COORDINAMENTO PROVINCIALE UNITARIO SINDACATI POLIZIA PENITENZIARIA - SONDRIO Via A. Caimi n. 23 – 23100 Sondrio c/o Casa Circondariale di Sondrio Prot. n. 01/2014-Cong. Sondrio, lì 29 Maggio 2014 AL PROVVEDITORE REGIONALE DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PER LA REGIONE LOMBARDIA (Dott. Aldo FABOZZI) Via P. Azario n. 6 M I L AN O AL DIRETTORE DELLA CASA CIRCONDARIALE (Dott. Gianfranco MONGELLI) SONDRIO e.p.c. AL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA ROMA ALL’UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA (Dott.ssa Piera CONTE) ROMA AL SIGNOR PREFETTO (Dott.) SONDRIO AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI SONDRIO ALLE SEGRETERIE REGIONALI E NAZIONALI OO.SS. MILANO - ROMA OGGETTO: Stato di agitazione del Personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Sondrio – Grave situazione organizzativa – Richiesta di convocazione del tavolo Superiore. Coordinamento Unitario Provinciale Sindacati Polizia Penitenziaria – SONDRIO Le scriventi OO.SS. aderenti al Coordinamento Sindacale Unitario in intestazione, in seguito alle determinazioni unilaterali assunte dal Direttore della Casa Circondariale di Sondrio Dott. Gianfranco MONGELLI e supportate dal Comandante del Reparto, in ultimo con l’ordine di servizio n. 497/bis del del 13/05/2014, ove il Dirigente determinava variazioni complessive di tutta l’organizzazione del lavoro della Casa Circondariale di Sondrio mediante tagli di posti di servizio fondamentali, orari turnazioni e carichi di lavoro, quindi senza concordare con le parti sociali materie strettamente attinenti al tavolo sindacale come previsto dall’A.Q.N. e dal P.I.R., in un periodo storico di totale sfascio vissuto dal Personale di Polizia Penitenziaria che, con spirito di servizio e sacrificio personale e familiare, ha retto l’Istituto nel migliore dei modi, operando in una situazione vergognosa di carenza reale di risorse umane dai contorni a dir poco drammatici. Nella Casa Circondariale ormai la straordinarietà delle situazioni operative è diventata purtroppo ordinarietà, in quanto quotidianamente il Personale di Polizia Penitenziaria è costretto a ricoprire contemporaneamente più posti di servizio, incarichi d’ufficio e cariche fisse in generale, non potendo più garantire il regolare assolvimento dei compiti istituzionali ed adeguati livelli di operatività e sicurezza, ciò dimostrato anche dalla protesta collettiva dei detenuti del 06/05/2014, a causa del mancato carico sui rispettivi conti correnti delle somme loro versate da parte dei familiari. Inoltre si rappresenta che, alla data odierna, in un Istituto dove è applicato il “Regime aperto”, e la cd. “Vigilanza dinamica integrata”, non è ancora associato alcun sistema idoneo a garantire l’incolumità degli operatori ed il controllo visivo tramite videosorveglianza, così come previsto dalla Lettera Circolare n. 3649/6099 del 22/07/2013 a firma del Capo del Dipartimento. A ciò si aggiunge l’esiguo numero di unità di Polizia Penitenziaria, pari a 21 unità effettivamente a disposizione, ai quali non viene garantita la regolare fruizione dei diritti soggettivi costituzionalmente sanciti, quali i riposi settimanali ed il congedo ordinario, poiché soventemente vengono richiamati in servizio al fine di garantire lo svolgimento del turno al di sotto del livello minimo di sicurezza; basti pensare che il più dei turni serali vengono effettuati da tre (3) unità e le notti da due (2) sole unità. Altre criticità di non poco conto si assistono nel servizio Traduzioni, poiché il trasporto dei detenuti avviene mediante l’impiego di 2 (due) sole unità, quindi sotto scorta, a causa di una errata interpretazione di una nota del PRAP da parte del Direttore e del Comandante del Reparto, i quali sostengono che il Superiore Ufficio sostenga la legittimità di tale modus operandi nelle operazioni di trasporto dei detenuti, quindi autorizzando di fatto l’utilizzo della Radiomobile e contravvenendo a quanto disposto dal nuovo modello operativo Traduzioni e Piantonamenti. Certamente, la dice lunga in merito alla carenza organica, la consistenza del personale Coordinamento Unitario Provinciale Sindacati Polizia Penitenziaria – SONDRIO assegnato al N.T.P. che è pari ad una (1) unità senza la formalizzazione di un Coordinatore del settore. Il Sig. Direttore il quale, a suo dire, si preoccupa della situazione drammatica in cui versa l’Istituto, anziché ascoltare le denunce delle OO.SS. nella riunione del 27 maggio u.s., munito di auricolare, si dedicava “presumibilmente” a conversazioni telefoniche con il proprio telefono cellulare, se non ad una registrazione mai concordata della riunione, visto che ad un certo punto rivolgeva il microfono all’indirizzo dei delegati sindacali presenti che avevano chiesto la parola. Tale comportamento a dir poco scorretto verso le OO.SS. presenti che è sfociato nell’abbandono del tavolo da parte delle scriventi, è l’ultimo di una lunga serie di comportamenti discutibili ad opera di un Dirigente che non appare idoneo a reggere il tavolo contrattuale, ed è stato stigmatizzato aspramente da queste Sigle Sindacali poiché sottende strafottenza, non solo verso chi è legittimo portavoce delle criticità che vive il Personale e che cerca in un confronto costruttivo con l’Amministrazione onde trovare la risoluzione delle problematiche, ma anche verso tutti i Poliziotti della Casa Circondariale di Sondrio. P.T.M. Il Coordinamento sindacale unitario in intestazione dichiara lo stato di agitazione ed interrompe formalmente le relazioni sindacali con la Direzione della Casa Circondariale di Sondrio, manifestando il proprio dissenso mediante l’apposizione di bandiere e striscioni sulle finestre prospicienti alla via Caimi, avendo cura di non recare intralcio alcuno alla viabilità urbana, nonché di non pregiudicare, sia la sicurezza che il regolare svolgimento delle attività dell’Istituto. Inoltre si richiede al Signor Provveditore Regionale la convocazione del tavolo superiore entro 10 giorni onde trovare soluzioni idonee, onde lenire le condizioni di “estrema sofferenza” in cui versa il Personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Sondrio che ha già iniziato una forma di protesta mediante l’astensione dalla M.O.S. in data 28/05/2014. Si fa presente che allo scadere dei 10 giorni, lo scrivente Coordinamento Sindacale Unitario manifesterà il proprio dissenso mediante uno o più sit-in di protesta dinanzi all’Istituto penitenziario e altre forme di protesta anche eclatanti oltre ad informare gli organi di stampa. In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti. Coordinamento Unitario Provinciale Sindacati Polizia Penitenziaria – SONDRIO
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