QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore Bruno Jorillo SABRINA FERILLI IL 3 APRILE AL TEATRO EUROPA COPIA OMAGGIO Anno XXXI N.5 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 12 - 26 MARZO 2015 Articolo de L’Unione Sarda giovedì 5 marzo 2015 pagina 9 a firma di Veronica Nedrini Da Milano una decisione importantissima in nome della libertà di stampa «Quirra, la causa è temeraria»: risarcimento per il giornalista Pubblichiamo il testo integrale pervenutoci tramite Guido Columba presidente Unci, venerdì 6 marzo 2015 “Finalmente una sentenza che punisce le liti temerarie, le cause intentate contro i giornalisti al solo scopo di intimidirli. Nei giorni scorsi il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza importantissima in materia di diritto di cronaca: un giornalista de L’Unione sarda, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e il direttore del quotidiano sardo saranno risarciti da una società che chiedeva centinaia di migliaia di euro di risarcimento per articoli legati all’inchiesta sul caso Quirra, una vicenda di inquinamento ambientale legata alle esercitazioni nel poligono militare. L’Unci Paolo Figus e L’Unione Sarda spa. Tutti trascinati in Tribunale per un pezzo del 21 aprile 2012 a firma Carta che dava notizia di un’inchiesta della Procura di Lanusei che parlava, scrive il giudice, «di una vicenda gravissima che coinvolgeva una grande area della Sardegna e che vedeva indagati, tra gli altri, generali e colonnelli che si erano succeduti al comando del Poligono Interforze Salto di Quirra. La società è stata condannata a pagare per aver citato in giudizio il giornalista «in piena consapevolezza del proprio torto» chiedendogli 500mila euro di danni. Per di più, scrive Cattaneo, i legali non si erano fermati nem- di abusi. Innanzitutto quello del diritto di cronaca, perché «senza investigare né approfondire era giunto a conclusioni devastanti per la Sgs, scrivendo che, per i suoi interessi economici e di altre società alle quali sarebbe stata legata, avrebbe presentato falsi risultati dell’indagine tecnica assegnata con una gara pubblica nel 2008». Un’indagine dal contenuto di importanza stratosferica: si trattava di valutare l’inquinamento ambientale del Poligono Interforze Salto di Quirra. Uno studio voluto dal ministero della Difesa e dalla Nato su richiesta della Commissione parlamentare d’inchiesta per indagare sui casi di morte e Manifestazione giornalisti pontini davanti al tribunale di Latina del 1 luglio 2010 contro il bavaglio alla stampa, presente anche Guido Columba (foto archivio G.Compagno) esprime grande soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Milano. Da tempo l’Unione cronisti avverte sulla pericolosità delle cause civili intentate al solo scopo di mettere il bavaglio alla stampa”. Questo comunicato c’è pervenuto da Maria Francesca Chiappe (coordinatore gruppo cronisti sardi), tramite Guido Columba presidente Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani), venerdì 6 marzo 2015. In allegato l’articolo integrale (autorizzato) di giovedì 5 marzo 2015 de L’Unione Sarda sulla sentenza di Veronica Nedrini Questa volta pagano loro. Tutti quelli che tentano di fermare le penne con la minaccia: «Lei scriva e la querelo ». Quelli che fanno terrorismo chiedendo danni per cifre spropositate. Che presentano cause per diffamazione a mezzo stampa con leggerezza. Nel 99 per cento dei casi infondate e intimidatorie. Preparate spulciando gli articoli di giornale per trovare un appiglio e chiedere soldi con un unico scopo ben preciso: mettere il bavaglio alla stampa e farla zittire. E in tanti casi, purtroppo, ci riescono, eccome. Una sentenza esemplare, destinata a far scuola, è stata pronunciata cinque giorni fa dal Tribunale di Milano: il giudice civile Anna Cattaneo ha condannato la Sgs Italia Spa a risarcire il giornalista de L’Unione Sarda Paolo Carta, il direttore responsabile del quotidiano (nel periodo di pubblicazione dell’articolo) meno davanti a un decreto di archiviazione pronunciato dal gip di Cagliari. Avevano insistito a suon di carte bollate anche quando il magistrato cagliaritano Paolo De Angelis aveva detto: il giornalista deve essere prosciolto. È così che «richiamato l’articolo 96 terzo comma», che punisce chi ha agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, alla Sgs sono stati inflitti 18mila euro di condanna, più il pagamento delle spese legali. Non è di certo l’entità della cifra quello che conta in questa sede: si tratta di un punto fondamentale a favore dell’articolo 21 della Costituzione. Il giudice ha ritenuto «correttamente esercitato il diritto di cronaca» ma ha anche condannato la causa temeraria, ritenendo che «tale condotta debba essere sanzionata al fine di scoraggiare comportamenti strumentali che ostacolano la funzionalità del servizio di giustizia, che violano il generale dovere di lealtà e probità » e, soprattutto, che «provocano senz’altro danno alla controparte» provocando «ansia e turbamento» nel giornalista. Del pezzo, infatti, veniva contestato quasi tutto, a partire dal titolo: Mirino della Procura su un sistema incaricato di scambi sospetti. Quirra le scatole cinesi. Tutti gli intrecci tra Fiat, Finmeccanica e SGS. Per i legali dell’azienda milanese quella di Carta era «una fallosa entrata a gamba tesa nella reputazione della societa ». Il giornalista, sempre secondo la società, aveva commesso una lunga serie gravi malattie che avevano colpito gli abitanti della zona. Accuse inventate per gli avvocati della Sgs. Il giudice non lo manda a dire: «Non si comprende », si legge nella sentenza «alla luce del chiaro capo D di incolpazione» (quello che indicava tutti gli intrecci tra le società che per la Procura di Lanusei avevano l’interesse a nascondere l’inquinamento nel Poligono), come si «possa ritenere che il collegamento tra le società sia stato frutto della fantasia investigativa del giornalista». La ricostruzione era contenuta in un capo d’imputazione, che era «chiaro», precisa il giudice. Il diritto di cronaca era stato rispettato. In tutti i «rigorosi limiti»: la verità oggettiva (o anche soltanto putativa, purché frutto di un serio e diligente lavoro di ricerca) dei fatti; l’interesse pubblico dell’informazione; e la forma civile dell’esposizione » che «non deve mai eccedere lo scopo informativo da conseguire», perché l’articolo «deve essere improntato a serena obiettività, con esclusione di ogni preconcetto intento denigratorio ». Tutti criteri rispettati da Paolo Carta. E poiché si trattava di un provvedimento giudiziario, viene precisato, che la notizia si ritiene vera quando «l’articolo corrisponde al contenuto degli atti del procedimento». Che l’inchiesta si possa concludere (in futuro) con un’archiviazione non deve preoccupare il giornalista nel momento in cui scrive. «Il criterio della verità della notizia deve essere riferi- to», spiega il giudice, «agli sviluppi di indagine e istruttori quali risultano al momento della pubblicazione dell’articolo e non già secondo quanto successivamente accertato in sede giurisdizionale». Quindi, «non può assumere rilevanza che i due tecnici siano poi stati prosciolti dal Gip per non aver commesso il fatto». I legali Sgs non si erano risparmiati, avevano anche scritto che il giornalista aveva «preso un abbaglio». Quando aveva capito e riportato benissimo la gravità delle contestazioni. Era stato attaccato anche per aver scritto che le analisi sul terreno del Poligono erano state fatte «all’acqua di rose». Ma per il giudice, aveva addirittura «ridimensionato l’ipotesi accusatoria», in cui le analisi erano «bensì proprio dolosamente errate». A pagare stavolta saranno loro. Veronica Nedrini. www.unionesarda.it IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected] sito: www.giornaledellazio.it DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 pagina 3 Riaperto Il Teatro Europa di Aprilia Bruno Jorillo “Una vittoria per la città” di Riccardo Toffoli “Abbiamo fatto un piccolo miracolo”. Queste le prime parole del nuovo gestore del teatro Europa Bruno Jorillo quando ha saputo che finalmente giovedì 5 marzo, la commissione pubblico spetta- colo aveva dato il via libera definitivo all’apertura del teatro. Lui la commenta come “una vittoria per la città di Aprilia”, la stessa città, amministrazione comunale compresa, che ha fatto il possibile per superare le difficoltà tecniche e burocratiche che ogni giorno si accumulavano sempre di più. Sabato 15 novembre Bruno Jorillo aveva organizzato una conferenza stampa all’hotel Enea comunicando che era subentrato alla gestione del teatro chiuso a maggio. Il tribunale di Latina, infatti, dopo la richiesta della procura della Repubblica, ha deciso di sospendere l’asta pubblica del teatro. Successivamente è stata concessa la gestione a Jorillo che avrebbe dovuto in pochi mesi cercare di alzare di nuovo la saracinesca. La decisione non è caduta a caso. Bruno Jorillo insieme al fratello Ben, motore pulsante fino agli anni ’90 della famiglia, ha vissuto una vita nel campo della cultura, dello spettacolo e della comunicazione. Gestori della prima radio, della prima discoteca, promotori di iniziative culturali che hanno portato ad Aprilia nomi illustri del teatro, del cinema e della televisione, amanti della musica classica ma anche della leggera italiana. Memorabile l’intervista di Ben ad Eduardo De Filippo che si lasciava intervistare pochissime volte. Jorillo sempre e specialmente nella burocrazia italiana, i problemi emergono uno alla volta e sempre più incalzanti. Se ne risolve uno e ne esce fuori un altro. E il tempo passa. Fino all’ultimo inconveniente della pressione dell’acqua che solo ai primi di marzo è stato definitivamente superato. Un lavoro grandissimo, un vero e proprio miracolo, che ha portato Jorillo e il team di lavoro quasi 24 ore su 24 al teatro Europa e che ha permesso di riaprirlo dopo neanche 4 mesi dall’affidamento della gestione. Documenti mancanti, relazioni risalenti a tanti anni fa e non aggiornate, una mole di impegno e attività che, se non fosse stata per la tenacia di Jorillo e del suo team, il teatro, l’unico di Aprilia, avrebbe riaperto i battenti forse tra due anni. L’ordinanza di chiusura è stata emessa il 23 dicembre 2013. È l’ordinanza n.507. La storia inizia il 15 ottobre 2012, ossia poco più di due anni Bruno Jorillo, Ing. Aldo Chizzoniti e Andrea Petricca della Universal Group Una delle sedute della Commissione di VIgilanza dello Spettacolo è attualmente direttore ed editore del quindicinale Il Giornale del Lazio. E del resto, a leggere i verbali, non c’era granché da fare: un progetto per l’impianto di evacuazione dei fumi a servizio del palcoscenico, la presentazione della richiesta di deroga sui camerini, gli elaborati tecnici dei seminterrati quindi la destinazione d’uso della sala di proiezione. E invece, come avviene fa, quando il comando vigili del fuoco di Latina aveva rilevato “carenza delle norme di sicurezza ai fini antincendio”. Tutta una serie di visite ispettive si sono susseguite in due anni, fino alla firma dell’esecuzione dell’ordinanza di chiusura il 6 maggio 2014 da parte del dirigente del VI settore del Comune di Aprilia. L’ultima riunione della commissione pubblico spettacolo con la precedente gestione è del 23 giugno 2014. In questa riunione erano stati definiti gli interventi che avrebbero permesso al teatro di ripartire. Sono seguiti mesi di stallo in cui prima è avvenuta la sospensione dell’asta pubblica e poi l’affidamento della gestione a Jorillo. Da novembre 2014 un lavoro intenso grazie all’ing. Aldo Chizzoniti e la Universal Group servizi antincendio di Aprilia, ha permesso che il 5 marzo la commissione pubblico spettacolo ha dato il via libera definitivo alla riapertura. “Finalmente possiamo dire che abbiamo fatto un piccolo “miracolo” dice Bruno Jorillo- data la mole di lavoro e le varie problematiche che abbiamo dovuto affrontare in questi mesi per mettere in sicurezza il teatro e avere la tanto sospirata via libera per l’apertura. Voglio ringraziare il mio team di lavoro, l’ing. Aldo Chizzoniti e la soc. Universal Group servizi antincendio di Aprilia, che hanno lavorato in maniera ottimale e professionale per eliminare ogni inconveniente e mettere in sicurezza il teatro. Un grazie anche all’amministrazione comunale nella persona del Sindaco Antonio Terra che ha cercato di velocizzare i tempi che purtroppo la burocrazia prevede. Ora ci metteremo al lavoro per offrire alla città quello che aspetta da quasi un anno, visto che il teatro era stato chiuso nel maggio del 2014”. Primo grande appuntamento il 3 Aprile, Sabrina Ferilli con Signori...le pate’ de la Maison” IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 12 - 26 MARZO 2015 Aprilia, piano triennale delle opere pubbliche Oltre 12 milioni di euro per dare servizi alla città di Riccardo Toffoli 12 milioni 827 mila 575 euro e 72 centesimi di opere pubbliche sul territorio. Questo l’impegno che l’assessorato ai lavori pubblici ha assunto già a partire dal 2015 nel piano triennale delle opere pubbliche. Oltre 12 milioni di euro per dare servizi alla città e in ne del quartiere Gattone. Altri stanziamenti sono consistenti. Primo fra tutti, la costruzione della nuova scuola Gramsci. L’attuale secondaria di primo grado si trova da anni in via Marco Aurelio in una struttura privata affittata dal Comune. L’amministrazione dall’anno scorso, dopo la costruzione della scuola Toscanini, aveva ultimare la nuova struttura in tempi rapidissimi e comunque, non prima di due anni. “Abbiamo già affidato dopo gara allo studio Valle di Roma la predisposizione di un progetto di massima –dichiara l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci- Quindi dovremo fare la gara per il progetto definitivo e l’aggiudicazione Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Fioratti Spallacci particolare quelle strutture che si chiedono da anni. La precedenza va al risanamento del territorio. 200 mila euro già nel 2015 per il depuratore di Campo di Carne e un milione di euro per il depuratore di Campoverde. Un milione 647 mila 60 euro per completare la rete fognante di Cogna nel 2015 e 2016, 2 milioni e 800 mila euro in tre anni per la rete fognante di via Valcamonica e il primo stralcio del depuratore di Campoverde. 180 mila euro per completare l’urbanizzazio- deciso di avviare le procedure per costruire i locali della nuova scuola Gramsci. E’ stato individuato il lotto di terra, nella lottizzazione ex Canebi, per la collocazione del nuovo polo scolastico. Su questo terreno però, ci sono alcune ipoteche che gli uffici tecnici stanno cercando di superare. Nel frattempo nel piano triennale è previsto uno stanziamento totale di ben 4 milioni 515 mila euro spalmato negli anni 2015 e 2016. L’amministrazione comunale conta di dei lavori sicuramente nel 2016. I tempi saranno rapidissimi per quanto riguarda le problematiche burocratiche del terreno”. Altro stanziamento consistente riguarda il cimitero comunale che sarà ampliato per un costo di un milione e mezzo di euro in tre anni. Un capitolo a parte riguarda il progetto di costruzione della palestra della scuola di zona Leda. Negli anni passati c’è stata una diatriba tra Comune e Provincia su chi avesse il compito di progettare. Poi il sindaco, nella conferenza stampa di fine anno, aveva annunciato che la palestra della scuola di zona Leda non sarebbe stata finanziata dalla provincia e così l’amministrazione ha messo a disposizione 390 mila euro già nel 2015, anno in cui, secondo l’amministrazione, i bambini della scuola Leda potranno fare educazione fisica nella palestra della scuola. Un altro intervento consistente va alla struttura fieristica di Campoverde. Questa sarà messa in sicurezza sismica di modo da essere rilanciata come struttura per fiere. “Da oggi ad aprile –continua l’assessore- stanzieremo circa 90 mila euro per i lavori urgenti di messa in sicurezza. Attualmente la struttura ospita il mercato dei fiori, ma non può ospitare grandi eventi. I lavori permetteranno alla struttura di essere pronta per la fiera di Campoverde che quest’anno festeggia ad aprile 30 anni. Quindi appalteremo gli altri lavori per renderla completamente agibile”. L’impegno di spesa previsto già per l’annualità 2015 è di 500 mila 438 euro e 98 centesimi. Sono ormai quasi 10 anni che le amministrazioni combattono con la ristrutturazione dell’area fiere di Campoverde dove si sono svolte manifestazioni di livello nazionale. Speriamo che questa, sia la volta definitiva. Altra novità riguarda il palazzetto dello sport. La prima pietra è stata posata dal sindaco Antonio Terra in campagna elettorale, poi però, a causa della crisi edilizia il progetto è andato rallentando. Il piano triennale prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro (soldi privati) per il palazzetto dello sport già nel 2015. “Purtroppo in questo caso la situazione non si è sbloccata –afferma l’assessore- noi riportiamo nel triennale opere che devono costruire i privati ma che per problemi tecnici, in questo caso legati alla crisi edilizia, hanno rallentato i lavori”. Altri interventi riguardano la manutenzione delle strade urbane per 550 mila euro in due anni, la ristrutturazione del centro Alzheimer, del museo di Carano, della scuola Menotti Garibaldi, la riqualificazione degli impianti sportivi e i plus compresi la riqualificazione dei locali dell’ex Claudia, l’asilo nido comunale, la ristrutturazione del Giardino dei Sorrisi nonché la realizzazione di un edificio da destinare alle attività sociali per 650 mila euro come il progetto della mensa sociale della Fondazione Come Noi. 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO direttore: Bruno Jorillo pagina 5 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 6 12 - 26 MARZO 2015 Aprilia, per gli espropri è scontro con i privati di Riccardo Toffoli Era il 6 dicembre 1967 quando il collegio dei professori presieduto dal preside Filiberto Cavallini decideva di intitolare la scuola media n. 1 di Aprilia immobili del Comune di Aprilia, ci si è accorti che il terreno in cui sorge la scuola media Menotti Garibaldi risulta essere ancora privato. Una cosa quanto meno curiosa, anche se risolvibile fanno sapere dal Comu- che risulta essere ancora al privato. All’epoca si sono evidentemente solo presi accordi verbali che non hanno prodotto alcun atto ufficiale e così oggi ci ritroviamo una scuola su terreno privato. Il problema Parco via dei Mille alla figura di Menotti Garibaldi, figlio primogenito dell’eroe dei due mondi. Nessuno allora, avrebbe mai immaginato che il terreno in cui era stata costruita la scuola, era privato. Lo si è scoperto la bellezza di oltre 40 anni dopo. Infatti negli incarichi di accatastamento dei beni ne. “Quando abbiamo proceduto agli accatastamenti – ci spiega il sindaco Antonio Terra- e attualmente abbiamo accatastato tutti gli immobili di proprietà del Comune di Aprilia, sono emersi due problemi. Il primo problema riguarda appunto il terreno della Menotti Garibaldi comunque, è risolvibile ed è al vaglio dei tecnici comunali. All’epoca erano due i proprietari del terreno. Con il primo proprietario e gli eredi abbiamo già transato. Il problema riguarda il secondo proprietario che non ha lasciato eredi. Ora stiamo valutando l’ipotesi di acquisire il Il sindaco Antonio Terra terreno per usucapione”. E il tutto”. E’ possibile che si quale sarebbe l’altro problema dovrà fare ricorso per eliminare emerso dagli accatastamenti? le ipoteche sul terreno ma i Riguarda il terreno dove tempi per la costruzione della dovrebbe sorgere la nuova nuova scuola, potrebbero allunGramsci. Il terreno posto nella garsi. Un capitolo che si lottizzazione ex Canebi è già aggiunge ai tanti casi di esproindividuato a servizi. Ora sem- prio che sono costati molto cari brerebbe che ci siano delle ipo- ai cittadini di Aprilia. teche su quel terreno. Cosa che IL CASO DEL PARCO DEI l’ufficio urbanistica dice che MILLE non può affatto avvenire. “Questo problema –continua il sinda- Sono due le cause pendenti sulco- purtroppo riguarda le lottiz- l’esproprio del terreno dove ora zazioni degli anni passati. Men- c’è il parco dei Mille. La corte tre oggi i terreni a servizio ven- di appello nel 2008 aveva congono subito destinati alla collet- dannato il Comune di Aprilia al tività, all’epoca i passaggi for- pagamento dei risarcimenti mali venivano assicurati a ter- danni dovuti all’esproprio effetmine dei lavori e quindi, ora gli tuato negli anni ‘80 in favore uffici tecnici dovranno definire della proprietà e che ha confer- IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 mato di fatto le conclusioni della sentenza di primo grado. Costo totale per le casse comunali di circa 16 milioni di euro. L’allora dirigente dell’avvocatura del Comune Adriano Rocco ha pensato che fosse il caso di ricorrere in Cassazione. La pratica per il Comune è stata seguita dall’avvocato Di Bonito. La Cassazione ad agosto è intervenuta con una prima sen- comunali che con una tegola di 16 milioni di euro, avrebbero rischiato il default. IL CASO DEL POLIAMBULATORIO 859 mila 68 euro e 55 centesimi sono i soldi che il Comune ha già liquidato alla Pratesi Service per l’occupazione in via d’urgenza del terreno dove sorge il poliambulatorio di via pagina 7 stessa delibera si precisava che le operazioni di esproprio delle aree avrebbero dovuto avere inizio entro tre mesi dalla data di esecutività del provvedimento e sarebbero state terminate entro i ventiquattro mesi successivi. Non si è mosso nulla. La giunta municipale con delibera 813 del 1997 riapprovava il progetto dei lavori fissando in dodici mesi i termini per l’inizio delle procedure ed in quarantotto mesi il termine per l’ultimazione dei lavori e dell’esproprio. Con successiva deli- IL CASO DEL PARCO DEGLI ALPINI Oltre 400 mila euro per il parco degli Alpini. Questo è il costo che il dirigente dei lavori pubblici Aristodemo Pellico ha determinato in base alle sentenze della giustizia per l’esproprio del terreno dove oggi sorge il bera (la 399 del 18 maggio 1998), la giunta, infine, autorizzava l’amministrazione ad occupare temporaneamente in via d’urgenza il terreno. Ma solo cinque mesi dopo il tecnico avvia l’iter per l’immissione in possesso mentre i lavori sono ultimati ben 3 anni dopo, il 20 aprile 2001 senza che fosse, però, emesso il decreto definitivo di esproprio. Insomma lun- Parco degli Alpini. La sentenza è la numero 114 del 2010 ed è stata pronunciata dalla corte d’appello di Roma, sezione II civile. Il Comune però, ha pensato, visto l’enorme esborso di tirare avanti più possibile. Tanto che la parte privata ha dovuto ricorrere al Tar per l’esecuzione della sentenza. Il collegio dei magistrati della sezione seconda bis del Tar di Roma compo- gaggini e iter sbagliati che hanno portato la proprietà a chiedere il risarcimento danni milionario per l’occupazione. Risarcimento riconosciuto dai magistrati. Istituto Menotti Garibaldi tenza che ha di fatto stravolto le conclusioni dell’appello. Infatti secondo la Cassazione, la perizia sul valore del terreno del ctu era errata perché era stata effettuata su un terreno considerato edificabile, mentre in effetti era agricolo. Ha così rimesso il giudizio in appello. Il costo per il Comune si potrebbe così abbassare a circa 500 mila euro. La seconda sentenza è attesa per l’anno entrante, ma confermerà l’impianto conclusivo della prima sentenza. Un sollievo per l’amministrazione e le casse Giustiniano. Un debito che è stato riconosciuto dal Consiglio e dilazionato in tre anni. Tutto nasce nel lontano 1990. Le condizioni della precedente sede di via degli Oleandri del poliambulatorio di Aprilia erano risicate ed inadeguate per una città in continua espansione. Così con delibera n. 34 bis del 16 marzo 1990, il Consiglio comunale di Aprilia aveva approvato il progetto per la costruzione di un nuovo poliambulatorio dichiarando l’opera di pubblica utilità con urgenza di lavori. Nella sto da Eduardo Pugliese, Raffaello Sestini e Francesco Arzillo ha depositato la sentenza a marzo del 2013. La condanna della sezione d’appello di Roma prevedeva il pagamento alla parte privata di ben 448 mila 930 euro e 16 centesimi l’indennità di espropriazione del terreno che ora è diventato il parco degli Alpini. Anche questo esproprio è stato già liquidato. IL CASO DEL PARCO DELLA DELEDDA la Corte d’Appello di Roma, anche in questo caso, ha condannato il Comune di Aprilia al pagamento di 459 mila 306 euro per indennità di esproprio del terreno dove ora c’è il parco di fronte alla scuola elementare Deledda. Ma i problemi hanno riguardato anche i fitti. Eclatanti i due casi: i locali di piazza Bersaglieri e quelli di Sardaleasing. La prima risolta bonariamente tra le parti con una transazione di circa un milione di euro per i locali che non furono del tutto utilizzati negli anni passati. La seconda invece, definita con due sentenze per un totale di un milione 415 mila 173 euro e 44 centesimi. E’ il debito che per ora dovrà liquidare il Comune alla Sardaleasing per l’affitto di ben 91 immobili. Affitto non più pagato dal 2006, tra questi gli ex locali della scuola di via Inghilterra. Dal Comune si fa sapere che sono in atto le procedure per la restituzione dei locali e che una prima trance è giù stata liquidata, ma la diatriba giudiziaria è lontano dal concludersi. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 8 12 - 26 MARZO 2015 È stato protocollato giovedì 26 febbraio presso la sede di via dell’Umiltà SUL TAVOLO DEL PRESIDENTE DELL’ANTICORRUZIONE UN DOSSIER SULLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI APRILIA Sottoscritto da alcuni componenti del Comitato Civico Difesa del Contribuente di Riccardo Toffoli “Segnaliamo che nel corso di questi anni, moltissimi appalti nel campo dei lavori pubblici, a causa di affidamenti ad imprese provenienti da aree fuori dalla provincia di Latina (in prevalenza vengono utilizzate imprese e strutture nel e in alcuni consiglieri dell’opposizione cittadina di centrodestra , prende di mira anche la situazione dei rifiuti nel nostro territorio e sottolinea che: “il territorio del Comune di Aprilia viene utilizzato, in modo dissennato, per l’insediamento di imprese e strutture che operano nel campo del tratta- Roma, LUISS (15.1.2015) convegno sull’anticorruzione alla presenza del ministro Marianna Madia e del presidente Raffaele Cantone campo dei lavori pubblici residenti nell’area del casertano). E gli appalti assegnati, con metodologie a dir poco discutibili, molte volte vengono abbandonati lasciando opere incompiute ed in uno stato di abbandono”. Queste poche righe sono nel nuovo esposto che il comitato in difesa del contribuente ha indirizzato all’Anac, autorità nazionale anticorruzione, in particolare al presidente Raffaele Cantone. Oltre ai lavori pubblici il comitato in difesa del contribuente che porta i nomi principali nell’ex sindaco Rosario Raco mento dei rifiuti. Infatti in pochi anni sono state realizzate su un territorio già compromesso ben 7 impianti di produzione di biogas, altri per il trattamento dei rifiuti e una centrale turbogas. Le imprese titolari della richiesta di autorizzazione, sembra, abbiano utilizzato finanziamenti della comunità europea. Le metodologie che vengono utilizzate per gli insediamenti di queste strutture, tanto di carattere finanziario che di carattere procedurale, meriterebbero un’approfondita indagine al fine di tranquillizzare una popolazione esa- sperata per lo stato di degrado in cui versa il proprio territorio”. Il comitato così torna all’attacco dopo che nelle settimane scorse aveva inviato un esposto a tutte le autorità, tra le quali procura della Repubblica e Corte dei Conti, su alcuni aspetti della gestione finan- ziaria dell’amministrazione. Allegato a questo capitolo, infatti, viene riproposto anche all’Anac il dossier sulle finanze che in particolare prende di mira: condono dei tributi, cancellazione dei residui, gara per accertamento dei tributi. Un corposo capitolo dell’esposto riguarda il processo di affidamento esterno di alcuni servizi dell’ufficio tributi. Si parte dal luglio 2010 quando la giunta comunale deliberava una procedura d’urgenza per l’accertamento dell’Ici “stante il pericolo di prescrizioni”. Scrivono i consiglieri “proprio in tema di tributi il ricorso ad una procedura d’urgenza, e quindi priva di evidenza pubblica, motivata dalla necessità di scongiurare presunte prescrizioni imminenti richiama sinistramente alla memoria altre vicende dolorosamente vissute dalla cittadinanza di Aprilia e legate all’affidamento della gestione dei tributi alla società A.ser, con conseguenti giudizi penali e contabili ancora non defi- niti”. Inoltre, fanno sempre notare i consiglieri, la provvisorietà dell’atto è durata forse troppo: ben cinque anni. Altro nodo riguarda la cancellazione di residui nel rendiconto 2013 per Ici, Imu e Tarsu delle annualità 2007 e 2008. Una cancellazione che è costata alle casse comunali, nonostante l’affidamento esterno, circa 17 milioni di euro. Nel mirino la delibera di luglio 2014 con la quale la giunta avviava la procedura per l’affidamento esterno del servizio di riscossione coattiva dei tributi, nonché la delibera di consiglio comunale di pochi giorni dopo nella quale venivano individuate le linee guida. L’ultimo nodo riguardava il condono tributario votato nel 2010 che si richiamava ad una norma delle legge finanziaria del 2003. Il Consiglio comunale, sindaco Domenico D’Alessio, nel pieno della guerra ad A.ser decise di approvare una specie di “sanatoria fiscale” per tutti coloro che negli ultimi anni non sapendo a chi pagare, cioè non sapendo se pagare ad A.ser o al Comune, non hanno pagato a nessuno. Chi decideva di autodenunciarsi con atto spontaneo presso l’ufficio tributi, pagavano per intero la tassa comunale ma venivano inapplicate le sanzioni e gli interessi. Secondo i consiglieri, questa delibera sembrerebbe illegittima. A supporto vengono citate le delibere della Corte dei Conti di Sicilia del 2006 e 2007 nonché della Corte di Cassazione del 2012 che hanno limitato l’estensione del condono fiscale al periodo precedente l’applicazione della legge e cioè al 31 dicembre 2002. In sostanza quindi, si sarebbe potuta fare per legge una sanatoria fiscale ad Aprilia ma solamente per i tributi prima del 2003. Foto archivio Gianfranco Compagno 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 9 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 12 - 26 MARZO 2015 Chiesta l’autorizzazione per la costruzione alla Provincia di Latina lo scorso 23 febbraio APRILIA, UNA NUOVA CENTRALE A BIOMETANO Sorgerà in via del Campo tra l’ex Ave Sud e la centrale a biogas Murri:“Nessuna invasione speculativa o sfruttamento del territorio da parte di Società “forestiere” di Nicola Gilardi È stata protocollata lunedì 23 febbraio 2015, al settore Ecologia ed Ambiente della Provincia di Latina, “la richiesta di autorizzazione per la costruzione ed esercizio di un impianto di produzione a bio metano a basso impatto ambientale, mediante recupero e trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi, e delle relative opere ed infrastrutture connesse, sito in Aprilia in via del Campo”. In pari data la documentazione è stata consegnata al comune di Aprilia e alla Regione Lazio per l’autorizzazione d’impatto ambientale (AIA). Il nuovo impianto sarà adiacente alla centrale a biogas che attualmente è in funzione. Il terreno su cui è previsto l’intervento è di proprietà della società apriliana “Progresso e Sviluppo Immobiliare srl”, con sede a Roma, che sarà partner operativo del Gruppo Fri-El nell’ambito della iniziativa. “Nessuna invasione speculativa o sfruttamento del territorio da parte di Società “forestiere”, bensì una idea progettuale che nasce da Apriliani che hanno trovato in uno dei principali e seri Gruppi industriali italiani nel settore delle energie rinnovabili il necessario supporto tecnico e industriale” dichiara Benito Murri, presidente del consiglio di amministrazione della società apriliana. Il sito esatto sul quale dovrebbe sorgere l’impianto è quello compreso tra la ex Ave Sud e l’impianto a biogas di via del Campo. Si tratta di un’area B2, quindi industriale, anche se tale struttura sarebbe potuta sorgere anche su un terreno agricolo. Questo impianto produrrà biogas grazie all’utilizzo del FORSU ((Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), ovvero il cosiddetto umido.I dettagli dell’impianto ci sono stati dati dall’ingegner Gianluca Brilli: «Questo impianto non brucerà il metano per produrre energia, bensì lo immetterà in un gasdotto, in linea con le linee operative più moderne europee». Si aspetta comunque la valutazione da parte delle autorità competenti: «Il 23 febbraio è stato avviato l’iter autorizzativo – ha detto l’ingegner Brilli -, che prevede la presentazione della VIA (valutazione di impatto ambientale ndr), per questa piccola centrale non era necessaria, bastava uno screening, ma si è scelto di proseguire in questo modo per rendere più forte l’iter, per il fatto che siamo vicini sia ad una centrale a biogas che ad un Via del campo centrale biogas biometano nuovo sito ing.GLBrilli depuratore». Nell’impianto verranno lavorate circa 45.000 tonnellate di rifiuti organici all’anno. Il FORSU subirà un trattamento preliminare di deferrizzazione e vagliatura, e poi un processo di digestione anaerobica (fermentazione in condizioni di assenza di ossigeno ed ermeticità dei volumi): in tale fase si ha la produzione di biometano, e pertanto la rimozione pressoché totale dei composti odorigeni (che vengono integralmente captati e non dispersi nell’atmosfera). A valle della digestione anaerobica, in un capannone chiuso, avvengono le attività di maturazione per la produzione finale di compost di qualità (che, massimamente stabilizzato, avrà utilizzo finale quale ammendante agricolo). «L’impatto ambientale è bassissimo – ha detto Gianluca Brilli -, perché non c’è combustione e non si produce energia elettrica. Questo impianto avrà un impatto ancora minore alla centrale a biogas adiacente, perché tutta la produzione avverrà al di sotto di un capannone chiuso ermeticamente». “PROGRESSO E SVILUPPO IMMOBILIARE SRL” La società a responsabilità a responsabilità limitata “Progresso e Sviluppo Immobiliare srl” è amministrata da un consiglio di amministrazione, il cui presidente è Benito Murri, i consiglieri sono Giulio Ferrazza ed Enrico Pigliucci. I soci sono: Degemar srl (20%), Cepuin Immobiliare srl (20%), 3F srl (15%), Delta Invest srl (10%), Immobiliare San Michele srl (10%), Goccio srl (10%), altri soci (Bucchi Marco, Bassarelli Stefano, De Magistris Filippo,Vultaggio Marco Enrico, Bassarelli Marco e Barone Enrico Maria), detengono il 14,99% della società. La società è stata costituita il 2 maggio 2011, con capitale sociale di 68.000,00 euro ed ha sede a Roma in via Pompeo Magno. A cura di Gianfranco Compagno Per fare dei paragoni in termini di impatto ambientale, l’intera centrale è comparabile a 10 automobili in moto, oppure a 40 caldaie domestiche. Se producesse energia elettrica, sarebbe equivalente ad una centrale ad 1mega Watt. L’unica forma di inquinamento arriverà dal flusso di camion che porteranno i rifiuti organici nello stabilimento. Secondo le stime fornite dovrebbero essere intorno ai 10 camion giornalieri. Questa centrale va incontro alla tendenza europea che vede investimenti sempre più corposi per le energie rinnovabili. Le energie rinnovabili dovranno diventare il 30% della produzione mondiale entro il 2030 e il 50% entro il 2050. «L’Italia su questo tipo di impianti – ha detto Brilli - è sempre dietro agli altri paesi europei. In Francia gli impianti a biometano si costruiscono da 10 anni e sono 3000, in Germania circa 7000, mentre noi ne abbiamo una decina». Nessun allarmismo, quindi, per la popolazione. L’intenzione è quella di andare nella direzione della produzione di energie rinnovabili, più attente all’ambiente e che sfrutta quei materiali che in passato venivano stipati nelle discariche, ma che oggi, grazie alla raccolta differenziata, possono diventare addirittura una risorsa in grado di creare ricchezza in termini di energia. Foto di Gianfranco Compagno 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 11 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 12 - 26 MARZO 2015 L’incontro di aggiornamento ci sarà venerdì 20 e sabato 21 marzo presso l’Enea Hotel di Aprilia ECOCARDIOGRAFIA E ECOGRAFIA VASCOLARE TRA PASSATO E FUTURO: CAMBIA PROSPETTIVA PER CAMBIARE LA MENTE Il convegno nazionale è stato organizzato dalla casa di Cura Città di Aprilia, sarà presieduto da Giancarlo Stazi e Marco Giovagnoni, cardiologi della clinica privata cittadina. Giuseppe Gullace è il responsabile scientifico di Nicola Gilardi Si svolgerà ad Aprilia, venerdì 20 e sabato 21 marzo, il Convegno Nazionale di Ecocardiografia e Ecografia Vascolare organizzato dalla Casa di Cura Città di Aprilia. Ad ospitare questa due giorni di medicina cardiaca sarà l’Enea Hotel, da anni partner importante per la cura del cuore. I presidenti saranno: Giancarlo Stazi e Marco Giovagnoni, mentre il responsabile scientifico sarà Giuseppe Gullace. Questo evento è aperto ai medici, ma anche agli infermieri ed ai tecnici del settore. Il convegno inizierà nella mattinata di venerdì con il saluto dei presidenti. La prima parte della giornata sarà dedicata a “Incontro con gli esperti, percorso diagnostico terapeutico su: Gestione dell’Emergenza Cardiovascolare fuori dall’Ospedale”. I moderatori saranno i dottori Romeo e Viola. Il dottor Santomauro parlerà di Background, epidemiologia ed obiettivi, mentre il dottor Gullace di Supporto tecnologico, il dottor Villa di Evento: allerta, approccio, inquadramento clinico e il dottor Foti di Evento: decision-making, intervento e trasporto. La parola poi passerà al dottor Romeo che tratterà di Gestione dell’emergenza cardiovascolare: punti critici e percorsi organizzativi e decisionali ed infine la Discussione e conclusioni con i dottori Manes e Demicheli. Dopo un pranzo di lavoro la seconda parte si concentrerà su Percorso Diagnostico terapeutico sulle Sindromi Aortiche Acute e sarà moderata dai dottori: Romeo, Lorenzi e Mercogliano. Il primo intervento spetterà al dottor Ferrari che par- lerà di Background, epidemiologia, obiettivi ed inquadramento, mentre di Valutazione cardiologica Clinica parlerà il dottor Pavan. Il dottor Demicheli parlerà di Strumentale, di Radiologia il dott. Romagnoli, mentre il dottor Barillà di Terapia Medica. Successivamente la Terapia Chirurgica: ruolo del cardiochirurgo sarà il tema del dottor Mercogliano, mentre il dottor Lorenzi parlerà di Terapia Chirurgica: ruolo del chirurgo vascolare, il dott. Salmaggi di Coinvolgimento neurologico e il dott. D’Isa di Coinvolgimento renale. Dopo una pausa caffè il dottor Serra Bellini parlerà di Piano assistenziale, mentre il dott. Catena di Gestione post-operatoria, il dott. Gullace di Riabilitazione ed infine i dottori Cardinale e Serra Bellini di Comunicazione e con- senso informato, indicatori e risultati attesi. La discussione finale e le conclusioni saranno affidate ai dottori Cardinale, Pavan e Demicheli. Molto intensa anche la giornata di Sabato 21 marzo, che inizierà di buon mattino con il dott. De Pascale che parlerà di Iperuricemia cronica con e senza deposito di urato: fattore di rischio cardiovascolare. Poi una lettura del presidente del convegno, Giancarlo Stazi che presenterà l’intervento del responsabile scientifico, il dottor Gullace che verterà sulla Riclassificazione dell’Ecocardiografia in relazione alla funzione ed all’appropriatezza di utilizzo. Successivamente si darà il via ad una Tavola rotonda che si concentrerà sull’ecocardiografia di base, e che sarà moderata dai dottori Baioni, Righetti, Rossi e Stazi. Al centro del dibattito ci sarà l’Appropriatezza prescrittiva, aspetti organizzativi, modalità e flussi informativi della collaborazione tra MMG especialista Cardiologo. L’introduzione sarà curata dal dottor Gullace e interverranno di dottori Cirilli, Gaviglia e Giovagnoni. Dopo una pausa caffè la discussione si concentrerà di FOcused Echo e i moderatori saranno i dottori Catena e Pavan. Il dottor Gullace parlerà di Indicazioni, formazione, campi di applicazione ed appropriatezza d’uso, il dottor Ussia di Assistenza al posizionamento transcutaneo dei device atriali e delle protesi aortica e mitralica, il dott. Manes di Valutazione del paziente in UCC. Dopo la discussione verrà trattato il tema del Fast Echo: moderatori saranno i dottori Demicheli e Foti. La parola passerà poi al dottor Gullace che parlerà di Indicazioni, formazione, campi di applicazione ed appropriatezza d’uso, il dottor De Pascale, invece, parlerà di Fast Echo al letto del paziente fuori dall’ospedale. Dopo il pranzo di lavoro si passerà alla fase conclusiva del convegno, che verterà sull’ecocardiografia avanzata e sarà moderata dai dottori Fedele e Di Belardino. Il primo intervento spetterà al dottor Gullace che parlerà di Funzione ventricolare oltre la frazione di eiezione, poi il dottor Granata che parlerà di Eco Doppler, Vasi Epiaortici e Arti inferiori, il dott. Posteraro con Transesofageo o Tridimensionale nella valutazione del paziente valvolare?, mentre il dottor Caso parlerà di Wall dynamics: strain, strain rate e speckletracking e il dottor Maurea di Valutazione ecocardiografica della cardiotossicità nel paziente oncologico. Successivamente il dottor Fedele parlerà di Valutazione ecocardiografica dello scompenso cardiaco e follow-up. Dopo una breve discussione ci saranno gli interventi preordinati del dottor Pignalosa sulla Cardiopatia ischemica cronica: ranolazina, un moderno approccio terapeutico e poi del dottor Muscoli sull’ Importanza del target nel paziente ad alto rischio cardiovascolare: colesterolemia e ipertensione. Al termine degli interventi verranno consegnati i questionari ECM che daranno diritto ai crediti per i medici. Foto archivio G.Compagno 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 13 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 12 - 26 MARZO 2015 Aprilia, Rinnovo del Consiglio dei Giovani Le liste dovranno essere presentate entro il 26 marzo. Si voterà l’8 e il 9 maggio prossimo di Riccardo Toffoli Rinnovo del Consiglio dei Giovani, al via il secondo mandato. Il sindaco ha firmato i decreti di svolgimento delle consultazioni per il rinnovo del consiglio dei giovani varato nel 2010 dalla giunta D’Alessio. Si voterà l’8 e il 9 maggio prossimo ma le liste dovranno essere presentate entro il 26 marzo. Il consiglio dei giovani è composto da 21 membri eletti con metodo proporzionale a scrutinio di lista con la garanzia di un terzo di eletti nella fascia di età tra i 15 e i 17 anni. Dura in carica tre anni. E’ istituito ai sensi della legge regionale 6 ottobre 2003 n.32 e promuove la partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica della città. Il consiglio dei giovani esprime parere obbligatorio, ma non vincolante, su tutti gli atti del Comune che riguardano i giovani nell’età compresa tra i 15 e i 25 anni, può presentare progetti di delibera e iniziative. Possono essere elettori e candidati tutti coloro che risiedono nel Comune di Aprilia, abbiano compiuto 15 anni e non abbiano superato i 25 anni di età. Inoltre non devono aver riportato condanne penali. Ogni lista deve comprendere un numero di candidati non inferiore a 14 e non superiore ai 21 di cui almeno un terzo dell’età compresa tra i 15 e i 17 anni. Con decreto del sindaco di Aprilia Antonio Terra del 6 marzo scorso, sono stati fissati prima i giorni utili per le votazioni, ossia l’8 e il 9 maggio prossimo e il 26 marzo l’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste. L’8 maggio il seggio si aprirà nell’istituto Rosselli per gli studenti del Meucci e del Rosselli, il 9 maggio invece si apriranno i seggi nella sala ragazzi della biblioteca comunale, nel comitato di quartiere Toscanini, a Campoverde nella sede della Polizia Locale, al centro anziani di Campo di Carne, nella palestra della scuola elementare di Casalazzara e all’ex Cral di via delle Margherite. Chi ha votato l’9 maggio non può rivotare il 9 maggio. Fanno fede le liste elettorali del Comune. Per presentare la lista servono dalle 75 alle 150 firme di aventi diritto. Il parametro è stato dimezzato con delibera di Consiglio comunale del 5 marzo. Il consiglio dei giovani è stato istituito il 9 febbraio 2010 dal Consiglio comunale su forte iniziativa e volontà L’istituto comprensivo Matteotti di Aprilia va alla ricerca della storia e dell’archeologia di Aprilia L’istituto comprensivo Matteotti di Aprilia va alla ricerca della storia e dell’archeologia di Aprilia. Il 18 febbraio si è concluso, presso l’I.C. “G. Matteotti” di Aprilia, il modulo relativo all’ “Archeologia del territorio”, che rientra nel primo corso di formazione gratuito sul patrimonio storicoartistico del territorio apriliano, certificato dal Liceo “A. Meucci” e promosso dall’Associazione “Arcaica”. L’incontro, intitolato “Lungo una delle strade del nostro passato: la via Selciatella”, è stato presentato da un punto di vista storico e topografico da Chiara Della Valle, dott.ssa in Conservazione dei Beni Culturali e docente di Lettere di ruolo presso la scuola secondaria di I ° dell’I.C. “Matteotti”. La professoressa ha evidenziato l’impor- Aula Magna Matteotti- La dott.ssa Della Valle illustra alcuni reperti archeologici rinvenuti lungo il percorso della via Selciatella tanza della strada romana detta via Selciatella che, partendo dalla zona pedemontana dei Colli Albani e arrivando fino al litorale di Nettuno, ha fatto da scenario ad alcuni dei più importanti eventi storici del territorio apriliano e di quello adiacente ed è stata attraversata nel corso dei secoli da personaggi di grande rilievo, come Cicerone, gli imperatori Augu- dell’ex sindaco Domenico D’Alessio. Il Consiglio dei Giovani eletto nel 2010 ha iniziato la propria attività, molto spesso però abbiamo assistito a delle sedute che seguivano le vecchie logiche della politica. Il Consiglio dei Giovani poi ha terminato il proprio mandato nel 2014. Il doppio giorno elettorale e soprattutto il seggio nelle istituzioni scolastiche permetterà una maggiore partecipazione dei ragazzi alle consultazioni e quindi alla vita sociale e politica della città. sto, Adriano, Nerone, il re Riccardo I d’Inghilterra, il duca Alfonso di Calabria e gli Alleati durante il secondo conflitto mondiale. La dott.ssa Della Valle ha avuto un’intensa esperienza in campo topografico che le ha consentito di pubblicare numerosi contributi sull’antica città di Capua e di collaborare agli scavi nel Parco Archeologico dell’Antica Norba. Infatti, ella ha fornito dati topografici relativi alla ricostruzione dell’antico percorso della via Selciatella, servendosi sia dell’approfondimento di alcuni contributi storici forniti da archeologi e studiosi locali, che dell’esame dei dati ricavati dalle ricognizioni scientifiche da lei condotte personalmente sul campo. La sua preparazione in campo archeologico risulta funzionale e produttiva all’insegnamento della storia per gli alunni della scuola media “Matteotti”, i quali possono non solo approfondire alcuni aspetti del passato del loro territorio, spesso inesistenti nei libri di testo, ma anche affrontare la disciplina in modo dinamico, andare nei luoghi interessati, studiarli dal vivo utilizzando strumenti archeologici, come paline metriche, rolline metriche e scattare fotografie. L’istituto comprensivo “Matteotti” non è di certo alle prime armi con il mondo dell’archeologia, infatti nel corso di questi anni le docenti di lettere hanno coinvolto sempre, in particolare le classi prime, in incontri di archeologia condotti da esperti del territorio, i quali sono riusciti a entusiasmare e a sensibilizzare i ragazzi nei confronti del loro patrimonio storico-artistico. Inoltre sono stati organizzati progetti di sintesi e chiarimento di tutto il mondo dell’archeologia, come quello intitolato “Archeologando” portato avanti dalla prof.ssa Della Valle proprio nella sue classi prime. IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 pagina 15 Questa volta Poste Italiane non è responsabile del disagio APRILIA, CHIUSO L’UFFICIO POSTALE CENTRALE PER QUATTRO ORE I sindacati hanno deciso di fare assemblea proprio il primo giorno del ritiro delle pensioni, creando disagio agli utenti Al contrario è stata una mattinata tranquilla. Pochi i cittadini in coda. Tutte le casse aperte Forse ha contribuito la nostra campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini o è stata banalmente la pioggia di Nicola Gilardi Ritiro pensioni tranquillo nel mese di marzo. L’ufficio di viale Marconi ha superato senza grossi intoppi i primi giorni del mese, che da sempre creano problemi ai cittadini. A permettere questo è stato il basso afflusso di persone rispetto agli altri mesi, una novità che ha comunque dato un beneficio a tutti. Forse ha contribuito la sensibilizza- mente la pioggia a scoraggiare i meno motivati. Molto spesso, infatti, già dalle prime ore del mattino si creavano delle file molto lunghe che costringevano le persone ad aspettare per molto tempo. Fatto sta che il servizio è filato liscio abbastanza velocemente. Eppure poteva crearsi una nuova giornata di caos visto che proprio per la giornata del 2 marzo, primo giorno utile per il ritiro pensioni, è Ufficio postale Marconi 2.3.2015 h.14.44 (Chiuso per assemblea zione che abbiamo cercato di dare nei confronti dei cittadini, oppure è stata banal- stata convocata un’assemblea sindacale che ha imposto la chiusura dell’ufficio postale dalle ore 12 alle 16, a cavallo tra i turni dei lavoratori. Una decisione, questa, che è andata a completo discapito dei cittadini, che hanno dovuto aspettare che l’ufficio postale riaprisse i battenti. Fortunatamente non c’è stato alcun problema, ma certamente l’assemblea poteva essere convocata in un momento nel quale si sapeva che l’afflusso sarebbe stato più gestibile. Alle 8 e 30, comunque, l’ufficio postale ha aperto ai cittadini. Un impiegato ha consegnato i numeri, uno per ogni persona. La presenza della direttrice ha fatto si che tutto si svolgesse nel miglior modo possibile. Per la prima volta dopo tanto tempo il flusso di persone non è stato tale da mettere in crisi il servizio. Ancora meglio è andata nel pomeriggio, con pochissime persone in fila, che hanno potuto ricevere i servizi senza troppe attese. Foto di Gianfranco Compagno Ufficio postale Marconi 2.3.2015 h.08.29 Ufficio postale marconi 2.3.2015 h.14.44 - Chiuso IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 12 - 26 MARZO 2015 Conferenza didattica presso il Palazzo Savelli, sede del comune di Albano Laziale lo scorso 26 febbraio “LA DIASPORA GIULIANO-DALMATA: DAL DRAMMA ALLA SPERANZA” La toccante testimonianza del signor Sergio Shurzel, 89 anni, esule da Rovigno D’Istria di Luigi Cirillo “La Diaspora Giuliano-Dalmata: dal dramma alla speranza” è stato il tema di una importante lezione di storia, tenuta giovedì 26 febbraio presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli, sede del comune di Albano Laziale. Relatore il professor Giuseppe Parlato docente di Storia Contemporanea presso la LUSPIO (Libera Università degli Studi per l’Innovazione e le Organizzazioni), insieme alla Professoressa Donatella Schurzel presidente della sezione della Provincia di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e un testimone diretto ed esule, Sergio Schulzel, 89 anni. Alla conferenza hanno anche preso parte il Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini e il Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Borelli. Ad introdurre la conferenza è stato proprio Borrelli che, ha sottolineato questa occasione come un momento di riflessione ed approfondimento per gli studenti su avvenimenti troppo spesso messi in ombra e, insieme alle Foibe, drammatico capitolo della nostra storia che ha coinvolto quasi 350.000 esuli.“Abbiamo il compito di far conoscere e di confrontarci per evitare retoriche strumentalizzazioni di parte.” Un video di repertorio ha introdotto invece l’intervento del professor Parlato che ha trattato avvenimenti storico culturali che hanno fatto da cornice a questi drammatici eventi i quali, spiega, non solo hanno colpito un gran numero di italiani ma anche numerosi croati e sloveni. Si svuotarono interi villaggi e città come appunto Istria, anche alcune aree litoranee della Dalmazia non appartenute all’Italia ma da questa occupate durante la guerra. A raccontarci di quei drammatici avvenimenti è il signor Sergio Schurzel, 89 anni che ricorda lucidissimo quei momenti di furono presi di mira cittadini non simpatizzanti del regime comunista slavo, professionisti, gente che prima aveva ricoperto cariche pubbliche, insegnanti, guardie di finanza, carabinieri, sacerdoti, ma anche operai contadini, donne e persino bambini. Shurzel ricorda ancora i loro volti terrorizzati, mentre venivano deportati in campi di concen- Sergio Shurzel atrocità che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943. Nato a Rovigno di Istria, che ritiene essere una delle più pittoresche città della costa occidentale istriana, tra graziosi campielli e case che affacciano sul mare e una popolazione costituita in gran parte da pescatori, marittimi, contadini e operai. Lì ha vissuto la sua giovinezza, fin quando, proprio in seguito l’armistizio del 43’, incominciò il calvario con le formazioni partigiane di Tito. Persecuzioni, arresti, specialmente di notte, in cui tramento e spesso uccisi in una maniera raccapricciante. Venivano infatti legati l’uno all’altro con un filo di ferro e condotti sui bordi delle tante foibe di cui era ricca l’Istria; a quel punto veniva colpito quello che stava sull’orlo del precipizio che cadendo trascinava nel baratro tutti gli altri vivi. In Dalmazia, invece, non c’erano foibe e venivano gettati in mare con una pietra al collo. Le atrocità furono innumerevoli, racconta, e ricorda ancora come il suo padrone di casa fu arso vivo, come tanti altri. Furono circa 40 giorni di terrore e atrocità, fin quando l’Istria non fu poi occupata dai tedeschi, ma quando nell’aprile del 1945 si pensava di essere arrivati alla pace tornarono i comunisti slavi con l’appoggio di quelli italiani di Togliatti e ripresero gli arresti e le esecuzioni ancor più feroci di prima. Per i successivi 3 anni però il sentimento italiano, racconta il signor Shurzel, nonostante questa particolare e difficile situazione, insieme a suo fratello ed alcuni amici, portò a un’azione filoitaliana sia nella scuola che frequentava e sia tra la gente. Quando riuscì ad avere il permesso per raggiungere l’Italia, racconta di quanto a malincuore e con quanta malinconia dovette abbandonare la sua città per raggiungere prima Trieste e poi Bologna dove fu accolto da parenti e in fine a Roma dove dormiva sulle panchine fuori la stazione Termini. A Roma ha trovato persone che lo hanno aiutato a trovare un lavoro e a ricostruirsi una vita, mentre altri in altre parti di Italia non abbero la stessa fortuna e vennero trattati e guardati con ostilità. Al termine della sua testimonianza il signor Schurzel coglie l’occasione per rivolgersi specialmente ai giovani auspicando con tutto il cuore che la vita presenti loro scenari lontanissimi dalla tragedia che lui ha vissuto che non dovranno mai più ripetersi, cercando invece solidarietà e conciliazione tra i popoli nel rispetto della storia e della memoria. Ha voluto anche ringraziare tutti coloro i quali si sono attivati per dare a Roma una Casa del Ricordo che testimonierà, oltre la millenaria italianità delle terre adriatiche, le foibe e tutte le vicissitudini derivanti dall’ esodo di ben 350mila persone che tutto hanno sacrificato per rimanere italiani ed uomini liberi. Ad intervenire poi è la professoressa Donatella Schurzel, figlia dell’esule signor Shurzel, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (sezione provincia di Roma) che ha voluto dapprima ringraziare il Comune di Albano per l’invito a questa commemorazione, volendo poi sottolineare quanto oggi sia sempre più importante portare alla memoria questo avvenimento storico attorno al quale si muove tutta la sua associazione, per il riaffioramento di quella pagina di storia italiana negata per decenni per motivi di politica internazionale e la battaglia quotidiana per il mantenimento dei valori culturali e tradizionali di quelle terre a cui sono stati strappati. È così che nel 2004 si è istituita la Giornata del Ricordo che cade il 10 febbraio, riportando sotto i riflettori quei dolorosi eventi ma nel contempo anche i valori di identità nazionale a cui gli Esuli istriani, fiumani e dalmati sono legati, e fa del Giorno del Ricordo un momento di riflessione per tutta la Nazione, in cui le parole foibe ed esodo istriano, fiumano e dalmata vengono ravvivate nel loro significato più drammaticamente profondo ma nel contempo in una fiduciosa prospettiva per il futuro. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 pagina 17 Il libro è stata presentato dall’autore a Latina lo scorso 27 febbraio, presso il Museo Cambellotti “TESTIMONI MUTI- LE FOIBE- L’ESODO - I PREGIUDIZI ” La storia degli esuli fiumani, istriani e dalmati, raccontati con gli occhi di un bambino in un affresco di un romanzo fresco e immortale di Luigi Cirillo “Testimoni Muti- Le Foibe- L’Esodo - I Pregiudizi ” il libro di Diego Zandel (Mursia Editore), racconta il dramma degli esuli GiulianiDalmati, visti con gli occhi di un bambino. La presentazione si è tenuta venerdì 27 febbraio presso il Museo Cambellotti di Latina. Il giornalisti Gian Luca Campagna ha introdotto l’incontro, mentre la collega Daniela Novelli l’ha coordinato, ponendo alcune domande. Sono intervenuti il consigliere comunale Cesare Bruni e Marino Micich direttore dell’Archivio storico di Fiume e ovviamente l’autore. Diego Zandel è un bambino nato nel campo profughi di Servigliano (Fermo- Marche) da genitori istriani, nel 1948, racconta la sua storia, narrata in prima persona, si intreccia a quella degli italiani a cui la politica post bellica riservò un supplemento di tragedia e di dolore. La voce del protagonista attraversa gli anni del Dopoguerra narrando le vicende della comunità degli esuli sradicati dalle loro vite, assillati dalle necessità pratiche, separati dalle loro famiglie. Il lettore lo segue nella vita nel Villaggio dei profughi a Roma, poi a Fiume quando, per la prima volta, accompagna la madre oltre il nuovo confine, e s’imbatte nella nuova realtà, tra lingue, dialetti, parenti e amici diversi, che amplieranno i suoi orizzonti. Con una singolare tecnica narrativa le memorie famigliari e personali si alternano a storie di persone comuni travolte dalla Storia, come il soldato tedesco Ernst, prima occupante temuto e poi prigioniero dei titini; Remigio, comunista italiano arrestato dalla polizia jugoslava e scomparso per sempre; e tanti altri personaggi. I profughi e i rimasti, gli slavi e i fascisti, i martiri delle foibe, le figure che danno titolo ai capitoli del libro sono i tasselli di una storia che per decenni è stata sepolta nel silenzio. Colpisce la capacità di Zandel di restituire l’Esodo in tutta la sua complessità umana, ideologica e politica. All’inizio della narrazione c’è l’eco del rancore dei profughi nei confronti dei druzij, i “compa- gni” jugoslavi, molto simile a quello che negli anni della guerra era stato riservato agli occupanti tedeschi; pagina dopo pagina l’emergere dell’insofferenza nei confronti dei pregiudizi di quanti considerano i profughi dei fascisti, così come dei profughi nei confronti dei “rimasti”, considerati tutti o quasi collaborazionisti degli jugoslavi, e c’è soprattutto la presa di coscienza di un’identità, quella istriana e fiumana, erede di un passato che univa, e non di rado mescolava, le diverse etnie e culture che avevano messo radici nella stessa regione. È un mosaico di testimonianze delle migliaia di italiani che, alla fine della Seconda guerra mondiale, si trovarono senza alcuna difesa di fronte all’odio etnico-nazionalista del regime di Tito, deciso a jugoslavizzare quei territori. In 350mila decisero di abbandonare tutto e di fuggire ma ci fu anche chi rimase riscoprendosi giorno dopo giorno straniero a casa propria. Romanzo della memoria ma anche romanzo di formazione di una coscienza civile che si impone di cercare oltre gli schemi ideologici le verità umane nascoste dalla Storia. Che cosa sarebbe successo se lei non fosse nato in un campo? Chiede la giornalista Novelli a Zandel. Avrebbe fatto lo stesso lo scrittore? Il giornalista? Zandel spiega che le vicende stesse gli hanno riservato questa carriera, questa voglia di comunicare e di raccontare oggi questa straordinaria esperienza di essere nato in un campo dapprima di concentramento e poi destinato ai profughi. Tra quei capannoni in legno, racconta, dove dentro vivenano stipate più famiglie insieme in condizioni igieniche davvero precarie. Un po’ meglio quelli di Roma, dove furono mandati nel 1955. Le strutture erano in muratura, dei grandi dormitori dove circa 11 famiglie risiedevano in ogni padiglione. Erano centinaia di padiglioni, buttati giù ad uno ad uno dopo il 1960 quando si iniziarono a costruire le case popolari che seppur piccole sembrava di essere andati a vivere in una reggia in confronto al campo. Con rammarico, confessa Diego, di quei padiglioni oggi a Roma non c’è più traccia storica. Anche uno solo potevano lasciarlo come monumento. Anche essendo figlio unico, in quei campi così affollati e “intimi”, non ha certo sofferto la solitudine. Bastava aprire la porta e c’erano decine di ragazzini come lui. C’è da ringraziare chi nel 2004 ha istituito la Giornata del Ricordo che ha riportato alla memoria e alla conoscenza ciò che per troppo tempo è rimasto nel silenzio. Se oggi a Roma non vi sono più nemmeno un padiglione che possa marcare la memoria di chi visse nei campi, risiede invece un archivio storico riconosciuto quale sito di eccezionale interesse storico e artistico con il decreto del Ministero della pubblica istruzione già dal 1972, dove vi sono oltre 80mila documenti e cimeli che illustrano ampiamente la storia fiumana dalle origini romane al secondo conflitto mondiale, gli aspetti urbanistici, monumentali, associativi, scolastici, amministrativi, religiosi e culturali della città di Fiume e del suo territorio ricollegabili all’identità di carattere italiano. È proprio il direttore di questo museo, Marino Micich, ad intervenire durante la presentazione del libri di Zandel; anch’egli figlio di esuli. Micich sottolinea l’importanza di aver preservato nel tempo migliaia di documenti a testimonianza di una storia importante e sofferta d’Italia che la politica ha celato per decenni. L’importanza soprattutto di raccontarla ai giovani. Ed è proprio dei giovani, delle scuole, che parla invece il consigliere di Latina Cesare Bruni il quale ha assicurato la volontà di coinvolgere la cittadinanza nel ricordare la storia di quei terribili momenti e dei profughi, tanto è vero che, sottolinea Bruni, a Latina nelle giornate del 10 febbraio quando ancora non fu istituita la giornata del ricordo venivano comunque organizzati convegni e conferenze anche grazie all’appoggio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia-Dalmazia. A concludere l’incontro è Diego Zandel, ricordando quanto oggi sia importante costruire dei rapporti di dialogo tra gli italiani di oggi e la storia che fu, con quei luoghi, quelle città come la Croazia e la Slovenia che racchiudono ancora tra le loro strade un’identità di italiani che non può essere rinnegata né dimenticata. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 12 - 26 MARZO 2015 La CGIL RIMANE IL PRIMO SINDACATO, MA PERDE UN RAPPRESENTANTE LA DICCAPP RINGRAZIA, RADDOPPIA I CONSENSI RINNOVATE LE RAPPRESENTANZE SINDACALE (RSU) DEL COMUNE DI APRILIA di Riccardo Toffoli Elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali dei lavoratori in Comune. Successo del Diccap che raddoppia i consensi mentre il primo sindacato rimane la Cgil anche se perde un seggio. Stabile la Cisl. Grande la soddisfazione del tenente dei Vigili Maurizio Doretto e di Amelia Giamè che hanno ringraziato tutti gli elettori con un ringraziamento pubblico. Il Diccap passa da uno a due rappresentanti e strappa un seggio alla Cgil. “I risultati delle Elezioni per la R.S.U. del Comune di Aprilia svoltesi nei giorni 3, 4 e 5 marzo –spiega il tenente Maurizio Doretto- ci spronano ad una comunicazione di ringraziamento per l’ottimo risultato dalla lista Diccap che ha raddoppiato i consensi sia in ordine di voti che di seggi, strappando un seggio alla Cgil che nella passata R.S.U. aveva ottenuto 6 seggi, La Cisl ha confermato i propri 2 seggi, mentre la Uil pur presentando la lista non ha raggiunto il quorum per l’attribuzione dei seggi”. La Diccap ha ottenuto 24 voti, conquista due seggi: Maurizio Doretto (con 14 voti), Amelia Giamè (con 4 voti), 4 voti anche per Tonino Palma. La Cisl funzione pubblica ottie- Maurizio Doretto ne 39 voti e due seggi: Barbara Tanevini (14 voti) e Grazia Polito (13 voti) a seguire Roberto Pantanella (9 voti) e Massimo Bisacco (3 voti). 75 voti vanno invece, alla Cgil funzione pubbli- ca che si conferma il primo sindacato nel Comune di Aprilia. La Cgil conquista 5 seggi: Enzo Terra e Marco Patella (18 voti), Franco Bedei (13 voti), Milena Trolese (9 voti), Haydee Mice- tich (7 voti), Gustavo Sarchese (5 voti), Barbara Bignardi (4 voti). La Uil con 3 voti andati a Rosa De Palma non ottiene alcun seggio. IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 pagina 19 Luci e ombre sulla criminalità della provincia nel rapporto dell’osservatorio della Regione PROVINCIA DI LATINA: ISOLA FELICE? La provincia è l’unica nella Regione a vedere decrescere il numero dei reati ma mantiene il primato di rischio nelle truffe, nella criminalità violenta e nella litigiosità e violenza quotidiana di Riccardo Toffoli Latina è l’unica provincia della regione che registra nel 2013 un decremento dei reati denunciati rispetto al 2012. Un’isola felice? Non proprio a leggere il rapporto dell’osservatorio tecnico per la sicurezza della Regione Lazio in collaborazione con Eures, pubblicato a fine febbraio. Sono 333.109 i reati complessivamente denunciati nel Lazio nel 2013 in crescita rispetto all’anno precedente (+2,5%, pari a +8.205 reati) sia rispetto al 2009 (+22,7% e +66.155 reati). Latina è l’unica che nel 2013 presenta un decremento dell’indice di delittuosità. L’aumento più consistente della delittuosità si rileva a Rieti, dove si contano 5.038 denunce (+3,2% sul 2012), seguita da Roma (+2,9%), Frosinone (14.095 denunce, +1,3% rispetto al 2012) e Viterbo (11.758 denunce, +0,7%), mentre solo Latina, con 25.490 reati denunciati nel 2013, presenta nel 2013 un pur moderato decremento (-0,6%). Pur in presenza di una crescita dei reati denunciati, l’indice di rischio scende a livello regionale. Infatti dopo una crescita costante dal 2009 al 2012, nel 2013 s è verificata un’inversione di tendenza passando da 58,8 reati ogni mille abitanti nel 2012 a 58,2 nel 2013. Latina è scesa vertiginosamente passando da 46,8 nel 2012 a 45,4 nel 2013. In generale crescono comunque i reati commessi nei capoluoghi, mentre decrescono quelli nella provincia. Nel Comune di Latina i reati denunciati nel 2013 sono cresciuti rispetto al 2012 mentre nei comuni della provincia sono diminuiti, tra l’altro in maniera consistente. Latina rimane a rischio per quanto riguarda la criminalità violenta, le truffe e la litigiosità e violenza quotidiana. FURTI I reati più denunciati sono collegati alla microcriminalità, in particolare ai furti. Questi sono aumentati del 5,3% rispetto al 2012, e del ben 29,7% se riferito a cinque anni fa. A Latina i furti sono cresciuti del 2,8%, di media 27 furti al giorno. Di questi il 34,3% sono in appartamento. Gli scippi e i borseggi crescono del 19,1%, mai quanto i furti su auto in sosta che crescono del 25,2% rispetto al 2012 e del 50,8% rispetto a cinque anni prima. TRUFFE Le denunce per truffa crescono nel 2013 in tutte le province del Lazio, anche se Roma continua ad avere il primato. A Latina crescono del 10% rispetto al 2012. La nostra provincia detiene il primato dell’indice di rischio: ben 24,4 denunce ogni mille abi- tanti rispetto alle 23,5 della media regionale. I reati di truffa informatica sono cresciuti a Latina del 56,9% nel quinquennio. RAPINE I reati di rapina, in crescita nel Lazio tra il 2009 e il 2011, a cominciare dal 2012 registrano un’inversione di tendenza, determinata soprattutto dalla significativa flessione delle denunce di rapine in banca o alla posta, ascrivibile in primo luogo al forte sviluppo dei sistemi di vigilanza e controllo delle filiali postali e bancarie nonché all’introduzione di protocolli e sistemi automatizzati di apertura delle casseforti, che hanno costituito un forte deterrente per tali attività delittuose. Nel 2013 nel Lazio le rapine decrescono del 2,4% rispetto al 2012. Latina registra il decremento significativo nell’ultimo biennio: -26,7% pari a 82 rapine in meno. A fronte di questo risultato e della diminuzione delle rapine in pubblica via, aumentano del 105,6% il numero di rapine in abitazione. CRIMINALITA’ VIOLENTA Omicidi volontari e preterintenzionali, tentati omicidi, stragi, violenze sessuali e lesioni dolo- se, dopo una forte dinamica di crescita tra il 2009 e il 2012, nel Lazio diminuiscono dell’8,2%. In modo particolare a Latina che evidenzia un decremento del 12,6% rispetto al 2012 anche se l’indice di rischio più elevato rimane quello della nostra provincia con 14,9 reati ogni 10 mila abitanti di fronte ad una media regionale di 13,6. Anche le violenze sessuali denunciate alle forze dell’ordine sono in calo rispetto al 2012. Latina ha presentato una flessione delle denunce per violenza sessuale pari a -22,9% rispetto al 2012. LITIGIOSITA’ E VIOLENZA QUOTIDIANA Nonostante anche in questo caso, ingiurie, lesioni dolose, percosse e minacce sono in calo rispetto al 2012, è Latina la provincia più a rischio con 51,6 episodi di violenza e conflittualità per 10 mila abitanti. Foto di Gianfranco Compagno pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 La 5^ edizione si è tenuta, domenica 8 marzo, presso la “Sala Folchi” del Presidio Ospedaliero San Giovanni GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA “LA PAROLA ALLE DONNE - CONTINUARE NEL BELLO” Ha aperto i lavori la dottoressa Ilde Coiro, direttore generale del nosocomio romano di Noemi Reali Le donne protagoniste dell’azienda ospedaliera San Giovanni - Addolorata, in occasione della Giornata internazionale della donna, hanno organizzato un convegno: “Continuare nel bello”. Si tratta della quinta edizione. L’incontro è avvenuto la mattina di domenica ‘8 marzo presso la “Sala Folchi” dell’Azienda ospedaliera San Giovanni - Addolorata. L’8 marzo oltre ad essere la giornata dedicata al ricordo delle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne diventa, in questo modo, una festa per promuovere la salute delle donne come vero e proprio indice di misurazione del livello di civiltà, di indicatore del benessere e di elevazione nel mondo del lavoro. “Il Convegno dell’8 marzo, giunto quest’anno alla quinta edizione, è ormai una tradizione nella nostra Azienda e continua a dar voce a coloro che con la propria professionalità, tenacia, sensibilità e umanità partecipano al buon andamento della sanità e, quindi, a far conoscere quei percorsi diagnostico- terapeutici che sono presenti nell’Azienda ospedaliera San Giovanni – Addolorata appositamente creati per le donne da donne. Queste svolgono la loro attività con grande passione ed entusiasmo muovendosi in un campo che, a volte, si presenta particolarmente arduo ” dichiara la dottoressa Maria Domenica Comerci, Responsabile della Direzione Medica dei Poliambulatori del Complesso ospedaliero San Giovanni – Addolorata e organizzatrice del Convegno, aprendo l’evento. Il San Giovanni – Addolorata si pone in modo innovativo e propositivo rispetto alla salute al femminile con la creazione di percorsi diagnostico-terapeutico che consentono di seguirle dall’esordio della malattia ai follow up successivi al centro dei quali la donna è seguita, in ogni momento, da esperte professioniste che lavorano attivamente, oltre che con tutti gli altri operatori dell’Azienda, anche intessendo rapporti strategici con il vasto territorio di cui è punto di riferimento. “Festeggiare la festa della donna è una tradizione che dura da cinque anni nella nostra azienda. Ci siamo chiesti quale poteva essere il titolo di questa giornata e abbiamo pensato a ‘continuare nel bello’ in quanto in questa azienda sono state portate avanti diverse iniziative a favore della salute della donna” spiega Ilde Coiro, Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera San Giovanni – Addolorata. Tale impegno ha fatto assegnare all’ azienda due “Bollini Rosa” dall’O.N.D.A. (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna). “Continuare nel bello perché questa azienda ha bellissime opere culturali e artistiche. È stata ristrutturata la sede dell’ Addolorata. Siamo riusciti a dare ai malati, alle persone che soffrono una migliore assistenza sanitaria; ma anche a collocare loro in un ambiente bello e confortevole e curato in tutti i particolari. Curare la malattia non è solo curare la malattia del corpo ma anche della mente” ha continuato Ilde Coiro. É la stessa Ilde Coiro a sottolineare come la presenza della donna nel mondo del lavoro ormai è un dato scontato,in particolare nelle aziende aventi la centralità della persona come valore. L’Azienda ospedaliera San Giovanni – Addolorata non è da meno avendo tra il suo personale un’ampia rappresentanza di donne che, non solo sotto l’aspetto quantitativo, ma anche e soprattutto sotto il profilo della qualità professionale, della dedizione, dell’inventiva, della capacità operativa, sono molto impegnate nell’assistenza al malato. Tra queste si ricordano Ilde Coiro, Maria Domenica Comerci, Angela Maria Mastromatteo , Elvira Caruso, Maria Mauri, Susanna Fenu , Virginia Caracciolo, l’ ingegnere che ha illustrato le slide della Villa dei Valeri, venuta alla luce durante i lavori di ristrutturazione del polo oncoematologico e Cinzia Martini, che ha concluso gli interventi invitano i presenti alla visita guidata alla Villa degli Annii. Come detto, il convegno è stato dedicato “al bello” con la presentazione del Polo Oncoematologico, di recente inaugurazione nel Presidio Addolorata, che nella sua fase di ristrutturazione ha permesso di scoprire l’imponente Villa dei Valeri presente nelle sue fondamenta. Ecco, quindi, la stretta correlazione dei temi centrali del convegno che partono da “Il bello del prendersi cura” attraverso i percorsi assistenziali dedicati IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 alle donne presenti nel reparto di oncologia e l’espansione sul territorio di quelli che partono dal reparto di ematologia, proseguendo con l’illustrazione de ”Il bello riconquistato” attraverso la proiezione di documenti visivi “Dalla Villa dei Valeri al Polo Oncoematologico” e concludendo con la suggestiva visita guidata al Peristilio della Villa degli Annii, facente parte del ricco e affascinante patrimonio archeologico e artistico dell’Azienda ospedaliera San Giovanni – Addolorata. Foto di Gianfranco Compagno identificate alcune strutture risalenti al I sec. d.C, la fase principale è sicuramente quella rappresentata dai bolli laterizi, imposti su i mattoni prodotti da Domitia Lucilia (137 d.C.) e da Annio Vero (123 d.C). Una Villa costruita per il vivere quotidiano come suggeriscono i giardini intorno.La struttura primitiva dell’edificio è in opus reticolatum6 in tufo, come quelle di fabbro, vetraio e mattonificio. Nella struttura della Villa, immediatamente a sud, si rinvengono strutture termali, sotto la Corsia Vecchia. Si tratta di strutture orientate verso nord-ovest e sud-est, secondo l’antico andamento della via Tuscolana. Il muro su cui fonda il lato sud della Corsia Vecchia è sicuramente di età romana e fa parte BREVE PRESENTAZIONE DELLA VILLA DEGLI ANNI E DEL SUO PERISTILIO” Al termine del convegno “Continuare nel bello” organizzato dalle donne dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni- Addolorata , che si è domenica 8 marzo, è stata organizzata una visita presso la Villa degli Annii (famiglia romana molto facoltosa). Infatti, al di sotto dell’Ospedale vi sono cospicui resti della Villa di Annio Vero, nonno dell’Imperatore Marco Aurelio, e degli Horti di Domitia Lucilia, madre dell’imperatore e appartenete ad una ricca famiglia proprietaria di fabbrica di laterizi(fìglinae).La Villa e gli Horti, passano in eredità a Marco Aurelio e poi al figlio Commodo, dovettero in tal modo entrare a far parte del demanio imperiale. Vengono Roma 8 MARZO - Angela Maria Mastromatteo , Elvira Caruso, Maria Domenica Comerci, Ilde Coiro, successivamente l’edificato è in opus listatum7, mattoni che con i loro bolli ci ricordano l’epoca del rifacimento. Nel II sec. dopo Cristo la domus passa da economia agricola a industriale e forse la produzione viene anche commercializzata. Si riscontrano anche murature relative ad interventi successivi, risalenti al III e IV secolo. Nel III secolo le cantine della casa si trasformano in tabernae e nel tardo impero, nelle aree limitrofe alla domus si insediano botteghe artigiane pagina 21 di questo complesso, costituendone il limite nord, attraversato da porte che anticamente immettevano sulla strada parallela all’acquedotto Claudio - Neroniano. A nordest vi sono una serie di ambienti pavimentati in opus spicatum, aseguire un ambiente absidato, forse dotato di pavimenti sospesi su pilastri di mattoni impilati, evidentemente un ambiente riscaldato e quindi parte di un complesso termale privato. A nord si trova una scala che conduce ai piani superiori, dove si trovano altri tre ambienti dotati dei resti di pavimentazione musiva in bianco e nero. Si pensa risalgano alla prima metà del II sec. d.C. e fanno parte dello stesso complesso della domus di Domitia Lucilia. Verso il IV secolo d. C. questi ambienti subiscono delle trasformazioni; la pavimentazione viene rialzata di mezzo metro, va fuori uso l’ambiente termale e viene data una nuova destinazione agli ambienti, questo è forse il motivo per il quale solitamente viene usato il termine errato di Fornaci per l’insieme di questo sito. N.R. (fonte: nota di Cinzia Marini, da un estratto dagli studi effettuati per testo storico artistico sull’Ospedale San Giovanni. Ottobre 2014) IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 12 - 26 MARZO 2015 EVENTO NAZIONALE - CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI APRILIA La Petite Messe Solennelle, ultima opera scritta da Rossini, sarà messa in scena ad Aprilia al Teatro Europa. Nel cast Riccardo Toffoli e Claudio Di Lelio L’appuntamento il prossimo 11 e 12 Aprile con ingresso gratuito di Piergiuseppe Jorillo La Petite Messe Solennelle, ultima opera scritta da Rossini, sarà messa in scena ad Aprilia il prossimo 12 aprile. Un evento unico con un cast eccezionale. Direttore il Maestro Emanuele Lippi mentre primo soprano, la bella e apprezzatissima vocalità wagneriana Michela Sburlati. Il suo, un curriculum di tutto rispetto che l’ha portata a fianco di Josè Carreras e sotto la direzione tra gli altri di Maaezel e Chailly. Ma è soprattutto grazie alla collaborazione con Kuhn che il soprano Michela Sburlati viene apprezzata per le sue interpretazioni wagneriane, in particolare nel ruolo di Isotta. La Petite sarà messa in scena il 12 aprile alle ore 18 presso il teatro Europa di Aprilia. Il progetto è di portata nazionale. A curare i dettagli della rappresentazione apriliana è l’associazione Kam- lia che il 6 marzo ha organizzato in aula consiliare una conferenza stampa di presentazione dell’evento a cui hanno partecipato il sindaco di Aprilia Antonio Terra, l’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia, il direttore Emanuele Lippi, il soprano Michela Sburlati, il primo pianoforte Claudio Veneri, il direttore artistico della Kammermusik Gabriella Vescovi e il nuovo gestore del teatro Europa Bruno Jorillo. “Siamo orgogliosi del lavoro che stanno svolgendo le associazioni apriliane per la promozione della cultura in città –ha detto il sindaco- e questo lavoro deve essere supportato dall’amministrazione comunale. Per noi è un grande orgoglio che musicisti apriliani partecipano ad lavori di portata nazionale e portino in città questi lavori”. Nel cast infatti, ci sono due musicisti apriliani: Riccardo Toffoli al secondo pianoforte e progetto della Petite che abbiamo accolto con molto entusiasmo”. Bruno Jorillo, nuovo gestore del teatro Europa, ha accolto fin da subito il progetto e ha limitato i costi alle sole spese vive proprio per promuovere la cultura in città e offrire spettacoli di livello artistico. “Dopo tanto –ha detto in conferenza- e molto lavoro, finalmente il teatro Europa può ripartire con i suoi appuntamenti. Siamo contenti di ospitare uno spettacolo di alto valore culturale di cui la città sente il bisogno”. Il primo pianoforte, maestro Claudio Veneri ha parlato del restauro dei due pianoforti. Veneri è mermusik in collaborazione con l’associazione C.S.T. e Giornale del Lazio media partner. La tappa apriliana è inserita in un cartellone che prevede rappresentazioni in tutto lo stivale. Il 14 marzo il cast debutterà al festival di Livorno. Per l’occasione il mezzosoprano Marta Lotti, organizzatrice del festival, ha messo a disposizione l’armonium di Puccini. Il tutto concluderà nel teatro rossiniano di Pesaro grazie alla collaborazione della fondazione Rossini e dell’Accademia dei Musici. A Pesaro verrà effettuata un’incisione in dvd. Gli strumenti utilizzati saranno d’epoca e sono forniti dal museo degli strumenti musicali di Fabriano. Si tratta di due Pleyel del 1860 circa, periodo in cui fu data la prima della Petite, uno a coda e uno verticale perché così fu la prima. Non è escluso però, che si faccia in tempo a restaurare un pianoforte attualmente posseduto dalla fondazione Rossini e appartenuto allo stesso Rossini e utilizzarlo per l’occasione. La rappresentazione apriliana gode del patrocinio e del contributo economico del Comune di Apri- Claudio Di Lelio al violino che prima dell’esecuzione, presenterà una meditazione sui temi più importanti della Petite scritta da Brisson. Entrambi collaborano con l’associazione Kammermusik e insieme al violoncellista Simone Sitta hanno fondato il trio che porta il nome dell’associazione. “L’associazione è nata nel 2005 –ha detto il direttore docente di pianoforte storico al conservatorio di Perugia nonché l’animatore principale del museo di Fabriano e il coordinatore del laboratorio scientifico di restauro. La gran parte degli strumenti d’epoca presenti al museo sono stati restaurati da lui e anche sono di sua proprietà. “Nell’eterna questione tra il rispetto delle volontà dell’autore e la libera interpretazione dell’esecutore contemporaneo –ha spiegato- bisogna tenere sempre presente quali strumenti aveva in possesso l’autore in quel momento. I pianoforti usati da Rossini hanno un suono dolce e morbido anche perché l’accor- artisti colo Gabriella Vescovi- e promuove la cultura musicale tra i ragazzi non solo con l’insegnamento ma anche con l’organizzazione di eventi. L’anno scorso proprio in occasione dello Stabat Mater che ha avuto grandissimo successo, il maestro Sburlati e il basso Mariano Buccino che è nostro docente e si è esibito quella sera, ci hanno proposto il La Petite Messe Solennelle La Petite Messe Solennelle è stata composta da Rossini nel 1863, cinque anni prima della sua morte. La definì lui stesso “l’ultimo peccato di vecchiaia” di un periodo in cui aveva abbandonato il teatro lirico per dedicarsi alle composizioni da camera e sacre. I caratteri della composizione, le melodie ardite e soprattutto le innovazioni armoniche fanno della Petite un vero e proprio capolavoro musicale che ebbe successo soprattutto dopo la morte del maestro ed in epoca moderna grazie proprio ai nuovi indirizzi estetici e alle forme avveniristiche. Fu scritta per 12 cantanti (in omaggio agli apostoli) di cui 4 solisti, due pianoforti ed un armonium. Tale fu il successo che Rossini volle orchestrarla nel 1867 (anno prima della sua morte). E’ insomma il testamento spirituale del noto compositore ottocentesco italiano, più famoso per le opere buffe come il Barbiere di Siviglia, la Gazza Ladra o l’Italiana in Algeri. La messa fu eseguita per la prima volta il 14 marzo 1864 presso la cappella di famiglia della contessa Louise Pillet-Will, moglie del banchiere Pillet-Will e dedicataria della composizione. All’evento, che fu dato in forma privata, furono invitati anche alcuni critici musicali e musicisti, come Giacomo Meyerbeer, Daniel Auber e Ambroise Thomas. Quella rappresentazione è alla base dell’edizione critica, qui riproposta, del musicologo Philip Gossett il quale solo dopo un’approfondita ricerca con gli eredi Pillet-Will riuscì recentemente a recuperare il manoscritto originale. La prima esecuzione della versione originale avvenne a Pesaro nel 1997. L’opera si compone di 14 pezzi per tutte le parti della Messa con alternanza tra soli, duetti, quartetti o insiemi. datura non era a 440 hz come è oggi, ma a 435. Gli strumenti d’epoca ci forniscono naturalmente le volontà dell’autore e da queste dobbiamo partire”. Fanno parte del cast vocale i soprani: Michela Sburlati, Lucia Grieco, Federica Raja; i mezzosoprani: Marta Lotti, Tiziana Fabietti, Saeko Kameja; i tenori: Luca Micheli, Paolo Bernardi, Stefano Benini; i bassi: Mariano Buccino, Wang Xiaochen, Yonghen Dong. Il cast strumentale, sotto la direzione di Emanuele Lippi è composto da Claudio Veneri primo pianoforte, Riccardo Toffoli secondo pianoforte e Alessandra Bottari all’Harmonium. Il maestro Emanuele Lippi ha spiegato ai presenti la storia della Petite e le sue difficoltà tecniche. 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 23 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 24 12 - 26 MARZO 2015 Lunedì 2 marzo sono stati liberati 400 avannotti nelle acqua dello splendido Giardino di Ninfa. IL FIUME NINFA RIPOPOLATO DALLA TROTA MACROSTIGMA “Il progetto di salvaguardia e riproduzione è stato avanzato dalla Fondazione Roffredo Caetani, sostenuto dall’Amministrazione Provinciale, che ne ha assunto l’onore economico, visto la collaborazione scientifica del Dipartimento di Biologia dell’Università Sapienza di Roma” di Veronica Alessandrini Nel fiume Ninfa è tornata la trota macrostigma. Quattrocento giovani esemplari (detti “avannotti”) di questa razza a rischio di estinzione, capostipite di tutte le altre tipologia ni”. Questo evento si è concretizzato nell’ambito di un progetto di salvaguardia e riproduzione avanzato proprio dalla Fondazione sopracitata, finanziato dalla Provincia di Latina e formulato dal dipartimento di biologia ambientale dell’Uni- Sottoriva, la responsabile Ufficio caccia e pesca della provincia di Latina dottoressa Teresa Magliozzi, il dottor Marco Seminara e il dottor Amilcare d’Orsi del Dipartimento di biologia ambientale dell’Università “La Sapienza” che hanno foto per gentile concessione Fondazione Caetani) Edifici dell’antica città all’interno del Giardino di Ninfa che popolano gli ambienti mediterranei, sono stati liberati lunedì 2 marzo nel corso d’acqua che attraversa il Giardino di Ninfa, gestito dalla Fondazione “Roffredo Caeta- versità “La Sapienza”. Alla reimmissione degli avannotti nelle acque del Giardino di Ninfa hanno presenziato il presidente della fondazione “Roffredo Caetani” Piergiacomo elaborato il programma dell’intervento, il direttore del Girdino di Ninfa dichiarato Monumento Naturale Lauro Marchetti, il presidente Federazione Italiana Pesca Sportiva Domenico Petruzzino e il dottor Marco Procaccianti. Nella splendida cornice del Giardino di Ninfa, gli avannotti sono stati dapprima sedati immettendo nella vasca con un po’ di alcol, poi marcati con una piccola iniezione di elastomeri all’altezza della pinna caudale, un’operazione che non arreca alcun danno agli esemplari ma che crea su di essi un segno permanente, per poterli riconoscere anche a distanza di tempo. Sono previste, infatti, altre reimmissioni (una è avvenuta anche l’anno scorso), senza contare che le trote, ovviamente, si riprodurranno. In questo modo, dunque, con IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 una lampada a ultravioletti, gli studiosi sapranno distinguere i vari lotti grazie al colore della marcatura. Gli studiosi, oltre al ripopolamento del fiume Ninfa, stanno anche realizzando, nel contempo, degli studi genetici sulle macrostigma per verificare la “purezza” della specie e stanno svolgendo della attività diagnostiche per avere dei dati sulle condizioni ambientali del corso d’acqua. Come ha spiegato il professor Seminara: «Una delle motivazioni per cui è partito questo progetto, è anche quella di verificare le condizioni del torrente dal punto di vista ambientale perché, purtroppo, anche le aree che sembrano più protette e tutelate, possono pagina 25 correre grandi rischi. Per poter portare avanti quest’attività riguardante la trota macrostigma, dovremo essere sicuri che il torrente sia in grado di supportare la popolazione che ci aspettiamo di ripristinare». Riguardo alla marcatura degli avannotti, ha poi aggiunto: «Serve a capirne l’età e a poter riconoscere gli esemplari in futuro, capendone la riproduzione nel sistema del reticolo di canali presente in quest’oasi. È un’operazione indolore e priva di rischi, che ci permette di riconoscere negli anni questi esemplari liberati oggi. Questo è interessante perché ad oggi, nel Lazio, non esistono dati sul loro ciclo biologico». Come ha sottolineato Sottoriva, fondamentale è stato il contributo della Provincia di Latina: «La dottoressa Magliozzi della Provincia di Latina è stata estremamente sensibile a questo progetto, la ringraziamo perché ci ha dato non solo il finanziamento (di circa 62mila euro, ndr) ma anche il supplemento per la seconda tranche, con cui spero riusciremo a migliorare l’ospitalità per que- sti esemplare, creando una struttura quasi permanente». Quello ottenuto con la re immissione degli esemplari nel Ninfa è un grande risultato, se si pensa che il fiume è l’unico luogo in cui questa specie, dall’alto valore naturalistico e di biodiversità, riesce a sopravvivere. Doveroso spendere due parole, in chiusura di questo articolo, per il bellissimo Giardino di Ninfa, un’oasi naturale che, con le sue oltre 1300 varietà di piante, è stata dichiarata Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000. Per la storia e le curiosità su questo luogo incantevole, rimandiamo al link http://www.fondazionecaetani.org/giardini.php. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 26 12 - 26 MARZO 2015 La lezione si è tenuta venerdì 27 febbraio presso la sezione dei Comunisti Italiani - Antonio Gramsci di Campoleone (Lanuvio) LA STORIA DEL PCI DAL 1944 AL 1974 “Dall’Autunno caldo al Compromesso Storico. L’avanzata del movimento di massa, la risposta delle forze reazionarie, la strategia di Berlinguer” Giunto alla quinta lezione il ciclo di seminari organizzato dalla Federazione PdCI dei Castelli Romani di Riccardo Toffoli Compromesso storico e Pci. Questo il tema della quinta lezione sulla storia del Pci tenuta Alessandro Hobel ricercatore in storia contemporanea, in particolare di storia del Pci, collaboratore con l’istituto Gramsci e la Fondazione Luigi Longo, venerdì 27 febbraio nella sede della sezione dei Comunisti Italiani di Campoleone. Il ciclo dei seminari che nel mese entrante vedrà la sua ultima lezione, prevede la ricostruzione della storia del Partito Comunista Italiano dal 1944 al 1974 a distanza di 23 anni dallo scioglimento del Pci e a 70 anni esatti dalla svolta di Salerno. “Il ciclo di incontrispiegano i promotori- è funzionale alla maggior comprensio- ne delle ragioni, ai processi storici, politici e sociali, che hanno prodotto determinate scelte; è funzionale a militanti di partito per riportare alla luce un embrione di scuola di partito, sempre più necessario a contrastare l’arrogante igno- ranza con cui troppo spesso vengono difese le proprie idee politiche nel momento in cui anche il primo partito d’Italia, ben radicato sul territorio come il PD scende ben sotto i 100.000 iscritti a livello nazionale”. L’ultima lezione, la conferenza conclusiva, si terrà sul Pci e la strategia della tensione. “Avremo poi un momento finale di verifica, -ci spiega Hobel- in cui cercheremo di capire come sono andati i seminari. Saranno loro a parlare. Precedentemente cono- scevo la sezione, ho avuto l’onore di partecipare all’inaugurazione. La partecipazione in questi seminari è stata costante, il che non è sempre frequente. Di solito seminari del genere iniziano con tante persone che poi vanno man mano a scemare. Invece la partecipazione si è mantenuta costante con molti interventi. Oggi abbiamo parlato del compro- cesso nella democrazia italiana, dopo il delitto Moro. “E’ possibile –afferma- che le Brigate Rosse non fossero al servizio di nessuno, ma pensassero di portare avanti una propria linea per quanto folle. E’ probabile però che la loro esperienza sia stata utilizzata da chi aveva i mezzi per utilizzarla, per far sì che andassero a buon fine senza troppi disturbi e messo storico, molti hanno vissuto quella fase e sono intervenuti con le posizioni di allora e come la pensano oggi. Alcuni che all’epoca erano contrari oggi magari lo vedono favorevolmente. Non ho parlato del caso Moro, come italiani non abbiamo riflettuto abbastanza su quello che accade nella primavera del 1978”. Hobel ci spiega ciò che è suc- ostacoli. Questo andare a buon fine ha contribuito ad un blocco della democrazia italiana. Dopo le grandi ondate del ’68‘70 questa democrazia doveva essere ampliata e quindi anche legittimando un ruolo dei comunisti nella maggioranza del governo del paese. Siccome l’ampliamento è stato bloccato da tante cose, tra cui sicuramente il delitto Moro, è chia- ro che poi si è determinato un riflusso”. Quindi parla del compromesso storico. “Abbiamo ricordato –continua- come per Berlinguer la proposta del compromesso storico non fosse l’accordicchio di governo tra Pci e Dc, ma come lui dirà in uno scritto successivo, il tentativo di realizzare la seconda tappa democratica e antifascista che è iniziata nel ’43, era andata avanti fino al ’47 e poi con la Guerra Fredda e con la sconfitta del fronte democratico nel ’48 era stata bloccata. Dopo tanti anni, con l’avanzare della distensione internazionale e con una crescita dei consensi delle sinistre in Italia, Berlinguer pensa che quella rivoluzione democratica bloccata nel ’47 possa riattivarsi con un’intesa tra le grandi forze democratiche e popolari italiane: i comunisti, i socialisti e i cattolici che si identificavano nella Dc”. Foto di Gianfranco Compagno 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 27 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 28 12 - 26 MARZO 2015 IL RITORNO DI ROBERTO GALLO Torquato Frattini, su iniziativa del Frattini Group e con la collaborazione dell’ Associazione Culturale Occhio dell’Arte, ha promosso una exhibition/evento che si e' tenuta venerdì 27 febbraio nella hall del Regal Park Hotel di Via Cassia1171/G a Roma, dove e' stato possibile ammirare per la prima volta in Italia (prima di approdare poi all’estero) la nuova produzione del pittore Roberto Gallo. Il prof. Vittorio Sgarbi e' stato il primo che ha visionato la mostra in anteprima, ed ha espresso dichiarazioni entusiastiche. Dopo circa venti anni di assenza, il pittore Roberto Gallo e' ritornato in pubblico per esporre nell'Urbe una collezione inedita delle sue opere. Una ricerca artistica, la sua, iniziata nel 1966 che approda ben presto ad una pittura definita dalla critica “impressionismo orfico”, perché come lo stesso autore dichiara: “è un’impressione della mente. Solo ad occhi chiusi e sognando – come nella ‘cecità’ di Orfeo – può avvenire la visione”. Così dopo anni vissuti fra l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti, che hanno portato i suoi quadri ad essere presenti in molte collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, Roberto Gallo, autore che ha saputo magistralmente tradurre in arte i tormenti dell’animo e della sua vita, dopo anni di allontanamento durante i quali la sua ispirazione artistica non si è mai fermata, torna per mostrare i suoi nuovi capolavori. L’armonia dei pennelli, delle spatole, degli stracci, così come delle unghie e delle mani con cui Roberto Gallo ha realizzato le tele di questa produzione, si trova in quello che rappresenta il filo conduttore di questa sua ultima fatica, l’erotismo. Nel corso della serata e’ stato premiato il Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia, Dottor Abdellah Redouane, tramite la figura di Lucio D’Ubaldo, senatore nella XVI legislatura e già Segretario generale ANCI. Prima dell'ingresso al pubblico per visitare la mostra, invece, e’ stato premiato l’Onorevole Domenico Rossi, Sottosegretario alla Difesa del Governo Renzi, per una vita spesa al servizio dello STATO con grande rettitudine ed encomiabile professionalita'. Il Presidente di Federazione Moda Italia Lazio, Massimiliano De Toma, ha Mara Parmegiani ha spiegato all'Onorevole Rossi un esemplare della sua famosa e nutrita collezione di abiti d’epoca che aveva prestato in esposizione per l'occasione: un prezioso abito realizzato in taffettà di seta con i colori che richiamano il nostro tricolore, indossato nel 1864 dalla contessina Alfonsina degli Uberti per una festa dell’Unità d’Italia. Sia il premio al Dr. Redouane che quello all'Onorevole Rossi era in cristallo ed ha avuto valenza di ringraziamento simbolico verso Lando Buzzanca e Lisa Bernardini © Flavio Di Properzio 2015 accolto l'istituzione italiana con grande cerimoniale ed ha effettuato la premiazione. Presenti al momento della consegna del riconoscimento, oltre il pittore Gallo, il premiato ed il premiante , anche gli organizzatori Torquato Frattini procuratore di Roberto Gallo e Lisa Bernardini Presidente dell'Occhio dell'Arte; con loro anche la nota giornalista e storica di moda Mara Parmegiani, la Dottoressa Elena Tricoli moglie del console onorario della Guinea - Bissau, la Dottoressa Marina Bertucci di Italia Informa, l'Ambasciatore del Made in Italy nel mondo Anthony Peth, la stilista Francesca A. due rappresentanti istituzionali, della civiltà italiana e di quella araba, per sottolineare l’importanza in questo particolare momento storico dello scambio e dell’integrazione culturale.Moltissime personalita' note al grande pubblico e non hanno presenziato all'evento: del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo, della musica, della moda e della comunicazione, i quali hanno partecipato a momenti di interazione, dibattito e approfondimento sul tema del rapporto fra talento e italianità, quando la nostra creatività artistica sa tradursi in eccellenza, in Italia e all’estero.Ben piu' di duecento gli ospiti alla fine intervenuti: volti VittorioSgarbi-RobertoGallo © Flavio Di Properzio 2015 noti che hanno fatto compagnia a Nadia Bengala e Paolo degli Atti che erano in scaletta di intervento durante la serata. Tra i personaggi intervenuti (in ordine casuale): Giorgio Palumbi, Anthony Peth, Daniela Chessa, Lando Buzzanca, Lino Patruno, Giovanni Brusatori, Lucio D'ubaldo, Antonello De Pierro, Gaspare Maniscalco, Tamara Fattibene, Sarah Panatta, Iolanda La Carrubba, Alessandro greyVision, Emanuela Corsello, Maria Grazia De Angelis , Pietro Paterno', Sally Morricone, Massimo Ceccovecchi, Giorgio Ceccarelli , Cristina Ferraris, Natascia e Romina Malizia, Maria Teresa Barone, Mauro Travasso, Franca Pace, Mara Pamegiani, Rocco Fulvio, il Marchese Ferrajoli, i principi Carlo e Guglielmo Giovannelli, Cosetta Turco, Vincenzo Merli,Marco Scorza,Bruno Oliviero,Emanuele Puddu, Damiano Cioci, Filippo LaFontana, Umberto Puato, Ibrahim Elshab, Silvana Lazzarino, Domenico Briguglio, Marina Bertucci, Kyra Ruffo, Giuseppe Racioppi, Andrea Lamia, Marco Bignozzi,Fabio Massenzi , Gabriella Rea, Silvia Fabi, Cinzia Loffredo, Nino La Rocca, Fulvio Pellegrini, Sonia Casella, Gabriele Marconi, Natalino Candido, Camilla Nata, Enzo Garramone, Alma Manera, Angelo Mellone, Gerardo Di Lella, Elena Tricoli, i Cugini di Campagna, Leopoldo Mastelloni, Margie Newton, Tiziana Sirna, Roberta Beta, Leopoldo Mastelloni, Aristide Caruso (... ) La categoria Moda della serata e' stata curata in maniera impeccabile dalla stilista Francesca A, che ha allietato il pubblico presente con sedici abiti della sua collezione "Orchidea Bianca". Per la "Primavera-Estate" 2015 Francesca A ha presentato una donna contemporanea,dinamica, audace, sensuale che ama indossare abiti dalle linee pulite ed essenziali. Una donna Sofisticata che ama giocare con il colore. Fresca e facile da abbinare, la collezione si 'e rivelata molto trasversale in quanto ogni capo può essere mixato agli altri con un risultato sempre piacevolmente diverso e soprendente. Hanno infine contornato il tutto citazioni di ispirazione floreale su abiti e camicie di seta da indossare con capispalla dalle linee ultra femminili.Questa serata e' stata un evento di cui si parlera' a lungo, che ha unito espressioni culturali diverse e lo ha fatto passando attraverso le tele di un grande pittore dei nostri giorni: Roberto Gallo. A tutti gli ospiti e' stato infine donato un omaggio artistico legato ad una attività solidale in favore dell’AVIS. IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 pagina 29 APRILIA “THE FLETCHER MEMORIAL HOME” La canzone dei Pink Floyd accostata al nome di Aprilia nel sito ufficiale della Città.Ma ne è stato capito il significato ? Per l’autore Roger Waters è il luogo dove rinchiude i peggiori politici della storia ! di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it [email protected] Fare “il verso” alle canzoni può essere rischioso, soprattutto se si tratta di un testo in inglese, che per la maggior parte di noi italiani di cultura “media” risulta sempre di difficile comprensione nelle varie sfumature linguistiche e talvolta nei riferimenti particolari degli autori. E’ questo il caso della discutibile scelta del brano di Roger Waters “THE FLETCHER MEMORIAL HOME” (trad. : “La casa del memoriale Fletcher” o “Sacrario di Fletcher”) quale titolo ritenuto “ad hoc” da affiancare al nome di Aprilia nel sito della Città in diverse occasioni dopo l’inaugurazione dei memoriali in memoria di Eric Fletcher Waters e dei caduti dispersi del 1944 avvenuta il 18 febbraio 2014 alla presenza del musicista Roger Waters. L’utilizzo del titolo del brano è avvenuto il 14 ottobre 2014 nella pubblicazione di un filmato della veduta aerea di Piazza Roma di Aprilia, riprese effettuate durante lo svolgimento della “Rassegna dell’Uva e del Vino” : il video in quella occasione è stato accompagnato senza possibilità di equivoco pure dalle note (e dalle parole) del pezzo cantato dallo stesso Waters Il “titolo” ritorna il 20 febbraio scorso sul sito del Comune per la cerimonia al “Rosselli” per il primo anniversario dell’inaugurazione del monumento ai Caduti dello Sbarco Alleato e poi ancora nel video pubblicato anche in youtube che ha sintetizzato le immagini della cerimonia dell’inaugurazione dell’obelisco nel febbraio 2014 e quelle della cerimonia commemorativa per il suo primo anniversario il 18 febbraio scorso. Ma analizziamo il brano di Waters : ad una semplice lettura del testo composto in memoria del padre per l’album “The Final Cut” dei Pink Floyd pubblicato nel 1983 e, per i meno avvezzi alla lingua inglese, dalla visione del video ufficiale del pezzo su youtube al link www.youtube.com/watch?v=A qonCo0A68o, appare subito senza alcuna possibilità di fraintendimento cosa rappresenti per Waters “The Fletcher Memorial Home “(la casa del memoriale Fletcher) : il luogo simbolico dove Waters rinchiude quelli che ritiene i peggiori politici della storia contemporanea. Nel geniale video dei Pink Floyd un signore che ha avuto un parente morto in guerra (alter ego di Roger Waters), vede in televisione una specie di clinica psichiatrica dove, assistiti da infermieri in camice bianco, soggiornano quelli che ritiene i peggiori personaggi politici della storia, tra cui Napoleone Bonaparte, Hitler ed altri tra cui riconosciamo Winston Churchill e Margaret Thatcher . Sale a bordo della sua automobile per raggiungerli tentando di ucciderli con la sua pistola. Approfondiamo anche su Wikipedia, famosa enciclopedia on line: “La “casa” viene intitolata da Waters al nome di suo padre, Eric Fletcher Waters, caduto nei combattimenti del 1944 (che seguirono lo sbarco di Anzio durante la seconda guerra mondiale per la liberazione di Roma” (ndr : andrebbe aggiornato in quanto dal novembre 2014 grazie alle ricerche di Harry Shindler, cui nel 2012 proposi il “caso” Waters, possiamo affermare che il povero Eric morì ad Aprilia). E poi sempre da Wikipedia : “Come tutto l’album a cui appartiene, il brano (contro le guerre) tratta il tema dell’incapacità dei potenti della Terra, incapaci di prendere decisioni valide per il bene dell’umanità. Il testo cita per nome molti personaggi politici ( Ronald Reagan, Alexander Haig, Menachem Begin, Margaret Thatcher, Ian Paisley, Leonid Il’ič Brežnev, Joseph McCarthy, Richard Nixon) che svolsero la loro attività nel periodo della guerra fredda (1945-1990), definendoli “coloniali dissipatori di vita” (colonial wasters of life) ed etichettandoli come “bambini troppo cresciuti” (overgrown infants) e “tiranni incurabili” (incurable tyrants), ritenendoli incapaci di comprendere qual- siasi cosa al di fuori della violenza o del loro volto in bella vista su un televisore. Waters, provocatoriamente afferma che tali personaggi prendono la guerra come un gioco: And amuse them selves playing games for a while / Boom boom, bang bang lie down you’re dead (E per un po’ si divertiranno a giocare: Bum, bum, bang, bang, cadi, sei morto)”. Riportiamo poi per mancanza di spazio la traduzione della parte iniziale del brano per togliere eventuali altri dubbi, invitando i lettori alla lettura integrale: “THE FLETCHER MEMORIAL HOME” (traduzione : “La casa del memoriale Fletcher” o “il sacrario di Fletcher” Porta da qualche parte i tuoi bambini troppo cresciuti e costruisci per loro un casa, un piccolo posto solo per loro. Il sacrario di Fletcher (la casa del memoriale Fletcher): La casa per incurabili tiranni e re. E potranno ammirarsi ogni giornonella TV a circuito chiuso per assicurarsi che siano ancora vivi.È l’unica connessione che sentono. Sulla base di tutte queste documentazioni si evince che l’accostamento superficiale e continuativo del titolo e delle note della canzone di Waters al nome della nostra Città nella quale sono stati costruiti i memoriali in memoria dei caduti dispersi del 1944 sia una scelta veramente infelice perché, secondo la mia opinione, anziché dare lustro alla nostra Città al contrario la ridicolizza su scala mondiale, considerando i milioni di “veri fans” del cantante che del pezzo conoscono bene testo, significato e finalità dell’autore . IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 12 - 26 MARZO 2015 Il nuovo libro di Giovanni Fasanella e Giuseppe Rocca, cerca di far luce sull’omicidio Moro “LA STORIA DI IGOR MARKEVIC” UN DIRETTORE D’ORCHESTRA NEL CASO MORO È stato presentato dal regista pontino Gianfranco Pannone martedì 24 febbraio, presso la Feltrinelli di Latina Il precedente: “Il misterioso intermediario. Igor Markevic e il caso Moro” (Einaudi 2003) definito controverso sparì dalle librerie di Veronica Alessandrini Può un direttore d’orchestra aver avuto un ruolo importante nel caso Moro? A questo delicato quesito hanno provato a rispondere il giornalista Giovanni Fasanella e lo sceneggiatore Giuseppe Rocca, nel libro “La storia di Igor Markevic”, edito da Chiarelettere. L’opera, uscita verso la fine dello scorso anno, è stata presentata il 24 febbraio a Latina, alla libreria Feltrinelli di via Armando Diaz. Si tratta di un libro che potremmo definire, banalmente, scomodo ma necessario. Un testo dal passato travagliato, pubblicato con il titolo “Il misterioso intermediario. Igor Markevic e il caso Moro” da Einaudi nel 2003 e trasformatosi, nel giro di pochissimi giorni, da caso editoriale a bersaglio di critiche violente, fino a scomparire dagli scaffali delle librerie e, di conseguenza, dalle classifiche. I due autori hanno ripercorso la storia e i punti fondamentali della loro opera, riproposta in una veste nuova ed arricchita di nuovi contenuti. Ha coordinato l’incontro, Il regista di Latina Gianfranco Pannone che ha realizzato un video con Fasanella, uno dei due autori e che, aprendo la presentazione, ha detto: “Quando si definisce un libro controverso, significa che ci sono delle cose che non sono andate bene a tutti perché, evidentemente, hanno toccato delle ferite aperte. In questo caso si tratta delle ferite aperte di un Paese intero, che non ha fatto i conti con i propri traumi e la propria storia”. Il libro di Rocca e Fasanella segue le tracce di Igor Markevic, un celebre compositore e direttore d’orchestra ucraino naturalizzato italiano, scomparso nel 1983 emesso sotto i riflettori dall’inchiesta della Commissione parlamentare sulle stragi e sul terrorismo, che gli ha assegnato il ruolo di ipotetico intermediario nella trattativa tra Brigate Rosse e servizi segreti per la liberazione del presidente Aldo Moro. Si tratta di una figura di spicco dei salotti romani, che entrò a far parte di una delle famiglie storiche della capitale grazie al matrimonio con la contessa Topazia Caetani. Un personaggio complesso, ricco di sfaccettature che questo libro vuole andare a scandagliare, descrivendone la vita e la formazione, le influenze culturali, le amicizie e le conoscenze, per riuscire a capire se, effettivamente, l’ipotesi di un suo coinvolgimento possa risultare plausibile. Come spiega la sinossi dell’opera, c’è un fil rouge che parte dalla Parigi degli anni ’30 e arriva in via Caetani, dove è stato rinvenuto il corpo del presidente Aldo Moro la mattina del 9 maggio 1978, passando attraverso salotti popolati di spie, massoni, politici, nobili e banchieri. Ha ricordato Rocca: «Quando uscì la notizia dell’implicazione di Markevic nel caso Moro, io lavoravo per Radio Tre, culla della musica classica nel panorama radiofonico italiano. Passavano sempre sue opere e subito si parlò di una bufala. Abbiamo quindi voluto ripercorrere, in un certo senso, un aspetto del ‘900 che a scuola non ci spiegano. Markevic è un uomo molteplice, noi abbiamo descritto i vari ambienti in cui ha vissuto, per capire le tante sfaccettature di questo personaggio». Tra i quesiti affrontati nel libro, tra l’altro, ha particolare rilievo la questione legata al ritrovamento del corpo nella (tristemente) famosa Renault 4, uno dei tanti misteri che circondano il caso Moro. Le Br, infatti, affermarono di averlo ucciso nel rifugio di via Montalcini intorno alle 5 del mattino e di averlo poi spostato in via Caetani, ma questa versione non collima con i risulta- ti dell’autopsia, che stabilì che l’assassinio avvenne non più di un’ora prima del ritrovamento del cadavere (rinvenuto alle 11 del mattino). È plausibile, dunque, che l’auto fosse già lì, o si trovasse lì vicino, visto e considerato che quel giorno via Caetani (al centro di Roma, vicino a via delle Botteghe Oscure e alla zona del ghetto ebraico) era completamente sbar- Mentre stavamo realizzando il servizio i maggiori quotidiani italiani hanno lanciato la notizia PAPA FRANCESCO VUOLE CHIAREZZA SUL CASO MORO l’arcivescovo Antonello Mennini, nunzio apostolico in Gran Bretagna, ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta In un articolo che parla, anche se in maniera trasversale, del caso Moro, non possiamo non citare una notizia diffusa proprio nel momento in cui scriviamo, sabato 7 marzo. Le principali testate giornalistiche italiane, hanno infatti riportato che lunedì 9 marzo l’arcivescovo Antonello Mennini, nunzio apostolico in Gran Bretagna, sarà ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro presieduta da Giuseppe Fioroni. L’Arcivescovo, figlio di un importante dirigente dello Ior, era stato allievo di Moro all’università e, nel periodo dei 55 giorni di prigionia dell’esponente della Dc, era viceparroco della chiesa di Santa Lucia al quartiere Trionfale. Il suo ruolo è emerso da alcune intercettazioni telefoniche: egli avrebbe fatto da tramite per trasmettere alcune lettere scritte dallo statista e indirizzate a varie persone. Francesco Cossiga, all’epoca Ministro dell’Interno, è sempre stato convinto che, durante il sequestro, Mennini avesse potuto incontrare Moro nel covo delle Br. Si ipotizza anche che egli l’abbia confessato e gli abbia impartito l’estrema unzione prima dell’uccisione. Tra pochi giorni saranno esattamente 37 anni dal rapimento dello statista democristiano e, a quanto pare, Papa Francesco ha, in qualche modo, riaperto il caso Moro. Come riportato dal Corriere della Sera, in un articolo a firma di Maria Antonietta Calabrò, il Pontefice «ha scelto di far prevalere la ricerca della verità sulle regole della immunità diplomatica di cui godono i nunzi (gli ambasciatori vaticani), come del resto il personale diplomatico di tutti i paesi del mondo. Ed è stata sempre di Papa Francesco la decisione di far venire a Roma l’arcivescovo a deporre a San Macuto, sede della Commissione, senza che l’organismo parlamentare dovesse spostarsi in trasferta a Londra, ad ascoltarlo “a domicilio”, in considerazione del suo status». V.A. rata, come rivelano diverse testimonianze. A tal proposito, Fasanella ha raccontato: «Quando Moro era ancora vivo, due agenti del Sismi si presentarono a palazzo Caetani, bussarono al portone chiedendo di Aldo Moro e di Igor Markevic. Si è scoperto, poi, che il Sismi aveva ricevuto una soffiata dal Mossad, i servizi segreti israeliani, secondo cui Moro era a palazzo Caetani e, assieme a lui, doveva esserci anche il direttore d’orchestra». Ricordando la prima edizione dell’opera, Fasanella ha affermato: «Quando uscì il libro la prima reazione fu entusiastica, nel giro di pochissimi giorni schizzò ai primi posti delle classifiche di vendita, come un vero e proprio caso editoriale. Iniziò poi un vero e proprio linciaggio, alcuni ambienti si sentirono toccati, secondo me a torto e, ancora ad oggi, non riesco a farmene una ragione. Ci querelarono per i riferimenti alla figura di Hubert Howard, che era imparentato coi Caetani (sposò Lelia Caetani). La vicenda giudiziaria si concluse con il Giudice del Tribunale Civile di Roma che respinse la richiesta della famiglia Howard, condannandoli a pagare le spese giudiziarie, con una sentenza le cui motivazioni dovrebbero essere conosciute perché fanno scuola». In buona sostanza, il Giudice ha affermato che, nell’ambito di una vicenda così drammatica per il nostro Paese come quella del sequestro Moro, i giornalisti/ricercatori hanno il diritto di formulare ipotesi fondate per giungere alla verità. La vicenda giudiziaria, con tanto di testo integrale della sentenza, è stata inserita in una delle appendici della nuova edizione. I due autori hanno quindi pensato di dare un’altra chance ad un libro che, partendo dalla figura di Markevic, ripercorre uno dei periodi più bui della storia italiana. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 pagina 31 ESPOSIZIONE STORICA “UN RICORDO PER LA PACE” L’ULTIMO APPELLO AL COMUNE DI APRILIA E ALLE ISTITUZIONI DELLA FAMIGLIA BONACINI PER NON DISPERDERE IL PATRIMONIO CULTURALE di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it [email protected] E’ in scadenza il 12 marzo l’ “ultimatum” che la famiglia Bonacini aveva rivolto 6 mesi fa all’Amministrazione apriliana per la piena realizzazione del progetto espositivo a favore della collettività di Aprilia, progetto che si trascina da più di 15 anni. Ad oggi ancora nessuna risposta ed è per questa motivazione che a fine febbraio è stato rivolto un appello anche alla Provincia di Latina e alla Regione Lazio; il 6 marzo è stata infine protocollata una nuova lettera dove si richiede urgentemente un incontro chiarificatore con il Sindaco di Aprilia, Assessori e Dirigenti preposti, quale ultima occasione per definire il futuro dei reperti della collezione storica di Ostilio Bonacini, scomparso nel 1999. E’ questo l’ultimo estremo tentativo a favore di Aprilia, per non disperdere altrove quanto con tanto impegno e passione è stato raccolto da Ostilio e poi custodito per tanti anni dalla famiglia Bonacini nella finalità del com- pletamento dell’esposizione storica sul tema “APRILIA IN GUERRA : LA BATTAGLIA DI APRILIA” attualmente presso l’Istituto “Rosselli” di Aprilia . Nella lettera al Comune di Aprilia si sottolinea che la collocazione dell’esposizione presso l’Istituto di Istruzione apriliano è importante per il messaggio di pace che è importante trasmettere alle giovani generazioni, e che passa anche attraverso la conoscenza e lo studio dei reperti bellici Bonacini, autentici documenti di memoria. La notizia della determinazione a risolvere la penosa situazione di “stallo” ha già avuto eco e sono arrivate le prime richieste da alcune organizzazioni museali. Il materiale storico Bonacini più e più volte offerto gratuitamente al Comune di Aprilia a completamento dell’esposizione bellica potrebbe quindi trovare presto altra destinazione nei musei nazionali o esteri disposti ad accoglierlo e valorizzarlo dignitosamente. Una grande occasione persa per la Città di Aprilia ed una prova tangibile della scarsa attenzione per la cultura e per la nostra storia; un rifiuto che se confermato nel prossimo incontro avrà per sempre “a onore e gloria “ la firma dell’odierna Amministrazione di Aprilia. Preoccupazione nella famiglia Bonacini anche per il futuro dell’esposizione già in essere al “Rosselli” che, seppure patrocinata dal Comune nel 2013 quando era Assessore alla cultura l’ Avv. Fabio Malecchi, ad oggi non è stata minimamente valorizzata dall’Ente patrocinante, anzi pubblicamente non esiste e non viene mai menzionata neppure l’origine particolare dell’iniziativa. Già da molti mesi sul sito del Comune di Aprilia è stato rimosso pure il collegamento al blog dell’Associazione ”Un ricordo per la pace” relativo dell’esposizione storica dove, seppure sommariamente, sono alcune immagini delle vetrine ed una descrizione sommaria dei reperti, una “presentazione” della mostra realizzata con la consulenza del Generale Dott.Massimo Coltrinari, che da anni collabora con l’ Associazione “Un ricordo per la Pace”. Nessuna risposta del Comune neppure ai progetti presentati a partire dal 2013 dall’Associazione “Un ricordo per la pace” per una valorizzazione dell’esposizione. Era stato richiesto il patrocinio per realizzare una struttura informativa multimediale (plurilingue) in continuità dell’esposizione con la descrizione dei reperti esposti, le documentazio- ni, i video tematici e le ricerche sulla storia di Aprilia ; nessuna presa in considerazione pure del progetto di realizzazione di un sito internet quale museo virtuale dell’esposizione storica fruibile da visitatori di tutto il mondo, in un’ottica di promozione internazionale delle peculiarità e delle eccellenze della Città di Aprilia. Quello che rammarica maggiormente è quindi l’ “oscuramento” della mostra permanente che dovrebbe invece costituire un punto di orgoglio per la Città di Aprilia ed un punto di riferimento anche per lo studio della storia della seconda guerra mondiale. Non è consentito conoscere le motivazioni di tale comportamento, ma è ormai evidente che le scelte e le dinamiche dell’Amministrazione sono rivolte altrove. La mostra storica al Rosselli, il cui allestimento venne curato dalla scrivente Elisa Bonacini e da collaboratori dell’Associazione “un ricordo per la pace”, era stata inaugurata il 23 aprile 2013. Il progetto espositivo era nato nel lontano 1999, quando dopo la scomparsa di mio fratello Ostilio Bonacini con la mia famiglia decidemmo di affidare a titolo perenne e gratuito al Comune di Aprilia l’importante raccolta di reperti della seconda guerra mondiale affinché fossero esposti al pubblico. Solo tre anni dopo, nel 2002, alcuni pezzi vennero collocati in una piccola mostra permanente presso l’Istituto Comprensivo Pascoli di Aprilia, ma l’esperienza fu fallimentare anche sotto il profilo della sicurezza, a causa di promesse non mantenute anche nell’aspetto assicurativo : vennero così rubati tre binocoli di diverse nazionalità, pezzi unici della collezione. Nel 2008 la mostra venne dismessa per subentrate esigenze scolastiche ed il materiale Bonacini trasferito nell’auditorium del Rosselli. Nel luglio 2012 il Comune di Aprilia accettò formalmente l’affidamento a titolo perenne e gratuito di circa 300 reperti e successivamente patrocinò la realizzazione dell’esposizione con circa 20.000 euro per nuove teche e manichini. Mi sia consentito ricordare che l’esposizione al “Rosselli” nulla altro è costata ai cittadini di Aprilia. Nulla è costato all’Amministrazione il lungo ed accurato lavoro di inventariato del mate- riale con esperti del settore, iniziato da mio papà Ernesto Bonacini, e poi proseguito da mia mamma Franca Saccani, Nulla è costato il lavoro della mia Associazione “Un ricordo per la pace” curatrice della mostra che ha offerto finora il proprio impegno con tanta passione e 0 finanziamenti, riuscendo ad avvalersi nel tempo di prestigiose partecipazioni di persone che generosamente sostengono l’Associazione condividendone finalità e valori. Nessun riconoscimento morale neanche per la divulgazione della storia e delle persone di Aprilia, che con tanta passione porto avanti da anni e per le mie continue ricerche di testimonianze del periodo di guerra nel territorio che sono state determinanti anche nella costruzione dell’ “evento Roger pagina 32 IL GIORNALE DEL LAZIO Aprilia - Passione Vivente PASQUA 2015 L’APS “Verso la Saggezza” con sede in via Parigi 6 Aprilia, in collaborazione con l’associazione “Lo Scrigno” di Aprilia e la supervisione religiosa di Don Franco Marando, parroco della Chiesa Arcipretale di S. Michele di Aprilia realizzerà, anche per l’anno 2015, la Rappresentazione della Passione Vivente di Cristo per domenica 29 marzo (domenica delle Palme). L’evento avrà luogo sempre in P.zza Roma e sul sagrato della chiesa di S. Michele con una durata di ca. 1 e mezza e sarà prevista la partecipazione di una settantina di figuranti tra attori recitanti e comparse. Il tutto sarà sorretto sempre da un filo conduttore narrativo che unirà le diverse scene, arricchite, quest’anno, dall’Ingresso in Gerusalemme di Gesù il quale si snoderà, sempre in accordo con l’Amm.ne Comunale e le forze di polizia locale, da via degli Aranci ( altezza di L.go delle Rose) al sagrato della chiesa, con l’uso di un asino guidato dal rispettivo proprietario. L’opera proseguirà, quindi, con l’Ultima cena, la Lavanda dei piedi, l’Agonia nel Getsemani, il Tradimento di Giuda e l’Arresto, il Processo del Sinedrio, il Processo davanti Pilato, la Flagellazione, Via Crucis che culminerà nella Crocifissione sul sagrato della chiesa di S. Michele. Incoraggiati e spronati dal riscontro positivo dell’anno scorso della cittadinanza di Aprilia e stimolati dalla stessa Amm.ne Comunale e dalla chiesa di S. Michele nella persona di Don Franco, che ci ha lusingato profondamente, abbiamo deciso di bissare un tale evento anche quest’anno ma con la volontà di coinvolgere al massimo il pubblico facendolo interagire con i partecipanti in alcuni momenti clou dell’opera, come, p.e., l’ingresso in Gerusalemme con le palme, o la via Crucis intorno a P.za Roma. La preparazione è già partita dai primi giorni di gennaio e contiamo su un’adeguata campagna di informazione da parte Vs. al fine di divulgare al massimo l’importanza di tale opera che per il nostro territorio rappresenta una novità che tende ad avvicinare sia i più giovani alla Chiesa e a quei valori cattolici e di culto tipici della pietà popolare cristiana e sia a quelle persone che non comprendono quanto sia attuale e universale l’insegnamento che Gesù Cristo, sacrificando la propria vita, ci ha lasciato come grossa eredità spirituale. Ringraziando profondamente tutti coloro che collaboreranno per la diffusione di tale meraviglioso evento. Mina Modugno Presidente Verso la Saggezza APRILIA 24^ FESTA IN ONORE DI SAN GABRIELE 12 - 26 MARZO 2015 L’U.N.S.I. sempre più presente in città L’U.N.S.I. la sezione di Aprilia dei sottufficiali di tutte le armi, ha organizzato la giornata della raccolta alimentare il giorno 07 Marzo allo scopo di dare un piccolo aiuto all’orfanotrofio delle suore francescane del Sacro Cuore avente sede in Via Ardeatina n°390 in località Lido dei Pini. Tutti i soci membri dell’associazione, si sono dati da fare durante la mattinata raccogliendo i prodotti acquistati dai clienti del negozio MAURY’S che ha abbracciato da subito con entusiasmo l’iniziativa lasciandoci ampia libertà di azione. Mentre accadeva questo i piccoli ospiti dell’orfanotrofio, accompagnati da Suora Maita e Suora Federica insieme al Sig.Stefano, erano intrattenuti all’interno del CARTOON PARK i cui gestori Pino Siano e Carlo Magrini hanno anche offerto il pranzo ai bambini che hanno così potuto passare una giornata diversa. Anche l’assessore Francesca Barbaliscia con la sua presenza ha voluto rappresentare il Comune di Aprilia che si è dimostrato così partecipe e presente. Gli apriliani hanno reagito positivamente dimostrando di essere sensibili e generosi, alla fine sono stati raccolti generi alimentari e materiale igienico di ogni tipo che sono stati poi consegnati all’istituto. “Siamo contenti di poter dare una mano a chi ne ha bisogno e seguiranno altre iniziative simili” queste sono state le parole pronunciate dai soci “in futuro speriamo di poter contare su una sede idonea più vicina al centro, dove potremo svolgere molte attività di interesse collettivo, ma questo dipenderà dalle disponibilità del Comune, per adesso possiamo solo dire grazie alla società SPORTING APRILIA di via delle Valli che ci ha ceduto gratuitamente un locale. Il responsabile stampa dell’ U.N.S.I. Luciano Santelli Riparte lo Sportello per i Diritti degli Animali, attività dei volontari a sostegno del benessere degli animali domestici Torna lo “Sportello per i Diritti degli Animali” presso l’Assessorato all’Ambiente ed Ecologia della sede municipale di Piazza dei Bersaglieri. Ogni giovedì dalle 16 alle 18, a partire dal prossimo 12 febbraio, le guardie zoofile volontarie convenzionate con il Comune di Aprilia forniranno informazioni su microchippatura, iscrizione all’anagrafe canina, adozioni di cani e gatti, sterilizzazioni, istituzione di colonie feline, nonché sulle diverse iniziative dell’ente comunale e dei volontari. Dalla scorsa settimana inoltre le guardie zoofile hanno iniziato ad effettuare sopralluoghi presso i maggiori parchi della città informando i cittadini sulle corrette modalità di conduzione dei cani, con particolare riferimento all’obbligo di raccolta delle deiezioni. Per coloro che persisteranno in comportamenti scorretti, seguiranno poi le sanzioni previste dal Regolamento sul Benessere Animale. Ci auguriamo – ha commentato l’Assessore con deleghe di competenza Alessandra Lombardi – che la giusta informazione e, se necessaria, la somministrazione delle previste sanzioni, raggiungano l’obiettivo di farci avere una Città e dei parchi in cui si possa passeggiare e giocare tranquillamente”. Un elogio alla “Clinica Città di Aprilia” Gli abruzzesi di Aprilia, domenica 1° marzo, hanno festeggiato San Gabriele dell’Addolorata nella nuova chiesa del quartiere Bellavista. La Santa Messa è stata celebrata da Monsignor Franco Marando con i canti egregiamente eseguiti dal Coro “San Gabriele”, interamente formato da elementi dello stesso quartiere. Il pomeriggio, trascorso nell’elegante Ristorante “Il Capanno” si è concluso con i saluti delle Autorità e con l’annuncio del prossimo Viaggio alla riscoperta delle origini, fissato per sabato 16 maggio ad Amatrice e Rieti. Presente una delegazione dell’Associazione molisana, guidata dal presidente Domenico Salvatore. L’Amministrazione comunale di Aprilia era rappresentata dal Sindaco Antonio Terra – originario di Lecce dei Marsi in provincia di L’Aquila - e dal Presidente del Consiglio Bruno Di Marcantonio - originario di Montorio al Vomano in provincia di Teramo. Associazione Abruzzese Aprilia Sono un cittadino di Aprilia, sono stato ricoverato per tre giorni e tre notti, presso a suddetta clinica per un intervento che è andato tutto benissimo; ma particolarmente voglio sottolineare, l’igiene, la pulizia, e da mangiare, e la grande professionalità medica ed assistenziale. Con stima, un ringraziamento ed un saluto a tutti. Aprilia 19.02.2015 Bizzoni Marcello 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 33 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 12 - 26 MARZO 2015 dalla Regione di Bruno Jorillo PIÙ VICINI ALLE DONNE: LA REGIONE SOSTIENE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE Alla presenza della consigliera del presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità, Giovanna Martelli, Guido Fabiani, assessore allo sviluppo economico e Lucia Valente, assessore al lavoro, hanno illustrato le azioni e gli interventi messi in campo dalla Regione a favore delle imprese femminili e per sostenere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. “Occuparci di Pari opportunità vuol dire costruire dei nodi che tengono unite tutte le politiche- lo ha detto Giovanna Martelli, consigliera del presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità, che ha aggiunto: è importante che i ministeri si accordino sulle attività e Renzi, che ha la delega per questa materia, lo sta facendo" Il Lazio è la seconda regione italiana per l'imprenditoria femminile. È un dato importante e proprio per questo la Regione ha lavorato in modo concreto con tanti interventi e iniziative: Con innovazione Sostantivo Femminile la Regione ha sostenuto la realizzazione di progetti innovativi e tecnologici per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi. In totale sono arrivate 349 domande. 54 i progetti vincitori tra imprese e associazioni al femminile. Ad aprile la nuova edizione del bando, che avrà una dotazione di un milione di euro. Potranno partecipare le micro, piccole e medie imprese, anche in forma di impresa individuale, di cui le donne posseggano almeno il 51%. E saranno ammesse anche le società cooperative e di persone in cui il numero di soci donne sia almeno il 60%. Da quest’anno potranno partecipare anche le donne che intendono aprire una startup. Come per tutti i bandi, le imprese ammesse dovranno avere almeno una sede nel territorio laziale. I progetti invece dovranno riguardare la realizzazione di nuovi prodotti o servizi tramite l’utilizzo di nuove tecnologie. “Donna Forza 8”, uno sportello per fornire assistenza e informazioni. Una consulente specializzata sarà a disposizione delle donne e delle imprese femminili per fornire assistenza sulle tutte le possibilità di finanziamento. Con Intesa 2 sulla Conciliazione la Regione presenta una serie di interventi per favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e sostenere l’equilibrio tra la vita familiare e la presenza e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Un modo per favorire le pari opportunità e contribuire allo stesso tempo ad accrescere la produttività delle imprese. In particolare la Regione investe 1 milione e 290mila euro che saranno utilizzati: Per promuovere le pari opportunità nelle scuole, con percorsi didattici e di orientamento finalizzati ad abbattere gli stereotipi di genere. L’obiettivo è raggiungere 100 scuole nelle 5 Province della Regione. Sportelli donna per il welfare territoriale. Saranno presenti in ogni Provincia per offrire risposte concrete alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne e sostenere l’avvio di nuove micro imprese al femminile. Modelli di lavoro organizzativi flessibili. Queste iniziative innovative saranno sperimentate sia per le Pubbliche Amministrazioni che per le imprese: dal telelavoro alla banca delle ore, dall’adozione di orari flessibili al bilancio sociale di genere. "La prima edizione ha riscosso un grande successo, con 54 vincitori tra imprese e associazioni, su 349 domande pervenute. Alla base di tutto questo c'è il tema del rilancio del tessuto produttivo del Paese"- è il commento di Guido Fabiani, assessore allo sviluppo economico, commentando il bando innovazione Sostantivo Femminile. “Dobbiamo rinforzare questi percorsi, dobbiamo rinforzare il tasso di natalità- ha sottolineato Lucia Valente, assessore al lavoro, che ha aggiunto: in Italia è basso e dobbiamo evitare che le donne si sentano sole" SVILUPPO, CON LAZIO INNOVA IL LAZIO CAMBIA E L’ITALIA È PIÙ FORTE Da oggi imprese e cittadini possono contare su Lazio Innova, la nuova società unica per lo sviluppo che nasce dalla fusione di sei società. Un vero e proprio punto di riferimento per chi ha un’idea e vuole realizzarla "Abbiamo migliorato i servizi spendendo di meno: la Regione Lazio aveva sei società sullo sviluppo, tra cui una banca, adesso ci sarà una sola società, la newco Lazio Innova, che si preoccuperà dello sviluppo economico della Regione- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, intervenendo all’inaugurazione della nuova sede di Lazio Innova. Lazio Innova è la nuova società unica per lo sviluppo per aiutare in modo concreto le imprese. Uno strumento a disposizione di tutti, che nasce dalla fusione e della razionalizzazione di ben sei aziende in una sola più snella ed efficiente. Tutto questo non rientra in una parentesi nel deserto, ma fa parte di una strategia precisa e organica che la Regione sta portando avanti. Un bell’esempio di buona amministrazione. Si tratta della più grande operazione di revisione delle spesa ed efficientamento su società regionali in Italia. Con Lazio Innova infatti la Regione passa: da 6 a 1 società - da 6 uffici in affitto a 3, tutti di proprietà regionale - da 43 a 6 poltrone negli organi sociali - da 16 a 9 dirigenti Stop alla frammentazione di interlocutori, uffici e competenze. Spesso in questi anni il moltiplicarsi di uffici, competenze e burocrazie è stato un vero e proprio ostacolo per le imprese del Lazio, che erano costrette a fare i conti con un vero e proprio labirinto. Da oggi con lazio innova c’è un unico punto di riferimento per le imprese e lo sviluppo. Una società più leggera, efficiente e affidabile, e che costa meno: in un anno Lazio Innova ha già prodotto 4,8 milioni di euro di risparmi, e farà risparmiare 27 milioni entro il 2017. Uno strumento utile per sostenere le imprese, che potranno accedere più facilmente alle tecnologie avanzate e alle potenzialità della ricerca, e avranno anche la possibilità di formare in modo più semplice forza lavoro ad alta professionalità e specializzazione. Da marzo 2013 ad oggi Lazio Innova ha erogato per conto della Regione Lazio risorse europee, nazionali e regionali per un totale di 482,6 milioni di euro attraverso avvisi pubblici rivolti alle imprese e Enti locali. Nel 2014 sul portale di Lazio Innova sono state visitate 1,2 milioni di pagine e circa 400mila utenti unici, un dato dieci volte superiore ai numeri registrati dal portale nel 2013 e da giugno prossimo il portale di Lazio Innova sarà ancora più semplice e offrirà ancora più dati e servizi attraverso la digitalizzazione dei documenti e la possibilità di seguire l’avanzamento della propria pratica online Ecco due esempi di cosa è stato realizzato grazie a questo nuovo modello, che consente finalmente alla Regione di sostenere in modo concreto le idee creative dei giovani e di chi ha un progetto e vuole realizzarlo: Wanderio, il primo sito web per pianificare viaggi dalla porta di casa fino alla destinazione finale. Un'idea semplice e geniale nata dall'esperienza diretta di tre giovani creativi per dare la possibilità a tutti di organizzare in poco tempo un viaggio veloce e conveniente nel rispetto dell’ambiente. Il sito permette di includere nell’organizzazione del viaggio tutti i mezzi di trasporto: dal mezzo con cui partire, alla compagnia più economica, alla coincidenza da prendere. Scoobe, la piattaforma di scoter sharing elettrici per consentire a tutti di muoversi senza stress e in modo ecologico ed economico nella città di Roma. Gli Scoober potranno accedere al servizio con un’app che li aiuterà a trovare lo scooter Scoobe più vicino rispetto al luogo in cui si trovano. Obiettivo è quello di offrire un servizio di scooter sharing a un prezzo abbordabile per i più giovani. “Solo chiudendo sedi inutili risparmiamo 1,6 mln di euro l'anno e con la riduzione dei dirigenti abbiamo notevolmente abbassato i costi migliorando l'efficienza. Non ci credeva nessuno- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: anche questo è un altro grande passo in avanti - ha concluso - per una Regione nella quale si può tornare ad avere fiducia." “È un lavoro già iniziato con la fusione delle sei precedenti società in una e che continuerà nei prossimi mesi con l’obiettivo strategico di dotare il sistema economico regionale di uno strumento utile, moderno e davvero capace di essere al servizio dello sviluppo e del lavoro”- è il parere di Guido Fabiani, assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive. "Queste operazioni sono state concluse in un anno, consentendo un risparmio di 4,8 milioni di euro nei costi di funzionamento della nuova società rispetto al passato", lo ha detto Andrea Ciampalini, direttore generale di Lazio Innova. 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO PAGATI 8,4 MILIARDI DI DEBITI ALLE IMPRESE Concluso il pagamento dei debiti accumulati fino al 2013. Un grande risultato che la Regione ha ottenuto attraverso i decreti 35 e 66 Conclusi i pagamenti dei debiti accumulati fino al 2013.Pagati debiti per totale di 8,4 miliardi di euro. È stato possibile grazie all’opportunità colta dalla Regione attraverso i decreti 35 e 66. In particolare: 7 miliardi di debiti pagati grazie al decreto 35: 4 miliardi per il settore non sanitario, principalmente per enti locali e imprese, e 2.9 miliardi per il settore sanitario. 1,4 miliardi di debiti pagati grazie al decreto 66: 670 milioni nel settore sanitario e 798 milioni per il settore non sanitario. “Un grande risultato frutto di un’operazione nella quale abbiamo creduto da subito- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: grazie a queste risorse a nostra disposizione abbiamo ridato ossigeno e fiducia al tessuto imprenditoriale e agli enti locali, e possiamo ragionare su sviluppo e crescita senza il fardello del debito”. AL VIA I TIROCINI ANTIDISCRIMINAZIONE, PER GARANTIRE LE STESSE OPPORTUNITA’ A TUTTI Tante persone ogni giorno sono discriminate, marginalizzate o addirittura escluse dal mondo del lavoro a causa del loro orientamento sessuale. La Regione ha deciso di intervenire per aiutare i soggetti a rischio, come Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender, a integrarsi in ambienti di lavoro favorevoli. Ogni giorno tante persone sono discriminate, marginalizzate o addirittura escluse dal mondo del lavoro a causa del loro orientamento sessuale. Per questo la Regione ha deciso di contribuire intervenendo in modo concreto. Partono i tirocini antidiscriminazione. L’obiettivo è garantire le stesse opportunità nell’accesso al mercato del lavoro ai soggetti a forte rischio di discriminazione sessuale, come Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender. Il provvedimento prevede lo stanziamento di un importo complessivo di 80mila euro. Chi può partecipare? Possono partecipare e promuovere i tirocini i soggetti accreditati per i servizi per il lavoro nel Lazio, pubblici e privati, gli enti e le associazioni del settore. Le attività previste dall’avviso non si fermano all’attivazione del tirocinio ma comprendono anche la presa in carico e l’orientamento. L’obiettivo è assicurare con la massima efficacia la qualità delle relazioni interpersonali, facilitando l’integrazione delle persone e attraverso la creazione di ambienti di lavoro favorevoli. Le buone pratiche da esportare anche nelle altre Regioni. La Regione Lazio organizzerà un workshop per presentare gli esiti dell’iniziativa e gli esempi positivi da esportare nelle altre Regioni. Le domande dovranno pervenire in Regione entro e non oltre il 12 marzo 2015. Per informazioni puoi scrivere una mail all’indirizzo [email protected] “L’avviso è il primo atto derivante dal Protocollo d’Intesa per una rete interregionale per il contrasto delle discriminazioni al quale ha aderito la nostra Regione- lo ha detto Lucia Valente, assessore al lavoro, che ha aggiunto: compiamo un altro passo contro le discriminazioni nel mondo del lavoro. A conferma che ancora ci sono discriminazioni per le persone LGBT, non sono solo i fatti di cronaca di cui leggiamo ogni giorno ma anche i dati Istat e Unar dai quali risulta evidente che le persone trans gender continuano a essere a forte rischio di marginalizzazione e sono spesso escluse dal mondo del lavoro”. SICUREZZA: LE AZIONI DELLA REGIONE PER RENDERE PIU’ SICURO IL TERRITORIO Per garantire a tutti il diritto alla sicurezza la Regione mette 900mila euro a disposizione dei comuni, che avranno tempo fino al 26 marzo per presentare progetti innovativi con cui migliorare la capacità d’azione dei Corpi della polizia locale e la vigilanza sui territori La Regione in prima linea per migliorare la sicurezza sul territorio e la vivibilità nei comuni. L’obiettivo è aumentare nei cittadini la percezione di vicinanza delle istituzioni nella lotta alla criminalità. Per la sicurezza integrata del territorio la Regione investe 900 mila euro. L’avviso pubblico rientra nel piano regionale che prevede un investimento complessivo di 7,5mln di euro, per garantire il diritto alla sicurezza quale bene primario, una priorità delle politiche regionali. I comuni avranno tempo fino al 26 marzo per presentare progetti innovativi per migliorare la capacità d’azione dei Corpi della polizia locale e la vigilanza sui territori. La partecipazione dei comuni è possibile anche in forma associata e per i Municipi di Roma. “Scommettiamo sulla prevenzione e sulla educazione alla legalità anche con progetti di mediazione culturale e inclusione sociale, con percorsi formativi nelle scuole e programmi di sostegno ai ragazzi vittime di bullismo, fino a iniziative per il reinserimento dei minori coinvolti in attività criminali e assistenza alle vittime di reati”- lo ha detto Concettina Ciminiello, Assessore pari opportunità, autonomie locali, sicurezza. pagina 35 UN ACCORDO CON L’AGENZIA DEL DEMANIO PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE Il presidente, Nicola Zingaretti e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, hanno firmato un accordo sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione. Al via i progetti speciali per valorizzare il patrimonio immobiliare. Oltre ai tanti progetti che partiranno, l’accordo, tra le altre cose prevede anche l’avvio del Fondo immobiliare “i3-Regione Lazio”, istituito dalla società SGR Invimit SpA partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia. L’Agenzia del Demanio darà supporto e assistenza alla Regione in tutte le azioni che saranno intraprese per generare reddito attraverso lo strumento della concessione: dalla predisposizione e attuazione di azioni specifiche e delle due diligence immobiliari alla definizione degli scenari da valorizzare, fino agli studi di fattibilità. Va avanti l’iter per la costituzione del fondo immobiliare iniziato a luglio scorso. Sono 52 i compendi immobiliari già individuati per consentire alla Invimit SGR di effettuare tutte le verifiche e le possibilità dell’apporto al Fondo. Prossimamente si procederà al primo effettivo apporto al Fondo di 8 compendi per il valore di circa 46 milioni di euro che saranno utilizzati per la riduzione del debito regionale. “L’Accordo che abbiamo siglato è un esempio di come la collaborazione tra istituzioni possa produrre straordinari risultati – lo hanno dichiarato il presidente, Nicola Zingaretti e il Direttore dell’Agenzia, Roberto Reggi. La Regione ha un immenso patrimonio immobiliare e l’Agenzia del Demanio possiede il know how in tema di patrimoni pubblici. Insieme abbiamo tracciato un percorso strategico che, grazie al supporto tecnico e alle competenze dell’Agenzia, ha permesso di ottenere in prima battuta una mappatura di tutti gli immobili regionali e adesso di entrare nel vivo delle specifiche operazioni di valorizzazione con effetti virtuosi sullo sviluppo del territorio e sul risanamento del debito” - hanno detto ancora Zingaretti e Reggi. SANITA’: DOPO OTTO ANNI IL PRIMO CONCORSO NELLE REMS Il nuovo personale prenderà servizio nelle Rems, le nuove strutture che accoglieranno i pazienti a seguito della chisura degli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari. Il concorso è aperto a medici, psicologi, infermieri e a tante altre figure Dopo otto anni dalla Regione il primo concorso pubblico per assumere nuovo personale nella sanità. In particolare è rivolto all’individuazione di 132 professionisti tra medici, psicologi, infermieri e altre figure. Il nuovo personale assisterà i pazienti all'interno delle Rems, le residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza, le strutture residenziali socio assistenziali con cui la Regione supera gli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari, che dovranno chiudere per legge entro il 31 marzo. Sono circa 90 i pazienti che verranno ospitati nelle Rems del Lazio. Un’operazione di civiltà per assistere al meglio i pazienti. In particolare, sul totale dei 132 professionisti, 54 saranno assunti per la Asl Roma G, 54 per la Asl di Frosinone, 24 per quella di Rieti. A Palombara Sabina e a Pontecorvo saranno aperte le Rems provvisorie, per le quali i lavori sono già in corso. Quelle definitive, invece, saranno a Subiaco, Ceccano e Rieti, dove ci sarà il reparto che ospite- rà le donne. Più risorse per i Dipartimenti della salute mentale. Per migliorare e potenziare i servizi dei DSM, i Dipartimenti salute mentale, la Regione mette a disposizione un milione di euro, risorse importanti attraverso cui garantire un’assistenza e servizi migliori ai pazienti. “Non vi è stato alcuno stop al programma che vede il Lazio impegnato a superare la vergogna degli ospedali psichiatrici giudiziari, applicando una norma di civiltà votata dal Parlamento – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti. Una grande Regione come il Lazio, di oltre 5 milioni e 800 mila abitanti, non può esimersi dal prendersi in carico 90 suoi cittadini malati e ospitati in quelle strutture che Napolitano definì una vergogna per un paese civile”- ha detto ancora Zingaretti. Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia riceve per appuntamento Aprilia via Vico, 4 Tel 3391513020. Si eseguono controllo nei asportazione verruche e mesoterapia della cellulite IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 12 - 26 MARZO 2015 È la seconda opera di Manuela Monti, pisicologa/psicoterapeuta e insegnante della scuola primaria “L’ORSO BU E ALTRI RACCONTI” Si tratta di una raccolta di quattro favole la cui lettura è adatta a tutti, ma rivolta più ai genitori che ai bambini. Il libro sarà presentato venerdì 20 marzo 2015 ore 17.00 Sala Manzù della Biblioteca comunale relazionale” genitori-figli e figli-persone altre. Cosa mi piace di questo libro? La costanza con cui la centralità del cucciolo/bambino richiami e sia rinforzata in un legame indissolubile dalla centralità del ruolo guida dell’adulto. La nostra è una società che tende ad annullare i ruoli genitorefiglio, insegnante-alunno, adulto-bambino a vantaggio di un (a mio avviso) malinteso rapporto dialogico di tipo paritario. Un tipo di approccio relazionale che solleva i grandi dal loro “obbligo” educativo gettando i bambini nella confusione e nell’assenza di riferimenti educativi chiari, stabili; nell’assenza di modelli certi, forti, positivi, di quelli che indicano anche se non prescrivono la strada. In una tale situazione il libro di Manuela Monti mi sembra un importante riconoscimento del bisogno del bambino di essere ascoltato e del suo diritto ad essere accompagnato nella sua crescita da persone consapevoli di Stefania Alotta* “L’orso bu e altri racconti” è la recente pubblicazione di Manuela Monti. L’autrice, psicologa e psicoterapeuta, è insegnante nella scuola primaria Grazia Deledda di Aprilia, dove svolge anche attività di collaboratrice della dirigenza scolastica e dove da sempre si occupa di integrazione degli alunni diversamente abili, su cui ha spesso organizzato corsi di formazione per docenti. Il libro è una raccolta di quattro favole la cui lettura è adatta a tutti ma rivolta più ai genitori che ai bambini. L’espediente della favola, il fatto che i protagonisti siano sempre animali ne rende la lettura e l’ascolto gradevole ai piccoli e meno piccoli ma il testo trova la sua maggiore vocazione nel richiamo degli adulti alla loro funzione di osservatori attenti dei vissuti dei loro cuccioli e di guida nella risoluzione dei problemi. Attraverso le vicende che si svolgono quasi interamente nel mondo animale vengono affrontate alcune fra le più importanti problematiche che possono coinvolgere la realtà dei bambini: la separazione tra i genitori, la difficoltà di accettarsi, il bullismo, l’affidamento. Su tutti i protagonisti e sulle loro azioni l’autrice mantiene sempre uno sguardo benevolo, accogliente e non giudicante. Mai infatti trapela nel testo lo scopo di trovare un colpevole, un cattivo su cui concentrare tutte le responsabilità. Sempre evidente è invece l’approccio di aperta comprensione delle sofferenze, dei conflitti intrapersonali, degli errori umani che gli animali protagonisti di queste favole si trovano a interpretare. Sono favole e pertanto rispondono tutte alla vocazione principale della favola che è quella di insegnare o quanto meno di suggerire una strada. Ognuna di esse è un invito al genitore a “vedere” e a farsi carico delle problematiche vissute dai “cuccioli”, a fare i conti con le proprie responsabilità ma anche ad indagare nelle proprie esperienze individuali le radici delle problematiche del “presente Sartoria - Riparazioni ANNETTE Sandra Andriolo PER RAGIONI DI SPAZIO ELIMINIAMO TANTI ARTICOLI SOTTOCOSTO Non lasciare i tuoi vestiti nell’armadio, noi te li trasformiamo con la nostra creatività, li modernizziamo, garantendoti la qualità e la nostra esperienza Aprilia - Via dei Lauri, 115 tel. 366.1915347 del proprio ruolo. Questa raccolta di favole rinforza l’idea che proprio la centralità del bambino amplifica ed esplicita quella dell’adulto… ma anche viceversa. Cos’altro mi piace? Il fatto che un genitore, un insegnante, un educatore possa leggere al bambino condividendo il piacere e la condizione di fruitori di un messaggio che fondamentalmente mi sembra consistere in una fiducia estrema nella possibilità di trovare una soluzione ai problemi che la vita offre a grandi e piccoli. *insegnante di scuola primaria di Aprilia APRILIA – NASCE LA PRIMA AGENZIA DI SPETTACOLO “STRANGEVENT” Nasce la prima agenzia di spettacolo ad aprilia, dopo due anni dalla sua attività La Strangevent prende forma in via delle margherite 3, spettacolo, moda, musica, danza, articoli per il teatro, noleggio audio, luci e video, pubblicità e molto altro.... per voi tutto ad un prezzo da spettacolo.... IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 pagina 37 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI LE DONNE APRILIANE INSIEME PER RITROVARE DIGNITÀ E CAMMINARE A TESTA ALTA, OLTRE IL PREGIUDIZIO DI INDOSSARE IL VELO ISLAMICO a cura di Sihem Zrelli Carissime/i lettori nella nostra consueta rubrica, oggi in questo spazio editoriale voglio condividere con tutti voi che mi seguite ormai da anni, le emozioni intense che ho provato il 7 marzo scorso in occasione della Tavola Rotonda che abbiamo organizzato presso la Casa degli Immigrati di Aprilia per celebrare la giornata delle Donne. È stata una giornata indimenticabile per tutte noi che eravamo in quella sala, ormai diventata piccola per raccoglierci tutte, donne di tutte le età e nazionalità che hanno preso parte ad un dibattito sulla promozione dei diritti di genere e della valorizzazione del ruolo della donna immigrata nella società apriliana, questa volta partito dallo spunto delle discriminazioni che una donna subisce sul posto di lavoro e nella società, se immigrata e con indosso il tradizionale velo islamico. L’Hijab, il velo indossato dalle donne musulmane, come tutti ben sanno, è spesso fonte di polemiche e discussioni. L’associazione La Palma del Sud per questo ha scelto un modo alternativo e meditato di stare insieme per festeggiare la donna, sollevando un dibattito sulla questione femminile con questo tema così attuale, per superare il pregiudizio ed avviare un cambiamento culturale in rapporto al diritto di cittadinanza e all’esercizio di libertà fondamentali per le minoranze culturali e religiose, partendo proprio dall’impegno sociale e politico delle donne di Aprilia. La crescita del numero di donne musulmane nella nostra società impone a maggior ragione la necessità di una conoscenza più seria e approfondita, evitando disinformazione e luoghi comuni che sono spesso causa di discriminazione ed esclusione sociale delle donne musulmane. E’ triste, molto triste sentire di queste donne emarginate perché indossano il velo tradizionale isla- testimonianze dirette di donne con il jihab che hanno purtroppo subito discriminazioni, e forte è stata la commozione di tutte quante noi. A molte non è stato facile trattenere le lacrime di fronte alla storia della piccola Sara, il nome è di fantasia, che sta cercando un lavoro per aiutare la mamma ed i fratellini rimasti senza il loro padre, ma che affronta ogni volta la chiu- mico, ma purtroppo la discriminazione ancora c’è e molta ancora e c’è molto da combattere per sconfiggere il pregiudizio culturale che esiste intorno al velo islamico… per questo abbiamo scelto di difendere pubblicamente quello che noi riteniamo un diritto: portare il velo come prescrive la religione islamica senza essere ingiustamente penalizzate sul lavoro e nella società. All’orizzonte gli effetti di una battaglia solidale e tenace si vedono anche da noi. Sono ancora deboli, ma ci sono. Durante la Tavola rotonda abbiamo avuto modo di ascoltare le sura provocata dal fatto di indossare il velo islamico, che per la sua giovane età è sempre colorato e dà espressione del suo carattere solare e vivace. Abbiamo ascoltato la testimonianza di un’altra ragazza velata Takoua Ben Mohamed, arrivata appositamente da Roma e che oggi è molto conosciuta per la sua arte di fumettista con la quale racconta il suo essere donna e mussulmana nella società italiana. Una ragazzina a vederla così piccola, avvolta dal suo velo che le incornicia i tratti del viso, ma con grande determinazione e grinta che le è venuta dalla conoscenza e dall’esperienza, (a me non mi sposta né il mare né il vento – ci dice fiera) ci ha raccontato la sua storia, partendo dai 12 anni, da quando ha scelto con consapevolezza di indossare l’hijab, per una scelta intima e personale e da lì la sua storia di pregiudizi e di continui chiarimenti, cominciata a scuola tra i compagni di classe che la etichettavano come talebana o terrorista, poi sull’autobus, nei luoghi pubblici, come se quel velo parlasse per lei e l’abbia inserita di fatto agli occhi della gente in uno stereotipo ben preciso della società occidentale, di donna mussulmana.Ma come lei ci ha insegnato, alle provocazioni di persone maleducate, ignoranti o inconsapevoli si risponde con calma e con cognizione di causa, perché solo la conoscenza può rompere il velo del pregiudizio. Abbiamo potuto assistere a vere e proprie lezioni di vita venute da giovani ragazze, che si sono appena affacciate al mondo. Non c’era rancore o peggio ancora rabbia nei loro discorsi ma solo tanta dolcezza ed incredulità su come si possa ancora oggi dopo anni di progresso e di emancipazione femminile mettere delle barriere sociali o politiche a chi si presenta pubblicamente diverso dallo stereotipo occidentale. Un corpo senza libertà è un corpo senza anima, e Hijab per queste donne pienamente libere è quanto di più vero possa sentire e provare una donna mussulmana, e per questo resta un fatto intimo e personale, che supera le motivazioni religiose e politiche. La forza di queste ragazze ci dimostra che bisogna essere disposti a sopportare molto, anche in termini di difficoltà economica, per amore della libertà. Spero che da questa esperienza, riportandovi io stessa le sensazioni e le emozioni di questa giornata, possa avvenire ad Aprilia un cambiamento culturale che faccia iniziare a vedere segni concreti di integrazione nei confronti di queste ragazze, che hanno studiato e stanno cercando di farsi un futuro in questa comunità, partendo dal rispetto che giustamente meritano nella società e da un posto di lavoro che sia adeguato alla loro formazione professionale, e quindi anche di commessa, di cassiera in un supermercato, di educatrice a scuola, di bancaria, perché questo dimostrerebbe che Aprilia sta facendo da faro e da guida alle altre città italiane che come nel resto d’Europa e del mondo, in Francia, in Germania in America hanno superato il pregiudizio del velo islamico.Inoltre per il rispetto a tutte la donne che indossano il velo i per sostenere questa causa, tutti i nostri ospiti presenti hanno indossato il velo per un minuti, anche per dimostrare l’apertura ed il dialogo verso il tema. Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire a testa alta e coltivare il coraggio di ribellarsi. Ringrazio il Gruppo La Palma del sud di Nettuno, la S. ra Anna Gavazzi del Centro di Ascolto Caritas di Aprilia la Dott.sa Emilia Ciorra la giovane artista Tunisina di fumetti Takaoua Ben Mohamed e le numerose colleghe e professioniste di Aprilia che hanno partecipato alla nostra iniziativa.. Un abbraccio e tanti auguri a tutte le donne del mondo.- IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 12 - 26 MARZO 2015 Aprilia: “Questione sicurezza” di Salvatore Lonoce Cari amici lettori, ancora cresce la preoccupazione, la paura di trovarsi faccia a faccia con un ladro in casa, dopo gli episodi che si sono moltiplicati ad Aprilia. Ad Aprilia, di questi tempi, il tema della sicurezza e della criminalità, dei furti e dei topi d’appartamento che minano le certezze di tante famiglie, sta assumendo ormai i caratteri di una emergenza. Forse non lo sarà nei numeri, ma lo è sicuramente nella percezione dei concittadini. In questo contesto, io credo che il momento che stiamo vivendo non può essere affrontato come spesso accade in Italia, come un’emergenza, ma ci vuole una programmazione per realizzare degli interventi e trovare soluzioni. Cari amici lettori quindi, facciamo proposte concrete che, il comune potrebbe recepire e fare proprie. Come quella di dare vita ad un assessorato ad hoc, che si occupi della sicurezza degli apriliani e di destinare risorse certe ad un corpo della Polizia Municipale ben definito; a proposito di Assessorato ad Hoc, vi ricordate di quando negli anni Settanta fu fatta la scelta dell’assessorato all’Ambiente, vi ricordate, di quella decisione che poteva apparire una bestemmia o una scelta naif, l’istituzione di un assessorato all’Ambiente?! Con un capitolo di denari dedicato?! Oggi sappiamo tutti che era la scelta giusta. Cari amici lettori, quando un apriliano, un concittadino o un commerciante manifesta un disagio e dice di aver paura non si può rispondere limitandosi a sbandierare statistiche, occorrono fatti e iniziative per far tornare la tranquillità. C’è bisogno di più politica attenta e c’è bisogno che il tema della sicurezza sia messo al centro dell’agenda politica cittadina, dell’Amministrazione comunale del Sindaco Terra. La ricetta allora può essere non solo la videosorveglianza, o un’illuminazione adeguata, o dei presidi costanti delle forze dell’or- dine, se tutto questo non bastasse, coinvolgere gli istituti di vigilanza privata che sono presenti sul nostro territorio e che, durante la loro quotidiana attività lavorativa, potranno prestare un’attenzione particolare a situazioni, movimenti e mezzi sospetti comunicando subito le notizie alla centrale operativa comunale per consentire alle forze di polizia di intervenire il prima possibile su tutto il territorio cittadino, fin nelle sue periferie più lontane. Tutto questo con lo scopo di implementare l’efficacia dei servizi di controllo di Aprilia, che già ci sono, sviluppando un sistema di sicurezza che integri le iniziative pubbliche e private nella cornice della sussidiarietà e della complementarietà. Ciò consentirebbe una collaborazione tra gli istituti di vigilanza privata e le forze di polizia e la polizia municipale, per garantire una più efficace “attenzione” al nostro territorio, considera- to che la sicurezza degli apriliani è un bene prioritario per la nostra collettività, alla cui salvaguardia deve concorrere l’azione sia delle istituzioni che dei privati, meglio se sono degli specialisti nella vigilanza. Cari amici, l’idea di affrontare il problema dell’insicurezza sociale a partire dalla programmazione di bilancio comunale deve essere un punto di partenza certo, da oggi bisogna iniziare a pensare ad una politica amministrativa che si occupi della nostra sicurezza, nella legalità, nella pulizia e nel decoro. Perchè le segna- lazioni ormai sono tali e tante che c’è solo l’imbarazzo della scelta su dove iniziare. A Piazza Roma va creato un assessorato specifico, non si può più minimizzare, far finta di non sapere, oppure rimandare interventi che, se compiuti adesso, avrebbero maggiori possibilità di successo. Per questa ragione invito il sindaco Terra a dirottare risorse, da subito, nel settore della sicurezza del cittadino apriliano e nell’imporre più rispetto delle regole di civile convivenza a quanti scelgono Aprilia come dimora. IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 LA PSICOLOGA RISPONDE Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) LE CONSEGUENZE DELLO STRESS Sono una ragazza di 37 anni, non sono sposata e non ho neanche il fidanzato. Passo il mio tempo a lavorare e a prendermi cura di mio fratello che ha un grave handicap. I miei genitori sono morti da tempo in un incidente stradale, lasciandomi un fardello pesantissimo. Molti mi dico di portarlo in quelle strutture specifiche per lui, ma io non ci riesco ad abbandonarlo lì. C’è una signora che mi aiuta mentre io lavoro, ma la responsabilità è tutta mia. Non so più da quanto tempo non faccio una vacanza, perché anche se mio fratello prende una pensione, è alquanto misera. Se non ci fossi io ad aiutarlo chissà che fine farebbe. Purtroppo, però, da qualche tempo ho continui mal di testa e stanchezza cronica, e neanche le medicine che prendo mi alleggeriscono un po’. Il medico mi ha detto che è colpa dello stress. Io, però, non mi posso fermare. ROSELLA Di fronte ad un evento stressante, da bravi esponenti del regno animale, la nostra reazione spontanea sarebbe quella di scappare o di attaccare. Tuttavia non sempre è possibile darcela a gambe davanti a situazioni insopportabili come ad esempio il datore di lavoro che ci ha caricato di cose da fare. Per questa ragione l’essere umano ha imparato a somatizzare, cioè ad esprimere attraverso il corpo i vissuti emotivi che non può esorcizzare con il comportamento. La manifestazione dello stress a livello somatico consiste nella liberazione di ormoni corticosurrenali e in altre modificazioni di parametri neurormonali e immunologici, che corrispondono a quelle necessarie per la preparazione dell’organismo all’azione di attacco o di fuga dall’elemento perturbante. La mancata realizzazione dello scopo per cui un certo numero di strutture organiche è stato attivato non è senza conseguenze: alcune persone manifestano disturbi prevalentemente comportamentali e psichici (collera, ansia, paura), mentre in altre persone i disturbi sono prevalentemente psicosomatici. I disturbi psicosomatici comportano alterazioni abbastanza stabili del sistema neurovegetativo e disordini funzionali a carico di qualsiasi organo. Situazioni croniche di stress possono essere all’origine di ulcera gastroduodenale, asma, colite, turbe del sonno e del ritmo cardiaco. L’esposizione continua ad una fonte di stress e l’attivazione ripetuta della risposta fisiologica sono direttamente correlati all’insorgenza di disturbi cardiovascolari come l’i- Giorni Felici Oggi ai 40 anni (11 marzo 2015) e come comandante sei tu che fai volare grandi “Cicogne” nel cielo Ma “Comandante” Ivan Anzellotti, sei e rimarrai sempre “luccellino” di mamma e papà. Quando sei tra le nuovole pensa a noi che siamo quaggiù con la testa e gli occhi sempre rivolti verso il cielo a seguirtìi mentre voli. Qui’ ti portò una cicogna dal cielo, avevi due mesi... ed un un uccellino... 11 marzo1974 pertensione, l’ischemia e l’infarto. Un possibile ruolo dello stress è stato anche sostenuto (ma in via del tutto ipotetica) nello sviluppo del cancro, così come nella riduzione delle difese immunitarie. E’ indubbia la relazione causale tra lo stress e la salute, e quindi il benessere dell’individuo. Sarebbe utile imparare a fare gli esercizi del Training Autogeno di Schultz. In questo modo impareremmo a lasciar scivolare le tensioni e le contrazioni muscolari causa di mal di testa e mal di schiena. Con questo metodo basterebbe riservarsi una minima parte della giornata solo per se stessi per cercare di trarne quel giusto appagamento utile a farci sentire coccolati da noi stessi. Talvolta, però, lo stress ci serve per evitare di fermarci e conoscere parti di noi che non ci piacciono. Inconsapevolmente per molti di noi, rinunciare allo stress può essere più pericoloso che vivere di corsa. COME SI CONQUISTA LA FELICITA’? Si sente spesso parlare della felicità come a qualcosa di irraggiungibile, ma sarà vero? Forse già l’abbiamo e non ce ne accorgiamo. Allora leggete attentamente e riflettete con calma…. Tutti rincorriamo la felicità. I soldi sono al primo posto. Belle vacanze, viaggi interminabili, una bella macchina, una splendida casa, e già, sono grandi soddisfazioni! Si rincorre il denaro per una vita intera. Si vanno ad ascoltare quelle persone, pagando, che ti pagina 39 dicono come si fanno i soldi e che ti promettono la felicità che cercavi. Ma come si può essere così ingenui: per far soldi, ti dicono che prima li devi dare tu a loro, e poi? Poi, quei pochi che avevi non sono serviti a darti quello per cui gli hai spesi, rimani come prima, cioè, no, come prima no, perché ti sei “alleggerito” comprando un’illusione. E’ vero, i soldi sono la felicità! Ma allora perché tante persone con tanti soldi soffrono? Si uccidono? O si riducono in miseria? Cosa succede, allora, nella nostra mente? Viviamo nella nostra mente e non ce ne accorgiamo, e pensando di percepire la realtà reagiamo a quello in cui noi crediamo. Se crediamo in cose buone concretizzeremo il buono, altrimenti costruiremo solo cose negative anche se non le vogliamo. Chi promette di far cambiare indirizzo alla tua mente, non sa che la mente è governata dalle emozioni che ti porti dentro. Dunque è meglio, prima, fare una bella ripulitina, da quelle emozioni che ti fanno avere sempre gli stessi comportamenti davanti ad una situazione, facendoti rimanere incastrato, deluso ed arrabbiato. Pur avendo molti soldi, una bella casa, un’auto, possiamo rimanere insoddisfatti, esempio ne è il figlio di Agnelli che si suicidò anni fa. Tutti sappiamo che non gli mancava nulla dal punto di vista economico, ma, allora, perché l’ha fatto? Sono certa che avete già dato la risposta. Gli affetti non si comprano… I genitori sono fondamentali, per la vita di un bambino, dal punto di vista affettivo, essi rappresentano il massimo valore a cui rimaniamo legati per sempre. Sì, sembrerà assurdo, ma rimaniamo legati ai genitori per sempre. Ed ogni volta che li incontriamo, da adulti, il nostro comportamento diventa, affettivamente parlando, quello del bambino che eravamo tanti anni fa. E’ automatico, tanto che neanche ce ne accorgiamo. Dunque, mi sembra di intravedere, che la vera felicità è quella di sentirsi amati, ben voluti, rispettati e ricercati affettivamente. Dunque, possiamo dire che la vera felicità sia quella. Beh, credo che quella vera vera, sia l’unione delle due cose. Purtroppo è molto difficile che capiti, allora? Cosa scegliere? E non crediate che sia più facile raggiungere gli affetti dei soldi, perché, se ci pensate bene, è vero l’incontrario. Quindi dosiamo bene le cose: un po’ d’amore e un po’ di soldi, ben mescolati ed in giusta quantità, forse fanno la felicità. L’ingrediente da non dimenticare mai, però, è l’unione e la condivisione delle emozioni. Buona felicità a tutti! Per porre domande alla dott.ssa scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una email al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail al GIORNALE DEL LAZIO Via E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA e-mail: [email protected] (gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente) Finalmente il giorno è arrivato, i tuoi 18 anni. Sarà l'inizio di un nuovo percorso di vita ti auguriamo di realizzare tutti i tuoi sogni. Con immenso amore mamma, Tessa, Aila e il tuo grande amore Vincenzo. Tanti auguri al mio Fiorellino, che il 12 febbraio ha compiuto 13 anni. Con amore mamma, Gaia, Aila e Vincenzo. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 12 - 26 MARZO 2015 L’AVVOCATO RISPONDE LA RIPARTIZIONE DELLE SPESE TRA LOCATORE E CONDUTTORE Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato, Mi chiamo Roberto e, da circa sei mesi sono andato a vivere con la mia fidanzata in un appartamento, facente parte di una piccola palazzina di tre appartamenti, alla periferia di Aprilia. In questo stabile, costruito negli anni ’60, vivono anche i proprietari e la loro unica figlia con la famiglia mentre noi siamo gli unici inquilini. Entrambi gli appartamenti dove vivono i proprietari sono stati nel corso degli anni completamente rinnovati mentre quello dove viviamo noi, che è sempre stato locato a terzi, non ha subito da allora quasi alcun intervento. Circa una settimana fa, alzandomi al mattino, mi sono accorto che mancava l’acqua, e che il muro della cucina dal lato esterno era tutto bagnato. Ho chiamato subito i proprietari e insieme a loro ed all’idraulico abbiamo rotto il muro ed è risultato che la tubatura si era bucata in più punti a causa dell’usura. Il proprietario ora vuole che io paghi tutti i lavori di sistemazione perché dice che gli impianti che servono gli altri due appartamenti sono nuovi ed a lui non interessa sistemare il mio e che, dato che lì viviamo noi siamo noi a doverci fare carico della spesa. A me però non sembra giusto perché noi siamo lì da soli sei mesi mentre la casa è vecchia e l’impianto pure e io non ho nessuna responsabilità nell’accaduto. Lei che ne dice? Posso evitare di pagare? Grazie. Roberto e Mara. Cari Roberto e Mara, la legge prevede dei criteri per determinare, in questi casi a chi spetti il pagamento delle varie spese. L’art. 1576 c.c. prevede, come criterio generale, che il locatore (proprietario) deve eseguire tutte le riparazioni necessarie, ad eccezione di quelle di piccola manutenzione, che sono invece a carico del conduttore (inquilino). Tutte le spese ordinarie sono quindi a carico dell’inquilino, mentre il proprietario è tenuto solo ad intervenire in caso di manutenzione straordinaria. Qualche chiarimento in più, rispetto alla disciplina del codice civile, arriva dalla legge 392/78 sulle locazioni degli immobili urbani. Vi si afferma infatti che l’inquilino deve sostenere le spese per la pulizia, quelle relative all’ordinaria manutenzione dell’ascensore (quelle straordinarie restano infatti a carico del proprietario), le spese dell’energia elettrica, dell’acqua, del riscaldamento e del condizionamento dell’aria. Deve inoltre provvedere alle spese relative allo spurgo dei pozzi neri e delle latrine ed alle spese di fornitura di altri servizi comuni. Se poi nello stabile c’è un servizio di portineria, l’inquilino dovrà farsi carico del suo pagamento nella misura del 90% . In sintesi, tutte quelle spese relative alla gestione degli spazi condivisi, definite altresì come costi ordinari. Vanno quindi escluse le spese dovute ad attività di rifacimento degli impianti o delle facciate che, invece, sono da considerarsi a carico del locatore, così come le opere comuni che possono ritenersi straordinarie. Vediamo poi che, dato per scontato l’obbligo che ha il locatore di consegnare l’abitazione in buono stato all’inquilino, tutti i costi di piccola manutenzione, come le spese dovute a riparazione causate dal normale deterioramento o uso del bene, sono a carico del conduttore. Fra queste si ricordano, a titolo d’esempio, le riparazioni degli impianti idrici o elettrici, degli apparecchi di servizio di riscaldamento o condizionamento, ma anche il mantenimento delle strutture e dei rivestimenti come pavimenti, pareti e soffitto. Gravano, invece, sul proprietario, i costi relativi a casi fortuiti, quindi le attività di manutenzione che si presentano per eventi non previsti ed imprevedibili, non evitabili attraverso le comuni opere di manutenzione ordinaria, ma anche quelle dovute alla vetustà del bene in oggetto. Ovviamente, spettano sempre al locatore anche tutte le eventuali opere di adeguamento dell’immobile alle normative vigenti. Tuttavia, le attività di manutenzione possono prestarsi a diverse interpretazioni e non sempre è possibile determinare in maniera chiara se si tratti di interventi dovuti all’uso prolungato da parte dell’inquilino o alla longevità dell’immobile. Per tale ragione, qualora non sia determinabile l’origine della spesa, ossia se quest’ultima sia riconducibile alla fruizione o all’anzianità del bene, la normativa prevede che la competenza venga decisa in base all’uso dei locali. Se nemmeno in questo caso è possibile stabilire la competenza, allora, per legge, la spesa spetta al conduttore. Si ricorda, comunque, che nel caso l’inquilino sia costretto ad accollarsi spese per riparazioni urgenti, che dovrebbero essere a carico del locatore, può chiedere il relativo rimborso a quest’ultimo, a patto di una comunicazione immediata dei costi sostenuti. In ogni caso, per facilitare l’individuazione del soggetto obbligato, è stata stilata di concerto tra Confedilizia, per la proprieta’, e Sunia-Sicet-Uniat, per l’inquilinato, una tabella che in maniera analitica individua quali sono i costi e gli interventi che devono essere sostenuti dal locatore e quali dal conduttore. Detta tabella, che già esisteva, nel mese di maggio 2014, è stata modificata ed adeguata alla nuova normativa in materia di condominio. Per terminare quindi rispondo a Roberto: se il danno alla tubatura, come mi sembra di capire, è dovuto alla vetustà dell’immobile, il relativo costo per la riparazione è a carico del proprietario. 12 - 26 MARZO 2015 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 41 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 NETTUNO 12 - 26 MARZO 2015 Il sindaco Chiavetta si è dimesso Il Consiglio comunale convocato per la presa d’atto. Dal 10 marzo venti giorni per ritirare le dimissioni, oppure l’arrivo del commissario Prefettizio e tornare a votare Si dimette il Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, dopo che - durante la Giunta dell'amministrazione comunale - ha accettato le dimissioni dei suoi assessori ed ha nominato vicensidanco Dandolo Conti, segretario del Pd Locale che al momento diviene quindi reggente del comune. Ora Chiavetta dal 10 marzo giorno della presa d’atto in Consiglio comiunale avrà venti giorni a disposizione per rimettere insieme i cocci e provare a rilanciare l’azione amministrativa. IL sindaco prima di rassegnare le dimissioni ha fatto una serie di spostamenti dirigenziali, ha fatto scalpore lo spostamento del Direttore generale Faraone relegato ai Servizi Sociali. Sulle dimissioni del primo cittadino interviene la La Dott.ssa Dello Cicchi : “Il provvedimento del Sindaco di rotazione dei Dirigenti è immotivato ed è arrivato con tempistica sospetta, un minuto prima di dimettersi. Profu- ma di vendetta nei confronti del Dirigente Faraone. È evidentemente finito l’idillio. La città non può essere governata con atti irrazionali e improvvisati dando responsabilità di aree amministrative a Dirigenti competenti in materie diverse da quelle assegnate" -. Lo affermano in un comunicato i Consiglieri Comunali Carlo Eufemi, Maria Antonietta Caponi, Rodolfo Turano, Ernesto Flamini - . "Faraone ha vinto un concor- so per l’area finanziaria e viene spostato. Diana è stato assunto con incarico fiduciario nell’area Urbanistica e Lavori Pubblici e viene spostato. Gli altri Dirigenti ruotano in settori diversi da quelli originari - continua il comunicato -. Ciò è stato motivato in nome del contrasto alla corruzione. Noi ci chiediamo allora: ci sono atti che inducono a pensare questo? Ci sono sospetti su qualcuno o su qualcosa? Il Sindaco lo spieghi alla città oltre che ai diretti interessati e se sa qualcosa vada in Procura. Chiavetta la smetta di gettare colpe su altri. È lui il primo responsabile dello sfascio della città, perché è il regista e l’attore principale. Non se la prenda con gli interpreti secondari o con le comparse. Il Sindaco si prenda le sue responsabilità, confermi le sue dimissioni e restituisca ai cittadini il diritto di scegliere chi e come deve governare la nostra città". IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 ANZIO di Consuelo Noviello Siamo arrivati, dopo la conferenza stampa di presentazione e le iniziative volte a comunicare la celebrazione del quarto centenario della nascita di Papa Innocenzo XII, al giorno della solenne apertura dell’Anno Innocenziano. Il prossimo 13 marzo alle ore 18,00 si terrà la cerimonia inaugurale nella Chiesa Santi Pio e Antonio alla presenza del Vescovo di Albano. L’arciprete e parroco della Parrocchia, Santi Pio e Antonio, P. Francesco Trani ed il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini invitano la cittadinanza a partecipare all’apertura dell’Anno Innocenziano, nel giorno del quarto centenario della nascita di Papa Pignatelli. La solenne Celebrazione Eucaristica si terrà presso la Chiesa Madre di Anzio e sarà presieduta dal Vescovo Diocesano di pagina 43 Apertura dell’Anno Innocenziano Albano, Monsignor Marcello Semeraro. Il programma delle celebrazioni per l’Anno Innocenziano prosegue sabato 14 marzo alle ore 9.00, presso l’Auditorium dell’Istituto Polifunzionale “Marco Gavio Apicio” ad Anzio Due, con il convegno “Innocenzo XII e il suo tempo”, organizzato dal Liceo Scientifico Innocenzo XII. Tra i relatori i professori Andrea Marcellino e Clemente Marigliani e l’architetto Cesare Puccillo. Nel corso del 2015 sono previsti convegni, appuntamenti culturali, rievocazioni e lo sviluppo di un rapporto di gemellaggio con Spinazzola, città natale di Papa Innocenzo XII. Domenica 12 luglio, giorno dell’elezione al Soglio Pontificio del Cardinale Antonio Pignatelli, sarà la giornata più significativa del programma delle celebrazioni, è prevista la benedizione dei Naviganti al Porto, la S. Messa presso la Chiesa Madre Ss. Pio e Antonio presieduta dal Cardinale Gianfranco Ravasi, la commemorazione ufficiale di Innocenzo XII con presentazione di un quadro raffigurante Papa Pignatelli e la scopertura del monumento bronzeo dedicato a Papa Innocenzo XII. Il monumento, realizzato dallo scultore Massimo Manzo e fuso in un’antica Fonderia di Firenze, sarà posizionato al centro storico, su un basamento in travertino romano, davanti all’entrata del Porto Innocenziano ed ai piedi di una stampa in travertino del bacino portuale fatto realizzare da Papa Innocenzo XII per lo sviluppo di Anzio e per dare una vita migliore ai pescatori ed ai naviganti. Domenica 27 settembre, giorno della morte di Papa Innocenzo XII, sono previste altre iniziative culturali e religiose per mantenere vivo il ricordo del “Padre della Città di Anzio”. L’Anno Innocenziano si prospetta denso di iniziative, di momenti celebrativi e di spazi di riflessione sulla figura di Papa Innocenzo XII. IL PIANO DEI COSTI In merito al piano dei costi sull’evento organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’Associazione Palio del Mare in stretta collaborazione con la Parrocchia della Chiesa Madre di Anzio, Santi Pio e Antonio, la Segreteria del Sindaco di Anzio rende pubblico il piano provvisorio analitico dei costi, insieme ai fornitori notificato al Consigliere Comunale, Andrea Mingiacchi, che aveva prodotto una richiesta di accesso agli atti. In segno di massima trasparenza il piano provvisorio dei costi, che segue una delibera di Giunta sul programma dell’Anno Innocen- ziano, è stato pubblicato on-line sul sito comunale unitamente al nominativo dei fornitori che presteranno i loro servizi. Mentre Regione e Comune danno il via ad una conferenza di servizi per salvare la Gallinara PRIMAVERA IN PINETA Sono ormai molti anni che un coleottero nero e vorace, chiamato Tomicus Destruens, da solo o con altri agenti patogeni, sta lentamente ma inesorabilmente uccidendo la bellissima pineta della Gallinara. Diede l’allarme il Circolo di Legambiente di AnzioNettuno e seguirono tante denunce, commenti, discussioni, sopralluoghi e tante polemiche sterili mentre i pini continuavano a morire ed a essere tagliati. Ne sono stati abbattuti quasi un centinaio senza che nessuna azione di tipo terapeutico venisse intrapresa dagli enti che sarebbero dovuti intervenire: la Regione Lazio, come responsabile istituzionale ed il Comune di Anzio, come responsabile territoriale. Nell’estate 2013, su iniziativa di Legambiente, ha avuto inizio un’azione di aggregazione tra tutte le componenti sociali attive su territorio: hanno risposto il Consorzio di Lido dei Pini, l’Associazione Oleandro, Il Consorzio di Lupetta, la Sezione Scout di Assoraider, l’OIDA di Anzio Nettuno, l’Associazione Anzio Diva oltre, naturalmente a Legambiente di Anzio-Nettuno. Si è costituito un Gruppo Operativo il cui unico obiettivo era ed è quello di salvare e valorizzare la Pineta ed il parco pubblico del Lido dei Pini. Si sono tenute alcune manifestazioni attraverso le quali il Gruppo Operativo Salvia- mo la Pineta ha inteso far sentire la propria voce, la propria forza e la forza delle centinaia di persone che al gruppo hanno aderito. L’ultima manifestazione è stata quella della Giornata Nazionale degli Alberi 2014 durante la quale sono state simbolicamente piantate trenta essenze arboree acquistate dal Comune di Anzio. L’adesione al progetto è stata via via straripante fino a raggiungere le 2006 persone e cioè il numero di coloro che hanno eletto la Pineta della Gallinara come “Luogo del Cuore” 2014, nel censimento nazionale del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Quali sono stati i risultati raggiunti finora dal Gruppo Operativo Salviamo la Pineta? Sul piano pratico non molti: un sopralluogo di tipo tecnico-scientifico eseguito a cura della Regione Lazio, che non ha portato a nessuna azione di tipo terapeutico; la grande partecipazione dei cittadini, la piantumazione di un pò di alberi con la gratificante partecipazione del Sindaco di Anzio e poco di più. Forse l’unico rilevante risultato è stato, però, quello di aver collaborato a costituire l’ambiente necessario per realizzare una sinergia operativa fra tutti coloro che devono essere impegnati nello sforzo di salvare un bene pubblico naturale così importante come una pineta in un luogo che si chiama Lido dei Pini. La sinergia ha portato ad un primo importante e tanto auspicato risultato formale: l’incontro fra la dirigenza dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Anzio e quella del Servizio Fitosanitario della Regione Lazio per definire in modo concreto le azioni da intraprendere per salvare la pineta. La riunione ha avuto luogo presso la Regione Lazio il giorno 18 febbraio. Se il successo di tale riunione si deve misurare in base alle decisioni prese, i cittadini di Lido dei Pini possono cominciare a sperare di rivedere il loro parco bello, pulito e funzionale come era tanti anni fa. Le proposte del Comune di Anzio di dare vita ad una “conferenza di servizi” sono state accettate; per cui si dovrà procedere ad un monitoraggio immediato della pineta ed alla costituzione di un gruppo permanente composto da personale scientifico e da tutti coloro che sono impegnati istituzionalmente al salvataggio della pineta. Il Gruppo Operativo Salviamo la Pineta contribuirà a partecipare con un proprio rappresentate alla conferenza di servizi ed ha già ribadito il proprio impegno fattivo a collaborare all’implementazione delle procedure previste a livello operativo. L’impegno dei cittadini per salvare la loro pineta viene anche ribadito con un altro atto simbolico ma non solo. Il giorno 21 marzo 2015, il giorno in cui fa ingresso la primavera, il Gruppo Operativo Salviamo la Pineta ha proposto al Comune di Anzio, che ha subito accettato, di organizzare una giornata di pulizia sistematica della zona esterna ma anche interna del parco pubblico, area in cui sono stati accumulati, in tanto tempo di incuria, rifiuti di ogni genere. Un altro piccolo passo concreto che vuol significare innanzi tutto che i cittadini di Lido dei Pini non sono solo capaci di reclamare i propri diritti e di manifestare per ottenerli ma sono sempre pronti a rimboccarsi le maniche a dimostrazione pratica del loro slogan “la pineta si salva insieme”. L’appuntamento è a partire dalle ore 9,00 della mattina di sabato 21 marzo nello spiazzo del parco per iniziare la raccolta dei rifiuti che verranno selezionati ed accatastati in zone predisposte per essere successivamente allontanati a cura del Comune di Anzio. Chiunque potrà dedicare un’ora del proprio tempo a dare una mano; potrà raggiungere il gruppo in qualsiasi momento senza nessuna formalità Basterà presentarsi, verrà dotato di un paio di guanti e riceverà istruzioni sul da farsi. I cittadini, con particolare riferimento a coloro che hanno aderito al Gruppo Operativo, sono caldamente invitati a fare un salto ed a dare una mano partecipando ad questa iniziativa che abbiamo voluto chiamare “Primavera in pineta”. Per informazioni contattare [email protected]. Sergio Franchi IL NUOVO PALAZZETTO DELLO SPORT DI ANZIO “GIULIO RINALDI” Il Consiglio comunale di Anzio, all’unanimità, ha approvato la delibera proposta dal consigliere comunale, Davide Gatti, per l’intitolazione del nuovo palazzetto dello sport al compianto campione anziate di boxe, Giulio Rinaldi. Ricordiamo la scomparsa del campione di boxe Giulio Rinaldi avvenuta il 16 luglio 2011. All’epoca il sindaco Bruschini disse: “Provo grande amarezza ed esprimo alla famiglia del campione anziate, Giulio Rinaldi, la vicinanza e l’affetto della Città di Anzio che, per oltre un decennio, ha sognato insieme a lui. L’Amministrazione ed il Consiglio Comunale avranno il dovere di ricordarlo degnamente ed intitolare a Giulio Rinaldi il nuovo Palazzetto dello Sport potrebbe essere il modo migliore per tenere viva la sua memoria nelle nuove generazioni”. Rinaldi è stato un atleta, uno sportivo, un campione. Il suo ricordo è vivo nella memoria della Città. Nel maggio del 2012 venne presentato anche un libro di Patrizio Colantuono “Il grande campione Giulio Rinaldi ed altri assi del pugilato anziate”. “Un libro che riporta alla nostra mente le gesta di grandi campioni che hanno dato lustro alla nostra Città ed alla nostra Nazione. Giulio Rinaldi è un simbolo di Anzio, al quale la critica ed il mondo dei media ha reso poco onore al momento del sua recente scomparsa, che ancora oggi ha il record di spettatori negli incontri della sua lunga carriera. – questo il commento del sindaco Bruschini nel corso della presentazione del libro - Come non emozionarsi nel rivivere gli incontri del compianto Giulio Rinaldi che, il 29 ottobre 1960 in un Palazzetto dello Sport di Roma colmo di spettatori, sconfisse il campione mondiale Archie Moore; come non ricordare quando lo speaker annunciò al pubblico “Giulio Rinaldi di Roma”, la precisazione del nostro Campione, che ancora oggi ci riempie d’orgoglio, <sono di Anzio>. Nel libro di Colantuono sono giustamente ricordati altri campioni anziati tra i quali il mio caro fratello Massimo con il quale ho avuto l’onore di festeggiare, ad Anzio, la conquista del titolo italiano nel 1969. E’ un libro che ci consente di ricordare le gesta di Uomini di grande valore sportivo, amatissimi dai loro concittadini, protagonisti sui ring di tutto il mondo ma allo stesso tempo campioni di vita e di umanità”. Consuelo Noviello "Informalibera" il giornale online l'informazione in un click www.informalibera.com IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 ARDEA Oltre 1.500 (millecinquecento) persone sono scese spontaneamente in piazza sabato 7 marzo per la manifestazione organizzata da semplici cittadini, commercianti ed associazioni che stanchi del lassismo politico amministrativo che tiene prigioniera questa città mantenendola nel degrado, nella recessione e nell’illegalità, hanno aderito per far sentire la loro voce. Una manifestazione pacifica con bambini al seguito con slogan gridati con passione come: “non vogliamo questo comune, oppure Di Fiori a casa, Vogliamo più servizi e meno buche in strada”. Il corteo partito da via di 12 - 26 MARZO 2015 La protesta spontanea dei cittaddini delle scuole, dei comitati dei semplici cittadini, comunque tutti per far conoscere se ancora qualcuno non se ne fosse accorto che la gente è stanca e inizia a ribellarsi in un paese ove la legalità è un optional. Una manifestazione che era aperta a tutti, coloro che hanno voluto condividere la protesta senza distinzione di etnia, purchè senza segno o bandiere politiche. La democraticità degli organizzatori, ha infatti permesso a diversi consiglieri comunali di opposizione e maggioranza di accodati al corteo. Diversi politici di ogni schieramento, che non possono non aver udito gli slogan gridall’incuria politico amministrati e lasciati nell’illegalità, preda di prepotenti, ladri, spacciatori, rapinatori e piromani molti dei quali ancora ignoti, iniziativa che sta portando tanti quartieri ad organizzarsi emulando i cittadini di Tor San Lorenzo. Tra questi i quartieri di Nuova Florida, Banditella alta e bassa, Montagnano, questi cittadini presto faranno sentire la loro voce. Un servizio d’ordine neppure eccessivo ma che non ha avuto per la tranquil- Campo di Carne all’altezza della scuola media, proprio per far capire che le scuole del territorio sono abbandonate. Il corteo, si è snodato fino al piazzale antistante l’unico presidio dello Stato in Ardea quello della caserma dei carabinieri tra l’altro sotto organico. Il corteo seguiva un furgoncino con a bordo una bara. Il furgoncino, tappezzato da striscioni come “Lutto cittadino, qui giace Tor San Lorenzo, la morte del paese” proprio per significare che Tor San Lorenzo così come è stato gestito dalla politica e dalle forze dell’ordine è invivibile. Dietro, un altro striscione con scritta “Riprendiamoci il territorio” e tanti altri gli striscioni di protesta da quelli dati con esasperazione come “non vogliamo questo comune”. Forse sta cambiando l’era della sudditanza a questo o quel consigliere o a questa o quella istituzione, a quanti fino ad oggi sono stati ciechi e sordi nel non vedere il degrado ed il paese andare in malora. Una manifestazione che sta portando già i primi risultati, da qualche settimana si è visto un incremento di tutori dell’ordine e di controlli, che confortati dai cittadini che hanno preso coraggio iniziando la stagione delle “pulizie”. Questa iniziativa ha fatto si che da altri quartieri altrettanto degradati ed abbandonati lità del corteo (ed era stato previsto) nessun problema, a vigilare sull’ordine pubblico Polizia di Stato e Carabinieri, polizia municipale con il proprio comandante Giuseppe Sciaudone, tutte le forze dell’ordine ed associazioni presenti, agli ordini del Luogotenente comandante la stazione dei carabinieri, di Tor San Lorenzo Antonio Leggiero, coordinate dal commissario Dott. Mauro Baroni del commissariato di Anzio dirigente responsabile dell’ordine pubblico sui comuni si sua giurisdizine. Il corteo si è sciolto con un lungo applauso nella piazza del Patio dopo i discorsi dei vari organizzatori. Luigi Centore IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 ARDEA pagina 45 Elezioni al centro anziani, presentata interrogazione Le opposizioni chiedono il commissariamento del centro e la modifica dello Statuto. Protocollata questa mattina per il presidente del consiglio comunale Antonino Abate, da parte dei consiglieri di opposizione un’interrogazione rivolta al sindaco ed al dirigente ai servizi sociali Giovanni Cucuzza riguardante le elezioni per rinnovare il presidente del centro anziani della Florida e soltanto tre dei membri del direttivo non essendoci più anziani in graduatoria. Le elezioni dovevano svolgersi già il 16 febbraio, ma furono fatte convocare dietro insistente richiesta di alcuni anziani per il 22 perché a loro dire di domenica sarebbero venute a votare più iscritti. Purtroppo viste le esigue risorse che non permettevano al personale comunale di poter percepire straordinari e festivi, ci fu chi decise in barba al det- tato del consiglio comunale di spostarle al 24 giorno festivo. Fu il consigliere Volante Policarpo che chiese che nessun dirigente o funzionari potevano modificare date approvate in consiglio. Per cui non potendosi svolgere le elezioni alla data approvata dal consiglio si annullò il tutto e si decise di spostare le elezioni a data da destinarsi. Purtroppo per il centro anziani della Nuova Florida, non c’era soltanto il problema della data delle elezioni, ma anche il metodo che per l’occasione veniva cambiato seguendo un’altra linea a dir poco ortodossa. Oggi a sollevare il quesito sono i consiglieri di opposizione tra cui Luca Fanco che firmerà in consiglio quando si discuterà l’interrogazione. Va ricordato, come scrivono i firmatari, che precedentemente quando si e dimesso il primo presidente Pasquale Riso e successivamente Aldo Collalti furono indette le elezioni non soltanto del presidente ma dell’intero esecutivo. Oggi invece si vuole attuare un procedimento diverso dal precedente, per mantenere in essere i restanti consiglieri e surrogandone con le elezioni soltanto tre, di cui due dimis- sionari ed uno espulso per due anni che contestava più degli altri la gestione del centro. Fatto questo che ha portato le opposizioni a chiedere il commissariamento del centro e la modifica dello Statuto. Intanto va ricordato come, da dopo Riso, nessun presidente è riuscito per un motivo o un altro a restare in carica poco più di un anno. Molti anziani, ritengono che quella struttura comunale, dovrebbe essere trasformata in asilo nido, più utile di questi tempi di un centro anziani che resta sempre più sconquassato dando l’impressione di essere tra l’altro sempre più politicizzato e monopolio da pochi. . Luigi Centore IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 46 POMEZIA Da oggi in poi, massimo silenzio e disciplina in Aula perché anche un brusio, uno schiamazzo o uno starnuto potrebbe essere “letto” e interpretato come una parola. Infatti, è stato introdotto il Magnetofono 2.0, del Gruppo Cedat 85, che capterà quello che dice l’oratore di turno e lo metterà nero su bianco. Non è fantascienza, ma solo un sistema hardware e software in grado di transcodificare suoni, in questo caso parole. Del tipo dei normali software con cui molti utenti dei computer hanno ormai da anni dimestichezza, ossia quelli che si usano per dettare ad un microfono un testo per farlo acquisire digitalmente. Una bella comodità perché basta usare la voce e non le dita della mano o delle mani, per i più abili. Solo è risaputo che, in caso, ad esempio, di un trillo del cellulare o di una porta che sbatte o di qualcuno che ti rivolge la parola, il microfono continuerà, instancabile ed imperturbabile, il suo lavoro cercando di dare un senso grafico (ossia tramutandolo in una o più parole) a quel suono inatteso. Motivo per cui i normali utenti, prima ancora di poter iniziare ad usare il loro programma di dettatura automatica, lo devono “educare” e settare ossia devono lo istruire in modo che sappia riconoscere i normali suoni ambientali e li ignori. Ovviamente la tecnologia varia a seconda di quanto sia sofisticato un qualcosa e qui si parla di un “oggettino” che di certo non 12 - 26 MARZO 2015 In futuro potrebbe sostituire la normale stenotipia Era Digitale, sbarca in Consiglio comunale il Magnetofono 2.0 si può permettere uno studente universitario o chi preferisce il dettare allo scrivere. Il Magnetofono 2.0 pare proprio che sia un gran lavoratore e che non si faccia distrarre da nulla. Almeno nei Comuni, quali Guidonia e Cervia, che già da mesi lo stanno utilizzando non si sono registrati particolari inconvenienti. Ora la novità sbarca anche nel consiglio comunale di Pomezia. Il Magnetofono 2.0, uno strumento tecnologicamente avanzato che permette di gestire l’intero processo di trasformazione di un discorso parlato in testo scritto: dall’acquisizione dell’audio alla consegna del verbale in tempo reale. Il Magnetofono 2.0 registrerà l’audio e il video dei Consigli comunali, delle Commissioni consiliari, delle assemblee e delle conferenze trascrivendo automaticamente e immediatamente il parlato in testo scritto. Il sistema consente inoltre l’archiviazione online delle registrazioni, l’indicizzazione di tutti i contenuti, la ricerca per oratori o per ordine del giorno, la realizzazione di un file PDF multimediale contenente il testo trascritto legato alla registrazione audio, la sottotitolazione in sovrimpressione delle riprese audio-video. Il sistema verrà sperimentato da marzo a settembre, ossia 6 mesi, affiancandolo al tradizionale lavoro di stenotipia (ossia la persona che si cura di digitare a mano, parola per parola, quanto viene detto). Se il Magnetofono 2.0 si rivelerà affidabile al 100% il Comune di Pomezia spera poi di poter abbattere i costi di verbalizzazione, e di avvicinarsi concretamente agli obiettivi dell’agenda digitale della Pubblica Amministrazione dando massima trasparenza a tutte le attività assembleari che si terranno nel palazzo comunale. Come funziona il Magnetofono 2.0 Ma come funziona questo servizio avanzato? Il Magnetofono 2.0 è una soluzione hardware /software nata per gestire in maniera semplice e immediata tutte le fasi che portano alla redazione degli atti assembleari. Infatti, non solo registra l’audio in formato digitale, ma lo organizza in modo da poter ottenere la trasformazione immediata del parlato in testo scritto. Questo apparecchio è infatti disegnato per produrre e inviare automaticamente, già durante la fase di registrazione, parti di audio della durata predefinita ad un server centrale che ne gestisce, sempre automaticamente, la produzione del testo, il riconoscimento della voce di ciascun oratore con l’inserimento del nome all’interno del testo trascritto automaticamente e relativo al suo intervento, la pubblicazione su pagina web dedicata. Per quanto riguarda i benefici sarebbero molteplici. Tra questi: monitoraggio dell’intero processo di lavorazione, in tempo reale; accesso alla trascrizione totalmente automatica a mano a mano che essa viene prodotta; – La convenzione firmata in Comune recentemente Arrivano le Guardie zoofile, ma la novità non è ben accolta dal Diccap Il Comune di Pomezia ha firmato nel febbraio scorso una convenzione con l’A.N.G.E.Z. Onlus, l’Associazione Nazionale Guardie Ecozoofile, per l’attività di vigilanza a tutela dell’ambiente e degli animali sul territorio comunale. Un notizia che avrebbe dovuto essere accolta da un coro di consensi ma così non è stato. Ma prima vediamo il perché è stata sottoscritta questa convenzione secondo quanto riferito dal Comune. Dopo la delibera di Giunta n. 201 del 15 ottobre 2014, in cui si stabiliva di individuare un organismo di volontariato – si legge in una nota diffusa dall’ente locale – in possesso dei requisiti di legge che disponesse di persone idonee a ricoprire il ruolo di guardie ambientali, e dopo la procedura a evidenza pubblica che ha individuato l’A.N.G.E.Z. quale organismo rispondente a tali requisiti, oggi la firma della convenzione ha ad oggetto la prevenzione di illeciti ambientali. Soddisfatto, il sindaco, che aveva dichiarato a caldo che “Con questa convenzione rafforziamo gli organismi già operanti sul territorio a vigilanza e contrasto dei reati ambientali. La volontà dell’Amministrazione è quella di mettere a disposizione della Città e dei cittadini tutti gli strumenti necessari a salvaguardare l’ambiente, con un’attenzione particolare ai parchi e al verde pubblico, all’educazione ambientale e alla tutela degli animali”. La collaborazione tra l’Ente e le Guardie Ecozoofile, avviata per un anno in via sperimentale, si concentra infatti sulla vigilanza in materia di abbandono dei rifiuti, di randagismo, di inquinamento idrico e ambientale, di parchi e aree verdi comunali, di educazione ambientale. Le Guardie Ecozoofile - 6 agenti incaricati - vigileranno anche affinché vengano applicate le disposizioni contenute nei regolamenti e nelle ordinanze comunali in materia di ambiente e rifiuti. Tutto bene quindi? per il Diccap proprio no. Vediamo il perché Ma il Diccap solleva forti dubbi Il Diccap (Dipartimento Camera di Commercio – Autonomie locali – Polizia Municipale) tramite il suo Il Coordinatore Provinciale Aggiunto Michele Gregis fa sapere che è tutt’altro che contento di questa convenzione. Ecco le sue motivazioni. “La Giunta Fucci ha iniziato la propria campagna stampa per la creazione dell’immagine virtuale della sicurezza da sostituire al prossimo reale abbandono del territorio da parte della Polizia Locale che tra pochi mesi avrà l’organico ridotto di 31 unità. – ha detto Gregis - Davanti all’approssimarsi della stagione turistica e alla prevedibilissima aggressione del litorale da parte degli abusivi che la sera invadono i marciapiedi del centro di Torvaianica, la giunta Fucci resta inerme, anzi investe centinaia di migliaia di Euro dei pometini in avvocati privati che tentano di mandare a casa i poliziotti locali e i dipendenti comunali vincitori di concorso e nel contempo strumentalizza l’impegno dei volontari per colpire l’immaginario collettivo. Anziché programmare un adeguato servizio serale estivo della Polizia Locale, dopo aver effettuato i tagli sui salari dei poliziotti locali e non aver risolto i problemi dei contratti a tempo determinato in scadenza, metteranno le guardie ecozoofile, cui la legge demanda la tutela della fauna selvatica e degli animali d’affezione, a contrastare abusivi, delinquenti e clandestini che devastano la sicurezza urbana?”. Fosca Colli [email protected] possibilità disporre della trascrizione integrale dell’evento indicizzato con il relativo audio; redazione automatica della scaletta elettronica degli interventi (nome dell’oratore intervenuto, orario dell’intervento, parole pronunciate); creazione di un archivio costantemente aggiornato con le registrazioni audio e le relative trascrizioni. Chi ha già adottato il Magnetofono 2.0 La lista è veramente lunga e pare destinata a crescere ancora. Qui si elencano le Istituzioni riportate sulla brochure ufficiale Pubblica Amministrazione Centrale: Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero degli Affari Regionali, Ministero delle Poli- tiche Agricole e Forestali, Consiglio Superiore della Magistratura, Corte di Conti, CNEL. Consigli Regionali: Consiglio Regionale del Lazio, Consiglio Regionale della Puglia, Consiglio Regionale della Lombardia, Consiglio Regionale del Veneto, Consiglio Regionale dell’Umbria, Consiglio Regionale della Liguria, Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, Consiglio Regionale del Friuli Venezia G., Consiglio Regionale della Basilicata. Primari enti ed istituzioni: Provincia di Bologna, Comune di Venezia, Comune di Padova, Comune di Torino, Comune di Olbia, Provincia di Macerata, Università “La Sapienza”, Università di Padova, Università di Palermo. Fosca Colli [email protected] CRONACHE POMETINE (a cura di Fosca Colli) Conferenza Locale per la Sanità L’assemblea della Conferenza Locale per la Sanità dell’ASL RM H, che si è svolta a Velletri lo scorso 11 febbraio, ha visto assumere la Presidenza al Sindaco di Pomezia Fabio Fucci. La Presidenza, per chi non lo sapesse, è assegnata al primo cittadino con maggior numero di abitanti per distretto socio-sanitario: “Sono rimasto stupito – ha rimarcato il sindaco - dal fatto che i miei omologhi che mi hanno preceduto nel governo di Pomezia non avessero ottemperato ai dettami della richiamata Legge Regionale che vede riconoscere alla nostra Città la Presidenza della Conferenza. Io voglio assumermi l’onore e l’onere di presiedere questo importante organismo di raccordo tra gli Enti Locali e l’Azienda Sanitaria, e sono convinto che questa Presidenza possa essere per la Città di Pomezia un’opportunità concreta per portare sul territorio interesse sui temi delicati della sanità. E’ mia intenzione collaborare con i colleghi Sindaci per indirizzare al meglio la programmazione delle attività sanitarie e socio-sanitarie dell’ASL RM H”. Raccolta rifiuti, al via i controlli sulla gestione del servizio Raccolta dei rifiuti sotto stretta osservazione per verificare se il servizio venga svolto o meno con la massima efficienza. “Come avevamo preannunciato – ha spiegato il Sindaco Fucci – abbiamo intensificato i controlli sul servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti. La collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’azienda sta dando i suoi frutti: le nostre segnalazioni si sono rivelate importanti perché hanno fornito elementi utili all’azienda per attivare azioni di verifica, anche sulla qualità del lavoro dei propri dipendenti, valorizzando i lavoratori che dimostrano responsabilità e competenza, e procedendo invece con azioni disciplinari nei confronti di quei lavoratori che non svolgono correttamente il proprio lavoro”. Associazione culturale Amici di Singen A breve verranno rinnovati i vertici del noto sodalizio pometino. Il 21 aprile, alle ore 18,30 presso la sua sede, che si trova in via Metastasio n. 25, si svolgeranno, infatti, le elezioni del nuovo Direttivo dell’Associazione. Entro il 14 aprile, tutti i soci interessati a far parte del Direttivo che dovrà essere formato, possono far pervenire la propria candidatura, direttamente in sede e negli orari di apertura, ossia il martedì e il giovedì dalle ore 18.00 alle ore 20.00. 12 - 26 MARZO 2015 CISTERNA Cisterna ha il suo nuovo assessore ai Servizi sociali e all’Urbanistica. Si chiama Viviana Agnani, ha 36 anni ed è una giovane architetto che conosce bene la città e l’Ente comunale. Il sindaco Eleonora Della Penna ha assegnato le deleghe con un decreto, dopo un breve periodo in cui i due importanti assessorati sono stati coordinati dal primo cittadino stesso. L’assessore Agnani è stata quindi presentata ai dirigenti di riferimento ed al personale con il quale da oggi collaborerà. “Conosco molti dei tecnici di questo ente – ha commentato Viviana Agnani – persone valide con le quali in passato ho avuto modo di lavorare con proficua cooperazione. Gli interventi da mettere in campo urgentemente sono tanti e non ho intenzione di perdere nemmeno un giorno. Ringrazio il Sindaco ed il gruppo consiliare Progetto Cisterna per aver pensato a me per ricoprire un ruolo amministrativo molto delicato in settori estremamente importanti”. Nella stessa mattinata di oggi, IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 47 Agnani nuovo assessore ai Servizi sociali e all’Urbanistica Consegnate le deleghe consiliari alla “Trasparenza” e alla “Semplificazione” a Marco Mazzoli Marco Mazzoli Viviana Agnani l’Assessore Marco Mazzoli ha sottoscritto il decreto che da oggi lo vedrà impegnato anche negli ambiti Trasparenza e Semplificazione oltre a Energie Rinnovabili e Smart City. “Do il benvenuto a Viviana nella nostra squadra, certa che la sua esperienza professionale e di vita sarà di supporto alla nostra Amministrazione. Auguro buon lavoro a lei, tecnico e giovane mamma, nella quale abbiamo riconosciuto le qualità giuste per l’impegno che andrà ad intraprendere. Dopo questi mesi di lavoro, inoltre, abbiamo effettuato alcuni assestamenti agli incarichi perché riteniamo fondamentale la presenza di un delegato agli ambiti Trasparenza e Semplificazione. Il mio in bocca al lupo quindi – conclude il Sindaco Della Penna - va anche a Marco”. mobilità Zev fa parte anche la progressiva introduzione di un servizio di trasporto pubblico locale TPL con due bus elettrici che dovrà intendersi come integrazione del servizio già esistente. Sono inoltre in realizzazione due aree di parcheggio con funzione di ricarica, a ridosso del centro, interamente realizzate con pannelli fotovoltaici. E ancora il restauro del Palazzo Caetani con un intervento di natura conservativa che prevede il ripristino delle facciate e il miglioramento sismico dell’edificio. La proposta progettuale sulle grotte si è basata invece su una migliore conoscenza delle stesse per una futura valorizzazione turistica. A rendere più godibili le attività economiche del centro vi è la realizzazione di una rete wi-fi gratuita che rientra all’interno di un sistema informativo comunale, detto Open Cisterna, di rilevazione, gestione e monitoraggio di parametri di mobilità finalizzato principalmente a ottimizzare i servizi di trasporto pubblico, incentivare la riduzione, per gli spostamenti urbani, dell’uso dei veicoli privati e a monitorare i dati del traffico al fine di individuare punti di criticità per poter definire gli interventi di miglioramento. Nell’ambito della rivitalizzazione socio-economica l’obiettivo che si è inteso perseguire è stato di rivitalizzare il centro storico della città, integrando l’offerta attuale per renderla competitiva rispetto ai centri commerciali. Infine il punto focale dell’intervento dedicato, invece, alla formazione e al lavoro, è stato la diffusione della formazione professionalizzante come leva di sviluppo della competitività e del sistema produttivo locale, interpretato sia come incentivo all’introduzione delle tecnologie più avanzate nei processi di impresa che come sviluppo di piattaforme di servizi per le imprese.A moderare l’incontro è stata l’event manager, Elena Salzano, che ha anche illustrato il progetto comunicativo Cisterna Creativa che prevede l’infopoint per rispondere alla richieste di informazione sui progetti, la gestione dei canali web e social ma anche attività di edutainment, ovvero “come educare divertendosi”. Tra queste lo svolgimento di laboratori di comunicazione multimediale con gli studenti delle scuole superiori che saranno protagonisti nella campagna info-comunicativa e in concorso per la migliore forma espressiva dell’uso e finalità degli interventi Plus. Ha concluso l’incontro l’illustrazione sul cantiere di Palazzo Caetani e delle innovative tecnologie di restauro utilizzate. Ulteriori informazioni sul progetto sono reperibili on line sul sito www.pluscisterna.it, su Facebook alla pagina PLUS Cisterna di Latina - profilo Plus Cisterna e su Twitter @PlusCisterna. “CISTERNA DI LATINA. IL CENTRO DEL CENTRO PONTINO” PRESENTATO LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PLUS CISTERNA BUS ELETTRICI, BIKE SHARING, PISTE CICLABILI, RESTAURO PALAZZO CAETANI SONO UNA REALTA’ Si è tenuto sabato 7 marzo, alle luppo e valorizzazione della l’accessibilità e mobilità, la ore 11.00, nella biblioteca di città. Ha sottolineato come i 2 riqualificazione fisica, la formaPalazzo Caetani, “Cisterna di bus ecologici – uno presente zione e lavoro e la rivitalizzaLatina. Il Centro del Centro Pon- nella piazza antistante Palazzo zione socio-economica, è stato tino”, l’incontro di presentazio- Caetani -, il bike sharing e i par- l’architetto e dottore di ricerca in ne dello stato di avanzamento cheggi fotovoltaici siano un Politiche Pubbliche per il Terridei progetti del Plus Cisterna di segnale chiaro dell’importanza torio, Andrea Mariotto. Latina previsti nell’ambito del della sostenibilità e dell’innova- Ha illustrato come il Plus CisterProgramma Operativo Regiona- tivo utilizzo di mezzi con una na di Latina sia un progetto intele FESR 2007/2013. incidenza limitata sull’inquina- grato che ha come scopo primaAd aprire l’incontro è stato il mento. Per questo, Della Penna rio il raggiungimento di una Sindaco di Cisterna, Eleonora Della Penna, che ha dichiarato: “Il Plus di Cisterna di Latina è giunto a un ottimo punto di realizzazione e ho sposato con orgoglio questo progetto, ereditato dall’amministrazione precedente. L’intento è di portare a Cisterna e ai cisternesi, servizi ad un più elevato livello qualitativo che necessariamente comportano un cambiamento, anche per taluni difficile da accogliere. Amministrare una città significa farlo in maniera armonica con le amministrazioni precedenti e ringrazio l’ex Sindaco Antonello Merolla per il lavoro svolto con la sua amministrazione nel momento in cui questo ha sostenuto il suo impegno maggiore qualità urbana non progetto è nato. Tra gli interven- nella ricerca di fondi per agevo- solo attraverso la riqualificazioti più importanti del Plus Cister- lare i cittadini nell’acquisto di ne di alcune opere e aree, ma na c’è Palazzo Caetani, ovvero il mezzi elettrici. Ha concluso anche mediante la rivitalizzacuore della città e che spero ricordando che rientra nel Plus zione di spazi attualmente poco possa diventare teatro di nuovi anche il punto sulla formazione attrattivi. Prevede sia azioni eventi che permetteranno di e lavoro dando la possibilità ai materiali su edifici storici, pervivere la città a livelli cultural- giovani di entrare in contatto corsi e piazze che risultino locamente più elevati. Utilizzare la con le aziende all’interno delle lizzate all’interno dell’area tarmobilità sostenibile significa quali compiere degli stage for- get di intervento, che azioni di aumentare il livello della qualità mativi retribuiti e magari trovare sostegno all’occupazione e innodella vita di una città quindi tutti un’occupazione. vativi servizi di collegamento tra abbiamo il dovere morale di Ha infine ringraziato gli uffici il centro e il resto della città. incentivare lo sviluppo sosteni- che hanno avuto la capacità di Questo si è reso possibile attrabile. E poi abbiamo una serie di portare avanti i progetti con verso, ad esempio, la realizzaaltri interventi possibili anche impegno e professionalità. “Il zione di piste ciclopedonali, sia all’intuizione di utilizzare i Plus è un intervento globale circoscritte alla zona centrale risparmi ottenuti dai vari proget- sulla città e deve essere difeso e che come collegamento tra il ti per migliorare l’approccio sposato con orgoglio – ha detto a centro e il Quartiere San Valentiall’ecologia, come le isole eco- conclusione -. Sono convinta no. Ma anche con la mobilità logiche”. che attività del genere rendono ZEV ovvero il bike sharing Il Sindaco ha poi espresso l’au- Cisterna una città più bella e con l’introduzione progressiva gurio che la cittadinanza, grazie vivibile”. di una flotta di biciclette a agli interventi di comunicazione Ad entrare più nel dettaglio dei pedalata assistita e di biciclette sul progetto, segua con costanza quattro ambiti tra loro collegati tradizionali adibite, appunto, al e partecipazione il piano di svi- in cui opera il Plus, ovvero, servizio di “condivisione”. Della IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 48 SPORT di Dario battistiù Dopo l’importante vittoria esterna ottenuta nel recupero infrasettimanale sul campo del Cynthia l’Aprilia cade in casa dell’Isola Liri con il risultato di 2-0. La battuta di arresto in terra ciociara conclude la striscia positiva di nove gare dove i ragazzi di mister Fattori avevano sempre ottenuto punti. Era dal 14 dicembre del 2014 quando lasciarono l’intera posta nelle mani dei sardi del Selargius che i pontini non raccoglievano punti. L’Aprilia attualmente ha in cassaforte 39 punti ed è a pochi passi dalla quota salvezza. Per il club di via Bardi l’obiettivo è a portata di mano.<<Le prospetti- ve, quando nell’estate scorsa abbiamo assemblato questo gruppo di giocatori, erano quelle che di lottare per posizioni di classifiche ben più brutte di quelle attuali- commenta il direttore sportivo 12 - 26 MARZO 2015 L'Aprilia cade in casa dell'Isola Liri apriliano Ciro Montellaquando mancano nove partite alla fine del campionato siamo nella parte alta della graduatoria e stiamo dirigendo questa nave senza particolari patemi d’animo verso il porto della salvezza. Anche se matematicamente non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissato che è stato sempre quello della salvezza credo che siamo ad un passo dal traguardo>>. La formazione biancoceleste è composta da diversi ragazzi che provengono dal settore giovanile apriliano e ha una età media molto bassa.<<L’Aprilia è per età media la squadra più giovane di tutti e nove i gironi che compongono il cam- pionato di serie D italianocontinua il dirigente Montella- questo riempie di soddisfazione la società ed è un particolare motivo di vanto nei confronti di quelle persone o dirigenti che avevano nutrito qualche perplessità nei nostri confronti. In alcune partite siamo scesi in campo con due giocatori del ‘97, due atleti nati nel ‘96 uno del ‘95 e due del ‘94. Quello che più ci ha riempito di gioia è il gioco che la nostra formazione è riuscita a sviluppare anche con avversari di un certo spessore e che potevano schierare tra le loro fila calciatori con esperienze di calcio professionistico. Altra caratteristica importante che questi ragazzi hanno evidenziato e che si è andata consolidando con il passare delle gare è il modo di approcciare gli incontri. La crescita in determinazione e maturità nel corso della stagione è stata esponenziale e superato qualche passaggio a vuoto siamo riusciti ad essere sempre competitivi>>. La gara Aprilia- Olbia inserita nel programma della ventiseiesima giornata del girone G del torneo di serie D verrà anticipata a sabato 14 in quanto lo stadio Quinto Ricci il giorno dopo ospita la partita del campionato di Lega Pro girone C Lupa Roma-Juve Stabia. Foto archivio Aprilia - Nuorese Campionato italiano di Pentathlon Moderno categoria allievi e ragazzi Si sono svolti a Mentana e Roma il campionato italiano di Pentathlon Moderno categoria allievi e ragazzi ed il trofeo nazionale per le categorie esordienti e promozionali .da sinistra Pastore Simone,Marchioni Alessio,Tognetto Manuel,Guerguiev Joanelex,Metallo Lorenzo,hanno concluso la gara portando il Pentathlon Aprilia al quinto posto in classifica di società nazionale. Pioggia di medaglie per i piccoli pentatleti Apriliani che vincono la categoria pulcini femmine e maschile piazzandosi : Oro individuale ed a squadre Gatta Ginevra(centro)argento individuale ed oro a squadre Gardellini Giulia,Marchioni Lucrezia oro a squadre . Nella foto l'allenatrice Todini Nadia IL GIORNALE DEL LAZIO 12 - 26 MARZO 2015 SPORT La storia del calcio cisternese è in lutto per la scomparsa del carismatico presidente Augusto Orsini.Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo maggio il grande artefice del glorioso passato calcistico di Cisterna. Invece si è spento ieri sera nella sua attuale dimora a Lido dei Pini, Lavinio di Anzio. Titolare di una grande concessionaria d’auto a Roma, dove a metà degli anni Cinquanta si trasferì, ha sempre mantenuto un forte legame con Cisterna e soprattutto con il calcio, passione condivisa con i fratelli Alfredo e Vittorio. Il loro esordio nell’allora U.S. Nuova Cisterna avvenne nella stagione 1955-56, con presidente Augusto, vice presidente Vittorio, dirigente e calciatore Alfredo. Iniziarono otto splendenti anni per Cisterna che divenne nome di prestigio a livello nazionale. Nello Stadio Bartolani giocheranno la nazionale italiana, la nazionale militare, la Roma, la Lazio e la Triestina. Nella prima stagione di pagina 49 LO SPORT CISTERNESE PIANGE LA SCOMPARSA DELLO STORICO PRESIDENTE AUGUSTO ORSINI Portò il Cisterna in Serie D, fu consigliere della Roma Grazie a Orsini giocarono a Cisterna la nazionale italiana, la nazionale militare, la Roma e la Lazio presidenza di Augusto Orsini, astroso, quello del 1962-63, e il Nuova Cisterna affrontò il di difficoltà economiche, Orsicampionato di Seconda Divini prese la decisione di cedere sione piazzandosi al terzo il titolo al Frosinone. Si chiuse posto. L’anno successivo così la “grande era Orsini” nel vinse il titolo e terminò il torcalcio cisternese, caratterizzaneo imbattuta. Nonostante ta da un forte entusiasmo ed fosse una matricola, vinse interesse per la squadra locale anche la Prima Divisione, subal punto che tanti tifosi andaendo soltanto due sconfitte vano a dare gratuitamente la esterne. loro opera il sabato e la domeQuesti risultati portarono nica per rendere più bello lo grande euforia tra i tifosi e stadio. tutta la città. Nel primo anno Nel 2011 è stato insignito del in IV° Serie (1958/59), il prePremio Cisterna e nella sua sidente Augusto, diventato amata città natale tornava consigliere della Roma, invitò sempre volentieri e soprattutto Alessandro Magnifico, vice ovunque fosse seguiva sempre presidente dell’A.S. Roma, ad le sorti del calcio cisternese. assumere la carica di presidenDomani, 4 marzo, alle ore 15 te onorario della Nuova si terrà l’ultimo saluto nella Cisterna. Magnifico accettò chiesa Beata Maria Vergine conferendo ancora più lustro Assunta in Cielo di Lido dei alla squadra pontina. Per quatPini. tro stagioni consecutive si Poi, come era suo volere, ripoclassificò al secondo posto di serà nella tomba di famiglia quella che intanto diventava la presso il cimitero della sua Serie D. amata Cisterna. A causa di un campionato dis- BOCCE: TROFEO REGIONALE “CITTA’ DI CISTERNA” 120 formazioni in gara. Vince il titolo il terracinese Massimiliano Lattao seguito dal cisternese Leonello Ricciotti Tutti soddisfatti al bocciodromo di Cisterna per la gara di bocce che si è svolta lo scorso 22 febbraio. Presso la nota struttura di via delle Scuderie, nel cuore del centro storico, si è disputato il “Trofeo città di Cisterna” una competizione regionale organizzata dall’Associazione dilettantistica bocciofila Cisterna. Hanno partecipato al torneo ben 120 formazioni di bocciofili, provenienti dalle province di Roma, Frosinone e Latina. A dirigere gli incontri c’era l’arbitro regionale Signor Michele Monte, residente a San Felice Circeo. Dopo una incalzante fase eliminatoria, Cisterna si è classificata al secondo posto grazie alla performance dell’atleta Leonello Ricciotti, presidente dell’associazione Bocciofila Cisterna che gestisce il bocciodromo locale. La classifica finale del Trofeo Città di Cisterna vede dunque al primo posto il terracinese Massimiliano Lattao, seguito dal nostro Ricciotti e poi Luigi Mastroianni dell’associazione “Il Grifone” di Latina e Mario Sabbatini della “Bocciofila San Michele” di Aprilia. Durante lo svolgimento del torneo, ha fatto visita ai giocatori anche il sindaco Eleonora Della Penna, invitata dall’associazione bocciofila cisternese. Il primo cittadino ha voluto congratularsi con gli appassionati locali di questo sport, specialmente quelli “storici” che dal 1986 animano il campo da bocce di Cisterna portando a casa anche risultati sportivi di rilievo. “Ringraziamo tutti i partecipanti al torneo – ha detto il presidente dell’ASS Bocciofila Cisterna, Leonello Ricciotti – e poi il Sindaco per la presenza e per la vicinanza dimostrataci. Con lei abbiamo parlato del futuro di questo sport a Cisterna, pensando anche al coinvolgimento delle scolaresche così da promuovere il gioco delle bocce anche tra le nuove generazioni”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 50 VENDO GARAGE DI 26 MQ in via carroceto 41 aprilia.euro 28.000 no perditempo Tel.330302376 APRILIA QUARTIERE NORD VENDESI APPARTAMENTO ristrutturato composto da ingresso, soggiorno, angolo cottura, corridoio, camera matrimoniale, cameretta, bagno, ripostiglio, balcone. Richiesta di € 125000 , APE G IPE 170. 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