Il settore degli atipici - Unione Italiana del Lavoro

IL SETTORE ATIPICI
IN TOSCANA
E LA FORMAZIONE CONTINUA
1 INDICE
Prefazione
4
Nota metodologica
6
Introduzione al settore atipici
7
Il settore degli atipici
1. L'economia dei lavoratori somministrati
13
2. Le Agenzie per il lavoro
16
2.1 Assolavoro
La formazione continua per gli atipici in Toscana
27
28
1. Un quadro d'insieme
28
2. Il progetto Prometeo
31
3. Il progetto Giovanisì
33
4. Il progetto Garanzia Giovani
34
4.1 Il monitoraggio sulle adesioni al progetto Garanzia Giovani a settembre 2014
La bilateralità per gli atipici
49
53
1. Formatemp
53
2. Ebitemp
65
La previdenza complementare negoziale per i lavoratori somministrati
1. Fontemp
Il nuovo contratto a termine
1. Il decreto Poletti
Le tabelle sinottiche nella bilateralità artigiana in Toscana
1. I dati numerici dei dipendenti aderenti all'Ebret in Toscana a febbraio 2014
13
97
97
101
101
107
107
2. I dati numerici delle aziende aderenti all'Ebret in Toscana a febbraio 2014
108
3. Il prospetto sinottico dei dipendenti aderenti all'Ebret in Toscana a febbraio 2014
108
4. Il prospetto sinottico delle aziende aderenti all'Ebret in Toscana al febbraio 2014
109
2 5. I dati numerici dei dipendenti versanti a San. Arti. in Toscana a giugno 2014
109
6. I dati numerici delle aziende versanti a San. Arti. in Toscana a giugno 2014
110
7. I dati numerici dei dipendenti e delle aziende aderenti a Fondartigianato in Toscana al
2013
Allegati
110
112
3 PREFAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE
DELLA
UIL
REGIONALE
TOSCANA
DOTT.SSA. FRANCESCA CANTINI
La UIL regionale toscana, come è nella sue tradizioni, ha deciso di dare un contributo
sostanziale al mondo dell’artigianato attraverso una ricerca analitica del comparto
tenuto conto dell’importanza che riveste nell’economia regionale.
Mai come oggi la crisi economica occupazionale del paese e in toscana impone alla
nostra organizzazione di guardare con grande attenzione alle difficoltà e alle possibili
soluzioni per rilanciare un settore così complesso e irto di difficoltà.
Abbiamo inteso mettere a disposizione delle strutture UIL interessate a questo settore
strumenti conoscitivi e di lavoro al fine di contribuire con cognizione di causa ad
aiutare lo sviluppo del settore.
La UIL regionale toscana è convinta che la ripresa delle attività artigianali sono
essenziali per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nella nostra regione. Del
resto i numeri che vedrete nelle tabelle inserite in questo inserto stanno a dimostrare
che la somma delle aziende e dei lavoratori è di gran lunga maggiore delle grandi
aziende presenti in toscana.
Per questi motivi intendiamo mettere più attenzione al comparto ed è nostra
intenzione
sviluppare la nostra azione sia sul piano politico, economico e
organizzativo.
4 Riteniamo che lo sviluppo del comparto necessita del contributo e dell’attenzione di
tutte le parti sociali interessate al settore.
Del resto dal 1993 ad oggi l’Ente bilaterale toscano dell’artigianato (Ebret) attraverso
la sua azione ha contribuito a salvare aziende e posti di lavoro.
Per questo motivo la UIL ritiene indispensabile la valorizzazione ed il rilancio delle
strutture bilaterali e credo che il successo della nuova bilateralità deve costituire per
la nostra organizzazione stimolo a garantire il massimo sviluppo a questa nuova casa
comune e alle parti sociali che ne sono la massima espressione per poter sviluppare in
un unico contesto le molteplici potenzialità della nuova bilateralità (Ebret) e dei
lavoratori e delle imprese.
Questo lavoro che ritengo sia stato effettuato con cura, con attenzione e con
precisione e di questo ringrazio la struttura del comparto artigianato, è solo l’inizio di
un percorso che noi intendiamo portare avanti al fine di far crescere la cultura
dell’artigianato e l’importanza che esso ha nella nostra economia.
I contenuti presenti in questo lavoro di ricerca vanno in questa direzione e i frutti di
questo ne sono convinta, li vedremo nel breve e lungo periodo.
Firenze, ottobre 2014
5 NOTA METODOLOGICA
Il presente lavoro di ricerca vuole fornire alle categorie dell’artigianato UIL e agli
operatori di bacino UIL una lettura dell'economia artigiana in Toscana.
I settori analizzati sono: agroalimentare, autotrasporti, chimica, comunicazione,
costruzioni, legno - lapidei, meccanica, servizi, tessile - moda e "atipici".
Per ciascun settore di cui sopra, sono state esaminate le peculiarità presenti, i dati
numerici sulla CIG in deroga, i dati numerici sugli occupati, i provvedimenti
legislativi presi dalla Giunta regionale e dal Governo nazionale per fronteggiare la
difficile crisi economica.
Nella seconda parte sono stati esaminati gli interventi formativi messi in campo
per ciascun settore merceologico per riqualificare professionalmente i lavoratori in
base alle richieste di mercato occupazionale.
La ricerca è stata effettuata, su mandato dell’Unione regionale toscana UIL, dal
Responsabile Coordinamento Regionale UIL Lavoratori dell’Artigianato Toscana Mario Catalini e
dal ricercatore Dott. Marco Pirisi.
Firenze, ottobre 2014
6 INTRODUZIONE AL SETTORE ATIPICI
Negli ultimi decenni, in Italia e negli altri paesi ad economia avanzata, il mondo
del lavoro è attraversato da profonde trasformazioni spesso riassunte, interpretate ed
evocate col termine ‘flessibilità’. Il lavoro è diventato flessibile, meno standardizzato
e forse più gratificante, ma anche più precario e instabile e assai meno protetto. È
quello di un lavoratore o di una lavoratrice che ha maggiore autonomia e più
opportunità, ma anche maggiori responsabilità e meno tutele rispetto ai rischi di
disoccupazione, infortuni, discriminazioni, o ai diritti di rappresentanza sindacale, di
sciopero, di salute, di maternità e sicurezza del luogo di lavoro.
Il ricorso crescente da parte delle imprese a forme di flessibilità delle mansioni,
della retribuzione, degli orari, della durata del lavoro, ha introdotto importanti
elementi di novità tanto nella forma quanto nel contenuto del lavoro e ne ha
modificato il mercato a livello sia dell’occupazione sia della composizione. Lavoro a
tempo determinato, lavoro a tempo parziale (part-time), contratto di apprendistato,
contratto di formazione-lavoro, contratto d’inserimento, lavoro temporaneosomministrazione di lavoro, collaborazione coordinata e continuativa, lavoro a
progetto, collaborazione occasionale o lavoro occasionale, lavoro accessorio, tirocini
formativi e di orientamento, lavoro intermittente, lavoro ripartito (job sharing).
Queste in Italia le principali forme contrattuali del lavoro flessibile o atipico, in forte
crescita negli ultimi decenni rispetto al lavoro dipendente a tempo indeterminato (o
tipico) e alle tradizionali forme di lavoro autonomo.
Oggi, nel mondo del lavoro, stiamo vivendo trasformazioni di grande portata, da
molti paragonate a quelle verificatesi tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo,
quando a partire dall'Inghilterra inizia un lungo processo di industrializzazione. Due 3
secoli dopo la prima rivoluzione industriale che ha costruito il treno e la ferrovia e un
secolo dopo la seconda rivoluzione industriale che ha prodotto l'automobile e l'aereo,
è in corso una terza rivoluzione industriale basata sull'elettronica, l'informatica, la
7 telematica che segna il passaggio da un mondo dei trasporti a un mondo della
comunicazione, in cui a muoversi sono innanzitutto informazioni e dati.
Riferendosi in particolare alle trasformazioni che avvengono nel mondo del
lavoro, si è soliti ricorrere al termine postfordismo che, come rivela il prefisso post-,
più che offrire indicazioni sul nuovo, sottolinea il tendenziale superamento di un
modello economico fordista databile e analizzabile. Il nuovo ‘modello’ è in fase di
definizione; i suoi contorni non sono ancora definiti e, dunque, quella che noi
viviamo è una fase di transizione di cui si possono individuare tendenze generali di
sviluppo che convivono con realtà tipicamente fordiste o, addirittura, della prima
rivoluzione industriale.
Molti fanno coincidere l'inizio dell’attuale transizione con il primo shock petrolifero,
ovvero con il repentino e forte aumento del prezzo dell'oro nero verificatosi nel 1973.
Segnali di crisi sono visibili, però, anche prima di quella data: dopo la metà degli anni
Sessanta ad esempio, i tassi medi di profitto si dimezzano negli USA e si riducono da
un terzo alla metà nei paesi europei.
In ogni caso, tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, entra in
crisi il modello taylorista-fordista di produzione e lavoro che ha sostenuto il boom
economico del dopoguerra e incrementato profitti e redditi, il consumismo di massa,
la produzione di beni standardizzati a basso costo; un modello che, simboleggiato
dalla catena di montaggio, ha visto il predominio della grande impresa con
produzione di massa e la presenza di grandi concentrazioni di operai con interessi
assai simili.
Da allora, si assiste a una progressiva diminuzione del peso di tale modello, nato
nella grande industria manifatturiera statunitense e gradualmente estesosi al terziario
contaminando anche le pubbliche amministrazioni. Dal complesso di mutamenti
che si vanno realizzando va emergendo un modello definito postfordista.
Da allora, a un mondo del lavoro piuttosto uniforme, parcellizzato e
standardizzato, suddiviso in compiti semplici e ripetitivi alla catena di montaggio,
molto disciplinato ma anche socialmente protetto da un forte sistema di norme, si va
8 sostituendo un mondo di lavori assai eterogenei, svolti in luoghi e con orari assai
diversificati, da lavoratori assai meno tutelati e con rapporti di lavoro (ma anche
interessi) altrettanto diversificati.
Per spiegare la crisi del modello egemone per buona parte del Novecento nei
paesi più industrializzati dell'Occidente sono state individuate e utilizzate molteplici
cause.
Frequentemente si è insistito sul venir meno dei presupposti (strutturali) su cui il
modello fordista si basava, essenzialmente un'espansione potenzialmente illimitata
del mercato di massa, in grado di assorbire ogni bene prodotto, e la possibilità di un
utilizzo altrettanto illimitato della manodopera.
Tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, il mercato delle
economie più sviluppate è sempre meno capace di assorbire quote crescenti di beni
durevoli e di massa; è ormai saturo, ovviamente entro i limiti posti dalla
stratificazione sociale.
Inoltre, la domanda dei consumi sta cambiando. A una domanda di massa si va
sostituendo la crescente richiesta di beni diversificati se non personalizzati; una
domanda questa che è alimentata dall'aumento dei redditi e sempre più condizionata
dalla promozione ai consumi che veicolano i mass media, innanzitutto la televisione,
che ormai è in ogni casa.
Il mercato si frammenta in gruppi diversi di consumatori; diventa instabile e
imprevedibile, perché la domanda si modifica in continuazione così come i bisogni,
ad esempio quelli simbolici di status, dei consumatori; impone perciò beni
differenziati non durevoli ma più rinnovabili, dal breve ciclo di vita.
L'instabilità, ma anche la saturazione del mercato, sono causate anche dalla
maggiore interdipendenza delle economie, da quella globalizzazione che porta a una
grande concorrenza a livello mondiale, ad esempio per l'ingresso (come produttori)
dei paesi di nuova industrializzazione, come quelli del Sud-est asiatico, che
producono gli stessi beni di massa a costi assai più bassi (innanzitutto, per l'intenso
sfruttamento dei lavoratori), ma la cui popolazione è esclusa perlopiù dal consumo.
9 In tutti i paesi ad economia avanzata, poi, un lungo ciclo di lotte operaie ha posto
molti limiti all'utilizzo della manodopera. La forza sindacale, in tempi di quasi piena
occupazione e di crescita economica, ha progressivamente conquistato non solo
aumenti salariali, ma anche condizioni contrattuali di lavoro più favorevoli e un
insieme
di
misure
di
protezione
sociale
a
favore
dei
lavoratori
dipendenti(conservazione del posto di lavoro, adeguamento dei salari alle condizioni
di vita, indennità, pensioni...). Al centro delle rivendicazioni vi sono, non solo in
Italia, le grandi fabbriche metalmeccaniche.
Queste ristrutturazioni organizzative e produttive, sospinte dal processo di
finanziarizzazione dell'economia, sono agevolate e influenzate dall'affermarsi di una
tecnologia informatica potentissima e pervasiva che rende possibile ad esempio
l'interattività fra macchinari, la trasmissione in tempo reale d’informazioni e dati, la
comunicazione in rete, l'integrazione di fasi diverse di lavorazione separate
spazialmente. Strumento principe di queste tecnologie è il computer, bene di
investimento e di consumo, che progressivamente entra in tutti i luoghi dove si
lavora, si offrono servizi, si fa ricerca, e nelle case e nella vita di tutti noi (nel
dicembre del 1982 la rivista “Time” scelse il personal computer per la sua copertina.
Le trasformazioni organizzative e produttive da allora in corso sono estese, profonde
e avvengono simultaneamente e su più piani. Sono molto eterogenee, innanzitutto per
le differenti realtà nazionali in cui si sviluppano, ma sono anche in larga misura
convergenti: sostanzialmente perseguono la massima flessibilità di tutti i fattori che
concorrono alla produzione e consistono nel passaggio dalla centralità della fabbrica
alla centralità del mercato.
Si traducono:
Nell'abbandono della produzione di massa e nella diversificazione dei beni
prodotti;
In
investimenti
nei
settori
tecnologicamente
avanzati
(microelettronica,
telecomunicazioni, biotecnologie, ecc…);
Nella produzione just in time guidata dalla domanda;
10 Nella riduzione delle scorte di magazzino di materie prime, semilavorati o beni
prodotti;
Nell'automazione d’interi cicli produttivi (primo fra tutti quello dell'automobile
che ha visto nascere il fordismo);
Nello snellimento della struttura delle imprese che scorporano fasi e funzioni
produttive affidandole a terzi;
Nell'integrazione orizzontale in rete d’imprese grandi e piccole, sparse in luoghi
diversi e collegate fra loro telematicamente;
Nel decentramento produttivo ovvero nel trasferimento di attività produttive in
paesi dove il costo del lavoro è basso;
Nella conseguente deindustrializzazione dei paesi più sviluppati nei quali si
verifica un progressivo spostamento dell'economia dal settore secondario a quello
terziario. Tra gli anni Venti e gli anni Settanta si registra, nei paesi economicamente
più sviluppati, un costante aumento degli addetti nelsettore secondario, a scapito
dell'agricoltura. Nei decenni successivi gli occupati nell'industria diminuiscono a
favore dei servizi dove, all'inizio degli anni Novanta ad esempio, lavora la
maggioranza della popolazione attiva dei paesi del G7.
Per il lavoro dipendente, coinvolto e spesso messo in crisi dalle sfide della
flessibilità, il risultato delle diverse misure di flessibilizzazione si traduce:
Nel passaggio da una relativa omogeneità delle condizioni di lavoro e di vita della
maggioranza dei salariati a una crescente differenziazione, a un arcipelago di figure
professionali, di posizioni lavorative e di vita;
Nella riduzione della possibilità di lavoro stabile e permanente, ovvero di contratti
a tempo indeterminato o tipici;
Nella diffusione di lavori temporanei o atipici;
Nell'aumento della variabilità degli orari e del tempo di lavoro, delle mansioni e
delle funzioni e in forti diseguaglianze fra lavoratori per quel che riguarda le
condizioni di lavoro (trattamenti economici, orari e diritti);
11 Nella frammentazione della forza lavoro, per la sua dispersione su una pluralità di
luoghi e il differenziarsi delle condizioni e degli interessi, e nel conseguente
indebolimento della capacità di associazione e azione;
Nel progressivo indebolimento del confine tra lavoro e non lavoro (lavori atipici,
part-time) e tra spazi privati e lavorativi (lavoro a domicilio, telelavoro...) e del lavoro
come fonte di protezione sociale.
La transizione in corso, così come il termine flessibilità che può riassumerla, sono
ormai da decenni al centro di un vivace dibattito dalle contrapposizioni perlopiù
marcate. A chi individua una certa continuità fra il modello fordista e la maggiore
diversificazione e complessità del sistema di produzione attuale si contrappone chi vi
legge una rottura epocale; a chi esalta le straordinarie potenzialità emancipatorie della
produzione flessibile (liberazione dalla routine e recupero di iniziativa, responsabilità,
creatività, polivalenza, collaborazione, autonomia…) si contrappone chi ne sottolinea
i rischi, innanzitutto legati alla deregolamentazione del mercato del lavoro (perdita
delle sicurezze, vulnerabilità sociale, precarizzazione delle condizioni di vita
materiali e non, nuove schiavitù, nuovo sfruttamento, realtà lavorativa più
competitiva e stressante).
Ma c'è anche chi ritiene possibile conciliare flessibilità e sicurezze dei lavoratori
(flexsecurity) riferendosi spesso all'esperienza danese come esempio di risposte
positive e nuove alla sfida della flessibilità.
Per ora, di frequente, la massima flessibilità di tutti i fattori di produzione e in
particolare nell'utilizzo della forza lavoro, rivendicata come soluzione strategica per
risolvere i problemi della concorrenza internazionale, dello sviluppo economico e
della disoccupazione, tende a tradursi in una deregolazione del mercato del lavoro.
Un po' ovunque, infatti, pur nelle significative differenze riscontrabili nei diversi
paesi, si sono indebolite le protezioni sociali dei lavoratori e sono cresciute le varie
forme di lavoro precario con tutele ridotte, soprattutto nella fascia più giovane della
popolazione, dato che la deregolazione riguarda innanzitutto l'ingresso nel
mercato del lavoro.
12 IL SETTORE DEGLI ATIPICI
1. L'ECONOMIA DEI LAVORATORI SOMMINISTRATI
A luglio 2014 il monte retributivo dei lavoratori interinali mostra un aumento dell’
11,3% rispetto allo stesso mese del 2013. La variazione congiunturale è del 5,5%
rispetto al mese precedente(+4,7% nel 2013)
Il numero medio mensile di occupati interinali mostra un aumento dell’8,9% su base
annua.
I lavoratori occupati sono 317.500 circa. Il numero di lavoratori in somministrazione
ritorna sui livelli precedenti alla crisi iniziata nel 2008.
Le ore lavorate sono state circa 35 milioni a luglio 2014, in aumento dell’11,6% su
base annua. Le ore lavorate per lavoratore aumentano del 4,8%su base annua.
Il rapporto fra occupazione in somministrazione e occupazione totale ritorna
all’1,30%, sui livelli pre crisi contro l’1,19% di luglio 2013.
La crescita acquisita del monte retributivo, a luglio 2014 é pari al +13%. Per crescita
acquisita si intende la variazione rispetto all’anno precedente nell’ipotesi che il dato
rilevato nell’ultimo mese rimanga costante.
13 Nota congiunturale mensile agosto 2014, Periodo di riferimento luglio 2014
14 Il mercato del lavoro a luglio 2014
A luglio 2014 gli occupati sono 22 milioni 360 mila, in diminuzione dello 0,2%
rispetto al mese precedente (-35 mila) e dello 0,3% su base annua (-71 mila).
Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali sia in
termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 220 mila, aumenta del 2,2% rispetto al mese
precedente (+69 mila) e del 4,6% su base annua (+143 mila).
Il tasso di disoccupazione è pari al 12,6%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto
al mese precedente e di 0,5 punti nei dodici mesi.
I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 705 mila.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di
quelli occupati o in cerca, è pari al 42,9%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali
rispetto al mese precedente ma in aumento di 2,9 punti nel confronto tendenziale.
15 2. LE AGENZIE PER IL LAVORO
Attualmente esistono 72.000 Agenzie di somministrazione e 169.000 succursali delle
principali agenzie in tutto il mondo, il Giappone è il leader mondiale con il 24% del
totale, mentre gli USA rappresentano il 22% del mercato globale, seguiti dal Regno
Unito al 12%.
La Confederazione Europea delle Agenzie Private per il lavoro (Eurociett) sostiene
che vi siano circa 33.000 agenzie per l'impiego private operanti in Europa (Eurociett,
2012), mentre erano soltanto 6000 nel 2005 (stessa fonte).
Nell'Unione Europea 3 milioni di lavoratori hanno un contratto con una o più agenzie
interinali.
Il tasso di penetrazione delle agenzie è pari a 2,2% in Giappone, 1,5% in Europa
1,7% negli Stati Uniti, in Italia lo 0,9%.
Il lavoro temporaneo nei principali paesi di Europa, Usa e Giappone
PAESI
AGENZIE FILIALI LAVORATORI DIPENDENTI TASS FATTUR
O DI ATO
PENE (miln €)
TRAZI
ONE%
Giappone
20.000
80.963
1.400
240.000
2,2
48.610
USA
6.000
20.000
2.660
120.000
1,7
48.317
Regno
11.494
17.607
1.220
108.833
4,1
34.019
Unito
Francia
1.200
7.000
604
23.000
2,3
20.800
Germania
9.465
8.331
760
44.700
2,0
14.700
Paesi
3.280
5.635
242
34.000
2,9
12.500
Bassi
Italia
79
3.040
222
11.400
0,9
6.756
Belgio
141
1.284
92
6.482
2,1
4.178
Spagna
363
1.700
141
0,7
3.469
Svizzera
69
11.000
1,7
3.216
Fonti:Ciett
La struttura del comparto italiano è molto differente da quella degli altri paesi del
mondo, caratterizzata da un numero limitato di agenzie; in Italia operano la metà
degli operatori rispetto al Belgio, dove ci sono la metà delle filiali presenti in Italia.
16 In Germania e Regno Unito il numero di agenzie si aggira intorno alle 10.000 unità.
La seconda particolarità del comparto italiano è rappresentata dalla grande
dimensione media delle agenzie, rispetto alle società operanti negli altri paesi del
mondo.
Il numero medio di dipendenti per agenzia in Italia è di 146 addetti, contro i 20
delle agenzie statunitensi o i 19 della Francia. Mediamente le agenzie italiane hanno
circa 39 filiali, contro le 9 delle agenzie belghe, le 6 della Francia e le 4 del
Giappone. Le agenzie italiane hanno un fatturato medio di circa 87 milioni di euro
contro i 29,6 de Belgio, i 17,3 della Francia e gli 8,1 degli Stati Uniti.
In Italia la forma giuridica prevalente, scelta dalle Agenzie per il lavoro, rimane la
società per azioni. Soltanto 7 agenzie sono s.r.l ed 1 sola è una società cooperativa.
La distribuzione territoriale delle sedi legali delle società evidenzia come la
maggioranza degli operatori è localizzata nel nord Italia: il 52% nella Lombardia, il
10% nel Veneto, l'8,8% in Piemonte ed in Emilia Romagna. Complessivamente nel
nord Italia è localizzato il 72% delle sedi legali delle agenzie per il lavoro. Invece, nel
centro italia, sono presenti 14 sedi legali (17,7%), nel Mezzogiorno e nelle isole, sono
infine, localizzate soltanto 6 agenzie.
In questo settore, quindi, un Paese caratterizzato tradizionalmente dalla presenza
massiccia di piccole e micro imprese presenta un assetto dominato da agenzie e di
media e grande dimensione.
La presenza di un comparto con questo tipo di struttura rispecchia la legislazione
presente in Italia che impone all'agenzia di essere presente con un propria filiale in
almeno quattro regioni e di avere una serie di requisiti strutturali e patrimoniali
(vedasi sotto un approfondimento). Tale scelta legislativa ha impedito la nascita di
agenzie mono-filiale, modello, molto presente in altre nazioni del mondo,
rappresentando una barriera all'ingresso di operatori poco affidabili.
Le Agenzie per il lavoro sono disciplinate principalmente dal il Decreto
legislativo 10 settembre 2003 n. 276 (Legge Maroni).
17 Il D.Lgs n. 276/2003 ridisegna completamente la procedura di autorizzazione da parte
dello Stato per le Agenzie per il Lavoro, abrogando completamente le precedenti
Agenzie di lavoro interinale, di cui alla legge 24 giugno 1997, n. 196, relativa al
cosiddetto Pacchetto Treu.
Prima della legge 24 dicembre 2007 n. 247, relativa all'approvazione del
c.d. Protocollo Welfare del luglio 2007, esisteva anche la somministrazione a tempo
indeterminato, e pertanto una quinta sezione, relativa alle Agenzie di
somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, abilitate a svolgere
esclusivamente una delle attività specifiche a tempo indeterminato, indicate dal
legislatore.
La legge 23 dicembre 2009 n. 191 (legge finanziaria per l'anno 2010) ha reintrodotto
l'assunzione a tempo indeterminato nell'ordinamento abrogando la norma precedente
ed introducendo un nuovo caso di ammissibilità e delegando alla contrattazione
aziendale la facoltà di individuarne di aggiuntive.
L'esercizio dell'attività di somministrazione è consentito solo alle "Agenzie per il
lavoro" previamente autorizzate dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.
Le nuove agenzie svolgono attività di somministrazione, intermediazione, ricerca e
selezione del personale e attività di supporto alla ricollocazione professionale.
Tutte le attività sopra indicate devono essere svolte nell'ambito di un sistema
coordinato, attraverso il collegamento con la Borsa continua nazionale del lavoro,
quale strumento telematico di collegamento e raccordo tra pubblico e privato al fine
del collocamento dei lavoratori – completamente liberalizzato con la soppressione dei
vecchi Uffici di collocamento e delle relative liste di collocamento – al fine di
garantire un mercato del lavoro aperto e concorrenziale.
I requisiti per l'ottenimento dell'autorizzazione sono i seguenti (art. 4 D.Lgs.
276/2003):
- devono essere costituite in forma di società di capitali o in forma di società
cooperativa o consorzio di cooperative, italiana o di altro Stato membro della Unione
europea;
- devono avere la disponibilità di uffici situati in locali idonei allo specifico uso e
garantire una determinata diffusione sul territorio;
- l'attività di somministrazione deve interessare un ambito distribuito sull'intero
18 territorio nazionale e comunque non inferiore a quattro regioni;
- il personale delle Agenzie deve disporre di specifiche competenze
professionali nel settore delle risorse umane o nelle relazioni industriali.
Inoltre, al fine di garantire l'onorabilità delle persone chiamate a gestire l'Agenzia,
sono previsti specifici requisiti soggettivi per gli amministratori, i direttori generali, i
dirigenti muniti di rappresentanza e i soci accomandatari.
L'Agenzia che intenda svolgere l'attività di somministrazione deve acquisire
un capitale versato non inferiore a 600.000 euro; nel caso in cui l'Agenzia sia
costituita in forma cooperativa, deve essere garantita la disponibilità di 600.000 euro
tra capitale sociale versato e riserve indivisibili.
Le Agenzie di somministrazione dovranno disporre presso un istituto di credito, per i
primi 2 anni di attività, un deposito cauzionale di 350.000 euro;
a decorrere dal terzo anno solare, è richiesta la disposizione, in luogo della cauzione,
di una fideiussione bancaria o assicurativa non inferiore al 5% del fatturato, al netto
dell'imposta sul valore aggiunto, realizzato nell'anno precedente e comunque non
inferiore a 350.000 euro (art. 5, D.Lgs. 10.9.2003, n. 276).
AUTORIZZAZIONE
Il Ministero del Lavoro rilascia entro 60 giorni dalla richiesta e previo accertamento
della sussistenza dei requisiti giuridici e finanziari di cui sopra, l'autorizzazione
provvisoria all'esercizio delle attività per le quali viene fatta richiesta di
autorizzazione, provvedendo contestualmente alla iscrizione delle agenzie
nell'apposito albo (art. 4 D.Lgs. 10.9.2003, n. 276).
Decorsi 2 anni, entro i 90 giorni successivi, i soggetti autorizzati possono richiedere
l'autorizzazione a tempo indeterminato.
Il Ministero del Lavoro rilascia l'autorizzazione entro 90 giorni dalla richiesta previa
verifica del rispetto degli obblighi di legge e del contratto collettivo e, in ogni caso,
subordinatamente al corretto andamento della attività svolta (co. 2, art. 4, D.Lgs. n.
276/2003 come modificato dall'art. 48 L. 4.11.2010, n. 183, cd. Collegato Lavoro).
AGENZIE PER IL LAVORO ASSOCIATE AD EBITEMP
•
•
•
ADECCO S.p.A.
ADHR
AGENZIAPIU' S.p.A.
19 •
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
AIZOON
ALBA S.p.A.
ALMA S.p.A.
ALI
ALTRO LAVORO S.p.A.
ARCHIMEDE S.p.A.
AREAJOB S.p.A.
ARTICOLO 1
ATEMPO S.p.A.
AXL S.p.A
COOPERJOB S.p.A.
DELTA 2 S.p.A.
DOCS ITALIA SPA
DURING S.p.A.
ELPE GLOBAL LOGISTIC SERVICES
EXPERIS Srl
ETJCA S.p.A.
ETS NEXUS SPA
EUROINTERIM S.p.A.
E-WORK S.p.A.
FREE WORK S.P.A.
GENERAZIONE VINCENTE SPA
GI Group
HUMANGEST S.r.l.
IDEA LAVORO S.p.A.
IGEA SRL
INFOR GROUP
IN JOB S.p.A.
INLAVORO S.p.A.
INTEMPO S.p.A. - Agenzia per il Lavoro
J.O.B. - JUST ON BUSINESS S.p.A
JOB
JOB ITALIA SPA
KELLY SERVICES S.p.A.
LAVORINT
LAVORO.DOC
LAVOROMIO S.p.A.
LAVOROPIU' S.p.A.
LIFE
IN
CAMERE
S.p.A.
MANPOWER S.p.A.
MANUTENCOOP
20 •
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MAXWORK S.p.A.
MEDIATICA S.p.A.
MEN AT WORK S.p.A.
NUOVE FRONTIERE DEL LAVORO SPA
OASI LAVORO S.p.A.
OBIETTIVO LAVORO S.p.A.
OGGI LAVORO S.r.l.
ONLY JOB S.r.l.
OPENJOBMETIS S.p.A.
OPPORTUNITY JOB SRL
ORIENTA S.p.A.
PAGE PERSONNELLE Italia S.p.A.
QUANTA S.p.A.
QUINTILES STAFF SERVICES
RANDSTAD ITALIA S.p.A.
REALJOB
AGENZIA
PER
IL
LAVORO
S.p.A.
RISORSE S.p.A.
SAPIENS SPA
SECRETARY PLUS SPA
STAFF SPA
START PEOPLE
SYNERGIE ITALIA S.p.A.
TEMPI MODERNI
TEMPOR S.p.A.
TEMPORARY
TRENKWALDER S.r.l.
UMANA S.p.A.
YOUS
WINTIME
WORKFORCE ON LINE S.p.A.
WORK & PROGRESS Spa
Ultimo aggiornamento: 05 Dicembre 2013
Le Agenzie per il lavoro entrate nel comparto nel periodo della crisi economica
Breve profilo di alcune agenzie costituite nel triennio 2007-2009
Adacta (oggi DHR Human Resources), costituita a Bologna nel 2007, è composta da
un gruppo imprenditoriale dotato di grande competenza acquisita in anni di
esperienza in precedenti agenzie per il lavoro e nella direzione delle risorse umane,
21 concentrata nell'area del centro nord con 11 filiali.
Inforgroup fa parte del gruppo de Pasquale che, attraverso un network di società
specializzate, è punto di riferimento neo settori della gestione dei processi in
outsourching, della gestione delle risorse umane, delle politiche di responsabilità
sociale e dei progetti Ict ad alto contenuto di innovazione. La società si è preparata
ad entrare nel mercato dello Staffing Service con la trasformazione della forma
giuridica da società a responsabilità limitata a società per azioni; lo start up della
società è avvenuto nell'autunno del 2008 dopo aver ricevuto nel settembre 2008
l'autorizzazione provvisoria dal Ministero. Opera sull'intero territorio nazionale
(Milano, Torino, Roma e Catania).
In Job Centro Italia appartiene al gruppo In Job che, per mezzo della Società In Job
S.p.A., detiene il 51% del pacchetto azionario. La In Job S.p.A non esercita però
attività di direzione e coordinamento. La Società In Job Centro Italia svolge la
propria attività nel settore della somministrazione del lavoro con focus nelle regioni
del centro e, in particolare, in Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio.
Unique è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di USG People
NV Almere (Olanda). Unique è la nuova denominazione della società USG People
Italy S.p.A. che a fine 2006 esce dal comparto cedendo il ramo d'azienda dedicato
alla somministrazione alla società Start People S.p.A. con un contratto d'affitto
triennale. Ciò in seguito all'acquisto, avvenuto nel secondo semestre del 2005, da
parte del Gruppo Usg People, di nazionalità olandese e già titolare dell'intero capitale
della società Usg People Italy S.p.A., del Gruppo Solvus che detiene la totalità delle
azioni della Società Start People S.p.A. Poi, a due anni dalla scadenza (ottobre
2007), la società USG People Italy ha cessato il contratto d'affitto di ramo d'azienda,
modificando la propria denominazione in Unique S.p.A. La società opera nel centro nord (Emilia, Lazio,Lombardia e Piemonte).
InTrade si propone, sul mercato della somministrazione del lavoro, quale prima
agenzia italiana specializzata nella selezione di risorse dedicate alla GDO
distinguendosi dalle altre agenzie, presenti sul mercato, per la sua comprovata
esperienza nel settore. Opera attraverso una rete di 4 filiali (Milano, Torino, Parma e
Roma).
Life In nasce a gennaio 2009 da imprenditori e professionisti nella consulenza e nel
settore delle risorse umane. E' presente sul territorio con 8 filiali concentrate nel
centro-nord (3 Emilia, 1 Marche, 1 Toscana, 2 Piemonte e 1 Lombardia) scegliendo
di specializzarsi nel comparto dell'edilizia, potenzialmente molto interessante.
22 Le Agenzie per il Lavoro uscite dal comparto
2007 La Dominus
2008 Eurotrend, Intereurope, Interitalia, Intesa e Seon
2009 Pharmexx
Le Agenzie per il lavoro acquisite
Operazioni 2008
La prima portata a termine da Gi Group, che ha acquisito per incorporazione il
marchio Worknet (una delle prime agenzie italiane), e la seconda che ha visto come
protagonista Openjob che dal 2008 incorpora all'interno della propria struttura le
attività di In Time e Pianeta Lavoro, importanti realtà del settore. Inoltre Openjob nel
2009 ha acquisito il ramo d'azienda di un'altra importante agenzia, la Jus On
Business.
Operazioni 2009
La prima operazione riguarda Randstad che acquisisce Vedior a seguito
dell'operazione internazionale che ha portato alla creazione del secondo gruppo
mondiale.
La seconda operazione di qualche interesse riguarda Trenkwalder, multinazionale
austriaca leader in Europa Centrale nei servizi per le risorse umane, che, dopo aver
acquisito il Gruppo Eurolabour ad inizio 2008, realizza ad inizio 2009 la fusione per
incorporazione di alcune società storiche del lavoro somministrato:Sinterim S.p.A. ed
Ergon Line S.p.A. Inoltre nel 2009 Trenkwalder è stata protagonista anche
dell'acquisizione del ramo d'azienda di un'altra agenzia (Interim 25 Italia).
Elenco APL in ITALIA
Denominazione
sito
Adecco Italia S.p.A.
www.adecco.it
ADHR S.p.A.
www.adhr.it
Agenziapiù S.p.A.
www.agenziapiu.com
Aizoon Consulting S.r.l.
www.aizoon.it
Alba S.p.A.
www.gruppovitaserena.it
Ali S.p.A.
www.alispa.it
Alma S.p.A.
www.almainterinale.com
Altro Lavoro S.p.A.
www.altrolavoro.it
23 Archimede S.p.A.
www.archimedelavoro.it
Area Job S.p.A.
www.areajob.it
Articolo 1 srl
www.gruppoolympia.it
Atempo S.p.A.
www.atempospa.it
AxL S.p.A.
www.aperelle.it
Cooperjob S.p.A
www.cooperjob.it
Delta 2 S.p.A.
www.delta2spa.it
Dimensione del Lavoro www.dimensionedellavoro.com
S.p.A.
During S.p.A.
www.during.it
E-Work S.p.A.
www.e-work.it
EGLS s.c.p.a.
www.gbjob.com
Elettra Progetti e Servizi www.elettraservices.it
S.p.A.
Etjca S.p.A.
www.etjca.it
Eurointerim S.p.A.
www.eurointerim.it
Eurotrend S.c.r.l.
www.eurotrendbiella.it
Experis srl
www.experis.it
Generazione
S.p.A.
Vincente wwww.generazionevincente.it
GI Group S.p.A.
www.gigroup.it
Humangest S.p.A.
www.humangest.it
Idea Lavoro S.p.A.
www.idealavoro.it
IGEA S.r.l.
www.igeasi.it
In Job S.p.A.
www.injob.it
In Lavoro S.p.A.
www.inlavoro.net
Infor Group S.p.A.
www.inforgroup.eu
Intempo S.p.A.
www.intempolavoro.it
J.O.B. Just On Business www.jobspa.it
S.p.A.
Job Italia S.p.A.
www.jobitalia.net
JOBCAMERE srl
www.jobcamere.it
Kelly Services S.p.a.
www.kellyservices.it
24 Lavorint SpA
www.lavorint.it
Lavoro.doc S.p.A.
www.lavorodoc.it
Lavoromio S.p.A.
www.lavoromio.it
Lavoropiù S.p.a.
www.lavoropiu.it
Life In S.p.A.
www.lifein.it
Logistica delle Risorse srl www.logisticasrl.net
Manpower srl
www.manpower.it
Manutencoop
www.manutencoop.it
Maxwork S.p.A.
www.maxwork.it
Mediatica SpA
www.mediaticaspa.it
Men at Work S.p.A.
www.maw.it
Nuove Frontiere Lavoro www.nuovefrontierelavoro.it
S.p.A.
Oasi Lavoro S.p.A.
www.oasilavoro.it
Obiettivo Lavoro S.p.A.
www.obiettivolavoro.it
Oggi Lavoro S.r.l.
www.oggilavoro.eu
Only Job srl
www.onlyjob.it
Openjobmetis S.p.A.
www.gruppopenjob.it
OpportunityJOB S.r.l.
www.opportunityjob.it
Orienta S.p.A.
www.orienta.net
Orion SC
www.orion.re.it
Page Personnel
S.p.A.
Italia www.pagepersonnel.it
Power-Tech s.r.l.
www.power-tech.it
Quanta S.p.A.
www.quanta.com
Quintiles Staff Services www.quintiles.com
S.p.A.
Randstad Italia S.p.A.
www.randstad.it
Realjob S.p.A.
www.realjobspa.it
Risorse S.p.A.
www.risorse.it
Robert Half s.r.l.
www.rhi.net
Sapiens S.p.A.
www.sapienslavoro.it
Secretary Plus SpA
www.unique-italia.it
25 Staff SpA
www.staffspa.it
Start People S.p.A.
www.startpeople.it
Synergie Italia S.p.A.
www.synergie-italia.it
Talea srl
www.articolo1.it
Tempi Moderni S.p.A.
www.tempimodernilavoro.it
Tempor S.p.A.
www.tempor.it
Temporary S.p.A.
www.temporary.it
Trenkwalder S.r.l.
www.trenkwalder.com/it
Umana S.p.A.
www.umana.it
Viesse Agenzia
Lavoro srl
per
il www.gruppoviesse.it
Vitassistance S.r.l.
www.vitassistance.it
WinTime S.p.A.
www.wintimelavoro.it
Work&Progress SpA
Workforce online S.p.A.
www.workforceonline.it
Yous S.p.A.
www.yous.it
Le principali agenzie per il lavoro interinale in Italia
Adecco - E' l'agenzia per il lavoro più grande al mondo ed ha un enorme banca dati di
CV e di offerte di lavoro. In Italia Adecco è presente con 400 filiali.
In seno alla Adecco è nato Joobok, primo mansionario on line delle professioni, uno
strumento pratico e interattivo per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro
in un mercato in forte cambiamento. Al momento, in Joobok sono certificati e
disponibili circa 200 profili professionali, numero destinato a crescere.
Manpower - E' la principale agenzia per il lavoro in Italia con una diffusione
capillare (430 agenzie in Italia).
Randstad -
E'
un'
agenzia
olandese
che
in
Italia
conta
170
agenzie.
Gi Group - Con una rete di oltre 250 filiali, questa agenzia per il lavoro è una delle
più grandi in Italia.
Metis - Da poco acquisita da Openjob, questo gruppo è diventato uno dei primi in
26 Italia. Il servizio offerte da Metis è sempre stato di buon livello e le filiali, anche
grazie alla fusione, sono su tutto il territorio italiano.
2.1 Assolavoro
Assolavoro è l'Associazione Nazionale di Categoria delle Agenzie per il Lavoro
(ApL), costituita il 18 ottobre 2006 dalla fusione delle tre rappresentanze preesistenti.
Riunisce le Agenzie per il Lavoro che producono circa il 90% del fatturato
complessivo legato alla somministrazione di lavoro e contano in tutta Italia oltre
2.500 filiali.
L'Associazione nasce per garantire alle ApL standard più elevati di tutela e
rappresentanza, nonché un'offerta integrata di assistenza e informazione.
È riconosciuta quale Parte Sociale e interviene stabilmente alle audizioni convocate
dal Governo e dagli Organismi Parlamentari, per contribuire alla fase di elaborazione
sia di nuove normative, sia di indagini conoscitive sul mercato del lavoro.
Assolavoro aderisce a Confindustria e rappresenta l'espressione
dell'Eurociett, la Confederazione Europea delle Agenzie per il Lavoro.
italiana
Il Presidente di Assolavoro è Luigi Brugnaro, lo affiancano nel ruolo di Vice
Presidenti:
Stefano Colli
Lanzi,
Mauro Ciucani,
Carlo De
Paoli e
Giuseppe Garesio.
Direttore di Assolavoro è Agostino Di Maio.
27 LA FORMAZIONE CONTINUA PER GLI
ATIPICI IN TOSCANA
1. UN QUADRO D'INSIEME
A partire dalle Linee Guida per la Formazione nel 2010, la Regione Toscana ha
iniziato una discussione con le Parti Sociali per declinare un accordo regionale che
renda operativo quanto previsto.
Le Parti si impegnano, nel solco della positiva esperienza di cooperazione
interistituzionale avviata con l’Accordo del 12 febbraio 2009, anche attraverso una
valutazione dell’impiego delle risorse destinate alla formazione dei fondi
interprofessionali a livello territoriale, a promuovere una più efficiente sinergia tra le
risorse pubbliche e quelle private per la formazione con l’obiettivo di sostenere
l’occupabilità, nonché di pervenire alla definizione di un modello organizzativo
condiviso per l’attuazione degli interventi e l’utilizzo delle risorse.
A tal fine, le Parti concordano su:
– la necessità di valorizzare ulteriormente il ruolo sussidiario delle organizzazioni
rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori come dei loro organismi bilaterali;
– un impiego diffuso del metodo concreto di apprendimento per competenze;
– una formazione degli adulti che preveda la possibilità di impiego di parte delle
risorse dei fondi interprofessionali per lavoratori soggetti a procedure di mobilità;
– avvio di un sistema di accreditamento su base regionale di “valutatori/certificatori;
– utilizzo del Libretto Formativo dove registrare le competenze acquisite.
Il 10 gennaio 2007 avviene la sottoscrizione di un protocollo d’intesa Regione
Toscana – Parti Sociali regionali:
- indirizza l'operato degli attori coinvolti verso un utilizzo più razionale delle risorse,
provenienti da fondi pubblici e da fondi interprofessionali, dedicate alla formazione
di lavoratori ed imprenditori
28 - contribuisce alla creazione di un sistema regionale della formazione continua
caratterizzato da maggiore coordinamento ed integrazione
Obiettivi dell'azione regionale:
- coordinamento delle attività formative organizzate nelle imprese ovvero la loro
progettazione ed attuazione in forma coordinata, tale da evitare la duplicazione di
azioni formative e la sovrapposizione delle risorse cioè l'utilizzo di fondi diversi per
le medesime finalità ed i medesimi destinatari
- collaborazione con le Parti Sociali nella ricerca di un'integrazione che consentisse
al sistema di massimizzare i risultati raggiunti
I contenuti dell’accordo:
1. la sperimentazione di forme di coordinamento tali da promuovere il più ampio
ricorso da parte delle imprese agli strumenti di formazione continua attualmente
disponibili a livello regionale e nazionale
2. la realizzazione di interventi formativi finanziati dal FSE a favore dei soggetti non
coperti (imprenditori, lavoratori atipici e lavoratori inoccupati da formare per
l’assunzione) dall’attività dei fondi interprofessionali, a condizione che si realizzi in
quelle aziende un intervento formativo, finanziato dai fondi interprofessionali, per i
lavoratori dipendenti.
3. la costituzione di sedi formali di consultazione tra regione e parti sociali finalizzati
alla ricerca continua di strumenti e modalità di programmazione integrata degli
interventi
Il bando regionale
- è stata data attuazione al protocollo con un bando finanziato dal Fondo Sociale
Europeo, approvato a marzo del 2007(decreto 1287/2007)
- l'obiettivo della integrazione tra i fondi ha richiesto l'introduzione di meccanismi di
funzionamento del bando orientati a garantire il finanziamento di progetti formativi in
cui risorse ed attività formative si coordinassero per assicurare la necessaria
complementarietà ed unitarietà di obiettivi.
1. Settori e fondi interprofessionali coinvolti:
il bando ha indicato i settori economico-produttivi ed i relativi fondi paritetici
coinvolti, prevedendo una ripartizione fra essi del finanziamento disponibile, pari a 2
milioni di euro.
29 *per l’intervento di Fondartigianato sono stati assegnati € 200.000 aggiuntivi che
non erano stati utilizzati dagli altri Fondi.
2. Destinatari: il bando ha previsto tipologie di destinatari diverse per ciascun fondo.
In particolare:
- i fondi interprofessionali finanziano unicamente la formazione dei dipendenti delle
imprese
- il Fondo Sociale Europeo finanzia unicamente la formazione di imprenditori,
lavoratori atipici e soggetti non occupati destinati all'assunzione in forza di accordi
sindacali
3. Quote di finanziamento dei progetti:
- le risorse pubbliche (destinate agli imprenditori ed atipici) possono corrispondere al
massimo ad un terzo delle risorse totali del progetto integrato, provenendo il resto dai
Fondi paritetici
- tale scelta è dettata dalla proporzione tra le due componenti (imprenditori/atipici da
una parte, dipendenti dall'altra)
4. Connessione tra i bandi:
- apertura dei tempi di presentazione delle domande molto più lunga del consueto
ovvero otto mesi complessivi (esigenza di allineamento delle scadenze)
- condizione sospensiva: il finanziamento regionale, pur essendo già stato decretato a
seguito dell'avvenuta valutazione con esito positivo, non può essere assegnato se
entro una data prefissata non risulta concessa la corrispondente quota dei fondi
30 interprofessionali: in tal modo il progetto raggiunge il carattere dell'integrazione di
risorse e di destinatari
5. Ruolo delle parti sociali:
- nella progettazione dell'intervento (capofila dei partenariati)
- nella interlocuzione con le imprese
- nella fase di gestione degli interventi: è previsto un comitato di garanzia i cui
componenti sono le parti sociali allo stesso tempo firmatarie del protocollo e aderenti
al medesimo fondo interprofessionale di cui fa parte il soggetto capofila
Risultati finali - Mobilitazione di una massa ingente di risorse
- Effetto moltiplicatore concentrato sulle medesime imprese (200 imprese e 1200
allievi)
- Valorizzazione del ruolo delle Parti Sociali regionali
- Coordinamento di risorse e strumenti differenti
- Fra i settore economici, l’artigianato ha impegnato le maggiori risorse, a seguire
commercio e cooperazione
2. IL PROGETTO PROMETEO - LA RETE PER I LAVORATORI ATIPICI
La Regione Toscana ha affidato a Cgil, Cisl e Uil dall'anno 2009 al 2013, la gestione
di sportelli informativi rivolti agli atipici e ai disoccupati che ha previsto l’attivazione
delle seguenti attività: informazioni sulle opportunità esistenti, orientamento,
assistenza;
un sistema di formazione permanente in grado di sostenere percorsi formativi
individuali e azioni di tutoraggio anche in forma seminariale e altamente flessibili;
azioni finalizzate a rafforzare i percorsi di professionalizzazione e stabilizzazione
professionale e occupazionale.
Ad oggi sono stati attivati 56 sportelli che coprono l'intero territorio regionale.
31 Il 22 marzo 2010 la Regione Toscana, le Province e CGIL CISL e UIL hanno
sottoscritto un accordo in cui si sono impegnati affinché gli sportelli afferenti al
progetto Prometeo effettuino, ai lavoratori destinatari di trattamenti di CIG in deroga
con durata non superiore a 60 giorni, politiche attive secondo le indicazioni che
saranno loro fornite dalle Province, comunque nell’ambito delle azioni previste dalle
“Linee Guida” della Regione Toscana. In tale accordo le Parti prendono atto e
concordano con la volontà della Regione Toscana di dare avvio al libretto formativo
da fornire in prima istanza ai lavoratori in CIG in deroga.
Gruppi di lavoro con le Parti Sociali
Fondi Interprofessionali
Programmazione corsi per gli Istituti professionali
Rete tra Centri per l’Impiego, Agenzie formative e
Bilateralità
Libretto formativo
Certificazione delle competenze26
Gruppi di lavoro con le Parti Sociali
Fondi Interprofessionali
Sulla base della sperimentazione già effettuata in Toscana, la discussione verte su un
modello a regime per l’utilizzo integrato dei Fondi interprofessionali e delle risorse
pubbliche.
Obiettivo: ottimizzare le risorse attraverso un’azione concertata maggiormente
aderente ai fabbisogni formativi e la diffusione di un modello di erogazione dei
servizi formativi non episodico ma realmente continuo.
Una messa a sistema di tale modello consente la realizzazione di interventi formativi
rivolti anche agli imprenditori, agli atipici e agli inoccupati esclusi dagli interventi dei
fondi interprofessionali.
Programmazione corsi per gli Istituti professionali
32 Per gli Istituti professionali è previsto che una parte delle attività scolastiche (30%)
debba essere programmata sulla base di indicazioni provenienti dal tessuto
produttivo.
Il Gruppo di Lavoro prevede che le Parti Sociali, soprattutto datoriali, indichino
azioni formative concrete che vengono ritenute necessarie per le qualifiche.
Rete tra Centri per l’Impiego, Agenzie formative, Agenzie per il Lavoro e Bilateralità
L’integrazione e la condivisione delle informazioni fondamentali per il mercato del
lavoro, tra Centri per l’Impiego, Agenzie formative, Agenzie per il Lavoro ed Enti
Bilaterali, per migliorare la qualità dei servizi da erogare ad occupati e persone in
cassa integrazione o mobilità, diventa un passaggio strategico indispensabile, sia ai
fini dell’orientamento e dell’offerta professionale che dell’intervento formativo.
Certificazione delle Competenze
Attualmente la certificazione delle competenze prevede una commissione composta
da 3 soggetti: un esperto di valutazione degli apprendimenti e delle competenze (si
tratta di una nuova figura professionale introdotta dalla Regione Toscana che
possiede un albo di 350 certificatori), la Provincia, e un esperto di settore.
Il Gruppo di Lavoro ha come obiettivo snellire le procedure e avere un elenco di
certificatori allargato (datori di lavoro, enti bilaterali, istituti tecnici…) che siano in
grado di certificare le competenze in tempi brevi.
3. IL PROGETTO GIOVANISI'
Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, ha come
obiettivo principale quello di garantire dinamismo ed opportunità ad una generazione
"a rischio di affermazione" in termini di sviluppo delle capacità individuali, di qualità
e stabilizzazione del lavoro, di emancipazione e partecipazione sociale.
33 Un punto nevralgico per il futuro della Toscana è "ridare un futuro" ai giovani che
non sono soggetti da assistere, bensì una risorsa su cui investire. Per raggiungere
questo scopo la Regione Toscana ha sistematizzato e integrato le politiche giovanili
regionali
già
in
vigore
e
le
ha
arricchite
con
nuove
linee
di
intervento.
Giovanisì è un pacchetto di opportunità finanziato con risorse nazionali, regionali
ed europee strutturato in 6 macroaree (Tirocini, Casa, Servizio civile, Fare Impresa,
Lavoro, Studio e Formazione).
Cinque sono gli obiettivi principali del progetto:
1. promuovere l'emancipazione dei giovani dalla famiglia d'origine;
2. potenziare le opportunità legate al diritto allo studio, formazione,
apprendimento e specializzazione;
3. costruire percorsi per l'inserimento nel mondo del lavoro;
4. facilitare l'avviamento d'impresa e l'attività imprenditoriale;
5. accrescere l'opportunità di sostenere esperienze formative e lavorative
all'estero.
I destinatari diretti e indiretti del progetto sono i giovani in età compresa tra i 18
e i 40 anni; i target specifici variano a seconda della misura.
Da maggio 2014 le opportunità del progetto Giovanisì sono state affiancate dalla
Garanzia Giovani.
4. IL PROGETTO GARANZIA GIOVANI
La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla
disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti
per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno
investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al
lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né
34 inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment
or Training).
In sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l'Italia dovrà garantire ai
giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro,
proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall'inizio della
disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale.
Se sei quindi un giovane tra i 15 e i 29 anni, residente in Italia – cittadino
comunitario o straniero extra UE, regolarmente soggiornante – non impegnato in
un’attività lavorativa né inserito in un corso scolastico o formativo, la Garanzia
Giovani è un’iniziativa concreta che può aiutarti a entrare nel mondo del lavoro,
valorizzando le tue attitudini e il tuo background formativo e professionale.
Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi:
sono queste le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità
di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in un’ottica di collaborazione tra
tutti gli attori pubblici e privati coinvolti.
Per stabilire in modo opportuno il livello e le caratteristiche dei servizi erogati e
aumentarne l'efficacia, si è scelto di introdurre un sistema di profiling che tenga conto
della distanza dal mercato del lavoro, in un'ottica di personalizzazione delle azioni
erogate: una serie di variabili, territoriali, demografiche, familiari e individuali
profilano il giovane permettendo così di regolare la misura dell'azione in suo favore.
Nel dettaglio le misure previste dalla Garanzia sono:
•
Accoglienza
•
In questa prima fase, presso lo sportello che ti verrà indicato dalla tua Regione,
verrai subito informato sui contenuti e sui servizi previsti dal Programma in
ambito regionale.
•
L’operatore ha il compito di fornirti tutte le informazioni nel modo più chiaro
possibile per facilitare l’orientamento rispetto ai servizi disponibili.
•
Con l’aiuto dell’operatore puoi:
35 •
se non l’hai già fatto, registrarti al Programma grazie all’inserimento dei tuoi
dati personali nel modulo online
•
conoscere gli obiettivi del Programma europeo e gli attori coinvolti per la sua
attuazione a livello nazionale, la rete dei servizi competenti e i soggetti
autorizzati e/o accreditati in ambito regionale
•
scoprire le opportunità, le misure disponibili e il loro funzionamento. Ad
esempio, come si attiva un tirocinio, in cosa consiste l’apprendistato, quali
sono i percorsi formativi disponibili, come avviare un’impresa o come fare il
servizio civile
•
conoscere le modalità per accedere a queste misure, anche con indicazioni
operative, e conoscere gli enti del lavoro e della formazione a cui puoi
rivolgerti
•
Orientamento
•
Dopo una prima fase informativa di accoglienza, inizia l'orientamento vero e
proprio.
•
Presso il servizio competente che ti è stato assegnato dalla Regione,
svolgerai un colloquio individuale con un operatore, il quale è in grado di
capire le tue esigenze, bisogni e necessità. Al termine del colloquio, l'operatore
individuerà un percorso di inserimento personalizzato che dovrà essere
coerente con le tue caratteristiche personali, formative e professionali
(profiling). Ti verrà consigliato, quindi, il percorso più adatto che può
consistere nel proseguimento degli studi, nello svolgimento di un tirocinio, in
una esperienza lavorativa o nell'avvio di un'attività in proprio.
•
La fase di orientamento prevede un primo livello e nel caso in cui l'operatore lo
ritenga opportuno, un secondo:
•
Orientamento di I livello
•
Nell'orientamento di I livello, con l'aiuto dell'operatore svolgerai queste
attività:
36 •
compilazione/aggiornamento
e
rilascio
della Scheda
Anagrafico
Professionale (SAP) ovvero il documento che contiene i tuoi dati anagrafici, la
formazione scolastica, eventuali percorsi formativi ed esperienze lavorative
•
informazione orientativa sul mercato del lavoro in ambito locale, nell'area
geografica d'interesse, sui settoritrainanti, sulle professioni e sui titoli di
studio più richiesti
•
analisi del profilo e valutazione del tipo di bisogno (profiling) sulla base di
variabili quali: il genere, l'età, il titolo di studio posseduto, la cittadinanza, la
condizione (status) lavorativa dell'anno precedente, il tipo di nucleo familiare,
la Regione e la Provincia di residenza, etc.
•
individuazione del percorso più idoneo in relazione alle caratteristiche socioprofessionali rilevate e alle opportunità offerte dalla Garanzia Giovani
•
stipula del "Patto di servizio" con il Servizio Per l'Impiego e registrazione
delle misure e dei servizi individuati e progettati durante il colloquio
•
eventuale rinvio ad altri uffici per servizi o misure specifiche assistenza
tecnica e operativa per aiutarti a sviluppare competenze utili alla ricerca attiva
del lavoro (ad esempio parlare in pubblico, sostenere un colloquio individuale,
invio del curriculum, etc.)
•
Orientamento di II livello
•
Può accadere che l'operatore ritenga utile fare un secondo colloquio
conoscitivo per approfondire le tue attitudini,capire meglio le tue motivazioni
personali e costruire insieme a te un "progetto professionale".
•
Un'occasione per ripercorrere la tua storia formativa e lavorativa, riflettere
sulla tua esperienza e progettare eventuali cambiamenti o sviluppi futuri. La
finalità è quella di aiutarti ad acquisire maggiore consapevolezza delle tue
competenze e potenzialità, per avere maggiore autonomia e migliorare la
ricerca attiva del lavoro.
•
Durante
il
colloquio
verranno valorizzate
le
tue
risorse
personali (caratteristiche, competenze, interessi, valori, etc.) e valutato
37 il contesto in cui sei inserito (familiare, ambientale), per il ruolo che esso può
svolgere, in modo da aiutarti a intraprendere un percorso formativo o
lavorativo.
•
Al termine del confronto, l'operatore avrà a disposizione più strumenti per
capire se consigliarti la formazione o un nuovo lavoro.
•
In questo processo possono essere utilizzati questi strumenti:
•
Colloqui individuali
•
Laboratori di gruppo
•
Griglie e schede strutturate
•
Questionari, test psico-attitudinali e altri strumenti di analisi
•
Formazione
•
La formazione è uno strumento fondamentale per acquisire maggiori
conoscenze e competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro.
Per competere in un ambiente contraddistinto da cambiamenti sostanziali e
continui, è fondamentale acquisire un bagaglio culturale e personale che ti aiuti
ad entrare in maniera qualificata e qualificante nel mondo del lavoro.
•
All'interno del Programma Garanzia Giovani hai la possibilità di intraprendere
un
percorso
di
formazione orientato
all'inserimento
lavorativo o
al reinserimento nei percorsi formativi se hai un'età inferiore ai 19 anni.
•
Vediamo quali caratteristiche differenziano i due percorsi che mirano
ad avvicinare il mondo della scuola a quello delle imprese e del lavoro, e a
creare un "ponte" tra la formazione teorica e l'esperienza pratica.
•
Inserimento lavorativo
•
Fornisce conoscenze e competenze necessarie a facilitare l'inserimento
lavorativo, sulla base dell'analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle
potenzialità acquisite, rilevate nell'ambito delle azioni di orientamento e di
fabbisogno delle imprese.
38 •
Tale formazione consente di coniugare la creazione di occupazione alle
esigenze professionali delle aziende attraverso la cosiddetta formazione on the
job ovvero l'acquisizione di competenze professionali sul campo.
•
Ti permette di acquisire una professionalità specialistica spendibile nel
mercato del lavoro.
•
I soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni erogheranno dei corsi
individuali e collettivi per favorire il tuo inserimento lavorativo. I corsi hanno
una durata che spazia tra 50 e 200 ore.
•
Reinserimento nei percorsi formativi se hai un'età inferiore a 19 anni
•
Prevede il reinserimento dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni non
compiuti, privi di qualifica o diploma, in percorsi di istruzione e formazione
professionale, allo scopo di consolidare le conoscenze di base e favorire il
successivo inserimento nel mondo del lavoro e nella società. La transizione dei
giovani verso il mercato dell'occupazione si basa, infatti, essenzialmente sul
sistema d'istruzione e formazione.
•
Ti permette di arricchire il curriculum, migliorare la qualità delle tue
competenze per facilitare il tuo inserimento nel mondo del lavoro.
•
I soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni erogheranno percorsi di
istruzione e formazione professionale. I corsi hanno una durata variabile in
ragione del percorso attivato.
•
Accompagnamento al lavoro
•
Il servizio di Accompagnamento al lavoro viene offerto da operatori
qualificati dei soggetti accreditati/autorizzati ai servizi al lavoro che operano in
ambito regionale.
•
L'accompagnamento al lavoro è una delle misure attivabili all'interno
del percorso personalizzato individuato durante la fase di orientamento, e si
occupa di progettare e attivare strumenti di inserimento lavorativo.
•
Quali sono gli obiettivi del servizio?
39 •
Sostenere la realizzazione di un'esperienza lavorativa o di un contratto di
apprendistato
•
Garantire un supporto nella ricerca attiva del lavoro e nella definizione di
un progetto professionale
•
Offrire un supporto nella fase di ingresso nel mercato del lavoro
•
Costruire sul territorio un network con attori pubblici e privati e diffondere le
diverse opportunità lavorative
•
Come sono realizzati gli obiettivi?
•
Una volta stabilita la tipologia di intervento, l'operatore:
•
individua le opportunità occupazionali più adatte al profilo del giovane
(scouting)
•
effettua l'incrocio domanda/offerta (matching) e individua l'azienda per
l'inserimento lavorativo
•
assiste nella fase di preselezione (colloquio telefonico, colloquio diretto, etc.),
nella prima fase di inserimento in azienda e partecipa alla definizione di un
eventuale progetto formativo e all'individuazione della tipologia contrattuale
più
funzionale
(tempo
indeterminato,
determinato,
somministrazione,
apprendistato)
•
Apprendistato
•
L'Apprendistato è un contratto di lavoro assimilabile a un contratto a tempo
indeterminato, finalizzato alla formazione, all'occupazione e al primo
inserimento lavorativo: l'azienda è obbligata a trasmettere le competenze
pratiche e le conoscenze tecnico-professionali attraverso un'attività formativa
che
va
ad
aggiungersi
alle
competenze
acquisite
in
ambito
scolastico/universitario/di ricerca.
•
Puoi usufruire di questa misura se rientri nella fascia d'età 15-29 anni.
•
Esistono tre tipi di Apprendistato:
40 •
Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale
•
Ti permette di acquisire una qualifica professionale triennale - valida anche
ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione - o un diploma
professionale.
•
Per seguire questo percorso formativo devi avere tra i 15 ed i 25 anni.
La durata del contratto dipende dalla qualifica o dal diploma da conseguire,
ma non può comunque superare i 3 anni (4 nel caso di diploma quadriennale
regionale).
•
La convenienza per l'azienda sta nell'abbassamento del costo del lavoro. Tu
percepirai un'indennità di partecipazione di circa 2.000 euro se sei minorenne
e 3.000 se sei maggiorenne (su base annua), che può variare in alcune Regioni.
•
La formazione può essere erogata all'interno dell'impresa, presso Organismi di
formazione accreditati alla formazione in ambito regionale o Istituti
professionali di Stato.
•
Apprendistato professionalizzante o Contratto di mestiere
•
Se hai tra i 18 ed i 29 anni, questo tipo di apprendistato ti permette di
imparare un mestiere attraverso la formazione sul lavoro. Allo stesso tempo ti
consente di conseguire una qualifica professionale. Se già la possiedi, il
contratto può essere stipulato anche a partire dal tuo 17° anno di età.
•
La durata del contratto non deve essere superiore ai 3 anni (5 per gli artigiani).
Anche in questo caso è previsto un incentivo per l'azienda. A te invece viene
corrisposto un vero e proprio stipendio (non corrisposto nell'ambito della
Garanzia Giovani).
•
Apprendistato per l'Alta formazione e la Ricerca
•
Se hai tra i 18 (17 se sei in possesso di diploma di qualifica professionale) e i
29 anni, questo tipo di apprendistato ti permette, grazie alla collaborazione tra
imprese, istituzioni scolastiche ed Università, di lavorare e al contempo:
41 •
conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore, una laurea, un
master o un dottorato di ricerca
•
svolgere attività di ricerca e di praticantato per l'accesso alle professioni che
hanno un ordine professionale o per esperienze professionali
•
acquisire il Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore
•
La durata del contratto è variabile, sulla base del titolo di studio da conseguire.
•
Sono previsti incentivi alle aziende per le assunzioni e contributi per la
formazione.
•
È inoltre possibile attivare un contratto di Apprendistato di Ricerca non
finalizzato al conseguimento di un titolo di studio.
•
La durata minima del periodo di formazione in Apprendistato è di 6 mesi. Il
tuo livello di inquadramento contrattuale non potrà essere inferiore di due
livelli rispetto a quello del lavoratore che svolge la tua stessa mansione.
•
Al termine del periodo di Apprendistato, l'impresa stabilirà se proseguire il
rapporto di lavoro oppure recedere, fornendo il preavviso secondo i termini
stabiliti dal contratto collettivo.
•
Tirocini
•
Il tirocinio ti permette di fare una vera esperienza in azienda e ha una
durata di 6 mesi (12 mesi nel caso di disabili o svantaggiati ai sensi della legge
381/91). Tali limiti di durata possono essere estesi in conformità a quanto
previsto dalle Linee Guida nazionali sui tirocini.
•
Tipologie e finalità
•
Tirocini: hanno l'obiettivo di agevolare le tue scelte professionali e di
aumentare le tue possibilità occupazionali, velocizzando e rendendo più
efficace il percorso di transizione tra scuola e lavoro attraverso la formazione
sul campo. Se invece hai perso un'occupazione e fatichi a rimetterti in gioco,
possono favorire il tuo reinserimento nel mondo del lavoro
42 •
Tirocini in mobilità geografica nazionale e transnazionale: hanno l'obiettivo
di favorire una tua esperienza formativa e professionale fuori regione o
all'estero. Il fine è quello di rafforzare il tuo curriculum e metterti in diretto
contatto con territori e mercati del lavoro più dinamici e in grado di offrirti
maggiori opportunità occupazionali.
•
Caratteristiche
•
Ti verrà riconosciuta un'indennità mensile fino a 500 euro e quindi non
superiore a 3.000 euro in tutto il periodo (fino a 6.000 euro per disabili e
soggetti svantaggiati). Il contributo sarà più alto se svolgerai il tirocinio al di
fuori del tuo territorio, grazie a un voucher parametrato sulla base delle attuali
tabelle CE dei programmi di mobilità.
•
Se sarai assunto con un rapporto di lavoro subordinato entro 60 giorni dalla
conclusione del tirocinio, il datore di lavoro riceverà un incentivo economico.
•
Servizio civile
•
Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato istituito per favorire la
realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale, partecipare alla
salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione e per contribuire alla
formazione civica, sociale, culturale e professionale.
•
Il servizio civile, quindi, ti permette di fare un'esperienza formativa di crescita
civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all'interno di
progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza. Un'esperienza che ti aiuta ad
entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti
lavorativi, favorendo l'acquisizione di competenze trasversali che facilitano
l'ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team, le dinamiche di
gruppo e il problem solving.
•
Chi può partecipare?
43 •
Se sei un cittadino italiano, maschio o femmina, tra i 18 e i 28 anni (28 anni e
364 giorni) di età, puoi rivolgerti alle organizzazioni pubbliche o private che
abbiano presentato idonei progetti all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
(UNSC) o
all'Ufficio
di
competenza
regionale
e
fare
domanda
di
partecipazione alla selezione. La fascia di età può variare a seconda dei singoli
programmi regionali.
•
Quanto dura il servizio?
•
Il servizio ha la durata di 12 mesi.
•
Quali sono i settori di attività?
•
Puoi scegliere tra i progetti presenti sul territorio regionale o addirittura
provinciale e comunale. Le aree di intervento in cui prestare il servizio civile
sono i settori dell'assistenza alle persone, protezione civile, ambiente,
patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale e servizio
civile all'estero.
•
Qual è la retribuzione mensile?
•
Il guadagno mensile netto è di 433,80 euro. In caso di progetti svolti all'estero,
in aggiunta al compenso mensile, è prevista un'indennità di 15,00 euro
giornalieri per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero.
•
Quante sono le ore di servizio?
•
L'orario di svolgimento del servizio è stabilito in relazione alla natura del
progetto, e prevede comunque un impegno settimanale dalle 24 alle 36 ore o
monte ore annuo non inferiore alle 1.400 ore complessive.
•
Chi può presentare progetti di servizio civile?
44 •
Tutti i soggetti pubblici e privati accreditati presso l'Albo nazionale, gli Albi
regionali e delle Province autonome del Servizio Civile Nazionale.
•
La formazione nei progetti
•
La formazione, suddivisa in due fasi, si effettua negli Enti presso i quali si
svolge il servizio stesso.
•
La prima (formazione generale) consiste nella presentazione del Servizio civile
e dei principi che lo regolano.
•
La seconda fase (formazione specifica) entra nello specifico degli argomenti
trattati dal progetto definendo e fornendo informazioni, metodi e supporti per
lo svolgimento delle attività del servizio.
•
Sarai seguito, oltre che dalla figura del formatore, dall'Operatore Locale di
Progetto (OLP) che rappresenta il tuo punto di riferimento.
•
Sostegno all’autoimprenditorialità
•
Vuoi metterti in proprio? Pensi di avere una buona idea imprenditoriale ed
essere in grado di realizzarla?
•
Per i giovani fino a 29 anni, sono previsti servizi in grado di rispondere ai
diversi bisogni in fase di startup e nelle fasi successive, favorendo l'accesso a
incentivi per la creazione di impresa (ad esclusione del contributo a fondo
perduto) e/o l'attivazione degli incentivi pubblici nazionali e regionali.
•
Operatori qualificati dei Servizi per l'Impiego ti offriranno assistenza
personalizzata nelle varie fasi del progetto imprenditoriale: dallo startup
all'accesso agli strumenti di credito e microcredito, alla fruizione degli
incentivi.
•
Dopo le azioni preliminari, informative e di consulenza, ti sarà proposto
un percorso mirato che si svolgerà nelle seguenti fasi:
•
formazione per il business plan (il documento che sintetizza le caratteristiche
del progetto imprenditoriale)
45 •
assistenza personalizzata per la stesura del business plan
•
supporto all'accesso al credito e alla finanziabilità
•
servizi a sostegno della costituzione dell'impresa
•
sostegno allo startup
•
Se la tua idea imprenditoriale sarà valutata positivamente, potrai avere
facilitazioni nell'accesso al credito attraverso un Fondo di Garanzia, anche se
non disponi delle garanzie necessarie per ottenere un prestito bancario.
•
Gli attori che direttamente o indirettamente ti aiuteranno a realizzare la tua idea
imprenditoriale sono:
•
Sistema delle Camere di Commercio, Invitalia, Servizi per l'autoimpiego e
l'autoimpresa avviati presso i Servizi competenti al lavoro, Regioni ed Enti
locali, con particolare riguardo per i SUAP (Sportelli Unici delle Attività
Produttive) dei Comuni, Associazioni di categoria, Università, organismi non
profit ecc.
•
Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE
•
Ti piacerebbe fare un'esperienza di lavoro all'estero, o anche solo in un'altra
Regione? Il Programma incoraggia la mobilità dei giovani lavoratori in Italia e
negli altri paesi dell'Unione Europea attraverso un voucher che copre i costi di
viaggio e alloggio per la durata di 6 mesi.
•
Se sei interessato, puoi rivolgerti al Servizio Per l'Impiego per avere:
•
informazioni sulle possibilità di lavoro in Italia e in Europa
•
supporto alla ricerca dei posti di lavoro
•
assistenza nelle pratiche di assunzione
•
Questo sostegno alla mobilità professionale si rivolge sia ai giovani alla ricerca
di sbocchi professionali in Europa sia alle imprese interessate ad assumere
personale in altri paesi europei.
•
Al fine di facilitare la libera circolazione dei lavoratori nell'UE, è fondamentale
il ruolo dei Servizi competenti, come la Rete EURES, la rete europea dei
46 Servizi Per l'Impiego, coordinata dalla Commissione Europea, a cui
partecipano anche i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro.
•
La Rete Eures in Italia si compone di 64 consulenti (Eures Advisers) e circa
400 referenti dislocati su tutto il territorio nazionale che svolgono attività di
consulenza e servizio di collocamento: gli Eures Adviser forniscono
informazioni sul mercato del lavoro europeo e favoriscono l'incontro tra
domanda e offerta di lavoro. Promuovono, inoltre, la cooperazione
transnazionale e transfrontaliera, aiutando a rimuovere gli ostacoli alla mobilità
come ad esempio le differenze nella legislazione e nelle procedure
amministrative tra i diversi paesi europei.
•
Consulta il portale Eures con le numerose offerte di lavoro provenienti da tutta
Europa e scopri i progetti di selezione promossi dalle rete Eures Italia.
•
Affinchè la tua scelta sia più consapevole, trovi informazioni utili e consigli
sulle condizioni di vita e lavoro di ogni paese europeo, nella sezione "Living
and working in Europe".
•
Bonus occupazionale per le imprese
•
Assumere è un vantaggio per le imprese! Per promuovere l'inserimento
occupazionale dei giovani, la Garanzia Giovani prevede delle agevolazioni per
le imprese che assumono.
•
Sono previste diminuzioni del costo del lavoro per specifiche tipologie
contrattuali, in modo da supportare economicamente l'ingresso e la
stabilizzazione nel mercato del lavoro.
•
Grazie a questa misura, le aziende ottengono un bonus se attivano:
•
un contratto a tempo determinato o in somministrazione per 6-12 mesi
•
un contratto a tempo determinato o in somministrazione superiore a 12 mesi
•
un contratto a tempo indeterminato
47 •
Il sistema di assegnazione dei bonus è diversificato in funzione della tipologia
di contratto con cui avviene l'assunzione, delle caratteristiche del giovane
(profiling) e delle differenze territoriali.
•
Il bonus, che viene erogato dall'Inps, varia da un minimo di 1.500 euro per il
contratto inferiore a 12 mesi a un massimo di 6.000 euro per l'attivazione di un
contratto a tempo indeterminato.
•
L'agevolazione
non
spetta
per tirocini, servizio
civile, apprendistato e formazione.
•
Formazione a distanza
•
Garanzia Giovani ti offre la possibilità di seguire percorsi di formazione
online.
•
Per accedere ai corsi è necessario entrare nella propria area riservata.
48 4.1 Il monitoraggio sulle adesioni al programma Garanzia Giovani a settembre
2014
Al 25 Settembre 2014 hanno aderito a Garanzia Giovani 212.779 giovani:
108.783 lo hanno fatto attraverso il sito nazionale, mentre 103.996 attraverso i portali
regionali.
Continua l'inserimento delle occasioni di lavoro da parte delle aziende, anche a
seguito dei protocolli di intesa che il Ministero ha sottoscritto con alcune
Associazioni imprenditoriali.
Il report di questa settimana è implementato con nuove informazioni relative al
numero delle occasioni di lavoro attualmente "attive". Le opportunità di
lavoro complessivamente pubblicate dall'inizio del progetto sono pari a 14.483, per
un totale di posti disponibili pari a 20.789; di queste 5.523, per un totale
di 7.724 posti disponibili, sono attive alla data del 25 settembre 2014. Il 72,0% delle
occasioni di lavoro è concentrata al Nord, il 14,4% al Centro e il 13,5% al Sud; lo
0,1% rappresenta le occasioni di lavoro all'estero.
TABELLE SINOTTICHE
Registrazioni(*) effettuate per mese
MESE
APRILE 2014
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
Valore Assoluto
Valore Assoluto
Valore Assoluto
771
676
1.447
MAGGIO 2014
37.606
33.485
71.091
GIUGNO 2014
17.967
16.202
34.169
LUGLIO 2014
22.359
19.967
42.326
AGOSTO 2014
11.583
10.888
22.471
SETTEMBRE 2014
20.914
20.361
41.275
111.200
101.579
212.779
Totale Complessivo
(*) le registrazioni rappresentano il numero di giovani che aderiscono al programma garanzia
giovani
49 50 Ripartizione dei Giovani Registrati in base al numero di Adesioni(*) da essi effettuate
NUMERO ADESIONI
1
Valore Assoluto
193.997
Da 2 a 5
16.281
Da 6 a 10
1.734
11 o più
NUMERO GIOVANI
767
51 TOTALE
212.779
(*) il numero di adesioni permette di conteggiare le adesioni
multiple ovvero effettuate dallo stesso giovane su più regioni
52 LA BILATERALITA' PER GLI ATIPICI
1. FORMATEMP
Forma.Temp (Fondo per la formazione dei lavoratori in somministrazione con
contratto a tempo determinato) nasce a seguito dell'introduzione nel nostro
ordinamento - operata con la legge n. 197/1886 (Pacchetto Treu) - della fornitura di
lavoro temporaneo, attualmente identificata dalla Legge n° 30/2003 (Legge Maroni),
come somministrazione di lavoro a tempo determinato.
La legge 196/1997 ha infatti previsto l'istituzione di un fondo bilaterale costituito
sotto forma di libera associazione senza scopi di lucro per la formazione la cui
gestione è condivisa dalle organizzazioni sindacali (NIDIL CGIL, FELSA - CISL,
UIL - TEMP) e le associazioni delle Agenzie per il Lavoro (ASSOLAVORO).
Formatemp è un apposito fondo nato per i lavoratori temporanei, oggi dedicato ai
lavoratori in regime di somministrazione, che finanzia percorsi formativi.
Tutti i corsi di formazione finanziati da Forma.Temp sono a titolo gratuito e non
prevedono quote di alcun genere a carico dei partecipanti.
È fatto divieto ai soggetti autorizzati o accreditati di esigere, o comunque di
percepire,
direttamente
o
indirettamente,
compensi
dai
lavoratori.
Per poter frequentare i corsi è necessario recarsi presso un’Agenzia per il Lavoro,
informarsi dell’offerta formativa e, se iscritti all’Agenzia, candidarsi per la selezione
ai corsi gratuiti presentando il proprio curriculum vitae.
Formatemp dal 1° gennaio 2011 è l’ente bilaterale dei lavoratori in regime di
somministrazione a tempo determinato e indeterminato (da tale data è infatti
operativa l'unione di Ebiref in Formatemp; le attività di Ebiref sono state recepite
53 nello statuto e nel regolamento di Formatemp e pertanto proseguono senza soluzione
di continuità).
Obiettivi del fondo sono favorire la crescita professionale individuale dei
lavoratori in somministrazione e formare le figure professionali carenti nel mercato
del lavoro, ma necessarie alle imprese.
Le prestazioni di Formatemp
Questo fondo è finanziato attraverso un contributo obbligatorio delle agenzie pari al
4% della retribuzione lorda dei lavoratori in somministrazione così come previsto
dall’art. 12 del dlgs 276/03.
Ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato il 4% serve per l'integrazione
del reddito nei periodi di inattività.
Tali risorse sono utilizzate:
•
per interventi di formazione e riqualificazione professionali, nonché a misure
di carattere previdenziale e di sostegno al reddito a favore dei lavoratori assunti con
contratto a tempo determinato, dei lavoratori che abbiano svolto in precedenza
missioni di lavoro in somministrazione con contratto a tempo determinato e
limitatamente agli interventi formativi, dei potenziali candidati ad una missione;
•
per iniziative comuni finalizzate a garantire l’integrazione del reddito dei
lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato in caso di fine lavori;
•
per iniziative comuni finalizzate a verificare l’utilizzo della somministrazione
di lavoro e la sua efficacia anche in termini di promozione della emersione del lavoro
non regolare e di contrasto agli appalti illeciti;
•
per iniziative per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di
lavoratori svantaggiati anche in regi,e di accreditamento con le regioni;
•
per iniziative di promozione di percorsi di qualificazione e riqualificazione
professionale per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato;
54 •
per lo svolgimento delle attività assegnate al Fondo da contratti e accordi
collettivi, utilizzando risorse disponibili diverse da quelle derivanti dal contributo di
cui all’art. 12, comma 2, del D.Lgs. 276/03.
La creazione di Forma.Temp, quale strumento della gestione bilaterale della
formazione professionale, ha permesso di rendere disponibili le risorse finanziarie
destinate a qualificare ulteriormente il lavoro in somministrazione nel sistema delle
politiche
del
lavoro.
Formazione di Base
La Formazione di Base, alla quale viene destinato annualmente il 10% delle
risorse disponibili, è costituita da programmi di breve durata, riferiti a competenze
trasversali "spendibili" in ogni contesto lavorativo, ed a contenuti didattici
propedeutici alla successiva acquisizione di competenze professionali più specifiche
ed
adeguate
al
contesto
lavorativo
dei
partecipanti.
Obiettivi degli interventi formativi
Le competenze di base rispondono all'esigenza di migliorare l'occupabilità delle
risorse umane. E' una formazione finalizzata a fornire delle conoscenze di carattere
generale
collegate
al
mondo
del
lavoro.
Le competenze di base rappresentano anche un primo passo utile all'acquisizione di
competenze
professionali
e
trasversali.
La formazione di base si può definire generale poiché utilizzabile in differenti
contesti.
55 Destinatari
La formazione di base interessa i seguenti lavoratori:
•
candidati a missioni di lavoro temporaneo iscritti e selezionati presso le singole
Agenzie per il lavoro;
•
lavoratori temporanei che, dopo avere svolto una missione, sono in attesa di
svolgerne una nuova;
•
lavoratori temporanei con una missione in corso, nei limiti previsti nella
contrattazione collettiva tra le parti in materia di orario.
La formazione di questa categoria di lavoratori è limitata ai temi:
•
sicurezza;
•
lingua italiana per stranieri;
•
meccanismi operativi dell'impresa;
•
lingua straniera di base;
•
alfabetizzazione informatica.
Possono essere sperimentate nelle attività di formazione di base anche azioni di
orientamento rivolte a studenti (programmate con gli Istituti scolastici), a disoccupati
(realizzate anche attraverso i servizi per l'Impiego), ad Immigrati ed a categorie
svantaggiate (realizzate anche attraverso le loro associazioni).
Il numero massimo di partecipanti a un corso è fissato a 30 unità per edizione.
Tipologia degli interventi formativi e durata
La formazione di base prescinde dagli specifici contesti organizzativi e produttivi
ed ha valenza "generale" o "settoriale".
Un percorso di formazione di base si compone di uno o più moduli didattici che
devono riguardare almeno uno dei temi di seguito indicati:
•
L'organizzazione del lavoro nei diversi settori produttivi.
56 •
Analisi del mercato del lavoro - analisi del rapporto impresa/mercato - storia e
modelli di contrattazione collettiva del sindacato.
•
Il ruolo del singolo nell'organizzazione - posizione, prestazione e strumenti di
valutazione - professionalità quale elemento forza di lavoro.
•
Meccanismi operativi dell'impresa.
•
Come lavorare in gruppo - la comunicazione, la gestione del tempo.
•
Informazione sui rischi per la sicurezza e la salute connessi alle attività
produttive in generale; il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; le
relative specificità contrattuali e legislative sul lavoro temporaneo (la sommistrazione
dell'intervento formativo su questi ultimi due temi non può essere inferiore a due
ore).
•
Diritti e doveri dei lavoratori - legislazione del lavoro - quadro normativo del
lavoro temporaneo - il contratto di somministrazione - il rapporto con l'agenzia - la
retribuzione - il rapporto con l'impresa utilizzatrice.
•
Il sistema di relazioni sindacali del settore del lavoro temporaneo - il contratto
collettivo nazionale per il settore delle imprese di somministrazione - il quadro delle
politiche formative del settore - gli organismi bilaterali del settore.
Ai moduli obbligatori sopra indicati possono aggiungersi, a titolo indicativo:
•
Lingua italiana per stranieri.
•
Economia di base.
•
Diritto e legislazione di base.
•
Materie storico-sociali di base.
•
Tecniche e strumenti per la ricerca di lavoro; le regole per l'accesso al lavoro
ed i servizi per l'impiego.
•
Alfabetizzazione informatica.
•
Lingua straniera di base.
•
Gli interventi di formazione potranno essere preceduti da moduli di
orientamento che hanno l'obiettivo di definire i percorsi di formazione sulle attitudini
rilevate nei soggetti e far acquisire i contenuti indicati al modulo 13 di cui sopra.
57 •
La durata minima di un corso di formazione di base è di 4 ore, mentre ciascuno
dei moduli di cui si compone il percorso formativo non può avere durata inferiore a 2
ore. La durata massima dei corsi di formazione di base è fissata in 80 ore.
•
E' prevista la possibilità di visite aziendali, di tipo conoscitivo, con
accompagnamento del tutor/docente. Le visite hanno come obiettivo la mera
osservazione di attività o di contesti sociali ed economici ed hanno una durata
massima di 4 ore.
Formazione Professionale
La Formazione Professionale, i cui programmi assorbono l'80% delle risorse
disponibili ogni anno, è finalizzata principalmente all'inserimento al lavoro e viene
programmata in stretto collegamento con le opportunità di attivazione di contratti di
lavoro in somministrazione; i corsi di formazione professionale, che possono avere
anche durata superiore alle 150-200 ore, sono articolati principalmente in moduli
formativi e contenuti didattici strettamente mirati all'apprendimento di competenze
tecnico-professionali, spesso integrative di quelle già possedute dagli allievi, ma
comunque immediatamente spendibili nel mondo del lavoro temporaneo.
Obiettivi degli interventi formativi
La “formazione professionale” mira alla creazione di competenze o specializzazioni
professionali nonché al trasferimento di competenze cosiddette “trasversali”.
In questa tipologia rientrano gli interventi di prequalificazione, qualificazione,
riqualificazione, specializzazione e aggiornamento realizzati con sistemi che
utilizzano
metodologie
di
formazione
d’aula
e/o
a
distanza.
Essa mira a creare o specializzare conoscenze e capacità, rendendo la risorsa umana
58 capace di inserirsi ed adattarsi proficuamente in differenti contesti produttivi ed
organizzativi
delle
imprese
utilizzatrici.
La formazione professionale è collegata alle qualificazioni professionali emerse
dall’analisi
dei
fabbisogni
del
settore.
Destinatari
La “formazione professionale” interessa i seguenti lavoratori:
•
candidati a missioni di lavoro temporaneo iscritti e selezionati presso le singole
Agenzie per il lavoro;
•
lavoratori temporanei con una missione in corso, nei limiti previsti nella
contrattazione collettiva tra le parti in materia di orario e fermo restante il limite
legale;
•
disoccupati di lunga durata il cui stato sia certificato dai Centri di servizio per
l'impiego;
•
lavoratori iscritti in lista di mobilità;
•
disabili ai sensi della legge 68/99;
•
immigrati in Italia con regolare permesso di soggiorno.
Il numero massimo di partecipanti a un corso è fissato in 30 unità per edizione.
L'intervento formativo deve comprendere obbligatoriamente tra i suoi moduli uno
di almeno 8 ore, relativo ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro e dei diritti e
doveri dei lavoratori temporanei.
Tale modulo viene essere somministrato su materiale didattico definito e
standardizzato da Forma.Temp, è obbligatorio e può essere non somministrato nel
caso in cui tutti i partecipanti iscritti abbiano già un attestato di frequenza ad un
corso, sia di formazione base che professionale, che aveva già la trattazione di tale
tematica.
59 La mancata frequenza al modulo di cui sopra non consente l’ottenimento
dell’attestato di fine corso, ad eccezione di situazioni per le quali l’allievo può
dimostrare il possesso di un attestato di frequenza precedentemente acquisito in un
corso di formazione di base o professionale.
Qualora uno o più corsisti fossero impossibilitati a seguire il modulo obbligatorio
(o parte di esso) per malattia o altri impedimenti documentabili, la lezione perduta
potrà essere recuperata in altro corso di formazione (di base o professionale), già
programmato o da promuovere e finanziare ad hoc per consentire il rilascio
dell’attestato di fine corso.
Forma.Temp definirà un elenco delle attività lavorative connesse a specifiche aree
di rischio per le quali la formazione è di tipo specialistico in quanto connessa ai rischi
specifici legati alla mansione, anche sulla base delle indicazioni di INAIL ed
ISPESL; per queste aree la formazione specialistica sulla sicurezza è sempre
obbligatoria.
Nel caso di formazione rivolta a candidati a missioni di lavoro temporaneo iscritti
presso le singole Agenzie per il lavoro, di cui alla lettera a), entro il termine di 180 gg
dalla conclusione dell’iniziativa, dovrà essere prevista l’assunzione come lavoratori
temporanei del 35% degli allievi che hanno conseguito l’attestato partecipando
almeno al 70% del corso. Il mancato raggiungimento degli obiettivi occupazionali
determina la riduzione del finanziamento precedentemente accordato all’Agenzia
promotrice dell’intervento formativo.
Tipologia degli interventi formativi e durata
La formazione professionale deve avere durata e contenuto compatibili con la
figura professionale cui l’iniziativa formativa si riferisce, con i fabbisogni formativi
ed occupazionali emersi, nonché con i precedenti percorsi educativi, formativi e
professionali dei corsisti.
60 La durata minima di un corso di formazione professionale è di 8 ore, alle quali
verrà aggiunto il modulo obbligatorio relativo ai temi della sicurezza sui luoghi di
lavoro e dei diritti e doveri dei lavoratori temporanei.
La durata massima dei corsi di formazione professionale, in regime ordinario, è
fissata in 250 ore. Oltre le 250 ore i corsi di formazione professionale dovranno
essere preceduti da uno specifico accordo sottoscritto unitariamente dalle
Organizzazioni sindacali a livello territoriale.
Gli interventi di formazione potranno essere preceduti da moduli di orientamento
che hanno l’obiettivo di articolare i percorsi di formazione sulle attitudini rilevate nei
soggetti.
E’ prevista la possibilità di visite aziendali, coerenti con il progetto didattico
complessivo, con accompagnamento del tutor/docente. Le visite hanno come
contenuto la mera osservazione di attività o di contesti sociali ed economici ed hanno
una durata massima di 8 ore.
Nella realizzazione di un percorso di formazione professionale è possibile
organizzare attività di affiancamento passivo, che abbiano come contenuto
l’osservazione di procedure di lavoro, per una durata complessiva congrua e
comunque non superiore al 30% del numero di ore previste dal progetto formativo.
Un percorso di formazione professionale può prevedere moduli riguardanti
“competenze trasversali” come, a titolo esemplificativo:
•
capacità di diagnosi in merito al potenziamento dell’autoapprendimento,
•
capacità di sviluppo di soluzioni creative e propositive,
•
capacità di concertazione e negoziazione con soluzioni e risorse diverse in
situazioni individuali o di gruppo.
Formazione on the Job
La Formazione On the Job rappresentano circa il 6% della spesa annua del
Fondo e sono destinati ad "accompagnare" i lavoratori temporanei nella prima fase di
61 inserimento in un nuovo contesto produttivo, attraverso attività didattiche in
affiancamento con un tutor interno all'impresa utilizzatrice e con il monitoraggio di
un
mentor
esterno.
Obiettivi
La formazione “on the job” è principalmente mirata a raccordare la professionalità
del lavoratore alle esigenze collegate all’espletamento della mansione in contesti
produttivi/organizzativi individuati.
Tali iniziative sono quindi ancorate a bisogni di formazione emersi a fronte di singole
esigenze delle imprese utilizzatrici ed hanno quale loro peculiarità la specificità e
brevità.
La formazione on the job è anche finalizzata a formare e ad addestrare i corsisti
all’uso delle attrezzature di lavoro necessarie allo svolgimento delle attività
lavorative per le quali vengono assunti.
Destinatari
I destinatari della formazione on the job sono i lavoratori in missione retribuita di
lavoro
temporaneo.
Non possono essere finanziate iniziative di formazione "on the job" realizzate per
Imprese utilizzatrici che hanno come destinatari lavoratori precedentemente impiegati
dalle stesse imprese sulla medesima mansione per cui si chiede la formazione.
Tipologia degli interventi formativi e durata
62 Condizione essenziale per l'avvio di un'iniziativa di formazione on the job è la
presenza
del
contratto
di
somministrazione.
La formazione on the job non può superare il 10% (calcolato in giorni lavorativi)
della durata prevista dal contratto di prestazione. In ogni caso non potrà superare i 5
giorni lavorativi (per un massimo di 40 ore) e non sarà possibile per contratti di
prestazione inferiori ai 30 giorni lavorativi. In caso di contratti di prestazione parttime, la durata massima della formazione on the job verrà proporzionata alla durata
oraria
settimanale
prevista
dal
contratto
di
lavoro.
L’intervento formativo dovrà essere realizzato all’avvio della missione ed il percorso
formativo dovrà coincidere con l’inizio della missione di lavoro (es. le prime tre
giornate di missione per un progetto formativo di 3 giorni); durante tale periodo, non
potrà
essere
effettuato
lavoro
straordinario.
In caso di malattia o altra assenza motivata di un allievo inserito con altri in un corso
di formazione, al suo rientro l’interessato riprenderà il percorso formativo. In fase di
rendicontazione, che sarà possibile con gli stessi riferimenti della scheda progetto
originaria, verranno indicate le modalità di effettivo svolgimento del corso.
La formazione on the job, è svolta in affiancamento e deve prevedere un modulo
obbligatorio sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, di almeno 4 ore legato al
contesto produttivo specifico e alla mansione a cui il lavoratore viene adibito. Il
modulo obbligatorio sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro deve essere svolto
all’inizio del percorso formativo. Possono, altresì, essere previsti anche altri moduli
teorici.
Soggetti preposti alla realizzazione delle attività di formazione
63 La formazione on the job dovrà essere attuata da un organismo di formazione
qualificato, anche presso l’impresa utilizzatrice, secondo la seguente modalità:
•
in affiancamento;
•
in aule dell'impresa utilizzatrice.
L’affiancamento e l’addestramento saranno realizzati ricorrendo a figure di
tutor/docente che devono prioritariamente essere identificati tra i dipendenti
dell’impresa utilizzatrice e che svolgono una mansione per la quale viene attivato il
contratto di fornitura.
Il tutor/docente rappresenta la figura didattica e di supporto principale ai corsisti e
deve quindi possedere esperienze, conoscenze e capacità che ne giustifichino il ruolo
didattico e di assistenza affidatogli.
I lavoratori coinvolti saranno monitorati da un mentor designato dall’ente di
formazione titolare del corso, che deve garantire l’efficacia della metodologia
didattica, dell’idoneità dei locali e delle attrezzature.
In ogni caso, il numero massimo di partecipanti ad un percorso di formazione on
the job non può superare 3 allievi.
Formazione Continua
La formazione continua consiste nel finanziamento, da parte di Forma.Temp, di
percorsi formativi a domanda individuale, con la modalità del voucher. Il voucher
formativo è un “bonus” che permette ai lavoratori di accedere ad un corso di
formazione da loro individuato.
La
formazione
continua
finanziata
da
Forma.Temp
è
finalizzata
al
soddisfacimento delle esigenze di formazione dei lavoratori in somministrazione a
tempo determinato, al fine di consentire l’innalzamento dei livelli di qualificazione e
professionalità, la riqualificazione, l’aggiornamento e l’adattamento professionale.
64 2. EBITEMP
Oltre al fondo sulla formazione le parti sociali hanno costituito l’Ente bilaterale
nazionale per il lavoro temporaneo.
Ebitemp è sostenuto dal contributo dello 0,2% della retribuzione versato dalle
Agenzie per il Lavoro.
Ebitemp,
come
stabilito
nel
contratto
nazionale
per
i
lavoratori
in
somministrazione, fornisce importanti prestazioni a favore dei lavoratori.
In particolare rientrano tra le prestazioni di Ebitemp:
•
stesura e divulgazione gratuita del Ccnl per ogni lavoratore;
•
misure a sostegno della maternità;
•
corresponsione di una indennità integrativa in caso di infortunio;
•
tutela sanitaria;
•
accesso al credito dei lavoratori in somministrazione attraverso uno specifico
Fondo di garanzia;
•
misure di sostegno al reddito;
•
gestione della mutualizzazione dei permessi dei dirigenti sindacali e dei
delegati dei lavoratori in somministrazione;
•
interventi aggiuntivi sulla previdenza integrativa;
•
misure a sostegno della mobilità territoriale.
Indennità per infortunio
Ebitemp eroga indennità aggiuntive (oltre a quelle spettanti per legge) a favore dei
lavoratori in somministrazione sia a tempo determinato che indeterminato in caso di:
•
infortunio sul lavoro che si protrae oltre la scadenza del contratto (solo per i
lavoratori in somministrazione a tempo determinato)
•
invalidità permanente
•
decesso sul luogo di lavoro.
Come tutti i lavoratori dipendenti, anche i lavoratori in somministrazione sono
soggetti all'obbligo assicurativo. Nello svolgimento dell'attività professionale presso
65 le imprese utilizzatrici sono tutelati dall'Inail, che garantisce loro le prestazioni
economiche, sanitarie ed integrative, anche nel caso in cui il datore di lavoro non
abbia versato regolarmente il premio assicurativo.
In più, tutti i lavoratori in somministrazione possono godere di prestazioni
aggiuntive offerte da Ebitemp.
Chi ha diritto alle indennità
Hanno diritto alle indennità i lavoratori con contratto di somministrazione a
tempo determinato o indeterminato, dipendenti dalle agenzie per il lavoro associate a
Ebitemp, che si infortunano durante la loro attività professionale presso l'impresa
utilizzatrice.
Quando scattano le prestazioni
La protezione aggiuntiva interviene quando l'infortunio ha conseguenze gravi e
prolungate, anche oltre la scadenza della missione. In particolare quando l'infortunio:
•
si protrae oltre la scadenza del contratto (solo per lavoratori in
somministrazione a tempo determinato)
•
provoca una invalidità permanente che si manifesta entro un anno
dall'infortunio
•
provoca esito mortale sul luogo di lavoro ed avviene entro un anno e a causa
dell'infortunio.
Che cosa si può ottenere
Le prestazioni sono riconosciute in relazione ai diversi rischi e alla diversa gravità
delle conseguenze provocate dall'infortunio.
Infortunio che si protrae oltre la scadenza del contratto (solo per lavoratori
in somministrazione a tempo determinato)
66 E' previsto un risarcimento fino a un massimo di 6.300,00 euro in funzione della
tipologia e della gravità delle lesioni subite, tenendo conto della situazione lavorativa
dell'infortunato.
Invalidità permanente
Da 1 a 59%: l'indennizzo massimo di 50.000,00 euro viene ridotto
proporzionalmente
all'entità
dell'inabilità.
Pari o superiore al 60%: viene corrisposto l'indennizzo massimo di 50.000,00 euro.
Morte: viene corrisposto l'indennizzo massimo di 50.000,00 euro.
Tutte le prestazioni in caso di infortunio sono deliberate ed erogate a insindacabile
giudizio dell'ente.
Per
ulteriori
informazioni:
numero verde 800.672.999
A chi inviare la richiesta
La richiesta va inviata esclusivamente con raccomandata a/r al seguente indirizzo:
Ebitemp - Indennizzi infortuni Corso Vittorio Emanuele II, 269 00186 Roma
Entro quanto tempo va denunciato l'infortunio
Infortuni che si protraggono oltre la durata del contratto: la denuncia va
inviata entro 30 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Invalidità
permanente: la denuncia va inviata entro 30 giorni dall'infortunio, o dal momento in
cui il lavoratore ne abbia la possibilità. Decesso: la denuncia deve essere inviata entro
30 giorni, o dal momento in cui gli aventi diritto ne abbiano avuto la possibilità.
Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999
Domande frequenti
Chi ha diritto all’indennità in caso di infortunio?
67 I lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato, dipendenti
dalle Agenzie per il Lavoro associate ad Ebitemp, che si infortunano sul lavoro.
Quando scatta il risarcimento?
In caso di invalidità permanente; nel caso di infortunio che non ha conseguenze
permanenti ma prosegue oltre la scadenza del contratto; in caso di decesso sul luogo
di lavoro.
Come si richiede l’indennizzo?
Inviandoci l’apposito modulo di denuncia infortuni (corredato di tutta la
documentazione richiesta) con una raccomandata a/r.
Dove posso reperire i moduli per la denuncia di infortunio?
Sul nostro sito, presso l’Agenzia per il Lavoro o presso le organizzazioni sindacali
(Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uil Cpo).
Entro quanto tempo va denunciato l’infortunio?
Il termine è di 30 giorni dalla scadenza del contratto per gli infortuni che si
protraggono oltre la scadenza del contratto. Nel caso di invalidità permanente o
decesso, 30 giorni dall’infortunio o dal momento in cui se ne ha la possibilità.
Quale certificazione medica è necessario produrre?
I certificati medici di apertura, continuazione e chiusura rilasciati dall’INAIL.
Tutela sanitaria
Ebitemp garantisce rimborsi per ticket e spese odontoiatriche e, mediante una
convenzione con la Cassa mutualistica interaziendale, sussidi per far fronte alle spese
sanitarie, in particolare a quelle sostenute nei ricoveri per i grandi interventi
chirurgici a pagamento.
La tutela sanitaria è destinata ai lavoratori in somministrazione (sia a tempo
determinato che indeterminato) dipendenti dalle Agenzie per il Lavoro associate a
Ebitemp, nonché ai loro familiari fiscalmente a carico (coniuge o convivente more
uxorio
e
figli
o
affiliati
conviventi).
Vale durante i periodi di missione e in caso di lavoratori in somministrazione a tempo
68 determinato, per i 120 giorni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, se si
sono svolte una o più missioni con durata complessiva di più di 30 giorni nell'arco di
120 giorni di calendario.
Sono riconosciute le seguenti prestazioni:
•
rimborso spese per grandi interventi chirurgici a pagamento
•
rimborso spese prima e dopo interventi chirurgici a pagamento
•
sussidio per altri ricoveri
•
rimborso dei ticket
•
rimborso spese odontoiatriche
Rimborso spese per grandi interventi chirurgici a pagamento
La tutela copre:
•
le spese per interventi di alta chirurgia compresi nell'elenco previsto dalla
convenzione;
•
le spese per degenza, sala operatoria, medici, esami, farmaci, protesi,
trattamenti fisioterapici, e via dicendo;
•
in caso di trapianto di organo, le spese per il ricovero del donatore per
accertamenti diagnostici;
•
l'assistenza medica e infermieristica, l'intervento chirurgico di espianto, le cure,
i medicinali e le rette di degenza.
Viene applicato un massimale di 40.000 euro per anno per persona, salvo uno
scoperto di 1.000 euro per ogni ricovero.
Rimborso spese prima e dopo interventi chirurgici a pagamento
La tutela copre:
•
le spese per accertamenti diagnostici, compresi gli onorari medici, effettuati nei
90 giorni precedenti e correlati al ricovero;
•
le spese per esami, medicinali, prestazioni mediche e infermieristiche,
trattamenti fisioterapici e rieducativi, acquisto e noleggio di apparecchi protesici e
sanitari (incluse le carrozzelle ortopediche), effettuati nei 120 giorni successivi al
termine del ricovero e resi necessari dall'intervento chirurgico.
69 Viene applicato un massimale di 40.000 euro per anno per persona.
Sussidio per altri ricoveri
La tutela riconosce un sussidio giornaliero per qualsiasi ricovero (diverso da
quello a pagamento per grande intervento chirurgico), dovuto a malattia o parto, con
o senza intervento chirurgico. I sussidi sono corrisposti nelle seguenti misure:
•
dal 3° al 30° giorno di ricovero: sussidio giornaliero di 20 euro;
•
dal 31° al 62° giorno di ricovero: sussidio giornaliero di 40 euro;
•
nel caso di ricovero per grande intervento chirurgico (effettuato in strutture non
a pagamento): sussidio giornaliero di 40 euro dal primo giorno di ricovero e per un
massimo di 60 giorni.
È assistibile il ricovero in ospedale, clinica, istituto universitario o casa di cura
autorizzato dalle competenti autorità all'erogazione dell'assistenza ospedaliera, con
esclusione degli stabilimenti termali, delle case di convalescenza e di soggiorno e
delle cliniche con prevalenti finalità dietologiche e/o estetiche.
Rimborso dei ticket
La tutela garantisce il rimborso del 100% del ticket pagato alle Asl, alle Aziende
ospedaliere o alle strutture sanitarie private accreditate dalle Regioni per:
•
esami di laboratorio (come esami del sangue e urine);
•
diagnostica strumentale (come radiografie, ecografie, Tac, risonanza
magnetica, Moc, scintigrafie, elettrocardiogramma di tutti i generi, ecocardiogramma,
elettroencefalogramma, elettromiografia, endoscopie varie, doppler);
•
visite specialistiche;
•
interventi ambulatoriali eseguiti da un medico.
Odontoiatria
E’ previsto il rimborso delle spese odontoiatriche per le prestazioni e nella misura
prevista dall’apposito tariffario.
Il massimale annuo rimborsabile per persona è di 5000 euro. Gli aventi diritto
possono richiedere il rimborso inviando ad Ebitemp la fattura quietanzata emessa da
70 un medico odontoiatra. Ai fini del rimborso ogni fattura può essere presa in
considerazione una sola volta.
Il diritto a richiedere i rimborsi delle spese odontoiatriche si prescrive decorsi 90
giorni dalla data
Interventi chirurgici rimborsabili
Interventi di alta chirurgia
•
Gozzo retrosternale con mediastinotomia
•
Tiroidectomia totale per neoplasie maligne
•
Tiroidectomia per via cervicale
•
Tiroidectomia subtotale per neoplasie maligne
•
Resezione dell'esofago cervicale con plastiche sostitutive
•
Interventi con esofagoplastica
•
Interventi nell'esofagite, nell'ulcera esofagea e nell'ulcera peptica post-
operatoria
•
Interventi per tumori: resezioni parziali basse - alte - totali
•
Reinterventi per mega-esofago
•
Gastroectomia totale
•
Gastroectomia se allargata
•
Resezione gastrica da neoplasie maligne
•
Resezione gastro-digiunale per ulcera peptica post-operatoria
•
Intervento per fistola gastro-digiunocolica
•
Mega-esofago e esofagite da reflusso
•
Cardioplastica
•
Colectomia totale
•
Resezione ileo-cecale con linfoadenectomia
•
Interventi per neoplasie per retto-ano per via addominoperineale
•
Resezione anteriore retto-colica
•
Operazione per megacolon
71 •
Proctocolectomia totale
•
Intervento iatale con fundoplicatio (ernia diaframmatica)
•
Derivazioni biliodigestive
•
Resezione epatica
•
Epatico e coledocotomia
•
Papillotomia per via trans-duodenale
•
Interventi per la ricostruzione delle vie biliari
•
Deconnessione azygos-portale per via addominale
•
Interventi sulla papilla di Water
•
Reinterventi sulle vie biliari
•
Interventi per pancreatite acuta
•
Interventi di necrosi acuta del pancreas
•
Splenectomia
•
Anastomosi porta-cava, spleno-renale, mesenterico-cava
•
Interventi per cisti, pseudocisti e fistole pancreatiche
•
Interventi per neoplasie pancreatiche
•
Tumori della trachea
•
Interventi a cuore aperto per difetti complessi o complicati
•
Correzione radicale di trasposizione dei grandi vasi
•
Correzione radicale del ritorno venoso polmonare anomalo totale
•
Correzione impianto anomalo coronarie
•
Correzione "Ostium primum" con insufficienza mitralica
•
Correzione canale atrioventricolare completo
•
Finestra aorto-polmonare
•
Correzione di: ventricolo unico; ventricolo destro a doppia uscita truncus
arteriosus; coartazioni aortiche di tipo fetale; coartazioni aortiche multiple o molto
estese; stenosi aortiche sopravalvolari; trilogia di Fallot; tetralogia di Fallot; atresia
della tricuspide; pervietà interventricolare ipertesa; pervietà interventricolare con
insufficienza aortica; pervietà interventricolare con "debanding"
72 •
Pericardiectomia parziale o totale
•
Sutura del cuore per ferite
•
Interventi per corpi estranei del cuore
•
Interventi per fistole artero-venose del polmone
•
Legatura e resezione del dotto di Botallo
•
Operazione per embolia della arteria polmonare
•
Sostituzioni valvolari con by-pass aorto-coronarico
•
By-pass aorto-coronarico
•
Angioplastica coronarica ed eventuale applicazione di stents
•
Aneurismi aorta toracica
•
Interventi per aneurismi dei seguenti vasi arteriosi: carotidi, vertebrale,
succlavia, tronco brachiocefalico, iliache
•
Aneurismi aorta addominale con obbligo di by-pass circolatorio
•
Resezione o plicatura del ventricolo sinistro per infarto
•
Riparazioni o sostituzioni settali o valvolari per traumi del cuore o gravi
infarti
•
Reinterventi in CEC per protesi valvolari, by-pass aorto-coronarici
•
Intervento in ipotermia per coartazione aortica senza circolo collaterale
•
Craniotomia per evacuazione di ematoma intracerebrale e subdurale
•
Craniotomia per lesioni traumatiche intracerebrali
•
Interventi per derivazione liquorale diretta ed indiretta
•
Operazione per encefalo-meningocele
•
Talamotomia e pallidotomia ed altri interventi similari
•
Interventi per epilessia focale
•
Neurotomia retrogasseriana - sezione intracranica di altri nervi
•
Asportazione tumori dell'orbita
•
Asportazione di processi espansivi endocranici (tumori, ascessi, cisti
parassitarie etc.)
73 •
Trattamento chirurgico diretto di malformazioni vascolari intracraniche
(aneurismi sacculari, aneurismi artero-venosi, fistole artero-venose)
•
Emisferectomia
•
Interventi chirurgici sulla cerniera atlanto-occipitale e sul clivus per via
anteriore
•
Anastomosi dei vasi extra-intracranici con interposizione di innesto
•
Correzione e/o sostituzione delle malformazioni dei vasi del collo
•
Asportazione di processi espansivi del rachide extra-intradurali extramidollari
•
Trattamento di lesioni intramidollari (tumori, siringomielia, ascessi, etc.)
•
Interventi per traumi vertebro midollari con stabilizzazione chirurgica
•
Somatotomia vertebrale
•
Interventi per ernia del disco dorsale per via laterale o transtoracica
•
Interventi di laminectomia
•
Operazioni sull'orta toracica e sulla orta addominale
•
Cranio bifido con meningoencefalocele
•
Idrocefalo ipersecretivo
•
Polmone cistico e policistico (lobectomia, pneumonectomia)
•
Cisti e tumori tipici del bambino di origine bronchiale enterogenea e nervosa
(simpatoblastoma)
•
Atresia congenita dell'esofago
•
Fistola congenita dell'esofago
•
Torace ad imbuto e torace carenato
•
Ernia diaframmatica
•
Stenosi congenita del piloro
•
Occlusione intestinale del neonato per ileo meconiale: resezione con
anastomosi primitiva
•
Atresia dell'ano con fistola retto-uretrale o retto-vulvare: abbassamento
addomino perineale
•
Atresia dell'ano semplice: abbassamento addomino perineale
74 •
Nefrectomia per tumore di Wilms
•
Spina bifida: meningocele o mielomeningocele
•
Megauretere: resezione con sostituzione di ansa intestinale
•
Megacolon: operazione addomino perineale di Buhamel o Swenson
•
Resezione di corpi vertebrali (somatectomia) e sostituzione con cemento o
trapianti
•
Resezione del sacro
•
Ostiosintesi rachidee con placche e viti trans-peduncolari
•
Disarticolazione interscapolo toracica
•
Resezioni complete di spalla (omero-scapolo-claveari) sec. Tikhor-Limberg
con salvataggio dell'arto
•
Resezione artodiafisarie dell'omero prossimale e sostituzione con protesi
modulari "customade"
•
Artropalstica delle grandi articolazioni
•
Acromioplastica più cuffia rotatori della spalla
•
Emipelvectomia
•
Emipelvectomia "interna" sec. Enneking con salvataggio dell'arto
•
Intervento di artroprotesi, di rimozione e reimpianto di protesi d'anca
•
Intervento di artroprotesi, di rimozione e reimpianto di protesi del ginocchio
•
Intervento di artroprotesi, di rimozione e reimpianto di protesi della spalla
•
Vertebrotomia
•
Discotomia per via anteriore per ernia dura o molle artrodesi
•
Uncoforaminotomia
•
Corporectomia per via anteriore con trapianto autoplastico a ponte nella
mielopatia cervicale
•
Artrodesi per via anteriore
•
Interventi per via posteriore con impianti
•
Interventi per via anteriore senza e con impianti
•
ESWL (litrotissia extracorporea con onde d'urto)
75 •
Nefrectomia allargata per tumore con embolectomia
•
Ileo bladder
•
Cistoprostatovescicolectomia con neovescica rettale
•
Cistoprostatovescicolectomia con ileo bladder
•
Plastiche di ampliamento vescicale con anse intestinali
•
Cistoprostatovescicolectomia con ureteroileouretroanastomosi
•
Riparazione vescica estrofica con neovescica rettale
•
Interventi per fistola vescico rettale
•
Cistectomia totale uretero sigmoidostomia
•
Uretero - ileo anastomosi (o colo)
•
Nefrotomia bivalve in ipotermia
•
Nefro-ureterectomia totale
•
Surrenelectomia
•
Prostatectomia totale per carcinoma
•
Nefrostomia
•
Nefrolitotomia percutanea
•
Isterectomia radicale con linfoadenectomia per tumori maligni per via
addominale
•
Isterectomia radicale per tumori maligni per via vaginale
•
Intervento radicale per carcinoma ovarico
•
Asportazione di tumori glomici timpano-giugulari
Faccia e bocca
•
Operazioni demolitrici per tumori del massiccio facciale con svuotamento
orbitario
•
Interventi demolitivi per tumori maligni della lingua e del pavimento orale con
svuotamento della loggia sottomascellare
•
Asportazione totale della parotide per neoplasie maligne
•
Resezione parotidea per tumore benigno o misto della parotide con
preparazione del nervo facciale
76 •
Parotidectomia totale con preparazione del nervo facciale
Torace
•
Resezioni segmentarie e lobectomia
•
Pneumonectomia
•
Interventi per fistole del moncone bronchiale dopo exeresi
•
Interventi per fistole bronchiali-cutanee
•
Pleuropneumonectomia
•
Toraceptomia ampia
•
Resezione bronchiale con reimpianto
•
Timectomia per via toracica
•
Toracoplastica totale
Simpatico e vago
•
Interventi associati sul simpatico toracico e sui nervi splacnici
•
Surrenelectomia e altri interventi sulla capsula surrenale
Apparato genitale maschile
•
Orchiectomia per neoplasie maligne con linfoadenectomia
Ginecologia
•
Pannisterectomia radicale per via addominale per tumori maligni
Otorinolaringoiatria / Naso
•
Intervento sull'ipofisi per via transfenoidale
Otorinolaringoiatria / Laringe
•
Laringectomia totale
•
Faringolaringectomia
Otorinolaringoiatria / Orecchio
•
Antro-atticotomia
Oculistica
•
Iridocicloretrazione da glaucoma
Trapianti di organo
•
Tutti
77 Vari
•
Rivascolarizzazione monolaterali - bilaterali o multiple delle aree aorto-iliache,
femoro-poplitea, tronchi sovraortici, arterio-viscerali e carotidi
Esclusioni
È sempre esclusa l'assistenza per:
•
le malattie nervose e/o mentali
•
le malattie congenite
•
le malattie e/o gli infortuni provocati da fatti colposi di terzi, salvo il caso in
cui sia accertata la irreperibilità e/o non solvibilità del terzo responsabile
•
le conseguenze derivanti da abuso di alcolici o di psicofarmaci o da uso non
terapeutico di stupefacenti e allucinogeni
•
le prestazioni eseguite a esclusivo scopo preventivo (con particolare riguardo ai
check-up)
•
le cure estetiche
•
gli interventi per la correzione o eliminazione di malformazioni e difetti fisici
•
le malattie e/o gli infortuni derivanti da risse e ubriachezza, da maneggio di
armi o da manifesta imprudenza
•
le malattie e/o gli infortuni conseguenza di proprie azioni delittuose
•
le malattie e/o gli infortuni occorsi nello svolgimento di competizioni sportive
agonistiche e quelli conseguenti alla pratica di sport aerei e gare motoristiche in
genere
•
le conseguenze dirette o indirette di trasformazioni di nucleo dell'atomo, come
pure di radiazioni provocate dall'accelerazione artificiale di particelle atomiche o di
esposizione a radiazioni ionizzanti
•
le conseguenze di guerre, insurrezioni, atti di terrorismo, movimenti tellurici,
eruzioni vulcaniche.
Non sono inoltre rimborsabili le terapie farmacologiche, ogni tipo di
vaccinazione, l'applicazione di spirali, gli accertamenti e le cure pre maternità e pre
paternità, le cure della sterilità, le visite psicologiche e psichiatriche, le visite
78 geriatriche, le visite medico sportive, le iniezioni e altre prestazioni infermieristiche,
le cure termali e le terapie fisiche (come fisiokinesiterapia, ionoforesi, iontoforesi,
ultrasuoni, marconiterapia, radar, forni, elettrostimolazioni, massoterapia, ginnastica,
magnetoterapia, fitoterapia, tens, rebox, laser, manipolazioni e altre prestazioni
analoghe) salvo i casi esplicitamente previsti dal regolamento.
La sieropositività Hiv è considerata come una patologia e, se rientra nel periodo di
esclusione, non è assistibile nemmeno l'Aids manifestato in forma conclamata.
Autorizzazioni per il ricovero a pagamento
Ogni ricovero in una struttura sanitaria a pagamento deve essere comunicato
preventivamente alla Cassa, inviando la proposta di ricovero redatta dal medico
curante o dallo specialista, con le motivazioni del ricovero, i dati clinici e le notizie
anamnestiche di rilievo.
La richiesta di ricovero deve essere corredata da adeguata documentazione da cui
risulti la non disponibilità delle strutture sanitarie pubbliche (o accreditate) presenti
nella Regione di residenza dell'interessato a effettuare l'intervento prescritto o la
presenza di liste d'attesa superiori a 30 giorni. La Cassa mette a disposizione degli
interessati un servizio per la selezione delle strutture sanitarie disponibili
all'effettuazione del grande intervento chirurgico richiesto, ricercando tale
disponibilità anche in regioni vicine a quella di residenza o di gradimento
all'interessato. La Cassa autorizza al ricovero con la propria assistenza soltanto se
anche questa ricerca ha avuto esito negativo.
La Cassa autorizza al ricovero con la propria assistenza, per le motivazioni
indicate nella richiesta medica. Tale autorizzazione non esclude il successivo
accertamento dell'ammissibilità del ricovero in considerazione di eventuali cause di
esclusione.
La richiesta di autorizzazione deve essere spedita, tramite lettera raccomandata a/r
o fax, a:
79 Cassa
Via
Mutualistica
G.
da
Interaziendale
Procida,
20149
24
Milano
Fax 02.3705.2072
In carenza dell'autorizzazione della Cassa, non sarà concesso alcun rimborso
salvo i casi di documentata e chiara urgenza che non abbiano consentito
l'espletamento delle normali procedure previste.
Per ulteriori informazioni: 02/37011129
Rimborsi per ricoveri e interventi chirurgici
Ricoveri per grandi interventi a pagamento
Per richiedere il rimborso a seguito di un grande intervento chirurgico a
pagamento, è necessario scaricare, stampare e compilare il seguente modulo:
Richiesta di rimborso per grande intervento chirurgico con autorizzazione al
trattamento dei dati personali (pdf, 26 Kb)
e allegare:
•
fotocopia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle
missioni
•
fotocopia della più recente busta paga
•
originale della cartella clinica (se in lingua non italiana con relativa traduzione)
completa di diario clinico e di anamnesi prossima e remota
•
originale di ogni fattura di spesa e delle notule mediche rimaste effettivamente
a carico dell'interessato e di cui si richiede il rimborso
Il diritto a richiedere i rimborsi si prescrive decorsi 120 giorni dalla data di
dimissioni dal ricovero.
Ricoveri ospedalieri
80 Per richiedere il sussidio giornaliero per ricovero ospedaliero, è necessario
scaricare, stampare e compilare il seguente modulo:
e allegare:
•
fotocopia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle
missioni
•
fotocopia della più recente busta paga
•
originale della cartella clinica (se in lingua non italiana con relativa traduzione)
completa di diario clinico e di anamnesi prossima e remota
Il diritto a richiedere i sussidi si prescrive decorsi 90 giorni dalla data di
dimissioni.
Spedizione delle richieste
Tutte le richieste vanno inviate esclusivamente con raccomandata a/r al seguente
indirizzo:
Cassa
Via
Mutualistica
G.
da
Interaziendale
Procida,
20149
24
Milano
02/37011129
Attenzione:
•
In caso di richiesta per familiari o conviventi a carico deve essere sempre
compilato il modulo "scheda 4 - Dichiarazione sostitutiva di certificazione/variazione
dei familiari conviventi fiscalmente a carico (pdf, 15 Kb)".
•
In tutti i casi, la Cassa si riserva la facoltà di richiedere ogni ulteriore
documentazione clinica utile per procedere al rimborso.
•
Le liquidazioni avverranno di norma con bonifico sul c/c bancario o postale del
lavoratore. Altrimenti occorre contattare il numero 02/37011129 per concordare la
modalità di pagamento.
•
I rimborsi della Cassa sono integrativi di eventuali rimborsi dovuti dalle Asl o
da altri enti mutualistici o da compagnie di assicurazione per i quali gli interessati
devono fare regolare richiesta.
81 Rimborso per ticket e spese odontoiatriche
Rimborso dei ticket
La tutela garantisce il rimborso del 100% del ticket pagato alle Asl, alle Aziende
ospedaliere o alle strutture sanitarie private accreditate dalle Regioni per:
•
esami di laboratorio (come esami del sangue e urine);
•
diagnostica strumentale (come radiografie, ecografie, Tac, risonanza
magnetica, Moc, scintigrafie, elettrocardiogramma di tutti i generi, ecocardiogramma,
elettroencefalogramma, elettromiografia, endoscopie varie, doppler);
•
visite specialistiche;
•
interventi ambulatoriali eseguiti da un medico.
Odontoiatria
E’ previsto il rimborso delle spese odontoiatriche per le prestazioni e nella misura
prevista dall’apposito tariffario (pdf). Il massimale annuo rimborsabile per persona è
di 5000 euro. Gli aventi diritto possono richiedere il rimborso inviando ad Ebitemp la
fattura quietanzata emessa da un medico odontoiatra. Ai fini del rimborso, ogni
fattura
può
essere
presa
in
considerazione
una
sola
volta.
Il diritto a richiedere i rimborsi delle spese odontoiatriche si prescrive decorsi 90
giorni dalla data della fattura.
Ticket
Per richiedere il rimborso di un ticket è necessario scaricare, stampare e compilare
il seguente modulo:
e allegare:
•
copia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle
missioni
•
copia del codice fiscale del richiedente
•
copia della ricevuta di pagamento da cui risulti che si tratta di ticket. La
ricevuta deve indicare il tipo di prestazione effettuata (ad esempio esami di
laboratorio o elettrocardiogramma o visita…)
82 Nel caso di richiesta di rimborso per familiari fiscalmente a carico, in aggiunta
alla suddetta documentazione allegare:
•
copia codice fiscale del paziente/familiare
•
dichiarazione sostitutiva di certificazione/variazione dei familiari conviventi
fiscalmente a carico
Il diritto a richiedere i rimborsi dei ticket, si prescrive decorsi 90 giorni dalla data
in cui sono state effettuate le prestazioni.
In caso di ricorso a struttura privata convenzionata con il Servizio Sanitario
Nazionale, sulla fattura deve essere obbligatoriamente presente la specifica dicitura
“ticket” o similare. Qualora la dicitura non sia riportata sulla ricevuta di pagamento, è
necessario farla aggiungere dall’emittente la fattura, pena la non ammissibilità della
richiesta di rimborso.
Rimborso visite specialistiche presso strutture private
E’ possibile fare richiesta di rimborso anche per prestazioni da effettuare presso
strutture private nel caso in cui il dilatarsi dei tempi d’attesa per la realizzazione
dell’esame diagnostico possa mettere a rischio lo stato di salute del paziente. Il
lavoratore che intende avvalersi di una struttura non convenzionata per l’esame
diagnostico, per ottenere il rimborso deve inviare una richiesta di autorizzazione
(Modulo di richiesta di autorizzazione per visita specialistica) a Ebitemp allegando
copia della prescrizione medica con l'indicazione dettagliata degli esami da eseguire.
La prescrizione dovrà contenere la diagnosi accertata o presunta o la sintomatologia
per cui vengono richiesti gli esami e le visite (non sono ritenute valide come diagnosi
diciture del tipo "controllo", "accertamenti", "prevenzione" e simili, se non
accompagnate da ulteriore specifica).
Dopo aver ricevuto la disponibilità da Ebitemp il lavoratore può effettuare
l’esame diagnostico e procedere con la richiesta di rimborso seguendo la stessa
modalità valida per i ticket.
Spese odontoiatriche
83 Per richiedere il rimborso di una spesa odontoiatrica o ortodontica, è necessario
scaricare,
stampare
e
compilare
il
seguente
modulo:
e allegare:
•
copia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle
missioni
•
modulo autorizzazione trattamento dati sensibili debitamente firmato
•
fattura quietanzata emessa da un medico odontoiatra con la specifica dei lavori
eseguiti
•
modulo "scheda 5-elenco prestazioni odontoiatriche rimborsabili" compilato,
firmato e timbrato dal medico odontoiatra.
Il diritto a richiedere i rimborsi dei ticket, si prescrive decorsi 90 giorni dalla data
in cui sono state effettuate le prestazioni.
Spedizione delle richieste
Tutte le richieste vanno inviate esclusivamente con raccomandata a/r al seguente
indirizzo:
Ebitemp
Corso
Tutela
Vittorio
Sanitaria
Emanuele
II,
269
00186 – Roma
Attenzione:
In caso di richiesta per familiari o conviventi a carico deve essere sempre compilato il
seguente modulo
In tutti i casi, Ebitemp si riserva la facoltà di richiedere ogni ulteriore
documentazione
clinica
utile
per
procedere
al
rimborso.
I rimborsi di Ebitemp sono integrativi di eventuali rimborsi dovuti dalle Asl o da altri
enti mutualistici o da compagnie di assicurazione per i quali gli interessati devono
fare regolare richiesta.
Per ulteriori informazioni: Numero Verde 800.672999
84 Domande frequenti
Cosa mi garantisce il Fondo Ebitemp?
Il Fondo Ebitemp per l'assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori* in
somministrazione a tempo determinato e indeterminato garantisce:
•
rimborso al 100% dei ticket sanitari per visite specialistiche, analisi di
laboratorio, diagnostica strumentale
•
sussidio giornaliero di ricovero a partire dal terzo giorno di degenza
•
rimborsi spese per grandi interventi chirurgici
•
cure odontoiatriche
* L'assistenza sanitaria è estesa anche ai figli e al coniuge fiscalmente a carico.
Le prestazioni sanitarie private sono rimborsabili dal Fondo Ebitemp?
Sì, in caso di grande intervento chirurgico fino a 40.000 euro. Per esami
diagnostici a carattere di urgenza il massimale è di 200 euro.
In quali casi posso accedere al rimborso di accertamenti presso strutture
private?
Nel caso in cui l’esame da effettuare presenti carattere di urgenza e si verifichi la
mancata disponibilità nel breve termine presso strutture pubbliche/convenzionate. In
questo caso per ottenere il rimborso, prima di eseguire l’esame è necessario chiedere
a Ebitemp la disponibilità per l’indennizzo (vedi modulo richiesta autorizzazione).
L'assistenza è estesa anche ai familiari del lavoratore?
Sì, per i figli o il coniuge fiscalmente a carico.
Quali sono le modalità di spedizione delle richieste di rimborso e di sussidio?
La richiesta di sussidio giornaliero di ricovero e di rimborso per grande intervento
chirurgico deve essere spedita a mezzo raccomandata a/r alla Cassa Mutualistica
Interaziendale – Via Giovanni da Procida, 24 – 20149 Milano. Per i rimborsi
odontoiatrici e dei ticket inviare le richieste a mezzo raccomandata a/r a Ebitemp Tutela Sanitaria – Corso Vittorio Emanuele II, 269 – 00186 Roma.
Quali sono i tempi e le modalità di liquidazione del rimborso?
85 La liquidazione del rimborso avviene mediamente entro 90 giorni dalla data di
ricevimento della richiesta, a mezzo bonifico bancario/postale dell'interessato o
bonifico domiciliato; i tempi di erogazione, tuttavia, variano sensibilmente in
funzione del numero di domande ricevute.
Se il contratto di somministrazione è terminato, sono ancora assistito dal
Fondo Ebitemp? E per quanto tempo?
Il lavoratore è assistito dal Fondo Ebitemp anche nei 120 giorni successivi al
termine del contratto purché il richiedente abbia lavorato almeno 30 giorni nei 120
precedenti la scadenza del contratto.
Per usufruire delle prestazioni offerte dal Fondo Ebitemp per la tutela
sanitaria devo iscrivermi o versare delle quote di adesione?
No. E' sufficiente essere o essere stato (vedi quesito precedente) un lavoratore in
somministrazione.
Esiste una franchigia? Esiste un massimale di rimborso annuo?
Si, nel caso di grande intervento chirurgico la franchigia è pari a 1.000 euro e il
massimale per la degenza e l'intervento è 40.000 euro per anno e per persona, oltre a
4.000
euro
per
le
spese
sanitarie
pre
e
post
intervento.
I ticket sanitari vengono rimborsati al 100% senza minimo di spesa. Per i ticket non
viene applicato nessun massimale. Per il rimborso degli esami diagnostici presso le
strutture private è applicato il tetto massimo di 200 euro.
I ticket relativi ai medicinali sono rimborsabili?
No, sono rimborsabili solo i ticket corrisposti per analisi di laboratorio, visite
specialistiche, diagnostica strumentale e interventi di piccola chirurgia ambulatoriale.
Posso inviare più ticket contemporaneamente?
Sì, i ticket corrisposti in giorni diversi possono essere comunque inviati insieme,
sempre tenendo conto del termine di 90 giorni.
Ogni volta che inoltro una richiesta di rimborso o di sussidio giornaliero per
ricovero devo inviare la copia dei contratti e della busta paga anche se la
situazione è rimasta invariata rispetto all'ultima richiesta inoltrata?
86 No, è sufficiente inviare la scheda richiesta rimborso/sussidio debitamente
compilata, la documentazione inerente le spese sanitarie sostenute o il ricovero e la
busta paga più recente.
Sono stato ricoverato, la cartella clinica è disponibile superato il termine di
prescrizione (90 giorni dalla data di dimissioni). Posso inviare comunque la
richiesta di sussidio giornaliero di ricovero indicando nella sezione “note” che
sono in attesa della cartella?
Sì, è possibile inviare la richiesta di sussidio giornaliero di ricovero; in
temporanea sostituzione della cartella clinica è opportuno allegare la lettera di
dimissioni della struttura sanitaria (completa di data del ricovero, data di dimissioni e
diagnosi del motivo del ricovero).
Sono stato ricoverato in regime di day hospital, ho diritto al sussidio
giornaliero di ricovero?
No, il sussidio giornaliero di ricovero viene erogato a partire dal 3° giorno di
ricovero.
Quali interventi rientrano nella categoria 'grande intervento chirurgico'?
Si tratta di interventi di grande rilevanza e complessità, l'elenco può essere
consultato nella sezione "tutela sanitaria" di questo sito.
Entro quanto devo inviare la richiesta di rimborso ticket?
Entro 90 giorni dalla data di esecuzione delle prestazioni.
Entro quanto devo inviare la richiesta di sussidio per ricovero?
Entro 90 giorni dalla data di dimissioni.
Entro quanto devo inviare la richiesta di rimborso per grande intervento
chirurgico a pagamento?
Entro 120 giorni dalla data delle dimissioni.
Prestiti personali
87 Ebitemp ha istituito un fondo di garanzia per l'erogazione di piccoli prestiti
personali a condizioni favorevoli. Il fondo è attivato attraverso una convenzione con
la Banca Monte dei Paschi di Siena.
Le condizioni del prestito
Importo:
fino
a
2.500
euro
Tasso:
zero
Commissioni pratica e istruttoria: esenti
Importo:
da
2.501
euro
a
4.000
Tasso:
euro
3%
Commissioni pratica e istruttoria: esenti
Importo:
da
4.001
euro
a
10.000
Tasso:
euro
4%
Commissioni pratica e istruttoria: esenti
Chi può chiedere il prestito
Possono richiedere il prestito personale, i lavoratori in somministrazione
dipendenti dalle Agenzie per il Lavoro associate a Ebitemp che, al momento della
richiesta, abbiano un periodo di missione residua non inferiore a un mese.
Chi decide sul prestito
Le domande saranno esaminate da una commissione che, nella decisione, terrà
conto delle motivazioni e delle esigenze alla base delle richieste. La commissione si
riserva
di
chiedere
al
lavoratore
ulteriori
informazioni.
In caso di valutazione positiva, la domanda verrà inoltrata da Ebitemp alla Banca per
l'erogazione del prestito.
Quanto si può chiedere in prestito
Il Fondo di Garanzia costituito per l'accesso al credito assicura prestazioni per i
lavoratori in somministrazione, secondo le seguenti modalità.
Nel credito al consumo, relativo ai prestiti da 1.000 a 4.000 euro, s'individuano tre
fasce:
88 •
per i prestiti fino a 1.000 euro non sarà tenuta in considerazione la motivazione
comunque richiesta: resta necessaria per la prestazione una missione di almeno 30
giorni e una compatibilità economica (valutazione in funzione della retribuzione)
•
per i prestiti da 1.000 a 2.500 euro la commissione valuterà la motivazione:
anche in questo caso è richiesta una missione di almeno 30 giorni e una compatibilità
economica
•
i prestiti oltre i 2.500 e fino a 4.000 euro sono riconosciuti ai soli lavoratori che
hanno già estinto un prestito di almeno 1.000 euro concesso da Ebitemp. La
commissione valuterà la motivazione: è sempre richiesta una missione di almeno 30
giorni e una compatibilità economica
Per i c.d. prestiti di carattere sociale, ovvero quelli tra i 4.000 e i 10.000 euro, si
ritiene debbano essere valutate le motivazioni che corrispondano ad un'esigenza
sociale dei lavoratori, ad esempio:
•
cauzione sull'affitto della casa
•
spese notarili nel caso di acquisto dell'abitazione principale
•
costi di inserimento sociale per lavoratori immigrati
•
spese sanitarie
Il prestito verrà riconosciuto a tutti i lavoratori che abbiamo già estinto un
precedente prestito all'Ente: la commissione valuterà la motivazione ed è necessaria
una missione residua di almeno quattro mesi e una compatibilità economica. Al
lavoratore è richiesta altresì la presentazione della dichiarazione dei redditi, un conto
corrente e la restituzione del prestito tramite Rid.
Nella richiesta i lavoratori devono indicare l'importo del prestito e il numero delle
rate mensili entro cui intendono estinguerlo.
La
rateizzazione,
di
norma,
potrà
arrivare
fino ad un massimo di 9 mesi oltre la scadenza del contratto per importi fino a
4.000,00 euro. Per importi da 4.000,00 a 10.000,00 euro potrà arrivare fino ad un
massimo di 42 mesi.
89 Domande frequenti
Chi può accedere al prestito?
I lavoratori in somministrazione a tempo determinato dipendenti dalle Agenzie
per il Lavoro associate a Ebitemp che, al momento della richiesta, abbiano un periodo
di missione residua non inferiore a un mese.
Cosa si intende per un periodo di missione residua non inferiore a un mese?
Si intende che dal momento in cui viene inviata la richiesta, bisogna avere 30
giorni di missione da svolgere.
Se ho un mese di missione dal momento della spedizione e la richiesta vi
arriva in ritardo?
Farà fede il timbro postale di spedizione.
Da quando inizia la restituzione del prestito?
La restituzione della prima rata avviene nel mese successivo rispetto al giorno in
cui viene erogato il prestito.
In che tempi viene erogato il prestito?
Occorrono mediamente 10 giorni dal momento dell’approvazione della
Commissione.
Si può estinguere anticipatamente il prestito?
Sì, la Banca in questo caso chiede un costo aggiuntivo dell'1% relativo
all’importo residuo.
Dove posso reperire la modulistica per la richiesta del prestito?
Sul nostro sito, presso l’Agenzia per il Lavoro o presso organizzazioni sindacali
(Felsa Cisl, Uil Cpo, Nidil Cgil).
Sono obbligato ad avere o aprire un conto corrente con la banca Monte
Paschi di Siena?
No, è obbligatorio soltanto indicare una sede della banca Monte Paschi di Siena al
solo fine di ritirare il prestito.
In quanto rate posso estinguere il prestito?
90 Da un minimo di 6 rate a un massimo di 9 mesi oltre la durata del contratto, per
finanziamenti
da
1.000
a
4.000
euro.
Fino ad un massimo di 42 mesi per finanziamenti da 4.000 a 10.000 euro.
Come verrò informato dell’esito della mia richiesta?
L’esito della richiesta verrà comunicato mediante lettera.
Consigli per evitare la sospensione delle pratiche
Negli ultimi tempi si stanno verificando problemi che impediscono la chiusura
della pratica e la conseguente erogazione del contributo in sede di prima valutazione.
In particolare, il mancato allineamento temporale degli estratti conto previdenziali
INPS determina una difficoltà nell’individuazione dei 45 giorni di disoccupazione.
Ciò determina la sospensione della pratica e l’invio di una lettera ai lavoratori con la
richiesta di fornire (via fax/mail) un ulteriore estratto conto previdenziale aggiornato
al fine di chiudere la pratica e provvedere al pagamento del contributo.
L’estratto
conto
previdenziale dell’INPS è un documento da allegare alla domanda di sostegno al
reddito al fine di verificare lo stato di disoccupazione del lavoratore da almeno 45
giorni. Tale documento viene aggiornato dall’INPS con cadenza mensile, ma spesso
non
arriva
a
coprire
gli
ultimi
mesi.
Per evitare sospensioni nella valutazione delle richieste, si consiglia di effettuare la
stampa dell’estratto conto previdenziale, verificando che sia riportato l'ultimo
rapporto di lavoro, e di spedire contestualmente tutta la documentazione a partire
dal 75° giorno dal termine dell’ultima missione, e rispettando comunque il
termine ultimo di 90 giorni dalla data dell’ultima missione per l’invio della
domanda.
Per ulteriori informazioni,domande o chiarimenti è possibile inoltrare una e-mail ad
EBITEMP : [email protected] indicando per oggetto – Sostegno al Reddito –
Domande frequenti
91 La prestazione contrattuale del sostegno al reddito prevede un contributo una
tantum di 700,00€ lordo (539€ netti) ai lavoratori in somministrazione che abbiano
svolto missioni con le agenzie associate ad Ebitemp.
Il lavoratore deve aver lavorato 6 mesi negli ultimi dodici; i 6 mesi devono
necessariamente essere consecutivi?
I mesi di missione possono non essere necessariamente consecutivi, devono
essere stati svolti nell’ultimo anno dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di
lavoro.
I 6 mesi devono essere riferiti ad attività lavorativa svolta presso la stessa
impresa utilizzatrice o presso la stessa agenzia per il lavoro?
La prestazione è erogata ai soli lavoratori con contratto di somministrazione
appartenenti alle agenzie associate a Ebitemp indipendentemente dall’azienda
utilizzatrice o dalla Agenzia.
Quanti giorni di missione deve aver svolto il lavoratore per poter accedere
alla prestazione e sulla base di quale criterio vengono calcolati?
E’ necessario che il lavoratore abbia lavorato almeno 132 giorni, il calcolo viene
effettuato sulle giornate retribuite.
I 12 mesi decorrono a partire dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di
lavoro, o dalla data di presentazione della domanda?
Il calcolo dei 12 mesi viene effettuato a partire dalla data di cessazione dell’ultima
missione riscontrabile dai certificati rilasciati dall'Inps.
Come viene calcolato il requisito dei 45 giorni di disoccupazione?
Il calcolo dei 45 giorni di disoccupazione viene effettuato a partire dalla data di
cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro indicata dall' Estratto Conto Previdenziale
rilasciato dall'inps.
Da quale certificato si evince in maniera inequivocabile lo stato di in
occupazione del lavoratore?
Dall' Estratto Conto Previdenziale rilasciato dall'Inps, tale documento serve a
dimostrare lo stato di inoccupazione dei 45 giorni.
92 I lavoratori in mobilità possono richiedere il contributo erogato da Ebitemp
per il Sostegno al Reddito?
Al contributo una tantum posso accedere solo i lavoratori in mobilità non
retribuita. Non possono invece accedere alla prestazione i lavoratori in mobilità
retribuita o in cassa integrazione, non essendo questi in possesso del requisito di
inoccupazione.
Sostegno alla maternità
A chi si rivolge
Lavoratrici in gravidanza per le quali la missione cessi nei primi 180 giorni
dall’inizio della stessa ed alle quali non spetti l’indennità relativa alla maternità
obbligatoria INPS.
Cosa si può ottenere
Un contributo una tantum di 1.400 euro al lordo delle imposte previste dalla
legge.
Cosa si deve fare
Inviare ad Ebitemp la domanda con tutti gli allegati tramite raccomandata a/r
entro 30 gg. dalla scadenza del contratto.
Per richiedere la prestazione è necessario scaricare, stampare e compilare il
modulo in allegato in fondo a questa pagina e allegare i seguenti documenti
richiesti:
•
fotocopia codice fiscale
•
fotocopia di un documento di identità (carta di identità o passaporto)
•
copia del contratto di prestazione di lavoro in somministrazione ed eventuali
proroghe
•
autorizzazione al trattamento dei dati personali
•
certificato
medico
della
ASL
o
di
un
ginecologo
attestante
l'inizio della gravidanza (data ultimo ciclo mestruale)
•
dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la non percezione
dell’indennità INPS per maternità obbligatoria
93 •
dichiarazione di cessazione rapporto di lavoro rilasciata dall'Agenzia per il
Lavoro
La richiesta va inviata esclusivamente a:
Ebitemp - Sostegno alla maternità Corso Vittorio Emanuele II, 269 00186 Roma
I moduli di domanda, con l'elenco degli allegati da inviare, sono anche disponibili
presso le filiali delle Agenzie per il Lavoro o presso le sedi di Felsa – Cisl, Nidil Cgil
e UIL Tem.p@.
Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999
Contributo per l'asilo nido
A chi si rivolge
Lavoratrici madri con una missione pari o superiore a 7 giorni e con un’anzianità
di almeno 3 mesi lavorati negli ultimi 12.
Cosa si può ottenere
Un contributo fino ad un massimo di 100 euro mensili, fino al terzo anno di età
del bambino.
Cosa si deve fare
Inviare ad Ebitemp la domanda con tutti gli allegati tramite raccomandata a/r
entro 30 gg. dalla eventuale scadenza del contratto.
Per richiedere la prestazione è necessario scaricare, stampare e compilare il
modulo in allegato in fondo a questa pagina e allegare i seguenti documenti
richiesti:
•
fotocopia codice fiscale
•
fotocopia di un documento di identità (carta di identità o passaporto)
•
copia del contratto di prestazione di lavoro in somministrazione ed eventuali
proroghe
•
autorizzazione al trattamento dei dati personali
•
certificato di stato di famiglia
•
certificato di nascita del bambino
•
copia delle ricevute mensili di pagamento quietanzate, rilasciate dall’asilo nido
94 La richiesta va inviata esclusivamente a:
Ebitemp - Contributo per asilo nido Corso Vittorio Emanuele II, 269 00186 Roma
I moduli di domanda, con l'elenco degli allegati da inviare, sono anche disponibili
presso le filiali delle Agenzie per il Lavoro o presso le sedi di Felsa – Cisl, Nidil Cgil
e UIL Tem.p@.
Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999
Mobilità territoriale
A chi si rivolge
Lavoratori che si trasferiscono per esigenze connesse all’attività lavorativa.
Cosa si può ottenere
Un contributo una tantum di 700 euro (1.000 euro a fronte di assunzioni a tempo
indeterminato) a fronte di un contributo almeno doppio riconosciuto dall’Agenzia per
il Lavoro.
Cosa si deve fare
Inviare ad Ebitemp la domanda con tutti gli allegati tramite raccomandata a/r
entro 45 giorni dall’inizio del contratto di lavoro.
Per richiedere la prestazione è necessario scaricare, stampare e compilare il
seguente modulo:
e allegare i seguenti documenti richiesti:
•
fotocopia codice fiscale
•
fotocopia di un documento di identità (carta di identità o passaporto)
•
copia del/dei contratto di prestazione di lavoro in somministrazione ed
eventuale proroga
•
autorizzazione al trattamento dei dati personali
•
dichiarazione dell'Agenzia per il Lavoro di concessione del contributo per la
mobilità con indicazione dell’importo versato
La richiesta va inviata esclusivamente a:
95 Ebitemp
Corso
-
Contributo
Vittorio
per
Emanuele
la
mobilità
II,
territoriale
269
00186 Roma
I moduli di domanda, con l'elenco degli allegati da inviare, sono anche disponibili
presso le filiali delle Agenzie per il Lavoro o presso le sedi di Felsa – Cisl, Nidil Cgil
e UIL Tem.p@.
Per
ulteriori
informazioni:
numero verde 800.672.999
96 LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
NEGOZIALE PER I LAVORATORI
SOMMINISTRATI
1. FONTEMP
Fontemp è il fondo di previdenza complementare per i lavoratori in
somministrazione la cui costituzione è prevista dal vigente Contratto collettivo
nazionale di lavoro. FONTEMP è iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 163. Il
Fondo
pensione
complementare
a
capitalizzazione
per
i
lavoratori
in
somministrazione a tempo determinato e indeterminato è finalizzato all’erogazione di
trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai
sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252.
A Fontemp possono aderire tutti i lavoratori in somministrazione con contratto di
lavoro a tempo determinato e indeterminato il cui rapporto di lavoro sia disciplinato
dal CCNL del 24 luglio 2008 e successive modificazioni e integrazioni, sottoscritto
da ASSOLAVORO e FELSA - CISL, NIDIL- CGIL, UILTEM.P@. L’adesione è
libera e volontaria.
Come tutti i fondi pensione negoziali che nascono dalla contrattazione collettiva,
anche per Fontemp, e diversamente da quanto accade in tutte le altre forme di
previdenza complementare,
è prevista la presenza delle Organizzazioni Sindacali all’interno degli organi di
amministrazione del fondo, a maggior tutela e garanzia per i lavoratori che
decidessero di iscriversi.
Perché aderire
Perché le pensioni pubbliche future assicurate con il sistema di calcolo
contributivo vigente saranno più basse che in passato;
97 perché con il sistema contributivo la pensione sarà calcolata sull'ammontare dei
contributi versati sulla propria posizione individuale: i lavoratori discontinui come
quelli in somministrazione, saranno penalizzati dai vuoti contributivi derivanti da
periodi di non lavoro;
Fontemp rappresenta per i lavoratori in somministrazione un'opportunità perché
oltre a godere dei vantaggi che la legge riconosce a tutti i lavoratori che aderiscono
alla previdenza complementare (ad es. tassazione agevolata del TFR) garantisce, per
tutta la vigenza dell’attuale CCNL di settore, ulteriori aspetti di favore:
la posizione individuale che viene aperta presso il fondo, oltre che dal
Trattamento di Fine Rapporto è alimentata dal contributo del lavoratore (1% della
retribuzione utile al calcolo del TFR) e da quello del datore di lavoro (sempre 1%)
per un totale del 2%. Questa quota viene interamente versata dagli enti bilaterali del
settore (Ebitemp e Formatemp) e integrata fino al 4% della retribuzione utile al
calcolo del TFR. In pratica, il lavoratore ci mette di tasca sua solo il TFR che
maturerà, mentre gli enti bilaterali aggiungeranno un ulteriore somma fino al 4%
anzidetto (in pratica 1% + 1% + 2%).
ulteriore vantaggio c'è per i lavoratori che nall'anno solare hanno una o più
missioni di lavoro per un massimo di 6 mesi; in questo caso infatti il contributo
integrativo fino al 4% della retribuzione, viene riconosciuto sulla base di 6 mesi
indipendentemente da quanti giorni si e' lavorato
Anche la quota associativa annua (22 euro) è a carico degli enti bilaterali, il
lavoratore dovrà versare solo 5 € “una tantum” all’atto dell’iscrizione.
Come aderire
Le modalità di adesione a Fontemp sono previste dalla legge e dallo statuto del
fondo.
Si può aderire in maniera esplicita, sottoscrivendo apposita domanda di adesione
oppure si può aderire con il meccanismo del silenzio-assenso ma ciò vale solo per i
rapporti di lavoro che superano i sei mesi continuativi. In quest'ultimo caso la
98 posizione del lavoratore verrà alimentata dal solo Tfr senza intervento della
bilateralità, perdendo così il beneficio più importante assicurato da Fontemp.
Se si decide di aderire in maniera esplicita, il lavoratore in somministrazione
dovrà compilare una specifica domanda di iscrizione che, compilata in ogni sua parte,
va presentata all’Agenzia per il lavoro (con la quale si è sottoscritto il contratto di
lavoro) che a sua volta provvederà ad inoltrarla a Fontemp.
Per avere maggiori informazioni sulle opportunità che riconosce il fondo, sulle
eventuali modalità di adesione e visitate il sito internet www.fontemp.it oppure
chiamate il numero 199.284840.
Ma cosa accadeva alla previdenza complementare del lavoratore somministrato
prima della nascita di Fontemp?
La conseguenza più rilevante la si poteva individuare sia rispetto alla scelta
esplicita di destinare il Tfr ad un Fondo pensione sia rispetto alla scelta del c.d.
silenzio – assenso. Nell’ipotesi di destinazione esplicita, non esistendo un Fondo di
categoria si poteva solo decidere di destinare il proprio Tfr ad un Fondo pensione
aperto oppure ad un Pip senza neanche poter considerare la possibilità di ottenere il
contributo datoriale che, fino ad ora, la legge continua a riconoscere come
obbligatorio solo per la scelta del Fondo negoziale. Se invece, al termine dei sei mesi
previsti per la scelta, il lavoratore somministrato rimaneva silente, il Tfr avrebbe
dovuto essere versato a Fondinps, mancando appunto la forma negoziale di
destinazione.
Con Fontemp, invece, la rilevante anomalia sul contributo datoriale viene
finalmente a sanarsi. Infatti accanto alle parti istitutive (Assolavoro, Felsa/Cisl,
Nidil/Cgil e Uil/Cpo) è previsto il ruolo attivo di Ebitemp, l’ente bilaterale per il
lavoro temporaneo, che, in aggiunta al versamento delle quote relative al Tfr, verserà
contributi che andranno ad integrare sia quelli a carico del lavoratore che a carico del
datore di lavoro fino al 4% della retribuzione, senza nessun aggravio contributivo per
il lavoratore.
99 Fontemp, che dovrebbe coprire una platea di potenziali aderenti di circa 500.000
lavoratori in somministrazione a tempo determinato e indeterminato, prevede anche
per i dipendenti delle Agenzie per il lavoro e degli enti sottoscrittori del contratto
collettivo di riferimento la possibilità di iscriversi. Inoltre è già presente l’iscrizione
dei soggetti fiscalmente a carico degli aderenti e questo è un dato rilevante se si
considera che alcuni Fondi pensione negoziali, anche di antica istituzione, sono
arrivati sul punto solo in tempi recenti.
Considerando la particolarità del settore del lavoro temporaneo, si può affermare
che queste caratteristiche, insieme ai noti benefici dell’adesione esplicita alla
previdenza complementare, rendono l’iscrizione a Fontemp non solo particolarmente
conveniente ma, ci permettiamo di dire, assolutamente dovuta.
100 IL NUOVO CONTRATTO A TERMINE
1. IL DECRETO POLETTI
Il D.L. n. 34/2014 (Jobs Act) è stato convertito in legge n. 78 del 19 maggio 2014.
Il disposto normativo rivisita significativamente la disciplina del contratto a termine,
introducendo alcune importanti novità. In primo luogo, scompare il “causalone”: sin
da ora il datore di lavoro può stipulare un contratto a termine fino a 36 mesi senza
apporre alcuna giustificazione. Tuttavia il legislatore introduce un tetto all'utilizzo di
tali contratti, che viene fissato nel 20%, riferito «al numero dei lavoratori a tempo
indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione». Per i datori di lavoro
che occupano fino a 5 dipendenti è comunque concesso stipulare un contratto a
termine. La violazione di tale obbligo (è questa la modifica più importante) non
comporta più l’assunzione automatica con contratto a tempo indeterminato, bensì
obbliga i datori a pagare una multa pari al 20% della retribuzione (per ciascun mese o
frazione di mese superiore a quindici giorni di durata del rapporto di lavoro) se la
violazione coinvolge un solo lavoratore. La sanzione aumenta fino al 50% della
retribuzione se il numero dei lavoratori assunti in violazione del limite percentuale sia
superiore ad uno.
Di rilievo sono anche le modifiche apportate alla disciplina delle proroghe. Ora il
datore di lavoro potrà operare fino a cinque proroghe, a prescindere dal numero dei
rinnovi, senza apporre alcuna giustificazione, sempre nel rispetto dell’arco dei 36
mesi.
ü Acausalità: la novità di maggior rilievo contenuta nella Legge Poletti è quella
riferita all’estensione generalizzata dell’acausalità per tutti i contratti a termine,
nell’arco temporale definito dei 36 mesi. Il datore dunque non ha più l’obbligo di
101 apporre alcuna giustificazione, evitando così il rischio di vedersi annullato lo stesso
contratto qualora l’indicazione della causale fosse considerata insufficiente dal
giudice in sede di contenzioso. Restano tuttavia in vita alcune specifiche ipotesi nelle
quali, pur non essendo richiesta una vera e propria causale, la motivazione per cui si
stipula il contratto è ancora necessario: per ragioni sostitutive, per esigenze di
carattere stagionale, per i lavoratori over55 e per tutte le altre ipotesi previsti dall’art.
10 co. 7 del d. lgs. 368/2001. A fronte di questa sorta di liberalizzazione della
disciplina, il legislatore ha previsto però un limite massimo al ricorso dei contratti a
termine: questi ultimi non possono essere più del 20% rispetto al numero dei
lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione. Nel
nuovo sistema dunque, sembra che il legislatore abbia sì sacrificato la “causalità” del
contratto a termine , garanzia per il lavoratore e fonte di contenzioso per il datore di
lavoro, ma allo stesso tempo abbia posto, come contrappeso, un rigido limite
numerico al ricorso degli stessi contratti a termine acasuali.
ü Limite quantitativo del 20%: come detto in precedenza, il datore di lavoro che
superi il limite del 20% del ricorso ai contratti a termine acausali incorre in una
sanzione pari al 20% della retribuzione, che sale al 50% se i lavoratori in eccedenza
sono più di uno. La norma in questo punto non brilla per chiarezza, poiché il
legislatore lascia invariato l’art. 10 co. 7 del d. lgs. 368/2001, vale a dire la
disposizione che permette alla contrattazione collettiva di stabilire liberamente un
contingentamento all’utilizzo dei contratti a termine, in peius o in melius. In questa
ottica, sembrerebbe che il tetto del 20% possa essere modificato – ridotto oppure
aumentato – dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Questa pare essere la
interpretazione prevalente, che però stride con quanto stabilisce, in seguito, il
legislatore nelle disposizioni transitorie, quando sancisce che “il datore che alla data
di entrata in vigore del presente decreto abbia in corso rapporti di lavoro a termine
che comportino il superamento del limite percentuale (…) è tenuto a rientrare nel
predetto limite entro il 31 dicembre 2014, salvo che un contratto collettivo applicabile
102 nell’azienda disponga un limite percentuale o un termine più favorevole. In caso
contrario, il datore di lavoro, successivamente a tale data, non può stipulare nuovi
contratti di lavoro a tempo determinato fino a quando non rientri nel limite
percentuale ..” Questo passaggio della norma pare non lasciar spazio invece a
interpretazioni creative, in quanto si asserisce perentoriamente che il datore di lavoro
che superi il limite del 20% dei contratti a termine, entro il 31 dicembre 2014 deve
rientrare inderogabilmente nel predetto limite. Dunque, non appare inequivoca la
possibilità da parte dell’autonomia collettiva di poter alzare il suddetto limite del 20%
così come la portata dello stesso regime transitorio: infatti, va chiarito se lo stesso si
applichi esclusivamente ai datori di lavoro che applichino Ccnl che non
regolamentano già l’onere di contingentamento così come se – in detto arco
temporale – l’apparato sanzionatorio sia escluso oppure no.
ü Base di computo del 20%: Il limite del 20% dell’organico complessivo è
calcolato quale somma dei lavoratori a tempo indeterminato presenti all’inizio
dell’anno di riferimento, a prescindere dalle unità produttive dell’azienda.
Preliminarmente, si può affermare con sicurezza che il calcolo basato sull’organico
complessivo a prescindere delle unità produttive non offre maggior flessibilità ed
efficienza, piuttosto penalizza la possibilità di assumere.
Infatti, ben può verificarsi che un datore possa avere una unità produttiva con 80
dipendenti e altre due con 10 lavoratori ognuna. In questo caso, essendo il tetto
fissato a 20 assunzioni a termine (20% di 100), la unità produttiva maggiore (quella
di 80) potrebbe assumere fino a 20 lavoratori a tempo determinato (superando così
ampiamente il limite previsto), e in aggiunta, priva le due unità minori della
possibilità di assumere, seppure ne abbiano diritto.
In secondo luogo, più di una perplessità è generata dal fatto che il legislatore non
abbia specificato quali siano i contratti a tempo indeterminato da considerare nella
base di computo. In chiave ermeneutica, si desume che i dirigenti debbano essere
inclusi, così come gli apprendisti, visto che secondo il T.U. n. 167/2011 questi ultimi
103 sono
considerati
lavoratori
a
tempo
indeterminato.
Non
concorrono
al
raggiungimento della soglia, invece, i contratti stipulati per ragioni sostitutive, quelli
per esigenze stagionali, per l’avvio di nuove attività e quelli siglati. Anche i contratti
part-time, a prescindere dal numero di ore, sono considerati nella base di computo.
Questo principio “quantitativo” più che “qualitativo” – in discontinuità con il passato
(basti pensare al calcolo degli stessi part-time nello Statuto dei Lavoratori, o nella
legge n. 68 del 1999) - complica ulteriormente la possibilità di assumere a termine
con la nuova disciplina.
Infine, per quanto riguarda l’esatta determinazione del numero di contratti a
termine da poter stipulare, più di una criticità può configurarsi nell’ipotesi in cui il
tetto del 20% corrisponda ad un numero decimale (es. il 20% di 19 dipendenti è pari
3,8): in tali casi deve tenersi conto unicamente della parte intera della cifra (nel nostro
esempio 3 dipendenti) oppure arrotondare per eccesso a 4? Forse sarebbe stato
opportuno fissare un limite numerico non in termini percentuali ma per classi
dimensionali (es: da 1 a 9 dipendenti = 2 lavoratori a termine; da 10 a 19 dipendenti =
4 lavoratori etc). In tal senso si auspica un chiarimento ministeriale diretto ad una
migliore interpretazione della norma.
ü Datori e non più imprese: in sede di conversione in legge del D.L. n. 34 si
rileva come il legislatore abbia sostituito la locuzione “imprese” con quella di “datori
di lavoro”, riconoscendo così la possibilità di stipulare un contratto di lavoro a tempo
determinato anche agli studi professionali sotto i 5 dipendenti.
Proroghe, stop and go e prosecuzione di fatto: le nuove disposizioni non toccano,
almeno in via diretta, la disciplina della prosecuzione di fatto del contratto a termine,
tantomeno quella dello stop and go. Viene riformata invece la regolamentazione della
proroga.
Quest’ultima non è più condizionata dalla sussistenza di specifiche ragioni (c.d.
acasuale), e inoltre, il numero delle proroghe ammesse cresce fino ad un massimo di
104 5 (nel D.L. erano addirittura 8), fermo restando l’obbligo di rispettare il tetto
massimo di durata pari a 36 mesi.
In sede di conversione, bene ha fatto il legislatore a precisare che il tetto delle
proroghe si applica indipendentemente dal numero di rinnovi, prevenendo dunque
una pratica elusiva che poteva essere rappresentata da contratti a termine di
brevissima durata, che ad ogni rinnovo offrivano la possibilità di prorogare lo stesso
contratto per 8 volte. Ciò detto, una considerazione, tuttavia, deve essere avanzata: la
nuova disciplina delle cinque proroghe acausali rappresenta un inevitabile
ridimensionamento ed aggiramento della rigorosa regolamentazione della successione
dei contratti a termine. Infatti, a titolo esemplificativo, il datore di lavoro potrebbe
stipulare un contratto a termine della durata iniziale di un anno e poi procedere a
proroghe semestrali e quadrimestrali, rimanendo comunque nell’arco temporale
definito dei 36 mesi, ma evitando l’obbligo di rispettare gli intervalli di tempo (10 e
20 giorni) imposti dalla disciplina dello stop and go.
ü Regime sanzionatorio: il regime sanzionatorio viene in parte modificato. La
normativa previgente disponeva che qualora il contratto a termine fosse irregolare per
via della causale, o per il superamento dei limiti quantitativi previsti dalla
contrattazione collettiva, il rapporto doveva essere convertito a tempo indeterminato,
completato da un sistema indennitario (vd. Collegato Lavoro) che consisteva in una
somma aggiuntiva oscillante tra le 2,5 e le 12 mensilità dell’ultima retribuzione
globale di fatto percepita. La legge n. 78, invece, modifica l’impianto, stabilendo una
sanzione unicamente pecuniaria al superamento del limite del 20%. In ragione delle
tanto numerose quanto vibranti critiche a questa norma, è opportuno
però precisare che non cambia il regime sanzionatorio in caso di violazione del
tetto dei 36 mesi (in tal caso rimane in vigore la conversione a tempo indeterminato),
ma a cambiare è soltanto la sanzione in caso di superamento del predetto 20%. Infine,
si rileva che, nonostante sia chiara la volontà riformatrice del legislatore, la norma
non risulta precisa, poiché manca una disposizione che direttamente escluda
105 l’applicabilità della sanzione relativa sia alla conversione a tempo indeterminato sia
al sistema indennitario previsto del Collegato Lavoro prima richiamato.
Diritto di precedenza per le lavoratrici madri: il Jobs Act rafforza inoltre il
diritto di precedenza delle donne in congedo di maternità. Più nel dettaglio, ai fini
dell’integrazione del limite minimo di 6 mesi di durata del rapporto a termine (durata
minima che la normativa vigente richiede per il riconoscimento del diritto di
precedenza in eventuali assunzioni a tempo indeterminato) devono computarsi ora
anche i periodi di astensione obbligatoria per
le lavoratrici in congedo di maternità. Dunque, a titolo esemplificativo una
lavoratrice a termine che al quarto mese di lavoro beneficia del congedo di maternità,
maturerà comunque il diritto di precedenza così come previsto dal d. lgs. n. 368 del
2001. Tuttavia, pare che il legislatore si sia premurato oltremodo di tutelare la
predetta categoria,allorquando aggiunge – in sede di conversione - che il diritto di
precedenza non vale solo per le assunzioni a contratto a tempo indeterminato (come
già previsto dalla normativa vigente), ma anche per le assunzioni a tempo
determinato effettuate dal medesimo datore di lavoro. Trattasi di una norma
fortemente penalizzante per il datore di lavoro, poiché egli, ove intenda procedere ad
assunzioni a termine nei 12 mesi successivi, tra gli altri obblighi deve rispettare anche
quello di assumere una lavoratrice che abbia gia beneficiato dell’astensione
obbligatoria per maternità, e che probabilmente usufruirà successivamente anche del
congedo facoltativo, senza trascurare quello relativo alla malattia del bimbo.
Non convince, d’altra parte, il resto della disposizione nella misura in cui,
stabilendo che il diritto di precedenza prima richiamato debba essere riportato nella
lettera di assunzione, nulla dice in merito ad una eventuale sanzione in caso di
omissione.
106 LE TABELLE SINOTTICHE NELLA
BILATERALITA' ARTIGIANA
1. I DATI NUMERICI DEI DIPENDENTI ADERENTI ALL'EBRET
IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014
PROVINCIA
AREZZO
FIRENZE
GROSSETO
LIVORNO
LUCCA
MASSA
PISA
PISTOIA
PRATO
SIENA
TOTALE
LAVORATORI
ADERENTI
10.919
20.978
2.472
2.799
6.097
1.578
6.577
5.928
7.420
919
65.687
107 2. I DATI NUMERICI DELLE AZIENDE ADERENTI ALL'EBRET
IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014
PROVINCIA AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI TOT. AZIENDE AZIENDE ADERENTI 2.112 5.001 777 877 1.669 479 1.633 1.582 1.744 208 16.082 3. IL PROSPETTO SINOTTICO DEI DIPENDENTI ADERENTI
ALL'EBRET IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014
CONTRATTI
MERCEOLOGICI
AR
FI
GR
LI
LU
MS
PI
PT
PO
SI
IMPORTO TOTALE
% SUL
TOTALE
AGROALIMENTARE
769
1.1.49
514
410
585
198
479
553
404
89
5.150
7,84%
AUTOTRASPORTO
45
63
19
3
53
8
27
33
32
0
283
0,43%
CHIMICA
175
673
23
15
208
72
142
166
81
40
1.595
2.43%
COMUNICAZIONE
217
743
34
36
212
40
175
205
109
49
1.820
2,77%
COSTRUZIONI
4
17
24
12
26
1
9
14
2
14
123
0,19%
LEGNO LAPIDEI
698
1.312
134
135
674
219
843
704
211
123
5.053
7,69%
MECCANICA
5.923
8.283
1.213
1.599
2.816
788
2.496
1.968
2.544
352
27.982
42,60%
SERVIZI
899
2.367
385
494
797
227
654
686
783
76
7.368
11,22%
TESSILE MODA
2.189
6.371
126
95
726
25
1.752
1.599
3.254
176
16.313
24,83%
IMPORTO TOTALE
10.919
20.978
2.472
2.799
6.097
1.578
6.577
5.928
7.420
919
65.687
108 4. IL PROSPETTO SINOTTICO DELLE AZIENDE ADERENTI
ALL'EBRET IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014
CONTRATTI
MERCEOLOGICI
AR
FI
GR
LI
LU
MS
PI
PO
PT
SI
IMPORTO
TOTALE
% SUL TOTALE
AGROALIMENTARE
184
300
114
117
179
69
134
99
148
22
1.366
8,49%
ALTRI
1
1
5
2
1
2
1
13
0,08%
AUTOTRASPORTO
11
20
7
3
19
5
11
7
10
93
0,58%
CHIMICA
39
159
5
7
41
11
31
16
30
10
349
2,17%
COMUNICAZIONE
52
184
13
11
54
7
42
30
46
7
446
2,77%
COSTRUZIONI
3
6
5
4
13
1
3
2
5
1
43
0,27%
LEGNO LAPIDEI
154
337
42
50
182
54
202
46
165
26
1.258
7,82%
MECCANICA
1.084
2.059
390
427
692
215
664
559
551
91
6.732
41,86%
SERVIZI
315
935
171
215
344
102
285
258
284
31
2.940
18,28%
TESSILE MODA
269
1.000
30
38
143
14
259
726
343
20
2.842
17,67%
IMPORTO TOTALE
2.112
5.001
777
877
1.669
479
1.633
1.744
1.582
208
16.082
5. I DATI NUMERICI DEI DIPENDENTI VERSANTI A SAN. ARTI.
IN TOSCANA A GIUGNO 2014
109 6. I DATI NUMERICI DELLE AZIENDE VERSANTI A SAN. ARTI
IN TOSCANA A GIUGNO 2014
7. I DATI NUMERICI E DELLE AZIENDE ADERENTI A
FONDARTIGIANATO IN TOSCANA AL 2013
Provincia
Aziende
Dipendenti
AREZZO
1343
6717
FIRENZE
2574
11659
GROSSETO
730
2650
LIVORNO
633
2667
LUCCA
475
2253
110 MASSACARRARA
369
1445
PISA
659
3263
PISTOIA
930
4697
PRATO
1274
4823
SIENA
684
3202
Totale
complessivo
9672
43376
111 ALLEGATI
112