MONTELAGO CELTIC NIGHT 2004 Montelago celtic night è una meravigliosa occasione per vivere la musica a contatto con la natura. Rispettiamola. L’altopiano di Montelago è posto a 1000 metri s.l.m. e di notte la temperatura scende sensibilmente. Vi consigliamo di portare indumenti adeguati. Se volete godere interamente della festa vi consigliamo di attrezzarvi per il campeggio e passare con noi l’intero week-end. La prima edizione del festival ha richiamato 15.000 persone da tutta Italia che hanno convissuto in pace e con profondo rispetto dell’ambiente per un intero weekend tanto da far considerare Montelago Celtic Night come una Woodstock marchigiana. Ripetere l’esperienza significa aver capito come la musica e la cultura siano grandi chiavi per la conoscenza del territorio e lo sviluppo turistico. Rapporto con l'ambiente Montelago è un altopiano posto a 1000 m s.l.m. alla congiunzione territoriale dei Comuni di Sefro, Camerino e Serravalle del Chienti. La bellezza del posto e il suo fragile equilibrio ci hanno convinto a realizzare una manifestazione ecocompatibile. Il taglio della manifestazione infatti si avvicina a tutto quel movimento, generalmente denominato new-age, che ambisce al recupero dei valori primari della natura e il pubblico che ad esso si avvicina è profondamente rispettoso di tali patrimoni naturali. Il CONSMARI ha sposato l'iniziativa e ha dato un sostanzioso contributo con una fornitura di piatti e bicchieri e posate in materB, biodegradabili e fornendo il servizio cassonetti per la raccolta differenziata, mezzi per il trasporto rifiuti e personale specializzato per la raccolta di rifiuti sparsi. Incentivo turistico La manifestazione è stata pubblicizzata a livello nazionale ed ha richiamato, nell'arco dell'intera notte, più di 15.000 persone, tutte mosse da uno spirito di pace e sano divertimento, provenienti, oltre che dalle località marchigiane, da tutte le regioni italiane. Il campeggio gratuito messo a disposizione ha visto la presenza di oltre 1000 tende che sono rimaste per l'intero week-end, permettendo così ai loro proprietari di conoscere le bellezze dell'appennino marchigiano. Originalità artistica Costruire un evento dal nulla, dove non ci sono strutture fisse, utilizzando solo lo spazio naturale di un prato. Concepire una manifestazione che dura una sola notte, dal tramonto all'alba, con musica e rievocazioni di battaglie, profezie e danze non stop fino al poetico momento del sorgere del sole annunciato dai suoni magici di una pipe band scozzese. Questa è Montelago Celtic Night. Scenografie L'Accademia di Belle Arti di Macerata ha realizzato per la prima edizione 2003, quattro menhir di cartapesta a dimensioni naturali (6 metri circa di altezza) posti nei pressi del villaggio costruito per l'evento, dove erano stati allestiti stands gastronomici e di artigianato celtico. Il tutto illuminato suggestivamente dai soli fuochi. Ingresso gratuito Campeggio gratuito Parcheggio auto €10.00 PROGRAMMA 2004 Fleur Noire (Marche) Massimo Giuntini (Toscana) Mortimer Mc Grave (Marche) LusMor (Valle d’Aosta) Enzo Vacca e i Musici Vagantes (Piemonte) City of Rome Pipe Band (Lazio) Clan del Gufo Grigio (Friuli Venezia Giulia) Arme Asculum (Marche) Presenta Wolf Mc Ajvar Stages di cornamusa, arpa e danze tradizionali Rievocazioni di battaglie Pipe bands Oracoli e divinazioni Fuochi e menhir Mercato celtico Fiumi di birra Gastronomia PER TUTTI GLI STANDISTI Tutti gli standisti di artigianato celtico che vogliono partecipare come espositori alla notte di Montelago possono fare riferimento per la prenotazione spazi (anche quest'anno gratuiti) al recapito telefonico 0733/201359 (orario ufficio) o tramite email: [email protected] STAGE DURANTE IL FESTIVAL per iscrizioni: Arte Nomade tel. 0733 201359 Cornamusa scozzese a cura di Franco Calanca Arpa celtica a cura di Katia Zunino Danze tradizionali a cura di Paola Sfregola SI ALTERNERANNO DAL TRAMONTO ALL'ALBA LE SEGUENTI BAND: Fleur Noire (Marche) Il quartetto acustico Fleur Noire propone brani etno–world: composizioni originali e arrangiamenti inediti che sviluppano nel loro insieme una ricerca artistica in equilibrio tra vari generi e culture musicali. Alla base della scelta è la consapevolezza che il linguaggio della musica, anche se operante attraverso situazioni così distanti nello spazio e nel tempo, per la sua capacità di comunicare emozioni universali, rappresenta un’occasione unica per meglio comprendere gli altri, conoscere ciò che è diverso da noi, rendere solidale quel che è separato. I quattro musicisti hanno costituito un singolare laboratorio dove la musica s’immerge in uno scenario creativo multiforme. Il luogo delle contaminazioni diventa l’officina delle sperimentazioni dove tutte le culture musicali hanno la loro dignità fondendosi in melanges del tutto nuovi. L’allegria ed il ritmo della musica popolare vengono stemperati con sfumature jazz-fusion e gli accenni classici si alternano a citazioni moderne e passaggi contemporanei con un sound che recupera anche proposte musicali underground degli anni ’70. A Montelago presenteranno, in anteprima nazionale, il repertorio della nuova produzione discografica POLLINE. Sax soprano, accordeon, mini-clarino: Fabio Emidio Zeppilli Pianoforte: Giuseppe Massimo Sabatini Basso tuba: Berardo Piccioni Batteria: Francesco Paliotti Massimo Giuntini (Toscana) Da sempre appassionato ai fenomeni musicali dell’ area anglosassone, Massimo Giuntini, concentra sempre di più, nel corso degli anni, la sua attenzione sulle radici dalle quali essa proviene; fino ad arrivare, nel 1995, alla musica tradizionale irlandese, o celtica che dir si voglia, dalla quale rimane folgorato. Nato come bassista, da quel momento si dedica allo studio degli strumenti che caratterizzano tale musica come le uilleann pipes (cornamusa irlandese), i vari whistles (flauti) ed il bouzouki, strumento d’origine greca poi riadattato dalla cultura celtica. Proveniente da esperienze con bands per lo più rock o rock progressive si trova a scoprire in se stesso una nuova personalità musicale, intraprende numerosi viaggi in Irlanda e suona nelle situazioni più disparate affinando le sue conoscenze e la sua tecnica. Nel 1996, dall’incontro con Carlo Gnocchini e Stefano Santoni, con i quali collabora già da anni, fermenta l’ idea di fondere le sonorità di questi nuovi strumenti con elementi musicali ed armonie nuovi, nascono così i Ductia. Parallelamente, Massimo Giuntini, collaborerà con numerosi artisti come: Modena City Ramblers, Mazzapegul, Whisky trail, Paola e Chiara, ecc; continuando, nel contempo, a esibirsi a fianco di alcune delle più famose bands irlandesi tradizionali. A Montelago presenterà il repertorio tratto dai suoi lavori discografici CELTICARAVAN e INDOEUROPEAN. Mortimer Mc Grave (Marche) M ort im er Mc Grave & the Barelliers non coinvolgono ma travolgono. Etereogenei, imprevedibili, coinvolgenti, adatti a situazioni di festa, nelle discoteche come nei pubs, nei festival e nelle riunioni cavalleresche, Mortimer Mc Grave & the Barelliers presentano in concerto un repertorio di almeno un' ora e trenta di ballate e canzoni celtiche nello stile dei veri Bravehearts (gighe, reels, hornpipes, ecc.) riarrangiate ora in versione raggae, ora calipso, ora rock, ora dub, ora afro, ecc. Indubbiamente originali e con ottima presenza scenica Mortimer Mc Grave & the Barelliers esprimono l'incastro di 4 diverse esperienze musicali che si incontrano per creare un prodotto del tutto innovativo. Dal vivo curano anche elementi di coreografia e costume per rendere ancora più accattivante la loro esibizione: vestono in kilt scozzese ed eseguono i riti celtici della violenza gratuita, dello smutandamento, dello stupro alle inglesi, del tip tap con tre gambe e della bottiglia di whisky tutta d'un fiato. A Montelago presenteranno, in anteprima nazionale, il repertorio della nuova produzione discografica ALL'ATTACCO. Mortimer Mc Grave Highland Bagpipe, Uillean pipe, Kaval, piva, whistle, armonica Angus Big House Electric bass, lead vocal Winzh Mary Marynzh Kware Kwarinzh electric and acoustic guitars, vocal Andrew O'Moran Drums Lucien Myvax Acoustic and electric Guitars, Celtic harp, Bodhran LusMor (Valle d'Aosta) Il Duo LusMor è formato da Nicoletta Alby e Giada Costenaro, due musiciste che hanno iniziato a studiare violino all’età di 6 anni, frequentando i corsi Suzuki presso l’Istituto Musicale di Aosta. Nell’ambito della musica da camera e orchestrale hanno partecipato a numerosi concerti presso il Teatro Comunale di Firenze, l’Auditorium G. Agnelli di Torino e il Palais des Congrès di Parigi. Sono tra gli interpreti del CD “Et un sourire” realizzato dall’Orchestra Suzuki di Aosta e dall’Orchestra dei Ragazzi di Fiesole per l’UNICEF. La passione per la musica irlandese le ha portate a costituire nel 2001 il duo LusMor che è stato tenuto subito a battesimo dall’astro dell’organetto, già star dello spettacolo Lord of the Dance, Liam O’Connor sul palco del Teatro Pasta di Saronno (VA). Da quel momento Nicoletta e Giada si sono esibite in Italia e all’estero partecipando a importanti festival di musica celtica, come CELTICA di Courmayeur, Valle d’Aosta; il Festival Internacionàl di Ainsa, Spagna; il Nubilaria Celtic Festival di Novellara (RE); il Busto Folk di Busto Arsizio, Varese; il Sextum Celtica di Sesto Calende, Varese; il Patavium Celtic Festival di Padova. Hanno aperto i concerti di Hevia, Carlos Nuñez e Liam O’Connor e si sono esibite accanto a importanti artisti come la violinista irlandese di “Riverdance” Máirín Fahy, i liguri Birkin Tree, l’irlandese Liam O’Connor e insieme al galiziano Carlos Nuñez, al bretone Dan Ar Braz e agli scozzesi Clan Wallace hanno eseguito “GreenLands”, l’Inno delle Nazioni Celtiche con oltre 130 musicisti sul palco di CELTICA. Nell’agosto del 2002 hanno frequentato la Maeve School per musicisti di Sligo, Irlanda. Fra aprile e dicembre 2003 una band formata da quattro musicisti ha affiancato le ragazze e un brano da loro eseguito è stato inserito nella compilation della rivista di musica delle Edizioni 3ntini “Celtica”. Dopo questa esperienza Nicoletta e Giada hanno preferito proseguire in qualità di duo presentandosi nuovamente al pubblico come LusMor e avviando collaborazioni con artisti locali come Christian Sarteur nel suo concerto per la Saison Culturelle e nazionali come i Gens d’Ys. Enzo Vacca e Musici Vagantes (Piemonte) Nicoletta Alby Violino Giada Costenaro Violino I Musici Vagantes debuttano in duo nel giugno 1999 alle Ferie Medievali di Pavone Canavese. Scelgono il loro nome ispirandosi ai Clerici Vagantes che, vagabondando da un’università all’altra, percorrevano l’Europa cercando di cogliere l’essenza del sapere. Così è per i Musici Vagantes che viaggiando per i paesi di tradizione celtica raccolgono un repertorio composto da brani tradizionali antichi, recenti e contemporanei. Dopo festival di strada, rievocazioni storiche, iniziano anche i concerti in teatri, chiese e festival celtici. Il 2000 segna due tappe fondamentali per la crescita artistica del duo: il primo CD, interamente autoprodotto e la partecipazione ai 17èmes Rencontres Internationales de Harpe Celtique a Dinan in Bretagna. Il 2001 porta un riconoscimento al concorso Tracce di Musica, organizzato dal Laboratorio del Suono in collaborazione con il settimanale de “La Stampa” TorinoSette, classificando il duo al primo posto. Il mondo celtico si apre poco a poco attraverso incontri ed esperienze sempre più importanti, tra essi l’incontro con Doming Bouchaud e con il centro culturale bretone Amzer Nevez segnano profondamente il lavoro del duo. Nel luglio 2003 esce il secondo CD: "Lungo le strade di Keltia". Il CD è il diario musicale dei viaggi e degli incontri con i musicisti bretoni e irlandesi degli ultimi due anni. Non segue un criterio filologico nelle esecuzioni, ma semplicemente descrive, con i suoni, tutto quello che di più profondo e significativo è rimasto: luoghi, persone, paesaggi, sensazioni... I concerti 2003 prevedono la presentazione di gran parte del materiale presente nel CD insieme a brani presi dal repertorio degli inizi e ha il suo momento più significativo con la partecipazione al festival internazionale delle arpe “Harpae” ad Isolabona, in provincia di Imperia. Siamo così alla stagione 2004 che propone un repertorio frutto dei due lavori precedenti e di nuovi brani dalla tradizione di danze bretoni e irlandesi con la collaborazione di Francesco Vazzana alle chitarre. A Montelago presenteranno, in anteprima nazionale, il repertorio della nuova produzione discografica: REIS. Enzo Vacca: Arpa, Chitarra Martino Vacca: Cornamusa, Flauti Francesco Vazzana: Bouzouki, Chitarra Stefania Negro: Voce Giovanna Marello: Voce City of rome pipe band (Lazio) La City of Rome Pipe Band è stata fondata nell'ottobre 2000 in una città dove la scena della musica celtica e' molto attiva, in parte per una tradizione ormai consolidata e in parte per la presenza di una comunità anglofona molto numerosa. Già negli anni '90 Erwin Flores e Paul Racionzer, gli unici piper all'epoca residenti a Roma , si incontravano con una certa frequenza suonando come duo di cornamuse e sognando un giorno di formare una band. Fu solo nel 2000, pero', che le cose iniziarono davvero a crescere. In quell'anno giunse a Roma un altro piper, Richard Empson, che incontrò Erwin quasi per caso e si uni' al gruppo iniziale. Quindi ci fu l'arrivo a Roma del giovane Simon Emslie, all'epoca membro della Vale of Atholl pipe band, che sarebbe rimasto nella Capitale per circa un anno per motivi di studio. Infine, altri due piper si unirono agli altri: Tony Randell e Marie Coulter, quest'ultima una giovanissima statunitense anche lei a Roma solo per qualche tempo. La presenza di un piper della Vale of Atholl pipe band a Roma e' stata una occasione unica e sotto la guida esperta di Simon il gruppo iniziale ha potuto lavorare seriamente e con il giusto metodo per mettere a punto il repertorio, arricchendosi nel frattempo di un altro elemento alla grancassa, David Scagnetti. Fu cosi' che il primo concerto in pubblico si e' potuto tenere nel marzo 2001 in via dei Fori Imperiali. Da allora gli impegni si sono susseguiti in maniera sempre più fitta, la band e' cresciuta di numero e a partire dal febbraio 2002 ha inizato ad indossare kilt in tartan Charles Edward Stewart. La scelta e' stata dettata dal forte legame che unisce Bonnie Prince Charlie alla città di Roma, luogo dove ha trascorso moltissimi dei suoi anni d'esilio, dove si e' spento e dove e' stato sepolto. Attualmente la band comprende sette piper e tre drummer ed e' aperta a tutti coloro che vogliono iniziare lo studio della cornamusa o delle percussioni. L'obiettivo è quello di rendere la City of Rome Pipe Band una organizzazione stabile che possa crescere sia nel numero che dal punto di vista artistico, diventando così un punto di riferimento in Italia. Clan del Gufo Grigio (Friuli Venezia Giulia) Labyrinth: un percorso di divinazioni a tappe,dove gli avventori vengono portati a realizzare un "viaggio interiore" attraverso metodi di divinazione dei nostri avi. Divinazioni con Tarocchi , Rune , Livtavl , Sibille , sono a disposizione di tutti per dare uno sguardo al proprio passato, presente e futuro. Presentato per la prima volta a Trieste ( TRISKELL 2002 ) ha riscosso notevole successo di pubblico (bissato poi al Primo PATAVIUM CELTIC FESTIVAL e alla FESTA DELLA ZUCCA a VENZONE ) sia per la semplicità del percorso da noi proposto, sia per l'efficacia delle divinazioni all'interno del nostro labirinto. Più di 3000 persone sono un successo che è andato oltre alle più rosee aspettative, tanto che abbiamo deciso di riproporlo implementando il percorso con nuovi metodi di conoscenza interiore per renderlo sempre più dedicato al completo coinvolgimento delle singole persone che lo percorrono. Durante il 2003 Labyrinth è stato realizzato per un totale di 57 serate in gran parte del Nord Italia con una presenza stimata in 21000 persone. L'Albero di Cristallo: Affida i tuoi desideri all' Albero Sacro. Il vento li porterà nel Valhalla, al cospetto degli Dei. L' Ydggrasyll ( l'Albero Sacro per le popolazioni nordiche ) riveste un ruolo fondamentale nella spiritualità della religione pagana. Riponi un tuo desiderio su una piccola striscia di stoffa immersa nell'acqua. Affida la stoffa ad un ramo dell' Albero. Il vento, asciugando la stoffa, porterà con se il tuo desiderio fino alla terra degli Dei, i quali decideranno quali meritano di essere realizzati. Arme Ascolum (Marche) La "Compagnia D'arme Asculum" nasce nel gennaio del 1999, da un gruppo di 7 amici con la passione per il Medioevo. La compagnia si fà subito notare per la grande ricercatezza e varietà dei costumi. Studiosi dei codici dei secoli XIII e XIV e dei trattati rinascimentali tutti i membri della "Compagnia D'arme Asculum" utilizzano vere armi, vere armature, artiglierie ed armi da fuoco dei secoli XV e XVI e si allenano seguendo i precetti degli antichi guerrieri che affiancavano all'uso della spada, quello di numerose altre armi. Oggi la "Compagnia D'arme Asculum" conta tra le sue fila 16 "Uomini D'arme", un'equipaggiamento tra i più completi ed ha al suo attivo più di 150 spettacoli eseguiti nelle Regioni "Marche, Abruzzo e Emilia Romagna" Per ulteriori informazioni contattare [email protected] INFO MONTELAGO CELTIC NIGHT Dove - Montelago è un altopiano posto a 1000 metri s.l.m. in cui convergono i confini dei comuni di Sefro, Camerino e Serravalle del Chienti. Quando - Montelago Celtic Night si svolge Sabato 7 agosto dal tramonto fino all’alba del giorno successivo. Come si raggiunge - Percorrere la valle del Potenza fino a Pioraco e quindi girare per Sefro. Da Sefro la strada continua salendo fino all’altopiano di Montelago. - Percorrere la valle del Chienti fino a Serravalle del Chienti quindi piegare verso nord per la strada che porta a Sefro. Traversare la frazione di Copogna e salire fino all’altopiano di Montelago. Informazioni tecniche - Un servizio di ristorazione celtica funzionerà per tutta la notte a partire dalle ore 19. - Nel villaggio celtico costruito a ridosso del palco stands di artigianato, musica e liuteria celtica. - Possibilità di campeggio libero in luogo destinato (nel rispetto dell’ambiente ovviamente) - L’altopiano di Montelago è a 1000 m. s.l.m. e la notte la temperatura potrebbe scendere sensibilmente per cui consigliamo abbigliamento adeguato e coperte o sacchi a pelo per l’appratamento. | Back | Torna su |
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