Piano dell`Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Grosotto

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO DI GROSOTTO
23034 GROSOTTO (SO) - Via Roma, 4
Tel.0342/887192 - Fax.0342/849259
[email protected] -c.f.: 92016170141
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2014 - 2015
Il presente Piano dell'Offerta Formativa, approvato dal Collegio Docenti in data 15 ottobre 2014.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Maria Adele ANTONIOLI
Il presente piano dell’offerta formativa sarà verificato periodicamente a livello collegiale
PREMESSA: gli Istituti comprensivi
Organizzazione didattica. Articolazione gestionale
Dal punto di vista dell'organizzazione didattica gli istituti comprensivi risultano probabilmente essere
più motivati a cogliere le nuove opportunità offerte dall'autonomia scolastica: l'apertura delle classi,
l'organizzazione del lavoro per gruppi e laboratori, il pieno utilizzo e la valorizzazione delle risorse del
territorio, un uso più ampio delle competenze presenti nell'unità scolastica attraverso i prestiti professionali, gli scambi temporanei di docenti, le funzioni di accompagnamento da un livello scolastico all'altro.
La continuità educativa è sicuramente la carta più forte dell'esperienza degli istituti comprensivi: il valore della continuità è legato in modo diretto agli obiettivi dell'efficacia dei percorsi formativi e del
successo scolastico. La continuità accentua la responsabilità della scuola, impedendo di scaricare la responsabilità dell'insuccesso scolastico sul grado scolastico precedente; il collegio dei docenti unitario è
chiamato ad assumersi la responsabilità educativa dell'intero arco temporale dai 3 ai 14 anni. Docenti
di scuola dell’Infanzia, Primaria, Media che operano nell'ambito dello stesso istituto, nell'ambito degli
stessi organi collegiali hanno maggiori potenzialità per concordare obiettivi cognitivi di passaggio, coordinare i criteri valutativi, comunicare informazioni utili sugli alunni, fino ad arrivare alla progettazione di veri e propri anni ponte che prevedano attività didattiche che attraversano i confini delle diverse scuole.
Oltre a ciò la possibilità di impiego integrato del personale per la realizzazione di prestiti professionali
e la costituzione di laboratori comuni, così come l'esperienza di attività di formazione in servizio in
comune costituiscono esperienze destinate ad avvicinare gli stili professionali e a creare un linguaggio
operativo comune, facendo così diventare la continuità educativa un fatto concreto. La maggiore complessità gestionale degli istituti comprensivi ha imposto l'adozione di nuovi modelli organizzativi, fondati sull'articolazione del collegio docenti in gruppi di lavoro e sull'individuazione di coordinatori e responsabili.
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La struttura dell'istituto comprensivo ha reso più evidente la necessità di una linea intermedia di funzioni, operanti sia nell'area gestionale e organizzativa che in quella pedagogico- didattica, con l'obiettivo di rafforzare i livelli di coordinamento e di integrazione. A questi bisogni ha fornito una prima risposta l'introduzione delle funzioni-strumentali, che, negli istituti comprensivi sono particolarmente
impegnate a presidiare il coordinamento del P.O.F. in relazione alla progettazione di curricoli verticali,
il coordinamento dei rapporti con il territorio; la formazione unitaria del personale in servizio, il supporto psico-pedagogico alla continuità e all'orientamento e l'inserimento degli alunni extracomunitari e
dei portatori di handicap.
Negli istituti comprensivi il dirigente scolastico, nella sua funzione di promozione e di coordinamento,
si avvale quindi di uno staff di collaboratori e di coordinatori che lo affiancano per l’attuazione del
progetto d’ Istituto.
LA NOSTRA STORIA DI ISTITUTO COMPRENSIVO
L’Istituto Comprensivo di Grosotto attualmente comprende due scuole dell’Infanzia, due Scuole
Primarie, una Scuola secondaria di I grado.
A Grosotto hanno sede gli uffici di segreteria e di presidenza.
In base al Decreto Provveditoriale prot. n° 7663 del 9-3-2000 l'esatta denominazione dell'istituto è:
"Istituto Comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado di Grosotto".
PRESENTAZIONE DELLA NOSTRA SCUOLA
Come si è già detto l’Istituto Comprensivo ha sede amministrativa a Grosotto in via Roma n° 4
(n.tel.0342/887192 e 849259, fax 849259, e-mail [email protected]) ed è costituito dalle seguenti realtà scolastiche:
- Scuola dell’Infanzia di Grosotto (2 sezioni – tel.0342/887422)
- Scuola dell’Infanzia di Mazzo (2 sezioni – tel. 0342/861340)
- Scuola Primaria di Grosotto (5 classi dalla prima alla quinta)
- Scuola Primaria di Tovo (6 classi dalla prima alla quinta; sono presenti 2 classi quinte)
tel.0342/775208)
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- Scuola Secondaria di primo grado di Grosotto (1 classe prima; 2 classi seconde; 2 classi terze).
RAPPORTO SCUOLA TERRITORIO
Il rapporto scuola territorio è uno dei nodi strategici del processo di autonomia scolastica. Di qui la necessità di un sistema scolastico attento alla domanda sociale e culturale delle comunità locali in cui è
inserito.
AREA DELLE RELAZIONI
Le attività di rete già attivate e significative per la scuola sono:
-
la rete territoriale per l’integrazione dell’handicap con l’AOVV:
-
adesione al progetto “Scuole Aperte” per il tirocinio degli alunni, in collaborazione con il
liceo psicopedagogico di Sondrio e con l’Istituto Pinchetti di Tirano .
-
progetti con il CONI:
-
Piano di zona e servizi sociali: la progettazione riguarda iniziative di promozione
dell’integrazione.
Sono importanti per l’integrazione e la prevenzione, le collaborazioni con il centro di
neuropsichiatria di Sondrio e con il CTRH per gli alunni con DSA.
La nostra scuola ha aderito alla proposta di somministrare dei test agli alunni della scuola
primaria e dell’infanzia, per individuare eventuali alunni con disturbi dell’apprendimento o del
linguaggio.
- università: convenzione con l’Università G. Marconi di Roma e Bicocca di Milano per
l’accoglienza di studenti per lo stage o tirocinio formativo.
CONTESTO TERRITORIALE
Il P.O.F. viene steso considerando la situazione economico – socio – culturale dell’ambiente di provenienza degli alunni che frequentano l’Istituto.
Nel territorio dei nostri comuni prevale un’economia mista (agricoltura, artigianato, terziario e piccola
industria).
La porzione di territorio valtellinese, che, scolasticamente parlando, fa riferimento all’Istituto
comprensivo di Grosotto, riguarda i Comuni di Grosotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant’Agata,
Lovero e Vervio e in genere si contraddistingue, per aspetti diversi, talvolta assai differenti tra loro.
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Così se Lovero e Tovo si segnalano per la presenza di numerosi meleti e i due comuni hanno il loro
comune denominatore nella COAV (Cooperativa Ortofrutticola Alta Valtellina), la direttrice MazzoGrosotto è caratterizzata dall’esistenza di alcune industrie medio-piccole, alcune delle quali, nel tempo,
hanno però saputo intrecciare relazioni con realtà più grandi sia sul territorio nazionale (ad es. il
salumificio Rigamonti) sia in ambito internazionale (ad es. l’industria farmaceutica Bieffe Medital,
assorbita nel 1997 dalla multinazionale Baxter e l’ UTEK azienda nata nel 1999, in Italia, per volontà
di esperti professionisti nel settore del trattamento dell’aria. La loro attività consiste nella
progettazione, sviluppo e produzione di macchine per la ventilazione, il trattamento dell’aria e la
climatizzazione.
La loro specializzazione è senza dubbio il recupero energetico, dove hanno
raggiunto livelli di eccellenza tecnica).
Pur avendo sempre manifestato un forte attaccamento alle tradizioni, come dimostrano le numerose
sagre paesane che si svolgono durante tutto l’anno, è negli ultimi tempi che sembra essersi risvegliato
un certo interesse per le proprie origini e una volontà di valorizzare quanto posseduto. Ciò è
testimoniato dalla presenza di molte associazioni di volontariato presenti sul luogo, volte anche alla
salvaguardia del patrimonio naturalistico.
Tutti i comuni a nord del mandamento della comunità di Tirano hanno le stesse radici storico-culturali
e sul territorio sono ancora visibili le tracce di esse.
Ad un osservatore anche non troppo attento non possono certo sfuggire le numerose chiese, alcune
delle quali di epoca molto antica, che costellano sia il versante retico che quello orobico e che
documentano una intensa religiosità popolare. Accanto a queste vi sono poi i resti di altri edifici, e per
la precisione di sistemi fortificati per lo più di epoca medioevale (per es. il castello di Bella guarda a
Tovo di sant’Agata), o strutture rinascimentali (ad es. Palazzo Lavizzari a Mazzo di Valtellina),
anch’essi prova di un passato non solo religioso, ma anche politico, per non parlare poi dei segni
lasciati dalle diverse attività umane, quali, ad esempio, i mulini, a loro volta oggetto di un forte rilancio.
Unendo con una linea non tanto immaginaria Lovero, Tovo di Sant’Agata, Vervio, Mazzo e Grosotto,
si ottiene dunque un tracciato di rilevante interesse economico, storico, culturale, naturalistico che
costituisce un valido strumento di approfondimento per una realtà come quella scolastica. Si pensi, per
es, agli stimoli offerti dai vari eventi che si susseguono durante l’anno. Finalizzate ora alla riscoperta di
luoghi antichi e suggestivi (“Corti aperte” a Grosotto), ora a far rivivere tempi lontani (“Bellaguarda in
festa” a Tovo di sant’Agata), ora a riproporre antichi mestieri (i mercatini di Natale a Mazzo di
Valtellina), tali manifestazioni si configurano ormai come appuntamenti fissi in grado di richiamare un
pubblico vasto e differenziato.
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Nel corso degli anni l’Istituto ha saputo interagire e collaborare con vari soggetti, diventando
interlocutore apprezzato nella realizzazione di iniziative che riguardano essenzialmente gli ambiti
dell’istruzione e della formazione umana.
Sul territorio sono anche presenti alcuni servizi culturali, strutture e associazioni sportive e ricreative:
-BIBLIOTECHE gestite dai comuni a Grosotto, Mazzo e Tovo;
- ORATORI con servizi di volontariato o gestiti dalla parrocchia a Grosotto, Tovo e Lovero;
-PRO LOCO, associazione costituita da volontari che organizzano attività varie in occasione di
ricorrenze festive e non;
- Volontari della Protezione Civile;
- Gruppi e associazioni: folcloristico “Amici degli anziani” e teatrale “Amici della Croce di
Campiano”; ass. Amatia; ass. Vigili del Fuoco;
-CORPO MUSICALE, associazione a cui aderiscono anche persone di paesi vicini e molti ragazzi con
la volontà e la passione di dedicarsi alla musica e di imparare a suonare uno strumento;
- SOCIETA’ SPORTIVE gestite da privati o da associazioni.
SERVIZI AGGIUNTIVI
Mensa: nelle due scuole dell'infanzia dell'Istituto è attivo il servizio.
Trasporti:
- Scuola dell’Infanzia: per il plesso di Mazzo le Amministrazioni Comunali organizzano il trasporto a
favore degli utenti che ne facciano richiesta.
- Scuola primaria: le Amministrazioni Comunali garantiscono il trasporto agli alunni frequentanti il
plesso di Tovo di S.Agata .
- Scuola secondaria di 1°: le Amministrazioni Comunali garantiscono il trasporto gratuito degli alunni
tramite il servizio di linea.
STRUTTURE
CUCINA
AULA
INFORMATICA
GROSOTTO
INFANZIA
MAZZO
INFANZIA
GROSOTTO
PRIMARIA
X
X
X
X
TOVO
PRIMARIA
GROSOTTO
SECONDARIA
X
X
X
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PALESTRA
DISEGNO
MUSICA
AULA VIDEO
ALTRI SPAZI
BIBLIOTECA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
All'inizio dell'attività scolastica in ogni plesso, dopo un'attenta analisi degli spazi disponibili, se ne programma
l'utilizzo in modo da garantire organicità e funzionalità nella gestione degli stessi.
STRUMENTI E SUSSIDI
I sussidi e le strumentazioni presenti nei vari plessi sono custoditi negli appositi locali e affidati ad un
insegnante responsabile, nominato annualmente, il quale ha il compito di tenerne aggiornati gli elenchi,
di registrare prestiti e resi e segnalare alla direzione eventuali guasti o rotture.
AGGIORNAMENTO
L’Istituto aderisce alle proposte più significative presentate da altri istituti o da altri Enti e favorisce
l’aggiornamento collegiale e la partecipazione degli insegnanti interessati.
VIGILANZA ALUNNI
I docenti garantiscono la costante vigilanza sugli alunni durante l’ingresso, la permanenza nella scuola
nonché durante l’uscita degli alunni. Gli alunni sono accolti nei locali scolastici nei cinque minuti che
precedono l’inizio delle lezioni. Il personale docente è coadiuvato nello svolgere i compiti di vigilanza
dai collaboratori scolastici.
A tutela della salute degli alunni è assolutamente vietato fumare nelle aule scolastiche e negli spazi
frequentati dagli alunni durante tutte le attività didattiche.
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ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
Per la scuola Primaria e secondaria di 1° grado gli alunni, che si presentano a scuola dopo l’inizio delle
lezioni sono ammessi in classe, ma sono tenuti a presentare all’insegnante, il giorno dopo, la giustificazione scritta del genitore. L’insegnante può autorizzare gli alunni a lasciare la scuola prima della fine
delle lezioni a condizione che un genitore o una persona adulta da lui delegata si incarichi di ritirare
l’alunno. Le uscite anticipate o le entrate posticipate rispetto al normale orario scolastico, dovranno essere richieste dal genitore o da chi ne fa le veci mediante modulo prestampato.
Per ogni assenza l’alunno è sempre tenuto a presentare la giustificazione scritta firmata dal genitore.
L'insegnante deve comunicare al dirigente i nominativi degli alunni che si assentano da scuola per motivi di famiglia, quando tali assenze si protraggono per più giorni o comunque nei casi in cui l'insegnante ravvisi l'evasione dall'obbligo scolastico.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici sono ritenuti la collaborazione e
il coinvolgimento delle famiglie nelle diverse proposte didattiche. A tal fine vengono annualmente consegnati ed illustrati ai genitori:
- per la scuola primaria il Patto Educativo di corresponsabilità
- per la scuola secondaria di primo grado il Patto Educativo di corresponsabilità.
Scuola dell’Infanzia
Entro la fine di ottobre si svolge l’assemblea per il rinnovo degli organi collegiali (Intersezione). Durante l’anno scolastico sono previsti n° 3 Consigli di intersezioni (uno ogni bimestre); n° 3 incontri individuali tra insegnanti e genitori; è prevista un’assemblea alla fine di giugno per i genitori dei bambini
che frequenteranno il primo anno della scuola dell'infanzia, per illustrare caratteristiche e finalità della
scuola stessa, i tempie i modi dell’inserimento.
Scuola Primaria
Durante l’anno scolastico sono previsti n° 3 Consigli di interclasse; n° 2 assemblee con i genitori, una
ad inizio anno scolastico per i genitori degli alunni delle classi prime ed una entro la fine di ottobre
per il rinnovo degli organi collegiali (Interclasse); n° 4 incontri individuali tra insegnanti e genitori, due
dei quali sono dedicati alla consegna del documento di valutazione.
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Scuola Secondaria di I grado
Durante l’anno scolastico sono previsti quattro incontri : uno a carattere individuale (a novembre) e uno
collegiale con la consegna del pagellino (a marzo) e due con la presenza del coordinatore e del
segretario per la consegna delle schede di valutazione (a febbraio e a giugno); un’assemblea di classe
nel mese di ottobre; incontri individuali (ora di ricevimento settimanale fissata dal docente di ciascuna
disciplina previa richiesta scritta del genitore); tre riunioni dei consigli di classe con la presenza dei
rappresentanti dei genitori; comunicazioni tramite il registro elettronico, ma anche sul libretto e/o diario
scolastico degli alunni; comunicazioni tramite note della/alla presidenza; informazioni agli alunni.
I docenti dei tre ordini di scuola si rendono, inoltre, disponibili per qualsiasi altra necessità ed
esigenza di incontro qualora i genitori ne facessero richiesta.
Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione, periodica e finale degli apprendimenti è effettuata, ai sensi del D.P.R. 122 del 22 giugno 2009, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi nei documenti di valutazione
adottati dalla scuola.
Al termine della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di primo grado sono descritte e
certificate le competenze acquisite dagli alunni.
Nella Scuola dell’Infanzia viene steso il profilo di ogni singolo bambino, in due momenti diversi
dell’anno scolastico, iniziale e finale.
Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione degli alunni il Collegio dei Docenti
ha definito modalità e criteri di seguito indicati:
la valutazione
a) non riguarda solo l’area cognitiva, ma anche il processo di crescita e di maturazione della
personalità;
b) parte da una accertata situazione di partenza e dalla definizione di un percorso, cui seguono
momenti intermedi di controllo dei risultati e, a scansione quadrimestrale, una valutazione che
indica l’avvicinamento agli obiettivi programmati;
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c) mira a valorizzare gli aspetti positivi di ciascuno, piuttosto che evidenziare i limiti, per favorire
la fiducia in se stessi;
d) coinvolge, gradualmente rispetto ai vari ordini di scuola, l’alunno nel suo processo di formazione, tenendolo informato sui risultati attesi e sulle modalità per conseguirli aiutandolo così a
prendere coscienza di sé, delle proprie attitudini e potenzialità, anche in vista dell’orientamento
per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado;
e) sollecita la collaborazione attiva della famiglia con la presa visione mediante firma delle
verifiche e /o dei compiti in classe, delle varie prove, dell’esito delle interrogazioni e con un
controllo sistematico del diario scolastico.
Rimangono fermi e sempre validi i seguenti passaggi operativi:
a) rilevazione della situazione iniziale;
b) osservazioni sistematiche sugli aspetti cognitivi e non cognitivi della personalità dell’alunno;
c) programmazione degli interventi personalizzati;
d) prove di verifica riferite ai criteri /indicatori.
Il percorso di ciascun alunno viene verificato attraverso l’osservazione continua ed esercitazioni di vario tipo, quali compiti in classe o verifiche, interrogazioni per lo più condotte sotto forma di colloquio,
relazioni, questionari, conversazioni, domande occasionali, prove oggettive, lavori individuali e/o di
gruppo. Per la scuola Primaria e Secondaria di 1° grado, al termine del 1° e del 2° quadrimestre la
scheda viene consegnata alla famiglia affinché i genitori prendano visione del livello di apprendimento
nelle singole discipline e del livello globale di maturazione.
LA QUALITÀ DEL SERVIZIO
Nei momenti di partecipazione alla vita della scuola gli insegnanti avranno cura di cogliere le aspettative che i genitori manifestano nei confronti dell’istituzione scolastica e prendere atto delle richieste per
rendere più organici gli interventi educativi.
Sia per la Scuola secondaria di I grado, che per quella Primaria e dell'Infanzia, all’utenza sarà
somministrato, ogni tre anni, un questionario relativo al servizio reso. Il questionario sarà elaborato da
una apposita commissione di lavoro e sarà sottoposto alla discussione del Collegio Docenti prima di
essere somministrato all’utenza.
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I risultati verranno elaborati e illustrati nelle sedi competenti e a livello collegiale, dalla commissione.
Si affronteranno i problemi o le richieste emerse e verranno attuati gli interventi di miglioramento.
Gli insegnanti garantiscono il controllo continuo delle attività programmate nelle varie riunioni di modulo, di Interclasse di soli docenti, di Intersezione, di Ambito, nei Consigli di Classe e nei Collegi Docenti attuando verifiche e valutazioni in itinere, esaminando, in rapporto alle intenzioni progettuali, gli
elementi di successo o di fallimento. Qualora si effettuassero corsi pomeridiani extracurricolari, gestiti
dalla scuola, sarà cura del Dirigente in collaborazione con i docenti verificare (tramite questionari
all'uopo predisposti o con altre modalità) l'utilità, il gradimento, le difficoltà incontrate.
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il presente Piano dell'Offerta Formativa presenta la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che l’Istituto intende adottare nell’ambito del proprio spazio di autonomia
La PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA comprende i percorsi formativi, funzionali al raggiungimento di un profilo educativo, culturale e professionale, da raggiungere al termine del I ciclo di
istruzione ed è predisposta dagli insegnanti dei vari ordini di scuola.
La PROGRAMMAZIONE DIDATTICA è elaborata dagli insegnanti ed approvata dal
Collegio Docenti, facendo riferimento ai bisogni formativi degli alunni, agli obiettivi specifici di apprendimento, e alle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO. Viene poi articolata in un percorso curricolare dagli insegnanti attraverso i piani personalizzati, suddivisi per classi, per discipline e prevede per
ogni singola area obiettivi e linee metodologiche. In essa sono, inoltre, indicate le modalità di verifica
e le competenze raggiunte.
In particolare il Piano dell’Offerta Formativa si propone di:

essere un’occasione di informazione e di trasparenza sull’organizzazione della scuola;

favorire la programmazione degli Organi Collegiali, in particolare del Collegio dei docenti, dei
Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione e i piani di lavoro dei docenti;

coinvolgere maggiormente i genitori nel processo di formazione dei figli;
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
mantenere un dialogo più costruttivo con le varie istituzioni del territorio (Enti Locali,
A.S.L.,…)
Fa riferimento:

alle finalità istituzionali della Scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria di 1°;

alle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati relativi ai vari ordini di
scuola;

alla legge 59/97 sull’autonomia scolastica ;

al relativo regolamento n° 275 dell’8/3/’99 art. 4-8-13 obiettivi generali del processo
formativo;

alla C.M n° 352 del 7/8/’98 relativa agli Istituti comprensivi;

alla L. C. 3/2001 art. 117 comma m per la determinazione dei livelli essenziali concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio;

alla legge del 28/03/ 2003 n° 53 riguardante le norme generali relative ai vari ordini di
scuola;

al D.L. n° 59 del 19/02/2004 con le indicazioni ed istruzioni per l’applicazione della riforma;

alla C.M. n° 29 del 29/05/2004;

al D.M. 04/09/2012 con le indicazioni per il curricolo;

alle richieste formative del territorio
La Mission dell’Istituto è:
 migliorare i processi di insegnamento – apprendimento, favorendo lo sviluppo delle
competenze degli alunni in un contesto relazionale positivo che permetta loro di inserirsi
armonicamente nel gruppo, nella classe e nella società.
FINALITA’ DELL’ISTITUTO
Sono state individuate le seguenti finalità educative e didattiche che costituiscono le linee portanti delle
programmazioni dei consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe:

consapevolezza di sé (maturazione dell’identità personale);

autocontrollo e senso di responsabilità;
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
rispetto e cura del patrimonio comune e personale;

socialità – dialogo – collaborazione;

interesse e attenzione verso gli altri e le altre culture;

rispetto dei valori universalmente condivisibili;

consapevolezza degli impegni scolastici (senso del dovere);

consapevolezza e sviluppo delle proprie abilità, al fine di acquisire competenze specifiche;

acquisizione di un metodo di lavoro progressivamente ordinato, autonomo e critico;

sviluppo delle capacità conoscitive.
METODOLOGIE
Tutte le attività didattiche svolte dai docenti hanno come linee guida i seguenti criteri metodologici che
vengono applicati tenendo conto della fascia d'età degli alunni:

Personalizzazione - interventi e percorsi formativi programmati per dare a tutti gli alunni un
insegnamento adeguato alle loro capacità considerando gli interessi , le potenzialità, i ritmi e gli
stili di apprendimento di ciascuno;

Gradualità - le varie attività didattiche vengono predisposte in modo graduale dal facile al
difficile, non in modo frammentario ma sistematico e rispettando l'età degli scolari ed i loro
tempi di apprendimento;

Interdisciplinarietà - gli obiettivi ed i contenuti non verranno programmati tenendo conto di
una sola disciplina o ambito ma cercando di trovare, dove è possibile, quegli agganci che rendano le conoscenze più organiche e favoriscano una formazione più completa della personalità
dell'alunno; con carattere interdisciplinare saranno costruite le Unità di apprendimento, cioè situazioni formative progettate dall’equipe pedagogica o dal Consiglio di classe per far acquisire
agli allievi di una classe e/o di un gruppo le competenze previste dagli obiettivi specifici di apprendimento;

Operatività - il processo di apprendimento coinvolge tutte le sfaccettature della personalità
dello scolaro ed è basato sull'attività. L'insegnamento non deve trasmettere solo nozioni teoriche, ma deve fondarsi su esperienze concrete, manipolatorie, mediante le quali l'alunno può attivamente operare. Quindi la scuola deve dare spazio a " laboratori" che favoriscano la progettazione e la ricerca, l'esperimento, la manualità e la gestualità;
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
Collegialità - la programmazione collegiale e periodica permette ai singoli docenti di progettare gli interventi, di confrontarsi per individuare finalità, obiettivi, metodi e strategie comuni
per rendere più efficace ed incisiva l'azione educativa e didattica;

Progettualità - le varie discipline con i loro contenuti vengono utilizzate per preparare dei percorsi formativi detti "progetti", allo scopo di attivare aspetti motivazionali, relazionali, affettivi
e cognitivi che permettano all'alunno di sviluppare le proprie potenzialità, raggiungendo delle
specifiche competenze (sentendosi capace di "fare").

Ampliamento del percorso formativo: la scuola organizza, nell’ambito dell’Offerta Formativa, tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie, attività di insegnamento per 99 ore
annue nella scuola primaria, di carattere opzionale e facoltativo. La documentazione del percorso formativo di ciascun alunno costituisce il Piano di Studio Personalizzato. Nella secondaria di I grado le ore opzionali facoltative sono state eliminate dal D:P.R. n.89/2009.
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L’organizzazione metodologica è finalizzata a:

arricchire le esperienze degli alunni

rendere consapevoli delle abilità apprese per passare ad altre più complesse

rendere gli allievi in grado di utilizzare le conoscenze apprese

motivare gli alunni e renderli attivamente partecipi nel processo di apprendimento

favorire l’autonomia e l’autostima personale

trasformare in “competenze personali” di ciascun alunno le conoscenze disciplinari e
interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il saper fare) apprese nella scuola, nelle altre istituzioni formative e nella vita sociale nel suo complesso.
Come indicato nel “profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo ciclo di Istruzione (6-14 anni) di cui all’allegato D del decreto L.vo n. 59 del 19 febbraio 2004 un ragazzo è riconosciuto competente quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza
le conoscenze per:

esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente;

risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre;

comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

maturare il senso del bello;

conferire senso alla vita.
IL PERCORSO DIDATTICO
Nello svolgimento delle attività che la scuola propone occorre tener conto del processo di apprendimento e di crescita di ciascuna età e quindi occorre articolare le opportune strategie didattiche:

da prima dei 3, ai 6 anni, scuola dell’infanzia: approccio ludico all’apprendimento
nell’ottica di un’organizzazione spazio – tempo – attività rispondente ai bisogni cognitivi –
esplorativi e motori caratteristici di quest’età;

6 – 7 anni classe prima scuola primaria: recupero delle esperienze della scuola materna
per proseguire con l’alfabetizzazione;
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
7 - 9 anni primo biennio scuola primaria: valorizzazione dell’esperienza diretta che
l’alunno vive nell’ambiente come unitarietà del sapere che pian piano si struttura per ambiti
disciplinari e concorre nell’identificazione degli obiettivi formativi;

9 - 11 anni secondo biennio scuola primaria: maturazione più consapevole del processo
formativo e della strutturazione delle discipline.

11 - 14 anni alunni di scuola secondaria di I grado: passaggio dal predisciplinare alla
strutturazione in educazioni che mirano più alla qualità del sapere che alla quantità per diventare uno strumento di indagine e di organizzazione logica del pensiero.
FLESSIBILITÀ
L'orario settimanale delle attività scolastiche è flessibile per tutti gli ordini di scuola: qualora le
attività didattíco- educative programmate lo richiedessero, è possibile restringere o dilatare i tempi
dedicati a ciascun ambito disciplinare, garantendo comunque i minimi annuali stabiliti per legge.
ASPETTI ESSENZIALI DELL’OFFERTA FORMATIVA
I principali aspetti dell’offerta formativa del nostro Istituto sono:

LA CONTINUITA’

L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ ED EXTRACOMUNITARI

L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA REALTA' SCOLASTICHE
DIVERSE

GLI INTERVENTI PERSONALIZZATI

L’ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO

L’EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
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CONTINUITA’
Per continuità si intende un reale coordinamento tra i diversi ordini di scuola che garantisca
all’alunno uno sviluppo armonico, partendo dalla valorizzazione delle competenze acquisite,
nell’ottica della piena realizzazione delle potenzialità possedute.
Obiettivi:

garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo dalla scuola
dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado, nel pieno rispetto della specificità dei singoli
ordini;

aiutare l’alunno ad affrontare le possibili difficoltà nell’ingresso alla Scuola dell’Infanzia e nel
passaggio tra i diversi ordini di scuola;

valorizzare le competenze dell’alunno nel rispetto delle sue tappe evolutive e della sua crescita
umana;

permettere un’azione di recupero sollecita e incisiva (attivazione LARSA);

riconoscere pari dignità educativa all’azione di ciascuna scuola nella diversità dei rispettivi ruoli
e delle rispettive funzioni.
Piano di intervento per promuovere la continuità:

conoscenza delle metodologie educativo – didattiche dei diversi ordini di scuola (anche attra-
verso l’approccio alla normativa vigente);

individuazione degli obiettivi prioritari da raggiungere;

adeguata conoscenza e documentazione del percorso formativo dell’alunno secondo uniformi
criteri di valutazione;

incontri tra i docenti delle classi ponte per la presentazione degli alunni;

organizzazione di giornate d’accoglienza per gli alunni delle classi ponte con i docenti del
successivo ordine di scuola;

individuazione di iniziative e proposte comuni;

attenzione particolare è dedicata all'inserimento di alunni provenienti da altre scuole, stranieri,
in situazioni di particolare disagio e portatori di handicap.(v. PROTOCOLLI di accoglienza e di
integrazione)
17
INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ
Il G.L.I. d’Istituto ha predisposto
il “PROTOCOLLO SULL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ” (allegato)
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
La Commissione accoglienza di Istituto ha predisposto il “PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER
ALUNNI STRANIERI” (allegato)
INTERVENTI PERSONALIZZATI
L’Istituto garantisce particolare attenzione agli alunni in difficoltà di apprendimento.
Tra gli interventi personalizzati per aiutare gli alunni in difficoltà sono stati individuati :
 l’articolazione dell’attività didattica su fasce di livello e la determinazione, per alcuni alunni, di
obiettivi differenziati e graduati;
 le attività di recupero e di consolidamento, individuali e/o di piccolo gruppo, attuate dentro e
fuori la classe mediante il supporto di altri insegnanti;
 le attività integrative, quali i viaggi d’istruzione, le visite guidate e di
orientamento, la
proiezione di filmati, la partecipazione a rappresentazioni teatrali, le iniziative a sfondo
ecologico;

il rapporto costante con la famiglia;

una sempre maggiore progettualità sia dell’attività curricolare che delle attività extracurricolari;

un raccordo sempre più attivo tra i vari ordini di scuola, inteso come conoscenza reciproca ed
armonizzazione di stili educativi, di strategie didattiche e di modalità di valutazione;

l’uso di strumenti multimediali;

corsi di recupero;

screening sui disturbi specifici dell’apprendimento (classi I e II scuola primaria)
ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO
Per quanto riguarda l’orientamento degli alunni nella scelta di una Scuola Superiore o di una attività lavorativa, per le classi terze della scuola secondaria di primo grado sono proposte:
1. visita alle Scuole superiori dei Distretti di Tirano, Sondrio, Bormio e Morbegno e incontri con
dirigenti, insegnanti e alunni delle scuole superiori;
2. incontro scuola-famiglia per illustrare il giudizio orientativo;
18
3. eventuali progetti di collaborazione con enti esterni (Unione Artigiani, Camera di Commercio,
Provincia...).
4. Adesione al progetto “Cometa” proposto dal Centro di Orientamento Il Quadrivio, istituito dalla
fondazione Gruppo Credito Valtellinese, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano
5. invito in sede dei referenti per l’orientamento delle scuole secondarie di secondo grado
CITTADINANZA E COSTITUZIONE (L.169 DEL 30.10.2008)
Percorsi specifici per i vari ordini di scuola:
Scuola dell’infanzia: si trasmettono conoscenze specifiche sul concetto di famiglia, di scuola
e di
gruppo, i modi di agire corretti con i compagni, con i genitori, con gli insegnanti e con gli altri adulti.
Scuola primaria: si insegnano le prime nozioni sulla Costituzione e sulla convivenza, in particolare i
diritti fondamentali dell’uomo, il significato delle formazioni sociali, l’importanza della tutela del paesaggio, alcune basilari nozioni di educazione stradale, la salvaguardia della salute,il valore del rispetto
delle regole.
Scuola secondaria di primo grado: si studia la Costituzione, con una particolare attenzione ai diritti e
ai doveri del cittadino e ai diritti umani nell’ambito del diritto internazionale.
AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Al fine di sensibilizzare gli alunni relativamente alle tematiche socio ambientali e di creare un ambiente educativo in cui possa trovare piena espressione la personalità in formazione degli alunni, la
scuola intende offrire agli stessi la possibilità di vivere esperienze stimolanti interagendo con i servizi e le agenzie educative presenti sul territorio; intende quindi arricchire i curricoli delle varie discipline con attività integrative, con progetti attinenti problematiche particolari.
Le attività, realizzate su progetti annuali e/o pluriennali intendono privilegiare:

la conoscenza dell'ambiente locale e la sua tutela;

la produzione linguistica guidata e/o spontanea;
19

la tutela della salute e la prevenzione del disagio;

la sicurezza nell'ambito familiare, scolastico e sociale;

lo sviluppo di argomenti interdisciplinari e/o disciplinari;

si propongono - compatibilmente con le risorse umane e finanziarie a disposizione esperienze di esplorazione, scoperta e conoscenza della realtà naturale;

rispetto della diversità e sviluppo della cooperazione;

utilizzo consapevole e corretto di tutti
i linguaggi corporei, sonori, visivi e verbali
avvicinando gli alunni a forme espressive diverse;

utilizzo delle tecnologie informatiche al fine di codificare e decodificare messaggi verbali e
non;

conoscenza dell'ambiente anche attraverso delle specifiche visite guidate;

sensibilizzazione alle tematiche socio ambientali;

situazioni che favoriscano i rapporti interpersonali e la presa di coscienza di comportamenti
corretti e responsabili;

l'integrazione degli alunni stranieri e in situazione di handicap e /o in situazione di
svantaggio socio culturale;

potenziamenti dell'offerta formativa che diano risposte sempre più mirate ed insieme
differenziate alle aspettative delle famiglie;

motivazione degli alunni meno interessati tramite occasioni di crescita alternative basate più
sul "fare" che sull'ascoltare;

opportunità di utilizzo del tempo libero, da parte dei ragazzi, che creino nuovi interessi atti
anche a prevenire forme di disagio e di emarginazione;

sperimentazione di modelli organizzativi capaci di creare all'interno della scuola la cultura
della ricerca e della progettualità, utile a sostenere il processo di innovazione sotteso alla
piena autonomia delle istituzioni scolastiche.
I progetti vengono elaborati dalle apposite commissioni o direttamente dagli insegnanti coinvolti e
possono essere attuati in orario curricolare, in questo caso l'iniziativa è obbligatoria perché parte integrante dell'attività didattica, oppure in orario extracurricolare su libera adesione degli alunni.
20
L’Istituto privilegia in particolare nell’ampliamento dell’offerta formativa cinque aree:

LINGUE STRANIERE-
Nella SCUOLA DELL’INFANZIA sono previste attività di avvicinamento alla lingua inglese.
Nella SCUOLA PRIMARIA L’insegnamento della lingua inglese è così impartito: classe prima 1
ora curricolare settimanale (più 1h opzionale), classe seconda 2 curricolari settimanali (1h
opzionali); classi terza, quarta e quinta 3 ore curricolari settimanali.
Nella SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO: inglese 3 ore settimanali;
francese 2 ore
settimanali per le classi seconde e terze; tedesco 2 ore settimanali per le classi prime.

ATTIVITA’ MOTORIE- l’attività fisica verrà estesa, utilizzando anche personale e strutture
esterne alla scuola, con attività di avviamento alla pratica sportiva, con corsi di pallavolo, basket
rugby, anche nell’ottica di una collaborazione in verticale tra docenti di varie sedi; nella scuola
dell’infanzia vengono programmati corsi di psicomotricità.

EDUCAZIONE TECNICA: per la scuola primaria sono previste attività atte allo sviluppo
della "manualità fine"; per la scuola secondaria di primo grado sono previste attività organizzate
che, oltre che allo sviluppo della manualità tendano a stimolare le capacità di progettazione ed organizzazione operativa.

EDUCAZIONE SCIENTIFICA- Alle scienze, compatibilmente con le disponibilità di attrez-
zature e spazi adeguati a questo insegnamento, verrà dato un taglio sperimentale. Ci si potrà avvalere della collaborazione di esperti esterni per l'attuazione di particolari progetti.
L’Istituto parteciperà ad iniziative proposte da enti esterni che riterrà in linea con la propria offerta
formativa (concorsi, spettacolo teatrali, giochi matematici, ecc.)
USCITE DIDATTICHE / VIAGGI D'ISTRUZIONE
Sono finalizzati:
1.
alla socializzazione;
2.
all'ampliamento ed approfondimento delle conoscenze dell'alunno;
3.
a favorire l'interdisciplinarietà dell'insegnamento.
21
Le visite guidate, in genere, vengono concordate dagli insegnanti all'inizio dell'attività scolastica e sono
inserite nella programmazione della classe.
Prima e/o dopo ciascuna uscita o visita guidata gli insegnanti predispongono, in accordo, attività di
preparazione e di rielaborazione.
GESTIONE OFFERTA FORMATIVA
Il Collegio dei docenti, in data 17/09/2012 verificata la disponibilità delle seguenti insegnanti a
svolgere le funzioni strumentali di seguito determinate, considerate le competenze professionali
necessarie per il perseguimento di tali funzioni, designa le seguenti:
22
FUNZIONI STRUMENTALI
ROSSI ANTONELLA
Figura per l’integrazione degli alunni: coordina il GLI di Istituto, pianifica le riunioni con gli esperti
AOVV, supporta i docenti nella stesura dei Piani Individualizzati o Personalizzati, cura la
documentazione relativa all’attività di integrazione.
BELLORA GIUSEPPINA
Figura per gli interventi e i servizi per gli studenti: coordina l’organizzazione e l’attuazione delle
attività di orientamento nella scuola secondaria e delle attività volte a garantire la continuità tra
primaria e secondaria.
BAIONETTA DANIELA
Figura per la gestione del POF e per il sostegno ai docenti; referente per la valutazione e la sintesi
degli esiti delle prove INVALSI della Scuola Primaria.
MANZOLINI LUCIANA
Figura per la gestione del POF e per il sostegno ai docenti: per quanto riguarda la scuola secondaria;
supporta i docenti nelle attività che prevedono l’uso di strumenti multimediali e nella predisposizione
della documentazione attinente all’attuazione e alla valutazione dei progetti.
ZAMBRINI PAOLA
Figura per gli interventi e i servizi per gli studenti e per la gestione del POF: coordina
l’organizzazione e l’attuazione dei progetti relativi alla salute e alle attività sportive di Istituto delle
quali alcune sono realizzate personalmente; figura per la gestione del registro informatico e prove
INVALSI per la scuola secondaria di I grado.
RANDELLINI FABIO
Cura l’aggiornamento del sito dell’Istituto.
Sono stati inoltre nominati insegnanti collaboratori della Dirigente:
ROBUSTELLI MARGHERITA e ZAMBRINI PAOLA che affiancheranno il Dirigente e lo
aiuteranno nella gestione dell’Istituto.
23
SCUOLA DELL’INFANZIA
ORARI
SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO DI GROSOTTO:
dalle 08.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì.
SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO DI MAZZO:
dalle 07,45 alle 16.20 dal lunedì al venerdì.
I competenti Organi Collegiali hanno deliberato la possibilità di frequenza alla Scuola dell’Infanzia, nel
rispetto di quanto previsto dalla circolare n°4 del 15 gennaio 2009, anche ai bambini che compiranno i
3 anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico in corso.
STILE OPERATIVO
La società odierna è ormai complessa, così oggi si definisce, nell’ambito nazionale ed internazionale,
l’organizzazione e la struttura socio-culturale di gran parte delle nazioni ad alto sviluppo industriale,
tecnologico ed economico. Società che dovrebbe tendere alla formulazione di un nuovo concetto di
cittadinanza. Tali profonde trasformazioni, cui ovviamente non si è sottratta la società italiana, hanno
avuto notevoli ricadute sul piano della politica scolastica, delle finalità educative e delle proposte
metodologico-didattiche. Si sono così riversati sulla scuola nuovi compiti, che hanno comportato una
notevole trasformazione dell’assetto organizzativo e formativo. Talché al concetto tradizionale di una
scuola preposta esclusivamente alla trasmissione dei contenuti culturali, si è via via sostituita la
concezione di una scuola formativa, che abiliti l’individuo ai compiti di uomo e di cittadino, che ne
formi, quindi, il carattere e l’intelligenza, che lo liberi da qualsiasi ostacolo che si potrebbe frapporre
allo svolgimento e alla realizzazione della sua personalità. L’istruzione, quindi, non fine a se stessa, ma
strumento dello sviluppo delle potenzialità della persona, come sapere che implica e determina il saper
fare come fondamento di quella formazione culturale, che si traduce nella consapevolezza dei valori
dell’umanità, che trovano nella democrazia il loro riconoscimento e la loro tutela.
La condivisione piena delle considerazioni precedenti rafforzano il riconoscere alla didattica una sua
piena legittimazione per il semplice fatto che non c’è intervento educativo che non abbia una sua
intenzionalità, che non richieda una sua progettazione, che non includa la ricerca dei mezzi idonei al
conseguimento dei fini, che escluda la verifica come momento osservabile del procedere scientifico. A
tal fine non si può non considerare, per la finalità del nostro intervento, i processi di autoregolazione
cognitiva che l’approccio didattico metacognitivo induce. Fondamentale, a tal proposito, per
l’applicazione e il potenziamento di queste strategie autoregolatorie è il valore delle variabili
psicologiche sottostanti. Esse rappresentano la componente emotivo-motivazionale dell’apprendimento
e dello sviluppo di un comportamento strategico. Possono essere individuati: nel locus of control, nel
senso di autoefficacia, nello stile di attribuzione, nell’autostima e nella motivazione.
VITA DI RELAZIONE
La vita di gruppo è proposta ai bambini con varie modalità:
 coppia, dove i bambini hanno la possibilità di stringere un rapporto privilegiato;
 gruppo di sezione/laboratorio, con bambini delle tre fasce d’età, favorisce l’interazione tra realtà
personali diverse, l’ampliamento delle esperienze, il confronto;
 piccolo gruppo con o senza la presenza diretta dell’insegnante;
 gruppo di livello/laboratorio, omogeneo per età e/o esigenze.
24
L’organizzazione in piccoli gruppi o in gruppi di livello consente un intervento educativo e cognitivo
più mirato e individualizzato.
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA
Le insegnanti, per offrire al bambino varie opportunità educative, tengono presente che la giornata a
scuola deve prevedere: momenti di accoglienza; attività libere e strutturate; esperienze individuali e
socializzate; momenti di attività ricorrenti.
Nella ripartizione del tempo nell’arco della giornata, le insegnanti tengono conto della concezione del
tempo da parte del bambino e dell’alternarsi di momenti di attività guidate, di momenti di gioco libero
e di attività richiedenti impegni di diversa intensità.
STRUTTURAZIONE DEGLI SPAZI
Il compito della Scuola dell’Infanzia è quello di promuovere, sostenere, rafforzare la personalità di ogni
bambino. Pertanto l’attenzione deve essere rivolta non solo sul “prodotto” quanto sui modi, i tempi e i
ritmi di apprendimento, le risorse, gli interessi, le attitudini dei singoli bambini. Tutto ciò presuppone
un’idea di bambino attivo che possa sperimentare, esplorare, interagire, porre domande e fare scelte.
Pertanto l’organizzazione degli spazi risulta fondamentale in quanto in un ambiente ben organizzato e
ricco di proposte i bambini si possono muovere liberamente spinti dalla loro naturale curiosità. Uno
spazio “pensato” è uno spazio che accoglie, stimola, promuove relazioni. E’ un’occasione per
sperimentare la propria autonomia e, in autonomia, sviluppare delle competenze.
A nostro avviso, lo spazio classe deve quindi: offrire materiali e giochi strutturati, trasmettere sicurezza
al bambino che ritrova punti di riferimento stabili e “tracce” personali del suo agire e interagire;
promuovere l’autonomia mediante la disponibilità di materiali vari posti ad altezza bambino che gli
consentano un utilizzo per tempi e modalità consoni alle proprie capacità; incrementare positive
relazioni consentendo aggregazioni ludiche in piccolo, medio e grande gruppo; sviluppare gli
apprendimenti e le competenze mettendo a disposizione dei bambini giochi e/o materiali stimolanti e
funzionali. Pertanto è necessario poter disporre di materiale e arredi che consentano tali organizzazioni.
IL GIOCO
Se ci soffermiamo sulla citazione di Montaigne, notiamo come il gioco sia sinonimo di azione seria
quando ci riferiamo ad un bambino: “i giochi dei bambini non sono dei giochi, bisogna invece valutarli
come le loro azioni più serie”. Ogni bambino gioca naturalmente, perché prova una sensazione di
benessere; nulla quindi è tolto all'aspetto ludico in se stesso anzi è proprio il piacere intrinseco nel
gioco che comporta e favorisce nuove componenti.
Attraverso il gioco infatti il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si
può o non si può fare con determinati oggetti, si rende conto dell'esistenza di leggi del caso, della
probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. L'esperienza del gioco insegna al
bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il
quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare
le legittime esigenze di queste sue due realtà.
Il gioco quindi favorisce: lo sviluppo affettivo, lo sviluppo cognitivo e lo sviluppo sociale e costituisce
il terreno privilegiato della pedagogia per la prima infanzia. La proposta formativa infatti della scuola
d’infanzia si fonda: sul riconoscimento dell’importanza del gioco e delle condotte simboliche (“far per
finta”, narrazione fantastica, drammatizzazione ludica) nella vita del bambino e nel suo percorso di
crescita; nel convincimento della necessità che tale percorso di crescita sia intenzionalmente promosso
dall’adulto e che tale promozione abbia luogo secondo modalità peculiari basate sulla condivisione, tra
adulto e bambini, di significati espressi in forma ludica.
25
Il gioco assume significato se posto all’interno di un progetto formativo per realizzare il quale occorre
attivare la “dimensione ludica” della professionalità educativa, che consiste soprattutto nel riflettere e
nel mediare simbolicamente l’esperienza condivisa coi bambini. La proposta formativa che si ipotizza,
non è una pedagogia della spontaneità ma si tratta invece di capire come l’adulto possa mettersi nei
panni dei bambini per aiutarli a crescere, come possa giocare con loro in maniera coinvolta per
promuovere capacità simboliche emergenti, come possa agire con loro in maniera paritaria senza
perdere la capacità di sostegno e di guida.
Una pedagogia a orientamento ludico, tiene conto delle caratteristiche dei destinatari, esplica criteri
sulla base dei quali giudica l’efficacia degli interventi messi in atto e gli eventuali aggiustamenti.
Il gioco, in particolare il gioco di finzione, costituisce un’area dell’esperienza infantile produttiva ai fini
dello sviluppo. E’ un’ attività costruttiva e ricostruttiva, che consente di rappresentare e interpretare il
mondo, di fare ipotesi su di esso, di dargli una forma, di attribuire dei significati.
Nel gioco simbolico, come quello imitativo o drammatico, si riflette il vissuto emotivo ed affettivo del
bambino. In questa occasione egli proietta il mondo interiore, le sue paure, le ansie e i desideri
inespressi. Giocando scarica le tensioni, supera alcuni conflitti attribuendo ad elementi esterni i suoi
sentimenti.
L’attività ludica influisce inoltre anche sullo sviluppo sociale del bambino perché gli permette di
instaurare i primi rapporti con i compagni.
I giochi di gruppo richiedono il rispetto di regole che abituino i bambini ad assumere un
comportamento adeguato nei confronti degli altri, poiché apprende che il fine può essere raggiunto solo
sottoponendosi a determinate norme; in questo modo sperimenteranno sconfitte e vittorie, impareranno
ad accettare senza rancori e senza presunzioni, allenandosi per la futura vita sociale.
26
I PROGETTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI GROSOTTO
Anno scolastico 2014/2015
DENOMINAZIONE
PROGETTO
INSERIMENTO ED
ACCOGLIENZA
VIAGGIANDO. . .
PSICOMOTRICITÀ
BENI E SERVIZI
Insegnanti di sezione in orario
scolastico.
Ambiente scolastico.
Tutti gli alunni
divisi per gruppi
d’età.
Insegnanti dei gruppi di livello
in orario scolastico.
 Ambiente scolastico.
 Eventuali uscite didattiche.
Tutti gli alunni.
Insegnanti del plesso in
collaborazione con i genitori
PERIODO-DURATA
Insegnante
Lovato A.
Dal Lunedì al Venerdì (dal
mese di settembre
fino a fine ottobre).
Insegnante
De Maron K.
Nei giorni non impegnati per
altri progetti o per l’I.R.C.
Insegnante
De Maron K.
Il prestito dei libri avrà durata
settimanale e perdurerà da
gennaio a maggio.
Insegnante
De Maron K. ed
esperto
Un’ora a settimana per
l’attività didattica specifica da
gennaio a fine maggio.
Tutti gli alunni.
Insegnanti
Lovato A. ed
esperto
1 ora a settimana per ogni
gruppo di età (periodo da
stabilire con l’esperto)
Tutti gli alunni.
UN LIBRO PER AMICO
DIVERTIAMOCI CON
L’INGLESE
INSEGNANTI
COINVOLTE: RISORSE
UMANE
ALUNNI
INTERESSATI
REFERENTI
Tutti gli alunni.
Insegnante madrelingua: Anne
Sala.
Neuropsicomotricista:
Chiara Riva.
OPERA DOMANI
Insegnante
Lovato A.
A seconda delle date proposte
dall’associazione As. Li. Co
Tutti gli alunni del
III livello.
Insegnanti di gruppo in orario
scolastico.
 Ambiente scolastico.
 Eventuali uscite guidate
alle biblioteche civiche
della zona.
 Ambiente scolastico.
 Utilizzo di sussidi
audio,video, libri in lingua
inglese…
Ambiente scolastico.
 Ambiente scolastico.
 Teatro proposto
dall’associazione As. Li.
Co.
 Collegamento con la banda
del paese.
27
IRC
Insegnante
Cusini M.
Da settembre 2014 a giugno
2015 durante le ore di IRC.
Tutti gli alunni
aderenti all’I.R.C.
Insegnante di IRC.
Ambiente scolastico.
I PROGETTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI MAZZO
Anno scolastico 2014-2015
DENOMINAZIONE
PROGETTO
INSERIMENTO ED
ACCOGLIENZA
REFERENTI
Insegnante
referente per il
plesso
Parravicini
Emiliana
PERIODO-DURATA
Dal Lunedì al Venerdì (dal
mese di settembre
fino a fine ottobre).
INSEGNANTI
COINVOLTE: RISORSE
UMANE
BENI E SERVIZI
Tutti gli alunni.
Insegnanti di sezione in orario
scolastico.
Ambiente scolastico.
Tutti gli alunni
divisi per gruppi
d’età.
 Ambiente scolastico.
Insegnanti dei gruppi di livello
 Eventuali uscite
in orario scolastico.
didattiche.
ALUNNI
INTERESSATI
VIAGGIANDO. . .
UN LIBRO PER
AMICO
HAPPY ENGLISH
BAMBINI IN
MOVIMENTO
Insegnante
De Maron
Ornella
Nei giorni non impegnati per
altri progetti o per l’I.R.C.
Da novembre a maggio.
Insegnante
Armanasco
Giulia
Il prestito dei libri avrà durata
settimanale
da gennaio a maggio.
Insegnante
De Maron
Ornella
Da novembre a maggio
Insegnante
Zanini Morena
Da novembre a maggio.
Tutti gli alunni.
Tutti i bambini del
III livello
Alunni I livello
Alunni II livello
Insegnanti del plesso in
collaborazione con i genitori
Esperto interno all’Istituto
Comprensivo
Esperto interno del plesso
 Ambiente scolastico.
 Eventuali uscite guidate
alle biblioteche civiche
della zona.
 Ambiente scolastico.
 Utilizzo di sussidi
audio,video, libri in lingua
inglese…
Palestra e ambiente esterno
28
PENSANDO
CONTINUITA’ CON
LA PRIMARIA
INTERCULTURA
PROGETTO
DELL’UFFICIO DI
PIANO
I.R.C
Insegnante
Delle Baite
Serena
Da Gennaio a Marzo
Gruppo II livello
Insegnante di gruppo
Ambiente scolastico
Insegnante
Parravicini
Emiliana
Aprile- Maggio 2015
Tutti gli alunni del
III livello
Insegnanti di gruppo
 Ambiente scolastico
°Eventuali uscite
programmate in sede di
progettazione
Insegnante
Sala Tenna Dirce
Tutto l’anno
Tutti gli alunni del
plesso
Insegnanti di sezione in orario
scolastico

Ambiente scolastico
DA DEFINIRE
Insegnante
Cusini
Margherita.
.
Da settembre 2014 a giugno
2015 durante le ore di I.R.C.
Tutti gli alunni
aderenti all’I.R.C.
PER GRUPPI DI
LIVELLO
Insegnante di I.R.C
Ambiente scolastico
Eventuali uscite
programmate
29
SCUOLA PRIMARIA
L’introduzione della riforma della scuola con D.L. n° 53 del 2003 prevede delle modifiche nella
gestione della scuola primaria che risulta così strutturata:





CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
Sono previste 891 ore annuali obbligatorie di attività curricolare e attività opzionali facoltative fino
a 99 ore annuali, da scegliere da parte delle famiglie al momento dell’iscrizione. L’adesione alle
attività opzionali-facoltative rende obbligatoria la frequenza. Le ore settimanali sono 27 per lo
svolgimento delle lezioni obbligatorie e 3 per quelle facoltative-opzionali.
ORARIO DELLE LEZIONI
GROSOTTO
dalle ore 8,10 alle ore 12,50
dalle ore 14,30 alle ore 16,30
DA LUNEDI’ A SABATO
MARTEDI’
TOVO
dalle ore 8,20 alle ore 13,00
dalle ore 14,30 alle ore 16,30
DA LUNEDI’ A SABATO
MARTEDI’
METODOLOGIE
Al fine di guidare ed aiutare alunni in particolare difficoltà, le attività relative al LARSA
(laboratorio di recupero e sviluppo degli apprendimenti) verranno effettuate, dove sarà possibile,
durante le ore di compresenza, (notevolmente diminuite a causa della riduzione del personale
docente) per gruppi di alunni o per affiancare l’insegnante della classe. La maggior parte di queste
ore viene messa a disposizione degli alunni stranieri per favorirne l’accoglienza e l’inserimento. Là
dove non ci sono ore di compresenza, gli insegnanti gestiranno il LARSA nelle ore curricolari in
modo autonomo.
Gli insegnanti specialisti di Religione Cattolica, che effettuano due ore alla settimana, e di Lingua
Straniera operano su più classi e su più plessi. Due ore settimanali sono dedicate alla
programmazione dell’equipe di classe. Questi incontri sono l'occasione per individuare i bisogni di
ogni singolo gruppo classe e concordare linee di intervento che tengano in considerazione le
indicazioni dei programmi ministeriali, del progetto d'Istituto, della situazione di partenza degli
alunni, delle variabili socio-culturali dell'ambiente di provenienza.
Per questo durante gli incontri gli insegnanti:
 verificano i livelli di apprendimento iniziali, intermedi e finali;
 programmano le attività che si intendono svolgere per un determinato periodo cercando motivati
agganci interdisciplinari;
 si confrontano circa le modalità di intervento sia educativo che didattico, su strategie particolari
da adottare sia per il recupero che per l'approfondimento;
 preparano nel dettaglio le unità di apprendimento ed eventuali progetti condivisi;
30

concordano i criteri di valutazione degli alunni e comunicano ai genitori, durante i colloqui
stabiliti nel calendario annuale o in quelli straordinari, la situazione educativa e di
apprendimento di ciascun alunno.
Ogni gruppo docente può adattare flessibilmente i tempi degli ambiti disciplinari, con scansioni
diverse rispetto a quelle settimanali, tenendo conto però del monte ore annuo obbligatorio. Inoltre
per tutte le classi si possono organizzare le attività inerenti a viaggi d’istruzione, visite guidate,
escursioni sul territorio, partecipazione a spettacoli teatrali, musicali, cinematografici e altro.
I PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA
Per ampliare il curricolo di base sono stati predisposti vari progetti, che permettono ai bambini
di acquisire ulteriori capacità e completare il proprio processo formativo.
Tali progetti sono mirati soprattutto ad attivare capacità:
1.
2.
3.
4.
5.
ludico-motorie, avvicinando i bambini alle pratiche sportive
creativo- espressivo manuali, valorizzando le capacità di ciascun alunno
mimico espressivo e gestuale, proponendo laboratori teatrali
manipolatorie
utilizzo nuove tecnologie informatiche, predisponendo momenti per avvicinarsi al
computer
Inoltre sono stati predisposti dei progetti per :
 l’accoglienza ed inserimento degli alunni stranieri
 successo formativo, sia di recupero che di approfondimento
Le attività relative a tali progetti vengono effettuate parte nelle ore curricolari e parte nelle ore
opzionali- facoltative.
PROSPETTO ORE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
( ore opzionali facoltative)
L’ampliamento dell’offerta formativa è costituita da 3 ore in ogni classe, così utilizzate:
1 ORA
CLASSE PRIMA
1 ORA
1 ORA
PROGETTO LARSA e altri PROGETTI
ore 66
PROGETTO LARSA e altri PROGETTI ore 33
CLASSE TERZA
Laboratorio di scienze per
tutto l’anno ore 33
Laboratorio di
scienze per tutto l’anno
ore 33
PROGETTO LARSA e altri PROGETTI
ore 66
CLASSE QUARTA
Laboratorio di scienze per
tutto l’anno ore 33
PROGETTO LARSA e altri PROGETTI
ore 66
CLASSE SECONDA
31
CLASSE QUINTA
Laboratorio di scienze per
tutto l’anno ore 33
PROGETTO LARSA e altri PROGETTI
ore 66
Alcune ore sono state fissate dall’inizio dell’anno (vedi inglese) altre sono suscettibili di modifiche
per problemi pratici in base alla flessibilità dell’orario.
Gli alunni non fanno ore extracurricolari.
I PROGETTI verranno svolti anche nelle ore destinate all’ampliamento dell’offerta formativa e
saranno occasione di ampliamento e approfondimento anche a livello interdisciplinare, nelle ore
curricolari.
32
I PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI GROSOTTO
Anno scolastico 2014-2015
DENOMINAZIONE
PROGETTO
MUSICA È
REFERENTI
PERIODO / DURATA
Ins. Baionetta Daniela
RUGBY
Ins. De Maron Lucia
10 incontri di 1 h per
ciascuna classe
Per un totale di 50 ore
più 2 h prove
generali più 2 h
spettacolo finale
6 incontri di h 1.20 per
ogni classe per un totale
di 8 in ogni classe
GRAFO-MOTORIO
“ANDIAMO A
SCUOLA”
Ins. Robustellini Ines
IL COMPUTER
NELLO ZAINO
Ins. Tognoli Franca e
Fontanive Dina
SCACCO MATTO
Ins. Caspani Riccarda
ALUNNI
INTERESSATI
Tutte le classi
INSEGNANTI
COINVOLTI
Le insegnanti titolari
di educazione musicale.
Esperto esterno:
Valter Mazzoni
BENI E
SERVIZI
Aula di musica
della scuola
secondaria
Classe prima,
seconda e terza
Ins. De Maron Lucia
Ins. Robustelli Margherita
Esperto esterno: …….
Palestra
Ottobre – novembre
 5 incontri per un
totale di 8 ore
 più 4 ore di
incontro con le
insegnanti
 Classe quinta
novembre –
gennaio
 Classe quarta
gennaio- marzo
 10 ore per ogni
classe
Classe prima
Dott.ssa Baionetta Daniela
Aula e palestra
marzo- aprile
 6 incontri di 1
ora per classe e
2 ore per classe
per il torneo
Classi terza, quarta
e quinta
Classe quarta e
quinta



Insegnanti
Fontanive Dina
Tognoli Franca
Esperto
informatico
esterno: Manzolini
Luciana
 Insegnanti:
Caspani Riccarda
De Maron Lucia
Esperto esterno Davide
Robustelli
Aula
informatica
Aula
multimediale
33
finale
2° quadrimestre
N° 8 incontri per
classe
Classi prima,
seconda, terza e
quarta.
Ins. De Maron Lucia
Ins. Robustelli Margherita
Esperto esterno: Prof.
Brughetti
Palestra
Ins De Maron Lucia
1° e 2° quadrimestre
per un totale di 100
ore
Classi prima,
seconda, terza,
quarta e quinta.
Le insegnanti di classe e le
ins. che si renderanno
disponibili.
Aule
CREANDO IN
CUCINA
Ins. Robustelli
Margherita
Ottobre - novembre
Classi prima e
seconda
Ins Robustelli Margherita,
Piazzani Aurelia e
Robustellini Ines
Esperto esterno: Mauro
Imperial
Cucina
LA PISTA
ELEMENTARE
Ins. Caspani Riccarda
2° quadrimestre ( da
definire)
Per un numero di 6
incontri
Classe quinta
Ins. Caspani Riccarda
Pro. Zambrini Paola
Palestra
GIOCHI CON LA
PALLA
Ins. Robustelli
Margherita
SUCCESSO
FORMATIVO
34
I PROGETTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI TOVO
Anno scolastico 2014-2015
CLASSE
PRIMA
CLASSE
SECONDA
CLASSE
TERZA
CLASSE
QUARTA
CLASSE
QUINTA
LARSA
Attività di
recupero e/o
approfondimento
effettuato dalle
ins. di classe
LARSA
Attività di
recupero e/o
approfondimento
effettuato dalle
ins. di classe
LARSA
Attività di
recupero e/o
approfondimento
effettuato dalle
ins. di classe
LARSA
Attività di
recupero e/o
approfondimento
effettuato dalle
ins. di classe
LARSA
Attività di
recupero e/o
approfondimento
CREANDO
MUSICA
con l’intervento
di un esperto
esterno
PROGETTO
RUGBY
con l’intervento
di un esperto
esterno
GIOCHI CON
LA PALLA
con l’intervento di
un esperto esterno
SUCCESSO
FORMATIVO
con l’ intervento di
un docente interno
ALFABETIZZAZIONE PER
ALUNNI STRANIERI
( secondo livello)
con un’insegnante del plesso
CREANDO
MUSICA
con l’intervento
di un esperto
esterno
PROGETTO
RUGBY
con l’intervento
di un esperto
esterno
GIOCHI CON
LA PALLA
con l’intervento di
un esperto esterno
SUCCESSO
FORMATIVO
con l’ intervento di
un docente interno
ALFABETIZZAZIONE PER
ALUNNI STRANIERI
( secondo livello)
con un’insegnante del plesso
CREANDO
MUSICA
con l’intervento
di un esperto
esterno
PROGETTO
TENNIS A
SCUOLA
con l’intervento
di un esperto
esterno
PROGETTO
TENNIS A
SCUOLA
con l’intervento
di un esperto
esterno
LA PISTA
ELEMENTARE
con l’intervento
di un’esperta
COLORIAMO LE
EMOZIONI
con l’intervento di
esperti esterni
SUCCESSO
FORMATIVO
con l’ intervento di
un docente interno
COMPUTER
NELLO ZAINO
con l’intervento di
un’esperta interna
SUCCESSO
FORMATIVO
con l’ intervento di
un docente interno
COMPUTER
NELLO ZAINO
con l’intervento di
un’esperta interna
SUCCESSO
FORMATIVO
con l’ intervento di
un docente interno
CREANDO
MUSICA
con l’intervento
di un esperto
esterno
CREANDO
MUSICA
con l’intervento
di un esperto
ALFABETIZZAZIONE PER
ALUNNI STRANIERI
(primo e secondo livello)
con un’insegnante del plesso
35
effettuato dalle
ins. di classe
esterno
interna
36
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
SCUOLA PRIMARIA DI GROSOTTO
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua
interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una
fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire un’ alleanza
educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni
costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità
educative.
FINALITÀ
Realizzazione di una proposta educativa condivisa attraverso l’assunzione di responsabilità ed il rispetto
degli impegni da parte di scuola, famiglia e alunno.
A QUESTO SCOPO LA SCUOLA S’IMPEGNA A:






creare un clima sereno e corretto, favorevole all’apprendimento, adottando comportamenti che
indichino rispetto verso l’alunno e attenzione al suo processo di crescita;
favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili e degli alunni stranieri garantendo, per
quanto di competenza, ambienti e strutture adeguati;
realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche
elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa;
procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi;
comunicare con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle varie discipline,
oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;
prestare ascolto, attenzione e riservatezza ai problemi degli alunni, al fine di creare un clima di
collaborazione positivo e costruttivo con le famiglie.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:





partecipare alla vita della scuola, condividendone le linee educative, al fine di impostare un’azione
coerente ed efficace;
instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la
loro competenza valutativa ;
tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il
diario o la cartelletta delle comunicazioni scuola-famiglia;
partecipare alle riunioni previste nel corso delle quali vengono illustrate l’organizzazione
scolastica, l’azione didattico-educativa, le attività progettuali previste nel corso dell’anno
scolastico;
prendere visione, con regolarità, della produzione scolastica del proprio figlio, incoraggiarlo e
sostenerlo chiedendo un impegno continuo e proficuo, evitando di sostituirsi a lui nell’esecuzione
dei compiti e nell’assolvimento degli impegni;
37
comprendere le motivazioni di eventuali interventi individualizzati da parte degli operatori
scolastici;
favorire una graduale autonomia da parte dell’alunno nella gestione dell’attività e del materiale
scolastico;
assicurare una regolare frequenza scolastica dell’alunno e garantire la puntualità alle lezioni
didattiche;
giustificare eventuali assenze o ritardi;
comunicare alla Scuola eventuali problematiche, che potrebbero derivare da situazioni di disagio
familiare e/o scolastico;
educare al rispetto dell’identità individuale e delle diversità, in particolare quelle etniche,
linguistiche, culturali e religiose;
informarsi periodicamente sulla condotta dei figli;
intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a
carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.








L’ALUNNO SI IMPEGNA A:










considerare la Scuola come un impegno importante;
mantenere un comportamento rispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico, dei Docenti, del
Personale non docente, dei compagni;
accettare il punto di vista degli altri, sostenere, con correttezza, la propria opinione, senza
utilizzare termini offensivi;
usufruire adeguatamente degli spazi disponibili e del materiale di uso comune; riconoscere e
rispettare le regole nei diversi ambienti (scuola, strada, locali pubblici);
dedicarsi con regolarità all’impegno scolastico;
partecipare alle attività individuali e/o di gruppo in modo attivo e responsabile;
riflettere su eventuali richiami ricevuti;
rispettare l’orario di ingresso a scuola;
far firmare con sollecitudine gli avvisi scritti;
prendere regolarmente nota dei compiti assegnati.
38
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
MODELLO DI SCUOLA
I due corsi seguono entrambi il modello di tempo scuola ordinario corrispondente a 30 ore
settimanali (29 ore di insegnamenti curricolari più 1 ora di approfondimento di italiano)
In orario extracurricolare è proposto l’avviamento alla pratica sportiva per gli alunni di tutte le
classi.
METODOLOGIA
Nell’ambito di un rapporto di democratica collaborazione e di coinvolgimento di tutti gli alunni, la
metodologia utilizzerà la discussione e la riflessione guidata, il dialogo, il lavoro di gruppo, la
ricerca, l’uso di strumenti audiovisivi ed informatici, di materiale scientifico, aule specifiche,
biblioteca scolastica, partecipazione ad iniziative e proposte che giungano dall’esterno, uscite sul
territorio, viaggi d’istruzione, partecipazioni a spettacoli teatrali e/o musicali, mostre,
partecipazione a concorsi, il rispetto e l’attivazione di quanto suggerito dalle scelte familiari.
Sarà tenuta in considerazione la situazione di partenza di ciascun alunno procedendo dal semplice al
complesso, dal noto al non conosciuto, dal concreto all'astratto. Si attiveranno tutte le tecniche via
via ritenute più idonee a suscitare l'attenzione e l'interesse dell'alunno, coinvolgendolo e rendendolo
consapevole della programmazione, degli obiettivi da raggiungere e del suo processo di
apprendimento.
Attraverso le riunioni del Consiglio di Classe verrà verificato il processo di apprendimento dei
singoli alunni, sarà analizzato il grado di raggiungimento degli obiettivi educativi, saranno
esaminati i bisogni insorti ed insorgenti e si studieranno gli interventi e la costruzione dei Piani di
Studio Personalizzati.
CONTENUTI
I contenuti delle singole discipline non sono considerati fini a se stessi, ma strumentali al processo
formativo.
Vengono scelti dagli insegnanti sulla base delle indicazioni ministeriali, coordinati dai gruppi di
disciplina e ambito, dai team di lavoro ed indicati nei piani di lavoro personali e nella
programmazione di classe.
I contenuti vengono trattati avvalendosi di molteplici strumenti tra loro complementari quali: testi
scolastici, libri della biblioteca, sussidi audiovisivi, cartine, riviste, materiale tecnico/scientifico,
strumenti musicali, attrezzature sportive, tecnologie informatiche, visite guidate e vengono usati
anche nelle attività di recupero e sostegno a favore di alunni diversamente abili, di alunni
extracomunitari e nella realizzazione di progetti attinenti l'ampliamento dell'offerta formativa.
39
CONTRATTO FORMATIVO
OBIETTIVI E STRATEGIE
obiettivi formativi
partecipazione alla vita della scuola
 migliorare la capacità di ascoltare: attendere la fine di una spiegazione o dell’intervento di
un compagno prima di fare domande e porre obiezioni pertinenti;
 intervenire solo se opportuno per apportare contributi personali nelle discussioni e nel
lavoro di classe;
 aumentare i tempi di concentrazione e di attenzione.
socializzazione
 avere un atteggiamento leale e disponibile alla collaborazione con tutti;
 evitare atteggiamenti di prevaricazione anche verbali verso i compagni.
formazione della personalità
 eseguire i compiti scritti in modo accurato ed approfondito;
 portare sempre il materiale richiesto, riconsegnare puntualmente le verifiche e gli avvisi
firmati dai genitori;
 impegnarsi sempre nel lavoro, anche quando non si è controllati dall’insegnante;
 assumere un comportamento adeguato e responsabile in tutte le situazioni (ora di lezione,
intervallo, viaggi d’istruzione, manifestazioni sportive…);
 accettare con consapevolezza i richiami dei docenti e tenerne conto nel proprio agire;
 non copiare durante le prove.
obiettivi cognitivi
ampliare le conoscenze disciplinari, consolidare le abilità di base ed acquisirne di nuove;
- acquisire un lessico sempre più ricco e specifico delle singole discipline;
- comprendere a fondo il senso di ogni tipo di comunicazione;
- essere corretti ed efficaci nel comunicare le proprie esperienze e i contenuti di studio
- potenziare le procedure del pensiero logico-deduttivo;
- potenziare le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale per cogliere gli elementi
essenziali di una situazione e applicarli in contesti diversi;
- avviarsi all’acquisizione un preciso e costante metodo di studio inteso come capacità di
organizzare il lavoro scolastico in classe e a casa, di utilizzare i libri di testo e i vari
strumenti didattici divenendo sempre più autonomi nel lavoro.
STRATEGIE OPERATIVE (strumenti e metodi)
I docenti del Consiglio di Classe, che avranno cura di adattare il proprio insegnamento ai diversi
stili di apprendimento e alle diverse potenzialità degli alunni, hanno concordato di utilizzare le
seguenti metodologie:
- problem solving;
- lezione frontale per la sistematizzazione seguita da esercitazioni che costringano l’alunno ad
operare, a mantenere un ruolo attivo;
- lezione dialogata partendo da situazioni concrete vicine al vissuto degli alunni per arrivare
all’astratto, favorendo la conoscenza tramite la scoperta;
40
-
lettura e analisi di alcune parti del libro di testo;
studio guidato in classe, mettendo in atto diverse strategie: sottolineare, schematizzare,
formulare domande sull’argomento studiato, ripetere ad alta voce anche a coppie;
esercitazioni collettive (assunzioni di semplici responsabilità) definizione e rispetto dei tempi di
esecuzione e di recupero;
esercitazioni individuali;
attività di recupero;
frequenti verifiche scritte ed orali;
attività di potenziamento;
gratificazione degli alunni con riconoscimento dei progressi.
COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE
definizione degli atteggiamenti comuni da assumere ad integrazione ed applicazione di quanto
previsto dal P.O.F:
- creare un clima di armonia tra gli alunni;
- avere attenzione ad un eventuale disagio e ai ritmi di apprendimento dei singoli alunni ;
- avere un atteggiamento omogeneo sul regolamento di Istituto e di disciplina;
- disciplinare gli interventi ;
- pretendere un cambio d'ora ordinato;
- limitare le uscite degli alunni;
- comunicare sempre i criteri di valutazione, non solo all’inizio dell’anno, ma ogni volta che
si renda necessario, prima e dopo le verifiche;
- rendere noto il contratto formativo relativo alle singole discipline;
- essere puntuali e ordinati nelle consegne;
- pianificare con congruo anticipo le prove compilando il registro di classe;
- consegnare gli elaborati scritti entro 15 gg. dal loro svolgimento.
ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO,
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI E DIVERSAMENTE ABILI
Interventi curricolari: ciascun docente dedica parte delle ore di lezione ad interventi di recupero e
sostegno con spiegazioni individuali, esercitazioni supplementari mirate e
correzione delle medesime; esercitazioni in piccoli gruppi di alunni con
difficoltà simili o affiancando alunni capaci a quelli in difficoltà.
Interventi extracurricolari: corsi pomeridiani di recupero.
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Verranno svolte delle verifiche a breve, a medio e a lungo termine.
Per le discipline per le quali sono previste prove scritte, queste saranno almeno tre per
quadrimestre. Si effettueranno numerose verifiche orali al fine di favorire le capacità espositive.
41
CRITERI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione si considerano principalmente:
conoscenze; competenze e capacità, utilizzo del linguaggio specifico; unitamente a: metodo di
studio; impegno; progresso; situazione personale dell'alunno.
tabella di valutazione
livelli
rifiuto di sostenere le prove o impreparato
Gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
Discreto, più che sufficiente
buono
Più che buono/ distinto
ottimo
voto
3
4
5
6
7
8
9
10
Voto di condotta
II voto di condotta è attribuito nel rispetto dei seguenti criteri:
voto 10
voto 9
voto 8
voto 7
Voto 6
Voto 5
comportamento corretto ed educato, interesse e partecipazione costante e costruttiva;
collaborazione con insegnanti e compagni;
comportamento corretto ed educato, attenzione alle lezioni e alle attività;
1) comportamento educato ma poco responsabile nei confronti degli impegni scolastici;
2) comportamento responsabile nei confronti degli impegni scolastici ma non sempre
corretto nelle relazioni;
comportamento occasionalmente scorretto debitamente registrato (richiami verbali note
scritte, lettere alla famiglia ….) atteggiamenti di disturbo allo svolgimento dell'attività
didattica e al lavoro dei compagni;
comportamento scorretto debitamente registrato (richiami verbali note scritte, lettere alla
famiglia ….) indifferenza ai richiami e alle sollecitazioni degli insegnanti;
comportamento molto scorretto, con atti di particolare gravità che abbiano comportato
provvedimenti disciplinari gravi, senza un ravvedimento significativo da parte
dell’alunno.
Viaggi di istruzione e/ visite guidate,
Il Consiglio di classe può proporre di effettuare visite guidate con meta da definire al fine di
approfondire i contenuti acquisiti e di favorire la socializzazione.
attività integrative e di approfondimento







giochi sportivi studenteschi, giochi della gioventù e Vivatletica, trofeo A2A;
pratica sportiva (pallavolo e pallacanestro);
“settimana delle arti e dei mestieri”;
corso di sci;
spettacolo teatrale e /o concerti;
approfondimento con insegnante di madre lingua inglese nelle classi terze;
progetto “Adolescenza”;
42

orientamento per la scelta del nuovo corso di studi anche in collaborazione con il “progetto
Cometa” organizzato dal Credito Valtellinese per le classi terze.
Inoltre sono stati predisposti dei progetti per:
 l’accoglienza ed inserimento degli alunni stranieri;
 successo formativo, sia di recupero che di approfondimento, anche per
recuperare le abilità di base.
* Presso l’Istituto Comprensivo di Grosotto è costituito il CENTRO SCOLASTICO SPORTIVO.
43
I PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Anno scolastico 2014/2015
MESI
Attività di carattere collegiale - CCNL Art. 29 c. 3, a)
(fino a 40 h)
PROGRAMMAZIONE
COLLEGIO
E VERIFICA
DOCENTI
SCUOLA FAMIGLIA
CCNL Art. 29 c. 4
CCNL Art. 29
c. 3, b) (fino a 40 h)
CCNL Art. 29 c. 3, c)
SCUOLA FAMIGLIA
CONSIGLI DI CLASSE
SCRUTINI
(inizio e fine anno)
SETTEMBRE
OTTOBRE
Da martedì 2 a
lunedì 9
Org e progettazione
iniziale (3 h)
1 lunedì
2h
4 giovedì 3h: 2A, 2B, 3A, 3B
9 martedì 1h: 1A
(unitario)
9 martedì
2h(unitario)
24 venerdì assemblea –
15 mercoledì
(unitario))
elezioni rappresentanti
18 martedì
NOVEMBRE
(individuale)
21 martedì 4h: 1A, 2A, 3A
22 mercoledì 2h: 2B, 3B
27 giovedì 4h: 1A, 2B, 3B
28 venerdì 2h: 2A, 3A
(per classi terze anche consiglio
orientativo)
DICEMBRE
GENNAIO
19 lunedì 2h
FEBBRAIO
25 mercoledì
2h
(unitario)
14 mercoledì 2h: 3A, 3B
15 giovedì 4h: 1A, 2A, 2B
9 lunedì 3 h
Inform sui risultati
quadrimestrali
Collegiali
26 giovedì
27 venerdì
MARZO
30 venerdì: corso A
31 sabato: corso B
19 giovedì 4h: 1A, 2A, 3A
20 venerdì 2h: 2B, 3B
(pagellino)
APRILE
MAGGIO
20 mercoledì
2h
5 martedì
3h: 1A, 2B, 3B
6 mercoledì 2h: 2A, 3A
44
(unitario)
GIUGNO
24 mercoledì
2h
4 h Valutazione
finale di Plesso
(unitario)
N.B.
(libri di testo)
11 giovedì 3h
inform sui risultati
finali
8 lunedì pom,
3A e 3B
10 mercoledì pom
1A, 2A, 2B
Le date potranno subire variazioni in relazione a situazioni al momento non prevedibili
45
Patto educativo di corresponsabilità
(ai sensi del DPR 235/2007)
46
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
 CREARE un clima sereno e corretto, che
favorisca lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze e la maturazione dei comporta-menti
e dei valori e in particolare la lotta ad ogni forma
di pregiudizio e di emarginazione.
 GARANTIRE il sostegno nelle diverse
abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di
disagio.
 PRESTARE ASCOLTO, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli
studenti, così da favorire l’interazione
pedagogica con le famiglie.
 REALIZZARE i curricoli disciplinari
nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano
dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad
apprendere.
 PROCEDERE alle attività di verifica e di
valutazione in modo congruo rispetto ai
programmi e ai ritmi di apprendimento,
chiarendone le modalità e motivando i
risultati.
 COMUNICARE costantemente con le
famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà,
ai progressi nelle discipline di studio oltre che
ad aspetti inerenti il comportamento e la
condotta.
IL COORDINATORE DI CLASSE
……………………………………………
LAFAMIGLIA SI IMPEGNA A:
 INSTAURARE un dialogo costruttivo con i docenti,
rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro
competenza valutativa.
 TENERSI AGGIORNATA su impegni,
scadenze, iniziative scolastiche, controllando
costantemente il libretto personale e le
comunicazioni scuola-famiglia.
 PARTECIPARE con regolarità alle riunioni
previste.
 FAR RISPETTARE l’orario d’ingresso a scuola,
limitare le uscite anticipate, giustificare in modo
plausibile le assenze.
 VERIFICARE attraverso un contatto frequente
con i docenti che lo studente segua gli impegni di
studio e le regole della scuola, prendendo parte
attiva e responsabile ad essa.
 INTERVENIRE, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provoca-ti dal
figlio a carico di persone, arredi, materiale
didattico, anche con il recupero e il risarcimento
del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998,
come modificato dal DPR 235/2007).
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
 RISPETTARE leggi, regole, consegne, impegni, orari, strutture, nonché le persone che
lavorano e che frequentano la scuola senza
discriminazione alcuna.
 COLLABORARE per il miglioramento del
clima scolastico segnalando situazioni critiche,
eventuali disservizi, fenomeni di bullismo o
vandalismo e impegnandosi in prima persona a
mantenere l’ambiente pulito ed ordinato.
 ESSERE CORRETTO nel comportamento,
nell’abbigliamento e nel linguaggio.
 ASSUMERE un atteggiamento responsabile
studiando
con
regolarità,
eseguendo
sistematicamente i lavori assegnati e fornendo
il proprio contributo nei lavori di gruppo.
LO STUDENTE
………………………………………………
IL GENITORE
………………………………………………..
47
48