Sede Permanente Incontro con le OO.SS. Nazionali Roma, 19 giugno 2014 Indice Progetti in corso di Sicurezza del Lavoro PIPC: Sviluppi Sperimentazioni e Omologazioni Nuove Tecnologie ATWS in fase di sperimentazione Progetti in fase di avviamento di Sicurezza del Lavoro Formazione: Report 2013 e pianificazione 2014 2 Progetti in corso di Sicurezza del Lavoro PIPC (Punto Informativo Protezione Cantieri) SVILUPPI Sperimentazioni e Omologazioni 4 PIPC (Punto Informativo Protezione Cantieri) Gestore ZPW/I ZPW/I Distanza di sicurezza 1200 ml Distanza di sicurezza 1200 ml PIPC PIPC ĂŶƚŝĞƌĞ Configurazione con Punto Informativo Protezione Cantieri per la messa in sicurezza di un binario percorso in entrambi i sensi di marcia integrato ad un sistema ATWS MFW Zöllner. 5 PIPC (Punto Informativo Protezione Cantieri) Nei giorni 18-19-20/02/2014 sono state effettuate le prove di funzionalità del Sistema Integrato ATWS-MFW + Segnale di Arresto per il PIPC con l’ausilio di un locomotore tra le stazioni di Sasso Marconi e Pioppe di Salvarano, simulando un cantiere di lavoro nella stazione di Marzabotto. 6 PIPC (Punto Informativo Protezione Cantieri) FV MARZABOTTO Km. 105,289 PIOPPE DI SALVARO SASSO MARCONI km 112,813 km 99,071 1270 m 1200 m 300 m PIPC Km. 103,93 PEDALE F500 Km. 102,954 1200 m 1270 m PIPC Km. 106,63 CANTIERE 7 PEDALE F500 Km. 107,900 PIPC (Punto Informativo Protezione Cantieri) • • • Tutti i componenti del sistema di protezione del cantiere Sistema Integrato ATWS-MFW sono stati collocati lungo un cantiere simulato nella stazione di Marzabotto; I Segnali di Arresto per il PIPC ( Punto Informativo Protezione Cantieri), sono stati sistemati a distanza di 1200 mt dal cantiere, da entrambi i sensi di marcia e disposti a lato del binario senza interferire con la sagoma; I Sensori di occupazione (pedali F300) per il rilevamento dell’arrivo dei treni sono stati montati a distanza di sicurezza considerando la velocità della linea e il tempo di liberazione del cantiere. 8 PIPC (Punto Informativo Protezione Cantieri) Sono state effettuate verifiche di: • Sincronizzazione tra le apparecchiature utilizzate; • Corretta ricezione per l’accensione e lo spegnimento del segnale ottico PIPC a seguito della rilevazione di un treno in arrivo; • Corretta rilevazione di un treno in arrivo; • Simulazioni di avarie. 9 PIPC (Punto Informativo Protezione Cantieri) • Ad oggi, è stato omologato il sistema MFW mentre restano da effettuare ancora delle verifiche di captazione legate alle boe del segnale di arresto; • Sono in corso di effettuazione le verifiche di captazione nel mese di giugno 2014; • L’omologazione dell’intero sistema MFW + PIPC si prevede entro l’estate 2014. 10 Sistemi ATWS NUOVE TECNOLOGIE ATWS in fase di sperimentazione 11 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO ZBC 12 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO ZBC Il componente ZBC è un dispositivo che si integra agli attuali ATW in uso, migliorando la sicurezza lungo i cantieri estesi. Il connettore ZBC riesce a far dialogare fino a 16 centrali slave poste lungo il cantiere con la centrale master in modo da monitorare e migliorare il controllo di più zone del cantiere. 13 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO ZBC I Gestori addetti alle centrali slave disposte sul cantiere, verificato che la sezione di cantiere assegnata è in condizioni di sicurezza, inviano un segnale di consenso alla centrale master. Il Gestore master, una volta ricevuti tutti i consensi dalle centrali slave, provvede alle operazioni di spegnimento o accensione del segnale di arresto posizionato al punto di copertura. 14 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO ZBC 15 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO ZBC CONFIGURAZIONE DISPOSITIVO ZBC 16 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO TSC 17 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO TSC • Il componente TSC (Train Stop Control) è un dispositivo che si integra con gli attuali ATWS in uso al fine di migliorare la sicurezza lungo i cantieri estesi. • Nello specifico ogni Gestore dislocato lungo il cantiere è dotato di apparecchiatura radio “Sector Sender” in costante contatto bidirezionale con la centrale TSC. • Il Gestore master, addetto alla centrale TSC, solo dopo aver ricevuto tutti i consensi da parte dei Gestori dislocati lungo il cantiere, può operare sullo spegnimento o sulla accensione del segnale di arresto. 18 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO TSC CONFIGURAZIONE DISPOSITIVO TSC TSC EZE KWA EKF E1 Distanza di sicurezza 1200ml Segnale di arresto EKF ZE 1200 ml A2 A1 CANTIERE SECTOR SENDER 19 Distanza di sicurezza Segnale di arresto E2 Sistemi ATWS: DISPOSITIVO TSC 20 Progetti in fase di avviamento di Sicurezza del Lavoro Scalette per accesso all’imperiale delle Locomotive La DTP di FI ha realizzato, in partnership con una ditta costruttrice, alcuni prototipi da portare in sperimentazione negli impianti della UP, che garantiscono la salita con maggior sicurezza e un puntovita di ancoraggio per lo svolgimento dell’attività sull’imperiale. L’attrezzatura è costituita da: • una scala modulare per facilitare le operazioni di trasporto; • un sistema di ancoraggio al mancorrente posto sull’imperiale dei mezzi di trazione; • un sistema di fissaggio alla rotaia per superare le problematiche dovute alle diverse condizioni del piano d’appoggio; • un corrimano che sovrasta di 1 metro il piano dell’imperiale che consente l’accesso in sicurezza al piano; • un punto vita sicuro di ancoraggio al livello del piano dell’imperiale. 22 Scalette per accesso all’imperiale delle Locomotive I primi risultati della sperimentazione hanno dato esito positivo, sia per quanto riguarda il miglioramento della sicurezza dei lavoratori, sia per quanto riguarda la velocizzazione degli interventi effettuati, con un’ampia flessibilità di utilizzo per i diversi gruppi dei mezzi di trazione che operano nella UP. Nel caso di approvazione e diffusione della soluzione, le ditte costruttrici si impegnano ad assicurare una fornitura completa del prodotto con certificazione di conformità (marcatura CE). Sono stati presi contatti con una IF per proseguire congiuntamente la sperimentazione, verificando la compatibilità del prototipo con tutti i locomotori in servizio; tutte le Zone TE della DTP di Firenze verranno quindi dotate di un prototipo e, se l’esito della sperimentazione avrà il risultato atteso, la sperimentazione stessa verrà estesa all’intera rete. 23 Rilevatore di tensione 3.000 V c.c. Nel mese di luglio 2013 è stata organizzata una riunione in collaborazione con la DTP di Firenze per discutere dello sviluppo del sistema di rilevazione della tensione sulle linee alimentate a 3 kV c.c. a supporto dei manutentori TE degli impianti di RFI. Nello stesso mese di luglio 2013, sono stati avviati i contatti con due università (Perugia e Roma), per una valutazione della soluzione tecnica e dell’affidabilità che lo strumento dovrà possedere. Le università hanno dato un feedback positivo sulla fattibilità del sistema presentato. Il budget necessario allo sviluppo del prototipo è stato approvato e la Direzione Produzione ha dato il benestare a procedere alla stipula di un contratto con l’Università di Perugia. Sono in corso le attività negoziali. Nel corso del secondo semestre 2014 si valuterà l’opportunità di stipulare un analogo contratto con l’Università di Roma. 24 Sviluppo della Cultura della Sicurezza Nel 2012 RFI ha ultimato - in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, Facoltà di Medicina e Psicologia – la prima fase del Progetto di Ricerca “Sviluppo della cultura della Sicurezza per la DTP di Ancona”. Il Progetto Pilota ha consentito una valutazione analitica del livello di coinvolgimento e consapevolezza dei lavoratori alle tematiche di sicurezza, consentendo la successiva progettazione di interventi formativi dedicati, tesi a favorire e a consolidare un positivo approccio alle tematiche di salute e benessere psicofisico. Le iniziative promosse, e positivamente sperimentate, hanno dato risultati evidenti anche in termini di riduzione degli indici di infortunio (infortuni diminuiti del 30% nel periodo 2008-2012). 25 Sviluppo della Cultura della Sicurezza A distanza di circa 5 anni dall’inizio della ricerca-intervento, la DTP di Ancona ha ritenuto utile effettuare una verifica dei risultati ottenuti attraverso una riedizione del questionario utilizzato nel 2008, con le stesse modalità utilizzate durante la prima fase della ricerca che, in linea di massima, prevederà: • la somministrazione di un questionario appositamente sviluppato dai ricercatori dell’Università; • l’analisi e l’elaborazione dei dati, nonché la stesura di un report finale; • la diffusione dei risultati attraverso momenti di incontro con tutto il personale. Ciò consentirà di verificare la reale portata delle iniziative intraprese e di sviluppare ulteriori progetti finalizzati al miglioramento della Cultura della Sicurezza e del Benessere Organizzativo presso la DTP di Ancona. 26 Sistema focus di formazione interattiva Fasi e strumenti per l’analisi degli infortuni 1. REGISTRAZIONE INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 2. INCHIESTA SULLA BASE DELLA GRAVITA’ 3. ADEGUAMENTO DELLA VDR E ATTIVITA’ DI FORMAZIONE 4. SISTEMA FOCUS FORMAZIONE INTERATTIVA 5. PERCEZIONE RISCHIO VALUTAZIONE COMPORTAMENTI 6. DEBRIEFING SISTEMATICO AL TEMINE DI OGNI ATTIVITA’ 27 Sistema focus di formazione interattiva È un sistema che: • utilizza un software di simulazione degli eventi infortunistici realmente accaduti; • contribuisce alla valutazione del rischio analizzando gli accadimenti; • considera l’incidenza dei comportamenti degli addetti e la loro percezione del rischio. 28 Sistema focus di formazione interattiva OBIETTIVI • Individuare le criticità • Elaborare la mappa delle varianti della percezione del rischio • Proporre strumenti e modelli d’intervento • Attuarli nelle singole realtà produttive • Valutare gli effetti di ricaduta 29 Formazione Report 2013 e Pianificazione 2014 Report Piano della Formazione 2013 Focus su Abilitazioni + Mantenimento competenze // Sicurezza Lavoro + Aggiornamento VOLUMI CONSUNTIVATI (giornate/uomo di formazione erogate nell’intero anno 2013) Dati BW-RUN Formazione al 11.06.2014 181.002 circa 7 gg/u medie 4 tipologie di formazione rappresentano l’81,5% dei volumi totali consuntivati nell’anno 2013 Mantenimento Abilitazioni SIC LAV (prima qualific) SIC LAV Aggiornamento / Mantenimento 67.066 35.875 26.427 18.033 37,1% 19,8% 14,6% 10% Abilitazioni dei volumi totali dei volumi totali 56,9% dei volumi totali dei volumi totali Altre tipologie: 18,5% 31 dei volumi totali 24,6% dei volumi totali Confronto tra Pianificato e Consuntivato TOTALE INTERO ANNO 2013 VOLUMI CONSUNTIVATI (giornate/uomo di formazione erogate nell’intero anno 2013) VOLUMI PIANIFICATI (giornate/uomo di formazione PIANIFICATE nell’intero anno) 236.083 181.002 PARTECIPANTI PIANIFICATI (= discenti previsti in formazione nell’intero anno) PARTECIPANTI CONSUNTIVATI (= discenti presenti alla formazione nell’intero anno 2013) 189.975 179.500 = 76,7% INDICE DI REALIZZAZIONE = 94,5% Dati BW-RUN Formazione al 11.06.2014 32 Principali progetti formativi TOTALE INTERO ANNO 2013 – SICUREZZA DEL LAVORO PARTECIPANTI CONSUNTIVATI (= discenti presenti alla formazione nell’intero anno 2013) PREPOSTO FORMAZIONE PARTICOLARE AGGIUNTIVA Applicazione p. 5 Accordi Stato – Regioni del 21.12.2011 5.401 LAVORATORI MODULO FORMAZIONE GENERALE Applicazione p. 4 Accordi Stato – Regioni del 21.12.2011 5.682 LAVORATORI FORMAZIONE SPECIFICA «RISCHIO MEDIO» Applicazione p. 4 Accordi Stato – Regioni del 21.12.2011 5.225 Prosecuzione del progetto pluriennale PREPOSTO Consapevolezza del ruolo 251 Dati BW-RUN Formazione al 11.06.2014 33 Principali progetti formativi TOTALE INTERO ANNO 2013 – SICUREZZA DEL LAVORO PARTECIPANTI CONSUNTIVATI (= discenti presenti alla formazione nell’intero anno 2013) SAFETY DAY – Eventi 2013 (proseguiti nel 2014) 34 Oltre 2.500 Pianificazione Piano della Formazione 2014 Focus su Abilitazioni + Mantenimento competenze // Sicurezza Lavoro + Aggiornamento VOLUMI PIANIFICATI (giornate/uomo di formazione pianificate nell’intero anno 2014) Dati BW-RUN Formazione al 16.06.2014 232.182 circa 8,5 gg/u medie 4 tipologie di formazione rappresentano il 77,5% dei volumi totali pianificati nell’anno 2014 Mantenimento Abilitazioni SIC LAV (prima qualific) SIC LAV Aggiornamento / Mantenimento 102.205 34.759 25.682 17.111 44% 15% 11,1% 7,4% Abilitazioni dei volumi totali 59% dei volumi totali dei volumi totali dei volumi totali Altre tipologie: 22,5% 35 dei volumi totali 18,5% dei volumi totali
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