FESR Ob. “Competitività regionale e occupazione” 2007-2013 Rapporto Annuale di Esecuzione Anno 2013 del Programma Operativo Regionale N° CCI 2007 IT 162 PO 011 1. IDENTIFICAZIONE Programma operativo RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE 2013 Obiettivo interessato: Competitività regionale e occupazione Zona ammissibile interessata: Piemonte Periodo di programmazione: 2007-2013 Codice C.C.I.: CCI 2007IT162PO011 Titolo del Programma: Programma Operativo Regionale FESR 2007/2013 Anno di riferimento: 2013 Rapporto approvato dal CdS: INDICE 1. IDENTIFICAZIONE .......................................................................................................................................... 1 2. QUADRO D'INSIEME DELL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO ................................. 4 2.1. 3. Risultati e analisi dei progressi .................................................................................................................. 4 2.1.1 Informazioni sui progressi materiali del programma operativo ................................................... 4 2.1.2 Informazioni finanziarie .............................................................................................................. 9 2.1.3 Ripartizione dell’uso dei Fondi.................................................................................................. 10 2.1.4. Progressi conseguiti nel finanziamento e nell'attuazione degli strumenti di ingegneria finanziaria ex art. 44 ................................................................................................ 12 2.1.5 Sostegno ripartito per gruppi destinatari .................................................................................... 17 2.1.6 Sostegno restituito o riutilizzato ................................................................................................ 19 2.1.7 Analisi qualitativa ...................................................................................................................... 19 2.2. Rispetto del diritto comunitario ............................................................................................................... 24 2.3. Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli ................................................................. 29 2.4. Modifiche nell'ambito dell'attuazione ...................................................................................................... 33 2.5. Modifiche sostanziali ............................................................................................................................... 38 2.6. Complementarità con altri strumenti ....................................................................................................... 38 2.7. Sorveglianza e valutazione ...................................................................................................................... 41 ATTUAZIONE IN BASE ALLE PRIORITÀ ................................................................................................. 50 3.1. Priorità 1: Innovazione e transizione produttiva ...................................................................................... 50 3.1.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi ............................................................... 50 3.1.1.1 Progressi finanziari e materiali .................................................................................................. 50 3.1.1.2 Analisi qualitativa ...................................................................................................................... 56 3.1.2 Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli ........................................................ 68 3.2. Priorità 2: Sostenibilità ed efficienza energetica...................................................................................... 70 3.2.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi ............................................................... 70 3.2.1.1 Progressi finanziari e materiali .................................................................................................. 70 3.2.1.2 Analisi qualitativa ...................................................................................................................... 73 3.2.2 3.3. Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli ................................................... 77 Priorità 3: Riqualificazione territoriale .................................................................................................... 79 3.3.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi ............................................................... 79 3.3.1.1 Progressi finanziari e materiali .................................................................................................. 79 3.3.1.2 Analisi qualitativa ........................................................................................................................ 83 3.3.2 Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli ........................................................ 88 3.4. Priorità 4: Assistenza tecnica ................................................................................................................... 90 3.4.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi ............................................................... 90 3.4.1.1 Progressi finanziari e materiali .................................................................................................. 90 2 2.4.2. Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli ................................................... 95 4. GRANDI PROGETTI ....................................................................................................................................... 96 5. ASSISTENZA TECNICA ................................................................................................................................. 97 6. INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ ............................................................................................................. 102 6.1. 7. Attuazione del Piano di Comunicazione ................................................................................................ 102 VALUTAZIONE COMPLESSIVA ............................................................................................................... 106 ALLEGATO 1 – PROGETTI SIGNIFICATIVI .................................................................................................. 109 ALLEGATO 2 - PROGETTI A CAVALLO CON LA PROGRAMMAZIONE 2000-2006 ............................ 112 ALLEGATO 3 - RIPARTIZIONE DELL’USO DEI FONDI ............................................................................. 115 3 2. QUADRO D'INSIEME OPERATIVO DELL’ATTUAZIONE DEL 2.1. Risultati e analisi dei progressi 2.1.1 Informazioni sui progressi materiali del programma operativo PROGRAMMA L’impatto del Programma Gli indicatori di impatto del Programma, secondo i dati al 31 dicembre 2013 (disponibili ad aprile 2014), evidenziano alcuni effetti positivi nonostante la congiuntura economica continui a mostrarsi negativa, seppure con lievi tendenze al miglioramento. In generale, va però considerato che in alcuni casi gli indicatori non sono sufficientemente aggiornati per poter trarre conclusioni definitive circa l’effettivo legame causale fra le realizzazioni ed i risultati del POR e gli effetti che ne conseguono nel contesto di intervento. Un dato certamente significativo a livello di Programma è rappresentato dal numero dei posti di lavoro creati a seguito della realizzazione del programma (Core Indicator 1), che totalizza 2.130 unità lavorative equivalenti. Anche se il dato è comunque ancora lontano dal target obiettivo (6.000 unità) si possono apprezzare i risultati raggiunti e rilevati dal sistema di monitoraggio che attestano l’indicatore ad oltre un terzo del valore obiettivo (35,5%), grazie ad un aumento, nel corso del 2013, di nuovi posti di lavoro, pari a 613 unità lavorative equivalenti, rispetto alla fine del 2012. Si tratta di un dato che deve essere letto anche in relazione all’andamento congiunturale di contesto ed alla luce dell’andamento occupazionale di livello regionale che, secondo i dati ISTAT, nel primo semestre del 2013 registra una ulteriore caduta dell’occupazione, dopo quella rilevata alla fine dell’anno precedente, a cui si accompagna un ulteriore incremento delle persone in cerca di occupazione, che ha raggiunto le 222.000 unità, punta mai toccata negli ultimi venti anni. Con riferimento all’occupazione di genere si evidenzia inoltre come quasi un terzo dei nuovi posti di lavoro creati sia destinato alla componente femminile del mercato del lavoro. L’indicatore posti di lavoro creato per donne (Core Indicator 3) cresce di 187 unità, totalizzando complessivamente 670 nuovi posti di lavoro creati per donne, pari al 34% circa del target fissato per il POR ( 2.000). Non si rilevano progressi con riferimento all’altro indicatore di impatto generale del POR, che riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra (Core Indicator 30) espressi in termini di CO2 equivalenti: il dato disponibile con la rilevazione di monitoraggio è ancora quello del 2011 1, con un valore (12,5 Kt) che si mostra ancora lontano dal target fissato per il POR che peraltro è stato oggetto di una rideterminazione nel corso del 2013 (120 Kt, rispetto ai 280 inizialmente previsti). L’impatto a livello di Assi Prioritari Le attività di sostegno dell’innovazione e di transizione produttiva dell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva del POR si inseriscono in un contesto congiunturale che condiziona fortemente gli impatti attesi, tuttavia, mostra elementi positivi, mentre altri restano negativi. 1 I dati di monitoraggio rilevati a livello di progetto necessitano di ulteriori verifiche presso i beneficiari che sono ancora in corso. 4 Tra quelli positivi per tale Asse si rileva il dato della produttività del lavoro nell’industria in senso stretto, aggiornato al 2012, che è pari a 59,7%, vale a dire + 9,4% rispetto al valore di base (50,3%), a fronte di un target atteso di +4,7%, come anche positivo è il valore delle esportazioni di merci in percentuale del PIL, pari al 31,9%, ovvero +2,9 punti percentuali rispetto alla baseline (29%) rispetto al target atteso (+1%). Per contro, la capacità di esportare prodotti a elevata o crescente produttività registra, al 2012, un –3,6% rispetto al dato base pari al 38,3%, aumentando così il divario con il valore target fissato a +1,7%. A riguardo, va considerato che dall’avvio della programmazione, soltanto nel 2010 l’indicatore aveva evidenziato flebili segnali di ripresa delle esportazioni dei prodotti ad elevata crescita della produttività facendo rilevare un incremento di 0,4 punti rispetto al valore di base; mentre nelle annualità successive, si è ripresentata un’ inversione di tendenza (già nel 2011 con un – 2,4%). Il dato riguardante l’occupazione dei laureati è particolarmente positivo , anche perché risulta in controtendenza rispetto all’andamento dell’occupazione in generale del Piemonte. Gli occupati in possesso di laurea, infatti, al 2013 sono pari al 18,6% del totale degli occupati, ovvero +4,9% rispetto al dato di base e +0,6% rispetto al target obiettivo (pari a +4,3%). Costante negli anni, invece, si mostra il dato (ultimo aggiornamento disponibile al 2011) relativo agli addetti alla R&S per mille abitanti, pari a +0,5% rispetto alla baseline (4,7%), ma ancora distante dal valore target (fissato a +2,3%). Rimanendo in materia di R&S, e segnalando che i dati sono aggiornati al 2011, si annotano altri indicatori con lievi variazioni positive, rispetto ai dati di base. In particolare: l’incidenza della spesa delle imprese pubbliche e private in R&S segna, al 2011, un +0,2% rispetto alla baseline (1,3%), a fronte di un target pari a +0,5%, ma anche l’indicatore relativo alla spesa pubblica e privata per R&S sul PIL (dato sempre al 2011) che consegue una variazione positiva di 0,2 punti rispetto al dato base di 1,7%, a fronte di un target pari a +0,6%. Per converso, il dato (2011) relativo all’incidenza della spesa pubblica in R&S resta negativo, riportando un –0,05%, rispetto al valore di base (0,4%). Infine si segnala, con riferimento alla società dell’informazione, un grado di utilizzo di internet nella imprese nel 2013 pari a +13,3 punti percentuali rispetto alla baseline (28,1%) e distante circa 8,6 punti dal valore target (pari a +21,9%). I dati relativi agli indicatori di impatto dell’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica, evidenziano come il Piemonte sia sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale da perseguire anche attraverso politiche finalizzate all’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili ed alla riduzione dei consumi energetici. A conferma della tendenza regionale sono i valori mostrati dall'indicatore energia primaria prodotta da fonti rinnovabili, pari a 35,3%, che registra un +10% (dato 2012) rispetto al valore baseline di 25,3%, a fronte di un target obiettivo pari a +4,7% ormai abbondantemente raggiunto. Significativo, inoltre, appare il punto di arrivo dell'indicatore riguardante i consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili, pari a 32,8% (dato 2012), che registra una variazione di +15,2% rispetto al valore base di 17,6% e centrando il valore obiettivo del 15%. Infine, è da segnalare il dato relativo all'incidenza della certificazione ambientale, pari a 14,9%, registrando un +3,7% rispetto al dato baseline (11,2%), a fronte di un target obiettivo di 3,8% emergendo con un dato più cospicuo rispetto alle annualità precedenti. 5 Per ciò che attiene all’Asse III – Riqualificazione territoriale, si rileva, secondo i dati forniti dall’Osservatorio culturale regionale e aggiornati al 2013, che l’indicatore visite ai musei e beni culturali in Piemonte ha conseguito un decremento di visitatori pari a circa 42 mila unità rispetto al valore baseline (pari a 4,624 milioni): il dato registrato, infatti, è pari a 4,582 milioni di visitatori. Va tuttavia considerato che il valore di base riguarda l’anno 2006, anno in cui a Torino si sono svolte le Olimpiadi invernali, pertanto con un flusso di visitatoti legato in modo specifico all’evento sportivo. L’indicatore, osservato nel settennio, ha registrato un incremento significativo nel 2011, anno dei festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’unità nazionale, in cui si sono registrati 5.707 milioni di visite nei musei e beni culturali, ovvero +1.082 milioni rispetto alla baseline. Da questi dati risulta evidente il rapporto diretto tra “afflussi turistici” e “grandi eventi”. Pertanto, se si considera che nel 2014 nel capoluogo piemontese vi sarà l’esposizione della Sacra Sindone, si può realisticamente prevedere il conseguimento del target (+1,000 milioni), pur non trattandosi di un aumento consolidato, ma anche questo legato ad un grande evento. Per ciò che concerne l’indicatore capacità di attrazione dei consumi turistici, espresso come valore percentuale delle giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante, a partire dal 2008 vi è una crescita costante che, nel 2011 (ultimo dato disponibile), registra in totale un 2,9%, pari a +0,4% rispetto al dato baseline di 2,5% ed un target obiettivo di +0,3%. Tabella 1 – Indicatori di programma Indicatori Baseline Obiettivo Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1.517 2.130 Indicatori di impatto del programma Numero di posti di lavoro creati (Core Indicator 1) a seguito della realizzazione del progetto 0 6.000 0 0 0 454 993 (di cui) Posti di lavoro creati per donne (Core Indicator 3) 0 2.000 0 0 0 148 312 (di cui) Posti di lavoro creati per uomini (Core Indicator 2) 0 4.000 0 0 0 306 680 1.034 1.460 Riduzione delle emissioni di gas serra (CO2 equivalenti, Kt) (Core Indicator 30) 0 120 0 0 3,78 3,78 12,5 12,5 12,5 483 670 Indicatori di impatto degli Assi prioritari (Asse I) Capacità di esportare : Valore delle esportazioni di merci in % del PIL (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) (Asse I) Produttività del lavoro nell’industria in senso stretto Valore aggiunto per unità di lavoro (in migliaia di euro costanti) (Fonte: ISTAT - Contabilità regionale) (Asse I) Capacità di esportare prodotti a elevata o crescente produttività: Quota percentuale del valore delle esportazioni dei prodotti ad elevata crescita della produttività sul totale delle esportazioni (Fonte: 29 +1 0,4 0,8 -4,1 -1,2 1,5 2,9 2,9 (2012) 50,3 + 4,7 5,1 4,6 3,6 9 9,4 9,4 9,4 (2012) 38,3 + 1,7 -0,7 -0,4 -0,1 0,4 -2,4 -3,6 - 3,6 (2012) 6 Indicatori Baseline Obiettivo 4,7 Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 + 2,3 0,2 1,5 0,5 0,4 0,5 0,5 0,5 (2011) 13,7 + 4,3 1,4 2,4 1,8 2,4 2,6 3,9 4,9 (2013) 1,3 + 0,5 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 (2011) 0,4 + 0,1 - 0,02 0,00 0,00 1,7 + 0,6 0,1 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 28,1 + 21,9 2,7 3,2 7,1 4,8 10,3 13,3 12,5 (2013) 25,3% (2006) 4,7% 0,7% - 0,7% 6,7% 5,9% 7,8% (Asse II) Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili: Produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili in percentuale dei consumi interni lordi di energia elettrica (DPS-Istat) 17,6% (2006) 15% 0,4% 2,7% 11,1% 8,4% 11,9% 15,2% 15,2% (2012) (Asse II) Incidenza della certificazione ambientale: Siti di organizzazioni con certificazione ambientale ISO 14001 sul totale dei siti di organizzazioni certificate (DPS-Istat) 11,2% (2006) 3,8% 0,5% 1,7% ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) (Asse I) Addetti alla Ricerca e Sviluppo (R&S): Addetti alla Ricerca e Sviluppo per 1000 abitanti (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) (Asse I) Occupati in possesso di laurea - % del totale (Fonte: ISTAT – Rilevazione delle forze di lavoro) (Asse I) Incidenza della spesa delle imprese pubbliche e private in Ricerca e Sviluppo (R&S): Spese per ricerca e sviluppo delle imprese pubbliche e private in percentuale del PIL (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo), di cui: Incidenza della spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo (R&S) (Spese per ricerca e sviluppo della Pubblica Amministrazione e dell'Università in percentuale del PIL) (Fonte: ISTATDPS - Banca dati territoriale politiche di sviluppo) Spesa pubblica e privata per R&S sul PIL (%) (Asse I) Grado di utilizzo di Internet nelle imprese: percentuale di addetti delle imprese – con più di dieci addetti – dei settori industria e servizi che utilizzano computer connessi a Internet (Fonte: ISTAT Banca dati territoriale politiche di sviluppo) (Asse II) Energia primaria prodotta da fonti rinnovabili: GWh di energia prodotta da fonti rinnovabili su GWh prodotti in totale (%) (DPS-Istat) 7 0,7% - 0,02 – 0,05 - 0,05 1,2% 0,9% 10% 3,7% - 0,05 (2011) 0,2 (2011) 10% (2012) 3,7% (2012) Indicatori Baseline Obiettivo (Asse III) Capacità di attrazione dei consumi turistici: Giornate di presenza -italiani e stranieri- nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale politiche di sviluppo) 2,5 + 0,3 (Asse III) Visite ai musei e beni culturali in Piemonte: Numero di visitatori degli istituti di antichità e d'arte statali e non statali - valori in migliaia (Fonte: Osservatorio culturale regionale) 4.624 + 1.000 Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 - 0,1 0,1 0,1 0,3 0,4 0,4 0,4 (2011) -1.353 -1.015 -1.269 7 +1082 -291 -42 (2013) Core Indicators degli Assi prioritari Indicatori Baseline Obiettivo (Asse I) Numero di progetti di cooperazione tra imprese-istituti di ricerca (Core Indicator 5) 0 (Asse I) Numero di Posti di lavoro creati nella ricerca (Core Indicator 6) Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 750 0 30 35 175 251 350 361 0 250 0 0 0 0 19 95 175 (Asse I) Numero di progetti di ricerca e sviluppo (Core Indicator 4) 0 900 15 79 110 243 342 449 470 (Asse I) Numero di posti di lavoro creati da aiuti agli investimenti delle PMI (Core Indicator 9) 0 3.600 0 0 0 212 579 676 886 (Asse I) Investimenti indotti - Meuro (per i soli soggetti privati ) (Core Indicator 10) 0 450 3 155 153 318 354 407 491 (Asse I) Numero di progetti (aiuti agli investimenti delle PMI) (Core indicator 7) - Ob. Op I.1 0 0 344 370 639 757 923 1.043 (Asse I) Numero di nuove imprese assistite (Core Indicator 8) 0 90 0 0 0 0 0 70 80 (Asse I) Numero di progetti (società dell'informazione) (Core indicator 11) 0 360 0 0 198 189 189 189 301 (Asse I) Numero di progetti (aiuti agli investimenti delle PMI) (Core Indicator 7) - Ob. Op I.IV 0 2.800 0 0 0 60 0 3 43 41 44 52 68 0 300 0 41 179 220 234 287 333 (Asse II) Investimenti indotti – Meuro (Core Indicator 10) (per i soli soggetti privati) (Asse II) Numero di progetti (Energie Rinnovabili) (Core Indicator 23) 1.300 8 1.106 3.514 5.617 6.258 9.631 Indicatori Baseline Obiettivo 0 (Asse II) Capacità addizionale installata per la produzione di energia da fonti rinnovabili – MW (Core Indicator 24) (Asse III) Numero di progetti (Turismo) (Core indicator 34) (Asse III) Numero di progetti che assicurano sostenibilità e aumentano attrattività di città e centri minori (Sviluppo urbano) (Core indicator 39) - Ob op III.1 Numero di progetti che assicurano sostenibilità e aumentano attrattività di città e centri minori (Sviluppo urbano) (Core indicator 39) - Ob op III.2 Numero di progetti volti a promuovere le imprese, l’imprenditorialità e le nuove tecnologie (Sviluppo Urbano) (Core Indicator 40) 2.1.2 Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 50 0 0 1,61 4,87 29,87 91,44 98,5 0 30 0 0 2 5 10 26 42 0 10 0 0 0 0 0 0 8 0 120 0 0 0 1 1 1 35 0 13 0 0 0 0 0 0 0 Informazioni finanziarie Tabella 2 – Dati finanziari Asse prioritario Fondi totali del PO (dell'Unione e nazionali) Base di calcolo del contributo dell'Unione (costo pubblico o totale) Importo totale della spesa ammissibile certificata sostenuta dai beneficiari Contributo pubblico corrispondent e Tasso di attuazione (%) a b c d e = d/a 1. Innovazione e transizione produttiva 497.985.496 P 366.491.317 366.491.317 74% 2. Sostenibilità ed efficienza energetica 244.368.658 P 151.911.476 151.911.476 62% 3. Riqualificazione territoriale 283.639.610 P 104.912.337 104.912.337 37% 4. Assistenza tecnica 42.749.740 P 18.196.714 18.196.714 43% Totale complessivo 1.068.743.504 641.511.845 641.511.845 60% L’Autorità di Gestione del POR, anche nel corso del 2013, ha mantenuto un ritmo costante nella predisposizione delle dichiarazioni di spesa, favorendo la presentazione, da parte dell’Autorità di Certificazione del Programma, di quattro domande di pagamento alla Commissione Europea (quota FESR) ed allo Stato (quota Fondo di Rotazione). Complessivamente è stato certificato un ammontare di pagamenti pari ad oltre 641 Meuro che hanno consentito di conseguire il target comunitario previsto per la fine del 2013, e quindi di eludere qualsiasi rischio di disimpegno automatico delle risorse comunitarie e nazionali in applicazione della regola N+2 prevista dai regolamenti comunitari. 9 Le risorse comunitarie del FESR certificate dal POR alla fine dell’anno, infatti, sono state di circa 253,8 Meuro rispetto al target N+2 di circa 247,2 Meuro. La spesa complessivamente sostenuta dai beneficiari del POR ha raggiunto i 641,5 Meuro con un “contributo pubblico corrispondente” dello stesso importo, attestando l’avanzamento del Programma al 60% del totale previsto per il periodo 2007-2013 dal POR del Piemonte (1.068,7 Meuro). Si tratta di un risultato raggiunto grazie a circa 193 Meuro di pagamenti aggiuntivi certificati nel corso del 2013 rispetto alla fine del 2012 (+30%) per il POR nel suo complesso. A livello dei singoli Assi prioritari, l’Asse 1 – Innovazione e transizione produttiva conferma, con circa 109 Meuro di pagamenti aggiuntivi certificati nel 2013, l’avanzamento più evoluto (74%) rispetto al budget totale disponibile (quasi 498 Meuro). Segue l’Asse 2 – Sostenibilità ed efficienza energetica, con circa 37,5 Meuro di spese aggiuntive nel 2013 che lo collocano ad un ammontare di spesa certificata pari a circa 62% del totale delle risorse programmate per l’Asse (244 Meuro rispetto ai 270 Meuro disponibili a fine 2012 a seguito di un assestamento delle risorse dell’Asse approvato con la modifica del POR a marzo 2013). L’Asse 3 – Riqualificazione territoriale con più di 41 Meuro di pagamenti aggiuntivi certificati nel 2013, se da un lato presenta un avanzamento più contenuto della pesa (37%) rispetto al budget disponibile (cresciuto nel corso dell’anno a seguito dell’operazione di modifica del piano finanziario e passato dai 270,6 Meuro del 2012 agli attuali 283,6 Meuro); dall’altro lato, fa rilevare il maggiore incremento registrato dagli Assi del POR rispetto alla fine del 2012. In termini relativi al budget disponibile, nell’ambito dell’Asse 3 – Riqualificazione territoriale, si rileva una crescita annua del 39% rispetto alla crescita media registrata dagli altri Assi del POR, nonché dal POR nel suo complesso (30% circa). L’Asse 4 – Assistenza tecnica, che raggiunge i 18,2 Meuro di spese certificate, di cui circa 4,8 Meuro certificate nel corso del 2013 (anche in questo caso la dotazione finanziaria dell’Asse è cresciuta di circa 5 Meuro a seguito della modifica del piano finanziario del POR). Per quanto riguarda, infine, il funzionamento del circuito finanziario del POR, nel 2013 si rileva un ammontare complessivo di trasferimenti delle quote di cofinanziamento del POR (diverse dalle risorse regionali) a favore del bilancio dell’Amministrazione Regionale pari a circa 88 Meuro. Di questi, circa 39,7 Meuro sono rappresentati da rimborsi della quota FESR da parte della Commissione Europea, mentre i restanti 48,4 Meuro attengono al rimborso della quota Stato da parte del MEF-IGRUE. 2.1.3 Ripartizione dell’uso dei Fondi In questo paragrafo, coerentemente con le linee guida comunitarie e nazionali per la predisposizione del RAE, vengono presentate e discusse: (a) le informazioni sull'approccio del POR FESR allo sviluppo urbano sostenibile; (b) i dati della Tabella 3 – Foglio di classificazione secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) 1083/2006, allegato II “Classificazione degli interventi dei Fondi per il periodo 2007/2013”. A. Informazioni sull'approccio allo sviluppo urbano sostenibile Ai fini dello sviluppo urbano sostenibile il POR FESR Piemonte interviene nelle aree urbane caratterizzate dalla centralità rispetto ai territori interconnessi in termini funzionali, in modo da attivare processi di crescita diffusi e centrati sullo sviluppo di attività imprenditoriali ad alto valore aggiunto, su interventi che promuovono la sostenibilità della crescita, nonché sul 10 recupero del degrado sociale e fisico che spesso impedisce alle aree urbane di esplicitare le loro potenzialità a causa dell’ostacolo costituito da una crescita “disordinata”. La finalità dell’approccio adottato a livello regionale per lo sviluppo urbano sostenibile è il miglioramento del livello di attrattività delle città e della loro “vivibilità”, in modo da renderle “il motore della crescita” sostenibile del Piemonte. Oltre agli interventi espressamente previsti dall’Asse III – Riqualificazione territoriale del POR nell’ambito dello sviluppo urbano (Obiettivo operativo III.2), anche alcune delle Attività, incluse negli Assi I – Innovazione e transizione produttiva e II – Sostenibilità ed efficienza energetica, possono riguardare interventi che concorrono a rafforzare l’approccio allo sviluppo delle aree urbane piemontesi. Al 31.12.2013, nell'ambito l'implementazione: dell'Asse III Riqualificazione territoriale, si evidenzia - degli interventi realizzati nell’ambito dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) che attuano “direttamente”, nell’ambito dell’Attività III.2.2 – Riqualificazione aree degradate, la strategia di sviluppo urbano sostenibile delineata nel POR. Si tratta di: (i) il PISU della Città di Torino, che punta alla riqualificazione del quartiere denominato “Barriera di Milano”, ubicato nella periferia nord della Città, in un ambito di circa 2,3 Kmq; (ii) i 7 PISU degli altri Capoluoghi di provincia piemontesi, con lo scopo di favorire il miglioramento della competitività, della coesione sociale e della sostenibilità delle aree urbane sottoposte agli interventi di riqualificazione; - di ulteriori interventi realizzati sempre nell’ambito dell’Asse che riguardano anche aree urbane. Il riferimento in particolare riguarda: (i) i progetti finanziati per la riqualificazione delle aree dismesse, funzionali al recupero e alla riqualificazione, secondo criteri di ottimizzazione della compatibilità ambientale, di siti dismessi. Lo scopo è quello di destinare tali siti per l'insediamento di attività e iniziative economicoproduttive con particolare riguardato ai servizi avanzati (Attività III.2.1 Riqualificazione delle aree dismesse); (ii) gli interventi finalizzati al rafforzamento, recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale del Piemonte, nonché quelli per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale realizzati nell’ambito del progetto strategico della Corona Verde (Attività III.1.1 - Valorizzazione dei beni ambientali e culturali). Come si è detto, in aggiunta agli interventi sopra richiamati, vanno considerati inoltre gli interventi collocati nelle aree urbane finanziati nell'ambito di Attività dell'Asse I - Innovazione e transizione produttiva e dell'Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica del POR che, seppur indirettamente, contribuiscono alla strategia di sviluppo urbano sostenibile delineata nel POR. Alla fine del 2013, pertanto, circa 223 Meuro della quota FESR del costo ammesso dal POR degli interventi inviati al Sistema Nazionale Monitweb, ovvero il 57,5% del totale della quota FESR del costo ammesso dalle misure del Programma (388 Meuro circa), sono investiti in agglomerati urbani del Piemonte. B. Informazione sui temi prioritari Le informazioni sui temi prioritari contenute nel foglio di classificazione (Tabella 3), predisposto prendendo a riferimento la quota FESR del Costo Ammesso dei progetti trasferiti al 11 Sistema Nazionale Monitweb, in considerazione delle dimensioni dell’elaborato, vengono riportate nell'Allegato 3 del presente RAE. 2.1.4. Progressi conseguiti nel finanziamento e nell'attuazione degli strumenti di ingegneria finanziaria ex art. 44 Nel corso del 2013, nell'ambito dell'Attività I.4.1 “Accesso al credito delle PMI” del POR, da un lato è proseguita l'operatività degli strumenti di ingegneria finanziaria attivati nelle annualità precedenti; dall'altro, è stato attivato un nuovo strumento di ingegneria finanziaria. L’insieme degli strumenti attivati dal POR sono: a) il Fondo regionale di Riassicurazione per l'artigianato piemontese; b) il Fondo regionale di Riassicurazione per le PMI non artigiane; c) il Fondo di garanzia per le PMI per lo smobilizzo dei crediti verso gli Enti Locali; d) il Fondo per l'integrazione dei fondi rischi dei Confidi piemontesi per la concessione di garanzie alle PMI. Di seguito vengono riportate le informazioni richieste dalla linee guida comunitarie per la predisposizione del RAE, riguardanti ciascuno Strumento di ingegneria finanziaria attivato (ulteriori dettagli informativi vengono discussi anche al paragrafo 3.1.1.2. del presente RAE). A. Fondo regionale di Riassicurazione per l'artigianato piemontese Attivazione dello strumento di ingegneria finanziaria e soggetto che lo attua Con Deliberazione n. 37 del 16 Febbraio 2009 e successive modificazioni, la Giunta Regionale del Piemonte ha approvato la costituzione del Fondo regionale di Riassicurazione per l'artigianato piemontese, affidandone la gestione ad Artigiancassa Spa, in attuazione di una convenzione in essere, attraverso la sottoscrizione dell’Accordo di finanziamento e disciplinandone i criteri e le modalità di gestione, secondo quanto previsto dal Piano di Attività. Successivamente, alla scadenza della convenzione, il rapporto tra la Regione e Artigiancassa è stato disciplinato da un contratto quinquennale, stipulato a seguito dell’aggiudicazione definitiva di una gara di appalto espletata tramite procedure di evidenza pubblica. In considerazione della scadenza del Quadro temporaneo comunitario2, del perdurare della crisi economico finanziaria e tenendo conto delle modifiche regolamentari in termini di investimenti mediante strumenti di ingegneria finanziaria3, l’operatività del Fondo relativa alla concessione delle riassicurazioni è stata sospesa dal 01.01.2012 al 30.07.2012 al fine di ridefinirne alcuni contenuti e modalità di attuazione. A seguito dell’intervenuta modifica del POR (approvata con procedura scritta conclusa il 17.05.2012), con Deliberazione di Giunta Regionale (del 30.07.2012) è stata riattivata l’operatività del Fondo e sono state approvate le nuove modalità di gestione. Conseguentemente sono stati aggiornati sia l'Accordo di finanziamento che il Piano di Attività. 2 “Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica" (2009/C 16/01)” e s.m.i.. 3 “Regolamento di esecuzione (UE) n. 1236/2011 della Commissione del 29.11.2011 che modifica il regolamento (CE) n. 1828/2006 per quanto riguarda gli investimenti mediante strumenti di ingegneria finanziaria”. 12 Obiettivi dello strumento di ingegneria finanziaria e modalità di attuazione L’obiettivo del Fondo di Riassicurazione è di migliorare la capacità di accesso al credito delle PMI artigiane colpite dalla situazione di recessione determinata dalla crisi finanziaria avviatasi nel 2008, mediante l’erogazione di riassicurazioni finalizzate ad un aumento della percentuale delle garanzie offerte dai Confidi e riservate alle PMI che provengono da un passato recente industrialmente sano, ma che presentano un calo del fatturato o una diminuzione degli ordinativi o ritardi nei pagamenti che potrebbero generare situazioni di tensione finanziaria. Tale obiettivo viene perseguito consentendo ai Consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi) di migliorare le condizioni di accesso al credito delle imprese, potendo offrire loro una garanzia maggiorata (fino all’80% complessivo), sostenuta da una consistente riassicurazione (al 70%), con un capitale di rischio (8%) significativamente più elevato rispetto alle condizioni ante-crisi. Il Fondo regionale di riassicurazione per l’artigianato piemontese è pertanto finalizzato a rimborsare ai Confidi (c.d. Garanti) le garanzie escusse su operazioni di finanziamento, entro specifici limiti. Esso si attua attraverso due linee di intervento: - la Linea A, dedicata alla gestione della fase di recessione determinata dalla persistente crisi economica, favorendo la stabilizzazione finanziaria del sistema delle PMI attraverso la concessione di “Finanziamenti”, che hanno durata (comprensiva di eventuale pre-ammortamento fino a 12 mesi) non inferiore a 36 mesi e non superiore a 72 mesi e sono concessi sotto qualsiasi forma a PMI. La misura della riassicurazione è pari al 70% dell'ammontare della garanzia prestata dal Garante, a condizione che quest'ultimo abbia a proprio volta garantito una quota non superiore all'80% di ciascun Finanziamento o Nuova Finanza; - la Linea B, dedicata alla crescita ed allo sviluppo delle PMI, promuove lo sviluppo del sistema delle imprese attraverso la concessione di “Nuova Finanza”; con tale accezione ci si riferisce alle operazioni finanziarie di qualsiasi genere, di durata massima 18 mesi meno un giorno, diverse dai Finanziamenti, che siano dirette all’ottenimento di finanza addizionale, inclusa quella destinata all’anticipo della cassa integrazione guadagni straordinari ed al rinnovo delle linee in scadenza. La garanzia del Fondo si estende automaticamente ai piani di rientro accettati dal Garante, per una durata massima, comprensiva di quella originaria, di 72 mesi. La misura della riassicurazione è pari al 70% dell'ammontare della garanzia prestata dal Garante, a condizione che quest'ultimo abbia a proprio volta garantito una quota non superiore al 60% di ciascun Finanziamento o Nuova Finanza. Avanzamento finanziario al 31.12.2013 L'importo complessivo programmato per il Fondo di riassicurazione per l’artigianato piemontese è di 10 Meuro, totalmente impegnati dalla Regione e versati allo strumento di ingegneria finanziaria. L’utilizzo del Fondo che, a fronte della concessione di garanzie automatiche, è ammesso fino ad un capitale di rischio pari all’8% delle riassicurazioni emesse per ciascun Confidi, alla fine del 2013 risulta pari a 6.554.111 euro di accantonamenti a riserva. L’avanzamento finanziario complessivo del Fondo è riportato nel box che segue: 13 Importo totale di cui Quota Nazionale di cui Quota FESR 10.000.000 6.043.000 3.957.000 - Garanzie emesse dai Garanti a favore delle PMI 117.037.687 70.725.874 46.311.813 -Riassicurazioni emesse dal Fondo a favore dei Garanti 81.926.381 49.508.112 32.418.269 Importi versati allo strumento di ingegneria finanziaria Importi versati dallo strumento di ingegneria finanziaria ai destinatari ultimi : B. Fondo regionale di Riassicurazione per le PMI non artigiane Attivazione dello strumento di ingegneria finanziaria e soggetto che lo attua Il Fondo regionale di Riassicurazione per le PMI non artigiane è stato istituito, unitamente al Fondo di riassicurazione di cui al precedente punto A, con Deliberazione n. 37 del 16.02.2009 (e successive modificazioni) con la quale è stato individuato Finpiemonte S.p.A – quale soggetto in house della Regione Piemonte, che opera a sostegno dello sviluppo e della competitività del territorio piemontese e che si impegna a gestire il Fondo. Allo stesso tempo, sono stati definiti i criteri e le modalità di gestione, a loro volta richiamati dall’Accordo di finanziamento e dal Piano di Attività del Fondo. Come ricordato con riferimento al Fondo di Riassicurazione di cui al precedente punto A, in conseguenza della scadenza del “Quadro temporaneo comunitario”, l’operatività del Fondo relativa alla concessione delle riassicurazioni è stata sospesa dal 01.01.2012 al 30.07.2012. A seguito dell’intervenuta modifica del POR (approvata con procedura scritta conclusa il 17.05.2012), con Deliberazione di Giunta Regionale (del 30.07.2012) è stata riattivata l’operatività e sono state approvate le nuove modalità di gestione del Fondo a partire dal 03.08.2012. Conseguentemente sono stati aggiornati sia l'Accordo di finanziamento che il Piano di Attività. Obiettivi dello strumento di ingegneria finanziaria e modalità di attuazione Il Fondo regionale di riassicurazione gestito da Finpiemonte persegue gli stessi obiettivi del Fondo di cui al precedente punto A, con la differenza che interviene a favore delle PMI non artigiane. Esso dunque ha l’obiettivo di favorire l'accesso al credito delle PMI non artigiane attraverso l'erogazione di riassicurazioni finalizzate ad un aumento della percentuale delle garanzie offerte dai Confidi e riservate a quelle imprese sane o che provengono da un passato recente industrialmente sano, ma che presentano un calo del fatturato o una diminuzione degli ordinativi o ritardi nei pagamenti che potrebbero generare situazioni di tensione finanziaria. Tale obiettivo viene perseguito consentendo ai Garanti (Consorzi di garanzia collettiva fidi Confidi) di migliorare le condizioni di accesso al credito delle PMI, potendo offrire loro una garanzia maggiorata (fino all’80% complessivo), sostenuta da una consistente riassicurazione (al 70%) con un capitale di rischio pari all'8%. Il Fondo si attua attraverso le due seguenti linee di intervento: 14 - la Linea A, che favorisce la stabilizzazione finanziaria attraverso la concessione di “Finanziamenti”, con una riassicurazione pari al 70% dell'ammontare della garanzia prestata dal Garante, a condizione che quest'ultimo abbia a proprio volta garantito una quota non superiore all'80% di ciascun Finanziamento o Nuova Finanza; - la Linea B, dedicata alla “Nuova Finanza”, vale a dire a quelle operazioni finanziarie diverse dai “Finanziamenti” e, in questo caso, la misura della riassicurazione è pari al 70% dell'ammontare della garanzia prestata dal Garante, a condizione che quest'ultimo abbia a sua volta garantito una quota non superiore al 60% di ciascun Finanziamento o Nuova Finanza. Avanzamento finanziario al 31.12.2013 L'importo complessivamente impegnato e versato a favore del Fondo è pari a 25 Meuro. L’utilizzo del Fondo che, a fronte della concessione di garanzie automatiche, è ammesso fino ad un capitale di rischio pari all’8% delle riassicurazioni emesse per ciascun Confidi, alla fine del 2013 è pari a 11.971.235 euro di accantonamenti a riserva. L’avanzamento finanziario complessivo del Fondo è riportato nel box che segue: Importo totale di cui Quota Nazionale di cui Quota FESR 25.000.000 15.107.500 9.892.500 - Garanzie emesse dai Garanti a favore delle PMI 213.786.356 129.191.095 84.595.261 -Riassicurazioni emesse dal Fondo a favore dei Garanti 149.640.449 90.427.723 59.212.726 Importi versati allo strumento di ingegneria finanziaria Importi versati dallo strumento di ingegneria finanziaria ai destinatari ultimi : C. Fondo di Garanzia per le PMI per lo smobilizzo dei crediti verso gli enti locali Attivazione dello strumento di ingegneria finanziaria e soggetto che lo attua Il Fondo di Garanzia per le PMI per lo smobilizzo dei crediti verso gli Enti Locali è stato attivato con Deliberazione n. 45 del 17.12.2010. Con tale Deliberazione vengono definite anche le modalità di attuazione (in parte disciplinate anche dal Piano di Attività e dall’Accordo di Finanziamento) alle quali il gestore del Fondo - Finpiemonte SpA, società in house della Regione Piemonte - deve attenersi. L’operatività del Fondo è stata avviata a febbraio 2011. Anche per il Fondo di Garanzia per lo smobilizzo dei crediti – come per i due Fondi di Riassicurazione discussi in precedenza – a seguito della scadenza del Quadro temporaneo comunitario, del perdurare della crisi economico finanziaria, e tenendo conto delle modifiche regolamentari in termini di investimenti mediante strumenti di ingegneria finanziaria, l’operatività del Fondo è stata sospesa nei primi 7 mesi del 2012 e ad agosto, a seguito dell’approvazione della modifica del POR, è stata riattivata. A gennaio 2013, inoltre, sono state riviste alcune caratteristiche e modalità di attuazione del Fondo, con la conseguente modifica del Piano di Attività. 15 Le nuove caratteristiche del Fondo sono descritte di seguito. Obiettivi dello strumento di ingegneria finanziaria e modalità di attuazione Il Fondo sostiene il miglioramento della capacità di accesso al credito da parte delle PMI piemontesi attraverso lo smobilizzo dei crediti commerciali vantati nei confronti di enti locali del Piemonte e di loro enti strumentali, aziende sanitarie e enti gestori dei servizi socio assistenziali piemontesi, in ragione dello svolgimento di lavori, servizi e forniture a loro favore e che registrano il ritardato pagamento del compenso per tali prestazioni. Con il nuovo bando emanato a gennaio 2013, le principali novità introdotte hanno riguardato: (i) l'anticipazione bancaria, che può coprire fino al 100% dei crediti da smobilizzare rappresentati da crediti commerciali scaduti da non più di 365 giorni (originariamente l'anticipazione bancaria poteva coprire fino all'80% dei crediti da smobilizzare e questi ultimi dovevano essere scaduti da non più di 240 giorni); (ii) l'importo della garanzia, che può raggiungere 640 mila euro (rispetto ai 192 mila euro in precedenza previsti); (iii) il moltiplicatore del Fondo, fissato secondo un rapporto di 1 a 5 (in precedenza 1 a 8). Avanzamento finanziario al 31.12.2013 L'importo complessivamente impegnato e versato a favore del Fondo attualmente è pari a 35 Meuro: nel 2013 la dotazione iniziale del Fondo (15 Meuro) è stata aumentata di 20 Meuro. L'avanzamento finanziario del Fondo è riportato nel box che segue: Importo totale di cui Quota Nazionale di cui Quota FESR Importi versati allo strumento di ingegneria finanziaria 35.000.000 21.150.500 13.849.500 Importi versati dallo strumento di ingegneria finanziaria ai destinatari ultimi (*) 12.558.707 7.589.226 4.969.481 (*) Si tratta delle garanzie concesse dal Fondo sulle anticipazioni bancarie D. Fondo per l'integrazione dei fondi rischi dei Confidi piemontesi per la concessione di garanzie alle PMI Piemontesi Attivazione dello strumento di ingegneria finanziaria e soggetto che lo attua Il Fondo per l'integrazione dei fondi rischi dei Confidi piemontesi per la concessione di garanzie alle PMI è stato istituito con DGR n. 47-6758 del 25.11.2013 che oltre a definire i contenuti e le risorse finanziarie assegnate al Fondo, ha individuato Finpiemonte Spa, società in house della Regione Piemonte, quale soggetto gestore del Fondo. Successivamente, con Determinazione dirigenziale del 03/12/2013, sono stati approvati il Piano di Attività e l'Accordo di Finanziamento. Obiettivi dello strumento di ingegneria finanziaria e modalità di attuazione L’obiettivo dello strumento è quello di rendere più agevole l’accesso al credito delle PMI – aventi almeno una sede operativa in Piemonte e che non versino in situazione di difficoltà ai sensi della normativa comunitaria applicabile – al fine di favorirne la creazione, la crescita e lo sviluppo, la prosecuzione dell’attività delle PMI economicamente redditizie e la rinegoziazione dei prestiti preesistenti. Le risorse del Fondo sono ripartite tra i consorzi di garanzia collettiva 16 fidi (Confidi), che abbiano superato positivamente l'attività istruttoria, secondo i criteri di seguito indicati: - una quota del 8% viene attribuita in base al numero di richiedenti suddividendo l’importo in parti uguali ai Confidi vigilati ex art. 107 del D. Lgs 1 settembre 1993, n. 385 (testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), con sede operativa in Piemonte; - una quota del 2% viene attribuita in base al numero di richiedenti suddividendo l’importo in parti uguali iscritti all’elenco generale di cui all’art. 106 del suddetto testo unico, con sede operativa in Piemonte; - una quota del 20% viene attribuita in base al numero di PMI socie di ogni Confidi, con sede operativa in Piemonte, al 31.12.2012, risultanti dall’ultimo bilancio approvato e con riferimento alla sola operatività sviluppata in Piemonte; - una quota del 70% viene attribuita ai Confidi in base alla media dello stock valore residuo garanzie in essere – a valere sul patrimonio dei 2 anni 2011 e 2012 sulla base dei dati degli ultimi 2 bilanci approvati – a favore delle PMI socie con sede operativa in Piemonte. A fronte delle risorse ricevute ciascun Confidi si impegna, all’atto della istanza di accesso al Fondo, a rilasciare a beneficio di imprese aventi un’unità operativa e attiva in Piemonte, proprie garanzie per un valore almeno pari a 5 volte l’importo nominale delle risorse assegnate nel rispetto di scadenze e determinate soglie fissate per il Fondo. I Confidi si impegnano inoltre a praticare, a fronte del rilascio delle suddette garanzie, commissioni ridotte e comunque nel rispetto di quanto previsto dal “Metodo nazionale per calcolare l’elemento di aiuto nelle garanzie a favore delle PMI” (N 182/2010) notificato al Ministero dello sviluppo economico ed approvato dalla Commissione europea con Decisione n. 4505 del 06/07/2010 e successivi adeguamenti. Avanzamento finanziario al 31.12.2013 L'importo complessivamente impegnato e versato dalla Regione al Fondo è pari a 30 Meuro. Alla fine del 2013 il Fondo si trova nella fase di avvio della propria operatività. Importi versati allo strumento di ingegneria finanziaria 2.1.5 Importo totale di cui Quota Nazionale di cui Quota FESR 30.000.000 18.129.000 11.871.000 Sostegno ripartito per gruppi destinatari In questo paragrafo vengono discussi i temi previsti dalle Linee guida comunitarie e nazionali per la formulazione del RAE riguardanti: (a) le informazioni pertinenti su eventuali gruppi di destinatari, settori o zone specifiche; (b) le informazioni richieste nel capitolo 5.3.1. del POR, inerenti le agevolazioni alle imprese. A. Informazioni pertinenti su eventuali gruppi di destinatari, settori o zone specifiche Nell’ambito delle Attività del POR, i beneficiari delle risorse, non essendo state apportate modifiche ai contenuti di riferimento del POR nel corso del 2013, possono essere raggruppati 17 nelle tre macrocategorie già individuate nei precedenti RAE, che riguardano: (i) imprese (PMI e Grandi Imprese); (ii) Enti Locali (inclusa la Regione); (iii) Altri Soggetti. Le risorse del contributo pubblico del POR FESR complessivamente erogate ai beneficiari alla fine del 2013 dagli Organismi Responsabili (Regione e Organismi Intermedi) ammontano a circa 661 Meuro, che rispetto ai gruppi di beneficiari richiamati in precedenza sono ripartiti nel modo che segue: B. - 417 Meuro, pari al 63% circa delle risorse complessivamente erogate, riguardano il sistema delle imprese regionali. Di queste, circa 373 Meuro sono stati erogati a favore delle PMI (90% circa dei pagamenti complessivi a favore del sistema delle imprese) e circa 44 Meuro sono stati erogati a favore delle Grandi Imprese (10%). Si tratta di risorse del contributo pubblico del POR erogate nell’ambito dell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva e dell’Asse II – Sostenibilità e efficienza energetica; - 72 Meuro circa, pari all’11% del totale dei pagamenti ai beneficiari del POR, si riferiscono a pagamenti effettuati a favore degli Enti Locali che realizzano interventi nell’ambito dell’Asse II - Sostenibilità ed efficienza energetica e dell’Asse III – Riqualificazione territoriale del POR, nonché a favore della Regione stessa per la realizzazione degli interventi attivati nell’ambito dell’Asse IV - Assistenza Tecnica; - 172 Meuro, pari al 26% delle risorse complessivamente erogate a favore dei beneficiari, hanno riguardato gli Altri Soggetti per la realizzazione di interventi di Ricerca e Sviluppo in collaborazione con il sistema delle imprese (Organismi di Ricerca e similari) nell’ambito dell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva, per la costituzione dei Fondi di ingegneria finanziaria dell’Attività 1.4.1 - Accesso al credito delle PMI (Finpiemonte e Artigiancassa), nonché per la realizzazione di interventi nell’ambito dell’Asse III – Riqualificazione territoriale del POR. Informazioni richieste nei capitoli 5.3.1. del POR, inerenti le agevolazioni alle imprese Con riferimento alle agevolazioni a favore delle imprese, l’Autorità di Gestione, per assolvere agli impegni assunti ed indicati nel paragrafo 5.3.1 del POR, nel corso del 2013 ha proseguito nello svolgimento dell’attività di monitoraggio volta a: - verificare che il 70% delle risorse destinate alle imprese per investimenti non riguardanti ricerca e sviluppo sperimentale venga erogato a favore delle PMI. Gli esiti della verifica riportati nel box che segue, mostrano che le risorse erogate a favore delle PMI per investimenti non riguardanti ricerca e sviluppo sperimentale sono pari al 95,7% del totale delle risorse erogate al sistema delle imprese per tali investimenti: Totale risorse del contributo pubblico erogate a favore delle imprese per investimenti NON riguardanti R&S sperimentale 309.247.645,14 di cui Risorse del contributo pubblico erogate a favore di PMI per investimenti NON riguardanti R&S sperimentale 298.995.001,81 % di risorse del contributo pubblico erogate a favore di PMI per investimenti NON riguardanti R&S sperimentale sul totale delle risorse erogate a favore di tutte le imprese 96,7% 18 - 2.1.6 acquisire dalle Grandi imprese beneficiarie l’assicurazione che l’agevolazione ottenuta non è rivolta ad investimenti che determinano una delocalizzazione da un altro Stato membro dell'Unione Europea. Dall’attività di rilevazione effettuata dagli Organismi Intermedi, alla fine del 2013, sono disponibili le conferme assicurate per l’88% dei progetti realizzati da Grandi Imprese. Per la quota restante delle Grandi imprese beneficiarie delle risorse delle misure del POR, l’operazione di acquisizione di tali informazioni è in fase di svolgimento e pertanto saranno fornite nell’ambito del RAE al 31.12.2014. Sostegno restituito o riutilizzato L’Autorità di Gestione del POR, alla fine del 2013, non registra contributi restituiti o riutilizzati nell’ambito del Programma a seguito della soppressione di cui all’articolo 57 (relativo alla stabilità delle operazioni) e all’articolo 98, paragrafo 2 (relativo alle rettifiche finanziarie effettuate da Autorità dello Stato membro), del Regolamento 1083/2006 e successive modificazioni. 2.1.7 Analisi qualitativa Analisi qualitativa dei risultati globali e dei progressi compiuti in rapporto agli obiettivi fisici definiti nel POR Il POR FESR del Piemonte, alla fine del 2013, presenta uno stato di avanzamento finanziario e di implementazione procedurale delle misure programmate complessivamente positivo ed evidenzia positivi progressi in direzione del conseguimento degli obiettivi fisici definiti nel POR, anche se con qualche differenza tra gli Assi prioritari. Secondo i dati ufficiali inviati al sistema nazionale Monitweb del MEF-IGRUE, le misure del POR hanno finanziato 4.491 progetti 4 (291 progetti aggiuntivi rispetto alla fine del 2012) che, a fronte di circa 957 Meuro di contributi pubblici concessi, realizzano investimenti per un importo stimato di 1.645,2 Meuro. Alla stessa data sono 2.163 i progetti conclusi (registrando un aumento del 31% rispetto al 2012). La maggiore concentrazione di progetti si conferma nell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva, che dispone di poco meno della metà (47% circa) del budget complessivo del POR e che finanzia gli investimenti del sistema delle imprese. Complessivamente, infatti, l’Asse finanzia 3.844 progetti per la realizzazione di circa 1.074 Meuro di investimenti; alla fine dell’anno quasi la metà (46%) dei progetti dell’Asse sono conclusi (1.782). Progrediscono ancora, sia pure in misura più contenuta rispetto al 2012, anche le misure dell’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica, che hanno finanziato 521 progetti (con un aumento del 5,9% rispetto al precedente anno di attuazione del POR) che realizzano circa 320 4 Si segnala che si tratta dei progetti trasferiti dal sistema informativo regionale al sistema nazionale Monitweb/IGRUE al 31.12.2013. Come per i RAE degli anni precedenti, nelle analisi qualitative svolte a livello degli Assi prioritari (v. Cap. 3) del presente RAE vengono fornite informazioni aggiuntive anche sui progetti non ancora trasferiti al 31.12.2013 al sistema nazionale del QSN, al fine di dare conto del quadro attuativo completo ed effettivo del POR. 19 Meuro di investimenti attivati. I progetti ultimati alla fine del 2013 sono 345 che hanno realizzato oltre 180 Meuro di investimenti. Le misure dell’Asse III – Riqualificazione territoriale, invece, mostrano, secondo i dati ufficiali di Monitweb, progressi più consistenti rispetto al passato in direzione del conseguimento degli obiettivi finali, con 80 progetti finanziati (+51 progetti rispetto al 2012) per oltre 200 Meuro di investimenti infrastrutturali attivati. Di questi, 13 progetti sono stati completati. Va ricordato che il ritmo più contenuto rispetto agli altri assi prioritari del POR sono derivati dalle modalità di attuazione e dai tempi necessari per pervenire al definitivo decollo dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) dell’Attività III.2.2 Riqualificazione delle aree dismesse che, a seguito dell’ammissione a finanziamento dei Dossier di candidatura dei PISU, prevedono una seconda fase di verifica tecnico-amministrativa per il finanziamento definitivo dei singoli progetti da realizzare. Per quanto riguarda il contributo fornito dal punto di vista attuativo dall’Asse IV - Assistenza tecnica, sono 46 i progetti finanziati (rispetto ai 36 di fine 2012) che svolgono la loro funzione di accompagnamento degli altri Assi prioritari del POR. Il quadro di avanzamento del POR finora delineato è quello fotografato dal Monitweb. Tuttavia, pur rinviando all’analisi condotta a livello degli assi prioritari del capitolo 3 del RAE, è utile far rilevare che, ai fini della reale attuazione del POR, è opportuno considerare anche gli ulteriori 194 progetti già finanziati che, per difficoltà di trasmissione, dovute alla carenza del corredo informativo richiesto dal Monitweb, non sono stati inviati dal sistema informativo regionale al sistema nazionale del QSN. In particolare si tratta di interventi finanziati nell’ambito dei seguenti Assi: - Asse I – Innovazione e transizione produttiva: con ulteriori 22 progetti finanziati per investimenti ammessi pari a 412 mila euro e contributi concessi per circa 294 mila euro - Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica: 66 progetti aggiuntivi, per 30,7 Meuro di investimenti ammessi e poco più di 21 Meuro di contributi pubblici concessi - Asse III – Riqualificazione territoriale: altri 106 progetti, per circa 160 Meuro di investimenti ammessi e circa 137 Meuro di contributi pubblici concessi. Pertanto, alla fine del 2013, l’insieme dei progetti finanziati dal POR corrisponde a 4.685 interventi per un costo totale ammesso di circa 1.248 Meuro ed un contributo pubblico di circa 1.115 Meuro. Nel quadro attuativo appena delineato, l’analisi sui progressi evidenziati dai Core indicators comunitari, in termini di realizzazioni conseguite alla fine del 2013, fa rilevare che molti obiettivi sono già stati conseguiti e/o anche superati, con una parte significativa di valori di Core indicators che si avvicinano all’obiettivo delineato nel POR, mentre soltanto una parte residuale di tali indicatori appare ancora piuttosto distante dai target fissati in vista della chiusura del Programma. Guardando ai Core indicators che hanno già conseguito e/o superato i target attesi nel POR, si segnala in particolare il volume di investimenti indotti da parte dei soggetti privati (Core Indicator n. 10) pari a 491 Meuro e superiori al target fissato nel POR (450 Meuro), insieme al numero di progetti relativi ad aiuti agli investimenti delle PMI (Core Indicator n. 7) dell’Obiettivo operativo 1.IV. che viene perseguito attraverso strumenti di ingegneria finanziaria (Attività 1.4.1) che è pari a 9.631, già molto oltre il target previsto (2.800 progetti). Accanto ai 20 Core indicators dell’Asse I – Innovazione transizione produttiva appena richiamati, emergono nell’ambito dell’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica, i risultati conseguiti in termini di: capacità addizionale installata per la produzione di energia da fonti rinnovabili (Core Indicator n. 24), che si attesta a 98,5 MW a fronte di una previsione complessiva del POR di 50 MW; numero di progetti relativi alle energie rinnovabili (Core Indicator 23), pari a 333 progetti a fronte di un obiettivo previsto di 300; volume di investimenti indotti da parte dei soggetti privati (Core Indicator n. 10) che raggiunge circa 68 Meuro a fronte di un obiettivo di 60 Meuro. Per l’Asse III - Riqualificazione territoriale, è il numero dei progetti finanziati in campo turistico (Core Indicator 34) l’indicatore che ha superato il target obiettivo, che realizza 42 progetti, a fronte dei 30 fissati. La maggior parte dei Core indicators mostra valori apprezzabili che rilevano un trend crescente negli anni in direzione del conseguimento dei target del POR. Ci si riferisce in particolare: al numero dei progetti di aiuto agli investimenti delle PMI (Core Indicator 7) con un valore realizzato pari 1.043 progetti rispetto ai 1.300 obiettivo; al numero di nuove imprese assistite (Core Indicator 8) con 80 imprese costituite da non più di un anno dalla presentazione della domanda avvicinandosi al target delle 90 imprese; al numero di progetti finanziati rientranti nella società dell’informazione (Core Indicator 11) che raggiunge in totale n. 301 (a fronte di 360 di obiettivo); al numero di posti di lavoro creati (Core Indicator 6) pari a 175 ULA equivalenti (250 del target). Accanto ai Core indicator appena richiamati relativi all’Asse I, si aggiunge l’indicatore che misura il numero di posti di lavoro creati da aiuti agli investimenti delle PMI (Core Indicator 9) che, seppur molto al di sotto dell’avanzamento medio rispetto al valore target espresso dagli altri Core Indicators (886 posti di lavoro rispetto ai 3.600 previsti), deve essere considerata come una performance apprezzabile, visto che si riferisce ai soli progetti conclusi. Per l’Asse III si rileva il numero di progetti che assicurano sostenibilità e aumentano l'attrattività di città e centri minori (Core Indicator 39) dell’obiettivo operativo III.1, che con i suoi 8 progetti è vicino all’obiettivo stabilito in 10. Infine, tra i Core Indicator che mostrano un positivo avanzamento in direzione del raggiungimento dei target, vanno richiamati il numero di progetti di ricerca e sviluppo (Core Indicator 4) che con 470 operazioni attivate raggiunge la metà dell’obiettivo fissato (900); il numero di progetti di cooperazione tra imprese e istituti di ricerca (Core Indicator 5) – che restituisce i casi in cui i progetti R&S di cui al Core Indicator 4 vengono realizzati in cooperazione fra più soggetti – con 361 operazioni finanziate rispetto al target di 750. Nel quadro appena delineato, vanno considerati, infine, i Core Indicators che presentano un avanzamento ancora in forte ritardo (numero di progetti che assicurano sostenibilità e aumentano l'attrattività di città e centri minori (Sviluppo urbano) (Core Indicator 39) dell’obiettivo operativo III.2 che è a 35 progetti a fronte dei 120 stabiliti come target obiettivo, ovvero con valori nulli (numero di progetti volti a promuovere le imprese, l’imprenditorialità e le nuove tecnologie – Sviluppo urbano (Core Indicator 40), a fronte di un target atteso di 13. Contributo del POR al “processo di Lisbona” (earmarking) Nel corso del 2013 l’attuazione finanziaria del Programma rispecchia l’impegno sostenuto dalla Regione in direzione del conseguimento degli obiettivi delineati nell’ambito del POR con riferimento alla “rinnovata strategia di Lisbona” dell’Unione Europea. Il richiamo è, in particolare, agli interventi attivati nell’ambito dell’Asse I - Innovazione e transizione produttiva e dell’Asse II - Sostenibilità ed efficienza energetica. 21 Gli interventi attivati alla fine del 2013 dal POR nell’ambito di tali Assi prioritari, infatti, evidenziano un contributo importante al conseguimento della strategia di Lisbona, con un ammontare complessivo di risorse rientranti nei Temi prioritari dell’earmarking pari a circa 317 Meuro della quota FESR del costo ammesso nell’ambito di tali Assi, corrispondente all’82% circa della quota FESR del costo ammesso complessiva del POR (quasi 388 Meuro), a fronte di una soglia obiettivo fissata nell’ambito del Programma per l’earmarking del 69,5% circa. Con riferimento ai singoli Assi prioritari, il contributo del POR si concentra sulla Priorità del Piano per l’Innovazione, la Crescita e l’Occupazione (PICO) relativa all’incentivazione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, attraverso la realizzazione di interventi realizzati nell’ambito dell’Asse I - Innovazione e transizione produttiva che tendono: (i) al rafforzamento dei processi di conoscenza tecnologica, la diffusione e la realizzazione di investimenti di natura innovativa, favorendo la cooperazione tra Università, Centri di ricerca e imprese; (ii) alla promozione di processi di innovazione di prodotto e di processo; (iii) alla diffusione delle tecnologie digitali. Nell’ambito di tali obiettivi, anche per il 2013 il POR conferma una netta concentrazione delle risorse comunitarie: le risorse della quota FESR del costo ammesso assegnata agli interventi finanziati che perseguono tale Priorità, ammontano a circa 229 Meuro, corrispondenti a quasi il 60% del totale della quota FESR del costo ammesso per tutto il POR a tale data (circa 388 Meuro). Per quanto riguarda, invece, la Priorità inerente la “tutela ambientale” del PICO, diretta a promuovere l'uso sostenibile delle risorse ed il potenziamento delle sinergie tra tutela dell'ambiente e crescita, la corrispondenza degli interventi attivati dal POR si riscontra nell’ambito dell’Asse II - Sostenibilità ed efficienza energetica. Si tratta, infatti, di interventi che – in coerenza anche con i nuovi obiettivi di Europa 2020 riguardanti il cambiamento climatico e la sostenibilità energetica – sostengono la riduzione dell’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali attraverso l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili, promuovono l’efficienza ed il risparmio energetico nella produzione e consumo di energia. Complessivamente l’importo della quota FESR del costo ammesso di tali interventi, che rientra interamente nell’ambito dei temi prioritari dell’earmarking, ammonta a circa 88 Meuro, corrispondente al 23% circa del totale della quota FESR del costo ammesso dal POR a tale data (circa 388 Meuro). Effetti dell'attuazione del POR sulla promozione delle pari opportunità e non discriminazione Nel corso del 2013, analogamente a quanto realizzato nella precedente annualità, la Regione ha continuato a prevedere, nell’ambito delle misure attuate attraverso procedure di evidenza pubblica e/o procedure negoziali, criteri di selezione e punteggi premiali a vantaggio delle iniziative che promuovono e favoriscono il principio delle pari opportunità e non discriminazione. Nello specifico, il contributo apportato dal POR al principio di parità è riscontrabile dai dati rilevati dal sistema di monitoraggio sia per quanto riguarda la partecipazione delle imprese femminili alle iniziative promosse sui regimi d’aiuto sia in merito all’occupazione femminile creata dalle azioni implementate. Per quanto riguarda le imprese femminili beneficiarie degli avvisi sui regimi di aiuto, erogati a vario titolo sugli Assi I e II del Programma, i dati evidenziano la consistenza del fenomeno, che registra rispetto al 2012 una crescita di quasi 16 punti percentuali, tanto che il dato cumulato al 31 dicembre 2013 relativo ai progetti avviati – al netto delle iniziative promosse attraverso le 22 Attività “I.1.2 Poli di innovazione”, “I.4.1 Accesso al credito delle PMI” ed altre azioni dell’Asse III – vede il coinvolgimento di oltre 430 imprese a titolarità femminile, con un contributo prevalente sull’Attività “1.1.3 Innovazione e PMI”, dove le imprese femminili raggiungono le 329 unità. L’incidenza delle imprese femminili è risultato complessivamente pari al 10,3% del totale delle imprese coinvolte (da intendersi a tutti i titoli di “beneficiario” 5). Peso percentuale che, come i valori assoluti, varia sensibilmente tra le diverse Attività: si passa dal 4,3% dei “Servizi informatici innovativi” (riferito, tuttavia, ad un numero di imprese poco significativo, 3 imprese beneficiarie), al 12,9% delle Attività a sostegno dell’adozione delle TIC (le operazioni complessive per la I.3.2 sono pari a 232 di cui 30 vedono il coinvolgimento di imprese a titolarità femminile), al 12,3% delle operazioni finanziate a valere sull’Attività “II.1.1 Produzione di energie rinnovabili” (39 imprese femminili su 318 operazioni complessivamente avviate al 31 dicembre 2013), fino al 18,8% delle Attività “II.2.2 Adozione di tecnologie ambientali” (13 operazioni). Numero di imprese a titolarità femminili beneficiarie di contributi Progetti avviati al 31 dicembre 2013 (al netto delle Attività “I.1.2 Poli di innovazione” e “I.4 – Accesso al credito delle PMI e dell’Asse III ) Impegni giuridicamente vincolanti Numero progetti (€) Relativi ad Imprese a Attività titolarità femminile (a) Numero Rapporto beneficiari % (b) (a/b)*100 imprese Relativi alla beneficiarie totalità dei a titolarità beneficiari femminile (d) Rapporto % (c/d)*100 (c) I.1.1 - Piattaforme innovative 10 369 2,7 2.022.560 114.888.756 1,8 I.1.3 -Innovazione e PMI 329 3.053 10,8 28.864.061 280.235.720 10,3 13 69 18,8 4.435.992 23.756.286 18,7 3 69 4,3 443.756 12.618.271 3,5 30 232 12,9 912.845 8.828.472 10,3 39 318 12,3 19.668.833 118.186.181 16,6 3 28 10,7 1.758.610 16.994.885 10,3 4 50 8,0 1.466.178 18.254.019 8,0 431 4.188 10,3 59.572.835 593.762.588 10,0 I.2.2 - Adozione di tecnologie ambientali I.3.1- Servizi informatici innovativi I.3.2 - Adozione TIC II.1.1 - Produzione di energie rinnovabili II.1.2 - Beni strumentali per l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica II.1.3 - Efficienza energetica TOTALE 5 Sono comprese nell’insieme dei beneficiari anche entità non imprenditoriali (es. Università, centri di ricerca, ecc.). 23 Riguardo ai risultati ottenuti (dati inerenti ai progetti conclusi alla data del 31 dicembre 2013) in termini di occupazione generata (Core indicator numero 1, 2 e 3, ovvero posti di lavoro creati dai progetti finanziati espressi in termini di unità di lavoro a tempo pieno equivalente), l’apporto fornito dal POR alla crescita dell’occupazione femminile può essere quantificato in 670 unità di lavoro, con un progresso di oltre il 10% rispetto alla precedente annualità, di cui 287 unità direttamente attivate sull’Attività “I.1.3 - Innovazione e PMI”. Rispetto alle 2.130 unità di lavoro complessivamente generate dal POR FESR, l’incidenza dell’occupazione femminile raggiunge il 31,5%, con valori che superano la componente maschile per quanto riguarda l’Attività “I.3.2 Adozione delle TIC” (104 unità rispetto alle 79 unità maschili), l’Attività “II.1.3 Efficienza energetica” (56 contro 30 unità maschili) e l’Attività III.1.1 (54 unità a fronte delle 32 unità della componente maschile). Occupazione creata a tempo pieno equivalente (Core Indicator 1,2,3) attraverso le operazioni cofinanziate dal POR FESR Progetti conclusi al 31 dicembre 2013 Rapporto Attività Maschi Femmine Totale femmine su totale (%) I.1.1 - Piattaforme innovative 66 48 114 42,4 I.1.2 - Poli di innovazione 12 12 24 49,5 I.1.3 - Innovazione e PMI 787 287 1.074 26,7 I.2.2 - Adozione di tecnologie ambientali 61 14 75 18,8 I.3.1 - Servizi informatici innovativi 87 30 117 25,3 I.3.2 - Adozione TIC 79 104 183 56,8 180 35 216 16,4 II.1.2 - Beni strumentali per l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica 58 5 63 7,9 II.1.3 - Efficienza energetica 30 56 86 65,4 III.1.1 - Valorizzazione dei beni ambientali e culturali 32 54 86 63,2 III. 2.1 - Riqualificazione delle aree dismesse 68 25 93 26,9 1.459 670 2.130 31,5 II.1.1 -Produzione di energie rinnovabili TOTALE 2.2. Rispetto del diritto comunitario Nel corso dell’anno 2013, nell’attuazione del POR-FESR non sono state rilevate problematiche particolari riguardo il rispetto del diritto europeo ed, in particolare, delle politiche europee in materia di appalti pubblici, concorrenza, ambiente e pari opportunità, che sono state rispettate e risultano applicate nell’attuazione degli interventi, secondo quanto indicato negli orientamenti comunitari e nazionali e nelle norme di attuazione nel POR. L’Autorità di Gestione del POR, infatti, fin dalla prima fase di implementazione delle Attività del programma, ha adottato procedure e strumenti ed intrapreso azioni volte, da una parte, ad assicurare il rispetto dei principi europei in fase di attuazione degli interventi, dall’altra, a 24 garantire la sorveglianza operativa, anche ai fini della verifica delle modalità di applicazione dei principi comunitari. Di seguito si discutono brevemente le azioni intraprese con riferimento a ciascuna politica europea A. Aiuti di Stato Per quanto riguarda gli aiuti di Stato anche nel corso del 2013, l’AdG ha adottato procedure in grado di assicurare che le agevolazioni venissero concesse in conformità alle rispettive decisioni di autorizzazione (nel caso di aiuti notificati) nonché alle condizioni previste dai regolamenti di esenzione (nel caso di aiuti esentati dall’obbligo di notificazione) e, in ogni caso, nel rispetto della vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato applicabile al momento della concessione dell'aiuto. Inoltre ha continuato a svolgere l’opera di supporto verso Organismi intermedi, provvedendo, ad esempio, ad elaborare pareri in materia dimensionamento e qualificazione dello status di imprese ai fini dell’ammissibilità delle imprese medesime alle misure di aiuto. In vista della scadenza al 31 dicembre 2013 di parte della normativa in materia di aiuti di Stato applicata nel POR, l’AdG ha monitorato: - la vigenza al 31 dicembre 2013 delle discipline, regolamenti, orientamenti in materia di aiuti di Stato applicabili, in particolare, ai bandi di aiuto alle imprese e - la fase del processo di modernizzazione delle suddetta normativa. Durante l’anno 2013 l’AdG, pertanto, ha tenuto informati gli Organismi interessati degli sviluppi della modernizzazione della normativa, delle modalità di applicazione di quella vigente alla luce delle indicate scadenze e delle possibilità di proroga. La complessità del processo di modernizzazione delle regole in materia di aiuti di Stato intrapreso dalla Commissione europea ha condotto, infatti, ad una dilazione nella pubblicazione della nuova normativa portando la Commissione alla decisione di prolungare la vigenza di diverse normative in materia di aiuti di Stato. Solo parte della nuova regolamentazione per il periodo 2014 – 2020 è stata approvata dalla Commissione europea mentre altra normativa applicata nel POR (in particolare: disciplina Ricerca Sviluppo e Innovazione, nuovo regolamento generale di esenzione) sarà approvata, emanata e pubblicata nel corso dei primi mesi del 2014. In particolare l’AdG ha preso atto della pubblicazione sulla GUUE nel mese di dicembre del Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» L’AdG ha conseguentemente predisposto la circolare dal titolo “L’applicazione della normativa sugli aiuti di Stato nel periodo di transizione tra i due periodi di programmazione (2007-2013 e 2014-2020) (Situazione al 30 dicembre 2013)” trasmettendola agli Organismi interessati: con questo documento l’AdG ha inteso illustrare l’applicazione delle discipline vigenti nella fase di transizione tra due periodi di programmazione della normativa in materia di aiuti di Stato. Per tali motivi non si segnalano problemi significativi riguardanti il rispetto del diritto comunitario in materia di aiuti di Stato incontrati nell’attuazione del POR. 25 B. Appalti pubblici Per garantire il rispetto della normativa europea applicabile in materia di appalti pubblici, l’AdG ha proseguito nel corso del 2013 l’attività intrapresa negli anni precedenti, con particolare riguardo a: − la previsione nelle schede di attuazione delle misure/bandi per l’assegnazione delle risorse del POR FESR, di richiami espliciti agli obblighi di rispetto della normativa europea e nazionale in materia di appalti pubblici (Direttive 2004/18 e 2004/17; D.Lgs. 12/04/2006 n. 163 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”); − la richiesta ai soggetti beneficiari responsabili dell'aggiudicazione di appalti pubblici – prevista nell’ambito degli atti di concessione dei contributi del POR FESR – di rispettare la normativa in materia di appalti pubblici e, più in generale, il rispetto delle regole di concorrenza; − la previsione nell’ambito delle check list adottate per lo svolgimento dei controlli di primo livello, delle verifiche inerenti la corretta applicazione delle norme in materia di appalti pubblici. Inoltre l’AdG, tramite il Settore Attività di Raccordo e Controllo di Gestione, ha continuato a svolgere nel corso dell’anno un’attività di supporto tecnico e aggiornamento a favore dei Responsabili di controllo sulle procedure di appalto dei beneficiari dei contributi del POR, per quanto concerne le questioni su cui si sono manifestati dubbi interpretativi ed in riferimento alle principali modifiche che hanno caratterizzato nel tempo la normativa comunitaria e nazionale in materia di appalti pubblici. Analoga attività di sostegno e di orientamento tecnico e amministrativo è stata svolta – su specifica richiesta, ed entro i limiti di compatibilità con le attività della Direzione Attività Produttive – a favore degli Enti beneficiari dei contributi del POR che hanno manifestato l’esigenza di avere indicazioni su aspetti applicativi specifici. C. Pari opportunità In riferimento al rispetto del principio delle pari opportunità si rimanda al punto Effetti dell’attuazione del POR sulla promozione delle pari opportunità e non discriminazione di cui al precedente paragrafo 2.1.7. del presente RAE. D. Ambiente L’Autorità Ambientale (AA) del POR, ha continuato ad operare nel corso del 2013 al fine di assicurare l’integrazione ambientale e di rafforzare l’orientamento allo sviluppo sostenibile anche in fase di attuazione e sorveglianza del programma, al fine di garantire efficacia e continuità agli esiti della valutazione ambientale effettuata in fase ex-ante del POR. Le funzioni di integrazione ambientale e di orientamento alla sostenibilità del programma sono state svolte dall’AA in collegamento e cooperazione con l’AdG, con i responsabili delle singole Misure/Attività e con le strutture incaricate dell’assistenza tecnica e della valutazione del programma. L’AA ha inoltre partecipato ai lavori del Comitato di Sorveglianza del POR in qualità di componente con voto deliberativo. Inoltre, come previsto dai provvedimenti regionali relativi alla programmazione unitaria 2007-2013 l’AA ha partecipato anche ai lavori delle strutture di coordinamento, in qualità di componente del Nucleo di Valutazione (NuVal Piemonte) e del Gruppo di Pilotaggio del Piano di Valutazione della politica regionale unitaria 2007-2013. 26 Attuazione delle Misure/Attività e selezione dei progetti Con riferimento alla funzione d’integrazione della sostenibilità ambientale all’interno del POR FESR, l’AA collabora con l’AdG anche al fine di garantire la corretta applicazione della normativa ambientale e della disciplina comunitaria degli aiuti di stato per la tutela dell’ambiente, partecipando attivamente al lavoro di definizione delle modalità procedurali e degli strumenti operativi oltre che alle attività di selezione delle domande di finanziamento. Nel corso del 2013 l’attività di istruttoria e selezione dei progetti presentati per i finanziamenti POR è proseguita con la partecipazione dell’AA ai Comitati di Valutazione istituiti per le singole Misure con le Direzioni competenti e con Finpiemonte. L’istruttoria ha riguardato, in particolare, la selezione dei progetti con finalità ambientali da ammettere all’erogazione del contributo FESR in relazione alle seguenti Attività: (i) Asse I - Attività I.1.3 e Attività I.2.2 Agevolazioni per le PMI a sostegno di progetti ed investimenti per l’innovazione,la sostenibilità e la sicurezza sui luoghi di lavoro; (ii) Asse III - Attività III. 2.1 Riqualificazione aree dismesse; (iii) Asse III - Attività III. 2.2 Realizzazione di interventi di riqualificazione aree degradate in ambiti urbani dei Comuni capoluogo di Provincia. Per quanto riguarda i bandi attivati nell’ambito dell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva, nel corso del 2013 si è registrato un rallentamento nell’afflusso di nuove richieste (da attribuire principalmente alla fase discendente di interesse verso un bando in vigore da diversi anni) e una considerevole quantità di richieste di variazione/proroga/revoca da parte di beneficiari che, principalmente per effetto della crisi, hanno dovuto rimodulare i propri progetti, compresi quelli relativi all’eco-innovazione. Per i bandi/accordo di programma attivati nell’Asse III – Riqualificazione territoriale, nei casi in cui i proponenti lo hanno richiesto, l’AA, in collaborazione con gli altri componenti del Comitato, in particolare con il rappresentante del Settore Pianificazione Territoriale e Paesaggistica, ha assolto anche la funzione di supporto alla progettazione, individuando insieme al proponente le soluzioni sotto il profilo ambientale più appropriate per la realizzazione delle strutture oggetto del finanziamento del POR e, nel caso di progetti riguardanti i rinnovati siti industriali, all’adeguamento del progetto al protocollo APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata). Monitoraggio ambientale e reporting Nel 2013, a seguito dell’attivazione di tutte le misure del POR, l’AA ha avuto la possibilità di testare il PMA (piano di monitoraggio ambientale) nella sua struttura definitiva. Lo sforzo è stato quello di popolare gli indicatori adeguati alla verifica dell’efficacia ambientale di ciascuna misura. Va segnalata, tuttavia, anche per l’anno 2013 la difficoltà di reperire serie complete di dati, soprattutto a causa, come già rilevato negli anni precedenti, delle criticità dell’integrazione, a livello di sistemi informatici operativi, del monitoraggio ambientale con il monitoraggio complessivo del POR. Infatti, i DB dedicati alla raccolta dati del POR sono stati strutturati per collezionare essenzialmente le informazioni economico/finanziarie necessarie a tenere sotto controllo lo stato di avanzamento del programma, per cui i dati di interesse ambientale sono presenti solo nel caso in cui siano legati alle informazioni economico/finanziarie. Pertanto numerose informazioni di carattere territoriale/ambientale, pure richieste ai beneficiari a corredo delle domande di accesso ai finanziamenti, spesso non sono state inserite nei DB in questione, e sono rimaste di fatto inutilizzabili. Alla luce di queste considerazioni, quindi, per tutti i bandi che si è ritenuto non avessero una diretta influenza sull’ambiente il reporting ambientale per 27 l’anno 2013 fa riferimento esclusivamente ai dati messi a disposizione dall’AdG per il monitoraggio globale del POR; per i bandi le cui domande sono state valutate in comitati tecnici che prevedono la presenza dell’AA, i dati di interesse sono stati raccolti direttamente in fase di valutazione; per i risultati di interesse ambientale conseguiti dall’Asse II si è fatto riferimento, oltre che alle banche dati ufficiali, anche alle informazioni condivise con la Direzione Sviluppo Energetico Sostenibile. Non di meno, il report tecnico per l’anno 2013 di accompagnamento ai dati di monitoraggio, centra la sua attenzione su un concetto di sostenibilità più ampio rispetto al concetto di “effetto diretto/indiretto o mancanza di effetti” sulla componente ambientale. Giunti ormai alla fine del periodo di programmazione, infatti, si può ritenere che il sistema produttivo piemontese sia maturo e abbia compreso che lo sviluppo (parola che ha significato solo se proiettata in una dimensione futura) ha senso se le risorse (finite) vengono preservate e, possibilmente, con un attento lavoro di ricerca, sostituite da risorse rinnovabili. In questa direzione, in un focus di approfondimento, è stata interpretata l’evoluzione dell’Attività I.1.1 - Piattaforme Innovative che ha messo in relazione PMI e istituti di ricerca, nell’intento di favorire lo sviluppo precompetitivo di nuove tecnologie i cui costi di messa a punto, altrimenti, sarebbero risultati proibitivi per il tessuto di imprese che caratterizza l’economia regionale. Gli approfondimenti sono finalizzati a verificare se la ricerca effettuata sia stata dedicata (in termini di numero di progetti e risorse allocate) principalmente a nuove tecnologie di limitazione degli sprechi, sostituzione delle risorse finite con rinnovabili, limitazione degli impatti. Da una prima analisi emerge la coincidenza fra interessi delle imprese e sviluppo sostenibile in un’attività (quella della ricerca applicata) che, pur non denotando effetti sull’impatto ambientale, ha un interesse che travalica le valutazioni immediate e lascia intravedere la possibilità di insediare filiere produttive eco-compatibili. Il report, inoltre contiene un secondo focus legato ad una valutazione più “tradizionale” degli effetti verificabili dall’AA nell’ambito del POR. Si tratta di un approfondimento sull’Asse III e in particolare sul progetto “Corona Verde” focalizzato su “un’infrastruttura verde che integri la Corona di Delizie delle Residenze Reali con la cintura verde, rappresentata dal patrimonio naturale dei parchi metropolitani, dei fiumi e delle aree rurali ancora poco alterate, per riqualificare il territorio metropolitano torinese e migliorarne la qualità di vita” [http://www.regione.piemonte.it/ambiente/coronaverde/]. Gli approfondimenti effettuati intendono mettere in luce come forme completamente diverse di progetti possono, ciascuna con le proprie peculiarità, contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio piemontese. Attività valutative L’anno 2013 ha visto consolidarsi la collaborazione fra l’AA, l’AdG e il soggetto incaricato della valutazione intermedia del POR 2007-2013 e di quella ex-ante per il 2014-2020. In particolare si sono svolti numerosi incontri fra AA, AdG e Valutatore indipendente per verificare l’opportunità di realizzare un rapporto tematico specifico sull’ambiente, in analogia con quanto già realizzato sulle tematiche delle pari opportunità e poli d’innovazione. Durante questi incontri si è scelto di effettuare un approfondimento tematico finalizzato alla verifica non tanto dell’incidenza del POR sulla sostenibilità ambientale (argomento già trattato con il PMA e la reportistica dell’AA), quanto della coerenza degli strumenti e delle modalità di attuazione adottate nell’ambito del programma rispetto all’integrazione del principio della sostenibilità ambientale. Questa scelta è stata effettuata, in vista della programmazione 2014-2020, con 28 l’obiettivo di individuare strumenti e modalità funzionali da proporre al fine di garantire una migliore, condivisa e cosciente integrazione ambientale nelle scelte strategiche ed operative. L’approfondimento concordato ha prodotto un documento, inserito come capitolo del Rapporto di Valutazione, dal quale, sulla base delle osservazioni effettuate sull’attuale programmazione FESR, possono essere estrapolate utili informazioni per la nuova programmazione sia per quanto concerne l’individuazione degli obiettivi ambientali del nuovo programma, sia per quanto riguarda la formulazione del piano di monitoraggio ambientale. Attività a supporto della nuova programmazione 2014-2020 Con la DGR n. 40-5288 del 29 gennaio 2013 sono stati riconfermati e specificati il ruolo e le funzioni dell’AA regionale nel contesto della politica regionale unitaria anche per la nuova programmazione 2014-2020 dei Fondi del Quadro Strategico Comunitario. L’AA, nell’anno 2013, ai fini dell’integrazione ambientale dei nuovi programmi regionali e di cooperazione, ha collaborato in modo organico e sistematico con le strutture di coordinamento regionale (Cabina di Regia, Comitato tecnico di coordinamento e Gruppo di redazione del DSU) e con le Autorità di Gestione dei PO 2014-2020. L’AA ha supportato la Direzione Ambiente nelle attività svolte a livello nazionale, partecipando ai tavoli gestiti dal Dipartimento Politiche di Sviluppo (DPS) del Ministero dello Sviluppo Economico per la definizione dell’Accordo di Partenariato 2014-2020(Gruppo di lavoro sulle condizionalità ex-ante; Tavolo B - Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente). Ha collaborato, inoltre, al lavoro di coordinamento interregionale svolto dalla Regione Piemonte, in qualità di responsabile della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, al fine di garantire un contributo condiviso delle Regioni sui temi della sostenibilità ambientale delle strategie di sviluppo, nell’ambito del confronto partenariale con lo Stato e la Commissione Europea. Sempre all’interno di questa logica l’AA regionale ha, inoltre, partecipato con le altre le Regioni e il Ministero dell’Ambiente a momenti di confronto e di approfondimento sulle problematiche relative all’applicazione delle procedure di VAS ai nuovi programmi operativi, sollecitando la definizione di regole operative omogenee su tutto il territorio a garanzia dell’efficacia dei processi valutativi e al contempo dell’efficienza dei processi di programmazione. A livello regionale ha coordinato il Tavolo Crescita sostenibile che ha coinvolto 8 Direzioni regionali e l’IRES. Le attività svolte sono state utilizzate e valorizzate nell’ambito dei lavori del Gruppo di Redazione del Documento Strategico Regionale 2014-2020, di recente approvazione da parte del Consiglio Regionale (DCR n. 261-6902 del 4 marzo 2014), che costituisce il riferimento strategico dei programmi operativi regionali e di cooperazione. 2.3. Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli L’avanzamento delle misure del POR FESR del Piemonte nel corso del 2013, come si è visto, è stato complessivamente soddisfacente anche se non sono mancate alcune problematiche sia di carattere contestuale, che inerenti specifici aspetti di attuazione del programma che, pur non avendo sostanzialmente impedito il conseguimento degli obiettivi annuali fissati per il POR, hanno richiesto alcune azioni che l’Autorità di gestione ha prontamente adottato coinvolgendo in taluni casi anche il Comitato di sorveglianza del programma. 29 Il riferimento alle problematiche contestuali riguarda anche per il 2013, da una parte le problematiche connesse alle politiche nazionali, regionali e locali di contenimento della spesa pubblica che, seppure in misura minore rispetto agli anni più recenti grazie anche ai provvedimenti adottati a livello nazionale, mostrano di influenzare ancora l’attuazione del POR con risvolti ancora rilevabili in particolare sull’implementazione degli interventi infrastrutturali da parte degli Enti locali. Dall’altra parte, il persistere delle misure di restrizione del credito da parte del sistema bancario che determina ancora difficoltà di accesso al credito da parte del sistema delle imprese che, pur con qualche leggero segnale di miglioramento, si mantengono ancora molto caute nelle scelte di pianificazione e di realizzazione degli investimenti. Quanto, invece, alle problematiche “attuative specifiche” del POR che è stato necessario affrontare nel corso del 2013, in primo luogo, vanno segnalate, le difficoltà derivanti dalla sospensione dei rimborsi comunitari e statali delle spese certificate dall’AdC del POR disposta a seguito della missione di audit della Commissione europea realizzata nel periodo 25 giugno – 04 luglio 2013 per l’esame delle attività svolte dall’Autorità di Audit del POR a norma dell’art 62 del Regolamento (CE) 1083/2006. L’AdA, a seguito delle osservazioni e dei rilievi posti dai Referenti comunitari che hanno svolto l’audit, ha presentato alla Commissione un piano di azioni correttive delle problematiche rilevate che ha portato ad una positiva conclusione dell’audit (marzo 2014). Tuttavia, la sospensione dei pagamenti – che dal punto di vista della gestione del POR riguardava soltanto alcune criticità che l’AdG ha provveduto rapidamente a risolvere (imputazione dei costi di gestione degli strumenti di ingegneria finanziaria, esistenza dei piani di espansione aziendali per gli interventi sostenuti dal Fondo Smobilizzo Crediti antecedenti alla modifica del Reg. (CE) 1828/2006) – ha comportato per la Regione e l’organismo intermedio Finpiemonte spa non poche difficoltà a erogare i contributi pubblici a favore delle imprese e, quindi, anche ad effettuare i pagamenti necessari per garantire l’attuazione del ciclo di spesa da parte dei beneficiari e non pregiudicare il raggiungimento dei target finanziari previsti per la fine del 2013 (N+2). In secondo luogo, vanno richiamate alcune problematiche specifiche di attuazione relative a talune misure del POR che, come si era discusso anche nel RAE 2012, riguardano sia ambiti di intervento che adottano procedure di attuazione più complesse – come ad esempio, i PISU dell’Asse III – Riqualificazione territoriale, ovvero le misure dei Poli di innovazione che realizzano partenariati misti (imprese – Università – Centri di ricerca) – sia fenomeni connessi alle difficoltà di attuazione degli interventi (revoche e rinunce di progetti già finanziati, economie di spesa, risorse attribuite a bandi che non assorbono l’intera dotazione, ecc.) che via via che si approssima la data di chiusura del POR necessitano di sempre maggiore sorveglianza e di iniziative immediate di contenimento e/o contrasto al fine di garantire l’accelerazione e la piena attuazione della spesa e la positiva conclusione degli interventi. In questo quadro, le iniziative prese dall’Autorità di gestione nel corso dell’anno per fare fronte all’insieme delle problematiche finora evidenziate hanno riguardato le misure seguenti. 1) la modifica del POR, approvata con Decisione C (2013) n. 1662 del 27/03/2013, con la riprogrammazione delle risorse del Piano Finanziario per favorire una ulteriore accelerazione delle operazioni di assegnazione ed utilizzo delle risorse residue programmate. Con la riprogrammazione finanziaria, oltre alla decurtazione delle risorse dall’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica da destinare alla costituzione del “Contributo di solidarietà” per le regioni colpite dagli eventi sismici del 2012 (circa 8,2 Meuro), in coerenza con le indicazioni nazionali e comunitarie (Nota MISE del 30 12.02.2012 e Nota Regio del 06.11.2012), è stata rimodulata una quota di risorse fra alcuni Assi prioritari del POR con il trasferimento di circa 18 Meuro di finanziamento totale sempre dall’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica a favore dell’Asse III – Riqualificazione territoriale (circa 13 Meuro) e dell’Asse IV – Assistenza tecnica (circa 5 Meuro). Le motivazioni che sono alla base di tale scelta da parte dell’AdG riguardavano, da un lato, le difficoltà evidenziate da parte di alcune istituzioni e enti locali a realizzare l’investimento ammesso e, dall’altro, il mancato utilizzo di risorse inizialmente attribuite ad alcuni bandi pubblici. La riduzione della dotazione finanziaria dell’Asse II (complessivamente circa 26,3 Meuro) è stata “compensata” attraverso l’implementazione di una serie di iniziative a carattere virtuoso in grado di favorire una più efficiente riallocazione delle risorse già a disposizione. In particolare, sono state ottimizzate le risorse proveniente dai ribassi d’asta delle operazioni infrastrutturali dei soggetti di diritto pubblico, quelle provenienti dai recuperi dei contributi revocati, e, inoltre, è stata effettuata una rideterminazione delle dotazioni finanziarie delle misure che disponevano di un ammontare di risorse maggiore rispetto al loro reale fabbisogno con conseguente riassegnazione a favore delle misure che presentavano una lista di attesa di progetti ammissibili. La dotazione finanziaria dell’Asse III prevista dal Piano finanziario originario, come spiegato sopra, non era sufficiente per il finanziamento di ulteriori interventi a carattere infrastrutturale che presentano una capacità realizzativa e tempi di realizzazione allineati al cronogramma di completamento del POR. Esso pertanto è stato potenziato. Inoltre, nell’ambito della modifica del Piano finanziario, di cui si è detto in precedenza, è rientrato anche l’aumento della dotazione finanziaria dell’Asse IV – Assistenza tecnica, allineandolo, in termini di contributo pubblico del programma, a quanto previsto dai regolamenti comunitari per il FESR (4%). Tale incremento, di circa 5 Meuro, si è reso opportuno per assicurare maggiore sostegno allo svolgimento delle attività di gestione, verifica e monitoraggio delle misure cofinanziate dal programma. 2) Il rafforzamento degli strumenti di ingegneria finanziaria, previsti nell’ambito dell’Attività I.4.1. Accesso al credito delle PMI. In particolare: (a) è stata aumentata la dotazione finanziaria del Fondo per lo smobilizzo dei crediti verso gli Enti locali del Piemonte (+ 15 Meuro), allo scopo di favorire lo smobilizzo dei crediti commerciali vantati dalle PMI, in ragione dello svolgimento di lavori, servizi e forniture, nei confronti degli enti locali del Piemonte. L’operazione di smobilizzo, fornendo liquidità immediata ed aggiuntiva alle imprese beneficiarie, permette di supportarne la fase di crescita, espansione e sviluppo; (b) è stato costituito un nuovo strumento di ingegneria finanziaria, il quale favorisce l’accesso al credito attraverso l’integrazione dei fondi rischi dei confidi piemontesi (dotazione 30 Meuro). Secondo l’AdG tale forma di intervento ha la peculiarità e il vantaggio, rispetto ad altre forme tecniche, di sviluppare un immediato impatto positivo sullo stato patrimoniale dei confidi, consentendo pertanto il rilascio di nuove garanzie a sostegno dell’accesso al credito delle PMI. 3) L’attivazione di iniziative di accelerazione degli interventi dei PISU dell’Asse III – Riqualificazione territoriale. Il livello di attuazione dei PISU, infatti, appariva poco dinamico soprattutto con riferimento ai tempi di chiusura previsti nei dossier di candidatura presentati dagli 8 capoluoghi di provincia piemontesi. Per favorire un 31 “cambio di passo”, l’AdG ha intrapreso una serie di iniziative che hanno riguardato una continua sollecitazione e sensibilizzazione dei Beneficiari dei progetti finanziati, il rafforzamento dell’azione amministrativa degli Uffici regionali responsabili della gestione dei progetti integrati mediante l’affiancamento di una risorsa umana con compiti, tra gli altri, di monitoraggio dei progetti e di supporto per la corretta gestione informatica dei progetti, nonché di assistenza nell’implementazione di nuove funzioni del sistema informativo. L’insieme delle iniziativa attivate dall’AdG ha consentito, alla fine del 2013, di conseguire i miglioramenti della performance delle misure dedicate ai PISU (rispetto al VI bimestre 2012: + 34 progetti passati a Monit, + 51 Meuro di costo ammesso e + 7,4 Meuro di spesa certificata). 4) L’avvio a regime dell’attività della task force istituita, tra la fine del 2012 e gli inizi del 2013, per favorire un’accelerazione della spesa della misura dei Poli di innovazione, caratterizzata da un certa complessità delle procedure di gestione degli interventi dovuta sia alla presenza di partenariati di ricerca misti università/centri di ricerca/PMI/grandi imprese, sia alla qualità complessiva degli interventi posti in essere. L’attività della task force, costituita da rappresentanti della Regione, di Finpiemonte, dei Gestori dei Poli di Innovazione, prevede il coinvolgimento anche di CSI Piemonte che gestisce il sistema informatico del POR, ha contribuito a migliorare sensibilmente la capacità di spesa dei soggetti beneficiari di tali misure. Rispetto alla fine del 2012, infatti, nel VI bimestre 2013 la spesa certificata alla Commissione e allo Stato è quasi raddoppiata (da 18,2 Meuro è passata a circa 35,6 Meuro). 5) L’attivazione e/o la prosecuzione di alcune azioni specifiche di monitoraggio al fine di rafforzare la sorveglianza operativa del programma che hanno riguardato in particolare: (a) l’individuazione, in collaborazione con Finpiemonte spa che gestisce la maggior parte delle misure degli aiuti di stato, delle imprese beneficiarie che hanno cessato l’attività o sono state sottoposte a procedure concorsuali, con un monitoraggio svolto con cadenza trimestrale; (b) la verifica continua dello stato delle revoche dei contributi e del relativo recupero, allo scopo di sorvegliare la situazione dei procedimenti amministrativi avviati a carico dei beneficiari, anche al fine di attivare le procedure di riscossione coattiva laddove il recupero non è andato a buon fine; (c) il rafforzamento delle attività di orientamento a favore dei beneficiari al fine sia di garantire omogeneità interpretativa relativamente a questioni specifiche riguardanti le modalità di rendicontazione di alcune tipologie di spese ammesse a contributo (es. indirizzi “interpretativi” in merito alle “spese generali” e alle “spese del personale” nell’ambito delle misure di aiuto); sia di favorire una corretta applicazione nell’ambito del POR FESR di alcune novità legislative introdotte nell’ordinamento giuridico (es. verifica della compatibilità dell’art. 31, c. 8 bis, d.l. 69/2013, relativamente all’intervento sostitutivo in presenza di DURC irregolare, con l’art. 80 del Reg. (CE) 1083/2006; analisi dell’istituto del “Concordato preventivo con continuità aziendale” previsto dal “Decreto Sviluppo”, con valutazione delle implicazioni in termini di gestione delle agevolazioni e individuazione di cause di revoca); (d) l’attività di “manutenzione straordinaria” del corredo informativo degli interventi finanziati dal POR che, anche in vista della fase conclusiva del programma, ha riguardato in particolare: (i) la revisione ed eventuale riassegnazione delle “categorie di spesa”, previste dai Regolamenti comunitari, con riferimento a tutti i progetti cofinanziati dal POR, al fine di garantire la coerenza con le previsioni contenute nel POR vigente; (ii) la verifica, ed ove possibile, 32 la risoluzione delle criticità informative al fine di garantire un maggiore allineamento fra lo stato di avanzamento effettivo delle misure del POR ed il quadro informativo trasferito dal sistema informativo regionale al sistema nazionale di monitoraggio Monitweb. Le attività svolte nel corso dell’anno da una parte hanno consentito di accrescere il numero di progetti finanziati e avviati che sono stati trasferiti a Monitweb (v. in particolare i PISU dell’Asse III), dall’altra parte hanno permesso di eliminare dal Monitweb i progetti “non attivi” (es. progetti erroneamente trasmessi in precedenza ovvero progetti oggetto di rinuncia formale da parte del beneficiario prima di un’erogazione di quote di contributo). 2.4. Modifiche nell'ambito dell'attuazione L’economia del Piemonte evidenzia nel corso del 2013, in un quadro di crescita del paese che resta ancora moderato e differenziato sia a livello settoriale che nel territorio nazionale (Banca d’Italia, Supplemento al Bollettino, aprile 2014), il permanere di segnali critici in tutte le sue principali componenti, a partire dalla debolezza della domanda interna. Il Pil regionale (Box 1) subisce, rispetto al 2012, una contrazione del -1,9 per cento e le previsioni per il 2014, seppure in lieve Box 1 – L’evoluzione del Pil del Piemonte miglioramento per una crescita stimata intorno allo 0,8 per cento (di poco superiore a quella prevista a livello nazionale +0,7%), restano ancora molto critiche. I dati delle indagini di Unioncamere Piemonte e Confindustria Piemonte relativi alla produzione industriale nel IV trimestre del 2013 indicano una prima, se pure debole, inversione di tendenza che, tuttavia, non lascia spazio all’ottimismo. Lo scenario di crescita per l’anno in corso continua a restare incerto. A livello delle attività economiche, i settori produttivi sono stati interessati da perfomance economiche molto diverse tra di loro (Box 2). Le industrie chimiche e delle materie plastiche evidenziano la crescita più elevata (+5,4%), seguite, ma a tassi inferiori, dalle industrie meccaniche (+3,3%), dai metalli (+2,7%) e dal tessile e abbigliamento (+1,6%). Decisamente meno sostenuti appaiono gli incrementi di produzione delle industrie elettriche ed elettroniche (+0,7%) e delle industrie del legno e del mobile (+0,2%). Segnali negativi provengono dal settore mezzi di trasporto e beni alimentari che registrano, diversamente da quanto realizzato nel trimestre precedente, una contrazione della produzione, rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%. 33 Box 2. Dinamica della produzione industriale in Piemonte nel quarto trimestre del 2013 Il grado di utilizzo della capacità produttiva, elaborato dalla Banca d’Italia su dati trimestrali di Confindustria Piemonte (L’economia del Piemonte, Aggiornamento congiunturale, novembre 2013), risultato in crescita negli ultimi due trimestri, dovrebbe mantenersi stabile (Box 3). I livello degli investimenti delle imprese resta, tuttavia, ancora molto contenuto e di molto inferiore ai valori raggiunti negli anni pre-crisi. Gli investimenti delle imprese orientate all’export, scontando aspettative più favorevoli, risulterebbero, al contrario, superiori a quanto programmato. Box 3 Il primo trimestre del 2014, secondo quanto emerge dall’indagine previsiva realizzata da Confindustria Piemonte su un campione di 1049 imprese associate, conferma la permanenza di aspettative sostanzialmente sfavorevoli sulla dinamica della produzione industriale (Box 4). Meno del 15 per cento delle aziende prevede una crescita dei livelli produttivi e quasi il 26 per cento si aspetta una contrazione della produzione. Aspettative sostanzialmente analoghe, con 34 una percentuale non molto diversa tra aziende più ottimiste e aziende pessimiste, sono previste per gli ordinativi totali. Box 4 Segnali altrettanto negativi si registrano per le previsioni di produzione delle imprese di maggior dimensione (con oltre 50 addetti), mentre un maggiore ottimismo sugli ordinativi proviene dalle imprese esportatrici, anche se con previsioni in flessione rispetto ai trimestri precedenti. A livello di singolo settore, le criticità maggiori si ritrovano nell’industria delle costruzioni, nella carta-cartotecnica e nella gomma dove sono attese contrazioni nella produzione mentre nell’industria chimica prevalgono aspettative per una moderata fase di ripresa (+1.7%). Segnali altrettanto negativi si registrano per il settore metallurgico (-14,8%) e per l’industria elettrica (12,5%), mentre decisamente più positive sono le aspettative per l’industria automotive (+3,9%), per i prodotti in metallo (è prevista una inversione nei livelli produttivi da -11,4% del trimestre precedente a +2,8%) e per i macchinari ed apparecchi (+ 9,5%). Dal settore dei servizi provengono previsioni di attività ed ordinativi più favorevoli rispetto al comparto manifatturiero. In particolare, le aspettative appaiono più ottimiste nei settori ITC (+9%) e nei servizi alle imprese (+6%), restano stabili nel commercio mentre appaiono più pessimiste per il turismo, i servizi alle persone e il trasporto passeggeri. La situazione di grande incertezza che ha caratterizzato l’evoluzione dell’economia della regione negli ultimi anni unitamente ad una domanda interna che stenta a dare segnali di ripresa si riflettono negativamente sul mercato del lavoro. Sulla base dei dati Istat (Box 5) elaborati dall’Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro (ORML), l’occupazione nel 2013 è diminuita in media, rispetto al 2012, di 45.000 unità, prevalentemente nel settore industriale (per oltre il 90%, di cui il 44% nel solo settore delle costruzioni), mentre nei servizi l’occupazione è cresciuta di 2 mila unità, ma solo per la componente femminile, ma non nel commercio dove la contrazione è stata di circa il 27%. Secondo le indagini di Confindustria Piemonte, le previsioni formulate dalle imprese per i prossimi mesi continuano ad essere negative. 35 Box 5 Piemonte, Occupati per settore e genere (x1000) Fonte: elaborazioni ORML su dati ISTAT Il tasso di disoccupazione resta particolarmente elevato nella regione (10,6%, in aumento dell’1,7% rispetto al 2012) e le previsioni per il 2014, a conferma delle difficoltà in cui versano le imprese piemontesi, scontano un ulteriore aumento. Particolarmente rilevante nel 2013 è stato il ricorso delle aziende alla cassa integrazione guadagni (CIG), in particolare nel settore industriale (104 milioni di ore rispetto al totale di 129,3). Box 6 Ore totali di CIG autorizzate in Piemonte (milioni di ore) Fonte: Confindustria Piemonte (Piemonte Impresa, 2014) Le difficoltà in cui versano le imprese, e più in generale tutto il sistema economico regionale, emergono in modo evidente anche dai dati relativi all’accesso al credito. Le stime più recenti della Banca d’Italia relative al primo semestre del 2013 (Box 7, Aggiornamento Congiunturale, novembre 2013) evidenziano una contrazione del credito bancario che ha interessato tutti i principali settori produttivi, ed in particolare il settore delle costruzioni dove si è assistito ad una 36 forte caduta delle richieste di investimento. La flessione dei prestiti bancari registrata nel corso del primo semestre ha interessato, in Piemonte come nel resto del paese, sia le imprese di maggiori dimensioni (-0,9%) che quelle più piccole, anche se per queste ultime la contrazione è risultata più marcata (-3,8%). Box.7 Alla contrazione dei finanziamenti erogati alle imprese si accompagna anche una crescita di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti che ha interessato tutti i settori di attività economica, ma in particolar modo i servizi (dove l’insolvenza è salita dal 2,6 del primo semestre del 2012 al 4,2 del corrispondente periodo del 2013) e le costruzioni (salita nello stesso dal 4,7 al 7,7). Le stime degli impieghi e delle sofferenze relative agli ultimi mesi del 2013 provenienti dalla Banca d’Italia e da indagini svolte a livello regionale non evidenziano per il 2014 una inversione di tendenza con la conseguenza che le imprese, e più in generale tutto il sistema economico regionale, si troveranno in difficoltà nel reperimento dei crediti necessari a rafforzare le competenze e le capacità innovative necessarie a farle tornare a crescere sia sul mercato domestico che sui mercati esteri. Un ulteriore elemento che può concorrere a spiegare la debolezza della domanda interna indotta da minori risorse disponibili per lo sviluppo regionale è la flessione che si continua a manifestare nella spesa pubblica. La Banca d’Italia nell’ultimo rapporto sull’economia regionale 6 conferma l’ulteriore contrazione avvenuta nella domanda pubblica evidenziata dalla riduzione del valore e del numero delle gare di appalto indette delle Amministrazioni locali (-14% nel primo semestre del 2013). Particolarmente rilevante e grave appare, come risulta anche dai conti pubblici territoriali degli ultimi anni, la contrazione che ha interessato tutti i comuni piemontesi nella spesa in conto capitale. Nel complesso, dai dati evidenziati sulle spese delle Amministrazioni locali del Piemonte, appare una situazione di stress finanziario che, in presenza di procedure di riequilibrio dei conti pubblici sempre più stringenti, pone non pochi vincoli alla possibilità degli enti locali non solo 6 Banca d’Italia, Economie Regionali. L’economia del Piemonte n.24, novembre 2013 37 di fare fronte ai propri impegni in termini di servizi ma di disporre di risorse sufficienti da investire per il sostegno delle attività economico-produttive in ambito locale. 2.5. Modifiche sostanziali L’Autorità di Gestione del programma, nel corso del 2013, non ha riscontrato casi di operazioni finanziate dal POR in cui è stata rilevata una modifica sostanziale a norma dell’articolo 57 (Stabilità delle operazioni) del Regolamento (CE) 1083/2006 e successive modificazioni. 2.6. Complementarità con altri strumenti La Regione Piemonte in fase di formulazione del POR, ha definito una architettura di programmazione diretta a garantire la complementarità tra il POR FESR e gli altri strumenti della politica di coesione attraverso l’adozione di disposizioni necessarie dirette a garantire il coordinamento, l’integrazione e la demarcazione degli interventi. La Regione, infatti, in coerenza con le strategie di coesione europea e nazionale, ed in linea con il Quadro Strategico Nazionale (QSN), ha definito il Documento Unitario di Programmazione (DUP) che costituisce, in ambito regionale, la declinazione programmatico-operativa della Politica Regionale Unitaria e definisce le linee strategiche e operative per il coordinamento delle politiche messe in atto dall’Amministrazione regionale attraverso i vari programmi operativi. In particolare, l’azione di coordinamento mira ad una stretta sinergia fra il POR FESR, il POR FSE, il PSR FEASR, i programmi attuativi del FAS (ora FSC) e i PO Obiettivo cooperazione territoriale (transfrontaliera, transnazionale e interregionale) e fra le azioni da attuare in ambito regionale e quelle da sviluppare in ambito comunitario, tramite le cooperazione con altre istituzione europee. L’azione di coordinamento, in particolare, si fonda su: a) uno stretto raccordo fra le Autorità regionali di ciascun PO regionale (AdG, AdC, AdA), i relativi Comitati di Sorveglianza e le strutture regionali maggiormente coinvolte nella programmazione; b) il coinvolgimento del partenariato; c) il coordinamento delle attività e dei progetti riguardanti la cooperazione territoriale, con riferimento anche ad azioni di cooperazione previste dal POR FESR e POR FSE; d) un sistema unitario di valutazione complessiva del processo programmatico. Il DUP assegna la regia della governance regionale della programmazione unitaria al Comitato di indirizzo e coordinamento della politica regionale unitaria, assistito nello svolgimento delle sue funzioni da un Comitato tecnico. Sul piano degli strumenti, invece, il Piano di Valutazione (PdV) ha lo scopo di assicurare l’organizzazione e la gestione unitaria della funzione di valutazione nell’ambito della Politica Regionale Unitaria e dei PO ad essa afferenti, assistiti dai Fondi Strutturali e dal FSC. In particolare, il PdV: (a) individua come Responsabile del PdV il Direttore della Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia, a cui spetta il compito di coordinare la redazione del Piano, promuoverne l’attuazione ed approvarne l’aggiornamento periodico; (b) individua nel “Gruppo di pilotaggio del PdV” l’organismo che deve garantire l’unitarietà dell’attività di valutazione e la sua integrazione con la programmazione regionale. Il Gruppo di valutazione deve essere costituito dal Responsabile del PdV, da un rappresentante di ciascuna AdG dei singoli PO (FESR, FSE, FEASR, FAS), da uno o più membri del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Piemonte (Nuval Piemonte), da almeno un rappresentante dell’IRES Piemonte e dell’AAR, da un rappresentante della Commissione regionale per le Pari Opportunità e da un rappresentante della Commissione Europea; (d) attribuisce (Nuval Piemonte) compiti di supporto e di 38 accompagnamento delle attività di valutazione e di assistenza tecnica al Responsabile del PdV e al Gruppo di pilotaggio. In questo quadro, nel corso del 2013 le disposizioni prese e gli ambiti in cui sono state assunte le iniziative per garantire la demarcazione e il coordinamento degli interventi del POR FESR con quelli di altri strumenti di intervento, hanno riguardato: - la partecipazione delle AdG dei diversi PO (FSE, FEASR, FEP) alle riunioni annuali del CdS dei Programmi regionali dove c’è stato un continuo confronto sul punto; - la partecipazione congiunta dei Responsabili politici e amministrativi dei diversi PO regionali ad attività, incontri ed eventi che nel corso dell’anno si sono svolti in Piemonte. In particolare, un’occasione per fare un bilancio delle policy attivate con i PO della fase 2007-2013, delle esperienze realizzate e delle lezioni apprese in termini di integrazione e complementarietà dei Fondi, si è verificata nell’ambito dell’evento tenutosi a Torino il 15 luglio 2013, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Giunta regionale con l’AdG del POR FESR, l’Assessore regionale al lavoro e formazione professionale con l’AdG del POR FSE, l’Assessore regionale all’Agricoltura e l’Assessore regionale alla Programmazione e Bilancio, nell’ambito del quale si è presentato al partenariato economico, sociale ed istituzionale del Piemonte il “Documento strategico unitario per la programmazione dei Fondi europei a finalità strutturale 2014/2020”. Sul piano dell’attuazione, con riferimento alle strategie di integrazione e/o di demarcazione dell’intervento dei Fondi, si segnala in particolare: a) l’esperienza della Piattaforma tecnologica “Agroalimentare”, cofinanziata dall’Attività I.1.1 Piattaforme innovative del POR FESR (19 Meuro) e dal PSR FEASR (1,9 Meuro) che ha l’obiettivo di facilitare la connessione e ricercare le sinergie sui diversi progetti e tra gli attori che contribuiscono alle attività di sviluppo del settore agroalimentare, interpretando e avvicinando le iniziative alle esigenze del settore industriale e agricolo. Tale Piattaforma individua 4 tematiche di interesse: (i) sostenibilità ambientale ed energetica della filiera agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione; (ii) gestione della filiera alimentare e tracciabilità dei prodotti; (iii) tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti; (iv) tecnologie nutrizionali per la salute e il benessere del consumatore. Alla fine del 2013 il POR FESR ha finanziato 6 operazioni, all’interno delle quali si sviluppano 60 progetti, attuati da 37 soggetti (11 Grandi imprese, 21 PMI, 3 Università e 2 Centri di ricerca). Gli investimenti ammessi sono pari a 30,6 Meuro, a fronte dei quali è stato concesso un contributo pubblico di circa 18,5 Meuro Nella realizzazione di tali operazioni contribuiscono anche i partner agricoli cofinanziati dal PSR FEASR. Essi sono completamente integrati all'interno delle singole operazioni, nell’ambito delle quali si occupano della parte agricola; b) le modalità di implementazione del progetto strategico a regia regionale “Corona Verde”, che sulla base di una dotazione finanziaria di 10 Meuro dell’Attività III.1.1 Valorizzazione dei beni ambientali e culturali dell’Asse III – Riqualificazione territoriale, intende realizzare un’infrastruttura verde che integri la Corona di Delizie delle “Residenze Reali” con la “cintura verde”, rappresentata dal patrimonio naturale dei parchi metropolitani, dei fiumi e delle aree rurali ancora poco alterate, per 39 Parchi e aree di pregio Corridoi fluviali Residenze reali Perimetro Corona Verde Ambiti Territoriali Corema: aree di maggiore interesse ecologico e paesaggistico da valorizzare riqualificare il territorio dell’area metropolitana torinese e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Gli interventi sono localizzati nel territorio di riferimento del progetto della Corona Verde 7. La misura, inoltre, oltre a finanziare gli interventi utili a costruire parte dell’infrastruttura verde, finanzia altresì i cd. “Masterplan di ambito”8, che illustrano le proposte progettuali di intervento e costituiscono il primo importante contributo alla costruzione del “Masterplan generale” di Corona Verde, che dovrà rappresentare lo strumento utile ad attivare un programma strategico con orizzonte di medio e lungo periodo (15-20 anni), riferimento per un futuro governo ed uso sostenibile del territorio metropolitano. L’intervento relativo a Corona Verde si coordina nelle finalità e nelle modalità attuative con il Programma finalizzato alla tutela della biodiversità, finanziato con i Fondi del PSR FEASR ed insieme compongono un unico intervento coordinato dalla Regione Piemonte in materia di biodiversità. Il coordinamento di tale programma avviene in due modi: 1) sulla base di una demarcazione territoriale tra la misura 323 del PSR FEASR e l’Attività III.1.1 del POR FESR che finanzia il progetto Corona Verde; 2) promuovendo il concorso delle misure dell’Asse II del PSR alla realizzazione del progetto Corona Verde (che concorrono all’esecuzione di interventi complementari e non finanziabili dal POR FESR). Complessivamente, tenuto conto anche degli interventi che non sono ancora stati trasferiti a Monitweb, alla fine del 2013 il POR FESR, attraverso la misura Corona Verde, ha finanziato 20 progetti dedicati al recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, per un costo ammesso pari a 10,6 Meuro; c) la realizzazione dei progetti integrati di sviluppo urbano (PISU) dell’Asse III Riqualificazione territoriale del POR FESR da parte sia del Comune di Torino, che degli altri comuni capoluogo di provincia del Piemonte. I PISU si propongono di 7 Tale territorio è individuato nella cartografia allegata alla DGR n. 52 – 13548 del 16/03/2010. 8 Il territorio di riferimento della Corona Verde è suddiviso in 6 Ambiti coordinati da altrettanti Comuni capofila. 40 favorire la riqualificazione territoriale dei quartieri degradati dei capoluogo di provincia piemontesi e si focalizzano sulla dimensione urbana, considerata nell’ottica dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale. Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, l’AdG del POR FESR ha promosso il ricorso al c.d principio di flessibilità (art. 34.2 Regolamento 1083/2006), così da poter finanziare, entro i limiti e le condizioni previste, azioni che rientrano nel campo di intervento del POR FSE del Piemonte; d) l’implementazione di 5 procedure di attivazione delle risorse del POR FESR rientranti nell’ambito del “Piano di Azione 2012-2013” per una prima attuazione dell’Atto di indirizzo per la pianificazione energetica” per una dotazione finanziaria complessiva pari a poco più di 22 Meuro. Tale piano, cofinanziato, oltre che dal FESR, anche da Fondi regionali e statali, è diviso in 4 assi strategici, riguardanti: (i) la promozione di energia da fonti rinnovabili; (ii) la promozione dell’efficienza e del risparmio energetico; (iii) la promozione delle reti e della generazione distribuita; (iv) la promozione della filiera della clean economy e specializzazione dei cluster regionali. Complessivamente, tenuto conto anche degli interventi che non sono stati trasferiti a Monitweb, alla fine del 2013 i progetti ammessi a finanziamento sono 40, per investimenti ammessi per circa 14 Meuro e contributi concessi pari a e 11 Meuro; e) l’attuazione coordinata di una serie di misure ricadenti negli Assi I e II del POR FESR (dotazione complessiva pari a 168 Meuro) e negli Assi I, II e IV del POR FSE (dotazione complessiva 117 Meuro) che fanno parte del “Piano straordinario per l’occupazione”, vale a dire lo strumento regionale attraverso il quale l’Amministrazione sostiene l’economia regionale e il lavoro anche al fine di contrastare gli effetti della crisi economico-finanziaria avviatasi nel 2008. In merito all’operatività del Piano, alla fine del 2013 i progetti ammessi a valere sul POR FESR sono 767, per investimenti e contributi concessi rispettivamente pari a 330 Meuro e 170 Meuro; i progetti ammessi a valere sul POR FSE sono 135 per spese correnti pari a 122,5 Meuro; f) l’attuazione delle misure del POR FESR di cui all’Attività I.1.1 (Piattaforme Innovative) e I.1.2 (Poli di innovazione), le quali sono parte integrante del “Piano pluriennale per la competitività 2011/2015”. Tale strumento è altresì cofinanziato con risorse regionali e ha lo scopo di sostenere l’innovazione, l’impresa e lo sviluppo. Alla fine del 2013, la dotazione finanziaria delle misure del POR FESR è pari a 128 Meuro, con 417 progetti ammessi a finanziamento sono 417, per circa 221 Meuro di investimenti e 122 Meuro di contributi pubblici concessi dal POR. 2.7. Sorveglianza e valutazione Nel corso del 2013, l’Autorità di Gestione del POR FESR, in continuità con gli anni precedenti, ha adottato modalità di sorveglianza e valutazione espressamente finalizzate ad assicurare il miglioramento costante della qualità dell’efficacia e della coerenza del POR. 41 2.7.1 Sessioni del Comitato di Sorveglianza: temi affrontati e decisioni assunte Nel corso del 2013 le attività del Comitato di Sorveglianza si sono esplicitate nell’ambito di una riunione svolta a Torino (7 giugno) presso il Museo Regionale di Scienze Naturali, ed attraverso una procedura scritta avviata l’11.01.2013 e conclusa il 24.01.2013. Le tematiche affrontate dal CdS hanno riguardato: - nell’ambito della procedura scritta, la modifica del POR ed in particolare la riprogrammazione delle risorse del programma, procedendo nello specifico ad aumentare la dotazione finanziaria dell’Asse III – Riqualificazione territoriale (+13 Meuro) e dell’Asse IV Assistenza tecnica (+5 Meuro) e della deprogrammazione dell’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica (-26 Meuro). Nel corso della procedura scritta sono pervenute all’AdG delle osservazioni con richieste di approfondimento da parte della Commissione Europea, dell’Autorità Ambientale Regionale e da Confindustria Piemonte. Le osservazioni hanno riguardato (i) la verifica del rispetto delle regole in vigore sulla VAS nell’ambito della riprogrammazione prevista nel POR; (ii) l’approfondimento delle motivazione alla base della scelta di deprogrammazione dell’Asse II - Sostenibilità ed efficienza energetica e la richiesta di apertura alle Grandi Imprese nell’ambito della misura 2 del medesimo Asse prioritario. L’AdG ha tenuto conto delle osservazioni e dei contributi ed ha predisposto una nuova versione del POR FESR, successivamente approvata con Decisione C (2013) 1662 del 27/03/2013.; - nell’ambito della riunione del CdS del 7 giugno, la discussione e l’approvazione del RAE al 31.12.2012 del POR; lo stato di avanzamento del Programma alla data del 31 maggio 2013; l’informativa sull’Attività di Valutazione; l’informativa sul Piano di Comunicazione; l’informativa sul Rapporto Annuale di Controllo; l’informativa sull’Attività dell’Autorità Ambientale. E’ stato inoltre illustrato lo stato di avanzamento del processo di programmazione 2014/2020 dei Fondo Europeo di Sviluppo Regionale del Piemonte. Nel box che segue vengono presentati in sintesi i temi affrontati, le principali decisioni e le raccomandazioni espresse dal CdS nel corso della riunione. Punti discussi all’OdG Approvazione del Rapporto Annuale di Esecuzione 2012 (RAE) del POR FESR. Presentazione dello stato di avanzamento del POR FESR al 31.05.2013 Principali decisioni e raccomandazioni L’AdG, con il supporto tecnico di Ecoter, presenta il RAE 2012 con la descrizione delle attività avviate e realizzate nel corso dell’anno da parte dell’Amministrazione regionale e dagli altri soggetti coinvolti nell’attuazione del POR. Il documento viene discusso e quindi approvato dal CdS, per l’inoltro, a seguito del recepimento di alcune osservazioni formulate in seduta tecnica, al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ed alla Commissione Europea (CE). L’AdG illustra lo stato di avanzamento finanziario del POR con riferimento a ogni singolo Asse: le risorse dell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva sono quasi tutte assegnate; l’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica ha impegnato risorse per il 70% della dotazione del piano finanziario; anche l’Asse III – Riqualificazione territoriale ha impegnato risorse per il 96% del totale programmato. In merito all’Asse III viene fatto un focus sull’attuazione dei PISU evidenziando che i progetti entrati nella cosiddetta 2° fase sono 38 ed altri 48 progetti devono ancora presentare la documentazione necessaria per la 2° fase. E’ stata richiamata 42 Punti discussi all’OdG Informativa sulle attività di Valutazione Informativa sul Piano di Comunicazione (PdC) Informativa sul Rapporto Annuale di Controllo /RAC Informativa sull’attività dell’Autorità Ambientale (AA) Informativa sul nuovo periodo di programmazione 2014/2020 Principali decisioni e raccomandazioni la scadenza prevista dai Disciplinari, fissata per la fine del 2014, ammettendo la possibilità di concessione di eventuali proroghe. L’AdG evidenzia, tra i punti principali per il pieno utilizzo delle risorse: la valorizzazione dell’overbooking dell’Asse I, la valorizzazione delle potenzialità delle misure attuate mediante fondi rotativi di agevolazione alle imprese, la costituzione di un nuovo fondo di ingegneria finanziaria, le iniziative per favorire un alleggerimento dei vincoli del patto di stabilità, la verifica puntuale dell’assorbimento finanziario delle misure. Si rileva il ritardo dell’Asse III – Riqualificazione territoriale e le motivazioni alla base della contemporanea scelta di attribuire ad alcune misure dell’Asse ulteriori risorse derivanti dalla deprogrammazione dell’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica. Il Valutatore indipendente illustra le attività realizzate nel corso del 2012 in coerenza a quanto previsto dal Disegno di valutazione e sulla base delle indicazioni dell’AdG. Le attività e i prodotti valutativi sviluppati hanno riguardato: il Rapporto Finale di Valutazione per l’anno 2012, il rapporto sul contributo del POR FESR alla Politica Unitaria Regionale, e due Rapporti Tematici di Valutazione. Il Responsabile del PdC illustra le attività di informazione e pubblicità realizzate nel corso del 2012 che nel dettaglio sono state riportate nel RAE 2012. Il rappresentante dell’Autorità di Audit illustra il RAC 2012, che riguarda il periodo 01/07/2011 – 30/06/2012. Il RAC 2012, nel mese di febbraio 2013 è stato ritenuto accettabile dalla Commissione Europea unitamente al parere di audit. L’AA illustra il Piano di Monitoraggio Ambientale finalizzato alla stima degli effetti sull’ambiente determinati dall’avanzamento degli interventi del POR ed alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Riguardo alle attività di valutazione, viene descritta l’attività svolta dall’AA in cooperazione con l’AdG ed il Valutatore Indipendente con particolare riguardo alla revisione del sistema degli indicatori del POR, alla individuazione di Focus sul Core Indicator 30 (livello di emissione di CO2) ed alla valutazione tematica sull’analisi dei processi di integrazione ambientale del POR. Viene illustrato lo stato di avanzamento dei lavori inerenti la programmazione 2014/2020 del FESR. 2.7.2 Adeguatezza del Sistema di monitoraggio Per poter dare conto delle evoluzioni del sistema informatico del POR FESR nel corso del 2013 occorre preliminarmente ricordare che tale sistema si basa su una Piattaforma applicativa che si pone come un gestionale di tutti gli aspetti amministrativi che consentono sia la validazione, l’erogazione dei fondi e la successiva rendicontazione all’UE dei risultati raggiunti e degli investimenti effettuati, sia lo svolgimento delle attività di sorveglianza e di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale degli interventi finanziati dal POR. La Piattaforma è strutturata in 3 sottosistemi principali schematizzati come di seguito: 43 • Sotto-Sistema Gestione Domanda: è un sottosistema web fruibile sul canale Internet da parte dei potenziali Beneficiari; consente la compilazione della domanda telematica di partecipazione ad un Bando. Tale Sistema permette quindi la raccolta delle domande telematiche e la messa a disposizione di tali domande per le successive fasi di Istruttoria e Graduatoria. I Beneficiari che possono fruire del Sistema di compilazione della domanda possono essere Imprese, Enti Pubblici, Enti e organismi di Ricerca; l’accesso viene garantito dalla piattaforma previa autenticazione da parte dell’utente; • Sotto-Sistema Gestione Operativa: è un sottosistema web fruibile da parte dei Beneficiari e delle diverse Autorità del POR (AdG/OI, AdC, AdA) che permette la gestione di tutte le fasi operative di gestione, rendicontazione e controllo di un progetto a partire dalla dichiarazione di avvio lavori fino al saldo e alla chiusura del progetto; • Sotto-Sistema di Monitoraggio: è un sottosistema di back-end per la generazione dei flussi relativi ai progetti finanziati con il formato previsto dal protocollo di comunicazione previsto dal MEF. All’interno di ogni singola macro fase è poi possibile rappresentare un livello di dettaglio ulteriore che sintetizza le tipologie di controlli e le azioni tipiche che possono essere intraprese da uno dei diversi attori che cooperano nella gestione dell’iter; la figura che segue fornisce tale dettaglio. Alla fine del 2013 le funzionalità disponibili nell’ambito del Gestionale Finanziamenti sono: 44 - presentazione on-line delle domande effettuate dai Beneficiari; - rendicontazione on-line delle spese sostenute dai Beneficiari; - validazione on-line delle spese da parte dei Responsabili di controllo; - rimodulazione on-line del piano economico di progetto; - certificazione on-line delle spese da parte dell’Autorità di Certificazione; - invio dati di progetto al Monitoraggio regionale; - caricamento scheda nuovo progetto (per la creazione di nuovi progetti direttamente dal contesto applicativo di Piattaforma Bandi; - gestione revoche e recuperi (per tutti i progetti gestiti); - automatizzazione delle check-list di controllo di I livello (consente l'automatizzazione delle check-list di controllo documentale e in loco di I livello); - gestione irregolarità e rinunce (consente la segnalazione di una irregolarità - a norma IMS – che previa verifica e validazione può essere successivamente inserita sul Sistema Ministeriale anti-frode “IMS”); - gestione fase di avvio e indicatori ex-ante dei progetti; - gestione del ribasso d'asta (per i progetti a titolarità regionale e per Beneficiari quali Enti della PA); - gestione della fase di chiusura dei progetti; - gestione crono programma e quadro previsionale; (per i progetti con un periodo di attuazione pluriennale); - back-office di configurazione (la Piattaforma è dotata di un'interfaccia di Back-office ad uso degli operatori del Servizio applicativo); - integrazione con S.I. Bilancio regionale (al fine di facilitare le attività di liquidazione dei contributi per i progetti a titolarità regionale); - datawarehouse del Gestionale dei finanziamenti: (ha l’obiettivo di fornire opportuni strumenti decisionali ai funzionari regionali e degli OI); - invio dei dati di Monitoraggio al MEF/IGRUE - Sotto-Sistema Monitoraggio (invio, con cadenza periodica, dei dati di progetto: anagrafici, economici e tecnici). Nel corso del 2013, oltre alla revisione di alcune funzionalità applicative, sono state consolidate ulteriori nuove funzionalità; tra cui: - Georeferenziazione interventi. Attraverso visualizzazione su mappa vengono resi disponibili i dati relativi agli interventi attuati sul territorio piemontese. La georeferenziazione avviene sia per le sedi d’intervento (localizzazione su mappa con un marcatore puntiforme), che per le aree (linee o poligoni). L’intervento è stato realizzato per rappresentare un primo data entry per poter eventualmente poi dotare la Regione di uno strumento aggiuntivo per future valutazioni strategiche in materia di finanziamenti a partire dalla visualizzazione dei dati a partire dalla loro distribuzione sul territorio. 45 - Estensione Appalti e Contratti ai Beneficiari. La funzionalità di gestione degli appalti e contratti è estesa anche ai soggetti Beneficiari in modo tale da renderli autonomi nella gestione esentando da tale onere gli istruttori regionali e degli Organismi Intermedi. - Gestione dei documenti rendicontati su più progetti. Si sono consolidate, semplificate, e soprattutto ottimizzate le logiche che consentono ai Beneficiari di associare in fase di rendicontazione della spesa uno stesso documento su più progetti per le relative quote parte di importo rendicontabile. - Aggiunta di funzionalità per l’attività di rettifica della spesa validata (Gestione spesa validata). Sono state introdotte nuove funzionalità, tra cui la possibilità di individuare in maniera più agevole la documentazione alla quale sono state apportate rettifiche, la possibilità ricercare le dichiarazione di spesa in cui un documento è stato inserito e la variazione al processo di rettifica che ora prevede l’obbligo di compilazione della relativa checklist da parte dell’Istruttore a fronte di una modifica. Inoltre, a beneficio dell’esperienza utente, per gl’Istruttori sono state apportate alcune migliorie all’interfaccia grafica. - Console log applicativi. Il Gestionale Finanziamenti è stato dotato di una funzionalità che consente di sfruttare meccanismi evoluti di warning e di log atti a supportare gli operatori del Servizio applicativo in fase di troubleshooting. - Sottosistema dei “Contenuti Informativi” del Gestionale Finanziamenti. Al fine di poter comunicare a beneficio di tutti i fruitori le informazioni e le guide necessarie all’utilizzo del Gestionale Finanziamenti, verrà predisposto un nuovo sito in luogo delle guide PDF. Il sito, fornito dei tipici strumenti di CMS consente la diffusione di materiale web di diverso genere, come articoli, video tutorial, immagini, ecc., consentendo una divulgazione più efficace ed una più agevole manutenzione di tutto quanto possa essere utile all’utente finale per poter essere informato e formato sull’uso del Gestionale Finanziamenti. 46 2.7.3. Attività di Valutazione del POR Il Piano di Valutazione adottato dalla Regione Piemonte, come si è visto anche in precedenza, rappresenta uno strumento di gestione unitaria della attività di valutazione nell’ambito della Politica Regionale Unitaria e dei Programmi Operativi ad essa afferenti, cofinanziati con le risorse dei Fondi Strutturali comunitari. Alla fine del 2013, l’implementazione del Piano di Valutazione si è concretizzata attraverso a) la valutazione operativa del POR FESR e della b) valutazione della programmazione regionale unitaria. Di seguito si descrive lo stato di avanzamento delle Valutazioni avviate e/o concluse nel 2013 con riferimento ai due ambiti di intervento sopra indicati. Relativamente alle valutazioni della programmazione unitaria regionale si prenderanno in considerazione unicamente le valutazioni attinenti con il POR FESR 2007-2013. A. Valutazione operativa del POR FESR Nel seguito del paragrafo viene evidenziata l’attività svolta dal Valutatore indipendente (ATI Cles srl – D.T.M. srl – Poliedra spa – PWC Advisory spa). Le attività sono state realizzate in coerenza con quanto previsto dal Disegno di valutazione, a sua volta predisposto in osservanza delle disposizioni del Capitolato e delle indicazioni ricevute dall’AdG del POR FESR Piemonte 2007-2013, nonché del nuovo Piano di lavoro, approvato dalla Committenza in data 23/10/2013, che recepisce le nuove esigenze dell’AdG in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020. 47 Le attività e i prodotti valutativi sviluppati hanno riguardato in particolare: (i) collaborazione con il Nuval regionale per la definizione del contributo del POR FESR al raggiungimento degli obiettivi del QSN e della politica regionale unitaria; (ii) una valutazione tematica, conclusa nel 2013, ha riguardato I Poli di innovazione; Nel box che segue sono riportate, come previsto dalla Linee guida per la predisposizione del RAEm le principali conclusioni e raccomandazioni inerenti la valutazione tematica conclusa nel corso del 2013: - Valutazione tematica sui poli di innovazione: ha avuto lo scopo di ricostruire in maniera critica il processo che ha portato alla realizzazione dei Poli per l’innovazione in Piemonte e analizzarne i risultati, in modo da fornire indicazioni rispetto alla nuova fase di programmazione dei fondi a favore della ricerca. Titolo valutazione Soggetto eseguita che Valutazione tematica sui poli di innovazione l’ha ATI Cles srl – D.T.M. srl – Poliedra spa – PWC Advisory spa Data avvio Ottobre 2011 Data fine Gennaio 2013 Principali raccomandazioni conclusioni e Come si è tenuto conto delle raccomandazioni e conclusioni Il Rapporto, pur sottolineando la presenza di alcuni spazi di miglioramento nella progettazione e nella gestione dei Poli, evidenzia come i Poli piemontesi siano riusciti nel duplice intento di essere intermediari e facilitatori nella diffusione della conoscenza e fornitori di servizi specialistici a favore della ricerca e dello sviluppo tecnologico e delinea un quadro di sostanziale ottimismo per lo sviluppo di questo strumento in Piemonte L’AdG terrà conto delle conclusioni della valutazione tematica nell’ambito della programmazione 2014/2020. B. Valutazione della politica regionale unitaria Di seguito vengono illustrate le valutazioni realizzate, nel corso del 2013, nell'ambito della programmazione unitaria e, nello specifico, con riferimento alla Valutazione tematica unitaria sull'attuazione e sugli effetti delle misure anticrisi del Piano straordinario per l’occupazione: la valutazione è finalizzata a predisporre un’analisi dell’impatto complessivo della crisi socioeconomica sulla struttura occupazionale e produttiva della Regione Piemonte, con particolare attenzione alle determinazione delle caratteristiche degli individui e delle imprese maggiormente colpiti dalla stessa, nonché ad indagare lo stato di attuazione finanziario e fisico degli interventi finalizzati al contrasto della crisi stessa all’interno della Politica Regionale Unitaria. Per alcune misure anti crisi, di più avanzato stato d’attuazione, la valutazione deve inoltre fornire informazioni circa gli effetti di breve e medio periodo, in termini di occupabilità e sviluppo d’impresa. - Secondo rapporto di valutazione sull’attuazione degli interventi anticrisi previsti dal Piano straordinario per l’occupazione: La valutazione ha fornito, a ridosso della fine del 2013, indicazioni circa stato di avanzamento fisico e finanziario degli interventi contenuti nel Piano Straordinario per l’Occupazione (PSO). 48 Primo Rapporto di Valutazione sull'attuazione degli interventi anti-crisi previste dal PSO Titolo valutazione Soggetto eseguita che l’ha IRS Milano Data avvio Febbraio 2012 Data fine Novembre 2013 Principali raccomandazioni conclusioni e Come si è tenuto conto delle raccomandazioni e conclusioni - Soddisfacente livello di attuazione finanziaria. Viene confermata la validità e l’attualità della strategia adottata dal PSO, ma vi sono state delle difficoltà a misurare il livello di efficacia degli interventi. / Valutazione di impatto della misura II.10 “Innovazione e PMI del Piano straordinario per l’occupazione”: la valutazione ha riguardato la misura II.10, nell’ambito della quale rientrano le misure di Innovazione di prodotto/processo a favore delle PMI finanziate dal POR FESR. Valutazione di impatto delle misure II.10 del PSO Titolo valutazione Soggetto eseguita che l’ha IRS Milano Data avvio Febbraio 2012 Data fine Dicembre 2013 Principali raccomandazioni conclusioni e Come si è tenuto conto delle raccomandazioni e conclusioni La misura II.10 ha prodotto risultati di impresa addizionali che non si sarebbero ragionevolmente realizzati in assenza delle agevolazioni. L’addizionalità ha riguardato sia gli investimenti sia il fatturato e l’occupazione rispetto allo scenario controfattuale di assenza di agevolazioni. / 49 3. ATTUAZIONE IN BASE ALLE PRIORITÀ 3.1. PRIORITÀ 1: INNOVAZIONE E TRANSIZIONE PRODUTTIVA 3.1.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi 3.1.1.1 Progressi finanziari e materiali Breve descrizione delle Attività dell’Asse I.1.1 Piattaforme innovative Sostegno alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale promossi da raggruppamenti di operatori (privati e pubblici) in ambiti scientifici e produttivi ad alto contenuto di conoscenza e tecnologia, anche valorizzando e sperimentando esperienze di aree regionali maggiormente avanzate I.1.2 Poli innovazione di Promozione e sostegno a network e strutture per organizzare e diffondere innovazione presso le PMI, filiere produttive e distretti (aree con elevata specializzazione); le azioni promosse si focalizzano sulla promozione del trasferimento di tecnologie, conoscenza e dell’offerta di servizi alle imprese. I.1.3 Innovazione e PMI Sostegno a progetti e investimenti in innovazione e ricerca in modo da agevolare la produzione di beni a contenuto tecnologico e orientati a soddisfare le esigenze del mercato di riferimento per la crescita e la competitività delle PMI e delle loro reti. I.2.1 Ecoinnovazione Promozione degli investimenti delle PMI attive nel campo dell’ecoinnovazione attraverso il sostegno dell’attività di RST nell’ambito della ideazione e sperimentazione di macchinari/ processi/ e procedure capaci di minimizzare l’impatto ambientale delle attività umane ed in particolare di quelle produttive. I.2.2 Adozione di tecnologie ambientali Sostegno alle PMI nell’adozione di beni strumentali, procedure e processi per limitare le esternalità negative nei confronti delle componenti ambientali. I.3.1 Servizi informatici innovativi Sostegno alle PMI operanti nel settore informatico per promuovere e sviluppare servizi da destinare al supporto dell’efficienza aziendale Rafforzare la competitività del sistema regionale attraverso l’incremento della sua capacità di produrre ricerca ed innovazione, di assorbire e trasferire nuove tecnologie, anche in riferimento a tematiche di frontiera, alle innovazioni in campo ambientale e allo sviluppo della Società dell’Informazione. I.3.2 Adozione TIC Sostegno alle PMI ed alle istituzioni per l’adozione e l’utilizzazione delle TIC per promuovere innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione di servizi al fine di realizzare efficienza, competitività e crescita. 1.4.1 Accesso al credito delle PMI L’attività è finalizzata a sostenere ed a migliorare la capacità di accesso al credito da parte delle PMI regionali mediante gli strumenti di ingegneria finanziaria previsti dal Regolamento (CE) 1083/2006 che, a seconda delle esigenze, potranno riguardare in particolare: fondi di garanzia e controgaranzia, capitale di rischio, fondi per mutui, fondi di partecipazione, abbuoni di interessi. Progressi finanziari Tabella 4 – Importi impegnati ed erogati Contributo totale Asse 1 Innovazione transizione produttiva Attuazione finanziaria Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti (a) (b) (c) (b/a) (c/a) 497.985.496 548.783.979 406.738.071 110,2% 81,7% e L’Asse I – Innovazione e transizione produttiva assorbe circa il 47% delle risorse totali previste per il POR 2007/2013 (1.069 Meuro). In base ai dati di monitoraggio, alla fine del 2013 gli 50 impegni giuridicamente vincolanti sono stati completati dai soggetti che gestiscono gli interventi dell’Asse, ovvero la Regione unitamente agli organismi intermedi – Finpiemonte SpA e Artigiancassa SpA - con circa 549 Meuro (110% del contributo totale dell’Asse). I pagamenti ammessi, invece, ammontano a circa 407 Meuro raggiungendo oltre l’80% della dotazione totale dell’Asse grazie a circa 115 Meuro di spese aggiuntive (rispetto alla fine del 2012) sostenute nel corso dell’anno. Progressi materiali L’impatto dell’Asse I valori degli indicatori di impatto conseguiti nel corso del 2013 evidenziano per l’Asse finalizzato al rafforzamento della competitività del sistema produttivo attraverso l’incremento della sua capacità di produrre ricerca e innovazione, di assorbire e trasferire nuove tecnologie, anche con riferimento alle tematiche di frontiera, alle innovazione in campo ambientale e allo sviluppo della società dell’informazione, seppur in un contesto congiunturale ancora negativo, alcuni elementi incoraggianti. Il dato della produttività del lavoro nell’industria in senso stretto, aggiornato al 2012, è pari a 59,7%, vale a dire +9,4% rispetto al valore di base (50,3%), a fronte di un target atteso di +4,7%. Anche il valore delle esportazioni di merci in percentuale del PIL, pari al 31,9%, ovvero +2,9 punti percentuali rispetto alla baseline (29%) evidenzia segnali positivi per l’economia reale della Regione. Per contro, la capacità di esportare prodotti a elevata o crescente produttività registra, al 2012, un –3,6% rispetto al dato base pari al 38,3%, aumentando così il divario con il valore target fissato in + 1,7%. Nel 2010 tale indicatore aveva conseguito un incremento di 0,4 punti rispetto al valore di base, evidenziando flebili segnali di ripresa delle esportazioni dei prodotti ad elevata crescita della produttività; successivamente, però, vi è stata un’ inversione di tendenza che già nel 2011 aveva fatto registrare un – 2,4%. Sebbene il contesto economico-finanziario globale non emerge con segnali positivi forti, il dato riguardante l’occupazione dei laureati è soddisfacente. Gli occupati in possesso di laurea, infatti, al 2013 sono pari al 18,6% del totale degli occupati, ovvero +4,9% rispetto al dato di base e + 0,6% rispetto al target (pari a +4,3%). Analizzato nel dettaglio tale indicatore fornisce un quadro interessante circa il rapporto tra occupati in possesso di laurea e occupati totali del triennio 2011/2013. In questo arco temporale gli occupati totali sono diminuiti di circa 71 mila unità, mentre gli occupati in possesso di laurea sono aumentati di circa 30 mila unità. Costante negli anni il dato (2011) relativo agli addetti alla R&S per mille abitanti, pari a +0,5% rispetto alla baseline (4,7%), ma ancora distante dal valore target (fissato a +2,3%). Rimanendo in materia di R&S si annotano altri indicatori con lievi variazioni positive, rispetto ai dati di base, segnalando che i dati sono aggiornati al 2011. In particolare: l’incidenza della spesa delle imprese pubbliche e private in R&S segna, al 2011, un +0,2% rispetto alla baseline (1,3%), a fronte di un target pari a +0,5% e l’indicatore relativo alla spesa pubblica e privata per R&S sul PIL (dato 2011) che consegue una variazione positiva di 0,2 punti rispetto al dato base di 1,7%, a fronte di un target pari a +0,6%. Per converso, il dato (2011) relativo all’incidenza della spesa pubblica in R&S resta negativo, riportando un –0,05%, rispetto al valore di base (0,4%). Infine si segnala, con riferimento alla società dell’informazione, un grado di utilizzo di internet nella imprese nel 2013 pari a +13,3 punti percentuali rispetto alla baseline (28,1%) e distante circa 8,6 punti dal valore target (pari a +21,9%). 51 Realizzazioni e risultati I dati relativi alle realizzazioni e ai risultati conseguiti registrano tutti segnali positivi, anche se, in taluni casi, legati soprattutto alla situazione congiunturale, la distanza rispetto ai target rimane importante. Con riferimento all’Obiettivo operativo I.1 “Promuovere l’innovazione attraverso il rafforzamento dei processi di conoscenza tecnologica, la diffusione e la realizzazione di investimenti di natura innovativa favorendo la cooperazione tra Università, centri di ricerca e imprese” si evidenzia quanto segue: - il numero di progetti di R&S (Core indicator 4) segna un’ulteriore crescita rispetto a quanto conseguito alla fine del 2012 (n. 449), poiché registra 470 “operazioni” attivate (realizzate cioè anche in RTI/ATS tra imprese ovvero tra queste e istituti di ricerca) che situano l’indicatore al 52% del target atteso. Tale indicatore misura gli interventi posti in essere dalle misure legate alle Piattaforme innovative (Attività I.1.1), ai soggetti aggregati ai poli di innovazione (Attività I.1.3), ai sistemi avanzati di produzione (Attività I.1.3) ed ai programmi Manunet e Crosstexnet finalizzati alla realizzazione di progetti transnazionali di R&S nel settore manifatturiero e tessile (Attività I.1.3). Un dato significato è il numero di progetti che vengono realizzati nell’ambito dell’insieme delle suddette “operazioni” attivate, che è pari a 1936; - il numero di progetti di cooperazione tra imprese e istituti di ricerca (Core indicator 5) è pari a 361 operazioni finanziate; anche in questo caso vi è stato un progresso rispetto al 2012 ( + 11 operazioni). L’indicatore – che restituisce i casi in cui i progetti di ricerca e sviluppo (di cui al precedente core indicator 4) sono realizzati in cooperazione tra imprese e istituti di ricerca – riguarda gli interventi di cui alle Piattaforme Innovative (Attività I.1.1), ai sistemi avanzanti di produzione (Attività I.1.3) e alle misure destinate ai soggetti aggregati ai poli di innovazione (Attività I.1.3). Anche in questo caso sono 1.791 i progetti in cooperazione tra imprese ed istituti di ricerca complessivamente realizzati nell’ambito delle “operazioni” richiamate in precedenza; - il numero di posti di lavoro creati nella Ricerca (Core indicator 6) consegue 175 posti di lavoro lordi (espressi in full time equivalent) creati direttamente dalla attività di R&S. Nel corso del 2013 l’indicatore ha fatto registrare buoni progressi (+ 80 posti) che gli hanno permesso di raggiungere circa il 70% del valore obiettivo (250); - il numero di progetti di aiuto agli investimenti delle PMI (Core indicator 7) è pari a 1.043 9 progetti finanziati nell’ambito delle attività di innovazione, avvicinandosi al target previsto (pari a 1.300); - il numero di posti di lavoro creati dagli aiuti agli investimenti delle PMI (Core indicator 9) si attesta a 886 10 nuovi posti di lavoro creati dai progetti completati, 9 Si segnala che 69 di questi progetti, finalizzati, tra l’altro, all’adozione di dispositivi rispettosi dell’ambiente, sono stati avviati nell’ambito dell’Obiettivo Operativo I.2 “Promuovere processi di innovazione finalizzati all’introduzione di tecnologie pulite nell’ambito del sistema produttivo delle PMI e delle istituzioni” e specificamente nell’ambito della misura Agevolazioni per PMI per progetti di innovazione sostenibilità ambientale e sicurezza nei luoghi di lavoro, la quale dispone di una linea di intervento a valere sull’Attività I.1.3 e di una linea di intervento a valere sull’Attività I.2.2 52 migliorato di 210 unità rispetto alla fine del 2012. Il 24% di questi nuovi posti creati sono a carattere femminile. Entrambi gli indicatori sono ancora lontani dal target obiettivo; - il numero di nuove imprese assistite (Core indicator 8), che misura le imprese che non esistevano un anno prima dell’avvio del progetto, è pari a 80, a fronte di un target obiettivo di 90, grazie ad un aumento di + 10 nuove imprese rispetto alla fine del 2012. Per ciò che attiene all’Obiettivo operativo I.3, finalizzato a “Sostenere e rafforzare l’offerta di servizi informatici e il loro migliore utilizzo da parte delle PMI finalizzato all’efficienza dei metodi di produzione e di organizzazione delle funzioni aziendali”, si registra un forte incremento del numero di progetti finanziati rientranti nella società dell’informazione (Core indicator 11): nel 2013, infatti, esso è pari a 301 progetti, a fronte di un target pari a 360. Tale risultato è stato possibile grazie al finanziamento di 232 progetti che favoriscono l’utilizzo di servizi informatici innovativi e 69 progetti riguardanti l’erogazione di servizi informatici innovativi. Nell’ambito dell’Obiettivo operativo I.4 “Sostenere e migliorare la capacità di accesso al credito delle PMI, per favorire l’innovazione, la transizione produttiva e la crescita sostenibile del sistema produttivo piemontese”, a fronte di 4 strumenti di ingegneria finanziaria attivati, uno dei quali nel corso del 2013, il numero di progetti di aiuto agli investimenti delle PMI (Core indicator 7) ha raggiunto e superato ampiamente il target previsto, totalizzando 9.631 progetti, a fronte di un target obiettivo di 2.800. In virtù delle realizzazioni registrate dagli obiettivi operativi perseguite dall’Asse I, i risultati ottenuti nel 2013 dall’Obiettivo specifico “Rafforzare la competitività del sistema regionale attraverso l’incremento della sua capacità di produrre ricerca ed innovazione, di assorbire e trasferire nuove tecnologie, anche in riferimento a tematiche di frontiera, alle innovazioni in campo ambientale e allo sviluppo della Società dell’Informazione” sono quelli di seguito esposti: - la produttività innovativa dei progetti è pari al 7,02%, vale a dire l’1,45% in più rispetto al risultato conseguito nel 2012, con una distanza dall’obiettivo di circa 8 punti percentuali; - appare leggero l’incremento ottenuto dall’indicatore relativo al numero di imprese innovatrici, rappresentato dal numero di imprese coinvolte in progetti di innovazione sul totale delle imprese potenzialmente beneficiarie, che registra un +0,1% rispetto all’anno precedente, attestandosi nel 2013 a quota 1,4% (a fronte di un target pari a 2,7%); - l’incremento percentuale del numero di brevetti registrati all’European Patent Office (EPO), consegue la quota dell’1%, ancora ben lontano rispetto all’obiettivo previsto dal programma operativo (8,4). Nel 2013 il numero di nuovi brevetti registrati all’EPO è stata di 2 unità; 10 Si segnala che 75 di questi nuovi posti di lavoro sono stati creati nell’ambito dell’Obiettivo Operativo I.2 “Promuovere processi di innovazione finalizzati all’introduzione di tecnologie pulite nell’ambito del sistema produttivo delle PMI e delle istituzioni” e specificamente nell’ambito della misura Agevolazioni per PMI per progetti di innovazione sostenibilità ambientale e sicurezza nei luoghi di lavoro, la quale dispone di una linea di intervento a valere sull’Attività I.1.3 e di una linea di intervento a valere sull’Attività I.2.2. 53 - si rileva invece un risultato importante in merito all’incremento percentuale del fatturato atteso dalle imprese che hanno introdotto innovazione: se nel 2012 era pari al 19%, ovvero 20 punti percentuali in meno rispetto al 2011, nel 2013 raggiunge il 25%, conseguendo pertanto il valore obiettivo; - gli investimenti privati indotti da progetti a sostegno delle imprese (Core indicator 10) raggiunge il valore di 491 Meuro, grazie a + 84 Meuro registrati nel corso del 2013, superando il valore del target atteso (450 Meuro). Tabella 5 - Obiettivi Asse prioritario Indicatori Baseline Obiettivo Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1,5 2,9 2,9 (2012) 9,4 9,4 Indicatori di impatto Capacità di esportare : Valore delle esportazioni di merci in % del PIL (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) 29 +1 0,4 0,8 -4,1 -1,2 Produttività del lavoro nell’industria in senso stretto Valore aggiunto per unità di lavoro (in migliaia di euro costanti) (Fonte: ISTAT - – Contabilità regionale) 50,3 + 4,7 5,1 4,6 3,6 9,0 38,3 + 1,7 -0,7 -0,4 -0,1 0,4 -2,4 -3,6 - 3,6 (2012) 4,7 + 2,3 0,2 1,5 0,5 0,4 0,5 0,5 0,5 (2011) 13,7 + 4,3 1,4 2,4 1,8 2,4 2,6 3,9 4,9 (2013) 1,3 + 0,5 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 (2011) 0,4 + 0,1 - 0,02 0,00 0,00 -0,02 1,7 + 0,6 0,1 0,2 0,2 0,1 Capacità di esportare prodotti a elevata o crescente produttività: Quota percentuale del valore delle esportazioni dei prodotti ad elevata crescita della produttività sul totale delle esportazioni (Fonte: ISTAT Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) Addetti alla Ricerca e Sviluppo (R&S): Addetti alla Ricerca e Sviluppo per 1000 abitanti (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) Occupati in possesso di laurea - % del totale (Fonte: ISTAT – Rilevazione delle forze di lavoro) Incidenza della spesa delle imprese pubbliche e private in Ricerca e Sviluppo (R&S): Spese per ricerca e sviluppo delle imprese pubbliche e private in percentuale del PIL (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo), di cui Incidenza della spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo (R&S) (Spese per ricerca e sviluppo della Pubblica Amministrazione e dell'Università in percentuale del PIL) - (Fonte: ISTAT-DPS - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) Spesa pubblica e privata per R&S sul PIL (%) 54 – 0,05 - 0,05 0,2 0,2 9,4 (2012) - 0,05 (2011) 0,2 (2011) Indicatori Baseline Obiettivo Grado di utilizzo di Internet nelle imprese: percentuale di addetti delle imprese – con più di dieci addetti – dei settori industria e servizi che utilizzano computer connessi a Internet (Fonte: ISTAT - Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) 28,1 + 21,9 Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2,7 3,2 7,1 4,8 10,3 12,5 13,3 (2013) Indicatori di Risultato Produttività innovativa dei progetti: domande di brevetto scaturite dai progetti di ricerca finanziati sul numero totale dei progetti di ricerca finanziati ( valore %) (Dati di monitoraggio) Imprese innovatrici: Numero di imprese coinvolte sul totale delle imprese potenzialmente beneficiarie (valore %) (Dati di monitoraggio ed Infocamere) Intensità brevettuale: Numero di brevetti registrati allo European Patent Office (EPO) (Dati di monitoraggio) Incremento % del numero di brevetti registrati allo European Patent Office (EPO): Numero di brevetti registrati dai progetti di ricerca finanziati in rapporto al numero di brevetti registrati all’EPO all’anno base (598 - baseline 2006. Fonte Eurostat) (Dati di monitoraggio ed EUROSTAT) Competitività: incremento % del fatturato atteso delle imprese che hanno introdotto innovazione in seguito al Programma (Dati di monitoraggio) Investimenti indotti - Meuro (Core Indicator 10) (per i soli soggetti privati- dati di monitoraggio) Imprese che hanno effettuato ordini on line (rilevazione campionaria 2004 Regional-IST più di 10 addetti) (Dati di monitoraggio) 0 15% 0 0 0 0 0 5,57% 7,02% 0 2,7% 0 0,6% 0,8% 0,9% 1,1% 1,3% 1,4% 0 50 0 0 0 0 4 4 6 0 8,4 0 0 0 0 0,7% 0,7% 1% 0 25% 0 0 0 0 39% 19% 25% 0 450 3 155 153 318 354 407 491 0 90 0 0 0 0 39 45 45 Indicatori di Realizzazione Numero di progetti di cooperazione tra imprese-istituti di ricerca (Core Indicator 5) 0 750 0 30 35 175 251 350 361 Numero di beneficiari di progetti di Ricerca e Sviluppo 0 1.500 0 141 187 466 589 744 820 55 Indicatori Baseline Obiettivo Numero di Posti di lavoro creati nella ricerca (Core Indicator 6) 0 Numero di interventi di sostegno relativi ai poli di innovazione finanziati Avanzamento 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 250 0 0 0 0 19 95 175 0 12 0 0 12 12 12 12 12 Numero di progetti di ricerca e sviluppo (Core Indicator 4) 0 900 15 79 110 243 342 449 470 Numero di posti di lavoro creati da aiuti agli investimenti delle PMI (Core Indicator 9) 0 3.600 0 0 0 212 579 676 886 di cui: femminili 0 1.000 0 0 0 51 141 166 211 Numero di progetti (aiuti agli investimenti delle PMI) (Core indicator 7) - Ob. Op I.1 0 1.300 0 344 370 639 757 923 1.043 di cui: Numero di Progetti di investimento finalizzati all’adozione di dispositivi rispettosi dell’ambiente 0 150 0 0 0 3 38 68 74 Numero di nuove imprese assistite (Core Indicator 8) 0 90 0 0 0 0 0 70 80 Numero nuovi ecoinnovazioni 0 10 0 0 0 0 0 0 0 0 70 0 0 0 3 38 68 74 0 360 0 0 198 189 189 189 301 0 100 0 0 47 69 69 69 69 0 260 0 0 151 120 120 120 232 0 650 0 0 0 0 0 3 0 0 2 2 0 2.800 0 0 brevetti per Numero di imprese beneficiarie di interventi che adottano dispositivi rispettosi dell’ambiente Numero di progetti (società dell'informazione) (Core indicator 11) di cui Numero di progetti per l’erogazione di servizi informatici innovativi finanziati dal Programma di cui Numero di progetti per l’utilizzo di servizi informatici innovativi finanziati dal Programma Numero di postazioni di lavoro collegate Numero di strumenti di ingegneria finanziaria creati per l’Accesso al credito Numero di progetti (aiuti agli investimenti delle PMI) (Core Indicator 7) - Ob. Op I.IV 1.043 1.245 1.726 3 3 4 1.106 3.514 5.617 6.258 9.631 3.1.1.2 Analisi qualitativa Alla fine del 2013 l’Asse I – Innovazione e transizione produttiva, come si è visto, dispone di una dotazione finanziaria pari a circa 498 Meuro, pari a circa il 47% della dotazione complessiva del programma operativo (1.069 Meuro). L’Asse dimostra di aver conseguito 56 risultati sia finanziari che fisici importanti, al fine di rafforzare la competitività del sistema regionale attraverso l’incremento della sua capacità di produrre ricerca e innovazione, di assorbire e trasferire nuove tecnologie, anche in riferimento a tematiche di frontiera, alle innovazioni in campo ambientale e allo sviluppo della società dell’informazione. L’Asse, alla fine del 2013 mostra in sintesi: - di aver contribuito in maniera significativa al conseguimento dell’obiettivo di spesa fissato per la fine dell’anno (N+2) per il POR, con oltre 366 Meuro di spesa certificata allo Stato e alla Commissione, pari a circa il 74% della dotazione complessiva dell’Asse (498 Meuro); - di aver avviato nel corso dell’anno 4 nuove procedure di attivazione (bandi/disciplinari) con una dotazione finanziaria complessiva pari a 31,1 Meuro: 1 procedura ricadente nell’ambito degli strumenti di ingegneria finanziaria (Attività I.4.1), e 3 procedure a sostegno dei servizi per la ricerca e l’innovazione appannaggio dei soggetti aggregati ai poli di innovazione (Attività I.3.1); - di aver avviato complessivamente 39 procedure di attivazione (bandi/disciplinari e/o altre procedure ad evidenza pubblica per un ammontare finanziario che assorbe totalmente l’intera dotazione a disposizione dell’Asse per la programmazione 2007/2013; - di aver finanziato, e trasferito al sistema nazionale di monitoraggio Monitweb, 3.844 progetti, di cui 1.782, pari al 46% del totale dei finanziati, risulta concluso, ovvero 283 progetti completati in più rispetto alla fine del 2012. Le operazioni di R&S finanziate sono 470 (nell’ambito delle quali vengono realizzati 1.936 progetti da parte delle singole imprese), mentre le operazioni di R&S condotte in cooperazione tra imprese e istituti di ricerca sono 361 (all’interno delle quali si sviluppano 1.791 progetti). Sono operativi 4 strumenti di ingegneria finanziaria con una dotazione complessiva pari a 100 Meuro, grazie ai quali le PMI piemontesi hanno potuto accedere al credito bancario. Inoltre sono stati finanziati 301 progetti riguardanti la società dell’informazione, di cui 232 progetti destinati a favorire l’utilizzo dei servizi informatici innovativi e 69 progetti destinati all’erogazione di servizi informatici innovativi; - di aver finanziato ulteriori 22 progetti per circa 294 mila euro di contributo concesso a fronte di 412 mila euro di investimento ammesso, che per mancanza del corredo informativo necessario non sono stati trasferiti al sistema di monitoraggio Monitweb, i quali consentono all’Asse di registrare complessivamente 3.866 progetti finanziati - di contribuire al perseguimento del principio delle pari opportunità e non discriminazione, con 385 progetti finanziati a favore di imprese a titolarità femminile e con 494 nuovi posti di lavoro creati a vantaggio delle donne (su 1.586 registrati in totale dall’Asse I) dai progetti ultimati alla fine del 2013. L’Asse non finanzia progetti non completati nel periodo di programmazione precedente (20002006), da monitorare e da segnalare nel presente RAE e neanche interventi ricadenti nel campo del Regolamento FSE in applicazione del principio di flessibilità previsto dai regolamenti comunitari. Di seguito si presenta lo stato di avanzamento alla fine del 2013 relativamente a ciascuna Attività rientrante nell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva. 57 ATTIVITA’ I.1.1 – PIATTAFORME INNOVATIVE Lo scopo dell’Attività I.1.1 è quello di sostenere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale promossi da raggruppamenti di operatori (privati e pubblici) in ambiti scientifici e produttivi ad alto contenuto di conoscenza e tecnologia, anche valorizzando e sperimentando esperienze di aree regionali maggiormente avanzate. Sin dal 2010 i bandi ricadenti in tale Attività sono stati inglobati dell’ambito del “Piano pluriennale per la competitività 2011/2015”, approvato dalla Giunta regionale con l’obiettivo di incentivare la competitività del sistema produttivo piemontese. Alla fine del 2013 sono state approvate 5 procedure di attivazione, le quali riguardano: la Piattaforma Aerospazio (Fase I e Fase II); la Piattaforma riguardante le Biotecnologie per le scienze della vita, la Piattaforma Agroalimentare e la Piattaforma Automotive. La dotazione finanziaria complessiva è pari a 119 Meuro. Sono state finanziate 23 operazioni di R&S condotte in cooperazione tra imprese e istituti di ricerca; nell’ambito di tali operazioni vengono sviluppati 369 progetti, di cui 95 risultano conclusi e hanno permesso la creazione di 114 nuovi posti di lavoro. Gli investimenti ammessi sono pari a 206 Meuro, a fonte dei quali il contributo pubblico concesso è pari a circa 115 Meuro. Vediamo di seguito lo stato di attuazione delle singole piattaforme: - Piattaforma Aerospazio. Complessivamente dispone di una dotazione finanziaria pari a 50 Meuro, di cui 30 Meuro riguardano la FASE I e 20 Meuro riguardano la FASE II. I progetti ammessi a finanziamento sono complessivamente 147, di cui 60 risultano conclusi (e tutti afferenti la FASE I). Le operazioni condotte in cooperazione tra le imprese e gli istituti di ricerca per lo sviluppo di R&S in ambito aerospaziale sono 6. Gli investimenti ammessi ammontano a circa 87,3 Meuro e il contributo concesso è pari a circa 49 Meuro; - Piattaforma Biotecnologie per le scienze della vita. Dispone di una dotazione finanziaria pari a 20 Meuro. I progetti ammessi a finanziamento sono 43, di cui 35 risultano conclusi, e rientrano nell’ambito di 5 operazioni condotte in cooperazione tra le imprese e gli istituti di ricerca. Gli investimenti ammessi e il contributo concesso sono pari rispettivamente a 27,9 Meuro e 18,2 Meuro; - Piattaforma Agroalimentare. Tale piattaforma gode di una dotazione finanziaria pari a 19 Meuro a cui si sommano i circa 1,9 Meuro del PSR FEASR (vedi par. 2.6 del RAE). I progetti ammessi a finanziamento sono 60 e le operazioni di R&S entro le quali vengono sviluppati sono 6. Dal punto di vista finanziario, la piattaforma in esame gode di un contributo pubblico concesso pari a 18,5 Meuro, attivato al cospetto di 30,6 Meuro di investimenti ammessi; - Piattaforma Automotive. La dotazione finanziaria prevista per lo sviluppo della piattaforma innovativa dell’area scientifico-tecnologica “Automotive” è pari a 30 Meuro. Il bando, approvato nel 2012, è frutto di un protocollo di intesa firmato nel 2011 tra la Regione Piemonte e il MIUR, in un’ottica di collaborazione interistituzionale nell’ambito delle materie dell’Università e della Ricerca. Nel periodo in esame le operazioni di R&S finanziate sono 6, all’interno delle quali vengono sviluppati 119 progetti. Gli investimenti ammessi, inoltre, ammontano a circa 60,5 Meuro e il contributo concesso è di circa 29,4 Meuro. 58 ATTIVITA’ I.1.2 – POLI DI INNOVAZIONE Il Piemonte è stata la prima regione italiana ad avere formalmente istituito sul proprio territorio i Poli di Innovazione: nuovi strumenti di politica industriale a sostegno della capacità innovativa e della competitività dei diversi attori del sistema regionale della ricerca. I Poli di Innovazione sono raggruppamenti di imprese indipendenti (“start-up” innovatrici, piccole e medie imprese, grandi imprese, organismi di ricerca, ecc.) attivi in un particolare settore o ambito territoriale di riferimento. Sono destinati a stimolare l’attività innovativa incoraggiando l’interazione intensiva, l’uso comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra i soggetti aggregati al Polo. Essi agiscono pertanto a sostegno della competitività delle aziende e a favore dell’aggregazione di piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca, per la condivisione della conoscenza e la convergenza degli investimenti su traiettorie progettuali e linee di sviluppo comuni relative a prodotti o servizi innovativi. Con l’attivazione del Bando per la costituzione, l’ampliamento e il funzionamento dei poli di innovazione. Il modello piemontese si concretizza grazie a 2 azioni specifiche tra loro integrate: (i) l’individuazione e il funzionamento dei soggetti gestori dei poli di innovazione, chiamati ad aggregare un numero significativo di imprese (finanziati a valere sull’Attività I.1.2); (ii) iniziative ed agevolazioni dirette alle imprese e agli organismi i ricerca aggregati ai poli (finanziate, come vedremo nelle pagine seguenti, a valere sull’Attività I.1.3). Nel 2009, quindi, è stato approvato il bando per la “Costituzione, l’ampliamento e il funzionamento dei poli di innovazione”, il quale dispone di una dotazione finanziaria pari a 9 Meuro. I poli di innovazione attivi alla fine del 2013 sono 12 e hanno realizzato 48 progetti11 (di cui 39 conclusi). I nuovi posti di lavoro creati sono pari a 24. Dal punto di vista finanziario gli investimenti ammessi sono pari a 14,2 Meuro e il contributo concesso è pari a poco più di 7 Meuro. Le agevolazioni dirette alle imprese e agli organismi di ricerca aggregati ai poli, finalizzate a sostenere l’accesso a servizi altamente qualificati, la realizzazione di progetti di R&S e di studi di fattibilità tecnica, lo sviluppo di imprese innovatrici, la messa a disposizione temporanea di personale altamente qualificato proveniente da organismi di ricerca o da grandi imprese, vengono discusse nell’ambito dell’analisi riguardante lo stato di avanzamento della successiva Attività I.1.3 – Innovazione e PMI. ATTIVITA’ I.1.3 – INNOVAZIONE E PMI L’Attività I.1.3 Innovazione e PMI del POR FESR ha lo scopo di finanziare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale/precompetitivo e innovazione, nonché investimenti o programmi di investimento finalizzati a innovare i prodotti, i servizi, il modo di produrre o le funzioni correlate, orientati a soddisfare le esigenze del mercato di riferimento. L’Attività I.1.3 è quella che, sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista del numero di progetti finanziati, ha maggiore consistenza rispetto alle altre Attività finanziate dal POR 11 I progetti corrispondono ad un’annualità del programma quinquennale che i poli hanno presentato all’AdG. In questo programma sono esposte le attività, di funzionamento e investimento, che il polo svolge (animazione, marketing, networking…) 59 FESR. I bandi attivati nell’ambito di questa Attività sono 27, ovvero 3 in più rispetto alla fine del 2012. Complessivamente la dotazione finanziaria di tali procedure è pari a quasi 313 Meuro. Gli investimenti ammessi sono pari a circa 662 Meuro e il contributo pubblico concesso ammonta a circa 286 Meuro. Dal punto di vista fisico, i progetti ammessi a finanziamento sono 3.053 (a cui vanno sommati 22 progetti non transitati a Monitweb per mancanza del corredo informativo necessario), nell’ambito dei quali si può rilevare che: - 1.541 progetti sono dedicati alla R&S e vengono sviluppati nell’ambito di 437 operazioni; - 1.422 progetti sono realizzati nell’ambito di 338 operazioni condotte in cooperazione tra imprese e istituti di ricerca; - 974 progetti favoriscono il sostegno agli aiuti agli investimenti delle PMI. I progetti conclusi sono pari al 46% dei progetti finanziati dall’Attività in questione e hanno permesso la creazione di 1.074 nuovi posti di lavoro di cui donne 287. Si forniscono di seguito le informazioni riguardanti le singole misure finanziate dall’Attività. - Misure riguardanti le agevolazioni destinate ai soggetti aggregati ai poli di innovazione. Le risorse a favore delle misure in questione corrispondono complessivamente a 111 Meuro e sono destinate al finanziamento di studi di fattibilità, progetti di RSI e l’acquisizione di servizi qualificati per l’innovazione presentati dai soggetti aggregati ai poli di innovazione (PMI, Grandi imprese, Organismi di ricerca). Complessivamente le procedure di attivazione destinate ai soggetti aggregati ai poli di innovazione hanno ammesso a finanziamento 1.853 progetti, di cui 1.315 progetti sono dedicati alla R&S e sono sviluppati in 311 operazioni condotte in cooperazione tra imprese e istituti di ricerca. Gli investimenti ammessi sono pari a 202,3 Meuro e il contributo pubblico concesso è pari a 106,7 Meuro. Le novità sopraggiunte nel corso del 2013 riguardano l’attivazione di 3 procedure: (i) la call intermedia 2013, la quale concede agevolazioni per l’acquisizione di servizi qualificati per la ricerca e l’innovazione; (ii) la seconda call servizi 2013, anch’essa destinata alle agevolazioni per l’acquisizione di servizi qualificati per la ricerca e l’innovazione; (iii) il bando che concede agevolazioni per la realizzazione di studi di fattibilità preliminari ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Situazione finanziaria suddivisa per Polo di Innovazione Polo di innovazione Numero di progetti Investimento ammesso Contributo concesso Agroalimentare 285 20.833.197,31 10.983.470,10 Architettura Sostenibile e Idrogeno 282 26.229.879,52 14.179.701,48 Biotecnologie e Biomedicale 131 14.806.449,82 7.959.295,85 Chimica Sostenibile 70 10.469.669,32 5.284.083,29 Creativita' Digitale e Multimediale 95 8.957.765,31 4.904.230,02 Energie Rinnovabili e Biocombustibili 88 11.369.315,34 6.026.665,91 129 17.053.343,66 9.301.949,71 62 5.376.982,69 2.868.207,08 Energie Rinnovabili e Mini Hydro Impiantistica, Sistemi e Componentistica 60 Numero di progetti Polo di innovazione Information Technology & Communication Investimento ammesso Contributo concesso 256 25.531.223,89 13.857.059,06 Meccatronica e Sistemi Avanzati di Produzione 245 37.786.432,61 19.131.569,13 Nuovi Materiali 144 14.977.173,24 7.490.481,90 66 8.899.776,64 4.712.249,44 1.853 202.291.209,35 106.698.962,97 Tessile Totale complessivo - Misura per Progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’anno 2008 nell’ambito dei sistemi avanzati di produzione. Essa favorisce le attività di R&S che puntano allo sviluppo di soluzioni innovative applicate ai processi, ai prodotti e ai servizi. La dotazione finanziaria della misura è pari a 20 Meuro. I progetti ammessi a finanziamento sono 107 e vengono sviluppati nell’ambito di 27 operazioni condotte in cooperazione tra imprese e istituti di ricerca. Gli investimenti ammessi sono pari a circa 35,6 Meuro e il contributo concesso è pari a circa 20,2 Meuro. - Misure Manunet e Crosstexnet. Si tratta di misure che sostengono progetti transnazionali di R&S in ambito manifatturiero (Manunet) e tessile (Crosstexnet). Complessivamente alla fine del 2013 sono stati posti in essere 8 bandi (6 per Manunet e 2 per Crosstexnet), per una dotazione finanziaria pari a circa 32,3 Meuro. Gli investimenti ammessi sono pari a circa 55 Meuro e il contributo pubblico concesso di circa 26,5 Meuro. I progetti finanziati sono 119 e sono sviluppati nell’ambito di 99 operazioni di R&S. - Misure Ri3 destinate ad agevolazioni per le PMI e micro imprese a sostegno di progetti per investimenti per l’innovazione e l’ecoinnovazione, la sicurezza dei luoghi di lavoro, l’adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Si tratta di 3 misure che dispongono complessivamente di una dotazione finanziaria pari a 140 Meuro. I progetti complessivamente ammessi a finanziamento 887 e gli investimenti ammessi sono pari a circa 356 Meuro, a fronte dei quali il contributo concesso è pari a circa 126 Meuro. Una delle 3 misure, vale a dire le “Agevolazioni per PMI per progetti di innovazione, sostenibilità ambientale e sicurezza nei luoghi di lavoro” è contemplata nell’ambito del “Piano straordinario per l’occupazione”, di cui si è detto nell’ambito del paragrafo 2.6 del RAE. Essa inoltre dispone di una linea a valere sull’Attività I.2.2 – Adozione delle tecnologie ambientali, che analizzeremo nelle pagine seguenti. - Misura Sostegno all’innovazione del sistema radio televisivo per la transizione alla tecnologia digitale. Dispone di una dotazione finanziaria pari a 4,04 Meuro e i progetti ammessi a finanziamento per sostegno alla transizione al digitale delle PMI emittenti televisive locali sono 23 di cui 18 conclusi. Alla fine del 2013 gli investimenti ammessi sono pari a 6,3 Meuro e il contributo pubblico concesso è pari a 3,4 Meuro. - Misura per la concessione di Agevolazioni agli investimenti innovativi delle PMI per impianti di proiezione cinematografica digitale. Essa punta ad agevolare le PMI che esercitano attività di proiezione nell’ambito delle sale cinematografiche industriali e parrocchiali piemontesi per favorire investimenti innovativi inerenti impianti, sistemi e apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale. La dotazione del bando è 61 pari a 1,5 Meuro e i progetti finanziati sono 48 di cui 37 già conclusi. Dal punto di vista finanziario gli investimenti ammessi e i contributi concessi sono pari rispettivamente a poco più di 3 Meuro e 1,5 Meuro. - Misura per l’incentivazione di Progetti di innovazione a sostegno dei Wireless internet service provider (Wisp). Essa gode di una dotazione finanziaria paria a 2 Meuro, destinati a incentivare i progetti di innovazione da parte dei provider che forniscono le strutture e i servizi di banda larga senza fili sul territorio regionale. I progetti finanziati sono 16. Gli investimenti ammessi corrispondono a circa 3,6 Meuro e il contributo pubblico concesso ammonta a 2 Meuro. - Misura per Progetti innovativi di creatività digitale ideati da giovani. Dispone di una dotazione finanziaria pari a 2 Meuro. Lo scopo è quello di favorire l’introduzione dell’innovazione attraverso lo sviluppo di iniziative riconducibili al settore della creatività digitale, con un taglio specifico: i giovani con meno di 35 anni. Sebbene alla fine del 2013 nessun progetto sia stato trasferito a Monitweb, per mancanza del corredo informativo necessario, i progetti ammessi a finanziamento sono 22, per un investimento ammesso pari a quasi 413 mila euro e un contributo concesso di circa 294 mila euro. ATTIVITA’ I.2.1 – ECOINNOVAZIONE Non attivata. ATTIVITA’ I.2.2 – ADOZIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI L’Attività rientra nell’ambito dell’obiettivo operativo I.2 che punta a promuovere processi di innovazione finalizzati all’introduzione di tecnologie pulite nell’ambito del sistema produttivo delle PMI e delle istituzioni. Pertanto l’Attività “Adozione delle tecnologie ambientali” mira a sostenere le PMI nell’adozione di beni strumentali, procedure e processi per limitare le esternalità negative nei confronti delle componenti ambientali. Il tutto viene perseguito attraverso una linea di intervento attivata nell’ambito del bando “Agevolazioni per le PMI a sostegno di progetti e investimenti per l’innovazione, la sostenibilità ambientale e la sicurezza nei luoghi di lavoro”, il quale dispone altresì di una linea prevista nell’ambito dell’Attività I.1.3 “Innovazione e PMI”. I progetti finanziati dal bando a valere sull’Attività I.2.2 “Adozione delle tecnologie ambientali” sono 69 (di cui tutti risultano completati) e, dal punto di vista finanziario, gli investimenti ammessi sono pari a 47,2 Meuro, a fronte dei quali il contributo pubblico concesso corrisponde a circa 25,6 Meuro. I progetti conclusi hanno permesso la creazione di 75 nuovi posti di lavoro. ATTIVITA’ I.3.1 – SERVIZI INFORMATICI INNOVATIVI Attraverso l’Attività I.3.1 l’AdG sostiene le PMI operanti nel settore informatico per promuovere e sviluppare servizi destinati al supporto dell’efficienza aziendale. A questo scopo è stato approvato un bando con una dotazione finanziaria pari a 15 Meuro. Lo scopo del bando è il rafforzamento dell’offerta di servizi informatici innovativi da parte delle PMI, finalizzati all’efficienza nei metodi di produzione e di organizzazione delle funzioni aziendali. I progetti finanziati sono 69 e 62 risultano conclusi. Grazie ad essi sono stati creati 116 nuovi posti di lavoro. In merito alla situazione finanziaria, gli investimenti ammessi sono circa 25,5 Meuro e il contributo pubblico concesso è pari a 12,8 Meuro. ATTIVITA’ I.3.2 – ADOZIONE DELLE TIC 62 L’Attività I.3.2 – Adozione delle TIC punta al sostegno delle PMI e delle istituzioni per l’adozione e utilizzazione delle TIC per promuovere l’innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione di servizi al fine di realizzare efficienza, competitività e crescita. Alla fine del 2013 i bandi attivati dall’AdG a tale scopo sono 2: (i) un bando per l’adozione di servizi informatici innovativi basati sull’utilizzo di internet e che rispondano a reali bisogni delle PMI aumentandone l’efficienza e la produttività; (ii) un bando per favorire l’adozione di TIC nel settore del commercio. Complessivamente tali procedure dispongono di una dotazione finanziaria pari a 12 Meuro. I progetti ammessi a finanziamento sono 232, di cui 110 risultano completati e hanno generato 183 nuovi posti di lavoro. Gli investimenti ammessi sono circa 19,5 Meuro e il contributo pubblico concesso si attesta intorno ai 9,3 Meuro. ATTIVITA’ I.4.1 – ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI) L'Attività I.4.1 Accesso al credito delle PMI, come si è già visto al precedente paragrafo 2.1.4, è finalizzata a sostenere ed a migliorare la capacità di accesso al credito da parte delle PMI piemontesi mediante strumenti di ingegneria finanziaria previsti dal Regolamento 1083/2006 ss.mm.ii. L’obiettivo perseguito dall’Attività è quello di sostenere le PMI piemontesi per superare le difficoltà di accedere ai finanziamenti del sistema bancario che, soprattutto nei momenti di crisi economico-finanziaria, si mostra assai più cauto nell'intraprendere azioni a maggior rischio. Nell'ambito dell‘Attività sono stati attivati 4 strumenti di ingegneria finanziaria; di cui, 2 Fondi di Riassicurazione (Fondo regionale di Riassicurazione per l'artigianato piemontese e Fondo regionale di Riassicurazione per le PMI non artigiane), 1Fondo di Garanzia per le PMI per lo smobilizzo dei crediti verso gli enti locali, e 1 Fondo per l'integrazione dei fondi rischi dei Confidi piemontesi per la concessione di garanzie alle PMI. Alla fine del 2013, l’Attività, attraverso 3 dei 4 strumenti di ingegneria finanziaria operativi a tale data (il Fondo per l'integrazione dei fondi rischi dei Confidi piemontesi per la concessione di garanzie alle PMI è stato istituito a novembre 2013), ha sostenuto 9.631 operazioni di investimento delle PMI, a fronte di circa 718 Meuro di investimenti delle PMI ammessi al sostegno dei Fondi. Di seguito viene descritto lo stato di attuazione dei singoli strumenti di ingegneria finanziaria. A. Fondi regionali di Riassicurazione I 2 Fondi regionali di riassicurazione dispongono di una dotazione finanziaria complessiva pari a 35 Meuro, di cui: (i) 10 Meuro destinati a fornire riassicurazione per operazioni finanziarie riferibili ad imprese artigiane (Fondo regionale di Riassicurazione per l'artigianato piemontese gestito da Artigiancassa Spa); (ii) 25 Meuro per il sostegno ad operazioni finanziarie riferibili alle PMI non artigiane (Fondo regionale di Riassicurazione per le PMI non artigiane gestito tramite Finpiemonte Spa). Entrambi gli strumenti di cui sopra prevedono le 2 linee di intervento seguenti: − la “Linea A” dedicata alla gestione della fase di recessione determinata dalla persistente grave crisi economica, favorendo la stabilizzazione finanziaria del sistema delle PMI attraverso la concessione di "Finanziamenti". La misura della riassicurazione è pari al 70% dell’ammontare della garanzia prestata dal Garante (Confidi), a condizione che quest’ultimo abbia a propria volta garantito una quota non superiore all’80% di ciascun Finanziamento o Nuova Finanza; 63 − la “Linea B” dedicata alla crescita ed allo sviluppo delle PMI, promuovendo lo sviluppo del sistema delle imprese attraverso la concessione di " Nuova Finanza”. La misura della riassicurazione, in tal caso, è pari al 70% dell’ammontare della garanzia prestata dal Garante, a condizione che quest’ultimo abbia a propria volta garantito una quota non superiore al 60% di ciascun Finanziamento o Nuova Finanza. La “riassicurazione” indica la garanzia prestata dai Fondi a favore dei Garanti e si intende di natura esplicita, incondizionata e irrevocabile. In caso di inadempimento delle PMI la riassicurazione, entro i limiti fissati dal provvedimento regionale, è escutibile a prima richiesta del Garante ammesso all'intervento dei Fondi che abbia già pagato alla Banca finanziatrice la propria garanzia. I garanti sono rappresentati dai consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi) di cui all’articolo 13 del Decreto-Legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, nella Legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modifiche ed integrazioni. L’utilizzo di ciascuno dei 2 Fondi a fronte della concessione di garanzie automatiche è ammesso fino ad un capitale di rischio pari all’8% delle riassicurazioni emesse per ciascun Confidi. Di seguito si discute l'operatività di ciascun Fondo alla fine del 2013. A1) Fondo regionale di Riassicurazione per l'artigianato piemontese Operatività complessiva del Fondo Nell'intero periodo di attuazione (dall'avvio del Fondo fino al 31.12.2013) sono state presentate 4.875 richieste di ammissione, di cui 4.661 operazioni ammesse alla garanzia del Fondo per un valore complessivo di finanziamenti pari a circa 254 Meuro, per le due linee di intervento A (Finanziamenti) e B (Nuova Finanza). A fronte delle 4.661 operazioni ammesse, sono state emesse garanzie da parte dei Garanti (Confidi) per circa 117 Meuro, mentre le riassicurazioni emesse dal Fondo a favore dei Garanti sono pari a circa 82 Meuro. Nel complesso, dunque, l'intervento del Fondo a fronte della concessione di garanzie automatiche è di circa 6,6 Meuro. Il quadro attuativo del Fondo come sopra descritto viene riportato nel box che segue, con il dettaglio dell’operatività delle due linee di intervento “Linea A – Finanziamenti” e “Linea B – Nuova Finanza”. Linea di intervento A. Finanziamenti Numero operazioni Riassicurazioni emesse Garanzie emesse dal Fondo a favore dei ammessi (euro) dai Garanti (euro) Garanti (euro) Finanziamenti 665 31.703.778 16.049.179 11.234.425 B. Nuova Finanza 3.996 222.107.686 100.988.508 70.691.956 Totale 4.661 253.811.464 117.037.687 81.926.381 Intervento del Fondo 6.554.111 6.554.111 Nell'arco temporale compreso tra la data di apertura del Fondo e il 31.12.2013 sono state effettuate escussione per un valore pari a circa 518 mila euro (tali escussioni si sono verificate tutte nell'esercizio 2013). Operatività del Fondo nel corso del 2013 Nell'arco dell’anno 2013 sono state presentate 1.676 richieste di ammissione ai benefici del Fondo, di cui circa il 92% sono state ammesse alla garanzia del Fondo (1.547), per un valore complessivo dei finanziamenti pari a circa 76,3 Meuro per le due linee di intervento A (Finanziamenti) e B (Nuova Finanza). Le garanzie emesse dai Confidi (Garanti) per le 1.547 64 domande ammesse corrispondono a circa 34,3 Meuro, mentre le riassicurazioni del Fondo a favore dei Garanti sono pari a circa 24 Meuro. L'intervento del Fondo a fronte della concessione di garanzie automatiche è di circa 1,9 Meuro. L’operatività del Fondo per l’anno 2013, con il dettaglio per sintetizzata nel box che segue. Finanziamenti Numero Linea di intervento operazioni ammessi (euro) linea di intervento, viene Riassicurazioni Garanzie emesse emesse dal Fondo a Intervento dai Garanti favore dei Garanti del Fondo (euro) (euro) A. Finanziamenti 128 5.147.047 2.362.816 1.653.971 B. Nuova Finanza 1.419 71.166.100 31.902.642 22.331.850 Totale 1.547 76.313.147 34.265.458 23.985.821 1.918.866 1.918.866 Come descritto in precedenza, le escussioni registrate dal Fondo hanno riguardato solamente l’esercizio 2013 e risultano pari a circa 518 mila euro. Attività di promozione e informazione del Fondo Nel corso del 2013 Artigiancassa Spa, d’intesa con la Regione, ha effettuato un’intensa attività di informazione a favore dei Confidi in relazione alle importanti modifiche introdotte nel 2012 nelle modalità ed alle disposizioni attuative del Fondo, anche per rispondere alle richieste di chiarimento sulle attività conseguenti alle richieste di escussione e sulle modalità di presentazione delle stesse. Nel complesso quindi l'attività di promozione del Fondo e di informazione nei confronti dei Garanti è proseguita attraverso un'attività di ascolto delle esigenze e di definizione di risposte atte a favorire il più efficace funzionamento dello strumento di ingegneria finanziaria. A tali attività si è aggiunta quella di competence center nei confronti di tutti i soggetti interessati: Confidi, banche e il sistema delle imprese. A2) Fondo di Riassicurazione per le PMI non artigiane Operatività complessiva del Fondo Nell'intero periodo di attuazione del Fondo (dall'avvio fino al 31.12.2013) sono state ammesse e attivate alla garanzia del Fondo 4.863 operazioni, per un valore complessivo di finanziamenti ammessi pari a circa 448,6 Meuro. Anche alla fine del 2013, la quota prevalente (oltre l’80%) delle operazioni sostenute dal Fondo è stata attivata sulla “Linea B. Nuova Finanza” (3.903 operazioni). Le garanzie complessivamente emesse dai Confidi (Garanti) corrispondono a poco meno di 214 Meuro, a fronte dei quali le riassicurazioni emesse dal Fondo a favore dei Garanti sono pari a quasi 150 Meuro. L'intervento del Fondo, a fronte della concessione di garanzie automatiche, è di circa 12 Meuro. Lo stato di avanzamento del Fondo, con il dettaglio dell'operatività delle due linee di intervento attivate, viene riportato nel box che segue. Linea di intervento Numero operazioni Finanziamenti Garanzie emesse ammessi (euro) dai Garanti (euro) Riassicurazioni emesse Intervento del dal Fondo a favore dei Fondo Garanti (euro) A. Finanziamenti 960 67.723.555 36.277.932 25.384.552 B. Nuova Finanza 3.903 380.887.034 177.508.424 124.255.896 Totale 4.863 448.610.589 213.786.356 149.640.448 11.971.235 65 11.971.235 Nell'arco temporale compreso tra la data di apertura del Fondo e il 31.12.2013 sono state effettuate escussione per un valore pari a poco più di 2 Meuro. Operatività del Fondo nel corso del 2013 Nel corso del 2013 le operazioni ammesse e attivate alla garanzia del Fondo sono 1.755, per un valore complessivo di finanziamenti ammessi pari a circa 140,4 Meuro riferiti alle due linee di intervento. Le garanzie emesse dai Confidi (Garanti) sono pari a 64,5 Meuro, a fronte dei quali le riassicurazioni emesse dal Fondo a favore dei Garanti ammontano a circa 45,2 Meuro. L'intervento del Fondo, a fronte della concessione di garanzie automatiche, è di circa 3,6 Meuro. Linea di intervento A. Finanziamenti Numero operazioni Finanziamenti Garanzie emesse ammessi (euro) dai Garanti (euro) Riassicurazioni emesse Intervento del dal Fondo a favore dei Fondo Garanti (euro) 171 9.407.592 4.183.490 2.928.444 B. Nuova Finanza 1.584 131.018.776 60.317.839 42.222.487 Totale 1.755 140.426.368 64.501.329 45.150.931 3.612.073 3.612.073 Le escussioni effettuate nel corso del 2013 sono pari a 31.500 euro. Attività di promozione e informazione del Fondo Le attività di promozione e di informazione sul Fondo regionale di Riassicurazione sono proseguite nel corso del 2013 attraverso la diffusione delle stesse tramite il sito web di Finpiemonte Spa e le comunicazioni dirette ai singoli Confidi (Garanti). Particolare attenzione è stata riservata alla diffusione delle informazioni riguardanti la riapertura dell’operatività del Fondo, di cui si è discusso in precedenza. B. Fondo di Garanzia per le PMI per lo smobilizzo dei crediti verso gli enti locali Il Fondo sostiene il miglioramento della capacità di accesso al credito da parte delle PMI piemontesi attraverso lo smobilizzo dei crediti commerciali vantati nei confronti di enti locali del Piemonte e di loro enti strumentali, aziende sanitarie e enti gestori dei servizi socioassistenziali piemontesi, in ragione dello svolgimento di lavori/servizi/forniture a loro favore e che registrano il ritardato pagamento del compenso per tali prestazioni. Nel corso del 2013 è stato dato un nuovo impulso a tale strumento operando una revisione delle caratteristiche originarie dello strumento (Determinazione dirigenziale del 28/01/2013) prevedendo nel nuovo bando emanato a gennaio 2013 le seguenti principali novità: (i) l'anticipazione bancaria può coprire fino al 100% (originariamente fino all'80%) dei crediti da smobilizzare e può riguardare crediti commerciali scaduti da non più di 365 giorni (originariamente, al più 240 giorni); (ii) l'importo della garanzia può essere al massimo pari a 640 mila euro (originariamente, al più 192 mila euro); (iii) il moltiplicatore, pari a 1 a 5 (originariamente pari 1 a 8). Successivamente, con deliberazione della Giunta regionale n. 9 – 6767 del 28/11/2013 la dotazione finanziaria del Fondo è stata aumentata di 20 Meuro (rispetto ai 15 Meuro originari), raggiungendo una dotazione totale di 35 Meuro. Operatività complessiva del Fondo Il Fondo, attivato nel 2011, alla fine del 2013 registra un numero complessivamente 107 garanzie concesse a favore dello smobilizzo dei crediti delle PMI verso gli enti pubblici previsti dal Bando. L'importo delle garanzie concesse è complessivamente di circa 12,6 Meuro, le quali hanno permesso l'erogazione di anticipazioni bancarie per un importo di circa 15,7 Meuro. 66 Operatività del Fondo nel corso del 2013 Nel corso dell’anno 2013 sono state concesse 99 garanzie, per un valore pari a 11,1 Meuro con un conseguente ammontare di anticipazioni bancarie erogate di circa 13,9 Meuro. Come si può notare, il 2013 rappresenta l’anno in cui il Fondo è entrato a regime, con un ammontare di garanzie concesse che rappresentano circa il 93% del totale complessivo delle garanzie concesse dal Fondo a partire dal suo avvio. A riguardo, è utile ricordare non solo che il Fondo è stato avviato piuttosto di recente (anno 2011) ma anche l’intervenuta sospensione della sua operatività nel corso del 2012 (per circa 8 mesi) dovuta alla scadenza del “Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto a sostegno dell'accesso al finanziamento (2009/C 16/01)”, che ha richiesto un’operazione di modifica del POR FESR, nonché alcune modificazioni apportate all’inizio del 2013 a talune caratteristiche dello strumento. L’insieme di tali circostanze hanno in qualche modo rallentato la prima fase di operatività del Fondo che, tuttavia, nel corso del 2013 sembra essere entrato definitivamente a regime. Attività di promozione e informazione del Fondo Le attività svolte nel corso del 2013 ai fini della promozione del Fondo si possono riassumere principalmente nella diffusione sia mediante il sito istituzionale di Finpiemonte Spa che durante la fase di riapertura della presentazione delle domande, mediante una news dedicata sul website. In molti casi, durante i frequenti incontri del gestore con le imprese, è stato loro spiegato la modalità di funzionamento del Fondo, fornendo anche indicazioni tecniche su come procedere nell’iter per l’ottenimento della garanzia dallo stesso rilasciata. C. Fondo per l'integrazione dei fondi rischi dei Confidi piemontesi per la concessione di garanzie alle PMI L'obiettivo dello strumento, gestito da Finpiemonte Spa, è quello di rendere più agevole l’accesso al credito delle PMI aventi almeno una sede operativa in Piemonte e che non versino in situazione di difficoltà ai sensi della normativa comunitaria applicabile. Il fine è di favorire la creazione, la crescita e lo sviluppo delle PMI, la prosecuzione dell’attività delle imprese economicamente redditizie e la rinegoziazione dei prestiti preesistenti. Il Fondo, che dispone di una dotazione finanziaria pari a 30 Meuro, viene ripartito tra i Confidi che abbiano positivamente superato l’attività istruttoria, secondo i seguenti criteri: − una quota del 8% viene attribuita in base al numero di richiedenti suddividendo l’importo in parti uguali ai Confidi vigilati ex art. 107 del D. Lgs 1 settembre 1993, n. 385 (testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), con sede operativa in Piemonte − una quota del 2% viene attribuita in base al numero di richiedenti suddividendo l’importo in parti uguali iscritti all’elenco generale di cui all’art. 106 del suddetto testo unico, con sede operativa in Piemonte; − una quota del 20% viene attribuita in base al numero di PMI socie di ogni Confidi, con sede operativa in Piemonte, al 31.12.2012, risultanti dall’ultimo bilancio approvato e con riferimento alla sola operatività sviluppata in Piemonte; 67 − una quota del 70% viene attribuita ai Confidi in base alla media dello stock valore residuo garanzie in essere – a valere sul patrimonio dei 2 anni 2011 e 2012 sulla base dei dati degli ultimi 2 bilanci approvati – a favore delle PMI socie con sede operativa in Piemonte. A fronte delle risorse ricevute ciascun Confidi si impegna, all’atto della istanza di accesso al Fondo, a rilasciare, entro il 30.06.2015, a beneficio di imprese aventi un’unità operativa e attiva in Piemonte, proprie garanzie per un valore almeno pari a 5 volte l’importo nominale delle risorse assegnate. Operatività complessiva del Fondo Il Fondo, come è stato discusso in precedenza, è stato istituito nel mese di novembre 2013 ed all’inizio del mese di dicembre 2013 è stato emanato il Bando pubblico per la selezione dei Confidi. Alla fine dell’anno risulta approvato l’elenco dei Confidi – selezionati sulla base del Bando pubblico – destinatari delle risorse del Fondo, per una quota complessivamente assegnata pari a circa 29,6 Meuro. 3.1.2 Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli Anche nel corso del 2013, le misure dell’Asse 1 – Innovazione e transizione produttiva – pur non avendo fatto riscontrare criticità attuative specifiche ed ostative alla piena implementazione degli interventi programmati – hanno mostrato di risentire negativamente di alcune problematiche che ancora caratterizzano il sistema economico regionale e nazionale. Le difficoltà del sistema delle imprese di avviare e/o completare gli investimenti programmati derivanti soprattutto dalle difficoltà di accesso al credito sono ancora presenti. Questo fenomeno, già rilevato negli anni precedenti di attuazione del POR, appare evidente sia dalla numerosità delle richieste di proroghe avanzate dai beneficiari delle misure dell’Asse che stanno comportando uno slittamento dei tempi di realizzazione degli investimenti programmati, sia dall’emergere del fenomeno delle rinunce e delle revoche di progetti inizialmente ammessi ai finanziamenti delle misure dell’Asse, che si palesa in misura sempre più significativa, ma anche dalle escussioni delle garanzie prestate nell’ambito degli strumenti finanziari del POR. Seppur i più recenti dati congiunturali accennano ad un lieve miglioramento, il sistema produttivo regionale risulta investito ancora dagli effetti del credit crunch, limitando notevolmente l’accesso al credito delle PMI. Al fine di contrastare tale tendenza, l’AdG ha dato un nuovo impulso alle misure di ingegneria finanziaria del POR; in particolare: − è stata aumentata di 15 Meuro la dotazione finanziaria del Fondo per lo smobilizzo dei crediti verso gli Enti locali del Piemonte, che si attesta complessivamente a 35 Meuro (DGR n. 9 – 6767 del 28/11/2013). Con questa iniziativa l’AdG punta a rafforzare l’azione intrapresa per far fronte agli effetti della crisi avviatasi nel 2008 e di favorire lo smobilizzo dei crediti commerciali vantati dalle PMI, in ragione dello svolgimento di lavori/servizi nei confronti degli enti locali del Piemonte (Regione, Province, Comuni) e loro Enti strumentali, Aziende sanitarie ed enti gestori dei servizi socio assistenziali piemontesi. L’iniziativa interviene dando una risposta concreta all’annoso ritardo dei pagamenti della PA nei confronti dei fornitori di beni/servizi e lavori; 68 − è stato costituito un nuovo strumento di Ingegneria finanziaria avente una dotazione finanziaria pari a 30 Meuro (DGR n. 47 – 6758 del 25/11/2013). Si tratta di una misura a sostegno dell'accesso al credito per le PMI mediante l'integrazione dei fondi rischi dei Confidi piemontesi,. Nel corso del 2013, inoltre, l’AdG ha dovuto affrontare alcune problematiche che sono emerse a seguito dell’audit svolto dalla Commissione europea nel periodo 25 giugno – 4 luglio 2013, per l'esame delle attività svolte dall'Autorità di Audit del POR FESR. Gli auditor comunitari hanno fatto dei rilievi, che l’Autorità di Audit del POR in alcuni casi ha trasferito all’AdG, riguardanti sia alcuni interventi del Fondo per lo smobilizzo dei crediti verso gli Enti locali dell’Attività 1.4.1 - Accesso al credito, che le fonti utilizzate per il finanziamento dei costi di gestione degli strumenti di ingegneria finanziaria del POR. L’AdG, anche a seguito di una discussione con l’AdA e la Commissione tesa a fornire le motivazioni delle scelte precedentemente adottate, nel primo caso ha assunto una decisione formale, con la quale si è impegnata a non tener conto, nel calcolo dell’ammissibilità delle spese del POR FESR, ai sensi dell’art. 78, par. 6, del Regolamento 1083/2006, in fase di chiusura del POR, delle garanzie concesse nel periodo maggio-dicembre 2011 a favore degli interventi osservati dalla Commissione (13 imprese beneficiarie di garanzie concesse pari a circa 1,2 Meuro). Nel secondo caso, ha disposto l’imputazione dei costi di gestione degli Strumenti di Ingegneria finanziaria (precedentemente certificati alla Commissione e allo Stato a valere sulle risorse dell’Asse IV – Assistenza tecnica) a valere sulle risorse dei relativi Fondi a partire dall’ultima proposta di certificazione del 2013. 69 3.2. PRIORITÀ 2: SOSTENIBILITÀ ED EFFICIENZA ENERGETICA 3.2.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi 3.2.1.1 Progressi finanziari e materiali Breve descrizione delle Attività dell’Asse II.1.1 Produzione di energie rinnovabili Interventi finalizzati a rafforzare la filiera produttiva delle energie rinnovabili attraverso il sostegno ad investimenti in strutture che producono energia derivante da fonti rinnovabili II.1.2 Beni strumentali per l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica Sostenere il rafforzamento delle PMI nella produzione di sistemi, beni strumentali e tecnologie innovative per la produzione di energia rinnovabile il risparmio e l’efficienza energetica negli usi finali e nell’edilizia II.1.3 Efficienza energetica Sostenere le PMI e le istituzioni nei processi volti a migliorare i sistemi di risparmio energetico attraverso l’utilizzo efficiente delle risorse energetiche tradizionali, l’adozione di sistemi di razionalizzazione del consumo e di minimizzazione delle emissioni inquinanti Progressi finanziari Tabella 6 – Importi impegnati ed erogati Asse 2 Sostenibilità ed efficienza energetica Contributo totale Attuazione finanziaria Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti (a) (b) (c) (b/a) (c/a) 244.368.658 227.183.287 175.909.318 92,9% 71,9% Con Decisione della Commissione Europea C (2013) 1662 del 27/03/2013 è stata approvata la nuova versione del POR FESR che ha portato ad un assestamento del budget dell’Asse II, per effetto del quale si è registrata una riduzione del contributo totale di 26,2 Meuro che ha portato la nuova dotazione finanziaria in 244,3 Meuro, rispetto ai 270,6 Meuro originariamente previsti. Alla fine del 2013 l'avanzamento finanziario dell'Asse “Sostenibilità ed efficienza energetica” fa rilevare un livello di impegni giuridicamente vincolanti assunti – da parte sia di Finpiemonte, gestore della maggior parte delle misure dell'Asse, sia dei Beneficiari pubblici degli interventi ammessi a finanziamento – pari a 227 Meuro, corrispondenti al 92,9% del contributo totale destinato all'Asse, registrando un livello di impegni di poco superiore alla media conseguita dal POR FESR che si attesta al 92,2%. Rispetto alla fine del 2012, gli impegni giuridicamente vincolanti crescono, in valori assoluti, di quasi 72 Meuro. I pagamenti ammessi ammontano a circa 176 Meuro, pari al 71,9%della dotazione totale dell'Asse. Il livello dei pagamenti ammessi è superiore, di circa 6 punti percentuali, rispetto alla media conseguita dal programma(65,9%). I pagamenti sostenuti crescono di 37 Meuro rispetto al 2012. 70 Progressi materiali L’impatto dell’Asse I dati relativi agli indicatori di impatto di cui alla Tabella 7 di questo Rapporto, evidenziano come il Piemonte sia sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale, da perseguire, nell’ambito dell’Asse II, attraverso politiche finalizzate all’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili ed alla riduzione dei consumi energetici. A conferma della tendenza regionale sono i dati rilevati dall'indicatore dell'Energia primaria prodotta da fonti rinnovabili, pari a 35,3%, che registra un +10% (dato 2012) rispetto al valore baseline di 25,3%, a fronte di un target obiettivo pari a +4,7% abbondantemente raggiunto. Significativo, inoltre, appare il target conseguito dall'indicatore riguardante i Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili, pari a 32,8%, che registra una variazione di +15,2% (dato 2012) rispetto al valore base di 17,6% ed un +3,3% rispetto a quanto conseguito nel 2011. Infine è da segnalare il dato relativo all'Incidenza della certificazione ambientale, pari a 14,9%, che registra un +3,7% rispetto al dato baseline (11,2%), a fronte di un target obiettivo di 3,8%, emergendo in maniera più evidente rispetto alle annualità precedenti. Realizzazioni e risultati dell'Asse Le realizzazioni legate all’Obiettivo Operativo II.1 “Ridurre l’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali attraverso l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili, e promuovere l’efficienza e il risparmio energetico nella produzione e consumo di energia”, evidenziano dei miglioramenti anche nel corso del 2013. In particolare si rileva che: − il numero di progetti relativi alle energie rinnovabili (Core indicator 23) è pari a 333, superando il target obiettivo stabilito in 300 progetti. Va comunque segnalato che un ulteriore contributo alla crescita del valore dell’indicatore è atteso anche per il 2014 e dovrebbe derivare dall’attuazione del “Piano di azione Energia 2012/2013”, che prevede misure, finanziate anche con le risorse del POR FESR, a sostegno di progetti per lo sfruttamento dell'energia rinnovabile negli insediamenti produttivi, per la diffusione di sistemi di valorizzazione dell'energia termica prodotta da impianti alimentati da biomasse provenienti dalla filiera forestale e per la diffusione di impianti termici alimentati da fonti rinnovabili; − anche il numero di progetti finanziati per il risparmio energetico supera abbondantemente il target obiettivo(150 progetti), con 183 progetti finanziati alla fine del 2013. Il dato interessante di questo indicatore è che il 68% dei progetti finanziati ha come beneficiario una “istituzione pubblica”, a dimostrazione della crescente attenzione al contenimento dei consumi e all'uso efficiente delle risorse energetiche da parte delle Amministrazioni pubbliche; − con riferimento, alla capacità addizionale installata per la produzione di energia da fonti rinnovabili (Core indicator 24), il dato conseguito dai progetti conclusi alla fine del 2013 è pari a quasi 99 MW, che arriva quasi a raddoppiare l’obiettivo previsto di 50 MW. In relazione al conseguimento dell’Obiettivo Specifico dell’Asse II “Promozione dell’ecosostenibilità di lungo termine della crescita economica perseguendo una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse”, si possono rilevare i seguenti risultati, conseguiti alla fine del 2013: 71 − gli investimenti indotti (Core indicator 10), pari a 68 Meuro, ovvero +16 Meuro rispetto al 2012. Il target obiettivo pari a 60 Meuro è raggiunto e, come detto in precedenza con riferimento al Core indicator 23, alcune misure relative al “Piano di Azione Energia 2012/2013” recentemente attivate, nel corso del 2014 dovrebbero permettere una ulteriore crescita degli investimenti indotti misurati dall’indicatore in oggetto; − l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili fa registrare circa 51 Gwh di energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Tale indicatore, calcolato con riferimento ai progetti conclusi, è raddoppiato rispetto al 2012, avvicinandosi ulteriormente al valore obiettivo (+70 GWh). Tenendo conto che ancora numerosi progetti devono essere conclusi si può prevedere un ulteriore miglioramento dell’indicatore nelle prossime annualità. Infine si segnala l'indicatore inerente la riduzione dei consumi energetici nell'industria, per il quale i dati forniti dai beneficiari nel sistema di monitoraggio pari a –49.140 Tep, sono oggetto di verifiche da parte dei responsabili competenti. Tabella 7 - Obiettivi Asse prioritario Avanzamento Indicatori Baseline Obiettivo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 - 0,7% 6,7% 5,9% 7,8% 10% 10% Indicatori di impatto Energia primaria prodotta da fonti rinnovabili: GWh di 25,3% energia prodotta da fonti (2006) rinnovabili su GWh prodotti in totale (%)(DPS-Istat) Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili: Produzione lorda di energia 17,6% elettrica da fonti rinnovabili in (2006) percentuale dei consumi interni lordi di energia elettrica (DPSIstat) Incidenza della certificazione ambientale: Siti di 11,2% organizzazioni con certificazione (2006) ambientale ISO 14001 sul totale dei siti di organizzazioni certificate (DPS-Istat) 4,7% 0,7% (2012) 15% 0,4% 2,7% 11,1% 8,4% 11,9% 15,2% 15,2% (2012) 3,8% 0,5% 1,7% 0,7% 1,2% 0,9% 3,7% 3,7% (2012) Indicatori di risultato Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (GWh) (Dati di monitoraggio) 0 + 70 0 0 4 10 Riduzione dei consumi energetici (Tep) (Dati di monitoraggio) 0 - 10.000 0 0 0 0 Investimenti indotti – Meuro (Core Indicator 10) (per i soli soggetti privati – Dati di monitoraggio) 0 60 0 3 43 41 17 25 51 -27.110 -38.550 - 49.140 44 52 68 234 287 333 Indicatori di realizzazione Numero di progetti (Energie Rinnovabili) (Core indicator 23) 0 300 0 72 41 179 220 Avanzamento Indicatori Baseline Obiettivo Numero di progetti finanziati per il risparmio energetico 0 Capacità addizionale installata per la produzione di energia da fonti rinnovabili – MW (Core Indicator 24) 0 150 50 2007 2008 2009 0 14 53 0 0 1,61 2010 2011 2012 2013 48 54 139 183 4,87 29,87 91,44 98,5 3.2.1.2 Analisi qualitativa Alla fine del 2013 l'Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica dispone di una dotazione finanziaria pari a poco più di 244 Meuro, corrispondenti a circa il 23% della dotazione complessiva assegnata al Programma (1.069 Meuro). L'obiettivo cui tali risorse sono destinate è quello di ampliare la produzione di energie rinnovabili e diversificare le fonti energetiche, favorire la produzione di beni strumentali all'efficienza energetica e all'energia rinnovabile e sostenere la riduzione dei consumi energetici mediante la razionalizzazione dei sistemi produttivi. I progressi compiuti nel periodo in esame evidenziano: - una spesa certificata alla Commissione e allo Stato di quasi 152 Meuro, pari a circa il 62% del contributo totale dell'Asse (244 Meuro) e in crescita di quasi 38 Meuro rispetto alla spesa certificata alla fine del 2012, che ha favorito il conseguimento dell'obiettivo di spesa fissato dal POR FESR per la fine del 2013 (N+2); - l'attivazione di una nuova procedura di selezione, rientrante nel Piano di Azione Energia 2012-2013, che va a sommarsi agli altri 4 bandi del Piano attivati sul finire del 2012, ma implementati nel corso del 2013 e che, in totale, sfruttano una dotazione finanziaria di circa 22 Meuro; - l'attivazione complessiva di 15 procedure di attuazione, per una dotazione finanziaria totale pari a 240 Meuro, corrispondenti a circa il 98% della dotazione finanziaria dell'Asse; - 521 progetti ammessi a finanziamento e trasferiti al sistema nazionale di monitoraggio Monitweb, di cui 333 destinati all'energia rinnovabile, 183 al risparmio energetico e 5 “misti” (interventi dedicati sia all'efficienza energetica che all'energia rinnovabile); - 345 progetti conclusi, pari a circa il 66% dei progetti finanziati e che, secondo i dati imputati nel sistema di monitoraggio da parte dei beneficiari, ha permesso la creazione di 364 nuovi posti di lavoro, di cui 96 femminili; - il finanziamento di ulteriori 66 progetti (31 Meuro di investimenti ammessi e 21 Meuro di contributo pubblico concesso), che non sono stati trasferiti a Monitweb nel corso del 2013 per carenze del corredo informativo necessario. L'Asse non finanzia progetti non completati nel periodo di programmazione 2000-2006, da monitorare e da segnalare nel RAE e neanche interventi ricadenti nel campo di applicazione del Regolamento FSE in applicazione del principio di flessibilità previsto dai Regolamenti comunitari. L'avanzamento e il livello delle singole Attività viene descritto di seguito. 73 ATTIVITA' II.1.1 – PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI L'Attività II.1.1 favorisce la produzione di energie rinnovabili mediante il sostegno ad investimenti in strutture che producono energie da fonti rinnovabili. Nel periodo in esame del presente RAE, i bandi/disciplinari messi in atto dall'AdG del Programma sono 6 e dispongono complessivamente di una dotazione finanziaria di 116 Meuro, pari al 47,5% della dotazione totale dell'Asse (244 Meuro). I progetti finanziati e trasferiti a Monitweb, sono 318 (a cui si aggiungono 2 progetti non ancora trasferiti a Monitweb). Dei 318 progetti, 281 risultano conclusi. Complessivamente l’investimento ammesso è pari a 167 Meuro e il contributo pubblico concesso è pari a circa 122 Meuro. Le misure attivate nell'ambito di questa Attività sono le seguenti: A. Misura 1 (2008) – Linea B – Incentivi all'uso di fonti di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi. Dispone di una dotazione di 85 Meuro, a fronte dei quali sono stati ammessi a finanziamento 308 progetti, per un investimento ammesso e un contributo pubblico concesso rispettivamente pari a 149,6 Meuro e 109,1 Meuro. I progetti attualmente conclusi sono 278 e rappresentano il 90,3%di quelli finanziati. La linea A della misura, dedicata all'efficienza energetica, viene descritta nell'ambito dell'Attività II.1.3; B. Più Green 2010 – Linea Energie Rinnovabili – Incentivazione all'uso di fonti di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi. La dotazione finanziaria complessiva della misura (inclusa la linea Efficienza energetica di cui all'Attività II.1.3) è pari a 15 Meuro. Più Green 2010 è una misura che dal luglio 2010 rientra nel cd. Piano straordinario per l'occupazione, di cui si è trattato nel par. 2.6 di questo Rapporto. Alla fine del 2013, la linea B ha visto l'ammissione di un solo progetto, già concluso, per un investimento pari a 186 mila euro e un contributo pubblico concesso di quasi 160 mila euro; C. Misura Incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonte solare su discariche esaurite ed in fase di gestione post operativa. Dispone di una dotazione finanziaria pari a 10 Meuro. I progetti ammessi a finanziamento sono 5, a fronte dei quali gli investimenti e i contributi concessi sono uguali rispettivamente a 14,8 Meuro e 11,7 Meuro. Due progetti risultano conclusi. D. Misure del Piano di Azione Energia 2012/2013. Si tratta di procedure approvate dall'Amministrazione Regionale sul finire del 2012, ma la cui implementazione è avvenuta a partire dal 2013. Si tratta, in particolare, di: (i) Più Green 2013 – linea Energie Rinnovabili, che prevede una dotazione finanziaria di circa 3,4 Meuro. Si tratta di una linea di intervento che punta a favorire l'installazione di impianti a fonte rinnovabile nell'ambito degli insediamenti produttivi; (ii) Realizzazione di impianti di produzione di energia alimentati da biomasse forestali, con dotazione finanziaria pari a 1,5 Meuro. La misura punta a favorire la diffusione della produzione di energia termica da biomassa collegata ad iniziative territoriali di gestione delle risorse forestali. I progetti ammessi a finanziamento sono 4 per 1,8 Meuro di investimenti ammessi e poco più di un Meuro di contributo pubblico concesso. Si segnala tuttavia che solo 3 dei 4 progetti sono stati trasferiti a Monitweb; (iii) Realizzazione di impianti termici alimentati a fonte rinnovabile, che ha una dotazione finanziaria di circa 1,1 Meuro. La misura intende promuovere la progettazione, la 74 sostituzione e/o la realizzazione di impianti alimentati a fonte rinnovabile e destinati ad uso di riscaldamento e raffrescamento. I progetti ammessi a finanziamento sono 2, l'investimento ammesso è pari a 551 mila euro e il contributo pubblico concesso corrisponde a circa 353 mila euro. Solo uno dei due progetto è stato comunicato al sistema nazionale di monitoraggio. ATTIVITA' II.1.2 – BENI STRUMENTALI PER L'ENERGIA RINNOVABILE E L'EFFICIENZA ENERGETICA Alla fine del 2013 nell'ambito dell'Attività II.1.2, che ha lo scopo di agevolare gli investimenti produttivi in PMI che producono beni strumentali per l'efficienza energetica e l'energia rinnovabile, sono stati attivati 2 bandi, per una dotazione finanziaria complessiva pari a 20 Meuro. Si tratta in particolare di: A. Misura 2 (2008) – Incentivazione all'insediamento di nuovi impianti e nuove linee di produzione di sistemi e componenti dedicati allo sfruttamento di energia rinnovabile e vettori energetici, all'efficienza, nonché all'innovazione di prodotto nell'ambito delle tecnologie in campo energetico, avviata a partire dall'anno 2008 e conclusa nel 2010; B. Misura 2 (2010) – Incentivazione all'insediamento di linee di produzione di sistemi e componenti nel campo dell'efficienza energetica e dello sfruttamento delle fonti rinnovabili. Complessivamente le 2 procedure hanno ammesso a finanziamento 28 progetti, di cui 13 risultano conclusi. Dei progetti ammessi 15 sono costituiti da interventi funzionali alla produzione energetica da fonti rinnovabili e 13 riguardano interventi finalizzati a favorire l'efficienza energetica. Dal punto di vista finanziario i 2 bandi hanno concesso contributi pubblici per un valore pari a circa 18,5 Meuro, a fronte di investimenti ammessi pari a 25 Meuro. ATTIVITA' II.1.3 – EFFICIENZA ENERGETICA L'Attività II.1.3 del POR FESR ha lo scopo di promuovere la transizione verso una società maggiormente sostenibile, attraverso il sostegno dei processi volti a migliorare i sistemi di efficienza energetica. Alla fine del 2013 le procedure di attivazione poste in essere dall'AdG del Programma sono 7 (oltre le 3 già richiamate nell'ambito dell'Attività II.1.1), di cui una attivata nel 2013 (Smart Grids). La dotazione finanziaria complessiva di tali misure è pari a 104,2 Meuro. I progetti ammessi a finanziamento e comunicati al sistema di monitoraggio Monitweb sono 175, di cui 51 risultano conclusi. Gli investimenti ammessi e i contributi pubblici concessi sono pari rispettivamente a 128,4 Meuro e 82,6 Meuro. Tuttavia ai progetti ufficialmente comunicati a Monitweb vanno sommati quei progetti che, seppur finanziati, a causa della mancanza di parte del corredo informativo necessario per la loro trasmissione al sistema di monitoraggio, non sono ancora stati trasferiti. Si tratta di 64 progetti, per un investimento ammesso corrispondente a circa 29,7 Meuro e un contributo pubblico concesso pari a 20,6 Meuro. Le misure attivate nell'ambito di questa Attività sono le seguenti: A. Misura 1 (2008) – Linea A – Incentivi all'efficienza energetica negli insediamenti produttivi. La dotazione finanziaria destinata a garantire l'efficienza energetica nell'ambito delle imprese produttive è pari a 15 Meuro. I progetti finanziati sono 18, di cui 14 risultano conclusi. Ad essi vanno sommati 3 progetti di tipo “misto” (sviluppano, 75 cioè, linee sia di efficienza che di fonti rinnovabili), di cui 2 conclusi, per un totale di 21 progetti finanziati e 16 conclusi. Complessivamente gli investimenti ammessi e il contributo pubblico concesso sono pari a 28,7 Meuro e 13,9 Meuro. B. Più Green 2010 – linea Efficienza Energetica – Incentivazione all'efficienza energetica negli insediamenti produttivi. I progetti ammessi a finanziamento sono 27, di cui 7 sono già realizzati. Ad essi si sommano i 2 progetti a carattere “misto” (efficienza e rinnovabili). Complessivamente i 29 progetti dispongono di un contributo pubblico concesso pari a poco più di 10 Meuro, a fronte di un investimento ammesso di circa 12,8 Meuro. C. Più Green 2013 – linea Efficienza energetica – Agevolazioni per l'efficienza energetica nelle imprese. Per la misura, che ha una dotazione finanziaria di 7,7 Meuro, ed è di recente attivazione, alla fine del 2013 nessun progetto risulta trasmesso a Monitweb. Tuttavia, i progetti che hanno ottenuto la concessione del contributo pubblico sono 5 (di cui un progetto a carattere “misto”) per un totale di 2,6 Meuro di contributo pubblico, a fronte di investimenti ammessi pari a circa 3,3 Meuro. D. Misura Incentivazione alla razionalizzazione dei consumi energetici nel patrimonio immobiliare degli enti pubblici (2009). Tale misura è stata approvata nel 2009 e nel 2010 è stata inclusa nel Piano straordinario per l'occupazione. Lo scopo del bando è quello di favorire la riduzione dei consumi energetici del patrimonio immobiliare pubblico. La dotazione della misura è pari a 32,6 Meuro. I progetti ammessi a finanziamento sono 109, di cui 28 risultano conclusi. Gli investimenti ammessi e i contributi concessi sono pari rispettivamente a 33,9 Meuro e 20,6 Meuro. Si segnala che oltre ai 109 progetti trasmessi ufficialmente al sistema nazionale di monitoraggio, è necessario contemplare anche i progetti non trasferiti a Monitweb a causa della parziale carenza del corredo informativo propedeutico alla trasmissione. Si tratta di 29 progetti, per un investimento pari a 16,9 Meuro e un contributo pubblico concesso di circa 10,1 Meuro. E. Incentivazione alla razionalizzazione dei consumi energetici nel patrimonio immobiliare degli enti pubblici (2012). Si tratta di una misura approvata alla fine del 2012, ma implementata a partire dal 2013. Essa rientra nell'ambito del Piano di Azione Energia 2012/2013 e gode di una dotazione finanziaria pari a circa 6,9 Meuro. La misura promuove la razionalizzazione dei consumi energetici nel patrimonio pubblico esistente. Alla fine del 2013 nessun progetto è stato comunicato ufficialmente al sistema Monitweb. Tuttavia i progetti ammessi a finanziamento, seppur non ancora trasferiti al sistema nazionale, sono 29, per 8,3 Meuro di investimento ammesso e 6,9 Meuro di contributo pubblico concesso. F. Misura Riqualificazione energetica degli edifici pubblici del Comune di Torino. Dispone di una dotazione finanziaria di 11,4 Meuro. Lo scopo di questa misura, attivata tramite un Disciplinare approvato sul finire del 2009, è quello di abbattere il fabbisogno energetico per il riscaldamento di alcuni edifici scolastici del capoluogo piemontese. Alla fine del periodo in esame i progetti ammessi a finanziamento sono 7, di cui 6 trasferiti a Monitweb. Complessivamente gli investimenti ammessi sono pari a 15,8 Meuro e il contributo pubblico concesso si attesta attorno agli 11,6 Meuro. 76 G. Misura Riqualificazione energetica di edifici di proprietà pubblica in disponibilità delle Agenzie territoriali per la casa (ATC). Si tratta di un bando approvato agli inizi del 2010. La dotazione assegnata a tale misura è pari a 18,6 Meuro, grazie ai quali sono stati finanziati 8 progetti, a fronte di un contributo pubblico concesso di circa 17,7 Meuro, ed investimenti pari a 25,5 Meuro. H. Misura riguardante i cd. Progetti pilota. La misura è stata attuata grazie all'attivazione di due diversi disciplinari. Uno ha individuato come beneficiario l'Università degli studi di Torino, la quale ha avviato l'investimento per il rifacimento delle strutture di facciata per l'adeguamento energetico dell'edificio denominato “Palazzo Nuovo” (sede delle facoltà umanistiche). L'altro ha individuato quale beneficiario l'Azienda Sanitaria Locale n. 2 di Cuneo, la quale ha avviato il progetto dedicato al miglioramento energetico, in chiave eco-sostenibile, dell'ospedale “Alba-Bra”. I due progetti prevedono un contributo pubblico di 9,6 Meuro, a fronte di investimenti ammessi pari a 12,8 Meuro. I. 3.2.2 Misura Smart Grids. La misura in questione, prevista dal Piano di Azione Energia 2012/2013, è stata approvata a Novembre del 2013. Si tratta di un'iniziativa innovativa che percorre il solco delle linee programmatiche nazionali ed europee di riduzione delle emissioni climalteranti e inquinanti. Attraverso l'iniziativa di Pre Commercial Procurement (PCP) la Regione intende favorire lo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi finalizzati a rispondere alla crescente richiesta da parte dei cittadini per lo sviluppo delle reti di distribuzione e della mobilità elettrica. In particolare, con il bando si intende avviare su piccola scala, una rete “intelligente” di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici, integrate, interoperabili con i sistemi di infomobilità esistenti nonché con le piattaforme di bordo dei veicoli, che coinvolga tutti gli attori del sistema (alimentazione, produzione, consumo). L'importo complessivo previsto dalla stazione appaltante ai fini dell'aggiudicazione dell'appalto pre-commerciale è di 1,5 Meuro. Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli L’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica, che attua sia misure di aiuto da parte delle imprese, che misure che realizzano interventi infrastrutturali da parte degli Enti locali, ha mostrato di risentire più degli altri assi prioritari del POR delle criticità contestuali che negli ultimi anni hanno caratterizzato l’implementazione del programma. L’AdG, che già nel 2012 aveva assunto alcune iniziative per affrontare le problematiche derivanti dalle maggiori difficoltà nell’accesso al credito e dalle politiche di contenimento della spesa pubblica che scoraggiavano gli investimenti nell’ambito di talune misure dell’Asse e che avevano portato ad una rimodulazione interna all’Asse mediante l’attivazione di una nuova misura, il finanziamento di progetti presenti nelle liste d’attesa di alcune graduatorie, nonché l’emanazione di nuove misure con tassi di finanziamento più elevati rispetto al passato, nel corso del 2013 ha ritenuto necessario assumere nuove iniziative. L'AdG, infatti, considerando sia le difficoltà evidenziate da parte dei soggetti pubblici a portare avanti i progetti su cui risultano beneficiari (le politiche di contrazione della spesa pubblica hanno indotto diverse Amministrazioni a rivedere le priorità), che il mancato utilizzo di risorse inizialmente attribuite ad alcuni bandi emanati dalla Regione, è intervenuta riducendo la dotazione finanziaria dell'Asse con l’obiettivo di pervenire ad un “assestamento” del budget 77 complessivo in funzione dei fabbisogni espressi dalle misure e dell’effettiva capacità di assorbimento delle risorse programmate dall’Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica. La modifica del piano finanziario dell’Asse, approvato con Decisione della Commissione C (2013) 1662 del 27/03/2013, ha portato alla de programmazione di 26,2 Meuro della dotazione totale, attestando in tal modo la nuova dotazione dell’Asse a 244 Meuro (rispetto ai quasi 271 precedenti alla modifica). Da segnalare, inoltre, che le modifiche apportate al piano finanziario non sono state comunque tali da richiedere una procedura di VAS. Nell’ambito della strategia di “assestamento” della programmazione finanziaria dell’Asse, va considerato che, nonostante le minori assegnazioni, i fabbisogni finanziari delle attività dell'Asse vengono “coperti” facendo ricorso alle risorse derivanti da: - ribassi d'asta realizzati dai beneficiari nell'ambito delle procedure ad evidenza pubblica per l'aggiudicazione dei lavori/servizi/forniture; - recuperi di risorse precedentemente revocate e/o oggetto di rinuncia del contributo pubblico da parte dei beneficiari, e riassegnazione a favore di interventi che perseguono le stesse finalità per le quali erano state originariamente concesse; - rideterminazione delle dotazioni finanziarie delle misure che dispongono di un ammontare di risorse maggiore rispetto al reale fabbisogno espresso dal territorio nell’ambito dei bandi/altre procedure di selezione adottate, con riassegnazione a favore di altre misure che presentano una lista di attesa di progetti ammissibili, ma non finanziati per mancanza di risorse (vedi, ad esempio, alcune misure rientranti nel Piano di Azione Energia 2012/2013, che nel corso del 2013, a seguito degli esiti dell'istruttoria dei progetti presentati, sono state oggetto di una riprogrammare della dotazione finanziaria iniziale). 78 3.3. Priorità 3: Riqualificazione territoriale 3.3.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi 3.3.1.1 Progressi finanziari e materiali Breve descrizione delle Attività dell’Asse III.1.1 Tutela dei beni ambientali e culturali Sostegno ad iniziative di carattere infrastrutturale di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale a supporto dello sviluppo socioeconomico ed in particolare del turismo sostenibile valorizzando il patrimonio storico, culturale, architettonico e naturale attraverso in particolare il recupero e la rivitalizzazione di attrattori di valenza regionale. III.1.2 Imprenditorialità e valorizzazione culturale Sostegno alle PMI e alle microimprese operanti nei settori connessi ai beni culturali e ambientali per migliorarne la fruizione. III.2.1 Riqualificazione delle aree dismesse Sostegno agli investimenti per il recupero dei siti dimessi (siti industriali in abbandono) e loro riconversione finalizzata alla localizzazione di attività ed iniziative produttive ed in particolare di servizi avanzati inclusi quelli per la mobilità sostenibile (trasporti puliti). III.2.2 Riqualificazione aree degradate Sostegno ad interventi di riqualificazione di quartieri urbani caratterizzati da elevati livelli di degrado sociale, economico e fisico per promuovere sviluppo, occupazione ed integrazione con il contesto urbano. Progressi finanziari Tabella 8 – Importi impegnati ed erogati Asse 3 Riqualificazione territoriale Contributo totale Attuazione finanziaria Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti (a) (b) (c) (b/a) (c/a) 283.639.610 174.149.098 102.246.313 61,4% 36,0% Con Decisione della Commissione Europea C (2013) 1662 del 27/03/2013 è stata approvata la nuova versione del POR FESR che ha previsto un aumento della dotazione totale dell’Asse, di 13 Meuro, attestandola a circa 284 Meuro. Alla fine del 2013 gli impegni giuridicamente vincolanti sono pari a poco più di174 Meuro, pari al 61,4% del contributo totale dell’Asse. Rispetto alla fine del 2012, tale indicatore è cresciuto, in valori assoluti, di 73,5 Meuro. I pagamenti ammessi, invece, ammontano a circa 102 Meuro, vale a dire al 36% delle risorse complessivamente assegnate all’Asse, in crescita di 38,6 Meuro rispetto a valore conseguito alla fine dell’anno precedente. 79 Progressi materiali L’impatto dell’Asse Secondo i dati forniti dall’Osservatorio culturale regionale e aggiornati al 2013, l’indicatore Visite ai musei e beni culturali in Piemonte ha conseguito un decremento di visitatori pari a circa 42 mila unità rispetto al valore baseline (pari a 4,624 milioni): il dato registrato, infatti, è pari a 4,582 milioni di visitatori. Il valore di base riguarda l’anno 2006, anno in cui a Torino si sono svolte le Olimpiadi invernali. Pertanto, il risultato conseguito non appare fortemente negativo. Inoltre, tali consumi risentono della crisi in cui versa ancora il nostro paese. L’indicatore in oggetto ha avuto un incremento significativo anche nel 2011, anno dei festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’unità nazionale, in cui si sono registrati 5.707 milioni di visite nei musei e beni culturali, ovvero +1.082 milioni rispetto alla baseline. Da questi dati risulta evidente il rapporto diretto tra “afflussi turistici” e “grandi eventi”. Pertanto se si considera che nel 2014 nel capoluogo piemontese vi sarà l’esposizione della Sacra Sindone, si può realisticamente prevedere il conseguimento del target (+1,000 milioni), pur non trattandosi di un aumento consolidato. Per ciò che concerne l’indicatore Capacità di attrazione dei consumi turistici, espresso come valore percentuale delle giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante, a partire dal 2008 vi è una crescita costante che, nel 2011, registra in totale un 2,9%, pari a +0,4% (dato 2011) rispetto al dato baseline di 2,5% ed un target obiettivo di +0,3%. Realizzazioni e risultati Alla fine del 2013 si registra una progressione importante con riferimento alle performance registrate nell’ambito degli obiettivi operativi perseguiti dall’Asse. In particolare con riferimento all’Obiettivo Operativo III.1 “Promuovere e rafforzare le sinergie potenziali tra valorizzazione dell’ambiente, e dei beni culturali e naturali in un’ottica di crescita del sistema produttivo” si rileva quanto segue: - il numero di progetti finanziati in campo turistico (Core indicator 34) conseguito alla fine del 2013 è pari a 42, a fronte di un target pari a 30. I progetti che hanno permesso il conseguimento di tale risultato sono da rintracciarsi nell’ambito della misura dedicata alla “Tutela dei beni ambientali e culturali”, ossia 33 progetti, a cui si aggiungono 8 progetti afferenti la realizzazione della “Corona Verde” e 1 progetto che ha realizzato un portale telematico multilingue e multimediale. Rispetto alla fine del 2012 tale indicatore ha registrato una crescita di 16 unità; - il numero di progetti che assicurano la sostenibilità e aumentano attrattività di città e centri minori (Core indicator 39) viene per la prima volta valorizzato attestandosi ad 8 progetti, a seguito del finanziamento degli interventi afferenti al progetto strategico regionale “Corona Verde” che ha lo scopo di favorire l’attrattività in un’ottica di sostenibilità; - la superficie oggetto di intervento, è pari a 194.337 Mq, con un aumento rispetto al dato rilevato alla fine del 2012 (137.719 Mq) riconducibile principalmente all’implementazione dei progetti ricadenti nella misura della “Corona Verde” di cui all’Attività III.1.1., anche se risulta ancora distante dal target obiettivo (330.000 mq). 80 Relativamente all’Obiettivo Operativo III.2 “Promuovere la riqualificazione urbana in un’ottica di sviluppo sostenibile e realizzare una più elevata competitività territoriale”, le realizzazioni conseguite alla fine del periodo in esame riguardano: - il numero di progetti che assicurano la sostenibilità e aumentano attrattività di città e centri minori (Core indicator 39) che è pari a 35, riconducibile all’avvio degli interventi ricadenti nelle misure a sostegno dei Progetti integrati di sviluppo urbano (PISU) finanziati nell’ambito dell’Attività III.2.2. Seppur ancora lontano dal target obiettivo, fissato a 120, dovrebbe essere realisticamente conseguito, considerando che attualmente i progetti che si prevede di implementare nell’ambito dei PISU a regime dovrebbero essere 133; - il numero di progetti per il recupero di aree degradate, è pari ad 8, è relativo all’implementazione di tutti i PISU (1 capoluogo di regione e 7 capoluoghi di provincia), a fronte di un target obiettivo di 18. Per ciò che riguarda i risultati conseguiti dall’Obiettivo specifico “Promozione dell’integrazione tra valorizzazione del patrimonio ambientale-storico-culturale e le attività imprenditoriali ad essa connessi e riqualificazione delle aree urbane in un’ottica di inclusione sociale, sviluppo economico e rigenerazione delle aree degradate” dell’Asse III: - il Numero di imprese attratte nelle aree dismesse alla fine del 2013 è pari a 7, cresciuto di 6 unità rispetto alla fine del 2012. Si tratta di imprese insediate nell’ambito della “Piazza dei mestieri”, progetto finanziato dall’Attività III.2.1 “Riqualificazione delle aree dimesse”; - l’indicatore numero di interventi realizzati tramite la pianificazione sovra comunale, nel 2013, raggiunge quota 8, conseguendo il target prefissato, e l’indicatore quota di popolazione interessata da interventi di riqualificazione urbana si attesta a 234.500, quasi raddoppiando l’obiettivo di 120.000; - in merito all’indicatore interventi realizzati tramite il coinvolgimento di privati si segnala 1 progetto, avviato nell’ambito della riqualificazione delle aree dismesse. Seppur ancora lontano dal target obiettivo(5), tale indicatore, potrà crescere nel corso del 2014, allorquando saranno implementati i progetti che prevedono il coinvolgimento di privati nell’ambito delle misure riguardanti la riqualificazione urbana delle aree degradate e delle aree dismesse. Tabella 9 - Obiettivi Asse prioritario Avanzamento Indicatori Baseline Obiettivo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 0,1 0,1 0,3 0,4 0,4 2013 Indicatori di Impatto Capacità di attrazione dei consumi turistici: Giornate di presenza -italiani e stranieri- nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante (Fonte: ISTAT Banca dati territoriale per le politiche di sviluppo) 0,4 2,5 + 0,3 -0,1 81 (2011) Avanzamento Indicatori Baseline Obiettivo 2007 Visite ai musei e beni culturali in Piemonte: Numero di visitatori degli istituti di antichità e d'arte statali e non statali - valori in migliaia (Fonte: Osservatorio culturale regionale) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 - 42 4.624 + 1.000 -1.353 -1.015 -1.269 7 + 1.082 - 291 (2013) Indicatori di Risultato Incremento dei visitatori nelle strutture e nelle aree oggetto di riqualificazione 0 20% 0 0 0 0 0 100% 100% Numero di imprese attratte nelle aree dismesse recuperate (Dati di monitoraggio) 0 15 0 0 0 0 0 1 7 Numero di interventi realizzati tramite pianificazione sovracomunale (Dati di monitoraggio 0 8 0 0 0 0 0 0 8 Numero di interventi realizzati tramite il coinvolgimento di privati (Dati di monitoraggio) 0 5 0 0 0 0 0 0 1 Quota di popolazione interessata da interventi di riqualificazione urbana 0 120.000 0 0 0 0 53.000 53.000 234.500 Indicatori di Realizzazione Numero di progetti (Turismo) (Core indicator 34) 0 30 0 0 2 5 10 26 42 0 0 0 0 0 0 8 Numero di progetti che assicurano sostenibilità e aumentano attrattività di città e centri minori (Sviluppo urbano) (Core indicator 39) - Ob op III.1 0 Superficie oggetto di intervento (mq) 0 330.000 0 0 0 0 Metri lineari di realizzate/ripristinate 0 5.000 0 0 0 0 0 0 0 Numero di progetti che assicurano sostenibilità e aumentano attrattività di città e centri minori (Sviluppo urbano) (Core indicator 39) - Ob op III.2 0 120 0 0 0 1 1 1 35 Numero di progetti volti a promuovere le imprese, l’imprenditorialità e le nuove tecnologie (Sviluppo Urbano) (Core Indicator 40) 0 13 0 0 0 0 0 0 0 Numero progetti per il recupero di aree degradate 0 18 0 0 0 0 1 1 8 strutture 10 82 33.960 137.719 194.337 3.3.1.2 Analisi qualitativa Alla fine del 2013 la dotazione complessiva assegnata all’Asse III – Riqualificazione territoriale è pari a 284Meuro, incrementata di 13 Meuro a seguito della modifica del Piano finanziario del POR, e corrispondente al 26,5% della dotazione totale del Programma (1.068,7 Meuro). L’incremento del contributo totale dell’Asse si è reso utile al fine di permettere il finanziamento di ulteriori interventi infrastrutturali funzionali al conseguimento dell’obiettivo di valorizzazione del patrimonio culturale, con una capacità realizzativa e tempi di realizzazione coerenti con il cronogramma di attuazione e di completamento del POR. L’Asse, che ha l’obiettivo di sostenere la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale e la riqualificazione delle aree urbane, alla fine del 2013 fa rilevare: - di aver contribuito al conseguimento dell’obiettivo di spesa fissato per la fine del 2013 (N+2) del POR, con circa 105 Meuro di spesa certificata alla Commissione e allo Stato, pari a circa il 37% della dotazione complessiva dell’Asse; - di aver messo in azione complessivamente 6 procedure di attivazione (bandi, disciplinari), con una dotazione complessiva pari a circa 283 Meuro, incrementata di circa 14 Meuro rispetto alla fine del 2012, in quanto 2 misure nel corso del 2013 hanno avuto un aumento della dotazione finanziaria inizialmente prevista. Si tratta del Disciplinare per l’attuazione di interventi finalizzati al rafforzamento, recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale (+ 2 Meuro) e del bando dedicato alla Riqualificazione delle aree dimesse (+ 12 Meuro); - di aver trasferito a Monitweb 80 progetti finanziati (+51 progetti rispetto al 2012), per un costo ammesso di circa 209 Meuro a cui si vanno aggiunti ulteriori 106 progetti non inviati a Monitweb, per un costo ammesso pari a circa 161 Meuro. In totale, quindi, i progetti finanziati sono 186, a fronte dei quali il costo ammesso è di circa 370 Meuro, mentre il contributo pubblico concesso è superiore ai 273 Meuro - di finanziare interventi in applicazione del “principio di flessibilità” previsto dai regolamenti comunitari per il periodo 2007/2013 nell’ambito (i) del PISU di Torino che ha avviato 3 progetti(“Progetto compiti insieme”, che ha lo scopo di sostenere e accompagnare lo studio e l’apprendimento rivolto ai giovani in obbligo di istruzione del biennio superiore e presentano debolezze scolastiche; “Progetto extratitoli in barriera”, che prevede l’attivazione di un servizio di accompagnamento al riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze professionali per cittadini stranieri; “Progetto Occupabile”, finalizzato all’inserimento/reinserimento, lavorativo della popolazione residente nel quartiere oggetto della riqualificazione); (ii) del PISU di Asti, che ha previsto 2 progetti(“Inserimenti lavorativi”, rivolto agli inoccupati/disoccupati residenti nel quartiere riqualificato; “Non in nero”, destinato al rimborso parziale delle spese sostenute sostenute dalle famiglie meno abbienti per il pagamento dei contributi di un’assistente familiare). Complessivamente il costo ammesso dei 5 progetti è pari a 2,3 Meuro. Si rammenta tuttavia che al 31.12.2013 solo i 3 progetti di Torino sono stati trasferiti al sistema nazionale di monitoraggio Monitweb; - di non avere progetti non completati nel periodo di programmazione precedente (20002006) e da monitorare e da segnalare da parte dell’AdG nell’ambito del RAE. 83 Di seguito si discute lo stato di avanzamento per ciascuna Attività dell’Asse, delle azioni messe in atto dalla Regione alla fine del 2013. ATTIVITA’ III.1.1 – TUTELA DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI L’Attività ha lo scopo di sostenere iniziative di carattere infrastrutturale di valorizzazione del patrimonio culturale a supporto dello sviluppo socioeconomico ed in particolare del turismo sostenibile valorizzando il patrimonio culturale e ambientale, attraverso il recupero e la rivitalizzazione di attrattori di valenza regionale e la loro messa in rete in quanto potenziali fattori di sviluppo sostenibile. A tal fine, alla fine del 2013 le procedure messe in atto sono 3 e dispongono complessivamente di una dotazione finanziaria pari a 123,6 Meuro. Rispetto al 2012, la dotazione del Disciplinare per l’attuazione di interventi finalizzati al rafforzamento, recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale è stata incrementata di 2 Meuro, passando da 109,6 Meuro a 111,6 Meuro. I progetti ammessi a finanziamento e comunicati al Monitweb sono 42, di cui 9 risultano conclusi. Il costo ammesso e il contributo concesso sono rispettivamente pari a 131,4 Meuro e 87 Meuro. A tali progetti, tuttavia, si sommano i progetti che al 31.12.2013, a causa della mancanza di parte del corredo informativo necessario per la loro trasmissione a Monitweb, pur avendo una concessione del contributo pubblico, non sono stati trasferiti: si tratta di 36 progetti, con costo ammesso pari a poco più di 36 Meuro, a fronte del quale è stato concesso un contributo pubblico pari a circa 27 Meuro. Complessivamente, quindi, i progetti finanziati sono 78, per un costo ammesso di circa 168 Meuro ed un contributo concesso pari a circa 114 Meuro. Di seguito l’analisi dell’avanzamento delle singole procedure di attivazione dell’Attività III.1.1: A. Disciplinare per l’attuazione di interventi finalizzati al rafforzamento, recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale del Piemonte, in particolare degli attrattori a valenza regionale inerente il “sistema integrato delle residenze sabaude e dei castelli” e il “sistema dei musei scientifici”: nel corso del 2013, come anticipato sopra, la dotazione finanziaria della misura è stata incrementata di 2 Meuro, raggiungendo una dotazione di circa 111,6 Meuro. Tale aumento si è reso necessario a seguito dell’individuazione, da parte della giunta regionale, di nuovi interventi funzionali alla realizzazione dell’obiettivo della valorizzazione del patrimonio culturale. Alla fine del 2013 i progetti ammessi a finanziamento, tenuto conto anche di quelli non transitati a Monitweb sono 57, per un costo ammesso complessivo di circa 155 Meuro e un contributo concesso di 103,4 Meuro. B. Portale telematico multilingue multimediale interattivo, che favorisce la visibilità, l’accessibilità e la fruibilità dei beni ambientali e culturali piemontesi, attraverso una visione integrata dei servizi ad esso collegati. Il Portale è denominato Piemonteitalia.eu ed è ormai accessibile sin dal 2010. Esso è stato fruito a partire dal 2011, allorquando a Torino è stata prevista l’ostensione della Sindone e durante i festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’unità nazionale. Dal punto di vista finanziario il costo ammesso è pari a 2,2 Meuro e il contributo concesso si attesta a 2 Meuro; C. Disciplinare per l’attuazione di interventi finalizzati al recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale per la realizzazione del progetto strategico della Corona Verde, il quale consta di una dotazione finanziaria pari a 10 Meuro. Lo scopo della misura è dare continuità alla rete ecologica regionale e per realizzare, attraverso interventi e programmi di gestione di scala sovracomunale e 84 locale, un sistema di valorizzazione degli spazi aperti capace di salvaguardare e connettere le risorse naturali e quelle storico-culturali, paesaggistiche e rurali che caratterizzano l’hinterland torinese e contenere il consumo di suolo e recuperare un equilibrio tra città e assetto rurale e naturale che costituisce un elemento di indiscusso valore per il miglioramento della qualità di vita complessiva nell’intera area metropolitana. Alla fine del 2013 i progetti ammessi a finanziamento, tenuto conto anche di quanto non transitato a Monitweb, sono 20, per 10,6 Meuro di costo ammesso e 8,5 Meuro di contributo concesso. ATTIVITA’ III.1.2 – IMPRENDITORIALITA’ E VALORIZZAZIONE CULTURALE Non attivata al 31.12.2013. ATTIVITA’ III.2.1 – RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE DISMESSE L’Attività III.2.1 si concentra sul sostegno agli investimenti per il recupero dei siti dismessi e loro riconversione finalizzata alla localizzazione di attività ed iniziative economico-produttive con particolare riguardo ai servizi avanzati. Nell’ambito di tale Attività è stato attivato un solo Bando, con una dotazione finanziaria pari a 52 Meuro, incrementata a marzo 2013 di 12 Meuro rispetto ai 40 Meuro originariamente previsti. I progetti finanziati sono 6, di cui: a. 3 confluiti al sistema di monitoraggio Monitweb, per un costo ammesso pari a 18 Meuro e un contributo concesso di 12,6 Meuro; b. 3 progetti non ancora trasferiti a Monitweb, per un costo ammesso pari a 51 Meuro e un contributo pubblico concesso pari a circa 38 Meuro: (i) il Progetto “La ricerca e il trasferimento tecnologico come motore di impresa”, che ha come beneficiario la Fondazione industrial research park, ed ha lo scopo di riqualificare uno spazio sito nelle vicinanze dello scalo ferroviario “Porta Nuova” di Torino e del centro di biotecnologie e dell’incubatore delle imprese biotecnologie, realizzando un centro dedicato al trasferimento tecnologico e alla ricerca. Tale progetto è stato definitivamente ammesso ed i lavori sono in fase di aggiudicazione; (ii) il Progetto “Realizzazione energy center nell’area ex Westinghouse”, con beneficiario il Comune di Torino, che prevede la realizzazione di un sistema strutturato di attori e relazioni e di una nuova infrastruttura all’avanguardia al servizio dell’innovazione tecnologica-produttiva in campo energetico-ambientale. L’energy center si occuperà di promuovere e offrire competenze, spazi, attrezzature dedicate al testing di tecnologie innovative, trasferimento tecnologico, ricerca scientifica avanzata. Alla fine del 2013 i lavori risultavano in fase di aggiudicazione; (iii) il Progetto “Recupero e riqualificazione del sito denominato ex Lavalle per la realizzazione di un’area di insediamento produttivo, con beneficiario il Comune di Venasca. Il progetto consiste nella riqualificazione di un’area di 40 mila mq costituita da “capannoni” realizzati negli anni ’70 e dimessi nel 2009, al fine di realizzare un insediamento produttivo. ATTIVITA’ III.2.2 – RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE DEGRADATE L’attività promuove interventi di sostegno alla riqualificazione di ambiti urbani caratterizzati da elevati livelli di degrado fisico, economico e sociale, per promuovere sviluppo, occupazione ed integrazione con il contesto urbano più ampio, nonché interventi per il rafforzamento della società della conoscenza. Alla fine del 2013 sono state approvate 2 misure: una riguardante la 85 Riqualificazione delle aree degradate in ambiti urbani del Comune di Torino, con dotazione finanziaria in termini di contributo pubblico pari a 20 Meuro; e, l’altra relativa alla Riqualificazione delle aree degradate in ambiti urbani dei capoluoghi di provincia, con una dotazione totale del contributo pubblico pari a 88,8 Meuro. Complessivamente il contributo pubblico del POR destinato alla riqualificazione dei quartieri urbani degradati è pari a 108,8 Meuro. I progetti integrati di sviluppo urbano (PISU) finanziati sono in totale 8 e sono evidenziati in tabella. Denominazione Beneficiario Contributo POR concesso (euro) Denominazione PISU Comune di Alessandria "Da borgo rovereto al quartiere cittadella" 12.000.000,00 Comune di Asti "Asti ovest" 12.800.000,00 Comune di Biella "Biella:rivitalizzazione economica qualificazione urbana dal piano al piazzo" Comune di Cuneo "Le tre dimensioni del cuneo" Comune di Novara "Polo d'innovazione riqualificazione urbana" Comune di Torino "Barriera di milano" 20.000.000,00 Comune di Verbania "Verbania 2015. piano per una nuova centralita' urbana" 12.800.000,00 Comune di Vercelli "Ex ospedale s. andrea" 12.800.000,00 e 12.800.000,00 12.800.000,00 tecnologica e Totale 12.800.000,00 108.800.000,00 Alla fine del 2013 i progetti contenuti nel Dossier di candidatura dei PISU sono 133, di cui 102 hanno superato definitivamente la fase di istruttoria e sono stati ammessi al contributo del POR FESR. Di questi, 35 sono confluiti a Monitweb (a fine 2012 solo un progetto era transitato al sistema nazionale di monitoraggio) ed i restanti 67, per carenza delle informazioni necessarie al trasferimento informatico, non sono stati trasmessi. Dal punto di vista finanziario il costo ammesso dei 102 progetti che sono stati definitivamente ammessi a contributo è pari a quasi 133 Meuro. Di seguito si espone lo stato di attuazione di ciascun PISU alla fine del 2013: A. PISU Città di Torino, riguarda il quartiere denominato “Barriera di Milano”, periferia Nord della Città, in un ambito di di circa 2,3 Kmq, con una popolazione residente di oltre 53 mila abitanti. Il PISU dispone un contributo pubblico concesso pari a 20 Meuro, erogabile a fronte della realizzazione di un costo complessivo di 35,6 Meuro. Alla fine del 2013 il costo ammesso del PISU è pari a 30,1 Meuro a fronte di 15 progetti. Il PISU è suddiviso in 3 blocchi di interventi: 86 - Interventi di prima fase, i progetti previsti sono 13 e tutti sono stati ammessi a finanziamento per un costo ammesso pari a circa 28 Meuro. Dal punta di vista realizzativo lo stato di attuazione di tali progetti è il seguente: (i) per 1 progetto i lavori sono conclusi; (ii) 7 progetti sono in fase di realizzazione dei lavori, per 1 dei quali le opere sono in fase di ultimazione; (iii) i restanti 5 progetti presentano dei ritardi rispetto ai cronogrammi iniziali; - Interventi di seconda fase, i quali sono finanziati dalle economie generate dai progetti di prima fase. In totale i progetti di questa fase sono 7, di cui 2 risultano ammessi a contributo ed hanno avviato i lavori alla fine del 2013. Il costo ammesso è pari a 2,1 Meuro. - Programma complementare, nell’ambito del quale sono previsti 12 interventi che contribuiranno a conseguire gli obiettivi del PISU, ma non saranno oggetto di finanziamento del POR FESR. B. PISU realizzati dagli altri 7 capoluoghi di provincia, con un contributo pubblico concesso pari a 88,8 Meuro. Alla fine del 2013 i progetti definitivamente ammessi a contributo sono 87, per un costo complessivo ammesso pari a 102,7 Meuro. Di seguito si espone la situazione dello stato di avanzamento dei singoli PISU: - PISU di Alessandria, la superficie oggetto di intervento è pari a 2,5 Kmq e la popolazione interessata dall’intervento di riqualificazione è pari a 3.885 abitanti. I progetti che compongono l’intero PISU sono 14 dei quali 7 sono stati definitivamente ammessi a contributo e per un costo ammesso pari a 11,7 Meuro. Lo stato di attuazione dei progetti ammessi è il seguente: (i) 1 progetto ha in corso di realizzazione le opere programmate; (ii) 6 progetti hanno avviato le procedure per l’espletamento delle gare necessarie all’aggiudicazione dei lavori; . - PISU di Asti, la superficie oggetto di intervento è pari a 1,6 Kmq e la popolazione residente nell’area interessata è pari a 68.712 abitanti. I progetti che compongono il PISU sono 45, di cui 37 sono definitivamente ammessi a contributo, per un costo ammesso pari a 15,7 Meuro. Lo stato di attuazione dei 37 progetti ammessi è il seguente: (i) 4 progetti sono conclusi; (ii) per 8 progetti le opere programmate sono in corso di realizzazione (1) ovvero in fase di avvio (7 progetti); (iii) 1 progetto è pervenuto all’aggiudicazione provvisoria dei lavori; (iv) per 11 progetti sono in fase di espletamento le procedure per l’aggiudicazione delle opere (due di questi progetti rientrano nel principio di flessibilità ai sensi dell’art. 34, c.2, del Regolamento CE 1083/2006 smi); (v) 10 progetti si trovano nella fase di progettazione esecutiva; (vi) 3 progetti presentano dei ritardi rispetto ai cronogrammi iniziali. Per gli ulteriori 8 progetti che compongono il PISU si è in fase di approvazione della scheda progetto presentata per l’ammissione definitiva; - PISU di Biella, la superficie oggetto di intervento è pari a 0,509 Kmq e la popolazione residente nell’area interessata corrisponde a circa 2.673 abitanti. I progetti che fanno parte del PISU sono 22, di cui 15 sono definitivamente ammessi a contributo, per un costo ammesso pari a 9,3 Meuro. Lo stato di attuazione dei progetti ammessi è il seguente: (i) 4 progetti hanno concluso i lavori; (ii) 9 progetti sono nella fase di realizzazione delle opere; (iii) per 1 progetto si stanno espletando le fasi di gara per 87 l’aggiudicazione dei lavori; (vi) 1 progetto, a sostegno delle PMI, ha approvato la procedura di attuazione dei contributi; - PISU di Cuneo, la superficie oggetto di intervento è pari a 0,53 Kmq e la popolazione residente è di circa 3.861 abitanti. I progetti che compongono il PISU sono 11, di cui 7 sono definitivamente ammessi a contributo, per un costo ammesso pari a 10,3 Meuro. Lo stato di attuazione dei progetti ammessi è il seguente: (i) 2 progetti sono nella fase di realizzazione dei lavori (1) ovvero di avvio (1); (ii) 3 progetti stanno espletando le gare per l’affidamento dei lavori; (iii) per i restanti 2 progetti, a sostegno delle PMI, sono state approvate le procedura di attuazione dei contributi; - PISU Novara, la superficie oggetto di intervento è pari a 5,3 Kmq e la popolazione residente è pari a 12.877 abitanti. I progetti che fanno parte del PISU sono 3, i quali sono stati definitivamente ammessi a contributo per un costo ammesso pari a circa 19 Meuro. Tutti e 3 i progetti hanno aggiudicato i lavori; - PISU Verbania, la superficie oggetto di intervento è pari a 1,36 Kmq e la popolazione residente è pari a 5.460 abitanti. I progetti che compongono il PISU sono 13, i quali sono tutti stati definitivamente ammessi a contributo per un costo ammesso pari a circa 20,5 Meuro. Tutti i 13 progetti hanno avviato la realizzazione delle opere previste e per 7 di essi i lavori sono in fase di conclusione; - PISU Vercelli, la superficie oggetto di intervento è pari 0,035 Kmq e la popolazione residente è pari a 46.979 abitanti. I progetti che fanno parte del PISU sono 10, di cui 5 risultano definitivamente ammessi per un costo pari a circa 16,1 Meuro. Lo stato di attuazione è il seguente: (i) 1 progetto è nella fase di avvio delle opere programmate; (ii) 1 intervento è nella fase di progettazione esecutiva; (iii) 1 progetto è pervenuto all’aggiudicazione provvisoria dei lavori ; (iv) i restanti 2 interventi devono essere avviati. 3.3.2 Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli L’Asse III – Riqualificazione territoriale, nel corso del 2013, mostra di avere concretamente avviato l’azione di recupero del ritardo di attuazione che era stato ravvisato negli anni precedenti, senza fare rilevare nuove problematiche specifiche interne alle misure avviate in grado di ostacolare il processo di attuazione delle Attività dell’Asse. L’Asse, infatti, sconta ancora le difficoltà che hanno caratterizzato il contesto di attuazione del programma (dai vincoli, inizialmente, del Patto di stabilità, agli effetti attuali delle politiche di contenimento della spesa pubblica) che hanno determinato in diversi casi un forte slittamento dei tempi di assunzione delle decisioni di avviare gli interventi programmati, nonché un allungamento dei tempi necessari per la realizzazione dei progetti ammessi e finanziati. Ma anche le difficoltà derivanti da una certa complessità dell’ambizioso approccio strategico adottato a livello regionale per la formulazione e realizzazione dei PISU finanziati nell’ambito dell’Attività III.2.2 – Riqualificazione delle aree degradate che punta a valorizzare le procedure e gli strumenti della progettazione integrata territoriale per accrescere gli effetti sotto il profilo economico, sociale ed ambientale, e che in diversi casi prevedono anche una forte integrazione tematica con gli interventi del FSE in applicazione del cosiddetto “principio di flessibilità”, nonché l’implementazione di misure di aiuto alle imprese attivate da parte dei Comuni che attuano i PISU. 88 Con riferimento ai PISU, infatti, si registra un discreto recupero del livello di attuazione degli interventi che alla fine del 2012 risultava piuttosto in ritardo rispetto ai tempi di chiusura indicati nei Dossier di candidatura dai soggetti beneficiari (previsti al 31.12.2014). Questo è avvenuto a seguito dell’attivazione da parte dell’AdG di iniziative di accelerazione degli interventi dei PISU che hanno comportato, sia una continua sollecitazione e sensibilizzazione dei Beneficiari dei progetti finanziati, che il rafforzamento dell’azione amministrativa degli Uffici regionali responsabili della gestione dei progetti integrati mediante l’affiancamento di una risorsa umana con compiti, tra gli altri, di monitoraggio dei progetti e di supporto per la corretta gestione informatica dei progetti, nonché di assistenza nell’implementazione di nuove funzioni del sistema informativo. L’insieme delle iniziativa attivate dall’AdG ha consentito, alla fine del 2013, di conseguire i miglioramenti della performance delle misure dedicate ai PISU che, rispetto alla fine del 2012, hanno fatto registrare, insieme ad un incremento del valore del Costo ammesso relativo a tali progetti (59,2 Meuro di costo ammesso, di cui 51 Meuro nel 2013), una crescita del contributo fornito in termini di spesa certificata (10,9 Meuro, di cui 7,4 Meuro di certificati nel 2013). Da rilevare, infine, anche i positivi risultati inerenti il miglioramento delle attività di monitoraggio con un aumento dei progetti dei PISU trasferiti a Monitweb (+ 34 progetti nel 2013 rispetto a soltanto 1 del 2012). 89 3.4. Priorità 4: Assistenza tecnica 3.4.1. Conseguimento degli obiettivi e analisi dei progressi 3.4.1.1 Progressi finanziari e materiali Breve descrizione delle Attività dell’Asse IV.1.1. Assistenza Assistenza tecnica per la preparazione del POR e per la predisposizione di singoli progetti; assistenza per la realizzazione di linee di intervento che richiedano competenze specifiche (commissioni di valutazione, predisposizione di criteri di premialità, costruzione di griglie di valutazione etc.). IV.1.2 Monitoraggio Realizzazione e assistenza per l’installazione, funzionamento ed interconnessione, di sistemi informativi e protocolli idonei allo scambio dei dati con il Sistema Unico di Monitoraggio. Realizzazione di un sistema di sorveglianza, gestione, monitoraggio e controllo del POR. IV.1.3. Controlli e processi di Audit Realizzazione delle procedure di audit per la verifica dell’efficace funzionamento del sistema di gestione e controllo del POR. IV.2.1. Valutazione Valutazione ex-ante, in itinere e finale del POR. Studi e ricerche specifiche a carattere valutativo. IV.2.2. Studi ricerche e Studi e ricerche per attività connesse al processo di programmazione e di attuazione, all’individuazione di buone pratiche ed al miglioramento dei metodi di valutazione (di programma) e selezione (di progetti). Studi di fattibilità necessari alla predisposizione degli interventi programmati, alla individuazione dei criteri di premialità idonei ad incentivare un’efficiente gestione del POR e dei progetti ad esso collegati. IV.3.1. Informazione e Pubblicità Predisposizione di un Piano di comunicazione contenente azioni di informazione e pubblicità delle attività promosse dal POR e loro realizzazione; divulgazione delle informazioni presso i potenziali beneficiari degli interventi e la collettività. Progressi finanziari Tabella 10 – Importi impegnati ed erogati Asse 4 Assistenza tecnica Contributo totale Attuazione finanziaria Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti (a) (b) (c) (b/a) (c/a) 42.749.740 34.950.017 19.884.068 81,8% 46,5% A seguito della modifica del POR FESR avvenuta con Decisione C(2013) 1662 del 27/03/2013 il contributo totale dell’Asse IV – Assistenza tecnica è passato da 37,7 Meuro a 42,7 Meuro. Alla fine del 2013, in base ai dati del sistema nazionale di monitoraggio, la Regione, in qualità di beneficiario degli interventi finanziati dall’Asse, ha assunto impegni giuridicamente vincolanti pari a 34,9 Meuro, corrispondenti all’81,8% del contributo totale dell’Asse. Rispetto all’anno precedente gli impegni sono cresciuti, in valori assoluti, di 8,2 Meuro. I pagamenti 90 ammessi, invece, raggiungono – grazie a poco più di 4 Meuro di spese aggiuntive sostenute nel corso del 2013 – quasi i 20 Meuro, pari al 46,5% della dotazione dell’Asse. Progressi materiali Realizzazione e risultati dell’Asse Nel corso del 2013, l’Asse IV – Assistenza Tecnica ha raggiunto dei progressi materiali sul piano sia delle realizzazioni che dei risultati conseguiti. Dal punto di vista dei risultati, la quota di popolazione raggiunta da azioni di informazione e pubblicità implementate dal Piano di Comunicazione del POR FESR è pari al 56% del totale, vale a dire +10% rispetto al risultato conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente. Il target di tale indicatore, pari al 60%, si appresta ad essere conseguito. In merito agli indicatori di realizzazione vi sono stati i progressi seguenti: - il numero di contratti e incarichi per la realizzazione del sistema di monitoraggio è pari a14, aumentando di 6 unità, rispetto allo scorso anno. Si tratta di interventi finalizzati a rafforzare l’efficienza e l’efficacia sia dei processi di implementazione delle Attività del POR che richiedono competenze specifiche, sia del funzionamento e dell’interconnessione del sistema informativo. - Per ciò che concerne il numero di rapporti tematici consegnati, è confermato il valore rilevato alla fine del 2012 pari a n. 2. In particolare si tratta del rapporto tematico sull’integrazione del principio delle pari opportunità nel POR FESR e del rapporto tematico inerente l’esperienza dei poli di innovazione piemontese. - Si registra inoltre una crescita dell’indicatore Numero di ricerche e studi specifici realizzati su aree di intervento del PO, che è quantificato in n. 2 unità rispetto al valore target previsto pari a n.7. In particolare è stato realizzato lo studio “Verso un polo per la filiera dei beni culturali” e un sondaggio circa la conoscenza e la percezione del POR FESR da parte dei cittadini. - Infine si registra la realizzazione di una nuova campagna integrata di comunicazione che porta il valore dell’indicatore a 5. La campagna realizzata nel 2013 riguarda la valorizzazione del progetto della “Corona Verde” di cui all’Attività III.1.1. Tabella 11 - Obiettivi Asse prioritario Indicatori Avanzamento Baseline Obiettivo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 37% 42% 42% 46% 56% Indicatori di Risultato Quota di popolazione raggiunta dalle azioni di informazione e pubblicità 0 60% 0 0 Indicatori di realizzazione N° di Contratti e incarichi avviati per la razionalizzazione del sistema di monitoraggio 0 10 0 2 2 3 4 8 14 N° di Rapporti di valutazione tematici consegnati 0 7 0 0 0 0 1 2 2 91 Indicatori Avanzamento Baseline Obiettivo 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 N. di ricerche e studi specifici realizzati su aree di intervento del PO 0 7 0 0 0 0 0 0 2 N. campagne comunicazione 0 10 0 2 3 3 3 4 5 integrate di 3.4.1.2 Analisi qualitativa L'Asse IV, finalizzato a garantire un'efficace ed efficiente attuazione del POR FESR, con la Decisione C (2013) 1662 del 27/03/2013, ha avuto un incremento di risorse di poco più di 5 Meuro, raggiungendo una dotazione complessiva di 42,7 Meuro. L'incremento della dotazione è dovuta alla necessità di un maggiore sostegno delle attività di gestione, verifica e controllo di primo livello degli interventi, e di un ulteriore rafforzamento del monitoraggio informatizzato degli stessi fino alla fase conclusiva del Programma. Alla fine del 2013 gli impegni giuridicamente vincolanti corrispondono a quasi l’82% della dotazione dell'Asse, con un livello di pagamenti registrato dal sistema di monitoraggio di circa 20 Meuro ( 46,5% del budget). L'Asse IV ha contribuito al conseguimento del Target N+2 al 31.12.2013 con una spesa certificata pari a circa 18,2 Meuro. Alla fine del 2013 i progetti complessivamente finanziati sono 46, di cui 23 risultano conclusi. Si segnala che l'Asse non finanzia attualmente interventi in applicazione del principio di flessibilità, ossia ricadenti nel campo di applicazione del regolamento FSE, previsto dai regolamenti comunitari per il periodo 2007/2013. Si riporta, invece, l'elenco dei due progetti non completati nel periodo di programmazione precedente (2000-2006) e da monitorare e da segnalare da parte dell'AdG nell'ambito del RAE, le cui informazioni di dettaglio sono contenute nelle schede riportate all'Allegato 2 del presente RAE. ELENCO PROGETTI A CAVALLO CON LA PROGRAMMAZIONE 2000-2006 1. Servizio di assistenza tecnica all'esecuzione del Docup 2000/2006 della Regione Piemonte finanziato dal FESR – Beneficiario Regione Piemonte; 2. Affidamento controlli I livello Docup 2000/2006 – Beneficiario Regione Piemonte Le azioni di assistenza tecnica, avviate e/o realizzate dall'Autorità di Gestione nel corso del 2013 (discusse anche al successivo Capitolo 5 – Assistenza Tecnica) con riferimento alle singole Attività previste dal POR, vengono descritte di seguito. ATTIVITÀ IV.1.1 – ASSISTENZA Gli interventi riguardanti l’Attività IV.1.1 – Assistenza Tecnica riguardano, in sintesi, quanto segue: - la collaborazione coordinata e continuativa di 6 esperti coinvolti nell’implementazione del programma. In particolare 4 esperti per la Direzione regionale “Innovazione, ricerca, sviluppo energetico sostenibile”, per la gestione tecnico amministrativa delle misure regionali in campo energetico; 1 esperto per la Direzione regionale “Attività Produttive” per il supporto specialistico alle attività di controllo e monitoraggio; 1 esperto per 92 l’Autorità ambientale per il supporto alle attività di integrazione e monitoraggio ambientali; - il supporto per la gestione, l’attuazione e il controllo di primo livello delle misure del POR FESR da parte di Finpiemonte Spa, società in house della Regione. Oltre a proseguire con le attività pregresse, Finpiemonte, nel corso del 2013, ha ricevuto l’affidamento delle attività di gestione finanziaria e di controllo relative ad alcuni bandi approvati in attuazione del Piano d’Azione per l’Energia di cui all’Asse II del POR, vale a dire Agevolazioni alla diffusione, sul territorio piemontese, di nuovi sistemi di valorizzazione dell’energia termica prodotta da impianti alimentati da biomasse provenienti dalla filiera forestale”, “Agevolazioni alla diffusione, sul territorio piemontese, di impianti termici alimentati a fonte rinnovabile”, “Più green 2013 – Agevolazioni per l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabile nelle imprese”; - l’attività di assistenza tecnica svolta dalla società ECOTER srl agli uffici dell’Autorità di Gestione, sulla base del contratto di appalto stipulato nel 2008, relativamente alla programmazione, attuazione e sorveglianza del POR che, in particolare hanno riguardato il sostegno tecnico per: la formulazione di bandi/disciplinari di accesso alle risorse del POR; le attività di reporting (RAE, Report per CdS, ecc.); l’aggiornamento, l’adeguamento e la manutenzione evolutiva degli strumenti del Sistema di Gestione e Controllo del POR (Relazione, piste, check list, ecc.); lo svolgimento degli incontri dell’AdG con la CE (incontro annuale 2013, CdS) e le Amministrazioni nazionali (Comitato QSN, CdS, riunioni tecniche specifiche per il POR FESR Piemonte); la formulazione di consulenze e pareri; il monitoraggio delle Attività del POR; le proposte di modifica del POR; - l’organizzazione del Comitato di Sorveglianza del POR, riunitosi presso il Museo regionale delle scienze naturali il 07/06/2013. ATTIVITÀ IV.1.2 – MONITORAGGIO Nel corso del 2013 gli interventi riguardanti l’attuazione dell’Attività IV.1.2 – Monitoraggio hanno riguardato l’implementazione del sistema informatico per la gestione, sorveglianza e controllo del POR FESR. In particolare, sono stati previsti adeguamenti funzionali su componenti già rilasciate e la fornitura di servizi da parte del CSI Piemonte. ATTIVITÀ IV.1.3 – CONTROLLI E PROCESSI DI AUDIT Nel corso del 2013 sono stati effettuati: (a) i controlli di primo livello del POR, svolti sia dagli uffici dell’AdG, sia dagli uffici degli Organismi intermedi, ai fini della rendicontazione delle spese all’AdC per la formulazione della domanda di pagamento alla Commissione Europea e allo Stato; (b) i controlli di sistema dell’AdG, svolti dal Settore Attività di Raccordo e Controllo di Gestione. Nel 2013 tale tipologia di controlli è stata suddivisa in 2 Fasi. Nella prima fase (gennaio – giugno 2013) sono state effettuate delle verifiche in merito a: (i) le modalità di gestione da parte dei Responsabili di Controllo delle Misure/Attività del POR,delle irregolarità accertate a seguito dei controlli di primo livello o in conseguenza delle verifiche effettuate da altri soggetti esterni all’AdG; (ii) la presenza nell’ambito degli interventi finanziati dal programma di beneficiari assistiti da prestatori di servizi di consulenza che risultassero coinvolti in procedimenti giudiziari nell’ambito degli interventi finanziati nella precedente programmazione comunitaria (Docup FESR 2000/2006). 93 Nella seconda fase (luglio – dicembre 2013) le verifiche di sistema hanno riguardato: (i) le modalità di associazione delle “categorie di spesa” previste dal POR con riferimento ai progetti finanziati; (ii) l’assolvimento da parte dei soggetti gestori dei Fondi di ingegneria finanziaria – istituiti nell’ambito dell’Attività I.4.1 “Accesso al credito delle PMI” – degli adempimenti previsti; (iii) la coerenza con il sistema di gestione e controllo delle funzioni riconducibili al Responsabile di Gestione e al Responsabile di controllo di primo livello dell’Attività IV.1.3 “Controlli e processi di audit”; (iv) l’effettuazione di un follow-up in relazione agli esiti delle verifiche di sistema completate nell’ambito della prima fase; (c) i controlli di secondo livello da parte dell’Autorità di Audit del POR, svolte con il supporto della struttura di Assistenza Tecnica (KPMG spa). ATTIVITÀ IV.2.1 – VALUTAZIONE Le attività svolte dal Valutatore indipendente (ATI Cles srl – D.T.M. srl – Poliedra spa – PWC Advisory spa) nel corso del 2013 sono state realizzate in coerenza con quanto disposto dal disegno di valutazione, predisposto in coerenza alle disposizioni del Capitolato e delle indicazioni ricevute dall’AdG. Il dettaglio delle attività svolte è riportato nel paragrafo 2.7 di questo Rapporto. ATTIVITÀ IV.2.2 – STUDI E RICERCHE Nel corso del 2013 sono stati predisposti 2 studi riguardanti: - lo studio denominato “Verso un polo per la filiera dei beni culturali”, aggiudicato all’associazione Mecenate 90, ha avuto ad oggetto una ricerca che ha fornito indicazioni circa gli elementi essenziali e i criteri che potessero caratterizzare la creazione di una filiera sui beni culturali; - un sondaggio sulla conoscenza e percezione del POR FESR da parte dei cittadini e imprenditori piemontesi, affidato alla società SWG, che ha avuto come obiettivo quello di ragguagliare l’AdG circa l’efficacia dei progetti in atto e il sostegno allo sviluppo strategico delle azioni di attuazione del POR. ATTIVITÀ IV.3.1 – INFORMAZIONE E PUBBLICITA’ Le iniziative di comunicazione intraprese nel corso del 2013 hanno riguardato quanto segue: - è stata realizzata la campagna di comunicazione relativa alla “Corona Verde” per la valorizzazione dell’area intorno alla Città di Torino, che comprende aree verdi e patrimonio architettonico; - è stata implementata un’iniziativa di comunicazione relativa ai poli di innovazione, attraverso la realizzazione di una serie di materiali informativi in grado di diffonderne i risultati conseguiti; - è stata firmata una Convenzione con l’agenzia ANSA per la diffusione di un notiziario specializzato riguardante la promozione delle misure del POR FESR; - è stata avviata la realizzazione di materiale informativo inerente le azioni realizzate nella programmazione 2007/2013 e dei risultati maggiormente significativi. 94 2.4.2. Problemi significativi incontrati e misure prese per risolverli In vista della chiusura della programmazione 2007/2013 l’AdG del POR FESR ha riscontrato l’esigenza di favorire e rafforzare le attività di gestione, verifica e controllo di primo livello degli interventi finanziati, nonché quelle di monitoraggio informatizzato. Per tale motivo, con la modifica del POR approvata dalla Commissione con Decisione C (2013) 1662 del 27/03/2013, il contributo totale inizialmente previsto per le attività di Assistenza Tecnica, pari a 37,7 Meuro, è stato incrementato per un importo di circa 5 Meuro. Il nuovo budget complessivamente programmato è allineato, in termini di contributo pubblico del programma, a quanto previsto dai regolamenti comunitari per il FESR (4%). 95 4. GRANDI PROGETTI Alla fine del 2013, il POR FESR del Piemonte non prevede la realizzazione di “Grandi progetti” secondo la definizione dell’articolo 39 del Regolamento (CE) 1083/2006 e s.m.i. (progetti ambientali con costi d'investimento complessivi compresi tra 25 milioni e 50 milioni di euro, e progetti di altra natura con costi complessivi superiori a 50 milioni di euro). 96 5. ASSISTENZA TECNICA Nel corso del 2013 sono proseguite le azioni di Assistenza Tecnica a supporto delle attività di gestione, certificazione e controllo degli interventi del Programma. L’Asse IV – Assistenza tecnica dispone di una dotazione finanziaria pari 42,7 Meuro (di cui 16,9 Meuro è il contributo comunitario del FESR), pari al 4% del totale delle risorse del POR (422,9 Meuro), nel rispetto dei limiti previsti dall’art. 46, comma 1, lettera a) del Regolamento (CE) 1083/2006. Le principali attività di Assistenza Tecnica svolte nel corso del 2013 nelle aree di gestione, certificazione e controllo vengono descritte di seguito. A. Attività di Gestione L’attività di Gestione fa capo alla Direzione Regionale Attività Produttive, che per il suo svolgimento, come noto, prevede sia il coinvolgimento delle agenzie in house dell’Amministrazione regionale, sia l’acquisizione di servizi di assistenza tecnica e di consulenza sul mercato (società specializzate e singoli esperti) mediante procedure di evidenza pubblica. Nel corso del 2013 nell’ambito dell’area della gestione delle Attività/Misure del Programma, le principali attività realizzate hanno riguardato: - la selezione per la collaborazione coordinata e continuativa a favore (i) dell’AdG, per il supporto specialistico alle attività di monitoraggio e controllo; (ii) della Direzione regionale “Innovazione, ricerca, università e sviluppo energetico sostenibile”, per la gestione tecnico amministrativa delle misure regionali in campo energetico; (iii) per l’Autorità Ambientale, per il supporto alle attività di integrazione e monitoraggio ambientale; - le attività di Finpiemonte Spa, società in house della Regione, per la gestione e il controllo di primo livello degli interventi a favore delle imprese, svolte sulla base di specifiche convenzioni stipulate con la Regione; - le attività di assistenza tecnica, sulla base del contratto di appalto stipulato nel 2008, della Società ECOTER S.r.l agli Uffici dell’AdG relativamente alla programmazione, attuazione e sorveglianza del POR che, in particolare, hanno riguardato il sostegno tecnico per: la formulazione di bandi/disciplinari di accesso alle risorse del POR; le attività di reporting (RAE, Report per CdS, ecc.); l’aggiornamento, l’adeguamento e la manutenzione evolutiva degli strumenti del Sistema di Gestione e Controllo del POR (Relazione, piste, check list, ecc.); lo svolgimento degli incontri dell’AdG con la CE (incontro annuale 2013, CdS) e le Amministrazioni nazionali (CdS, riunioni tecniche specifiche per il POR FESR Piemonte); la formulazione di consulenze e pareri; il monitoraggio delle Attività del POR; le proposte di modifica del POR; la revisione degli indicatori fisici del POR; - l’attività del CSI – Piemonte (Consorzio Sistema Informativo Piemontese), organismo in house dell’Amministrazione regionale, riguardante gli adeguamenti funzionali già rilasciate e la fornitura di servizi relativamente al sistema informatico per la gestione, controllo, rendicontazione e monitoraggio delle misure del POR FESR; 97 B. Attività di Certificazione L’Autorità di Certificazione, incaricata ai sensi dell’art. 61 del Reg. (CE) n. 1083/2006, dell’art. 20 del Reg. (CE) n. 1828/2006 e delle direttive della Commissione Europea e dei Ministeri competenti, ha provveduto allo svolgimento dei seguenti compiti: a) elaborare e trasmettere alla Commissione le dichiarazioni certificate delle spese e le domande di pagamento; b) certificare che: (i) la dichiarazione delle spese è corretta, proviene da sistemi di contabilità affidabili ed è basata su documenti giustificativi verificabili; (ii) le spese dichiarate sono conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili e sono state sostenute in rapporto alle operazioni selezionate per il finanziamento conformemente ai criteri applicabili al programma e alle norme comunitarie e nazionali; c) garantire ai fini della Certificazione di aver ricevuto dall'Autorità di Gestione informazioni adeguate in merito alle procedure seguite e alle verifiche effettuate in relazione alle spese figuranti nelle dichiarazioni di spesa; d) tener conto, ai fini della Certificazione, dei risultati di tutte le attività di Audit svolte dall'Autorità di Audit o sotto la sua responsabilità; e) mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione; f) tenere una contabilità degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito della soppressione totale o parziale della partecipazione a un'operazione. Gli importi recuperati sono restituiti al bilancio generale dell'Unione europea prima della chiusura del programma operativo detraendoli dalla dichiarazione di spesa successiva. L’attività di verifica svolta nel corso del 2013 dall’Autorità di certificazione riguarda il controllo sulle operazioni, svolto a campione in occasione dello svolgimento delle operazioni di Certificazione di spesa. Nel corso del 2013 l’AdC ha svolto i seguenti controlli sulle operazioni, in sede di certificazione delle spese: Certificazione al 21.05.2013: 4 operazioni estratte nel campione e controllate (pari al 19,46% della spesa proposta), cioè € 5.897.428,56 su € 30.297.621,04; Certificazione al 30.05.2013: 7 operazioni controllate (pari al 14,08 % della spesa proposta), cioè € 2.408.644,46 su € 17.109.150,02; Certificazione al 22.10.2013: 8 operazioni controllate (pari al 5,82 % della spesa proposta), cioè € 2.928.554,83 su € 50.343.673,51; Certificazione al 17.12.2013: 5 operazioni controllate (pari al 31,01 % della spesa proposta), cioè € 30.655.258,93 su € 98.845.248,03. Il totale della spesa certificata al 31.12.2013 è pari a 641.511.844,96 euro, di cui192.993.466,90 euro nell’anno 2013. C. Attività di Controllo Nel corso del 2013 è proseguito lo svolgimento delle attività di controllo del POR relativamente a: (i) i controlli di primo livello, riconducibili alle funzioni dell’Autorità di Gestione (AdG); (ii) i controlli di secondo livello, svolti dall’Autorità di Audit (AdA). 98 Nell’ambito del sistema dei controlli di primo livello del POR svolti dall’AdG, anche nel 2013 sono stati effettuati: - i controlli di sistema, svolti dal Settore Attività di Raccordo e Controllo di Gestione dell’AdG che sono stati effettuati in due fasi. In una prima fase (gennaio e giugno 2013) sono stati finalizzati a verificare: (a) le modalità di gestione, da parte dei Responsabili di Controllo delle Misure/Attività del POR, delle irregolarità accertate a seguito dei controlli di primo livello o in conseguenza delle verifiche effettuate da altri soggetti diversi dall’AdG; (b) la presenza, nell’ambito degli interventi finanziati dal POR 20072013 di beneficiari assistiti da prestatori di servizi di consulenza coinvolti in procedimenti giudiziari con riferimento agli interventi finanziati nella precedente programmazione comunitaria (Docup FESR 2000/2006). In una seconda fase (luglio e dicembre 2013), i controlli di sistema svolti dall’Ufficio dell’AdG hanno riguardato la verifica: (a) della corretta associazione delle “categorie di spesa” previste dal POR con riferimento ai progetti finanziati; (b) dell’assolvimento da parte dei soggetti gestori dei Fondi di ingegneria finanziaria – istituiti nell’ambito dell’Attività I.4.1 “Accesso al credito delle PMI” – degli obblighi di comunicazione alla Regione, secondo quanto previsto dai rispettivi Accordi di finanziamento, nonché le relative attività di gestione amministrativa e finanziaria dei Fondi; (c) della coerenza con il sistema di gestione e controllo delle funzioni riconducibili al Responsabile di Gestione e al Responsabile di controllo di primo livello dell’Attività IV.1.3 “Controlli e processi di audit”; (d) l’effettuazione di un follow-up in relazione agli esiti delle verifiche di sistema completate nella prima fase. Nell’ambito dell’azione di follow up appena richiamata, il Settore Attività di Raccordo e Controllo di Gestione: (i) ha preso atto della predisposizione, da parte di Finpiemonte SpA/Organismo Intermedio, di un piano di monitoraggio che prevede l’invio periodico di un “report di aggiornamento” delle informazioni inerenti le irregolarità accertate (report aggiuntivo rispetto agli adempimenti di comunicazione periodica delle stesse) nell’ambito dei controllo di primo livello “in loco” ovvero dei controlli svolti da altri soggetti (Autorità di Audit, Guardia di Finanza); (ii) ha tenuto conto, nell’ambito dell’analisi annuale dei rischi per il campionamento dei controlli di primo livello in loco (annualità 2013), dell’ulteriore fattore di rischio connesso al coinvolgimento nell’ambito del POR 2007-2013 di “beneficiari assistiti da prestatori di servizi di consulenza nell’ambito del Docup 2000/2006 coinvolti in indagini giudiziarie”; - i controlli di primo livello delle operazioni,realizzati dai Responsabili di Controllo delle Attività/Misure del POR, secondo quanto previsto dal SdGC del programma, attraverso: (i) verifiche amministrative (documentali) di tutte le domande di rimborso presentate dai Beneficiari; (ii) controlli in loco su un campione di operazioni,pari ad almeno il 10% dell’universo di riferimento. Relativamente alle verifiche amministrative, sono state effettuate le verifiche documentali di tutte le domande di rimborso presentate dai Beneficiari, con la registrazione degli esiti dei controlli effettuati nell’ambito di una specifica Check List di progetto, archiviata nell’ambito del Sistema Informatico del POR. Riguardo, invece, ai controlli in loco – sulla base del SdGC del POR che prevede che venga controllato in loco non meno del 10% dell’Universo di riferimento definito annualmente dall’AdG con riferimento alla spesa certificata alla CE alla fine dell’annualità precedente – nel corso del 2013 sono stati avviati i controlli in loco per 172 progetti, per una spesa certificata alla CE ed allo Stato sottoposta a controllo pari al 99 18,4% circa del totale della spesa certificata al 31.12.2012 (circa 448,5 Meuro). Alla fine del 2013 sono in fase di verifica gli esiti dei controlli in loco per alcuni dei progetti controllati per i quali l’AdG ed i Responsabili di Controllo hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori approfondimenti ai fini della chiusura dei dossier dei controlli presso i soggetti beneficiari (45) ovvero sono in fase di formalizzazione gli esiti dei controlli (45). A completamento del quadro sopra delineato relativo al 2013, va richiamata l’avvenuta trasmissione di 13 schede OLAF relative ad irregolarità segnalate dalla Guardia di Finanza (11) e dall’Autorità di Audit (2). In relazione, invece, ai controlli di secondo livello, il sesto Rapporto Annuale di Controllo 2013 (RAC) presentato dall’AdA alla Commissione Europea fa rilevare quanto segue: - la predisposizione da parte dell’AdA del RAC e del Parere annuale di Controllo per il periodo 1 luglio 2012 – 30 giugno 2013, nell’ambito dei quali viene fornito il quadro degli audit di sistema e degli audit delle operazioni effettuati. Sulla base dei risultati degli audit effettuati, l’AdA ha formulato un parere con riserva. La riserva è dovuta al fatto che, relativamente a 2 progetti sottoposti ad audit, la documentazione necessaria allo svolgimento dell’audit è stata resa disponibile da parte dei beneficiari solo a ridosso della redazione del RAC; - lo svolgimento da parte dell’AdA dell’audit di sistema con il supporto della struttura di Assistenza Tecnica (KPMG S.p.A) che, per il periodo di riferimento del RAC, hanno riguardato l’Autorità di Gestione, l’Autorità di Certificazione e gli Organismi Intermedi (Finpiemonte SpA e Artigiancassa). Gli aspetti esaminati hanno riguardato: (i) definizione, ripartizione e separazione delle funzioni tra l’Autorità di Gestione e le altre Autorità del Programma/Organismi Intermedi ed all’interno di essi la pista di controllo; (ii) procedure per la selezione delle operazioni; (iii) informazioni e strategia per fornire assistenza ai beneficiari; (iv) verifiche svolte dall’AdG, AdC e dagli OI; (v) piste di controllo; (vi) sistemi di contabilità, monitoraggio e reporting finanziario; (vii) azioni preventive e correttive in caso di rilevazione di errori sistematici. Tutte le azioni di follow up relative ai controlli sopra richiamati risultano chiuse al 30.06.2013. Le principali constatazioni dell’AdA risultano essere positive, nel senso che il SdGC viene ritenuto ben funzionante e che sarebbero necessari solo miglioramenti marginali; - la realizzazione degli audit sulle operazioni, con il supporto della struttura di Assistenza Tecnica (KPMG S.p.A), effettuati su un campione del 22,78% della spesa certificata al 31.12.2012. I risultati degli audit effettuati sulle spese certificate al 31 dicembre 2012 rilevano un tasso di errore totale proiettato pari all’0,40% (inferiore alla soglia di rilevanza del 2%). Nell’ambito del campionamento effettuato sulle spese certificate al 31 dicembre 2012, sono state rilevate n. 13 irregolarità per un importo complessivo di circa 26 mila euro. Le informazioni sul seguito dato: (i) alle irregolarità riscontrate a seguito degli audit delle operazioni effettuati sulle spese certificate al 31 dicembre 2012, l’AdA fa presente che non sono stati rilevati casi di frode/frode sospetta né errori di carattere sistemico; non sono emerse criticità significative. Il follow up delle irregolarità è in corso; (ii) alle irregolarità riscontrate a seguito degli audit delle operazioni effettuati sulle spese certificate al 31 dicembre 2011, l’AdA ha segnalato che non sono stati rilevati casi di frode/frode sospetta né errori di carattere sistemico; non 100 sono emerse criticità significative. Il follow up delle irregolarità risulta chiuso tranne che per due operazioni. Inoltre l’AdA ha segnalato che, con riferimento all’aggiornamento del tasso di errore indicato nel RAC 2012, il tasso di errore definitivo risulta in fase di aggiornamento e lo stesso sarà comunicato tempestivamente alla Commissione e riportato nel RAC 2014; - nell’ambito del RAC 2013 viene inoltre dato conto della missione della Commissione europea realizzata nel periodo 25 giugno – 04 luglio 2013 per l’esame dell’Attività svolta dall’AdA a norma dell’art 62 del Regolamento (CE) 1083/2006; - la partecipazione dell’AdA a diversi incontri di discussione con l’Organismo nazionale di coordinamento dei controlli (Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato - IGRUE), la Commissione Europea e le Autorità di Audit delle altre Regioni italiane. - 101 6. 6.1. INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ ATTUAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE Premessa Il Piano di Comunicazione del POR FESR 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea in data 4.3.2008, viene coordinato dalla Direzione Comunicazione Istituzionale, in stretta collaborazione con l’Autorità di Gestione del programma. Ai fini dell’implementazione delle attività di comunicazione del POR FESR, nel 2013 sono state delegate alla Direzione Comunicazione Istituzionale risorse del programma pari a 102.106,95 euro. Principali attività di comunicazione realizzate Come previsto dalla programmazione pluriennale, è stata raggiunta la pressoché totale copertura dei potenziali beneficiari, costruendo e consolidando reti di relazioni e di circuitazione delle informazioni strutturate. In particolare, nel corso dell’anno sono stati ulteriormente rafforzati i canali di diffusione in collaborazione con il sistema camerale e con i sistemi industriali e delle PMI. Tutti gli interventi di comunicazione realizzati sono visibili nell’apposita area comunicazione FESR del sito: www.regione.piemonte.it/europa/ Di seguito si presentano le iniziative più significative realizzate nel corso del 2013. Evento annuale Oltre alla tradizionale attività seminariale e convegnistica, finalizzata alla diffusione delle opportunità dei singoli bandi o misure di intervento del POR FESR, il 4 dicembre 2013 è stato organizzato un evento annuale: un Convegno, dal titolo "Poli di innovazione: elementi strategici per innovare la politica industriale in Piemonte", organizzato presso il Centro Congressi della Regione Piemonte a Torino. Durante i lavori è stato possibile ascoltare, direttamente dai protagonisti coinvolti nella implementazione degli interventi realizzati, il racconto dell’esperienza realizzata che viene considerata un’eccellenza nazionale. Comunicazione a mezzo web Con la finalità di consolidare il canale di comunicazione web dedicato, a basso costo ed alto impatto, si è lavorato all’aggiornamento costante dell’area tradizionalmente dedicata alla comunicazione dei Fondi Strutturali (www.regione.piemonte.it/europa), luogo tra l’altro deputato anche alla visibilità dei Beneficiari dei finanziamenti del POR e dell’area web regionale dedicata al settore delle attività produttive della regione Piemonte. Direct mail Come da programmi, sono state realizzate ed inviate all’indirizzario dedicato due newsletter FESR News, a febbraio e dicembre 2013 afferenti alle attività e alle realizzazioni del POR. L’archivio newsletter è consultabile on-line all’indirizzo: http://mailing.csi.it/newsreg/front/europa/index.php?page=archive Realizzazione materiali e potenziamento dei canali informativi a mezzo web 102 Nel corso del 2013 sono stati realizzati materiali e se ne è curata la diffusione attraverso canali informativi dedicati e di massa. L’attività di comunicazione si è concentrata sul FESR ed i Piani strategici, ed in particolare sui seguenti aspetti: - poli di innovazione e piattaforme tecnologiche; - opportunità per le PMI; - progetto Corona Verde. Nell’ambito della realizzazione dei materiali e del potenziamento dei canali informativi si citano in particolare: - - le inserzioni sui mezzi di comunicazione nazionali e locali ed in particolare la realizzazione di pagine redazionali sul POR FESR su tutte le 64 testate giornalistiche periodiche locali del Piemonte ed inserzioni tabellari e publiredazionali su La Stampa e La Repubblica, nell’ambito delle edizioni regionali; - la realizzazione di stampe pieghevoli relative alle seguenti tematiche: Piattaforme Tecnologiche, Cluster, FESR e Piani strategici, Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica, Opportunità per le PMI, Sistema dei Poli Tecnologici, nonché la realizzazione di 11 folder (uno per ogni Polo di Innovazione piemontese); la realizzazione del II Volume della collana editoriale POR FESR dedicato al sistema regionale dei Poli di Innovazione, eccellenza nazionale e internazionale; - la diffusione di notizie e opportunità del POR in apposito notiziario ANSA, tesa al rafforzamento del circuito di comunicazione ai media e agli opinion leaders. Inoltre è proseguita la campagna di comunicazione integrata (case history) per la valorizzazione del progetto “Corona Verde” previsto dall’Asse III – Riqualificazione territoriale, e dei “Poli di innovazione del Piemonte” previsti dall’Asse I – Innovazione e transizione produttiva. Nel caso del progetto di “Corona verde”, la campagna di comunicazione mira alla valorizzazione di un unicum straordinario a livello europeo che comprende patrimonio architettonico e aree verdi, recuperate e messe a disposizione del pubblico per una fruizione di tipo culturale e turistico. Il progetto strategico a regia regionale, come si descrive meglio al punto 3.3.1.2 del presente RAE, interessa l’area metropolitana e la collina torinese, e vede la realizzazione di un sistema di piste ciclabili, ciclostrade, greenways, strade rurali, aree attrezzate e percorsi pedonali per creare una grande “rete ecologica” di oltre 90 km che coinvolge 93 comuni. La comunicazione si articola attraverso un depliant tecnico per gli oltre 100 soggetti coinvolti nell’implementazione del progetto, un depliant illustrativo e con percorsi ad uso del grande pubblico, un clip promozionale di 2 minuti, un documentario da 45 minuti (presentato al 31° Torino Film festival a Novembre 2013), una guida turistica edita da Neos Edizioni, 10 newsletter e 5 incontri territoriali. 103 Il case history “I poli di innovazione del Piemonte”, invece, mira a valorizzare il sistema dei Poli di innovazione Piemontesi e costituisce, a nostro avviso, oltre che uno strumento strategico per innovare la politica industriale, una “buona pratica” a livello comunitario. Si è inteso valorizzare questa buona pratica e la sua storia attraverso la realizzazione di un volume bilingue con una prima parte di narrazione dell’esperienza, degli investimenti e dei risultati prodotti a livello di sistema; e, una seconda parte dedicata ai singoli Poli, ai loro progetti più significativi ed ai progetti InterPolo. E’ stata realizzata una giornata seminariale di approfondimento, una brochure di sintesi, 12 flyer, una piccola mostra a pannelli didascalici e fotografici. Per ciò che concerne le mostre e fiere, si evidenzia la partecipazione della Regione, mediante l’allestimento di uno stand promozionale sul tema “Sistema dei Poli di Innovazione”, all’evento “La notte dei ricercatori” - Ottava edizione, tenutasi a Torino il 27 settembre 2013. E’ inoltre stata avviata la realizzazione di un volume con DVD-Rom, bilingue, per la comunicazione di fine programmazione, che racchiude la narrazione di 7 anni di interventi attraverso le immagini, i progetti e le testimonianze più significative. Valorizzazione degli interventi co-finanziati anche con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale E’ proseguita l’attività di valorizzazione del cofinanziamento FESR sugli annunci di promozione dei Piani strategici pluriennali: Occupazione e Competitività, Piano Giovani, piano ICT, Piano Energia e per le iniziative rivolte al futuro dei giovani. 104 Da segnalare, infine, che nel corso del 2013 sono state completate alcune azioni di comunicazione finanziate a fine del 2012. Si tratta nello specifico di: - diffusione del bando “Progetti innovativi di creatività digitale ideati da giovani”, a valere sulle risorse dell’Attività I.1.3 – Innovazione e PMI, rivolto a giovani con meno di 35 anni di età. - realizzazione e diffusione di spot e videocomunicati sul sistema dell’emittenza televisiva locale; - stampa pieghevoli (le piattaforme tecnologiche, Opportunità per le PMI - smobilizzo crediti, fondo di riassicurazione, “più green” - Le Reti Manunet, crosstexnet, Wisp – I Piani strategici d’area - Piano Ricerca, Piano Competitività, Piano occupazione, Piano Giovani, Piano Energia, Piano ICT, Piano Local Development) . Stato di avanzamento delle azioni previste dal PdC Le attività di comunicazione svolte nel corso del 2013 e descritte in precedenza, hanno consentito di incrementare i valori inerenti gli indicatori fisici del Piano di Comunicazione del POR. Lo stato di avanzamento degli indicatori di risultato alla fine del 2013 viene riportato nel box che segue. Box – Avanzamento indicatori di risultato del Piano di Comunicazione Indicatore Numero di soggetti coinvolti nel direct mailing Numero testate coinvolte Numero strumenti realizzati Numero di incontri utilizzati Numero di accessi aree web dedicate Obiettivo iniziale 5.000 15 8 8 100.000 - Avanzamento al 31.12.2013 Circa 11.000 Newsletter POR FESR: 4.200 76 44 46 Area web europa: circa 1.450.000 nel 2013, (circa 1.150.000 nel 2012) - Area web Attività Produttive: circa 1.000.000 nel 2013 (circa 890.800 nel 2012) 105 7. VALUTAZIONE COMPLESSIVA Lo stato di attuazione del POR FESR del Piemonte, alla fine del 2013, come si è visto nelle sezioni precedenti del presente RAE, appare complessivamente soddisfacente sia per quanto riguarda la performance finanziaria, sia relativamente allo stato di avanzamento amministrativo del programma che presenta una evoluzione abbastanza significativa e – in assenza di eventi attualmente non prevedibili – consente di potersi attendere sviluppi certamente positivi per il biennio che conduce alla conclusione della fase realizzativa degli interventi del POR prevista, come noto, per la fine del 2015. Anche l’analisi delle realizzazioni, dei risultati e degli impatti fisici complessivamente conseguiti dal POR alla fine del 2013 consente di apprezzare il raggiungimento di diversi obiettivi stimati in fase di programmazione. Inoltre, si conferma, come di consueto, il buon funzionamento del sistema di gestione e di sorveglianza del programma adottato dall’AdG il quale ha permesso di disporre di un quadro informativo sempre aggiornato che ha consentito di prendere le decisioni necessarie per affrontare le problematiche che hanno caratterizzato nel corso dell’anno talune misure del POR. Una sintetica valutazione della performance finanziaria del POR alla fine del 2013, svolta sulla base degli indicatori finanziari relativi ai pagamenti sostenuti dai beneficiari e certificati dalla Regione alla Commissione Europea e allo Stato, nonché delle risorse allocate in capo ai beneficiari degli interventi da realizzare, consente di evidenziare: − il conseguimento dell’obiettivo di spesa (N+2) fissato per la fine del 2013 dai regolamenti comunitari, con una spesa complessiva sostenuta dai beneficiari del POR e certificata alla Commissione ed allo Stato per circa 641,5 Meuro, pari a circa il 60% del finanziamento complessivo del POR (1.068,7 Meuro), ed un contributo pubblico corrispondente dello stesso importo; − la messa a disposizione dei beneficiari delle misure dei tre Assi prioritari principali del POR della quasi totalità delle risorse programmate. Nel 2013, infatti, sono state attivate altre 5 nuove procedure per l’assegnazione delle risorse (Bandi, Disciplinari, ecc.), ed inoltre sono state potenziate misure esistenti nell’ambito dei tre Assi prioritari del POR che finanziano misure di aiuti e di servizi al sistema delle imprese ed interventi infrastrutturali per la competitività del territorio, che hanno consentito di mettere a disposizione del territorio la quasi totalità del contributo pubblico programmato per l’intero periodo 2007-2013 da tali Assi prioritari (circa 1.022 milioni di euro, pari al 99,7% del totale programmato). L’analisi dei principali risultati e impatti conseguiti dal POR alla fine del 2013 – con particolare riferimento alle tipologie di intervento che, pur se con qualche aggiornamento e/o adattamento delle policy di riferimento al nuovo contesto regolamentare comunitario, sono previsti anche nel prossimo ciclo di programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 – consente di evidenziare prioritariamente che: − gli impatti più significativi conseguiti dal POR nel suo complesso, sono rappresentati innanzitutto dalla creazione di nuovi posti di lavoro, con 2.130 nuovi posti creati complessivamente alla fine del 2013 e con un aumento nel corso dell’anno di 613 unità lavorative equivalenti (+ 40,4% rispetto al 2012), di cui 187 costituite da donne (+ 39% circa). Pur se il dato complessivo appare ancora distante dal target obiettivo (stimato in 6 mila posti di lavoro attesi), si tratta di un risultato da considerare anche alla luce 106 dell’andamento dell’occupazione a livello regionale che, come si è visto, continua a registrare un andamento negativo. − i risultati conseguiti alla fine del 2013 che permettono di apprezzare il trend che continua a mantenersi positivo con riferimento alle tematiche della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell'innovazione, al quale ha fornito un importante contributo anche l’azione regionale attivata nell’ambito dell’Asse I – Innovazione e transizione produttiva del POR di sostegno e promozione al sistema delle Piattaforme innovative e dei Poli di Innovazione che favoriscono la messa in rete del sistema delle imprese con il sistema della ricerca. Ci si riferisce in particolare a: (i) le imprese innovatrici (vale a dire le imprese coinvolte in progetti di innovazione rispetto al totale delle imprese potenzialmente beneficiarie) che continuano a crescere anche nel corso del 2013 (1,4% più vicino al target obiettivo fissato a 2,7%); (ii) la produttività innovativa dei progetti (rappresentata dalle domande di brevetto scaturite dai progetti di ricerca finanziati sul numero totale dei progetti di ricerca finanziati) che si avvicina ulteriormente al target fissato dal POR (7,02% rispetto all’obiettivo del 15%); (iii) l’indicatore di competitività (riferito all’incremento % del fatturato atteso delle imprese che hanno introdotto innovazione grazie al sostegno del POR) che nel 2013 centra l’obiettivo (25%). Accanto a quanto appena richiamato, non possono non essere menzionati i risultati rilevati alla fine dell’anno con riferimento alle policy volte alla crescita sostenibile. Il riferimento nello specifico è ai risultati connessi agli interventi attivati nell’Asse II – Sostenibilità e efficienza energetica del POR attraverso la promozione della produzione di energie rinnovabili e la diversificazione delle fonti energetiche, nonché la riduzione dei consumi energetici, che fanno rilevare: (i) un volume di investimenti indotti nel sistema delle imprese che cresce ulteriormente superando alla fine del 2013 il valore obiettivo (68 Meuro rispetto ai 60 del target); (ii) un ulteriore importante progresso (51 GWh rispetto ai 25 di fine 2012) in termini di Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili che avvicina ulteriormente l’indicatore al target atteso (70 GWh); − per quanto riguarda l’obiettivo di promuovere la parità tra uomini e donne e l’integrazione della prospettiva di genere – che la Regione ha perseguito prevedendo, ove applicabile, nell’ambito delle misure attivate, criteri di selezione e punteggi premiali a vantaggio delle iniziative che promuovono e favoriscono il principio di parità – alla fine del 2013, si confermano i positivi riscontri già rilevati negli anni precedenti, sia a livello di occupazione femminile generata dai progetti conclusi alla fine del 2013 (rispetto alle 2.130 unità di lavoro complessivamente generate dal POR, l’incidenza dell’occupazione femminile raggiunge il 31,5%), sia a livello di progetti realizzati da imprese a titolarità femminile che hanno potuto beneficiare di contributi erogati a vario titolo sugli Assi del Programma (431 progetti); − relativamente all’apporto del POR al “processo di Lisbona” dell’Unione europea (earmarking), il contributo fornito prevalentemente dalle misure previste e realizzate nell’ambito dell’Asse I - Innovazione e transizione produttiva e dell’Asse II Sostenibilità ed efficienza energetica del POR si può stimare in circa 317 Meuro della quota FESR del costo ammesso, pari all’82% della quota FESR del costo ammesso complessiva del POR (circa 388 Meuro), a fronte di una soglia prevista dal Programma per i temi prioritari dell’earmarking del 69,5% circa; 107 − quanto all’approccio allo sviluppo urbano sostenibile – a cui concorrono, insieme alle misure dell’Asse III – Riqualificazione territoriale quasi completamente vocati al conseguimento di tale policy, anche gli interventi collocati nelle aree urbane finanziati nell'ambito di Attività dell'Asse I - Innovazione e transizione produttiva e dell'Asse II – Sostenibilità ed efficienza energetica del POR che, seppur indirettamente, contribuiscono alla strategia di sviluppo urbano sostenibile delineata nel POR – alla fine del 2013, circa 223 Meuro della quota FESR del costo ammesso dal POR degli interventi inviati al Sistema Nazionale Monitweb, ovvero il 57,5% del totale della quota FESR del costo ammesso dalle misure del Programma (388 Meuro circa), sono investiti in agglomerati urbani del Piemonte; Il buon funzionamento del sistema di gestione e di sorveglianza del POR adottato dall’AdG, infine, viene attestato, anche per il 2013, dalla capacità mostrata sia di assicurare lo svolgimento degli adempimenti previsti per una efficiente ed efficace implementazione delle misure del Programma, che di garantire la disponibilità di un quadro informativo completo ed aggiornato al fine di poter prendere le decisioni necessarie per affrontare le problematiche che hanno caratterizzato nel corso dell’anno talune misure del POR. Ci si riferisce in particolare: (a) allo svolgimento delle funzioni di rendicontazione e di certificazione della spesa con la presentazione di quattro domande di pagamento presentate alla Commissione Europea ed allo Stato al fine di attivare il trasferimento delle quote del contributo comunitario e statale; (b) all’implementazione dei piani di controllo inerenti sia i controlli di primo livello amministrativi (100% dei progetti) e in loco (18,4% della spesa certificata alla Commissione Europea alla fine del 2012 rientrante nell’universo di riferimento), sia i controlli di sistema svolti dall’Ufficio dell’AdG; (c) alla trasmissione automatica dei dati da parte del sistema informativo regionale per il monitoraggio del POR nel rispetto delle scadenze fissate per il monitoraggio finanziario (6 operazioni di trasferimento dati effettate con riferimento ai bimestri solari); (d) al contributo del Valutatore indipendente che ha realizzato le attività di analisi e di valutazione del POR (collaborazione con il Nuval regionale per la definizione del contributo del POR FESR al raggiungimento degli obiettivi del QSN e della politica regionale unitaria; valutazione tematica inerente i Poli di innovazione); (e) al contributo dell’Autorità Ambientale regionale con riferimento alle attività di attuazione, valutazione e selezione dei progetti ed alle azioni di monitoraggio ambientale e di reporting; (f) alla funzionalità del CdS che ha discusso e assunto importanti decisioni quali l’approvazione del RAE 2012 e la modifica del POR ed in particolare alla riprogrammazione del Piano finanziario del Programma; (g) all’attività di accompagnamento svolta dal Piano di Comunicazione del POR FESR 2007-2013. 108 ALLEGATO 1 – PROGETTI SIGNIFICATIVI Progetto significativo 2013 POR FESR 2007/2013 POR FESR PIEMONTE 2007-2013 Asse I – Innovazione e transizione produttiva Attività I.1.1 – Piattaforme innovative Procedure Innovative di Imaging Molecolare Diagnostica e il Monitoraggio Terapeutico per la Bando: Biotecnologie per le scienze della vita CODICE PROGETTO: 0136000023-26-33-42-43-47-49-53-60 TITOLO PROGETTO: Procedure Innovative di Imaging Molecolare per la Diagnostica e il Monitoraggio Terapeutico ACRONIMO PROGETTO: PIIMDMT IMPORTO FINANZIARIO Importo Fonte FESR Contributo pubblico concesso 3.957.143,25 € 1.565.938,25 € Impegni giuridicamente vincolanti 3.957.143,25 € 1.565.938,25 € Pagamenti ammessi 3.789.895,02 € 1.499.754,04€ DATE : Inizio Esecuzione investimenti: 2009 Fine Esecuzione investimenti: 2013 PERSONE referenti: Prof. Silvio Aime, Università degli Studi di Torino, Struttura Didattica Speciale di Biotecnologie. Franco Russo, Regione Piemonte, Direzione Attività Produttive; PARTNERS PARTECECIPANTI AL PROGETTO: Università degli Studi di Torino, Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro onlus, Invento srl, Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, Fluody srl, IM3D spa, Bracco Imaging spa, Advanced Accelerator Applications Italy srl, Cage Chemicals srl La piattaforma PIIMDMT ha integrato competenze specialistiche nel settore della Diagnostica per Immagini per sviluppare procedure innovative di Imaging Molecolare con buone potenzialita’ alla traslazione clinica/industriale per l’acquisizione di diagnosi precoci e per il monitoraggio di trattamenti terapeutici. Lo sviluppo in ambito diagnostico dell’Imaging 109 Molecolare ha come obiettivo la visualizzazione (quantitativa) “in vivo” di molecole o eventi molecolari che agiscano da biomarcatori della patologia e della sua stadiazione. L’obiettivo del progetto PIIMDMT ha riguardato la progettazione e la sperimentazione di sonde e metodologie di Imaging che possano contribuire all’innovazione del settore andando ad intercettare risposte cellulari che caratterizzano la progressione o la regressione della patologia a livello cellulare, cioe’ molto prima che queste alterazioni portino alle modifiche anatomicostrutturali che sono alla base delle attuali valutazioni diagnostiche. Il campo di applicazione ha riguardato soprattutto l’ambito delle patologie tumorali e le procedure proposte hanno utilizzato le principali modalita’ di Imaging disponibili nei dipartimenti di clinica diagnostica (MRI, PET, SPECT e Imaging Ottico). Sono state sviluppate sonde particolarmente innovative in ambito MRI che permettono la visualizzazione di più “target” nella stessa immagine (agenti che comportano il trasferimento di magnetizzazione saturata sul segnale dell’acqua e molecule iperpolarizzate che hanno aperto la strada per una diagnostica che riporti direttamente sul metabolismo cellulare). Nell’ambito della medicina nucleare, interessanti risultati sono stati ottenuti sia nella sintesi di sintoni fluorurati che nello sviluppo di un sistema affidabile e versatile di marcatura di peptidi con Ga-68 oltre alla produzione di una nuova proteina marcata con Tecnezio-99m che sara’presto testata su pazienti (studio clinico di Fase I). Lo sviluppo di un kit sterile e monouso per la preparazione di DOTA-peptidi senza l’utilizzo di costosi e laboriosi moduli di sintesi porterà ad un nuovo generatore Ge/Ga che potrebbe aprire prospettive di commercializzazione dello stesso su larga scala. E’ stata anche condotta un’esplorazione nel campo delle sonde duali per applicazioni su macchine ibride tipo PET-MRI. Infine molta attenzione e’ stata dedicata alla messa a punto di metodi di analisi delle immagini applicabili alle varie tipologie di imaging - che consentano una sempre più rapida e accurata diagnosi e stadiazione dei tumori, nonché di altre patologie. Grazie al progetto PIIMDMT, è stato possibile mettere a punto un sistema di Computer Assisted Diagnosis (CAD) per il tumore alla mammella, che consente di individuare automaticamente nelle immagini DCE-MRI le lesioni mammarie, di fornire il grado di malignità e di monitorare l'efficacia delle terapie antitumorali. Si sono realizzati dei prototipi che sono stati installati in numerosi centri clinici. Alcuni di essi sono stati industrializzati e commercializzati in Italia e all’estero. Opacità con associate calcificazioni 12mm, carcinoma duttale infiltrante. Identificato dal CAD. 110 L’insieme di questi risultati, unitamente ai dati di tossicologia raccolti, hanno aperto la strada alla traslazione clinica delle molecole e dei traccianti selezionati nel progetto. Le attivita’ di ricerca sviluppate nella Piattaforma PIIMDMT hanno portato ad un ottimo livello di integrazione tra i partecipanti ed hanno contribuito all’attivazione di un laboratorio di Imaging preclinico universita’/industria (CEIP, Centro di Eccellenza di Imaging Preclinico) presso il Bioindustry Park di Colleretto Giacosa, rendendo il Piemonte un’area di riferimento internazionale per la progettazione e la valutazione di sonde per l’Imaging Molecolare. Questo laboratorio, insieme al Centro di Imaging Molecolare dell’Universita’ di Torino, sara’ parte integrante del Nodo di Imaging Molecolare nella costruenda Infrastruttura Europea “EuroBioImaging” intesa ad offrire “open-access” ai ricercatori europei. 111 ALLEGATO 2 - PROGETTI A CAVALLO CON LA PROGRAMMAZIONE 2000-2006 Il POR FESR 2007-2013 del Piemonte finanzia il completamento di 2 “progetti non conclusi e/o non operativi” avviati con il DOCUP obiettivo 2 anni 2000-2006. Di seguito, per ciascuno di tali progetti, si riporta una scheda sintetica formulata sulla base delle Linee guida comunitarie e statali per la predisposizione del RAE. PROGETTO N. 1 Misura DOCUP 2000-2006 5.1. "Assistenza Tecnica" linea di intervento 5.1a "Azioni di cui al comma 2 norma 11 del Reg. 1685/00" Priorità POR 2007-2013 IV.1.1 Assistenza Titolo Progetto Servizio di assistenza tecnica all'esecuzione del Docup 2000/2006 della Regione Piemonte finanziato dal FESR Costo totale previsto € 1.533.750,00 Contributo FESR previsto € 744.828,52 Costo totale a carico del DOCUP 2000-2006 € 1.322.374,39 Contributo FESR a carico del DOCUP 20002006 € 661.187,19 Costo totale previsto a carico del POR 20072013 € 211.375,61 Contributo FESR previsto a carico del POR 2007-2013 € 83.641,33 Costo totale certificato al 31.12.2013 sul POR 2007-2013 € 211.375,61 FESR certificato al 31.12.2013 sul POR 20072013 € 83.641,61 Atto che statuisce l’ultimazione dei lavori e l’operatività del progetto L’approvazione da parte della CE della documentazione finale del DOCUP ha statuito la fine dei lavori Data inizio lavori 26/03/2003 Data prevista per il completamento dei lavori I lavori sono stati completati Data effettiva ultimazione lavori 17/10/2011 Data operatività del progetto 17/10/2011 Breve descrizione sull'attuazione del progetto, evidenziando le componenti fisiche a carico della programmazione 2000-2006 e quelle a carico della programmazione 2007-2013 Il progetto è stato ultimato e il pagamento finale è stato effettuato in seguito all'approvazione da parte della CE della documentazione finale del DOCUP 2000/2006. A carico della programmazione 2007/2013 sono state previste 650 giornate uomo 112 Descrivere eventuali nell'attuazione dei lavori problemi emersi Non sono emersi problemi ma il progetto non è stato "completato" per sua stessa natura in quanto il Servizio di Assistenza Tecnica fissa la conclusione dell'incarico ad approvazione della documentazione di chiusura del programma da parte della Commissione. Ciò in considerazione della nota COCOF/07/0021/01 con cui la Commissione Europea ha affermato che per le spese di assistenza tecnica i costi sostenuti oltre la data di ammissibilità dei PO 2000/2006, relativi alla chiusura dei programmi stessi, possono essere cofinanziati attraverso le risorse destinate all’Assistenza tecnica nei Programmi 2007/2013. PROGETTO N. 2 Misura DOCUP 2000-2006 5.1. "Assistenza Tecnica" linea di intervento 5.1a "Azioni di cui al comma 2 norma 11 del Reg. 1685/00" Priorità POR 2007-2013 IV.1.3 Controlli e processi di audit Titolo Progetto Affidamento controlli I livello Docup 2000/2006 Costo totale previsto € 400.680,00 Contributo FESR previsto € 196.616,49 Costo totale a carico del DOCUP 2000-2006 € 364.980,00 Contributo FESR a carico del DOCUP 20002006 € 182.490,00 Costo totale previsto a carico del POR 20072013 € 35.700,00 Contributo FESR previsto a carico del POR 2007-2013 € 14.126,49 Costo totale certificato al 31.12.2013 sul POR 2007-2013 € 35.700 FESR certificato al 31.12.2013 sul POR 20072013 € 14.126,49 Atto che statuisce l’ultimazione dei lavori e l’operatività del progetto Svincolo polizza fideiussoria Data inizio lavori 31/03/2005 Data prevista per il completamento dei lavori 26/08/2009 Data effettiva ultimazione lavori 18/05/2009 Data operatività del progetto 18/05/2009 Breve descrizione sull'attuazione del progetto, evidenziando le componenti fisiche a carico della programmazione 2000-2006 e quelle a Il progetto è ultimato. A valere sul POR sono stati pagati 85 controlli a fronte di 869 pagati a valere sul Docup (totale controlli effettuati 954) 113 PROGETTO N. 2 carico della programmazione 2007-2013 Descrivere eventuali nell'attuazione dei lavori problemi emersi Non sono emersi problemi particolari ma poiché la verifica degli ultimi controlli è avvenuta a ridosso del termine di ammissibilità il pagamento è stato effettuato oltre il 30/06/2009. Ciò in considerazione della nota COCOF/07/0021/01 con cui la Commissione Europea ha affermato che per le spese di assistenza tecnica i costi sostenuti oltre la data di ammissibilità dei PO 2000/2006, relativi alla chiusura dei programmi stessi, possono essere cofinanziati attraverso le risorse destinate all’Assistenza tecnica nei Programmi 2007/2013. 114 ALLEGATO 3 - RIPARTIZIONE DELL’USO DEI FONDI Tabella 3 - Foglio di classificazione Contributo comunitario stanziato Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione RCE 04 01 01 04 ITC11 646.455,90 ITC13 127.866,33 RCE RCE ITC15 6.955,20 ITC11 17.985.005,02 RCE ITC12 373.731,65 RCE ITC13 36.957,35 RCE ITC14 332.661,05 RCE ITC15 832.686,91 RCE ITC16 245.829,15 RCE ITC17 249.600,79 RCE ITC18 152.820,53 ITC11 49.761,41 RCE ITC12 520.652,87 RCE ITC13 574.715,05 RCE ITC14 0,00 RCE ITC15 384.588,14 RCE ITC16 1.127.286,09 RCE ITC17 696.290,50 RCE ITC18 1.727.198,53 ITC13 609.806,96 ITC16 98.950,00 ITC16 39.509,54 ITC17 18.651,64 RCE RCE RCE 04 04 04 01 01 01 01 05 05 06 06 04 RCE RCE 04 01 05 01 RCE RCE ITC12 65.210,42 RCE ITC13 2.453,65 RCE ITC16 382.461,38 RCE ITC17 16.470,63 RCE ITC18 15.558,62 ITC12 171.315,00 ITC15 206.074,35 RCE 04 04 01 01 05 05 03 05 RCE RCE 04 01 05 11 ITC18 4.346,65 RCE 04 01 05 12 ITC12 10.813,63 RCE ITC13 40.390,64 RCE ITC15 147.157,22 RCE ITC16 124.980,25 RCE ITC17 11.772,84 RCE ITC18 5.145,40 ITC13 210.177,84 RCE 04 01 05 115 13 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione Contributo comunitario stanziato RCE ITC15 61.349,00 RCE ITC16 125.798,45 RCE ITC18 78.890,04 ITC12 5.865,76 RCE ITC16 101.441,11 RCE ITC17 29.684,00 RCE ITC18 803.369,84 260.741,29 RCE RCE 04 01 05 16 04 01 05 21 ITC15 ITC18 107.784,72 04 01 05 22 ITC12 107.869,10 RCE ITC16 123.084,48 RCE ITC17 70.100,31 RCE ITC18 60.181,75 RCE RCE RCE 04 01 01 10 ITC11 91.601,42 RCE 04 01 01 01 ITC11 67.345,92 RCE ITC14 1.300,00 RCE ITC15 15.466,61 RCE ITC16 293.434,89 RCE ITC18 7.710,50 ITC11 287.669,94 RCE ITC13 6.728,60 RCE ITC17 20.570,75 RCE 04 01 01 03 RCE 04 01 01 05 ITC11 142.817,66 RCE 04 01 01 08 ITC11 79.210,24 ITC14 6.332,00 RCE RCE 04 01 01 09 ITC12 16.119,69 RCE 04 01 01 12 ITC11 735.937,31 RCE ITC12 9.900,00 RCE ITC14 7.326,21 RCE ITC15 29.108,00 ITC11 737.774,42 RCE ITC12 16.625,60 RCE ITC13 4.452,75 RCE ITC16 15.435,41 RCE ITC17 175.442,88 RCE 04 01 01 13 RCE 04 01 01 15 ITC16 13.653,38 RCE 04 01 01 16 ITC11 7.542.439,80 RCE ITC12 79.452,57 RCE ITC13 49.717,33 RCE ITC14 86.136,05 RCE ITC15 381.960,26 116 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione Contributo comunitario stanziato RCE ITC16 10.301,48 RCE ITC17 28.368,87 RCE ITC18 83.813,16 RCE 04 01 01 19 ITC11 32.302,42 RCE 04 01 01 21 ITC11 216.228,51 ITC14 1.029,08 ITC11 3.658.687,12 RCE ITC12 87.603,10 RCE ITC15 141.495,93 RCE ITC16 10.354,13 RCE ITC17 2.770,60 RCE RCE 04 01 01 22 RCE 04 01 02 03 ITC16 129.418,92 RCE 04 01 02 04 ITC13 320.192,84 RCE 04 01 02 06 ITC11 546.505,61 RCE ITC12 288.665,82 RCE ITC13 137.174,92 RCE ITC14 108.968,53 RCE ITC15 84.325,32 RCE RCE 04 01 02 08 RCE RCE ITC16 265.099,76 ITC12 129.099,31 ITC16 141.426,31 17.162,93 04 01 02 12 ITC14 ITC16 49.656,88 RCE 04 01 02 13 ITC16 42.167,78 RCE 04 01 02 16 ITC11 7.866,53 RCE ITC12 42.379,22 RCE ITC14 21.729,75 RCE ITC16 158.450,83 32.246,04 RCE RCE 04 01 02 19 ITC14 RCE 04 01 02 21 ITC16 3.166,00 RCE 04 01 02 22 ITC11 31.966,04 RCE ITC12 71.872,22 RCE ITC14 4.749,00 RCE ITC16 38.508,75 ITC11 4.153.863,25 RCE 04 01 01 18 RCE ITC12 30.411,98 RCE ITC13 127.378,75 RCE ITC15 221.581,16 RCE ITC18 490.609,28 RCE 06 01 01 03 ITC11 7.430,18 RCE 06 01 01 06 ITC11 7.690,65 117 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica RCE Ubicazione ITC15 Contributo comunitario stanziato 10.352,54 RCE 06 01 01 07 ITC11 9.217,14 RCE 06 02 01 03 ITC11 434.768,90 ITC15 176.131,00 RCE RCE ITC11 7.372.217,51 RCE 06 02 01 06 ITC14 118.740,00 RCE ITC15 1.301.248,06 RCE ITC16 539.218,28 RCE ITC18 145.608,88 RCE 06 02 01 07 ITC11 52.839,30 RCE 06 02 01 11 ITC11 72.993,42 RCE 06 02 01 12 ITC11 153.130,40 RCE 06 02 01 13 ITC11 90.222,18 RCE 06 02 01 16 ITC11 197.839,75 ITC15 66.433,05 RCE RCE 06 02 01 21 ITC11 226.248,61 RCE 06 02 01 22 ITC11 55.906,75 RCE 06 02 02 04 ITC13 380.114,55 RCE 06 02 02 06 ITC11 177.280,00 RCE ITC12 850.153,25 RCE ITC13 89.800,50 RCE ITC14 662.978,53 RCE ITC15 274.848,30 RCE ITC16 139.321,60 RCE 06 02 02 08 ITC16 77.181,00 RCE 06 02 02 12 ITC14 72.233,50 RCE 06 02 05 03 ITC15 58.123,23 RCE ITC16 50.860,30 RCE ITC17 435.476,73 RCE ITC18 71.992,30 RCE 06 02 05 04 ITC13 79.160,00 RCE 06 02 05 06 ITC12 138.512,60 RCE ITC15 128.943,50 RCE ITC16 2.565.853,43 RCE ITC17 1.437.781,82 RCE ITC18 1.508.905,66 RCE 06 02 05 12 ITC17 53.355,55 RCE 06 02 05 16 ITC16 79.160,00 RCE 06 02 05 21 ITC16 57.786,80 RCE ITC17 237.440,00 RCE ITC18 197.794,80 118 Contributo comunitario stanziato Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione RCE 06 01 05 06 ITC13 13.771,00 RCE ITC16 13.403,82 RCE ITC17 4.339,60 12.919,50 RCE 06 01 05 07 ITC12 RCE 06 01 02 06 ITC12 7.994,60 RCE 06 01 02 12 ITC15 12.471,20 RCE 03 01 01 13 ITC11 141.411,18 RCE 03 01 01 16 ITC11 1.334.783,96 RCE ITC12 96.152,44 RCE ITC13 194.088,19 RCE ITC14 194.815,57 RCE ITC15 60.858,67 RCE 03 01 01 22 ITC11 59.754,65 RCE 03 01 01 18 ITC13 7.157,99 RCE 03 01 02 16 ITC16 284.395,98 RCE 03 01 05 16 ITC18 338.405,51 RCE 03 01 05 22 ITC18 79.140,00 RCE 07 01 01 01 ITC16 86.646,37 RCE 07 01 01 03 ITC11 650.994,25 ITC17 117.565,63 ITC12 1.173.690,52 RCE ITC13 59.932,64 RCE ITC15 672.901,87 RCE ITC16 1.002.751,80 RCE ITC17 388.641,50 RCE RCE 07 01 05 06 RCE ITC18 292.094,19 ITC12 79.092,00 RCE ITC16 665.487,21 RCE ITC18 358.914,10 RCE 07 01 05 03 RCE 07 01 05 04 ITC13 7.382,06 RCE 07 01 05 13 ITC13 87.753,06 ITC16 64.905,00 RCE RCE RCE 07 01 05 16 RCE RCE ITC18 37.471,57 ITC12 209.893,78 ITC16 17.491,17 ITC18 794.376,45 RCE 07 01 05 18 ITC16 51.244,80 RCE 07 01 05 21 ITC18 34.246,80 RCE 07 01 05 22 ITC16 80.331,44 RCE 07 01 01 04 ITC11 102.837,09 ITC13 9.047,20 RCE 119 Contributo comunitario stanziato Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione RCE 07 01 01 05 ITC11 1.785.782,73 RCE 07 01 01 06 ITC11 20.270.328,63 RCE ITC12 40.377,60 RCE ITC13 121.187,70 RCE ITC14 148.550,06 RCE ITC15 193.864,20 RCE ITC16 13.847,03 RCE ITC17 267.900,24 RCE 07 01 01 08 ITC11 70.145,60 RCE 07 01 01 10 ITC11 132.173,00 RCE 07 01 01 11 ITC11 10.805,08 RCE 07 01 01 13 ITC11 264.070,43 RCE 07 01 01 16 ITC11 11.239.403,56 RCE ITC15 43.067,36 RCE ITC16 12.467,70 RCE ITC11 9.120.821,12 RCE 07 01 01 18 ITC15 523.571,55 RCE ITC18 349.587,12 RCE 07 01 01 21 ITC11 42.441,84 RCE 07 01 01 22 ITC11 5.518.484,01 RCE ITC13 65.900,16 RCE ITC16 186.520,43 RCE ITC18 10.467,00 RCE 07 01 02 04 ITC13 9.577,60 RCE 07 01 02 06 ITC11 87.086,87 ITC12 10.751,91 RCE 07 01 02 09 ITC16 13.850,77 RCE 07 01 02 16 ITC11 462.652,81 ITC16 456.511,64 RCE RCE RCE 07 01 02 22 ITC13 67.034,40 RCE 07 02 01 03 ITC11 885.152,03 RCE ITC12 86.480,32 RCE ITC15 286.880,11 RCE ITC17 25.637,85 ITC11 212.898,05 RCE ITC13 243.671,28 RCE ITC14 37.738,74 RCE ITC15 192.882,78 RCE 07 02 01 04 RCE 07 02 01 05 ITC11 34.197,12 RCE 07 02 01 06 ITC11 13.015.451,23 ITC12 189.450,15 RCE 120 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione Contributo comunitario stanziato RCE ITC14 288.233,12 RCE ITC15 1.263.875,06 RCE ITC16 269.042,17 RCE ITC18 66.923,03 RCE 07 02 01 09 ITC11 37.982,75 RCE 07 02 01 12 ITC11 315.445,00 RCE 07 02 01 13 ITC11 229.547,81 RCE 07 02 01 16 ITC11 203.337,60 ITC15 49.935,40 07 02 01 21 ITC11 978.232,38 ITC18 313.278,75 RCE RCE RCE RCE 07 02 01 22 ITC11 369.369,26 RCE 07 02 05 03 ITC16 365.290,09 RCE ITC17 213.732,00 RCE ITC18 144.366,51 RCE 07 02 05 04 ITC13 494.588,45 RCE 07 02 05 06 ITC12 236.484,48 RCE ITC13 349.537,52 RCE ITC15 1.070.418,00 RCE ITC16 2.908.800,22 RCE ITC17 1.217.026,85 RCE ITC18 1.857.119,41 RCE 07 02 05 08 ITC16 197.890,00 RCE 07 02 05 12 ITC12 76.191,50 RCE ITC15 65.307,00 RCE ITC16 311.215,30 RCE ITC17 19.376,92 RCE ITC18 274.708,95 14.842,50 RCE 07 02 05 13 ITC12 RCE 07 02 05 17 ITC13 40.450,19 RCE 07 02 05 21 ITC13 122.698,00 RCE ITC15 197.860,00 RCE ITC17 61.744,80 RCE ITC18 150.487,45 RCE 07 02 05 22 ITC15 71.244,00 RCE 07 02 02 04 ITC13 333.801,80 ITC14 70.848,20 RCE RCE 07 02 02 05 ITC16 237.456,00 RCE 07 02 02 06 ITC11 711.976,37 RCE ITC12 1.317.654,77 RCE ITC14 575.653,06 121 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica RCE RCE Ubicazione Contributo comunitario stanziato ITC15 364.339,83 ITC16 555.339,58 RCE 07 02 02 07 ITC14 60.755,30 RCE 07 02 02 12 ITC11 27.310,20 RCE ITC14 22.790,96 RCE ITC15 30.674,50 RCE ITC16 106.412,17 RCE 07 02 02 22 ITC18 32.257,70 RCE 08 02 01 15 ITC11 29.677.500,00 RCE 08 02 01 16 ITC11 18.957.000,00 RCE 09 01 02 05 ITC14 43.084,60 RCE 09 01 01 03 ITC11 21.406,62 ITC15 8.827,95 ITC11 57.317,37 ITC15 50.072,83 RCE RCE 09 01 01 04 RCE RCE 09 01 01 05 ITC11 2.607,00 RCE 09 01 01 06 ITC11 1.281.546,72 ITC15 106.336,90 RCE RCE ITC16 56.269,18 RCE 09 01 01 07 ITC11 59.403,47 RCE 09 01 01 12 ITC11 7.583,10 RCE 09 01 01 16 ITC11 1.028,00 RCE 09 01 01 21 ITC11 8.481,65 RCE 09 01 01 22 ITC11 13.882,98 RCE 09 01 05 06 ITC12 59.295,00 RCE ITC13 50.477,24 RCE ITC15 27.217,81 RCE ITC16 641.762,73 RCE ITC17 192.594,37 RCE RCE 09 01 05 11 RCE ITC18 240.926,44 ITC16 18.886,43 ITC18 48.721,23 RCE 09 01 05 12 ITC16 9.293,88 RCE 09 01 05 07 ITC16 12.801,34 RCE 09 01 05 04 ITC13 93.557,82 RCE ITC17 4.610,00 RCE ITC18 3.446,77 RCE 09 01 05 05 ITC17 6.342,00 RCE 09 01 05 03 ITC17 52.863,36 RCE 09 01 05 16 ITC16 47.793,00 RCE 09 01 02 06 ITC11 24.194,31 122 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione Contributo comunitario stanziato RCE ITC12 219.214,90 RCE ITC14 33.073,04 RCE ITC15 6.182,28 RCE ITC16 59.400,00 RCE 09 01 02 07 ITC16 31.207,50 RCE 09 01 02 12 ITC16 59.382,35 RCE 11 01 01 06 ITC11 758.806,97 RCE ITC12 53.426,79 RCE ITC14 53.414,96 RCE ITC15 79.707,95 RCE ITC16 43.599,70 RCE ITC11 53.414,92 RCE 11 01 01 10 ITC14 79.153,44 RCE ITC17 53.414,24 47.493,60 RCE 11 01 01 16 ITC11 RCE 11 01 01 18 ITC13 53.274,49 RCE 11 01 01 22 ITC11 53.407,66 ITC18 53.416,00 RCE RCE 11 01 02 10 ITC11 106.672,54 RCE 11 01 02 22 ITC12 53.408,88 RCE 11 01 05 06 ITC15 47.476,00 ITC16 151.268,38 RCE RCE RCE 11 01 05 10 RCE ITC18 223.388,83 ITC15 53.427,47 ITC18 53.411,40 RCE 11 01 05 22 ITC16 76.735,58 RCE 14 01 01 03 ITC11 4.054,91 RCE ITC13 2.397,93 RCE ITC15 7.674,53 RCE 14 01 01 04 ITC11 73.885,79 RCE 14 01 01 05 ITC11 52.473,19 RCE 14 01 01 06 ITC11 737.783,71 RCE ITC15 60.234,14 RCE ITC17 9.384,26 47.824,02 RCE 14 01 01 08 ITC11 RCE 14 01 01 09 ITC17 8.622,24 RCE 14 01 01 10 ITC14 10.180,80 RCE 14 01 01 11 ITC11 57.579,80 RCE 14 01 01 12 ITC11 319.127,10 RCE 14 01 01 13 ITC11 475.400,46 ITC12 4.452,16 RCE 123 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione Contributo comunitario stanziato RCE ITC13 RCE ITC15 6.964,97 RCE ITC16 10.805,71 RCE ITC17 4.570,06 RCE 18.374,08 ITC18 4.684,84 RCE 14 01 01 14 ITC11 59.659,58 RCE 14 01 01 15 ITC11 60.605,51 RCE 14 01 01 16 ITC11 895.196,02 ITC13 53.137,01 RCE 14 01 01 18 ITC11 18.159,16 RCE 14 01 01 20 ITC11 13.558,52 RCE 14 01 01 21 ITC11 48.817,84 RCE 14 01 01 22 ITC11 468.150,88 RCE ITC13 3.874,94 RCE ITC15 40.837,06 RCE RCE ITC12 17.340,00 RCE ITC16 46.276,82 RCE ITC17 8.913,96 RCE 14 7.916,00 ITC13 50.093,24 RCE ITC16 29.353,38 RCE ITC17 15.494,00 01 05 03 ITC12 14 01 05 RCE RCE 14 01 05 04 ITC12 7.619,15 RCE 06 ITC13 3.806,00 RCE ITC15 1.869,60 RCE ITC16 134.463,86 RCE ITC17 37.898,64 RCE ITC18 50.409,40 RCE 14 01 05 11 ITC18 49.475,00 RCE 14 01 05 12 ITC13 36.556,63 RCE ITC17 1.530,68 RCE ITC18 16.609,05 RCE ITC12 12.209,91 RCE ITC13 60.025,11 RCE ITC16 50.657,74 RCE ITC17 21.108,96 RCE ITC18 19.019,61 ITC16 13.525,08 ITC17 34.038,80 RCE 14 14 01 01 05 05 13 16 RCE RCE RCE 14 01 05 124 22 ITC18 80.128,22 ITC16 64.492,68 Contributo comunitario stanziato Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione RCE 14 01 02 03 ITC11 16.169,42 RCE ITC12 27.439,48 RCE ITC16 11.107,14 RCE 14 01 02 04 ITC13 17.987,53 RCE 14 01 02 06 ITC11 30.544,65 RCE ITC12 39.708,35 RCE ITC14 76.698,84 RCE ITC16 41.748,85 RCE 14 01 02 07 ITC13 7.322,04 RCE 14 01 02 13 ITC11 4.533,69 ITC13 4.710,02 RCE RCE ITC14 12.148,60 RCE 14 01 02 15 ITC12 12.253,97 RCE 14 01 02 16 ITC11 7.916,00 RCE 14 01 02 22 ITC11 7.916,00 ITC16 14.757,01 RCE 40 02 01 21 ITC17 1.269.428,15 RCE 40 02 05 08 ITC16 1.495.134,49 RCE 40 02 05 01 ITC18 1.177.129,80 RCE 40 02 05 21 ITC18 228.974,13 RCE 40 02 02 21 ITC16 464.005,73 RCE 41 01 02 17 ITC11 129.703,25 ITC12 113.366,57 RCE 42 01 01 19 ITC17 33.511,55 RCE 42 02 01 04 ITC11 129.788,70 ITC14 55.694,50 42 02 01 03 ITC11 433.910,72 RCE ITC12 33.756,49 RCE ITC15 112.327,78 RCE RCE RCE RCE RCE 42 02 01 11 ITC11 51.468,20 RCE 42 02 01 08 ITC18 125.256,42 RCE 42 02 01 12 ITC11 518.214,61 ITC16 82.773,00 42 02 01 14 ITC11 96.379,75 ITC12 19.365,09 RCE RCE RCE RCE 42 02 01 20 ITC11 29.070,00 RCE 42 02 01 21 ITC11 345.929,93 RCE 42 02 01 22 ITC11 215.905,32 RCE 42 02 05 03 ITC16 307.096,10 RCE ITC17 341.866,77 RCE ITC18 387.007,46 125 Contributo comunitario stanziato Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione RCE 42 02 05 04 ITC12 279.549,76 RCE ITC13 2.477.920,55 RCE ITC16 207.260,18 RCE ITC17 217.513,80 RCE ITC18 145.677,85 ITC12 886.907,99 RCE ITC13 1.950.799,83 RCE ITC15 909.426,67 RCE ITC16 7.091.066,32 RCE ITC17 921.593,96 RCE ITC18 2.433.419,49 RCE 42 02 05 06 RCE 42 02 05 07 ITC16 453.716,97 RCE 42 02 05 11 ITC16 97.752,50 RCE 42 02 05 12 ITC12 146.620,69 RCE ITC13 16.090,00 RCE ITC16 374.751,86 RCE ITC18 335.484,90 386.280,00 RCE 42 02 05 13 ITC16 ITC17 198.162,80 42 02 05 14 ITC15 306.000,00 ITC16 33.881,88 222.365,00 RCE RCE RCE RCE 42 02 05 16 ITC16 ITC18 314.730,00 42 02 05 21 ITC12 391.251,00 ITC17 269.795,50 ITC12 37.177,49 ITC16 36.806,00 ITC11 15.274.204,56 RCE ITC12 179.650,61 RCE ITC13 767.411,82 RCE ITC15 1.922.344,02 RCE ITC16 1.726.914,41 RCE ITC17 343.215,11 RCE ITC18 191.679,06 RCE RCE RCE RCE 42 02 05 22 RCE RCE 42 02 01 06 RCE 42 02 01 16 ITC11 666.933,50 RCE 42 02 02 03 ITC15 35.752,00 ITC16 35.286,29 ITC12 39.571,50 ITC13 224.971,89 RCE RCE 42 02 02 04 RCE RCE RCE 42 02 02 126 05 ITC14 116.656,00 ITC14 166.311,00 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica RCE RCE 42 02 02 06 Ubicazione Contributo comunitario stanziato ITC16 132.369,59 ITC11 279.491,50 RCE ITC12 534.564,81 RCE ITC13 153.920,32 RCE ITC14 441.013,29 RCE ITC15 406.337,04 RCE ITC16 1.527.152,99 RCE 42 02 02 07 ITC13 422.390,62 RCE 42 02 02 08 ITC14 115.501,20 RCE 42 02 02 12 ITC14 17.679,82 ITC16 318.242,75 ITC11 44.032,27 ITC14 33.162,74 RCE RCE 42 02 02 14 RCE RCE 42 02 02 22 ITC15 82.475,00 RCE 43 01 01 12 ITC11 5.357.949,04 RCE 43 01 01 18 ITC11 6.022.426,18 ITC15 31.134,50 RCE RCE 43 01 01 20 ITC11 1.667.191,65 RCE 43 01 01 17 ITC11 3.251.551,55 ITC15 225.116,12 ITC11 268.619,25 RCE ITC12 203.441,39 RCE ITC13 78.774,73 RCE ITC14 353.254,88 RCE ITC16 438.095,05 RCE RCE RCE 43 43 01 01 02 05 17 ITC12 92.243,73 RCE 17 ITC13 87.978,71 RCE ITC15 58.758,58 RCE ITC16 1.743.403,54 RCE ITC17 536.450,79 RCE ITC18 564.475,34 RCE 43 01 05 22 ITC16 30.969,58 RCE 43 01 05 18 ITC12 83.375,05 ITC16 78.151,76 RCE RCE 43 01 05 19 ITC16 1.823.850,15 RCE 43 02 05 03 ITC15 81.348,40 ITC16 20.634,66 RCE RCE 43 02 05 04 ITC13 129.602,40 RCE 43 02 05 06 ITC12 44.005,58 RCE ITC13 206.615,43 RCE ITC15 54.327,63 127 Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione Contributo comunitario stanziato RCE ITC16 207.244,67 RCE ITC17 739.311,21 RCE ITC18 1.018.706,99 RCE 43 02 05 08 ITC16 2.103.408,30 RCE 43 02 05 12 ITC18 192.865,49 RCE 43 02 01 04 ITC11 121.778,42 ITC15 186.782,25 1.227.786,11 RCE RCE 43 02 01 06 ITC11 ITC16 383.391,00 RCE 43 02 01 08 ITC13 628.020,00 RCE 43 02 01 09 ITC11 188.049,05 RCE 43 02 01 12 ITC11 110.848,15 ITC16 56.532,00 RCE RCE RCE 43 02 01 14 ITC11 43.565,33 RCE 43 02 01 22 ITC11 139.026,13 RCE 43 02 02 04 ITC13 469.196,16 RCE 43 02 02 06 ITC12 20.092,13 ITC16 815.560,66 RCE RCE 43 02 02 14 ITC11 21.152,91 RCE 43 02 02 22 ITC14 114.342,36 ITC16 89.613,72 RCE RCE 50 01 01 16 ITC11 1.150.529,02 RCE 50 01 01 12 ITC11 3.923.153,08 RCE 55 01 01 17 ITC11 791.400,00 RCE 56 01 01 17 ITC11 15.625.547,65 RCE 56 01 01 09 ITC11 356.128,19 RCE 56 01 01 18 ITC11 395.650,79 ITC15 98.688,38 RCE RCE 56 01 01 22 ITC11 9.702.943,48 RCE 56 01 05 17 ITC16 3.517.621,40 RCE 56 01 05 22 ITC16 989.271,26 ITC18 1.187.100,00 ITC11 356.081,28 ITC16 368.470,27 820.245,63 RCE RCE 56 01 02 17 RCE RCE 58 01 01 17 ITC11 RCE 58 01 01 22 ITC11 78.000,57 RCE 61 01 01 17 ITC11 5.488.676,06 RCE ITC12 5.100.619,46 RCE ITC14 344.536,52 RCE ITC15 2.259.285,15 RCE ITC17 1.353.049,52 128 Contributo comunitario stanziato Obiettivo Tema prioritario Forma di finanziamento Territorio Attività economica Ubicazione RCE 85 01 00 17 ITC11 14.448.134,55 RCE 86 01 00 17 ITC11 2.219.261,62 129
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