SOMMARIO Notiziario mensile del club camperisti veronesi Anno 11 numero 2 GIROVAGANDO Vinitaly Diari di viaggio Il crnevale di Venezia pag. 4 pag. 5 pag. 8 2 Prossima riunione Prossima uscita pag. 8 pag. 11 Affiliato GIROVAGANDO Stampato in proprio e distribuito esclusivamente ai soci www.clubcamperistiveronesi.it [email protected] - [email protected] 2 SONO APERTE LE ISCRIZIONI 1) Per le iscrizioni contattare Diego al numero 348-8705515. 2) Per motivi organizzativi si invitano i soci a rispettare i termini ultimi per l'iscrizione alle uscite proposte. Oltre tale data non saranno accettate ulteriori iscrizioni. Le uscite per motivi organizzativi potranno essere annullati per mancanza di un numero minimo di partecipanti. 3) I programmi delle uscite del Club potranno subire variazioni prima e durante l'uscita stessa, le variazioni saranno comunicate ai soci partecipanti appena possibile. 4) Il Club Camperisti Veronesi ed il suo Direttivo declinano ogni responsabilità per danni causati da incidenti a persone, mezzi e cose, nonché da furti o incendi avvenuti durante lo svolgimento delle uscite proproste. Il nostro direttivo e i rispettivi compiti e mansioni Presidente Diego Chignola tel. 348 8705515 (viaggi) Segretario Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Nicola Caloi Antonello Arcozzi Stefano Fiorini Giampaolo Vantini Zecchinato Alberto Claudio Bertin Massimo Finetto tel. 347 3432274 tel. 333 2837065 tel. 335 7046818 tel. 335 8108653 tel. 3485215558 tel. 349 5191854 tel. 3289772393 (segreteria e contatti con i soci) (responsabile sponsor) (redazione giornalino) (materiale sociale, organizzazione eventi e viaggi) (vivandiere) (contatti convenzioni e sito) (contatti con i soci) Si ricorda che la data limite per poter inviare materiale da inserire nel prossimo notiziario (articoli, foto o annunci) è fissata nel giorno 22 marzo. Con l’occasione ricordiamo ai soci che il giornalino è “dei soci per i soci” pertanto, invitiamo tutti indistintamente ad inviarci qualsiasi notizia e/o articolo riguardante il mondo camper e noi provvederemo a pubblicarlo. La redazione 3 4 Vinitaly Verona celebra la propria tradizione e quella italiana con il Vinitaly 2015 Anche quest’anno dal 22 al 25 marzo 2015 si svolgerà presso i padiglioni della Fiera la 49esima edizione del Vinitaly, Salone internazionale dei vini e dei distillati, appuntamento per conoscere, degustare, ed apprezzare i vini e distillati d'eccellenza provenienti da tutto il mondo.La tradizionale manifestazione che porta nella nostra bella città decine di migliaia di persone è la dimostrazione di quanto sia produttiva, innovativa e importante la produzione vitivinicola dell’intero nostro stivale. Durante la manifestazione oltre che a degustare i migliori vini italiani, si può ammirare la tradizione, ma anche l’innovazione che da anni spinge il settore verso l’estero, arrivando fino in estremo oriente e nei paesi dell’arabia saudita. Fanno da contorno ai grandi vini stand coinvolgenti e avveniristici dove la grafica, il design e il web si coniugano con la tradizione della vite e del vino.E dove se non a Verona poteva svolgersi questa manifestazione: nella nostra provincia la produzione vitivinicola è una parte importante del settore food e primeggia in qualità e innovazione tecnologica. Ecco perché se amate il veneto, Verona e il vino non potete mancare. Visitare il Vinitaly non vuol dire “bere” fino all’esagerazione, vuol dire apprezzare un prodotto unico ed inimitabile nel suo genere “anche se ci provano ad imitarlo”, partecipare ad un evento internazionale e coinvolgente e assaporare il clima e l’atmosfera che questa manifestazione riserva ogni anno. Quest’anno in concomitanza con il vinitaly si potrà godere nei locali della fiera di altre due notevoli ed interessanti manifestazioni: Sol & Agrifood – Salone Internazionale dell’Agroalimentare di qualità ed Enolitech salone – salone delle tecnologie per la viticoltura, l’enologia e delle tecnologie olearie. Verona è sempre protagonista indiscussa e ambasciatrice nel mondo di prodotti di qualità. Roberta 5 Diario di Viaggio CAPODANNO 2015 IN ISTRIA Siamo partiti per trascorrere il capodanno fuori dai confini italiani, l’intenzione di non dover percorrere molti chilometri ci ha portato a scegliere la zona nord occidentale della Croazia e precisamente la penisola istriana. Meta ambita delle vacanze estive da moltissimi turisti, ma da me e dalla mia famiglia sempre snobbata a causa dell’affollamento che durante tutta l’estate non ti permette di vivere al massimo il contatto con gli usi e costumi del luogo. Siamo partiti il pomeriggio del 27 Dicembre sotto una fitta nevicata che ci ha accompagnato fino a Padova, mano a mano che la strada ci portava verso est i fiocchi bianchi lasciavano il posto alla pioggia che mai come quel pomeriggio ha fatto comodo rendendo meno impegnativa la guida. Come spesso accade durante i viaggi verso Trieste se ci si deve fermare per passare la notte lo facciamo presso il parcheggio del sacrario di Redipuglia ed anche questa volta è andata così, all’ora di cena l’arrivo di Giorgio, Roberta e Lorenzo ha completato la compagnia di viaggio.La notte trascorsa sotto un autentico diluvio è passata piacevolmente ed alle 9.00 i motori dei camper rompono il silenzio dell’ultima Domenica dell’anno. Il vento gelido ha spazzato le nuvole e mano a mano che andiamo verso il confine un pallido sole si alza ma non riscalda il vento di bora che soffia durante il nostro passaggio per il centro di Trieste; percorrendo la strada normale che costeggia il mare, dopo una breve sosta presso il paese di Muggia attraversiamo il primo confine ed entriamo in Slovenia, pochi chilometri dopo facciamo un break per il pranzo a Izola purtroppo il fortissimo vento ci impedisce di visitare questo paesetto e decidiamo quindi di fare strada, saltiamo la penisola di Portorose e ci dirigiamo al confine sloveno-croato e prendiamo la strada per Novigrad dove ci fermiamo per visitare il paese che risulta essere molto carino e per niente affollato (non c’era nessuno). 6 Diario di Viaggio Riprendiamo la marcia e per l’ora di cena siamo a Porec dove prendiamo posto in un ampio parcheggio a pochi passi dal centro. Dopo cena una passeggiata in paese sferzato dal solito vento gelido che ha condizionato la nostra visita serale facendoci rientrare nelle nostre calde “scatoline”. La mattina successiva sotto un cielo terso, con il sole splendente e la quasi assenza di vento ci riproponiamo di tornare in centro dove facciamo con calma qualche acquisto e visitiamo quindi la Basilica Eufrasiana, è una basilica paleocristiana della seconda metà del IV secolo. Il complesso episcopale, inclusa parte della basilica stessa, la sacrestia, il battistero e la torre campanaria del vicino palazzo vescovile sono i migliori esempi di arte bizantina della regione. A causa del suo eccezionale valore è stata inserita tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1997, il valore principale lo prende sicuramente dagli splendidi mosaici, il più importante costruito in madreperla e oro è quello posto sulla volta sopra l’altare. Nel primo pomeggio lasciamo Porec e ci dirigiamo a Rovigno, prima però facciamo una rapida sosta presso la fine del fiordo di Lem (Limski Kanal) dove degustiamo e acquistiamo dei freschissimi e buonissimi frutti di mare (ostriche e tartufi). Rovigno si presenta come un promontorio collinoso sul mare dove viette strette si inerpicano fino alla piazza centrale da dove spicca il campanile del duomo. Abbiamo goduto del tramonto sul mare e curiosato fra le molteplici botteghe di artigianato locale. In serata ci trasferiamo al campeggio Porto Sole di Orsera (Vrasar) dove rimaniamo fino all’anno nuovo. Il campeggio è situato in un’ampia baia a poche centinaia di metri a sud del paese ed è ben attrezzato per il periodo estivo, durante il periodo invernale si possono usare gratuitamente le strutture del vicino Hotel Pineta quali piscina, sauna, bagni turchi, wi fi ecc. tutto sommato il rapporto qualità prezzo è ottimo circa 20€ al giorno tutto compreso. Durante la permanenza, oltre passeggiate in riva al mare dove si possono ammirare stelle marine nei fondali, abbiamo gustato le specialità ittiche presso i ristoranti che si affacciano sul porto a prezzi modici. Per la notte di Capodanno, ai ragazzi abbiamo prenotato un tavolo nella pizzeria del paese dove hanno trascorso in allegria tra di loro le ultime ore dell’anno, mentre per noi adulti il tradizionale cenone lo abbiamo consumato presso il Ristorante dell’Hotel Pineta come sempre succede in queste occasioni menu ricco di portate quasi esagerato tutto a buffet e a mezzanotte era ancora possibile ricominciare a mangiare visto che i vassoi sono stati tempestivamente riforniti dall’antipasto ai dolci. Poco prima di mezzanotte anche i ragazzi ci hanno raggiunto ed insieme abbiamo brindato al nuovo anno ammirando anche lo spettacolo pirotecnico di Orsera. L’indomani mattina attraversando le strade deserte dell’interno dell’Istria verso la Slovenia e l’Italia facciamo rientro a casa. Un augurio di buon anno e buona strada a tutti Nicola, Cristina, Elena e Damiano 7 Diario di Viaggio “LA CITTADELLA” Un sabato mattina, dello scorso autunno, siamo partiti con il nostro camper e la voglia di passare un fine settimana tranquillo, senza fare troppa strada. Ci siamo ricordati di un paese del padovano che avevamo visto in TV: Cittadella. Sono circa 100 km da casa nostra, 80 da Verona. Abbiamo sostato al parcheggio di Villa Rina, vicinissimo alle mura, ma c’è anche il camper service presso il distributore Q8, dalla parte opposta, comunque comodo al centro. La cittadina medioevale di forma ellittica, conserva ancora ben tenute, le mura, in parte restaurate. Il camminamento di ronda è interamente percorribile per chi non soffre di vertigini. Si possono così visitare, la Casa del Capitano, Porta Bassano, con lo stemma dei Carraresi, Porta Vicenza da dove si vedono anche i colli Euganei. Nella parte interna della città si notano il municipio, che in parte è diventato anche centro commerciale, e il Campo della Marta, un tempo luogo di giostre medioevali e attualmente teatro estivo. Si procede poi, costeggiando i giardini pubblici all’esterno delle mura e si arriva a Porta Padovana dove, nella Torre di Malta, che un tempo era una prigione, è stato collocato il museo archeologico. Si può salire fino al belvedere della torre e poi proseguire il cammino fino a Porta Treviso. Questo è il tratto che è stato inaugurato nel 2013, dopo un lungo restauro, dopo di che, si finisce il giro tornando a Porta Bassano. A Cittadella ci sono molti locali dove passare la serata e noi abbiamo scelto una bella birreria, un po’ affollata, ma con musica e gente allegra. La domenica abbiamo proseguito la visita in centro dove stavano allestendo la pista di pattinaggio sul ghiaccio per le feste natalizie. Il Duomo, edificato alla fine del diciottesimo secolo, ospita nella sacrestia una pinacoteca molto ricca e, nella torre campanaria, un museo dell’arte sacra. Vi sono poi, Palazzo della Loggia, Palazzo Pretorio e la Chiesa di Santa Maria del Torresino dove si trovano un interessante Crocefisso ligneo e una vasca marmorea di epoca medioevale. E’ ora di tornare verso casa, dopo aver passato due giorni interessanti, con bagaglio di ricordi in più, e qualcosa da consigliare agli amici. Antonello e Beatrice 8 ll Carnevale di Venezia Se non il più grandioso, è sicuramente il più conosciuto per il fascino che esercita e il mistero che continua a possedere anche adesso che sono trascorsi 900 anni dal primo documento che fa riferimento a questa famosissima festa.Chi non ne ha mai sentirto parlare? Si hanno ricordi delle festività del Carnevale fin dal 1094, sotto il dogato di Vitale Falier, in un documento che parla dei divertimenti pubblici nei giorni che precedevano la Quaresima. Il documento ufficiale che dichiara il Carnevale una festa pubblica è del 1296 quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo l’ultimo giorno della Quaresima.Tuttavia il Carnevale ha tradizioni molto più antiche che rimandano ai culti ancestrali di passaggio dall’inverno alla primavera, culti presenti in quasi tutte le società, basti pensare ai Saturnalia latini o ai culti dionisiaci nei quali il motto era “Semel in anno licet insanire” (“Una volta all’anno è lecito non avere freni”) ed è simile lo spirito che anima le oligarchie veneziane e le classi dirigenti latine con la concessione e l’illusione ai ceti più umili di diventare, per un breve periodo dell’anno, simili ai potenti, concedendo loro di poter burlare pubblicamente i ricchi indossando una maschera sul volto. Una utile valvola di sfogo per tenere sotto controllo le tensioni sociali sull’esempio del “Panem et Circenses” latino.Se un tempo il Carnevale era molto più lungo e cominciava addirittura la prima domenica di ottobre per intensificarsi il giorno dopo l’Epifania e culminare nei giorni che precedevano la Quaresima, oggi il Carnevale ha la durata di circa dieci giorni in coincidenza del periodo pre-pasquale ma la febbre del Carnevale comincia molto tempo prima anzi, forse non è scorretto dire che, a Venezia, la febbre del Carnevale non cessa mai durante l’anno. Una sottile euforia si insinua tra le calli della città più bella del mondo e cresce impercettibilmente, sale con la stessa naturalezza dell’acqua, sfuma i contorni della cose, suggerisce misteri e atmosfere di tempi andati. Un tempo il Carnevale consentiva ai Veneziani di lasciar da parte le occupazioni per dedicarsi totalmente ai divertimenti, si costruivano palchi nei campi principali, lungo la Riva degli Schiavoni, in Piazzetta e in Piazza San Marco. La gente accorreva per ammirare le attrazioni, le più varie: i giocolieri, i saltimbanchi, gli animali danzanti, gli acrobati; trombe, pifferi e tamburi venivano quasi consumati dall’uso, i venditori ambulanti vendevano frutta secca, castagne e fritòle (le frittelle) e dolci di ogni tipo, ben attenti a far notare la provenienza da Paesi lontani delle loro mercanzie. Prossima riunione La prossima riunione si terrà il giorno martedì 31 Marzo 2015 presso il ristorante Pepperone di S. Giovanni Lupatoto, via Garofoli, 315. Per arrivare: prendere l’uscita S. Giovanni Lupatoto della Transpolesana, alla rotonda tenere la sinistra, a circa 500 metri si trova una seconda rotonda (quella con la statua del lupo) tenere ancora la sinistra, in direzione Verona, e girare a sinistra dopo circa 200 metri (prima del cavalcavia). 9 ll Carnevale di Venezia La città di Venezia, grande città commerciale, ha sempre avuto un legame privilegiato con i Paesi lontani, con l’Oriente in particolare cui non manca, in ogni edizione del Carnevale, un riferimento, un Filo Rosso che continua a legare la festa più nota della Serenissima al leggendario Viaggio del veneziano Marco Polo verso la Cina alla corte di Qubilai Khan dove visse per circa venticinque anni. Un Filo Rosso che si snoda lungo l’antica e famigerata via della Seta.Alcuni Carnevali sono passati alla storia: quello del 1571, in occasione della grande battaglia delle forze cristiane a Lepanto quando, la domenica di Carnevale venne allestita una sfilata di carri allegorici: la Fede troneggiava col piede sopra un drago incatenato ed era seguita dalle Virtù teologali, la Vittoria sovrastava i vinti ed infine la Morte con la falce in mano per significare che in quella vittoria anche lei aveva trionfato. 10 ll Carnevale di Venezia Nel 1664 in occasione delle nozze in casa Cornaro a San Polo, si organizzò una grandiosa e divertente mascherata a cui parteciparono molti giovani patrizi. Una sfarzosa sfilata attraversò Venezia e fece tappa in due dei più famosi monasteri della città: quello di San Lorenzo e quello di San Zaccaria, dove risiedevano le monache di nobile stirpe. Il 27 febbraio 1679 il Duca di Mantova sfilò con un seguito di indiani, neri, turchi e tartari che, lungo il percorso sfidarono e combatterono sei mostri, dopo averli uccisi si cominciò a danzare. Per il Carnevale del 1706: giovani patrizi si mascherarono da Persiani e attraversarono la città per poi esibirsi nelle corti e nei parlatoi dei principali monasteri di monache (San Zaccaria e San Lorenzo). Venezia divenne l’alta scuola europea del piacere e del gioco, della maschera e dell’irresponsabilità. Venezia si fece grande virtuosa delle metamorfosi e il carnevale fu (ed è ancora) il suo exploit. Per molti giorni all’anno, il mondo sembrava non opporre più resistenza i desideri diventavano realizzabili e non c’era pensiero o atto che non fosse possibile. Questa era Venezia nel Settecento, il secolo che, più di ogni altro, la rese luogo dalle infinite suggestioni e patrimonio della fantasia del mondo. Venezia era allora il mondo di Giacomo Casanova, un mondo superficiale, festante, decorativo e galante, il mondo di pittori come Boucher e Fragonard, Longhi, Rosalba Carriera e Giambattista Tiepolo, la patria del padre della Commedia dei Caratteri, uno dei più grandi autori del teatro europeo e uno degli scrittori italiani più conosciuti all’estero: Carlo Goldoni che, in una poesia dedicata al Carnevale, così rappresenta lo spirito della festa: “Qui la moglie e là il marito Ognuno va dove gli par Ognun corre a qualche invito, chi a giocar chi a ballar”. Nel XIX secolo, invece, Venezia e il suo Carnevale incarnano il mito romantico internazionale e la città della Laguna, con le sue brume e l’aspetto paludoso, diventa meta di artisti, scrittori, musicisti, avventurieri e bellissime dame di tutto il mondo: Sissi d’Austria, Wagner, Byron, George Sand, Ugo Foscolo. Il Carnevale ebbe un momento di stasi dopo la caduta della Repubblica di Venezia perché malvisto dalla temporanea occupazione di austriaci e francesi. La tradizione si conservò nelle isole, Burano, Murano, dove si continuò a festeggiare. Solo alla fine degli anni Settanta del XX secolo alcuni cittadini e associazioni civiche si impegnarono per far risorgere il Carnevale che venne inaugurato nel 1979. Il Comune di Venezia, il Teatro La Fenice, l’azienda provinciale di soggiorno e la Biennale prepararono un programma di 11 giorni lasciando anche molto spazio all’improvvisazione e alla spontaneità senza dimenticare un supporto logistico con mense e alloggi a prezzi accessibili.Il Carnevale dei nostri giorni è un magnifico happening che coinvolge grossi sponsor, le reti televisive, le Fondazioni culturali e che richiama folle di curiosi da tutto il mondo con migliaia di maschere in festa e con una pacifica e sgargiante occupazione della Laguna. Tra le calli della meravigliosa città, per una decina di giorni, si svolge una continua rappresentazione di teatrale allegria e giocosità, tutti in maschera a celebrare il fascino di un mondo fatto di balli, scherzi, galà esclusivi e romantici incontri. Roberta 11 Prossima uscita Uscita a Vicenza 14-15 Marzo 2015 Abbiamo organizzato il week-end 14-15 marzo un’uscita a Vicenza. Visiteremo la città con una guida professionale godendo delle bellezze architettoniche e delle opere del Palladio, che Vicenza offre. Per ulteriori informazioni costi e prenotazioni chiamare Diego al numero 348 8705515 Linea Strada inCamper /D6LFXUH]]DVHQ]DFRQ¿QL Vittoria Assicurazioni propone Linea Strada inCamper la polizza in grado di soddisfare le aspettative dei camperisti più esigenti, poiché costruita pensando alle loro reali necessità: Copertura totale Prezzo tra i più convenienti del mercato Studiata in collaborazione con l’A.N.C.C. 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