RISCHIO CHIMICO NEI CANTIERI TEMPORANEI Adempimenti normativi alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs. 81/08 e D. Lgs 106/09. Applicazioni pratiche nei cantieri temporanei e mobili Contenuti minimi del corso per CP e CE (Allegato XIV) Parte teorica, modulo tecnico di 52 ore: …. I rischi chimici in cantiere; I rischi biologici; I rischi connessi alle bonifiche di amianto; I rischi fisici (rumore vibrazioni microclima illuminazione): … 2 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Contenuti minimi dei PSC (Allegato XV punto2) … Una relazione di valutazione dei rischi per lo specifico cantiere e sui rischi “aggiuntivi” rispetto a quelli propri delle singole imprese … le misure preventive e protettive in riferimento alle lavorazioni con rischi derivanti da: demolizioni sbalzi eccessivi di temperatura esposizione a rumore esposizione a sostanze chimiche Indicazione sui DPI necessari in riferimento alle lavorazioni eventualmente interferenti, ossia ove non è possibile lo sfasamento spaziale o temporale analisi dei rischi di impatto del cantiere verso l’esterno (polveri, rumore fumi, fibre, odori, gas inquinanti aerodispersi) 4 D. Lgs. 81/08 Titolo IX Sostanze pericolose Capo I: Agenti chimici Capo II: Agenti cancerogeni Titolo X: agenti biologici Capo III: Amianto Capo I, II e III: 5 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Ambienti/fasi lavorative a rischio chimico L’esempio dei cantieri Ambienti e fasi lavorative Inquinante Carpenteria ferro e idraulica Fumi di saldatura Demolizioni Polveri, gesso, fibre di vetro, amianto Coibentazioni Fibre di vetro, fibre ceramiche Impermeabilizzazioni Fumi di bitume e/o catrame (cancerogeno) Carpenteria (taglio del legno) Polveri di legno (cancerogeno) Sabbiature, taglio pietre, calcestruzzo Silice Oli disarmanti Zinco, manganese, IPA, policlorbifenili Preparazione malte e cementi Cromo, cobalto, nichel nel cemento (DAC) Pitture Solventi, vernici, metalli Lavori in galleria o sotterraneo Gas scarico, CO, CO2, IPA Manutenzione mezzi meccanici Oli minerali, gasolio Restauri Prodotti chimici cancerogeni 6 Le imprese, il POS e il DL Nel piano operativo di sicurezza, il datore di lavoro dell’impresa esecutrice inserirà l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza (allegato XV punto 3.2.1. lettera e) Nota: Le imprese esecutrici devono comunque disporre di una propria valutazione del rischio chimico redatta ai sensi dell’art 223 D. Lgs 81/08 allegata al proprio DVR di cui agli artt. 17 e 28 dello stesso Decreto 7 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Schede di sicurezza (SDS) Sono riportate in maniera dettagliata tutte le informazioni relative alla sostanza utilizzata; si compongono di 16 voci obbligatorie: Elementi identificativi della sostanza o del preparato e della società/ impresa produttrice Controllo dell’esposizione/protezione individuale Proprietà chimiche e fisiche Stabilità e reattività Informazioni tossicologiche Misure di pronto soccorso Informazioni ecologiche Misure antincendio Considerazioni sullo smaltimento Misure in caso di fuoriuscita accidentale Informazioni sul trasporto Informazioni sulla regolamentazione Manipolazione e stoccaggio Altre informazioni Composizione e informazioni sugli ingredienti Indicazione dei pericoli 8 Rischio chimico: valutazione del rischio art.223 Nella valutazione di cui all'articolo 28, il datore di lavoro determina, preliminarmente l'eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuta anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori …, prendendo in considerazione in particolare: a) le loro proprietà pericolose; b) … la scheda di sicurezza; c) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione; d) le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti, compresa la quantità degli stessi; e) i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici; f) gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare. 9 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Algoritmi per la V.R.C. (1) Fase 1 Acquisizione di tutte le schede di sicurezza dei prodotti, delle sostanze e dei preparati utilizzati nell’attività lavorativa; Fase 2 Studio del ciclo produttivo, con l’individuazione delle fasi operative che possono comportare un potenziale rischio di esposizione a sostanze pericolose per gli operatori; Fase 3 Elenco delle sostanze o dei preparati utilizzati o trattati nelle varie fasi lavorative con la descrizione delle proprietà chimicofisiche di ciascuna sostanza; Fase 4 Catalogazione delle sostanze o dei preparati in relazione alle loro caratteristiche intrinseche di pericolosità; l’elenco distinguerà le sostanze pericolose, non pericolose, cancerogene; 10 Algoritmi per la V.R.C. (2) Fase 5 stima delle quantità utilizzate nelle varie fasi di lavoro; Fase 6 analisi delle modalità operative, delle possibili vie di esposizione, della tipologia di uso, della tipologia di controllo; Fase 7 definizione della distanza sorgente/operatore durante le lavorazioni e individuazione delle fasi di lavoro a maggior rischio di esposizione; Fase 8 studio della frequenza di utilizzo delle varie sostanze e analisi dei tempi di esposizione; I dati raccolti saranno elaborati utilizzando un metodo quantitativo ad indici che consentirà di produrre il documento di valutazione del rischio da agenti chimici. 11 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Monitoraggio degli inquinanti aerodispersi (1) In base alle risultanze della valutazione dei rischi chimici saranno programmate attività di campionamento degli inquinanti aerodispersi stabilendo un elenco di priorità di campionamento. I monitoraggi si effettueranno durante l’utilizzo di sostanze pericolose caratterizzate da un livello di rischio “non basso” evidenziato nella fase di valutazione con algoritmi. 12 Monitoraggio degli inquinanti aerodispersi (2) La campagna di monitoraggio avrà come fine quello di verificare che i valori limite di esposizione professionale non vengano superati durante le normali attività lavorative. In caso di superamento dei valori limite sarà necessario individuare ed eliminare le cause che hanno determinato tale superamento, adottando tempestivamente le misure di prevenzione e protezione indicate nel DVR chimico, in attuazione dell’art. 225 commi 2 e 3 del D. Lgs 81/08 13 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Sostanze pericolose L’esempio dei cantieri ACCELERANTI per malte cementizie ADDITIVI: agenti espansivi per calcestruzzi miscele di additivi per cemento ADESIVI: epossidici, neoprenici in solventi, resine sintetiche in alcool, polimeri sintetici in solvente (PRODOTTI PER INCOLLAGGIO) AGENTI ANTI-GELO per malte cementizie APPRETTI epossidici in solvente, appretti in solvente, resine sintetiche in dispersione acquosa CEMENTI cemento-bituminosi DILUENTI PER ADESIVI diluenti a base di solventi organici IMPREGNANTI a base di resine silossaniche IDROREPELLENTI siliconici in soluzione acquosa IDROFUGHI per malte cementizie INDUMENTI per adesivi e sigillanti epossi-poliuretanici INDURITORI per massetti cementizi LATTICI di gomma sintetica per massetti e rasature RESINE epossidiche per iniezioni SIGILLANTI epossi-poliuretanici, a base di epossi-catrame SVERNICIANTI a base di solventi speciali VERNICI protettive in solvente, protettive epossi-bituminose 14 Sostanze pericolose utilizzate in cantiere Secondo l'analisi condotta dall' Ispesl risultano di particolare rilievo oli disarmanti: sostanze di consistenza oleosa con le quali vengono irrorate le pareti delle casseforme in legno prima della gettata del calcestruzzo; Sono tra i nuovi materiali d'uso che hanno dato più problemi; si tratta di miscele di oli minerali di origine naturale o derivati dalla distillazione del petrolio addizionati con speciali additivi. Applicati a pennello possono essere causa di dermatiti; applicati a spruzzo possono determinare l’assorbimento respiratorio di aerosol nocivi Speciali necessità d. misure di prevenzione vengono riconosciute per gli oli disarmanti contenenti oli esausti recuperati perchè in essi possono di cromo, nichel/, idrocarburi aromatici policiclici in elevate concentrazioni / si tratta si sostanze particolarmente tossiche) vernici: antievaporanti sono spruzzate sulle gettate fresche di cemento allo scopo di evitare l’evaporazione dell’acqua; intumescenti rigonfiano sotto l’azione del calore creando uno strato protettivo che inibisce la propagazione del calore stesso, si usano per proteggere strutture in legno, murature, metallo; 15 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Sostanze pericolose utilizzate in cantiere impermeabilizzanti da applicare su superfici e pareti per proteggerle dall’umidità Nell'uso delle vernici, si può determinare aerodispersione di solventi tossici (toluolo, xilolo alcooli,acetone, chetoni etc). L'esposizione a solventi richiede di essere specialmente considerata , essendo nota la azione depressiva sul sistema nervoso centrale di queste sostanze , cfr. effetti sulla vigilanza, sui riflessi etc. ): quindi oltre al danno dovuto all'esposizione cronica non protetta, può derivarne un aumento degli infortuni. Nell’applicazione a spruzzo oltre all’esposizione a solventi , può esserci anche esposizione ai pigmenti inorganici che le vernici contengono (composti del cadmio, del piombo, di altri metalli). Per le nuove costruzioni si usano soprattutto vernici "ad acqua", con basso tenore di alcooli e solventi organici; nei restauri è invece frequente l’impiego di vernici che contengono elevate concentrazioni di solventi organici (IARC Monographs, vol. 47, 1989). 16 Sostanze pericolose utilizzate in cantiere cartoni bitumati: utilizzati quali ricoprenti ed impermeabilizzanti di tetti e pareti; Il rischio collegato è soprattutto quello derivante dagli idrocarburi aromatici policiclici che questi prodotti contengono: alcune sostanze del gruppo dei policiclici aromatici comportano per esposizioni intense e protratte rischi di neoplasie (tumori del polmone e della cute). Bisogna adottare valide misure di prevenzione, specialmente nel caso di applicazione a spruzzo in ambienti confinati (Sistemi di aspirazione localizzata protezione respiratoria etc.). Molto importante potrà essere il favorire la diffusione dei cosiddetti bitumi"freddi". che comportano un rischio di inalazione di vapori e fumi praticamente nullo. prodotti di coibentazione: la coibentazione termica viene effettuate tramite nastri o tappeti costituiti da strati sovrapposti di tessuti in fibra di lana di vetro, montati su supporti in resine plastiche; nella coibentazione acustica sono utilizzati materiali fonoassorbenti e fonoisolanti (lana di roccia, lana di vetro, ecc.); In passato il maggior rischio era quello dovuto all'impiego dell’ amianto; ora ( dal 1992 l’uso dell’amianto è vietato) anche questi nuovi prodotti sostitutivi richiedono comunque cautele nell’uso; le cautele debbono riguardare sia il rischio di inalazione di polveri che quello di contatto cutaneo. 17 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Sostanze pericolose utilizzate in cantiere adesivi sintetici: sono dispersioni acquose utilizzate per la preparazione degli intonaci e nell’incollaggio di materiali plastici e di legno; contengono generalmente percentuali più o meno elevate di solventi organici; prodotti per trattamenti superficiali: prodotti che vengono spruzzati o spennellati sulla superficie del calcestruzzo, hanno lo scopo di proteggerlo dagli agenti atmosferici durante la maturazione e di renderlo idrorepellente prodotti additivi: fluidificanti aumentano la fluidità degli impasti consentendo una riduzione dell’acqua da impiegare; ritardanti sostanze che rallentano la velocità delle reazioni tra il legante e l’acqua, aumentando il tempo necessario per il passaggio delle malte e dei calcestruzzi dalla fase liquida a quella rigida; acceleranti agiscono in senso contrario ai precedenti facilitando l’impiego degli impasti nella stagione fredda; antigelo abbassano il punto di congelamento dell’acqua accelerando così alle basse temperature i processi di posa e di indurimento degli impasti cementizi; aeranti provocano nelle paste e nelle malte la formazione di bolle d’aria così aumentando la resistenza al gelo; idrofughi si tratta di soluzioni acquose o di polveri da aggiungersi all’acqua di impasto o da spargersi sul cemento; ad azione mista additivi fludificanti, aeranti, fluidificanti acceleranti, polivalenti. Questi additivi contengono acidi organici o sostanze alcaline, come soda potassa od anche ammoniaca. 18 D. Lgs. 81/08 Titolo IX Sostanze pericolose Capo I: Agenti chimici Capo II: Agenti cancerogeni Titolo X: agenti biologici Capo III: Amianto Capo I, II e III: 19 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it Ambienti/fasi lavorative a rischio biologico Ambienti e fasi lavorative Patologia Impianti di depurazione di reflui epatite A, febbre tifoide, Salmonella, colera Spurgo dei pozzi “ Raccolta rifiuti “ Lavori impianti fognari “ Impianti trattamento aria e canalizzazioni Legionella Impianti idrici e termico sanitari Legionella Pulizia dei locali (volatili + escrementi) Salmonella,encefalite, tubercolosi, toxoplasmosi Sgombero locali (tessuti, stracci) Acari, pulci … allergie, scabbia Polveri da demolizioni o sgomberi Aspergillus con allergie e polmoniti Zecche (Contatto con animali) Borriellosi, Rickettsiosi Contatto con ratti o loro escrementi Leptospirosi Movimentazione terre e … varie Tetano 20 Relatore: dott. Matteo Mazzali [email protected] www.gruppoalis.it
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