Periodico di informazione — Azienda USL 4 Prato— N.20 Maggio/Giugno 2014 - Registrazione Tribunale di Prato n. 140/89 Il Ministro Lorenzin al Santo Stefano Un grazie a tutti gli operatori che lavorano per la salute Lo scorso 11 maggio, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha visitato il Nuovo Ospedale Santo Stefano di Prato. A fare da guida l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni, il direttore generale dell'Asl 4 Edoardo Majno, il direttore sanitario Simona Carli, il direttore amministrativo Massimo Braganti e il direttore medico di presidio Luca Bianciardi. ziamento per questa visita, particolarmente apprezzata, che si è protratta nella nostra regione anche nei giorni successivi. "Grazie a tutti – sono le parole di apertura del Ministro – anche in un giorno festivo chi lavora in sanità deve mantenere elevati standard di qualità nell'assistenza, questa è una grande testimonianza del vostro mestiere.” Per quanto riguarda le criticità dell’ospedale di Prato– ha proseguito il Ministro - sono quelle che si riscontrano in tutte le nuove strutture. Il Ministero della salute è impegnato a monitorare la qualità e l’efficienza dei servizi.” Durante l’intervento il Ministro ha sottolineato che è necessario effettuare un cambiamento culturale con il Patto della Salute. Nell’Aprile scorso, si sono tenuti gli Stati generali della Salute che hanno incentrato l’attenzione su tre grandi tematiche: Programmazione, Prevenzione e Ricerca. Al momento dei saluti, ha promesso di tornare al Santo Stefano di Prato per dedicare più tempo ed approfondire la conoscenza della nuova struttura ospedaliera. La visita è durata circa un’ora. Nel corso della stessa giornata il Ministro Il percorso di visita ha compreso l'Area Materno Infan- ha proseguito la visita a Pescia, Lucca e Firenze. tile, il Blocco Parto, la Terapia Intensiva Neonatale, l'Area delle Terapie Intensive e il Pronto Soccorso. Il Ministro si è soffermato a salutare parenti e pazienti ricoverati. Nel giorno della festa dedicata alla mamma l’Onorevole si è intrattenuta con una giovane mamma, Elena,che aveva partorito la piccola Adele di un solo giorno di vita. La visita si è conclusa con l’incontro nella sala del Cembalo al terzo piano della struttura ospedaliera con la direzione dell'Asl e gli operatori sanitari. "E' un grande onore – ha affermato il direttore generale Majno - ricevere la visita del Ministro, in questo ospedale che è aperto da appena sei mesi, tutti gli operatori Le offrono un particolare ringraziamento". Anche l’assessore Marroni ha rivolto parole di ringra- P a g i na 2 La Chirurgia del Santo Stefano al Congresso Internazionale di Roma Dalla Sala operatoria il lavoro della equipe trasmesso in diretta in Italia e nel mondo L’Unità operativa Chirurgia del Nuovo Ospedale Santo Stefano di Prato, diretta dal dottor Marco Scatizzi, è stata selezionata, tra i dieci centri italiani, al XXV Congresso Internazionale di Chirurgia dell’apparato digerente che si è tenuto all’Auditorium del Massimo a Roma lo scorso 22 e 23 maggio. Sono stati oltre 1500 i chirurghi che hanno partecipato a questo importante evento internazionale. Nei quattro maxischermi dell’Auditorium sono stati trasmessi in diretta dalle sale operatorie italiane e straniere, interventi eseguiti da prestigiosi chirurghi selezionati per le loro capacità e impegno nell’innovazione tecnologica. L’ equipe chirurgica del Santo Stefano di Prato, diretta da Marco Scatizzi ha eseguito in diretta due interventi Videolaparoscopici: una emicolectomia destra mininvasiva per neoplasia ed una resezione gastrica atipica mininvasiva per una neoplasia dello stomaco. L'equipe anestesiologica è stata diretta dal dottor Guglielmo Consales, direttore dell’unità operativa anestesia e rianimazione del Santo Stefano. L’equipe infermieristica ha lavorato in sinergia dimostrando grande capacità di organizzazione anche in questi delicati e complessi interventi, rendendo possibile l'ottimo S a n it à A m ic a risultato ed apprezzamento espressi in diretta dalla SaDirettore la congressuale. Responsabile Vania Vannucchi La chirurgia laparoscopica avanzata, applicata in queHanno collaborato sti due interventi è una tecLuca Bacci nica mininvasiva che perCristina Tacconi mette di eseguire interventi Sandra Vannucci attraverso l’inserimento nell’addome di una telecamera e l’utilizzo di strumenti miniaturizzati, rendendo possibile un recupero precoce di tutte le funzioni e un rapido ritorno dei pazienti alla vita quotidiana. “E' con orgoglio che comunichiamo questa notizia commenta Marco Scatizzi - consapevoli che il Nuovo Ospedale valorizza ancora di più le grandi professionalità che vi lavorano, restituendo a Prato il posto che si merita nel panorama chirurgico italiano. Il Congresso è stato un importante momento di divulgazione scientifica di alto livello dedicato all’attività di sala operatoria, oltre ad un confronto con i massimi esperti a livello nazionale ed internazionale.” Durante il congresso sono stati offerti collegamenti con le Sale Operatorie da: Stati Uniti, Giappone, Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Svezia, Spagna, Portogallo, Australia, Cina, Corea, Singapore, Sud Africa, Argentina. P a g i na 3 La Sala Conferenze intitolata a Stefano Magnolfi Primario di geriatria recentemente scomparso. Un giorno insieme per ricordarlo Sabato 21 giugno è stata inaugurata e dedicata a Stefano Magnolfi la sala conferenze della Palazzina dei servizi del Santo Stefano. La cerimonia è avvenuta nel solstizio d’estate, un giorno particolare che invita a fermarsi un “attimo”, così come pare faccia il sole per poi riabbassarsi, ed esprimere gratitudine ad una persona speciale. La sala è il dono che l’Azienda ha voluto offrire ad una persona che si è impegnata con grande passione e devozione culturale alla cura dei pazienti, dei colleghi , dei collaboratori e dell’organizzazione. La sala è un luogo per incontrare e accogliere le diverse culture di chi la vivrà, per scambiare idee e opinioni, per rinnovare pensieri e comportamenti, per studiare e approfondire quella scienza che lega inesorabilmente le persone alle cose. Uno spazio con un compito ben preciso: rinnovare, attraverso le relazioni, la conoscenza e la ricerca e, al tempo stesso, ricordare chi ha contribuito ad arricchire la nostra vita quotidiana, professionale e personale. Non addobbi né fregi, non complementi di circostanza, non titoli né medaglie. Persone legate a “Stefano” da affetto e gratitudine lo hanno onorato con emozioni e sentimenti autentici, venuti dal cuore e, rifuggenti dagli artefatti delle occasioni programmate, hanno seguito la naturale passione per l’altro. Le note toccanti dei brani musicali scelti con devozione, interpretati con bravura e commozione dall’amico Alessandro Cavicchi al pianoforte, insieme a Matteo Romoli al flauto e ottavino, hanno unito armoniosamente i ricordi di chi è intervenuto. La cerimonia è stata la sintesi della condivisione in cui persone care hanno “raccontato e ascoltato” piccoli capitoli della storia di un uomo di grande cultura e umanità manifestandogli l’attaccamento e il saluto di sempre. Nel giorno di inizio dell’estate gli amici ed in particolare i colleghi, hanno ricevuto in dono questo luogo e qui si sono tacitamente impegnati a custodirlo e coltivarlo con amore guardando al futuro attraverso il filo della memoria, quella musica che ogni essere umano porta con sé, come esperienza primordiale, nella “cura” dell’altro. Stefano Umberto Magnolfi nasce a Prato il 27 luglio 1955. Si laurea in Medicina e Chirurgia il 23 ottobre 1981 alla facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Firenze con una tesi sperimentale in Neurologia (relatore professor Amaducci) sui recettori muscarinici nell’encefalo umano, votazione 110/110. Si specializza in Neurologia il 12 novembre 1985 discutendo, sempre con Amaducci, una tesi sperimentale sulla terapia con Lisuride nel morbo di Parkinson riportando la votazione finale di 70/70 e lode. Nel 1989, discutendo una tesi su “Creatività e Invecchiamento” con il Professor Antonini si specializza in Gerontologia e Geriatria con votazione finale di 70/70 e lode. Dal 13 dicembre 1988 ha svolto la sua attività di medico presso la Geriatria dell’USL 9 Area Pratese. Dal 2007 è stato Direttore dell'Unità Operativa di Geriatria dell'USL 4. Dal 2008 è stato docente di Geriatria e Gerontologia presso il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche a Prato e docente del corso di specializzazione in Gerontologia e Geriatria dell'Università di Firenze. Uomo di grande cultura umanistica, abile musicista, conoscitore ed esperto di arte e numismatica, si è sempre impegnato nella crescita culturale dell'azienda come promotore e facilitatore della formazione e dell'aggiornamento culturale dell'integrazione professionale. È stato membro del Consiglio dei Sanitari, della Commissione Cultura dell'Ordine dei Medici Chirurghi di Prato e del Comitato Tecnico Scientifico della Biblioteca dell'USL 4. Attento al cambiamento, ha intensamente collaborato alla nascita ed all'organizzazione del Nuovo Ospedale di Prato S. Stefano. Autore di oltre 150 pubblicazioni di argomento geriatrico e neurologico, ha lavorato fino al 28 gennaio 2014. Ci ha lasciato il 29 gennaio 2014. P a g i na 4 AFA Day Giornata del Sollievo L’Azienda Sanitaria pratese ha aderito alla XIII Giornata Nazionale del Sollievo che si è celebrata lo scorso 25 maggio. La Regione Toscana promuove iniziative di sensibilizzazione e solidarietà con l’obiettivo di diffondere informazioni utili alla conoscenza della terapia del dolore e delle cure palliative e le attività e servizi presenti nelle Aziende Sanitarie per alleviare il dolore e la sofferenLo scorso 24 maggio si è celebrata la Giornata dell’at- za delle persone, in particolare quando le cure non tività fisica adattata, AFA DAY. I gruppi che durante consentono più la guarigione. l’anno hanno svolto l’attività fisica adattata hanno te- Domenica 25 maggio la struttura residenziale di Cure nuto una presentazione degli esercizi al Giardino de- Palliative Hospice “Il Fiore di Primavera” ha aperto le gli ulivi nel viale Galilei. porte ai cittadini per dare informazioni sulla struttura, E’ stata un’occasione per far conoscere alla città la sulle cure alle persone affette da malattia cronica presenza sul territorio di questa attività, sperimentarla oncologica e non, sul diritto di ognuno a non soffrire e in prima persona e aumentare il livello di adesione e ad essere accompagnato nel suo percorso di malattia partecipazione della popolazione, in particolare di con dignità e con la migliore qualità di vita possibile. quella anziana. La Regione Toscana promuove in tutto il territorio regionale l’organizzazione di attività per migliorare lo stile di vita della popolazione e ridurre la sedentarietà. L’Attività Fisica Adattata è un’attività ludico-motoria, non sanitaria, svolta in piccoli gruppi e con protocolli di esercizi che tengono conto delle diverse condizioni di salute dei cittadini. Si svolge in palestre o altri spazi messi a disposizione da enti e associazioni sotto la guida di un istruttore di educazione fisica o di un fisioterapista. Nell’Azienda USL 4, i protocolli dell’Attività Fisica Adattata sono concordati con il personale della riabilitazione che si occupa anche del coordinamento operativo delle attività sul territorio (monitoraggio dell’andamento dei gruppi, visite periodiche alle palestre, valutazioni specifiche in presenza di cittadini con particolari problemi di salute). I corsi sono suddivisi in due principali categorie: AFA generica e AFA speciale. Dal 2006 ad oggi sono stati attivati 64 corsi di AFA generica in 6 dei 7 comuni della provincia di Prato e 9 corsi di AFA speciale, per un totale di circa 900 partecipanti. Sabato 24 maggio anche il Centro Terapia del dolore è stato aperto per l’intera mattina. Personale medico ed infermieristico ha fornito informazioni sull’attività e sulle tecniche del trattamento del dolore rispondendo alle domande dei visitatori. L’Azienda Sanitaria di Prato aderisce inoltre alla sperimentazione Teseo-Arianna promossa dalla Regione Toscana relativa alla rete dei servizi ed alla istituzione del centro regionale per le cure palliative in età pediatrica presso l'Azienda Ospedaliera Meyer. La finalità è quella della ricerca di una modalità di raccordo tra la medicina generale e i servizi per le cure palliative e propedeutica alla definizione di linee guida regionali sulle cure palliative domiciliari P a g i na 5 Quando il cittadino ringrazia Chirurgia Al Direttore Poliambulatorio Giovannini Per effetto di una errata prescrizione da parte di un medico, vertente la differenza fra 1° visita ed accertamento di controllo, le operatorici… del reparto di accettazione si sono rese attrici degne di plauso alla soluzione del problema. Professionalmente preparate, hanno trovato il saggio equilibrio tra la regola scritta ed il buon senso, ponendo in evidenza la caratterizzazione a portare servizio per il pubblico. Le stesse da Lei dirette e sicure discepole del Suo esempio, appaiono degne di un plauso di comportamento che crea in tutti il giusto rapporto di relazione Cordialità e saluti…. Medicina 1 12 marzo 2014 Come esprimere la gratitudine per la cura, la professionalità, l’umanità che ho trovato in voi medici neurologi, infermieri e personale sanitario del reparto in cui sono stato ricoverato?? Ciascuno con il proprio stile, competenza e affettività ha contribuito a sostenermi nel traumatico momento vissuto. Non occorre fare nomi, né cenni ad alcuno dei difficili momenti e delle emozioni sostenute anche attraverso il vostro supporto. Ho ritenuto fosse doveroso riferire quanto sia stato importante per me essere “abbracciato” da persone oltre che da professionisti e dalla vostra dedizione alla cura della persona. La fragilità che percepisco nella mia nuova condizione appena scoperta, si trasformerà piano piano in forza e ciò, ne sono convinto,anche per come sono stato da subito coinvolto, reso partecipe, consolato, spronato o sostenuto da ciascuno di voi. Lettera firmata Fotografa il tuo Ospedale - concorso dal 1 luglio all’8 settembre Al concorso fotografico possono partecipare tutti i dipendenti. Il tema scelto è quello del Nuovo Ospedale S. Stefano.Gli scatti digitali possono essere in bianco e nero o a colori. Ogni foto deve esprimere un punto di vista “originale e soggettivo” dell’Ospedale attraverso lo sguardo di chi lo ha sempre a “portata di vista” e di chi lo “vive” quotidianamente. Regolamento 1. Partecipanti Il concorso fotografico "Fotografa il tuo Ospedale " è riservato ai dipendenti dell’ AUSL4 Prato 2. Il tema: Il Nuovo Ospedale di Prato S. Stefano I partecipanti devono presentare tre foto scattate ad interni o esterni del presidio ospedaliero. A ciascuna foto deve essere dato un “titolo” e “descrizione” 3. Modalità e termini di partecipazione La partecipazione al concorso è gratuita. Gli scatti ( a colori o in bianco e nero) devono essere digitali e in formato jpg, con dimensione non superiore a 4MB. le foto corredate di titolo e descrizione dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail: [email protected]. La descrizione dovrà essere composta da non oltre trecento battute. Dovrà essere specificata la data e la prospettiva dove è stata effettuata la foto. 4. Il concorso è aperto dal 1 luglio all’ 8 settembre 2014 5. Valutazione La foto vincitrice sarà scelta dalla Direzione Aziendale e da una commissione di esperti. Tutte le foto saranno pubblicate sulla Intranet aziendale. 6. Premio La foto vincitrice sarà utilizzata come sfondo nella homepage della intranet aziendale 7. Diritti d’autore e trattamento ai dati personali Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 il trattamento dei dati personali dei partecipanti al concorso è finalizzato unicamente alla gestione del concorso. Con l’invio della email, di fatto, l’interessato acconsente al trattamento dei dati personali. I gruppi oncologici multidisciplinari I progressi nelle terapie chirurgiche, la scoperta di nuovi farmaci antineoplastici e terapie farmacologiche mirate, lo sviluppo delle terapie geniche e l’evoluzione tecnologica della radioterapia e della diagnostica strumentale hanno creato i presupposti in base ai quali i pazienti oncologici raramente sono trattati da un solo specialista. Infatti sempre più spesso un team multidisciplinare si prende cura della persona affetta da malattia oncologica in quanto le terapie per questa patologia attualmente sono caratterizzate da un approccio multimodale (chirurgico, medico, radioterapico) che permette una gestione ottimale del paziente e la scelta delle migliori opzioni terapeutiche basate sull’evidenza clinica. Nello specifico, l’evoluzione dei mezzi diagnostici ci permette attualmente di giungere ad una definizione della malattia neoplastica in tutti i suoi vari aspetti: estensione, caratterizzazione istopatologica, ricerca di fattori (mutazioni geniche, presenza di componenti virali, proteiche, ecc…) che consentono di indirizzare con precisione i trattamenti dando luogo alla realizzazione di terapie personalizzate. L’avvento della PET/TC, ad esempio, ha modificato notevolmente l’approccio diagnostico e terapeutico, in particolare delle neoplasie del distretto testa-collo, dove questa metodica diagnostica è utile anche in fase di valutazione della risposta alla chemioradioterapia per definire meglio quali pazienti devono essere sottoposti all’intervento di dissezione linfonodale del collo. A tale scopo, nella nostra realtà sanitaria sono nati, ed attivi già da una decina di anni, i Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) che operano nelle patologie neoplastiche di più frequente riscontro. L’obiettivo di questi gruppi, che si riuniscono di regola settimanalmente (talvolta ogni 2 settimane), è di impostare un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato per ogni caso in modo da rendere le procedure di diagnosi e terapia rapide ed appropriate e, nel caso di trattamenti terapeutici multimodali, con una calendarizzazione ed un coordinamento precisi nella loro successione. I casi vengono portati in discussione attraverso la segnalazione di uno specialista o del medico curante previo colloquio con il paziente ed ottenimento del suo consenso. Al termine delle riunioni viene stilata una relazione per ciascun paziente contenente le proposte diagnostiche e terapeutiche da presentare e discutere con il paziente stesso, il quale potrà ulteriormente approfondire il piano proposto con i vari specialisti coinvolti nei giorni successivamente fissati per le visite. Il percorso diagnostico-terapeutico dei GOM verrà prospetticamente integrato con altre discipline e servizi di supporto (geriatri, psicologi, assistenti sociali, fisiatri, ecc…) e la sua prosecuzione nella fase di riabilitazione (quando indicata) e follow up multidisciplinare. Grazie a questa organizzazione del percorso assistenziale oncologico afferiscono annualmente oltre 1200 nuovi casi con una non indifferente quota di pazienti provenienti da altre province anche fuori Toscana. Attualmente i GOM già attivi sono 7. Specialisti GOM distretto testa e collo Specialisti GOM neoplasie toraciche Specialisti GOM neoplasie della mammella Specialisti GOM neoplasie gastrointestinali Specialisti GOM neoplasie ginecologiche Specialisti GOM neoplasie del tratto urinario e dell’apparato genitale maschile Specialisti GOM neoplasie cutanee A ciò si aggiunge anche il GOM mensile a Careggi presso l’Ortopedia oncologica sui tumori ossei e sarcomi delle parti molli cui partecipiamo su loro invito. I coordinatori dei gruppi oncologici multidisciplinari
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