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RASSEGNA STAMPA
…APRILE 2014…
AGENZIE – QUOTIDIANI – INTERNET
Sicurezza: Consap, no a sistema 'pro-raccomandati' in
promozione funzionari
Amministrazione riconosca finalmente professionalita' e merito
Roma, 1 apr. (Adnkronos) - Funzionari di polizia pronti alla protesta. Dopo aver incassato i complimenti per
la gestione della sicurezza durante la visita del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e mentre si
preparano ad affrontare i prossimi importanti appuntamenti di ordine pubblico tra i quali la canonizzazione
dei due Papi, il prossimo 27 aprile, i funzionari di polizia potrebbero infatti incrociare le braccia.
Questo, spiega una nota della Consap, ''in conseguenza del grave malessere che serpeggia tra la categoria,
ormai stanca di assumersi delicate responsabilità senza un riconoscimento adeguato: sia dal punto di vista
economico (tetto salariale e blocco del rinnovo del contratto) sia dal punto di vista professionale in quanto
anche le promozioni che saranno disposte dal Consiglio di amministrazione (Primo Dirigente 60 posti per
1.600 candidati e Dirigente superiore 25 posti per 500 aspiranti) programmato per il mese di maggio,
avverranno secondo gli attuali criteri pro-raccomandati''.
''In sintesi -si legge ancora nella nota- questo è quanto è stato discusso stamane al ministero dell’Interno tra
la Consulta nazionale funzionari Consap e il Direttore centrale per le Risorse umane''. Un incontro nel quale
''la delegazione della Consap ha richiesto un’immediata inversione di tendenza con la sostituzione
dell’attuale sistema che prevede una norma 'pro-raccomandati', che assegna la promozione al grado
superiore, attraverso l’attribuzione di ben 24 punti su 100 a titolo talmente discrezionale da sfociare
nell’arbitrio''. ''L'Amministrazione -rimarca la nota della Consap- scongiuri il pericolo finche è in tempo,
modifichi immediatamente i criteri di valutazione contestati e riconosca finalmente nelle promozioni la
professionalità ed il merito''. (segue)
(Sin/Zn/Adnkronos)
Sicurezza: Consap, no a sistema 'pro-raccomandati' in
promozione funzionari (2)
(Adnkronos) - ''La recente istituzione di un gruppo di lavoro diretto dal vice capo vicario della Polizia,
Alessandro Marangoni -prosegue la nota della Confederazione sindacale autonoma di polizia- e composto
dai prefetti Aiello, Giuffrè, Zito e D’Angelo, non soddisfa assolutamente la Consap, in quanto le eventuali
determinazioni non potrebbero trovare applicazione prima del 2016''.
La Consap ritiene infatti che ''se l'Amministrazione fosse stata realmente sensibile alle gravi problematiche
che affliggono la categoria e avesse voluto evitare che anche quest’anno i funzionari di polizia per essere
promossi dovessero necessariamente ricercare uno sponsor per esercitare una raccomandazione sul vertice
del Dipartimento, avrebbe accolto le modifiche ai criteri valutativi proposte in tempo utile dalla nostra
organizzazione sindacale''.
(Sin/Zn/Adnkronos)
Sindacati di Polizia, si costituisce la segreteria
provinciale della Consap
Si e’ costituita ad Agrigento la segreteria provinciale Consap.
Lo annuncia il neo segretario generale provinciale, Vincenzo Ciulla, dopo la rottura con il Coisp con il quale
si sono chiusi i rapporti per una serie di motivi. “Primo tra tutti – spiega Vincenzo Ciulla – i toni usati dalla
segreteria nazionale e i modi di gestire le vicende che peraltro non sono stati condivisi e l’atteggiamento
tenuto nei confronti di alcuni esponenti, anche politici, che sono sempre al limite dell´offensivo. Gravi
divergenze interne – prosegue Ciulla – con la segreteria regionale Sicilia hanno indotto a transitare in
blocco alla Consap (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia) nella quale prevale una logica
democratica ove si adottano le migliori strategie di tutela dei diritti dei poliziotti contro ogni forma di
prevaricazione”.
La segreteria Consap sarò costituita dal segretario aggiunto Enrico Guadagnoli e dai segretari provinciali
Isidoro Fiore, Lanfranco Lantieri, Ivano Liviabella, Salvatore Zammuto, Carmelo Vitello
Sicurezza: Consap, no a soppressione 11
presidi polizia a Roma e provincia
Roma, 7 apr. (Adnkronos) - Cosa pensano gli amministratori e i poliziotti della ventilata chiusura di
11 presidi di polizia a Roma e provincia? Questo l'interrogativo a cui la Consp (Confederazione
sindacale autonoma di polizia) intende dare risposta con la conferenza in programma domani, alle
10, in Campidoglio. Presso la Sala del Carroccio interverranno forze politiche capitoline e regionali
di tutti gli schieramenti.
Nel corso dei lavori, saranno resi noti gli esiti di uno studio della segreteria provinciale della
Consap di Roma in tutti i 39 commissariati e i 10 della provincia romana per dire "no al piano di
riorganizzazione elaborato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza come attuazione della
revisione della spesa pubblica, che mortifica ulteriormente il controllo del territorio".
Un progetto, sottolinea la Consap, "che prevede per il quadrante di Roma e provincia la
soppressione di 3 commissariati (Colleferro-Frascati Genzano) ed altri 8 presidi della Polizia, e
appare come un pericoloso arretramento sul piano della sicurezza per i cittadini di Roma e
provincia. La parola d'ordine è risparmiare si può, ma non sulla pelle dei cittadini. All'incontro
saranno presenti il segretario generale della Consap, Giorgio Innocenzi, esponenti di tutte le forze
politiche di comune, provincia e regione oltre ai sindaci di Frascati, Genzano e Colleferro.
Trenta presidi di polizia chiudono in Sicilia, la
protesta del sindacato Consap
Trenta presidi di Polizia chiusi in Sicilia con grave rischio per la sicurezza, il sindacato di
Polizia Consap si oppone nettamente, per bocca del suo segretario Regionale Igor Gelarda.
“Non è vero – afferma Geladra – che la chiusura dei quasi trecento presidi di Polizia in tutta Italia, a
causa della spending review, non pregiudicherà la sicurezza. Non nascondiamoci dietro un dito, e la
Sicilia ne farà le spese, come al solito, peggio delle altre regioni. In una regione come la nostra,
dove la densità criminale occulta e non, organizzata o meno è assai alta, togliere Polizia dal
territorio non può essere una scelta vincente. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti,
provenienti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e ormai di pubblico dominio sulla rete e sui
siti dei sindacati, in Sicilia rischierebbero di chiudere quasi trenta presidi di Polizia e si indicano
anche quali potrebbero essere!”
Il portavoce del sindacato si chiede con quale criterio vengano chiusi i posti della Polizia Postale e
delle Comunicazioni di Agrigento, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani che indagano su reati come le
truffe, la pedo-pornografia e il cyber-bullismo, Reati in continua crescita a livello statistico, ma che
non sembrano preoccupare più di tanto chi gestisce la sicurezza in Italia, e con quale criterio si
chiudano le squadre nautiche di Trapani e Messina, che oltre a controllare centinaia di chilometri di
costa, effettuano un servizio di collegamento per la sicurezza dei croceristi, in zone con notevole
afflusso di villeggianti e strategiche poiché vicino le Eolie e le Egadi. “Oppure l’abolizione della
Squadra nautica di Augusta- dice ancora Gelarda – che sorveglia la zona costiera del polo
petrolchimico siracusano? Si chiama investire nella Sicurezza la soppressione dei distaccamenti della
Polizia Stradale di Cefalù, che soprattutto in periodo estivo gioca un ruolo primario nella gestione e nel
controllo del traffico, oppure del distaccamento della stradale di Vittoria, che si trova a metà strada tra Gela
e Ragusa e controlla uno snodo importante come la ss 115? Il depotenziamento della Polizia ferroviaria di
Catania, città con 300 mila abitanti, la chiusura dei posti di Polizia ferroviaria di Caltanissetta e Caltagirone,
che di abitanti ne hanno rispettivamente 60 mila e 40 mila, e quello di Barcellona Pozzo di Gotto e S. Agata
di Militello che si trovano sull’asse Messina-Palermo, renderà i nostri treni e le nostre stazioni più sicure
oppure incoraggerà i malintenzionati a colpire i viaggiatori? La chiusura del reparto a cavallo di Palermo,
che è ospitato gratuitamente in una sede del Comune, e che controlla il più grande parco urbano d’Italia (la
Favorita) porterà tutti questi grandi risparmi? Questi tagli non hanno un senso, il risparmio sarà minimo, ma
i risultati per la nostra regione saranno funesti in termini di sicurezza”.
“La sicurezza – conclude il Consap – non è un costo ma un investimento e il vero risparmio si fa
non diminuendo gli uomini, tagliando presidi e depotenziando la Polizia, ma con l’accorpamento e
il coordinamento delle ben 11 forze dell’Ordine esistenti in tutta Italia. Solo così, con un
programma di ristrutturazione serio e organico si potranno risparmiare milioni di euro e migliorare
la sicurezza in Sicilia ed in Italia!”
La Consap ha già chiesto un incontro con il Presidente della Regione Siciliana nella speranza che
questi possa prendere una posizione contro tali tagli.
Frascati: Incontro in campidoglio sulla
chiusura del Commissariato di Polizia
Le forze politiche capitoline e gli amministratori locali sostengono la battaglia del
sindacato di polizia Consap
“Faremo le barricate per difendere il commissariato di polizia come
abbiamo fatto per impedire la chiusura dell’ospedale” la chiosa del sindaco di Frascati Stefano
Di Tommaso, intervenuto oggi al convegno organizzato dalla Consap sindacato maggiormente
rappresentativo della Polizia di Stato, contro la ventilata chiusura dei presidi di polizia in attuazione
della spending review è la sintesi di come il territorio e gli operatori di polizia stanno reagendo alla
proposta di chiudere i commissariati di Frascati, Genzano e Colleferro e altri 8 presidi di polizia a
Roma.
Il Segretario Generale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi ha presieduto una lunga
riunione che ha visto la partecipazione di esponenti delle forze politiche capitoline. Sono
intervenuti per portare sostegno alla protesta del sindacato per scongiurare un rischio di un calo
della sicurezza per i cittadini,i consiglieri comunali: Fabrizio Ghera (F.d’I.) Alessandro Onorato
(Lista Marchini), Erica Battaglia (PD) Davide Bordoni (FI); i consiglieri regionali Michele Baldi
(Lista Zingaretti) e Fabrizio Santori (F d’I); il sindaco di Colleferro Mario Cacciotti, il sindaco di
Frascati appunto, il Consigliere Comunale di Genzano Fabio Papalia ed il Vice Presidente
dell’Unione Europea Antonio Tajani.
Giorgio Innocenzi nel suo intervento ha detto che: “risparmiare si può e si deve ma non va fatto
sulla pelle dei cittadini i presidi di polizia sono un baluardo contro il crimine e danno il polso
della presenza dello Stato, come sindacato abbiamo rispedito al mittente il piano di riorganizzazione
durante l’incontro del 25 marzo con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano,e siamo pronti al
dialogo per individuare soluzioni utili a scongiurare questo pericoloso arretramento. I segnali giunti
oggi sia da parte degli amministratori capitolini che si sono detti disponibili a portare, in maniera
bipartisan il problema sicurezza in Consiglio Comunale, cosi come la collaborazione testimoniata
dalle amministrazioni dei comuni interessati ai provvedimenti di chiusura, può essere un buon punto
di partenza per ottimizzare, accorpare, razionalizzare senza “tagliare “ la sicurezza ai cittadini”.
Sul tema delle 263 chiusure di presidi di polizia in tutta Italia ci pone una riflessione il dirigente
sindacale della Consap Giancarlo Vitelli che ha ricordato Emanuele Petri,Bruno Fortunato e
Giovanni Di Fronzo, il primo rimase ucciso nel conflitto a fuoco con il terrorista Mario Galesi
anche lui morto poco dopo, che portò all’arresto di Nadia Desdemona Lioce; Galesi e Lioce gli
assassini di Biagi e D’Antona: tre colleghi della Polfer di Terontola ci hanno permesso di sgominare
le nuove Brigate Rosse ed erano in servizio presso uno degli uffici di polizia che oggi si vuole
sopprimere”.
Corteo Roma: Consap, malcontento e mobilitazione nei reparti mobili
Lettera diffusa tra il personale, offese e condanne senza attendere indagine
Roma, 17 apr. - (Adnkronos) - ''Cresce il malcontento'' fra il personale dei reparti mobili, ''dopo che
l’operato degli uomini in divisa durante gli scontri di via del Tritone di sabato scorso è sotto la lente
d’ingrandimento della Magistratura e dell’Amministrazione ai soli fini punitivi''. Lo sottolinea il
sindacato di polizia Consap, che annuncia ''la mobilitazione del personale''.
''Perché -chiede il sindacato- a chi subisce da sempre ogni genere di insulti, sputi, ed è oggetto di
lanci di qualsiasi oggetto ed ordigno, ed è mal equipaggiato, si chiede poi di intervenire e riportare
all’ordine teppisti patentati senza alcun 'effetto collaterale' a mo’ di 'robocop', che punisce solo il
cattivo e salva e protegge l’innocente, anche quando sono uno accanto all’altro e spesso si
confondono?''.
La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia rende noto un passaggio di una lettera ''che sta
girando fra il personale dei Reparti Mobili italiani, che invita alla mobilitazione di tutti i 'celerini',
dopo le recenti vicende'': '…questa volta ai noti professionisti della (dis)informazione – è il testo
della lettera - si sono uniti personaggi insospettabili, come il nostro Capo della Polizia ed il nostro
Vice Ministro dell’Interno, che si sono sbrigati ad offendere e condannare scandalizzati, (senza
neanche attendere un’indagine), chi, magari anche eccedendo o sbagliando, in ogni caso la propria
faccia e la propria pelle l’aveva messa in piazza''. (segue)
(Sin/Zn/Adnkronos)
Corteo Roma: Consap, malcontento e mobilitazione nei reparti mobili (2)
(Adnkronos) - ''Gli operatori dei Reparti Mobili -aggiunge la Consap- fanno anche notare come
mentre alcuni di loro potrebbero rischiare sanzioni amministrative se non peggio, dagli accertamenti
in atto, i delinquenti, che con il volto celato aspettano i poliziotti con bombe carta e spranghe, sono
già stati tutti rilasciati, così che avranno il tempo per riorganizzare la loro personale 'guerra al
celerino' durante la prossima protesta''.
''Al Capo della Polizia -conclude il sindacato- i 'celerini' chiedono anche perché solo in Italia,
manifestazioni peraltro meno imponenti che in altri paesi, si trasformano in guerriglia urbana.
Perché non si riesce a mettere in campo tutte quelle attività d’indagine preventiva utili a
disinnescare queste criminali scorribande?''.
(Sin/Zn/Adnkronos)
Sicurezza: Consap, polstrada al collasso su
E45, esodo Pasqua senza pattuglie
Perugia, 17 apr. (Adnkronos) -"Esodo di Pasqua senza pattuglie della Polizia Stradale". Questo
l'allarme che lancia la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia che prende spunto dalla
situazione presso la Polizia Stradale di Perugia.
"Tutti i siti di viaggi indicano Assisi come una delle mete più gettonate per le vacanze pasquali, ma
sulla E45 si riesce a fatica a far scendere in strada una pattuglia per turno e crescono i vuoti di
controllo sulla viabilità - afferma il Segretario Nazionale della Consap Stefano Spagnoli sottolineando le grandi difficoltà dovute alla carenza di automezzi: le nostre macchine hanno oltre
250mila chilometri medi di percorrenza mentre più della metà sono in officina, dove non possono
essere riparate, la conseguenza è che per garantire il servizio si deve attendere l'auto smontante,
determinando vuoti di controllo pericolosi per l'utente della strada".
"Siamo al paradosso - prosegue Spagnoli - che pur essendo la Polizia Stradale sotto organico di 4
mila uomini, a Perugia stamattina alcuni colleghi sono rimasti al Reparto perché privi del mezzo;
infatti i 5 reparti di Polizia Stradale sul territorio hanno a disposizione appena 9 auto funzionanti
ossia poco più di una per reparto, inoltre è da aggiungere anche la carenza ormai cronica di alcoltest
ed alcolblog".
Tagli alla sicurezza, ascoltare il Consap
Nota del Consigliere Papalia (Fdi)
«Chiediamo al sindaco Gabbarini di valutare tutte le soluzioni possibili per il risparmio dell'affitto
del Commissariato di Genzano»
(Genzano di Roma - Politica) - In una nota il Consigliere comunale a Genzano di Fratelli d'Italia,
Fabio Papalia, intervenuto al convegno organizzato al Campidoglio dal Consap, Sindacato della
Polizia di Stato, affronta quanto analizzato e denunciato: «L'allarme lanciato dalla Consap, deve far
riflettere e mobilitare tutte le istituzioni. Le analisi e gli approfondimenti che sono stati diffusi,
durante il convegno organizzato dal sindacato in Campidoglio, hanno fatto emergere in maniera
ancora più netta e preoccupante quanto sia importante contrastare e proporre valide soluzioni e
alternative al piano proposto dal Ministero dell'interno tendente alla chiusura di diversi presidi di
sicurezza. Nella lista dei commissariati a rischio chiusura sono presenti le strutture di Genzano,
Frascati e Colleferro. Presidi importantissimi che quotidianamente, grazie al lavoro dei rispettivi
operatori, garantiscono la sicurezza in moltissimi comuni della Provincia di Roma. Al convegno di
ieri erano invitati i sindaci dei Comuni interessati ai tagli; rammarico e delusione per l'assenza del
Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini; presente invece sia il sindaco di Frascati, Di Tommaso, che
quello di Colleferro Cacciotti, i quali hanno manifestato, nei rispettivi interventi, preoccupazione
per questi tagli promettendo barricate per evitare le chiusure. Dimostrazione, da parte dei due
sindaci presenti, di profondo interesse per un serio problema che a breve si ripercuoterà sui
cittadini; purtroppo non possiamo dire la stessa cosa del sindaco di Genzano. Anzi riteniamo
decisamente preoccupante e desolante la sua assenza. Chiediamo, quindi, al sindaco Gabbarini di
valutare tutte le soluzioni possibili per il risparmio dell'affitto del Commissariato di Genzano
approfondendo, magari, anche l'eventuale utilizzo degli uffici, al momento, vuoti dello stabile del
Giudice di Pace. Soluzione questa che magari poteva essere ipotizzata già negli anni precedenti
evitando, oggi, una chiusura del nostro Commissariato»
Riorganizzazione delle forze di polizia, i sindacati accusano
Padulano di autoritarismo
LAVORO Le sigle sindacali ribadiscono la netta contrarietà alla costituzione del cosiddetto “Polo
Unico”
11.10.2012 | 23.18 – Si fa sempre più duro lo scontro fra il questore Padulano e i sindacati di polizia. Oggetto
del contendere la riorganizzazione fortemente voluta dalla Questura.
“I sindacati di polizia Siulp, Sap, Siap, Silp per la Cgil, Ugl Polizia di Stato e Consap Nuova Federazione
Autonoma – si legge in una nota – ribadiscono la netta contrarietà alla costituzione del cosiddetto “Polo
Unico” e, con vivo rammarico, prendono atto dell’inspiegabile atteggiamento del Sig. Questore, di totale
chiusura al confronto con la quasi totalità delle organizzazioni sindacali della provincia, le cui ragioni
avverse al progetto di “ridimensionamento” del commissariato Rozzol Melara sono state oggetto di ampio
dibattito e condivise preoccupazioni con esponenti del mondo politico, della società civile e con numerosi
cittadini”.
“Le modalità con la quale è stata diffusa la circolare applicativa del progetto del “Polo Unico” che partirà il
29 ottobre, trasmessa proprio nel pieno svolgimento dell’assemblea pubblica di sabato 6 ottobre (nella foto),
sono il provocatorio segnale di una volontà di chiusura al confronto“.
“Un esplicito atto di sfida – attaccano i sindacalisti – nei confronti di tutti i soggetti, organizzazioni sindacali,
società civile e esponenti della politica, preoccupati per gli esiti di un progetto imposto “senza se e senza ma”
dal Questore che, con tutta evidenza, non trovando il consenso sperato, ha ritenuto di utilizzare l’arma
impropria dell’autoritarismo in un campo del tutto improprio, nel quale ogni “decisionismo” è del tutto fuori
luogo”.
“Sarebbe auspicabile – conclude il comunicato – per il futuro che questa “forza e determinazione”, il
Questore Giuseppe Padulano, la dimostrasse nei tavoli che contano, dove da responsabile tecnico dell’ordine
pubblico provinciale, dovrebbe utilizzare la sua nota “aggressività” per ottenere dal Prefetto una equa
distribuzione delle forze di polizia per l’espletamento dei servizi di ordine pubblico, accompagnamento dei
cittadini ai Cie e le vigilanze”.
Esodo di Pasqua, Consap: ci sono i vacanzieri
ma manca la Polizia Stradale,
“Esodo di pasqua senza pattuglie della Polizia Stradale”, questo lo scenario che si va delineando a
causa dei ripetuti tagli all’operatività, l’allarme lo lancia la Confederazione Sindacale Autonoma di
Polizia che prende spunto dalla situazione presso la Polizia Stradale di Perugia.
“Tutti i siti di viaggi indicano Assisi come una delle mete più gettonate per le vacanze pasquali, ma
sulla E45 si riesce a fatica a far scendere in strada una pattuglia per turno e crescono i vuoti di
controllo sulla viabilità – lo afferma il Segretario Nazionale della Consap Stefano Spagnoli –
sottolineando le grandi difficoltà dovute alla carenza di automezzi: le nostre macchine hanno oltre
250mila chilometri medi di percorrenza mentre più della metà sono in officina, dove non possono
essere riparate, la conseguenza è che per garantire il servizio si deve attendere l’auto smontante,
determinando vuoti di controllo pericolosi per l’utente della strada”.
“Siamo al paradosso – prosegue Spagnoli – che pur essendo la Polizia Stradale sotto organico di 4
mila uomini, a Perugia stamattina alcuni colleghi sono rimasti al Reparto perché privi del mezzo;
infatti i 5 reparti di Polizia Stradale sul territorio hanno a disposizione appena 9 auto funzionanti
ossia poco più di una per reparto, inoltre è da aggiungere anche la carenza ormai cronica di alcoltest
ed alcolblog”.
La situazione di Perugia è solo la punta dell’iceberg di una carenza di mezzi che ha ridimensionato
pesantemente l’azione di controllo della Polizia Stradale e questo proprio in un periodo in cui anche
le pattuglie degli altri corpi di polizia a competenza generale hanno ridimensionato il loro impegno
sulla strada.
“Chiediamo al Capo della Polizia conclude provocatoriamente Spagnoli se anche in questo caso ci
sarà un cretino da identificare per attribuirgli la responsabilità di un servizio al cittadino che di fatto
è al collasso in tutta Italia”.