Stime Statistiche Consideriamo il caso della misura di una grandezza fisica che sia affetta da errori casuali. Per ottenere maggior informazione sul valore vero della grandezza ripeto più volte la misura. Avendo raccolto N valori (non tutti coincidenti), mi domando quale funzione fornisca con maggior probabilità il valore vero della grandezza in esame. Supponiamo di aver eliminato tutti gli errori sistematici. Poiché gli errori casuali hanno ugual probabilità di spostare il risultato in difetto o in eccesso rispetto al valore vero, questo deve trovarsi in una posizione centrale nella distribuzione dei valori osservati. Pertanto quello che cerco è una funzione che mi permetta di stimare il valore centrale dell’insieme dei dati raccolti. STIME DI TENDENZA MODA :x !di Tendenza Stime Centrale MODA : x ! MEDIANA: x " MODA : x ! MODA : MEDIANA: x MEDIANA: " MEDIANA: x " MEDIA ARITMETICA: x¯ MEDIA ARITMETICA: MEDIA ARITMETICA:x¯ MEDIA ARITMETICA:x¯ CENTRALE La Moda valore corrispondente al massimo della frequenza, ossia al dato che compare più frequentemente. Una distribuzione è detta unimodale se possiede un solo massimo (assoluto), bimodale se possiede due massimi (relativi), trimodale se possiede tre massimi (relativi), ecc. Se tutti i valori hanno la stessa frequenza o il massimo cade agli estremi, la moda non c’è. Si parla di distribuzione amodale. Vediamo LA MODA LA MEDIANA La Mediana unalista listaordinata, ordinata, la mediana è il valore centrale In una la mediana è il valore centrale (50% sopra, 50% sotto). (50% sopra, 50% sotto) Non influenzata dai valori estremi. Non influenzata dai valori estremi Nel calcolare la mediana possono presentarsi piccoli problemi di calcolo dato che: presentarsi piccoli problemi di Nel calcolare la mediana possono Non dato è detto che esista un valore maggiore di un 50% esatto dei calcolo che: e minore restanti. Nondati è detto chedei esista un valore maggiore di un 50% esatto dei dati e minore restanti. Questodei valore può esistere, ma non essere unico. Questo valore può esistere, ma non essere unico. – p. 5/24 Come si trova la lamediana diuna unasuccessione? successione? Come si trova mediana di Ordinare i valori dal più piccolo al più grande Ordinare i valori dal più piccolo al più grande Nella ordinata trovare la posizione Nellasequenza sequenza ordinata trovare la posizione di: di: valore centrale di valori è dispari valore centraleseseil numero il numero di valori è dispari due valori il numero di valori è pari due valori centrali centralisese il numero di valori è pari Come si trova lamediana mediana disuccessione una successione? Come si trova la di una La mediana di una di successione di n numeri senso non La mediana una successione di nordinati numeriinordinati in decrescente {x1, decrescente x2, x3, · · · xn}{xè: , x , x , · · · x } è: senso non 1 x ! = x(n+1)/2 xn/2 + xn/2+1 x != 2 2 3 n se n è dispari se n è pari Attenzione: n+1 2 non è il valore della mediana, ma la posizione della mediana ordinata. Attenzione: ad esempio (n+1)/2 nella non èsequenza il valore della mediana, ma la posizione nella sequenza ordinata. Calcolo della mediana: esempio I Dati: 1, 4, 2, 9, 5. Calcolo della mediana: esempio I Dati: 1, 4, 2, 9, 5. Dati ordinati: 1, 2, 4, 5, 9. Ci sono n = 5 dati. La terza osservazione lascia a sinistra e a destra lo stesso numero di dati −→ posizione mediana: (5 + 1)/2 = 3 La mediana è x_mediana = x(3) = 4 Calcolo della mediana: esempio I Dati: 1, 4, 2, 9, 5. Dati ordinati: 1, 2, 4, 5, 9. Ci sono n = 5 dati. La terza osservazione lascia a sinistra e a destra lo stesso numero di dati −→ posizione mediana: (5 + 1)/2 = 3 La mediana è x_mediana = x(3) = 4 esempio II Dati: 5, 7, 5, 9. Calcolo della mediana: esempio I Dati: 1, 4, 2, 9, 5. Dati ordinati: 1, 2, 4, 5, 9. Ci sono n = 5 dati. La terza osservazione lascia a sinistra e a destra lo stesso numero di dati −→ posizione mediana: (5 + 1)/2 = 3 La mediana è x_mediana = x(3) = 4 esempio II Dati: 5, 7, 5, 9. Dati ordinati: 5, 5, 7, 9. Ci sono n = 4 dati. Qualsiasi numero tra 5 e 7 lascia a sinistra e a destra esattamente un 50% delle osservazioni la posizione mediana è data dai due valori centrali (4/2) = 2 e (4/2) + 1 = 3. Mediana = punto centrale dell’intervallo individuato dai valori centrali; in questo caso la mediana è x_mediana = (x2+x3)/2=(5+7)/2=6 La Media Aritmetica LA MEDIA ARITMETICA LA MEDIA ovvero somma algebricaARITMETICA dei dati divisa per il numero di dati. N ! 1! N 1 xi , ovvero MEDIA MEDIA ARITMETICA: x ¯ = somma ARITMETICA: x¯ = N xi , ovvero somma N i=1 i=1 algebrica dei dati divisaper per il numero di dati. algebrica dei da dati divisa numero di dati. Influenzata valori estremiil (outliers). Influenzata da valori estremi (outliers). Influenzata da valori estremi (outliers). Nel caso di misure affette da soli errori casuali la media aritmetica fornisce la miglior stima del valore vero delle grandezza fisica. Nel caso di misure affette da soli errori casuali la media aritmetica Nelfornisce caso dilamisure davalore soli errori la mediafisica miglior affette stima del vero casuali delle grandezza aritmetica fornisce la miglior stima del valore vero delle grandezza fisica. – p. 13/24 Proprietà della media aritmetica Proprietà della media aritmetica Baricentro o punto di equilibrio della distribuzione dei dati:o punto di equilibrio della distribuzione dei dati: Baricentro Supponendo che i rettangoli dell’istogramma abbiano Supponendo che i rettangoli dell’istogramma abbiano un peso un pesoalla proporzionale alla loro area, la individua media il proporzionale loro area, la media aritmetica aritmetica individua il punto in cui mettere un dito sotto punto sotto l’ascissa per tenere in equilibrio la distribuzione. l’ascissa per tenere in equilibrio la distribuzione. – p. 16/24 elazioni tra media, moda e mediana Media aritmetica espressa mediante le frequenze Media aritmetica espressa mediante le frequenze Entro una serie di N misure, siano stati osservati M valori distinti della grandezza X: Entro una serie di N misure, siano stati osservati M x1, x2, · · · , xM , con frequenze assolute n1, n2, · · · , nM . valori distinti della grandezza X : x1 , x2 , · · · , xM , con frequenze assolute n1 , n2 , · · · , nM . Vale la relazione ∑j=1,M nj = N M ! Vale la relazione nj = N La media aritmetica in funzione delle frequenze j=1 La media aritmetica in funzione delle frequenze N M ! ! 1 1 xi = nj xj (frequenze assolute) x = N N i=1 x = M ! nj j=1 N j=1 xj = M ! j=1 fj xj (frequenze relative) ossimazione della media aritmetica per dati in classi Approssimazione della media aritmetica per dati in classi Classe Freq. Freq. rel. ossimazione della media aritmetica per dati in classi siano Si organizzate le le misure in classi. siano organizzate x0 − x1 n1 f1 ure inEntro un istogramma. Classe Freq. rel. una data classe non cadonoFreq. misure identiche, ma quei organizzate lenon x1 − x2 n2 f2 osiano una data classe ella media aritmetica per dati in classi valori compresi entro la della classe. x0 larghezza − x1 n1 f1 ure in un istogramma. ··· ono misure identiche, n2 1 − x2 Classe Freq. Freq. xrel. o una data classe non ate le valori queimisure x identiche, − x compresi n f ··· xj−1 −·x· ·j ono amma. x − x n fx compresi osequei la valori larghezza della non nj j−1 − ·x·j · ··· ··· entiche, o la larghezza della· · · se. ··· ··· ompresi se. a della 0 1 1 1 1 2 2 2 xj−1 − xj nj fj ··· ··· x · · · M −1 xM −1 − xM − xM nM f·2· · ··· · ·n·j fj f·j· · ··· ··· nM fM fM xM −1 − xM nM fM delle frequenze all’interno di potesi:equidistribuzione equidistribuzione Ipotesi: delle frequenze all’interno di Ipotesi: equidistribuzione ogni classe. ribuzione delle frequenze all’interno di delle frequenze all’interno di ogni classe. ogni classe. xi + xj+1xi + xj+1 Valore centrale della classe xi + xj+1j -esima: c˜j = Valore centrale classe -esima: c˜j2 = Valore centrale classej j-esima: della classe j -esima: c˜della j = della 2 2 M M M M ! ! ! 1 !M Quindi: cj n j = cj! fM cj n j = x = cj f j 1 ! j N =1 j=1 Quindi: x = cn = cf j=1 N j=1 j j=1 j j j j=1 – p. 19/24 Proprietà della media aritmetica Proprietà della media aritmetica Proprietà della media aritmetica Def. SCARTO di una misura dalla media si = xi − x_medio Def. SCARTO di una misura dalla smedia i = Def. SCARTO di una misura dalla media x xi − x i = xi s− !N !N Per costruzione vale la relazione: (xi − x¯) ≡ 0 i=1 Per costruzione vale la relazione: (x − x ¯ ) ≡ 0 i i=1 Per costruzione vale degli la relazione: La somma scarti (positivi e negativi) è LaLasomma degliscarti scarti (positivi e negativi) è somma degli (positivi e negativi) è identicamente nulla. identicamente nulla. identicamente nulla. Proprietà della media aritmetica Proprietà della media aritmetica La somma dei quadrati degli scarti dei valori di una distribuzione La di somma quadrati dei valori dalla media questa dei è minore della degli sommascarti dei quadrati deglidi una scarti dadistribuzione un qualsiasi altro valore dalla media è minore della somma dei quadrati degli scarti da un qualsiasi altro valore. !" # "N N 2 2 (x − x ¯ ) min (x − x) = i=1 i i=1 i Vedremo in seguito chestatistico tale quantità è collegata all’ Tale quantità è collegata all’errore di una serie di misure. errore statistico di una serie di misure. Pertanto, la proprietà dei minimi quadrati implica che la media aritmetica è la stima del valore vero affetta dal Pertanto, la proprietà dei minimi quadrati implica che la media minimo errore statistico. aritmetica è la stima del valore vero affetta dal minimo errore statistico. Stime di Dispersione Cerchiamo una stima dell’ampiezza dell’intervallo in cui sono distribuite le misure, che serva a valutare l’incertezza della misura ∆m, per definire l’espressione m±∆m. 1. Semidispersione massima 2. Scarto medio dalla media 3.Varianza e scarto quadratico medio SEMIDISPERSIONE MASSIMA SEMIDISPERSIONE MASSIMA Semidispersione Massima semidispersione massima è la semi-ampiezza del semidispersione massima è la semi-ampiezza del di variazione, cioè dell’intervallo tra il valore e’ campo la semi-ampiezza del campo di variazione, cioe’ dell’intervallo tra xmax(x − ilxmin campo di variazione, cioè dell’intervallo tra valore il valore minimo e il valore massimo osservati: max − x minimo e il vaore massimo osservati: . min)/2 xmax − x min 2 minimo e il vaore massimo osservati: . 2 14 − 1 =1 6.5 ∆m = 14 − = 6.5 ∆m = 2 2 ma L’intervalloxxmax − x contiene il 100% delle misure, L’intervallo − x contiene il 100% delle misure, ma min max min L’intervallo xmax − xmin contiene il 100% delle misure, ma Ignora la distribuizione dei dati Ignora la distribuizione dei dati È sensibile ai valori outliers È sensibile ai valori outliers – p. 21/24 – p. 21/24 Scarto Medio Assoluto ASSOLUTO ARTOSCARTO MEDIO MEDIO ASSOLUTO Posso definire lo scarto medio o definirePosso lo scarto medio definire lo scarto medio N N ! ! 1 1 x¯) − x = s = x(x (xi − x¯) −i x− = N N i=1 i=1 ha senso perchè è identicamente nullo pernullo per Non ha senso perchè è identicamente nullo per Non ha senso perchè è identicamente costruzione uzione! costruzione! Scarto medio è aritmetica la media aritmetica dei moduli degli scarti: o medio assoluto èassoluto la media dei moduli Scarto medio assoluto è la media aritmetica dei moduli N N ! ! 1 1 scarti: |s|degli = |xscarti: − x| =|s| = |x − |xix|− = x ¯| |xi − x¯| N N i=1 i=1 contoTiene diTiene tutti i conto dati, della conto di atutti i dati, a differenza della della semi-dispersione didifferenza tutti i dati, a differenza dispersione massima.... ma esiste un indice moltoun indice molto massima. semi-dispersione massima.... ma esiste gnificativo punto di vista piùdal significativo dal statistico.... punto di vista statistico.... La varianza è definita come σ =QUADRATIC (xi − x¯) VARIANZA E SCARTO N Varianza eEScarto Quadratico Medio VARIANZA SCARTO QUADRATICO i=1 N ! 1 MEDIO Lo scartoLaquadratico medio σ (deviazione standa varianza è definita come σ 2 = (xi − N N ! definito come la radice quadrata della varianza. i=1 1 2 2 Lavarianza varianza è definita come σ = (xi − x¯) La è definita come: N Lo scarto medio σ (deviazione st Si dimostra che laquadratico varianza i=1 può essere ottenuta definito come la radice quadrata dellamedia varian utilizzando direttamente le misure e la loro scarto quadratico medio σ (deviazione standard) è come Lo Lo scarto quadratico medio σ (deviazione standard) è definito senza dover calcolare gli Si dimostra che la scarti: varianza definito come la radice quadrata della varianza. può essere otten la radice quadrata della varianza. utilizzando direttamente le misure e la loro m N Si dimostra che la varianza può essere ottenuta ! 1 senza dover gli2 scarti: 2 la varianza può direttamente essere ottenuta direttamente lex misure e σ 2 calcolare =e la − ¯ utilizzando leutilizzando misure loroxmedia, i la loro media, senza dover calcolare gli scarti: N N senza dover calcolare gli scarti: i=1 1 ! 2 2 2 = σ x − x ¯ i N ! N Dimostreremo che per un campione finito di N m 1 2 2 i=1 2 = σ − formula x¯ per un campione finito di utilizzare NNmisurexiè la opportuno utilizzare opportuno correttala (N −→ N che per un campione finito di " formula corretta (N →Dimostreremo N − 1):i=1 #Nla formula 2corretta (N − opportuno utilizzare Dimostreremo che per un campione finito di N misure è (x − x ¯ ) i i=1" σ = opportuno utilizzare la formula corretta (N −→ #NN − 1): 2 N − 1 (x − x ¯ ) " i i=1 #N σ 2 = N −1 (xi − x¯) Varianza e Scarto Quadratico Medio ANZA E SCARTO QUADRATICO MEDIO Dimostreremo che σ da’ un’indicazione della dispersione delle misure. che σ dà un’indicazione della Dimostreremo L’intervallo σ, m_medio(m +− σ)σ,contiene _medio −L’intervallo dispersione delle(m misure. m + σ) circa i 2/3 delle misure effettuate. contiene circa i 2/3 delle misure effettuate. Lo scarto quadratico medio dà l’ampiezza dell’intervallo Lo scarto quadratico medio dà l’ampiezza dell’intervallo in cui sono in cui sono distribuite buona parte delle misure. Indica buona parte delledella misure. Indica quindi la precisione: la la precisione singola misura quindidistribuite la precisione: precisione della singola misura dovuta all’insieme di apparato di dovuta all’insieme di apparato di misura, procedura misura, procedura seguita, sperimentatore, ecc. seguita, sperimentatore, ecc. – p. 24/24
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