PDF - Elettronica Plus

5 8 0 novembre 2014
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Electronica 2014: il futuro è connesso
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Numeri importanti per il 50mo anniversario di electronica: più di 73.000 visitatori da oltre 80 Paesi e 2.737 espositori da 50 Paesi. In termini di numero
di visitatori, la rappresentanza più
numerosa è stata ovviamente quella
tedesca, seguita da italiani, austriaci e
britannici. La parola d’ordine di questa
edizione: connettività. La tradizionale
tavola rotonda dei Ceo tenutasi nella
giornata inaugurale ha evidenziato le
enormi opportunità offerta dalle appli-
Mensile di notizie e commenti
per l’industria elettronica
all’interno
Mercati
compattezza ed
efficienza per i nuovi
sistemi di alimentazione
pagina 6
cazioni IoT. Altro tema molto “caldo” e
strettamente legato a una società sempre più connessa è stato quello della
sicurezza. Ma anche settori più tradizionali come automotive, medicale e
manifatturiero offrono interessanti prospettive di crescita per i semiconduttori. Tanto a spingere Christoph Stoppok,
managing director dell’associazione
dei sistemi, componenti elettronici e
Pcb della tedesca ZVEI a pronosticare per il prossimo anno il mercato dei
componenti elettronici possa raggiungere quota 527 miliardi di dollari.
Intel: uniti si vince
Cambiamento molto significativo nell’organizzazione aziendale
di Intel: il Mobile and Communications Group, che in questo trimestre ha riportato perdite per
1 miliardo di dollari, verrà riunito
al PC Client Group, che per contro ha fatto segnare un incremento del 6% nello stesso periodo.
La nuova divisione che si
verrà a formare, denominata
Client Computing Group, sarà
guidata da Kirk Skaugen,
vice president del PC Group.
La decisione è derivata dal
fatto che le tecnologie di cui
si occupano le due divisioni
– processori per PC, chip e
Kirk Skaugen, sarà
a capo del nuovo
Client Computing
Group di Intel
SoC per dispositivi mobili –
tendono sempre più a fondersi. Il vero punto di svolta
potrebbe essere l’equiparazione del livello di priorità tra le Cpu Core e i SoC
Atom, che potranno godere
dello stesso ciclo di aggiornamento su base biennale.
+7,3% per la distribuzione nel Q3
report
start up e industria
pagina 10
distribuzione
digi-key, FATTURATO
EUROPEO IN RAPIDA
CRESCITA
pagina 14
ATTUALITA’
calcolo tecnico,
30 ANNI DI MATLAB
pagina 16
L’ultimo report di Dmass (Distributors’ Austria, Israele e Germania, con perforand Manufacturers’ Association of Se- mance al di sopra della media. In termimiconductor Specialist) il fatturato del- ni proporzionali, la fetta più grossa del
la distribuzione nel terzo trimestre di mercato è ovviamente della Germania
quest’anno è ammontato a 1,57 miliardi (32%), seguita da Italia (9,8%), Gran
di euro, con un incremento del 7,3% ri- Bretagna (8,5%), Francia (7,7%), respetto all’analogo trimestre
del 2013. Su base regionale, negative le prestazioni
della distribuzione nella
regione Nordic, in Benelux
e in Svizzera, mentre Francia e Italia hanno riportato
un andamento positivo anche se inferiore alla media.
Molto bene la distribuzione
in Turchia, Russia, Gran Andamento del mercato della distribuzione nel periodo
Bretagna, regione Iberia, Q1-2012 – Q3-2014 (Fonte Dmass, novembre 2014)
M101 SERIES
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gione nordica (9%) ed Europa dell’Est
(11,2%). Le categorie di prodotti che
hanno trainato la crescita nel trimestre
sono stati optoelettronica (15,7% a quota 165 milioni di euro), discreti (15,1% a
91 milioni di euro) e analogici (10,1%%
a 459 milioni di euro). Stabili a 124 milioni di euro le logiche programmabili
mentre in declino (-10,5%) Asic e Assp,
a quota 71 milioni di euro.
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Terza Pagina
3
EONews n. 580 - novembre 2014
Massimo Giussani
Quest’anno il premio Nobel
per la fisica è stato assegnato a tre ricercatori giapponesi,
Isamu Akasaki, Hiroshi Amano
e Shuji Nakamura, per il loro
contributo alla realizzazione del
LED a luce blu. La rilevanza
dell’invenzione consiste nell’aver reso possibile la generazione efficiente di luce bianca
per esigenze di illuminazione
diretta o nella retroilluminazione di schermi a cristalli liquidi,
in particolare quelli sottili e dai
consumi ridotti che si trovano
nei dispositivi portatili. I LED in
luce bianca sono tipicamente
LED blu che impiegano fosfori
gialli per convertire una parte
della luce emessa e dar luogo a
una sovrapposizione complessivamente bianca. Un altro modo
per ottenere lo stesso risultato,
più costoso ma con la possibilità di controllo diretto sulla composizione spettrale della luce
prodotta, consiste nell’utilizzare
terne di LED nei tre colori primari (rosso, verde e blu).
I LED bianchi offrono un ottimo
rendimento di conversione rispetto alle fonti di illuminazione
tradizionale (nel migliore dei
casi si parla di oltre 300 lumen
per watt di potenza elettrica,
contro 100 lm/W delle lampade a fluorescenza e 16 lm/W di
quelle a incandescenza), hanno
un’elevata durata (stimabile in
100 mila ore) e occupano una
frazione dello spazio delle lam-
L’illuminazione si tinge di blue
Il Nobel per la fisica 2014 è andato agli inventori
del LED blu, componente essenziale nell’illuminazione e nella retroilluminazione a LED
pade tradizionali. Le
fonti LED trovano
applicazione negli
smartphone,
nei
tablet, nei monitor e
negli schemi televisivi, e più in generale come sorgenti luminose di ogni tipo,
dalle torce elettriche
alle strisce LED decorative, dai fanali per auto alle
lampade per illuminazione civile,
commerciale e industriale. La
ricerca premiata con il Nobel è
inoltre alla base dei LED in luce
ultravioletta, impiegati nei sistemi di sterilizzazione dell’acqua
potabile, e dei laser a semiconduttore in luce blu che si trovano
in ogni lettore Blu-Ray.
La tecnologia produttiva deve
ancora risolvere alcuni problemi
relativi al contenimento dei difetti dei cristalli di nitruro di gallio
(GaN) e alla piena comprensione del fenomeno di ‘droop’
che limita il rendimento alle alte
potenze, ma questo Nobel arriva comunque in un momento in
cui i LED cominciano finalmente
a farsi strada tra le applicazioni
illuminotecniche.
Il mercato dei LED in luce bianca rappresenta ancora una pic-
Fonte: Reale Accademia Svedese delle
Scienze
cola frazione dell’intero mercato
dell’illuminazione, ma il trend è
quello di una crescita inarrestabile. Nelle parole del comitato
della Reale Accademia delle
Scienze Svedese, “il XX secolo
è stato illuminato dalle lampade
a incandescenza, il XXI secolo
sarà illuminato dalle lampade
LED”. Secondo un recente studio di NPD DisplaySearch, la
domanda di LED per applicazioni di retroilluminazione è destinata a contrarsi dopo il 2014
eppure, nonostante questo, le
vendite di chip LED sono destinate a crescere, trascinate dalla
richiesta di illuminazione LED da
parte del settore consumer. Globalmente, nel 2013 le vendite
di LED per illuminazione hanno
mosso un fatturato di 1,1 miliardi
dollari, una cifra destinata a raggiungere 3,4 miliardi di dollari nel
2017. Sempre secondo gli analisti di DisplaySearch, nel 2012
la penetrazione dei LED nel
mercato dell’illuminazione era di
appena il 5% ma è destinata a
raggiungere il 26% entro il
2016.
Tra le motivazioni che hanno portato all’assegnazione
del Nobel ha pesato anche
il risparmio di energia elettrica che il passaggio alle
ben più efficienti lampade a
LED porterà a livello mondiale. L’illuminazione è infatti
responsabile del 20-30%
del consumo globale di energia
elettrica: il più alto rendimento
dei LED può far contrarre questa percentuale fino al 4%, con
grande risparmio in termini economici e di riduzione nelle emissioni di gas serra.
Non solo, ma le lampade a LED,
con il loro basso consumo, si
prestano naturalmente a essere
alimentate da semplici sistemi
costituiti da celle solari e batterie
ricaricabili, come se ne possono
trovare in tutte quelle zone dei
Paesi in via di sviluppo non raggiunte dalla rete elettrica.
Dato che ci sono circa 1,2 miliardi di persone che non hanno
accesso ad alcuna forma di luce
elettrica, l’invenzione di Akasaki,
Amano e Nakamura è letteralmente in grado di portare la luce
alle masse. Alfred Nobel se ne
sarebbe compiaciuto.
4
Hi-tech & finanza
EONews n. 580 - novembre 2014
Il fatturato di Nokia
riprende a crescere
Elena Kirienko
Rajeev Suri,
Ceo di Nokia
Nokia torna a squillare, ma
senza il business dei telefonini e smartphone, ceduto a
Microsoft lo scorso aprile per
la cifra di 5,33 miliardi di euro.
Nel terzo trimestre del 2014, il
fatturato del colosso finlandese
ha finalmente ripreso a crescere, cosa che non accadeva dal
lontano 2011, grazie al buon
andamento delle tre divisioni
rimaste: infrastrutture di rete
(Nokia Networks), mappe stradali (Here) e ricerca e sviluppo
(Nokia Technologies). Ma le
buone notizie non si fermano
qui. Il gruppo guidato da Rajeev Suri ha anche riagguantato l’utile, dopo la perdita di 26
milioni del secondo trimestre
di quest’anno, e soprattutto ha
rivisto al rialzo le precedenti stime sui conti dell’intero 2014. A
livello di risultato netto, bisogna
precisare che il terzo trimestre
dell’anno in corso è stato influenzato da due elementi straordinari di segno opposto. Uno
positivo da 2,1 miliardi relativo
ai benefici fiscali legati alle attività in Germania e in Finlandia.
L’altro negativo per complessivi
1,5 miliardi che si riferisce, invece, alla svalutazione dell’avviamento della divisione mappe, ora valutata 2 miliardi, e agli
effetti fiscali connessi a questa
perdita di valore. Tornando, al
fatturato del periodo giugnosettembre di quest’anno, un
contributo decisivo alla crescita
del 13% su base annua, è arrivato dal business delle infrastrutture di rete che pesa per
quasi il 90% sui ricavi totali di
Nokia. In particolare, questa divisione ha beneficiato del balzo
delle vendite negli Stati Uniti e
in Cina, in progresso rispettivamente del 53 e del 38% su
base annua, ma anche della
crescita a doppia cifra delle
entrate in Europa, Africa e Medio Oriente, guadagnando così
Dal lontano 2011 il
gruppo guidato da Rajeev
Suri non registrava un
aumento dei ricavi che
sono stati trainati dalla
divisione reti. Il colosso
finlandese ha beneficiato
dei grossi investimenti
degli operatori di telefonia
mobile negli Stati Uniti e
in Cina. Da inizio anno,
le quotazioni del titolo in
Borsa sono aumentate di
oltre il 20%, a conferma
che il peggio è ormai alle
spalle
quote di mercato a spese della
svedese Ericsson e di Huawei.
Nel Nord America, il gruppo finlandese sta provvedendo a rafforzare la rete quarta generazione, cioè il 4G, dell’operatore
di telefonia Sprint mentre nel
paese della Grande Muraglia è
stato recentemente firmato un
contratto con China Mobile del
valore di 970 milioni di dollari.
Contratto, che prevede la fornitura delle infrastrutture per la
rete 4G, ma anche i software
e i servizi connessi per tutto il
2015. Sul fronte borsistico, Nokia ha guadagnato oltre il 20%
da inizio anno, nonostante le
recenti turbolenze sulle piazze finanziarie internazionali. E
mentre 14 dei 40 analisti interrogati da Bloomberg ritengono
che le quotazioni del gruppo
guidato da Suri abbiano ancora ampi margini di crescita,
15 sono convinti che a questi
prezzi il titolo sia correttamente valutato e 11 che sia giunto
il momento di vendere. Quello
che sembra ormai certo è che
il peggio è alle spalle, è che anche se con qualche difficoltà ed
enormi sacrifici Nokia sembra
riuscita a reinventare nuovamente se stessa.
Chip alla riscossa
Federico Filocca
Per SIA, il comparto
cresce nel terzo
trimestre 2014 dell’8%
rispetto allo stesso
periodo di un anno
fa. Ma per gli analisti
di Nomura ci sono
ancora dei rischi legati
all’aumento delle
scorte
Ottantasette miliardi nel terzo
trimestre 2014. Con questo
giro d’affari l’industria dei semiconduttori mette a segno
una crescita del 5,7% rispetto al trimestre precedente e
dell’8 per cento rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. Secondo gli ultimi
dati diffusi dalla Semiconductor Industry Association,
l’influente
organizzazione
americana, il settore gode registrare ovunque segnali
insomma di ottima salute. In positivi. Salvo che in Giappoparticolare le vendite registra- ne dove il dato segnala un ralte nel solo mese di settembre lentamento del 3,7 per cento.
sono state pari a 29
Se infatti la regione
miliardi (+8%) conAsia-Pacifico cresce
tro 26,9 miliardi redel 12%, quella eugistrati nello stesso
ropea segna un miperiodo di un anno
glioramento del 7,9
prima. “Lungo tutto il
per cento e l’Ameriterzo trimestre 2014,
ca del 3,7 per cento.
le vendite globali di
L’ottimismo di SIA
semiconduttori resta- Brian Toohey, non è tuttavia comno forti” ha spiegato presidente e
pletamente condiviso
amministratore
Brian Toohey, presi- delegato di
sui mercati finanziari.
dente e amministra- Semiconductor
In particolare, l’uffitore delegato di Se- Industry
cio studi della banca
Association
miconductor Industry
d’affari Nomura seAssociation, suggegnala che nel settore
rendo che c’è ottimismo sul della produzione di chip resta
tasso annuale di crescita del “una combinazione di domancomparto. “L’industria è riu- da debole e scorte elevate”
scita a inanellare sette mesi che secondo l’opinione degli
consecutivi di crescita – ha analisti potrebbe intaccare le
proseguito il top manager sta- attese per il primo trimestre
tunitense – rispetto allo scor- del prossimo anno.
so anno la crescita è stata Non solo. Per gli esperti delsuperiore in tutte le categorie la banca Nomura c’è anche
di prodotti dei semiconduttori il rischio che l’incremento
con le Dram e le Analog che del 10-15% atteso nel 2015
guidano la riscossa del com- possa dover essere rivisto al
parto”. A livello geografico, su ribasso.
base mensile le vendite han- Le scorte elevate rischiano
no segnato un forte recupero in particolare di essere un
dell’America con un tasso di fardello per il comparto aucrescita del 2,8%. Bene anche tomotive, networking e più
tutta la regione Asia-Pacifico, in generale per l’insieme del
mentre stentano a ripartire il settore industriale. Non ci doVecchio Continente (-0,1%) vrebbero essere problemi ine il Giappone (-1,3%). Guar- vece per il settore di pc, tablet
dando però il trend rispetto e smartphone che continuano
allo scorso anno si possono a essere in ottima forma.
SÌ
SONO SEMPRE
PUNTUALI NELLE
CONSEGNE?
HANNO UNA
VASTA GAMMA
NO
DI CONNETTORI?
SÌ
NON
PROSEGUIRE
SÌ
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6
Mercati
EONews n. 580 - novembre 2014
Compattezza ed efficienza
per i nuovi sistemi di alimentazione
Massimo Giussani
La diffusione dell’informatica
in mobilità e degli impianti a
energia rinnovabile ha determinato una crescente sofisticazione delle tecnologie di
accumulo dell’energia per l’alimentazione di apparecchiature portatili e la regolazione
di fonti rinnovabili intermittenti. Le batterie di nuova generazione, progettate con un occhio al contenimento a livello
globale di consumo energetico ed emissione di gas serra,
sono caratterizzate da un’elevata densità di energia, una
maggiore durata nel tempo e
funzioni avanzate di monitoraggio e sicurezza. Le tecnologie più diffuse sono quelle
basate sul litio e sul nichel.
Fig. 1 – Fonte:
Research and Batterie evolute
Markets
Nello studio “Global Market
for Advanced Batteries - Forecast, Trends & Opportunities
2014-2020” pubblicato da Research and Markets si stima
che il mercato globale delle
batterie di nuova generazione
raggiungerà quota 55 miliardi
di dollari nel 2020, dai 25 miliardi fatti registrare nel 2013.
A dominare il fatturato 2020
saranno le applicazioni di trazione elettrica.
Un analogo studio condotto da
Maggior compattezza, efficienza e rispetto
dell’ambiente: i tratti comuni a batterie e alimentatori
di nuova generazione
Technavio ha analizzato le tecnologie emergenti che, grazie
ai progressi nei materiali, nella
chimica e nei processi produttivi, hanno permesso di migliorare la densità di energia, il
peso e le prestazioni rispetto
alle ‘tradizionali’ batterie a ioni
di litio o al piombo. Il mercato
associato a queste tecnologie
emergenti sarebbe destinato
a crescere con un Cagr del
57,6% sul periodo 2013-2018.
En passant, segnaliamo che
sullo stesso arco temporale,
sempre secondo gli analisti
di Technavio, il relativamente
piccolo mercato della batterie
stampabili (economiche pile
‘usa e getta’ tipicamente impiegate nelle etichette Rfid,
nel packaging e nelle smart
card) è dato in netta crescita
con un Cagr del 31,8%.
Nell’universo ‘batterie’, la tecnologia di maggior impatto
è quella a ioni di litio. Attualmente la maggior parte delle
batterie di questo tipo trovano
applicazione nelle apparecchiature portatili del mondo
consumer, come smartphone,
tablet e notebook; i recenti
progressi nella realizzazione
di celle di potenza e ad alta
capacità stanno portando a
una crescente diffusione in
applicazioni di maggior peso,
in particolare nei settori automotive e di energy storage. In
quest’ultimo ambito la tecnologia al litio sta muovendo i suoi
primi passi e gli analisti si attendono una crescita, con relativa sottrazione di quote alla
tecnologia al piombo, diluita
nel tempo. È quanto emerge
da uno studio di Research and
Markets dal titolo “Global market for Lithium-Ion batteries
Fig. 2
Fonte: IHS
Technology
2014-2020”, secondo il quale
il mercato globale delle batterie Li-Ion è destinato a varcare
la soglia dei 30 miliardi di dollari nel 2020.
Sulle opportunità di crescita
offerte dal segmento consumer per il mercato delle batterie Li-Ion concordano anche
i dati pubblicati da Statista:
la domanda di batterie per
smartphone, elettroutensili e
altri dispositivi portatili contribuirà a generare un fatturato
globale, per il segmento consumer di questo mercato nel
2015, di 13,2 miliardi di dollari;
di questi, 5,2 miliardi sono da
ascrivere al solo mercato cinese. Sempre secondo Statista,
l’anno prossimo le batterie a
ioni di litio per autovetture ibride genereranno oltre un miliardo di dollari di fatturato.
Previsioni positive giungono
anche dagli analisti di Frost
& Sullivan, che in un report
pubblicato lo scorso settembre, prevedono che il mercato
Li-Ion quadruplicherà da qui al
2020. A incrementare la domanda nel corso dei prossimi
sei anni saranno in particolare
gli impianti a energia rinnovabile e i sistemi di energy storage, seguiti dalle applicazioni
automobilistiche. Tanto il settore dell’energia quanto quello
automotive sono a loro volta
sostenuti dagli sforzi normativi
e dagli incentivi orientati al risparmio energetico e al contenimento delle emissioni di gas
serra.
Uno studio condotto da Navigant Research e riportato
da ReportLinker, “Second-life
batteries: from PEVs to stationary applications” mostra
un ulteriore punto di contatto tra i due settori: le batterie
utilizzate dai veicoli elettrici
PEV (Plug-in Electric Vehicle)
sono tipicamente garantite
per un periodo di 8-10 anni,
al termine dei quali, in media,
conservano circa l’80% della
capacità iniziale. In caso di
dismissione, le batterie usate possono essere riciclate in
applicazioni fisse, quali quelle
di energy storage. Secondo
Navigant Research il mercato
delle batterie usate, che nel
2014 è stimato in 16 milioni di
dollari, arriverà a quota 3 miliardi di dollari nel 2035.
Alimentatori
in crescita
Le previsioni di crescita interessano anche gli alimentatori, la cui evoluzione è, a
prescindere da considerazioni di carattere ecologico, improntata al conseguimento di
rendimenti sempre più spinti,
densità di potenza più elevate
e costi ritoccati verso il basso.
Il mercato degli alimentatori
Ac-Dc e Dc-Dc ha vissuto tre
anni di crescita al rallentatore
tra il 2010 e il 2013, con un
incremento di fatturato di appena 1 miliardo di dollari in tre
anni (il fatturato 2013 è stato
di 20,65 miliardi di dollari). Nel
report “The World Market for
AC-DC & DC-DC Merchant
Power Supplies” curato da IHS
Technology si prevede una ripresa più decisa a partire da
quest’anno, con le vendite a livello globale che passerebbero da 21,6 miliardi di dollari nel
7
Mercati
EONews n. 580 - novembre 2014
2014 a 25,1 miliardi nel 2018.
Le stime di espansione di IHS
sono di +4,6% per l’anno prossimo, del +5% per il 2016 e di
un successivo rallentamento
a +3,3% e +2,5%, rispettivamente, per il 2017 e 2018.
A spingere il mercato saranno soprattutto le applicazioni
emergenti nei sistemi di illuminazione a LED e le vendite di
tablet. Solo gli alimentatori destinati a questi due ambiti applicativi saranno responsabili
di un incremento di fatturato
di 2,5 miliardi di dollari tra il
2014 e il 2018.
Nel suo report “Opportunities
for power components in LED
ligthing”, IMS Research (ora
parte di IHS) stima che, complici i crescenti costi dell’energia elettrica e la legislazione
incentivante l’adozione di lampade a basso consumo, nel
2016 il mercato potenziale degli alimentatori per LED sarà
di 4 miliardi di unità, corrispondenti a un fatturato di circa 10
miliardi di dollari.
Tornando al precedente studio
di IHS, si rileva come opportunità di crescita per il mercato
degli alimentatori giungano
anche dai settori industriale,
delle telecomunicazioni e delle comunicazioni dati. Cloud
Computing e Internet delle
Cose sono ambiti destinati a
generare una domanda crescente di alimentatori Ac-Dc
e Dc-Dc, con una previsione
di espansione dei prodotti per
server, storage e networking
del 24% sul periodo 20142018.
Gli alimentatori per telefoni
cellulari, per i quali si stima un
incremento dell’8% nel 2014,
subiranno una contrazione
nel 2015 a causa del crescente numero di prodotti venduti
senza alimentatore – un effetto indotto dalla standardizzazione dei caricatori USB.
Il trend positivo di tablet e
smartphone, infine, si rifletterà
in una contrazione, stimata nel
2% sul periodo 2014-2018, del
mercato degli alimentatori per
PC e notebook.
Cambia il panorama
dei chip per l’automotive
Le recenti acquisizioni e fusioni nel mercato dei
semiconduttori destinati all’automotive stanno
cambiando lo scenario di questo settore
Francesco Ferrari
L’industria dei semiconduttori per applicazioni automotive
di recente ha fatto registrare
una sensibile crescita di fusioni e acquisizioni (M&A) che ha
cambiato la competizione in
questo mercato. Recentemente, per esempio, l’operazione
di acquisizione di CSR plc,
specializzata in semiconduttori
automotive, da parte di Qualcomm dovrebbe permettere
all’azienda di aggiungere prodotti, canali e clienti nel settore infotainment per automotive
e IoE (Internet of Everything).
Con questa acquisizione Qualcomm diventa il quarto player
a livello mondiale per quel che
riguarda i circuiti Asic per applicazioni di infotainment in campo automobilistico, con una
quota di mercato del 20% (era
11a nel 2013 con un market
share del 2,7%).
Analogamente i precedenti
annunci dell’acquisizione di
Internation Rectifier da parte
di Infineon e di Aptina Imaging
da parte di ON Semiconductor
hanno diverse implicazioni per
il segmento automotive.
Con l’accordo con International Rectifier, Infineon ha infatti rafforzato la sua posizione
nel settore dei semiconduttori
automotive e nei confronti dei
competitor come Renesas.
Il 2013 è stato un anno molto
positivo sia per Infineon sia
per International Rectifier, che
hanno aumentato il loro fatturato legato al mondo automotive
in misura pari rispettivamente
all’11,7 e al 15,6%. per contro
il tasso di cambio sfavorevole yen/dollaro ha penalizzato
Renesas, il cui volume d’affari
per i prodotti auto è sceso del
14,2%.
Una volta completata l’acquisizione, il divario tra Infineon e
Renesas sembra destinato a
ridursi ulteriormente.
La forte presenza di Interna-
miconductor, con un fatturato
relativo al segmento automotive che si avvicina al miliardo
di dollari, può contare sulla ricca gamma di sensori Cmos di
Aptina, in pratica gli “occhi” dei
sistemi Adas (Advanced Driver
Assistance System) presenti a
bordo dei moderni autoveicoli.
La rapida adozione di questi
sistemi di assistenza al conducente farà da volano alla cre-
Classifica dei primi dieci produttori di chip
per il segmento automotive
(Fonte IHS Technology – ottobre 2014)
Rank
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Company
Sum of Y2013
Renesas
2916.0
Infineon plus International Rectifier
2628.0
STMicroelectronics
1976.0
Freescale
1846.1
NXP
1603.0
Robert Bosch
1547.0
Texas Instruments
1394.9
ON Semiconductor plus Aptina
939.0
Toshiba
853.0
ROHM Semiconductor
680.0
tional Rectifier nei settori dei
transistor Igbt a bassa potenza, moduli di potenza e Mosfet
contribuirà a rafforzare la presenza di Infineon nel settore
dei circuiti integrati discreti. Il
colosso tedesco trarrà sicuri
benefici anche nel segmento
dei veicoli ibridi ed elettrici, sicuramente in forte ascesa. Anche se la seconda posizione
di Infineon nel segmento degli
integrati analogici non cambierà, questa acquisizione le
permetterà di ridurre il gap con
la prima in classifica, ovvero
STMicroelectronics.
Anche l’acquisizione di Aptina
ha permesso a ON Semiconductor di scalare la sua posizione in termini di market share
nel segmento dei semiconduttori per automotive. Ora On Se-
scita del mercato dei sensori
di immagine per applicazioni
automotive, destinati a crescere del 10% su base annua nel
periodo compreso tra il 2013 e
il 2020. Un ottimo investimento,
quindi, per ON Semconductor.
Anche se queste tre operazioni
si differenziano sensibilmente
fra loro in termini di obbiettivi
e benefici specifici, tutte però
puntano anche all’espansione delle quote di mercato nel
business dei semiconduttori
utilizzati per l’automotive.
Gli analisti ritengono che questo segmento potrà crescere
sensibilmente con l’aumento
della domanda di nuove applicazioni per l’infotainment, le
comunicazione e le funzionalità di assistenza alla guida nelle
autovetture.
8
Mercati
EONews n. 580 - novembre 2014
La crescita
del mercato O-S-D
Francesco De Ponte
Il mercato mondiale O-S-D
(optoelettronica, sensori e attuatori, semiconduttori discreti) sembra stia tornando a uno
stato di normalità dopo le vicissitudini degli ultimi anni. Le
vendite nel settore O-S-D sono cresciute soltanto dell’1%
sia nel 2012 sia nel 2013,
ma la crescita complessiva
del mercato si è rafforzata e
potrebbe arrivare al 9% nel
2014, per raggiungere il picco
di 63,8 miliardi dollari.
Per il 2015 i ricavi aggregati
nei segmenti O-S-D, che costituiscono attualmente circa il
18% del totale delle vendite di
Andamento
del mercato
O-S-D (Fonte
IC Insights,
novembre
2014)
Buone prospettive
per le vendite
di componenti
nei segmenti del
mercato O-S-D nei
prossimi anni
semiconduttori, sono previsti
in crescita dell’8%, per arrivare quindi a 68,9 miliardi dollari.
Gli analisti di IC Insights stimano che nel periodo tra il
2013 e il 2018, le vendite del
settore OSD dovrebbero aumentare con un CAGR del
6,8%, raggiungendo gli 81,5
miliardi dollari. Si tratta di un
CAGR leggermente migliore
rispetto a quello registrato nel
periodo compreso tra il 2008 e
il 2013 (6,4%).
Per quanto riguarda i dettagli, l’optoelettronica dovrebbe
continuare a essere il segmento di crescita più consistente nel corso dei prossimi
anni, grazie anche alla forte
domanda di sensori di immagine CMOS per una vasta
gamma di applicazioni embedded, come per esempio il
riconoscimento di immagini,
applicazioni medicali, reti di videosorveglianza e sistemi automotive. Un’altra tipologia di
prodotti nel segmento dell’optoelettronica che si prevede
sarà fortemente in crescita
nei prossimi anni sarà quello
dei dispositivi laser per reti di
comunicazioni ad alta velocità.
Per gli altri segmenti O-S-D,
quello dei sensori e degli attuatori è stato caratterizzato
dalla più rapida crescita nel
mercato dei semiconduttori e, in termini di prodotti, gli
accelerometri e i giroscopi
dovrebbero restare la principale categoria fino al 2018,
ma dovrebbero guadagnare
quote di mercato nel corso dei
prossimi quattro anni i sensori
pressione e quelli per i campi
magnetici.
avanzati di nuova generazione i numeri sono, invece, ancora piccoli e i dati
indicano in 0,69 milioni nel
2013gli utenti in Europa di
questo tipo di teleassistenza, mentre per la telemedicina il numero scende
ulteriormente a 0,06 milioni. Il numero complessivo
di utenti di soluzioni di tipo
connected care nel 2013 si
è attestato sui 4,7 milioni.
Gli analisti ritengono comunque che il CAGR di
questo settore possa arrivare al 19,8% nei prossimi
sei anni, con la possibilità
di raggiungere i 13,7 milio-
ni nel 2019. Berg Insight ritiene che la teleassistenza
tradizionale rimarrà il segmento di mercato maggiore
con 5,6 milioni di utenti nel
2019, ma sia la teleassistenza di nuova generazione sia la telemedicina cresceranno più rapidamente
con stime rispettivamente
di 4,9 milioni e 4,7 milioni di
utenti nel periodo preso in
esame.
Il mercato totale sembra
destinato a crescere con un
CAGR del 19% tra il 2013
e il 2019, per raggiungere
un valore di 4,8 miliardi di
euro.
I sistemi di assistenza
connessi
Francesco De Ponte
Uno dei trend più importanti
a livello mondiale è quello
relativo all’invecchiamento
della popolazione e alla relativa maggiore incidenza di
malattie croniche. In questo
scenario le soluzioni di cura
connesse, come la teleassistenza e la telemedicina,
sono in grado di rendere più
efficienti le cure permettendo ai pazienti di restare più
a lungo nell’ambiente domestico, vivendo in modo indipendente.
Attualmente il sistema di
assistenza connesso più
diffuso è il teleallarme, che
prevede un telecomando
indossabile che l’utente
può utilizzare in caso di
emergenza.
I nuovi sistemi di teleassistenza sono però tecnologicamente più sofisticati e
I ricavi per i sistemi di
assistenza connessi in Europa
potrebbero raggiungere i 48
miliardi di euro entro il 2019
l’allarme può essere attivato anche automaticamente,
per esempio, se l’utente dimentica di prendere le sue
medicine.
Per la telemedicina le soluzioni prevedono, invece,
dispositivi medici collegati
per il monitoraggio delle
condizioni del paziente,
per esempio per patologie
come ipertensione, diabete, asma e così via.
Per la teleassistenza tradizionale, il segmento che,
per ora, è quello di dimensioni maggiori, le cifre indicano un totale di 4,55
milioni di utenti alla fine
del 2013. Per i sistemi più
Persone (in
milioni) che
utilizzano
sistemi di
assistenza
connessi in
Europa (Fonte
Berg Insight)
9
Mercati
EONews n. 580 - novembre 2014
Il software per strumentazione
è il faro dell’evoluzione
tecnologica
Una ricerca di Frost & Sullivan
sottolinea come l’evoluzione
delle tecnologia abbia
sempre più bisogno di nuove
funzionalità del software per
la strumentazione
Francesco Ferrari
La rapida evoluzione delle
nuove tecnologie ha fatto anche crescere la domanda di
nuove soluzioni facili da utilizzare per il software della strumentazione di test.
Le aziende di questo settore,
per rispondere alle richieste,
si stanno focalizzando sulla
semplificazione dei complessi
task e dei processi necessari,
ma anche sull’aggiunta di nuove funzionalità.
Secondo un’analisi realizzata da Frost & Sullivan questo
mercato ha prodotto un fatturato di 1,52 miliardi dollari nel
2013 e si stima che questa
cifra potrebbe raggiungere i
2,21 miliardi dollari nel 2018.
Di fatto la funzionalità del software strumentazione si sono
evolute notevolmente nel corso degli ultimi dieci anni, e la
stretta integrazione fra sistemi
di test e software si traduce in
una maggiore efficienza nel
complesso.
Un altro trend particolarmente
interessante in questo mercato è relativo alla crescente
eterogeneità della combinazione fra prodotti e applicazioni presso i clienti che però
tendono a scegliere un fornitore unico in grado di offrire i
necessari pacchetti e servizi
direttamente oppure tramite
delle partnership.
Questa tendenza spinge i fornitori di apparecchiature a offrire soluzioni che eliminino la
necessità di reperire software
separatamente, ma anche a
offrire degli update gratuiti del
software
Mercato del
software per
strumentazione:
vendite
percentuali per
segmento di
prodotto (Fonte
Frost & Sullivan)
Mercato del software per strumentazione: sintesi dei principali trend (Fonte Frost & Sullivan)
Measurement Name
Market Stage (Nascent, Growth, Mature)
Measurement
Trend
Mature
–
▲
▲
▲
Market Revenue (2013)
$1,517.2
Market Size for Last Year of Study Period (2018)
$2,209.1
Base Year Market Growth Rate
8,9%
Compound Annual Growth Rate (2013–2018)
7,8%
Customer Price Sensitivity (scale of 1 to 10, Low to High)
9
Degree of Technical Change (scale of 1 to 10, Low to High)
8
–
●
▲
40+
▲
Number of Companies that Exited in Base Year
0
–
Number of Companies that Entered in Base Year
0
–
38,9%
▲
Competitor Overview
Number of Competitors (active market competitors in base year)
Market Concentration (Top 3 Participants)
10
Report
EONews n. 580 - novembre 2014
Start-up e industria
Francesca Prandi
Gli interventi degli ultimi Governi hanno creato un ambiente legale e normativo favorevole alla costituzione di
nuove imprese innovative e
anche al loro finanziamento
da parte di privati. Tuttavia trovare i fondi sufficienti per fare
crescere l’esperienza della
nuova piccola impresa, dopo
le fasi iniziali della cosiddetta
inseminazione, che
avviene con capitali in genere limitati
(seed capital), resta
un tema critico.
Su questi e su altri
temi legati alla diffusione dell’innova- Luca
zione generata dalle canepa
start-up nel mondo
industriale/manifatturiero italiano, EONews ha
intervistato tre rappresentanti
di diverse figure di investitori:
business angel, fondi di venture capital, aziende industriali.
Intervista a Luca Canepa, consigliere delegato di
IBAN, Associazione Italian
Business Angels Network
Quali cambiamenti sta producendo il fenomeno delle startup nel tessuto industriale italiano?
Inizierei osservando che la
crescita organica di una nuova piccola impresa che attira l’interesse di una grande
azienda e viene poi acquisita da questa è un fenomeno
sempre esistito. La novità degli ultimi anni è che sta crescendo l’interesse anche della PMI. In generale le aziende
ormai mature, medie o grandi che siano, vedono nelle
start-up innovative una sorta
di outsourcing della ricerca e
sviluppo, che un domani potrà
condurre a sinergie industriali
Il fenomeno delle start-up
in Italia è in evoluzione.
L’esperienza degli incubatori e
degli acceleratori di impresa
si è consolidata e la qualità
delle proposte che vengono
sottoposte alle varie start-up
competition è molto migliorata
e a un’eventuale acquisizione;
oppure potrà rappresentare
una diversificazione
della propria attività.
Tra l’altro, la ricerca
svolta da una realtà
aziendale più destrutturata, come è tipicamente quella di una
start-up, presenta il
vantaggio di essere
più dinamica e creativa.
Un esempio di supporto industriale alla crescita delle
start-up è rappresentato dal
programma Working Capital
di Telecom Italia e dall’iniziativa AdottUp (vedi riquadro). In
quest’ultimo caso le aziende
italiane vengono indirizzate
ad adottare una start-up e la
loro attenzione e disponibilità,
che sono maggiori rispetto al
passato, vengono sostenute
e incoraggiate dalla presenza
di istituzioni note e affidabili
nonché dai servizi offerti.
Come intervengono oggi i business angel?
Il modus operandi dei business angel sta cambiando.
Un tempo la nostra logica di
intervento era sovrapponibile
a quella del venture capital
ma con un impegno di capitali molto inferiore. Pertanto il
business angel entrava in una
start-up che sviluppava un’idea promettente e replicabile
su diversi tipi di prodotti (e/o
settori ndr) investendo il proprio capitale o quello di altri,
con l’obiettivo di uscire dal business dopo un certo numero
di anni, vendendo la propria
partecipazione per realizzare
un guadagno. Oggi molti business angel, sebbene ancora
una minoranza, sono portati
a valutare come interessante
un loro impegno diretto nella
gestione della start-up. Si tratta in molti casi di manager di
grande esperienza e disponibilità finanziarie, che per vari
motivi si trovano a doversi
ricollocare. La presenza di
un business angel così coinvolto facilita il rafforzamento
patrimoniale (con l’impegno
in capitale di altre figure che
si sentono garantite dalla presenza del manager), la penetrazione sul mercato e lo sviluppo di sinergie commerciali
e industriali.
alle start-up che conoscono,
facendole incontrare con il
portfolio di questi advisor.
Quali plus deve mostrare una
start-up di successo?
La valutazione del mercato è
fatta sulla base di un mix di
fattori, dove il prodotto valido
è uno di questi. La start-up
può essere vincente se ha un
buon team alla propria guida.
Non bisogna mai distrarsi,
mai rallentare, entrare nella
logica di provare e poi cambiare rapidamente senza innamorarsi della propria idea.
Detto in altre parole, l’idea di
business deve avere una logica che mi consenta di modificare qualcosa senza perdere
tutto quello che è già stato
fatto.
Intervista ad Andrea Caddeo, investment analyst di
In Italia le start-up con un og- ZernikeMeta Ventures
getto di interesse per il set- Come si può valutare oggi
tore manifatturiero non sono l’esperienza delle start-up itamolte. Prevalgono le innova- liane?
zioni legate all’ICT. Qual è la Rispetto a 4-5 anni fa l’amvostra esperienza a riguardo? biente è molto migliorato. Nel
Di fatto, per lo meno fino al confronto con mercati come
2000 tutte le imprese
quelli di Germania
nuove che hanno pore Francia il venture
tato avanti modelli di
capital italiano resta
business di forte scapiù arretrato, ma le
labilità nascevano nel
condizioni generali
mondo ICT.
per aprire una nuova
Negli ultimi anni, in- andrea
impresa sono molto
vece,
osserviamo caddeo
migliorate grazie agli
che i business angel
interventi degli ultimi
hanno investito anche nell’a- Governi. Pensiamo ad esemgroalimentare, e nei setto- pio alle start-up innovative,
ri medtech, biotech e nelle alla possibilità di costituire
imprese a carattere sociale. una società a responsabiliQuando le proposte arriva- tà limitata con il capitale di 1
no da questi settori, c’è una euro. Chi vuole aprire un’immaggiore probabilità di cre- presa trova un maggiore soscita sostenibile, e l’uscita dal stegno economico e anche
capitale è più sicura. Per favo- dei validi servizi di supporto
rire l’incontro tra la domanda all’imprenditorialità. Da due
e l’offerta proprio nel nostro anni a questa parte lo scenasettore manifatturiero, che è il rio si sta evolvendo molto in
secondo in Europa, IBAN sta fretta. Soprattutto nel campo
valutando importanti collabo- dell’ICT stanno nascendo nurazioni con business advisor merosi incubatori che suppordi caratura internazionale, tano progetti di impresa nella
affinché i business angel no- fase seed (quando l’impresa
stri associati possano mette- si sta costituendo e comincia
re a fattore comune attività di a sviluppare un primo prodotscouting e matching rispetto to) investendo risorse da 30
11
Report
EONews n. 580 - novembre 2014
a 50mila euro fino a 100mila
euro.
Per le start-up oggi il problema principale non è quello di
sviluppare un prodotto interessante ma quello di venderlo. Il cliente industriale infatti
è dubbioso, non si fida molto dei servizi di una start-up,
o meglio teme che la nuova
azienda non duri nel tempo.
In questo modo per le start-up
scarseggiano le commesse e
la crescita stenta a decollare.
Questo aspetto differenzia
molto l’esperienza delle startup italiane rispetto a quella
delle start-up della Silicon
Valley, dove l’industria è più
proiettata sul futuro.
Quali cambiamenti riscontrate
nel panorama degli investitori?
Stanno aumentando gli investimenti informali, cioè quelli
dei business angel, e quelli
di ex manager e imprenditori
che, oltre a investire, supportano anche direttamente
la nuova impresa. Di nuovo
ci sono pure le piattaforme
di crowd funding nelle quali possono investire anche i
Oggi il
problema
principale
non è quello
di sviluppare
un prodotto
interessante
ma quello di
venderlo
privati con piccole somme.
Al momento in Italia ci sono
due piattaforme autorizzate
da Consob a svolgere questa
attività. Di conseguenza, investitori più istituzionali, come
il venture capital hanno difficoltà a effettuare investimenti
seed, e devono spingersi sugli investimenti più consistenti
necessari nella fase di lancio
commerciale dei prodotti e di
crescita dell’azienda. I nostri
tagli medi oggi si collocano intorno ai 400mila euro e
raggiungono i 700-800mila.
Questo vale soprattutto per le
start-up dell’ICT, dove iniziative in genere snelle e veloci
trovano molti incubatori d’impresa disponibili per le fasi
iniziali.
Nelle biotecnologie, dispositivi medicali e farmaci si continua a intervenire anche nelle
fasi molto iniziali del progetto
e dello sviluppo tecnologico.
Il percorso evolutivo di una
start-up in genere termina
con l’autonomia gestionale
e finanziaria dell’impresa e/o
con la sua incorporazione in
una società più grande. Come
si prepara questo momento?
Il tema delll’exit, cioè dell’uscita dell’investitore esterno,
in Italia è uno dei problemi. Lo
è in modo particolare in questo momento critico dell’economia, in cui tutti fondi sono
in attesa di potere vendere la
propria partecipazione.
L’uscita viene valutata fin
dall’inizio, prima di effettuare
l’investimento. Nella selezione
si dà attenzione a progetti che
siano adatti a essere inglobati in altre realtà o comunque
a essere appetibili per collaborazioni future; questo per
garantirsi che il fatturato sia
sufficiente a liquidare i soci
fondatori. Valutiamo tutto fin
dall’inizio e definiamo quindi
dei contratti di investimento
che comprendano delle regole per facilitare questa evenienza.
Nei campi delle biotecnologie,
farmaci e dispositivi medicali,
l’obiettivo è quello di sviluppare della proprietà intellettuale
o anche dei contatti commerciali (fatturato) che possano
essere ceduti totalmente a
grandi gruppi, che abbiano
reti distributive internazionali,
già pronte e replicabili. Gli imprenditori della start-up devono mostrare la propria dispo-
AdottUp
ll programma AdottUp nasce con l’intento di mettere in
contatto aziende fortemente tecnologiche e innovative
ma prive di esperienze imprenditoriali, quali sono in
genere le start-up, con le PMI che necessitano di innovazione e possono offrire la loro esperienza pluriennale del
mercato.
Il programma AdottUp è realizzato da Piccola Industria
in collaborazione con l’Area Politiche Territoriali, Innovazione e Education di Confindustria, i Giovani imprenditori
e gli esperti delle Associazioni del Sistema e il Gruppo
Intesa Sanpaolo, che è partner del progetto nell’ambito
dell’accordo “Una crescita possibile”.
nibilità a diventare in seguito
i responsabili del progetto
all’interno di un grande gruppo. Inevitabilmente quindi c’è
una condivisione di interessi.
Nel campo dell’ICT il percorso è diverso. L’obiettivo è
quello di generare un certo
numero di utenti sui propri siti
o applicazioni, che possano
interessare a grandi gruppi
del settore che, sfruttando le
sinergie con il proprio business, riescano a farli crescere
ancora. Negli Stati Uniti una
exit nell’ICT è facile perché
queste attività sono ben comprese; da noi invece i grandi
gruppi svolgono più un’attività
di consulenza che di innovazione. Per questo dobbiamo
cercare le uscite anche nella
Silicon Valley.
In Italia le start-up con un oggetto di interesse per il settore manifatturiero non sono
molte. Prevalgono sempre
le innovazioni legate all’ICT.
Come mai ci sono poche pro-
poste innovative in questo
ambito?
A mio parere perché l’investimento nel manifatturiero
richiede cifre più importanti
con ritorni più diluiti nel tempo. Un fondo di venture capital deve investire e uscire
entro 10 anni mentre a volte
il manifatturiero non riesce a
garantire questi tempi. L’altra considerazione è che nel
manifatturiero gli investimenti
nelle nuove start-up vengono
effettuati direttamente da altre aziende più grandi (anche
con 30-50 milioni di euro di
fatturato) senza che ciò venga
in qualche modo pubblicizzato o rilevato statisticamente.
Nella mia esperienza ho conosciuto aziende che hanno
come “allevato” delle piccole
realtà imprenditoriali (magari di subfornitori, o di giovani
creativi), supportandole con
l’offerta di spazi o con trattamenti di favore. Forse è anche
continua a pag.12
12
Report
EONews n. 580 - novembre 2014
supporto intensivo da parte di
Mentor Graphics per assicuper questo che noi riceviamo rare l’immediata produttività
poche proposte dal settore dei propri prodotti. Le solumanifatturiero.
zioni best-in-class fornite alle
start-up sono le stesse usaMentor Graphics
te dalle compagnie leader, e
Startup Program
questo accelera il raggiungi“La crescente complessità del mento anticipato della fase
mercato della progettazione di vendita e della redditività,
elettronica impone l’esigenza con la possibilità di competedi realizzare prodotti di di- re alla pari con le aziende che
mensioni sempre più ridotte sono sul mercato da maggior
e con caratteristiche
tempo. Di fatto si tratsempre più perforta di una specie di
manti, ridurre al mifinanziamento in sofnimo i tempi di reatware senza richiesta
lizzazione e i relativi
di partecipazione nelcosti -esordisce così
la nuova impresa da
Gianluigi Merati, straparte di Mentor”.
tegic account director domenico
In
Italia
Mentor
di Mentor Graphics.- de gennaro
Graphics ha attive diTutto ciò si traduce
verse collaborazioni.
nella necessità di utiDue casi di succeslizzare i migliori appliso vengono racconcativi disponibili per
tati da Domenico de
la progettazione eletGennaro,
account
tronica e di scegliere
manager dell’azienda
il partner EDA che sia
in Italia.
in grado di supporta- gianluigi
“Eye-Tech, è una giore coloro che deside- merati
vane impresa ad altisrano vincere questa
simo contenuto tecsfida. Alle start-up innovative nologico attiva nel campo dei
del settore elettronico Mentor sensori ottici per applicazioni
Graphics offre da tempo la endoscopiche-biomedicali. Le
possibilità di accedere al pro- sue proposte sono concepite
prio Startup Program.
per tre differenti applicazioni
È un programma tagliato su medicali: capsule per endomisura per le esigenze speci- scopia, colonscopia e laparoscopia.
La tecnologia di questa startup si basa su sensori di
immagine in sistemi miniaturizzati in ambienti a luce
controllata, che consentono
alte performance e dettagliati
fermi-immagine. Le principali caratteristiche dei prodotti
sono: la facilità di controllo
e integrazione, grazie alle
dimensioni ridotte; la flessifiche di nuove start-up -spiega bilità, data dalla frequenza
Merati. Offre un accesso sem- programmabile; il ridotto conplice e trasparente alle miglio- sumo energetico potenziato
ri soluzioni di progettazione, dalle modalità standby e poa condizioni estremamente wer down mode; l’altissima
favorevoli, che consentono qualità di immagine ottenuta
alla nuove imprese di avere attraverso l’alta sensibilità del
esattamente quello di cui han- sensore, controllo della lumino bisogno, senza obblighi. Il nosità.
Programma include anche un Mentor supporta Eye-Tech
segue da pag. 11
Mentor
collabora con
circa 1200
tra licei e
università
Working Capital Accelerator
È il programma di Telecom Italia che dal 2009 aiuta
talenti e idee a trasformarsi in imprese innovative
pronte a entrare sul mercato, supportando in modo
diretto la nascita e lo sviluppo delle start-up.
Ad oggi sono 179 le start-up supportate da #Wcap
nel corso delle diverse edizioni, in cui sono stati assegnati 109 Grant d’impresa, incubate e finanziate
19 start-up, pre-incubate 36, e dove altre 15 hanno
fruito nel 2013 della prima edizione del programma
di accelerazione.
A queste si andranno ad aggiungere le 41 start-up
della Call for Ideas 2014, chiusasi il 26 maggio.
dalla sua creazione nel 2012
come spin-off della Scuola
Superiore Sant’Anna di Pisa.
La collaborazione di Mentor
avviene attraverso lo “Startup
Program for IC Design tools”.
Un altro caso di successo è
la start-up Ideas & Motion
Srl, che Mentor sostiene da
prima della sua costituzione.
L’azienda, che ha sede nella
provincia di Cuneo, nacque
dall’intuizione di un gruppo
di ingegneri che volevano
vincere la sfida di costituire
una start-up di altissimo livello tecnico, incentrata sulla
microelettronica e sui sistemi di controllo automotive;
la localizzazione, prossima
al distretto italiano dell’auto,
consentiva di sfruttare la cultura tecnologica locale, riconosciuta in tutto il mondo, e
una catena di fornitura di alta
qualità; ottime premesse per
la nascita di nuove idee e di
nuovi prodotti.
L’impresa opera principalmente in tre aree di applicazione, che rappresentano una
solida base per l’espansione
successiva in altri domini: progettazione di circuiti integrati
e IP su silicio, progettazione,
sviluppo e produzione di sistemi di controllo automotive
(ad esempio, alta tecnologia
e motore su misura, unità di
trasmissione e di comando
del corpo per applicazioni di
nicchia), progettazione, sviluppo e implementazione di
sistemi di gestione dell’ener-
gia per veicoli ibridi / elettrici
(FEV)”.
Il coinvolgimento di Mentor
Graphics nei processi di innovazione si estende anche
all’educazione delle risorse
umane che sapranno poi concepirla, come tiene ad aggiungere Gianluigi Merati.
“Mentor Graphics crede profondamente che lo sviluppo di
programmi educativi-formativi, rappresenti un investimento sul futuro dell’innovazione.
Per questo sostiene alcune
eccellenze formative attraverso uno specifico programma,
l’Higher Education Program,
che vuole incoraggiare l’ingresso nell’industria elettronica di ingegneri talentuosi. Nel
mondo Mentor collabora con
circa 1200 tra licei e università, fornendo pregevolissimi
strumenti del valore di milioni
di dollari al costo di un modesto support fee. Inoltre offre
customer training per lo staff
dei Dipartimenti e concede
l’accesso al portale SupportNet per una serie di utilità che
vanno da varie forme di assistenza nel troubleshooting
fino alla possibilità di trovare
informazioni complementari
come whitepaper, manuali utente e così via. In Italia
Mentor ha in atto diverse collaborazioni e fra queste merita senz’altro una menzione
quella con il Politecnico di Torino, nel campo delle applicazioni embedded per i settori
automotive-aerospace”.
Estensione della durata della batteria
con energy harvesting
Un unico circuito integrato nanopower gestisce più fonti di ingresso
LTC®3330, un convertitore buck/boost nanopower nonché estensore della durata della batteria, è un rivoluzionario circuito integrato per
applicazioni di energy harvesting. Il dispositivo abilita una batteria primaria di dimensioni contenute e/o ne allunga la vita dando priorità
all’energia ambientale come fonte di alimentazione primaria e passando all’alimentazione a batteria solo quando queste fonti non sono
presenti. La durata della batteria principale viene ulteriormente ottimizzata dal momento che LTC3330 non consuma corrente quando è
presente una fonte di energy harvesting. I trasduttori compatibili includono fonti piezoelettriche, solari o magnetiche. Per le applicazioni
che richiedono periodicamente potenza di picco il chip include un bilanciatore dei supercondensatori integrato.
Caratteristiche
• DC/DC a due ingressi, singola uscita
con priorità degli ingressi:
- Ingresso energy harvesting:
DC/DC buck da 3V a 19V
- Ingresso batteria primaria:
DC/DC buck-boost da 1,8V a 5,5V
• IQ batteria pari a zero in presenza di
una fonte di energy harvesting
• Corrente di riposo ultrabassa: 750nA
in assenza di carico
• Post-regolatore LDO a basso rumore
• Bilanciatore dei supercondensatori
integrato
Linear Technology Italy Srl
+39-039-5965080
Prolungamento della durata della
batteria con energy harvesting
Tensione
di uscita
50mV/DIV
accopp.
in AC
Info e campioni gratuiti
www.linear.com/product/LTC3330
Tel.: +39-039-596 50 80
Fax: +39-039-596 50 90
EH_ON
2V/DIV
0V
IBAT
100mA/DIV
Il dispositivo di energy harvesting
attivo riduce la corrente della
batteria a zero
0A
BAT = 3,6V
VOUT = 1,8V
ILOAD = 50mA
200µs/DIV
, LT, LTC, LTM, Linear Technology, il logo Linear e SmartMesh
sono marchi registrati di Linear Technology Corporation. Tutti gli
altri marchi sono di proprietà dei rispettivi titolari.
Distributori
Arrow Electronics
Farnell
Digi-Key
+39-02-661251
+39-02-93995200
800.786.310
14
Distribuzione
EONews n. 580 - novembre 2014
Digi-Key, fatturato europeo
in rapida crescita
di interagire con gli utenti in
diverse lingue e utilizzando
diverse metodologie.
Chiediamo quale peso occupi al momento il nostro
paese nei disegni di espanNel 2014 l’incremento è stato in media del 26% annuo sull’intero territorio,
sione del distributore. “L’Italia è un mercato molto straattribuibile sia all’espansione della presenza locale, sia al particolare
tegico” commenta Beeson.
modello di distribuzione
Qui, al momento, il numero
di risorse fisicamente residenti risulta ancora piccoGiorgio Fusari
merciali e di assistenza lolo, e la modalità di
zioni per abbattere i
cali e, dall’altro, alla solidità
approccio è diversa
cicli di sviluppo e riL’anno scorso Digi-Key di un modello di distribuzioda quella adottata
durre il time-to-marCorporation ha espanso la ne che unisce la strategia
in mercati come il
ket – facendo acpropria presenza in Euro- di commercio elettronico –
Nord America o il
quisire velocemente
pa centrale, con l’apertura fondata su un vasto magazCanada. Ma in Itaclienti al distributore
a Monaco di Baviera di un zino di componenti disponilia è riscontrabile un
nella regione Emea.
centro di supporto
bili - alla fornitura di
elevato processo di
E adesso? Ora, ri- Randall
dedicato ai clienti
servizi di supporto
ingegner izzazione
sponde Beeson, l’o- Restle,
personalizzati e fundel Vecchio contiin atto nella comubiettivo è intensifi- direttore
zionalità evolute. E
nente. Quest’anno,
nità di progettisti, e
care ulteriormente il applications
engineering
ciò, ha sottolineato
a ottobre, il distribuDigi-Key intende asdialogo con i merca- in Digi-Key
Chris Beeson, exetore globale di comsicurarsi che i propri
ti locali e migliorare
cutive vice president
ponenti elettronici
servizi siano in linea
la capacità di ascolha annunciato un Chris Beeson, vendite e sviluppo
con i requisiti locali.
to nei loro confronti,
fornitori di Digi-Key,
crescita media del executive
non solo grazie all’instaura- Nei vari mercati del Vecchio
vice president
ha permesso di ri26% annuo sull’in- vendite e
zione di una presenza fisi- continente la società comuspondere alle esitera area europea. sviluppo
ca, costituita da operation e nica assiduamente il proprio
genze dei produttori
Un’espansione delle fornitori
da una struttura di vendita messaggio partecipando a
di Digi-Key
a contratto e degli
vendite attribuita da
‘brick-and-mortar’, ma an- trade show nel settore. “MolOEM europei – che
un lato all’incremenche attraverso l’ausilio di te persone in Italia conoscooggi ricercano soluto delle risorse comstaff commerciali in grado no il nostro nome, e hanno
Attraverso Mentor, nuovi strumenti EDA per gli ingegneri
Nel quadro di miglioramento dei propri servizi a valore aggiun- Schematic e Designer Layout vengono forniti con la possibilità di
to e delle iniziative di potenziamento dell’offerta, all’inizio di libero accesso al sito Web PartQuest di Mentor Graphics, complenovembre Digi-Key ha annunciato, in collaborazione con Mentor tamente integrato con i motori di ricerca dei componenti di DigiGraphics, la disponibilità di due strumenti EDA indirizzati
Key, e arricchito con i simboli e i footprint, già validati, dei
agli ingegneri attivi nella progettazione di PCB. I prodotvari componenti. In questo modo, spiega Randall Restle,
ti, sviluppati congiuntamente, sono Designer Schematic
direttore applications engineering in Digi-Key, è possibile
e Designer Layout, offerti per i primi 90 giorni con uno
velocizzare la ricerca e ridurre gli errori derivanti da opesconto del 30%, rispettivamente a 199 dollari e 499 dolrazioni di inserimento manuale dei dati. Randall precisa
lari. Le licenze dei prodotti, disponibili esclusivamente
anche che i prodotti di Mentor non hanno le limitazioni
in genere evidenziate dai set di strumenti gratuiti, e ritieattraverso Digi-Key, sono commercializzate come sottone che la nuova offerta potrà attrarre migliaia di utenti,
scrizione annuale. Per un lasso di tempo limitato, il software è anche utilizzabile gratuitamente per un periodo Jim Martens, via via che ne sarà scoperta la disponibilità. In aggiunta,
product
Randall cita anche la possibilità per gli ingegneri di acdi valutazione di 15 giorni. I due strumenti software si marketing
cedere al sito eewiki, dove questi professionisti possono
propongono di facilitare il lavoro e accelerare il ciclo di
condividere esperienze e conoscenze e reperire numerose
progettazione, dalla definizione del concetto, al prototipo,
alla fase di produzione. L’obiettivo della collaborazione fra Digi- fonti di documentazione. Jim Martens, product marketing manaKey e Mentor Graphics è creare soluzioni software EDA in grado ger di Mentor, commentando la collaborazione con Digi-Key, parla
di indirizzare la crescente domanda – proveniente dagli ingegneri di nuovo canale di vendita e del valore della sinergia con Digi-Key,
professionisti – di software di progettazione a prezzi accessibili, capace di attrarre ogni anno un gran numero di ingegneri che,
collegato al vasto magazzino di Digi-Key, di oltre quattro milioni di essendo alla ricerca di nuovi tool di design a prezzo accessibile,
componenti elettronici. Per ottenere questa funzionalità, Designer poi si rivelano potenziali utenti per Mentor stessa.
15
distribuzione
EONews n. 580 - novembre 2014
mostrato
apprezzamento
per le capacità locali”.
L’altro aspetto importante
è il rafforzamento del business sul Web: “Credo stiamo spendendo una enorme
quantità di tempo, energia e
investimenti nell’assicurarci
che i processi online siano
‘best in class’”. A questo livello, i miglioramenti puntano, ad esempio, sulla capacità di integrare nell’offerta
e nei servizi online transazioni eseguibili in lingua e
valuta locale. “Tuttavia, sappiamo che lo spazio industriale, medicale, wireless,
le comunità di sviluppo,
sono tutti interessati all’introduzione di nuove tecno-
Digi-Key punta
a un modello di
fornitura molto
strutturato
logie e prodotti, e la sfida
è servire diversi segmenti e
settori verticali, che hanno
diversi tipi di necessità e requisiti”. Questi settori e comunità, conclude Beeson,
stanno evolvendo, stimolati
dal megatrend della Internet of Things (IoT), e si sta
assistendo alla formazione
di molte nuove aziende e
start-up, fino a pochi mesi
fa non esistenti. Per cogliere tale opportunità, DigiKey punta a un modello di
fornitura molto strutturato,
in grado di fornire in tempi
molto rapidi prodotti e tecnologia a tutti gli operatori
dell’ecosistema che vogliono incorporare la IoT nei
propri progetti. Un modello
con la capacità di adattarsi
ed evolversi in rapporto ai
cambiamenti dell’ecosistema e rispondere puntualmente alle necessità e requisiti delle community.
Silica a quota
1 miliardo (di euro)
Filippo Fossati
Avnet è saldamente il primo
distributore dell’area Emea
con una quota di mercato
che si aggira attorno al 46%
mentre Silica, dal canto suo,
nell’anno fiscale 2014, chiusosi lo scorso 30 giugno
scorso, ha superato quota 1
miliardo di euro (erano 975
milioni lo scorso anno) con
un market share superiore
al 16%.
“Il trend positivo – ha commentato Orlandi – dovrebbe proseguire anche il prossimo anno
grazie ai segnali positivi che
giungono da segmenti importanti quali automotive e industriale”.
Alla base della crescita della
business unit di Avnet, riconosciuto da Dmass come il distributore a più alto tasso di crescita dell’area Emea, vi sono
una forte connotazione tecnica
(come ha ricordato Orlandi, il
team Silica può contare su 110
Fae su un organico di 625 impiegati), un nucleo ridotto (28)
ma tecnologicamente avanzato
di franchises e una strategia
fortemente orientata al risultato.
Il progetto “Core’n More”, ad
esempio, lanciato nel 2011 per
portare la società nell’arco di 3
anni a raggiungere un market
share del 15% nel settore delle
Mcu, sta dando ottimi risultati:
“La quota di mercato ottenuta
da Silica nel comparto dei microcontrollori nel secondo trimestre
2014 è stata del 14% – ha detto
Orlandi – e nello stesso trimestre
la nostra share nel segmento alto
del comparto, quello dei dispositivi a 32 bit, è aumentata in misura maggiore del 19%”.
Un occhio di riguardo
alla potenza…
Un progetto in corso di sviluppo, anch’esso triennale, è
Mario
Orlandi, vice
president sales
& marketing
Europe di Silica
La tappa milanese di X-fest, la
serie di seminari tecnici dedicati
agli sviluppatori di Fpga, SoC, Dsp
e sistemi embedded organizzati su
scala europea da Silica (a cui ha
partecipato oltre un centinaio di
persone) è stata anche l’occasione
per fare il punto sull’evoluzione e
sulle strategie della società con
Mario Orlandi, vice president sales
& marketing di Silica
Power ‘n More: obbiettivo ambizioso,
ma raggiungibile, è
conseguire anche
in questo caso una
quota di mercato
del 15% nel settore, importantissimo della potenza.
Sempre lo scorso
anno Silica ha introdotto ArchiTech. “Obbiettivo di questa iniziativa – ha spiegato
Orlandi – è una soluzione
completa e un unico punto di
contatto per tutte le esigenze connesse agli strumenti
di design. In considerazione
della crescente complessità
dei dispositivi e la pressione legata al time to market,
diventa sempre più importante per i progettisti riuscire
a comprendere le caratteri-
giati quelle con competenze
e conoscenze approfondite
del mondo dei sistemi operativi quali Linux e Android.
“Un motivo di soddisfazione
– ha sottolineato Orlandi – è
derivato dal fatto che tutti e
tre i progetti sono stati ideati
in Italia”.
…e alla luce
Uno dei mercati contraddistinti dai più elevati tassi di
crescita è senza dubbio quel-
Avnet è
saldamente al
comando nella
classifica dei
distributori
dell’area
Emea (Fonte
Europartners
2014 report)
stiche dei vari prodotti sfruttandone appieno le notevoli
prestazioni in tempi brevi ed
evitando errori di progetto.
Il supporto software è diventato un elemento fondamentale nella scelta degli strumenti di design; noi abbiamo
riconosciuto la necessità di
offrire ai nostri clienti qualcosa di più dei generici kit di
sviluppo standard”.
Questo è anche il motivo per
cui tra i Fae di recente assunzione sono stati privile-
lo del lighting, valutato pari a
circa 70 miliardi di euro a livello globale. Per questo motivo Silica, che nella sua line
card può annoverare le tre
aziende leader nel settore dei
Led, ovvero Philips Lumileds,
Seoul Semi e Sharp, ha creato un team dedicato in Europa formato da 13 specialisti.
“L’obbiettivo – ha confermato
Orlandi – è sempre lo stesso:
diventare il distributore leader
per il settore delle soluzioni di
illuminazione in Europa”.
16
AttualitÁ
EONews n. 580 -
novembre
2014
Calcolo tecnico,
30 anni di MATLAB
Al MATLAB Expo la visione futura sulla progettazione e una prospettiva sulle
nuove funzionalità dell’ultima release del software, annunciata a ottobre
Giorgio Fusari
In campo ingegneristico, i
processi di analisi dei dati, lo
sviluppo di algoritmi e la creazione di modelli hanno fatto
passi da gigante negli ultimi
anni, facilitando l’attività di
progettazione e la condivisione dei dati. Un esempio fra
molti è quello rappresentato
da strumenti e linguaggi di
programmazione e simulazione come MATLAB e Simulink.
MATLAB Expo
2014 di Milano
A novembre, a Milano, durante il MATLAB Expo 2014, sono
stati ripercorsi i trent’anni di
vita di MATLAB, che dall’84 ad
oggi si è trasformato da semplice linguaggio procedurale,
in un sofisticato ambiente per
la generazione di codice e la
modellazione di algoritmi, utilizzato in molti ambiti. Ma oggi,
rispetto al passato, le sfide
sono ancora più complesse.
I trend che attualmente guidano l’evoluzione delle attività
di sviluppo, ha spiegato Paul
Smith, direttore dei servizi di
consulenza di MathWorks,
rispondono a nomi come Internet of Things (IoT), cloud,
big data, mobility. A questi si
uniscono la larga diffusione
di hardware a basso costo
(Arduino, Raspberry Pi e così
via) e la necessità di prototipazione rapida, con generazione automatica del codice,
su schede e target hardware
specifici. Si ricercano poi strumenti di programmazione testuale e grafica, con svariate
librerie e funzionalità di simulazione
e collaudo in tempo
reale. Tutte istanze
che MATLAB ha raccolto, e sta puntando a soddisfare al
meglio, attraverso le
innovazioni introdotte nell’ultima release
(2014b) presentata
lo scorso ottobre, ed
arricchita sotto vari
aspetti: dal linguaggio,
all’usabilità,
all’aspetto grafico,
alle prestazioni, al
supporto hardware,
ai requisiti necessari
nelle grandi organizzazioni e
negli ambienti di tipo enterprise.
Un nuovo sistema di grafica e
funzioni di impacchettamento
e rapida condivisione del codice e delle app semplificano
il lavoro. MATLAB Mobile, un
desktop ‘leggero’ per iPhone,
iPad, o dispositivi Android, è in
grado di connettersi a sessioni
MATLAB che girano nel cloud
di MathWorks o sul computer
dell’utente, per consentire lo
svolgimento di operazioni tipiche (valutazione comandi,
Approccio model-based
e multifisico: due vantaggi
chiave in MBDA
L’utilizzo della progettazione model-based in ambiente
Simulink ha consentito a MBDA, joint venture formata da BAE Systems, Airbus Group e Finmeccanica, e
produttrice di missili e sistemi missilistici, di ridurre i
tempi e i costi delle attività di design. Domenico Borzacchiello, engineering department RF equipment &
technologies development di MBDA Italia, si occupa
di sviluppo di sistemi di asservimento di antenne in
applicazioni avioniche, e ha spiegato i vantaggi dell’uso di Simulink in abbinamento con altri tool, come
SimMechanics. In sostanza, una volta
realizzato il modello meccanico di
un dispositivo, occorre anche elaborare un modello dinamico, realistico
e funzionale, in grado di descriverne
e convalidarne il comportamento in
scenari con determinate e precise
condizioni (inerzia, assenza di graviDomenico
tà e così via), nel rispetto dei requi- Borzacchiello,
siti di progetto stabiliti dal cliente. dell’area
Prima questa fase richiedeva vari engineering
department RF
controlli e calcoli manuali in diversi equipment &
domini fisici, con notevole impiego technologies
di tempo. Oggi, invece, la tecnologia development di
MBDA Italia
di MathWorks automatizza tutte queste operazioni: una volta realizzato
il modello meccanico con un sistema CAD di terze
parti, il relativo file, completo di tutti i parametri, può
essere importato direttamente in SimMechanics, dove
l’animazione 3D viene automaticamente generata per
mostrare la dinamica del sistema. “Si possono risparmiare mesi di lavoro” commenta Borzacchiello, che
sottolinea i due pregi chiave del software, ossia il suo
approccio model-based e le funzionalità di simulazione
multifisica. Ma c’è anche un altro vantaggio, aggiunge
l’ingegnere, e cioè la possibilità con Simulink di eseguire attività di prototipazione rapida. Grazie a tale
funzionalità, una volta realizzato l’algoritmo, è infatti
possibile generare direttamente il codice necessario
per il funzionamento su un determinato target hardware, lavorando in tempo reale e accelerando i processi
di verifica e validazione.
17
Tecnologie
EONews n. 580 -
Al Politecnico di Milano,
la simulazione in aiuto
alla didattica
I moderni sistemi di comunicazione hanno architetture
molto complesse ed operano in ambienti altrettanto sofisticati, e per migliorare la comprensione del loro comportamento al variare dei parametri e delle condizioni
operative si usano in modo crescente tecniche di simulazione. Quest’ultima è adottata anche nel corso ‘Sistemi
di Comunicazione’ dai laboratori informatici del Politecnico di Milano, che prepara alla laurea in ingegneria delle
telecomunicazioni. I software utilizzati
sono MATLAB e Simulink, il Communications System Toolbox e il DSP System
Toolbox, e l’obiettivo del laboratorio è
arrivare a costruire modelli di verifica
e analisi delle prestazioni di semplici
sistemi di comunicazione. L’accordo
stipulato dal Politecnico con MathWorMaurizio
ks, ha spiegato Maurizio Magarini, asMagarini,
assistant
sistant professor al dipartimento di
professor al
elettronica e informazione dell’ateneo,
dipartimento di
a partire da febbraio di quest’anno, ha
elettronica e
informazione del reso disponibile una licenza campus
Politecnico di
che prevede la possibilità di utilizzo di
Milano
MATLAB, Simulink e di 50 fra i principali
toolbox opzionali da parte del personale
dell’università e degli studenti, e l’installazione di licenze
stand-alone su PC o computer portatili personali. A metà
ottobre 2014, gli utenti registrati al portale di MathWorks
sono risultati 5.711 (700 fra docenti e staff, 5.011 studenti), mentre le installazioni MATLAB con licenza standalone attivata sono arrivate a 6.431 (990 quelle di docenti e staff, 5.441 quelle degli studenti). Nel mondo del
lavoro, ha sottolineato Magarini, la crescita esponenziale
nell’offerta di servizi e apparati tecnologicamente avanzati in vari ambiti industriali sta accrescendo la domanda
di ingegneri, non solo con conoscenze approfondite sulle
singole parti di queste applicazioni, ma dotati fin dall’inizio dell’autonomia necessaria per contribuire all’analisi,
al progetto e alla gestione di sistemi complessi. Insieme all’analisi matematica, la simulazione di un sistema
di comunicazione permette agli studenti di raggiungere
questa indispensabile visione d’insieme.
esecuzione di script, manipolazione di dati, visualizzazione di risultati). Quando le
esigenze di calcolo lo richiedono, esiste il supporto per
l’elaborazione di grandi moli
di dati (big data). Ad esempio,
fra le varie caratteristiche, la
tecnica di programmazione
MapReduce, integrata nello
strumento, permette di analizzare i dati non gestibili in me-
moria, sfruttando il calcolo parallelo e le risorse dei sistemi
desktop multicore (processori
multicore, GPU), dei cluster o
degli ambienti HPC (high performance computing) forniti
dai vari servizi cloud. Inoltre è
possibile far girare gli algoritmi
basati su MapReduce e le funzionalità analitiche di MATLAB
sulla piattaforma di elaborazione distribuita Hadoop.
novembre
2014
Keysight:
la tecnologia al centro
Filippo Fossati
Stante la separazione da
Agilent, il focus di Keysight
Technologies rimane quello
per cui 75 anni fa Bill Hewlett
e Dave Packard fondarono
Hewlett-Packard: comprendere i problemi degli utilizzatori,
“svelare” i più reconditi segreti
delle misure e realizzare le
migliori soluzioni disponibili
sul mercato.
“Per questo motivo – ha sottolineato Olivier Grimaud, sales
director per la regione South
Europe, Middle East e Africa
di Keysight – continuiamo a
effettuare cospicui investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, in misura superiore al
10% del fatturato. D’alta parte
l’innovazione è sempre stata
nel nostro Dna ed è una delle leve del successo dei nostri
clienti in un mondo in rapida
evoluzione”.
Questa eccellenza tecnologica ha portato l’azienda a
conquistare una posizione di
leadership nelle piattaforme
“chiave” del mondo T&M: Eda,
analizzatori di reti, analizzatori
di segnali, sorgenti di segnali,
oscilloscopi e one box tester.
Uno dei mercati chiave per
Keysight è sicuramente quello delle comunicazioni: “in
considerazione dell’aumento esponenziale del traffico
mobile – ha sottolineato Jim
Armentrout, Emea marketing
manager della società – la
comunicazione wireless è una
delle nostre priorità. Un altro
segmento molto importante è
quello della difesa/aerospazio,
in cui sono in atto importanti
operazioni di ammodernamento. Senza dimenticare i
settori industriali, dei sistemi
di elaborazione e dei semiconduttori”.
Questa focalizzazione sull’in-
Divenuta un “pure T&M
player” dopo la separazione
dalla divisione Life Sciences
(che manterrà il nome Agilent), Keysight Technologies
(ex divisione Electronic Measurements di Agilent) è ora
una realtà di 9.500 persone
con sede centrale in California (a Santa Rosa) con stabilimenti produttivi e centri
di ricerca e sviluppo negli
Stati Uniti, in Europa e nella
regione Asia-Pacifico
novazione ha avuto come
risultato una gamma di prodotti realmente innovativi.
L’apparecchio di punta è sicuramente Uxa N9040B, che si
propone come il più completo
analizzatore di segnali al momento disponibile.
Frutto dell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia – convertitori A/D a elevata velocità e
range dinamico, oscillatori e
amplificatori a bassissimo rumore, algoritmi e tecniche di
trattamento del segnale digitale ottimizzate per garantire
la massima velocità di analisi – N9040B è un autentico
“first”. “Questa nuova solucontinua a pag.18
18
Parola alle Aziende
EONews n. 580-
segue da pag.17
zione – ha sottolineato Andy
Botka, General manager della
Microwave & Communication
Division di Keysight – non è
un’alternativa a uno strumento
precedente, ma rappresenta
il top delle apparecchiature
per l’analisi dei segnali che
permette di individuare i “bachi” sempre più complessi e
subdoli presenti in dispositivi
elettronici sempre più potenti
e sofisticati”.
Di assoluto rilievo le prestazioni offerte: funzionamento fino
a 26,5 GHz con una larghezza
di banda di analisi fino a 512
MHz e un livello di rumore di
fase di 20 dB più basso a 10
kHz di offset dalla portante rispetto al miglior analizzatore
finora disponibile. “Si tratta di
Altro prodotto di notevole interesse è N5193A UXG, un generatore di segnali versatile in
grado di produrre simulazioni
di minacce realistiche ideali
per applicazioni nel settore
aerospace/defense.
Per produrre scenari di questo
tipo, lo strumento è in grado di
commutare le impostazioni di
frequenza, ampiezza e fase
in soli 250 ns. Ciò è possibile
grazie all’uso della tecnologia
di sintesi digitale diretta e di un
convertitore D/A sviluppato da
Keysight.
I sensori di potenza USB e
LAN U2040 X-Series possono
vantare un range dinamico di
96 dB, grazie al quale è possibile eseguire misure di potenza accurate e ripetibili per
qualsiasi segnale modulato,
un elemento importante durante la produzione di chipset
wireless e moduli amplificatori
di potenza.
novembre
HMI
2014
HMI “pronte” per
la tecnologia IoT
Il mercato delle interfacce operatore (HMI) è estremamente dinamico
e negli ultimi tempi si è assistito a un incremento esponenziale del livello
di interazione con le apparecchiature
Dirk Finstel
L‘utente vuole vedere più dettagli, poter regolare un numero sempre maggiore di impostazioni in base alle proprie
esigenze, aver accesso a tutte le informazioni sullo stato
della manutenzione con un
semplice click e, naturalmente, essere in grado di accedere a tutte queste informazioni
in qualsiasi luogo.
I clienti OEM richiedono
prodotti che integrano le più
recenti tecnologie che noi
ovviamente siamo in grado
di implementare. Funzionalità multi-tocco, grafica in HD
o persino con risoluzione 4k
in tempo reale, controllo mediante gesti (impiegato ad
esempio sugli schemi di più
grandi dimensioni per applicazioni in campo medicale)
sono alcuni esempi delle
tecnologie più richieste. In
un settore dove è necessario
garantire elevate prestazioni, è indispensabile integrare
funzioni di visualizzazione e
controllo su un singolo Panel
PC multicore predisposto per
il supporto delle tecnologie
hypervisor (per l‘esecuzione
di più sistemi operativi su un
singolo computer).
Un‘altra tendenza che
val la pena sottolineare è
l‘installazione di thin client
con connettività cloud da utilizzare come HMI distribuite
di tipo stazionario o mobile
in formato tablet o addirittura
smartphone destinate al personale che opera sul campo,
come ad esempio i tecnici addetti alla manutenzione. Ab-
Dirk Finstel,
Ceo EMEA di
Adlink
Technology
biamo anche sviluppato tablet
PC per carrelli elevatori da
utilizzare come HMI veicolare
oltre a tablet mobili che permettono di ottimizzare la logistica di un magazzino. Grazie
all‘adozione dei processori Intel Quark saremo in grado di
realizzare HMI di dimensioni
pari a quelle degli interruttori
per illuminazione a muro.
Le numerose versioni di HMI
per collegare queste interfacce operatore a macchinari e
infrastrutture. Oltre al vasto
portafoglio di HMI, il nostro
“fiore all’occhiello” è SEMACloud (Smart Embedded Management Agent) che mettiamo a disposizione per questi prodotti e che prevede una
connettività “edge” (ovvero
alla periferia della rete) sicura e di concezione innovativa
che Adlink può offrire sono
destinate all‘uso nei più svariati settori applicativi che
spaziano dai macchinari industriali ai sistemi di trasporto ai
dispositivi medicali.
Oltre a ciò mettiamo a disposizione una pluralità di schede di I/O e di comunicazione
anche alle soluzioni cloud.
Utilizzando questa tecnologia
cloud “application-ready”, gli
OEM possono realizzare tutte le app per il monitoraggio
e la manutenzione dell’HMI
basandosi su un cloud IoT
sofisticato che fornisce tutti i
dati necessari. Le applicazioni
dei clienti possono sfruttare
questa connessione sicura in
modo tale che i loro progettisti
possano sfruttare questa base tecnologica per migliorare
l’affidabilità delle applicazioni
dell’utente finale con tecnologie basate su clou e IoT.
Dal canto nostro, siamo già in
grado di fornire HMI pronte a
supportare la tecnologia IoT.
I clienti OEM
richiedono
prodotti che
interessano
le più recenti
tecnologie
HMI
Parola alle Aziende
EONews n. 580 - novembre 2014
Intervista a Paul Mullen, sales director
Intervista a Fabio Melegazzi, product manager
Anders Electronics plc Telestar
A
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato (rallentamento, crescita,
forte incremento…)?
R: Per tradizione il mondo dei
display elettronici per l’industria
ha sempre avuto uno sviluppo
più lento rispetto alla diffusione di
analoghi prodotti consumer, con
ritardi di almeno 18 mesi. Oggi
questo ritardo si sta riducendo e
non supera i sei, nove mesi.
Detto questo, si continua comunque a registrare un rallentamento
e un motivo c’è. I display elettronici industriali sono in grado di resistere a un utilizzo ben più intensivo, durano di più e rimangono sul
mercato per un periodo molto più
lungo rispetto ai prodotti destinati
al mercato del largo consumo.
D: Quali sono le principali strategie adottate dalla vostra società sul breve/medio periodo
per soddisfare al meglio le richieste di questo mercato?
R: Dal momento che i display
grafici vengono prodotti in un
numero relativamente limitato di
formati standard, il passaggio ai
TFT si è tradotto in un gran numero di prodotti che sembrano
tutti abbastanza simili. andersDX
è in grado di ottenere display
semi-personalizzati secondo le
necessità applicative a un costo
relativamente contenuto, rendendo molto più economico il processo di sostituzione del modulo
LCD. Il nuovo servizio di semicustomizzazione è basato su display standard a colori nei formati
4.3”X2.8” che possono essere
tagliati a un’altezza specifica per
potersi adattare agli spazi a disposizione.
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: andersDX ha di recente lanciato un servizio di optical bonding completo e decisamente a
buon mercato, per incrementare
la leggibilità dei display in ambienti molto luminosi e soprattutto outdoor. Il servizio di Optical
Bonding è rivolto ai clienti con
applicazioni caratterizzate da
bassi volumi produttivi, fino a ieri
insufficienti a rendere economicamente conveniente questo tipo
di assemblaggio.
Progettato per i display di dimensioni comprese tra 2,8” e 23,6” il
nuovo servizio di Optical Bonding
viene fornito infatti anche per
quantitativi d’ordine molto bassi. Il
servizio di andersDX comprende
un’ampia gamma di opzioni, che
comprendono tra l’altro l’integrazione di controllori per touch screen e l’applicazione di rivestimenti
antigraffio o antiriflesso e di vetri
protettivi antivandalo. L’offerta include anche pannelli con grado di
protezione IP65/67, per le applicazioni in ambienti umidi, e pannelli conformi agli standard PCI
per i terminali di pagamento.
D: Quali sono i principali fattori che distinguono la vostra azienda rispetto ai concorrenti?
R: AndersDX intende offrire
ai propri clienti una soluzione completa, piuttosto che un
semplice display. La tecnologia
legata sia al display sia al processore integrato è in rapida
evoluzione e per questo motivo
le diverse combinazioni dei due,
che possono essere messe a
disposizione degli sviluppatori,
stanno aumentando.
AndersDX Solutions Clinic fornisce ai progettisti una consulenza gratuita e senza impegno,
per l’analisi del mercato di riferimento e fornendo consigli
sulla combinazione display-processore più adatta ai loro futuri
progetti integrati. andersDX è in
grado poi di offrire un supporto
di sviluppo per portare avanti il
progetto e, se richiesto, anche
di produzione.
A
Paul Mullen
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione riguardante l’andamento del
mercato (rallentamento, crescita, forte incremento…)?
R: Se pur non estremamente marcata, vediamo che il
mercato dell’HMI gode di
una leggera crescita.
Seguendo l’andamento generale del mercato dell’automazione, notiamo che nuove
opportunità si concretizzano
sempre di più su questo tipo
di prodotto.
cliente quando è in difficoltà.
È questo che noi offriamo ed
è questo che secondo noi funziona nel mercato attuale.
D: In che modo state implementando queste strategie
(stipula di accordi/collaborazioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ricerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R: Le risorse umane sono
un fattore preponderante
per la nostra attività. Per
D: Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato?
R: La qualità del prodotto
che offriamo in Telestar è
uno degli aspetti principali
sui cui abbiamo basato la
strategia di vendita. Ma
n o n l ’ u n i c o. R i t e n i a m o
che ciò che sta dietro la
commercializzazione di
un prodotto sia
altrettanto, SE NON
questo vengono fatPiù, importante.
ti investimenti sotto
Forniamo al cliente
quest’aspetto.
un servizio completo
Figure tecnico/come quindi non solo la
merciali che seguono
vendita di un prodotto
in toto il cliente e lo
altamente tecnologico
supportano sotto ogni
ma un supporto tec- Fabio
aspetto sono fondaMelegazzi
nico on-line e on-site,
mentali per la nostra
pre e post vendita.
azienda.
Affianchiamo il cliente
Il cliente sa e deve
nella realizzazione dell’appli- sapere chi contattare per avecazione, offrendo contempo- re un completo supporto sia
raneamente un training det- tecnico sia commerciale.
tagliato sul funzionamento del È, inoltre, fondamentale, recesoftware di programmazione. pire le esigenze del mercato
Affrontiamo insieme al clien- e riportare i feedback a chi
te le problematiche derivanti sviluppa il prodotto. Per quedalla realizzazione del pro- sto motivo abbiamo instaurato
getto arrivando insieme alla con il partner un rapporto colrisoluzione. La reperibilità dei laborativo e di fiducia.
nostri tecnici è fondamentale
per dare un pronta risposta al
continua a pag. 20
19
20
Parola alle Aziende
hmi
EONews n. 580 - novembre 2014
Intervista a Giovanni Mandelli, product manager PLC & HMI segue da pag. 19
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: Dall’industria, al controllo
di processo, dalla domotica alle implementazioni su
macchine automatiche di
qualsiasi tipologia.
Abbiamo visto in quest’ultimo
periodo aumentare l’integrazione delle nostre soluzioni
HMI in applicazioni globali,
nella realizzazioni di macchine custom per grosse realtà in
settori applicativi come packaging, settore alimentare e farmaceutico.
D: Quali sono i principali fattori che distinguono la vostra
azienda rispetto ai concorrenti?
R: Qualità del prodotto, tecnologia utilizzata, supporto
tecnico/commerciale, esperienza sul campo, disponibilità del prodotto e gestione completa della logistica.
Questi sono gli aspetti principali che ci contraddistinguono sul mercato e sono i
Il mercato
dell’HMI gode
di una discreta
crescita
nostri punti di forza per fornire una soluzione globale
completa e all’avanguardia.
D: Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previsioni sul lungo termine?
R: Notiamo come l’aumentare della concorrenza e
delle scelte possibili nel panorama del nostro mercato
abbia contraddistinto questi
ultimi anni. Su questo tipo
di prodotto lo è e lo sarà ancora di più. Fornire quindi
esperienza, assistenza e
completezza nella soluzione proposta sarà ancora più
importante e fondamentale. Mitsubishi Electric
Factory Automation
A
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione
riguardante l’andamento
del mercato (rallentamento, crescita, forte incremento…)?
R: Il mercato dei pannelli operatore ha subito delle
battute di arresto negli ultimi
anni dovute alla crisi. Nell’ultimo periodo però, si iniziano
a intravedere piccoli segnali
di ripresa e, se si analizzano i dati, si può facilmente
evincere che a fronte di una
crescita in termini di volume
non corrisponde una paritetica crescita di fatturato. La
drastica riduzione dei prezzi
degli schermi consumer ha
spinto al ribasso anche i costi degli HMI industriali. La
continua richiesta di aumento delle performance e riduzione dei prezzi creeranno
un mercato HMI in costante
rinnovamento anche per far
fronte all’aumento dell’offerta
di nuovi player.
D: Quali sono le principali strategie adottate dalla
vostra società sul breve/
medio periodo per soddisfare al meglio le richieste
di questo mercato?
R: Negli ultimi anni lo sviluppo dei pannelli operatore ha
subito una notevole accelerazione, trainata dal rapido
sviluppo degli schermi touch
screen per uso domestico,
dai telefoni cellulari e dai tablet. Questo scatto tecnologico si è ripercosso anche
sui pannelli operatore industriali tanto da far crescere le
richieste degli utenti, abituati a interagire con il proprio
telefono cellulare. È notevolmente cresciuta la risoluzione degli schermi industriali e
Giovanni
Mandelli
delle performance grafiche e
di elaborazione dati.
Nei pannelli operatore industriali Mitsubishi Electric ha
già integrato alcune funzionalità come il Multitouch o la
funzione slide e zoom per le
immagini; l’opzione wireless
integrabile nei pannelli operatore consente, inoltre, la
connessione senza fili alla
rete aziendale del cliente. Risulta semplice e immediato
collegarsi con il pannello da
qualunque punto della rete
e, sfruttando la funzione di
trasparenza, andare online
col Plc senza fili. È stata infine notevolmente potenziata
l’integrazione con gli altri prodotti di automazione di Mitsubishi Electric come Plc, servo,
inverter e così via. La risoluzione e la grafica continueranno a crescere a un ritmo
che forse non siamo ancora
in grado di immaginare.
D: In che modo state implementando queste strategie (stipula di accordi/
collaborazioni, nuove acquisizioni, investimento in
attività di ricerca e sviluppo, in risorse umane…)?
R: L’aspetto più rappresentativo di Mitsubishi Electric è
la capacità di realizzare tutti
i prodotti in “casa” per mantenere gli standard di qualità che ci hanno resi famosi
nel mercato e per garantire
la compatibilità dei nuovi
prodotti con le vecchie serie.
Scegliendo Mitsubishi Electric il cliente ha la certezza di
poter affrontare, dopo molti
anni dall’acquisto, il rinnovamento dei propri impianti
senza pensieri e di trovare
sempre un prodotto innovativo e compatibile con tutto
quello acquistato in passato.
Per questo motivo Mitsubishi
Electric ha potenziato notevolmente la propria divisione
R&D investendo nel potenziamento della propria struttura
per affrontare le nuove sfide
che il mercato ci sottoporrà.
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: Mitsubishi Electric vanta
una gamma di prodotti con
funzionalità e performance
adatte alle più svariate ap-
HMI
Parola alle Aziende
21
EONews n. 580 - novembre 2014
plicazioni. Sarebbe riduttivo catalogare i prodotti per
applicazioni, anche se alcune caratteristiche rendono i
pannelli operatore GOT2000
ideali sia per applicazioni
di processo, con funzioni di
interfaccia diretta ai sistemi
di gestione aziendale tramite funzioni MES, funzioni di
datalogger, Operation Log
Function, funzioni multimediali per visualizzare/registrare video, sia per applicazioni
di packaging con gestione
avanzata delle ricette, funzione VNC per remotare le
pagine del pannello operatore su PC tablet o smartphone, funzione di backup e restore del programma Plc dal
pannello, sia in svariate altre
applicazioni grazie all’ampia
connettività con molti prodotti
di automazione e periferiche
generiche come mouse, tastiera, stampanti … In questo
particolare momento di mercato il settore più promettente è quello dell’export per tutti
quei settori in cui l’Italia e i
suoi costruttori sono universalmente riconosciuti come
eccellenza.
D: Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R: Mitsubishi Electric è da
sempre all’avanguardia nella
produzione di prodotti e soluzioni di automazione.
Tutti i pannelli operatore
GOT2000 di Mitsubishi Electric sono dotati di uno schermo touch industriale con
caratteristiche di resistenza
e durata decisamente superiori ai normali schermi
commerciali; garantiti fino a
70.000 ore di lavoro in ambienti industriali, i pannelli
operatore GOT2000 sono ai
vertici per qualità e prestazioni. Inoltre, l’elevato grado
di protezione, fino a IP67f,
permette l’impiego dei pannelli operatore in qualsiasi
condizione ambientale.
Oltre alle proprietà grafiche,
ciò che caratterizza i pannelli
operatore di Mitsubishi Electric sono le funzioni relative
alla messa in servizio delle
macchine, alla riduzione dei
tempi di fermo e alla raccolta
dei dati. Sono infatti standard
funzioni quali Ladder Monitor,
che permette all’operatore di
monitorare/modificare il programma PLC direttamente
dal pannello operatore, Document Display che permette di
sfogliare, ad esempio, la documentazione inerente il ripristino di allarmi, e la funzione
Back-up/Restore, che consente in modo automatico di
ripristinare il programma Plc o
motion nel caso di sostituzione della cpu. In ambito di tracciabilità dei dati sono disponibili funzioni di Datalogger,
per memorizzare lo storico
dei parametri principali della
macchina, e Operation Log,
che permette di memorizzare
tutte le operazioni eseguite
sulla macchina dall’operatore.
Riteniamo che il pannello
operatore non sia soltanto
un’interfaccia grafica, ma un
importante strumento per aumentare la produttività della
macchine.
D: Pur non avendo la sfera di cristallo, quali sono le previsioni sul lungo
termine?
R: I pannelli operatore HMI
rivestono una grande importanza nel mercato attuale e
saranno protagonisti nelle
nostre fabbriche ancora per
molti anni. Lo sviluppo tecnologico sarà ancora più veloce e la nostra nuova sfida
sarà quella di offrire prodotti
e soluzioni sempre migliori.
Nel prossimo futuro vedremo
sicuramente l’interazione dei
pannelli col mondo del web e
degli smartphone/tablet sfruttando la tecnologia wireless
anche per il collegamento dei
dispositivi di automazione.
Una fabbrica totalmente connessa e aperta al mondo del
cloud avrà dei pannelli operatore sempre più smart.
HMI, un mercato che
esplora nuove frontiere
Damiano Di Rosa
L’interfaccia operatore è un
elemento molto importante per
garantire efficacia e performance nei processi produttivi industriali.
Quanto più essa è ergonomica,
di facile utilizzo e performante,
tanto più sarà possibile ottenere i migliori risultati nel controllo,
nella manutenzione, nella gestione degli impianti. Il mercato
continua a chiedere innovazione
in questo settore, ma allo stesso tempo denota una sempre
maggiore sensibilità al prezzo;
questo comporta un’attenta valutazione per trovare il giusto
equilibro fra costi e benefici nel
proporre nuove soluzioni al mercato. Un secondo aspetto da
considerare è la capacità di creare strumenti che soddisfino efficacemente sia le necessità di
chi è utilizzatore finale dell’interfaccia, sia di chi ha il compito di
integrarla, di fare manutenzione
o fornire assistenza sui prodotti.
Questi ultimi due punti in particolare rivestono oggi grandissima importanza in virtù del fatto
che la gran parte del mercato
HMI in Italia è rappresentato
da OEM che si rivolgono quasi
esclusivamente a un mercato
internazionale: primo importantissimo requisito per loro è
quindi il poter contare su un’offerta valida, reperibile ovunque,
che semplifichi il più possibile
gli interventi remoti di messa in
servizio, aggiornamento e manutenzione.
Elevata robustezza, resistenza
in qualsiasi ambiente di utilizzo,
ampia connettività, grandi capacità di archiviazione dati, semplicità di messa in servizio e manutenzione sono caratteristiche
comuni all’offerta dei vari brand,
da migliorare costantemente; vi
sono però alcune nuove frontiere da esplorare, aree in cui
anche le richieste dei clienti si
stanno facendo maggiori.
In un mondo sempre più
interconnesso, cambiano le
esigenze sia di chi utilizza le
interfacce operatore sia di chi
le integra e fornisce assistenza
Ad esempio, il mercato oggi è
interessato dal fenomeno della
“consumerizzazione”, un fenomeno che ha un impatto, attualmente, soprattutto per quanto
riguarda le abitudini di utilizzo
e il tipo di esperienza che gli
operatori oggi si attendono nel
servirsi di strumenti digitali nella
propria attività. L’abitudine alla
mobilità, alla possibilità di operare in modo “multipiattaforma”
– ma anche la consuetudine
con modalità di interazione con
i contenuti erogati tramite l’interfaccia che sono nuove (gesti, navigazione touch, utilizzo
di app…) – sono da tenere in
grande considerazione quando
si progettano nuove interfacce
HMI e strumenti per rendere disponibili specifiche applicazioni.
Operativamente, vediamo che
il mercato richiede sempre più
spesso pannelli operatore in un
formato Wide (che a parità di
taglia offre il 40% dell’area grafica in più rispetto al tradizionale
formato 4/3); la retroilluminazione ormai non può che essere a
LED, e viene richiesta une definizione dell’immagine sempre
più accurata. Un’altra richiesta
chiave è quella che qualsiasi
continua a pag. 22
Damiano
Di rosa
product manager
HMI di Schneider
Electric
22
Parola alle Aziende
hmi
EONews n. 580 - novembre 2014
Intervista a Giuseppe Amato, technical manager & business development Europe
segue da pag. 21
interfaccia, anche di livello base,
includa funzioni di connettività digitale (Ethernet o fast Ethernet)
fra le diverse opzioni di connettività disponibili; questo perché
le macchine e quindi i pannelli
operatore oggi si inseriscono in
un ambiente industriale sempre più interconnesso, che offre
importanti vantaggi quali quelli,
ad esempio, di poter gestire da
remoto attraverso supporti quali
tablet o smartphone – oltre che
da PC – le funzionalità dell’interfaccia, e intervenire in modo
immediato e personalizzato.
Per rispondere a queste esigenze Schneider Electric si affida
alla ricerca e sviluppo di nuove
soluzioni e a un continuo confronto con i clienti per individuare
le loro necessità.
Abbiamo iniziato a introdurre interfacce HMI con caratteristiche
evolute, che si avvicinano all’esperienza consumer e che offrono funzionalità di controllo senza
precedenti.
Con l’evoluzione dei nostri software di configurazione HMI
Vijeo, stiamo approntando
strumenti che consentiranno di
supportare “gestures” (zoom,
scorrimento laterale, scrolling…)
e forme di navigazione più vicine al mondo consumer, iniziando dalla nuova gamma di HMI
presentata quest’anno, Magelis
GTU e per i PC industriali con
l’intenzione di estendere il tutto
anche alle altre gamme. Già da
tempo ci siamo attrezzati per offrire un accesso da remoto tramite smartphone e tablet, sviluppando delle APP dedicate (Vijeo
Design’Air e Vijeo Design’Air
plus) che consentono la gestione degli HMI Magelis sia con dispositivi Android sia iOS. Naturalmente, maggiori possibilità di
accesso si accompagnano anche a un’attenta considerazione
delle esigenze di sicurezza; è
possibile impostare ad esempio specifiche limitazioni nelle
possibilità di interazione con la
macchina da remoto, riducendo
le funzionalità accessibili attraverso i dispositivi mobili.
VIA Technologies
A
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andament o d e l m e rc a t o ( r a l l e n tamento, crescita, for te
incremento…)?
R: Credo che si riferisca al
mercato italiano. In questo
caso, il mercato italiano vede ancora una stagnazione
dovuta, a mio avviso, allo
scarso coraggio di investire
in innovazione. Società come Apple hanno mostrato
come sia possibile posizionare uno smartphone in una
alta fascia di mercato e renderlo l’oggetto del desiderio,
semplicemente creando una
interfaccia uomo macchina
(HMI) intuitiva, bella e funzionale. VIA Technologies
ha realizzato dei System On
Chip che integrano un engine grafico (GPU) ad alte prestazioni e basso consumo
energetico. Questo abilita i
clienti a poter realizzare delle interfacce uomo-macchina
ad alto contenuto grafico,
migliorandone la intuitività
ma allo stesso tempo offrendo una alta fluidità.
Ci siamo resi inoltre conto
che per “abilitare” la piena
accelerazione grafica, dovevamo realizzare una stretta
connessione tra il framework
multimediale di Android e i
nostri acceleratori HW integrati nel System On Chip.
Abbiamo quindi realizzato
delle Vertical Market Solution
SW Package, ottimizzate per
gli specifici segmenti verticali che vanno dall’Industrial
Automation, Transportation,
Medical, Digital Signage,
solo per citarne alcuni.
D: Quali sono le principali strategie adottate dalla
vostra società sul breve/
medio periodo per soddi-
sfare al meglio le richieste
di questo mercato?
R: Ci siamo mossi su due
aree: integrare delle GPU
altamente performanti ma
allo stesso tempo a basso
consumo nei nostri
System On Chip;
ottimizzare i nostri
device dr iver per
abilitare la completa accelerazione disponibile in HW. Per
essere più specifici Giuseppe
con l’ottimizzazione amato
siamo stati in grado di fornire prestazioni migliori di un System
On Chip Quad-Core che non
supportava OpenGL ES3.0
con un nostro System On
Chip dual-core che aveva il
supporto completo a OpenGL ES3.0 utilizzato da Android 4.3.
Abbiamo inoltre ottimizzato
i driver del nostro H264 decoder per realizzare dei playback estremamente fluidi e
senza “scatti”.
Questo per il nostro cliente
significa fornire una piattaforma che fornisce una
migliore esperienza utente
(user experience) con un
Total Cost Of Ownership migliore rispetto ad architetture non ottimizzate a livello di
driver SW.
D: In che modo state implementando queste strategie (stipula di accordi/
collaborazioni, nuove acquisizioni, investimento in
attività di ricerca e sviluppo, in risorse umane…)?
R: Attraverso un investimento sulle persone (capitale più
prezioso nella nostra società) e continuando a sviluppare una alta competenza
nello sviluppo di System On
Chip che possano gestire
interfacce uomo macchina
estremamente complesse
dal punto di vista grafico ma
altamente intuitive dal punto
di vista dell’utilizzatore.
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: Industrial Automation, Home Automation, Building Automation, Patient Monitoring, Streaming
Client.
D: Quali sono i principali fattori che distinguono la vostra
azienda rispetto ai
concorrenti?
R: La nostra società è l’unica
ad avere la gestione completa dal silicio allo sviluppo del
sistema.
Avendo la completa catena
siamo in grado di sviluppare
Solution SW package ottimizzati per fornire la migliore
esperienza all’utente.
D: Pur non avendo la sfera di cristallo, quali sono le previsioni sul lungo
termine?
R: Oggi la enorme capacità computazionale e grafica che si è raggiunta può
permettere la realizzazione
di apparecchiature medicali
con “scansione” delle immagini diagnostiche per rilevare
e notificare al dottore piccolissime anomalie che potrebbero essere l’inizio di un
“male” che se diagnosticato in tempo può salvare vite
umane.
In sintesi il settore della diagnostica nel medicale, come
quello del trasporto intelligente e della casa intelligente possono trarre grossi vantaggi dalla tecnologia oggi
disponibile e VIA è onorata
di poter essere “il fornitore”
che abilita queste applicazioni per migliorare la qualità
della vita.
HMI
Parola alle Aziende
EONews n. 580 - novembre 2014
Interfacce HMI Avanzate
per distributori automatici
Ian Crosby
Nella vendita al dettaglio, le
interfacce uomo-macchina basate sul touchscreen (HMI) e
le interfacce uomo-computer
(HCI) si stanno sempre più
diffondendo presso i punti
vendita, le casse e i terminali
self-service con riscontri molto positivi da parte degli utenti.
I progressi nelle prestazioni
e nel design del touchscreen
stanno cominciando ad avere
un impatto notevole sul modo
in cui i clienti interagiscono
con queste apparecchiature
e l’abbinamento ad altre tecnologie complementari – fotocamere, software di riconoscimento facciale, sistemi di
gestione dell’inventario, pagamenti elettronici, comunicazioni a bareve raggio (NFC
o Bluetooth) e GUI avanzate
– tenderà ad ampliare tali benefici.
I primi distributori automatici
sono stati sviluppati alla fine
dell’’800 ed erano, ovviamente, di tipo meccanico. L’avvento dell’elettronica ha permesso di aggiungere sempre più
funzionalità a queste apparecchiature – si pensi ai sofisticati meccanismi di pagamento
(basati sull’identificazione delle radio frequenze) che hanno
eliminato la necessità di usare
contanti riducendo il rischio di
furti oppure alla connettività a
Internet, che fornisce informazioni sulla necessità o meno
di rifornire un distributore automatico o sulla sua manutenzione, riducendo in questo
modo sia i costi operativi sia il
numero di interventi sul campo. Tuttavia è l’integrazione
con le interfacce touch che
potrebbe veramente rivoluzionare l’industria dei distributori automatici.
Il limite dei tradizionali distributori, ovvero quelli che fanno
La crescente familiarità
del grande pubblico con
l’interazione touchscreen tipica
di dispositivi quali smartphone
e tablet, ci porta a ritenere
che in altri aspetti della nostra
vita quotidiana ci si potrebbe
avvalere di comandi ugualmente
intuitivi e facili da usare
uso di pulsanti, è il numero di
prodotti che possono erogare
ai clienti, il che può causare
grosse difficoltà quando occorre cambiare la gamma di
prodotti. Con i distributori più
avanzati, con display a colori
ad alta risoluzione e touchscreen incorporati, le modifiche possono essere fatte
via software, senza nessun
intervento meccanico. Gli
utenti possono scorrere una
gamma di prodotti alternativi
molto più ampia, nuovi prodotti possono essere aggiunti
oppure è consentito esporre
prodotti specifici durante determinate ore del giorno per
attrarre con promozioni speciali l’attenzione di categorie
di utenti (pendolari durante
l’ora di punta oppure ragazzi durante la pausa pranzo),
come pure nascondere alla
vista i prodotti non disponibili.
Questa tecnologia permette ai clienti di manipolare le
immagini virtuali dei prodotti,
nonché ottenere dati importanti su ingredienti e numero
di calorie – il che attualmente
è di particolare rilevanza negli
USA dato che i regolamenti
della FDA cominciano a esigere che queste informazioni
siano esposte sui distributori
automatici (cosa quasi impossibile nelle macchine convenzionali).
Pertanto, chiunque fosse
seriamente interessato a installare un touchscreen in un
Ian Crosby,
Zytronic
Fig. 1 – Rivenditore automatico
Acure prodotto
da JR East Water Business
rivenditore automatico, deve
tener presente che lo scopo
principale è generare introiti attraverso l’uso regolare in
una zona facilmente raggiungibile. Questo significa che se
l’interfaccia del touchscreen
non assolve il proprio compito, disincentivando un cliente
abituale a causa di prestazioni
carenti oppure, nel peggiore
dei casi, impedendo di effettuare qualsiasi acquisto causa mancato funzionamento, il
calo delle vendite e il danno
alla reputazione della ditta potrebbero essere molto seri. Di
conseguenza, è fondamentale
selezionare un touchscreen di
provata affidabilità. Nel valutare la possibilità di incorporare controlli di natura tattile in
questi macchinari, i progettisti
devono considerare i fattori
descritti di seguito.
Innanzitutto, la particolare
soluzione touchscreen deve
garantire una lunga durata,
visto che i distributori sono
progettati per essere spesso
usati 24 ore su 24, 7 giorni
alla settimana. Per giunta, in
taluni casi sono posizionati
in ambienti molto diversi, ad
esempio all’aperto, dove saranno esposti al vento, alla
pioggia e a temperature estreme. Poiché queste macchine possono trovarsi in zone
scarsamente illuminate, il touchscreen prescelto dovrebbe
essere resistente non solo ai
graffi accidentali ma anche
agli atti di vandalismo.
La tecnologia touchscreen
che viene adottata dovrebbe
essere in grado di supportare display sia di piccolo sia
di grande formato. I display
touchscreen di piccole dimensioni sono più facili da applicare anche ai distributori automatici esistenti, semplificando
la conformità alle norme vigenti. Le interfacce touch più
grandi offrono la possibilità di
trasmettere pubblicità dinamiche e accattivanti quando le
macchine non sono in uso,
incentivando i passanti a fare
acquisti.
Il touchscreen prescelto
dovrebbe prestarsi alla personalizzazione, ad esempio
con schermi a bordo stampato
e loghi, con aperture e slot
per lettori di schede e accettatori di banconote, oppure prevedere il supporto di superfici
curve.
Attualmente vi sono diverse
continua a pag. 24
23
24
Parola alle Aziende
HMI - led
EONews n. 580 - novembre 2014
segue da pag. 23
Fig. 2 – Coca
Cola Freestyle,
che utilizza una
tecnologia innovativa per la distribuzione delle
bevande
tecnologie di rilevamento tattile, ma non tutte sono adatte
per l’uso nei distributori automatici. Le sottili superfici
frontali conduttive dei sensori
resistivi e capacitivi sono relativamente fragili e tendono
a graffiarsi se usate ripetutamente, il che porta al malfunzionamento del touchscreen.
I touchscreen ottici, ad esempio gli infrarossi (IR) e i sistemi per telecamere, hanno bi-
no la potenziale applicazione nei distributori automatici
(così come in altri utilizzi di
tipo pubblico e macchine per
il self-service). Non essendo
soggetti a problemi di “deriva”, garantiscono operazioni
accurate e contraddistinte
da un’elevata velocità di risposta anche se effettuate attraverso uno strato protettivo
volto a isolare l’elemento sensore dall’ambiente esterno in
modo tale da salvaguardarlo
da eventuali danni. Tuttavia,
la tecnologia standard p-cap
basata su pattern di ossido
di indio-stagno (ITO) non dà
le garanzie di resistenza necessarie per gli schermi di
grande formato ampiamente
utilizzati in questo tipo di applicazione. Le soluzioni p-cap
basate su rame sviluppate
da Zytronic hanno permesso
l’applicazione dei sensori tattili su schermi di dimensioni
molto più ampie che assi-
Fig. 3 – Le
soluzioni Touchscreen che
supportano la
personalizzazione
contribuiscono
a far “risaltare”
i distributori
automatici
sogno di cornici rialzate in cui
alloggiare i sensori – il che
impedisce un design piatto del
frontale e li rende più sensibili
ai danni da parte degli utenti
e dei fattori atmosferici, provocando a lungo andare dei
guasti. In diverse tecnologie
touch il sensore ha la tendenza col tempo a deteriorarsi
o a essere soggetto a fenomeni di deriva, motivo per cui
sono richieste operazioni di
manutenzione e ricalibratura
costanti.
I touchscreen basati sulla tecnologia capacitiva proiettiva
(p-cap) evidenziano caratteristiche che ne permetto-
curano un elevato grado di
robustezza. Ciò ha consentito
ai produttori di macchine per il
self-service di installare distributori automatici con design
accattivanti negli ambienti
più diversi. Una volta specificata la tecnologia touch più
adatta, è possibile installare
interfacce uomo-macchina su
distributori automatici in grado di garantire l’alto livello di
affidabilità richiesto per l’uso
pubblico. Inoltre, l’utilizzo di
funzionalità multi-touch comporterà, in un prossimo futuro,
la diffusione di macchine in
grado di supportare comandi
impartiti tramite gesti.
Intervista a Fabio Sanguine, regional sales manager
& lighting manager Italy
EBV Elektronik
A
Fabio
Sanguine
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato (rallentamento, crescita, forte
incremento…)?
R: Il mercato europeo è cresciuto negli ultimi quarter e,
in maniera analoga, è cresciuto anche quello italiano.
Il power LED ha raggiunto
negli ultimi tempi un’importante quota di mercato. In Italia incide per oltre l’80% (dati
DMASS).
L’incremento delle prestazioni della tecnologia, abbinato
a una riduzione dei costi, sta
consentendo lo sviluppo dei
corpi illuminanti a LED rispetto a quelli basati su sorgenti
tradizionali.
D: Quali sono le principali strategie adottate dalla
vostra società sul breve/
medio periodo per soddisfare al meglio le richieste di questo mercato?
In che modo state implementando queste strategie
(stipula di accordi/collaborazioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di
ricerca e sviluppo, in risorse umane…)?
R: Incrementare il numero di
clienti e supportare le vendite su tutto il territorio offrendo un servizio dedicato.
La realizzazione di un team
compatto, veloce, efficiente e
focalizzato ci sta aiutando a
supportare al meglio la clientela italiana.
Una line card in grado di fornire la soluzione più adatta
per ogni tipo di applicazione,
dal low power al modulo EBV,
ormai da 5 anni a questa parte si sta rivelando vincente.
Un laboratorio per supporta-
re i clienti europei a effettuare
misurazioni optometriche e
radiometriche.
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: A nostro parere: general
lighting, entertainment, signaling.
D: Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R: Un numero adeguato di linee di prodotto realizzate da
aziende di alto profilo.
Un’importante focalizzazione
su tali tecnologie. Ottima reattività e flessibilità derivante
dal team dedicato in grado di
andare a creare la domanda
senza limitarsi alla sola gestione della richiesta cliente.
L’impiego di tool ottimizzati
per l’identificazione del led e
delle relative prestazioni.
Elevata capacità logistica e finanziaria con cui supportare
le varie richieste di mercato
in termini di stk e altri servizi.
D: Pur non avendo la sfera di cristallo, quali sono le previsioni sul lungo
termine?
R: In futuro, la tecnologia
LED potrebbe subire ancora
mille revisioni ed evoluzioni
in termini di durata, affidabilità, costi, resa, forme e flessibilità, nell’ottica di migliorare
ulteriormente le prestazioni
di tale tecnologia.
I LED stanno sempre più acquisendo quote di mercato
nel mondo lighting, contribuendo in tal modo in maniera significativa a generare
nuove esigenze che richiederanno tempo e lavoro prima
di essere tutte completamente saturate.
LED
Parola alle Aziende
25
Intervista a Stephane Rosa, lighting director EMEA
Arrow Electronics
A
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione
riguardo l’andamento del
mercato (rallentamento, crescita, forte incremento…)?
R: Una crescita in termini di
adozione della tecnologia
LED; la diminuzione dei prezzi porta però a una standardizzazione delle soluzioni, dove sarà difficile differenziarsi
per i produttori e i fornitori di
sistemi lighting.
D: Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra società sul breve/medio periodo per soddisfare
al meglio le richieste di questo mercato?
R: Arrow ha da qualche anno
puntato alla scelta di tecnologie e prodotti che coprano
tutto lo spettro delle esigenze
dei clienti lighting. Dal connettore al riflettore forniamo componenti elettronici, soluzioni
termiche, ottiche e di connettività oltre ad avere le maggiori
linee di LED. Grazie a questa
varietà di prodotti possiamo
rispondere a qualsiasi tendenza nel mercato dell’illuminazione.
D: In che modo state implementando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ricerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R: La varietà dei prodotti offerti non potrebbe essere
pienamente sfruttata senza
la competenza di una squadra esclusivamente dedicata
al Solid state lighting; Arrow
impiega una trentina di business development managers
in Europa che danno supporto tecnico e commerciale sui
progetti di illuminazione. Arrow
ha sviluppato degli utensili informatici per la progettazione
di luminarie per la selezione
in tempo reale dei bins dei
LED e delle piattaforme di ecommerce, per poter accompagnare un progetto lighting
dall’ideazione fino alla ricezione dei componenti per la produzione.
Stephane
Rosa
D: Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R: Sicuramente la qualità
e il numero di persone dedicate esclusivamente ai
clienti lighting, un insieme
di fornitori leader nella loro
tecnologia che copre tutti gli
elementi di un sistema per
l’illuminazione , la possibilità di un supporto logistico e
commerciale globale basato su un sistema informatico di vendita unico per tutte
le regioni, la passione nel
partecipare a un’evoluzione
tecnologica che porta benefici in termini di protezione
dell’ambiente e di migliore
qualità della vita.
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: La velocità della migrazione tecnologica da soluzioni
elettriche a soluzioni elettroni-
D: Pur non avendo la sfera di cristallo, quali sono le previsioni sul lungo
termine?
R: La domanda non è più se
usare i LED nell’illuminazione,
ma come utilizzarli.
La tecnologia semiconduttore permette il controllo elettronico della luce; tramite le
informazioni ambientali raccolte dai sensori e la loro elaborazione si aprono scenari di utilizzazione della luce
(per esempio la trasmissione
che è diversa a seconda delle
applicazioni. Lo street lighting
ha ancora molte potenzialità
di sviluppo in questo senso
rispetto all’indoor, dove però
la parte di controllo elettronico
sta acquisendo sempre più
importanza.
dati) difficilmente realizzabili
qualche anno fa. L’ingombro
ridotto delle sorgenti di luce
permette l’integrazione di tutti
gli elementi per la concezione
e lo sviluppo di sistemi luminosi “intelligenti” e connessi
alla rete.
Freescale e Green Hills insieme
per un laboratorio didattico
Freescale Semiconductor e Green
Hills Software hanno collaborato
per realizzare un laboratorio
didattico SafeAssure presso
l’Università di Padova. Il laboratorio didattico SafeAssure
è dotato dell’avanzata tecnologia industriale SafeAssure
di Freescale e dell’ambiente
di sviluppo integrato MULTI Ide
Green Hills Software; al suo
interno verranno sviluppate
applicazioni che richiedono la
conformità a norme di sicurezza funzionale a livello di sistema nei mercati industriale e automobilistico.
Le soluzioni SafeAssure di
Freescale contribuiscono ad
abbreviare i tempi di sviluppo
di sistemi di sicurezza conformi alla norma ISO 26262 della
International Standards Organization e alla norma IEC
61508 della International Electrotechnical Commission. Il laboratorio didattico comprende 12 workstation sulle quali
gira il microcontrollore Power
Architecture 32 bit Qorivva
MPC5744P di Freescale studiato per applicazioni automobilistiche quail sistemi EPS (Electric Power Steering), sistemi
Airbag DSI, sistemi Airbag
PSI5, sistemi Radar 77G e altri
sistemi di assistenza attiva alla
guida. Può essere utilizzato anche nei settori aerospaziale e
della difesa nonché in altri segmenti del mercato dei trasporti
non automobilistici.
Green Hills Software ha supportato il progetto tramite l’installazione del proprio ambiente di sviluppo integrato (IDE)
MULTI sulle nuove workstation.
É stata certificata la conformità
della toolchain MULTI ai massimi livelli di “tool qualification”
specificati nelle norme di sicurezza funzionale IEC 61508 e
ISO 26262. MULTI è strettamente accoppiato con la famiglia di
processori Qorivva di Freescale e metterà a disposizione degli studenti un ambiente potente dove sviluppare ed eseguire
il debugging dei programmi e
ottimizzare le prestazioni dei
sistemi. L’IDE MULTI comprende tutta una serie di tool che
consentiranno agli studenti di
costruire rapidamente sistemi
e di analizzarne il codice alla ricerca di “bachi” e di inefficienze in una frazione del tempo
impiegato in precedenza.
brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi
EONews n. 580 - novembre 2014
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Parola alle Aziende
led - SW development tool
EONews n. 580 - novembre 2014
Intervista a Giuseppe Gustinetti,
strategic marketing director
Special-Ind
A
Giuseppe
Gustinetti
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato (rallentamento, crescita,
forte incremento…)?
R: È un mercato fortemente in
crisi, come tutti gli altri del resto,
anche perché legato strettamente agli investimenti pubblici oltre
che privati. Sicuramente non sta
rispondendo alle aspettative ed
è oltremodo inflazionato da realtà che si sono inventate una
diversificazione per cercare di
sfruttare il boom del LED. Tutto
questo creando false aspettative, inserendo spesso improvvisazione e proponendo una offerta sproporzionata alla domanda. D: Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra
società sul breve/medio periodo per soddisfare al meglio le
richieste di questo mercato?
R: La nostra risposta, come
Special-Ind, è nella fornitura di
un sistema, di una soluzione e
non del solo LED (con tutto quello che necessita pilotarlo) o del
corpo illuminante.
Lighting Control intelligenti in grado di fare anche meetering oltre
che essere capaci di gestire e
controllare altri sensori.
Light control capaci di fare rete
e a cui appoggiare altre servizi :
domotica, building automation,
gestione parcheggi, controllo rifiuti, accessi e così via. D: In che modo state implementando queste strategie
(stipula di accordi/collaborazioni, nuove acquisizioni, investimento in attività di ricerca
e sviluppo, in risorse umane…)?
R: Seguendo in modo articolato
e sinergico tutte le strade indicate nella domanda. Ne stiamo
aggiungendo un’altra, secondo
Intervista a Federico De Sario,
regional sales manager, Italy & Israel
noi fondamentale: quella della
comunicazione e della formazione dei nostri potenziali clienti
Far comprendere le potenzialità
applicative di tecnologie come
Domotica o Building Automation non può prescindere dalla formazione e dalla informazione D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: Il rifacimento di immobili esistenti; lo street lighting e i servizi
che potrebbero essere appoggiati (lettura contatori, movimentazione mezzi pubblici, accessi,
parcheggi); immobili e strutture
pubbliche; impianti industriali; audit energetici e risparmio energetico.
D: Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R: La capacità di comprendere
le necessità del cliente per poi
cucirgli addosso un abito che
lo soddisfi in termini di servizio,
risposta economica, risparmio
energetico, efficientamento. Un
abito che possa essere up datato in ragione delle evoluzioni
tecnologiche. Non vogliamo imporre un prodotto ma uno stile
nell’approcciare una soluzione D: Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previsioni sul lungo termine?
R: La nostra previsione è anche una consapevolezza; non
possiamo prescindere dal consumare meno e dall’essere più
efficienti nella gestione dell’energia. Questo implicherà studiare
impianti che consumino meno,
migliorare gli attuali, ma soprattutto imparare a gestirla meglio
da quando la generiamo a quando la distribuiamo e la utilizziamo, mettendoci l’intelligenza
progettuale e di controllo necessaria. Siamo quindi ottimisti nei
confronti di una crescita di applicazioni e soluzioni che vadano in
questa direzione.
Green Hills Software
A
cura della redazione
potrà che rafforzare questa
tendenza, aggiungendo ulteD: Qual è la sua opinione riori attività e costi al procesriguardo l¹andamento del so di sviluppo del software.
mercato (rallentamento, Il consolidamento dell’harcrescita, forte incremento)?
dware nell’ottica di una riR: Molte delle tendenze ge- duzione costi porta inevinerali nel campo dello svi- tabilmente a fare maggiore
luppo del software negli ul- affidamento sul software, ad
timi anni hanno subito una esempio per garantire il partidecisa accelerazione. L’au- zionamento sicuro tra i commento della complessità del ponenti di un sistema, che in
software, la necessità di ot- passato erano soliti essere
tenere delle certificazioni e fisicamente separati (separala richiesta di ridurre i costi zione fisica detta air-gap).
rimangono aspetti molto im- Oltre a ciò, l’IoT sta rendendo
portanti. A queste si sono i dispositivi embedded molto
aggiunte nuove necessità più vulnerabili agli utilizzi
in termini di maggiori pos- non autorizzati e alle falle
sibilità di collegamento dei di sicurezza accidentali. La
dispositivi, in
protezione del
particolare lesoftware non
Il consolidamento
gate all’emerè oggi solo più
dell’hardware
gente fenomeun problema
no dell’Internet
riservato alle
nell’ottica di una
delle Cose.
riduzione costi porta applicazioni
più tradizionaIl maggior utiinevitabilmente
li – come nella
lizzo di CPU
a fare maggiore
pubblica ammulticore più
affidamento
potenti nei diministrazione,
spositivi emnel
settore
sul software
bedded e l’adof i n a n z i a r i o,
zione di sistemi
della sanità e
multiprocessore portano a un così via – ma ha un impatto
aumento della complessità anche su dispositivi apparendel software che ci si aspetta temente innocui, che possocontinuerà ancora.
no però diventare un punto
Inoltre, molte applicazioni ora di accesso tramite l’Internet
richiedono sistemi che devo- delle Cose. Ciò si traduce in
no essere certificati secondo un’ulteriore sfida per gli svistandard comuni come IEC luppatori di software.
61508 SIL3 (industriale), EN
50128 SWSIL 4 (ferroviario), D: Quali sono le principaISO 26262 nel settore auto, li strategie adottate dalla
DO-178B Level A (avionica) vostra società sul breve/
e FDA Class III (medicale). medio periodo per soddiLa sicurezza è spesso la ne- sfare al meglio le richieste
cessità principale in questo di questo mercato?
tipo di sistemi e la crescente R: I compilatori, i tool di sviadozione di elementi come i luppo e i software run-time
sistemi di ausilio alla guida certificati, che Green Hills
(ADAS) nelle automobili non ha realizzato in oltre 30 an-
SW DEVELOPMENT TOOL
Parola alle Aziende
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EONews n. 580 - novembre 2014
certificazione e manutenzione
del prodotto, fino alla riduzione dei consumi energetici,
alla necessità di ventilazione
degli apparati e molti altri fattori ancora.
D: Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R: Green Hills sostiene i suoi
clienti nel creare software
che funzioni sempre e la cui
sicurezza non possa essere
compromessa dagli hacker.
Offriamo affidabilità totale e
sicurezza assoluta, avendo
ottenuto svariate certificazioni, tra cui IEC-61508 SIL3,
CENELEC EN50128 SW/
SIL4, DO-178B Level A, FDA
Class II, III e abbiamo l’unico
sistema operativo commerciale certificato NSA al livello EAL6+ High Robustness,
che garantisce la protezione
di informazioni classificate da
“attacchi da parte di organizzazioni sofisticate e ben finanziate”. I compilatori ottimizzati
di Green Hills permettono agli
utilizzatori di creare codice di
dimensioni inferiori e più veloce (come dimostrato dai punteggi EEMBC ottenuti). Ciò
si traduce anche in costi di
produzione più bassi, in quanto codice più compatto può
essere eseguito su processori più economici con minore
memoria e velocità di clock
più bassa. La combinazione
di un ambiente di sviluppo
completamente integrato e di
un sistema operativo in tempo
reale standard precertificato
migliora anche la produttività
degli sviluppatori, dando loro
la possibilità di concentrarsi
sullo sviluppo delle proprie
applicazioni. Infine, l’essere
il maggiore fornitore indipendente di software garantisce
ai nostri clienti la massima libertà di scelta e la protezione
dei loro investimenti.
D: Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previsioni sul lungo termine?
R: Le attuali tendenze di
mercato continueranno e diventeranno ancora più pronunciate. La complessità dei
prodotti, la necessità delle
certificazioni e la maggiore
sicurezza dei dati diventeranno fattori ancora più importanti. Ma allo stesso tempi i
costi andranno tenuti sotto
controllo. L’Internet delle Cose avrà un impatto notevole
nello sviluppo del software,
specialmente in termini di sicurezza.
In queste circostanze, un’azienda con una lunga e documentata storia nei prodotti
che favoriscono lo sviluppo
software in modo efficiente e
una grande esperienza nelle certificazioni di sicurezza,
qual è Green Hills Software,
si trova in “pole position” per
poter aiutare efficacemente le
società che operano nel settore dei sistemi embedded.
IMEC e iMinds: report finale del
progetto CoPlaSM
IMEC, iMinds e i loro partner
dell’
iMinds
ICON-project
CoPlaSM hanno presentato, nel
corso della European Utility Week
tenutasi dal 4 al 6 novembre scorsi ad Amsterdam,’ i risultati del
progetto biennale (avviato nel
gennaio 2013) per realizzare e
convalidare prove di un modulo
di comunicazione multi-standard
per i contatori intelligenti.
Per garantire la stabilità della rete
intelligente, è necessario un monitoraggio continuo in tempo reale attraverso contatori intelligenti,
sia nelle infrastrutture di rete sia
al lato del consumatore.
L’Unione europea sta scommettendo molto sui contatori intelligenti, con l’obiettivo dell’80% dei
contatori elettrici installati entro
il 2018. Inoltre, il mercato globale
dei contatori intelligenti è stimato
in crescita: da 7.000 milioni di dollari nel 2012 a 35 miliardi di dollari
nel 2022.
Nell’ambito del progetto CoPlaSM
sono state costruite le fondamenta per un modulo software di comunicazione multi-standard aggiornabile e altamente affidabile.
La multi-connettività del modulo,
compatibile con molti standard di
comunicazione, consentirà una
soluzione economica e di facile
installazione.
brevi brevi brevi brevi brevi brevi
ni, costituiscono delle soli- aprendo recentemente una
de fondamenta che mettono sede in Italia per supportare
l’azienda in una posizione meglio i clienti italiani. In terdi forza per soddisfare an- mini di supporto applicativo,
che queste nuove esigen- Green Hills sta applicando le
ze del mercato. Green Hills sue competenze tecnologiche
offre una toolchain comple- che ha accumulato nello svita per lo sviluppo software luppo di sistemi estremamenend-to-end, che risponde te critici, come quelli avionici,
alle necessità della moder- ad altri settori di mercato. Ciò
na ingegneria del software. permette di ottenere livelli di
Ne fanno parte i compilatori sicurezza senza precedenti
estremamente ottimizzati, un anche nelle applicazioni compotente ambiente di sviluppo merciali e industriali.
integrato (IDE), oltre
a middleware e sisteD: Quali sono i setmi operativi in tempo
tori applicativi più
reale con il più elevapromettenti?
to livello di certificaR: Le più importanti
zioni e caratteristiche
applicazioni a cui si
di sicurezza.
rivolge Green Hills
L’ampia gamma di
sono quelle che riFederico
prodotti è affianca- De Sario
chiedono una certita da una articolata
ficazione, dove la sistruttura di supporto
curezza del sistema
tecnico, che viene sempre e dei dati in essa contenuti
più richiesta dai team di svi- sono di importanza cruciale.
luppo software dei clienti. Un campo di applicazione tiGreen Hills ha investito mol- pico è il settore dell’auto – che
to per potenziare i suoi team sta crescendo rapidamente in
di consulenza e assistenza Europa per sviluppare nuovi
tecnica e ha dedicato estre- sistemi come i cruscotti eletma attenzione ad assicurarsi tronici integrati e i sistemi di
e mantenere al suo interno assistenza alla guida ADAS
i migliori talenti nel campo – ma anche i settori dei tradell’ingegneria del software.
sporti, medicale, industriale,
avionico e qualunque altra apD: In che modo state im- plicazione che
plementando queste stra- necessita di
L’Internet delle
tegie (stipula di accordi/ far coesistere
Cose avrà un
collaborazioni, nuove ac- a bordo dello
quisizioni, investimento in s t e s s o h a r impatto notevole
attività di ricerca e svilup- dware moduli
nello sviluppo
po, in risorse umane)?
software con
del software,
R: Su scala globale, Green differenti livelli
specialmente in
Hills lavora a stretto contatto di sicurezza e
termini di sicurezza
con tutti i principali produttori certificazione.
di semiconduttori per fare in La separaziomodo che i clienti possano ne del softwasempre usare gli stessi tool, re può evitare di ricorrere alla
indipendentemente dal di- separazione hardware con
spositivo target selezionato. più schede CPU, riducendo il
Queste relazioni strette con costo del prodotto e allungani partner di semiconduttori done la vita prevista (MTBF).
permettono a Green Hills di Il consolidamento dell’haroffrire una soluzione di svi- dware può ridurre inoltre i coluppo non appena un nuovo sti dovuti a molti e diversificati
processore viene immesso elementi, dalla semplificaziosul mercato. In Europa, Gre- ne e riduzione delle attività di
en Hills ha rafforzato la sua progettazione software e harorganizzazione, ad esempio dware, alle attività di collaudo,
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Parola alle Aziende
sw development tool
EONews n. 580 - novenbre 2014
Intervista a Warren Kurisu, direttore product
management, Runtime Solutions
Mentor Graphics
Embedded Systems Division
Questi SoC eterogenei hanno un grande potenziale per
D: Quali sono le sue opinioni / affrontare i problemi causati
pareri in merito alle principali dalla competizione globale,
tendenze di questo mercato ma comportano anche nuove
(rallentamento, in crescita, in sfide che gli sviluppatori di dipiena espansione ...)?
spositivi hanno appena iniziato
R: La natura del mercato a fronteggiare.
embedded sta cambian- Infine, l’Internet delle Cose
do rapidamente. Il mercato (IoT) sta guidando le discusè guidato da alcune macro sioni in tutti i mercati verticali.
tendenze che comL’IoT è un vasto merprendono una concato che spazia dai
correnza sul merdispositivi che raccato globale, una
colgono e utilizzano i
tecnologia in rapida
dati, anche attraverso
il collegamento a un
evoluzione, e l’Intercloud, fino al valonet of Things (IoT).
Man mano che le barre aggiunto derivato
riere del commercio Warren
dall’aggregazione,
Kurisu
globale
continuano
l’analisi e la gestione
di tutti i dati che flua cadere e l’accesso
alla tecnologia diventa sem- iscono attraverso l’IoT. Conpre più diffuso, i produttori di nettività e sicurezza sono aree
dispositivi embedded sul mer- chiave nell’architettura dell’IoT.
cato devono far fronte ai con- I dispositivi sono in grado di
correnti che stanno fornendo connettersi in diverse modaprodotti sempre più ricchi di lità al cloud e poiché il valofunzionalità in modo più rapido re dell’Internet delle Cose in
ed economico. Questa dinami- ultima analisi risiede nei dati,
ca sottolinea la necessità per garantire la connessione,
i produttori di riutilizzare gli in- la conservazione e l’utilizzo
vestimenti esistenti, fare leva dei dati è fondamentale per
sul software open source, e di sfruttare l’IoT per il successo
integrare e consolidare le fun- aziendale.
zioni in dispositivi più piccoli,
leggeri, efficienti dal punto di D: Quali sono le strategie
vista energetico e meno co- chiave adottate dalla vostra
stosi.
società nel breve / medio peCome sempre la tecnolo- riodo per affrontare meglio le
gia continua a svilupparsi a esigenze del mercato?
un ritmo rapido. I processori R: La strategia di Mentor
multicore sono stati introdotti Embedded si basa sull’innei sistemi embedded alcu- tersezione tra i nostri punni anni fa, ma ora stiamo as- ti di forza e le opportunità
sistendo all’introduzione di create dalle macro tendenze
architetture System-on-Chip sopra descritte.
(SoC) molto complesse che Un punto di forza è la capacicombinano unità a micropro- tà unica di Mentor di offrire al
cessore (MPU), microcontrol- mercato il più ampio portafolore (MCU), GPU, DSP, FPGA, glio disponibile nel settore emperiferici di I/O e così via. bedded in termini di architet-
A
cura della redazione
ture hardware di processore.
Questo portafoglio comprende Mentor Embedded Linux
basato sul progetto Yocto; Android; il sistema operativo Real-Time, altamente scalabile e
ricco di funzionalità Nucleus;
un Hypervisor di Tipo 1 a ridottissima occupazione di memoria dotato di supporto per
ARM TrustZone; stack AUTOSAR e
protocolli
di rete veicolo per centraline
automotive; librerie grafiche
scalabili; strumenti completi
per lo sviluppo e l’analisi del
software embedded; un rilevante e ampio ecosistema di
partner per supporto sia hardware che software; infine, un
team globale di supporto e
servizi professionali.
Per sfruttare questa forza
unica Mentor Embedded ha
definito diversi pilastri strategici per cogliere le opportunità
attuali ed emergenti in accordo alle esigenze del mercato.
Questi includono:
Sistemi Eterogenei – Mentor è il principale protagonista
del settore embedded nell’abilitazione allo sviluppo di
sistemi complessi sfruttando
molteplici ambienti di runtime
su architetture multicore SoC
eterogenee. Questo include
componenti runtime, strumenti
e servizi che forniscono l’abilitazione a livello di sistema per
i sistemi eterogenei.
Internet delle Cose (IoT) –
Il mondo IoT è alla ricerca di
fornitori che possano offrire
un portafoglio di soluzioni
che coprono il mondo
IoT dal dispositivo endpoint al
cloud, con
supporto di
ampie opzioni
di connettività, protocolli e piattaforme hardware da MCU a MPU.
Security – La protezione dei
dati di tutti i tipi è di primaria
importanza nel mondo connesso di oggi. La sicurezza
deve estendersi lo spettro da
avvio sicuro, convalida applicazioni e dati scaricati, esecuzione sicura e la protezione
dei dati a riposo, in uso e in
transito.
Safety – Anche se non menzionata nei macro trend di cui
sopra, l’industria è sempre più
preoccupata per il rischio di
incidenti o perdite umane in
conseguenza di malfunzionamenti software dei dispositivi.
Questo trend è spinto dai contenziosi legali, le minacce di
contenzioso e i costi della manutenzione in garanzia e delle
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Parola alle Aziende
EONews n. 580 - novembre 2014
campagne di richiamo dei prodotti. Mentor tiene conto dei
requisiti di safety in tutto il proprio portafoglio per soddisfare
le esigenze dei vari segmenti
di mercato.
Ricca grafica e interfaccia
utente (UI) – Nelle moderne
architetture SoC sono presenti GPU sempre più potenti in
grado di abilitare ricche funzionalità grafiche e di interfaccia utente. Mentre tra gli utenti
finali cresce l’aspettativa di interazioni tipo Android o iPhone, requisiti per queste interfacce complesse compaiono
in tutte le categorie di dispositivi quali sistemi di In-Vehicle
Infotainment, apparecchiature
medicali, interfacce industriali, e apparati radio militari. La
strategia di Mentor è quella
di fornire soluzioni grafiche
che coprono l’intero portafoglio, abilitando la grafica nello
spazio embedded a partire dai
dispositivi indossabili fino ai sistemi automotive IVI.
D: Quali sono i fattori chiave che distinguono la vostra
azienda dalla concorrenza?
R: Il mercato embedded
commerciale è indubbiamente competitivo e comprende alcune aziende
molto grandi e consolidate.
Detto questo, il business di
Mentor Embedded continua
a crescere per una varietà
di fattori:
Indipendenza, non di proprietà di una società di semiconduttori – Negli ultimi
anni c’è stato un progressivo
consolidamento nel settore
embedded e abbiamo assistito all’acquisizione di grandi
e piccoli operatori embedded commerciali da parte di
grandi produttori di semiconduttori. L’impatto sul mercato
è almeno duplice. In primo
luogo, in alcuni casi il runtime
embedded e gli strumenti di
sviluppo commerciali si specializzano sui semiconduttori
di riferimento per lo specifico
produttore di semiconduttori e
cessano di essere una offerta
commerciale ad ampio spettro. In secondo luogo, i clienti
cercano un fornitore che non
sia eccessivamente polarizzato verso una specifica architettura di semiconduttore (a
meno che ovviamente la focalizzazione ricada esattamente
sull’architettura di processore
scelta dal cliente). Mentor Embedded non è di proprietà di
un produttore di semiconduttori e pertanto non ha obiettivi
di focalizzare gli investimenti
sui semiconduttori della casa
madre. Questa prerogativa
consente a Mentor di soddisfare senza vincoli le richieste
che arrivano dal mercato.
Sostenuta
da
Mentor
Graphics Corporation –
Mentor Embedded è una divisione di Mentor Graphics
Corporation, uno dei principali
vendor di Electronic Design
Automation (EDA) con un fatturato di oltre $ 1,1 miliardi
(USD). Come dimostrano le
acquisizioni e il tasso di crescita, Mentor Graphics supporta pienamente la divisione
embedded e la finanzia per
assicurarne la leadership e il
successo nel mercato.
Ampia gamma di software runtime e strumenti di
sviluppo, tra cui AUTOSAR
– Nessun’altra società del
settore embedded offre la ricchezza di supporto runtime e
strumenti che permettono di
soddisfare le esigenze ampi
e dinamici in questo settore
sempre più complesso.
Visione e leadership – Mentor ha stabilito un ruolo di leadership in molti settori, per
citarne alcuni le soluzioni eterogenee, grafica scalabile e
l’abilitazione dei microcontrollori di fascia bassa. Il management e l’organico di Mentor
Embedded include veterani
del settore che hanno decenni
di esperienza in architetture,
sviluppo e rilascio allineato
alle esigenze del settore dei
dispositivi embedded. La visione e gli investimenti chiave del settore sono esempi di
questa leadership.
Cantata: testing
intelligente
Matt Davis
Vista la crescente
complessità dei
sistemi embedded
“safety-critical”, vi
è parallelamente una
crescente domanda da
parte del mercato di una
classe superiore di tool
di sviluppo software
che consentano alle
imprese che producono
tali sistemi di sviluppare
software conforme agli
standard, privo di difetti
Cantata di QA Systems è uno
strumento di test per sistemi embedded C/C++ (Test
di Unità/Test di integrazione)
certificato in conformità agli
standard.
La nostra strategia di sviluppo del prodotto è guidata dalle reazioni alle tendenze del
settore (particolare riferimento al tool automation) e dalle
configurazioni su misura per
i clienti che lavorano in ambienti particolari.
Come leva per attuare questa
strategia, abbiamo fatto investimenti significativi per aumentare le dimensioni e le riil tempo e lo sforzo
sorse del nostro team
dello sviluppatore per
di Ricerca e Sviluppo
che progetta e produil testing, aumentando
ce Cantata.
la produttività e l’effiInoltre, continuiamo a
cienza.
espandere la nostra
Sistemi
multicore
rete di rivenditori in
sono sempre più utimodo da favorire un
lizzati per velocizzaDavis,
servizio di assistenza Matt
sales director di re l’elaborazione del
più efficiente ai clienti QA Systems Ltd. software e per l’esesu scala globale.
cuzione di operazioCantata compete sia
con l’open source xUnit sia con altri prodotti commerciali, ma è
altamente differenziato in un certo numero
di aspetti chiave:
Testing più veloce
mediante
l’automazione del tool:
potenti funzionalità
consentono agli sviluppatori di testare
in modo efficiente il
software per soddisfare gli ni in parallelo. In particolare
standard normativi. Cantata è con l’introduzione di linguaggi
uno strumento “certification- che utilizzano intrinsecamenready”, ovvero fornisce tutto il te multi-thread (ad esempio
necessario ai fini di una certifi- C ++ 11) nel loro codice ogcazione software, con un’am- getto ottimizzato. Questo può
pia guida dettagliata tramite il rendere il testing del codice
kit di certificazione gratuito.
in conformità agli standard riSviluppo di software con- chiesti una sfida difficile, che
forme più economico: stru- dovrà essere affrontata sia
menti automatizzati riducono ora sia in futuro.
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Parola alle Aziende
sw development tool
EONews n. 580 - novembre 2014
Intervista a Anna Pedale, technical marketing engineer
nell’integrazione di questi
modelli. Nonostante ogni
blocco sia una rappresentazione funzionale del codice
sviluppato nello strumento
privilegiato, il software per
la progettazione di sistemi
combina logicamente questi
moduli in un diagramma funzionale che esegue il sistema nel suo insieme.
National Instruments
A
cura della redazione
in un’unica rappresentazione
di tutto il sistema. Consente
al singolo sviluppatore di scegliere la prassi più adeguata,
indipendentemente dal livello
di esperienza. Per un ingegnere, questa è la vera misura della produttività.
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato (rallentamento, crescita,
forte incremento…)?
R: In un mercato dove i requisiti e la tecnologia sono in
continuo mutamento, gli stru- D: In che modo state implementi impiegati per risolvere mentando queste strategie
i problemi sempre più com- (stipula di accordi/collaboplessi non riescono a tenere razioni, nuove acquisizioni,
il passo. L’ingegnere odierno investimento in attività di
si adatta lentamente ai cam- ricerca e sviluppo, in ribiamenti, anche se
sorse
umane…)?
R: Gli ingegneri possofatica più del dovuto
no utilizzare software
a ottenere risultati. Il
per la progettazione
suo approccio deve
riconoscere non sodi sistemi come NI
lo la necessità di più
LabVIEW per integrare i singoli modelli di
modelli di computacomputazione,
che
zione per lo sviluppo
si tratti di codice C, di
di sistemi complessi, Anna Pedale
ma anche pretenfile .m personalizzati o
dere un’evoluzione nell’inte- di un diagramma di stato nello
grazione di questi linguaggi. standard UML. La produttività
L’evoluzione è necessaria in- aumenta se si astraggono i detnanzitutto nel modello men- tagli nell’integrazione dei singoli
tale utilizzato per l’approc- modelli di computazione, non
cio a queste applicazioni di reinventando ciascun modello
progettazione complesse. come un’entità individuale.
Gli esperti di ciascun settore sono così competenti e D: Quali sono i settori applicaabili nell’utilizzo dei propri tivi più promettenti?
strumenti per sperare che R: La complessa progettazioun unico nuovo linguaggio li ne odierna coinvolge diversi
sostituisca. Un software di tipi di conoscenza. Basti penlivello superiore, capace di sare al collaudo di un sistema
fornire un livello di astrazione ciber-fisico, come ad esemoltre gli strumenti specifici di pio un dispositivo intelligenciascun settore, deve, tutta- te. Questa applicazione, in
via, essere realizzato.
passato “semplice”, richiede
la conoscenza di alcuni stanD: Quali sono le principali dard RF, esperienza nella
strategie adottate dalla vostra gestione della potenza, nella
società sul breve/medio perio- progettazione fisica, compedo per soddisfare al meglio le tenze sulla dissipazione del
richieste di questo mercato? calore, sull’acquisizione di
R: Questa evoluzione nell’ap- immagini e l’analisi, ed evenproccio verso una progetta- tualmente sulla qualità video.
zione system-level permette Nel mercato tradizionale dei
a ciascun esperto di scegliere test, per ciascuna di queste
lo strumento più adatto alla funzioni è necessario il collaupropria attività e di integrare do da parte di un esperto con
successivamente gli strumenti l’utilizzo di strumenti differenti.
D: Quali sono i principali fattori che distinguono la vostra azienda rispetto ai concorrenti?
R: Possedere uno strumento
software astratto, capace di
parlare i diversi linguaggi di
ciascun strumento di progettazione, elimina la necessità
di spendere tempo e denaro
per l’integrazione dei sistemi. Ogni esperto lavora con
il proprio linguaggio e non
esiste un terreno comune
tra gli strumenti. Integrare
questi linguaggi è complesso e dispendioso, sia in termini di costi effettivi sia di
tempo e non fornisce alcun
valore reale al sistema in
fase di progettazione. Questo approccio di sviluppo
software che integra diversi
modelli computazionali è essenziale per incrementare la
produttività dei progetti complessi e restare al passo con
le sfide in aumento attorno
a noi.
Gli esperti sviluppano ciascun modulo del codice con
gli strumenti che conoscono: il codice C sviluppato in
.NET, il codice m sviluppato nel software MathWorks,
Inc. MATLAB o nel software GNU Octave e il codice
FPGA sviluppato in VHDL.
Questi strumenti disparati limitano, inoltre, notevolmente la scalabilità del sistema
e qualsiasi modularità viene
meno. Il tempo speso per
l’integrazione deve essere
reimpiegato quando uno
dei singoli componenti del
settore cambia. Il livello di
astrazione viene applicato
D: Pur non avendo la sfera di cristallo, quali sono le
previsioni sul lungo termine?
R: In tutta la storia della programmazione, l’astrazione
dei software ha sempre incrementato la produttività
eliminando i dettagli irrilevanti. Dal codice macchina
al FORTRAN, dal BASIC al
C e dal C al C++, ciascun
livello di astrazione ha permesso allo sviluppatore di
implementare al meglio applicazioni sempre più complesse, senza sacrificare il
controllo dei singoli componenti. Lo stesso vantaggio
può essere realizzato nella
progettazione di sistemi con
un approccio software del
tutto astratto, che gli esperti
del settore possono utilizzare non soltanto per creare i
singoli componenti nei loro
L’astrazione
dei software
ha sempre
incrementato
la produttività
strumenti preferiti, ma anche per collaborare ad un
unico strumento di progettazione, in grado di supportare modelli di computazione
indipendenti. Concettualmente si sta automatizzando l’integrazione, i prototipi
e le simulazioni vengono
tradotti automaticamente in
test, distruggendo le barriere tra le varie competenze.
SW DEVELOPMENT TOOL
Parola alle Aziende
EONews n. 580 - novembre 2014
Intervista a Andy Fritsch, “the foundational tools
director” for software development organization
Texas Instruments
A
cura della redazione
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato (rallentamento, crescita, forte incremento…)?
R: Ciò che fa la differenza nella maggior parte dei sistemi
embedded è sempre di più il
software. I team di sviluppo
sono quindi impegnati a massimizzare la produttività di sviluppo del software e difendere
i propri investimenti in questo
settore. Mentre da un lato lo
sviluppo di sistemi più innovativi e più performanti, come
quelli integrati nelle infrastrutture e nelle applicazioni, continuerà a richiedere l’utilizzo di
strumenti di sviluppo del codice e di debug i più evoluti possibile, dall’altro esiste anche
una richiesta forte e crescente
di strumenti low-cost da parte del mondo universitario,
delle community di hobbisti e
dei maker, oltre che da team
di sviluppo più piccoli che dispongono di risorse di sviluppo più limitate.
Non importa quanto il team sia
grande, oggi tutti gli sviluppatori sono focalizzati sul time-tomarket e sulla resistenza.
D: Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra società sul breve/medio periodo per soddisfare
al meglio le richieste di questo mercato?
R: Texas Instruments supporta lo sviluppo di standard
aperti, ampiamente adottati
dal mercato.
Per quanto è possibile, cerchiamo di promuovere e sostenere i paradigmi di sviluppo e gli standard corrispondenti che o sono già diffusi
o stanno iniziando a diffondersi nel mercato. Realizziamo strumenti che funzionano
all’interno di tali paradigmi
per consentire ai nostri clienti
di sfruttare in modo semplice e intuitivo i vantaggi delle
performance, della potenza
e dell’integrazione di sistema
del nostro silicio.
Un esempio è il nostro obiettivo di alzare il livello di astrazione degli sviluppatori di
software per esprimere i loro
programmi. TI è stata la prima
azienda a offrire compilatori
C per DSP e recentemente
abbiamo iniziato a supportare il vettore nativo OpenCL al
fine di creare un codice in un
formato più standardizzato e
portatile, eliminando la necessità di utilizzare file intrinsics.
Offriamo una vasta gamma di
applicazioni di differente prezzo/prestazione per raggiungere tutti i tipi di sviluppatori, dagli studenti e hobbisti a quelli
di ricerca e di infrastruttura.
D: In che modo state implementando queste strategie
(stipula di accordi/collaborazioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ricerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R: Siamo attivi in parecchi sistemi di alto livello dotati di
consorzi industriali e ambien- linguaggi di programmazione
ti open source, tra cui Lina- standard del settore, come ad
ro, un consorzio focalizzato esempio quello C. TI ha cresullo sviluppo open source ato i primi compilatori C per
per architetture ARM-based, DSP e dato la possibilità agli
Eclipse, un ambiente di svi- architetti di lavorare insieme
luppo open-source e diversi per creare soluzioni innovaprogetti di sviluppo del codi- tive capaci di offrire ai nostri
ce, tra cui OpenMP, OpenCL, clienti il massimo vantaggio in
GCC e LLVM.
termini di prestazioni, potenza
Ci auguriamo che le nostre e integrazione di sistemi graattività con questi gruppi con- zie all’utilizzo del silicio. Oggi
tinuino ad ampliarsi,
i nostri architetti di sivista la crescente rilicio e di strumenti per
chiesta del mercato di
lo sviluppo di softwastrumenti di sviluppo
re continuano la loro
intuitivi ed efficienti.
stretta collaborazione
Collaboriamo anche
sfruttando gli stancon una vasta gamdard industriali per
ma di sviluppatori di
creare un’esperienza
terze parti al fine di Andy Fritsch
di sviluppo del cliente
offrire supporto a parintuitiva e un time-toticolari tipi di applicazioni che market più veloce.
rispondono a esigenze più TI offre anche un esclusivo
specifiche.
set di strumenti in grado di
supportare tutti i dispositivi
D: Quali sono i settori appli- nel nostro portafoglio di elacativi più promettenti?
borazione embedded, grazie
R: Forniamo supporto per a Code Composer Studio
una vasta gamma di appli- Integrated Development Encazioni em- vironment. Questo ambiente
bedded dalle comprende una vasta gamma
s o l u z i o n i a di funzioni per lo sviluppo di
basso costo codice e di debug per microb a s a t e s u i controllori integrati, sistemi
controller a multiprocessore omogenei ed
s i s t e m i p i ù eterogenei.
evoluti basati
su processori D: Pur non avendo la sfera di
multicore. Stiamo assistendo cristallo, quali sono le previa una crescita in tutto il no- sioni sul lungo termine?
stro portfolio, in particolare R: I vendor di strumenti di sviper quanto riguarda le appli- luppo continueranno a offrire
cazioni industriali e automobi- funzionalità più avanzate a falistiche. Applicazioni connes- sce di prezzo più basse. Gli
se come sensori end-point o strumenti cloud-based e altri
gateway fino a infrastrutture tipi di ambienti virtuali possocloud-based risultano essere no diventare rilevanti, in partid’impatto.
colare nei progetti meno complessi, dato che continuano a
D: Quali sono i principali esserci migliorie nell’astraziofattori che distinguono la ne e nei software di debug. TI
vostra azienda rispetto ai sta investendo in ciascuna di
concorrenti?
queste aree per continuare a
R: Dal nostro primo svilup- fornire un’esperienza di svipo di applicazioni DSP ed luppo intuitivo che permetta ai
embedded realizzate negli clienti di sfruttare più rapidaanni ‘80, TI ha continuato a mente i vantaggi del silicio di
investire in strumenti che con- TI al fine di garantire un timesentono la realizzazione di to-market più veloce.
31
32
News
EONews n. 580 - novembre 2014
euroLighting
Circuiti elettrici CA
senza driver per diodi
luminosi
La nuova tecnologia del circuito
da 220V alimentato in corrente
alternata di euroLighting consente di sviluppare per la prima volta
circuiti elettrici per lampade LED
di circa 85 mm di lunghezza x 15
mm di larghezza, in sostituzione
di un alimentatore da 30W. L’intero circuito del driver può essere
inserito anche in lampade dalla
struttura a filigrana. La nuova tecnologia produce una luce senza
sfarfallio. Grazie a uno speciale
chip IC (modello EL01), la frequenza di linea viene portata a
100 Hz e per l’alimentazione dei
chip LED viene messa a disposizione una tensione di 70V DC.
L’IC si presta all’utilizzo per una
varietà di LED con diverse tensioni di esercizio comprese tra
2 e 70V DC. Mediante un NTC
integrato la potenza viene regolata automaticamente in funzione
della temperatura. Il PFC è pari a
>98, il fattore di potenza a >85%.
Inoltre, i circuiti elettrici sono dimmerabili.
Cadence Design Systems
25G Ethernet
Verification IP
Cadence Design Systems ha
annunciato il tool 25G Ethernet
VIP (Verification IP) a supporto
della nuova specifica Ethernet. La
specifica Ethernet 25G estende
lo standard IEEE 802.3 per comprendere il funzionamento a 25
Gb/s su cavi in rame e backplane
e aumenta il throughput di rete
del server senza l’uso di piste di
interconnessioni. Cadence 25G
Ethernet VIP offre il supporto
completo di verifica sia per MAC
e PHY, fornendo al contempo una
maggiore garanzia che il progetto
può funzionare come previsto.
La specifica Ethernet 25G è una
nuova tecnologia che sta rispondendo in maniera efficiente la
crescente necessità di tecnologia
nei data center; è stata creata
dal Consorzio Ethernet 25G, con
l’obiettivo di sostenere un settore
standard per aumentare le prestazioni e ridurre drasticamente
il costo di interconnessione.
Cadence VIP supporta anche la
50G incluso nell’Ethernet 25G
che offre un miglioramento di
circa il 25% in termini di banda
rispetto al 40G.
Maxim Integrated
SoC per contatori
elettrici
I progettisti hanno ora la possibilità di realizzare contatori di
energia elettrica utilizzando un
A CHI SI RIVOLGE
MC4 - Motion Control
for si rivolge a tecnici e
progettisti operanti in ambito
industriale e nel settore
energetico (impiantistica
produttiva, macchine
automatiche, macchine
utensili, manutenzione ecc.)
che utilizzano: motori e
motoriduttori, servomotori,
azionamenti e regolatori di
velocità, controllo assi, sistemi
di posizionamento,
comandi e attuatori, sensori
e comunicazione
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33
News
EONews n. 580 - novembre 2014
nucleo comune conforme agli
standard delle utility di tutto il
mondo, riducendo così i tempi di
sviluppo, grazie ai SoC per contatori elettrici della famiglia ZON
di Maxim Integrated Products.
I SoC metrologici della famiglia ZON costituiscono una
soluzione versatile, poiché
consentono ai costruttori di
contatori di utilizzare una singola piattaforma che impiega lo
stesso firmware per ottimizzare
le funzioni e tenere conto delle diverse necessità dei clienti.
La famiglia ZON comprende due
serie di prodotti - M per i sistemi
monofase e P per i sistemi polifa-
se (trifase) - che soddisfano ogni
tipo di configurazione e offrono
opzioni su misura per contatori
di fascia bassa, media e alta.
I prodotti di entrambe le serie
impiegano lo stesso motore di
elaborazione ad alta precisione
a 32 bit, separato dal microcontrollore applicativo del contatore. Ciò consente di ridurre
il carico di lavoro che grava sul
nucleo del sistema, permettendo
inoltre ai clienti di trasportare il
loro codice applicativo da un dispositivo all’altro, favorendo un
alto tasso di riutilizzo della IP.
Keysight Technologies
mc4.mostreconvegno.it
Libreria EEsof EDA 5G
[email protected]
:
Keysight Technologies ha presentato la libreria EEsof EDA 5G Baseband per aumentare la produttività per gli architetti di sistema e
i progettisti di livello fisico (PHY),
grazie a un modo conveniente
per avviare le loro ricerche 5G.
La libreria supporta varie forme
d’onda 5G per i sistemi di comunicazione multi-carrier ortogonali
e non ortogonali, tra cui MIMO
advanced e di elaborazione del
segnale beamforming. La libreria
fornisce anche trasmettitore e ricevitore di riferimento con esem-
Bologna Congressi
dalle ore 9.00 alle ore 17.00
(
contatti
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pi di modellazione che possono
essere facilmente ri-progettati
per ottenere prestazioni ottimali
per il confronto di ciascuna delle proposte standard. La nuova
libreria è costituita da codice
sorgente, modelli, sottosistemi
ed esempi di simulazione utilizzando SystemVue, la piattaforma
di simulazione di Keysight. L’ambiente di simulazione integrato di
SystemVue consente agli utenti di
studiare, implementare e verificare i loro progetti di elaborazione
dei segnali PHY con scenari a
livello di collegamento dinamico.
34
News
EONews n. 580 - novembre 2014
Mouser Electronics
Connettori Helios H4
Mouser Electronics ha annunciato la disponibilità dei connettori
Helios H4 da Amphenol Industrial. Questi connettori sono IP68
e specificamente progettati per
soddisfare i requisiti richiesti dalle applicazioni di energia solare.
Things), controllo motore, gestione di contatori intelligenti, fotocamere digitali e stampanti multifunzione. La memoria flash è divisa
in due sezioni indipendenti che ne
consentono la cancellazione e la
programmazione. La RAM ad alta
densità supporta i requisiti di memoria dei sistemi operativi ed utile
per la bufferizzazione di informazioni audio o del traffico Ethernet.
Vishay Intertechnology
Condensatore di potenza
con morsetto a vite
Vishay Intertechnology ha presentato una nuova serie di condensatori di potenza con morsetto a vite per applicazioni di
trazione. I dispositivi della serie
110 PHT-ST offrono una vita utile di 10.000 ore a +85 °C e alta
corrente di ripple a 19.76 A a +85
TDK
Exar
Condensatori
elettrolitici
in alluminio
I connettori Amphenol Helios H4
forniscono maggiori valori di corrente e di resistenza di contatto
inferiori rispetto alle soluzioni di
connettori solari convenzionali. La
resistenza di contatto tipico è di
0.25 mΩ, con conseguente perdita di potenza estremamente bassa. La tecnologia RADSOK unica
di Amphenol Industrial assicura
un alto contatto e bassa resistenza di connessione. Questi connettori sono altamente resistenti
alle difficili condizioni ambientali
presenti negli impianti di energia
solare, compresa la resistenza a
condizioni estreme di caldo, freddo, immersione in acqua, raggi
UV e la luce del sole. Compatibile
con connettori standard di settore, Helios H4 è disponibile in tre
diversi calibri, tra cui 14 AWG di
36A, 12 AWG di 45A e 10 AWG
di 52A.
Spansion
Microntrollori con
frequenza 200 MHz Spansion ha annunciato l’aggiornamento della famiglia di microcontrollori Spansion FM4 con
l’aggiunta di 96 nuovi prodotti.
Basato sul core ARM CortexM4F, i nuovi MCU vantano una
frequenza di funzionamento di
200 MHz e supportano un insieme diversificato di interfacce di
memoria e periferiche on-chip.
L’ampio set di periferiche consente soluzioni a single chip per una
vasta gamma di applicazioni, tra
cui automazione, IoT (Internet of
TDK ha presentato tre nuove serie di condensatori elettrolitici in
alluminio EPCOS con morsetti
a vite per applicazioni principali
in convertitori di elettronica industriale. Caratterizzati per la loro
elevata capacità di corrente di
Driver step AC per LED
°C ,in dimensioni di 76 x 146 mm.
Caratterizzati da un case in alluminio cilindrico isolato con una
guaina blu, presentano una capacità di 6000 uF in un intervallo di
tensione da 250V a 450V. I dispositivi offrono una stretta tolleranza
del -10% / + 30%, basso ESR fino
a 17,6 mΩ e una vasta gamma di
temperature operative da -40 °C
a +85 °C.
I dispositivi sono ottimizzati per
sistemi di trazione ferroviaria oltre
che per alimentatori nelle applicazioni industriali pesanti. Sono
conformi alle normative RoHS e
disponibili nelle versioni standard
o bullone-dado.
XJTAG
ripple, i condensatori sono estremamente compatti (fino al 20 %
più piccoli rispetto a quelli della
serie precedente). I condensatori
della nuova serie B43703* sono
progettati per tensioni nominali
da 350V a 450 DC e coprono
una gamma di capacità da 1500
uF a 22.000 uF.
La nuova serie ha un diametro
da 51,6 mm a 90,0 mm, con altezze nel range di 80 – 197 mm
ed è progettata per raggiungere
una temperatura massima di lavoro pari a 85 °C e un tempo di
vita utile di 12.000 ore. La serie comprende anche le versioni
B43723*, B43724* e B43725*
caratterizzate da un perno filettato per il montaggio dei condensatori.
I2C. XJLink2-CFM è un controller
JTAG multi-TAP con interfaccia
completamente configurabile che
consente il supporto per quasi
tutti i protocolli di programmazione. Schede di espansione
XJLink2-CFMX sono disponibili
per massimizzare la connettività
disponibile dal controller XJLink2CFM compatibile con lo standard
USB XJLink2.
Controller JTAG
per utenti Teradyne
TestStation
XJTAG ha annunciato il rilascio
dei controller XJLink2-CFM e
XJLink2-CFMX. I nuovi moduli
offrono agli utenti Teradyne un
accesso integrato ai potenti strumenti di test e programmazione
di XJTAG, che opera sotto il controllo del programma di test TestStation. Con una soluzione JTAG
installata internamente al sistema
TestStation, la complessità e l’impatto dei costi possono essere
significativamente ridotti, migliorando al contempo la copertura
generale di test. L’accesso integrato Teradyne fornirà un controllo avanzato JTAG e un supporto
multi-protocollo, tra cui SPI e
Exar Corporation ha annunciato una nuova versione del driver
step AC per diodi LED e varie applicazioni di illuminazione a LED.
In combinazione con altre offerte
IML, iML8684 fornisce una soluzione completa per LED e sue
applicazioni con una migliore stabilità del circuito. A differenza delle tradizionali soluzioni di driver a
corrente alternata che utilizzano
un singolo driver di grandi dimensioni, IML ha brevettato un’unica
architettura distribuita a basso
costo. Questa soluzione offre una
maggiore flessibilità e un costo
complessivo inferiore. Inoltre, migliora la dissipazione del calore,
distribuendo uniformemente il
carico termico. Questi dispositivi
eliminano la necessità di condensatori elettrolitici e induttori, obbligatori per le soluzioni di driver
AC-DC.
re di cresta, fattore K e fattore di
riduzione della potenza del trasformatore. Possono fornire fino
a 512 campioni/prestazioni del
ciclo. I protocolli di comunicazione
supportati sono Ethernet, Wi-Fi,
USB e Bluetooth.
La serie Dranetz HDPQ è completamente compatibile con gli standard IEEE 1159, IEEE 519, IEEE
1453, IEC 61000-4-30 Classe A e
EN50160. Ogni unità è dotata di
un display a colori con risoluzione
WVGA da 7 pollici con un touchscreen built-in, fino a capacità
di memoria di 4Gbyte Compact
Flash e software DRAN-VIEW su
CD pronto per essere installato.
Keyence
Marcatore laser ibrido
Keyence ha annunciato un nuovo
marcatore ibrido laser della serie
MD-X1000/X/X1500. La serie è
equipaggiata con un oscillatore
Livingston
Soluzioni power
di monitoraggio
Livingston ha annunciato la serie
Dranetz HDPQ per la registrazione intelligente dei dati dettagliati
di Power Quality. Dotato di 8 canali di analisi indipendenti (4 per
tensioni differenziali e 4 per la
corrente), queste unità di monitoraggio dell’alimentazione a 3
fasi ricche di funzionalità sono
in grado di misurare un insieme
di diversi parametri, tra cui fatto-
laser che garantisce marcature in
un ampio range e su vari materiali
con superfici piane e tridimensionali, grazie alla distanza focale
che può variare in un range di 42
mm. La serie ha una classificazione IP64, ovvero una resistenza alle condizioni ambientali che
garantisce una elevata precisione
ed affidabilità in qualsiasi luogo.
La serie X1500 è stata sviluppata
con tecnologia proprietaria che
raggiunge una potenza di picco di
200 kW, con ampiezza degli impulsi di soli 4 ns, il che riduce al
minimo i danni prodotti dal calore
sull’oggetto target. Inoltre, la serie
MD-X è dotata del sistema “a 3
assi” di Keyence per il controllo
simultaneo del laser sugli assi X,
Y e Z.
35
EONews n. 580 - novembre 2014
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Redazione
Antonio Greco Direttore Responsabile
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