IL SETTORE ATIPICI IN TOSCANA E LA FORMAZIONE CONTINUA 1 INDICE Prefazione 4 Nota metodologica 6 Introduzione al settore atipici 7 Il settore degli atipici 1. L'economia dei lavoratori somministrati 13 2. Le Agenzie per il lavoro 16 2.1 Assolavoro La formazione continua per gli atipici in Toscana 27 28 1. Un quadro d'insieme 28 2. Il progetto Prometeo 31 3. Il progetto Giovanisì 33 4. Il progetto Garanzia Giovani 34 4.1 Il monitoraggio sulle adesioni al progetto Garanzia Giovani a settembre 2014 La bilateralità per gli atipici 49 53 1. Formatemp 53 2. Ebitemp 65 La previdenza complementare negoziale per i lavoratori somministrati 1. Fontemp Il nuovo contratto a termine 1. Il decreto Poletti Le tabelle sinottiche nella bilateralità artigiana in Toscana 1. I dati numerici dei dipendenti aderenti all'Ebret in Toscana a febbraio 2014 13 97 97 101 101 107 107 2. I dati numerici delle aziende aderenti all'Ebret in Toscana a febbraio 2014 108 3. Il prospetto sinottico dei dipendenti aderenti all'Ebret in Toscana a febbraio 2014 108 4. Il prospetto sinottico delle aziende aderenti all'Ebret in Toscana al febbraio 2014 109 2 5. I dati numerici dei dipendenti versanti a San. Arti. in Toscana a giugno 2014 109 6. I dati numerici delle aziende versanti a San. Arti. in Toscana a giugno 2014 110 7. I dati numerici dei dipendenti e delle aziende aderenti a Fondartigianato in Toscana al 2013 Allegati 110 112 3 PREFAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL REGIONALE TOSCANA DOTT.SSA. FRANCESCA CANTINI La UIL regionale toscana, come è nella sue tradizioni, ha deciso di dare un contributo sostanziale al mondo dell’artigianato attraverso una ricerca analitica del comparto tenuto conto dell’importanza che riveste nell’economia regionale. Mai come oggi la crisi economica occupazionale del paese e in toscana impone alla nostra organizzazione di guardare con grande attenzione alle difficoltà e alle possibili soluzioni per rilanciare un settore così complesso e irto di difficoltà. Abbiamo inteso mettere a disposizione delle strutture UIL interessate a questo settore strumenti conoscitivi e di lavoro al fine di contribuire con cognizione di causa ad aiutare lo sviluppo del settore. La UIL regionale toscana è convinta che la ripresa delle attività artigianali sono essenziali per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nella nostra regione. Del resto i numeri che vedrete nelle tabelle inserite in questo inserto stanno a dimostrare che la somma delle aziende e dei lavoratori è di gran lunga maggiore delle grandi aziende presenti in toscana. Per questi motivi intendiamo mettere più attenzione al comparto ed è nostra intenzione sviluppare la nostra azione sia sul piano politico, economico e organizzativo. 4 Riteniamo che lo sviluppo del comparto necessita del contributo e dell’attenzione di tutte le parti sociali interessate al settore. Del resto dal 1993 ad oggi l’Ente bilaterale toscano dell’artigianato (Ebret) attraverso la sua azione ha contribuito a salvare aziende e posti di lavoro. Per questo motivo la UIL ritiene indispensabile la valorizzazione ed il rilancio delle strutture bilaterali e credo che il successo della nuova bilateralità deve costituire per la nostra organizzazione stimolo a garantire il massimo sviluppo a questa nuova casa comune e alle parti sociali che ne sono la massima espressione per poter sviluppare in un unico contesto le molteplici potenzialità della nuova bilateralità (Ebret) e dei lavoratori e delle imprese. Questo lavoro che ritengo sia stato effettuato con cura, con attenzione e con precisione e di questo ringrazio la struttura del comparto artigianato, è solo l’inizio di un percorso che noi intendiamo portare avanti al fine di far crescere la cultura dell’artigianato e l’importanza che esso ha nella nostra economia. I contenuti presenti in questo lavoro di ricerca vanno in questa direzione e i frutti di questo ne sono convinta, li vedremo nel breve e lungo periodo. Firenze, ottobre 2014 5 NOTA METODOLOGICA Il presente lavoro di ricerca vuole fornire alle categorie dell’artigianato UIL e agli operatori di bacino UIL una lettura dell'economia artigiana in Toscana. I settori analizzati sono: agroalimentare, autotrasporti, chimica, comunicazione, costruzioni, legno - lapidei, meccanica, servizi, tessile - moda e "atipici". Per ciascun settore di cui sopra, sono state esaminate le peculiarità presenti, i dati numerici sulla CIG in deroga, i dati numerici sugli occupati, i provvedimenti legislativi presi dalla Giunta regionale e dal Governo nazionale per fronteggiare la difficile crisi economica. Nella seconda parte sono stati esaminati gli interventi formativi messi in campo per ciascun settore merceologico per riqualificare professionalmente i lavoratori in base alle richieste di mercato occupazionale. La ricerca è stata effettuata, su mandato dell’Unione regionale toscana UIL, dal Responsabile Coordinamento Regionale UIL Lavoratori dell’Artigianato Toscana Mario Catalini e dal ricercatore Dott. Marco Pirisi. Firenze, ottobre 2014 6 INTRODUZIONE AL SETTORE ATIPICI Negli ultimi decenni, in Italia e negli altri paesi ad economia avanzata, il mondo del lavoro è attraversato da profonde trasformazioni spesso riassunte, interpretate ed evocate col termine ‘flessibilità’. Il lavoro è diventato flessibile, meno standardizzato e forse più gratificante, ma anche più precario e instabile e assai meno protetto. È quello di un lavoratore o di una lavoratrice che ha maggiore autonomia e più opportunità, ma anche maggiori responsabilità e meno tutele rispetto ai rischi di disoccupazione, infortuni, discriminazioni, o ai diritti di rappresentanza sindacale, di sciopero, di salute, di maternità e sicurezza del luogo di lavoro. Il ricorso crescente da parte delle imprese a forme di flessibilità delle mansioni, della retribuzione, degli orari, della durata del lavoro, ha introdotto importanti elementi di novità tanto nella forma quanto nel contenuto del lavoro e ne ha modificato il mercato a livello sia dell’occupazione sia della composizione. Lavoro a tempo determinato, lavoro a tempo parziale (part-time), contratto di apprendistato, contratto di formazione-lavoro, contratto d’inserimento, lavoro temporaneosomministrazione di lavoro, collaborazione coordinata e continuativa, lavoro a progetto, collaborazione occasionale o lavoro occasionale, lavoro accessorio, tirocini formativi e di orientamento, lavoro intermittente, lavoro ripartito (job sharing). Queste in Italia le principali forme contrattuali del lavoro flessibile o atipico, in forte crescita negli ultimi decenni rispetto al lavoro dipendente a tempo indeterminato (o tipico) e alle tradizionali forme di lavoro autonomo. Oggi, nel mondo del lavoro, stiamo vivendo trasformazioni di grande portata, da molti paragonate a quelle verificatesi tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, quando a partire dall'Inghilterra inizia un lungo processo di industrializzazione. Due 3 secoli dopo la prima rivoluzione industriale che ha costruito il treno e la ferrovia e un secolo dopo la seconda rivoluzione industriale che ha prodotto l'automobile e l'aereo, è in corso una terza rivoluzione industriale basata sull'elettronica, l'informatica, la 7 telematica che segna il passaggio da un mondo dei trasporti a un mondo della comunicazione, in cui a muoversi sono innanzitutto informazioni e dati. Riferendosi in particolare alle trasformazioni che avvengono nel mondo del lavoro, si è soliti ricorrere al termine postfordismo che, come rivela il prefisso post-, più che offrire indicazioni sul nuovo, sottolinea il tendenziale superamento di un modello economico fordista databile e analizzabile. Il nuovo ‘modello’ è in fase di definizione; i suoi contorni non sono ancora definiti e, dunque, quella che noi viviamo è una fase di transizione di cui si possono individuare tendenze generali di sviluppo che convivono con realtà tipicamente fordiste o, addirittura, della prima rivoluzione industriale. Molti fanno coincidere l'inizio dell’attuale transizione con il primo shock petrolifero, ovvero con il repentino e forte aumento del prezzo dell'oro nero verificatosi nel 1973. Segnali di crisi sono visibili, però, anche prima di quella data: dopo la metà degli anni Sessanta ad esempio, i tassi medi di profitto si dimezzano negli USA e si riducono da un terzo alla metà nei paesi europei. In ogni caso, tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, entra in crisi il modello taylorista-fordista di produzione e lavoro che ha sostenuto il boom economico del dopoguerra e incrementato profitti e redditi, il consumismo di massa, la produzione di beni standardizzati a basso costo; un modello che, simboleggiato dalla catena di montaggio, ha visto il predominio della grande impresa con produzione di massa e la presenza di grandi concentrazioni di operai con interessi assai simili. Da allora, si assiste a una progressiva diminuzione del peso di tale modello, nato nella grande industria manifatturiera statunitense e gradualmente estesosi al terziario contaminando anche le pubbliche amministrazioni. Dal complesso di mutamenti che si vanno realizzando va emergendo un modello definito postfordista. Da allora, a un mondo del lavoro piuttosto uniforme, parcellizzato e standardizzato, suddiviso in compiti semplici e ripetitivi alla catena di montaggio, molto disciplinato ma anche socialmente protetto da un forte sistema di norme, si va 8 sostituendo un mondo di lavori assai eterogenei, svolti in luoghi e con orari assai diversificati, da lavoratori assai meno tutelati e con rapporti di lavoro (ma anche interessi) altrettanto diversificati. Per spiegare la crisi del modello egemone per buona parte del Novecento nei paesi più industrializzati dell'Occidente sono state individuate e utilizzate molteplici cause. Frequentemente si è insistito sul venir meno dei presupposti (strutturali) su cui il modello fordista si basava, essenzialmente un'espansione potenzialmente illimitata del mercato di massa, in grado di assorbire ogni bene prodotto, e la possibilità di un utilizzo altrettanto illimitato della manodopera. Tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, il mercato delle economie più sviluppate è sempre meno capace di assorbire quote crescenti di beni durevoli e di massa; è ormai saturo, ovviamente entro i limiti posti dalla stratificazione sociale. Inoltre, la domanda dei consumi sta cambiando. A una domanda di massa si va sostituendo la crescente richiesta di beni diversificati se non personalizzati; una domanda questa che è alimentata dall'aumento dei redditi e sempre più condizionata dalla promozione ai consumi che veicolano i mass media, innanzitutto la televisione, che ormai è in ogni casa. Il mercato si frammenta in gruppi diversi di consumatori; diventa instabile e imprevedibile, perché la domanda si modifica in continuazione così come i bisogni, ad esempio quelli simbolici di status, dei consumatori; impone perciò beni differenziati non durevoli ma più rinnovabili, dal breve ciclo di vita. L'instabilità, ma anche la saturazione del mercato, sono causate anche dalla maggiore interdipendenza delle economie, da quella globalizzazione che porta a una grande concorrenza a livello mondiale, ad esempio per l'ingresso (come produttori) dei paesi di nuova industrializzazione, come quelli del Sud-est asiatico, che producono gli stessi beni di massa a costi assai più bassi (innanzitutto, per l'intenso sfruttamento dei lavoratori), ma la cui popolazione è esclusa perlopiù dal consumo. 9 In tutti i paesi ad economia avanzata, poi, un lungo ciclo di lotte operaie ha posto molti limiti all'utilizzo della manodopera. La forza sindacale, in tempi di quasi piena occupazione e di crescita economica, ha progressivamente conquistato non solo aumenti salariali, ma anche condizioni contrattuali di lavoro più favorevoli e un insieme di misure di protezione sociale a favore dei lavoratori dipendenti(conservazione del posto di lavoro, adeguamento dei salari alle condizioni di vita, indennità, pensioni...). Al centro delle rivendicazioni vi sono, non solo in Italia, le grandi fabbriche metalmeccaniche. Queste ristrutturazioni organizzative e produttive, sospinte dal processo di finanziarizzazione dell'economia, sono agevolate e influenzate dall'affermarsi di una tecnologia informatica potentissima e pervasiva che rende possibile ad esempio l'interattività fra macchinari, la trasmissione in tempo reale d’informazioni e dati, la comunicazione in rete, l'integrazione di fasi diverse di lavorazione separate spazialmente. Strumento principe di queste tecnologie è il computer, bene di investimento e di consumo, che progressivamente entra in tutti i luoghi dove si lavora, si offrono servizi, si fa ricerca, e nelle case e nella vita di tutti noi (nel dicembre del 1982 la rivista “Time” scelse il personal computer per la sua copertina. Le trasformazioni organizzative e produttive da allora in corso sono estese, profonde e avvengono simultaneamente e su più piani. Sono molto eterogenee, innanzitutto per le differenti realtà nazionali in cui si sviluppano, ma sono anche in larga misura convergenti: sostanzialmente perseguono la massima flessibilità di tutti i fattori che concorrono alla produzione e consistono nel passaggio dalla centralità della fabbrica alla centralità del mercato. Si traducono: Nell'abbandono della produzione di massa e nella diversificazione dei beni prodotti; In investimenti nei settori tecnologicamente avanzati (microelettronica, telecomunicazioni, biotecnologie, ecc…); Nella produzione just in time guidata dalla domanda; 10 Nella riduzione delle scorte di magazzino di materie prime, semilavorati o beni prodotti; Nell'automazione d’interi cicli produttivi (primo fra tutti quello dell'automobile che ha visto nascere il fordismo); Nello snellimento della struttura delle imprese che scorporano fasi e funzioni produttive affidandole a terzi; Nell'integrazione orizzontale in rete d’imprese grandi e piccole, sparse in luoghi diversi e collegate fra loro telematicamente; Nel decentramento produttivo ovvero nel trasferimento di attività produttive in paesi dove il costo del lavoro è basso; Nella conseguente deindustrializzazione dei paesi più sviluppati nei quali si verifica un progressivo spostamento dell'economia dal settore secondario a quello terziario. Tra gli anni Venti e gli anni Settanta si registra, nei paesi economicamente più sviluppati, un costante aumento degli addetti nelsettore secondario, a scapito dell'agricoltura. Nei decenni successivi gli occupati nell'industria diminuiscono a favore dei servizi dove, all'inizio degli anni Novanta ad esempio, lavora la maggioranza della popolazione attiva dei paesi del G7. Per il lavoro dipendente, coinvolto e spesso messo in crisi dalle sfide della flessibilità, il risultato delle diverse misure di flessibilizzazione si traduce: Nel passaggio da una relativa omogeneità delle condizioni di lavoro e di vita della maggioranza dei salariati a una crescente differenziazione, a un arcipelago di figure professionali, di posizioni lavorative e di vita; Nella riduzione della possibilità di lavoro stabile e permanente, ovvero di contratti a tempo indeterminato o tipici; Nella diffusione di lavori temporanei o atipici; Nell'aumento della variabilità degli orari e del tempo di lavoro, delle mansioni e delle funzioni e in forti diseguaglianze fra lavoratori per quel che riguarda le condizioni di lavoro (trattamenti economici, orari e diritti); 11 Nella frammentazione della forza lavoro, per la sua dispersione su una pluralità di luoghi e il differenziarsi delle condizioni e degli interessi, e nel conseguente indebolimento della capacità di associazione e azione; Nel progressivo indebolimento del confine tra lavoro e non lavoro (lavori atipici, part-time) e tra spazi privati e lavorativi (lavoro a domicilio, telelavoro...) e del lavoro come fonte di protezione sociale. La transizione in corso, così come il termine flessibilità che può riassumerla, sono ormai da decenni al centro di un vivace dibattito dalle contrapposizioni perlopiù marcate. A chi individua una certa continuità fra il modello fordista e la maggiore diversificazione e complessità del sistema di produzione attuale si contrappone chi vi legge una rottura epocale; a chi esalta le straordinarie potenzialità emancipatorie della produzione flessibile (liberazione dalla routine e recupero di iniziativa, responsabilità, creatività, polivalenza, collaborazione, autonomia…) si contrappone chi ne sottolinea i rischi, innanzitutto legati alla deregolamentazione del mercato del lavoro (perdita delle sicurezze, vulnerabilità sociale, precarizzazione delle condizioni di vita materiali e non, nuove schiavitù, nuovo sfruttamento, realtà lavorativa più competitiva e stressante). Ma c'è anche chi ritiene possibile conciliare flessibilità e sicurezze dei lavoratori (flexsecurity) riferendosi spesso all'esperienza danese come esempio di risposte positive e nuove alla sfida della flessibilità. Per ora, di frequente, la massima flessibilità di tutti i fattori di produzione e in particolare nell'utilizzo della forza lavoro, rivendicata come soluzione strategica per risolvere i problemi della concorrenza internazionale, dello sviluppo economico e della disoccupazione, tende a tradursi in una deregolazione del mercato del lavoro. Un po' ovunque, infatti, pur nelle significative differenze riscontrabili nei diversi paesi, si sono indebolite le protezioni sociali dei lavoratori e sono cresciute le varie forme di lavoro precario con tutele ridotte, soprattutto nella fascia più giovane della popolazione, dato che la deregolazione riguarda innanzitutto l'ingresso nel mercato del lavoro. 12 IL SETTORE DEGLI ATIPICI 1. L'ECONOMIA DEI LAVORATORI SOMMINISTRATI A luglio 2014 il monte retributivo dei lavoratori interinali mostra un aumento dell’ 11,3% rispetto allo stesso mese del 2013. La variazione congiunturale è del 5,5% rispetto al mese precedente(+4,7% nel 2013) Il numero medio mensile di occupati interinali mostra un aumento dell’8,9% su base annua. I lavoratori occupati sono 317.500 circa. Il numero di lavoratori in somministrazione ritorna sui livelli precedenti alla crisi iniziata nel 2008. Le ore lavorate sono state circa 35 milioni a luglio 2014, in aumento dell’11,6% su base annua. Le ore lavorate per lavoratore aumentano del 4,8%su base annua. Il rapporto fra occupazione in somministrazione e occupazione totale ritorna all’1,30%, sui livelli pre crisi contro l’1,19% di luglio 2013. La crescita acquisita del monte retributivo, a luglio 2014 é pari al +13%. Per crescita acquisita si intende la variazione rispetto all’anno precedente nell’ipotesi che il dato rilevato nell’ultimo mese rimanga costante. 13 Nota congiunturale mensile agosto 2014, Periodo di riferimento luglio 2014 14 Il mercato del lavoro a luglio 2014 A luglio 2014 gli occupati sono 22 milioni 360 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-35 mila) e dello 0,3% su base annua (-71 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 220 mila, aumenta del 2,2% rispetto al mese precedente (+69 mila) e del 4,6% su base annua (+143 mila). Il tasso di disoccupazione è pari al 12,6%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,5 punti nei dodici mesi. I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 705 mila. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 42,9%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 2,9 punti nel confronto tendenziale. 15 2. LE AGENZIE PER IL LAVORO Attualmente esistono 72.000 Agenzie di somministrazione e 169.000 succursali delle principali agenzie in tutto il mondo, il Giappone è il leader mondiale con il 24% del totale, mentre gli USA rappresentano il 22% del mercato globale, seguiti dal Regno Unito al 12%. La Confederazione Europea delle Agenzie Private per il lavoro (Eurociett) sostiene che vi siano circa 33.000 agenzie per l'impiego private operanti in Europa (Eurociett, 2012), mentre erano soltanto 6000 nel 2005 (stessa fonte). Nell'Unione Europea 3 milioni di lavoratori hanno un contratto con una o più agenzie interinali. Il tasso di penetrazione delle agenzie è pari a 2,2% in Giappone, 1,5% in Europa 1,7% negli Stati Uniti, in Italia lo 0,9%. Il lavoro temporaneo nei principali paesi di Europa, Usa e Giappone PAESI AGENZIE FILIALI LAVORATORI DIPENDENTI TASS FATTUR O DI ATO PENE (miln €) TRAZI ONE% Giappone 20.000 80.963 1.400 240.000 2,2 48.610 USA 6.000 20.000 2.660 120.000 1,7 48.317 Regno 11.494 17.607 1.220 108.833 4,1 34.019 Unito Francia 1.200 7.000 604 23.000 2,3 20.800 Germania 9.465 8.331 760 44.700 2,0 14.700 Paesi 3.280 5.635 242 34.000 2,9 12.500 Bassi Italia 79 3.040 222 11.400 0,9 6.756 Belgio 141 1.284 92 6.482 2,1 4.178 Spagna 363 1.700 141 0,7 3.469 Svizzera 69 11.000 1,7 3.216 Fonti:Ciett La struttura del comparto italiano è molto differente da quella degli altri paesi del mondo, caratterizzata da un numero limitato di agenzie; in Italia operano la metà degli operatori rispetto al Belgio, dove ci sono la metà delle filiali presenti in Italia. 16 In Germania e Regno Unito il numero di agenzie si aggira intorno alle 10.000 unità. La seconda particolarità del comparto italiano è rappresentata dalla grande dimensione media delle agenzie, rispetto alle società operanti negli altri paesi del mondo. Il numero medio di dipendenti per agenzia in Italia è di 146 addetti, contro i 20 delle agenzie statunitensi o i 19 della Francia. Mediamente le agenzie italiane hanno circa 39 filiali, contro le 9 delle agenzie belghe, le 6 della Francia e le 4 del Giappone. Le agenzie italiane hanno un fatturato medio di circa 87 milioni di euro contro i 29,6 de Belgio, i 17,3 della Francia e gli 8,1 degli Stati Uniti. In Italia la forma giuridica prevalente, scelta dalle Agenzie per il lavoro, rimane la società per azioni. Soltanto 7 agenzie sono s.r.l ed 1 sola è una società cooperativa. La distribuzione territoriale delle sedi legali delle società evidenzia come la maggioranza degli operatori è localizzata nel nord Italia: il 52% nella Lombardia, il 10% nel Veneto, l'8,8% in Piemonte ed in Emilia Romagna. Complessivamente nel nord Italia è localizzato il 72% delle sedi legali delle agenzie per il lavoro. Invece, nel centro italia, sono presenti 14 sedi legali (17,7%), nel Mezzogiorno e nelle isole, sono infine, localizzate soltanto 6 agenzie. In questo settore, quindi, un Paese caratterizzato tradizionalmente dalla presenza massiccia di piccole e micro imprese presenta un assetto dominato da agenzie e di media e grande dimensione. La presenza di un comparto con questo tipo di struttura rispecchia la legislazione presente in Italia che impone all'agenzia di essere presente con un propria filiale in almeno quattro regioni e di avere una serie di requisiti strutturali e patrimoniali (vedasi sotto un approfondimento). Tale scelta legislativa ha impedito la nascita di agenzie mono-filiale, modello, molto presente in altre nazioni del mondo, rappresentando una barriera all'ingresso di operatori poco affidabili. Le Agenzie per il lavoro sono disciplinate principalmente dal il Decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276 (Legge Maroni). 17 Il D.Lgs n. 276/2003 ridisegna completamente la procedura di autorizzazione da parte dello Stato per le Agenzie per il Lavoro, abrogando completamente le precedenti Agenzie di lavoro interinale, di cui alla legge 24 giugno 1997, n. 196, relativa al cosiddetto Pacchetto Treu. Prima della legge 24 dicembre 2007 n. 247, relativa all'approvazione del c.d. Protocollo Welfare del luglio 2007, esisteva anche la somministrazione a tempo indeterminato, e pertanto una quinta sezione, relativa alle Agenzie di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, abilitate a svolgere esclusivamente una delle attività specifiche a tempo indeterminato, indicate dal legislatore. La legge 23 dicembre 2009 n. 191 (legge finanziaria per l'anno 2010) ha reintrodotto l'assunzione a tempo indeterminato nell'ordinamento abrogando la norma precedente ed introducendo un nuovo caso di ammissibilità e delegando alla contrattazione aziendale la facoltà di individuarne di aggiuntive. L'esercizio dell'attività di somministrazione è consentito solo alle "Agenzie per il lavoro" previamente autorizzate dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. Le nuove agenzie svolgono attività di somministrazione, intermediazione, ricerca e selezione del personale e attività di supporto alla ricollocazione professionale. Tutte le attività sopra indicate devono essere svolte nell'ambito di un sistema coordinato, attraverso il collegamento con la Borsa continua nazionale del lavoro, quale strumento telematico di collegamento e raccordo tra pubblico e privato al fine del collocamento dei lavoratori – completamente liberalizzato con la soppressione dei vecchi Uffici di collocamento e delle relative liste di collocamento – al fine di garantire un mercato del lavoro aperto e concorrenziale. I requisiti per l'ottenimento dell'autorizzazione sono i seguenti (art. 4 D.Lgs. 276/2003): - devono essere costituite in forma di società di capitali o in forma di società cooperativa o consorzio di cooperative, italiana o di altro Stato membro della Unione europea; - devono avere la disponibilità di uffici situati in locali idonei allo specifico uso e garantire una determinata diffusione sul territorio; - l'attività di somministrazione deve interessare un ambito distribuito sull'intero 18 territorio nazionale e comunque non inferiore a quattro regioni; - il personale delle Agenzie deve disporre di specifiche competenze professionali nel settore delle risorse umane o nelle relazioni industriali. Inoltre, al fine di garantire l'onorabilità delle persone chiamate a gestire l'Agenzia, sono previsti specifici requisiti soggettivi per gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti muniti di rappresentanza e i soci accomandatari. L'Agenzia che intenda svolgere l'attività di somministrazione deve acquisire un capitale versato non inferiore a 600.000 euro; nel caso in cui l'Agenzia sia costituita in forma cooperativa, deve essere garantita la disponibilità di 600.000 euro tra capitale sociale versato e riserve indivisibili. Le Agenzie di somministrazione dovranno disporre presso un istituto di credito, per i primi 2 anni di attività, un deposito cauzionale di 350.000 euro; a decorrere dal terzo anno solare, è richiesta la disposizione, in luogo della cauzione, di una fideiussione bancaria o assicurativa non inferiore al 5% del fatturato, al netto dell'imposta sul valore aggiunto, realizzato nell'anno precedente e comunque non inferiore a 350.000 euro (art. 5, D.Lgs. 10.9.2003, n. 276). AUTORIZZAZIONE Il Ministero del Lavoro rilascia entro 60 giorni dalla richiesta e previo accertamento della sussistenza dei requisiti giuridici e finanziari di cui sopra, l'autorizzazione provvisoria all'esercizio delle attività per le quali viene fatta richiesta di autorizzazione, provvedendo contestualmente alla iscrizione delle agenzie nell'apposito albo (art. 4 D.Lgs. 10.9.2003, n. 276). Decorsi 2 anni, entro i 90 giorni successivi, i soggetti autorizzati possono richiedere l'autorizzazione a tempo indeterminato. Il Ministero del Lavoro rilascia l'autorizzazione entro 90 giorni dalla richiesta previa verifica del rispetto degli obblighi di legge e del contratto collettivo e, in ogni caso, subordinatamente al corretto andamento della attività svolta (co. 2, art. 4, D.Lgs. n. 276/2003 come modificato dall'art. 48 L. 4.11.2010, n. 183, cd. Collegato Lavoro). AGENZIE PER IL LAVORO ASSOCIATE AD EBITEMP • • • ADECCO S.p.A. ADHR AGENZIAPIU' S.p.A. 19 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • AIZOON ALBA S.p.A. ALMA S.p.A. ALI ALTRO LAVORO S.p.A. ARCHIMEDE S.p.A. AREAJOB S.p.A. ARTICOLO 1 ATEMPO S.p.A. AXL S.p.A COOPERJOB S.p.A. DELTA 2 S.p.A. DOCS ITALIA SPA DURING S.p.A. ELPE GLOBAL LOGISTIC SERVICES EXPERIS Srl ETJCA S.p.A. ETS NEXUS SPA EUROINTERIM S.p.A. E-WORK S.p.A. FREE WORK S.P.A. GENERAZIONE VINCENTE SPA GI Group HUMANGEST S.r.l. IDEA LAVORO S.p.A. IGEA SRL INFOR GROUP IN JOB S.p.A. INLAVORO S.p.A. INTEMPO S.p.A. - Agenzia per il Lavoro J.O.B. - JUST ON BUSINESS S.p.A JOB JOB ITALIA SPA KELLY SERVICES S.p.A. LAVORINT LAVORO.DOC LAVOROMIO S.p.A. LAVOROPIU' S.p.A. LIFE IN CAMERE S.p.A. MANPOWER S.p.A. MANUTENCOOP 20 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • MAXWORK S.p.A. MEDIATICA S.p.A. MEN AT WORK S.p.A. NUOVE FRONTIERE DEL LAVORO SPA OASI LAVORO S.p.A. OBIETTIVO LAVORO S.p.A. OGGI LAVORO S.r.l. ONLY JOB S.r.l. OPENJOBMETIS S.p.A. 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Inforgroup fa parte del gruppo de Pasquale che, attraverso un network di società specializzate, è punto di riferimento neo settori della gestione dei processi in outsourching, della gestione delle risorse umane, delle politiche di responsabilità sociale e dei progetti Ict ad alto contenuto di innovazione. La società si è preparata ad entrare nel mercato dello Staffing Service con la trasformazione della forma giuridica da società a responsabilità limitata a società per azioni; lo start up della società è avvenuto nell'autunno del 2008 dopo aver ricevuto nel settembre 2008 l'autorizzazione provvisoria dal Ministero. Opera sull'intero territorio nazionale (Milano, Torino, Roma e Catania). In Job Centro Italia appartiene al gruppo In Job che, per mezzo della Società In Job S.p.A., detiene il 51% del pacchetto azionario. La In Job S.p.A non esercita però attività di direzione e coordinamento. La Società In Job Centro Italia svolge la propria attività nel settore della somministrazione del lavoro con focus nelle regioni del centro e, in particolare, in Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio. Unique è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di USG People NV Almere (Olanda). Unique è la nuova denominazione della società USG People Italy S.p.A. che a fine 2006 esce dal comparto cedendo il ramo d'azienda dedicato alla somministrazione alla società Start People S.p.A. con un contratto d'affitto triennale. Ciò in seguito all'acquisto, avvenuto nel secondo semestre del 2005, da parte del Gruppo Usg People, di nazionalità olandese e già titolare dell'intero capitale della società Usg People Italy S.p.A., del Gruppo Solvus che detiene la totalità delle azioni della Società Start People S.p.A. Poi, a due anni dalla scadenza (ottobre 2007), la società USG People Italy ha cessato il contratto d'affitto di ramo d'azienda, modificando la propria denominazione in Unique S.p.A. La società opera nel centro nord (Emilia, Lazio,Lombardia e Piemonte). InTrade si propone, sul mercato della somministrazione del lavoro, quale prima agenzia italiana specializzata nella selezione di risorse dedicate alla GDO distinguendosi dalle altre agenzie, presenti sul mercato, per la sua comprovata esperienza nel settore. Opera attraverso una rete di 4 filiali (Milano, Torino, Parma e Roma). Life In nasce a gennaio 2009 da imprenditori e professionisti nella consulenza e nel settore delle risorse umane. E' presente sul territorio con 8 filiali concentrate nel centro-nord (3 Emilia, 1 Marche, 1 Toscana, 2 Piemonte e 1 Lombardia) scegliendo di specializzarsi nel comparto dell'edilizia, potenzialmente molto interessante. 22 Le Agenzie per il Lavoro uscite dal comparto 2007 La Dominus 2008 Eurotrend, Intereurope, Interitalia, Intesa e Seon 2009 Pharmexx Le Agenzie per il lavoro acquisite Operazioni 2008 La prima portata a termine da Gi Group, che ha acquisito per incorporazione il marchio Worknet (una delle prime agenzie italiane), e la seconda che ha visto come protagonista Openjob che dal 2008 incorpora all'interno della propria struttura le attività di In Time e Pianeta Lavoro, importanti realtà del settore. Inoltre Openjob nel 2009 ha acquisito il ramo d'azienda di un'altra importante agenzia, la Jus On Business. Operazioni 2009 La prima operazione riguarda Randstad che acquisisce Vedior a seguito dell'operazione internazionale che ha portato alla creazione del secondo gruppo mondiale. La seconda operazione di qualche interesse riguarda Trenkwalder, multinazionale austriaca leader in Europa Centrale nei servizi per le risorse umane, che, dopo aver acquisito il Gruppo Eurolabour ad inizio 2008, realizza ad inizio 2009 la fusione per incorporazione di alcune società storiche del lavoro somministrato:Sinterim S.p.A. ed Ergon Line S.p.A. Inoltre nel 2009 Trenkwalder è stata protagonista anche dell'acquisizione del ramo d'azienda di un'altra agenzia (Interim 25 Italia). Elenco APL in ITALIA Denominazione sito Adecco Italia S.p.A. www.adecco.it ADHR S.p.A. www.adhr.it Agenziapiù S.p.A. www.agenziapiu.com Aizoon Consulting S.r.l. www.aizoon.it Alba S.p.A. www.gruppovitaserena.it Ali S.p.A. www.alispa.it Alma S.p.A. www.almainterinale.com Altro Lavoro S.p.A. www.altrolavoro.it 23 Archimede S.p.A. www.archimedelavoro.it Area Job S.p.A. www.areajob.it Articolo 1 srl www.gruppoolympia.it Atempo S.p.A. www.atempospa.it AxL S.p.A. www.aperelle.it Cooperjob S.p.A www.cooperjob.it Delta 2 S.p.A. www.delta2spa.it Dimensione del Lavoro www.dimensionedellavoro.com S.p.A. During S.p.A. www.during.it E-Work S.p.A. www.e-work.it EGLS s.c.p.a. www.gbjob.com Elettra Progetti e Servizi www.elettraservices.it S.p.A. Etjca S.p.A. www.etjca.it Eurointerim S.p.A. www.eurointerim.it Eurotrend S.c.r.l. www.eurotrendbiella.it Experis srl www.experis.it Generazione S.p.A. Vincente wwww.generazionevincente.it GI Group S.p.A. www.gigroup.it Humangest S.p.A. www.humangest.it Idea Lavoro S.p.A. www.idealavoro.it IGEA S.r.l. www.igeasi.it In Job S.p.A. www.injob.it In Lavoro S.p.A. www.inlavoro.net Infor Group S.p.A. www.inforgroup.eu Intempo S.p.A. www.intempolavoro.it J.O.B. Just On Business www.jobspa.it S.p.A. Job Italia S.p.A. www.jobitalia.net JOBCAMERE srl www.jobcamere.it Kelly Services S.p.a. www.kellyservices.it 24 Lavorint SpA www.lavorint.it Lavoro.doc S.p.A. www.lavorodoc.it Lavoromio S.p.A. www.lavoromio.it Lavoropiù S.p.a. www.lavoropiu.it Life In S.p.A. www.lifein.it Logistica delle Risorse srl www.logisticasrl.net Manpower srl www.manpower.it Manutencoop www.manutencoop.it Maxwork S.p.A. www.maxwork.it Mediatica SpA www.mediaticaspa.it Men at Work S.p.A. www.maw.it Nuove Frontiere Lavoro www.nuovefrontierelavoro.it S.p.A. Oasi Lavoro S.p.A. www.oasilavoro.it Obiettivo Lavoro S.p.A. www.obiettivolavoro.it Oggi Lavoro S.r.l. www.oggilavoro.eu Only Job srl www.onlyjob.it Openjobmetis S.p.A. www.gruppopenjob.it OpportunityJOB S.r.l. www.opportunityjob.it Orienta S.p.A. www.orienta.net Orion SC www.orion.re.it Page Personnel S.p.A. Italia www.pagepersonnel.it Power-Tech s.r.l. www.power-tech.it Quanta S.p.A. www.quanta.com Quintiles Staff Services www.quintiles.com S.p.A. Randstad Italia S.p.A. www.randstad.it Realjob S.p.A. www.realjobspa.it Risorse S.p.A. www.risorse.it Robert Half s.r.l. www.rhi.net Sapiens S.p.A. www.sapienslavoro.it Secretary Plus SpA www.unique-italia.it 25 Staff SpA www.staffspa.it Start People S.p.A. www.startpeople.it Synergie Italia S.p.A. www.synergie-italia.it Talea srl www.articolo1.it Tempi Moderni S.p.A. www.tempimodernilavoro.it Tempor S.p.A. www.tempor.it Temporary S.p.A. www.temporary.it Trenkwalder S.r.l. www.trenkwalder.com/it Umana S.p.A. www.umana.it Viesse Agenzia Lavoro srl per il www.gruppoviesse.it Vitassistance S.r.l. www.vitassistance.it WinTime S.p.A. www.wintimelavoro.it Work&Progress SpA Workforce online S.p.A. www.workforceonline.it Yous S.p.A. www.yous.it Le principali agenzie per il lavoro interinale in Italia Adecco - E' l'agenzia per il lavoro più grande al mondo ed ha un enorme banca dati di CV e di offerte di lavoro. In Italia Adecco è presente con 400 filiali. In seno alla Adecco è nato Joobok, primo mansionario on line delle professioni, uno strumento pratico e interattivo per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro in un mercato in forte cambiamento. Al momento, in Joobok sono certificati e disponibili circa 200 profili professionali, numero destinato a crescere. Manpower - E' la principale agenzia per il lavoro in Italia con una diffusione capillare (430 agenzie in Italia). Randstad - E' un' agenzia olandese che in Italia conta 170 agenzie. Gi Group - Con una rete di oltre 250 filiali, questa agenzia per il lavoro è una delle più grandi in Italia. Metis - Da poco acquisita da Openjob, questo gruppo è diventato uno dei primi in 26 Italia. Il servizio offerte da Metis è sempre stato di buon livello e le filiali, anche grazie alla fusione, sono su tutto il territorio italiano. 2.1 Assolavoro Assolavoro è l'Associazione Nazionale di Categoria delle Agenzie per il Lavoro (ApL), costituita il 18 ottobre 2006 dalla fusione delle tre rappresentanze preesistenti. Riunisce le Agenzie per il Lavoro che producono circa il 90% del fatturato complessivo legato alla somministrazione di lavoro e contano in tutta Italia oltre 2.500 filiali. L'Associazione nasce per garantire alle ApL standard più elevati di tutela e rappresentanza, nonché un'offerta integrata di assistenza e informazione. È riconosciuta quale Parte Sociale e interviene stabilmente alle audizioni convocate dal Governo e dagli Organismi Parlamentari, per contribuire alla fase di elaborazione sia di nuove normative, sia di indagini conoscitive sul mercato del lavoro. Assolavoro aderisce a Confindustria e rappresenta l'espressione dell'Eurociett, la Confederazione Europea delle Agenzie per il Lavoro. italiana Il Presidente di Assolavoro è Luigi Brugnaro, lo affiancano nel ruolo di Vice Presidenti: Stefano Colli Lanzi, Mauro Ciucani, Carlo De Paoli e Giuseppe Garesio. Direttore di Assolavoro è Agostino Di Maio. 27 LA FORMAZIONE CONTINUA PER GLI ATIPICI IN TOSCANA 1. UN QUADRO D'INSIEME A partire dalle Linee Guida per la Formazione nel 2010, la Regione Toscana ha iniziato una discussione con le Parti Sociali per declinare un accordo regionale che renda operativo quanto previsto. Le Parti si impegnano, nel solco della positiva esperienza di cooperazione interistituzionale avviata con l’Accordo del 12 febbraio 2009, anche attraverso una valutazione dell’impiego delle risorse destinate alla formazione dei fondi interprofessionali a livello territoriale, a promuovere una più efficiente sinergia tra le risorse pubbliche e quelle private per la formazione con l’obiettivo di sostenere l’occupabilità, nonché di pervenire alla definizione di un modello organizzativo condiviso per l’attuazione degli interventi e l’utilizzo delle risorse. A tal fine, le Parti concordano su: – la necessità di valorizzare ulteriormente il ruolo sussidiario delle organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori come dei loro organismi bilaterali; – un impiego diffuso del metodo concreto di apprendimento per competenze; – una formazione degli adulti che preveda la possibilità di impiego di parte delle risorse dei fondi interprofessionali per lavoratori soggetti a procedure di mobilità; – avvio di un sistema di accreditamento su base regionale di “valutatori/certificatori; – utilizzo del Libretto Formativo dove registrare le competenze acquisite. Il 10 gennaio 2007 avviene la sottoscrizione di un protocollo d’intesa Regione Toscana – Parti Sociali regionali: - indirizza l'operato degli attori coinvolti verso un utilizzo più razionale delle risorse, provenienti da fondi pubblici e da fondi interprofessionali, dedicate alla formazione di lavoratori ed imprenditori 28 - contribuisce alla creazione di un sistema regionale della formazione continua caratterizzato da maggiore coordinamento ed integrazione Obiettivi dell'azione regionale: - coordinamento delle attività formative organizzate nelle imprese ovvero la loro progettazione ed attuazione in forma coordinata, tale da evitare la duplicazione di azioni formative e la sovrapposizione delle risorse cioè l'utilizzo di fondi diversi per le medesime finalità ed i medesimi destinatari - collaborazione con le Parti Sociali nella ricerca di un'integrazione che consentisse al sistema di massimizzare i risultati raggiunti I contenuti dell’accordo: 1. la sperimentazione di forme di coordinamento tali da promuovere il più ampio ricorso da parte delle imprese agli strumenti di formazione continua attualmente disponibili a livello regionale e nazionale 2. la realizzazione di interventi formativi finanziati dal FSE a favore dei soggetti non coperti (imprenditori, lavoratori atipici e lavoratori inoccupati da formare per l’assunzione) dall’attività dei fondi interprofessionali, a condizione che si realizzi in quelle aziende un intervento formativo, finanziato dai fondi interprofessionali, per i lavoratori dipendenti. 3. la costituzione di sedi formali di consultazione tra regione e parti sociali finalizzati alla ricerca continua di strumenti e modalità di programmazione integrata degli interventi Il bando regionale - è stata data attuazione al protocollo con un bando finanziato dal Fondo Sociale Europeo, approvato a marzo del 2007(decreto 1287/2007) - l'obiettivo della integrazione tra i fondi ha richiesto l'introduzione di meccanismi di funzionamento del bando orientati a garantire il finanziamento di progetti formativi in cui risorse ed attività formative si coordinassero per assicurare la necessaria complementarietà ed unitarietà di obiettivi. 1. Settori e fondi interprofessionali coinvolti: il bando ha indicato i settori economico-produttivi ed i relativi fondi paritetici coinvolti, prevedendo una ripartizione fra essi del finanziamento disponibile, pari a 2 milioni di euro. 29 *per l’intervento di Fondartigianato sono stati assegnati € 200.000 aggiuntivi che non erano stati utilizzati dagli altri Fondi. 2. Destinatari: il bando ha previsto tipologie di destinatari diverse per ciascun fondo. In particolare: - i fondi interprofessionali finanziano unicamente la formazione dei dipendenti delle imprese - il Fondo Sociale Europeo finanzia unicamente la formazione di imprenditori, lavoratori atipici e soggetti non occupati destinati all'assunzione in forza di accordi sindacali 3. Quote di finanziamento dei progetti: - le risorse pubbliche (destinate agli imprenditori ed atipici) possono corrispondere al massimo ad un terzo delle risorse totali del progetto integrato, provenendo il resto dai Fondi paritetici - tale scelta è dettata dalla proporzione tra le due componenti (imprenditori/atipici da una parte, dipendenti dall'altra) 4. Connessione tra i bandi: - apertura dei tempi di presentazione delle domande molto più lunga del consueto ovvero otto mesi complessivi (esigenza di allineamento delle scadenze) - condizione sospensiva: il finanziamento regionale, pur essendo già stato decretato a seguito dell'avvenuta valutazione con esito positivo, non può essere assegnato se entro una data prefissata non risulta concessa la corrispondente quota dei fondi 30 interprofessionali: in tal modo il progetto raggiunge il carattere dell'integrazione di risorse e di destinatari 5. Ruolo delle parti sociali: - nella progettazione dell'intervento (capofila dei partenariati) - nella interlocuzione con le imprese - nella fase di gestione degli interventi: è previsto un comitato di garanzia i cui componenti sono le parti sociali allo stesso tempo firmatarie del protocollo e aderenti al medesimo fondo interprofessionale di cui fa parte il soggetto capofila Risultati finali - Mobilitazione di una massa ingente di risorse - Effetto moltiplicatore concentrato sulle medesime imprese (200 imprese e 1200 allievi) - Valorizzazione del ruolo delle Parti Sociali regionali - Coordinamento di risorse e strumenti differenti - Fra i settore economici, l’artigianato ha impegnato le maggiori risorse, a seguire commercio e cooperazione 2. IL PROGETTO PROMETEO - LA RETE PER I LAVORATORI ATIPICI La Regione Toscana ha affidato a Cgil, Cisl e Uil dall'anno 2009 al 2013, la gestione di sportelli informativi rivolti agli atipici e ai disoccupati che ha previsto l’attivazione delle seguenti attività: informazioni sulle opportunità esistenti, orientamento, assistenza; un sistema di formazione permanente in grado di sostenere percorsi formativi individuali e azioni di tutoraggio anche in forma seminariale e altamente flessibili; azioni finalizzate a rafforzare i percorsi di professionalizzazione e stabilizzazione professionale e occupazionale. Ad oggi sono stati attivati 56 sportelli che coprono l'intero territorio regionale. 31 Il 22 marzo 2010 la Regione Toscana, le Province e CGIL CISL e UIL hanno sottoscritto un accordo in cui si sono impegnati affinché gli sportelli afferenti al progetto Prometeo effettuino, ai lavoratori destinatari di trattamenti di CIG in deroga con durata non superiore a 60 giorni, politiche attive secondo le indicazioni che saranno loro fornite dalle Province, comunque nell’ambito delle azioni previste dalle “Linee Guida” della Regione Toscana. In tale accordo le Parti prendono atto e concordano con la volontà della Regione Toscana di dare avvio al libretto formativo da fornire in prima istanza ai lavoratori in CIG in deroga. Gruppi di lavoro con le Parti Sociali Fondi Interprofessionali Programmazione corsi per gli Istituti professionali Rete tra Centri per l’Impiego, Agenzie formative e Bilateralità Libretto formativo Certificazione delle competenze26 Gruppi di lavoro con le Parti Sociali Fondi Interprofessionali Sulla base della sperimentazione già effettuata in Toscana, la discussione verte su un modello a regime per l’utilizzo integrato dei Fondi interprofessionali e delle risorse pubbliche. Obiettivo: ottimizzare le risorse attraverso un’azione concertata maggiormente aderente ai fabbisogni formativi e la diffusione di un modello di erogazione dei servizi formativi non episodico ma realmente continuo. Una messa a sistema di tale modello consente la realizzazione di interventi formativi rivolti anche agli imprenditori, agli atipici e agli inoccupati esclusi dagli interventi dei fondi interprofessionali. Programmazione corsi per gli Istituti professionali 32 Per gli Istituti professionali è previsto che una parte delle attività scolastiche (30%) debba essere programmata sulla base di indicazioni provenienti dal tessuto produttivo. Il Gruppo di Lavoro prevede che le Parti Sociali, soprattutto datoriali, indichino azioni formative concrete che vengono ritenute necessarie per le qualifiche. Rete tra Centri per l’Impiego, Agenzie formative, Agenzie per il Lavoro e Bilateralità L’integrazione e la condivisione delle informazioni fondamentali per il mercato del lavoro, tra Centri per l’Impiego, Agenzie formative, Agenzie per il Lavoro ed Enti Bilaterali, per migliorare la qualità dei servizi da erogare ad occupati e persone in cassa integrazione o mobilità, diventa un passaggio strategico indispensabile, sia ai fini dell’orientamento e dell’offerta professionale che dell’intervento formativo. Certificazione delle Competenze Attualmente la certificazione delle competenze prevede una commissione composta da 3 soggetti: un esperto di valutazione degli apprendimenti e delle competenze (si tratta di una nuova figura professionale introdotta dalla Regione Toscana che possiede un albo di 350 certificatori), la Provincia, e un esperto di settore. Il Gruppo di Lavoro ha come obiettivo snellire le procedure e avere un elenco di certificatori allargato (datori di lavoro, enti bilaterali, istituti tecnici…) che siano in grado di certificare le competenze in tempi brevi. 3. IL PROGETTO GIOVANISI' Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, ha come obiettivo principale quello di garantire dinamismo ed opportunità ad una generazione "a rischio di affermazione" in termini di sviluppo delle capacità individuali, di qualità e stabilizzazione del lavoro, di emancipazione e partecipazione sociale. 33 Un punto nevralgico per il futuro della Toscana è "ridare un futuro" ai giovani che non sono soggetti da assistere, bensì una risorsa su cui investire. Per raggiungere questo scopo la Regione Toscana ha sistematizzato e integrato le politiche giovanili regionali già in vigore e le ha arricchite con nuove linee di intervento. Giovanisì è un pacchetto di opportunità finanziato con risorse nazionali, regionali ed europee strutturato in 6 macroaree (Tirocini, Casa, Servizio civile, Fare Impresa, Lavoro, Studio e Formazione). Cinque sono gli obiettivi principali del progetto: 1. promuovere l'emancipazione dei giovani dalla famiglia d'origine; 2. potenziare le opportunità legate al diritto allo studio, formazione, apprendimento e specializzazione; 3. costruire percorsi per l'inserimento nel mondo del lavoro; 4. facilitare l'avviamento d'impresa e l'attività imprenditoriale; 5. accrescere l'opportunità di sostenere esperienze formative e lavorative all'estero. I destinatari diretti e indiretti del progetto sono i giovani in età compresa tra i 18 e i 40 anni; i target specifici variano a seconda della misura. Da maggio 2014 le opportunità del progetto Giovanisì sono state affiancate dalla Garanzia Giovani. 4. IL PROGETTO GARANZIA GIOVANI La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né 34 inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training). In sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l'Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale. Se sei quindi un giovane tra i 15 e i 29 anni, residente in Italia – cittadino comunitario o straniero extra UE, regolarmente soggiornante – non impegnato in un’attività lavorativa né inserito in un corso scolastico o formativo, la Garanzia Giovani è un’iniziativa concreta che può aiutarti a entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le tue attitudini e il tuo background formativo e professionale. Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi: sono queste le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori pubblici e privati coinvolti. Per stabilire in modo opportuno il livello e le caratteristiche dei servizi erogati e aumentarne l'efficacia, si è scelto di introdurre un sistema di profiling che tenga conto della distanza dal mercato del lavoro, in un'ottica di personalizzazione delle azioni erogate: una serie di variabili, territoriali, demografiche, familiari e individuali profilano il giovane permettendo così di regolare la misura dell'azione in suo favore. Nel dettaglio le misure previste dalla Garanzia sono: • Accoglienza • In questa prima fase, presso lo sportello che ti verrà indicato dalla tua Regione, verrai subito informato sui contenuti e sui servizi previsti dal Programma in ambito regionale. • L’operatore ha il compito di fornirti tutte le informazioni nel modo più chiaro possibile per facilitare l’orientamento rispetto ai servizi disponibili. • Con l’aiuto dell’operatore puoi: 35 • se non l’hai già fatto, registrarti al Programma grazie all’inserimento dei tuoi dati personali nel modulo online • conoscere gli obiettivi del Programma europeo e gli attori coinvolti per la sua attuazione a livello nazionale, la rete dei servizi competenti e i soggetti autorizzati e/o accreditati in ambito regionale • scoprire le opportunità, le misure disponibili e il loro funzionamento. Ad esempio, come si attiva un tirocinio, in cosa consiste l’apprendistato, quali sono i percorsi formativi disponibili, come avviare un’impresa o come fare il servizio civile • conoscere le modalità per accedere a queste misure, anche con indicazioni operative, e conoscere gli enti del lavoro e della formazione a cui puoi rivolgerti • Orientamento • Dopo una prima fase informativa di accoglienza, inizia l'orientamento vero e proprio. • Presso il servizio competente che ti è stato assegnato dalla Regione, svolgerai un colloquio individuale con un operatore, il quale è in grado di capire le tue esigenze, bisogni e necessità. Al termine del colloquio, l'operatore individuerà un percorso di inserimento personalizzato che dovrà essere coerente con le tue caratteristiche personali, formative e professionali (profiling). Ti verrà consigliato, quindi, il percorso più adatto che può consistere nel proseguimento degli studi, nello svolgimento di un tirocinio, in una esperienza lavorativa o nell'avvio di un'attività in proprio. • La fase di orientamento prevede un primo livello e nel caso in cui l'operatore lo ritenga opportuno, un secondo: • Orientamento di I livello • Nell'orientamento di I livello, con l'aiuto dell'operatore svolgerai queste attività: 36 • compilazione/aggiornamento e rilascio della Scheda Anagrafico Professionale (SAP) ovvero il documento che contiene i tuoi dati anagrafici, la formazione scolastica, eventuali percorsi formativi ed esperienze lavorative • informazione orientativa sul mercato del lavoro in ambito locale, nell'area geografica d'interesse, sui settoritrainanti, sulle professioni e sui titoli di studio più richiesti • analisi del profilo e valutazione del tipo di bisogno (profiling) sulla base di variabili quali: il genere, l'età, il titolo di studio posseduto, la cittadinanza, la condizione (status) lavorativa dell'anno precedente, il tipo di nucleo familiare, la Regione e la Provincia di residenza, etc. • individuazione del percorso più idoneo in relazione alle caratteristiche socioprofessionali rilevate e alle opportunità offerte dalla Garanzia Giovani • stipula del "Patto di servizio" con il Servizio Per l'Impiego e registrazione delle misure e dei servizi individuati e progettati durante il colloquio • eventuale rinvio ad altri uffici per servizi o misure specifiche assistenza tecnica e operativa per aiutarti a sviluppare competenze utili alla ricerca attiva del lavoro (ad esempio parlare in pubblico, sostenere un colloquio individuale, invio del curriculum, etc.) • Orientamento di II livello • Può accadere che l'operatore ritenga utile fare un secondo colloquio conoscitivo per approfondire le tue attitudini,capire meglio le tue motivazioni personali e costruire insieme a te un "progetto professionale". • Un'occasione per ripercorrere la tua storia formativa e lavorativa, riflettere sulla tua esperienza e progettare eventuali cambiamenti o sviluppi futuri. La finalità è quella di aiutarti ad acquisire maggiore consapevolezza delle tue competenze e potenzialità, per avere maggiore autonomia e migliorare la ricerca attiva del lavoro. • Durante il colloquio verranno valorizzate le tue risorse personali (caratteristiche, competenze, interessi, valori, etc.) e valutato 37 il contesto in cui sei inserito (familiare, ambientale), per il ruolo che esso può svolgere, in modo da aiutarti a intraprendere un percorso formativo o lavorativo. • Al termine del confronto, l'operatore avrà a disposizione più strumenti per capire se consigliarti la formazione o un nuovo lavoro. • In questo processo possono essere utilizzati questi strumenti: • Colloqui individuali • Laboratori di gruppo • Griglie e schede strutturate • Questionari, test psico-attitudinali e altri strumenti di analisi • Formazione • La formazione è uno strumento fondamentale per acquisire maggiori conoscenze e competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro. Per competere in un ambiente contraddistinto da cambiamenti sostanziali e continui, è fondamentale acquisire un bagaglio culturale e personale che ti aiuti ad entrare in maniera qualificata e qualificante nel mondo del lavoro. • All'interno del Programma Garanzia Giovani hai la possibilità di intraprendere un percorso di formazione orientato all'inserimento lavorativo o al reinserimento nei percorsi formativi se hai un'età inferiore ai 19 anni. • Vediamo quali caratteristiche differenziano i due percorsi che mirano ad avvicinare il mondo della scuola a quello delle imprese e del lavoro, e a creare un "ponte" tra la formazione teorica e l'esperienza pratica. • Inserimento lavorativo • Fornisce conoscenze e competenze necessarie a facilitare l'inserimento lavorativo, sulla base dell'analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle potenzialità acquisite, rilevate nell'ambito delle azioni di orientamento e di fabbisogno delle imprese. 38 • Tale formazione consente di coniugare la creazione di occupazione alle esigenze professionali delle aziende attraverso la cosiddetta formazione on the job ovvero l'acquisizione di competenze professionali sul campo. • Ti permette di acquisire una professionalità specialistica spendibile nel mercato del lavoro. • I soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni erogheranno dei corsi individuali e collettivi per favorire il tuo inserimento lavorativo. I corsi hanno una durata che spazia tra 50 e 200 ore. • Reinserimento nei percorsi formativi se hai un'età inferiore a 19 anni • Prevede il reinserimento dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni non compiuti, privi di qualifica o diploma, in percorsi di istruzione e formazione professionale, allo scopo di consolidare le conoscenze di base e favorire il successivo inserimento nel mondo del lavoro e nella società. La transizione dei giovani verso il mercato dell'occupazione si basa, infatti, essenzialmente sul sistema d'istruzione e formazione. • Ti permette di arricchire il curriculum, migliorare la qualità delle tue competenze per facilitare il tuo inserimento nel mondo del lavoro. • I soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni erogheranno percorsi di istruzione e formazione professionale. I corsi hanno una durata variabile in ragione del percorso attivato. • Accompagnamento al lavoro • Il servizio di Accompagnamento al lavoro viene offerto da operatori qualificati dei soggetti accreditati/autorizzati ai servizi al lavoro che operano in ambito regionale. • L'accompagnamento al lavoro è una delle misure attivabili all'interno del percorso personalizzato individuato durante la fase di orientamento, e si occupa di progettare e attivare strumenti di inserimento lavorativo. • Quali sono gli obiettivi del servizio? 39 • Sostenere la realizzazione di un'esperienza lavorativa o di un contratto di apprendistato • Garantire un supporto nella ricerca attiva del lavoro e nella definizione di un progetto professionale • Offrire un supporto nella fase di ingresso nel mercato del lavoro • Costruire sul territorio un network con attori pubblici e privati e diffondere le diverse opportunità lavorative • Come sono realizzati gli obiettivi? • Una volta stabilita la tipologia di intervento, l'operatore: • individua le opportunità occupazionali più adatte al profilo del giovane (scouting) • effettua l'incrocio domanda/offerta (matching) e individua l'azienda per l'inserimento lavorativo • assiste nella fase di preselezione (colloquio telefonico, colloquio diretto, etc.), nella prima fase di inserimento in azienda e partecipa alla definizione di un eventuale progetto formativo e all'individuazione della tipologia contrattuale più funzionale (tempo indeterminato, determinato, somministrazione, apprendistato) • Apprendistato • L'Apprendistato è un contratto di lavoro assimilabile a un contratto a tempo indeterminato, finalizzato alla formazione, all'occupazione e al primo inserimento lavorativo: l'azienda è obbligata a trasmettere le competenze pratiche e le conoscenze tecnico-professionali attraverso un'attività formativa che va ad aggiungersi alle competenze acquisite in ambito scolastico/universitario/di ricerca. • Puoi usufruire di questa misura se rientri nella fascia d'età 15-29 anni. • Esistono tre tipi di Apprendistato: 40 • Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale • Ti permette di acquisire una qualifica professionale triennale - valida anche ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione - o un diploma professionale. • Per seguire questo percorso formativo devi avere tra i 15 ed i 25 anni. La durata del contratto dipende dalla qualifica o dal diploma da conseguire, ma non può comunque superare i 3 anni (4 nel caso di diploma quadriennale regionale). • La convenienza per l'azienda sta nell'abbassamento del costo del lavoro. Tu percepirai un'indennità di partecipazione di circa 2.000 euro se sei minorenne e 3.000 se sei maggiorenne (su base annua), che può variare in alcune Regioni. • La formazione può essere erogata all'interno dell'impresa, presso Organismi di formazione accreditati alla formazione in ambito regionale o Istituti professionali di Stato. • Apprendistato professionalizzante o Contratto di mestiere • Se hai tra i 18 ed i 29 anni, questo tipo di apprendistato ti permette di imparare un mestiere attraverso la formazione sul lavoro. Allo stesso tempo ti consente di conseguire una qualifica professionale. Se già la possiedi, il contratto può essere stipulato anche a partire dal tuo 17° anno di età. • La durata del contratto non deve essere superiore ai 3 anni (5 per gli artigiani). Anche in questo caso è previsto un incentivo per l'azienda. A te invece viene corrisposto un vero e proprio stipendio (non corrisposto nell'ambito della Garanzia Giovani). • Apprendistato per l'Alta formazione e la Ricerca • Se hai tra i 18 (17 se sei in possesso di diploma di qualifica professionale) e i 29 anni, questo tipo di apprendistato ti permette, grazie alla collaborazione tra imprese, istituzioni scolastiche ed Università, di lavorare e al contempo: 41 • conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore, una laurea, un master o un dottorato di ricerca • svolgere attività di ricerca e di praticantato per l'accesso alle professioni che hanno un ordine professionale o per esperienze professionali • acquisire il Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore • La durata del contratto è variabile, sulla base del titolo di studio da conseguire. • Sono previsti incentivi alle aziende per le assunzioni e contributi per la formazione. • È inoltre possibile attivare un contratto di Apprendistato di Ricerca non finalizzato al conseguimento di un titolo di studio. • La durata minima del periodo di formazione in Apprendistato è di 6 mesi. Il tuo livello di inquadramento contrattuale non potrà essere inferiore di due livelli rispetto a quello del lavoratore che svolge la tua stessa mansione. • Al termine del periodo di Apprendistato, l'impresa stabilirà se proseguire il rapporto di lavoro oppure recedere, fornendo il preavviso secondo i termini stabiliti dal contratto collettivo. • Tirocini • Il tirocinio ti permette di fare una vera esperienza in azienda e ha una durata di 6 mesi (12 mesi nel caso di disabili o svantaggiati ai sensi della legge 381/91). Tali limiti di durata possono essere estesi in conformità a quanto previsto dalle Linee Guida nazionali sui tirocini. • Tipologie e finalità • Tirocini: hanno l'obiettivo di agevolare le tue scelte professionali e di aumentare le tue possibilità occupazionali, velocizzando e rendendo più efficace il percorso di transizione tra scuola e lavoro attraverso la formazione sul campo. Se invece hai perso un'occupazione e fatichi a rimetterti in gioco, possono favorire il tuo reinserimento nel mondo del lavoro 42 • Tirocini in mobilità geografica nazionale e transnazionale: hanno l'obiettivo di favorire una tua esperienza formativa e professionale fuori regione o all'estero. Il fine è quello di rafforzare il tuo curriculum e metterti in diretto contatto con territori e mercati del lavoro più dinamici e in grado di offrirti maggiori opportunità occupazionali. • Caratteristiche • Ti verrà riconosciuta un'indennità mensile fino a 500 euro e quindi non superiore a 3.000 euro in tutto il periodo (fino a 6.000 euro per disabili e soggetti svantaggiati). Il contributo sarà più alto se svolgerai il tirocinio al di fuori del tuo territorio, grazie a un voucher parametrato sulla base delle attuali tabelle CE dei programmi di mobilità. • Se sarai assunto con un rapporto di lavoro subordinato entro 60 giorni dalla conclusione del tirocinio, il datore di lavoro riceverà un incentivo economico. • Servizio civile • Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato istituito per favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale, partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione e per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale. • Il servizio civile, quindi, ti permette di fare un'esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all'interno di progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza. Un'esperienza che ti aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l'acquisizione di competenze trasversali che facilitano l'ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team, le dinamiche di gruppo e il problem solving. • Chi può partecipare? 43 • Se sei un cittadino italiano, maschio o femmina, tra i 18 e i 28 anni (28 anni e 364 giorni) di età, puoi rivolgerti alle organizzazioni pubbliche o private che abbiano presentato idonei progetti all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) o all'Ufficio di competenza regionale e fare domanda di partecipazione alla selezione. La fascia di età può variare a seconda dei singoli programmi regionali. • Quanto dura il servizio? • Il servizio ha la durata di 12 mesi. • Quali sono i settori di attività? • Puoi scegliere tra i progetti presenti sul territorio regionale o addirittura provinciale e comunale. Le aree di intervento in cui prestare il servizio civile sono i settori dell'assistenza alle persone, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale e servizio civile all'estero. • Qual è la retribuzione mensile? • Il guadagno mensile netto è di 433,80 euro. In caso di progetti svolti all'estero, in aggiunta al compenso mensile, è prevista un'indennità di 15,00 euro giornalieri per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero. • Quante sono le ore di servizio? • L'orario di svolgimento del servizio è stabilito in relazione alla natura del progetto, e prevede comunque un impegno settimanale dalle 24 alle 36 ore o monte ore annuo non inferiore alle 1.400 ore complessive. • Chi può presentare progetti di servizio civile? 44 • Tutti i soggetti pubblici e privati accreditati presso l'Albo nazionale, gli Albi regionali e delle Province autonome del Servizio Civile Nazionale. • La formazione nei progetti • La formazione, suddivisa in due fasi, si effettua negli Enti presso i quali si svolge il servizio stesso. • La prima (formazione generale) consiste nella presentazione del Servizio civile e dei principi che lo regolano. • La seconda fase (formazione specifica) entra nello specifico degli argomenti trattati dal progetto definendo e fornendo informazioni, metodi e supporti per lo svolgimento delle attività del servizio. • Sarai seguito, oltre che dalla figura del formatore, dall'Operatore Locale di Progetto (OLP) che rappresenta il tuo punto di riferimento. • Sostegno all’autoimprenditorialità • Vuoi metterti in proprio? Pensi di avere una buona idea imprenditoriale ed essere in grado di realizzarla? • Per i giovani fino a 29 anni, sono previsti servizi in grado di rispondere ai diversi bisogni in fase di startup e nelle fasi successive, favorendo l'accesso a incentivi per la creazione di impresa (ad esclusione del contributo a fondo perduto) e/o l'attivazione degli incentivi pubblici nazionali e regionali. • Operatori qualificati dei Servizi per l'Impiego ti offriranno assistenza personalizzata nelle varie fasi del progetto imprenditoriale: dallo startup all'accesso agli strumenti di credito e microcredito, alla fruizione degli incentivi. • Dopo le azioni preliminari, informative e di consulenza, ti sarà proposto un percorso mirato che si svolgerà nelle seguenti fasi: • formazione per il business plan (il documento che sintetizza le caratteristiche del progetto imprenditoriale) 45 • assistenza personalizzata per la stesura del business plan • supporto all'accesso al credito e alla finanziabilità • servizi a sostegno della costituzione dell'impresa • sostegno allo startup • Se la tua idea imprenditoriale sarà valutata positivamente, potrai avere facilitazioni nell'accesso al credito attraverso un Fondo di Garanzia, anche se non disponi delle garanzie necessarie per ottenere un prestito bancario. • Gli attori che direttamente o indirettamente ti aiuteranno a realizzare la tua idea imprenditoriale sono: • Sistema delle Camere di Commercio, Invitalia, Servizi per l'autoimpiego e l'autoimpresa avviati presso i Servizi competenti al lavoro, Regioni ed Enti locali, con particolare riguardo per i SUAP (Sportelli Unici delle Attività Produttive) dei Comuni, Associazioni di categoria, Università, organismi non profit ecc. • Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE • Ti piacerebbe fare un'esperienza di lavoro all'estero, o anche solo in un'altra Regione? Il Programma incoraggia la mobilità dei giovani lavoratori in Italia e negli altri paesi dell'Unione Europea attraverso un voucher che copre i costi di viaggio e alloggio per la durata di 6 mesi. • Se sei interessato, puoi rivolgerti al Servizio Per l'Impiego per avere: • informazioni sulle possibilità di lavoro in Italia e in Europa • supporto alla ricerca dei posti di lavoro • assistenza nelle pratiche di assunzione • Questo sostegno alla mobilità professionale si rivolge sia ai giovani alla ricerca di sbocchi professionali in Europa sia alle imprese interessate ad assumere personale in altri paesi europei. • Al fine di facilitare la libera circolazione dei lavoratori nell'UE, è fondamentale il ruolo dei Servizi competenti, come la Rete EURES, la rete europea dei 46 Servizi Per l'Impiego, coordinata dalla Commissione Europea, a cui partecipano anche i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro. • La Rete Eures in Italia si compone di 64 consulenti (Eures Advisers) e circa 400 referenti dislocati su tutto il territorio nazionale che svolgono attività di consulenza e servizio di collocamento: gli Eures Adviser forniscono informazioni sul mercato del lavoro europeo e favoriscono l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Promuovono, inoltre, la cooperazione transnazionale e transfrontaliera, aiutando a rimuovere gli ostacoli alla mobilità come ad esempio le differenze nella legislazione e nelle procedure amministrative tra i diversi paesi europei. • Consulta il portale Eures con le numerose offerte di lavoro provenienti da tutta Europa e scopri i progetti di selezione promossi dalle rete Eures Italia. • Affinchè la tua scelta sia più consapevole, trovi informazioni utili e consigli sulle condizioni di vita e lavoro di ogni paese europeo, nella sezione "Living and working in Europe". • Bonus occupazionale per le imprese • Assumere è un vantaggio per le imprese! Per promuovere l'inserimento occupazionale dei giovani, la Garanzia Giovani prevede delle agevolazioni per le imprese che assumono. • Sono previste diminuzioni del costo del lavoro per specifiche tipologie contrattuali, in modo da supportare economicamente l'ingresso e la stabilizzazione nel mercato del lavoro. • Grazie a questa misura, le aziende ottengono un bonus se attivano: • un contratto a tempo determinato o in somministrazione per 6-12 mesi • un contratto a tempo determinato o in somministrazione superiore a 12 mesi • un contratto a tempo indeterminato 47 • Il sistema di assegnazione dei bonus è diversificato in funzione della tipologia di contratto con cui avviene l'assunzione, delle caratteristiche del giovane (profiling) e delle differenze territoriali. • Il bonus, che viene erogato dall'Inps, varia da un minimo di 1.500 euro per il contratto inferiore a 12 mesi a un massimo di 6.000 euro per l'attivazione di un contratto a tempo indeterminato. • L'agevolazione non spetta per tirocini, servizio civile, apprendistato e formazione. • Formazione a distanza • Garanzia Giovani ti offre la possibilità di seguire percorsi di formazione online. • Per accedere ai corsi è necessario entrare nella propria area riservata. 48 4.1 Il monitoraggio sulle adesioni al programma Garanzia Giovani a settembre 2014 Al 25 Settembre 2014 hanno aderito a Garanzia Giovani 212.779 giovani: 108.783 lo hanno fatto attraverso il sito nazionale, mentre 103.996 attraverso i portali regionali. Continua l'inserimento delle occasioni di lavoro da parte delle aziende, anche a seguito dei protocolli di intesa che il Ministero ha sottoscritto con alcune Associazioni imprenditoriali. Il report di questa settimana è implementato con nuove informazioni relative al numero delle occasioni di lavoro attualmente "attive". Le opportunità di lavoro complessivamente pubblicate dall'inizio del progetto sono pari a 14.483, per un totale di posti disponibili pari a 20.789; di queste 5.523, per un totale di 7.724 posti disponibili, sono attive alla data del 25 settembre 2014. Il 72,0% delle occasioni di lavoro è concentrata al Nord, il 14,4% al Centro e il 13,5% al Sud; lo 0,1% rappresenta le occasioni di lavoro all'estero. TABELLE SINOTTICHE Registrazioni(*) effettuate per mese MESE APRILE 2014 MASCHI FEMMINE TOTALE Valore Assoluto Valore Assoluto Valore Assoluto 771 676 1.447 MAGGIO 2014 37.606 33.485 71.091 GIUGNO 2014 17.967 16.202 34.169 LUGLIO 2014 22.359 19.967 42.326 AGOSTO 2014 11.583 10.888 22.471 SETTEMBRE 2014 20.914 20.361 41.275 111.200 101.579 212.779 Totale Complessivo (*) le registrazioni rappresentano il numero di giovani che aderiscono al programma garanzia giovani 49 50 Ripartizione dei Giovani Registrati in base al numero di Adesioni(*) da essi effettuate NUMERO ADESIONI 1 Valore Assoluto 193.997 Da 2 a 5 16.281 Da 6 a 10 1.734 11 o più NUMERO GIOVANI 767 51 TOTALE 212.779 (*) il numero di adesioni permette di conteggiare le adesioni multiple ovvero effettuate dallo stesso giovane su più regioni 52 LA BILATERALITA' PER GLI ATIPICI 1. FORMATEMP Forma.Temp (Fondo per la formazione dei lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato) nasce a seguito dell'introduzione nel nostro ordinamento - operata con la legge n. 197/1886 (Pacchetto Treu) - della fornitura di lavoro temporaneo, attualmente identificata dalla Legge n° 30/2003 (Legge Maroni), come somministrazione di lavoro a tempo determinato. La legge 196/1997 ha infatti previsto l'istituzione di un fondo bilaterale costituito sotto forma di libera associazione senza scopi di lucro per la formazione la cui gestione è condivisa dalle organizzazioni sindacali (NIDIL CGIL, FELSA - CISL, UIL - TEMP) e le associazioni delle Agenzie per il Lavoro (ASSOLAVORO). Formatemp è un apposito fondo nato per i lavoratori temporanei, oggi dedicato ai lavoratori in regime di somministrazione, che finanzia percorsi formativi. Tutti i corsi di formazione finanziati da Forma.Temp sono a titolo gratuito e non prevedono quote di alcun genere a carico dei partecipanti. È fatto divieto ai soggetti autorizzati o accreditati di esigere, o comunque di percepire, direttamente o indirettamente, compensi dai lavoratori. Per poter frequentare i corsi è necessario recarsi presso un’Agenzia per il Lavoro, informarsi dell’offerta formativa e, se iscritti all’Agenzia, candidarsi per la selezione ai corsi gratuiti presentando il proprio curriculum vitae. Formatemp dal 1° gennaio 2011 è l’ente bilaterale dei lavoratori in regime di somministrazione a tempo determinato e indeterminato (da tale data è infatti operativa l'unione di Ebiref in Formatemp; le attività di Ebiref sono state recepite 53 nello statuto e nel regolamento di Formatemp e pertanto proseguono senza soluzione di continuità). Obiettivi del fondo sono favorire la crescita professionale individuale dei lavoratori in somministrazione e formare le figure professionali carenti nel mercato del lavoro, ma necessarie alle imprese. Le prestazioni di Formatemp Questo fondo è finanziato attraverso un contributo obbligatorio delle agenzie pari al 4% della retribuzione lorda dei lavoratori in somministrazione così come previsto dall’art. 12 del dlgs 276/03. Ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato il 4% serve per l'integrazione del reddito nei periodi di inattività. Tali risorse sono utilizzate: • per interventi di formazione e riqualificazione professionali, nonché a misure di carattere previdenziale e di sostegno al reddito a favore dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, dei lavoratori che abbiano svolto in precedenza missioni di lavoro in somministrazione con contratto a tempo determinato e limitatamente agli interventi formativi, dei potenziali candidati ad una missione; • per iniziative comuni finalizzate a garantire l’integrazione del reddito dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato in caso di fine lavori; • per iniziative comuni finalizzate a verificare l’utilizzo della somministrazione di lavoro e la sua efficacia anche in termini di promozione della emersione del lavoro non regolare e di contrasto agli appalti illeciti; • per iniziative per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di lavoratori svantaggiati anche in regi,e di accreditamento con le regioni; • per iniziative di promozione di percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato; 54 • per lo svolgimento delle attività assegnate al Fondo da contratti e accordi collettivi, utilizzando risorse disponibili diverse da quelle derivanti dal contributo di cui all’art. 12, comma 2, del D.Lgs. 276/03. La creazione di Forma.Temp, quale strumento della gestione bilaterale della formazione professionale, ha permesso di rendere disponibili le risorse finanziarie destinate a qualificare ulteriormente il lavoro in somministrazione nel sistema delle politiche del lavoro. Formazione di Base La Formazione di Base, alla quale viene destinato annualmente il 10% delle risorse disponibili, è costituita da programmi di breve durata, riferiti a competenze trasversali "spendibili" in ogni contesto lavorativo, ed a contenuti didattici propedeutici alla successiva acquisizione di competenze professionali più specifiche ed adeguate al contesto lavorativo dei partecipanti. Obiettivi degli interventi formativi Le competenze di base rispondono all'esigenza di migliorare l'occupabilità delle risorse umane. E' una formazione finalizzata a fornire delle conoscenze di carattere generale collegate al mondo del lavoro. Le competenze di base rappresentano anche un primo passo utile all'acquisizione di competenze professionali e trasversali. La formazione di base si può definire generale poiché utilizzabile in differenti contesti. 55 Destinatari La formazione di base interessa i seguenti lavoratori: • candidati a missioni di lavoro temporaneo iscritti e selezionati presso le singole Agenzie per il lavoro; • lavoratori temporanei che, dopo avere svolto una missione, sono in attesa di svolgerne una nuova; • lavoratori temporanei con una missione in corso, nei limiti previsti nella contrattazione collettiva tra le parti in materia di orario. La formazione di questa categoria di lavoratori è limitata ai temi: • sicurezza; • lingua italiana per stranieri; • meccanismi operativi dell'impresa; • lingua straniera di base; • alfabetizzazione informatica. Possono essere sperimentate nelle attività di formazione di base anche azioni di orientamento rivolte a studenti (programmate con gli Istituti scolastici), a disoccupati (realizzate anche attraverso i servizi per l'Impiego), ad Immigrati ed a categorie svantaggiate (realizzate anche attraverso le loro associazioni). Il numero massimo di partecipanti a un corso è fissato a 30 unità per edizione. Tipologia degli interventi formativi e durata La formazione di base prescinde dagli specifici contesti organizzativi e produttivi ed ha valenza "generale" o "settoriale". Un percorso di formazione di base si compone di uno o più moduli didattici che devono riguardare almeno uno dei temi di seguito indicati: • L'organizzazione del lavoro nei diversi settori produttivi. 56 • Analisi del mercato del lavoro - analisi del rapporto impresa/mercato - storia e modelli di contrattazione collettiva del sindacato. • Il ruolo del singolo nell'organizzazione - posizione, prestazione e strumenti di valutazione - professionalità quale elemento forza di lavoro. • Meccanismi operativi dell'impresa. • Come lavorare in gruppo - la comunicazione, la gestione del tempo. • Informazione sui rischi per la sicurezza e la salute connessi alle attività produttive in generale; il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; le relative specificità contrattuali e legislative sul lavoro temporaneo (la sommistrazione dell'intervento formativo su questi ultimi due temi non può essere inferiore a due ore). • Diritti e doveri dei lavoratori - legislazione del lavoro - quadro normativo del lavoro temporaneo - il contratto di somministrazione - il rapporto con l'agenzia - la retribuzione - il rapporto con l'impresa utilizzatrice. • Il sistema di relazioni sindacali del settore del lavoro temporaneo - il contratto collettivo nazionale per il settore delle imprese di somministrazione - il quadro delle politiche formative del settore - gli organismi bilaterali del settore. Ai moduli obbligatori sopra indicati possono aggiungersi, a titolo indicativo: • Lingua italiana per stranieri. • Economia di base. • Diritto e legislazione di base. • Materie storico-sociali di base. • Tecniche e strumenti per la ricerca di lavoro; le regole per l'accesso al lavoro ed i servizi per l'impiego. • Alfabetizzazione informatica. • Lingua straniera di base. • Gli interventi di formazione potranno essere preceduti da moduli di orientamento che hanno l'obiettivo di definire i percorsi di formazione sulle attitudini rilevate nei soggetti e far acquisire i contenuti indicati al modulo 13 di cui sopra. 57 • La durata minima di un corso di formazione di base è di 4 ore, mentre ciascuno dei moduli di cui si compone il percorso formativo non può avere durata inferiore a 2 ore. La durata massima dei corsi di formazione di base è fissata in 80 ore. • E' prevista la possibilità di visite aziendali, di tipo conoscitivo, con accompagnamento del tutor/docente. Le visite hanno come obiettivo la mera osservazione di attività o di contesti sociali ed economici ed hanno una durata massima di 4 ore. Formazione Professionale La Formazione Professionale, i cui programmi assorbono l'80% delle risorse disponibili ogni anno, è finalizzata principalmente all'inserimento al lavoro e viene programmata in stretto collegamento con le opportunità di attivazione di contratti di lavoro in somministrazione; i corsi di formazione professionale, che possono avere anche durata superiore alle 150-200 ore, sono articolati principalmente in moduli formativi e contenuti didattici strettamente mirati all'apprendimento di competenze tecnico-professionali, spesso integrative di quelle già possedute dagli allievi, ma comunque immediatamente spendibili nel mondo del lavoro temporaneo. Obiettivi degli interventi formativi La “formazione professionale” mira alla creazione di competenze o specializzazioni professionali nonché al trasferimento di competenze cosiddette “trasversali”. In questa tipologia rientrano gli interventi di prequalificazione, qualificazione, riqualificazione, specializzazione e aggiornamento realizzati con sistemi che utilizzano metodologie di formazione d’aula e/o a distanza. Essa mira a creare o specializzare conoscenze e capacità, rendendo la risorsa umana 58 capace di inserirsi ed adattarsi proficuamente in differenti contesti produttivi ed organizzativi delle imprese utilizzatrici. La formazione professionale è collegata alle qualificazioni professionali emerse dall’analisi dei fabbisogni del settore. Destinatari La “formazione professionale” interessa i seguenti lavoratori: • candidati a missioni di lavoro temporaneo iscritti e selezionati presso le singole Agenzie per il lavoro; • lavoratori temporanei con una missione in corso, nei limiti previsti nella contrattazione collettiva tra le parti in materia di orario e fermo restante il limite legale; • disoccupati di lunga durata il cui stato sia certificato dai Centri di servizio per l'impiego; • lavoratori iscritti in lista di mobilità; • disabili ai sensi della legge 68/99; • immigrati in Italia con regolare permesso di soggiorno. Il numero massimo di partecipanti a un corso è fissato in 30 unità per edizione. L'intervento formativo deve comprendere obbligatoriamente tra i suoi moduli uno di almeno 8 ore, relativo ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro e dei diritti e doveri dei lavoratori temporanei. Tale modulo viene essere somministrato su materiale didattico definito e standardizzato da Forma.Temp, è obbligatorio e può essere non somministrato nel caso in cui tutti i partecipanti iscritti abbiano già un attestato di frequenza ad un corso, sia di formazione base che professionale, che aveva già la trattazione di tale tematica. 59 La mancata frequenza al modulo di cui sopra non consente l’ottenimento dell’attestato di fine corso, ad eccezione di situazioni per le quali l’allievo può dimostrare il possesso di un attestato di frequenza precedentemente acquisito in un corso di formazione di base o professionale. Qualora uno o più corsisti fossero impossibilitati a seguire il modulo obbligatorio (o parte di esso) per malattia o altri impedimenti documentabili, la lezione perduta potrà essere recuperata in altro corso di formazione (di base o professionale), già programmato o da promuovere e finanziare ad hoc per consentire il rilascio dell’attestato di fine corso. Forma.Temp definirà un elenco delle attività lavorative connesse a specifiche aree di rischio per le quali la formazione è di tipo specialistico in quanto connessa ai rischi specifici legati alla mansione, anche sulla base delle indicazioni di INAIL ed ISPESL; per queste aree la formazione specialistica sulla sicurezza è sempre obbligatoria. Nel caso di formazione rivolta a candidati a missioni di lavoro temporaneo iscritti presso le singole Agenzie per il lavoro, di cui alla lettera a), entro il termine di 180 gg dalla conclusione dell’iniziativa, dovrà essere prevista l’assunzione come lavoratori temporanei del 35% degli allievi che hanno conseguito l’attestato partecipando almeno al 70% del corso. Il mancato raggiungimento degli obiettivi occupazionali determina la riduzione del finanziamento precedentemente accordato all’Agenzia promotrice dell’intervento formativo. Tipologia degli interventi formativi e durata La formazione professionale deve avere durata e contenuto compatibili con la figura professionale cui l’iniziativa formativa si riferisce, con i fabbisogni formativi ed occupazionali emersi, nonché con i precedenti percorsi educativi, formativi e professionali dei corsisti. 60 La durata minima di un corso di formazione professionale è di 8 ore, alle quali verrà aggiunto il modulo obbligatorio relativo ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro e dei diritti e doveri dei lavoratori temporanei. La durata massima dei corsi di formazione professionale, in regime ordinario, è fissata in 250 ore. Oltre le 250 ore i corsi di formazione professionale dovranno essere preceduti da uno specifico accordo sottoscritto unitariamente dalle Organizzazioni sindacali a livello territoriale. Gli interventi di formazione potranno essere preceduti da moduli di orientamento che hanno l’obiettivo di articolare i percorsi di formazione sulle attitudini rilevate nei soggetti. E’ prevista la possibilità di visite aziendali, coerenti con il progetto didattico complessivo, con accompagnamento del tutor/docente. Le visite hanno come contenuto la mera osservazione di attività o di contesti sociali ed economici ed hanno una durata massima di 8 ore. Nella realizzazione di un percorso di formazione professionale è possibile organizzare attività di affiancamento passivo, che abbiano come contenuto l’osservazione di procedure di lavoro, per una durata complessiva congrua e comunque non superiore al 30% del numero di ore previste dal progetto formativo. Un percorso di formazione professionale può prevedere moduli riguardanti “competenze trasversali” come, a titolo esemplificativo: • capacità di diagnosi in merito al potenziamento dell’autoapprendimento, • capacità di sviluppo di soluzioni creative e propositive, • capacità di concertazione e negoziazione con soluzioni e risorse diverse in situazioni individuali o di gruppo. Formazione on the Job La Formazione On the Job rappresentano circa il 6% della spesa annua del Fondo e sono destinati ad "accompagnare" i lavoratori temporanei nella prima fase di 61 inserimento in un nuovo contesto produttivo, attraverso attività didattiche in affiancamento con un tutor interno all'impresa utilizzatrice e con il monitoraggio di un mentor esterno. Obiettivi La formazione “on the job” è principalmente mirata a raccordare la professionalità del lavoratore alle esigenze collegate all’espletamento della mansione in contesti produttivi/organizzativi individuati. Tali iniziative sono quindi ancorate a bisogni di formazione emersi a fronte di singole esigenze delle imprese utilizzatrici ed hanno quale loro peculiarità la specificità e brevità. La formazione on the job è anche finalizzata a formare e ad addestrare i corsisti all’uso delle attrezzature di lavoro necessarie allo svolgimento delle attività lavorative per le quali vengono assunti. Destinatari I destinatari della formazione on the job sono i lavoratori in missione retribuita di lavoro temporaneo. Non possono essere finanziate iniziative di formazione "on the job" realizzate per Imprese utilizzatrici che hanno come destinatari lavoratori precedentemente impiegati dalle stesse imprese sulla medesima mansione per cui si chiede la formazione. Tipologia degli interventi formativi e durata 62 Condizione essenziale per l'avvio di un'iniziativa di formazione on the job è la presenza del contratto di somministrazione. La formazione on the job non può superare il 10% (calcolato in giorni lavorativi) della durata prevista dal contratto di prestazione. In ogni caso non potrà superare i 5 giorni lavorativi (per un massimo di 40 ore) e non sarà possibile per contratti di prestazione inferiori ai 30 giorni lavorativi. In caso di contratti di prestazione parttime, la durata massima della formazione on the job verrà proporzionata alla durata oraria settimanale prevista dal contratto di lavoro. L’intervento formativo dovrà essere realizzato all’avvio della missione ed il percorso formativo dovrà coincidere con l’inizio della missione di lavoro (es. le prime tre giornate di missione per un progetto formativo di 3 giorni); durante tale periodo, non potrà essere effettuato lavoro straordinario. In caso di malattia o altra assenza motivata di un allievo inserito con altri in un corso di formazione, al suo rientro l’interessato riprenderà il percorso formativo. In fase di rendicontazione, che sarà possibile con gli stessi riferimenti della scheda progetto originaria, verranno indicate le modalità di effettivo svolgimento del corso. La formazione on the job, è svolta in affiancamento e deve prevedere un modulo obbligatorio sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, di almeno 4 ore legato al contesto produttivo specifico e alla mansione a cui il lavoratore viene adibito. Il modulo obbligatorio sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro deve essere svolto all’inizio del percorso formativo. Possono, altresì, essere previsti anche altri moduli teorici. Soggetti preposti alla realizzazione delle attività di formazione 63 La formazione on the job dovrà essere attuata da un organismo di formazione qualificato, anche presso l’impresa utilizzatrice, secondo la seguente modalità: • in affiancamento; • in aule dell'impresa utilizzatrice. L’affiancamento e l’addestramento saranno realizzati ricorrendo a figure di tutor/docente che devono prioritariamente essere identificati tra i dipendenti dell’impresa utilizzatrice e che svolgono una mansione per la quale viene attivato il contratto di fornitura. Il tutor/docente rappresenta la figura didattica e di supporto principale ai corsisti e deve quindi possedere esperienze, conoscenze e capacità che ne giustifichino il ruolo didattico e di assistenza affidatogli. I lavoratori coinvolti saranno monitorati da un mentor designato dall’ente di formazione titolare del corso, che deve garantire l’efficacia della metodologia didattica, dell’idoneità dei locali e delle attrezzature. In ogni caso, il numero massimo di partecipanti ad un percorso di formazione on the job non può superare 3 allievi. Formazione Continua La formazione continua consiste nel finanziamento, da parte di Forma.Temp, di percorsi formativi a domanda individuale, con la modalità del voucher. Il voucher formativo è un “bonus” che permette ai lavoratori di accedere ad un corso di formazione da loro individuato. La formazione continua finanziata da Forma.Temp è finalizzata al soddisfacimento delle esigenze di formazione dei lavoratori in somministrazione a tempo determinato, al fine di consentire l’innalzamento dei livelli di qualificazione e professionalità, la riqualificazione, l’aggiornamento e l’adattamento professionale. 64 2. EBITEMP Oltre al fondo sulla formazione le parti sociali hanno costituito l’Ente bilaterale nazionale per il lavoro temporaneo. Ebitemp è sostenuto dal contributo dello 0,2% della retribuzione versato dalle Agenzie per il Lavoro. Ebitemp, come stabilito nel contratto nazionale per i lavoratori in somministrazione, fornisce importanti prestazioni a favore dei lavoratori. In particolare rientrano tra le prestazioni di Ebitemp: • stesura e divulgazione gratuita del Ccnl per ogni lavoratore; • misure a sostegno della maternità; • corresponsione di una indennità integrativa in caso di infortunio; • tutela sanitaria; • accesso al credito dei lavoratori in somministrazione attraverso uno specifico Fondo di garanzia; • misure di sostegno al reddito; • gestione della mutualizzazione dei permessi dei dirigenti sindacali e dei delegati dei lavoratori in somministrazione; • interventi aggiuntivi sulla previdenza integrativa; • misure a sostegno della mobilità territoriale. Indennità per infortunio Ebitemp eroga indennità aggiuntive (oltre a quelle spettanti per legge) a favore dei lavoratori in somministrazione sia a tempo determinato che indeterminato in caso di: • infortunio sul lavoro che si protrae oltre la scadenza del contratto (solo per i lavoratori in somministrazione a tempo determinato) • invalidità permanente • decesso sul luogo di lavoro. Come tutti i lavoratori dipendenti, anche i lavoratori in somministrazione sono soggetti all'obbligo assicurativo. Nello svolgimento dell'attività professionale presso 65 le imprese utilizzatrici sono tutelati dall'Inail, che garantisce loro le prestazioni economiche, sanitarie ed integrative, anche nel caso in cui il datore di lavoro non abbia versato regolarmente il premio assicurativo. In più, tutti i lavoratori in somministrazione possono godere di prestazioni aggiuntive offerte da Ebitemp. Chi ha diritto alle indennità Hanno diritto alle indennità i lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato o indeterminato, dipendenti dalle agenzie per il lavoro associate a Ebitemp, che si infortunano durante la loro attività professionale presso l'impresa utilizzatrice. Quando scattano le prestazioni La protezione aggiuntiva interviene quando l'infortunio ha conseguenze gravi e prolungate, anche oltre la scadenza della missione. In particolare quando l'infortunio: • si protrae oltre la scadenza del contratto (solo per lavoratori in somministrazione a tempo determinato) • provoca una invalidità permanente che si manifesta entro un anno dall'infortunio • provoca esito mortale sul luogo di lavoro ed avviene entro un anno e a causa dell'infortunio. Che cosa si può ottenere Le prestazioni sono riconosciute in relazione ai diversi rischi e alla diversa gravità delle conseguenze provocate dall'infortunio. Infortunio che si protrae oltre la scadenza del contratto (solo per lavoratori in somministrazione a tempo determinato) 66 E' previsto un risarcimento fino a un massimo di 6.300,00 euro in funzione della tipologia e della gravità delle lesioni subite, tenendo conto della situazione lavorativa dell'infortunato. Invalidità permanente Da 1 a 59%: l'indennizzo massimo di 50.000,00 euro viene ridotto proporzionalmente all'entità dell'inabilità. Pari o superiore al 60%: viene corrisposto l'indennizzo massimo di 50.000,00 euro. Morte: viene corrisposto l'indennizzo massimo di 50.000,00 euro. Tutte le prestazioni in caso di infortunio sono deliberate ed erogate a insindacabile giudizio dell'ente. Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999 A chi inviare la richiesta La richiesta va inviata esclusivamente con raccomandata a/r al seguente indirizzo: Ebitemp - Indennizzi infortuni Corso Vittorio Emanuele II, 269 00186 Roma Entro quanto tempo va denunciato l'infortunio Infortuni che si protraggono oltre la durata del contratto: la denuncia va inviata entro 30 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Invalidità permanente: la denuncia va inviata entro 30 giorni dall'infortunio, o dal momento in cui il lavoratore ne abbia la possibilità. Decesso: la denuncia deve essere inviata entro 30 giorni, o dal momento in cui gli aventi diritto ne abbiano avuto la possibilità. Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999 Domande frequenti Chi ha diritto all’indennità in caso di infortunio? 67 I lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato, dipendenti dalle Agenzie per il Lavoro associate ad Ebitemp, che si infortunano sul lavoro. Quando scatta il risarcimento? In caso di invalidità permanente; nel caso di infortunio che non ha conseguenze permanenti ma prosegue oltre la scadenza del contratto; in caso di decesso sul luogo di lavoro. Come si richiede l’indennizzo? Inviandoci l’apposito modulo di denuncia infortuni (corredato di tutta la documentazione richiesta) con una raccomandata a/r. Dove posso reperire i moduli per la denuncia di infortunio? Sul nostro sito, presso l’Agenzia per il Lavoro o presso le organizzazioni sindacali (Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uil Cpo). Entro quanto tempo va denunciato l’infortunio? Il termine è di 30 giorni dalla scadenza del contratto per gli infortuni che si protraggono oltre la scadenza del contratto. Nel caso di invalidità permanente o decesso, 30 giorni dall’infortunio o dal momento in cui se ne ha la possibilità. Quale certificazione medica è necessario produrre? I certificati medici di apertura, continuazione e chiusura rilasciati dall’INAIL. Tutela sanitaria Ebitemp garantisce rimborsi per ticket e spese odontoiatriche e, mediante una convenzione con la Cassa mutualistica interaziendale, sussidi per far fronte alle spese sanitarie, in particolare a quelle sostenute nei ricoveri per i grandi interventi chirurgici a pagamento. La tutela sanitaria è destinata ai lavoratori in somministrazione (sia a tempo determinato che indeterminato) dipendenti dalle Agenzie per il Lavoro associate a Ebitemp, nonché ai loro familiari fiscalmente a carico (coniuge o convivente more uxorio e figli o affiliati conviventi). Vale durante i periodi di missione e in caso di lavoratori in somministrazione a tempo 68 determinato, per i 120 giorni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, se si sono svolte una o più missioni con durata complessiva di più di 30 giorni nell'arco di 120 giorni di calendario. Sono riconosciute le seguenti prestazioni: • rimborso spese per grandi interventi chirurgici a pagamento • rimborso spese prima e dopo interventi chirurgici a pagamento • sussidio per altri ricoveri • rimborso dei ticket • rimborso spese odontoiatriche Rimborso spese per grandi interventi chirurgici a pagamento La tutela copre: • le spese per interventi di alta chirurgia compresi nell'elenco previsto dalla convenzione; • le spese per degenza, sala operatoria, medici, esami, farmaci, protesi, trattamenti fisioterapici, e via dicendo; • in caso di trapianto di organo, le spese per il ricovero del donatore per accertamenti diagnostici; • l'assistenza medica e infermieristica, l'intervento chirurgico di espianto, le cure, i medicinali e le rette di degenza. Viene applicato un massimale di 40.000 euro per anno per persona, salvo uno scoperto di 1.000 euro per ogni ricovero. Rimborso spese prima e dopo interventi chirurgici a pagamento La tutela copre: • le spese per accertamenti diagnostici, compresi gli onorari medici, effettuati nei 90 giorni precedenti e correlati al ricovero; • le spese per esami, medicinali, prestazioni mediche e infermieristiche, trattamenti fisioterapici e rieducativi, acquisto e noleggio di apparecchi protesici e sanitari (incluse le carrozzelle ortopediche), effettuati nei 120 giorni successivi al termine del ricovero e resi necessari dall'intervento chirurgico. 69 Viene applicato un massimale di 40.000 euro per anno per persona. Sussidio per altri ricoveri La tutela riconosce un sussidio giornaliero per qualsiasi ricovero (diverso da quello a pagamento per grande intervento chirurgico), dovuto a malattia o parto, con o senza intervento chirurgico. I sussidi sono corrisposti nelle seguenti misure: • dal 3° al 30° giorno di ricovero: sussidio giornaliero di 20 euro; • dal 31° al 62° giorno di ricovero: sussidio giornaliero di 40 euro; • nel caso di ricovero per grande intervento chirurgico (effettuato in strutture non a pagamento): sussidio giornaliero di 40 euro dal primo giorno di ricovero e per un massimo di 60 giorni. È assistibile il ricovero in ospedale, clinica, istituto universitario o casa di cura autorizzato dalle competenti autorità all'erogazione dell'assistenza ospedaliera, con esclusione degli stabilimenti termali, delle case di convalescenza e di soggiorno e delle cliniche con prevalenti finalità dietologiche e/o estetiche. Rimborso dei ticket La tutela garantisce il rimborso del 100% del ticket pagato alle Asl, alle Aziende ospedaliere o alle strutture sanitarie private accreditate dalle Regioni per: • esami di laboratorio (come esami del sangue e urine); • diagnostica strumentale (come radiografie, ecografie, Tac, risonanza magnetica, Moc, scintigrafie, elettrocardiogramma di tutti i generi, ecocardiogramma, elettroencefalogramma, elettromiografia, endoscopie varie, doppler); • visite specialistiche; • interventi ambulatoriali eseguiti da un medico. Odontoiatria E’ previsto il rimborso delle spese odontoiatriche per le prestazioni e nella misura prevista dall’apposito tariffario. Il massimale annuo rimborsabile per persona è di 5000 euro. Gli aventi diritto possono richiedere il rimborso inviando ad Ebitemp la fattura quietanzata emessa da 70 un medico odontoiatra. Ai fini del rimborso ogni fattura può essere presa in considerazione una sola volta. Il diritto a richiedere i rimborsi delle spese odontoiatriche si prescrive decorsi 90 giorni dalla data Interventi chirurgici rimborsabili Interventi di alta chirurgia • Gozzo retrosternale con mediastinotomia • Tiroidectomia totale per neoplasie maligne • Tiroidectomia per via cervicale • Tiroidectomia subtotale per neoplasie maligne • Resezione dell'esofago cervicale con plastiche sostitutive • Interventi con esofagoplastica • Interventi nell'esofagite, nell'ulcera esofagea e nell'ulcera peptica post- operatoria • Interventi per tumori: resezioni parziali basse - alte - totali • Reinterventi per mega-esofago • Gastroectomia totale • Gastroectomia se allargata • Resezione gastrica da neoplasie maligne • Resezione gastro-digiunale per ulcera peptica post-operatoria • Intervento per fistola gastro-digiunocolica • Mega-esofago e esofagite da reflusso • Cardioplastica • Colectomia totale • Resezione ileo-cecale con linfoadenectomia • Interventi per neoplasie per retto-ano per via addominoperineale • Resezione anteriore retto-colica • Operazione per megacolon 71 • Proctocolectomia totale • Intervento iatale con fundoplicatio (ernia diaframmatica) • Derivazioni biliodigestive • Resezione epatica • Epatico e coledocotomia • Papillotomia per via trans-duodenale • Interventi per la ricostruzione delle vie biliari • Deconnessione azygos-portale per via addominale • Interventi sulla papilla di Water • Reinterventi sulle vie biliari • Interventi per pancreatite acuta • Interventi di necrosi acuta del pancreas • Splenectomia • Anastomosi porta-cava, spleno-renale, mesenterico-cava • Interventi per cisti, pseudocisti e fistole pancreatiche • Interventi per neoplasie pancreatiche • Tumori della trachea • Interventi a cuore aperto per difetti complessi o complicati • Correzione radicale di trasposizione dei grandi vasi • Correzione radicale del ritorno venoso polmonare anomalo totale • Correzione impianto anomalo coronarie • Correzione "Ostium primum" con insufficienza mitralica • Correzione canale atrioventricolare completo • Finestra aorto-polmonare • Correzione di: ventricolo unico; ventricolo destro a doppia uscita truncus arteriosus; coartazioni aortiche di tipo fetale; coartazioni aortiche multiple o molto estese; stenosi aortiche sopravalvolari; trilogia di Fallot; tetralogia di Fallot; atresia della tricuspide; pervietà interventricolare ipertesa; pervietà interventricolare con insufficienza aortica; pervietà interventricolare con "debanding" 72 • Pericardiectomia parziale o totale • Sutura del cuore per ferite • Interventi per corpi estranei del cuore • Interventi per fistole artero-venose del polmone • Legatura e resezione del dotto di Botallo • Operazione per embolia della arteria polmonare • Sostituzioni valvolari con by-pass aorto-coronarico • By-pass aorto-coronarico • Angioplastica coronarica ed eventuale applicazione di stents • Aneurismi aorta toracica • Interventi per aneurismi dei seguenti vasi arteriosi: carotidi, vertebrale, succlavia, tronco brachiocefalico, iliache • Aneurismi aorta addominale con obbligo di by-pass circolatorio • Resezione o plicatura del ventricolo sinistro per infarto • Riparazioni o sostituzioni settali o valvolari per traumi del cuore o gravi infarti • Reinterventi in CEC per protesi valvolari, by-pass aorto-coronarici • Intervento in ipotermia per coartazione aortica senza circolo collaterale • Craniotomia per evacuazione di ematoma intracerebrale e subdurale • Craniotomia per lesioni traumatiche intracerebrali • Interventi per derivazione liquorale diretta ed indiretta • Operazione per encefalo-meningocele • Talamotomia e pallidotomia ed altri interventi similari • Interventi per epilessia focale • Neurotomia retrogasseriana - sezione intracranica di altri nervi • Asportazione tumori dell'orbita • Asportazione di processi espansivi endocranici (tumori, ascessi, cisti parassitarie etc.) 73 • Trattamento chirurgico diretto di malformazioni vascolari intracraniche (aneurismi sacculari, aneurismi artero-venosi, fistole artero-venose) • Emisferectomia • Interventi chirurgici sulla cerniera atlanto-occipitale e sul clivus per via anteriore • Anastomosi dei vasi extra-intracranici con interposizione di innesto • Correzione e/o sostituzione delle malformazioni dei vasi del collo • Asportazione di processi espansivi del rachide extra-intradurali extramidollari • Trattamento di lesioni intramidollari (tumori, siringomielia, ascessi, etc.) • Interventi per traumi vertebro midollari con stabilizzazione chirurgica • Somatotomia vertebrale • Interventi per ernia del disco dorsale per via laterale o transtoracica • Interventi di laminectomia • Operazioni sull'orta toracica e sulla orta addominale • Cranio bifido con meningoencefalocele • Idrocefalo ipersecretivo • Polmone cistico e policistico (lobectomia, pneumonectomia) • Cisti e tumori tipici del bambino di origine bronchiale enterogenea e nervosa (simpatoblastoma) • Atresia congenita dell'esofago • Fistola congenita dell'esofago • Torace ad imbuto e torace carenato • Ernia diaframmatica • Stenosi congenita del piloro • Occlusione intestinale del neonato per ileo meconiale: resezione con anastomosi primitiva • Atresia dell'ano con fistola retto-uretrale o retto-vulvare: abbassamento addomino perineale • Atresia dell'ano semplice: abbassamento addomino perineale 74 • Nefrectomia per tumore di Wilms • Spina bifida: meningocele o mielomeningocele • Megauretere: resezione con sostituzione di ansa intestinale • Megacolon: operazione addomino perineale di Buhamel o Swenson • Resezione di corpi vertebrali (somatectomia) e sostituzione con cemento o trapianti • Resezione del sacro • Ostiosintesi rachidee con placche e viti trans-peduncolari • Disarticolazione interscapolo toracica • Resezioni complete di spalla (omero-scapolo-claveari) sec. Tikhor-Limberg con salvataggio dell'arto • Resezione artodiafisarie dell'omero prossimale e sostituzione con protesi modulari "customade" • Artropalstica delle grandi articolazioni • Acromioplastica più cuffia rotatori della spalla • Emipelvectomia • Emipelvectomia "interna" sec. Enneking con salvataggio dell'arto • Intervento di artroprotesi, di rimozione e reimpianto di protesi d'anca • Intervento di artroprotesi, di rimozione e reimpianto di protesi del ginocchio • Intervento di artroprotesi, di rimozione e reimpianto di protesi della spalla • Vertebrotomia • Discotomia per via anteriore per ernia dura o molle artrodesi • Uncoforaminotomia • Corporectomia per via anteriore con trapianto autoplastico a ponte nella mielopatia cervicale • Artrodesi per via anteriore • Interventi per via posteriore con impianti • Interventi per via anteriore senza e con impianti • ESWL (litrotissia extracorporea con onde d'urto) 75 • Nefrectomia allargata per tumore con embolectomia • Ileo bladder • Cistoprostatovescicolectomia con neovescica rettale • Cistoprostatovescicolectomia con ileo bladder • Plastiche di ampliamento vescicale con anse intestinali • Cistoprostatovescicolectomia con ureteroileouretroanastomosi • Riparazione vescica estrofica con neovescica rettale • Interventi per fistola vescico rettale • Cistectomia totale uretero sigmoidostomia • Uretero - ileo anastomosi (o colo) • Nefrotomia bivalve in ipotermia • Nefro-ureterectomia totale • Surrenelectomia • Prostatectomia totale per carcinoma • Nefrostomia • Nefrolitotomia percutanea • Isterectomia radicale con linfoadenectomia per tumori maligni per via addominale • Isterectomia radicale per tumori maligni per via vaginale • Intervento radicale per carcinoma ovarico • Asportazione di tumori glomici timpano-giugulari Faccia e bocca • Operazioni demolitrici per tumori del massiccio facciale con svuotamento orbitario • Interventi demolitivi per tumori maligni della lingua e del pavimento orale con svuotamento della loggia sottomascellare • Asportazione totale della parotide per neoplasie maligne • Resezione parotidea per tumore benigno o misto della parotide con preparazione del nervo facciale 76 • Parotidectomia totale con preparazione del nervo facciale Torace • Resezioni segmentarie e lobectomia • Pneumonectomia • Interventi per fistole del moncone bronchiale dopo exeresi • Interventi per fistole bronchiali-cutanee • Pleuropneumonectomia • Toraceptomia ampia • Resezione bronchiale con reimpianto • Timectomia per via toracica • Toracoplastica totale Simpatico e vago • Interventi associati sul simpatico toracico e sui nervi splacnici • Surrenelectomia e altri interventi sulla capsula surrenale Apparato genitale maschile • Orchiectomia per neoplasie maligne con linfoadenectomia Ginecologia • Pannisterectomia radicale per via addominale per tumori maligni Otorinolaringoiatria / Naso • Intervento sull'ipofisi per via transfenoidale Otorinolaringoiatria / Laringe • Laringectomia totale • Faringolaringectomia Otorinolaringoiatria / Orecchio • Antro-atticotomia Oculistica • Iridocicloretrazione da glaucoma Trapianti di organo • Tutti 77 Vari • Rivascolarizzazione monolaterali - bilaterali o multiple delle aree aorto-iliache, femoro-poplitea, tronchi sovraortici, arterio-viscerali e carotidi Esclusioni È sempre esclusa l'assistenza per: • le malattie nervose e/o mentali • le malattie congenite • le malattie e/o gli infortuni provocati da fatti colposi di terzi, salvo il caso in cui sia accertata la irreperibilità e/o non solvibilità del terzo responsabile • le conseguenze derivanti da abuso di alcolici o di psicofarmaci o da uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni • le prestazioni eseguite a esclusivo scopo preventivo (con particolare riguardo ai check-up) • le cure estetiche • gli interventi per la correzione o eliminazione di malformazioni e difetti fisici • le malattie e/o gli infortuni derivanti da risse e ubriachezza, da maneggio di armi o da manifesta imprudenza • le malattie e/o gli infortuni conseguenza di proprie azioni delittuose • le malattie e/o gli infortuni occorsi nello svolgimento di competizioni sportive agonistiche e quelli conseguenti alla pratica di sport aerei e gare motoristiche in genere • le conseguenze dirette o indirette di trasformazioni di nucleo dell'atomo, come pure di radiazioni provocate dall'accelerazione artificiale di particelle atomiche o di esposizione a radiazioni ionizzanti • le conseguenze di guerre, insurrezioni, atti di terrorismo, movimenti tellurici, eruzioni vulcaniche. Non sono inoltre rimborsabili le terapie farmacologiche, ogni tipo di vaccinazione, l'applicazione di spirali, gli accertamenti e le cure pre maternità e pre paternità, le cure della sterilità, le visite psicologiche e psichiatriche, le visite 78 geriatriche, le visite medico sportive, le iniezioni e altre prestazioni infermieristiche, le cure termali e le terapie fisiche (come fisiokinesiterapia, ionoforesi, iontoforesi, ultrasuoni, marconiterapia, radar, forni, elettrostimolazioni, massoterapia, ginnastica, magnetoterapia, fitoterapia, tens, rebox, laser, manipolazioni e altre prestazioni analoghe) salvo i casi esplicitamente previsti dal regolamento. La sieropositività Hiv è considerata come una patologia e, se rientra nel periodo di esclusione, non è assistibile nemmeno l'Aids manifestato in forma conclamata. Autorizzazioni per il ricovero a pagamento Ogni ricovero in una struttura sanitaria a pagamento deve essere comunicato preventivamente alla Cassa, inviando la proposta di ricovero redatta dal medico curante o dallo specialista, con le motivazioni del ricovero, i dati clinici e le notizie anamnestiche di rilievo. La richiesta di ricovero deve essere corredata da adeguata documentazione da cui risulti la non disponibilità delle strutture sanitarie pubbliche (o accreditate) presenti nella Regione di residenza dell'interessato a effettuare l'intervento prescritto o la presenza di liste d'attesa superiori a 30 giorni. La Cassa mette a disposizione degli interessati un servizio per la selezione delle strutture sanitarie disponibili all'effettuazione del grande intervento chirurgico richiesto, ricercando tale disponibilità anche in regioni vicine a quella di residenza o di gradimento all'interessato. La Cassa autorizza al ricovero con la propria assistenza soltanto se anche questa ricerca ha avuto esito negativo. La Cassa autorizza al ricovero con la propria assistenza, per le motivazioni indicate nella richiesta medica. Tale autorizzazione non esclude il successivo accertamento dell'ammissibilità del ricovero in considerazione di eventuali cause di esclusione. La richiesta di autorizzazione deve essere spedita, tramite lettera raccomandata a/r o fax, a: 79 Cassa Via Mutualistica G. da Interaziendale Procida, 20149 24 Milano Fax 02.3705.2072 In carenza dell'autorizzazione della Cassa, non sarà concesso alcun rimborso salvo i casi di documentata e chiara urgenza che non abbiano consentito l'espletamento delle normali procedure previste. Per ulteriori informazioni: 02/37011129 Rimborsi per ricoveri e interventi chirurgici Ricoveri per grandi interventi a pagamento Per richiedere il rimborso a seguito di un grande intervento chirurgico a pagamento, è necessario scaricare, stampare e compilare il seguente modulo: Richiesta di rimborso per grande intervento chirurgico con autorizzazione al trattamento dei dati personali (pdf, 26 Kb) e allegare: • fotocopia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle missioni • fotocopia della più recente busta paga • originale della cartella clinica (se in lingua non italiana con relativa traduzione) completa di diario clinico e di anamnesi prossima e remota • originale di ogni fattura di spesa e delle notule mediche rimaste effettivamente a carico dell'interessato e di cui si richiede il rimborso Il diritto a richiedere i rimborsi si prescrive decorsi 120 giorni dalla data di dimissioni dal ricovero. Ricoveri ospedalieri 80 Per richiedere il sussidio giornaliero per ricovero ospedaliero, è necessario scaricare, stampare e compilare il seguente modulo: e allegare: • fotocopia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle missioni • fotocopia della più recente busta paga • originale della cartella clinica (se in lingua non italiana con relativa traduzione) completa di diario clinico e di anamnesi prossima e remota Il diritto a richiedere i sussidi si prescrive decorsi 90 giorni dalla data di dimissioni. Spedizione delle richieste Tutte le richieste vanno inviate esclusivamente con raccomandata a/r al seguente indirizzo: Cassa Via Mutualistica G. da Interaziendale Procida, 20149 24 Milano 02/37011129 Attenzione: • In caso di richiesta per familiari o conviventi a carico deve essere sempre compilato il modulo "scheda 4 - Dichiarazione sostitutiva di certificazione/variazione dei familiari conviventi fiscalmente a carico (pdf, 15 Kb)". • In tutti i casi, la Cassa si riserva la facoltà di richiedere ogni ulteriore documentazione clinica utile per procedere al rimborso. • Le liquidazioni avverranno di norma con bonifico sul c/c bancario o postale del lavoratore. Altrimenti occorre contattare il numero 02/37011129 per concordare la modalità di pagamento. • I rimborsi della Cassa sono integrativi di eventuali rimborsi dovuti dalle Asl o da altri enti mutualistici o da compagnie di assicurazione per i quali gli interessati devono fare regolare richiesta. 81 Rimborso per ticket e spese odontoiatriche Rimborso dei ticket La tutela garantisce il rimborso del 100% del ticket pagato alle Asl, alle Aziende ospedaliere o alle strutture sanitarie private accreditate dalle Regioni per: • esami di laboratorio (come esami del sangue e urine); • diagnostica strumentale (come radiografie, ecografie, Tac, risonanza magnetica, Moc, scintigrafie, elettrocardiogramma di tutti i generi, ecocardiogramma, elettroencefalogramma, elettromiografia, endoscopie varie, doppler); • visite specialistiche; • interventi ambulatoriali eseguiti da un medico. Odontoiatria E’ previsto il rimborso delle spese odontoiatriche per le prestazioni e nella misura prevista dall’apposito tariffario (pdf). Il massimale annuo rimborsabile per persona è di 5000 euro. Gli aventi diritto possono richiedere il rimborso inviando ad Ebitemp la fattura quietanzata emessa da un medico odontoiatra. Ai fini del rimborso, ogni fattura può essere presa in considerazione una sola volta. Il diritto a richiedere i rimborsi delle spese odontoiatriche si prescrive decorsi 90 giorni dalla data della fattura. Ticket Per richiedere il rimborso di un ticket è necessario scaricare, stampare e compilare il seguente modulo: e allegare: • copia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle missioni • copia del codice fiscale del richiedente • copia della ricevuta di pagamento da cui risulti che si tratta di ticket. La ricevuta deve indicare il tipo di prestazione effettuata (ad esempio esami di laboratorio o elettrocardiogramma o visita…) 82 Nel caso di richiesta di rimborso per familiari fiscalmente a carico, in aggiunta alla suddetta documentazione allegare: • copia codice fiscale del paziente/familiare • dichiarazione sostitutiva di certificazione/variazione dei familiari conviventi fiscalmente a carico Il diritto a richiedere i rimborsi dei ticket, si prescrive decorsi 90 giorni dalla data in cui sono state effettuate le prestazioni. In caso di ricorso a struttura privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, sulla fattura deve essere obbligatoriamente presente la specifica dicitura “ticket” o similare. Qualora la dicitura non sia riportata sulla ricevuta di pagamento, è necessario farla aggiungere dall’emittente la fattura, pena la non ammissibilità della richiesta di rimborso. Rimborso visite specialistiche presso strutture private E’ possibile fare richiesta di rimborso anche per prestazioni da effettuare presso strutture private nel caso in cui il dilatarsi dei tempi d’attesa per la realizzazione dell’esame diagnostico possa mettere a rischio lo stato di salute del paziente. Il lavoratore che intende avvalersi di una struttura non convenzionata per l’esame diagnostico, per ottenere il rimborso deve inviare una richiesta di autorizzazione (Modulo di richiesta di autorizzazione per visita specialistica) a Ebitemp allegando copia della prescrizione medica con l'indicazione dettagliata degli esami da eseguire. La prescrizione dovrà contenere la diagnosi accertata o presunta o la sintomatologia per cui vengono richiesti gli esami e le visite (non sono ritenute valide come diagnosi diciture del tipo "controllo", "accertamenti", "prevenzione" e simili, se non accompagnate da ulteriore specifica). Dopo aver ricevuto la disponibilità da Ebitemp il lavoratore può effettuare l’esame diagnostico e procedere con la richiesta di rimborso seguendo la stessa modalità valida per i ticket. Spese odontoiatriche 83 Per richiedere il rimborso di una spesa odontoiatrica o ortodontica, è necessario scaricare, stampare e compilare il seguente modulo: e allegare: • copia del contratto o dei contratti di lavoro attestanti i tempi della o delle missioni • modulo autorizzazione trattamento dati sensibili debitamente firmato • fattura quietanzata emessa da un medico odontoiatra con la specifica dei lavori eseguiti • modulo "scheda 5-elenco prestazioni odontoiatriche rimborsabili" compilato, firmato e timbrato dal medico odontoiatra. Il diritto a richiedere i rimborsi dei ticket, si prescrive decorsi 90 giorni dalla data in cui sono state effettuate le prestazioni. Spedizione delle richieste Tutte le richieste vanno inviate esclusivamente con raccomandata a/r al seguente indirizzo: Ebitemp Corso Tutela Vittorio Sanitaria Emanuele II, 269 00186 – Roma Attenzione: In caso di richiesta per familiari o conviventi a carico deve essere sempre compilato il seguente modulo In tutti i casi, Ebitemp si riserva la facoltà di richiedere ogni ulteriore documentazione clinica utile per procedere al rimborso. I rimborsi di Ebitemp sono integrativi di eventuali rimborsi dovuti dalle Asl o da altri enti mutualistici o da compagnie di assicurazione per i quali gli interessati devono fare regolare richiesta. Per ulteriori informazioni: Numero Verde 800.672999 84 Domande frequenti Cosa mi garantisce il Fondo Ebitemp? Il Fondo Ebitemp per l'assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori* in somministrazione a tempo determinato e indeterminato garantisce: • rimborso al 100% dei ticket sanitari per visite specialistiche, analisi di laboratorio, diagnostica strumentale • sussidio giornaliero di ricovero a partire dal terzo giorno di degenza • rimborsi spese per grandi interventi chirurgici • cure odontoiatriche * L'assistenza sanitaria è estesa anche ai figli e al coniuge fiscalmente a carico. Le prestazioni sanitarie private sono rimborsabili dal Fondo Ebitemp? Sì, in caso di grande intervento chirurgico fino a 40.000 euro. Per esami diagnostici a carattere di urgenza il massimale è di 200 euro. In quali casi posso accedere al rimborso di accertamenti presso strutture private? Nel caso in cui l’esame da effettuare presenti carattere di urgenza e si verifichi la mancata disponibilità nel breve termine presso strutture pubbliche/convenzionate. In questo caso per ottenere il rimborso, prima di eseguire l’esame è necessario chiedere a Ebitemp la disponibilità per l’indennizzo (vedi modulo richiesta autorizzazione). L'assistenza è estesa anche ai familiari del lavoratore? Sì, per i figli o il coniuge fiscalmente a carico. Quali sono le modalità di spedizione delle richieste di rimborso e di sussidio? La richiesta di sussidio giornaliero di ricovero e di rimborso per grande intervento chirurgico deve essere spedita a mezzo raccomandata a/r alla Cassa Mutualistica Interaziendale – Via Giovanni da Procida, 24 – 20149 Milano. Per i rimborsi odontoiatrici e dei ticket inviare le richieste a mezzo raccomandata a/r a Ebitemp Tutela Sanitaria – Corso Vittorio Emanuele II, 269 – 00186 Roma. Quali sono i tempi e le modalità di liquidazione del rimborso? 85 La liquidazione del rimborso avviene mediamente entro 90 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, a mezzo bonifico bancario/postale dell'interessato o bonifico domiciliato; i tempi di erogazione, tuttavia, variano sensibilmente in funzione del numero di domande ricevute. Se il contratto di somministrazione è terminato, sono ancora assistito dal Fondo Ebitemp? E per quanto tempo? Il lavoratore è assistito dal Fondo Ebitemp anche nei 120 giorni successivi al termine del contratto purché il richiedente abbia lavorato almeno 30 giorni nei 120 precedenti la scadenza del contratto. Per usufruire delle prestazioni offerte dal Fondo Ebitemp per la tutela sanitaria devo iscrivermi o versare delle quote di adesione? No. E' sufficiente essere o essere stato (vedi quesito precedente) un lavoratore in somministrazione. Esiste una franchigia? Esiste un massimale di rimborso annuo? Si, nel caso di grande intervento chirurgico la franchigia è pari a 1.000 euro e il massimale per la degenza e l'intervento è 40.000 euro per anno e per persona, oltre a 4.000 euro per le spese sanitarie pre e post intervento. I ticket sanitari vengono rimborsati al 100% senza minimo di spesa. Per i ticket non viene applicato nessun massimale. Per il rimborso degli esami diagnostici presso le strutture private è applicato il tetto massimo di 200 euro. I ticket relativi ai medicinali sono rimborsabili? No, sono rimborsabili solo i ticket corrisposti per analisi di laboratorio, visite specialistiche, diagnostica strumentale e interventi di piccola chirurgia ambulatoriale. Posso inviare più ticket contemporaneamente? Sì, i ticket corrisposti in giorni diversi possono essere comunque inviati insieme, sempre tenendo conto del termine di 90 giorni. Ogni volta che inoltro una richiesta di rimborso o di sussidio giornaliero per ricovero devo inviare la copia dei contratti e della busta paga anche se la situazione è rimasta invariata rispetto all'ultima richiesta inoltrata? 86 No, è sufficiente inviare la scheda richiesta rimborso/sussidio debitamente compilata, la documentazione inerente le spese sanitarie sostenute o il ricovero e la busta paga più recente. Sono stato ricoverato, la cartella clinica è disponibile superato il termine di prescrizione (90 giorni dalla data di dimissioni). Posso inviare comunque la richiesta di sussidio giornaliero di ricovero indicando nella sezione “note” che sono in attesa della cartella? Sì, è possibile inviare la richiesta di sussidio giornaliero di ricovero; in temporanea sostituzione della cartella clinica è opportuno allegare la lettera di dimissioni della struttura sanitaria (completa di data del ricovero, data di dimissioni e diagnosi del motivo del ricovero). Sono stato ricoverato in regime di day hospital, ho diritto al sussidio giornaliero di ricovero? No, il sussidio giornaliero di ricovero viene erogato a partire dal 3° giorno di ricovero. Quali interventi rientrano nella categoria 'grande intervento chirurgico'? Si tratta di interventi di grande rilevanza e complessità, l'elenco può essere consultato nella sezione "tutela sanitaria" di questo sito. Entro quanto devo inviare la richiesta di rimborso ticket? Entro 90 giorni dalla data di esecuzione delle prestazioni. Entro quanto devo inviare la richiesta di sussidio per ricovero? Entro 90 giorni dalla data di dimissioni. Entro quanto devo inviare la richiesta di rimborso per grande intervento chirurgico a pagamento? Entro 120 giorni dalla data delle dimissioni. Prestiti personali 87 Ebitemp ha istituito un fondo di garanzia per l'erogazione di piccoli prestiti personali a condizioni favorevoli. Il fondo è attivato attraverso una convenzione con la Banca Monte dei Paschi di Siena. Le condizioni del prestito Importo: fino a 2.500 euro Tasso: zero Commissioni pratica e istruttoria: esenti Importo: da 2.501 euro a 4.000 Tasso: euro 3% Commissioni pratica e istruttoria: esenti Importo: da 4.001 euro a 10.000 Tasso: euro 4% Commissioni pratica e istruttoria: esenti Chi può chiedere il prestito Possono richiedere il prestito personale, i lavoratori in somministrazione dipendenti dalle Agenzie per il Lavoro associate a Ebitemp che, al momento della richiesta, abbiano un periodo di missione residua non inferiore a un mese. Chi decide sul prestito Le domande saranno esaminate da una commissione che, nella decisione, terrà conto delle motivazioni e delle esigenze alla base delle richieste. La commissione si riserva di chiedere al lavoratore ulteriori informazioni. In caso di valutazione positiva, la domanda verrà inoltrata da Ebitemp alla Banca per l'erogazione del prestito. Quanto si può chiedere in prestito Il Fondo di Garanzia costituito per l'accesso al credito assicura prestazioni per i lavoratori in somministrazione, secondo le seguenti modalità. Nel credito al consumo, relativo ai prestiti da 1.000 a 4.000 euro, s'individuano tre fasce: 88 • per i prestiti fino a 1.000 euro non sarà tenuta in considerazione la motivazione comunque richiesta: resta necessaria per la prestazione una missione di almeno 30 giorni e una compatibilità economica (valutazione in funzione della retribuzione) • per i prestiti da 1.000 a 2.500 euro la commissione valuterà la motivazione: anche in questo caso è richiesta una missione di almeno 30 giorni e una compatibilità economica • i prestiti oltre i 2.500 e fino a 4.000 euro sono riconosciuti ai soli lavoratori che hanno già estinto un prestito di almeno 1.000 euro concesso da Ebitemp. La commissione valuterà la motivazione: è sempre richiesta una missione di almeno 30 giorni e una compatibilità economica Per i c.d. prestiti di carattere sociale, ovvero quelli tra i 4.000 e i 10.000 euro, si ritiene debbano essere valutate le motivazioni che corrispondano ad un'esigenza sociale dei lavoratori, ad esempio: • cauzione sull'affitto della casa • spese notarili nel caso di acquisto dell'abitazione principale • costi di inserimento sociale per lavoratori immigrati • spese sanitarie Il prestito verrà riconosciuto a tutti i lavoratori che abbiamo già estinto un precedente prestito all'Ente: la commissione valuterà la motivazione ed è necessaria una missione residua di almeno quattro mesi e una compatibilità economica. Al lavoratore è richiesta altresì la presentazione della dichiarazione dei redditi, un conto corrente e la restituzione del prestito tramite Rid. Nella richiesta i lavoratori devono indicare l'importo del prestito e il numero delle rate mensili entro cui intendono estinguerlo. La rateizzazione, di norma, potrà arrivare fino ad un massimo di 9 mesi oltre la scadenza del contratto per importi fino a 4.000,00 euro. Per importi da 4.000,00 a 10.000,00 euro potrà arrivare fino ad un massimo di 42 mesi. 89 Domande frequenti Chi può accedere al prestito? I lavoratori in somministrazione a tempo determinato dipendenti dalle Agenzie per il Lavoro associate a Ebitemp che, al momento della richiesta, abbiano un periodo di missione residua non inferiore a un mese. Cosa si intende per un periodo di missione residua non inferiore a un mese? Si intende che dal momento in cui viene inviata la richiesta, bisogna avere 30 giorni di missione da svolgere. Se ho un mese di missione dal momento della spedizione e la richiesta vi arriva in ritardo? Farà fede il timbro postale di spedizione. Da quando inizia la restituzione del prestito? La restituzione della prima rata avviene nel mese successivo rispetto al giorno in cui viene erogato il prestito. In che tempi viene erogato il prestito? Occorrono mediamente 10 giorni dal momento dell’approvazione della Commissione. Si può estinguere anticipatamente il prestito? Sì, la Banca in questo caso chiede un costo aggiuntivo dell'1% relativo all’importo residuo. Dove posso reperire la modulistica per la richiesta del prestito? Sul nostro sito, presso l’Agenzia per il Lavoro o presso organizzazioni sindacali (Felsa Cisl, Uil Cpo, Nidil Cgil). Sono obbligato ad avere o aprire un conto corrente con la banca Monte Paschi di Siena? No, è obbligatorio soltanto indicare una sede della banca Monte Paschi di Siena al solo fine di ritirare il prestito. In quanto rate posso estinguere il prestito? 90 Da un minimo di 6 rate a un massimo di 9 mesi oltre la durata del contratto, per finanziamenti da 1.000 a 4.000 euro. Fino ad un massimo di 42 mesi per finanziamenti da 4.000 a 10.000 euro. Come verrò informato dell’esito della mia richiesta? L’esito della richiesta verrà comunicato mediante lettera. Consigli per evitare la sospensione delle pratiche Negli ultimi tempi si stanno verificando problemi che impediscono la chiusura della pratica e la conseguente erogazione del contributo in sede di prima valutazione. In particolare, il mancato allineamento temporale degli estratti conto previdenziali INPS determina una difficoltà nell’individuazione dei 45 giorni di disoccupazione. Ciò determina la sospensione della pratica e l’invio di una lettera ai lavoratori con la richiesta di fornire (via fax/mail) un ulteriore estratto conto previdenziale aggiornato al fine di chiudere la pratica e provvedere al pagamento del contributo. L’estratto conto previdenziale dell’INPS è un documento da allegare alla domanda di sostegno al reddito al fine di verificare lo stato di disoccupazione del lavoratore da almeno 45 giorni. Tale documento viene aggiornato dall’INPS con cadenza mensile, ma spesso non arriva a coprire gli ultimi mesi. Per evitare sospensioni nella valutazione delle richieste, si consiglia di effettuare la stampa dell’estratto conto previdenziale, verificando che sia riportato l'ultimo rapporto di lavoro, e di spedire contestualmente tutta la documentazione a partire dal 75° giorno dal termine dell’ultima missione, e rispettando comunque il termine ultimo di 90 giorni dalla data dell’ultima missione per l’invio della domanda. Per ulteriori informazioni,domande o chiarimenti è possibile inoltrare una e-mail ad EBITEMP : [email protected] indicando per oggetto – Sostegno al Reddito – Domande frequenti 91 La prestazione contrattuale del sostegno al reddito prevede un contributo una tantum di 700,00€ lordo (539€ netti) ai lavoratori in somministrazione che abbiano svolto missioni con le agenzie associate ad Ebitemp. Il lavoratore deve aver lavorato 6 mesi negli ultimi dodici; i 6 mesi devono necessariamente essere consecutivi? I mesi di missione possono non essere necessariamente consecutivi, devono essere stati svolti nell’ultimo anno dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. I 6 mesi devono essere riferiti ad attività lavorativa svolta presso la stessa impresa utilizzatrice o presso la stessa agenzia per il lavoro? La prestazione è erogata ai soli lavoratori con contratto di somministrazione appartenenti alle agenzie associate a Ebitemp indipendentemente dall’azienda utilizzatrice o dalla Agenzia. Quanti giorni di missione deve aver svolto il lavoratore per poter accedere alla prestazione e sulla base di quale criterio vengono calcolati? E’ necessario che il lavoratore abbia lavorato almeno 132 giorni, il calcolo viene effettuato sulle giornate retribuite. I 12 mesi decorrono a partire dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro, o dalla data di presentazione della domanda? Il calcolo dei 12 mesi viene effettuato a partire dalla data di cessazione dell’ultima missione riscontrabile dai certificati rilasciati dall'Inps. Come viene calcolato il requisito dei 45 giorni di disoccupazione? Il calcolo dei 45 giorni di disoccupazione viene effettuato a partire dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro indicata dall' Estratto Conto Previdenziale rilasciato dall'inps. Da quale certificato si evince in maniera inequivocabile lo stato di in occupazione del lavoratore? Dall' Estratto Conto Previdenziale rilasciato dall'Inps, tale documento serve a dimostrare lo stato di inoccupazione dei 45 giorni. 92 I lavoratori in mobilità possono richiedere il contributo erogato da Ebitemp per il Sostegno al Reddito? Al contributo una tantum posso accedere solo i lavoratori in mobilità non retribuita. Non possono invece accedere alla prestazione i lavoratori in mobilità retribuita o in cassa integrazione, non essendo questi in possesso del requisito di inoccupazione. Sostegno alla maternità A chi si rivolge Lavoratrici in gravidanza per le quali la missione cessi nei primi 180 giorni dall’inizio della stessa ed alle quali non spetti l’indennità relativa alla maternità obbligatoria INPS. Cosa si può ottenere Un contributo una tantum di 1.400 euro al lordo delle imposte previste dalla legge. Cosa si deve fare Inviare ad Ebitemp la domanda con tutti gli allegati tramite raccomandata a/r entro 30 gg. dalla scadenza del contratto. Per richiedere la prestazione è necessario scaricare, stampare e compilare il modulo in allegato in fondo a questa pagina e allegare i seguenti documenti richiesti: • fotocopia codice fiscale • fotocopia di un documento di identità (carta di identità o passaporto) • copia del contratto di prestazione di lavoro in somministrazione ed eventuali proroghe • autorizzazione al trattamento dei dati personali • certificato medico della ASL o di un ginecologo attestante l'inizio della gravidanza (data ultimo ciclo mestruale) • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la non percezione dell’indennità INPS per maternità obbligatoria 93 • dichiarazione di cessazione rapporto di lavoro rilasciata dall'Agenzia per il Lavoro La richiesta va inviata esclusivamente a: Ebitemp - Sostegno alla maternità Corso Vittorio Emanuele II, 269 00186 Roma I moduli di domanda, con l'elenco degli allegati da inviare, sono anche disponibili presso le filiali delle Agenzie per il Lavoro o presso le sedi di Felsa – Cisl, Nidil Cgil e UIL Tem.p@. Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999 Contributo per l'asilo nido A chi si rivolge Lavoratrici madri con una missione pari o superiore a 7 giorni e con un’anzianità di almeno 3 mesi lavorati negli ultimi 12. Cosa si può ottenere Un contributo fino ad un massimo di 100 euro mensili, fino al terzo anno di età del bambino. Cosa si deve fare Inviare ad Ebitemp la domanda con tutti gli allegati tramite raccomandata a/r entro 30 gg. dalla eventuale scadenza del contratto. Per richiedere la prestazione è necessario scaricare, stampare e compilare il modulo in allegato in fondo a questa pagina e allegare i seguenti documenti richiesti: • fotocopia codice fiscale • fotocopia di un documento di identità (carta di identità o passaporto) • copia del contratto di prestazione di lavoro in somministrazione ed eventuali proroghe • autorizzazione al trattamento dei dati personali • certificato di stato di famiglia • certificato di nascita del bambino • copia delle ricevute mensili di pagamento quietanzate, rilasciate dall’asilo nido 94 La richiesta va inviata esclusivamente a: Ebitemp - Contributo per asilo nido Corso Vittorio Emanuele II, 269 00186 Roma I moduli di domanda, con l'elenco degli allegati da inviare, sono anche disponibili presso le filiali delle Agenzie per il Lavoro o presso le sedi di Felsa – Cisl, Nidil Cgil e UIL Tem.p@. Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999 Mobilità territoriale A chi si rivolge Lavoratori che si trasferiscono per esigenze connesse all’attività lavorativa. Cosa si può ottenere Un contributo una tantum di 700 euro (1.000 euro a fronte di assunzioni a tempo indeterminato) a fronte di un contributo almeno doppio riconosciuto dall’Agenzia per il Lavoro. Cosa si deve fare Inviare ad Ebitemp la domanda con tutti gli allegati tramite raccomandata a/r entro 45 giorni dall’inizio del contratto di lavoro. Per richiedere la prestazione è necessario scaricare, stampare e compilare il seguente modulo: e allegare i seguenti documenti richiesti: • fotocopia codice fiscale • fotocopia di un documento di identità (carta di identità o passaporto) • copia del/dei contratto di prestazione di lavoro in somministrazione ed eventuale proroga • autorizzazione al trattamento dei dati personali • dichiarazione dell'Agenzia per il Lavoro di concessione del contributo per la mobilità con indicazione dell’importo versato La richiesta va inviata esclusivamente a: 95 Ebitemp Corso - Contributo Vittorio per Emanuele la mobilità II, territoriale 269 00186 Roma I moduli di domanda, con l'elenco degli allegati da inviare, sono anche disponibili presso le filiali delle Agenzie per il Lavoro o presso le sedi di Felsa – Cisl, Nidil Cgil e UIL Tem.p@. Per ulteriori informazioni: numero verde 800.672.999 96 LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE NEGOZIALE PER I LAVORATORI SOMMINISTRATI 1. FONTEMP Fontemp è il fondo di previdenza complementare per i lavoratori in somministrazione la cui costituzione è prevista dal vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro. FONTEMP è iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 163. Il Fondo pensione complementare a capitalizzazione per i lavoratori in somministrazione a tempo determinato e indeterminato è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. A Fontemp possono aderire tutti i lavoratori in somministrazione con contratto di lavoro a tempo determinato e indeterminato il cui rapporto di lavoro sia disciplinato dal CCNL del 24 luglio 2008 e successive modificazioni e integrazioni, sottoscritto da ASSOLAVORO e FELSA - CISL, NIDIL- CGIL, UILTEM.P@. L’adesione è libera e volontaria. Come tutti i fondi pensione negoziali che nascono dalla contrattazione collettiva, anche per Fontemp, e diversamente da quanto accade in tutte le altre forme di previdenza complementare, è prevista la presenza delle Organizzazioni Sindacali all’interno degli organi di amministrazione del fondo, a maggior tutela e garanzia per i lavoratori che decidessero di iscriversi. Perché aderire Perché le pensioni pubbliche future assicurate con il sistema di calcolo contributivo vigente saranno più basse che in passato; 97 perché con il sistema contributivo la pensione sarà calcolata sull'ammontare dei contributi versati sulla propria posizione individuale: i lavoratori discontinui come quelli in somministrazione, saranno penalizzati dai vuoti contributivi derivanti da periodi di non lavoro; Fontemp rappresenta per i lavoratori in somministrazione un'opportunità perché oltre a godere dei vantaggi che la legge riconosce a tutti i lavoratori che aderiscono alla previdenza complementare (ad es. tassazione agevolata del TFR) garantisce, per tutta la vigenza dell’attuale CCNL di settore, ulteriori aspetti di favore: la posizione individuale che viene aperta presso il fondo, oltre che dal Trattamento di Fine Rapporto è alimentata dal contributo del lavoratore (1% della retribuzione utile al calcolo del TFR) e da quello del datore di lavoro (sempre 1%) per un totale del 2%. Questa quota viene interamente versata dagli enti bilaterali del settore (Ebitemp e Formatemp) e integrata fino al 4% della retribuzione utile al calcolo del TFR. In pratica, il lavoratore ci mette di tasca sua solo il TFR che maturerà, mentre gli enti bilaterali aggiungeranno un ulteriore somma fino al 4% anzidetto (in pratica 1% + 1% + 2%). ulteriore vantaggio c'è per i lavoratori che nall'anno solare hanno una o più missioni di lavoro per un massimo di 6 mesi; in questo caso infatti il contributo integrativo fino al 4% della retribuzione, viene riconosciuto sulla base di 6 mesi indipendentemente da quanti giorni si e' lavorato Anche la quota associativa annua (22 euro) è a carico degli enti bilaterali, il lavoratore dovrà versare solo 5 € “una tantum” all’atto dell’iscrizione. Come aderire Le modalità di adesione a Fontemp sono previste dalla legge e dallo statuto del fondo. Si può aderire in maniera esplicita, sottoscrivendo apposita domanda di adesione oppure si può aderire con il meccanismo del silenzio-assenso ma ciò vale solo per i rapporti di lavoro che superano i sei mesi continuativi. In quest'ultimo caso la 98 posizione del lavoratore verrà alimentata dal solo Tfr senza intervento della bilateralità, perdendo così il beneficio più importante assicurato da Fontemp. Se si decide di aderire in maniera esplicita, il lavoratore in somministrazione dovrà compilare una specifica domanda di iscrizione che, compilata in ogni sua parte, va presentata all’Agenzia per il lavoro (con la quale si è sottoscritto il contratto di lavoro) che a sua volta provvederà ad inoltrarla a Fontemp. Per avere maggiori informazioni sulle opportunità che riconosce il fondo, sulle eventuali modalità di adesione e visitate il sito internet www.fontemp.it oppure chiamate il numero 199.284840. Ma cosa accadeva alla previdenza complementare del lavoratore somministrato prima della nascita di Fontemp? La conseguenza più rilevante la si poteva individuare sia rispetto alla scelta esplicita di destinare il Tfr ad un Fondo pensione sia rispetto alla scelta del c.d. silenzio – assenso. Nell’ipotesi di destinazione esplicita, non esistendo un Fondo di categoria si poteva solo decidere di destinare il proprio Tfr ad un Fondo pensione aperto oppure ad un Pip senza neanche poter considerare la possibilità di ottenere il contributo datoriale che, fino ad ora, la legge continua a riconoscere come obbligatorio solo per la scelta del Fondo negoziale. Se invece, al termine dei sei mesi previsti per la scelta, il lavoratore somministrato rimaneva silente, il Tfr avrebbe dovuto essere versato a Fondinps, mancando appunto la forma negoziale di destinazione. Con Fontemp, invece, la rilevante anomalia sul contributo datoriale viene finalmente a sanarsi. Infatti accanto alle parti istitutive (Assolavoro, Felsa/Cisl, Nidil/Cgil e Uil/Cpo) è previsto il ruolo attivo di Ebitemp, l’ente bilaterale per il lavoro temporaneo, che, in aggiunta al versamento delle quote relative al Tfr, verserà contributi che andranno ad integrare sia quelli a carico del lavoratore che a carico del datore di lavoro fino al 4% della retribuzione, senza nessun aggravio contributivo per il lavoratore. 99 Fontemp, che dovrebbe coprire una platea di potenziali aderenti di circa 500.000 lavoratori in somministrazione a tempo determinato e indeterminato, prevede anche per i dipendenti delle Agenzie per il lavoro e degli enti sottoscrittori del contratto collettivo di riferimento la possibilità di iscriversi. Inoltre è già presente l’iscrizione dei soggetti fiscalmente a carico degli aderenti e questo è un dato rilevante se si considera che alcuni Fondi pensione negoziali, anche di antica istituzione, sono arrivati sul punto solo in tempi recenti. Considerando la particolarità del settore del lavoro temporaneo, si può affermare che queste caratteristiche, insieme ai noti benefici dell’adesione esplicita alla previdenza complementare, rendono l’iscrizione a Fontemp non solo particolarmente conveniente ma, ci permettiamo di dire, assolutamente dovuta. 100 IL NUOVO CONTRATTO A TERMINE 1. IL DECRETO POLETTI Il D.L. n. 34/2014 (Jobs Act) è stato convertito in legge n. 78 del 19 maggio 2014. Il disposto normativo rivisita significativamente la disciplina del contratto a termine, introducendo alcune importanti novità. In primo luogo, scompare il “causalone”: sin da ora il datore di lavoro può stipulare un contratto a termine fino a 36 mesi senza apporre alcuna giustificazione. Tuttavia il legislatore introduce un tetto all'utilizzo di tali contratti, che viene fissato nel 20%, riferito «al numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione». Per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti è comunque concesso stipulare un contratto a termine. La violazione di tale obbligo (è questa la modifica più importante) non comporta più l’assunzione automatica con contratto a tempo indeterminato, bensì obbliga i datori a pagare una multa pari al 20% della retribuzione (per ciascun mese o frazione di mese superiore a quindici giorni di durata del rapporto di lavoro) se la violazione coinvolge un solo lavoratore. La sanzione aumenta fino al 50% della retribuzione se il numero dei lavoratori assunti in violazione del limite percentuale sia superiore ad uno. Di rilievo sono anche le modifiche apportate alla disciplina delle proroghe. Ora il datore di lavoro potrà operare fino a cinque proroghe, a prescindere dal numero dei rinnovi, senza apporre alcuna giustificazione, sempre nel rispetto dell’arco dei 36 mesi. ü Acausalità: la novità di maggior rilievo contenuta nella Legge Poletti è quella riferita all’estensione generalizzata dell’acausalità per tutti i contratti a termine, nell’arco temporale definito dei 36 mesi. Il datore dunque non ha più l’obbligo di 101 apporre alcuna giustificazione, evitando così il rischio di vedersi annullato lo stesso contratto qualora l’indicazione della causale fosse considerata insufficiente dal giudice in sede di contenzioso. Restano tuttavia in vita alcune specifiche ipotesi nelle quali, pur non essendo richiesta una vera e propria causale, la motivazione per cui si stipula il contratto è ancora necessario: per ragioni sostitutive, per esigenze di carattere stagionale, per i lavoratori over55 e per tutte le altre ipotesi previsti dall’art. 10 co. 7 del d. lgs. 368/2001. A fronte di questa sorta di liberalizzazione della disciplina, il legislatore ha previsto però un limite massimo al ricorso dei contratti a termine: questi ultimi non possono essere più del 20% rispetto al numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione. Nel nuovo sistema dunque, sembra che il legislatore abbia sì sacrificato la “causalità” del contratto a termine , garanzia per il lavoratore e fonte di contenzioso per il datore di lavoro, ma allo stesso tempo abbia posto, come contrappeso, un rigido limite numerico al ricorso degli stessi contratti a termine acasuali. ü Limite quantitativo del 20%: come detto in precedenza, il datore di lavoro che superi il limite del 20% del ricorso ai contratti a termine acausali incorre in una sanzione pari al 20% della retribuzione, che sale al 50% se i lavoratori in eccedenza sono più di uno. La norma in questo punto non brilla per chiarezza, poiché il legislatore lascia invariato l’art. 10 co. 7 del d. lgs. 368/2001, vale a dire la disposizione che permette alla contrattazione collettiva di stabilire liberamente un contingentamento all’utilizzo dei contratti a termine, in peius o in melius. In questa ottica, sembrerebbe che il tetto del 20% possa essere modificato – ridotto oppure aumentato – dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Questa pare essere la interpretazione prevalente, che però stride con quanto stabilisce, in seguito, il legislatore nelle disposizioni transitorie, quando sancisce che “il datore che alla data di entrata in vigore del presente decreto abbia in corso rapporti di lavoro a termine che comportino il superamento del limite percentuale (…) è tenuto a rientrare nel predetto limite entro il 31 dicembre 2014, salvo che un contratto collettivo applicabile 102 nell’azienda disponga un limite percentuale o un termine più favorevole. In caso contrario, il datore di lavoro, successivamente a tale data, non può stipulare nuovi contratti di lavoro a tempo determinato fino a quando non rientri nel limite percentuale ..” Questo passaggio della norma pare non lasciar spazio invece a interpretazioni creative, in quanto si asserisce perentoriamente che il datore di lavoro che superi il limite del 20% dei contratti a termine, entro il 31 dicembre 2014 deve rientrare inderogabilmente nel predetto limite. Dunque, non appare inequivoca la possibilità da parte dell’autonomia collettiva di poter alzare il suddetto limite del 20% così come la portata dello stesso regime transitorio: infatti, va chiarito se lo stesso si applichi esclusivamente ai datori di lavoro che applichino Ccnl che non regolamentano già l’onere di contingentamento così come se – in detto arco temporale – l’apparato sanzionatorio sia escluso oppure no. ü Base di computo del 20%: Il limite del 20% dell’organico complessivo è calcolato quale somma dei lavoratori a tempo indeterminato presenti all’inizio dell’anno di riferimento, a prescindere dalle unità produttive dell’azienda. Preliminarmente, si può affermare con sicurezza che il calcolo basato sull’organico complessivo a prescindere delle unità produttive non offre maggior flessibilità ed efficienza, piuttosto penalizza la possibilità di assumere. Infatti, ben può verificarsi che un datore possa avere una unità produttiva con 80 dipendenti e altre due con 10 lavoratori ognuna. In questo caso, essendo il tetto fissato a 20 assunzioni a termine (20% di 100), la unità produttiva maggiore (quella di 80) potrebbe assumere fino a 20 lavoratori a tempo determinato (superando così ampiamente il limite previsto), e in aggiunta, priva le due unità minori della possibilità di assumere, seppure ne abbiano diritto. In secondo luogo, più di una perplessità è generata dal fatto che il legislatore non abbia specificato quali siano i contratti a tempo indeterminato da considerare nella base di computo. In chiave ermeneutica, si desume che i dirigenti debbano essere inclusi, così come gli apprendisti, visto che secondo il T.U. n. 167/2011 questi ultimi 103 sono considerati lavoratori a tempo indeterminato. Non concorrono al raggiungimento della soglia, invece, i contratti stipulati per ragioni sostitutive, quelli per esigenze stagionali, per l’avvio di nuove attività e quelli siglati. Anche i contratti part-time, a prescindere dal numero di ore, sono considerati nella base di computo. Questo principio “quantitativo” più che “qualitativo” – in discontinuità con il passato (basti pensare al calcolo degli stessi part-time nello Statuto dei Lavoratori, o nella legge n. 68 del 1999) - complica ulteriormente la possibilità di assumere a termine con la nuova disciplina. Infine, per quanto riguarda l’esatta determinazione del numero di contratti a termine da poter stipulare, più di una criticità può configurarsi nell’ipotesi in cui il tetto del 20% corrisponda ad un numero decimale (es. il 20% di 19 dipendenti è pari 3,8): in tali casi deve tenersi conto unicamente della parte intera della cifra (nel nostro esempio 3 dipendenti) oppure arrotondare per eccesso a 4? Forse sarebbe stato opportuno fissare un limite numerico non in termini percentuali ma per classi dimensionali (es: da 1 a 9 dipendenti = 2 lavoratori a termine; da 10 a 19 dipendenti = 4 lavoratori etc). In tal senso si auspica un chiarimento ministeriale diretto ad una migliore interpretazione della norma. ü Datori e non più imprese: in sede di conversione in legge del D.L. n. 34 si rileva come il legislatore abbia sostituito la locuzione “imprese” con quella di “datori di lavoro”, riconoscendo così la possibilità di stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato anche agli studi professionali sotto i 5 dipendenti. Proroghe, stop and go e prosecuzione di fatto: le nuove disposizioni non toccano, almeno in via diretta, la disciplina della prosecuzione di fatto del contratto a termine, tantomeno quella dello stop and go. Viene riformata invece la regolamentazione della proroga. Quest’ultima non è più condizionata dalla sussistenza di specifiche ragioni (c.d. acasuale), e inoltre, il numero delle proroghe ammesse cresce fino ad un massimo di 104 5 (nel D.L. erano addirittura 8), fermo restando l’obbligo di rispettare il tetto massimo di durata pari a 36 mesi. In sede di conversione, bene ha fatto il legislatore a precisare che il tetto delle proroghe si applica indipendentemente dal numero di rinnovi, prevenendo dunque una pratica elusiva che poteva essere rappresentata da contratti a termine di brevissima durata, che ad ogni rinnovo offrivano la possibilità di prorogare lo stesso contratto per 8 volte. Ciò detto, una considerazione, tuttavia, deve essere avanzata: la nuova disciplina delle cinque proroghe acausali rappresenta un inevitabile ridimensionamento ed aggiramento della rigorosa regolamentazione della successione dei contratti a termine. Infatti, a titolo esemplificativo, il datore di lavoro potrebbe stipulare un contratto a termine della durata iniziale di un anno e poi procedere a proroghe semestrali e quadrimestrali, rimanendo comunque nell’arco temporale definito dei 36 mesi, ma evitando l’obbligo di rispettare gli intervalli di tempo (10 e 20 giorni) imposti dalla disciplina dello stop and go. ü Regime sanzionatorio: il regime sanzionatorio viene in parte modificato. La normativa previgente disponeva che qualora il contratto a termine fosse irregolare per via della causale, o per il superamento dei limiti quantitativi previsti dalla contrattazione collettiva, il rapporto doveva essere convertito a tempo indeterminato, completato da un sistema indennitario (vd. Collegato Lavoro) che consisteva in una somma aggiuntiva oscillante tra le 2,5 e le 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto percepita. La legge n. 78, invece, modifica l’impianto, stabilendo una sanzione unicamente pecuniaria al superamento del limite del 20%. In ragione delle tanto numerose quanto vibranti critiche a questa norma, è opportuno però precisare che non cambia il regime sanzionatorio in caso di violazione del tetto dei 36 mesi (in tal caso rimane in vigore la conversione a tempo indeterminato), ma a cambiare è soltanto la sanzione in caso di superamento del predetto 20%. Infine, si rileva che, nonostante sia chiara la volontà riformatrice del legislatore, la norma non risulta precisa, poiché manca una disposizione che direttamente escluda 105 l’applicabilità della sanzione relativa sia alla conversione a tempo indeterminato sia al sistema indennitario previsto del Collegato Lavoro prima richiamato. Diritto di precedenza per le lavoratrici madri: il Jobs Act rafforza inoltre il diritto di precedenza delle donne in congedo di maternità. Più nel dettaglio, ai fini dell’integrazione del limite minimo di 6 mesi di durata del rapporto a termine (durata minima che la normativa vigente richiede per il riconoscimento del diritto di precedenza in eventuali assunzioni a tempo indeterminato) devono computarsi ora anche i periodi di astensione obbligatoria per le lavoratrici in congedo di maternità. Dunque, a titolo esemplificativo una lavoratrice a termine che al quarto mese di lavoro beneficia del congedo di maternità, maturerà comunque il diritto di precedenza così come previsto dal d. lgs. n. 368 del 2001. Tuttavia, pare che il legislatore si sia premurato oltremodo di tutelare la predetta categoria,allorquando aggiunge – in sede di conversione - che il diritto di precedenza non vale solo per le assunzioni a contratto a tempo indeterminato (come già previsto dalla normativa vigente), ma anche per le assunzioni a tempo determinato effettuate dal medesimo datore di lavoro. Trattasi di una norma fortemente penalizzante per il datore di lavoro, poiché egli, ove intenda procedere ad assunzioni a termine nei 12 mesi successivi, tra gli altri obblighi deve rispettare anche quello di assumere una lavoratrice che abbia gia beneficiato dell’astensione obbligatoria per maternità, e che probabilmente usufruirà successivamente anche del congedo facoltativo, senza trascurare quello relativo alla malattia del bimbo. Non convince, d’altra parte, il resto della disposizione nella misura in cui, stabilendo che il diritto di precedenza prima richiamato debba essere riportato nella lettera di assunzione, nulla dice in merito ad una eventuale sanzione in caso di omissione. 106 LE TABELLE SINOTTICHE NELLA BILATERALITA' ARTIGIANA 1. I DATI NUMERICI DEI DIPENDENTI ADERENTI ALL'EBRET IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014 PROVINCIA AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PISTOIA PRATO SIENA TOTALE LAVORATORI ADERENTI 10.919 20.978 2.472 2.799 6.097 1.578 6.577 5.928 7.420 919 65.687 107 2. I DATI NUMERICI DELLE AZIENDE ADERENTI ALL'EBRET IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014 PROVINCIA AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI TOT. AZIENDE AZIENDE ADERENTI 2.112 5.001 777 877 1.669 479 1.633 1.582 1.744 208 16.082 3. IL PROSPETTO SINOTTICO DEI DIPENDENTI ADERENTI ALL'EBRET IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014 CONTRATTI MERCEOLOGICI AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI IMPORTO TOTALE % SUL TOTALE AGROALIMENTARE 769 1.1.49 514 410 585 198 479 553 404 89 5.150 7,84% AUTOTRASPORTO 45 63 19 3 53 8 27 33 32 0 283 0,43% CHIMICA 175 673 23 15 208 72 142 166 81 40 1.595 2.43% COMUNICAZIONE 217 743 34 36 212 40 175 205 109 49 1.820 2,77% COSTRUZIONI 4 17 24 12 26 1 9 14 2 14 123 0,19% LEGNO LAPIDEI 698 1.312 134 135 674 219 843 704 211 123 5.053 7,69% MECCANICA 5.923 8.283 1.213 1.599 2.816 788 2.496 1.968 2.544 352 27.982 42,60% SERVIZI 899 2.367 385 494 797 227 654 686 783 76 7.368 11,22% TESSILE MODA 2.189 6.371 126 95 726 25 1.752 1.599 3.254 176 16.313 24,83% IMPORTO TOTALE 10.919 20.978 2.472 2.799 6.097 1.578 6.577 5.928 7.420 919 65.687 108 4. IL PROSPETTO SINOTTICO DELLE AZIENDE ADERENTI ALL'EBRET IN TOSCANA A FEBBRAIO 2014 CONTRATTI MERCEOLOGICI AR FI GR LI LU MS PI PO PT SI IMPORTO TOTALE % SUL TOTALE AGROALIMENTARE 184 300 114 117 179 69 134 99 148 22 1.366 8,49% ALTRI 1 1 5 2 1 2 1 13 0,08% AUTOTRASPORTO 11 20 7 3 19 5 11 7 10 93 0,58% CHIMICA 39 159 5 7 41 11 31 16 30 10 349 2,17% COMUNICAZIONE 52 184 13 11 54 7 42 30 46 7 446 2,77% COSTRUZIONI 3 6 5 4 13 1 3 2 5 1 43 0,27% LEGNO LAPIDEI 154 337 42 50 182 54 202 46 165 26 1.258 7,82% MECCANICA 1.084 2.059 390 427 692 215 664 559 551 91 6.732 41,86% SERVIZI 315 935 171 215 344 102 285 258 284 31 2.940 18,28% TESSILE MODA 269 1.000 30 38 143 14 259 726 343 20 2.842 17,67% IMPORTO TOTALE 2.112 5.001 777 877 1.669 479 1.633 1.744 1.582 208 16.082 5. I DATI NUMERICI DEI DIPENDENTI VERSANTI A SAN. ARTI. IN TOSCANA A GIUGNO 2014 109 6. I DATI NUMERICI DELLE AZIENDE VERSANTI A SAN. ARTI IN TOSCANA A GIUGNO 2014 7. I DATI NUMERICI E DELLE AZIENDE ADERENTI A FONDARTIGIANATO IN TOSCANA AL 2013 Provincia Aziende Dipendenti AREZZO 1343 6717 FIRENZE 2574 11659 GROSSETO 730 2650 LIVORNO 633 2667 LUCCA 475 2253 110 MASSACARRARA 369 1445 PISA 659 3263 PISTOIA 930 4697 PRATO 1274 4823 SIENA 684 3202 Totale complessivo 9672 43376 111 ALLEGATI 112
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