APPUNTAMENTI 9 MAGGIO – 9 GIUGNO 2014 TEATRO, SPAZIO ESPOSITIVO E TERZO PADIGLIONE FINO A GIOVEDI’ 15 MAGGIO – SPAZIO ESPOSITIVO PERSONALE di Franco Valente. A cura di Raffaele Soligo. Ingresso libero VENERDI’ 9 MAGGIO ORE 21:00 - TEATRO FREEDOM TO BE II Concerto in Memoria di Roberto Mezzetti. A cura di Federica Barbagallo in collaborazione con la Scuola di Musica Consonanze Ingresso libero con prenotazione obbligatoria contattando [email protected] o 338.4048079 SABATO 10 MAGGIO ORE 21:00 - TEATRO SLAM GALA Festa conclusiva del 1° Concorso Nazionale di Slam Poetry, competizione di poesia. Ospite della serata Marc Kelly Smith, padre della Poetry Slam. Evento promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Assessorato alla Cultura del Municipio IX – Per info www.radiostile.it Ingresso libero LUNEDI’ 12 MAGGIO ORE 18:30 – SPAZIO ESPOSITIVO Presentazione del libro LENTA CAVALCA NEL TEMPO LA PROSSIMA ORA scritto dai detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia e curato da Cecilia Bernabei e Adele Costanzo (Ed. L’Erudita). A cura dell’Associazione Culturale ChiPiùNeArt. Ingresso libero La presentazione sarà l’occasione per affrontare il tema dell’educazione scolastica all’interno degli Istituti di Detenzione Lenta cavalca nel tempo la prossima ora: è questo il titolo, preso da uno dei componimenti della raccolta, che le curatrici hanno voluto dare al volume che raccoglie testi scritti dai detenuti di Rebibbia frequentanti la sezione carceraria dell’Istituto di Istruzione Superiore Von Neumann di Roma. Il senso primario di questa raccolta antologica sta nella modalità con cui essa è nata, nella naturalezza e nella spontaneità con la quale i detenuti hanno affidato alla loro insegnante di italiano, Cecilia Bernabei, i loro scritti personali, parole per i familiari, spesso mai dette, pensieri fugaci o frutto di notti insonni, diventati parola scritta su fogli spesso improvvisati, su pezzi di quaderno o sul retro di una fotocopia. Il carattere d’immediatezza contraddistingue tutti i brani. Le curatrici hanno voluto lasciare intatta la sostanza del messaggio che ogni testo racchiude e la spontaneità di sentimenti nascosti consegnati direttamente alla scrittura senza intermediazioni. “Le tematiche, seppur diverse, hanno tutte, come elemento comune, il tempo: quel tempo che si dilata e diventa spazio, voglia di valicare i confini dell’aula attraverso la forza della parola”. (Dalla Prefazione a cura di C. Bernabei) Il tempo che, srotolandosi in maniera insopportabilmente lenta, con la sua indiscutibile autorità e ripetitività conduce chi si trova in condizione di reclusione inesorabilmente dentro i suoi impaludamenti, nella sua immobilità e nelle improvvise e inarrestabili virate indietro nel passato. Tempo come attesa, come memoria e rimpianto e come presente popolato non solo da sofferenza e privazione, ma anche da opportunità da cogliere al volo. Tra il senso del dolore e della perdita, ecco che va colto e accolto il valore della solidarietà nel volto amico e partecipe dei volontari e, soprattutto, il valore della cultura, cui viene affidata la speranza dell’acquisizione di uno sguardo diverso e, quindi, di un possibile riscatto, di una possibilità di ritornare al “mondo libero”, forse non migliori, ma uomini. Parte del ricavato editoriale sarà destinato all’ Associazione Telefono Viola contro gli abusi e le violenze psichiche “Niente internet, niente e-mail, niente telefonini, niente sms, niente filtri. Fogli, penne, quaderni, qualche libro, fotocopie, parole, sguardi, rapporti umani. Il tempo trascorso a scuola diventa denso e carico di significati che vanno ben oltre la didattica, esattamente come nelle scuole “fuori”, ma con la differenza che, alla fine dell’orario scolastico, per gli alunni, lo spazio resta il medesimo. Dentro le mura del carcere si svolge tutta la vita”. (Dalla Prefazione a cura di C. Bernabei) Ne parleranno: Adele Costanzo, direttore Editoriale ChiPiuNeArt, curatrice dell’antologia e docente del Istituto “R. Rossellini” Cecilia Bernabei, docente dell’Istituto Von Neumann, sez. carceraria presso la Casa Circondariale di Rebibbia e curatrice dell’antologia. GIOVEDI’ 15 MAGGIO ORE 18:30 – SPAZIO ESPOSITIVO Presentazione del libro SPQR SONO PETTEGOLI QUESTI ROMANI di Valeria Arnaldi (Ultra) Ingresso libero DA GIOVEDI’ 15 A SABATO 17 MAGGIO ORE 21:00 - TEATRO CARA MAMMA TI SCRIVO DAL FRONTE Spettacolo teatrale per la regia di Fatima Scialdone, testo di Fernando Pannullo. A cura dell’I.I.S. “Leon Battista Alberti” – Per info [email protected] Ingresso libero Il laboratorio teatrale dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Leon Battista Alberti” di Roma presenta lo spettacolo “Cara mamma ti scrivo dal fronte …”, realizzato dagli studenti dello stesso Istituto, da un’idea e con la regia di Fatima Scialdone, con testi originali di Fernando Pannullo. La scenografia e direzione artistica sono di Massimo Maselli, le musiche di Francesco Bancalari, la coreografia e l’assistenza alla regia di Carlo Del Giudice. Gli studenti dell’Alberti, oltre a recitare, hanno collaborato alla esecuzione delle suggestive scenografie, alla realizzazione dei costumi, al trucco e - in qualità di assistenti - alla regia e alla direzione tecnica di scena. “La rievocazione di un momento così doloroso per la storia del nostro Paese ha una valenza soprattutto dal punto di vista umano, prima che storico. Le parole delle lettere scritte dai nostri soldati dal fronte ai loro cari sono le parole che, ancora oggi, ciascun soldato impegnato nei tanti, troppi conflitti che sconvolgono il mondo, scriverebbe ai propri cari lontani. E’ uno spettacolo che invita i nostri ragazzi a riflettere sull’orrore, sempre, di tutte le guerre” sottolinea la regista Fatima Scialdone. Lo spettacolo, tra i primi eventi a Roma nell’ambito delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, si lega ad un progetto complessivo di rievocazione degli accadimenti della Grande Guerra ad opera dell’Istituto Alberti. Tra le diverse iniziative anche una mostra fotografica, allestita dagli studenti con foto d’epoca messe a disposizione da parte del Museo del Risorgimento del Vittoriano, che sarà inaugurata nei locali della scuola il prossimo 31 Maggio. TRAMA Da un vecchio baule polveroso, dimenticato in soffitta, Matilde Serao estrae documenti sonori e cartacei relativi alla guerra di Tripoli e a quella del 15-18: libri, foto, dischi, copielle di canzoni, lettere scritte dai soldati al fronte alle famiglie e, per contro, lettere di madri, sorelle, fidanzate ai loro uomini. Condotti per mano dalla estroversa scrittrice, “rivisitiamo” il repertorio di canzoni che si cantavano e recitavano a ridosso della Grande Guerra ed entriamo lentamente, lontano dalla finzione della ribalta, nella realtà delle sofferenze e dei disagi che la interminabile guerra genera ai soldati e alle famiglie, attraverso diari e lettere, un’enorme mole di lettere, circa 4 milioni e mezzo. Nelle lunghe ore di snervante attesa, tra un “attacco” e il successivo, nel caldo soffocante o nel gelo paralizzante, si ripeteva migliaia di volte il rito della ”scrittura”, unico legame col paese natio, sottile filo di speranza per sopravvivere all’immane disastro. Un vero e proprio excursus letterario e canoro mediante il quale onoriamo il ruolo determinante delle donne nel conflitto, riviviamo il minuscolo Festival della canzone che gli italiani riuscivano ad organizzare nelle trincee e nei campi di concentramento, ricordiamo le molte canzoni sorte proprio nel periodo bellico. Reginella, Tiempe belle ‘e ‘na vota, La canzone del Piave, ’O surdato ‘nnammurato” sono un vero messaggio di speranza di pace. “PACE” la parola magica che, dopo la narrazione di tanta catastrofe, si auspica rifulga nitida e netta negli obiettivi delle generazioni future… (Fernando Pannullo) DA VENERDI’ 16 MAGGIO (INAUGURAZIONE ORE 18:30) A VENERDI’ 30 MAGGIO – SPAZIO ESPOSITIVO UTOPIA Mostra collettiva Loverista Ingresso libero Con oltre due anni di attività alle spalle, il Loverismo si mette a lucido ed è pronto a ripartire con una nuova utopica avventura. Ed è proprio l’Utopia il tema di questa mostra che vede 20 artisti impegnati nella ricreazione del proprio mondo ideale. L’appuntamento è al Centro Culturale Elsa Morante (Roma) dal 16 al 30 Maggio 2014, per avere l’occasione di scoprire come i loveristi vedono il mondo, quali personaggi ne fanno parte, quali sono i loro passatempi preferiti, le passioni di cui non possono fare a meno e molto altro ancora. Venti gli artisti in mostra che ci faranno da Cicerone verso nuovi universi: Alessandro Crapanzano, Angelo Barile, Anonymous Art, Antonella Caraceni, Beetroot, Cunene, Daria Palotti, Davide Toffolo, Gerlanda di Francia, Giancarlo Marcali, Ivan Paduano, Ixie Darkonn, Letizia Marabottini, Luca Vallone, Maria Antonietta Cardea, Maria Bressan, Paolo Dizio Ciot, Paolo Pedroni, Selena Leardini. Una mostra nuova di zecca, impreziosita dall’aggiunta di tanti nuovi artisti che hanno deciso di unirsi a questa fantastica avventura, a conferma del fatto che con il Loverismo si vogliono abbattere tutte le frontiere dell’Arte, nell’intento di formare una nuova era per il mondo dell’Arte Contemporaea. E per celebrare i due anni di Loverismo, non perdetevi l’estrazione a sorpresa durante l’opening: al vincitore verrà data la possibilità di farsi fotografare direttamente da Paolo Dizio Ciot! SABATO 31 MAGGIO E DOMENICA 1 GIUGNO ORE 17:15 - TEATRO UNA GIORNATA IN CANTINA di Cappelloni e DOMANDA DI MATRIMONIO di Cechov. Due atti unici a cura della Compagnia Le Maschere Vagabonde dell’Associazione Ancora ’95 Per info e prenotazioni [email protected] o 328.6552225 SABATO 31 MAGGIO DALLE ORE 17:30 - PARCO CORRINSIEME OLTRE Corsa podisitica non competitiva di 5 km, tornei sportivi, premiazioni, musica dal vivo e prosa. Evento promosso dalla Consulta della Cultura del Municipio IX, Comitato San Mauro Abate, U.S. ACLI, A.S.D. Romatletica, A.S.D. Il Gruppo, A.S.D. Campus Biomedico, ASDCST La Mimosa, Ass. Maurizio Zavatta Per info e iscrizioni alla gara [email protected] o 333.8566681 DA SABATO 7 (INAUGURAZIONE ORE 18:00) A DOMENICA 15 GIUGNO – SPAZIO ESPOSITIVO SINtHOMO: “L’arte in sé è la parte muta in eterno, di cui si può in eterno parlare” (Willem De Kooning). Evento curato e ideato da La Fucina Mondriansuite e promosso dall’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana e Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale Ingresso libero LA FUCINA MONDRIANSUITE Klaus Mondrian con i suoi collaboratori ha organizzato un evento espositivo “nomade” intitolato “SINtHOMO”, con molti degli artisti che hanno esposto presso la sua galleria. La “fucina Mondriansuite” esce dalla galleria e si muove per la città ospitata negli spazi espositivi del comune di Roma: Centro Culturale Elsa Morante, Centro Culturale Aldo Fabrizi, Centro Culturale Gabriella Ferri. CONCEPT “L’arte in sé è la parte muta in eterno, di cui si può in eterno parlare.” - Willem De Kooning L’opera d’arte come metafora del disagio dell’uomo contemporaneo è il tema complesso della mostra. Quindici gli artisti, venti le opere in mostra, molteplici i linguaggi che spaziano dalla pittura all’installazione dalla scultura alla performance. Il discorso ruota attorno al “sinthomo” inteso come l’indizio, il segno, la spia della complessità esistenziale dell’uomo contemporaneo, che dolorosamente, in esso si palesa. Il termine deriva dal greco σύμπτωμα: 'evenienza'. Ed è, appunto, questa evenienza che gli artisti in mostra colgono e restituiscono ciascuno nella sua essenza particolarissima. Evenienza, quale metafora della verità nella sua sintesi estrema, si manifesta come effetto finale, non standardizzato, di un convergere di molteplici azioni e reazioni. Chiamiamo sintomo qualcosa che «parla», che vuole esprimersi, e parla innanzitutto in modo autoreferenziale all’individuo e dell’individuo che lo manifesta. È il messaggero di un “significante muto” per molti sconosciuto, che l’artista sublima fino a restituire nell’immediatezza visiva dell’opera d’arte. Si presenta come una metafora del soggetto, ossia come un suo significante privilegiato, costituito da un nucleo simbolico. “Sinthomo” insiste sulle immagini del mondo dell’inconscio e dell’onirico e apre all’osservatore il sentiero della scoperta del proprio universo esistenziale. DOMENICA 8 GIUGNO ORE 21:00 - TEATRO BEDDHU CI BALLA Tarante e tarantelle. Spettacolo di musica e danze tradizionali dell’Italia CentroMeridionale. A cura dell’Ass. Cult. Etnochoreia – Per info [email protected] Ingresso con offerta minima per beneficienza € 3. L’intero incasso sarà devoluto ad Emergency LABORATORI E APPUNTAMENTI PERIODICI In caso di mancato raggiungimento del numero minimo, i laboratori potranno subire delle variazioni rispetto al programma OGNI MARTEDI’ ORE 20:00 SERATA SU ROMA poesie, storie, canzoni e personaggi della cultura romanesca. A cura dell'Accademia Romanesca. OGNI MERCOLEDI’ FINO AL 28 MAGGIO ORE 20:15 CORSO TARANTE E TARANTELLE, balli popolari tradizionali del Sud Italia a cura Roberta Parravano – Posti limitati a max 20 partecipanti, prenotazione obbligatoria a [email protected] (*) OGNI GIOVEDI’ ORE 19:00 CORSO DI RAJA YOGA a cura della Dott.ssa Raffella Ragno – Per info [email protected] o 347.4736489 (*) Per i corsi evidenziati con (*), l’organizzatore chiederà ai partecipanti una quota a titolo di rimborso spese per lo svolgimento delle attività ORARI CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE lunedì-venerdì 9.00-19.00 | Sabato e domenica aperture straordinarie per programmazione eventi INFO www.centriculturali.roma.it | www.autopromozionesociale.it tel. 060608; 06/5021281 Centro Culturale Elsa Morante: P.zza Elsa Morante (quartiere Eur Laurentino)
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