il Settimanale Turismo Tempo libero Enogastronomia MERCOLEDÌ 23 luglio 2014 Lunedì: Auto e Motori Martedì: Design, Arredamento, Hi Tech e Web Mercoledì: Turismo, Enogastronomia e Tempo libero Giovedì: Moda e Bellezza Venerdì: Soldi e Famiglia Sabato: Salute e Benessere Le crociere sui grandi fiumi Tutto il romanticismo del Reno UN ITINERARIO COSTELLATO DI MANIERI E VIGNETI Grazie a leggende e storie che hanno incantato l’Europa, il Reno è il più romantico dei fiumi. La compagnia Croisi Europe propone cinque giorni di crociera (con quote da 476 euro), a bordo di Symphonie. Si parte da Strasburgo, metropoli culturale ed economica dell’Alsazia, per raggiungere Coblenza, nella regione del Medio Reno, dove è possibile ammirare il castello di Stolzenfels. In navigazione verso Rudesheim, si risale la parte più affascinante del Reno Romantico: si passa davanti a Lauterbourg e si superano le due più grandi chiuse, Iffezheim e Gambsheim. Da ammirare i numerosi castelli situati nei pressi di celebri vigneti e la famosa Rupe di Loreley. Info: www.croisieurope.com. Navigando lungo il Rodano DA LIONE AI CAVALLI E I FENICOTTERI DELLA CAMARGUE Roberta Bezzi Le crociere fluviali sono un modo alternativo per visitare le grandi capitali europee e le piccole e pittoresche cittadine disseminate lungo il percorso dei grandi fiumi Loira, Rodano, Reno e Danubio. In un solo viaggio, infatti, si toccano più località, a volte anche più nazioni, senza lo stress di doversi spostare in auto o in treno o di dover disfare le valigie ogni volta che ci si vuole fermare in una destinazione. Si viaggia di notte, cullati dalla navigazione lenta dei fiumi, e durante il giorno ci si gode il panorama o si fanno escursioni. La Francia, che è attraversata da numerosi itinerari fluviali, è una delle zone più organizzate per questo tipo di turismo. Chi ama i castelli, con le loro torri e le mura imponenti, rimarrà entusiasta di una vacanza fluviale nella valle della Loira. Le passeggiate nei magnifici giardini, ricchi di colori e profumi, così come le visite alle cattedrali gotiche che svettano sopra le città medievali, resteranno un ricordo indelebile. Spostandosi più a sud, da Lione si può percorrere un magnifico percorso lungo il Rodano che termina con le bellezze naturali del suo delta, la Camargue. Anche il “Reno romantico” fra Francia e Germania, è in grado di offrire diverse suggestioni grazie all’ampia varietà di paesaggi, navigando attraverso valli e colline costellate di fortezze medievali, ameni villaggi e vigneti. Da segnalare, infine, il Danubio blu, meta delle crociere fluviali più gettonate, con itinerari mozzafiato che attraversano il cuore dell’Europa. In bicicletta Budapest vista dal Danubio; a destra, Bratislava e, in basso, la statua di Cumil, nel centro della capitale slovacca famoso perché, lavorando nei sotterranei, non disdegnava sbirciare sotto le gonne delle signore A solo un’ora da Vienna, poco meno del doppio da Budapest, Bratislava è la capitale slovacca da sempre in bilico fra Oriente e Occidente. Città gemelle, unite dal Danubio che le attraversa, ciclicamente divise e unite dalla storia, parentela che le geometriche simmetrie evidenziano quando se ne percorrono i vicoli e lo sguardo cade sui palazzi e sulle chiese del centro. Dal castello che domina la città, oltre il fiume, aldilà dell’avveniristico ponte a una sola campata e il quartiere di edili- PEDALANDO TRA BINGEN E COBLENZA La bicicletta è il mezzo migliore con cui muoversi, quando si ‘sbarca’ sul Reno. La Rheinradweg, ciclabile del Reno, è lunga ben 1.233 km e costeggia in gran parte il fiume, su entrambe le rive, incontrando lungo la strada una miriade di diverse sfaccettature naturali, paesaggistiche e culturali. Il tratto più suggestivo è tra Bingen e Coblenza, dove la valle si restringe per formare la Gola del Reno. Il via da Bratislava zia popolare (entrambi lasciti dell’urbanistica in salsa falce e martello), lo sguardo poggia sul confine verde che separa e congiunge questa terra ad Austria e Ungheria. Non a caso da quando Ryanair vola da Orio al Serio verso Bratislava a prezzi stracciati, molti turisti di casa nostra la preferiscono per alternare le mete. L’autostrada è il fiume, il Danubio che ospita lungo la riva che ne attraversa il tratto urbano i locali della movida, del tutto simili a quelli delle metropoli europee. In aliscafo si naviga verso Vienna, alternati- va all’auto e al treno, oppure si raggiungono altri luoghi suggestivi come il Castello di Devin o il museo Danubiana (www.lod.sk, www.floratour.sk). La visita del centro storico riserva innumerevoli sorprese, che spaziano dai fasti del glorioso impero austro-ungarico alla cupa stagione dell’occupazione nazista. Per scoprirne ogni anfratto non resta che affidarsi alle guide che, come molti da queste parti, familiarizzano con più lingue, compreso l’italiano ([email protected], [email protected]). La Camargue vista navigando sui fiumi Rodano e Saona è meravigliosa, con i suoi cavalli bianchi e fenicotteri rosa. L’A-Rosa Stella offre otto giorni di navigazione (con prezzi a partire dai mille euro), sfilando accanto alla natura incontaminata della Camargue, al frenetico centro di Lione o vicino al millenario anfiteatro di Arles. Si parte da Lione, punto di incontro dei due fiumi e terza cittadina francese, per proseguire in direzione Macon da dove è possibile spostarsi per visitare l’abbazia di Cluny, la più grande d’Europa. Arrivati a Chalon sur Saone, la nave inverte la sua direzione e fa sosta nella bassa Borgogna, prima di tuffarsi nelle acque del Rodano verso il Mediterraneo. Info: www.a-rosa.it. Sul bel Danubio blu LA VIA D’ACQUA DA VIENNA A BUDAPEST Una crociera sul Danubio, il più europeo dei fiumi perché tocca il maggior numero di Paesi, è indimenticabile. La compagnia Lüftner Cruises propone un itinerario di otto giorni (quote a partire da 1.596 euro a persona) con partenza serale da Passau e arrivo la mattina dopo a Vienna. Da qui la Amadeus Diamond prosegue per Bratislava, Esztergom – la prima capitale dell’Ungheria ai tempi del Re Arpad – e Budapest, la “perla del Danubio”. Possibilità di scegliere un itinerario più lungo che arriva anche a Belgrado e Sofia. Info: www.crociere.com. I castelli della Loira UN’HOUSE BOAT E LA VACANZA È IN LIBERTÀ Un modo divertente e originale di visitare i castelli della Valle della Loira è affittare una house boat. La comodità non è quella dei battelli fluviali, ma si può scegliere in autonomia l’itinerario da seguire. Con le imbarcazioni della compagnia Le Boat si puossono attraversare i boschi e le foreste della vallata: si parte da Rogny, dove si trovano le sette chiuse costruite da Enrico IV e si va verso nord. Consigliata una sosta a Montargis, capitale del Gatinais, Nemours e Moret sur Loing, dove si trova la casa di Clémenceau. Info: www.leboat.it. •••• 2 IL SETTIMANALE Tempo libero La Maremma in cucina L’ACQUA COTTA, IL PIATTO DEI BUTTERI E DEI PESCATORI Butteri e pescatori, acqua salata e campagna selvaggia. Il sapore della Maremma si nasconde in questo indefinibile confine tra terra e mare. Autentica e tradizionale è qui l’acqua cotta, piatto tipico della bassa Toscana. Pranzo dei butteri, nasce come una zuppa povera. Si prepara con cipolle, pomodori rossi maturi, sedano, uova, pane raffermo, olio evo, sale, pepe e Pecorino Toscano Dop. Argentario e isola del Giglio DALL’UVA ANSONICA I VINI FRUTTATI E FRESCHI Abbinamento con l’acqua cotta, il vino bianco da uve Ansonica, uve autoctone presenti, soprattutto, nella zona del Monte Argentario e dell’isola del Giglio. Danno vita a vini leggermente fruttati e dal tipico sentore di macchia mediterranea. In bocca sono freschi, asciutti, con un equilibrato contenuto di alcol, leggermente persistenti ed aromatici. Il gusto della campagna di Siena GLI GNUDI, UN PRIMO SAPORITO DELLA TRADIZIONE Specialità tipicamente senese e dunque frequentemente offerta da quelle parti. Già il nome ricorda la ruvida e ruspante schiettezza dei toscani. Così come il loro sapore deciso, allo stesso tempo delicato, racconta il gusto autentico della campagna. Sono fatti con spinaci, ricotta, uovo, farina, formaggio grattugiato, sale e noce moscata. Ottimi se conditi semplicemente con olio di oliva toscano Igp e salvia fresca. Nella costa, non solo il mare DAI FILARI DI VERMENTINO UN CALICE DI SPICCATA SAPIDITÀ Ideale con gli gnudi è il vino ottenuto da uve Vermentino coltivate soprattutto nella parte costiera della Toscana. Al naso si contraddistingue per la finezza e l’eleganza, con leggere note fruttate e floreali. In bocca è delicato, di moderata gradazione alcolica e di buona acidità. Lo contraddistingue una spiccata sapidità che ben si sposa con la dolcezza della ricotta e del formaggio degli gnudi. Borgo la Bagnaia è un Resort 5 stelle frutto del sapiente restauro di un borgo medioevale toscano, vicino a Siena. Ha un centro congressi, campo di golf, piscina, bar e ristoranti e la Buddha Spa by Clarins. Del complesso fanno parte anche Borgo Filetta e La Canonica, per un relax perfetto IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2014 Toscana buona tavola e relax Maurizio La Ferla Il segreto del buon vivere, in assoluto relax e coccolati dai buoni piatti della cucina locale, è nascosto tra le consumate pietre che lastricano i vicoli dei borghi toscani. In villaggi anche diroccati, che per anni sono stati definiti “fantasma” perché gli abitanti avevano preferito trasferirsi a valle. In poggi e promontori su cui un tempo insisteva la vita, e che sono finiti avvolti e resi inaccessibili dall’erba alta e incolta, e conseguentemente abbandonati, dimenticati e talvolta svenduti. La storia recuperata Il segreto del buon vivere dimora in questi antichissimi borghi che pezzo per pezzo, nell’ultimo ventennio, sono stati così acquisiti, e dopo un accurato lavoro di recupero e sabbiatura dalle ferite del tempo, sempre fortunamente nel massimo rispetto della storia che si portano addosso, sono oggi tornati a vivere, e orgogliosamente si mostrano al mondo — e si aprono ai turisti — in tutto il loro rinnovato splendore. Il segreto del buon vivere Il segreto del buon vivere abita in strutture ricettive che si possono definire allargate, giacché costituite da casette e terratetti poveri trasformati in locande di lusso, da ville padronali e palazzi con portali impreziositi di stemmi ed eleganti bifore, da strade acciottolate esattamente come erano una volta, e da ristoranti e negozietti che vi si affacciano. Tutto questo insieme, in una sola straordinaria ed esclusiva location, per creare comunità intorno al turista. L’Italia è ricca di angoli deliziosi di questo genere, che vengono direttamente dal passato, e al passato sembrano essere ancora ancorate. E la Toscana ne è la capitale. Qui i borghi hanno spesso origini castellane, talvolta mercatali, in ogni caso la silhouette tipica è quella di un minuscolo pugno di case in cima a una collinetta. Per raggiungerli occorre cercarli, lasciare la via maestra e addentrarsi nelle strade bianche che tagliano Firenze, lo storico dessert la campagna. Nel silenzio. Ed è così che la vacanza diventa relax, e lo stress un ricordo. Molti sono i borghi recuperati e trasformati in strutture ricettive a cinque stelle. E’ il caso della Bagnaia vicino Siena, di Castelfalfi nel Chianti, di Semproniano in Maremma, di altre piccole e ricercate località disseminate in tutte e dieci le province toscane. Alberghi diffusi Alcuni di questi borghi fanno parte di una catena che stabilisce quali caratteristiche debbano avere e cosa garantire agli ospiti. Si chiamano “alberghi diffusi” e dispongono di un sito internet (www.alberghidiffusi.it) che li mette in vetrina. In queste terre, naturalmente, la cucina è regina assoluta e la tradizione siede sempre a capotavola, tra un calice di Chianti e una bistecca alla Fiorentina, tra un bicchiere di Vernaccia e un caciucco alla livornese. Immancabili, irresistibili, imperdibili. Il territorio del Chianti LO ZUCCOTTO, DOLCE CREATO PER I MEDICI IL VIN SANTO OCCHIO DI PERNICE Lo zuccotto è un dolce tipico della tradizione culinaria fiorentina, creazione di Bernardo Buontalenti, architetto, scultore, pittore, ingegnere militare e scenografo ma soprattutto bongustaio, per la famiglia Medici. I ristoratori nei borghi intorno al capoluogo toscano lo propongono spesso. Originariamente era chiamato “Elmo di Caterina” (si dice che il primo zuccotto fu preparato dentro a un elmo) ed era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Gli ingredienti: pan di spagna, panna da montare, ricotta di pecora, cioccolato fondente, cedro e arancia candita, zucchero, cacao amaro e Vin Santo. Con lo zuccotto l’abbinamento consigliabile è il Vin Santo Del Chianti Classico Occhio di Pernice, un vino Doc delle provincie di Firenze e di Siena. È un passito ottenute da uve rosse Sangiovese ed è una delle perle vinicole della Toscana, prodotto in piccole quantità. Al naso è intenso, speziato e fruttato, con profumi di frutta candita e secca e sentopri di albicocca, di scorza d’arancia, di agrumi, di mallo di noce. In bocca è vellutato, corposo e di buona acidità, con retrogusto fruttato lungo e persistente. È perfetto per contrastare la grassezza della ricotta di pecora presente nello zuccotto. Da servire con una temperatura sui 16-18 gradi. MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2014 IL SETTIMANALE IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE 3 •••• Semproniano, dai Romani all’albergo diffuso Semproniano, in provincia di Grosseto, affonda le radici in tempi remoti, quelli della Repubblica Romana, quando la famiglia del tribuno Tiberio Sempronio Gracco, fuggita da Roma a seguito della congiura contro Muzio Scevola, fondò in questo aspro sperone di travertino il primo nucleo abitativo. Casale Simpronianum fu chiamato, in onore dell’eroico patriarca. In tempi recenti il nome Semproniano è legato a due personaggi, di qui originari, lo scultore Vico Consorti, autore della Porta Santa di San Pietro, e il poeta Mario Luzi. Adesso in questi stessi luoghi c’è un albergo diffuso, il «Borgo di Sempronio» (www.ilborgodisempronio.it), nato dalla passione di tre soci che hanno trasformato le vecchie abitazioni in ricche residenze pronte ad ospitare i desideri che di chiunque voglia riposare (prezzi da 35 euro a persona colazione compresa) e magari fare un salto alle vicine (9 chilometri) terme di Saturnia. Dalla Tuscia al Casentino atmosfera da Medioevo e i più moderni comfort A Borgo San Felice il ristorante è stellato Era dimora dei marchesi Del Taja, un piccolo feudo medioevale, situato a Castelnuovo Berardenga, il comune più meridionale del Chianti classico. Un borgo davvero affascinante con cappella privata e orto botanico, 650 ettari con quindicimila piante, vigneto e oliveto. Lo si può anche affittare per intero, in esclusiva. Borgo San Felice era un antico piccolo villaggio sperso nella campagna chiantigiana, oggi è invece un prezioso «Relais & Châteaux» che per offrire un soggiorno indimenticabile cura meticolosamente l’accoglienza ed esaudisce i desideri dei suoi ospiti. All’autenticità del territorio che lo circonda è legata anche la produzione enologica della Tenuta San Felice e l’offerta gastronomica del ristorante «Poggio Rosso» (due stelle Michelin), dove lo chef Francesco Bracali propone una cucina incentrata sui prodotti e sulle tradizione locali ma reinterpretata con stile ineguagliabile e il ristorante «Le Terrazze di San Felice», che offre cucina tipica curata dallo chef Alessandra Zacchei e dal marito pasticcere Nazareno Dodi. Grazie alla sua ubicazione e alla struttura di albergo diffuso, Borgo San Felice offre diverse attività ricreative e sportive: tennis, bicicletta, trekking, oppure golf presso il Royal Golf Club La Bagnaia, partner di Borgo San Felice. www.borgosanfelice.it Camminando in mezzo al bosco, alle pendici del Pratomagno, si potrebbe incontrare un borgo ‘incantato’ così straordinario da domandarsi se siamo nel Quattrocento. Invece no, non ci si trova a Frittole, il villaggio di Benigni e Troisi, ma nel Borgo dei Corsi (www.borgodeicorsi.it), a Ortignano Raggiolo, provincia di Arezzo. Dentro queste case, con mattoni rossi e grandi travi, oggi ci sono appartamenti restaurati con materiali tradizionali e dotati di moderni comfort. Costruito in pietra, a 750 metri d’altezza, il complesso rispecchia la magia del Casentino. Atmosfere d’altre epoche anche a Pitigliano, nel cuore della Tuscia, dove si conserva intatto il mistero degli etruschi. Qui si racconta la storia di Ettore Giusti, capostipite della famiglia che per prima vi si insediò, chiamandolo Borgo Giusto (www.borgogiusto.com). Soggiornarvi, scegliendo una delle 28 sistemazioni disponibili, lontane dallo stress, significa ricaricarsi, anche grazie alla possibilità di fare un salto alle vicine terme di Saturnia. Un altro albergo diffuso, che ricorda l’autorevolezza dell’Alto Medioevo e ha il sapore rustico della cucina toscana, si trova a Gaiole in Chianti dove, ammirando le geometrie scolpite da vigneti e uliveti, ci si può lasciare andare ad ascoltare il silenzio del vento che soffia leggero. Al Country Resort Borgo Casa al Vento (www.borgocasaalvento.com) è così. l. t. Due gioielli toscani: antichi paesini caduti in disuso e riportati a nuova vita da sapienti restauri che ne hanno fatto relais di lusso. Sopra, Borgo dei Corsi a Ortignano Raggiolo, provincia di Arezzo. Sotto, Borgo Casa al Vento situato a Gaiole in Chianti, circondato da vigneti e uliveti La nuova vita di Castelfalfi CON IL RESTAURO IL PAESE FANTASMA È ORA UN HOTEL 2.0 Ha già compiuto ottocento anni il borgo di Castelfalfi, posizione strategica nel cuore della Toscana, a meno di un’ora da Firenze, Pisa, Siena e Lucca. Qui gli amanti dello charme col gusto del passato hanno di che soddisfarsi, senza dover rinunciare ai comfort di un hotel 2.0. All’ombra dell’antico castello di Castelfalfi, ex paese fantasma totalmente recuperato dal passato e riconsegnato al futuro, trovano spazio otto caratteristici negozi, vetrine di produzione artigiana e gastronomia locale. Luogo ideale per gustare magnifici paesaggi e vivere emozionanti gite a piedi, in bicicletta o a cavallo, per esempio nell’area protetta del Torrente Carfalo o tra i vigneti e gli oliveti che circondano la Tenuta Toscana Resort (www.castelfalfi.it). C’è la possibilità di goderne da turista, ma anche di diventarne proprietari, acquistando uno degli appartamenti o dei casali sapientemente restaurati. Nell’incanto di Borgo la Bagnaia Ricavato dallo strepitoso restauro di un antico borgo medievale, Borgo la Bagnaia è un Resort a 5 stelle nel cuore della Toscana, vicino a Siena. Ha camere arredate con pezzi d’arte unici, vista incantevole su boschi e campagne, una piscina panoramica, palestra, tennis, golf, la famosa Buddha Spa by Clarins e tanto altro. Lo chef crea raffinati piatti toscani e della tradizione italiana, da gustare nel Ristorante la Voliera, al Golfers Restaurant nel Royal Golf, o al Ristorante il Fantino nel Borgo Filetta, qui c’è anche la pizzeria. Fino al 24 agosto prenotando con almeno 10 giorni di anticipo si ha uno sconto del 20%: da 140 euro a persona ad eccezione delle date del Palio. L’offerta ‘Speciale Estate 3x2’ invece (stesse date) costa da 175 euro a persona, chi prenota 3 notti ha la terza notte gratis. Fino al 31 ottobre poi c’è il ‘pacchetto Bagnaia e Benessere al Buddha Spa’, da 280 euro a persona: 2 notti in camera doppia della categoria prescelta, prima colazione a buffet, un trattamento corpo per persona, accesso al Buddha Spa by Clarins, sconto del 15% su massaggi. Prezzo per 2 persone in camera doppia Superior 560 euro; camera Deluxe 620 euro. Il pacchetto ‘Bagnaia Romantica’ fino al 31 ottobre (da 315 euro a persona) comprende 2 notti in camera doppia, prima colazione a buffet, una cena a lume di candela nel Ristorante La Voliera (4 portate, bevande escluse), accesso al Buddha Spa by Clarins, sconto del 15% su ulteriori trattamenti presso la Spa. Prezzo del pacchetto per due persone in camera doppia Superior 630 euro, Deluxe 750 euro. Per arrivare a La Bagnaia Resort: S.S. 223 Siena-Grosseto km 56, 53016 Località Bagnaia, Siena. Info e prenotazioni tel. +39 0577 813000; www.labagnaiaresort.com. g. c.
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