Fondo Mario Negri

Fondo Mario Negri
RISULTATI
DI VALORE
Il bilancio 2013
del Fondo Mario Negri
chiude in positivo
un esercizio da record:
aumento dell’attivo
e accelerazione del piano
di riallineamento.
Il tutto mantenendo
una gestione prudenziale
Alessandro Baldi
C
ON IL 2013 SI È CHIUSO UN ANNO particolarmente positivo, durante il quale il Fondo Mario Negri ha raggiunto importanti risultati. Vediamone,
in particolare, tre dei più significativi.
Esercizio da record – Il primo: il risultato di esercizio che, al netto d’imposta, si è attestato sui 90 milioni di euro, è il più
alto mai conseguito dal Fondo nella sua ormai lunga esistenza, sia in
termini assoluti sia in termini relativi, con un rendimento medio sul capitale investito vicino al 5%.
Ammontare delle attività – Il secondo: l’ammontare delle attività
del Fondo al 31 dicembre 2013 ha superato per la prima volta la considerevole cifra dei 2 miliardi di euro. Tale capitale è stato interamente investito con la seguente ripartizione: 1.842 milioni di euro, l’89%
del totale, in investimenti mobiliari; 183 milioni di euro, il 9% del totale, in investimenti immobiliari; 4 milioni di euro sono stati destinati a mutui per gli iscritti e 41 milioni sono rimasti in liquidità.
Il riallineamento – Il terzo: il processo di riallineamento ha raggiunto per la prima volta, e con alcuni anni di anticipo rispetto al piano attuariale condiviso con le autorità di vigilanza, un avanzamento che
rappresenta l’inizio dell’auspicata fase di diminuzione progressiva
dell’ammontare dei contributi dovuti per prestazioni future, il cosiddetto per semplicità “disavanzo” emerso agli inizi degli anni 2000 con
il passaggio al sistema di gestione della capitalizzazione individuale.
Prudenza e lungimiranza
Ad accrescere il valore di questi risultati c’è il fatto che, per raggiungerli, non abbiamo rischiato esponendoci alle insidie del mercato ma,
al contrario, abbiamo mantenuto una linea gestionale basata sulla
34
APRILE 2014
prudenza. Le nostre scelte di investimento attuate sono infatti in
linea con l’atteggiamento prudenziale derivante dalla mission
istituzionale del Fondo: gestire le
risorse previdenziali degli iscritti nel tempo, preservandole e incrementandole con politiche di
investimento sane e prudenti.
Certo, guardando oggi al 2013, che
ha visto gli indici dei listini azionari riportare crescite inusuali rispetto agli anni precedenti, si potrebbe
pensare che i risultati avrebbero
potuto essere ancor più positivi.
Occorre tuttavia ricordare che le
strategie di investimento del Fondo
sono impostate per rispettare dei
criteri (come quelli fissati dall’Autorità di vigilanza) basati essenzialmente sul costante controllo del rischio. Tale rischio viene rapportato
al rendimento atteso e non può superare dei limiti che permettono di
considerarlo sostenibile e compatibile con gli obiettivi fissati.
È inoltre importante riflettere sul
fatto che le prolungate fasi di esuberanza dei mercati sono di solito
soggette a inattese e insidiose fasi
di correzione. Coerentemente con
il mandato affidatoci, senza lasciarci coinvolgere dall’euforia di
una prolungata fase risk-on, coerentemente con la natura non speculativa del Fondo, continuiamo
ad affrontare i mercati con una
prudente e misurata partecipazione al rischio.
I risultati attribuiti ai comparti
I rendimenti conseguiti per i comparti del Tfr mostrano per il “garantito” un livello pressoché analogo a quello dell’anno precedente:
3,49% annuo lordo e 2,79% netto di
spese e imposta; si discostano invece i rendimenti dei comparti bilanciati: 3,28% lordo e 2,61% netto per il “medio termine”,
2,37% lordo e 2,11%
netto per il “lungo
termine”.
Ad accrescere il valore
dei risultati c’è il fatto che,
per raggiungerli,
non abbiamo rischiato
esponendoci alle insidie
del mercato ma abbiamo
mantenuto una linea
gestionale basata sulla
prudenza
L’attribuzione ai conti individuali
del risultato d’esercizio è stata di
un 6,12% lordo, 5,45% al netto di
imposta agevolata dell’11% anticipata per conto degli iscritti.
APRILE 2014
35
Fondo Mario Negri
La mancanza di visibilità
sugli orientamenti
dei mercati aveva indotto
il Fondo a programmare
anche una sua revisione
I mercati finanziari del 2013
L’andamento dei mercati finanziari nel corso del 2013 è stato largamente condizionato dalle mosse delle principali banche centrali
(Fed, Bce e Bank of Japan) e dalle
dichiarazioni, spesso ambigue,
dei rispettivi governatori. Una
certa erraticità dei dati economici,
in indebolimento ad aprile e in
graduale miglioramento nella seconda parte dell’anno, ha contribuito all’incertezza dello scenario
generale. L’eventualità che la Fed
potesse cominciare a ridurre gli
acquisti dei titoli ha innescato fra
maggio e giugno un’indiscriminata discesa dei prezzi di tutte le
classi di attività. Dati economici
superiori alle attese, e in particolare la percezione che gli Usa stessero imboccando più decisamente il
sentiero della crescita e che l’area
Euro stesse finalmente sfuggendo
alle spirali recessive, hanno gradualmente riportato serenità sui
mercati. L’annuncio della diminuzione programmata degli acquisti
di titoli (tapering), arrivato finalmente a metà dicembre, ha generato una risposta molto diversa ri-
36
APRILE 2014
spetto al mese di maggio: i titoli
pubblici Usa si sono parzialmente
indeboliti, mentre i mercati azionari hanno ripreso inaspettatamente slancio fino a fine anno.
L’anno passato è stato estremamente positivo per le azioni dei
paesi sviluppati, in particolare per
i listini americano e giapponese.
Anche i listini europei hanno avuto buone performance.
I timori sull’imminenza dell’inversione della politica monetaria
americana e i problemi di bilancia
commerciale di alcune economie
hanno condizionato negativamente l’andamento dei listini dei
mercati emergenti anche se, nell’ultima parte dell’anno, si sono
visti segnali di miglioramento dell’attività economica, in particolare
di quella cinese.
Sul fronte delle divise, l’euro si è
apprezzato contro tutte le principali valute a causa delle politiche
decisamente aggressive poste in
essere dalle principali banche centrali (Fed, Boj e BoE) rispetto a
quelle attuate dalla Bce.
La distribuzione
degli investimenti nel 2013
La situazione dei mercati finanziari ha comportato un’accentuazione dell’attenzione ai diversi segnali indicatori di tendenze sulla
loro direzione e sui possibili ritracciamenti.
La mancanza di visibilità sugli
orientamenti dei mercati aveva indotto il Fondo, con l’impostazione
del piano degli investimenti nelle
diverse classi di attività di inizio
anno, a programmare anche una
sua revisione come di fatto poi è
avvenuto.
Nella tabella 1 sono rappresentati
i dati percentuali delle situazioni
trimestrali del 2013 relative agli
investimenti presenti nelle diverse classi di attività, con specifica,
nella tabella 2, per le obbligazioni,
delle quote di titoli governativi, in
particolare dell’Italia.
Per le quote dell’azionario si rileva che, a parte le oscillazioni intermedie, la consistenza del 12% di
inizio anno è cresciuta al termine
dell’esercizio al 16%. Più contenute risultano le variazioni per le altre classi di investimento.
In conformità alle rinnovate indicazioni della Covip, anche nel 2013
il Fondo ha inviato una comunicazione a tutti i gestori obbligazionari con l’invito a un appropriato utilizzo del rating, per evitare applicazioni automatiche con un meccanicistico passaggio alle dismissioni
in caso di down grade, e richiamare la validità della prassi operativa
già in atto, in particolare per i titoli di Stato, basata su una valutazione del merito di credito dell’emittente effettuata autonomamente in
aggiunta a quella insita nel rating
delle tre agenzie maggiori.
L’asset allocation per il 2014
L’asset allocation per il 2014 è stata definita tenendo conto di alcuni fattori fondamentali, tra cui:
TABELLA 1 - INVESTIMENTI PER CLASSI DI ATTIVITÀ
ANNO 2013
1 gennaio
31 marzo
30 giugno
30 settembre
31 dicembre
Azioni
12%
17%
14%
16%
16%
Obbligazioni
51%
50%
51%
48%
50%
Polizze di capitalizzazione
16%
15%
15%
16%
15%
Liquidità*
13%
9%
11%
11%
10%
Immobili
8%
9%
9%
9%
9%
100%
100%
100%
100%
100%
* Inclusi derivati a copertura titoli azionari.
TABELLA 2 - TITOLI GOVERNATIVI IN PORTAFOGLIO*
ANNO 2013
1 gennaio
31 marzo
30 giugno
30 settembre
31 dicembre
TITOLI GOVERNATIVI
27%
26%
27%
21%
20%
di cui: Italia
15%
13%
13%
13%
12%
1%
1%
2%
1%
2%
di cui: Paesi periferici europei
* Percentuali rispetto agli investimenti mobiliari.
gli insoliti apprezzamenti conseguiti dai titoli azionari nel 2013,
sia negli Usa che in Europa; la
perplessità sull’attendibilità di
una prosecuzione della tendenza
anche per il nuovo anno o piuttosto sull’eventualità di correzioni,
almeno di consolidamento; il fattore rientro della liquidità generata dalla Fed annunciato e poi
iniziato, sia pure con gradualità
da gennaio; la possibilità di conseguenti rialzi nei tassi dell’obbligazionario hanno generato un
quadro di incertezza tale da
sconsigliare l’assunzione di un
maggiore profilo del tipo risk-on
da parte del Fondo rispetto allo
scorso esercizio.
Si è quindi privilegiato l’usuale
spirito conservativo in primis per
la preservazione del capitale investito e solo quando visibile sul
mercato anche per la realizzazione di risultati di gestione utili per
l’incremento delle posizioni previdenziali degli iscritti.
Naturalmente, con il monitoraggio dei mercati e del rischio, si auspica di cogliere il momento opportuno per incrementare gli investimenti programmati ed eventualmente apportare aggiustamenti all’asset allocation mobiliare per il 2014, temporaneamente
impostato come nella tabella 3.
Per l’area immobiliare, il Fondo
immobiliare Negri ha come obiettivo l’investimento in immobili
nel 2014 corrispondenti a un valore complessivo di quote fino a 100
milioni di euro.
Situazione delle iscrizioni
La riduzione al 31 dicembre 2013
di 203 dirigenti in attività di servizio rispetto all’anno precedente, nel quale la riduzione era stata di 115 unità, è conseguente al-
Si è privilegiato l’usuale
spirito conservativo
per la preservazione del
capitale investito e la
realizzazione di congrui
risultati di gestione utili
per l’incremento delle
posizioni previdenziali
degli iscritti
APRILE 2014
37
Fondo Mario Negri
TABELLA 3 - ASSET ALLOCATION 2014
AAA/A min.
A-/BBB- max
H.YIELD max
CONVERT. max
EQUITY max
FOREX max
Bilanciato medio termine per Tfr
20,0%
70,0%
20,0%
10,0%
25,0%
15,0%
Bilanciato lungo termine per Tfr
20,0%
30,0%
10,0%
10,0%
50,0%
15,0%
Garantito (Polizze capitalizzazione) per Tfr
100,0%
Gestione conti individuali e riserva pensionati
15,0%
65,0%
20,0%
15,0%
35,0%
20,0%
ASSET ALLOCATION COMPLESSIVA
14,0%
65,0%
20,0%
15,0%
32,5%
20,0%
la perdurante situazione di crisi
economica di cui si può immaginare ancora un effetto di trascinamento
nel
2014.
Si auspica che terminato l’attuale
ciclo si consegua un graduale e fisiologico recupero. Considerata
anche l’entità degli iscritti non in
attività di servizio, con accantonamenti previdenziali lasciati in
gestione al Fondo, la riduzione
del numero complessivo rispetto
al 2012 è soltanto di 49 unità.
Il numero dei nuovi iscritti nel
2013 è stato di 3.307 (80 in meno
del 2012); nel numero sono compresi 842 dirigenti di prima nomina, tipologia che riguarda anche i
temporary manager e che conta
nel complesso 1.907 iscritti.
Nell’anno si sono avute 3.510 cessazioni di rapporto per i dirigenti in
servizio, di cui 170 Dpn e 72 cessazioni di prosecutori volontari da attribuire per lo più al raggiungimento dei requisiti per le prestazioni.
Le posizioni per le quali è stato disposto il conferimento del Tfr, alla
fine dell’esercizio sono 7.934, di
38
APRILE 2014
cui 4.323 con destinazione al comparto garantito, 3.428 al bilanciato
medio termine e 183 al bilanciato
lungo termine.
Tenute presenti le note carenze del
sistema previdenziale pubblico, si
osserva come la disciplina normativa sulle iscrizioni prevista per il
Mario Negri risulta la più opportuna per assicurare una concreta sostanziale funzione di integrazione
e quindi anche un congruo tasso di
sostituzione della retribuzione al
momento del pensionamento.
La disciplina stessa evita quanto
avviene diffusamente in altri settori che consentono, anche se con
comprensibili motivate scelte dei
lavoratori interessati, di creare
situazioni di discontinuità e vuoti contributivi di cui si sentiranno gli effetti al momento della
quiescenza.
Contributi e prestazioni
Relativamente al flusso complessivo in entrata costituito dai contributi contrattuali e dal conferimento del Tfr, nonché dai trasferi-
menti da altri fondi pensione, si rileva una sostanziale stabilità che
va valutata positivamente considerato il persistere di situazioni di
difficoltà economica e la relativa
incidenza sulla struttura e situazione finanziaria delle imprese:
l’entità degli incassi è stata di
262,9 milioni di euro, contro 263,3
milioni nel 2012.
Per l’erogazione delle prestazioni previdenziali l’ammontare
complessivo corrisposto è stato
di 143,9 milioni di euro, rispetto
ai 133,5 milioni del 2012: numero
e importo delle pensioni sono
pressoché invariati; nell’insieme,
le liquidazioni in capitale della
pensione e i riscatti (€ 84 milioni) sono superiori di 1,5 milioni
di euro rispetto al 2012, mentre
per le anticipazioni e i trasferimenti ad altri fondi pensione, pari a 21 milioni di euro in totale, si
registra un incremento di 8,5 milioni di euro.
Le erogazioni solidaristico-assistenziali per figli disabili di dirigenti iscritti sono state nell’anno
94 per 511mila euro. Le borse di
studio, poste a concorso per i diversi ordini di studio per l’assegnazione a figli di dirigenti sulla
base dei risultati conseguiti, sono
state 934 per circa 505mila euro.
La verifica tecnico-attuariale
Il bilancio tecnico al 31 dicembre
2013 predisposto dall’attuario del
Fondo e riscontrato dall’attuario
della società di revisione Pwc,
conferma l’idoneità dell’assetto
del Fondo all’assolvimento degli
impegni previsti dalle norme regolamentari.
La struttura interna
e le altre attività
Nel corso dell’esercizio è stata
svolta un’importante attività di revisione dell’organizzazione interna volta a produrre efficienza, anche con effetti sotto il profilo della
riduzione dei costi. Gli interventi
hanno riguardato nel settore amministrativo l’area della contabilità e della finanza: è stato avviato
un nuovo modello di contabilità
analitica finalizzato alla rilevazione dei costi di gestione e alla produzione di situazioni periodiche
di aggiornamento del sistema budgetario; il servizio amministrativo
e la funzione finanza sono stati separati con distinte attribuzioni della sfera di competenza; i servizi
iscrizioni e contributi sono stati invece opportunamente unificati.
Le azioni sui costi hanno già prodotto significative economie di
cui ha beneficiato il conto economico dell’esercizio.
Lo sportello unico per le iscrizioni,
per la relativa area, partecipa con
evidenza al processo di ammodernamento con effetti sull’efficienza e
sui costi di cui indirettamente beneficiano anche le aziende. Effetti
in tal senso ha anche prodotto la
modifica del sistema di codifica
apportata nella procedura di incasso automatico dei contributi.
Il servizio iscrizioni ha continuato
a svolgere attività di supporto agli
iscritti interessati all’attivazione
del Fondo di garanzia presso l’Inps
per il recupero di contribuzioni e
quote di Tfr in relazione a omissioni da parte di aziende interessate
da procedure concorsuali.
Analoga attività di assistenza viene svolta dal servizio prestazioni
nei confronti di dirigenti che hanno ottenuto la liquidazione delle
prestazioni in relazione alle quali
hanno ricevuto dall’Agenzia delle
entrate notifiche di accertamento
per il trattamento fiscale.
Relativamente ai mutui immobiliari, nel corso dell’anno sono stati definiti 20 casi, con soddisfazione manifestata dagli iscritti che ne
hanno usufruito per la semplicità
della procedura, il supporto degli
uffici e i tempi in cui si perviene all’erogazione del finanziamento.
Per quanto riguarda l’importante
aspetto della comunicazione, il
Fondo ha concluso il ciclo della
campagna informativa avviata a
suo tempo per rendere consape-
voli gli iscritti sull’importanza di
accrescere per tempo la consistenza degli accantonamenti con
il versamento di quote aggiuntive di Tfr, suscitandone l’interesse
e fornendo elementi utili di valutazione per la possibilità di decidere sull’adesione.
Il Fondo si propone di rinnovare
periodicamente l’informativa per
una più diffusa cognizione dei benefici, fiscali in particolare, connessi alla destinazione del Tfr alla
previdenza complementare.
Il Fondo ha ora in corso la predisposizione della comunicazione
annuale da inviare agli iscritti secondo il modello Covip, con l’aggiornamento della posizione previdenziale al 31 dicembre 2013,
movimentazioni dell’anno e saldo
finale, e le proiezioni, con il progetto esemplificativo, sulle prestazioni conseguibili nelle varie epoche
di possibile pensionamento. La comunicazione comprende poi l’informativa sull’attività di gestione.
Il documento, unitamente ai comunicati e alla newsletter periodica pubblicati nel sito, costituisce un solido sistema integrato di
comunicazione con cui il Fondo
risponde fattivamente all’esigenza di informazione e trasparenza
sulla gestione.
䡵
Il bilancio del Fondo al 31 dicembre 2013
è presente sul sito del Fondo Mario Negri
alla pagina http://bit.ly/1g3gQCH
APRILE 2014
39