UN UN A PER TR NEsolidarietà IBI IRO ambiente UN A UN A ambiente svago ambiente cultura O AN solidarietà svago cultura di Pietro Aleotti e NE PER TRIB I IRO svago ambiente cultura solidarietà svago O AN UN A UN A per una ragione o per l’altra, sono solidarietà Alessandra Nardini entrate in sede, vuoi per partecipare ad un corso, vuoi per prendere parte Nuove cariche. ad una serata. Questo è già un primo motivo di Nuove cariche. Con il rinnovo del direttivo soddisfazione per noi, poiché ritedella nostra associazioNE PER TRIB niamo che il primo passo da comI IRO ne saranno Alessandra piere, nostro e vostro, sia quello di Nardini e Martina Caarrivare a considerare la nostra asstellin i nuovi presidenti sociazione per quello che effettivae vicepresidenti. Guido mente è: uno “strumento” finalizzato Bassi cede la sua carica all’esclusiva creazione di opportunie lo fa con l’umanità di sempre, incoraggiando tà, indipendentemente dal fatto che il cambiamento. A me essa sia agganciata ad un’esperienza che vivo questa espepolitica che agisce in parallelo e che rienza come una sorvive, orgogliosamenta di prolungamento te, di vita propria. ideale della stupenda Questo è un luogo avventura della primache deve unire e non vera scorsa, resta un sentimento d’orgoglio, dividere, un luogo irrazionale e difficile da ove tornare a riconospiegare: quello che scersi come collettideriva dalla consapevità. Dentro la nostra volezza d’aver dato una sede, l’unica politica mano a costruire qualche si fa è quella che cosa che resta e che recupera il significaresta nonostante l’avvicendarsi delle persone. to più profondo di Passano le nuvole resta quel termine; la poil cielo: e là davanti c’è litica come condivisione del proprio una strada di cui si stentempo, come messa a fattor comune ta a vedere la fine. Prendelle proprie capacità, dell’entusiado a prestito le parole smo e della voglia di fare. Di vivere di Alice: “è stato bello assieme e di confrontarsi. vedere stasera tornando a casa, le luci accese Il successo di questa iniziativa dipendentro alla nostra sede” de da molte cose: dipende, ovvia(P.A). mente da chi l’ha promossa, ma anO AN sione collettiva. I riscontri che abbiamo avuto in questi primissimi mesi sono incoraggianti e ci spingono a pensare che il percorso intrapreso sia quello giusto: lo testimonia la partecipazione convinta che abbiamo registrato nel corso di molti degli “eventi” che abbiamo già svolto, solidarietà O AN L cultura svago NE PENERPETR TRRIBIB I I IRO IRO ’apertura della nostra sede in così come la varietà di persone che, Via della Liberazione rappresenta, per la nostra associazione, un evento di grandissima importanza e, al contempo, un motivo d’orgoglio per tutti noi. Questa sede non è solo un sogno che si realizza ma costituisce un progetto pieno di ambizione e di speranza. La speranza che possa davvero diventare un punto di riferimento per i tribianesi, un luogo dove le persone possano trovare, anche solo in piccola parte, ciò che cercano in termini di svago, di tempo libero e, perché no, di desiderio di approfondimento e di rifles- cultura svago febbraio 2015, Anno 6, Numero 1 L’airone ha una sua sede. AN ambiente O AN Un Airone per Tribian Giornalino totalmente autofinanziato ambiente cultura solidarietà 1 UN A O AN NE PER TRIB I IRO ambiente cultura svago NE PER TRIB I IRO O AN UN A solidarietà ambiente svago cultura solidarietà NE PER TRIB I IRO svago O AN UN A Il progetto della MM3 a Paullo. ambiente cultura solidarietà A partire da ottobre, Legambiente sta promuovendo una raccolta firme per chiedere il prolungamento della linea gialla della metropolitana fino a Paullo. Portare la MM3 a due passi da casa costituirebbe un vantaggio immenso per i cittadini in termini economici e di tempo, oltre a contribuire in maniera significativa alla riduzione del traffico e dell’inquinamento. Sono anni che si parla di questo progetto, ma questa volta la cosa sembra più concreta: in pochi mesi sono state raccolte più di 7000 firme. Come associazione stiamo facendo il possibile per portare al successo questa iniziativa: oltre ad organizzare giornate di raccolta firme presso la nostra sede, abbiamo tenuto un incontro pubblico con Alessandro Meazza, membro di Legambiente, che ha illustrato il progetto ai presenti. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa campagna e vi terremo aggiornati, nel frattempo vi ricordiamo che potete firmare la petizione online su www. prolungalametro.it. (Marcello Filibeck) 2 che da voi tutti. Dalla vostra risposta, dalle vostre proposte, dai vostri consigli, dal vostro desiderio di partecipare. Nelle intenzioni, infatti, questo è, e dovrà essere, un luogo aperto, uno spazio di condivisione e di ritrovo, un luogo comune da vivere tutti insieme. Noi crediamo che ce ne sia bisogno, oggi più che mai. Ognuno di voi deve sentirsi libero di avanzare i propri suggerimenti e, magari, di promuoverli in prima persona. Que- sta sede è fatta apposta per questo e vi preghiamo, fin da ora, di considerarla a vostra disposizione. Chiunque di voi lo desideri potrà farsi promotore di un’iniziativa, di un corso, di una serata a tema. Non ci poniamo limiti, qualsiasi argomento può, in linea di principio, essere considerato meritevole d’attenzione. L’entusiasmo e il desiderio di far bene ci sono tutti. Certo non sarà facile ma noi ci crediamo. TEEM, Dopo il disastro annunciato, arriva l’appello di Legambiente: prolungate la metro. di Debora Furnò Puglia A distanza di quattro anni dalla pubblicazione ufficiale del progetto, la Tangenziale Est Esterna Milanese si è rivelata, a tutti gli effetti, un disastro annunciato. Centinaia di cittadini si sono costituiti in Comitati opponendosi alla realizzazione di quest’opera. Hanno manifestato a lungo il loro dissenso e la loro preoccupazione per l’avvenire del patrimonio naturale del Parco Agricolo Sud-Est Milanese. Hanno manifestato in difesa delle ottanta aziende agricole e di quelle fabbriche costrette a licenziare personale e a cedere i loro terreni attraverso espropri forzati. A gran voce hanno lottato perché fosse fatta chiarezza sui meccanismi che regolano i finanziamenti di questa infrastruttura, che a detta della dirigenza TEM sono sempre stati unicamente di provenienza privata (Project Financing). La cronaca però racconta che i fatti sono andati diversamente. La società costruttrice oltre a poter godere dell’intera detrazione fiscale, ha firmato una clausola che azzera del tutto il rischio d’impresa, cioè se i guadagni provenienti dai pedaggi (quasi 5 euro per 32 km di tracciato) non dovessero soddisfare le attese societarie, la Regione Lombardia dovrà farsi carico dell’ammanco (tradotto: pagheremo noi contribuenti). Non solo: abbiamo assistito a ripetuti interventi economici da parte dello Stato a favore di questi privati investitori, con oltre 300 milioni di euro a fondo perduto e successivamente mettendo largamente mano alla Cassa Depositi e Prestiti (tradotto: noi contribuenti stiamo regalando un’autostrada a dei privati, che pagheremo doppiamente, se non di più!). A mettere la ciliegina sulla torta indigesta sono stati gli arresti dello scorso Ottobre 2014 per associazione di tipo mafioso (‘ndrangheta), che hanno rivelato infiltrazioni in subappalti in alcuni cantieri della Teem, che rientra tra le opere connesse a Expo 2015. Il 12 dicembre 2013 ai trentaquattro sindaci dei comuni coinvolti dalla TEM e quindi anche al nostro, è stata inviata una lettera aperta firmata dall’Associazione per il Parco Sud Milano, Legambiente Lombardia, WWF Lombardia, Italia Nostra Sud Est Milanese, No Tem Casalmaiocco, Legambiente Melegnano e WWF Sud Milano, i quali chiedevano di rompere l’Accordo di Programma firmato nel 2007 con la società costruttrice, perché i patti sono stati traditi. L’accordo, infatti, citava: “Le parti s’impegnano a fare quanto necessario affinché la realizzazione delle opere relative al sistema ferroviario e metropolitano trovino la loro attuazione in coerenza con i tempi di realizzazione e ultimazione della Tangenziale Est Esterna di Milano”. A questa lettera non è mai giunta risposta. La triste realtà è che l’opera è quasi giunta al suo completamento e di metropolitana non se n’è più parLA CAMPAGNA VIOLATA La TEEM avanza. A Lanzano i lavori proseguono incessanti giorno e notte. Tonnellate di terra e pietra sono in continuo spostamento. L’aria è satura di polveri sottili e i roboanti motori dei mezzi costruttori scuotono i vetri delle nostre case. Ogni sera mi appoggio alla ringhiera del mio balcone per ammirare la nostra campagna e per prendermi un attimo di riflessione lato. Questa la ragione che ha portato Legambiente a scrivere un appello a tutti i cittadini, associazioni, partiti, sindacati e ancora una volta ai sindaci dei nostri comuni, chiedendo di sottoscrivere la petizione perché sia attuato il prolungamento della linea metropolitana 3 da S. Donato Milanese a Paullo. La nostra associazione ha volentieri accettato l’invito a firmare questa petizione e si sta impegnando a raccogliere le firme dei nostri concittadini tribianesi, perché crediamo che non sia mai tardi per migliorare la qualità della vita delle persone e che l’unica strada percorribile sia quella di unire gli intenti e le forze comuni, a beneficio di tutta la collettività e del patrimonio naturale. Pubblichiamo nello spazio dedicato alle lettere, la missiva inviata ai sindaci dei trentaquattro comuni coinvolti. sulla giornata trascorsa. Provo per pochi minuti a concentrarmi su ciò che di meraviglioso la natura ci ha generosamente donato: gli immensi campi incolti di un bel verde brillante, gli alberi infreddoliti che svelano moltitudini di nidi, un tramonto tardivo dalle mille sfumature. E mentre ammiro le prime stelle che appaiono in cielo, faccio un gioco, metto i palmi delle mie mani uno vicino all’altro davanti Bassi presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Tribiano Con le elezioni svoltesi ad inizio gennaio sono stato eletto presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Tribiano, associazione a cui appartengo da sempre. Questo riconoscimento è per me un onore e sono davvero grato a tutti coloro che hanno riposto la propria fiducia in me. Conto nei prossimi anni con l’aiuto del Vice Presidente Delle Cave di rinvigorire la nostra azione in quanto credo che questo tipo di associazioni mantengano tutta la loro importanza, a maggior ragione ora, che il ricordo di quanto successo nel corso della seconda guerra mondiale va inevitabilmente affievolendosi. (Guido Bassi) a me per nascondere ai miei occhi una parte del panorama, per far finta, per un solo momento, che questo scorcio di campagna sia ancora come la prima volta che l’ho conosciuto: tranquillo, incontaminato e naturale. Ma per nascondere una colata di cemento di tali proporzioni le mie mani ormai non bastano più. E la TEEM avanza. (Debora Furnò Puglia) 3 UN A O AN NE PER TRIB I IRO ambiente cultura svago UN A solidarietà NE PER TRIB I IRO svago O AN La nostra associazione aderisce al Presidio di Libera. ambiente cultura solidarietà NE PER TRIB I IRO svago O AN UN A tico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità, creare memoria e impegno, promuovere e difendere la democrazia contro tutte le mafie. L’incontro con Libera si è subito trasformato, da una semplice volontà di informazione, alla consapevolezza che, solo con l’impegno di ognuno di noi e la determinazione di essere parte attiva di tali progetti, si può apportare il cambiamento nella nostra comunità e dare la possibilità ai nostri figli, di vivere in un società basata ed impregnata di legalità. Questa visione si è poi evoluta in piano di azione, con la conseguente decisione di far parte, come associazione, del Presidio Libera sud est Milano, che si andrà a costituire nei prossimi mesi. Non è un processo semplice e richiederà un grande impegno da parte nostra che speriamo vivamente di poter onorare: chiunque di voi lo desideri deve sentirsi libero di contattarci per darci una mano per conseguirlo. Obiettivo di un presidio è quello di proporre le azioni di Libera nel territorio di competenza. Per perseguire tale scopo, ogni presidio si dà un piano di formazione e un progetto/programma di azione rivolto al territorio in cui naturalmente opera. Il presidio è aperto a tutti, associazioni, singoli cittadini, scuole, e ci permetterà di lavorare sul nostro territorio in termini di sensibilizzazione, formazione nelle scuole, destinazione di utilizzo e gestione dei beni confiscati. ambiente cultura solidarietà di Martina Castellin I prossimi passi per la costituzione del Presidio Libera. La costituzione di un Presidio è un processo lungo, impegnativo e complesso. Ecco i prossimi appuntamenti: Mese di Febbraio: diversi momenti di confronto e dialogo tra le varie associazioni aderenti concernenti i temi che il Presidio si prefigge di affrontare. Questo processo terminerà a fine febbraio con la definizione dei temi sui quali lavorerà il Presidio Sud Est Milano 19 Marzo: Commemorazione della giornata della memoria a Milano 21 Marzo: a Bologna si terrà la Giornata della memoria e dell’impegno “la verità illumina la giustizia”. 4 L o statuto della nostra Associazione recita: “L’Associazione non ha finalità di lucro e nasce con lo scopo di valorizzare e attuare idee e progetti di tutti coloro che credono nella necessità di un’evoluzione sociale, culturale e politica della nostra città”. Un’evoluzione sociale che mai come in questo periodo difficile per la nostra nazione passa obbligatoriamente dalla necessità di legalità e giustizia: è un bisogno che sempre più cittadini sentono nei loro cuori e anche in noi è cresciuto, finché non potevamo più stare con le mani in mano. Per questo motivo la nostra associazione ha aderito e promosso diverse attività durante la settimana della legalità, sia in sede, che presso altri comuni, contattando Libera e gli insegnanti impegnati nella formazione dei futuri Tribianesi, condividendo tali esperienze con i nostri concittadini. Libera è un coordinamento di oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie poli- Per la nostra comunità far parte di questo meraviglioso progetto sarà un’ottima occasione per far crescere il nostro paese. E per rimarcare l’importanza di questo percorso, difficilissimo e entusiasmante, vi ricordo uno dei temi in discussione per l’anno in corso: NE PER TRIB O I IR O AN UN A “LA PRIMA VERA RIFORMA DA ATTUARE È QUELLA DELLE NOSTRE COSCIENZE: NON POSSIAMO CHIEDERE AD ALTRI DI AGIRE QUANDO NOI NON CI ASSUMIAMO LA NOSTRA QUOTA DI RESPONSABILITÀ”. Un mare di proposte e ambiente mille idee per il futuro! svago cultura N ambiente O AN ri i bambini. Armati di sacchi, ramazza e tanta buona volontà abbiamo solidarietà pulito i nostri parchi. E’ stata un’esperienza veramente emozionante per tutti ma soprattutto per i più giovani che, condividendo con noi questa esperienza, sono stati protagonisti di qualcosa di veramente grande. Siamo convinti che questa giornata sia stata molto importante nell’eduPER TR dei nostri bambini e, cazione ONE civica IBI IRtotto sommato anche per noi adulti. svago O AN Realizzazione detersivi: il Gruppo svago AMBIENTE: Ambientecultura degli “Aironi” ha propoPuliamo il mondo, il più grande ap- sto alla cittadinanza un pomeriggio solidarietà puntamento di volontariato ambien- all’insegna del consumo consapevotale del mondo, ha avuto il contributo le, organizzando un laboratorio praanche della nostra piccola comunità. tico per realizzare detersivi a basso Il 28 settembre, in collaborazione impatto ambientale. Grazie al concon Legambiente e grazie alla spon- tributo della famosa blogger italiana sorizzazione di diversi commercianti Stefania Rossini abbiamo imparato di Tribiano, abbiamo portato questo come, con poco sforzo, minima speNE PER TRIB evento sul nostro territorio, coinvol- sa, utilizzando poche materie I IRO prime, gendo molti cittadini ed in particola- prevalentemente di origine naturale (come ad esempio la cenere ricavata dalla legna), sia possibile produrre a casa propria detergenti multiuso e detersivi per il bucato altamente pulenti e assolutamente ecologici. La storia insegna: riscoprendo il buon senso che avevano i nostri bisnonni UN A con la collaborazione di: Guido Bassi Silvia Blanc Martina Castellin Luca Corradino Alice Fiamberti Massimo Iezzi Debora Furnò Puglia Andrea Garanzini Nora Lanzalaco Enza Noschese Emiliano Rastello on è un caso che il logo della nostra associazione sia composto da 4 tessere di un puzzle: ambiente, svago, solidarietà & cultura, che riteniamo aree di incontro e confronto delle persone, interessi comuni in cui i cittadini si possono trovare e dare vita ad una comunità attiva e partecipe. Per questo motivo le proposte che abbiamo portato avanti negli ultimi mesi sono riconducibili ai temi evocati dalle tessere di quel mosaico: UN A Alessandra Nardini ambiente cultura solidarietà 5 è possibile svuotare il ripostiglio dai tradizionali detergenti chimici, altamente tossici per la salute e l’ambiente, e…risparmiare. per rilanciare un tema molto caro alla nostra associazione. Nel mese di dicembre, ci siamo tuffati nell’arte ospitando la mostra di acqueforti dell’artista Raffaella Zanolin Blanc, la quale ha dedicato alcune giornate alla spiegazione, con dimostrazione pratica, di questa tecnica di disegno, affascinano tutti i presenti. Sempre nell’ambito della proposta cultura abbiamo dato vita al primo Gruppo di Lettura di Tribiano, nato dall’idea di Martina ed Alice per trasformare l’attività solitaria per antonomasia, in un’attività collettiva, di confronto e condivisione. E’ stata ed è un’esperienza in espansione; infatti ogni mese il gruppo si arricchisce di nuovi partecipanti. In commemorazione della giornata della memoria dello sterminio nazifascista e delle persecuzioni del popolo ebraico abbiamo proposto un programma articolato in più serate con la proiezione di un film, una mostra fotografica e la presentazione da parte di Gianfranco Bruschi di un suo libro che narra delle giornate drammatiche del ritiro dei tedeschi dai nostri paesi. Raccolta firme per il prolungamento della metropolitana a Paullo: stiamo collaborando attivamente con Legambiente a questo progetto, abbiamo organizzato una serata informativa nella nostra sede e diverse giornate per la raccolta delle firme. Siamo convinti che questa sia una grande opportunità per portare ser- SVAGO: vizi, senza impatto ambientale, nel In questo ambito abbiamo cercato nostro paese. di coinvolgere diverse fasce di età e interessi, per questo motivo, oserei CULTURA: dire, che l’offerta è abbastanza vaNell’ambito della settimana della le- riegata. Grazie alla disponibilità di galità il giorno 9 novembre la sede è Francesco Aleotti è stato organizzato stata teatro della proiezione del film un corso di scacchi per ragazzi, ter“La mafia uccide solo d’estate” arric- minato in un appassionante torneo, chita dagli interventi dell’esponente in cui i nostri ragazzi si sono sfidati di Libera Leonardo Larocca e Marti- fino all’ultimo scacco matto. Da quena Castellin, i quali hanno illustrato sta esperienza in alcuni di loro è nata al nutrito numero di cittadini presen- una vera passione, a tal punto che, ti le caratteristiche delle associazioni la domenica pomeriggio si danno a stampo mafioso e quanto queste appuntamento nella nostra sede per ultime siano ormai ben presenti nella interminabili partite. provincia milanese. E’ stata un’impor- Abbiamo lavorato con la fantasia tante occasione per riportare in pri- dei giovanissimi tribianesi dai 6 ai mo piano la lotta all’illegalità anche 11 anni, organizzando un laboratosul nostro territorio, un primo passo rio di manualità per bambini per la 6 realizzazione di lavoretti dedicati al Natale e biglietti di Auguri; grazie al contributo di Virna Loporto, anche con materiali di recupero, sono stati realizzati dei piccoli capolavori. Con le signore ci siamo cimentate , e tuttora siamo in fase produttiva, con messo alle persone di esercitarsi su manovre salvavita. Tutto questo è stato offerto in soli 4 mesi, ma vi voglio rassicurare che non ci fermerò qui, abbiamo una lista consistente di iniziative da proporvi nei prossimi mesi. Inoltre abbiamo realizzato ed iniziato a distribuire ai nostri soci un questionario per raccogliere informazioni sugli interessi della popolazione, in modo da soddisfare le esigenze un po’ di tutti. La nostra più grande risorsa sono le persone, le loro capacità ed interessi perciò invito chiunque voglia collaborare con noi a venirci a trovare il découpage, sotto la supervisione presso la nostra sede. di Nora Lanzalaco, che ha la capacità di trasformare un semplice oggetto in un’opera d’arte; Alessia sta invece NASCE A TRIBIANO IL PRIMO GRUPPO DI LETTURA, GDL insegnando l’arte della cura e de corazione unghie alle ragazze. Con Leggere è indubbiamente un’attività solitaria, ma non vi è mai capitato, sulla metro o in un parco, vedendo davanti a voi una permateriali naturali e qualche smalto sona con un libro in mano, di sbirciare la sua copertina e vedere le unghie si trasformano in minuscoli se per caso coincidesse con la vostra? E, qualora l’abbiate fatto, vi quadri. siete mai chiesti perché? Abbiamo pensato di deliziare i sensi La risposta che Martina Castellin ed io ci siamo date è che, in degli adulti con un corso di deguquanto esseri sociali, il nostro impulso di confrontarci con altre stazione vini. Non fatevi trarre in inpersone riguardo a qualcosa che in quel momento ci accomuna ganno dal titolo, i partecipanti non si è estremamente forte, tanto da trasformare la lettura in un’attività sono dedicati solamente alla degucollettiva, di confronto e condivisione. È proprio con questo spirito che il 16 dicembre scorso abbiamo stazione, ma hanno anche studiato deciso di dar vita al primo Gruppo di lettura (GDL) del nostro paed appreso conoscenze fondamenese, interamente targato Un Airone per Tribiano, che si avvia vertali in questo ambito, guidati da un so il suo terzo appuntamento (il 24/02, ore 21.30 presso la nostra sommelier professionista. SOLIDARIETÀ: Abbiamo cercato di fornire indicazioni pratiche per affrontare situazioni di vita quotidiana. Con il supporto di Antonello Giuliani, ci siamo rivolti agli anziani, spesso vittime di truffe e raggiri, organizzando una serata informativa sulla sicurezza, spiegando quali siano le dinamiche di adescamento dei truffatori e dando indicazioni per evitare di esserne vittime. La Croce bianca di Paullo si è resa disponibile per una serata formativa, presso la nostra Sede, di primo soccorso ai neonati & bambini, con dimostrazione pratica che ha per- sede). Protagonista di queste riunioni è ogni mese un libro diverso, scelto di comune accordo dai membri del gruppo, letto in solitario ed infine discusso nella riunione del mese successivo; a guidare le scelte di noi lettori non è tuttavia il caso, ma una serie di macro tematiche che scandiscono la vita del GDL. La prima tematica, il cui scopo era per lo più far conoscere i lettori e i loro gusti, così da creare un gruppo compatto ed eterogeneo, è stata “un libro che mi presenta”: ogni lettore ha infatti proposto un romanzo (ancora non letto, ovviamente) di un autore o di un genere che meglio sintetizza i suoi gusti letterari ed è proprio da questi titoli che ha preso il via la nostra avventura. Il GDL è quindi per noi un progetto a lunghissimo termine, in cui crediamo profondamente perché capace di ravvivare l’atmosfera culturale del nostro paese, proponendo un’attività inedita che avvicina o riavvicina le persone al piacere della lettura, e, soprattutto, capace di favorire la formazione di una solida rete sociale, fatta di persone che condividono una passione e la volontà di viverla all’interno del proprio territorio. (Alice Fiamberti) 7 Lista per Tribian Associazioni comunali e l’assurda scelta di …. Comazzo. di Marcello Filibeck 8 D al 2012, i Comuni sotto i 5000 abitanti sono obbligati a convenzionarsi con altri enti per la gestione di dieci funzioni fondamentali. Tribiano è coinvolta in questo processo e, dopo avere prima stipulato e quindi parzialmente rescisso l’associazione con Mediglia per alcune delle funzioni, lo scorso 24 novembre il Consiglio Comunale ha approvato (con nostro voto contrario) lo schema di gestione associata con il Comune di Comazzo (7 funzioni su 10). Assieme ai miei colleghi mi sono chiesto quali fossero le motivazioni alla base di questa decisione: perché, tra tutti i Comuni dell’area sud-est milanese, scegliere proprio Comazzo, con il quale Tribiano non ha alcun tipo di rapporto? Comazzo è l’unico Comune della nostra zona la cui Amministrazione è orientata al centrodestra. Oltre a questo, non ci sono legami di alcun tipo con Tribiano: non è un territorio confinante, non è storicamente legato al nostro paese, non è nemmeno nella nostra Provincia! La legge indica che la dimensione territoriale ottimale per la gestione associata deve rispondere ai princìpi di efficacia, economicità, efficienza e riduzione delle spese. Comazzo è situato a quasi 10 km da Tribiano, in un’area geografica non omogenea rispetto al nostro territorio: questa associazione non si prospetta né efficiente né tantomeno economica. Inoltre, analizzando la situazione in un’ottica di più ampie vedute, il nostro Comune sarà presto coinvolto nel processo di evoluzione dalla Provincia alla Città Metropolitana di Milano, contesto di cui Comazzo non farà parte essendo in provincia di Lodi. Ci stiamo sempre più muovendo verso centri urbani che condividono i servizi, le unioni e le fusioni sono in crescita (è notizia di queste settimane l’avvio dell’Unione dei comuni di Vizzolo, Dresano e Colturano) mentre noi finalizziamo lo schema di convenzione con un Comune che non condivide nulla con il nostro territorio. E se Comazzo fosse l’unico Comune disponibile a convenzionarsi con Tribiano? Abbiamo domandato a tutti i Sindaci della zona se la nostra Amministrazione li avesse contattati per verificare la possibilità di associarsi: le risposte sono state tutte negative, a dimostrazione del fatto che la decisione di individuare Comazzo come soluzione ideale abbia esclusivamente motivazioni politiche e non sia per nulla funzionale per gli abitanti di Tribiano. Gli amministratori locali sono i diretti responsabili del benessere dei propri concittadini: una gestione associata che vede le varie funzioni sparpagliate su tre diversi centri urbani (Mediglia, Comazzo e, limitatamente alla protezione civile, Paullo) è la conseguenza diretta di una visione miope e poco attenta della cosa pubblica, dove l’ideologia politica viene prima del cittadino e delle sue necessità. Ecco perché i medici sono finiti in palestra! di Pietro Aleotti e Alessandra Nardini L a vicenda di come l’ambulatorio medico sia finito, da un giorno con l’altro, nella palestra comunale merita di essere raccontata in modo più esteso rispetto a quanto è stato possibile fare con il volantino che abbiamo recentemente distribuito nelle case di tutti i tribianesi. E questo per evidenziare, nel modo più oggettivo possibile, che le responsabilità di questa ingloriosa conclusione (quanto temporanea staremo a vedere) sono da addebitare per intero alla maldestrezza con cui Lucente ha voluto (personalmente) gestirne il suo svolgimento. Propaganda? Desiderio di polemizzare? No, semplicemente il dovere di onorare il nostro ruolo di controllo e monitoraggio dell’azione di governo dell’attuale giunta, congruentemente al compito affidatoci dagli elettori e nel pieno rispetto della loro volontà. Questa operazione di chiarezza non può che essere eseguita tramite la ricostruzione dei fatti: 7 Agosto 2012. L’amministrazione Lucente invia una lettera alla dottoressa Rubini (appena subentrata alla dottoressa Sberna) informandola con essa, che non è autorizzata ad operare nell’ambulatorio medico: “(…) perché non vi è (…) la condizione di procedere con la Sua attività di medico presso il suddetto ambulatorio, perché lo stesso è regolato da un contratto sottoscritto dai medici operanti nell’ambulatorio stesso, il quale non prevede ulteriori subentri”. In sostanza Lucente scrive che a nessuno è consentito sostituire la dottoressa Sberna perché il contratto di locazione non lo prevede. E’ dunque questo l’impegno che Lucente mette per incentivare o salvaguardare l’offerta di prestazioni mediche sul nostro territorio? Perché al posto di mandare una lettera di questo tipo, l’amministrazione non ha voluto regolarizzare la questione, semplicemente modificando il contratto di locazione? Perché spedire questa lettera consentendo, poi, che la dottoressa operasse per anni all’interno di quella struttura? A che titolo il comune accettava i pagamenti dell’affitto dalla dottoressa Rubini visto che 9 QUESTIONE MEDICI, TANTE DOMANDE SENZA RISPOSTA 1. Come si possono conciliare le attività di un medico o di un infermiera con quelle di una palestra? Come si fa a dire che non esiste conflitto tra queste due esigenze quando la loro incompatibilità è implicitamente dimostrata dal fatto che l’attività medica è sospesa di mattina, proprio perché in concomitanza con l’impiego della palestra da parte della scuola? 2. Come si può immaginare la coesistenza delle persone (spesso malate) in sala d’attesa con il fatto che quei locali sono frequentati dai bambini della scuola o dalle persone che fanno sport? 3. Come si può gestire il minimo di privacy di cui c’è bisogno in certe circostanze con il fatto che la palestra comunale è uno dei luoghi più affollati dell’intero comune? Come si fa a dire che l’ingresso è indipendente quando le persone in sala d’attesa sono poi obbligate ad attraversare il corridoio comune per raggiungere l’ambulatorio delle visite? 4. Dove sono andati a finire i famosi cinque locali che Lucente sosteneva d’aver proposto? Perché raccontare questa storia pubblicamente davanti ad un centinaio di persone per poi ripeterlo ai giornali, salvo poi essere clamorosamente smentiti? Dov’è il rispetto che è dovuto ai cittadini specie se ci onora di rappresentarli? 5. Perché al posto di mandare quella lettera assurda non si è provato a collaborare con i medici, cercando magari di favorire la nascita di un vero centro poliambulatoriale con più medici operanti contemporaneamente (esempio pediatra vista l’alta presenza di bambini sul territorio)? Perché lavorare per trovare una soluzione raccogliticcia e inadeguata, brigando in fretta e furia all’ultimo momento? 6. Perché questa scelta quanto TUTTI i comuni dei dintorni offrono ai propri medici degli spazi pubblici (Paullo, Dresano, Mediglia, Settala, Colturano, Rodano)? 7. Perché non aver previsto uno spazio nel comune, inaugurato meno di un anno fa, costato milioni di euro? la stessa, in teoria, non avrebbe potuto praticare nell’ambulatorio? 16 Giugno 2014. L’amministrazione invia una lettera ai medici informandoli del fatto che, con decorrenza dicembre 2014, non avrebbe rinnovato la convenzione per l’affitto del locale ambulatorio: “(…) il comune di Tribiano non intende rinnovare la convenzione (..) vi comunichiamo (…) che i locali dovranno essere lasciati liberi per la riconsegna degli stessi alla proprietà”. Quella lettera non è stata spedita per superficialità o per una sottovalutazione del problema. No, quella lettera è il frutto di una precisa scelta politica, come confermato da Lucente stesso che ha dichiarato pubblicamente che non riteneva giusto dare alcun tipo di sup10 porto a quelli che, in definitiva, sono dei liberi professionisti. E questo nonostante la “spesa” a carico della comunità fosse davvero irrisoria se paragonata ad altre incomprensibili come i 7500 Euro destinati all’affitto della cosiddetta sala di lettura (perché non prevederla dentro al palazzo comunale?) Luglio 2014. A seguito di un incontro tra la dottoressa Rubini e il sindaco, Lucente assicura alla dottoressa che avrebbe cercato di risolvere la questione ambulatorio al rientro dalle ferie. Settembre, ottobre e parte di novembre passano senza che Lucente si faccia vivo e senza che i medici ricevano alcuna indicazione concreta circa le intenzioni dell’amministrazione. E’ dunque strano che i dottori si comincino a preoccupare? O non è invece naturale che, in assenza di qualsivoglia riscontro, essi si organizzino autonomamente e comincino a guardarsi intorno? Di sicuro non potevano aspettare che Lucente si decidesse visto che mancavano solo poche settimane alla scadenza della convenzione. E a quel punto era del tutto evidente che il sindaco non avrebbe mosso un dito per risolvere la questione, altrimenti l’avrebbe fatto per tempo e infatti ad inizio novembre la dottoressa Rubini decide di lasciare Tribiano per Mediglia. 17 Novembre 2014, Lucente convoca un’assemblea pubblica durante la quale si rifiuta di rispondere alle nostre domande e asserisce che la responsabilità della fuga dei dottori da Tribiano è da addebitarsi totalmente all’atteggiamento della dottoressa Boria che, avendo già chiuso un contratto a suo nome con la cooperativa proprietaria dell’ambulatorio, ha di fatto reso impossibile agli altri medici di operare a Tribiano. Questa cosa è falsa in quanto all’epoca la dottoressa Boria non aveva ancora chiuso alcun contratto e, quindi, non poteva impedire alcunché a chicchessia. Nel corso della medesi- ma assemblea, Lucente afferma, anche, che aveva proposto ben cinque alternative possibili alla dottoressa Rubini ma che quest’ultima le aveva tutte rifiutate. Come pubblicamente riferito dalla stessa dottoressa, a mezzo stampa, questa cosa non è vera ed è, addirittura, “inventata di sana pianta”. Eccola dunque, ricostruita punto a punto, la catena di scelte incomprensibili, inesattezze, errori e bugie che ci hanno portato ad avere i medici in palestra. Il resto è propaganda, fumo negli occhi gettato in faccia alla gente perché non capisse cosa effettiva- mente fosse successo. Ora Lucente dice che la soluzione è solo temporanea: stiamo a vedere. Di certo è che se non ci fosse stata la protesta montante da parte della gente egli non avrebbe sollevato nemmeno un dito. AMBULATORIO MEDICO COMUNALE? ECCO COSA FANNO GLI ALTRI COMUNI Come detto la scelta di disimpegnarsi dal fornire supporto ai medici per l’affitto del locale ambulatorio è una scelta puramente politica. Lo ha detto, chiaramente, il sindaco stesso. E’ interessante, allora, dare un’occhiata a quanto fanno gli altri comuni intorno a noi. Ecco la situazione: Comune Paullo. Sta portando avanti, proprio in questo periodo, un progetto per allocare i medici di base nei locali della vecchia farmacia, quindi in una struttura comunale, garantendo loro un affitto calmierato. Il progetto sta già decollando al punto che si sta anche analizzando la possibilità di implementare l’offerta aggiungendovi dei servizi specialistici (ad esempio un medico dello sport) ed infermieristici. Comune Settala. Ci sono tre medici che operano nel vecchio consultorio comunale, quindi in una struttura messa a disposizione del comune. Altri medici, per loro deliberata scelta visitano in strutture private Comune Colturano. Il comune mette a disposizione uno spazio per l’ambulatorio pediatrico. Comune di Rodano. Il comune mette a disposizione un proprio spazio per i quali i medici pagano un affitto calmierato. Comune Dresano. C’è un ambulatorio messo a disposizione dal Comune all’interno del quale operano a rotazione tre medici. Comune Mediglia. Vi sono degli spazi comunali dislocati nelle diverse frazioni che sono affittati ai medici. Altri medici operano in spazi privati per libera scelta. E’ facile concludere che la scelta dell’attuale amministrazione è non solo sbagliata ma in controtendenza con quanto fanno gli altri sindaci, forse un po’ più attenti a non far scappare dal proprio territorio un servizio di questa importanza. Il grande assente. di Marcello Filibeck DATA 5 giugno 2014 26 giugno 2014 29 Luglio 2014 29 settembre 2014 9 ottobre 2014 24 novembre 2014 26 gennaio 2015 T ra i banchi del Consiglio Comunale, ce n’è uno che è quasi sempre vuoto. Fabrizio Castoldi, PRESENTE O ASSENTE? capogruppo PRESENTE della lista di ASSENTE maggioranza, ASSENTE è il consigliePRESENTE re con il tasASSENTE so di assenze ASSENTE più alto da quando si è ASSENTE insediata la nuova Amministrazione. Escluso il primo consiglio comunale, un appuntamento solo formale, Castoldi ha partecipato soltanto ad un’altra riunione che peraltro prevedeva un solo punto all’ordine del giorno. Questo non è un attacco personale ma l’evidenzazione di un problema politico in quanto il dialogo con la maggioranza, in assenza del loro capogruppo, risulta ancora più complicato. 11 Sei mesi di scelte sbagliate: dal Parco Freud agli orari dell’isola ecologica. di Marco Landenna “Quel che resta del centro civico” Parco Freud: la curiosità E’ il 20 luglio 2014 quan- do con protocollo 3199 il concessionario del contratto per l’utilizzo del parco Freud chiede al comune di far subentrare qualcun altro, in sua sostituzione, nella gestione della struttura. Con una delibera (n. 53) del 28 luglio, la giunta dà il suo assenso al subentro. Pochissimi giorni dopo, il 31 luglio, il vecchio gestore che aveva appena ricevuto l’autorizzazione a lasciare, chiede al comune di poter eseguire degli interventi di modifica edilizia del centro (protocollo 3369). La giunta approva con delibera n. 64 del 12 settembre, i lavori si possono fare. Non tutti ristrutturano casa a proprie spese il giorno prima di lasciarla al nuovo inquilino (L.P.T.). 12 N el corso dei primi mesi questa nuova amministrazione ha inanellato un serie di scelte assolutamente incomprensibili e ingiustificabili. Scelte che hanno già provocato un peggioramento della qualità della vita dei tribianesi e che avranno un impatto negativo che si ripercuoterà anche nei mesi e negli anni a venire. E’ stato così per la questione medici di cui già si è detto ed è sicuramente così anche per quel che concerne l’associazione comunale con Comazzo: associazione che si mostrerà in tutta la sua assurdità soprattutto in futuro, allorquando risulterà evidente l’impossibilità di gestire una collaborazione con un paese così lontano. E sarà, allora, troppo tardi, poiché tutti i comuni limitrofi al nostro si saranno nel frattempo organizzati escludendo dai propri piani Tribiano, resasi di fatto indisponibile per ragioni meramente “politiche”. Ma questi due episodi rappresentano solo la punta di un iceberg di molte altre decisioni incomprensibili e ugualmente inaccettabili. Cosa si dovrebbe dire, ad esempio, di quanto successo con il Parco Freud? La gestione è passata di mano senza che venisse nuovamente indetta una gara d’appalto avvalendosi di un articolo del contratto che concedeva la possibilità di far subentrare qualcun altro nella conduzione dell’esercizio, previa la semplice autorizzazione da parte del comune. In sostanza chi gestisce oggi quello spazio, il più importante nel nostro comune, lo fa (legittimamente) senza nemmeno aver partecipato ad una gara, e solo grazie al semplice passaggio di consegne da un privato ad un altro privato. Il risultato qual è? Il risultato è sotto gli occhi di tutti ed è sconcertante. Un’area costata centinaia di migliaia di Euro pubblici (soldi nostri!), dalle mille potenzialità, pensata come spazio comune per favorire l’aggregazione, l’incontro, la creazione di eventi e di momenti di confronto è stata trasformata in …. una pizzeria! E questa non è che la continuazione di quanto i tribianesi avevano già dovuto subire negli anni passati con l’”esproprio” della sala principale di quel centro, adibito ad aula consigliare e rimasta tale malgrado la recentissima apertura del nuovo palazzo comunale … Di centro polifunzionale, il parco Freud ha ormai solo la targa affissa al suo esterno. Per il resto è diventato un luogo inutilizzato e inutilizzabile, una colpa ancor più grave se solo si pensa che in paese l’offerta di spazi comuni da destinare ai nostri ragazzi e ai nostri anziani è pari a zero. Suona davvero beffarda, in questo contesto, la frase riportata sul capitolato d’appalto per la concessione della gestione del centro: “La gestione del centro è strettamente connessa alle attività culturali e sociali che in esso potranno avere luogo, con lo scopo di valorizzare la funzione sociale e di centro di aggregazione della struttura comunale per i cittadini tribianesi”. Difficilmente una pizzeria può mantenere fede a questi ambiziosi propositi. Con rispetto parlando e con il rispetto dovuto a chi in quel luogo ci lavora, una vera e propria presa in giro. Cambiando completamente argomento ma seguendo sempre il filo conduttore delle scelte sbagliate: come giustificare il cambiamento e la drastica riduzione degli orari d’apertura dell’isola ecologica? Perché modificarli visto che il servizio aveva dato prova d’efficienza negli anni passati ed era in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini? L’orario d’apertura ha subito una scorciamento assai significativo sia per ciò che concerne il periodo estivo che quello invernale. Quasi il 40% di ore in meno e, quel che è peggio, l’annullamento dell’orario continuato del sabato, comodissimo per tutti in quanto consentiva l’utilizzo ottimale e flessibile di questo servizio nella giornata normalmente dedicata alle attività di casa, dal taglio dell’erba allo smaltimento dei rifiuti non raccolti con il porta a porta. Con il nuovo orario il sabato sarà aperto solo al pomeriggio e solo per 4 ore contro le 7 / 8 dell’orario precedentemente in vigore. La storia del parco Manzoni: da promessa in campagna elettorale a... problema sociale. di Lista per Tribiano Mancanza di drenaggio D urante tutta la campagna elettorale il Sindaco Lucente ha pubblicizzato e celebrato la realizzazione del parco Manzoni attraverso ogni mezzo di comunicazione, facebook (con reportage dell’avanzamento lavori), assemblee popolari, giornali, youtube (filmato disponibile in http://youtu. be/qL3Y0XtAE_E) presentando alla popolazione “un progetto per la realizzazione di un’area ludica ed attrezzata con percorsi vita, area feste, campo bocce, giochi bimbi, street basket, boschetto”. Come da noi subito denunciato, si è trattato di un progetto creato in fretta, senza sufficienti fondi, come strumento elettorale per acquisire voti da una zona di Tribiano costantemente trascurata dall’amministrazione comunale. Purtroppo la realtà, a distanza di pochi mesi, si è rivelata peggiore di quelle che erano state le nostre previsioni. La fretta ha consegnato alla popolazione un parco non adeguato, un progetto nato male e… realizzato peggio: - Materiali inadeguati o inesistenti, quella che avrebbe dovuto essere la pista da corsa, in realtà è una stradina circolare ricoperta di ghiaia. Ad oggi dopo 8 mesi dall’inaugurazione in alcuni punti non c’è neanche più la ghiaia; - Mancanza di drenaggi adeguati sia sulla “pista”che sotto gli attrezzi, basta un po’ di pioggia e il parco diventa inutilizzabile a causa del fango; - Mancanza totale di protezione al parco (nonostante le promesse 13 Atti vandalici 14 pubbliche del sindaco) e tantomeno presenza di telecamere, con conseguenti atti vandalici serali; - Strutture inutilizzabili quali Street basket, campo piccolo con un solo canestro e dislivello da terra, con conseguente rischio di prendersi una storta; oppure il campo da bocce, completamente assolato in primavera ed estate, buio in inverno per mancanza di illuminazione; - Bellissimi percorsi colorati, verniciati con materiali inadeguati che con poche gocce di pioggia diventano scivolosi. Per non parlare di alcune parti del progetto che sono state completamente omesse. - Il boschetto, invito tutti voi ad andare al parco durante le ore di sole e ripararvi sotto le fronde del “boschetto”, ad eccezione di 6 alberi già esistenti, e chiaramente insufficienti, per il resto del parco sono state piantati degli arbusti alti non più di 60 cm.. forse il boschetto sarà disponibile fra 10 anni!!! - Impianto illuminazione, nonostante i soldi già spesi per il progetto dell’illuminazione questo non è stato realizzato. Di conseguenza dalle 16,30 in poi, nei mesi invernali il parco è inutilizzabile. In compenso c’è la predisposizione per l’impianto elettrico, visibile a tutti poiché i tubi uscenti dal terreno sono stati abbandonati sul marciapiede, bloccando il passaggio, senza alcuna segnalazione e rappresentando un rischio di caduta per i passanti. Alla fine di tutta questa corsa e frenesia per la realizzazione del parco ci troviamo con un’opera nuova, inutilizzabile, con problemi di sicurezza, costi di manutenzione non sostenibili e relativo degrado, come documentato dalle nostre foto. Ma a non è della nostra stessa opinione il Sindaco Lucente, il quale sulla sua pagina di facebook in data 1/1/2015 ha dichiarato: “Nei dodici mesi appena trascorsi l’Amministrazione da me guidata, ha realizzato un parco in via Manzoni, uno spazio pensato per l’attività sportiva e ricreativa soprattutto dei più giovani” Allora ci chiediamo sarà forse la distanza, dal bel palazzo comunale alla periferia di via Tobagi, a non far percepire all’amministrazione comunale il PROBLEMA del Parco Manzoni, o questa zona non è più di interesse fino alle prossime elezioni? Campo da bocce inutilizzato Acquitrino o pista? L’attività di consiglio comunale. D al momento dell’insediamento del nuovo consiglio comunale, nel maggio scorso, il consiglio si è riunito 7 volte. I punti portati all’ordine del giorno e sui quali è stato richiesto il voto sono complessivamente 36. Il grafico evidenzia come nel 42% dei casi il nostro voto è stato favorevole, mentre la contrarietà è stata riservata solo al 36% degli argomenti discussi. I voti contrari sono stati attribuiti alle tematiche inerenti il bilancio comunale e, soprattutto, alla questione concernete la gestione associata dei servizi comunali. Tutti i dettagli delle ragioni che ci hanno indotto alle scelte sopra esposte sono stati, di volta in volta, descritti sulla nostra pagina Facebook (Lista per Tribiano) e sul nostro sito www.pertribiano.it. Vi invitiamo, dunque, a verificarli e a tenervi aggiornati anche in futuro, subito dopo lo svolgimento dei consigli. Il grafico evidenzia che da parte nostra non vi è alcuna posizione preconcetta o il desiderio di andare, forzatamente, al muro contro muro, come dimostrato dal fatto che la contrarietà è stata manifestata solo in un terzo dei casi. Gli argomenti all’ordine del giorno vengono, sempre, preliminarmente analizzati e sviscerati e il voto di consiglio è un voto che esprime, sempre e comunque, la nostra opinione sull’argomento trat- tato. Opinione che si basa, è bene di Stefano Mattioli sottolinearlo ancora una volta, sulla nostra idea di comunità e su quello che a nostro parere è il modo corretto di perseguire il bene comune. Nell’ottica appena descritta stiamo lavorando in queste settimane a due mozioni che abbiamo intenzione di presentare nei prossimi consigli comunali, chiedendo magari degli incontri preliminari con l’attuale giunta così da arrivare, sperabilmente, ad un testo condiviso con loro. La prima riguarda l’adesione, anche del nostro comune, al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, stilato nell’ambito della “Scuola delle buone pratiche”. Si tratta di un progetto molto interessante che mira a creare una rete tra le amministrazioni locali riguardo a diversi temi tra cui, appunto, quello della contrarietà all’apertura di sale ove si pratichi il gioco d’azzardo. Tra i Comuni che hanno sottoscritto il manifesto (sono già oltre 500!) ci sono anche alcune amministrazioni vicine a noi, come quelle di Dresano e Carpiano. La seconda si riferisce, invece, al progetto di trasmettere via streaming i consigli comunali. Quest’idea, già parte del nostro programma elettorale, nasce dall’esigenza di allargare il più possibile la platea di persone che seguono il consiglio che, fino a prova contraria, è il momento più significativo della vita democratica di un comune. Esigenza tanto più importante se si considera che ai consigli comunali partecipa, normalmente, un numero assai ridotto di cittadini. 15 LE LETTERE Lettera aperta agli Amministratori Locali che hanno voluto la Tangenziale Est Esterna Milanese (Teem) ambiente DIRETTORE EDITORIALE: Pietro Aleotti solidarietà UN A O AN Mail associazione: [email protected] NE PER TRIB I IRO Un Airone per Tribiano svago ambiente cultura solidarietà Mail lista: [email protected] LISTA “PER TRIBIANO” Sito web: www.pertribiano.it 16 NE PER TRIB I IRO O AN UN A COME CONTATTARCI E DOVE TROVARCI Indirizzo sede: via della Liberazione 52, 20067 - Tribiano - MI svago Renato Aquilani (vicepresidente Associazione per il Parco Sud Milano), Damiano Di Simine (presidente Legambiente Lombardia), Giovanni Gottardi (vicepresidente WWF Lombardia), Kisito Prinelli (presidente sez. Italia Nostra Sud Est Milano), Luigi Visigalli (No Tem Casalmaiocco), Alessandro Meazza (portavoce circolo Legambiente Arcobaleno Melegnano-Cerro), Giorgio Bianchini (presidente WWF Sud Milano) DIRETTORE RESPONSABILE: Davide Stefanoni cultura svago uomini d’affari e non della collettività. Soldi elargiti per un progetto che altrimenti non avrebbe potuto stare in piedi e a discapito della mobilità sostenibile per gli abitanti dell’hinterland. Una vostra presa di posizione potrà forse non mutare lo stato di fatto, ma servirà a salvaguardare la vostra dignità, permettendo ai vostri cittadini di comprendere se siete dalla parte della grande finanza, ormai così logora da elemosinare denaro pubblico, oppure dalla loro parte e da quella del territorio. Attendiamo una vostra risposta, che ci renda partecipi del vostro pensiero e di come intendiate procedere. Grazie Periodico Registrato presso il Tribunale di Lodi R. G. N. 245/2010; Cronologico 2817 NE PER TRIB I IRO O AN UN A A coloro cioè che hanno creduto che con quest’opera, da noi considerata dannosa per il territorio e inutile per la viabilità, si potessero ottenere compensazioni adeguate e migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. Sono passati oltre sei anni dalla firma dell’Accordo di Programma in cui Stato, Regione, Provincia si impegnavano in tempi brevi a realizzare tra l’altro i prolungamenti della linea metropolitana M3 da San Donato a Paullo e della linea M2 da Cologno a Vimercate. Queste opere non avrebbero, a nostro avviso, compensato i danni della Teem, ma quanto meno avrebbero potuto nel complesso spostare una significativa parte dell’inquinante trasporto su gomma verso il più sostenibile trasporto su ferro. E’ ora di prendere atto del raggi- ro, della beffa. Mentre una larga striscia di asfalto va a distruggere fiorente agricoltura e paesaggi di rara bellezza, mentre si sono aperti squarci di nuove cave per realizzare la tangenziale, ingenti risorse pubbliche sono state destinate a foraggiare i privati che stanno realizzando l’opera (alla faccia del project financing, ovvero dell’utilizzo di sole risorse private), ma per le compensazioni non è stato sborsato un euro e i finanziamenti vengono rimandati a una data imprecisata, dopo comunque il fatidico evento dell’Expo 2015. E’ ora di dire basta e di rompere l’Accordo di Programma, che con le sue ipocrite promesse ha certo incoraggiato molti di voi (o dei vostri predecessori) a sottoscrivere l’atto. E’ ora di contestare l’uso indecente di risorse pubbliche, i 330 milioni di euro a fondo perduto, le defiscalizzazioni, l’uso improprio dei fondi della Cassa Depositi e Prestiti che hanno inondato di soldi il progetto, a favore di pochi ambiente cultura solidarietà REDAZIONE: Direttivo dell’Associazione, Un Airone per Tribiano STAMPA: www.goodprint.it PROGETTO GRAFICO: www.silviablanc.it Silvia Blanc Grafica & Comunicazione Riproduzione Riservata
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