Rassegna Stampa di mercoledì 12 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Il Gazzettino - Ed. Treviso Il Giorno - Ed. Milano La Nuova Sardegna la Repubblica - ed. Milano La Tribuna di Treviso Il Mattino di Padova Primo Piano Molise Testate on line ORE DI MUSICA SENZA PROF PRESIDI SUL PIEDE DI GUERRA TIRA UNA BRUTTA ARIA IL MINISTRO GIANNINI DISERTA L'INCONTRO 12/11/2014 DIRIGENTI SCOLASTICI IN RIVOLTA: PER NOI SOLO DISAGI 12/11/2014 SCUOLA, I SINDACATI ATTACCANO IL MINISTRO "CI MANCA DI RISPETTO" 12/11/2014 SCUOLE A INDIRIZZO MUSICALE SENZA DOCENTI: COSI' NON VA 12/11/2014 BO, BUSTA PAGA PIU' PESANTE PER OLTRE 2.200 DIPENDENTI 12/11/2014 LA FESICA AVVERTE: "SERVIZIO A RISCHIO PER CARENZA DI FONDI" 12/11/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB 12/11/2014 12/11/2014 Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Avvenire il Tempo Corriere della Sera - ed. Milano il Gazzettino il Giornale - ed. Milano Il Secolo XIX la Gazzetta del Mezzogiorno la Gazzetta del Mezzogiorno il Sole 24 Ore Corriere della Sera Il Secolo XIX TST Tutto Scienze e Tecnologie(La Stampa) TST Tutto Scienze e Tecnologie(La Stampa) Cronache del Garantista Il Fatto Quotidiano "SCUOLA CRUCIALE PER LA CRESCITA" LE SCUOLE PACHISTANE E IL GIORNO ANTI MALALA "OFFENDE NOI E L'ISLAM" 12/11/2014 FONDAZIONI, COSI' LA SCURE FISCALE TAGLIA I FONDI PER LAVORO E SCUOLA 12/11/2014 "STABILIZZEREMO 750MILA DOCENTI ENTRO SETTEMBRE" 12/11/2014 PORTE APERTE IN CONSIGLIO ARRIVANO GLI SCOLARI 12/11/2014 UNA SCUOLA SU TRE "VIETATA" AI DISABILI EDIFICI PUBBLICI, PIANO DA 12 MILIONI 12/11/2014 LA REGIONE ASSICURA I CONTRIBUTI: "ENTRO NOVEMBRE IL DECRETO" 12/11/2014 SOLDI PER MUSEI E SCUOLE INACCESSIBILI 12/11/2014 ECCO LA "SCOLA NOVA" AD ABCD ORIENTAMENTI 12/11/2014 PROVE INVALSI OGGI IL DIBATTITO 12/11/2014 12/11/2014 IMU E TARI, MAGGIORANZA COMPATTA E IN AULA PASSAONO I REGOLAMENTI 12/11/2014 L'AZZARDO BUONO DI INVESTIRE NELLA FORMAZIONE 12/11/2014 COMMENTI DAL MONDO 12/11/2014 DIVIETI IN VIGORE FINO ALLE 15, L'UNIVERSITA' FA POLEMICA 12/11/2014 PERCHE' L'UNIVERSITA' NON E' FEMMINA 12/11/2014 12/11/2014 COSA RESTA DOPO IL BOSONE? "LO SVELIAMO ALLA NORMALE" 12/11/2014 ITALICUM, RENZI: "BASTA RINVII ORA SI DECIDE" UNIVERSITA', SCONTRO TRA BARONI TRAVOLGE LA GIANNINI++ 12/11/2014 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore la Repubblica la Stampa il Messaggero il Mattino il Mattino il Mattino Il Secolo XIX il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica la Repubblica la Stampa il Messaggero SOLO DAL LAVORO VERRA' LA RIPRESA LA TAGLIOLA AGLI EMENDAMENTI FRENA L'ASSALTO AL TFR IN BUSTA 12/11/2014 JOBS ACT, ALLA CAMERA SI CERCA L'ACCORDO O SCATTERA' LA FIDUCIA 12/11/2014 L'INPS NON "SVALUTERA'" LE PENSIONI 12/11/2014 IL VERO JOBS ACT E' "GREEN" 12/11/2014 CONTRIBUTO DI MOBILITA', ESENZIONE A MAGLIE STRETTE 12/11/2014 JOBS ACT, ALTRO FRONTE NEL PD LA MINORANZA INSISTE "NON VA APPROVATO SUBITO" 12/11/2014 BUONA NOTIZIA: I ROBOT CI RUBANO IL LAVORO 12/11/2014 TFR, SCONTRO TRA PD E L'ESECUTIVO MANOVRA, ALLARME CARO BENZINA 12/11/2014 L'UE AVVERTE L'ITALIA "RISULTATI INCERTI SU RIFORME E TAGLI" 12/11/2014 BENZINA, STANGATA IN ARRIVO NEL 2015 12/11/2014 LSU, STOP PER NAPOLI E PALERMO 12/11/2014 ILVA, STIPENDI A RISCHIO: OGGI VERTICE A ROMA 12/11/2014 L'EUROPA DEVE COGLIERE LA SPINTA DI ASIA E USA 12/11/2014 UE: INCERTI I RISULTATI DELL'ITALIA SU RIFORME E SPENDING REVIEW 12/11/2014 LO SPREAD SCENDE SOTTO QUOTA 150 12/11/2014 SCINTILLE PD-FORZA ITALIA RENZI: NON E' BERLUSCONI IL PROBLEMA, MA I SUOI 12/11/2014 TAGLIATI 1.600 EMENDAMENTI NESSUNO SCONTO FISCALE PER IL TFR IN BUSTA PAGA 12/11/2014 LEGGE ELETTORALE, VERSO L'ACCORDO RENZI: "ORA BISOGNA CORRERE" OGGI L'INCONTRO CON BERLUSCONI 12/11/2014 GIU' IL TETTO PER NON PAGARE L'IMU SULLE SECONDE E TERZE CASE "FINTI RUDERI" IN AUMENTO DEL 12,4% 12/11/2014 RENZI: ULTIMA CHIAMATA PER BERLUSCONI 12/11/2014 PENSIONI, LA CRISI SI MANGIA L'ASSEGNO MA IL GOVERNO VARA LE CONTROMISURE 12/11/2014 12/11/2014 'T" Quotidiano IL GAZZETTINO Data Pagina J..REVISO Foglio 12-11-2014 6 1 Ore di musica senza prof presidi sul piede di guerra LA PROTESTA TREVISO - I dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi di Crespano, Caerano, Carbonera, Susegana, Quinto e Santa Lucia di Piave sono sul piede di guerra. Il problema riguarda le cattedre relative allo strumento musicale che non sono state assegnate per il corrente anno scolastico. Un problema di notevole portata, soprattutto perchè, a sollevarlo, sono le scuole medie ad indirizzo musicale. Il segretario provinciale Snals, Salvatore Auci, ha preso in mano la patata bollente segnalando il fatto alla segreteria generale del sindacato di categoria. Ma ha fatto di più. Ha chiesto di verificare se al Miur rimangono ore residue di strumento per poter sanare questa incresciosa situazione. Tutto nasce da un cambiamento di rotta. Il dirigente dell'Ufficio scolastico di Treviso, Giorgio Corà, infatti, lo scorso anno aveva attribuito ai sei istituti sei ore ciascuno dalla classe prima per uno strumento che l'istituto doveva scegliere. Ma nell'anno scolastico in corso le cose sono cambiate e l'attribuzione di cattedra per lo strumento musicale non ha avuto continuità per le nuove classi prime. Infatti, l'ex Provveditorato per il corrente anno non ha assegnato alcun organico per le classi prime, malgrado le rassicurazioni date in precedenza ai dirigenti scolastici coinvolti. A rimetterci gli studenti che si sono iscritti alle medie ad indirizzo musicale e per tempo hanno effettuato le relative prove attitudinali al fine di essere assegnati a una prima classe "musicale". I genitori sono imbufaliti soprattutto perchè avevano avuto assicurazioni nel periodo delle prescrizioni e i dirigenti scolastici hanno segnalato al dirigente regionale del Veneto, Daniela Beltrame, e al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, l'anomala situazione. Ma non hanno ancora ricevuto risposta. Codice abbonamento: 068391 SI CAMBIA al cinema Embassy Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Quotidiano Data Pagina Foglio . _ ... ~_._-- OGGI LA RIUNIONE -MIlANO- IL MINISTRO dell'Istruzione diserta all'ultimo l'incontro della «Buona Scuola» previsto stamattina all'istituto tecnico Zappa. Nessuna tappa lombarda per Stefania Giannini all'interno del taur programmato in tutta Italia per presentare i conte,nuti del rapporto del Governo. «E stata richiamata al Quhinale per la pre·· sentazione del progetto Expo Milano 2015 al Presidente Napolita- no, insieme al mnustro MartìnID>, rivelano da Palazzo Trastevere. Tunavia, fino a ieri il suo nome non compariva tra i presenti all'evento che coinvolgerà i vertici della società Expo e il presidente della Regione Lombardia Roberto MaronÌ. Sul dietrofront porrebbe aver pesato l'atmosfera di tensione creatasi anorno all'appuntamento; allo Zappa ci sarà il capo della segreteria tecnica del ministero Francesco Luccisano. Ci saranno i dirigenti dell'Ufficio scolastico regionale, l'assessore Valentina Aprea, presidi, docenti e scolaresche. Fuori, di tutto. «Proveremo a entrare - dice Francesco di Rete Studenti e Collettivo Dillinger - visto che vogliono "ascoltare tutti". Spiegheremo che non vogliamo multinazionali a finanziare le scuole e a sfnmare gli smdentÌ». I CI SARANNO i lavoratori degli Ambiti scolastici territoriali di Monza, Lodi e Lecco per protestare contro l'accorpanlento con Milano, Pavia e Como. Boicotteranno l;incontro i sindacati lombardi CFèDiil, Cis! Scuola, UiI Fgu Gilda): «Ci Scuola, . I hanno dato tre minuti e un solo intervento a nome dì tutti e cinque le rappresentanze regionali». Ma faranno comunque avere al ministro un documento con le proprie critiche al piano. Lu.Sa. Codice abbonamento: 068391 Stefania Giannini 12-11-2014 5 1 Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 Quotidiano LIIUOII Data Pagina .GtIa .&rduna Foglio 12-11-2014 8 1 Dirigenti scolastici in rivolta: per noi solo disagi di Caterina Cossu ORISTANO Codice abbonamento: 068391 Tutte le sigle sindacali nella stessa riunione e, alla fine della seduta, in accordo sul da farsi. Non era mai successo né che riuscissero ad avere un confronto globale né che arrivassero a una decisione comune. Ma la misura è colma. «Il malcontento e il disagio di tutti noi e delle nostre scuole non è più tollerabile - denunciano in molti intervenendo durante l'assemblea -. Dobbiamo trovare un fronte comune per far valere con forza le nostre rivendicazionÌ». Così è deciso, marceranno uniti e manifesteranno. Prima contro la Direzione scolastica regionale a Cagliari e poi a Roma, alla volta del Ministero dell'Istruzione, in una manifestazione a carattere nazionale. «Non saranno due manifestazioni disgiunte o scollegate, si tratterà di due momenti di un fronte comune di protesta». Così hanno chiesto a gran voce e ottenuto i capi d'istituto di tutta la Sardegna, riuniti ieri nell'aula magna del liceo scientifico Mariano IV di Oristano. La scuola è stata scelta proprio per la sua centralità e il grande spazio a disposizione, dove hanno tro- vato posto 120 dirigenti scolastici provenienti da tutta l'Isola. La metà di quelli nominati in tutta la regione, per un' occasione da alcuni di loro definita storica proprio per la sua capillare diffusione. Sul tavolo a dirigere l'assemblea sindacale c'erano anche i rappresentanti nazionali Mario Guglietti per Cisl Scuola e Alessia Pipitone per l'Associazione nazionale presidi (Anp), oltre ai segretari generali regionali di Cisl scuola, Uil scuola, Anp e~ (Sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola) e un rappresentante per Flc Cgil regionale. In discussione all'ordine del giorno, come in tutto il resto d'Italia, la determinazione unilaterale del fondo nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, per i bienni 2012-13 e 2013-14, oltre che i relativi effetti integrativi regionali. <<Vogliamo che la nostra categoria di dirigente sia assimilata a quella di tutti i dirigenti statali, la famosa dirigenza unica - spiegano in molti durante la riunione -. La scuola è ormai allo sbando, nessuno è riuscito fino a ora a organizzare una riforma sostanziale che sia davvero utile e proficua». Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 5 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 12-11-2014 9 1 Scuola, isindacati . attaccano il ministro "Ci manca di rispetto" Le 5sigle non part~ciperanno oggi all'incontro previsto con la Giannini: "Concessi solo 3 minuti" TIZIANA DE GIORGIO U NA «mancanza di rispetto» nei confronti della scuola stessa. Un <l'confronto solo di facciata e di propaganda» a cui i sindacati lombardi rispondono disertando l'appuntamentovoluto dal ministro. È la risposta di Cgil, Cisl, Uil, Snasl e Gilda all'incontro sulla "Buona scuola" che ci sarà stamattina all'istituto tecnico Zappa. Si tratta di una delle date conclusive del tour di consultazione del governo Renzi - nato con l'intento di raccogliere spunti, suggerimenti osservazioni sulla riforma annunciata per il mondo dell'istruzione le cui linee guida sono contenutein un dossier di oltre 130pagine - alla quale oggi parteciperanno rappresentanti di studenti, presidi, genitori, oltre alle istituzioni scolastiche lombarde. All'appuntamento, dove è atteso il ministro Stefania Giannini, erano state invitate anche le sigle sindacali che rappresentano GLI STIPENDI Il vertice al tecnico Zappa inserito nel tour consultivo delgovemo SNALS Nella "buona scuola", gli scatti di anzianità verrebbero sostituiti da quelli di competenza, da destinare solo a pochi insegnanti Fra le critiche dei sindacati l'esclusione di bidelli, tecnici e personale amministrativo dal piano di assunzioni per i prossimi anni stampa ILCONFRONTO Si chiede una consultazione estesa sui temi della riforma, che non deve limitarsi a quella lanciata online sul sito del ministero ad uso esclusivo 068391 IL PERSONALE Ritaglio scuole». Si parla, cioè, di bidelli, del personale tecnico e amministrativo, per i quali «il decreto di stabilità taglia oltre 2milapostichealivello lombardo si tradurrebbero in circa 200 posti in meno», hanno precisato qurantela presentazionedeldocumento.Mafraitemiaffrontatisiponel'accento anche sul nodo degli scatti di anzianità bloccati per gli insegnanti. A fare ironia sul tema della buona scuola, alla vigilia dell'incontro, ci hanno pensato i collettivi studenteschi che ieri pomeriggio sono riusciti a fare irruzione a Palazzo Reale alla mostra di Van Gogh. In una quarantinasono saliti rapidamente per le scalinate e sono entrati nelle prime due sale dell' esposizione srotolando uno striscione con la scritta <<la buona scuola meticcia solidale e gratuita», sfilando dietro a cartelli con scritto "investire nella cultura uguale unico antidoto a crisi ignoranza e razzismo". Dopo una trattativa con il personale, sono riusciti nel loro intentodivisitarelamostradedicataal pittore olandese senza pagare. Codice abbonamento: Protesta di un gruppo studentesco alla mostra suVanGogh i lavoratori della scuola. Ma l'invito è stato rispedito al mittente: «Ci hanno dato tre minuti perparlare-spiegano- il tutto in un solo intervento anomedi tutti e cinque i sindacati regionali». Un lasso di tempo insufficiente, secondo Cgil, Cisl, Uil, Snasl e Gilda, per affrontare realmente e discutere dei problemi. Ma soprattutto un «metodo non serio». ' Poco credibile, per i sindacati lombardi, la rivoluzione annunciata da Renzi: «Nel piano sulla buona scuola non si parla mai di nuovi finanziamenti - contestano - e nella legge di stabilità si parla di ulteriori tagli». Osservazioni e critiche sono state riassunte in un documento unitario che è stato spedito al ministero in sostituzione dei tre minuti concessi. Fra i temi toccati, la questione delle assunzioni dei 148mila nuovi docenti. «Non possiamo che condividerle - scrivono - ma mancano i riferimenti alla stabilizzazione del resto del personale che fa funzionare le destinatario, non riproducibile. Pag. 6 Quotidiano la triBuna Data Pagina Foglio 12-11-2014 23 1 LETTERA DI QUATTRO PRESIDI AL MINISTRO Scuole a indirizzo musicale senza docenti: così non va cata assegnazione dei professori di discipline musicali sono ora sul piede di guerra i presidi dei sei istituti comprensivi della Marca: Crespano, Caerano, Carbonera, Susegana, Quinto e Santa Lucia. Di loro pugno hanno scritto lo scorso :I ottobre una lettera di protesta indirizzata alla dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, senza ricevere ad oggi risposta. Per questo dei sei presidi ben quattro (Caerano, Carbonera, Crespano e Susegana) non hanno esitato a spedire una seconda missiva il 30 ottobre, all'indirizzo stavolta del ministro dell'istruzione Stefania Giannini: «Purtroppo per l'anno scolastico 2014/2015 l'ufficio scolastico provinciale di Treviso, pur confermando in organico di fatto l'assegnazione delle ore di strumento musicale alla classe seconda, non ha dato continuità all'iniziativa, negando le ore per la nuova classe prima», scrive al ministro il quartetto dei presidi. Nel frattempo l'orientamento all'indirizzo musicale nelle scuole coinvolte non è rimasto affatto una "voce fuori dal coro". Gli alunni di prima avevano sostenuto le prove attitudinali. I genitori hanno iscritto i loro figli e sostenuto !'investimento per l'acquisto di uno strumento. Le scuole medie avevano avviato accordi e convenzioni con il comuni. Ora tutto sembra esser svanito nel nulla: «Un indirizzo musicale avviato l'anno precedente deve avere la necessaria continuità», puntualizzano i presidi. Un'anomalia segnalata anche dal segretario provinciale dello Snals di Treviso, Salvatore Auci, che ha messo a conoscenza la segreteria generale del sindacato della scuola sollecitando un intervento: «Ho chiesto di verificare se al ministero restano disponibilità di ore per poter sanare questaincresciosa situazione». Alessandra Vendrame ©RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Sei scuole medie nella Marca lo scorso anno scolastico danno il "la" e attivano alloro interno un indirizzo musicale, con tanto di docenti assegnati nell'organico di fatto - confermati dall'Ufficio scolastico regionale - in cattedra in una sezione di ciascuna scuola per l'insegnamento di uno strumento. Ma, passato appena un anno, la musica cambia: l'assegnazione dei docenti per l'anno scolastico in corso nelle nuove classi prime viene meno. Così, mentre gli studenti di seconda continuano a percorre la strada dell'indirizzo musicale, quelli del primo anno sono rimasti a piedi. Per la man- Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 7 Graduatorie ATA terza fascia Palermo: convalida il 14 novembre L’Ufficio Scolastico di Palermo vuole rispettare la tempistica diramata dal Miur per la pubblicazione delle graduatorie del personale ATA di terza fascia. Pertanto sollecita le segreterie scolastiche alle prese, in questi giorni, con la valutazione delle domande, affinchè si giunga alla fase di convalida per il 14 novembre. Successivamente sarà diramata la data di pubblicazione delle graduatorie provvisorie. Solo in questo modo si potranno avere le graduatorie definitive per l’inizio dell’anno solare 2015, come auspicato dalla tempistica Miur. Graduatorie III fascia ATA: la tempistica delle operazioni, dal 5 Gennaio 2014 prenotazione Graduatorie Quella della convalida è un’operazione molto importante, perchè se le segreterie scolastiche non hanno inserito molti dati, risulterà poi difficile rettificare nella fase delle provvisorie (ci auguriamo piuttosto che le segreterie abbiano fatto tesoro degli errori commessi durante la fase relativa alle graduatorie di istituto del personale docente). 12 Novembre 2014 I sindacati della Lombardia rifiutano l’incontro con Giannini I sindacati lombardi della scuola non saranno presenti all'incontro con la ministra Stefania Giannini, previsto per oggi a Milano. E' quanto riporta l’agenzia Adnkronos che cita una nota firmata dalle sigle Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Fgu Gilda. La decisione a causa della concessione di uno spazio, definito eccessivamente limitato: "Ci ha dato tre minuti e un solo intervento a nome di tutti e cinque i sindacati regionali". Uno spazio che "non basta per parlare dei problemi della scuola e non è serio". I sindacati definiscono inoltre il piano del governo per la 'buona scuola' "non credibile": "non è finanziato, non parla mai del contratto e delle relazioni con le organizzazioni dei lavoratori" spiegano i sindacati. E annunciano che faranno avere alla Giannini un documento nel quale esporranno le proprie critiche al piano. Tra gli argomenti più caldi, il rinnovo del contratto, la cancellazione degli scatti di anzianità e l’istituzione del 'registro nazionale' che, secondo le organizzazioni sindacali, prelude alla introduzione di un sistema a chiamata diretta da parte dei dirigenti. Quotidiano nSole9]{l mmrn Data 12-11-2014 Pagina 30 Foglio 1 «Scuola cruciale per la crescita» Lo Bello: formare risorse umane per le eccellenze e aprire alle aziende 'MAGOFCONOMlCfl. di Eugenio Bruno è un passo avanti che il no, stroPaesedevecompierese vuole recuperare ilgap accu' mulato negli ultimi anni dai suoi competitor: considerare la scuola «non più come un luogo chiuso di studio ma come un fattore cruciale per la crescita economica e sociale del Paese». A sottolinearlo al Sole 24 Ore è Ivan Lo Bello. In quest'ottica, il vicepresidente per l'Education di Confmdustria giudica cruciali iniziative come laXXl Giornata nazionale Orientagiovani, che si terrà venerdì 14 novembre a Reggio Emilia e che avrà come titolo FabbricAzio- ne: lo meccanica del sapere. Il senso dell'appuntamento lo spiega lo stesso Lo Bello: raccontare ai giovani «che cos'è l'industria e che cos'è la manifattura». Spiegando, ad esempio, che la «fabbrica non è più un casermone grigio con una lunghissima catena di montaggio», ma è un luogo in cui si costruisce il futuro. Come dimostra - aggiunge - «la meccanica italiana che occupa un posto di eccellenza nel mondo e ha un livello di innovazione altissima». Per questo è importante parlare anche di co- me formare le risorse umane che servono a farla funzionare. In un Paese come il nostro dove - è bene ricordarlo -l'alto tasso di abbandono scolastico rimane invariato e la disoccupazione giovanile continua invece ad aumentare. Da qui a soffermarsi sulla "buona scuola" voluta dal governo e delrafforzamento dell'alternanza scuola-lavoro contenuta al suo interno il passo è breve. «Mol- to spesso - dice il vicepresidente di Confmdustria -l'alternanza è stata vista come un attentato all'a\)tonomia delle scuole ma non è così», Il perché è presto detto: «Accanto ai saperi e alle competenze che il sistema scolastico trasferisce ai ragazzi bisogna mettere il "saper fare" se vogliamo evitare che i nostri giovani arrivino a 25-26 anni senza avere un'idea di che çosa sia un'azienda o un posto di lavoro». Se per anni un discorso del genere era impedito dalle. barriere ideologiche che esistevano nel paese oggi invece è possibile farlo. A patto - spiega - «di cominciare a correre per recuperare decenni di ritardo che abbiamo accumulato da Paesi come la Germania». Sempre a proposito della "buona scuola" e della consultazione pubblica che si chiuderà sabato 15, Lo Bello ricorda il contributo offerto da Confindustria con le 100 proposte presentate un mese fa. Augurandosi che molte di esse «vengano accolte». Specie se «vogliamoedobbiamoevitarealimentarelapolarizzazione già in atto tra chi ha un alto livello di formazione, i cosiddetti high skill, e chi ha tin basso livello di istruzione e di competenze, cioè i low ski!l». A suo giudizio, per la scuola italiana è giunto il momento di fare «il salto di qualità». Che vuoi dire aprirsi alla rivoluzione digitale in atto ma non solo. È l'intera didattica infatti che va adeguata alle esigenze del presente. E soprattutto del futuro. Quella «frontale» non va più bene; per lui, serve un nuovo modello di insegnamento che «stimoli il confronto e la crescita» tra i ragazzi. Ma i nodi con cui il nostro sistema di istruzione deve fare i conti non ftniscono qui. Come dimenticare la difftcoltà con cui le nostre imprese trovano i proftli tecnici di cui hanno bisogno? Sul punto il vicepresidente di Confmdustria ha le idee chiare: bisogna investire sull'orientamento. Magari facendo «come in Germania dove le Camere di commercio deftniscono periodicamente i profIli più richiesti dal mercato». In realtà un meccanismo sinlile - fa notare - esiste anche da noi ed è il sistema Excelsior di Unioncamere. Si potrebbe ripartire da lì - è il suo consiglio - «se si vuole superare ilmismatch tra domande e offerta dì lavoro che oggi scontiamo». E magari «si potrebbe andare anche oltre dotando le reti scolastiche di un proprio ufftcio di placement come fanno oggi alcune università». ~ RIf'RO[;~)UmERISERVATA ~~~:-~~.". ~.::~.~~;~ -..r ::: -~ • _7 Codice abbonamento: -:."E-.=..- '" ~_-- 068391 «S~l;()l~:::~l~l~e~; laC1eS;l~): Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 10 Quotidiano Le scuole pachistane e il giorno anti Malala «Offende noi e l'Islam» Ma sui social network c'è chi difende la premio Nobel Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo l'accusa «È uno strumento dell'Occidente e la sua autobiografia è blasfema, va proibita» 12-11-2014 17 Foglio 1 Data COBBIEBE DELLA SEBA Proteste ~ Lunedì una federazione di 150 mila scuole private pachistane ha lanciato la «Giornata anti Malala», con l'accusa che la giovane «offende il Pakistan e l'Islam>>. L'iniziativa comprende marce e conferenze !D In particolare, Malalaè accusata di «far parte dello stesso club di Salman Rushdie», lo scrittore angloindiano che fu oggetto di una fatwa di morte per Versetti satanici, il suo libro giudicato «blasfemo» perl'lslam Chiè ~ Malala Yousafzai, nata nel 1997 nel Nord del Pakistan in una famiglia che gestiva alcune scuole. A 12 anni inizia a tenere un blog sul sito in urdu della Bbc. Nel 2012 viene ferita gravemente da alcuni talebani ~ Trasferita per cure in Gran Bretagna, vi resta con la famiglia. Continuagli studi e la sua lotta per l'istruzione dei bambini nel mondo: vince molti premi tra cui il Nobel 2014 perla pace I 068391 A lezione Giovani studentesse pachistane nella scuola improvvisata da una Ong alla periferia di Islamabad (Ap) I Codice abbonamento: Un giorno di conferenze, della ragazza andrebbe bandimarce, proteste in 150 mila to», ha sostenuto Ali. In realtà, scuole del Pakistan al grido di nel libro scritto dalla giovane «I am not Malala»: la prima pachistana con la giornalista grande rivolta organizzata in inglese Christina Lamb, il sipatria contro la ragazzina nata gnor Yousafzai definisce i Vernella remota valle di Swat poi setti <<un'offesa all'IslaI11», ma diventata una star mondiale aggiunge che vanno letti codei diritti umani. Autrice di un munque: «L'Islam è così deboblog in urdu per la Bbc già a 12 le da non tollerare un'opera che anni, ferita gravemente dai ta- l'attacca? Non il mio Islam», ha lebani arcinemici dell'istruzio- dichiarato. ne femminile nel 2012, da alloTI fronte anti-Malala, sottolira Malala Yousafzai vive in Gran neano i media pachistani libeBretagna dove studia e si batte ral, riflette la mentalità delle per dare a ogni bambino (e classi più povere e arretrate del bambina) del mondo il diritto a Paese. Le élite hanno invece restudiare. Riverita dall'Occiden- agito con sdegno all'iniziativa e te con mille riconoscimenti, un sui social network hanno difemese fa ha vinto il massimo tri- so la giovane. buto, il Nobel per la Pace. È staIn Germania, in una confeto quel premio a rendere anco- renza stampa congiunta, la ra più evidente la spaccatura cancelliera Angela Merkel ieri del Pakistan, riguardo alla gio- ha chiesto al premier pachistavane attivista ma non solo. Nel no Nawaz Sharif che ne penPaese dove i «talebani», o co- sasse di quegli attacchi a Malamunque gli estremisti islamici, la. «Penso che lei abbia reso un controllano intere regioni e grande servizio al Pakistan, il migliaia di scuole, dove la «leg- Paese è stato molto fiero quange sulla blasfemia» condanna do ha ricevuto il Nobel», ha riregolarmente cristiani e apo- sposto diplomaticamente Shastati veri o presunti perfino alla rif, cambiando poi però argomorte, la travolgente ascesa di mento vista la delicatezza del Malala come icona internazio- tema. <<TI Pakistan sta scivolannale ha suscitato fin dall'inizio do verso un baratro di intolleammirazione, ma anche rabbia ranza, ignoranza, crudeltà e are sospetti. L'accusa è di essere roganza e ha assoluto bisogno <<lillO strumento dell'Occiden- di eroi - ha accusato dal quote», o perfino un'agente della tidiano Dawn la scrittrice RazCiao ya Siddiqui -. E tutti avrebbe«È evidente che Malala ha un ro considerato Malala un'eroilegame con Salman Rushdie, na se quel giorno i talebani fanno parte dello stesso club l'avessero uccisa. Invece è sonemico della nostra Costituzio- pravvissuta e dice pure di non ne e dell'Islam», ha dichiarato aver paura di nessuno. Con i taMirza Kashif Ali, presidente lebani e i loro seguaci è l'equidella federazione di scuole pri- valente di agitare un drappo vate che lunedì ha lanciato rosso davanti a un toro. Povero l'iniziativa. La prova? «Nell'au- PakistaID>. tobiografia della ragazza, "1 am Cecilia Zecchinelli Malala", suo padre difende i @RIPRODUZIONERISERVATA "Versetti satanici" di Rushdie, - - - - - - - - - - proibiti nel nostro Paese perché blasfemi, e anche il libro Pagina del destinatario, non riproducibile. Pag. 11 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 12-11-2014 33 1 Fondazioni, così la scure ;fiscale taglia i fondi per lavoro e scuola A Lucca (e provincia) potrebbero mancare i fondi necessari per ristrutturare gli edifici scolastici. A Padova il timore è che vengano ridotti gli incentivi per ricollocare i lavoratori over 50, estromessi dalle aziende manifatturiere fallite per colpa della Grande Crisi. Ad Ascoli Piceno gli interrogativi riguardano le misure a sostegno dell'autosufficienza, per ora un piccolo palliativo per chi si occupa di familiari con patologie invalidanti. A Fossano (Cuneo) lo spauracchio è invece la riduzione di taglia del Fondo emergenza sociale, utile a sostenere le famiglie destinatarie di sfratti esecutivi perché impossibilitate a pagare affitti e mutui. Potremmo definirli «danni collaterali» dell'aumento dell'imposizione fiscale per le 88 fondazioni bancarie, ipotesi contenuta nella legge di Stabilità appena "incardinata" in Parlamento. Maggiore tassa- • La legge di Stabilità prevede per le fondazioni bancarie una riduzione della quota di esenzione sui dividendi incassati. Un rischio per le erogazioni. sottolinea il presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti (foto), secondo il quale «siamo l'unico Paese in Europa che non prevede benefici per la filantropia» Vincenzo Marini (foto), il governo dovrebbe prendere esempio dal Nord Europa dove è stato incentivato il cosidetto «secondo welfare» contestualmente alla riduzione del «pilastro pubblico» .Peril vicepresidente dell'Acri e presidente della Cassa di risparmio di Ascoli Piceno, Ritaglio Scuola: testate nazionali Codice abbonamento: I Lavicenda ~()U 068391 I «In Europa siamo l'unico Paese che non prevede alcun beneficio per la filantropia», attacca Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, l'Associazione delle casse di risparmio. Gli fanno eco dalla fondazione Cariparo (Padova e Rovigo) che I Il non proAt delle fondazioni e il peso del Fisco calcola un multiplo (fiscale) di I 15 volte e mezzo per il 2015 se la tassazione !'ipotesi dovesse diventare realIl patrimonio In milioni di euro tà «con un taglio alle erogaziocontabile delle 360* ni per la collettività di otto mi* stlrnd fondazioni lioni di euro». Marcello Bertocbancarie chini, direttore della fondazioLe erogazioni ne Cassa di risparmio di Lucca, in attività :'-'l)U parla di un (mancato) assegno filantropiche <<per tre milioni di euro che in(dal 2000 al 2013) ciderà sull'assistenza alla cate]00 gorie più deboli». Mentre VinGli investimenti cenzo Marini, vicepresidente in attività (ì Acri e numero uno della Cassa Ananziarie (2013) 2011 2012 2013 2011+ 2015 di risparmio di Ascoli Piceno, i-onte: Acri d'Arco invita a copiare (per una volta) le best practice nordiche che zione che si esprimerebbe sotChe fine fa il «welfare parte- : incoraggiano il secondo welfato forma di riduzione della cipativo» - per dirla con le pa- re contestualmente alla riduquota di esenzione sui dividen- role del premier Matteo Renzi zione del «pilastro pubblico» ti percepiti che scenderà dal - convinto sostenitore della per effetto delle politiche di au95% al 22, 26% e che avrebbe an- «governance sociale allargata sterity. Renzi l'ha appena defiche effetti retro attivi impattan- alla partecipazione dei corpi nito «primo settore» (e non I do sull'esercizio in corso cointermedi e del terzo settore»? più «terzo»). Così non rischia stringendo le ad attingere ai Il paradosso è che la misura di essere l'ultimo? fondi di riserva per coprire bu- non riguarderà i soggetti proFabio Savelli chi (non preventivati) di bilan- fit, per i quali la quota di esenIlPJ{tI'jabiosavelli I cio. zione resterà immutata. Cl RIPRODUZIONE RISERVATA stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 12 Quotidiano Data Pagina Foglio Il 12-11-2014 12 1 i «Stabilizzeremo 750mila docenti entro settembre» ROMA Codice abbonamento: 068391 ella legge di stabilità ci saranno le risorse, a gennaio arriveremo con un semplice prowedimento che prevede un cambiamento delle regole del gioco per quanto riguarda la carriera degli insegnanti, l'organizzazione e il funzionamento dell'autonomia scolastica e dal primo di settembre, con un grande piano di formazione che è quello su cui si gioca la credibilità di questo governo e la mia personale, metteremo in campo un organico stabile - anche nella scuola come nella politica serve stabilità - di 750mila insegnanti, che se ben formati faranno la differenza per il futuro deinostriragazzi e della nostra società». Lo ha annunciato ieri il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ospite di "IncontriAdnkronos". Il ministro ha tracciato poi un bilancio positivo dell'iniziativa lanciata dal governo "La buona scuola". «Un milione di contatti, oltre centomila questionari compilati. Sabato chiuderemo a Matera». Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 13 Quotidiano -ILILL'TlE~M! ~ \ ,/ \~' 1 _ II I/d .1 Data Pagina [--- '~'J _ _ Foglio 12-11-2014 13 1 CAMPIDOGLIO Porte aperte in Consiglio Arrivano gli scolari Codice abbonamento: 068391 • Riparte, per il secondo anno, l'iniziativa «Porte Aperte in Campidoglio», progetto nato per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze delle elementari e medie alla vita politica della città. Avvicinare i giovani ai meccanismi di funzionamento della macchina amministrativa e conoscere i luoghi dove si opera quotidianamente, le basi del progetto. «Porte aperte in Campidoglio» è stato presentato dal sindaco Marino e dall' assessore alla Scuola Cattoi. Il progetto, a cui parteciperanno fino ad aprile 64 classi provenienti da 20 scuole elementari e medie, ha alla base anche il rispetto e l'educazione civica, oltre l'intenzione di battere il bullismo. Nella passata edzione hanno aderito al progetto 1500 scolari. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 Quotidiano COB1IIEBE DElLA SERA MILANO Data Pagina Foglio 12-11-2014 7 1 Barriere architettoniche Una scuola su tre «vietata» ai disabili Edifici pubblici, piano da 12 milioni In 7 mesi il Comune ha mappato uffici pubblici, musei, teatri, scuole, centri sportivi. Su questa base è stato pianificato un piano di interventi da 12 milioni di euro, per il 2014, per abbattere le barriere architettoniche. n direttore centrale dei Lavori pubblici, Massimiliano Papetti, ieri l'ha illustrato nelle commissioni congiunte Servizi sociali e Lavori pubblici, alla presenza degli assessori Maran e Rozza. Solo una scuola su tre, oggi, è adeguata ai livelli minimi richiesti (138 edifici su 460); vanno adeguate 17 strutture museali su 28, 6 mercati sui 25, 10 biblioteche su 27. E, ancora, fermate del tram e marciapiedi. Un milione di euro di un appalto che è stato re scisso dal Comune per inadempienze è stato rigirato per l'adeguamento di percorsi pedonali turistici. Sono stati ripensati anche i camminamenti con sassi di fiume lungo i Navigli <<pensati per le carrozze trainate dai cavalli - ha detto l'assessore Rozza -, ma impraticabili per chi si muove con la carrozzina». Altri tre milioni di euro (che s'aggiungono ai 9 milioni e 300 mila euro del 2013) sono destinati ad Atm per il completamento delle scale mobili nelle linee 1 e 2. La mappatura proseguirà con l'aiuto delle zone e dei cittadini. P.D'A. Codice abbonamento: 068391 © RIPRODUZ!ONE RISERVATA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 15 Quotidiano IL GAZZETTINO Data Pagina Foglio 12-11-2014 13 1 SCUOLE PEIL'llfAtilll La Regione assicura i contributi: «Entro novembre il decreto» Sostegno economico assicurato anche quest'anno alle scuole per l'infanzia. La Giunta veneta reperirà anche per il 2014 le risorse finanziarie necessarie alla normale e ordinaria prosecuzione delle attività a favore dei servizi per la prima infanzia (asili nido 0-3 anni e scuole per l'infanzia 3-6 anni) in tutta la regione. «L'impegno - ha dichiarato l'assessore regionale ai Servizi sociali Davide Bendinelli - è di dare risposte con specifici provvedimenti che la Giunta prenderà entro fine settimana. Riusciremo anche stavolta a dare la copertura richiesta ai fondi regionali dei servizi per la prima infanzia. La Regione sta facendo uno sforzo enorme e dimostrando un grande senso di responsabilità nei confronti dei suoi cittadini per mantenere il suo modello di servizi educativi per l'infanzia. Speriamo anche per il futuro di poter continuare in questo impegno». Nei giorni scorsi la Federazione italiana scuole materne (Fism) aveva ventilato una serrata delle strutture per le difficoltà di carattere finanziario derivate dal mancato trasferimento delle risorse da Stato e Regione. Bendinelli ha assicurato che l'erogazione dei contributi regionali sarà effettuata entro fine novembre con un apposito decreto del dirigente dei servizi sociali. Codice abbonamento: 068391 SCUOlE Trovati i fondi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Quotidiano Milarfo Data Pagina Foglio 12-11-2014 4 1 /2 BARRIERE ARCHITETTONICHE Scuole e musei vietati ai disabili Un piano da 12 milioni di euro Marta Bravi a pagina Il BARRIERE ARCHITETTONICHE Il piano di Palazzo Marino Soldi per musei e scuole inaccessibili Diritti dei disabili: il Comune corre ai ripari in vista di Expo. E tra asili emedie, uno su tre non è a norma Marta Bravi • Si scrive Peba, si legge Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, che è stato adottato dal Comune e deliberato il 24 ottobre con la creazione di una task force. Tradotto: 10.8 milioni già stanziato per il 2014 e sono previsti altri 12 milioniperil2015.Diquesti3,8milioni saranno destinati a interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in tutti gli edifici scolastici comunali, dai nodi alle scuole secondarie di primo grado, 2 milioni per le l'assessore Majorino: «Presto un'app e un sito sui luoghi accoglienti» tano invecetutteinregolale sedidell'anagrafeei12teatripubblici. La fotografia scattata dagli uffici tecnici di Palazzo Marino, coni' obiettivo direndere lanostra città accogliente e accessibile a tutti, parla di 21 impianti sportivi su30 amisura di disabile, tra quelli gestiti da Milanosport, l risulta «sufficientemente» accessibile e4 in attesa di un intervento. Dei 104 impianti gestiti da enti, associazioni, 79 risultano non accessibili per gli spettatori. In vista di expo è la giunta arancione ha dato il via libera alla taskforce sulla disabilità, che si sta cimentando nel progetto di realizzazione di lOpercorsi turistici alla scoperta della città pensati per disabili. Non solo «il Comune sta studiando un' app e un sito per dare informazioni suiluoghi che sono già amisura di disabile» ha annunciato i' assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino. Ci sono barriere architettoni- che strutturali e barriere mobili ... «Lebicilegateaipalisuimarciapiedisono barrierearchitettoniche. Bisogna pensare a una Rozza: «Anche le biciclette legate ai pali sono un problema» razionalizzazione dei parcheggi per le bici e le moto». Parola dell' assessore ai Lavori pub blici Carmela Rozza. Rispondendo alle sollecitazioni di alcuni rappresentanti di associazioni, Rozza è tornata sul problema della «depalificazione», ovvero larimozione di pali non più utilizzati sui marciapiedi e luoghi di passaggio. Allo studio un progetto sperimentale: «Inutile mettere divieti sul posteggio dellebicisuimarciapiediquando non ci sono spazi regolari in cuilasciarle. Ma pensiamo ainterventi per bici e moto per eliminarle dai marciapiedi». Codice abbonamento: 068391 strutture sportive, cultura, 2milioni per gli uffici comunali e 3 milioni per la sostituzione di scalemobilieascensoriperlalinea MI e M2. Attenzione però: se le intenzioni sono buone bisogna partire dallo stato dell' arte ovvero una scuola su tre non è accessibile, 136 edifici scolastici su 460 non rispondono al criterio di adeguatezza minima.Neldettagli0251hannoaule che sono accessibili al piano terra, 242 hanno spazi comuni accessibili, solo 101 sono dotate di ascensori, 64 invece sono dotate dei monta carrozzelle, 135 sono dotate di rampe. Per quanto riguarda i servizi: solo il 54% degli edifici scolastici comunali è dotato di bagni per disabili' il 33% di luoghi sicuri accessibili ai disabili. Non va molto meglio peri musei e gli spazi espositivi: su 28 strutture solo Il risultano accessibili, cosìil63% delle biblioteche comunali sparse sulla cittàpermettonoi'ingressoaidisabili. Diciannnove mercati coperti su25 sono a norma. Risul- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Quotidiano Data Pagina Foglio 12-11-2014 28 1 SUCCESSO DI PUBBLICO E DI ESPERTI ECCO LA "SCOLA NOVA" AD ABCD ORIENTAMENTI è: ... lavorare in gruppo, premiare le competenze, non lasciare indietro nessuno». Questa una delle riflessioni che 1.132 studenti, insegnanti, genitori, hanno scritto sulla lavagna del saloneABCD+Orientamenticonclusosilasettimanascorsa in Fiera. Un'edizione, l'undicesima, svoltasi nel pieno del dibattito sul programma del governo, caratterizzata dalle iniziative di "Scola Nova: la scuola del futuro" sui temi della riqualificazione edilizia, dell'innovazione tecnologica e dei nuovi modelli didattici, e su Garanzia Giovani, il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, al centro del Forum sull'orientamento. Per ABCD+Orientamenti sono arrivati a Genova esperti da tutta Europa, dall'Australia, dagli Stati Uniti e dal Giappone, dirigenti scolastici e docenti da tutta Italia e moltissime famiglie, in particolare la sera del 6 novembre, con migliaia di genitori e ragazzi che hanno visitato gli stand delle scuole superiori e dell'Università, partecipato ai laboratori della Provincia e agli incontri con gli orientatori, frequentato il corso "Genitori 2.0". Un salone sempre più internazionale congliinterventi dell'Ocse, con l'European J ob Day di Eures, oltre che lafattivacollaborazione di Indire e Isfol, i principali istituti italiani di ricerca nel campo dell'educazione e del lavoro nell' organizzazione dei convegni. Ecco alcuninumeri: 4.000 studenti di scuola media, 10.000 genitori, 18.000 studenti scuole superiori, 5.000 studenti universitari e giovani in cerca di lavoro, 3.000 docenti e educatori, 201 (+20%) espositori nell'areaJob e Orientamenti Senior, 62 gli espositori dell'area tecnologie, editoria e prodotti per la scuola, turismo e mobilità giovanile, oltre 400 eventi formativi (convegni, workshop, laboratori, presentazioni), 800 (+25%) colloqui di orientamento allo studio universitario con psicologi; 1.600 test di orientamento individualizzati; 11.000 (+5%) visitatori agli stand e 7.000 presenze ai 134 seminari delle facoltà universitarie, 80 aziende e 3.700 (+ 130%) i giovani partecipanti a un colloquio di selezione all'lnternational Career Day. 25 enti pubblici e privati, associazioni sindacali e di volontariato presenti nello Sportello orientamento (che ha garantito 188 colloqui di orientamento al lavoro). «ABCD+Orientamenti - sintetizza Sara Annella, presidente della~iera - è stato un luogo di confronto di altissimo livello. E un appuntamento irrinunciabile per i professionisti del mondo dell'educazione, dell'orientamento e del lavoro e per migliaia di giovani verso i quali, insieme alle istituzioni, sentiamo laresponsabilità di aiutarli a compiere le migliori scelte per il futuro». Per l'assessore regionale all'Istruzione Sergio Rossetti: «ABCD+ Orientamenti è una grande opportunità, uno strumento al servizio della prima grande infrastruttura necessaria allo sviluppo economico e sociale: l'istruzione, il sistema e il trasferimento delle conoscenze». Codice abbonamento: 068391 GENOVA. «La buona scuola Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Quotidiano lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Data 12-11-2014 Pagina V Foglio 1 CON LA PRESIDENTE AJEllO Prove Invalsi oggi il dibattito Codice abbonamento: 068391 III IlCidi(Centro iniziativa democraticainsegnanti)diBaripromuove un approfondimento sulle prove «Invalsi -Domande, idee e riflessioni dalla scuola di Puglia». Oggi pomeriggio alle 15 presso il liceo classico Flacco di Bari, Anna Maria Ajello, presidente dell'Invalsi, dialogherà con docenti, dirigenti e genitori cercando di chiarire i punti critici di questo sistema di valutazione nazionale degli apprendimenti. All'incontro interverrà anche l'assessore regionale al Diritto allo studio Alba Sasso. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data 12-11-2014 Pagina 30 Foglio 1 L'azzardo buono di investire nella formazione di Stefano Paleari l'Italia che primeggia con quasi 300 euro per abitante l'anno. I dati dividono l'Europa malgrado le politiche europee sull'educazione individuino degli obiettivi comuni, cometm.Jivello mini- mo di spesa in ricerca e sviluppo, una percentuale minima di laureati, ecc. Sarebbe forse il caso di richiamare tutti alla realtà dei numeri. E ciò non per polemizzare ma per cambiarli. Lo Sta- n un recente incontro tra rettori europei sono stati presentati i dati sul finanziamento pubblico ai sistemi universitari. I dati sono eclatanti per l'ampiezza delle differenze che si rilevano: se ci si limita ai grandi Paesi europei si va dagli oltre 300 euro l'anno per Università e scommesse abitante di Francia e Germania ai soli Comparazione tra finanziamento pubblico al sistema universitario e perdite in gioco 110 dell'Italia. In mezzo ci sono Austria, Olanda, Irlanda, Spagna e persino Re- d'azzardo. Dati in euro gno Unito con oltre 150 euro l'anno. Durante l'esposizione di questi dati in gioco un rettore spagnolo ha chiesto se fosse universitario d'azzardo per I lfinanz. pubblico al possibile confrontare questi numeri ~a~~ _ c __ ~ cittadlno~ cittadino I sistema universitario) con quelli relativi all'attività di gam- Italia 109 296 2.72 - .._--- - - - bling. Cioè sapere negli stessi Paesi Regno Unito 156- - - - - - _239 1.53 -. quanto i cittadini spendonò ogni anno Spagna* 157 202 1.29 in lotterie, scommesse e simili. AbbiaIrlanda 270 296 LlO mo raccolto quella che sembrava una 194 140 0.72 -_._. provocazione e i dati sono riportati nel- Olanda 152 0.59 la tabella. I Paesi europei si dividono in Austria _257 .._- f - - - 303 153 0.51 due categorie, quelli nei quali l'Univer- Fran-c-:-ia---+·------f--sità costa ben più del gioco d'azzardo, Germania 304, 136 0.45 cioè Francia, Germania,Austria eOlan- Svezia 660 - - - 247 0.37 da e quelli nei quali la somma delle pun- Norvegia 731 1 258 0.35 tate ai giochi supera di gran lunga il finanziamento pubblico delle Universi- * Inclusi i fondi provenienti dall'Unione Europea tà, ovvero la Spagna, il Regno Unito e I Fonte: Eua Public Funding Observatory e H2 Gambling Capitai I I--~U~blr~~~~~\~t~::r;:;ite l -~ r :::ro~Z~!:~~~: ~ _ _ 'o ~~----- Stefano Pa/eari è presidente della Crui tlfìlPROD:J7IONER!5ERVATA Codice abbonamento: 068391 ---1- ~ to deve investire di più in formazione e ricerca e se proprio la propensione italica per la lotteria si configura come tratto culturale, utilizzi i tanti proventi che da essa riceve per sostenere i sistemi educativi. I quali, proprio perché educativi, è bene che siano sostenuti più del gioco d'azzardo. Oggi l'emergenza più seria si chiama «giovani»: giovani studenti e giovani ricercatori. Essa si declina in un nuovo diritto allo studio, da sostenere di più e meglio e in nuove opportunità per i nostri dottori di ricerca. Se è vero che tra gli studenti non tutti gli aventi diritto ottengono la borsa di studio, se è vero che le Regioni si apprestano a tagliare ancora il già risicato diritto allo studio per effetto della legge di stabilità, se è vero che cosÌ tanti giovani ricercatori sono costretti ad andare all'estero, allora i dati della tabella non sono frutto del caso ma delle scelte politiche. Se non cambiano l'Italia fra qualche anno sarà ricordata come la miniera di talenti più a buon mercato per Francia e Germania .. Con buona pace del sogno di un continente unito e solidale. Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 Quotidiano GFanttsta schiano di durare a lungo e sarebbero l'ultima mina ad aggiungersi ai tanti problemi di quadratura su riforme costituzionali e del mercato del lavoro. Dunque, di fronte alla melina di Forza Italia, lunedì sera ha voluto incontrare parlamentari del gruppo misto, tra cui i componenti di "Per l'Italia" e gli ex grillini, per garantirsi una maggioranza alternativa, che all'occorrenza possa contare anche su un patto di non belligeranza con il M5s. Che l'alleanza di fatto con Berlusconi stia attraversando la sua fase più buia lo testimoniano anche le parole della governatrice de Friuli Venezia Giulia, Deborah Serracchiani, fedelissima di Renzi, che dice: «Sulla riforma elettorale il vero problema è che Berlusconi non tiene più i suoi dentro Forza Italia. Brunetta gli scappa da tutte le parti. Non si è rotto il patto del Nazareno, si è rotta Forza Italia». A mettere pressione al Cavaliere affinché assicuri una tenuta dei suoi, si aggiunge anche la senatrice Rosa di Giorgi: «Il fine del patto del Nazareno è sempre stato quello delle riforme istituzionali che tutta Italia attende e che sono alla base anche della stessa rielezione del capo dello ':'1./ , ., Stato Giorgio Napolitano, W~l.~II'fÀ"'" che non a caso prosegue nel richiamare le forze politiche alle proprie responsabilità». Il ministro dell'Istruzione, I Stefania Giannini, ritiene l'intesa con Ncd e partitini su abbassamento della soglia di sbarramento al 3%,«Una prova di rappresentatività. L' Italia non è un Paese bipartitico, è necessario che anche piccole forze diano agli elettori la rap' presentanza necessaria. L' assegnazione del premio di maggioranza alla lista - aggiunge riferendosi all'accordo sul 40% - va di pari passo con la progressiva legittima aspirazione del Pd che ha la possibilità di diventare un partito maggioritario». Renzi non sembra intenzionato a concedere più di tanto alla minoranza interna, che ha come obbiettivo quello delle preferenze almeno per il 75% dei candidati, come conferma Stefano Fassina a Intelligonews: «Si sta andando nella direzione giusta, ma ancora siamo lontani, in particolare sulle liste bloccate». Gli fa eco Pierluigi Bersani: «Certo che la legge elettorale uscita da Montecitorio va cambiata, il cittadino deve scegliere il parlamentare». Tra civatiani, cuperliani e bersaniani, l'opposizio- Data 12-11-2014 Pagina 4 Foglio 2/2 ne interna si conta e assicura di arrivare tra le 30 e le 40 unità, pronte ad opporsi in caso di una totale chiusura di Renzi, che a questo punto, solo in vista dell'esplosione del patto con Berlusconi potrebbe dare un po' di respiro ai dissidenti. Più probabile che spacci l'aumento dei collegi elettorali da 75 a 120, come un modo per rafforzare il rapporto tra eletto e territorio, nascondendo il vero intento: dare un contentino al Cavaliere che aumenterebbe il numero di capolista bloccati scelti direttamente da lui. Stasera, l'ex sindaco di Firenze porterà il compromesso frutto dell'incontro con il leader di Forza Italia alla direzione Pd, a meno che la riunione non finisca con un nulla di fatto. Ipotesi forse più auspicata dai dissidenti dem, almeno dai più intransigenti, che a quel punto spingerebbero per un'intesa con Grillo. Se invece, sul tavolo ci sarà il Nazareno bis, è probabile che la minoranza voti separata ancora una volta, come preannuncia il deputato di area riformista Dario Ginefra, che si auguro che le proposte di modifica alla legge elettorale vengano discusse tra i dissidenti prima della direzione, aggiungendo: «Se questo non dovesse avvenire, saranno da considerarsi posizioni personali, sia pur espresse da autorevoli rappresentanti della minoranza Pd». Oggi la commissione Affari costituzionali del Senato decide il calendario per la nuova legge elettorale. g~~~ k~'l' 'r~; n~ Codice abbonamento: 068391 ROBERTO MONALOO stampa Stefania Giannini ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano Data Pagina Foglio 12-11-2014 7 1 Università, scontro tra baroni travolge la Giannini CONCORSO PER DOCENTI DI PRIVATO. IN 200 FANNO RICORSO DOPO L'ESCLUSIONE. IL TAR: FARE UNA NUOVA COMMISSIONE. MA IL MIUR NON FA NULLA diValeria Pacelli D il principio di "imparzialità e assenza di interferenze estranee e indebite". "Siamo stati autorizzati dall'Università a incontrarci nel mio studio", spiega Patti che giustifica anche i suoi colleghi quando vengono accusati di essere assenti alle riunioni. È ACCADUTO il 29 novembre quando la commissione si riuniva. Lo stesso giorno il nome di Prosperi finisce in una locandina di un evento a Macerata di "Diritto Privato europeo". Mentre la professoressa Villana cci "presiedeva almeno fino alle 12.30 un convegno 'Esperienza di rete' a Roma Tre". Patti, sentito già come persona informata sui fatti, al Fatto ha spiegato che "nel caso di Prosperi, il docente ha cancellato la sua partecipazione a Macerata. La Villanacci invece ha lasciato prima l'università". Ma c'è di più. Perchè tra i 129 ritenuti idonei ci sono anche Claudia Irti e Marco leva, un notaio che per Patti "ha erogato l'atto di acquisto di un immobile". Circostanza che il professore non smentisce, come non smentisce che Claudia Irti è stata seguita da lui in alcuni scritti. La Irti utilizza anche lo studio di Patti a Milano: "E allora? Quello studio è una sorta di bibliotecadice Patti - Non ero mica solo io a valutarla". Insomma ai malpensanti il docente assicura: "Nessun favoritismo. Molti dei cosiddetti baroni sono stati esclusi". Tra questi Francesco Saverio Marini - figlio di Annibale Marini, ex presidente della Corte costituzionale che è tra quelli che ha vinto il ricorso. Sulle accuse alla commissione farà chiarezza la magistratura. Prima però deve intervenire il Ministero. Codice abbonamento: 068391 Opo il caso dei test di medicina annullati e poi salvati, il concorso per l'abilitazione dei professori universitari di diritto privato potrebbe rappresentare l'ennesima grana per il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Il concorso infatti è finito al centro non solo di un'inchiesta penale ma anche di una serie di ricorsi al Tar e poi al Consiglio di Stato. Infatti dei 448 partecipanti, coloro che hanno conseguito l'idoneità ad insegnare sono 129. Fuori ne sono rimasti 319 di cui 200 già hanno fatto ricorso. Il tribunale in sei casi si è già pronunciato e ha dato ragione ai ricorrenti, stabilendo che entro 60 giorni, il ministero deve convocare una commissione per riesaminare la posizione dei singoli candidati. Ciò vuoi dire che tutti potrebbero fare ricorso e vincerlo, con tanto di costi per lo Stato tra spese legali e danni da risarcire. Dopo la sentenza del Tar nulla è avvenuto. Alcuni aspiranti professori hanno anche scritto due lettere al ministro Giannini, senza ottenere risposta. E anche dal Miur sembra che le idee non siano molto chiare: "Stiamo esaminando le sentenze del Tar. Decideremo quanto prima". Ma questa non è solo la vicenda di beghe giudiziarie. Dietro si nasconde uno scontro tra "baroni delle università" che si sta combattendo a suo n di ricorsi e denunce, a partire dalla composizione della commissione che dove- va esaminare i 448 concorrenti, formata dal professor Salvatore Patti (Università la Sapienza), Maria Rosaria Marella (Università di Perugia); Francesco Prosperi (Università di Macerata); Gerardo Villanacci (Università di Ancona). Infine in commissione c'era anche Embid Josè Miguel, docente spagnolo di diritto commerciale a Valencia. Nel ricorso di uno dei partecipanti esclusi, l'avvocato Giovanni Bruno, è scritto che "il suddetto professore non presenta alcuna afferenza con il settore concorsuale". Ossia, il professor spagnolo avrebbe difficoltà a giudicare gli scritti in italiano per via della lingua. Circostanza totalmente smentita dal Professor Patti, contattato da Il Fatto. E non è questa l'unica accusa fatta alla commissione, come riporta anche la querela dell'avvocato Giuseppe Palazzolo, presentata alla procura di Roma che ha aperto un fascicolo per falso e abuso d'ufficio. Non ci sono indagati, ma gli interrogatori sono già in corso. Nella querela si accusano i professori di essersi riuniti non nella sede stabilita dell'U niversità napoletana, ma nell'ufficio del professor Patti, a Roma. Circostanza che, secondo il denunciate, violerebbe Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano nSole9]{l mmrn I Data 12-11-2014 Pagina 2 Foglio 1 :itdbUhà Saltano anche una serie di proposte di mini-spese La tagliola agli emendamenti frena 1'assalto al Tfr in busta ROMA ga, il prelievo sui fondi pensione, i patronati, l'aumento della deducibilità Imu sui capannoni industriali, l'introduzione di una local tax (si veda il servizio a pagina 49 sul nuovo incontro traAnci e Governo) e il bonus mamme. A sfogliare illungo elenco delle proposte cassate per assenza o carenza di copertura, la tagliola delle ammissibilità si trasforma di fatto in una "difesa" per il Tfr in busta paga. Le proposte della stessa maggioranza e in particolare del Pd che prevedevano un sistema di tassazione separata per il Tfr maturando anticipato in busta paga non hanno superato lo scoglio delle coperture. Stop anche alla proposta di Stefano Fassina (Pd) con cui oltre alla tassazione separata si chiedeva di destinare anche agli statali il Tfr in busta paga. Non pochi anche gli emendamenti al nuovo regime agevolato delle partite Iva dichiarati inammissibili, dalle modifiche ai coefficienti diredditività divisi per attività alla determinazione di ricavi o compensi oltre i 30mila euro per imprese e professionisti. Tra gli emendamenti che non hanno superato la tagliola per estraneità di materia ci sono le norme, già stralciate per la stessa ragione dal testo dalla commissione Bilancio, che autorizzano la spesa di 100 milioni per gli Lsu di Napoli e Palermo. Stop anche a numerosissime micro-misure: dallo stanziamento di 2 milioni per il settore ittico, 3 milioni per l'Istituto superiore di Sanità in Puglia, 30 milioni nel triennio per i collegamenti di trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina, 20 milioni in due anni per 1'artigianato digitale,nonchélanascita del «tutor digitale». E stop ancora alla possibilità per Anas di applicare il pedaggio su alcune autostrade e su alcuni raccordi autostradali. Intanto il M 5S ha presentato ieri la sua legge di stabilità puntando tutto sul "modello francese" con un deficit al 4,4% per sostenere gli investimenti. Tra le iniziative il dimezzamento delle indennità parlamentari, l'abolizione della T asi e il reddito di cittadinanza. Sul fronte accise, invece, è arrivato l'allarme dell'D nione petrolifera sulla clausola di salvaguardia che prevede l'aumento delle accise nel caso in cui Bruxelles non dia il via libera all' estensione del «reverse charge» alla grande distribuzione e allo split payment (oltre 1,7 miliardi complessivi). Se al30 giugno scatterà la clausola, solo nel 2015, dice l'Up, le imposte sui carburanti potrebbero aumentare di quasi 8 centesimi euro/litro. M.Mo. A pagina 49 La loeal tax passa l'esame dei Comuni (ORIPRODUllON~ RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Degli oltre 3.500 emendamenti presentati dai gruppi politici sono circa 1.600 le proposte di modifica alla legge di stabilità che non hanno superato il vaglio di ammissibilità. Il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia (Pd), rispettandola scelta di non firmare alcun emendamento alle manovre finanziarie in veste di presidente di commissione, non ha sottoscritto alcuna modifica come erroneamente indicato ieri su queste pagine. Ehamantenuto fede a quanto dichiarato a più riprese la scorsa settimana: «Occorre evitare di trasformare la legge di stabilità in un nuovo decreto omnibus». CosÌ sulla base dei principi indicati dal regolamento della Camera, la commissione Bilancio ha respinto tutte quelle proposte estranee per materia alla legge di stabilità e di bilancio ovvero che introducono nuove o maggiori spese, o minori entrate. Solo questa mattina, con 1'esame dei ricorsi, si potrebbe aprire la strada per unripescaggio di alcune proposte. L'obiettivo resta comunque quello di definire un pacchetto di circa 500 emendamenti, cosiddetti "segnalati" su cui concentrare i lavori della commissione. Resta il fatto che la partita delle principali modifiche alla manovra si giocherà tuttasull'anticipo del Tfrin busta pa- Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 nSole9]{l Quotidiano mmrn Data 12-11-2014 Pagina 5 Foglio 1 /2 Lettera ai ministeri di Economia e Welfare: nessuna svalutazione dei contributi Pensioni, l'Inps blocca i tagli Ue all'Italia: risultati incerti su riforme e spending review In una lettera inviata ai ministeri dell'Economia e del Welfare l'Inps assicura che non procederà alla svalutazione dei contributi per il calcolo della pensione per effetto della crisi e del calo del PiI. Intanto in un rapporto la De definisce ancora incerti i risultati dell'Italia su riforme e spending review. Servizi &> 2. e 5 L'Istituto pronto a sterilizzare l'effetto negativo dell'andamento del pil sui montanti contributivi Il rifenrnento " «Contrario ai principi costituzionali» se i contributi valgono meno del valore nominale accreditato L'Inps non «svaluterà» le pensioni L'lnps "congela" l'impatto negativo dell'andamento del PiI per non penalizzare le pensioni. Con il tasso di capitalizzazione dei montanti contributivi negativo (-0,1927%), se si applicasse in modo automatico il meccanismo previsto dalla riforma Dini, invece di unarivalutazione si avrebbe una svalutazione delle pensioni. In una lettera annunciata nei giorni scorsi (anticipata dal Sole-24 ore di ieri), che è stata inviata ieri al ministero del Lavoro e a quello dell'Economia, il direttore generale Mauro Nori fa sapere che «salvo contrario avviso di codesti ministeri», nell'ipotesi di variazione negativa della media quinquennale del PiI, l'Istituto previdenziale «non procederà ad alcuna rivalutazione dei contributi accreditati», limitandosi a «considerare il valore nominale dei contributi accreditati». Per determinare il tasso di capitalizzazione, in base alla legge 335 del 1995. si prende come riferimento la media del PiI nominale calcolata dall'lstat nei cinque anni che precedono l'anno da rivalutare. Che in questo caso però sono stati caratterizzati da un lunga recessione, scontando il -5,5% del 2009. Il problema con ogni probabilità non riguarderebbe solo i pensionati a partire dalI o gennaio 20l5, ma anche nel 2016, visto che difficilmente si riuscirà a recuperare il terreno perso durante la crisi. «A fronte della crisi economica - si legge nella lettera - e considerata la prolungata fase depressiva connessa peraltro ad una situazione di stagflazione, il meccanismo basato su rendimento quinquennale del Pii nominale e della rivalutazione conseguente del montante contributivo, non garantisce un rendimento positivo». Il ri:;mltato di un'applicazione automatica del meccanismo della legge Dini è che lOmila euro versati si tradurrebbero in 9.980 euro. Di qui la decisione dell'Inps di non procedere né ad una svalutazione e neanche ad una rivalutazione, riconoscendo il valore normale accreditato. «A fronte di un tasso di capitalizzazione inferiore aI -continuala lettera - certamen- te non vi può essere rivalutazione del contributo accreditato, ma neppure può dedursi una possibile svalutazione del contributo nominale accreditato». Per sostenere questa tesi !'Istituto - che ha come commissario straordinario Tiziano Treu - utilizza anche tre sentenze della Corte Costituzionale (427 del 1997 e 201 e 432 del 1999). La Consulta ha affermato il principio che «nella fase successiva al perfezionamento del requisito minimo contributivo, l'ulteriore contribuzione (obbligatoria, volontaria,figurativa) è destinata unicamente a incrementare il livello di pensione già consolidatosi, senza mai poter produrre l'effetto opposto di compromettere la misura della prestazione potenzialmente maturata in itinere». La conclusione alla quale giunge l'Inps è che sarebbe «singolare e presumibilmente contrario ai principi costituzionali» che in base ad una interpretazione del criterio di rivalutazione, «il valore della contribuzione obbligatoria versata fosse considerato inferiore al valore nominale accreditato». La parola adesso passa al ministero del Lavoro e a quello dell'Economia, che ieri si sono riuniti per esaminare il dossier, ma già nei giorni scorsi fonti della Ragioneria avevano segnalato il tema delle coperture finanziarie. Intanto si allarga il fronte delle Casse previdenziali contrarie all'utilizzo della serie storica del PiI per la rivalutazione delle pensioni. Anche Enpapi, l'ente degli infermieri professionisti, ha annunciato che sta valutando di chiedere ai ministeri una modifica del tasso di capitalizzazione come hanno già fatto gli agrotecnici. Altre Casse di previdenza sono in attesa di queste modifiche: consulenti del lavoro (Enpacl) e ingegneri e architetti (Inarcassa) hanno già presentato domanda ai dicasteri di Economia e Lavoro. Presto lo faranno anche psicologi (Enpap) e periti industriali (Eppi). A rafforzare tali richieste, la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha dato via libera alla riforma della Cassa degli agrotecnici (Enpaia) bocciata invecè dai ministeri vigilanti. ©Rlf'f-ìODUZIONER!SERVf..Tf\. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 Codice abbonamento: Vitaliano D'Angerio Giorgio Pogliotti 068391 Nella lettera al governo la decisione: «Salvo contrario avviso dei ministeri interessati» Quotidiano nSole9]{l mmrn 12-11-2014 5 2/2 Data Pagina Foglio Rischio «taglio» per i trattamenti CHiEsn ~RIO'\fJ (JUTHU Si allarga il fronte delle Casse previdenziali contrarie all'utilizzo della serie storica del Pil per la rivalutazione delle pensioni L'ANTICIPAZIONE ~-_ ... _-- -~-~ ~-~--~~~~~- INPS l~t<1\lt()1!I"ZK>n~ ~ftrPx)è-V"$C>I:'W<' U(fC:lo di (jiAbinetto; 'Jftlcio !..-e.g~s!~tirQ; Direzione scm-r.a.l..e per le PQli:f,lch{; pn""vJcl';!1;;':ll.di AI Mim;iokn;:' d'Cll'g,:tX"O;~~.o.~· -del!-\" Jo'UIWd:t«: :)ffdl.' çj Umri-o O:~~.)t!l~H\) Legi~)laU\t(J, Di-purttm«~to dd1<~ R~i9l.Wr.lt), ;gent:!'i:l.k !'..kno ;::ita.1C JJu:L.iL~·~..w;cq-<Ldu.J.L::t~n. 3,)5 dd ,J-9"Sl:>. ç{)rl n~exunento -l!UilfJ <.tç{erm,ina.Q{H~ -------·---~PJ:~:!~~~~~=vls{O-("hr qU~~-----..-' .--''--.. La lettera dell'Inps Sul Sole 24 Ore di ieri l'anticipazione della lettera inviata dall'Inps al ministero del Lavoro e a quello dell'Economia. «Salvo contrario avviso di codesti ministeri», si legge, l'Istituto di previdenza "congelerà" l'impatto negativo dell'andamento del Pil per non penalizzare le pensioni IL CALO Tasso di capitalizzazione del montante. Valori in percentuale 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 4,0506 3,3937 3,5386 3,3201 3,4625 1,6165 1,7935 2012 2013 2014 0,1643 -0.1927 bii it~~~=~ =E-~ ~~~j':~ _:; ,",' OO_~_~" 068391 ~-~-c~'i'=_II.I' Codice abbonamento: _ ~= Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina I """"" """''''''','''''''''' '"'' , '''' ,""YW"""', '''''''''''''' '''N'''~'', " ,,'''' C' ,w' """" ""',""""W, Foglio 12-11-2014 15 1 /2 "W'~"" lavoro. Si spera che lo Sblocca Italia possa dare una forte spinta all'occupazione, a partire dai quattro miliardi finora non spesi Il vero Jobs act è «green» Il 61% dei nuovi impieghi prodotti quest'anno, pari a 234mila unità, è verde di Ermete Realacci " E dalla green economy che può venire in Italia il vero Jobs act. Il confronto in atto sulla necessità di rivedere le norme sul mercato del lavoro, per adeguarle a una realtà che è cambiata e dare diritti e garanzie ai tanti che ne sono privi, è molto importante, ma difficilmente produrrà posti di lavoro. Almeno non a breve. La forza dell'economia verde nel nostro Paese è confermata dal rapporto Greenltaly della Fondazione Symbolae di Unioncamere. Oltre 341 mila imprese, il 22%, dal 2008 hanno investito sull'ambiente. Dato che sale al 33% nella manifattura. Soprattutto' sono collegati alla green economy il 61% (234lllila unità) dei nuovi posti di lavoro prodotti quest'anno. Percentuale che arriva addirittura al 70% nel settore ricerca e sviluppo. Investire in ambiente sib'1lifica anche essere più forti nell'export: il 44% delle imprese manifatturiere che fanno eco-investimenti esporta stabilmente, contro il 24% di quelle che non investono. Non solo. Le imprese manifatturiere green dimostrano una propensione a innovare doppia, 30% contro 15%, rispetto alle non eco-investitrici. Ed è green il 37,1% delle start-up nate nel primo semestre del 2014, ossia 33.500 nuove imprese. I settori che possono dare a breve un maggiore contributo all'occupazione nell'economia interna sono del resto proprio quelli più orientati in senso ambientale, come l'edilizia di qualità. Secondo i dati di Cresme e servizio studi della Camera, lo scorso anno il credito di imposta per ristrutturazioni ed efficienza energetica ha prodotto 28 miliardi di euro di investimenti e 340mila posti di lavoro, qualificando il patrimonio esistente e il sistema imprenditoriale del settore, senza consumare nuovo territorio: l'azione anticiclica più importante in questi anni. Bene quindi la conferma dell'ecobonus al 65% nella legge di stabilità, ma bisogna estenderlo anche agli interventi antisismici e rafforzarlo. E una forte spinta per l'economia e l'occupazione può venire, se funzioneranno le misure presenti nello Sblocca Italia, dall'impiego degli oltre quattro miliardi di euro finora colpevolmente non utilizzati per manutenere il territorio, affrontare il dissesto idrogeologico, depurare le acque. O da un migliore utilizzo dei fondi europeiin direzione dellariqualifIcazioneurbana. Per rilanciare e rendere più solida la nostra economia è poi necessaria una vera politica industriale, che non coincide con la pur necessaria risposta alle tante crisi aziendali in atto, ma con l'avere un'idea di futuro. E il rapporto Symbola-Unioncamere racconta di un'Italia che già esiste, combatte la crisi con la green economy, si rafforza nei mercati globali. Un'Italia competitiva, forte dei suoi cromosomi antichi, che incrocia la bellezza e la qualità con l'innovazione e la conoscenza, che trae forza dal legame con il territorio e le comunità. In grado di affrontare un mondo che cambia. La sfida del clima è una straordinaria occasione per ripensare la società e l'economia, per spingere sul terreno avanzato dell'innovazione e della sostenibilità le nostre imprese, per renderle più competitive e resilienti. Chi vede nel taglio delle emissioni e nel miglioramento dell'efficienza un freno alla nostra economia e alle nostre imprese, senza vedere le opportunità che ci offre, è su falsa strada. Va in un' altra direzione la sensibilità dei cittadini, di molte imprese e di importanti istituzioni internazionali verso il tema ambientale. È un Nobel alla green economy quello che l'Accademia di Svezia ha assegnato agli inventori dei Led: un'irmovazione importante per il risparmio energetico. E segnano un punto di svolta le recenti scelte fatte dall'Enel, che ha annunciato non solo di rinunciare al carbone a Porto Tolle, ma la chiusura di altre 22 centrali termoelettriche alimentate a fonti fossili. Perché ilfuturo dell' energia è nel risparmio energetico, nell'efficienza, nelle fonti rinnovabili. La green economy, insomma, è la via maestra sia per contrastare i mutamenti climatici che per battere la crisi. L'Europa, tanto più in vista della prossima conferenza Onu sul clima che si terrà a Parigi nel dicembre 2015, è chiamata a un ruolo da protagonista. Dall'agricoltura all'hi-tech, dal saper fare artigiano alla chimica verde, dal turismo alla meccatronica, un'Italia che fa l'Italia è già in campo e aspetta di essere ascoltata, valorizzata, messa in rete. L'Expo di Milano può essere un'occasione per mostrarne il volto e la forza. Ma non usciremo dalla crisi senza cambiare e il cambiamento non è un pranzo di gala. Si scontra con forti interessi del passato ed entra in collisione con la corteccia rettile di tanta parte della classe dirigente del Paese. Ma, come diceva Gandhi, «La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a danzare sotto la pioggia». IPresidente Fondazione Symbola Codice abbonamento: 068391 ;;',R:PRO[JUZIDNtRISr.RVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 12-11-2014 15 2/2 LA ROTTA Primeggiano le utilities Imprese che hanno investito nel 2008-2013 e/o lo faranno nel2014 in prodotti e tecnologie green* (e in % sul totale) Industria Industria manifatturiera Public utilities Costruzioni Servizi Totale 132.330 (26,6%) 81.560 (30,1%) 4.500 (46,2%) 45.590 (21,3%) 209.080 (19,6%) 341.410 (21,8%) Per rilanciare e sconfiggere la crisi è necessaria una vera politica industriale per avere la quale è necessario un'idea di futuro I NUMERI 101 mldeuro Ricchezza da green economy Il valore aggiunto prodotto nel 2013 dalla green economy è pari all0,2% del totale 3 milioni Igreenjobs Nell'economa italiana gli occupati "verdi" sono 3 milioni, il 13,3% del totale. L'incidenza degli occupati verdi è salita dal 10,9% del2009 al 13,3% di oggi --- I * maggior risparmio energetico/minor impatto ambientale Fonte: Rapporto Greenltaly di Unioncamere e Fondazione Symbola 234mUa Assunzioni green nel2014 Il 61% della domanda di lavoro 37,1% Start-up green NellO semestre 2014 si contano 33.500 start-upgreen, il 37,1% di tutte le aziende nate nei pri mi 6 mesi 2014 Codice abbonamento: 068391 SOFTECONOMY Dal30 ottobre. Nuova luce per la Cappella sistina grazie al sistema Led finanziato da un progetto di ricerca della Ue Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 36 nSole9]{l Quotidiano mmrn Data 12-11-2014 Pagina 50 Foglio 1 La Cassazione stabilisce rigide regole di applicazione Contributo di mobilità, esenzione a maglie strette L'esonero è possibile soloin ambito concorsuale dello stabilimento nell'ambito di un procedimento per inquinamento ambientale, che si era verificato un caso di assoluto fermo produttivo, da cui era scaturita la decisione dell'imprenditore di licenziare tutti i lavoratori. L'Istituto ha impugnato la decisione, sostenendo che l'esclusione dal pagamento del contributo di mobilità si applica tassativamente alla sola ipotesi di riduzione del personale intervenuta nel contesto di una procedura concorsuale, restando escluse, invece, tutte quelle situazioni in cuiillicenziamento dei lavoratori nell'ambito di una procedura collettiva di riduzione del personale per cessazione dell'attività aziendale sia dovuta ad un provvedimento del datore di lavoro. La Suprema corte aderisce alla tesi dell'ente previdenziale e afferma che, alla luce della formulazione del testo di legge, il diritto all' esenzione contributiva presuppone che, una voltaaccertata !'impossibilità di continuare l'attività aziendale o, alternativamente, che i livelli occupazionali possano essere salva- guardati solo parzialmente, gli organi della procedura concorsuale dispongano la collocazione in mobilità dei lavoratori in soprannumero. Ad ulteriore conforto della propria decisione, la Cassazione richiama un proprio precedente nel quale era stato ritenuto che il beneficio dell' esonero contributivo non competesse neppure in un caso in cui la procedura di riduzione del personale ex lege 223/91 era stata promossa dall'imprenditore, anche se il medesimo imprenditore aveva contestualmente richiesto l'ammissione ad una procedura concorsuale, con ciò avallandosi un'interpretazione assolutamente restrittiva del dato normativo. L'articolo 3, comma 3, della Legge 223/91, secondo quanto emerge dalla sentenza 23984, costituisce eccezione alla regola generale per cui le imprese i cui lavoratori sono collocatiinmobilità hanno l'obbligo di effettuare il pagamento del relativo contributo, conseguendone che non può essere avallata un'interpretazione estensiva della norma. ©R1PRClDUZJONER!SERVATA Codice abbonamento: 068391 Giuseppe Bulgarini D'Elci L'esenzione dal pagamento dal contribuito di mobilità, prevista dall'articolo 3, comma 3, della Legge 223/91, ha natura eccezionale e si applica nella sola ipotesi, espressamente prevista dal legislatore, in cui il licenziamento collettivo sia disposto dagli organi di una procedura concorsuale. Il principio è stato affermato dalla Cassazione con la sentenza 23984/14. Secondo l'articolo 3, comma 3, della Legge 223/91, quando non sia possibile la continuazione dell' attività, anche tramite cessione dell'azienda o di sue parti, o quando i livelli occupazionali possano essere salvaguardati solo parzialmente, il curatore, il liquidatore o il commissario hanno facoltà di collocare in mobili- tà (ai sensi dell'articolo 4 della Legge 223/91) i lavoratori eccedenti. In tali casi, il contributo a carico dell'impresa (quale previsto dall'articolo 5, comma 4, della medesima Legge 22311991) non è dovuto. La Cassazione interpreta la norma aderendo ad un precedente indirizzo della giurisprudenza di legittimità per cui la fattispecie che determina il diritto all'esenzione contributiva si realizza solo ed esclusivamente quando, dopo che sia stataaccertata l'impossibilità di continuazione dell'attività aziendale o, comunque, di salvaguardia dei livelli occupazionali, sia stata disposta la collocazione in mobilità dei lavoratori eccedenti nell'ambito di una procedura concorsuale. Nel caso esanIinatol'Inps aveva impugnato la decisione della Corte d'appello di Palermo, la quale, accedendo alla tesi dell'impresa, aveva ritenuto che la datrice di lavoro dovesse essere esonerata dal pagamento del contribuito di mobilità sul presupposto, indotto dal sequestro Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 37 Quotidiano Data Pagina Foglio 12-11-2014 6 1 Tfr, scontro traPd e l'esecutivo Manovra, allarme caro benzina ---- ;;----------~- STABILITÀ LE MODIFICHE In realtà un ragionamento sulla tassazione del trattamento di fine rapporto il governo sembra disposto a farlo, così come sulle aliquote dei fondi pensione sulle quali si potrebbe scendere dal 20% al 15%, purché le mancate entrate siano compensate con al- INAMMISSIBILI 1.600 PROPOSTE DI MODIFICA l'UNIONE PETROLIFERA: CON LE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA PREZZI SU DI 8CENTESIMI tro gettito. Tecnicamente l'esecutivo non è contrario neanche ad una possibile revisione del tetto di reddito al bonus mamme, oggi a 90.000 euro. Gli emendamenti per un abbassamento sono decine ma le risorse liberate, spiegano alcune fonti governative, dovrebbero comunque essere destinate a servizi per !'infanzia, come gli asili nido. Allo stesso modo non pare accantonata !'idea di aumentare la deducibilità Imu degli immobili di impresa, anche se ogni aumento di un punto (oggi è al 20%) comporta un aggravio di 20 milioni. Ieri intanto è scattato l'allarme sulla nuova clausola di salvaguardia per la reverse charge sulla grande distribuzione che, in assenza del via libera Ue; implica un ulteriore rincaro delle accise sulla benzina. Si tratta di altri 728 milioni che portano il potenziale sovraccarico fiscale sui carburanti a 1,7 miliardi. Se dovesse scattare, l'anno prossimo si arriverebbe ad un aggravio di 8 centesimi. R.Ec. © RIPROOUZlONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 ROMA E' scontro tra Pd e governo sulla questione del Tfr ed in particolare sulle modalità del prelievo fiscale da applicare ai lavoratori che, a partire dal 2015, decideranno di farsi anticipare il trattamento di fine rapporto in busta paga. E intanto sugli emendamenti alla stabilità si è abbattuta la prima ghigliottina, quella delle inammissibilità. Le proposte di modifica sono state praticamente dimezzate, da quattromila a poco più di duemila. A cadere sono stati ben 1.600 emendamenti parlamentari. La seconda scrematura ci sarà oggi, quando la Commissione Bilancio limiterà n numero dei «segnalati» a 500. I temi su cui si lavorerà saranno quelli più gettonati con gli emendamenti (Tfrin busta paga, tassazione sui fondi pensione e sulle casse previdenziali, bonus mamme, deducibilità Imu degli immobili produttivi, patronati, minimi per gli autonomi). Ma resta il nodo coperture. Proprio questo è lo scoglio su cui si sono infranti molti degli emendamenti. La mancanza di copertura ha fatto scattare la scure anche sulla proposta di Maino Marchi e Marco Causi, entrambi del Pd, di riportare l'anticipo del Tfr ad una tassazione «separata», non cumulabile con gli altri imponibili. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 Quotidiano IL ,,"~MATTINO , Data 12-11-2014 Pagina 4 Foglio 1 /2 Il L'Ue awerte l'Italia «Risultati incerti su riforme e tagli» BRUXELLES. «Avvertimento preventvo» per l'aggiustamento strutturale insufficiente, richiesta di una manovra correttiva e avvio di una nuova <<indagine approfondita» per «squilibri macro-economici eccessivi»: nelle prossime settimane' la Commissione Europea potrebbe muoversi su tre fronti contro l'Italia, dopo la pubblicazione di un rapporto in cui punta il dito contro la mancanza di progressi su debito e riforme. Se il giudizio sulla Legge di Stabilità è ancora aperto, la decisione sull'indagine approfondita per «squilibri macro-economici eccessivi» è «scontata», spiega una fonte della Commissione: <<i problemi individuati lo scorso anno non sono stati risolti. Gli squilibri del debito e della mancanza di competitività non sono stati corretti». Secondo il rapporto sui progressi compiuti dall'Italia, <<lo slancio delle riforme a livello di governo si è ripreso», ma <<i progressi sono in costanti» e «gli effetti benefici delle riforme strutturali saranno ritardati e ridotti, se i numero si colli di bottiglia istituzionali, gli ostacoli all' attuazione delle riforme e le deboli capacità di applicazione non saranno affrontati in via prioritaria». Bruxelles aggiunge che il livello di debito pubblico costituisce «un importante peso per l'economia e una grave fonte di vulnerabilità, in particolare nell' attuale contesto di bassa crescita e inflazione». Il rapporto è il frutto delmonitoraggio sull'Italia condotto dalla Commissione dallo scorso luglio ed entra nel dettaglio delle misure annunciate e approvate dal governo. L'esecutivo comunitario critica implicitamente la decisione di rinviare il pareggio di bilancio e rallentare il ritmo di riduzione del debito pubblico, che costituisce «un freno alla crescita», perché impone «alti livelli di tassazione» e limita «il margine di manovra per la spesa pubblica produttiva» e <<la capacità di rispondere a choc economici». Il periodo protratto di crescita negativa e bassa inflazione sta «deteriorando la dinamica del debito», malgrado il «declino significativo» dei tassi. La Commissione sottolinea che sono le stesse autorità italiane a riconoscere che serve un «aggiustamento strutturale dello 0,9% del PiI» per rispettare la «regola del debito», mentre l'impegno si limita allo 0,3%. Sul fronte dei conti pubblici, Bruxelles avrebbe voluto di più in termini di spending review e privatizzazioni. Il programma di tagli alla spesa pubblica è <<in ritardo» e il «cambio di approccio» scelto do- po la partenza di Carlo Cottarelli «potrebbe ridurre la qualità dei ta«I problemi gli». La nuova spending, non sono con i tagli lineari propostati risolti sti dai ministri, rischia di restano «mettere a repentaglio l'obiettivo di preservada correggere re» gli investimenti pubgli squilibri blici pro-crescita e di midel debito» gliorare l'efficienza economica della pubblica amministrazione. Anche le privatizzazioni stanno «subendo un ritardo», dice la Commissione: a fronte di un obiettivo dello 0,7% di Pil, nel2014il governo incasserà lo 0,4%, ma solo se si include il rimborso di 3 miliardi di Monti bonds da parte di Monte dei Paschi. Per finanziare un ulteriore taglio del cuneo fiscale, la Commissione ha raccomandato di «rivedere le esenzioni e detrazioni fiscali e la tassazione ambientale», ma il governo rischia di mancare la scadenza fissata del marzo 2015. Sulle riforme, le aspettative per il Job Acts sono alte perché «sembra adeguato ad affrontare le sfide del mercato del lavoro dell'Italia». Ma la Commissione avverte che la sua efficacia «dipenderà da come saranno scritti i decreti attuativi». Anche la riforma della scuola è «promettnte». Difficoltà di implementazione rischiano infine di minare altre importanti riforme, come quella del sistema della giustizia civile. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 Codice abbonamento: David Carretta 068391 Bruxelles punta il dito contro la mancanza di progressi, promosso soltanto il Jobs act Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 12-11-2014 5 1 /2 Benzina, stangata in arrivo nel 2015 Rincaro di 8 cent. Nella manovra via lo sconto fiscale sul Tfr in busta paga Cinzia Peluso Codice abbonamento: 068391 Benzina più cara se il governo non riuscirà a far quadrare i conti della legge di stabilità grazie ai risparmi di spesa, Nelsolo 20151e imposte sui carburanti potrebbero salire di 8 cent al litro. Ritorna, infatti, quell'antipatico codicillo della clausola di salvaguardia, che ha caratterizzato le manovre degli ultimi anni. Anche l'esecutivo di Renzi lo ripropone per mettersi al sicuro. Se non ci saranno gli incassi sperati, scatteranno automaticamente gli aumenti di accise e Iva. Proprio ieri è emerso che il recupero di 728 milioni previsto dalla rivoluzione reverse eharge estesa alla grande distribuzione (l'Iva versata non piil dal venditore ma dal cliente-pagatore) è incerto, condizionato com'è ad una apposita deroga da parte dell'U e. In assenza di questa, funzionerà una nuova clausola di salvaguardia sulle accise di benzinae diesel. Qualche conto lo ha fatto l'Unione petrolifera. La "clausola" passa dai 988 milioni di euro inizialmente previsti a 1,7 miliardi, a cui si aggiungono i 671 milioni già deliberati con le norme sull'Imu del20 13. Secondo i petrolieri,l' anno prossimo il prezzo dei carburanti potrebbe salire alle stelle spinto da «un aggravio fiscale di quasi 2,4 miliardi di euro». Il futuro del settore La manovra Nella legge di stabilità previsti aumenti di accise e Iva: per far quadrare iconti potrebbero colpire icarburanti «rischia di essere spazzato via, con effetti devastanti in termini sociali e oc- Sono state giudicate inammissibili le ralmente c'è una media di innalza- Susanna Camusso. «La mancata ascupazionali, visto che sono oltre proposte del Pd per riportare l' antici- mento delle tasse locali di oltre il sunzione in pimta stabile dei 2000 pre100.000 le persone impiegate, nonché po del Tfr in busta paga ad un sistema 200%». Guido Castelli, presidente cari che lavorano nelle province blocdi sicurezza degli approvvigionamen- di tassazione separata, ovvero non cu- dell'Ifel Fondazione Anci è chiaro: «Se cherà i Centri per l'impiego, ritenuti ti», è l'allarme dell'Up, che ricorda di muabile con il resto dell'imponibile. non ci sarà una correzione dellammo- dallo stesso governo fondamentali, al aver chiesto già nelle scorse settimme Complessivamente, è stato alzato lo vra nel 2015 più di 1.500 Comuni italia- plmto tale da averne previsto la riorgaun incontro a Renzi senza averricevu- sbarramento a 1600 emendamenti ni rischiano il dissesto finanziario per nizzazione neUobsActe di avergli affito risposta. Parole durissime le usa, per mancanza di copertura. ;.Je resta- mancanza di fondi. N on ci saranno le dato la GararJZia Giovani», evidenzia poi, il Codacons. «È una verno 2100 al vaglio della com- risorse necessarie per la sanità, gli asili il leader della Cgil. Carmelo Barbagalgogna, con tale misura il gomissione Bilancio della Ca- nido, le mense scolastiche e per i tra- lo, prossimo ad assumere la guida della Uii al posto di Luigi Angeletti, tende verno pensa di trattare gli la clausola mera. sporti pubblici». Ma il presidente automobilisti come sportel- La norma Tmte sono le insidie dell'Anci Piero Fassino ha definito «co- però la mano al governo: "Prima di inli bancomat dove attingere che si annidano nella legge struttivo)) l'incontro con il governo. dire ulteriori forme di lotta, siamo pronti a trovare soluzioni condivise. per prelevare risorse, senza di salvaguardia di stabilità. È forte la tentaSul tavolo la local tax, che dovrebbe Ma Renzi dia un segnale, il tempo sta contare gli effetti disastrosi allarma zione da parte di Comuni e essere introdotta nel 2015. scadendo». La Cgil riunirà oggi il diretper le tasche delle fami- i petrolieri: Regioni di recuperare una A rischio l'occupazione nei servizi tivo per decidere sullo sciopero geneglie», commenta l'associaprevisto parte consistente dei tagli pubblici. Con le norme inserite nella rale. Dopo il no Cisl, si allontana quinzione dei consumatori guil'aumento che subirmno. 10 ricorda il legge di stabilità che incidono sull'at- di la possibilità di una iniziativa unitadata da Carlo Rienzi. leader della Cisl Annama- tuazione della riforma Delrio, sarebbe- ria. La manovra prende for- delle accise ria Furlm: «Da anni gene- ro migliaia i posti in pericolo secondo ma con !'iter parlamentare. © R1PRODJZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 12-11-2014 5 2/2 Lasforbiciata Riduzione del disavanzo previsto nella prima versione del ddl Stabilità chiesta dalla Ue, promessa da Padoan e introdotta con l'emendamento di ieri Deficit strutturale (miliardi di euro) ~3,3 -0,3 da fondo riduzione tasse punti di Pii mQ ,5 da riduzione del cofinanziamento dei fondi strutturali Ue da allargamento "reverse change" dell'lva a "ipermercati, supermercati e discount alimentari" Codice abbonamento: 068391 ANSA +.:.e.ntìme.trì Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA La vicenda .1118 gennaio Renzie Berlusconi siglano il patto del Nazareno: accordo su riforme e legge elettorale. Nonostante le tensioni, !'intesa regge: l'Italicum ha il via libera della Camera a marzo, e la riforma costituzionale il primo sì del Senato ad agosto Data Pagina Foglio 12-11-2014 2 2/2 Quirinale Il capo dello, Stato Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri al Colle, dove hanno prestato giuramento i nuovi giudici della Corte costituzionale Daria de Pretis e Nicolò Zanon, di nomina presidenziale, e Silvana Sciarra, eletta dal Parlamento (foto MistrulLij e Alla direzione del Pd di ottobre Renzi propone modifiche all'ltalicum. Il premier vuole stringere sui tempi. Il patto si incrina: Berlusconi teme che il leader pd pensi di tornare alle urne e Codice abbonamento: 068391 Martedì scorso il vertice del premier con i partiti della maggioranza. Se Forza Italia si sfila, è il messaggio, Renzi andrà avanti con gli alleati: bisogna chiudere. Oggi il leader pdvedrà Berlusconi: ma dentro Forza Italia diversi criticano gli «ultimatum» del governo Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 12-11-2014 11 Foglio 1 /2 Data I Primo piano La manovra I Tagliati 1.600 emendamenti :Nessuno sconto fiscale per il Tfr in busta paga i Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non La vicenda • Alla manovra economica sono stati presentati quasi 4 mila emendamenti, di questi ne sono stati eliminati 1.600 per mancanza di copertura finanziaria • L'approvazionedella manovra economica, negli anni scorsi. si è quasi sempre conclusa con l'approvazione di un maxiemendamento proposto dal governo e con il voto di fiducia del Parlamento 068391 no aumentarla, ed il governo è l'Unione Petrolifera le imposte d'accordo, l'operazione non co- sui carburanti potrebbero austerebbe neanche tantissimo, mentare nel 2015 di 2,5 miliarperché portare la deducibilità di se dovessero scattare gli audal 20 al 30% costerebbe 200 menti automatici delle accise milioni di euro, ma nessuno ha già previsti. Il governo, però, ancora trovato quei soldi. punta a evitarli del tutto comPure sull'aumento delle im- pensando le clausole di salvaposte sui fondi pensione e sulla guardia con nuovi tagli alla rivalutazione del Tfr c'è spesa, e con l'estensione del un'apertura del governo, ma "Reverse charge" dell'Iva alla anche in questo caso è più for- grande distribuzione alimentamale che sostanziale, perché le re, ancora in attesa di un via lidue misure danno un gettito bera dall'Unione Europea. Mario Sensini non indifferente (oltre 400 milioni), difficile da compensare (D RIPRODUZIONE RISERVATA con misure alternative. Quasi nullo, invece, il margine per un -I Agenzia delle Entrate ripensamento della tassazione Orlandi: Irap, nascosto del Tfr c~e i la~ratori sceglie- un importo ranno dI.avere.m b~sta paga I imponibile di nel prossuno trienmo. Il testo .. .. della Legge di bilancio prevede 223 mlhardl di euro la tassazione all'aliquota marginale Irpef, con un gettito che compensa i maggiori esborsi per i trasferimenti agli enti previdenziali. Se il gettito viene meno, o si riduce fortemente, tutta l'operazione rischia di non tenersi più in piedi. Un tema su.cui è lecito aspettarsi qualche aggiustamento è quello dei tagli agli enti locali. Proprio ieri il governo ha incontrqto nuovamente i sindaci, secondo i quali almeno 1.500 comuni rischiano il dissesto nel 2015 se i tagli non saranno articolati in modo differente ma un accordo non è ancora ~ vista. Possibili correzioni anche sul pacchetto di misure antievasione. Proprio ieri, per inciso, l'Agenzia delle Entrate ha stimato per la sola Irap una base imponibile nascosta di 223 miliardi nel 2007-2012. E sempre ieri è esplosa la polemica sull'aumento delle accise sulla benzina. Secondo Codice abbonamento: Le tagliole delle <<illancate coperture» e dell' «estraneità di materia» sgombrano dal tavolo oltre un terzo degli emendamenti presentati in Commissione Bilancio alla Camera sulla Legge di Stabilità del 2015. L'esame di ammissibilità condotto dal presidente della Commissione, Francesco Boccia, che non appartiene alla maggioranza renziana del Pd, ha portato all'esclusione di circa 1.600 emendamenti sui quasi 4 mila che erano stati presentati. Bocciati, tra questi, anche quelli del Pd che puntavano al mantenimento della tassazione separata sul Tfr dirottato in busta paga, perché non avevano copertura finanziaria, ma il problema del Tfr è tutt'altro che accantonato. Sarà, anzi, uno dei punti centrali del dibattito delle prossime settimane, insieme alla tassazione dei fondi pensione, alla nuova riforma delle imposte sugli immobili, la deducibilità dell'Imu per i capannoni industriali. Temi su quali praticamente tutti i partiti sono intervenuti con proposte di modifica, e sui quali c'è una disponibilità di massima del governo ad interv~~e a ~ondi~ione ~i non modificar: I saldi.. Ogm eventuale correZIOne, dI conseguenza, dovr~ ~~~er~ coml?ensa~a: Le possibilita di grandi modifIche sono molto limitate, anche perché se~a ricorrere a nu.ove tass: n?n e .aff~tto semplIce, con il bil~ClO ndotto all o~so, tro~: le nsors~ per finanZIare nuoVI mterventi. ., Un caso em~I~I?-~Ìlco e quello della dedu~Ibilita dalle ~asse pagate dalle Imprese dell Imu sui capannoni industriali. Quasi tutti i gruppi politici voglioROMA riproducibile. Pag. 54 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 12-11-2014 11 2/2 Le misure Benzina, 8 centesimi al litro in più Nel solo 2015 le imposte sui carburanti potrebbero aumentare di quasi 8 centesimi al litro se dovesse essere confermata la nuova clausola di salvaguardia inserita nell'emendamento alla Legge di stabilità Tfr, no alla tassazione separata Sono inammissibili gli emendamenti alla legge di stabilità per riportare l'anticipo del Tfr in busta paga a un sistema di tassazione separata, owero non cumulabile con il resto dell'imponibile L'interrogativo sulla «Iocal tax» Codice abbonamento: 068391 A causa di problemi tecnici, resta il punto interrogativo sulla «Iocal tax» che dovrebbe sostituire Tasi,lmu, Tosap (l'imposta sull'occupazione del suolo pubblico) e, forse, la Tari sui rifiuti Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Quotidiano Data Pagina Foglio Pensioni, la crisi si mangia rassegno ma il governo vara le contromisure E' il Umite che ogni Paese deve rispettare nel rapporto tra disavanzo e debito È il rapporto debito-Pil che non deve essere superato dallo Stato ~ Palazzo Chigi vuole neutralizzare gli effetti della caduta del Pil che incidono sul calcolo del trattamento previdenziale Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del forma previdenziale. Anche per rispondere ai rilievi dell'Inps secondo cui la riforma Dini prevede solo la rivalutazione e non contempla, con la caduta del Pii, una svalutazione. Michele Di Branco © RIPRODUZIONE RISERVATA ILa fotografia TOTALE PENSIONATI PENSIONATI CON REDDITI DA PENSIONE OLTRE LE 6VOLTE IL MINIMO (2.900 euro circa/mese) 800.650 Q:M SPESA TOTALE PENSIONI SPESA TOTALE PENSIONI OLTRE LE 6VOLTE IL MINIMO - 43,7 mld ANSA Dati Inps riferiti al 2V12 ~tjmetrj l'lNPS HA SEGNALATO 068391 IERI Al TESORO CHE CON LA RECESSIONE CHI VA ARIPOSO NEl 2015 Codice abbonamento: - - - - . - - - - - - - - in vista per chi è già pensionato: Il CASO la sua rivalutazione dei montanti contributivi è stata stabilita al ROMA Neppure il tempo di incas- momento del pensionamento e sare il primo assegno. Che la pen- dunque non è soggetta ad alcuna sione si stava già svalutando. Il svalutazione. AI sicuro anche cogoverno si prepara a rimediare loro che vanno in pensione entro all'amara sorpresa in agguato la fine di quest'anno in quanto la per i 400 mila italiani che nel riforma ha previsto che nell'an2015 matureranno i requisiti per no di cessazione dell'attività laandare a riposo. Palazzo Chigi vorativa la rivalutazione dei punta a reagire di fronte al crollo montanti sia pari ad uno e di condel Pil che, riforma Dini alla ma- seguenza l'accumulo di contribuno, rischia di produrre effettivi ti versati nell'ultimo anno di laregressivi sui trattamenti. Infatti voro non subisce né una rivalutasenza un rimedio nella legge di zione né una svalutazione. Per i Stabilità, dalI gennaio le nuove futuri pensionati invece il propensioni saranno più basse ri- blema, per i prossimi decenni, spetto a quanto si prevedeva in non è di poco conto e rischia di base ai contributi versati. Il pro- avere un impatto notevole anche blema è stato sottoposto al mini- sui conti pubblici. stero del Tesoro dall'Istituto di previdenza sociale. In una lette- LA RAGIONERIA rariservata, l'organismo guidato La ragioneria del Tesoro calcola da Tiziano Treu chiede al gover- infatti in 5-6 miliardi di euro (tra no di annullare l'effetto della sva- il 2015 e il 2035) il costo per le lutazione delle pensioni determi- casse dello Stato. Vale a dire i solnato dall'andamento negativo di che servirebbero per sterilizdel PiI. Un passaggio che fonti zare l'impatto della recessione del governo promettono di com- sulle pensioni e permettere coSÌ, piere consentendo all'Inps di ai circa lO milioni di italiani che considerare la crescita a quota nei prossimi 20 anni andranno a zero in modo da evitare, a partire riposo di poter godere di un tratdall'anno prossimo, la svaluta- tamento coerente con i contribuzione delle pensioni. In base al ti versati. Per il 2015, gli effetti meccanismo di calcolo contribu- sulle casse dello Stato non sarebtivo introdotto nel 1995 dalla ri- bero poi così rilevanti: ci voglioforma Dini, infatti, il montante no poche decine di milioni per sicontributivo viene annualmente stemare la pratica. Soldi che sarivalutato in base all'andamento ranno stanziati nella manovra della crescita nominale degli ulti- per e:ritare ~he,. ad esempio, ~ma mi 5 anni. Per la prima volta do- penSiOne dI mIlle euro subIsca po 18 anni, il parametro (pari a un ta~lio d~ 2 eur? a~ mese. M~ -0,1927%) è finito in territorio ne- per gh anm a vemre Il Tesoro e gativo e dunque, in teoria, per co- ~o~sapevo~e .che il pr?ble~a, se loro che andranno in pensione Il ~ll non SI !,lpre?de, e destmat~ nel prossimo anno, ci sarà un as- a nproporsl. COSI nel governo ~l segno più leggero. Nessun guaio prepara a mettere mano alla n- 12-11-2014 6/7 1 /2 RISCHIA UNA SVALUTAZIONE DEllO 0,2% destinatario, non riproducibile. Pag. 61
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