Struttura ospedaliera privata accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale LUNGODEGENZA “La Maddalena” – Casa di Cura di Alta Specialità Via San Lorenzo, 312/D - Palermo Tel. 091 6806111 – Fax 091 6806906 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 SOMMARIO SOMMARIO ......................................................................................................................... 2 1. PREMESSA ................................................................................................................... 3 1.1 Indicazioni all’ammissione ..................................................................................... 3 1.1.1 Criteri di ammissione: ............................................................................................ 3 1.1.2 Criteri di non ammissione: ..................................................................................... 3 1.2 Condizioni cliniche eleggibili a ricovero in lungodegenza post-acuzie ................. 3 1.3 Modalità di accesso e dimissione del paziente ....................................................... 4 1.4 Qualità e valutazione dell’assistenza ...................................................................... 5 2. PRESENTAZIONE DELL’UNITA’ OPERATIVA DI LUNGODEGENZA .............. 6 3. LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI .......................................................................... 6 3.1 Caratteristiche delle prestazioni erogate ................................................................. 6 3.2 Assistenza medica .................................................................................................. 6 3.3 Assistenza infermieristica:...................................................................................... 7 3.3.1 Accertamento dei bisogni ................................................................................... 7 3.3.2 Diagnosi .............................................................................................................. 7 3.3.3 Pianificazione...................................................................................................... 7 3.3.4 Attuazione ........................................................................................................... 8 3.3.5 Valutazione ......................................................................................................... 8 3.4 Assistenza riabilitativa............................................................................................ 8 3.5 Assistenza alla persona ........................................................................................... 8 3.6 Assistenza psicologica ............................................................................................ 8 4. MODALITÀ DI ACCESSO........................................................................................... 8 4.1 Assetto organizzativo della struttura ...................................................................... 9 Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 2 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 1. PREMESSA 1.1 Indicazioni all’ammissione Il ricovero in lungodegenza rappresenta la naturale prosecuzione delle cure ricevute nelle degenze per acuti di provenienza e deve essere sempre finalizzato alla risoluzione di un problema sanitario. In definitiva la lungodegenza ospedaliera non si configura come un “cronicario”, bensì come una struttura di carattere transitorio in cui la durata della degenza deve essere inferiore ai 60 giorni. La durata media attesa della degenza è di 30 giorni. É necessaria una rigorosa selezione dei pazienti eleggibili a ricovero sulla base dei criteri di seguito elencati. 1.1.1 Criteri di ammissione I pazienti per i quali è indicato un ricovero in lungodegenza post-acuzie debbono rientrare nelle seguenti fattispecie. a) Pazienti provenienti da UU.OO. di area medica: • Pazienti con pregressa malattia acuta e clinicamente stabilizzati, non autonomi, in cui persiste la necessità di verifica medica quotidiana per l’aggiustamento della terapia ed il recupero dell’autonomia in tempo contenuto; • Pazienti convalescenti con esiti non stabilizzati di malattia, non autonomi, con deficit funzionali emendabili; • Pazienti destinati a trattamenti periodici ad elevata frequenza; • Pazienti con deficit funzionale lieve e prognosi favorevole per il recupero a breve termine, che necessitano prevalentemente di assistenza internistica oltre ad interventi riabilitativi mirati di tipo estensivo. Si precisa sull’argomento che i trattamenti di riabilitazione estensiva effettuabili nel corso di ricovero in lungodegenza post-acuzie devono rispondere ad uno specifico programma riabilitativo da cui sono attesi concreti risultati di recupero funzionale. In assenza di questi presupposti non deve essere effettuato nessun trattamento riabilitativo specifico che non sia quello finalizzato alla prevenzione e/o al trattamento della sindrome da immobilizzazione (nursing, allineamento posturale, mobilizzazione passiva). b) Pazienti provenienti da UU.OO. di area chirurgica: • Pazienti provenienti da UU.OO. chirurgiche con quadro clinico risolto per quanto concerne la patologia di interesse chirurgico ma che presentano comorbidità e/o complicanze di pertinenza internistica a rischio di instabilità e/o che presentano deficit funzionali e che necessitano di sorveglianza medica ed assistenza infermieristica continuativa non erogabile in regime alternativo al ricovero. 1.1.2 Criteri di non ammissione: • Pazienti terminali per i quali sono attivabili forme alternative di assistenza; • Pazienti con importante deterioramento cognitivo; • Pazienti anziani non autosufficienti con esiti di patologia stabilizzata; • Pazienti non provenienti da reparti di degenza per acuti. 1.2 Condizioni cliniche eleggibili a ricovero in lungodegenza post-acuzie Ad integrazione delle indicazioni all’ammissione sopra riportate si elencano di seguito alcune condizioni cliniche eleggibili al ricovero in lungodegenza post-acuzie, elenco che non è da ritenersi rigidamente vincolante né esaustivo. a) Area medica: Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 3 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 • • • • • • • • • • • Ictus cerebri in fase subacuta o di convalescenza; Scompenso cardiaco congestizio dopo la fase di edema polmonare acuto (complicato da infezioni o da piaghe da decubito) o scompenso cardiaco cronico, già stabilizzato in acuzie, che richiede cure ulteriori continuative; Diabete mellito scompensato, superata la fase di acuzie, per il quale è indicato un trattamento sanitario di ridotta intensità e di durata limitata ai fini della stabilizzazione delle condizioni cliniche; Polmonite o altro processo infettivo a lenta risoluzione non stabilizzato; Insufficienza respiratoria cronica riacutizzata, superata la fase acuta ipercapnica, che necessita di ulteriori trattamenti (infusionale, areosol); Endocardite infettiva dopo la scomparsa della febbre, a basso rischio di embolizzazione e di rottura valvolare; Pazienti cronici con affezioni concomitanti che richiedono cure continuative (ad esempio grave anemizzazione, vasculopatie periferiche, piede diabetico, disidratazione, malnutrizione); Cirrosi epatica complicata con ascite e/o encefalopatia portosistemica a basso rischio di sanguinamento delle varici esofagee; Nefropatia stabilizzata in fase di terapia di consolidamento; Fibrillazione striale cronica a rischio di instabilità clinica, Pazienti reduci da malattie acute, con esito in disabilità stabilizzata non dimissibili per problematiche socio-assistenziali e/o per non adeguato sostegno familiare per i quali è in atto un percorso di dimissione protetta in strutture residenziali, semiresidenziali o in assistenza domiciliare. b) Area chirurgica: • Fase di convalescenza controllata, temporaneamente limitata, per alcuni interventi di chirurgia generale o specialistica; • Necessita di eseguire medicazioni in regime di ricovero; • Complicanze mediche di interventi chirurgici (metaboliche, infettive, circolatorie); • Pazienti dimessi da strutture per acuti, sottoposti a sostituzione protesica dell’articolazione dell’anca o del ginocchio, o affetti da fratture recenti, che richiedono ulteriori cure mediche continuative prima di essere inviati alla riabilitazione intensiva. 1.3 Modalità di accesso e dimissione del paziente L’accesso all’Unità Operativa di degenza post acuzie si attua per dimissione da unità per acuti. Non è ammesso il ricovero diretto in reparto di pazienti provenienti dal pronto soccorso o su indicazione dei servizi territoriali. La richiesta di ricovero (scheda biografica allegata) deve essere effettuata dal medico del reparto per acuti che trasferisce il paziente e deve riportare le motivazioni che indicano il ricovero in lungodegenza. La richiesta deve essere successivamente validata dal responsabile dell’UO di lungodegenza post-acuzie. All’arrivo del paziente va compilata una cartella clinica e redatto un programma assistenziale individualizzato (PAI), multidisciplinare che tenga conto delle diverse professionalità coinvolte nella gestione del paziente, sulla base dei suoi bisogni assistenziali di tipo: • clinico (inquadramento clinico, stabilizzazione delle condizioni cliniche); • riabilitativo estensivo (recupero funzionale ove necessario); • infermieristico (prevenzione e trattamento delle lesioni da decubito, gestione dei dispositivi medici, etc.); • sociale. Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 4 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 Elementi peculiari della lungodegenza posta acuzie sono la bassa intensità dell’assistenza medica e l’elevata intensità di cure infermieristiche. Particolare attenzione va rivolta, all’aspetto socio ambientale (promozione delle relazioni sociali, di attività ricreative, animazione, contatti con i familiari etc.). Il programma assistenziale andrà sottoposto a valutazione periodica al fine di avere contezza del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati. Infine occorre prevedere, in fase di riacutizzazione, un percorso prioritario di rientro nel reparto per acuti di provenienza o in altro reparto adeguato alla necessità del caso. La dimissione dalla struttura di lungodegenza deve avvenire nel momento in cui cessa la necessità di una sorveglianza medica continuativa. Essa viene decisa dal responsabile dell’UO di lungodegenza post acuzie e contestualmente va redatta una relazione clinica per il medico curante che riporti: 1. una sintesi dei problemi clinici che hanno condotto al ricovero nel reparto per acuti ed al successivo trasferimento in lungodegenza; 2. le procedure assistenziali diagnostiche terapeutiche e riabilitative effettuate durante la degenza; 3. le condizioni cliniche alla dimissione; 4. la terapia consigliata al domicilio; 5. gli eventuali controlli specialistici programmati. Ove possibile, andrà coinvolto il distretto di residenza per una valutazione comune sulle modalità più appropriate di dimissione diversa da quella ordinaria, al domicilio del paziente (ADI, RSA, etc.). È possibile ricoverare nell’Unità Operativa di degenza post acuzie anche pazienti de La Maddalena (trasferimento interno). In tal caso il medico dell’U.O. per acuti, presi accordi con il medico responsabile dell’U.O. di lungodegenza, dovrà dimettere il paziente redigendo la relazione di dimissione, la SDO relativa al ricovero e predisporre la scheda biografica. L’U.O. di lungodegenza, aprirà una nuova cartella clinica come già descritto. 1.4 Qualità e valutazione dell’assistenza Al momento del ricovero occorre definire ed applicare protocolli per la corretta gestione del paziente, quali, ad esempio: 1. prevenzione della sindrome da immobilizzazione; 2. prevenzione delle lesioni da decubito; 3. prevenzione delle trombosi venose profonde; 4. prevenzione delle cadute; 5. prevenzione delle infezioni ospedaliere; 6. gestione corretta di ausili e dispositivi (protesi, cateteri, PEG, sondino N.G. etc.). L’U.O. di lungodegenza, inoltre, sarà sottoposta al monitoraggio di alcuni indicatori al fine di valutare l’efficacia dell’intervento sanitario erogato: • rapporto tra pazienti ricoverati con criteri di ammissibilità conformi /totale pazienti ricoverati; • rapporto tra dimessi con giornate di degenza inferiori a 30 giorni/totale dimessi; • rapporto tra dimessi con giornate di degenza superiori a 60 giorni/totale dimessi; • degenza media; • tasso di occupazione dei posti letto; • indice di rotazione; • rapporto pazienti trasferiti nel reparto per acuti di provenienza/totale ricoverati; • rapporto pazienti trasferiti in reparto per acuti diverso da quello di provenienza/ totale ricoverati; • rapporto pazienti dimessi al domicilio/ totale ricoverati; • rapporto pazienti dimessi in carico al distretto/ totale ricoverati; Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 5 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 • • • • rapporto pazienti deceduti/ totale ricoverati; incidenza di infezioni ospedaliere; incidenza di piaghe da decubito; gradimento del paziente e dei familiari. 2. PRESENTAZIONE DELL’UNITA’ OPERATIVA DI LUNGODEGENZA L’Unità Operativa di Lungodegenza è sita all’interno della Casa di Cura ad alta specialità “La Maddalena” che consta di un dipartimento oncologico di III livello, che è il più elevato nella classificazione degli ospedali oncologici siciliani pubblici e privati e di una U.O . di microchirurgia oculare. La Casa di Cura si avvale di un sistema informatico che assicura la velocizzazione delle procedure amministrative, di raccolta dati ed elaborazioni statistiche per l’effettuazione dei controlli di qualità. L’Unità Operativa, allocata al 6° piano, è così strutturata: • N.7 stanze di degenza di cui 6 da 2 posti letto ed una da 3 posti letto, la dimensione delle camere è di mediamente 30 m2, l’illuminazione naturale è garantita da ampie vetrate e terrazze prospicienti l’esterno. Tutte le camere sono dotate di servizi igienici autonomi, aria condizionata, telefono personale, TV; i letti sono forniti di testata con luci diurne e notturne, attacco per ossigenoterapia e aria compressa, dispositivo di chiamata computerizzato collegato con l’infermeria. In ogni camera sono presenti prese elettriche a norma CEI. • bagno assistito; • bagno per il personale; • bagno utenti; • infermeria di piano; • deposito sporco; • deposito pulito; • stanza soggiorno; • cucina. 3. LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI 3.1 Caratteristiche delle prestazioni erogate L’attività principale della nostra struttura è quella di offrire accoglienza a pazienti che presentino esiti di: • patologie non stabilizzate; • malattie croniche in fase di discreto compenso; • esiti stabilizzati di problemi neurologici; • pazienti con problemi funzionali che necessitano di un intervento fisioterapico estensivo. Inoltre il processo di erogazione dei nostri servizi non si esaurisce con la sola e costante produzione delle prestazioni sanitarie e sociali, ma si amplia al miglioramento dei livelli di benessere e della qualità di vita. 3.2 Assistenza medica Il medico di reparto procede al riesame dei contenuti della documentazione fornita dalla U.O. per acuti che ha inviato il paziente ed alla trascrizione sulla cartella clinica dei rilievi anamnestici e delle risultanze dell’esame obiettivo. Alla luce dei rilievi effettuati, il Medico di Reparto, in collaborazione con l’Infermiere Coordinatore e con il supporto ove necessario, di consulenze specialistiche procederà alla redazione del PAI. Il medico di Reparto provvede contestualmente a redigere il piano terapeutico contenente la terapia farmacologica necessaria e ad effettuare le prescrizioni dietetiche specifiche. Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 6 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 Il medico inoltre fornisce al personale infermieristico le indicazioni sui parametri vitali da rilevare e le rispettive frequenze. Delle valutazioni e rivalutazioni del personale medico e delle revisioni del PAI vengono effettuate opportune registrazioni in cartella clinica. 3.3 Assistenza infermieristica L’assistenza infermieristica è garantita attraverso una turnazione a ciclo continuo nelle 24 ore ed è centrata sulla presa in carico della persona secondo il paradigma “bio-psicosociale”. Il personale infermieristico effettua le proprie prestazioni secondo un modello bifocale (DPR 739/94) strutturato su: • la diagnosi infermieristica, gestita mediante il processo di accertamento dei bisogni di assistenza infermieristica del paziente, la pianificazione, l’attuazione e la valutazione degli interventi assistenziali; • l’ambito collaborativo, attraverso la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico - terapeutiche effettuate dai medici. Lo strumento disciplinare dell’infermiere è la cartella infermieristica, nella quale è contenuto il “processo di nursing” erogato ad ogni paziente in forma individualizzata. All’équipe infermieristica è integrata la figura dell’operatore socio sanitario (OSS) che, su prescrizione infermieristica, garantisce l’assistenza di base. 3.3.1 Accertamento dei bisogni L’accertamento infermieristico è effettuato al momento del ricovero e consiste nella raccolta sistematica di dati rilevanti e importanti, ossia di informazioni o fatti riguardanti la persona assistita ed è finalizzato ad identificare i problemi di salute attraverso l’acquisizione di un quadro complessivo delle condizioni dell’assistito. La raccolta dei dati viene effettuata con il diretto coinvolgimento della persona assistita. 3.3.2 Diagnosi La diagnosi infermieristica costituisce la base sulla quale scegliere gli interventi assistenziali volti al raggiungimento dei risultati di cui l’infermiere è responsabile (NANDA, 1990). Le diagnosi ricorrenti sono: • deficit della cura di sé; • rischio di compromissione dell’integrità cutanea; • compromissione dell’integrità cutanea; • rischio di infezione; • rischio di caduta; • deficit di conoscenze per la prosecuzione delle cure assistenziali a domicilio. 3.3.3 Pianificazione La pianificazione comprende l’identificazione degli obiettivi assistenziali e la prescrizione degli interventi necessari al raggiungimento degli stessi. Gli obiettivi sono distinti in obiettivi a breve, medio e lungo termine. Il comune denominatore degli obiettivi di assistenza infermieristica è il potenziamento/mantenimento delle capacità residue del paziente con il raggiungimento del maggior grado di autonomia possibile. Per tutta la durata della degenza la pianificazione viene aggiornata, tenuto conto che può necessitare di modifiche in relazione alle condizioni cliniche del paziente. In corso di ricovero vengono valutati i possibili trattamenti infermieristici che potrebbero/si renderanno necessari anche nel post ricovero e pianificati mediante una relazione di dimissione infermieristica. A tal fine, la pianificazione è realizzata in accordo con il paziente ed il caregiver, in quanto ritenuti entrambi “oggetti e soggetti di cura”. Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 7 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 3.3.4 Attuazione L’attuazione dell’assistenza infermieristica è relativa agli interventi assistenziali finalizzati al trattamento delle diagnosi infermieristiche ed all’applicazione delle prescrizioni diagnostico – terapeutiche mediche. 3.3.5 Valutazione La valutazione comprende due livelli: • la valutazione periodica dei problemi clinico/assistenziali del paziente e le relative modifiche; • la valutazione dello stato della diagnosi infermieristica comparata con la valutazione dello stato precedente. Tale valutazione è espressa con gli indicatori: peggiorato, stabile, migliorato, risolto, escluso. Il paradigma “bio-psico-sociale” richiede un approccio multidisciplinare al paziente. Lo strumento che rappresenta l’anello di congiunzione e di sintesi tra le varie figure professionali è il PAI, alla realizzazione del quale partecipano il medico, l’infermiere, il fisioterapista, lo psicologo, il fisiatra e l’OSS. 3.4 Assistenza riabilitativa L’attività fisioterapica è impostata su programmi di mantenimento, orientata su specifiche funzioni, in base alla situazione dell’utente (deambulazione, equilibrio, attività motoria degli arti superiori, abilità manuale), o attuata, anche in collaborazione con il fisioterapista. 3.5 Assistenza alla persona Comprende la cura del paziente, l’aiuto nell’igiene personale e abbigliamento, la somministrazione dei pasti con eventuale assistenza e la sorveglianza, l’esecuzione degli schemi di posizionamento, l’accompagnamento del paziente negli spostamenti all’interno del reparto, l’utilizzo di protesi o ausili prescritti. 3.6 Assistenza psicologica La nostra struttura offre assistenza psicologica come parte integrante dell’intero processo assistenziale di presa in carico del paziente e della famiglia rispetto a quelle previste dalla normativa regionale. Lo psicologo si occupa sia della gestione della fase di preinserimento e di ingresso del paziente in struttura curando la rilevazione dei bisogni complessi di cui l’utente e la famiglia sono portatori e negoziando le aspettative delle parti sia della gestione degli aspetti relazionali con l’utente e la famiglia nel tempo. Lo psicologo, inoltre, coordina e supervisiona le attività di socializzazione, partecipa all’elaborazione del PAI e alle successive revisioni, promuove e realizza, anche in collaborazione con l’equipe, interventi di terapia non farmacologica. 4. MODALITÀ DI ACCESSO Il paziente può giungere alla Casa di Cura La Maddalena trasferito da strutture ospedaliere. Il personale medico della struttura inviante, valutata la necessità di ricovero in lungodegenza e contattato il personale medico di reparto concorderà con esso il trasferimento; quindi dovrà inviare la relazione di dimissione ospedaliera e la “Scheda Biografica” (allegata alla presente brochure) e scaricabile dal sito www.lamaddalenanet.it/attività clinica/lungodegenza. Il personale della struttura provvede, dopo la raccolta dati in ingresso e un periodo di osservazione, all’elaborazione del piano assistenziale individualizzato (PAI), strumento fondamentale per la presa in carico del paziente. In ogni caso paziente sarà ricoverato in struttura nei tempi richiesti compatibilmente con la disponibilità del posto. Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 8 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 4.1 • • • • Assetto organizzativo della struttura Direttore Sanitario della casa di cura: Dott. Mauro Bellassai; Vice Direttore Sanitario: Dott. Antonio Testa; Medico Collaboratore Direzione Sanitaria: Dott. Giacomo Maria Lucentini; Responsabile Unità Operativa Lungodegenza: Dott.ssa Maria Cristina Garascia; o Telefono 0916806609 Fax 0916806616 o e-mail [email protected] • • • • Coordinatore infermieristico: Sig. Salvatore Greco; Operatori socio sanitari; Personale ausiliario; Fisioterapista. La struttura si avvale, inoltre, della collaborazione di professionisti consulenti. Tutto il nostro personale nello svolgimento delle attività si impegna al raggiungimento della migliore qualità della vita dei pazienti con particolare attenzione a protezione, sicurezza, cure, caring, relazionalità, socializzazione, riabilitazione e mantenimento delle capacità fisiche. Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 9 di 10 All.2-RCO.04.02 Revisione: 0 SCHEDA BIOGRAFICA PER PROPOSTA DI RICOVERO IN U.O. LUNGODEGENZA POST ACUZIE Ospedale di provenienza: ___________________________________________________________ Trasferimento richiesto dal reparto di : ________________________________________________ Dott: ____________________________ Tel: ____________________ Fax: __________________ Familiare di riferimento: ____________________________________ Tel: ___________________ Dati dell’assistito: Cognome: _________________________________ Nome: ________________________________ Luogo di nascita: ____________________ Data di nascita: /___ / ___ / ______/ Sesso: M □ F □ Residenza: __________________________________________ Tel: ________________________ Diagnosi all’atto della dimissione: ____________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Motivo del ricovero in lungodegenza: _________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Terapie in corso: __________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Malattie sistema nervoso: ___________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Malattie apparato muscolo/scheletrico: ________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Malattie apparato respiratorio: _______________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Malattie apparato cardiocircolatorio: __________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Malattie metaboliche: ______________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Interventi chirurgici: Data: /___ / ___ / ______/ Descrizione: ______________________________ ________________________________________________________________________________ Complicanze post operatorie e condizioni delle ferite chirurgiche: ___________________________ ________________________________________________________________________________ Si No Alimentazione autonoma Alimentazione artificiale* Controllo minzione Disturbi dello stato di coscienza Disturbi del comportamento Presenza cannula tracheale Lesioni da decubito** Pannolone Si No Controllo dell’alvo Catetere vescicale Deambulazione autonoma Disturbi del linguaggio collaborazione Dolore Disfagia □ *In caso affermativo, specificare: PEG □ SNG □ CVC Altro: _______________ **In caso affermativo, descrivere la sede e lo stadio delle lesioni: ___________________________ ________________________________________________________________________________ L’ammissione al ricovero è subordinata al parere del medico di accettazione della Casa di Cura ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. n. 128 del 27/03/1969. I familiari si impegnano a riprendersi cura del paziente all’atto della dimissione o mancata accettazione. N.B.: L’accettazione della proposta è subordinata alla completa e corretta compilazione del modulo. Firma del paziente o familiare ________________________________________ Firma e timbro del Medico Responsabile _________________________________ Firma e timbro del Medico di Lungodegenza post acuzie per validazione _________________________ Emesso da: DS Verificato da: RQS Revisione del 05.05.14 Approvato da: P File: All02RCO0402.doc Archiviato da: RQ Pag 10 di 10
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