r Team Freedom Bike 14 febbraio 2015 di Angelo Summonti 14 febbraio 2015: oggi, giorno di San Valentino è la festa di tutti gli innamorati ….. auguri!!!!! Ma per gli amanti dello sport delle due ruote è un giornata triste. Davvero molto triste …. credetemi! Infatti undici anni fa veniva trovato privo di vita, in un lugubre residence sul lungo mare di Rimini, il più grande corridore italiano di tutti i tempi (secondo il mio modesto parere ) quello che con i suoi scatti e contro scatti in montagna fece appassionare al ciclismo migliaia e migliaia di persone. Sto parlando del grimpeur romagnolo Marco Pantani. Marco purtroppo se n'è andato a soli 34 anni lasciando un vuoto incolmabile in tutti noi. Ma le sue mitiche imprese, compiute sia al giro d'Italia che al tour de France, sono rimaste impresse nel cuore e nella mente della gente e nessuno potrà mai più dimenticarle. Il nome di Pantani, come voglio ripetere fine allo sfinimento, è ormai entrato nella leggenda, ma però diciamola tutta ... ne avremo fatto a meno di ricordare le gesta del pirata in questa maniera, anzi avremo voluto che Marco fosse ancora insieme a noi e magari fosse lui a raccontare alcuni aneddoti. Ci avrebbe potuto raccontare cosa gli scattò nella testa il giorno della tappa di Oroppa Biella, nel famoso giro d'Italia del 1999, quando gli saltò la catena e rimase staccato da tutti, ma subito dopo si inventò quel numero che lo portò, prima a riprendere uno ad uno gli avversari e poi a giungere primo sotto lo striscione del santuario. O come il giorno del tappone alpino del Galibier quando, con l'attacco sferrato nella bufera a 4 km dalla vetta, mise in ginocchio il tedesco e maglia gialla Jan Ulrich, e da li si involò al trionfo di quel Tour. Ecco, caro Marco, ti avremmo preferito ancora in mezzo a noi parlarci della tua fantastica storia sportiva, ci manchi tanto! Mentre non mancano certo le facce di bronzo che prima, quando gli facevi comodo, ti hanno osannato per poi abbandonarti nel momento in cui eri più fragile, per intenderci dopo Madonna di Campiglio. Ora che non sei più terreno sono tornati tutti sul tuo carro, come se niente sia mai accaduto …. squallide persone. Noi umili, invece, Ti abbiamo amato a prescindere …... e non abbiamo mai smesso di farlo e non lo faremo mai. Ci sei piaciuto fin dal lontano 1994, quando da ragazzino facesti letteralmente andare fuori di testa la spagnolo Miguel Indurain sul Mortirolo. Ciao Marco, ti dedico queste semplici righe come ricordo. Pillole dal mondo professionisti. Qatar, finito il giro si prende la classifica generale, del cosi detto mondiale per sprinter, l'olandese della Etixx Quick Step, Niki Terpstra, che ha fatto sua la corsa vincendo di forza la 4° prova, quella contro il tempo, precedendo Fabian Cancellara e Bradley Wiggins. Mentre re incontrastato delle volate si è laureato il norvegese della Katuscha, Alexandre Kristoof, che se n'è aggiudicate ben tre, di tappe. Nei prossimi giorni partiranno il tour del'Oman e Volta Algarve in Portogallo. Sempre oggi in Spagna si è disputata la 35° vuelta Murcia, vinta dall'estone Rein Taramae, team Astana. Alle sue spalle Bauke Mollema della Treak Factory e il Ceco Zednek Stybar, Etixx. Giù dal podio il nostro Fabio Felline, anche lui Team Treak. Ultima …......!!!!! Francesco Chicchi è il 22° corridore del team Androni Venezuela, team professinal, diretto dal principe Gianni Savio ha firmato in questi giorni il contratto, durata, per ora, una stagione. Bentornato Francesco!!!!! Un saluto dal Mannaro.
© Copyright 2024 Paperzz