Premessa Come già descritto ampiamente nella relazione generale gli interventi relativi all’ISTITUTO COMPRENSIVO “G.TROCCOLI” DI LAUROPOLI COMUNE DI CASSANO ALLO IONIO. sono garantiti dalle risorse dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013 – POR-FESR-2007-2013 IT 16 1 PO 004 "Ambienti per l'apprendimento". – Asse II “qualità degli ambienti scolastici” Obiettivo C e sono interventi finalizzati alla riqualificazione degli edifici scolastici pubblici in relazione all’efficienza energetica, alla messa a norma degli impianti, all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione degli impianti sportivi e al miglioramento dell’attrattività degli spazi scolastici. La sede di via S.Nicola dell’Istituto Comprensivo “G.Troccoli”di Lauropoli allo stato attuale presenta problemi di natura igienico-sanitari, problemi relativi agli impianti sia elettrico che termico, problemi di risparmio energetico relativamente agli infissi esterni e al sezionamento dell’impianto di riscaldamento e problematiche varie connesse alla sicurezza degli alunni e del personale docente e non docente. Gli aspetti di criticità dell’edilizia scolastica sono uno dei fenomeni che ancora pesano sul sistema dell’istruzione, con la presenza, in alcuni contesti territoriali, di strutture ancora inadeguate o con una destinazione d’uso diversa da quella scolastica e formativa. Tale inadeguatezza strutturale contribuisce a produrre ricadute negative sul coinvolgimento degli studenti e sui loro standard di apprendimento e rendimento e contrasta con la spinta all’innovazione. Gli interventi del PON- POR sulla qualità degli ambienti scolastici si inquadrano nell’obiettivo specifico di migliorare la sostenibilità ambientale e l’innovatività delle strutture scolastiche per valorizzare l’offerta formativa e sono coerenti con le politiche e le strategie complessive che l’UE ha proposto per la revisione degli obiettivi di Lisbona. Il miglioramento delle strutture consente di raggiungere obiettivi quali la partecipazione all’istruzione delle persone diversamente abili e la creazione di ambienti aperti per l’apprendimento, per contrastare forme di discriminazione sociale e culturale. Si tratta di interventi strutturali volti ad adeguare le scuole, da un lato, alla funzione specifica cui sono finalizzate e, dall’altro, a renderle fruibili in maniera più intensa come servizi culturali e sociali al territorio. Il Piano di interventi “Qualità degli ambienti scolastici” obiettivo C, è stato elaborato in modo da presentare caratteristiche di organicità e coerenza, con l’inclusione di interventi finalizzati al risparmio e all’efficientamento energetico (Azione di tipo C1), accanto a tipologie di interventi finalizzati alla messa in sicurezza e all’adeguamento a norma dell’impianto elettrico, al miglioramento dell’accessibilità a tutti degli istituti scolastici, al miglioramento dell’attrattività degli spazi (sia il cortile che gli spazi interni), alla dotazione di impianti sportivi e spazi ludicoricreativi. Tutte le scelte progettuali di seguito elencate e descritte mirano a trovare un compromesso tra il rispetto delle caratteristiche dell’involucro esistente e la necessità di recuperare l’edificio per un suo impiego contemporaneo, in armonia con la vigente normativa sulla sicurezza e con le esigenze di adattamento alle condizioni di funzionalità e fruibilità. Interventi In Progetto: Sostituzione degli infissi; Pitturazione palestra; Pavimentazione palestra; Realizzazione bagno per persone diversamente abili; Rampe per dare accessibilità a persone diversamente abili; Sistemazione aree esterne; Regimentazione delle acque piovane; Adeguamento impianto termico; Adeguamento impianto elettrico; Descrizione Posa dei materiali Per la posa dei materiali si procederà nel seguente modo: La sostituzione dei vecchi infissi, con infissi in lega di alluminio anodizzato a taglio termico realizzato con profilati in lega di alluminio estruso assemblati meccanicamente con lamelle di poliammide formanti il taglio termico rifinito con le parti in vista satinate con superficie totale ossidata anodicamente dello spessore da 15 a 18 micron, corredato da vetrocamera termoisolante con argon 4+16+4, cristallo interno di sicurezza stratificato 33.1 (6/7 mm) reso basso emissivo mediante deposito con procedimento magnetronico di metalli nobili basso emissivi, finto tagliavetro, (valore Ug = 1,1 W/mqK, valore del serramento Uf =0.78 W/mqK), abbattimento acustico pari a 39dB, classe di resistenza minima contro atti vandalici P2A secondo norma UNI EN 356:2002 e classe di sicurezza minima B1 secondo norma UNI EN 12600; fattore di trasmissione luminosa in accordo alla UNI EN 410:2000 minimo pari a 75%. Per i serramenti dei bagni e degli spogliatoi i vetri dovranno essere forniti opachi e non trasparenti. Ripristino dell’intonaco ove necessario durante la posa in opera dei nuovi infissi, con malta di cemento, sarà steso a mano con un primo strato di rinzaffo e un secondo strato tirato in piano, applicato con predisposte guide, per uno spessore di circa 20 mm. La tinteggiatura del locale palestra sarà realizzata previa stuccatura, ove necessario, delle pareti e preparazione del fondo delle stesse con ancorante e isolante a base di silicato di potassio. La tinteggiatura sarà realizzata con idropittura lavabile. Il colore sarà da concordare con la DL. La pavimentazione della palestra sarà realizzata in linoleum di colore da concordare con la DL, rispondente alle norme DIN 18171, fornito in rotoli, posto in opera con idoneo collante a base di resine da posare sulla pavimentazione esistente previo livellamento, ove necessario, con malta autolivellante. Il bagno per persone disabili sarà fornito di una porta con apertura verso l'esterno con luce netta cm 85 conforme alle indicazioni del D.P.R. 384/78 e sarà composto da : a) WC bidet cm 49, completo di miscelatore termostatico con blocco di sicurezza ed idroscopino; b) sedile e schienale in ABS, corredato di cassetta di risciacquo da l 10 a comando pneumatico a leva facilitato; c) lavabo fisso in vitreous completo di rialzi paraspruzzi, bordo anteriore concavo con spartiacque e appoggiagomiti, su mensole; d) specchio basculante con vetro temperato antifortunistico corredato di staffa di fissaggio su telaio in acciaio verniciato di dimensioni cm 60x70; e) corrimano orizzontale e verticale in acciaio INOX di diametro di mm 30 verniciati ed isolati elettricamente dalla superficie di ancoraggio; f) porta rotolo; g) sostituzioni delle tubazioni esistenti di carico e scarico acqua h) sostituzione della pavimentazione esistente con pavimento di piastrelle di litogres delle dimensioni di 20x20 cm, poste in opera fresco su fresco su letto di sabbia e cemento compresa la suggellatura dei giunti con boiacca di cemento bianco, i pezzi speciali, il lavaggio con acido e la pulitura di colore chiaro o bianco. i) rivestimento delle pareti con piastrelle di ceramica smaltata monocottura, pasta rossa, rispondenti alle norme UNI 159 gruppo BIII, con superficie liscia o semilucida poste in opera con idoneo collante su sottofondi predisposti, compresa la stuccatura dei giunti con idonei stucchi impermeabilizzanti, la pulitura finale e i pezzi speciali di colore bianco di dimensioni di 20x20 cm. Le due porte di accesso all’istituto saranno fornite di maniglione antipanico a barra orizzontale basculante in acciaio cromato o pusc. La verniciatura delle parti in ferro della recinzione del cortile sarà eseguita con smalto oleosintetico opaco di colore chiaro a due mani a coprire previa preparazione delle superficie, per uniformare i fondi, eseguita con carteggiatura e abrasivatura. I cordoli in calcestruzzo, saranno posati su letto di malta di cemento tipo 32.5, e saranno completati con rinfianco e sigillatura dei giunti. Il muro di recinzione verrà realizzato con blocchi forati in calcestruzzo, 20x50 cm, a superficie piana, eseguita con malta bastarda, per un’altezza di mt 2 e uno spessore di cm 20, sarà intonacato con intonaco fratazzato, steso a mano e costituito da un primo strato di rinzaffo e da un secondo strato tirato in piano a fratazzo rustico, applicato con predisposte poste e guide, per spessore di circa 20 mm. L’intonaco di finitura sarà a base di calce idraulica, pigmenti colorati e additivi idrofughi, applicato a mano. Il massetto di sottofondo di malta di cemento di spessore di 10 cm, tipo 32.5 dosato a 400 kg per 1,00 m³ di sabbia, sarà ben battuto, livellato e lisciato perfettamente, e sarà previsto un giunto di dilatazione. Nel massetto, verrà inglobata la rete in acciaio elettrosaldata Ɵ 6mm a maglia quadra (cm20x20). La pavimentazione esterna sarà costituita da pavimento industriale a pastina con manto di usura posato fresco su fresco su predisposto massetto, con miscela di 12 kg di quarzo e 6 kg di cemento per metro quadro, compattato e lisciato con formazione di giunti a riquadri a partire da 9 m²; il sottofondo sarà costituito da una stesura di 20 cm di stabilizzato costituito, per i primi 18 cm, da pietrisco di pezzatura compresa tra 40 mm e 70 mm e, per i restanti 2 cm, da pietrisco di pezzatura da 5 mm a 10 mm; il tutto compattato con rullo di adeguato peso con ricarica di pietrisco fino al raggiungimento della quota di progetto; verrà inserito un foglio di polietilene, con peso di circa 250 g/m², avente funzione di strato separatore tra il sottofondo in stabilizzato e la gettata del massetto del pavimento industriale, fornito e posto in opera con sovrapposizione dei bordi pari a 20 cm La pavimentazione del marciapiede sarà costituita da piastrelle in calcestruzzo vibrocompresso, poste in opera con malta di sabbia e cemento tipo 32.5, su sottostante massetto di fondazione di colore rosso. La rampa per disabili ubicata su Via S. Nicola sarà realizzata con profilati normali in ferro scatolare, assemblati in opera mediante saldatura con elettrodi rivestiti e/o filo di qualità idonei all'acciaio impiegato, in acciaio Fe 360 gr.B, pavimentazione in lamiera grecata antiscivolo, saranno presenti due corrimano costituiti da tubolari in ferro scatolare posti ad adeguate altezze (h1= 0,70 mt; h2= 0,90mt) e un fermapiede in lamiera di altezza di cm 12. La rampa per disabili ubicata all’interno del cortile sarà realizzata in cls, saranno realizzati due corrimano costituiti da tubolari in ferro scatolare di altezza adeguata (h1= 0,70 mt; h2= 0,90 mt) e un fermapiede in lamiera di altezza di cm 12. Il pozzetto di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche sarà previsto in cemento vibrato prefabbricato con pareti non inferiori a cm 15 e fondo non inferiore a cm 10, con impronte laterali per l'immissione di tubi, con coperchio grigliato, la condotta sarà realizzata con tubo in PVC Dn 200 posata a regola d’arte con adeguata pendenza e collegata alla condotta cittadina esistente. L’area verde costituita dalla posa in opera di terreno vegetale per un altezza di circa cm 50 sarà perimetrata da Cordoli in calcestruzzo di colore grigio, posati su letto di malta di cemento tipo 32.5. L’intervento di rifacimento dell’impianto termico prevede l’installazione di una nuova centrale da esterno, alimentata a metano, del tipo a condensazione. La scelta di questo tipo di sistema implica l’installazione di un impianto di distribuzione del tutto nuovo in quanto funzionante a bassa temperatura e, quindi l’abbandono delle vecchie tubazioni e dei vecchi corpi scaldanti. L’adeguamento dell’impianto elettrico prevederà l’installazione dei nuovi quadri di protezione e sezionamento, generali e di sezione, e il totale rifacimento delle linee dorsali di alimentazione. Verrà creato un nuovo impianto di messa a terra e un nuovo impianto di illuminazione esterna. Infine, verrà realizzato un impianto di diffusione sonora in ottemperanza alle prescrizioni delle normative inerenti la prevenzione incendi. Il sistema di evacuazione vocale di un impianto antincendio dovrà svolgere autonomamente tutte le funzioni a cui compete in perfetta corrispondenza alle normative EN-60849, CEI 100-55, EN54-16, EN54-24.L'insieme dei dispositivi dovrà essere in grado di svolgere particolari funzioni corali, prelevando e inviando segnali e segnalazioni analogiche e/o digitali. In sintesi si disporrà di una centrale suono che asservirà le diverse zone acustiche protette. Ogni singola zona sarà collegata con la centrale in modo che il sistema globale possa essere configurato secondo le necessità. Tutte le apparecchiature inserite nel sistema acustico antincendio dovranno essere di tipo professionale e quindi adatte a un uso intensivo senza decadimento delle caratteristiche originarie, esclusa solo la mancanza dei normali interventi di manutenzione generale all'impianto antincendio. Tutte le connessioni previste tra le apparecchiature periferiche e la Centrale, tra i vari apparati e tra i sistemi, dovranno corrispondere agli standard correnti per tipo e qualità dei connettori e dei cavi utilizzati, per tipologia e caratteristiche dei segnali in transito e nel rispetto delle normative vigenti. Particolare cura dovrà essere posta nella predisposizione meccanica ed elettrica delle apparecchiature componenti il sistema di allarme dell'impianto antincendio ai normali interventi di manutenzione. Per ciascuna zona deve essere prevista una doppia linea e i diffusori dovranno essere collegati in modo alternato alle due linee. Per ogni linea è necessario avere un controllo permanente che consenta di verificarne l'efficienza e dare l'allarme immediato in caso di anomalia. Il controllo e settaggio dell'impianto antincendio si opera sull'acquisizione del dato di impedenza all'atto dello start-up, sulla sua memorizzazione da parte dell'unità di controllo e sulla verifica periodica del valore con possibilità di designazione dello scarto percentuale. In caso di avaria di una linea altoparlanti o di un amplificatore, la diffusione di un messaggio nella zona in avaria deve poter arrivare ugualmente, utilizzando la linea alternativa. La sezione dei conduttori usata nell'impianto antincendio dovrà essere del tipo resistente al fuoco FTG10(O)M1. Al fine di non utilizzare inutilmente l'amplificatore di scorta dell'impianto antincendio, la commutazione automatica di quest'ultimo dovrà avvenire per effettivo guasto dell'amplificatore e non della linea di diffusori ad esso collegata.L'autodiagnosi delle linee di diffusori dovrà avvenire con sistema di controllo della impedenza della linea stessa, al fine di segnalare l'effettivo funzionamento di una quantità utile di diffusori tale che i messaggi di emergenza possano raggiungere le aree di sfollamento. Dovrà pertanto essere segnalata un'alterazione sulla linea da un minimo del 10% ad un massimo del 40% dei diffusori. L'impianto antincendio comprensivo di tutti i componenti utilizzati per la gestione delle Emergenze dovrà essere completamente Conforme alle Normative CEI-EN- 60849, EN5416, EN54-24.
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