giornalino n2 - ICS Alberico Gentili

Notizie...Gentili
Num.2
Data 14/05/2014
Pagina 1
VIOLENZA SULLE DONNE? NO, GRAZIE
Di Valerio Rizzari 2H
U
se non si può giocare con il
proprio “giocattolino” nessuno lo dovrà fare quindi lo
si rompe. Le mogli di mariti
violenti sono impaurite e
perciò non sporgono denuncia o non chiedono aiuto,
anche perché spesso sono
ancora
innamorate
di
quell’uomo che le picchia.
Andando oltre questo aspetto, dobbiamo riflettere anche sul fatto che a volte so-
n problema che ormai
da anni flagella la nostra
società è la violenza sulle
donne. Essa è spesso causata da una separazione
voluta dalla donna, ma non
dall’uomo che si comporta
in modo sbagliato assumendo un atteggiamento
molto infantile. Attua il
comportamento tipico dei
bambini secondo il quale
no presenti in famiglia i
bambini, e così si rischia
che anch’ essi vengano picchiati.
Se la donna decide di convivere ugualmente col marito
commette il peggiore errore
Sono tante le donne che
hanno avuto il coraggio di
dire “NO” alle violenze subite (cont. Pag.2)
CHI ERA G I U S E P P E P I T R È
Di Matteo Loria e Helena Trifirò 5E
G
iuseppe Pitrè (Palermo,
21/12/1841-10/04/1916) è stato uno scrittore, letterato e
antropologo siciliano. È noto
principalmente per il suo lavoro nell'ambito del folclore
regionale.
Per il suo lavoro di medico,
venne a contatto con la gente
più umile, contadini e marinai, dai quali apprese molti
detti, fiabe, racconti e altro.
Capì che tutti i popoli, anche i
più poveri, avevano una cultura e che bisognava rispettarla
e divenne il più importante
studioso di tradizioni popolari
siciliane.
Tutto quello che raccolse lo
trascrisse nella sua immensa
opera: Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, pubblicata tra il 1871 e i 1913 in
venticinque volumi. Essa
comprende: canti d’amore,
canti di protesta, giochi, indovinelli, proverbi, fiabe, leggende, feste, consigli di medicina
popolare, usi nuziali e tutto
quello che apparteneva alle
abitudini del popolo siciliano
Giuseppe Cocchiara, già preside della Facoltà di Lettere a
Palermo ha detto di lui: "...la
sua opera monumentale resta
pietra miliare per la ricchezza e
la vastità d'informazioni nel
campo del folclore e nessuno
ha raccolto “come e quanto'” lo
scrittore palermitano...".
Nel 1910 creò a Palermo il
Museo Etnografico dove raccolse tutti i materiali e gli oggetti trovati in giro per la Sicilia e che è ospitato nelle ex
stalle della Palazzina Cinese,
dentro il Parco della Favorita.
Pitrè, nella seconda metà
dell'Ottocento, è stato d'ispirazione sia a Luigi Capuana, per
le proprie fiabe, sia a Giovanni Verga, che si ispirò a
lui per le "tinte schiette”. Nel
1914 fu nominato Senatore
del Regno d'Italia.
Pitrè riporta anche una leggenda su Palermo che dice
che un anonimo navigatore
atterrò sui lidi della Conca
d’Oro e rimase affascinato
dalla sua bellezza tanto che
decise di erigervi una città
che sarebbe stata degna di
grandi conquiste e di grandi
civiltà.
In suo onore sono state inaugurate numerose scuole e vie.
IL WWF: GRANDE RISORSA PER IL MONDO ANIMALE
di Chiara Mattaliano e Anna LoRe 1L
I
l WWF è la più grande organizzazione mondiale per la
conservazione della natura.
L’acronimo significa World
Wildlife Fund (Fondo mondiale per la natura). Il WWF
fu fondato l’11 settembre
1961 in Svizzera da un gruppo che comprendeva, tra gli
altri, il pittore Sir Peter Scott,
che disegnò il logo originale,
con il Panda gigante bianco e
nero, su fondo bianco.
Ha uffici in quasi novanta
paesi e la sua sede centrale si
trova a Gland, in Svizzera. In
Italia è rappresentato dal
WWF Italia.
Uno degli animali a rischio
d’estinzione è il Panda gigan-
te. Le sue foreste in Cina, diminuiscono di anno in anno a
causa di un selvaggio e irresponsabile disboscamento e
diventa quindi sempre più difficile per questo animale trovare germogli di bambù necessari
al suo sostentamento. La scarsità di cibo li spinge a spostarsi
di continuo, ma in questo modo sono esposti al bracconaggio. Ormai sono meno di 1.600
esemplari.
Grazie al contributo che dà la
gente, possiamo gestire le riserve create dal WWF in Cina
per permettere ai panda di spostarsi, nutrirsi e riprodursi in
modo sicuro, possiamo aiutare
i veterinari della riserva di
Wolong che si prendono
cura dei panda.
Aiutali anche tu diventando
socio del WWF o adottando
un animale a distanza. Fallo… ne hanno davvero bisogno!!!
Giuseppe Pitré
Sommario:
-Violenza sulle donne? No,
grazie
-Chi era Giuseppe Pitrè
-WWF: grande risorsa del
mondo animale
1
-La giornata primaverile
-La festa di San Giuseppe
-cronaca dalla città
2
-Lo sfruttamento minorile
-Il giro del mondo tra le
piante
-cronaca dalla città
3
-una scoperta in Sicilia
4
-don Peppe Diana, il sacerdote antimafia
- Inciviltà tra padroni
5
--Recensione libri: Camilla
che odiava la politica
Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi
-Recensione spettacolo 2C
-One direction
-Recensione libro
6
-Occupato: non disturbate
7
-Ragazzi, oggi divisi!
-I social network
-il passatempo ideale
Pagina 2
VIOLENZA SULLE DONNE? NO, GRAZIE
(cont. da pag.1)
Manifesto del 25 Novembre, giornata
mondiale contro la violenza sulle donne
Una di quelle che ha saputo
dare fermamente questa risposta si chiama Franca Viola. Franca nasce ad Alcamo
il 9 gennaio del 1947 e all’età di quindici anni, con il
consenso dei genitori, si fidanza con Filippo Melodia,
nipote di un famoso mafioso.
Melodia però viene arrestato
per furto e per annessione ad
un gruppo mafioso, così il
padre di Franca, Bernardo, le
vieta di frequentare il ragazzo.
Il vigneto dei Viola viene
distrutto, il casolare annesso
all’abitazione bruciato e il
padre minacciato con una
pistola, ma nonostante ciò la
decisione del padre non cambiò.
Franca fu rapita da Melodia e da
dodici suoi amici insieme al fratello Mariano di 8 anni, subito
rilasciato.
La ragazza fu ripetutamente violentata.
Ora vi starete chiedendo a che
cosa Franca ha detto “NO”?
Per le idee dell’epoca se una
ragazza veniva violentata da un
uomo e dopo accettava di sposarlo, lui non sarebbe andato in
carcere: era il cosiddetto “ matrimonio riparatore”. Se la ragazza
si rifiutava, sarebbe stata
“condannata” a rimanere per
sempre sola. Franca rifiuta di
"salvare" il suo rapitore sottomettendosi al matrimonio ripara-
tore, in questo appoggiata anche
dal padre.
Melodia venne processato, ritenuto colpevole e condannato; appena uscito dal carcere, venne ucciso.
Franca oggi ha una vita normale,
si è sposata ed ha dei figli. Ci ha
dimostrato che l'andare controcorrente ed essere determinati può
cambiare le cose sbagliate.
La giornata primaverile
di Otello Patrizi 1C
Il sole è tramontato
gli uccelli si recano nei loro nidi,
nel cielo il colore arancione prevale
e le nuvole di mille colori.
È sera
il sole si è già tuffato nel mare
ed è apparsa la luna,
il cielo è senza nuvole e le stelle
brillano riflettendo i raggi lunari.
È l’alba
c’è la rugiada sul campo fiorito.
La lieve brezza mattutina fa tremare i fili d’erba
ed il sole gioca a nascondino tra le nuvole
A sinistra la vera Franca Viola e a destra la locandina
del film ispirato a questa storia vera
La festa di San Giuseppe
di Matteo Loria 5E
G
Una tavola di S. Giuseppe
iuseppe Pitrè, antropologo siciliano, nella sua immensa opera, ha valorizzato usi e
costumi della tradizione siciliana e grazie a lui è ancora
viva l’ usanza degli altari
dedicati a San Giuseppe, in
alcuni paesi della Sicilia.
Le tavolate di San Giuseppe,
dette anche "Tauli 'ri' San
Giuseppi”, sono una tradizione popolare siciliana e consistono in alcune tavole imbandite di cibarie di vario genere,
offerte come ex voto a San
Giuseppe, durante i festeggiamenti del 19 marzo, in onore
del Santo.
Esse vengono preparate nelle
case dei devoti che per tutta la
giornata rimarranno aperte al
pubblico. Questa usanza ricorda
così la Sacra Famiglia e lo spirito
della carità cristiana nei confronti dei più poveri.
Le tavolate sono realizzate con
diverse pietanze che vanno dai
lampascioni( grossi cipollotti dal
sapore amarognolo) alle "rape",
dai "vermiceddhri" (tipo di pasta
con cavoli) al pesce fritto, dalle
pittule (pallottole di pasta lievitata fritte nell’olio) alla zeppola,
dal pane a forma di grossa ciambella ai finocchi e alle arance.
Inoltre vengono apparecchiate
con preziosi merletti, lenzuolini e
immagini di San Giuseppe. Cia-
scun visitatore è libero di gustare
le prelibatezze messe a disposizione dal proprietario, che prepara o commissiona i "Pupi 'ri' San
Giuseppi", ovvero del pane dalle
forme particolari, plasmato appositamente per raffigurare gli oggetti quotidiani del Santo falegname.
Negli anni passati, alcune classi
della scuola “G.Pitrè” di Palermo
hanno partecipato ad una tavolata di San Giuseppe ricevendo in
dono un tipico panino a forma di
bastone, pesce…
CRONACA dalla città
Di Gabriele Naccari 5E
I
l 25 aprile 2014 nella città
di PALERMO è morto soffocato un bambino di tre anni.
Sembra che mentre stava
guardando il suo cartone
preferito,
SPIDERMAN,
forse per emulare il suo super
eroe, ha preso una cordicella
e cercando di saltare come
Spiderman la corda gli si è
avvolta attorno al collo ed è
rimasto impiccato.
I funerali si sono svolti il
giorno 30 aprile presso la
chiesa
di
PARTANNA
MONDELLO tra la commo-
zione di tutti.
I genitori e gli amici presenti al
funerale portavano tutti una
maglietta con la foto del bambino e, all’ uscita della bara dalla
chiesa, s’innalzavano nel cielo
dei palloncini rossi e verdi.
Abbiamo anche noi bambini
commentato questo tragico fatto
e siamo giunti alla conclusione
che i bambini di questa età dovrebbero essere sorvegliati
maggiormente così si potrebbero evitare questi tragici incidenti.
Spiderman
Pagina 3
LO SFRUTTAMENTO MINORILE
di Carlo Bonura 1B
A
l giorno d’oggi, nel
nostro mondo, centinaia di
minori vengono obbligati a
svolgere i lavori più pesanti
da impresari industriali o
proprietari di piccole ditte,
perché incapaci di comprendere le estreme condizioni in cui lavorano e a
causa della facilità con cui
vengono sottomessi: è in
questo che consiste il fenomeno dello sfruttamento
minorile.
Quest’ultimo, che coinvolge bambini dai 5 ai 14 anni,
è particolarmente diffuso
nei paesi poveri o in via di
sviluppo, in particolare
Colombia e Brasile, e le
conseguenze possono essere diverse: povertà, mancata
frequenza della scuola,
analfabetismo, malattie. I
piccoli lavorano per l’intera giornata per essere pagati e saldare il debito delle
proprie famiglie, ma in
realtà la probabilità di farcela è molto bassa ed in
alcuni casi nulla. Nonostante i provvedimenti presi, nel mondo, si contano
ancora 250 milioni di piccoli lavoratori. Vengono
sfruttati in svariati settori,
in particolare quello agricolo e quello industriale,
costretti a svolgere i lavori
umili e faticosi che vengono imposti dai loro padroni
e nell’impossibilità di far
valere i propri diritti perché
nel costante timore di esse-
re puniti attraverso ulteriore violenza.
Un esempio della lotta contro questa critica situazione
è Iqbal, ragazzino pakistano ucciso per essersi ribellato a soprusi e privazioni.
Auguriamoci che nel mondo ci siano persone che
come lui abbiano il coraggio di denunciare episodi
simili, veri e propri oltraggi
alla dignità di ogni essere
umano, in particolare a
quelli più deboli: i bambini.
Un bambino che confeziona palloni della Nike
Giro del mondo tra le piante
di Giulia Amadore 1^D e Diego Racalbuto 2^E
I
l giorno 9 aprile le classi
1^D e 2^E dell’I.C. “A.
Gentili” si sono recate in
autobus all’Orto Botanico e
sono state accolte da una
guida che ha fatto vedere
loro varie piante. Inizialmente i ragazzi sono entrati
nella serra delle Succulente:
le piante grasse. Dopo una
lunga spiegazione, sono
andati nel “Viale delle Corinzie”, che sono alberi con
il fusto grosso e delle piccole strisce verdi: sono anch’esse delle piante grasse.
Gli alunni si sono poi recati
a
vedere
le
piante
“carnivore”, l’albero del
sapone e la pianta del caffè, per poi arrivare al pezzo
grosso dell’ Orto Botanico
ovvero il “Ficus Macrofilla”, comunemente chiamato “Ficus Magnolia”, anche
se è una falsa affermazione.
Per finire la guida li ha
portati a vedere le ninfee
che sono delle piante acquatiche. Una gita tra delle
piante provenienti da tutto
il mondo, senza uscire dalla giungla urbana.
Le Succulente
L’Orto Botanico di Palermo
CRONACA dalla città
di Gabriele Naccari 5E
C
agli autori di questo gesto.
ome ogni volta, si ripetono i cori razziali nel calcio, questa volta in termini
diversi.
Dopo la partita, il giocatore
intervistato dal MESSAGGERO ha rilasciato questa dichiarazione:
Domenica 27 Aprile, nel
corso della partita VILLARREAL-BARCELLONA, al
71°minuto, mentre il giocatore brasiliano del BARCA ,
Dani Alves batteva un calcio d'angolo, una banana è
stata lanciata dal pubblico
verso di lui per motivi razzisti.
Il calciatore l’ha mangiata e
ha battuto il calcio piazzato
per non dare soddisfazione
Sono in SPAGNA da undici
anni e queste cose accadono
da quando sono qui. Penso
che bisogna ridere con questi
ritardati mentali.
Non so chi l'abbia tirata, ma
gli devo un favore perché mi
ha dato l'energia per battere i
calci d'angolo che hanno portato altrettanti reti alla squadra. Mio padre mi diceva da
piccolo di mangiare le banana
per evitare i crampi. Come
hanno fatto a indovinarlo?”
Alcuni giorni dopo, il mister PRANDELLI ed il
Presidente del Consiglio
MATTEO RENZI si sono
incontrati e per merenda
hanno mangiato una banana, in segno di solidarietà e
per manifestare la loro
posizione contro il razzismo.
Matteo Renzi e Cesare Prandelli
Pagina 4
Una scoperta in Sicilia: scuole palermitane in giro per la
provincia
Le ceramiche di
Burgio
di Paola Ioren 2H
M
ercoledì 20 Febbraio 2014, la 2H e la 1G,sono andate a visitare dei “piccoli tesori” nella provincia
della città.
I giovani studenti, si sono recati ad un frantoio a Sambuca, ma questo non ha avuto nulla a che vedere con
la seconda tappa: il Museo dell’Orologio, a Bisacquino. Un vero tesoro, che fonde tradizione e arte. Un
posto fantastico. Da lì in pullman si sono spostati a Burgio. Dopo pranzo, ecco la terza tappa. Forse la più
interessante. Il laboratorio delle campane in bronzo. I ragazzi, dietro una buona guida, hanno conosciuto
tutti i passaggi per realizzare le campane in bronzo, che troviamo in moltissime chiese, anche tra le più
importanti. L’ultima tappa è stata il laboratorio di ceramica. Dopo una breve dimostrazione, i ragazzi hanno fatto qualche acquisto e sono tornati in città. Una bella esperienza, come testimoniano i ragazzi e i
professori.
Laboratorio delle campane
Don Peppe Diana, il sacerdote antimafia
Di Valerio Rizzari 2H
G
Don Giuseppe Diana
Alessandro Preziosi è, nella fiction,
Don Diana
iuseppe Diana nasce a
Casal di Principe il 4 luglio
1958 da una famiglia di
proprietari terrieri. Nel
1968 entra in seminario ad
Aversa,
successivamente
intraprende gli studi teologici nel seminario di Posillipo, sede della Pontificia
facoltà teologica dell'Italia
Meridionale. Qui si licenzia
in Teologia biblica e poi si
laurea in Filosofia presso
l'Università Federico II di
Napoli. Nel marzo 1982 è
ordinato sacerdote.
Dal 19 settembre 1989 è
parroco della parrocchia di
San Nicola di Bari in Casal
di Principe. Insegna materie
letterarie nonché religione
cattolica.
Don Peppino Diana cerca di
aiutare la gente nei momenti resi difficili dalla camorra, negli anni del dominio
assoluto della camorra casalese, legata principalmente al boss Francesco Schiavone, detto Sandokan. Gli
uomini del clan controllano
non solo i traffici illeciti,
ma si sono anche infiltrati
negli enti locali e gestiscono
fette rilevanti di economia
legale.
Alle 7.20 del 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, Giuseppe Diana è
assassinato nella sacrestia
della chiesa di San Nicola di
Bari a Casal di Principe,
mentre si accinge a celebrare la santa messa. Un camorrista lo affronta con
una pistola. I cinque proiettili vanno tutti a segno: due
alla testa, uno al volto, uno
alla mano e uno al collo.
Don Peppe Diana muore
all'istante. L'omicidio, di
puro stampo camorristico,
fa scalpore in tutta Italia.
Un messaggio di cordoglio
è pronunciato da papa Giovanni Paolo II durante l'Angelus.
Sin dall'inizio del processo
si è tentato di depistare le
indagini e di infangare la
figura di Don Peppe Diana,
accusandolo di essere frequentatore di prostitute,
pedofilo e custode delle
armi destinate a uccidere il
procuratore Cordova. Nunzio De Falco, è stato condannato in primo grado
all'ergastolo il 30 gennaio
2003
come
mandante
dell'omicidio. Inizialmente
De Falco tentò di far cadere
le
colpe
sul
rivale Schiavone, ma il tentativo fallì perché Giuseppe
Quadrano, autore materiale
dell'omicidio, si consegnò
alla polizia, iniziò a collaborare con la giustizia e per
questo ricevette una condanna solo a 14 anni.
Il 4 marzo 2004 la Corte di
Cassazione ha condannato
all'ergastolo Mario Santoro
e Francesco Piacenti come
coautori dell'omicidio.
Il suo impegno civile e religioso contro la camorra ha
lasciato un profondo segno
nella società campana.
A tal proposito, così scriveva:
”La Camorra oggi è una forma di terrorismo che incute
paura, impone le sue leggi e
tenta di diventare componente
endemica nella società campana. I camorristi impongono
con la violenza, armi in pugno, regole inaccettabili:
estorsioni che hanno visto le
nostre zone diventare sempre
più aree sussidiate, assistite
senza alcuna autonoma capa-
cità di sviluppo.” …..”È
oramai chiaro che il disfacimento delle istituzioni
civili ha consentito l'infiltrazione del potere camorristico a tutti i livelli. La Camorra riempie un vuoto di
potere dello Stato che nelle
amministrazioni periferiche
è caratterizzato da corruzione, lungaggini e favoritismi. La Camorra rappresenta uno Stato deviante
parallelo rispetto a quello
ufficiale, privo però di burocrazia e d'intermediari
che sono la piaga dello
Stato”
A vent'anni dalla scomparsa di Don Peppe Diana, Rai
1 alle ore 21.00 ha trasmesso in prima visione una
Fiction TV in due puntate
dal titolo "Per amore del
mio popolo" con l'attore
napoletano
Alessandro
Preziosi nel ruolo di Don
Peppe Diana.
Pagina 5
Recensione e commento del libro “Camilla che odiava la
politica”
Inciviltà tra
padroni
di Paola Ioren Napoli 2H
AUTORE: LUIGI GARLANDO
TITOLO: Camilla che odiava la politica
CASA EDITRICE: Rizzoli
LUOGO E ANNO DI PUBBLICAZIONE: Milano, maggio 2008
NUMERO DELLE PAGINE: 268
GENERE DEL LIBRO: Narrativo ed espositivo
C
amilla è una ragazzina
di dodici anni, vive a Paludate, un piccolo paesino,
con la mamma e Chicco, il
suo fratellino. Suo padre, ex
sindaco della cittadina, appassionato alle montagne e
alla giustizia, è morto. Non
riuscendo a tollerare le false
accuse, si uccide in carcere.
Tutti ne parlano come se
fosse un ladro. Per questo
Camilla odia la politica,
perché ha ucciso suo padre.
Camilla però conosce Aristotele, un barbone che vive
sotto una pensilina, proprio
davanti alla finestra della
sua stanza. Egli le spiega
politica in tre parole: Il capito, Polis e Ministrum, e la
convince che se fatta bene
la politica, non ha nulla di
cui era molto legata. Vive
nelle case popolari della
cittadina, di cui il papà, era
l’ex sindaco. Camilla però,
conosce Aristotele, che le
spiegherà in maniera un po’
strana la politica, che per la
ragazzina diventerà una
cosa utile. Dopo aver scoperto la vera identità di Aristotele, Monica, la mamma
di Camilla, ritornerà alla
vecchia vita, questa volta
però sarà lei stessa ad occuparsi dei suoi cittadini, infatti la donna, aiutata dal
padre, diventerà sindaco.
Questo libro, mi è piaciuto
perché la storia è avvincen-
brutto, anzi serve a creare
ponti tra le persone. Il tempo passa, Camilla e la sua
famiglia scoprono la vera
identità di Aristotele. La
mamma di Camilla, Monica, viene eletta sindaco, e la
loro vita cambia radicalmente. Il nuovo sindaco si
impegnerà di costruire nuove scuole, ed aiutare chi è
in difficoltà.
I capitoli più interessanti
sono:
I sacchetti di plastica (5)
La messa di Natale (13)
Il perdono e il tesoro (14)
Due anni dopo (15)
Espressioni originali da
ricordare:
“La gente ha sempre avuto
problemi, ma non sempre
ha trovato qualcuno che li
aiutasse a risolverli”.
“La politica è il ponte che
unisce quelli che comandano a quelli che ubbidiscono”.
Messaggio del libro:
La cosa sbagliata non è la
politica ma i politici.
COMMENTO PERSONALE:
Di Adele Furnari 2C
S
pesso ci si chiede chi siano i veri animali:
i cani o i padroni incivili? I marciapiedi di
Palermo sono veramente sporchi. Una delle
cause principali sono le feci degli animali, che i
padroni incivili lasciano nei marciapiedi non
curandosi del danno provocato alla città. Il problema riguarda anche la popolazione, che non
riesce a circolare liberamente per le vie della
città e l’odore nauseabondo diffuso soprattutto
nei parchi. Basterebbe un po’ più di rispetto e
civiltà per una città più pulita e vivibile. In conclusione, i padroni sono invitati a riflettere prima di agire e, oltre a prendersi cura del proprio
animale, curare la pulizia della propria città.
Il romanzo espositivo dal
titolo “Camilla che odiava
la politica”, di Luigi Garlando, tratta di una storia
reale, che come argomento
principale, ha la politica.
Camilla, ragazzina di dodici
anni, odia la politica perché
ha ucciso Roby, il padre a
te, tratta di un argomento
interessante, è di facile e piacevole lettura, è capace di far
riflettere e di insegnare qualcosa. In particolare ho apprezzato i personaggi, la trama e l’argomento, perché li
ho trovati interessanti e capaci di coinvolgere il lettore.
Vorrei consigliarne la lettura,
perché penso sia piacevole e
istruttivo.
La copertina del libro
Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi
di Federica Sammartano, Annapia Salvo e Giuditta Arato 5G
Il libro ambientato durante
l’estate calda a Palermo,
parla di Giovanni Falcone e
Paolo Borsellino, i due
grandi magistrati antimafia, in versione “piccoli
eroi”. La prefazione è stata
scritta dal figlio di Borsellino: Manfredi Borsellino .
Le autrici sono Rosalba
Vitellaro e Alessandra Viola. Sono venute ad inaugurare a Palermo in via Ludovico Ariosto l’uscita del
libro
alla
libreria
“Mondo…Storie” ed a autografarlo.
Il libro insegna che non si
deve avere paura di lottare
contro i prepotenti e i disonesti e che bisogna avere il
coraggio di combatterli,
come hanno fatto i protagonisti del libro, Giovanni e
Paolo, i futuri magistrati
che, appunto, hanno sacrificato la loro vita per difendere le idee in cui credevano.
La mafia, rappresentata nel
libro dal mago “nivuru”, è
un'organizzazione di delinquenti che tolgono la libertà
e rendono “pupi” tutti coloro che vi si rivolgono, per
chiedere aiuto o per ottenere ricchezza e potere. Ma
l'insegnamento più importante che riceviamo dal
libro è che non bisogna mai
abbassare la guardia, perché
il male è sempre in agguato.
È necessario, quindi, mantenere vivo il ricordo di
coloro che ci hanno insegnato come è giusto comportarsi per essere uomini
onesti, in modo da non cadere negli errori del passato. Per questo motivo, secondo noi, la lettura del
libro a scuola è stata molto
importante e dovrebbe essere fatta in tutte la scuole.
La copertina del libro
Pagina 6
Recensione spettacolo
Dove è finita Guendalina? Un caso per l’ispettore Capone
di Adele Furnari 2C
L
o spettacolo teatrale
organizzato dalla classe II C
a cura del professore Ignazio
D’Anna è stato un successo.
L’8 maggio, la sala conferenze della scuola era gremita di un pubblico entusiasta
per la bravura degli alunni. E
così finalmente il caso è
chiuso! Guendalina è scomparsa già da dieci giorni e i
suoi genitori, i Lorenzi chiamano il bizzarro ispettore
Capone. La famiglia è sconvolta, Guendalina è una ragazza molto semplice e nessuno conosce la causa della
sua sparizione. Durante le
indagini Capone trova un
Guendalina. Sembra averla
trovata, ma poi magicamente
le sfugge, allora parla con i
suoi ex compagni delle medie e la sua professoressa che
avevano notato in lei uno
strano cambiamento. Capone
parla anche con la madre del
loro passato: inizialmente i
Lorenzi vivevano in una
casetta di campagna con i
nonni, ma a causa della lontananza da un centro abitato,
si trasferirono in città dove
Guendalina viveva momenti
terribili. I suoi genitori litigavano costantemente, il fratello Andrea si perde nella droga, la sorella Adele spesso
scoppia in lacrime e l’emar-
diario in cui sono state scritte
delle fiabe “tecnologiche”
divise in cinque filoni: fiabe
del sociale, fiabe dell’amore,
fiabe del cielo, fiabe della
guerra e fiabe della fantasia.
Capone rimane affascinato e
addirittura si porta il diario in
hotel immergendosi in una
delle fiabe di Guendalina,
quella dell’amore che tratta
la storia di un famoso cantante rock, The Princip, intento
a trovare una moglie. Si innamora, tra tutte le sue pretendenti, di una ragazza che
non ricambia lo stesso amore. Il Princip dopo i numerosi
rifiuti della fanciulla, abbandona il mondo della musica e
trascorre molto tempo in una
grotta in solitudine. La ragazza lo incontra e accorgendosi
del vero amore nei suoi confronti lo sposa e insieme
formano un fantastico duo
musicale. Capone torna al
lavoro per risolvere il caso;
viene trovata in un magazzino una ragazza, ma non è
Guendalina. Si chiama Alina,
ha quindici anni ed è albanese. E’ stata abbandonata
all’età di quattro anni in un
orfanotrofio dai suoi genitori
e durante un suo momento di
libertà è stata improvvisamente rapita. I rapitori vengono trovati e Capone cerca
poi di concludere il caso di
ginazione da parte dei compagni la facevano cadere in
depressione. Capone si reca
allora nella casetta di campagna dove Guendalina si era
rifugiata. Capone parla apertamente con Guendalina e
conosce la meravigliosa ragazza che si nasconde dietro
le suggestive fiabe tecnologiche. Prima di salutarla, la
invita e chiamare i suoi genitori, ma senza dire di esser
stato lui a trovarla. Così l’ispettore risolve il caso e la
famiglia Lorenzi si ricompone.
La classe 2C
One Direction:5 ragazzi che
hanno cambiato il mondo
Di Annapia Salvo 5G
C
I ragazzi del gruppo
irca quattro anni fa tra
l’Irlanda e il Regno Unito
5 ragazzi Harry, Louis,
Zayn,Liam e Niall di età
compresa tra i 16 e i 18
anni, tutti con lo stesso
sogno, dventare cantanti si
iscrissero ai provini di XFACTOR UK da solisti.
Non vinsero, ma gli consigliarono di mettere insieme
le loro forze e formare un
gruppo e di partecipare alle
finali. Harry propose già il
nome per la band ovvero
“One Direction” che tradotto in italiano diventa “Una
Direzione”. Con questo
nome volevano far capire
che il loro futuro dipendeva
da un’audizione.
Fuori dallo studio c’era un
bagno di folla che li aspettava per foto e autografi. Alle
finali arrivarono terzi. Non si
arresero e nel settembre 2011
incisero il primo brano
“What Makes You Beautiful” che è arrivato primo in
tutte le classifiche.
Poco dopo pubblicarono il
primo album “Up All Night”
vendendo 3 milioni di copie
e arrivando primo in 16 paesi. In seguito pubblicarono
l’album “Take Me Home” e
il 25 novembre 2013” Midnight Memories” avendo
anche con essi grande successo.
Hanno ricevuto molti premi
internazionali, tra cui due
Brit awards. Il 25 aprile i
One Direction hanno iniziato il nuovo tour il “Where
We Are” negli stadi, avendo come prima tappa Bogotà ( Colombia ).
Le tappe italiane sono previste per il 28 e 29 giugno
a Milano e il 6 luglio a Torino.
Insomma 5 ragazzi, 5 voci
che hanno fatto innamorare
il mondo.
Pagina 7
Occupato! Non disturbate
di Giulia Di Leo e Alessandro Guidara 1A
<<Sono loro; durate l’intervallo a violare la privacy .>>
Molti ragazzi violano la privacy degli alunni delle classi prime ,aprendo le porte dei bagni senza permesso.
Accade durante la ricreazione e i bagni sono affollati e i ragazzi di terza o seconda aprono le porte dei gabinetti a
quelli di prima ,solo per scherzare e ridere …invece ,è fastidioso!
Se le porte sono chiuse ,con delle monete riescono a scassinare le serrature ,mentre, se sono aperte le aprono senza
paura , umiliando il ragazzo davanti a tutti.
Può succedere anche il contrario cioè: possono chiudere le porte dei gabinetti con lo stesso metodo.
Una volta chiuse, i ragazzi più piccoli, rimangono intrappolati all’interno della cabina e perdono preziosi minuti di
lezione finché non vengono liberati.
Questo ,oltre ad essere uno scherzo è un atto di prevaricazione che può essere severamente punito se denunciato.
Per risolvere questo sgradevole inconveniente è necessario parlare con gli insegnanti o col preside.
Dato che i bagni sono così affollati bisognerebbe andarci quando ci sono meno persone? Oppure basterebbe migliorare il servizio di sorveglianza?
P.S.<<La prossima volta non disturbate!>>
I social network, una
finestra aperta o
chiusa?
Ragazzi,
oggi divisi!
di Isabello Ferro 2B
T
ra i tanti problemi che ci sono a
scuola abbiamo scelto di trattarne uno
presente quotidianamente in tutte le
scuole: l’assenza dei docenti.
Ogni giorno un gran numero di insegnanti mancano e i ragazzi passano le
ore di buca, che potrebbero essere spese
meglio, divisi in altre classi.
La mancanza di supplenti è dovuta
all’assenza di fondi scolastici, destinati
al loro pagamento, facendo sì che gli
alunni, divisi in gruppi di quattro o cinque persone, vengano ospitati in altre
classi troppo piccole già per contenere i
propri alunni.
Come usciremo da questa situazione?
Quali provvedimenti potrebbe adottare
il Dirigente Scolastico?.
Mentre attendiamo nuove risposte ci
toccherà sentire per l’ ennesima volta
dai bidelli :’’ Ragazzi oggi divisi!”.
I
di Isabella Ferro e Maria Luisa
Margiotta 2B Martina Fradella 1E
giovani d’oggi concentrano le
loro attività quotidiane sui social
network.
I ragazzi preferiscono comunicare tramite whatsApp e facebook,
piuttosto che uscire per fare conoscenze.
Facebook, il social per eccellenza, è nato nel 2003,ed è stato
ideato da uno studente americano, appena diciannovenne.
I social però hanno sia lati positivi, che negativi. Il lato positivo è
potere interagire gratuitamente
con persone di qualsiasi parte del
mondo, e di poterlo fare gratuitamente. Tra i lati negativi, sicuramente un cambiamento nei rapporti sociali, si pensi al fatto che
le persone anziché vedersi tra di
loro, rimangono a casa a chattare.
Oggi giorno questi siti hanno sostituito la forma di comunicazione
cartacea che si utilizzava in passato, si pensa che il motivo sia la
velocità che offrono.
Anche se frequentati, i social network non sono del tutto sicuri, poiché vi si possono incontrare persone
male intenzionate che si nascondono dietro falsi profili.
Inoltre il gergo utilizzato dai giovani in queste App tende ad abbreviare le parole e non comprende punteggiatura.
In conclusione i social network
sono davvero la via di comunicazione più adatta?
...Ridiamoci su di G. Di Leo e A. Guidara 1A
Che cos’è un pomodoro senza la sua corolla
verde?
Un pelato
Un pomodoro dice ad un altro pomodoro:
Gino dice alla mamma: <<Se i cani hanno i
canini, perché i gatti non hanno i
“gattini”??>>
Che cosa ci fanno due maiali su un divano?
I porci comodi
Qual è il colmo per un’ape?
Andare in luna di miele
Il passatempo ideale
di Antonio Di Maria 5G
S
empre più di frequente gli
adolescenti di oggi dedicano il
proprio tempo libero ai videogiochi, alla televisione e ai telefonini
di ultima generazione.
Tutti i giorni tornano da scuola
stanchi dalla mattina di lezioni,
pranzano e trascorrono (almeno!)
un’oretta con la Playstation, il
Nintendo, la Wii o qualche altro
gioco elettronico.
Cosa li attrae? Spesso l’azione, i
giochi di guerra, gli sport. A volte
questi giochi funzionano in rete e
questo permette loro di giocare a
distanza con i propri amici.
Dopo il relax è l’ora dei compiti e
più tardi …. per rilassarsi dopo lo
studio continuano a giocare con i
telefonini o qualche altro dispositivo elettronico!
Giocare per una mezz’oretta al
giorno con i videogame ci può anche stare; ma non bisogna esagerare.
I videogiochi causano dipendenza e
giocare a lungo può portare a patologie gravi, come l’epilessia.
Certamente è molto meglio trascorrere del tempo con gli amici all’aria
aperta, a giocare a pallone o a nascondino.
Ma quando non è possibile farlo,
perché piove o non ci sono amici
disponibili, si possono trovare delle
altre attività piacevoli e rilassanti,
come la lettura di un buon libro o
un bel film alla tv!
Un’ottima alternativa è anche quella
di dedicare un po’ di tempo a giornalini settimanali come “La settimana enigmistica” che tengono la
mente sempre in allenamento con
cruciverba, giochi e rebus.
Si deve riflettere per trovare le ri-
sposte corrette o concentrarsi ad
osservare le immagini per trovare
le differenze; ci sono anche le
barzellette, che ti riempiono di
buon umore, e vengono anche
raccontati fatti insoliti e poco noti.
In questo modo ci si diverte, si
imparano nozioni nuove e il cervello rimane sempre attivo.
E’ importante rilassarsi e lo si può
fare in tanti modi diversi: non si
deve rimanere incollati tutto il
giorno ad uno schermo (grande o
piccolo che sia), ma ci dobbiamo
ricordare che esistono tante altre
attività molto interessanti.
Qual è il colmo per due piloti d’aereo?
Capirsi al volo