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REGIONE TOSCANA
GIUNTA REGIONALE
ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 03-11-2014 (punto N 33 )
Delibera
N 956
del 03-11-2014
Proponente
GIANFRANCO SIMONCINI
DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Pubblicita’/Pubblicazione Atto soggetto a pubblicazione su Banca Dati (PBD)
Dirigente Responsabile PAOLO BALDI
Estensore GIAN FRANCESCO FANGHI
Oggetto
Piano esecutivo regionale della Garanzia Giovani per i giovani - Regione Toscana. Approvazione
degli aggiornamenti.
Presenti
ENRICO ROSSI
GIANNI SALVADORI
VITTORIO BUGLI
EMMANUELE BOBBIO
ANNA RITA BRAMERINI ANNA MARSON
GIANFRANCO
LUIGI MARRONI
SIMONCINI
VINCENZO
STEFANIA SACCARDI
CECCARELLI
SARA NOCENTINI
ALLEGATI N°2
ALLEGATI
Denominazion
A
B
Pubblicazione
Tipo di trasmissione
Riferimento
Si
Si
Cartaceo+Digitale
Cartaceo+Digitale
ALLEGATO A
ALLEGATO B
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la Comunicazione della Commissione COM (2013) 144, relativa alla Youth Employment
Initiative, che rappresenta un’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, aperta a tutte le
Regioni con un livello di disoccupazione giovanile superiore al 25%;
Vista la Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 pubblicata sulla GUE Serie C 120/2013
del 26 aprile 2013, che delinea lo schema di opportunità per i giovani, promosso dalla suddetta
Comunicazione della Commissione COM (2013) 144, istituendo una “garanzia” per i giovani che
invita gli Stati Membri a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente
valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di
formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di
istruzione formale;
Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il
Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio che sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore
dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
Vista la proposta dell'Accordo di Partenariato, trasmesso dal Governo nazionale alla Commissione
europea in data 22 aprile 2014, che individua il Programma Operativo Nazionale per l’attuazione
della Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani” (cui in questo documento ci si riferisce con
l’abbreviazione PON-YEI) tra i Programmi Operativi Nazionali finanziati dal FSE;
Considerato che la Commissione europea ha preso atto con nota n. ARES EMPL/E3/MB/gc (2014)
del Piano di attuazione della Garanzia Giovani, inviato alla Commissione Europea il 23 dicembre
2013;
Considerato che il “Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani” definisce le azioni
comuni da intraprendere sul territorio italiano e il PON-YEI costituisce l’atto base di
programmazione delle risorse provenienti dalla YEI e che in particolare al par. 2.2.1 “Governance
gestionale” indica che l’attuazione della Garanzia Giovani venga realizzata mediante la definizione
di un unico Programma operativo nazionale (PON YEI), che preveda le Regioni e le Province
Autonome come organismi intermedi;
Considerato che è data facoltà al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alle Regioni di
anticipare la data di ammissibilità delle spese al 1° settembre 2013, ex art. 65 del Regolamento
(UE) n. 1303/2013;
Vista la Convenzione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Toscana,
relativa al Programma Operativo Nazionale per l’attuazione della Iniziativa Europea per
l’Occupazione dei Giovani, il cui schema è stato approvato con D.G.R. n. 296 del 7 aprile 2014 e
sottoscritto in data 30 aprile 2014, che assegna alla Regione Toscana Euro 64.877.981,00, di cui
Euro 48.658.486,00 a titolo di quota UE ed Euro 16.219.495,00 a titolo di quota Stato, a cui si
aggiungono le risorse per gli adempimenti di assistenza tecnica, pari ad Euro 1.301.656,00, di cui
Euro 976.242,00 a titolo di quota UE ed Euro 325.414,00 a titolo di quota Stato;
Vista la Deliberazione della Giunta regionale n. 511 del 16 giugno 2014 che ha approvato:
- il Piano esecutivo Regionale della Regione Toscana della Garanzia per i Giovani (allegato A);
- la Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani (Allegato B) ;
Preso atto che l'avvio del Piano di attuazione italiano della Garanzia giovani è avvenuto a livello
nazionale il 1 maggio 2014;
Vista la decisione di esecuzione della Commissione n. CCI 2014IT05M9OP001 dell’11 luglio 2014
che adotta alcuni elementi del programma operativo “Programma operativo nazionale Iniziativa
Occupazione Giovani” per l’attuazione dell’iniziativa per l’occupazione giovanile in Italia in vista
di un supporto del Fondo sociale europeo e dell’Iniziativa per l’occupazione giovanile ai fini
dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione” per le regioni Piemonte,
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, Liguria, Lombardia, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata,
Calabria, Sicilia, Sardegna, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio in Italia;
Considerato che con DGR n. 591 del 14 luglio 2014 è stata approvata la nuova proposta di struttura
e articolazione del Programma Operativo Regione Toscana 2014/2020 che prevede una molteplicità
di interventi, finalizzati al miglioramento dell’accesso ai giovani nel mercato del lavoro, in
complementarietà con quanto previsto dal Piano Esecutivo regionale della Garanzia per i Giovani;
Considerato necessario rimodulare la programmazione finanziaria e modificare le schede di alcune
misure del Piano Esecutivo regionale della Garanzia Giovani e del documento sulla Governance del
Piano di attuazione della Garanzia Giovani, approvati con Deliberazione Giunta Regionale n. 511
del 16 giugno 2014;
Viste le Decisioni di Giunta regionale n. 3 del 17.03.2014, n. 21 del 12.05.2014, n. 3 del
21.07.2014, nonché n. 4 del 20.10.2014, con le quali è stata avviata la gestione in anticipazione per
l'anno 2014 dei Programmi regionali FSE, FESR, FEASR - Ciclo 2014-2020;
Dato atto che, a titolo ricognitivo, nella Tavola 2 dell’Allegato A sono state riportate anche le risorse
regionali che contribuiscono, nell’ambito di politiche regionali già avviate, al finanziamento delle
iniziative previste dal Piano esecutivo della Garanzia per i Giovani: tali risorse, comprensive anche
di quelle relative alla gestione in anticipazione del programma regionale FSE 2014-2020, risultano
coerenti con gli stanziamenti dei pertinenti capitoli del bilancio di previsione 2014 e pluriennale
2014-2016, come precisato nel medesimo allegato A;
Ritenuto, pertanto, di approvare, cosi come modificati gli aggiornamenti:
 del Piano Esecutivo regionale della Garanzia per i giovani, di cui all’allegato"A", parte
integrante e sostanziale del presente atto,
 del documento sulla Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani, di cui
all’allegato"B"; parte integrante e sostanziale del presente atto.
Visto il parere favorevole del CTD espresso nella seduta del 30 ottobre 2014;
A VOTI UNANIMI
DELIBERA
di approvare, cosi come modificati, gli aggiornamenti :
 del Piano Esecutivo regionale della Garanzia per i giovani, di cui all’allegato"A", parte
integrante e sostanziale del presente atto,
 del documento sulla Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani, di cui
all’allegato"B"; parte integrante e sostanziale del presente atto.
Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007.
SEGRETERIA DELLA GIUNTA
IL DIRETTORE GENERALE
ANTONIO DAVIDE BARRETTA
Il Dirigente Responsabile
Paolo BALDI
Il Direttore Generale
ALESSANDRO CAVALIERI
Allegato A
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i
Giovani
Piano esecutivo Regionale
Regione Toscana
Periodo di riferimento: 2014-2015
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
Dati identificativi
Denominazione del programma
Garanzia Giovani Toscana
Periodo di programmazione
2014-2020
Regione
Toscana
Periodo di riferimento del Piano
esecutivo
2014-2015
Data della stipula della convenzione
con l’Autorità di Gestione
30 aprile 2014
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
INDICE
1
Quadro di sintesi di riferimento ................................................................................. 4
2
Il contesto regionale..................................................................................................... 5
2.1 Il contesto economico ed occupazionale ................................................................. 5
2.2 Il quadro attuale: il Progetto Giovanisì e il nuovo POR FSE................................... 7
3
Attuazione della Garanzia a livello regionale .......................................................... 9
3.1 Principali elementi di attuazione della Garanzia Giovani a livello regionale.......... 9
3.2 Coinvolgimento del partenariato.............................................................................. 12
3.3 Destinatari e risorse finanziarie ............................................................................... 13
4
Misure ........................................................................................................................... 15
4.1 SCHEDA 1-A. Accoglienza e informazioni sul programma .................................. 15
4.2 SCHEDA 1-B. Accoglienza, presa in carico, orientamento .................................. 16
4.3 SCHEDA 1-C. Orientamento specialistico o di II livello ........................................ 17
4.4 SCHEDA 2-A Formazione mirata all'inserimento lavorativo.............................. 18
4.5 SCHEDA 2-B. Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi............ 19
4.6 SCHEDA 3. Accompagnamento al lavoro ............................................................. 20
4.7 SCHEDA 4-A. Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale ...... 21
4.8 SCHEDA 4-B. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere.......... 22
4.9 SCHEDA 4-C. Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca ........................... 23
4.10 SCHEDA 5. Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica............... 24
4.11 SCHEDA 6. Servizio civile..................................................................................... 26
4.12 SCHEDA 7. Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità...................... 27
4.13 SCHEDA 8. Mobilità professionale transnazionale e territoriale ....................... 28
4.14 SCHEDA 9. Bonus occupazionale ........................................................................ 29
5
Attività di assistenza tecnica.................................................................................... 30
3
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
1 Quadro di sintesi di riferimento
Si descrive, in termini indicativi, la programmazione finanziaria del Piano regionale.
Trimestri
Misure
1-A Accoglienza e
informazioni sul
programma
1-B Accoglienza,
presa in carico,
orientamento
1-C Orientamento
specialistico o di II
livello
2-A Formazione
mirata
all'inserimento
lavorativo
2-B Reinserimento di
giovani 15-18enni in
percorsi formativi
2014- II
2014-III
2014-IV
2015- I
2014
-
-
-
400.000
600.000
600.000
1.600.000
400.000
600.000
600.000
1.600.000
4.000.000
7.500.000
3 Accompagnamento
al lavoro
-
4.110.000
11.610.000
800.000
1.300.000
-
-
-
-
4-B Apprendistato
professionalizzante o
contratto di mestiere
-
-
-
-
-
-
-
200.000
-
-
-
-
6 Servizio civile
7. Sostegno
all’autoimpiego e
all’autoimprenditoria
lità
8. Mobilità
professionale
transnazionale e
territoriale
9. Bonus
occupazionale
Totale
2015-IV
15.000
Totale
2015
-
-
-
600.000
600.000
600.000
600.000
2.400.000
4.000.000
600.000
600.000
600.000
600.000
2.400.000
4.000.000
-
4.000.000
4.000.000
500.000
15.000
2015-III
-
-
4-A Apprendistato
per la qualifica e per
il diploma
professionale
4-C Apprendistato
per l’alta formazione
e la ricerca
5 Tirocinio extracurriculare, anche in
mobilità geografica
2015- II
600.000
-
20.000
-
-
-
-
11.610.000
600.000
650.000
650.000
2.500.000
3.800.000
-
550.000
-
550.000
550.000
-
-
-
-
-
25.000
35.000
55.000
135.000
150.000
2.700.000
2.900.000
1.800.000
2.000.000
2.000.000
1.800.000
7.600.000
10.500.000
690.000
690.000
4.000.000
4.000.000
4.000.000
2.500.000
14.500.000
15.190.000
1.500.000
-
-
1.500.000
1.500.000
-
-
-
577.981
577.981
577.981
-
-
1.000.000
1.000.000
2.000.000
2.000.000
2.000.000
2.000.000
8.000.000
9.000.000
8.300.000
1.900.000
14.515.000
24.715.000
9.620.000
11.902.981
10.435.000
8.205.000
40.162.981
64.877.981
4
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
1
l contesto regionale
2.1 Il contesto economico ed occupazionale
Pur nelle distinzioni necessarie rispetto ad altre regioni, e rispetto al comportamento
medio del Paese, ancora oggi in Toscana la situazione economica resta critica. Il PIL si
è ridotto di circa 6 punti percentuali negli ultimi sei anni (-1,3 per cento nel 2013), i
consumi delle famiglie sono diminuiti di 4 punti, mentre il reddito ha subito una caduta
quantificabile in oltre 7 punti percentuali.
La fragilità del ciclo economico ha determinato inevitabilmente il ripiegamento del
quadro occupazionale: rispetto al 2008 abbiamo oggi 21 mila occupati in meno ed oltre
65 mila disoccupati in più. Il tasso di disoccupazione è in crescita (di quasi 4 punti) e
ormai oltre i valori osservati nel decennio precedente (8,7 per cento nel 2013). Il
prolungato stress imposto dalla recessione economica e le politiche di austerità dei
conti pubblici stanno indebolendo la capacità di resilienza del mercato del lavoro.
Una misurazione diversa della disoccupazione rispetto a quella convenzionalmente
adottata, ottenuta aggiungendo ai disoccupati “convenzionali” anche i lavoratori in
cassa integrazione, i part time involontari, e quelli che non ricercano attivamente un
impiego, pur desiderandolo, stima essere nell’ordine delle 340 mila unità l’ordine di
grandezza del potenziale di lavoro inutilizzato.
Questi sono in sintesi i dati di una caduta che, sebbene inferiore a quella delle altre
regioni, resta pur sempre la più grave degli ultimi 50 anni. A pagare la crisi sono stati
soprattutto i giovani. Il divario fra il tasso di occupazione giovanile e quello della
popolazione adulta si è allargato in misura consistente ed oggi la probabilità di trovare
un lavoro è per un giovane in età 15-29 anni la metà di quella osservata per i lavoratori
più maturi; per ristabilire il rapporto generazionale antecedente la crisi il mercato del
lavoro dovrebbe assorbire circa 54 mila occupati con meno di 29 anni.
La contrazione della domanda di lavoro, oltre a ridurre le chance occupazionali, ha
messo in moto un processo di scoraggiamento che tiene un numero crescente di
ragazzi distanti dal mercato del lavoro: quasi 1 giovane in età 15-29 anni su 5 rientra
infatti nella categoria dei Neet, coloro che non studiano e non lavorano né sono inseriti
in un corso di formazione, un dato in forte accelerazione in questo ultimo periodo di
crisi.
I dati registrano infatti una perdita occupazionale complessiva, dal 2008 al 2013 , di
51mila occupati under 30 (-22%). Il tasso di disoccupazione giovanile è oggi -nel 2013pari al 22%, circa 10 punti percentuali oltre la soglia del 2008. I giovani nella fascia di
età tra i 15 ed i 29 anni che sono nella condizione di NEET sono oltre 100 mila, e
corrispondono al 20% dei loro coetanei. Peculiarità del caso italiano (e toscano) è
l’entità della componente inattiva dei NEET, pari al 57% del totale e in crescita dal 2008
ad oggi.
Distinguendo per fasce d’età giovanili, il fenomeno si concentra tra i 20-25enni, con un
tasso di NEET al 28%; l’incidenza dei giovani che non studiano e non lavorano non è
trascurabile nemmeno per gli over 25, con una probabilità del 23% di ricadere nella
condizione di NEET.
Ai problemi della avversa congiuntura si sommano, per i giovani, quelli relativi al nostro
sistema formativo. Come l’Italia anche la Toscana soffre di uno skill gap nei confronti
dei paesi che pongono la formazione al primo posto delle loro strategie di crescita
economica e sociale. Nella nostra regione, sia i livelli di scolarizzazione della
popolazione, quanto le misure relative al grado di apprendimento degli studenti, si
collocano in una posizione intermedia fra i valori più elevati delle regioni settentrionali e
quelli inferiori delle regioni del Sud.
5
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione (i cd early
school leavers) è il 18 per cento, superiore alla soglia obiettivo indicata nella Strategia
di Europa 2020 e pari al 10 per cento. Il dato toscano è allineato con quello dell’area
meridionale e distante dalle altre regioni del centro, più prossime al raggiungimento
dell’obiettivo europeo.
Anche la percentuale di alunni toscani con competenze giudicate insufficienti nelle
materie di base era nel 2012 insoddisfacente. Hanno competenze inadeguate: in
matematica il 22 per cento degli studenti (25 per cento in Italia); in italiano il 21 per
cento (20 per cento in Italia); il 17 per cento in scienze (19% in Italia). Rispetto alle altre
regioni la Toscana mostra livelli dell’indicatore intermedi tra le più virtuose realtà del
Nord e le regioni meridionali più in difficoltà. L’istruzione professionale, che raccoglie il
25% degli iscritti alla scuola secondaria, è l’anello debole del sistema formativo, come
mostrano i 13 punti di differenza nel punteggio medio conseguito ai test Invalsi in
Lettura e Matematica (64 nei licei, 41 nei professionali in un range da 0 a 100)
Un’ulteriore anomalia si manifesta nel passaggio dalla scuola al lavoro. Abbiamo una
elevata proporzione di lavoratori che svolgono professioni in cui le competenze sono
diverse da quelle acquisite a scuola, e una fetta non trascurabile, sebbene in
diminuzione durante crisi, di posti vacanti per mancanza delle professionalità richieste.
Ciò è dovuto anche alla struttura per professioni della domanda di lavoro: la quota di
questa ultima che riguarda i laureati rappresenta meno del 10% del totale, mentre
ancora oggi oltre una assunzione su 3 non richiede alcun titolo di studio. Tutto ciò
contrasta inevitabilmente con la crescente scolarizzazione delle forza lavoro.
A questo si aggiunge il fatto che spesso i percorsi formativi non rispecchiano i reali
fabbisogni delle imprese, in termini sia di figure professionali che di competenze. Esiste
infatti un mismatch di fondo tra quelli che sono gli indirizzi preferiti dagli studenti o
maggiormente diffusi sul territorio regionale e le figure professionali richieste dal
mondo produttivo, sia a livello di titoli di studio secondari che terziari. Ma soprattutto le
competenze possedute da chi conclude il percorso di studio e formazione sono
acquisite in quota prevalente off the job, tanto che solo il 3,6% degli studenti toscani
nella fascia di età 15-29 anni acquisisce una qualche esperienza lavorativa durante gli
studi.
Il rafforzamento dell’asse formativo che rientra nella cd. vocational education and
training e più in generale il potenziamento delle occasioni di interazione ed
integrazione con il sistema produttivo ed il mondo del lavoro rappresentano pertanto
due linee di intervento che potrebbero aumentare l’ingresso dei giovani nel mercato
del lavoro.
6
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
2.2 Il quadro attuale: il Progetto Giovanisì e il nuovo POR FSE
A livello regionale, il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 (PRS) e il Piano di
indirizzo generale integrato 2012-15 su educazione, istruzione, orientamento,
formazione professionale e lavoro, definiscono il quadro programmatico di riferimento
per questo intervento: questi atti di programmazione sono stati elaborati ed
implementati a partire dalle indicazioni presenti nella strategia di Europa 2020.
In particolare, per la Toscana l'esperienza di riferimento è il Progetto GiovaniSi, attivato
dal PRS, finalizzato a sostenere l’autonomia dei giovani nei loro percorsi di crescita e
mobilità sociale, attraverso un pacchetto di opportunità finanziato da risorse regionali,
nazionali e comunitarie, integrabile anche da ulteriori fondi di enti locali e soggetti
pubblici e privati. Il Progetto Giovanisì è stato considerato una best practice a livello
europeo.
La strategia per i giovani della Regione Toscana, attivata con Giovanisì, ha come
obiettivo principale quello di garantire dinamismo ed opportunità ad una generazione “a
rischio di affermazione” in termini di sviluppo delle capacità individuali, di qualità e
stabilizzazione del lavoro, di emancipazione e partecipazione sociale.
Un punto nevralgico per il futuro della Toscana è “ridare un futuro” ai giovani che non
sono soggetti da assistere, bensì una risorsa su cui investire. Per raggiungere questo
scopo la Regione Toscana ha sistematizzato e integrato le politiche giovanili regionali
già in vigore e le ha arricchite con nuove linee di intervento.
Il Progetto Giovanisì – che promuove opportunità su Tirocini, Casa, Servizio Civile,
Fare impresa, Lavoro, Studio e Formazione – comprende azioni di sistema e strumenti
per la valorizzazione del merito, garantendo un diritto allo studio reale, una formazione
professionalizzante, un’esperienza di servizio civile regionale, prestiti d’onore per
ulteriori forme di specializzazione, strumenti per l’ingresso dei giovani nel mondo del
lavoro e delle professioni, attraverso il tirocinio, l’accesso agevolato al credito e il
sostegno all’avviamento di attività economiche.
Cinque sono gli obiettivi principali del progetto:
1. promuovere l'emancipazione dei giovani dalla famiglia d'origine;
2.potenziare le opportunità legate al diritto allo studio, formazione, apprendimento e
specializzazione;
3. costruire percorsi per l'inserimento nel mondo del lavoro;
4. facilitare l'avviamento d'impresa e l'attività imprenditoriale;
5. accrescere l'opportunità di sostenere esperienze formative e lavorative all'estero.
Ricordiamo, come dati di sintesi delle linee principali di intervento, che ad oggi, con il
progetto Giovanisì sono stati attivati oltre 12.000 tirocini. 539 sono stati i praticantati
retribuiti. Oltre 1.250 le imprese di giovani finanziate dalle banche su garanzia
regionale (di cui il 50% femminili). Il totale dei giovani beneficiari delle misure di “Studio
e Formazione” sono stati oltre 70.000 (tra IeFP, IFTS, voucher e borse). Sempre dal
2011 ad oggi sono più di 4.000 i giovani che hanno svolto o stanno svolgendo il
servizio civile regionale.
In coerenza con il Piano nazionale della “Garanzia per i Giovani”, la Regione Toscana
ha predisposto il presente Piano, nell'ambito della propria strategia per i giovani, che
mira in particolare a promuovere i percorsi di avvicinamento al lavoro dei giovani
NEET, facilitandone i processi di transizione scuola-lavoro e sostenendo l'ingresso e la
permanenza nel mercato del lavoro, in un'ottica di attivazione dei soggetti e
prevenzione dei fenomeni di scoraggiamento, con sostegno prioritario nei confronti di
specifiche componenti più vulnerabili della popolazione giovanile come i NEET.
Accanto agli interventi previsti dalla Garanzia Giovani Toscana, continueranno ad
7
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
essere attivi gli altri interventi già programmati nell'ambito del Progetto Giovanisì,
anche per target diversi (fino a 40 anni).
La Garanzia Giovani Toscana 2014-2015 è strutturata in raccordo con i documenti di
indirizzo definiti per il nuovo POR FSE della Regione Toscana, nell'ambito del quale
saranno infatti finanziati, per il ciclo 2014-2020, tutti gli interventi di Garanzia Giovani
Toscana, e altre misure complementari, con risorse aggiuntive a quelle del presente
Piano. Di seguito, si fornisce una descrizione delle principali misure del nuovo POR
FSE raccordate con Garanzia Giovani.
Nell’Obiettivo tematico 8, è stata selezionata la Priorità 8.2 Integrazione sostenibile nel
mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative,
non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i
giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della Garanzia per i
giovani. In questa Priorità saranno previste azioni per il rafforzamento delle misure
attive e preventive sul mercato del lavoro, il contrasto al fenomeno dei NEET (in
coerenza con la Raccomandazione europea sulla Youth Guarantee), il rafforzamento
dell’apprendistato e altre misure di inserimento al lavoro, la promozione di autoimpiego
e autoimprenditorialità. Saranno finanziati i tirocini, il servizio civile, gli interventi per
l'apprendistato, nelle sue tre forme, gli incentivi per l'assunzione e la formazione a
supporto per la creazione di impresa, percorsi formativi di IeFP, stage, anche
transnazionali, laboratori, metodologie di alternanza scuola-lavoro, per migliorare le
transizioni istruzione/formazione/lavoro.
Nell'ambito della Priorità di investimento 8.7 Modernizzazione delle istituzioni del
mercato del lavoro, sarà prevista l'azione di integrazione e consolidamento della rete
Eures, all'interno dei servizi per il lavoro e azioni integrate per la mobilità
transnazionale e nazionale.
Nella Priorità 10.1 Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce, saranno
previste azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte dei percorsi
formativi. Nella Priorità 10.2 Migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione superiore e
di livello equivalente, saranno finanziati interventi per innalzare il livello di competenze,
di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente.
Infine, nella Priorità 10.4 Migliorare l'aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di
insegnamento e formazione, saranno previsti interventi formativi, anche a domanda
individuale, strettamente collegati alle esigenze di inserimento lavorativo, ed azioni per
la qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale.
8
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
2
Attuazione della Garanzia a livello regionale
3.1 Principali elementi di attuazione della Garanzia Giovani a livello regionale
Premessa
Ormai da qualche anno la questione giovanile ha assunto un ruolo centrale all’interno
del dibattito pubblico, entrando progressivamente a far parte dell’agenda politica
europea, nazionale e regionale. Ciò è avvenuto in concomitanza con la crisi
economica, che in gran parte dei Paesi europei ha accentuato le condizioni di
maggiore criticità per le generazioni più giovani, in termini di contrazione delle
opportunità occupazionali, incremento dei livelli di disoccupazione, ma anche di
inattività. Il risultato è che una quota crescente di un’intera generazione non riesce a
fare del lavoro un’occasione di crescita personale e di inclusione sociale, oltre che una
necessaria fonte di reddito, condizione per una effettiva ricerca di autonomia dalla
famiglia.
Tre sono le determinanti possibili di una tale situazione, con l’aggiunta di una quarta
del tutto specifica di questa fase, determinanti che in parte si sovrappongono, ma che è
utile tenere concettualmente separate per individuarne le possibili aree di intervento:
•
Strutturale. La prima riguarda l’insufficienza della crescita economica strutturale
rispetto all’offerta di lavoro da parte dei giovani: in altri termini non vi è sufficiente
domanda aggregata per far fronte al livello, sempre aggregato, dell’offerta di
lavoro, ai livelli di remunerazione consentiti dal processo di accumulazione.
•
Congiunturale. La seconda fa riferimento ad un ciclo congiunturale recessivo per
cui, pur in presenza di un equilibrio di medio-lungo periodo, si attraversa una
temporanea carenza di domanda che determina, a sua volta, una minore
richiesta, inferiore all’offerta, di nuova occupazione giovanile.
•
Frizionale. La terza è dovuta al fatto che rigidità dal lato dell’offerta e della
domanda e/o malfunzionamento istituzionale del mercato del lavoro rallentano
l’incontro di aspiranti lavoratori e di datori di lavoro, facendo abbassare il tasso di
occupabilità rispetto a quello potenziale consentito dalla crescita del PIL.
•
Generazionale. La quarta è del tutto specifica di questo periodo storico. La
necessità di tenere sotto controllo l’equilibrio dei fondi pensionistici, in presenza di
aumento dell’età media e di flessione dei livelli occupazionali, ha di fatto
prolungato la permanenza al lavoro da parte dei “lavoratori maturi”. Questo, in
presenza di una diminuzione del PIL, ha determinato un sostanziale turn over
zero, determinando il blocco della “normale staffetta generazionale”.
Le possibili soluzioni
L’acutezza del problema, l’urgenza di un intervento forte di natura pubblica, le
possibilità offerte dalla Garanzia per i Giovani europea, impongono la definizione di
una complessiva strategia per l'occupazione giovanile in grado di raccogliere tutti gli
interventi e le risorse finalizzate a mettere a punto un percorso procedurale, finanziario
e operativo ed una serie di azioni che dovranno toccare tutti e quattro gli ambiti sopra
richiamati della non occupazione giovanile, con un orizzonte che arriva al 2020.
9
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
Nell'ambito di questa complessiva strategia, si colloca il Piano Garanzia Giovani
Toscana, per il biennio 2014-2015.
Per contrastare gli effetti negativi dell’attuale fase congiunturale sulla capacità di
assorbimento di giovani, il Piano intende offrire un sostegno ai giovani fondato su
politiche attive di istruzione, formazione ed inserimento nel mondo del lavoro; nello
specifico; si tratta di immettere una domanda aggiuntiva rivolta a favorire un primo
confronto della popolazione giovanile, con priorità per quella fino a 24 anni, con il
mondo del lavoro, anche se temporaneo e non definitivo.
Si prevede quindi di coinvolgere, nel complesso, circa 55.000 giovani toscani di età tra
i 15 e i 29 anni. Questa stima si basa sul valore di NEET individuato dal Ministero per
la Toscana, in base ad elaborazioni sulle Forze di lavoro Istat 2012 utilizzate per la
quantificazione dei gruppi target nell'ambito del Piano nazionale.
La Garanzia Giovani Toscana è dunque uno strumento di natura congiunturale ma si
inserisce nell'ambito di una più complessiva strategia regionale per l'occupazione
giovanile, già avviata con il Progetto GiovaniSi, che va oltre il 2015, in cui rientrano
anche altri interventi non finanziabili con la YEI ma con il FSE ed altri fondi, come
FESR e FEASR (es. start up e sviluppo imprese innovative di giovani).
Gli ambiti d’intervento della strategia regionale
Nel ciclo di programmazione comunitaria 2014-20, un ambito che rivestirà
un’attenzione centrale è rappresentato dalla promozione dell'occupazione giovanile. Si
tratta di un tema, presente come intervento prioritario e trasversale sin dalle
Conclusioni del Consiglio del 17 giugno 2011, che due anni dopo ha portato alla
definizione della Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 aprile
2013 sull’istituzione di una Garanzia per i giovani, sostenuta dal finanziamento
proveniente dalla Youth Employment Initiative (YEI) e dal FSE.
Nello specifico, attraverso la Garanzia per i Giovani la CE ha invitato gli Stati a
garantire ai giovani con età inferiore a 25 anni un’offerta qualitativamente valida di
lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di
formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema
di istruzione formale.
Tale iniziativa sollecita l’impegno dei Paesi membri ad adottare provvedimenti di natura
preventiva, offrendo prioritariamente una risposta ai giovani che ogni anno si affacciano
al mercato del lavoro dopo la conclusione degli studi, ma al contempo invita a
prevedere anche azioni di sostegno ai giovani disoccupati e NEET fondate su politiche
attive di istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro.
A livello nazionale, l'attuazione della Garanzia per i Giovani è stata oggetto dei lavori
della Struttura di Missione, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali (ai sensi del decreto legge n. 76/2013), che ha portato alla definizione del Piano
di attuazione italiano della “Garanzia per i giovani”.
10
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
Il Piano prevede un PON YEI, con le Regioni Organismi Intermedi e il Ministero del
Lavoro Autorità di Gestione, che assicuri a tutti i giovani, rientranti nel target previsto, in
tutto il territorio nazionale, i servizi, gli interventi, gli incentivi della Garanzia,
valorizzando al contempo l’autonomia propria dei vari livelli di governo.
Il sistema di misure rivolte ai giovani prevede, dopo la fase di accoglienza, presa in
carico – con la stipula del “Patto di servizio”- e le necessarie attività di orientamento, la
definizione di un percorso individualizzato e condiviso.
In coerenza con le indicazioni dell’Unione Europea e con il Piano nazionale della
“Garanzia per i Giovani”, per poter usufruire degli strumenti messi a disposizione dal
Programma sarà obbligatorio iscriversi ad esso attraverso la registrazione presso un
centro per l’impiego o presso il portale “cliclavoro” ovvero" presso i portali regionali che
dialogano con “cliclavoro” attraverso il canale della cooperazione applicativa. Poiché la
Raccomandazione 120/01 del 2013 prevede che i giovani siano introdotti nel sistema
della Garanzia “entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o
dall'uscita dal sistema d'istruzione formale”, viene stabilito che i quattro mesi decorrono
dalla data di stipula del patto di servizio presso il Centro per l’Impiego scelto dal
giovane e che tale evento debba verificarsi, di norma, non oltre sessanta giorni dalla
data di adesione alla Garanzia Giovani Toscana.
Gli ambiti di intervento di Garanzia Giovani Toscana, in coerenza con la strategia
nazionale, saranno i seguenti:
-
azioni di orientamento, accompagnamento e consulenza per l’inserimento
lavorativo, per i giovani fino a 29 anni;
-
la promozione di tirocini, con rimborso delle spese, per offrire ai giovani la
possibilità di prepararsi al mondo del lavoro con un’adeguata formazione; questa
misura sarà offerta ai giovani fino a 29 anni;
-
la promozione di esperienze con il servizio civile, per i giovani fino a 29;
-
nell'ambito del prossimo POR FSE 2014-2020, sarà attivata una analoga misura
per i giovani fino a 30 anni, anche impegnati in percorsi di studio, in coerenza
con i contenuti della Legge regionale in materia;
-
l’apprendistato, sia di primo (acquisizione del titolo o qualifica, per giovani fino a
18 anni) che di terzo livello (per l’alta formazione e la ricerca, per giovani fino a
29 anni); nell'ambito del prossimo POR FSE 2014-2020 sarà attivato anche un
intervento di apprendistato di secondo livello (professionalizzante);
-
l’inserimento o il reinserimento in un percorso di formazione o istruzione per
completare gli studi o specializzarsi professionalmente, per giovani nella fascia
15-18;
-
il sostegno alla mobilità a fini professionali verso paesi esteri, finalizzata allo
svolgimento di esperienze di lavoro all’estero, per giovani fino a 29 anni;
-
il sostegno alla creazione e all'avviamento d’impresa, per giovani fino a 29 anni;
-
la promozione dell’inserimento occupazionale dei giovani attraverso bonus rivolti
ai datori di lavoro, per giovani fino a 29 anni.
11
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
3.2 Coinvolgimento del partenariato
Il Piano di attuazione della Garanzia Giovani per la Toscana è stato oggetto di
confronto con gli organismi di concertazione settoriale delle politiche dell’educazione,
istruzione, orientamento, formazione e lavoro, previsti dalla L.R. 32/2002, e cioè:
- il Comitato di coordinamento istituzionale, previsto dall’art. 24 della legge regionale
32/2002, composto dai Presidenti delle Province toscane o loro delegati, dal
Presidente del Circondario Empolese – Valdelsa o suo delegato, da sette sindaci
effettivi e sette sindaci supplenti e da tre Presidenti effettivi e tre supplenti delle
Comunità Montane, designati dal Consiglio delle Autonomie Locali.
- la Commissione regionale permanente tripartita, prevista dall’art. 23 della legge
regionale 32/2002, composta dall’Assessore regionale competente in materia, sei
componenti e relativi supplenti designati dalle organizzazioni sindacali dei datori di
lavoro più rappresentative a livello regionale, sei componenti e relativi supplenti
designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentativi a livello
regionale, tre componenti effettivi e tre supplenti designati dalle associazioni dei disabili
più rappresentative a livello regionale, il consigliere regionale di parità, due consiglieri
regionali, di cui uno in rappresentanza delle minoranze.
I suddetti organismi sono stati fin da subito coinvolti nel percorso di formazione del
Piano regionale. Inizialmente le sedute, che si sono svolte a partire dal mese di ottobre
2013, con una cadenza quasi mensile, hanno avuto carattere informativo sui contenuti
dell’intervento a sulle principali tappe del percorso intrapreso a livello nazionale.
Successivamente la concertazione ha consentito di far emergere questioni pratiche
legate all’applicazione dell’intervento, anche perché il Programma Operativo Nazionale
per l’attuazione dell’Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani ha preso avvio in
una fase in cui si stava riflettendo sul ruolo delle Province e dei centri per l’impiego,
che sono i principali soggetti istituzionali coinvolti nell’attuazione dell'intervento. Tali
questioni sono state affrontate in maniera più approfondita in specifiche riunioni
tecniche con il coinvolgimento dei dirigenti provinciali al lavoro. In particolare è stato
affrontato il problema delle risorse, umane e finanziarie, necessarie per implementare
l’intervento della Garanzia Giovani, e le questioni organizzative per essere in grado di
soddisfare le aspettative legate all’intervento e la campagna informativa finalizzata alla
pubblicità dell’iniziativa.
Più nello specifico gli organismi di concertazione sono stati coinvolti nella fase di
formazione del Piano nelle seguenti sedute:
Per il Comitato di Coordinamento Istituzionale:
- 18 ottobre 2013
- 20 dicembre 2013
- 13 febbraio 2014
- 28 marzo 2014
- 16 aprile 2014
Per la Commissione regionale permanente tripartita:
- 8 novembre 2013
- 20 dicembre 2013
- 13 febbraio 2014
- 28 marzo 2014
- 16 aprile 2014
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
Il Programma YEI è stato inoltre presentato in occasione dell’evento annuale FSE
svoltosi a Livorno in data 13 dicembre 2013 al quale hanno partecipato le parti sociali,
componenti la Commissione regionale permanente tripartita, e i rappresentanti delle
Province.
Infine il Programma YEI è stato illustrato alle parti sociali, componenti la Commissione
regionale permanente tripartita, e ai soggetti istituzionali, componenti il Comitato di
Coordinamento Istituzionale, nell’ambito del percorso di confronto e partecipazione sul
POR FSE 2014-2020 che si è svolto il 30 gennaio 2014.
Per la realizzazione del Piano regionale Garanzia Giovani si sono svolti nel 2014
incontri tecnici con i dirigenti al lavoro delle Province in data 4 marzo, 3, 10 e 16 aprile
ed incontri tecnici con i referenti del Sistema Informativo Lavoro delle Province per la
messa a punto del sistema informativo, in linea con gli standard nazionali, per la
gestione del Piano nelle seguenti date: 18 marzo, 9 e 16 Aprile.
3.3 Destinatari e risorse finanziarie
Il Piano regionale si pone l'obiettivo di migliorare l'occupabilità dei giovani, sia di coloro
che si affacciano sul mercato del lavoro dopo la conclusione degli studi, sia di coloro
che si trovano già in una condizione di disoccupazione, offrendo percorsi di
rafforzamento delle competenze o di inserimento nel mercato del lavoro.
Il Piano regionale, in linea con il Programma Operativo Nazionale Occupazione
Giovani, è destinato ai giovani nella fascia di età 15-29 anni, disoccupati e non
impegnati in percorsi di istruzione e formazione;
In ogni caso, come illustrato nel paragrafo 3.1, verrà garantita la continuità degli
interventi attualmente previsti dalla Regione per i giovani nell’ambito del progetto
“Giovani Sì”, con le risorse regionali in anticipazione del POR FSE 2014-20 e poi a
regime con gli strumenti previsti dal nuovo POR FSE.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
Tavola 2: Finanziamento della Garanzia Giovani
Nome della
riforma/iniziativa
1-A Accoglienza e
informazioni sul programma
1-B Accoglienza, presa in
carico, orientamento
1-C Orientamento
specialistico o di II livello
2-A Formazione mirata
all’inserimento lavorativo
Fonti e livelli di finanziamento
altri
POR FSE
YEI (incluso
Fondi
Fondi
Fondi
2014cofinanziamento
Regionali/
nazionali
privati
1
FS e nazionale)
locali
2020
(PAC)
N. di
beneficiar
i previsti
Totale
-
-
-
55.000
4.000.000
-
4.000.000
55.000
4.000.000
-
4.000.000
15.000
4.000.000
-
4.000.000
700
11.610.000
2.000.000
3.800.000
-
3.800.000
5.000
550.000
-
550.000
50
-
-
-
-
150.000
-
150.000
40
5-Tirocinio extra-curriculare,
anche in mobilità geografica
10.500.000
8.800.000
19.300.000
7.360
6- Servizio civile
15.190.000
26.400.000
41.590.000
7.000
1.500.000
-
1.500.000
500
577.981
-
577.981
250
9.000.000
-
9.000.000
3.000
64.877.981
37.200.000
102.077.981
2-B Reinserimento di giovani
15-18enni in percorsi
formativi
3 -Accompagnamento al
lavoro
4-A Apprendistato per la
qualifica e per il diploma
professionale
4-B Apprendistato
professionalizzante o
contratto di mestiere
4-C Apprendistato per l’alta
formazione e la ricerca
7- Sostegno all’autoimpiego e
all’autoimprenditorialità
8- Mobilità professionale
transnazionale e territoriale
9- Bonus occupazionale
Totale
13.610.000
1.940
1
Il nuovo POR FSE 2014-2020 finanzierà con ulteriori risorse gran parte degli interventi del Piano regionale
di Garanzia Giovani, con un'allocazione non ancora definita.
Le iniziative 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi - e 5 - Tirocinio extra-curriculare,
anche in mobilità geografica – sono finanziate anche con risorse regionali in Anticipazione del POR FSE
2014/2020 (art. 71 della L.R. 77/2013) allocate sui capitoli 61765, 61766, 61767, 61768 e 61773.
Per l’iniziativa n. 5 - Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica – saranno previste nell’ambito
del nuovo bilancio di previsione 2015, in fase di predisposizione, ulteriori risorse in anticipazione per 6 Me.
L’effettiva disponibilità di tali risorse è comunque subordinata all’approvazione definitiva della Legge
finanziaria regionale per l'anno 2015 e della relativa Legge di bilancio da parte del Consiglio regionale.
L’iniziativa n. 6 – Servizio Civile - è finanziata anche con risorse regionali allocate sui capitoli 13072, 13156
e 13157 del bilancio di previsione 2014 (Euro 17.400.000) e pluriennale 2014-2016, anno 2015 (Euro
9.000.000,00).
14
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
Costo per
beneficiario
3
Misure
4.1 SCHEDA 1-A. Accoglienza e informazioni sul programma
Azioni previste
L'obiettivo della misura è quello di facilitare e sostenere l'utente nell'acquisizione di
informazioni, anche in auto consultazione, utili a valutare la partecipazione al
Programma YG, a orientarsi rispetto ai servizi disponibili, alla rete dei servizi
competenti, alle modalità di accesso e di fruizione dei servizi, agli adempimenti
amministrativi relativi alla registrazione nel sistema informativo.
Target: giovani 15-29 anni.
Parametro di costo: nessuna riconoscibilità economica.
Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego e soggetti autorizzati e/o accreditati ai
servizi al lavoro in ambito regionale ed altri soggetti pubblici e privati presenti sul
territorio maggiormente a contatto con la realtà giovanile.
Modalità di attuazione: per le attività di informazione, non essendoci riconoscibilità
economica, non è prevista nessuna particolare procedura di assegnazione ai vari attori
coinvolti. L’intenzione è quella di creare una rete regionale di sportelli che, insieme al
canale informatico ed alle campagne informative, riesca capillarmente a raggiungere
ogni realtà locale. Quindi in prima fila ci saranno tutti gli sportelli dei Centri per
l’Impiego, comprensivi delle proprie articolazioni territoriali, ma anche tutti gli sportelli
del circuito GiovaniSi che oramai da anni sono diventati un punto di riferimento per le
politiche regionali rivolte ai giovani.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 55.000 giovani nel biennio 20142015.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
15
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.2 SCHEDA 1-B. Accoglienza, presa in carico, orientamento
Azioni previste
Dopo la prima fase propedeutica volta a fornire ai giovani tutte le informazioni
necessarie sulle caratteristiche del Programma, sui servizi e sulle misure previste, e di
presa in carico del giovane, l'obiettivo sarà quello di definire il percorso individuale di
accesso alle misure in funzione delle caratteristiche personali, formative e professionali
del giovane (profiling), finalizzato al rientro nel circuito scolastico/formativo e/o
all'inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro. Tale percorso verrà esplicitato con
il Patto di Attivazione. A titolo esemplificativo le azioni previste in questa fase saranno:
• compilazione/aggiornamento e rilascio della scheda anagraficoprofessionale;
• informazione orientativa sul mercato del lavoro locale, con particolare
attenzione ai settori trainanti e ai profili più richiesti e ai titoli di
studio/formativi più funzionali alle esigenze del sistema produttivo locale;
• valutazione delle necessità/ aspirazioni espresse dal giovane e
individuazione del profiling del giovane;
• definizione del percorso e delle misure attivabili, in relazione alle
caratteristiche socio-professionali rilevate e alle opportunità offerte dalla
Youth Guarantee;
• stipula del Patto di Attivazione (Patto di servizio) e registrazione delle
attività/misure/servizi progettati ed erogati;
• eventuale invio ad altri operatori abilitati ad erogare i servizi successivi e a
gestire le misure specialistiche;
• assistenza tecnico-operativa per lo sviluppo di competenze quali ad
esempio parlare in pubblico, sostenere un colloquio individuale; invio del
curriculum ecc.
Target: giovani 15-29 anni.
Parametro di costo: L'erogazione dei servizio è riconosciuta a costi standard sulla
base delle attività realizzate. Sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 34,00 Euro/h.
Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego.
Modalità di attuazione: attraverso i Centri per l'impiego provinciali.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 55.000 giovani nel biennio 20142015.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
GaranziaGiovani.
16
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.3 SCHEDA 1-C. Orientamento specialistico o di II livello
Azioni previste L’orientamento di II livello è rivolto soprattutto ai giovani più distanti dal
mercato del lavoro ed è finalizzato a ricostruire l’esperienza professionale e personale
del soggetto per sollecitarne maturazione, pro attività e autonomia nella ricerca attiva
del lavoro.
E’ riferito inoltre alle azioni di registrazione sul libretto formativo, alle azioni di
tutoraggio per l’attività formativa e per il servizio civile.
A sostegno del processo possono essere utilizzati una serie di strumenti.
Tra i principali:
• Colloqui individuali.
Rappresentano lo strumento fondamentale di un’azione di
orientamento di II livello e vanno condotti da un professionista esperto nel rispetto
del setting, inteso non solo come luogo e spazio adatti, ma anche in relazione agli
obiettivi condivisi.
• Laboratori di gruppo.
I laboratori possono prevedere una conduzione o una
coconduzione in funzione delle esigenze dell’utenza e dell’equipe.
• Griglie e schede strutturate.
Tali strumenti vengono utilizzati sia nell’ambito del
colloquio sia nei laboratori.
• Questionari e strumenti di analisi validati e standardizzati.
Si configurano come
strumenti di supporto nella conduzione dei colloqui, qualora il consulente ne ritenga
opportuno l’utilizzo al fine di ottenere informazioni piu puntuali. Si fa presente
tuttavia che in genere gli strumenti standardizzati disponibili sul mercato possono
essere utilizzati esclusivamente dagli operatori, nelle strutture che dispongono di
professionalita adeguate, in ottemperanza a quanto raccomandato dai codici
deontologici e dalle associazioni internazionali..
Target: tutti i giovani target.
Parametro di costo: L'erogazione dei servizio è riconosciuta a costi standard sulla
base delle attività realizzate. Sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 35,50 Euro/h.
Durata Fino a 8 h.
Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego.
Modalità di attuazione: attraverso i Centri per l'impiego provinciali.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere circa 15.000 giovani nel biennio
2014-2015.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
17
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.4 SCHEDA 2-A Formazione mirata all'inserimento lavorativo
Azioni previste
Partecipazione del giovane ai seguenti corsi di formazione, con
la finalità di trasmettere le conoscenze e le competenze necessarie a facilitarne
l'inserimento lavorativo sulla base dell'analisi degli obiettivi di crescita professionale e
delle potenzialità rilevate nell'ambito delle azioni di orientamento e di fabbisogno delle
imprese:
1) corsi individuali nell'ambito delle botteghe scuola accreditate, con il fine della
trasmissione al giovane delle conoscenze e competenze tipiche del maestro artigiano,
supportando in tal modo il ricambio generazionale
2) corsi collettivi, di durata fino a 900 ore, finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica
professionale o di certificato di competenze in ambiti professionali nei quali sia
maggiore la richiesta di occupazione.
Target
Giovani da 18 fino a 29 anni.
Parametro di costo In caso di corso individuale presso una bottega scuola sarà
attribuito un voucher. L'erogazione dei servizi è riconosciuta a costi standard sulla base
delle attività realizzate e sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 40,00 Euro/h. E’ previsto
un importo complessivo non superiore ai 4.000 Euro per ogni percorso individuale ed il
rimborso avverrà fino al 70% a processo, mentre la restante percentuale, e cioè fino al
100%, a risultato conseguito ovvero in caso di occupazione del giovane entro 120
giorni dalla fine del corso.
In caso di corso di formazione in aula: rendicontazione a costi standard con
applicazione delle UCS nazionali:
UCS ora/corso: € 73,13 (fascia C) o € 117 (fascia B)
UCS ora/allievo: € 0,50 (fascia C) o € 0,80 (fascia B)
Anche in tal caso il rimborso nei confronti dell'agenzia formativa avverrà fino al 70% a
processo, mentre la restante percentuale, e cioè fino al 100% a risultato conseguito
(ovvero in caso di occupazione del giovane entro 120 giorni dalla fine del corso).
Per il contratto di lavoro conseguente compete il bonus di cui alla scheda 9, ove
previsto.
Principali attori coinvolti
Botteghe Scuola e Agenzie formative accreditate.
Modalità di attuazione
Avviso pubblico per il finanziamento di corsi di formazione
e per l'assegnazione di voucher. Il bando sarà emanato dalla Regione mentre le
successive attività di gestione, controllo e rendicontazione saranno attribuite alle
amministrazioni provinciali sotto il coordinamento e nell'ambito degli indirizzi regionali.
L'avviso prevederà una riserva di risorse per le Botteghe Scuola.
Risultati attesi/prodotti
Formazione finalizzata all'acquisizione di competenze
professionali nel comparto dell'artigianato artistico e tradizionale.
Interventi formativi finalizzati all'acquisizione di competenze professionali non
generaliste e rilascio di attestato di qualifica professionale/certificato di competenze.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere
L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.5 SCHEDA 2-B. Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi
Azioni previste. Si prevede il finanziamento di percorsi formativi finalizzati alla
acquisizione di una qualifica professionale biennale nell'ambito del sistema regionale di
Istruzione e Formazione professionale.
L’obiettivo di questi percorsi realizzati dai soggetti del sistema della formazione,
nell’ambito dell’offerta regionale pubblica di formazione è quello di sviluppare le
competenze di base e tecnico-professionali dei ragazzi a rischio di dispersione sulla
base delle esigenze del mercato del lavoro.
I percorsi formativi devono rispondere a specifici avvisi provinciali e devono essere
progettati sulla base degli standard di progettazione definiti dal Sistema Regionale
delle Competenze ai sensi della DGR 532/2009 e s.m.i. La DGR 294/2013 e s.m.i. che
approva gli indirizzi triennali dell'offerta regionale di istruzione e formazione
professionale e prevede la progettazione di un percorso formativo di durata biennale
pari a 2.100 ore, articolato secondo le percentuali sotto indicate:
• 35% attività di lezioni teoriche,
• 35% di attività laboratoriale coerente con la figura professionale di riferimento del
Progetto,
• 30% tirocinio formativo/stage aziendale.
Target: giovani 15-18 anni, che assolto l’obbligo d’istruzione sono fuoriusciti dal
sistema scolastico.
Parametro di costo. Utilizzo delle UCS regionali (DGR 240/11) per la definizione del
costo massimo dei percorsi della categoria CUP “Altra formazione all’interno
dell’obbligo formativo” per la classe di ore >1.200: UCS SRP: Euro 76.80 UCS SFA:
Euro 0,70.
Principali attori coinvolti. Agenzie formative accreditate. Attività di informazione
relativa alla misura a cura dei servizi.
Modalità di attuazione. Avviso pubblico. Le amministrazioni provinciali/unione dei
comuni Circondario Empolese Valdelsa emanano avvisi provinciali rivolti alle agenzie
formative accreditate per la presentazione dei progetti formativi di durata biennale a
seguito della emanazione degli indirizzi regionali e della assegnazione delle risorse da
parte della Regione alle province.
Risultati attesi/prodotti: si prevede l’inserimento di 1.790 giovani drop-out. A questi si
potranno aggiungere altri 150 giovani, il cui inserimento sarà finanziato con risorse
regionali.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
19
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.6 SCHEDA 3. Accompagnamento al lavoro
Azioni previste
Il servizio è finalizzato a progettare e attivare le misure di inserimento lavorativo,
sostenendo il giovane nelle fasi di avvio e ingresso alle esperienze di lavoro, attraverso
le seguenti azioni (a titolo esemplificativo):
•
•
•
scouting delle opportunità occupazionali;
promozione dei profili, delle competenze e della professionalità dei
giovani presso il sistema imprenditoriale;
matching rispetto alle caratteristiche e alle propensioni del giovane.
Target: giovani fino a 29.
Parametro di costo: il servizio erogato sarà rimborsato al conseguimento del risultato,
in maniera differenziata in funzione del profilo di occupabilità del giovane, della
tipologia e della durata del contratto come indicato nella seguente tabella nazionale:
BASSA
Tempo indeterminato e
Apprendistato I e III livello
MEDIA
ALTA
MOLTO
ALTA
1.500
2.000
2.500
3.000
Apprendistato
II
livello,
Tempo determinato o di
somministrazione maggiore o
uguale a 12 mesi
1.000
1.300
1.600
2.000
Tempo determinato o di
somministrazione 6 - 12 mesi
600
800
1.000
1.200
Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego e soggetti autorizzati e/o accreditati ai
servizi al lavoro in ambito regionale.
Modalità di attuazione: attraverso i Centri per l'impiego provinciali e soggetti
autorizzati e/o accreditati ai servizi al lavoro in ambito regionale. Per quanto riguarda i
soggetti autorizzati e/o accreditati ai servizi al lavoro in ambito regionale, sarà emanato
un bando pubblico, a loro esclusivamente rivolto, per raccogliere le dichiarazioni di
interesse e dare modo agli stessi di operare utilizzando i sistemi informativi sui quali
transitano le informazioni della Garanzia Giovani al pari dei Centri per l’impiego.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 5.000 giovani nel biennio 20142015.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.7 SCHEDA 4-A. Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale
Azioni previste
L'azione consente attraverso il contratto di apprendistato di completare l’obbligo di
istruzione e di assolvere il diritto-dovere di istruzione e formazione fino a 18 anni. È
una possibilità per acquisire una qualifica di operatore professionale dopo tre anni.
Elementi prioritari per la realizzazione dell’azione sono la riduzione del costo del lavoro
per l’azienda sulla base di un accordo con le PPSS, il finanziamento della formazione
strutturata e la garanzia al giovane di una adeguata indennità collegata alla
partecipazione alle attività formative.
Questa misura verrà attuata attraverso:
- progettazione del Piano Formativo Individuale ed erogazione della formazione
strutturata da svolgersi all’interno dell’impresa o all’esterno, presso Organismi di
Formazione;
- erogazione di un’indennità di partecipazione a supporto del successo formativo in
caso di modulazione della disciplina salariale connessa all’obbligazione formativa
prevista da questa tipologia contrattuale;
- misure di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione di giovani con contratto
di apprendistato;
- opportune attività di orientamento, da effettuare anche nelle scuole secondarie di II
grado e nei centri formativi, rivolti ai giovani e tese a far conoscere il contratto di
apprendistato come opportunità di ingresso nel mercato del lavoro. Parallelamente,
sarebbe opportune realizzare, con il supporto dei CPI, campagne informative rivolte
alle imprese, con particolare attenzione ai piccoli imprenditori.
Target: giovani 15-25 anni.
Parametro di costo:
- contributo alla impresa di 7.000 €/anno per apprendista per 400 h/anno di formazione
strutturata. È ipotizzabile che parte della formazione strutturata sia erogata presso le
imprese;
- indennità di partecipazione pari 2.000 €/ annui per apprendista minorenne;
- indennità di partecipazione pari 3.000 €/anno per apprendista maggiorenne;
In alternativa potrà farsi ricorso al costo standard eventualmente previsto a livello
nazionale.
Principali attori coinvolti. Agenzie formative accreditate, scuole secondarie di II
grado, imprese che assumono apprendisti, datori di lavoro, Sviluppo Toscana S.p.a.,
Province. Attività di informazione e individuazione utenza da parte dei servizi per
l'impiego territoriali.
Modalità di attuazione. Avviso pubblico.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere circa 50 giovani.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.8 SCHEDA 4-B. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere
Azioni previste
L'azione è finalizzata a favorire l’inserimento professionale e il conseguimento di una
qualificazione professionale attraverso un contratto di lavoro a causa mista,
garantendo una formazione per l'acquisizione di competenze di base, trasversali e
tecnico-professionali. Saranno incentivate, in particolare, le assunzioni nelle imprese
dell’artigianato artistico e tradizionale (Bottega Scuola).
Le Botteghe Scuola hanno l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni le
conoscenze e il saper fare degli antichi mestieri al fine di preservarli, fornendo
importanti opportunità lavorative.
Target: giovani 18-29 anni.
Parametro di costo. Al momento non è prevista nessuna riconoscibilità economica nel
PON YEI.
Principali attori coinvolti. Sviluppo Toscana S.p.a. Attività di informazione e
individuazione utenza da parte dei servizi per l'impiego territoriali.
Modalità di attuazione. Avviso pubblico.
Risultati attesi/prodotti. Da stimare, in relazione alle risorse che saranno stanziate
nel POR FSE 2014-2020.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
NOTA BENE
Questa misura sarà finanziata nell'ambito del POR FSE 2014-2020
22
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.9 SCHEDA 4-C. Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca
Azioni previste
Le azioni sono finalizzate a sostenere esperienze di alternanza fra studio universitario
e lavoro, mediante l’attivazione di percorsi di apprendistato in alta formazione per il
conseguimento dei titoli di master e dottorato di ricerca.
Al fine di promuovere tali percorsi saranno finanziati “voucher” per la copertura delle
spese di iscrizione e frequenza ai corsi universitari di alta formazione finalizzati al
rilascio del titolo e personalizzati con attività tutoriali e formative aggiuntive previste nel
Piano Formativo Individuale dell’apprendista. Se previsto nel piano formativo potranno
inoltre essere erogati “voucher” per soggiorni formativi (compresi stage) in Italia ed
all’estero presso soggetti formativi esterni a quello che rilascia il titolo (Università,
Agenzie formative ed Enti di ricerca) o presso imprese diverse da quella presso cui si è
assunti, finalizzati alla piena qualificazione e personalizzazione del percorso. Tali
voucher potranno essere finalizzati alla copertura non solo delle spese di iscrizione ma
anche delle spese accessorie.
Target: giovani 18-29 anni.
Parametro di costo: 3000 Euro annui per i primi 3 anni di durata dell’apprendistato.
Principali attori coinvolti: Università Toscane. Per l’attivazione di un percorso di
apprendistato di alta formazione e ricerca si prevede che, previo contatto fra l’impresa
intenzionata ad assumere l’apprendista e l’università, venga definito un piano formativo
individuale secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e dal protocollo di intesa
siglato fra Regione Toscana, Università e parti sociali (DGR 737/2013). Se Il percorso
dottorale o di master risulta inserito nel catalogo dell’offerta regionale alta formazione,
in seguito descritto, l’apprendista potrà inoltrare agli uffici regionali apposita richiesta
per usufruire di un voucher finalizzato alla copertura delle spese di iscrizione e dei
servizi aggiuntivi di tutoraggio collegati al percorso alta formazione e ricerca.
Modalità di attuazione. Saranno costituiti – tramite avvisi pubblici rivolti alle Università
toscane – cataloghi dell’offerta regionale dei corsi di alta formazione in apprendistato
(dottorati e master) e adottati successivamente bandi pubblici per l’assegnazione di
voucher a favore dei soggetti in apprendistato iscritti ad uno dei corsi inseriti in
catalogo.
Risultati attesi/prodotti. Trattandosi di un’azione sperimentale ancora da attivare – ed
in considerazione della natura dei corsi di riferimento - si ritiene che il numero dei
giovani da coinvolgere nell’arco del 2014-15 sia 40.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.9 SCHEDA 5. Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica
Azioni previste
1) Tirocini extra-curriculari
Coerentemente con la Legge Regionale n.3 del 2012 (“Modifiche alla Legge Regionale
n.32 del 2002 in materia di tirocini”), con la quale la Regione Toscana ha reso
obbligatorio per l’azienda il rimborso di almeno 500 euro mensili lordi per l’attivazione
di un tirocinio extra-curricolare, l'azione finanziata sul programma Garanzia Giovani
prevede quanto segue: nel caso in cui il tirocinante abbia un’età compresa tra i 18 e i
29 anni, la Regione Toscana co-finanzia il tirocinio per 300 euro dei 500 previsti. Il
rimborso spese di 500 euro mensili dovuti dal soggetto ospitante, sia in caso di
soggetto svantaggiato (art. 17 ter comma 8) che in caso di soggetto disabile, è
totalmente coperto dal contributo regionale.
Il tirocinio in Toscana ha una durata, secondo i profili professionali, da un minimo di 2
mesi fino a 6 mesi, proroghe comprese, per arrivare a 12 mesi per i laureati disoccupati
o inoccupati e per le categorie svantaggiate individuate dall’art 17 ter comma 8 della
L.R. 3/2012. Per i soggetti disabili di cui alla legge 68/99 il tirocinio può essere esteso
fino ad un massimo di 24 mesi.
Il tirocinio è attivato da un ente promotore ed è svolto presso un soggetto ospitante,
pubblico o privato.
Se l’azienda, alla fine del tirocinio, decide di assumere il giovane con un contratto a
tempo indeterminato, può accedere al bonus occupazionale; il datore di lavoro ha la
possibilità di scegliere tra il bonus occupazionale di cui alla scheda della Garanzia
Giovani e il bonus coperto dalla Regione (i due bonus non sono cumulabili). In
quest'ultimo caso la Regione mette a disposizione un incentivo pari a 8 mila euro, che
saranno elevati a 10 mila in caso di tirocinanti appartenenti alle categorie previste dalla
legge sul diritto al lavoro dei disabili 68/99 e in caso di soggetti svantaggiati di cui
all’art. 17 ter comma 8 della L.R. 3/2012. E’ inoltre possibile per l’azienda ospitante
accedere ad un contributo di 4 mila euro se questa, al termine del tirocinio, assume il
giovane con un contratto a tempo determinato di almeno 2 anni. Tale incentivo sarà
elevato a 5mila euro in caso di assunzione di un soggetto iscritto alla L. 68/99 o di un
soggetto svantaggiato di cui all’art. 17 ter comma 8 della L.R. 3/2012.
2) Tirocini in mobilità geografica
Per promuovere azioni di mobilità verso Paesi esteri per fini formativi e professionali,
la Regione Toscana finanzia progetti di mobilità che consentano ai giovani nella fascia
d'età 18-29 anni la realizzazione di stage formativi in azienda, work experience,
esperienze destinate a favorire l’acquisizione di competenze e l’inserimento lavorativo.
La durata dello stage all'estero può variare da un minimo di 1 mese e massimo di 6
mesi.
Si prevede l'uscita di un avviso pubblico di chiamata di progetti per il finanziamento di
interventi finalizzati a favorire la partecipazione ai progetti di mobilità transnazionale dei
giovani nella fascia d'età 18-29 anni. L'avviso sarà rivolto ad agenzie formative ed
imprese chiamate a presentare progetti di mobilità che coinvolgano il target indicato.
Target: giovani 18 - 29 anni.
Parametro di costo
1) E' prevista la corresponsione di un contributo regionale a favore del soggetto
ospitante pari a 300 euro mensili a fronte dell'indennità corrisposta al tirocinante da
parte dell'impresa (pari ad almeno 500 euro mensili).
24
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
2) Le spese della mobilità saranno parametrate sulla base delle attuali tabelle CE dei
programmi di mobilità.
Principali attori coinvolti: Soggetti promotori previsti dalla L.R. 32/2002; soggetti
ospitanti, pubblici e privati, presso i quali viene realizzato il tirocinio; agenzie formative
accreditate e imprese per lo svolgimento di tirocini in mobilità geografica. Attività di
informazione relativa alla misura a cura dei servizi.
Modalità di attuazione. Avviso pubblico.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere complessivamente circa 8.000
destinatari di tirocinio e 250 giovani per l’azione di mobilità transazionale nel biennio
2014-2015. A questi si aggiungeranno ulteriori 1.100 giovani fino a 24 anni, il cui
tirocinio sarà finanziato con risorse regionali.
I risultati comprenderanno:
1) attivazione di tirocinio; registrazione delle competenze acquisite nel libretto
formativo; inserimento in un posto di lavoro;
2) esperienze formative/professionali di giovani toscani presso imprese estere.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
Nota Bene
La Regione continuerà a finanziare anche i tirocini per coloro che non sono destinatari
di Garanzia Giovani, con un bando che attiverà risorse regionali per 8 milioni di euro.
25
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.11 SCHEDA 6. Servizio civile
Azioni previste
Per promuovere e valorizzare le esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva, la
Regione Toscana mette a disposizione opportunità di Servizio civile in diverse aree
tematiche, come la sanità, l’ambiente, l’istruzione, la cultura, l’aiuto alla persona, la
protezione civile, l’immigrazione, la tutela dei consumatori, le pari opportunità, il
commercio equo e solidale, la cooperazione internazionale (Vedi Legge regionale 25
luglio 2006, n. 35 (Istituzione del servizio civile regionale) e s.m.i., finanziando progetti
che danno la possibilità agli enti accreditati di ospitare giovani che svolgano
un’esperienza della durata di dodici mesi, che comprende anche una attività formativa.
La Regione mette a disposizione 433,80 € mensili per 12 mesi
Target: giovani da 18 a 29 anni di età
Parametro di costo: 433,80 € mensili per 12 mesi.
Principali attori coinvolti: enti accreditati.
Modalità di attuazione: Avviso pubblico.
Risultati attesi/prodotti. Nel biennio 2014-15 si prevede di raggiungere circa 2.500
nuovi destinatari.
Con ulteriori risorse regionali (D.D. n. 4220 del 26/09/2014, pubblicato sul BURT n. 40
parte III dell' 8/10/2014), sono state approvate le graduatorie dei progetti ed è stato
emanato il relativo bando giovani per il servizio civile regionale per 2.460 posti.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.12 SCHEDA 7. Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità
Azioni previste
L'azione consiste nella predisposizione di interventi formativi e consulenziali a
sostegno di percorsi di creazione di impresa e lavoro autonomo, compreso
l'accompagnamento nella fase iniziale, in raccordo con gli strumenti regionali esistenti,
(ad esempio: Legge regionale 29 aprile 2008, n. 21 “Promozione dell'imprenditoria
giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali”2, bandi per
l'imprenditoria agricola e altri strumenti), al fine di far acquisire ai giovani le
competenze utili al loro progetto di avvio d'impresa e lavoro autonomo e alla gestione
dell'attività. Ai giovani saranno proposti percorsi specialistici mirati, articolati nelle
seguenti fasi:
• formazione per il business plan;
• assistenza personalizzata per la stesura del business plan;
• accompagnamento all'accesso al credito e alla finanziabilità;
• servizi a sostegno della costituzione dell'impresa;
• supporto allo start up.
Target: I destinatari dell'intervento sono i giovani fino a 29 anni.
Parametro di costo. L'erogazione dei servizi è riconosciuta a costi standard sulla base
delle attività realizzate e sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 40,00 Euro/h. Il rimborso
avverrà fino al 70% a processo, mentre la restante percentuale, e cioè fino al 100%, a
risultato conseguito (effettivo avvio dell'attività imprenditoriale).
Principali attori coinvolti: agenzie formative accreditate. Attività di informazione
relativa alla misura a cura dei servizi.
Modalità di attuazione. Si prevede la pubblicazione di un avviso pubblico in raccordo
con gli strumenti regionali di sostegno all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 500 giovani nel biennio 2014-2015.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da
Garanzia Giovani.
2
Attualmente in corso di revisione. Le misure previste dalla l.r. 21/2008 sono gestite da raggruppamento
temporaneo di imprese (RTI) composto da Fidi Toscana S.p.A., capofila, e da Artigiancredito Toscano S.C., e
Artigiancassa S.P.A., come da gara aggiudicata con decreto n.5725 del 20-12-2013, relativa al “Servizio di gestione
degli interventi regionali connessi a strumenti di ingegneria finanziaria”.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.13 SCHEDA 8. Mobilità professionale transnazionale e territoriale
Azioni previste
Per promuovere azioni di mobilità verso Paesi esteri per fini professionali, la Regione
Toscana finanzia progetti di mobilità che consentano ai giovani nella fascia d'età 18-29
la realizzazione di esperienze lavorative presso imprese estere. La durata
dell'esperienza all'estero può variare da un minimo di 1 mese e massimo di 6 mesi.
Target: giovani 18-29 anni.
Parametro di costo: le spese della mobilità saranno parametrate sulla base delle
attuali tabelle CE dei programmi di mobilità.
Principali attori coinvolti: imprese ed agenzie formative accreditate. Attività di
informazione relativa alla misura a cura dei servizi.
Modalità di attuazione. Si prevede l'uscita di un avviso pubblico di chiamata di
progetti per il finanziamento di interventi finalizzati a favorire la partecipazione ai
progetti di mobilità transnazionale dei giovani nella fascia d'età 18-29. L'avviso sarà
rivolto ad agenzie formative ed imprese chiamate a presentare progetti di mobilità che
coinvolgano il target indicato.
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 250 giovani nel biennio 2014-2015
che svolgeranno esperienze lavorative presso imprese estere.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previsto da
Garanzia Giovani.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4.14 SCHEDA 9. Bonus occupazionale
Azioni previste
Riconoscimento di un bonus ai datori di lavoro che, sulla base dell’intermediazione dei
servizi competenti, assumano con il ricorso ai seguenti contratti:
• tempo determinato o somministrazione superiore o uguale a 6 mesi
• tempo determinato o somministrazione • 12 mesi
• tempo indeterminato
Il sistema di assegnazione dei bonus è diversificato in funzione della tipologia di
contratto con cui avviene l’assunzione e del profiling.
Il bonus è riconosciuto nei limiti previsti per gli aiuti di importanza minore (cd. de
minimis) e non è cumulabile con altri incentivi.
Target: giovani fino a 29 anni.
Parametro di costo: tabella nazionale:
BONUS ASSEGNATI IN BASE AL
PROFILING DEL GIOVANE E DELLE
DIFFERENZE TERRITORIALI
BASS
A
MEDIA
ALTA
MOLTO
ALTA
Contratto a tempo determinato
o somministrazione superiore o
uguale a 6 mesi
-
-
1.500
2.000
Contratto a tempo determinato
o somministrazione maggiore o
uguale a 12 mesi
-
-
3.000
4.000
4.500
6.000
Contratto a tempo indeterminato
1.500
3.000
Principali attori coinvolti: datori di lavoro.
Modalità di attuazione: come previsto dalla convenzione, la gestione della misura è a
carico dell’INPS, sulla base delle specifiche procedure che saranno definite dalla
Regione Toscana
Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 3.000 giovani nel biennio 20142015. A questi si potranno aggiungere circa 100 giovani, attraverso un bando finanziato
con risorse regionali per incentivi giovani laureati.
Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di
comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità
della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previsto da
Garanzia Giovani.
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Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
4
Attività di assistenza tecnica
In base all'art.11 1° comma lettera d) della convenzione sottoscritta con il Ministero del
Lavoro, la Regione Toscana avrà a disposizione risorse di assistenza tecnica pari a
euro 1.301.656 che saranno destinate a realizzare le attività di supporto alla
programmazione e all’attuazione del programma, quali interventi di monitoraggio,
valutazione di efficacia, implementazione dei sistemi informativi, controlli, informazione
e pubblicità.
In particolare le attività previste sono le seguenti:
−
Adeguamento del sistema informativo regionale ai fini della Garanzia Giovani
−
Attività di assistenza tecnica per supporto alla programmazione, monitoraggio,
gestione e controllo della Garanzia Giovani in Toscana
−
Attività di informazione e comunicazione presso i beneficiari e gli enti attuatori
−
Rafforzamento delle strutture regionali maggiormente coinvolte attraverso
l'organizzazione di giornate formative ad hoc e l'attivazione di un Progetto
speciale Tempo determinato “Attuazione della GG in Toscana: monitoraggio e
controllo” per 8 unità di personale.
30
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana
Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani
L’Organismo Intermedio per la Garanzia Giovani è la Regione Toscana a cui vengono delegate le funzioni proprie dell’AdG, previste
dall’articolo 125 del Regolamento CE 1303/2013. L’Area di Coordinamento Formazione Orientamento e Lavoro svolge formalmente il
ruolo di Organismo Intermedio che coordina l’attuazione delle varie misure e che si interfaccia con l’AdG del Piano.
L’Organismo Intermedio Regione Toscana articola le proprie attività attraverso i settori regionali Responsabili di Misura. I settori sono
responsabili dell’attuazione delle varie misure ed in alcuni casi si avvalgono in continuità con le normative vigenti e con le funzioni svolte
nel 2007-2013, delle Province che assumeranno il ruolo di beneficiario con la facoltà di svolgere controlli di primo livello sulle operazioni.
Quindi dovrà essere definita una sorta di atto di individuazione/ delega per lo svolgimento delle funzioni loro affidate .
Di seguito è riportato l’organigramma
Area FOL
INPS
Settore
Lavoro
Misura 9
Misura 3
Settore
Formazione e
orientamento
Province
Province
Misura 1 – A
Misura 1 – B
Misura 1( – C)
Misura 3
Misura 2 - A
Misura 2 – B**
Misura 4 - A
Settore
Diritto allo studio
universitario e
sostegno alla
ricerca
Settore Politiche di welfare
regionale per la famiglia e
cultura della legalità
Sviluppo
Toscana
S.p.A
Misura 4 – A*
Misura 5***
Misura 7
Misura 8
Misura 4 – C
Misura 6
O.I.
Responsabile di Misura
Beneficiari
Misure
* Limitatamente alle azioni di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione di giovani con contratto di apprendistato
** Per l’attuazione della misura 2B viene coinvolto anche l’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa
*** Per la misura 5 sarà previsto il coinvolgimento dell’INPS in qualità di soggetto pagatore
1
Si descrivono, nella tabella seguente, i compiti dei vari soggetti coinvolti e nello specifico:
Organismo Intermedio: Area di coordinamento Formazione, Orientamento e Lavoro – Regione Toscana;
Responsabili di Misura: Settori regionali responsabili dell’attuazione delle Misure;
Beneficiario: Province e Sviluppo Toscana S.p.A.;
Ente erogatore: soggetto che attua l’intervento (ad esempio agenzie formative nella Misura 2B).
Organismo intermedio Regione Toscana
Compiti
Settori Regionali Responsabili di Misura
Beneficiari
si impegna a presentare, entro 20 giorni
dalla sottoscrizione della Convenzione
con il Ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali, il Piano di attuazione
regionale, qualora non allegato alla
Convenzione stessa; tale Piano sarà
coerente con le finalità e l’impianto
metodologico del Piano Italiano di
attuazione della Garanzia Giovani e del
PON YEI e con le schede descrittive degli
interventi
si impegna ad adottare e inviare all’AdG il
documento descrittivo del Sistema di
gestione e controllo regionale 2014-2020,
corredato delle procedure interne e della
pista di controllo in coerenza con l’art. 72
del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e
dell’Allegato XIII al Regolamento (UE) n.
1303/2013
nelle more dell’adozione del suddetto
Sistema, la Regione utilizza il Sistema di
gestione e controllo regionale già in uso
nella programmazione FSE 2007-2013
si impegna ad informare l’AdG in merito
ad eventuali aggiornamenti del Sistema di
gestione e controllo adottato, intervenuti a
2
seguito di cambiamenti del proprio
contesto organizzativo e normativoprocedurale
si impegna a tenere un sistema di
contabilità separata o una codificazione
contabile adeguata a livello di O.I.,
nell’attuazione degli interventi
fa ricorso alle opzioni di costi semplificati
di cui all’art. 67 comma 1 (b) del
Regolamento (UE) n. 1303/2013 e all’art.
14 del Regolamento (UE) n. 1304/2013,
come previsto nel Piano di attuazione
regionale e può optare per le proprie
procedure di semplificazione dei costi o
per la metodologia nazionale per la
rendicontazione
si impegna a predisporre la dichiarazione
delle spese sostenute in qualità di
Organismo
Intermedio,
da
inviare
all’Autorità di Gestione e all’Autorità di
Certificazione del PON YEI
si impegna a:
a) garantire la piena attuazione dei
controlli di primo livello ex art. 125,
Regolamento (UE) n. 1303/2013
del Parlamento Europeo e del
Consiglio, anche in loco presso gli
enti erogatori delle operazioni, al
fine di verificare la corretta
applicazione
del
metodo
di
rendicontazione stabilito attraverso
l’esame del processo o dei risultati
del progetto, ad esclusione delle
misure delegate all’INPS e nei casi
pertinenti al Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile
nazionale;
si impegnano a tenere un sistema di
contabilità separata o una codificazione
contabile adeguata, nell’attuazione degli
interventi
fanno ricorso alle opzioni di costi
semplificati di cui all’art. 67 comma 1 (b)
del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e
all’art. 14 del Regolamento (UE) n.
1304/2013, come previsto nel Piano di
attuazione regionale, e adottano le
procedure messe in atto dall’’Organismo
intermedio Regione Toscana
si impegnano a tenere un sistema di
contabilità separata o una codificazione
contabile adeguata, nell’attuazione degli
interventi
fanno ricorso alle opzioni di costi semplificati
di cui all’art. 67 comma 1 (b) del Regolamento
(UE) n. 1303/2013 e all’art. 14 del
Regolamento (UE) n. 1304/2013, come
previsto nel Piano di attuazione regionale, e
adottano le procedure messe in atto
dall’Organismo intermedio Regione Toscana
si impegnano ad inviare all’Organismo
intermedio Regione Toscana i dati per la
dichiarazione delle spese sostenute, da
inviare all’Autorità di Gestione e
all’Autorità di Certificazione del PON YEI
si impegnano a:
a)
• per i propri interventi ad eseguire i
controlli di primo livello ex art. 125,
Regolamento (UE) n. 1303/2013
del Parlamento Europeo e del
Consiglio, anche in loco presso gli
enti erogatori delle operazioni, al
fine di verificare la corretta
applicazione
del
metodo
di
rendicontazione stabilito attraverso
l’esame del processo o dei risultati
del progetto,
• per gli interventi per i quali si
avvalgono dei beneficiari, si
impegnano
anche attraverso
verifiche
di
rispondenza
sull’operato degli stessi, a garantire
la piena attuazione dei controlli di
si impegnano ad inviare al Settore Regionale
Responsabile di Misura i dati per la
dichiarazione delle spese sostenute, da
inviare all’Autorità di Gestione e all’Autorità di
Certificazione del PON YEI
si impegnano a:
a) eseguire i controlli di primo livello ex art.
125, Regolamento (UE) n. 1303/2013 del
Parlamento Europeo e del Consiglio,
anche in loco presso gli enti erogatori i
beneficiari delle operazioni, al fine di
verificare la corretta applicazione del
metodo di rendicontazione stabilito
attraverso l’esame del processo o dei
risultati del progetto,
3
b) informare l’Autorità di Gestione e
l’Autorità di Certificazione del PON
YEI sui provvedimenti relativi al
definitivo
riconoscimento
delle
spese sostenute
a fronte di
eventuali
controdeduzioni
presentate dagli enti erogatori;
c) informare l’Autorità di Gestione e
l’Autorità di Certificazione in merito
alle attività e agli esiti dei controlli
effettuati,
di
cui
al
punto
precedente,
assicurando
la
registrazione degli stessi all’interno
del sistema informatico dell’AdG –
SIGMA, anche per tramite dei
propri sistemi informativi;
d) comunicare entro il mese successivo
alla fine di ogni trimestre al MLPS DG Politiche Attive e Passive del
Lavoro, tutte le irregolarità che
sono state oggetto di un primo
accertamento,
ai
sensi
del
Regolamento (UE) n. 1303/2013;
e) informare l’Autorità di Gestione e
l’Autorità di Certificazione in merito
a
eventuali
procedimenti
di
recupero, secondo la periodicità e i
termini stabiliti, e tenere una
registrazione dei dati e delle
informazioni relativi agli stessi.
si impegna a fornire la necessaria
b)
c)
d)
e)
primo
livello
ex
art.
125,
Regolamento (UE) n. 1303/2013
del Parlamento Europeo e del
Consiglio, anche in loco presso gli
enti erogatori delle operazioni, al
fine di verificare la corretta
applicazione
del
metodo
di
rendicontazione stabilito attraverso
l’esame del processo o dei risultati
del progetto,
esaminare
eventuali
controdeduzioni presentate dagli
enti erogatori
ed emanare i
provvedimenti relativi al definitivo
riconoscimento
delle
spese
sostenute e informare l’Organismo
intermedio Regione Toscana;
informare l’Organismo intermedio
Regione Toscana in merito alle
attività e agli esiti dei controlli
effettuati, di cui al punto precedente,
assicurando la registrazione degli
stessi all’interno dei propri sistemi
informativi;
comunicare
entro
il
mese
successivo alla fine di ogni trimestre
all’Organismo intermedio Regione
Toscana tutte le irregolarità che
sono state oggetto di un primo
accertamento,
ai
sensi
del
Regolamento (UE) n. 1303/2013;
informare l’Organismo intermedio
Regione Toscana in merito a
eventuali procedimenti di recupero,
secondo la periodicità e i termini
stabiliti, e tenere una registrazione
dei dati e delle informazioni relativi
agli stessi.
b) esaminare eventuali controdeduzioni
presentate dagli enti erogatori i
beneficiari ed emanare i provvedimenti
relativi al definitivo riconoscimento delle
spese sostenute e informare il Settore
Regionale Responsabile di Misura
c) informare
il
Settore
Regionale
Responsabile di Misura in merito alle
attività e agli esiti dei controlli effettuati,
di cui al punto precedente, assicurando
la registrazione degli stessi all’interno dei
propri sistemi informativi;
d) comunicare entro il mese successivo alla
fine di ogni trimestre al Settore
Regionale Responsabile di Misura tutte
le irregolarità che sono state oggetto di
un primo accertamento, ai sensi del
Regolamento (UE) n. 1303/2013;
e) informare
il
Settore
Regionale
Responsabile di Misura in merito a
eventuali procedimenti di recupero,
secondo la periodicità e i termini stabiliti,
e tenere una registrazione dei dati e delle
informazioni relativi agli stessi.
4
collaborazione
all’Autorità
di
Certificazione per lo svolgimento dei
compiti a questa assegnati dall’art. 126
del Regolamento (UE) n. 1303/2013
si impegna a fornire la necessaria
collaborazione all’Autorità di Audit per lo
svolgimento dei compiti a questa
assegnati dai regolamenti comunitari, in
particolare la descrizione dei sistemi di
gestione e controllo, l’esecuzione dei
controlli di II livello e il rilascio della
dichiarazione a conclusione del PON YEI
si impegna ad esaminare le risultanze dei
controlli effettuati dall’Autorità di Audit e
dall’Autorità di Certificazione e a fornire
tutte le informazioni e la documentazione
necessarie a consentire un adeguato
riscontro da parte del MLPS - DG
Politiche Attive e Passive del Lavoro
si impegna a fornire al MLPS - DG
Politiche Attive e Passive del Lavoro tutta
la documentazione relativa allo stato di
avanzamento degli interventi, necessaria
in particolare per l’elaborazione della
Relazione annuale di attuazione e della
Relazione finale di attuazione del PON
YEI
si impegna a fornire al Ministero, ai fini
dell’aggiornamento del Comitato di
Sorveglianza, gli elementi relativi ai
progressi nell'esecuzione di misure intese
a contrastare la disoccupazione giovanile
ai sensi dell’art. 111 comma 4 lett. h) del
Regolamento (UE) n. 1303/2013 e ai
sensi dell’art. 19 comma 4 del
Regolamento (UE) n. 1304/2013. Con
apposita richiesta e per particolari
esigenze informative del Comitato di
Sorveglianza, il Ministero può richiedere
si impegnano a fornire la necessaria
collaborazione all’Autorità di Audit per lo
svolgimento dei compiti a questa
assegnati dai regolamenti comunitari
si impegnano a fornire la necessaria
collaborazione all’Autorità di Audit per lo
svolgimento dei compiti a questa assegnati
dai regolamenti comunitari
si impegnano a fornire all’Organismo
intermedio Regione Toscana tutte le
informazioni e la documentazione
necessarie a consentire un adeguato
riscontro da parte del MLPS - DG
Politiche Attive e Passive del Lavoro
si impegnano a fornire al Settore Regionale
Responsabile di Misura tutte le informazioni e
la documentazione necessarie a consentire
un adeguato riscontro da parte del MLPS DG Politiche Attive e Passive del Lavoro
si impegnano ad inviare all’Organismo
intermedio Regione Toscana tutta la
documentazione relativa allo stato di
avanzamento degli interventi, necessaria
in particolare per l’elaborazione, da parte
del MLPS - DG Politiche Attive e Passive
del Lavoro, della Relazione annuale di
attuazione e della Relazione finale di
attuazione del PON YEI
si impegnano a fornire all’Organismo
intermedio Regione Toscana ai fini
dell’aggiornamento del Comitato di
Sorveglianza, gli elementi relativi ai
progressi nell'esecuzione di misure
intese a contrastare la disoccupazione
giovanile ai sensi dell’art. 111 comma 4
lett. h) del Regolamento (UE) n.
1303/2013 e ai sensi dell’art. 19 comma
4 del Regolamento (UE) n. 1304/2013
si impegnano ad inviare al Settore Regionale
Responsabile
di
Misura
tutta
la
documentazione relativa allo stato di
avanzamento degli interventi, necessaria in
particolare per l’elaborazione, da parte del
MLPS - DG Politiche Attive e Passive del
Lavoro, della Relazione annuale di attuazione
e della Relazione finale di attuazione del PON
YEI
si impegnano a fornire al Settore Regionale
Responsabile
di
Misura
ai
fini
dell’aggiornamento
del
Comitato
di
Sorveglianza, gli elementi relativi ai progressi
nell'esecuzione di misure intese a contrastare
la disoccupazione giovanile ai sensi dell’art.
111 comma 4 lett. h) del Regolamento (UE) n.
1303/2013 e ai sensi dell’art. 19 comma 4 del
Regolamento (UE) n. 1304/2013
5
alla Regione, ulteriori elementi a
scadenze
diverse
che
saranno
preventivamente comunicate
assicura il collegamento del proprio
sistema informativo con il sistema
informativo SIGMA del MLPS DG
Politiche Attive e Passive del Lavoro –
SIGMA secondo il protocollo di colloquio.
si impegna ad assicurare, anche presso i
beneficiari e gli enti erogatori esempio
coinvolti nell’attuazione degli interventi,
una raccolta adeguata delle informazioni
e della documentazione relative alle
attività
approvate,
necessarie
alla
gestione finanziaria, alla sorveglianza, ai
controlli di primo livello, al monitoraggio,
alla valutazione delle attività, agli audit e a
garantire il rispetto della pista di controllo
del PON YEI, secondo quanto disposto
dall’art. 140 del Regolamento (UE) n.
1303/2013
si impegna a sostenere le spese relative
alle misure erogate in altre Regioni
italiane, nei confronti dei giovani residenti
sul proprio territorio
si impegna ad adottare le “Linee guida
sulla piattaforma tecnologica di supporto
alla Garanzia Giovani”, adottate nella
seduta della Conferenza Stato- Regioni
del 20 febbraio 2014
si impegna a predisporre monitoraggi
semestrali sugli stati di avanzamento
delle
attività,
contenenti
anche
informazioni qualitative nel primo anno di
attuazione ovvero fino al 31 dicembre
2014. A partire dal 1 gennaio 2015 e fino
al 31 dicembre 2018 la Regione si
impegna a predisporre monitoraggi
trimestrali sugli stati di avanzamento delle
attività della Regione
si impegnano a fornire all’Organismo
intermedio
Regione
Toscana
ad
assicurare una raccolta adeguata delle
informazioni e della documentazione
relative alle attività approvate, necessarie
alla
gestione
finanziaria,
alla
sorveglianza, ai controlli di primo livello,
al monitoraggio, alla valutazione delle
attività, agli audit
si impegnano a fornire al Settore Regionale
Responsabile di Misura ad assicurare una
raccolta adeguata delle informazioni e della
documentazione
relative
alle
attività
approvate,
necessarie
alla
gestione
finanziaria, alla sorveglianza, ai controlli di
primo livello, al monitoraggio, alla valutazione
delle attività, agli audit
si impegnano a sostenere le spese
relative alle misure erogate in altre
Regioni italiane, nei confronti dei giovani
residenti sul proprio territorio
si impegnano a sostenere le spese relative
alle misure erogate in altre Regioni italiane,
nei confronti dei giovani residenti sul proprio
territorio
si impegnano a inviare all’Organismo
intermedio
Regione
Toscana
i
monitoraggi semestrali sugli stati di
avanzamento delle attività, contenenti
anche informazioni qualitative nel primo
anno di attuazione ovvero fino al 31
dicembre 2014. A partire dal 1 gennaio
2015 e fino al 31 dicembre 2018 i
beneficiari si impegnano a predisporre
monitoraggi trimestrali sugli stati di
si impegnano a inviare al Settore Regionale
Responsabile di Misura i monitoraggi
semestrali sugli stati di avanzamento delle
attività, contenenti anche informazioni
qualitative nel primo anno di attuazione
ovvero fino al 31 dicembre 2014. A partire dal
1 gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2018 gli
gli enti attuatori i beneficiari si impegnano a
predisporre monitoraggi trimestrali sugli stati
di avanzamento delle attività
6
si impegna inoltre a:
a)
osservare nell’ambito del proprio
ruolo e degli interventi in essere i
dispositivi in materia d’informazione
e pubblicità previsti dall’allegato XII
del
Regolamento
(UE)
n.
1303/2013;
b)
adeguarsi, nella progettazione e
realizzazione delle azioni di
comunicazione, a quanto previsto
dalle
Linee
Guida
per
la
comunicazione;
c)
stabilire procedure idonee ad
assicurare che tutti i documenti
relativi alle spese e agli audit
necessari per garantire una pista di
controllo adeguata siano conservati
anche dai beneficiari e dagli enti
erogatori sotto forma di originali o di
copie autenticate, secondo quanto
disposto dall’art. 140 indicato al
punto precedente, per tre anni
successivi
alla
chiusura
del
programma operativo o qualora, si
tratti di operazioni soggette a
chiusura parziale, per i tre anni
successivi all’anno in cui ha avuto
luogo la chiusura parziale;
d)
Osservare
le
disposizioni
comunitarie in materia di aiuti di
stato.
avanzamento delle attività
si impegnano a:
si impegnano a:
a)
osservare nell’ambito del proprio
a) osservare nell’ambito del proprio ruolo e
ruolo e degli interventi in essere i
degli interventi in essere i dispositivi in
dispositivi
in
materia
materia d’informazione e pubblicità
d’informazione e pubblicità previsti
previsti dall’allegato XII del Regolamento
dall’allegato XII del Regolamento
(UE) n. 1303/2013;
(UE) n. 1303/2013;
b) adeguarsi,
nella
progettazione
e
b)
adeguarsi, nella progettazione e
realizzazione
delle
azioni
di
realizzazione delle azioni di
comunicazione, a quanto previsto dalle
comunicazione, a quanto previsto
Linee Guida per la comunicazione;
dalle
Linee
Guida
per
la
c) conservare i documenti relativi alle
comunicazione;
spese e agli audit sotto forma di originali
c)
conservare i documenti relativi alle
o di copie autenticate, secondo quanto
spese e agli audit sotto forma di
disposto dall’art. 140 indicato al punto
originali o di copie autenticate,
precedente, per tre anni successivi alla
secondo quanto disposto dall’art.
chiusura del programma operativo o
140 indicato al punto precedente,
qualora, si tratti di operazioni soggette a
per tre anni successivi alla
chiusura parziale, per i tre anni
chiusura del programma operativo
successivi all’anno in cui ha avuto luogo
o qualora, si tratti di operazioni
la chiusura parziale;
soggette a chiusura parziale, per i
d) osservare le disposizioni comunitarie in
tre anni successivi all’anno in cui
materia di aiuti di stato.
ha avuto luogo la chiusura
parziale;
d)
osservare
le
disposizioni
comunitarie in materia di aiuti di
stato.
7
Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani – Regione Toscana
Di seguito si riporta la schematizzazione delle misure e dei soggetti che realizzeranno il Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani.
Scheda
Misura
Descrizione attività
1-A
Accoglienza e
informazioni sul
programma
*Nessuna
riconoscibilità
economica sul
Programma YG
Facilitazione e sostegno all'utente nell'acquisizione di informazioni, anche
in auto consultazione, utili a valutare la partecipazione al Programma YG,
a orientarsi rispetto ai servizi disponibili, alla rete dei servizi competenti,
alle modalità di accesso e di fruizione dei servizi, agli adempimenti
amministrativi relativi alla registrazione nel sistema informativo
Settore
Regionale
Responsabile
di Misura
Beneficiario
•
1
Accoglienza,
presa in
carico,
orientamento
1-B
Accesso alla
garanzia (presa in
carico, colloquio
individuale e
profiling, consulenza
orientativa)
1- C
Orientamento
specialistico o di II
livello
Compilazione/aggiornamento e rilascio della scheda anagraficoprofessionale
•
Informazione
orientativa sul mercato del lavoro locale, con
particolare attenzione ai settori trainanti e ai profili più richiesti e ai
titoli di studio/formativi più funzionali alle esigenze del sistema
produttivo locale Valutazione delle necessità/ aspirazioni espressi
dal giovane e individuazione del profiling del giovane
•
Definizione del percorso e delle misure attivabili, in relazione alle
caratteristiche socio-professionali rilevate e alle opportunità offerte
dalla Youth Guarantee
•
Stipula del Patto di Attivazione (Patto di servizio) e registrazione
delle attività/misure/servizi progettati ed erogati;
•
eventuale invio ad altri operatori abilitati ad erogare i servizi
successivi e a gestire le misure specialistiche
•
Assistenza tecnico-operativa per lo sviluppo di competenze quali ad
esempio parlare in pubblico, sostenere un colloquio individuale;
invio del curriculum ecc.
Ricostruzione dell’esperienza professionale e personale del soggetto per
sollecitarne maturazione, pro attività e autonomia nella ricerca attiva del
lavoro
Settore Lavoro
Regione
Toscana
Province
8
2 -A
Formazione mirata
all’inserimento
lavorativo
2
Formazione
2-B
Reinserimento di
giovani 15-18enni in
percorsi formativi
3
Accompagnamento al lavoro
4
Apprendistato
4-A
Apprendistato per la
qualifica e per il
diploma
professionale
Partecipazione del giovane ai seguenti corsi di formazione:
1) corsi individuali nell'ambito delle botteghe scuola accreditate, con il fine
della trasmissione al giovane delle conoscenze e competenze tipiche del
maestro artigiano, supportando in tal modo il ricambio generazionale
2) corsi collettivi, di durata fino a 900 ore, finalizzati al rilascio di un
attestato di qualifica professionale o di certificato di competenze in ambiti
professionali nei quali sia maggiore la richiesta di occupazione.
Realizzazione, attraverso avvisi pubblici provinciali, di percorsi formativi
finalizzati all’acquisizione di una qualifica professionale biennale
nell'ambito del sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale
Progettazione e attivazione di misure di inserimento lavorativo,
sostenendo il giovane nelle fasi di avvio e ingresso nelle esperienze di
lavoro, attraverso le seguenti azioni (a titolo esemplificativo):
• scouting delle opportunità occupazionali;
• promozione dei profili, delle competenze e della professionalità dei
giovani presso il sistema imprenditoriale;
• matching rispetto alle caratteristiche e alle propensioni del giovane.
Completare l’obbligo di istruzione e assolvere il diritto-dovere di istruzione
e formazione fino a 18 anni, attraverso il contratto di apprendistato. È una
possibilità per acquisire una qualifica di operatore professionale dopo tre
anni.
Questa misura verrà attuata attraverso:
- progettazione del Piano Formativo Individuale ed erogazione della
formazione strutturata da svolgersi all’interno dell’impresa o all’esterno,
presso Organismi di Formazione;
- erogazione di una indennità di partecipazione a supporto del successo
formativo in caso di modulazione della disciplina salariale connessa
all’obbligazione formativa prevista da questa tipologia contrattuale;
- misure di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione di giovani
con contratto di apprendistato;
- opportune attività di orientamento, da effettuare anche nelle scuole
secondarie di II grado e nei centri formativi, rivolti ai giovani e tese a far
conoscere il contratto di apprendistato come opportunità di ingresso nel
mercato del lavoro. Parallelamente, sarebbe opportune realizzare, con il
supporto dei CPI, campagne informative rivolte alle imprese, con
particolare attenzione ai piccoli imprenditori.
Settore
Formazione e
orientamento
Regione
Toscana
Settore
Formazione e
orientamento
Regione
Toscana
Settore Lavoro
Regione
Toscana
Settore
Formazione e
orientamento
Regione
Toscana
Province
Province
Province
Sviluppo
Toscana SpA
(per le misure
di
incentivazione
rivolte alle
imprese per
l’assunzione
di giovani con
contratto di
apprendistato)
9
4-C
Apprendistato per
l’alta formazione e la
ricerca
5
Tirocini
Sostegno alle esperienze di alternanza fra studio universitario e lavoro,
mediante l’attivazione di percorsi di apprendistato in alta formazione per il
conseguimento dei titoli di master e dottorato di ricerca. Al fine di
promuovere tali percorsi saranno finanziati “voucher” per la copertura delle
spese di iscrizione e frequenza ai corsi universitari di alta formazione
finalizzati al rilascio del titolo e personalizzati con attività tutoriali e
formative aggiuntive previste nel Piano Formativo Individuale
dell’apprendista. Se previsto nel piano formativo potranno inoltre essere
erogati “voucher” per soggiorni formativi (compresi stage) in Italia ed
all’estero presso soggetti formativi esterni a quello che rilascia il titolo
(Università, Agenzie formative ed Enti di ricerca) o presso imprese diverse
da quella presso cui si è assunti, finalizzati alla piena qualificazione e
personalizzazione del percorso.
1) Tirocini extra-curriculari
2) Tirocini in mobilità geografica
6
Servizio civile
7
Sostegno all’autoimpiego e
all’autoimprenditorialità
Promuovere e valorizzare le esperienze di partecipazione e cittadinanza
attiva attraverso l’opportunità di Servizio civile in diverse aree tematiche,
come la sanità, l’ambiente, l’istruzione, la cultura, l’aiuto alla persona, la
protezione civile, l’immigrazione, la tutela dei consumatori, le pari
opportunità, il commercio equo e solidale, la cooperazione internazionale,
finanziando progetti che danno la possibilità agli enti accreditati di ospitare
giovani che svolgano un’esperienza della durata di dodici mesi.
Predisposizione di interventi formativi e consulenziali a sostegno di
percorsi di creazione di impresa e lavoro autonomo, strettamente connessi
agli strumenti regionali di sostegno alla creazione d'impresa a partire dalla
LR 21/08, al fine di far acquisire ai giovani le competenze utili al loro
progetto di avvio d'impresa e alla gestione dell'attività imprenditoriale. Ai
giovani saranno proposti percorsi specialistici mirati, articolati nelle
seguenti fasi:
• formazione per il business plan;
• assistenza personalizzata per la stesura del business plan;
• accompagnamento all'accesso al credito e alla finanziabilità;
• servizi a sostegno della costituzione dell'impresa;
• supporto allo start up.
Settore Diritto
allo studio
universitario e
sostegno alla
ricerca
Regione
Toscana
Settore
Formazione e
orientamento
Regione
Toscana
Settore
Politiche di
Welfare
Regionale, per
la famiglia e
cultura della
legalità
Regione
Toscana
Settore
Formazione e
orientamento
Regione
Toscana
**
**
**
**
10
8
Mobilità professionale transnazionale
e territoriale
Promuovere azioni di mobilità verso Paesi esteri per fini professionali, la
Regione Toscana finanzia progetti di mobilità che consentano ai giovani
nella fascia d'età 18-24 la realizzazione di esperienze lavorative (da un
minimo di 1 mese e massimo di 6 mesi) presso imprese estere.
Settore
Formazione e
orientamento
Regione
Toscana
**
Riconoscimento di un bonus ai datori di lavoro che, sulla base
dell’intermediazione dei servizi competenti, assumano con il ricorso ai
seguenti contratti:
9
Gestione INPS
Bonus occupazionale
•tempo determinato o somministrazione 6-12 mesi
•tempo determinato o somministrazione > 12 mesi
•tempo indeterminato
** Le misure indicate sono gestite direttamente dal settore regionale Responsabile di Misura che non si avvale di un beneficiario e svolge direttamente
le funzioni previste ad eccezione della misura 5 per la quale sarà previsto il coinvolgimento dell’inps in qualità di soggetto pagatore.
Le procedure che saranno utilizzate per l’attuazione della Garanzia saranno definite nella redazione dei Sistemi di Gestione e Controllo
11