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PRATICHE
Convivio 2014: mettere le persone al centro
a cura di Valentina Casali
26 marzo, Milano: si è aperto con il Convivio il ciclo di eventi Risorse
Umane Non Umane, organizzato dalla casa editrice Este e dalla rivista
Persone & Conoscenze, che quest’anno festeggia i dieci anni di vita.
Un’intera giornata in compagnia di imprenditori, manager, uomini di
cultura e naturalmente direttori del personale, con l’intenzione di creare
occasioni di riflessione per chi, in azienda, si occupa di persone. A moderare
Francesco Varanini, direttore della rivista e responsabile scientifico del
progetto Runu, e Chiara Lupi, direttore editoriale di Este.
Lavorare sulla persona significa agevolarla ad avere un ruolo attivo all’interno dell’organizzazione. Sviluppare le competenze delle persone, motivarle, aiutarle a vivere il presente e
prepararle ad affrontare le sfide future in un mondo che muta continuamente: sono questi
i compiti del direttore del personale. Altrettando importante è la responsabilità di essere
leader; di esserlo in modo nuovo all’interno di un modello organizzativo che è collaborativo
e partecipato e che contribuisce oggi a rompere lo schema rigido e verticalistico caratterizzante il mondo dell’impresa di ieri.
Un nuovo modello
Nel nuovo tipo di ‘impresa rete’, ognuno, che sia leader o collaboratore, è chiamato a divenire imprenditore di se stesso, ad assumersi la propria responsabilità. Ne sono convinti
Notker Wolf, abate primate dei Benedettini, e Gianfranco Dioguardi, professore ordinario
di economia e organizzazione aziendale, che hanno aperto rispettivamente la sessione mattutina e quella pomeridiana. Chi dirige deve cercare di creare le condizioni propizie affinché tutti gli altri possano esprimere le proprie capacità. L’impresa si configura così come
laboratorio, all’interno del quale condurre nuove sperimentazioni e dove le persone sono il
vero motore dell’innovazione.
Quali competenze servono ai leader di oggi? Visione strategica, capacità di sintesi, capa-
Aprono i lavori Chiara Lupi, Francesco Varanini e Andrea Bobbiese
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cità di prendere decisioni in modo
rapido ma soprattutto, per l’amministratrice di InformaAzione
Emanuela Bertagna, intelligenza
emotiva: insieme delle competenze
relazionali per leggere e interpretare
l’organizzazione, coltivando empatia e consapevolezza di sé.
utili in altre regioni e sinergiche con le
politiche complessive del gruppo.
Marco Rossi, responsabile training &
development di ABB, parla invece di
gruppi interfunzionali come luogo nel
quale le persone possono dare il meglio
di sé, portando alla luce talenti inattesi in
quanto stimolati dalla fiducia reciproca.
Prendersi cura delle risorse umane:
sviluppare il talento
Prendersi cura delle risorse umane:
motivandole
Esistono diversi modi per prendersi
Le emozioni negative sono dannose per
cura delle risorse umane: la formale organizzazioni: impediscono la creazione è uno di questi. Adottare prozione di fiducia, lo sviluppo e l’engagegetti di e-learning pone le persone al
ment delle persone. Ecco perché occorre,
centro dei processi aziendali e le aiuda parte delle aziende, prestare massima
ta a sviluppare le proprie competenattenzione alla circolazione di emozioL'accoglienza dei partecipanti
ze, i propri talenti, come suggerisce
ni positive. Su queste basi, Eu-tròpia si
il Ceo di Docebo Claudio Erba.
spende con interventi a sostegno dei top
Il rapido cambiamento dei contesti di mercato e il bisomanager e di tutta la popolazione aziendale poiché il begno di velocità crescente nei processi obbligano a svinessere dei singoli coincide con il benessere organizzatiluppare le competenze individuali per favorire un increvo. È indubbio che quando le persone stanno bene – lavomento del know how in azienda. In un contesto in cui le
rano in un ambiente che permette loro di sentirsi libere,
imprese non sono in grado di garantire il posto di lavoapprezzate, guidate da leadership partecipative – sono
ro per tutto l’arco della vita professionale, i singoli sono
molto più produttive, collaborative, ideative e creative; e
chiamati a curare per primi la manutenzione del proprio
a risentirne positivamente è la performance aziendale nel
talento, spiega Elena Caffarena, partner e coordinatore
complesso. “L’impresa dei sogni è quella che si nutre dei
nazionale formazione & sviluppo risorse umane di Praxi.
sogni di tutti quelli che la abitano”, chiosa Rosanna Gal“Lavorare significa reinventarsi”, si dice d’accordo Belo, amministratrice unica di Eu-tropia.
atrice Carlorosi, responsabile NH University, sviluppo,
Garantire un ambiente di lavoro che migliori la vita procomunicazione interna e CSR di NH Hotels. L’azienda
fessionale dei collaboratori è la missione del Senior Vice
è chiamata a offrire servizi per lo sviluppo dei talenti, ma
President e General Manager EMEA di Plantronics
sta alle persone occuparsi della propria formazione, farPhilip Vanhoutte. Da poco uscito per Este edizioni, Il
si carico del proprio percorso di carriera. Il direttore del
manifesto dello smarter working, scritto a quattro mani
personale deve dunque fornire gli strumenti affinché i
con Guy Clapperton, spiega cosa si intende per lavosingoli siano messi nelle condizioni di crescere e di auto
ro flessibile e quali sono le ricadute che questo modello
sostenersi.
comporta all’interno delle organizzazioni, in termini di
Meglio se ciò avviene tenendo conto delle culture e delle
gestione aziendale ma soprattutto Hr. Ripensare gli spazi
specificità locali, chiarisce Silvio Savoia, talent developdi lavoro, adottando per esempio pannelli fonoassorbenment manager di Boehringer Ingelheim, poiché le espeti che riducano il rumore, fino a farne dei veri e propri
rienze che nascono in contesti locali possono risultare
‘templi acustici’; rivedere le modalità di comunicazione,
Un momento della tavola rotonda
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implementando la banda larga e impiegando cuffie e auricolari che rendano le comunicazioni meno disturbate, o
sistemi di videoconferenza che permettano alle persone
di guardarsi negli occhi, pur se a distanza; mutare gli stili
manageriali verso forme di controllo sui risultati e non sui
processi: sono solo alcuni degli strumenti dello smarter
working che aiutano a migliorare il work life balance dei
dipendenti.
Anche rispettare le diversità contribuisce a incrementare la motivazione delle persone: ce lo dice Marco Bossi,
managing director di Talentia Software, multinazionale
francese che negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente nel rispetto delle culture dei diversi paesi e delle
diverse imprese che sono entrate a far parte del gruppo.
Per concludere, Simonetta Cavasin, general manager di
OD&M Consulting, invita a fare delle direzioni Hr uno
strumento per la promozione di sviluppo e una fonte di
fiducia per l’intera organizzazione.
Ezio Passacantilli nello spettacolo teatrale Dipendo da me
Prendersi cura delle risorse umane: prima e dopo
L’attuale mercato rende necessario un ripensamento dei
tradizionali servizi offerti dalle agenzie per il lavoro. Innovare è la parola chiave per Alessandro Ramazza, presidente di Obiettivo Lavoro. Non solo innovazione per
quanto concerne la legislazione in materia, ma anche
innovazione nel modo di operare sul mercato, introducendo per esempio l’utilizzo dei canali web. Sicuramente
fondamentale oggi è insistere sui servizi di ricerca e selezione e di outplacement, affinché il know how non vada
sprecato.
Il rischio è quello di perdere pezzo dopo pezzo il nostro
capitale umano, come racconta Giovanni Quaglia, chief
human resources officer di Magneti Marelli, reduce da
esperienze all’estero durate diversi anni.
Prendersi cura delle risorse umane: il supporto
tecnologico
Certi settori organizzativi sono più resistenti al cambiamento di altri e le direzioni Hr spesso appartengono a
questa categoria. Oggi, la disponibilità di strumenti altamente efficaci, a costi impensabili fino a qualche anno fa,
sta lentamente mutando lo scenario, aiutando le aziende
a gestire le risorse umane in maniera più ‘smart’. Rende-
Il pranzo
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re le comunicazioni più agili, snellire funzioni complesse mediante strumenti e metodi non più a disposizione
solamente della grande impresa, ma anche delle piccole
aziende, è una realtà che Cezanne HR si sente di rappresentare, nelle parole del suo presidente Alberto Gabbai.
Knowledge management: lo scambio è importante
“L’ottimizzazione delle aziende di successo non può
prescindere dalla condivisione strutturata delle informazioni”, dichiara Attilio Orelli, business development
manager HRM di Tesisquare, un’azienda che ha fatto
del concetto di ‘scambio collaborativo’ il proprio brand.
Dopo diciotto anni gruppo Tesi ha infatti cambiato il
proprio nome aggiungendo il sostantivo ‘square’ – piazza
–, un luogo d’incontri, scambi, accordi. Anche la sede di
Tesisquare riflette questo pensiero: un cubo trasparente
dove le persone lavorano all’interno di isole concettuali;
niente pareti o muri a separarle; uno spazio che favorisce
il paradigma collaborativo.
Conclusioni
Tutti d’accordo sul fatto che oggi la persona è il vero motore di sviluppo delle imprese, imprescindibile leva strategica. Le difficoltà emergono nel momento in cui si entra
nel dettaglio della pratica Hr. Durante una giornata di lavori lunga, ma altrettanto piacevole, sono emerse alcune
linee guida che crediamo possano aiutare aziende e direzioni Hr a valorizzare le persone, dal loro ingresso nelle
organizzazioni alla loro uscita, dall’inizio della carriera
professionale alla fine; guide che considerano necessaria
la motivazione, lo sviluppo del talento e la formazione, il
supporto tecnologico e il paradigma collaborativo.
A chiudere la giornata un interessante esperimento teatrale a cura di Allen Carr’s Easyway dal titolo Dipendo da
me: monologo interpretato da Ezio Passacantilli, dedicato
alla propria dipendenza dal fumo e al coraggio di assumersi la responsabilità di sé e della propria salute.