RENDICONTI Soc. Italidna di Mlnnd/ogia Il: PUrologid, 32 ( 2) 591-/116 (19'1/1) FRA NCA CIMM INO· J L UC IANO CoRTESOGNO •• J GABRIELLA L UCCHElTl· ORNEBLENDE NELLE ANFIBOLITI DEI MASSI CCI CRISTALLINI LIGURI'" RIASSUNTO. Le anliboliti dei massicci cristallini liguri mostano carattere polimeUlmamco prealpino e alpino. Sono stati studiati i caratteri mineralogici e chimici di alcune orneblende assieme ai C1U"alleri petrogralìci e chimici delle rocce ospiti. Il chimismo delle rocce, per quanto in alcuni casi possano essere intervcnUli fenomeni di inquinamenti di materiali sedimentari e/o processi melasomatici, sembra corrispondere essenzialmente a qudlo di ortoderivati. Secondo la classificazione di b .A KF. (1968), delle orneblende studiate Ire ricadono nel campo delle magnesio-orneblende con una cerla tendenza verso le orneb1ende tschennakitiche, una risulta un'orneblenda ucllermakilica ed un campione cade in prossimità del limite tra magnesio-orneblende e ferfOoOrneblende. Un solo anfibolo, che si discosta abbastanza sensibilmente dagli altri anche per le proprietà fisiche, risulta una orneblenda attinolitica; alcune anomalie del chimismo di quest'ultimo anfibolo fanno tUllavia sospellare la presenza di processi di trasformazione legati al carattere polimetamorfico della roccia, ma non rilevabili all'indagine ouica e roenlgenografiCll. L'interdipendenza nel contenuto di MgO tra roccia ed omeblenda ~ chiara, mentre relazioni meno evidenti si hanno nella distribuzione di altri elementi. Poich~ il granaIO compare con una distribuzione irregolare nelle diverse anfiboliti, vengono esaminati alcuni fattori chimici che possono controllare la presenza d i qu~to accanto alI'omeblenda. AUSTlACT. - 1be amphibolites of tbc « Manicci cristallini liguri .. show polimetamorphic prealpine and alpine overprint. Mineralogy and chemistry of some homblendes have been studied along with the pet.rography and chemimy of tbe bast rodu. 1be chemistry seems to indiCllte tbc magmalic nature of tbe parenta! rocks, even if in some ClI5eS sedimentary and/or metasomatic processes could be presenl. Acoording IO tbe LEAKE (1968) classification, three of Ihe hornblendes sludied are in the field of the magnesio-hornblendes wilh a lendency towards tbe tschermaki tic hOlnblendes, one is a tschermakitic homblende, and one is in betwecn magnesio-hornblende and ferrohornblende. Only one amphibole, who is VCf)' diflerenl from tbc Other ones al.so for tbc physical properties, is ali actinolilic homblende; some anomalies in tbe chemical characten of this !ast one may be referred probably to some transformalion processes linked IO the polimetamorphic character of the rock, but impossible to chek optically or with X_rays . • Islitulo di Mineralogia dd l'Università di Genova . .. Istituto di Petrografla dell'Università di Genova. Lavoro eseguito con il contributo dd CN.R . ... 592 F. CIMMINO, L. COI\T ESOGNO. G. LUCCHETT I !be distribullon between. MgO in the rock and in 1m: hornblendc: is dear, while less dear !'elations Ire in the disuibution of other dancnlS. Since glme! ha, an irregular distribution in different amphibolites, some chemical l.ctors are 5IUdied that may control ils prnc:nce near 1m: homblende. Inquadramento geologico Le anfiboliti dei massicci cristalli ni liguri costituiscono, assieme a rocce gneissiche, lo zoccolo cristallino polimetamorfico di età prewestfaliana della zona brianzonese e sono state indicate nella letteratura geologica come c Anfiboliti di M. Spio ." LIGURE _ AHfllOllfl Fig. I. - Distribul:ione ddle princip~1i maue anfibolitiche nei manitci crillallin; liguri e loalizuzione dei ca mpioni studiati. Per comodità di rapprcscnlnione i campioni sono SU I; numerati come segue : l: CAL VIII · 2: SP I . 3: KM 8 • 4: GA L V - 5: CAL IV . 6: MN L narda , (Carta Geologica, S~ rvizio Geologico d'Italia, scala l: 100.000, fogli 81, 82, 92-93). Esse si presentano in affioram~nti cospicui nei massicci di CalizzanoBardineto e di Savona, m~ntr~ pi ù ridotti affioram~nti sono segnalati nei massIccI di Pal1ar~ ~ Loano (Fig. 1). Le anfiboliti pr~se nta no una c~ rta uniformità di ca ratt~ri n~i div~rsi masSICCI cristallini. Esse sono scmpr~ str~tta m~nt~ associat~ a rocc~ gncissiche; la giacitura è di ammassi g~neralm~nt~ I ~nticol a ri per 1 ~ masse più cospicue o di intercalazioni ORNEBLENDE NELLE ANFIBOL ITI DE I MASSICC I CRIST.~ LLl NI L1CURI 593 banchiformi di potenza variabile da alcuni centimetri fi no a qualche decina di metri. Spesso queste ultime si addensano alla periferia delle masse maggiori. Il contatto, parallelo alla foliazione, = molto netto ed (: accompagnato da spessori più o meno potenti di micascisti biocitico-muscovitici a granato, cianite e sillimanite. Le anfiboliti in banchi differiscono da quelle in ammassi più potenti per presentare generalmente un contenuto in biotite e quarzo più elevato. Talvolta esse possono costituire anche termini intermedi molto ~rricchi ti in quarzo, miche, plagioclasio fino a gneiss anfibolici più o meno granatiferi. Queste anfiboliti sono caratterizzate dalla sovrapposizione, su paragenesi pre· mesozoiche di alta temperatura, di caratteri metamorfici alpi ni intermedi tra alta pressione e scisti verdi di bassa temperatura (CoRTESOGN"O, MESSIGA, PEDEMONTE, 1975) e di fasi tardive a prehnite-laumontite (CoRTESOCNO. LUCCHETTI, PENCO, 1974). Il metamorfismo premesozoico, pur presentando elementi che ne fanno supporre un'evoluzione polifasica, (: caratterizzato da associazioni paragenetiche di grado elevato determinate, nelle rocce anfibolitiche, dalla coesistenza di orneblenda, plagioclasio oligoclasico, granato almandino e clinopirosseno, e, nei micascisti, dalla coesistenza di sillimanite, cianite e staurolite con biotite e muscovitc!. Metodi di 8tudio L'analisi modale eseguita sulle anfiboliti (: stata effettuata mediante Contatore Automatico per punti Swift & San su sezioni perpendicolari alla fo liazione. Mediamente su ogni roccia sono stati contati da 2000 a 4000 punti a seconda del grado di variabilità composizionale. La composizione dei plagioclasi (: stata stimata col metodo dell'angolo massimo di estinzione dei geminati albite nella zona .L (010) (POU>EJlV.v.T, 1950; TROcER, 1971). Le analisi chimiche sono state eseguite da A. Mazzucotelli secondo le metodologie indicate in BASSO & MAZZUCOTELLI (1975) e MAZZUCOTRLLI et al. (1976). Sono stati analizzati per ogni campione sia la roccia totale che l'anfibolo da questa separato. Sulle orneblende sono stati eseguiti esami roentgenografici su polveri mediante diffrauometro Siemens tarato con oro (radiazione CuK•• filtro di Ni). Utilizzando un programma di minimi quadrati sono state poi calcolate le costanti reticolari. Gli esami ottici sono stati eseguiti al tavolino universale a cinque assi e gli indici di rifrazione sono stati misurati in luce gialla del sodio mediante i liquidi ad indice noto di Cargille. Car a tte ri pelrografici Le anfiboliti presentano una grana generalmente ben visibile ad occhio nudo; la roccia può essere omogenea, di aspetto massiccio con fol iazione peco evidente dovuta ad un certo grado di orientazione preferenziale de ll'orneb l e nd ~, oppure 594 F. CIMMINO, I.. CORTESOCNO, C. LUCCHETTI può passare:, spesso sulla scala dell'affioramento, ad un'anfibolite più O meno evidentemente listata. Questa tessitura a bande è dovuta sia a variazioni delle percentuali relative dei minerali, con zone arricchite in orneblenda alternate a zone più chiare con plagioclasio e/o clinopirosseno o talvolta quarzo (Fig. 2), sia a brusche. variazioni della granulometria. U: bande hanno uno spessore variabile da circa un millimetro ad alcuni centimetri, sono parallele alla scistosità ed in alcun i casi individuano la presenza di cernien:: d i pieghe intrafoliari molto serrate, TABELLA l Ano/hi moda/e delle Anfiboliti , CAL VlII Omtblert4a '7 . 7 Phjf1cclu10 28 . 3 Qua .... c P1)"<) ...no '" ,,, ". , n., ,., ' .1 l "" RutUo 0. 5 5' Ep1doto l .' 9.9 0 .8 Clor1~ . , ).8 Ap Ut4I 0. 1 O., 0 .1 O_M fi tan1 t. Il .. - anfi bolo COIl01 te " 5 4.1 'S . 4 21,8 54 . 8 33 . 5 o., l.' L> ,. , l .' Il1che b1anche o., ,., ,., O., O., " "M o.· o., , .0 1. 8 0. 5 o., L8 O., 5.' " , "" "'. , " .3 '" o. , o. , o. , " O., '.' o., ,., '.0 ,., O., o., O., " " " 0 .1 o. , o., 0 .8 Attinol1te Ur0ll1 t. , tAL IV )).5 Granato ztl"Co ... , '" , 0.1 , .0 ", o. ·0 , ' Come pbgk.clasì JODO >!:ati conteggiali fia granuli frrschi CM gli aggregati Sl!unur;tici. L'analisi riportata per il C2mpione 3 (KM 8) è ltal.1 mediata da ll'artalisi modale eseguita fU tu c;ampioni prelevati li circ;a un metro di dutan:uo l'uno dall·altro con di/facnu composizionali molto 5Cf\sibili. Raramente bande plagioclasiche possono presentare strutture lentlcolari od occhiadine. In alcuni casi il plagioclasio è accompagnato o sostituito da una dinozoisite mediamente ferrifera, L'associazione paragenetica ca ratteristica delle anfiboliti è costituita da orneblenda, plagioclasio, clinopirosseno, granato, biotite, quarzo, titanite, apatite, magnetite. Il rutilo è presente in relini conservati al nucleo di titanite e/o magnetite, oppure inclusi nell'orneblenda (Fig. 3). La c1inozoisite ferrifera, che talvolta può accompagnare le bande di plagioclasio e clinopirosseno, è probabilmente collegata a parziale trasformazione e sostituzione dei plagioclasi stessi durante tui di metamorfismo retrogrado. ORNEBLENDE NELLE ANF I BOLIT I DEI MASSICCI CRISTAL LIN I LICU 'U 595 Fig:. 2. - Anfiboliu. con tessitura listata: da sinistra a destra si alternano banderdle arrÌçchite in quarzo (limpido) cio plagioclasio (con sottili orli l3ussuritici) C bande costituite quasi eKlusivamente da orneblenda a Struttura decussata e minerale opaco sparso irregolarmente. Solo polarizzatore. Ingrand. linC3rc 35x. Fig. 3. - Anfibolite massiccia COn piccoli individui di grandto (al centro) ad alto rilievo, omcblenda a struttura decussata e plagioclasio parzialmente sau5suritico. Piccoli prismi di rutilo, scuri e ad alto rilievo, sono inclusi ndl'orneb1cnda. Sopra al granato un granulo di rutilo è circondato e parzialmente sostituito da titanite. Solo poluizzatore. Ingrand. lineare 35x. 596 F . CI MMINO, L. CORTESOGNO, G. LUCCHEITI Orneblenda c plagioclasio sono i minerali di gra n lunga più abbondami, costi~ tuendo il 70-90 '10 della roccia (T abella l). Granato e clinopirosseno sono generalmente inferiori al 5 %; il primo è più abbondante nelle anfiboliti massicce c diventa generalmente meno frequente in quelle con tessitura a bande. Nelle anfi· boliti in intercalazioni banchi formi il granato può essere abbondante o del tutto assente. II c1inopirosseno per contro compare soprattutto nelle anfiboliti listate. L1 biotite è frequente soltafllo nelle anfiboliti in banchi o in prossimità dei contatti con le rocce gneissiche. Fig_ ~. - Anfiboli[~ massiccia: cri.talli di orncblencla di Jirn~niioni variabili pr~5SOChè privi di oricmazionc, evidenti fenomen i di sau$iuritizzazione ncl plagiodasio. So1o pobrizzatore. ' ''grand. line:lre 35~. Fratture e vene secondarie, sia concordanti che discordanti con la foliazione, appartenenti a diverse fa si e talvolta intersecantisi, sono costituite da quarzo + albite ± epidoto ± clorite. L'orneblenda presenta colorazione intensa con pleocroismo marcato da giallo chiaro a verde oliva o talvolta verde bluastro. L 'isorientazione dei granuli è generalmente abbastanza sensibile, sia per una prevalente disposizione degli assi a perpendicolari alla foliazione che per un certo grado di alli neamento degli assi c. Questo carattere di isorientazione è più marcato nelle anfiboliti con tessitura a bande che in quelle omogenee; in ogn i caso sono comunque comu ni strutture decussate (Fig . 4). I caratteri strutturali sembrano indicare una blastesi essenzialmente postcinematica. Frequentemente l'orneblenda include granuli di plagioclasio, apatite e rutilo più o meno sostituito da titanite. OIlNEBLf.NOE NELLE ANFIBOLITI OEl MASSICCI CIUSTo\LL INI L1GUlI.I 597 plagioclasi (2V. = 84"-90") costituiscono aggr~gati granoblastici poEgonali a punti tripli con individui spesso zonati, m~ntre nell~ bande con clinopirosseno si presentano in grandi individui irregolari sempr~ completam~nte saussulitiz.zati c più o meno sostituiti da epidoti. L1 composizione varia tra An20 ~ An26; le geminazioni sono di tipo semplice e non molto frequenti. Il clinopirosseno, pr~scnte quasi ~sdusivam~m~ in bande, è costituito da individui relativamente gra ndi, iso ri~ntati, con tend~nza a divenire pecil(Jblastici sul plagioclasio. Spesso si hanno inclusioni r~ciproche di clinopirosseno ~d orneblenda che indicano fe nom~ n i di blastesi cont~mpor3nea. Talvolta il clinopirosseno può essere parz.ialmente sostituito da un annbolo 3tli nolitico (rc = 13°± l °). Il clinopirosseno (2V or = 56° ± 2°, = 42° ± l°, n .~ = 1,684 ± 0,002, n,(calc.) 1,689, n y 1,710 ± 0,(02), a debolissima colorazione verde, può essere considerato una sa l it~, con valori di h~d~nbe rgit~ attorno al 15 (HESS, 1949). Il granato forma porfiroblasti di dimensioni fino a 6-7 mm, pcciloblastici su q uarzo, plagioclasio, orn~blenda e magnctite. In sezio n ~ sottile presenta d~bo lis sima colorazione rosata; in base ai dati mineralogici (30 = 11,643 A, D = 3,719, n = 1,768 ± 0,005) risulta un termine con elevato tenore in almandino e grossularia ~ basso contenuto in spessartina. = = re ro La biotite si presenta spesso conc~ntrata in sotti li banderdle sia in lamelle isolate che con strutt ur~ decussat~; essa presenta sempre un elevato grado di cloritizzazione talvolta accompagnato da $viluppo di epidato ferrifero. Il quarzo si pr~nta per lo più in aggregati l~nticola r i a struttura granoblastica poligonale, ma talvolta anche in granuli molto appiattiti nastri form i. Titanite ed apatite sono not~volmente concentrate nelle bande a plagioclasio ~ clinopirosseno. La magnetite si pre.senta, in percentuali molto variabili, in piccoli gra nuli appiattiti od in forme ouaedriche talvolta con nucleo di tita n it~ o rutilo. Concentrazioni di solfuri di ferro, probabilmente legate a fasi m~tamorfiche tardive, possono essere abbondanti. Lo zircone appare molto raramente incluso n ell'ornebl~nda. Questa paragenesi di alta t~mpcratura mostra varie fasi di trasformazione dovute alla sovrapposizione di successivi ~v~nt i metamorfici. Una fase caratterizzata da saussuritizzazione parzial~ dei plagioclasi, neoformazione di clinozoisite mediamente ferrife ra (2V T = 87° ± l ~, fa = 23"_24°) in blasli che accompagnano o sostituiscono i plagioclasi specialmente nell~ bande con clinopirosseno, sviluppo di anfibolo tremolitico-auinolitico a spese del clinopirosseno, eloritizzazione della biotite e parziale sostituzione da parte di clinozoisite ~ clorite del granato, può essere dubitativamente l~gata ad una .fase di m~tamorfismo retrogrado delle rocce anfiboli tich~. A qu~sta fase probabilmente sono legate molte delle vene ad albite e quarzo delle anfiboliti . Tuttavia i fenomeni di trasformazione più importanti sono legati al metamorfismo alpino che ha acc~ntuato trasformazioni di tipo molto simile a quelle 598 F. CIMMINO, L. CORTESOONO, G. LUCCHETTI precedentemente descritte ed ha inoltre portato alla blastcsi di albite, miche fengitiche, r.'Ira lawsonite, soprattutlo a s~ dei plagioclasi, mentre si è avuta uralitizzazione con sviluppo di anfiboli allinolitici o glaucofanici a spese di orneblcnda e dinopirosseno. Abbastanza tipica di questa fase alpina è la sostituzione della biotite da parte di pseuclomorfosi con clorite, epidolo piswcitico (2V .. = 76° ± l°) ± pumpellyite e minerali opachi. A questa fast': sono soprattutto legate frattu re ad albite (An ~.8), epidolo (a" = 8,893 A, bo = 5,620 A, c" = 10,202 A, f3 = 115"36', D = 3,34, n. = 1,735 ± 0,002, n, = 1,738 ± 0,002, I1 T = 1,745 ± 0,002, 2V T= 88°.98°), titanite, quar7..o e calcite. O.neb'end, P' · lIloel."iO Cl lnop i,o ue no Granito Biol it . ()u.Io.zo Tlllnile Rul il o MIognem e Ap . l lle /ltulCOvlle CI . " lte S l lI lm. nile Stlurollte Ep idoti AIII"OIl,,, NeAnfibolo Miel l' ''gll l.,1 Clo.111 Albil e L.... l onile Pumpell111& P"hn lt. l .u monl i l ' C.I.:lle P j , jle Fig. 5. - Sc.hcm~ dell'evoluzione nci m~ni(ci (ri$l~1lini liguri. M e I _ilmo pnalpino M," .morl iIMO . Ipl no "H p, ln.:lp"e Fu. Fu. Fu. d l. ltore llu eomp.... lv. dl.,en"l vl -------- ----------, -------------------------polimct~motfica delle ~nfiboliti e degli gnciu e mia..:i$!i associa, i, Le successioni paragenetiche corrispondenti all'evoluzione metamorfica delle ano fiboliti sono schematizzate in figura 5. Tra i campioni presi in esame, CAL IV, CAL V, MN I e SP I provengono da masse anfibolitiche molto estese, mentre KM 8 costituisce un'intercalazione della potenza di poche decine di metri e CAL VIII proviene da un banco della potenza di qualche metro. Di questi i campioni CAL V e CAL IV, provenienti dallo stesso affioramento, rappresentano rispettivamente un litotipo massiccio con porfiroblasti di gra nato ed ORNEBLENOE NELLE ANFlilOUTI DEI MASSICCI CRISTALLINI LIGURE 599 un litotipo a tessitura nettamente listata, i campioni MN I e SP I rappresentano facies con tessitura listata non molto pronunciata ed il campione K'M 8 presenta una listatura estremamente marcata con bande a clinopirosseno e plagioclasio di spessore fino ad alcuni centimetri. Per quest'ultimo alla scala dell'affioramento si possono inoltre osservare abbondanti vene a quarzo ed albite o ad epidoti. La trasformazione del plagioclasio in albite e prodotli saussuritici è piuttosto avanzata in tutti i campioni e particolarmente in KM 8 che presenta inoltre tracce di neoformazione di anfibolo glaucofanico altorno all'orneblenda. Fenomeni di uralitizzazionc dell'orneblenda e del clinopirosseno si hanno in CAL VIII, CAL IV e KM 8. Nel campione CAL VIII sono presenti abbondanti pseudomorfosi di clorite ed epidoto su biotite. Caratteri ch imici delle an fi boliti Elementi maggIOri Sul diagramma MgO-CaO-FeO (Fig. 6) proposto da WALKER et al. (1960) per distinguere chimicamente orto- da para-anfiboliti e riportato da W INTER (1974), i MgO A cao • , ''''FeO Pig. 6. - Diagramma MgO·000· !,~Q(lolak ) l.allO da WALK ~k cl 31. (1960) in w, ...... u. (1974). A e B indicano rispellivamcnlc il campo delle para· e ddlt orl<ranfibolili. 1 campiooi sono .uri numerati: l: CAL Vll1 . 2: sr l 3: KM 8 - ~: CA L V . 5: CAL lV _ 6: MN I. . : ~nfiboliti ~nza dinopirosscno c granalo; D: anfiboliti Con solo clinopirosscno; . : anfiboliti ton dinopiros_ ""no e gunato. campioni 4 (CAL V) e 5 (CAL IV) cadono nel campo delle ono-anfiboliti, mentre i campioni 1 (CAL VIII), 2 (SP I) e 6 (MN I) cadono nella zona di sovrapposizione dei due campi; il campione 3 (KM 8), in ragione del suo basso contenuto in FcO, ricmrerebbe nel campo delle para-anfiboliti. 600 F. CIMMINO, L. COIITESOCNO, C. LUCCHETTI TABELLA Dati chimici cu. S10 , u,a, '1'10, 1.,0, .., '" ,,, ~ , VIII 52.92 '2 . 66 13.69 12. 51 O . I) 8. 31 10.00 3.02 H,O. 0 . 2' 3 . 26 ,'.~ "O .." .."" , . l~all< 0 .4 5 , CAL Il 51 .28 13.69 52.00 !l.H o ", 50.61 ').17 1. 61 2.29 1. 51 2 .4 ) 3.45 8." 5,36 1.92 1.57 9.65 8.40 0.19 O. lO O. ' 2 8.72 11.01 2 . 61 2.46 0 . 49 0.16 ,... 6.95 1.65 0 .14 0 . 54 0.21 0 . 10 6,9 3 2 .H 2 .'7 2.76 0 .05 0 . 06 0.02 0 . 51 1~ . lOO':1'1 "'fcSO':"'f2 1~:~- 0 .1 6 ~ 0 .25 0 . 21 0 .21 0 .1 6 ìOi.f:5T ""'"' 1lIif.T7 99 .97 u •,/~ 2 . 1) o.", . ~ 140. 66 ).57 , 0 . 59 • ,~ 2.02 3.71 6 .51 0.22 10.30 2 . 94 0.26 0.22 2.43 0 . 16 Anfiboliti lOO':l'5 0 .4 2 ." '"m." .. 12.63 2 . 26 o." "" ,, , 55.90 3. 36 8.43 6.26 0 . 22 Ilal~ , "" '"'O 1.76 3.22 5.4 6 6 .66 •• • 0 '.0 p,o. ",- 2 "O o. '" TòJ.'T2 roo ,a. '" '" ", ,,, '" 153 . 51 132.23 126.88 4.1 5 4.36 21.78 2.65 H~.55 45.32 4e.OJ 20 . 76 40.69 23.69 9 .21 0 . 15 0 . 5& 26.96 6 .4 5 0 . 15 0 .49 0 . 17 O. H 0 . 56 12 .1 0 0 . ge 18.63 49.84 26.26 0 . 05 0.65 0 . 2' 0 . 57 0 .74 12.49 1.69 0 . 23 0.48 0 .23 O.H 0 . 53 13.36 1.12 2 . 82 19.96 49.)4 23 . 11 7.5& 0 .11 0 . 52 0 . 10 0.2& 0 . 47 12 . 38 1.47 o. " 0.54 0 . 52 12.56 2 . 42 "" ". '" "O '" '" ", 132.55 Paruetri IItg1i Elementi magglOTI '" 'M' 8." '" 5." percento; dementi '" tracce ", ,,, ", "O 122.66 ) . 05 19.66 45.19 2&.59 6.55 0.12 0.55 0. 16 o." 0 . 63 13 .11 1. 26 '" pprn Secondo gli studi più r~c~nti , ~d in particolar~ dopo i lavori di EVANS &: distinzion ~ tra orto- ~ para-anfiboliti si basa prlocipa1m~nt~ sul tr~nd ~vol utivo delin~a to dagli eI~m~ nti maggiori ~ minori, m~nt r~ il confronto tra i valori d~i dati chimici in assoluto può ri s ulta r~ m~no significativo. I campioni studiati risultano dal punto di vista chimico (Tabella 2) relativam~nt~ omog~ n~i ~d i loro punti rapprcS(:ntativi sui diversi diagrammi risultano pcr lo più add ~nsat i su aree piuttosto ristrcttc. D i con5~gue n za, anch~ in considerazion~ dci limitato numero di analisi, i tr~ nds di variazion ~ risultano non molto LE"'KE (1960), LEAKE (1964), la ~vid~nti. Nonostant~ ciò, confrontando i t r~nds di va r iazion~ di al, fm, c, alk ~ rng rispetto a si (Fig. 7) con i mnds di variazione delle dol ~riti del Karroo riportati in EVANS & LUKE (1960), si osserva una c~rta analogia d~Jl 'an dam~llto con au· m~nto di al ~ alk e diminu zion~ abbastanza netta di fm. Alk/mg (Fig. 8) aum~nta in maniera piuttosto netta in contrasto :on il gt:n~ ral~ anda mento della diff~ren7.i azione magmatica; quest'anda m~nto è dovuto so- ORNEBlENDE NELLE ANFIBOLITI DEI MASSICCI CRIST:\U.. JN I LlCURI ";-'0 2o 1 601 e·, ' lO al ....., 50 •, o, c, ) 40 1m 3O I •'II' •• ., c, , 20 c .. lO l alk • .~ ,• c, 5 10 3 ., .60 e·J c, Il' • ):40 mg 50 Fig. 7. - 100 Dill.gramma di variazione rng,alk,c,fm,a!jsi, 150 l'~r 200 250 si_ la Simbolegl':ialura ,-eJere b figura 6. prattulto al sooio in quanto k, che si mantiene sempre su valori piuttosto bassi « 0,25), decresce regolarmente con l'aumentare di mg. Le variazj'on i del sodio potrebbero essere quindi legate, piuttosto che a faltori primari, ad effetti metasomatici secondari. I due campioni con più elevato conte- 602 F. CIMMINO, L. COIITESOONO, C. LUCCHETTI .30 .,. 0, ", .20 ' % 0, -, MnO .60 o, o, ., 00 1 e& . , .20 w 1 si 1 ., 150 0, ~·I ·, "fa ., o, ", ", o, ", o, ", 5 alk 5.0 1 3.0 ., °a- '"• ti ., .3 1 ",o, .1 ", "' p ", 0, .2 1 0, .1 k .20 .40 •, •••• 0, .60 .00 mg_ Fig. 8. _ Diagramma di vuiuione k,p,ti,alk,si,w,MnO/mg. Per h simbolcggiarura v.:dere la figura 6. nuto in sodio si trovano in intercalazioni poco potenti nelle rocce gneissico-micaseistose, e tale giacitura potrebbe aver favorito un arricchimento secondario in sodio. Non si può tuttavia escludere l'ipotesi che un arricchimento in sodio possa essere dovuto a processi di spilitizzazione della roccia primaria. 603 ORNI!BLENDE NELLE ANF I80LlTl DEI MASSICC I CRISTALLINI LleUltI Sul diagramma AFM (Fig. 9) i punti rappresentativi delle anfiboliti corrispondono a stadi con differenziazione poco avanzata r.ei trends evolutivi di rocce basaltiche; si deve tuttavia osservare come i campioni 1 (CAL VIII) e 3 (KM 8) si stacchino nettamente dagli altri (per i valori elevati di A e M). Più significativi, a riguardo dell'origi ne delle anfiboliti studiate, ~ i sultano i diagrammi in cui si confronta l'andamento di trends magmatici e di trends determinati da miscele di carbonati e peliti. 'F A M !"\g. 9. - Di~gramma AFM. I: Skaergaard; Il : Karroo dolente main trend. Pcr la simboleggi.:n ura vedere la figura 6. Nel diagramma c-(al-alk) (:Fig. lO) i pumi rappresentativi, pur cadendo in parte all'interno delle aree di sovrapposizione delle rocce sedimenta rie ed ignee, si dispongono secondo una traccia nettamente discorda nte alla linea dolomie-peliti e risultano invece sensibilmente coincidenti col trend delle doleriti del Karroo. Questo andamento è confermato dai diagrammi c-mg (Fig. I l ) e 100 mg-c-(al-alk) (Fig. 12) dove si ha un sensibile ' parallelismo con la curva di differenziazione magmatica, mentre la linea dolomie-peliti risulta pressochè ad angolo retto. II confronto con i tipi di magmi basaltici sul diagramma alcali-allumi nio (Fig. 14) indicherebbe una tendenza toleitica delle rocce analizzate (K ONo, 1968). La. natura orto delle anfiboliti studiate sembra anche confermata utilizzando la funzione discriminante (X3) proposta da SHAW & K uoo (1965) basata sul contenuto in elementi maggiori. l valori ottenuti sono: Campione X, 1 (G~L V111) 2 (SP 1) 3 (KM 8) -0,47 + 2,54 + 0,73 Campione 4 (GAL V) 5 (GA L IV) 6 (MN 1) x, +0,27 + 0,04 + 2,18 604 F. CI MMINO, L. CORTESOCNO, C. LUCCHETTI D ~,=::, :':'''00 r···, c .... , ,<, , ,," : ~ •••. , l>0_ '0<00 iv_ ,{ , •• .I • .., ,, ,, ~;rC:=---,,---__--~,;~~ò"';[=--:~-______~IO __::~~~"' ~ , 20 40/ IO 00 f'" ../" c:_ /," , ..." FI$[. iO. - -' .. D;~)(r~mm3 c-(a l·alk} trallo da NIQCLI (19H). Per la .imbolcggia'ura yc:de.c la figura 6. Soltanto il campione 1 (CAL VIII), presentando un valore negativo, avrebbe carattere para, per quanto il valore sia in realtà assai vicino allo zero. Elementi in tracce l punti rapprc$l:ntativi degli dementi in tracce si mostrano piuttosto dispersi, per quanto sia possibile osservare una tendenza ad un aumento di N i e. meno evidentemente, Cr con l'aumentare di mg, ad eccezione del campione 3 (KM 8). l valori di Cr e Ni sono inoltre piutlosto elevati ed alcuni valori massimi sembrano al di sopra del contenuto massimo possibile per rocce sedimentarie (E"ANS & LUKE, 1960). In base alle osservazioni sopra viste sembra possibile confermare un carattere orto per le annboliti dd cristallino ligurej alcune caratteristiche anomale possono essere riscontrate nei campioni I (CAL VIII) e 3 (KM 8) che si di scoslano dagli altri per più devati valori di mg, w, si, alk (Fig. 8). 605 OIlNEBL I!NDE NELLE ANFIBOLITI DEI MASSICCI CR IST ... LLIN I L1CURI oO l O .. ,1 'NTU .. ! O, • UlTO.' , I>IH!UNZlAT' " " " '~I .. , ~ocla 0.2 F'"1g. Il. - Diagr~mma (. mg 0.4 tr~Uo 100 ( 1 ~ 64). p,-r • .' .u:c:uot<.IlO 0.8 06 d3 Lf-A "' b O'H!~lNl'''' I~ 1.0 si mbok.lli<, alUra v~d~rc la figura 6. mg Dolo"" • • "'~1i • Semipeliti , Fig. 12. - , " Diagramma 100 Illg-c-(a l·al k) lraU" <.la . L ~ .. ",f. " a l_ a l k (1 9M). l'" la ~im bol~ggiallua vedere b fig. 6. Pcr quanto riguarda il campione 3 (KM 8) lo slUdio pc:trografico e l'analisi modalc cseguita su diversi campioni prelevati dall'affioramento, dimostrano una forte variabilità composizionale legata alla marcata tessitura a bande. Ciò è dovuto non solo al contenuto variabile in plagioclasio, quarzo, c1inopirosseno ed orneblenda nelle diverse bande, ma in maniera molto sensibile anche alla percentuale di magneti te che risulta fortemente ed irregolarmente concentrata a zone dove può raggiungere il 3,7 % della composizione totale ed essere fort emente impoverita rn altre. 606 F. CIMMINO, L. CORTESOGNO, C. LUCC HETTI • • , L-____________ ..... . ~~o_---->----C---'>, ' Fig. 13. - Diagramma ACI'. [ dali chi mici sono riportati in WI1< .. LI!a (1965): I: campo delle rOCce uluab,a,ic.hc; Il : ClmJl'O' dd le rocce I».s.altiehc c andcsitic.hc; Hl: campo delle grovacchc. Pcr la simbo1eggialura vedere figura 6. 20 . , • O '_S·1 " "" ~ , , 00, 4 Nap + KaO Fig. 14. - • • . , Diagramma alcali-alluminio. l'eT la simbokggi:l.lura ,·,ch're b figura 6. Il tenore in fe rro molto basso del campione su cui è stata eseguita l'analisi chi mica conferma che questo proveniva da una zona a basso contenuto di magnctite. Rispetto alla composizione media della roccia il campione analiz.zato risulta inoltre arricchito in quarzo e plagioclasio. Di conseguenza si può ritenere che le caratteristiche chimiche di questa roccia possano in gran pane dipe:ndere dagli effetti della differenziazione metamorfica che ha prodotto la tessitura a bande. Per quanto riguarda il campione l (CAL VIII), anche in considerazione della particolare giacitura in sottili inte:rcalazioni nelle: metapeliti, il chimismo potrebbe essere: stato inAuenzato da: I) inquinamento da parte di materiale: sedimentario nel caso di una derivazione da materiale piroclastico, 2) effetti di mctasomatosi 607 ORNEBLENDE NELLE ... NFlBOLITi DEI M ... SSICC I CRI ST...1.L INI LlGUIl I che: possono essersi svi luppati ~r un eventuale processo di spilitizzazione della roccia primaria, ma soprattutto per fenomen i di sca mbio con le rocce circostanti du rante le diverse fas i meta morfiche. Caratte ri chimici delle orneblende T ... BEU.A. 3 Dati chimici , ".• CU VIII 'lO, 1.1 , 0, '. ,0, 1'10, 43 . 90 10 .17 3.49 ..O 12.91 "" I l.84 ~o ~o Il.,0 .,0 P , O, Il,0· , ..o O• . , 0 .25 10.67 2.17 0.92 0.07 2 .5 8 0 . 36 100.30 O .I ~ 'l' .,.," ,.,. "h'· '" •, .. ~ . ~ ~ ", " 0.38 O." 0.11 1. 59 2.59 0 . 03 • 2.54 o." .." 0.)8 O.H 100.30 0.21 l'ò"f:Tf 100. 28 ToO:'i'f 1"<i1i':65 45.25 10.94 2.87 0 . 69 14. 11 9.85 44 . 60 11.45 0.69 1).09 12.07 D•• ' 10. 69 2 .15 '.M 0 . 10 6.83)800 ""iOO,'26 ." 0.19 ~:~ 4. 93 2 .11 0 . 03 ~:~ ) 2 . 00 ~: ~ }0.11 ..... 0.2) 49 . )0 0. 10 O." 0 .1 ) 0.48 0.25 0.48 !: ~l':" rg14:79 2.15 0 . 02 1.631", 1. 721.00 0.36 • 0 . 28 • ~:~}0 .)2 l' • 00 0 .." 26 ) O ~:~ 2 . 63 0 . 02 1. 67 0 . 3) 2 .24 0. 17 64.22 51 . 07 0.)4 0. 18 \.36 0 .22 0.28 0 . 89 0.)5 0.44 0.38 58. n 0. 16 0 . 81 0.32 0.)8 0.44 5.06 1. 00 • ~:= ~0. 17 2.41 0.22 0 . 28. lO 6.51 1.49 2 . 31 0 . )5 O.n '"" , "." ") 7. 47 } 8 00 6 . 62\800 2 . 19 0.05 100.41 '50 '" '" '" " 0.18 D• •' ---roo:oi '"'" 0.26 10.56 0 . 84 0 . 28 0.02 2. 50 0 . 02 o." loo.n m II.H O." 0.l8 D. l' 11.14 2.70 0 . 57 13.21 ' . )8 O." 10.99 '." ::l; 4.91 ~ 0 . 03 C.02 2.50 C.81 l l' • . "." .. 9.23 2.81 0. 81 7.5 1 10 . 63 0 . 42 10 . 91 Cot.loolo d.. ,11 1on1 in bot,u • 24{O , OII) ~:~} 2. 00 ~:~} 0 .41 2 . 53 0 .17 ~ 53.95 '" 6,'51' 00 1.55 , • ~. 10.09 1.15 0.71 15.9'1 9 . 7: 0.28 10.63 1.31 0 . 30 0 .1 3 2 . 3' 0 . 50 '" ..." ", .", -46.58 '""TOO":09 100.15 ddl~ Orn~blmd~ 0 . 35 0.)8 56.49 0.18 O." 0.30 0.39 0 . 32 0 . 39 Tutte le analisi (Tabella 3) rientrano nd campo degli anfiboli calcici (Ca> 1,50) + K)A< 0,50 e Ti < 0,50. Tutte le orneblende studiate sono comprese (Fig. 15) nell'intervallo 6,25 < Si < < 7,50: i campioni 4 (CAL V), 5 (CAL IV) e 6 (MN I), provenienti da rocce con clinopirosseno e granato, ricadono nel ca mpo delle magnesio-orneblende, mentre gli anfiboli 2 (SP I) e 3 (KoM 8), provenienti da un'anfibolite a solo dinopirosseno, (LEAKE, 1968); in tutti i casi si hanno valori di (Na (,(l8 F. CIMMINO, L. COIlTESOCNO, G. LU CCHETTI rientra no rispettivamente nel campo del\e fcrro-orncblcndc e delle orncblende atti· nolitiche; il campione l (CAL V III) infine, provenient(: da un'anfibolite con biotite c priva di plrosS(:no e granato, corrisponde ad un'orncblenda tschermakitica. Cont~ntlto in Ti Si tende a restringere l'elevato contenuto in Ti delle orneblende, a cui è in gran parte dovuta \a linta bruna (DEER, 1938), benchè anche altri cationi come c. -Na • K ( 2.50j TI (0.50 .., ........... .-. .... . , " ', .,,,,.,"'.. ." . .-. . .......... ....-.............. -- ~ •• "', ...........,.... 1. 50 "",........ ' .., 1.00 ~ SI Fes • possono dare effetti simili ( H ENDERSON, 1968 in BARD, 1970), alle facics di più alta ' temperatura (TURNER, 1948; M1 YAS HIRO, 1958; EVANS & LEAKE. 1960; ENGEL & B-;CEL, 1962; BARD, 1970; RAASE, 1974). Molti di questi autori ammettono anzI che l'aumento di temperatura favorisca l'introduzione di T i ndl'orneblenda . •• " ! o, " •• '. .. " 0, Fig. 16. - Rapl'o r!" In! alcali in A c Per la &i.mbo!eggU.lura ~cdcrc la fig. 6. 0.0 .," o. ~lIumml" nl.l~cdrl~" ,o • .," U AI " C tctrA<:tln~" (In O;,SC ~ 24 D,OH). In contrasto con queste osservazioni le orneblende dd cristallino ligure, bt:nchè formatesi in una roccia con contenuto in Ti rdativamente devato e pur coesistendo con paragenesi di devata temperatura, presentano colorazione su tinte prevalentemente verdi e contenuto in Ti rdativamente basso (0,06 < T i < 0,11). T ale basso ORNEBLENDE NELLE AN FI BOLITI DEI MASS ICCI CR I ST ALLIN I L1CURI 609 cont~nuto potr~bbe ~~r~ dovuto allo sviluppo dci rutilo, ch~ avrebbe di con~ gu~nza sottratto titanio al sist~ma in una fa~ precoc~ d~lIa cristallizzazion~, all~ condizioni di alt~ pr~ssioni indicat~ dalla pr~s~nza di cianit~ ~ al mandino. La succ~ssiva tra sformaz ion~ dci rutilo in titanit~ s~mbra t~gata, in massima parte, an~ fasi m~tamol'fich~ a t~m pera tura dec resc~nt~, ~ favorita anche dalla diminuzion~ dci cont~nuto in anorti t~ dei p!agioclasi; in misura minor~ la cristallizzazione d~lIa titanite è dovuta alle fasi m~tamorfiche a l pin~. Non è inohr~ da ~sclu der~ che il contt:nuto in titanio d~ll~ ornebl~ nd e possa es~r~ variato a causa di fenomen i di exsoluzione post-cristallizzazione durant~ i succ~ssivi proc~ssi m~ta morfici in funzione della cristallizz.1Zion~ della titanite, Ciò potrebbe essere in accordo con la presenza di piccol~ inclusioni di titanite ncll'orneblenda di alcun~ anfiboliti. ••- " ~ l .' o l .• ., o ••• •. 2 "" ., •• l• Fig. 17. Rapporto tra cationi triulcnti ouacd rici c alca!i in 1\ (in base a 24 O,OH). Per la limbolcggiarura vedere la figura 6. ConUnuto in (Na + K) Si amm~tte gen~ ralment~ che l'introduzion~ di (Na + K) in A sia compensata da diminuzione di AlVI. Tale assunto t~orico risulta ben confermato in figura 16. Come osservato da BARD (1970), ciò può essere ~vid~nziato confrontando (Na + K)A con la somma AlVI + F~s" (Fig. 17). L'aumento dci cont~ nuto in alcali n~lIe ornebl~ndt è stato posto in relazion~ col progressivo aum~nto d~ll~ condizioni metamorfich~; in particolar~ BARD (1970) ha posto in relazione (Na + K)tutf (Na + K)tot + Ca con l'aum~nto d~lI~ condizioni di temperatura e pression~. Tale rapporto n~gli .anfiboli studiati, pur mostrando una notevol~ variabilità, essendo compreso tra 0,15 ~ 0,32, può esser~ considerato in accordo con le elevate condizioni di grado m~[amorfico. 610 f. CIMM INO, L. COIlTESOGNO, G. LUCCHETTI ConUrltllo jn Al ~ Si Il contenuto in AI Yl è generalmente considerato funzione del grad iente di pressione (FABRtES, 1968 ; L EAK E. 1971) pur es~n do influenzato da altri fattori quali la composizione della roccia (LE.AKE, 1971) cd il contenuto in Fc:" e Ti dell'anfi- bolo (BARD. 1970) . •. "r --_._,- - ----------, .. A'" TSCH . , ,... ,... ,,' ,.. ... O.OD o... ,. •• 5. 50 ,." 2. 50 L" '.150 .." :. fAi 7 .00 ".0 ,." "'0 ." O." S, AI 'V Fig. 18. - D i"gr~m m;l A1Vl·Si(AI1V). La linea tratteggiata rappresenta il contenuto massi mv possibi le di AlVI (LIiA KI , 1971). Per la $i mbokggt...tura vedere la figura 6. Benchè la presenza di cianite negli scisti pelitici associati indichi condizio ni di pressione piuttosto elevate, il contenuto in AlV'l della maggior parte ddle orncblende studiate (Fig. 18) risulta reiativamUlte basso; ciò è probabilmente da porre in relazione al fatto che l'alluminio della roccia sia espresSù in gran parte come plagioclasio. Fa eccezione l'anfibolo 3 (KM 8) il cui contenuto in AI'" risulta sensibilmente al di sopra del massimo contenuto possibile di Al'" nelle orneblendc 6 11 ORNEBLENDE N ELL E ANf l BOUTI DEI MASSICCI CR ISTALLI NI UG UR I (LUKE., 1971). Questo contenuto così elevato è soprattutto da porre in relazione all'alto valore di Si02 ncU'analisi. Poichè non sembra che ciò sia da imputare ad errori di separazione o analitici, la composizione di questo anfibolo risulta problematicaj è dubbio se ciò possa dipendere da fe nomeni di trasformazione o sostituzione, onicamente e roentgenograficamente non rilevabi li, da parte di altri anfiboli, in relazione anche alla comparsa nella roccia di rarissimo glaucofane. C(),.uJazion~ tra dati chimici t! lùici I n figura 19 vengono posti in relazione la densità ed i parametri ottiCI (Tabella 4) con il valore di mg. Pcr tutte le orneblcnde studiate, ad eccezione del cam- , '" CAL VIlI • 9 . 888 A " '." I 18.100 9 . 858 18 . 125 5 . 315 5 . 32 1 105°)' 9'6.644 1(') , , ... TABELUr. , ) •" 104'54' 9'8 . 8191(') 9 . 661 18.1 1) ,~ • • 914.2" ,, 9 . 8 28 " 18 . 124 ~ . 322 5.3 7 ' lO"" 4 104"54' 1(,) 916 , 0"4 1( ' ) , , ~ CAL IV • 9 . 636 A 18 . 112 ,, 18 . 128 5 . )16 10'° 50' 91, . 4971( ' ) , 9 . 835 5 . 236 10' ·'8' 904 . 6881(,) ) . 155 3 . 227 ) . 269 3 . 134 3.1)' 3 . 167 '. 1,656.0.002 palla cM......, 1. 55'.0,002 1. 670+0 . 002 "..rd.- chi ...... 1 . &60~.tIç)2 ~allo giallo ch1&rO 1. 64a..o , 002 palla 1. 649.0 . 002 palla ch1&rO ", , . 667~O . 002 ".."'-. olh. 1. 573.0 . 002 " . :-d, - 011", 1,676+0 . 002 "erh- ch1el"O 1. 569. 0 , 002 " ' l'd . - oli"., 1. 656:,0 . 002 ve",-. 011"" 1. 660.0 . 002 ,,,,'''' e- 011''''' chlel"O ", 1. 671.0 , 002 " ' l'd'- 1.57 9· 0 . 002 verde- ",,..,.-bl,,,,,tro '. ~S2.0 , 002 1. 67).·0 . 002 v,, "",,- 666!,0 . 002 ....' . ,..,. 1, 567.0. 002 v .,.d. - 0 . 018 0 . 012 0 . 013 0 .0 ' 8 0 , 018 74" . 20 18.:;10 57 · .1 ' :!Do!:," 66".1· l6°!:'· 8'·.1· 15·!:1. 77· . 1· lS·!:, · n" n" o.oa ". f> 76° .1" 22"!:2· pione 3 (K.M 8), si può osserva re una netta diminuzione di n., n T' D ed un aumento di 2V. con l'aumentare di mg, 11 campione 3 (Km 8) preSt:nta costantemente un comportamento anomalo rispetto agli altri anfiboli esaminati; ciò può essere poSto in relazione con le anomalie del chimismo sopra discusse, Distribuzione d egli e le m ent i tra r occia ed o rneble nda Il diagramma 20 mostra molto bene la diretta relazione tra il valore di mg della roccia ed mg dell'anfibolo. In particolare (Fig. 21) la correlazione è abbastanza evidente per il conten uto in MgO, mentre i valori per FeO appaiono più dispersi. 612 F. CIMMINO, L. CORTESOCNO, C . LUCCHETTI n r n. 1.690 'o . " . - 1_ 1,670 ' ' '''\ ,o 1.660 . ," , 1. 640 D 3.20 3.00 " " ,l ' " s• . 20 . 60 mg Fig. 19. - Correlazione tra den,itl, plrametri oll;ci e valore di mg. Per la la figura 6. ~imboleggiatuta vedere Per q uel che riguarda gli elementi in tracce (Fig. 22), mentre non sembra esistere alcuna correlazione tra roccia ed anfibolo per Ni e Ba, ~embra esistere un rapporto diretto nella distribuzione di Cf e Sr ad eccezione del ca mpione 6 (MN I). Consider a zioni pa r agene liche LEAKE (1972) ha constatato, per le anfiboliti di Connemara, che un rapporto mg relativamente basso corrisponde alla presenza di granato nelle anfiboliti. Tale oSs(:fvazione sembra avere una certa validità anche per quanto riguarda la presenza di granato nelle anfiboliti del cristalli no ligure (Fig. 8), per q uanto il basso numero di analisi non permetta un'indagine di tipo statistico. Dato il bassissimo contenuto in andraditc dci granato e per contro il suo ORNEBLENDE NELLE AN FIBOLITI DEI MASS ICCI CRISTA LLINI L1CU Rl .80 613 mg Roccia , 'D ..:.' .60 ,~ . 40 .20 mg .00 Fig. 20. - R~pporlo Orneblenda .20 .40 .60 .80 Ir a mg dell'orncbknda e mg della roccia. Per 13 5,mbolcggiatura vedere la figura 6. Ro c:cie 'MI M"O 'MI f eO " Ro<;c:l. " . . 4 , .y' ~d'Cl. ",," , 1 " ,o , ....0 .0 Orneblende Fig. 21. - " o , o, . O,n , blend a ' ''0 " Distribul;ionc: d i Mg0 cd F& Ua or ncblcnda c rocei>.. l'cr la .. mboleggialura vedere la fig. 6. elevato tenore in almandino, ne risulta che un elevato rapporto di ossidazione w, favorendo la formazione di magnetite e sottraendo ferro al sistema, può favorire lo sviluppo di anfibolo rispetto al granato. In accordo con ciò le anfiboliti con granato presentano un w relativamente meno elevato rispetto a quelle prive di granato. Il contenuto in MnO non influisce invece sensibilmente sulla presenza di granato in considerazione del basso contenuto in spessartina di questo. LUKE (1972) ha osservato come un elevato contenuto in titanio, favorendo la for mazione di ilmenite e sottraendo quindi FeO al sistema, possa influi re negativamente sulla formazione del granato. Nelle anfiboliti del cristallino ligure, dove 614 F. CIM M INO, L. CORTESQGNO, G. LUCCHETTI --.. .- o' .,. ". " " ~ O' O' - O' O' " " O, " ..., s. , "".. ,, •• ' • " - "L h 0, . . . ' •••• . O' " o•••• ,.... - " " '. _ " O. " l'', l- O, " , Fig. 22. - " ..., .- , • ... C. .... ... .~ 0. .... _ . Distribuzione: di Sr, fur., Nì, Cr tra «n.:blenda c rocn:.. Per la limboleggiatura vedere lo. hg. 6. non compare mai ilmenite, mentre la fa~ stabile assieme al granato è costituita dal rutilo, non esiste alcu na correlazione tra contenuto in titania e presenza di ,g ranato. Per contro sembra esistere un rapporto inverso tra i contenuti in magnetite e granato. La tiunite è dovuta In massima parte a fenomeni di reazione attorno a precedenti granuli di ruulo; la sua genesi, in gran parte contemporanea a quella della c1inozoisite, sembra quindi legata ad una notevole disponibilità di calcio ceduto dai plagioclasi in condizioni di temperatura decrescente. Ciò può essere in accordo sia col massimo sviluppo di titanite ed epidoto nelle ORNElLI!NDE NELLE ANPI80LlTI DI! I MASSI CCI CRISTALLINI LlGUJ. 1 615 bande arricchite in plagiodasio, sia con la presenza di zonatura a più hlSSO contenuto in anortite nella parte periferica dei plagioclasi. h inoltre da osservare che si assiste ad un ulteriore sviluppo della titanite, in concomitanza con la saussuritizzazione dei plagioclasi, durante le fasi metamorfiche alpine. BIB~IOGRAFIA P. (1970) . Composition oj hornblendes formed during the hercynian progr,!$Jive metllmorphism oj the ArlUena metllmorphic bdt (SW Spllin). Canlr. Mino!raI. Petrol., BARD } . 28, 117·B4. R., MuzUCOTELU A. (1915 ) . Schema di Ilnalisi con metodi rapidi dei principali dementi di rocu e minerali. Per. Min. (in siampa). CERRO A., GIANOTT I R., VANOSSI M. (1969) . Osurvationi sulla positiolle strutturale dei massicci cristallilli dellll Liguria occidelltale (F. AlMIIga-SallOlla). Rend. Acc. Naz. Lincci, sef. 8, 47, V, ))7·347. CoRTESOGNO L., LUCCHETTI G., PENCO A.M . (1974) . 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