Anno XLIV – N. 203 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected] 33 Serie Ordinaria - Martedì 12 agosto 2014 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO Avviso di rettifica Delibera Giunta regionale 1 agosto 2014 - n. X/2307 «Trasformazione della ‘Azienda di servizi alla persona Santa Chiara’ con sede legale in Lodi in Fondazione senza scopo di lucro denominata ‘Fondazione Santa Chiara - centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus’ ai sensi dell’art. 7 della l.r. 1/2003», pubblicata sul BURL Serie Ordinaria n. 32 del 7 agosto 2014 . . . . 3 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 1 agosto 2014 - n. X/2275 Disciplina delle agevolazioni regionali di trasporto pubblico ai sensi dell’art. 45, comma 1, della l.r. n. 6/2012 e art. 28 del regolamento regionale n. 4/2014. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Decreto direttore generale 5 agosto 2014 - n. 7597 Approvazione dell’elenco degli ordini, collegi e associazioni professionali componenti la Consulta regionale di cui alla l.r. 7/2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Decreto dirigente unità organizzativa 5 agosto 2014 - n. 7587 Modifica dell’avviso Dote Unica Lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 e ss.mm.ii. in attuazione delle d.g.r. n. 1983/2014 e n. 2257/2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . 19 . . 52 Decreto direttore generale 5 agosto 2014 - n. 7590 Assegnazione dei finanziamenti ai progetti presentati sul fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto e l’istallazione di apparecchiature digitali per la proiezione - ex art. 5 l.r. 21/2008 - Anno 2013. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Decreto dirigente struttura 5 agosto 2014 - n. 7594 Approvazione delle risultanze dell’istruttoria dei progetti pervenuti in seguito all’emanazione dell’invito a presentare progetti per la valorizzazione di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei ( l.r. 39/74 e l.r. 1/2000 ) di cui al d.d.g. n. 2796/2014 - allegato A, sez. a3. assunzione dell’impegno di spesa di euro 184.125 sul capitolo 1.2.2.59.8008, «Trasferimenti alle istituzioni sociali private per il funzionamento e lo sviluppo dei musei di enti locali e di interesse locale» e di euro 297.340,5 sul capitolo 1.2.2.59.8038 «Trasferimenti alle amministrazioni locali per il funzionamento e lo sviluppo dei musei di enti locali e di interesse locale», a favore di destinatari diversi . . . . . . . . . . . . . . 75 Decreto dirigente struttura 5 agosto 2014 - n. 7595 Individuazione dei soggetti per l’assegnazione dei contributi per la realizzazione di progetti di promozione della musica, della danza, della cultura cinematografica e audiovisiva. Anno 2014 - L.r. 21/2008. Assunzione dell’impegno di spesa per l’importo di € 465.750,00 e contestuale liquidazione di € 465.750,00 a favore di beneficiari diversi di cui: € 441.750,00 a valere sul cap. 5.02.104. 7924 - Trasferimenti a istituzioni sociali private; € 11.250,00 a valere sul cap. 5.02.104.7925 - Trasferimenti ad amministrazioni locali; € 12.750,00 a valere sul cap. 5.02.104.10494 - Trasferimenti a imprese. Bilancio 2014. . . . . . . 89 . . 95 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Istruzione, formazione e lavoro D.G. Salute Decreto dirigente struttura 4 agosto 2014 - n. 7501 Aggiornamento del registro della Regione Lombardia dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . D.G. Culture, identità e autonomie D.G. Agricoltura Decreto dirigente struttura 4 agosto 2014 - n. 7505 «Misure forestali» - L.r. 31/2008 artt. 25, 26, 40 comma 5 lettera b), 55 commi 4 e 56: approvazione del piano di riparto delle risorse in attuazione della d.g.r. 18 luglio 2014 n. X/2158 (l.r. 31/2008), approvazione delle procedure per l’apertura dei bandi e impegno e liquidazione dei fondi regionali a favore delle Comunità montane e delle Province. . . . . . . –2– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Comunicato regionale 7 agosto 2014 - n. 104 Direzione generale Agricoltura - «Misure forestali» (l.r. 31/2008) - Riparto delle risorse 2014 alle Comunità montane e alle Province (allegato A al d.d.s. 7505/2014) e procedure per l’apertura dei bandi (allegato B al d.d.s. 7505/2014). . . .. . . 96 Decreto dirigente struttura 4 agosto 2014 - n. 7531 Approvazione del programma per l’anno 2014 per la promozione della montagna e delle sue professioni presentato dal Collegio regionale delle Guide Alpine e contestuale impegno di euro 70.000,00. . . . . . . . . . . . . . 126 Decreto dirigente struttura 5 agosto 2014 - n. 7598 Bando 2014 riqualificazione palestre scolastiche esistenti (l.r. 8 ottobre 2002 n. 26) (d.d.s. del 13 dicembre 2013 n. 12217) - Presa d’atto rinuncia del Comune di Grassobbio (BG), impegno di spesa a favore dei beneficiari di contributo, e liquidazione della prima quota pari al 50% del contributo ai Comuni che hanno iniziato i lavori e presentato relativa richiesta di erogazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . 133 . 135 Decreto dirigente unità organizzativa 6 agosto 2014 - n. 7613 Impegno di spesa di euro 253.705,15 a favore del Comune di Dello (BS) per l’integrazione delle attività di messa in sicurezza d’emergenza nel sito contaminato Eco-Neproma, in applicazione a quanto previsto dal r.r. n. 2/2012 di cui all’art. 21 della l.r. 26/2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . 137 Decreto dirigente struttura 5 agosto 2014 - n. 7560 Approvazione ai sensi dei commi 4 e 7, dell’art. 242 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, dei documenti «Area Capannone Via Bagnolo - Progetto di messa in sicurezza permanente dei materiali di riporto supportato da analisi di rischio» e «analisi di rischio sito-specifica, redatta ai sensi del d.lgs. 152/2006», dell’area di proprietà della società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a. sita nei comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio (LO) e autorizzazione alla realizzazione degli interventi in essi previsti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 D.G. Sport e politiche per i giovani D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente struttura 6 agosto 2014 - n. 7602 Determinazioni in ordine al programma Start up e Re Start (all. 2 d.d. 9441 del 18 ottobre 2013 e 6009 del 30 giugno 2014): presa d’atto dell’avvenuta iscrizione a registro camerale degli aspiranti imprenditori di cui ai dd. n. 2450 del 24 marzo 2014 e n. 5945 del 30 giugno 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Bollettino Ufficiale –3– Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Avviso di rettifica Delibera Giunta regionale 1 agosto 2014 - n. X/2307 «Trasformazione della ‘Azienda di servizi alla persona Santa Chiara’ con sede legale in Lodi in Fondazione senza scopo di lucro denominata ‘Fondazione Santa Chiara - centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus’ ai sensi dell’art. 7 della l.r. 1/2003», pubblicata sul BURL Serie Ordinaria n. 32 del 7 agosto 2014 Al punto 2. del dispositivo della d.g.r. di cui all’oggetto, al posto delle parole «‘Azienda di Servizi alla Persona Casa Leandra’», si legga « ‘Azienda di Servizi alla Persona Santa Chiara’». –4– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 1 agosto 2014 - n. X/2275 Disciplina delle agevolazioni regionali di trasporto pubblico ai sensi dell’art. 45, comma 1, della l.r. n. 6/2012 e art. 28 del regolamento regionale n. 4/2014 LA GIUNTA REGIONALE Visti: −− il d. lgs. 19 novembre 1997 n. 422 avente per oggetto «Conferimento alle Regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale a norma dell’art. 4 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e successive modificazioni ed integrazioni; −− la l.r. 4 aprile 2012 n. 6 «Disciplina del settore dei trasporti», con particolare riguardo all’art. 45, c. 1, che prevede in capo alla Giunta regionale, previa consultazione della Conferenza regionale del trasporto pubblico locale, la disciplina delle agevolazioni per l’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale nel territorio regionale, spettanti alle categorie di soggetti residenti in Lombardia individuate nel regolamento di cui all’articolo 44, e all’art. 46, comma 2, che disciplina le sanzioni per i soggetti titolari di agevolazione regionale; −− il regolamento regionale del 10 giugno 2014 n. 4 «Sistema tariffario integrato regionale del trasporto pubblico (art. 44 l.r. 6/2012)», di seguito «Regolamento», con particolare riguardo all’art. 28 che prevede le categorie di soggetti residenti in Lombardia aventi diritto ad agevolazioni sui servizi di trasporto pubblico di linea, che la Giunta regionale e gli Enti Regolatori possono istituire agevolazioni e gratuità, anche in forma differenziata in relazione alle categorie ed alle tipologie degli utenti beneficiari, nonché sulla base di indicatori di situazione economica e familiare ed inoltre che la Giunta regionale disciplini tipologia e ambito di validità delle agevolazioni tariffarie, modalità operative per il riconoscimento e il rilascio dell’agevolazione e le categorie che hanno diritto all’accompagnatore. −− le d.g.r. attuative del sistema delle agevolazioni tariffarie denominate «Carta Regionale di Trasporto», di seguito «CRT», secondo quanto già disciplinato dalle leggi regionali precedenti (l.r. n. 22/1998, 1/2002 e n. 11/2009): d.g.r. 12 marzo 2004, n. 16747, d.g.r. 15 marzo 2004, n. 16753, d.g.r. 26 marzo 2004, n. 16950, d.g.r. 2 luglio 2004, n. 18084, d.g.r. 15 ottobre 2004, n. 19042, d.g.r. 4 agosto 2005, n. 538, d.g.r. 18 gennaio 2006, n. 1737, d.g.r. 5 dicembre 2007, n. 6044, la d.g.r. del 28 maggio 2008, n. 7368, la d.g.r. 5 agosto 2010, n. 431, d.g.r. 25 luglio 2012, n.3834 e la d.g.r. 6 settembre 2013, n. 627; −− la d.g.r. 29 dicembre 2010, n. 1204, che prevede la tessera «Io viaggio» per accompagnare, tra l’altro, i titoli di viaggio «Io viaggio ovunque in Lombardia»; −− la d.g.r. 18 aprile 2012, n. 3297, che istituisce, in sostituzione della CRT intera, i nuovi abbonamenti integrati trimestrali ed annuali «Io viaggio ovunque in Lombardia»; −− il decreto dirigenziale del 17 gennaio 2013, n. 215, che definisce la modulistica per la richiesta e il rinnovo della Carta Regionale di Trasporto; −− il contratto rep. n. 4317 «Contratto d’appalto per la gestione delle attività connesse alle agevolazioni di trasporto pubblico regionale (Carta regionale di trasporto)», registrato presso l’Agenzia delle Entrate di Milano il 28 aprile 2014 al n. 3 serie 1; −− la d.g.r. 24 gennaio 2014, n. 1263, che prevede, tra l’altro, che la Carta Plus Lombardia annuale sia utilizzabile sui treni ESCity e similari in abbinamento alla Carta Regionale di Trasporto gratuita, agevolata e ridotta (trimestrale o annuale); Dato atto che il procedimento e le modalità di gestione delle agevolazioni tariffarie regionali sono stati oggetto di incontri tecnici con i rappresentanti delle Associazioni delle aziende di TPL, ANAV, ASSTRA, nonché con i rappresentanti delle aziende TRENORD, ATM, cui è stato illustrato nell’ultimo incontro del 21 luglio 2014 il processo di gestione, come descritto nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto opportuno: −− confermare il sistema vigente sin dal 2004 che consente la libera circolazione su tutti i mezzi di trasporto pubblico regionale a favore di specifiche categorie di soggetti benefi- ciari, prevedendo per alcune di esse un requisito di reddito massimo, definito dall’attestazione ISEE; −− stabilire che, in attuazione dell’art. 45, c. 1, l.r. n. 6/2012, per servizi di trasporto pubblico regionale e locale nel territorio regionale utilizzabili dalle categorie individuate dal Regolamento si intendono i servizi di trasporto pubblico locale già utilizzabili con la Carta Regionale di Trasporto, ivi compresi i servizi funiviari e funicolari di TPL, i servizi ferroviari di 2° classe, i servizi di TPL di navigazione regionalizzati, e, ai quali, in base a quanto previsto dal Regolamento, si applica il sistema tariffario integrato regionale, confermando quanto già disciplinato dalle delibere assunte precedentemente; −− stabilire che la disciplina oggetto della presente deliberazione si applica dal 1° gennaio 2015; −− ridenominare le agevolazioni tariffarie: a)l’agevolazione regionale CRT gratuita in «Io viaggio ovunque in Lombardia agevolata 1^ fascia» (IVOL agevolata 1° fascia); b)l’agevolazione CRT agevolata in «Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 2^ fascia» (IVOL agevolata 2° fascia); c)l’agevolazione CRT ridotta in «Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 3^ fascia» (IVOL agevolata 3° fascia)»; −− definire le tipologie di cittadini beneficiari delle agevolazioni aventi diritto all’agevolazione senza alcun requisito di reddito e quelle aventi diritto sulla base di un requisito di reddito, così come individuate nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; −− definire le categorie beneficiarie che hanno diritto all’estensione dell’agevolazione a favore di un soggetto accompagnatore, così come riportate nell’Allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; −− confermare il requisito di reddito costituito dal possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità e nei limiti sotto riportati per le seguenti categorie di beneficiari: •ISEE massimo pari a 12.500 € per le persone con età superiore a 65 anni beneficiare dell’agevolazione IVOL agevolata 2° fascia; •ISEE massimo pari a 16.500 € per le altre categorie di soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione IVOL agevolata 2° fascia; −− definire il procedimento amministrativo e le modalità operative per il rilascio e per il rinnovo delle agevolazioni tariffarie, per i casi di furto e smarrimento dei titoli di viaggio, per i casi di mancato recapito della tessera elettronica, per lo svolgimento delle attività di controllo sulle autocertificazioni presentate, in attuazione di quanto disposto dall’art. 15 della l. n. 183/2011, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti dichiarati e procedere con l’eventuale applicazione delle sanzioni previste dalle disposizioni vigenti, nonché per i rimborsi così come già previsto dalla d.g.r. 627/2013 ed infine per la valorizzazione economica alle aziende, così come indicati nell’Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; −− definire lo schema di Convenzione, Allegato D, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, tra Regione Lombardia e le aziende di trasporto pubblico regionale e locale della Lombardia per disciplinare gli impegni delle parti derivanti dai procedimenti indicati nell’Allegato C; −− confermare le seguenti tariffe: •«Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 1° fascia» 10 €/anno •«Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 2° fascia» 80 €/anno •«Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 3° fascia» 699 €/anno In tali tariffe è compreso il costo di rilascio e spedizione della tessera elettronica, definito in 8 €, di cui 3,4 € corrispondenti ai costi vivi di produzione e stampa della tessera e, per la parte residua, corrispondente al costo di spedizione con raccomandata con ricevuta di ritorno, stabilito con tariffa ministeriale, valore che potrà essere adeguato con atto della competente struttura della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, in funzione dell'eventuale variazione delle tariffe ministeriali; il costo di rilascio è ritenuto congruo sulla base di quanto oggi richiesto dalle singole aziende esercenti che rilasciano tessere elettroniche e Bollettino Ufficiale –5– Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 pari a 4 € per Trenord, 10 € per ATM Servizi, 5 € per Brescia Trasporti (costi che non includono le spese di spedizione); −− Stabilire che il layout delle tessere di riconoscimento riservato ai titolari di agevolazione, è definito nelle versioni con e senza accompagnatore, utilizzando i colori della tessera «Io viaggio», di cui alla d.g.r. 1204/10, nonché i marchi «io viaggio» e «Lombardia in movimento», in conformità al loro manuale d’uso; −− Sostituire la Carta Regionale di Trasporto nell’affiancamento alla Carta Plus annuale per l’accesso ai treni ESCity e similari con la tessera «Io viaggio ovunque in Lombardia» agevolata, ai fini di quanto previsto dall’accordo per l’Accesso ai treni ESCity e similari; Preso atto degli esiti della Conferenza Regionale del TPL, svoltasi il 30 luglio 2014, nella quale è stato illustrato il nuovo processo di gestione delle agevolazioni tariffarie regionali; Ritenuto necessario procedere, conseguentemente alla definizione del nuovo processo di rilascio delle agevolazioni tariffarie, entro il 31 dicembre 2014: −− in attuazione del principio di semplificazione, alla definizione della nuova modulistica necessaria per richiedere l’agevolazione e per il rinnovo, con apposito atto della competente struttura della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità; −− alla definizione della documentazione da inviare al recapito indicato dal cittadino, incluse le istruzioni di viaggio e le modalità di pagamento, con apposito atto della competente struttura della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità; −− alla sospensione della distribuzione negli uffici postali della modulistica per la richiesta della CRT e all’avvio della distribuzione della nuova modulistica; −− all’avvio di una campagna comunicativa per i beneficiari dell’agevolazione tariffaria regionale; Dato atto che il Contratto d’appalto per la gestione delle attività connesse alle agevolazioni di trasporto pubblico regionale (CRT) scade il 31 dicembre 2014, termine sino al quale Regione continua il processo di rilascio delle agevolazioni tariffarie ai beneficiari secondo le disposizioni previgenti rispetto al presente provvedimento; Ritenuto pertanto necessario garantire a tutte le categorie beneficiarie previste dalle disposizioni previgenti rispetto al presente provvedimento e individuate dall’allegato B al regolamento regionale n. 4/2014 un periodo transitorio fino a tutto il mese di febbraio 2016, durante il quale le aziende continueranno a riconoscere validi gli abbonamenti trimestrali e annuali degli utenti della CRT che effettueranno pagamenti utilizzando le modalità fino ad oggi previste; Regione garantisce, comunque, nella valorizzazione economica delle agevolazioni, anche quelle relative ai pagamenti delle CRT durante il periodo transitorio; Ritenuto conseguentemente necessario considerare superate e sostituite tutte le disposizioni contenute nelle deliberazioni assunte precedentemente in materia, se in contrasto con quanto previsto dal presente provvedimento, a far data dal 1 gennaio 2015, fatto salva la validità dei titoli di viaggio in circolazione sino a febbraio 2016, periodo transitorio definito al punto precedente; Dato atto che l’impegno finanziario a carico di Regione relativamente alle seguenti spese: −− di stampa e postalizzazione della documentazione da inviare al recapito indicato dal cittadino, incluse le istruzioni di viaggio e il bollettino postale premarcato, stimabili in un massimo di 100.000 invii annuali; −− di stampa della nuova modulistica necessaria per richiedere l’agevolazione, per la quale sono in corso verifiche circa i canali di distribuzione aggiuntivi rispetto alle Sedi territoriali regionali e al sito internet www.trasporti.regione. lombardia.it, con particolare riguardo alla possibilità di distribuire ai competenti sportelli degli uffici comunali di tutti i comuni lombardi; −− di rimborso delle agevolazioni secondo quanto disposto nell’allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; −− di valorizzazione economica dovuta alle aziende di trasporto per l’accesso all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico con titolo di viaggio agevolato, trova copertura nell’ambito delle risorse finanziarie stanziate sui capitoli 1.10.02.103.8672 - 1.10.02.104.8021 - 1.10.02.109.10163 per un totale complessivo stimabile in 17 Meuro annui per gli anni 2015 e 2016 di cui al bilancio pluriennale 2014/2016 approvato con l.r. n. 23 del 24 dicembre 2013; Valutate e fatte proprie le predette considerazioni; All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di confermare che le agevolazioni tariffarie regionali previste dall’art. 45, c. 1, l.r. n. 6/2012, consentono la libera circolazione sui servizi di trasporto pubblico locale già utilizzabili con la Carta Regionale di Trasporto, ivi compresi i servizi funiviari e funicolari di TPL, i servizi ferroviari di 2° classe, i servizi di TPL di navigazione regionalizzati, e, ai quali, in base a quanto previsto dal Regolamento si applica il sistema tariffario lombardo; 2. di stabilire che la disciplina oggetto della presente deliberazione si applica dal 1° gennaio 2015; 3. di ridenominare le agevolazioni tariffarie: a)l’agevolazione regionale CRT gratuita in «Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 1^ fascia» (IVOL agevolata 1° fascia); b)l’agevolazione CRT agevolata in «Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 2^ fascia» (IVOL agevolata 2° fascia); c)l’agevolazione CRT ridotta in «Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 3^ fascia (IVOL agevolata 3° fascia)»; 4. di definire le tipologie di cittadini beneficiari delle agevolazioni aventi diritto all’agevolazione senza alcun requisito di reddito e quelle aventi diritto sulla base di un requisito di reddito, così come individuate nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 5. di definire le categorie beneficiarie che hanno diritto all’estensione dell’agevolazione a favore di un soggetto accompagnatore, così come riportate nell’Allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 6. di confermare il requisito di reddito costituito dal possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità e nei limiti sotto riportati alle seguenti categorie di beneficiari: •ISEE massimo 12.500 € per le persone con età superiore a 65 anni beneficiare dell’agevolazione IVOL agevolata 2° fascia; •ISEE massimo 16.500 € per le altre categorie di soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione IVOL agevolata 2° fascia; 7. di definire il procedimento amministrativo e le modalità operative per il rilascio e per il rinnovo delle agevolazioni tariffarie, per i casi di furto e smarrimento dei titoli di viaggio, per i casi di mancato recapito della tessera elettronica, per lo svolgimento delle attività di controllo sulle autocertificazioni presentate, in attuazione di quanto disposto dall’art. 15 della l. n. 183/2011, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti dichiarati e procedere con l’eventuale applicazione delle sanzioni previste dalle disposizioni vigenti, nonché per i rimborsi così come già previsto dalla d.g.r. 627/2013 ed infine per la valorizzazione economica alle aziende, così come indicati nell’Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 8. di definire lo schema di Convenzione, Allegato D, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, tra Regione Lombardia e le aziende di trasporto pubblico regionale e locale della Lombardia per disciplinare gli impegni delle parti derivanti dai procedimenti indicati nell’Allegato C; 9. di confermare le seguenti tariffe: •«Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 1° fascia» 10 €/anno •«Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 2° fascia» 80 €/anno •«Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 3° fascia» 699 €/anno In tali tariffe è compreso il costo di rilascio e spedizione della tessera elettronica, definito in 8 €, di cui 3,4 € corrispondenti ai costi vivi di produzione e stampa della tessera e, per la parte residua, corrispondente al costo di spedizione con raccomandata con ricevuta di ritorno, stabilito con tariffa ministeriale, valore che potrà essere adeguato con atto della competente struttura della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, in funzione dell'eventuale variazione delle tariffe ministeriali; 10. di stabilire che il layout delle tessere di riconoscimento riservato ai titolari di agevolazione, è definito nelle versioni con –6– Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 e senza accompagnatore, utilizzando i colori della tessera «Io viaggio», di cui alla d.g.r. 1204/10, nonché i marchi «io viaggio» e «Lombardia in movimento», in conformità al loro manuale d’uso; 11. di sostituire la Carta Regionale di Trasporto nell’affiancamento alla Carta Plus annuale per l’accesso ai treni ESCity e similari la tessera «Io viaggio ovunque in Lombardia» agevolata, ai fini di quanto previsto dall’accordo per l’Accesso ai treni ESCity e similari; 12. di dare mandato, in attuazione del principio di semplificazione, alla competente struttura della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità alla definizione: •della nuova modulistica necessaria per richiedere l’agevolazione e per il rinnovo; •della documentazione da inviare al recapito indicato dal cittadino, incluse le istruzioni di viaggio e le modalità di pagamento; •della sospensione della distribuzione negli uffici postali della modulistica per la richiesta della CRT e all’avvio della distribuzione della nuova della nuova modulistica; •della campagna comunicativa per i beneficiari dell’agevolazione tariffaria regionale; 13. di stabilire che a tutte le categorie beneficiarie previste dalle disposizioni previgenti rispetto al presente provvedimento e individuate dall’allegato B al regolamento regionale n. 4/2014 un periodo transitorio fino a tutto il mese di febbraio 2016 durante il quale le aziende continueranno a riconoscere validi gli abbonamenti trimestrali e annuali degli utenti della CRT che effettueranno pagamenti utilizzando le modalità fino ad oggi previste; Regione garantisce, comunque, nella valorizzazione economica delle agevolazioni, anche quelle relative ai pagamenti delle CRT durante il periodo transitorio; 14. di considerare superate e sostituite tutte le disposizioni contenute nelle deliberazioni assunte precedentemente in materia, se in contrasto con quanto previsto dal presente provvedimento, a far data dal 1 gennaio 2015, fatto salva la validità dei titoli di viaggio in circolazione sino a febbraio 2016, periodo transitorio definito al punto precedente; 15. di stabilire che l’impegno finanziario a carico di Regione relativamente alle seguenti spese: •di stampa e postalizzazione della documentazione da inviare al recapito indicato dal cittadino, incluse le istruzioni di viaggio e il bollettino postale premarcato, stimabili in un massimo di 100.000 invii annuali; •di stampa della nuova modulistica necessaria per richiedere l’agevolazione, per la quale sono in corso verifiche circa i canali di distribuzione aggiuntivi rispetto alle Sedi territoriali regionali e al sito internet www.trasporti.regione.lombardia. it, con particolare riguardo alla possibilità di distribuire ai competenti sportelli degli uffici comunali di tutti i comuni lombardi; •di rimborso delle agevolazioni secondo quanto disposto nell’allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; •di valorizzazione economica dovuta alle aziende di trasporto per l’accesso all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico con titolo di viaggio agevolato, trova copertura nell’ambito delle risorse finanziarie stanziate sui capitoli 1.10.02.103.8672 - 1.10.02.104.8021 - 1.10.02.109.10163 per un totale complessivo stimabile in 17 Meuro annui per gli anni 2015 e 2016 di cui al bilancio pluriennale 2014/2016 approvato con l.r. n. 23 del 24 dicembre 2013; 16. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sul sito istituzionale della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità e ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013. Il segretario: Marco Pilloni ——— • ——— Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale –7– Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO A CATEGORIE DI BENEFICIARI DELL’AGEVOLAZIONE A.1 Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 1° fascia L’agevolazione tariffaria di 1° fascia è riservata ai cittadini residenti in Lombardia e appartenenti alle seguenti categorie indicate dall’art. 28, c. 2 del Regolamento n. 4/2014: a) invalidi di guerra e di servizio dalla prima alla quinta categoria; b) deportati nei campi di sterminio nazisti K.Z., con invalidità dalla prima alla quinta categoria, oppure con invalidità civile non inferiore al sessantasette per cento; c) invalidi a causa di atti di terrorismo e vittime della criminalità organizzata dalla prima alla quinta categoria o corrispondente percentuale di menomazione della capacità lavorativa; d) privi di vista per cecità totale o parziale (art. 2 e 3 l. n. 138/2001); e) sordi in possesso del certificato di sordità (art. 1 l. 381/1970); f) invalidi civili al 100%, g) minori con invalidità di cui al punto 7 del certificato delle Commissioni Sanitarie; h) inabili ed invalidi del lavoro con grado di invalidità a partire dall’80%, o equiparato; i) vittime del dovere ai sensi della normativa vigente con invalidità permanente non inferiore all’80%; j) profughi da territori esteri in seguito a situazioni di carattere generale che hanno determinato lo stato di necessità al rimpatrio, che versano in stato di bisogno, ai sensi della normativa vigente (di cui alla l. n. 763/1981 “Normativa organica per i profughi” limitatamente alla fattispecie di cui all’art. 1, n. 4, che prevede che gli interventi previsti nella stessa legge si applicano ai cittadini italiani ed ai loro familiari a carico, in possesso della qualifica di profugo da territori esteri in seguito a situazioni di carattere generale che hanno determinato lo stato di necessità al rimpatrio. Sono considerati profughi, ai sensi del n. 4 dell’art.1 i cittadini italiani che siano rimpatriati dai Paesi esteri, o trovandosi in Italia non possano farvi ritorno, a causa di situazioni di carattere eccezionale ivi determinatesi e riconosciute con formale provvedimento dichiarativo dello stato di necessità al rimpatrio. la qualifica di profugo é riconosciuta, a domanda, dal prefetto della provincia di residenza del richiedente.) I soggetti minorenni, già titolari di agevolazione, al compimento del 18° anno di età devono presentare una nuova domanda per ottenere l’agevolazione in funzione dello stato di invalidità che viene riconosciuto dalle Commissioni Sanitarie; i soggetti diventati maggiorenni possono (in proprio o attraverso il tutore nominato) inviare fotocopia della ricevuta di presentazione della nuova domanda di riconoscimento dell’invalidità presentata all’INPS; in tal caso alla scadenza della loro agevolazione riconosciuta in qualità di minorenni sarà consentito un ulteriore rinnovo annuale (principio già stabilito con la d.g.r. n. 7368/2008). A.2 Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 2° fascia L’agevolazione tariffaria di 2° fascia è riservata ai cittadini residenti in Lombardia e appartenenti alle seguenti categorie indicate dall’art. 28, c. 2 del Regolamento n. 4/2014: a) invalidi di guerra e di servizio dalla sesta alla ottava categoria; b) invalidi a causa di atti di terrorismo e vittime della criminalità organizzata dalla sesta alla ottava categoria o corrispondente percentuale di menomazione della capacità lavorativa; c) invalidi civili dal 67% al 99%, o equiparato; d) inabili ed invalidi del lavoro dal 67% al 79%, o equiparato; e) persone di età superiore ai sessantacinque anni. Tutte le sopra citate categorie di beneficiari possono accedere all’agevolazione solo se l’attestazione ISEE comprova un limite di reddito pari o inferiore a quello indicato nella d.g.r.. A.3 Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata 3° fascia L’agevolazione tariffaria è riservata ai cittadini residenti in Lombardia e appartenenti alla seguente categoria: - persone di età superiore ai sessantacinque anni che possono accedere senza alcun limite di reddito comprovato da attestazione ISEE. ——— • ——— –8– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO B CATEGORIE DI BENEFICIARI AVENTI DIRITTO ALL’ACCOMPAGNATORE Le seguenti categorie di beneficiari delle agevolazioni tariffarie hanno diritto a viaggiare accompagnati da una persona non pagante: - privi di vista per cecità totale o parziale; - minori con invalidità; - soggetti titolari di Io Viaggio Ovunque in Lombardia (IVOL) agevolata di 1^ e 2^ fascia e aventi diritto all’accompagnatore ai sensi: - o Della legge n. 104/92 art. 3, comma 3, o Della legge n. 18/80, o Della l. 508/88, o punti 5, 6 e 7 parte III del certificato di invalidità, persone affette dalla Sindrome di Down titolari di IVOL di 1^ e 2^ fascia aventi diritto all’accompagnamento attestato da certificato medico di base. Le categorie dei privi di vista e dei minori di anni 18, appartenenti ad una delle fattispecie di cui all’art. 28, c. 2, del r.r. n. 4/14, hanno diritto a viaggiare con accompagnatore, esibendo in caso di controllo a bordo dei mezzi il titolo di viaggio IVOL del titolare dell’agevolazione. L’accompagnatore è colui che, indipendentemente dalla propria età anagrafica, accompagna il titolare dell’agevolazione nel suo spostamento; avvalersi dell’accompagnatore è una mera facoltà per l’utente titolare dell’agevolazione, che ha diritto di viaggiare anche singolarmente senza accompagnatore. ——— • ——— ALLEGATO C Procedimento amministrativo per le fattispecie di rilascio, rinnovo, furto e smarrimento, mancato recapito, espletamento dei controlli a campione, rimborso e valorizzazione economica dell’agevolazione “Io viaggio ovunque in Lombardia - agevolata” C.1. Procedimento per il rilascio di nuova agevolazione 1 Regione provvede a rendere disponibile la documentazione per la presentazione dell’istanza per l’agevolazione tariffaria, denominata “Kit Nuove Agevolazioni”, almeno presso gli SpazioRegione, le Sedi territoriali Regionali e sul sito internet regionale; 2 Il cittadino ritira il “Kit Nuove Agevolazioni” presso la rete distributiva o, in alternativa, compila l’apposito form presente sul sito internet di Regione Lombardia; 3 Il cittadino compila la domanda, allega la documentazione richiesta per ottenere l’agevolazione e la invia a Regione o allo SpazioRegione, in base alle modalità definite nella modulistica fornita all’utente; 4 Regione attraverso le Sedi Territoriali regionali, entro 25 giorni dalla data del ricevimento della domanda, provvede ad effettuare l’istruttoria della domanda presentata, verificando il possesso dei requisiti e richiedendo eventuali chiarimenti o integrazioni della documentazione presentata, registrando i dati del cittadino nell’apposito database; 5 Regione entro il termine massimo di 40 giorni dal ricevimento dell’istanza da parte del cittadino, conclude il procedimento con una comunicazione di accettazione o di preavviso di diniego dell’agevolazione richiesta ai sensi dell’art. 10 bis della l. n. 241/90. Nel caso di esito positivo dell’istruttoria il cittadino riceve la comunicazione che include le modalità di pagamento dell’agevolazione presso le aziende di trasporto regionali e le istruzioni per l’utilizzo della stessa agevolazione; 6 Il cittadino provvede al pagamento dell’agevolazione secondo le modalità indicate nella comunicazione; la ricevuta dell’avvenuto pagamento costituisce, accompagnata da un documento di riconoscimento valido, titolo di viaggio valido fino alla consegna della tessera elettronica e per un periodo di tempo massimo di 45 giorni dal pagamento. 7 Regione, tramite apposito sistema informatico, trasmette l’elenco dei beneficiari dell’agevolazione alle aziende di trasporto che hanno ricevuto il pagamento per la stampa della tessera elettronica di riconoscimento; 8 Le aziende di trasporto, a seguito di verifica di cui al precedente punto 7, provvedono, entro 45 giorni dal pagamento, a produrre e inviare al recapito indicato dall’utente, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, una tessera elettronica di riconoscimento con l’indicazione dei dati anagrafici del beneficiario e con l’indicazione in chiaro della dicitura relativa al diritto all’accompagnatore. La validità della tessera è stabilita in 4 anni, a decorrere dal mese di validità dell’abbonamento già caricato sulla tessera elettronica inviata al recapito del cittadino; decorso tale termine l’utente potrà continuare ad utilizzare la tessera fino alla scadenza dell’ultimo abbonamento caricato; il titolo di viaggio caricato sulla tessera ha validità dal primo giorno del mese successivo alla data di avvenuto pagamento; 9 Il cittadino, decorsi 45 giorni dalla data di avvenuto pagamento, deve obbligatoriamente viaggiare portando con sé la ricevuta di pagamento e la tessera elettronica, oltre ad un documento di riconoscimento valido, documenti da esibire tutti al personale di controllo a bordo dei mezzi di trasporto; 10 I dati relativi ai pagamenti effettuati sono trasmessi dalle aziende di trasporto, entro quindici giorni dal pagamento a Regione Lombardia, mediante i canali informatici predisposti da Regione; le aziende di trasporto trasmettono a Regione anche le informazioni relative alla produzione della tessera elettronica; 11 Regione provvede ad effettuare i successivi controlli a campione delle dichiarazioni dei cittadini non immediatamente verificabili in fase di istruttoria, ai sensi dell’art. 15 della legge n. 183/2011 e 71 del d.p.r. n. 445/2000; Bollettino Ufficiale –9– Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 C.2. Procedimento per i casi di rinnovo annuale dell’agevolazione a) Trascorsi 10 mesi dall’avvenuto pagamento dell’agevolazione: - Regione procede ad una preliminare interrogazione delle banche dati contenenti le informazioni dei beneficiari, relative allo stato di invalidità e al limite di reddito ISEE, per il controllo dell’effettivo mantenimento dei requisiti; - laddove i controlli abbiano esito positivo, o non sia possibile procedere ad un controllo immediato se non successivamente al rilascio attraverso lo svolgimento di controlli a campione (ai sensi dell’art. 71 del d.p.r. n. 445/2000, verificando i requisiti presso l’Ente che ha certificato la condizione in base alla quale il cittadino ha auto-certificato il diritto per una certa tipologia di agevolazione tariffaria), Regione invia la comunicazione ai cittadini in merito alle modalità di rinnovo dell’agevolazione, denominato “Kit di rinnovo”; - Regione provvede all’invio del kit di rinnovo nel caso il cittadino risultasse nella banca dati delle invalidità con requisiti che consentono l’accesso ad una diversa tipologia di agevolazione tariffaria, con modalità corrispondenti a quanto emerso dai controlli effettuati presso le banche dati disponibili; - nel caso il cittadino risultasse nella banca dati delle invalidità con requisiti che non danno diritto all’agevolazione, Regione provvede ad annullare l’invio del kit di rinnovo con conseguente cancellazione del beneficiario dalla banca dati regionale delle agevolazioni tariffarie; - la procedura di rinnovo riportata ai punti precedenti risulta immediatamente operativa per quanto attiene al controllo dei limiti ISEE mediante il collegamento già attivo con la banca dati INPS e, per i controlli sull’invalidità, non appena terminata la fase di test in corso di svolgimento del collegamento delle banche dati riguardanti i requisiti di invalidità; - ai soli soggetti che, in base ai controlli regionali, non hanno un’attestazione ISEE in corso di validità, Regione invia una comunicazione che ricorda l’obbligo di verificare annualmente il mantenimento dei requisiti incluso l’aggiornamento dell’attestazione ISEE, la cui validità è stabilita (l. 449/1997) in 12 mesi dalla data del rilascio; - nel caso in cui il valore dell’attestazione ISEE risulti superiore al limite stabilito da Regione o non risultassero più validi gli altri requisiti, Regione provvede alla cancellazione del beneficiario dalla banca dati regionale delle agevolazioni tariffarie, previa comunicazione di decadenza dal beneficio; - nel caso in cui il valore dell’attestazione ISEE riferito ad uno specifico beneficiario non risulti presente nella banca dati INPS, Regione provvede ad effettuare, almeno una volta nel corso del mese successivo, un ulteriore controllo e ad inviare il kit di rinnovo solo nel caso in cui sia presente nel database ISEE un’attestazione in corso di validità e avente un valore pari o inferiore ai limiti stabiliti da Regione; - ai soggetti già titolari di agevolazione, per i quali non risultano dalle banche dati disponibili informazioni sulla scadenza dello stato di invalidità o che hanno l’invalidità in scadenza entro il termine di 12 mesi decorrenti dalla scadenza dell’abbonamento oggetto di rinnovo, o per i quali risultano variati i requisiti necessari per il mantenimento dell’agevolazione, Regione richiede la compilazione e l’invio di un’autocertificazione relativa al possesso dei requisiti necessari; il mancato invio dell’autocertificazione impedisce ogni successivo rinnovo dell’agevolazione con conseguente cancellazione del beneficiario dalla banca dati regionale delle agevolazioni tariffarie; l’invio della nuova autocertificazione, qualora riportasse alcune variazioni dei requisiti, comporta la cancellazione dal sistema informativo della precedente istanza e l’inserimento della nuova istanza presentata sulla base dell’avvenuta variazione dei requisiti; - Regione non invia il modulo di autocertificazione ai soggetti che, a seguito dei controlli con esito positivo o in base a quanto dichiarato in fase di richiesta dell’agevolazione, mantengono i requisiti e le condizioni previste dalle disposizioni regionali vigenti; b) Regione provvede alla registrazione delle autocertificazioni ed ai successivi controlli a campione della veridicità delle dichiarazioni dei cittadini. c) A seguito del ricevimento della comunicazione per il rinnovo dell’agevolazione, il cittadino beneficiario può effettuare il pagamento mediante i canali indicati da Regione nella comunicazione; d) Il cittadino deve obbligatoriamente viaggiare portando con sé la ricevuta di pagamento e la tessera elettronica, oltre ad un documento di riconoscimento valido, documenti da esibire al personale di controllo a bordo dei mezzi di trasporto e, dalla data del pagamento rinnovato, potrà ricaricare sulla tessera elettronica l’abbonamento annuale decorrente dal 1° giorno del mese successivo a quello del pagamento; e) Regione e le aziende di trasporto forniscono indicazioni all’utente sui punti in cui è possibile ricaricare l’abbonamento sulla tessera elettronica; qualora la rete di ricarica garantita sia adeguatamente capillare, l’azienda di trasporto, previa comunicazione a Regione, potrà prevedere che l’accesso ai propri servizi, decorsi 15 giorni dal pagamento, sia consentito solo con la tessera elettronica ricaricata; f) I dati relativi ai pagamenti effettuati sono trasmessi dalle aziende di trasporto entro quindici giorni dal pagamento a Regione Lombardia, mediante i canali informatici predisposti da Regione. C.3 Procedimento per i casi di furto o smarrimento 1. In caso di furto o smarrimento della ricevuta di pagamento, il cittadino deve rivolgersi a Regione che rilascerà un nuovo kit per il pagamento della riemissione, con causale identificativa della fattispecie, al costo di 10 €; 2. In caso di furto, smarrimento o smagnetizzazione della sola tessera elettronica, il cittadino può recarsi presso uno dei punti di assistenza all’utenza messi a disposizione dalle aziende di trasporto, indicati nelle informative di Regione, esibire la ricevuta di pagamento valida per chiedere la riemissione della tessera, che riporterà l’indicazione relativa all’abbonamento precedentemente acquistato con la relativa scadenza; il costo di riemissione della tessera elettronica è pari a 3,5 €; 3. In caso di furto, o smarrimento della tessera elettronica e della ricevuta di pagamento, o nel caso in cui il cittadino fosse impossibilitato a recarsi presso uno dei punti di assistenza all’utenza messi a disposizione dalle aziende di trasporto, come indicato al precedente punto 2, il cittadino deve contattare Regione per la riemissione di un nuovo kit; in tal caso, la richiesta di riemissione della tessera è trasmessa da Regione alle aziende di trasporto, con una causale di “riemissione”, così che la nuova tessera elettronica prodotta possa essere caricata con i soli mesi residui dell’abbonamento; il costo di riemissione della tessera elettronica è pari a 10 €. Il costo include le spese di spedizione della tessera elettronica da parte delle aziende di trasporto al recapito indicato dal cittadino. – 10 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 C.4 Procedimento per i casi di mancato recapito In caso di mancati recapiti, le tessere elettroniche sono consegnate dalle aziende di trasporto a Regione Lombardia entro 30 giorni dal ricevimento del mancato recapito da parte delle stesse aziende. Regione provvederà a contattare l’utente per la consegna della tessera o detenerla in caso di impossibilità di contatto per un periodo massimo di 12 mesi dalla data del versamento effettuato dal cittadino. C.5 Procedimento amministrativo per l’espletamento dei controlli a campione effettuati in attuazione dell’art. 15 della l. 183/2011 e 71 del d.p.r. n. 445/2000 1. Regione, qualora gli Enti certificanti non mettano a disposizione dispositivi informatici atti ad eseguire controlli massivi, a seguito dell’individuazione del campione da sottoporre a controllo, effettuata con decreto dirigenziale, o in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000, chiede all’Amministrazione competente al rilascio della certificazione relativa al possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni vigenti per l’ottenimento dell’agevolazione, riscontro scritto - entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta – in ordine alla corrispondenza o meno dei requisiti previsti, come autocertificati dall’istante, con quanto risultante dai verbali o documenti in possesso della stessa Amministrazione certificante; 2. In caso di riscontro negativo, Regione, entro 60 giorni dal ricevimento dello stesso, procede alla cancellazione del beneficiario dalla banca dati regionale delle agevolazioni tariffarie e richiede al cittadino beneficiario la restituzione dell’agevolazione tariffaria, entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della comunicazione regionale (costituita dalla ricevuta di versamento del bollettino postale ologrammato ed eventuale tessera elettronica), senza procedere all’eventuale rimborso per il periodo di mancato utilizzo dell’abbonamento. Regione conserva le agevolazioni tariffarie restituite per almeno 12 mesi dalla data di ricevimento; 3. In caso di mancata restituzione da parte del cittadino entro il termine stabilito al punto precedente, Regione procede all’avvio del procedimento sanzionatorio secondo quanto previsto dall’art. 46 della l.r. n. 6/2012, applicando le disposizioni di cui alla l. n. 689/1981; 4. In caso di mancata risposta da parte delle Amministrazioni Certificanti nei tempi stabiliti, Regione inoltra la medesima richiesta, di cui al punto 1, al soggetto cui è attribuito il potere sostitutivo in caso di inerzia del soggetto competente, individuato ai sensi dell’art. 2, c. 9 bis della l. n. 241/90; 5. In caso di mancata risposta da parte del soggetto cui è attribuito il potere sostitutivo, Regione ritiene valida l’agevolazione rilasciata sulla base dell’autocertificazione del cittadino. C.6 Procedimento relativo al rimborso a favore degli utenti del valore versato per l’Agevolazione Termini di validità del rimborso: • il rimborso corrisponde al valore economico riferito al periodo di mancato godimento del beneficio, decorrente dalla data di richiesta di rimborso, da parte del cittadino e sino alla scadenza naturale del versamento effettuato, ad eccezione del caso in cui il beneficiario sia deceduto; • per i beneficiari deceduti il rimborso è calcolato dalla data del decesso; l’atto risulta eseguibile solo a seguito di idonea comunicazione dell’avvenuto decesso, corredata della documentazione indicata nel modulo di cui al successivo punto 1., e presentata dagli eredi agli uffici regionali competenti della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità o presso una delle Sedi Territoriali regionali; • il rimborso è riconosciuto da Regione e la quota rimborsata all’utente è scomputata dal calcolo della valorizzazione economica riconosciuta alle aziende di trasporto; • il rimborso non può essere riconosciuto in caso di restituzione dell’agevolazione tariffaria per mancanza di uno o più dei requisiti previsti dalle disposizioni vigenti al momento del pagamento, mentre il rimborso è consentito in caso di sussistenza dei requisiti al momento del pagamento e di perdita di uno o più dei requisiti previsti dalle disposizioni vigenti avvenuta in un momento successivo al pagamento; • il rimborso si effettua solo per importi di valore superiore a 10 euro; Procedimento di riconoscimento del rimborso: 1. l’utente chiede il rimborso attraverso la compilazione del modulo disponibile sul sito internet della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità e presso tutte le Sedi Territoriali regionali, corredato dalla documentazione ivi indicata in relazione al caso di specie; per tutte le tipologie di richiesta di rimborso deve essere allegata la ricevuta di pagamento in originale e la tessera elettronica; 2. l’utente invia la richiesta al Protocollo Generale Regionale o alla Sede Territoriale di riferimento, oppure la trasmette on-line all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità; 3. gli uffici regionali competenti verificano entro il termine massimo di 60 giorni dalla data di protocollazione, la presenza di tutta la documentazione necessaria e indicata al precedente punto 1; 4. il termine di 60 giorni di cui al punto 3., ai sensi della l.r. 1/2012, si interrompe in caso di richiesta all’utente di integrazioni per incompletezza o irregolarità della domanda; in tal caso Regione indica un termine per provvedere non inferiore a 10 giorni; i termini iniziano nuovamente a decorrere dall’avvenuta regolarizzazione o dal completamento della domanda; 5. al completamento dell’istruttoria, ed entro i successivi 30 giorni, sono predisposti gli atti amministrativi e contabili per dar corso al rimborso a favore del cittadino beneficiario con l’accredito della somma spettante o con il pre avviso di diniego motivato della richiesta di rimborso. Bollettino Ufficiale – 11 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 C.7 Procedimento per la valorizzazione economica alle aziende di trasporto La valorizzazione economica alle aziende di trasporto avviene con specifico atto della Regione sulla base della metodologia già adottata con la d.g.r. n. 1026 del 5 dicembre 2013 per la Carta Regionale di Trasporto. Sulla base delle informazioni relative ai pagamenti effettuati dagli utenti e rendicontati dalle aziende di trasporto, Regione individua il numero delle agevolazioni valide per l’anno di riferimento e definisce la quota di valorizzazione economica, da versare alle aziende di trasporto esercenti il servizio sul territorio lombardo in quanto titolari di contratti e concessioni. Il calcolo terrà conto: - di quanto direttamente introitato dalle aziende di trasporto da parte dei soggetti beneficiari, - dei costi di stampa e spedizione delle tessere elettroniche, - di quanto rimborsato agli utenti aventi diritto. ——— • ——— ALLEGATO D SCHEMA DI CONVENZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA E LE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE Tra REGIONE LOMBARDIA, con sede in Milano, Piazza Città di Lombardia 1 (C.F. 80050050154) nella persona di……………nella sua qualità di Responsabile dell’U.O. Servizi per la Mobilità, ivi domiciliato ai fini della presente convenzione ed avente i relativi poteri di firma (di seguito anche Regione) e L’Azienda di Trasporto Pubblico Regionale o Locale della Lombardia, società…......….................CF ……...................... P.IVA ……….......…….. con sede in ……….........…………. rappresentata da ……………………… in qualità di ……………………………………… il quale agisce e stipula in nome e per conto della medesima azienda, di seguito “Azienda” Premesso che: in attuazione dell’art. 45, c. 1, l.r. n. 6/2012, Regione definisce le modalità e le procedure per garantire l’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale nel territorio regionale da parte delle categorie beneficiarie individuate dal Regolamento regionale n. 4/2014. I servizi di trasporto pubblico locale utilizzabili corrispondono a quelli già utilizzati con la Carta Regionale di Trasporto, ivi compresi i servizi funiviari e funicolari di tpl, i servizi ferroviari di 2° classe, i servizi di tpl di navigazione regionalizzati. Tutto ciò premesso e facente parte integrante e sostanziale della presente Convenzione si conviene e si stipula quanto segue: Art. 1 - Oggetto e finalità 1. La presente Convenzione individua gli impegni a carico di Regione e delle aziende di trasporto pubblico regionale e locale al fine di garantire il rispetto delle procedure, delle modalità e dei tempi relativi alla disciplina delle agevolazioni tariffarie a favore di specifiche categorie di soggetti beneficiari, nel rispetto di quanto disposto dalla d.g.r. ..………. 1. Regione e l’Azienda si impegnano a procedere: Art. 2 - Impegni delle parti 2. - al rilascio delle nuove agevolazioni tariffarie, secondo il procedimento descritto all’Allegato C1 alla d.g.r. ....…………., parte integrante della presente convenzione. - al rinnovo annuale delle agevolazioni già rilasciate ai soggetti beneficiari, secondo il procedimento descritto all’Allegato C2 alla d.g.r. ....…………. parte integrante della presente convenzione. - alla riemissione dell’agevolazione tariffaria nei casi di furto e smarrimento della stessa agevolazione, secondo il procedimento descritto all’Allegato C3 alla d.g.r. …………. parte integrante della presente convenzione. - alla gestione dei mancati recapiti, secondo il procedimento descritto all’Allegato C4 alla d.g.r. …………. parte integrante della presente convenzione. Regione si impegna altresì a: - All’espletamento dei controlli a campione effettuati in attuazione dell’art. 15 della l. 183/2011 e 71 del d.p.r. n. 445/2000, secondo il procedimento descritto all’Allegato C5 alla d.g.r. ..…………. parte integrante della presente convenzione. - Allo svolgimento delle attività per il rimborso a favore degli utenti del valore versato per l’agevolazione secondo il procedimento descritto all’Allegato C6 alla d.g.r. …………. parte integrante della presente convenzione. - Allo svolgimento delle attività per la valorizzazione economica alle aziende di trasporto, secondo il procedimento descritto all’Allegato C7 alla d.g.r. …………. parte integrante della presente convenzione. – 12 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Art. 3 Durata della convenzione 1. La presente convenzione decorre dall’1 gennaio 2015 ed ha validità sino al 31 dicembre 2016, con possibilità di rinnovo per pari durata, salva la facoltà di Regione di variare le modalità di rilascio delle agevolazioni, le categorie di utenti che possono beneficiare delle agevolazioni, la tipologia di beneficio riconosciuta, senza che l’Azienda abbia nulla a che pretendere al riguardo. 2. Regione comunicherà all’Azienda tali variazioni con un preavviso di almeno 60 giorni rispetto all’entrata in vigore delle stesse variazioni, al fine di consentire le necessarie modifiche. 1. Il costo di rilascio e spedizione della tessera elettronica, è definito in 8 €, di cui 3,4 € corrispondenti ai costi vivi di produzione e stampa della tessera e, per la parte residua, corrispondente al costo di spedizione con raccomandata con ricevuta di ritorno, stabilito con tariffa ministeriale, valore che sarà adeguato in funzione delle eventuali variazioni delle tariffe ministeriali. 2. Tale costo è incluso nelle seguenti tariffe: Art. 4 - Importo economico del costo di produzione delle tessere elettroniche • “Io viaggio ovunque in Lombardia – agevolata 1° fascia ” 10 €/anno • “Io viaggio ovunque in Lombardia – agevolata 2° fascia” 80 €/anno • “Io viaggio ovunque in Lombardia – agevolata 3° fascia” 699 €/anno versate dagli utenti beneficiari in un apposito conto dedicato individuato dall’Azienda. 3. Sulla base delle informazioni sui pagamenti effettuati (punto 10. dell’Allegato C1 alla d.g.r. …………., e lettera F) dell’Allegato C2 alla medesima delibera, Regione procederà alla valorizzazione economica secondo il procedimento descritto all’Allegato C7 alla d.g.r. …………. parte integrante della presente convenzione. 1. Le Parti provvederanno, entro 20 (venti) giorni dalla sottoscrizione della presente convenzione, a nominare una propria figura professionale che assumerà il compito di responsabile interno nei confronti della controparte, dandone reciproca formale comunicazione. 1. L’Azienda è responsabile dell’esatto adempimento della presente convenzione. Ogni responsabilità per danni a persone e cose si intenderà a carico dell’Azienda limitatamente alle attività costituenti oggetto degli impegni a suo carico previsti nella presente convenzione. L’Azienda è sollevato da qualsivoglia responsabilità connessa all’esecuzione della presente convenzione qualora dimostri che nell’espletamento delle proprie attività abbia agito usando la diligenza di cui al combinato disposto degli artt. 1176, comma 1°, e 1218 c.c.. Fermo restando il rispetto di normative inderogabili, l’Azienda non è responsabile per ogni evenienza negativa e/o anomalia che possa verificarsi nello svolgimento delle attività per cause di forza maggiore, caso fortuito o per ogni altra causa non direttamente ad essa imputabile. 2. In ogni caso, qualora l’Azienda, per cause di forza maggiore, caso fortuito ovvero per ogni altra causa ad essa non direttamente o indirettamente imputabile, sospenda od interrompa l’esecuzione delle prestazioni è obbligata a dare comunicazione all’altra parte delle relative circostanze entro 48 ore. Le parti, valutate le motivazioni addotte, concordano le modalità ed i tempi dell’eventuale differimento delle prestazioni. 3. Regione Lombardia si riserva la facoltà di risolvere la presente convenzione in qualsiasi momento previa diffida ad adempiere entro quindici giorni ai sensi e per gli effetti dell’art. 1454 c.c., fermo restando il diritto della Regione di chiedere il risarcimento del maggior danno, con espressa esclusione di ogni eventuale danno indiretto, nei seguenti casi: Art. 5 - Responsabili Interni Art. 6 - Responsabilità, inadempienze, penali risoluzione (strumenti di verifica prestazioni/forniture) • abbandono o sospensione ingiustificata dell’attività intrapresa; • gravi ed ingiustificate irregolarità ovvero reiterate o permanenti irregolarità, che compromettano il regolare adempimento degli obblighi assunti; • mancato rispetto degli eventuali richiami formali della Regione al sollecito adempimento, qualora negligenze o inadempienze compromettano gravemente la corretta esecuzione delle prestazioni; • qualora l’eventuale modifica dell’organizzazione dell’Azienda risulti inidonea allo svolgimento delle attività oggetto della convenzione. Art. 8 - Disposizioni in materia di trattamento dati ex d.lgs. n. 196/2003 1. Nell’ambito del trattamento dei dati personali connessi all’espletamento delle attività previste, Regione Lombardia, in qualità di Titolare, in persona del legale rappresentante pro tempore, nomina, ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali, l’Azienda, Responsabile esterno del trattamento medesimo. Responsabile del trattamento interno a Regione Lombardia è il Direttore Generale della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità. 2. L’Azienda diviene, per gli effetti del d.lgs. n. 196/03, Responsabile esterno del trattamento dei dati personali e ne acquisisce le derivanti responsabilità secondo le modalità e le istruzioni di cui al decreto n. 5709 del 23 maggio 2006 della Regione Lombardia. 3. I dati saranno utilizzati per le sole finalità di svolgimento delle predette attività e per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle stesse. 4. Le persone incaricate del trattamento saranno individuate dal Responsabile ed opereranno sotto la sua diretta autorità, attenendosi alle istruzioni dallo stesso impartite. 5. Per effetto della nomina, il Responsabile si impegna ad adottare tutte le necessarie misure organizzative, fisiche e logiche di cui agli artt. 31-36 del d.lgs. 196/2003, e delle regole previste dal Disciplinare Tecnico sub all. B) al Codice per la Protezione dei Dati Personali al fine di assicurare la riservatezza e la sicurezza dei dati. 6. L’Azienda dovrà dichiarare di essere a conoscenza che le informazioni e i dati che le riguardano saranno oggetto di trattamento con modalità cartacee ed elettroniche da parte del personale delle rispettive strutture a ciò preposte, ai fini dell’esecuzione degli obblighi scaturenti dalla presente convenzione e dell’adempimento dei connessi obblighi normativi. 7. L’Azienda, in accordo con la Regione e gli incaricati del trattamento nell’ambito della Direzione Infrastrutture e mobilità vigilerà sull’operato dei propri incaricati al trattamento dei dati perché sia conforme alle istruzioni rilasciate dalla Regione con decreto n. 5709 del 23 maggio 2006 nonché alle eventuali ulteriori istruzioni specifiche che saranno emanate dalla Regione, con apposito atto, relativamente a peculiari aspetti della presente convenzione anche con riguardo all’applicazione delle misure di sicurezza, Bollettino Ufficiale – 13 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 organizzative, fisiche e logiche in conformità alla disciplina del suddetto d.lgs. ed, in particolare: • dichiara di essere consapevole che i dati che tratta sono dati personali il cui trattamento è soggetto all’applicazione del Codice in materia di protezione dei dati personali; • si obbliga ad ottemperare agli obblighi previsti dal d.lgs. 196/2003 anche con riferimento alla disciplina ivi contenuta rispetto ai dati personali sensibili e giudiziari; • si impegna a nominare, ai sensi dell’art. 30 del d.lgs. 196/2003, anche per classi omogenee di trattamento i soggetti incaricati del trattamento stesso e ad impartire loro specifiche istruzioni relative allo specifico ambito di trattamento dei dati loro affidato; • si impegna a comunicare a Regione Lombardia ogni eventuale affidamento a soggetti terzi di operazioni di trattamento di dati personali di cui è titolare Regione Lombardia, affinché quest’ultima ai fini della legittimità del trattamento affidato, possa nominare tali soggetti terzi responsabili del trattamento; • si impegna a nominare ed indicare a Regione Lombardia la persona fisica responsabile pro tempore della/e competente/i funzione/i che si occupa/no del trattamento referente/i per la “protezione dei dati personali”; • si impegna a relazionare Regione Lombardia su richiesta di quest’ultima circa lo stato del trattamento dei dati personali e sulle misure di sicurezza adottate che si obbliga altresì ad allertare immediatamente in caso di situazioni anomale o di emergenze; • consente l’accesso, previo preavviso di almeno cinque giorni lavorativi, da parte di Regione Lombardia al fine di effettuare verifiche periodiche in ordine alla modalità dei trattamenti ed all’applicazione delle norme di sicurezza adottate. Art. 9 - Proprietà dei dati 1. Tutti i dati e le informazioni nell’ambito dell’esecuzione della convenzione sono di esclusiva proprietà della Regione e come tali non possono essere in alcun modo utilizzati o ceduti, parzialmente o integralmente, a soggetti diversi dall’Azienda e saranno consegnati, su richiesta, alla Regione e comunque, alla scadenza della convenzione. 2. Le parti si impegnano a mantenere riservate notizie, informazioni, dati e documentazione di cui vengano in qualsiasi modo a conoscenza nell’esecuzione della convenzione e a mantenerne la più assoluta riservatezza su tutti i contenuti. 1. Ogni controversia relativa all’interpretazione ed esecuzione della convenzione sarà rimessa, in prima istanza, ai rispettivi responsabili interni per discuterne e risolvere gli eventuali contrasti in via bonaria e secondo buona fede. 2. I responsabili interni tenteranno di risolvere le questioni con reciproca soddisfazione. 3. Qualora non si addivenisse ad una risoluzione, le Parti si impegnano a devolvere la controversia ai propri legali rappresentanti, fermo e restando che in caso di ulteriore esito negativo del tentativo di componimento bonario della controversia, sarà competente in via esclusiva il foro di Milano. Art. 10 - Controversie Milano, lì Per REGIONE LOMBARDIA ___________________________________ Per l’Azienda Il rappresentante _____________________________________ – 14 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Istruzione, formazione e lavoro D.d.g. 5 agosto 2014 - n. 7597 Approvazione dell’elenco degli ordini, collegi e associazioni professionali componenti la Consulta regionale di cui alla l.r. 7/2004 IL DIRETTORE GENERALE ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO Vista la l.r. 7 aprile 2004 n. 7 «Consulta regionale degli ordini, collegi e associazioni professionali», con la quale la Regione riconosce la funzione sociale e il ruolo propositivo svolto dagli ordini, collegi e associazioni professionali nello sviluppo socio economico regionale da realizzarsi attraverso: a)la promozione di iniziative volte a qualificare le libere professioni nell’esercizio delle loro competenze e rapporti con i cittadini, predisponendone gli strumenti necessari; b)l’attuazione di una politica di informazione adottando le misure necessarie all’aggiornamento delle professioni finalizzato anche all’inserimento nel contesto europeo; c) la promozione di un’adeguata tutela del cliente e degli interessi pubblici connessi al corretto e legale esercizio della professione, alla qualità delle prestazioni ed al rispetto delle regole deontologiche; Richiamato in particolare l’art. 3 della l.r. 7/2004 che attribuisce alla Consulta regionale degli ordini, collegi e associazioni professionali i seguenti compiti: «a)studiare i problemi relativi all’esercizio delle attività professionali intellettuali e proporre alla Giunta regionale studi e ricerche; b)proporre iniziative tese a qualificare le libere professioni anche nello sviluppo del contesto europeo; c)promuovere studi per la tutela dei professionisti e iniziative volte a salvaguardare la correttezza e la qualità delle prestazioni nel rispetto delle regole deontologiche stabilite dagli statuti dei rispettivi ordini e collegi o dagli atti costitutivi delle associazioni, ferme restando le competenze esclusive degli ordini professionali d)formulare proposte e pareri sugli interventi programmatici e sui progetti di legge attinenti all’esercizio delle attività professionali intellettuali ed alla tutela del rapporto tra professionisti ed utenti; e)formulare proposte per il coordinamento degli interventi dei vari organismi regionali con competenza in materia di libere professioni al fine di realizzare un razionale utilizzo delle risorse; f) esprimere pareri su questioni in materia di difesa degli utenti; g)fornire annualmente indicazioni relative alle esigenze della formazione professionale h) redigere una relazione annuale di attività da presentare al Consiglio regionale;» Visto altresì il regolamento regionale 24 febbraio 2006 n. 1 «Consulta regionale degli Ordini, Collegi e Associazioni professionali, di cui alla legge regionale del 14 aprile 2004 n. 7» che ha definito: «a)le modalità di funzionamento, organizzazione ed attivazione della Consulta regionale degli ordini, collegi ed associazioni professionali; b)i requisiti e le modalità di ammissione e partecipazione alla Consulta da parte degli Ordini, Collegi e Associazioni professionali» Dato atto che il citato regolamento regionale n. 1/2006: −− all’art 8 comma 1 stabilisce che la Consulta è costituita con decreto del Presidente della Giunta regionale; −− all’art 8 commi 2 e 3 definisce la seguente composizione della Consulta: «a)l’Assessore regionale competente in materia; b) cinque rappresentanti designati dal Consiglio regionale, di cui due in rappresentanza della minoranza; c)un rappresentante regionale effettivo ed uno supplente designato dai rispettivi ordini e collegi, per ciascuna delle professioni ordinistiche, ovvero iscritte al CUP; d)un rappresentante regionale effettivo ed uno supplente designato da ciascuna delle associazioni professionali individuate dal vigente rapporto di monitoraggio del CNEL, ovvero iscritte al COLAP…..; «Ai lavori della Consulta partecipano senza diritto di voto, un rappresentante del Comitato regionale tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti e un esperto per ogni disciplina di riferimento designato dalle singole università lombarde»; Rilevato in particolare che il citato regolamento regionale n. 1/2006 prevede, all’articolo 2, che siano ammessi alla Consulta gli Ordini e i Collegi delle professioni ordinistiche, istituiti e disciplinati dalla legge che ne facciano richiesta mentre per quanto riguarda le associazioni professionali non ordinistiche enuclea, all’articolo 3, specifici criteri di ammissione e di rappresentatività; Tenuto conto che: −− in data 13 gennaio 2014 è stata pubblicata sul portale della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro www.lavoro.regione.lombardia.it la nota informativa con le modalità di ammissione e di presentazione delle domande di candidatura per la costituzione dell’elenco degli ordini, collegi e associazioni professionali componenti la Consulta per la X legislatura; −− in data 17 gennaio 2014 la medesima nota è stata inviata via mail attraverso la casella dedicata [email protected] ai componenti della Consulta della IX legislatura; Preso atto dell’istruttoria della U.O. Accreditamento Controlli e Comunicazione della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro sulle domande pervenute, ivi comprese le richieste di chiarimenti e integrazioni e la documentazione integrativa trasmessa dai vari Organismi, agli atti della medesima U.O.; Considerato che l’elenco degli ordini, collegi e associazioni professionali componenti la Consulta ai sensi dell’art. 5 comma 1 del regolamento 1/2006, deve essere approvato con decreto del Direttore Generale competente per materia e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Ritenuto di approvare le risultanze dell’attività istruttoria e, conseguentemente, gli Allegati da n. 1) a n. 4), parti integranti e sostanziali del presente atto, relativi a: •Allegato 1: Elenco degli ordini professionali ammessi •Allegato 2: Elenco dei collegi professionali ammessi •Allegato 3: Elenco delle associazioni professionali ammesse •Allegato 4: Elenco degli organismi non ammessi per mancanza dei requisiti prescritti; Dato atto che in attuazione dell’art. 8, comma 4 del regolamento regionale n. 1/2006 la Consulta può essere integrata di ulteriori ordini collegi e associazioni professionali, previa deliberazione di almeno i quattro quinti della Consulta stessa; Visto il decreto del Segretario Generale del 25 luglio 2013, n. 7110 «Individuazione delle Strutture Organizzative e delle relative competenze ed aree delle attività delle Direzioni della Giunta regionale - X legislatura» e successive modifiche e integrazioni e in particolare la d.g.r. X/2183 del 25 luglio 2014; DECRETA 1. di approvare le risultanze dell’attività istruttoria svolta dalla U.O. Accreditamento Controlli e Comunicazione della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro e, conseguentemente, gli elenchi Allegati da n. 1) a n. 4), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, relativi a: •Allegato 1: Elenco degli ordini professionali ammessi •Allegato 2: Elenco dei collegi professionali ammessi •Allegato 3: Elenco delle associazioni professionali ammesse •Allegato 4: Elenco degli organismi non ammessi per mancanza dei requisiti prescritti 2. di stabilire che in attuazione dell’articolo 8, comma 4 del regolamento regionale n. 1/2006 la Consulta può essere integrata di ulteriori Ordini, Collegi e Associazioni professionali, previa deliberazione di almeno i 4/5 della Consulta stessa. 3. disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito www.lavoro.regione.lombardia.it della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro. Il direttore generale Giovanni Bocchieri Bollettino Ufficiale – 15 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO 1 ELENCO DEGLI ORDINI PROFESSIONALI AMMESSI N. DENOMINAZIONE 1 CONSIGLIO NOTARILE DI MILANO 2 ORDINE DOTTORI AGRONOMI DOTTORI FORESTALI DI BRESCIA 3 ORDINE DOTTORI AGRONOMI DOTTORI FORESTALI DI MILANO 4 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI MILANO 5 ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI MILANO 6 ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI SONDRIO 7 ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROV. DI MILANO 8 ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI e CONSERVATORI della PROVINCIA DI VARESE 9 ORDINE DEI FARMACISTI PROVINCIA DI CREMONA 10 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI CREMONA 11 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI PAVIA 12 ORDINE DEGLI AVVOCATI DELLA PROVINCIA DI MILANO 13 ORDINE DEI CHIMICI DELLA PROV. DI PAVIA 14 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI PAVIA 15 ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROV. DI BRESCIA 16 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI MONZA BRIANZA 17 ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DELLA PROV. DI BRESCIA 18 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI MILANO 19 ORDINE DOTTORI AGRONOMI DOTTORI FORESTALI DI VARESE 20 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI SONDRIO 21 ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DELLA PROV. DI MONZA E BRIANZA 22 ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROV. DI MANTOVA 23 ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DELLA PROV. DI MILANO 24 ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DELLA PROV. DI LECCO 25 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI VOGHERA 26 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI VARESE 27 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI LECCO 28 FEDERAZIONE ORDINE DEI FARMACISTI PROVINCE LOMBARDIA 29 ORDINE DEI GEOLOGI DELLA LOMBARDIA 30 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI COMO 31 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI BERGAMO 32 ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI COMO 33 ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DELLA PROV. DI PAVIA 34 ORDINE DEI CHIMICI DI CREMONA 35 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI CREMONA 36 ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROV. DI CREMONA 37 ORDINE DOTT. AGRONOMI E DOTT. FORESTALI DELLE PROVINCE DI COMO – LECCO – SONDRIO 38 CONSIGLIO NOTARILE DI CREMONA 39 ORDINE ASSISTENTI SOCIALI DELLA LOMBARDIA 40 ORDINE DOTT. AGRONOMI E DOTT. FORESTALI DELLA PROVINCIA DI CREMONA 41 ORDINE INTERPROVINCIALE DEI CHIMICI DELLA LOMBARDIA MILANO COMO SONDRIO VARESE LECCO LODI MONZA E BRIANZA 42 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI MONZA E BRIANZA 43 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI MANTOVA 44 ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI PAVIA 45 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BERGAMO – 16 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 N. DENOMINAZIONE 46 ORDINE MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA 47 ORDNE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI LODI 48 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA ——— • ——— ALLEGATO 2 ELENCO DEI COLLEGI PROFESSIONALI AMMESSI N. DENOMINAZIONE 1 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI LECCO 2 COLLEGIO DELLE OSTETRICHE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA 3 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI CREMONA 4 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA 5 COLLEGIO INFERMIERI PROF. ASSISTENTI SANITARIE VIGILATRICI D’INFANZIA DELLA PROV. DI COMO (IPASVI) 6 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI COMO 7 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MB 8 COLLEGIO DEGLI AGROTECNICI E DEGLI AGROTECNICI LAUREATI DI MI, LO E MB 9 COLLEGIO INFERMIERI PROF. ASSISTENTI SANITARIE VIGILATRICI D’INFANZIA DELLA PROV. DI BG (IPASVI) 10 COLLEGIO INFERMIERI PROF. ASSISTENTI SANITARIE VIGILATRICI D’INFANZIA DELLA PROV. DI VARESE (IPASVI) 11 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI LODI 12 COLLEGIO PROFESSIONALE TECNICI SANITARI DI RADIOLOGIA MEDICA DELLA PROVINCIA DI BRESCIA 13 COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLE PROVINCE DI MILANO E LODI 14 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI PROVINCIA DI BERGAMO 15 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI PROVINCIA DI MILANO 16 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI PROVINCIA DI VARESE 17 COLLEGIO INFERMIERI PROF. ASSISTENTI SANITARIE VIGILATRICI D’INFANZIA DELLA PROV. DI LECCO (IPASVI) 18 COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI VARESE 19 COLLEGIO DELLE OSTETRICHE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA 20 COLLEGIO IPASVI INTEPROVINCIALE MILANO - MONZA BRIANZA - LODI 21 COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DI MONZA E DELLA BRIANZA 22 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SONDRIO 23 COLLEGIO DELLE OSTETRICHE DELLA PROVINCIA DI CREMONA 24 COLLEGIO PROFESSIONALE TECNICI SANITARI DI RADIOLOGIA MEDICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO 25 COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO 26 COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA 27 COLLEGIO PROFESSIONALE INTERPROVINCIALE TECNICI SANITARI DI RADIOLOGIA MEDICA MILANO-COMO-LECCO-LODI-MB-SO 28 COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROV. DI CREMONA 29 COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROV. DI SONDRIO 30 COLLEGIO INFERMIERI PROF. ASSISTENTI SANITARIE VIGILATRICI D’INFANZIA DELLA PROV. DI BRESCIA (IPASVI) 31 COLLEGIO PROVINCIALE DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DI BRESCIA 32 COLLEGIO PERITI AGRARI E PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI CREMONA 33 COLLEGIO INFERMIERI PROFESSIONALI ASSISTENTI SANITARI VIGILATRICI D’INFANZIA DELLA PROVINCIA DI CREMONA 34 COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI PAVIA ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 17 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO 3 ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI AMMESSE N. DENOMINAZIONE 1 ACCADEMIA A.MI. UNIVERSITY 2 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE ITALIANA DANZAMOVIMENTOTERAPIA (APID) 3 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE OPERATORI SHIATSU E DISCIPLINE BIO NATURALI (APOS e DBN) 4 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE ITALIANA AMBIENTE E SICUREZZA - AIAS 5 ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA TRADUTTORI E INTERPRETI (A.N.I.T.I.) 6 ISTITUTO NAZIONALE TRIBUTARISTI (I.N.T.) 7 ASSOCIAZIONE ITALIANA DIRETTORI COMMERCIALI VENDITE (ADICO) 8 CONFPROFESSIONI LOMBARDIA (CONFEDERAZIONE ITALIANA LIBERE PROFESSIONI) 9 ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDIATORI FAMILIARI (AIMEF) 10 FNA - FEDERAZIONE NAZIONALE AMMINISTRATORI CONDOMINIALI 11 UNIONE NAZIONALE PROFESSIONISTI PRATICHE AMMINISTRATIVE (U.NA.P.P.A.) 12 ASSOCIAZIONE ITALIANA MARKETING (AISM) 13 ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI CONSULENTI TRIBUTARI ITALIANI (A.N.C.I.T.) 14 ASSOCIAZIONE ITALIANA DI MANAGEMENT DEGLI APPROVVIGIONAMENTI (ADACI) 15 ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA QUALITA’ CN (AICQ) CENTORNORD 16 ACCADEMIA EUROPEA C.R.S. - I.D.E.A. 17 C.I.D.A. (ASSOCIAZIONE ITALIANA DISCIPLINE ASTROLOGICHE) 18 ASSOCIAZIONE VISURISTI ITALIANI (AVI) 19 FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU (F.I.S.) 20 ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI BIOTECNOLOGI ITALIANI (ANBI) 21 COLLEGIO DEGLI OPERATORI SHIATSU (C.O.S.) 22 ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’INFORMATICA ED IL CALCOLO AUTOMATICO (AICA) 23 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE ITALIANA DEI CONSULENTI DI DIREZIONE E ORGANIZZAZIONE (APCO) 24 TP ASSOCIAZIONE ITALIANA PUBBLICITARI PROFESSIONISTI 25 ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSULENTI TRIBUTARI (A.N.CO.T.) 26 ASSOCIAZIONE NAZIONALE UNITARIA PSICOMOTRICISTI ITALIALINI DI AREA SOCIOCOMUNCIATIVA (ANUPI) 27 ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRANOTERAPEUTI SENSITIVI ITALIANI (ANPSI) 28 ASSOCIAZIONE NAZIONALE AMMINISTRATORI CONDOMINIALI E IMMOBILIARI (ANACI) 29 SOCIETA’ ITALIANA ARMONIZZATORI FAMILIARI (SIAF) 30 ASSOCIAZIONE NAZIONALE FOTOGRAFI 31 ASSOCIAZIONE CENTRI SPORTIVI ITALIANI (ACSI) 32 ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO STUDIO DEL KARATE E DELLA DIFESA PERSONALE (FEIKAR) 33 ASSOCIAZIONE ITALIANA MASTER DIREZIONE AZIENDALE (AIMBA) 34 ASSOCIAZIONE COORDINAMENTO NAZIONALE CONSUELOR PROFESSIONISTI (CNCP) 35 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI (APNEC) 36 FEDERAZIONE ITALIANA SCUOLE ED OPERATORI DELLA PSICOMOTRICITA’ (FISCOP) 37 38 CONSULTA REGIONALE LOMBARDA DEGLI ORDINI DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONS. UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCE DI MI, LODI, MB 39 ASSOCIAZIONE ITALIANA INSEGNANTI METODO FELDENKRAIS (A.I.I.M.F.) 40 CONSULTA REGIONALE ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA LOMBARDIA (CROIL) – 18 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO 4 ELENCO DEGLI ORGANISMI NON AMMESSI PER MANCANZA DEI REQUISITI PRESCRITTI DENOMINAZIONE UNIONE ITALIANA PEDAGOGISTI (UNIPED) ASSOCIAZIONE BIOTERAPEUTI EUROPEI (A.I.F.E.P) ASSOINTERPRETI ASSOCIAZIONE KINESIOLOGIA SPECIALIZZATA ITALIANA (AKSI) ASSOCIAZIONE TECNICI PER LA FORMAZIONE ANTINCENDIO COLLEGIO DELLE OSTETRICHE DELLA PROVINCIA DI SONDRIO NOTE Associazione priva dei requisiti richiesti (art. 3 c. 1 lett. a,b,c,d del regolamento regionale n. 1/2006) Associazione priva dei requisiti richiesti (art. 3 c. 1 lett. a,b,c,d del regolamento regionale n. 1/2006) Associazione priva dei requisiti richiesti (art. 3 c. 1 lett. a,b,c,d del regolamento regionale n. 1/2006) Associazione priva dei requisiti richiesti (art. 3 c. 1 lett. a,b,c,d del regolamento regionale n. 1/2006) Associazione priva dei requisiti richiesti (art. 3 c. 2 lett. c del regolamento regionale n. 1/2006) Rinuncia alla candidatura con comunicazione del 14 aprile 2014 Bollettino Ufficiale – 19 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.d.u.o. 5 agosto 2014 - n. 7587 Modifica dell’avviso Dote Unica Lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 e ss.mm.ii. in attuazione delle d.g.r. n. 1983/2014 e n. 2257/2014 IL DIRIGENTE DELLA U.O. MERCATO DEL LAVORO Richiamati: •la d.g.r. n. X/555 del 2 agosto 2013 che ha approvato le Linee Guida per l’Attuazione di Dote Unica Lavoro, come modello che consente di accompagnare ogni persona lungo tutto l’arco della vita attiva; •la d.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013 che ha individuato le modalità operative di funzionamento e gli indirizzi per la prima programmazione della Dote Unica per il periodo 20132015; •la d.g.r. n. X/1983 del 20 giugno 2014 con la quale sono state definiti i criteri per l’attuazione della Garanzia per i giovani e le modifiche alle modalità operative di dote unica lavoro; •la d.g.r. n. X/2109 del 11 luglio 2014 «Adozione della proposta di programma operativo regionale a valere sul Fondo Sociale europeo 2014-2020 di Regione Lombardia» che autorizza, al punto 3 del deliberato, nelle more della negoziazione con la Commissione Europea, l’avvio del POR FSE nei limiti di una percentuale pari al 15% sullo stanziamento dell’Asse 1; •la d.g.r. n. X/2257 del 1° agosto 2014 con la quale è stato aggiornato il Modello di budget per operatore» di cui alla d.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013; Richiamati altresì: •il d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 «Avviso Dote Unica lavoro - attuazione delle d.d.g.r. n. 555 del 2 agosto 2013 e n. 748 del 4 ottobre 2013» finalizzato al sostegno dell’occupabilità e occupazione delle persone svantaggiate nel mercato del lavoro; •il d.d.u.o. n. 1436 del 24 febbraio 2014 «Determinazioni in merito all’Avviso Dote Unica lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013»; •il d.d.u.o. n. 3591 del 29 aprile 2014 «Determinazioni in merito all’Avviso Dote Unica lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 e successive modifiche ed integrazioni»; •il d.d.u.o. n. 5186 del 17 giugno 2014 «Avviso dote unica lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 e successive modifiche ed integrazioni. incremento della dotazione finanziaria destinata al budget di sostituzione.»; •il d.d.u.o. n. 3957 del 13 maggio 2014 «Modifica all’Allegato A del d.d.u.o. n. 1382 del 21 febbraio 2014 «Manuale di Gestione della Dote Unica»; Visti in particolare: •il d.d.u.o. n. 6758 del 14 luglio 2014 che, in attuazione della d.g.r. n. X/1983 del 20 giugno 2014, disciplina la fase transitoria per l’accesso in Dote Unica del target di destinatari previsto dal programma Garanzia Giovani; Atteso che la citata d.g.r. n. 1983/2014 prevede: •l’ampliamento dell’accesso ai servizi di riqualificazione della fascia 4 a tutti i destinatari di Dote Unica Lavoro ed in particolare ai lavoratori che fruiscono di ammortizzatori sociali e a quelli rientranti nel Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Comando Militare Esercito Lombardia del 23 dicembre 2012; •il rinvio delle modalità operative per l’accesso ai servizi della fascia 4 ai provvedimenti del dirigente competente anche in riferimento all’attuazione dell’Avviso Comune Expo Lavoro; •l’istituzione di una distinta dotazione di risorse dedicata alla fascia 4 che opera al di fuori delle soglie massime di budget per operatore e che sarà costituita dalle risorse riservate alla stessa fascia e non ancora utilizzate alla data di adozione del presente decreto; •la verifica bimestrale dell’avanzamento della spesa a partire dal 30 giugno; Ritenuto: •di assicurare l’accesso alla Fascia 4 agli occupati individuati dalla d.g.r. n. 1983/2014 e ai soggetti che, a prescindere dall’esito della profilazione, intendano intraprendere un percorso di riqualificazione professionale che consen- ta di accrescere le opportunità occupazionali in relazione all’evento Expo 2015, fruendo di una specifica offerta formativa; •di definire, in raccordo con le parti sociali, la specifica offerta formativa in coerenza con il Quadro Regionale degli Standard Professionali; Ritenuto di approvare le modifiche all’Avviso «Dote Unica Lavoro» specificate nell’Allegato 1) e la versione integrale aggiornata dell’Avviso come da Allegato 2), quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; Vista la d.g.r. n. X/2257 del 1° agosto 2014 che introduce una modalità di rifinanziamento della misura secondo un sistema di «overbooking controllato» che determina la soglia massima di spesa complessiva e il budget di ciascun operatore, in relazione all’utilizzo delle risorse riscontrato in fase di verifica bimestrale, fermo restando il tetto massimo di risorse previsto dalla d.g.r. n. 2019/2014; Atteso che: a. alla data del 30 giugno 2014, le assegnazioni complessive sull’Avviso risultavano inferiori alla relativa dotazione complessiva in quanto ammontavano ad €. 61.003.223,33; b. in applicazione delle d.g.r. n. 1983/2014 e n. 2257/2014, la Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro ha trasmesso ad Arifl: •il report dello stato di avanzamento fisico e finanziario dell’Avviso alla data del 30 giugno 2014 con evidenza delle assegnazioni, delle liquidazioni e delle economie maturate sulle Fasce 1,2,3 e 4; •l’elenco degli operatori accreditati al lavoro aggiornato alla data del 30 giugno 2014; •l’indicazione di procedere ad ampliare la disponibilità di spesa degli operatori, entro i limiti fissati dalla citata d.g.r. n. 2257/2014, definendo un overbooking del 45% per l’attivazione di doti in fascia 1, 2 e 3; Preso atto della verifica di ARIFL trasmessa in data 4 agosto 2014 (decreto n. 129 del 4 agosto 2014) con la quale l’Agenzia fornisce le nuove soglie massime per operatore che tengono conto: •dell’importo delle risorse assegnate in fascia 1,2,3 e 4 per le doti attivate alla data del 30 giugno 2014; •della redistribuzione delle risorse risultanti dalla differenza tra la dotazione complessiva e le citate risorse assegnate al 30 giugno 2014, al netto di quelle relative alla fascia 4; •dell’attribuzione di nuove risorse derivanti dall’applicazione del moltiplicatore di spesa in overbooking pari al 45% per l’attivazione di doti in fascia 1, 2 e 3; •della quota aggiuntiva (premialità di assegnazione) prevista dalla d.g.r. n.748/2013; Considerato che: •la dotazione complessiva dell’Avviso per la fascia 1,2 e 3, rideterminata con d.d.u.o. n. 3591/2014 è di €. 53.130.00,00, a valere al cap. 15.04.103.7286 dell’esercizio finanziario in corso; •le risorse aggiuntive da distribuire ammontano ad €. 23.908.500,00, in base al moltiplicatore di spesa sopra individuato, che troveranno copertura al cap. 15.04.103.7286 dell’esercizio finanziario in corso; Considerato che le nuove soglie massime per operatore sono state individuate tenendo conto dei criteri previsti dalla d.g.r. n. 748/2013 ed in particolare: •dalla capacità di ricollocazione per la quota di redistribuzione delle risorse non utilizzate al 30 giugno 2014; •dai criteri previsti per le risorse aggiuntive per la quota di risorse definita secondo la citata modalità dell’overbooking controllato; Ritenuto pertanto di approvare la nuova tabella, riportata nell’Allegato 3), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che individua le nuove soglie massime di spesa per i servizi di Dote Unica Lavoro in fascia 1, 2, e 3 per gli operatori accreditati al lavoro alla data del 30 giugno 2014, il cui quadro analitico dei dati necessari a determinare le nuove soglie massime per operatore, è agli atti della Struttura competente; Considerato che le nuove soglie massime di spesa per operatore: •saranno attivabili e visibili a ciascun operatore, a partire dal 7 agosto 2014 attraverso il sistema informativo GEFO e rese – 20 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 note attraverso la Bacheca del profilo operatore della piattaforma informatica «Cruscotto Lavoro» (cruscottolavoro. servizirl.it); •rimangono comunque vigenti fino a nuova rideterminazione; •non costituiscono assegnazione formale di risorse; Atteso che, con successivo provvedimento dirigenziale, verrà aggiornato il Manuale di Gestione delle Dote Unica Lavoro che recepirà le modifiche ed integrazioni di cui al presente provvedimento; Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità regionale; Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008 «Testo unico in materia di organizzazione e personale» nonché i provvedimenti organizzativi della X° legislatura; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della U.O. Mercato del Lavoro, così come individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 «II provvedimento organizzativo 2013», con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013 «Individuazione delle Strutture Organizzative e delle relative competenze ed aree delle attività delle Direzioni della Giunta regionale - X legislatura; DECRETA 1. di approvare le modifiche ed integrazioni all’Avviso Dote Unica Lavoro specificate nell’Allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di approvare l’Avviso Dote Unica Lavoro modificato Allegato 2), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 3. di stabilire che le soprarichiamate disposizioni integrative saranno operative sul sistema informativo a partire dal 25 settembre 2014 ad eccezione della distinta dotazione di risorse dedicata alla fascia 4 che sarà disponibile dall’11 settembre 2014; 4. di approvare la nuova tabella riportata nell’Allegato 3), che individua le nuove soglie massime per gli operatori accreditati, al 30 giugno 2014, per l’accesso a Dote Unica Lavoro, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento ; 5. di stabilire che le nuove soglie massime di spesa per operatore: •saranno attivabili e visibili a ciascun operatore a partire dal 7 agosto 2014 attraverso il sistema informativo GEFO e rese note attraverso la Bacheca del profilo operatore della piattaforma informatica «Cruscotto Lavoro» (cruscottolavoro. servizirl.it); •rimarranno comunque vigenti fino a nuova rideterminazione; •non costituiscono assegnazione formale di risorse; 6. di assicurare l’accesso alla Fascia 4 agli occupati individuati dalla d.g.r. n. 1983/2014 e ai soggetti che, a prescindere dall’esito della profilazione, intendano intraprendere un percorso di riqualificazione professionale che consenta di accrescere le opportunità occupazionali in relazione all’evento Expo 2015, fruendo di una specifica offerta formativa; 7. di definire, in raccordo con le parti sociali, la specifica offerta formativa in coerenza con il Quadro Regionale degli Standard Professionali; 8. di prevedere con successivi atti l’aggiornamento del Manuale di gestione della dote unica di cui al d.d.u.o. n. 1382 del 21 febbraio 2014 e successive modifiche ed integrazioni; 9. di attestare che, contestualmente alla data di adozione del presente atto, si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013; 10. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet www.lavoro.regione.lombardia.it. Il dirigente della u.o. mercato del lavoro Giuseppe Di Raimondo Metallo ——— • ——— ALLEGATO 1 MODIFICHE ALL’AVVISO DOTE UNICA LAVORO DI CUI AL D.D.U.O. N. 9308 DEL 15 OTTOBRE 2013 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DERIVANTI DALL’APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI D.D.UO. N. 6758/2014, D.G.R.. N. 1983/2014 E D.G.R. N. 2257/2014 Par.2. Viene stabilito che: • le economie derivanti da eventuali rinunce e revoche o da risorse prenotate e non rendicontate rientrano nelle disponibilità di Regione Lombardia e alimentano la rispettiva dotazione; • Regione Lombardia monitora le economie realizzate e valuta, con provvedimento del dirigente competente, una eventuale diversa destinazione delle stesse secondo le modalità di cui all’allegato della d.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013 e ss.mm.ii. Par.3 Viene stabilito che: • nel target giovani inoccupati fino a 29 anni di età sono ricompresi coloro che hanno già compiuto il 15° anno di età; • nel target disoccupati sono ricompresi coloro che hanno già compiuto il 15° anno di età; • nel target occupati rientrano i lavoratori che hanno compiuto il 16° anno di età come specificati nell’Avviso; • tra i lavoratori occupati sono ricompresi anche i percettori di CIGS e CIGD e i Militari congedandi previsti dal Protocollo d’Intesa sottoscritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lombardia in data 23 ottobre 2012; Inoltre viene previsto che i giovani inoccupati e/o disoccupati con una fascia di età compresa dai 15 e 29 anni compiuti possono accedere a Dote Unica Lavoro a condizione che: • abbiano preventivamente aderito al Programma Garanzia Giovani mediante specifica profilazione nei portali regionali e nazionali; • non stiano frequentano percorsi di istruzione e formazione professionale ovvero terziari universitari e non; Par. 4 E’ previsto che: • tra gli operatori accreditati a cui i destinatari possono rivolgersi per l’attivazione della dote unica lavoro rientrano anche gli operatori accreditati alla formazione sez. B in relazione al target ed alla fascia d’aiuto; • per i giovani che accedono alla fascia 1,2 e 3 la Dote Unica Lavoro è attivabile esclusivamente dagli operatori accreditati al lavoro. In relazione ai militari congedandi sopra citati viene specificata la documentazione che gli operatori devono acquisire per la verifica dei requisiti. Bollettino Ufficiale – 21 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Par. 5 Viene definito l’ampliamento del target dei destinatari che accedono alla fascia 4 includendo tutti i lavoratori sospesi in CIGS e CIGD, i militari congedandi previsti dal Protocollo d’Intesa di cui sopra, nonché tutti i destinatari di Dote Unica Lavoro che desiderino esplicitamente intraprendere un percorso di riqualificazione professionale che consenta opportunità occupazionali in relazione all’evento EXPO 2015; Inoltre viene stabilito che le Doti in Fascia 4 potranno essere attivate anche dagli operatori accreditati alla formazione sez. B pubblici o privati. Par. 6 Viene previsto: • che l’operatore accreditato per i servizi al lavoro è tenuto ad erogare ai destinatari, a titolo gratuito, i servizi di base; • l’aumento del tetto massimale per la fascia 4 da € 2.000 ad € 5.000; • il servizio al lavoro di coaching tra i servizi erogabili anche nella in fascia 1 e 2 secondo specifiche condizionalità; • che i percorsi di riqualificazione professionale che consentano opportunità occupazionali in relazione all’evento EXPO 2015 dovranno essere scelti tra quelli definiti nell’offerta formativa dedicata; • che i servizi di formazione per gli occupati devono essere erogati fuori dell’orario di lavoro, in connessione con periodi di riduzione di orario di lavoro a seguito di accordi contrattuali (in particolare contratti/accordi di solidarietà) o sospensione in Cassa Integrazione Guadagni; • relativamente alla formazione regolamentata di cui all’allegato A), è stato ricompreso, esclusivamente per l’offerta formativa EXPO 2015, il percorso di “somministrazione di alimenti e bevande” secondo lo standard professionale e formativo approvato con d.g.r. IX/887 del 1 dicembre 2010; Par. 9 Viene fissato, quale il termine ultimo per le richieste di liquidazione relative ai servizi rendicontati, la data del 30/09/2015. Par. 9.2 In attuazione delle modifiche ed integrazioni sopra dettagliate e recependo le recenti modifiche del Manuale di Gestione Dote Unica Lavoro previste con d.d.u.o. n. 3957 del 13 maggio 2014 viene: • aggiornata la tabella che sintetizza il flusso procedurale per l’attivazione di doti successive alla prima (attivata in fascia 1,2 e 3) per la quale non è stato raggiunto il risultato occupazionale; • inserita una nuova tabella che specifica il flusso procedurale per l’attivazione di doti successive alla prima (attivata in fascia 4); • rimosso il vincolo che prevedeva l’attivazione di una sola dote in fascia 4. Par.10 Sezione A Il punto A) “Assegnazione iniziale del budget” è stato integrato con le modifiche introdotte dalla dgr X/2257 del 1/08/2014 relative all’”overbooking controllato”; Sezione B Viene previsto: • la verifica bimestrale, da parte di Regione Lombardia, a partire dal 30 giugno, del livello complessivo delle assegnazioni raggiunto dagli operatori che partecipano all’Avviso; • la rimozione del vincolo percentuale dell’80% dell’utilizzo della disponibilità stanziata quale condizione per la redistribuzione delle risorse non utilizzate dagli operatori. Il ricalcolo delle nuove soglie massime per ogni operatore avviene a condizione che alla data della verifica bimestrale il totale delle risorse assegnate sia inferiore alla dotazione complessiva; • che nel calcolo della redistribuzione delle risorse vengono conteggiate anche le economie maturate e reimmesse; • viene introdotto il riferimento di coerenza all’overbooking controllato; Sezione E Viene aggiunto al par. 10 la sezione E) Dotazione fascia 4. Tale sezione disciplina l’istituzione di un’unica dotazione di risorse specifica dedicata alla fascia 4 - “Altro Aiuto”, che opera al di fuori delle soglie massime di budget per operatore, cui potranno accedere anche gli operatori accreditati alla formazione sez. B. ——— • ——— – 22 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO 2 AVVISO DOTE UNICA LAVORO 1. FINALITÀ DELL’AVVISO 2. RISORSE FINANZIARIE 3. CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA DI DOTE 4. EROGATORI DI SERVIZI 5. DEFINIZIONE ED ACCESSO ALLE FASCE DI INTENSITÀ D’AIUTO 6. DEFINIZIONE DEL PERCORSO 7. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI DOTE 8. REALIZZAZIONE DEL PIANO D’INTERVENTO PERSONALIZZATO (PIP) 9. DURATA E CONCLUSIONE DELLA DOTE 9.1 Conclusione delle Dote con risultato occupazionale 9.2 Conclusione delle Dote senza risultato occupazionale 10. BUDGET PER OPERATORE 11. VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE 12. INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE 12.1 Tipologia di incentivo e destinatari 12.2 Imprese beneficiarie 12.3 Modalità di richiesta ed erogazione degli incentivi all’assunzione 13. GESTIONE E CONTROLLI 14. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E NORME GENERALI 15. CHIARIMENTI ED INFORMAZIONI 16. RIFERIMENTI NORMATIVI DOTE UNICA LAVORO 17.ALLEGATI 17.1 Allegato A. Precisazione percorsi formativi 17.2 Allegato B. Regolamento (CE) n. 800/08 17.3 Allegato C. Regolamento (CE) n. 1998/2006 17.4 Allegato D. Autorizzazione alla partecipazione a Dote Unica Lavoro da parte dell’Ufficio Formazione e Collocamento del Comando Militare Esercito Lombardia _________________________________ 1. FINALITÀ DELL’AVVISO Il presente Avviso costituisce prima l’attuazione della d.g.r. n. X/555 del 2 agosto 2013 e della d.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013 ss.mm. ii. di definizione del modello della Dote Unica Lavoro e della prima fase di programmazione. Dote Unica Lavoro conferma la centralità del sistema dotale e intende rispondere alle esigenze delle persone nelle diverse fasi della propria vita professionale attraverso un’offerta integrata e personalizzata di servizi. L’avviso è attuato secondo principi di pari opportunità e non discriminazione. 2. RISORSE FINANZIARIE Le risorse disponibili per Dote Unica ammontano complessivamente ad € 75.230.000, di cui: • € 53.130.000 per l’erogazione di servizi di formazione e lavoro per i destinatari in fascia di intensità di aiuto 1, 2 e 3, a valere sul POR FSE 2007-13, Asse I Adattabilità - Ob. Sp. a) - Categoria di spesa 62 e Asse II - Occupabilità - Ob. Sp. e) - Categoria di spesa 66; • € 10.000.000 per l’erogazione di aiuti all’occupazione a valere sul POR FSE 2007-13, Asse II Occupabilità - Ob. Sp. e) - Categoria di spesa 66; • € 5.600.000 per l’erogazione di servizi di formazione e lavoro per i destinatari in fascia di intensità di aiuto 4 a valere: - per la quota di € 2.600.000 sulle risorse nazionali ex L. 53/00; - per la quota di € 3.000.000 a valere sul POR FSE 2007-13, Asse I Adattabilità - Ob. Sp. a) - Categoria di spesa 62 • € 6.500.000 destinato al budget di sostituzione a valere sul POR FSE 2007-2013 capitolo di Bilancio n. 15.4.7286 Asse I Adattabilità - Ob. Sp. A) - Categoria di spesa 62 e Asse II - Occupabilità - Ob. Sp. E) - Categoria di spesa 66; Le economie derivanti da eventuali rinunce e revoche che si dovessero manifestare nel periodo in esame o da risorse prenotate e non rendicontate rientrano nelle disponibilità di Regione Lombardia e alimentano la rispettiva dotazione. Regione Lombardia monitora le economie realizzate e valuta, con provvedimento del dirigente competente, una eventuale diversa destinazione delle stesse secondo le modalità di cui all’allegato della d.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013 e ss.mm.ii. È fatta salva la facoltà di Regione Lombardia di aumentare le risorse finanziarie messe a disposizione per il presente avviso. 3. CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA DI DOTE L’avviso è rivolto alle persone che, alla presentazione della domanda di Dote, siano in possesso dei requisiti di seguito specificati: - giovani inoccupati, residenti o domiciliati in Lombardia, dai 15 ai 29 anni compiuti. - Disoccupati dai 15 anni compiuti, indipendentemente dalla categoria professionale posseduta prima della perdita del lavoro, Bollettino Ufficiale – 23 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 compresi - ove applicabile - i dirigenti: provenienti da unità produttive/operative ubicate in Lombardia: in mobilità in deroga alla normativa vigente o che abbiano presentato domanda ad INPS; iscritti o in attesa d’iscrizione nelle liste di mobilità ordinaria ex l. 223/91; - residenti o domiciliati in Regione Lombardia: iscritti nelle liste di mobilità ordinaria ex l. 236/93 licenziati al 30 dicembre 2012; percettori di disoccupazione ordinaria; percettori di altre indennità; percettori di ASpI e MINI ASpI; disoccupati non percettori d’indennità. Occupati dai 16 anni compiuti: lavoratori sospesi da aziende ubicate in Lombardia: percettori di Cassa integrazione Guadagni in deroga alla normativa vigente (CIGD) e Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS); che rientrano in accordi contrattuali che prevedano quote di riduzione dell’orario di lavoro (in particolare i Contratti/ Accordi di solidarietà); militari congedandi previsti dal protocollo d’Intesa sottoscritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lombardia in data 23 ottobre 2012. I giovani, inoccupati e/o disoccupati, nella fascia d’età dai 15 ai 29 anni compiuti, accedono alle politiche di Regione Lombardia attraverso il Programma Garanzia Giovani. Ai sensi della d.g.r. 20 giugno 2014 n. X/1983, nella fase transitoria sino alla data fissata dal decreto attuativo di avvio di Garanzia Giovani, i giovani accedono al Programma esclusivamente tramite Dote Unica Lavoro. L’accesso a Dote Unica Lavoro è condizionato all’adesione al Programma Garanzia Giovani tramite la registrazione al portale www.garanziagiovani.regione.lombardia.it e www.garanziagiovani.gov.it, secondo le modalità previste dal d.d.u.o. del 14 luglio 2014 n. 6758. Sono esclusi dall’accesso alla Dote Unica Lavoro i giovani inoccupati/disoccupati che frequentino percorsi di istruzione, di istruzione e formazione professionale ovvero terziari universitari e non o che abbiano un tirocinio extra-curriculare in corso. 4. EROGATORI DI SERVIZI La persona in possesso dei requisiti per l’accesso alla dote si rivolge agli operatori accreditati al lavoro e agli operatori accreditati alla formazione sez. B pubblici o privati in relazione al target ed alla fascia d’aiuto come specificato nei paragrafi successivi. Per i giovani che accedono al Programma Garanzia Giovani attraverso Dote Unica Lavoro, quest’ultima è attivabile esclusivamente dagli operatori accreditati al lavoro. Ulteriori dettagli sulla partecipazione degli operatori sono riportati nei paragrafi relativi Definizione ed accesso alle fasce di intensità d’aiuto L’elenco degli operatori accreditati è disponibile sul sito www.lavoro.regione.lombardia.it. L’operatore che prende in carico la persona può agire in partenariato con altri operatori, accreditati per l’erogazione di servizi di formazione e/o al lavoro, per fornire un’offerta completa e qualificata di servizi. Gli operatori che intendono erogare i servizi nell’ambito del presente avviso sono tenuti ad inviare l’Atto di adesione Unico e l’eventuale Offerta Formativa attraverso il sistema informativo. Gli operatori sono tenuti a verificare i requisiti delle persone che prendono in carico, acquisendo la documentazione prevista dal Manuale Unico di gestione della dote, approvato con d.d.u.o. n. 9254 del 14 ottobre 2013 e successive modifiche ed integrazioni (oggi denominato “Manuale di Gestione della Dote Unica” di seguito “Manuale”), per attivare un percorso di politica attiva nell’ambito dell’Avviso Dote Unica Lavoro. In relazione ai militari congedandi previsti dal Protocollo d’Intesa sottoscritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lombardia in data 23 ottobre 2012, l’operatore dovrà verificare il requisito d’accesso alla dote attraverso l’acquisizione dei documenti di seguito elencati, da conservare agli atti: autorizzazione da parte dell’Ufficio Formazione e Collocamento del Comando Militare Esercito Lombardia di cui all’allegato D al presente avviso consegnato al destinatario dal Comando Militare Esercito Lombardia; fotocopia del documento di identità del destinatario; L’Operatore è tenuto a rispettare quanto stabilito nel Manuale e a fornire un’esaustiva informazione al destinatario dei diritti e degli obblighi che l’accesso alla dote comporta. 5. DEFINIZIONE ED ACCESSO ALLE FASCE DI INTENSITÀ D’AIUTO Una volta verificati i requisiti della persona, l’operatore ne supporta la profilazione nel sistema informativo, che sulla base delle caratteristiche del destinatario (stato occupazionale/distanza dal mercato del lavoro, titolo di studio, genere, età) definisce in automatico l’appartenenza ad una delle seguenti fasce di intensità d’aiuto: - Fascia 1. Intensità di aiuto bassa: persone che possono trovare lavoro in autonomia o richiedono un supporto minimo per la collocazione o ricollocazione nel Mercato del Lavoro; - Fascia 2. Intensità di aiuto media: persone che necessitano di servizi intensivi per la collocazione o ricollocazione nel Mercato del Lavoro; - Fascia 3. Intensità di aiuto alta: persone che necessitano di servizi per un periodo medio/lungo e di forte sostegno individuale per la collocazione o ricollocazione nel Mercato del Lavoro; - Fascia 4. Altro aiuto: persone che necessitano di servizi formativi finalizzati alla riqualificazione professionale e all’occupabilità . La Fascia 4 è dedicata: – 24 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 - ai lavoratori occupati in aziende ubicate in Lombardia: che rientrano in accordi contrattuali che prevedano quote di riduzione dell’orario di lavoro (in particolare Accordi/ Contratti di solidarietà), sospesi in CIGS e CIGD per causali diverse dalla cessazione d’attività, procedura concorsuale o in presenza di accordi che prevedano esuberi oppure che si apprestano a fruire dell’ultimo periodo di CIGD senza possibilità di rinnovo - ai militari congedandi previsti dal Protocollo d’Intesa sottoscritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lombardia in data 23 ottobre 2012. - a tutti gli altri destinatari di Dote Unica Lavoro che desiderino esplicitamente intraprendere un percorso di riqualificazione professionale che consenta opportunità occupazionali in relazione all’evento EXPO 2015 per cui è prevista una specifica offerta formativa correlata allo stesso. Le Doti in Fascia 4 potranno essere attivate anche dagli operatori accreditati alla formazione sez. B pubblici o privati. 6. DEFINIZIONE DEL PERCORSO La persona, a seconda della fascia di intensità d’aiuto cui accede, ha a disposizione una dote ossia uno specifico budget, entro i limiti del quale concorda con l’Operatore i servizi funzionali alle proprie esigenze di inserimento lavorativo e/o qualificazione. L’operatore accreditato per i servizi al lavoro, come previsto dal d.d.u.o. 9749 del 31 ottobre 12, è tenuto ad erogare ai destinatari, a titolo gratuito, i servizi di base. L’operatore definisce con la persona il Piano di Intervento Personalizzato (PIP) dei servizi di formazione e lavoro, selezionati dalla sezione “Offerta dei servizi al Lavoro” e/o “Offerta Formativa” del sistema informativo e coerenti con gli standard di qualità e costo definiti da Regione Lombardia, (Quadro Regionale degli Standard minimi dei Servizi di cui ai d.d.u.o. del 26 settembre 2013 n. 8617 e d.d.u.o. del 21 novembre 2013, n. 10735 che approva l’offerta dei servizi formativi. Il Quadro Regionale degli Standard minimi dei Servizi riporta l’elenco dei servizi ammissibili, le relative modalità di riconoscimento (a “processo” e a “risultato”), l’obbligatorietà, la ripetibilità e/o la condizionalità degli stessi. Il valore massimo della dote è dato dalla somma dei massimali definiti per fascia ed aree di servizio, di seguito indicati: Max. Fascia 1. Area di servizi A) Servizi di base B) Accoglienza e orientamento Servizi Accoglienza e accesso ai servizi Colloquio specialistico Intensità di aiuto bassa Max. Fascia 2. Intensità di aiuto media Max. Fascia 3. Intensità di aiuto alta Max. Fascia 4. Altro - - - - € 210 € 450 € 665 - € 1.000 € 1.200 € 1.350 € 5.000 € 740 € 1.300 € 1.835 - € 2.510 € 3.250 € 3.860 - € 1.950 € 2.950 € 3.850 € 3.720 € 4.900 € 5.875 aiuto Definizione del percorso Bilancio di competenze / Analisi delle propensioni e delle attitudini all’imprenditorialità Creazione rete di sostegno Orientamento e formazione alla ricerca attiva del lavoro Accompagnamento continuo Coaching Formazione C) Consolidamento competenze Promozione di conoscenze specifiche nell’ambito della gestione di impresa Tutoring e accompagnamento al tirocinio / work experience Certificazione delle competenze D) Inserimento lavorativo Inserimento e avvio al lavoro Autoimprenditorialità E) Altri interventi TOTALE (alternativo all’inserimento lavorativo) per percorsi di Inserimento lavorativo (A+B+C+D) per percorsi di Autoimprenditorialità (A+B+C+E) € 5.000 La Dote attivata dai destinatari in fascia 1-2-3 deve sempre contenere un servizio riconosciuto a risultato (inserimento lavorativo o autoimprenditorialità). I destinatari non devono partecipare finanziariamente alla Dote e l’operatore non può percepire altri finanziamenti a copertura delle stesse unità di costo già finanziate da Regione Lombardia nell’ambito della Dote. Bollettino Ufficiale – 25 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Per i soggetti in Fascia 1 e 2, i servizi formativi ed il servizio di coaching sono condizionati all’attivazione nell’ambito della dote di un tirocinio extra-curriculare, alla sottoscrizione di un contratto di lavoro o all’apertura di una Partita IVA (nel caso di attivazione di un percorso di autoimprenditorialità) utile al riconoscimento del risultato. I Servizi formativi ed il servizio di coaching potranno essere inseriti nel PIP, quindi erogati anche prima dell’avvio del tirocinio, della sottoscrizione del contratto o all’apertura di una Partita IVA (nel caso di attivazione di un percorso di autoimprenditorialità), fermo restando che potranno essere liquidati solo a seguito dell’inserimento del codice COB relativo al tirocinio, al contratto della durata minima prevista o all’apertura di una Partita IVA e riconosciuti entro il periodo di validità della dote. La durata minima del tirocinio è di 60 giorni. La durata minima del contratto di lavoro è di 180 giorni anche non continuativi e con aziende diverse, con un monte ore non inferiore alle 20 ore settimanali, salvo il caso in cui l’assunzione riguardi un lavoratore nel cui contratto originario fosse previsto un orario di lavoro settimanale inferiore alle 20 ore. Il contratto di lavoro intermittente, (job on call) non è riconosciuto tra le tipologie di contratti attestanti il risultato occupazionale. Per i soggetti in Fascia 3 i servizi formativi ed il servizio di coaching sono sempre ammessi. I percorsi di riqualificazione professionale che consentano opportunità occupazionali in relazione all’evento EXPO 2015 dovranno essere scelti tra quelli definiti nell’offerta formativa dedicata. I servizi di formazione per gli occupati, devono essere erogati fuori dell’orario di lavoro, in connessione con periodi di riduzione di orario di lavoro a seguito di accordi contrattuali (in particolare contratti/accordi di solidarietà) o sospensione in Cassa Integrazione Guadagni. È esclusa la formazione continua. Relativamente alla formazione regolamentata sono ammessi esclusivamente i percorsi di cui all’allegato A. 7. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI DOTE Per finalizzare la richiesta di accesso alla Dote la persona è tenuta a firmare la domanda di partecipazione e il PIP, che viene sottoscritto anche dall’Operatore. L’invio della domanda di Dote a Regione Lombardia è in capo all’Operatore secondo le modalità definite dal Manuale. In seguito ad esito positivo dei controlli di completezza e di conformità dei dati dichiarati rispetto ai requisiti previsti dal presente avviso, l’Operatore riceve dal sistema informativo una comunicazione di accettazione riportante i servizi concordati, l’importo della dote e l’identificativo del progetto e ne consegna copia al destinatario. La domanda può essere presentata a Regione Lombardia tramite il sistema informativo Gefo a partire dal 21 ottobre 2013. 8. REALIZZAZIONE DEL PIANO D’INTERVENTO PERSONALIZZATO (PIP) Il destinatario e gli Operatori coinvolti nell’attuazione della Dote sono tenuti al rispetto delle procedure descritte nel Manuale per quanto concerne la realizzazione del PIP, la conservazione della documentazione, la registrazione delle attività sul sistema informativo e le verifiche. Gli output dei servizi resi devono essere forniti in copia al destinatario. La persona, nel corso della Dote, può modificare o integrare il Piano di Intervento Personalizzato (PIP) con l’aiuto dell’operatore che l’ha presa in carico, nel rispetto del budget a disposizione per fascia e per area, secondo le modalità stabilite nel Manuale. Qualora la persona intenda cambiare l’operatore che l’ha presa in carico può rinunciare alla dote prima della sua scadenza naturale; la persona può attivare, successivamente, una nuova dote ripartendo dalla fascia d’aiuto corrispondente alle caratteristiche del momento. La nuova Dote può includere solo i servizi ripetibili o che non sono stati fruiti in passato fermo restando il rispetto dei massimali per area e per fascia, al netto del valore dei servizi già fruiti nella dote rinunciata. 9. DURATA E CONCLUSIONE DELLA DOTE I servizi devono essere erogati entro la durata massima stabilita per ciascuna fascia di intensità di aiuto: - Fascia 1. Intensità di aiuto bassa: 3 mesi, 90 gg. da calendario - Fascia 2. Intensità di aiuto media: 6 mesi, 180 gg. da calendario - Fascia 3. Intensità di aiuto alta: 6 mesi, 180 gg. da calendario - Fascia 4. Altro aiuto: 6 mesi, 180 gg. da calendario Non sono previste proroghe della Dote. La conclusione di tutte le attività e la relativa rendicontazione dovranno comunque avvenire entro il 30 giugno 2015 mentre la richiesta di liquidazione entro il 30 settembre 2015. 9.1 Conclusione delle Dote con risultato occupazionale La Dote, per le fasce 1, 2 e 3, si conclude positivamente quando la persona raggiunge l’obiettivo del servizio a risultato entro la scadenza della Dote, nei termini ed alle condizioni seguenti: A) Il risultato di inserimento lavorativo è rappresentato dall’avvio di rapporti di lavoro subordinato o missioni di somministrazione della durata complessiva non inferiore a 180 giorni anche non continuativi e con aziende diverse con un monte ore non inferiore alle 20 ore settimanali salvo il caso in cui l’assunzione riguardi un lavoratore sospeso nel cui contratto originario fosse previsto un orario di lavoro settimanale inferiore alle 20 ore. Il contratto di lavoro intermittente, (job on call) non è riconosciuto tra le tipologie di contratti attestanti il risultato occupazionali. Il risultato di inserimento lavorativo è riconosciuto anche sommando la durata dei contratti sottoscritti nel corso di due Doti consequenziali. A tal fine le Doti devono essere state attivate con lo stesso operatore ed i contratti tracciati a sistema attraverso l’inserimento del codice identificativo delle COB relative agli stessi. Il risultato di inserimento lavorativo si considera raggiunto anche nel caso in cui i 180 giorni maturano successivamente ai termini di scadenza della Dote (corrispondenti alla fascia d’ingresso del destinatario) a seguito della proroga o trasformazione a tempo inde- – 26 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 terminato di un contratto attivato nel corso della dote stessa, a condizione che entro la scadenza della dote sia conseguito almeno un terzo del risultato, equivalente a “oltre 60 giorni di calendario”. A tal fine l’operatore deve tracciare a sistema, entro 180 giorni successivi alla scadenza della dote stessa, purché non conclusa, i codici identificativi delle COB relativi all’ attivazione delle proroghe/ trasformazioni. In relazione alle procedure relative alla rendicontazione, richiesta di liquidazione e conclusione di tali doti si rimanda a quanto previsto dal manuale unico. B) Il risultato di autoimprenditorialità è rappresentato dall’iscrizione dell’impresa alla CCIAA e/o apertura di una partita IVA coerente con il business plan. La persona che raggiunge l’obiettivo occupazionale ha diritto ad accedere ad una nuova dote qualora cambi il suo stato occupazionale; in tal caso la nuova dote conterrà il solo servizio a risultato, del valore e della durata della fascia di intensità di aiuto corrispondente alle caratteristiche del momento e che sarà individuata da una nuova profilazione sul sistema informativo. 9.2 Conclusione delle Dote senza risultato occupazionale Se alla scadenza della dote il destinatario in fascia 1, 2 o 3 non ha raggiunto il risultato occupazionale, può presentare una nuova domanda di dote con le caratteristiche dettagliatamente illustrate nel Manuale e di seguito sinteticamente riportate: 1 2 1 2 3 Evento Attivazione della Dote Servizi attivabili Durata massima Valore della Dote È in corso un tirocinio attivato nell’ambito della dote Il risultato non è stato raggiunto*1 e la persona vuole proseguire il suo percorso con lo stesso operatore Il risultato è stato raggiunto solo parzialmente**2 e la persona vuole proseguire il suo percorso con lo stesso operatore Successivamente alla conclusione del tirocinio Servizio a risultato (inserimento lavorativo) 3 mesi Valore della fascia di partenza Successivamente alla conclusione della dote precedente Servizio a risultato (inserimento lavorativo / autoimprenditorialità Successivamente alla conclusione del contratto di lavoro Servizio a risultato (inserimento lavorativo) Successivamente alla conclusione della dote precedente Servizi ripetibili o non fruiti in passato e l’obbligatorietà di un servizio a risultato (inserimento lavorativo / autoimprenditorialità) 4 Il risultato non è stato raggiunto* e la persona vuole proseguire il suo percorso con un nuovo operatore 5 Il risultato non è stato o è stato parzialmente raggiunto e la persona desidera intraprendere un percorso di riqualificazione in relazione all’evento EXPO 2015 con lo stesso o altro operatore 6 Il risultato è stato raggiunto solo parzialmente** e la persona vuole proseguire il suo percorso con un nuovo operatore Successivamente alla conclusione della dote precedente Servizi formativi, all’interno della fascia 4 - offerta formativa Expo Servizi ripetibili o non fruiti in passato e Successivamente alla l’obbligatorietà di conclusione del contratto un servizio a risultato di lavoro (inserimento lavorativo / autoimprenditorialità) Durata massima prevista dalla fascia di partenza Durata massima prevista dalla fascia di partenza Durata massima prevista dalla fascia di intensità di aiuto successiva a quella di partenza Valore massimo previsto dalla fascia di partenza Valore massimo previsto dalla fascia di partenza Valore massimo previsto dalla fascia di intensità di aiuto successiva a quella di partenza, al netto del valore dei servizi già fruiti nella dote precedente Durata massima prevista dalla fascia 4 Valore massimo previsto dalla fascia 4, al netto del valore dei servizi già fruiti nella dote precedente nell’area Consolidamento competenze Durata massima prevista dalla fascia di intensità di aiuto successiva a quella di partenza Valore massimo previsto dalla fascia di intensità di aiuto successiva a quella di partenza, al netto del valore dei servizi già fruiti nella dote precedente La persona può accedere al massimo a 3 doti secondo le modalità e condizionalità previste dal Manuale Unico di gestione della Dote indipendentemente dalla fascia di primo accesso. Pertanto, oltre alle possibilità descritte nella tabella precedente, alla scadenza della dote in fascia 4 il destinatario che desideri proseguire il suo percorso di politiche attive, fermo restando la presenza dei requisiti d’accesso, può attivare un’ulteriore dote secondo le caratteristiche di seguito riportate: 1 * entro la scadenza della prima dote attivata o della seconda dote attivata 2 **il caso “parzialmente raggiunto” può verificarsi nel caso in cui manchino ancora periodi d’occupazione utili al raggiungimento del risultato di cui al punto 9.1 A. Il risultato non può essere raggiunto solo parzialmente per il percorso di autoimprenditorialità Bollettino Ufficiale – 27 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Evento Attivazione della Dote Servizi attivabili Durata massima 1 Conclusione della dote in fascia 4 e la persona vuole proseguire con un percorso di ricerca di nuova occupazione con lo stesso o nuovo operatore Servizi ripetibili o non fruiti in passato e l’obbligatorietà di un servizio a risultato (inSuccessivamente serimento lavorativo alla conclusione del/ autoimprenditoriala dote precedente lità)all’interno della fascia di intensità di aiuto calcolata dal sistema informativo Durata massima prevista dalla fascia d’accesso 2 Conclusione della dote in fascia 4 e la persona vuole proseguire il suo percorso formativo con lo stesso o nuovo operatore Servizi formativi, all’inSuccessivamente alla conclusione del- terno della fascia 4 la dote precedente Durata massima prevista dalla fascia 4 Valore della Dote Valore della fascia d’accesso al netto del valore dei servizi già fruiti nella dote precedente nell’area Consolidamento competenze Valore massimo previsto dalla fascia 4, al netto del valore dei servizi già fruiti nella dote precedente Come previsto dal Manuale, la chiusura della Dote a sistema deve avvenire entro i 30 giorni successivi dalla data prevista di conclusione della Dote. 10. BUDGET PER OPERATORE Regione Lombardia, in fase d’attuazione della Dote Unica Lavoro, assegna agli operatori accreditati per i servizi al lavoro una soglia massima di spesa. La determinazione delle soglie massime avverrà in più fasi così come previsto dalla d.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013 di attuazione della Dote Unica Lavoro, di seguito sintetizzate. A) Assegnazione iniziale del budget Ogni operatore accreditato per i servizi al lavoro ha a disposizione un «budget» inteso come soglia massima di spesa all’interno della quale l’operatore accreditato al lavoro può attivare Doti relative alle fasce 1, 2 e 3.3 Ogni operatore accreditato per i servizi al lavoro ha a disposizione una soglia massima in termini di budget finanziario per erogare i servizi di Dote Unica Lavoro relativamente alle fasce 1, 2 e 3. La soglia massima di spesa per operatore è definita sulla base delle tre componenti indicate dalla d.g.r. n. X/555 del 2 agosto 2013 e nel documento metodologico di cui all’Allegato 2 alla d.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013 ed in misura correlata alla percentuale di avanzamento finanziario derivante dalla verifica bimestrale (overbooking controllato). L’operatore, inoltre, può prendere in carico persone fino a concorrenza di una quota aggiuntiva pari al 20% della sua soglia massima (cosiddetta “premialità di assegnazione”). La determinazione della soglia massima messa a disposizione dell’operatore non costituisce assegnazione formale di risorse L’operatore può monitorare l’andamento della propria soglia attraverso un contatore sul sistema informativo. Ogni dote avviata fa scalare l’importo dal contatore, l’importo che viene scalato corrisponde a quello richiesto nel Piano d’Intervento Personalizzato. Alla scadenza della dote, le eventuali economie derivanti dalla mancata erogazione dei servizi previsti nelle doti assegnate tornano nella disponibilità di Regione Lombardia e non sono più a disposizione del budget del singolo operatore sino a nuova ridistribuzione. In caso di sospensione dell’accreditamento ai sensi della vigente regolamentazione, l’operatore è tenuto ad assicurare la conclusione delle doti assegnate a garanzia della scelta dell’utente. Inoltre verrà inibito l’accesso al budget ed è fatto divieto all’operatore di attivare nuove doti fino alla conclusione della sospensione. In caso di cancellazione dall’albo degli accreditati è fatto divieto all’operatore di accedere al budget e di attivare nuove doti; l’operatore dovrà assicurare la conclusione delle doti assegnate a garanzia della scelta dell’utente, secondo le modalità stabilite con provvedimento del dirigente competente. B) Meccanismi di verifica periodica delle risorse e di ridistribuzione Regione Lombardia ogni 60 giorni verifica il livello complessivo delle assegnazioni raggiunto dagli operatori che partecipano all’Avviso, per assicurare da un lato la copertura di bilancio e dall’altro la continuità del servizio erogato alle persone. Le verifiche saranno effettuate il 30 giugno 2014, 31 agosto 2014, 30 ottobre 2014, 31 dicembre 2014, 28 febbraio 2015, 30 aprile 2015. In occasione delle verifiche, a partire dal 31 gennaio 2014, viene valutata l’effettiva “continuità dei servizi erogati alle persone” come previsto dalla d.g.r. 748/2013. Tale valutazione verterà, tra l’altro, su: - l’eventuale persistente inattività dell’operatore rispetto alle prese in carico; - il corretto utilizzo dell’istituto dei tirocini, con particolare riferimento alla durata e all’effettivo svolgimento delle attività nonché alla capacità di generare opportunità di lavoro; - l’efficace presa in carico dei soggetti, con specifica attenzione alla fascia 3, con particolare riferimento al rapporto tra attività di formazione e servizio di inserimento lavorativo; - l’effettiva attivazione dei servizi di accoglienza su cui, in base a specifiche segnalazioni, potranno essere attivate iniziative di controllo e ispezione. Qualora il totale delle risorse assegnate sia inferiore alla dotazione complessiva, al momento della verifica, per ogni operatore viene ricalcolata una nuova soglia massima, corrispondente alle risorse assegnate alla data della verifica. La differenza tra la dotazione complessiva (incluse le economie maturate e reimmesse) e le risorse assegnate viene ridistribuita proporzionalmente alla capacità di collocazione degli operatori. Il 20% di tali risorse è concentrato sugli operatori che hanno registrato risultati occupazionali superiori alla media. Un ulteriore 20% delle risorse viene redistribuito proporzionalmente alla capacità di collocazione dei soggetti in Fascia 3. 3 Vedi Allegato 3 al decreto del presente Avviso. – 28 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Qualora le assegnazioni complessive superino la dotazione stabilita comprensiva dell’overbooking controllato di cui al precedente paragrafo, Regione Lombardia verifica la disponibilità di eventuali ulteriori risorse derivante da nuove fonti finanziarie, eventuali rinunce e revoche che si dovessero manifestare nel periodo in esame o economie relative a risorse prenotate e non rendicontate. Quindi, Regione Lombardia fissa il nuovo tetto massimo di risorse rispetto alle quali gli operatori accreditati potranno prendere in carico le persone oppure determina la chiusura, anche temporanea, dell’Avviso in ragione dell’impossibilità di prendere in carico nuove persone per esaurimento della dotazione finanziaria disponibile Ad esito delle verifiche, Regione Lombardia valuterà, anche mediante ulteriori provvedimenti, la modifica delle procedure di ridistribuzione al fine di assicurare la continuità e l’efficacia dei servizi erogati alle persone. L’andamento, in termini percentuali, dell’utilizzo delle risorse complessive viene pubblicato nella Bacheca del profilo operatore della piattaforma informatica “Cruscotto Lavoro” (cruscottolavoro.servizirl.it). In caso di ridistribuzione delle risorse il sistema informativo non permetterà l’attivazione delle Doti per il tempo strettamente necessario alla ridefinizione della soglia. L’eventuale aggiornamento delle soglie per operatore viene pubblicato nella Bacheca del profilo operatore della piattaforma informatica “Cruscotto Lavoro”. Inoltre, Regione Lombardia effettua verifiche costanti sull’avanzamento finanziario dell’Avviso al fine di rispettare il vincolo della dotazione finanziaria, come previsto al punto 3.3. della d.g.r. X/748 del 4 ottobre 2013 e ss.mm.ii., attivando le eventuali misure ivi previste. C) Ridistribuzione di risorse aggiuntive Nel caso siano disponibili risorse aggiuntive, Regione Lombardia definisce una nuova soglia massima per ciascun operatore, in base ai medesimi criteri definiti per la prima assegnazione sui dati riferiti alle doti concluse e rendicontate dall’avvio della Dote Unica Lavoro. Anche tale soglia massima non costituisce assegnazione formale di risorse. D) Meccanismi di sostituzione I meccanismi di sostituzione consentono all’operatore che ha raggiunto la sua soglia massima di prendere in carico nuovi destinatari attingendo da un budget riservato ad hoc, denominato “budget di sostituzione”, che viene alimentato dal valore dei servizi previsti nelle doti concluse con esito positivo a partire dal 21 ottobre 2013. Resta fermo il principio generale per cui le economie derivanti dalla mancata erogazione dei servizi previsti nelle doti assegnate tornano nella disponibilità di Regione Lombardia. E) Dotazione fascia 4 Al fine di rendere maggiormente fruibili i percorsi di riqualificazione finalizzati al mantenimento del posto di lavoro e/o all’accrescimento professionale, è istituita un’unica dotazione di risorse specifica dedicata alla fascia 4 - “Altro Aiuto”, al di fuori delle soglie massime di budget per operatore, a tale budget potranno accedere anche gli operatori accreditati alla formazione sez. B.” La data della suddetta gestione delle risorse dedicate alla Fascia 4 verrà comunicata su Cruscotto Lavoro. 11. VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Regione Lombardia monitora l’avanzamento delle attività con particolare riferimento ai risultati raggiunti da ciascun operatore. L’analisi del monitoraggio costituirà oggetto per la valutazione delle performance degli enti in termini di rating e di rapporto del Valutatore Indipendente ai sensi dell’art. 17 della l.r. 22/2006. Verranno valorizzati gli operatori più performanti anche sotto i seguenti aspetti: - tasso di successo, inteso come la capacità degli operatori di portare i destinatari al raggiungimento del risultato di inserimento lavorativo, realizzazione di un progetto imprenditoriale o riqualificazione; - qualità e utilità della prestazione percepita da parte del destinatario dei servizi, da rilevare anche attraverso indagini di customer satisfaction mirate. La valutazione delle performance potrà tenere conto delle tipologie di destinatari dei servizi, con particolare riferimento ai target più svantaggiati (Fascia 3). 12. INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE 12.1 Tipologia di incentivo e destinatari Sono riconosciuti alle imprese che effettuano le assunzioni ad esito positivo del servizio di inserimento lavorativo all’interno della Dote Unica Lavoro, i seguenti incentivi: A) Incentivi alle imprese che assumono: Disoccupati da oltre 12 mesi; Disoccupati da oltre 6 mesi, di età superiore a 50 anni oppure di età superiore a 45 anni e in possesso di un titolo di studio inferiore al diploma di istruzione di secondo ciclo o alla qualifica professionale; Lavoratori in CIGD / CIGS con causali di cessazione d’attività, procedura concorsuale o in presenza di accordi che prevedano esuberi, di età superiore a 50 anni oppure di età superiore a 45 anni e in possesso di un titolo di studio inferiore al diploma di istruzione di secondo ciclo o alla qualifica professionale; Giovani fino a 29 anni compiuti, che non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. L’incentivo ha un valore massimo di € 3.000 per i contratti di lavoro subordinato di almeno 12 mesi e di massimo € 8.000 per i contratti tempo indeterminato ed è erogato in regime di esenzione ex Reg. (CE) n. 800/08. B) Incentivi alle imprese che assumono ex dirigenti che abbiano un’età superiore ai 50 anni e/o non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Il contratto deve prevedere la qualifica dirigenziale. L’incentivo ha un valore massimo di € 5.000 per i contratti di lavoro subordinato di almeno 12 mesi e di massimo € 10.000 per i contratti tempo indeterminato ed è erogato in regime di esenzione ex Reg. (CE) n. 800/08. C) Incentivi alle imprese sociali costituite ai sensi della l. 118/05 e del d.lgs. 155/06 da un imprenditore che abbia concluso un percorso di auto-imprenditorialità, per l’assunzione di lavoratori in CIGD / CIGS con causali di cessazione d’attività, procedura concorsuale o in presenza di accordi che prevedano esuberi e/o in mobilità ordinaria e in deroga. Bollettino Ufficiale – 29 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 L’incentivo ha un valore massimo di € 3.000 per i contratti di lavoro subordinato di almeno 12 mesi e di massimo € 8.000 per i contratti a tempo indeterminato ed è erogato in regime “de minimis” ex Reg. (CE) n. 1998/06. Il contributo è ammissibile solo se il rapporto di lavoro si instaura tra impresa e lavoratore e non è finalizzato alla somministrazione. Sono esclusi dagli interventi i lavoratori che prestano attività lavorativa presso l’impresa in regime di somministrazione, ai sensi degli artt. da 20 a 28 del d.lgs. n.276/2003 e successive modifiche e integrazioni. Le agenzie di somministrazione possono accedere all’incentivo solo se instaurano un rapporto di lavoro finalizzato all’inserimento di personale nel proprio organico. Aiuti in regime di esenzione ex Reg. (CE) n. 800/08 (All. B) Gli incentivi economici, conformemente alla disciplina del Reg. (CE) n. 800/08, sono rivolti a coprire i costi salariali che l’impresa deve sostenere a fronte di ogni lavoratore assunto. Il calcolo dei costi ammissibili corrisponde al “costo salariale lordo” durante il periodo di 12 mesi successivi all’assunzione. Il costo salariale copre: a) la retribuzione lorda annuale; b) i contributi obbligatori, quali gli oneri previdenziali; c) i contributi assistenziali per figli e familiari. Il valore dell’incentivo economico, articolato così come chiarito precedentemente, non può superare la soglia massima del 50% del “costo salariale lordo” sostenuto dall’azienda durante il periodo di 12 mesi successivi all’assunzione, estesa al 75% nel caso di lavoratori con disabilità. Il suddetto incentivo economico è cumulabile con altri incentivi pubblici, nazionali, regionali, comunitari, riconosciuti per la stessa finalità, fermi restando i suddetti limiti stabiliti dall’art. 40, comma 2 e 41 comma 2, del regolamento (CE) n. 800/2008. L’incentivo economico, cumulato con eventuali altri contributi concessi da altro ente, non può dare luogo a un’intensità lorda di aiuto superiore alle percentuali sopra descritte, riferite al periodo di occupazione del lavoratore considerato. Nel caso in cui l’incentivo economico concesso a valere sul presente Avviso cumulato con altri contributi superi le percentuali sopra descritte, a seguito della verifica da parte di Regione Lombardia, la quota di contributo concessa verrà ridotta proporzionalmente per rispettare i massimali consentiti. Nel caso di assunzione part-time l’intensità d’aiuto sarà ridotta proporzionalmente in ragione delle ore previste dal contratto individuale di lavoro e dal CCNL di riferimento. In caso di dimissione, licenziamento o recesso per giusta causa (non addebitabile, quindi, al datore di lavoro), l’aiuto concesso verrà riparametrato in proporzione al periodo in cui ha avuto svolgimento il contratto. In caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro per causa addebitabile al datore di lavoro, l’impresa non avrà diritto alla liquidazione del contributo concesso. Aiuti in regime “de minimis” ex Reg. (CE) n. 1998/06. (All. C)4 L’agevolazione viene riconosciuta ai sensi del Reg. (CE) n. 1998/2006 della Commissione Europea del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 88 del TFUE agli aiuti d’importanza minore («de minimis»). Pertanto, l’importo massimo concedibile potrà essere assegnato soltanto a coloro i quali autodichiarano che l’agevolazione richiesta, sommata agli eventuali ulteriori aiuti ricevuti, nell’ultimo triennio (nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi precedenti), in regime «de minimis», non eccedano complessivamente l’importo di € 200.000,00, che si riduce a € 100.000,00 per le attività del comparto del trasporto merci conto terzi. Gli aiuti de minimis non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luogo a un’intensità d’aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione della Commissione. Per ulteriori dettagli in merito alla normativa sugli aiuti di stato precedentemente trattata si rinvia agli Allegati B e C del presente Avviso. 12.2 Imprese beneficiarie Possono beneficiare degli incentivi economici per l’assunzione di cui al paragrafo 12.1 le imprese private con sede operativa nel territorio della Regione Lombardia aventi le caratteristiche riportate nei regolamenti comunitari sopra indicati. Per impresa privata s’intende ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano un’attività di impresa. Pertanto, il presupposto fondamentale per essere definite imprese è che si eserciti attività economica che determini l’iscrizione alla CCIAA, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita. Non possono usufruire degli incentivi previsti: A) gli organismi di diritto pubblico, ovvero gli organismi in tutto o in parte partecipati o controllati dallo Stato o da altro Ente pubblico, aventi personalità giuridica e, seppur costituiti in forma privatistica, istituiti per soddisfare bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale; B) le imprese che abbiano in atto sospensioni dal lavoro o che abbiano proceduto a riduzioni di personale o a licenziamenti collettivi negli ultimi 12 mesi, salvo che l’assunzione non avvenga ai fini di acquisire professionalità diverse da quelle dei lavoratori interessati alle predette riduzioni o sospensioni. Le imprese richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: a) essere in regola con l’applicazione del CCNL di riferimento; b) essere in regola con gli adempimenti contributivi INPS e INAIL e con le contribuzioni degli enti paritetici ove espressamente previsto dai contratti Collettivi Nazionali Interconfederali o di categoria; c) essere in regola con la normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; d) essere in regola con le assunzioni previste dalla legge 68/99 sul collocamento mirato delle persone con disabilità; e) rispettare i principi del regolamento CE n. 800/2008 e successive modifiche per l’assunzione di soggetti svantaggiati nel caso di incentivi concessi in regime di esenzione; f) rispettare i principi del regolamento CE n. 1998/2006 nel caso di incentivi concessi in regime de minimis. 4 I contributi deliberati successivamente al 30 giugno 2014 saranno concessi nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013 – 30 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 I requisiti di cui al presente paragrafo dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda e fino alla domanda di liquidazione. 12.3 Modalità di richiesta ed erogazione degli incentivi all’assunzione Le imprese richiedenti l’incentivo economico assunzionale dovranno presentare attraverso il sistema informativo regionale “Finanziamenti Online” la domanda di incentivo economico utilizzando la modulistica messa a disposizione da Regione Lombardia, secondo quanto previsto dal Manuale. La domanda di concessione dell’incentivo può essere presentata dal 24 febbraio 2014 e non oltre le ore 17.00 del 30 giugno 2014. Alla data di apertura del sistema potranno essere presentate domande riferite ad assunzioni precedenti effettuate a seguito dei servizi erogati a valere sul presente avviso. Successivamente a tale data l’Amministrazione si riserva di valutare la possibilità di un’ulteriore fase di finanziamento compatibilmente con le scadenze della programmazione comunitaria o di eventuali fondi nazionali e regionali. L’assegnazione del contributo avverrà con procedura “a sportello” e sarà subordinata al rispetto delle modalità di presentazione della domanda prevista dal presente avviso e dalla disponibilità delle risorse. A seguito della presentazione della richiesta di incentivo, il sistema informativo darà comunicazione di avvenuta presentazione della domanda. La presentazione della domanda non costituisce assegnazione formale del contributo essendo quest’ultima subordinata alla verifica dei requisiti e della documentazione previsti dall’avviso, sia in fase di presentazione che in fase di richiesta di liquidazione dell’incentivo. I dettagli relativi alla fase di presentazione della domanda sono riportati nel Manuale. Nel caso di esaurimento delle risorse, al momento della presentazione, la domanda di contributo viene messa in lista di attesa. Sulla base della data e ora di salvataggio della richiesta di contributo, il sistema informativo assegna una posizione nella lista d’attesa (1°, 2°, 3°,...). Qualora le risorse tornino ad essere disponibili, il sistema procederà automaticamente all’accoglimento della domanda scorrendo la lista di attesa nell’ordine sopra illustrato. Qualora il rapporto di lavoro instauratosi tra azienda e lavoratore si interrompesse, l’azienda sarà tenuta a darne immediata comunicazione a Regione Lombardia, compilando il modulo di rinuncia presente nel sistema informativo. Nel caso in cui emergano delle irregolarità sul possesso e permanenza dei requisiti nonché nella documentazione prodotta, la domanda sarà rigettata. Qualora a seguito di ulteriori controlli risultasse che gli importi erogati sono stati indebitamente riconosciuti, Regione Lombardia procederà al recupero totale o parziale delle somme eventualmente già liquidate oltre agli interessi legali. La richiesta di liquidazione dell’incentivo economico assunzionale, trascorsi 12 mesi dalla data di assunzione, sarà effettuata direttamente dall’azienda attraverso il sistema informativo regionale “Finanziamenti Online” utilizzando la modulistica messa a disposizione da Regione Lombardia, prevista dal Manuale. 13. GESTIONE E CONTROLLI Per la corretta gestione e liquidazione delle doti nonché degli incentivi all’occupazione finanziati dal POR FSE 2007-2013 a favore di individui, operatori, organismi o imprese, pubbliche o private che partecipano all’attuazione della dote si fa riferimento al Manuale di cui alla d.d.u.o. n. 9254 del 14 ottobre 2013 e successive modifiche ed integrazioni. È facoltà di Regione Lombardia effettuare visite e controlli, anche senza preavviso, in loco nonché effettuare controlli desk, in ogni fase delle attività previste nel presente avviso al fine di verificare la regolarità della documentazione e dei procedimenti amministrativi anche in attuazione di quanto già previsto dalla d.g.r. 555/2013 14. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E NORME GENERALI Titolare del trattamento è la Giunta regionale, nella persona del suo legale rappresentante. Ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 196/2003 responsabile interno del trattamento per i dati personali è il Direttore della D.G. Istruzione Formazione Lavoro. I dati forniti sono trattati esclusivamente per le finalità di cui al presente Avviso. Il titolare del potere sostitutivo ai sensi dell’art. 2 della l. 241/90 è il Direttore della D.G. Istruzione Formazione Lavoro. 15. CHIARIMENTI ED INFORMAZIONI Destinatari Per informazioni di dettaglio rivolgersi ad un Operatore accreditato per i servizi al lavoro della Regione Lombardia. L’elenco è consultabile alla pagina: www.dote.regione.lombardia.it Per informazioni generali sono inoltre attivi: - gli Sportelli Spazio Regione disponibili sul sito www.spazio.regione.lombardia.it con sedi e orari di apertura; - il Call Center numero 800 318 318, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Operatori accreditati Gli operatori accreditati che necessitino informazioni tecniche relative all’avviso possono registrarsi sulla piattaforma informatica di supporto Cruscotto Lavoro: cruscottolavoro.servizirl.it Per problemi tecnici sul sistema informativo Gefo o al mancato recupero delle credenziali (nome utente e/o password) scrivere esclusivamente a: [email protected] oppure contattare il numero verde 800.131.151 16. RIFERIMENTI NORMATIVI DOTE UNICA LAVORO Bollettino Ufficiale – 31 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 • Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Sociale europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999; • Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell’11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) 1260/1999; • Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 e del Regolamento 1080/2006; • Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) con particolare riferimento agli artt. 1,2,3,7,9,10,40 e 41; • Regolamento (CE) n.1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore (“de minimis”) e in particolare gli artt.1,2 e 3; • Regolamento (CE) 284/2009 del 7 aprile 2009 che modifica il Reg. CE n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; • Regolamento (CE) 396/2009 del 6 maggio 2009 che modifica il Reg. CE n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE; • Regolamento (CE) 539/2010 del 16 giugno 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda la semplificazione di taluni requisiti e talune disposizioni relative alla gestione finanziaria; • Programma Operativo Regionale della Lombardia Ob. 2 FSE 2007-2013 (Dec. C.5465 del 06.11.2007); • Legge regionale del 28 settembre 2006 n. 22 “Il mercato del lavoro in Lombardia”; • Legge regionale del 6 agosto 2007 n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia”; • D.g.r del 26 ottobre 2011, n. 2412 “Requisiti per l’accreditamento dei servizi di istruzione e formazione professionale e dei servizi per il lavoro”; • D.d.u.o. del 31 ottobre 2012, n.9749 “Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta di iscrizione all’albo regionale degli accreditati per i servizi di Istruzione e Formazione Professionale - sezione B - e all’albo regionale degli accreditati per i servizi al lavoro in attuazione della d.g.r. del 26 ottobre 2011 n. X/2412; • D.d.g. del 20 dicembre 2012, n. 12417,“Approvazione del modello di rating degli operatori iscritti all’albo degli accreditati al sistema regionale che erogano servizi di Istruzione e Formazione Professionale - sezione B - extra ddif - e servizi al lavoro”. • D.g.r. n. X/555 del 2 agosto 2013 “Approvazione delle Linee guida per l’attuazione della Dote Unica Lavoro” • D.g.r. n. X/748 del 4 ottobre 2013 “Approvazione delle modalità di attuazione della Dote Unica Lavoro 2013-2015” e ss.mm.ii. • D.g.r. n. X/1761 del 8 maggio 2014 recante “Determinazione in merito alla convenzione tra regione lombardia e ministero del lavoro e delle politiche sociali - direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro per l’attuazione della iniziativa europea per l’occupazione dei giovani” • D.g.r. n. X /1889 del 30 maggio 2014 “Approvazione del piano esecutivo regionale di attuazione della garanzia per i giovani” • D.g.r. n. X/1983 del 20 giugno 2014 recante: «Determinazioni in ordine all’attuazione della Garanzia per i Giovani e modifiche delle modalità operative di Dote Unica Lavoro di cui alla d.g.r. del 4 ottobre 2013 n. X/748» • D.g.r. n. X/2257 del 1 agosto 2014 recante: «Ulteriori determinazioni relative a Dote Unica Lavoro: attuazione del punto 3 della d.g.r. n. X/2109 del 11 luglio 2014 “Adozione della proposta di programma operativo regionale a valere sul Fondo Sociale Europeo 20142020 di Regione Lombardia» • D.d.u.o. 14 luglio 2014 n. 6758 Determinazioni in merito alla prima attuazione del programma Garanzia Giovani della Regione Lombardia ai sensi d.g.r. n. X/1983 del 20 giugno 2014 • “AVVISO COMUNE REGIONALE “EXPO E LAVORO” siglato il 5 giugno 2014 da Regione Lombardia e le parti sociali regionali • D.d.u.o. n. 8617 del 26 settembre 2013 “Aggiornamento della metodologia di calcolo del costo standard e degli standard minimi dei servizi al lavoro”; • D.d.u.o. n. 10735 del 21 novembre 2013, che approva l’offerta dei servizi formativi • D.d.u.o. n. 9254 del 14 ottobre 2013 e successive modifiche ed integrazioni “Attuazione della dgr n. X/555 del 02/08/2013 recante: “Approvazione delle linee guida per l’attuazione della dote unica lavoro”, approvazione del “Manuale unico di gestione della dote”. • D.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 “Avviso Dote Unica lavoro - attuazione delle d.d.g.r n. 555 del 2 agosto 2013 e n. 748 del 4 ottobre 2013” finalizzato al sostegno dell’occupabilità e occupazione delle persone svantaggiate nel mercato del lavoro; • D.d.u.o. n. 1436 del 24 febbraio 2014 “Determinazioni in merito all’Avviso Dote Unica lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013”; • D.d.u.o. n. 3591 del 29 aprile 2014 “Determinazioni in merito all’Avviso Dote Unica lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 e successive modifiche ed integrazioni”; • D.d.u.o. n. 5186 del 17 giugno 2014 “Avviso dote unica lavoro di cui al d.d.u.o. n. 9308 del 15 ottobre 2013 e successive modifiche ed integrazioni. incremento della dotazione finanziaria destinata al budget di sostituzione.”; • D.d.u.o. n. 3957 del 13 maggio 2014 “Modifica all’Allegato A del d.d.u.o. n. 1382 del 21 febbraio 2014 “Manuale di Gestione della Dote Unica”; • D.l. del 29 novembre 2008, n. 185, art. 19, convertito dalla legge del 28 gennaio 2009, n. 2 e successive modificazioni; • D.l. del 10 febbraio 2009, n. 5, art. 7-ter convertito, con modificazioni, con la legge 9 aprile 2009, n. 33; • Decreto interministeriale n. 46441 del 19 maggio 2009 “Accesso all’indennità di disoccupazione per sospensioni dell’attività lavorativa” • Convenzione del 3 giugno 2009 tra Regione Lombardia e INPS; • Circolare MLPS n. 39 del 19 novembre 2010 “Chiarimenti operativi sulle più recenti misure di incentivazione e supporto al reinserimento dei percettori di trattamento di sostegno al reddito”; • Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia, secondo semestre anno 2013 del 2 luglio 2013 ss.ii.mm. – 32 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 17. ALLEGATI 17.1 Allegato A. Precisazione percorsi formativi a) Percorsi per profili professionali regolamentati Assistente Familiare DDUO 17/12/2008 n. 15243 Operatore forestale DDUO 27/04/2009 n. 4096 Operatore Forestale Responsabile DDUO 27/04/2009 n. 4096 Istruttore Forestale DDUO 27/04/2009 n. 4096 Direttore tecnico addetto alla trattazione affari DDUO 22/02/2012 n. 1331 Operatore funebre (necroforo) DDUO 22/02/2012 n. 1331 Addetto al trasporto di cadavere DDUO 22/02/2012 n. 1331 Percorsi per figure professionali abilitanti Personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi DDUO 1/04/2010 n. 3310 Responsabile tecnico dei veicoli a motore DDUO 28/05/2009 n. 5350 Percorsi per figure professionali abilitanti relativi esclusivamente all’offerta formativa Expo 2015 Somministrazione di alimenti e bevande secondo lo standard professionale e formativo approvato con D.G.R. IX/887 del 1/12/2010 Personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi DDUO 1/04/2010 n. 3310 b) Percorsi inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro Sono erogabili ai destinatari della Dote Unica Lavoro i percorsi obbligatori abilitanti inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del DLGS 81/08 e ss.mm.ii. e, per la fascia 4, anche i percorsi formativi a ruolo (ad es. Addetti e Responsabili Servizi e Prevenzione e Sicurezza). Restano esclusi i percorsi formativi “Lavoratore”, “Preposto” e “Dirigente”. 17.2 Allegato B. Regolamento (CE) n. 800/08 REGOLAMENTO (CE) N. 800/2008 DELLA COMMISSIONE DEL 6 AGOSTO 2008 CHE DICHIARA ALCUNE CATEGORIE DI AIUTI COMPATIBILI CON IL MERCATO COMUNE IN APPLICAZIONE DEGLI ARTICOLI 87 E 88 DEL TRATTATO (REGOLAMENTO GENERALE DI ESENZIONE PER CATEGORIA) L 214/14 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 9 agosto 2008 CAPO I DISPOSIZIONI COMUNI Articolo 1- Campo di applicazione 1. Il presente regolamento si applica alle seguenti categorie di aiuti: a) aiuti a finalità regionale; b) aiuti agli investimenti e all’occupazione a favore delle PMI; c) aiuti alla costituzione di imprese a partecipazione femminile; d) aiuti per la tutela dell’ambiente; e) aiuti alle PMI per servizi di consulenza e partecipazione a fiere commerciali; f) aiuti sotto forma di capitale di rischio; g) aiuti alla ricerca, sviluppo e innovazione; h) aiuti alla formazione; i) aiuti a favore di lavoratori svantaggiati e disabili. 2. Il presente regolamento non si applica agli: a) aiuti ad attività connesse all’esportazione, vale a dire gli aiuti direttamente connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e alla gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all’attività d’esportazione; b) aiuti condizionati all’impiego di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione. 3. Il presente regolamento si applica agli aiuti a tutti i settori economici ad eccezione dei seguenti: a) aiuti a favore di attività nei settori della pesca e dell’acquacoltura, di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio(1), fatta eccezione per gli aiuti alla formazione, gli aiuti sotto forma di capitale di rischio, gli aiuti alla ricerca, sviluppo e innovazione e gli aiuti a favore di lavoratori svantaggiati e disabili; b) aiuti a favore di attività connesse alla produzione primaria di prodotti agricoli, ad eccezione degli aiuti alla formazione, degli aiuti sotto forma di capitale di rischio, degli aiuti alla ricerca e allo sviluppo, degli aiuti per la tutela dell’ambiente e degli aiuti in favore dei lavoratori svantaggiati e disabili,purché queste categorie di aiuti non rientrino nel campo di applicazione del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione; c) gli aiuti a favore di attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, nei casi seguenti: i) se l’importo dell’aiuto è fissato sulla base del prezzo o della quantità di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese in questione o ii) se l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari; d) gli aiuti a favore di attività del settore dell’industria carboniera, fatta eccezione per gli aiuti alla formazione, gli aiuti alla ricerca, sviluppo e innovazione e gli aiuti per la tutela dell’ambiente; e) gli aiuti regionali a favore di attività del settore dell’industria siderurgica; f) gli aiuti regionali a favore di attività del settore della costruzione navale; Bollettino Ufficiale – 33 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 g) gli aiuti regionali a favore di attività del settore delle fibre sintetiche. 4. Il presente regolamento non si applica ai regimi di aiuti regionali relativi a settori specifici di attività economiche nell’ambito manifatturiero o dei servizi. I regimi di aiuti destinati ad attività turistiche non sono considerati destinati a settori specifici. 5. Il presente regolamento non si applica agli aiuti ad hoc concessi a grandi imprese, fatta eccezione per quanto disposto dall’articolo 13, paragrafo 1. 6. Il presente regolamento non si applica ai seguenti aiuti: a) i regimi di aiuti che non escludono esplicitamente il pagamento di aiuti individuali a favore di un’impresa destinataria di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune; b) aiuti ad hoc a favore di un’impresa destinataria di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune; c) aiuti alle imprese in difficoltà. 7.Ai fini del paragrafo 6, lettera c), per impresa in difficoltà si intende una PMI che soddisfa le seguenti condizioni: a) qualora, se si tratta di una società a responsabilità illimitata, abbia perduto più della metà del capitale sottoscritto e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, oppure b) qualora, se si tratta di una società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, abbia perduto più della metà del capitale, come indicato nei conti della società, e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, oppure c) indipendentemente dal tipo di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza. Una PMI costituitasi da meno di tre anni non è considerata un’impresa in difficoltà per il periodo interessato, a meno che essa non soddisfi le condizioni previste alla lettera c) del primo comma. Articolo 2 - Definizioni Ai fini del presente regolamento si intende per: 1) «aiuti»: qualsiasi misura che risponda a tutti i criteri stabiliti all’articolo 87, paragrafo 1, del trattato; 2) «regime di aiuti»: atto in base al quale, senza che siano necessarie ulteriori misure di attuazione, possono essere adottate singole misure di aiuto a favore di imprese definite nell’atto in linea generale e astratta e qualsiasi atto in base al quale l’aiuto, che non è legato a uno specifico progetto, può essere concesso a una o più imprese per un periodo di tempo indefinito e/o per un ammontare indefinito; 3) «aiuti individuali»: a) aiuti ad hoc e b) aiuti soggetti a notifica concessi nel quadro di un regime di aiuti; 4) «aiuti ad hoc»: aiuti individuali non concessi nel quadro di un regime di aiuti; 5) «intensità di aiuto»: l’importo dell’aiuto espresso in percentuale rispetto ai costi ammissibili; 6) «aiuti trasparenti»: aiuti rispetto ai quali è possibile calcolare con precisione l›equivalente sovvenzione lordo preliminarmente, senza procedere ad una valutazione dei rischi; 7) «piccole e medie imprese» o «PMI»: imprese che soddisfano i criteri di cui all’allegato I; 8) «grandi imprese»: imprese che non soddisfano i criteri di cui all’allegato I; 9) «zone assistite»: regioni ammissibili agli aiuti a finalità regionale, come stabilito nella carta degli aiuti a finalità regionale approvata per lo Stato membro in questione per il periodo 2007-2013; 10) «attivi materiali»: fatto salvo l’articolo 17, punto 12), gli attivi relativi a terreni, fabbricati, impianti/macchinari e attrezzature. Nel settore dei trasporti, i mezzi e le attrezzature di trasporto sono considerati attivi ammissibili, tranne per quanto riguarda gli aiuti regionali e ad eccezione del trasporto merci su strada e del trasporto aereo; 11) «attivi immateriali»: gli attivi derivanti da trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto, licenze, know-how o conoscenze tecniche non brevettate; 12) «grande progetto di investimenti»: l’investimento in attivi con una spesa ammissibile superiore a 50 milioni di euro, calcolati ai prezzi e ai tassi di cambio correnti alla data in cui l’aiuto è concesso; 13) «numero di dipendenti»: il numero di unità di lavoro-anno (ULA), vale a dire il numero di lavoratori occupati a tempo pieno durante un anno, conteggiando il lavoro a tempo parziale e il lavoro stagionale come frazioni di ULA; 14) «posti di lavoro creati direttamente dal progetto d’investimento»: posti di lavoro relativi all’attività oggetto dell’investimento, compresi i posti di lavoro creati in seguito all’aumento del tasso di utilizzo delle capacità, imputabili all’investimento; 15) «costi salariali»: l’importo totale effettivamente pagabile dal beneficiario degli aiuti in relazione ai posti di lavoro considerati, che comprende: a) la retribuzione lorda, prima delle imposte; b) i contributi obbligatori, quali gli oneri previdenziali e c) i contributi assistenziali per figli e familiari; 16) «aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI»: aiuti che soddisfano le condizioni di cui all’articolo 15; 17) «aiuti agli investimenti»: gli aiuti regionali agli investimenti e all’occupazione ai sensi dell’articolo 13, gli aiuti agli investimenti e all’occupazione a favore delle PMI ai sensi dell’articolo 15 e gli aiuti agli investimenti a favore della tutela dell’ambiente ai sensi degli articoli da 18 a 23; 18) «lavoratore svantaggiato»: chiunque rientri in una delle seguenti categorie: a) chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; b) chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale (ISCED 3); c) lavoratori che hanno superato i 50 anni di età; Serie Ordinaria n.48 - Mercoledì 28 novembre 2012 d) adulti che vivono soli con una o più persone a carico; – 34 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 e) lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato; f) membri di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro che hanno necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile; 19) «lavoratore molto svantaggiato»: lavoratore senza lavoro da almeno 24 mesi; 20) «lavoratore disabile»: chiunque sia: a) riconosciuto disabile ai sensi dell’ordinamento nazionale o b) caratterizzato da impedimenti accertati che dipendono da un handicap fisico, mentale o psichico; 21) «posto di lavoro protetto»: posto di lavoro in un’impresa nella quale almeno il 50 % dei lavoratori è costituito da lavoratori disabili; 22) «prodotti agricoli»: a) i prodotti elencati nell’allegato I del trattato, con l’eccezione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (CE) n. 104/2000; b) i prodotti di cui ai codici NC 4502, 4503 e 4504 (sugheri); c) prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari, come previsti dal regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio(1); 23) «trasformazione di prodotti agricoli», qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo dove il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo, con l’eccezione delle attività agricole necessarie per la preparazione di un prodotto animale o vegetale per la prima vendita; 24) «commercializzazione di prodotti agricoli»: la detenzione o esposizione di un prodotto agricolo allo scopo di vendere, mettere in vendita, consegnare o immettere sul mercato in qualsiasi altro modo detto prodotto, esclusa la prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o trasformatori e ogni attività volta a preparare un prodotto per tale prima vendita; la vendita da parte di un produttore primario ai consumatori finali è considerata una commercializzazione se avviene in locali separati a tal fine destinati; 25) «attività turistiche»: le seguenti attività ai sensi della NACE revisione 2: a) NACE 55: servizi di alloggio; b) NACE 56: attività di servizi di ristorazione; c) NACE 79: attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività correlate; d) NACE 90: attività creative, artistiche e d’intrattenimento; e) NACE 91: attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali; f) NACE 93: attività sportive, di intrattenimento e di divertimento; 26) «anticipo rimborsabile»: un prestito a favore di un progetto versato in una o più rate e le cui condizioni di rimborso dipendono dall’esito del progetto di ricerca, sviluppo e innovazione; 27) «capitale di rischio»: finanziamento equity e quasi-equity ad imprese nelle fasi iniziali della loro crescita (fasi seed, startup e di espansione); 28) «impresa di nuova costituzione a partecipazione femminile »: piccola impresa che soddisfa le seguenti condizioni: a) una o più donne sono proprietarie di almeno il 51 % del capitale della piccola impresa interessata o proprietarie ufficiali dell’impresa interessata e b) la direzione della piccola impresa è affidata ad una donna; 29) «settore siderurgico»: tutte le attività connesse alla produzione di almeno uno dei seguenti prodotti: a) ghisa grezza e ferro-leghe: ghisa per la produzione dell’acciaio, ghisa per fonderia e altre ghise grezze, ghisa manganesifera e ferro-manganese carburato, escluse altre ferro-leghe; b) prodotti grezzi e prodotti semilavorati di ferro, d’acciaio comune o d’acciaio speciale: acciaio liquido colato o no in lingotti, compresi i lingotti destinati alla fucinatura di prodotti semilavorati: blumi, billette e bramme; bidoni, coils, larghi laminati a caldo; prodotti finiti a caldo di ferro, ad eccezione della produzione di acciaio liquido per colatura per fonderie di piccole e medie dimensioni; c) prodotti finiti a caldo di ferro, d’acciaio comune o d’acciaio speciale: rotaie, traverse, piastre e stecche, travi, profilati pesanti e barre da 80 mm.e più, palancole, barre e profilati inferiori a 80 mm.e piatti inferiori a 150 mm., vergella, tondi e quadri per tubi, nastri e bande laminate a caldo (comprese le bande per tubi), lamiere laminate a caldo (rivestite o meno), piastre e lamiere di spessore di 3 mm.e più, larghi piatti di 150 mm.e più, ad eccezione di fili e prodotti fabbricati con fili metallici, barre lucide e ghisa; d) prodotti finiti a freddo: banda stagnata, lamiere piombate, banda nera, lamiere zincate, altre lamiere rivestite, lamiere laminate a freddo, lamiere magnetiche, nastro destinato alla produzione di banda stagnata, in rotoli e in fogli; e) tubi: tutti i tubi senza saldatura e i tubi saldati in acciaio di un diametro superiore a 406,4 mm; 30) «settore delle fibre sintetiche»: a. l’estrusione/testurizzazione di tutti i tipi generici di fibre e filati poliesteri, poliammidici, acrilici o polipropilenici, a prescindere dal loro impiego finale, oppure b. la polimerizzazione (compresa la policondensazione) laddove questa sia integrata con l’estrusione sotto il profilo degli impianti utilizzati, oppure c. qualsiasi processo ausiliario, connesso all’installazione contemporanea di capacità di estrusione/testurizzazione da parte del potenziale beneficiario o di un’altra società del gruppo cui esso appartiene, il quale nell’ambito della specifica attività economica in questione risulti di norma integrato a tali capacità sotto il profilo degli impianti utilizzati. Articolo 3 - Condizioni per l’esenzione 1. I regimi di aiuti che soddisfano tutte le condizioni di cui al capo I del presente regolamento, nonché le rilevanti disposizioni di cui al capo II del medesimo, sono compatibili con il mercato comune ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, del trattato e sono esenti dall’obbligo di notifica di cui all’articolo 88, paragrafo 3, del trattato, purché gli aiuti individuali concessi nel quadro di tali regimi soddisfino Bollettino Ufficiale – 35 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 tutte le condizioni del presente regolamento e il regime contenga un riferimento esplicito al medesimo regolamento, citandone il titolo e gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. 2. Gli aiuti individuali concessi nel quadro di un regime di cui al paragrafo 1 sono compatibili con il mercato comune ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, del trattato e sono esenti dall’obbligo di notifica previsto dall’articolo 88, paragrafo 3, del trattato, purché tali aiuti individuali soddisfino tutte le condizioni di cui al capo I del presente regolamento, nonché le rilevanti disposizioni di cui al capo II del medesimo, e la misura di aiuto individuale contenga un riferimento esplicito alle rilevanti disposizioni del presente regolamento, citando tali disposizioni rilevanti, il titolo del presente regolamento e gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. 3. Gli aiuti ad hoc che soddisfano tutte le condizioni di cui al capo I del presente regolamento, nonché le rilevanti disposizioni di cui al capo II del medesimo, sono compatibili con il mercato comune ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, del trattato e sono esenti dall’obbligo di notifica di cui all’articolo 88, paragrafo 3, del trattato, purché l’aiuto contenga un riferimento esplicito alle rilevanti disposizioni del presente regolamento, citando tali disposizioni rilevanti, il titolo del presente regolamento e gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Articolo 9 - Trasparenza 1. Entro 20 giorni lavorativi dall’entrata in vigore di un regime di aiuti o dalla concessione di un aiuto ad hoc, esentati a norma del presente regolamento, lo Stato membro interessato trasmette alla Commissione una sintesi delle informazioni relative alla misura d’aiuto in questione. Tale sintesi è fornita mediante modulo elettronico attraverso l’applicazione informatica della Commissione prevista a tale scopo e nella forma prevista all’allegato III. La Commissione accusa senza indugio ricevuta della sintesi. La sintesi è pubblicata dalla Commissione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sul sito web della Commissione. 2. Al momento dell’entrata in vigore di un regime di aiuti o della concessione di un aiuto ad hoc, esentati a norma del presente regolamento, lo Stato membro interessato pubblica su internet il testo integrale della misura di aiuto in questione. Nel caso di un regime di aiuti, il testo preciserà le condizioni previste dalla legislazione nazionale intese a garantire il rispetto delle pertinenti disposizioni del presente regolamento. Lo Stato membro interessato garantisce che il testo integrale della misura d’aiuto sia consultabile su internet fino a quando la misura di aiuto rimane in vigore. Le informazioni sintetiche fornite dallo Stato membro interessato conformemente al paragrafo 1 specificano la pagina web in cui si trova il testo completo della misura di aiuto. 3. In caso di concessione di un aiuto individuale esentato a norma del presente regolamento, ad eccezione degli aiuti sotto forma di misure fiscali, l’atto di concessione contiene un riferimento esplicito alle disposizioni specifiche del capo II relative a tale atto, alla legislazione nazionale intesa a garantire il rispetto delle pertinenti disposizioni del presente regolamento e alla pagina web in cui si trova il testo completo della misura di aiuto. 4. Fatti salvi gli obblighi previsti ai paragrafi da 1 a 3, ogniqualvolta è concesso un aiuto individuale nell’ambito di un regime di aiuti esistente a favore di progetti di ricerca e sviluppo di cui all’articolo 31 e l’aiuto individuale è superiore a 3 milioni di euro e ogniqualvolta è concesso un aiuto individuale agli investimenti a finalità regionale, sulla base di un regime di aiuti esistente a favore di grandi progetti di investimenti non soggetti a obbligo di notifica individuale ai sensi dell’articolo 6, gli Stati membri, entro 20 giorni lavorativi dal giorno in cui l’autorità competente ha concesso l’aiuto, forniscono alla Commissione le informazioni sintetiche richieste nel modulo tipo di cui all’allegato II, utilizzando l’applicazione informatica della Commissione prevista a tale scopo. Articolo 10 - Controllo 1. La Commissione controlla regolarmente le misure di aiuto di cui è stata informata conformemente all’articolo 9. 2. Gli Stati membri conservano dati dettagliati relativi agli aiuti individuali o ai regimi di aiuti esentati in base al presente regolamento. Tali dati devono contenere tutte le informazioni necessarie per verificare il rispetto delle condizioni di cui al presente regolamento, e in particolare le informazioni sulla qualifica di PMI per qualsiasi impresa ammessa a ricevere aiuti o maggiorazioni in virtù di tale qualifica, le informazioni relative all’effetto di incentivazione dell’aiuto e le informazioni che permettono di stabilire l’importo preciso dei costi ammissibili ai fini dell’applicazione del presente regolamento. I dati riguardanti gli aiuti individuali vengono conservati per dieci anni dalla data di concessione dell’aiuto. I dati relativi ai regimi di aiuti vengono conservati per dieci anni dalla data in cui è stato concesso l’ultimo aiuto nel quadro del regime in questione. 3. Su richiesta scritta, lo Stato membro interessato fornisce alla Commissione, entro 20 giorni lavorativi, oppure entro un periodo più lungo fissato nella richiesta stessa, tutte le informazioni che la Commissione ritiene necessarie per controllare l’applicazione del presente regolamento. Qualora lo Stato membro interessato non fornisca le informazioni richieste entro il termine fissato dalla Commissione o entro un termine convenuto o qualora lo Stato membro fornisca informazioni incomplete, la Commissione invierà un sollecito stabilendo un nuovo termine per la presentazione delle informazioni. Se, nonostante il sollecito, lo Stato membro interessato non fornisce le informazioni richieste, la Commissione può, dopo avere permesso allo Stato membro di presentare le proprie osservazioni, adottare una decisione che stabilisce che le misure di aiuto future cui si applica il presente regolamento dovranno esserle notificate, integralmente o parzialmente, ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 3 del trattato. Aiuti in favore dei lavoratori svantaggiati e disabili Articolo 40 - Aiuti per l’assunzione di lavoratori svantaggiati sotto forma di integrazioni salariali 1. I regimi di aiuti per l’assunzione di lavoratori svantaggiati sotto forma di integrazioni salariali sono compatibili con il mercato comune ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, del trattato e sono esenti dall’obbligo di notifica di cui all’articolo 88, paragrafo 3, del trattato, purché siano soddisfatte le condizioni di cui ai paragrafi da 2 a 5 del presente articolo. 2. L’intensità di aiuto non supera il 50 % dei costi ammissibili. 3. I costi ammissibili corrispondono ai costi salariali durante un periodo massimo di 12 mesi successivi all’assunzione.(…) * 4. Nei casi in cui l’assunzione non rappresenti un aumento netto del numero di dipendenti dell’impresa interessata rispetto alla media dei dodici mesi precedenti, il posto o i posti occupati sono resi vacanti in seguito a dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti d’età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro o licenziamento per giusta causa e non in seguito a licenziamenti per riduzione del personale. 5. Fatto salvo il caso di licenziamento per giusta causa, al lavoratore svantaggiato è garantita la continuità dell’impiego per un periodo minimo coerente con la legislazione nazionale o con contratti collettivi in materia di contratti di lavoro. Qualora il periodo d’occupazione sia più breve di 12 mesi, o se applicabile, di 24 mesi, l’aiuto sarà ridotto pro rata di conseguenza. * Si precisa che sarà applicata esclusivamente la parte del comma 3, art. 40 del Regolamento CE n. 800/2008 dedicata ai lavoratori “svantaggiati”. Non saranno erogate ulteriori integrazioni salariali a favore dei soggetti “molto svantaggiati”. – 36 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Articolo 41 - Aiuti all’occupazione di lavoratori disabili sotto forma di integrazioni salariali 1. Gli aiuti all’occupazione di lavoratori disabili concessi sotto forma di integrazioni salariali sono compatibili con il mercato comune ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, del trattato e sono esenti dall’obbligo di notifica di cui all’articolo 88, paragrafo 3, del trattato, purché siano soddisfatte le condizioni di cui ai paragrafi da 2 a 5 del presente articolo. 2. L’intensità di aiuto non supera il 75 % dei costi ammissibili. 3. I costi ammissibili corrispondono ai costi salariali sostenuti nel periodo in cui il lavoratore disabile è stato assunto. 4. Nei casi in cui l’assunzione non rappresenti un aumento netto del numero di dipendenti dell’impresa interessata rispetto alla media dei dodici mesi precedenti, il posto o i posti occupati sono resi vacanti in seguito a dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti d’età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro o licenziamento per giusta causa e non in seguito a licenziamenti per riduzione del personale. 5. Fatto salvo il caso di licenziamento per giusta causa, al lavoratore è garantita la continuità dell’impiego per un periodo minimo coerente con la legislazione nazionale o con contratti collettivi in materia di contratti di lavoro. Qualora il periodo d’occupazione sia più breve di 12 mesi, l’aiuto sarà ridotto pro rata di conseguenza. G.U. L. 17 del 21 gennaio 2000 17.3 Allegato C. Regolamento (CE) n. 1998/2006 REGOLAMENTO (CE) N. 1998/2006 DELLA COMMISSIONE DEL 15 DICEMBRE 2006 RELATIVO ALL’APPLICAZIONE DEGLI ARTICOLI 87 E 88 DEL TRATTATO AGLI AIUTI D’IMPORTANZA MINORE («de minimis») CAPO I DISPOSIZIONI COMUNI Articolo 1 - Campo di applicazione 1. Il presente regolamento si applica agli aiuti concessi alle imprese di qualsiasi settore, ad eccezione dei seguenti aiuti: a) aiuti concessi a imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio (1); b) aiuti concessi a imprese attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del trattato; c) aiuti concessi a imprese attive nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli elencati nell’allegato I del trattato, nei casi seguenti: i) quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, ii) quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari; d) aiuti ad attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione; e) aiuti condizionati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione; f) aiuti ad imprese attive nel settore carboniero ai sensi del regolamento (CE) n. 1407/2002; g) aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi; h) aiuti concessi a imprese in difficoltà. 2. Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni: a) per «prodotti agricoli» si intendono i prodotti elencati nell’allegato I del trattato CE, esclusi i prodotti della pesca; b) per «trasformazione di un prodotto agricolo» si intende qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo, eccezione fatta per le attività agricole necessarie per preparare un prodotto animale o vegetale alla prima vendita; c) per «commercializzazione di un prodotto agricolo» si intende la detenzione o l’esposizione di un prodotto agricolo allo scopo di vendere, consegnare o immettere sul mercato in qualsiasi altro modo detto prodotto, ad eccezione della prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o a imprese di trasformazione, e qualsiasi attività che prepara il prodotto per tale prima vendita; la vendita da parte di un produttore primario a dei consumatori finali è considerata commercializzazione se ha luogo in locali separati riservati a tale scopo. Articolo 2 - Aiuti d’importanza minore («de minimis») 1. Gli aiuti che soddisfano le condizioni stabilite nei paragrafi da 2 a 5 del presente articolo devono considerarsi come aiuti che non corrispondono a tutti i criteri dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato e non sono pertanto soggetti all’obbligo di notifica di cui all’articolo 88, paragrafo 3. 2. L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi ad una medesima impresa non deve superare i 200 000 EUR nell’arco di tre esercizi finanziari. L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi ad un’impresa attiva nel settore del trasporto su strada non deve superare i 100 000 EUR nell’arco di tre esercizi finanziari. Tali massimali si applicano a prescindere dalla forma dell’aiuto «de minimis» o dall’obiettivo perseguito ed a prescindere dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse di origine comunitaria. Il periodo viene determinato facendo riferimento agli esercizi finanziari utilizzati dall’impresa nello Stato membro interessato. Qualora l’importo complessivo dell’aiuto concesso nel quadro di una misura d’aiuto superi il suddetto massimale, tale importo d’aiuto non può beneficiare dell’esenzione prevista dal presente regolamento, neppure per una parte che non superi detto massimale. In tal caso, il beneficio del presente regolamento non può essere invocato per questa misura d’aiuto né al momento della concessione dell’aiuto né in un momento successivo. 3. I massimali stabiliti al paragrafo 2 sono espressi in termini di sovvenzione diretta in denaro. Tutti i valori utilizzati sono al lordo di qualsiasi imposta o altro onere. Quando un aiuto è concesso in forma diversa da una sovvenzione diretta in denaro, l’importo dell’aiuto è l’equivalente sovvenzione lordo. Gli aiuti erogabili in più quote sono attualizzati al loro valore al momento della concessione. Il tasso di interesse da utilizzare ai fini Bollettino Ufficiale – 37 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 dell’attualizzazione e del calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo è costituito dal tasso di riferimento vigente al momento della concessione. 4. Il presente regolamento si applica solo agli aiuti riguardo ai quali è possibile calcolare con precisione l’equivalente sovvenzione lordo ex ante senza che sia necessario effettuare un’analisi del rischio («aiuti trasparenti»). In particolare: a) gli aiuti concessi sotto forma di prestiti sono trattati come aiuti «de minimis» trasparenti se l’equivalente sovvenzione lordo è stato calcolato sulla base dei tassi di interesse praticati sul mercato al momento della concessione; b) gli aiuti concessi sotto forma di conferimenti di capitale non sono considerati come aiuti «de minimis» trasparenti, a meno che l’importo totale dell’apporto pubblico sia inferiore alla soglia «de minimis»; c) gli aiuti concessi sotto forma di misure a favore del capitale di rischio non sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti, a meno che il regime relativo al capitale di rischio interessato preveda apporti di capitali per un importo non superiore alla soglia «de minimis» per ogni impresa destinataria. d) gli aiuti individuali nel quadro di un regime di garanzia a imprese che non sono imprese in difficoltà sono trattati come aiuti «de minimis» trasparenti se la parte garantita del prestito sotteso concesso nell’ambito di tale regime non supera 1 500 000 EUR per impresa. Gli aiuti individuali nel quadro di un regime di garanzia a imprese attive nel settore del trasporto su strada che non sono imprese in difficoltà sono trattati come aiuti «de minimis» trasparenti se la parte garantita del prestito sotteso concesso nell’ambito di tale regime non supera 750 000 EUR per impresa. Se la parte garantita del prestito sotteso rappresenta solo una data percentuale di questa soglia, si riterrà che l’equivalente sovvenzione lordo di tale garanzia corrisponda alla stessa proporzione della soglia applicabile stabilita all’articolo 2, paragrafo 2. La garanzia non deve superare l’80 % del prestito sotteso. I regimi di garanzia sono considerati trasparenti anche quando: i) prima dell’attuazione del regime, la metodologia per calcolare l’equivalente sovvenzione lordo delle garanzie è stata approvata dopo essere stata notificata alla Commissione ai sensi di un altro regolamento adottato dalla Commissione nel settore degli aiuti di Stato, e ii) la metodologia approvata si riferisce esplicitamente al tipo di garanzie e al tipo di operazioni sottese in questione nel contesto dell’applicazione del presente regolamento. 5. Gli aiuti «de minimis» non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luogo a un’intensità d’aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione della Commissione. Articolo 3 - Controllo 1. Qualora intenda concedere un aiuto «de minimis» ad un’impresa, lo Stato membro informa detta impresa per iscritto circa l’importo potenziale dell’aiuto (espresso come equivalente sovvenzione lordo) e circa il suo carattere «de minimis», facendo esplicito riferimento al presente regolamento e citandone il titolo ed il riferimento di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Se l’aiuto «de minimis» è concesso a più imprese nell’ambito di un regime e importi diversi di aiuti individuali sono concessi a tali imprese nel quadro del regime, lo Stato membro interessato può scegliere di adempiere a quest’obbligo informando le imprese di una somma fissa che corrisponde all’importo massimo di aiuto che è possibile concedere nel quadro del regime. In tal caso, la somma fissa è usata per determinare se è rispettata la soglia stabilita all’articolo 2, paragrafo 2. Prima di concedere l’aiuto, lo Stato membro richiede inoltre una dichiarazione all’impresa interessata, in forma scritta od elettronica, relativa a qualsiasi altro aiuto «de minimis» ricevuto durante i due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso. Lo Stato membro può erogare il nuovo aiuto «de minimis» soltanto dopo aver accertato che esso non faccia salire l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» ricevuti dall’impresa in tale Stato membro, durante il periodo che copre l’esercizio finanziario interessato e i due esercizi finanziari precedenti, ad un livello eccedente il massimale di cui all’articolo 2, paragrafo 2. 2. Se uno Stato membro ha istituito un registro centrale degli aiuti «de minimis», contenente informazioni complete su tutti gli aiuti «de minimis» rientranti nell’ambito d’applicazione del presente regolamento e concessi da qualsiasi autorità dello Stato membro stesso, le disposizioni di cui al paragrafo 1, primo comma, cessano di applicarsi dal momento in cui il registro copre un periodo di tre anni. Qualora uno Stato membro conceda un aiuto sulla base di un regime di garanzia che fornisce una garanzia finanziata dal bilancio dell’UE con mandato dal Fondo europeo per gli investimenti, il paragrafo 1, primo comma del presente articolo può cessare di applicarsi. In tali casi si applica il seguente sistema di controllo: a) il Fondo europeo per gli investimenti stabilisce annualmente, sulla base di informazioni ad esso fornite da intermediari finanziari, un elenco dei beneficiari degli aiuti con l’indicazione dell’equivalente sovvenzione lordo ricevuto da ognuno di essi. Il Fondo europeo per gli investimenti invia tali informazioni allo Stato membro interessato e alla Commissione; 28 dicembre 2006 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 379/9; b) lo Stato membro interessato comunica tali informazioni ai beneficiari finali entro 3 mesi dal ricevimento delle informazioni dal Fondo europeo per gli investimenti; c) lo Stato membro interessato richiede a ciascun beneficiario una dichiarazione che attesti che gli aiuti «de minimis» complessivi ricevuti non eccedono la soglia stabilita all’articolo 2, paragrafo 2. Nel caso in cui la soglia sia oltrepassata relativamente a uno o più beneficiari, lo Stato membro interessato garantisce che la misura d’aiuto che dà luogo a tale superamento sia notificata alla Commissione oppure che l’aiuto sia recuperato dal beneficiario. 3. Gli Stati membri registrano e riuniscono tutte le informazioni riguardanti l’applicazione del presente regolamento: si tratta di tutte le informazioni necessarie ad accertare che le condizioni del presente regolamento siano state soddisfatte. I dati riguardanti gli aiuti «de minimis» individuali vengono conservati per dieci anni dalla data della concessione. I dati relativi a un regime di aiuti «de minimis» vengono conservati per dieci esercizi finanziari dalla data in cui è stato concesso l’ultimo aiuto a norma del regime di cui trattasi. Su richiesta scritta, lo Stato membro interessato trasmette alla Commissione, entro 20 giorni lavorativi ovvero entro un termine più lungo fissato nella richiesta, tutte le informazioni che la Commissione ritiene necessarie per accertare se siano state rispettate le condizioni del presente regolamento, con particolare riferimento all’importo complessivo degli aiuti «de minimis» ricevuti dalle singole imprese. Articolo 4 - Modifiche L’articolo 2 del regolamento (CE) n. 1860/2004 è modificato come segue: a) al paragrafo 1, le parole «trasformazione e commercializzazione» sono cancellate; b) b) il paragrafo 3 è cancellato. Articolo 5 - Misure transitorie 1. Il presente regolamento si applica agli aiuti concessi anteriormente alla sua entrata in vigore alle imprese attive nel settore dei trasporti e alle imprese attive nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, se gli aiuti soddisfano tutte le condizioni – 38 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 di cui agli articoli 1 e 2. Gli aiuti che non soddisfano tali condizioni saranno esaminati dalla Commissione in base alle discipline, agli orientamenti, alle comunicazioni ed agli avvisi pertinenti. 2. Si ritiene che per gli aiuti «de minimis» individuali concessi tra il 2 febbraio 2001 ed il 30 giugno 2007, che soddisfino le condizioni del regolamento (CE) n. 69/2001, non ricorrano tutti i criteri dell’articolo 87, paragrafo 1 del trattato e che essi siano pertanto esentati dall’obbligo di notifica di cui all’articolo 88, paragrafo 3 del trattato. 3. Alla fine del periodo di validità del presente regolamento, è possibile dare esecuzione per un ulteriore periodo di sei mesi a tutti gli aiuti «de minimis» che soddisfano le condizioni del regolamento stesso. Articolo 6 - Entrata in vigore e periodo di validità Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Esso si applica dal 10 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. L 379/8 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 28 dicembre 2006 GU L 17 del 21 gennaio 2000 17.4 Allegato D. Autorizzazione alla partecipazione a Dote Unica Lavoro da parte dell’Ufficio Formazione e Collocamento del Comando Militare Esercito Lombardia o Copia per il destinatario o Copia per l’operatore accreditato (carta intestata Comando Militare Esercito Lombardia) AUTORIZZAZIONE DEL COMANDO REGIONALE DI APPARTENENZA A FREQUENTARE IL PERCORSO/I FORMATIVO/I IN DOTE UNICA LAVORO E ATTESTAZIONE DELL’IDENTITÀ DEL DESTINATARIO NEL RISPETTO DEL D.P.R 445/2000 Il Sottoscritto ____________________________ in qualità di _________________________ (ruolo) del _______________________________________ ________ (indicazione del Comando regionale) con sede nel comune di________________________________________CAP________________ via _________________________________________ ___ n.________ Prov. ___________________ DICHIARA CHE Il Sig____________________________________________________(Nome e cognome del destinatario) nato a________________________ il________________Codice Fiscale___________________________________ Carta di Identità n°_________________________ rilasciata a_____ __________________________ il ______ __________________da____________________________ in corso di validità, è in possesso dei requisiti d’accesso alla stessa ai sensi del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra la Regione ed il Comando Militare Esercito Lombardia in data 23 ottobre 2012, pertanto è autorizzato a partecipare al percorso di qualificazione/riqualificazione previsto da Dote Unica Lavoro di seguito sinteticamente descritto: obiettivo dell’intervento formativo ____________________________________________________ descrizione del percorso ____________________________________________________________ indicazione Ente Accreditato _________________________________________________________ sede_________ ___________indirizzo ___________________________ tel.________________ Firma e timbro . ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 39 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO 3 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 2924 E-SKILL S.R.L. € 277.415,53 € 162.946,52 69 31 14 44,93% € 10.649,05 € 173.595,57 € 107.165,23 € 128.598,27 € 302.193,84 2966 FORMAPER € 143.644,29 € 98.864,92 23 8 5 34,78% € 2.942,02 € 101.806,94 € 61.099,37 € 73.319,24 € 175.126,18 3558 CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. € 185.332,54 € 163.398,88 55 9 3 16,36% € 2.081,13 € 165.480,01 € 57.117,82 € 68.541,38 € 234.021,40 3966 CE.SVI.P. LOMBARDIACENTRO SVILUPPO PICCOLA E MEDIA IMPRESA -SOCIETA' COOPERATIVA € 1.513.379,97 € 1.356.329,72 645 217 115 33,64% € 76.919,43 € 1.433.249,15 € 493.207,67 € 591.849,20 € 2.025.098,36 5012 UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE € 163.506,26 € 74.700,00 46 28 8 60,87% € 8.969,24 € 83.669,24 € 78.623,46 € 94.348,15 € 178.017,39 5137 PROGETTO DI ESPRESSIONE E SVILUPPO TERRITORIALE SOCIETA' COOPERATIVA A RESPONSABILITA' LIMITATA" IN BREVE "PRODEST S.C. A R.L." € 134.060,51 € 107.546,20 39 12 5 30,77% € 2.914,61 € 110.460,81 € 69.309,98 € 83.171,98 € 193.632,79 5188 PROVINCIA DI LECCO € 494.267,43 € 379.884,25 214 90 56 42,06% € 33.062,74 € 412.946,99 € 223.769,06 € 268.522,87 € 681.469,86 5252 CONFAPI INDUSTRIA € 120.995,92 € 73.289,00 25 3 2 12,00% € 833,48 € 74.122,48 € 45.772,87 € 54.927,44 € 129.049,92 5324 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE € 1.085.995,92 € 812.162,30 338 118 78 34,91% € 43.988,77 € 856.151,07 € 316.221,65 € 379.465,98 € 1.235.617,05 5332 ORIENTAMENTO E FORMAZIONE S.R.L. € 146.871,52 € 148.377,40 30 9 9 30,00% € 2.919,75 € 151.297,15 € 63.291,29 € 75.949,54 € 227.246,70 5354 EUROLAVORO SOCIETA' CONSORTILE A R.L. € 1.032.676,75 € 920.016,24 364 47 31 12,91% € 13.011,28 € 933.027,52 € 154.615,34 € 185.538,40 € 1.118.565,93 5372 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI COMO € 136.587,82 € 121.034,36 38 8 7 21,05% € 2.455,57 € 123.489,93 € 56.679,50 € 68.015,40 € 191.505,33 5384 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA € 1.454.314,78 € 1.694.901,26 653 133 71 20,37% € 34.481,72 € 1.729.382,98 € 324.526,75 € 389.432,10 € 2.118.815,08 5426 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE € 649.240,96 € 520.050,06 203 27 21 13,30% € 7.920,64 € 527.970,70 € 131.921,14 € 158.305,36 € 686.276,07 Bollettino Ufficiale – 40 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 5438 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE € 2.637.748,60 € 2.164.615,28 751 189 105 25,17% € 49.574,14 € 2.214.189,42 € 531.126,09 € 637.351,31 € 2.851.540,73 5450 ADECCO ITALIA SPA € 8.164.785,64 € 7.174.176,06 4.440 1.613 353 36,33% € 501.617,02 € 7.675.793,08 € 2.662.566,25 € 3.195.079,50 € 10.870.872,58 5486 SCUOLA AGRARIA DEL PARCO DI MONZA € 106.902,18 € 72.813,40 21 1 1 4,76% € 324,42 € 73.137,82 € 44.193,46 € 53.032,15 € 126.169,97 5498 FONDAZIONE LUIGI CLERICI € 545.280,44 € 526.652,15 209 56 34 26,79% € 15.092,41 € 541.744,56 € 154.013,15 € 184.815,78 € 726.560,35 5567 COMUNE DI CREMONA € 40.180,65 € 13.503,50 6 3 1 50,00% € 980,96 € 14.484,46 € 38.043,03 € 45.651,64 € 60.136,10 5589 SOL.CO MANTOVA - SOLIDARIETA' E COOPERAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE € 428.378,69 € 423.159,88 212 74 41 34,91% € 26.479,86 € 449.639,74 € 199.566,78 € 239.480,14 € 689.119,87 5607 UMANA SPA € 4.469.535,64 € 4.105.991,98 1.705 654 175 38,36% € 207.838,53 € 4.313.830,51 € 1.166.208,86 € 1.399.450,63 € 5.713.281,14 5671 ASSOCIAZIONE SCUOLA LAVORO ALTO MILANESE € 172.578,44 € 129.675,60 66 8 6 12,12% € 2.315,80 € 131.991,40 € 49.405,09 € 59.286,10 € 191.277,50 5867 WORKOPP SOCIETA' PER AZIONI ENUNCIABILE ANCHE WORKOPP S.P.A. € 1.842.326,67 € 1.293.731,44 644 240 131 37,27% € 85.604,86 € 1.379.336,30 € 498.287,01 € 597.944,42 € 1.977.280,71 6011 MESTIERI - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE € 1.390.923,73 € 1.129.342,48 459 228 150 49,67% € 84.895,75 € 1.214.238,23 € 531.902,37 € 638.282,85 € 1.852.521,08 6050 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD MILANO € 1.768.391,89 € 1.739.134,32 779 200 84 25,67% € 48.670,08 € 1.787.804,40 € 414.136,62 € 496.963,94 € 2.284.768,34 6073 ASSOCIAZIONE CNOS/FAP REGIONE LOMBARDIA € 151.515,16 € 91.993,24 47 13 8 27,66% € 3.518,57 € 95.511,81 € 59.327,31 € 71.192,78 € 166.704,59 6119 GI GROUP S.P.A. (CON O SENZA INTERPUNZIONI E COMUNQUE SENZA VINCOLI DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA) € 6.344.759,79 € 6.212.707,62 3.238 964 308 29,77% € 221.048,82 € 6.433.756,44 € 1.502.244,95 € 1.802.693,94 € 8.236.450,38 6124 AZIENDA SPECIALE CONSORTILE "CONSORZIO DESIO-BRIANZA" € 107.920,47 € 69.632,72 23 1 4,35% € 184,65 € 69.817,37 € 42.355,51 € 50.826,61 € 120.643,98 Bollettino Ufficiale – 41 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 6185 FONDAZIONE MINOPRIO ISTITUTO TECNICO SUPERIORE" PER BREVITA' "FONDAZIONE MINOPRIO" € 137.662,95 € 128.783,00 41 3 2 7,32% € 833,48 € 129.616,48 € 49.099,32 € 58.919,19 € 188.535,67 6372 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) € 242.134,41 € 188.399,44 74 46 39 62,16% € 18.349,24 € 206.748,68 € 149.084,46 € 178.901,35 € 385.650,03 15392 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA € 192.577,42 € 114.287,80 56 23 11 41,07% € 7.986,57 € 122.274,37 € 82.280,05 € 98.736,06 € 221.010,43 15480 CENTRO ITALIANO OPERE FEMMINILI SALESIANE € 112.665,30 € 79.792,00 28 6 1 21,43% € 1.247,65 € 81.039,65 € 48.636,13 € 58.363,36 € 139.403,01 15571 CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TICINOMALPENSA € 168.562,76 € 145.566,80 52 7 4 13,46% € 1.851,61 € 147.418,41 € 54.745,45 € 65.694,54 € 213.112,95 16099 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO € 736.348,74 € 721.516,36 263 55 30 20,91% € 14.348,69 € 735.865,05 € 178.992,61 € 214.791,13 € 950.656,18 21912 SOLCO BRESCIA - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI SOCIETA\' COOPEATIVA SOCIALE € 292.396,00 € 233.421,68 108 56 42 51,85% € 21.572,51 € 254.994,19 € 155.876,14 € 187.051,37 € 442.045,56 23937 MULTIMEDIAMENTE S.R.L. € 38.964,89 € 18.792,88 7 2 24049 PROVINCIA DI MANTOVA € 139.896,47 € 79.420,00 40 35 26911 CAREER COUNSELING S.R.L. € 94.644,98 € 72.988,00 37 38631 FONDAZIONE IKAROS € 213.203,39 € 166.681,80 69 39629 FONDAZIONE LE VELE € 316.536,22 € 320.826,40 52992 INTOO SRL € 254.863,77 € 193.977,64 118769 CENTRO INTERAZIENDALE PER LA FORMAZIONE E INNOVAZIONE SOCIET CONSORTILE A RESPONSABILIT LIMITATA, SIGLABILE C.I.F.I. SCRL € 182.059,65 € 202.940,56 28,57% € 369,29 € 19.162,17 € 35.268,67 € 42.322,40 € 61.484,57 30 87,50% € 14.006,96 € 93.426,96 € 113.150,96 € 135.781,15 € 229.208,11 10 2 27,03% € 2.126,01 € 75.114,01 € 47.035,05 € 56.442,06 € 131.556,07 39 24 56,52% € 14.289,92 € 180.971,72 € 129.651,56 € 155.581,87 € 336.553,59 126 45 27 35,71% € 16.391,60 € 337.218,00 € 145.279,76 € 174.335,71 € 511.553,71 96 22 9 22,92% € 5.320,16 € 199.297,80 € 67.515,60 € 81.018,72 € 280.316,53 85 31 10 36,47% € 10.089,97 € 213.030,53 € 101.641,66 € 121.969,99 € 335.000,52 Bollettino Ufficiale – 42 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 120230 ADIFAMILY SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS 120655 Assegnato Dati base (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 Redistribuzione di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione € 31.089,72 € 5.443,68 2 0 0,00% € 0,00 € 5.443,68 € 32.469,51 € 38.963,41 € 44.407,09 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. € 109.491,60 € 76.924,00 21 1 4,76% € 184,65 € 77.108,65 € 43.781,32 € 52.537,59 € 129.646,23 121649 A & I - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS € 224.524,68 € 166.781,00 73 29 23 39,73% € 11.346,19 € 178.127,19 € 103.228,77 € 123.874,53 € 302.001,72 122042 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI € 130.911,63 € 107.438,99 36 3 2 8,33% € 833,48 € 108.272,47 € 49.092,39 € 58.910,87 € 167.183,34 122076 AGENZIA FORMATIVA DELLA PROVINCIA DI VARESE € 103.719,35 € 89.744,10 27 0 0,00% € 0,00 € 89.744,10 € 41.692,06 € 50.030,47 € 139.774,57 122493 FONDAZIONE S.CARLO ONLUS € 86.841,70 € 55.052,00 23 10 6 43,48% € 3.642,58 € 58.694,58 € 53.512,07 € 64.214,49 € 122.909,07 122636 PROMOS SOCIETA' COOPERATIVA A R.L. € 175.618,37 € 172.926,52 54 7 3 12,96% € 1.711,84 € 174.638,36 € 59.969,66 € 71.963,59 € 246.601,95 123340 SCUOLA SUPERIORE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO, DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI € 68.634,48 € 39.682,64 20 8 4 40,00% € 2.802,25 € 42.484,89 € 50.853,62 € 61.024,35 € 103.509,23 123557 ISTITUTO REGIONALE PER L'ISTRUZIONE E L'ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE ARTIGIANI DELLA REGIONE LOMBARDIA IN SIGLA I.R.I.A.P.A. € 23.328,89 € 21.788,00 5 0 0,00% € 0,00 € 21.788,00 € 32.355,28 € 38.826,34 € 60.614,34 125089 CENTRO DI ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ADDETTI COMMERCIO C.A.P.A.C. € 127.608,30 € 95.370,21 42 8 4 19,05% € 2.036,26 € 97.406,47 € 49.340,77 € 59.208,93 € 156.615,39 125223 PROVINCIA DI SONDRIO € 184.768,35 € 158.326,18 78 23 15 29,49% € 6.343,43 € 164.669,61 € 71.720,34 € 86.064,40 € 250.734,02 127859 A.T.S.S. COOPERATIVA SOCIALE € 110.468,97 € 99.187,08 49 12 7 24,49% € 3.194,15 € 102.381,23 € 53.259,23 € 63.911,07 € 166.292,31 Bollettino Ufficiale – 43 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 128613 ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BERGAMO 128708 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO EST MILANO A.S.C. 131226 Assegnato Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione € 167.610,46 € 172.386,40 59 15 9 25,42% € 4.027,64 € 176.414,04 € 63.819,56 € 76.583,47 € 252.997,51 € 1.117.744,85 € 1.143.771,32 509 118 76 23,18% € 32.410,87 € 1.176.182,19 € 298.711,26 € 358.453,51 € 1.534.635,71 AGSG AGENZIA GENERALE STUDI E GESTIONE SRL € 136.472,49 € 104.773,28 50 9 5 18,00% € 2.360,67 € 107.133,95 € 52.611,39 € 63.133,67 € 170.267,62 131457 BRITISH TEAM S.R.L. € 125.173,70 € 113.837,00 36 5 2 13,89% € 1.202,77 € 115.039,77 € 47.639,40 € 57.167,28 € 172.207,05 132585 ENTE SCUOLA EDILE MILANESE € 149.352,89 € 99.971,00 58 13 5 22,41% € 3.099,26 € 103.070,26 € 53.313,27 € 63.975,92 € 167.046,19 133457 E.L.FO.L ENTE LOMBARDO FORMAZIONE LAVORATORI € 141.431,21 € 101.237,00 32 4 1 12,50% € 878,36 € 102.115,36 € 48.118,52 € 57.742,23 € 159.857,59 133537 AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMAZIONE € 153.065,52 € 108.190,96 37 8 7 21,62% € 2.455,57 € 110.646,53 € 57.691,75 € 69.230,10 € 179.876,63 134670 CENTRO REGIONALE FORMAZIONE E STUDI COOPERATIVI SOC. COOP. A.R.L.DETTO PIU' BREVEMENTE "CE.RE.F. SOC. COOP. A RL". € 70.979,89 € 56.960,80 22 2 1 9,09% € 509,06 € 57.469,86 € 36.454,72 € 43.745,66 € 101.215,52 134900 FORMAZIONE MANTOVA FOR.MA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA € 304.541,32 € 221.424,20 96 18 13 18,75% € 5.140,66 € 226.564,86 € 69.855,94 € 83.827,13 € 310.391,98 135204 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS € 200.870,37 € 137.111,00 52 8 5 15,38% € 2.176,03 € 139.287,03 € 62.412,86 € 74.895,44 € 214.182,46 138428 CENTRO GULLIVER SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE A RESPONSABILITA'LIMITATA" € 146.503,81 € 78.369,96 31 9 5 29,03% € 2.360,67 € 80.730,63 € 52.232,50 € 62.679,00 € 143.409,63 140020 ENTE LOMBARDO PER LA FORMAZIONE D'IMPRESA € 160.658,88 € 150.956,41 42 9 3 21,43% € 2.081,13 € 153.037,54 € 67.507,33 € 81.008,80 € 234.046,34 149460 SCUOLA EDILE BRESCIANA € 53.647,73 € 40.845,28 24 0 0,00% € 0,00 € 40.845,28 € 33.110,21 € 39.732,25 € 80.577,53 152823 SCUOLA EDILE DI BERGAMO € 41.669,69 € 17.354,00 10 4 2 40,00% € 1.401,12 € 18.755,12 € 40.287,24 € 48.344,69 € 67.099,81 Bollettino Ufficiale – 44 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 154877 ACCADEMIA FORMATIVA MARTESANA-CITTA' DI GORGONZOLA 156261 EUROCOM - S.R.L. 156738 ESEDIL- ENTE SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI PAVIA 158735 Assegnato Dati base (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 € 61.825,74 € 35.103,60 18 0 € 124.250,30 € 79.765,60 31 6 € 73.048,49 € 45.890,00 22 0 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA € 114.221,07 € 137.490,00 54 1 165100 E.C.I.P.A. LOMBARDIA SOCIETA' COOPERATIVA € 106.976,43 € 74.642,16 28 6 167103 FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI - ONLUS € 55.489,37 € 19.885,60 9 168690 CIAS FORMAZIONE PROFESSIONALE - IMPRESA SOCIALE S.R.L. € 59.270,59 € 63.602,41 171134 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE € 263.977,88 171456 ASSOCIAZONE "LA NOSTRA FAMIGLIA" 171919 CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI 173938 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO NORD MILANO 175159 Redistribuzione di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 0,00% € 0,00 € 35.103,60 € 32.487,91 € 38.985,49 € 74.089,09 19,35% € 1.666,96 € 81.432,56 € 52.063,96 € 62.476,75 € 143.909,31 0,00% € 0,00 € 45.890,00 € 33.939,78 € 40.727,74 € 86.617,74 1,85% € 184,65 € 137.674,65 € 38.623,97 € 46.348,77 € 184.023,41 21,43% € 1.666,96 € 76.309,12 € 46.588,35 € 55.906,02 € 132.215,14 0 0,00% € 0,00 € 19.885,60 € 34.543,67 € 41.452,41 € 61.338,01 17 0 0,00% € 0,00 € 63.602,41 € 37.787,13 € 45.344,56 € 108.946,97 € 201.750,73 70 7 3 10,00% € 1.711,84 € 203.462,57 € 47.452,71 € 56.943,25 € 260.405,82 € 214.430,63 € 120.652,44 46 24 5 52,17% € 7.428,35 € 128.080,79 € 81.009,18 € 97.211,02 € 225.291,81 € 449.693,44 € 457.601,84 170 41 33 24,12% € 12.182,94 € 469.784,78 € 133.247,35 € 159.896,82 € 629.681,60 € 1.080.435,73 € 955.644,16 448 77 26 17,19% € 17.851,84 € 973.496,00 € 184.205,15 € 221.046,18 € 1.194.542,18 ACTL ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA E IL TEMPO LIBERO € 405.518,38 € 358.366,00 169 144 112 85,21% € 56.031,24 € 414.397,24 € 355.888,27 € 427.065,92 € 841.463,16 189562 ENAC LOMBARDIA - C.F.P. CANOSSA € 96.800,82 € 68.723,00 29 6 6 20,69% € 1.946,50 € 70.669,50 € 45.805,31 € 54.966,37 € 125.635,87 189879 ISTITUTI SER-STUDIO E RICERCA DI CIMINI GAETANO & C. S.A.S. € 174.346,93 € 140.862,26 36 10 3 27,78% € 2.265,78 € 143.128,04 € 63.027,38 € 75.632,86 € 218.760,90 4 4 Bollettino Ufficiale – 45 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 5 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 192303 MEDIADREAM S.R.L. € 140.513,89 € 185.926,00 61 9 14,75% € 2.360,67 € 188.286,67 € 62.027,84 € 74.433,40 € 262.720,08 194768 GLOBAL FORM SOCIETA' COOPERATIVA A RESPONSABILITA' LIMITATA € 83.064,15 € 60.676,48 15 1 6,67% € 184,65 € 60.861,13 € 33.983,12 € 40.779,74 € 101.640,87 195337 APOGEO - CONSORZIO PER LA COMUNICAZIONE € 72.743,56 € 39.751,92 14 1 7,14% € 184,65 € 39.936,57 € 35.395,58 € 42.474,69 € 82.411,26 195630 COMEURO ASSOCIAZIONE NO PROFIT € 113.003,46 € 74.728,80 20 0 0,00% € 0,00 € 74.728,80 € 33.245,30 € 39.894,36 € 114.623,16 196618 ETASS S.R.L. € 183.737,03 € 117.689,28 38 14 7 36,84% € 4.903,93 € 122.593,21 € 63.458,50 € 76.150,20 € 198.743,41 199965 SCUOLA D'ARTE APPLICATA "ANDREA FANTONI" € 55.643,69 € 30.444,00 9 1 1 11,11% € 324,42 € 30.768,42 € 34.680,77 € 41.616,93 € 72.385,34 199994 ATENA SPA € 160.389,15 € 106.998,64 38 15 3 39,47% € 4.625,24 € 111.623,88 € 68.427,22 € 82.112,66 € 193.736,55 201384 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO € 330.371,28 € 346.217,12 134 20 13 14,93% € 5.509,95 € 351.727,07 € 95.521,85 € 114.626,22 € 466.353,29 203046 CENTRO DI FORMAZIONE SRL € 165.091,82 € 105.617,76 31 9 3 29,03% € 2.081,13 € 107.698,89 € 58.264,83 € 69.917,80 € 177.616,69 213042 CONSORZIO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E PER L'EDUCAZIONE PERMANENTE € 99.711,58 € 66.803,20 21 2 2 9,52% € 648,83 € 67.452,03 € 44.272,15 € 53.126,58 € 120.578,62 221076 ASSOCIAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO € 167.469,62 € 145.110,04 54 14 12 25,93% € 4.262,30 € 149.372,34 € 67.854,19 € 81.425,03 € 230.797,37 221620 CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIONALE DEL PIAMBELLO € 98.360,95 € 72.956,20 19 0 0,00% € 0,00 € 72.956,20 € 41.562,76 € 49.875,31 € 122.831,51 223592 STEP S.R.L. € 196.555,58 € 174.720,00 72 49 34 68,06% € 18.491,58 € 193.211,58 € 153.351,04 € 184.021,24 € 377.232,82 226125 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE € 109.560,96 € 74.103,64 26 7 2 26,92% € 1.572,07 € 75.675,71 € 47.505,68 € 57.006,81 € 132.682,52 259239 CENTRO FORMAZIONE AIB € 141.064,50 € 100.409,18 40 6 3 15,00% € 1.527,19 € 101.936,37 € 45.451,44 € 54.541,73 € 156.478,10 267000 SCUOLA BOTTEGA ARTIGIANI DI SAN POLO € 131.263,58 € 155.209,65 46 0 0,00% € 0,00 € 155.209,65 € 35.465,58 € 42.558,69 € 197.768,34 269383 SOCIETÀ UMANITARIA € 132.679,83 € 118.270,60 36 2 5,56% € 369,29 € 118.639,89 € 41.767,69 € 50.121,23 € 168.761,12 Bollettino Ufficiale – 46 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 270357 ISTITUTO FORMAZIONE OPERATORI AZIENDALI (I.F.O.A.) € 556.525,36 € 380.574,73 169 65 37 38,46% € 23.397,22 € 403.971,95 € 171.349,35 € 205.619,22 € 609.591,17 271625 AZIENDA SPECIALE "AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI" € 215.722,94 € 129.762,00 46 14 6 30,43% € 3.423,68 € 133.185,68 € 71.632,21 € 85.958,65 € 219.144,33 272122 CLOM SOCIETA' COOPERATIVA € 191.947,38 € 129.771,84 47 13 10 27,66% € 3.798,11 € 133.569,95 € 64.305,88 € 77.167,05 € 210.737,00 276302 GEMINAS S.R.L. € 126.280,32 € 100.641,44 35 4 3 11,43% € 1.157,90 € 101.799,34 € 42.001,29 € 50.401,54 € 152.200,88 281394 ADIUVA S.R.L. € 107.976,38 € 71.962,58 22 1 1 4,55% € 324,42 € 72.287,00 € 38.906,89 € 46.688,26 € 118.975,26 294705 PROVINCIA DI VARESE € 463.341,50 € 344.188,32 151 70 50 46,36% € 26.616,21 € 370.804,53 € 185.572,18 € 222.686,62 € 593.491,15 294708 PROVINCIA DI COMO € 334.748,65 € 274.693,32 142 75 59 52,82% € 29.276,12 € 303.969,44 € 198.215,27 € 237.858,32 € 541.827,76 295660 PROVINCIA DI BRESCIA € 312.688,39 € 181.910,00 95 76 55 80,00% € 28.997,43 € 210.907,43 € 194.346,36 € 233.215,63 € 444.123,06 333494 PROVINCIA DI CREMONA € 176.830,73 € 105.435,00 59 47 34 79,66% € 17.930,78 € 123.365,78 € 135.872,39 € 163.046,87 € 286.412,66 334507 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE € 115.961,52 € 120.989,05 43 10 9 23,26% € 3.104,40 € 124.093,45 € 50.407,09 € 60.488,51 € 184.581,96 335904 APAVE ITALIA CPM SRL 336317 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA 336696 337168 337350 € 33.601,41 € 3.267,00 2 2 1 100,00% € 700,56 € 3.967,56 € 36.742,27 € 44.090,73 € 48.058,29 € 2.494.836,54 € 2.621.826,66 1.077 170 121 15,78% € 48.302,17 € 2.670.128,83 € 505.121,78 € 606.146,14 € 3.276.274,97 PROVINCIA DI BERGAMO € 808.815,12 € 701.910,42 368 183 134 49,73% € 70.041,62 € 771.952,04 € 443.164,66 € 531.797,59 € 1.303.749,63 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTE E IL LAVORO NORD OVEST MILANO € 553.790,18 € 451.962,08 220 50 24 22,73% € 12.586,83 € 464.548,91 € 140.179,35 € 168.215,22 € 632.764,13 TENDA - SOLIDARIETA' E COOPERAZIONE BRESCIA EST - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE € 144.147,38 € 92.530,00 50 26 13 52,00% € 9.107,30 € 101.637,30 € 85.538,96 € 102.646,75 € 204.284,05 Bollettino Ufficiale – 47 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 337677 INFOR GROUP S.P.A. € 345.746,14 € 334.103,44 219 93 6 42,47% € 26.915,41 € 361.018,85 € 163.201,30 € 195.841,56 € 556.860,42 362295 SIRIO SYSTEM SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S. € 150.238,21 € 105.757,76 37 1 1 2,70% € 324,42 € 106.082,18 € 47.576,36 € 57.091,63 € 163.173,80 365195 IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA € 80.014,49 € 55.892,75 17 3 17,65% € 553,94 € 56.446,69 € 34.671,46 € 41.605,75 € 98.052,44 465247 QUANTA AGENZIA PER IL LAVORO S.P.A. € 70.582,04 € 70.629,00 41 28 11 68,29% € 9.388,55 € 80.017,55 € 91.005,16 € 109.206,19 € 189.223,74 503369 MAW MEN AT WORK S.P.A. € 262.135,46 € 160.951,00 118 73 19 61,86% € 23.124,51 € 184.075,51 € 152.530,90 € 183.037,08 € 367.112,59 538555 E-WORK S.P.A. € 156.072,58 € 105.692,25 44 14 5 31,82% € 4.624,39 € 110.316,64 € 59.834,94 € 71.801,93 € 182.118,57 544138 ASSIST S.R.L. € 120.324,79 € 79.214,08 36 13 8 36,11% € 4.763,31 € 83.977,39 € 63.202,76 € 75.843,31 € 159.820,70 553647 SYNERGIE ITALIA - AGENZIA PER IL LAVORO - S.P.A. € 1.521.396,98 € 1.510.327,68 726 182 80 25,07% € 44.787,35 € 1.555.115,03 € 357.989,81 € 429.587,77 € 1.984.702,80 557356 RANDSTAD ITALIA S.P.A. 561983 ENERGHEIA IMPRESA SOCIALE S.R.L. 565418 567679 621303 C S & L CONSORZIO SOCIALE 636128 AZIENDA PER I SERVIZI ALLA PERSONA GIAN LUIGI PANZERI - S.R.L. 658326 AXL SPA - AGENZIA PER IL LAVORO 661105 677308 680191 KOALA - COOPERATIVA SOCIALE € 954.779,37 € 889.333,20 531 200 35 37,66% € 60.971,08 € 950.304,28 € 360.873,72 € 433.048,47 € 1.383.352,75 € 1.022.099,57 € 704.233,04 261 153 106 58,62% € 57.716,18 € 761.949,22 € 405.211,31 € 486.253,57 € 1.248.202,79 EUROINTERIM S.P.A. € 203.834,19 € 154.935,00 91 35 20 38,46% € 12.609,25 € 167.544,25 € 105.632,62 € 126.759,15 € 294.303,40 COOPERATIVA SOCIALE IL SEME € 225.038,50 € 197.945,99 69 30 17 43,48% € 10.787,96 € 208.733,95 € 97.743,76 € 117.292,51 € 326.026,46 € 59.837,37 € 45.693,50 17 8 6 47,06% € 3.081,79 € 48.775,29 € 51.847,48 € 62.216,98 € 110.992,27 € 101.641,01 € 106.323,40 40 9 7 22,50% € 2.640,21 € 108.963,61 € 49.880,14 € 59.856,17 € 168.819,79 € 33.546,89 € 8.515,00 7 0 0,00% € 0,00 € 8.515,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 47.090,04 MANPOWER S.R.L. € 1.561.545,32 € 1.348.651,00 812 307 129 37,81% € 104.111,82 € 1.452.762,82 € 574.019,10 € 688.822,92 € 2.141.585,74 TARGET SERVICES SOLUTIONS SRL € 214.628,91 € 198.763,68 71 32 10 45,07% € 10.370,36 € 209.134,04 € 106.320,94 € 127.585,13 € 336.719,17 € 89.632,16 € 38.952,75 13 1 1 7,69% € 324,42 € 39.277,17 € 35.000,05 € 42.000,06 € 81.277,23 Bollettino Ufficiale – 48 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 703117 ECOLE - ENTI CONFINDUSTRIALI LOMBARDI PER L'EDUCATION - SOCIETA' CONSORTILE A R.L. 712426 Assegnato Dati base Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione € 152.064,84 € 142.534,16 79 56 48 70,89% € 22.411,13 € 164.945,29 € 166.112,80 € 199.335,36 € 364.280,65 CONSORZIO IDEA AGENZIA PER IL LAVORO - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE" SIGLABILE "IDEA AGENZIA PER IL LAVORO S.C.S." OVVERO ANCHE € 87.401,69 € 59.804,00 20 1 1 5,00% € 324,42 € 60.128,42 € 38.957,53 € 46.749,04 € 106.877,45 715820 ATEMPO S.P.A. € 57.562,12 € 22.964,28 12 10 5 83,33% € 3.502,81 € 26.467,09 € 53.738,11 € 64.485,73 € 90.952,82 793732 FLAIR ACADEMY S.R.L. € 89.632,16 € 94.753,40 35 7 2 20,00% € 1.572,07 € 96.325,47 € 50.104,54 € 60.125,45 € 156.450,92 811044 S.A. STUDIO SANTAGOSTINO S.R.L. € 306.556,09 € 205.518,41 98 47 34 47,96% € 17.930,78 € 223.449,19 € 143.091,79 € 171.710,15 € 395.159,34 853349 ORIENTA S.P.A. € 134.489,80 € 123.834,98 59 10 5 16,95% € 2.545,32 € 126.380,30 € 54.594,51 € 65.513,42 € 191.893,72 891219 OFFERTASOCIALE ASC € 30.484,49 € 16.055,00 7 2 1 28,57% € 509,06 € 16.564,06 € 36.586,24 € 43.903,49 € 60.467,55 892186 ANMIL - ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA MUTILATI E INVALIDI DEL LAVORO € 82.114,81 € 64.435,00 29 19 14 65,52% € 7.284,30 € 71.719,30 € 79.459,06 € 95.350,87 € 167.070,17 892239 AZIENDA TERRITORIALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA € 146.470,97 € 84.145,50 25 19 19 76,00% € 7.983,15 € 92.128,65 € 75.637,62 € 90.765,15 € 182.893,80 895012 RISORSA SOCIALE GERA D'ADDA AZIENDA SPECIALE CONSORTILE IN BREVE RISORSA SOCIALE GERA D'ADDA € 30.934,21 € 4.207,00 2 1 1 50,00% € 420,17 € 4.627,17 € 34.066,49 € 40.879,78 € 45.506,95 942382 EVOSOLUTION S.R.L. € 188.512,33 € 207.319,32 115 22 11 19,13% € 5.599,70 € 212.919,02 € 72.388,31 € 86.865,97 € 299.785,00 959627 ETJCA S.P.A. € 114.844,50 € 90.745,80 57 19 5 33,33% € 6.026,37 € 96.772,17 € 66.399,14 € 79.678,97 € 176.451,14 967191 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE "SCUOLA PAOLO BORSA" € 112.719,96 € 74.440,90 27 0 0,00% € 0,00 € 74.440,90 € 38.884,26 € 46.661,11 € 121.102,01 979337 LAVOROPIU' S.P.A. AGENZIA PER IL LAVORO € 121.319,70 € 77.312,00 38 10 1 26,32% € 1.986,24 € 79.298,24 € 48.818,68 € 58.582,41 € 137.880,65 1077280 UNIMPIEGO BERGAMO S.R.L. € 131.921,46 € 85.648,00 39 18 13 46,15% € 6.864,14 € 92.512,14 € 69.823,38 € 83.788,05 € 176.300,19 Bollettino Ufficiale – 49 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 1113467 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS € 124.269,94 € 92.056,00 31 7 2 22,58% € 1.572,07 € 93.628,07 € 50.063,98 € 60.076,77 € 153.704,84 1116808 YOUS AGENZIA PER IL LAVORO S.P.A. BREVEMENTE ANCHE DENOMINATA YOUS S.P.A. € 167.240,39 € 123.558,00 81 38 18 46,91% € 13.170,90 € 136.728,90 € 110.896,33 € 133.075,60 € 269.804,50 1117304 OPENJOBMETIS S.P.A. AGENZIA PER IL LAVORO € 106.191,37 € 144.960,00 97 39 16 40,21% € 13.171,75 € 158.131,75 € 113.796,21 € 136.555,45 € 294.687,20 1271898 SAPIENS SPA € 64.811,93 € 66.340,20 35 3 8,57% € 553,94 € 66.894,14 € 36.737,14 € 44.084,57 € 110.978,71 1312383 BOSTON GROUP S.R.L. € 89.632,16 € 29.073,44 12 2 2 16,67% € 648,83 € 29.722,27 € 37.339,20 € 44.807,04 € 74.529,32 1321597 ALI - AGENZIA PER IL LAVORO S.P.A, PER BREVITA' ALI S.P.A. € 208.999,00 € 151.500,00 97 46 22 47,42% € 15.973,14 € 167.473,14 € 115.109,92 € 138.131,90 € 305.605,05 1355602 MAKING S.R.L. € 132.415,79 € 99.050,00 53 25 5 47,17% € 7.708,74 € 106.758,74 € 81.325,87 € 97.591,05 € 204.349,79 1398476 LIFE IN SPA € 39.742,98 € 11.157,00 8 2 1 25,00% € 509,06 € 11.666,06 € 35.082,65 € 42.099,18 € 53.765,25 1458928 "BPI ITALIA - GRUPPO OBIETTIVO LAVORO S.R.L." DETTA IN BREVE "BPIITALIA S.R.L." € 4.410.867,11 € 4.221.741,52 1.822 388 158 21,30% € 93.726,69 € 4.315.468,21 € 772.655,30 € 927.186,36 € 5.242.654,57 1510270 € 25.031,00 53,85% VALLE SABBIA SOLIDALE € 89.632,16 13 7 5 € 2.661,62 € 27.692,62 € 48.804,43 € 58.565,31 € 86.257,93 318 PROMOIMPRESA - BORSA MERCI € 89.632,16 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 3650 COOPERATIVA SOCIALE EUREKA SOC. COOP. A R.L. € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 5005 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 C.I.L.F CENTRO PER L'INNOVAZIONE LAVORO E DELLA FORMAZIONE SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 120173 Bollettino Ufficiale – 50 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Quote della redistribuzione Nuova soglia dopo redistribuzione Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 120965 FONDAZIONE CASA DEL GIOVANE DON MARIO BOTTOGLIA € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 126372 CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI SONDRIO € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 134755 SERVIMPRESA AZIENDA SPECIALE DELLA C.C.I.A.A. DI CREMONA € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 140261 FONDAZIONE POLITECNICO DI MILANO € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 154652 COMUNE DI SARONNO € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 157556 COMUNE DI MILANODIREZIONE CENTRALE ATTIVITA' PRODUTTIVE POLITICHE DEL LAVORO E DELL'OCCUPAZIONE - SETTORE LAVORO E OCCUPAZIONE € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 221693 ENTE SOMASCO ISTRUZIONE PROFESSIONALE E.S.I.P. € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 267059 COMUNE DI MONZA € 25.046,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 268267 CESCOT (CENTRO SVILUPPO COMMERCIO E TURISMO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO) € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 270439 ASSOCIAZIONE ISTITUTI SANTA PAOLA € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 275974 ISTITUTO DEI CIECHI DI MILANO € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 278532 ANCITEL LOMBARDIA SRL € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 576291 AMECO SRL € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 663706 PROVINCIA DI LODI € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 774258 FOUR STARS IMPRESA SOCIALE S.R.L. € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 Bollettino Ufficiale – 51 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Soglia massima Id Operatore Assegnato € € € Soglia massima € con premialità Soglia massima € con premialità al netto di Fascia 4 Assegnato fasce 123 e4 Lista accreditati al 30.06.2014 Dati base Assegnazione overbooking controllato (stanziamento calcolato con il moltiplicatore di spesa 1.45) Redistribuzione (A) presi in carico F1 F2 e F3 (B) rendicontati a risultato F1 F2 e F3 di cui: rendicontati a risultato F3 (B)/ (A)*100 efficacia Nuova soglia dopo redistribuzione Quote della redistribuzione Nuova soglia aggiuntiva € Nuova soglia aggiuntiva (base*1,2) Nuove soglie massime Nuova soglia massima con overbooking e redistribuzione 889138 GENERAZIONE VINCENTE S.P.A. € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 889872 FAIRPLACE CONSULTING (ITALY) S.R.L. € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 893726 AZIENDA TERRITORIALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 1114143 AZIENDA SPECIALE CONSORTILE COMUNI INSIEME PER LO SVILUPPO SOCIALE € 23.328,89 0 0 0 € 0,00 € 0,00 € 32.145,87 € 38.575,04 € 38.575,04 222871 CESCOT - CENTRO SVILUPPO COMMERCIO TURISMO E TERZIARIO DELLAPROVINCIA DI MILANO - - - - - - - - - € 94.431,59 € 113.317,90 € 113.317,90 1192338 ECO-STUDIO DI BRAGHINI ENZO E MASSIMO SNC - - - - - - - - - € 94.431,59 € 113.317,90 € 113.317,90 1287161 AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE - - - - - - - - - € 94.431,59 € 113.317,90 € 113.317,90 1531479 FONDAZIONE ERIS ONLUS - - - - - - - - - € 94.431,59 € 113.317,90 € 113.317,90 € 38.209,00 17 8 7 47,06% € 61.003.223,33 28.317 8.953 3.946 31,62% € 23.908.500,00 € 28.690.200,00 € 92.446.200,01 6120 VALLE SABBIA SOLIDALE S.C.R.L. € 0,00 € 70.476.000,01 € 63.756.000,01 € 2.752.776,68 Legenda Redistribuzione i criteri di redistribuzione sono: 60%, 20%, 20% basati sull’efficacia di ricollocazione degli operatori Assegnazione overbooking controllato i criteri di distribuzione sono: 25%, 40% e 35%, ossia quelli previsti per l’assegnazione di nuove risorse € 38.209,00 € 2.752.776,68 € 63.756.000,01 – 52 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.G. Salute D.d.s. 4 agosto 2014 - n. 7501 Aggiornamento del registro della Regione Lombardia dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA TUTELA DELLA PERSONA, PROMOZIONE DELLA SALUTE E IGIENE DEGLI ALIMENTI Richiamate •la deliberazione della Giunta regionale n. IX/266 del 14 luglio 2010, con la quale la Regione Lombardia ha provveduto alla istituzione, ai sensi della legge 88/2009, del registro dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari, fissando altresì le modalità operative per l’iscrizione, l’aggiornamento e la cancellazione; •la deliberazione della Giunta regionale n. IX/4474 del 5 dicembre 2012, con la quale la Regione Lombardia ha provveduto all’aggiornamento della d.g.r. n. IX/266 del 14 luglio 2010, con particolare riguardo alle procedure di iscrizione e di mantenimento dei laboratori nel registro regionale; Visto il parere favorevole, prot. n. H1.2014.0026349 del 21 luglio 2014, espresso dall’ASL Varese come previsto dalla succitata d.g.r. 4474/2012, alla richiesta di iscrizione nel registro regionale del laboratorio Microlab s.r.l., via Visconti n. 9, Saronno (VA); Preso atto della richiesta pervenuta tramite posta elettronica in data 23 luglio 2014 da parte del laboratorio Gremm s.n.c. di Suisio (BG), con n. di iscrizione 030016301011, in merito alla cancellazione del laboratorio dal registro regionale a causa della sospensione dell’accreditamento ad Accredia; Preso atto delle comunicazioni pervenute tramite posta certificata ed elettronica in merito a •aggiornamento della situazione relativa all’accreditamento •aggiornamento delle prove per le quali il laboratorio chiede di essere iscritto nel registro regionale da parte dei seguenti laboratori iscritti nel registro: −− Emmeciemme s.r.l. di Lecco, con n. di iscrizione 030097305003, pervenuto in data 4 luglio 2014; −− MICRO-B di Asola (MN), con n. di iscrizione 030020307014, pervenuto in data 25 luglio 2014; −− Microlife lab s.n.c. di Inverigo (CO), con n. di iscrizione 030013303008, pervenuto in data 30 luglio 2014; −− EURO-BIO s.n.c. di Collebeato (BS), con n. di iscrizione 030017302007, pervenuto in data 31 luglio 2014; Verificato che la documentazione fornita dai laboratori di cui sopra è conforme a quanto stabilito dalle vigenti disposizioni regionali; Ritenuto pertanto di provvedere all’aggiornamento del registro della Regione Lombardia dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari; Dato atto quindi che nel registro regionale della Lombardia relativo ai laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari sono iscritti, con le relative prove, i laboratori di cui all’Allegato A, parte integrante del presente atto; Richiamato quanto previsto dalle vigenti disposizioni regionali, secondo cui gli estremi del provvedimento di iscrizione dovranno essere riportati sui rapporti di prova riferiti ad analisi effettuate ai fini dell’autocontrollo; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge, quindi entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione; Vista la legge regionale 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare la d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 e i decreti del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013 e n. 99 del 10 gennaio 2014; DECRETA 1. Di inserire nel registro della Regione Lombardia dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari il laboratorio Microlab s.r.l., via Visconti n. 9, Saronno (VA), assegnando il n. di iscrizione 030012314011, con il relativo elenco delle prove, parte integrante del presente atto (Allegato B); 2. Di cancellare dal registro della Regione Lombardia dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari il laboratorio Gremm s.n.c. di Suisio (BG); 3. Di aggiornare l’elenco delle prove relative ai laboratori −− Emmeciemme s.r.l. di Lecco, con n. di iscrizione 030097305003; −− MICRO-B di Asola (MN), con n. di iscrizione 030020307014; −− Microlife lab snc di Inverigo (CO), con n. di iscrizione 030013303008; −− EURO-BIO s.n.c. di Collebeato (BS), con n. di iscrizione 030017302007; parte integrante del presente atto (Allegato B); 4. Di aggiornare contestualmente il suddetto Registro, nel quale risultano iscritti con le relative prove i laboratori di cui all’allegato A; 5. Ai sensi delle vigenti disposizioni, il numero attribuito e gli estremi del provvedimento di iscrizione dovranno essere riportati sui rapporti di prova riferiti ad analisi effettuate ai fini dell’autocontrollo; 6. Di notificare il presente atto a tutti i soggetti interessati; 7. Di pubblicare sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) e sul sito internet della Direzione Generale della Sanità della Regione Lombardia il presente provvedimento, completo dei propri allegati. La dirigente Liliana Coppola ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 53 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO A ELENCO DEI LABORATORI numero iscrizione Ragione Sociale indirizzo comune provincia ASL 030012314001 030012314005 030012314004 030012314006 030012314008 030012314009 030012314010 030012314011 LABORATORIO ANALISI AMBIENTALI s.r.l. SERVIZIO AMBIENTE SNC LABORATORIO BIOSIGMA s.r.l. LAM s.r.l. LABORATORIO ANALISI MICROBIOLOGICHE LABORATORIO CHEMICA SRL SADVET Srl SATURNO LAB Srl MICROLAB Srl VIA CILEA 21 VIA C. CATTANEO 9 VIA BELVEDERE 24 VIA CAVOUR 43 VIALE CADORNA 7 VIA BORGONUOVO 13 VIA PER CARAVATE 1 VIA VISCONTI 9 21021 ANGERA 21013 GALLARATE 21020 GALLIATE LOMBARDO 21018 SESTO CALENDE 21052 BUSTO ARSIZIO 21019 SOMMA LOMBARDO 21036 GEMONIO 21047 SARONNO VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA 030013303001 030013303002 C.E.A.R. LABORATORI RIUNITI s.r.l. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI BINAGO M.P. S.u.r.l. METRALAB s.r.l. TECNOLOGIE D’IMPRESA s.r.l. MICROLIFE Lab snc IISG srl Divisione CONAL srl VIA NUOVA VALASSINA 5B VIA DANTE 6 BIS 22046 MERONE 22070 BINAGO CO CO CO CO VIA PERINI 5 VIA MICHELANGELO 23/A VIA DON MINZONI 15 VIA G. CANTORE, 53 VIA EUROPA 28 22060 CUCCIAGO 22071 CADORAGO 22060 CABIATE 22044 INVERIGO 22060 CABIATE CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO 030014313001 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI SONDRIO VIA BORMIO 30 23100 SONDRIO SO SO 030015308002 030015308003 GIALLOBLU s.a.s. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI MILANO LABO CONSULT s.r.l. SILEA s.r.l. S. AMBROGIO ANALISI ALIMENTARI E AMBIENTALI S.R.L. Unipersonale REPARTO ANALISI MICROBIOLOGICHE - SEZIONE FOOD - DIPARTIMENTO di SCIENZE VETERINARIE per la SALUTE, la PRODUZIONE ANIMALE e la SICUREZZA ALIMENTARE - FACOLTA’ DI MEDICINA VETERINARIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO SABRINA CASERIO CHEMSERVICE s.r.l. VIA PAOLO ROTTA 13 VIA CELORIA 12 20162 MILANO 20133 MILANO MI MI MI MI VIA DON MINZONI 9 VIA MONCALVO 33/35 VIA FROVA 34 20158 MILANO 20146 MILANO 20092 CINISELLO BALSAMO MI MI MI MI MI MI VIA CELORIA 10 20133 MILANO MI MI VIA VALVASSORI PERONI, 78 VIA F.LLI BELTRAMI, 15 20133 MILANO 20026 NOVATE MILANESE MI MI MI MI1 030013303003 030013303004 030013303005 030013303008 030013303009 030015308004 030015308005 030015308006 030015308007 030015308008 030015309001 Bollettino Ufficiale – 54 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 numero iscrizione Ragione Sociale indirizzo comune provincia ASL 030015309003 030015309005 030015309006 030015309007 030015309008 030015309009 030015310002 C.M.A. s.a.s. ISTITUTO DI RICERCHE E COLLAUDI M. MASINI s.r.l. CSI S.p.A. ATHENA s.r.l. FAR.CO.S. S.r.l. GIUSEPPE CITTERIO SALUMIFICIO SpA TESTING POINT 3 srl VIA CUSAGO 154 VIA MOSCOVA 11 VIALE LOMBARDIA 20 VIA PER TURBIGO, 30 VIA GUIDO ROSSA, 1 VIA TICINO 105 VIA BRESCIA, 31 20019 SETTIMO MILANESE 20017 RHO 20021 BOLLATE 20022 CASTANO PRIMO (MI) 20024 GARBAGNATE M.SE 20010 SANTO STEFANO TICINO 20063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI MI MI MI MI MI MI MI1 MI1 MI1 MI1 MI1 MI1 MI2 030016301001 030016301002 030016301003 030016301004 030016301005 030016301007 CONSULENZE AMBIENTALI S.p.A. EST s.r.l. TECNOLOGIE QUALITA’ SICUREZZA E IGIENE s.r.l. WATER & LIFE LAB BONDUELLE ITALIA s.r.l. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI BERGAMO LORENZI CRISTINA & C. s.a.s. SILLIKER ITALIA S.p.A. SALUMIFICIO F.LLI BERETTA S.p.A. ECOGEO S.r.l. FIT ITALIA S.r.l. VIA ALDO MORO 1 VIA MARCONI, 14 VIA E. CAPITANIO 26 VIA ENRICO MATTEI 37 VIA TRIESTE snc VIA ROVELLI 53 24020 SCANZOROSCIATE 24050 GRASSOBBIO 24040 CENE 24060 ENTRATICO 24060 SAN PAOLO D’ARGON 24100 BERGAMO BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG VIA DONIZETTI 8 VIA GRUMELLO 45/C VIA BERETTA 5 VIA F.LLI CALVI, 2 VIA MOZZI 6 24040 COMUN NUOVO 24100 BERGAMO 24060 MEDOLAGO 24122 BERGAMO 24100 BERGAMO BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG CHEMIRICERCHE s.r.l. CHIMIC GARDA ANALISI E RILIEVI s.r.l. INDAM LABORATORI s.r.l. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEDE DI BRESCIA LABORATORI VAILATI S.R.L. EURO-BIO s.n.c. ENOCONSULTING s.r.l. ECOLOGIA SEBINA VIA LEONARDO DA VINCI 12 VIA STRADA VECCHIA 1 VIA REDIPUGLIA 33/39 VIA ANTONIO BIANCHI 9 25080 MOLINETTO DI MAZZANO 25070 BARGHE 25030 CASTELMELLA 25100 BRESCIA BS BS BS BS BS BS BS BS VIA SAN ROCCO 2 VIA ROMA, 68 VIA ISEO 6 VIA DOSSI 36 25020 SAN PAOLO 25060 COLLEBEATO 25030 ERBUSCO 25050 PIAN CAMUNO BS BS BS BS BS BS BS VCS LAB-ANALYSIS s.r.l. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI PAVIA NEOLAC srl ENVIROLAB srl ARCADIA srl VIA EUROPA 5 STRADA CAMPEGGI 59-61 27041 CASANOVA LONATI 27100 PAVIA PV PV PV PV VIA XX SETTEMBRE 92 VIA DON BOSCO 3 STRADA VICINALE DELLA BELLARIA s.n. 27011 BELGIOIOSO 27014 GENZONE 27020 TROMELLO PV PV PV PV PV PV 030016301008 030016301009 030016301012 030016301014 030016301015 030017302001 030017302002 030017302004 030017302005 030017302006 030017302007 030017302008 030017315001 030018312001 030018312002 030018312003 030018312004 030018312005 Bollettino Ufficiale – 55 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 numero iscrizione 030019304001 Ragione Sociale indirizzo comune provincia ASL ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA LOMBARDIA - LABORATORIO LATTE E AGROALIMENTARE ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI CREMONA L.A.C. s.r.l. MINALAB s.r.l. VALLERANA srl VERIDAT® - LABORATORIO ANALISI GALLETTI di GALLETTI AURELIO & C Snc VIA J.F. KENNEDY 30 26013 CREMA CR CR VIA CARDINAL MASSAIA 7 26100 CREMONA CR CR VIA GEROLAMO DA CREMONA 55 VIA ROMANI 4 VIA DEL MARIS 6/A VIA ANTONIO FAVERZANI 13/a 26100 CREMONA 26041 CASALMAGGIORE 26100 CREMONA 26046 SAN DANIELE PO CR CR CR CR CR CR CR CR VIA ROMA 80 STRADA CIRCONVALLAZIONE SUD 21/A, 46037 RONCOFERRARO 46100 MANTOVA MN MN MN MN 030020307005 030020307006 030020307008 030020307009 030020307011 030020307012 030020307013 030020307014 SAVI Laboratori & Service s.r.l. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI MANTOVA UNIPEG sca LA CHIMICA s.r.l. CONSAL s.a.s. di Ottaviani Fraco e Milena e C. MADE HSE s.r.l. ERSAF Laboratorio di prova ANALISI AMBIENTALI s.r.l. STUDIO ASSOCIATO FREGNI E FERRARI MICRO-B srl VIA CHIAVICHE 36 VIA CISA 84 VIA ALIGHIERI 19 VIA BRESCIANI 16 Via Carpaneta 7 Via Mondadori snc P.ZZA SERGIO MORSELLI , 2 VIA CREMONA 25/B 46020 PEGOGNAGA 46030 VIRGILIO 46028 SERMIDE 46040 GAZOLDO DEGLI IPPOLITI 46030 BIGARELLO 46025 POGGIO RUSCO 46014 CASTELLUCCHIO 46041 ASOLA MN MN MN MN MN MN MN MN MN MN MN MN MN MN MN MN 030097305001 LABORATORIO ANALISI ALIMENTARI E AMBIENTALI “EUROPA” VIA PARINI 5 23822 BELLANO LC LC 030097305003 030097305005 030097305006 EMMECIEMME s.r.l. iLAB di RUSCONI ANGELO LAB. AQAGROUP s.r.l. VIA DON FERRANTE 9 VIA SAN ROCCO 4 VIA TURATI 4 23900 LECCO 23868 VALMADRERA 23807 MERATE LC LC LC LC LC LC 030098306001 030098306002 030098306003 ECO-LAT s.r.l. SOCIETA ACQUA LODIGIANA s.r.l. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL’EMILIA ROMAGNA - SEZIONE DIAGNOSTICA DI LODI VIA MARSALA 62 VIA DELL’INDUSTRIA 1/3/5 VIA EINSTEIN - Loc. cascina Codazza 26900 LODI 26900 LODI 26900 LODI LO LO LO LO LO LO 030108311001 MICRO s.r.l. VIA LIGURIA 10 20882 BELLUSCO MB MB 030019304003 030019304004 030019304005 030019304006 030019304007 030020307002 030020307003 ——— • ——— LABORATORIO SOSPESO Bollettino Ufficiale – 56 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO B Regione Lombardia - Registro dei laboratori che effettuano analisi nell’ambito delle procedure di autocontrollo delle industrie alimentari NUMERO PROG. 030012314011 DITTA/ENTE SEDE LABORATORIO MICROLAB SRL VIA VISCONTI 9 21047 SARONNO (VA) Materiale / prodotto / matrice Denominazione della prova Norma / metodo ALIMENTI/TAMPONI ALIMENTI/TAMPONI ALIMENTI/TAMPONI ALIMENTI/TAMPONI ALIMENTI/TAMPONI NUMERAZIONE MICRORGANISMI AEROBI A 30 °C NUMERAZIONE COLIFORMI TOTALI NUMERAZIONE ESCHERICHIA COLI NUMERAZIONE STAPHYLOCOCCUS AUREUS IDENTIFICAZIONE LISTERIA MONOCYTOGENES ISO 4833-1:2013 ISO 4832:2006 ISO 16649-2:2001 ISO 6888-1:2004 AFNOR UNI 03/04-04/05 ACCREDITATO (S-IN CORSO) IN CORSO IN CORSO IN CORSO IN CORSO IN CORSO Bollettino Ufficiale – 57 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 NUMERO PROG. 030097305003 DITTA/ENTE SEDE LABORATORIO EMMECIEMME S.r.l. VIA DON FERRANTE 9 - 23900 LECCO Materiale / prodotto / matrice Denominazione della prova Norma / metodo Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Bacillus cereus presunto (conta) Batteri lattici mesofili (conta) Coliformi termotolleranti (conta) Coliformi totali (conta) Enterobacteriaceae (conta) Escherichia coliβ-glucoronidasi-positivo (conta) Listeria monocytogenes (conta) Listeria monocytogenes (ricerca) Microrganismi aerobi (conta) Salmonella spp (ricerca) Stafilococchi coagulasi positivi (Staphylococcus aureus ed altre specie) a 37°C (conta) Lieviti, Muffe (conta) pH Attività dell’acqua UNI EN ISO 7932:2005 ISO 15214:1998 AFNOR 3M 01/02-09/89 C AFNOR 3M 01/02-09/89 A AFNOR 3M 01/06-09/97 ISO 16649-2:2001 AFNOR BKR 23/05-12/07 AFNOR BKR 23/02-11/02 UNI EN ISO 4833-1:2013 AFNOR UNI 03/06-12/07 ACCREDITATO (S-IN CORSO) S S S S S S S S S S UNI EN ISO 6888-2:2004 S MFHPB-22:2004 MFHPB-03:2003 ISO 21807:2004 in corso in corso in corso Streptococchi fecali/Enterococchi (conta) APAT CNR IRSA 7040 Appendice A Man 29 2003 S Clostridium perfringens, spore Clostridium perfringens (conta) Rapporti ISTISAN 2007/5 Met ISS A005B rev.00 Pag 51 in corso Escherichia coli ß-glucuronidasi positivo(conta) AFNOR BKR 23/08-06/12 S Coliformi ß-galattosidasi positivi (conta) AFNOR BKR 23/08-06/12 S Coliformi totali (da calcolo) AFNOR BKR 23/08-06/12 S Microrganismi aerobi a 22° e a 36°C (conta) UNI EN ISO 6222:2001 S Pseudomonas aeruginosa (conta) ISO 16266:2006 S Carica microbica totale a 20° e a 37°C (conta) DM 13/01/1993 GU n.14 19/01/1993 par.1 S Alimenti Alimenti Alimenti Alimenti Acque dolci e naturali (superficiali, sotterranee, destinate al consumo umano), acque trattate, acque di piscina Acque dolci e naturali (superficiali, sotterranee, destinate al consumo umano), acque trattate Acque dolci e naturali (sotterranee, destinate al consumo umano), acque minerali, acque trattate, acque di piscina Acque dolci e naturali (sotterranee, destinate al consumo umano), acque minerali, acque trattate, acque di piscina Acque dolci e naturali (sotterranee, destinate al consumo umano), acque minerali, acque trattate, acque di piscina Acque dolci e naturali (superficiali, sotterranee, destinate al consumo umano), acque minerali, acque trattate, acque di piscina Acque dolci e naturali (superficiali, sotterranee, destinate al consumo umano), acque minerali, acque trattate, acque di piscina Acque minerali Bollettino Ufficiale – 58 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Acque minerali Acque minerali Acque minerali Acque minerali Acque, tamponi Superfici Superfici Coliformi totali e fecali (conta) Streptococchi fecali(conta) Staphylococcus aureus (conta) Spore di Clostridi solfito riduttori (conta) Legionella (ricerca, conta) Salmonella spp (ricerca) Listeria monocytogenes (ricerca) Superfici Microrganismi aerobi (conta) Superfici Superfici Enterobacteriaceae (conta) Lieviti, Muffe (conta) Tamponi su Superfici Escherichia coliβ-glucoronidasi-positivo (conta) Tamponi su Superfici Tamponi su carcasse Tamponi su carcasse Tamponi su carcasse Stafilococchi coagulasi positivi (Staphylococcus aureus ed altre specie) a 37°C (conta) Microrganismi aerobi (conta) Enterobacteriaceae (conta) Salmonella spp (ricerca) DM 13/01/1993 GU n.14 19/01/1993 par.2B DM 13/01/1993 GU n.14 19/01/1993 par.3B DM 13/01/1993 GU n.14 19/01/1993 par.6 DM 13/01/1993 GU n.14 19/01/1993 par.4 ISO 11731:1998 ISO 18593:2004 +AFNOR UNI 03/06-12/07 ISO 18593:2004 +AFNOR BKR 23/02-11/02 ISO 18593:2004 +UNI EN ISO 4833-1:2013; ISO 18593:2004 +UNI EN ISO 4833-2:2013; ISO 18593:2004 + ISO 21528-2:2004 ISO 18593: 2004 + MFHPB-22:2004 ISO 18593:2004 (escluso cap.6 e 7) + ISO 166492:2001 ISO 18593:2004 (escluso cap.6 e 7) + UNI EN ISO 68882:2004 ISO 17604:2003 (Annex B) + UNI EN ISO 4833-1:2014 ISO 17604:2003 (Annex B) + ISO 21528-2:2004 ISO 17604:2003 (Annex B) + AFNOR UNI 03/06-12/07 S S in corso in corso S S S S S in corso S S S S S Bollettino Ufficiale – 59 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 NUMERO PROG. 030020307014 DITTA/ENTE SEDE LABORATORIO MICRO-B SRL VIA CREMONA 25/b - 46041 ASOLA (MN) MATERIALE/PRODOTTO/MATRICE DENOMINAZIONE DELLA PROVA NORMA/METODO Conta microbica totale a 22°C e 36°C UNI EN ISO 6222:2001 Acque potabili, acque naturali sotterranee e superficiali, acque termali e di piscina Acque potabili, naturali e termali, acque di piscina,filtri da impianti di climatizzazione, tamponi Alimenti Acque potabili, acque naturali sotterranee e superficiali, acque termali e di piscina Prodotti destinati all’alimentazione umana e animale Prodotti destinati all’alimentazione umana e animale Prodotti destinati all’alimentazione umana e animale Prodotti destinati all’alimentazione umana e animale Superfici Superfici Superfici Conta Escherichia coli - Conta Coliformi totali Enterococchi intestinali UNI EN ISO 7899-2 2003 S Conta di microrganismi aerobi mesofili Enterobatteriacee Conta Stafilococchi coagulasi positivi (staphilococcus aureus e altre species) Ricerca Listeria monocytogenes (qualitativa) Conta di microrganismi aerobi mesofili Enterobatteriacee Conta Stafilococchi coagulasi positivi (staphilococcus aureus e altre species) Ricerca Listeria monocytogenes (qualitativa) pH Metalli (Al, Sb, As, Be, Cd, Ca, Cr, Co, Cu, Fe, Pb, Li, Mo, Ni, P, K, Se, Tl, Ti, V, Mg, Mn, Zn) UNI EN ISO 4833-1:2013 ISO 21528-2 2010 S S UNI EN ISO 6888-2 2004 S AFNOR UNI 03/04-04/05 ISO 18593:2004 + UNI EN ISO 4833-1:2013 ISO 18593:2004 + ISO 21528-2: 2010 S S S ISO 18593:2004 + UNI EN ISO 6888-2 2004 S ISO 18593:2004 + AFNOR UNI 03/04-04/05 APAT CNR IRSA 2060 M 29:2003 S S EPA 6010C 2007 S UNI EN ISO 10304-1:2009 S UNI EN ISO 9308-1: 2002 S Rapporti ISTISAN 1996/34 Pag. 87 punto 3.2 + EPA 6010 C 2007 S Mangimi Umidità Alimenti e mangimi Azoto e Proteine (da calcolo) Metalli: Calcio, Fosforo, Magnesio, Ferro, Zinco, Rame, Manganese, Cobalto, Molibdeno, Arsenico, Piombo, Cadmio Aflatossina M1 Latte S Doc. 04/04/2000 GU n. 103 del 05/05/2000 Allegato 2/3 AOAC OM 991.14: 1994 Conta Legionella Superfici Acque naturali e di scarico Acque destinate al consumo umano, acque naturali e acque reflue Acque potabili, acque naturali superficiali e sotterraAnioni (Nitrati, Nitriti, Cloruri, Solfati, Bromuri, Fluoruri, Fosfati) nee, acque termali e di piscina Acque potabili, acque naturali sotterranee e superficiaEscherichia coli e Coliformi totali li, acque termali e di piscina Metalli: Alluminio, Antimonio, Arsenico, Berillio, Cadmio, Calcio, Cromo, Cobalto, Rame, Ferro, Piombo, Litio, Molibdeno, Nichel, Fosforo, Alimenti Potassio, Selenio, Tallio, Titanio, Vanadio, Magnesio, Manganese, Zinco Superfici Escherichia coli e coliformi Alimenti privi di sostanze termolabili a 103°C Umidità Mangimi ACCREDITATO (SI / IN CORSO) S S ISO 18593: 2004 + AOAC OM 991:14 - 1994 Rapporti ISTISAN 1996/34 Met. B pag. 7 Reg. CE 152/2009 del 27/01/2009 GU L54 del 26/02/2009 All. III Met. A ISO 1871: 2009 S S UNI 15510: 2008 S AOAC 2000.08: 2004 S S S Bollettino Ufficiale – 60 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Alimenti con attività dell’acqua (Aw) superiore a 0,95 Superfici Prodotti destinati all’alimentazione umana e animale Superfici Prodotti destinati all’alimentazione umana e animale Superfici Alimenti grassi Alimenti Acque destinate al consumo umano Acque, liscivati Alimenti Acque destinate al consumo umano, acque di scarico, acque sotterranee, acque superficiali e assimilabili, rifiuti liquidi acquosi Acque destinate al consumo umano, acque di scarico, acque sotterranee, acque superficiali e assimilabili Acque destinate al consumo umano, acque di scarico, acque sotterranee, acque superficiali e assimilabili Acque destinate al consumo umano, acque di scarico, acque sotterranee, acque superficiali e assimilabili Acque naturali Muffe e lieviti Muffe e lieviti Ricerca di Salmonella spp Ricerca di Salmonella spp Conta di Bacillus Cereus presunto a 30°C Conta di Bacillus Cereus presunto a 30°C PCB (PCB 18, PCB 28, PCB 31, PCB 44, PCB 52, PCB 77, PCB 81, PCB 95, PCB 99, PCB 101, PCB 105, PCB 110, PCB 114, PCB 118, PCB 123, PCB 126, PCB 128, PCB 138, PCB 146, PCB 149, PCB 151, PCB 153, PCB 156, PCB 157, PCB 167, PCB 169, PCB 170, PCB 177, PCB 180, PCB 183, PCB 187, PCB 189) Pesticidi: Fenuron, Fluometuron, Chlorpropham, Trifluralin, a-BHC, Simazina, Atrazina, b-BHC, d-BHC, g-BHC, Metribuzin, Heptachlor, Alachlor, Fenitrothion, Aldrin, Cianazina, Heptachlor epoxide, Isofenphos, a-Chlordane, 2,4’-DDE, Endosulfan I, g-Chlordane, Dieldrin, 4,4’-DDE, 2,4’-DDD, Endosulfan II, 4,4’-DDD, 2,4’-DDT, Endrin aldehyde, Endrin, 4,4’-DDT, Phosalone, Azinphos ethyl, Permethrin I, Permethrin II Arsenico (> 1 ug/l) Mercurio Mercurio ISO 21527-1:2008 ISO 18593: 2004 + ISO 21527-1:2008 AFNOR UNI 03/06 - 12/07 ISO 18593:2004 + AFNOR UNI 03/06 - 12/07 UNI EN ISO 7932: 2005 ISO 18593: 2004 + UNI EN ISO 7932: 2005 S S S S S S UNI EN 1528-1:1997 + UNI EN 1528-2:1997 + UNI EN 1528-3:1997 + UNI EN 1528-4:1997 S AOAC 2007.1:2013 S Rapporti ISTISAN 2007/31 Met. ISS.DBB. 034 pag. 315 MI-A016 Rev. 00/2013 MI-A016 Rev. 00/2013 S S S Idrocarburi totali, Idrocarburi C10-C40 UNI EN ISO 9377-2: 2002 S Solventi organici aromatici: Benzene, Toluene, Etilbenzene, m,pXilene, o-Xilene, Stirene Solventi organici clorurati: Clorometano, Cloruro di vinile, 1,1-Dicloroetilene, Cloruro di metilene, 1,2-Dicloroetilene, - 1,1 - Dicloroetano, Triclorometano, 1,2-Dicloroetano, Tricloroetilene, 1,2-Dicloropropano, 1,1,2-Tricloroetano, Tetracloroetilene, Clorobenzene, 1,2,3-Tricloropropano, 1,1,2,2-Tetracloroetano, 1,4-Diclorobenzene, 1,2-Diclorobenzene, 1,2,3-Triclorobenzene, Esaclorobutadiene, Clorobenzene, 1,2,4-Triclorobenzene, Triclorometano (Cloroformio) Solventi alogenati: Tribromometano, 1,2-Dibromoetano, Dibromoclorometano, Bromodiclorometano Durezza totale EPA 524.2: 1995 in corso EPA 524.2: 1995 in corso EPA 524.2: 1995 in corso APAT CNR IRSA 2040 B Man 29 2003 in corso Bollettino Ufficiale – 61 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 NUMERO PROG. 030013303008 DITTA/ENTE SEDE LABORATORIO MicroLife Lab Via G. Cantore 53 -22044 Inverigo (CO) Materiale / prodotto / matrice Denominazione della prova Norma / metodo Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Alimenti ad uso umano, mangimi Superfici Superfici Superfici Superfici Superfici Superfici Superfici Carcasse Carcasse Carcasse Acque destinate al consumo umano, acque natatorie Acque destinate al consumo umano, acque natatorie Acque destinate al consumo umano, acque natatorie Acque destinate al consumo umano, acque natatorie Acque destinate al consumo umano, acque natatorie Acque destinate al consumo umano, acque natatorie Acque destinate al consumo umano, acque di impianti civili, industriali, acque di balneazione Conta dei microrganismi a 30°C Conta Stafilococchi coagulasi positivi (Staphyloccoccus aureus ed altre specie) Conta dei coliformi totali Enumerazione presunta di Bacillus Cereus Conta Escherichia coli β-glucoronidasi positivo Conta delle Enterobacteriaceae Ricerca Listeria monocytogenes Enumerazione Listeria monocytogenes Ricerca Salmonella spp Conta di Muffe e lieviti Aw >0,95 Conta di Muffe e lieviti Aw <0,95 Conta dei Clostridi Solfito Riduttori in condizioni anaerobiche Conta dei microrganismi a 30°C Conta delle Enterobatteriaceae Conta dei coliformi totali Conta Escherichia coli β-glucoronidasi positivo Ricerca Salmonella spp Ricerca Listeria monocytogenes Conta Stafilococchi coagulasi positivi (Staphyloccoccus aureus ed altre specie) Conta dei microrganismi a 30°C Conta delle Enterobacteriaceae Ricerca Salmonella spp ISO 4833-1:2013 UNI EN ISO 6888-2:2004 ISO 4832:2006 ISO 7932.2:2004 UNI ISO 16649-2:2010 ISO 21528-2:2004 AFNOR UNI 03/04 - 04/05 AFNOR UNI 03/05-09/06 AFNOR UNI 03/06 - 12/07 ISO 21527-1:2008 ISO 21527-2:2008 ISO 15213:2002 ISO 18593:2004+ ISO 4833-1:2013 ISO 18593:2004+ ISO 21528-2:2004 ISO 18593:2004+ISO 4832:2006 ISO 18593:2004+UNI ISO 16649-2:2010 ISO 18593:2004+ AFNOR UNI 03/06 - 12/07 ISO 18593:2004+ AFNOR UNI 03/04 - 04/05 ISO 18593:2004 + ISO 6888-2:2004 ISO 17604:2003 + ISO 4833:2003 ISO 17604:2003 +ISO 21528-2:2004 ISO 17604:2003 + AFNOR UNI 03/06 - 12/07 Conta dei microrganismi a 37°C e a 22°C UNI EN ISO 19458:2006 + UNI EN ISO 6222:2001 SI Ricerca ed enumerazione di Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 19458:2006 +ISO 16266:2006 SI Ricerca ed enumerazione degli Enterococchi UNI EN ISO 19458:2006 +UNI EN ISO 7899-2:2003 SI Ricerca di Escherichia coli Ricerca ed enumerazione di Coliformi totali APAT CNR IRSA 6010 +APAT CNR IRSA 7010C MAN 29 2003 APAT CNR IRSA 6010 +APAT CNR IRSA 7010C MAN 29 2003 ACCREDITATO (SI / IN CORSO) SI SI SI SI SI SI SI SI SI IN CORSO IN CORSO IN CORSO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Ricerca ed enumerazione di Clostridi solfito riduttori APAT CNR IRSA 6010+ APAT 7060B Man 29 2003 SI Ricerca ed enumerazione di Legionella spp. M.U. 1037:2002 SI Bollettino Ufficiale – 62 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 NUMERO PROG. 030017302007 DITTA/ENTE SEDE LABORATORIO EURO-BIO s.n.c. VIA ROMA, 68- 25060 COLLEBEATO (BS) Materiale / prodotto / matrice Denominazione della prova Norma / metodo Alimenti e alimenti per animali Alimenti e alimenti per animali Conta carica microbica totale a 30 °C Conta carica microbica totale a 30 °C Conta degli Stafilococchi coagulasi positivi (Staph.aureus e altre specie) Conta di Escherichia coli beta glucuronidasi positivo UNI EN ISO4833:1:2013 UNI EN ISO4833:2:2013 ACCREDITATO (SI / IN CORSO) SI SI UNI EN ISO 6888-2:2004 SI ISO 16649-2:2001 SI Conta carica microbica totale a 30 °C ISO 18593:2004 (escluso par 6,2) + UNI EN ISO 4833:2004 SI Ricerca di Salmonella spp Ricerca di Listeria monocytogenes Conta delle Enterobatteriacee UNI EN ISO 6579:2008 (escluso par. 9.5.6) UNI EN ISO 11290-1:2005 ISO 21528-2:2004 SI SI SI Conta di Escherichia coli beta glucuronidasi positivo ISO 18593:2004 (escluso par. 6.2) + UNI EN ISO 16649-2:2001 SI Conta degli Stafilococchi coagulasi positivi (Staph. aureus e altre specie) ISO 18593:2004 (escluso par. 6.2) + UNI EN ISO 6888-2:2004 SI Conta delle Enterobatteriacee ISO 18593:2004 (escluso par. 6.2) + ISO 21528-2:2004 SI Ricerca di Salmonella spp ISO 18593:2004 (escluso par. 6.2) + UNI EN ISO 6579:2008 (escluso par. 9.5.6) SI Ricerca di Listeria monocytogenes ISO 18593:2004 (escluso par. 6.2) + ISO 11290-1:2005 SI Conta carica microbica totale a 30 °C Conta delle Enterobatteriacee ISO 17604:2003/Amd1:2009 + UNI EN ISO 4833:2004 ISO 17604:2003/Amd1:2009 + ISO 21528-2:2004 ISO 17604:2003/Amd1:2009 + UNI EN ISO 6579:2008 (escluso par. 9.5.6) SI SI Alimenti e alimenti per animali Alimenti e alimenti per animali Superfici di lavoro e utensili a contatto con gli alimenti Alimenti e alimenti per animali Alimenti e alimenti per animali Alimenti e alimenti per animali Superfici di lavoro e utensili a contatto con gli alimenti Superfici di lavoro e utensili a contatto con gli alimenti Superfici di lavoro e utensili a contatto con gli alimenti Superfici di lavoro e utensili a contatto con gli alimenti Superfici di lavoro e utensili a contatto con gli alimenti Superfici di carcasse Superfici di carcasse Superfici di carcasse Ricerca di Salmonella spp SI Bollettino Ufficiale – 63 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.G. Culture, identità e autonomie D.d.g. 5 agosto 2014 - n. 7590 Assegnazione dei finanziamenti ai progetti presentati sul fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto e l’istallazione di apparecchiature digitali per la proiezione - ex art. 5 l.r. 21/2008 - Anno 2013 IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE Visto l’art. 5 della legge regionale 30 luglio 2008 n. 21, che istituisce un apposito fondo di rotazione al fine di finanziare progetti inerenti alla ristrutturazione e all’adeguamento tecnologico di sale destinate ad attività di spettacolo; Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato con d.c.r. del 9 luglio 2013 n. 78; Vista la d.g.r. n. VIII/10543 del 18 novembre 2009 «Convenzione tra la Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. per la gestione del Fondo di rotazione di cui all’art. 5 della l.r. 30 luglio 2008 n. 21», rinnovata in data 23 ottobre 2013 con validità al 31 dicembre 2015; Visto il d.d.s. n. 10.719 del 21 novembre 2013 con il quale è stato assunto l’impegno di spesa e la contestuale liquidazione a favore di Finlombarda SpA per la gestione del Fondo di cui all’art. 5 della l.r. 21/2008; Vista la disponibilità delle risorse sulla missione 5 «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali» e programma 5.02 «Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale»; Richiamati la d.g.r. 31 ottobre 20013 n. X/873 e il d.d.s. 29 novembre 2013 n. 11199 «Approvazione del bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul Fondo di Rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione - ex art. 5 l.r. 21/2008 - anno 2013» che prevedono la possibilità di incrementare le risorse disponibili secondo quanto previsto dalla convenzione tra Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a. per la gestione, il funzionamento e l’amministrazione del fondo di cui all’art. 5 della legge regionale 21/2008; Dato atto che con la d.g.r. X/2195 del 25 luglio 2014 sono stati modificati i riferimenti e le definizioni relative al precedente reg. CE 1998/2006 presenti nella deliberazione della Giunta regionale n. X/873 del 31 ottobre 2013, con quelle introdotte dal nuovo reg. UE 1407/13, in particolare gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo), facendo salve tutte le altre disposizioni di cui alle deliberazioni medesime; Dato atto che il d.d.s. n. 7187 del 28 luglio 2014: •prevede l’attuazione del bando ed i relativi finanziamenti di cui al d.d.s. 29 novembre 2013 n. 11199 nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», in particolare gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo); •modifica l’art. 20 del «Bando per la presentazione delle domande di finanziamento sul Fondo di rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione» (approvato con d.d.s. n. 11199 del 29 novembre 2013); •approva la nuova modulistica che le imprese beneficiarie dovranno utilizzare per sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d.p.r. 445/2000, che informi su eventuali aiuti «de minimis» ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari da parte dell’impresa, intesa come impresa unica; Considerato che risultano agli atti della Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund raising per la cultura della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia e di Finlombarda s.p.a. le dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000, che informi su eventuali aiuti «de minimis» ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari da parte delle imprese beneficiarie, secondo la definizione di impresa unica; Vista la convenzione vigente tra Regione Lombardia e Finlombarda s.p.a., sottoscritta in data 26 novembre 2009, che all’art. 4 prevede che il Direttore Generale competente, a seguito del parere del Comitato Tecnico di Valutazione, stabilisca con proprio atto: 1. gli interventi ammessi al contributo; 2. l’importo concesso a titolo di finanziamento ed a titolo di contributo; 3. la durata di ciascun finanziamento, le garanzie da acquisire e i termini entro i quali, a pena di decadenza, gli interventi devono essere realizzati; Visto altresì il d.d.g. 10 febbraio 2014, n. 971 «Ricostituzione del Comitato Tecnico per le valutazioni dei progetti presentati sul Fondo di rotazione per il finanziamento di progetti inerenti la produzione cinematografica, la ristrutturazione e l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo ex art. 5 l.r. 30 luglio 2008 n. 21»; Considerato che il Comitato Tecnico di Valutazione nella riunione svolta il 31 luglio 2014 ha approvato gli esiti delle attività istruttorie, in particolare dell’istruttoria formale e tecnica svolta dalla Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund raising per la cultura della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia e dell’istruttoria economico-finanizaria svolta da Finlombarda s.p.a., sulla base dei parametri indicati nella convenzione vigente e nel bando approvato con d.d.s. 29 novembre 2013 n. 11199, riportate nella relazione conclusiva che si allega quale parte integrante e sostanziale al presente decreto (Allegato A) e ha espresso parere favorevole circa l’ammissibilità e la finanziabilità dei progetti di cui alla relazione stessa; Considerato che la dotazione finanziaria da utilizzarsi per il bando 2013, integrata dai rientri dei finanziamenti, le rinunce e le rideterminazioni degli interventi finanziari concessi a valere sul medesimo Fondo relativi ai bandi precedenti, ammonta a € 4.578.715,20; Ritenuto di approvare i seguenti allegati parti integranti e sostanziali del presente decreto: •Allegato A: Relazione conclusiva dell’attività istruttoria; •Allegato B: Graduatoria dei progetti ammessi e finanziati con suddivisione in quote a rimborso e a fondo perduto; •Allegato C: Elenco dei progetti ammessi e non finanziati; •Allegato D: Elenco progetti non ammessi alla fase istruttoria e relative motivazioni. Valutato di assegnare ai progetti ammissibili e finanziabili di cui all’Allegato B (parte integrante e sostanziale del presente decreto) un contributo, suddiviso in quote a rimborso e quote a fondo perduto nei termini e modalità previste dal bando citato, fino ad esaurire la disponibilità finanziaria come sopra definita; Valutato di approvare la durata di ciascun finanziamento, le garanzie da acquisire e i termini entro i quali, a pena di decadenza, gli interventi devono essere realizzati secondo le specifiche di cui all’Allegato A (parte integrante e sostanziale del presente decreto); Dato atto che Finlombarda s.p.a. provvederà all’erogazione dei finanziamenti ai soggetti beneficiari, previa stipula di contratto, secondo le modalità e le condizioni previste dalla convenzione vigente e dal bando approvato con d.d.s. 29 novembre 2013 n. 11199; Dato atto che: •il d.d.s. 29 novembre 2013 n. 11199 stabilisce la conclusione dell’istruttoria entro 90 giorni lavorativi dalla data di scadenza dell’avviso pubblico (17 marzo 2014), fermo restando la possibilità per Regione Lombardia di richiedere documentazione integrativa e/chiarimenti che sospendono la decorrenza dei predetti termini sino alla completa produzione della documentazione oggetto di richiesta; •la Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund raising per la cultura della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia ha richiesto in fase di istruttoria tecnica documentazione integrativa, sospendendo per 15 giorni solari i termini al fine di ricevere la documentazione richiesta; •il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Direzione Generale «Culture, Identità e Autonomie» individuate dalla d.g.r. n. X/3 del 20 marzo 2013 e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 5 luglio 2013; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; – 64 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Attestato che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013 DECRETA 1. di approvare i seguenti allegati parti integranti e sostanziali del presente decreto: •Allegato A: Relazione conclusiva dell’attività istruttoria; •Allegato B: Graduatoria dei progetti ammessi e finanziati con suddivisione in quote a rimborso e a fondo perduto; •Allegato C: Elenco dei progetti ammessi e non finanziati; •Allegato D: Elenco progetti non ammessi alla fase istruttoria e relative motivazioni. 2. di assegnare ai progetti elencati nell’allegato B (parte integrante e sostanziale del presente decreto) un contributo, suddiviso in quote a rimborso e quote a fondo perduto nei termini e modalità previste dal bando citato in premessa. 3. di approvare la durata di ciascun finanziamento, le garanzie da acquisire e i termini entro i quali, a pena di decadenza, gli interventi devono essere realizzati secondo le specifiche di cui all’Allegato A (parte integrante e sostanziale del presente decreto); 4. di dare atto che Finlombarda s.p.a. provvederà all’erogazione dei finanziamenti ai soggetti beneficiari, previa stipula di contratto, secondo le modalità e condizioni previste dalla convenzione vigente e dal bando approvato con d.d.s. 29 novembre 2013 n. 11199. 5. di dare atto che sul Fondo di rotazione istituito presso Finlombarda s.p.a. sono appostate le risorse necessarie a raggiungere la disponibilità complessiva sufficiente all’erogazione dei contributi di cui al presente decreto; 6. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013. 7. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito istituzionale - sezione amministrazione trasparente - ai sensi del d.lgs. 33/2013 artt. 26 e 27. Il direttore generale Sabrina Sammuri ——— • ——— ALLEGATO A FONDO DI ROTAZIONE PER LA RISTRUTTURAZIONE, L’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO DI SALE DA DESTINARE AD ATTIVITÀ DI SPETTACOLO E L’ACQUISTO ED L’INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DIGITALI PER LA PROIEZIONE - EX ART. 5 L.R. 21/2008. Relazione conclusiva dell’attività istruttoria Con riferimento alle finalità, alle caratteristiche e alle modalità istruttorie di cui al bando 2013 del Fondo di Rotazione per la ristrutturazione, l’adeguamento tecnologico di sale da destinare ad attività di spettacolo e l’acquisto ed l’installazione di apparecchiature digitali per la proiezione, emanato con d.d.s. 29 novembre 2013 n. 11199 e ai sensi di quanto disposto dalla Convenzione tra Regione Lombardia e Finlombarda S.p.A. si fornisce di seguito il resoconto delle attività istruttorie condotte dalla Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund raising per la cultura della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia e da Finlombarda S.p.A. L’attività istruttoria si è articolata nelle seguenti fasi: - - - - verifica dei requisiti di ammissibilità e della completezza della documentazione secondo quanto previsto nei paragrafi “14. Modalità e termini di presentazione della domanda”, “15. Istruttoria e valutazione della domanda” e “16. Motivi di inammissibilità” - bando 2013, d.d.s 29 novembre 2013 n. 11199; valutazione economico – finanziaria del progetto e verifica della affidabilità finanziaria e della capacità di rimborso dei soggetti richiedenti e del sistema di garanzie proposto; attribuzione dei punteggi di merito secondo quanto previsto nel paragrafo “17 Criteri di valutazione” di cui al bando citato; redazione della graduatoria dei progetti dotati dei requisiti di ammissibilità. Esito dell’istruttoria Le domande presentate e protocollate sono state complessivamente 111, di cui 5 non ammesse alla fase di istruttoria formale per mancanza di requisiti. A seguito dell’istruttoria tecnica risultano 73 domande ammissibili e finanziabili e 33 domande non ammissibili al finanziamento in quanto il punteggio risulta inferiore al punteggio minimi stabilito dal bando pari a 45 (come stabilito dal paragrafo 18 “Istruttoria e valutazione” del bando). Il totale del cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia per i progetti ammissibili e finanziabili è pari a € 4.578.715,20. Per far fronte alle richieste le risorse a disposizione sono: - - € 3.000.000,00 quali risorse messe a bando a valere sul bilancio 2013; - 538.715,20 quali risorse presenti sul fondo di rotazione a seguito dei rientri dei finanziamenti, delle rinunce, delle revoche e delle rideterminazioni degli interventi finanziari concessi a valere sui precedenti bandi e degli interessi maturati sulle giacenze del fondo stesso. € 1.040.000,00 quali risorse disponibili a valere sulla missione 5 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali” e programma 5.02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale”; Nella seduta del 31 luglio 2014 il Comitato Tecnico di Valutazione nella riunione ha approvato gli esiti delle attività istruttorie e ha decide di assegnare l’intera quota ammissibile degli interventi finanziari richiesti dai 73 soggetti ammissibili e finanziabili. Domande ammesse e finanziate 73 Domande ammesse e non finanziate 33 Domande non ammesse alla fase istruttoria 5 Bollettino Ufficiale – 65 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Costo complessivo dei progetti ammessi e finanziati Totale finanziamento richiesto Totale finanziamento concesso € 7.637.112,58 € 4.578.715,20 € 4.578.715,20 Durata di ciascun finanziamento concesso e garanzie da acquisire In riferimento alla durata dei contratti di finanziamento il Comitato Tecnico ha espresso parere favorevole sulle durate indicate da Finlombarda in ogni singola scheda di valutazione ed applicate allo specifico finanziamento richiesto. Per quanto riguarda le garanzie da richiedere ai beneficiari il Comitato Tecnico ha espresso parere positivo sulle proposte di Finlombarda contenute in ogni singola scheda di valutazione. Termini di realizzazione dei lavori A seguito dell’approvazione del decreto di assegnazione degli interventi finanziari la Struttura Spettacolo, arte contemporanea e fund raising per la cultura invierà la relativa comunicazione ai soggetti beneficiari, che dovranno far pervenire entro 45 giorni dal ricevimento di detta comunicazione una dichiarazione contenente l’accettazione dell’intervento finanziario e di impegno alla copertura delle restanti spese non oggetto di intervento finanziario. Entro 180 giorni dalla data di pubblicazione del decreto di assegnazione del finanziamento, si dovrà dare inizio ai lavori. Gli stessi dovranno concludersi entro due anni dalla data di inizio lavori. ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 66 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO B FONDO DI ROTAZIONE PER LA RISTRUTTURAZIONE, L’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO DI SALE DA DESTINARE AD ATTIVITÀ DI SPETTACOLO E L’ACQUISTO ED L’INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DIGITALI PER LA PROIEZIONE - EX ART. 5 L.R. 21/2008 – BANDO 2013. Graduatoria dei progetti ammessi e finanziati con suddivisione in quote a rimborso e a fondo perduto TIPOLOGIA A. RISTRUTTURAZIONE, ADEGUAMENTO TECNOLOGICO, MESSA IN SICUREZZA E ALLESTIMENTI DI SALE DESTINATE AD ATTIVITÀ DI SPETTACOLO N. Denominazione soggetto 1 COMUNE DI LEGNANO 2 COMUNE DI ZEME 3 PARROCCHIA S.MARIA ASSUNTA E S.GIOVANNI BATTISTA 4 5 6 7 8 COOPERATIVA EDIFICATRICE GIUSEPPE VERDI - SOCIETA’ COOPERATIVA FONDAZIONE PICCOLO TEATRO DI MILANO TEATRO D’EUROPA COMUNE DI LODI PARROCCHIA DI SAN MARTINO VESCOVO PARROCCHIA S.BARTOLOMEO APOSTOLO 9 PARROCCHIA DI SANTA MARIA ASSUNTA 10 ANTEO S.P.A. Titolo del progetto Riqualificazione e adeguamento tecnologico Cinema Teatro Sala Ratti Teatro comunale: rifacimento impianti e servizi - pavimenti e rivestimenti - intonaci ed opere id finitura. Intervento di adeguamento tecnologico e abbattimento delle BBAA nella Sala Cinematografica del Cinema Garden, Oratorio di Clusone Comune Pr. Punti Costo complessivo presentato Costo complessivo ammesso Finanziamento l.21/2008 ammesso Di cui fondo perduto ammesso Di cui a finanziamento agevolato ammesso LEGNANO MI 62 € 193.450,00 € 193.450,00 € 135.415,00 € 33.853,75 € 101.561,25 ZEME PV 57,5 € 232.650,00 € 232.650,00 € 151.222,50 € 37.805,63 € 113.416,88 CLUSONE BG 55 € 282.600,00 € 278.200,00 € 168.928,24 € 42.232,06 € 126.696,18 MILANO MI 55 € 104.242,00 € 104.242,00 € 72.969,00 € 18.242,25 € 54.726,75 Teatro Strehler. Un rinnovamento in MILANO chiave internazionale MI 55 € 299.983,03 € 245.887,73 € 172.121,41 € 43.030,35 € 129.091,06 LODI LO 54,5 € 290.631,65 € 290.631,65 € 201.989,00 € 50.497,25 € 151.491,75 MAGENTA MI 54 € 51.180,00 € 51.180,00 € 25.590,00 € 6.397,50 € 19.192,50 BRANZI BG 48 € 237.883,62 € 237.883,62 € 118.941,62 € 29.735,41 € 89.206,22 LESMO MB 48 € 214.500,00 € 214.500,00 € 129.500,00 € 32.375,00 € 97.125,00 MILANO MI 48 € 42.004,75 € 34.925,66 € 22.453,62 € 5.613,41 € 16.840,22 Ristrutturazione e adeguamento impianti Teatro Verdi Lavori di adeguamento alla normativa antincendio del Teatro alle Vigne di Lodi Il Cinema Teatro Nuovo di Magenta Digitalizzazione sala della comunità Ristrutturazione, messa in sicurezza ed adeguamento tecnologico Cine teatro “Piccolo” Ristrutturazione, adeguamento tecnologico, messa in sicurezza sale di Anteo Spaziocinema Bollettino Ufficiale – 67 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 N. Denominazione soggetto 11 PARROCCHIA S. GIORGIO DI COLICO PIANO 12 PARROCCHIA SACRA FAMIGLIA 13 PARROCCHIA SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI 14 PARROCCHIA S.MARTINO VESCOVO 15 COMUNE DI SAN MARTINO SICCOMARIO 16 17 SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE COMUNE DI CISANO BERGAMASCO 18 PARROCCHIA S. MARTINO VESCOVO 19 COMUNE NOVA MILANESE 20 21 22 COMUNITÀ NUOVA ONLUS COMUNE DI TREVIGLIO PARROCCHIA S.EUSTORGIO Titolo del progetto Ristrutturazione, adeguamento tecnologico, messa in sicurezza e allestimento della sala teatro della parrocchia S. Giorgio di Colico Ristrutturazione, adeguamento funzionale impianti e tecnologie e messa in sicurezza del Cinema Prealpi di Saronno Ristrutturazione, adeguamento e messa in sicurezza della sala cinematografica parrocchiale Adeguamento tecnologico e alla normativa vigente in materia di sicurezza e antincendio del CineTeatro San Filippo Neri Progetto per la fornitura e posa impianto fari teatrali, audio, video per nuovo auditorium Adeguamento sala teatro di Milano Teatro Scuola Paolo Grassi per pubblico spettacolo Adeguamento auditorium Don Renato Mazzoleni Ristrutturazione e messa in sicurezza della copertura sala cine-teatro Adeguamento e ristrutturazione Teatro Auditorium EDI 2015 Auditorium Ex Upim Il Cinema Teatro Nuovo Comune Pr. Punti Costo complessivo presentato Costo complessivo ammesso Finanziamento l.21/2008 ammesso Di cui fondo perduto ammesso Di cui a finanziamento agevolato ammesso COLICO LC 48 € 299.947,20 € 299.947,20 € 149.947,20 € 37.486,80 € 112.460,40 SARONNO VA 48 € 292.356,00 € 279.345,05 € 139.364,86 € 34.841,21 € 104.523,64 LEVATE BG 48 € 237.610,00 € 237.610,00 € 67.610,00 € 16.902,50 € 50.707,50 NEMBRO BG 47 € 174.227,95 € 174.227,95 € 104.536,77 € 26.134,19 € 78.402,58 SAN MARTINO SICCOMARIO PV 47 € 220.000,00 € 220.000,00 € 154.000,00 € 38.500,00 € 115.500,00 MILANO MI 47 € 297.849,91 € 297.849,91 € 208.494,91 € 52.123,73 € 156.371,18 CISANO BG BERGAMASCO 47 € 117.213,09 € 117.213,09 € 82.049,16 € 20.512,29 € 61.536,87 PIAZZA BREMBANA BG 47 € 81.935,32 € 81.935,32 € 57.354,72 € 14.338,68 € 43.016,04 MB 46,5 € 298.000,00 € 298.000,00 € 208.000,00 € 52.000,00 € 156.000,00 MI BG MB 46,5 46 45,5 € 35.014,00 € 292.000,00 € 72.877,66 € 4.368.156,18 € 35.014,00 € 292.000,00 € 72.877,66 € 4.289.570,84 € 24.414,00 € 175.200,00 € 48.013,66 € 2.618.115,67 € 6.103,50 € 43.800,00 € 12.003,42 € 654.528,93 € 18.310,50 € 131.400,00 € 36.010,25 € 1.963.586,77 NOVA MILANESE MILANO TREVIGLIO ARCORE TOTALI ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 68 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 TIPOLOGIA B1. ACQUISTO E INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DIGITALI ADIBITE ALLA PROIEZIONE PER SALE CINEMATOGRAFICHE N. Denominazione soggetto 1 CINEMA MIGNON DI CERUTTI ALBERTO 2 PARROCCHIA SS. TRINITA’ 3 PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA COMUNE DI REVERE 4 5 PARROCCHIA DEI SANTI SALVATORE E MARGHERITA 6 LANTERNA MAGICA - S.R.L. 7 IMMOBILIARE COLIBRI S.A.S. DI ALBERTO MASSIRONE & C. PARROCCHIA S.MARIA ASSUNTA 8 9 10 11 12 13 14 15 Titolo del progetto Domanda di adeguamento digitale per il Cinema Mignon Digitalizzazione sala della comunità Germignaga e dintorni ... non solo cinema Digitalizzazione della sala cinematografica con nuova tecnologia di proiezione Adeguamento tecnologico per adattamento alla proiezione digitale Adeguamento tecnologico con acquisto ed istallazione apparecchiature digitali adibite alla proiezione cinematografica Digitalizzazione Cinema Centrale Digitalizzazione sala cinematografica della comunità PARROCCHIA S.GIOVANNI Digitalizzazione sala BATTISTA comunità PARROCCHIA S.ANTONIO E Digitalizzazione sala MARCO comunità CO.MI.CI. S.R.L. Digitalizzazione sale 4 e 5 della Multisala Wiz di Brescia COMUNE DI COLOGNO Digitalizzazione del MONZESE Cineteatro di Via Volta PARROCCHIA S. MARIA Il Cinema Teatro delle ASSUNTA Arti PARROCCHIA SS PIETRO E Digitalizzazione sala PAOLO cinema PARROCCHIA DI SAN Il Cinema San Luigi VIGILIO Pr. Punti GRANTOLA VA 71 € 48.422,00 € 48.422,00 € 19.367,00 € 4.841,75 Di cui a finanziamento agevolato ammesso € 14.525,25 CASTIONE DELLA PRESOLANA GERMIGNAGA BG 71 € 54.474,22 € 54.474,22 € 27.237,11 € 6.809,28 € 20.427,83 VA 66 € 54.728,00 € 54.728,00 € 27.363,00 € 6.840,75 € 20.522,25 REVERE MN 65 € 62.708,00 € 62.708,00 € 43.895,60 € 10.973,90 € 32.921,70 BUSTO GAROLFO MI 61 € 51.921,00 € 51.921,00 € 25.960,00 € 6.490,00 € 19.470,00 TREVIGLIO BG 60 € 163.238,70 € 163.238,70 € 114.267,09 € 28.566,77 € 85.700,32 MILANO MI 60 € 89.100,00 € 89.100,00 € 62.370,00 € 15.592,50 € 46.777,50 CHIUDUNO BG 56 € 61.427,00 € 61.427,00 € 30.713,50 € 7.678,38 € 23.035,13 MOZZO BG 56 € 53.509,20 € 53.509,20 € 26.754,60 € 6.688,65 € 20.065,95 SCHILPARIO BG 56 € 53.681,22 € 53.681,22 € 26.840,61 € 6.710,15 € 20.130,46 BRESCIA BS 55 € 101.358,58 € 83.080,80 € 58.156,56 € 14.539,14 € 43.617,42 COLOGNO MONZESE GALLARATE MI 55 € 54.619,40 € 54.619,40 € 38.233,58 € 9.558,40 € 28.675,19 VA 55 € 58.800,00 € 58.800,00 € 41.160,00 € 10.290,00 € 30.870,00 ARESE MI 55 € 87.788,00 € 76.285,65 € 53.399,00 € 13.349,99 € 40.049,97 LODRINO BS 53 € 43.976,00 € 43.976,00 € 28.576,00 € 7.144,00 € 21.432,00 Comune Costo complessivo presentato Costo complessivo ammesso Finanziamento l.21/2008 ammesso Di cui fondo perduto ammesso Bollettino Ufficiale – 69 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 N. Denominazione soggetto 16 PARROCCHIA SANTI VITO E MODESTO NUOVA CINEFILO SNC DI BELTRAMI & SCHINTU ODEON S.R.L. 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Titolo del progetto Pr. Punti VA 51,5 € 45.032,00 € 45.032,00 € 29.270,00 € 7.317,50 Di cui a finanziamento agevolato ammesso € 21.952,50 CR 51,5 € 54.107,00 € 44.350,00 € 31.030,33 € 7.757,58 € 23.272,75 MILANO MI 51,5 € 53.749,33 € 53.749,33 € 37.549,33 € 9.387,33 € 28.162,00 CARUGATE MI 51,5 € 51.830,00 € 51.830,00 € 35.760,00 € 8.940,00 € 26.820,00 VESTONE BS 51,5 € 101.796,86 € 93.887,60 € 64.561,24 € 16.140,31 € 48.420,93 LONATO BS 51,5 € 80.480,00 € 80.480,00 € 52.312,00 € 13.078,00 € 39.234,00 SAN GIOVANNI BIANCO BG 51 € 88.421,94 € 88.421,94 € 44.210,94 € 11.052,74 € 33.158,21 TRESCORE BALNEARIO BG 51 € 59.712,90 € 59.712,90 € 29.856,45 € 7.464,11 € 22.392,34 ERBA CO 51 € 47.080,00 € 47.080,00 € 23.540,00 € 5.885,00 € 17.655,00 MOTTA VISCONTI MI 51 € 55.164,00 € 55.164,00 € 27.582,00 € 6.895,50 € 20.686,50 GARDONE VAL TROMPIA BS 51 € 65.000,00 € 65.000,00 € 32.500,00 € 8.125,00 € 24.375,00 OSIO SOTTO BG 51 € 62.575,03 € 62.575,03 € 31.287,52 € 7.821,88 € 23.465,64 CASATENOVO LC 51 € 50.580,00 € 50.580,00 € 25.280,00 € 6.320,00 € 18.960,00 CASTIONE DELLA PRESOLANA BAGNOLO MELLA BG 51 € 62.611,62 € 62.392,02 € 31.196,01 € 7.799,00 € 23.397,01 BS 51 € 46.739,62 € 46.739,62 € 23.929,62 € 5.982,41 € 17.947,22 Comune Digitalizzazione TRAVEDONA cineteatro Santamanzio MONATE Filo digitale CREMONA Acquisto e installazione apparecchiature digitali per proiezione sala Zaffiro Teodolinda PARROCCHIA DI S. ANDREA Il Cinema Teatro Don APOSTOLO’ Bosco COMUNE DI VESTONE Acquisto di apparecchiature digitali per la proiezione cinematografica nella sala dell’auditorium comunale KING S.R.L. Proiettore digitale sala 3 multisala PARROCCHIA S.GIOVANNI Digitalizzazione sala cinematografica della comunità PARROCCHIA DI S.PIETRO Digitalizzazione sala APOSTOLO cinematografica della comunità BOLETTIERI PANCRAZIO Adeguamento digitale cinema AMBRA PARROCCHIA DI SAN Adeguamento digitale GIOVANNI BATTISTA cinema Arcobaleno PARROCCHIA SAN Il Cinema Inzino GIORGIO - adeguamento tecnologico PARROCCHIA S.ZENONE Digitalizzazione sala VESCOVO comunità PARROCCHIA SAN Auditorium di GIORGIO MARTIRE Casatenovo: dalla proiezione a 35mm alla tecnologia digitale PARROCCHIA NATIVITA’ Digitalizzazione sala MARIA VERGINE cinematografica PARROCCHIA VISITAZIONE Teatro Cinema Pio XI M.V. Costo complessivo presentato Costo complessivo ammesso Finanziamento l.21/2008 ammesso Di cui fondo perduto ammesso Bollettino Ufficiale – 70 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 N. 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 Denominazione soggetto PARROCCHIA DEI SANTI PIETRO MARCELLINO ERASMO PARROCCHIA SANTI GIACOMO E FILIPPO Titolo del progetto Conversione al digitale Cineteatro Edelweiss Acquisto e installazione di sistema di videoproiezione digitale presso la sala cinematografica Cinema Teatro Bernina CINEMA PLINIUS S.N.C. DI Digitalizzazione impianti MEVI DIEGO E DONATELLA di proiezione PARROCCHIA S. MARTINO Digitalizzazione sala VESCOVO Cinema Incontro PARROCCHIA SANTI PIETRO Cineteatro Paradise E PAOLO CIRCOLO GULLIVER Digitalizzazione della sala cinematografica MYCOMP ITALIA S.R.L. Digitalizzazione della Multisala Il Borgo di Romano di Lombardia CINEMA TEATRO VITTORIA Digitalizzazione sale S.R.L. cinematografiche PARROCCHIA SS. FILIPPO E Digitalizzazione sala GIACOMO cinematografica PARROCCHIA DI SAN Digitalizzazione sala LORENZO MARTIRE della Comunità (acquisto proiettore digitale) PARROCCHIA S. Digitalizzazione del Cine AMBROGIO Teatro Manzoni PARROCCHIA S.GIOVANNI Adeguamento EVANGELISTA Tecnologico Cine-Teatro ‘C. Ferrari’ - acquisto proiettore digitale PARROCCHIA SAN Acquisto nuovo BERNARDINO DA SIENA impianto di produzione digitale PARROCCHIA DEI SANTI Adeguamento FILIPPO E GIACOMO tecnologico del cineteatro ‘Giovanni Paolo II’ PARROCCHIA SANTA S.G. Bosco Edolo MARIA NASCENTE evoluzione al digitale Pr. Punti BESANA IN BRIANZA MB 51 € 63.900,00 € 63.900,00 € 29.900,00 € 7.475,00 Di cui a finanziamento agevolato ammesso € 22.425,00 CHIESA IN VALMALENCO SO 50 € 58.050,40 € 58.050,40 € 40.635,28 € 10.158,82 € 30.476,46 BORMIO SO 50 € 51.605,00 € 51.605,00 € 36.123,00 € 9.030,75 € 27.092,25 BESNATE VA 46,5 € 51.569,00 € 51.569,00 € 36.069,00 € 9.017,25 € 27.051,75 DERVIO LC 46 € 41.850,00 € 41.850,00 € 20.850,00 € 5.212,50 € 15.637,50 DOSOLO MN 46 € 52.410,20 € 52.410,20 € 26.205,10 € 6.551,28 € 19.653,83 MILANO MI 46 € 299.999,00 € 299.999,00 € 149.999,00 € 37.499,75 € 112.499,25 VIADANA MN 46 € 97.800,00 € 97.800,00 € 47.800,00 € 11.950,00 € 35.850,00 SELVINO BG 46 € 64.350,12 € 64.350,12 € 32.175,06 € 8.043,77 € 24.131,30 CASAZZA BG 46 € 68.983,03 € 64.039,91 € 32.019,96 € 8.004,99 € 24.014,97 MERATE LC 46 € 53.647,48 € 53.647,48 € 26.823,74 € 6.705,94 € 20.117,81 GALBIATE LC 46 € 53.940,00 € 53.940,00 € 26.970,00 € 6.742,50 € 20.227,50 RONCADELLE BS 46 € 58.720,00 € 58.720,00 € 29.360,00 € 7.340,00 € 22.020,00 CASTELLEONE CR 45 € 46.200,00 € 46.200,00 € 32.340,00 € 8.085,00 € 24.255,00 EDOLO BS 45 € 59.215,00 € 59.215,00 € 41.450,00 € 10.362,50 € 31.087,50 Comune Costo complessivo presentato Costo complessivo ammesso Finanziamento l.21/2008 ammesso Di cui fondo perduto ammesso Bollettino Ufficiale – 71 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 N. 46 Denominazione soggetto PARROCCHIA SAN GIORGIO MARTIRE Titolo del progetto Digitalizzazione sala cinematografica Comune BISUSCHIO Pr. Punti VA 45 € 48.129,00 € 48.129,00 € 33.690,30 € 8.422,58 Di cui a finanziamento agevolato ammesso € 25.267,73 € 3.134.999,85 € 3.082.390,74 € 1.786.569,53 € 446.642,65 € 1.339.927,92 Costo complessivo presentato TOTALE Costo complessivo ammesso Finanziamento l.21/2008 ammesso Di cui fondo perduto ammesso TIPOLOGIA B2. ACQUISTO E INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DIGITALI ADIBITE ALLA PROIEZIONE PER ARENE E SPAZI ALL’APERTO CARATTERIZZATE DA UNA ATTIVITÀ STABILE N. 1 2 Denominazione soggetto LAB 80 FILM SOCIETA’ COOPERATIVA BARZ AND HIPPO S.N.C. DI MAZZOCCHI DAVIDE & C. 3 MASTERCINE SAS DI VITTORIO MASTRORILLI’ 4 COMUNE CINISELLO BALSAMO 5 PAX FILMS DI STAGNOLI MARCO Titolo del progetto Comune Pr. Punti Costo complessivo presentato Costo complessivo ammesso Finanziamento l.21/2008 ammesso Di cui fondo perduto ammesso Di cui a finanziamento agevolato ammesso Esterno Notte 2.0 BERGAMO BG 86 € 52.500,00 € 52.500,00 € 36.750,00 € 9.187,50 € 27.562,50 Arene e Spazi all’aperto digitali BELLUSCO MB 86 € 45.000,00 € 45.000,00 € 27.000,00 € 6.750,00 € 20.250,00 SARONNO VA 77,5 € 54.500,00 € 54.500,00 € 38.000,00 € 9.500,00 € 28.500,00 CINISELLO BALSAMO MI 77,5 € 73.151,00 € 73.151,00 € 48.280,00 € 12.070,00 € 36.210,00 PONCARALE BS 68 € 40.000,00 € 40.000,00 € 24.000,00 € 6.000,00 € 18.000,00 € 265.151,00 € 265.151,00 € 174.030,00 € 43.507,50 € 130.522,50 Installazione sistema di proiezione digitale presso il Cinema Arena Casa Morandi Acquisto proiettore digitale e sistema audio per ‘Cinema nel Parco’! Acquisto apparecchiatura digitale per arene e spazi all’aperto TOTALE ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 72 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO C FONDO DI ROTAZIONE PER LA RISTRUTTURAZIONE, L’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO DI SALE DA DESTINARE AD ATTIVITÀ DI SPETTACOLO E L’ACQUISTO ED L’INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DIGITALI PER LA PROIEZIONE - EX ART. 5 L.R. 21/2008 – BANDO 2013. Elenco dei progetti ammessi e non finanziati TIPOLOGIA A. RISTRUTTURAZIONE, ADEGUAMENTO TECNOLOGICO, MESSA IN SICUREZZA E ALLESTIMENTI DI SALE DESTINATE AD ATTIVITÀ DI SPETTACOLO N. Denominazione soggetto 1 2 3 4 5 6 7 8 PARROCCHIA PREPOSITURALE SS SIRO E MATERNO ASSOCIAZIONE SALA GREPPI COMUNE DI MAGENTA PARROCCHIA DI SANTA MARIA ASSUNTA COMUNE DI CASSOLNOVO COMUNE DI SOLARO PARROCCHIA GESÙ DIVINO LAVORATORE PARROCCHIA DI S. MARIA NASCENTE 9 COMUNE DI CHIARI Titolo del progetto Teatro Il Centro Adeguamento allestimenti ai fini antincendio Adeguamento tecnologico e allestimenti Teatro Lirico Riqualificazione Cinema Teatro Agorà Manutenzione straordinaria tetto Teatro Verdi Apriamo il sipario: arti e spettacoli a Solaro ‘Teatro Vivo’- Ristrutturazione e adeguamenti tecnologici Ristrutturazione Cineteatro Excelsior Ristrutturazione e adeguamento tecnologico sala spettacolo ex ITCG ——— • ——— Comune Pr. PuntI DESIO BERGAMO MAGENTA CERNUSCO SUL NAVIGLIO CASSOLNOVO SOLARO MILANO ERBA MB BG MI MI PV MI MI CO 43,5 43 43 42,5 42 42 37 36,5 CHIARI BS 28 Bollettino Ufficiale – 73 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 TIPOLOGIA B1. ACQUISTO E INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DIGITALI ADIBITE ALLA PROIEZIONE PER SALE CINEMATOGRAFICHE N. Denominazione soggetto 1 2 3 PARROCCHIA S. MARTINO V. PARROCCHIA SAN MARTINO PARROCCHIA S. ANTONIO DI PADOVA 4 PARROCCHIA DI SAN VITTORE MARTIRE 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 PARROCCHIA S.GIOVANNI BATTISTA PARROCCHIA DI S.MARTINO PARROCCHIA S.PIETRO APOSTOLO PARROCCHIA SAN MARTINO PARROCCHIA SAN FEDELE MARTIRE CINEMA TEATRO PARROCCHIA SS. NAZARO E CELSO COMUNE DI GONZAGA PARROCCHIA SAN MARTINO VESCOVO PARROCCHIA S.ANTONIO ABATE COMUNE DI RHO PARROCCHIA S.MARIA ASSUNTA 16 PARROCCHIA DI SAN MICHELE ARCANGELO 17 18 PARROCCHIA S. MARIA IMMACOLATA CIRCOLO ARCI XANADU’ 19 PARTECIPAZIONI LUMIERE S.R.L. 20 PARROCCHIA DI SS. EUSEBIO E MACCABEI 21 PARROCCHIA SACRO CUORE 22 23 24 PARROCCHIA DI S.MARIA ASSUNTA E S.GIACOMO LA NUOVA MARINA PARROCCHIA NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA Titolo del progetto Meglio al S. Maria Il digitale: una sfida per la sala della comunita’ Continuiamo ad andare al cinema Cine-teatro della Rosa: acquisto ed installazione sistema di proiezione digitale Digitalizzazione sala cinematografica della comunità Digitalizzazione sala cinematografica della comunità Digitalizzazione sala cinematografica della comunità Digitalizzazione sala cinematografica della comunità Digitalizzazione sala cinematografica della comunità Digitalizzazione sala Digitalizzazione cinema per teatro di Gonzaga Digitalizzazione sala cinematografica San Luigi Digitalizzazione nuovo cinema teatro Digitalizzazione dell’auditorium The next generation of 4k digital cinema Acquisto e installazione di apparecchiatura digitale di proiezione cinematografica Cinema San Costanzo Porta il digitale al Gloria Acquisto e installazione apparecchiature digitali per proiezione sala 3 Metropol Spaziocinema Il Cinema Teatro Italia Polidigital_ Nuovi scenari per la sala cinematografica del teatro fratello Sole Digitalizzazione sala della comunità Multisala Melegnano Il Cinema Agorà ——— • ——— Comune Pr. Punti BIASSONO INVERUNO BOLLATE MB MI MI 41,5 41 41 ALBAVILLA CO 41 ALME ALZANO LOMBARDO BOLGARE TORRE BOLDONE CALUSCO D ADDA BRESSO GONZAGA BELLUSCO VALMADRERA RHO CALCINATE BG BG BG BG BG MI MN MB LC MI BG 41 41 41 41 41 38 36,5 36,5 36,5 36 35 BUSTO ARSIZIO VA 35 NAVE COMO BS CO 35 33 MILANO MI 31,5 GARBAGNATE MILANESE MI 31,5 BUSTO ARSIZIO VA 31,5 ROMANO DI LOMBARDIA MARCIANA MARINA MELEGNANO BG LI MI 31 26,5 26,5 Bollettino Ufficiale – 74 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO D FONDO DI ROTAZIONE PER LA RISTRUTTURAZIONE, L’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO DI SALE DA DESTINARE AD ATTIVITÀ DI SPETTACOLO E L’ACQUISTO ED L’INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DIGITALI PER LA PROIEZIONE - EX ART. 5 L.R. 21/2008 – BANDO 2013. Elenco progetti non ammessi alla fase istruttoria e relative motivazioni TIPOLOGIA A. RISTRUTTURAZIONE, ADEGUAMENTO TECNOLOGICO, MESSA IN SICUREZZA E ALLESTIMENTI DI SALE DESTINATE AD ATTIVITÀ DI SPETTACOLO N. Denominazione soggetto 1 SPAZIO TERTULLIANO 68 2 BORMIO TERME S.P.A. Titolo del progetto Tertulliano ad hoc Correzione acustica ed adeguamento impiantistico Sala Multifunzionale Bormio Terme Comune Pr. Motivo inammissibilità MILANO MI non destinazione della sala ad attività prevalente di spettacolo BORMIO SO non destinazione della sala ad attività prevalente di spettacolo ——— • ——— TIPOLOGIA B1. Acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione per sale cinematografiche N. 1 2 Denominazione soggetto CINEMA ARIOSTO SAS DI ERNESTO BRUCIAMONTI PARROCCHIA S.ANDREA APOSTOLO Titolo del progetto Comune Pr. Motivo di inammissibilità Digitalizzazione Cinema Ariosto MILANO MI incompletezza della documentazione allegata alla domanda Digitalizzazione sala spettacolo VILLA D’ADDA BG incompletezza della documentazione allegata alla domanda TIPOLGIA B2. acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione per arene e spazi all’aperto caratterizzate da una attività stabile N. 1 Denominazione soggetto PARROCCHIA DEI SANTI FAUSTINO E GIOVITA Titolo del progetto Progetto cinema all’aperto Comune CHIARI Pr. BS Motivo d’inammissibilità mancata attività da parte del soggetto riferita alla gestione di spazi all’aperto o arene per almeno tre anni Bollettino Ufficiale – 75 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.d.s. 5 agosto 2014 - n. 7594 Approvazione delle risultanze dell’istruttoria dei progetti pervenuti in seguito all’emanazione dell’invito a presentare progetti per la valorizzazione di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei ( l.r. 39/74 e l.r. 1/2000 ) di cui al d.d.g. n. 2796/2014 - allegato A, sez. a3. assunzione dell’impegno di spesa di euro 184.125 sul capitolo 1.2.2.59.8008, «Trasferimenti alle istituzioni sociali private per il funzionamento e lo sviluppo dei musei di enti locali e di interesse locale» e di euro 297.340,5 sul capitolo 1.2.2.59.8038 «Trasferimenti alle amministrazioni locali per il funzionamento e lo sviluppo dei musei di enti locali e di interesse locale», a favore di destinatari diversi IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI E SOPRINTENDENZA AI BENI LIBRARI Viste •la l.r. 12 luglio 1974, n. 39 avente ad oggetto «Norme in ma- teria di musei di enti locali o di interesse locale» e successive modifiche ed integrazioni, e in particolare l’art. 12 dove è previsto che la Regione, nell’ambito delle proprie competenze, adotti iniziative e conceda contributi finalizzati allo sviluppo dei musei e delle raccolte museali; •la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle auto- nomie in Lombardia in attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998 n. 112» e in particolare l’art. 4, commi 130 e 131 concernenti funzioni e compiti della regione nell’ambito della conservazione, gestione, promozione, valorizzazione dei beni culturali; Richiamati, con il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato con d.c.r. 9 luglio 2013, n. 78: •la d.g.r. 4 luglio 2013 n. 372 avente ad oggetto «Approva- zione di criteri e modalità di intervento in materia di musei di enti locali o di interesse locale, in attuazione della l.r. 39/1974 e sue modifiche e integrazioni»; •la d.g.r. 13 marzo 2014 n. 1502 avente ad oggetto «Inter- venti per attività culturali – anno 2014 - ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008» con la quale è stato definito l’ammontare complessivo della dotazione finanziaria e la relativa ripartizione per il sostegno delle iniziative; •il d.d.g. del 1 aprile 2014 n. 2796 «Approvazione dell’Avviso Unico 2014. Interventi per attività culturali – anno finanziario 2014 - ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008» ed in particolare la Sez. A3 dell’allegato A «Invito a presentare progetti per la valorizzazione di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei (l.r. 39/74e l.r. 1/2000)» con la quale, tra l’altro, si sono stabiliti modalità e criteri relativi alle attività di istruttoria, valutazione e formazione delle graduatorie; •il d.d.g. del 20 giugno 2014 n. 5324 «Costituzione del nucleo di valutazione per i progetti presentati ai sensi dell’avviso unico 2014 «interventi per attività culturali - anno finanziario 2014 - ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974 e 21/2008». Vista la relazione - parte integrante e sostanziale del presente atto come allegato A - prodotta dalla Struttura Musei, Biblioteche, Archivi e Soprintendenza Beni Librari, contenente gli esiti delle attività istruttorie, di valutazione e formazione delle graduatorie dei progetti di musei di enti locali o di interesse locale, di sistemi museali locali e di reti regionali di musei acquisiti a seguito del citato Invito Sez. A3 dell’Avviso Unico 2014 di cui al d.d.g. 1 aprile 2014 n. 2796 e la conseguente formulazione della graduatoria, nella quale i progetti presentati sono distinti tra: •progetti che hanno avuto assegnazioni di contributo, per un importo complessivo di Euro 641.954,00, •progetti finanziabili ma senza assegnazione di contributo per esaurimento delle dotazioni finanziarie, •progetti non finanziabili per punteggio insufficiente, •progetti non ammessi alla valutazione così come previsto dal paragrafo 14 dell’Invito stesso; Dato atto dei lavori del Nucleo di valutazione di cui al richiamato d.d.g. del 20 giugno 2014, n. 5324 - documentati dai Verbali sottoscritti in data 3 e 29 luglio 2014, agli atti della Direzione Generale – in cui si assumono e validano, tra l’altro, gli esiti delle attività istruttorie, di valutazione e formazione delle graduatorie dei progetti di musei di enti locali o di interesse locale, di sistemi museali locali e di reti regionali di musei e relativa assegnazione di contributi, così come formulati nella relazione e graduatoria di cui sopra; Ritenuto pertanto di approvare la risultanza delle attività istruttorie e di valutazione, con la formulazione della graduatoria dei progetti e dunque procedere all’assegnazione dei contributi ai progetti individuati nell’elenco formulato come sopra specificato - parte integrante e sostanziale del presente atto come allegato A - per l’ammontare a fianco di ciascuno specificato e un costo complessivo di Euro 641.954,00; Dato atto che, ai sensi della normativa vigente e dei provvedimenti attuativi richiamati, i contributi in questione sono erogabili ai progetti selezionati, per il 75% del totale, all’atto dell’approvazione della graduatoria; mentre il saldo del restante 25% è effettuabile a seguito della presentazione del consuntivo tecnicofinanziario delle iniziative realizzate; Ritenuto pertanto di procedere all’impegno e contestuale liquidazione dell’acconto sui cofinanziamenti ai progetti individuati come sopra specificato, per un costo complessivo di Euro 481.465,50; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari); Accertato che le risorse per l’acconto del cofinanziamento dei progetti selezionati per l’intervento regionale pari a euro 481.465,50 trovano copertura nel bilancio di esercizio anno 2014 di Regione Lombardia sui capitoli 5.02.104.8038 trasferimenti alle amministrazioni locali per il funzionamento e lo sviluppo dei musei di enti locali e di interesse locale per Euro 297.340,50 e 5.02.104.8008 trasferimenti alle istituzioni sociali private per il funzionamento e lo sviluppo dei musei di enti locali e di interesse locale per Euro 184.125,00; Dato atto, inoltre, che all’impegno della somma di Euro 160.488,50, pari al saldo del cofinanziamento dei progetti selezionati per l’intervento regionale, si provvederà con successivo atto a seguito di variazioni compensative per adeguamento al Piano dei Conti; Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del Bilancio dell’anno in corso; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 « Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» ed i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare la d.g.r. del 29 aprile 2013 n. 87 (allegato A - assetti organizzativi) e il d.s.g. del 25 luglio 2013 n. 7110 (Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta regionale X legislatura); Preso atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Musei, Biblioteche, Archivi e Soprintendenza beni librari individuate dagli atti sopra citati: d.g.r. n. 87/2013 e decreto del Segretario generale n. 7110/2013; Dato atto che il presente provvedimento è stato adottato nel rispetto dei termini previsti dalla l. 241/1990 e ss.mm.; DECRETA 1. di approvare come allegato A al presente atto, quale sua parte integrante e sostanziale, la relazione contenente gli esiti delle attività istruttorie e di valutazione dei progetti di musei di enti locali o di interesse locale, di sistemi museali locali e di reti regionali di musei acquisiti a seguito dell’ Invito Sez. A3 dell’Avviso Unico 2014 di cui al d.d.g. 1 aprile 2014 n. 2796 e la conseguente formulazione della graduatoria, nella quale i progetti presentati sono distinti tra: •progetti che hanno avuto assegnazioni di contributo, per un importo complessivo di Euro 641.954,00, •progetti finanziabili ma senza assegnazione di contributo per esaurimento delle dotazioni finanziarie, •progetti non finanziabili per punteggio insufficiente, •progetti non ammessi alla valutazione; 2. di procedere all’impegno e alla contestuale liquidazione della somma di Euro 481.465,50 corrispondente al 75% del contributo a favore dei progetti selezionati, a valere per Euro 297.340,50 sul capitolo 5.02.104.8038 e per Euro 184.125,00 sul capitolo 5.02.104.8008, bilancio dell’esercizio anno 2014 di Regione Lombardia; 3. di stabilire che all’impegno della somma di Euro 160.488,50, pari al saldo del cofinanziamento dei progetti selezionati per l’intervento regionale, si provvederà con successivo atto a seguito di variazioni compensative per adeguamento al Piano dei Conti; 2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: – 76 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Beneficiario/Ruolo BENEFICIARI DIVERSI CAP 8038 PUBBLICI LR 39/1974 COMUNE DI MILANO COMUNE DI BERGAMO BENEFICIARI DIVERSI CAPITOLO 8008 PRIVATI LR 39/1974 ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA LOMELLINA Codice 44241 Capitolo 5.02.104.8038 Importo anno1 285.340,50 Importo anno2 0,00 Importo anno3 0,00 11034 10025 44245 5.02.104.8038 5.02.104.8038 5.02.104.8008 6.375,00 5.625,00 177.750,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3198 5.02.104.8008 6.375,00 0,00 0,00 Codice 44245 Capitolo 5.02.104.8008 Impegno 2014 / 0 / 0 3198 5.02.104.8008 2014 / 0 / 0 6.375,00 11034 10025 44241 5.02.104.8038 5.02.104.8038 5.02.104.8038 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 6.375,00 5.625,00 285.340,50 3. di liquidare: Beneficiario/Ruolo BENEFICIARI DIVERSI CAPITOLO 8008 PRIVATI LR 39/1974 ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA LOMELLINA COMUNE DI MILANO COMUNE DI BERGAMO BENEFICIARI DIVERSI CAP 8038 PUBBLICI LR 39/1974 Cod.Benef. Ruolo 44245 Denominazione Da liquidare 177.750,00 Partita IVA Indirizzo 3198 BENEFICIARI DIVERSI CAPITOLO 8008 PRIVATI LR 39/1974 ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA LOMELLINA 94003000182 94003000182 11034 COMUNE DI MILANO 01199250158 01199250158 10025 COMUNE DI BERGAMO 80034840167 00636460164 PIAZZA CASTELLO, 18 27025 GAMBOLO’ (PV) PIAZZA DELLA SCALA, 2 20121 MILANO (MI) PIAZZA MATTEOTTI, 27 24122 BERGAMO (BG) 44241 BENEFICIARI DIVERSI CAP 8038 PUBBLICI LR 39/1974 4. di dichiarare ai sensi del d.lgs. 118/2011, che le somme impegnate e non liquidate con il presente atto saranno successivamente liquidate nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato di cui al d.p.c.m. del 28 dicembre 2011, con le modalità previste per le singole tipologie di spesa; 5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d. lgs. 33/2013» Il dirigente Claudio Gamba ——— • ——— Cod.Fiscale Imp.Perente Bollettino Ufficiale – 77 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO A Invito a presentare progetti per la valorizzazione di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei (L.R. 39/74 E L.R. 1/2000), di cui al d. d. g. n. 2796 del 1 aprile 2014 - Sez. A3 Referente per l’istruttoria degli interventi: struttura musei, biblioteche, archivi e soprintendenza beni librari ed in particolare u.o.o. musei, raccolte museali e sistemi museali locali; referente per i progetti presentati da reti regionali di musei e per i progetti di didattica ed educazione al patrimonio, catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale: u.o.o. valorizzazione del patrimonio culturale e accreditamento degli istituti culturali. RELAZIONE FINALE DI SINTESI DELLE ATTIVITÀ ISTRUTTORIE L’Invito anno 2014, di cui al d. d. g. n. 2796, del 1/4/2014 seleziona progetti per il contributo regionale, definendone a) le tipologie ammesse b) i contenuti di progetto c) i soggetti realizzanti d) gli interlocutori ovvero chi può richiedere il contributo e) quante domande si possono presentare f) i tempi di partecipazione g) le modalità di partecipazione; determina nel contempo h) le modalità di selezione dei progetti presentati, i) le procedure di controllo della realizzazione e conclusione degli interventi individuati per il contributo. Con riferimento alle attività istruttorie compiute a valere sull’Invito, si fornisce di seguito relazione in merito alle azioni svolte ed alle risultanze emerse. Sono state ricevute 68 domande di enti pubblici e 55 di enti di natura privata per un totale di 123 domande per altrettanti progetti. Le attività di valutazione sono state svolte su tutte le domande di cui sopra secondo le modalità stabilite dall’Invito; la fase di valutazione dell’ammissibilità formale di ciascuna domanda ha accertato il rispetto delle seguenti condizioni: • compilazione e presentazione della domanda da parte dei soggetti abilitati • compilazione e presentazione della domanda nelle modalità ed entro i termini di scadenza stabiliti • rispetto delle soglie di costo del progetto • presenza del cofinanziamento pari almeno al 30% del costo del progetto • il rispetto della clausola secondo la quale a un museo/raccolta/sistema/rete/ debba corrispondere la presentazione di non più di un progetto • la verifica della corrispondenza dei progetti presentati alle tipologie identificate, alle spese ammissibili, alle soglie di costo individuate e al periodo di attuazione previsto per la realizzazione degli interventi, nonché la loro coerenza con l’identità e la missione dell’istituto culturale da cui discendono • la verifica della completezza della documentazione prodotta. Per i progetti ammessi all’istruttoria di merito, si è provveduto a formulare le relative valutazioni tecniche sui progetti, nel rispetto dei parametri di valutazione previsti, rilevando le necessarie integrazioni e/o chiarimenti da produrre sulla documentazione inoltrata. I progetti presentati e le tipologie ammesse al finanziamento Le tipologie di intervento contemplate dall’invito sono le seguenti: • allestimenti museali permanenti, • restauro dei beni e collezioni facenti parte del patrimonio musealizzato, • educazione al patrimonio e didattica museale, • studi e ricerche e relativa pubblicazione • catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale. Esse rispondono alle precise finalità dell’invito stesso, tra cui il potenziamento degli interventi direttamente collegati al raggiungimento dei requisiti minimi per il riconoscimento regionale ed il potenziamento degli standard di qualità ex d.g.r. del 20 dicembre 2002, n. 7/11643. I progetti, distinti per provincia, si articolano nel modo seguente: provincia BG totale numero domande pervenute 16 restauro dei beni e collezioni 2 allestimenti museali permanenti 6 catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale 3 educazione al patrimonio e didattica museale 5 studi e ricerche / – 78 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 totale numero domande pervenute BS 15 1 9 2 3 / CO 4 1 3 / / / CR 12 / 7 1 4 / LC 7 1 3 / 3 / LO 5 / 2 1 2 / MB 5 / 1 1 3 / MI 20 3 7 3 6 1 MN 9 1 4 1 3 / PV 11 3 2 / 5 1 SO 4 1 3 / / / VA 15 2 6 3 4 / Totale restauro dei beni e collezioni 123 allestimenti museali permanenti catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale provincia 15 53 15 educazione al patrimonio e didattica museale 38 studi e ricerche 2 Il totale del costo dei progetti presentati ammonta a € 3.429.083,50 e la richiesta di intervento finanziario è pari a € 2.124.669,66, con un incremento del 9,4% rispetto all’anno 2013, riportandoci assai vicino alle cifre del 2012. Considerando i progetti per Provincia provincia costo totale in € dei progetti presentati ammontare delle richieste per provincia % sul totale generale delle richieste pervenute BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA 403.613,58 482.594,44 134.124,07 228.510,32 158.018,67 152.820,00 109.750,00 662.567,40 309.393,60 244.698,29 139.372,50 403.620,63 255.701,20 303.001,79 78.080,65 137.951,72 92.134,04 94.850,00 62.705,00 411.658,80 198.061,90 160.561,22 83.946,00 246.017,34 12,05 14,26 3,67 6,49 4,35 4,46 2,95 19,38 9,32 7,56 3,95 11,58 Totale 3.429.083,50 2.124.669,66 100 Il maggior numero di progetti riguarda interventi relativi a allestimenti museali: sono in numero di 53, per un costo pari a 1.662.399,49 - che corrisponde al 48 % del totale - e una richiesta di € 1.049.798,90, con una flessione di c.a il 12% rispetto al biennio 2012-2013. Stiamo parlando comunque sempre di una cifra consistente: il costo dei progetti di allestimento e messa a norma della sede museale risulta indiscutibilmente l’onere economico-tecnico più sentito dagli enti; tanto è vero che di anno in anno si conferma la media del 55 % di costi di allestimenti sul totale complessivo dei progetti presentati al sostegno pubblico. Si tratta di riallestimenti parziali o generali delle raccolte, della predisposizione di nuovi apparati didascalici, dell’allestimento di laboratori o di depositi, oppure di adeguamenti funzionali legati alla conservazione e sicurezza dei beni, alla sicurezza delle persone e degli edifici museali. In alcuni casi i progetti riguardano il completamento di interventi avviati negli scorsi anni con il cofinanziamento regionale. In generale si può affermare che le indicazioni e raccomandazioni offerte dalla Regione Lombardia in sede di accreditamento, continuano a ricevere dagli enti risposte concrete, rapportate alla capacità di spesa di ciascuno. I progetti di restauro sono in numero di 15, con un incremento del 25% rispetto al 2013 e addirittura del 50% rispetto al 2012; il costo complessivo degli interventi è di € 391.539,49 - l’11,55% del totale - per una richiesta di € 235.955,65, che non ci riconduce ai volumi del 2010, ma si attesta nella media degli ultimi anni. Si tenga presente comunque che ogni intervento di restauro è un caso a sé in quanto dipende dalla natura dell’oggetto interessato e dal suo stato di conservazione. Gli interventi presentati sono interventi relativi a un ventaglio di tipologie ampio che riflette la natura e varietà dei beni conservati negli Istituti lombardi: disegni, manoscritti, gessi, materiali archeologici, tessuti, mobilia, opere pittoriche e di scultura ecc. In numero di 38 sono i progetti di didattica museale ed educazione al patrimonio per un costo complessivo di € 984.588,30 pari al 29,04 % del totale e una richiesta di € 540.420,92. Il numero di domande evidenzia un trend in crescita, anche se in termini di quantificazione economica delle richieste di intervento pubblico, non si registrano sostanziali modifiche rispetto alla media degli ultimi anni e ciò comunque attesta che l’attività dei servizi educativi, sebbene in un momento di contrazione delle risorse disponibili, è ritenuta strategica da una significativa percentuale di istituti, anche organizzati in rete o in sistema. Va tenuto presente che i progetti di sistema Bollettino Ufficiale – 79 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 sono quasi sempre progetti di didattica, non avendo ancora gli enti sviluppato completamente la potenzialità dell’agire in modo coordinato, sistemico per ogni ambito di attività. Destinatari dei progetti sono sia il pubblico scolastico, sia il pubblico con disagio, sia quello indifferenziato e una particolare attenzione è rivolta all’affinamento di strumenti già attivati, allo scopo di rendere più efficace l’azione educativa del museo, talvolta anche con il ricorso alle nuove tecnologie. I progetti di catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio sono 15 con un incremento del 125% rispetto allo scorso anno, per un costo complessivo di € 346.196,00 - il 10,22 % del totale - e una richiesta di € 200.514,71, di media il doppio rispetto al biennio passato. Due progetti sono stati presentati relativamente alla voce studi e ricerche, per un costo di € 44.360,22 e una richiesta pari a € 30.645,22. I progetti di studi e ricerche e relativa pubblicazione rispondono a uno dei requisiti fondamentali di un istituto museale: la ricerca, con la conservazione e la catalogazione, è l’attività che connota la specificità dell’offerta culturale. Va da sé che gli ambiti della ricerca si relazionano alla natura e caratteristica del museo da cui discendono e vanno a costruire quella bibliografia scientifica che costituisce la risorsa del nostro patrimonio culturale. Il loro numero non è mai stato consistente; ma il decremento massiccio delle domande arrivate quest’anno è sintomo di una profonda carenza di risorse, che costringe a sacrificare ciò che risulta apparentemente meno urgente. Fortunatamente studi e ricerche costituiscono molto spesso voci ausiliarie quanto indispensabili nei progetti di allestimento, restauro, valorizzazione, didattica; per cui possiamo dire che gli istituti culturali in realtà non disertano questo ambito di attività. Si segnala la presenza di 4 nuovi Istituti museali, di recentissima istituzione; mentre in due casi è stata presentata domanda per istituti la cui istituzione non è stata ancora formalizzata. La dotazione finanziaria ammonta a € 641.954,00. Esiti dell’istruttoria e proposta di cofinanziamento Come previsto dall’Invito, dell’insieme dei progetti esaminati si è costruito un elenco su cui si è graduata la proposta di cofinanziamento: l’elenco distingue tra i progetti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore ai limiti richiesti per l’ottenimento del cofinanziamento pubblico e i progetti che, come punteggio, si pongono al di sotto della soglia, stabilita in 14 punti; a parte vengono elencati i progetti che, per motivi diversi, non sono stati ammessi alla valutazione di merito. Tra i progetti che, secondo i parametri stabiliti dall’invito, si sono posizionati utilmente nell’elenco, viene fatta un’ulteriore distinzione tra quelli che hanno avuto assegnazioni di finanziamento e i progetti ammessi, ma non finanziabili per esaurimento delle dotazioni finanziarie. Risultano 107 i progetti che sono stati ammessi all’istruttoria di merito; 16 i progetti che, per motivi diversi, non sono stati considerati valutabili. La proposta attiene a 57 progetti – 37 di enti pubblici e 20 di enti di natura privata – posizionati in graduatoria tra i 33 e i 17 punti. I progetti si distribuiscono tra • allestimenti museali permanenti(15) • restauro dei beni e collezioni facenti parte del patrimonio musealizzato (9) • educazione al patrimonio e didattica museale (25) • studi e ricerche (1) • catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale (7). Il finanziamento indicato è correlato alla posizione del progetto in graduatoria e tiene conto delle spese ritenute ammissibili; la quota di intervento regionale è stata graduata tra il 100% e il 70% su 4 fasce di punteggio: da 33 a 30; da 29 a 26; da 25 a 22; da 21 a 17. Si è scelto di intervenire con un cofinanziamento non inferiore al 70% della richiesta, per garantire ai progetti selezionati la loro realizzazione nelle forme e tempi previsti. Sono stai inoltre applicati leggeri arrotondamenti. Per questo motivo non si è aperta la graduatoria ad ulteriori finanziamenti. Qui di seguito si dà la distribuzione territoriale del complesso delle domande che risultano oggetto di finanziamento e la quantificazione per tipologia di intervento. PROVINCIA BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO numero DOMANDE 6 6 2 6 4 2 4 11 DOMANDE di allestimenti museali 1 2 1 3 1 1 4 DOMANDE di manutenzione e restauro DOMANDE di DOMANDE di catalogazione educazione e al patrimonio e valorizzazione digitale del didattica patrimonio 4 1 3 1 1 1 3 2 2 1 3 3 1 1 1 DOMANDE di studi e ricerche TOTALE in euro 67.500 84.000 18.500 52.454 25.500 29.500 62.000 150.000 – 80 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 MONZA BRIANZA PAVIA SONDRIO VARESE Totale E 3 5 1 7 57 3 3 1 2 15 9 27.500 1 1 3 2 25 7 1 42.500 9.000 73.500 641.954 L’ammontare del contributo per gli enti pubblici è pari a € 396.454 a fronte di una richiesta quantificabile in € 521.304,52 (vengono considerate in questo totale solo le spese ammissibili); per gli enti di natura privata l’ammontare del contributo è di € 245.500, a fronte di una richiesta/spese ammissibili di € 319.755,71. Gli enti che usufruiranno dell’intervento pubblico riceveranno il 75% del finanziamento loro assegnato sul progetto specifico a seguito del provvedimento di assegnazione; il restante 25% a saldo, previa presentazione - nei tempi, modalità e forme stabiliti - dei documenti di rendicontazione tecnica e contabile. Bollettino Ufficiale – 81 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Provincia di Mantova Fondazione PINAC, Rezzato Sistema museale locale Arte Cultura Storia fra Serio e Oglio, Soncino Comune di Angera Comune di San Benedetto Po Museo/sistema/rete realizzante Sistema provinciale dei Musei e dei beni culturali mantovani Pinacoteca dell’Età evolutiva, Rezzato M.O.e.Se. Arte Cultura Storia fra Serio e Oglio, Soncino Museo civico archeologico Museo civico Polironiano Istituto di Belle Arti Tadini, Lovere Accademia Tadini, Lovere C.O.E. Centro Orientamento Educativo, Barzio Museo G. Gianetti, Saronno Provincia di Lecco Casa Museo Villa Monastero, Varenna Comune di Mantova Museo della Città di Palazzo San Sebastiano Comune di Bergamo C.M. Valle Trompia, Gardone Valle Trompia Fondazione PIME Onlus, Milano Associazione Rete degli Orti botanici della Lombardia, Bergamo Comunità Montana di Valle Camonica, Breno Civico Museo archeologico Sistema museale di Valle Trompia Museo Popoli e Culture, Milano Rete degli Orti botanici della Lombardia Sistema dei Musei di Valle Camonica Comune di Milano Civiche Raccolte storiche Associazione archeologica lomellina, Gambolò Comune di Biassono Sistema museale locale Lomellina Musei Museo civico Carlo Verri Museo Valtellinese di Storia e Arte Comune di Sondrio Comune di Arsago Seprio Civico Museo Archeologico Titolo progetto costo contributo richiesto Contributo assegnato punti Accessibilità e inclusione sociale: la didattica nel Sistema Provinciale dei Musei Mantovani 40.000,00 25.600,00 25.500 33 Pinac lab 38.225,00 19.925,00 19.500 33 Beati gli invitati - l’olio 28.450,00 15.647,50 15.500 31 Exponiamoci fase II° 2014 I cassetti della memoria Per la “Visibilità/vivibilità “ del museo. Un progetto di lettura della Stele Tadini di Antonio Canova 39.971,39 20.100,00 21.984,26 10.050,00 21.500 9.000 30 27 13.031,04 7.800,00 7.000 27 Open museum! Le tavole preziose 31.415,00 15.000,00 13.500 27 19.560,00 9.584,00 8.500 26 18.783,00 9.391,50 8.000 26 17.000,00 9.800,00 8.500 26 27.795,30 16.677,18 15.000 26 25.000,00 17.500,00 15.500 26 40.000,00 22.400,00 17.500 25 39.500,00 24.500,00 19.500 25 37.000,00 24.050,00 19.000 25 21.400,00 13.696,00 10.500 25 16.000,00 8.600,00 6.500 25 MVSA Storie da Museo 24.372,50 11.446,00 9.000 24 Il Museo si EXPOne-Progetto di prosecuzione della revisione degli allestimenti del Civico Museo Archeologico di Arsago Seprio 17.569,24 9.250,00 7.000 23 Intervento di restauro conservativo delle carte da parati del Salottino orientale della Casa Museo di Villa Monastero di Varenna Completamento verifica inventariale e schedatura Sirbec della Collezione Statuaria Medievale e Rinascimentale di proprietà del Comune di Mantova depositata presso Palazzo Ducale Archeducando 2014 Il QR code entra in museo Museo Popoli e Culture: nuove pratiche e strumenti per un museo accessibile AAA, autoctone, alloctone, aliene: un progetto per la valorizzazione delle piante spontanee della Rete degli Orti Botanici della Lombardia Vivandare. Come raccontare la memoria alimentare di una comunità Valorizzazione del patrimonio documentale di storia contemporanea, parte seconda Ai musei…con gusto. Un progetto di educazione al patrimonio e didattica museale Visita virtuale al Museo Carlo Verri NOTE Spese ammesse pari ad euro 32.000 Spese ammesse pari ad euro 16.819 Bollettino Ufficiale – 82 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Museo/sistema/rete realizzante costo Educazione al patrimonio e didattica museale 40.000,00 presso il MAC di Lissone Dire, fare, museare. Verso una pedagogia Comune di Vimercate MUST Museo del Territorio 13.150,00 dell’esperienza per tutti i pubblici del museo Implementazione di un sistema esperto per la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Raccolte d’Arte dell’Ospedale visita alle opere d’arte e agli ambienti della Ospedale Maggiore Policlinico, 17.055,00 Maggiore di Milano Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Milano Maggiore Policlinico Associazione archeologica Museo archeologico lomellino, Restauro di reperti archeologici 16.884,80 lomellina, Gambolò Gambolò Progetto di allestimento per la valorizzazione Comune di Revere Museo del Po 38.385,00 dei percorsi museali Consorzio Parco Monte Barro , Rete dei musei e dei beni Gli uomini e il cibo. Una risorsa per le scuole dai 11.000,00 Galbiate etnografici lombardi Rebel musei etnografici lombardi Società Solferino e San Martino, Musei della Battaglia del 24 Al museo con lo smartphone 2.0 28.500,00 Desenzano giugno 1859, Desenzano Museo del Tesoro del Duomo Chiesa Cattedrale di Vigevano Recupero degli antifonari 12.565,87 di Vigevano Fondazione Galleria d’Arte Galleria d’Arte moderna e Catalogazione e valorizzazione di beni storicomoderna e contemporanea S. contemporanea S. Zanella, 18.000,00 artistici della collezione del Museo MA*GA Zanella Onlus, Gallarate Gallarate Museo astronomico e Orto Università degli Studi di Milano Museo Astronomico 2.0 40.000,00 botanico di Brera, Milano Conservare il presente aiuta a vedere il futuro. Azienda Ospedaliera Ospedale Museo Regionale della Interventi conservativi su opere appartenenti 17.000,00 Niguarda Ca’ Granda, Milano Psichiatria, Milano alla collezione permanente del MAPP - terzo anno Civico Museo Archeologico lo scavo dell’area di Viale Giulietti a Casteggio: Comune di Casteggio di Casteggio e dell’Oltrepò analisi chimiche, studio dei reperti e 10.310,22 Pavese musealizzazione Allestimento permanente di nuovi ambienti: Museo Civico dei Fossili, Comune di Besano sale espositive, sala video e laboratorio 15.285,00 Besano didattico MIDEC catalogazione e valorizzazione digitale Museo Internazionale Design del patrimonio dei disegni e delle stampe e Comune di Laveno Mombello Ceramico - Civica Raccolta di completamento della catalogazione delle 20.000,00 Terraglie ceramiche. Realizzazione percorsi tematici design ceramico in Lombardia Ca’ Martì Il Museo e la Valle Prosecuzione allestimento museale primo Comune di Carenno 17.000,00 dei Muratori piano Sistema museale urbano Comune di Lecco Musei d’Estate 2014 12.651,87 lecchese Comune di Lissone Civica Galleria d’Arte Contemporanea Titolo progetto contributo richiesto Contributo assegnato punti 18.000,00 14.000 23 9.205,00 7.000 23 8.527,00 6.500 23 10.800,00 8.500 23 24.566,40 19.500 23 7.400,00 5.500 23 15.000,00 12.000 22 8.665,00 6.000 21 10.800,00 7.500 21 28.000,00 19.500 21 9.400,00 6.500 21 6.810,22 4.500 NOTE 21 7.688,20 5.000 21 13.600,00 9.500 21 8.000,00 5.500 21 8.856,30 6.000 21 Spese ammesse pari ad euro 14.785 Spese ammesse pari ad euro 16.000 Bollettino Ufficiale – 83 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Museo/sistema/rete realizzante Università degli Studi di Pavia Sistema Museale di Ateneo Fondazione artistica Poldi Pezzoli ONLUS, Milano Museo Poldi Pezzoli, Milano Comune di Milano Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche Comune di Bergamo Museo di Scienze naturali E. Caffi Associazione I musei per la storia in Lombardia, Bergamo I musei per la storia in Lombardia (rete regionale di musei) Fondazione Bagatti Valsecchi ONLUS, Milano Associazione Museo della Stampa e Stampa d’Arte a Lodi, Lodi Associazione Museo del Lino, Pescarolo ed Uniti costo contributo richiesto Contributo assegnato punti 28.000,00 19.040,00 13.000 20 40.000,00 25.200,00 17.500 20 40.000,00 12.650,00 8.500 20 20.262,45 10.941,00 7.500 20 Giovani 14 (1914 - 2014) 39.610,00 27.500,00 19.000 20 Museo BA.VA., Milano Nuovo ambiente espositivo per il Museo Bagatti Valsecchi 40.000,00 28.000,00 19.500 20 Museo della Stampa e Stampa d’Arte a Lodi, Lodi Museo digitale: un’esperienza memorabile 35.200,00 22.200,00 15.500 20 24.375,00 12.188,00 8.500 19 I musei si muovono insieme 2014 24.525,00 14.000,00 9.500 19 Rosso Magenta il colore di una storia Un dipinto riscoperto. La Madonna con Bambino e San Giovannino Museo di Villa Necchi Campiglio: intervento conservativo di opere musealizzate Allestire i mestieri della tradizione nella civiltà contadina-Progetto di allestimento di una nuova sala espositiva Realizzazione del nuovo bookshop del Museo civico Il ninfeo di Lainate Dalle collezioni storiche al territorio Progetto integrato di promozione del patrimonio culturale del Sistema museale Lodigiano in vista di EXPO 2015 e di didattica museale 39.960,00 27.972,00 19.500 19 40.00,00 20.000,00 14.000 19 27.800,00 5.000,00 3.500 19 11.640,40 7.449,86 5.000 19 39.000,00 21.060,00 14.500 19 10.000,00 7.000,00 4.500 19 40.000,00 20.000,00 14.000 18 17.663,00 11.834,21 8.000 18 FAI Fondo per l’ Ambiente Italiano, Milano Museo del lino, Pescarolo ed Uniti Sistema museale archeologico della Provincia di Varese Simarch Museo della Battaglia Museo di Villa Carlotta, Tremezzo Museo di Villa Necchi Campiglio, Milano Comune di Offanengo Museo della Civiltà contadina Provincia di Varese Comune di Magenta Ente Villa Carlotta, Tremezzo Titolo progetto Operazioni di restauro di oggetti delle collezioni del Museo per la Storia dell’Università e del Museo Golgi di Pavia La nuova illuminazione delle sale espositive e delle opere d’arte del Museo Poldi Pezzoli: la Sala degli Stucchi, la Sala Nera e la Sala dei Vetri di Murano Conservazione e restauro-catalogazione e valorizzazione di opere delle Raccolte Grafiche e Fotografiche Laghi, mammut, rocce e foreste a Bergamo. Revisione ed esposizione di reperti fossili provenienti da depositi quaternari della bergamasca Catalogazione di 939 Medaglie digitalizzazione di 1878 immagini relative Comune di Cremona Museo civico Il ninfeo di Lainate Museo di Storia Naturale Provincia di Lodi Sistema museale Lodigiano Associazione Amici del Presepio, Brembo di Dalmine Museo del Presepio, Brembo di Progetto di catalogazione con Sirbec 2014 Dalmine Comune di Lainate e NOTE Spese ammesse pari ad euro 23.000 Spese ammesse pari ad euro 10.000 Bollettino Ufficiale – 84 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Museo/sistema/rete realizzante Titolo progetto costo contributo richiesto Contributo assegnato punti Istituzione museale gavardese, Gavardo Associazione Museo della Guerra bianca in Adamello, Temù Museo Archeologico della Valle Sabbia Il museo e la ricerca archeologica, progetto di allestimento multimediale 25.000,00 16.000,00 11.000 18 Museo della Guerra bianca in Adamello, Temù Realizzazione sistema di monitoraggio digitale dei parametri microclimatici 19.300,00 10.600,00 7.000 18 Comune di San Daniele Po Museo Naturalistico Paleontologico Miglioriamo l’Exposizione 14.445,03 7.944,00 5.500 18 Comune di Como Musei Civici 20.124,07 7.061,60 4.500 18 Comune di Piadena Civico museo archeologico Platina Conservazione e valorizzazione delle collezioni dei Musei Civici di Como Progetto di allestimento dell’ampliamento della nuova sede museale 30.000,00 19.200,00 13.454 17 Fondazione di religione Casa dello studente Beato C. Ferrini, Mantova Museo Diocesano, Mantova Adeguamento tecnologico 34.250,00 10.925,00 16 Sistema Museale della Provincia di Lecco Museo Civico di Scienze Naturali I musei raccontano il territorio: SiMPLe-ways Itinerari turistico-culturali verso Expo 2015 e oltre Una “camera delle meraviglie” per far rinascere il Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia Orto Botanico di Bergamo: conservazione, innovazione e proiezione 17.806,80 9.793,74 16 40.000,00 24.000,00 16 39.968,34 21.982,59 16 Provincia di Lecco Comune di Brescia NOTE Spese ammesse pari ad euro 10.864 Non finanziato per esaurimento risorse Non finanziato per esaurimento risorse Non finanziato per esaurimento risorse Non finanziato per esaurimento risorse Comune di Bergamo Orto Botanico L.Rota Fondazione Paolo Franzini Tibaldeo, Milano Museo del giocattolo e del bambino, Santo Stefano Lodigiano Centenario della Grande Guerra: i bambini e i giochi dei bambini dietro le trincee 23.500,00 16.450,00 16 Non finanziato per esaurimento risorse Comune di Gardone Valle Trompia Museo delle Armi Progetto per allestimenti museali permanenti e acquisizioni di servizi e beni per la valorizzazione dei servizi offerti al pubblico 38.954,00 24.930,56 16 Non finanziato per esaurimento risorse Il Museo Rambotti si prepara ad EXPO 2015 35.326,64 22.609,05 16 Non finanziato per esaurimento risorse 35.415,00 24.500,00 16 Non finanziato per esaurimento risorse 36.000,00 23.000,00 16 Non finanziato per esaurimento risorse 39.940,00 25.561,60 16 Non finanziato per esaurimento risorse Comune di Desenzano del Garda Museo civico archeologico Fondazione Museo dell’industria e del lavoro E. Battisti, Brescia Parrocchia di Santa Maria Assunta, Gandino G. Rambotti Museo dell’industria e del lavoro E. Battisti, sez. di Rodengo Saiano Museo della Basilica di Gandino Associazione culturale Atelier Gluck Arte, Milano Museo del Manifesto cinematografico, Milano Associazione Arte e Spiritualità - Centro Studi Paolo VI sull’arte moderna e contemporanea, Concesio Collezione Paolo VI di arte contemporanea, Concesio Catalogazione Sirbec opere Lezionario 12.094,00 6.000,00 16 Non finanziato per esaurimento risorse Comune di Garlate Museo civico della seta ABEGG Progetto Bigattiera 40.000,00 28.000,00 15 Non finanziato per esaurimento risorse Per il progetto Musil di Rodengo Saiano: integrazioni dell’esposizione permanente e musealizzazione del magazzino Nuovo Allestimento sala dei paramenti e dei tessuti in vista di EXPO 2015 Digitalizzazione e fruizione multimediale dell’archivio di Fermo Immagine-Museo del Manifesto cinematografico di Milano Bollettino Ufficiale – 85 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Museo/sistema/rete realizzante Provincia di Cremona Sistema museale della Provincia di Cremona Fondazione Bergamo nella Storia ONLUS, Bergamo Associazione AnnoCinquantacinque, Legnano Museo Donizettiano, Bergamo Museo Collezione Cozzi, Legnano Gruppo Etnografico dell’ Alta Valle Camonica L’ Zuf, Vione Rete Musei archeologici delle province di Brescia, Cremona e Mantova Ma_net Museo etnografico L’ Zuf Vione Comune di Pizzighettone Museo Civico Comune di Piadena Comune di Pavia Provincia Lombarda Chierici Regolari di San Paolo detti Barnabiti, Milano Associazione Museo Alpino, Bergamo Sistema museale di Pavia, del suo Ateneo e della sua Certosa Museo di Scienze Naturali, Astronomia, Chimica e Fisica, Lodi Museo Alpino, Bergamo costo contributo richiesto Contributo assegnato punti 17.000,00 10.274,80 15 38.178,75 10.515,00 15 Dalla Collezione Pietro Cozzi al Centro Museale Permanente 39.600,00 27.300,00 15 Non finanziato per esaurimento risorse Guida archeogastronomica della Lombardia orientale 24.180,00 16.680,00 15 Non finanziato per esaurimento risorse La memoria delle cose 24.400,00 17.080,00 14 Non finanziato per esaurimento risorse Riallestimento di una delle sale del Museo civico di Pizzighettone per la collocazione di una raccolta di ceramiche rinascimentali 14.704,66 7.352,33 14 Non finanziato per esaurimento risorse Sublime nutrimento 29.850,00 20.250,00 14 Non finanziato per esaurimento risorse L’evoluzione del multimediale 40.000,00 26.400,00 14 Non finanziato per esaurimento risorse 18.000,00 9.000,00 14 Non finanziato per esaurimento risorse 40.000,00 27.600,00 14 Non finanziato per esaurimento risorse Titolo progetto Le vie d’acqua. L’acqua come elemento nel paesaggio culturale Restauro di materiali storici e rinnovamento allestitivo per il Museo Donizettiano di Bergamo Museo: da “naturale” a Per non dimenticare-allestimento permanente Museo Alpino di Bergamo L’energia della terra. Riqualificazione, valorizzazione e ampliamento dell’offerta culturale del Museo delle miniere di Gorno NOTE Non finanziato per esaurimento risorse Non finanziato per esaurimento risorse Comune di Gorno Museo delle miniere di Gorno FAI Fondo per l’ Ambiente Italiano, Milano Museo Villa del Balbianello, Lenno Museo Villa del Balbianello - Nuovo punto di accoglienza e book-shop 34.000,00 17.000,00 Fondazione Museo dell’Aeronautica, Varese Museo dell’Aeronautica, Vizzola Ticino EXPO 2015 - nuova sala polivalente 3D 40.000,00 27.500,00 CIG Associazione Centro Iniziativa Giovanile, Tirano Museo etnografico tiranese, Tirano Il MET per EXPO 35.000,00 24.500,00 Comune di Busto Arsizio Museo del Tessile e della tradizione industriale Catalogazione in Sirbec di una selezione di beni della collezione del Museo e valorizzazione digitale del patrimonio di archeologia industriale del territorio 10.200,00 7.140,00 Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Associazione per la gestione del Museo civico di Lentate sul Seveso Onlus, Lentate sul Seveso Museo civico di Lentate sul Seveso Completamento sale museali e allestimento cabina minerali luminescenti 10.000,00 6.900,00 Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Bollettino Ufficiale – 86 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Museo/sistema/rete realizzante Titolo progetto costo contributo richiesto Contributo assegnato Comune di Pavia Rete museale dell’800 lombardo Con le immagini, i suoni, le parole. Per un differente approccio all’opera d’arte 40.000,00 24.500,00 Provincia di Sondrio Sistema museale della Valtellina Spazi nuovi per la didattica museale 40.000,00 20.000,00 Fondazione Ugo da Como, Lonato Museo Casa del Podestà, Lonato Allestimento biglietteria/bookshop Casa del Podestà 39.100,00 26.000,00 Fondazione Adriano Bernareggi, Bergamo Nuove strategie per la visita ai musei della Rete: Rete dei Musei della Diocesi di Chioschi multimediali dedicati ai capolavori Bergamo dei Musei in vista di EXPO 2015 24.921,00 15.949,40 Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus, Esino Lario Museo delle Grigne, Esino Lario Allestimento nuova sede museale 40.000,00 20.000,00 Associazione Museo etnologico Monza e Brianza, Monza Museo etnologico Monza e Brianza, Monza Un monzese al fronte: le battaglie del Sabotino e del San Michele 30.600,00 20.000,00 Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Milano Pinacoteca Ambrosiana, Milano Allestimento illuminotecnico della Pinacoteca Ambrosiana 38.646,00 27.052,00 Comune di Varese Musei civici, Varese La luce del primo Seicento a Varese 39.900,00 27.930,00 Comune di Legnano Museo civico G. Sutermeister Legnano verso EXPO - 2014/2015 39.800,40 10.100,00 Fondazione Adriano Bernareggi, Bergamo Museo Adriano Bernareggi, Bergamo Riallestimento di tre sale con tela di Luca Giordano e importanti opere provenienti dalla Diocesi di Bergamo 24.725,00 15.824,00 Comune di Casalmaggiore Museo del Bijou Fai luce sul Bijou 25.000,00 16.000,00 Associazione Amici del Museo Tazio Nuvolari Onlus, Mantova Museo Tazio Nuvolari, Mantova Allestimento nuovo bookshop e costruzione scala di accesso ad un soppalco 38.075,60 12.379,89 Comune di Soncino Museo civico archeologico Aquaria Museo civico archeologico Aquaria: sicurezza e conservazione 18.215,23 12.215,23 Parrocchia di Santa Maria del Monte, Varese Museo Baroffio e del Santuario Museo Baroffio e del Santuario: disinfestazione del Sacro Monte sopra Varese, e messa in sicurezza delle opere da esporre a Varese rotazione, conservate in deposito 39.955,00 27.900,00 Museo punti NOTE Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Bollettino Ufficiale – 87 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Museo/sistema/rete realizzante costo contributo richiesto Contributo assegnato Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, Magreglio Progetto di valorizzazione e aggiornamento Museo del Ciclismo Madonna museologico-museografico del Museo del del Ghisallo, Magreglio Ciclismo Madonna del Ghisallo 40.000,00 28.000,00 Comune di Pavia Musei civici Pavia romanica: visit different 40.000,00 28.000,00 Comune di Vigevano Musei civici L. Barni Aumentare sul territorio vigevanese l’offerta museale 21.100,90 12.000,00 Fondazione Cineteca Italiana, Milano MIC Museo Interattivo del Cinema, Milano Nuovo allestimento MIC - Il tunnel dei sogni 37.716,00 26.401,20 Comune di Crema Museo civico di Crema e del Cremasco In museo: rete e spazi per la promozione del patrimonio museale 10.500,00 6.000,00 Chiesa Cattedrale di Vigevano - Museo del Tesoro del Duomo Sistema Museale Città di Vigevano Un giorno al Museo 12.000,00 8.000,00 Comune di Orino Museo Pom Pepin de Urin Pom Pepin de Urin 10.000,00 7.000,00 Società cooperativa E. Archinti Onlus, Lodi Museo Ettore Archinti, Lodi Valorizzazione del patrimonio museale e documentario del Museo Ettore Archinti di Lodi 14.120,00 9.800,00 Comune di Verdello Museo del Territorio - La Fabbrica sul Viale Salviamo la memoria della civiltà contadina! 10.000,00 7.000,00 Fondazione Fantoni de Rascarolo, Rovetta Museo Fantoni, Rovetta Conservazione e restauro di esemplari in legno, marmo, terracotta e su carta delle collezioni Fantoni 10.514,00 6.700,00 C.M. Valchiavenna, Chiavenna Sistema museale della Valchiavenna Museo archeologico della Valchiavenna 40.000,00 28.000,00 Civico Museo di Scienze naturali G. Orlandi, Voghera Voghera tra natura e innovazione 12.586,50 8.800,00 Museo Martinitt e Stelline, Milano Laboratori didattici al Museo 10.000,00 5.000,00 Non ammissibile (mancanza di documentazione prescritta dall’Invito) Museo Villa e Collezione Panza, Varese Museo Villa e Collezione Panza, completamento del restauro dell’opera di Maria Nordman Varese Room 1976 e per l’inserimento di strumenti volti alla conservazione delle opere della Collezione Panza 16.800,00 8.400,00 Non ammissibile (spese ammissibili sotto soglia minima) Associazione naturalistica La Pietra Verde, Brignano Frascata AL Azienda di servizi alla persona Istituti milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, Milano FAI Fondo per l’ Ambiente Italiano, Milano Titolo progetto punti NOTE Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non finanziato per mancato raggiungimento soglia minima Non ammissibile (mancanza di documentazione prescritta dall’Invito) Non ammissibile (progetto non congruente all’Invito) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Bollettino Ufficiale – 88 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Ente richiedente Museo/sistema/rete realizzante Croce Rossa Italiana, Comitato regionale lombardo Museo internazionale della Croce Rossa, Castiglione delle Restauro lettighe storiche Stiviere 39.800,00 27.860,00 Associazione Museo delle Mille Miglia Città di Brescia, Brescia Museo delle Mille Miglia, Brescia 39.984,50 27.980,00 Comune di Moglia Ecomuseo delle bonifiche 40.000,00 28.000,00 Accademia di Belle Arti di Brera, Milano Laboratorio sperimentale di formazione artistica L’officina dell’artista Giuseppe Bossi: dal testo letterario alla didattica 34.050,00 23.835,00 Comune di Milano Museo delle Culture Museo delle Culture digitale 40.000,00 27.200,00 Associazione Promoserio, Ponte Nossa Rete di musei Promoserio Progetto di rete per la promozione culturale, didattica e turistica dei musei e siti di interesse culturale dell’Alta Valle Seriana 13.740,00 6.870,00 Associazione Amici di Volandia, Museo dell’Aeronautica, Vizzola Ticino Vizzola Ticino In volo simulato verso EXPO 2015 40.000,00 20.000,00 Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo -Soprintendenza Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Mantova, Brescia e Cremona Museo di Palazzo Ducale, Mantova Allestimento e valorizzazione del Castello di San Giorgio di Mantova 40.000,00 28.000,00 Comune di Ospitaletto Museo Domenico Ghidoni, Ospitaletto Museo Domenico Ghidoni 39.000,00 27.200,00 Associazione schermistica dilettantistica Pro Patria et libertate, Busto Arsizio Museo Agorà della Scherma di Busto Arsizio, Busto Arsizio Agorà della Scherma 40.000,00 27.200,00 Associazione Amici del Museo di Arte e Scienza, Milano Museo d’Arte e Scienza, Milano Museo d’Arte e Scienza: nuovo sito Web didattico 20.000,00 13.600,00 Titolo progetto Ristrutturazione e messa in sicurezza Casa dell’Abate Allestimento del laboratorio e centro di documentazione dell’ecomuseo delle bonifiche costo contributo richiesto Contributo assegnato punti NOTE Non ammissibile (mancanza di documentazione prescritta dall’Invito) Non ammissibile (progetto non congruente all’Invito) Non ammissibile (progetto non congruente all’Invito) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Non ammissibile (mancanza di documentazione prescritta dall’Invito) Non ammissibile (soggetto non titolato a presentare domanda) Bollettino Ufficiale – 89 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.d.s. 5 agosto 2014 - n. 7595 Individuazione dei soggetti per l’assegnazione dei contributi per la realizzazione di progetti di promozione della musica, della danza, della cultura cinematografica e audiovisiva. Anno 2014 - L.r. 21/2008. Assunzione dell’impegno di spesa per l’importo di € 465.750,00 e contestuale liquidazione di € 465.750,00 a favore di beneficiari diversi di cui: € 441.750,00 a valere sul cap. 5.02.104. 7924 - Trasferimenti a istituzioni sociali private; € 11.250,00 a valere sul cap. 5.02.104.7925 Trasferimenti ad amministrazioni locali; € 12.750,00 a valere sul cap. 5.02.104.10494 - Trasferimenti a imprese. Bilancio 2014 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SPETTACOLO, ARTE CONTEMPORANEA E FUND RAISING PER LA CULTURA Vista la l.r. 30 luglio 2008, n. 21 «Norme in materia di Spettacolo»; Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato con deliberazione del Consiglio regionale, 9 luglio 2013, n. 78; Richiamata la d.g.r. n. X/1469 del 6 marzo 2014 «Programmazione degli interventi delle attività di spettacolo per l’anno 2014 (art. 3, comma 3, l.r. 21/2008), che ha definito la dotazione finanziaria complessiva per il sostegno delle iniziative in ambito culturale, stabilendo la quota di € 633.000,00 quale contributo per la promozione e la diffusione delle attività dei soggetti che operano nei settori cineaudiovisuale, musicale e di danza; Richiamata la d.g.r. n. X/1502 del 13 marzo 2014 avente ad oggetto «Interventi per attività culturali - anno 2014 - ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974 e 21/2008» che: •per le attività di promozione e diffusione della musica, della danza e della cultura cinematografica e audiovisiva, ha ripartito le risorse finanziarie di € 633.000,00, precedentemente definite dalla sopracitata d.g.r., nel seguente modo: € 433.000,00 per la promozione e diffusione della musica e della danza, € 200.000,00 per la promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, a valere sui capp. 5.02.104.7924 per euro 370.000,00 e 5.02.104.7925 per euro 263.000,00 del bilancio 2014; •ha approvato il documento «Criteri e modalità di intervento per i progetti in ambito culturale» che definisce le modalità e i termini di presentazione dei progetti, i requisiti di partecipazione, le modalità di erogazione dei contributi, di rendicontazione, verifica e decadenza dei benefici; Visto il d.d.g n. 2796 del 1 aprile 2014: «Approvazione dell’avviso Unico 2014 «Interventi per attività culturali» - Anno finanziario 2014 - ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974 e 21/2008 che ha definito: le tipologie progettuali, le soglie minime di accesso, le modalità di istruttoria e valutazione delle domande, il punteggio minimo/massimo per ogni tipologia progettuale; Richiamato il d.d.g. n. 5324 del 20 giugno 2014 avente ad oggetto: «Costituzione del Nucleo di Valutazione per i progetti presentati ai sensi dell’Avviso Unico 2014. Interventi per attività’ culturali» - anno finanziario 2014 - ll.rr. 9/1993, 81/1085, 39/1974 e 21/2008»; Preso atto che sono pervenute tramite procedura online Gefo Servizi n. 77 domande per progetti di promozione della musica, danza e della cultura cinematografica e audiovisiva, di cui: 44 per progetti di promozione della musica, 12 per progetti di promozione della danza, 21 per promozione della cultura cinematografica ed audiovisiva; Considerato che il Nucleo di valutazione: •nella seduta del 3 luglio 2014 ha ammesso alla fase Istruttoria le 75 domande pervenute regolarmente, decidendo di ammetterne altre 2 risultate erroneamente non protocollate per una disfunzione del sistema, pertanto le domande complessivamente ammesse alla fase istruttoria sono state 77; •nella seduta del 29 luglio 2014, a seguito della valutazione preliminare di merito effettuata dalla Struttura competente sulla base dei criteri previsti nell’Invito, ha validato la proposta di assegnazione dei punteggi a 76 domande in possesso di tutti i requisiti formali e ammesse all’istruttoria di merito; •ha confermato la non ammissibilità all’istruttoria di merito di 1 domanda relativa a un progetto di promozione della musica per le motivazioni precisate nell’allegato C, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; •ha validato le 2 graduatorie di merito, riportate rispettivamente nell’allegato A - 60 soggetti ammessi a cofinanziamento regionale e nell’allegato B - 16 soggetti non ammessi a cofinanziamento regionale, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto; Ritenuto per quanto sopra considerato, di approvare le graduatorie di cui agli allegati A e B, parte integrante e sostanziale del presente atto; Ritenuto pertanto di assegnare ai 60 soggetti ammessi a cofinanziamento regionale l’importo indicato a fianco di ciascuno, per una cifra complessiva di € 633.000,00, come indicato nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto; Dato atto che, dei 60 soggetti ammessi a cofinanziamento 53 sono istituzioni sociali private, 3 sono amministrazioni locali, 2 sono Istituzioni scolastiche pubbliche, 2 sono soggetti d’impresa; Considerato che, ai sensi dell’art. 10 dell’Invito per la presentazione dei progetti di promozione della musica, della danza e della cultura cinematografica e audiovisiva, i contributi sono erogabili per il 75% del contributo concesso entro 60 giorni dalla data di approvazione del provvedimento di assegnazione del contributo e per il restante 25% entro 30 giorni dal ricevimento della rendicontazione e sua validazione da parte della Struttura competente; Considerato che per le due Istituzioni scolastiche: Conservatorio Lucio Campiani di Mantova, ITI Leonardo da Vinci di Carate Brianza, si procederà con successivo provvedimento all’impegno totale di € 12.000,00 corrispondente al 100% del contributo complessivo, a seguito di istituzione di apposito capitolo per adeguamento al Piano dei Conti; Ritenuto di impegnare l’importo di € 465.750,00 pari al 75% del cofinanziamento regionale attribuito, di cui: •€ 441.750,00 a valere sul capitolo 5.02.104.7924 (trasferimenti a soggetti privati), a favore dei 53 soggetti privati beneficiari del contributo; •€ 11.250,00 a valere sul capitolo 5.02.104.7925 (trasferimenti ad amministrazioni locali) a favore delle 3 amministrazioni locali beneficiarie del contributo; •€ 12.750,00 a valere sul capitolo 5.02.104.10494 (trasferimenti a Imprese) a favore dei 2 soggetti d’impresa beneficiari del contributo; Accertata la disponibilità finanziaria dei capp. 5.02.104.7924, 5.02.104.7925, 5.02.104.10494 del bilancio 2014; Ritenuto di liquidare la somma di € 465.750,00, corrispondente al 75% del contributo complessivo, di cui € 441.750,00 a valere sul capitolo 5.02.104.7924 a favore dei soggetti privati e € 11.250,00 a valere sul capitolo 5.02.104.7925 a favore delle 3 amministrazioni locali, € 12.750,00 a valere sul capitolo 5.02.104.10494 a favore dei 2 soggetti d’impresa; Considerato inoltre che per il saldo del 25% del contributo si procederà con successivo atto ad assumere gli impegni sul cap. 5.02.104.10494 e - a seguito di compensazione per adeguamento al Piano dei Conti - sui cap. 5.02.104.7924 e 5.02.104.7925; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della struttura Spettacolo, Arte Contemporanea e Fund Raising per la Cultura individuate dalla dgr n. 87 del 29 aprile 2013 e dal decreto del Segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013; Accertata la corretta applicazione dell’art. 28 del d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600 e successive modifiche e integrazioni relativamente alla ritenuta d’acconto per i contributi assegnati; Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del Bilancio dell’anno in corso; Vista la l.r. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla l.r. 1/2012 e dalla l. 241/1990; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari) DECRETA 1. di approvare le graduatorie di cui agli allegati A e B, parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di dare atto che non è stata ammessa all’istruttoria una domanda per le motivazioni precisate nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati: – 90 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Beneficiario/Ruolo ACCONTO 75% CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA, DELLA DANZA, DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA. ANNO 2014 - L.R. 21/2008SOGGETTI PRIVATI COMUNE DI CERNOBBIO COMUNE DI MORBEGNO COMUNE DI VARESE MILANO CLASSICA SCARL CENTRO SPETTACOLO CULTURALE ANYMORE SOCIETÀ COOPERATIVA Codice Capitolo Importo anno1 Importo anno2 Importo anno3 44242 5.02.104.7924 441.750,00 0,00 0,00 10521 11372 11539 103448 5.02.104.7925 5.02.104.7925 5.02.104.7925 5.02.104.10494 3.750,00 3.750,00 3.750,00 7.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 83703 5.02.104.10494 5.250,00 0,00 0,00 1. di liquidare: Beneficiario/Ruolo ACCONTO 75% CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA, DELLA DANZA, DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA. ANNO 2014 - L.R. 21/2008SOGGETTI PRIVATICOMUNE DI CERNOBBIO COMUNE DI MORBEGNO COMUNE DI VARESE MILANO CLASSICA SCARL CENTRO SPETTACOLO CULTURALE ANYMORE SOCIETÀ COOPERATIVA Codice Capitolo Impegno 44242 5.02.104.7924 2014 / 0 / 0 441.750,00 10521 11372 11539 103448 5.02.104.7925 5.02.104.7925 5.02.104.7925 5.02.104.10494 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 3.750,00 3.750,00 3.750,00 7.500,00 83703 5.02.104.10494 2014 / 0 / 0 5.250,00 Cod.Benef. Ruolo Denominazione 44242 ACCONTO 75% CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA, DELLA DANZA, DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA. ANNO 2014 - L.R. 21/2008- SOGGETTI PRIVATI - 10521 Imp.Perente Cod.Fiscale Partita IVA COMUNE DI CERNOBBIO 00432060135 00432060135 11372 COMUNE DI MORBEGNO 00098990146 00098990146 11539 COMUNE DI VARESE 00441340122 00441340122 103448 MILANO CLASSICA SCARL 10763940151 10763940151 83703 CENTRO SPETTACOLO CULTURALE ANYMORE SOCIETÀ COOPERATIVA 01730470166 01730470166 Da liquidare Indirizzo VIA REGINA, 43 22012 CERNOBBIO (CO) VIA SAN PIETRO, 22 23017 MORBEGNO (SO) VIA LUIGI SACCO, 3/5 21100 VARESE (VA) VIA LEONCAVALLO, 8 20131 MILANO (MI) VIA DON LUIGI PALAZZOLO, 23/C 24122 BERGAMO (BG) di assoggettare gli importi sopra indicati alle seguenti ritenute: Cod. B/R Cod. Ritenuta 44242 1045 Imponibile Importo ritenuta 30.000,00 4. di impegnare con atto successivo il 25% del restante contributo a seguito di variazioni compensative e istituzione di nuovo Capitolo per adeguamento al Piano dei Conti; 1.200,00 Accertamento Capitolo 2014 / 1 / 0 9.0100.01.8158 5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013 anche sul BURL. Il dirigente di struttura Graziella Gattulli ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 91 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO A GRADUATORIA SOGGETTI AMMESSI AL COFINANZIAMENTO REGIONALE . BANDO L.R. 21 -ANNO 2014 -SEZIONE A4. INVITO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA, DELLA DANZA, DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA ED AUDIOVISIVA SEZ. A4.1 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA E DELLA DANZA TIPOLOGIA DENOMINAZIONE SOGGETTO PROV. Titolo progetto PUNTEGGIO CONTRIBUTO ASSEGNATO Acconto 75% Saldo 25% COD. RITENUTA musica Fondazione orchestra sinfonica e coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi Milano Attività 2014 62 € 30.000,00 € 22.500,00 € 7.500,00 NO 2 musica Amici del Casalmaggiore international festival Cremona Casalmaggiore international festival 62 € 15.000,00 € 11.250,00 € 3.750,00 NO 3 musica Ghislieri Musica Pavia Pavia Barocca 2014 60 € 18.000,00 € 13.500,00 € 4.500,00 NO 4 danza Associazione Danzarte Brescia Circuito Danza Lombardia 60 € 11.000,00 € 8.250,00 € 2.750,00 NO 5 musica Milano Musica Milano Fausto Romitelli percorsi di musica oggi 57 € 27.000,00 € 20.250,00 € 6.750,00 NO 6 danza Associazione MED Milano Uovo performing arts Festival 2014 56 € 15.000,00 € 11.250,00 € 3.750,00 NO 7 danza Ariella Vidach Milano Naocrea 2014 56 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 8 musica Agon Milano Rassegna Agon 2014 55 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 9 musica Orchestra sinfonica Lecco Lecco La tradizione musicale europea tra chiesa, piazza e teatro 55 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 10 musica Ass. amici Scuola Diocesana Brescia XXVII rassegna 2014; festival Antegnati, Itinerari organistici bresciani, incontri con la musica 54 € 4.000,00 € 3.000,00 € 1.000,00 NO 11 musica Ass. Francesco Soldano Brescia Le X Giornate 2014, America, Americhe, la grande migrazione musicale 53 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 12 musica Fondazione Museo del violino A. Stradivari Cremona Stradivari Festival 2014 53 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 13 musica Fondazione Accademia TEATRO LA SCALA Milano A Scuola di Scala- I concerti dell’Accademia in Teatro 53 € 13.000,00 € 9.750,00 € 3.250,00 NO 14 danza Milano Oltre Milano Festival MilanOltre 2014 53 € 15.000,00 € 11.250,00 € 3.750,00 SI 15 musica Divertimento Ensemble Milano Rondò 2014 52 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 16 danza Container 12 Brescia Vision and Shapes Preview 51 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 17 musica Milano Classica Soc. Coop. Milano Stagione concertistica 2014 e concerti per le scuole 2014 51 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 18 musica Orchestra da Camera Mantova Mantova Tempo d’orchestra 2013- 2014 51 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 19 musica Gioventù Musicale Milano La stagione 2014 della Gioventù musicale in Lombardia 50 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 20 danza Teatro delle Moire Milano Danae Festival 2014 50 € 9.000,00 € 6.750,00 € 2.250,00 NO 21 danza Balletto Milano Milano 2014 teatro di Milano - Balletto di Milano attività 50 € 9.000,00 € 6.750,00 € 2.250,00 NO 22 musica Società del Quartetto Milano Attività concertistica 2014 49 € 18.000,00 € 13.500,00 € 4.500,00 SI 23 danza Artedanzae20 Milano Dancehaus + - danza in residenza 48 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 24 musica Società Umanitaria Milano XXIX e XXX Stagione de I concerti dell’Umanitaria 48 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 SI 25 musica Ass. Culturale il senso e il suono Brescia Festival del Vittoriale tener a mente 48 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 26 musica Società dei Concerti Milano Stagione concertistica 214 47 € 18.000,00 € 13.500,00 € 4.500,00 NO 27 musica Orchestra Università degli studi di Milano Milano Stagione concertistica 2014 47 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 28 danza C.S.C.Anymore bergamo festival danza estate 2014 47 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 29 musica Festival Pianistico Internazionale BG e BS Brescia 51 festival pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo 46 € 23.000,00 € 17.250,00 € 5.750,00 NO 46 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 46 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 1 30 musica Associazione Musica rara Bergamo XVII festival armonie della sera “incontri con l’opera contemporanea” 31 musica Coop. Sociale Visconti Mezzago Monza e Brianza Bloom rock and roll in Brianza Bollettino Ufficiale – 92 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 TIPOLOGIA DENOMINAZIONE SOGGETTO PROV. Titolo progetto PUNTEGGIO CONTRIBUTO ASSEGNATO Acconto 75% Saldo 25% COD. RITENUTA 32 musica Ass.ne Musicale ARTE VIVA Milano Stagione concertistica 2014 46 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 33 musica Comune di Cernobbio Como Festival città di Cernobbio ed. 2014 40 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 34 musica Piccoli Idilli Lecco Caffeine incontri con la danza 46 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 35 musica Conservatorio Lucio Campiani Mantova Att. Musicali, concertistiche e produzioni artistiche 46 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 36 danza Teatro Inverso Brescia Inrelazione 44 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 37 musica Arci Mantova Mantova Mantova Jazz diffuso: formazione, informazione, grandi eventi e clubs! 44 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 38 musica Associazione Coro San Matteo Brescia Junior ensemble 43 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 39 musica Comune Morbegno Sondrio Una stagione musicale nel cuore delle Alpi 43 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 40 musica Gruppo Camera Caronte Brescia girovagando in musica XXIII edizione 43 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 41 musica Agimus-Lombardia lecco Rassegna percorsi musicali in Lombardia 41 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 42 musica Ass. Filarmonica Isidoro Capitanio Brescia Il vivaio della musica: suoniamo insieme 39 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO 43 musica Comune di Varese Varese Stagione Musicale Comunale 39 € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 NO € 433.000,00 € 324.750,00 € 108.250,00 TOTALI MUSICA E DANZA SEZ. A4.1 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA ED AUDIOVISIVA TIPOLOGIA 1 DENOMINAZIONE SOGGETTO PROV. Titolo progetto PUNTEGGIO CONTRIBUTO ASSEGNATO Acconto 75% Saldo 25% COD. RITENUTA cinema BRESCIA MUSEI Brescia Menù cinema 45 € 22.000,00 € 16.500,00 € 5.500,00 NO 2 cinema ASSOCIAZIONE CENTRO ORIENTAMENTO COE Lecco 24° festival del cinema africano, d’Asia e America latina di Milano 44 € 21.000,00 € 15.750,00 € 5.250,00 NO 3 cinema BERGAMO FILM MEETING ONLUS Bergamo 32ma mostra internazionale del cinema d’essai 43 € 21.000,00 € 15.750,00 € 5.250,00 NO 4 cinema ASSOCIAZIONE CULTURALE APRILE Milano Milano fim festival 19ma edizione 42 € 15.000,00 € 11.250,00 € 3.750,00 NO 5 cinema FILMMAKER Milano Filmmaker festival 41 € 15.000,00 € 11.250,00 € 3.750,00 NO 6 cinema B.A. FILM FACTORY Varese BA film festival 41 € 15.000,00 € 11.250,00 € 3.750,00 NO Milano Le vie del cinema-I pardi del festival del film Locarno-i film dalla Mostra Internazionale d’Arte 41 € 15.000,00 € 11.250,00 € 3.750,00 SI 37 € 10.000,00 € 7.500,00 € 2.500,00 NO 7 cinema AGIS LOMBARDA 8 cinema AIACE Milano Invideo-Mostra Internazionale di video e cinema oltre-XIV edizione 9 cinema ASSOCIAZIONE CULTURALE PERYPEZYE URBANE Milano Espressioni film Festival 34 € 8.000,00 € 6.000,00 € 2.000,00 NO 10 cinema CIRCOLO IL CINEMA DEL CARBONE Mantova Carbone young 34 € 8.000,00 € 6.000,00 € 2.000,00 NO 11 cinema ASSOMIDOP Sondrio Sondrio Festival 2014-Mostra Internazionale dei documentari sui parchi 34 € 8.000,00 € 6.000,00 € 2.000,00 NO 12 cinema CINEFORUM FELICIANO Brescia Le giornate del filmfestival del Garda 33 € 8.000,00 € 6.000,00 € 2.000,00 NO 13 cinema CIRCOLO ARCI XANADU’ Como L’albero del cinema 32 € 8.000,00 € 6.000,00 € 2.000,00 NO 14 cinema AMET-MUSICA E TECNOLOGIA Mantova Cinechildren 31 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 15 cinema ITI L. DA VINCI Monza e Brianza Timeline film festival-film for joy and learning 31 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO 16 cinema PARROCCHIA S.GIORGIO MARTIRE Milano Cinema libera….. 30 € 7.000,00 € 5.250,00 € 1.750,00 NO cinema ASSOCIAZIONE FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA Bergamo Festival Internazionale del cinema d’arte 25 NO 17 TOTALI CINEMA TOTALI GENERALI ——— • ——— € 5.000,00 € 3.750,00 € 1.250,00 € 200.000,00 € 150.000,00 € 50.000,00 633.000,00 € 474.750,00 € 158.250,00 Bollettino Ufficiale – 93 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO B GRADUATORIA SOGGETTI NON AMMESSI AL COFINANZIAMENTO REGIONALE . BANDO L.R. 21 -ANNO 2014 -SEZIONE A4. INVITO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA, DELLA DANZA, DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA ED AUDIOVISIVA SEZ. A4.1 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA E DELLA DANZA - Punteggio inferiore alla soglia minima richiesta di 35 punti TIPOLOGIA DENOMINAZIONE PROV. 1 2 musica musica Totem la tribù delle arti Accademia internazione L.V. Beethoven Milano Milano 3 musica PROLOCO Salò Brescia 4 5 6 7 8 9 10 11 12 musica musica danza musica musica musica musica musica musica Comitato Pianistico Rina Gallo Ass. del Belcanto Onlus Teatrodanza Provincia Lodi Adifamily Nuovo Ensemble Desenzano Ass. Liberalamente PROLOCO Gazzada Schianno Ass. Amici Musica di Sondalo Monza Milano Cremona Lodi Monza Brescia Como Varese Sondrio Titolo progetto Stagione musicale 2014 Magenta Rassegna intrernazionale di musica “Rogoredo in musica” Festival violinistico internazionale Estate musicale del Garda Gasparo da Salò Concorso pianistico internazionale Rina Sala Gallo - Monza Invito all’opera Posa in Opera ballet le vie della fede- sottoprog River Summer Po & Adda Events Monza for animals _III edizione Festival ned 2014 Giovani in orchestra Gazzada Schianno un paese, la sua musica Stagione concertistica 2014 PUNTEGGIO 34 34 34 34 33 32 32 32 28 28 27 27 SEZ. A4.2 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA ED AUDIOVISIVA - Punteggio inferiore alla soglia minima richiesta di 25 punti 1 2 3 TIPOLOGIA cinema cinema cinema 4 cinema DENOMINAZIONE ASSOCIAZIONE PRO LOCO BERGAMO ASSOCIAZIONE NUOVO CIB ASSOCIAZIONE IL CLUB DI MILANO Bergamo Milano Milano PROV. ISTITUTO MICHELANGELO ANTONIONI Varese ——— • ——— Titolo progetto Food film festival Social movies: dal cinema digitale al cinema del sociale Lo spirito e l’astrazione Promocinema Progetto formazione e promozione educativa e culturale giovani PUNTEGGIO 20 18 18 18 Bollettino Ufficiale – 94 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO C SOGGETTI NON AMMESSI ALL’ISTRUTTORIA DI MERITO tipologia musica DENOMINAZIONE SOGGETTO Consorzio Comunità Brianza- Coop. Sociale PROV. Monza Titolo progetto L'estate dal vivo al parco delle culture a Desio MOTIVAZIONE ESCLUSIONE Non ammessa all'istruttoria di merito perché nello statuto è assente la finalità culturale Bollettino Ufficiale – 95 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.G. Agricoltura D.d.s. 4 agosto 2014 - n. 7505 «Misure forestali» - L.r. 31/2008 artt. 25, 26, 40 comma 5 lettera b), 55 commi 4 e 56: approvazione del piano di riparto delle risorse in attuazione della d.g.r. 18 luglio 2014 n. X/2158 (l.r. 31/2008), approvazione delle procedure per l’apertura dei bandi e impegno e liquidazione dei fondi regionali a favore delle Comunità montane e delle Province IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SVILUPPO E GESTIONE FORESTALE Vista la l.r. 5 dicembre 2008 n. 31 «Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale» e, in particolare, gli artt. 25, 26, 40 comma 5 lettera b), 55 comma 4 e 56, nonché l’art. 34 che definisce le funzioni conferite alle Province e alle Comunità Montane; Preso atto che, con decisione C(2009)/ 9109 del 19 novembre 2009 e C(2009)/ 10614 del 21 dicembre 2009, la Commissione UE ha comunicato di non sollevare obiezioni in merito, rispettivamente, all’Aiuto n. 310/2009 «Imboschimento, ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi» e all’Aiuto n. 475/2009 «Aiuti per il settore forestale»; Vista la d.g.r. 28 luglio 2010 n. IX/327 avente per oggetto: «Disposizioni attuative quadro e criteri di riparto per la concessione di contributi in merito all’Aiuto n. 475/2009 «Misure forestali» ai sensi della legge regionale 5 dicembre 2008 n. 31, artt. 25, 26, 40 comma 5 lettera b), 55 comma 4 e 56», con la quale si approvava l’Allegato A «Disposizioni attuative quadro: Misure Forestali» e si stabiliva di approvare le procedure per l’apertura dei bandi con successivo provvedimento dirigenziale; Vista la d.g.r. 18 luglio 2014 n. X/ 2158 avente per oggetto: «Determinazioni in ordine ai criteri di riparto degli aiuti per le «Misure Forestali» (l.r. 31/2008)», con la quale sono stati approvati i criteri di riparto delle risorse finanziarie per le Comunità Montane e per le Province; Preso atto che la sopra citata d.g.r. n. X/ 2158/2014 stabilisce altresì: •di applicare i suddetti criteri dal prossimo provvedimento di riparto delle risorse dedicate alle Comunità Montane e alle Province; •di dare atto che saranno utilizzate, per l’anno 2014 a favore delle Comunità Montane e delle Province risorse finanziarie pari alla somma complessiva di € 6.000.000,00, che troverà copertura al capitolo di spesa 9.05.203.5396 «Spese per le funzioni trasferite e delegate in materia di salvaguardia gestione e valorizzazione delle superfici e delle produzioni forestali» del bilancio 2014 e che sarà così suddivisa in base alla copertura forestale del territorio: •€ 5.000.000,00 a favore delle Comunità Montane per il finanziamento delle Azioni 1 (interventi selvicolturali), 3 (pianificazione forestale), 5 (promozione di forme di utilizzazione boschiva), 6 (sostegno alle imprese boschive) e 8 (opere forestali e infrastrutturali di interesse collettivo), di cui all’Allegato A della sopra citata d.g.r. n. 327/2010 e con il vincolo dell’apertura e della priorità di finanziamento dell'Azione 5 e dell'Azione 6; •€ 1.000.000,00 a favore delle Province per il finanziamento delle Azioni 1, 3, 4 (aiuti per i Consorzi forestali) e 8, di cui all’Allegato A della d.g.r. n. 327/2010; •di demandare al dirigente competente l’approvazione delle procedure per l'apertura dei bandi; Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive modificazioni e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del Bilancio di previsione dell’anno in corso; Vista la disponibilità finanziaria a bilancio 2014 sul capitolo 9.05.203.5396 avente la seguente descrizione «Funzioni trasferite e delegate in materia di salvaguardia gestione e valorizzazione delle superfici e delle produzioni forestali», Missione 9, Programma 9.05,Titolo 2, Codice Piano dei conti 2.03.01.02; Ritenuto quindi di approvare, il piano di riparto 2014 degli aiuti per le «Misure Forestali» (l.r. 31/2008), a favore delle Comunità Montane e delle Province, per un importo complessivo di € 6.000.000,00 così suddiviso in base alla copertura forestale , secondo le modalità stabilite dalla sopra citata d.g.r. n. 327/2010 e da ultimo aggiornati con d.g.r. 3363/2012 così come riportato nella tabella dell’Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto (omissis): •€ 5.000.000,00 a favore delle Comunità Montane per il fi- nanziamento delle Azioni 1 (interventi selvicolturali), 3 (pianificazione forestale), 5 (promozione di forme di utilizzazione boschiva), 6 (sostegno alle imprese boschive) e 8 (opere forestali e infrastrutturali di interesse collettivo), di cui all’Allegato A della sopra citata d.g.r. n. 327/2010 e con il vincolo dell’apertura e della priorità di finanziamento dell'Azione 5 e dell'Azione 6; •€ 1.000.000,00 a favore delle Province per il finanziamento delle Azioni 1, 3, 4 (aiuti per i Consorzi forestali) e 8, di cui all’Allegato A della d.g.r. n. 327/2010; •impegnare e liquidare a favore delle Comunità Montane e delle Province un importo complessivo di € 6.000.000,00, così come indicato nella colonna «Totale assegnazione spettante», riportata nella tabella dell’Allegato A) sopra citata; •approvare l’Allegato B) «Procedure per l'apertura dei bandi delle «Misure forestali» ai sensi della l.r. 5 dicembre 2008 n. 31, artt. 25, 26, 40 comma 5 lettera b), 55 comma 4 e 56», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (omissis); •di uniformare la tempistica di presentazione, tramite l’applicativo informatico SIARL, delle domande di contributo sul territorio regionale, stabilendo la data di apertura dei bandi al 22 settembre 2014 e la data di chiusura al 24 ottobre 2014; Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura «Sviluppo e gestione forestale» individuate dalla d.g.r. 29 aprile 2013 n. 87 e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della L. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari); DECRETA 1. di approvare, il piano di riparto 2014 degli aiuti per le «Misure Forestali» (l.r. 31/2008), a favore delle Comunità Montane e delle Province, per un importo complessivo di € 6.000.000,00 suddiviso in base alla copertura forestale in: •€ 5.000.000,00 a favore delle Comunità Montane per il finanziamento delle Azioni 1 (interventi selvicolturali), 3 (pianificazione forestale), 5 (promozione di forme di utilizzazione boschiva), 6 (sostegno alle imprese boschive) e 8 (opere forestali e infrastrutturali di interesse collettivo), di cui all’Allegato A della d.g.r. n. 327/2010 e con il vincolo dell’apertura e della priorità di finanziamento dell'Azione 5 e dell'Azione 6; •€ 1.000.000,00 a favore delle Province per il finanziamento delle Azioni 1, 3, 4 (aiuti per i Consorzi forestali) e 8, di cui all’Allegato A della d.g.r. n. 327/2010; secondo le modalità stabilite dalla d.g.r. n. 327/2010 e da ultimi aggiornati con la d.g.r. 3363/2012 così come riportato nella tabella dell’Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto (omissis); 2. di impegnare e contestualmente liquidare la somma di Euro 6.000.000,00 a valere sul capitolo di bilancio 9.05.203.5396 dell’esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza e di cassa, a favore Beneficiari Diversi M F 2014 (cod. 44123) così come indicato nella colonna «Totale assegnazione spettante», riportata nella sopra citata tabella dell’Allegato A) (omissis); 3. di approvare l’Allegato B) «Procedure per l’apertura dei bandi delle «Misure forestali» ai sensi della l.r. 5 dicembre 2008 n. 31, artt. 25, 26, 40 comma 5 lettera b), 55 comma 4 e 56», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (omissis); 4. di stabilire al 22 settembre 2014 la data di apertura e al 24 ottobre 2014 la data di chiusura per la presentazione a SIARL delle domande da parte dei richiedenti i contributi; 5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013; 6. di disporre la pubblicazione del presente decreto e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (omissis) e sul sito web della D.G. Agricoltura (http://www.agricoltura.regione.lombardia.it). Il dirigente della struttura Roberto Carovigno – 96 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Comunicato regionale 7 agosto 2014 - n. 104 Direzione generale Agricoltura - «Misure forestali» (l.r. 31/2008) - Riparto delle risorse 2014 alle Comunità montane e alle Province (allegato A al d.d.s. 7505/2014) e procedure per l’apertura dei bandi (allegato B al d.d.s. 7505/2014) Si pubblicano il riparto delle risorse 2014 per le «Misure Forestali» (Allegato A al decreto n. 7505 del 4 agosto 2014) e le procedure per l’apertura dei bandi per la raccolta delle domande di aiuto (Allegato B al citato decreto), in una veste grafica che ne rende più agevole la consultazione da parte degli utenti. Il dirigente della struttura sviluppo e gestione forestale Roberto Carovigno ——— • ——— Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 97 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO A al d.d.s. 4 agosto 2014, n. 7505 RIPARTO COMUNITÀ MONTANE COMUNITÀ MONTANA Km planimetrici strade VASP Imprese boschive con sede legale nell’ente (n.) Superficie boschiva (ha) Tasso di utilizzazione boschiva nei due anni solari precedenti (mc/ha/anno) Superficie a rischio idrogeologico (ha) Quota per strade (€) Quota per numero imprese boschive (€) Quota per superficie bosco (€) Quota per tasso utilizzazione (€) Quota per superficie a rischio idrogeologico (€) Totale assegnazione spettante (€) SIVASP ALBO Carta Forestale SITaB Geoportale 15% 20% 30% 15% 20% 100% ALTA VALTELLINA 245 9 18.932 0,78 21.573 30.747,99 43.902,44 56.806,25 37.370,16 126.164,50 294.991,34 ALTO GARDA BRESCIANO 303 3 20.638 0,39 491 38.027,11 14.634,15 61.926,94 18.582,24 2.870,75 136.041,19 LAGHI BERGAMASCHI 233 2 16.895 0,82 3.251 29.241,97 9.756,10 50.693,83 39.113,27 19.012,41 147.817,58 LARIO INTELVESE 123 13 11.843 0,94 818 15.436,75 63.414,63 35.534,68 44.962,61 4.786,54 164.135,21 74 4 12.484 0,26 3.337 9.287,15 19.512,20 37.460,01 12.531,02 19.514,08 98.304,46 423 1 23.006 0,64 6.147 53.087,35 4.878,05 69.030,67 30.705,18 35.950,70 193.651,95 PIAMBELLO 14 13 9.695 1,40 1.348 1.757,03 63.414,63 29.091,15 66.889,76 7.883,31 169.035,88 SEBINO BRESCIANO 80 1 8.659 0,82 3.286 10.040,16 4.878,05 25.982,75 39.356,98 19.215,53 99.473,47 TRIANGOLO LARIANO 225 12 16.578 0,84 1.295 28.237,95 58.536,58 49.743,44 40.247,23 7.571,31 184.336,51 VALCHIAVENNA 120 2 21.114 0,19 28.327 15.060,24 9.756,10 63.355,17 9.229,51 165.665,02 263.066,04 VALLE BREMBANA 187 16 39.312 0,67 11.831 23.468,88 78.048,78 117.958,29 32.180,23 69.188,09 320.844,27 1.216 30 59.026 0,94 24.503 152.610,44 146.341,46 177.111,80 44.878,37 143.300,23 664.242,30 105 6 6.172 0,98 9.847 13.177,71 29.268,29 18.520,94 46.897,49 57.585,05 165.449,48 62 0 5.877 0,43 830 7.781,13 0,00 17.633,21 20.708,38 4.856,81 50.979,53 364 11 36.748 0,34 4.047 45.682,73 53.658,54 110.264,27 16.063,78 23.666,33 249.335,65 LARIO ORIENTALE VALLE S. MARTINO OLTREPO’ PAVESE VALLE CAMONICA VALLE DI SCALVE VALLE IMAGNA VALLE SABBIA Bollettino Ufficiale – 98 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 COMUNITÀ MONTANA Km planimetrici strade VASP Imprese boschive con sede legale nell’ente (n.) Superficie boschiva (ha) Tasso di utilizzazione boschiva nei due anni solari precedenti (mc/ha/anno) Superficie a rischio idrogeologico (ha) Quota per strade (€) Quota per numero imprese boschive (€) Quota per superficie bosco (€) Quota per tasso utilizzazione (€) Quota per superficie a rischio idrogeologico (€) Totale assegnazione spettante (€) SIVASP ALBO Carta Forestale SITaB Geoportale 15% 20% 30% 15% 20% 100% VALLE SERIANA 250 14 31.960 0,54 12.443 31.375,50 68.292,68 95.897,88 25.948,42 72.769,06 294.283,54 VALLE TROMPIA 238 8 24.906 0,28 2.504 29.869,48 39.024,39 74.733,36 13.227,32 14.644,16 171.498,71 VALLI DEL LARIO E DEL CERESIO 175 4 20.972 0,24 5.121 21.962,85 19.512,20 62.927,61 11.394,11 29.947,97 145.744,74 VALLI DEL VERBANO 170 19 18.315 1,23 845 21.335,34 92.682,93 54.954,95 58.531,18 4.939,44 232.443,84 VALSASSINA VALVARRONE ... 130 15 22.263 0,68 3.475 16.315,26 73.170,73 66.802,12 32.419,32 20.325,58 209.033,01 VALTELLINA DI MORBEGNO 300 13 23.564 0,73 7.898 37.650,60 63.414,63 70.704,68 35.017,72 46.191,66 252.979,29 VALTELLINA DI SONDRIO 375 4 30.316 0,73 10.647 47.063,25 19.512,20 90.966,55 34.714,36 62.268,56 254.524,92 VALTELLINA DI TIRANO 564 5 20.629 0,82 7.127 70.783,13 24.390,24 61.899,45 39.031,36 41.682,91 237.787,09 5.976 205 499.906 15,71 170.991 750.000,00 1.000.000,00 1.500.000,00 750.000,00 1.000.000,00 5.000.000,00 TOTALE Bollettino Ufficiale – 99 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 RIPARTO PROVINCE PROVINCE BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO MONZA BRIANZA PAVIA SONDRIO VARESE TOTALE Superficie boschiva (ha) Tasso di utilizzazione dei boschi da parte di imprese ed enti pubblici nei due anni solari precedenti (mc/ha/anno) Superficie in classe di rischio 4 secondo il piano geologico comunale (ha) Quota per superficie bosco (€) Quota per tasso utilizzazione (€) Quota per superficie territorio classificato ad alto rischio geologico (€) Totale assegnazione spettante (€) Carta Forestale SITaB Geoportale 70% 10% 20% 100% 7.154 9.688 12.967 2.704 6.930 3.553 2.192 7.952 3.192 11.958 1.062 26.964 96.315 1,38 1,09 2,60 2,45 1,91 1,06 8,08 2,16 2,81 2,30 0,47 2,09 28,40 632 538 274 -199 --126 31 5.795 513 642 8.750 ——— • ——— 51.991,54 70.408,96 94.244,88 19.653,58 50.368,74 25.821,20 15.927,94 57.790,05 23.201,50 86.905,17 7.719,60 195.966,84 700.000,00 4.872,22 3.826,51 9.145,79 8.643,66 6.723,05 3.730,93 28.457,23 7.591,16 9.884,71 8.101,98 1.651,70 7.371,06 100.000,00 14.436,34 12.301,21 6.259,37 0,00 4.549,45 0,00 0,00 2.877,21 699,73 132.462,53 11.732,48 14.681,68 200.000,00 71.300,10 86.536,68 109.650,04 28.297,24 61.641,24 29.552,13 44.385,17 68.258,42 33.785,94 227.469,68 21.103,78 218.019,58 1.000.000,00 Bollettino Ufficiale – 100 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO B al d.d.s. 4 agosto 2014, n. 7505 PROCEDURE PER L’APERTURA DEI BANDI DELLE “MISURE FORESTALI” AI SENSI DELLA L.R. 5 DICEMBRE 2008 N. 31, ART. 25 E 26, 40 COMMA 5 LETTERA B), 55 COMMA 4 E ART. 56 Sommario SCHEMA DELLE AZIONI 1. INTERVENTI SELVICOLTURALI FINALIZZATI AL MANTENIMENTO, MIGLIORAMENTO E RIPRISTINO DELLE FUNZIONI ECOLOGICHE, PROTETTIVE, RICREATIVE DELLE FORESTE, LA BIODIVERSITÀ E LA SANITÀ DELL’ECOSISTEMA FORESTALE Motivazione dell’intervento Obiettivi della misura Localizzazione degli interventi Beneficiari Tipologie d’intervento 1.A) Miglioramenti forestali (previsti dalla pianificazione forestale) 1.B) Interventi forestali straordinari (non previsti dalla pianificazione forestale): 1.C) Taglio esotiche a carattere infestante (non previsti dalla pianificazione forestale) Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 2. FORMAZIONE E DIVULGAZIONE (non attivata) 3. PIANIFICAZIONE FORESTALE PER PRIVATI Motivazione dell’intervento Obiettivi della misura Localizzazione degli interventi Beneficiari Tipologia 3.A) Revisione Piani di Assestamento Forestale (PAF) 3.B) Piani di Assestamento Forestale (PAF) semplificati Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 4. AIUTI PER I CONSORZI FORESTALI PER LA GESTIONE INTEGRATA DI SUPERFICI AGRO-FORESTALI Motivazione dell’intervento Obiettivi della misura Localizzazione degli interventi Beneficiari Tipologie d’interventi Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 5. PROMOZIONE DI FORME DI UTILIZZAZIONE BOSCHIVA, PREVISTA DAI PIANI DI ASSESTAMENTO E DI INDIRIZZO FORESTALE DEI BOSCHI Motivazione dell’intervento Obiettivi della misura Localizzazione degli interventi Beneficiari Tipologie d’intervento Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti. Enti competenti per istruttoria 6. SOSTEGNO ALLE IMPRESE BOSCHIVE Motivazione dell’intervento Obiettivi della misura Localizzazione degli interventi Beneficiari Bollettino Ufficiale – 101 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Tipologie d’intervento Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti 7. ACQUISTO DI SUPERFICI FORESTALI DA DESTINARE A SISTEMI VERDI (non attivata) 8. OPERE FORESTALI ED INFRASTRUTTURALI DI INTERESSE DELLA COLLETTIVITÀ Motivazione dell’intervento Obiettivi della misura Localizzazione degli interventi 8.A) MIGLIORAMENTO DELLE AREE BOSCHIVE Beneficiari Tipologie d’intervento 8.A.1) Miglioramenti forestali (previsti dalla pianificazione forestale) 8.A.2) Taglio esotiche a carattere infestante (non previsti dalla pianificazione forestale) Limiti e divieti Condizioni: Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 8.B) INTERVENTI FORESTALI STRAORDINARI Beneficiari Tipologie d’intervento Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 8.C) IMBOSCHIMENTI PERMANENTI IN PIANURA Beneficiari Tipologie d’intervento 8.C.1) Creazione di boschi permanenti su terreni non agricoli 8.C.2) Imboschimenti per promuovere la biodiversità Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 8.D) SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALI Beneficiari Tipologie d’intervento Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 8.E) MANUTENZIONI STRAORDINARIE, ADEGUAMENTI DI STRADE AGRO-SILVOPASTORALI E COSTRUZIONE NUOVE DI STRADE AGROSILVO-PASTORALI Beneficiari Tipologia 8.E.1) Manutenzione straordinaria agro-silvo-pastorali 8.E.2) Costruzione nuove di strade agro-silvo-pastorali Limiti e divieti Condizioni Entità degli aiuti Enti competenti per istruttoria 8.F) PIANIFICAZIONE FORESTALE Beneficiari Tipologia 8.F.1) Revisione Piani di Assestamento Forestale (PAF) 8.F.2) Piani di Assestamento Forestale (PAF) semplificati 8.F.3) Revisione Piani di Indirizzo Forestale (PIF) 8.F.4) Piani di Indirizzo Forestale (PIF) 8.F.5)Aggiornamento Piani della viabilità agro-silvo-pastorale Entità degli aiuti Limiti e divieti – 102 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Condizioni Enti competenti per istruttoria Tabella di sintesi delle azioni PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER LA GESTIONE DELLE AZIONI Disposizioni in merito agli obblighi derivanti dalla normativa sugli Aiuti di Stato Condizioni generali per le Comunità Montane e le Province (Enti forestali) 1 Definizione delle priorità e disposizioni attuative (bandi) degli Enti 2 Presentazione delle domande 2.1 Chi può presentare domanda 2.2 Periodo di presentazione delle domande 2.3 Modalità di presentazione delle domande 2.4 Possibilità di accesso alle azioni 2.5 Spesa massima ammessa a contributo 2.6 Trasmissione delle domande e documentazione da allegare 3 Istruttoria delle domande 3.1 Modalità di istruttoria 3.2 Graduatoria delle domande 3.2.1 Comunicazione dell’esito dell’istruttoria 3.2.2 Contenuti delle graduatorie 3.2.3 Comunicazione di ammissione a finanziamento 3.2.4 Comunicazione di accettazione del contributo 3.2.5 Validità delle domande 4 Iter progetti esecutivi 4.1 Presentazione dei progetti esecutivi 4.2 Istruttoria dei progetti esecutivi 4.3 Approvazione dei progetti esecutivi 4.4 Comunicazione in merito ai progetti esecutivi 5. Esecuzione dei lavori 5.1 Denuncia di taglio informatizzata 5.2 Varianti in corso d’opera 6 Modalità erogazione risorse 6.1 Spese di progettazione e direzione dei lavori 6.2 I.V.A. 6.3 Anticipi 6.4 Stato di avanzamento dei lavori (SAL) 6.5 Modalità di erogazione del saldo 6.5.1 Documentazione per il pagamento del saldo dei lavori 6.5.2 Documentazione per lavori realizzati in amministrazione diretta 6.5.3 Documentazione per lavori realizzati direttamente dal privato conduttore o impresa boschiva 6.5.4 Saldo delle manutenzioni quinquennali dell’azione 8.C.1) 6.5.5 Saldo del PIF dell’azione 8.F.4) 7. Decadenza e rinuncia 7.1 Decadenza 7.2 Rinuncia 8. Modalità di rendicontazione e monitoraggio della spesa da parte degli Enti forestali 8.1 Monitoraggio annuale 8.2 Rendicontazione finale 8.3 Norme generali per istruttorie e controlli 9 Tempistica per i beneficiari 9.1 Tempi di attuazione 9.1.1 Tempi per la Pianificazione forestale 9.2 Proroga ultimazione lavori 10 Cronoprogramma dell’iniziativa _______________________________ Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale – 103 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 SCHEMA DELLE AZIONI 1. INTERVENTI SELVICOLTURALI FINALIZZATI AL MANTENIMENTO, MIGLIORAMENTO E RIPRISTINO DELLE FUNZIONI ECOLOGICHE, PROTETTIVE, RICREATIVE DELLE FORESTE, LA BIODIVERSITÀ E LA SANITÀ DELL’ECOSISTEMA FORESTALE Motivazione dell’intervento Mantenere e ripristinare le funzioni ecologiche, protettive e ricreative delle foreste, nonché la biodiversità e la sanità dell’ecosistema forestale, attraverso interventi selvicolturali. Obiettivi della misura Favorire un’evoluzione equilibrata e naturaliforme dei boschi mediante l’impiego di specie autoctone e forme di governo che garantiscano la multifunzionalità del bosco. Localizzazione degli interventi Gli interventi potranno essere realizzati su tutto il territorio della Lombardia ad esclusione della tipologia 1.C) Taglio esotiche a carattere infestante”, limitata ai Comuni di collina e di pianura1. Beneficiari Soggetti privati conduttori2 delle superfici oggetto di intervento. Tipologie d’intervento 1.A) Miglioramenti forestali (previsti dalla pianificazione forestale) - Conversioni, sostituzione di impianti artificiali di conifere fuori areale; - Sfolli, diradamenti, manutenzione in boschi con funzione ricreativa, protettiva o naturalistica (es sistemi verdi, grandi foreste ecc); - Diradamenti per garantire una crescita equilibrata e sana degli alberi previsti all’interno degli strumenti di pianificazione forestale. 1.B) Interventi forestali straordinari (non previsti dalla pianificazione forestale): - Taglio di piante danneggiate da avversità biotiche, abiotiche (inquinamento atmosferico, tempeste inondazioni od eventi simili) ed incendi; - Prevenzione, eradicazione e trattamento di fitopatie e parassitologie attraverso il taglio e l’asportazione delle piante malate o morte e lotta diretta agli insetti nocivi. In particolare il bostrico (Ips typographus, ecc) e la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), ma anche in generale altri patogeni o parassiti dell’ecosistema forestale che possono provocare morie o schianti. 1.C) Taglio esotiche a carattere infestante (non previsti dalla pianificazione forestale) - Taglio e sradicamento di specie esotiche a carattere infestante, dannose per la conservazione della biodiversità (di cui all’allegato B del regolamento regionale n. 5/2007 “Norme forestali regionali”), rendendo necessario il ripristino ecologico e protettivo delle foreste. Limiti e divieti Non sono ammessi: 1. Gli interventi che possono ridurre la biodiversità, provocare la liscivazione dei nutrienti, avere un impatto negativo sugli ecosistemi idrici naturali o i bacini idrici protetti. 2. Gli interventi compensativi a seguito di “trasformazione del bosco” (art. 4 del d.lgs. 227/2001, art. 43 della l.r. 31/2008 e s.m.i.). 3. Gli interventi in aree che beneficiano del sostegno previsto da altri finanziamenti. 4. I tagli di utilizzazione di qualsiasi tipo. 5. I tagli a finalità produttiva, ossia finalizzati a produrre legno a scopo commerciale. 6. La rinnovazione artificiale a seguito di tagli di utilizzazione o di tagli successivi o diradamenti. 7. L’impianto di alberi o arbusti finalizzati alla chiusura di radure o spazi aperti. 8. L’impianto di specie coltivate a breve e media durata. 9. L’azione “1.C) Taglio esotiche a carattere infestante” è limitata ai Comuni di collina e di pianura. 10. Gli interventi in contrasto con le prescrizioni delle Norme Forestali Regionali (r.r. 5/2007) e con le deroghe concesse con deliberazione di Giunta regionale ai sensi dell’art. 50 della l.r. 31/2008. Condizioni Sono ammessi a finanziamento: 1. Gli interventi della tipologia “Miglioramenti forestali” sono finanziabili solo se espressamente previsti da Piani di Assesatamento Forestale vigenti o scaduti da non più di 10 anni o da PIF approvati dalle Province o che abbiano già ottenuto il parere favorevole della Regione Lombardia, limitatamente agli interventi classificati come indispensabili”o “utili” in base alla d.g.r. 7728/2008, parte 2, paragrafo 4.9 e s.m.i. 2. Le conversioni ad alto fusto dei cedui invecchiati con asportazione di almeno il 35% dei soggetti presenti. 1 Si intendono i Comuni classificati di pianura o collina secondo l’ISTAT. 2 Sono conduttori di superfici forestali coloro che a qualsiasi titolo (proprietà, affitto, concessione, comodato, ecc.) hanno i mappali inseriti nel fascicolo aziendale (d.g.r. 7082/2008 e d.g.r. 1495/2014). – 104 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 3. Gli sfolli e diradamenti con asportazione di almeno il 25% dei soggetti presenti3. 4. I tagli per la sostituzione graduale degli impianti artificiali di conifere fuori areale con asportazione di almeno il 25% dei soggetti presenti. 5. I reimpianti con specie autoctone (rinnovazione artificiale) solo nel caso sostituzione di impianti artificiali di conifere fuori areale e a seguito dell’eradicazione delle esotiche a carattere infestante (art 30, comma 2, r.r. 5/2007). 6. Le operazioni di taglio dei soprassuoli boschivi devono essere accompagnati da una denuncia di taglio bosco, presentata con la modalità informatizzata prevista dall’art. 11 del r.r. 5/2007; tale denuncia deve essere presentata dopo l’ammissione a finanziamento, e obbligatoriamente prima dell’inizio dei lavori. 7. E’ indispensabile che la domanda di taglio sia corredata della necessaria documentazione tecnico-amministrativa prevista dalle disposizioni attuative dei singoli Enti, opportunamente integrata, in caso di accoglimento, dagli elaborati progettuali esecutivi, e risponda a quanto previsto dal r.r. 5/2007. Gli Enti forestali possono chiedere la presentazione di un “progetto di taglio” anche per gli interventi sotto le soglie oltre le quali esso è obbligatorio ai sensi del r.r. 5/2007. 8. Il materiale legnoso tagliato rimarrà a disposizione del beneficiario del contributo. 9. Nel caso in cui il richiedente sia un gestore del Piano di assestamento forestale deve impegnarsi a rispettare quanto previsto dall’art. 45 del r.r. 5/2007 relativamente all’obbligo di accantonamento degli utili derivanti dalla vendita della ripresa forestale. Gli Enti competenti per l’istruttoria sono tenuti a verificare il rispetto degli obblighi prima della liquidazione del saldo. Entità degli aiuti Il valore del contributo è pari al 80% della spesa ammessa per le tipologie 1.A e 1.B e al 100% per la tipologia 1.C. La spesa massima ammissibile è di 50.000,00 Euro per ogni singolo progetto. Inoltre sarà possibile riconoscere un costo aggiuntivo di 100 Euro per ettaro, per il recupero del materiale di scarto derivante dalle operazioni di taglio (rami, ramaglia, cimali ecc.) se conferito4 per almeno 10 metri cubi ad ettaro. Tipologie Zonizzazione Spesa unitaria massima ammissibile €/ha Spesa unitaria massima ammissibile con scarto conferito €/ha % contributo 1.A) Miglioramenti forestali Tutto territorio 4.000,00 4.100,00 80 1.B) Interventi forestali straordinari Tutto territorio 4.500,00 4.600,00 80 1.C) Taglio esotiche a carattere infestante Comuni di collina e di pianura 3.000,00 3.100,00 100 Enti competenti per istruttoria Comunità Montane e Province. 2. FORMAZIONE E DIVULGAZIONE (non attivata) 3. PIANIFICAZIONE FORESTALE PER PRIVATI Motivazione dell’intervento Assicurare una corretta gestione delle superfici forestali e una razionale realizzazione delle operazioni forestali. Obiettivi della misura Gestire e pianificare in modo corretto le attività boschive al fine altresì di promuovere le funzioni ambientali, paesistiche, ecosistemiche, fruitive, culturali del bosco. Localizzazione degli interventi Gli interventi potranno essere realizzati su tutto il territorio regionale. Beneficiari Privati proprietari o conduttori di superfici forestali. Tipologia Riconoscimento delle spese di pianificazione delle misure di gestione del bosco, attraverso la realizzazione di: 3.A) Revisione Piani di Assestamento Forestale (PAF) 3.B) Piani di Assestamento Forestale (PAF) semplificati ai sensi dell’art. 47 della l.r. 31/2008 e della d.g.r. 901/2013. 3 Si ricorda che in base al r.r. 5/2007, ad ogni taglio di diradamento è possibile tagliare fino al 50% delle piante e al 30% della massa legnosa presenti prima dell’intervento. 4 Il conferimento, a soggetto pubblico e privato, deve essere documentato sulla base di un contratto debitamente sottoscritto tra le parti o documento fiscale comprovante l’effettiva vendita. Bollettino Ufficiale – 105 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Limiti e divieti Non sono ammessi: 1. 2. La pianificazione forestale non potrà essere finanziata per superfici complessive inferiori a 100 ha di boschi produttivi. In caso di revisione, sono finanziabili solo i Piani di assestamento in cui, nell’ultimo periodo di validità: - è stata utilizzata almeno il 50% della ripresa prevista dal piano; - sono stati realizzati (in termini di importi) almeno il 50% degli interventi classificati “urgenti” e il 25% degli interventi classificati “poco urgenti”. Condizioni 1. Le spese di pianificazione delle attività selvicolturali sono ammesse purchè il loro obiettivo sia di contribuire a mantenere o ripristinare l’ecosistema e la biodiversità forestale o il paesaggio tradizionale. 2. I piani semplificati devono prevedere le operazioni di confinazione. 3. I Piani di assestamento forestale devono essere definitivamente approvati entro 3 anni dalla data di comunicazione del finanziamento pena la decadenza e la restituzione dei fondi maggiorati dei relativi interessi legali. Entità degli aiuti Il valore del contributo è pari al 100% della spesa ammessa. In particolare per ogni singolo progetto l’aiuto massimo è: Tipologie Spesa massima/ contributo massimo Superficie boscata in ettari € 3.A) Revisione PAF 3.A) Revisione PAF 3.A) Revisione PAF 3.A) Revisione PAF 3.B) Piani di Assestamento Forestale (PAF) semplificati da 100 da 500,01 da 1.000,01 da 1.500 a 500 a 1.000 a 1.500 in poi 15.000,00 30.000,00 45.000,00 60.000,00 da 100 in poi 30.000,00 Enti competenti per istruttoria Comunità Montane e Province. 4. AIUTI PER I CONSORZI FORESTALI PER LA GESTIONE INTEGRATA DI SUPERFICI AGRO-FORESTALI Motivazione dell’intervento Superare le criticità di gestione dei boschi derivanti dalla elevata frammentazione delle proprietà, nonché alla gestione dei Sistemi Verdi di cui al regime di aiuto N. 380/2008. Obiettivi della misura Sviluppare l’associazionismo fra proprietari agro-forestali, sia pubblici che privati allo scopo di consentire una gestione corretta delle attività nelle aree agro-forestali per promuovere le funzioni ambientali, paesistiche, ecosistemiche, fruitive e culturali del bosco. Localizzazione degli interventi Gli interventi potranno essere realizzati su tutto il territorio della Lombardia. Beneficiari Consorzi forestali. Tipologie d’interventi Ai Consorzi riconosciuti è concesso un aiuto di avviamento per i primi cinque anni di attività, a parziale copertura dei costi sostenuti per l’attivazione dei servizi di assistenza alla gestione, di sostituzione e di consulenza aziendale. Tra le spese ammissibili sono compresi: il canone d’affitto di locali idonei, l’acquisto di attrezzatura per ufficio, compreso il materiale informatico (hardware e software), le spese amministrative per il personale, le spese generali e gli oneri legali e amministrativi. Le spese di costituzione ammissibili sono quelle sostenute a partire dai 12 mesi precedenti alla data del riconoscimento da parte della Regione Lombardia. Limiti e divieti 1. Sono ammessi a finanziamento i Consorzi forestali in possesso dei requisiti previsti ai sensi dell’art. 56, comma 7, della l.r. 31/2008 e dalla d.g.r. 4217/2012 “Direttive sulla costituzione e sulle procedure di riconoscimento dei Consorzi forestali”. 2. Ai sensi dell’art. 9 “Aiuti alle organizzazioni di produttori” del Reg.(CE) 1857/2006, in particolare non possono essere concessi aiuti in relazione a spese sostenute dopo il quinto anno o pagate dopo il settimo anno dal riconoscimento dell’associazione. 3. Esiste l’obbligo per i soci di commercializzare la produzione secondo le regole di conferimento e di immissione sul mercato sta- – 106 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 bilite dall’organizzazione o dall’associazione. 4. Non possono essere concessi aiuti a organizzazioni di produttori come imprese o cooperative, il cui obiettivo sia la gestione di una o più aziende agricole e che quindi siano di fatto singoli produttori Condizioni 1. I Consorzi forestali devono mantenere i requisiti previsti d.g.r. 20554/2005 e s.m.i. per almeno sette anni dall’ultimo pagamento, pena la restituzione con interessi legali di tutti i fondi ricevuti. 2. I proprietari agro-forestali che aderiscono alle associazioni riconosciute devono rimanerne soci per un minimo di cinque anni. 3. Il Consorzio forestale, che pur mantenendo i requisiti, riduce la sua superficie per il recesso dall’associzione di uno o più dei suoi soci è tenuto alla restituzione dei fondi percepiti in misura proporzionale della riduzione dei terreni. Entità degli aiuti L’aiuto è concesso per un periodo massimo di cinque anni; al termine del primo anno dal riconoscimento il contributo sarà pari al 100% dei costi sostenuti e verrà ridotto progressivamente come nella tabella che segue. L’importo totale degli aiuti che possono essere accordati ad ogni beneficiario non può superare complessivamente i 300.000,00 Euro. Costi Avviamento e Gestione 1 anno Gestione 2 anno Gestione 3 anno Gestione 4 anno Gestione 5 anno Percentuale del contributo 100% 80% 60% 40% 20% Investimento massimo 100.000,00 100.000,00 100.000,00 100.000,00 100.000,00 Contributo massimo 100.000,00 80.000,00 60.000,00 40.000,00 20.000,00 Enti competenti per istruttoria Province. 5. PROMOZIONE DI FORME DI UTILIZZAZIONE BOSCHIVA, PREVISTA DAI PIANI DI ASSESTAMENTO E DI INDIRIZZO FORESTALE DEI BOSCHI Motivazione dell’intervento Favorire la gestione del bosco e dei suoi prodotti in situazioni svantaggiate e di scarsa redditività. Obiettivi della misura Sostenere lo sviluppo e l’innovazione delle imprese della filiera bosco legno incrementando il reddito ritraibile dall’utilizzazione delle superfici forestali e incentivando l’utilizzo e la cura dei boschi ai fini della produzione di legname di qualità, di legna da ardere e di cippato quale fonte di reddito alternativa. Localizzazione degli interventi Gli interventi potranno essere realizzati nei Comuni svantaggiati di montagna5 della Lombardia. Beneficiari Imprese boschive di cui all’art. 57 della l.r. 31/2008 (attuato con d.g.r. 8396/2008) o con analoghe qualifiche attestate da altre Regioni o altri Stati membri dell’Unione Europea, con sede legale in zone svantaggiate di montagna. Tipologie d’intervento Sostegno finanziario agli oneri connessi alle operazioni di abbattimento, allestimento, concentramento, esbosco per tagli boschivi, all’interno di superfici forestali pianificate. Possono essere inoltre comprese le operazioni di progettazione e di direzione lavori. Limiti e divieti Non possono beneficiare degli aiuti: 1. Le imprese boschive non iscritte all’Albo regionale di cui all’art. 57 della l.r. 31/2008 o senza analoghe qualifiche attestate da altre Regioni o altri Stati membri dell’Unione Europea. 2. Le attività relative alla rinnovazione successiva al taglio di utilizzazione. 3. Le utilizzazioni dei boschi in boschi classificati come “ben serviti” e “scarsamente serviti” dai PAF. 4. Il soggetto beneficiario non potrà ricevere un contributo cumulativo in tre anni superiore a quanto previsto dal regime di “De minimis” - Reg. UE n. 1407/2013. 5. Gli interventi in contrasto con le previsioni e le prescrizioni dei piani di asssestamento forestale vigeti o scaduti da non oltre 10 anni, nonché gli interventi in contrasto con le previsioni e le prescrizioni dei Piani di indirizzo forestale approvati o con parere espresso da parte della Regione Lombardia. 5 Si intendono i Comuni classificati di montagna dall’ISTAT. Bollettino Ufficiale – 107 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Condizioni 1. Nella aree con Piano di assestamento vigente o scaduto da non oltre 10 anni, i tagli di utilizzazione sono finanziabili solo in boschi dove la maggior parte (oltre il 50%) della superficie di tagliata (ad esclusione della linea di esbosco) ricade, per quanto riguarda l’accessibilità, nella classe III (zone non servite). 2. Tutte le operazioni di taglio dei soprassuoli boschivi devono essere accompagnati da una denuncia di taglio bosco, presentata con la modalità informatizzata prevista dall’art. 11 del r.r. 5/2007. Tale denuncia deve essere presentata dopo l’ammissione a finanziamento, e obbligatoriamente prima dell’inizio dei lavori. 3. E’ indispensabile che la domanda di taglio sia corredata della necessaria documentazione tecnico-amministrativa prevista dalle disposizioni attuative dei singoli Enti, opportunamente integrata, in caso di accoglimento, dagli elaborati progettuali esecutivi, e risponda a quanto previsto dal r.r. 5/2007. Gli Enti forestali possono chiedere la presentazione di un “progetto di taglio” anche per gli interventi sotto le soglie oltre le quali esso è obbligatorio ai sensi del r.r. 5/2007. 4. Il materiale di scarto conferito di cui è riconosciuto un contributo non potrà essere superiore al 20% della quantità del legname tagliato ammesso al finanziamento (100 mc corrisponde a 20 mc)�������������������������������������������������������������� e in ogni caso non potrà superare il 10% del contributo riconosciuto ad ettaro. 5. Il materiale di scarto non deve essere presente nell’area del cantiere se non in forma residuale in quantità minime. 6. Nel caso di piani di taglio comprendenti più lotti boschivi il contributo complessivo sarà pari alla sommatoria del contributo calcolato per ogni singolo lotto. 7. Nel caso in cui il richiedente sia un gestore del Piano di assestamento forestale deve impegnarsi a rispettare quanto previsto dall’art. 45 del r.r. 5/2007 relativamente all’obbligo di accantonamento degli utili derivanti dalla vendita della ripresa forestale. Gli organismi delegati sono tenuti a verificare il rispetto degli obblighi prima della liquidazione del saldo. Entità degli aiuti. Gli interventi saranno attuati in regime di “De minimis” (Reg. UE n. 1407/2013). Il contributo unitario per metro cubo di legname tagliato (massa cormometrica lorda) sarà determinato in base alla accessibilità dei boschi oggetto di intervento secondo quanto stabilito nei “Criteri per la compilazione dei Piani di Assestamento” adottati dalla Regione Lombardia (d.g.r. 53262 del 21 marzo 1990) secondo quanto riportato nella tabella: Accessibilità Boschi non serviti Contributo unitario (€/mc) 16,00 Inoltre sarà possibile ricevere un contributo aggiuntivo di 6 Euro al metro cubo per il recupero del materiale di scarto derivante dalle operazioni di taglio (rami, ramaglia, cimali ecc.) se conferito a soggetto pubblico e privato, sulla base di un contratto di debitamente sottoscritto tra le parti o documento fiscale comprovante l’effettiva vendita di tale quantità di materiale di scarto. Enti competenti per istruttoria Comunità Montane. 6. SOSTEGNO ALLE IMPRESE BOSCHIVE Motivazione dell’intervento Migliorare l’economicità dell’utilizzazione del legname proveniente da boschi difficilmente accessibili. Obiettivi della misura Sostenere lo sviluppo e l’innovazione delle imprese della filiera bosco legno, migliorando la qualità e l’efficienza della dotazione di macchine e attrezzature destinate alla gestione delle superfici forestali anche per incrementare la qualità dei prodotti forestali. Localizzazione degli interventi Gli interventi potranno essere realizzati nei Comuni svantaggiati di montagna della Lombardia. Beneficiari Imprese boschive e Consorzi forestali, con sede legale nei Comuni svantaggiati di montagna, iscritti all’Albo delle imprese boschive della Regione Lombardia (d.g.r. 8396/2008). Tipologie d’intervento Acquisizione di attrezzature innovative, per ridurre i costi ed aumentare la sicurezza, destinate alla realizzazione delle operazioni di taglio, allestimento, esbosco, nonché le attrezzature destinate a migliorare la qualità dei prodotti ritraibili dal bosco: - macchine e attrezzature forestali innovative per le fasi di utilizzazione comprese tra l’abbattimento e l’esbosco; - macchinari per l’utilizzo di legname di scarso valore. Limiti e divieti 1. Possono beneficiare del contributo solo le imprese boschive lombarde e ������������������������������������������������������������������ i Consorzi forestali, attualmente riconosciuti,����������������� iscritti all’Albo delle imprese boschive della Regione Lombardia. 2. Il soggetto beneficiario che richieda contributi per le utilizzazioni boschive (azione 5) e per questa misura non potrà ricevere un – 108 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 contributo cumulativo in tre anni superiore a quanto previsto dal regime di “De minimis” - Reg. UE n. 1407/2013. 3. Sono esclusi dai finanziamenti: - i dispositivi di protezione individuale destinati ai singoli operatori forestali; - materiale di uso corrente come motoseghe; - attrezzature per la sicurezza del lavoro; - macchinari e attrezzature forestali non innovative;. - investimenti di semplice sostituzione, ossia investimenti finalizzati a sostituire macchinari o parte degli stessi, con macchinari nuovi e aggiornati, senza aumentare la capacità di produzione di oltre il 25% o senza modificare sostanzialmente la natura della produzione o della tecnologia utilizzata. Non sono considerati investimenti di sostituzione quelli che comportino un risparmio energetico o la protezione dell’ambiente. Condizioni Il beneficiario ha l’obbligo di conservare per cinque anni dalla data di comunicazione di ammissione a finanziamento i beni oggetto di finanziamento. In particolare non può alienare le dotazioni acquistate grazie al contributo pubblico ricevuto. Qualora, a seguito di verifica, il beneficiario risulti inadempernte alle condizioni imposte dall’aiuto, nel periodo di impegno, è tenuto alla restituzione del contributo. Entità degli aiuti Gli interventi saranno attuati in regime di “De minimis” (Reg. UE n. 1407/2013). Il contributo concedibile è fino al 60% delle spese ammissibili nei limiti dell’importo massimo concedibile ad una medesima impresa ai sensi della normativa “De minimis”. Enti competenti per istruttoria Comunità Montane. 7. ACQUISTO DI SUPERFICI FORESTALI DA DESTINARE A SISTEMI VERDI (non attivata) 8. OPERE FORESTALI ED INFRASTRUTTURALI DI INTERESSE DELLA COLLETTIVITÀ Motivazione dell’intervento Si tratta di incentivare la realizzazione di opere nell’interesse della collettività tese a contribuire direttamente a mantenere o ripristinare le funzioni ecologiche, protettive e ricreative delle foreste, nonché la biodiversità e la sanità dell’ecosistema forestale. Obiettivi della misura Consentire la realizzazione di interventi nell’interesse della collettività di cui si fanno carico le associazioni forestali e/o gli enti pubblici o i Comuni, quali i miglioramenti boschivi, le sistemazioni idraulico-forestale, le manutenzioni e costruzioni di strade agro-silvopastorali, la pianificazione, al fine altresì di garantire e promuovere le funzioni ambientali, paesistiche, ecosistemiche, fruitive, culturali dello stesso. Localizzazione degli interventi Gli interventi potranno essere realizzati su tutto il territorio regionale ad esclusione della tipologia 8.A.2) “Taglio esotiche a carattere infestante”, limitata ai Comuni di collina e di pianura e della tipologia 8.C. “Imboschimenti permanenti in pianura”, limitata agli ambiti di pianura e di fondovalle6 della Lombardia. 8.A) MIGLIORAMENTO DELLE AREE BOSCHIVE Beneficiari Le persone giuridiche di diritto pubblico e i Consorzi forestali. Tipologie d’intervento 8.A.1) Miglioramenti forestali (previsti dalla pianificazione forestale) - Conversioni, diradamenti, sostituzione di impianti artificiali di conifere fuori areale; - Sfolli , diradamenti; - Manutenzione in boschi con funzione ricreativa, protettiva o naturalistica (es sistemi verdi, grandi foreste ecc); - Interventi accessori: è consentito realizzare per una quota massima del 20% dell’importo dei lavori, la realizzazione di interventi accessori relativi a: · le piste forestali temporanee di cui all’art. 76 del r.r. 5/2007 ed i sentieri (manutenzioni, ripristino e realizzazioni di brevi tratti); · i rinverdimenti localizzati (specie erbacee, arbustive); · le piccole opere di ingegneria naturalistica; 6 Per quanto riguarda i Comuni comprendenti territori di fondovalle alpino o appenninico, sono finanziabili le aree che abbiano una pendenza media non superiore al 10% identificabile tramite sezione. Bollettino Ufficiale – 109 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 · realizzazione e posa di segnaletica e le chiudende, da realizzare secono le linee guida del quaderno delle opere tipo7. 8.A.2) Taglio esotiche a carattere infestante (non previsti dalla pianificazione forestale) Taglio e sradicamento di specie esotiche a carattere infestante, dannose per la conservazione della biodiversità (di cui all’allegato B del r.r. 5/2007), rendendo necessario il ripristino ecologico e protettivo delle foreste ed eventuale rinnovazione artificiale con specie autoctone. Limiti e divieti Non sono ammessi: 1. Gli interventi che possono ridurre la biodiversità , provocare la liscivazione dei nutrienti, avere un impatto negativo sugli ecosistemi idrici naturali o i bacini idrici protetti. 2. Gli interventi compensativi a seguito di “trasformazione del bosco” (art. 4 del d.lgs. 227/2001, art. 43 della l.r. 31/2008 e s.m.i.). 3. Gli interventi in aree che beneficiano del sostegno previsto da altri finanziamenti. 4. Gli interventi di manutenzione ai sistemi verdi prima che siano trascorsi i 5 anni di manutenzione8 previsti per i medesimi. 5. I tagli di utilizzazione di qualsiasi tipo. 6. I tagli a finalità produttiva, ossia finalizzati a produrre legno a scopo commerciale. 7. La rinnovazione artificiale a seguito di tagli di utilizzazione o di tagli successivi o diradamenti. 8. L’impianto di alberi o arbusti finalizzati alla chiusura di radure o spazi aperti. 9. l’impianto di specie coltivate a breve e media durata. 10. l’acquisto di legname di qualsiasi genere (è tuttavia ammesso lo scambio di legname fra i vari Consorzi forestali, finalizzato a realizzare opere per la fruizione dei visitatori in bosco, per la didattica ambientale, per le tecniche di ingegneria naturalistica, per nidi artificiali e per altre opere rientranti fra gli “interventi ammissibili”), nonché di bacheche, staccionate, arredo, nidi e altre opere in legno già realizzate. Condizioni: 1. Gli interventi “8.A.1) Miglioramenti forestali” devono rispettare priorità di intervento previste dai Piani di Assestamento Forestale (PAF) vigenti o scaduti da non più di 10 anni oppure da Piani di Indirizzo Forestale (PIF), approvati dalle Province o che abbiano già ottenuto il parere favorevole della Regione Lombardia, limitatamente agli interventi classificati come “indispensabili” o “utili” in base alla d.g.r. 7728/2008, parte 2, paragrafo 4.9. 2. Le conversioni ad alto fusto dei cedui invecchiati con asportazione di almeno il 35% dei soggetti presenti. 3. Gli sfolli e diradamenti con asportazione di almeno il 25% dei soggetti presenti9. 4. I tagli per la sostituzione graduale degli impianti artificiali di conifere fuori areale con asportazione di almeno il 25% dei soggetti presenti. 5. I reimpianti con specie autoctone (rinnovazione artificiale) solo nel caso sostituzione di impianti artificiali di conifere fuori areale e a seguito dell’eradicazione delle esotiche a carattere infestante (art. 30, comma 2, del r.r. 5/2007). 6. Le operazioni di taglio dei soprassuoli boschivi devono essere accompagnati da una denuncia di taglio bosco, presentata con la modalità informatizzata prevista dall’art. 11 del r.r. 5/2007. Tale denuncia deve essere presentata dopo l’ammissione a finanziamento, e obbligatoriamente prima dell’inizio dei lavori; 7. E’ indispensabile che la domanda di taglio sia corredata della necessaria documentazione tecnico-amministrativa prevista dalle disposizioni attuative dei singoli Enti, opportunamente integrata, in caso di accoglimento, dagli elaborati progettuali esecutivi, e risponda a quanto previsto dal r.r. 5/2007. Gli Enti forestali possono chiedere la presentazione di un “progetto di taglio” anche per gli interventi sotto le soglie oltre le quali esso è obbligatorio ai sensi del r.r. 5/2007. 8. Il materiale di scarto (piante di piccolo diametro, cimali, ramaglia ecc.) non conferito come indicato al paragrafo successivo deve essere trattato come previsto all’art. 22 del r.r. 5/2007. 9. Il materiale legnoso tagliato rimarrà a disposizione del beneficiario del contributo. 10. Gli interventi di questa azione devono essere affidati preferibilmente a imprese boschive iscritte all’Albo e alle squadre di operai forestali che svolgono i lavori in amministrazione diretta nell’ambito delle CC.MM., Consorzi forestali, ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), ecc. ovvero ai soggetti di cui all’art. 20, comma 4, del r.r. 5/2007. 11. Nel caso in cui il richiedente sia un gestore del Piano di assestamento forestale deve impegnarsi a rispettare quanto previsto dall’art. 45 del r.r. 5/2007 relativamente all’obbligo di accantonamento degli utili derivanti dalla vendita della ripresa forestale. Gli organismi delegati sono tenuti a verificare il rispetto degli obblighi prima della liquidazione del saldo. Entità degli aiuti Il valore dell’aiuto è pari al 100% della spesa ammessa. La spesa massima ammissibile è di 100.000,00 Euro per ogni singolo progetto. Inoltre sarà possibile riconoscere un costo aggiuntivo di 100 Euro per ettaro, per il recupero del materiale di scarto derivante dalle operazioni di taglio (rami, ramaglia, cimali ecc.) se conferito10 per almeno 10 metri cubi ad ettaro. 7 Prodotto dalla Provincia di Como in collaborazione con ERSAF nell’ambito del “Grande Progetto di Montagna” finanziato dalla Regione Lombardia scaricabile dal sito della D.G. Agricoltura (www.agricoltura.regione.lombardia.it). 8 Le manutenzioni, comprensive di spese tecniche, riguardano i primi cinque anni dalla fine dei lavori così calcolato: nel caso in cui l’impianto sia stato completato nel primo semestre dell’anno, le manutenzioni partono dal 1° gennaio dell’anno corrente; nel caso in cui l’impianto sia stato completato nel secondo semestre dell’anno, le manutenzioni partono dal 1° gennaio dell’anno successivo. 9 Si ricorda che in base al r.r. 5/2007, ad ogni taglio di diradamento è possibile tagliare fino al cinquanta per cento delle piante e al trenta per cento della massa legnosa presenti prima dell’intervento 10Il conferimento, a soggetto pubblico e privato, deve essere documentato sulla base di un contratto debitamente sottoscritto tra le parti o documento fiscale comprovante l’effettiva vendita. – 110 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Tipologie Zonizzazione Spesa unitaria massima/contributo massimo €/ha Spesa unitaria massima/contributo massimo con materiale conferito €/ha 8.A.1) Miglioramenti forestali Tutto territorio 4.000,00 4.100,00 8.A.2) Taglio esotiche a carattere infestante Territorio di pianura e collina 3.000,00 3.100,00 Enti competenti per istruttoria Comunità Montane e Province. 8.B) INTERVENTI FORESTALI STRAORDINARI Beneficiari Le persone giuridiche di diritto pubblico e i Consorzi forestali. Tipologie d’intervento 8.B) Interventi forestali straordinari (non previsti dalla pianificazione forestale): - Taglio di piante danneggiate da avversità biotiche, abiotiche ( inquinamento atmosferico, tempeste inondazioni od eventi simili) ed incendi. - Prevenzione, eradicazione e trattamento di fitopatie e parassitologie attraverso il taglio e l’asportazione delle piante malate o morte, e il reimpianto con specie autoctone limitatamente alle aree di pianura dove non cresce la rinnovazione naturale. - Interventi accessori: è consentito realizzare per una quota massima del 20% dell’importo dei lavori, la realizzazione di interventi accessori relativi a: · le piste di smacchio ed i sentieri (manutenzioni, ripristino e realizzazioni di brevi tratti); · i rinverdimenti localizzati (specie erbacee, arbustive); · piccole opere di ingegneria naturalistica; · realizzazione e posa di segnaletica e le chiudende, da realizzare secono le linee guida del quaderno delle opere tipo11; · lotta agli insetti nocivi utilizzando metodi biologici (trappole a feromoni, raccolta nidi ecc). Limiti e divieti Non sono ammessi: 1. Gli interventi che possono ridurre la biodiversità, provocare la liscivazione dei nutrienti, avere un impatto negativo sugli ecosistemi idrici naturali o i bacini idrici protetti. 2. Gli interventi compensativi a seguito di “trasformazione del bosco” (art. 4 del d.lgs. 227/2001, art. 43 della l.r. 31/2008 e s.m.i.). 3. Gli interventi in aree che beneficiano del sostegno previsto da altri finanziamenti. 4. I tagli di utilizzazione di qualsiasi tipo. 5. I tagli a finalità produttiva, ossia finalizzati a produrre legno a scopo commerciale. 6. La rinnovazione artificiale a seguito di tagli di utilizzazione o di tagli successivi o diradamenti. 7. L’impianto di alberi o arbusti finalizzati alla chiusura di radure o spazi aperti. 8. L’impianto di specie coltivate a breve e media durata. 9. L’acquisto di legname di qualsiasi genere (è tuttavia ammesso lo scambio di legname fra i vari Consorzi forestali, finalizzato a realizzare opere per la fruizione dei visitatori in bosco, per la didattica ambientale, per le tecniche di ingegneria naturalistica, per nidi artificiali e per altre opere rientranti fra gli “interventi ammissibili”), nonché di bacheche, staccionate, arredo, nidi e altre opere in legno già realizzate. Condizioni 1. I reimpianti con specie autoctone (rinnovazione artificiale) solo nel caso sostituzione di impianti artificiali di conifere fuori areale e a seguito dell’eradicazione delle esotiche a carattere infestante (art. 30, comma 2, del r.r. 5/2007). 2. Le operazioni di taglio dei soprassuoli boschivi devono essere accompagnati da una denuncia di taglio bosco, presentata con la modalità informatizzata prevista dall’art. 11 del r.r. 5/2007; tale denuncia deve essere presentata anche dopo l’ammissione a finanziamento, e obbligatoriamente prima dell’inizio dei lavori. 3. E’ indispensabile che la domanda di taglio sia corredata della necessaria documentazione tecnico-amministrativa prevista dalle disposizioni attuative dei singoli Enti, opportunamente integrata, in caso di accoglimento, dagli elaborati progettuali esecutivi, e risponda a quanto previsto dal r.r. 5/2007. Gli Enti forestali possono chiedere la presentazione di un “progetto di taglio” anche per gli interventi sotto le soglie oltre le quali esso è obbligatorio ai sensi del r.r. 5/2007. 4. Il materiale di scarto (piante di piccolo diametro, cimali, ramaglia ecc.) non conferito come indicato al paragrafo successivo 11Prodotto dalla Provincia di Como in collaborazione con ERSAF nell’ambito del “Grande Progetto di Montagna” finanziato dalla Regione Lombardia scaricabile dal sito della D.G. Agricoltura (www.agricoltura.regione.lombardia.it) Bollettino Ufficiale – 111 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 deve essere trattato come previsto all’art. 22 del r.r. 5/2007. 5. Il materiale legnoso tagliato rimarrà a disposizione del beneficiario del contributo. 6. Il materiale di tagliato in pezzatura commerciabile e di scarto (piante di piccolo diametro, cimali, ramaglia ecc.) non deve essere presente nell’area del cantiere se non in forma residuale e deve essere accatastato al bordo della strada più vicina. 7. Gli interventi di questa azione devono essere affidati preferibilmente a imprese boschive iscritte all’Albo e alle squadre di operai forestali che svolgono i lavori in amministrazione diretta nell’ambito delle CC.MM., Consorzi forestali, ERSAF ecc.. ovvero ai soggetti di cui all’art. 20, comma 4, del r.r. 5/2007. 8. Nel caso in cui il richiedente sia un gestore del Piano di assestamento forestale deve impegnarsi a rispettare quanto previsto dall’art 45 del r.r. 5/2007 relativamente all’obbligo di accantonamento degli utili derivanti dalla vendita della ripresa forestale. Gli organismi delegati sono tenuti a verificare il rispetto degli obblighi prima della liquidazione del saldo. Entità degli aiuti Il valore dell’aiuto è pari al 100% della spesa ammessa. L’investimento minimo ammissibile è di 4.500,00 Euro, quello massimo ammissibile è di 100.000,00 Euro per ogni singolo progetto. Inoltre sarà possibile riconoscere un costo aggiuntivo di 100 Euro per ettaro, per il recupero del materiale di scarto derivante dalle operazioni di taglio (rami, ramaglia, cimali ecc.) se conferito12 per almeno 10 metri cubi ad ettaro. Tipologie Zonizzazione Spesa unitaria massima/contributo massimo €/ha 8.B) Interventi forestali straordinari Tutto territorio Spesa unitaria massima/contributo massimo con materiale conferito €/ha 4.500,00 4.600,00 Enti competenti per istruttoria Comunità Montane e Province. 8.C) IMBOSCHIMENTI PERMANENTI IN PIANURA Beneficiari Le persone giuridiche di diritto pubblico e i Consorzi forestali. Tipologie d’intervento 8.C.1) Creazione di boschi permanenti su terreni non agricoli La tipologia prevede la creazione di boschi permanenti a scopo ambientale paesaggistico o protettivo su terreni non agricoli in pianura o fondovalle per l’aumento della biodiversità, con durata di impegno di 15 anni ma con vincolo forestale permanente. 8.C.2) Imboschimenti per promuovere la biodiversità La tipologia prevede la possibilità di mettere a dimora specie forestali autoctone in boschi con basso livello di biodiversità o comunque in boschi dove tali specie autoctone sono scomparse. Si tratta di “rinnovazione artificiale” (ossia mediante semina o piantagione” in aree boscate già esistenti, con obiettivi di incremento della biodiversità). Tali interventi non fanno perciò accrescere la superficie forestale: in altre parole non prevedono la creazione di nuovi boschi (cambi di destinazione d’uso da terreno non boscato a bosco). Sono ammissibili le spese riferite ai seguenti lavori: - lavorazioni del terreno, tracciamento filari, apertura buche, l’estirpazione delle ceppaie; - concimazione di fondo; - pacciamatura, tutori, utilizzo di apparati di difesa per le piante; - realizzazione e posa di segnaletica, cartellonistica, bacheche e chiudende, da realizzare secono le linee guida del quaderno delle opere tipo13; - impianti di irrigazione temporanei, ecc.; - l’acquisto del materiale vegetale arbustivo e arboreo, corredato da certificazione d’origine e fitosanitaria; - per la sola misura 8.C.1) le manutenzioni quinquennali per la sostituzione delle fallanze e le irrigazioni di soccorso e tutte le altre operazioni agro-forestali necessarie a mantenere il soprassuolo arboreo arbustivo in buone condizioni vegetative; - per la sola tipologia 8.C.2) sono consentiti interventi di miglioria forestale consistenti nell’eliminazione degli individui malati e malformati. Limiti e divieti Non possono essere finanziati: 1. Aiuti a favore delle industrie collegate alla silvicoltura o a favore dell’estrazione del legno a scopo commerciale, del trasporto del legname o della trasformazione del legno o di altre risorse forestali in determinati prodotti o a fini di produzione energetica. 12Il conferimento, a soggetto pubblico e privato, deve essere documentato sulla base di un contratto debitamente sottoscritto tra le parti o documento fiscale comprovante l’effettiva vendita. 13Prodotto dalla Provincia di Como in collaborazione con ERSAF nell’ambito del “Grande Progetto di Montagna” finanziato dalla Regione Lombardia. – 112 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 2. Gli interventi che prevedano imboschimenti con specie coltivate a breve durata o con specie pregiate al fine di realizzare impianti di arboricoltura da legno. 3. Gli interventi che prevedano l’impiego di specie non autoctone, di specie esotiche invasive di cui alla l.r. 10/200814 e di specie autoctone di provenienza non certificata. 4. L’impiego di specie vietate per motivi fitosanitari dal Servizio Fitosanitario regionale o delle competenti autorità fitosanitarie europee o nazionali. 5. Gli interventi in contrasto con le previsioni e prescrizioni dei Piani di indirizzo forestale o dei Piani di assestamento forestale approvati (art. 47 del l.r. 31/2008). 6. Gli interventi con un parere contrario espresso dall’Ente gestore del sito “Natura 2000”, parere che ha come oggetto le possibili conseguenze negative dell’intervento sulle zone facenti parte della rete “Natura 2000” (Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale). 7. Gli interventi con un parere contrario espresso dall’Ente gestore del parco o della riserva naturale, parere che ha come oggetto le possibili conseguenze negative dell’intervento sull’area protetta o sulla scelta delle specie vegetali da utilizzare. 8. I rimboschimenti (rinnovazione artificiale secondo il r.r. 5/2007) sono vietati per cinque anni in zone incendiate ovvero in presenza di parere contrario espresso dall’Ente competente ai sensi della legge 353/2000 e non sono consentiti interventi su soprassuoli interessati da incendi dove la rinnovazione naturale si è affermata sostituendo la vegetazione bruciata. 9. Gli interventi che possono comportare la riduzione della biodiversità, la lisciviazione dei nutrienti o possono dare origine a problematiche a carico degli ecosistemi idrici naturali o di bacini idrici protetti. 10. Gli interventi già oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali o comunitarie (per es. misure analoghe del PSR). 11. Gli interventi previsti da prescrizioni di natura urbanistica, o ambientali (cave, discariche, ecc.) o da impegni derivanti da lottizzazioni. 12. Gli interventi compensativi a seguito di “trasformazione del bosco” (art. 4 del d.lgs. 227/2001, art. 43 della l.r. 31/2008). Condizioni 1. Per la sola tipologia 8.C.1) gli interventi devono prevedere una copertura arborea/arbustiva pari ad almeno il 70% dell’area interessata, con le caratteristiche previste dal r.r. 5/2007, artt. 49 e seguenti. 2. Per la sola tipologia 8.C.1) gli interventi devono essere realizzati su “superfici non agricole”. Si considerano “superfici non agricole” i terreni agricoli incolti di qualsiasi tipo (ovvero già coltivati a memoria d’uomo ma non stabilmente coltivati nell’annata agraria di presentazione della domanda o in quella precedente) tranne pioppeti e arborei da legno e gli altri terreni non agricoli, esclusivamente se coperti da cespuglieti e altre formazioni costituite da specie esotiche. Sono esclusi i terreni temporaneamente a riposo e che rientrano nell’avvicendamento. Non sono ammissibili le aree già classificate bosco, come le aree acquitrinose e quelle con rocce affioranti. 3. Per la sola tipologia 8.C.2) gli interventi devono ricadere in aree boscate già esistenti, con l’obiettivo di incrementare la biodiversità. Tali “imboschimenti” con densità minima di n. 250 piante/ha non fanno perciò accrescere la superficie forestale: in altre parole non prevedono la creazione di nuovi boschi (cambi di destinazione d’uso da terreno non boscato a bosco). 4. Il richiedente deve essere proprietario o possessore dei terreni oggetto di domanda e in ogni caso deve avere e dimostrare piena15 disponibilità dei terreni e la loro immediata cantierabilità16. 5. Il richiedente che riceve gli aiuti è obbligato a conservare e a mantenere nelle migliori condizioni di coltivazione gli impianti dei nuovi boschi realizzati per il periodo di impegno di 15 anni, a partire dalla fine dei lavori di manutenzione quinquennale. 6. Il richiedente è tenuto al mantenimento e ripristino dell’intervento a proprie spese nel caso di danni derivati da eventi imputabili a negligenza ed incuria da parte del richiedente stesso. 7. Gli impianti realizzati in zone golenali nelle fasce A e B del PAI, in caso di distruzione a seguito di esondazione, non possono beneficiare di eventuali risarcimenti di danni per calamità naturali. Inoltre, le esondazione e le erosioni spondali nella fascia A non possono costituire “causa di forza maggiore”. 8. Gli interventi devono prevedere opere di difesa dai danni provocabili dalla fauna selvatica e domestica inselvatichita. Pertanto non possono essere concessi indennizzi per tali danni17; 9. Per la sola misura 8.C.1) la superficie massima finanziabile per ogni progetto non deve essere superiore a 5 ha, le aree oggetto di intervento devono essere incluse nella pianificazione forestale o nelle reti ecologiche regionali. 10. Per la sola misura 8.C.1) la superficie minima finanziabile per ogni progetto deve essere non inferiore a 5.000 mq, le aree non accorpate né collegate devono avere una superficie non inferiore a 2000 mq con almeno 25 m di lato su cui costituire esclusivamente un bosco fermo restando le altre condizioni di ammissibilità. 11. Alla fine dei lavori di realizzazione dell’intervento e del 5° anno di manutenzione potranno essere accettate fallanze per morie fino al 10%. 12. Le specie utilizzabili nella realizzazione degli impianti di specie arboree ed arbustive sono quelle previste nell’allegato C del r.r. 5/2007. 13. I rimboschimenti in zone incendiate devono essere autorizzati ai sensi della legge 353/200018 dalla Regione - Direzione Generale Agricoltura che potrà avvalersi di ERSAF. 14. I Consorzi forestali devono risultare in possesso del riconoscimento regionale, ai sensi dell’art. 56, comma 7, della l. r. 31/2008. 15. Gli interventi devono rispettare le prescrizioni di cui al Titolo III, Capo III “Rimboschimenti ed imboschimenti” del r.r. 5/2007, all’art. 23 comma 3 e all’art. 48, comma 1, lettera j dello stesso regolamento. 14Allegato E della d.g.r. 7736/2008. 15L’area deve risultare libera da ogni vincolo specifico che ne pregiudica la piena disponibilità. 16La cantierabilità è l’immediata possibilità di iniziare i lavori da parte del soggetto beneficiario del contributo successivamente all’approvazione del progetto esecutivo ed all’acquisizione tutte le autorizzazione di competenza. 17Vedi art. 47, comma 3, della l.r. 26/1993 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e la disciplina dell’attività venatoria” e s.m.i. 18La legge 353/2000 “Legge-quadro in materia di incendi boschivi” prevede all’art. 10 “…Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell’Ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla Regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici…”. Bollettino Ufficiale – 113 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Entità degli aiuti Il valore dell’aiuto è riportato nella tabella che segue. L’investimento minimo ammissibile è di 10.000,00 Euro, quello massimo ammissibile è di 100.000,00 Euro. Il contributo comprende i costi di impianto e le manutenzioni quinquennali necessarie all’affermazione dell’impianto. Tipologie Contributo Beneficiario % Spesa unitaria massima €/ha 8.C.1) Creazione di boschi permanenti in pianura o fondovalle Consorzio forestale su terreno non agricolo 70 11.500,00 8.C.1) Creazione di boschi permanenti in pianura o fondovalle Consorzio forestale su terreno non agricolo per i soli siti Natura 2000 80 11.500,00 8.C.1) Creazione di boschi permanenti in pianura o fondovalle Pubblico su terreno non agricolo 90 11.500,00 8.C.2) Imboschimenti per promuovere la biodiversità Pubblico e Consorzio forestale 100 4.000,00 Enti competenti per istruttoria Province. 8.D) SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALI Beneficiari Le persone giuridiche di diritto pubblico (tra cui anche le Comunità Montane ed ERSAF) ed i Consorzi forestali. Tipologie d’intervento Sistemazione idraulico-forestali: interventi di riassetto idrogeologico, interventi di regimazione idraulica e di consolidamento di versanti in frana e manutenzioni in aree boscate e sul reticolo idrografico minore (ai sensi della d.g.r. 4287/2012), finalizzate al mantenimento ed al miglioramento del suolo forestale. Limiti e divieti Non sono ammessi: 1. le opere che ricadono all’interno dei centri abitati; 2. le opere che ricadono al di fuori del reticolo idrografico minore, fatto salvo il consolidamento di versanti in frana; 3. gli interventi che beneficiano del sostegno previsto da altri finanziamenti; 4. gli interventi compensativi a seguito di “trasformazione del bosco” (art. 4 del d.lgs. 227/2001, art. 43 della l.r. 31/2008). Condizioni La realizzazione dei lavori di SIF potrà essere effettuata anche con opere di ingegneria naturalistica come previsto dal Manuale delle Opere di Ingegneria Naturalistica della Regione Lombardia. Entità degli aiuti Il valore dell’aiuto è pari al 100% della spesa ammessa. L’investimento minimo ammissibile è di 10.000,00 Euro, l’importo massimo ammissibile è sotto riportato per ogni ambito territoriale. Tipologie Zonizzazione Aree montagna 8.D) Sistemazione idraulico-forestali Enti competenti per istruttoria Comunità Montane e Province. Aree di collina e di pianura Spesa massima € 100.000,00 50.000,00 – 114 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 8.E) MANUTENZIONI STRAORDINARIE, ADEGUAMENTI DI STRADE AGRO-SILVOPASTORALI E COSTRUZIONE NUOVE DI STRADE AGROSILVO-PASTORALI Beneficiari Le persone giuridiche di diritto pubblico ed i Consorzi forestali (solo in qualità di soggetti gestori come indicato nel regolamento di transito delle strade agro-silvo-pastorali). Tipologia 8.E.1) Manutenzione straordinaria agro-silvo-pastorali 8.E.2) Costruzione nuove di strade agro-silvo-pastorali Infrastrutture strettamente funzionali alle attività agro-forestali in cui si privilegiano la realizzazione di opere a basso impatto ambientale limitando al minimo le opere d’arte tradizionali. L’adeguamento o la costruzione delle strade deve perseguire obiettivi di polifunzionalità come, ad esempio, realizzare adeguate aree di sosta e per agevolare le operazioni selvi-colturali. Limiti e divieti Non sono ammessi: 1. Gli interventi che beneficiano del sostegno previsto da altri finanziamenti. 2. La realizzazione di nuove infrastrutture e la manutenzioni a carico di infrastrutture esistenti se le stesse non sono previste nei Piani della viabilità agro-silvo-pastorale redatti in conformità a quanto previsto dalla d.g.r. 7/14016 del 08 agosto 2003, adottati dall’Ente competente e recepiti dalla D.G. Agricoltura. 3. la manutenzioni a carico di infrastrutture esistenti se le stesse non sono chiuse al transito con apposita segnaletica. 4. La manutenzione e nuove strade di collegamento a centri abitati e a frazioni dello stesso Comune. 5. L’ordinaria manutenzione alla viabilità agro-silvo-pastorale come indicata ai sensi dell’art. 71, comma 2, del r.r. 5/2007. 6. La realizzazione di interventi compensativi a seguito di “trasformazione del bosco” (art. 4 del d.lgs. 227/2001, art. 43 della l.r. 31/2008). 7. La realizzazione di infrastrutture forestali temporanee e sentieri (art. 76 del r.r. 5/2007). 8. Una quota massima del 20% dell’importo dei lavori, per favorire il rispetto del divieto di transito sulle strade agro- silvo-pastorali, può essere destinata a realizzare interventi accessori: parcheggi, piazzole, cartellonistica, barriere (sbarra), arredo e dotazioni in materiale ligneo. 9. La richiesta di manutenzione straordinaria di una strada agro-silvo-pastorale è consentita solo per le infrastrutture è al servizio di attività agro-silvo-pastorale; questa deve essere attestata tramite la presentazione di una documentazione idonea che dimostri lo svolgimento di attività agricole o forestali (ad es. contratti di vendita di lotti boschivi, lavori miglioramento forestale, denunce di taglio di aree servite, presenza di alpeggi o di aziende agricole attive a SIARL, ecc.). Condizioni 1. Le caratteristiche tecniche della viabilità agro-silvo-pastorale sono definite dalla “Direttiva relativa alla viabilità locale di servizio all’attività agro-silvo-pastorale” adottata dalla Regione Lombardia (d.g.r. 7/14016 del 08 agosto 2003) e dal Manuale tecnico “Linee guida per la progettazione della viabilità agro-silvo-pastorale in Lombardia”. 2. L’impermeabilizzazioni o asfaltatura della sede stradale ad eccezione di brevi tratti (massimo 100 m) realizzati per motivi di natura tecnica connessi alla pendenza longitudinale della strada o alla stabilità del versante. 3. La realizzazione dei lavori di consolidamento delle scarpate e di regimazione delle acque superficiali deve essere effettuata preferibilmente con opere di ingegneria naturalistica come previsto dal Manuale delle Opre di Ingegneria Naturalistica della Regione Lombardia. 4. Le opere accessorie di arredo e di dotazioni devono essere realizzate in materiale ligneo secondo il “Quaderno delle opere tipo“19 utilizzando esclusivamente legname non trattato. 5. Le strade agro-silvo-pastorali finanziate devono mantenere la loro finalità e rimanere incluse nel Piano della viabilità agro-silvopastorale per cinque anni pena la restituzione dei contributi percepiti. 6. Le strade agro-silvo-pastorali di nuova realizzazione finanziate devono essere chiuse al transito mediante idonea cartellonistica. Entità degli aiuti Il valore dell’aiuto è pari al 80% della spesa ammessa. Tipologie 8.E.1) Manutenzioni straordinarie di strade 8.E.2) Costruzione nuove strade Spesa massima € 50.000,00 150.000,00 Enti competenti per istruttoria Comunità Montane e Province. 19Prodotto dalla Provincia di Como in collaborazione con ERSAF nell’ambito del “Grande Progetto di Montagna” finanziato dalla Regione Lombardia scaricabile dal sito della D.G. Agricoltura (www.agricoltura.regione.lombardia.it). Bollettino Ufficiale – 115 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 8.F) PIANIFICAZIONE FORESTALE Beneficiari Le persone giuridiche di diritto pubblico ed i Consorzi forestali. Tipologia 8.F.1) Revisione Piani di Assestamento Forestale (PAF) 8.F.2) Piani di Assestamento Forestale (PAF) semplificati 8.F.3) Revisione Piani di Indirizzo Forestale20 (PIF) 8.F.4) Piani di Indirizzo Forestale (PIF) 8.F.5) Aggiornamento Piani della viabilità agro-silvo-pastorale Entità degli aiuti Il valore dell’aiuto è pari al 100% della spesa ammessa. Tipologie 8.F.1) Revisione PAF 8.F.1) Revisione PAF 8.F.1) Revisione PAF 8.F.1) Revisione PAF 8.F.2) Piani di Assestamento Forestale (PAF) semplificati 8.F.3) Revisione Piani di Indirizzo Forestale (PIF) 8.F.4) Piani di Indirizzo Forestale (PIF) 8.F.5) Revisione Piani della viabilità agro-silvo-pastorale Superficie boscata Spesa massima in ettari € da 100 a 500 15.000,00 da 500,01 da 1000,01 da 1.500 a 1.000 a 1.500 in poi 30.000,00 45.000,00 60.000,00 30.000,00 30.000,00 100.000,00 15.000,00 Limiti e divieti 1. La pianificazione forestale non potrà essere finanziata per superfici complessive inferiori a 100 ha di boschi. 2. Per i boschi che svolgono prevalentemente funzioni diverse da quella produttiva possono essere redatti solo Piani di assestamento forestale in versione semplificata ai sensi dell’art. 47 della l.r. 31/2008 e della d.g.r. 901/2013. 3. In caso di revisione, sono finanziabili solo i Piani di assestamento in cui, nell’ultimo periodo di validità: - è stata utilizzata almeno il 50% della ripresa prevista dal piano; - sono stati realizzati (in termini di importi) almeno il 50% degli interventi classificati “urgenti” e il 25% degli interventi classificati “poco urgenti”. Condizioni 1. Le spese di pianificazione delle attività selvicolturali sono ammesse purchè il loro obiettivo sia di contribuire a mantenere o ripristinare l’ecosistema e la biodiversità forestale o il paesaggio tradizionale. 2. I piani devono prevedere le operazioni di confinazione. 3. I Piani di indirizzo forestale devono essere predisposti secondo i criteri approvati con d.g.r. 7728/2008 “Modalità e procedure per la redazione e l’approvazione dei Piani di Indirizzo forestale”. 4. I Piani di assestamento Forestale devono essere definitivamente approvati entro 3 anni dalla data di comunicazione del finanziamento pena la decadenza e la restituzione dei fondi. 5. I Piani di indirizzo forestale devono essere definitivamente approvati entro 4 anni dalla data di comunicazione del finanziamento pena la decadenza e la restituzione dei fondi. Enti competenti per istruttoria Comunità Montane e Province. 20E’ possibile finanziare con un importo ridotto l’aggiornamento dei PIF comprese delle procedure di VAS dovuti all’accorpamento delle CC.MM. o alla necessita di adeguare i PIF alle nuove normative. – 116 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Tabella di sintesi delle azioni Le azioni 2 e 7 (di competenza della D.G. Agricoltura) non vengono attivate nel 2014 Tipologie 1.A) Miglioramenti forestali 1.B) Interventi forestali straordinari 1.C) Taglio esotiche a carattere infestante 2. Formazione e divulgazione 3. Pianificazione forestale 4. Aiuti per i Consorzi forestali 5. Promozione di forme di utilizzazione boschiva, prevista dai Piani di assestamento e di indirizzo forestale dei boschi 6. Sostegno alle imprese boschive 7. Acquisto di superfici forestali da destinare a sistemi verdi 8.A.1) Miglioramenti forestali Tutto territorio Tutto territorio 8.C.1) Creazione di boschi permanenti su terreni non agricoli 8.C.2) Imboschimenti per promuovere la biodiversità 8.D) Sistemazione idraulicoforestali Competenze Attivata 2014 CC.MM. Province Regione si si -- SI si si -- SI si si -- SI -- -- -- -- -- NO Tutto territorio Privati conduttori si si -- SI Tutto territorio Consorzi forestali riconosciuti -- si -- SI Comuni svantaggiati di montagna Imprese boschive si -- -- SI Comuni svantaggiati di montagna Imprese boschive si -- -- SI -- -- -- -- -- NO si si -- SI si si -- SI si si -- SI -- si -- SI -- si -- SI si si -- SI si si -- SI si si -- SI si si -- SI Tutto territorio Tutto territorio Terreni non agricoli in pianura o fondovalle Pianura o fondovalle Tutto territorio 8.E.1) Manutenzione straordinaria Tutto territorio agro-silvo-pastorali 8.E.2) Costruzione nuove di Tutto territorio strade agro-silvopastorali 8.F) Pianificazione forestale Privati conduttori Pianura e collina 8.A.2) Taglio esotiche a carat- Pianura e collina tere infestante 8.B) Interventi forestali straordinari Beneficiari Zonizzazione Tutto territorio Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Persone giuridiche di diritto pubblico e Consorzi forestali Bollettino Ufficiale – 117 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER LA GESTIONE DELLE AZIONI Disposizioni in merito agli obblighi derivanti dalla normativa sugli Aiuti di Stato Le disposizioni di cui al presente documento sono attuate nel rispetto: - della decisione della Commissione Europea C(2009)/10614 del 21 dicembre 2009 di cui all’Aiuto di Stato N 475/2009 per le azioni 1 (interventi selvicolturali finalizzati al mantenimento, miglioramento e ripristino delle superfici boscate), 2 (formazione e divulgazione), 3 (pianificazione forestale), 4 (aiuti per i Consorzi forestali), 7 (acquisto di superfici forestali), 8 (opere forestali e infrastrutturali di interesse collettivo); - delle disposizioni del Reg. UE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “De minimis”, per le azioni 5 (promozione di forme di utilizzazione boschiva) e 6 (sostegno alle imprese boschive). Pertanto al fine di ottemperare alle regole imposte dalla CE si riportano di seguito obblighi e doveri che sia gli uffici istruttori degli Enti forestali che i beneficiari sono tenuti a rispettare. Obblighi derivanti dal rispetto della decisione della Commissione Europea C(2009)/ 10614 del 21 dicembre 2009 di cui all’Aiuto di Stato N 475/2009 Le agevolazioni erogate al fine di perseguire le azioni 1 (interventi selvicolturali finalizzati al mantenimento, miglioramento e ripristino delle superfici boscate), 2 (formazione e divulgazione), 3 (pianificazione forestale), 4 (aiuti per i Consorzi forestali), 7 (acquisto di superfici forestali), 8 (opere forestali e infrastrutturali di interesse collettivo) sono soggette all’obbligo di rendicontazione annuale alla CE, in ottemperanza all’art. 21 del Reg. CE n. 659/1999. A tal fine gli uffici istruttori degli Enti forestali devono fornire alla Regione Lombardia tutte le informazioni utili a rispondere ad un eventuale controllo degli uffici CE e inserire nel sistema “SISCO – Aiuti di Stato” i dati sulle agevolazioni concesse alle imprese beneficiarie. Gli atti istruttori relativi alle procedure di cui sopra dovranno essere conservati per almeno 10 anni. Obblighi per l’attuazione delle misure in regime “De minimis” Il Reg. UE n. 1407/2013 stabilisce che l’importo totale massimo degli aiuti “De minimis” ottenuti da una impresa non può superare, nell’arco di tre anni, la somma di 200.000 €; ciò significa che per stabilire se un’impresa possa ottenere una agevolazione in regime “De minimis” e l’ammontare della stessa, occorrerà sommare tutti gli aiuti ottenuti da quella impresa, a qualsiasi titolo (per investimenti, attività di ricerca, promozione all’estero, ecc.) in regime “De minimis”, nell’arco di tre esercizi finanziari (cioè l’esercizio finanziario in cui l’aiuto è concesso più i due precedenti). L’impresa che richiede un aiuto in “De minimis” dovrà, quindi, dichiarare quali altri aiuti ha ottenuto in base a quel regime. Spetta all’ufficio istruttore verificare la disponibilità residua sul massimale individuale dell’impresa. Nel caso un’agevolazione concessa in “De minimis” superi il massimale individuale in quel momento a disposizione dell’impresa beneficiaria, l’aiuto non potrà beneficiare delle disposizioni “De minimis” nemmeno per la parte che non eccede tale tetto. Se un’impresa è destinataria di aiuti ai sensi di più regolamenti “De minimis”, a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente. In ogni caso l’importo totale degli aiuti “De minimis” ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento. Dal computo dei 200.000 € vanno esclusi gli aiuti che un’impresa può avere ottenuto o che potrà ottenere in base ad un regime di Aiuto di Stato autorizzato dalla CE o esentato ai sensi di uno specifico regolamento di esenzione. Tuttavia, il cumulo sulle stesse spese ammissibili di un’agevolazione “De minimis” con altri Aiuti di Stato, esentati o autorizzati, è consentito solo se non si superano le intensità di aiuto previste per quell’intervento dalle regole europee. Il potenziale beneficiario che aderisce ad un bando presenta la domanda di accesso al finanziamento nel periodo di ammissibilità dello stesso dopo aver sottoscritto un’autocertificazione, ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, con la quale dichiara quali altre agevolazioni ha ottenuto in tutti i regimi “De minimis”, al fine della verifica del massimale e di un eventuale cumulo con altre agevolazioni pubbliche. I dati dichiarati dovranno essere: - sottoposti a controllo anche prima dell’erogazione del contributo, al fine della verifica delle condizioni del potenziale beneficiario rispetto al massimale “De minimis”; - inseriti nel sistema “SISCO - Aiuti di Stato” della Regione Lombardia. Condizioni generali per le Comunità Montane e le Province (Enti forestali) Di seguito si riportano le condizioni di tipo generale che devono rispettare le Comunità Montane (CC.MM.) e le Province, in qualità di Enti forestali cui sono state assegnate le funzioni relative alla gestione dei fondi in materia forestale (art. 34 della l.r. 31/2008). 1. Gli Enti forestali, sulla base delle disposizioni regionali, provvedono a emanare il proprio bando, definendo le azioni finanziabili e i criteri per la selezione delle domande. 2. Le azioni 2 e 7 vengono mantenute in capo alla competenza diretta della D.G. Agricoltura, che le attiverà solo in caso di necessità; per la campagna 2014 non ne è prevista l’attivazione. 3. Le CC.MM. devono aprire e dare priorità di finanziamento alle azioni “5. Promozione di forme di utilizzazione boschiva, prevista dai Piani di assestamento e di indirizzo forestale dei boschi” e “6. Sostegno alle imprese boschive”. 4. Le Province che hanno Consorzi forestali in corso di avviamento o entro il 5° anno di gestione devono aprire e dare priorità di finanziamento dell’azione “4. Aiuti per i Consorzi forestali e altre forme associative per la gestione integrata di superfici agroforestali dei Sistemi Verdi”. – 118 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 5. Gli Enti forestali devono adottare i propri provvedimenti di approvazione delle graduatorie entro il 31 dicembre 2014. 6. Il bando e la graduatoria devono essere trasmessi alla Struttura Sviluppo e gestione forestale della D.G. Agricoltura entro il 31 gennaio 2015. 7. Gli Enti forestali devono fornire alla Struttura Sviluppo e gestione forestale della D.G. Agricoltura tutti i dati di monitoraggio fisico e di realizzazione entro il 31 gennaio di ogni anno. 8. Gli Enti forestali devono rendicontare entro il 31 gennaio 2018 alla Struttura Sviluppo e gestione forestale della D.G. Agricoltura le spese liquidate (entro il 31 dicembre 2017) ai beneficiari del presente bando. Dopo tale data le somme non rendicontate devono essere restituite alla Regione Lombardia. 1 Definizione delle priorità e disposizioni attuative (bandi) degli Enti Le CC.MM. e le Province hanno la facoltà di procedere all’apertura di un bando o in alternativa procedere alla definizione degli interventi da realizzare previa predisposizione di un Piano di sviluppo integrato d’area o di filiera (Piano Operativo, P.O.). Questa seconda opzione prevede la possibilità di concertare, a livello locale con procedure ad evidenza pubblica (convenzione o manifestazione d’interesse da parte del beneficiario), un elenco di interventi da realizzare definiti per priorità sulla base di una logica di sviluppo integrato, in un ambito territoriale definito dall’Ente o della filiera bosco-legno. Gli Enti forestali, entro il 31 gennaio 2015, inviano alla Struttura Sviluppo e gestione forestale della D.G. Agricoltura un proprio provvedimento contenente: 1. 2. Le azioni che intendono aprire fra quelle attivabili nel 2014. I criteri di formazione delle graduatorie, i relativi punteggi e le priorità. In assenza del P.O., l’attribuzione del punteggio di priorità è elemento indispensabile per stabilire la posizione di ciascuna domanda all’interno della graduatoria. Gli elementi che danno diritto all’attribuzione dei punti di priorità devono ����������� essere formulati su base oggettiva verificabile e posseduti dal richiedente al momento della presentazione della domanda. Per tutte le tipologie di azione deve essere stabilito il medesimo il punteggio massimo raggiungibile. I punteggi di priorità sono assegnati dalle CC.MM. e dalle Province tenendo in considerazione, fra l’altro, la necessità di definire un graduatoria unica di tutte le domande ammissibili. 3. L’importo da destinare al finanziamento di eventuali progetti redatti dall’Ente stesso, per i quali viene richiesto il contributo. 4. L’importo delle eventuali risorse finanziare aggiuntive proprie con cui intendono integrare il regime degli aiuti nei limiti stabiliti dalla notifica. Le risorse vanno destinate all’integrazione dei fondi trasferiti dalla Regione Lombardia, ma non possono essere impiegate per cofinanziare gli interventi, per i quali non può essere in alcun modo variata la percentuale di aiuto erogabile. In particolare potranno utilizzare le risorse derivanti da: - compensazioni ai sensi dei “Criteri per la trasformazione del bosco e relativi interventi compensativi” - d.g.r. 675/05 e sue successive modifiche e dell’art. 18, comma 2, del r.r. 5/2007; - sanzioni in materia forestale; - utilizzazioni boschive o altre risorse proprie; - fondi derivanti dalla maggiorazione percentuale del contributo di costruzione relativo a nuovi interventi costruttivi che sottraggono superfici agricole imposta dall’art. 43, comma 2bis, della l.r. 12/2005, introdotto dall’art. 1, comma 1, lett. uu), della l.r. 4/2008. Sono escluse le economie accertate sui precedenti riparti regionali che hanno finanziato le misure forestali. Il provvedimento (bando) deve essere reso pubblico a tutti i soggetti interessati nei modi previsti dalla normativa vigente, nonché affisso all’Albo pretorio di tutti i Comuni interessati per almeno 15 giorni. 2 Presentazione delle domande 2.1 Chi può presentare domanda Le diverse tipologie di richiedenti gli aiuti sono specificate, sotto la voce “beneficiari”, per ciascuna delle azioni precedentemente descritte. I richiedenti con sede legale/domicilio fiscale in Comuni classificati montani e non inclusi nell’ambito territoriale di una C.M., devono presentare domanda alla C.M. la cui sede è più vicina, percorrendo la viabilità ordinaria. Nel caso in cui l’intervento interessi il territorio di due o più Enti, competente è l’Ente sul cui territorio ricadono la maggior parte delle opere. Le CC.MM. possono presentare richieste di finanziamento soltanto per gli interventi di loro competenza previsti dall’azione “8) Opere forestali ed infrastrutturali di interesse della collettività”. In tal caso gli uffici delle Province territorialmente competenti effettuano l’istruttoria delle domande, dei progetti e l’accertamento finale di avvenuta esecuzione dei lavori. I soggetti che intendono presentare domanda di contributo, devono preventivamente aver costituito o aggiornato il fascicolo aziendale21 presso i Centri di Assistenza Agricola (CAA) riconosciuti dalla Regione Lombardia (l’elenco delle sedi regionali dei CAA autorizzati è disponibile sul sito www.agricoltura.regione.lombardia.it - sezione SIARL), oppure può essere costituito/aggiornato presso le CC.MM., purchè non siano dichiarate particelle condotte. Una volta che il fascicolo aziendale è regolarmente costituito o aggiornato, il richiedente può procedere direttamente, o per il tramite di un soggetto delegato, all’apertura alla compilazione e all’inoltro della domanda telematica di contributo, come illustrato nel successivo paragrafo. 21Previsto dal d.p.r. n. 503 del 1 dicembre 1999, come previsto dalla d.g.r. 7082 del 18 aprile 2008 “ Manuale di gestione del fascicolo aziendale relativo all’anagrafe delle imprese agricole”. Bollettino Ufficiale – 119 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 2.2 Periodo di presentazione delle domande Le domande di contributo vengono raccolte a bando e devono essere presentate a SIARL dal 22 settembre al 24 ottobre, come disposto dal presente atto. 2.3 Modalità di presentazione delle domande Le domande di contributo (sia nel caso di apertura del bando che della predisposizione di un P.O.) devono essere presentate in forma elettronica, attraverso il Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia - SIARL. La domanda può essere compilata e presentata direttamente dai beneficiari interessati oppure da altri soggetti dagli stessi delegati (CAA, Organizzazioni Professionali di categoria, Studi professionali), abilitati all’accesso al sistema. La richiesta di abilitazione deve essere inoltrata all’ufficio regionale responsabile dell’amministrazione del SIARL, che provvederà a rilasciare i necessari codici di accesso o ad abilitare la Carta Regionale dei Servizi (CRS). Al modello di domanda informatizzata si accede via internet, a partire dall’indirizzo https://www.siarl.regione.lombardia.it/index.htm o dal sito della D.G. Agricoltura (www.agricoltura.regione.lombardia.it - sezione SIARL). La domanda s’intende regolarmente presentata quando è stata compilata, chiusa e inviata elettronicamente all’Ente competente entro le ore 24.00 dell’ultimo giorno stabilito dalle disposizioni regionali. Tutte le domande che, dopo tale data, non sono state chiuse a sistema, sono da considerarsi non valide e, pertanto, non ricevibili dagli Enti competenti. La domanda presentata tramite SIARL, scaricata e firmata digitalmente dal richiedente, deve essere inoltrata all’Ente forestale competente, tramite posta elettronica certificata (PEC), unitamente alla documentazione prevista dalle presenti procedure regionali e dalle specifiche disposizioni dell’Ente forestale. Qualora non fosse possibile procedere con la firma digitale, la domanda stampata e firmata deve essere inviata, insieme a copia della carta d’identità del richiedente, all’Ente forestale competente, tramite PEC, unitamente alla documentazione prevista come sopra specificato. In ogni caso, l’invio deve avvenire entro 10 giorni dalla data di presentazione a sistema, pena l’invalidazione della domanda stessa. Le domande presentate possono essere modificate per la correzione di eventuali errori materiali entro 10 giorni dalla data di presentazione su SIARL. 2.4 Possibilità di accesso alle azioni Il SIARL consente di presentare domanda per tutte le azioni. Tuttavia, come detto al paragrafo 1, sono i singoli Enti che, in relazione alle esigenze del proprio territorio, decidono quali azioni attivare, adottando proprie disposizioni attuative. 2.5 Spesa massima ammessa a contributo I valori di spesa ammissibile e di contributo variano a seconda delle tipologie d’azione e del tipo di beneficiario e si applicano su tutto il territorio regionale, nei limiti stabiliti dalle presenti disposizioni regionali, senza possibilità di modifica da parte degli Enti forestali. 2.6 Trasmissione delle domande e documentazione da allegare Alla domanda presentata tramite SIARL e trasmessa all’Ente competente, con le modalità descritte nei punti precedenti, deve essere allegata la seguente documentazione: 1. Progetto o relazione o altra documentazione tecnica o amministrativa definita dai singoli Enti forestali, in relazione alla tipologia d’intervento. 2.Autocertificazione22, riferita alla situazione del giorno di presentazione della domanda, dichiarando: - di aver conseguito eventuali permessi o autorizzazioni o di aver presentato regolare SCIA per poter realizzare l’intervento, secondo la normativa vigente; - di possedere l’autorizzazione del proprietario ad effettuare gli interventi oggetto della domanda (solo se il richiedente non è proprietario dei terreni); - che l’intervento oggetto della domanda non ha beneficiato di analoghi contributi concessi anche con finanziamenti comunitari negli ultimi tre anni. E’ indispensabile che la domanda di taglio, quando richiesta, sia corredata della necessaria documentazione tecnico-amministrativa prevista dalle disposizioni attuative dei singoli Enti, opportunamente integrata, in caso di accoglimento, dagli elaborati progettuali esecutivi e risponda a quanto previsto dal r.r. 5/2007. Gli Enti forestali possono chiedere la presentazione di un “progetto di taglio” anche per gli interventi sotto le soglie oltre le quali esso è obbligatorio ai sensi del r.r. 5/2007. Nel caso in cui la documentazione tecnica e amministrativa presentata con la domanda risulti incompleta rispetto a quella prevista o si evidenzi la necessità di documentazione integrativa, l’Ente ne chiede il completamento entro un termine non superiore a 20 giorni, trascorsi i quali pronuncia la non ricevibilità della domanda comunicandola al richiedente. Gli errori palesi presenti nelle domande di aiuto (come definiti dall’allegato A del Decreto 1172/201 relative alle linee guida per la valutazione dell’errore palese), se riconosciuti come tali dall’Ente istruttore o dalla D.G. Agricoltura, possono essere corretti in qualsiasi momento. 22Redatta su modelli predisposti dalle CC.MM. secondo quanto previsto dal d.p.r. 445 del 28 dicembre 2000, artt. 46 e 47. – 120 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 3 Istruttoria delle domande 3.1 Modalità di istruttoria L’istruttoria delle domande è effettuata dalle CC.MM. o dalle Province competenti per territorio, in funzione della tipologia di azione cui le domande si riferiscono. L’istruttoria delle domande di aiuto prevede: - il controllo amministrativo della completezza e della validità della documentazione presentata; - la veridicità delle dichiarazioni per almeno il 5% delle domande; - la congruità dei prezzi; - la verifica del rispetto delle condizioni e dei limiti definiti nelle presenti disposizioni attuative; - il controllo tecnico sulla documentazione allegata alla domanda di contributo; - l’entità della spesa ammissibile a finanziamento e del contributo concedibile; - per le domande ricadenti in Comuni classificati parzialmente montani, la verifica che gli interventi o il centro aziendale (solo per gli acquisti di macchine, impianti, ecc.) siano ubicati nel territorio montano; - il controllo tecnico e la risoluzione di eventuali anomalie sanabili del modello informatizzato di domanda presentata a SIARL; - un sopralluogo, se ritenuto necessario; - la verifica di conformità delle domande ai contenuti del P.O. qualora presentato. L’attività istruttoria si conclude con la redazione, da parte del funzionario incaricato, del verbale di ammissibilità o di non ammissibilità della domanda (nel caso di non ammissibilità devono essere esplicitate le motivazioni) riportando: - l’importo massimo ammissibile (nel caso di riduzione dell’importo ammissibile devono essere esplicitate le motivazioni); - il punteggio ottenuto dalla domanda sulla base dei criteri definiti dal provvedimento dell’Ente. 3.2 Graduatoria delle domande 3.2.1 Comunicazione dell’esito dell’istruttoria Entro 10 giorni dalla conclusione dell’istruttoria, l’Ente competente comunicherà, tramite PEC, ad ogni richiedente l’esito dell’istruttoria, le eventuali motivazioni di esclusione e le modalità per l’eventuale richiesta di riesame. I beneficiari, a loro volta, entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione, possono trasmettere, tramite PEC, all’Ente eventuale richiesta di riesame, nel caso di esito istruttorio negativo o parzialmente positivo. Gli Enti nei 10 giorni successivi valutano la richiesta di riesame, accogliendo o meno la stessa, e concludono l’istruttoria della domanda. 3.2.2 Contenuti delle graduatorie Le CC.MM. e le ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Province alla �������������������������������������������������������������������������������������������������������������� chiusura dell’istruttoria, provvederanno ad approvare, a rendere pubblico e a trasmettere alla D.G. Agricoltura, tramite PEC, un provvedimento contenente: - la graduatoria con le domande ammissibili e ammesse a finanziamento delle domande presentate e istruite positivamente, in ordine di punteggio decrescente o, se presente il P.O., in ordine di priorità decrescente, con relativo importo richiesto, importo ammissibile e importo del relativo contributo erogabile (secondo modello predisposto dalla D.G. Agricoltura). - l’elenco delle domande non ammissibili a finanziamento, composto dalle domande presentate e istruite negativamente, indicando le motivazioni della non ammissibilità (secondo modello predisposto dalla D.G. Agricoltura). 3.2.3 Comunicazione di ammissione a finanziamento Gli Enti competenti, entro 10 giorni dalla data di adozione del provvedimento di assegnazione dei contributi, comunicano ai beneficiari23 l’ammissione a finanziamento tramite PEC, precisando anche i tempi di presentazione del progetto esecutivo ed eventuali prescrizioni. Nel caso di attività per le quali non è prevista la presentazione di progetti esecutivi gli Enti competenti comunicano anche i seguenti elementi: - il quadro economico dell'importo della spesa ammessa e del relativo contributo; - la tempistica relativa all'esecuzione delle attività connesse e/o all’acquisto delle attrezzature forestali ed alla rendicontazione della spesa sostenuta; - le eventuali prescrizioni e gli obblighi del beneficiario; - le modalità e i tempi di erogazione del contributo, per eventuale anticipo o SAL e per il saldo finale. 3.2.4 Comunicazione di accettazione del contributo I beneficiari del contributo devono, pena decadenza dal finanziamento, inviare all’Ente competente, tramite PEC, entro e non oltre 10 giorni (dalla data di ricevimento della comunicazione) la loro accettazione, secondo le condizioni stabilite dall’Ente competente e contenute nelle disposizioni attuative. In assenza di accettazione il funzionario istruttore chiude l’istruttoria con esito negativo. 23Il “beneficiario” è pertanto colui che è stato ammesso a finanziamento, da non confondere col “richiedente” che è semplicemente colui che presenta una domanda di aiuto. Bollettino Ufficiale – 121 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 3.2.5 Validità delle domande Le domande mantengono validità per 24 mesi24, a partire dalla data di chiusura del bando regionale riportata nel cronoprogramma. 4 Iter progetti esecutivi 4.1 Presentazione dei progetti esecutivi I beneficiari che non hanno presentato il progetto esecutivo o che, pur avendolo presentato sono tenuti a modificarlo o ad integrarlo a seguito dell’istruttoria, devono presentare agli Enti competenti il progetto esecutivo corredato delle eventuali autorizzazioni previste e, nel caso di beneficiari pubblici, anche dell’atto formale di approvazione, entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione di ammissione a finanziamento. I progetti devono essere redatti in conformità alla vigente normativa in materia di lavori pubblici (d.lgs. 163/2006 e s.m.i.) di sicurezza dei cantieri di lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.), ed essere completi degli elaborati tecnici che devono descrivere analiticamente le diverse opere e gli scopi degli interventi, nonché i risultati attesi che ne giustificano la realizzazione, per consentire la corretta valutazione del progetto e la realizzazione dello stesso. L’individuazione cartografica dell’area di intervento deve essere dettagliata a livello catastale. I lavori in economia devono essere identificabili nel preventivo di spesa e nel rispetto degli importi massimi previsti dalla vigente normativa. Il contratto che lega la stazione appaltante con il soggetto attuatore deve recepire la tempistica stabilita nella comunicazione dell’Ente competente, prevedendo delle penali a carico del soggetto attuatore nel caso di mancato rispetto delle scadenze. 4.2 Istruttoria dei progetti esecutivi Gli Enti competenti procedono all’istruttoria tecnico-amministrativa verificando in particolare la congruità con quanto indicato nella domanda di contributo, la completezza degli elaborati progettuali e la presenza della necessaria documentazione (autorizzazioni, pareri ecc.). Il funzionario istruttore esprime il proprio parere tramite la stesura di un verbale di istruttoria del progetto esecutivo. 4.3 Approvazione dei progetti esecutivi Le CC.MM. e le Province, entro un tempo massimo di 30 giorni dal ricevimento del progetto esecutivo, procederanno ad approvarlo verificando la presenza di tutte le necessarie autorizzazioni. L’Ente, per progetti con caratteristiche particolari e complesse, potrà indire una conferenza di servizi, ai sensi della l. 241/1990, per ottenere più rapidamente le autorizzazioni necessarie per rendere appaltabile il progetto. In questo caso verrà considerato un tempo aggiuntivo di 30 giorni (più 20 giorni in caso di riconvocazione della conferenza). 4.4 Comunicazione in merito ai progetti esecutivi Al termine della valutazione del progetto esecutivo gli Enti competenti inviano ai beneficiari, tramite PEC, una comunicazione con i seguenti elementi: - il quadro economico del progetto, l'importo della spesa ammessa e del relativo contributo; - la tempistica relativa all'esecuzione dei lavori ed alla rendicontazione della spesa sostenuta; - le eventuali prescrizioni e gli obblighi del beneficiario; - le modalità e i tempi di erogazione del contributo, per eventuale anticipo o SAL e per il saldo finale. 5. Esecuzione dei lavori 5.1 Denuncia di taglio informatizzata Tutte le operazioni di taglio dei soprassuoli boschivi finanziate con le presenti misure devono essere accompagnate da una denuncia di taglio bosco presentata con la modalità informatizzata SITaB, prevista dal r.r. 5/2007. Tale denuncia, compilabile su internet dagli operatori abilitati all’indirizzo http://www.denunciataglioboschi.servizirl.it, deve essere presentata dopo l’ammissione a finanziamento e obbligatoriamente prima dell’inizio dei lavori. 5.2 Varianti in corso d’opera Le eventuali varianti in corso d’opera dei progetti finanziati possono essere autorizzate dall’Ente forestale, in caso di accertata necessità, se strettamente conformi alle disposizioni previste in materia di lavori pubblici; i costi delle varianti non possono essere finanziati dai ribassi d’asta in caso di appalti. Sarà possibile in ogni caso per la stazione appaltante finanziare l’eventuale variante utilizzando fondi propri. I beneficiari privati, nel caso si verifichi la necessità di apportare modifiche alle opere previste, devono darne preventiva comunicazione all’Ente competente. La variante deve essere autorizzata dall’Ente competente, in caso contrario le spese sostenute non saranno riconosciute. 6 Modalità erogazione risorse 6.1 Spese di progettazione e direzione dei lavori Le spese generali comprendono la progettazione, la direzione dei lavori, la gestione del cantiere nei lavori in amministrazione diretta, 24Come previsto dall’art. 29, comma 5, della l.r. 31/2008: «Le istanze presentate mantengono validità per un periodo pari a ventiquattro mesi, anche in assenza di dotazione finanziaria atta a garantirne il finanziamento, fatta salva specifica interruzione di procedimento determinata con deliberazione della Giunta regionale». – 122 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 l’eventuale piano di sicurezza, ecc. Le percentuali massime per le spese generali vengono calcolate come segue, sulla base dell’importo dei lavori a base d’asta: a) gli oneri relativi alla progettazione e direzione lavori nella misura massima, in percentuale del: - 10%, per i liberi professionisti; - 2% per gli uffici tecnici degli enti pubblici, secondo quanto previsto dalla vigente normativa; - 15% per i Consorzi forestali e l’ERSAF (quando l’Ente svolge lavori sui terreni del demanio regionale); b) le spese relative alla progettazione e coordinamento del piano di sicurezza dei cantieri di lavoro e quelle relative alla redazione di perizie geologiche/geotecniche nella misura massima del 5%; c) nel caso di lavori svolti in amministrazione diretta, progettati e diretti da personale di Enti pubblici o di Consorzi forestali è riconosciuto un ulteriore onere del 3% sull’importo dei lavori per la direzione del cantiere e la gestione diretta degli operai (comprese le spese mediche). 6.2 I.V.A. L’IVA rientra tra le spese ammissibili definite nelle singole misure solo nei seguenti casi: - per gli Enti pubblici e gli Organismi di Diritto pubblico; - per i soggetti privati, qualora non sia recuperabile in alcun modo. Pertanto, l’IVA che non sia stata effettivamente recuperata in alcune fatture, ma che tuttavia avrebbe potuto essere recuperata, non è ammissibile. Per questo motivo, in particolare, imprese e società agricole non possono inserire l’IVA fra le spese ammissibili. 6.3 Anticipi E’ possibile richiedere l’erogazione di un anticipo relativo ai contributi concessi nella misura massima dell’80% dell’importo del contributo concedibile. Alla richiesta devono essere allegati: - polizza fideiussoria bancaria o assicurativa (solo nel caso di beneficiari privati) a favore dell’Ente competente per un importo pari all'anticipazione concessa, maggiorata di un ulteriore 10% comprensivo delle spese a carico dell’Ente e degli interessi legali eventualmente dovuti; - certificazione di inizio lavori firmata dal Direttore dei Lavori; - nel caso di beneficiari pubblici: copia conforme agli originali degli atti formali, adottati dal proprio organo competente, di approvazione dell’intervento richiesto e di individuazione di tutti gli adempimenti conseguenti e necessari alla realizzazione dell’intervento stesso. La polizza fideiussoria è svincolata dall’Ente competente tramite apposita autorizzazione di svincolo, a seguito del nulla osta da parte del funzionario responsabile dell’istruttoria. La comunicazione di svincolo viene inviata al soggetto che ha prestato la garanzia e, per conoscenza, al beneficiario. L’Ente forestale deve procedere all’erogazione dell’anticipo al beneficiario entro 45 giorni dalla data di ricevimento della documentazione. 6.4 Stato di avanzamento dei lavori (SAL) I beneficiari dei contributi possono richiedere il pagamento di acconti sulla base di stati avanzamento lavori. L’importo relativo agli stati di avanzamento sarà direttamente commisurato al costo dei lavori effettivamente realizzati (determinato percentualmente). Il primo SAL potrà essere erogato a partire dalla rendicontazione di un importo pari al 50% della spesa. I beneficiari che hanno richiesto l’erogazione dell’anticipo nella misura massima dell’80% dell’importo del contributo non possono richiedere la liquidazione di stati di avanzamento. Per richiedere il pagamento dello stato di avanzamento lavori, il beneficiario deve presentare la seguente documentazione: - richiesta di liquidazione; - certificato di inizio dei lavori firmato dal Direttore dei Lavori; - stato di avanzamento dei lavori firmato dal Direttore dei Lavori; - documenti fiscali comprovanti la spesa effettivamente sostenuta (mandati di pagamento, fatture quietanzate e liberatorie) o autocertificazione con dati di spesa analitici (versamento contributi, listini paga, ecc.) per beneficiari che realizzano i lavori in amministrazione diretta25 o rendicontazione analitica dei lavori eseguiti direttamente dal privato conduttore o impresa boschiva. I documenti comprovanti le spese sostenute devono essere debitamente annullati con timbro da parte del funzionario accertatore dell’Ente competente. La concessione di stati di avanzamento lavori è autorizzata in base ai controlli. Il funzionario incaricato effettua controlli in loco sulle richieste pervenute nel caso dei beneficiari privati, mentre nel caso dei beneficiari pubblici il controllo in loco è facoltativo. L’Ente competente, dopo aver concluso i controlli necessari e comunque entro 45 giorni dalla data di ricevimento della documentazione, deve erogare il contributo richiesto, comunicando al beneficiario la concessione del pagamento e l’entità del contributo. 6.5 Modalità di erogazione del saldo Gli Enti competenti effettueranno l’accertamento di avvenuta esecuzione dei lavori sul 100% delle richieste. A lavori ultimati e/o nel caso di acquisto di attrezzature forestali, i beneficiari devono presentare agli Enti competenti la domanda di accertamento finale allegando la documentazione di seguito indicata secondo la modalità di esecuzione dei lavori. 25I lavori da realizzare, di norma, attraverso la modalità dell’amministrazione diretta possono essere eseguiti ai sensi del comma 2 dell’art. 1 del r.r. 8/2010 dall’ERSAF, nonché da Comuni, CC.MM., Province, Enti gestori dei parchi e delle riserve naturali, Consorzi di bonifica e Consorzi forestali, ad esclusione di quelli che gestiscono interamente superfici di proprietà privata di cui all’art. 56, comma 3, della l.r. 31/2008. Bollettino Ufficiale – 123 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 6.5.1 Documentazione per il pagamento del saldo dei lavori Documentazione da presentare per la richiesta del saldo dei lavori realizzati: - dichiarazione del beneficiario di non aver richiesto altri contributi per l’intervento oppure copia delle rinunce ad altri contributi; - contabilità finale e certificato di regolare esecuzione dei lavori (relazione tecnico-amministrativa che deve evidenziare, per singola voce di preventivo, le motivazioni delle eventuali differenze tecniche e di costo tra il progetto previsto e quello realizzato); - documenti attestanti la spesa sostenuta, per importi superiori a 200 Euro (fatture quietanzate accompagnate da dichiarazione liberatoria rilasciata dalla ditta fornitrice, mandati di pagamento quietanzati, ecc.); nel caso di importi fino a 200 Euro è sufficiente la fattura quietanzata in originale; - copia del contratto d’appalto nel caso di beneficiari pubblici; - documentazione fotografica (in cui si evidenziano gli interventi realizzati con i particolari costruttivi); - per le azioni 8.E.1) e 8.E.2) copia del regolamento adottato dal Comune26 relativo al transito sulla viabilità agro-silvo-pastorale; - documentazione eventuale prevista dalle disposizioni attuative degli Enti competenti. Dopo aver concluso i controlli necessari e comunque entro 60 giorni dalla data di ricevimento della documentazione, l’Ente deve erogare il contributo richiesto, comunicando al beneficiario l’entità del saldo ed eventuali obblighi. 6.5.2 Documentazione per lavori realizzati in amministrazione diretta Gli Enti Pubblici o di Diritto Pubblico, che per effettuare lavori in amministrazione diretta si avvalgono di personale proprio, devono comprovarne i costi mediante prospetti analitici, sottoscritti dal dirigente/responsabile dell’Ente beneficiario, che attestino: - il costo orario o giornaliero del personale utilizzato, su base nominativa, con l’indicazione di tutte le voci che hanno concorso alla definizione di tale costo; - il numero di ore o giornate in cui il personale su base nominativa è stato utilizzato per l’operazione e la distribuzione di tale utilizzazione nel corso dell’anno; - il regolare versamento degli oneri fiscali e previdenziali previsti dalla normativa vigente; - i listini paga del personale emessi nel periodo di utilizzazione dello stesso. La spesa per l’acquisto dei materiali deve essere comprovata da fatture o documenti fiscali equivalenti, mandati di pagamento e documentazione bancaria necessaria per la tracciabilità dei pagamenti. Le spese documentate devono inoltre corrispondere alle voci riportate sulla contabilità finale dei lavori, a firma del direttore degli stessi. 6.5.3 Documentazione per lavori realizzati direttamente dal privato conduttore o impresa boschiva Possono eseguire direttamente gli interventi solo i beneficiari delle azioni 1.A), 1.B), 1.C) e 5 per i lavori di carattere forestale. Questi lavori possono essere rendicontati esclusivamente se presenti fra le voci di costo del “Prezzario per i lavori forestali” adottato dalla Regione Lombardia e sulla base di un computo analitico. In ogni caso la spesa per l’acquisto dei materiali deve essere comprovata da fatture o documenti fiscali equivalenti, mandati di pagamento e documentazione bancaria necessaria per la tracciabilità dei pagamenti. Le spese documentate devono inoltre corrispondere alle voci riportate sulla contabilità finale dei lavori, a firma del direttore degli stessi. 6.5.4 Saldo delle manutenzioni quinquennali dell’azione 8.C.1) Per consentire il rispetto dei tempi previsti per la rendicontazione di cui al cronoprogramma, il saldo delle manutenzioni quinquennali, deve essere erogato in un’unica soluzione anticipata, previa verifica della corretta esecuzione dei lavori di impianto, e comunque entro 60 giorni dalla data di ricevimento della documentazione, a fronte di una fideiussione bancaria o assicurativa. Questa potrà essere contratta con un Istituto di credito o assicurativo di importo pari al valore delle opere di manutenzione, comprensiva delle spese di escussione a carico del soggetto intestatario e degli interessi legali eventualmente dovuti, sottoscritta a favore dell’Ente competente, a garanzia del costo delle manutenzioni stesse e di un impegno del beneficiario al mantenimento pena la revoca totale del finanziamento. La garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa verrà liberata successivamente alla verifica dei lavori del 5° anno delle manutenzioni. Gli Enti pubblici beneficiari, in alternativa alla garanzia fideiussoria, possono presentare una delegazione irrevocabile del pagamento, rilasciata dal Tesoriere. 6.5.5 Saldo del PIF dell’azione 8.F.4) Per consentire il rispetto dei tempi previsti per la rendicontazione di cui al cronoprogramma, considerati i tempi necessari per l’approvazione definitiva dei PIF, il saldo del compenso spettante al tecnico redattore potrà essere erogato in un’unica soluzione anticipata anche prima dell’approvazione definitiva dello strumento di pianificazione e comunque entro 60 giorni dalla data di ricevimento della documentazione prevista nel disciplinare d’incarico. Nel disciplinare di incarico deve essere pertanto stabilita questa possibilità a fronte di un impegno da parte del professionista, pena la revoca totale dell’incarico e la restituzione di quanto già percepito, di apportare tutte le successive eventuali integrazioni, rielaborazioni o modifiche necessarie senza avanzare alcuna richiesta di compenso aggiuntivo. 7. Decadenza e rinuncia 7.1 Decadenza Gli Enti forestali devono procedere alla pronuncia di decadenza dai contributi concessi in tutti i casi e secondo le modalità di cui all’art. 31 della l.r. ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� 31/2008 e �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� in particolare qualora l’intervento non abbia rispettato le condizioni, i limiti e i divieti delle presenti dispo26Conforme all’allegato 1 alla d.g.r. 14016/2003. – 124 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 sizioni attuative. Nel caso in cui a seguito di un controllo (in fase istruttoria, in itinere o ex-post), si evidenzino irregolarità tali da comportare la decadenza parziale o totale di una domanda di contributo, l’Ente competente comunica la decadenza al beneficiario e, ove necessario, avvia le procedure per il recupero delle somme indebitamente erogate, in analogia con le modalità indicate nel “Manuale OPR”. 7.2 Rinuncia Il beneficiario che rinuncia al contributo successivamente alla comunicazione di accettazione è escluso dal finanziamento di altri propri progetti eventualmente in graduatoria. Gli Enti forestali utilizzeranno l’importo per il finanziamento della prima domanda ammissibile in graduatoria. 8. Modalità di rendicontazione e monitoraggio della spesa da parte degli Enti forestali 8.1 Monitoraggio annuale Ai fini della valutazione dell’impatto del presente Aiuto di Stato, gli Enti forestali hanno l’obbligo di fornire alla Regione Lombardia tutti i dati di monitoraggio fisico e di realizzazione entro il 31 gennaio di ogni anno secondo le modalità definite dalla D.G. Agricoltura. Per consentire alla Regione di inviare all’Unione Europea la relazione annuale obbligatoria sulle spese sostenute, le CC.MM. e le Province, oltre alla documentazione di cui sopra, devono inviare alla D.G. Agricoltura la documentazione che eventualmente si renderà necessaria per ottemperare a tale adempimento. 8.2 Rendicontazione finale I lavori finanziati con il riparto 2014 devono essere conclusi e liquidati dalle CC.MM. e dalle Province entro il 31 dicembre 2017. Gli Enti forestali devono rendicontare entro il 31 gennaio 2018 alla D.G. Agricoltura le spese liquidate ai beneficiari. I fondi non impegnati, le economie di spesa riscontrate in sede di accertamenti finali e le somme non rendicontate devono essere restituite alla Regione Lombardia. 8.3 Norme generali per istruttorie e controlli E’ opportuno che lo stesso funzionario non effettui sulla singola domanda tutti i controlli previsti. E’ quini necessario che i funzionari si alternino nell’istruttoria per la concessione del contributo (controllo del progetto) e nell’accertamento della realizzazione degli interventi e/o dell’effettuazione degli acquisti (controllo della contabilità finale). La D.G. Agricoltura in attuazione delle funzioni ispettive richieste per il regime di aiuto in oggetto effettuerà interviste di auditing e verifiche in loco per verificare l’efficienza e l’efficacia dei sistemi di controllo e di gestione messi in atto dagli Enti. L’attività si applica con le modalità descritte nel “Manuale dei controlli ispettivi” relativo all’aiuto N. 475/2009 “Misure forestali”, ai sensi della l.r. 31/2008, artt. 25, 26, 40 comma 5 lettera b), 55 comma 4 e 56, approvato con decreto n. 12686 del 21/12/201127. 9 Tempistica per i beneficiari 9.1 Tempi di attuazione Il beneficiario deve rispettare le seguenti condizioni, pena la decadenza totale del contributo: - iniziare i lavori o procedere agli acquisti solo successivamente alla data del provvedimento di approvazione della graduatoria di ammissione a finanziamento; - iniziare i lavori entro 12 mesi dalla data del suddetto provvedimento dell’Ente forestale competente; - procedere all’acquisto delle macchine e delle attrezzature forestali entro 6 mesi dalla data del citato provvedimento dell’Ente forestale; - presentare la contabilità finale entro la tempistica stabilita dall’Ente forestale, per consentire allo stesso l’esecuzione delle verifiche finali e l’erogazione del contributo entro il termine del 31 dicembre 2017. 9.1.1 Tempi per la Pianificazione forestale Nel caso della pianificazione forestale il soggetto beneficiario del contributo deve: - conferire l’incarico ad un tecnico entro e non oltre 3 mesi dalla data del provvedimento di approvazione della graduatoria di ammissione a finanziamento; - terminare i lavori e consegnare la minuta all’Ente compente per l’istruttoria entro un tempo massimo di 24 mesi dalla data di conferimento incarico; - presentare la documentazione finale entro e non oltre 6 mesi dalla data delle osservazioni dell’Ente compente per l’istruttoria. 9.2 Proroga ultimazione lavori In presenza di fondate e valide motivazioni può essere concessa una sola proroga del termine di ultimazione dei lavori e comunque fino a un massimo di sei mesi per tutte le iniziative nel rispetto della tempistica riportata nel cronoprogramma. 10 Cronoprogramma dell’iniziativa Nella seguente tabella è riportato il cronoprogramma. 27Il “Manuale dei controlli ispettivi” è stato pubblicato sul BURL del 16 gennaio 2012 e sul sito della D.G. Agricoltura (www.agricoltura.regione.lombardia.it). Bollettino Ufficiale – 125 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Fasi Tempistica Apertura bando (presentazione domande a SIARL) 22 settembre 2014 Chiusura bando 24 ottobre 2014 Invio, da parte dei richiedenti tramite PEC, della domanda firmata all’Ente competente Entro 10 giorni dalla data di completamento della domanda a SIARL Istruttoria domande da parte di CC.MM. e Province Tempistica definita dai singoli Enti Comunicazione esito istruttoria al richiedente da parte dell’Ente Entro 10 giorni dal termine dell’istruttoria Eventuale richiesta riesame da parte dei richiedenti Entro 10 giorni dalla comunicazione dell’esito dell’istruttoria Riesame domanda da parte degli Enti Entro 10 giorni dalla richiesta di riesame Provvedimento approvazione graduatoria da parte degli Enti Entro 31 dicembre 2014 Comunicazione di ammissione di finanziamento al beneficiario Entro 10 giorni dall’approvazione della graduatoria da parte dell’Ente Comunicazione accettazione contributo da parte del beneficiaEntro 10 giorni dalla comunicazione del finanziamento rio Termine per invio alla Regione delle graduatorie 31 gennaio 2015 Inizio lavori forestali Entro massimo 12 mesi (a seconda della tipologia di intervento) dalla data di approvazione del provvedimento di assegnazione dei contributi Pagamento anticipo al beneficiario Entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta Pagamento SAL al beneficiario Entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta Pagamento saldo al beneficiario Entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta Termine invio primo Monitoraggio da parte degli Enti 31 gennaio 2015 Termine invio secondo Monitoraggio da parte degli Enti 31gennaio 2016 Termine per la liquidazione spese da parte degli Enti 31 dicembre 2017 Controlli di II livello da parte della D.G. Agricoltura Entro 31 dicembre 2017 Termine per la rendicontazione azioni alla D.G. Agricoltura da parte degli Enti 31 gennaio 2018 – 126 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.G. Sport e politiche per i giovani D.d.s. 4 agosto 2014 - n. 7531 Approvazione del programma per l’anno 2014 per la promozione della montagna e delle sue professioni presentato dal Collegio regionale delle Guide Alpine e contestuale impegno di euro 70.000,00 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA RIQUALIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI E PROFESSIONI Visto l’art. 14, II comma lettera e) della legge 2 gennaio 1989 n. 6, che prevede che spetta al Collegio regionale delle Guide Alpine collaborare con le competenti autorità regionali e statali ai fini del tracciamento e del mantenimento di sentieri ed itinerari alpini, delle operazioni di disgaggio ed in genere di tutto quanto riguarda la tutela dell’ambiente naturale montano e la promozione dell’alpinismo e del turismo montano; Vista la l.r. 8 ottobre 2002 n. 26 «Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia» ed in particolare l’art. 13, comma 5, che dispone «la Giunta regionale può concedere ai collegi regionali contributi per interventi di qualificazione, aggiornamento e specializzazioni professionali e per la promozione diffusione dell’attività di montagna e delle professioni alpine»; Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura approvato con d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 che prevede: −− il sostegno alla pratica sportiva anche valorizzando e promuovendo l’attrattività del territorio montano, favorendo gli sport in ambienti naturali e sostenendo i comprensori sciistici; −− la valorizzazione, nella logica di attrattività del territorio e di Expo 2015 della pratica sportiva a contatto con la natura e del panorama di risorse naturali, infrastrutturali e di accoglienza della montagna lombarda, quali modalità privilegiate di fruizione del territorio montano; Vista la d.g.r. 18 luglio 2014 - n. X/2159 recante «Definizione dei criteri per la valutazione dei progetti di promozione delle attività di montagna e delle professioni alpine presentati dal collegio regionale delle guide alpine della Lombardia - anno 2014 (l.r. n. 26/2002)», con cui sono stati fissati i criteri sulla base dei quali Regione Lombardia intende erogare contributi al Collegio delle guide alpine per l’anno 2014; Rilevato che la d.g.r. di cui sopra stanzia euro 70.000,00 per le attività di promozione della montagna da realizzarsi a cura del Collegio delle guide alpine e prevede che tra le attività da svolgersi nel 2014 da parte del Collegio regionale delle guide alpine ci siano le seguenti: •promozione presso il sistema scolastico delle figure professionali alpine; •utilizzo dei mass media e del web per promuovere le attività di montagna e le figure professionali alpine; •coinvolgimento della rete di ospitalità dei rifugi e degli ostelli di Lombardia nelle attività promozionali; •realizzazione di uno o più eventi di piazza; •cofinanziamento, anche attraverso la valorizzazione dell’atti- vità svolta dal personale del collegio e dagli iscritti al collegio nonché dei mezzi messi a disposizione dal collegio stesso. Preso atto che il Collegio regionale delle Guide Alpine della Lombardia, con nota del 29 luglio 2014, ns. prot. n. 2014.0006704 ha presentato a Regione Lombardia un progetto denominato «Programma per la promozione della montagna e delle sue professioni» come da allegato che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, per un valore complessivo di euro 100.000,00; Dato atto che le azioni contenute nel citato progetto sono finalizzate a perseguire i seguenti obiettivi: −− promuovere la frequentazione della montagna e la conoscenza della stessa anche al di fuori delle stagioni invernale ed estiva; −− evidenziare come «compagni di cordata» di un unico sistema integrato montano lombardo, altre realtà, quali rifugi ed ostelli, attraverso il loro utilizzo; −− promuovere e diffondere nelle scuole la frequentazione dell’ambiente naturale montano attraverso proposte di esperienze dinamiche e tecniche volte al miglioramento delle proprie abilità fisiche, nonché di attività didattiche connesse all’ambiente naturale montano; −− diffondere un corretto approccio alle attività all’aria aperta: requisito primo per la sicurezza personale nell’intraprendere qualsiasi attività in ambiente naturale; Dato atto altresì che il programma citato prevede le seguenti tipologie di intervento: −− la promozione delle attività della montagna attraverso la manutenzione ordinaria delle ferrate, delle dotazioni dei sentieri attrezzati e dei relativi sentieri d’accesso −− la promozione presso il sistema scolastico delle figure professionali alpine −− l’utilizzo dei mass media e del web per promuovere le attività di montagna e le figure professionali alpine −− il coinvolgimento della rete di ospitalità dei rifugi e degli ostelli di Lombardia nelle attività promozionali −− la realizzazione di uno o più eventi di piazza Preso atto che il cofinanziamento complessivo che il Collegio delle guide alpine richiede a Regione Lombardia per l’anno 2014 ammonta a euro 70.000,00; Rilevato che il programma presentato dal Collegio delle guide alpine risponde ai criteri approvati con la citata d.g.r. 18 luglio 2014 - n. X/2159; Ritenuto pertanto di approvare il sopra citato programma, concedendo al Collegio regionale delle Guide Alpine della Lombardia un contributo di euro 70.000,00 per la sua realizzazione a fronte di un costo complessivo di euro 100.000,00 rimanendo il residuo importo di euro 30.000,00 a carico del Collegio delle guide alpine per euro 28.500,00 e a carico di privati per euro 1.500,00; Ritenuto pertanto di impegnare l’importo di euro 70.000,00 sul capitolo 6.01.104.4240 dell’esercizio finanziario in corso, che presenta la necessaria disponibilità; Vista la l.r. 7 luglio 2008 n.20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; VIsta la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e le successive modifiche ed integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio dell’anno in corso; Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti dalla presente disposizione. DECRETA 1. di approvare il programma per l’anno 2014 per la promozione della montagna e delle sue professioni, presentato dal Collegio regionale delle Guide Alpine della Lombardia, allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale al presente atto; 2. di assegnare al Collegio regionale delle Guide Alpine della Lombardia con sede in Edolo (BS) un contributo pari ad euro 70.000,00 per la realizzazione del progetto indicato al punto 1; 3. di impegnare la somma di euro 70.000,00 con imputazione al capitolo di spesa 6.01.104.4240 dell’esercizio finanziario in corso, a favore del Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia (cod. 30374); 4. di dare atto che la liquidazione del contributo assegnato al Collegio regionale delle Guide Alpine della Lombardia avverrà secondo le seguenti modalità, così come previsto dalla d.g.r. 18 luglio 2014 - n. X/2159: •30% al raggiungimento di un avanzamento del progetto non inferiore al 30% del preventivato; •40% al raggiungimento di un avanzamento del progetto non inferiore al 70% del preventivato; •30% a rendicontazione finale; 5. di dichiarare ai sensi del d.lgs. 118/2011, che le somme impegnate e non liquidate con il presente atto saranno successivamente liquidate nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato di cui al d.p.c.m. del 28 dicembre 2011, con le modalità previste per le singole tipologie di spesa; 6. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013». Il dirigente della struttura riqualificazione degli impianti sportivi e professioni Mariosiro Marin ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 127 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO A Programma per la promozione della montagna e delle sue professioni PREMESSA Vista la delibera dei criteri a cui Regione Lombardia intende attenersi per l’assegnazione di contributi al Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia, il medesimo popone un’azione di promozione della Montagna di Lombardia mettendo al centro due temi principali: le figure professionali di Guida Alpina ed Accompagnatore di media montagna e la frequentazione dell’ambiente montano lombardo. Gli obiettivi di questa azione sono: - promuovere la frequentazione della montagna e la conoscenza della stessa anche al di fuori delle stagioni invernale ed estiva. - evidenziare come “compagni di cordata” di un unico sistema integrato montano lombardo, altre realtà, quali rifugi ed ostelli, attraverso il loro utilizzo. - promuovere e diffondere nelle scuole la frequentazione dell’ambiente naturale montano attraverso proposte di esperienze dinamiche e tecniche volte al miglioramento delle proprie abilità fisiche, nonché di attività didattiche connesse all’ambiente naturale montano. - diffondere un corretto approccio alle attività all’aria aperta: requisito primo per la sicurezza personale nell’intraprendere qualsiasi attività in ambiente naturale. TIPOLOGIA DI INTERVENTI La promozione delle attività della montagna attraverso la manutenzione ordinaria delle ferra- te, delle dotazioni dei sentieri attrezzati e dei relativi sentieri d’accesso la promozione presso il sistema scolastico delle figure professionali alpine l’utilizzo dei mass media e del web per promuovere le attività di montagna e le figure profes- sionali alpine il coinvolgimento della rete di ospitalità dei rifugi e degli ostelli di Lombardia nelle attività promozionali la realizzazione di uno o più eventi di piazza PROPOSTE 1. Promo Scuola 2014 2. Eventi promozionali attività sportive e didattiche in ambiente montano 3. Video promozionali: “Da 100 a 4.000, le montagne di Lombardia con la tua Guida Alpina” 4. Restyling sito Internet Collegio Guide Alpine Lombardia 5. Evento invernale presso Palazzo di Lombardia 6. Manutenzione ordinaria sentieri e ferrate SVILUPPO DELLE PROPOSTE 1. PROMO SCUOLA 2014 Attraverso l’offerta di un’esperienza diretta sul campo, il Collegio Regionale Guide Alpine Lombardia intende promuovere presso la Scuola Primaria e Secondaria la frequentazione dell’ambiente montano lombardo. 1a. Obiettivi specifici Evidenziare la professionalità ed il ruolo delle figure professionali della Guida Alpina – Mae- stro di Alpinismo e dell’Accompagnatore di Media Montagna, con particolare riferimento alla specificità delle competenze in ambito didattico e tecnico. L’offerta è altresì finalizzata al miglioramento della motricità e della capacità propriocettiva connesse all’acquisizione di corrette tecniche di progressione in ambienti naturali d’avventu- ra, mediante la loro pratica sui relativi terreni, scelti in relazione alle varie fasce d’età ed alla natura del gruppo (numero dei partecipanti, rapporto numerico alunni/insegnanti, eventuale presenza di soggetti in situazioni di disagio). – 128 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 1b. Cronoprogramma dell’iniziativa Entro il 30 Settembre 2014 presentazione del progetto nelle scuole Entro il 23 Dicembre 2014 si terranno gli interventi così differenziati: - conduzione di escursioni didattiche guidate ( 20 interventi per 120 h ) - attività didattiche ( 18 interventi per 110 h ) - attività motorie ( 20 interventi per 120 h ) Le attività verranno proposte presso gli Istituti scolastici e in ambiente naturale. - programma di comunicazione e diffusione del progetto. 1c. Numero e qualifica delle risorse umane coinvolte - 50 h guida alpina per progettazione e coordinamento - 350 h guida alpina per realizzazione La tariffa oraria di riferimento è € 67/h iva inclusa come da tariffario indicato da Collegio Na- zionale Guide Alpine 1d. Tipologia e numero stimato dei destinatari delle iniziative e risultati da raggiun- gere L’iniziativa è rivolta agli studenti ed agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie della Lombardia. L’intervento raggiungerà circa 1000/1200 studenti con relativi insegnanti. 1e. Entrate previste da parte di soggetti pubblici (con esclusione delle risorse chie- ste a Regione Lombardia) e privati Nessuna entrata Costo Guide Alpine ed Accompagnatori di media montagna 400 h x 67€ € 26.800,00 Materiale informativo Costo complessivo Cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia € 1.200,00 €. 28.000,00 €. 19.600,00 2. PROMOZIONE ATTIVITÀ SPORTIVE E DIDATTICHE IN AMBIENTE MONTANO: GIORNATE PROMOZIONALI IN COLLABORAZIONE CON OSTELLI E RIFUGI DI LOMBARDIA Si propone di organizzare in alcune località turistiche montane della Lombardia, alcune escursioni tematiche. Gli escursionisti potranno parteciparvi usufruendo del servizio di ac- compagnamento e alloggio presso le strutture ricettive presenti sul territorio, quali rifugi o ostelli. 2a. Obiettivi specifici - incrementare la frequentazione della montagna al di fuori delle “stagioni classiche”, attra- verso l’escursionismo ed attività sportive alternative, in collaborazione con le strutture ricetti- ve presenti sul territorio quali ostelli e rifugi. - promuovere gli Accompagnatori di media Montagna e le Guide Alpine. 2b. Cronoprogramma dell’iniziativa Le escursioni avverranno entro il 31 dicembre 2014 Le giornate saranno promosse nella stagione autunnale, periodo in cui la frequentazione della montagna e delle strutture ricettive sono meno valorizzate. L’iniziativa verrà svolta nelle seguenti località turistiche montane della Regione Lombardia: - Val Masino e Val Tartano - Val Chiavenna - Alta Valtellina - Val Camonica - Lago di Garda - Valli bergamasche - Lecchese e comasco Un evento sarà riservato alla stampa, per fornire gli strumenti concettuali adeguati a trattare temi riguardanti le attività outdoor montane a chi si occupa di informazione. - Programma di comunicazione e diffusione degli eventi: è di particolare importanza in questo senso la realizzazione di quello riservato alla stampa. 2c. Numero e qualifica delle risorse umane coinvolte Accompagnatori di media Montagna e Guide alpine gestiranno l’organizzazione e la condu- zione delle escursioni. Bollettino Ufficiale – 129 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 20 h Guida Alpina per progettazione e coordinamento. 120 h Guida Alpina per realizzazione. 2d. Tipologia e numero stimato dei destinatari delle iniziative e risultati da raggiun- gere Si coinvolgeranno direttamente circa 150 persone, tra cui 15 - 20 giornalisti. Si conta di raggiungere indirettamente, tramite la comunicazione pre e post eventi, migliaia di utenti. 2e. Entrate previste da parte di soggetti pubblici (con esclusione delle risorse chie- ste a Regione Lombardia) e privati €. 10,00 a persona = €. 1500,00 Costo Guide Alpine ed Accompagnatori di media montagna 150 h x 67 € 10.050,00 Costo per alloggio in ostelli e rifugi € 5.500,00 Materiale informativo € 450,00 Costo complessivo €. 16.000,00 Cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia €. 11.200,00 3. PRODUZIONE DI VIDEO PROMOZIONALI: “DA 100 A 4.000 CON LA TUA GUIDA ALPINA” “Da 100 a 4000” e’ un progetto che si propone la realizzazione di alcuni video che illustrino le varie attivita’ che è possibile effettuare con le guide e gli accompagnatori di media monta- gna sul territorio lombardo. Il focus centrale dei vari filmati è illustrare come i vari e spettacolari ambienti naturali che ca- ratterizzano le Prealpi e alpi lombarde possano essere attraversati e utilizzati, nel rispetto della natura, per creare situazioni ludiche e didattiche. Boschi e foreste, pareti di roccia, canyon scavati da impetuosi torrenti, cascate di ghiaccio, pendii di neve immacolati, severi ghiacciai e creste d’alta quota verranno percorsi in punta di piedi, senza lasciare tracce. Le attività presentate saranno le seguenti: 1) escursionismo 2) arrampicata in falesia e su parete alpina 3) canyoning 4) arrampicata su cascata di ghiaccio 5) scialpinismo e freeride 6) alpinismo in alta quota Ciascuna di queste attività verrà illustrata in un minifilm di 30”, per un totale di sei video, e da un corporate video di circa 120” che rappresenta la summa e il cuore del progetto. Il corporate video: breve sinossi e svolgimento registico Siamo a un party di compleanno: la festeggiata è una ragazza sui 30 anni, che spegne le candeline sulla torta e riceve in regalo una busta. Dentro c’e’ una vignetta, che rappresenta lei stessa in cordata con un signore barbuto, con la pipa in bocca, pantaloni alla zuava e corda di canapa stile anni ’30. Sul foglio la scritta: “Ti regaliamo le montagne di Lombardia con una guida alpina!” Stazione centrale di Milano: la ragazza attende la guida mostrando il buono regalo per farsi riconoscere. Arriva un giovane abbronzato, dinamico, con i jeans e la maglietta delle guide alpine di Lombardia, che alla vista della vignetta della guida con i pantaloni alla zuava fa una sonora risata. I due partono insieme in treno. E’ l’inizio di un viaggio che dai 123 mt slm di Milano li con- durrà sulla cima del Piz Bernina, 4049 mt slm, massima elevazione delle alpi lombarde. La prima tappa è un trekking nel gruppo delle grigne, a visitare la suggestiva porta di Prada, arco calcareo naturale all’ombra della Grigna settentrionale. Dopo ci ritroviamo al corno del Nibbio, storica falesia lombarda già frequentata negli anni ’30 da Comici e Cassin, per prati- care un po’ di freeclimbing. Per poi tuffarsi e lasciarsi trasportare dalle tumultuose acque del torrente Bodengo, nel ca- nyon omonimo. Salendo di quota, incontriamo le foreste, le acque e il granito della suggestiva Val di Mello, dove si arrampicherà su Luna Nascente, una delle più rinomate vie di roccia delle alpi. Dalla roccia al ghiaccio, su una spettacolare cascata ghiacciata illuminata dai raggi di un debole sole invernale, per poi scivolare liberi sulla neve intonsa e polverosa del ghiacciaio del Pisgana, nell’Adamello. – 130 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Il gran finale: tra maestosi seracchi si risale dalla capanna Marco e Rosa e si percorre l’aerea crestina che adduce alla cima del Piz Bernina, dove si conclude idealmente il nostro viaggio dalla pianura all’alta quota che ci ha portato a scoprire tanti spettacolari ambienti. In grafica verranno indicati i 123 mt slm di Milano e i 4049 mt slm del Piz Bernina, per dare l’idea di questo percorso verso l’alto. Il film si conclude con una iconica ripresa aerea che dalla inquadratura della cordata in cima al Piz Bernina si allarga fino ad avere un totale di tutto il gruppo montuoso, con il sole al tramonto sulle alpi svizzere. In grafica compare, speakerato contemporaneamente: “ Da 100 metri a 4000. Le montagne di Lombardia con la tua guida alpina.” 3a. Obiettivi specifici Promozione professioni Guida Alpina ed Accompagnatore di media montagna ed attività in montagna 3b. Cronoprogramma dell’iniziativa - Produzione: 1 video da 120’’ + 6 video da 30’’ Attività: escursionismo, arrampicata, canyoning, sci/freeride, alpinismo, arrampicata su ghiaccio. - Tempistiche: agosto e settembre 2014 per le attività su roccia, in alta montagna e canyoning settembre ed ottobre 2014 per le attività di media montagna, escursionismo ed arrampicata sportiva Novembre e dicembre 2014 per lo sci/freeride, alpinismo invernale, ghiaccio Entro 31 dicembre montaggio del video Programma di comunicazione e diffusione dei video. 3c. Numero e qualifica delle risorse umane coinvolte 16 persone tra elicotterista, operatore drone, operatore, regista, aiuto regista, attrice e 12 Guide alpine / Accompagnatori di media montagna. 3d. Tipologia e numero stimato dei destinatari delle iniziative e risultati da raggiungere Il video verrà utilizzato per serate, corsi di formazione, manifestazioni e pubblicato sul sito internet, sarà diffuso tramite social network, piattaforme web (vimeo e youtube), siti web Collegio Guide / Regione / Expo 2015 / Rifugi di Lombardia, proiezioni in eventi, fiere e con- ferenze, diffusione sui media. 3e. Entrate previste da parte di soggetti pubblici (con esclusione delle risorse chie- ste a Regione Lombardia) e privati Nessuna entrata. Servizi di casa di produzione professionale €. 20.000,00 Costo Guida Alpina h 105 x 67 €. 7.000,00 Costo complessivo €. 27.000,00 Cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia €. 18.900,00 4. APERTURA SOCIAL GUIDE ALPINE LOMBARDIA / PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEGLI EVENTI TRAMITE MASS MEDIA E STAMPA / ADEGUAMENTO AD E015. “Tutto ciò che non viene comunicato non esiste” Per il pieno successo dell’intero programma di promozione Il Collegio Guide Alpine Lombardia propone le seguenti azioni coordinate: apertura Social Network (Facebook, twitter, Instagram) adeguato piano di comunicazione alla stampa (scritta, tv e radio) tramite agenzia stampa adeguamento sito internet a standards tecnologici E015 4a. Obiettivi specifici: Promuovere la Guida Alpina e l’Accompagnatore di media montagna anche al pubblico non direttamente coinvolto nello svolgimento degli eventi ed interventi descritti negli altri punti del presente programma. 4b. Cronoprogramma dell’iniziativa: Entro 31 dicembre 2014 si concluderanno le azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi: - apertura e gestione social - azioni di agenzia stampa - adeguamento E015 Bollettino Ufficiale – 131 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 4c. Numero e qualifica delle risorse umane coinvolte Azienda o professionista esterno per ottenere i servizi oggetto del progetto. 40 h Guida Alpina per rapporti con l’agenzia, supervisione contenuti 4d. Tipologia e numero stimato dei destinatari delle iniziative e risultati da raggiun- gere Si intendono incrementare i contatti tra gli utenti ed i professionisti Guide Alpine ed Accompagnatori di media montagna. Si pone l’obiettivo di raggiungere 1.000 contatti giornalieri. 4e. Entrate previste da parte di soggetti pubblici (con esclusione delle risorse chie- ste a Regione Lombardia) e privati Nessuna entrata Costo Guida Alpina h 40 x 67 € 2.680,00 Costo agenzia € 6.320,00 Costo complessivo €. 9.000,00 Cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia €. 6.300,00 5. EVENTO INVERNALE (PERIODO NATALIZIO) PRESSO PALAZZO DELLA REGIONE Si propone in periodo natalizio 2014 un evento presso Palazzo Lombardia. Si pensa ad un evento che abbia il pubblico come protagonista. 5a. Obiettivi specifici: Questo tipo di attività richiama sempre grande interesse ed attenzione. Il ritorno d’immagine è elevato e crea l’occasione per mettere sotto i riflettori le figure delle Guide Alpine, degli Accompagnatori. Di riflesso anche Regione Lombardia mette in luce il proprio impegno per la formazione delle figure professionali della Montagna. Sarebbe auspicabile coinvolgere all’evento anche i Maestri di sci ( da definire come ), i Rifugi e gli Ostelli. 5b. Cronoprogramma dell’iniziativa: Attraverso il percorso di un breve circuito, si prevede la salita all’interno del Palazzo della Regione, sino ad accedere ad alcuni punti di accesso all’esterno per poi calarsi od essere calati, tramite sistemi su funi all’interno della Piazza coperta. In concomitanza, una struttura di arrampicata artificiale allestita appositamente nella piazza darà la possibilità di cimentarsi a chi lo desidera. Programma di comunicazione dell’evento. 5c. Numero e qualifica delle risorse umane coinvolte 24 ore Guida alpina per progettazione e coordinamento 120 ore Guida alpina per realizzazione 5d. Tipologia e numero stimato dei destinatari delle iniziative e risultati da raggiungere: Evento aperto al pubblico. Si conta di raggiungere indirettamente, tramite la comunicazione pre e post evento, circa 5.000 utenti. 5e. Entrate previste da parte di soggetti pubblici (con esclusione delle risorse chieste a Regione Lombardia) e privati: Nessuna entrata. Costo Guida Alpina 144 h x € 67 € 9.640,00 Noleggio attrezzature per calata e funi € 3.000,00 Noleggio parete di arrampicata € 1.360,00 Costo complessivo €. 14.000,00 Cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia €. 10.000,00 6. MANUTENZIONE ORDINARIA SENTIERI E FERRATE Diversi interventi di manutenzione ordinaria sono necessari sulle nostre montagne, soprat- tutto in seguito all’inverno particolarmente abbondante di neve. 6a. Obiettivi specifici Intervenire nelle situazioni più urgenti: Grigne, Resegone e Gruppo Pesciola Campelli. – 132 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 6b. Cronoprogramma dell’iniziativa Entro 31 dicembre 2014 Al fine di mettere in sicurezza sentieri attrezzati e ferrate, si rendono necessari lavori di di- sgaggio della parete, verifica e sistemazione di fittoni di ancoraggio e cavi in acciaio. 6c. Numero e qualifica delle risorse umane coinvolte 60 h Guida Alpina 6d. Tipologia e numero stimato dei destinatari delle iniziative e risultati da raggiungere Ogni anno accedono ai sentieri e alle ferrate migliaia di turisti. L’obiettivo da raggiungere è la messa in sicurezza delle ferrate per permettere agli utenti di percorrerle in sicurezza. 6e. Entrate previste da parte di soggetti pubblici (con esclusione delle risorse chie- ste a Regione Lombardia) e privati Nessuna entrata Costo Guida Alpina h 60 x € 67 = Costo materiali € 4.020,00 € 1.980,00 Costo complessivo €. 6.000,00 Costo carico Regione Lombardia €. 4.200,00 RIEPILOGO ECONOMICO Costo totale Entrate da privati 1. Promo Scuola € 28.000 2. Giornate promozionali € 16.000 € 3. Video € 4. Social/Ag.Stampa/ E015 Cofinanzia- mento Regione Lombardia Cofinanzia- mento Collegio Guide Alpine € 19.600 € 8.400 1.500 € 11.200 € 3.300 27.000 € 18.900 € 8.100 € 9.000 € 6.300 € 2.700 5. Evento invernale € 14.000 € 9.800 € 4.200 6. Manutenzione ordinaria itinerari € 6.000 € 4.200 € 1.800 Totale generale: 100.000 Cofinanziamento richiesto 70.000 Cofinanziamento Collegio: 28.500 Entrate da privati: 1.500 Bollettino Ufficiale – 133 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.d.s. 5 agosto 2014 - n. 7598 Bando 2014 riqualificazione palestre scolastiche esistenti (l.r. 8 ottobre 2002 n. 26) (d.d.s. del 13 dicembre 2013 n. 12217) - Presa d’atto rinuncia del Comune di Grassobbio (BG), impegno di spesa a favore dei beneficiari di contributo, e liquidazione della prima quota pari al 50% del contributo ai Comuni che hanno iniziato i lavori e presentato relativa richiesta di erogazione IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA RIQUALIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI E PROFESSIONI Richiamati: −− la l.r. 8 ottobre 2002 n. 26 «Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia»; −− la d.g.r. del 8 novembre 2013 n. 902 «Criteri per l’assegnazione di contributi per la riqualificazione di impianti sportivi scolastici di uso pubblico»; −− il decreto del 13 dicembre 2013 n. 12217 «Approvazione iniziativa anno 2014 per l’accesso ai contributi in conto capitale a fondo perduto per la riqualificazione delle palestre scolastiche di uso pubblico esistenti», pubblicato sul BURL Serie Ordinaria n. 51 del 18 dicembre 2013; −− il decreto dell’8 maggio 2014 n. 3811 «Bando 2014 riqualificazione palestre scolastiche esistenti (l.r. 8 ottobre 2002 n. 26) - Determinazioni in merito alle domande di contributo pervenute». Dato atto che: −− l’iniziativa intrapresa di cui al sopra citato decreto n. 12217 del 13 dicembre 2013, ha avuto un riscontro eccezionale, essendo pervenute n. 383 domande di contributo, a dimostrazione della presenza sul territorio di diffuse necessità di intervento di riqualificazione del patrimonio impiantistico scolastico; −− con deliberazione n. 1524 del 20 marzo 2014, in ragione dell’eccezionale riscontro ottenuto dall’iniziativa, la dotazione finanziaria, inizialmente stabilita dalla d.g.r. del 8 novembre 2013 n. 902, è stata ampliata da Euro 1.500.000,00 ad Euro 3.500.000,00; Constatato che, come risulta da d.d.s. 8 maggio 2014 n. 3811, le n. 383 domande di contributo, pervenute nel rispetto dei termini di scadenza del bando, risultano così suddivise: −− n. 86 domande ammesse e finanziate in considerazione della sopra richiamata dotazione finanziaria, pari ad Euro 3.500.000,00; −− n. 1 domanda non ammissibile; −− n. 296 domande non finanziabili per esaurimento dei fondi; Visto che dall’allegato A - Bando palestre scolastiche - elenco soggetti ammessi al contributo - al d.d.s. 8 maggio 2014 n. 3811, il Comune di Grassobbio (BG) risulta assegnatario di un contributo di Euro 50.000,00 per la realizzazione del progetto riguardante i lavori di ampliamento della palestra comunale; Preso atto della delibera di Giunta comunale n. 155 del 30 giugno 2014, pervenuta in data 10 luglio 2014 prot. N1.2014.0006184, con la quale il Comune di Grassobbio (BG), dopo aver valutato le concrete possibilità di avvio dei lavori relativi agli interventi ammessi a finanziamento, rinuncia al contributo regionale assegnato; Dato atto che sono pervenute le dichiarazioni di accettazione del contributo regionale da parte degli altri beneficiari indicati nell’allegato A Bando palestre scolastiche - elenco soggetti ammessi al contributo - approvato con d.d.s. 8 maggio 2014 n. 3811, unitamente ai relativi cronoprogrammi dei lavori riguardanti gli interventi oggetto di finanziamento; Dato atto che gli oneri finanziari derivanti dall’assegnazione dei contributi di cui all’allegato A - Bando palestre scolastiche - elenco soggetti ammessi al contributo - approvato con d.d.s. 8 maggio 2014 n. 3811, trovano copertura sul capitolo 6.01.203.5372 degli esercizi 2014 - 2015 che offre le necessaria disponibilità; Ritenuto per quanto sopra esposto e in particolare sulla base dei cronoprogrammi presentati, di impegnare sui bilanci 2014 e 2015, a favore dei soggetti beneficiari di cui ai ruoli n. 44226 e n. 44151 sull’annualità 2014, e ai ruoli n. 44223 e n. 44239 sull’annualità 2015, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, la somma complessiva di Euro 3.450.000,00, al netto dell’importo di Euro 50.000,00 riguardante il contributo oggetto di rinuncia da parte del comune di Grassobbio (BG), a valere sul capitolo 6.01.203.5372 come segue: −− Euro 1.674.787,70 sull’esercizio 2014; −− Euro 1.775.212,30 sull’esercizio 2015; Viste le richieste di erogazione della prima quota di contributo e l’allegata documentazione di inizio dei lavori dell’intervento oggetto di finanziamento, cosi come previsto al punto 10 del Bando, trasmesse rispettivamente da: •Comune di Buglio in Monte (SO), prot. N1.2014.0006208 del 11 luglio 2014, per l’intervento di riqualificazione palestra scolastica 'Palaghelfi' in loc. Villapinta; •Comune di San Giovanni in Croce (CR), prot. N1.2014.0006354 del 16 luglio 2014, per la realizzazione nuovo spogliatoio a servizio degli impianti sportivi comunali e della palestra scolastica per renderla fruibile in orario extrascolastico; •Comune di Sommo (PV), prot. N1.2014.0006361 del 18 luglio 2014, per la riqualificazione palestra scolastica "Passerini"; •Comune di Passirano (BS) prot. N1.2014.0006789 del 4 agosto 2014, per la sostituzione parapetto tribuna Palaverde; •Comune di Palosco (BG), prot. N1.2014.0006645 del 26 lu- glio 2014, per lavori di riqualificazione della palestra presso la scuola secondaria di primo grado "Fratelli Terzi" in via M.P. Fontana; •Comune di Torrevecchia Pia (PV), prot. N1.2014.0006699 del 29 luglio 2014, per interventi di riqualificazione e ampliamento palestra comunale del plesso scolastico; Ritenuto pertanto, come indicato al punto 10 del bando, di liquidare gli importi, corrispondenti al 50% del contributo concesso con d.d.s. n. 3811/2014 come di seguito indicato: •al Comune di Buglio in Monte (SO) Euro 20.000,00, corrispondente al 50% di Euro 40.000,00; •al Comune di San Giovanni in Croce (CR) Euro 20.000,00, corrispondente al 50% del contributo concesso di Euro 40.000,00; •al Comune di Sommo (PV) Euro 20.000,00, corrispondente al 50% di Euro 40.000,00; •al Comune di Passirano (BS) Euro 7.625,00, corrispondente al 50% di Euro 15.250,00; •al Comune di Palosco (BG) Euro 25.000,00, corrispondente al 50% di Euro 50.000,00; •al Comune di Torrevecchia Pia (PV) Euro 25.000,00, corrispondente al 50% di Euro 50.000,00; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della legge 13 agosto 2010 n. 136 (Tracciabilità dei flussi finanziari); Vista la legge regionale 31 marzo 1978 n. 34, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso; Vista la l.r. 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Riqualificazione degli impianti sportivi e professioni, così come individuate dal II Provvedimento Organizzativo (d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013) e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; DECRETA 1. Di prendere atto della rinuncia espressa dal Comune di Grassobbio (BG) al contributo regionale di Euro 50.000,00 ad esso assegnato con d.d.s. 8 maggio 2014 n. 3811, per la realizzazione del progetto riguardante i lavori di ampliamento della palestra comunale. 2. Di trasmettere copia del presente decreto al Comune di Grassobbio (BG). 3. DI assumere impegni di spesa a favore dei beneficiari indicati nei ruoli n. 44151 e n. 44226 sull’annualità 2014, e nei ruoli n. 44223 e n. 44239 sull’annualità 2015, con imputazione ai capitoli ivi indicati nella seguente tabella: – 134 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 Beneficiario/Ruolo Importo anno 2014 Importo anno 2015 Codice Capitolo 44151 6.01.203.5372 1.061.395,97 0,00 0,00 44226 6.01.203.5372 613.391,73 0,00 0,00 44223 6.01.203.5372 0,00 1.161.820,56 0,00 44239 6.01.203.5372 0,00 613.391,74 0,00 BENEFICIARI BANDO PALESTRE SCOLASTICHE ESISTENTI - EROGAZIONE ANNUALITÀ 2014 BENEFICIARI BANDO PALESTRE SCOLASTICHE ESISTENTI - EROGAZIONE ANNUALITÀ 2014-2015 - ACCONTO 50% ANNO 2014 BENEFICIARI BANDO PALESTRE SCOLASTICHE ESISTENTI - EROGAZIONE ANNUALITÀ 2015 BENEFICIARI BANDO PALESTRE SCOLASTICHE ESISTENTI - EROGAZIONE ANNUALITÀ 2014-2015 - SALDO 50% ANNO 2015 Importo anno3 4. Di liquidare gli importi, corrispondenti al 50% del contributo concesso con d.d.s. n. 3811/2014 come di seguito indicato: Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno COMUNE DI BUGLIO IN MONTE COMUNE DI SAN GIOVANNI IN CROCE COMUNE DI SOMMO COMUNE DI PASSIRANO COMUNE DI PALOSCO COMUNE DI TORREVECCHIA PIA 11337 6.01.203.5372 2014 / 0 / 0 20.000,00 10793 6.01.203.5372 2014 / 0 / 0 20.000,00 11288 10386 10161 11297 6.01.203.5372 6.01.203.5372 6.01.203.5372 6.01.203.5372 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 2014 / 0 / 0 20.000,00 7.625,00 25.000,00 25.000,00 Cod.Benef. Ruolo 11337 Denominazione COMUNE DI BUGLIO IN MONTE Cod.Fiscale Partita IVA 00115150146 00115150146 00304470198 00304470198 00467130183 00467130183 11288 COMUNE DI SAN GIOVANNI IN CROCE COMUNE DI SOMMO 10386 COMUNE DI PASSIRANO 00455600171 00455600171 10161 COMUNE DI PALOSCO 83001570163 00655730166 11297 COMUNE DI TORREVECCHIA PIA 00414570184 00414570184 10793 5. Di dichiarare ai sensi del d.lgs. 118/2011, che le somme impegnate e non liquidate con il presente atto saranno successivamente liquidate nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato di cui al d.p.c.m. del 28 dicembre 2011, con le modalità previste per le singole tipologie di spesa. 6. Di attestare che la pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013 è avvenuta in sede di adozione dei decreti n. 12217 del 13 dicembre 2013 e n. 3811 del 8 maggio 2014. 7. Di attestare, che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della legge 13 agosto 2010 n. 136 (Tracciabilità dei flussi finanziari). 8. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente Mariosiro Marin Imp.Perente Da liquidare Indirizzo PIAZZA DELLA LIBERTA’, 1 23010 BUGLIO IN MONTE (SO) VIA BUSI, 18 26037 SAN GIOVANNI IN CROCE (CR) VIA ROMA, 84 27048 SOMMO (PV) PIAZZA EUROPA, 16 25050 PASSIRANO (BS) P.ZZA CASTELLO, 8 24050 PALOSCO (BG) VIA ROMA, 1 27010 TORREVECCHIA PIA (PV) – 135 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione D.d.s. 6 agosto 2014 - n. 7602 Determinazioni in ordine al programma Start up e Re Start (all. 2 d.d. 9441 del 18 ottobre 2013 e 6009 del 30 giugno 2014): presa d’atto dell’avvenuta iscrizione a registro camerale degli aspiranti imprenditori di cui ai dd. n. 2450 del 24 marzo 2014 e n. 5945 del 30 giugno 2014 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE Richiamati −− la l.r. 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività»; −− il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato dal Consiglio regionale il 9 luglio 2013 (con la d.c.r. n. X/78), pubblicato sul BURL n. 30 del 23 luglio 2013, nel quale si ribadisce l’impegno di Regione Lombardia verso lo «…start up di impresa innovative di tutti i settori […] al fine di sostenere la nascita di nuove attività economiche capaci di competere su nuovi mercati e generare occupazione»; −− la d.g.r. n. 803 del 11 ottobre 2013 «Determinazioni in ordine al programma integrato di interventi a favore della creazione d’impresa (d.g.r. n. X/648): linea 8 fondo di rotazione imprenditorialità «Start up e Re Start» - (di concerto con gli assessori Aprea, Cappellini, Cavalli e Rossi), con la quale Regione Lombardia ha approvato i criteri delle misure d’intervento a favore della creazione e rilancio d’impresa; −− il d.d. n. 9441 del 18 ottobre 2013 «Determinazioni in merito alla d.g.r. n. X/803 del 11 ottobre 2013 programma integrato di interventi a sostegno della creazione d’impresa - Linea 8 Frim «Start up e Re-start» col quale è stato approvato il bando (all. 2) per la selezione delle imprese e i successivi decreti n. 881 e n. 946 del 10 febbraio 2014 di integrazione dello stesso; −− il d.d. n. 6009 del 30 giugno 2014 «Determinazioni in ordine al programma Start up e Re Start. Integrazioni e modifiche ai bandi allegato 1) e 2) d.d. n. 9441/2014 «Linea 8 Frim Start Up e Re Start» e chiusura dello sportello»; −− la lettera d’incarico a Finlombarda s.p.a., Soggetto Gestore della linea 8 del FRIM, inserita nella Raccolta Contratti e Convenzioni della Regione Lombardia in data 5 dicembre 2007 al n. 10602, così come modificata e inserita in Raccolta Contratti e Convenzioni al n. 18333 in data 29 novembre 2013; Richiamati, altresì, i decreti n. 2450 del 24 marzo 2014 e n. 5945 del 30 giugno 2014, con i quali sono stati ammessi alle agevolazioni di cui al Programma Start Up e Re Start i seguenti progetti proposti da aspiranti imprenditori: −− Fabri.Co - Store e Service point per la stampa 3D - id Progetto 45738852 −− Gromia - id Progetto 48166165; −− Whattaspot! - id Progetto 48110198; Dato atto che i beneficiari proponenti i sopracitati progetti hanno proceduto, ai sensi dell’art. 6 del bando del d.d. n. 9441/2013, a completare l’iscrizione al registro delle imprese entro i termini prescritti, così come meglio esplicitato nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto, pertanto, di confermare l’ammissione all’agevolazione dei progetti di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, e di approvarne i relativi programmi d’investimento (art. 8.2 del bando d.d. n. 9441/2013) e contributi a fondo perduto (art. 8.1 e 8.3 del bando d.d. n. 9441/2013); Dato atto che il presente provvedimento rientra fra le competenze della Struttura Agevolazioni per le Imprese, di cui alla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 e di cui al decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; Per le motivazioni sopra esposte, che s’intendono qui integralmente riportate, DECRETA 1. di confermare l’ammissione all’agevolazione dei progetti di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, e di approvarne i relativi programmi d’investimento (art. 8.2 del bando d.d. n. 9441/2013) e contributi a fondo perduto (art. 8.1 e 8.3 del bando d.d. n. 9441/2013); 2. di dare mandato a Finlombarda s.p.a. di provvedere, a favore dei beneficiari ammessi di cui all’allegato 1 parte inte- grante e sostanziale del presente provvedimento, all’erogazione del contributo a fondo perduto pari a 5.000,00 euro, (ai sensi dell’art. 8.1. comma 3 del Bando d.d. 9441/2013) per spese forfettarie generali sostenute per l’avvio/rilancio d’impresa per un ammontare complessivo pari a € 15.000,00, entro 30 giorni a seguito dell’acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva; 3. di trasmettere il presente provvedimento alle imprese interessate e a Finlombarda s.p.a. per gli adempimenti di competenza; 4. di provvedere alla pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito www.attivitaproduttive.regione.lombardia.it; 5. di dare atto che il dirigente competente assolverà gli obblighi e gli adempimenti afferenti al d.lgs. n. 33/2013, ove applicabili. La dirigente Marina Gori ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 136 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 ALLEGATO 1 ASPIRANTI IMPRENDITORI CONFERMATI - BANDO START UP E RE START - FRIM LINEA 8 DD 9441/2013 E DD 6900/2014 ALL. 2 NR. ID PROGETTO NOME PROGETTO DATA ASPIRANTE DECRETO PROTOCOL- IMPRENDI- ID UTENTE AMMISSIONE LO TORE 1 45738852 Fabri. Fabri.Co - StoCo - Store re e Service 30/12/2013 e Service point per la point per la stampa 3D stampa 3D 2 48166165 Gromia 3 48110198 WHATTASPOT! 07/04/2014 01/04/2014 Gromia PAGANI MICHELE ISCRIZIONE REA RAGIONE SOCIALE DELL'IMPRESA COSTITUITA P.IVA NUOVO ID UTENTE COSTO PROGETTO AMMISSIBILE FINANZIAMENTO CONCESSO CONTRIBUTO FASE A SERVIZI AFFIANCAMENTO FASE C € 98.650,00 1498969 n. 2450 del 24/03/2014 CCIAA di Milano n. 2042636 del 17/06/2014 Fabb S.R.L. 08694790968 1591612 € 80.000,00 € 5.000,00 non richiesti 1496449 n. 5945 del 30/06/2014 CCIAA di Milano n. 2044727 del 24/07/2014 GROMIA S.R.L. 08726630968 1600055 € 125.000,00 € 100.000,00 € 5.000,00 € 24.000,00 1541216 n. 5945 del 30/06/2014 CCIAA di Bergamo n. 427169 del 28/07/2014 WHATTASPOT S.R.L. 04004320166 1600220 € 30.000,00 € 5.000,00 non richiesti € 259.714,00 € 210.000,00 € 15.000,00 € 24.000,00 € 36.064,00 Bollettino Ufficiale – 137 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile D.d.u.o. 6 agosto 2014 - n. 7613 Impegno di spesa di euro 253.705,15 a favore del Comune di Dello (BS) per l’integrazione delle attività di messa in sicurezza d’emergenza nel sito contaminato Eco-Neproma, in applicazione a quanto previsto dal r.r. n. 2/2012 di cui all’art. 21 della l.r. 26/2003 IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA ATTIVITÀ ESTRATTIVE, BONIFICHE E PIANIFICAZIONE RIFIUTI Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., recante le norme in materia ambientale e, in particolare, il Titolo V, parte quarta; Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e successive modifiche e integrazioni; Vista la d.g.r. 20 giugno 2014, n. 1990, avente per oggetto: «Approvazione del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (P.R.G.R.) comprensivo di Piano regionale delle Bonifiche (P.R.B.) e dei relativi documenti previsti dalla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.); conseguente riordino degli atti amministrativi relativi alla pianificazione di rifiuti e bonifiche; Vista la l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche» e s.m.i.; Visto il r.r. 15 giugno 2012, n. 2 «Attuazione dell’art. 21 della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 - Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche - relativamente alle procedure e ripristino ambientale dei siti inquinati»; Vista la d.g.r. 30 maggio 2014, n. 1895, di programmazione economico-finanziaria 2014/2016 per la realizzazione degli interventi di bonifica ai sensi dell’art. 250 del d.lgs. 152/2006; Richiamato il decreto n. 6147 del 10 luglio 2012, avente per oggetto: «Contributo di 265.380 euro a favore del Comune di Dello (BS) per la realizzazione degli interventi previsti dal progetto di messa in sicurezza delle acque di falda nel sito contaminato Eco Neproma» Considerato che sul sito Eco Neproma sono tuttora in corso le attività di messa in sicurezza d’emergenza della falda e che, a seguito dei monitoraggi eseguiti sulle acque di falda, è emersa la necessità di potenziare la messa in sicurezza di emergenza, rispetto a quanto già previsto nel progetto di messa in sicurezza d’emergenza; Considerato altresì che sull’area sono presenti cisterne e serbatoi contenenti rifiuti di vario genere, che costituiscono potenziali sorgenti di contaminazione delle matrici ambientali; Rilevata pertanto la necessità di integrare le attività di m.i.s.e. in modo da attivare uno sbarramento al fine di contenere gli effetti della contaminazione nelle acque di falda all’interno dell’area Eco-Neproma, e di garantire per tali attività la copertura finanziaria regionale ai fini della tutela dell’ambiente e della salute pubblica; Vista la nota del 11 giugno 2014, acquisita agli atti regionali con prot. n. 28439 del 19 giugno 2014, con la quale il Comune di Dello (BS) ha chiesto alla Regione Lombardia la concessione di un finanziamento di Euro 253.705,15 per consentire la rimozione e lo smaltimento rifiuti che costituiscono le potenziali sorgenti di contaminazione per la qualità delle matrici ambientali nel sito Eco-Neproma, ubicato in Via san Zenone; Ritenuto, per i motivi sopra indicati, di impegnare a favore del Comune di Dello il contributo di Euro 253.705,15 a valere sul capitolo n. 3.1.0.3.145.8362 del bilancio 2014, che presenta la sufficiente capienza per la realizzazione degli ulteriori interventi di m.i.s.e. sull’area Eco Neproma; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari)»; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze dell’U.O. individuata dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 (ovvero altro provvedimento organizzativo successivo) e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; DECRETA 1. di impegnare la somma di Euro 253.705,15 con imputazione al capitolo di spesa 9.01.203.8362 dell’esercizio finanziario in corso, a favore di Comune di Dello (cod. 10316 )per la copertura delle spese necessarie per proseguire ed integrare le operazioni di messa in sicurezza d’emergenza nell’area Eco-Neproma; 2. di procedere ad erogare con successive note di liquidazione il contributo di Euro 253.705,15 al Beneficiario, sulla scorta della presentazione da parte del Responsabile del Procedimento del Comune di Dello, delle spese effettivamente sostenute e giustificate da fatture o da documenti contabili di valore probatorio equivalente; 3. di dichiarare ai sensi del d.lgs. 118/2011, che le somme impegnate saranno liquidate nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato di cui al d.p.c.m. del 28 dicembre 2011, con le modalità previste per le singole tipologie di spesa; 4. di stabilire, nel principio della ottimizzazione delle risorse finanziarie, che l’Ente beneficiario comunichi alla Regione i flussi di cassa su base trimestrale previsti per la quota oggetto del contributo regionale; 5. di stabilire che l’Ente beneficiario è tenuto a compilare sistematicamente il file «QE .xls, fornito dall’Ente erogatore, riportando i crediti vantati e a trasmetterlo agli Uffici preposti alla istruttoria tecnico-amministrativa e contabile all’indirizzo di posta elettronica: [email protected], nonché alla predisposizione dei moduli per le dichiarazioni intermedie delle spese sostenute, debitamente compilati dal Responsabile del procedimento; 6. di trasmettere copia del presente atto al Comune di Dello, che dovrà garantire l’informazione e un adeguato livello di pubblicità degli interventi, nel rispetto dei principio di trasparenza ed economicità; 7. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia; 8. di trasmettere copia del presente atto alla Prefettura di Brescia, alla Provincia di Brescia, ad ARPA e ASL competenti per territorio; 9. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013»; 10. di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 della legge n. 241/1990, avverso il presente provvedimento potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso, ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso. Il dirigente dell’unità organizzativa Angelo Elefanti – 138 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 D.d.s. 5 agosto 2014 - n. 7560 Approvazione ai sensi dei commi 4 e 7, dell’art. 242 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, dei documenti «Area Capannone Via Bagnolo - Progetto di messa in sicurezza permanente dei materiali di riporto supportato da analisi di rischio» e «analisi di rischio sito-specifica, redatta ai sensi del d.lgs. 152/2006», dell’area di proprietà della società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a. sita nei comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio (LO) e autorizzazione alla realizzazione degli interventi in essi previsti IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PIANIFICAZIONE DEI RIFIUTI E DELLE BONIFICHE Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.: «Norme in materia ambientale», in particolare il Titolo V «Bonifica di siti contaminati» e s.m.i.; Visto il r.r. 15 giugno 2012, n. 2 «Attuazione dell’art. 21 della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 - Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche - relativamente alle procedure e ripristino ambientale dei siti inquinati»; Richiamate le deliberazioni di Giunta regionale: •27 giugno 2006, n. 2838 avente ad oggetto: «Modalità applicative del Titolo V «Bonifica di siti contaminati» della parte quarta del d.lgs. 152/2006 - Norme in materia ambientale.»; •10 febbraio 2010, n. 11348 - «Linee guida in materia di bonifica di siti contaminati»; •23 maggio 2012 n. 3509 «Linee guida per la disciplina del procedimento per il rilascio della certificazione di avvenuta bonifica, messa in sicurezza operativa e messa in sicurezza permanente dei siti contaminati»; Atteso che nel territorio comunale di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio (LO), è presente un’area industriale occupata dalla società «Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a.», nella quale a causa delle pregresse attività industriali nel settore della chimica svolte nel medesimo sito, è stata riscontrata, la presenza di sostanze inquinanti con concentrazioni superiori ai limiti tabellari di riferimento; Vista la deliberazione di Giunta comunale 14 gennaio 2008, n. 8 avente ad oggetto: »Approvazione con prescrizioni del piano della caratterizzazione ai sensi del d.lgs. 152/2006, presentato dalla società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a.»; Visti i dd.d.u.o. Tutela Ambientale: •6 dicembre 2011, n. 12156, di approvazione ai sensi del comma 7, dell’art. 242 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, del Piano di Rimozione e Smaltimento dei sedimenti e dei terreni del Cavetto Gualdane nel tratto di proprietà della società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a., ricadente nei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio, quale fase operativa dell’intervento di bonifica dell’area dell’insediamento produttivo; •27 settembre 2012, n. 8329, di approvazione ai sensi del comma 7, dell’art. 242 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, del progetto operativo di bonifica dell’area del Capannone di Via Bagnolo di proprietà della società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a., ricadente nei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio, quale fase operativa dell’intervento di bonifica dell’area dell’insediamento produttivo; Vista la nota del 7 ottobre 2013, agli atti regionali con protocollo n. 37771 dell’8 ottobre 2013, con la quale la società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a., con sede in Tavazzano con Villavesco - Via Lodivecchio, 10, ha trasmesso il documento «Area Capannone Via Bagnolo - Progetto di Messa in Sicurezza Permanente dei materiali di riporto supportato da Analisi di Rischio» di proprietà della società stessa sita nei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio; Vista la nota del 18 aprile 2014, agli atti regionali con protocollo n. 19166, del 24 aprile 2014, con la quale la società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a., ha trasmesso il documento «Analisi di Rischio sito-specifica, redatta ai sensi del d.lgs. 152/2006» dell’area dello stabilimento di proprietà della società stessa sita nei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio; Preso atto di quanto indicato nei documenti di cui sopra; Preso atto delle disposizioni del capo III, legge 241/1990 s.m.i., relative alla partecipazione al procedimento amministrativo; Considerato che ai fini istruttori, è stata convocata in data 29 luglio 2014, presso la Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia, una Conferenza di Servizi ai sensi dell’art. 14, l. 7 agosto 1990, n. 241, e s.m.i., per l’acquisizione dei pareri sul documento sopra richiamato e per la quale è stata richiesta la presenza della Provincia di Lodi, dei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio, dell’ARPA Lombardia - Dipartimento Provinciale di Lodi, dell’ASL della provincia di Lodi e della società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a.; Preso atto che la Conferenza predetta ha ritenuto di approvare i documenti progettuali di cui trattasi con le osservazioni e prescrizioni di cui alle considerazioni finali della Conferenza di Servizi indicate nel relativo verbale; Ritenuto necessario che il verbale della Conferenza di Servizi costituisca parte integrante del presente provvedimento (allegato 1) (omissis); Ritenuto di far proprie le risultanze conclusive della Conferenza di Servizi istruttoria, comprensive delle prescrizioni e valutazioni espresse dagli Enti coinvolti, che consentono di esprimere favorevole assenso all’approvazione degli interventi di cui trattasi; Ritenuto pertanto di approvare i documenti: «Area Capannone Via Bagnolo - Progetto di Messa in Sicurezza Permanente dei materiali di riporto supportato da Analisi di Rischio» e «Analisi di Rischio sito-specifica, redatta ai sensi del d.lgs. 152/2006» dell’area dello stabilimento di proprietà della società stessa sita nei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio e di autorizzare la realizzazione degli interventi in essi previsti, secondo le risultanze conclusive della Conferenza di Servizi, di cui all’allegato 1 (omissis) al presente atto; Ritenuto che i Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio provvedano per quanto di loro competenza ad inserire nel Piano delle Regole, in ottemperanza alle determinazioni di cui al punto 3 della d.g.r. 11348/2010, i vincoli derivanti dall’utilizzo dei suoli oggetto di analisi di rischio sito specifica; Ritenuto altresì che la società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a. trasmetta entro 120 giorni dalla data di notifica del presente atto, il Progetto di Messa in Sicurezza Operativa dell’area dello stabilimento di proprietà; Dato atto che il procedimento che si conclude con il presente decreto ai sensi dell’art. 242 del d.lgs. 152/2006, deve concludersi nel termine di 60 gg. dal ricevimento del documento progettuale oggetto di approvazione, e che tale termine non è stato rispettato, per il protrarsi delle valutazioni in fase istruttoria dei presupposti e degli elementi di fatto e di diritto a base dell’atto provvedimentale; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Individuata dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 (ovvero altro provvedimento organizzativo successivo) e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013. DECRETA 1. di approvare ai sensi dei commi 4 e 7 dell’art. 242 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, il documento: «Area Capannone Via Bagnolo - Progetto di Messa in Sicurezza Permanente dei materiali di riporto supportato da Analisi di Rischio» di proprietà della società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a. sita nei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio, quale ulteriore fase operativa dell’intervento di bonifica dell’area dell’insediamento produttivo e di autorizzare gli interventi in esso previsti, secondo le risultanze conclusive della Conferenza di Servizi del 29 luglio 2014, il cui verbale costituisce parte integrante del presente provvedimento (allegato 1) (omissis); 2. di approvare ai sensi del comma 4 dell’art. 242 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, il documento: «Analisi di Rischio sito-specifica, redatta ai sensi del d.lgs. 152/2006» dell’area dello stabilimento di proprietà della società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a. sita nei Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio e di autorizzare gli interventi in esso previsti, secondo le risultanze conclusive della Conferenza di Servizi del 29 luglio 2014, il cui verbale costituisce parte integrante del presente provvedimento (allegato 1) (omissis); 3. di disporre che i Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio provvedano per quanto di loro competenza ad inserire nel Piano delle Regole, in ottemperanza alle determinazioni di cui al punto 3 della d.g.r. 11348/2010, i vincoli derivanti dall’utilizzo dei suoli oggetto di analisi di rischio sito specifica; 4. di disporre altresì che la società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a. trasmetta entro 120 giorni dalla data di notifica Bollettino Ufficiale – 139 – Serie Ordinaria n. 33 - Martedì 12 agosto 2014 del presente atto, il Progetto di Messa in Sicurezza Operativa dell’area dello stabilimento di proprietà; 5. di trasmettere il presente atto alla società Elettrochimica Solfuri e Cloroderivati s.p.a. e di trasmetterne copia alla Provincia di Lodi, ai Comuni di Tavazzano con Villavesco e Lodi Vecchio, all’ARPA Lombardia - Dipartimento Provinciale di Lodi e all’ASL della Provincia di Lodi; 6. di provvedere a pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, il presente provvedimento, ad esclusione dell’allegato 1 (omissis); 7. di dare atto, ai sensi dell’art. 3, legge 7 agosto 1990, n. 241, che contro il presente provvedimento, potrà essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di comunicazione dello stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi) giorni dalla predetta data. Il dirigente della struttura Elisabetta Confalonieri
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