11.parvovirus - Università degli Studi di Perugia

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia
AA 2013-2014
PARVOVIRUS
La famiglia Parvoviridae comprende i più piccoli virus
conosciuti, ed alcuni tra quelli più resistenti nell'ambiente.
Famiglia: Parvoviridae
Sottofamiglia: Parvovirinae
Genere:
Il Parvovirus B19, scoperto nel 1974,
Parvovirus
causa la “quinta malattia” o eritema infettivo.
Erythrovirus
Dependovirus
Amdovirus
causa infezioni respiratorie e/o intestinali.
Bocavirus
Sottofamiglia : Densovirinae
Genere:
Densovirus
Iteravirus
Brevidensovirus
I virus adeno-associati (AAV), membri del genere Dependovirus,
infettano di frequente l’uomo, ma solo in associazione ad un secondo
virus “helper”, in genere un adenovirus e senza causare malattia
I Densovirus, infettano solo gli insetti.
Parvovirus B19 - struttura
• piccole dimensioni: 18-26 nm
• simmetria icosaedrica
• privi di “envelope”
• genoma: DNA lineare a singolo filamento
Filamenti di DNA a polarità positiva o negativa sono incorporati
separatamente nei virioni.
Il filamento positivo codifica per 3 proteine strutturali (VP1, VP2, VP3),
e 2 non strutturali (NS) e molte proteine minori.
Si conosce un solo sierotipo.
Il parvovirus replica in cellule in attiva divisione e
predilige le cellule della linea eritroide
(midollo osseo, cellule eritroidi di fegato fetale, cellule di
leucemia eritroide)
REPLICAZIONE
• legame all’antigene P o globoside degli eritrociti
• penetrazione
• dopo la degradazione del capside, il DNA raggiunge il
nucleo
• per la sintesi del DNA complementare sono richiesti
fattori presenti solo durante la fase S del ciclo
cellulare e DNA polimerasi cellulari
• il DNA monocatenario è convertito in DNA a doppio
filamento
REPLICAZIONE
• ciò funge da innesco per la DNA polimerasi cellulare
che agisce quando la cellula entra nella fase S del
ciclo di replicazione.
• la trascrizione del DNA dà origine a mRNA virali che
vengono tradotti in proteine virali
• l’m-RNA per le proteine di regolazione non strutturali e
per le proteine strutturali del capside viene generato
a partire dallo stesso promotore per “splicing”
alternativo del trascritto primario
• le proteine virali, sintetizzate nel citoplasma, tornano poi
nel NUCLEO dove avviene L’ASSEMBLAGGIO
• la membrana nucleare e quella citoplasmatica
degenerano e il virus viene RILASCIATO PER LISI
CELLULARE
Struttura e replicazione
Regioni codificanti sovrapponentesi (ORF), situate nel filamento
positivo del genoma, codificano due proteine strutturali (VP1 e VP2),
una non strutturale (NS1) e altre proteine minori.
ITR
ITR
ITR= inverted terminal repeats, presenti alle estremità del genoma.
Appaiandosi formano anse a forcina e servono da innesco per la
DNA polimerasi cellulare
REPLICAZIONE
Lisi per degenerazione della
membrana nucleare e citoplasmatica
assemblaggio
Proteine
strutturali e
non
strutturali
trascrizione
denudamento
nucleo
Internalizzazione
in vescicole rivestite da
clatrina
Infetta cellule eritroidi
in attiva mitosi
From Medical Microbiology, 5th ed.,
Murray, Rosenthal, Kobayashi &
Pfaller, Mosby Inc., 2002, Fig. 56-2.
Nel 1980 il parvovirus B19 è stato individuato come
agente eziologico di diverse malattie tra cui:
megaloeritema infettivo e artropatie acute in soggetti
sani,
crisi aplastiche transitorie e anemia cronica in pazienti
immunocompromessi e
infezioni fetali a esito infausto o caratterizzate da
idrope del feto.
Molte delle manifestazioni più gravi osservabili
durante una viremia da B19 sono correlate alla
capacità di questo virus di infettare e distruggere i
precursori eritroidi del midollo osseo.
La denominazione B19 deriva dal codice del siero
umano in cui il virus fu scoperto.
Patogenesi
Il virus infetta e lisa i precursori delle cellule eritroidi
La malattia causata da B19 è dovuta alla lisi di queste
cellule virus-mediata e alla conseguente risposta
immunitaria
Il virus diffonde attraverso le secrezioni orali e
respiratorie, poi diffonde mediante viremia al midollo
osseo e ad altri siti (può attraversare la placenta)
dove si replica
Parvovirus pathogenesis
From Medical Microbiology, 5th ed., Murray, Rosenthal & Pfaller, Mosby Inc., 2005, Fig. 56-3.
Patogenesi
La malattia ha un decorso bifasico
Prima fase (stadio febbrile iniziale)
• blocco della produzione di eritrociti dovuto alla
eliminazione dei precursori eritroidi da parte del virus
• entro 1 settimana elevata viremia, accompagnata da
sintomi simil-influenzali aspecifici: cefalea, malessere,
mialgie.
• eliminazione del virus dal tratto respiratorio
Diversi giorni dopo l’esordio sintomatologico si verifica
una riduzione della concentrazione di Hb che persiste per
7-10gg durante i quali l’esame istologico del midollo osseo
rivela una marcata deplezione delle cellule staminali
eritroidi
Seconda fase (stadio legato alla risposta immunitaria)
• comparsa dell’esantema e di artralgia: rash
maculopapulare che persiste per 2-3 giorni accompagnato
da artralgie e artrite che durano 1-2 giorni
• inizia 17-18 gg dopo l’inoculo (dopo la scomparsa della
viremia, la cessazione dell’escrezione virale nelle
secrezioni faringee e la risoluzione della reticolocitopenia)
Questa fase coincide con la comparsa di IgM specifiche ed
è quasi certamente una malattia da immunocoplessi
Frequentemente contratta durante l'infanzia, l'infezione si
trasmette nella maggioranza dei casi per via aerea.
• Eritema infettivo o megaloeritema o quinta malattia
Fase prodromica della durata di 7-10 giorni, con:
febbre, mal di gola, malessere,
mialgia, ridotti valori di emoglobina.
Successivamente, si manifesta
una eruzione sulle guance
(slapped cheek syndrome,
“guancia schiaffeggiata”),
viso, braccia, gambe.
L’eritema scompare dopo una - due settimane.
• L’infezione del virus B19 negli adulti è caratterizzata da
artropatia (poliartrite che interessa mani, polsi, piedi,
ginocchia, anche, caviglie).
La complicazione più grave dell’infezione da Parvovirus
è la crisi aplastica che si verifica nei pazienti con anemia
emolitica cronica (ad es., anemia falciforme).
La crisi aplastica è accompagnata da febbre e da sintomi
aspecifici come malessere, mialgia, brividi e prurito.
Si può manifestare anche una eruzione cutanea
maculo-papulare con artralgia e gonfiore alle articolazioni.
• una possibile infezione in gravidanza, espone il feto al
rischio di infezione per passaggio attraverso la placenta
del virus con scompenso cardiaco congestizio o idrope
fetale
Diagnosi:
- clinica
- sierologica
Bocavirus umano
Il bocavirus umano (HBoV) è stato identificato
come patogeno per l’uomo nel 2005.
HBoV è simile a virus che solitamente infettano gli animali,
tanto che il nome boca deriva da virus simili:
bovine parvovirus 1 e canine minute virus
HBoV è isolato da bambini con infezioni respiratorie
In tutto il mondo
Dati recenti suggeriscono la possibile associazione
anche con infezioni gastrointestinali