KROTONANDO n. 1 2011

La montagna di Savelli e le colline
del Lipuda e del Vitravo
Il gusto della tradizione popolare passeggiando tra borghi e paesi
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
ACHERENTIA
ITINERARIO 1
Montagna di Savelli: Caccuri, Castelsilano, Cerenzia, Cotronei, Savelli
DESCRIZIONE
nelle ricette provengono principalmente
dalla Sila. I prodotti caseari sono molto
gustosi, i funghi porcini soddisfano da
sempre il palato dei buongustai. Non
mancano castagne e noci, che sono lavorate con miele e sono utilizzate per la
preparazione di dolci prelibati.
COTRONEI
Il territorio di Cotronei era abitato fin da
tempi antichissimi, come dimostrano
occasionali rinvenimenti di armi, asce e
daghe, e alcune tombe. Successivamente Cotronei è stato uno dei luoghi di
transumanza dalle zone di marina a
quelle di montagna. Nel corso dei secoli
il borgo si è sviluppato, fino a raggiungere l’attuale conformazione. La gastronomia di Cotronei è basata decisamente
su prodotti montani. Gli ingredienti usati
48
CACCURI
Si trova nel territorio dell’Alto Crotonese,
ad oltre 600 metri s.l.m. Le origini del
paese risalgono alla seconda metà del VI
secolo dopo Cristo quando gli strateghi bizantini vi eressero un posto di difesa a
presidio della valle del Neto minacciata
dall’invasione longobarda. Attorno alla installazione militare sorse e si sviluppò rapidamente l’abitato, che conserva in parte
le strutture originarie.
Interessanti sono il castello, di origine medievale ma abbondantemente rimanegCROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
giato, e alcune chiese, fra le quali spiccano quella della Riforma e di S. Maria del
Soccorso. La cucina tipica risale alla tradizione di cibi semplici, come ortaggi,
grano e carni suine.Trovano largo impiego
ancora oggi le provviste, come la carne
sotto sale, le olive alla cenere o all'aceto.
Tra i piatti tipici c'è il “bullitu con finocchi
selvatici”, i “taglierini ccu' 'e stigljule”.
CERENZIA (Acherentia)
Fu un’importante e gloriosa città bizantina, della quale oggi resta soltanto un
ammasso di ruderi.
Sul pianoro dove sorgeva l’antico centro, sono ancora evidenti le tracce di un
consistente agglomerato urbano, tra cui
spiccano un edificio sacro in gran parte
conservato e i resti di una struttura più
elaborata identificata come il «Vescovato». A distanza di 5 Km dall’acropoli,
sorge il moderno centro abitato, Cerenzia, un piccolo e tranquillo paese posto
alle pendici della Sila, a 640 m. s.l.m.
La gastronomia locale è semplice, a
base di: maiale, uova, formaggio, olive,
verdure di campo e legumi. Praticamente assente il pesce, eccezion fatta
per baccalà, sarde salate e sardella.
CASTELSILANO
Il borgo di Castelsilano originariamente
era identificato con il nome di “Castrum
Casini”, poiché sul borgo si ergeva un caCROTONE QUALITY TOUR
stello fatto costruire nel 1685 da Scipione
Rota, principe di Acherentia, attrattovi dalla
salubrità del clima e dalla tranquillità del
luogo.Attorno al castello del Principe, vennero con il tempo edificati casolari per
ospitare contadini e pastori.All’attuale denominazione si è giunti nel 1950 con decreto del Presidente della Repubblica, che
ha tramutato il nome in Castelsilano. In tavola sono sempre presenti insaccati e prodotti sott'olio, quali olive, funghi, peperoni,
pomodorini, melanzane. Tipici sono la
pasta “china” e “u 'mbullitu” (bollito di
carne di maiale con cicoria), nonché gli ottimi dolci locali. A Pasqua, vengono preparati i mustazzuoli, le cuzzupe (tipo di
ciambella decorata con uova intere), le
amarette (pasta di mandorle amare e
dolci) e il muccellato (pane locale aromatizzato all'anice). A Natale, si può gustare
la “pitta 'mpugliata” (dolce lavorato ripieno
di uva passa, noci, mandorle e vino cotto),
i turdilli (pasta dolce ricoperta di miele), le
cassettelle (pasta ripiena con uva passa,
noci e mandorle, poi ricoperta di miele) e
i fritti (ciambelle da ricoprire di zucchero o
farcire).
SAVELLI
Il paese di Savelli venne fondato nel 1638
dalla principessa Carlotta Savelli della famiglia nobile romana dei Savelli, che diede
ai contadini sfollati dal terremoto, provenienti soprattutto dai paesi di Carpanzano
e Scigliano, la località Scalzaporri. Il paese
venne chiamato così in onore della benefattrice. La gastronomia savellese è ricca
di sapori e ricette che conservano il gusto
della tradizione popolare e dei tempi in cui
l’alternanza dei piatti era scandita dal succedersi delle stagioni.
49
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
N
O
E
MAPPA
S
COTRONEI
CACCURI
CERENZIA
CASTELSILANO
SAVELLI
50
CROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
PRINCIPALI ATTRATTIVE PAESAGGISTICHE E CULTURALI
’ una imponente dimora baronale costruita
al posto dell’antico castro bizantino del
sesto secolo. Più volte ristrutturato, vide l’ultimo intervento nel 1885 quando l’architetto
napoletano Adolfo Mastrogli vi aggiunse il rivellino ed una torre cilindrica merlata ad imitazione degli antichi castelli medioevali.
E
CASTELLO DI CACCURI » CACCURI
a costruzione si fa risalire intorno al 1660;
vi contribuirono il Principe Tommaso Rota
e la sorella Lucrezia. Nella chiesa si possono
ancora ammirare le campane offerte da Scipione Rota con stemma ed iscrizione, la statua
dell’Immacolata del 1600 e la pila dell’acqua
benedetta prelevata dalla cattedrale di Cerenzia, opera in granito rozzamente scolpita dai
maestri scalpellini del XIII secolo. E’ da segnalare anche la presenza di un imponente quadro raffigurante l’Immacolata Concezione,
posto sull’altare Maggiore e realizzato in mosaico da artisti Fiorentini.
L
CHIESA MARIA SS. IMM. » CASTELSILANO
cerenthia, Acherontia o Geruntia: già dal
nome storia e leggenda si confondono,
conferendole un particolare fascino e un alone
di mistero. Fondata secondo alcuni dagli Enotri, secondo altri da Filottete, l’antica urbe era
cinta da altissime mura naturali e dominava la
vallata del fiume Lese. Il sito è molto visitato,
specie in occasione della festa dell’Ecce
Homo.
A
ANTICHI RESTI
DI ACERENTHIA » CERENZIA
CROTONE QUALITY TOUR
51
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
CHIESA DI SAN NICOLA
DEI LATINI MATRICE » COTRONEI
u costruita da ricchi cittadini greci che si
trasferirono da Patrasso e Corona in seguito
alle leggi sull'iconoclastia. Inizialmente era dedicata a San Nicola dei Greci, ma quando la
chiesa passò dal rito greco a quello latino
(1597), fu dedicata a San Nicola dei Latini.
Tra il 1720 e il 1750 furono effettuati dei lavori
di costruzione per cui la facciata principale fu
sistemata sulla parete sinistra dell'edificio originario. Il campanile fu inglobato nella struttura. In base al progetto, la chiesa non è mai
stata completata.
LE FONTANE » SAVELLI
Savelli ci sono quattro fontane: la "fontana
vecchia", intorno alla quale sorsero le
prime case di Savelli, presenta quattro canali
che scorrono in un'unica grande vasca dove le
donne venivano a lavare i panni; le altre fontane sono la Fonte Pedagese formata da tre
bocche d'acqua, la fontana Pitinella che ha un
solo canale di acqua a getto continuo e, infine,
la "fontana nuova" che ha una grande vasca di
scolo.
F
A
l confine tra la Sila Grande e la Sila Piccola, a
circa un’ora da Crotone, si trova Trepidò frazione del comune di Cotronei, una località turistica di notevole interesse sia per il turismo
invernale che per quello estivo. In questa zona
sorge il famoso villaggio Palumbo, posto nei
pressi della riva meridionale del lago Ampollino. Il
lago Ampollino, nato negli anni venti sbarrando
con una diga il corso del fiume omonimo, si è
negli anni perfettamente integrato con l’ambiente
circostante.
Oggi, sulle sue rive, si sviluppano rigogliosi boschi di conifere, abeti, pini e lecci; nelle sue
acque, comunicanti con quelle del lago Arvo, sono
presenti trote, persici reali, cavedani, tinche, carpe
e ciprinidi minori.
A
TREPIDÒ
LAGO AMPOLLINO » COTRONEI
52
CROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
TREPIDÒ SCIOVIA » COTRONEI
CROTONE QUALITY TOUR
Nell’area è possibile praticare diversi sport nel
corso di tutto l’anno: escursionismo (a piedi, a cavallo, in mountain bike), sci (sono attivi efficienti
impianti di risalita), bob (pista coperta con due livelli: principianti ed esperti); sono disponibili inoltre ottimi impianti acquatici per il turismo estivo.
In tutta l’area sono presenti strutture ricettive che
consentono di soggiornare e degustare i prodotti
tipici del territorio, nonché diverse strutture ricreative.
L’area circostante il lago Ampollino è inoltre uno
straordinario scenario per i numerosi eventi e
spettacoli che vi vengono organizzati. Primo tra
tutti l’Ampollino Sound Festival: una tre giorni che
si svolge ad Agosto all’insegna dell’aggregazione,
della musica e dell’arte.
53
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
PRODOTTI TIPICI DELL’ENOGRASTRONOMIA LOCALE
GASTRONOMIA
Bullitu con finocchi selvatici
Zuppa a base di finocchi selvatici. Si lavano e spezzettano i finocchi selvatici, quindi si fanno cuocere nella
pignata con la carne di maiale fatta precedentemente
dissalare in acqua. E con l’aggiunta di purmunella.
Condire con olio e sale a piacimento e cuocere a fuoco
moderato finché la carne non giunge a cottura.
U ‘mbullitu i porcu
Le ossa di maiale, scarnite, si mettono a bollire in
abbondante acqua. Raggiunta l’ebollizione si
schiuma il brodo e si aggiunge qualche pomodoro
pelato, qualche foglia d’alloro, una cipolla. Cotto il
brodo, vi si versa della pasta spezzata, precedentemente cotta a parte, e si lascia insaporire. Versato il
tutto nei piatti, si cosparge di formaggio pecorino.
Tiella ‘e cucuzzialli e patate
In una teglia si alternano vari strati di patate e zucchine tagliate a fette, farcite con: formaggio grattugiato, mollica di pane, basilico, qualche pezzetto di
pomodoro maturo, pepe nero, sale, aglio, una foglia
di alloro. Si completa con un ultimo strato di mollica,
formaggio, un po’ di olio, mezzo bicchiere di acqua.
La cottura viene effettuata in un forno ben caldo.
54
CROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 1
Corchie ‘e ficunniane siccate
Le bucce di fichi d’india sono grattate e lavate accuratamente in modo da eliminare tutte le spine. Poi,
vengono tagliate e messe a seccare al sole, quindi
cosparse di zucchero. Una volta che diventano ben
secche, sono conservate a lungo e consumate durante l’inverno come dolci.
Aru salaturu
(Pomodori e Peperoni in salamoia)
Si tagliano i pomodori e i peperoni a metà, si sistemano a strati in un contenitore (salaturu) e si aggiungono, ad ogni strato, sale abbondante, aglio,
peperoncino e finocchio selvatico. Per consumarli,
devono passare almeno tre mesi. Togliere dal contenitore la porzione che necessita, dissalarli in acqua
per 5/6 ore, strizzarli e friggerli in padella con olio
d'oliva. Oppure si possono consumare ad insalata.
PRODOTTI DA FORNO
Il maccellato
Il maccellato, fatto con farina di fiore di Maiorca (farina 00) è cotto due volte, prima nell’acqua bollente
e poi nel forno: questo particolare tipo di cottura evitava che “i maccellati” ammuffissero.
ITINERARIO 2
CROTONE QUALITY TOUR
55
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
UMBRIATICO
ITINERARIO 2
Colline del Lipuda e del Vitravo:
Umbriatico, Verzino, Pallagorio, Casabona, San Nicola dell’Alto, Carfizzi.
l'Alto Crotonese; a campi coltivati, vigne,
uliveti e frutteti si alternano zone boschive
o zone argillose a tratti brulle.
DESCRIZIONE
UMBRIATICO
Il paese di Umbriatico sorge dove un
tempo si trovava la città magno-greca di
Bristacia (700 a.C.) e la città vescovile
di Paternum (431). Divenne la fortezza
naturale dei Bruzi, schierati a fianco di
Annibale contro i Romani, i quali per
vendetta la rasero al suolo. L’edificio più
interessante è la chiesa ex cattedrale,
che risale al sec. XI. La tradizione gastronomica è ricca e si ispira ai sapori e
ai prodotti della terra.
La cucina è semplice e poco elaborata, a base di verdure, legumi, latticini e maiale.
VERZINO
Secondo una leggenda non molto accreditata, coinciderebbe con l’antica Vertinae, edificata dagli Enotri o da Filottete,
eroe greco giunto dopo la caduta di Troia
nei territori della presila. Il paese presenta
le caratteristiche tipiche della collina del56
PALLAGORIO
E’ un altro comune albanese. Nel 1453
si segnalano i primi insediamenti arbëreshë in “S. Giovanni in Pallagorio”, casale di campagna dei principi di
CROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
Umbriatico. Della sua origine Pallagorio
conserva la lingua e le tradizioni, ma non
più il rito bizantino greco. La gastronomia si fonda specialmente sui dolci della
tradizione, quali Culumolli, Petole, Crustuli, Sangera e Gagane.
CASABONA
Il paese di Casabona è documentato fin
dal 1198, quando Papa Innocenzo III
dava conferma a Nicodemo dell’esistenza, tra gli altri beni, di una Chiesa di
S. Dionigi con tutte le sue pertinenze,
ubicata nel territorio di Casabona.
La cucina casabonese attinge molto dalla
tradizione contadina. Prodotti tipici, che si
preparano ancora in casa, sono: i salumi,
i formaggi, la conserva di pomodoro e i
fichi infornati. Varie le specialità di dolci
che vengono preparati per le feste di Natale e di Pasqua.
SAN NICOLA DELL’ALTO
Il borgo di San Nicola dell’Alto non è
CROTONE QUALITY TOUR
stato fondato, come erroneamente si
credeva, dagli Albanesi. E’ stato infatti
accertato che il casale esisteva già da
alcuni secoli prima della venuta degli
Albanesi (1470), come casale di Casabona ed apparteneva alla chiesa cattedrale di Umbriatico. Il borgo mantenne
la denominazione di Casale di Casabona fino al 1811, data in cui ottenne
l’autonomia. In paese sopravvive la tradizionale cucina Albanese, fatta di piatti
semplici e deliziosi allo stesso tempo.
CARFIZZI
Carfizzi è uno dei paesi del crotonese di
origine albanese.
La presenza dei primi albanesi in Italia
risale al XV secolo, quando Alfonso V
d’Aragona, re di Napoli, allo scopo di
placare le insurrezioni dei feudatari pugliesi e calabresi, fedeli ancora alla
casta degli Angioini, chiese aiuto al
Principe di Albania Giorgio Kastriota
Skanderberg, e per riconoscenza, oltre
che per motivi strategici, donò agli alleati alcuni territori.
A Carfizzi, nota anche per i tessuti artigianali, resiste ancora la cucina tradizionale: molto diffusa è la preparazione
di pietanze con ingredienti semplici, tipici della cultura contadina.
57
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
N
O
E
MAPPA
S
UMBRIATICO
VERZINO
PALLAGORIO
CASABONA
SAN NICOLA DELL’ALTO
CARFIZZI
58
CROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
PRODOTTI DI QUALITÀ: LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE PROTETTA
Olio Extra Vergine Alto Crotonese DOP
La denominazione di origine protetta «Alto Crotonese» è attribuita all'olio extravergine di oliva
ottenuto da olive della varietà «Carolea» che
deve essere presente negli oliveti in misura non
inferiore al 70%. Le altre varietà presenti negli
oliveti e che possono concorrere da sole o congiuntamente nella produzione della denominazione «Alto Crotonese» in misura non
superiore al 30% sono le cultivar: Pennulara, Borgese, Leccino, Tonda di Strongoli,
Rossanese.
Le olive devono essere prodotte, nell'ambito della provincia di Crotone, nei territori
olivati della zona dell'alto crotonese che comprende, tutto o in parte, il territorio dei
seguenti comuni: Castelsilano (in parte), Cerenzia, Pallagorio, San Nicola dell'Alto
Savelli (in parte), Verzino. Si presenta di colore giallo paglierino-verde chiaro.
Il profumo è delicato di oliva, mentre il sapore è fruttato leggero.
PRODOTTI DI QUALITÀ: LE INDICAZIONI
GEOGRAFICHE TIPICHE LIPUDA IGT
Il Lipuda è un vino a I.G.T. la cui produzione è
consentita nei comuni Carfizzi, Casabona, Cirò,
Cirò Marina, Crucoli, Melissa, Strongoli, Umbriatico.
I vini ad IGT “Lipuda” bianchi, rossi e rosati,
devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da
uno o più vitigni a bacca di colore analogo, raccomandati e/o autorizzati per la provincia
di Crotone. È prodotto nelle tipologie: bianco, bianco frizzante, rosso, rosso frizzante,
rosso novello, rosato e rosato frizzante. All’atto dell’immissione al consumo devono
avere una gradazione minima in volume di: 11% per il rosso, rosato e novello; 10,5%
per il bianco e 10% per il bianco frizzante.
Per ulteriori informazioni: Consorzio di Tutela Olio Extravergine Dop Alto
Crtoonese - Via Vodige, 10 - 88819 Verzinio (Crotone) - Tel. 3388385083
CROTONE QUALITY TOUR
59
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
PRODOTTI TIPICI DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE
GASTRONOMIA
Furisiscka
Si tratta di una minestra di zucchine e fiori di zucca
condita con olio di oliva crudo, da accompagnare con
bruschette di pane caldo da inzuppare. Piatto tipico di
Carfizzi.
Bukëvale
È una caratteristica pizza realizzata con un impasto di
farina e rimazujet (ciccioli). Tipico di Carfizzi.
“A frissurata”
Piatto a base di carne di maiale (meglio se quella vicina al collo o la costata perché sono particolarmente
morbide), salsa di pomodoro, un bicchiere di vino, finocchietto selvatico, prezzemolo (solo se piace), sale
e peperoncino piccante.
“La Stridja”
Piatto preparato con farina di frumento (per metà di
grano tenero e metà di grano duro), olio d’oliva, aglio,
farina e fagioli. Si impasta la farina e si formano dei
panetti. Si prende il panetto, lo si buca al centro con
le dita e si comincia ad affilarne il bordo girando in
tondo sempre con la stessa frequenza e velocità,
comprimendo l’impasto sempre con la stessa forza.
Viene fuori un serpentone circolare che si assottiglia sempre di più. Raggiunta la
grossezza voluta, si taglia la matassa e si ottengono tanti fili di uguale misura. Si
fanno bollire in una pignatta di coccio dei fagioli bianchi di tipo cannellino in acqua
e sale, cuocendoli in modo che restino per metà cremosi e per metà interi. Si cuoce
la pasta in abbondante acqua e la si scola ben bene per poi mescolarla ai fagioli.
60
CROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
“Tagliarini e ciciari”
Si impasta la farina con le uova, si amalgama la
pasta e, quindi, la si stende sulla spianatoia. Dopo
averla tagliata a forma di tagliatelle sottilissime, si
attende che si asciughino. A parte si mettono a cuocere i ceci posti in una pignata accanto al fuoco e si
mescolano al sugo di pomodori preparato precedentemente. Si cuociono i tagliarini in abbondante acqua salata bollente e, quindi, si
condiscono con i ceci.
“U suffrittu du porcu”
Piatto realizzato con carne di maiale, pepe rosso, foglie di alloro, fiori di finocchio, vino, sale, acqua. Per
la preparazione si taglia a pezzetti la carne di maiale,
preferibilmente la parte del collo, si versa in una padella con un po’ d’acqua e si fa soffriggere mescolando continuamente.
Si aggiunge il vino che lentamente si fa evaporare.
Continuare la cottura aggiungendo qualche foglia d’alloro, pochi fiori di finocchio,
sale e pepe rosso o peperoncino piccante.
DOLCI
Gagana
Dolce Natalizio preparato con grano duro, zucchero, uova, vermut, acqua, olio d'oliva, cannella,
lievito di pane, un pizzico di sale, garofano e buccia di mandarino tritata. Si prepara e si stende
una sfoglia un po’ spessa, realizzando più dischi
rotondi del diametro del dolce e calcolando tre
dita in più per chiudere.
Si formano tante strisce larghe, disposte sulla spianatoia e si spalmano d’olio d’oliva,
zucchero, buccia d’arancia tagliata a cubetti minuscoli, cannella e garofano in quantità minima. Aggiungere poi nella parte centrale un’amalgama di uva passa, noci e
mandorle a pezzetti. Si sollevano dai bordi laterali delle strisce di pasta farcite e si arrotondano in modo da formare una torta costituita da una grossa spirale.
CROTONE QUALITY TOUR
61
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
PRINCIPALI ATTRATTIVE PAESAGGISTICHE E CULTURALI
a “Montagnella” è un parco comunale che
si estende dalla valle di Giglietto fino alla
sommità del monte Pizzuta e attraversa le verdi
terrazze di “Menzivono”,“Stazzovecchio”,“Monachello”, “Capraro”,“Montagnella” e le fonti di
“Crosari”. Il parco è stato istituito per proteggere e valorizzare uno dei più completi esempi
di macchia mediterranea della zona, il clima e
la flora mediterranea rifulgono in tutta la loro
bellezza. Molte sono le specie e sottospecie
che, con i loro colori, arricchiscono il paesaggio prevalentemente di colore verde cupo dato
dai sempreverdi Leccio, Farneto e Rovella.
L
LA MONTAGNELLA » CARFIZZI
ono delle caratteristiche formazioni d’argilla, mescolate con sabbia e arenaria.
Hanno la forma di collinette e sono testimonianza dell’antico borgo, abbandonato a seguito di una serie di terremoti, frane e alluvioni.
Un altro scorcio suggestivo e originale è offerto
dalla “Vallecupa”: un pendio della collina, non
coperto da vegetazione alcuna e caratterizzato
da una successione di grotte scavate nel tufo.
S
LE SCIOLLE » CASABONA
a Chiesa del Carmine con molta probabilità
era un santuario Mariano del XIX secolo.
Nella seconda metà del secolo scorso è stata
abbellita, e vi è stato aggiunto il campanile che
ora domina tutto il paese. La Chiesa è ad una
navata. Un grande arco a sesto acuto, retto da
due colonne uguali a quelle dell'altare, delimita la zona del presbiterio. Sui muri laterali si
elevano: a destra l'altare dedicato a Santa Rita
e a sinistra quello dedicato a S. Anna. Sull'altare centrale sta, solenne, la statua lignea,
settecentesca, della Madonna del Carmine.
L
CHIESA DEL CARMINE » PALLAGORIO
62
CROTONE QUALITY TOUR
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
aratteristico è il centro storico di San Nicola
dell'Alto, arroccato sulla dorsale che collega
il monte Pizzuta al monte San Michele. Il saliscendi delle strade, che seguono l'andamento
ondulatorio del cozzo sul quale è adagiato l'abitato, fa da contrappunto ai vicoli stretti e alle larghe piazze acciottolate che ospitano vecchi e
nuovi palazzi, a tratti intervallati da arcate, che
conservano ancora la struttura architettonica
delle origini.
C
C. STORICO » S. NICOLA DELL’ALTO
enne costruita sulla platea del tempio pagano
dal primo vescovo di Paternum (436), con
impiego di colonne e materiale trovato nei luoghi
vicini. Successivamente, all'epoca del vescovo
Teodoreto, fu costruita la Cattedrale a croce latina addossata alla prima chiesa, che venne trasformata in cripta, su cui è sito l’attuale transetto.
Nei secoli XI e XII vennero aggiunte le due navate
laterali. Il vescovo Loierio fece costruire due corpi
di fabbrica ai lati dell'abside per ricavarne due
cappelle al di sopra, ai lati dell'altare maggiore e
due tombe, al di sotto del piano della cripta ex
tempio pagano, una destinata ai vescovi e l'altra
ai sacerdoti.
V
CATTEDRALE
DI SAN DONATO » UMBRIATICO
la parte più antica del paese, dove si trova
l’imponente Palazzo ducale – ora Palazzo Comunale (in quanto sede degli uffici del Comune).
Costruzione di notevole interesse storico-artistico
risalente al XVII sec, si ritiene sia stato realizzato
dal Duca Nicolò Cortese nella seconda metà del
1600. L’impianto primitivo, centrato su un cortile
rettangolare che ospitava un pozzo, era composto da tre piani, ma nell’800, l’ultimo, venne eliminato e con i materiali di risulta furono costruite
alcune case ad esso adiacenti. Negli anni ’50 fu
realizzata la torre con l’orologio. Negli anni ’60
venne interrato il pozzo del cortile.
È
“U SPIRUNE” » VERZINO
CROTONE QUALITY TOUR
63
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / ITINERARIO 2
LE AZIENDE DI QUALITÀ
ARTIGIANATO DI QUALITÀ
DENOMINAZIONE
SETTORE
SEDE
INDIRIZZO
TELEFONO
Mazzuca Roberta
Gioielli e preziosi
Cotronei
C.so Garibaldi, 209
0962/491212
Lapietra Giuseppe
Orafo
Gioielli e preziosi
Pallagorio
Piazza Carmine
0962/761066
ORAFI
DENOMINAZIONE
SEDE
INDIRIZZO
TELEFONO
Viviani Domenico
Carfizzi
Piazza P. Tassone
0962/87166
Guzzi Luigi
Cotronei
Via Roma, 4
/
Mazzuca Roberta
Cotronei
Via Garibaldi, 180
0962/ 491212
Pariano Tommaso
Cotronei
Corso Garibaldi, 59
0962/44338
La Pietra Giuseppe
Pallagorio
Via Carmine, 96
0962/761066
Iaquinta Giuseppe
Verzino
Via R. Margherita, 17
/
64
CROTONE QUALITY TOUR