buona resistenza agli urti. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Tipo di intervento Codice scheda 03.03.03.01 Rischi rilevati Rimozione calcare: Rimozione del calcare eventualmente depositato mediante l'utilizzazione di prodotti chimici. [con cadenza ogni mese] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 59 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.03.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sigillatura: Eseguire una sigillatura con silicone dei bordi dei piatti doccia per evitare perdite di fluido. [quando occorre] Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.03.03 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione piatto doccia: Effettuare la sostituzione dei piatti Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a doccia quando sono lesionati, rotti o macchiati. [con cadenza ogni livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. 30 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 60 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.03.04 Tubazioni multistrato Le tubazioni multistrato sono quei tubi la cui parete è costituita da almeno due strati di materiale plastico legati ad uno strato di alluminio o leghe di alluminio, tra di loro interposto. I materiali plastici utilizzati per la realizzazione degli specifici strati costituenti la parete del tubo multistrato sono delle poliolefine adatte all'impiego per il convogliamento di acqua in pressione e possono essere di: - polietilene PE; - polietilene reticolato PE-Xa / PE-Xb / PE-Xc; - polipropilene PP; - polibutilene PB. Allo scopo di assicurare l'integrità dello strato interno lo spessore di tale strato non deve essere minore di 0,5 mm. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.04.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia: Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. [con Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni. cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Segnaletica di sicurezza. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 61 Tavole Allegate 03.03.05 Vasi igienici a sedile I vasi igienici a sedile possono essere installati a parete e anche al pavimento. Il vaso, se dotato di flussostato o cassetta interna, misura generalmente 36 x 50 cm mentre la profondità può aumentare fino a 70 cm (misura massima anche per i tipi sospesi) se dotato di cassetta esterna; è alto mediamente 36 cm da terra. Nel caso di installazione del vaso in un vano apposito, la larghezza del vano non può essere inferiore a 80 cm e la sua profondità non può essere inferiore a 1,3 m. Sono disponibili di recente dei vasi particolari dotati di doccetta e ventilatore ad aria calda per l'igiene intima. Questi vasi sostituiscono contemporaneamente anche il bidet e quindi sono consigliabili (oltre che per motivi igienici) anche in tutti quei casi in cui, per motivi di spazio, non sia possibile installare il bidet. I vasi devono rispondere alla Norma UNI EN 997, se di porcellana sanitaria, oppure alla Norma UNI 8196 se di resina metacrilica. La cassetta può essere collocata appoggiata o staccata e la sezione del foro di scarico può essere orizzontale o verticale. Comunemente si realizzano nei seguenti materiali: - porcellana sanitaria (vitreus china): mistura di argilla bianca, caolino, quarzo e feldspato; l'articolo viene smaltato a crudo e sottoposto a monocottura in forno fino a 1250 °C, lo smalto è composto da caolino, quarzo, feldspato, calcare ed è opacizzato con silicato di zirconio o con ossido di stagno, il materiale ottenuto ha una buona resistenza agli urti e consente un bassissimo assorbimento dell'acqua; - grès fine porcellanato (fire clay): mistura di argilla cotta, argilla refrattaria e quarzo; l'articolo viene smaltato a crudo e sottoposto a monocottura in forno fino a 1250 °C, il materiale è caratterizzato da un assorbimento dell'acqua relativamente alto; - resina metacrilica: amalgama sintetico che si ricava dalla polimerizzazione del metacrilicato con derivati degli acidi acrilico e metacrilico con altre quantità minime di copolimeri, la resina ha il vantaggio di assorbire minimamente l'acqua, di avere bassa conducibilità al calore e, quindi, capacità di trattenerlo; gli apparecchi sanitari realizzati in resina risultano di peso molto ridotto; - acciaio e acciaio smaltato: gli apparecchi sanitari realizzati in questo materiale non assorbono acqua, hanno alta conducibilità termica (necessitano, quindi, di isolamento termico) e buona resistenza agli urti. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.05.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Disostruzione degli scarichi: Disostruzione meccanica degli scarichi Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; senza rimozione degli apparecchi, mediante lo smontaggio dei Getti, schizzi. sifoni, l'uso di aria in pressione o sonde flessibili. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.05.02 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 62 Tipo di intervento Rischi rilevati Rimozione calcare: Rimozione del calcare eventualmente depositato mediante l'utilizzazione di prodotti chimici. [con cadenza ogni 6 mesi] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.05.03 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione vasi: Effettuare la sostituzione dei vasi rotti, macchiati Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a o gravemente danneggiati. [con cadenza ogni 30 anni] livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 63 03.03.06 Scaldacqua elettrici ad accumulo Gli scaldacqua elettrici ad accumulo sono tra i più semplici apparecchi impiegati per la produzione di acqua calda sanitaria. La capacità del serbatoio di accumulo varia da 50 a 100 litri e l'acqua è riscaldata a mezzo di una resistenza elettrica immersa, della potenza di 1 o 1,5 kW, comandata da un termostato di regolazione della temperatura. Particolare cura viene impiegata per la protezione del serbatoio (detto caldaia) realizzata con zincatura a caldo e resine termoindurenti oppure con successive smaltature; in entrambi i casi sono unite all'ulteriore protezione di un anodo di magnesio, particolarmente efficace contro fenomeni di corrosione galvanica. Per ridurre le dispersioni passive l'apparecchio è coibentato interamente con un rivestimento di materiale isolante (normalmente poliuretano) protetto da una scocca esterna di acciaio smaltato. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda Tipo di intervento 03.03.06.01 Rischi rilevati Ripristino coibentazione: Effettuare il ripristino della coibentazione dello scaldacqua. [con cadenza ogni 10 anni] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Punti critici Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.03.06.02 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Sostituzione scalda acqua: Sostituire lo scaldacqua secondo le specifiche indicate dai produttori. [con cadenza ogni 15 anni] Elettrocuzione; Movimentazione manuale dei carichi; Scivolamenti, cadute a livello; Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Impianti di alimentazione e di scarico RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 64 Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate 03.04 Impianto di sicurezza e antincendio L'impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e/o acustiche agli occupanti di un edificio affinché essi, in caso di possibili incendi, possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l'incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo. Le funzioni di rivelazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema. Generalmente un impianto di rivelazione e allarme è costituito da: - rivelatori d'incendio; - centrale di controllo e segnalazione; - dispositivi di allarme incendio; - punti di segnalazione manuale; - dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio; - stazione di ricevimento dell'allarme incendio; - comando del sistema automatico antincendio; - sistema automatico antincendio; - dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto; - stazione di ricevimento dei segnali di guasto; - apparecchiatura di alimentazione. L'impianto antincendio è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi. L'impianto antincendio, nel caso di edifici per civili abitazioni, è richiesto quando l'edificio supera i 24 metri di altezza. L'impianto è generalmente costituito da: - rete idrica di adduzione in ferro zincato; - bocche di incendio in cassetta (manichette, lance, ecc.); - attacchi per motopompe dei VV.FF.; - estintori (idrici, a polvere, a schiuma, carrellati, ecc.). 03.04.01 Tubazioni in acciaio zincato Le tubazioni generalmente utilizzate per l'impianto antincendio sono in acciaio zincato e provvedono all'adduzione e alla successiva erogazione dell'acqua destinata ad alimentare l'impianto. Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda 03.04.01.01 Manutenzione Tipo di intervento Rischi rilevati Pulizia: Effettuare la pulizia ed eventualmente sostituire i filtri dell'impianto. [con cadenza ogni 6 mesi] Urti, colpi, impatti, compressioni; Getti, schizzi. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti. Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico Approvvigionamento e movimentazione RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 65 materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza. Tavole Allegate Scheda II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie Tipologia dei lavori Codice scheda Tipo di intervento 03.04.01.02 Rischi rilevati Pulizia otturatore: Effettuare la pulizia ed eventualmente sostituire l'otturatore nel caso si verifichi il passaggio del fluido ad otturatore chiuso. [quando occorre] Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole Allegate Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Scheda II-3 Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificare la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse. Codice scheda Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera Prese elettriche a 220 V protette da MP001 Informazioni necessarie per pianificare la realizzazione in sicurezza Da realizzarsi durante la fase di Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza Autorizzazione del responsabile Verifiche e controlli da effettuare 1) Verifica e stato di conservazione Periodicità 1) 1 anni Interventi di manutenzione da effettuare 1) Sostituzione delle prese. Periodicità 1) a guasto RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 66 differenziale magneto-termico messa in opera di tutto l'impianto elettrico. dell'edificio. delle prese Utilizzare solo utensili elettrici potatili del tipo a doppio isolamento; evitare di lasciare cavi elettrici/prolunghe a terra sulle aree di transito o di passaggio. Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile Da realizzarsi durante la fase di messa in opera di tutto l'impianto idraulico. Autorizzazione del responsabile dell'edificio 1) Verifica e stato di conservazione dell'impianto 1) 1 anni 1) a guasto 1) Sostituzione delle saracinesche. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 67 CAPITOLO III Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto esistente Le schede III-1, III-2 e III-3 non sono state stampate perché all'interno del fascicolo non sono stati indicati elaborati tecnici. RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 68 INDICE CAPITOLO I: Modalità per la descrizione dell'opera e l'individuazione dei soggetti interessati ....................................................................................................................................... pag. 2 CAPITOLO II: Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera e di quelle ausiliarie..................................................................................................... pag. 01 EDILIZIA: PARTIZIONI - INFISSI................................................................................ pag. 01.01 Pareti interne ............................................................................................................... pag. 01.01.01Tramezzi in laterizio .................................................................................................... pag. 01.02 Rivestimenti interni ...................................................................................................... pag. 01.02.01Intonaco....................................................................................................................... pag. 01.02.02Rivestimenti e prodotti ceramici .................................................................................. pag. 01.02.03Tinteggiature e decorazioni ......................................................................................... pag. 01.03 Pavimentazioni esterne ............................................................................................... pag. 01.03.01Pavimentazioni in calcestruzzo stampato ................................................................... pag. 01.04 Pavimentazioni interne ................................................................................................ pag. 01.04.01Rivestimenti ceramici .................................................................................................. pag. 01.05 Infissi interni ................................................................................................................ pag. 01.05.01Porte ............................................................................................................................ pag. 01.06 Infissi esterni ............................................................................................................... pag. 01.06.01Serramenti in alluminio ................................................................................................ pag. 02 IMPIANTI TECNOLOGICI A FONTI RINNOVABILI.................................................... pag. 02.01 Impianto fotovoltaico ................................................................................................... pag. 02.01.01Cassetta di terminazione ........................................................................................... pag. 02.01.02Conduttori di protezione .............................................................................................. pag. 02.01.03Dispositivo di generatore ........................................................................................... pag. 02.01.04Dispositivo di interfaccia ............................................................................................ pag. 02.01.05Dispositivo generale .................................................................................................. pag. 02.01.06Inverter ....................................................................................................................... pag. 02.01.07Modulo fotovoltaico con celle in silicio monocristallino ............................................. pag. 02.01.08Modulo fotovoltaico con celle in silicio policristallino ................................................. pag. 02.01.09Quadro elettrico ......................................................................................................... pag. 02.01.10Regolatore di carica ................................................................................................... pag. 02.01.11Scaricatori di sovratensione ...................................................................................... pag. 02.01.12Sistema di dispersione ................................................................................................ pag. 02.01.13Sistema di equipotenzializzazione ............................................................................. pag. 02.01.14Strutture di sostegno ................................................................................................... pag. 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI ................................................................. pag. 03.01 Impianto elettrico ......................................................................................................... pag. 03.01.01Canalizzazioni in PVC ................................................................................................. pag. 03.01.02Interruttori .................................................................................................................... pag. 03.01.03Prese e spine .............................................................................................................. pag. 03.01.04Quadri di bassa tensione ............................................................................................ pag. 03.02 Impianto di smaltimento acque reflue ......................................................................... pag. 03.02.01Pozzetti di scarico ....................................................................................................... pag. 03.02.02Tubazioni ..................................................................................................................... pag. 03.03 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda........................................................... pag. 03.03.01Beverini ....................................................................................................................... pag. 03.03.02Miscelatori meccanici .................................................................................................. pag. 7 7 7 7 8 8 9 11 12 13 14 15 17 17 22 22 32 32 32 33 34 34 36 37 38 40 42 44 44 45 46 47 48 48 48 50 50 51 53 53 54 55 55 57 RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 69 03.03.03Piatto doccia ................................................................................................................ pag. 03.03.04Tubazioni multistrato ................................................................................................... pag. 03.03.05Vasi igienici a sedile .................................................................................................... pag. 03.03.06Scaldacqua elettrici ad accumulo................................................................................ pag. 03.04 Impianto di sicurezza e antincendio ............................................................................ pag. 03.04.01Tubazioni in acciaio zincato ........................................................................................ pag. 58 60 61 62 64 64 Scheda II-3 Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ................................................ pag. 65 CAPITOLO III: Collocazione elaborati tecnici ............................................................................. pag. 67 Ugento, 17/03/2014 Firma _____________________ RISPARMIO ENERGETICO, POTENZIAMENTO ED ADEGUAMENTO ALLE NORME PER LA SICUREZZA DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “LORENZO MILANI” – UGENTO (LE) - Pag. 70
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