Green ProcA In pratica .... acquisti verdi ! Acquisti e Protezione dell’Ambiente Linee guida per l’acquisto di beni e servizi secondo criteri di eco-efficienza Illuminazione www.gpp-proca.eu/it Linee guida per le Sorgenti Luminose Queste linee guida sono state redatte nell’ambito del Progetto Europeo “ProcA - In practica ... acquisti verdi!” cofinanziato dal programma “Intelligent Energy Europe” della Commissione Europea. Edizione italiana a cura di: ENEA – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile Via Fermi 1, 21020 Ispra (VA) e-mail: [email protected] www.enea.it Design: Consip spa Viale Isonzo 19/E, 00198 Roma e-mail: [email protected] www.consip.it Contenuto tecnico: ENEA e Consip Data: Novembre 2014 Disclaimer: The sole responsibility for the content of this guideline lies with the authors. It does not necessarily reflect the opinion of the European Union. Neither the EASME nor the European Commission are responsible for any use that may be made of the information contained therein. 2 Linee guida per le Sorgenti Luminose Indice 1. Introduzione: il Green Public Procurement 4 2. Perchè queste Linee Guida 4 3. Il consumo energetico dell'illuminazione e il potenziale risparmio energetico 4 4. Soluzioni per l'illuminazione energeticamente efficiente 5 4.1 Tipologie di sorgenti luminose e componenti 5 4.2 Illuminazione stradale efficiente 9 5. La legislazione comunitaria per l'illuminazione 11 5.1 I requisiti di ecodesign 12 5.2 Come leggere l'imballaggio 12 5.3 Eliminazione graduale delle lampade e componenti inefficienti 14 5.4 L'Etichettatura energetica comunitaria 16 5.5 Il marchio europeo di qualità ambientale Ecolabel 16 6. Il PAN-GPP nazionale 17 7. Istruzioni pratiche per il GPP nell'illuminazione 18 8. Consigli per l'uso quotidiano 21 9. Bibliografia 22 3 Linee guida per le Sorgenti Luminose 1. Introduzione: il Green Public Procurement Il GPP è definito dalla Commissione Europea come l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita Gli acquisti da parte della Pubblica Amministrazione costituiscono circa il 16% del PIL annuale dell‘intera Europa e la PA stessa risulta essere il maggiore acquirente nell’ambito dell’Unione Europea, con un potere d’acquisto che si aggira intorno ai 1.500 miliardi di Euro all’anno. Notevole risulta dunque essere la posizione sia delle imprese commerciali che della figura del responsabile acquisti. Acquistare verde significa scegliere un determinato prodotto o servizio sulla base non solo del suo costo ma anche tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita. E’ pertanto fondamentale che le P.A. non tengano conto solo del prezzo iniziale, ma del costo complessivo del prodotto nell’arco della sua vita utile, e cioè il prezzo d’acquisto, il suo utilizzo, la durata e la manutenzione fino allo smaltimento finale. La diffusione del GPP rappresenta un'importante opportunità per la collettività poiché da un lato vi saranno le pubbliche amministrazioni che in qualità di grandi acquirenti potranno ridurre in misura significativa l'impatto ambientale dei beni e servizi utilizzati e dall’altro i responsabili degli appalti e degli acquisti che con l’introduzione nelle specifiche d’acquisto di criteri di preferibilità ambientale spingeranno sia il sistema produttivo a competere per beni e servizi maggiormente eco-compatibili sia il consumatore a optare per prodotti o servizi eco-sostenibili. 2. Perchè queste Linee Guida Queste Linee Guida vogliono fornire informazioni sulle procedure di acquisto sia a livello legislativo che pratico. Obiettivo è offrire un valido supporto ai responsabili degli acquisti, dimostrando come i prodotti compatibili con l’ambiente spesso pesano meno sul bilancio economico rispetto alle soluzioni convenzionali. In questa Linee Guida sono considerate lampade fluorescenti, lampade fluorescenti compatte (CFL, lampade a risparmio energetico), LED, lampade alogene, lampade a vapori di sodio, a ioduri metallici, lampade e alimentatori elettronici. Inoltre saranno brevemente descritte le etichette energetiche e ambientali che sono rilevanti per l'acquisto di lampade e saranno fornite informazioni sul risparmio energetico ottenibile con l'acquisto di lampadine a basso consumo. Per finire daremo dei suggerimenti su come ridurre il consumo di energia elettrica nella vita quotidiana con l'attuazione di soluzioni di illuminazione efficienti. 3. Il consumo energetico dell'illuminazione e il potenziale risparmio energetico In Europa, i costi di illuminazione pesano per circa il 14% sul consumo totale di energia elettrica, quindi l'illuminazione ha un notevole impatto sull'ambiente e sui costi energetici. L'illuminazione rappresenta fino al 40% dell'energia elettrica utilizzata in edifici non residenziali. 4 Linee guida per le Sorgenti Luminose Maggiori risparmi sui costi e di energia possono essere raggiunti con un’applicazione efficiente delle soluzioni d’illuminazione. Si è dimostrato che tra il 30% e il 50% dell'energia elettrica utilizzata per l'illuminazione potrebbe essere risparmiato e che si potrebbe arrivare a una durata di vita dell’illuminazione quindici volte maggiore investendo in efficienza energetica dei sistemi d’illuminazione. L'impatto ambientale delle lampade avviene maggiormente nella fase di utilizzo, che può arrivare al 90%, a seconda del tipo di lampada. Figura 1 - Impatto ambientale nelle fasi del ciclo di vita delle lampade A seguito dell'entrata in vigore della legislazione la produzione delle lampade tradizionali a incandescenza si è gradualmente ridotta fino a scomparire dal 2009 al 2012. Sostituendo tutte le lampade ad incandescenza (entro il 2016) si risparmieranno in Europa fino a 40 TWh (equivalente al consumo di energia elettrica di 11 milioni di famiglie) e potranno essere ridotte le emissioni annuali di CO2 fino a 15 milioni di tonnellate. Rispetto alle lampade convenzionali, i nuovi tipi più efficienti comprendono: lampade a LED, lampade fluorescenti compatte (CFL) e le lampade alogene. Le lampade fluorescenti compatte, per esempio, utilizzano tra il 65% e l'energia 80% in meno rispetto alle tradizionali lampade a incandescenza. Le lampade alogene utilizzano dal 20% al 45% in meno di energia e hanno lo stesso rendimento luminoso rispetto alle migliori lampadine a incandescenza tradizionali. 4. Soluzioni per l'illuminazione energeticamente efficiente 4.1 Tipologie di sorgenti luminose e componenti • Lampade alogene: Le lampade alogene hanno un’efficienza più alta di quelle ad incandescenza. Le lampade alogene convenzionali a tensione di rete non soddisfano i nuovi requisiti di efficienza energetica per lampade per uso domestico, mentre quelle a bassa tensione soddisfano questi requisiti. Tuttavia prodotti alternativi sono già sul mercato: i consumatori possono scegliere tra due tipi di lampade alogene riempite con gas xeno che usano circa il 20- 25% in meno di energia per lo 5 Linee guida per le Sorgenti Luminose stesso rendimento luminoso rispetto alle migliori lampadine a incandescenza tradizionali. A parte il riempimento con gas xeno, l'attacco e le dimensioni delle lampade alogene di nuova generazione sono gli stessi delle alogeni convenzionali. Possono però essere utilizzate solo in apparecchi di illuminazione con una presa alogena speciale. Queste lampade alogene rimarranno disponibili dopo il 2016 per essere utilizzate in apparecchi di illuminazione che presentano questo tipo di presa alogena speciale. Per le lampade alogene la capsula alogena è collocata in bulbi di vetro con un attacco tradizionale. Questo le rende un perfetto sostituto delle tradizionali le lampade a incandescenza, ma se in classe C devono essere ulteriormente migliorate per raggiungere la classe B o A a partire dal 2016. Le lampade alogene in classe B sono attualmente disponibili fino all'equivalente di una lampada tradizionale da 60 W. Entrambe le tipologie forniscono luce di qualità equivalente alle tradizionali lampadine a incandescenza, ma durano il doppio e sono completamente compatibili con gli apparecchi di illuminazione esistenti e possono essere regolate in luminosità tramite un dimmer. • Lampade alogene con rivestimento infrarosso: Le normali lampade alogene a bassa tensione possono essere sostituite da lampade alogene più efficienti IRC-ES (IRC = rivestimento a infrarossi , ES = Risparmio Energetico). Uno speciale rivestimento a infrarossi applicato al bulbo migliora l'efficienza energetica di oltre il 45%. Tuttavia questo è possibile solo con lampade in bassa tensione. Un trasformatore è infatti necessario per rendere questa tecnologia disponibile per lampade a tensione di rete. Il trasformatore può essere una unità separata o un componente integrato nel corpo illuminante. Può anche essere integrato nella lampada stessa e quindi sostituire le lampade a incandescenza nello stesso apparecchio. • Lampade fluorescenti lineari Le lampade fluorescenti più moderne (T5, a tre bande) hanno una efficienza energetica significativamente migliore rispetto ai vecchi modelli (Tabella 1) . Un reattore è necessario per l’accensione e per ragioni di efficienza si utilizzano solo reattori elettronici. Il maggiore risparmio può essere raggiunto quando si passa da lampade T8 (26 mm di diametro) a lampade T5 (16 mm di diametro). Tuttavia in questi casi gli apparecchi illuminanti devono essere sostituti. Tabella 1: Caratteristiche delle lampade fluorescenti lineari 6 Linee guida per le Sorgenti Luminose • Lampade fluorescenti compatte (CFL) E' questo il nome generico per una famiglia di lampade fluorescenti ad attacco singolo con disegno del tubo piegato o a ponte con alta resa cromatica e una lunga durata. Le lampade fluorescenti compatte rappresentano un’alternativa energetica efficiente alle lampade a incandescenza e alogene (Tabella 2) e possono essere utilizzate per uso domestico o commerciale. Tabella 2: Potenzialità di risparmio di una CFL rispetto a una lampadina a incandescenza • Lampade al sodio Lampada nella quale la luce è prodotta mediante radiazione dei vapori di sodio, con una pressione parziale di circa 13,300 Pa. Questa categoria include sia le lampade chiare che rivestite per luce diffusa. Le lampade a vapori di sodio standard sono eliminate ai sensi del Regolamento CE 245/2009 (i cui allegati I, II, III e IV sono stati modificati dal Regolamento UE 347/2010). Nelle lampade al sodio bassa pressione invece la luce è prodotta mediante radiazione da vapori di sodio con una pressione parziale 0,1 a 1,5 Pa. Le lampade al sodio ad alta pressione sono generalmente molto efficienti ad alte potenze, mentre quelle a bassa pressione producono una luce con temperatura di colore povera. • lampade a Ioduri metallici Le lampade a ioduri metallici appartengono al gruppo di lampade a scarica ad alta intensità (HID). Esse producono elevata emissione luminosa in relazione alla loro dimensione, rendendole una sorgente compatta, leggera ed efficiente. Originariamente create alla fine del 1960 per uso industriale, le lampade ad alogenuri metallici sono ora disponibili in diverse dimensioni e configurazioni per applicazioni commerciali e residenziali. Come la maggior parte delle lampade HID, le lampade ad alogenuri metallici operano ad alta pressione e temperatura e richiedono attrezzature speciali per operare in sicurezza. Le lampade ad alogenuri metallici sono frequentemente utilizzate in generale per illuminazio- 7 Linee guida per le Sorgenti Luminose ne interna ed industriale, per l'illuminazione stradale e degli impianti sportivi. Lampade al sodio a bassa o alta pressione e quelle a ioduri metallici sono lampade a scarica ad alta intensità (HID). La grande maggioranza di impianti di illuminazione stradale si basano su lampade a scarica ad alta intensità. • LED (Diodi ad Emissione di Luce) I LED - o diodi ad emissione di luce - offrono molti vantaggi rispetto alle più tradizionali sorgenti luminose: basso consumo di energia, maggiore durata, migliore robustezza, dimensioni ridotte e commutazione veloce. L'efficienza dei LED è uguale se non maggiore a quella delle lampade fluorescenti compatte, ma senza mercurio e con vita più lunga. Lampade a LED sono commercializzate ed utilizzate sia per l'illuminazione di interni che esterni. I LED possono essere utilizzati per illuminazione stradale e semaforica in quanto: • - consentono un significativo risparmio energetico. - hanno una maggiore durata e affidabilità e mostrano buoni risultati in combinazione con una ridotta manutenzione e bassi costi di gestione - non richiedono un riflettore come le lampade tradizionali, quindi non ci sono problemi di riflessione del sole nei semafori (noto come effetto fantasma) - richiedono alimentazione a bassa tensione, la quale si traduce in impianti più sicuri. OLED (Diodi Organici ad Emissione di Luce) Gli OLED sono pannelli luminosi costruiti con materiali a base organica (carbonio) che emettono luce quando viene loro applicata l'elettricità. Attualmente gli OLED sono utilizzati per progettare bellissimi ed efficienti display, ma è anche possibile utilizzare la tecnologia per creare pannelli bianchi per l'illuminazione. La 'lampada' in un OLED è un film sottile di materiale che emette luce. Gli OLED offrono un’illuminazione completa del pannello (non un’illuminazione a punto come i LED) e presentano luce con buona temperatura di colore. Su alcuni tipi di OLED è possibile ottenere luce a colori e gli OLED possono anche avere superficie flessibile o trasparente. Gli OLED hanno una efficienza energetica simile a quella delle lampade CFL e LED. Diverse aziende offrono già le lampade costruite con pannelli OLED, ma sono ancora molto costose. • 8 Il reattore E' un dispositivo elettronico che limita la corrente ed è utilizzato sulle lampade a scarica elettrica (a fluorescenza, a vapori di mercurio, a ioduri metallici, sodio ad alta pressione). Il reattore fornisce le condizioni necessarie al circuito elettrico per avviare e far funzionare la lampada. Linee guida per le Sorgenti Luminose I reattori possono essere di tipo elettronico o elettromagnetico. Un reattore elettronico utilizza circuiti allo stato solido per trasformare la tensione, ma a differenza di alimentatori elettromagnetici, può anche modificare la frequenza dell’energia elettrica. Altri vantaggi dei reattori elettronici sono: migliore efficienza energetica, possibilità di connessione di lampade multiple, sostituzione immediata dei reattori magnetici esistenti, eliminazione dello sfarfallio della lampada, livello di rumore più basso rispetto agli alimentatori magnetici, peso minore. I requisiti di ecodesign portano alla progressiva eliminazione dei reattori meno efficienti. Le lampade HID hanno utilizzato reattori elettromagnetici fino a poco tempo fa sia per la loro durata di vita più lunga che la loro robustezza. Tuttavia le nuove installazioni utilizzano alimentatori elettronici. La Figura 2 illustra le principali caratteristiche di efficienza energetica dei diversi tipi di lampade. Figura 2: Confronto fra l'efficienza energetica delle lampade lm/W Lumen/Watt (escluse le perdite degli alimentatori) 4.2 Illuminazione stradale efficiente Il tipo e il numero delle lampade per illuminazione stradale installate nell'UE è illustrato nella Figura 3. La graduale eliminazione delle lampade inefficienti ha effetti anche sull'illuminazione stradale. Figura 3: Tipo e numero di lampade attualmente installate nell'Unione Europea (in milioni) 9 Linee guida per le Sorgenti Luminose Possibili opzioni per il retrofit degli impianti esistenti sono: 1. Soluzioni plug-in: • sostituzione di lampade esistenti con lampade di nuova tecnologia mantenendo l'apparecchio esistente (lampade “plug-in”) • alloggiamento, reattore, riflettore rimangono uguali • vantaggi: basso costo, semplicità • svantaggi: basso risparmio energetico, sostituzioni possibili solo fino al 2015 Esempio: sostituzione di una lampada da 125W a vapori di mercurio ad alta pressione con una lampada da 110 W a sodio ad alta pressione - 10% di risparmio energetico luce gialla invece che bianca operazione semplice e con un costo molto basso cambiano completamente le carateristiche della luce emessa rischio di perdita delle autorizzazioni per il palo 2. Retrofitting • sostituzione della lampada e adattamento del dispositivo elettronico dell'apparecchio • alloggiamento e riflettore rimangono invariati • vantaggio: efficienza energetica superiore rispetto alla lampada esistente • svantaggi: sostituzioni possibili solo fino al 2015. Esempio: sostituzione di una lampada da 125W a vapori di mercurio ad alta pressione con una lampada da 110 W a sodio ad alta pressione e dell‘alimentatore - 40% di risparmio energetico luce gialla invece che bianca operazione semplice e con un costo molto basso cambiano completamente le carateristiche della luce emessa rischio di perdita delle autorizzazioni per il palo 3. Sostituzione degli apparecchi • in termini di efficienza energetica la migliore soluzione è la sostituzione completa dell’apparecchio illuminante (incluso alimentatore, riflettore e lampada) • svantaggio: costi di investimento più elevati • vantaggi: conversione durevole, migliore e massima efficienza energetica, considerazione di tutti gli aspetti ambientali, economia, sicurezza ed estetica se progettata professional- 10 Linee guida per le Sorgenti Luminose mente Esempio: sostituzione di una lampada da 125W a vapori di mercurio ad alta pressione con una lampada da 35 W ad alogenuro metallico - 70% di risparmio energetico luce bianca direzione della luce ottimale elevato costo di investimento essenziale il calcolo della convenienza economica Le caratteristiche delle lampade utilizzabili per una efficiente illuminazione stradale sono riportate nella Tabella 3. Tabella 3: Caratteristiche di diverse lampade per un’efficiente illuminazione stradale tipo lampada Lampade a vapori di mercurio ad alta pressione Lampade ad alogenuri metallici in ceramica Lampade fluorescenti e lampade fluorescenti compatte LED colore luce vantaggi/svantaggi Luce bianca + ecologica + attrazione degli insetti ridotta - cattiva percezione dei colori Luce bianca + buona percezione dei colori + luce bianca calda con attrazione degli insetti ridotta (p.es. 3,000 K) - costose - attualmente hanno un ciclo di vita ridotto Luce bianca + economica + lungo ciclo di vita - indipendente dalla temperatura - limitata possibilità di direzione della luce Luce bianca, altri colori possibili + tecnologia efficiente del futuro + assenza nello spettro della porzione dei raggi UV/IR + lunga durata + progetti e realizzazioni già esistenti + grande potenziale previsto - attualmente costoso - assenza di esperienza nel lungo termine 5. La legislazione comunitaria per l'illuminazione La legislazione comunitaria sulle sorgenti luminose include: − Regolamento CE N. 244/2009: specifiche per la progettazione eco-compatibile delle lampade non direzionali per uso domestico (come emendato dal Regolamento UE N. 859/2010) − Regolamento CE N. 245/2009: specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e di alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade (come emendato dal Regolamento UE N. 347/2010) 11 Linee guida per le Sorgenti Luminose − Regolamento UE 1194/2012: specifiche per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature − Regolamento delegato (UE) 874/2012: etichettatura indicante il consumo d’energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d’illuminazione − Direttiva 2002/95/CE (RoHS) in materia di limitazione all'uso di sei sostanze pericolose: Piombo (Pb), Cromo esavalente (Cr+6), Mercurio (Hg), Bifenili polibromurati (PBB), Cadmio (Cd), Eteri di difenile polibromurati (PBDE). 5.1 I requisiti di ecodesign Dal 1 settembre 2010 sono in vigore nuovi requisiti di ecodesign del Regolamento (UE) 244/2009. Le informazioni obbligatorie sulla confezione della lampada includono: − potenza e flusso luminoso − vita nominale della lampada − numero di cicli di accensione prima che si verifichi un guasto prematuro − temperatura di colore − tempo di avvio fino al 60 % della piena emissione luminosa − dimmerabilità − indicazione di condizioni ottimali di utilizzo (se non standard) − dimensioni della lampada − se sull'imballo è indicata l'equivalenza con una lampada a incandescenza, vanno seguite certe regole − l'espressione «lampada a risparmio di energia» o simili può essere usata solo per lampade di classe A (secondo la precedente etichetta energetica) − contenuto di mercurio della lampada (se applicabile) − se la lampada contiene mercurio, indicazione del sito web da consultare in caso di rottura accidentale per trovare istruzioni per la rimozione ed il trattamento dei frammenti. 5.2 Come leggere l'imballaggio Sulle confezioni delle lampade sono disponibili informazioni sulle caratteristiche principali: • 12 Emissione luminosa (in lumen) La misura delle prestazioni di una lampada in lumen consente il confronto diretto della quantità di luce (che è il servizio offerto). Confronti basati solo sulla potenza non sono significativi e possono essere fuorvianti. Maggiore è il valore in lumen di una lampada, maggiore è la quantità di luce che essa produrrà. Linee guida per le Sorgenti Luminose • Efficienza energetica I requisiti di ecodesign gradualmente eliminano le lampade meno efficienti, mentre l'etichetta energetica comunitaria identifica dal 1998 la classe di efficienza energetica delle lampade. • Durata della vita Le informazioni sulla durata della vita della lampada sono espresse in ore (tempo di funzionamento prima che la lampada si guasti) o talvolta anche in anni. Per le lampade per uso domestico un anno generalmente significa 1000 ore, corrispondenti a una media di 3 ore di utilizzo al giorno. Una lampada con maggiore durata sarà sostituita meno frequentemente. Per le lampade professionali, la durata della vita è un fattore molto importante e in generale una durata maggiore significa qualità più elevata. Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si confrontano i prezzi delle diverse alternative. • Colore della luce (temperatura del colore) Mentre le lampade a incandescenza forniscono sempre lo stesso colore della luce ("bianco caldo"), lampade fluorescenti compatte e LED offrono una più ampia gamma di temperature di colore (misurata in Kelvin). • Numero di commutazioni prima del guasto Questa informazione è particolarmente importante per le lampade fluorescenti compatte. Quelle standard (con 3.000-6.000 cicli on/off) non devono essere installate in luoghi in cui una commutazione frequente è più probabile (il che significa una media di più di tre volte al giorno), ad esempio, in bagni o corridoi equipaggiati con sensori di movimento, potrebbero non raggiungere il numero di ore dichiarato sulla confezione. Tuttavia ci sono lampade fluorescenti compatte speciali che possono tollerare fino a 1 milione di on/off, adatte per tali luoghi. Altre sorgenti di luce insensibili alla commutazione sono le lampade alogene. • Tempo di riscaldamento Questa informazione è particolarmente importante per le lampade fluorescenti compatte. Quelle standard hanno bisogno di più tempo per partire ed arrivare alla piena luce in confronto ad altre tecnologie (fino a 2 secondi per l'avvio e fino a 60 secondi per raggiungere il 60% del loro flusso luminoso). Tuttavia esistono lampade fluorescenti compatte che sono veloci quasi come gli altri tipi di lampade. Sull'imballo è indicato il tempo nel quale la lampadina si riscalda. • Regolazione di luminosità Quando si utilizza un dimmer (o regolatore di luminosità) per controllare l'emissione di luce bisogna sempre verificare se i nuovi tipi di lampade possono essere regolate. Molti tipi di lampade fluorescenti compatte e a LED non funzionano quando si usano regolatori standard. Un simbolo specifico mostra se la lampada è regolabile o meno. 13 Linee guida per le Sorgenti Luminose • Temperatura di esercizio Le lampade fluorescenti compatte e le lampade LED sono più sensibili alla temperatura delle lampade alogene. E' importante scegliere una lampada che funzioni bene alle temperature alla quale è esposta (interna o esterna, ambiente riscaldato o non riscaldato). Per apparecchi di illuminazione per esterni in zone climatiche con inverni freddi è importante scegliere una lampada che funzioni anche quando fa molto freddo, altrimenti la sua emissione luminosa può essere ridotta nelle notti d'inverno. • Dimensioni della lampada Quando si passa da lampada ad un'altra basata su una tecnologia diversa mantenendo lo stesso apparecchio è importante che la nuova lampada si inserisca nell'apparecchio esistente. • Smaltimento delle lampade fluorescenti compatte Le CFL contengono una quantità di mercurio, inferiore a 5 mg. Sulla confezione della lampadina viene visualizzato un riferimento a un sito web nel quale il produttore spiega in dettaglio come comportarsi nel caso di rottura di una CFL. Come molti altri prodotti elettrici le nuove lampade non devono essere smaltite con i normali rifiuti domestici ma devono essere conferite nei punti di raccolta dedicati ai rifiuti elettronici. 5.3 Eliminazione graduale delle lampade e componenti inefficienti L'UE ha stabilito con i Regolamenti 244/2009 e 245/2009 nuovi requisiti di efficienza energetica che le lampade prodotte per il mercato dell'UE devono rispettare a partire dal 1 settembre 2009. Le tradizionali lampade ad incandescenza e le alogene meno efficienti sono state gradualmente eliminate dal mercato dalla fine del 2012 (Figura 4). La legislazione distingue tra lampade "chiare" (trasparenti) e non chiare. Figura 4: Eliminazione delle lampade a minore efficienza energetica Fonte: http://ec.europa.eu/energy/lumen/overview/whatchanges/index_en.htm 14 Linee guida per le Sorgenti Luminose Sono stati inoltre introdotti anche requisiti sulle funzionalità di lampade (tempi di avviamento, durata, ecc.), mentre come visto precedentemente una serie di informazioni sul prodotto devono comparire sull'imballo per aiutare i consumatori a fare la scelta più opportuna per lo scopo previsto. Tutte le lampade e i reattori sono interessati dai Regolamenti di ecodesign (Tabella 4). Tabella 4: Impatto della legislazione comunitaria per l'efficienza energetica 2010 • • • Riduzione progressiva delle lampade fluorescenti lineari ("alofosfati") Classificazione degli alimentatori per lampade fluorescenti Minima efficienza necessaria richiesta dei reattori 2011 • Informazione del prodotto obbligatoria sugli apparecchi 2012 Eliminazione di: • Lampade fluorescenti T12 (38 mm) • Dichiarazione efficienza dei reattori per lampade a scarica ad alta intensità • Requisiti minimi per il fattore di mantenimento del flusso luminoso della lampada (LLMF) e del fattore di sopravvivenza della lampada (LSF) 2015 Eliminazione di: • Lampade a mercurio ad alta pressione • Lampade a sodio ad alta pressione 2017 • • requisiti tecnici più elevati per lampade a ioduri metallici eliminazione dei reattori magnetici, solo alimentatori elettronici Infine, dal 2012 sono in vigore i requisiti minimi per il fattore di mantenimento lumen lampada (LLMF) e il fattore di sopravvivenza della lampada (LSF) per le lampade fluorescenti lineari, come riportato nella Tabella 5. Tabella 5: Requisiti LLMF e LSF per le lampade fluorescenti lineari Fattore di mantenimento lumen della lampada (LLMF) Lampade fluorescenti a doppio attacco su reattore ad alta frequenza con avvio a caldo Lampade fluorescenti con attacco singolo su reattore ad alta frequenza con avvio a caldo Fattore di sopravvivenza della lampada (LSF) Lampade fluorescenti a doppio attacco su reattore ad alta frequenza con avvio a caldo Lampade fluorescenti con attacco singolo su reattore ad alta frequenza con avvio a caldo 2.000 0,97 0,97 2.000 0,99 0,95 Ore di esercizio 4.000 8.000 0,95 0,92 0,90 0,80 Ore di esercizio 4.000 8.000 0,97 0,92 0,90 16.000 0,90 16.000 0,90 0,87 Fonte: Regolamento UE (CE) N. 245/2009 15 Linee guida per le Sorgenti Luminose 5.4 L'Etichettatura energetica comunitaria L'Unione europea ha cominciato a disciplinare l’etichettatura energetica partendo dai grandi elettrodomestici bianchi e le sorgenti luminose con la Direttiva 92/75/CEE concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse degli apparecchi domestici mediante un’etichettatura, e successivamente dalla Direttiva 2010/30/EU che ha allargato lo scopo a tutti i prodotti relativi all'energia. Con un'informazione chiara sui consumi delle apparecchiature, i consumatori possono scegliere con più cognizione di causa e optare per elettrodomestici che consumano meno. Ed è questa la tendenza che si è verificata nel mercato europeo da quando vige l'obbligo dell'etichettatura energetica: l'acquisto si è orientato sempre più verso prodotti efficienti. I produttori, dal canto loro, sono indotti a migliorare le prestazioni energetiche dei loro prodotti, in modo da soddisfare la tendenza della domanda. L' etichettatura energetica è stata ridefinita per le sorgenti luminose con il Regolamento delegato (UE) 874/2012: etichettatura indicante il consumo d’energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d’illuminazione Sono escluse le lampade con riflettore, lampade con un flusso luminoso di oltre 6.500 lumen di energia elettrica o di un ingresso inferiore a 4 watt, per l'uso con altre fonti di energia ad esempio batterie, lampade non utilizzati principalmente per la produzione di luce nel visibile (400-800 nm) e lampade che sono parte di un prodotto il cui scopo primario non è illuminare. I seguenti parametri devono essere dichiarati sull'etichetta energetica: − la classe di efficienza energetica da A+++ (bassi consumi) a G (meno efficiente) − la lettera riguardante l'efficienza della classe energetica deve essere posto allo stesso livello come la relativa freccia − il flusso luminoso in lumen − la potenza − la vita media nominale delle lampade in ore. Le lampade fluorescenti compatte sono di solito classificate in classe A di efficienza energetica o B, mentre una lampadina a incandescenza soddisfa solo i criteri da D a G. I LED possono raggiungere le classi di efficienza energetica più elevate 5.5 Il marchio europeo di qualità ambientale Ecolabel Il marchio europeo di qualità ambientale o Ecolabel è stato istituito nel 1992. Produttori, importatori, distributori e dettaglianti possono richiedere la concessione del marchio ecolabel su base volontaria. I criteri per la concessione 16 Linee guida per le Sorgenti Luminose del marchio sono basati sulla valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti durante il loro ciclo di vita, dalla fase di produzione a quella di smaltimento post-utilizzo, della loro rispondenza alle funzioni per cui sono stati creati e sul possibile impatto sulla salute pubblica. Lo scopo dell’Ecolabel europeo è di promuovere l’utilizzo di materiali meno dannosi per l’ambiente da parte dei produttori di beni e servizi nonché la diffusione sul mercato di prodotti ad elevata efficienza energetica. Il processo di definizione dei criteri per l’etichettatura si basa sull’Analisi di Ciclo di Vita dei prodotti sviluppata da centri di ricerca mondiali e comprende: − l’uso di energia e di altre risorse naturali − le emissioni in aria, acqua e suolo − la produzione di rifiuti e il loro smaltimento − il rumore Il marchio Ecolabel sulle lampade richiede fra l'altro i seguenti criteri: − durata di almeno 10.000 ore (5 - 9 anni) − consumo di energia elettrica ridotto − non sfarfallio quando viene accesa − contenuto di mercurio molto basso − almeno il 65% dell’imballaggio da materiale riciclato − l’illuminazione del 70% o 90% dopo 10.000 ore (dipendente dal tipo di lampadina). 6. Il PAN-GPP nazionale Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero dello Sviluppo Economico, ha adottato con D.M. 11 aprile 2008, G.U. n. 107 dell’8 maggio 2008 il “Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN-GPP)”. Il Piano prevede l'adozione di misure volte all'integrazione di requisiti di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni, sulla base dei seguenti criteri: • riduzione dell'uso delle risorse naturali • sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti rinnovabili • riduzione della produzione di rifiuti • riduzione delle emissioni inquinanti e riduzione dei rischi ambientali. Il PAN GPP fornisce un quadro generale sul Green Public Procurement, definisce obiettivi nazionali, identifica categorie di beni, servizi e lavori prioritarie per gli impatti ambientali e i volumi di spesa. Il PAN-GPP ha come obiettivo principale l’introduzione di Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle procedure d’acquisto delle Pubbliche Amministrazioni. I CAM riportano delle disposizioni volte ad indirizzare l’ente pubblico verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono 17 Linee guida per le Sorgenti Luminose delle “considerazioni ambientali” collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegate alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto) volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita del servizio/prodotto. I criteri ambientali minimi integrano i criteri di base del toolkit europeo e sono individuati fra i criteri ambientali inclusi nelle eco-etichette già presenti sul mercato, fra fonti scientifiche esistenti e attraverso indicazioni provenienti dalle parti interessate. Con Decreto del Ministro dell’Ambiente del 10 aprile 2013 è entrato in vigore il primo aggiornamento del Piano d'azione nazionale per il Green Public Procurement (PAN GPP). Questo documento aggiorna il Piano d’azione di cui al D.I. dell’11 aprile 2008, sostituendo in particolare l’ "Obiettivo Nazionale", "La procedura per la definizione dei CAM", "La gestione del PAN GPP" e le "Azioni di supporto al Piano". L’aggiornamento del PAN GPP stabilisce che entro il 2014, almeno il 50% degli appalti pubblici e degli importi economici preveda l’applicazione di criteri ambientali. Tra le novità più significative del Decreto vi è l’esplicitazione di fornire strumenti operativi utili a favorire la diffusione negli appalti pubblici anche di criteri sociali. Inoltre si ribadisce l’opportunità delle Regioni di elaborare un piano regionale per l’applicazione del PAN GPP e di prevedere che l’applicazione dei criteri ambientali minimi possa essere una condizione per accedere a finanzianti regionali da parte degli Enti Locali territoriali (Comuni, Province, Unioni di Comuni, etc.). Il PAN GPP rinvia ad appositi decreti emanati dal MATTM di concerto con il MEF e MISE, l’individuazione di un set di criteri ambientali “minimi” per ciascuna tipologia di acquisto che ricade nell’ambito delle 11 categorie merceologiche individuate, i CAM sono calibrati in modo da garantire il rispetto dei principi della non distorsione della concorrenza e della par condicio: (http://www.minambiente.it/pagina/criteri-vigore#1) Con Decreto 23 dicembre 2013 (Supplemento ordinario alla G.U. n. 18 del 23 gennaio 2014) sono stati aggiornati i "Criteri Ambientali Minimi", consultabili al sito: http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/GPP/gu_18_illuminazione_pubbli ca.pdf per: − l'acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli led per illuminazione pubblica, − l’acquisto di apparecchi di illuminazione per illuminazione pubblica − l’affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione pubblica Il 21 luglio 2014 è stato pubblicato un errata corrige dell’allegato del Decreto. 7. Istruzioni pratiche per il GPP nell'illuminazione Idealmente lampade, apparecchi di illuminazione e sistemi di controllo sono visti come sistema di illuminazione completo e tutti i componenti devono lavorare insieme. Al momento dell'acquisto di nuove lampade dovrebbero essere presi in considerazione e i seguenti criteri: • 18 Efficienza luminosa della lampada [rapporto lumen/watt]: confronti basati sulla potenza Linee guida per le Sorgenti Luminose delle lampade possono essere fuorvianti. Le prestazioni di una lampada si misurano in lumen (Tabella 6) che consente il confronto diretto della quantità di luce. Maggiore è il valore in lumen maggiore è la quantità di luce che la lampada produrrà. Quindi verificare sempre il "valore lumen" della lampada e il rapporto "lumen / watt" che delinea l'efficienza della lampada (quanti watt di energia elettrica sono necessari per il rispettivo valore in lumen). • Classe di efficienza energetica: per le lampade con etichetta si consiglia di controllare la classe di efficienza energetica. Ove disponibile e seconda dell'applicazione, le lampade devono essere preferibilmente di "classe A" o superiore. • Durata della vita e costi di manutenzione: una lampada a lunga durata è preferibile per la riduzione dei costi di manutenzione. Soprattutto per lampade per uso non-domestico la durata della vita è un fattore molto importante e, in generale, una vita più lunga è sinonimo di qualità superiore. Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si confrontano i prezzi delle diverse alternative possibili. • Colore della luce (temperatura di colore): mentre le lampade a incandescenza forniscono sempre lo stesso colore della luce ("bianco caldo"), lampade fluorescenti compatte e LED offrono una più ampia gamma di temperature di colore (misurata in gradi Kelvin). Queste differenze sono utili in alcune applicazioni. Scegliere 2700K o "bianco caldo" per l'illuminazione domestica e più di 4000K o "bianco freddo" per le aree di lavoro. Tabella 6: Caratteristiche delle lampade Efficienza [Lumen per Watt] Durata vita [ore] Resa colore [CRI] Lampada ad incandescenza 8-15 1.000 100 Alogena bassa tensione 12-25 2.500 100 Alogena rivestita infrarossi 25-35 5.000 100 Lampada fluorescente compatta 50-84 6.000 – 15.000 85 Lampada fluorescente (T8, reattore convenzionale) 47-83 8.000 >90 up to 100 19.000 Lamapda fluorescente (T5, reattore elettronico) 67-110 20.000-30.000 80-90 Lampada ioduri metallici 84 - 104 10.000 – 15.000 >80 Lampade sodio alta pressione 90 - 150 20.000 - 30.000 25 Lampade sodio bassa pressione 120 - 200 12.000 - 20.000 30 – 90 (fino a 130) 50.000 + >80 25 ~10.000 >80 Tipo di lampada Lamapada fluorescente (T8, lamapda tri-banda, reattore elettronico) Diodi emettitori di luce (LED) OLED 19 Linee guida per le Sorgenti Luminose • Ulteriori criteri per i componenti: il risparmio energetico nell’illuminazione va al di là dei requisiti o criteri per le lampade. In un sistema ottimizzato ed eco-efficiente una soluzione complessiva viene implementata con i seguenti componenti: → Alimentatori: gli alimentatori sono necessari per il funzionamento delle lampade a scarica. Quando possibile dovrebbero essere utilizzati alimentatori elettronici. Questi ultimi non solo hanno perdite di energia minori rispetto agli alimentatori elettromagnetici ma forniscono anche una illuminazione di qualità migliore (luce senza tremori, veloce, silenziosa e senza sfarfallio di partenza). → Apparecchi: illuminanti: i seguenti criteri devono essere considerati in materia di appalti: − alto livello di efficienza di funzionamento dell'apparecchio (> 80%) − riflettore della lampada ottimale − rapporto diretto più alto possibile. → Controllo della luce diurna: il controllo deve idealmente essere implementato tramite regolazione in presenza della luce diurna. I sensori consentono di utilizzare la luce del giorno nella misura massima possibile e nella maggior parte dei casi possono essere installati facilmente. I rivelatori di presenza riconoscono la presenza di persone tramite segnali a infrarossi e accendono l'illuminazione di conseguenza. E’ raccomandata l’installazione di rilevatori di presenza anche su installazioni esistenti. Il controllo della luce diurna in combinazione con sensori di presenza riduce i costi energetici del 75% rispetto ai sistemi di illuminazione convenzionali non regolati. → Decorazione d’interni: preferire muri e soffitti dipinti con colori chiarii per la decorazione d’interni a causa del loro maggiore livello di riflessione luminosa. → Sostituzione delle lampade inefficienti: sebbene il concetto di modernizzazione generale di tutto il sistema di illuminazione sia la soluzione migliore, è anche possibile aggiornarlo passo passo. Qualora si voglia sostituire solo le lampade, si suggerisce si: − sostituire le lampade esistenti con lampade fluorescenti compatte o LED − sostituire le lampade alogene con strumenti più efficienti quali lampade alogene con rivestimento ad infrarossi o CFL (attacco a vite) − passaggio da lampade fluorescenti "T8" (26 mm Ø) a lampade fluorescenti "T5" (16 mm Ø) (tuttavia, questo richiede un cambiamento degli apparecchi illuminanti) − passaggio da lampade al mercurio a lampade al sodio o ad alogenuri metallici − considerare soluzioni LED − utilizzare reattori elettronici al posto di reattori elettromagnetici. L'incremento di risparmio energetico ottenibile con le diverse soluzioni è illustrato nella Figura 5. 20 Linee guida per le Sorgenti Luminose Figura 5: Possibilità di risparmio utilizzando sistemi di illuminazione efficienti 8. Consigli per l'uso quotidiano L'acquisto di lampade efficienti permette di raggiungere solo una metà del potenziale di risparmio energetico nell'illuminazione. Il comportamento nella vita quotidiana a casa o in ufficio è fondamentale e tutti possono dare un contributo al risparmio di energia elettrica seguendo dei semplici consigli: • Assenza Se si lascia la stanza per più di 5-10 minuti la luce deve essere spenta. Naturalmente l'uso della luce naturale dovrebbe essere prioritario. • Utilizzo della luce naturale L'uso della luce naturale è una importante misura di efficienza energetica e deve essere preso in considerazione al momento di pianificare nuove soluzioni di illuminazione. Può anche essere realizzato facilmente con l'installazione di sensori su impianti di illuminazione esistenti. • Lampade alogene Se sono installate lampade alogene a bassa tensione, il consumo di elettricità del trasformatore può essere evitato spegnendo la luce con una scheda commutabile. • Illuminazione di camere comunicanti Nei corridoi, bagni o nelle cucine la luce deve essere spenta quando non serve. Rilevatori di movimento o dispositivi a tempo possono essere utili. • Rilevatore di movimento / o spegnimento automatico Nei corridoi o scale con poca frequentazione il consumo di energia elettrica può essere ridotto fino al 50% con rilevatori di movimento. Una ulteriore possibilità è un meccanismo di spegnimento automatico dopo un tempo impostato. Questa tecnologia è adatta per scale, i magazzini, garage, ecc. • Pulizia regolare Lampade e apparecchi di illuminazione devono essere puliti regolarmente. La pulizia può essere collegata ad altri interventi di manutenzione. 21 Linee guida per le Sorgenti Luminose • Sostituzione Le lampade non funzionanti devono essere sostituite da lampade a risparmio energetico. A seconda della situazione e la difficoltà di sostituzione è possibile cambiare una singola lampada o l'intero impianto di illuminazione. Se possibile si consiglia la sostituzione simultanea di tutte le lampade per ottimizzare gli interventi di manutenzione. • Smaltimento Le lampade ad incandescenza sono smaltite con i rifiuti domestici. Le lampade fluorescenti compatte contengono piccole quantità di mercurio e devono essere raccolte e smaltite separatamente. 9. Bibliografia EU public procurement: http://ec.europa.eu/internal_market/publicprocurement Acquistare verde: http://ec.europa.eu/environment/gpp/handbook GPP toolkit: http://ec.europa.eu/environment/gpp/toolkit_en.htm Regolamento (CE) No 244/2009 ed emendamento Regolamento (CE) N. 859/2009 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:076:0003:0016:IT:PDF Regolamento (CE) N. 859/2009 della Commissione del 18 settembre 2009 recante modifica del regolamento (CE) n. 244/2009 in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile per la radiazione ultravioletta delle lampade non direzionali per uso domestico http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:32009R0859 Regolamento (CE) No 245/2009 ed emendamento Regolamento (UE) N. 347/2010 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:076:0017:0044:IT:PDF Regolamento (UE) N. 347/2010 della Commissione del 21 aprile 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 245/2009 della Commissione per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:32010R0347 Regolamento (UE) No 1194/2012 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:342:0001:0022:IT:PDF Regolamento delegato (UE) 874/2012. http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:258:0001:0020:IT:PDF Direttiva 2010/30/UE http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32010L0030 Direttiva 2004/17/CE http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2004:134:0001:0113:IT:PDF 22 Linee guida per le Sorgenti Luminose Direttiva 2004/18/CE: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2004:134:0114:0240:IT:PDF Nuove direttive sugli acquisti pubblici http://ec.europa.eu/internal_market/publicprocurement/modernising_rules/reform_proposals/i ndex_en.htm Etichettatura energetica/Energy labelling, sito della DG Energia: http://ec.europa.eu/energy/efficiency/labelling/labelling_en.htm PAN-GPP htthttp://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Acquisti_Ver di.html&lang=it 23
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