RELAZIONE sullo STATO di AVANZAMENTO attività degli impegni dei sottoscrittori del Protocollo di Intesa per l’attuazione delle priorità d’azione previste nel piano d’azione per la tutela dell’orso bruno marsicano (PATOM) ottobre 2014 INTRODUZIONE Dando seguito agli impegni assunti nel Protocollo di Intesa per l’attuazione delle priorità d’azione previste nel piano d’azione per la tutela dell’orso bruno marsicano (PATOM) e con particolare riferimento all’Art. 4 del Protocollo stesso, relativo alle attività di monitoraggio e verifica periodica delle attività svolte, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha predisposto la seguente relazione, con il fine di valutare lo stato di implementazione degli impegni assunti dai sottoscrittori, trascorsi 6 mesi dalla ratifica del Protocollo. In generale appare indispensabile rinnovare l'impegno su tutte le questioni orso, ricordando scadenze e impegni assunti, dal momento che si è riscontrata una generalizzata difficoltà nell’implementazione delle attività previste e un insufficiente impegno politico e strategico. Tra le criticità riscontrate nel corso dell’attuazione del protocollo, inoltre, si sono manifestate anche due nuove situazioni problematiche: la prima legata all’accertamento di un nuovo focolaio di TBC bovina sui pascoli del comune di Gioia dei Marsi, nella ZPE del PNALM, che ha impegnato l’Ente Parco sia nell’azione politica che in quella operativa, col la collaborazione del CFS; la seconda, legata alla presenza di orsi che hanno cominciato a manifestare comportamenti di confidenza e problematicità rispetto alla presenza e alle attività dell’uomo nell’area di connessione tra la Riserva regionale Monte Genzana e Alto Gizio e il Parco nazionale della Maiella, dove il PNALM, rispondendo alla richiesta della Riserva Regionale, ha operato per realizzare una collaborazione tra aree protette e Corpo forestale e nel tentativo di cattura di un orso per radiocollararlo e consentire le eventuali azioni di dissuasione. La necessità di affrontare una situazione problematica inedita, anche in territori esterni alle aree protette, è emersa, purtroppo, in tutta la sua drammaticità con la vicenda dell’uccisione dell’orso a Pettorano Sul Gizio. D’altra parte, è anche vero che a seguito della sottoscrizione del Protocollo sono stati ottenuti vari piccoli ma significativi risultati, spesso anche grazie al costante impegno di un esperto che si occupa dell’attuazione del PATOM sulla base di un apposito incarico da parte del MATTM. Fra i risultati tangibili si possono citare: • la positiva collaborazione instaurata tra le amministrazioni competenti così come tra vari soggetti interessati alla conservazione di questa specie, non ultime le Associazioni come “Salviamo l’Orso ONLUS”; • la chiusura al traffico veicolare di alcune piste forestali nel PNALM; • nell’ambito del focolaio di TBC che ha prodotto la morte di un orso, la rimozione dei capi di bestiame al pascolo brado non controllati da un punto di vista sanitario nel comune di Gioia dei Marsi; • la sottoscrizione, con tutte le principali Associazioni venatorie italiane, del Protocollo per la tutela dell’orso bruno marsicano e il miglioramento della gestione venatoria – 2014/2018, finalizzato a impegnare le associazioni di categoria nella conservazione della specie che, tra le altre cose, ha reso possibile elaborare ed inserire nel nuovo calendario venatorio della Regione Lazio misure più restrittive rispetto a quelle presenti nel calendario emanato nella scorsa stagione; • la sinergica collaborazione istaurata tra MATTM e CFS che ha portato, tra le altre cose, alla messa a punto di strategie per la prevenzione e repressione dei crimini in tutto l’areale dell’orso, l’impiego sempre maggiore delle unità cinofile antiveleno, la rapida individuazione del presunto colpevole del recente atto di bracconaggio di orso a Pettorano sul Gizio. Di seguito, in forma riassuntiva e schematica viene riportata la rendicontazione sullo stato di avanzamento delle singole attività relative agli impegni assunti, per ciascuna Amministrazione sottoscrittrice. 2 1. Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare azione 1) garantire il coordinamento per l’attuazione del PATOM attraverso un rafforzamento dell’attività dell’Autorità di Gestione. 2) individuare un esperto che segua l’attuazione di quanto previsto dal PATOM, favorendo il raccordo fra le Amministrazioni (Regioni, CFS, PNALM, ISPRA, Ministero Ambiente) e la piena valorizzazione delle azioni previste dal Life “Arctos”. 3) razionalizzare le risorse assegnate al PNALM assicurando priorità d’intervento per le finalità del presente protocollo. stato attuazione si/no/in fieri note (incluse le motivazioni di eventuali ritardi e/o inadempienze) SI Le riunioni mensili dell’Autorità di Gestione del PATOM rendono possibile un costante monitoraggio dello stato di attuazione degli impegni assunti e un adeguamento dell’azione in funzione delle emergenze. SI E’ stato nominato un esperto indicato dall’Unione Zoologica Italiana, che segue a tempo pieno l’attuazione del PATOM e mantiene la migliore collaborazione fra le Amministrazioni e con il Tavolo Tecnico. Ha fornito forte supporto per la gestione per l’emergenza TBC a Gioia dei Marsi, sia a livello locale sia favorendo l’attivazione del Tavolo presso il Ministero della Salute. Supporto per l’utilizzo di cani antiveleno nell’areale dell’orso. IN FIERI 4) affidare al CFS il compito di coordinamento tra gli organi di vigilanza, coinvolgendo in ciò anche l’Ispettorato Generale, e gli uffici del Parco, per migliorare l’attività di vigilanza (anche con l’utilizzo dei cani antiveleno) e garantire maggiore velocità ed efficacia nelle attività operative sia in fase di prevenzione che di repressione, nonché la definizione di protocolli di intervento in situazione critiche e delle modalità dei flussi informativi. SI E’ stata avviata una collaborazione specifica con l’Ispettorato generale e con il Comando Regionale abruzzese del CFS, che congiuntamente al Tavolo Tecnico ed al PNALM ha portato all’identificazione del presunto autore di un atto di bracconaggio a Pettorano sul Gizio, alla mappatura di tutti i decessi di orsi e dei casi di avvelenamento di fauna selvatica, alla redazione di un protocollo per la gestione delle criticità riscontrate nel rinvenimento di fauna selvatica morta, ferita o defedata. • Punto 1) per tutto il periodo estivo molto ha inciso l’assenza della Regione Abruzzo che, a seguito anche delle elezioni amministrative di Giugno ed alla conseguente nuova attribuzione delle Deleghe, ha nominato solo a settembre un nuovo rappresentante. • Punto 2) avviato il Gruppo di lavoro dei Ministeri Salute e Ambiente per la gestione del rischio sanitario dell’Orso bruno marsicano, prima riunione il 23 settembre su: - genotipizzazione del micobatterio tubercolare, responsabile, tra l’altro, del decesso di un esemplare di orso nel marzo del corrente anno, che è risultato dello stesso ceppo del focolaio aperto nel 2012; - attività da intraprendere in merito alla gestione del focolaio di TBC riscontrato già nel 2012 ed alla luce dei 2 nuovi casi di positività della mandria già sottoposta a controllo sanitario per intervento a seguito dell’Ordinanza di Polizia Veterinaria ed in relazione alle istanze contenute nell’ultima nota del Sindaco di Gioia dei Marsi; - attività di monitoraggio sanitario sugli animali domestici e selvatici, in collaborazione con ASL, ISPRA e il Servizio Veterinario del PNALM. • Punto 3) è stato firmato il Protocollo di Intesa tra i Parchi Nazionali abruzzesi e il CFS per la concretizzazione di azioni urgenti a favore della specie Ursus arctos marsicanus nel sua areale di distribuzione, che vede i Parchi della Regione Abruzzo come “area pilota” italiana per attuare la strategia contro l’uso illegale del veleno, utilizzando le unità cinofile. 2. Attività delle Regioni In tutte le Regioni sussistano criticità in merito all’avanzamento di: 1) Stato d'avanzamento dell'iter di adozione dell'Area Contigua da parte delle Regioni; 2) Stato d'avanzamento dell'approvazione delle misure di conservazione per la designazione delle ZSC; 3) Stato d'avanzamento degli interventi regionali per la riduzione della mortalità stradale; 4) Stato d'avanzamento degli interventi regionali per la prevenzione e gestione del rischio sanitario; 5) Stato d’avanzamento delle attività inerenti la gestione forestale e la gestione dei comparti zootecnico e pascolivo; 6) Stato d’avanzamento sulle attività inerenti la prevenzione dei rischi connessi alla detenzione e all’utilizzo di sostanze utilizzate come veleno; 7) Stato d’avanzamento dell’implementazione del monitoraggio su larga scala (es. campionamento genetico); 8) Stato d’avanzamento delle attività inerenti la gestione della viabilità forestale. 4 2.1. Regione Abruzzo azione stato attuazione si/no/in fieri 1) individuazione dei confini dell’area contigua del PNALM. IN FIERI 2) approvazione del piano del PNALM; approvazione delle misure di conservazione relative alle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) con presenza dell’orso. 5) abolizione norma regionale che consente il pascolo brado durante tutto il corso dell’anno. Il nuovo Assessore, competente da Luglio 2014, ha preso pubblicamente l’impegno di portare a termine quest’iniziativa nel più breve tempo possibile. NO (Piano Parco) Il Piano del Parco non è stato né adottato, né approvato. Il nuovo Assessore, competente da Luglio 2014, ha manifestato nel corso di riunioni pubbliche l’impegno di ultimare le fasi di adozione e approvazione. IN FIERI (misure conservaz. ZSC) Conclusa la fase di redazione dei Piani di Gestione dei Siti Natura2000, manca la fase di Approvazione. IN FIERI Misure sono previste all’interno dei Piani di Gestione di SIC e ZPS già redatti coerenti con le linee guida del Life Arctos ( Azione A1); inoltre, è previsto anche il recepimento delle Linee Guida prodotte in ambito Life “Arctos” da parte della AdG Zootecnia istituita con DH 127 20/05/2014. 3) gestione dell’attività zootecnica compatibile con la presenza della specie. 4) individuazione di misure di mitigazione dell’impatto determinato e determinabile dall’attività venatoria nelle zone di presenza dell’orso. Note (incluse le motivazioni di eventuali ritardi e/o inadempienze) SI L’apertura della caccia al cinghiale è stata prevista per il 1° nov. nelle aree di presenza orso; l’assegnazione delle squadre al territorio è rimandata al Regolamento regionale sulla caccia agli ungulati. NO L’abrogazione di questa norma risulta problematica rispetto all’intero territorio regionale, poiché, a fronte di un sicuro vantaggio per la specie, comporterebbe un danno economico per gli allevatori in tutta la regione. 6) riduzione della stagione di pascolo brado nelle aree di presenza/espansione orso, rendere obbligatorio per i Comuni la redazione del Piano di gestione dei pascoli, modificare eventualmente i regolamenti di “fida pascolo”. 7) messa a sistema del monitoraggio sui patogeni così come definiti nelle linee guida dell’azione A2 del progetto Life “Arctos” per far sì che questa attività prosegua oltre la scadenza del Life. 8) estensione del monitoraggio sanitario a quei patogeni oggi non previsti dal regolamento di Polizia Veterinaria ma comunque pericolosi per l’orso. 9) rapido avvio del confronto con il Ministero della Salute per il riconoscimento del carattere permanente del Tavolo tecnico sanitario, attualmente costituito in seno al progetto Life “Arctos”, anche al fine di consentirne l’utilizzo a supporto dell’Autorità di gestione PATOM. 10) prevenzione dei rischi connessi all’uso delle sostanze utilizzate per la produzione di esche/bocconi avvelenati (revisione della normativa regionale sulla materia). 11) prevenzione dei rischi connessi al traffico veicolare su autostrade e strade comunali, provinciali, statali (programmazione di interventi per la messa in sicurezza delle aste stradali a rischio). IN FIERI La redazione del Piano di Gestione Pascoli è prevista dalla L. Reg. n. 3/2014, del 4 gennaio u.s.; entro la fine del 2014 tutti i Comuni dovrebbero redigere il Piano di Gestione dei pascoli. A tal fine è’ stata istituita con DH 41/589 del 18/09/2014 una Commissione mista Regione-CFS per la redazione di una Bozza del “Regolamento per la tutela e la gestione dei sistemi silvo-pastorali”. Le Linee Guida (az. A2 Life “Arctos”) sono state approvate con Delibera. IN FIERI Anche in questo caso è in corso la verifica di congruità con i Piani di Gestione redatti per SIC e ZPS. NO Ad oggi, non risulta un coinvolgimento attivo della Direzione regionale competente in materia, che ha partecipato ad una unica riunione indetta nell’aprile scorso. SI In occasione della riunione del TTS tavolo tecnico sanitario – costituito nell’ambito della Az. C2 del Progetto Life “Arctos”, avvenuta il 22 maggio u.s. presso il Min. della Salute, si è chiesto ed ottenuto, con la collaborazione del Min. Ambiente, che il TTS fosse reso a carattere permanente. NO NO Non esiste attualmente una specifica norma regionale, ma solo una iniziale campagna di sensibilizzazione ad opera di WWF e UTB di Castel di Sangro. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa da parte dell’Amministrazione regionale; anche in questo caso si potrebbero attivare e finanziare con i fondi FERS quelle misure già inserite e previste nei Piani di Gestione di SIC e ZPS. 6 12) prevenzione dei rischi connessi alla trasmissione di malattie (gestione delle patologie trasmissibili, campagne di vaccinazione del bestiame domestico, dei cani da guardiania e d’affezione, gestione del randagismo). 13) implementazione di un monitoraggio su larga scala (estendere il campionamento genetico all’intero areale di presenza dell’Orso). 14) stipula di accordi con le istituzioni preposte alla messa a punto di procedure necroscopiche e relative analisi professionali, anche tramite la realizzazione di un network con laboratori di eccellenza all’estero, al fine di aumentare le capacità diagnostiche nei casi di mortalità dell’orso, sia di origine antropica sia naturale. SI NO Sono state condotte campagne di vaccinazione per i cani; a tal proposito sono stati attivati contratti di collaborazione con consulenti veterinari e acquistate 5.700 dosi di vaccini con i fondi del Life “Arctos”, più 500 dosi con la collaborazione dell’Associazione “Salviamo l’Orso”. Hanno preso parte al campionamento solamente le riserve naturali regionali di “Monte Genzana e Alto Gizio” e “Gole del Sagittario”. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa da parte dell’Amministrazione regionale. NO • Punto 1) per quel che riguarda l’individuazione dei confini dell’Area contigua al parco nel versante abruzzese, anche i Comuni di Anversa, Scanno e Villalago, non ricadenti nell’attuale perimetrazione, hanno chiesto formalmente (con nota che si allega) alla Reg. Abruzzo, che ne ha preso atto, l’inclusione dei propri territori comunali nella perimetrazione; per quel che riguarda l’iter procedurale, si deve riscontrare un problema: la attuale cartografia inviata dall’Ente Parco non è firmata da un tecnico abilitato. Inoltre, per consentire una giusta sovrapposizione dei confini tra le tre Regioni, ha chiesto una georeferenziazione delle carte in scala 1:10.000. Si è in attesa di riscontro. • Punto 2) per quel che riguarda il Piano del parco e il programma pluriennale economico e sociale si deve riscontrare un problema che riguarda l’iter procedurale: sono stati inviati in date diverse e con procedure che non rispettano quanto previsto dalla L. 426/1998. Per quel che riguarda l’approvazione delle misure di conservazione, il 20 agosto è stata completata la redazione di tutti i Piani di gestione delle ZSC, ora in attesa di adozione; all’interno dei piani sono inserite anche tutte le azioni di vincolo e di gestione su aspetti fondamentali, nonché sui P.S.R. e che avranno ricadute e specifici riferimenti ad attività da finanziare in futuro, per l’applicazione di misure di conservazione di SIC e ZPS. L’approvazione, secondo una circolare interpretativa di norme regionali non 7 • • • • specifiche della Direzione Parchi, dovrebbe essere demandata non solo agli Enti Parco ma anche ai Comuni Gestori per i SIC esterni ai Parchi. Questo sta creando ritardi perché i Comuni non condividono i contenuti di tale circolare, in considerazione del fatto che un Piano di gestione di un SIC, in quanto sovraordinato, potrebbe influire su altri strumenti di programmazione e pianificazione di scala sovra comunale. A tal proposito, per superare questa empasse, almeno la approvazione dovrebbe essere demandata alla stessa Amministrazione regionale così come per i Piani di Settore previsti dalla normativa urbanistica. Punto 3) la Direzione regionale competente sta verificando se gli Enti beneficiari e Gestori di SIC e ZPS abbiano introdotto nei loro Piani di Gestione la previsione di alcune misure di gestione individuate anche nel Progetto Life “Arctos”; per il finanziamento di tali piani di gestioni l’implementazione di tali misure è considerata condizione vincolante, cosicché, allorché non fossero già previste tali misure ne viene richiesta l’integrazione. Punto 4) sostanzialmente (dopo le modifiche apportate in sede VINCA) il Calendario Venatorio di quest’anno è sostanzialmente equivalente a quello emanato nella scorsa stagione, anche per quel che riguarda le date di apertura; per quel che riguarda l’assegnazione delle squadre al territorio, è prevista dal “Regolamento regionale per la gestione faunistico venatoria degli ungulati” (che si allega). Inoltre, quest’anno per la prima volta è prevista l’obbligatorietà del “registro di girata” nelle aree di presenza orso, in cui vi è la possibilità di controllare il numero di cacciatori partecipanti, quindi con un miglioramento, seppur limitato, rispetto alle annualità precedenti. Punto 5) si rimanda ai Piani di Gestione di SIC e ZPS, in cui sarà (laddove necessario) previsto al’interno degli stessi piani. Inoltre, sempre per quel che concerne la concessione di uso pascolo da parte delle amministrazioni, è stato previsto con la L.Reg. n. 3/2014 (che si allega) il divieto di “sub-concessione” dei pascoli; questa legge regionale prevede che la concessione dei pascoli sia esclusiva per il bestiame di proprietà del concessionario del pascolo. Sono state previste inoltre misure restrittive alle attività di pascolo con maggiore impatto ambientale. A tal proposito, nel redigendo PSR – Piano di Sviluppo Rurale la sottomisura 10, relativa agli aiuti concessi per il pascolo estensivo, prevede l’obbligo di possesso ed utilizzo del ricovero (per il bestiame) per il periodo invernale, nonché l’obbligo di rispetto di un carico di bestiame coerente ai Piani di Gestione dei SIC. Punto 6) ai allega la L. Reg. n. 3/2014 emanata il 4 gennaio u.s. e richiamata più volte nel testo; per quel che riguarda la distribuzione dell’orso sul territorio regionale, tuttavia, si sottolinea la necessità di aggiornare la cartografia di riferimento in merito alle aree di presenza ed espansione della specie, soprattutto in relazione al prossimo calendario venatorio. 8 • Punto 7) per quel che riguarda l’integrazione da quanto previsto dalle Linee Guida (az. A2 Life “Arctos”) approvate con Delibera, anche in questo caso verrà richiesta integrazione, laddove non compatibili. • Punto 8) si deve sottolineare che su altrettanti temi le cui competenze fanno capo ad alcuni Servizi di Direzioni regionali diverse e con competenza su diverse materie, non si è riusciti ad ottenere un coinvolgimento attivo e ad attivare di conseguenza alcuna iniziativa; c’è stato solamente un incontro inter-direzionale, nell’aprile scorso, a cui però non hanno partecipato tutti i Direttori. La recente designazione di un funzionario della Direzione Agricoltura, come rappresentante regionale nella AdG, ha comunque determinato una maggiore operatività interdirezionale tra le Direzioni Parchi e Agricoltura. • Punto 9) il TTS è stato istituito di recente dal Min. della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, sottoforma di gruppo di lavoro inter-ministeriale per l’analisi del rischio sanitario per l’orso bruno marsicano. • Punto 11) la L. Reg. n. 3/2014, richiamata più volte e allegata alla presente relazione, prevede il divieto di transito sulle strade sterrate, fatte salve le eccezioni (motivate) previste dai singoli Comuni; si deve rilevare, però, che in mancanza di un Regolamento attuativo, tale Legge non può essere applicata. • Punto 12) si allega la relazione relativa alla campagna di vaccinazione. • Punto 13) la Regione Abruzzo è intervenuta solo per il territorio ricadente nelle AA.PP: regionali; a tal proposito si sottolinea, innanzitutto la necessità di implementare le attività nelle stesse Riserve Regionali, magari prevedendo l’erogazione di fondi ad hoc, in secondo luogo, di intervenire sulla restante parte del territorio regionale, magari con la stipula di convenzioni apposite con il CFS o con Università e/o Istituti di Ricerca; un problema rilevante sembra essere quello del reperimento dei fondi necessari allo sviluppo delle attività di campo e a coprire il costo delle analisi di laboratorio. • Punto 14) il rappresentante regionale propone la modifica della voce di impegno da parte dell’Amministrazione regionale. 9 2.2. Regione Lazio azione 1) istituzione di un Comitato Tecnico dei Direttori regionali, con funzione consultiva e di coordinamento operativo delle competenti strutture regionali, al fine di realizzare, le azioni di cui all’articolo 2 e in generale quelle previste dal Piano d’Azione Nazionale per la Tutela dell’Orso bruno Marsicano. stato attuazione si/no/in fieri Note (incluse le motivazioni di eventuali ritardi e/o inadempienze) SI Attività attuata con ritardo; il coordinamento del Comitato è stato affidato dalla D.G.R. 463/2013 al Direttore Ambiente, che nel frattempo è cambiato e, su mandato della Giunta Regionale, è stato impegnato in una complessa riorganizzazione della Direzione; la prima riunione del Comitato dei Direttori è stata convocata in data 25 settembre u.s. 2) riduzione degli impatti legati alle attività antropiche. IN FIERI 3) approvazione dell’area contigua del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). 4) approvazione di Piano, Regolamento e Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). IN FIERI NO 5) riduzione del rischio di collisione con autoveicoli. NO 6) regolamentazione della viabilità forestale e interpoderale. Tale attività è stata solo parzialmente attuata; a tal proposito si richiama il lavoro fatto sul Calendario Venatorio che, per la prima volta, ha introdotto misure restrittive della gestione venatoria in aree di presenza stabile ed occasionale dell’orso Ad oggi, sono state avviate iniziative in merito, ma è stato scelto un percorso, dalla Direzione regionale competente in materia, che non consentirà un rapido esito. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa da parte dell’Amministrazione regionale. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa; la scadenza di questa iniziativa, comunque, è prevista per il dicembre 2014 dalla D.G.R. 463/2013. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa da parte dell’Amministrazione regionale. NO 7) rafforzamento della sorveglianza sul territorio regionale. SI 8) individuazione di una forma adeguata di protezione dell’area dei Monti Ernici (FR). 9) aumento del livello di cogenza delle "Linee guida per la conduzione della pratica zootecnica compatibile con la conservazione dell'Orso bruno marsicano". 10) attuazione delle "Linee guida per la gestione degli aspetti sanitari connessi alla tutela delle popolazioni di Orso bruno marsicano". IN FIERI NO Si è tenuto un primo incontro con i Comandi provinciali CFS, Polizia provinciale di Roma, Frosinone e Rieti e Guardie Parco delle AA.PP. regionali e nazionali. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa; la scadenza di questa iniziativa, comunque, è prevista per il mese di giugno 2015 dalla D.G.R. 463/2013. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa da parte dell’Amministrazione regionale. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa da parte dell’Amministrazione regionale. NO • Punto 1) nel corso della riunione del Comitato dei Direttori, tenutasi il 25 settembre u.s. con le Direzioni competenti: - ARP – Agenzia Regionale Parchi, - Direzione regionale infrastrutture, politiche abitative e ambiente, - Direzione regionale agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca, - Direzione regionale territorio, urbanistica, mobilità, rifiuti, - Direzione regionale salute e integrazione socio-sanitaria, si è stabilito che il Comitato che opererà in modo snello, sulla base del lavoro preparatorio svolto dall’ARP in costante rapporto con le Direzioni competenti attraverso degli specifici referenti; al Comitato parteciperanno i Direttori, o loro sostituti con delega formale, che durante le riunioni provvederanno ad approvare le proposte elaborate dalle strutture tecniche e dall’ARP. • Punto 2) è stato stabilito nel corso di tale sopra citata riunione del Comitato dei Direttori che, al di là delle attività inerenti il Calendario Venatorio, la struttura responsabile che seguirà dal punto di vista tecnico e operativo lo svolgimento del lavoro da fare su tutta un’altra serie di iniziative in materia di mitigazione degli impatti legati ad attività antropiche è l’ARP. • Punto 3) si rileva che il percorso concertativo scelto dalla Regione Lazio per addivenire all’istituzione (che stabilisce la concertazione con gli Enti Locali sulla 11 • • • • • ri-definizione del perimetro dell’Area Contigua al PNALM), seppur apprezzabile, non risulta indispensabile ai sensi della normativa vigente, e pertanto, in considerazione dell’assoluta priorità che tale istituzione riveste, si sarebbe potuto adottare un percorso più rapido. In relazione ai punti 4) e 5) si deve rilevare che l’ARP, in considerazione delle decisioni assunte nella sopra citata riunione del Comitato dei Direttori, lavorerà con i referenti delle Direzioni regionali competenti, per ri-attivare tutta una serie di iniziative volte a dar seguito agli impegni assunti e non ancora attuati e a velocizzare le iniziative in fieri, laddove sia riscontrato un eccessivo ritardo nell’avanzamento. Punto 6) in sede di riunione del Comitato dei Direttori, tenutosi il 25 settembre u.s., il rappresentante della Direzione Agricoltura ha sottolineato che vi possano essere ulteriori ambiti di collaborazione con la sua Direzione, legati al nuovo PSR e, in particolare, alle misure che riguardano (1) gli interventi su strade interpoderali e vicinali, e (2) la gestione degli allevamenti zootecnici estensivi. Punto 7) l’incontro di formazione ed aggiornamento si è tenuto il 21 ottobre u.s., sotto forma di Seminario informativo sul Calendario Venatorio emanato di recente (che si allega), al fine di comprendere quali vincoli e prescrizioni nuove siano stati inseriti e per consentire a Guardie Parco, CFS e Guardie Provinciali di operare in sinergia e omogeneità; nel corso di tale incontro è stata sottolineata la necessità di un coordinamento tra le forze dell’ordine, nelle misure di prevenzione e repressione degli illeciti, in tutto l’areale regionale dell’orso. Punto 8) la Regione si è impegnata, entro giugno 2015, ad individuare una adeguata forma di protezione dell’area dei Monti Ernici (FR) nell’ambito della riorganizzazione complessiva del sistema delle aree protette regionali, attualmente in fase di studio delle soluzioni tecnico-operative. Punti 9) e 10) vale quanto già espresso per i punti 4) e 5), e cioè che l’ARP lavorerà con il referente della Direzione regionale competente, per dar seguito agli impegni assunti e non ancora attuati. Inoltre, sono presenti nell’Allegato “A” alla D.G.R. 463/2013 (documenti in allegato), “Linee Guida per l’attuazione delle priorità d’intervento per la conservazione dell’orso bruno marsicano” di recepimento del Protocollo di Intesa per la Regione Lazio, altri 2 punti: • Approvazione delle misure di conservazione relative alle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) con presenza di Orso bruno marsicano (rif. azioni A1, A3, A4 e A5 del PATOM); sono state predisposte le misure di conservazione delle ZSC che saranno, in seguito, approvate; • Istituzione del Gruppo di Coordinamento Regionale PATOM; esiste una bozza di Determina per l’istituzione di tale Gruppo, la cui composizione sarà determinata non appena saranno formalizzati i referenti tecnici per ciascuna Direzione competente. 12 2.3. Regione Molise azione 1) confermare l’istituzione dell’area contigua individuata nel territorio molisano nell’ambito dell’approvazione dell’area contigua dell’intero Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). 2) aggiornare eventualmente la regolamentazione dell’area contigua molisana a seguito della concertazione con le Regioni Abruzzo e Lazio, qualora si renda necessario. 3) approvare il Piano, il Regolamento e il Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). 4) prevenire i rischi connessi al traffico veicolare su strade comunali, provinciali e statali (programmazione di interventi per la messa in sicurezza delle aste stradali a rischio). 5) individuare misure concrete al fine di prevenire i rischi connessi all’uso delle sostanze utilizzate per la produzione di esche/bocconi avvelenati (adozione della normativa regionale sulla materia). 6) intensificare la regolamentazione della viabilità forestale e interpoderale, implementando le misure già messe in atto dalle Amministrazioni Locali a seguito delle indicazioni date dal Corpo Forestale dello Stato ai sensi dell’art. 12 della L.R. n°6/2000. stato attuazione si/no/in fieri SI NO note (incluse le motivazioni di eventuali ritardi e/o inadempienze) Attualmente sussistono, tuttavia, problemi relativi alla mancata nomina del nuovo Comitato di Gestione, così come previsto dalla L. Reg. n23/2004, all’Art. 17 e dalla D.G.R. 802/2008 Ad oggi, non risulta attivata nessuna iniziativa specifica da parte dell’Amministrazione regionale e l’attuale Regolamento, in vigore dal 2008 non è stato ancora aggiornato. NO Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa specifica da parte dell’Amministrazione regionale. Tuttavia è in corso di definizione la concertazione tra Regione e PNALM. NO Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa specifica da parte dell’Amministrazione regionale; il Comando provinciale di Isernia del CFS risulta aver preso in esame il problema. NO Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa specifica da parte dell’Amministrazione regionale. Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa specifica da parte dell’Amministrazione regionale. NO 13 7) prevenire i rischi connessi alla trasmissione di malattie (gestione delle patologie trasmissibili, campagne di vaccinazione del bestiame domestico, dei cani da guardiania e d’affezione, gestione del randagismo), implementando eventualmente il “Piano Triennale per la Prevenzione del randagismo canino”, approvato con deliberazione n°806 del 18 dicembre 2012, con campagne di vaccinazioni del bestiame domestico. 8) rendere coerente il Piano di Gestione del SIC/ZPS IT7222287 “La Gallinola – Monte Miletto – Monti del Matese”, in fase di elaborazione, con gli obiettivi di cui alle misure A3 ed A4 del PATOM, individuando dei corridoi ecologici al fine di ampliare la disponibilità di aree potenzialmente idonee all’orso marsicano, quali i Monti del Matese. 9) rafforzare la sorveglianza sul territorio regionale implementando, eventualmente, la convenzione già in atto tra la Regione Molise e il Corpo Forestale dello Stato. 10) promuovere iniziative e misure utili alla riduzione degli impatti legati alle attività antropiche. SI Per quel che riguarda i cani (padronali e vaganti) sono state implementate le misure previste dal “Piano triennale per la prevenzione del randagismo canino”, approvato con D.G.R. 806/2012; per quel che concerne il bestiame domestico, sono state messe in atto anche le misure previste dalle “Linee Guida per il riconoscimento delle aziende che applicano condizioni di stabulazione controllata”, in cui è inserito anche uno specifico piano per la fauna selvatica, di indagine su varie patologie, in collaborazione con il Serv. di prev. veterinaria e l’IZS di Teramo. NO Ad oggi, le iniziative si sono arenate al lavoro portato avanti e poi interrotto più di un anno fa; proprio in questo periodo, tuttavia, si sta predisponendo la relazione finale del Piano di Gestione del SIC, che sarà approvato entro fine anno. Le aree di transito ad oggi individuate risultano: la media e l’alta valle del Volturno, i Monti Pizzi e le porzioni nord e sud della piana di Castel di Sangro. IN FIERI Pur in assenza di uno specifico provvedimento aggiuntivo all’attuale convenzione con la Regione, il CFS ha implementato comunque la sorveglianza territoriale mettendo in atto misure finalizzate al controllo delle aree interessate dalla presenza dell’orso. NO Ad oggi, non è stata attivata nessuna iniziativa specifica da parte dell’Amministrazione regionale, tuttavia risulta in corso un’iniziativa del Comando provinciale CFS di Isernia. • Punto 1) si allegano i provvedimenti citati (L.Reg. 23/2004 e D.G.R. 802/2008 con Regolamento annesso), e si sottolinea che l’istituzione del nuovo Comitato di Gestione dell’Area Contigua al PNALM non necessita di Delibera da parte della Giunta regionale, ma è sufficiente che il Presidente di Giunta faccia la richiesta di designazione dei nuovi componenti a: - PNALM, 14 • • • • - Comuni, - Provincia di Isernia, - Associazioni agricole, - Associazioni venatorie, e, in maniera automatica, il Comitato sarebbe istituto per poi decadere alla scadenza del mandato dell’attuale Presidente di Giunta (insediatosi a marzo 23); attualmente, invece, c’è un Commissario nominato ad acta, nelle more della nomina della nuova Commissione. Punto 2) a tal proposito risulta necessario avviare al più presto una verifica sulla sua applicazione e una successiva fase di concertazione con il PNALM così come appare necessaria una verifica sullo stato di implementazione dell’l’attuale Regolamento (allegato alla D.G.R. 802/2008), per comprendere cosa sia applicato, nella pratica quotidiana e cosa sia, invece, sistematicamente disatteso(cfr. tutte le norme sanitarie) da parte degli Enti Locali (CFS, Anas, Comuni, Servizi Veterinari). Punto 3) tra Regione ed Ente Parco è in corso la redazione del Piano di Gestione del SIC dell’Area Contigua molisana, da parte del PNALM; a tal proposito si deve rilevare una criticità riscontrata dall’Amministrazione regionale in sede di riunione (che risale a più di un anno fa); in tale occasione è stato fatto notare che all’interno del Piano del Parco, relativo alla parte di territorio molisano che è contemporaneamente sia SIC che ZPS, dovevano essere previsti i Piani di Gestione dei siti Natura 2000, ma mancavano anche i dati per gli aggiornamenti (habitat e specie di Direttiva “Habitat”, criticità e misure di conservazione), ai fini della prevista conversione dei siti in ZSC. Inoltre, appare necessario anche verificare lo stato dell’arte in materia di concertazione con gli Enti Locali (Comunità del Parco, Comuni, “stakeholders”, etc.). Punto 4) il Comando Provinciale del CFS ha preso in carico l’esame della problematica rilevando che: - la strada di grande comunicazione su cui si potrebbero eventualmente adottare provvedimenti è la SS 652 nel tratto fra Colli a Volturno e Sant’Angelo del Pesco, ma questa è una strada a scorrimento veloce, con numerosi sottopassi, che negli anni hanno consentito l’attraversamento di animali selvatici, evitando incidenti con i mezzi in transito; - le altre strade eventualmente interessate dal possibile transito di animali (SS. 158, SS 17, e numerose SS.PP.) hanno una bassa intensità di traffico veicolare e, per le loro caratteristiche (fondo e tortuosità) non consentono velocità elevate. Punto 5) non esiste normativa regionale che richiami a protocolli e/o procedure, a parte gli obblighi di legge previsti dal Min. Salute; a tal proposito, il tavolo di coordinamento ex art. 3 dell’O.M. Salute istituito presso la Prefettura di Isernia ha, tra le altre cose, consentito al CFS di avviare un monitoraggio accurato sul territorio del relativo fenomeno che, nel corso dei primi 9 mesi del 2014, ha evitato il verificarsi di casi di avvelenamento di fauna, selvatica e domestica. 15 • Punto 6) la Regione dovrebbe dare chiare, esplicite e formali indicazioni alle Amministrazioni locali (Comuni), anche avvalendosi del supporto del CFS; a tal proposito, alcune iniziative sono state intraprese dal Comando provinciale di Isernia nel Comune di San Pietro Avellana per regolamentare il traffico veicolare sulle piste forestali; tuttavia, in seguito, la sentenza del TAR Molise ha, di fatto, azzerato l’ordinanza del Comune di San Pietro Avellana, bloccando il processo avviato. Ora si è in attesa della nuova legge forestale che dovrebbe introdurre, ope legis, l’obbligo di regolamentazione, superando perciò le difficoltà attuali, che in ogni caso hanno interessato solo uno dei comuni, ma solo perché ricco di tartufo, vero oggetto del contendere. • Punto 7) grazie anche alla collaborazione nella campagna di vaccinazione, promossa dall’Associazione “Salviamo l’Orso ONLUS” ed al contributo gratuito di veterinari ASREM è stato possibile procedere alla vaccinazione aggiuntiva dei cani presenti nell’area contigua del Parco. Inoltre, nell’ambito del piano regionale di contrasto al randagismo canino sono stati effettuati (grazie alla collaborazione del CFS) controlli in alcuni comuni della provincia di Isernia, con particolare riferimento a quelli ubicati in zona d’orso, procedendo alla ulteriore sensibilizzazione dei cittadini, all’accertamento di alcune irregolarità con la registrazione di alcune decine di esemplari. Nell’ambito del piano regionale è stato inoltre organizzato un corso di formazione per operatori (guardie municipali, agenti CFS, volontari) nel cui ambito sono state fornite indicazioni in merito alle attività di controllo da porre in essere. Si considera opportuno richiedere al Servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Regionale i dati dell’attività di monitoraggio e profilassi (es. numero cani vaccinati, etc.) • Punto 9) le aree interessate dalla presenza dell’orso, risultano essere quelle compresa tra i comuni di San Pietro Avellana, Capracotta, Castel del Giudice, Pescopennataro e Sant’Angelo del Pesco, dove dalla scorsa primavera (2014) è stata registrata la presenza, pressoché costante di almeno un esemplare (forse 2), del quale sono stati monitorati gli spostamenti e la presenza. Il raccordo nel monitoraggio è stato possibile per l’azione del CFS, nel cui merito il Comando Provinciale di Isernia ha riferito sia di un coordinamento interprovinciale con il Comando di Chieti e col CTA del PNM Majella di Guardiagrele (CH), sia del raccordo con i veterinari ASREM interessati dai controlli sui danni. • Punto 10) il Comando Provinciale CFS Isernia ha promosso un protocollo d’intesa fra il consorzio ”AssoMAB”, il Parco Nazionale della Majella e l’Associazione “Salviamo l’Orso ONLUS”, grazie al quale dovrebbero essere gestiti i danni da orso nell’area dell’Alto Molise, con l’impegno del PNM a fornire recinti elettrificati e dell’Associazione ad indennizzare direttamente i danni da orso. Il protocollo sarà firmato entro il mese di ottobre. 16 3. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise Azione stato attuazione si/no/in fieri 1) portare a termine, per quanto di competenza, l’iter di adozione del Piano e del Regolamento del Parco. IN FIERI 2) migliore utilizzo del personale di sorveglianza, anche attraverso una formazione specifica, in stretto coordinamento con il Comando Territoriale Ambiente e con la struttura eventualmente istituita a livello Mattm-CFS Ispettorato Generale. SI 3) piena valorizzazione degli strumenti previsti dal progetto Life “Arctos” integrandoli nelle politiche gestionali del Parco. IN FIERI 4) potenziamento del monitoraggio sanitario della fauna selvatica anche attraverso la prosecuzione dell’attività di cattura per il monitoraggio dello stato sanitario della popolazione di orsi e per il radiocollaraggio a campione di alcuni individui. IN FIERI Note (incluse le motivazioni di eventuali ritardi e/o inadempienze) Ad oggi, sono stati realizzati alcuni incontri del Presidente del Parco con l’Assessore competente e altri con dirigenti e funzionari della Regione per concordare un percorso operativo e condiviso. Per completare la documentazione necessaria all’adozione da parte delle Regioni del Piano è necessario produrre la VAS e a questo proposito l’Ente Parco a affidato l’incarico ad un professionista. Sono in corso, corsi di formazione e aggiornamento per le Guardie del PNALM e per gli agenti del CTA-CFS; inoltre, il coordinamento anche con il CFS a livello di Ispettorato Generale è da considerarsi completo e fattivo. Sono state messe in atto attività di collaborazione nelle attività di Campionamento genetico, e Censimento Femmine con cuccioli; Sono state adottate le Delibere di “presa d’atto” delle Linee Guida elaborate nel Life “Arctos”. Alcuni strumenti previsti nel Life Arctos sono stati recepiti nel Piano di gestione di SIC e ZPS redatto dall’Ente Parco. A seguito della costituzione del gruppo di lavoro presso il Ministero della salute sugli aspetti sanitari dell’orso bruno marsicano, le azioni previste nel protocollo saranno attivate sulla base degli indirizzi e delle indicazioni formulate dal gruppo di esperti. Attualmente le catture sono sospese in via precauzionale per verifica dei protocolli di anestesia. 5) riesame della regolamentazione di accesso del pubblico in aree particolarmente vulnerabili per la presenza dell’orso. NO 6) piena applicazione del protocollo orsi confidenti istituendo le squadre previste sia per la prevenzione, sia per la dissuasione ed attivando la struttura di coordinamento prevista. NO 7) adozione di un piano di gestione dei pascoli e di un regolamento per l’esercizio delle attività di pascolo. IN FIERI 8) revisione del Regolamento indennizzi danni fauna subordinando il pagamento degli indennizzi alla messa in opera di sistemi di prevenzione. 9) adozione di un sistema premiale per quegli allevatori che si impegneranno ad esercitare le loro attività secondo criteri di sostenibilità e convivenza con la fauna selvatica. NO IN FIERI Nella stagione stagione estiva sono stati chiusi alla frequentazione ordinaria i sentieri di accesso ai siti di alimentazione (ramneti). Il riesame è previsto per la prossima stagione. Attualmente si continua ad utilizzare il protocollo già esistente. L’Ente parco rileva problemi circa l’ applicabilità di alcune iniziative specifiche (eliminazione totale fonti trofiche e presenza costante del servizio di sorveglianza per insufficienti risorse umane ed economiche). Inoltre, nella stagione estiva appena trascorsa l’attività di dissuasione è stata molto meno intensa di quella dell’anno scorso per la presenza nei centri abitati di Scanno e Villalago molto più rada dell’orsa confidente Gemma. Ad oggi, esiste un Piano di gestione dei pascoli elaborato, per conto del PNALM, dall’Università della Tuscia che si provvederà a portare in adozione ed approvazione, quindi, prevedendo un annesso Regolamento attuativo, nuovo. Questa iniziativa sarà portata all’attenzione del nuovo Consiglio Direttivo non appena sarà nominato. Sono state predisposte alcune schede per il Piano di gestione del SIC e ZPS. Per la piena attuazione di un sistema premiale è necessario un regolamento che sarà portato all’attenzione del nuovo Consiglio Direttivo, non appena sarà nominato. • Punto 1) nello specifico, per quel che riguarda il Piano del Parco si è tenuta (aprile 2014) una riunione con la Direzione competente della Regione Abruzzo; in seguito c’è stata un’interlocuzione di carattere tecnico cui ha seguito una nota formale (che si allega) da parte della Regione Abruzzo in data 12 settembre u.s., in cui si chiedono riscontri in merito a: - report sulle criticità dei P.R.G. dei Comuni in area parco, 18 - confronto di congruità del piano del parco elaborato e quelli sovra-ordinati già esistenti, - integrazione del piano del parco elaborato con quello socio-economico. Per quel che riguarda l’Area Contigua, - Regione Abruzzo: la Direzione competente ha ricevuto la cartografia richiesta (anche se c’è da riscontare, in proposito, un contenzioso in atto per un vizio formale – cfr. commento specifico per la Reg. Abruzzo); l’Ente Parco ha inoltre definito e consegnato i Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. - Regione Lazio: si è tenuta ad aprile una riunione tecnica con la Direzione competente, in cui la Regione ha deciso di aprire la concertazione (che durerà un intero anno solare) con gli Enti Locali per la ri-definizione del perimetro; in seguito c’è stato un ulteriore incontro tecnico per la definizione della procedura V.A.S. - Regione Molise: rimane ancora da definire la procedura V.A.S. mentre il Piano di Gestione della ZPS-parte molisana del PNALM- è stato elaborato dal Parco per conto della Regione Abruzzo e sarà consegnato alla Regione Molise appena definito l’iter. La redazione dei Piani di Gestione dei SIC nel versante molisano è stata affidata all’Università del Molise. • Punto 2) si è tenuto in data 24 settembre u.s., un incontro tra il PNALM (in particolare il Servizio di Sorveglianza) e i Comandi Regionali e Provinciali del CFS di tutto l’areale dell’orso, al fine di coordinarsi su tutta una serie di iniziative inerenti le attività di prevenzione e repressione degli illeciti. Per quel che riguarda i corsi di formazione ed aggiornamento organizzati dall’Ente per Guardie Parco ed Agenti del CTS-CFS, sono stati tenuti dal rappresentante dell’IZS Lazio e Toscana con la collaborazione di periti balistici e magistrati e sono state condotte (fin’ora) 2 sessioni di 2 giornate ciascuna. • Punto 3) sono state adottate con Delibera (che si allega) le Linee Guida elaborate nelle Azioni A1, “Linee guida per la conduzione della pratica zootecnica compatibile con la conservazione dell'orso bruno marsicano”; A2, “Linee guida per un monitoraggio sanitario in linea con le esigenze di tutela delle popolazioni di orso bruno”; A5, “Protocollo operativo sperimentale per la prevenzione e la gestione del fenomeno degli orsi confidenti e/o problematici nell’area del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”; A3, “Linee giuda per la riduzione del conflitto tra grandi carnivori e attività antropiche”. • Punto 4) Il Parco ha predisposto un piano di cattura per il radiocollaraggio di alcuni orsi, stabilendo un ordine di priorità; nel corso di tali catture previste sarà possibile attuare anche il monitoraggio dello stato sanitario. • Punto 6) rispetto ai problemi di applicabilità di alcune misure specifiche individuate all’interno del protocollo elaborato, ci si riferisce alle attività di censimento delle fonti di attrazione trofica e la loro messa in sicurezza (sanitarizzazione). • Punto7) il Piano di gestione dei pascoli (che si allega) elaborato dall’Università della Tuscia si è occupato di tutti gli aspetti che riguardano il pascolo del bestiame domestico, mentre, per tutto quello che riguarda il comparto della fauna selvatica, 19 tutti gli aspetti legati ai pascoli dovranno essere integrati ad opera del Servizio Scientifico del PNALM; nel frattempo, comunque, all’interno dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 del Parco sono già state inserite ed integrate le indicazioni del Piano elaborato dalla Università della Tuscia, parte delle quali sono divenute “Norme tecniche di attuazione”. • Punto 8) si deve rilevare che, il Regolamento indennizzi attuale già prevede che, qualora gli strumenti di prevenzione forniti dall’Ente non siano stati utilizzati non vi sia eleggibilità all’erogazione del risarcimento, ma ad oggi tuttavia, non risulta ancora obbligatoria l’adozione di sistemi di prevenzione per l’ottenimento degli indennizzi. • Punto 9) si rende noto che all’interno dei Piani di Gestione di SIC e ZPS già consegnati alla Regione Abruzzo, ci sono le “schede di gestione” che sono degli strumenti che consetono di accedere ai fondi necessari (P.S.R.) per attivare anche queste misure di gestione (sono previsti dei premi per gli allevatori cosiddetti “bear friendly”, in base ad un regolamento che prevede, tra le altre cose, anche il rilascio di un marchio specifico). 20
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