geomètra CollegioNews è scaricabile a colori in formato PDF dal sito WWW.colgeofc.it In questo numero: CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente Loris Ceredi Vice Presidente Amerigo Camugnani Segretario Tesoriere e coordinatore stampa geo Cecilia Berlati Roberto Callisesi Matteo Lucchi Mirella Ravaglia Michele Tassinari Gian Luca Torino geo Consiglieri geo Franco Maltoni Presidente onorario geoidee: rubrica di Marino Mambelli 3 Facciate Il Miracolo Ecoistituto e Geometri Una opportunità di crescita di Piero Carusone Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate Centro di Informazione Nonviolenta Biblioteca Ecoistituto Cesena Una biblioteca specialistica 11 12 di Daniele Zavalloni geo geo geo in copertina: Forlì, il miracolo della Madonna del Fuoco . Duomo. Personale di pittura del maestro Vincenzo Brucci mètra Contenitore ufficiale delle news del Collegio Come eravamo Stufe Becchi Cassa Italiana Geometri Regolarizzazione spontanea posizioni Recupero irregolarità contributive mètra Segreteria di Forlì Via Merenda n. 3 E-mail: [email protected] Tel. 0543 28436 Fax 0543 30823 Cas.Post. n.333-Forlì Segreteria di Cesena Via Giordano Bruno n. 118 E-mail: [email protected] Anna Senzani Lazzari ha compiuto 103 anni Auguri Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati mètra Lauro Lazzari Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Prevenzione incendi Inadempienze contributive Decreto Sblocca Italia Convenzione CNGeGL / Aruba, distribuzione MT 16 17 18 23 24 25 28 30 32 gm 3 geoidee rubrica di Marino Mambelli FACCIATE Il Miracolo gm 4 Fuoco. Ma leggiamo ciò che scrisse Giovanni di Mastro Pedrino, cronista coevo del miracoloso episodio, sui fogli dell’impareggiabile Cronica del suo tempo. Nel mexe ditto (febbraio nda) de sovra una caxa che fo del Tempesta F orlì ha una patrona che porta il apresso Luffo di Taldo abitada per scola fuoco nel nome: è una bellissima da uno m.° Lombardino bruxò adì IIII del xilografia del XV secolo che ditto mexe, la notte venando la festa de raffigura la Beata Vergine con il Bambino santa Agata, e non ne romexe altro che le attorniata da numerose immagini di santi. mura e una carta con alcuna figura e Il foglio stampato - una delle più antiche nostra Donna in mezzo. E perché parve xilografie che si conoscano - si salvò da grande miracolo fo tolta dai calonixe de un disastroso incendio divampato il 4 Santa Croxe e porta in Santa Croxe con febbraio 1428 nella scuola di maestro reverencia: e questa fa assae miraculi. Lombardino, Leone A Giovanni di Mastro Pedrino, che miracolata sul proprio diario annotò l’eccezionale divenne per tutti la Beata Vergine del evento, viene anche attribuita una lunetta Cobelli. nell’attuale Quell’immagine via Tavola raffigurante il miracolo e la traslazione dell’immagine in Duomo. Opera attribuita a Giovanni di Mastro Pedrino, cronista e depintore. 1438 circa. Forlì, Cattedrale. gm 5 dipinta che descrive il miracolo. Oggi la lunetta assieme è all'antica custodita, xilografia miracolata, nei sacri locali del Duomo. Alla base della lunetta, che purtroppo subì ingenti danni al termine della seconda guerra mondiale, è scritto: E fò nel 1428 a dì 4 febraro. Qui se demostra como per vertù de Nostra Donna broxando questa casa non ghe remase altro che la sua figura in una carta imbrocada in un’asse e la quale è in questa cappella e fa molti mirachuli. Dopo l'incendio l'immagine fu lasciata appesa al muro annerito per alcuni giorni. Durante quel breve periodo una moltitudine di gente volle soddisfare il desiderio di essere testimone del prodigio. Anche il pretore Floriano Griffoni volle rendersene conto di persona. Poi, con una solenne processione, per volere di Monsignor Capranica Legato di L’incendio della scuola e il miracolo dell’immagine illesa. Santino realizzato da un’incisione di Antonio Hercolani della metà dell’800. Raccolta privata. Papa Martino V per le città di Romagna, l'immagine fu trasferita nella L’attuale via Leone Cobelli fu Cattedrale. In onore dell'immagine, nella chiamata per lungo tempo via Del Fuoco nuova dimora, fu in seguito realizzata una e via Beata Vergine del Fuoco. Oggi splendida cappella che ancora oggi porta nessuna strada di Forlì è dedicata alla il suo nome: la Cappella della Madonna sacra immagine, ma molte abitazioni del Fuoco. forlivesi, soprattutto del centro storico, espongono la sua effigie, in cotto o in gm 6 dell’architetto Luigi Mirri, la chiesa della Beata Vergine del Fuoco detta Del Miracolo. Al momento della costruzione sorse legittimamente il dubbio se il sito dell'edificio che si andava a realizzare fosse esattamente quello dell’incendio. Alcuni rilevanti indizi andarono ad avvalorare favorevole, l’ipotesi erano però trascorsi 4 secoli... Ma gradi. andiamo Passarono, l'esattezza, prima La xilografia che si salvò dall’incendio che, nel 1428, devastò la scuola di Maestro Lombardino. Pochi giorni dopo il miracoloso evento, fu traslata in Duomo dove, in suo onore, fu realizzata la meravigliosa omonima cappella. L’immagine è una delle più antiche xilografie che si conoscano. ceramica, sull’architrave principale. Alla patrona si chiede protezione soprattutto dal terremoto e, ovviamente, dagli incendi. Il 4 febbraio si bolognese, anni qualcuno pensasse di costruire un tempietto nel luogo del miracolo. Andrea gesuita dell’ingresso per 364 che per con un Fu l'Abate Michelini, di atto ex origine del notaio Vescovile Vincenzo Milani del 1792, ad acquistare la casa dai Mansionarj della Madonna, con l'impegno di fabbricarvi un celebra la sua ricorrenza. edificio sacro. Il nuovo proprietario avviò Dov’era la casa che accoglieva la scuola di Lombardino Brusi da Ripetrosa, immediatamente la demolizione di ciò che in quel momento appariva come una oggi c’è una deliziosa chiesetta realizzata costruzione malandata e in breve tempo nei allestì una cappelletta provvisoria con un primi dell’800 su disegno gm 7 altare che accolse un bassorilievo raffigurante la Madonna. Ad avvalorare Dopo il decesso, apparve impensabile che qualcuno assumesse la prodigiosa l'onere di completare i lavori. Ma, potenzialità di quel luogo miracoloso, racconta l'Abate Domenico Bolzoni nel concorre anche la storia, a dir poco 1819, un divoto alla Vergine, desideroso inconsueta, di quel bassorilievo messo in di darle una riprova di special riverenza, e mostra temporaneamente. Si racconta ad un tempo mostrare amor di patria, infatti che durante le demolizioni fu seco elesse di porre il sospirato termine ritrovato, all'incompiuto edificio. Quando il notaio proprio in quel luogo, un pesante oggetto ricoperto di gesso e altro Cerchioli materiale. Ripulito della parte incongrua, l'edificio era considerato più topaia che si altro. scoprì che si trattava di una redasse All’architetto l'atto Luigi di acquisto, Mirri, che rappresentazione della Vergine. Prima assunse l’impegno della progettazione, il della vecchio impianto momentaneo fu consacrata da Monsignor piacque, tanto Mercuriale Prati. La prima pietra delle fondamenta. Dopo 4 anni di lavori fu fondamenta fu completata la chiesa che risultò più benedetta dallo stesso vescovo e, per grande del previsto e quindi anche più evitare che la scultura di Maria venisse costosa. E’ la chiesa che oggi troviamo in danneggiata, via Cobelli. sua custodia alle collocazione della fu nuova in nell'altare chiesa seguito monache del data in da decisamente realizzare non nuove Corpus Domini. Fu probabilmente al momento di Ma venne il tempo dei francesi, di quella nuova edificazione che nacque il Napoleone, dei sequestri di opere d'arte, dubbio delle edifici addirittura qualche lite. Il nuovo edificio ecclesiastici e delle loro requisizioni. E sarebbe sorto dove realmente si ergeva Michelini pensò bene di non proseguire i la scuola di maestro Lombardino? Il lavori di costruzione della chiesa. Poi, nel Bolzoni prontamente trova le soluzioni: 1814, a oltre 90 anni di età, l'ex gesuita dappoiché arsa e distrutta - spiega l'abate morì senza aver completato l'impegno parlando dell'antica costruzione divorata che, con molta probabilità, non doveva dal fuoco - per lo incendio riedificossi, essere in uno stato di buon avanzamento. cominciò ad appellarsi, e fino a dì nostri sconsacrazioni degli sull'esatta ubicazione. Forse gm 8 gm 9 dalla piazza del Duomo in un vicolo verso mezzogiorno. Infine Bartolomeo Reciputi, cappellano e maestro di cerimonie della Cattedrale, nel 1686 precisa: certo è che una delle processioni, che suol esser la prima, si ordina per modo, che si passi avanti l'antica casa, dove successe il primo miracolo, che oggi è della SS Madonna del Fuoco, Immagine in cotto della Madonna del fuoco affissa alla parete esterna della chiesetta Del Miracolo in via Leone Cobelli. goduta però Mansionarij. da' Gli suoi stessi fu detta la casa del miracolo e col Mansionari che cedettero la proceder del tempo si diè in proprietà a' casa all'ex gesuita Andrea Michelini 364 Mansionari della Madonna. E aggiunge: anni dopo l'incendio. tanto più di buona voglia ricordo, perché chiamandosi Via del Fuoco, nome non di E' interessante notare come negli fresco attribuitogli, ma per antichissima scritti del coevo e informatissimo abate tradizione sue Domenico Bolzoni, non appaia il nome di congetture scomoda anche le memorie di chi acquistò la chiesa incompiuta e fece qualche conservato. Per le anche se costruire la nuova Chiesetta del Miracolo. nel suo Sulle pagine pubblicate dalla famosa fantastico scritto secentesco Il Fuoco Tipografia Casali di Forlì nel 1819, è Trionfante racconta infatti che l'incendio stampata una prefazione dedicata a si sviluppò in una casa assai avvenevole Maria Santissima! nella quale si legge: posta nel mezzo della città di Forlì poco (...) Dhe! pietosissima Vergine, degnatevi distante dal Duomo. Il Bonoli (XVII) di guardare con occhio propizio questa aggiunge: stavasi questa beata Immagine tenuissima offerta; e come Voi foste che il di carta imbroccata ad una tavoletta di pensiero legno, appesa ad un muro di una camera picciol tempio nel luogo medesimo, nel inferiore di una certa casa non molto lungi quale la vostra Santa Immagine restò postumo. antico cronista Giuliano Bezzi, m'inspiraste d'innalzarvi un gm 10 dalle fiamme illesa; così vi piaccia di filantropico di credente appaiono nel gradirne l'adempimento, versando su di Dizionario me Ecclesiastica, da S. Pietro fino ai giorni e sopra tutti coloro, che qui di di Erudizione Gaetano Moroni Storico - invocheranno il vostro dolcissimo Nome, nostri, Romano, le più elette grazie del Cielo. (...). La firma stampato a Venezia nel 1844. In quel è significativa e anonima: Uno dei più tempo il generoso canonico penitenziere umili ed indegni Vostri Servi. era già morto. Il benefattore volle quindi rimanere ignoto? Sarebbe un epilogo carico di devozione e romantica passione, adatto alla storia di un luogo che ospitò il miracolo della Madonna del Fuoco: il Per saperne di più: Domenico Bolzoni. Storia della nuova chiesa a Maria SS. del Fuoco. Tipografia Casali. Forlì, 1819. Sergio Fabbri. La Madonna del Fuoco di Forlì fra Storia, Arte e Devozione. Stilgraf. Cesena, 2003. Adamo Pasini. Storia della Madonna del miracolo dei Forlivesi. Mancano però Fuoco di Forlì. A cura dell’Abbazia di San Mercuriale. riscontri sulla reale volontà del mecenate. Forlì, 1936. Si tratta di Angelo Poggiolini, canonico penitenziere della cattedrale morto nel 1838. Il suo nome e il suo impegno Un sentito ringraziamento ad Andrea Donori. gm 11 ECOISTITUTO e GEOMETRI una opportunità di crescita Non vi è dubbio che negli ultimi decenni l’attenzione verso l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’energia, ed in generale le problematiche ambientali e legate alla sicurezza (dell’ambiente, delle città in cui viviamo, del lavoro, ecc.) sia aumentata notevolmente. Tutti siamo diventati più sensibili a questi problemi in quanto ormai percepiti come vitali per il nostro pianeta e conseguentemente per il nostro futuro e soprattutto per il futuro delle generazioni che verranno. Non sempre però questa maggiore consapevolezza ed informazione si trasforma in azioni concrete, in scelte politiche, che correggano, ed in molti casi invertano, questa tendenza al solo sfruttamento delle risorse disponibili sul nostro pianeta, le quali sappiamo bene, non sono affatto inesauribili. E’ necessario quindi uno sviluppo che sia sostenibile, facendo scelte che riducano drasticamente l’impatto negativo sull’ambiente, di cui l’inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria sono solo un aspetto a cui andrebbe aggiunto il consumo delle materie prime, la riduzione delle terre coltivabili, la deforestazione e via di questo passo... Se come cittadini quindi siamo tutti chiamati a fare scelte oculate che ci prospettino un futuro migliore, come tecnici certamente possiamo maggiormente contribuire riportando anche sul nostro lavoro scelte di salvaguardia e tutela ambientale. Il geometra in particolare, alla pari, se non più di altri tecnici, può avere le caratteristiche per essere più incisivo in questo, soprattutto per il suo stretto legame con il territorio in cui opera, per la sua capillare presenza sullo stesso, per la conoscenza dei materiali, per le sue competenze tecniche ed il rapporto spesso confidenziale con i costruttori ed i clienti. Naturalmente le competenze acquisite non sempre sono sufficienti; la continua evoluzione normativa e tecnica, l’introduzione di nuove tecnologie, le continue innovazioni e scoperte, rendono obsolete velocemente le conoscenze acquisite “ieri”, per cui siamo chiamati continuamente ad aggiornarci ed a studiare. Il campo “ambientale” quindi non meno di altri, ma con un valore aggiunto di notevole importanza sia sul piano etico (possiamo decisamente contribuire al miglioramento del nostro ambiente ed al benessere di tutti) che sul quello occupazionale (maggiori possibilità di lavoro e sviluppo rispetto ai campi “tradizionali”). La biblioteca dell’ecoistituto (di cui potrete leggere nella scheda allegata) può essere un valido supporto al nostro lavoro, sia per la ricca documentazione presente e catalogata (oltre alla consultazione dei testi c’è anche la possibilità del prestito) e sia per la possibilità di partecipare a convegni ed incontri specifici ed a tema. Non mi rimane pertanto che augurare a tutti un buon lavoro continuando ad avere sempre una attenzione particolare per il nostro “Ambiente”. Carusone geom. Piero (Coordinatore Commissione Ambiente Collegio Forlì-Cesena) gm 12 Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate Centro di Informazione Nonviolenta BIBLIOTECA - ECOISTITUTO ECOISTITUTO - Cesena Organizzazione di volontariato Onlus Riconosciuta con determina della Prov. Forlì – Cesena n° 29 del 30.03.’98 prot. 32802 Data: Cesena: 08/09/2014 una biblioteca specialistica La prima attività svolta fin dagli anni ottanta dal GRTA-CIN - di seguito Ecoistituto Cesena- è stata quella di raccogliere «documenti» che riguardavano le cosiddette tecnologie appropriate. Il primo nucleo di documentazione è sorto grazie alle biblioteche personali dei singoli soci che hanno messo a disposizione i propri materiali bibliografici raccolti durante i viaggi di studio e ricerca in Italia, gli incontri, i seminari ed in particolare durante tutte quelle occasioni di viaggio all'estero. Fin dalla costituzione l’Ecoistituto ha fatto parte della rete internazionale S.A.T.l.S. (Servizi Internazionali di Informazione sulle Tecnologie Socialmente Appropriate) e questo ha favorito lo scambio di materiali di documentazione con altri centri e organizzazioni che lavorano specificatamente nell'ambito delle cosiddette tecnologie appropriate (T.A.) e dell’agricoltura. La Biblioteca dell’Ecoistituto di Cesena è oggi un vero “centro di documentazione” specialistico su ambiente – agricoltura – bio/architettura artigianato e tutto quanto concerne i temi che oggi vanno sotto il nome di “sviluppo sostenibile”, ma che noi preferiamo definire “società dal futuro durevole o economia possibile”. Tale centro di documentazione può vantare circa 20.000 libri (di cui schedati e ingressati, alla data d’oggi, circa 5.000), materiale grigio, varie centinai di riviste, migliaia di diapositive, fotografie (b/n - colori e digitali), centinaia di audiovisivi e varie migliaia di piccoli documenti (manifesti, ciclostilati, fotocopie...) sui temi delle tecnologie appropriate, dell’agricoltura e dell’ambiente naturale. Per ragioni di spazio la Biblioteca ha oggi due sezioni distinte e collocate all’interno di due sedi sempre a Cesena: - Sezione Pace in via Chiaramonti 46 presso l’attuale sede del Centro per la Pace. - Sezione Tecnologie Appropriate (Tec App) - Fondo Zavalloni - Fondo Antonelli in via Germazzo 189 (Località Molino Cento) presso la sede dell’Ecoistituto. gm 13 La prima catalogazione è avvenuta all’inizio degli anni ottanta, secondo il sistema di catalogazione del network internazionale SATIS, cui l’Ecoistituto (GRTA-CIN) ne è stato parte. Il manuale di catalogazione fu da noi tradotto e pubblicato in italiano. Dall’anno 2000 la catalogazione avviene secondo le procedure del Sistema Bibliotecario Nazionale (http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac) in collaborazione con la Biblioteca Malatestiana di Cesena e la Provincia di Forlì-Cesena. La biblioteca dell’Ecoistituto può essere sicuramente definita “biblioteca specialistica” giacché raccoglie pubblicazioni dei seguenti temi: 100-NATURA, POPOLI E SOCIETÀ 100 - 109 SCIENZA E TECNOLOGIA 110 - 119 SVILUPPO SOSTENIBILE 120 - 129 ECOLOGIA, E AMBIENTE 130 - 139 CULTURA E SOCIETÀ 140 - 149 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE 150 - 159 TRASPORTI E DISTRIBUZIONE 160 - 169 INFORMAZIONE, COMUNICAZIONI E MARKETING 170 - 179 EDUCAZIONE E INSEGNAMENTO 200 - ENERGIA E POTENZA 200 - 209 ENERGIA E POTENZA 210 - 219 COMBUSTIBILI FOSSILI 220 - 229 COMBUSTIBILI DA BIOMASSA 230 - 239 ENERGIA SOLARE 240 - 249 PRODUZIONE DI ENERGIA EOLICA 250 - 259 PRODUZIONE DI ENERGIA IDRAULICA E MARINA 260 - 269 ALTRI FONTI DI ENERGIA E LORO APPLICAZIONE 270 - 279 ENERGIA MUSCOLARE 280 - 289 CONVERSIONE, IMMAGAZZINAMENTO E DISTRIBUZIONE E DI ENERGIA 300 - ACQUA, SANITÀ E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI 300 - 309 ACQUA 310 - 319 ACQUE DI SUPERFICIE 320 - 329 ACQUE SOTTERRANEE 330 - 339 SOLLEVAMENTO DI ACQUA 340 - 349 APPROVVIGIONAMENTO IDRICO 350 - 359 QUALITÀ E TRATTAMENTO DELL'ACQUA 360 - 369 SANITÀ 370 - 379 RACCOLTA E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI 400 - AGRICOLTURA, FORESTAZIONE, PESCA E ACQUACOLTURA 400 - 409 AGRICOLTURA 410 - 419 ATTREZZATURA AGRICOLA IN GENERALE 420 - 429 GESTIONE DEL SUOLO 430 - 439 TECNICHE DI COLTIVAZIONE 440 - 449 PIANTE E COLTIVAZIONE DI SPECIE 450 - 459 ALLEVAMENTO DI ANIMALI 460 - 469 FORESTAZIONE 470 - 479 ACQUACOLTURA E PESCA 500 - PRODUZIONE ALIMENTARE E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI 500 - 509 PRODUZIONE ALIMENTARE E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI 500 - 509 SCIENZA ALIMENTARE (ALIMENTAZIONE) 510 - 519 TECNOLOGIA ALIMENTARE 530 - 539 LAVORAZIONE ALIMENTARE PER PRODOTTI 540 - 549 IMBALLAGGIO, STOCCAGGIO E TRASPORTO DI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI 600 - FABBRICAZIONE INDUSTRIALE, ARTIGIANALE, INGEGNERIA E SERVIZI 600 - 609 MANIFATTURA, INGEGNERIA E SERVIZI gm 14 610 - 619 ATTIVITÀ MINERARIA ED ESTRATTIVA 620 - 629 FABBRICAZIONE DI FIBRE E INDUSTRIA TESSILE; VESTIARIO E PRODOTTI DI PELLE 630 - 639 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN LEGNO, PRODOTTI IN LEGNO E MOBILI 640 - 649 FABBRICAZIONE DI POLPA, CARTA E PRODOTTI CARTACEI 650 - 659 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI MINERALI NON METALLICI 670 - 679 FABBRICAZIONE DI METALLI E PRODOTTI METALLICI (METALLURGIA) 680 - 689 FABBRICAZIONE DI ATTREZZATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 690 - 699 FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO (COSTRUZIONE) 700 - HABITAT, INSEDIAMENTI UMANI, EDILIZIA E COSTRUZIONI 700 - 709 HABITAT, INSEDIAMENTI UMANI, EDILIZIA E COSTRUZIONI 710 - 719 PROGETTAZIONE EDILIZIA 720 - 729 MATERIALI DA COSTRUZIONE 730 - 739 TECNICHE ED ELEMENTI DI COSTRUZIONE 740 - 749 IMPIANTI TECNICI E PROTEZIONE DEGLI EDIFICI 750 - 759 OPERE DI INFRASTRUTTURA (LAVORI DI COSTRUZIONE DIVERSI DALL’EDILIZIA) 800 - SALUTE 800 - 809 SALUTE 810 - 819 NUTRIZIONE 820 - 829 MEDICINA SOCIALE E PREVENTIVA; IGIENE 830 - 839 SALUTE E BENESSERE 840 - 849 METODI DI TRATTAMENTO (TERAPEUTICI) 850 - 859 PRODUZIONE DI MEDICINE 860 - 869 SERVIZI, INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE PER LA SALUTE Tuttora le pubblicazioni provengono da molte parti del mondo, si possono trovare e consultare testi in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese e altre in lingue minori. Dall’anno 2004 questa biblioteca è entrata a far parte, del patrimonio in consultazione e in prestito, del Polo romagnolo delle biblioteche (SBN), stipulando una convenzione con l’amministrazione provinciale di Forlì-Cesena. I servizi offerti dalla biblioteca sono: consultazione e prestito delle pubblicazioni, prestito inter-bibliotecario; compilazione di bibliografie ragionate, suddivise per argomenti: titolo del libro o della rivista, autore, ed eventualmente sono specificati i capitoli o gli articoli di maggior interesse. La catalogazione prosegue a rilento per difficoltà nel reperimento dei fondi. gm 15 Questo è l’indirizzo web per accedere al sito della biblioteca: http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/O pac Qui comparirà la pagina: “RETE BIBLIOTECARIA DI ROMAGNA E SAN MARINO”. A questo punto potete partire per la vostra ricerca per: AUTORE TITOLO RICERCA LIBERA Sulla parte destra della pagina trovate due menù a tendina, di cui il primo intitolato “Sistemi”: fatelo scorrere fino a quando sarà evidenziato il testo “Provincia di Forlì-Cesena”; nel secondo menù, intitolato “Biblioteche”, selezionate “CESENA_Ecoistituto”. Ora potete dare avvio alla ricerca, saprete quali sono i libri disponibili. Uscire a SAN CARLO e dirigersi a dx verso la CITTA’ DI CESENA, dopo m 200 sulla dx troverete l’indicazione CARABINIERI. Girate a dx in via Castiglione, in seguito diventa via Roversano, proseguire per km 4,500 (attraverserete il fiume Savio). In una curva a destra, svoltare a sx ed entrate in via Germazzo, proseguite per m 180 circa. Sulla sinistra della strada, troverete 2 cartelli appesi ad un Pino nero che portano la scritta ”Aula di ecologia all’aperto” “Parcheggio”, indicano il punto di accesso al parcheggio prima del Pino nero, non abbiate timore ad entrare è l’accesso al parcheggio. Proseguite fino al parcheggio. Siete arrivati. Come arrivare all’Ecoistituto che è anche sede della biblioteca: Chi arriva dall’autostrada deve uscire a CESENA NORD ed entrare nella Super Strada E45 DIREZIONE ROMA. Il Direttore Daniele Zavalloni gm 16 Anna Senzani Lazzari la madre del nostro Presidente Onorario Lauro Lazzari, ha compiuto 103 anni Auguri dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Forlì – Cesena gm Come eravamo 17 gm 18 gm 19 Ha chiuso i battenti la nuova personale del Maestro Brucci in Sala XC Pacifici. L’ex collega Catasto del ha proposto immagini inedite di Forlì, ma anche scorci di un suggestivo golfo di Napoli e di altre icone della terra campana, come la grotta di Virgilio. Particolarmente interessante la pioggia (immagine sotto) che, tra nuvole minacciose, nasconde un viso stupito e indagatore. Ma la cosa che più ci colpisce, forse per motivi campanilistici, è quel sapore incantato e naif che Brucci sa donare alle prospettive forlivesi. Complimenti all’amico vivissimi artista Vincenzo Brucci dalla redazione di geomètra. gm 20 gm 21 gm 22 Partecipa geoclick Invia al Collegio le foto dei tuoi viaggi e, alle se vuoi, un tuo ritratto, sarai protagonista in uno dei prossimi numeri. Non sai quante immagini inviare? Non importa, rubriche di saremo noi a selezionarle. Ricorda, il tema è libero, ma una particolare attenzione dovrà essere prestata alle opere dell’uomo e a quelle della natura. georeport Se vorrai corredare le immagini inviate con un testo, la cosa è gradita. Ma non necessaria. E se poi il tema affrontato avrà uno sfondo sociale, umano o culturale, allora il tuo lavoro sarà inserito in questa rubrica per essere condiviso con gli altri geometri. geosport Le imprese sportive dei geometri hanno ampio spazio in questo contenitore. Manda le tue immagini sportive, anche quelle del racchettone sulla spiaggia. Buon divertimento.
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