qui - Teatro Regio di Torino

I
Domenica 10 Novembre 2013 ore 11
Piccolo Regio Puccini
C O N C E R T I
A P E R I T I V O
2 0 1 3 - 2 0 1 4
The Spirituals
Gruppo da camera del Teatro Regio
Spirituals tradizionali
Domenica 22 Dicembre 2013 ore 11
Teatro Regio
Coro di voci bianche
del Teatro Regio
e del Conservatorio “G. Verdi”
Clarivoces Ensemble
ClauDio FeNoGlio direttore
Paolo Grosa pianoforte
Musiche di Gioachino Rossini, Gabriel Fauré, Benjamin Britten
e brani della tradizione natalizia
DOMENICA 26 GENNAIO 2014 ORE 11
PICCOLO REGIO PUCCINI
Domenica 26 Gennaio 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
Clarivoces ensemble
Gruppo da camera del Teatro Regio
Musiche di Duke ellington, Modest Musorgskij, Chick Corea, aaron Copland
Rielaborazioni di Emerson, Lake & Palmer
Domenica 9 Febbraio 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
Quintetto Regio
Gruppo da camera del Teatro Regio
Franz Schubert: Quintetto in do maggiore D 956
Domenica 16 Febbraio 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
C’era una volta… il Cinema
Gruppo da camera del Teatro Regio
Musiche di Nino Rota, John Williams, ennio Morricone, Fiorenzo Carpi,
John Barry, Nicola Piovani, Bruce Broughton
Arrangiamenti di Alessio Murgia
Domenica 9 Marzo 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
Bellissime
Gruppo da camera del Teatro Regio
la figura femminile attraverso musica e parole del Novecento
Musiche di Georges Bizet, Franz lehár, e.a. Mario, Giovanni D’anzi,
Michele Cozzoli, antonio De Curtis, Fabrizio De andré
Arrangiamenti di Giulio Laguzzi e Davide Motta Fré
Testi di Cristiana Cordero e Davide Motta Fré
Domenica 30 Marzo 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
architanghi
Gruppo da camera del Teatro Regio
Canti raminghi. Tango e canzoni, poesia e racconti di autori erranti
Musiche di Charles Trenet - léo Chauliac, Marguerite Monnot - Édith Piaf, astor Piazzolla,
George Gershwin, Moisés Simons, José María lacalle, Pablo Beltrán Ruíz, alberto Vindrola,
Quirino Mendoza y Cortés, Hugo Blanco - José Manzo Perroni
Arrangiamenti di Alberto Vindrola
Testi di Gabriel García Márquez e Horacio Ferrer, liberamente adattati da Mauro Ginestrone
Domenica 13 aprile 2014 ore 11
Teatro Regio
ottoni e percussioni del Teatro Regio
RoNalD RoMM direttore
Modest Musorgskij: Quadri di un’esposizione, suite
leonard Bernstein: West Side Story, suite
Scheda Clarivoces Ensemble 26 gennaio 2014.indd 2-3
IV I Concerti Aperitivo 2013-2014.indd 1
21/01/2014 15.39.36
06/11/2013 10.32.50
Clarivoces Ensemble
Gruppo da camera del Teatro Regio
Luigi Picatto clarinetto piccolo
Alessandro Dorella clarinetto
Luciano Meola corno di bassetto
Edmondo Tedesco clarinetto basso
Federico Marchesano contrabbasso
Fiorenzo Sordini batteria e percussioni
William T. “Billy” Strayhorn (1915-1967) [Duke Ellington, 1899-1974]
Take the “A” Train
Modest Musorgskij (1839-1881)
Rielaborazione Emerson, Lake & Palmer
Keith Emerson (1944) - Greg Lake (1947) - Carl Palmer (1950)
da Pictures at an Exhibition (Quadri di un’esposizione)
Promenade 1
Gnomus
The Old Castle (Intro, Minimoog Variation, Hammond Variation)
Promenade 2
The Hut of Baba Yaga
Duke Ellington
Sophisticated Lady
Joseph C. “Joe” Garland (1903-1977) [Glenn Miller, 1904-1944]
In the Mood
Aaron Copland (1900-1990)
Rielaborazione Emerson, Lake & Palmer
Hoe-Down da Rodeo
Vittorio Monti (1868-1922)
Csárdás
Arrangiamenti e variazioni di Alessandro Dorella
Al termine del concerto, aperitivo offerto da
in collaborazione con
Restate in contatto con il Teatro Regio: Scheda Clarivoces Ensemble 26 gennaio 2014.indd 4-5
Il programma di questo concerto copre un periodo storico e una geografia molto ampi: dal 1904 della Csárdás di Monti all’ album Trilogy degli Emerson, Lake &
Palmer del 1972, da Napoli (Monti) all’Inghilterra del progressive rock, dalla Russia di
Musorgskij agli Stati Uniti di Ellington, Miller e Copland.
Un possibile primo filo rosso in grado di collegare la composizione di Monti alle trascrizioni degli Emerson, Lake & Palmer è il virtuosismo: la Csárdás – che riprende il
nome di una danza popolare ungherese – è un difficile brano pensato in origine per
violino (di cui sono state fatte molte versioni anche per altri strumenti), così come il
pezzo riarrangiato di Musorgskij – originariamente per pianoforte, poi orchestrato da
Ravel in una celebre versione – e quello di Copland erano concepiti anche come vetrina
per le qualità tecniche del trio inglese; tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà
degli anni Settanta moltissimi gruppi appartenenti al cosiddetto progressive rock ebbero
grande fama sfoggiando le loro notevoli doti strumentali e traendo spesso ispirazione
da altre forme musicali, come il jazz o la musica colta; dire “classica” in questo caso
potrebbe ingannare perché, curiosamente, tutto il Classicismo viennese, così come il
Romanticismo, mancano dai repertori dei gruppi progressive, i quali preferivano la musica barocca, le avanguardie del Novecento o le “scuole nazionali”, come appunto nel caso
di Musorgskij. Pictures at an Exhibition (1971) è ancora oggi uno dei più famosi dischi del
genere, nonché il più celebre “prestito” di un gruppo progressive nei confronti del repertorio colto; non ebbe minore fortuna il disco successivo, Trilogy del 1972, contenente la
trascrizione di Hoe-Down dal balletto Rodeo, scritto trent’anni prima dallo statunitense
Aaron Copland, le cui caratteristiche formali sono state ampiamente riprese dagli autori
delle musiche per film western.
Mentre gli Emerson, Lake & Palmer mettevano al centro della loro musica le tastiere,
le big bands statunitensi che dominavano negli Stati Uniti negli anni Trenta e Quaranta
davano grande risalto ai fiati. Il clarinetto, in particolare, ebbe un ruolo fondamentale
per la carriera di Miller: la leggenda vuole che a pochi minuti dalla registrazione di
Moonlight Serenade, la più grande hit della sua orchestra, il trombettista si tagliò un
labbro, costringendo Miller ad affidare la prima parte al clarinettista, fornendo così quel
sapore morbido e soffuso che ha contribuito alla fama del pezzo. Un altro celeberrimo
disco di Miller fu In the Mood, inserito nel 1999 dalla National Public Radio tra le 100
opere musicali americane più importanti del XX secolo. Il secondo fil rouge che collega
molti dei brani qui presentati è la vita multipla che essi hanno vissuto nelle varie riproposizioni per organici diversi: anche In the Mood è un riarrangiamento, questa volta a opera di Joe Garland, di una melodia preesistente scritta dal bandleader Joseph Matthews
“Wingy” Manone intitolata Tar Paper Stomp.
Take the “A” Train, che cita nel titolo la linea A della metropolitana di New York, è
il pezzo più noto scritto da Billy Strayhorn per Duke Ellington – il re dell’epoca d’oro
delle big bands, nonché uno dei più celebrati compositori della storia del jazz –, il quale
lo usava come sigla per la sua orchestra. Sophisticated Lady, scritto nel 1932, è uno dei
suoi più affascinanti standard, entrato nel repertorio dei jazzisti di tutto il mondo, noto
anche nell’incisione di una grande “signora sofisticata”, Billie Holiday.
Jacopo Conti
© Copyright, Fondazione Teatro Regio di Torino
Prezzo: € 0,50 (iva inclusa)
21/01/2014 15.39.38
Clarivoces Ensemble
Gruppo da camera del Teatro Regio
Luigi Picatto clarinetto piccolo
Alessandro Dorella clarinetto
Luciano Meola corno di bassetto
Edmondo Tedesco clarinetto basso
Federico Marchesano contrabbasso
Fiorenzo Sordini batteria e percussioni
William T. “Billy” Strayhorn (1915-1967) [Duke Ellington, 1899-1974]
Take the “A” Train
Modest Musorgskij (1839-1881)
Rielaborazione Emerson, Lake & Palmer
Keith Emerson (1944) - Greg Lake (1947) - Carl Palmer (1950)
da Pictures at an Exhibition (Quadri di un’esposizione)
Promenade 1
Gnomus
The Old Castle (Intro, Minimoog Variation, Hammond Variation)
Promenade 2
The Hut of Baba Yaga
Duke Ellington
Sophisticated Lady
Joseph C. “Joe” Garland (1903-1977) [Glenn Miller, 1904-1944]
In the Mood
Aaron Copland (1900-1990)
Rielaborazione Emerson, Lake & Palmer
Hoe-Down da Rodeo
Vittorio Monti (1868-1922)
Csárdás
Arrangiamenti e variazioni di Alessandro Dorella
Al termine del concerto, aperitivo offerto da
in collaborazione con
Restate in contatto con il Teatro Regio: Scheda Clarivoces Ensemble 26 gennaio 2014.indd 4-5
Il programma di questo concerto copre un periodo storico e una geografia molto ampi: dal 1904 della Csárdás di Monti all’ album Trilogy degli Emerson, Lake &
Palmer del 1972, da Napoli (Monti) all’Inghilterra del progressive rock, dalla Russia di
Musorgskij agli Stati Uniti di Ellington, Miller e Copland.
Un possibile primo filo rosso in grado di collegare la composizione di Monti alle trascrizioni degli Emerson, Lake & Palmer è il virtuosismo: la Csárdás – che riprende il
nome di una danza popolare ungherese – è un difficile brano pensato in origine per
violino (di cui sono state fatte molte versioni anche per altri strumenti), così come il
pezzo riarrangiato di Musorgskij – originariamente per pianoforte, poi orchestrato da
Ravel in una celebre versione – e quello di Copland erano concepiti anche come vetrina
per le qualità tecniche del trio inglese; tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà
degli anni Settanta moltissimi gruppi appartenenti al cosiddetto progressive rock ebbero
grande fama sfoggiando le loro notevoli doti strumentali e traendo spesso ispirazione
da altre forme musicali, come il jazz o la musica colta; dire “classica” in questo caso
potrebbe ingannare perché, curiosamente, tutto il Classicismo viennese, così come il
Romanticismo, mancano dai repertori dei gruppi progressive, i quali preferivano la musica barocca, le avanguardie del Novecento o le “scuole nazionali”, come appunto nel caso
di Musorgskij. Pictures at an Exhibition (1971) è ancora oggi uno dei più famosi dischi del
genere, nonché il più celebre “prestito” di un gruppo progressive nei confronti del repertorio colto; non ebbe minore fortuna il disco successivo, Trilogy del 1972, contenente la
trascrizione di Hoe-Down dal balletto Rodeo, scritto trent’anni prima dallo statunitense
Aaron Copland, le cui caratteristiche formali sono state ampiamente riprese dagli autori
delle musiche per film western.
Mentre gli Emerson, Lake & Palmer mettevano al centro della loro musica le tastiere,
le big bands statunitensi che dominavano negli Stati Uniti negli anni Trenta e Quaranta
davano grande risalto ai fiati. Il clarinetto, in particolare, ebbe un ruolo fondamentale
per la carriera di Miller: la leggenda vuole che a pochi minuti dalla registrazione di
Moonlight Serenade, la più grande hit della sua orchestra, il trombettista si tagliò un
labbro, costringendo Miller ad affidare la prima parte al clarinettista, fornendo così quel
sapore morbido e soffuso che ha contribuito alla fama del pezzo. Un altro celeberrimo
disco di Miller fu In the Mood, inserito nel 1999 dalla National Public Radio tra le 100
opere musicali americane più importanti del XX secolo. Il secondo fil rouge che collega
molti dei brani qui presentati è la vita multipla che essi hanno vissuto nelle varie riproposizioni per organici diversi: anche In the Mood è un riarrangiamento, questa volta a opera di Joe Garland, di una melodia preesistente scritta dal bandleader Joseph Matthews
“Wingy” Manone intitolata Tar Paper Stomp.
Take the “A” Train, che cita nel titolo la linea A della metropolitana di New York, è
il pezzo più noto scritto da Billy Strayhorn per Duke Ellington – il re dell’epoca d’oro
delle big bands, nonché uno dei più celebrati compositori della storia del jazz –, il quale
lo usava come sigla per la sua orchestra. Sophisticated Lady, scritto nel 1932, è uno dei
suoi più affascinanti standard, entrato nel repertorio dei jazzisti di tutto il mondo, noto
anche nell’incisione di una grande “signora sofisticata”, Billie Holiday.
Jacopo Conti
© Copyright, Fondazione Teatro Regio di Torino
Prezzo: € 0,50 (iva inclusa)
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Domenica 10 Novembre 2013 ore 11
Piccolo Regio Puccini
C O N C E R T I
A P E R I T I V O
2 0 1 3 - 2 0 1 4
The Spirituals
Gruppo da camera del Teatro Regio
Spirituals tradizionali
Domenica 22 Dicembre 2013 ore 11
Teatro Regio
Coro di voci bianche
del Teatro Regio
e del Conservatorio “G. Verdi”
Clarivoces Ensemble
ClauDio FeNoGlio direttore
Paolo Grosa pianoforte
Musiche di Gioachino Rossini, Gabriel Fauré, Benjamin Britten
e brani della tradizione natalizia
DOMENICA 26 GENNAIO 2014 ORE 11
PICCOLO REGIO PUCCINI
Domenica 26 Gennaio 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
Clarivoces ensemble
Gruppo da camera del Teatro Regio
Musiche di Duke ellington, Modest Musorgskij, Chick Corea, aaron Copland
Rielaborazioni di Emerson, Lake & Palmer
Domenica 9 Febbraio 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
Quintetto Regio
Gruppo da camera del Teatro Regio
Franz Schubert: Quintetto in do maggiore D 956
Domenica 16 Febbraio 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
C’era una volta… il Cinema
Gruppo da camera del Teatro Regio
Musiche di Nino Rota, John Williams, ennio Morricone, Fiorenzo Carpi,
John Barry, Nicola Piovani, Bruce Broughton
Arrangiamenti di Alessio Murgia
Domenica 9 Marzo 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
Bellissime
Gruppo da camera del Teatro Regio
la figura femminile attraverso musica e parole del Novecento
Musiche di Georges Bizet, Franz lehár, e.a. Mario, Giovanni D’anzi,
Michele Cozzoli, antonio De Curtis, Fabrizio De andré
Arrangiamenti di Giulio Laguzzi e Davide Motta Fré
Testi di Cristiana Cordero e Davide Motta Fré
Domenica 30 Marzo 2014 ore 11
Piccolo Regio Puccini
architanghi
Gruppo da camera del Teatro Regio
Canti raminghi. Tango e canzoni, poesia e racconti di autori erranti
Musiche di Charles Trenet - léo Chauliac, Marguerite Monnot - Édith Piaf, astor Piazzolla,
George Gershwin, Moisés Simons, José María lacalle, Pablo Beltrán Ruíz, alberto Vindrola,
Quirino Mendoza y Cortés, Hugo Blanco - José Manzo Perroni
Arrangiamenti di Alberto Vindrola
Testi di Gabriel García Márquez e Horacio Ferrer, liberamente adattati da Mauro Ginestrone
Domenica 13 aprile 2014 ore 11
Teatro Regio
ottoni e percussioni del Teatro Regio
RoNalD RoMM direttore
Modest Musorgskij: Quadri di un’esposizione, suite
leonard Bernstein: West Side Story, suite
Scheda Clarivoces Ensemble 26 gennaio 2014.indd 2-3
IV I Concerti Aperitivo 2013-2014.indd 1
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