Prospetto Informativo

BANCA CENTROPADANA CREDITO COOPERATIVO –
SOCIETA’ COOPERATIVA
Sede sociale in Piazza IV Novembre 11, 26862, Guardamiglio (LO). Iscritta all’albo delle Banche al n. 5380. Iscritta all’Albo delle Società
Cooperative A164598. Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti
del Credito Cooperativo. Iscritta al Registro delle imprese Tribunale di Lodi al n. 7332-1998. Codice fiscale e Partita IVA 12514870158. Capitale
sociale e riserve al 31 dicembre 2012 Euro 178.970.171,64
PROSPETTO INFORMATIVO
relativo all’offerta ai Soci e al pubblico
di azioni ordinarie
Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa
Emittente e Responsabile del Collocamento
Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa
Prospetto Informativo depositato presso la Consob in data 28 marzo 2014 a seguito di comunicazione dell’avvenuta approvazione da
parte della Consob con nota n. 0023650/14 del 27 marzo 2014.
L’adempimento di pubblicazione del Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità
dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il Prospetto Informativo è a disposizione del pubblico presso la sede legale di Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società
Cooperativa, in Piazza IV Novembre n. 11, 26862, Guardamiglio (LO), nonché sul sito internet dell’Emittente
www.centropadana.bcc.it
AVVERTENZA
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, i destinatari dell’Offerta sono invitati a valutare i
fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari offerti.
Investimento in Azioni
Per valutare se le Azioni oggetto dell’Offerta siano compatibili con i propri obiettivi di investimento, i destinatari
dell’Offerta sono invitati, tra l’altro, a tener conto che le Azioni presentano gli elementi di rischio propri di un
investimento in strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato e non scambiati in un sistema multilaterale
di negoziazione, per cui in sede di disinvestimento potrebbero sorgere difficoltà di smobilizzo. Per difficoltà di
smobilizzo si intende che gli aderenti all’Offerta potrebbero avere difficoltà nel vendere le Azioni, in quanto gli ordini
di vendita potrebbero non trovare adeguate contropartite o potrebbero non esserci le controparti.
Qualità del credito e grado di concentrazione dei grandi rischi
Si richiama l’attenzione sulla specifica situazione della qualità dei crediti, più ampiamente rappresentata nel fattore di
rischio descritto alla Sezione I Capitolo 4, Paragrafo 4.1.1 (“Rischio di credito”), in relazione alla quale si riporta la
seguente sintesi:
30/06/2013
Rischiosità del credito
Emittente
Crediti deteriorati
Impieghi lordi
lordi
/
Crediti deteriorati
Impieghi netti
netti
/
31/12/2012
Sistema
Emittente
31/12/2011
Sistema
Emittente
31/12/2010
Sistema
Emittente
15,33%
14,80%
12,63%
13,50%
8,89%
11,20%
11,58%
9,60%
9,72%
8,70%
7,04%
7,10%
27,98%
38,50%
25,78%
38,80%
22,63%
38,26%
21,59%
35,64%
Sofferenze lorde / Impieghi
lordi
7,74%
7,80%
6,64%
7,20%
4,42%
5,20%
3,97%
3,80%
Sofferenze nette / Impieghi
netti
4,82%
3,80%
4,35%
3,40%
2,89%
2,70%
2,36%
2,40%
Rapporto di copertura delle
sofferenze
40,67%
54,40%
36,80%
54,60%
36,28%
55,48%
42,04%
55,12%
2,68%
Rapporto di copertura
crediti deteriorati
dei
9,88%
Sistema
9,90%
7,94% n.d.
Incagli lordi / Impieghi lordi
3,66% 4,80%.
3,61%
4,20%
3,21%
2,89%
4,76%
Incagli netti / Impieghi netti
2,99% n.d.
3,06%
3,40%
2,94%
2,70%
4,45% n.d.
Rapporto di copertura degli
incagli
22,01%
22,90%
18,30%
23,20%
10,48%
20,43%
8,81%
20,62%
Sofferenze nette / Patrimonio
netto (capitale+riserve)
30,44%
18,50%
25,56%
17,30%
19,24%
15,60%
14,36%
13,30%
Crediti scaduti netti / crediti
verso clienti
2,76% n.d.
1,42% n.d.
1,22% n.d.
1,13% n.d.
Grandi rischi clientela / crediti
lordi clientela
3,33% n.d.
4,88% n.d.
5,88% n.d.
2,48% n.d.
Grandi rischi clientela / crediti
netti clientela
3,49% n.d.
5,05% n.d.
6,02% n.d.
2,54% n.d.
(Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia).
Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a
una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze
è pari, per la Banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura
degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno
precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle
posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al
30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente.
2
Tabella rapporti Price/Book Value e Price/Earnings
Il prezzo delle Azioni, di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo è stato determinato secondo la procedura di
cui all’articolo 2528 cod. civ., che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere
maggiorato di un sovrapprezzo determinato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta
del consiglio di amministrazione.
Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione.
La differenza di prezzo è costituita dal sovrapprezzo fissato dall’Assemblea in data 25 aprile 1993 in Euro 10,33, da
versare in aggiunta al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione.
La tabella che segue illustra il raffronto tra i rapporti di Price/Earnings e di Price/Book Value dell’Emittente, con
riferimento al valore nominale delle Azioni aumentato del sovrapprezzo, con quello di altre banche non quotate
selezionate in base al modello di business retail adottato, comparabile con quello dell’Emittente e con alcune banche
quotate che operano sullo stesso territorio dell’Emittente.
Tali informazioni sono riferite al 31 dicembre 2012 per le banche non quotate comparabili con la Banca (ad eccezione
delle informazioni riguardanti Banca Etica che sono riferite al 30 giugno 2013) non essendo stato possibile reperire le
medesime informazioni aggiornate al 30 giugno 2013, mentre sono riferite al 30 giugno 2013 per le banche quotate.
BANCHE NON QUOTATE
P/E
P/BV
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Emittente
4,16
0,17
BCC di Roma (*)
4,18
0,13
Banca Popolare di Sviluppo (*)
N.S.
0,98
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
BANCHE NON QUOTATE
P/E
P/BV
30 giugno 2013
Emittente
Banca Etica (*)
30 giugno 2013
7,77
0,19
24,48
0,87
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
BANCHE QUOTATE
P/E
P/BV
30 giugno 2013
30 giugno 2013
Emittente
7,77
0,19
Banca Popolare di Milano (*)
4,73
0,28
Banca Popolare di Sondrio (*)
16,29
0,63
5,18
0,18
Banco Popolare (*)
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
3
INDICE
GLOSSARIO E DEFINIZIONI .................................................................................................................................... 10
NOTA DI SINTESI......................................................................................................................................................... 16
SEZIONE I - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ................................................................................................ 35
1.
PERSONE RESPONSABILI ......................................................................................................... 36
1.1
1.2
PERSONE RESPONSABILI DELLE INFORMAZIONI FORNITE NEL PROSPETTO INFORMATIVO ..................... 36
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ..................................................................................................... 36
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI ................................................................................................ 37
2.1
2.2
REVISORI CONTABILI DELLA BANCA ..................................................................................................... 37
INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE ............................................................... 37
3.
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE .................................................................. 38
3.1
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE DI BCC RELATIVE AI SEMESTRI CHIUSI AL 30 GIUGNO 2013 E
2012 E AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2012, 2011 E 2010 ........................................................ 38
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE PRO-FORMA DI BCC CENTROPADANA RELATIVE AL
SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO 2013 E ALL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2012 ...................... 44
3.2
4.
4.1
4.2
4.3
FATTORI DI RISCHIO ................................................................................................................ 50
4.1.1
4.1.2
4.1.3
4.1.4
4.1.5
4.1.6
4.1.7
4.1.8
4.1.9
4.1.10
4.1.11
4.1.12
4.1.13
4.1.14
4.1.15
4.1.16
4.1.17
4.1.18
4.2.1
4.2.2
4.2.3
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.3.4
4.3.5
4.3.6
5.
5.1
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE .................................................................... 50
Rischio di credito ...................................................................................................................................... 50
Rischi connessi a operazioni straordinarie ............................................................................................... 52
Rischi connessi all’Acquisizione degli Sportelli ....................................................................................... 54
Rischi connessi alla presenza nel Prospetto Informativo di dati pro forma ............................................. 55
Rischio di concentrazione ......................................................................................................................... 55
Rischio finanziario .................................................................................................................................... 57
Rischi connessi alla situazione patrimoniale ............................................................................................ 57
Rischio di mercato .................................................................................................................................... 58
Rischio tasso di interesse .......................................................................................................................... 58
Rischio operativo ...................................................................................................................................... 59
Rischio di liquidità .................................................................................................................................... 59
Rischio connesso alla variabilità degli utili .............................................................................................. 61
Rischio strategico ...................................................................................................................................... 62
Rischio connesso alla riduzione delle agevolazioni fiscali previste per le banche di credito cooperativo
62
Rischio residuo .......................................................................................................................................... 62
Rischi connessi alle operazioni di cartolarizzazione ................................................................................ 63
Rischi connessi a contenziosi pendenti nei confronti della Banca ............................................................ 63
Rischi connessi all’esposizione della Banca al debito sovrano ................................................................ 64
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL SETTORE DI ATTIVITÀ IN CUI OPERA L’EMITTENTE
64
Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione nel settore bancario e finanziario ...................... 64
Rischio derivante dalla congiuntura economica ....................................................................................... 65
Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario ........................................................ 66
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO
DELL’OFFERTA ................................................................................................................................. 66
Rischi relativi alla difficoltà di disinvestimento delle Azioni che non sono quotate in un mercato
regolamentato né negoziate in un mercato non regolamentato ................................................................ 66
Rischi connessi all’esistenza di limiti di trasferibilità delle Azioni ........................................................... 67
Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di Offerta ............ 67
Rischio relativo al procedimento di ammissione a Socio .......................................................................... 67
Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni ...................................... 67
Rischi connessi a eventuali effetti diluitivi ................................................................................................ 68
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ...................................................................................... 70
5.1.1
5.1.2
5.1.3
STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE ........................................................................................... 70
Denominazione legale e commerciale dell’Emittente ............................................................................... 70
Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione ...................................................... 70
Data di costituzione e durata dell’Emittente ............................................................................................. 70
4
5.1.4
Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione,
nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale ......................................................................... 70
5.1.5
Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente ..................................................................... 70
5.1.5.1 Storia della Banca ..................................................................................................................................... 70
5.2
INVESTIMENTI ....................................................................................................................................... 73
5.2.1
Descrizione dei principali investimenti in attività materiali e immateriali effettuate dalla Banca nel corso
degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 e fino alla Data del Prospetto Informativo........ 73
5.2.2
Descrizione dei principali investimenti in corso di realizzazione ............................................................. 74
5.2.3
Investimenti futuri ..................................................................................................................................... 74
6.
6.1
PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ ........................................................................................... 75
6.1.1
6.1.2
6.1.3
6.2
6.3
6.4
6.5
6.1.4
6.1.5
6.1.6
6.2.1
6.2.2
6.2.3
6.2.4
6.2.5
6.2.6
6.3.1
6.4.1
6.6
6.7
7.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA ............................................................................................ 101
7.1
7.2
DESCRIZIONE DEL GRUPPO FACENTE CAPO ALL’EMITTENTE ............................................................... 101
SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE DALL’EMITTENTE ................................................................... 101
8.
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ............................................................................... 102
8.1
8.2
8.1.1
8.1.2
9.
9.1
PRINCIPALI ATTIVITÀ ............................................................................................................................ 75
Descrizione della natura delle operazioni della Banca e delle sue principali attività e relativi fattori
chiave 75
L’offerta di prodotti e servizi alla clientela della Banca .......................................................................... 76
Indicazione delle principali categorie di prodotto venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio
finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati ..... 77
Modello Organizzativo .............................................................................................................................. 79
Normativa di riferimento........................................................................................................................... 82
Nuovi prodotti e servizi ............................................................................................................................. 87
GESTIONE DEI RISCHI ............................................................................................................................ 87
Rischio di credito ...................................................................................................................................... 88
Rischio di mercato .................................................................................................................................... 91
Rischio di liquidità .................................................................................................................................... 92
Rischio di tasso ......................................................................................................................................... 93
Rischi operativi ......................................................................................................................................... 93
Rischio di Reputazione .............................................................................................................................. 94
PRINCIPALI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE ................................................................................. 95
BCC Centropadana ................................................................................................................................... 95
LA RETE TERRITORIALE ........................................................................................................................ 95
La Rete Territoriale di BCC Centropadana .............................................................................................. 96
FATTORI ECCEZIONALI CHE HANNO INFLUITO SULL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE O SUI MERCATI DI
RIFERIMENTO....................................................................................................................................... 100
DIPENDENZA DELL’EMITTENTE DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O
FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE............................................................... 100
FONTI DELLE DICHIARAZIONI FORMULATE DALL’EMITTENTE RIGUARDO ALLA PROPRIA POSIZIONE
CONCORRENZIALE ............................................................................................................................... 100
INFORMAZIONI RELATIVE AD IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE, COMPRESI BENI
AFFITTATI ............................................................................................................................................ 102
BCC Centropadana ................................................................................................................................. 102
BCC Creta ............................................................................................................................................... 105
PROBLEMI AMBIENTALI CHE POSSONO INFLUIRE SULL’UTILIZZO DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
105
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA ........................... 106
SITUAZIONE FINANZIARIA ................................................................................................................... 106
Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e
2010
106
9.1.2
Patrimonio di Vigilanza al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 .................................. 114
9.2
GESTIONE OPERATIVA ........................................................................................................................ 116
9.2.1
Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno
avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente ................................ 116
9.2.2
Analisi dell’andamento economico ......................................................................................................... 116
9.2.2.1 Analisi dell’andamento economico relativo ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno 2012 116
9.2.2.2 Analisi dell’andamento economico relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 ...... 121
9.1.1
5
9.2.3
9.2.4
9.2.5
10.
Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno
avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’emittente, indicando in che
misura il reddito ne ha risentito. ............................................................................................................. 129
Illustrazione delle ragioni delle eventuali variazioni sostanziali delle vendite o delle entrate nette. ..... 129
Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o
politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative
sull’attività dell’Emittente ....................................................................................................................... 129
RISORSE FINANZIARIE ........................................................................................................... 131
10.1
10.2
10.2.1
10.3
10.3.1
10.3.2
10.3.3
10.3.4
10.4
10.5
10.6
INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE RISORSE FINANZIARIE DELL’EMITTENTE.......................................... 131
FONTI, IMPORTI E FLUSSI DI CASSA DELL’EMITTENTE ......................................................................... 133
Flussi di cassa relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 ...................................... 133
FABBISOGNO FINANZIARIO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO DELL’EMITTENTE ................................ 135
Prestiti Obbligazionari di propria emissione .......................................................................................... 137
Passività subordinate .............................................................................................................................. 139
Posizione interbancaria netta ................................................................................................................. 139
Operazioni di cartolarizzazione .............................................................................................................. 140
LIMITAZIONI ALL’USO DELLE RISORSE FINANZIARIE ........................................................................... 140
FONTI PREVISTE DEI FINANZIAMENTI NECESSARI PER ADEMPIERE AGLI IMPEGNI RELATIVI AI PRINCIPALI
INVESTIMENTI FUTURI ED ALLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE ....................... 140
INFORMAZIONE RELATIVE ALLE GARANZIE E IMPEGNI ........................................................................ 140
11.
RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE ................................................................ 142
12.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ............................................................... 143
12.1
12.2
TENDENZE PIÙ SIGNIFICATIVE MANIFESTATESI RECENTEMENTE NELL’ANDAMENTO DELLE PRINCIPALI
GRANDEZZE ECONOMICHE E FINANZIARIE DELL’EMITTENTE ............................................................... 143
INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO
RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE
ALMENO PER L’ESERCIZIO IN CORSO .................................................................................................... 143
13.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ..................................................................................... 144
14.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI
DIRIGENTI .................................................................................................................................. 145
14.1
14.1.1
14.1.2
14.1.3
14.1.4
14.2
14.2.1
14.2.2
14.2.3
15.
15.1
15.2
16.
16.1
16.2
16.3
INFORMAZIONI CIRCA GLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO .......................... 145
Consiglio di Amministrazione ................................................................................................................. 145
Comitati 148
Collegio Sindacale .................................................................................................................................. 148
Direttore generale e principali dirigenti ................................................................................................. 150
CONFLITTI DI INTERESSI DEI MEMBRI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI
VIGILANZA E DEGLI ALTI DIRIGENTI..................................................................................................... 151
Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo
XIV, Paragrafo 14.1 ................................................................................................................................ 152
Indicazione di eventuali accordi o intese in forza dei quali siano stati individuati i soggetti di cui alla
Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1................................................................................................. 152
Indicazione di eventuali restrizioni concordate dalle persone di cui alla Sezione I, Capitolo XIV,
Paragrafo 14.1 ........................................................................................................................................ 152
REMUNERAZIONI E BENEFICI ............................................................................................. 153
REMUNERAZIONI E BENEFICI A FAVORE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEL
COLLEGIO SINDACALE E DELL’ALTA DIRIGENZA .................................................................................. 153
ACCANTONAMENTI PER LA CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O BENEFICI
ANALOGHI A FAVORE DEI MEMBRI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI VIGILANZA E DEGLI ALTI
DIRIGENTI ............................................................................................................................................ 154
PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ........................................................... 155
DURATA DELLA CARICA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI MEMBRI
DEL COLLEGIO SINDACALE ................................................................................................................ 156
CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI CON GLI AMMINISTRATORI CHE PREVEDONO UN’INDENNITÀ DI
FINE RAPPORTO .................................................................................................................................. 156
COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E COMITATO PER LA REMUNERAZIONE ......................... 156
6
16.4
DICHIARAZIONE CIRCA L’OSSERVANZA DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO .... 156
17.
DIPENDENTI ............................................................................................................................... 157
17.1
17.1.1
17.2
17.3
DIPENDENTI ........................................................................................................................................ 157
BCC Centropadana ................................................................................................................................. 157
PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION ...................................................................................... 158
DESCRIZIONE DI ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DEI DIPENDENTI AL CAPITALE SOCIALE ...................... 158
18.
PRINCIPALI AZIONISTI........................................................................................................... 159
18.1
18.2
18.3
18.4
PRINCIPALI AZIONISTI.......................................................................................................................... 159
PARTICOLARI DIRITTI DI VOTO DI CUI SONO TITOLARI I PRINCIPALI AZIONISTI .................................... 159
SOGGETTO CHE ESERCITA IL CONTROLLO SULL’EMITTENTE ............................................................... 159
ACCORDI DALLA CUI ATTUAZIONE POSSA SCATURIRE UNA VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI CONTROLLO
DELL’EMITTENTE SUCCESSIVAMENTE ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO ............ 159
19.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ............................................................................. 160
19.1
19.2
PREMESSA ........................................................................................................................................... 160
RAPPORTI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ................................................................................ 160
20.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE ....... 163
20.1
20.1.1
INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI .......................................................... 163
Resoconto semestrale al 30 giugno 2013 ................................................................................................ 163
20.1.1.1
20.1.1.2
20.1.1.3
Schemi contabili ...............................................................................................................................................163
Principi contabili ..............................................................................................................................................165
Note esplicative alle informazioni finanziarie del semestre chiuso al 30 giugno 2013 ....................................165
20.1.2 Bilanci d’esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 ........................................................................... 172
20.1.2.1 Schemi contabili ...................................................................................................................................... 172
20.1.2.2 Principi Contabili.................................................................................................................................... 177
20.1.2.3 Note esplicative relative alle informazioni finanziarie del triennio 2010 – 2012 ................................... 194
20.2
INFORMAZIONI FINANZIARIE PRO-FORMA ............................................................................................ 214
20.2.1 Premessa ................................................................................................................................................. 214
20.2.2 Note metodologiche ed esplicative inerenti la predisposizione dei dati pro-forma .............................. 215
20.2.3 Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 ................................................................................................ 216
20.2.4 Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012 ............................................................................................ 221
20.2.5 Patrimonio di Vigilanza pro-forma ....................................................................................................... 229
20.2.6 Qualità dei crediti ................................................................................................................................... 229
20.2.7 Relazione della Società di Revisione sui Prospetti Pro-Forma .............................................................. 231
20.3
REVISIONE LEGALE DEI CONTI DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI
PASSATI ............................................................................................................................................... 236
20.3.1 Revisione delle informazioni riguardanti il semestre chiuso al 30 giugno 2013 e gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012, 2011 e 2010 ................................................................................................................... 236
20.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Prospetto Informativo controllate dai revisori dei conti
245
20.3.3 Data delle informazioni finanziarie più recenti ...................................................................................... 245
20.4
POLITICA DEI DIVIDENDI...................................................................................................................... 245
20.5
PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI ............................................................................................. 245
20.6
CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE DELL’EMITTENTE .. 246
21.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ...................................................................................... 247
21.1
21.1.1
21.1.2
21.1.3
21.1.4
21.1.5
21.1.6
21.1.7
21.2
CAPITALE SOCIALE .............................................................................................................................. 247
Ammontare del capitale sociale emesso .................................................................................................. 247
Azioni non rappresentative del capitale .................................................................................................. 247
Azioni proprie ......................................................................................................................................... 247
Importo delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant ....................................................... 247
Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto sul capitale deliberato, ma non emesso o di un impegno
all’aumento di capitale ........................................................................................................................... 247
Informazioni riguardanti il capitale di eventuali membri del gruppo offerto in opzione o che è stato
deciso di offrire condizionatamente o incondizionatamente in opzione, descrizione delle opzioni e
indicazione delle persone alle quali si riferiscono .................................................................................. 247
Evoluzione del capitale azionario dell’Emittente negli ultimi tre esercizi .............................................. 247
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO ........................................................................................................... 248
7
21.2.1
21.2.2
Oggetto sociale ....................................................................................................................................... 248
Disposizioni dello Statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di direzione e di
vigilanza .................................................................................................................................................. 248
21.2.3 Diritti, privilegi e restrizioni connessi alle azioni esistenti ..................................................................... 251
21.2.4 Disciplina statutaria della modifica dei diritti dei possessori delle azioni ............................................. 252
21.2.5 Modalità di convocazione delle assemblee ............................................................................................. 252
21.2.6 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o
impedire una modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente .............................................................. 254
21.2.7 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che disciplinano la soglia di possesso al di sopra della
quale vige l’obbligo di comunicazione al pubblico della quota di azioni posseduta .............................. 254
21.2.8 Condizioni previste dall’atto costitutivo e dallo Statuto per la modifica del capitale, nel caso che tali
condizioni siano più restrittive delle condizioni previste per legge ........................................................ 254
21.2.9 Ammissione a Socio ................................................................................................................................ 254
21.2.10 Recesso del Socio .................................................................................................................................... 254
21.2.11 Esclusione del Socio................................................................................................................................ 255
22.
22.1
22.2
22.2.1
22.2.2
22.2.3
22.2.4
23.
23.1
23.2
CONTRATTI IMPORTANTI ..................................................................................................... 256
ACCORDI QUADRO. ............................................................................................................................. 256
CONTRATTI DI OUTSOURCING. ............................................................................................................. 260
Contratto di gestione del Sistema informativo e dei servizi di Rete Trasmissione Dati. ......................... 260
Contratto di Servizi di Sistemi di Pagamento. ........................................................................................ 260
Contratto di Servizi di Back Office. ........................................................................................................ 260
Contratto di Servizi di collegamento allarmi, trasporto e contazione valori, ritiro/consegna
corrispondenza, archiviazione documenti cartacei................................................................................. 260
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI
DI INTERESSI.............................................................................................................................. 262
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ................ 262
ATTESTAZIONE IN MERITO ALLE INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E
DICHIARAZIONI DI INTERESSI ............................................................................................................... 262
24.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ........................................................................ 263
25.
INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI ....................................................................... 264
SEZIONE II – NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI ..................................................... 265
1.
1.1
1.2
PERSONE RESPONSABILI ....................................................................................................... 266
RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO .................................................................................... 266
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ................................................................................................... 266
2.
FATTORI DI RISCHIO .............................................................................................................. 267
3.
INFORMAZIONI FONDAMENTALI ....................................................................................... 268
3.1
3.2
3.3
3.4
4.
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
DICHIARAZIONE RELATIVA AL CAPITALE CIRCOLANTE ........................................................................ 268
FONDI PROPRI E INDEBITAMENTO ........................................................................................................ 268
INTERESSI DI PERSONE FISICHE E GIURIDICHE PARTECIPANTI ALL’OFFERTA ....................................... 269
RAGIONI DELL’OFFERTA E IMPIEGO DEI PROVENTI .............................................................................. 269
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE ....... 270
TIPO E CLASSE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI AL PUBBLICO E AMMESSI ALLA NEGOZIAZIONE
270
LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE LE AZIONI SARANNO EMESSE ..................................................... 270
CARATTERISTICHE DELLE AZIONI ....................................................................................................... 270
VALUTA DI EMISSIONE DELLE AZIONI ................................................................................................. 270
DESCRIZIONE DEI DIRITTI, COMPRESA QUALSIASI LORO LIMITAZIONE, CONNESSI ALLE AZIONI E
PROCEDURA PER IL LORO ESERCIZIO .................................................................................................... 270
DELIBERE, AUTORIZZAZIONI E APPROVAZIONI IN VIRTÙ DELLE QUALI GLI STRUMENTI FINANZIARI SONO
STATI O SARANNO CREATI E/O EMESSI ................................................................................................. 271
DATA PREVISTA PER L’EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ....................................................... 271
DESCRIZIONE DI EVENTUALI RESTRIZIONI ALLA LIBERA TRASFERIBILITÀ DELLE AZIONI .................... 271
APPLICABILITÀ DELLE NORME IN MATERIA DI OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO E/O DI OFFERTA DI
ACQUISTO RESIDUALE ......................................................................................................................... 272
8
4.10
4.11
4.11.1
4.11.2
4.11.3
4.11.4
5.
CONDIZIONI DELL’OFFERTA ............................................................................................... 281
5.1
5.2
5.3
5.4
6.
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
7.
7.1
7.2
7.3
8.
8.1
PRECEDENTI OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO SULLE AZIONI ........................................................... 272
REGIME FISCALE.................................................................................................................................. 272
Regime fiscale delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione delle azioni.......................... 272
Regime fiscale dei dividendi.................................................................................................................... 276
Tassa sui contratti di borsa ..................................................................................................................... 279
Imposta sulle successioni e donazioni ..................................................................................................... 279
5.1.1
5.1.2
5.1.3
5.1.4
5.1.5
5.1.6
5.1.7
5.1.8
5.1.9
5.1.10
5.2.1
5.2.2
5.2.3
5.2.4
5.3.1
5.3.2
5.3.3
5.3.4
5.4.1
5.4.2
5.4.3
5.4.4
CONDIZIONI, STATISTICHE RELATIVE ALL’OFFERTA, CALENDARIO PREVISTO E MODALITÀ DI
SOTTOSCRIZIONE DELL’OFFERTA ........................................................................................................ 281
Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata ......................................................................................... 281
Ammontare totale dell’Offerta ................................................................................................................ 281
Periodo di validità dell’Offerta e descrizione delle modalità di sottoscrizione ...................................... 281
Revoca o sospensione dell’Offerta .......................................................................................................... 283
Riduzione della sottoscrizione e modalità di rimborso ........................................................................... 283
Ammontare minimo e/o massimo di ogni sottoscrizione ......................................................................... 283
Ritiro della sottoscrizione ....................................................................................................................... 283
Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Azioni ............................................................ 283
Pubblicazione dei risultati dell’Offerta ................................................................................................... 284
Diritto di prelazione e trattamento dei diritti non esercitati ................................................................... 284
PIANO DI RIPARTIZIONE E DI ASSEGNAZIONE ....................................................................................... 284
Destinatari e mercati dell’Offerta ........................................................................................................... 284
Eventuali impegni a sottoscrivere Azioni ................................................................................................ 285
Modalità e termini di comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato ................................. 285
Over Allotment e Greenshoe ................................................................................................................... 285
FISSAZIONE DEL PREZZO ..................................................................................................................... 285
Prezzo al quale saranno offerte le Azioni e spese a carico del sottoscrittore ......................................... 285
Procedura per la comunicazione del prezzo ........................................................................................... 287
Limitazione del diritto di prelazione agli azionisti dell’Emittente .......................................................... 287
Eventuale differenza tra il prezzo di Offerta delle Azioni e il prezzo delle Azioni pagato nel corso
dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del consiglio di amministrazione, dei membri del
collegio sindacale, dei principali dirigenti, o persone affiliate .............................................................. 288
COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE ................................................................................................... 288
Indicazione dei responsabili del Collocamento dell’Offerta e dei collocatori........................................ 288
Organismi incaricati del servizio finanziario e agenti depositari ........................................................... 288
Impegni di sottoscrizione e garanzia ...................................................................................................... 288
Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione ............................................................. 288
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE ................ 289
MERCATI DI QUOTAZIONE ................................................................................................................... 289
ALTRI MERCATI IN CUI LE AZIONI DELL’EMITTENTE SONO NEGOZIATE ............................................... 289
ALTRE OPERAZIONI ............................................................................................................................. 289
INTERMEDIARI AUTORIZZATI NEL MERCATO SECONDARIO .................................................................. 289
STABILIZZAZIONE ................................................................................................................................ 289
POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALL’OFFERTA ...... 290
INFORMAZIONI SUI SOGGETTI CHE OFFRONO LE AZIONI ...................................................................... 290
NUMERO E CLASSE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI DA CIASCUNO DEI POSSESSORI DEGLI
STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA ................................................................... 290
ACCORDI DI LOCK-UP .......................................................................................................................... 290
SPESE LEGATE ALL’OFFERTA ............................................................................................. 291
PROVENTI NETTI TOTALI E STIMA DELLE SPESE TOTALI LEGATE ALL’OFFERTA ................................... 291
9.
DILUIZIONE ................................................................................................................................ 292
10.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ...................................................................................... 293
9
GLOSSARIO E DEFINIZIONI
Si riporta di seguito un elenco delle principali definizioni e dei principali termini utilizzati all’interno del Prospetto
Informativo. Tali definizioni e termini, salvo ove diversamente specificato, hanno il significato qui di seguito indicato.
ATM (Automated Teller Machine)
Sportello automatico collocato generalmente presso gli sportelli bancari
che permette al titolare di una carta di credito/debito di effettuare
prelievi di contanti, nonché di avere informazioni sulla propria
situazione contabile.
Acquisizione degli Sportelli
Operazione avente ad oggetto l’acquisto da parte di BCC Centropadana
degli sportelli di Banca Farnese e più precisamente di n. 3 (tre)
dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di
cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno e l’acquisto
del ramo d’azienda bancaria costituito dallo sportello di Milano di
Carife, i cui termini e condizioni sono disciplinati dagli accordi
sottoscritti tra le predette parti in data 22 novembre 2013.
ALM
Asset Liability Management (tecnica di Gestione integrata dell’attivo e
del passivo finalizzata ad allocare le risorse in
un’ottica
di
ottimizzazione del rapporto rischio-rendimento).
Assemblea o Assemblea Ordinaria
Assemblea Ordinaria dei soci di BCC Centropadana.
Attività di rischio ponderate o RWA
Valore di rischio delle attività e delle esposizioni di rischio fuori
bilancio. A seconda della tipologia di attività, le stesse sono ponderate
allo 0%, al 10%, al 20%, al 35%, al 50%, al 75%, al 100%, al 150%, al
200%, al 350% o al 1250%. Le attività incluse tra le Attività di rischio
ponderate e i relativi criteri di ponderazione sono dettagliati nelle
Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di
Vigilanza e sui coefficienti patrimoniali emanati dalla Banca d’Italia.
Assemblea Straordinaria
Assemblea Straordinaria dei soci della BCC Centropadana.
Azioni
Le azioni ordinarie della Banca il cui valore nominale è pari ad Euro
25,82.
Banca o BCC Centropadana o Emittente
Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa con
sede in Piazza IV Novembre n. 11, 26862, Guardamiglio (LO). Telefono
0377-4191 Fax 0377-419350.
Banca d’Italia o Autorità di Vigilanza
La Banca d’Italia con sede legale in Roma, Via Nazionale n. 91.
Banca Farnese
Banca Farnese S.p.A..
Basilea 1
Accordo internazionale, comunemente chiamato “Accordo di Basilea sul
Capitale”, che introduce il sistema di misurazione del capitale e
l’obbligo per le banche di accantonare capitale nella misura dell’8% del
capitale erogato, allo scopo di garantire solidità alla loro attività.
Basilea 2
Accordo internazionale, del gennaio 2001, sui requisiti patrimoniali delle
banche, redatto dal Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle
Banche Centrali dei dieci Paesi più industrializzati (G10) alla fine del
1974. Tale accordo prevede, tra l’altro, che le banche dei Paesi aderenti
accantonino quote di capitale proporzionali ai tipici rischi bancari
assunti.
Basilea 3
Accordo internazionale, avviato nel 2009 ed ancora in corso di
definizione finale, di modifica di Basilea 2, contenente modifiche alla
regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle
banche, con un’entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali
originariamente prevista dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2019 e
attualmente in corso di discussione.
Borsa Italiana
Borsa Italiana S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari, n. 6.
Calendario
Il calendario dell’Offerta oggetto del Prospetto Informativo.
10
Carife
Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A..
Cartolarizzazioni
Operazione di cessione di crediti in blocco ex Legge n. 130 del 1999 a
favore di un soggetto terzo che emette strumenti finanziari rimborsabili
mediante l’incasso dei crediti ceduti.
CICR
Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio.
Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005
Indica la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d’Italia,
come successivamente modificata ed integrata, concernente gli schemi e
regole di compilazione del bilancio bancario.
Codice di Autodisciplina
Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato
per la corporate governance delle società quotate promosso da Borsa
Italiana S.p.A.
Coefficienti di solvibilità
Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio.
Collocamento
Servizio di investimento di cui all’articolo 1 del TUF.
Common Equity o Common Equity Tier
1
E’ la componente primaria di capitale secondo la nuova normativa di
Basilea 3, in corso di implementazione, rappresentata principalmente dal
capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall’utile
di periodo, dalle riserve, dal patrimonio di terzi (entro determinati limiti)
e da altre rettifiche regolamentari.
Common Equity Tier 1 Ratio o Common
Equity Ratio
E’ il coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra Common Equity
Tier 1 e i Risk-Weighted Assets calcolati sulla base della nuova
normativa di Basilea 3.
Consob
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con sede legale in
Roma, Via G.B. Martini n. 3.
C.R.A:
Cassa Rurale ed Artigiana.
Creta o BCC Creta
Banca di Credito Cooperativo di Creta – Credito Cooperativo Piacentino
Società Cooperativa con sede in Via XXV Aprile,1 – 29015 CASTEL
SAN GIOVANNI (PC) iscritta al Registro delle Imprese della CCIAA di
Piacenza n. 00151680337, iscritta all’Albo della Banca d’Italia n.
3308.4.0 – cod. ABI 08517 e all’Albo delle società cooperative n.
A187000 e aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito
Cooperativo e al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito
Cooperativo.
Data del Prospetto Informativo
La data di approvazione del Prospetto Informativo da parte della
Consob.
Disposizioni di Vigilanza
Le “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”
contenute nella Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 della Banca
d’Italia, come successivamente modificata ed integrata.
Durata dell’Offerta/Periodo di Offerta
Mensile
Il periodo di 12 (dodici) mesi decorrenti dalla Data del Prospetto
Informativo durante il quale ha luogo l’Offerta, che si divide in 12
(dodici) Periodi di Offerta Mensili.
Euribor
Tasso di interesse interbancario, applicato ai prestiti in Euro, calcolato
giornalmente come media semplice delle quotazioni rilevate a
mezzogiorno su un campione di banche con merito creditizio selezionato
periodicamente dalla European Banking Federation.
Fair Value
Secondo la definizione contenuta nei principi contabili internazionali
IAS/IFRS, è qualificato come “il corrispettivo al quale un’attività può
essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e
disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti”.
Fair Value Option o FVO
Si tratta di un portafoglio di strumenti finanziari che, al momento della
rilevazione iniziale, sono valutati al Fair Value rilevato in conto
economico. Condizione necessaria per la designazione di uno strumento
finanziario nella categoria della Fair Value Option è la possibilità di
determinare in modo attendibile il relativo Fair Value secondo le
11
disposizioni dello IAS 39. La designazione in questa categoria di
portafoglio, inoltre, può essere effettuata soltanto quando si verifica una
delle condizioni previste dal paragrafo 9 dello IAS 39.
Federazione Lombarda delle Banche di
Credito Cooperativo
Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo - Società
Cooperativa, con sede in Via Decorati al Valor Civile, 15 - 20138,
Milano, Codice Fiscale n. 01284150156.
Federcasse
Federcasse Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali ed Artigiane, con sede in Via Lucrezia Romana, 41/47 00178 Roma (RM), Partita IVA e Codice Fiscale n. 80177310580.
Filiale o Agenzia
Succursale della Banca localizzata nel territorio della Repubblica
Italiana.
Fusione
La fusione per incorporazione di BCC Creta in BCC Centropadana
perfezionata con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013.
Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno
2013.
Gazzetta Ufficiale
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
IACP
Indice Armonizzato per i Prezzi al Consumo.
IAS/IFRS
Tutti gli International Financial Reporting Standards adottati
dall’Unione Europea, tutti gli International Accounting Standards (IAS)
e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting
Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominato
Standing Interpretations Committee (SIC).
IASB
International Accounting Standards Board.
ICAAP
Internal Capital Adequacy Assessment Process.
ICCREA Banca
ICCREA Banca S.p.A. - Istituto Centrale del Credito Cooperativo, con
sede in Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma (RM), Partita IVA,
Codice Fiscale e n. iscrizione al Registro delle Imprese di Roma,
04774801007, R.E.A. di Roma n. 801787, iscritta all’Albo delle Banche
al n. 5251 - cod. ABI 08000 e all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 20016 e
aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e
al Fondo Nazionale di Garanzia.
ICCREA Holding
ICCREA Holding, con sede in Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178
Roma (RM), iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n. 275553,
P.IVA n. 00983621004.
ICCREA BancaImpresa
ICCREA BancaImpresa S.p.A., con sede in Via Lucrezia Romana, 41/47
- 00178 Roma (RM), Partita IVA n. 01122141003 e Codice Fiscale n.
02820100580, iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n.
02820100580, R.E.A. di Roma n. 417224.
Intermediari autorizzati
Ai sensi dell’articolo 26 del Regolamento Intermediari, sono
intermediari autorizzati: le SIM, ivi comprese le società di cui
all’articolo 60, comma 4, del decreto legislativo n. 415 del 1996, le
banche italiane autorizzate alla prestazione di servizi e di attività
d’investimento, gli agenti di cambio, gli intermediari finanziari iscritti
nell’elenco previsto dall’articolo 107 del TUB autorizzati alla
prestazione di servizi di investimento, le società di gestione del
risparmio e le società di gestione armonizzate nella prestazione del
servizio di gestione di portafogli e del servizio di consulenza in materia
di investimenti, la società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco
Posta autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 144 del 14 marzo 2001, le imprese di investimento e le
banche comunitarie con succursale in Italia, nonché le imprese di
investimento e le banche extracomunitarie comunque abilitate alla
prestazione di servizi e di attività di investimento in Italia.
12
INTEREST RATE SWAP (IRS)
L’interest Rate Swap è il contratto swap più diffuso, con il quale due
parti si accordano per scambiarsi reciprocamente, per un periodo di
tempo predefinito al momento della stipula, pagamenti calcolati sulla
base di tassi di interesse differenti e predefiniti, applicati ad un capitale
nozionale. Non c’è scambio di capitali, ma solo di flussi corrispondenti
al differenziale fra i due interessi (di solito uno fisso ed uno variabile).
Tra le caratteristiche principali si evidenzia che il contratto “IRS” ha
scadenze che superano l’anno, è scambiato su mercati Over the-counter
(c.d. “OTC” - mercati la cui negoziazione si svolge al di fuori dei circuiti
borsistici ufficiali), ha le scadenze dei pagamenti (flussi) determinate a 3
(tre), 6 (sei), 9 (nove), 12 (dodici) mesi, ma le parti si possono accordare
anche diversamente e può essere ceduto ad un’altra controparte
rinegoziandone le caratteristiche.
IRAP
Imposta regionale sulle attività produttive di cui al D.Lgs. 15 dicembre
1997, n. 446.
IRES
Imposta sul reddito delle società di cui al D.Lgs. 12 dicembre 2003, n.
344.
ISIN
International Security Identification Number, consistente nel codice
internazionale per identificare univocamente gli strumenti finanziari.
Istruzioni di Vigilanza
La Circolare Banca d’Italia n. 229 del 21 aprile 1999 (Istruzioni di
Vigilanza per le banche), e successive modificazioni ed integrazioni.
Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza
Le “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di
vigilanza e sui coefficienti prudenziali” contenute nella Circolare n. 155
del 18 dicembre 1991 di Banca d’Italia come successivamente
modificate e integrate.
Libera Prestazione di Servizi
Attività svolta in uno o più Paesi dell’Unione Europea diversi da quello
in cui ha sede l’intermediario secondo quanto previsto dall’articolo 16
del TUB.
Limiti all’Adesione
I limiti all’adesione all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo. Le
Azioni oggetto di Richiesta di Adesione non potranno eccedere il
numero massimo di 1.900 Azioni per aderente, sia per aderenti nuovi
che aderenti già soci. Il lotto minimo di adesione è pari a n. 100 Azioni
sia per i nuovi soci che per i soggetti già soci.
LTRO (Long term refinancing operation)
o ORLT (Operazioni di rifinanziamento
a lungo termine)
Interventi finanziari effettuati dalla Banca Centrale Europea, che
consistono nel prestare denaro alle banche al tasso medio delle
operazioni di rifinanziamento principale, con scadenza superiore alla
settimana. L’operazione però deve essere garantita da Titoli “eligible”
(stanziabili in Bce).
MIFID
La Direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21
aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le
direttive 85/611/CEE e 93/6/CEE del Consiglio e la direttiva
2000/12/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio e che abroga la
direttiva 93/22/CEE del Consiglio, come successivamente integrata e
modificata.
Monte Titoli
Monte Titoli S.p.A., con sede in Milano, via Mantegna 6.
Offerta
L’Offerta al pubblico avente ad oggetto la sottoscrizione di Azioni.
Outsourcing
Affidamento a terzi di attività precedentemente svolte internamente
all’azienda.
Patrimonio di Base o Tier 1
Ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza applicabili a quanto stabilito da
Basilea 2 e dalla Direttiva 2006/48/CE, che ne recepisce il dettato, il
capitale versato, le riserve, gli strumenti innovativi di capitale e l’utile
del periodo costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità primaria. A
questi si aggiungono i “filtri prudenziali” positivi del patrimonio di base.
Il totale dei suddetti elementi, al netto delle quote proprie, delle attività
immateriali, della perdita del periodo e di quelle registrate in esercizi
13
precedenti nonché dei “filtri prudenziali” negativi del patrimonio di
base, costituisce il “patrimonio di base”. La Banca d’Italia può
richiedere che vengano portati in deduzione ulteriori elementi che, per le
loro caratteristiche, possano determinare un “annacquamento” del
patrimonio di base. Per maggiori dettagli si vedano le Istruzioni per la
compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di Vigilanza e sui
coefficienti prudenziali emanate dalla Banca d’Italia.
Patrimonio di Vigilanza o PdV o
Total Capital
Patrimonio delle banche valido ai fini della normativa di vigilanza,
costituito dall’ammontare complessivo del Patrimonio di Base e del
Patrimonio Supplementare, dedotte, con specifiche e dettagliate
modalità, le partecipazioni e le altre interessenze possedute in enti
creditizi e/o finanziari. La Banca d’Italia, nelle Istruzioni di Vigilanza e
nelle Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul Patrimonio di
Vigilanza e sui coefficienti prudenziali indica dettagliati limiti e
modalità di calcolo del Patrimonio di Vigilanza.
Patrimonio Supplementare o Tier 2
Ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza applicabili a quanto stabilito da
Basilea 2 e dalla Direttiva 2006/48/CE, che ne recepisce il dettato, le
riserve da valutazione, gli strumenti innovativi di capitale non computati
nel Patrimonio di Base, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione, le
passività subordinate, le plusvalenze nette implicite su partecipazioni, gli
altri elementi positivi costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità
secondaria. A questi si aggiungono i “filtri prudenziali” positivi del
Patrimonio Supplementare. Il totale dei suddetti elementi, diminuito
delle minusvalenze nette implicite su partecipazioni, degli altri elementi
negativi, dei “filtri prudenziali” negativi del Patrimonio Supplementare
costituisce il “Patrimonio Supplementare”. Per maggiori dettagli si
vedano le Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul
Patrimonio di Vigilanza e sui coefficienti prudenziali emanate dalla
Banca d’Italia.
POS (Point Of Sale)
Terminale collocato presso gli esercenti convenzionati che consente
l'accettazione della carta di credito/debito e la registrazione
dell'avvenuto pagamento.
Price / Book Value (P/BV)
Indicatore che esprime il rapporto tra il prezzo di un’Azione e il
patrimonio netto della Banca diviso per il numero delle Azioni.
Price / Earnings (P/E)
Indicatore che rapporta il prezzo unitario dell’Azione all’utile per
Azione. Indica quante volte il prezzo dell’Azione moltiplica gli utili
aziendali.
Principi contabili italiani
Le norme di legge vigenti alla data di riferimento di ciascun bilancio
dell’Emittente che disciplinano i criteri di redazione dei bilanci come
interpretate ed integrate dai principi contabili emanati dal Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dal
documento interpretativo “I principali effetti della riforma del diritto
societario sulla redazione del Bilancio di Esercizio” predisposto
dall’OIC Organismo Italiano di Contabilità.
Prospetto Informativo
Il presente prospetto informativo avente ad oggetto l’Offerta.
Regolamento Emittenti
Il regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n.
58 e successive modificazioni ed integrazioni, concernente la disciplina
degli emittenti adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modificazioni ed integrazioni.
Regolamento (CE) 809/2004
Il Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione Europea del 29
aprile 2004 e successive modificazioni ed integrazioni, recante modalità
di esecuzione della direttiva 2003/71/CE del Parlamento e del Consiglio
Europeo con riferimento alle informazioni contenute nei prospetti, al
modello dei prospetti, all’inclusione delle informazioni mediante
riferimento, alla pubblicazione dei prospetti e alla diffusione di messaggi
pubblicitari.
14
Regolamento Intermediari
Il regolamento adottato dalla Consob con deliberazione n. 11522 in data
1° luglio 1998 e successive modificazioni ed integrazioni.
Ricezione e trasmissione ordini nonché
mediazione, consulenza
Servizi di investimento di cui all’articolo 1 del TUF.
Richiesta di Adesione
La richiesta contenuta nella Scheda di Adesione di aderire all’Offerta di
Azioni oggetto del Prospetto Informativo della BCC Centropadana.
Scheda di Adesione
Modulo di adesione alla Offerta oggetto del Prospetto Informativo,
contenente, secondo quanto previsto dall’articolo 13 del Regolamento
Emittenti, l’avvertenza che il richiedente può ottenere gratuitamente
copia del Prospetto Informativo ed il richiamo al Capitolo “Fattori di
Rischio” in esso contenuto. La Scheda di Adesione è disponibile presso
le Sedi Distaccate e le Filiali e deve essere consegnata, debitamente
sottoscritta, corredata dalla necessaria documentazione, presso le Sedi
Distaccate e le Filiali stesse.
Sede
Sede della BCC Centropadana in Piazza IV Novembre n. 11, 26862,
Guardamiglio (LO).
Sedi Distaccate
Caratterizzate dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi
nella zona di competenza territoriale.
Società di Revisione
La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..
Sportello
Succursale della banca localizzata nel territorio della Repubblica
italiana.
Sportelli Banca Farnese e Carife
n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di
provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno di
Banca Farnese e lo sportello di Milano di Carife oggetto
dell’Acquisizione degli Sportelli.
Statuto
Lo statuto sociale vigente dell’Emittente.
TUF
Il Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico delle
disposizioni in materia di intermediazione finanziaria) e successive
modificazioni ed integrazioni.
Tier 1 Capital Ratio
Rapporto tra il Patrimonio di Base e le Attività di Rischio Ponderate.
TUB
Il Decreto Legislativo n. 385 del 1 settembre 1993 (Testo unico
bancario) e successive modificazioni ed integrazioni.
TUIR
Il D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 (Testo unico delle imposte sui
redditi).
VAR
Value at Risk, massima perdita possibile per una data posizione o un
dato portafoglio in uno specifico orizzonte temporale e con un
determinato livello di probabilità.
15
NOTA DI SINTESI
La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli “Elementi”. Gli Elementi sono riportati alle
Sezioni A – E.
La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti e di emittente.
Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza numerica degli Elementi potrebbe non
essere completa.
Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumento e di emittente, può accadere
che non sia possibile fornire alcuna informazione utile in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente una
breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”.
Sezione A – Introduzione e avvertenze
A.1
A.2
Consenso
accordato
dall’Emittente o dalla
persona responsabile
della redazione del
Prospetto all’utilizzo
del Prospetto per
successiva rivendita o
Collocamento finale
di
strumenti
finanziari da parte di
Intermediari
autorizzati.
Avvertenza che:
-
questa nota di sintesi va letta come un’introduzione al Prospetto Informativo;
-
qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame da parte
dell’investitore del Prospetto Informativo completo;
-
qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute
nel Prospetto Informativo l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale
degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto Informativo prima dell’inizio del
procedimento; e
-
la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le
sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se
letta insieme con le altre parti del Prospetto Informativo o non offre, se letta insieme con le altre parti
del Prospetto Informativo, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di
valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari.
Non applicabile. BCC Centropadana nell’ambito della presente Offerta è l’unico soggetto emittente,
offerente e collocatore delle Azioni. L’Emittente non presta il suo consenso all’utilizzo del presente
Prospetto Informativo da parte di Intermediari autorizzati terzi per procedere ad una successiva rivendita o
Collocamento finale delle Azioni oggetto dell’Offerta.
Sezione B – Emittente ed eventuali garanti
B.1 Denominazione
legale e commerciale
dell’emittente.
Banca Centropadana Credito Cooperativo – Società Cooperativa.
B.2 Domicilio e
forma
giuridica
dell’Emittente,
legislazione in base
alla
quale
opera
l’Emittente e suo
paese di costituzione.
L’Emittente:
-
ha sede legale e direzione generale in Italia, nel Comune di Guardamiglio (LO), Piazza IV Novembre,
11, cap. 26862;
-
è registrata come società per azioni ai sensi del diritto italiano; è iscritta all’albo delle Banche al n.
5380 e all’Albo delle Società Cooperative A164598. Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del
Credito Cooperativo. Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo.
Iscritta al Registro delle imprese Tribunale di Lodi al n. 7332-1998. Codice fiscale e Partita IVA
12514870158;
-
è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia e alle leggi e regolamenti italiani;
-
è stata costituita in Italia.
16
B.3 Descrizione della
natura
delle
operazioni
correnti
dell’Emittente e delle
sue principali attività,
e
relativi
fattori
chiave,
con
indicazione
delle
principali categorie di
prodotti venduti e/o
servizi prestati e
identificazione
dei
principali mercati in
cui
l’Emittente
compete.
La Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. Essa può
compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari
consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo
sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza.
La Banca è autorizzata a prestare al pubblico tutti i servizi di investimento. Le principali categorie di
prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e finanziari nonché i servizi connessi e strumentali.
I fattori chiave dell’attività dell’Emittente sono la forte presenza sul territorio di competenza e l’ispirazione
fortemente mutualistica che sin dalla costituzione ha legato l’Emittente ai suoi soci.
La sua attività, in ragione di quanto previsto dalla legge e dallo Statuto, è rivolta prevalentemente ai soci e/o
ai residenti nella zona di competenza territoriale.
Di seguito si riporta una tabella in cui è indicata la quota di mercato riferita al numero di sportelli
relativamente alle province in cui la Banca ha almeno uno Sportello alla data del 30 giugno 2013.
Provincia
Sportelli
Banca
Sportelli
Sistema*
Impieghi
Banca
Impieghi
Sistema*
Q.ta %
Depositi
ALESSANDRIA
2
310
0,65%
11
5.802
0,18%
15
8.523
0,18%
CREMONA
1
283
0,35%
15
4.669
0,32%
35
9.840
0,36%
20
159
12,58%
454
3.101
14,63%
594
6.131
9,70%
1
1987
0,05%
35
196.252
0,02%
50
441.391
0,01%
7
17
225
3,11%
134
4.817
2,79%
219
7.056
3,11%
340
5,00%
254
6.903
3,68%
374
8.722
4,29%
TOTALI
48
3304
1,45%
903
221.544
0,41%
1.288
481.663
* i dati del Sistema sono aggiornati al 31.12.2012. Il dato semestrale non è disponibile nei Bollettini Statistici di Banca
d'Italia (ns. fonte)
0,27%
LODI
MILANO
PIACENZA
PAVIA
B.4a
Descrizione
delle
principali
tendenze
recenti
riguardanti
l’Emittente e i settori
in cui opera.
Q.ta
sportelli
Depositi
Banca
Depositi
Sistema*
Q.ta %
Depositi
L’Emittente, nello svolgimento dell’attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla situazione
dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal perdurare della
crisi sul debito sovrano nell’Eurozona e dal persistere dei timori circa la solidità degli Intermediari
autorizzati che presentano esposizioni nei confronti dei Paesi Europei.
La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come nel resto
del Paese, anche l’area di competenza della BCC Centropadana. In tale contesto il ruolo della Banca è stato
quello di operare di concerto con gli Enti Territoriali per sostenere l’economia locale anche attraverso una
più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare le attuali difficoltà. Il
contesto economico-finanziario globale ha portato all’adozione di una politica di erogazione del credito
ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi del merito creditizio, prestando
particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli impieghi della clientela.
I volumi intermediati hanno continuato a crescere anche nel primo semestre dell’anno 2013, in particolare la
raccolta ha registrato una crescita del 18,8% confermando il trend positivo dell’ultimo anno, pari all’ 8,34%
a fronte di una diminuzione dell’1,6% del sistema. Anche il comparto crediti verso clientela è cresciuto del
8,8% nel primo semestre, a fronte della diminuzione del 2,3% registrata dal sistema. Tale incremento ha
riguardato principalmente il comparto a medio lungo termine.
Il risultato netto dell’attività negoziazione al 30 giugno 2013 è pari a 12,14 milioni in miglioramento
rispetto al 30 giugno 2012, data in cui il risultato netto era pari a 2,83 milioni. In generale poi la voce
margine di interesse e la voce commissioni nette hanno registrato al 30 giugno 2013 un decremento
rispettivamente del -11,54% e del -2,8% rispetto ad analogo periodo dell’esercizio precedente. Il
decremento del margine di interesse è determinato dal notevole incremento dei volumi dei prestiti
obbligazionari emessi, solo in parte compensato dalla performance reddituale derivante dalla gestione del
portafoglio di proprietà.
La componente tradizionale dell’attività di intermediazione ha, dunque, prodotto nel primo semestre del
2013 una redditività con margini in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio. Il margine di
intermediazione è aumentato di 6,67 milioni (+24,54%). Nel medesimo periodo è però diminuito l’utile
netto di 0,5 milioni (-15,71%).
B.5 Descrizione del
Gruppo
e
della
posizione
che
l’Emittente
vi
occupa.
Non applicabile. Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non appartiene ad un gruppo.
B.6 Persone
direttamente
indirettamente,
Non applicabile. Conformemente a quanto previsto dall’art. 34, comma 4, del TUB, nessun socio può
possedere azioni il cui valore nominale complessivo superi Euro 50.000,00 (cinquantamila).
che,
o
17
detengono
una
partecipazione
nel
capitale o ai diritti di
voto dell’Emittente
che sia soggetta a
notifica,
con
indicazione
del
relativo importo di
partecipazione
/
Soggetti
che
direttamente
o
indirettamente
possiedono
o
controllano
l’Emittente e natura
di tale controllo.
B.7 Principali dati
economici,
patrimoniali
e
finanziari
dell’Emittente
relative agli esercizi
passati.
Di seguito sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari relativi ai semestri chiusi al 30
giugno 2013 e al 30 giugno 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Le informazioni storiche sono state estratte dai seguenti documenti:
(i) dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca predisposti per la determinazione dell’utile
semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente. Tali prospetti sono
redatti, come previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e
valutazione previsti dagli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione
Europea. I prospetti contabili semestrali sono stati assoggettati a revisione contabile limitata da
parte della Società di Revisione, che ha emesso la propria Relazione in data 14/10/2013, al fine di
consentire al Consiglio di Amministrazione di adempiere a quanto previsto in materia dalle
Istruzioni di Vigilanza;
(ii) dai bilanci di esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 della Banca, predisposti in conformità
agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia
con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e successive modificazioni ed integrazioni, e
assoggettati a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso le proprie
relazioni, rispettivamente, in data in data 2 aprile 2013, 12 aprile 2012 e 11 aprile 2011.
Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 30 giugno
2012.
Principali dati di conto economico
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Margine di interesse
30/06/2012
16.560
Commissioni nette
Var 2013/2012
18.721
% Var
-2.161
-11,54%
5.241
5.392
-151
-2,80%
Margine di intermediazione
33.852
27.182
6.670
24,54%
Risultato netto gestione finanziaria
22.021
20.919
1.102
5,27%
-17.234
-16.087
-1.147
7,13%
Costi operativi
Utile (Perdite) da cessione di investimenti
0
Utile dell'operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell'operatività corrente
Utile d'esercizio
4.787
4.832
-45
-0,93%
-2.087
-1.628
-459
28,19%
2.700
3.204
-504
-15,73%
Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e
2010.
Principali dati di conto economico
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
Margine di interesse
36.918
37.056
31.625
-138
-0,37%
5.431
Commissioni nette
10.990
10.520
10.190
470
4,47%
330
3,24%
Margine di intermediazione
60.543
48.056
42.555
12.487
25,98%
5.501
12,93%
21,51%
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdite) da cessione di investimenti
Utile dell'operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell'operatività
corrente
% Var
Var
2011/2010
% Var
17,17%
43.363
40.858
33.625
2.505
6,13%
7.233
-32.107
-30.810
-29.219
-1.297
4,21%
-1.591
5,45%
-6
3
6
-9
-300,00%
-3
-50,00%
11.250
10.051
4.412
1.199
11,93%
5.639
127,81%
-2.742
-3.108
-2.040
366
-11,78%
-1.068
52,35%
18
8.508
Utile d'esercizio
6.943
2.372
1.565
22,54%
4.571
192,71%
Prospetto della redditività complessiva
PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA (Valori in migliaia di Euro)
Voci
10
2012
Utile (Perdita) d’esercizio
2011
2010
8.508
6.827
2.372
11.524
-6.772
-2.869
-557
116
10.967
-6.656
-2.869
19.475
172
-497
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30
Attività materiali
40
Attività immateriali
50
Copertura di investimenti esteri
60
Copertura di flussi finanziari
70
Differenze di cambio
80
Attività non correnti in via di dismissione
90
Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
Totale altre componenti reddituali al netto delle
imposte
100
110
120
Redditività complessiva (Voce 10+110)
Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e
2010.
Principali dati
patrimoniali
(Valori in migliaia di
Euro)
Debiti verso banche
Raccolta diretta da
clientela
Raccolta indiretta
Mezzi di terzi
amministrati
Crediti verso la clientela
Crediti verso banche
Altre attività finanziarie
Totale dell’attivo
Patrimonio netto
(compreso utile di
periodo)
Dati per azione :
Patrimonio netto per
azione (unità di €)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
% Var
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
200.869
131.420
155.066
50.135
69.449
52,85%
-23.646
-15,25%
104.931
209,30%
1.639.740
1.380.065
1.289.073
1.273.620
259.675
18,82%
90.992
7,06%
15.453
1,21%
436.104
399.794
410.657
406.104
36.310
9,08%
-10.863
-2,65%
4.553
1,12%
1.361.380
1.250.417
1.300.743
1.192.086
110.963
8,87%
-50.326
-3,87%
108.657
9,11%
193.412
150.294
113.652
149.474
43.118
28,69%
36.642
32,24%
-35.822
-23,97%
462.005
294.786
190.950
162.978
167.219
56,73%
103.836
54,38%
27.972
17,16%
2.099.361
1.777.071
1.673.486
1.552.966
322.290
18,14%
103.585
6,19%
120.520
7,76%
215.444
212.796
195.022
195.673
2.648
1,24%
17.774
9,11%
-651
-0,33%
185,64
217,02
201,11
200,51
-31
-14,46%
15,91
7,91%
0,6
0,30%
Dati relativi alla qualità del credito
La tabella di seguito riportata espone alcune informazioni di sintesi sulle esposizioni verso la clientela al 30
giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 con il relativo dato di settore.
Crediti lordi clienti
(Valori in migliaia di
Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var 2013 /
2012
% Var
Var 2012 /
2011
% Var
Var 2011 /
2010
% Var
a) Sofferenze
110.534
86.063
58.899
48.476
24.471
28,43%
27.164
46,12%
10.423
21,50%
b) Incagli
c) Esposizioni
ristrutturate
52.268
46.815
42.745
58.165
5.453
11,65%
4.070
9,52%
-15.420
-26,51%
13.883
11.181
2.702
24,17%
11.181
d) Esposizioni scadute
42.185
19.638
16.774
14.014
22.547
114,81%
2.864
17,07%
2.760
19,69%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
218.870
163.697
118.418
120.655
55.173
33,70%
45.279
38,24%
-2.237
-1,85%
Totale crediti in bonis
1.208.408
1.131.990
1.213.335
1.100.171
76.418
6,75%
81.345
-6,70%
113.164
10,29%
Totale
1.427.278
1.295.687
1.331.753
1.220.826
131.591
10,16%
-36.066
-2,71%
110.927
9,09%
Rettifiche di valore
complessive
(Valori in migliaia di
Euro)
a) Sofferenze
30/06/2013
44.953
31/12/2012
31.675
31/12/2011
21.368
31/12/2010
20.378
Var 2013 /
2012
13.278
% Var
41,92%
Var 2012 /
2011
10.307
% Var
48,24%
Var 2011 /
2010
990
% Var
4,86%
19
b) Incagli
c) Esposizioni
ristrutturate
11.503
d) Esposizioni scadute
8.567
4.480
5.127
2.936
34,27%
4.087
91,23%
-647
-12,62%
154
100
54
54,00%
100
4.635
1.867
954
544
2768
148,26%
913
95,70%
410
75,37%
61.245
42.209
26.802
26.049
19.036
45,10%
15.407
57,48%
753
2,89%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
4.653
3.061
4.208
2.691
1.592
52,01%
-1.147
-27,26%
1.517
56,37%
65.898
45.270
31.010
28.740
20.628
45,57%
14.260
45,99%
2.270
7,90%
Crediti Netti
(Valori in migliaia di
Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
Var
2013/2012
31/12/2010
% Var
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
a) Sofferenze
65.581
54.388
37.531
28.098
11.193
20,58%
16.857
44,91%
9.433
33,57%
b) Incagli
c) Esposizioni
ristrutturate
40.765
38.248
38.265
53.038
2.517
6,58%
-17
-0,04%
-14.773
-27,85%
13.729
11.081
2648
23,90%
11.081
d) Esposizioni scadute
37.550
17.771
15.820
13.470
19.779
111,30%
1.951
12,33%
2.350
17,45%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
157.625
121.488
91.616
94.606
36.137
29,75%
29.872
32,61%
-2.990
-3,16%
Totale crediti in bonis
1.203.755
1.128.929
1.209.127
1.097.480
74.826
6,63%
-80.198
-6,63%
111.647
10,17%
Totale
1.361.380
1.250.417
1.300.743
1.192.086
110.963
8,87%
-50.326
-3,87%
108.657
9,11%
30/06/2013
Rischiosità del credito
Emittente
31/12/2012
Sistema
Emittente
31/12/2011
Sistema
Emittente
31/12/2010
Sistema
Emittente
Sistema
Crediti deteriorati lordi /
Impieghi lordi
15,33%
14,80%
12,63%
13,50%
8,89%
11,20%
9,88%
Crediti deteriorati netti /
Impieghi netti
11,58%
9,60%
9,72%
8,70%
7,04%
7,10%
7,94%
Rapporto di copertura dei
crediti deteriorati
27,98%
38,50%
25,78%
38,80%
22,63%
38,26%
21,59%
35,64%
7,74%
7,80%
6,64%
7,20%
4,42%
5,20%
3,97%
3,80%
Sofferenze
lorde
Impieghi lordi
/
Sofferenze
nette
Impieghi netti
/
9,90%
n.d.
4,82%
3,80%
4,35%
3,40%
2,89%
2,70%
2,36%
2,40%
Rapporto di copertura
delle sofferenze
40,67%
54,40%
36,80%
54,60%
36,28%
55,48%
42,04%
55,12%
Incagli lordi / Impieghi
lordi
3,66%
4,80%.
3,61%
4,20%
3,21%
2,89%
4,76%
2,68%
Incagli netti / Impieghi
netti
2,99%
n.d.
3,06%
3,40%
2,94%
2,70%
4,45%
Rapporto di
degli incagli
copertura
n.d.
22,01%
22,90%
18,30%
23,20%
10,48%
20,43%
8,81%
20,62%
Sofferenze
nette
/
Patrimonio
netto
(capitale+riserve)
30,44%
18,50%
25,56%
17,30%
19,24%
15,60%
14,36%
13,30%
Crediti scaduti netti /
crediti verso clienti
2,76%
n.d.
1,42%
n.d.
1,22%
n.d.
1,13%
n.d.
Grandi rischi clientela /
crediti lordi clientela
3,33%
n.d.
4,88%
n.d.
5,88%
n.d.
2,48%
n.d.
Grandi rischi clientela /
crediti netti clientela
3,49%
n.d.
5,05%
n.d.
6,02%
n.d.
2,54%
n.d.
(Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia).
Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti,
rispetto a una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di
copertura delle sofferenze è pari, per la Banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è
pari al 30,44%. Il rapporto di copertura degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di
22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi
lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato
dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al 30 giugno 2013 ammontano al 15,33%
del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente.
Requisiti prudenziali di Vigilanza
Requisiti prudenziali di vigilanza
(Valori in migliaia di Euro)
Attività di rischio ponderate
31/12/2012
1.317.546
31/12/2011
1.305.077
31/12/2010
1.244.275
20
1.223.075
1.216.892
1.149.836
97.846
7.558
97.351
91.986
7.055
7.556
Capitale Interno rischi I Pilastro
105.404
104.406
99.542
Eccedenza/Deficienza di capitale
98.598
93.212
92.329
Totale attività di rischio
Rischio di credito e di controparte
Rischio operativo
La normativa di vigilanza in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche, richiede che il rapporto tra il
Patrimonio di Vigilanza e le Attività di rischio ponderate non sia inferiore all’8%. Al 31 dicembre 2012 tale
rapporto è pari al 15,48% (Total Capital Ratio).
Si segnala che il Comitato di Basilea ha approvato rilevanti modifiche alla vigente regolamentazione in
materia di liquidità degli istituti bancari che comportano il sostanziale rafforzamento dei requisiti
patrimoniali minimi (Basilea 3), prevedendo la graduale entrata in vigore dei nuovi requisiti prudenziali dal
1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2019, alcuni dei quali in corso di definizione (e che dovranno essere
oggetto di recepimento nei singoli ordinamenti nazionali).
B.8
Informazioni
finanziarie pro-forma
fondamentali.
Patrimonio di Vigilanza
(Valori in migliaia di Euro)
Patrimonio di base elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio di
base
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio Supplementare elementi
positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio
supplementare
Totale patrimonio Supplementare
Patrimonio di terzo livello
Patrimonio di vigilanza
Core Tier 1 Ratio
Tier 1 Capital Ratio
Total Capital Ratio
30/06/2013
215.976
31/12/2012
206.313
31/12/2011
199.794
31/12/2010
194.000
6.044
209.932
6.193
200.119
6.052
193.741
6.005
187.995
8.498
3.890
3.877
3.877
11
8.487
7
3.883
0
3.877
3.877
218.419
14,09%
14,09%
14,66%
204.003
15,19%
15,19%
15,48%
197.618
14,85%
14,85%
15,14%
191.871
15,11%
15,11%
15,42%
Di seguito sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari pro-forma relativi al semestre
chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012.
Le informazioni pro-forma sono state estratte: (i) dal prospetto dello stato patrimoniale pro-forma al 30
giugno 2013 e del conto economico pro-forma, per il semestre chiuso al 30 giugno 2013 della Banca,
corredato dalle relative note esplicative (di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013”); (ii) dal
prospetto dello stato patrimoniale pro forma, del conto economico pro-forma e della redditività complessiva
pro-forma, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, della Banca, corredato dalle relative note esplicative
(di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012”).
I Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 e i Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012 (di seguito
congiuntamente i “Prospetti Pro-Forma”) sono stati predisposti in relazione all’operazione di Fusione e
all’operazione di Acquisizione degli Sportelli.
I Prospetti Pro-Forma sono stati assoggettati ad esame da parte della Società di Revisione che ha emesso le
proprie relazioni in data 18 dicembre 2013, con riferimento alla ragionevolezza delle ipotesi di base
adottate, alla correttezza della metodologia utilizzata nonché alla correttezza dei criteri di valutazione e dei
principi contabili utilizzati per la determinazione dei dati pro-forma.
Dati economici pro-forma
Di seguito sono riportati taluni dati economici pro-forma di sintesi per il semestre chiuso al 30 giugno 2013
e per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, confrontati con i dati storici alle medesime date.
Principali dati di conto
economico
(Valori in migliaia di Euro)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Rettifiche di valore su crediti e
altre op. finanziarie
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
30/06/2013
Centropadana
31/05/2013
Creta
30/06/2013
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
30/06/2013
Totale
16.560
742
568
17.869
5.241
535
1.120
6.895
33.852
1.814
1.689
-11.831
-3.575
22.021
-1.761
-17.234
-2.867
Rettifiche
pro-forma
30/06/2013
Conto
Economico
pro-forma
-263
17.607
37.354
-263
37.091
-734
-16.139
1.128
-15.011
955
21.215
865
22.080
-2.326
-22.426
279
-22.147
6.895
21
Utile (Perdite) da cessione di
investimenti
Utile dell’operatività corrente al
lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio
dell’operatività corrente
Utile d’esercizio
Principali dati di conto
economico
(Valori in migliaia di Euro)
0
0
1
1
4.787
-4.628
-1.370
-1.211
1.144
-66
-2.087
985
453
-648
-229
-877
2.700
-3.643
-918
-1.859
916
-943
31/12/2012
Centropadana
31/12/2012
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
Margine di interesse
36.918
2.886
2.511
42.315
Commissioni nette
10.990
1.383
2.392
14.764
Margine di intermediazione
Rettifiche di valore su crediti e
altre op. finanziarie
60.543
4.865
4.912
70.319
-17.180
-1.411
-1.265
43.363
3.454
3.646
-32.107
-4.276
-6,139
11.250
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdite) da cessione di
investimenti
Utile dell’operatività corrente al
lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio
dell’operatività corrente
Utile d’esercizio
1
31/12/2012
Conto
Economico
pro-forma
Rettifiche
pro-forma
-685
41.630
14.764
-685
69.634
-19.856
-964
-20.821
50.463
-1.649
48.814
-4.591
-40.974
-407
-41.381
0
0
-6,139
-822
-945
9.483
-6
-2.057
7.426
-2.741
174
301
-2.266
539
-1.727
8.508
-648
-643
7.217
-1.518
5.699
Dati patrimoniali pro-forma
Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi pro-forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre
2012 confrontati con i dati storici alle medesime date.
Principali dati patrimoniali
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Centropadana
Debiti verso banche
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
Rettifiche proforma
30/06/2013
Totale
200.869
0
200.869
200.869
1.639.740
153.975
1.793.715
1.793.715
436.104
70.868
506.972
506.972
Mezzi di terzi amministrati
0
Crediti verso la clientela
1.361.380
1.511.641
4.880
1.516.521
-23.036
170.518
193.412
142
193.554
Altre attività finanziarie
462.005
1.767
463.772
Avviamento
6.157
Totale dell’attivo
Patrimonio netto (compreso utile di
periodo)
Dati per azione : Patrimonio netto per
azione (unità di €)
Debiti
banche
verso
31/12/2012
Centropadana
0
150.260
Crediti verso banche
Principali dati
patrimoniali
(Valori
in
migliaia
di
Euro)
30/06/2013
Aggregato proforma
463.772
6.157
13.567
19.725
2.099.361
164.001
2.263.362
-4.589
2.258.773
215.444
5.931
221.375
5.931
215.444
185,64
31/12/2012
Farnese+
fil.Carife
Milano
31/12/2012
BCC Creta
31/12/2012
Aggregato
Rettifiche ProForma (Dare)
31/12/2012
Aggregato
pro-forma
131.420
1.473
0
132.893
132.893
Raccolta diretta
da clientela
1.380.065
116.295
158.548
1.654.908
1.654.908
Crediti verso la
clientela
1.250.417
106.023
156.574
1.513.014
1.843
1.514.858
150.294
4.688
144
155.126
-23.036
132.090
294.787
19.789
1.272
315.847
0
315.847
6.157
0
0
6.157
15.631
21.788
1.777.071
134.020
169.572
2.080.663
-5.510
2.075.153
Crediti
banche
verso
Altre
attività
finanziarie
Avviamento
Totale dell’attivo
22
Patrimonio netto
(compreso utile
di periodo)
212.796
11.248
7.048
231.092
-7.186
223.906
Qualità dei crediti pro-forma
Di seguito si riporta il dettaglio dell’esposizione verso la clientela, con indicazione della qualità del credito,
ponendo a confronto i dati storici dell’Emittente al 30 giugno 2013 con i dati pro-forma dell’Emittente al 30
giugno 2013 e con i dati di settore.
Crediti lordi clienti
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
30/06/2013
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
30/06/2013
Totale
Rettifiche proforma
Crediti lordi
pro-forma
110.534
10.853
121.387
121.387
b) Incagli
52.268
8.505
60.773
60.773
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
13.883
13.883
d) Esposizioni scadute
42.185
46.978
46.978
4.793
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
218.870
24.151
243.021
Totale crediti in bonis
1.208.408
135.841
1.344.249
4.880
1.349.129
Totale
1.427.278
159.992
1.587.270
4.880
1.592.150
30/06/2013
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
a) Sofferenze
44.953
7.596
52.549
52.549
b) Incagli
11.503
779
12.282
12.282
154
154
Rettifiche di valore complessive
(Valori in migliaia di Euro)
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
154
30/06/2013
Totale
243.021
Rettifiche proforma
Rettifiche di
valore proforma
4.635
151
4.786
4.786
61.245
8.526
69.771
69.771
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
4.653
1206
5.859
-1.128
4.731
65.898
9.732
75.630
-1.128
74.502
30/06/2013
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
a) Sofferenze
65.581
3.257
68.838
68.838
b) Incagli
40.765
7.726
48.491
48.491
c) Esposizioni ristrutturate
13.729
0
13.729
13.729
d) Esposizioni scadute
37.550
4.642
42.192
42.192
0
0
0
157.625
15.625
173.250
173.250
Totale crediti in bonis
1.203.755
134.635
1.338.390
4.880
1.343.270
Totale
1.361.380
150.260
1.511.640
4.880
1.516.520
Totale
Crediti Netti
(Valori in migliaia di Euro)
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
b) Incagli
30/06/2013
Totale
Rettifiche proforma
Crediti a clienti al 30.06.2013 - Sportelli Banca Farnese e Carife
Incidenza % su
Rettifiche di
totale crediti
valore
Crediti lordi
lordi
complessive
Crediti netti
Crediti netti
pro-forma
Incidenza % su
totale crediti
netti
10.853
6,78%
7.596
3.257
2,17%
8.505
5,32%
779
7.726
5,14%
4.793
3,00%
151
4.642
3,09%
24.151
15,10%
8.526
15.625
10,40%
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
23
Totale crediti in bonis
135.841
84,90%
1.206
134.635
89,60%
Totale
159.992
100,00%
9.732
150.260
100,00%
Crediti a clienti al 30.06.2013 - BCC CENTROPADANA + Sportelli Banca Farnese e Carife
Incidenza % su
Rettifiche di
Incidenza % su
totale crediti
valore
totale crediti
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti lordi
lordi
complessive
Crediti netti
netti
a) Sofferenze
121.387
7,65%
52.549
68.838
4,55%
b) Incagli
60.773
3,83%
12.282
48.491
3,21%
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
0,87%
154
13.729
0,91%
d) Esposizioni scadute
46.978
2,96%
4.786
42.192
2,79%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
243.021
15,31%
69.771
173.250
11,46%
Totale crediti in bonis
1.344.249
84,69%
5.859
1.338.390
88,54%
Totale
1.587.270
100,00%
75.630
1.511.640
100,00%
INDICI DI COPERTURA
30/06/2013 BCC
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca Farnese e
Carife
30/06/2013 Totale
30/06/2013
Sistema
bancario
nazionale
Tot.Deteriorati
27,98%
35,30%
28,71%
38,50%
Sofferenze
40,67%
69,99%
43,29%
54,40%
Incagli
22,01%
9,16%
20,21%
22,90%
1,11%
21,80%
10,19%
9,20%
Ristrutturati
Scaduti
1,11%
10,99%
3,15%
Patrimonio di vigilanza pro-forma
Di seguito si riporta un’analisi del patrimonio netto di vigilanza e dei coefficienti di solvibilità pro-forma di
BCC Centropadana al 30 giugno 2013.
I dati pro-forma relativi all’operazione di acquisizione degli sportelli Banca Farnese sono di seguito
rappresentati:
30/6/2013
pro-forma
Centropadana,
Farnese e fil.Milano
(Valori in migliaia di Euro)
Carife
Patrimonio di base (Tier 1)
196.364
Patrimonio Supplementare
8.847
204.852
Patrimonio di Vigilanza
(Nota: Compreso costo dell’avviamento Banca Farnese e fil.Milano Carife).
Patrimonio di Vigilanza
31/12/2012
pro-forma
Centropadana,
Creta,Farnese e
fil.Milano Carife
193.652
8.523
202.175
Coefficienti di vigilanza pro-forma
Tier 1 Capital Ratio
Total capital ratio
Eccedenza patrimoniale %
30/06/2013
12,14%
12,66%
36,81%
31/12/2012
12,63%
13,19%
39,35%
Requisiti prudenziali di vigilanza pro-forma
30/06/2013
31/12/2012
(Valori in migliaia di Euro)
Attività di rischio ponderate
Totale attività di rischio
Rischio di credito e di controparte
Rischio operativo
Capitale Interno rischi I Pilastro
Eccedenza/Deficienza di capitale
1.618.000
2.194.282
120.406
9.034
129.440
75.412
1.532.863
2.132.480
113.596
9.034
122.630
79.545
Ai sensi della normativa vigente pro tempore (Basilea 2) il coefficiente patrimoniale di base minimo (Tier 1
24
Capital Ratio) è pari al 4% ed il coefficiente patrimoniale complessivo minimo (Total Capital Ratio) è pari
al 8%.
Per loro natura le informazioni pro-forma indicate riguardano una situazione ipotetica e, pertanto, non
rappresentano la situazione finanziaria o i risultati effettivi dell’Emittente.
B.9 Previsioni
stime degli utili.
o
Non applicabile. L’Emittente non ha formulato alcuna previsione o stima degli utili ed il Prospetto
Informativo non contiene alcuna previsione o stima di utili.
B.10
Descrizione
della
natura
di
eventuali
rilievi
contenuti
nella
relazione di revisione
relativa
alle
informazioni
finanziarie
relative
agli esercizi passati.
I bilanci d’esercizio della Banca relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012 e al 2011 sono stati
assoggettati a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A., mentre il
bilancio d’esercizio della Banca relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 da AGN SERCA le quali
hanno emesso le proprie relazioni senza rilievi.
B.11
Insufficienza
del capitale circolante
dell’Emittente per le
necessità
attuali
dell’Emittente.
Non applicabile, in quanto alla Data del Prospetto Informativo, la Banca dispone di un capitale circolante
sufficiente per fare fronte alle proprie esigenze per i 12 (dodici) mesi successivi, laddove per capitale
circolante si intende, ai sensi della “Raccomandazioni ESMA 2011/81”, il mezzo mediante il quale la Banca
ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza.
Il resoconto semestrale al 30 giugno 2013 è stato assoggettato a revisione contabile limitata della società di
revisione Deloitte & Touche S.p.A., la quale ha emesso la propria relazione, senza rilievi.
Sezione C – Strumenti Finanziari
C.1 Descrizione del
tipo e della classe
degli
strumenti
finanziari offerti e/o
ammessi
alla
negoziazione,
compresi
eventuali
codici
di
identificazione degli
strumenti finanziari.
I titoli oggetto dell’Offerta sono Azioni ordinarie della BCC Centropadana, del valore nominale di Euro
25,82 ciascuna.
C.2
Valuta
di
emissione
degli
strumenti finanziari.
Le Azioni saranno emesse in Euro.
C.3 Numero delle
azioni
emesse
e
interamente liberate
nonché delle azioni
emesse
ma
non
interamente liberate.
Valore nominale per
azione.
Il capitale sociale della BCC Centropadana, in quanto società cooperativa, è variabile. Alla Data del
Prospetto Informativo, il capitale sociale dell’Emittente interamente sottoscritto e versato, al 30 giugno
2013, è pari ad Euro 29.965.910,64 suddiviso in n. 1.082.832,00 azioni ordinarie da nominali Euro 25,82
cadauna e in n. 388.990,00 azioni ordinarie da nominali Euro 5,16 cadauna.
C.4 Descrizione dei
diritti connessi alle
Azioni.
Le Azioni della BCC Centropadana, oggetto dell’Offerta di cui al Prospetto Informativo, hanno le stesse
caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie della BCC Centropadana già in
circolazione alla data di inizio dell’Offerta.
Le Azioni saranno nominative, indivisibili, liberamente trasferibili. Il caso di comproprietà è regolato ai
sensi di legge.
Il codice ISIN (International Security Identification Number) assegnato alle Azioni oggetto dell’Offerta è
IT0004940935.
Le Azioni non sono quotate in un mercato regolamentato e non sono scambiate in un sistema multilaterale
di negoziazione.
In particolare, i diritti patrimoniali e i diritti amministrativi sorgono dal momento di acquisto della qualità di
socio all’esito della procedura di ammissione a socio, secondo quanto previsto dallo Statuto.
Conseguentemente, nessuna differenza deriva dal fatto che alcune Azioni siano state emesse in un momento
anteriore, giacché, rispetto alla posizione dell’aderente all’Offerta, nulla distingue le Azioni già emesse da
quelle da emettersi.
Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli.
Le Azioni, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto, danno diritto al dividendo deliberato dall’Assemblea a partire
dal mese successivo a quello di pagamento delle Azioni sottoscritte.
L’eventuale distribuzione degli utili e la relativa determinazione del dividendo spettante a ciascuna azione
sono deliberate dall’Assemblea dei soci in seduta ordinaria. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal
giorno in cui diventano esigibili restano devoluti alla Società ed imputabili alla riserva legale.
La qualità di socio si acquista con l’annotazione al libro soci che, nell’ambito dell’Offerta, sarà disposta dal
consiglio di amministrazione nell’ambito delle deliberazioni assunte per l’emissione delle Azioni secondo
25
quanto previsto nel Calendario.
Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto, ogni socio ha diritto ad un voto, qualunque sia il numero delle Azioni a
lui intestate; può intervenire all’Assemblea e ha diritto al voto chi risulta iscritto nel libro dei soci da almeno
90 (novanta) giorni.
C.5 Descrizione di
eventuali restrizioni
alla
libera
trasferibilità
degli
strumenti finanziari.
Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto le azioni non possono essere cedute a non soci senza l’autorizzazione del
consiglio di amministrazione che esaminerà preventivamente la domanda di ammissione dell’aspirante socio
nei termini e con le modalità di cui all’art. 8 dello Statuto.
C.6 Ammissione alla
negoziazione in un
mercato
regolamentato degli
strumenti finanziari
offerti.
L’Emittente non ha fatto, né allo stato è intenzionata a fare, domanda di ammissione alla negoziazione delle
Azioni su alcun mercato regolamentato o mercato non regolamentato.
C.7 Descrizione della
politica dei dividendi
Alla Data del Prospetto Informativo non sono state approvate politiche in merito alla distribuzione di
dividendi futuri.
In caso di cessione di azioni fra soci, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione, debbono con
lettera raccomandata comunicare alla Società il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro dei
soci. Le Azioni non possono essere sottoposte a pegno o vincoli di qualsiasi natura senza la preventiva
autorizzazione del consiglio di amministrazione; è inoltre vietato fare anticipazioni sulle stesse.
Ai sensi dello Statuto, gli utili risultanti dal bilancio d’esercizio approvato dall’Assemblea Ordinaria,
dedotte le quote destinate alla riserva legale ed alla riserva ordinaria, sono destinati secondo le deliberazioni
dell’Assemblea Ordinaria.
Nella tabella che segue sono indicati i dividendi distribuiti negli anni 2013, 2012 e 2011 a fronte degli utili
conseguiti rispettivamente negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
(Valori in migliaia di Euro)
Numero azioni
Dividendo unitario (in Euro)
Dividendo complessivo (in Euro)
Percentuale sull’utile netto
2012
2011
2010
980.524
969.721
975.898
0,64
0,52
0,37
630.444
504.999
365.606
7,41%
7,27%
15,41%
26
Sezione D – Rischi
D.1
Informazioni
fondamentali
sui
principali rischi che
sono specifici e
individuali
per
l’Emittente e per il
suo settore.
A. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
Rischio di credito
L’Emittente è esposto al rischio di credito consistente nel rischio di subire perdite derivanti dall’insolvenza o
dal deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. L’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul
totale degli impieghi risulta al 30 giugno 2013 pari al 15,33% in aumento rispetto al dato al 31 dicembre
2012 (12,63%). Tali aumenti trovano la loro giustificazione anche nella avversa congiuntura economica e
per effetto della Fusione.
Rischi connessi ad operazioni straordinarie
Con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata la Fusione per incorporazione in BCC
Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria
applicabile all’Emittente.
Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per
quanto riguarda il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta
Ufficiale UE L. 149/22 del 12 giugno 2009).
A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30
giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di Conto
Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla banca incorporata nel mese di giugno
2013.
L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al netto della copertura delle perdite pregresse, è
stato pari a 7,3 milioni di euro, mentre gli effetti economici non sono significativi avendo inciso solo per il
mese di giugno.
Alla data di efficacia della fusione – 1° giugno 2013 – le attività e le passività provenienti dalla BCC di
Creta sono stati acquisiti al Fair Value.
Le motivazioni che hanno condotto la Banca a dar corso alla predetta operazione sono molteplici, in
particolare l’importanza di raggiungere una soglia dimensionale più elevata così da permettere, tra l’altro, un
ampliamento e una diversificazione dell’offerta; la possibilità di operare una graduale espansione verso le
Provincie di Piacenza, Pavia e Alessandria nelle quali era già presente BCC Creta; la necessità di contrastare
l’elevata concorrenzialità del mercato dotandosi di un’adeguata organizzazione produttiva in grado di
conseguire economie gestionali che permettano alla Banca di offrire condizioni vantaggiose alla clientela e ai
soci; il tutto mantenendo in ogni caso – stante la medesima natura delle banche coinvolte nella Fusione - le
caratteristiche che contraddistinguono le cooperative di credito e quindi continuando a svolgere la funzione
di banca locale.
Le operazioni di fusione per incorporazione, e quindi anche la Fusione, per loro natura, presentano elementi
di rischio che comprendono, ma non si limitano, alla perdita di clienti delle società incorporate.
La Fusione presenta inoltre i rischi tipici delle operazioni di integrazione in un nuova struttura societaria, con
particolare riferimento al necessario coordinamento del management e all’integrazione dei sistemi
informatici, delle strutture e dei servizi esistenti della Banca e quelli di BCC Creta. Tale circostanza potrebbe
pregiudicare il pieno raggiungimento di efficienze operative con conseguenti effetti negativi sulla situazione
finanziaria, economica e patrimoniale della Banca. Il successo dell’operazione di Fusione dipenderà, tra
l’altro, dalla capacità dell’Emittente di integrare Creta in maniera efficiente e di conseguire potenziali
sinergie ed economie di scala, attraverso il miglioramento della capacità di raccolta, il miglioramento della
capacità di impiego, l’incremento dei ricavi, la razionalizzazione della rete territoriale, delle strutture e dei
processi operativi.
Il mancato raggiungimento delle sinergie attese, l’inaspettato incremento delle spese preventivate necessarie
per l’integrazione di Creta in BCC Centropadana, nonché l’eventuale scostamento dei risultati futuri di Creta
rispetto a quelli attesi (sia in termini di costi, sia in termini di ricavi) potrebbero determinare in futuro effetti
negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca nonché sull’operatività e sulla
gestione integrata della stessa.
Rischi connessi all’Acquisizione degli Sportelli
In data 22 novembre 2013 sono stati sottoscritti (i) l’accordo quadro tra Farnese (società a capitale diffuso) e
Carife, in amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad oggetto
l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a
Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno (il
“Ramo di Azienda Banca Farnese”) e (ii) l’accordo quadro tra Carife e BCC Centropadana avente ad
oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il “Ramo di Azienda Carife”) costituito dallo
sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi Quadro”).
Ai sensi di quanto previsto negli Accordi Quadro si segnala che sulla base della situazione di riferimento del
Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 e sulla base della situazione di riferimento del
27
Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari,
rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Tali prezzi provvisori
sono stati concordati tra le parti tenuto conto anche dell’avviamento sulla raccolta dei rami di azienda
oggetto di cessione. Al riguardo, si segnala che non sono state predisposte perizie redatte da soggetti terzi a
supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife.
Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda
Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per
tale acquisto, dal momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni
sospensive di cui agli Accordi Quadro e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione
di Banca d’Italia alla liquidazione volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea
dei soci della Banca delle modifiche statutarie conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del
Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per
deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29 marzo 2014.
Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014, BCC corrisponderà quindi
il prezzo provvisorio a favore di Farnese per l’acquisto del Ramo di Azienda Banca Farnese e a favore di
Carife per l’acquisto del Ramo di Azienda Carife pari, rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e
all’importo di Euro 6.502.807,00.
Per completezza si segnala che (i) i prezzi provvisori potranno essere poi soggetti ad aggiustamento - in
aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta - in funzione dell’avviamento sulla raccolta che
sarà determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta del Ramo di
Azienda Banca Farnese e del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia della cessione del Ramo di
Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC dei predetti rami di azienda);
e (ii) qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo di
Euro 4.239.949,00 per il Ramo di Azienda Banca Farnese e di Euro 1.691.007,00 per il Ramo di Azienda
Carife dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza positiva o negativa,
al netto di una franchigia assoluta. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di
BCC per l’eventuale restituzione di parte dei prezzi provvisori dalla stessa corrisposti a favore di Farnese e
di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione.
Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari
negativi per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in aumento in
funzione dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC
in conseguenza della violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di
Azienda Banca Farnese o al Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella predetta
situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca Farnese o del Ramo di Azienda Carife alla data di
efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22
novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di Carife.
Le operazioni di acquisizione – e quindi l’Acquisizione degli Sportelli - per loro natura presentano elementi
di rischio che comprendono, ma non si limitano a, perdita di clienti, rischi legali e rischi tipici delle
operazioni di integrazione e quindi difficoltà relative all’integrazione dei sistemi informatici che potrebbe
realizzarsi con tempi e modi diversi da quelli attualmente pianificati (i.e., ottobre 2014), delle strutture e dei
servizi esistenti della Banca e quelli dei rami d’azienda oggetto di acquisizione. Tale circostanza potrebbe
pregiudicare l’operatività della Banca e il pieno sfruttamento delle sinergie produttive, distributive e
commerciali attese con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale
della Banca.
Rischi connessi alla presenza nel Prospetto Informativo di dati pro forma
Il Prospetto Informativo riporta i prospetti dei dati pro forma dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31
dicembre 2012, redatti al fine di fornire una rappresentazione degli effetti dell’operazione di Acquisizione
degli Sportelli e della Fusione, qualora tali operazioni fossero state realizzata alle suddette date.
I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo evidenziano al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012
un patrimonio netto rispettivamente pari a Euro 215.444.324e a Euro 223.905.509, nonché una perdita al 30
giugno 2013 pari a Euro 943.470 e un utile al 31 dicembre 2012 pari a Euro 5.699.089 e un avviamento
rispettivamente di Euro 13.567.254 e di Euro 15.630.568 derivante dall’Acquisizione degli Sportelli descritta
precedentemente.
I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo, in quanto basati su ipotesi, potrebbero differire dai dati
che si sarebbero ottenuti qualora le operazioni considerate nella redazione dei dati pro-forma fossero
realmente avvenute negli esercizi presi a riferimento.
I dati pro forma pertanto derivano da una rappresentazione costruita su ipotesi; qualora le operazioni sopra
richiamate fossero realmente state realizzate alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati pro
forma, anziché alla data effettiva, non necessariamente i dati effettivi sarebbero stati uguali a quelli pro
forma. I dati pro forma inoltre non riflettono dati prospettici in quanto sono predisposti in modo da
rappresentare solamente gli effetti isolabili e oggettivamente misurabili delle operazioni sopra richiamate,
senza tenere conto degli effetti potenziali dovuti a variazioni delle politiche del management dell’Emittente e
a decisioni operative conseguenti alle operazioni stesse. Infine, in considerazione delle diverse finalità dei
28
dati pro forma rispetto ai dati dei bilanci storici e delle diverse modalità di calcolo degli effetti con
riferimento allo stato patrimoniale e al conto economico, lo stato patrimoniale pro forma ed il conto
economico pro forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 devono essere letti e interpretati
separatamente dai dati storici, senza ricercare collegamenti contabili con tali dati.
Rischio di concentrazione
Il rischio di concentrazione è un’integrazione del rischio di credito legata all’eventuale concentrazione delle
esposizioni verso controparti, o gruppi di controparti connesse ovvero verso controparti del medesimo
settore economico o che esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area geografica.
Rischio finanziario
L’Emittente non ha definito operazioni di copertura sul portafoglio e, quindi, è esposto al rischio finanziario,
ovvero ai rischi consistenti in particolare nei rischi relativi all’andamento delle quotazioni, nei rischi di
controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio.
Si specifica, altresì, che la Banca non ha definito derivati né di copertura né peraltro di natura speculativa.
Già alla fine del 2011, la crisi del debito sovrano di diversi paesi europei ha generato forti tensioni sui
mercati finanziari.
Anche i titoli di Stato italiani sono stati particolarmente colpiti e, penalizzati dalle forti vendite, hanno subito
un sensibile ridimensionamento dei corsi con un drastico rialzo dei rendimenti. Tali tendenze, anche
considerati i declassamenti da parte delle principali agenzie di rating internazionali, hanno prodotto effetti
negativi sul valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio dell’Emittente, caratterizzato da una
sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una notevole quota di investimenti
costituiti da titoli di Stato italiani.
In generale, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comporta un rischio di effetti
negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti e conseguentemente sulla situazione
economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Rischi connessi alla situazione patrimoniale
Un livello di patrimonializzazione non adeguato, oltre ad avere impatti sul costo del funding, mina la solidità
dell’Emittente e, nei casi più estremi, potrebbe comportare la necessità di eventuali operazioni straordinarie
con conseguenti effetti sulla situazione economica e finanziaria dello stesso.
La normativa di vigilanza fissa regole in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche al fine di stabilire
livelli prudenziali di capitale da detenere, qualificandone la qualità e valutando gli eventuali strumenti di
mitigazione dei rischi. Le nuove indicazioni, inoltre, tendono ad assicurare che il patrimonio resista anche in
periodi di stress per il prossimo futuro e prevedendo anche livelli variabili in funzione anticiclica. Per il
calcolo degli indicatori patrimoniali, la Banca non utilizza modelli di rating interni, ma il metodo
standardizzato.
Al 31 dicembre 2012 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava
complessivamente, dopo il recepimento del risultato di esercizio, ad Euro 204,00 milioni, di cui Euro 200,12
milioni corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base delle attività di rischio ponderate,
complessivamente ammontanti ad Euro 1.317,5 milioni, il Total Capital Ratio si attestava al 15,48% e il Tier
1 Capital Ratio al 15,19%.
Al 30 giugno 2013 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava ad
Euro 218,42 milioni, di cui Euro 209,93 milioni corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base
delle attività di rischio ponderate, complessivamente ammontanti ad Euro 1.489,9 milioni, il Total Capital
Ratio si attestava al 14,66% e il Tier 1 Capital Ratio al 14,09%.
Nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità, al 30
giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Centropadana.
Patrimonio di Vigilanza (migliaia di
Euro)
Patrimonio di base elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio di
base
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio Supplementare elementi
positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio
supplementare
Totale patrimonio Supplementare
Patrimonio di terzo livello
Patrimonio di vigilanza
Core Tier 1 Ratio
Tier 1 Capital Ratio
30/06/2013
215.976
31/12/2012
206.313
31/12/2011
199.794
31/12/2010
194.000
6.044
209.932
6.193
200.119
6.052
193.741
6.005
187.995
8.498
3.890
3.877
3.877
11
8.487
7
3.883
0
3.877
3.877
218.419
14,09%
14,09%
204.003
15,19%
15,19%
197.618
14,85%
14,85%
191.871
15,11%
15,11%
29
Total Capital Ratio
Rapporto Attività di rischio ponderate /
Totale attività di rischio
14,66%
15,48%
15,14%
15,42%
62,8%
66,3%
68,9%
66,5%
Si precisa che Banca d’Italia non ha imposto requisiti patrimoniali aggiuntivi a BCC.
Sulla base dei dati pro-forma al 30 giugno 2013 (redatti per simulare gli effetti della Fusione e
dell’Acquisizione degli Sportelli sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente; per
maggiori informazioni si veda l’Elemento B.8) è stimato che, in seguito al perfezionamento della Fusione e
dell’Acquisizione degli Sportelli, il Total Capital Ratio passerebbe dal 14,66% (individuale BCC
Centropadana) al 12,66% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) e il Tier 1 Capital Ratio passerebbe
dal 14,09% (individuale BCC Centropadana) al 12,14% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) (a
fronte di livelli minimi ai sensi della normativa regolamentare rispettivamente dell’8% e del 4%):
Rischi di mercato
Consiste nel rischio connesso all’operatività nei mercati finanziari, nell’ambito della gestione del proprio
portafoglio di investimento. Nel quadro della turbolenza che ha interessato i mercati finanziari, il rischio di
mercato è riferibile anche a strumenti tradizionalmente caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà
(obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del
credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il portafoglio dell’Emittente. Nonostante la
Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l’esposizione ai suddetti rischi, l’attività di
investimento in strumenti finanziari con risorse proprie, comunque, comporta di per sè un rischio di effetti
negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla
situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite
in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato (consistente ad esempio in una forte
discesa dei tassi di interesse o in una dinamica dei tassi contraria rispetto a quella attesa o contraria rispetto
alle strategie gestionali), sia in termini di riduzione del margine di interesse (per effetto di disallineamenti tra
gli interessi attivi degli impieghi e quelli passivi riferiti alle operazioni di raccolta) che in termini di
contrazione del valore del patrimonio della Banca. La Banca adotta misure di contenimento del rischio di
tasso, tuttavia, si specifica, che non sono poste in essere politiche finalizzate all’allineamento della
periodicità di adeguamento dei tassi attivi e passivi e all’omogeneizzazione dei relativi parametri di
riferimento.
Rischio operativo
Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse
umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi,
errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi
naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei tempi
richiesti e a costi sostenibili. Nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare
l’esposizione a tale rischio, non si può escludere che il verificarsi di eventi che determinino l’aumento dei
costi di finanziamento dell’Emittente e/o limitino il suo accesso ad alcune tradizionali fonti di raccolta
incidano negativamente sulla liquidità e possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Si specifica che sono in fase di implementazione gli
indicatori individuati dalle nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale emanate da Banca d’Italia, LCR
(Liquidity Coverage Ratio) e NSFR (Net Stable Funding Ratio), che entreranno in vigore, rispettivamente,
nel 2015 e nel 2018.
Rischio connesso alla variabilità degli utili
I risultati degli esercizi passati sono stati particolarmente influenzati dal risultato dell’attività di
negoziazione, che include sia le plus/minusvalenze da valutazione di titoli in portafoglio sia l’attività di
trading, dall’andamento dei tassi e dai volumi delle masse intermediate. Tali dinamiche sono variabili
pertanto sussiste il rischio che l’Emittente concluda gli esercizi futuri con degli utili ridotti o comunque non
in linea con quelli degli esercizi passati.
Rischio strategico
Il rischio strategico rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da
cambiamenti del contesto operativo o da decisioni strategiche errate, attuazione inadeguata di decisioni,
scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo.
Rischio connesso alla riduzione delle agevolazioni fiscali previste per le banche di credito cooperativo.
La legge n. 148/2011 ha modificato il regime di tassazione delle società cooperative (e, dunque, anche delle
30
banche di credito cooperativo), riducendo l’agevolazione costituita dalla detassazione degli utili inviati a
riserva, pertanto sussiste il rischio che tale modifica possa incidere negativamente sui risultati dell’Emittente.
Rischio residuo
Consiste nel rischio che le tecniche di attenuazione del rischio utilizzate dalla Banca risultino meno efficaci
del previsto.
Rischio di cartolarizzazione
E’ il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle
operazioni poste in essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio.
Rischio connesso a contenziosi pendenti nei confronti della Banca
E’ il rischio di un eventuale esito sfavorevole per la Banca derivante da uno o più procedimenti giudiziari
che possa determinare un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della
Banca stessa.
Rischi connessi all’esposizione della Banca al debito sovrano
La Banca risulta esposta nei confronti di governi centrali e locali nonché di enti governativi dei maggiori
Paesi europei (i “Governi”). In particolare, al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane
dell’Emittente rappresentate da “titoli di debito” (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's Baa2)
ammonta a Euro 396 milioni (valore nominale Euro 395 milioni, fair value Euro 396 milioni), di cui oltre il
99% nei confronti dell’Italia.
Al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “prestiti erogati a
favore dei Governi” ammonta a Euro 0.
Con riferimento ai titoli di debito emessi dai Governi, si segnala che al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre
2012, l’ammontare dei titoli di debito strutturati era pari a Euro 0.
L’ammontare complessivo delle attività finanziarie dell’Emittente era pari a Euro 2.025 milioni circa ed
Euro 1.707 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; pertanto, l’incidenza dei
titoli di debito emessi dai Governi sul totale delle attività finanziarie dell’Emittente era pari al 19,55% al 30
giugno 2013 e al 16,16% al 31 dicembre 2012, mentre l’ammontare complessivo dei crediti verso la clientela
dell’Emittente era pari a Euro 1.361 milioni circa ed Euro 1.250 milioni circa rispettivamente al 30 giugno
2013 e al 31 dicembre 2012; l’incidenza dei prestiti erogati a favore dei Governi sul totale dei crediti verso la
clientela dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 era pari allo 0%.
Gli investimenti in titoli di stato italiani sono effettuati nell’ambito della diversificazione degli attivi e dei
connessi apporti reddituali. Detti titoli sono in parte posti a garanzia dell’operazione di rifinanziamento di
125 milioni di Euro con la BCE. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di
categoria (ICCREA Banca) dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente
esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a
scadenza del finanziamento stesso. In tal senso, l’eventuale ulteriore downgrade del rating dell’Italia
potrebbe portare ad una riduzione degli importi di tali rifinanziamenti, a parità dell’importo delle garanzie,
con effetti negativi sulla posizione di liquidità e sulla redditività. Inoltre, un eventuale downgrade del rating
di tali Paesi potrebbe portare ad una revisione dei criteri di ponderazione per il calcolo dei RWA, con
conseguenti impatti negativi sui coefficienti patrimoniali della Banca. L’aggravarsi della situazione del
debito sovrano potrebbe avere effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione
economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente.
B. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITA’
Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario
Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’emanazione di nuove disposizioni normative o
regolamentari, nonché a eventuali modifiche della normativa che potrebbero comportare un incremento dei
costi operativi e/o avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive della Banca.
Rischio derivante dalla congiuntura economica
Tale fattore di rischio evidenzia che l’andamento generale dell’economia e dei mercati finanziari, con
particolare riguardo alla dinamica congiunturale dell’Italia ed al livello ed alla struttura dei tassi di interesse,
possano incidere negativamente sulla situazione patrimoniale e sui risultati di esercizio dell’Emittente. Ove
la crisi dell’economia reale dovesse perdurare - anche a causa di eventuali nuove ed ulteriori turbolenze di
tipo finanziario -, incidendo negativamente sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e
sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è possibile escludere che la redditività
dell’Emittente possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti.
Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario
Il rischio della crescente competitività del settore è per la Banca quello di non riuscire a mantenere o ad
aumentare i volumi di attività ed i livelli di redditività raggiunti in passato, con conseguenti effetti
31
pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa.
D.3
Informazioni
fondamentali
sui
principali rischi che
sono specifici per gli
strumenti finanziari.
FATTORI DI RISCHIO
DELL’OFFERTA
RELATIVI
AGLI
STRUMENTI
FINANZIARI
OGGETTO
Rischi relativi alla difficoltà di disinvestimento delle Azioni che non sono quotate in un mercato
regolamentato né negoziate in un mercato non regolamentato.
Le Azioni oggetto dell’Offerta non sono quotate in un mercato regolamentato nè negoziate in un mercato
non regolamentato. L’investitore potrebbe, dunque, incontrare difficoltà di disinvestimento ove intendesse
liquidare le Azioni di cui è titolare, ossia difficoltà nel negoziare le Azioni in quanto le richieste di vendita
potrebbero non trovare adeguate contropartite.
Rischi connessi all’esistenza di limiti di trasferibilità delle Azioni
Tale fattore di rischio evidenzia i limiti alla trasferibilità delle Azioni previste dalla legge e dallo Statuto.
Rischi connessi a conflitti di interesse in ordine al Collocamento delle Azioni oggetto dell’Offerta
Le Azioni oggetto dell’Offerta saranno collocate da BCC Centropadana, che, nello svolgimento di questa
attività, si troverà in situazione di conflitto di interesse, essendo al contempo Emittente, Offerente e
Collocatore delle Azioni stesse.
Rischio relativo al procedimento di ammissione a Socio
Tale fattore di rischio evidenzia il fatto che un soggetto il quale intenda aderire all’Offerta potrebbe non
essere ammesso a socio dall’Emittente.
Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni
Tale fattore di rischio evidenzia il fatto che a seguito di una eventuale futura diminuzione del valore
patrimoniale dell’Emittente per effetto di risultati negativi, possa determinarsi una riduzione del valore
patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo e del
sovrapprezzo.
Rischio connesso a eventuali effetti diluitivi
Tale fattore di rischio evidenzia la possibilità che in conseguenza dell’Offerta si verifichino effetti diluitivi in
capo a soggetti già soci.
Sezione E – Offerta
E.1 Proventi netti
totali e stima delle
spese totali legate
all’emissione
/
offerta.
Non è previsto un ammontare massimo delle Azioni di nuova emissione né un ammontare prefissato di
Azioni proprie oggetto di vendita.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha comunque l’obiettivo di collocare almeno Euro
8.000.000,00 di nuovo capitale.
L’ammontare complessivo delle Azioni emesse per ciascun Periodo di Offerta Mensile sarà determinato
sulla base della sommatoria delle Azioni richieste da ciascun soggetto ammesso a socio o già socio
dell’Emittente nel rispetto dei limiti di Legge e dei Limiti all’Offerta.
L’ammontare netto ricavato dall’Offerta è calcolato nella misura massima di Euro 7.943.000,00, al netto
delle spese legate all’Offerta complessivamente stimate in Euro 57.000,00.
E.2a
Ragioni
dell’Offerta
e
impiego dei proventi,
stima
dell’importo
netto dei proventi.
L’Offerta oggetto del Prospetto Informativo mira all’ulteriore rafforzamento patrimoniale dell’Emittente. Il
rafforzamento patrimoniale è finalizzato, in sostanza, a fornire il necessario supporto finanziario in ordine al
perseguimento degli obiettivi aziendali di medio lungo termine ed a fronteggiare adeguatamente il
fabbisogno di mezzi propri connesso con l’evoluzione dei requisiti patrimoniali, a fronte dei rischi propri
dell’attività svolta assicurando equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire anche in futuro il rispetto
dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza, tenuto conto della sua evoluzione in conseguenza
dell’introduzione delle nuove e più restrittive regole prudenziali approvate dal Comitato di Basilea nel
dicembre 2010 (c.d. Basilea 3). Sul piano strettamente tecnico, l’Offerta mira a soddisfare l’esigenza di
garantire un incremento della componente patrimoniale di qualità primaria del Patrimonio di Vigilanza.
Con riferimento alla definizione delle strategie aziendali, l’Emittente intende proseguire sia nelle politiche
di ampliamento della gamma dei prodotti e dei servizi offerti in particolare nei confronti dei soci oltre che di
miglioramento dell’efficienza operativa, sia nella copertura territoriale con l’attivazione di ulteriori Filiali e
Sedi Distaccate.
E.3 Descrizione dei
L’Offerta di Azioni è un’offerta di sottoscrizione di azioni di nuova emissione. In particolare, sulla base del
32
termini
e
condizioni
dell’offerta.
delle
regime del capitale variabile applicabile all’Emittente, quale società cooperativa (articoli 2524 cod. civ.
comma 2 e 2528 cod. civ.) ed in conformità alle proprie previsioni statutarie, l’Emittente procederà ad
emettere le Azioni oggetto dell’Offerta in virtù di delibere del consiglio di amministrazione chiamato, di
volta in volta, a decidere sull’ammissione di nuovi soci e a fissare l’ammontare di nuove Azioni secondo le
richieste pervenute dai soggetti richiedenti l’ammissione a socio ovvero dai soci esistenti che fanno richiesta
di aumentare la propria partecipazione.
Il prezzo delle Azioni, di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, che non sono quotate in un
mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione e non hanno un
valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 cod. civ.,
che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere maggiorato di un
sovrapprezzo determinato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del
consiglio di amministrazione.
Il prezzo di emissione delle Azioni varia in funzione dello status del sottoscrittore all’atto della Richiesta di
Adesione a seconda che lo stesso sia o non sia già socio di BCC Centropadana.
Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione.
La differenza di prezzo è costituita dal sovrapprezzo fissato dall’Assemblea in data 25 aprile 1993 in Euro
10,33 (LIT 20.000), da versare in aggiunta al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione, costituente il
lotto minimo, sottoscritta dai nuovi soci.
Il lotto minimo fissato per l’adesione all’Offerta è di n. 100 (cento) Azioni.
Si specifica che contestualmente alla richiesta di ammissione a socio e, dunque, alla richiesta di
sottoscrizione del lotto minimo di n. 100 Azioni, i richiedenti avranno facoltà di formulare, nell’ambito della
medesima Scheda di Adesione, ulteriori richieste di sottoscrizione di Azioni che si intendono subordinate al
positivo esito della procedura di ammissione a socio ed a seguito della conseguente trascrizione al libro soci.
Le sottoscrizioni ulteriori effettuate una volta ottenuta l’ammissione a socio, saranno regolate al valore
nominale di Euro 25,82 per ogni Azione senza l’applicazione del sovrapprezzo.
L’Offerta ha durata dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015 e si svolge in Periodi di Offerta Mensile, secondo
quanto previsto nel Calendario.
Il soggetto, persona fisica o persona giuridica, che intenda aderire all’Offerta dovrà compilare l’apposita
Scheda di Adesione, disponibile presso le Sedi Distaccate e tutte le Filiali dell’Emittente.
Per l’Adesione all’Offerta è necessaria la sussistenza di un rapporto di conto corrente con l’Emittente. Gli
aderenti che non sono titolari di un conto corrente presso l’Emittente alla data della Richiesta di Adesione
potranno aprire un rapporto di conto corrente con l’Emittente, scegliendo fra le diverse tipologie di conto
corrente, le cui caratteristiche sono riassunte nei fogli informativi disponibili sul sito della Banca. A tal fine
si specifica che il costo minimo annuo per il rapporto di conto corrente è pari a Euro 36,00 (anche per i
soggetti che al momento della sottoscrizione della Richiesta di Adesione all’Offerta non sono soci).
L’Offerta è indirizzata al pubblico indistinto fatte salve le limitazioni previste dallo Statuto. In particolare, ai
sensi dell’art. 6 dello Statuto dell’Emittente, possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche,
le società di ogni tipo regolarmente costituite, i consorzi, gli enti e le associazioni, che risiedono o svolgono
la loro attività in via continuativa nella zona di competenza territoriale della Società. Per i soggetti diversi
dalle persone fisiche si tiene conto dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di
altre unità operative.
Inoltre, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto non possono far parte della Società i soggetti che:
a. siano interdetti, inabilitati, falliti, interdetti all’emissione di assegni bancari;
b. non siano in possesso dei requisiti determinati ai sensi di legge;
c. siano, a giudizio del consiglio di amministrazione, inadempienti verso la Società o abbiano costretto
quest’ultima ad atti giudiziari per l’adempimento di obbligazioni da essi assunte nei suoi confronti.
Il mercato dell’Offerta è quello dove ha competenza territoriale l’Emittente. Condizione necessaria per poter
aderire all’Offerta è la titolarità di un rapporto di conto corrente aperto presso l’Emittente.
E.4 Descrizione di
eventuali
interessi
significativi
per
l’emissione
/
l’offerta,
compresi
interessi confliggenti.
L’Emittente non è a conoscenza dell’esistenza di interessi che sono significativi per l’emissione/l’offerta e/o
di interessi confliggenti.
33
E.5 Persona fisica o
giuridica che offre in
vendita lo strumento
finanziario / Accordi
di lock-up: parti
interessate,
indicazione
del
periodo di lock-up.
Le Azioni oggetto dell’Offerta sono offerte direttamente dall’Emittente che agirà contestualmente quale
Emittente, Offerente e responsabile del Collocamento.
E.6 Ammontare e
percentuale
della
diluizione immediata
derivante dall’offerta
/
Ammontare
e
percentuale
della
diluizione immediata
qualora nel caso di
offerta
di
sottoscrizione
destinata agli attuali
azionisti essi non
sottoscrivano
la
nuova offerta.
Le possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sulla quota di capitale sociale detenuto da ciascun
socio per effetto dell’ingresso di nuovi soci o della sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci
esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto cooperativa, è una società a capitale
variabile. In ogni caso, dato il fatto che non è previsto un ammontare prefissato di Azioni che saranno
emesse o vendute nell’ambito dell’Offerta non è possibile calcolare gli effetti diluitivi.
E.7 Spese stimate
addebitate
all’investitore
dall’Emittente
o
dall’offerente.
Per l’Adesione all’Offerta è necessaria la sussistenza di un rapporto di conto corrente con l’Emittente. Gli
aderenti che non sono titolari di un conto corrente presso l’Emittente alla data della Richiesta di Adesione
potranno aprire un rapporto di conto corrente con l’Emittente, scegliendo fra le diverse tipologie di conto
corrente, le cui caratteristiche sono riassunte nei fogli informativi disponibili sul sito della Banca. Si
specifica che il costo minimo annuo per il rapporto di conto corrente è pari a Euro 36,00 (anche per i
soggetti che al momento della sottoscrizione della Richiesta di Adesione all’Offerta non sono soci).
Nell’ambito dell’Offerta non sono previsti consorzi di collocamento e non vi sono accordi di lock-up.
34
SEZIONE I - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
35
1.
1.1
PERSONE RESPONSABILI
Persone Responsabili delle informazioni fornite nel Prospetto Informativo
BCC Centropadana, con sede legale in Piazza IV Novembre, 11, 26862 – Guardamiglio (LO), rappresentata legalmente
ai sensi dell’art. 40 dello Statuto dal Presidente del consiglio di amministrazione Avv. Serafino Bassanetti, si assume la
responsabilità dei dati e delle notizie contenuti nel Prospetto Informativo.
1.2
Dichiarazione di responsabilità
L’Emittente dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni e i dati in esso
contenuti sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
36
2.
2.1
REVISORI LEGALI DEI CONTI
Revisori contabili della Banca
Per i periodi cui si riferiscono le informazioni finanziarie contenute nel Prospetto Informativo, l’attività di revisione
legale dei conti è stata svolta dalla società di revisione AGN Serca Snc via Cipro 1, Brescia (per l’esercizio 2010) e
Deloitte & Touche S.p.A., con sede legale e amministrativa in Milano, via Tortona 25, iscritta all’albo speciale delle
società di revisione di cui all’articolo 161 del TUF (per gli esercizi 2011 e 2012).
In particolare, in data 29 aprile 2011, l’Assemblea Ordinaria ha conferito alla Società di Revisione Deloitte & Touche
S.p.A. l’incarico di controllo legale dei conti, ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, per il
periodo relativo agli esercizi 2011-2019.
Rispetto al bilancio d’esercizio della Banca al 31 dicembre 2010 sottoposto a revisione legale dei conti da parte della
dalla società di revisione AGN Serca Snc e ai bilanci d’esercizio della Banca al 31 dicembre 2012 e 2011, sottoposti a
revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione, nonché al resoconto semestrale al 30 giugno 2013,
sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione, non vi sono stati rilievi o rifiuti di
attestazione da parte della Società di Revisione stessa. Le relazioni contenenti i giudizi espressi dalla Società di
Revisione sono incluse nei suddetti bilanci e a disposizione del pubblico nei luoghi indicati alla Sezione I, Capitolo
XXIV.
2.2
Informazioni sui rapporti con la Società di Revisione
Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie e fino alla Data del Prospetto Informativo non è
intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dalla Banca alla Società di Revisione né la Società di Revisione ha
rinunciato all’incarico conferitole.
37
3.
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE
Premessa
Di seguito sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari relativi ai semestri chiusi al 30 giugno
2013 e al 30 giugno 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, nonché i principali dati economici,
patrimoniali e finanziari pro-forma relativi al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2012.
Le informazioni storiche sono state estratte dai seguenti documenti (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.1):
(i) dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca predisposti per la determinazione dell’utile
semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente e approvati dal consiglio di
amministrazione della Banca in data 24 settembre 2013. Tali prospetti sono redatti, come previsto dalle
Istruzioni di Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International
Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. I prospetti contabili semestrali sono stati
assoggettati a revisione contabile limitata della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in
data 14 ottobre 2013, al fine di consentire al Consiglio di Amministrazione di adempiere a quanto previsto
in materia dalle Istruzioni di Vigilanza;
(ii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati
dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del
22 dicembre 2005, e successive modificazioni ed integrazioni, e assoggettato a revisione legale dei conti
dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 2 aprile 2013. Tale bilancio di
esercizio è stato approvato dal consiglio di amministrazione in data 15 marzo 2013 e approvato
dall’assemblea in data 20 aprile 2013;
(iii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati
dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del
22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la
propria relazione in data 12 aprile 2012. Tale bilancio di esercizio è stato approvato dal consiglio di
amministrazione in data 27 marzo 2012 e approvato dall’assemblea in data 20 maggio 2012;
(iv) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati
dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del
22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la
propria relazione in data 11 aprile 2011. Tale bilancio di esercizio è stato approvato dal consiglio di
amministrazione in data 29 marzo 2011 e approvato dall’assemblea in data 14 maggio 2011.
Le informazioni pro-forma sono state estratte: (i) dal prospetto dello stato patrimoniale pro-forma al 30 giugno 2013 e
del conto economico pro-forma, per il semestre chiuso al 30 giugno 2013 della Banca, corredato dalle relative note
esplicative (di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013”); (ii) dal prospetto dello stato patrimoniale pro
forma, del conto economico pro-forma e della redditività complessiva pro-forma, per l’esercizio chiuso al 31 dicembre
2012, della Banca, corredato dalle relative note esplicative (di seguito i “Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012”).
I Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 e i Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012 (di seguito congiuntamente i
“Prospetti Pro-Forma”), sono stati predisposti in relazione all’operazione di Fusione e all’operazione di Acquisizione
degli Sportelli (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2).
I Prospetti Pro-Forma sono stati assoggettati ad esame da parte della Società di Revisione che ha emesso le proprie
relazioni in data 18 dicembre 2013, con riferimento alla ragionevolezza delle ipotesi di base adottate, alla correttezza
della metodologia utilizzata nonché alla correttezza dei criteri di valutazione e dei principi contabili utilizzati.
Si segnala che taluni dati estratti dai summenzionati documenti sono stati aggregati in categorie omogenee. Tale
aggregazione non ha comportato alcun effetto sul risultato netto, sui risultati intermedi e sul patrimonio netto.
Le informazioni finanziarie di seguito riportate devono essere lette congiuntamente ai Capitoli IX, X e XX della
Sezione I.
3.1
Informazioni finanziarie selezionate di BCC relative ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012 e agli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010
Si riportano di seguito le informazioni finanziarie selezionate della Banca relative ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e
2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
38
Si premette che con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata la Fusione per incorporazione in
BCC Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria applicabile
all’Emittente.
Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per quanto riguarda
il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE L. 149/22 del
12 giugno 2009).
A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013
comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di Conto Economico è alimentato
dalle componenti reddituali generate dalla banca incorporata per il mese di giugno 2013
Dati economici
Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012.
Principali dati di conto economico
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdite) da cessione di investimenti
Utile dell'operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell'operatività corrente
Utile d'esercizio
30/06/2012
Var
2013/2012
% Var
16.560
18.721
-2.161
5.241
5.392
-151
-11,54%
-2,80%
33.852
27.182
6.670
24,54%
22.021
20.919
1.102
5,27%
-17.234
-16.087
-1.147
7,13%
0
0
0
0
4.787
4.832
-45
-0,93%
-2.087
-1.628
-459
28,19%
2.700
3.204
-504
-15,73%
Di seguito sono riportati taluni dati economici di sintesi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Principali dati di conto economico
(Valori in migliaia di Euro)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdite) da cessione di investimenti
Utile dell’operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell’operatività
corrente
Utile d’esercizio
31/12/2012
31/12/2011
Var
2012/2011
31/12/2010
% Var
Var
2011/2010
% Var
36.918
37.056
31.625
-138
-0,37%
5.431
10.990
10.520
10.190
470
4,47%
330
17,17%
3,24%
60.543
48.056
42.555
12.487
25,98%
5.501
12,93%
21,51%
43.363
40.858
33.625
2.505
6,13%
7.233
-32.107
-30.970
-29.219
-1.137
3,67%
-1.751
5,99%
-6
3
6
-9
-300,00%
-3
-50,00%
124,18%
11.250
9.891
4.412
1.359
13,74%
5.479
-2.742
-3.064
-2.040
322
-10,51%
-1.024
50,20%
8.508
6.827
2.372
1.681
24,62%
4.455
187,82%
In considerazione del fatto che la Banca, secondo quanto previsto dallo IAS 33, “Utile per azione”, così come ripreso
dalla Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d’Italia, non è tenuta alla compilazione dell’informativa
relativa all’utile per azione, non essendo una società quotata o quotanda, di seguito, si fornisce una tabella con
l’indicazione del dividendo unitario per Azione deliberato dalle rispettive Assemblee Ordinarie per gli esercizi di
riferimento.
Dati per azione
(Valori in migliaia di Euro)
Numero azioni che compongono il Capitale
Sociale
Dividendo per azione (unità di €)
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
980.524
0,64
734
25,82
969.721
0,52
659
25,82
975.898
0,37
Utile per aumento gratuito(*)
Valore nominale azioni (unità di €)
Utile per futuro aumento del capitale sociale
Utile d’esercizio
8.508
6.827
Utile d’esercizio per azione (unità di €)
8,68
7,04
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
212.796
195.022
Patrimonio netto per azione (unità di €)
217,02
201,11
(*) Rivalutazione delle azioni ad aumento del valore nominale delle azioni.
Var
2012/2011
10.803
75
25,82
2372
2,43
195.673
201
1.681
1,64
17.774
16
% Var
1,11%
23,47%
11,38%
0,00%
24,62%
23,25%
9,11%
7,91%
Var
2011/2010
-6.177
% Var
-0,63%
39,01%
659
0,00%
4.455
4,61
-651
1
187,82%
189,55%
-0,33%
0,30%
39
Dati patrimoniali
Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Principali dati
patrimoniali
Var
30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 2013/2012
(Valori in migliaia di
Euro)
Debiti verso banche
Raccolta diretta da
clientela
Var
2012/2011
% Var
200.869
131.420
155.066
50.135
69.449
52,85%
1.639.740
-23.646
% Var
-15,25%
Var
2011/2010
% Var
104.931 209,30%
1.380.065
1.289.073
1.273.620
259.675
18,82%
90.992
7,06%
15.453
1,21%
Raccolta indiretta
Mezzi di terzi
amministrati
Crediti verso la
clientela
Crediti verso
banche
Altre attività
finanziarie
436.104
399.794
410.657
406.104
36.310
9,08%
-10.863
-2,65%
4.553
1,12%
1.361.380
1.250.417
1.300.743
1.192.086
110.963
8,87%
-50.326
-3,87%
108.657
9,11%
193.412
150.294
113.652
149.474
43.118
28,69%
36.642
32,24%
-35.822
-23,97%
462.005
294.786
190.950
162.978
167.219
56,73%
103.836
54,38%
27.972
17,16%
Totale dell’attivo
2.099.361
1.777.071
1.673.486
1.552.966
322.290
18,14%
103.585
6,19%
120.520
7,76%
Patrimonio netto
(compreso utile di
periodo)
215.444
212.796
195.022
195.673
2.648
1,24%
17.774
9,11%
-651
-0,33%
Dati per azione :
Patrimonio netto
per azione (unità di
€)
185,64
217,02
201,11
200,51
-31 -14,46%
15,91
7,91%
0,6
0,30%
Nota: l’aggregato crediti verso la clientela è composta dalla voce 30 dell’attivo di bilancio (attività finanziarie valutate al Fair Value) e dalla voce
70 (crediti verso la clientela).
Dati relativi alle risorse finanziarie
La tabella di seguito riportata espone le risorse finanziarie al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, suddivise
tra raccolta diretta e interbancario netto.
Voci (valori in
migliaia di
Euro)
Conti correnti
passivi
Depositi a
risparmio
Altri debiti
Raccolta a
vista
Certificati di
deposito
Conti deposito
Prestiti
obbligazionari
Pronti contro
termine
Altri
finanziamenti
Raccolta a
termine
Raccolta
diretta da
clientela
Totale crediti
verso banche
Totale debiti
verso banche
Totale
interbancario
netto
Totale
raccolta
30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010
Var
2013/2012
% var
Var
2012/2011
% var
Var
2011/2010
% var
639.482
518.999
565.813
523.973
120.483
23,21%
-46.814
-8,27%
41.840
7,99%
34.842
22.217
25.257
31.238
12.625
-3.040
-12,04%
-5.981
-19,15%
10.450
13.466
15.336
20.438
-3.016
56,83%
22,40%
-1.870
-12,19%
-5.102
-24,96%
684.774
554.682
606.406
575.649
130.092
23,45%
-51.724
-8,53%
30.757
5,34%
3.778
17.646
90,66%
15.687
415,22%
147.583 21929,12%
673
0
38.958
37.111
19.465
192.872
148.256
673
1.847
4,98%
44.616
30,09%
722.336
640.016
642.403
642.143
82.320
12,86%
-2.387
-0,37%
260
0,04%
0
0
20.126
52.050
0
0
-20.126
-100,00%
-31.924
-61,33%
954.966
825.383
682.667
697.971
129.583
15,70%
142.716
20,91%
-15.304
-2,19%
1.639.740
1.380.065
1.289.073
1.273.620
259.675 18,82%
90.992
7,06%
15.453
1,21%
150.294
113.652
149.474
43.118
28,69%
36.642
32,24%
-35.822
-23,97%
131.420
155.065
50.135
69.449
52,85%
-23.645
-15,25%
104.930
209,29%
-7.457
-18.874
41.413
-99.339
11.417 60,49%
-60.287
-145,58%
1.632.283
1.361.191
1.330.486
1.174.281
271.092 19,92%
30.705
2,31%
800
193.412
200.869
140.752 141,69%
156.205
13,30%
40
Nella voce “altri debiti” sono compresi debiti verso la Società Veicolo nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione
per importi pari a euro 9,8mln al 30 giugno 2013, 12,0mln per il 2012, 14,8mln per il 2011 e 19,8mln per il 2010
La voce “altri finanziamenti” comprende il debito verso Cassa Depositi e Prestiti per i finanziamenti ricevuti in
applicazione della Convenzione ABI-CDP a favore delle P.M.I., acquisito in seguito all’incorporazione della Bcc Di
Creta
Dati relativi ai coefficienti di vigilanza
La tabella di seguito riportata evidenzia la consistenza del Patrimonio di Vigilanza e dei coefficienti patrimoniali ad
esso riferibili al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Patrimonio di Vigilanza
(Valori in migliaia di Euro)
Patrimonio di base elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio di base
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio Supplementare elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
Totale patrimonio Supplementare
Patrimonio di terzo livello
Patrimonio di vigilanza
Core Tier 1 Ratio
Tier 1 Capital Ratio
Total Capital Ratio
30/06/2013
215.976
6.044
209.932
8.498
11
8.487
31/12/2012
206.313
6.193
200.119
3.890
7
3.883
31/12/2011
199.794
6.052
193.741
3.877
0
3.877
31/12/2010
194.000
6.005
187.995
3.877
218.419
14,09%
14,09%
14,66%
204.003
15,19%
15,19%
15,48%
197.618
14,85%
14,85%
15,14%
191.871
15,11%
15,11%
15,42%
3.877
Il patrimonio di vigilanza al 30 giugno 2013 è pari a 218.4 milioni di Euro, con un incremento rispetto al 31 dicembre
2012 di 14,4 milioni di Euro.
Il coefficiente di capitale complessivo (Total Capital Ratio) determinato dal rapporto tra patrimonio di vigilanza e
attività di rischio ponderate totali si attesta al 14,66% a giugno 2013 dopo la Fusione (rispetto al 15,48% al 31/12/2012
della sola Banca), mentre il rapporto tra patrimonio di base e il totale delle attività di rischio ponderate (Tier 1 Capital
Ratio) risulta pari al 14,09% (rispetto al 15,19% del 31 dicembre 2012).
Ai sensi della normativa vigente pro tempore (Basilea 2) il coefficiente patrimoniale di base minimo (Tier 1 Capital
Ratio) è pari al 4% ed il coefficiente patrimoniale complessivo minimo (Total Capital Ratio) è pari al 8% e come risulta
dalle tabelle sopra indicate la Banca soddisfa i suddetti requisiti minimi per entrambi gli indici (Tier 1 Capital Ratio
pari a 14,09% e Total Capital Ratio pari a 14,66%).
Requisiti prudenziali di vigilanza
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Attività di rischio ponderate
1.489.947
1.317.546
1.305.077
1.244.275
Totale attività di rischio
1.386.236
1.223.075
1.216.892
1.149.836
110.899
97.846
97.351
91.986
8.297
7.558
7.055
7.556
Capitale Interno rischi I Pilastro
119.196
105.404
104.406
99.542
Eccedenza/Deficienza di capitale
99.224
98.598
93.212
92.329
Rischio di credito e di controparte
Rischio operativo
L’Emittente, in qualità di banca di credito cooperativo, deve rispettare alcuni requisiti di Vigilanza tipici. Le banche di
credito cooperativo indicano nel proprio statuto la zona di competenza territoriale che ricomprende i comuni ove la
banca ha le proprie succursali nonché i comuni ad essi limitrofi. Possono essere previste sedi distaccate caratterizzate
dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale come sopra descritta.
La normativa applicabile prevede che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio sia assunta al di
fuori della zona di competenza territoriale .
Non rientrano nel limite della competenza territoriale:
— le attività di rischio nei confronti di altre banche e di società finanziarie capogruppo di gruppi bancari;
— le "attività di rischio a ponderazione zero".
Le banche di credito cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci.
Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività a ponderazione
zero.
41
Le tabelle che seguono riportano gli indicatori per l’operatività fuori zona e per quella verso i soci al 30 giugno 2013 e
per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Indicatori operatività fuori zona
30/06/2013
(Valori in migliaia di Euro)
Plafond operatività fuori zona (5%)
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
109.669
91.522
87.001
85.082
Totale crediti fuori dalla zona di comp.terr.
79.917
79.630
80.504
78.103
Margine disponibile operatività fuori zona
29.752
11.892
6.497
6.979
Coefficiente operatività fuori zona (max 5%)
3,64%
4,35%
4,63%
4,59%
Indicatori operatività verso soci
30/06/2013
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Plafond operatività a favore di soci
1.096.688
915.220
870.014
850.821
Oper.prev.a favore di soci e pond.nulla
1.387.873
1.159.230
1.116.729
1.008.069
Margine disponibile (operatività prevalente a favore soci e a pond.nulla)
291.186
244.010
246.715
157.249
Coefficiente affidamento a soci (min 50%)
63,28%
63,33%
64,18%
59,24%
Dati relativi alla qualità del credito
Le tabelle di seguito riportate espongono alcune informazioni di sintesi sulle esposizioni verso la clientela al 30 giugno
2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, con il relativo dato di settore.
Crediti lordi clienti
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var 2013
/ 2012
% Var
Var 2012
/ 2011
% Var
Var 2011
/ 2010
% Var
110.534
86.063
58.899
48.476
24.471
28,43%
27.164
46,12%
10.423
21,50%
b) Incagli
52.268
46.815
42.745
58.165
5.453
11,65%
4.070
9,52%
-15.420
-26,51%
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
11.181
2.702
24,17%
11.181
d) Esposizioni scadute
42.185
19.638
16.774
14.014
22.547
114,81%
2.864
17,07%
2.760
19,69%
218.870
163.697
118.418
120.655
55.173
33,70%
45.279
38,24%
-2.237
-1,85%
Totale crediti in bonis
1.208.408
1.131.990
1.213.335
1.100.171
76.418
6,75%
81.345
-6,70%
113.164
10,29%
Totale
1.427.278
1.295.687
1.331.753
1.220.826
131.591
10,16%
-36.066
-2,71%
110.927
9,09%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Rettifiche di valore
complessive
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
% Var
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
a) Sofferenze
44.953
31.675
21.368
20.378
13.278
41,92%
10.307
48,24%
990
4,86%
b) Incagli
11.503
8.567
4.480
5.127
2.936
34,27%
4.087
91,23%
-647
-12,62%
154
100
54
54,00%
100
4.635
1.867
954
544
2768
148,26%
913
95,70%
410
75,37%
61.245
42.209
26.802
26.049
19.036
45,10%
15.407
57,48%
753
2,89%
4.653
3.061
4.208
2.691
1.592
52,01%
-1.147
-27,26%
1.517
56,37%
65.898
45.270
31.010
28.740
20.628
45,57%
14.260
45,99%
2.270
7,90%
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
Crediti Netti
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
% Var
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
a) Sofferenze
65.581
54.388
37.531
28.098
11.193
20,58%
16.857
44,91%
9.433
33,57%
b) Incagli
40.765
38.248
38.265
53.038
2.517
6,58%
-17
-0,04%
-14.773
-27,85%
c) Esposizioni ristrutturate
13.729
11.081
2648
23,90%
11.081
d) Esposizioni scadute
37.550
17.771
13.470
19.779
111,30%
1.951
12,33%
2.350
17,45%
15.820
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
157.625
121.488
91.616
94.606
36.137
29,75%
29.872
32,61%
-2.990
-3,16%
Totale crediti in bonis
1.203.755
1.128.929
1.209.127
1.097.480
74.826
6,63%
-80.198
-6,63%
111.647
10,17%
Totale
1.361.380
1.250.417
1.300.743
1.192.086
110.963
8,87%
-50.326
-3,87%
108.657
9,11%
42
Crediti a clienti al 30.06.2013
(Valori in migliaia di Euro)
Incidenza % su totale
crediti lordi
Crediti lordi
a) Sofferenze
Rettifiche di valore
complessive
Incidenza % su
totale crediti netti
Crediti netti
110.534
7,74%
44.953
65.581
4,82%
b) Incagli
52.268
3,66%
11.503
40.765
2,99%
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
0,97%
154
13.729
1,01%
d) Esposizioni scadute
42.185
2,96%
4.635
37.550
2,76%
11,58%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
218.870
15,33%
61.245
157.625
Totale crediti in bonis
1.208.408
84,67%
4.653
1.203.755
88,42%
Totale
1.427.278
100,00%
65.898
1.361.380
100,00%
Crediti a clienti al 31.12.2012
86.063
46.815
11.181
19.638
6,64%
3,61%
0,86%
1,52%
31.675
8.567
100
1.867
54.388
38.248
11.081
17.771
Incidenza % su
totale crediti
netti
4,35%
3,06%
0,89%
1,42%
163.697
1.131.990
1.295.687
12,63%
87,37%
100,00%
42.209
3.061
45.270
121.488
1.128.929
1.250.417
9,72%
90,28%
100,00%
Incidenza %
su totale crediti lordi
Crediti lordi
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
Rettifiche di valore
complessive
Crediti netti
Crediti a clienti al 31.12.2011
Incidenza %
Rettifiche di valore
Crediti lordi
su totale crediti lordi
complessive
58.899
4,42%
21.368
42.745
3,21%
4.480
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
37.531
38.265
Incidenza % su
totale crediti netti
2,89%
2,94%
Crediti netti
16.774
1,26%
954
15.820
1,22%
118.418
1.213.335
1.331.753
8,89%
91,11%
100,00%
26.802
4.208
31.010
91.616
1.209.127
1.300.743
7,04%
92,96%
100,00%
Crediti a clienti al 31.12.2010
48.476
58.165
3,97%
4,76%
20.378
5.127
28.098
53.038
Incidenza %
su totale crediti
netti
2,36%
4,45%
14.014
1,15%
544
13.470
1,13%
120.655
1.100.171
1.220.826
9,88%
90,12%
100,00%
26.049
2.691
28.740
94.606
1.097.480
1.192.086
7,94%
92,06%
100,00%
Incidenza %
su totale crediti lordi
Crediti lordi
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
Rettifiche di valore
complessive
Crediti netti
La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell’Emittente e l’incidenza degli stessi sul totale
degli impieghi e ove disponibile riporta l’analogo dato di sistema.
30/06/2013
Rischiosità del credito
Crediti
deteriorati
lordi
Emittente
/
15,33%
Sistema
14,80%
31/12/2012
Emittente
12,63%
Sistema
13,50%
31/12/2011
Emittente
8,89%
Sistema
11,20%
31/12/2010
Emittente
9,88%
Sistema
9,90%
43
Impieghi lordi
Crediti deteriorati
Impieghi netti
netti
/
11,58%
9,60%
9,72%
8,70%
7,04%
7,10%
27,98%
38,50%
25,78%
38,80%
22,63%
38,26%
21,59%
35,64%
Sofferenze lorde / Impieghi
lordi
7,74%
7,80%
6,64%
7,20%
4,42%
5,20%
3,97%
3,80%
Sofferenze nette / Impieghi
netti
4,82%
3,80%
4,35%
3,40%
2,89%
2,70%
2,36%
2,40%
Rapporto di copertura delle
sofferenze
40,67%
54,40%
36,80%
54,60%
36,28%
55,48%
42,04%
55,12%
2,68%
Rapporto di copertura
crediti deteriorati
dei
7,94% n.d.
Incagli lordi / Impieghi lordi
3,66% 4,80%.
3,61%
4,20%
3,21%
2,89%
4,76%
Incagli netti / Impieghi netti
2,99% n.d.
3,06%
3,40%
2,94%
2,70%
4,45% n.d.
Rapporto di copertura degli
incagli
22,01%
22,90%
18,30%
23,20%
10,48%
20,43%
8,81%
20,62%
Sofferenze nette / Patrimonio
netto (capitale+riserve)
30,44%
18,50%
25,56%
17,30%
19,24%
15,60%
14,36%
13,30%
Crediti scaduti netti / crediti
verso clienti
2,76% n.d.
1,42% n.d.
1,22% n.d.
1,13% n.d.
Grandi rischi clientela / crediti
lordi clientela
3,33% n.d.
4,88% n.d.
5,88% n.d.
2,48% n.d.
Grandi rischi clientela / crediti
netti clientela
3,49% n.d.
5,05% n.d.
6,02% n.d.
2,54% n.d.
(Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia).
Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a
una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze
è pari, per la Banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura
degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno
precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle
posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al
30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente.
3.2
Informazioni finanziarie selezionate pro-forma di BCC Centropadana relative al semestre chiuso al 30
giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012
Si riportano di seguito le informazioni finanziarie selezionate pro-forma della Banca relative al semestre chiuso al 30
giugno 2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012.
Le predette informazioni finanziarie selezionate pro-forma sono state incluse nel presente Prospetto in considerazione
della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli al fine di evidenziare in che modo le predette operazioni avrebbero
potuto influire sulle attività e passività e sugli utili della Banca qualora le stesse fossero state intraprese a tali date.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2.2.
Dati economici pro-forma
Di seguito sono riportati taluni dati economici pro-forma di sintesi per il semestre chiuso al 30 giugno 2013 e per
l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo
20.2.3.
Principali dati di conto economico
(Valori in migliaia di Euro)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Rettifiche di valore su crediti e altre op.
finanziarie
31/12/2012
Centropadana
36.918
10.990
60.543
31/12/2012
Creta
2.886
1.383
4.865
31/12/2012
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
2.511
2.392
4.912
-17.180
-1.411
-1.265
31/12/2012
Totale
42.315
14.764
70.319
Rettifiche
pro-forma
-685
-685
31/12/2012
Conto
Economico proforma
41.630
14.764
69.634
-19.856
-964
-20.821
44
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdite) da cessione di investimenti
Utile dell’operatività corrente al lordo
imposte
Imposte sul reddito esercizio dell’operatività
corrente
Utile d’esercizio
Principali dati di conto economico
(Valori in migliaia di Euro)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Rettifiche di valore su crediti e altre op.
finanziarie
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdite) da cessione di investimenti
Utile dell’operatività corrente al lordo
imposte
Imposte sul reddito esercizio dell’operatività
corrente
Utile d’esercizio
43.363
-32.107
-6,139
3.454
-4.276
0
3.646
-4.591
0
50.463
-40.974
-6,139
-1.649
-407
48.814
-41.381
-6
11.250
-822
-945
9.483
-2.057
7.426
-2.741
8.508
174
-648
301
-643
-2.266
7.217
539
-1.518
-1.727
5.699
30/06/2013
Centropadana
16.560
5.241
33.852
31/05/2013
Creta
742
535
1.814
30/06/2013
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
568
1.120
1.689
30/06/2013
Totale
17.869
6.895
37.354
-11.831
22.021
-17.234
0
-3.575
-1.761
-2.867
0
-734
955
-2.326
1
-16.139
21.215
-22.426
1
1.128
865
279
-15.011
22.080
-22.147
1
4.787
-4.628
-1.370
-1.211
1.144
-66
-2.087
2.700
985
-3.643
453
-918
-648
-1.859
-229
916
-877
-943
30/06/2013
Conto
Rettifiche
Economico propro-forma
forma
-263
17.607
6.895
-263
37.091
Dati patrimoniali pro-forma
Di seguito sono riportati taluni dati patrimoniali di sintesi pro-forma al 30 giugno 2013.
Principali dati patrimoniali
(Valori in migliaia di Euro)
Debiti verso banche
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta
Mezzi di terzi amministrati
Crediti verso la clientela
Crediti verso banche
Altre attività finanziarie
Avviamento
Totale dell’attivo
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
Dati per azione : Patrimonio netto per azione
(unità di €)
30/06/2013
Centropadana
200.869
1.639.740
436.104
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
0
153.975
70.868
1.361.380
193.412
462.005
6.157
2.099.361
215.444
150.260
142
1.767
164.001
5.931
30/06/2013
Totale
200.869
1.793.715
506.972
0
1.511.641
193.554
463.772
6.157
2.263.362
221.375
Rettifiche proforma
30/06/2013
Aggregato proforma
200.869
1.793.715
506.972
0
1.516.521
170.518
463.772
19.725
2.258.773
215.444
4.880
-23.036
13.567
-4.589
5.931
185,64
Dati relativi alle risorse finanziarie
La tabella di seguito riportata espone le risorse finanziarie pro-forma con riferimento al semestre chiuso al 30 giugno
2013 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, suddivise tra raccolta diretta e interbancario netto.
Voci
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
Emittente
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Sportelli Banca
Farnese e Carife
Totale
Conti correnti passivi
518.999
63.689
77.213
659.901
Depositi a risparmio
22.217
2.323
386
24.926
Altri debiti
13.466
13.466
45
Raccolta a vista
Certificati di deposito
554.682
66.012
77.599
698.293
37.111
2.327
36.809
76.247
43.900
42.593
726.509
1.495
1.495
52
52
Conti deposito
148.256
Prestiti obbligazionari
640.016
148.256
Pronti contro termine
Altre forme di raccolta
Raccolta a termine
825.383
46.227
80.949
952.559
1.380.065
112.239
158.548
1.650.852
Totale crediti verso banche
150.294
4.688
-144
154.838
Totale debiti verso banche
131.420
1.473
Totale interbancario netto
-18.874
3.215
-144
-15.803
1.361.191
115.454
158.404
1.635.049
Raccolta diretta da clientela
Totale raccolta
Voci
(Valori in migliaia di Euro)
132.893
30/06/2013 Emittente
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e Carife
30/06/2013 Totale
Conti correnti passivi
639.482
74.449
713.931
Depositi a risparmio
34.842
430
35.272
Altri debiti
10.450
Raccolta a vista
Certificati di deposito
10.450
684.774
74.879
38.958
43.088
Conti deposito
192.872
Prestiti obbligazionari
722.336
800
Raccolta a termine
82.046
192.872
Pronti contro termine
Altri finanziamenti
759.653
35.444
757.780
457
457
107
907
954.966
79.096
1.034.062
1.639.740
153.975
1.793.715
Totale crediti verso banche
193.412
-142
193.270
Totale debiti verso banche
200.869
Raccolta diretta da clientela
Totale interbancario netto
Totale raccolta
200.869
-7.457
-142
-7.599
1.632.283
153.833
1.784.116
Qualità dei crediti pro-forma
Di seguito si riporta il dettaglio dell’esposizione verso la clientela, con indicazione della qualità del credito, ponendo a
confronto i dati storici di BCC Centropadana al 30 giugno 2013 con i dati pro-forma di BCC Centropadana al 30 giugno
2013 e con i dati di settore.
Crediti lordi clienti
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
30/06/2013
Centropadan
a
30/06/2013
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
30/06/2013
Totale
Rettifiche
pro-forma
Crediti lordi pro-forma
110.534
10.853
121.387
121.387
b) Incagli
52.268
8.505
60.773
60.773
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
13.883
13.883
d) Esposizioni scadute
42.185
46.978
46.978
4.793
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
218.870
24.151
243.021
Totale crediti in bonis
1.208.408
135.841
1.344.249
4.880
1.349.129
243.021
Totale
1.427.278
159.992
1.587.270
4.880
1.592.150
46
30/06/2013
Centropadan
a
Rettifiche di valore complessive
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
30/06/2013
Totale
Rettifiche
pro-forma
Rettifiche di valore proforma
a) Sofferenze
44.953
7.596
52.549
52.549
b) Incagli
11.503
779
12.282
12.282
154
154
c) Esposizioni ristrutturate
154
d) Esposizioni scadute
4.635
151
4.786
4.786
61.245
8.526
69.771
69.771
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
4.653
1206
5.859
-1.128
4.731
65.898
9.732
75.630
-1.128
74.502
30/06/2013
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
Crediti Netti
30/06/2013
Centropadan
a
a) Sofferenze
65.581
3.257
68.838
68.838
b) Incagli
40.765
7.726
48.491
48.491
c) Esposizioni ristrutturate
13.729
0
13.729
13.729
d) Esposizioni scadute
37.550
4.642
42.192
42.192
0
0
0
157.625
15.625
173.250
173.250
Totale crediti in bonis
1.203.755
134.635
1.338.390
4.880
1.343.270
Totale
1.361.380
150.260
1.511.640
4.880
1.516.520
(Valori in migliaia di Euro)
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
30/06/2013
Totale
Rettifiche
pro-forma
Crediti netti pro-forma
Crediti a clienti al 30.06.2013 - Sportelli Banca Farnese e Carife
Crediti lordi
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
b) Incagli
Incidenza % su
totale crediti lordi
Rettifiche di
valore
complessive
Crediti netti
Incidenza %
su totale
crediti netti
10.853
6,78%
7.596
3.257
2,17%
8.505
5,32%
779
7.726
5,14%
4.793
3,00%
151
4.642
3,09%
24.151
15,10%
8.526
15.625
10,40%
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
135.841
84,90%
1206
134.635
89,60%
Totale
159.992
100,00%
9.732
150.260
100,00%
Crediti a clienti al 30.06.2013 - BCC CENTROPADANA + Sportelli Banca Farnese e Carife
Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
Crediti lordi
Incidenza % su
totale crediti lordi
Rettifiche di
valore
complessive
Crediti netti
Incidenza %
su totale
crediti netti
121.387
7,65%
52.549
68.838
4,55%
b) Incagli
60.773
3,83%
12.282
48.491
3,21%
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
0,87%
154
13.729
0,91%
d) Esposizioni scadute
46.978
2,96%
4.786
42.192
2,79%
243.021
15,31%
69.771
173.250
11,46%
Totale crediti in bonis
1.344.249
84,69%
5.859
1.338.390
88,54%
Totale
1.587.270
100,00%
75.630
1.511.640
100,00%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Indici di copertura Crediti Deteriorati
0
30/06/2013 BCC
Centropadana
30/06/2013 Sportelli
Banca Farnese e
Carife
Totale
Dati sistema bancario
giugno 2013 *
47
Tot. Deteriorati
27,98%
35,30%
28,71%
38,50%
Sofferenze
40,67%
69,99%
43,29%
54,40%
Incagli
22,01%
9,16%
20,21%
22,90%
1,11%
21,80%
10,19%
9,20%
Ristrutturati
Scaduti
1,11%
10,99%
3,15%
(Fonte: Banca d’Italia)
Patrimonio di Vigilanza pro-forma
Di seguito sono rappresentati i dati pro-forma al 31/12/2012 e al 30/6/2013 relativi a Centropadana + Creta + Banca
Farnese:
Patrimonio di Vigilanza pro-forma
(Valori in migliaia di Euro)
Patrimonio di base elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio di base
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio Supplementare elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
Totale patrimonio Supplementare
Patrimonio di terzo livello
Patrimonio di vigilanza
Core Tier 1 Ratio
Tier 1 Capital Ratio
Total Capital Ratio
(Nota: Compreso costo dell’avviamento Banca Farnese e fil.Milano Carife).
Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro) pro-forma
Attività di rischio ponderate
Totale attività di rischio
Rischio di credito e di controparte
Rischio operativo
Capitale Interno rischi I Pilastro
Eccedenza/Deficienza di capitale
Coefficienti di vigilanza pro-forma
Tier 1 Capital Ratio
Total capital ratio
Eccedenza patrimoniale %
30/06/2013 pro-forma
215.976
19.611
196.365
8.498
11
8.487
31/12/2012 pro-forma
215.476
21.824
193.652
8.530
7
8.523
204.852
12,14%
12,14%
12,66%
202.175
12,63%
12,63%
13,19%
30/06/2013
31/12/2012
1.618.000
2.194.282
120.406
9.034
129.440
75.412
1.532.863
2.132.480
113.596
9.034
122.630
79.545
30/06/2013
12,14%
12,66%
36,81%
31/12/2012
12,63%
13,19%
39,35%
L’Emittente, in qualità di banca di credito cooperativo, deve rispettare alcuni requisiti di Vigilanza tipici. Le banche di
credito cooperativo indicano nel proprio statuto la zona di competenza territoriale che ricomprende i comuni ove la
banca ha le proprie succursali nonché i comuni ad essi limitrofi. Possono essere previste sedi distaccate caratterizzate
dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale come sopra descritta.
La normativa applicabile prevede che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio sia assunta al di
fuori della zona di competenza territoriale .
Non rientrano nel limite della competenza territoriale:
— le attività di rischio nei confronti di altre banche e di società finanziarie capogruppo di gruppi bancari;
— le "attività di rischio a ponderazione zero".
Le banche di credito cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci.
Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività a ponderazione
zero.
Le tabelle che seguono riportano gli indicatori per l’operatività fuori zona e per quella verso i soci al 30 giugno 2013 e
per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
48
Indicatori operatività fuori zona pro-forma
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
107.896
82.229
25.667
3,81%
Plafond operatività fuori zona (5%)
Totale crediti fuori dalla zona di comp.terr.
Margine disponibile operatività fuori zona
Coefficiente operatività fuori zona (max 5%)
Indicatori operatività verso soci pro-forma
(Valori in migliaia di Euro)
Plafond operatività a favore di soci
Oper.prev.a favore di soci e pond.nulla
Margine disponibile (operatività prevalente a favore soci e a pond.nulla)
Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%)
30/06/2013
1.078.962
1.389.096
310.096
64,37%
49
FATTORI DI RISCHIO
4.
FATTORI DI RISCHIO
L’operazione descritta nel presente Prospetto Informativo presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in
azioni non quotate in un mercato regolamentato.
Si invitano gli investitori a valutare attentamente le seguenti informazioni al fine di un corretto apprezzamento
dell’investimento. In particolare, si indicano di seguito i fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in
cui esso opera nonché agli strumenti finanziari offerti che dovranno essere tenuti in considerazione prima di qualsiasi
decisione di adesione all’Offerta.
I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle ulteriori informazioni contenute nel
Prospetto Informativo.
I rinvii alle sezioni, ai capitoli e ai paragrafi si riferiscono alle sezioni, capitoli e paragrafi del Prospetto Informativo.
4.1
4.1.1
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
Rischio di credito
Il rischio di credito è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall’insolvenza o dal deterioramento del merito
creditizio delle controparti affidate.
Nell’ambito del rischio di credito vengono identificate, inoltre, le seguenti tipologie di rischio:
il rischio di controparte, che è determinato dalla possibilità che la controparte di una transazione, avente ad
oggetto strumenti finanziari, risulti inadempiente prima del regolamento della stessa;
il rischio di concentrazione, che è definito dalla Circ. n. 263/06 della Banca d’Italia come il “rischio derivante
da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo settore economico o che
esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica”;
il rischio residuo, che è un rischio non misurabile inerente all’eventualità che le tecniche per l’attenuazione del
rischio di credito utilizzate dalla Banca risultino meno efficaci del previsto;
il rischio di cartolarizzazione, che è il rischio che la sostanza economica delle operazioni di cartolarizzazione
non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e gestione del rischio.
Per quanto riguarda il rischio in questione, nominalmente classificato nel suo ambito complessivo, come rischio di
credito e di controparte, l’andamento degli indicatori di rischio rilevanti individuati risulta avere i seguenti valori:
Rischio di credito e controparte
Assorbimento patrimoniale (€/mln)
Patrimonio a copertura del rischio di credito/Pdv
Incidenza crediti deteriorati lordi famiglie /
impieghi lordi
Incidenza crediti deteriorati lordi altri settori/
impieghi lordi
Importo passato a sofferenza nell’anno (€/mln)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
119
105
104
100
50,77%
47,96%
49,26%
47,94%
2,41%
1,80%
1,18%
2,14%
12,93%
10,83%
7,71%
7,74%
17,52
32,68
19,05
16,57
Probabilità di default banca
1,52%
1,26%
1,03%
1,25%
Probabilità di default famiglie
1,39%
1,19%
0,95%
1,19%
Probabilità di default altri settori
1,64%
1,32%
1.09%
1,31%
Al fine di fornire ulteriori informazioni utili a meglio comprendere l’andamento di alcune delle informazioni sopra
esposte, in particolare con riferimento al periodo 2012/2013, nella seguente tabella vengono riportati gli stessi dati
aggregati con quelli di BCC Creta al 31 dicembre 2012.
Rischio di credito e controparte
Assorbimento patrimoniale (€/mln)
Patrimonio a copertura del rischio di credito/PdV
Sofferenze lorde/Impieghi lordi
Incagli lordi / Impieghi lordi
Crediti scaduti lordi / Impieghi lordi
Totale crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi
Incidenza deteriorati famiglie
Incidenza deteriorati altri settori
31/12/2012 BCC
Centropadana
105
47,96%
6,64%
3,61%
1,52%
12,63%
1,80%
10,83%
31/12/2012 Creta
8
45,47%
8,23%
9,60%
1,27%
19,10%
31/12/2012 Totale
113
47,78%
6,77%
4,09%
1,50%
13,15%
50
FATTORI DI RISCHIO
Importo passato a sofferenza nell’anno
Probabilità di default banca
Probabilità di default famiglie
Probabilità di default altri settori
32,68
1,26%
1,19%
1,32%
2,32
35
Di seguito si riportano le informazioni relative all’incidenza dei crediti suddivisi tra le varie categorie di rischio
rapportate al totale dei crediti lordi relativamente al 30 giugno 2013 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e
2010.
Incidenza % su totale crediti lordi
Incidenza % su totale crediti netti
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
a) Sofferenze
7,74%
6,64%
4,42%
3,97%
4,82%
4,35%
2,89%
2,36%
b) Incagli
3,66%
3,61%
3,21%
4,76%
2,99%
3,06%
2,94%
4,45%
c) Esposizioni ristrutturate
0,97%
0,86%
0,00%
0,00%
1,01%
0,89%
0,00%
0,00%
d) Esposizioni scadute
2,96%
1,52%
1,26%
1,15%
2,76%
1,42%
1,22%
1,13%
Totale crediti deteriorati
15,33%
12,63%
8,89%
9,88%
11,58%
9,72%
7,04%
7,94%
Totale crediti in bonis
84,67%
87,37%
91,11%
90,12%
88,42%
90,28%
92,96%
92,06%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
e) Rischio Paese
Totale
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
Incidenza % su totale crediti lordi
31/12/2012
31/12/2012
31/12/2012
BCC
Creta
Totale
Centropadana
6,64%
8,23%
6,77%
3,61%
9,60%
4,09%
0,86%
0,00%
0,79%
1,52%
1,27%
1,50%
12,63%
87,37%
100,00%
19,10%
80,90%
100,00%
13,15%
86,85%
100,00%
Incidenza % su totale crediti netti
31/12/2012
31/12/2012
31/12/2012
BCC
Creta
Totale
Centropadana
4,35%
4,64%
4,37%
3,06%
9,60%
3,57%
0,89%
0,00%
0,82%
1,42%
1,31%
1,41%
9,72%
90,28%
100,00%
15,55%
84,45%
100,00%
10,17%
89,83%
100,00%
La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati e l’incidenza degli stessi sul totale degli impieghi
e, ove disponibile, analogo dato di sistema.
30/06/2013
Rischiosità
credito
del
Emittente
31/12/2012
Proforma
Sistema (Centrop +
Farnese)
Emittente
31/12/2011
Sistema
Emittente
31/12/2010
Sistema
Emittente
Sistema
Crediti
deteriorati
lordi / Impieghi lordi
15,33%
14,80%
15,26%
12,63%
13,50%
8,89%
11,20%
Crediti deteriorati netti
/ Impieghi netti
11,58%
9,60%
11,42%
9,72%
8,70%
7,04%
7,10%
Rapporto di copertura
dei crediti deteriorati
27,98%
38,50%
28,71%
25,78%
38,80%
22,63%
38,26%
21,59%
35,64%
7,74%
7,80%
7,62%
6,64%
7,20%
4,42%
5,20%
3,97%
3,80%
4,82%
3,80%
4,54%
4,35%
3,40%
2,89%
2,70%
2,36%
2,40%
40,67%
54,40%
43,29%
36,80%
54,60%
36,28%
55,48%
42,04%
55,12%
4,80%.
3,82%
3,61%
4,20%
3,21%
2,89%
4,76%
2,68%
3,06%
3,40%
2,94%
2,70%
4,45% n.d.
Sofferenze lorde
Impieghi lordi
/
Sofferenze nette
Impieghi netti
/
Rapporto di copertura
delle sofferenze
Incagli
lordi
Impieghi lordi
/
Incagli netti / Impieghi
netti
3,66%
2,99% n.d.
3,20%
9,88%
9,90%
7,94% n.d.
51
FATTORI DI RISCHIO
Rapporto di copertura
degli incagli
22,01%
22,90%
Sofferenze nette /
Patrimonio
netto
(capitale+riserve)
30,44%
18,50%
Crediti scaduti netti /
crediti verso clienti
20,21%
32,50%
2,78%
2,76% n.d.
18,30%
23,20%
10,48%
20,43%
8,81%
20,62%
25,56%
17,30%
19,24%
15,60%
14,36%
13,30%
1,42% n.d.
1,22% n.d.
1,13% n.d.
Grandi rischi clientela
/ crediti lordi clientela
3,33%
n.d.
n.d
4,88%
n.d.
5,88%
n.d.
2,48%
n.d.
Grandi rischi clientela
/ crediti netti clientela
3,49%
n.d.
n.d
5,05%
n.d.
6,02%
n.d.
2,54%
n.d.
(Fonte dati sistema bancario : Banca d’Italia)
Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a
una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze
è pari, per la banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura
degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno
precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle
posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al
30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente.
Per la determinazione del capitale interno a fronte del rischio di credito la Banca ha adottato la metodologia
standardizzata disposta da Banca d’Italia, mentre a fronte del rischio di controparte utilizza il metodo del valore
corrente.
Il requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito, calcolato in applicazione delle specifiche scelte precedentemente
richiamate, risulta, al 30 giugno 2013, pari a Euro 110,90 milioni, tra i quali sono compresi Euro 110,09 milioni a
copertura del rischio di credito e di controparte e Euro 0,81 milioni per posizioni derivanti da cartolarizzazione.
Malgrado l’Emittente adotti misure per contenere il rischio di credito, il perdurare della situazione di crisi dei mercati
del credito, il deterioramento delle condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell’economia globale
potrebbero avere effetti negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare,
conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente ed in
ultima analisi comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo III, Paragrafo 3.1 e Capitolo IX, Paragrafo 9.1.
4.1.2
Rischi connessi a operazioni straordinarie
Con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata la Fusione per incorporazione in BCC
Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria applicabile
all’Emittente.
Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per quanto riguarda
il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE L. 149/22 del
12 giugno 2009).
A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013
comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di Conto Economico è alimentato
dalle componenti reddituali generate dalla banca incorporata nel mese di giugno 2013.
L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al netto della copertura delle perdite pregresse, è stato pari a 7,3
milioni di euro, mentre gli effetti economici non sono significativi avendo inciso solo per il mese di giugno.
L’ammontare complessivo dell’aumento di capitale al servizio della Fusione è stato pari a Euro 3.533 (in migliaia).
Si riportano di seguito i prospetti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico al 31 maggio 2013 di BCC Creta:
STATO PATRIMONIALE – Attivo
(valori in Euro)
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide
31.05.2103
502.780
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
18.060.474
60. Crediti verso banche
11.255.538
70. Crediti verso clientela
99.921.240
80. Derivati di coperura
894
52
FATTORI DI RISCHIO
110. Attività materiali
187.768
120. Attività immateriali
2.157
130. Attività fiscali
2.019.736
247.691
a) correnti
1.772.045
b) anticipate
di cui
1.594.612
- alla L.214/2011
150. Altre attività
1.716.172
Totale dell'attivo
133.666.759
STATO PATRIMONIALE - Passivo
(valori in Euro)
Voci del Passivo e del Patrimonio Netto
10. Debiti verso banche
31.05.2013
346.824
20. Debiti verso clientela
70.333.533
30. Titoli in circolazione
49.237.644
60. Derivati di copertura
47.759
80. Passività fiscali
b) differite
100. Altre passività
9.152
9.152
4.750.310
110. Trattamento di fine rapporto del personale
802.281
120. Fondi per rischi e oneri:
589.603
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
589.603
(51.003)
7.527.665
182.259
3.533.465
(3.642.733)
133.666.759
Alla data di efficacia della fusione – 1° giugno 2013 – le attività e le passività provenienti dalla BCC di Creta sono stati
acquisiti al Fair Value.
I plusvalori o minusvalori emergenti dalle attività e passività acquisite sono stati iscritti in una specifica riserva
denominata “Riserva da differenze di fusione IFRS3” per euro -297.315.
Le motivazioni che hanno condotto la Banca a dar corso alla predetta operazione sono molteplici, in particolare
l’importanza di raggiungere una soglia dimensionale più elevata così da permettere, tra l’altro, un ampliamento e una
diversificazione dell’offerta; la possibilità di operare una graduale espansione verso le Provincie di Piacenza, Pavia e
Alessandria nelle quali era già presente BCC Creta; la necessità di contrastare l’elevata concorrenzialità del mercato
dotandosi di un’adeguata organizzazione produttiva in grado di conseguire economie gestionali che permettano alla
Banca di offrire condizioni vantaggiose alla clientela e ai soci; il tutto mantenendo in ogni caso – stante la medesima
natura delle banche coinvolte nella Fusione - le caratteristiche che contraddistinguono le cooperative di credito e quindi
continuando a svolgere la funzione di banca locale.
Le operazioni di fusione per incorporazione, e quindi anche la Fusione, per loro natura, presentano elementi di rischio
che comprendono, ma non si limitano, alla perdita di clienti delle società incorporate.
La Fusione presenta inoltre i rischi tipici delle operazioni di integrazione in un nuova struttura societaria, con
particolare riferimento al necessario coordinamento del management e all’integrazione dei sistemi informatici, delle
strutture e dei servizi esistenti della Banca e quelli di BCC Creta. Tale circostanza potrebbe pregiudicare il pieno
raggiungimento di efficienze operative con conseguenti effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e
patrimoniale della Banca. Il successo dell’operazione di Fusione dipenderà, tra l’altro, dalla capacità dell’Emittente di
integrare Creta in maniera efficiente e di conseguire potenziali sinergie ed economie di scala, attraverso il
miglioramento della capacità di raccolta, il miglioramento della capacità di impiego, l’incremento dei ricavi, la
razionalizzazione della rete territoriale, delle strutture e dei processi operativi.
Il mancato raggiungimento delle sinergie attese, l’inaspettato incremento delle spese preventivate necessarie per
l’integrazione di Creta in BCC Centropadana, nonché l’eventuale scostamento dei risultati futuri di Creta rispetto a
quelli attesi (sia in termini di costi, sia in termini di ricavi) potrebbero determinare in futuro effetti negativi sulla
53
FATTORI DI RISCHIO
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca nonché sull’operatività e sulla gestione integrata della
stessa.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.
4.1.3
Rischi connessi all’Acquisizione degli Sportelli
In data 22 novembre 2013 sono stati sottoscritti (i) l’accordo quadro tra Farnese (società a capitale diffuso) e Carife, in
amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad oggetto l’acquisto del ramo
d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di
provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno (il “Ramo di Azienda Banca Farnese”) e (ii)
l’accordo quadro tra Carife e BCC Centropadana avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il
“Ramo di Azienda Carife”) costituito dallo sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi Quadro”).
Ai sensi di quanto previsto negli Accordi Quadro si segnala che sulla base della situazione di riferimento del Ramo di
Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 e sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda
Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari, rispettivamente, all’importo di Euro
16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Tali prezzi provvisori sono stati concordati tra le parti tenuto conto
anche dell’avviamento sulla raccolta dei rami di azienda oggetto di cessione. Al riguardo, si segnala che non sono state
predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese e del
Ramo di Azienda Carife.
Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda Carife e del
Ramo di Azienda Banca Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal
momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi
Quadro e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione
volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie
conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si
segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29
marzo 2014.
Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014, BCC corrisponderà quindi il prezzo
provvisorio a favore di Farnese per l’acquisto del Ramo di Azienda Banca Farnese e a favore di Carife per l’acquisto
del Ramo di Azienda Carife pari, rispettivamente, all’importo di Euro 16.533.503,00 e all’importo di Euro
6.502.807,00.
Per completezza si segnala che (i) i prezzi provvisori potranno essere poi soggetti ad aggiustamento - in aumento o in
diminuzione al netto di una franchigia assoluta - in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà determinato sulla
base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di
Azienda Carife alla data di efficacia della cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di
proprietà a favore di BCC dei predetti rami di azienda); e (ii) qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia
superiore o inferiore rispetto all’importo di Euro 4.239.949,00 per il Ramo di Azienda Banca Farnese e di Euro
1.691.007,00 per il Ramo di Azienda Carife dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla
differenza positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna
garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte dei prezzi provvisori dalla stessa corrisposti a favore di
Farnese e di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione.
Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi
per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in aumento in funzione
dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della
violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Banca Farnese o al Ramo di
Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca
Farnese o del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti
nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di
Carife.
Le operazioni di acquisizione – e quindi l’Acquisizione degli Sportelli - per loro natura presentano elementi di rischio
che comprendono, ma non si limitano a, perdita di clienti, rischi legali e rischi tipici delle operazioni di integrazione e
quindi difficoltà relative all’integrazione dei sistemi informatici che potrebbe realizzarsi con tempi e modi diversi da
quelli attualmente pianificati (i.e., ottobre 2014), delle strutture e dei servizi esistenti della Banca e quelli dei rami
d’azienda oggetto di acquisizione. Tale circostanza potrebbe pregiudicare l’operatività della Banca e il pieno
sfruttamento delle sinergie produttive, distributive e commerciali attese con conseguenti effetti negativi sulla situazione
finanziaria, economica e patrimoniale della Banca.
Per maggiori informazioni sull’Acquisizione degli Sportelli e in particolare sulle clausole che potrebbero avere effetti
economico-patrimoniali finanziari negativi per l’Emittente si rimanda alla Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.1.
54
FATTORI DI RISCHIO
4.1.4
Rischi connessi alla presenza nel Prospetto Informativo di dati pro forma
Il Prospetto Informativo riporta i prospetti dei dati pro forma dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012,
redatti al fine di fornire una rappresentazione degli effetti dell’operazione di Acquisizione degli Sportelli e della
Fusione, qualora tali operazioni fossero state realizzate alle suddette date.
I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo evidenziano al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 un
patrimonio netto rispettivamente pari a Euro 215.444.324e a Euro 223.905.509, nonché una perdita al 30 giugno 2013
pari a Euro 943.470 e un utile al 31 dicembre 2012 pari a Euro 5.699.089 e un avviamento rispettivamente di Euro
13.567.254 e di Euro 15.630.568 derivante dall’Acquisizione degli Sportelli descritta precedentemente.
I dati pro forma contenuti nel Prospetto Informativo, in quanto basati su ipotesi, potrebbero differire dai dati che si
sarebbero ottenuti qualora le operazioni considerate nella redazione dei dati pro-forma fossero realmente avvenute negli
esercizi presi a riferimento.
I dati pro forma derivano, pertanto, da una rappresentazione costruita su ipotesi; qualora le operazioni sopra richiamate
fossero realmente state realizzate alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati pro forma, anziché alla
data effettiva, non necessariamente i dati effettivi sarebbero stati uguali a quelli pro forma. I dati pro forma inoltre non
riflettono dati prospettici in quanto sono predisposti in modo da rappresentare solamente gli effetti isolabili e
oggettivamente misurabili delle operazioni sopra richiamate, senza tenere conto degli effetti potenziali dovuti a
variazioni delle politiche del management dell’Emittente e a decisioni operative conseguenti alle operazioni stesse.
Infine, in considerazione delle diverse finalità dei dati pro forma rispetto ai dati dei bilanci storici e delle diverse
modalità di calcolo degli effetti con riferimento allo stato patrimoniale e al conto economico, lo stato patrimoniale pro
forma ed il conto economico pro forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 devono essere letti e interpretati
separatamente dai dati storici, senza ricercare collegamenti contabili con tali dati.
Per maggiori informazioni, anche in ordine alla metodologia seguita per l’elaborazione dei dati pro forma, si rinvia alla
Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2.
4.1.5
Rischio di concentrazione
Il rischio di concentrazione deriva dall’esposizione verso controparti, o gruppi di controparti connesse ovvero verso
controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area
geografica.
Il rischio di concentrazione verso controparti o gruppi di controparti connesse, definito rischio di concentrazione single
name, risulta gestito tramite l’adozione del sistema di deleghe previsto per le erogazioni degli affidamenti verso la
clientela che limita l’esposizione complessiva verso il singolo prenditore.
Le Istruzioni di Vigilanza inoltre prevedono delle specifiche regole finalizzate a monitorare le esposizioni verso clienti
particolarmente rilevanti, i c.d. “grandi rischi”.
In funzione di quanto disposto da tale normativa, considerando gli importi nominali e ponderati che rientrano nel
perimetro dei “Grandi Rischi”, l’Emittente:

al 30 giugno 2013 a livello nominale possiede sei controparti, di cui una corrisponde al Ministero del Tesoro
(395,7 milioni di Euro, pari al 58,3% del totale), tre a esposizioni verso intermediari vigilati (223,6 milioni di
euro, pari al 33,1% del totale) e le restanti a clientela ordinaria (57,2 milioni di Euro, pari all’8,0% del totale).
A livello ponderato rimangono due esposizioni interbancarie (166,9 milioni di Euro) e le due controparti
corrispondenti a gruppi di clienti ordinari (55,2 milioni di Euro);

al 31 dicembre 2012 a livello nominale possiede sempre sei controparti, di cui una corrisponde al Ministero del
Tesoro (274,2 milioni di Euro, pari al 54,8% del totale), due a esposizioni verso intermediari vigilati (143,2
milioni di Euro, pari al 28,6% del totale) e le restanti a gruppi di clientela ordinaria (82,4 milioni di Euro, pari
al 16,6% del totale). A livello ponderato rimangono le due esposizioni interbancarie (141,0 milioni di Euro) e
le tre controparti corrispondenti a gruppi di clienti ordinari (80,3 milioni di Euro);

al 31 dicembre 2011 a livello nominale possiede sempre sei controparti, di cui una corrisponde al Ministero del
Tesoro (172,4 milioni di Euro, pari al 45,8% del totale), una a esposizioni verso intermediari vigilati (103,3
milioni di Euro, pari al 27,4% del totale) e le restanti a gruppi di clientela ordinaria (101,0 milioni di Euro, pari
al 26,8% del totale). A livello ponderato rimane l’esposizione verso il Ministero del Tesoro (22,0 milioni di
Euro), la posizione interbancaria (100,1 milioni di Euro) e due controparti corrispondenti a gruppi di clienti
ordinari (51,3 milioni di Euro);

al 31 dicembre 2010 a livello nominale possiede tre controparti, di cui una corrisponde al Ministero del Tesoro
(149,1 milioni di Euro, pari al 53,5% del totale), una a esposizioni verso intermediari vigilati (96,5 milioni di
Euro, pari al 34,6% del totale) e una a gruppi di clientela ordinaria (33,3 milioni di Euro, pari al 11,9% del
55
FATTORI DI RISCHIO
totale). A livello ponderato rimane l’esposizione interbancaria (93,1 milioni di Euro) e la controparte
corrispondente a gruppi di clienti ordinari (30,3 milioni di Euro).
Ciascuna delle sei posizioni presenta comunque un’esposizione ponderata al di sotto del limite del 25% del Patrimonio
di Vigilanza stabilito dalla normativa stessa.
La Banca ha definito degli indicatori di rilevanza che consentono di monitorare costantemente l’andamento
dell’esposizione al rischio di concentrazione. Specificatamente, per quanto concerne il rischio di concentrazione
vengono monitorati:
-
quota di patrimonio assorbito dal rischio single name (solo imprese);
-
il tasso di concentrazione degli impieghi verso imprese calcolato tramite l’indice di dispersione (Herfindhal)
secondo i parametri definiti nella normativa di vigilanza. L'indice si ottiene come il rapporto tra la sommatoria
dei quadrati delle singole esposizioni verso imprese e il quadrato dell'esposizione totale (sempre verso
imprese);
-
la quota degli impieghi verso la clientela famiglie;
-
numero dei clienti rientranti nell’ambito dei Grandi Rischi e il loro peso in termini assoluti e ponderati;
-
peso percentuale degli impieghi verso i maggiori 10, 25 e 100 clienti sul totale degli impieghi.
Per quanto riguarda il rischio di concentrazione, alle date del 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre 2011 e
31 dicembre 2010, gli indicatori di rischio rilevanti individuati risultano avere i valori riportati nella seguente tabella:
Rischio di concentrazione
Assorbimento patrimoniale “single name” (milioni di Euro)
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
4,4
4,3
4,4
4,1
2,0%
2,1%
2,2%
2,1%
Indice di dispersione (Herfindhal)
0,600%
0,659%
0,675%
0,704%
Quota % impieghi verso famiglie
25,7%
26,6%
26,8%
25,9%
Utilizzi primi 10 clienti / Totale impieghi
9,7%
9,8%
9,8%
9,4%
Utilizzi primi 25 clienti / Totale impieghi
16,6%
17,2%
17,5%
16,4%
Utilizzi primi 100 clienti / Totale impieghi
34,8%
36,3%
36,6%
34,9%
Assorb. “single name” / Patrimonio di Vigilanza
La media dell’indice di Herfindhal degli ultimi tre anni delle banche di credito cooperativo lombarde si attesta all’1% circa.
Grandi rischi
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
Numero di posizioni di importo nominale
6
6
6
3
Numero posizioni di importo ponderato
4
5
4
2
Importo nominale (milioni di Euro)
676,5
499,7
376,8
278,9
Importo ponderato (milioni di Euro)
229,0
221,3
173,7
123,4
Esposizione ai grandi rischi (importo nominale)
Grandi rischi / crediti netti
giu-13
49,7%
dic-12
40,0%
dic-11
29,0%
dic-10
23,4%
Per quanto riguarda i Grandi rischi, alle date del 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre 2011 e 31 dicembre
2010, il loro importo nominale rapportato agli impieghi netti ha subito un notevole incremento dovuto sostanzialmente
alle esposizioni verso il Ministero del Tesoro e le controparti interbancarie.
Nonostante l’Emittente adotti misure per contenere i rischi di concentrazione, il perdurare della situazione di crisi dei
mercati del credito potrebbe avere effetti negativi sulla capacità della clientela, verso la quale l’Emittente è
particolarmente esposto, di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo
peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente e, in ultima analisi, effetti negativi sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
In seguito riportiamo il valore del rischio di concentrazione considerando l’aggregato pro-forma al 30 giugno 2013.
56
FATTORI DI RISCHIO
Rischio di concentrazione (BCC Centropadana + Farnese)
giu-13
Assorbimento patrimoniale “single name” (milioni di Euro)
4,4
Assorb. “single name” / PdV
2,0%
Indice di dispersione (Herfindhal)
0,6%
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo III, Paragrafo 3.1 e Capitolo IX, Paragrafo 9.1.
4.1.6
Rischio finanziario
L’Emittente non ha definito operazioni di copertura sul portafoglio e, quindi, è esposto al rischio finanziario, ovvero ai
rischi consistenti in particolare nei rischi relativi all’andamento delle quotazioni, nei rischi di controparte ed in quelli
relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio. Si specifica, altresì, che la Banca
non ha definito derivati né di copertura né peraltro di natura speculativa.
Già alla fine del 2011, la crisi del debito sovrano di diversi paesi europei ha generato forti tensioni sui mercati finanziari
(cfr. Fattore di Rischio al successivo Paragrafo 4.1.18).
Anche i titoli di Stato italiani sono stati particolarmente colpiti e, penalizzati dalle forti vendite, hanno subito un
sensibile ridimensionamento dei corsi con un drastico rialzo dei rendimenti. Tali tendenze, anche considerati i
declassamenti da parte delle principali agenzie di rating internazionali, hanno prodotto effetti negativi sul valore delle
attività finanziarie detenute nel portafoglio dell’Emittente, caratterizzato da una sensibile esposizione al Rischio Paese
Italia, in relazione alla presenza di una notevole quota di investimenti costituiti da titoli di Stato italiani.
In generale, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comporta un rischio di effetti negativi in
termini di possibili minusvalenze sugli investimenti e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e
finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1.
4.1.7
Rischi connessi alla situazione patrimoniale
Un livello di patrimonializzazione non adeguato, oltre ad avere impatti sul costo del funding, mina la solidità
dell’Emittente e, nei casi più estremi, potrebbe comportare la necessità di eventuali operazioni straordinarie con
conseguenti effetti sulla situazione economica e finanziaria dello stesso.
La normativa di vigilanza fissa regole in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche al fine di stabilire livelli
prudenziali di capitale da detenere, qualificandone la qualità e valutando gli eventuali strumenti di mitigazione dei
rischi. Le nuove indicazioni, inoltre, tendono ad assicurare che il patrimonio resista anche in periodi di stress per il
prossimo futuro e prevedendo anche livelli variabili in funzione anticiclica. Per il calcolo degli indicatori patrimoniali,
la Banca non utilizza modelli di rating interni, ma il metodo standardizzato.
Al 31 dicembre 2012 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava
complessivamente, dopo il recepimento del risultato di esercizio, ad Euro 204,00 milioni, di cui Euro 200,12 milioni
corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base delle attività di rischio ponderate, complessivamente
ammontanti ad Euro 1.317,5 milioni, il Total Capital Ratio si attestava al 15,48% e il Tier 1 Capital Ratio al 15,19%.
Al 30 giugno 2013 il Patrimonio di Vigilanza (capitale complessivo) di BCC Centropadana si attestava ad Euro 218,42
milioni, di cui Euro 209,93 milioni corrispondono al patrimonio di base (Tier 1). Sulla base delle attività di rischio
ponderate, complessivamente ammontanti ad Euro 1.489,9 milioni, il Total Capital Ratio si attestava al 14,66% e il Tier
1 Capital Ratio al 14,09%.
Nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità, al 30 giugno 2013
e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Centropadana.
Patrimonio di Vigilanza (migliaia di Euro)
Patrimonio di base elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio di base
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio Supplementare elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
Totale patrimonio Supplementare
Patrimonio di terzo livello
Patrimonio di vigilanza
Core Tier 1 Ratio
Tier 1 Capital Ratio
30/06/2013
215.976
6.044
209.932
8.498
11
8.487
31/12/2012
206.313
6.193
200.119
3.890
7
3.883
31/12/2011
199.794
6.052
193.741
3.877
0
3.877
31/12/2010
194.000
6.005
187.995
3.877
218.419
14,09%
14,09%
204.003
15,19%
15,19%
197.618
14,85%
14,85%
191.871
15,11%
15,11%
3.877
57
FATTORI DI RISCHIO
Total Capital Ratio
Rapporto Attività di rischio ponderate / Totale
attività di rischio
14,66%
15,48%
15,14%
15,42%
62,8%
66,3%
68,9%
66,5%
Si precisa che Banca d’Italia non ha imposto requisiti patrimoniali aggiuntivi a BCC.
Sulla base dei dati pro-forma al 30 giugno 2013 (redatti per simulare gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli
Sportelli sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente; per maggiori informazioni si veda
l’Elemento B.8) è stimato che, in seguito al perfezionamento della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli, il Total
Capital Ratio passerebbe dal 14,66% (individuale BCC Centropadana) al 12,66% (post Fusione e Acquisizione degli
Sportelli) e il Tier 1 Capital Ratio passerebbe dal 14,09% (individuale BCC Centropadana) al 12,14% (post Fusione e
Acquisizione degli Sportelli) (a fronte di livelli minimi ai sensi della normativa regolamentare rispettivamente dell’8% e
del 4%).
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1.
4.1.8
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio generato dall’operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le
merci, nell’ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento. I principali fattori che influenzano il livello di
rischio assunto sono i seguenti: tassi di interesse (titoli obbligazionari, derivati su tassi, strumenti del mercato
monetario, etc.), tassi di cambio (posizioni in valute straniere), prezzi di borsa (azioni, derivati azionari, etc.) e prezzi
delle merci (petrolio, oro, etc.).
Nel quadro della turbolenza che ha interessato i mercati finanziari, il rischio di mercato è riferibile anche a strumenti
tradizionalmente caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali,
Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il
portafoglio dell’Emittente. In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare
l’esposizione ai suddetti rischi, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie, comunque,
comporta di per sé un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e
conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Nonostante quanto sopra non si procede comunque alla valorizzazione del capitale interno a fronte del rischio di
mercato poiché il totale del portafoglio di negoziazione, pari a Euro 2,7 milioni a giugno 2013 è inferiore al 5% del
totale attivo e comunque non superiore a Euro 15 milioni.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.2.
4.1.9
Rischio tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in
conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di riduzione del margine di interesse (per
effetto di disallineamenti tra gli interessi attivi degli impieghi e quelli passivi riferiti alle operazioni di raccolta) che in
termini di contrazione del valore del Patrimonio della Banca.
La misurazione del rischio di tasso viene effettuata seguendo differenti modelli di calcolo, sia dettati dall’Autorità di
Vigilanza che proposti dalla dottrina finanziaria e seguiti dalla generalità delle banche. In particolare il rischio in
questione viene monitorato tramite strumenti di ALM (Asset Liability Management) che stimano, in relazione a
variazioni inattese della curva dei tassi, gli impatti in termini di variazione sia del margine di interesse atteso (metodo
“Maturity Gap”) che di variazione del patrimonio netto (Sensitivity degli aggregati aziendali calcolata tramite il metodo
“Duration Gap”). Quest’ultimo viene utilizzato dalla Banca ai fini del calcolo del capitale da considerare a copertura
del rischio in questione. Viene inoltre controllato periodicamente il rispetto del valore soglia del 20% (Supervisory Test)
calcolato secondo il modello previsto dalle Disposizioni di Vigilanza.
La tabella che segue riporta i valori registrati dai suddetti indicatori al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre
2011 e 31 dicembre 2010.
giu-13
Rischio di tasso
Assorbimento patrimoniale Supervisory test BdI +/-200 p.b. (milioni di Euro)
Patrimonio a copertura del rischio di tasso / Patrimonio di Vigilanza
Rischio di tasso: shock + 100 punti base
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
6,18
2,72
5,93
9,14
2,83%
1,30%
3,00%
4,76%
dic-12
dic-11
dic-10
58
FATTORI DI RISCHIO
Importo variazione Margine di interesse (milioni di Euro)
Incidenza %
4,27
4,47
4,57
3,90
12,91%
12,10%
43,44%
12,34%
3,90
4,08
4,16
3,56
72,25%
47,92%
59,95%
150,09%
-18,07
-7,86
0,80
-1,65
-8,39%
3,85%
0,43%
-0,85%
Importo variazione Utile d’esercizio
Incidenza %
Importo variazione valore economico Patrimonio netto
Incidenza %
Rischio di tasso: shock - 100 punti base
Importo variazione Margine di interesse (milioni di Euro)
Incidenza %
Importo variazione Utile d’esercizio
Incidenza %
Importo variazione valore economico Patrimonio netto
Incidenza %
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
-4,27
-4,48
-4,59
-3,90
-12,89%
-12,13%
-43,61%
-12,34%
-3,89
4,09
-4,18
-3,56
-72,16%
-48,05%
-60,18%
-150,09%
21,44
10,81
-0,53
2,00
9,95%
5,29%
-0,28%
1,04%
L’assorbimento patrimoniale determinato con la metodologia del Supervisory test shock +/-200 p.b. senza vincolo di
non negatività, è passato da Euro 9,14 milioni di fine 2010 a Euro 2,72 milioni di fine 2012. Il dato al 30 giugno 2013 si
attesta a 6,18 milioni di euro. Di conseguenza anche il rapporto tra l’assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di
tasso e il Patrimonio di Vigilanza ha subito un miglioramento, passando dal 4,76% di dicembre 2010 all’1,3% di
dicembre 2012 per poi raggiungere il 2,83% di giugno 2013.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1 e il Capitolo X.
4.1.10
Rischio operativo
Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e
sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani,
interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio
operativo è compreso il rischio legale (ovvero il rischio di subire perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti,
da responsabilità contrattuale o extracontrattuale ovvero da altre controversie), mentre non sono inclusi il rischio
strategico e di reputazione.
La Banca determina il rischio operativo ai fini degli assorbimenti patrimoniali utilizzando l’approccio BIA (Basic
Indicator Approach) che consiste nell’applicare un coefficiente regolamentare (15%) al valore medio delle ultime tre
rilevazioni del margine d’intermediazione. Nella seguente tabella si riportano i valori registrati al 30 giugno 2013, 31
dicembre 2012, al 31 dicembre 2011 e al 31 dicembre 2010.
Rischio operativo
Assorbimento patrimoniale (milioni di Euro)
Patrimonio a copertura / Patrimonio di Vigilanza
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
8,3
7,6
7,1
7,6
3,80%
3,70%
3,60%
3,94%
Il rischio operativo si rileva nella generalità delle attività poste in essere dalla Banca sia nelle dinamiche interne che in
quelle verso l’esterno. Una particolare connotazione di rischio operativo della Banca è costituita dal rischio di
outsourcing. La Banca ha commissionato agli outsources la produzione di alcuni servizi sui quali la Banca mantiene la
responsabilità.
Nonostante l’Emittente abbia adottato misure al fine di evitare le problematiche connesse a tale rischio, non vi può
essere alcuna certezza circa il fatto che lo stesso potrà in futuro essere sempre e totalmente evitato e che, nel caso in cui
dovesse concretizzarsi, non possa avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale
e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo III, Paragrafo 3.1.
4.1.11
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei tempi richiesti e a
costi sostenibili; questa tipologia di rischio si articola in due diverse forme, note come Funding Liquidity Risk e Market
Liquidity Risk:
59
FATTORI DI RISCHIO
- il Funding Liquidity Risk è il rischio che la Banca non sia in grado di far fronte in modo efficiente, senza
compromettere la propria ordinaria operatività e il proprio equilibrio finanziario, a deflussi di cassa attesi e inattesi
(legati al rimborso di passività, al rispetto di impegni ad erogare fondi o alla richiesta, da parte dei suoi creditori, di
accrescere le garanzie reali fornite a fronte di finanziamenti ricevuti);
- il Market (o Asset) Liquidity Risk è invece il rischio che una banca, al fine di monetizzare una consistente posizione in
attività finanziarie, finisca per influenzarne sfavorevolmente e in misura significativa il prezzo, a causa
dell’insufficiente capacità di assorbimento del mercato finanziario in cui tale attività sono scambiate, o di un suo
temporaneo malfunzionamento.
La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi descritti nell’apposito documento sulle “Politiche di gestione del
rischio di liquidità” la cui ultima revisione completa è avvenuta nel febbraio 2014. In aderenza alle Disposizioni di
Vigilanza, nel documento sono specificate soglie di tolleranza, di criticità e limiti della liquidità operativa, criteri per la
liquidità strutturale, modalità di attivazione e gestione del piano di emergenza.
Il presidio della liquidità operativa è stato strutturato su tre livelli: presidio giornaliero con orizzonte temporale a 5
(cinque) giorni, presidio giornaliero con orizzonte temporale ad 1 (un) mese, analisi della maturity ladder ad 1 anno. Per
i primi due livelli vengono rappresentati due scenari avversi per i quali si procede al calcolo dell’indicatore LCR
(Liquidity Coverage Ratio), per il terzo si rappresenta la maturity ladder per evidenziare eventuali fabbisogni fino ad 1
anno.
Per la misurazione e il controllo del rischio della liquidità strutturale la Banca assume a riferimento le regole sulla
trasformazione delle scadenze così come definite dalle Istruzioni di Vigilanza. Tali regole, sebbene abrogate in larga
parte nel febbraio 2006, si ritiene possano esser utilizzate come principi di sana e prudente gestione.
Rischio di liquidità
giu-13
Attività Prontamente Liquidabili (milioni di Euro)
dic-12
dic-11
dic-10
256,7
153,2
43,1
142,05
Ex regola 1 trasformazione scadenze (milioni di Euro)
1
183,.4
170,2
166,8
171,7
Ex regola 2 trasformazione scadenze (milioni di Euro)
2
127,0
65,2
57,8
37,9
Raccolta primi 10 clienti / Raccolta diretta
4,4%
1,8%
2,2%
1,39%
Raccolta primi 20 clienti / Raccolta diretta
7,2%
4,9%
5,5%
2,22%
Raccolta primi 50 clienti / Raccolta diretta
11,0%
8,3%
8,6%
3,91%
Impieghi / Raccolta diretta
87,0%
93,8%
103,3%
95,8%
1
Avanzo regola 1: Patrimonio di Vigilanza – Immobili netti – Partecipazioni.
2
Avanzo regola 2:

Primo aggregato = Attività a lungo termine (superiore a 5 anni) + 50% Attività con durata residua a medio
termine (tra 5 anni e 18 mesi);

Secondo aggregato = Avanzo regola 1 + Fondi permanenti + Passività a lungo termine + 50% Passività a
medio termine + 25% Passività da clientela a breve termine + 25% Passività interbancaria 3-18 mesi;
L’Avanzo della regola 2 corrisponde a: Avanzo regola 1 – differenza tra Primo aggregato e Secondo aggregato.
La tabella precedente riporta i valori al 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012, 31 dicembre 2011 e 31 dicembre 2010 degli
indicatori di rischio di liquidità individuati dall’Emittente. Oltre alle regole sulla trasformazione delle scadenze, viene
monitorato il valore delle Attività Prontamente Liquidabili e il peso della raccolta dei primi 10, 20 e 50 clienti sul totale
della raccolta dell’Emittente. I dati relativi al 30 giugno 2013 delle Attività Prontamente Liquidabili registrano sensibili
miglioramenti rispetto al 31 dicembre 2012.
Si evidenzia un importante incremento della concentrazione della raccolta diretta, soprattutto a partire da dicembre 2012
che viene comunque considerata in sede di monitoraggio giornaliero del rischio di liquidità
La banca ha attivo presso la Banca Centrale Europea un finanziamento LRTO (Long Term Refinancing Operation) di
Valore Nominale pari a 125,0 milioni di Euro, il cui costo è pari al tasso BCE + 0,04 e scadenza alla fine del mese di
gennaio 2015. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca)
dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano)
per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso.
In relazione ai prestiti obbligazionari emessi ed in circolazione al 30 giugno 2013, si segnala che essi ammontano a
642,3 milioni di Euro. Di seguito si riporta lo scadenziario delle obbligazioni in oggetto.
Prestiti obbligazionari. Importi in
60
FATTORI DI RISCHIO
scadenza fino a 5 anni
Anno di
scadenza
Valori a giu-13
(milioni di Euro)
giu-14
262,3
giu-15
171,4
giu-16
118,3
giu-17
53,5
giu-18
36,8
Il rinnovo dei prestiti obbligazionari in scadenza a breve avviene mediante l’aggiornamento del catalogo prodotti che
comprende nuove emissioni obbligazionarie, conti di deposito e certificati di deposito. I prodotti medesimi vengono
predisposti con attenzione al profilo di rischio della clientela destinataria ed in ottica di gestione intergrata dei rischi.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo X, Paragrafo 10.3.1.
La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio di liquidità. In
particolare, per quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul monitoraggio della posizione
interbancaria netta, sul rispetto dei limiti normativi sul livello di Riserva Obbligatoria e delle Attività Prontamente
Liquidabili (APL).
La Banca si è dotata di un Piano di emergenza atto ad individuare le azioni da porre in essere per garantire lo
svolgimento dell’operatività sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni di stress o di crisi di
liquidità, caratterizzate da bassa probabilità di accadimento, ma da elevati impatti economici. Alla luce del 4°
aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza per le banche” del 13 dicembre 2010 (Circ. Banca d’Italia n.
263/06) la Banca ha avviato un processo di progressivo adeguamento al nuovo dettato normativo.
Inoltre, con l’entrata in vigore della nuova circolare 285 a partire da gennaio 2014, che recepisce a livello europeo la
direttiva CRD IV (Capital Requirements Directives) e il regolamento CRR (Capital Requirements Regulation), è
prevista la progressiva implementazione degli indicatori individuati dalle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale
emanate da Banca d’Italia. L’indicatore di liquidità a 30 giorni, LCR (Liquidity Coverage Ratio) entrerà in vigore nel
2015 (con monitoraggio a partire da marzo 2014); mentre l’indicatore di liquidità a 12 mesi, NSFR (Net Stable Funding
Ratio), sarà attivo a partire dal 2018 (questo indicatore è ad oggi in corso di definizione anche tramite monitoraggi
mensili).
In seguito si riporta il parametro che indica il livello di disallineamento delle scadenze contrattuali tra fonti e impieghi.
Parametro di contractual maturity mismatch
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
Raccolta – Impieghi entro 1 anno (milioni di Euro)
544,05
375,16
217,60
n.d.
Raccolta – Impieghi da 1 a 5 anni (milioni di Euro)
18,21
34,47
14,67
n.d.
Raccolta – Impieghi oltre i 5 anni (milioni di Euro)
-349,95
-334,62
-403,30
n.d.
In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l’esposizione ai suddetti rischi, non si
può escludere che il verificarsi di eventi che determinino l’aumento dei costi di finanziamento dell’Emittente e/o
limitino il suo accesso ad alcune tradizionali fonti di raccolta aggravino il rischio di liquidità e possano avere un impatto
negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo X, Paragrafi 10.1 e 10.2.
4.1.12
Rischio connesso alla variabilità degli utili
I risultati degli esercizi passati sono stati particolarmente influenzati dal risultato dell’attività di negoziazione, che
include sia le plus/minusvalenze da valutazione di titoli in portafoglio sia l’attività di trading, dall’andamento dei tassi e
dai volumi delle masse intermediate. Tali dinamiche sono variabili pertanto sussiste il rischio che l’Emittente concluda
gli esercizi futuri con degli utili ridotti o comunque non in linea con quelli degli esercizi passati.
Nella tabella successiva si evidenzia in particolare il contributo straordinario degli utili da cessione o riacquisto di
attività disponibili per la vendita nel 2012 e nel primo semestre del 2013.
Risultato netto dell’ attività di negoziazione (voci 80 e 100 del Conto economico)
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
61
FATTORI DI RISCHIO
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione (milioni di Euro)
0,1
0,7
-0,4
0,1
100.a) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di crediti (milioni di Euro)
100.b) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività disponibili per la vendita (milioni
di Euro)
0,3
0
0
0,3
11,6
10,8
0,5
0,3
0,3
0,7
0,3
0,1
100.c) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie (milioni di Euro)
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1.
4.1.13
Rischio strategico
Il rischio strategico rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da:
-
mancata o parziale realizzazione pro tempore degli scenari di mercato ipotizzati in sede di pianificazione
strategica;
-
decisioni aziendali errate in rapporto all’evoluzione dell’ambiente competitivo;
-
incapacità di realizzazione totale o parziale delle decisioni previste a piano per inadeguata pianificazione delle
risorse disponibili, dei tempi, delle modalità di azione.
Il rischio strategico è fronteggiato mediante opportune policy e procedure che prevedono che le decisioni più rilevanti
siano analizzate dal Comitato di Direzione e, in via successiva, valutate dal Consiglio di Amministrazione, in funzione
di proiezioni attuali e prospettiche dei rischi e dell’adeguatezza patrimoniale. Il coinvolgimento dei massimi organi di
governo aziendale ed il supporto delle diverse funzioni aziendali, consente la mitigazione del rischio strategico, ciò non
di meno, non si può escludere che nel caso in cui dovessero verificarsi errori in fase di pianificazione strategica o questa
dovesse risultare inadeguata anche in relazione al contesto nel quale la Banca opera, non si può escludere la possibilità
che si determini un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria
dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.
4.1.14
Rischio connesso alla riduzione delle agevolazioni fiscali previste per le banche di credito cooperativo
L’articolo 2, commi da 36-bis a 36-quater, del D.L. 138/2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 148/2011 ha
modificato il regime di tassazione delle società cooperative (e, dunque, anche delle banche di credito cooperativo),
riducendo l’agevolazione costituita dalla detassazione degli utili inviati a riserva (prevista dal combinato disposto
dell’articolo 12 della legge n. 904/1977, dell’articolo 6 del decreto legge n. 63/2002, e dell’articolo 1, comma 460, della
legge n. 311/2004). Tale modifica è entrata in vigore dal 1° gennaio 2013. In particolare, secondo il regime previgente,
le banche di credito cooperativo potevano escludere dalla tassazione:
1)
la quota di utile netto destinato a riserva obbligatoria (c.d. “indivisibile”), pari al 70% dell’utile stesso;
2)
la quota di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici pari al 3% dell’utile (ex Art. 11, comma 9, legge n.
59/1992 e art. 37, comma 2, del TUB).
Ferma restando la detassazione del 3% di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici, che non è interessata dalla
modifica, con la nuova normativa, la quota di utile destinato a riserva obbligatoria, che può essere esclusa da
imposizione ai fini IRES, passa dal 70% al 63%.
Al fine di rendere una valutazione approssimativa dell’impatto di detta riforma fiscale, l’Emittente ha effettuato,
retrospettivamente, una simulazione dell’incidenza dell’imposta IRES applicata, secondo le nuove modalità, al risultato
dell’esercizio 2012. Dal raffronto fra le imposte effettivamente corrisposte e l’ipotetica tassazione conseguente
all’applicazione del regime fiscale come riformato emergerebbe un maggior carico fiscale annuale per il 2012 di Euro
169.224,00.
4.1.15
Rischio residuo
Il rischio residuo può derivare dal verificarsi delle seguenti situazioni:
-
perdita o riduzione della capacità di mitigazione nel tempo delle garanzie acquisite (riduzione del valore di
mercato);
-
capacità di recupero (azioni di recupero) inferiore alla stima di recupero effettuata.
A fronte dell’esposizione a tale rischio la Banca ha strutturato una serie di presidi organizzativi nei quali si effettua una
attività di controllo di carattere quali-quantitativo, attraverso il monitoraggio dell’evoluzione dei mutui fondiari rispetto
agli altri asset della Banca e della correttezza sostanziale e formale delle tecniche di attenuazione del rischio, anche ai
62
FATTORI DI RISCHIO
fini della validità ai sensi della normativa di vigilanza. Quale banca di classe 3, viene utilizzata la metodologia
semplificata per le tecniche di attenuazione del rischio di credito attraverso l’aggiornamento delle garanzie (CRM,
Credit Risk Mitigation) che interessano principalmente il portafoglio dei crediti garantiti da ipoteca su immobili. Di
seguito si rappresenta l’effetto della tecnica:
giu- 13
dic-12
dic-11
dic-10
242,8
216,4
214,5
188,0
Requisito patrimoniale ante CRM (milioni di Euro)
20,5
17,9
17,3
11,9
Requisito patrimoniale post CRM (milioni di Euro)
9,8
8,5
8,2
5,6
Rischio residuo
Esposizioni del portafoglio garantite da immobili (milioni di Euro)
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.5.
4.1.16
Rischi connessi alle operazioni di cartolarizzazione
E’ il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle operazioni poste in
essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio.
A partire dal 2003, al fine di ricorrere direttamente al mercato dei capitali diversificando le fonti di finanziamento e
riducendo le attività di rischio ai fini dei coefficienti di solvibilità, la Banca ha effettuato operazioni di cartolarizzazione
di mutui in bonis, per le quali si è avvalsa delle società Credico Finance 2, Credico Finance 3 e Credico Finance 4.
Le attività conferite nelle diverse operazioni (ad eccezione di quella posta in essere nel 2003 per la quale la Banca si è
avvalsa della facoltà - prevista dall’IFRS 1 – di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti), sono mantenute nello
stato patrimoniale della Banca e continuano ad essere oggetto di valutazione nella loro interezza.
Le obbligazioni emesse dalle società veicolo sono state in parte collocate sul mercato dei capitali e in parte sottoscritte
dall’Emittente.
Dal punto di vista dei rischi connessi alle operazioni suddette, dal momento che le attività cedute alla società veicolo
non sono state cancellate dal bilancio della Banca, il rischio relativo a tali operazioni è già rappresentato in bilancio con
riferimento ai crediti che, seppur ceduti, continuano ad essere oggetto di valutazione nella loro interezza.
Alla data del 30 giugno 2013 risultano in essere le cartolarizzazioni denominate Credico Finance 3 e Credico Finance 4
in quanto la cartolarizzazione Credico Finance 2 è stata estinta anticipatamente nei primi mesi del 2013.
Le operazioni poste in essere dalla Banca sono le seguenti:
(valori in migliaia di Euro)
Operazione
/Veicolo
Credico
Finance
srl
Credico
Finance
srl
Credico
Finance
srl
2
3
4
Data di
perfeziona
mento
Esposizioni
cartolarizz
ate
(importo
originario)
Esposizione
residua
30/06/2013
rischio in
capo alla
banca
30/06/2013
29/07/2003
52.322
0
0
4.856
14/06/2004
28.205
3.966
1.592
26/04/2005
28.298
8.948
1.615
Esposizione
residua
31/12/2011
rischio in
capo alla
banca
31/12/2011
Esposizione
residua
31/12/2010
rischio in
capo alla
banca
31/12/2010
2.629
6.339
2.629
8.784
2.629
5.096
1.592
6.523
1.592
8.667
1.592
9.866
1.615
11.435
1.615
13.092
1.615
Esposizione
residua
31/12/2012
rischio in
capo alla
banca
31/12/2012
Per maggiori informazioni circa le operazioni di cartolarizzazione perfezionate dalla Banca ed ancora in essere si rinvia
alla Sezione I, Capitolo X, Paragrafi 10.1 e 10.3.4.
4.1.17
Rischi connessi a contenziosi pendenti nei confronti della Banca
Nello svolgimento delle proprie attività, la Banca è parte in alcuni procedimenti giudiziari. Il contenzioso in essere è
stato debitamente analizzato dalla Banca che ha effettuato accantonamenti in bilancio in misura ritenuta appropriata alle
circostanze e ne ha dato menzione nella rispettiva nota integrativa al bilancio, ove ritenuto opportuno, secondo i corretti
Principi contabili italiani. Nonostante a fronte dei rischi operativi e da controversie legali siano stanziati fondi, al 30
giugno 2013, per Euro 546.015,00 non può essere escluso che gli accantonamenti effettuati possano risultare
insufficienti a far fronte interamente agli oneri, alle spese ed alle richieste risarcitorie e restitutorie connesse alle cause
pendenti e che quindi un esito sfavorevole alla Banca da uno o più procedimenti giudiziari possa determinare un
impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca medesima.
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.5.
63
FATTORI DI RISCHIO
4.1.18
Rischi connessi all’esposizione della Banca al debito sovrano
La Banca risulta esposta nei confronti di governi centrali e locali nonché di enti governativi dei maggiori Paesi europei
(i “Governi”). In particolare, al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da
“titoli di debito” (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's Baa2) ammonta a Euro 396 milioni (valore
nominale Euro 395 milioni, fair value Euro 396 milioni), di cui oltre il 99% nei confronti dell’Italia.
Al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “prestiti erogati a favore dei
Governi” ammonta a Euro 0.
Con riferimento ai titoli di debito emessi dai Governi, si segnala che al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012,
l’ammontare dei titoli di debito strutturati era pari a Euro 0.
L’ammontare complessivo delle attività finanziarie dell’Emittente era pari a Euro 2.025 milioni circa ed Euro 1.707
milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; pertanto, l’incidenza dei titoli di debito emessi
dai Governi sul totale delle attività finanziarie dell’Emittente era pari al 19,55% al 30 giugno 2013 e al 16,16% al 31
dicembre 2012, mentre l’ammontare complessivo dei crediti verso la clientela dell’Emittente era pari a Euro 1.361
milioni circa ed Euro 1.250 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; l’incidenza dei
prestiti erogati a favore dei Governi sul totale dei crediti verso la clientela dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31
dicembre 2012 era pari allo 0%.
Gli investimenti in titoli di stato italiani sono effettuati nell’ambito della diversificazione degli attivi e dei connessi
apporti reddituali. Detti titoli sono in parte posti a garanzia dell’operazione di rifinanziamento di 125 milioni di Euro
con la BCE. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca) dove è
stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per
complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso. In tal senso, l’eventuale
ulteriore downgrade del rating dell’Italia potrebbe portare ad una riduzione degli importi di tali rifinanziamenti, a parità
dell’importo delle garanzie, con effetti negativi sulla posizione di liquidità e sulla redditività. Inoltre, un eventuale
downgrade del rating di tali Paesi potrebbe portare ad una revisione dei criteri di ponderazione per il calcolo dei RWA,
con conseguenti impatti negativi sui coefficienti patrimoniali della Banca. L’aggravarsi della situazione del debito
sovrano potrebbe avere effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale
e/o finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo 9, Paragrafo 9.1.1.
4.2
4.2.1
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL SETTORE DI ATTIVITÀ IN CUI OPERA L’EMITTENTE
Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione nel settore bancario e finanziario
Le attività dell’Emittente sono soggette a specifiche regolamentazioni nazionali e comunitarie relative al settore di
appartenenza.
La normativa applicabile alle banche, cui l’Emittente è soggetto, disciplina i settori in cui gli istituti di credito possono
operare con lo scopo di preservare la stabilità e la solidità degli stessi, limitandone l’esposizione al rischio. L’Emittente
è altresì soggetto alla normativa applicabile ai servizi finanziari che disciplina, tra l’altro, l’attività di vendita e
Collocamento degli strumenti finanziari e quella di marketing.
L’operatività della Banca potrebbe essere negativamente condizionata da mutamenti legislativi e/o regolamentari a
livello nazionale ed Europeo che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi
sull’attività, i risultati e le prospettive della Banca.
Il rischio attinente alla mancata conformità delle attività alle norme applicabili è gestito dall’Emittente mediante
l’attività di controllo espletata dalla funzione di Conformità, istituita ai sensi delle Istruzioni di Vigilanza. Sono previste
nuove regole sul capitale e sulla liquidità delle Banche definite dal Comitato di Basilea sulla Vigilanza Bancaria (c.d.
Basilea 3). Tali regole, che entreranno in vigore gradualmente fino al 2019, prevedono il rafforzamento della qualità del
Capitale Bancario, il contenimento dalla leva finanziaria, l’attenuazione degli effetti prociclici delle regole finanziarie e
un più attento monitoraggio del rischio di liquidità. BCC che ad oggi è già in linea con i parametri imposti da Basilea 3
per quanto concerne i livelli minimi di Leverage Ratio, Common Equity Ratio, Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio, ha
avviato, in collaborazione con il sistema delle banche di credito cooperativo, una serie di tavoli di lavoro al fine di
garantire il puntuale adeguamento della propria struttura operativa, patrimoniale e finanziaria nei termini e nelle
scadenze dettati dal Comitato di Basilea.
Alla Data del Prospetto Informativo, vi è quindi incertezza circa gli impatti che le nuove regole potrebbero avere sulla
situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
64
FATTORI DI RISCHIO
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.5.
4.2.2
Rischio derivante dalla congiuntura economica
La capacità reddituale e la stabilità della Banca potrebbero essere influenzati dal contesto macroeconomico, dalla
dinamica dei mercati finanziari, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle aree economiche in cui la Banca opera.
La crisi che ha colpito le economie mondiali ha in particolare influito negativamente su fattori quali le aspettative e la
fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interessi a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la
liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle
famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione ed i prezzi delle abitazioni. In tale contesto, i
corsi azionari ed obbligazionari sono caratterizzati da elevata volatilità. Alcuni di questi fattori, in particolare modo in
periodi di crisi economica-finanziaria, potrebbero condurre la Banca a subire perdite, incrementi dei costi di
finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca
e sulla stessa solidità patrimoniale.
Il perdurante deterioramento del debito sovrano di diversi Paesi dell’Area Euro, tra cui la Grecia, l’Italia, l’Irlanda, la
Spagna e il Portogallo, unitamente al rischio di estensione di tale crisi ad altri Paesi più stabili, principalmente Francia e
Germania, ha aggravato la crisi economica internazionale. Tale situazione ha inoltre comportato che siano state
sollevate serie incertezze circa la stabilità e la situazione complessiva dell’Unione Monetaria Europea. Nello specifico,
si è registrato, nell’Area Euro, un aumento dei credit spread, una riduzione della liquidità e della disponibilità di
finanziamento sul mercato. Tali effetti negativi si sono aggravati e hanno comportato significative turbolenze dei
mercati finanziari e del credito a livello globale a causa del timore che le problematiche riscontrate dalla Grecia
avrebbero potuto estendersi all’Area Euro, comportando il downgrade del debito sovrano di altri Paesi dell’Area Euro
(in particolare, la Spagna, l’Italia, il Portogallo e l’Irlanda) nonché l’instabilità fiscale di altri Paesi quali la Francia, il
Giappone e il Regno Unito.
Il crescente rischio che altri Paesi dell’Area Euro possano subire un incremento dei costi di finanziamento e debbano
fronteggiare situazioni di crisi economica simili a Grecia, Italia, Spagna e Portogallo unitamente al rischio che alcuni
Paesi, anche poco rilevanti in termini di PIL, possano uscire dall’Area Euro (sia volontariamente, sia involontariamente)
potrebbe anche avere un impatto negativo sull’attività della Banca, così come l’impatto di tali eventi sull’Europa e sul
sistema finanziario globale potrebbe essere grave.
Tutto ciò potrebbe potenzialmente a sua volta causare una diminuzione della profittabilità con conseguenze negative
rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Banca.
Il rallentamento dell’economia ha avuto, e potrebbe continuare ad avere, un effetto negativo sulle attività della Banca e
sul costo del finanziamento nonché sul valore degli attivi, e potrebbe generare ulteriori costi derivanti da svalutazioni e
perdite di valore di attivi. In particolare, il perdurare della situazione di recessione economica nazionale ed
internazionale potrebbe avere riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e
determinare, conseguentemente, un peggioramento della qualità dell’attivo dell’Emittente. Tale situazione potrebbe
determinare un incremento delle rettifiche come conseguenza dell’aumento dei crediti non performing e del
deterioramento delle condizioni economiche con effetti negativi sui risultati economici, finanziari e patrimoniali
dell’Emittente.
La crisi dei mercati finanziari ha inoltre comportato la riduzione della liquidità a disposizione degli operatori e, più
recentemente, la crescita delle tensioni legate al debito sovrano di alcuni Paesi, insieme all’innalzamento dei requisiti
patrimoniali previsti da Basilea 3, e ha richiesto lo sviluppo di articolate iniziative a supporto del sistema creditizio che
hanno visto direttamente coinvolti sia Stati (attraverso l’intervento diretto nel capitale di alcune banche) sia istituti
centrali (attraverso operazioni di rifinanziamento dietro presentazione di idonei titoli in garanzia).
Il Consiglio Direttivo della BCE ha dichiarato che continuerà a condurre le operazioni di rifinanziamento principali e
quelle con scadenza pari al periodo di mantenimento della riserva obbligatoria mediante aste a tasso fisso con pieno
accoglimento della domanda fino a quando sarà ritenuto necessario. Lo stesso ha, inoltre, stabilito che anche le
operazioni a 3 (tre) mesi saranno condotte con piena aggiudicazione delle richieste e con tasso pari a quello medio delle
operazioni di rifinanziamento principali nell’arco della durata dell’operazione.
L’incapacità di reperire sul mercato liquidità tramite l’accesso agli istituti centrali dietro presentazione di idonee
garanzie ovvero la riduzione significativa o il venir meno del supporto alla liquidità del sistema da parte dei governi e
delle autorità centrali potrebbero generare maggiori difficoltà nel reperimento della liquidità sul mercato e/o maggiori
costi connessi al ricorso a tale liquidità, con possibili effetti negativi sull’attività, sulla posizione finanziaria e sui
risultati operativi della Banca.
A tal riguardo si segnala che, ai fini della gestione della liquidità, la Banca ricorrerà prevalentemente al sistema
interbancario e ai finanziamenti BCE per cui, ove la Banca Centrale decidesse di non replicare le misure di sostegno
65
FATTORI DI RISCHIO
sopra brevemente descritte, la Banca potrebbe andare incontro a maggiori oneri nel reperimento della liquidità
necessaria per lo svolgimento della propria attività, considerata la difficile situazione attuale della raccolta sui mercati.
Si segnala, inoltre, che in data 6 settembre 2012 il Consiglio Direttivo della BCE ha annunciato un piano anti-spread,
ovvero un piano di acquisto di titoli di Stato senza limiti di ammontare (c.d. Outright Monetary Transaction – OMT).
Ai sensi di tale piano, la BCE può procedere ad acquistare titoli di Stato, tra 1 e 3 (tre) anni di scadenza, dei Paesi
dell’Area Euro che abbiano richiesto l’intervento del fondo salva-stati, ovvero del Meccanismo Europeo di Stabilità
(European Stability Mechanism – ESM), o del Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (European Financial Stability
Facility – EFSF). Ove la Banca Centrale decidesse di non dare più corso ovvero di non rinnovare il piano anti – spread,
lo Stato Italiano potrebbe incorrere in difficoltà nel fare ricorso al mercato del debito e, di conseguenza, aumenterebbero
anche i costi di funding per il settore bancario.
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.2, Capitolo X, Paragrafo 10.3 e Capitolo
XII; Paragrafo 12.1.
4.2.3
Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario
Il mercato italiano dei servizi finanziari è estremamente competitivo. Il rischio della crescente competitività del settore è
per la Banca quello di non riuscire a mantenere o ad aumentare i volumi di attività ed i livelli di redditività raggiunti in
passato, con conseguenti effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca
stessa.
Rispetto all’Emittente, i grandi gruppi bancari hanno il vantaggio di potersi avvalere di maggiori economie di scala e di
una più capillare diffusione sul territorio.
Fermo restando il fatto che l’Emittente ritiene di possedere una consolidata posizione nel proprio mercato di
riferimento, l’ingresso nel mercato di riferimento dell’Emittente di nuovi operatori nazionali, regionali o esteri, la
conduzione di politiche commerciali aggressive da parte di operatori già presenti in detto mercato, l’affermazione di
operatori finanziari specializzati nella gestione del risparmio e nell’erogazione di servizi bancari a distanza o il
consolidarsi del processo di aggregazione del mercato bancario, potrebbero causare una contrazione dei margini
operativi con riflessi negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dello stesso.
L’Emittente, in considerazione del forte radicamento sul proprio territorio di appartenenza, è soggetto ai rischi legati
all’andamento dell’economia regionale.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.3.
4.3
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DELL’OFFERTA
4.3.1
Rischi relativi alla difficoltà di disinvestimento delle Azioni che non sono quotate in un mercato
regolamentato né negoziate in un mercato non regolamentato
Gli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta sono azioni ordinarie emesse dalla Banca. Alla Data del Prospetto
Informativo le azioni ordinarie della Banca non sono quotate in alcun mercato regolamentato italiano o estero, né
l’Emittente intende o prevede di richiedere l’ammissione alla negoziazione ad alcuno di tali mercati.
La sottoscrizione delle Azioni implica l’assunzione tipica dei rischi finanziari connessi ad un investimento in azioni
non negoziate su un mercato regolamentato. In particolare:
- il valore economico delle Azioni potrebbe variare significativamente - anche la di sotto del Prezzo di Offerta - a fronte
di sostanziali cambiamenti nella valutazione del patrimonio e/o delle prospettive di utili futuri della Banca essendo
strumenti finanziari rappresentativi del capitale sociale della medesima;
- le suddette variazioni potrebbero non essere conosciute tempestivamente dall’azionista, in quanto, non essendo
quotate le Azioni su alcun mercato regolamentato, non sono costantemente disponibili informazioni sui relativi valori;
- la circostanza che, per le Azioni oggetto della presente Offerta, al momento non sia previsto l’accesso ad un mercato
di scambi regolamentato, comporta il rischio di una maggiore difficoltà in caso di disinvestimento delle Azioni stesse.
Nel caso in cui l’Emittente, nel corso dell’Offerta, acquisti azioni proprie a norma di quanto previsto dall’articolo 2529
cod. civ. e dallo Statuto, il titolare dell’Azione, oltre che trovare per suo conto una controparte interessata all’acquisto
nei limiti delle previsioni legislative e statutarie, potrà comunicare alla Banca la propria intenzione di cedere le Azioni.
La Banca potrà acquistarle in contropartita diretta al valore nominale. Per l’investitore interessato a liquidare le Azioni
ne deriva la possibilità di trovare in modo non occasionale una controparte disponibile all’acquisto. Tuttavia, si segnala
che l’Emittente ai sensi dell’art. 21 dello Statuto potrà procedere all’acquisto delle azioni proprie esclusivamente al
valore nominale e, pertanto, il socio che intenda cedere le Azioni di cui è titolare alla Banca, riceverà da questa
esclusivamente un importo pari al valore nominale delle Azioni cedute, senza il sovrapprezzo eventualmente versato.
Inoltre, si segnala che l’acquisto da parte della Banca di azioni proprie può essere effettuato nei limiti previsti dalla
66
FATTORI DI RISCHIO
legge e dell’apposito fondo alimentato con gli accantonamenti deliberati di volta in volta, in sede di approvazione del
bilancio di esercizio dall’Assemblea dei soci, (al riguardo si evidenzia che la Banca, in sede di approvazione dei
precedenti bilanci di esercizio, ha destinato al “fondo acquisto azioni” proprie la somma di Euro 2.400.000,00). Si
segnala che potrebbe accadere che durante un Periodo di Offerta Mensile, si esaurisca la disponibilità del predetto fondo
e quindi che venga raggiunto il numero massimo di azioni proprie detenibili. In tal caso la Banca non potrà acquistare
ulteriori azioni proprie sino a quando l’Assemblea dei soci non delibererà i necessari accantonamenti per alimentare il
fondo.
In considerazione di quanto sopra descritto, non si può escludere che il titolare delle Azioni incontri ostacoli o
limitazione allo smobilizzo per effetto dell’eventuale temporanea impossibilità per la Banca di acquistare azioni proprie
derivante dal temporaneo raggiungimento del limite di azioni proprie detenibili, ovvero per effetto della difficoltà di
trovare una controparte disposta all’acquisto, autonomamente ovvero mediante i servizi di investimento che la Banca è
autorizzata a prestare. Conseguentemente, si segnala che i titolari delle Azioni oggetto dell’Offerta potrebbero avere
difficoltà nel negoziare gli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta, in quanto le richieste di vendita
potrebbero non trovare adeguate contropartite.
Per completezza si riporta nella tabella che segue le effettive quantità di Azioni acquistate dalla Banca negli anni 2011,
2012 e 2013. Di norma, il perfezionamento dell’operazione di acquisto di Azioni da parte della Banca si verifica nel
medesimo anno di esercizio in cui è stata assunta la relativa delibera di acquisto da parte del consiglio di
amministrazione dell’Emittente. Le Azioni proprie sono di regola vendute a soci a fronte di richieste da parte degli
stessi di incremento della propria partecipazione nel capitale sociale dell’Emittente.
(Valori in Euro)
Anno
n. Azioni
Capitale
2011
31.659
817.435,38
2012
12.189
314.719,98
2013
15.497
400.132,54
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V e Capitolo VII.
4.3.2
Rischi connessi all’esistenza di limiti di trasferibilità delle Azioni
Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, le Azioni sono nominative ed indivisibili, e non sono consentite cointestazioni; esse
non possono essere cedute a non soci senza l’autorizzazione del consiglio di amministrazione.
In caso di cessione di Azioni fra soci, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione, mediante lettera
raccomandata, debbono comunicare alla Società il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro soci.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo IV.
4.3.3
Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di Offerta
Si segnala che le Azioni sono offerte direttamente dall’Emittente che, in relazione all’Offerta, riveste anche il ruolo di
collocatore. La Banca è, dunque, Emittente, offerente e responsabile del collocamento dell’Offerta. Esiste, pertanto,
sotto tale profilo, un potenziale conflitto di interesse su cui si richiama l’attenzione degli investitori.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.4.
4.3.4
Rischio relativo al procedimento di ammissione a Socio
Il consiglio di amministrazione decide sulla richiesta di ammissione a socio e, in caso di accoglimento, verificato il
versamento integrale dell’importo delle Azioni sottoscritte e dell’eventuale sovrapprezzo, provvede immediatamente
alla comunicazione all’interessato della delibera di ammissione e dell’annotazione di quest’ultima nel libro soci. La
qualità di socio si acquista a far data dalla annotazione predetta.
In caso di rigetto della richiesta da parte del consiglio di amministrazione, il richiedente l’ammissione a socio può
proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, con istanza di revisione da presentarsi, presso la Sede legale della Banca, a
pena di decadenza, entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.
4.3.5
Rischio relativo alle modalità di determinazione del sovrapprezzo delle Azioni
Il prezzo delle Azioni di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato
regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o attraverso un internalizzatore
67
FATTORI DI RISCHIO
sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo
2528 cod. civ.. Tale articolo prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere
maggiorato di un sovrapprezzo determinato dall’Assemblea in sede di approvazione del bilancio su proposta del
consiglio di amministrazione. Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione. Il sovraprezzo di
Euro 10,33 per Azione è stato originariamente determinato anche tenendo conto del rapporto fra il valore patrimoniale
della Banca ed il numero totale di Azioni. Sebbene, da un lato, le descritte modalità di determinazione del prezzo delle
Azioni oggetto dell’Offerta siano tali da escludere la sussistenza del rischio di volatilità delle Azioni (tipico degli
strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentati), dall’altro lato, non si può escludere che a seguito di una
eventuale futura diminuzione del valore patrimoniale dell’Emittente per effetto di risultati negativi, possa determinarsi
una riduzione del valore patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo
e del sovrapprezzo.
La tabella che segue illustra il raffronto tra i rapporti di Price/Earnings e di Price/Book Value dell’Emittente, con
riferimento al valore nominale delle Azioni aumentato del sovrapprezzo, con quello di altre banche non quotate
selezionate in base al modello di business retail adottato, comparabile con quello dell’Emittente e con alcune banche
quotate che operano sullo stesso territorio dell’Emittente.
Tali informazioni sono riferite al 31 dicembre 2012 per le banche non quotate comparabili con la Banca (ad eccezione
delle informazioni riguardanti Banca Etica che sono riferite al 30 giugno 2013) non essendo stato possibile reperire le
medesime informazioni aggiornate al 30 giugno 2013, mentre sono riferite al 30 giugno 2013 per le banche quotate.
BANCHE NON QUOTATE
P/E
P/BV
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Emittente
4,16
0,17
BCC di Roma (*)
4,18
0,13
Banca Popolare di Sviluppo (*)
N.S.
0,98
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
BANCHE NON QUOTATE
P/E
P/BV
30 giugno 2013
Emittente
Banca Etica (*)
30 giugno 2013
7,77
0,19
24,48
0,87
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
BANCHE QUOTATE
P/E
P/BV
30 giugno 2013
30 giugno 2013
Emittente
7,77
0,19
Banca Popolare di Milano (*)
4,73
0,28
Banca Popolare di Sondrio (*)
16,29
0,63
5,18
0,18
Banco Popolare (*)
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.
4.3.6
Rischi connessi a eventuali effetti diluitivi
La possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sul capitale sociale detenuto da ciascun socio, consistenti nella
riduzione della quota di capitale detenuta per effetto dell’ingresso di nuovi soci o, nei limiti previsti dalla legge, della
sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto
cooperativa, è una società a capitale variabile. Tale profilo di rischio, sebbene i relativi effetti, stante il principio del
voto capitario applicabile alle banche, aventi natura di cooperativa, siano circoscritti ai soli aspetti economici, può
tradursi di fatto nel rischio di una momentanea riduzione di redditività delle Azioni determinata dall’eventuale ritardo
sui ritorni del nuovo capitale investito, nonché in ragione delle differenze tra prezzo di emissione e valore patrimoniale
delle Azioni, nel rischio di una riduzione del valore patrimoniale dell’ammontare complessivo di Azioni risultanti per
effetto delle nuove emissioni. Non essendo possibile prevedere l’ammontare di nuovo capitale sociale che risulterà
all’esito dell’Offerta, non è possibile fornire alcuna stima circa la portata dei suindicati effetti di riduzione, eventuale,
della redditività.
68
FATTORI DI RISCHIO
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1, e Capitolo IX.
69
5.
5.1
5.1.1
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
Storia ed evoluzione dell’Emittente
Denominazione legale e commerciale dell’Emittente
La denominazione legale dell’Emittente è “Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa”. La Banca
emittente è una società cooperativa.
5.1.2
Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione
L’Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese del Tribunale di Lodi al n. 7332-1998 – codice fiscale e partita IVA
12514870158. È iscritto all’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia al n. 5380 ed all’Albo delle Società
Cooperative al n. A164598 ex art. 2512 cod. civ. e D.M. 23 giugno 2004. Codice ABI 8324.
5.1.3
Data di costituzione e durata dell’Emittente
L’Emittente è una Società Cooperativa per Azioni, costituita in data 01/03/1908 da 20 (venti) soci promotori, su
autorizzazione del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, con la denominazione di Cassa Rurale “San
Giovanni Battista” Sede di Guardamiglio.
La denominazione attuale dell’Emittente è Banca Centropadana Credito Cooperativo - Società Cooperativa con sede in
Guardamiglio (LO).
La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata una o più volte con delibera
dell’Assemblea Straordinaria.
5.1.4
Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione,
nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale
L’Emittente è una società cooperativa costituita in Italia e la legislazione applicabile è quella italiana. La sede sociale è
ubicata in Piazza IV Novembre n. 11, Guardamiglio (LO), CAP 26862, tel. 0377/4191, telefax 0377-419350,
l’’indirizzo di posta elettronica è [email protected] e PEC: [email protected]. Sito internet:
www.centropadana.bcc.it.
5.1.5
5.1.5.1
Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente
Storia della Banca
BCC Centropadana nasce dall’aggregazione, avvenuta nel tempo, di 7 Banche di Credito Cooperativo, un tempo
chiamate Casse Rurali ed Artigiane.
Più specificatamente, il 1° Ottobre 2000 con fusione tra la BCC DEL BASSO LODIGIANO E DEI COLLI BANINI e
la BCC dell’OLTREPO PAVESE nasce la BANCA CENTROPADANA CREDITO COOPERATIVO – SOCIETA’
COOPERATIVA.
L’attività, nell’anno 2000, viene svolta in n. 33 unità operative (n. 22 Filiali e n. 11 sportelli di Tesoreria). L’area di
competenza territoriale si estende su un totale di n. 81 comuni dislocati in n. 6 province (Milano, Lodi, Cremona,
Piacenza, Pavia, Alessandria).
L’attività dell’Emittente è fondata su tre pilastri fondamentali:
(i)
la cooperazione: la società è regolata sul principio del voto capitario, senza scopo di lucro e con obiettivi di
utilità sociale;
(ii)
la mutualità: la società lavora per i suoi soci e per la comunità locale; con l’obbligo di erogare il credito
principalmente ai soci;
(iii)
il localismo: l’intera operatività è concentrata in una determinata area geografica.
Nell’esercizio della sua attività, la Banca si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione
privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca,
perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo
della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e
sostenibile del territorio nel quale opera. La Banca si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di
costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a
rendere effettive forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci.
70
In particolare, nel corso degli anni BCC Centropadana ha curato:
-
il collegamento con la base sociale privilegiando i propri Soci nelle varie fasi dell’attività corrente, riservando
particolari agevolazioni sia nel comparto impieghi che nella raccolta. Pur alla presenza di una forte espansione
territoriale, si è operato nel rispetto del principio di “attività prevalente” a favore dei Soci: il 59,03% circa delle
attività complessive al 31 marzo 2013 è diretto ai Soci ed alle attività a ponderazione zero;
-
il collegamento con l’economia locale e impegno per il suo sviluppo: in quest’ottica sono stati mantenuti tutti i
rapporti con le comunità locali, sostenendo e aderendo non solo alle attività del volontariato, ma partecipando e
cercando di promuovere iniziative per l’elevamento delle condizioni morali culturali ed economiche. Il
collegamento con l’economia locale è mantenuto vivo anche partecipando fattivamente alle iniziative promosse
dalle Associazioni di categoria e creando occasioni d’incontro e confronto con l’imprenditoria locale su temi di
attualità e interesse diffuso;
-
lo sviluppo dell’idea cooperativa, mostrando particolare attenzione allo sviluppo dell’idea cooperativa e alla
divulgazione dei principi mutualistici, scegliendo di collaborare in via preferenziale con altre imprese
cooperative.
Nel corso dell’esercizio 2010, l’evento più significativo è rappresentato dall’apertura di nuova Filiale di LODI. Non si
aggiungono comuni alla competenza territoriale.
Nel corso dell’esercizio 2011, l’evento più significativo è rappresentato dall’apertura di nuova Filiale di
PONTECURONE (AL). Alla competenza territoriale si aggiungono i comuni di: Tortona, Viguzzolo e Castelnuovo
Scrivia.
Nel corso dell’esercizio 2012, l’evento più significativo è rappresentato dall’apertura di nuova Filiale di TORTONA
(AL). Alla competenza territoriale si aggiungono i comuni di: Alessandria, Sale, Bosco Marengo, Pozzolo Formigaro,
Villavernia, Carezzano, Paderna, Spineto Scrivia, Carbonara Scrivia, Villaromagnano, Sarezzano.
Nel corso dell’esercizio 2013, gli eventi più significativi sono rappresentati dalla Fusione e dalla sottoscrizione degli
Accordi Quadro (come infra definiti) aventi ad oggetto l’operazione di Acquisto degli Sportelli.
Fusione
Con atto di fusione stipulato in data 17 maggio 2013 si è perfezionata, infatti, la Fusione per incorporazione in BCC
Centropadana di BCC Creta e ciò nel rispetto dell’iter procedurale imposto dalla normativa bancaria applicabile
all’Emittente. L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al netto della copertura delle perdite pregresse, è
stato pari a 7,3 milioni di euro.
Gli effetti giuridici e contabili della Fusione decorrono dal 1° giugno 2013, trovando applicazione, per quanto riguarda
il profilo contabile, il Regolamento CE 495/2009 del 3 giugno 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE L. 149/22 del
12 giugno 2009). In particolare il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha redatto, in data 24 settembre 2012, il
relativo progetto di fusione ai sensi e per gli effetti dell’art. 2501-ter cod. civ.; in data 22 gennaio 2013, Banca d’Italia
ha autorizzato la Fusione ai sensi e per gli effetti dell’art 57 TUB che è stata successivamente approvata dall’Assemblea
dei soci di BCC Centropadana in data 20 aprile 2013.
La partecipazione al capitale dell’Emittente da parte dei soci di BCC Creta è avvenuta mediante concambio delle azioni
al valore nominale con il seguente rapporto: per ogni 5 azioni del valore nominale di Euro 5,16 ciascuna di BCC Creta è
stata assegnata un’azione del valore nominale di Euro 25,82 dell’Emittente previo conguaglio in denaro di circa 2
centesimi di Euro. Le azioni della Banca sono state assegnate ai soci di BCC Creta, in ragione del predetto rapporto di
concambio, mediante corrispondente aumento di capitale della Banca. L’ammontare complessivo dell’aumento di
capitale al servizio della Fusione è stato pari a Euro 3.533 (in migliaia).
Si riportano di seguito il prospetto dello Stato Patrimoniale al 31 maggio 2013 di BCC Creta:
STATO PATRIMONIALE – Attivo
(valori in Euro)
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide
31.05.2103
502.780
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
18.060.474
60. Crediti verso banche
11.255.538
70. Crediti verso clientela
99.921.240
80. Derivati di coperura
110. Attività materiali
120. Attività immateriali
130. Attività fiscali
894
187.768
2.157
2.019.736
71
247.691
a) correnti
1.772.045
b) anticipate
di cui
1.594.612
- alla L.214/2011
150. Altre attività
1.716.172
Totale dell'attivo
133.666.759
STATO PATRIMONIALE - Passivo
(valori in Euro)
Voci del Passivo e del Patrimonio Netto
10. Debiti verso banche
31.05.2013
346.824
20. Debiti verso clientela
70.333.533
30. Titoli in circolazione
49.237.644
60. Derivati di copertura
47.759
80. Passività fiscali
b) differite
100. Altre passività
9.152
9.152
4.750.310
110. Trattamento di fine rapporto del personale
802.281
120. Fondi per rischi e oneri:
589.603
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
589.603
(51.003)
7.527.665
182.259
3.533.465
(3.642.733)
133.666.759
Le motivazioni che hanno condotto la Banca a dar corso alla predetta operazioni sono molteplici, in particolare
l’importanza di raggiungere una soglia dimensionale più elevata così da permettere, tra l’altro, un ampliamento e una
diversificazione dell’offerta; la possibilità di operare una graduale espansione verso le Provincie di Piacenza, Pavia e
Alessandria nelle quali era già presente BCC Creta; la necessità di contrastare l’elevata concorrenzialità del mercato
dotandosi di un’adeguata organizzazione produttiva in grado di conseguire economie gestionali che permettano alla
Banca di offrire condizioni vantaggiose alla clientela e ai soci; il tutto mantenendo in ogni caso – stante la medesima
natura delle banche coinvolte nella Fusione - le caratteristiche che contraddistinguono le cooperative di credito e quindi
continuando a svolgere la funzione di banca locale.
L’attività viene svolta in n. 53 (cinquantatre) unità operative di cui n. 48 (quarantotto) Filiali e n. 5 (cinque) sportelli di
Tesoreria.
L’area di competenza territoriale si estende su un totale di n. 177 (centosettatantasette) comuni dislocati in n. 6 (sei)
province (Milano, Lodi, Cremona, Piacenza, Pavia, Alessandria), di seguito dettagliati alla Sezione I, Capitolo VI
Paragrafo 6.4.
Acquisto degli Sportelli
In data 22 novembre 2013 sono stati sottoscritti (i) l’accordo quadro tra Farnese (società a capitale diffuso) e Carife, in
amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad oggetto l’acquisto del ramo
d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a Piacenza e n. 3 (tre) filiali di
provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno (il “Ramo di Azienda Banca Farnese”) e (ii)
l’accordo quadro tra Carife e BCC Centropadana avente ad oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il
“Ramo di Azienda Carife”) costituito dallo sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi Quadro”).
Ai sensi di quanto previsto negli Accordi Quadro si segnala che sulla base della situazione di riferimento del Ramo di
Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 e sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda
Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato un prezzo provvisorio pari, rispettivamente, all’importo di Euro
16.533.503,00 e all’importo di Euro 6.502.807,00. Tali prezzi provvisori sono stati concordati tra le parti tenuto conto
anche dell’avviamento sulla raccolta dei rami di azienda oggetto di cessione. Al riguardo, si segnala che non sono state
predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese e del
Ramo di Azienda Carife.
72
Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda Carife e del
Ramo di Azienda Banca Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal
momento che si è ancora in attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi
Quadro e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione
volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie
conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si
segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29
marzo 2014.
Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, BCC corrisponderà quindi il prezzo provvisorio a favore di Carife e
Farnese rispettivamente per l’acquisto del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese.
Per completezza si segnala che (i) i prezzi provvisori potranno essere poi soggetti ad aggiustamento - in aumento o in
diminuzione al netto di una franchigia assoluta - in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà determinato sulla
base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta del Ramo di Azienda Banca Farnese e del Ramo di
Azienda Carife alla data di efficacia della cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di
proprietà a favore di BCC dei predetti rami di azienda); e (ii) qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia
superiore o inferiore rispetto all’importo di Euro 4.239.949,00 per il Ramo di Azienda Banca Farnese e di Euro
1.691.007,00 per il Ramo di Azienda Carife dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla
differenza positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta. Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna
garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte dei prezzi provvisori dalla stessa corrisposti a favore di
Farnese e di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione.
Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi
per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in aumento in funzione
dell’avviamento sulla raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della
violazione delle dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Banca Farnese o al Ramo di
Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca
Farnese o del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione degli impegni previsti
nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di
Carife.
Per maggiori informazioni sull’Acquisizione degli Sportelli si rimanda alla Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.1.
5.2
Investimenti
5.2.1
Descrizione dei principali investimenti in attività materiali e immateriali effettuate dalla Banca nel corso
degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 e fino alla Data del Prospetto Informativo
Le seguenti tabelle forniscono i dati relativi ai principali investimenti effettuati da BCC Centropadana nel corso del
primo semestre dell’esercizio 2013 e nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Investimenti in immobilizzazioni materiali
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
A) Immobili e terreni
1.314
3.513
500
TOTALE A
1.314
3.513
500
Mobili
81
106
205
193
Impianti elettronici
15
46
120
115
Altre
141
215
141
254
TOTALE B
237
367
466
562
B) Mobili e macchine
1.551
3.880
466
1.062
TOTALE Investimenti in immobilizzazioni materiali (A+B)
(Fonte: per gli esercizi 2012/2010 prospetti di Bilancio-Nota Integrativa parte B e per il dato al 30/06/2013 dati contabili alla data di riferimento).
Nel corso del semestre chiuso al 30 giugno 2013 e degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010, BCC
Centropadana ha effettuato investimenti in beni mobili e macchine principalmente volti a rendere operativi nuovi punti
vendita ovvero a sostituire macchinari obsoleti.
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
(Valori in migliaia di Euro)
Software applicativo
30/06/2013
31/12/2012
21
31/12/2011
65
31/12/2010
47
37
Marchi
73
Lavori su immobili non di proprietà
76
141
4
35
TOTALE Investimenti in immobilizzazioni immateriali
97
206
51
72
Relativamente agli investimenti in immobilizzazioni immateriali la Banca, nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre
2012, 2011 e 2010, ha effettuato investimenti principalmente volti alla ristrutturazione di immobili destinati ad ospitare
le Filiali e le Sedi Distaccate della Banca. Nel corso dell’esercizio 2013 e sino alla Data del presente Prospetto
Informativo sono stati effettuati ulteriori investimenti volti alla ristrutturazione di immobili destinati ad ospitare le
Filiali e le Sedi Distaccate della Banca e investimento riguardanti l’aggiornamento del software applicativo della Banca.
Nel corso dell’esercizio 2013 e sino alla Data del presente Prospetto Informativo, tra i principali investimenti effettuati
si segnalano inoltre le opere di ristrutturazione dell’immobile sito in Lodi destinato alla nuova Sede.
5.2.2
Descrizione dei principali investimenti in corso di realizzazione
Alla Data del Prospetto Informativo non risultano investimenti di rilievo in corso di realizzazione fatti salvi quelli
riferibili all’ordinario aggiornamento delle attrezzature tecnologiche ed alla relativa manutenzione straordinaria.
Si segnala, inoltre, che sono attualmente in corso alcune attività ed iniziative volte all’integrazione di Creta con BCC
Centropadana, ivi incluse attività connesse alla migrazione dei sistemi informatici presso il sistema in uso nella Banca.
5.2.3
Investimenti futuri
Alla Data del Prospetto Informativo, non ci sono investimenti futuri della Banca di ammontare significativo approvati
dal consiglio di amministrazione.
74
6.
6.1
PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ
Principali attività
6.1.1
Descrizione della natura delle operazioni della Banca e delle sue principali attività e relativi fattori
chiave
La Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme; essa può, con
l’osservanza delle disposizioni vigenti, esercitare tutte le attività e compiere tutte le operazioni e i servizi bancari e
finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell’oggetto
sociale in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Banca svolge le proprie attività anche nei
confronti dei terzi non soci.
La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio,
Collocamento di strumenti finanziari, ricezione e trasmissione ordini nonché mediazione, consulenza in materia
d’investimenti. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i
servizi connessi e strumentali. Le attività sono prevalentemente condotte attraverso la rete degli sportelli della Banca
situati nella zona di competenza territoriale che comprende la provincia di Lodi, ove la BCC Centropadana ha la sede
legale, e le province di Piacenza, Milano, Pavia, Cremona ed Alessandria nei comuni dove la Banca ha una propria
Filiale e nei comuni ad essi contigui.
L’attività bancaria tradizionale è svolta con l’Offerta di un’ampia gamma di prodotti e servizi bancari alla clientela che
si concentra:
(i)
nella raccolta diretta, svolta principalmente tramite apertura di conti correnti, depositi a risparmio, pronti
contro termine, emissione di obbligazioni e certificati di deposito;
(ii)
negli impieghi verso clienti, rappresentati da scoperti di conto corrente, anticipi sbf e su fatture, crediti sanitari,
mutui e prestiti personali, portafoglio commerciale e finanziario, finanziamenti import/export e finanziamenti a
breve;
(iii)
nella tesoreria e intermediazione finanziaria;
(iv)
nei servizi di pagamento e monetica.
È autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio, esecuzione ordini
per conto dei clienti, sottoscrizione e/o Collocamento di strumenti finanziari, ricezione e trasmissione di ordini,
consulenza in materia di investimenti.
Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi
e strumentali.
Negli ultimi anni l’Emittente ha incrementato notevolmente la propria attività di servizi alla clientela, ampliando la
gamma dei prodotti ed abbinando sempre più la funzione creditizia con quella parabancaria.
In particolare si sono conclusi accordi sia con società facenti parte del movimento cooperativo, sia con gli enti pubblici
territoriali, che con altre società allo scopo di fornire prestazioni atte a creare effettivo valore aggiunto al cliente ed alla
Banca, privilegiando, ove possibile, i servizi e i prodotti del movimento cooperativo, senza peraltro rinunciare a priori
alle possibilità di collaborare con società esterne.
In tale contesto l’attività di intermediazione si accompagna oggi, in modo naturale, alla soddisfazione del cliente nei
vari bisogni collegati alla domanda di credito o di prodotti di risparmio e servizi.
Oltre all’attività di raccolta ed impiego nelle varie forme tradizionali, a breve, medio e lungo termine, l’Emittente sta
concentrando il proprio business nel proporre e fornire soluzioni personalizzate con operazioni mirate a soddisfare tutte
le esigenze che si manifestano nei diversi comparti.
L’Emittente ritiene che i fattori chiave che hanno consentito lo sviluppo della Banca e che ne caratterizzano oggi
l’attività siano:
(i)
l’attività di studio e ricerca volta alla messa a punto di prodotti e servizi che si fonda principalmente sull’analisi
delle esigenze trasmesse dalla base sociale dell’Emittente;
(ii)
l’ispirazione fortemente mutualistica che sin dalla costituzione ha legato l’Emittente ai suoi Soci e, dunque, il
collegamento con la base sociale privilegiando i propri Soci nelle varie fasi dell’attività corrente, riservando
particolari agevolazioni sia nel comparto impieghi che nella raccolta;
(iii)
la forte presenza sul territorio di competenza e quindi il collegamento con l’economia locale e impegno per il
suo sviluppo mantenendo tutti i rapporti con le comunità locali, sostenendo e aderendo non solo alle attività del
75
volontariato, ma partecipando e cercando di promuovere iniziative per l’elevamento delle condizioni morali
culturali ed economiche; e
(iv)
la continua attenzione mostrata allo sviluppo dell’idea cooperativa e alla divulgazione dei principi mutualistici,
scegliendo di collaborare in via preferenziale con altre imprese cooperative.
6.1.2
L’offerta di prodotti e servizi alla clientela della Banca
La gamma dei servizi e prodotti offerta è molto ampia e in grado di rispondere alle esigenze di una clientela vasta e
diversificata e in continua crescita.
I principali servizi sono:
•
Raccolta diretta e indiretta: conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, obbligazioni, pronti
contro termine passivi, distribuzioni di prodotti di terzi quali fondi comuni di investimento e Sicav, prodotti
assicurativi rami vita, danni, infortuni e malattie.
•
Impieghi e finanziamenti: conti correnti attivi, anticipi salvo buon fine, anticipi e finanziamenti import/export,
finanziamenti a breve e a medio termine, prestiti personali, mutui ipotecari e fondiari, crediti di firma.
•
Sistemi di pagamento e monetica: carte di credito abilitate sui circuiti nazionali e internazionali, gestione
terminali POS e ATM, trasferimento fondi, pagamenti fiscali e previdenziali, accredito pensioni,
domiciliazione incassi e pagamenti, negoziazione assegni.
•
Servizi vari: cambio e negoziazione valute, negoziazione di valori mobiliari (azioni, obbligazioni ecc.) custodia
e amministrazioni titoli, cassette di sicurezza, servizi di tesoreria comunale ecc..
La pluralità dei luoghi e delle forme di accesso ai servizi è frutto di un processo in continua evoluzione che richiede
costante aggiornamento e significativi investimenti in termini di organizzazione, tecnologia e formazione.
I prodotti e servizi offerti includono:
1. Raccolta Diretta: depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni
proprie.
2. Raccolta Indiretta: titoli di stato, quote di fondi di investimento, gestioni patrimoniali, prodotti finanziari assicurativi,
altri titoli quali azioni ed obbligazioni.
3. Attività di Impiego: finanziamenti a breve, medio e lungo termine; aperture di credito in conto corrente.
4. Servizi: monetica, incassi e pagamenti, online banking, assicurazioni.
Attività di Raccolta Diretta.
Depositi a risparmio
L’offerta comprende libretti di risparmio nominativi ed al portatore. In taluni casi l’offerta è dedicata a specifici target
di riferimento.
Conti correnti
L’offerta comprende una vasta gamma di prodotti destinati a vari target: famiglie (conto base, soci, dipendenti,
pensionati, small cost), giovani (scuola/studio, prima occupazione), e persone giuridiche/enti (piccole/medie imprese,
nuovi imprenditori, professionisti, parrocchie onlus, condomini).
Conti deposito
L’offerta consiste in un conto corrente vincolato che prevede l’accredito anticipato degli interessi. Il tasso d’interesse è
fisso e varia a seconda delle durate previste: 3 (tre), 6 (sei) e 12 (dodici) mesi.
Certificati di deposito
L’offerta comprende l’emissione di certificati di deposito ordinari a tasso fisso ed a tasso variabile nominativi con
durata fino a 24 (ventiquattro) mesi.
Obbligazioni proprie
La Banca offre in sottoscrizione obbligazioni di propria emissione che prevedono il pagamento di cedole a tasso
variabile, a tasso fisso, misto, step-up e zero coupon.
Pronti contro termine
La Banca offre ai propri clienti la possibilità di fare operazioni di pronti contro termine sia con sottostante titoli di stato
sia con sottostante emesso da primarie istituzioni creditizie.
76
Attività di Raccolta Indiretta.
Sulla base delle specifiche convenzioni, l’Emittente colloca i fondi di Anima Sgr e BCC Risparmio e Previdenza.
Quest’ultima offre, oltre a prodotti propri, anche quelli di alcune tra le più autorevoli case di investimento
internazionali, con le quali stipula accordi commerciali.
Attività di Impiego.
La politica commerciale che contraddistingue l’attività creditizia della Banca è orientata al sostegno finanziario
dell’economia locale e del proprio territorio di riferimento.
Le attività di impiego sono essenzialmente quelle normalmente praticate dal sistema bancario e consistono in:
•
operazioni ipotecarie (mutui e aperture di credito);
•
mutui chirografari;
•
crediti agevolati per particolari categorie di imprese operanti nei territori di competenza (artigiani, PMI,
imprenditori agricoli, giovani imprenditori, imprenditoria femminile);
•
finanziamenti a medio/lungo termine chirografari e finanziamenti assistiti da garanzia ipotecaria;
•
operazioni convenzionate con enti territoriali;
•
apertura di credito in conto corrente, con castelletto salvo buon fine, con anticipo su fatture;
•
rilascio di crediti di firma nell’interesse delle famiglie e delle imprese.
Servizi
BCC Centropadana offre un’ampia gamma di servizi bancari, parabancari e finanziari:
•
sistemi di pagamento: bonifici e ordini permanenti, incassi e pagamenti diversi (pagamento e domiciliazione
utenze, pagamento tributi, incasso stipendi e rendite varie, incasso pensioni, incasso rimborsi vari), gestione
portafoglio commerciale (incassi riba, rid, mav ed emissione effetti), moneta elettronica (carte bancomat, carte
di credito tradizionali e prepagate), Telepass;
•
servizi telematici: Pos, home-banking, trading on line;
•
servizi estero: cassa valute (negoziazione di banconote estere, acquisto di assegni estero / valuta). Sistemi di
pagamento (bonifici da e su estero / valuta). Estero commerciale (finanziamenti import, anticipi export, rimesse
documentarie, crediti documentari, garanzie internazionali, operazioni a termine, conti correnti in valuta);
•
servizi assicurativi: polizze rami vita, infortuni, malattia, responsabilità civile, su immobili;
•
servizi leasing: leasing strumentale, immobiliare, targato, rivolti a imprese o a privati;
•
altri servizi: cassette di sicurezza, cassa continua, servizio di prevendita biglietti per eventi, abbonamenti a
riviste.
6.1.3
Indicazione delle principali categorie di prodotto venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio
finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati puntuali di fine periodo relativamente alla raccolta diretta, alla raccolta
indiretta e agli impieghi di BCC Centropadana.
Andamento raccolta diretta al 30 giugno 2013 e nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012-2011-2010
Voci (valori in
migliaia di Euro)
Conti correnti
passivi
Depositi a
risparmio
Altri debiti
Certificati di
deposito
Conti deposito
Prestiti
obbligazionari
Pronti contro
termine
Altri finanziamenti
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
639.482
518.999
565.813
523.973
120.483
23,21%
-46.814
-8,27%
41.840
7,99%
34.842
22.217
25.257
31.238
12.625
56,83%
-3.040
-12,04%
-5.981
-19,15%
10.450
13.466
15.336
20.438
-3.016
-22,40%
-1.870
-12,19%
-5.102
-24,96%
38.958
37.111
19.465
3.778
1.847
4,98%
17.646
90,66%
192.872
148.256
673
44.616
30,09%
722.336
640.016
642.403
642.143
82.320
12,86%
-2.387
0
0
20.126
52.050
0
0
-20.126
% var
Var
2012/2011
% var
147.583 21929,12%
Var
2011/2010
% var
15.687 415,22%
673
0
-0,37%
260
0,04%
-100,00%
-31.924
-61,33%
800
77
Raccolta diretta
da clientela
1.639.740
1.380.065
1.289.073
1.273.620
259.675
18,82%
90.992
7,06%
15.453
1,21%
Fonte :le informazioni riferite al 30/06/2013 sono estratte dai prospetti contabili al 30/06/2013 della Banca predisposti per la determinazione dell’utile
semestrale, le informazioni alle date del 31/12/2012, 2011 e 2010 sono estratte dai bilanci di esercizio alle date di riferimento
La voce “Altra raccolta” comprende passività a fronte di attività cedute e non cancellate per 9.847mila Euro nell’ambito delle operazioni di
cartolarizzazione di crediti.
Voci
(Valori in migliaia di Euro)
Raccolta indiretta amministrata
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
Var
2012/2011
% Var
% Var
Var
2011/2010
% Var
376.393
348.238
359.835
354.192
28.155
8,08%
-11.597
-3,22%
5.643
1,59%
Fondi pensione
16.892
851
747
582
16.041
1884,96%
104
13,92%
165
28,35%
Fondi comuni di investimento
41.821
34.089
33.239
36.745
7.732
22,68%
850
2,56%
-3.506
-9,54%
998
16.616
16.836
14.585
-15.618
-93,99%
-220
-1,31%
2.251
15,43%
436.104
399.794
410.657
406.104
36.310
9,08%
-10.863
-2,65%
4.553
1,12%
Comparto assicurativo
Raccolta indiretta
Crediti verso clientela
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
Var
2012/2011
% Var
% Var
Var
2011/2010
% Var
Conti correnti
238.026
239.342
280.139
268.807
-1.316
-0,55%
-40.797
-14,56%
11.332
4,22%
Mutui
835.350
758.558
762.923
679.110
76.792
10,12%
-4.365
-0,57%
83.813
12,34%
4.206
4.403
6.848
6.855
-197
-4,47%
-2.445
-35,70%
-7
-0,10%
Anticipi Sbf
Portafoglio commerciale e
finanziario
79.393
80.022
104.172
101.172
-629
-0,79%
-24.149
-23,18%
3.000
2,97%
18.173
24.553
27.797
719
3,96%
-6.380
-25,98%
-3.244
-11,67%
Sovvenzioni diverse
22.972
14.938
21.287
4.484
8.034
53,78%
-6.349
-29,82%
16.803
374,75%
1.576
578
209
15
998
172,71%
369
176,56%
194
1293,33%
Altre sovvenzioni rateali
Depositi presso uffici postali
18.892
Altri finanziamenti
3.340
4.182
378
736
-842
-20,13%
3.804
1006,35%
-358
-48,64%
Attività deteriorate
157.625
121.487
91.615
94.608
36.138
29,75%
29.872
32,61%
-2.993
-3,16%
8.733
8.619
8.502
-8.733
-100,00%
114
1,32%
117
1,38%
1.361.380
1.250.417
1.300.743
1.192.086
110.963
8,87%
-50.326
-3,87%
108.657
9,11%
Titoli di debito (L&R)
Crediti verso clientela
Nella categoria “attività deteriorate” sono comprese le seguenti fattispecie : sofferenze, incagli, partite incagliate,
esposizioni ristrutturate.
Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati di bilancio 2012 e dell’Emittente e di BCC Creta relativamente alla
raccolta diretta, indiretta e agli impieghi al fine di evidenziare l’apporto delle due banche all’attuale composizione delle
masse intermediate.
Voci
(Valori in migliaia di Euro)
Conti correnti passivi
Depositi a risparmio
Obbligazioni proprie
Certificati di deposito
Pronti contro termine
Altra raccolta
Raccolta diretta
Voci
(Valori in migliaia di Euro)
Raccolta indiretta amministrata
Fondi pensione
Fondi comuni di investimento
Comparto assicurativo
Raccolta indiretta
31/12/2012
BCC
Centropadana
667.255
22.217
640.016
37.111
13.466
1.380.065
31/12/2012
BCC
Centropadana
348.238
851
34.089
16.616
399.794
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
63.689
2.323
43.900
2.327
733.267
22.217
683.916
39.438
4.056
116.295
17.522
1.496.360
31/12/2012
Creta
55.728
4.205
3.085
63.018
31/12/2012
Totale
403.966
851
38.294
19.701
462.812
78
31/12/2012
BCC
Centropadana
239.342
758.558
4.403
80.022
18.173
14.938
578
4.182
121.487
8.733
1.250.417
Crediti verso clientela
(Valori in migliaia di Euro)
Conti correnti
Mutui
Altre sovvenzioni rateali
Anticipi Sbf
Portafoglio commerciale e finanziario
Sovvenzioni diverse
Depositi presso uffici postali
Altri finanziamenti
Attività deteriorate
Titoli di debito (L&R)
Crediti verso clientela
6.1.4
31/12/2012
Creta
23.892
61.007
932
2.261
808
354
11
268
16.490
106.023
31/12/2012
Totale
263.234
819.565
5.335
82.283
18.981
15.292
589
4.450
137.977
8.733
1.356.440
Modello Organizzativo
Organizzazione Interna dell’Emittente.
La struttura organizzativa, sulla base di quanto previsto dalla delibera del consiglio di amministrazione del 25 ottobre
2011, distribuisce le principali attribuzioni di compiti e responsabilità delle unità organizzative per valorizzare il
coordinamento e le interazioni delle attività. In particolare l’organigramma delinea chiaramente l’assetto organizzativo
della Banca concentrando il riporto gerarchico alla Direzione Generale in tre soli livelli, garantendo inoltre la
separatezza e l’indipendenza delle funzioni di controllo da quelle produttive. Il modello distributivo si caratterizza per
l’articolazione della rete delle Filiali in Aree Territoriali, chiamate a svolgere attività di governo indirizzo e
monitoraggio commerciale, controllo sulle dipendenze di competenza. Le attribuzioni delle singole unità organizzative
sono puntualmente definite nel Regolamento Aziendale e nei correlati Regolamenti di Processo.
La Banca risulta articolata in:
(i)
Strutture di Direzione Centrale: Direzioni, Aree, Uffici.
(ii)
Rete commerciale: Aree Territoriali, Filiali.
DIREZIONE
GENERALE
Direzione
Generale
Direzione
Funzioni di Controllo
Funzioni di Supporto
Area
Af f ari Legali e
Societari
Controllo e Rischi
Staff
Servizio
Conformità e
Antiriciclaggio
Gestione dei Rischi
Ispettorato
Legale
Funzioni di Business
Segreteria e Soci
Funzioni di Supporto
DIREZIONE
AMMINISTRATIVA
DIREZIONE
OPERATIVA
Crediti e Estero
PMQC
Ufficio
Finanza
Commerciale
Risorse e
Organizzazione
Amministrazione
Estero
Assicurazioni
Sv. Org.vo e
Tecnologico
RETE
Aree Territoriali
Fidi Segreteria Crediti Speciali e Crediti Ordinari
Tecnica
MLT
Organizzazione
Risorse
Umane
Contabilità e
Bilancio
Servizi
Amministrativi
Sistemi
Informativi
Tesoreria Enti
Filiali
Tecnico
Servizi Vari
PMQC: Presidio Monitoraggio Qualità del Credito.
79
Rete distributiva alla data del 31 maggio 2013
Codice
Filiale
Provincia
Area Territoriale
1
Guardamiglio
Lodi
Basso lodigiano
2
Maleo
Lodi
Basso lodigiano
3
Meleti
Lodi
Basso lodigiano
4
Codogno
Lodi
Basso lodigiano
5
Zorlesco
Lodi
Banina
6
Pizzighettone
Cremona
Basso lodigiano
7
Corno Giovine
Lodi
Basso lodigiano
8
Casalpusterlengo
Lodi
Banina
9
Somaglia
Lodi
Basso lodigiano
10
Castiglione d’adda
Lodi
Banina
11
San Colombano al Lambro
Milano
Banina
12
Livraga
Lodi
Banina
13
Miradolo Terme
Pavia
Lodi
14
Orio Litta
Lodi
Banina
15
Ospedaletto Lodigiano
Lodi
Banina
16
Villanterio
Pavia
Lodi
17
Copiano
Pavia
Lodi
18
Lungavilla
Pavia
Oltrepo
Voghera
Pavia
Oltrepo
Codevilla
Pavia
Oltrepo
Retorbido
Pavia
Oltrepo
22
Casteggio
Pavia
Oltrepo
23
Piacenza
Piacenza
Basso lodigiano
24
Broni
Pavia
Oltrepo
25
Codogno - San Biagio
Lodi
Basso lodigiano
26
Cura Carpignano
Pavia
Oltrepo
27
San Fiorano
Lodi
Basso lodigiano
28
Chignolo Po
Pavia
Banina
29
Santa Cristina e Bissone
Pavia
Banina
30
Santo Stefano Lodigiano
Lodi
Basso lodigiano
31
Inverno e Monteleone
Pavia
Lodi
32
Boffalora d’Adda
Lodi
Lodi
33
Lodi
Lodi
Lodi
34
Montanaso Lombardo
Lodi
Lodi
35
Stradella
Pavia
Oltrepo
36
Pavia
Pavia
Oltrepo
37
Sant’Angelo Lodigiano
Lodi
Lodi
38
Rivanazzano Terme
Pavia
Oltrepo
39
Lodi 2
Lodi
Lodi
40
Pontecurone
Alessandria
Oltrepo
41
Tortona
Alessandria
Oltrepo
19
20
21
80
La Fusione non ha comportato modifiche dell’organigramma aziendale che è rimasto pertanto invariato. Per quanto
concerne, invece, la rete distributiva, le filiali di Creta sono state inserite nel contesto organizzativo di Banca
Centropadana, cogliendo l’occasione per effettuare un ridisegno delle Aree territoriali. Le filiali della Banca passano da
n. 41 a n. 48 alla data di efficacia della Fusione (i.e., 1 giugno 2013).
Codice
Filiale
Provincia
Area Territoriale
1
Guardamiglio
Lodi
Basso lodigiano
2
Maleo
Lodi
Basso lodigiano
3
Meleti
Lodi
Basso lodigiano
4
Codogno
Lodi
Basso lodigiano
5
Zorlesco
Lodi
Basso lodigiano
6
Pizzighettone
Cremona
Basso lodigiano
7
Corno Giovine
Lodi
Basso lodigiano
8
Casalpusterlengo
Lodi
Basso lodigiano
9
Somaglia
Lodi
Basso lodigiano
10
Castiglione d’adda
11
San Colombano al Lambro
12
Lodi
Basso lodigiano
Milano
Banina
Livraga
Lodi
Banina
13
Miradolo Terme
Pavia
Lodi
14
Orio Litta
Lodi
Banina
15
Ospedaletto Lodigiano
Lodi
Banina
16
Villanterio
Pavia
Lodi
17
Copiano
Pavia
Lodi
18
Lungavilla
Pavia
Oltrepo
19
Voghera
Pavia
Oltrepo
20
Codevilla
Pavia
Oltrepo
21
Retorbido
Pavia
Oltrepo
22
Casteggio
Pavia
Oltrepo
23
Piacenza
Piacenza
Basso lodigiano
24
Broni
Pavia
Oltrepo
25
Codogno - San Biagio
Lodi
Basso lodigiano
26
Cura Carpignano
Pavia
Oltrepo
27
San Fiorano
Lodi
Basso lodigiano
28
Chignolo Po
Pavia
Banina
29
Santa Cristina e Bissone
Pavia
Banina
30
Santo Stefano Lodigiano
Lodi
Basso lodigiano
31
Inverno e Monteleone
Pavia
Lodi
32
Boffalora d’Adda
Lodi
Lodi
33
Lodi
Lodi
Lodi
34
Montanaso Lombardo
Lodi
Lodi
35
Stradella
Pavia
Oltrepo
36
Pavia
Pavia
Oltrepo
37
Sant’Angelo Lodigiano
Lodi
Lodi
38
Rivanazzano Terme
Pavia
Oltrepo
39
Lodi 2
Lodi
Lodi
40
Pontecurone
Alessandria
Oltrepo
81
6.1.5
Codice
Filiale
Provincia
Area Territoriale
41
Tortona
Alessandria
Oltrepo
42
Castel San Giovanni
Piacenza
Banina
43
Vicobarone
Piacenza
Banina
44
Borgonovo val Tidone
Piacenza
Banina
45
Trevozzo
Piacenza
Banina
46
Piacenza 2
Piacenza
Banina
47
Rovescala
Pavia
Banina
48
Pecorara
Piacenza
Banina
Normativa di riferimento
I paragrafi che seguono riportano una breve descrizione delle principali normative che disciplinano l’attività
dell’Emittente.
Normativa relativa all’attività bancaria.
I principi fondamentali che disciplinano lo svolgimento dell’attività bancaria sono contenuti nel Testo Unico Bancario e
nelle Istruzioni di Vigilanza. Il TUB contiene, fra l’’altro, disposizioni riguardanti: (i) l’autorizzazione allo svolgimento
dell’attività bancaria, (ii) l’acquisizione di partecipazioni azionarie in banche, (iii) la vigilanza bancaria e i requisiti di
adeguatezza patrimoniale e (iv) gli investimenti azionari da parte delle banche. Le Istruzioni di Vigilanza per le banche
contengono la disciplina di dettaglio dei principi generali di cui al TUB.
(i)
Autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria.
L’articolo 10 del TUB stabilisce che la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono
l’attività bancaria. Ai sensi dell’articolo 14 del TUB, la Banca d’Italia autorizza l’attività bancaria quando ricorrano
tutte le condizioni indicate nel citato articolo ed iscrive, ai sensi dell’art. 13 del TUB, le banche autorizzate in Italia allo
svolgimento dell’attività bancaria in un apposito albo gestito dalla Banca d’Italia.
(ii)
Acquisizione di partecipazioni azionarie in banche di credito cooperativo.
Ai sensi dell’articolo 34 del TUB, nessuno può possedere azioni il cui valore nominale complessivo superi Euro
50.000,00 (cinquantamila/00). Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute.
(iii)
Vigilanza bancaria e requisiti di adeguatezza patrimoniale.
Ai sensi degli articoli 51 e seguenti del TUB, ogni banca è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia. Nei confronti di
ciascun soggetto bancario, Banca d’Italia svolge un’attività di vigilanza informativa, regolamentare ed ispettiva; in
particolare, con riguardo all’esercizio della vigilanza informativa, l’articolo 56 del TUB dispone che le modifiche degli
statuti delle banche non possono essere iscritte nel registro delle imprese se non dopo un provvedimento della Banca
d’Italia che accerti che tali modifiche non contrastino con una sana e prudente gestione della banca.
Nei confronti di tutti gli enti creditizi, inoltre, la Banca d’Italia svolge, ai sensi dell’articolo 53 del TUB, un’attività di
vigilanza regolamentare, emanando, in conformità alle deliberazioni del CICR, disposizioni di carattere generale aventi
ad oggetto: l’adeguatezza patrimoniale, il contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni, le partecipazioni
detenibili, l’organizzazione amministrativa e contabile ed i controlli interni. L’adeguatezza patrimoniale delle banche è
oggetto di una specifica disciplina da parte della Banca d’Italia che recepisce, in particolare, le determinazioni assunte
dal Comitato di Basilea nel Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale.
Nel gennaio 2001, il Comitato di Basilea ha pubblicato le proposte per la revisione degli standard internazionali
esistenti di adeguatezza patrimoniale delle banche (c.d. “Basilea 2”). Esse sono state definitivamente approvate ed
adottate dalle Direttive CE 2006/48 e 2006/49 e sono entrate in vigore il 1° gennaio 2007.
Lo Stato Italiano ha recepito le suddette direttive con Decreto Legge 27 dicembre 2006, n. 297, successivamente
convertito nella Legge 23 febbraio 2007 n. 15.
Ai sensi di tale legge, le disposizioni di carattere generale emanate dalla Banca d’Italia aventi ad oggetto l’adeguatezza
patrimoniale devono prevedere che le banche possano utilizzare: (i) le valutazioni del rischio di credito rilasciate da
società o enti esterni; a tal proposito le disposizioni disciplinano i requisiti, anche di competenza tecnica e di
indipendenza, che tali soggetti devono possedere e le relative modalità di accertamento; (ii) sistemi interni di
misurazione dei rischi per la determinazione dei requisiti patrimoniali, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
In attuazione di tale legge, la Banca d’Italia ha emanato la Circolare 263/2006.
82
Il Comitato di Basilea ha avviato nel 2009 i lavori per la definizione di un nuovo Accordo Internazionale, di modifica di
Basilea 2, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, che
preliminarmente dovranno essere fatte oggetto di recepimento nei singoli ordinamenti nazionali ed entreranno in vigore
gradualmente dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2019.
Più in dettaglio, gli interventi di riforma della regolamentazione prudenziale previsti da Basilea 3, possono essere
riassunti come segue.
In primo luogo, sono previsti la ricomposizione del capitale delle banche nel senso dell’incremento delle azioni
ordinarie e riserve di utili (Common Equity); l’adozione di criteri più stringenti per la computabilità di altri strumenti di
capitale; una maggiore armonizzazione a livello internazionale degli elementi da dedurre. Sono stati, inoltre, aumentati i
requisiti relativi a esposizioni particolarmente rischiose (ad esempio, le Cartolarizzazioni e l’operatività in strumenti
derivati).
A regime, le banche dovranno avere risorse patrimoniali non inferiori ai seguenti livelli:
- patrimonio di qualità primaria (Common Equity): 4,5% delle attività ponderate per il rischio;
- patrimonio di base (Tier 1): 6% delle attività ponderate per il rischio;
- PdV (Total Capital): 8% delle attività ponderate per il rischio;
Le banche dovranno dotarsi di risorse patrimoniali di qualità primaria in eccesso ai minimi (buffer per la conservazione
del capitale) per un importo pari al 2,5% delle attività ponderate per il rischio, se non vorranno incorrere in misure di
vigilanza (ad esempio vincoli alla distribuzione di utili o al pagamento di bonus ai dipendenti). Nei periodi di
espansione eccessiva del credito complessivamente erogato, alle banche potrà essere richiesto un ulteriore buffer fino al
2,5%.
I nuovi standard saranno introdotti con gradualità:
- a partire dal 2013 i nuovi requisiti minimi riferiti al Common Equity e al tier 1 saranno pari, rispettivamente, al 3,5% e
al 4,5% delle attività ponderate per il rischio e verranno progressivamente aumentati fino a raggiungere i nuovi livelli
richiesti nel 2015. Analogamente, le nuove deduzioni dal capitale verranno interamente applicate a partire dal 2018;
- il buffer per la conservazione del capitale verrà introdotto a partire dal 2016 e la transizione al nuovo regime verrà
completata nel 2019;
- gli strumenti di capitale già emessi e computabili secondo le regole vigenti resteranno interamente computabili fino al
2013; successivamente, l’importo riconosciuto a fini prudenziali sarà ridotto del 10% ogni anno.
E’, inoltre, prevista l’introduzione di una misura massima di leva finanziaria (leverage ratio) che mira a vincolare
l’espansione delle esposizioni complessive alla disponibilità di un’adeguata base patrimoniale e a contenere, nelle fasi
espansive del ciclo economico, il livello di indebitamento nel bilancio delle banche. Gli Intermediari autorizzati
dovranno detenere un ammontare di tier 1 in rapporto all’attivo non ponderato per il rischio pari almeno al 3%.
Anche tale misura sarà introdotta con gradualità. Nei primi anni il leverage ratio rappresenterà una misura di secondo
pilastro; eventuali aggiustamenti alla definizione e alla calibrazione dello strumento saranno considerati prima della sua
applicazione come regola di primo pilastro nel 2018. Le banche dovranno dare adeguata informativa al mercato sulla
misura dell’indicatore a partire dal 2015.
Ancora, è prevista l’introduzione di due indicatori per il monitoraggio della liquidità. Il primo LCR (liquidity coverage
ratio) prevede che le banche mantengano risorse liquide e di elevata qualità che consentano di fronteggiare significative
situazioni di stress della durata di 30 (trenta) giorni. Il secondo NSFR (net stable funding ratio) mira a evitare squilibri
strutturali nella composizione di passività e attività di bilancio lungo un orizzonte temporale di 1 (un) anno.
Analogamente alle misure sul capitale, l’entrata in vigore dei requisiti sul rischio di liquidità sarà graduale: dopo una
fase di osservazione iniziale l’indicatore di breve termine entrerà in vigore nel 2015, quello strutturale nel 2018.
(iv) Investimenti azionari da parte delle banche.
Alle banche è consentito effettuare investimenti sia in società finanziarie che industriali, nel rispetto delle norme e dei
limiti previsti nelle Istruzioni dalla Banca d’Italia nell’esercizio delle funzioni di vigilanza regolamentare.
In linea generale, le partecipazioni assunte da una banca non possono superare, nel loro insieme, il margine disponibile
per investimenti in partecipazioni e in immobili (il margine disponibile è dato dalla differenza tra il Patrimonio di
Vigilanza e la somma delle partecipazioni e degli immobili, comunque detenuti).
Inoltre, le partecipazioni in società diverse da banche o società finanziarie o assicurative (cd. “industriali”) non possono
eccedere complessivamente il 15% del Patrimonio di Vigilanza della banca e, in relazione agli investimenti in una
singola impresa o gruppo di imprese non finanziarie, il 3% del Patrimonio di Vigilanza della banca e il 15% del capitale
sociale della società target. Tale ultima percentuale non si applica qualora il valore della partecipazione sia contenuto
83
entro l’ammontare dell’1% del Patrimonio di Vigilanza della banca partecipante, ovvero qualora la somma degli
investimenti superiori al 15% in possesso della banca sia contenuta entro l’1% del Patrimonio di Vigilanza della banca.
Vigilanza bancaria: normativa applicabile alle Banche di Credito Cooperativo.
L’ordinamento riserva alle banche di credito cooperativo alcune specificità normative rispetto alla disciplina generale.
Tali specificità si ricollegano alla “mutualità” e al “localismo” che caratterizzano la natura di tali imprese e che si
riflettono nei rapporti intercorrenti tra la banca da un lato ed i soci, la clientela ed il territorio dall’altro. In particolare, il
TUB prevede soglie massime per la quota di partecipazione di ciascun socio e limita la distribuzione tra i soci degli utili
realizzati. L’interesse primario del socio si sostanzia, quindi, nel vantaggio derivante dalla possibilità di utilizzo dei
servizi e dei prodotti della banca.
Tale vantaggio è tutelato dalla previsione in base alla quale l’attività delle banche di credito cooperativo deve essere
indirizzata prevalentemente a favore dei soci e rispondere nel complesso all’interesse collettivo della base sociale.
Il TUB, in attuazione del principio del localismo, circoscrive la possibilità di ingresso nella compagine sociale della
banca ai soggetti residenti o operanti nel territorio di competenza della banca stessa. La zona di competenza territoriale
individua, inoltre, l’area entro la quale la banca svolge la propria attività.
La concentrazione dell’attività bancaria all’interno dell’area territoriale di riferimento e, quindi, lo stretto collegamento
con i soci e l’altra clientela, se da un lato costituisce il punto di forza delle banche di credito cooperativo, dall’altro non
fa venir meno l’esigenza che, sul piano delle strutture organizzative e della professionalità degli esponenti aziendali, vi
siano risorse idonee a valutare con attenzione il merito creditizio dei soggetti affidati e a seguire la corretta evoluzione
dei rapporti di finanziamento.
Il TUB assegna allo statuto il compito di disciplinare, coerentemente con i criteri prudenziali fissati dalla Banca d’Italia,
le attività, le operazioni di impiego e di raccolta, nonché la zona di competenza territoriale della banca.
Lo statuto delle singole banche di credito cooperativo assume un ruolo centrale: esso costituisce non soltanto lo
strumento che regola i rapporti tra i soci, ma rappresenta, diversamente dalle altre banche, il canale attraverso il quale le
banche di credito cooperativo recepiscono i criteri prudenziali emanati dalla Banca d’Italia.
Denominazione.
La denominazione sociale delle Banche di Credito Cooperativo deve contenere l’espressione “Credito Cooperativo”.
In relazione al carattere “locale” di tali banche, esse devono adottare nella propria denominazione riferimenti utili a
identificare la banca nelle specifiche aree di mercato in cui la stessa opera.
Forma giuridica e azioni.
Le banche di credito cooperativo devono adottare la forma giuridica di società per azioni a responsabilità limitata. La
partecipazione al capitale è rappresentata unicamente da azioni.
Il capitale sociale è formato da un numero variabile di azioni nominative; nello statuto deve essere indicato il valore
nominale di ciascuna azione che non può essere inferiore a Euro 25,00 né superiore a Euro 500,00. L’Emittente, in forza
dell’art. 150, comma 3, del TUB, essendo costituitasi prima dell’entrata in vigore del TUB stesso, non era tenuta ad
adeguarsi al valore minimo delle azioni sopra richiamato.
Acquisto di azioni proprie.
Le Banche di Credito Cooperativo, a seguito della modifica dell’articolo 34 del TUB, ad opera del d.lgs. 342/1999,
possono acquistare proprie azioni o fare anticipazioni su di esse; ciò a condizione che tale possibilità sia contemplata
dallo statuto. Al riguardo, si precisa che all’art. 21 dello Statuto dell’Emittente è previsto l’acquisto di azioni proprie al
loro valore nominale, nel limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio
regolarmente approvato.
In nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la decima parte del capitale sociale.
Soci.
Possono diventare soci e clienti di banche di credito cooperativo i soggetti residenti, aventi sede o operanti con carattere
di continuità nella zona di competenza territoriale delle banche medesime. Per le persone giuridiche si tiene conto
dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative.
Le banche possono prevedere nel proprio statuto limitazioni o riserve a favore di particolari categorie di soggetti tra i
quali esse intendono acquisire i propri soci. In ogni caso le banche adottano politiche aziendali tali da favorire
l’ampliamento della compagine sociale; di ciò tengono conto nella determinazione della somma che il socio deve
versare oltre all’importo dell’azione, secondo quanto previsto dall’art. 2525, comma 3, cod. civ. (c.d. sovrapprezzo
azione).
84
Il numero dei soci non può essere inferiore a 200 e ogni socio non può possedere azioni per un valore nominale
complessivo superiore a Euro 50.000,00.
L’ammissione e il recesso dei soci sono regolati dalla disciplina civilistica e dalla normativa generale riguardante le
società cooperative.
Lo statuto stabilisce il termine entro il quale il consiglio di amministrazione delibera sulle domande di ammissione a
socio. Se risulta che la banca rigetta ripetutamente e senza giustificato motivo le domande di ammissione a socio, la
Banca d’Italia può obbligare la banca stessa a motivare e comunicare agli interessati le delibere di rigetto. Fermi
restando i casi previsti dall’ordinamento, lo statuto indica le altre ipotesi in cui il socio può esercitare la facoltà di
recesso. In queste ultime ipotesi, lo statuto prevede che il recesso è subordinato a una deliberazione del consiglio di
amministrazione, che viene adottata tenendo conto della situazione economico-patrimoniale della banca.
Sempre al fine di garantire certezza nei rapporti sociali, lo statuto indica i casi di esclusione dei soci in modo tassativo,
evitando scelte che portino a decisioni generiche e indeterminate.
In tale ambito, lo statuto prevede tra le cause di esclusione l’ipotesi in cui il socio sia gravemente inadempiente alle
obbligazioni derivanti dal contratto sociale e a quelle assunte quale cliente della banca.
Competenza territoriale.
Le banche di credito cooperativo indicano nel proprio statuto la zona di competenza territoriale.
La zona di competenza territoriale ricomprende i comuni ove la banca ha le proprie succursali nonché i comuni ad essi
limitrofi. Fra tutti i comuni deve esistere contiguità territoriale. Possono essere previste Sedi Distaccate caratterizzate
dal fatto che sono insediate in comuni non ricompresi nella zona di competenza territoriale come sopra descritta. Tali
comuni devono essere nominativamente indicati nello statuto. In tal caso la competenza territoriale della banca si
estende al comune in cui è insediata la Sede Distaccata e ai comuni ad esso limitrofi.
Per l’apertura di Sedi Distaccate è necessario che la banca:
a)
abbia posto in essere nel nuovo comune e nei comuni a questo limitrofi una rete di rapporti con clientela ivi
residente o operante e abbia raccolto almeno 200 adesioni da parte di nuovi soci;
b)
sia in linea con la disciplina in materia di coefficienti patrimoniali obbligatori;
c)
abbia una situazione organizzativa ed un sistema dei controlli interni adeguati, in relazione ai rischi connessi
alle differenti caratteristiche delle nuove piazze di insediamento.
Operatività prevalente a favore dei soci.
Le banche di credito cooperativo assumono attività di rischio prevalentemente nei confronti dei propri soci. Lo statuto
indica le modalità con cui la banca intende dare attuazione al principio della “prevalenza”.
Tale principio è rispettato quando più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci o ad attività a ponderazione
zero.
Le attività di rischio assistite da garanzia rilasciata dal socio della banca sono considerate attività di rischio verso soci, a
condizione che la garanzia prestata sia personale, esplicita e incondizionata.
La Banca d’Italia può autorizzare, per periodi determinati, le singole banche di credito cooperativo a una operatività
prevalente a favore di soggetti diversi dai soci, unicamente qualora sussistano ragioni di stabilità.
Operatività con non soci e fuori della zona di competenza territoriale.
Lo statuto delle banche di credito cooperativo prevede che le attività di rischio non destinate ai soci sono assunte nei
confronti di soggetti che siano comunque residenti o operanti nella zona di competenza territoriale.
Lo Statuto può prevedere che una quota non superiore al 5% del totale delle attività di rischio sia assunta al di fuori
della zona di competenza territoriale.
Non rientrano nel limite della competenza territoriale le “attività di rischio a ponderazione zero”.
Attività esercitabili.
Le banche di credito cooperativo indicano nei propri statuti le attività che esercitano.
Esse possono svolgere, oltre all’attività bancaria, ogni altra attività finanziaria nonché attività connesse e strumentali nel
rispetto della disciplina di vigilanza.
Lo statuto delle banche di credito cooperativo prevede che:
- l’attività di negoziazione di valori mobiliari per conto terzi, se autorizzata, può essere svolta solo a condizione che il
committente anticipi il prezzo in caso di acquisto o consegni preventivamente i titoli in caso di vendita;
85
- nell’esercizio dell’attività in cambi e nell’utilizzo di contratti a termine e di altri prodotti derivati le banche di credito
cooperativo non assumono posizioni speculative.
Le banche contengono la propria “posizione netta aperta in cambi” entro il 2% del Patrimonio di Vigilanza. Esse
possono offrire contratti a termine (su titoli e valute) e altri prodotti derivati purché tali operazioni realizzino una
copertura di rischi connessi ad altre attività.
Partecipazioni.
Le banche di credito cooperativo possono assumere:
a)
partecipazioni in banche, società finanziarie e imprese che svolgono attività assicurativa in misura non
superiore al 20% del capitale della società partecipata. Resta comunque preclusa la detenzione, anche indiretta,
di partecipazioni di controllo;
b)
partecipazioni in società strumentali;
c)
partecipazioni in società non finanziarie purché il valore dell’interessenza sia contenuto entro l’1% del
Patrimonio di Vigilanza del partecipante. Tale limite è elevato al 3% nel caso di partecipazioni in organismi di
categoria.
Per gli aspetti procedurali e autorizzativi si applicano le disposizioni generali contenute nel Titolo IV, Cap. 9, delle
Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia. Sono ammesse le partecipazioni per recupero crediti, le partecipazioni in
imprese in temporanea difficoltà finanziaria e le partecipazioni a consorzi di garanzia e collocamento di titoli di imprese
non finanziarie.
Normativa antiriciclaggio.
L’Emittente è soggetta alle disposizioni della normativa “antiriciclaggio”, come da ultimo modificata dal d.lgs. n. 231
del 21 novembre 2007 recante “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del
sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché
della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”.
In particolare, le banche sono tenute a:
(i)
identificare e verificare adeguatamente la clientela (in alcune situazioni considerate più esposte al rischio di
riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con procedure d’identificazione e verifica particolarmente
rigorose);
(ii)
istituire l’Archivio Unico Informatico;
(iii)
registrare e conservare nell’Archivio Unico Informatico i dati identificativi e le altre informazioni relative ai
rapporti ed alle operazioni;
(iv)
inviare i dati aggregati all’Unità di Informazione Finanziaria;
(v)
segnalare le operazioni sospette;
(vi)
istituire misure di controllo interno e assicurare un’adeguata formazione dei dipendenti e dei collaboratori,
anche per approfondire la conoscenza dei propri clienti, al fine di prevenire e impedire la realizzazione di
operazioni di riciclaggio.
Normativa sui Servizi d’investimento.
Ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del TUF, per servizi di investimento si intendono le seguenti attività, quando hanno
ad oggetto strumenti finanziari (i) negoziazione per conto proprio; (ii) esecuzione di ordini per conto dei clienti; (iii)
Collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente; (iv) ricezione e
trasmissione di ordini; (v) consulenza in materia di investimenti.
Ai sensi dell’articolo 18 del TUF, l’esercizio professionale dei servizi e delle attività di investimento nei confronti del
pubblico è riservato alle banche ed alle imprese di investimento (ovvero le SIM e le imprese di investimento
comunitarie ed extracomunitarie).
L’articolo 21 del TUF definisce i criteri generali da osservare nello svolgimento dei servizi e delle attività di
investimento, mentre l’articolo 22 del TUF disciplina il regime di separatezza patrimoniale e, quindi, l’obbligo di tenere
separati gli strumenti finanziari e le somme di denaro dei singoli clienti, a qualunque titolo detenuti dal soggetto
abilitato, rispetto al patrimonio di quest’ultimo e a quello degli altri clienti. L’articolo 23 del TUB stabilisce l’obbligo di
redigere per iscritto i contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento e di consegnarne un esemplare ai
clienti.
Le regole di comportamento dei soggetti abilitati nei confronti della clientela trovano poi specifica disciplina nel
Regolamento Consob adottato con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007 (“Regolamento recante norme di attuazione
86
del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 in materia di intermediari”). L’Emittente ha istituito la funzione
compliance deputata, secondo le previsioni delle Istruzioni di Vigilanza Banca d’Italia, al monitoraggio costante
dell’evoluzione normativa e ai conseguenti adeguamenti.
6.1.6
Nuovi prodotti e servizi
La Banca, negli ultimi esercizi, ha tenuto costantemente aggiornato il suo catalogo prodotti, adattandone le
caratteristiche a seconda dell’evoluzione dei mercati.
Accanto ai prodotti consolidati, ne sono stati introdotti di nuovi, quali, ad esempio, il “conto deposito”, forma di
investimento vincolato con periodicità 3 (tre), 6 (sei), 12 (dodici) mesi e la “carta IBAN”, carta prepagata ricaricabile
con funzionalità estese ad alcune proprie del conto corrente (effettuare/ricevere accrediti/bonifici, domiciliare RID).
Nell’ambito del credito, data la stagnazione del mercato immobiliare locale, è stato introdotto il mutuo “io c’entro”,
rivolto ad una clientela under 35(trentacinque) per l’acquisto della prima casa.
6.2
Gestione dei Rischi
Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, BCC Centropadana si è dotata di un sistema di controllo interno,
rapportato alla complessità ed alle dimensioni delle attività svolte, finalizzato a garantire il presidio dei rischi tipici della
propria attività.
La Banca ha elaborato una soluzione organizzativa e definito i principi guida ritenuti adatti ad assicurare la regolare ed
efficace esecuzione delle attività di valutazione dell’adeguatezza, attuale e prospettica, del capitale complessivo in
relazione ai rischi assunti ed alle strategie aziendali.
Tale impostazione è stata formalizzata nel “Regolamento ICAAP” nel quale sono definiti ruoli e responsabilità delle
unità organizzative coinvolte nel processo. In base al citato Regolamento, con cadenza annuale, il consiglio di
amministrazione approva:
1.
la Mappa dei Rischi ritenuti rilevanti, nella quale sono individuati i rischi che la Banca ritiene rilevanti
corredati da specifici indicatori per il monitoraggio di tali rischi, con l’attribuzione, laddove significativo,
anche di un possibile valore soglia di riferimento. I rischi ritenuti rilevanti dalla Banca sono elencati nei
successivi paragrafi del presente Capitolo;
2.
la Strategia di Gestione dei Rischi, che costituisce l’insieme strutturato dei fattori che disciplinano
l’individuazione, l’assunzione, la gestione, la misurazione, il controllo e l’attenuazione dei rischi;
3.
il Resoconto ICAAP, parte integrante della gestione aziendale, che contribuisce a determinare le strategie e
l’operatività corrente della Banca. In particolare, l’ICAAP integra efficacemente la gestione dei rischi e rileva
ai fini della valutazione della sostenibilità delle scelte strategiche: le risultanze dell’ICAAP possono portare ad
una modifica degli obiettivi di pianificazione;
4.
l’Informativa al Pubblico (il Terzo Pilastro) nella quale sono pubblicate le informazioni riguardanti
l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti
all’identificazione, alla misurazione e alla gestione dei rischi di primo e secondo pilastro con l’obiettivo di
rafforzare la disciplina di mercato.
In tema di governance, la responsabilità primaria del processo è collocata in capo agli Organi societari i quali, al fine di
fronteggiare i rischi a cui la Banca può essere esposta, predispongono idonei dispositivi di governo societario e adeguati
meccanismi di gestione e controllo. Gli organi sociali e le funzioni aziendali che maggiormente sono coinvolte nello
svolgimento del “Processo” sono il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, il Direttore Generale e tutte le
singole Unità Operative della Banca interessate alla individuazione, alla misurazione e alla gestione dei rischi, ciascuno
per quanto di propria competenza.
Il governo del processo ICAAP è affidato alla funzione di Gestione dei Rischi che coordina le varie fasi raccordandosi
con le altre strutture interne, raccoglie ed elabora risultati intermedi, illustra e condivide le risultanze con il Comitato di
Direzione e predispone il resoconto annuale che, previa approvazione del consiglio di amministrazione, viene trasmesso
agli Organi di Vigilanza.
I servizi di Internal Audit di Conformità conducono una revisione sia sul processo (nella sua configurazione globale) sia
sulle sue singole parti, entrando per taluni aspetti anche nel merito delle scelte operate per la misurazione.
La Banca assicura, tramite il costante confronto tra i rischi assunti e il patrimonio destinato alla loro copertura, il
mantenimento delle condizioni di adeguatezza patrimoniale corrente e prospettica. In questo contesto si inserisce la
struttura dei controlli, configurata sulla base dei livelli di controllo definiti dall’Organo di Vigilanza, che costituisce
parte integrante dell’attività quotidiana della Banca ed è così definita:
87
a)
Controlli di I livello: ovvero i Controlli di Linea, effettuati dalle stesse strutture produttive che hanno posto in
essere le operazioni o incorporati nelle procedure. Tali controlli sono diretti ad assicurare il corretto
svolgimento delle operazioni;
b)
Controlli di II livello: attribuiti alla Direzione Pianificazione e Gestioni Rischi nella duplice valenza di:
c)
6.2.1
•
valutazione dei Rischi (escluso il rischio di non conformità), con il compito di definire le metodologie
di misurazione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di
controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di
rischio/rendimento, quantificando il grado di esposizione ai rischi e gli eventuali impatti economici;
•
presidio di Conformità con il compito specifico di promuovere il rispetto delle leggi, delle norme, dei
codici interni di comportamento per minimizzare il rischio di non conformità normativa e i rischi
reputazionali a questo collegati, coadiuvando, per gli aspetti di competenza, nella realizzazione del
modello aziendale di monitoraggio e gestione dei rischi;
Controlli di III livello: attribuiti alla Revisione Interna con la responsabilità di valutare l’adeguatezza e la
funzionalità del processo ICAAP. Tale attività è condotta sulla base del piano annuale delle attività di auditing
approvato dal consiglio di amministrazione e attraverso verifiche puntuali sull’operatività delle funzioni
coinvolte, richieste in corso d’anno.
Rischio di credito
A) Definizione e rilevanza del rischio
La Banca definisce, nell’ambito del processo di pianificazione strategica, gli orientamenti da seguire e le modalità di
gestione dei rischi di credito e le politiche creditizie e di gestione del rischio, provvedendo ad un riesame periodico al
fine di assicurarne l’efficacia nel tempo.
In considerazione della propria “mission”, la Banca persegue una strategia generale di gestione del credito improntata
ad una contenuta propensione al rischio e ad una assunzione consapevole dello stesso, che si estrinseca:
-
nel respingere operazioni che possano pregiudicare la redditività e la solidità della Banca;
-
nella non ammissibilità di forme tecniche che comportano l’assunzione di rischi non coerenti con il profilo di
rischio della Banca, salvo che l’operazione sia espressamente approvata su proposta della Direzione Generale
o, da parte degli organi collegiali;
-
nella valutazione attuale e prospettica della rischiosità del portafoglio crediti, considerato complessivamente e
a vari livelli di disaggregazione;
-
nella diversificazione delle esposizioni, al fine di contenerne la concentrazione;
-
nella corretta acquisizione delle garanzie necessarie per la mitigazione del rischio.
Il rischio di credito si rileva nella generalità delle operazioni di finanziamento nonché nell’operatività tipica dell’Area
Finanza con particolare riguardo al rischio emittente.
In particolare, il rischio di credito è costituito dalle seguenti tipologie:
Rischio di credito: è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall’insolvenza o dal deterioramento del merito
creditizio delle controparti affidate.
Rischio di controparte: si tratta del rischio che la controparte di una transazione avente a oggetto strumenti finanziari
risulti inadempiente prima del regolamento della stessa. Tale rischio, che rappresenta una particolare fattispecie del
rischio di credito nel quale comunque è compreso, grava su alcune tipologie di transazioni specificamente individuate
dalla normativa e genera una perdita se le transazioni poste in essere hanno valore positivo al momento dell’insolvenza.
Il rischio di controparte è attualmente determinato per la quasi totalità dalle operazioni di pronti contro termine attive e
passive su titoli. Può manifestarsi anche a fronte delle esposizioni in strumenti derivati finanziari e creditizi negoziati
fuori borsa (OTC) e delle operazioni con regolamento a lungo termine (LTS).
Rischio di concentrazione: è il rischio derivante da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e
controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area
geografica.
Rischio residuo: è il rischio che le tecniche per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca risultino meno
efficaci del previsto. Fornisce una misura dell’efficacia delle tecniche di mitigazione del rischio di credito del quale è
una declinazione.
Rischio cartolarizzazione: è il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica
delle operazioni e le decisioni di valutazione e gestione del rischio.
88
B) Processo di gestione e controllo del rischio
La Banca assume disposizioni interne che disciplinano il processo di gestione e controllo del rischio di credito. In
particolare predispone le misure necessarie ad assicurare l’istituzione, il mantenimento ed il corretto funzionamento del
sistema di monitoraggio, in coerenza con il modello di business ed il grado di esposizione ai rischi definito dal consiglio
di amministrazione.
Nell’ambito del sistema di gestione del rischio di credito sono attribuite attività e responsabilità alle varie funzioni
aziendali secondo i criteri e le logiche utilizzate nel modello organizzativo in modo da garantire la coerenza ed il
rispetto dei vincoli e delle relazioni interne stabilite. L’ottimizzazione e la valorizzazione dei flussi informativi
intercorrenti fra le unità organizzative della Banca e la separatezza tra le funzioni con ruoli operativi e le funzioni
deputate al controllo delle attività.
La Banca ha definito le regole di concessione del credito che, tra le altre cose, prende in considerazione:
•
la finalità della richiesta di credito e fonti di rimborso;
•
il profilo di rischio del prenditore/controparte;
•
le tipologie di garanzia offerte;
•
la valutazione della capacità di rimborso del prenditore/controparte;
•
per i crediti di natura commerciale, la valutazione del grado di esperienza maturato dal prenditore/controparte
nel proprio business, valutazione dello stato del relativo settore economico di riferimento e posizionamento del
prenditore/controparte all’interno del proprio settore economico di riferimento;
•
i termini e condizioni richiesti/proponibili per la concessione del credito, inclusi gli eventuali accordi tesi a
limitare l’impatto dei futuri eventuali cambiamenti del profilo di rischio del prenditore/controparte (covenant);
•
ove richieste, la valutazione dell’adeguatezza e dell’escludibilità delle garanzie.
Per quanto concerne la gestione del rapporto, la Banca si è dotata di un apposito sistema a supporto del monitoraggio e
della gestione del credito “in bonis”, affinché tutte le posizioni vengano sorvegliate sistematicamente con una
profondità di analisi variabile col rischio associato alla posizione.
Coerentemente con quanto dettato dalla normativa, ad ogni data di bilancio viene verificata la presenza di elementi
oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento o gruppo di strumenti finanziari. Le posizioni che
presentano un andamento anomalo, in ossequio a quanto disposto dalla normativa di vigilanza, sono classificate in
funzione del grado di deterioramento nelle sofferenze, negli incagli o nei crediti scaduti (past due).
In particolare, sono classificati tra le sofferenze quei soggetti in stato di insolvenza, ancorché non accertato
giudizialmente, od in situazioni sostanzialmente equiparabili. La responsabilità della gestione di tale comparto è
affidato all’ufficio Presidio Monitoraggio Qualità del Credito. Le posizioni a sofferenza vengono valutate
analiticamente con la determinazione del relativo dubbio esito. L’esposizione netta viene poi attualizzata in funzione
della vita residua stimata al tasso del momento del passaggio dell’impiego a sofferenza.
Le partite incagliate comprendono le intere esposizioni per cassa e di firma dei clienti che si trovino in temporanea
situazione di difficoltà (finanziaria, patrimoniale, gestionale o connessa ad avversi cicli economici), situazione che
prevedibilmente potrà essere rimossa in un congruo periodo di tempo. La responsabilità della gestione di tale comparto
è affidata alla Filiale competente (dove è insediato il rapporto) coordinata dal Servizio Presidio Monitoraggio Qualità
del Credito. Le valutazioni sulla possibilità di recupero di tali crediti vengono effettuate forfettariamente ed in isolati
casi in forma analitica.
Sono infine collocati tra i past due i crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 (novanta) giorni rientranti nel portafoglio
regolamentare “Esposizioni garantite da immobili” (past due “per transazione”), nonché i crediti scaduti o sconfinanti
da oltre 90 (novanta) giorni, non coperti da garanzia ipotecaria, la cui esposizione risulti essere superiore al 5% del
totale accordato (past due “per controparte”) sulla base di quanto disposto dalla Banca d’Italia. La responsabilità della
gestione di tale comparto è sempre affidato alla Filiale competente con la supervisione del Servizio Presidio
Monitoraggio Qualità del Credito. Per i past due viene applicata una svalutazione collettiva calcolata in base alle
probabilità di ulteriore deterioramento rilevate statisticamente sulle serie storiche della Banca.
La Banca persegue l’obiettivo di contenere il rischio di credito, oltre che tramite un’adeguata valutazione del merito
creditizio, anche attraverso l’acquisizione di garanzie.
In considerazione del possibile mutamento degli scenari futuri e/o delle proprie strategie di mercato e gestionali, la
Banca potrà fare residualmente ricorso a ulteriori diverse tecniche di mitigazione, quali le Cartolarizzazioni o la
cessione di specifiche componenti del portafoglio crediti.
89
La Banca definisce le specifiche garanzie accettabili, le condizioni che ne richiedono obbligatoriamente l’assunzione e
gli scarti minimi da applicare. Inoltre vengono indicate le singole forme di garanzia che non possono essere accettate,
salvo i casi in cui si configurino con forme di protezione ulteriore rispetto a quelle minimali richieste in relazione al
rischio dell’operazione.
In ogni caso ogni forma di garanzia acquisita dalla Banca si configura come elemento accessorio dell’esposizione
garantita. Da ciò deriva che la valutazione circa la bontà dell’operazione di affidamento deve basarsi solo in via
residuale sulla garanzia. La valutazione deve quindi prendere in considerazione principalmente la capacità
dell’obbligato principale di far fronte ai propri impegni, a prescindere dalle eventuali garanzie fornite.
Le garanzie acquisite, a prescindere dalla loro qualificazione come CRM, devono essere sempre congrue rispetto
all’operazione garantita, ovvero qualitativamente e quantitativamente adeguate alla tipologia ed all’entità
dell’affidamento.
Le garanzie assunte dalla Banca, di tipo reale, personale o finanziario, per essere utilizzate ai fini della mitigazione del
rischio di credito (con benefici in termini di minore assorbimento patrimoniale), devono rispettare determinati “requisiti
di ammissibilità”. Questi ultimi si distinguono in requisiti sia generali che specifici e devono essere presenti non solo al
momento della costituzione della garanzia, ma per tutta la durata della stessa.
- Garanzie Ipotecarie
Relativamente alle garanzie ipotecarie su immobili, le politiche e le procedure aziendali assicurano che siano sempre
acquisite e gestite con modalità atte a garantirne l’opponibilità in tutte le giurisdizioni pertinenti e l’escutibilità in tempi
ragionevoli. In tale ambito, la Banca rispetta i seguenti principi normativi inerenti:
•
alla non dipendenza del valore dell’immobile in misura rilevante dal merito di credito del debitore;
•
alla indipendenza del soggetto incaricato dell’esecuzione della stima dell’immobile affinché non dia un valore
superiore al valore di mercato;
•
alla presenza di un’assicurazione contro il rischio danni sul bene oggetto di garanzia;
•
alla messa in opera di un’adeguata sorveglianza sul valore dell’immobile, al fine di verificare la sussistenza nel
tempo dei requisiti che permettono di beneficiare di un minor assorbimento patrimoniale sulle esposizioni
garantite;
•
al rispetto del rapporto massimo tra fido richiesto e valore dell’immobile posto a garanzia (loan to value): 80%
per gli immobili residenziali e 50% per quelli non residenziali;
•
alla destinazione d’uso dell’immobile e alla capacità di rimborso del debitore. Il processo di sorveglianza sul
valore dell’immobile oggetto di garanzia è svolto almeno ogni 3 (tre) anni per gli immobili residenziali e
annualmente per gli immobili di natura non residenziale.
- Garanzie Personali
La normativa definisce quali garanzie personali sono riconosciute come tecniche di attenuazione del rischio creditizio,
quali tipologie di garanti sono ammesse e quali ulteriori caratteristiche, oltre quelle di carattere generale
precedentemente descritte, devono possedere le garanzie per la loro ammissibilità. In generale, è considerato garanzia
personale l’impegno giuridico assunto esplicitamente dal fornitore di protezione di adempiere un’obbligazione nei
confronti della Banca in caso di mancato pagamento del debitore principale.
Possono quindi rientrare nella fattispecie, tra l’altro, la fideiussione, ivi compresa la “fideiussione omnibus”, la polizza
fideiussoria, il contratto autonomo di garanzia, l’avallo.
Al pari delle garanzie primarie vengono riconosciute anche le contro-garanzie (per contro-garanzie si intendono le
garanzie destinate a coprire un’operazione non in modo diretto, bensì una ulteriore garanzia) purché rispecchino gli
stessi requisiti delle garanzie primarie.
Non possono dare luogo a forme di garanzia personale, la delegazione di pagamento, gli anticipi su fatture salvo buon
fine, in quanto il debitore non assume alcun obbligo verso la banca creditrice.
In linea di massima, non dà luogo ad una garanzia personale la lettera di patronage, salvo che essa si configuri nella
sostanza come una vera e propria fideiussione o contratto autonomo di garanzia (lettera di patronage “forte”). Sono
riconosciute le garanzie mutualistiche di tipo personale (Confidi).
- Garanzie Finanziarie
La normativa definisce quali garanzie reali finanziarie sono riconosciute come tecniche di attenuazione del rischio
creditizio e quali ulteriori caratteristiche, oltre quelle di carattere generale precedentemente descritte, devono possedere
per la loro ammissibilità.
90
Sono riconosciuti come tecniche di attenuazione del rischio creditizio i diritti reali di garanzia e gli altri diritti a
contenuto equivalente aventi a oggetto attività connotate da un adeguato grado di liquidità e con valore di mercato
sufficientemente stabile nel tempo, quali l’oro, i depositi in contante ovvero gli altri strumenti di natura finanziaria
specificamente indicati nella normativa.
C) Sistemi di misurazione del rischio
La Banca ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi di credito misurabili utilizza le metodologie
standardizzate disposte da Banca d’Italia.
L’applicazione della citata metodologia comporta la suddivisione delle esposizioni in “portafogli” e l’applicazione a
ciascuno di essi di trattamenti prudenziali differenziati, eventualmente anche in funzione di valutazioni del merito
creditizio (rating esterni) rilasciate da agenzie esterne di valutazione del merito di credito ovvero da agenzie di credito
alle esportazioni riconosciute dalla Banca d’Italia (la Banca utilizza le valutazioni rilasciate dalla ECAI Moody’s).
Con riferimento all’allocazione delle posizioni nel portafoglio “esposizioni scadute” e, in particolare, al trattamento
delle esposizioni scadute/sconfinanti, la Banca ha deciso di adottare inizialmente l’approccio per controparte anche per
quei portafogli per i quali le nuove disposizioni prudenziali permettono l’adozione dell’approccio per transazione.
Per il calcolo dell’assorbimento del rischio di concentrazione single name la Banca utilizza il modello standard proposto
nelle Istruzioni di Vigilanza, mentre per l’assorbimento del rischio di concentrazione geo-settoriale viene utilizzato il
modello proposto dall’Associazione Bancaria Italiana in collaborazione con PricewaterhouseCoopers (PWC). Il rischio
residuo, per il quale non è previsto assorbimento di capitale, è misurato e monitorato tramite apposite elaborazioni
interne effettuate dalle differenti funzioni di controllo previste dalla Banca.
A fini gestionali, compatibilmente con la propria complessità organizzativa e di business, la Banca adotta metodologie
di valutazione del rischio che le consentono di analizzarlo secondo le seguenti dimensioni:
•
prodotto;
•
portafoglio;
•
natura dell’esposizione;
•
termini contrattuali e finanziari delle esposizioni;
•
esistenza di garanzie reali e personali;
•
rischio di insolvenza.
La Banca adotta sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare i rischi di credito in modo sia
aggregato che disgiunto. Le tecniche di misurazione dei rischi di credito utilizzate permettono in generale di valutare:
•
la qualità del credito;
•
la rischiosità espressa dal sistema di scoring;
•
la quota-parte delle esposizioni coperte da garanzie;
•
il grado di concentrazione del rischio.
La Banca svolge periodicamente delle prove di stress idonee a misurare la sensibilità dei rischi, e in particolare dei
rischi di credito, rispetto ad eventi estremi ma plausibili che la dovessero investire.
6.2.2
Rischio di mercato
A)
Definizione e rilevanza del rischio
Il rischio di mercato è il rischio generato dall’operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le
merci. I principali fattori che influenzano il livello di rischio assunto sono i seguenti: tassi di interesse (titoli
obbligazionari, derivati su tassi, strumenti del mercato monetario, etc.), tassi di cambio (posizioni in valute straniere),
prezzi di borsa (azioni, derivati azionari, etc.) e prezzi delle merci (petrolio, oro, etc.).
B)
Processo di gestione e controllo del rischio
Al fine di monitorare l’esposizione ai rischi di mercato, la Banca ha adottato normative interne che disciplinano il
processo di controllo del rischio di mercato e di esame tempestivo delle operazioni che eccedono i limiti definiti dal
sistema di deleghe di cui la Banca si è dotata.
In tale ambito ha predisposto le misure necessarie ad assicurare l’istituzione, il mantenimento ed il corretto
funzionamento del sistema di monitoraggio, in coerenza con il modello di business ed il grado di esposizione ai rischi
definito dal consiglio di amministrazione.
91
In particolare, per ciò che riguarda le posizioni afferenti il portafoglio di negoziazione ai fini di Vigilanza, sono stati
istituiti i limiti in termini di VAR, rating, liquidità del titolo e concentrazione dell’esposizioni verso singoli emittenti.
Sono inoltre stati definiti per ogni singolo strumento finanziario delle soglie di massima perdita sostenibili e dei limiti in
termini di deprezzamento rispetto al valore di carico.
Per il monitoraggio e controllo dei rischi di mercato sono prodotti, con periodicità stabilita, flussi informativi verso gli
organi societari e le unità organizzative coinvolte, attinenti specifici fenomeni da monitorare e le grandezze aggregate
relative alla composizione del portafoglio di negoziazione della Banca.
La Banca valuta tempo per tempo l’opportunità di effettuare operazioni di dismissione di specifici asset (del portafoglio
di negoziazione di Vigilanza HFT) ovvero di copertura dei rischi di mercato in funzione del mutamento dei fattori di
rischio (tassi di interessi, tassi di cambio, etc).
C)
Sistemi di misurazione del rischio
La Banca misura l’esposizione al rischio mercato utilizzando modelli di calcolo gestionali, tra gli altri il VAR, recepiti
come detto nelle deleghe e tramite la metodologia emanata dalla normativa di Vigilanza.
Tra le diverse opzioni offerte dalla normativa, la Banca ha scelto la metodologia standardizzata per la determinazione
dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato. Tale metodologia prevede il calcolo del requisito sulla base del
c.d. “approccio a blocchi” (building-block approach), secondo il quale il requisito complessivo è dato dalla somma dei
requisiti di capitale determinati a fronte dei singoli rischi di mercato.
6.2.3
Rischio di liquidità
A)
Definizione e rilevanza del rischio
Si definisce “rischio di liquidità” la possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a
causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di vendere attività sul mercato (asset liquidity
risk) per far fronte allo sbilancio da finanziare o che, comunque, sia costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai
propri impegni.
B)
Processo di gestione e controllo del rischio
Le regole di gestione del rischio di liquidità rispondono a due obiettivi prioritari: la gestione della liquidità operativa
con la finalità di garantire la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento per cassa, previsti e
imprevisti, per un periodo di 12 (dodici) mesi e la gestione della liquidità strutturale intesa come attività volta a
mantenere un adeguato rapporto tra passività complessive e attività a medio/lungo termine finalizzato ad evitare
pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine.
Il processo di gestione e di controllo del rischio in esame è disegnato in funzione del limite stabilito e strutturato in
modo che l’eventuale superamento di detti limiti sia prontamente sottoposto all’attenzione degli opportuni livelli di
responsabilità. Gli obiettivi della fase in esame sono:
•
il monitoraggio continuo del sistema di soglie di attenzione poste ai diversi livelli di responsabilità, al fine di
perseguire un effettivo governo del rischio di liquidità;
•
la produzione di informativa e reportistica accurata e tempestiva per le unità organizzative responsabili delle
attività di gestione e di controllo.
Inoltre, per ciò che riguarda le posizioni afferenti il portafoglio di tesoreria, sono stati istituiti limiti in ordine agli
strumenti ammessi, agli emittenti, alle controparti ed alle tipologie di operazioni.
C)
Sistemi di misurazione del rischio
La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio di liquidità. Per
quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul monitoraggio degli indicatori di LCR (Liquidity
Coverage Ratio), sul rispetto dei limiti normativi sul livello di riserva obbligatoria e sulla misurazione della Maturity
Ladder fino ad 1 (un) anno.
Per la misurazione e il controllo del rischio della liquidità strutturale la Banca assume a riferimento le regole sulla
trasformazione delle scadenze così come definite dalle Istruzioni di Vigilanza ed ha intrapreso un percorso per
l’introduzione dell’indicatore NSRF (Net Stable Funding Ratio) di Basilea 3. Tale indicatore viene monitorato
mensilmente in previsione dell’introduzione ufficiale prevista per il 2018.
La Banca si è dotata, infine, di un Piano di Emergenza atto ad individuare le azioni da porre in essere per garantire lo
svolgimento dell’operatività sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni di stress o di crisi di
liquidità, caratterizzate da bassa probabilità di accadimento, ma da elevati impatti economici.
92
6.2.4
Rischio di tasso
A)
Definizione e rilevanza del rischio
Il rischio di tasso rappresenta il rischio attuale o prospettico di diminuzione di valore del patrimonio derivante dagli
impatti delle variazioni avverse dei tassi di interesse sulle attività diverse da quelle allocate nel portafoglio di
negoziazione di vigilanza.
Le fonti del rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Banca sono individuabili principalmente nei processi del
credito, della raccolta e della finanza essendo il portafoglio bancario costituito prevalentemente da crediti e dalle varie
forme di raccolta dalla clientela.
B)
Processo di gestione e controllo del rischio
La funzione di Gestione dei Rischi controlla periodicamente che l’esposizione effettiva del rischio di tasso sia coerente
con quanto previsto in sede di pianificazione strategica. Degli esiti dell’attività di analisi svolta informa il Comitato di
Direzione al fine di porre in essere le eventuali azioni correttive ovvero esaminare l’andamento generale del rischio.
Con cadenza mensile vengono utilizzati i modelli indicati dall’Organo di Vigilanza (supervisory test), sia con
riferimento alle disposizioni normative previste dal 6° aggiornamento della Circolare 263/06 di Banca d’Italia sia con
riferimento a quelle precedentemente in vigore, al fine di monitorare gli impatti che le oscillazioni nelle curve dei tassi
hanno sul valore economico del patrimonio netto. Le evidenze di tale analisi sono comunicate al Comitato di Direzione.
Le prove di stress sul rischio in esame vengono effettuate almeno una volta a semestre e vengono rivisitate ed
eventualmente aggiornate almeno una volta l’anno.
C)
Sistemi di misurazione del rischio
L’esposizione al rischio tasso di interesse viene monitorata utilizzando differenti modelli attraverso l’analisi degli
impatti che oscillazioni nelle curve dei tassi hanno sul reddito della Banca (Maturity Gap) e sul valore economico del
Patrimonio netto (Duration Gap).
La misurazione del rischio di tasso in termini di variazione del margine di interesse viene effettuata, come detto,
attraverso il metodo “Maturity Gap”. Tale approccio analizza congiuntamente i tempi di riprezzamento delle attività e
delle passività di bilancio sensibili ai tassi e determina la variazione del margine di interesse atteso nei 12 (dodici) mesi
successivi a seguito di un’oscillazione dei tassi di mercato.
La misurazione del rischio di tasso in termini di variazione del Patrimonio Netto viene effettuata secondo il metodo
“Duration Gap”. Tale approccio analizza congiuntamente il valore attuale delle attività e delle passività della Banca e
determina la variazione del valore del Patrimonio Netto a seguito di un’oscillazione dei tassi di mercato. Il modello si
sviluppa su un orizzonte temporale di 30 (trenta) anni, utilizzando le duration e le convexity delle varie voci della
Banca, comprese quelle delle poste a vista, per stimare l’impatto sul Patrimonio di ipotetiche variazioni della curva dei
tassi.
6.2.5
Rischi operativi
A)
Definizione e rilevanza del rischio
Il rischio operativo, così come definito dalla nuova regolamentazione prudenziale, è il rischio di subire perdite derivanti
dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Tale
definizione include il rischio legale (ovvero il rischio di subire perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da
responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie), ma non considera quello di reputazione e
quello strategico.
B)
Processo di gestione e controllo del rischio
Il processo di monitoraggio e controllo consiste nell’analisi dei risultati ottenuti dall’attività di misurazione al fine di
presidiare il rispetto delle soglie di attenzione e di prevenire l’accadimento di eventi dannosi, anche attraverso la
comunicazione ad altre entità organizzative di situazioni anomale e l’adozione di soluzioni “ad hoc”.
L’Area Controlli è la principale funzione aziendale coinvolta nel processo di monitoraggio e controllo del rischio
operativo. Tale funzione ha il compito di raccogliere i dati di perdita operativa generati dalla Rete e dalle funzioni
interne. I dati reperiti vengono classificati per tipologia di evento, linea di business da cui sono stati generati e fattore di
rischio sottostante.
L’attività di controllo viene sintetizzata in specifici report periodici e gli interventi assunti a mitigazione dei rischi
manifestatisi sono trasmessi alle funzioni interessate per le attività di competenza.
La Banca, ai fini del contenimento del rischio operativo, tra le altre, pone in essere le seguenti misure di
mitigazione/trasferimento del rischio stesso:
93

per i servizi gestiti in outsourcing, controlli sul rispetto di quanto contrattualizzato, anche sul piano qualitativo;

definizione di strumenti assicurativi per il trasferimento del rischio derivante da frodi esterne, rapine o incidenti
operativi;

l’adozione di un “Piano di Continuità Operativa”, volto a cautelare la Banca a fronte di eventi critici che
possono inficiarne la piena operatività. In tale ottica, si è provveduto ad istituire le procedure operative da
attivare per fronteggiare gli scenari di crisi, attribuendo, a tal fine, ruoli e responsabilità dei diversi attori
coinvolti;

l’aggiornamento periodico del Documento Programmatico della Sicurezza (DPS).
C) Sistemi di misurazione del rischio
Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte dei rischi operativi, la Banca ha deliberato
l’applicazione del metodo base (Basic Indicator Approach - BIA). Sulla base di tale metodologia, il requisito
patrimoniale a fronte dei rischi operativi viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media
delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione.
6.2.6
Rischio di Reputazione
A)
Definizione e rilevanza del rischio
È il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa della Banca
da parte di soci, clienti, controparti ed in generale qualunque soggetto portatore di interesse.
B)
Processo di gestione e controllo del rischio
Gli indirizzi strategici riguardanti il rischio reputazionale sono definiti dal consiglio di amministrazione. Al Direttore
Generale è rimesso il compito di verificare l’attuazione degli indirizzi disposti dal consiglio di amministrazione.
L’area Controllo e Rischi è responsabile del monitoraggio del rischio in questione, all’interno della quale sono collocate
le Funzioni di Conformità, Antiriciclaggio e di gestione dei reclami.
La Banca provvede ad analizzare i principali processi di business per verificarne la conformità con le norme attinenti,
principalmente emanate da Banca d’Italia e Consob. La verifica è attuata in particolare su:
•
trasparenza nell’applicazione di condizioni e costi nei prodotti e nei servizi offerti;
•
tempi di perfezionamento delle operazioni;
•
rispetto delle normative sulla privacy;
•
professionalità del personale;
•
adeguatezza servizi di investimento;
•
presidio aree a rischio commissione reati ex D.L. 231/2001.
Per ciascuno dei suddetti fattori sono intraprese delle specifiche azioni volte a minimizzare un eventuale impatto
negativo a livello reputazionale: la continuità dei servizi è garantita dal piano di Continuità Operativa; l’accuratezza
dell’esecuzione dei servizi e la puntualità dei controlli sono garantite dall’attività di presidio che fa capo alle unità
operative preposte a monitorare i processi connessi ai diversi servizi e ai controlli; la solidità dei processi è garantita sia
dal momento della fase progettuale del nuovo servizio, sia per tutto il percorso della sua vita.
L’importanza attribuita dalla Banca al mantenimento del proprio standing reputazionale è riflessa dalla costante
attenzione alle tematiche di carattere socio-economico ed ambientale, nonché dalla qualità dei prodotti offerti alla
propria clientela, dal livello dei servizi resi alla stessa e dall’adeguatezza e trasparenza delle condizioni economiche
applicate.
Assume, in tale ambito, estrema importanza la capacità di implementare idonee misure, anche di carattere
organizzativo, per preservare la Banca da eventi che possano generare impatti negativi indotti da un deterioramento
della propria reputazione ed assicurare un’adeguata attenuazione degli impatti derivanti dall’eventuale manifestazione
degli stessi.
A tale fattore di controllo interno si aggiunge il contesto culturale (cooperazione, mutualità e localismo) dal quale la
Banca trae le sue origini, mutuandone i propri valori cardinali, e nel quale si trova ad operare.
94
6.3
Principali mercati in cui opera l’Emittente
6.3.1
BCC Centropadana
La clientela di riferimento è costituita soprattutto da famiglie/consumatori, artigiani e piccole-medie imprese.
A fianco di questa clientela, che caratterizza in prevalenza il tessuto economico del territorio di competenza, sono ben
avviati rapporti nei confronti del mondo dell’associazionismo, delle scuole, e delle amministrazioni pubbliche.
L’Emittente, al 30 giugno 2013, opera con n. 48 Agenzie e n. 5 sportelli di tesoreria. La competenza territoriale, che
comprende il territorio dei Comuni ove l’Emittente ha le proprie succursali, nonché i Comuni ad essi limitrofi, sono
localizzati in 3 regioni e 6 provincie.
I Comuni nei quali la Banca può operare sono quindi 177, come indicato nella tabella che segue:
Regione
Comuni
LOMBARDIA
Provincia
141
Comuni
PAVIA
83
EMILIA-ROMAGNA
20
LODI
48
PIEMONTE
16
PIACENZA
20
ALESSANDRIA
16
Totale
177
CREMONA
9
MILANO
1
Totale
177
La Rete delle Filiali è organizzata in 4 (quattro) Aree territoriali: Basso Lodigiano, Lodi, Banina, Oltrepo. La Fusione
non ha comportato modifiche al numero della Aree Territoriali, ma solo un ridisegno delle stesse per ricomprendere le
filiali della Banca incorporata.
6.4
La Rete Territoriale
Le tabelle seguenti illustrano le quote di mercato a destinazione al 30 giugno 2013 e 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 per
provincia, per Depositi ed Impieghi.
Dati al 30 giugno 2013 che ricomprendono anche BCC Creta avendo la Fusione avuto efficacia dal 1 giugno 2013.
Provincia
Sportelli
Banca
Sportelli
Sistema*
Q.ta
sportelli
Depositi
Banca
Depositi
Sistema(*)
Q.ta %
Depositi
Impieghi
Banca
Impieghi
Sistema(*)
Q.ta %
Depositi
ALESSANDRIA
2
310
0,65%
11
5.802
0,18%
15
8.523
0,18%
CREMONA
1
283
0,35%
15
4.669
0,32%
35
9.840
0,36%
20
159
12,58%
454
3.101
14,63%
594
6.131
9,70%
MILANO
1
1987
0,05%
35
196.252
0,02%
50
441.391
0,01%
PIACENZA
7
225
3,11%
134
4.817
2,79%
219
7.056
3,11%
17
340
5,00%
254
6.903
3,68%
374
8.722
4,29%
LODI
PAVIA
TOTALI
48
3304
1,45%
903
221.544
0,41%
1.288
481.663
(*) I dati del Sistema sono aggiornati al 31.12.2012. Il dato semestrale non è disponibile nei Bollettini Statistici di Banca d'Italia (ns. fonte).
0,27%
Dati al 31 dicembre 2012, che ricomprendono anche BCC Creta
Provincia
Sportelli
Banca
Sportelli
Sistema
Quota
sportelli
Depositi
Banca
Depositi
Sistema
Quota %
Depositi
Impieghi
Banca
Impieghi
Sistema
Quota %
Impieghi
ALESSANDRIA
2
310
0,65%
6
5.802
0,10%
10
8.523
0,12%
CREMONA
1
283
0,35%
16
4.669
0,34%
36
9.840
0,37%
20
159
12,58%
412
3.101
13,29%
592
6.131
9,66%
MILANO
1
1.987
0,05%
36
196.252
0,02%
51
441.391
0,01%
PIACENZA
8
225
3,56%
87
4.817
1,81%
220
7.056
3,12%
16
340
4,71%
234
6.903
3,39%
367
8.722
4,21%
Totali
48
3.304
1,45%
(Fonte dati Sistema: Bollettino statistico Banca d’Italia).
791
221.544
0,36%
1.276
481.663
0,26%
LODI
PAVIA
95
Dati al 31 dicembre 2011
Provincia
Sportelli
Banca
Sportelli
Sistema
Q.ta
sportelli
Depositi
Banca
Depositi
Sistema
Q.ta %
Depositi
Impieghi
Banca
Impieghi
Sistema
Q.ta %
Depositi
ALESSANDRIA
1
309
0,32%
2
5.357
0,04%
2
8.893
0,03%
CREMONA
1
292
0,34%
14
4.587
0,29%
38
9.922
0,38%
20
162
12,35%
368
3.499
10,52%
620
6.287
9,87%
1
2049
0,05%
35
166.742
0,02%
52
460.152
0,01%
1
218
0,46%
22
4.549
0,49%
137
7.328
1,87%
16
334
4,79%
190
6.663
2,85%
387
8.819
4,38%
TOTALI
40
3364
1,19%
(Fonte dati Sistema : Bollettino statistico Banca d’Italia).
631
191.397
0,33%
1.237
501.401
0,25%
LODI
MILANO
PIACENZA
PAVIA
Dati al 31 dicembre 2010
Provincia
Sportelli
Banca
Sportelli
Sistema
Q.ta
sportelli
Depositi
Banca
Depositi
Sistema
Q.ta %
Depositi
Impieghi
Banca
Impieghi
Sistema
Q.ta %
Depositi
ALESSANDRIA
0
305
0,00%
0
5.361
0,00%
0
8.838
0,00%
CREMONA
1
293
0,34%
14
4.611
0,31%
37
9.481
0,39%
20
165
12,12%
352
4.055
8,68%
562
6.179
9,09%
MILANO
1
2056
0,05%
39
156.725
0,03%
50
422.839
0,01%
PIACENZA
1
216
0,46%
21
4.420
0,47%
118
7.440
1,58%
16
334
4,79%
184
6.608
2,79%
369
8.589
4,30%
TOTALI
39
3369
1,16%
(Fonte dati Sistema : Bollettino statistico Banca d’Italia).
611
181.780
0,34%
1.136
463.366
0,25%
LODI
PAVIA
6.4.1
La Rete Territoriale di BCC Centropadana
Comuni di operatività
Qui di seguito si evidenzia la mappa geografica della zona di competenza territoriale dell’Emittente, ai sensi delle
Disposizioni di Vigilanza:
Elenco comuni:
N.
Comune
Prov.
Regione
1 ALBAREDO ARNABOLDI
PV
LOMBARDIA
2 ALBUZZANO
PV
LOMBARDIA
3 ALESSANDRIA
AL
4 ARENA PO
5 BADIA PAVESE
N.
Comune
Prov.
Regione
15 BOSCO MARENGO
AL
PIEMONTE
16 BREMBIO
LO
LOMBARDIA
PIEMONTE
17 BRONI
PV
LOMBARDIA
PV
LOMBARDIA
18 CALENDASCO
PC
EMILIA-R.
PV
LOMBARDIA
19 CALVIGNANO
PV
LOMBARDIA
6 BARBIANELLO
PV
LOMBARDIA
20 CAMAIRAGO
LO
LOMBARDIA
7 BASTIDA PANCARANA
PV
LOMBARDIA
21 CAMPOSPINOSO
PV
LOMBARDIA
8 BELGIOIOSO
PV
LOMBARDIA
22 CANNETO PAVESE
PV
LOMBARDIA
9 BERTONICO
LO
LOMBARDIA
23 CAORSO
PC
EMILIA-R.
10 BOFFALORA D’ADDA
LO
LOMBARDIA
24 CAPPELLA CANTONE
CR
LOMBARDIA
11 BORGARELLO
PV
LOMBARDIA
25 CARBONARA AL TICINO
PV
LOMBARDIA
12 BORGHETTO LODIGIANO
LO
LOMBARDIA
26 CARBONARA SCRIVIA
AL
PIEMONTE
13 BORGO PRIOLO
PV
LOMBARDIA
27 CAREZZANO
AL
PIEMONTE
14 BORGO SAN GIOVANNI
LO
LOMBARDIA
28 CASALNOCETO
AL
PIEMONTE
96
N.
Prov.
Regione
Prov.
Regione
29 CASALPUSTERLENGO
Comune
LO
LOMBARDIA
N.
80 MARCIGNAGO
Comune
PV
LOMBARDIA
30 CASATISMA
PV
LOMBARDIA
81 MARUDO
LO
LOMBARDIA
31 CASEI GEROLA
PV
LOMBARDIA
82 MASSALENGO
LO
LOMBARDIA
32 CASELLE LANDI
LO
LOMBARDIA
83 MELETI
LO
LOMBARDIA
33 CASTEGGIO
CASTELLETTO DI
34 BRANDUZZO
CASTELNUOVO BOCCA
35 D’ADDA
PV
LOMBARDIA
84 MIRADOLO TERME
PV
LOMBARDIA
PV
LOMBARDIA
LO
LOMBARDIA
LO
LOMBARDIA
85 MONTANASO LOMBARDO
MONTEBELLO DELLA
86 BATTAGLIA
PV
LOMBARDIA
36 CASTELNUOVO SCRIVIA
AL
PIEMONTE
87 MONTICELLI PAVESE
PV
LOMBARDIA
37 CASTIGLIONE D’ADDA
LO
LOMBARDIA
88 MONTU’ BECCARIA
PV
LOMBARDIA
38 CASTIRAGA VIDARDO
LO
LOMBARDIA
89 MULAZZANO
LO
LOMBARDIA
39 CAVA MANARA
PV
LOMBARDIA
90 OLIVA GESSI
PV
LOMBARDIA
40 CAVACURTA
LO
LOMBARDIA
91 ORIO LITTA
LO
LOMBARDIA
41 CERTOSA DI PAVIA
PV
LOMBARDIA
92 OSPEDALETTO LODIGIANO
LO
LOMBARDIA
42 CERVESINA
PV
LOMBARDIA
93 PADERNA
AL
PIEMONTE
43 CHIGNOLO PO
PV
LOMBARDIA
94 PANCARANA
PV
LOMBARDIA
44 CIGOGNOLA
PV
LOMBARDIA
95 PAVIA
PV
LOMBARDIA
45 CODEVILLA
PV
LOMBARDIA
96 PIACENZA
PC
EMILIA-R.
46 CODOGNO
LO
LOMBARDIA
97 PIETRA DE’ GIORGI
PV
LOMBARDIA
47 COPIANO
PV
LOMBARDIA
98 PIEVE FISSIRAGA
LO
LOMBARDIA
48 CORANA
PV
LOMBARDIA
99 PIEVE PORTO MORONE
49 CORNEGLIANO LAUDENSE
LO
LOMBARDIA
50 CORNO GIOVINE
LO
LOMBARDIA
51 CORNOVECCHIO
LO
LOMBARDIA
52 CORTE PALASIO
LO
LOMBARDIA
53 CORTEOLONA
PV
LOMBARDIA
54 CORVINO SAN QUIRICO
PV
LOMBARDIA
55 COSTA DE’ NOBILI
PV
LOMBARDIA
56 CROTTA D’ADDA
CR
LOMBARDIA
57 CURA CARPIGNANO
PV
LOMBARDIA
58 DOVERA
CR
LOMBARDIA
59 FILIGHERA
PV
LOMBARDIA
60 FOMBIO
LO
LOMBARDIA
61 FORMIGARA
CR
LOMBARDIA
62 GALGAGNANO
LO
LOMBARDIA
63 GENZONE
PV
LOMBARDIA
64 GERENZAGO
PV
LOMBARDIA
65 GODIASCO
PV
LOMBARDIA
66 GOMBITO
CR
67 GOSSOLENGO
PC
68 GRAFFIGNANA
PV
LOMBARDIA
100 PIZZALE
PV
LOMBARDIA
101 PIZZIGHETTONE
CR
LOMBARDIA
102 PODENZANO
PC
EMILIA-R.
103 PONTECURONE
AL
PIEMONTE
104 PONTENURE
PC
EMILIA-R.
105 PORTALBERA
PV
LOMBARDIA
106 POZZOLO FORMIGARO
AL
PIEMONTE
107 REDAVALLE
PV
LOMBARDIA
108 RETORBIDO
PV
LOMBARDIA
109 RIVANAZZANO TERME
PV
LOMBARDIA
110 ROBECCO PAVESE
PV
LOMBARDIA
111 ROCCA SUSELLA
PV
LOMBARDIA
112 RONCARO
PV
LOMBARDIA
113 ROTTOFRENO
PC
EMILIA-R.
114 SALE
AL
PIEMONTE
115 SAN BASSANO
CR
LOMBARDIA
PV
LOMBARDIA
LOMBARDIA
116 SAN CIPRIANO PO
SAN COLOMBANO AL
117 LAMBRO
MI
LOMBARDIA
EMILIA-R.
118 SAN FIORANO
LO
LOMBARDIA
LO
LOMBARDIA
119 SAN GENESIO ED UNITI
PV
LOMBARDIA
69 GRAGNANO TREBBIENSE
GRUMELLO CREMONESE ED
70 UNITI
PC
EMILIA-R.
120 SAN MARTINO IN STRADA
LO
LOMBARDIA
CR
LOMBARDIA
121 SAN MARTINO SICCOMARIO
PV
LOMBARDIA
71 GUARDAMIGLIO
LO
LOMBARDIA
122 SAN ROCCO AL PORTO
LO
LOMBARDIA
72 INVERNO E MONTELEONE
PV
LOMBARDIA
123 SANTA CRISTINA E BISSONE
73 LIVRAGA
LO
LOMBARDIA
74 LODI
LO
LOMBARDIA
75 LODI VECCHIO
LO
LOMBARDIA
76 LUNGAVILLA
PV
LOMBARDIA
77 MACCASTORNA
LO
LOMBARDIA
78 MAGHERNO
PV
LOMBARDIA
79 MALEO
LO
LOMBARDIA
PV
LOMBARDIA
124 SANT’ALESSIO CON VIALONE PV
LOMBARDIA
125 SANT’ANGELO LODIGIANO
LO
LOMBARDIA
126 SANTO STEFANO LODIGIANO
LO
LOMBARDIA
127 SAREZZANO
AL
PIEMONTE
128 SECUGNAGO
LO
LOMBARDIA
129 SENNA LODIGIANA
LO
LOMBARDIA
130 SILVANO PIETRA
PV
LOMBARDIA
131 SOMAGLIA
LO
LOMBARDIA
97
N.
Prov.
Regione
132 SPESSA
Comune
PV
LOMBARDIA
133 SPINETO SCRIVIA
AL
PIEMONTE
134 SPINO D’ADDA
CR
LOMBARDIA
135 STRADELLA
TAVAZZANO CON
136 VILLAVESCO
PV
LOMBARDIA
LO
LOMBARDIA
137 TERRANOVA DEI PASSERINI
LO
LOMBARDIA
138 TORRAZZA COSTE
PV
LOMBARDIA
139 TORRE D’ARESE
PV
LOMBARDIA
140 TORRE D’ISOLA
PV
LOMBARDIA
141 TORTONA
AL
PIEMONTE
142 TRAVACO’ SICCOMARIO
PV
LOMBARDIA
143 TURANO LODIGIANO
LO
LOMBARDIA
144 VALERA FRATTA
LO
LOMBARDIA
145 VALLE SALIMBENE
PV
LOMBARDIA
146 VERRETTO
PV
LOMBARDIA
147 VIGUZZOLO
AL
PIEMONTE
148 VILLALVERNIA
AL
PIEMONTE
149 VILLANOVA DEL SILLARO
LO
LOMBARDIA
150 VILLANTERIO
PV
LOMBARDIA
151 VILLAROMAGNANO
AL
PIEMONTE
152 VISTARINO
PV
LOMBARDIA
153 VOGHERA
PV
LOMBARDIA
154 ZELO BUON PERSICO
LO
LOMBARDIA
155 ZENEVREDO
PV
LOMBARDIA
156 AGAZZANO
PC
EMILIA-R.
157 BOBBIO
PC
EMILIA-R.
158 BORGONOVO VAL TIDONE
PC
EMILIA-R.
159 CAMINATA
PC
EMILIA-R.
160 CASTEL SAN GIOVANNI
PC
EMILIA-R.
161 GOLFERENZO
PV
LOMBARDIA
162 NIBBIANO
PC
EMILIA-R.
163 PECORARA
PC
EMILIA-R.
164 PIANELLO VAL TIDONE
PC
EMILIA-R.
165 PIOZZANO
PC
EMILIA-R.
166 ROMAGNESE
PV
LOMBARDIA
167 ROVESCALA
PV
LOMBARDIA
168 RUINO
PV
LOMBARDIA
169 SAN DAMIANO AL COLLE
PV
LOMBARDIA
170 SANTA MARIA DELLA VERSA
PV
LOMBARDIA
171 SARMATO
PC
EMILIA-R.
172 TRAVO
PC
EMILIA-R.
173 VOLPARA
PV
LOMBARDIA
174 ZAVATTARELLO
PV
LOMBARDIA
175 CANEVINO
PV
LOMBARDIA
176 ZIANO PIACENTINO
PC
EMILIA-R.
177 BOSNASCO
PV
LOMBARDIA
98
Le tabelle sottostanti riportano la ripartizione dei volumi per zona territoriale dell’Emittente. I dati sono espressi in
migliaia di Euro.
Raccolta Diretta *
(Valori in migliaia di Euro)
A. AREA
2013_06
2012_12
Variazione
Var. %
A1 AREA BASSO LODIGIANO
722.056
541.556
+ 180.500
+ 33,33%
Peso %
45,91%
A2 AREA BANINA
264.817
273.519
- 8.702
- 3,18%
16,84%
A3 AREA LODI
298.877
275.621
+ 23.256
+ 8,44%
19,00%
A4 AREA OLTREPO’ PAVESE
286.981
255.973
+ 31.008
+ 12,11%
18,25%
1.572.732
1.346.669
+ 226.063
+ 16,79%
A. AREA
2013_06
2012_12
Variazione
Var. %
Peso %
A1 AREA BASSO LODIGIANO
182.792
195.685
- 12.893
- 6,59%
41,91%
A2 AREA BANINA
87.062
38.183
+ 48.879
+ 128,01%
19,96%
A3 AREA LODI
89.651
91.642
- 1.991
- 2,17%
20,56%
A4 AREA OLTREPO’ PAVESE
76.602
74.289
+ 2.313
+ 3,11%
17,56%
436.107
399.799
+ 36.308
+ 9,08%
A. AREA
2013_06
2012_12
Variazione
Var. %
Peso %
A1 AREA BASSO LODIGIANO
538.356
530.058
+ 8.298
+ 1,57%
41,79%
A2 AREA BANINA
226.130
131.672
+ 94.458
+ 71,74%
17,55%
A3 AREA LODI
258.861
254.276
+ 4.585
+ 1,80%
20,09%
A4 AREA OLTREPO’ PAVESE
264.968
255.711
+ 9.257
+ 3,62%
20,57%
1.288.315
1.171.717
+ 116.598
+ 9,95%
Raccolta Indiretta *
(Valori in migliaia di Euro)
Impieghi Vivi
(Valori in migliaia di Euro)
(*) saldi contabili mensili da Controllo di Gestione.
Si precisa che per “Impieghi Vivi” si intende gli impieghi alla clientela non comprensivi delle posizioni a sofferenza.
Raccolta Diretta *
(Valori in migliaia di Euro)
A.
A1
A2
A3
A4
AREA
AREA BASSO LODIGIANO
AREA BANINA
AREA LODI
AREA OLTREPO' PAVESE
2011_12
643.051
148.728
244.422
222.412
1.258.613
2010_12
650.762
152.275
221.210
220.934
1.245.181
Variazione
-7.711
-3.547
23.212
1.478
13.432
Var. %
- 1,18%
- 2,33%
+ 10,49%
+ 0,67%
+ 1,08%
Peso %
51,09%
11,82%
19,42%
17,67%
2011_12
198.107
39.694
97.666
75.203
410.670
2010_12
190.325
43.221
93.848
78.615
406.009
Variazione
7.782
-3.527
3.818
-3.412
4.661
Var. %
+ 4,09%
- 8,16%
+ 4,07%
- 4,34%
+ 1,15%
Peso %
48,24%
9,67%
23,78%
18,31%
2011_12
572.286
145.863
268.419
2010_12
537.148
152.319
219.548
Variazione
35.138
-6.456
48.871
Var. %
+ 6,54%
- 4,24%
+ 22,26%
Peso %
46,28%
11,80%
21,71%
Raccolta Indiretta *
A.
A1
A2
A3
A4
AREA
AREA BASSO LODIGIANO
AREA BANINA
AREA LODI
AREA OLTREPO' PAVESE
Raccolta Impieghi Vivi
A.
A1
A2
A3
AREA
AREA BASSO LODIGIANO
AREA BANINA
AREA LODI
99
A4 AREA OLTREPO' PAVESE
250.077
1.236.645
227.353
1.136.368
22.724
100.277
+ 10,00%
+ 8,82%
20,22%
(*) saldi contabili mensili da Controllo di Gestione
Nel 2011 le Aree Territoriali erano 3, contro le attuali 4, per rendere confrontabili i dati abbiamo ricondotto le filiali all'attuale configurazione delle
Aree
6.5
Fattori eccezionali che hanno influito sull’attività dell’Emittente o sui mercati di riferimento
Non si sono verificati fatti rilevanti o eventi eccezionali, relativi alle attività della Banca, tali da influire sulle
informazioni di cui ai precedenti paragrafi.
6.6
Dipendenza dell’Emittente da brevetti o licenze, da contratti industriali, commerciali o finanziari, o da
nuovi procedimenti di fabbricazione
Alla Data del Prospetto Informativo, anche in considerazione della natura dell’attività svolta, l’Emittente non dipende
dall’utilizzo di brevetti, licenze, contratti industriali, commerciali o finanziari, concessioni ovvero da procedimenti di
fabbricazione.
6.7
Fonti delle dichiarazioni formulate dall’Emittente riguardo alla propria posizione concorrenziale
La fonte dei dati sulla posizione concorrenziale è costituita dai dati estratti dal sistema interno di ISIDE, impostato sui
dati relativi alla base pubblica di Banca d’Italia ed alla matrice dei conti. Il sistema è fornito da: ISIDE.
Eventuali altre fonti di informazione sono comunque espressamente indicate.
100
7.
7.1
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Descrizione del Gruppo facente capo all’Emittente
Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non appartiene ad un gruppo bancario ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs.
385/93.
7.2
Società controllate e collegate dall’Emittente
Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non controlla in via esclusiva , né di diritto né di fatto, alcuna società e
non vi è alcuna società collegata alla Banca e sottoposta ad influenza notevole della stessa.
101
8.
8.1
8.1.1
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
Informazioni relative ad immobilizzazioni materiali esistenti o previste, compresi beni affittati
BCC Centropadana
Si illustra di seguito la situazione delle immobilizzazioni materiali dell’Emittente al 30 giugno 2013 (come risultante
dal resoconto semestrale al 30 giugno 2013) e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 (come risultanti dai corrispondenti
bilanci di esercizio).
Immobilizzazioni materiali
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
terreni e fabbricati
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
16.072
14.883
11.736
12.101
mobili
680
617
643
570
Impianti elettronici
229
260
364
518
Altre
702
648
691
639
17.683
16.408
13.434
13.828
TOTALE
Elenco analitico dei beni immobili dell’Emittente.
Al 30 giugno 2013, l’Emittente aveva in proprietà beni immobili per un valore di bilancio di Euro 20.744 migliaia.
La seguente tabella riporta il valore di bilancio dei beni immobili al 30 giugno 2013 e per gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012, 2011 e 2010 nonché il costo storico come rivalutato al momento del passaggio ai principi contabili
internazionali IAS / IFRS.
(Valori in Euro)
Ubicazione
Destinazione
Costo storico
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
3.114.416,08
2.453.010,71
2.491.940,91
2.569.801,31
2.647.661,71
Immobili strumentali
Guardamiglio - Piazza IV Novembre, 11
Sede / Agenzia 1
Guardamiglio - Piazza IV Novembre, 11
Sede / Agenzia 1-terreno
220.000,00
220.000,00
220.000,00
220.000,00
220.000,00
Maleo - Via A.Manzoni, 6
Agenzia 2
514.128,87
395.213,02
402.924,95
418.348,82
433.772,69
Maleo - Via A.Manzoni, 6
Agenzia 2-terreno
18.000,00
18.000,00
18.000,00
18.000,00
18.000,00
Meleti - Via Dossino, 5
Agenzia 3
187.961,43
140.031,29
142.850,71
148.489,55
154.128,39
Meleti - Via Dossino, 5
Agenzia 3-terreno
16.000,00
16.000,00
16.000,00
16.000,00
16.000,00
Codogno - Via Galileo Galilei, 36
Agenzia 4
1.209.295,66
900.925,27
919.064,70
955.343,57
991.622,44
Codogno - Via Galileo Galilei, 36
Agenzia 4-terreno
115.000,00
115.000,00
115.000,00
115.000,00
115.000,00
Lungavilla - Via Umberto I, 176
Agenzia 18
570.000,00
424.650,00
433.200,00
450.300,00
467.400,00
Lungavilla - Via Umberto I, 176
Agenzia 18-terreno
35.000,00
35.000,00
35.000,00
35.000,00
35.000,00
Miradolo Terme - Piazza IV Novembre, 8
Agenzia 13
380.000,00
283.100,00
288.800,00
300.200,00
311.600,00
Miradolo Terme - Piazza IV Novembre, 8
Agenzia 13-terreno
Orio Litta - Piazza Mercato, 8
Agenzia 14
Orio Litta - Piazza Mercato, 8
Agenzia 14-terreno
San Colombano al Lambro - Via G.Monti, 58
Agenzia 11
San Colombano al Lambro - Via G.Monti, 58
Agenzia 11-terreno
Casalpusterlengo - Piazza Cabrini, 1
Agenzia 8
Casalpusterlengo - Piazza Cabrini, 1
Agenzia 8-terreno
74.000,00
74.000,00
74.000,00
74.000,00
74.000,00
Livraga - Via Papa Giovanni XXIII, 2
Agenzia 12
200.000,00
149.000,00
152.000,00
158.000,00
164.000,00
Ospedaletto Lodigiano - Via Balbi, 39
Agenzia 15
270.000,00
201.150,00
205.200,00
213.300,00
221.400,00
Corno Giovine - Via A.Manzoni, 19
Agenzia 7
250.000,00
186.250,00
190.000,00
197.500,00
205.000,00
Codevilla - Piazza Cavour, 13
Agenzia 20
200.000,00
149.000,00
152.000,00
158.000,00
164.000,00
Codevilla - Piazza Cavour, 13
Agenzia 20-terreno
25.000,00
25.000,00
25.000,00
25.000,00
25.000,00
Copiano - Via Don E.Marchesi, 3
Agenzia 17
950.000,00
707.750,00
722.000,00
750.500,00
779.000,00
Copiano - Via Don E.Marchesi, 3
Agenzia 17-terreno
130.000,00
130.000,00
130.000,00
130.000,00
130.000,00
Castiglione - Piazza Incoronata, 1
Agenzia 10
530.025,93
394.869,30
402.819,69
418.720,47
434.621,25
San Fiorano - Via Ganelli, 21
Agenzia 27
386.586,77
288.007,17
293.805,97
305.403,57
317.001,17
Boffalora d’Adda - Via Vittorio Veneto, 7
Agenzia 32
501.000,00
380.760,00
388.275,00
403.305,00
418.335,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
320.000,00
238.400,00
243.200,00
252.800,00
262.400,00
25.000,00
25.000,00
25.000,00
25.000,00
25.000,00
622.579,56
504.362,41
512.144,65
527.709,14
543.273,63
38.000,00
38.000,00
38.000,00
38.000,00
38.000,00
851.591,20
634.435,41
647.209,28
672.757,02
698.304,76
102
Boffalora d’Adda - Via Vittorio Veneto, 7
Agenzia 32-terreno
Montanaso Lombardo - Piazza Corradi, 2
Agenzia 34
Montanaso Lombardo - Piazza Corradi, 2
Agenzia 34-terreno
Lodi - Via Cadamosto, 23
Sant’Angelo Lodigiano -c/o Centro Commerciale le
Torri
Agenzia 33
Rivanazzano - Corso della Repubblica, 30
Agenzia 38
419.083,62
Lodi - Corso Roma, 100
Nuova sede
4.727.439,27
Lodi - Corso Roma, 100
Nuova sede-terreno
600.000,00
600.000,00
600.000,00
Castel San Giovanni - fraz.Creta n.28, 28/b, 29
Archivio
55.723,66
46.052,10
Castel San Giovanni - fraz.Creta n.28, 28/b, 29
Archivio-terreno
Locale ATM
50.000,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
657.391,00
499.617,15
509.478,02
529.199,75
548.921,48
62.609,00
62.609,00
62.609,00
62.609,00
62.609,00
649.376,36
493.976,47
503.717,12
523.198,41
542.679,70
25.088,15
20.332,08
20.708,40
21.461,04
22.213,68
365.125,17
371.411,42
383.983,93
396.556,44
4.727.439,27
3.413.029,36
500.000,00
500.000,00
11.000,00
11.000,00
19.041.296,56
16.033.065,82
14.844.389,18
11.696.930,58
12.062.501,34
Guardamiglio - Via Manzoni, 7
38.734,27
38.734,27
38.734,27
38.734,27
38.734,27
Totale immobili per investimento
38.734,27
38.734,27
38.734,27
38.734,27
38.734,27
San Colombano al Lambro - Via E.Azzi
5.140.658,60
4.672.126,81
4.672.126,81
5.140.658,60
Totale immobili in via di dismissione
5.140.658,60
4.672.126,81
4.672.126,81
5.140.658,60
24.220.689,43
20.743.926,90
19.555.250,26
16.876.323,45
Totale immobili strumentali
Immobili per investimento
Immobili in via di dismissione
Totale generale
12.101.235,61
Alla Data del Prospetto Informativo non esistono gravami di alcun genere sugli immobili e sulle altre immobilizzazioni
materiali di proprietà dell’Emittente.
Beni immobili in locazione.
Per lo svolgimento della propria attività, l’Emittente utilizza beni immobili di cui ha la disponibilità in virtù di contratti
di locazione.
La seguente tabella elenca i principali immobili per i quali l’Emittente, alla Data del Prospetto Informativo, ha la
disponibilità, in virtù di contratti di locazione. L’Emittente ha corrisposto nel corso del primo semestre 2013, a titolo di
canoni di locazione, complessivamente di Euro 291.740,00.
Struttura
Agenzia 5 - Zorlesco di Casalpusterlengo
Agenzia 6 - Pizzighettone
Agenzia 9 - Somaglia
Agenzia 16 - Villanterio
Agenzia 19- Voghera
Agenzia 21 - Retorbido
Agenzia 22 - Casteggio
Agenzia 23 - Piacenza
Agenzia 24 - Broni
Agenzia 25 - Codogno San Biagio
Agenzia 26 - Cura Carpignano
Agenzia 28 - Chignolo Po
Agenzia 29 - Santa Cristina e Bissone
Agenzia 30 - Santo Stefano Lodigiano
Agenzia 31- Inverno e Monteleone
Agenzia 35- Stradella
Agenzia 36 - Pavia
Agenzia 37 - Sant’Angelo Lodigiano
Agenzia 39 - Lodi 2
Agenzia 40 - Pontecurone
Agenzia 41 - Tortona
Tesoreria Fombio
ATM Inverno e Monteleone
ATM Castelletto di Branduzzo
ATM San Rocco al Porto
Sede / Agenzia
Agenzia
Comune
Casalpusterlengo - fraz. Zorlesco
Pizzighettone
Somaglia
Villanterio
Voghera
Retorbido
Casteggio
Piacenza
Broni
San Biagio – Codogno
Cura Carpignano
Chignolo Po
Santa Cristina e Bissone
Santo Stefano Lodigiano
Inverno e Monteleone
Stradella
Pavia
Sant’Angelo Lodigiano
Lodi 2
Pontecurone
Tortona
Fombio
Inverno e Monteleone
Castelletto di Branduzzo
San Rocco al Porto
Castel San Giovanni
Castel San Giovanni
Prov.
LO
CR
LO
PV
PV
PV
PV
PC
PV
LO
PV
PV
PV
LO
PV
PV
PV
LO
LO
AL
AL
LO
PV
PV
LO
PC
PC
Indirizzo
Via IV Novembre, 7
Via Montegrappa, 40
Via A.Manzoni, 5
Via San Giorgio, 2
Via Cavour, 6
Via San Rocco, 9
Via Manzoni, 2
Via Manfredi, 92/b
Via Togni, 36
Viale Dei Mille, 5
Via Roma, 135
Via Garibaldi, 83
Via Vittorio Veneto, 22
Via Vittorio Veneto, 23
Via Roma, 3
Via Battisti, 42
Corso Cairoli, 27
Viale Partigiani, 1
Via Garibaldi, 47
Via Emilia, 96
Corso Alessandria, 39
Via G.Verdi, 36
Via avv.G.Forni, 1/A
Via Roma, 24
Via Roma
Via XXV Aprile 1
Via Piazza XX Settembre, 3/C-3/D 4 e 5
103
Agenzia
Agenzia
Agenzia
Agenzia
Agenzia
Agenzia
Archivio
Ziano Piacentino
Borgonovo Val Tidone
Nibbiano Val Tidone
Pecorara
Piacenza
Rovescala
Castel San Giovanni
PC
PC
PC
PC
PC
PV
PC
Fraz Vicobarone, Via strada Nuova 10
Via Roma, 122
Fraz.Trevozzo, via Umberto I
Via Vittorio Veneto 4
Via Cristoforo Colombo 43
Via Roma 26
Via F.Filzi 8
Con riferimento ai beni immobili per i quali l’Emittente ha la disponibilità in virtù di contratti di locazione, la tabella
che segue riporta, per ciascun contratto di locazione, il nominativo del locatore, la data del contratto, il canone annuo.
La tabella seguente riporta le informazioni in merito ai contratti di locazione in essere al 30 giugno 2013.
Si precisa che nessun locatore qui elencato è una parte correlata della Banca.
(Valori in Euro)
Struttura
Locatore
Durata contratto
Canone annuo
Agenzia 5 - Zorlesco di Casalpusterlengo
Boselli Carlo
01/10/2002-30/09/2014*
23.281
Agenzia 6 - Pizzighettone
Raffaldi Rita
09/07/1999-08/07/2017
26.969
Agenzia 9 - Somaglia
Siboni Pierantonio
01/10/2005-30/09/2017
13.322
Agenzia 16 - Villanterio
Poma Maria Teresa
01/04/2013-31/03/2025
26.780
Agenzia 19- Voghera
Melchionni e C. Srl
01/06/2013-31/05/2025
42.987
Agenzia 21 - Retorbido
Merli Mario
01/07/2002-30/06/2014*
5.344
Agenzia 22 - Casteggio
Giganti Maria L. / Sartorio M.
01/04/2009-31/03/2021
23.537
Agenzia 23 - Piacenza
Casella Patrizia
30/03/2000-30/03/2018
37.170
Agenzia 24 - Broni
San Contardo Immobiliare
01/06/2000-30/05/2018
26.082
Agenzia 25 - Codogno San Biagio
Fontana Srl
01/04/2001-31/03/2019
13.860
Agenzia 26 - Cura Carpignano
Eco 3 Sas
01/04/2002-31/03/2014*
17.577
Agenzia 28 - Chignolo Po
Sagrato Srl
01/01/2008-31/12/2019
19.403
Agenzia 29 - Santa Cristina e Bissone
Davolio S., Davolio D., Andronio A.
01/05/2002-30/04/2014**
7.297
Agenzia 30 - Santo Stefano Lodigiano
Mobili Guarnieri Snc
01/04/2009-31/03/2021
21.985
Agenzia 31- Inverno e Monteleone
Lunati Maria
01/04/2009-31/03/2021
8.389
Agenzia 35- Stradella
Mezzadri Marcello
01/01/2004-31/12/2019
52.639
Agenzia 36 - Pavia
Petterle Antonio
01/01/2007-31/12/2019
25.600
Agenzia 37 - Sant’Angelo Lodigiano
MAER Srl
01/06/2008-31/05/2020
37.182
Agenzia 39 - Lodi 2
Calycantus Sas
01/03/2009-28/02/2021
58.194
Agenzia 40 - Pontecurone
Rissotti Remo, Taverna Rina
01/09/2010-31/08/2022
27.198
Agenzia 41 - Tortona
Maruffo Mario, Rollandi Carla
01/08/2012-31/07/2024
17.950
Tesoreria Fombio
Baciocchi / Guzzon
01/10/2002-30/09/2014**
10.711
ATM Inverno e Monteleone
Comune Inverno e Monteleone
01/08/2004-31/07/2014*
793
ATM Castelletto di Branduzzo
Calcanti Fabrizio
01/07/2001-30/06/2019
3.620
ATM San Rocco al Porto
Busca Francesco
01/11/2002-31/10/2014*
1.498
Agenzia / Sede Castel SanGiovanni
Faravelli Ortensia
11/05/1992-10/05/2014*
4.850
Agenzia / Sede Castel SanGiovanni
Dosi Sandro
01/07/2010-31/07/2014**
4.717
Agenzia / Sede Castel SanGiovanni
Faravelli Angelo-Faravelli Ortensia
01/08/2010-31/07/2022
27.979
Agenzia / Sede Castel SanGiovanni
Dosi Luigi
09/06/2004-08/06/2016
9.754
Agenzia 42 - Castel SanGiovanni
Faravelli Angelo
11/05/1992-10/05/2014*
9.700
104
Agenzia 43 - Ziano Piacentino
Gaddilastri Rino
10/07/2002-09/07/2014*
4.727
Agenzia 44 - Borgonovo Val Tidone
Perodi Giovanna
28/04/2009-27/04/2021
9.601
Agenzia 45 - Trevozzo
Larice Rino
24/08/1997-24/05/2015
3.975
Agenzia 46 - Piacenza 2
BEL Spa
01/02/2012-31/01/2024
16.940
Agenzia 47 - Rovescala
Cordini Cristina R.
11/11/2007-10/11/2019
6.165
Agenzia 48 - Pecorara
Manzini Carlo
01/02/2002-31/03/2014*
1.709
Totale
649.484
*contratti che alla Data del Prospetto Informativo sono prossimi alla scadenza e che sono già stati rinnovati o che è intenzione delle parti
rinnovare.
** contratti che alla Data del Prospetto Informativo sono prossimi alla scadenza e che non verranno rinnovati.
8.1.2
BCC Creta
La seguente tabella illustra la situazione delle immobilizzazioni materiali di BCC Creta al 31 dicembre 2012, 2011 e
2010 (come risultanti dai corrispondenti bilanci di esercizio).
Immobilizzazioni materiali
31/12/2012
(Valori in migliaia di Euro)
terreni e fabbricati
mobili
Impianti elettronici
Altre
TOTALE
31/12/2011
58
51
24
75
208
45
71
32
95
243
31/12/2010
38
91
43
127
299
Beni immobili di proprietà di BCC Creta
La seguente tabella riporta il valore di bilancio dei beni immobili (fabbricati e terreni) per gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012.
Ubicazione
Immobili strumentali
Castel San Giovanni – fraz.Creta, P.zza della
Repubblica 2/3
8.2
Destinazione
Archivio
Costo storico (migliaia di euro)
31/12/2012 (migliaia di euro)
67
58
Problemi ambientali che possono influire sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali
Alla Data del Prospetto Informativo, anche in considerazione dell’attività svolta dalla Banca, non sussistono
problematiche ambientali tali da influire in maniera significativa sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali.
105
9.
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA
Nel presente Capitolo sono fornite le informazioni finanziarie ed i commenti dei risultati economici e patrimoniali
relativi ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012 e agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011, 2010. Sono inoltre
riportati taluni dati economici, patrimoniali e finanziari pro-forma relativi al semestre chiuso al 30 giugno 2013 e
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012.
Le informazioni storiche sono state estratte (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.1) dai prospetti contabili al 30
giugno 2013 e dai bilanci d’esercizio 2012, 2011 e 2010, mentre le informazioni pro-forma sono state estratte da
Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013 e dai Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012, predisposti in relazione
all’operazione di Fusione e all’operazione di Acquisizione degli Sportelli (cfr. Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.2).
A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013
comprende le attività e passività acquisite da BCC Creta incorporata e il prospetto di conto economico è alimentato
dalle componenti reddituali generate da BCC Creta incorporata nel mese di giugno 2013.
Le informazioni finanziarie di seguito riportate devono essere lette congiuntamente alla Sezione I, Capitoli X e XX.
9.1
Situazione finanziaria
Di seguito sono riportate le informazioni relative alla situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2013 e al 31
dicembre 2012, 2011 e 2010.
9.1.1
Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010
Voci dell’attivo
(Valori in Euro)
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie valutate al
Fair Value
Attività finanziarie disponibili per
la vendita
Attività finanziarie detenute alla
scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
Var
2013/2012
31/12/2010
Var
2012/2011
% Var
% Var
Var
2011/2010
% Var
6.670.607
9.542.034
7.030.584
7.034.636
-2.871.427
-30,09%
2.511.450
35,72%
-4.052
-0,06%
4.767.042
5.350.160
3.583.684
3.935.128
-583.118
-10,90%
1.766.476
49,29%
-351.444
-8,93%
199.973
216.578
236.965
303.969
-16.605
-7,67%
-20.387
-8,60%
-67.004
-22,04%
457.238.024
289.436.495
187.365.568
159.042.593
167.801.529
57,98%
102.070.927
54,48%
28.322.975
17,81%
-23,97%
193.412.467
150.294.033
113.652.080
149.473.757
43.118.434
28,69%
36.641.953
32,24%
-35.821.677
1.361.180.317
1.250.199.975
1.300.506.244
1.191.781.389
110.980.342
8,88%
-50.306.269
-3,87%
108.724.855
9,12%
8.447.703
11.396.630
7.302.404
519.464
-2.948.927
-25,88%
4.094.226
56,07%
6.782.940
1305,76%
17.718.452
16.408.471
13.433.566
13.828.012
1.309.981
7,98%
2.974.905
22,15%
-394.446
-2,85%
6.235.020
6.235.479
6.217.858
6.194.574
-459
-0,01%
17.621
0,28%
23.284
0,38%
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle
attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
Partecipazioni
Attività materiali
Attività immateriali
di cui:
- avviamento
6.157.270
6.157.270
6.157.270
6.157.270
0
0,00%
17.228.366
11.789.167
11.362.421
7.886.500
5.439.199
46,14%
426.746
3,76%
3.475.921
44,07%
1.388.802
1.130.276
219.127
970.556
258.526
22,87%
911.149
415,81%
-751.429
-77,42%
anticipate
b1) di cui alla Legge
214/2011
Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
15.839.564
10.658.891
11.143.294
6.915.944
5.180.673
48,60%
-484.403
-4,35%
4.227.350
61,12%
12.218.693
8.676.676
5.467.446
3.542.017
40,82%
3.209.230
58,70%
5.467.446
4.672.127
4.672.127
5.140.659
0
0,00%
-468.532
-9,11%
5.140.659
Altre attività
21.590.804
21.529.489
17.653.967
12.965.815
61.315
0,28%
3.875.522
21,95%
4.688.152
36,16%
2.099.360.902
1.777.070.638
1.673.486.000
1.552.965.837
322.290.264
18,14%
103.584.638
6,19%
120.520.163
7,76%
Attività fiscali
a)
correnti
b)
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del patrimonio netto
(Valori in Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
% Var
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
Debiti verso banche
200.869.418
131.419.659
155.065.632
50.134.896
69.449.759
52,85%
-23.645.973
-15,25%
104.930.736
209,30%
Debiti verso clientela
878.446.698
702.937.629
627.204.399
627.699.165
175.509.069
24,97%
75.733.230
12,07%
-494.766
-0,08%
Titoli in circolazione
747.183.686
641.928.862
538.749.062
501.229.126
105.254.824
16,40%
103.179.800
19,15%
37.519.936
7,49%
17.233
70.215
110.466
85.685
-52.982
-75,46%
-40.251
-36,44%
24.781
28,92%
14.110.412
35.198.385
123.119.446
144.691.933
-21.087.973
-59,91%
-87.921.061
-71,41%
-21.572.487
-14,91%
43.742
2.143
10.295
256.081
41.599
1941,16%
-8.152
-79,18%
-245.786
-95,98%
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al Fair
Value
Derivati di copertura
106
Passività fiscali
3.539.089
6.829.733
2.486.414
a) correnti
1.198.733
3.033.232
541.766
b) differite
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del
personale
Fondi per rischi e oneri
1.718.086
-3.290.644
-48,18%
4.343.319
174,68%
768.328
-1.834.499
-60,48%
2.491.466
459,88%
541.766
44,72%
2.340.356
3.796.501
1.944.648
1.718.086
-1.456.145
-38,35%
1.851.853
95,23%
226.562
13,19%
30.842.353
38.519.130
25.543.016
25.972.606
-7.676.777
-19,93%
12.976.114
50,80%
-429.590
-1,65%
5.699.509
4.966.037
4.210.023
4.524.377
733.472
14,77%
756.014
17,96%
-314.354
-6,95%
3.164.438
2.403.135
1.965.322
980.951
761.303
31,68%
437.813
22,28%
984.371
100,35%
3.164.438
2.403.135
1.965.322
980.951
761.303
31,68%
437.813
5.297.339
-5.669.254
986.493
-6.204.501
-117,12%
10.966.593
22,28%
193,54%
984.371
-907.162
-6.655.747
100,35%
674,69%
175.365.424
165.563.430
160.612.927
158.932.460
9.801.994
5,92%
4.950.503
3,08%
1.680.467
1,06%
8.329.124
8.109.403
8.212.688
8.183.795
219.721
2,71%
103.285
-1,26%
28.893
0,35%
29.964.727
25.317.130
25.038.196
25.197.687
4.647.597
18,36%
278.934
1,11%
-159.491
-0,63%
-8.185
0
a) fondi di quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
Riserve da valutazione
Riserve
Sovrapprezzi di emissione
Capitale
Azioni proprie
-8.185
Utile (Perdita) d’esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio
netto
2.700.396
8.508.408
6.827.368
2.372.496
-5.808.012
-68,26%
1.681.040
24,62%
4.454.872
187,77%
2.099.360.902
1.777.070.638
1.673.486.000
1.552.965.837
322.290.264
18,14%
103.584.638
6,19%
120.520.163
7,76%
1-Attività di Impiego.
Crediti verso la clientela.
Ai sensi della normativa di bilancio, i crediti verso la clientela sono iscritti al costo ammortizzato e inseriti alla voce
“Crediti verso clientela” dello Stato Patrimoniale, che include, oltre ai finanziamenti concessi a clientela ordinaria,
anche i titoli di debito del portafoglio “Finanziamenti e crediti commerciali” (Loans & Receivables).
Sino al 2011 la crescita del comparto in analisi è stata alimentata dalla cospicua richiesta di finanziamenti da parte di
aziende e privati, ma il perdurare della crisi economica e del clima di incertezza sul futuro hanno contribuito a
disincentivare tale fenomeno. Se a tale situazione si aggiungono le difficoltà a restituire i debiti precedentemente
contratti dai clienti e la conseguente crescita delle svalutazioni su crediti, si comprende facilmente come nel 2012 si sia
evidenziato un calo del 3,87% degli impieghi verso la clientela rispetto all’anno precedente. Tale voce, al netto delle
svalutazioni, ammonta a fine 2012 a 1.250,42 milioni ed evidenzia un calo di 50,3 milioni rispetto al precedente
esercizio.
Lo sviluppo degli impieghi ha riguardato soprattutto il comparto a medio-lungo termine.
Analizzando le principali forme tecniche a breve, si evidenzia una diminuzione sia degli scoperti di conto corrente, che
sono diminuiti di 32,18 milioni, pari al -10,56% sia degli anticipi che sono diminuiti di 30,85 milioni (-20,02%).
Il comparto dei mutui e prestiti personali continua a registrare incrementi, risultando in aumento di 8,47 milioni
(+1,02% contro il -2,18% di sistema; fonte segnalazioni di vigilanza Banca d’Italia).
Nella tabella che segue è riportato il dettaglio dei crediti verso la clientela, al lordo delle svalutazioni, per forma tecnica.
Andamento I semestre 2013 - 2012 - 2011 - 2010 Impieghi clientela al netto delle svalutazioni:
Andamento dei crediti deteriorati a clientela ordinaria durante il primo semestre 2013 e il triennio 2012-2011-2010.
Si riportano di seguito alcune tabelle inerenti gli impieghi e la qualità dei medesimi riferite al primo semestre 2013 e
agli anni 2012, 2011, e 2010.
Crediti verso
clientela
(Valori in migliaia
di Euro)
Conti correnti
Mutui
Altre sovvenzioni
rateali
Anticipi Sbf
Portafoglio
commerciale e
finanziario
Sovvenzioni
diverse
Depositi presso
uffici postali
Altri finanziamenti
Var
2013/201
2
Var
2012/20
11
30/06/201
3
238.026
31/12/201
2
31/12/201
1
31/12/201
0
239.342
280.139
268.807
-1.316
-0,55%
-40.797
-14,56%
11.332
4,22%
835.350
758.558
762.923
679.110
76.792
10,12%
-4.365
-0,57%
83.813
12,34%
4.206
79.393
18.892
22.972
1.576
3.340
% Var
% Var
Var
2011/2010
% Var
4.403
6.848
6.855
-197
-4,47%
-2.445
-35,70%
-7
-0,10%
80.022
104.172
101.172
-629
-0,79%
-24.149
-23,18%
3.000
2,97%
18.173
24.553
27.797
719
3,96%
-6.380
-25,98%
-3.244
-11,67%
14.938
21.287
4.484
8.034
53,78%
-6.349
-29,82%
16.803
578
209
15
998
172,71%
369
194
4.182
378
736
-842
-20,13%
3.804
176,56%
1006,35
%
374,75%
1293,33
%
-358
-48,64%
107
157.625
Attività deteriorate
121.487
91.615
94.608
36.138
29,75%
29.872
32,61%
-2.993
-3,16%
Titoli di debito
(L&R)
8.733
8.619
8.502
-8.733 -100,00%
114
1,32%
117
1,38%
Crediti verso
110.963
8,87% -50.326
clientela
1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086
-3,87%
108.657
9,11%
(Nota: L’aggregato crediti verso la clientela è composta dalla voce 30 dell’attivo di bilancio (attività finanziarie valutate al Fair Value) e dalla voce
70 (crediti verso la clientela)).
Crediti lordi clienti
(Valori in migliaia di
Euro)
Var
2013 /
2012
Var
2012 /
2011
28,43%
27.164
5.453
11,65%
4.070
9,52%
2.702
24,17%
11.181
14.014
22.547
114,81%
2.864
17,07%
2.760
19,69%
118.418
120.655
55.173
33,70%
45.279
38,24%
-2.237
-1,85%
1.131.990
1.213.335
1.100.171
76.418
6,75%
81.345
-6,70%
113.164
10,29%
1.295.687
1.331.753
1.220.826
131.591
10,16%
-36.066
-2,71%
110.927
9,09%
30/06/201
3
31/12/201
2
31/12/201
1
31/12/201
0
110.534
86.063
58.899
48.476
24.471
b) Incagli
52.268
46.815
42.745
58.165
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
11.181
d) Esposizioni scadute
42.185
19.638
16.774
218.870
163.697
Totale crediti in bonis
1.208.408
Totale
1.427.278
a) Sofferenze
% Var
% Var
Var
2011 /
2010
% Var
46,12%
10.423
21,50%
-15.420 -26,51%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Rettifiche di valore
complessive
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/20 31/12/20 31/12/20 31/12/20
13
12
11
10
Var
2013 /
2012
Var
2012 /
2011
% Var
Var
2011 /
2010
% Var
% Var
a) Sofferenze
44.953
31.675
21.368
20.378
13.278
41,92%
10.307
48,24%
990
4,86%
b) Incagli
11.503
8.567
4.480
5.127
2.936
34,27%
4.087
91,23%
-647
-12,62%
154
100
54
54,00%
100
4.635
1.867
954
544
2768 148,26%
913
95,70%
410
75,37%
61.245
42.209
26.802
26.049
19.036
45,10%
15.407
57,48%
753
2,89%
4.653
3.061
4.208
2.691
1.592
52,01%
-1.147
-27,26%
1.517
56,37%
65.898
45.270
31.010
28.740
20.628
45,57%
14.260
45,99%
2.270
7,90%
% Var
Var
2012/2
011
% Var
Var
2011/20
10
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
Crediti Netti
(Valori in migliaia di
Euro)
30/06/201
3
31/12/201
2
31/12/201
1
31/12/201
0
Var
2013/20
12
a) Sofferenze
65.581
54.388
37.531
28.098
11.193
20,58%
16.857
44,91%
9.433
33,57%
b) Incagli
40.765
38.248
38.265
53.038
2.517
6,58%
-17
-0,04%
-14.773
-27,85%
c) Esposizioni ristrutturate
13.729
11.081
2648
11.081
d) Esposizioni scadute
37.550
17.771
15.820
13.470
19.779
23,90%
111,30
%
12,33%
2.350
17,45%
157.625
121.488
91.616
94.606
36.137
29,75%
1.951
% Var
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
29.872 32,61%
-2.990
-3,16%
Totale crediti in bonis
1.203.755 1.128.929 1.209.127 1.097.480
74.826
6,63% 80.198
-6,63% 111.647
10,17%
Totale
1.361.380 1.250.417 1.300.743 1.192.086 110.963
8,87% 50.326
-3,87% 108.657
9,11%
(Nota: L’aggregato crediti verso la clientela è composta dalla voce 30 dell’attivo di bilancio (attività finanziarie valutate al Fair Value) e dalla voce
70 (crediti verso la clientela)).
Crediti a clienti al 30.06.2013
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
Crediti lordi
Incidenza % su totale
crediti lordi
Rettifiche di valore
complessive
Crediti netti
Incidenza % su
totale crediti
netti
110.534
7,74%
44.953
65.581
4,82%
b) Incagli
52.268
3,66%
11.503
40.765
2,99%
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
0,97%
154
13.729
1,01%
d) Esposizioni scadute
42.185
2,96%
4.635
37.550
2,76%
218.870
15,33%
61.245
157.625
11,58%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
108
Totale crediti in bonis
1.208.408
84,67%
4.653
1.203.755
88,42%
Totale
1.427.278
100,00%
65.898
1.361.380
100,00%
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti lordi
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
(Valori in migliaia di Euro)
86.063
46.815
11.181
19.638
163.697
1.131.990
1.295.687
Crediti a clienti al 31.12.2012
Incidenza %
Rettifiche di valore
su totale crediti lordi
complessive
6,64%
31.675
3,61%
8.567
0,86%
100
1,52%
1.867
12,63%
87,37%
100,00%
42.209
3.061
45.270
Crediti a clienti al 31.12.2011
Incidenza %
Rettifiche di valore
Crediti lordi
su totale crediti lordi
complessive
58.899
4,42%
21.368
42.745
3,21%
4.480
121.488
1.128.929
1.250.417
9,72%
90,28%
100,00%
37.531
38.265
Incidenza %
su totale crediti netti
2,89%
2,94%
Crediti netti
16.774
1,26%
954
15.820
1,22%
118.418
1.213.335
1.331.753
8,89%
91,11%
100,00%
26.802
4.208
31.010
91.616
1.209.127
1.300.743
7,04%
92,96%
100,00%
Crediti a clienti al 31.12.2010
Incidenza %
Rettifiche di valore
su totale crediti lordi
complessive
48.476
3,97%
20.378
58.165
4,76%
5.127
Crediti lordi
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
54.388
38.248
11.081
17.771
Incidenza %
su totale crediti netti
4,35%
3,06%
0,89%
1,42%
Crediti netti
28.098
53.038
Incidenza %
su totale crediti netti
2,36%
4,45%
Crediti netti
14.014
1,15%
544
13.470
1,13%
120.655
1.100.171
1.220.826
9,88%
90,12%
100,00%
26.049
2.691
28.740
94.606
1.097.480
1.192.086
7,94%
92,06%
100,00%
Le attività deteriorate complessive derivanti da posizioni afferenti a clientela ordinaria, a giugno 2013 ammontano a
218.87 mln di euro in deciso aumento rispetto a dicembre 2012 anche a seguito dell’incorporazione della ex Bcc di
Creta. Tale incremento(+33,7%) conferma la situazione crescente difficoltà che stanno attraversando le aziende e, di
conseguenza, i dipendenti che vi lavorano. Tale posta, dopo il leggero calo rilevato nel 2011 rispetto al 2010 (-3,2%) a
dicembre 2012 aveva già registrato un ulteriore incremento di 45,28mln di euro (+38,2%).
I crediti verso clienti al netto delle svalutazioni della sola Banca al 30 giugno 2013 ammontavano a 1.361,4mln di euro
mentre al 31 dicembre 2012 ammontavano a 1.250,4 milioni di Euro; se a tale valore si aggiungesse quello di BCC
Creta alla stessa data, pari a 106 mila Euro, si otterrebbe un incremento dell’8,5%. Sempre supponendo una fusione tra
le due banche al 31 dicembre 2012, il rapporto tra crediti deteriorati e crediti totali dell’Emittente passerebbe dal 9,7%
al 10,2% e, di conseguenza, quello tra crediti in bonis e crediti totale diminuirebbe dal 90,3% all’89,8%.
Si riporta di seguito il rapporto “sofferenze lorde/totale impieghi” rilevato per il Sistema Bancario a livello nazionale.
Si riporta di seguito il rapporto “sofferenze lorde/totale impieghi” rilevato per il Sistema Bancario a livello nazionale.
Sofferenze Lorde / Totale impieghi
Sistema Bancario
BCC Centropadana
(Fonte: Banca d’Italia).
06-2013
7,80%
7,74%
12-2012
7,20%
6,64%
12-2011
5,20%
4,42%
12-2010
3,80%
3,97%
109
La situazione economica contingente e l’incertezza relativa a quella futura hanno contribuito a disincentivare la
richiesta di finanziamenti da parte delle aziende e dei privati ed a ridurne le capacità di rimborso determinando un
peggioramento del rapporto sofferenze lorde / totale impieghi che dal 3,97% del 2010 ha raggiunto quota 6,64% nel
2012.
La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell’Emittente e riporta l’analogo dato di sistema.
30/06/2013
Rischiosità del credito
Emittente
Crediti deteriorati
Impieghi lordi
lordi
/
Crediti deteriorati
Impieghi netti
netti
/
31/12/2012
Sistema
Emittente
31/12/2011
Sistema
Emittente
31/12/2010
Sistema
Emittente
Sistema
15,33%
14,80%
12,63%
13,50%
8,89%
11,20%
11,58%
9,60%
9,72%
8,70%
7,04%
7,10%
27,98%
38,50%
25,78%
38,80%
22,63%
38,26%
21,59%
35,64%
Sofferenze lorde / Impieghi
lordi
7,74%
7,80%
6,64%
7,20%
4,42%
5,20%
3,97%
3,80%
Sofferenze nette / Impieghi
netti
4,82%
3,80%
4,35%
3,40%
2,89%
2,70%
2,36%
2,40%
Rapporto di copertura delle
sofferenze
40,67%
54,40%
36,80%
54,60%
36,28%
55,48%
42,04%
55,12%
2,68%
Rapporto di copertura
crediti deteriorati
dei
9,88%
9,90%
7,94% n.d.
Incagli lordi / Impieghi lordi
3,66% 4,80%.
3,61%
4,20%
3,21%
2,89%
4,76%
Incagli netti / Impieghi netti
2,99% n.d.
3,06%
3,40%
2,94%
2,70%
4,45% n.d.
Rapporto di copertura degli
incagli
22,01%
22,90%
18,30%
23,20%
10,48%
20,43%
8,81%
20,62%
Sofferenze nette / Patrimonio
netto (capitale+riserve)
30,44%
18,50%
25,56%
17,30%
19,24%
15,60%
14,36%
13,30%
Crediti scaduti netti / crediti
verso clienti
2,76% n.d.
1,42% n.d.
1,22% n.d.
1,13% n.d.
Grandi rischi clientela / crediti
lordi clientela
3,33% n.d.
4,88% n.d.
5,88% n.d.
2,48% n.d.
Grandi rischi clientela / crediti
netti clientela
3,49% n.d.
5,05% n.d.
6,02% n.d.
2,54% n.d.
(Fonte dati sistema bancario: Banca d’Italia).
Al 30 giugno 2013, i crediti in sofferenza della Banca risultano pari al 4,82% del totale degli impieghi netti, rispetto a
una percentuale del 3,80% per il settore bancario nazionale nel suo complesso; il rapporto di copertura delle sofferenze
è pari, per la banca, al 40,67% e il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto è pari al 30,44%. Il rapporto di copertura
degli incagli è pari al 22,01% rispetto a un dato del sistema di 22,9%. Al 30 giugno 2013, rispetto al fine anno
precedente, il rapporto tra le sofferenze lorde e gli impieghi lordi è passato dal 6,64% al 7,74% mentre quello delle
posizioni incagliate lorde e i crediti lordi è passato dal 3,61% al 3,66%. Complessivamente i crediti deteriorati lordi al
30 giugno 2013 ammontano al 15,33% del totale degli impieghi lordi, rispetto al 12,63% del fine anno precedente.
La seguente tabella indica l’evoluzione in termini di numero ed ammontare nel periodo cha va dal 2010 al 30 giugno
2013 del numero di posizioni qualificabili come “Grandi Rischi” e dell’importo degli impieghi nei confronti delle
stesse.
(Valori in migliaia di Euro)
Controparti
Clientela ordinaria
Banche
Organismi del movimento del Credito
30/06/2013
Numero
Ammontare – valore nominale
Ammontare – valore ponderato
Numero
Ammontare – valore nominale
Ammontare – valore ponderato
Numero
2
57.212
47.557
2
75.848
48.099
1
31/12/2012
3
82.538
63.175
1
26.483
26.483
1
31/12/2011
31/12/2010
4
101.022
78.366
1
33.275
30.271
1
1
110
Cooperativo
Ministero dell'Economia e delle
Finanze (titoli di stato)
Totali
Ammontare – valore nominale
Ammontare – valore ponderato
Numero
Ammontare – valore nominale
Ammontare – valore ponderato
Numero
Ammontare – valore nominale
Ammontare – valore ponderato
147.719
125.700
1
395.707
116.714
114.463
1
274.197
6
676.486
221.356
6
499.931
204.121
103.337
100.982
1
172.447
22.043
6
376.806
201.391
152.399
112.993
1
149.108
3
334.782
143.264
Attività finanziarie disponibili per la vendita.
L’andamento delle attività finanziare con riferimento al primo semestre 2013 e agli esercizi 2012, 2011 e 2010 è stato
proporzionale alle esigenze di liquidità e legato inoltre allo sviluppo degli impieghi economici da un lato e della
raccolta dall’altro. Tali attività sono costituite prevalentemente da titoli di Stato e da titoli a ponderazione zero.
In particolare l’incremento dei volumi raccolti nel corso del 2012 e soprattutto del 2013 non ha trovato, per le ragioni
più volte menzionate, la corrispondente forma di impiego nei finanziamenti alla clientela e, pertanto ha contribuito ad
incrementare i volumi delle Attività finanziarie disponibili per la vendita che a giugno 2013 hanno superato i 457
milioni di Euro.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
442.891
275.696
173.646
150.669
45.103
1.499
21.156
7.190
397.788
274.197
152.490
143.479
14.139
13.533
13.533
8.172
2.2 Valutati al costo
14.139
13.533
13.533
8.172
3. Quote di O.I.C.R.
209
207
187
202
457.239
289.436
187.366
159.043
(Valori in migliaia di Euro)
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
4. Finanziamenti
TOTALE
La voce 1.1 Titoli strutturati, al 30 giugno 2013, è costituita da:
- titoli emessi dallo Stato Italiano indicizzati all'inflazione per un import pari a Euro 43,6 mln;
- titoli emessi da controparti bancarie per un importo pari a Euro 1,5 mln.
La Banca risulta esposta nei confronti di governi centrali e locali nonché di enti governativi dei maggiori Paesi europei
(i “Governi”). In particolare, al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da
“titoli di debito” (classe di appartenenza 3 e rating attribuito Moody's Baa2) ammonta a Euro 396 milioni (valore
nominale Euro 395 milioni, fair value Euro 396 milioni), di cui oltre il 99% nei confronti dell’Italia.
Al 30 giugno 2013 il valore delle esposizioni sovrane dell’Emittente rappresentate da “prestiti erogati a favore dei
Governi” ammonta a Euro 0.
Con riferimento ai titoli di debito emessi dai Governi, si segnala che al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012,
l’ammontare dei titoli di debito strutturati era pari a Euro 0.
L’ammontare complessivo delle attività finanziarie dell’Emittente era pari a Euro 2.025 milioni circa ed Euro 1.707
milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; pertanto, l’incidenza dei titoli di debito emessi
dai Governi sul totale delle attività finanziarie dell’Emittente era pari al 19,55% al 30 giugno 2013 e al 16,16% al 31
dicembre 2012, mentre l’ammontare complessivo dei crediti verso la clientela dell’Emittente era pari a Euro 1.361
milioni circa ed Euro 1.250 milioni circa rispettivamente al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012; l’incidenza dei
prestiti erogati a favore dei Governi sul totale dei crediti verso la clientela dell’Emittente al 30 giugno 2013 e al 31
dicembre 2012 era pari allo 0%.
Gli investimenti in titoli di stato italiani sono effettuati nell’ambito della diversificazione degli attivi e dei connessi
apporti reddituali. Detti titoli sono in parte posti a garanzia dell’operazione di rifinanziamento di 125 milioni di euro
con la BCE. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca) dove è
stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano) per
complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso. In tal senso, l’eventuale
ulteriore downgrade del rating dell’Italia potrebbe portare ad una riduzione degli importi di tali rifinanziamenti, a parità
dell’importo delle garanzie, con effetti negativi sulla posizione di liquidità e sulla redditività. Inoltre, un eventuale
downgrade del rating di tali Paesi potrebbe portare ad una revisione dei criteri di ponderazione per il calcolo dei RWA,
111
con conseguenti impatti negativi sui coefficienti patrimoniali della Banca. L’aggravarsi della situazione del debito
sovrano potrebbe avere effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale
e/o finanziaria dell’Emittente.
2-Attività di Raccolta Diretta
Di seguito si riporta la tabella dell’andamento della raccolta diretta al 30 giugno 2013 e nel triennio 2012, 2011 e 2010.
Voci (valori in
migliaia di
Euro)
Conti correnti
passivi
Depositi a
risparmio
Altri debiti
Certificati di
deposito
Conti deposito
Prestiti
obbligazionari
Pronti contro
termine
Altri
finanziamenti
Raccolta
diretta da
clientela
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
639.482
518.999
565.813
523.973
120.483
23,21%
-46.814
-8,27%
41.840
7,99%
34.842
22.217
25.257
31.238
12.625
56,83%
-3.040
-12,04%
-5.981
-19,15%
10.450
13.466
15.336
20.438
-3.016
-22,40%
-1.870
-12,19%
-5.102
-24,96%
38.958
37.111
19.465
3.778
1.847
4,98%
17.646
90,66%
192.872
148.256
673
44.616
30,09%
722.336
640.016
642.403
642.143
82.320
12,86%
-2.387
0
0
20.126
52.050
0
0
800
0
0
0
0
1.639.740
1.380.065
1.289.073
1.273.620
259.675
% var
Var
2012/2011
Var
2011/2010
% var
147.583 21929,12%
% var
15.687 415,22%
673
0
-0,37%
260
0,04%
-20.126
-100,00%
-31.924
-61,33%
0
0
0
0
0
18,82%
90.992
7,06%
15.453
1,21%
La raccolta diretta al 30 giugno 2013 ammonta a 1.639,7 mln di euro ed è in incremento di 259,675 milioni, pari al
18,82%, rispetto al 2012. La raccolta a vista è in aumento di 133,11 milioni (+24,59%), mentre la raccolta a termine è in
aumento di 128,78 milioni (+15,6%), soprattutto grazie all’aumento del comparto obbligazionario (+82,3 milioni,
corrispondente al +12,86%). Tra gli altri debiti, che complessivamente incidono per 10,45 milioni (-3 milioni), va
evidenziato il debito verso le società veicolo a fronte delle attività cedute e non cancellate per 9,8 milioni. In relazione
al settore economico di appartenenza della clientela, si evidenzia un leggero calo del peso settore famiglie (dal 88,32%
al 83,60%), mentre risultano in aumento i pesi degli altri settori.
La raccolta diretta al 31 dicembre 2012 ammonta a Euro 1.380,06 milioni ed è in incremento di Euro 90,99 milioni, pari
al 7,06%, rispetto al 2011.
La raccolta a vista è in diminuzione di Euro 49,85 milioni (-8,43%), mentre la raccolta a termine è in aumento di Euro
142,72 milioni (+20,91%), nonostante la diminuzione del comparto obbligazionario (-2,38 milioni, corrispondente al 0,37%). Tra le altre forme di raccolta, che complessivamente incidono per Euro 13,47 milioni (-2 milioni), va
evidenziato il debito verso le società veicolo a fronte delle attività cedute e non cancellate per Euro 12 milioni.
In relazione al settore economico di appartenenza della clientela, si evidenzia un leggero aumento del peso settore
famiglie (dal 87,64% al 88,32%) e delle società non finanziarie (dal 8,35% al 8,51%), mentre risultano in diminuzione i
pesi degli altri settori.
Voci
Amministrazioni pubbliche
Società non finanziarie
Istituzioni sociali
Società finanziarie
Famiglie
di cui Consumatori
di cui Produttori
Totale
Composizione raccolta diretta per settore economico 06-2013, 12-2012, 12-2011, 12-2010
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
0,83%
0,53%
0,79%
11,08%
8,51%
8,35%
2,17%
2,09%
2,28%
2%
0,55%
0,94%
83,92%
88,32%
87,64%
80,58%
85,83%
85,06%
3,02%
2,49%
2,57%
100,00%
100%
100%
0,54%
7,49%
2,05%
1,20%
88,72%
86,00%
2,72%
100%
3-Attività di Raccolta Indiretta.
Con riferimento alla Raccolta Indiretta da clientela si evidenzia il seguente dettaglio:
112
Voci
(Valori in migliaia di
Euro)
Raccolta
amministrata
indiretta
30/06/201
3
31/12/201
2
31/12/201
1
31/12/201
0
Var
2013/201
2
376.393
348.238
359.835
354.192
998
851
747
41.821
34.089
16.892
436.104
Fondi pensione
Fondi
comuni
investimento
di
Comparto assicurativo
Raccolta indiretta
% Var
Var
2011/201
0
% Var
-11.597
-3,22%
5.643
1,59%
17,27%
104
13,92
%
165
28,35%
7.732
22,68%
850
2,56%
-3.506
-9,54%
14.585
276
1,66%
-220
-1,31%
2.251
15,43%
406.104
36.310
9,08%
-10.863
-2,65%
4.553
1,12%
% Var
Var
2012/2011
28.155
8,08%
582
147
33.239
36.745
16.616
16.836
399.794
410.657
Al 30 giugno 2013 la raccolta indiretta ammontava a 436,1 milioni di euro in aumento del 9,08% rispetto al 31/12/2012.
Tale incremento, che ha interessato in modo particolare il comparto amministrativo per 28,1mln di euro e di fondi
comuni di investimento per 7,7mln di euro, dipende soprattutto dall’apporto di BCC Creta.
Alla data del 31 dicembre 2012, la raccolta indiretta totale ammontava a Euro 399,79 milioni in diminuzione rispetto al
precedente esercizio del 2,65%. La diminuzione ha riguardato la parte amministrata, che evidenzia un decremento di
Euro 11,60 milioni e il comparto assicurativo Euro 0,02 milioni, mentre risultano in aumento gli altri comparti.
4-Altre voci del passivo e del patrimonio netto.
Passività finanziarie valutate al Fair Value.
Rappresentano le obbligazioni emesse dalla cassa in regime di Fair Value Option.
A partire dal 2010 la Banca ha deciso, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 novembre 2009, di
valutare i derivati sottoscritti a copertura di finanziamenti e di proprie emissioni obbligazionarie avvalendosi dell’hedge
accounting. Di conseguenza le emissioni obbligazionarie degli anni precedenti continuano ad essere classificati e
valutati al fair value, utilizzando la Fair Value Option (FVO). La diminuzione dei volumi delle passività finanziarie
valutate al fair value (130 milioni di Euro circa dal dicembre 2010 a giugno 2013) è pertanto da attribuire alla scadenza
naturale dei prestiti rientranti in tale categoria.
Fondi per rischi ed oneri.
Tali fondi sono così composti:
Composizione Fondi
per Rischi e Oneri
(Valori in migliaia di
Euro)
Per controversie
legali
Per oneri del
personale
30/06/2013
Altri
Totale Fondo
31/12/2012
31/12/2011
Var
2013/2012
31/12/2010
550
9
227
166
541
1.890
2.021
1.441
814
724
373
297
1
3.164
2.403
1.965
981
% var
Var
2012/2011
% var
Var
2011/2010
% var
6011,11%
-218
-96,04%
61
36,75%
-131
-6,48%
580
40,25%
627
77,03%
351
94,10%
76
25,59%
296
29600,00%
761
31,67%
438
22,29%
984
100,31%
Patrimonio Netto
Patrimonio Netto
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile (perdita) d'esercizio
Totale
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
29.965
25.317
25.038
25.198
8.329
8.109
8.213
8.184
175.365
165.563
160.613
158.932
-907
5.297
-5.669
986
2.700
8.508
6.827
2.372
215.444
212.794
195.022
195.672
-8
113
Come si evince dalla tabella le variazioni del patrimonio netto sono state determinate sostantanzialmente dall’utile di
periodo e dalle riserve di valutazioni riconducibili principalmente dalla variazione del fair value delle attività finanziarie
disponibili per la vendita. Il patrimonio netto del I semestre 2013 è stato influenzato dall’apporto di patrimonio
dell’incorporata BCC Creta pari a 7,3 milioni di euro al netto della copertura delle perdite pregresse.
Riserve da valutazione.
Formate dalle riserve di rivalutazione per conguaglio monetario e dalla c.d. riserva di valutazione per i titoli classificati
nella categoria contabile AFS (attività disponibili per la vendita).
Composizione
riserve
da valutazione (Valori in
migliaia di Euro)
Var
2013/2012
Var
2011/
2010
% var
11.523 119,27%
-6.771
234,29%
11,79%
-557 480,17%
116
-6.204 117,12%
10.966 193,44%
-6.655
30/06/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010
Riserva da rivalutazione
L. 72/83
747
747
747
% var
747
0
Riserva da rivalutazione
ex L.266/05
Riserve da rivalutazione
immobili
% var
0,00%
0
3.129
3.129
3.129
3.129
-4.290
1.862
-9.661
-2.890
Riserva da utili (perdite)
attuariali su benefici
definiti
-493
-441
116
Totale Fondo
-907
5.297
-5.669
Riserva titoli AFS
Var
2012/2011
0
-6.152 330,40%
-52
986
0,00%
-674,95%
La variazione negativa delle riserve da valutazione del I semestre 2013 è dovuta al decremento della riserva portafoglio
AFS a seguito del deprezzamento delle quotazioni dei titoli al 30 giugno 2013 rispetto all’esercizio precedente.
Nella tabella seguente si riportano alcuni indici di redditività riferiti alle date del 30 giugno 2013, 31 dicembre 2012,
2011 e 2010
Indici
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Cost Income (*)
53,5%
55,3%
66,1%
70,7%
ROE**
2,59%
4,2%
3,6%
1,2%
ROA**
0,26%
0,5%
0,4%
0,15%
(*) Il Cost Income è calcolato rapportando le spese amministrative (voce 150 CE) e le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
immateriali (voce 170 e 180 CE) al margine di intermediazione (voce 120 CE) e agli altri oneri/proventi di gestione (voce 190 CE).
(**) Gli indici ROE e ROA sono stati calcolati annualizzando l’utile netto al 30 giugno 2013
9.1.2
Patrimonio di Vigilanza al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010
Dati BCC Centropadana
Nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità, al 30 giugno 2013
e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Centropadana.
Patrimonio di Vigilanza (migliaia di Euro)
Patrimonio di base elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio di base
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio Supplementare elementi positivi
Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
Totale patrimonio Supplementare
Patrimonio di terzo livello
Patrimonio di vigilanza
Core Tier 1 Ratio
30/06/2013
215.976
6.044
209.932
8.498
11
8.487
31/12/2012
206.313
6.193
200.119
3.890
7
3.883
31/12/2011
199.794
6.052
193.741
3.877
0
3.877
31/12/2010
194.000
6.005
187.995
3.877
218.419
14,09%
204.003
15,19%
197.618
14,85%
191.871
15,11%
3.877
114
Tier 1 Capital Ratio
Total Capital Ratio
14,09%
14,66%
15,19%
15,48%
14,85%
15,14%
15,11%
15,42%
Il patrimonio di vigilanza al 30 giugno 2013 è pari a 218.4 milioni di Euro, con un incremento rispetto al 31 dicembre
2012 di 14,4 milioni di Euro.
Il coefficiente di capitale complessivo (total capital ratio) determinato dal rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività
di rischio ponderate totali si attesta al 14,66% a giugno 2013 dopo la Fusione (rispetto al 15,48% al 31 dicembre 2012
della sola Banca), mentre il rapporto tra patrimonio di base e il totale delle attività di rischio ponderate (tier 1 capital
ratio) risulta pari al 14,09% (rispetto al 15,19% del 31 dicembre 2012).
Si precisa che Banca d’Italia non ha imposto requisiti patrimoniali aggiuntivi a BCC.
Dati BCC Creta
Al fine di fornire ulteriori informazioni utili a meglio comprendere le variazioni del patrimonio di vigilanza
dell’Emittente nel periodo 31 dicembre 2012 – 30 giugno 2013, nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di
Vigilanza, unitamente ai coefficienti di solvibilità al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Creta. Tali dati sono stati
estratti dai bilanci d’esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 di BCC Creta.
Patrimonio di Vigilanza
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Patrimonio di base (Tier 1)
11.324
12.208
12.096
Patrimonio supplementare
4.640
5.240
3.040
Patrimonio di vigilanza
15.964
17.448
15.136
Coefficienti di vigilanza
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Tier 1 Capital Ratio
11,33%
12,67%
11,99%
Total Capital Ratio
15,98%
18,11%
15,00%
Eccedenza patrimoniale %
49,93%
55,82%
46,68%
Il Patrimonio di Vigilanza è stato calcolato sulla base delle Disposizioni di Vigilanza a seguito della disciplina
prudenziale introdotta dal nuovo accordo sul capitale (cd. Basilea 2).
Ai sensi della normativa vigente pro tempore (cd. Basilea 2) il coefficiente patrimoniale di base minimo (Tier 1 Capital
Ratio) è pari al 4% ed il coefficiente patrimoniale complessivo minimo (Total Capital Ratio) è pari al 8%.
Patrimonio di vigilanza al 30 giugno 2013 pro-forma
Di seguito si riporta un’analisi del patrimonio netto di vigilanza e dei coefficienti di solvibilità pro-forma di BCC
Centropadana al 30 giugno 2013, confrontato con i dati pro-forma al 31 dicembre 2012:
Patrimonio di Vigilanza pro-forma
Patrimonio di Vigilanza
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio supplementare
Patrimonio di vigilanza
31/12/2012
196.365
193.652
8.488
8.523
204.852
202.175
Coefficienti di Vigilanza
Coefficienti di vigilanza
30/06/2013
31/12/2012
Tier 1 Capital Ratio
12,14%
12,63%
Total Capital Ratio
12,66%
13,19,%
Eccedenza patrimoniale %
36,81%
39,35%
115
9.2
Gestione Operativa
9.2.1
Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno
avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente
Oltre a quanto indicato in merito ai Fattori di Rischio, di cui al Capitolo IV della presente Sezione I del Prospetto
Informativo (cui si rinvia per ulteriori informazioni), l’Emittente non è a conoscenza di fattori importanti, compresi fatti
insoliti o rari o nuovi sviluppi, che abbiano avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività
dell’Emittente, fatta eccezione per quanto segue.
Di seguito sono brevemente descritti i principali fattori che hanno influenzato l’andamento economico della Banca nei
semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012 e nel triennio 2010-2012.
Crisi dei mercati finanziari: riflessi sul margine di interesse e sul costo del credito
Negli ultimi anni le economie e i sistemi finanziari di molti Paesi sono stati influenzati dalla crisi dei mercati finanziari
esplosa nel 2008 (nata negli Stati Uniti e poi propagatasi alle altre nazioni).
In particolare il PIL italiano ha subito un forte ridimensionamento già nel 2009, avviando successivamente una timida
ripresa, del tutto insufficiente a ridare vigore all’intero apparato produttivo.
Quando la fase più acuta della crisi sembrava sostanzialmente superata, nel 2011 l’economia mondiale è stata investita
da una crisi ben più grave con rilevanti riflessi anche di natura sociale, oltre che, ovviamente, economica.
Le tensioni sul debito sovrano hanno minato la stabilità dei paesi più deboli dell’eurozona – nell’ordine Grecia,
Portogallo, Spagna, Italia – giungendo nelle fasi più acute a toccare anche i sistemi considerati tradizionalmente
“solidi”, quali la Francia. Gli interventi adottati dall’eurosistema non sono stati sufficienti per superare la crisi.
L’Italia è stata investita in pieno dagli eventi, aggravato anche dalla presenza di fenomeni speculativi internazionali.
L’elevata incidenza del debito pubblico in rapporto al PIL ha reso necessaria l’adozione di provvedimenti drastici, che
hanno ulteriormente depresso un quadro di crescita di per sé già debole.
La crisi ha avuto ripercussioni dirette sul sistema bancario italiano sia attraverso il progressivo rallentamento
dell’incremento degli impieghi che tramite il peggioramento della qualità dei crediti. I conti economici mostrano una
riduzione dei margini anche per effetto (i) dell’aumento del differenziale fra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e di
quelli tedeschi che si è ripercosso sul costo della raccolta diretta, e (ii) dell’incremento del costo del credito.
Il margine di interesse, nonostante un incremento dei volumi medi degli impieghi e della raccolta, mostra, da un lato,
una contrazione degli interessi attivi sui finanziamenti alla clientela per effetto dell’adeguamento dei rendimenti dei
prestiti a tasso variabile ai tassi di mercato e, dall’altro, un incremento degli interessi passivi sulla raccolta diretta per
attrarre nuova clientela e mantenere quella in essere.
Dal punto di vista sociale la crisi ha determinato la caduta occupazionale, con i riflessi sulla ricchezza delle famiglie,
che ha contribuito a deprimere i consumi sia dei beni durevoli che di quelli correnti, riducendo inoltre la capacità di
risparmio. Parallelamente, anche le imprese hanno intrapreso un trend negativo, con riduzione dei fatturati, della
redditività e degli investimenti.
Il costo del credito (costituito dal rapporto tra rettifiche nette e crediti in bilancio) risulta al 30 giugno 2013 pari allo
0,87% nel 2012 pari all’1,37% mentre nel 2011 era pari allo 0,54%.
9.2.2
Analisi dell’andamento economico
9.2.2.1
Analisi dell’andamento economico relativo ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno 2012
Nella seguente tabella sono evidenziati i conti economici relativi ai semestri chiusi al 30 giugno 2013 e al 30 giugno
2012.
Conto economico
(Valori in Euro)
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
Interessi attivi e proventi assimilati
32.564.312
31.940.203
624.109
1,95%
Interessi passivi e oneri assimilati
-16.004.429
-13.219.075
-2.785.354
21,07%
Margine di interesse
16.559.883
18.721.128
-2.161.245
-11,54%
Commissioni attive
5.850.527
6.045.201
-194.674
-3,22%
-609.713
-653.668
43.955
-6,72%
5.240.814
5.391.533
-150.719
-2,80%
Commissioni passive
Commissioni nette
116
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al
Fair Value
Margine di intermediazione
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
29.557
21.629
7.928
-102.457
-73.661
-28.796
39,09%
-99.194
168.476
-267.670
-158,88%
12.246.562
2.906.892
9.339.670
321,29%
314.406
314.406
11.613.618
2.499.989
9.113.629
364,55%
318.538
406.903
-88.365
-21,72%
-23.512
46.074
-69.586
-151,03%
33.851.653
27.182.071
6.669.582
24,54%
-11.830.879
-11.794.445
-6.263.455
-6.237.609
-5.567.424
88,89%
-5.556.836
89,09%
-36.434
-25.846
-10.588
40,97%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
36,65%
22.020.774
20.918.616
1.102.158
5,27%
-18.853.584
-11.533.045
-16.973.398
-10.450.105
-1.880.186
11,08%
-7.320.539
-6.523.293
-1.082.940
10,36%
-797.246
12,22%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
-183.692
-168.474
-15.218
9,03%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
-429.081
-423.019
-6.062
1,43%
-23.602
-20.596
-3.006
14,60%
2.256.211
1.498.480
757.731
50,57%
-17.233.748
-16.087.007
-1.146.741
7,13%
Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
4.787.026
4.831.609
-44.583
-0,92%
-2.086.630
-1.627.932
-458.698
28,18%
2.700.396
3.203.677
-503.281
-15,71%
2.700.396
3.203.677
-503.281
-15,71%
Di seguito è riportata l’analisi degli scostamenti delle principali voci del conto economico.
Margine di interesse
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio del margine di interesse per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012.
Composizione margine d’interesse
(Valori in migliaia di Euro)
Voci
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
477
702
-225
-32,05%
4.987
3.076
1.911
62,12%
2.661
2.295
367
15,99%
22.317
25.203
-2.886
-11,45%
5
4
2
46,98%
2.116
661
1.455
220,05%
31.940
624
1,95%
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela (comprensivi dei titoli L&R)
Attività finanziarie valutate al Fair Value
Derivati di copertura
Attività finanziarie cedute e non cancellate
Altre attività
Totale interessi attivi
0
32.564
0
Debiti verso banche centrali
Debiti verso banche
-471
-728
257
-35,35%
Debiti verso clientela
-5.291
-3.832
-1.459
38,09%
Titoli in circolazione
-9.748
-7.100
-2.647
37,28%
(1)
1
-100,00%
Passività finanziarie di negoziazione
117
Passività finanziarie valutate al Fair Value
-495
-1.535
1.039
-67,72%
Passività finanziarie associate ad attività cedute e non cancellate
Altre passività
Derivati di copertura
Totale interessi passivi
Margine di interesse
0
(24)
24
-100,00%
-16.004
-13.219
-2.785
21,07%
16.560
18.721
-2.161
-11,54%
Il margine di interesse presenta un decremento dell’11,54%. Tale performance negativa, solo in parte compensata dalla
maggiore redditività delle attività finanziarie di proprietà è stata determinata dall’aumento dei volumi della raccolta
diretta a tassi di remunerazione più onerosi con particolare riguardo ai prestiti obbligazionari e dalla diminuzione dei
tassi sugli impieghi in particolare quelli a medio e lungo termine influenzati dalla discesa dell’euribor.
Commissioni nette
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle commissioni nette per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012.
Commissioni attive
30/06/2013
(Valori in migliaia di Euro)
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
406
333
73
21,98%
983
944
39
4,12%
9
10
-1
-6,14%
110
143
-33
-23,25%
74
101
-26
-26,16%
134
130
4
3,04%
349
319
30
9,52%
307
242
65
26,79%
1
-1
-100,00%
1
-1
-100,00%
176
191
-15
-7,77%
131
51
80
157,50%
2.193
2.154
39
1,80%
39
46
-6
-14,06%
1.864
1.849
16
0,85%
365
719
-355
-49,30%
5.851
6.045
-195
-3,22%
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1. in materia di investimenti
8.2. in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
k) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni passive
(Valori in migliaia di Euro)
a) garanzie ricevute
30/06/2013
-11
30/06/2012
Var 2013/2012
-1
-10
% Var
1541,06%
b) derivati su crediti
118
c) servizi di gestione e intermediazione:
-50
-35
-15
-4
-3
-1
43,78%
-12
0
-12
2426,51%
-33
-31
-1
4,53%
-545
-617
73
-11,76%
-4
-1
-4
580,41%
-610
-654
44
-6,72%
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
41,98%
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. Collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
f) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni nette
30/06/2013
(Valori in migliaia di Euro)
commissioni attive
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
5.851
6.045
-195
commissioni passive
-610
-654
44
-3,22%
-6,72%
Commissioni nette
5.241
5.392
-151
-2,80%
Le commissioni nette del primo semestre 2013 sono diminuite del 2,80% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente a causa della riclassificazione della commissione d’istruttoria veloce che sino a giugno 2012 veniva
conteggiata tra le commissioni attive, mentre nel 2013 è stata catalogata tra gli altri oneri e proventi.
Margine di intermediazione
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio del margine di intermediazione, che si compone di margine di interesse,
commissioni nette e risultato delle operazioni finanziarie, per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012.
Margine di intermediazione
(valori in migliaia di euro)
30/06/2013
margine di interesse
commissioni nette
dividendi e proventi simili
risultato netto dell'attività di negoziazione
risultato netto dell'attività di copertura
utili (perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
d) passività finanziarie
margine di intermediazione
Var 2013/2012
e
passività
% Var
16.560
18.721
-2.161
-11,54%
5.241
5.392
-151
-2,80%
29
22
7
31,82%
-102
-74
-28
37,84%
-99
168
-267
-158,93%
12.247
2.907
9.340
321,29%
314
100,00%
314
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
risultato netto delle attività
finanziarie valutate al fair value
30/06/2012
11.614
2.500
9.114
364,56%
319
407
-88
-21,62%
-24
46
-70
-152,17%
33.852
27.182
6.670
24,54%
Al notevole incremento del margine d’intermediazione rilevato a giugno 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso
esercizio (+26,05%) ha contribuito principalmente la gestione delle attività disponibili per la vendita che nel complesso
ha generato un margine pari a 11,6 milioni di euro.
Rettifiche nette
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle rettifiche e delle riprese di valore nette per deterioramento di crediti,
attività finanziarie e altre operazioni finanziarie per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012.
119
Rettifiche di valore nette
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
Su crediti verso clientela - Finanziamenti
-11.794
-6.237
-5.557
89,10%
Su crediti verso clientela - Titoli di debito
-36
-26
-10
38,46%
-11.830
-6.263
-5.567
88,89%
Totale rettifiche di valore nette
Le rettifiche/riprese nette per deterioramento dei crediti presentano a giugno 2013 un saldo negativo di 11,8 milioni di
euro, e rilevano un incremento negativo del 89,9% rispetto al primo semestre del 2012.
Spese amministrative
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle spese amministrative per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012.
Spese Amministrative
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Spese per il personale
Altre spese amministrative
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
11.533
10.450
1.083
10,36%
7.321
6.523
797
12,22%
1.042
1.009
33
3,23%
816
632
184
29,10%
1.793
1.944
-150
-7,72%
di cui :
Spese Informatiche
Spese per beni immobili e mobili
Spese per l'acquisto di beni e servizi non professionali
Prestazioni professionali
807
429
378
88,19%
Premi assicurativi
99
133
-34
-25,58%
Spese pubblicitarie
166
119
47
39,50%
Altre spese
Imposte indirette e tasse
Totale
18.854
766
753
13
1,68%
1.831
1.504
327
21,74%
11,08%
16.973
1.881
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Di seguito è riportato il dettaglio degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per i semestri chiusi al 30 giugno
2013 e 2012.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a euro 0,18 mln, in linea con il dato dello stesso periodo del precedente
esercizio (Euro 0,17 mln).
Gli ammortamenti operativi, in linea con il dato a giugno 2012 (euro 0,44 mln) risultano pari a euro 0,45 mln di cui euro
0,43 mln per immobilizzazioni materiali e euro 0,02 mln per immobilizzazioni immateriali.
Altri proventi e oneri di gestione
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio degli altri proventi e oneri di gestione per i semestri chiusi al 30 giugno
2013 e 2012.
Altri oneri / proventi di gestione
(Valori in migliaia di Euro)
Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
-35
-36
1
-1
0
-1
Oneri per malversazioni e rapine
Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non
separabili
Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito
Cooperativo
-27
-11
-16
145,45%
-90
-88
-2
2,27%
-126
126
-100,00%
Oneri per operazioni di cartolarizzazione
-78
-99
21
-21,21%
1.632
1.359
273
20,09%
Cause passive: transazioni, condanne, sentenze, reclami
Recupero imposte e tasse
-2,78%
120
Rimborso spese legali per recupero crediti
199
Recuperi spese su servizi di finanziamento
233
229
-30
-13,10%
233
Ricavi gestione Agenzia Viaggi
38
32
Ricavi su operazioni di cartolarizzazione
15
15
6
18,75%
0,00%
Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria
Altri proventi di gestione
Totale
370
223
147
65,92%
2.256
1.498
758
50,60%
Gli Altri proventi / Altri oneri di gestione sono pari a euro 2.256 migliaia e risultano in aumento del 50,60% rispetto al
giugno precedente. L’incremento è dovuto ai maggiori ricavi per recupero dell’imposta di bollo sulle attività finanziarie.
Imposte sul reddito
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle imposte sul reddito per i semestri chiusi al 30 giugno 2013 e 2012.
Imposte
30/06/2013
(Valori in migliaia di Euro)
Imposte correnti
30/06/2012
-3.960
Variazione delle imposte correnti precedenti esercizi
Variazione delle imposte anticipate
% Var
-1.939
95,94%
42
-5
47
-940,00%
1.898
466
1.432
307,30%
-67
-68
1
-1,47%
-2.087
-1.628
-459
28,19%
Variazione delle imposte differite
Imposte di competenza dell’esercizio
Var 2013/2012
-2.021
Nonostante l’utile lordo al 30 giugno 2013 sia in linea con quello risultante nel primo semestre 2012, il risultato
d’esercizio risulta inferiore del 28,2% rispetto a quello di giugno 2012 a causa di un maggior carico fiscale IRAP
determinato dall’incremento delle svalutazioni su crediti ininfluente sulla formazione della base imponibile di tale
imposta.
9.2.2.2
Analisi dell’andamento economico relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010
Di seguito sono riportati i prospetti di conto economico con riferimento agli esercizi 2012, 2011 e 2010 con riflessioni
sui vari aggregati ed i margini relativi.
Conto economico
(Valori in Euro)
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
Interessi attivi e proventi assimilati
64.346.812
57.010.348
48.190.085
7.336.464
12,87%
8.820.263
18,30%
Interessi passivi e oneri assimilati
-27.428.657
-19.954.360
-16.565.008
-7.474.297
37,46%
-3.389.352
20,46%
Margine di interesse
36.918.155
37.055.988
31.625.077
-137.833
-0,37%
5.430.911
17,17%
Commissioni attive
12.179.527
11.688.129
11.420.826
491.398
4,20%
267.303
2,34%
Commissioni passive
-1.189.934
-1.167.776
-1.230.907
-22.158
1,90%
63.131
-5,13%
Commissioni nette
10.989.593
10.520.353
10.189.919
469.240
4,46%
330.434
3,24%
Dividendi e proventi simili
132.705
176.870
127.435
-44.165
-24,97%
49.435
38,79%
Risultato netto dell'attività di negoziazione
681.785
-386.833
74.451
1.068.618
-276,25%
-461.284
-619,58%
Risultato netto dell'attività di copertura
273.353
-112.958
-235.786
386.311
-342,00%
122.828
-52,09%
11.484.266
810.736
789.384
10.673.530
1316,52%
21.352
2,70%
17.888
338.328
-17.888
-100,00%
-320.440
-94,71%
10.761.702
472.899
314.278
10.288.803
2175,69%
158.621
50,47%
722.564
319.949
136.778
402.615
125,84%
183.171
133,92%
63.050
-8.100
-15.558
71.150
-878,40%
7.458
-47,94%
60.542.907
48.056.056
42.554.922
12.486.851
25,98%
5.501.134
12,93%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
-17.180.049
-7.197.943
-8.929.813
-9.982.106
138,68%
1.731.870
-19,39%
a) crediti
-17.159.538
-6.977.967
-9.160.550
-10.181.571
145,91%
2.182.583
-23,83%
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al
Fair Value
Margine di intermediazione
121
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-130.150
130.150
-100,00%
-130.150
230.737
69.315
-77,17%
-320.563
-138,93%
40.858.113
33.625.109
2.504.745
6,13%
7.233.004
21,51%
-33.767.574
-32.905.250
-31.293.315
-862.324
2,62%
-1.611.935
5,15%
-20.616.227
-19.967.011
-18.704.608
-649.216
3,25%
-1.262.403
6,75%
-13.151.347
-12.938.239
-12.588.707
-213.108
1,65%
-349.532
2,78%
30.728
-263.644
7.649
294.372
-111,66%
-271.293
3546,78
%
-1.331.762
-866.633
-804.840
-465.129
53,67%
-61.793
7,68%
-47.013
-23.717
-22.630
-23.296
98,22%
-1.087
4,80%
3.008.783
3.089.616
2.894.382
-80.833
-2,62%
195.234
6,75%
-32.106.838
-30.969.628
-29.218.754
-1.137.210
3,67%
-2.038.387
7,05%
d) altre operazioni finanziarie
-20.511
-89.826
43.362.858
Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Risultato netto della gestione finanziaria
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
-6.139
3.200
5.664
-9.339
-291,84%
-2.464
-43,50%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
11.249.881
9.981.685
4.412.019
1.358.196
13,73%
5.479.666
124,20%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
-2.741.473
-3.064.317
-2.039.523
322.844
-10,54%
-1.024.794
50,25%
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
8.508.408
6.827.368
2.372.496
1.681.040
24,62%
4.454.872
187,77%
Utile (Perdita) d'esercizio
8.508.408
6.827.368
2.372.496
1.681.040
24,62%
4.454.872
187,77%
Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati di bilancio 2012 della Banca e di BCC Creta relativamente alle voci di
conto economico allo scopo di poter meglio comprendere l’apporto delle due banche al risultato economico al 30
giugno 2013 pur considerando che l’incorporazione ha effetto dal 01 giugno 2013.
Conto economico
(Valori in Euro)
Interessi attivi e proventi assimilati
31/12/2012
BCC
Centropadana
64.346.812
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
4.660.581
69.007.393
-27.428.657
-1.774.432
-29.203.089
Margine di interesse
36.918.155
2.886.149
39.804.304
Commissioni attive
12.179.527
1.572.852
13.752.379
Commissioni passive
-1.189.934
-189.944
-1.379.878
Commissioni nette
10.989.593
1.382.908
12.372.501
Interessi passivi e oneri assimilati
Dividendi e proventi simili
132.705
3.408
136.113
Risultato netto dell’attività di negoziazione
681.785
16.323
698.108
Risultato netto dell’attività di copertura
273.353
-2.243
271.110
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
11.484.266
578.093
12.062.359
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
10.761.702
559.315
11.321.017
722.564
18.778
741.342
60.542.907
4.864.638
65.407.545
-17.180.049
-17.159.538
-1.410.958
-1.417.147
-18.591.007
-20.511
6.189
-14.322
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value
Margine di intermediazione
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
0
63.050
63.050
-18.576.685
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
0
43.362.858
3.453.680
46.816.538
Spese amministrative:
a) spese per il personale
-33.767.574
-20.616.227
-4.537.022
-2.541.462
-38.304.596
b) altre spese amministrative
-13.151.347
-1.995.560
-15.146.907
30.728
-11.214
19.514
-1.331.762
-62.888
-1.394.650
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
-23.157.689
-47.013
-1.484
-48.497
3.008.783
336.505
3.345.288
-32.106.838
-4.276.103
-36.382.941
-822.423
10.427.458
-6.139
11.249.881
-6.139
122
-2.741.473
174.094
-2.567.379
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
8.508.408
-648.329
7.860.079
Utile (Perdita) d’esercizio
8.508.408
-648.329
7.860.079
Aggregando le voci di conto economico dell’Emittente e di BCC Creta al 31 dicembre 2012 si otterrebbe un calo
nell’utile d’esercizio del 7,62% dipendente, in particolare, dall’incremento delle spese amministrative per 4,5 milioni di
euro (+13,4%) e delle rettifiche di valore per deterioramento di crediti per 1,4 milioni (+8,26%). Le poste da cui
risulterebbero i maggiori incrementi in termini positivi, sarebbero, invece, quelle relative agli interessi attivi e proventi
assimilati per 4,6 milioni di euro (+7,2%) ed alle commissioni attive con un apporto da parte di BCC Creta di 1,5
milioni di euro (+12,9%).
Prospetto della Redditività Complessiva
PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA
(valori in migliaia di Euro)
Voci
2012
8.508
10 Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
11.524
20 Attività finanziarie disponibili per la vendita
30 Attività materiali
40 Attività immateriali
50 Copertura di investimenti esteri
60 Copertura di flussi finanziari
70 Differenze di cambio
80 Attività non correnti in via di dismissione
-557
90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
100 patrimonio netto
10.967
110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
19.475
120 Redditività complessiva (Voce 10+110)
2011
2010
6.827
-6.772
2.372
-2.869
116
-6.656
171
-2.869
-497
Si illustra di seguito l’andamento dei margini.
Il Margine d’interesse.
Il margine d’interesse al 31 dicembre 2012 ammonta ad Euro 36,92 milioni e, nonostante sia in diminuzione di Euro
0,14 milioni rispetto al 31 dicembre 2011 (-0,37%), evidenzia un incremento di 5,3 milioni dal dicembre 2010.
L’andamento positivo degli interessi attivi dal 2010 al 2012 (+33,5%) è stato influenzato dall’incremento degli interessi
su crediti verso clientela (che dal 2010 al 2011 sono incrementati di 6,3 milioni) e di quelli relativi alle attività
finanziarie(+ 73,2%), mentre gli interessi passivi sono aumentati del 65,6% da dicembre 2010 a causa dell’incremento
del costo della provvista che oltre ad essere cresciuta nei volumi, è risultata più onerosa a causa della forte concorrenza.
Gli interessi attivi complessivi sono Euro 64,35 milioni, risultando in aumento di Euro 7,34 milioni (+12,87%). Nel
dettaglio, gli interessi percepiti da impieghi a clientela ordinaria, ammontano a Euro 48,07 milioni, in aumento di Euro
0,77 milioni (+1,64%), mentre quelli derivanti dagli investimenti finanziari sono pari a Euro 14,05 milioni, in aumento
di Euro 5,08 milioni (+56,7%).
Gli interessi relativi alle operazioni di copertura ammontano a Euro 2,18 milioni in aumento di Euro 1,43 milioni
(+190,41%).
Il costo complessivo per interessi passivi sulla raccolta onerosa è di Euro 27,43 milioni, in aumento di Euro 7,47 milioni
(+37,46%). Gli interessi corrisposti sulla raccolta diretta a clientela ordinaria ammontano a Euro 26,15 milioni, in
aumento di Euro 7,22 milioni (+38,13%), mentre gli interessi su altri rapporti ammontano a Euro 1,28 milioni.
L’incremento degli interessi passivi è dovuto all’aumento delle giacenze della raccolta onerosa.
Si registra nel complesso un aumento di Euro 7,34 milioni. Il contributo principale alla formazione degli interessi è
stato dato dall’attività creditizia con la clientela pari a Euro 48 milioni, dal portafoglio titoli AFS per Euro 7,3 milioni e
dall’intermediazione con banche per Euro 5,3 milioni.
Si riporta il dettaglio della composizione del margine d’interesse per gli anni 2012, 2011 e 2010:
Composizione margine d’interesse
(Valori in migliaia di Euro)
Voci
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
123
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
1.383
1.439
3.042
-56
-3,89%
-1.603
-52,70%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
7.319
4.108
1.981
3.211
78,16%
2.127
107,37%
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela (comprensivi dei titoli L&R)
Attività finanziarie valutate al Fair Value
Derivati di copertura
Attività finanziarie cedute e non cancellate
Altre attività
Totale interessi attivi
5.336
3406
2.097
1.930
56,66%
1.309
62,42%
47.663
46.705
40.389
958
2,05%
6.316
15,64%
8
8
8
2.186
751
114
1.435
191,08%
637
558,77%
411
594
559
-183
-30,81%
35
6,26%
12,87%
8.821
18,30%
41
41
64.347
57.011
48.190
7.336
Debiti verso banche
-1.277
-1.022
-68
-255
24,95%
-954
1402,94%
Debiti verso clientela
-8.223
-4.025
-3.248
-4.198
104,30%
-777
23,92%
Titoli in circolazione
-15.364
-11.180
-8.473
-4.184
37,42%
-2.707
31,95%
-2.421
-3.441
-4.560
1.020
-29,64%
1.119
-24,54%
-144
-287
-216
143
-49,83%
-71
32,87%
-27.429
-19.955
-16.565
-7.474
37,45%
-3.390
20,46%
36.918
37.056
31.625
-138
-0,37%
5.431
17,17%
Debiti verso banche centrali
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al Fair Value
Passività finanziarie associate ad attività cedute e non
cancellate
Altre passività
Derivati di copertura
Totale interessi passivi
Margine di interesse
Composizione margine d’interesse
(Valori in migliaia di Euro)
Voci
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
31/12/2012
BCC
Centropadana
1.383
31/12/2012
Creta
7.319
31/12/2012
Totale
8
1.391
485
7.804
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela (comprensivi dei titoli L&R)
Attività finanziarie valutate al Fair Value
Derivati di copertura
Attività finanziarie cedute e non cancellate
Altre attività
Totale interessi attivi
5.336
12
5.348
47.663
4.156
51.819
8
8
2.186
2.186
411
411
41
64.347
41
4.661
69.008
-1.285
Debiti verso banche centrali
Debiti verso banche
-1.277
-8
Debiti verso clientela
-8.223
-763
-8.986
Titoli in circolazione
-15.364
-988
-16.352
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al Fair Value
Passività finanziarie associate ad attività cedute e non cancellate
-2.421
-2.421
-144
-144
Altre passività
Derivati di copertura
Totale interessi passivi
Margine di interesse
-15
-15
-27.429
-1.774
-29.203
36.918
2.887
39.805
Il margine d’interesse da clientela è risultato in calo rispetto allo scorso anno, in particolare:
-
l’attivo fruttifero è stato influenzato dal calo delle masse e dalla diminuzione dei tassi sugli impieghi in
particolare quelli a medio lungo termine trainati dalla discesa dell’Euribor;
al contrario il costo della raccolta ha subito un incremento causato dall’aumento dei volumi e dei tassi di
remunerazione sempre più onerosi a causa della forte concorrenza.
Di contro è migliorata la gestione dell’attività finanziaria con conseguente contenimento della variazione assoluta del
margine d’interesse complessivo rispetto al 2011(- 0,4%).
Si registra, nel complesso, un aumento di oltre Euro 7,3 milioni (+12,9%) degli interessi attivi. Il contributo principale
alla formazione degli interessi attivi è stato dato dall’attività creditizia con la clientela pari a Euro 48 milioni, dal
portafoglio titoli AFS Euro 7,3 milioni e dall’intermediazione con banche per Euro 5,3 milioni.
124
Anche gli interessi passivi evidenziano un incremento di Euro 7,4 milioni (37,5% sull’anno precedente).
Margine di intermediazione.
Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2012 è pari a Euro 60,54 milioni, in aumento di Euro 12,49 milioni
(+25,98%) rispetto al 31 dicembre 2011. Tale notevole incremento è sostanzialmente ascrivibile alla gestione delle
attività disponibili per la vendita, composte principalmente da titoli di stato italiani, che nel complesso hanno generato
un margine pari a Euro 10,7 milioni, mentre nel 2011 il risultato netto è stato di 0,49 milioni di Euro, come
rappresentato nella tabella sotto riportata.
(Valori in migliaia di Euro)
Totale
T 2012
Voci/Componenti reddituali
Utili
Attività finanziarie
1.
Crediti verso banche
2.
Crediti verso clientela
Attività finanziarie disponibili
3.
per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
Attività finanziarie detenute sino
4.
alla scadenza
Totale attività
Perdite
Totale
T 2011
Risultato
netto
Utili
Perdite
Totale
T 2010
Risultato
netto
18
Utili
Perdite
Risultato
netto
18
340
-1
338
15.351
-4.590
10.762
512
-40
473
466
-151
314
15.351
-4.590
10.762
512
-40
473
466
-151
314
15.351
-4.590
10.762
531
-40
491
805
-152
652
868
868
-146
-146
723
723
367
367
-47
-47
320
320
161
161
-24
-24
137
137
Passività finanziarie
1.
Debiti verso banche
2.
Debiti verso clientela
3.
Titoli in circolazione
Totale passività
Commissioni nette.
Nelle tabelle sottostanti sono evidenziate le commissioni alla data del 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Commissioni attive
(Valori in migliaia di Euro)
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
% Var
Var
2011/2010
% Var
697
688
641
9
1,31%
47
7,33%
2.167
1.942
2.126
225
11,59%
184
-8,65%
16
26
-10
-38,46%
26
248
280
220
-32
-11,43%
60
27,27%
200
213
222
-13
-6,10%
9
-4,05%
258
287
322
-29
-10,10%
755
514
693
241
46,89%
35
179
689
622
669
67
10,77%
47
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
-10,87%
-25,83%
8.1. in materia di investimenti
8.2. in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
-7,03%
125
9.1. gestioni di portafogli
3
3
4
0
0,00%
3
3
4
0
0,00%
349
432
394
-83
-19,21%
338
188
271
150
4.294
4.123
3.880
75
128
3.756
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni
cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
di
1
1
-25,00%
-25,00%
79,79%
38
83
9,64%
-30,63%
171
4,15%
243
6,26%
124
-53
-41,41%
4
3,23%
3.620
3.554
136
3,76%
66
1,86%
1.191
1.187
1.095
4
0,34%
92
8,40%
12.180
11.688
11.420
492
4,21%
268
2,35%
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di
scambio
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
k) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni passive
(Valori in migliaia di Euro)
a) garanzie ricevute
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
-7
-4
-3
-3
42,86%
-1
33,33%
-81
-68
-66
-13
16,05%
-2
3,03%
-3
300,00%
% Var
Var
2011/2010
% Var
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
-5
-4
-1
-1
20,00%
-12
-1
-1
-11
91,67%
-64
-63
-64
-1
1,56%
1
-1,56%
-1.099
-1.095
-1.160
-4
0,36%
65
-5,60%
-3
-1
-2
-2
66,67%
1
-50,00%
-1.190
-1.168
-1.231
-22
1,85%
63
-5,12%
0,00%
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. Collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti
finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
f) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni nette
(Valori in migliaia di Euro)
commissioni attive
commissioni passive
Commissioni nette
31/12/2012
31/12/2011
12.180
-1.190
10.990
11.688
-1.168
10.520
31/12/2010
11.420
-1.231
10.189
Var
2012/2011
492
-22
470
Var
2011/2010
4,21%
268
1,88%
63
4,47%
331
% Var
% Var
2,35%
-5,12%
3,25%
Tra le commissioni relative ai “servizi di gestione, intermediazione e consulenza”, quelle riguardanti la “negoziazione
di strumenti finanziari” si riferiscono alle retrocessioni ricevute per la partecipazione alle aste dei titoli di Stato che nel
2010 erano ricomprese tra le commissioni afferenti “altri servizi”.
Le commissioni relative ai “servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione” sono riconosciute dalla Società
veicolo alle banche che hanno svolto attività di Servicer nelle operazioni di cartolarizzazione nella misura del 4% del
debito residuo dei crediti ceduti e del 6% di ciascuna somma recuperata sui crediti in default. Tale voce riflette pertanto
l’andamento decrescente del debito residuo dei crediti ceduti passando da 124 mila Euro del 2010 a 75 mila Euro del
2012. Nel 2011 l’importo commissionale è cresciuto, invece, di 4 mila Euro rispetto all’anno precedente a seguito dei
maggiori incassi sui crediti in default.
126
La sottovoce “altri servizi” è composto da commissioni relative a “crediti verso clientela ordinaria - altri
finanziamenti”, canoni relativi a cassette di sicurezza e commissioni per altri servizi bancari.
Risultato netto della gestione finanziaria.
Il risultato netto della gestione finanziaria, nonostante l’aumento delle rettifiche di valore su crediti , ha registrato un
incremento dal 2010 al 2012 di 9,7 milioni di Euro in particolare grazie al contributo della gestione delle attività
disponibili per la vendita che nel 2012 è risultato pari a 11,5 milioni di Euro.
Rettifiche di valore su crediti.
Le rettifiche/riprese nette per deterioramento dei crediti presentano nel 2012 un saldo negativo di 17,1 milioni di euro, e
rilevano un incremento negativo del 92,4% rispetto al 2010 come conseguenza dell’attenta politica di accantonamenti
seguita dalla banca al fine di una gestione prudente nei confronti delle prospettive economiche future. Tale politica è
stata seguita anche negli anni precedenti: la banca ha infatti accantonato 7,1 mln di euro nel 2011 e 8,9mln di euro nel
2010.
Di seguito si riportano i dettagli della voce relativa alle rettifiche / riprese di valore riferite agli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012, 2011 e 2010.
(Valori in migliaia di Euro)
rettifiche di valore su attività finanziarie disponibili per
la vendita
rettifiche su strumenti finanziari con tassi fuori mercato
rettifiche di valore su crediti
Svalutazioni analitiche su sofferenze
Attualizzazione su sofferenze
Svalutazioni analitiche su incagli
Attualizzazione su incagli analitici
Svalutazioni collettive su crediti
perdite su crediti definitive
Riprese di valore su crediti
Riprese di valore da incassi e valutazioni sofferenze
Riprese da attualizzazione sofferenze
Incassi su crediti ammortizzati
Totale rettifiche di valore su crediti
Rettifiche di valore su crediti di firma
Rettifiche di
valore nette
(Valori in
migliaia di Euro)
Su crediti verso
clientela Finanziamenti
Su crediti verso
clientela - Titoli
di debito
Totale rettifiche
di valore nette
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
31/12/2012
31/12/2011
0
-68
-19.325
-11.505
-2.789
-1.927
-603
-1.692
-809
2.233
202
1.806
226
-17.160
-21
-17.180
-130
0
-9.170
-5.477
-1.446
645
0
-1.927
-965
2.192
698
1.390
104
-6.978
-90
-7.198
% Var
Var 2012/2011
Var
31/12/2010 2012/2011
0
0
-10.848
-7.562
-2.725
-300
53
-42
-272
1.688
493
1.194
0
-9.161
231
-8.930
% Var
130
-68
-10.154
-6.028
-1.343
-2.572
-603
235
156
41
-496
416
122
-10.182
69
-9.982
Var 2011/2010
Var
2011/2010
-130
0
1.678
2.085
1.279
945
-53
-1.885
-693
505
205
196
104
2.183
-321
1.732
% Var
17.160
6.978
9.161
-31,27%
10.182
145,92%
-2.183
-23,83%
17.160
6.978
9.161
-31,27%
10.182
145,92%
-2.183
-23,83%
Con riferimento alle rettifiche di valore su crediti si rinvia, inoltre, alle precedenti tabelle del presente Capitolo IX,
Paragrafo 9.1.1 ed ai relativi commenti.
Utile della operatività corrente al lordo delle Imposte.
Personale
Il costo del personale - nel quale sono compresi i compensi di amministratori, sindaci e quelli riferiti a contratti di
somministrazione e di collaborazione coordinata e continuativa - si è attestato a 20,6 milioni di euro nel 2012, contro i
19,8 milioni del periodo precedente ed i 18,7 del 2010. Tale incremento è ascrivibile agli investimenti di natura
organizzativa sostenute al fine di migliorare gli assetti della banca anche alla luce degli impatti normativi e delle mutate
condizioni del contesto economico ed al rinnovo contrattuale del personale dipendente.
Margine di intermediazione
127
Gli indicatori di produttività aziendale evidenziano un miglioramento in termini di montante medio, mentre rispetto alla
redditività risentono della contrazione del margine di intermediazione, imputabile alle minusvalenze nette del
portafoglio titoli di proprietà. Il cost-income è migliorato, passando dal 66,10% del 2011 al 55,30% del 2012. Il cost
income è calcolato rapportando le spese amministrative (voce 150 CE) e le rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali (voce 170 e 180 CE) al margine di intermediazione (voce 120 CE) e agli altri oneri/proventi di
gestione (voce 190 CE).
Spese amministrative
Le altre spese amministrative nel 2010 ammontavano a 12,6 milioni di Euro e sono cresciute nel 2011 del 2,8%, mentre
nel 2012, l’adozione di politiche di contenimento dei costi ci ha permesso di limitare la crescita di tale voce all’1,6%
rispetto all’esercizio precedente.
Al 31 dicembre 2012 le altre spese amministrative ammontano a Euro 13,15 milioni, in aumento di Euro 0,21 milioni
(+1,65%). Le imposte indirette, inserite tra le altre spese amministrative, ammontano a Euro 2,99 milioni, in
diminuzione di Euro 0,08 milioni (-2,73%), mentre le c.d. “spese operative” ammontano a Euro 10,16 milioni, in
aumento di Euro 0,30 milioni (+3,0 %), rispetto allo scorso esercizio.
Nella seguente tabella sono evidenziate la composizione e la variazione delle spese amministrative nel periodo
osservato dal 2010 al 2012.
Spese amministrative (Valori in
migliaia di Euro)
Spese informatiche
Spese per beni immobili e mobili
Spese per l’acquisto di beni e servizi
non professionali
Prestazioni professionali
Premi assicurativi
Spese pubblicitarie
Altre spese
Imposte indirette e tasse
TOTALE
31/12/2012
-2.053
-1.445
31/12/2011
-2.032
-1.565
31/12/2010
-2.020
-1.443
Var
2012/2011
-21
120
% Var
1,03%
-7,67%
Var
2011/2010
-12
-122
% Var
0,59%
8,45%
-3.648
-1.102
-216
-272
-1.423
-2.992
-13.151
-3.341
-872
-221
-253
-1.578
-3.076
-12.938
-3.650
-639
-296
-302
-1.621
-2.618
-12.589
-307
-230
5
-19
155
84
-213
9,19%
26,38%
-2,26%
7,51%
-9,82%
-2,73%
1,65%
309
-233
75
49
43
-458
-349
-8,47%
36,46%
-25,34%
-16,23%
-2,65%
17,49%
2,77%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto
economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi per controversie legali, per oneri per il personale ed altri
diversi dai precedenti. del passivo dello stato patrimoniale.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a riportano una ripresa di Euro 0,03 milioni, in diminuzione di Euro 0,29
milioni (-111,66%).
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali
Nella voce è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attività materiali detenute ad
uso funzionale o a scopo di investimento, incluse quelle relative ad attività acquisite in locazione finanziaria e ad attività
concesse in leasing operativo. Le rettifiche di valore su attività materiali sono aumentate sensibilmente (+53,6%) a
seguito della svalutazione degli immobili per recupero crediti.
Gli ammortamenti operativi risultano pari a Euro 0,91 milioni, in incremento di Euro 0,03 milioni (+2,94%), di cui Euro
0,86 milioni per immobilizzazioni materiali e Euro 0,05 milioni per immobilizzazioni immateriali.
Altri proventi e oneri di gestione
I proventi e oneri di gestione a fine 2012 sono quantificati in 3 milioni di Euro, in leggera diminuzione (82 mila Euro)
rispetto al precedente esercizio. Tale voce è aumentata rispetto al 2010 del 6,8% se si considera che a seguito di
un’analisi condivisa a livello di Movimento Cooperativo, alcune tipologie di proventi relative agli addebiti sui conti
correnti e depositi a risparmio, per euro 287 mila Euro, che nel 2010 erano classificate a voce 190) “altri oneri/proventi
di gestione” del conto economico, sono state negli anni seguenti classificate alla voce 40 “Commissioni attive”.
I costi operativi risultano pertanto pari a Euro 32,10 milioni, in aumento di Euro 1,30 milioni (+4,21%). Pertanto, l’utile
dell’operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a Euro 11,25 milioni, con un aumento di Euro 1,20 milioni
rispetto allo scorso esercizio (+11,92%).
La tabella che segue riporta il dettaglio della voce “Altri proventi/oneri di gestione” con riferimento al triennio oggetto
di analisi.
128
Altri proventi ed oneri di gestione
(Valori in migliaia di Euro)
Insussistenze e sopravvenienze non
riconducibili a voce propria
Cause passive: transazioni, condanne, sentenze,
reclami
Oneri per malversazioni e rapine
Ammortamento delle spese per migliorie su
beni di terzi non separabili
Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti
del Credito Cooperativo
Oneri per operazioni di cartolarizzazione
Recupero imposte e tasse
Rimborso spese legali per recupero crediti
Recuperi spese su servizi di finanziamento
Ricavi gestione Agenzia Viaggi
Ricavi su operazioni di cartolarizzazione
Insussistenze e sopravvenienze non
riconducibili a voce propria
Altri proventi di gestione
Totale
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
-49
-68
-92
19
-27,94%
24
-26,09%
-62
-22
-49
-40
181,82%
27
-55,10%
-10
-28
-35
18
-64,29%
7
-20,00%
-186
-179
-176
-7
3,91%
-3
1,70%
-231
-242
-149
-146
2.630
470
134
51
14
-106
2.865
299
2.431
228
55
3
394
3.009
% Var
Var
2011/2010
% Var
11
-4,55%
-93
62,42%
37,74%
-8,20%
57,19%
-106
434
71
17,85%
31,14%
79
55
-40
-235
171
134
-4
11
-7,27%
366,67%
-24
-52
-30,38%
-94,55%
40
58
-40
-100,00%
-18
-31,03%
474
3.091
544
2.894
-80
-82
-16,88%
-2,65%
-70
197
12,87%
6,81%
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte dai 4,4 mln di euro del 2010 è salito a 10 mln di euro nel 2011
per poi raggiungere 11,2mln di euro nel 2012 registrando una crescita di 6,8mln di euro nell’arco dei tre periodi
(+155%).
L’utile d’esercizio 2012
Le imposte sul reddito ammontano a Euro 2,74 milioni, in diminuzione di Euro 0,36 milioni, pari al 11,80%.
Pertanto l’utile netto di fine esercizio è di Euro 8,51 milioni, con un aumento di Euro 1,56 milioni, pari al +22,54%,
rispetto ai Euro 6,94 milioni del 2011.
Dopo l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 e della proposta di riparto dell’utile, avvenute
durante l’Assemblea Ordinaria del 20 aprile 2013 il patrimonio e le riserve ammontano a Euro 211,61 milioni.
Per maggiori informazioni in merito agli indici di redditività degli esercizi dal 2010 al 2012 e nonché del primo
semestre 2013 si rinvia a quanto indicato alla Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1.
9.2.3
Informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi, che hanno
avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’emittente, indicando in che misura il
reddito ne ha risentito.
Non si registrano ulteriori informazioni riguardanti fattori importanti, compresi eventi insoliti o rari o nuovi sviluppi,
che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente.
9.2.4
Illustrazione delle ragioni delle eventuali variazioni sostanziali delle vendite o delle entrate nette.
Salvo quanto previsto nel precedente Paragrafo 9.2.1, non si sono verificati ulteriori fatti che abbiano determinato
sensibili variazioni sui risultati dell’Emittente.
9.2.5
Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o
politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative
sull’attività dell’Emittente
Oltre a quanto indicato in merito ai Fattori di Rischio, di cui al Capitolo IV della presente Sezione I del Prospetto
Informativo (cui si rinvia per ulteriori informazioni), l’Emittente non è a conoscenza di informazioni riguardanti
politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero avere,
direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull’attività della Banca.
Si precisa, tuttavia, quanto segue.
Il perdurare della situazione di recessione economica internazionale e dell’Italia ha reso necessaria l’adozione, a partire
da novembre 2011, di alcune misure volte a mitigare, almeno in parte, gli effetti della crisi. Successivamente
all’adozione di alcune misure di austerity, è stato costituito un governo tecnico, con lo scopo, fra l’altro, di proseguire
nell’attuazione di tali misure volte a far fronte alla stagnazione economica, a ridurre i credit spread e rifinanziare il
129
crescente debito italiano contenendone il relativo costo. Nel dicembre 2011 il nuovo Governo Italiano, ha adottato
alcune disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici.
Le incertezze connesse alla crisi economica e finanziaria in atto potrebbero peggiorare in presenza di fenomeni di
instabilità politica e di difficoltà del nuovo Governo ad adottare tempestivamente misure idonee a fronteggiare la crisi.
Tutto ciò incidendo negativamente sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di
investimento della clientela di riferimento, non è possibile escludere che la redditività dell’Emittente possa risultare
inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti.
Con riferimento al regime fiscale applicabile all’Emittente si segnala che, l’articolo 2 ai commi da 36-bis a 36 quater
del D.L. 138/2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 148/2011 ha modificato il regime di tassazione delle
società cooperative, in sostanza, riducendo l’agevolazione costituita dalla detassazione degli utili inviati a riserva
(prevista dal combinato disposto dell’articolo 12 della legge n. 904/1977, dell’articolo 6 del decreto legge n. 63/2002, e
dell’articolo 1, comma 460, della legge n. 311/2004). In particolare, secondo il regime previgente, le banche di credito
cooperativo potevano escludere la tassazione:
1)
la quota di utile netto destinato a riserva obbligatoria (c.d. “indivisibile”), pari al 70% dell’utile stesso;
2)
la quota di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici pari al 3% dell’utile (ex Art. 11, comma 9, legge n.
59/1992 e art. 37, comma 2, del TUB).
Ferma restando la detassazione del 3% di utile netto destinato ai c.d. fondi mutualistici, che non è interessata dalla
modifica, con la nuova normativa, a partire dal 2013, la quota di utile destinato a riserva obbligatoria, che può essere
esclusa da imposizione ai fini IRES, passa dal 70% al 63%.
Al fine di rendere una valutazione approssimativa dell’impatto di detta riforma fiscale, l’Emittente ha effettuato,
retrospettivamente, una simulazione dell’incidenza dell’imposta IRES applicata, secondo le nuove modalità, al risultato
dell’esercizio 2012. Dal raffronto fra le imposte effettivamente corrisposte e l’ipotetica tassazione conseguente
all’applicazione del regime fiscale come riformato emergerebbe un maggior carico fiscale annuale per il 2012 di Euro
169.224.
130
10.
10.1
RISORSE FINANZIARIE
Informazioni riguardanti le risorse finanziarie dell’Emittente
Nel presente Capitolo è riportata l’analisi dell’andamento finanziario e dei flussi di cassa di BCC Centropadana al 30
giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Le informazioni incluse nel presente Capitolo sono state estratte dai
prospetti contabili al 30 giugno 2013 e dai bilanci d’esercizio chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
La Banca ottiene le risorse necessarie al finanziamento delle proprie attività mediante i depositi della clientela,
l’emissione di prestiti obbligazionari, la raccolta sul mercato interbancario oltre che dal patrimonio proprio.
Attualmente l’Emittente ha in essere operazioni di cartolarizzazione proprie.
Il controllo del rischio di liquidità è di competenza della Funzione di Gestione dei Rischi ed è finalizzato a garantire la
disponibilità di riserve di liquidità sufficienti ad assicurare la solvibilità nel breve termine ed, al tempo stesso, il
mantenimento di un sostanziale equilibrio fra le scadenze medie di impieghi e raccolta nel medio/lungo termine. Le
risultanze delle analisi effettuate vengono periodicamente presentate al Comitato di Direzione. Si rinvia alla Sezione I,
Capitolo VI, Paragrafo 6.2.
La seguente tabella riporta le informazioni relative alla raccolta diretta e alla posizione interbancaria al 30 giugno 2013
e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
Voci (valori in
migliaia di Euro)
Conti correnti
passivi
Depositi a
risparmio
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2013/2012
639.482
518.999
565.813
523.973
120.483
23,21%
-46.814
-8,27%
41.840
7,99%
34.842
22.217
25.257
31.238
12.625
56,83%
-3.040
-12,04%
-5.981
-19,15%
Altri debiti
% var
Var
2012/2011
Var
2011/2010
% var
% var
10.450
13.466
15.336
20.438
-3.016
-22,40%
-1.870
-12,19%
-5.102
-24,96%
Raccolta a vista
Certificati di
deposito
684.774
554.682
606.406
575.649
130.092
23,45%
-51.724
-8,53%
30.757
5,34%
38.958
37.111
19.465
3.778
17.646
90,66%
15.687
415,22%
Conti deposito
Prestiti
obbligazionari
Pronti contro
termine
192.872
148.256
673
147.583 21929,12%
673
0
722.336
640.016
642.403
0
0
954.966
1.639.740
Altri finanziamenti
Raccolta a termine
Raccolta diretta
da clientela
Totale crediti verso
banche
Totale debiti verso
banche
Totale
interbancario
netto
Totale raccolta
1.847
4,98%
44.616
30,09%
642.143
82.320
12,86%
-2.387
-0,37%
260
0,04%
20.126
52.050
0
0
-20.126
-100,00%
-31.924
-61,33%
825.383
682.667
697.971
129.583
15,70%
142.716
20,91%
-15.304
-2,19%
1.380.065
1.289.073
1.273.620
259.675
18,82%
90.992
7,06%
15.453
1,21%
150.294
113.652
149.474
43.118
28,69%
36.642
32,24%
-35.822
-23,97%
131.420
155.065
50.135
69.449
52,85%
-23.645
-15,25%
104.930
209,29%
-7.457
-18.874
41.413
-99.339
11.417 -60,49%
-60.287
-145,58%
1.632.283
1.361.191
1.330.486
1.174.281
30.705
2,31%
800
193.412
200.869
271.092
19,92%
140.752 141,69%
156.205
13,30%
Al fine di fornire informazioni in merito agli effetti dell’Acquisizione degli Sportelli, rispetto alla situazione della
raccolta dell’Emittente, nella tabella di seguito riportata si espongono le risorse finanziarie pro-forma con riferimento al
semestre chiuso al 30 giugno 2013, suddivise tra raccolta diretta e interbancario netto.
Voci
(Valori in migliaia di Euro)
Conti correnti passivi
Depositi a risparmio
Altri debiti
Raccolta a vista
Certificati di deposito
30/06/2013
30/06/2013
Centropadana
639.482
34.842
10.450
684.774
38.958
Sportelli Banca
Farnese e Carife
74.449
430
74.879
43.088
30/06/2013 Totale
713.931
35.272
10.450
759.653
82.046
131
Conti deposito
Prestiti obbligazionari
Pronti contro termine
Altri finanziamenti
Raccolta a termine
Raccolta diretta da clientela
Totale crediti verso banche
Totale debiti verso banche
Totale interbancario netto
Totale raccolta
192.872
722.336
192.872
757.780
457
907
1.034.062
1.793.715
193.270
200.869
-7.599
1.786.116
35.444
457
107
79.096
153.975
-142
800
954.966
1.639.740
193.412
200.869
-7.457
1.632.283
-142
153.833
Nella tabella sono stati riportati i dati della raccolta al 30 giugno 2013 delle due banche e il dato aggregato da cui risulta
che la raccolta diretta da clientela evidenzia un incremento del 9,0%.
L’andamento della raccolta diretta e dei crediti e debiti verso banche nei periodi in esame è commentato in dettaglio
nella Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.1.1.
Cartolarizzazioni
Si riporta l’informativa riguardante l’attività di cartolarizzazione posta in essere dalla Banca in qualità di originator, ai
sensi della L. 130/1999. La normativa richiamata disciplina la cessione “in blocco” di crediti da parte di una società
(originator) ad un’altra società appositamente costituita (Special Purpose Vehicle – SPV), la quale a sua volta emette
titoli collocabili sul mercato (Asset Backed Securities - ABS), che presentano diversi livelli di subordinazione, al fine di
finanziare l’acquisto dei crediti stessi.
Le operazioni poste in essere dalla Banca sono le seguenti:
((Valori in migliaia di Euro)
Operazione/
Veicolo
Credico
Finance 2 srl
Credico
Finance 3 srl
Credico
Finance 4 srl
Totale
rischio in Esposizio
rischio in
capo alla
ne
capo alla
banca
residua
Banca
30/06/201 31/12/20
31/12/2012
3
12
Esposizio
ne
residua
31/12/201
1
rischio in
capo alla
banca
31/12/2011
Esposizio
ne residua
31/12/201
0
rischio in
capo alla
banca
31/12/201
0
2.629
6.339
2.629
8.784
2.629
5.096
1.592
6.523
1.592
8.667
1.592
1.615
9.866
1.615
11.435
1.615
13.092
1.615
3.207
19.818
5.836
24.297
5.836
30.543
5.836
Data di
perfeziona
mento
Esposizioni
cartolarizzat
e (importo
originario)
Esposizion
e residua
30/06/2013
29/07/2003
52.322
0
0
4.856
14/06/2004
28.205
3.966
1.592
26/04/2005
28.298
8.948
108.825
12.914
La Banca ha posto in essere esclusivamente Cartolarizzazioni di tipo tradizionale.
Obiettivi della Banca e tipologie di esposizioni
Si elencano di seguito i principali obiettivi perseguiti dalla Banca relativamente all’attività di cartolarizzazione:
(i) diversificazione delle fonti di finanziamento, (ii) maggiore correlazione delle scadenze fra raccolta ed impieghi, (iii)
miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza.
Le operazioni hanno avuto per oggetto crediti performing costituiti da mutui ipotecari concessi a clientela residente in
Italia. I progetti, realizzati con l’assistenza di ICCREA Banca, hanno visto la cessione pro-soluto di portafogli di crediti
nascenti da mutui ipotecari “in bonis” assistiti da ipoteca di 1° grado erogati dalla Banca e da altre BCC-CR consorelle,
per un valore nominale complessivo lordo di Euro 1.076 milioni di cui circa Euro 109 milioni relativi alla Banca.
Soggetto organizzatore (arranger) è stata Societé Générale Corporate & Investment Banking con il coinvolgimento, per
le necessarie valutazioni di rating, delle Agenzie Moody’s e Standard and Poor’s.
Per l’operazione ci si è avvalsi di società veicolo appositamente costituite e omologate come previsto dalla L.130/1999,
nelle quali la Banca non detiene interessenze né suoi dipendenti rivestono ruoli societari.
Ciascuna operazione si è concretizzata per mezzo di più contratti tra loro collegati, il cui schema è di seguito
rappresentato:
-
cessione pro-soluto, da parte degli originator, di un portafoglio di crediti individuati in “blocco”;
-
acquisizione dei crediti da parte del cessionario/emittente, società veicolo, ed emissione da parte di
quest’ultimo di “notes” caratterizzate da un diverso grado di rimborsabilità al fine di reperire mezzi finanziari;
132
-
sottoscrizione delle “notes” Senior e Mezzanine da parte di Intermediari autorizzati collocatori;
-
sottoscrizione da parte dei singoli originators delle notes Serie C – Junior.
I titoli di classe C sono stati suddivisi in differenti serie, ciascuna di importo proporzionale all’ammontare dei crediti
rispettivamente ceduti dalle singole banche, le quali hanno provveduto a sottoscriverli interamente. Ognuna di queste ha
sottoscritto esclusivamente la serie di titoli subordinati di pertinenza, con pagamento del relativo prezzo alla “pari”.
Relativamente alle posizioni detenute dalla Banca verso le operazioni di cartolarizzazione dalla stessa realizzate in data
antecedente al 30 settembre 2005, si utilizza il metodo standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale (cfr.
Sezione III - Titolo II - Capitolo 2 della Circolare n. 263/06 della Banca d’Italia).
Il trattamento di bilancio delle operazioni di cartolarizzazione effettuate dalla Banca anteriormente all’entrata in vigore
dei principi IAS/IFRS differisce dal trattamento riservato alle stesse operazioni effettuate successivamente.
In particolare, in sede di prima applicazione dei principi IAS/IFRS la Banca si è avvalsa della facoltà – prevista
dall’IFRS 1 - di non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti alle operazioni effettuate prima del 1° gennaio 2004,
cancellati in base ai precedenti principi nazionali. Tali attivi, pertanto, non figurano nel bilancio della Banca, sebbene
essi non sarebbero stati cancellati se fossero state applicate le regole previste dallo IAS 39 per la derecognition. Sono
state rilevate soltanto le forme di attività di rischio in bilancio e fuori bilancio sottoscritte dalla Banca.
Per quanto concerne le operazioni effettuate in data successiva al 1° gennaio 2004, il mantenimento sostanziale dei
rischi e dei benefici del portafoglio ceduto comporta, secondo quanto previsto dallo IAS 39, la mancata cancellazione
dal bilancio dei crediti sottostanti; di conseguenza, detti attivi continuano a figurare nell’attivo del bilancio della Banca
tra le attività cedute non cancellate.
Nel corso del primo semestre 2013 si segnala che è stata estinta anticipatamente la cartolarizzazione denominata
Credico Finance 2 Srl mediante il riacquisto del debito residuo dei mutui ipotecari oggetto della cartolarizzazione per
euro 5.063mila. Conseguentemente è stata rimborsata alla Banca la linea di liquidità concessa alla società veicolo e il
titolo Junior sottoscritto all’atto dell’operazione per un totale di euro 2.629mila. Per maggiori informazioni si rinvia alla
Sezione I, Capitolo X, Paragrafo 10.3.4.
Il rischio che rimane in capo alla Banca alla data del 30/06/2013 è pari a 3.207mila euro determinato dalla somma tra
l’ammontare dei titoli C sottoscritti (Euro 1.182mila) e il valore del credito concesso alla società veicolo pari alla linea
di liquidità (Euro 2.025mila).
10.2
10.2.1
Fonti, importi e flussi di cassa dell’Emittente
Flussi di cassa relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010
La tabella che segue mostra il rendiconto finanziario dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e
2010. I prospetti contabili al 30 giugno 2013, redatti per le finalità di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia, ancorchè
redatti in base ai principi contabili internazionali non possono essere qualificati come bilancio intermedio e pertanto
possono non contenere tutti e tutte le disclosures previste dallo IAS 34. Alla luce di quanto esposto non sono disponibili
le informazioni relative al rendiconto finanziario al 30 giugno 2013.
RENDICONTO FINANZIARIO (Metodo Indiretto)
A. ATTIVITA’ OPERATIVA
(Valori in Euro)
1. Gestione
- risultato d’esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività
finanziarie valutate al Fair Value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
dell’effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al Fair Value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
31/12/2012
23.481.791
8.508.408
Importo
31/12/2011
12.264.141
6.943.204
31/12/2010
13.947.219
2.372.496
328.715
270.279
1.149.278
-2.841.590
17.159.538
441.711
2.925.607
-6.482.292
7.940.662
890.350
1.761.549
541.766
-358.329
9.490.048
827.470
785.379
-3.040.598
-92.059.523
-1.661.927
25.407
-82.684.421
-79.004.953
42.230.294
35.098.910
-6.062.833
398.623
-120.688.600
-1.168.564
24.467
-37.230.928
35.620.132
24.676
-113.661.451
-4.296.931
-319.123
-69.976.683
- 92.433
24.088
-64.739.539
40.434.583
-4.910.087
-46.592.772
5.899.477
133
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al Fair Value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
LEGENDA: (+) generata (-) assorbita
75.675.824
-23.645.973
114.471.363
104.930.736
56.102.414
36.328.921
75.733.231
97.522.929
-494.766
32.482.684
23.498.386
27.339.559
-87.353.668
13.419.305
7.098.092
-20.662.021
-1.785.270
6.046.904
-35.642.425
4.577.973
72.950
174.597
179.493
137.989
132.705
176.870
127.435
41.892
2.623
10.554
-3.944.660
-5.662.471
-1.098.780
-3.880.027
-64.633
-5.615.470
-47.001
-1.061.541
-37.239
-3.770.063
-5.482.978
-960.791
-103.284
2.013.648
-713.295
-816.579
2.511.450
-159.490
28.893
-437.381
-567.978
-4.052
31.12.2012
7.030.584
2.511.450
Importo
31.12.2011
7.034.636
-4.052
31.12.2010
6.651.429
383.207
9.542.034
7.030.584
7.034.636
-742.600
1.271.048
383.207
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
(Valori in Euro)
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
Nella tabella seguente sono rappresentati i dati di bilancio 2012 dell’Emittente e di BCC Creta relativamente al
rendiconto finanziario allo scopo di poter meglio comprendere l’apporto delle due banche agli attuali risultati economici
pur considerando che la Fusione ha effetto dal 01 giugno 2013.
A. ATTIVITA’ OPERATIVA
(Valori in Euro)
1. Gestione
- risultato d’esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività
finanziarie valutate al Fair Value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
dell’effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al Fair Value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
31/12/2012
BCC
Centropadana
23.481.791
8.508.408
328.715
-2.841.590
17.159.538
441.711
2.925.607
-3.040.598
-92.059.523
-1.661.927
25.407
-82.684.421
-79.004.953
42.230.294
Importo
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
246.328
-648.329
23.728.119
7.860.079
-55.234
1.417.147
64.372
139.372
328.715
-2.896.824
18.576.685
506.083
3.064.979
-671.000
-5.736.592
233.928
-9.100.483
-2.103.879
174.836
-3.711.598
-97.796.115
-1.427.999
25.407
-91.784.904
-81.108.832
42.405.130
134
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al Fair Value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
LEGENDA: (+) generata (-) assorbita
35.098.910
-6.062.833
75.675.824
-23.645.973
5.397.984
-338.978
5.754.643
-4.215.662
40.496.894
-6.401.811
81.430.467
-27.861.635
75.733.231
97.522.929
13.871.830
-6.510.124
89.605.061
91.012.805
-87.353.668
13.419.305
7.098.092
2.608.599
264.379
-87.353.668
16.027.904
7.362.471
174.597
3.408
178.005
132.705
3.408
136.113
41.892
41.892
-3.944.660
-27.545
-3.972.205
-3.880.027
-64.633
-27.545
-3.907.572
-64.633
-3.770.063
-24.137
-3.794.200
-103.284
-200.343
-303.627
-713.295
-816.579
2.511.450
-26.102
-226.445
13.797
-739.397
-1.043.024
2.525.247
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
(Valori in Euro)
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
31/12/2012
BCC
Centropadana
7.030.584
2.511.450
9.542.034
Importo
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
512.095
13.797
7.542.679
2.525.247
525.892
10.067.926
La gestione del rischio di liquidità nel corso degli ultimi esercizi è stata caratterizzata da una costante evoluzione
soprattutto dal punto di vista degli strumenti per il suo controllo periodico. I riscontri positivi della gestione del rischio
in oggetto si possono osservare nella tabella riportata nella Sezione I; Capitolo IV, Paragrafo 4.1.6 del presente
prospetto dove si osserva che il rapporto impieghi/raccolta, a partire dal 103,3% di dicembre 2011 si attesta al 87,0% di
giugno 2013. Questo grazie a politiche di gestione della raccolta che hanno permesso di mantenere la Banca
strutturalmente liquida ed autosufficiente in ogni momento. Si evidenzia anche, per lo stesso periodo, l’importante
crescita delle Attività Prontamente Liquidabili (APL), riserve da utilizzare per eventuali operazioni di rifinanziamento,
che sono passate da 43,1 milioni di Euro di dicembre 2011 a 256,7 milioni di Euro di giugno 2013. La gestione per la
crescita costante delle APL è strettamente collegata con l’adeguamento della banca per il 2015 ai requisiti minimi
richiesti dall’indicatore di liquidità a breve LCR (Liquidity Coverage Ratio).
Per quanto riguarda la gestione della liquidità dopo la Fusione non si rilevano importanti variazioni nella struttura della
liquidità e negli indicatori sopra descritti.
10.3
Fabbisogno finanziario e struttura di finanziamento dell’Emittente
In relazione al fabbisogno finanziario, di seguito si riportano i dati relativi all’evoluzione della raccolta diretta e degli
impieghi rappresentati dai crediti verso clientela al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
135
Le fonti finanziarie, diverse dai mezzi propri, utilizzate dalla Banca al fine di sviluppare la propria attività risultano così
articolate per scadenze temporali:
30/06/2013
VOCI / SCADENZE TEMPORALI
(migliaia di euro)
A vista
fino a 3 mesi
tra 3 e 12 mesi
128.314
1.762
878.447
41.858
148.727
483.915
86.567
761.294
107.159
277.041
646.091
86.567
1.840.610
6.507
Debiti vesro clientela
689.577
58.794
227
723.572
*comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito
TOTALE
200.869
34.602
TOTALE
Oltre 5
anni
160.414
Debiti verso banche
Titoli in circolazione *
tra 1 e 5 anni
31/12/2012
VOCI/SCADENZE TEMPORALI
voci in migliaia di Euro
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione*
TOTALI
fino a 3 (tre)
mesi
a vista
2.410
1.568
547.823
80.586
538
550.771
tra 3 (tre) e 12
(dodici) mesi
tra 1 (un) anno e
5 (cinque) anni
oltre 5
(cinque) anni
Totale
127.442
131.420
74.512
17
702.938
44.936
129.321
433.824
68.508
677.127
127.091
203.833
561.283
68.508
1.511.485
*comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito
31/12/2011
VOCI/SCADENZE TEMPORALI
voci in migliaia di Euro
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione*
TOTALI
106
fino a 3 (tre)
mesi
9.194
591.064
5.695
30.019
426
125
3.665
173.651
420.172
64.255
661.868
591.295
18.554
203.670
566.363
64.255
1.444.137
tra 3 (tre) e 12
tra 1 (un) anno e
(dodici) mesi
5 (cinque) anni
2.208
oltre 5
(cinque) anni
a vista
tra 3 (tre) e 12
(dodici) mesi
tra 1 (un) anno e
oltre 5
5 (cinque) anni (cinque) anni
145.765
Totale
155.065
627.204
*comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito
31/12/2010
VOCI/SCADENZE TEMPORALI
voci in migliaia di Euro
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione*
TOTALI
13.140
fino a 3 (tre)
mesi
34.786
554.122
29.012
44.363
203
367
81.835
161.980
359.669
42.070
645.921
567.629
145.633
208.550
359.872
42.070
1.323.754
a vista
Totale
50.134
627.699
*comprensivo dell’importo relativo ai certificati di deposito
Rischio di liquidità
Per completezza si riportano alcune informazioni che influenzano il rischio di liquidità.
Rischio di liquidità
giu-13
Attività Prontamente Liquidabili (milioni di Euro)
dic-12
dic-11
dic-10
256,7
153,2
43,1
142,05
Ex regola 1 trasformazione scadenze (milioni di Euro)
1
183,.4
170,2
166,8
171,7
Ex regola 2 trasformazione scadenze (milioni di Euro)
2
127,0
65,2
57,8
37,9
4,4%
1,8%
2,2%
1,39%
Raccolta primi 20 clienti / Raccolta diretta
7,2%
4,9%
5,5%
2,22%
Raccolta primi 50 clienti / Raccolta diretta
11,0%
8,3%
8,6%
3,91%
Impieghi / Raccolta diretta
87,0%
93,8%
103,3%
95,8%
Raccolta primi 10 clienti / Raccolta diretta
136
1
Avanzo regola 1: Patrimonio di Vigilanza – Immobili netti – Partecipazioni.
2
Avanzo regola 2:

Primo aggregato = Attività a lungo termine (superiore a 5 anni) + 50% Attività con durata residua a medio termine (tra 5 anni e 18
mesi);

Secondo aggregato = Avanzo regola 1 + Fondi permanenti + Passività a lungo termine + 50% Passività a medio termine + 25%
Passività da clientela a breve termine + 25% Passività interbancaria 3-18 mesi;
L’Avanzo della regola 2 corrisponde a: Avanzo regola 1 – differenza tra Primo aggregato e Secondo aggregato.
La Banca ha attivo presso la Banca Centrale Europea un finanziamento LRTO (Long Term Refinancing Operation) di
Valore Nominale pari a 125,0 milioni di Euro, il cui costo è pari al tasso BCE + 0,04 e scadenza alla fine del mese di
gennaio 2015. Il rifinanziamento è stato effettuato per il tramite dell’Istituto centrale di categoria (ICCREA Banca)
dove è stata aperta una linea di credito garantita da titoli eligible (attualmente esclusivamente titoli dello Stato Italiano)
per complessivi nominali Euro 165 milioni vincolati fino a scadenza del finanziamento stesso.
La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio di liquidità. In
particolare, per quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul monitoraggio della posizione
interbancaria netta, sul rispetto dei limiti normativi sul livello di Riserva Obbligatoria e delle Attività Prontamente
Liquidabili (APL).
In seguito si riporta il parametro che indica il livello di disallineamento delle scadenze contrattuali tra fonti e impieghi.
Parametro di contractual maturity mismatch
giu-13
dic-12
dic-11
dic-10
Raccolta – Impieghi entro 1 anno (milioni di Euro)
544,05
375,16
217,60
n.d.
Raccolta – Impieghi da 1 a 5 anni (milioni di Euro)
18,21
34,47
14,67
n.d.
Raccolta – Impieghi oltre i 5 anni (milioni di Euro)
-349,95
-334,62
-403,30
n.d.
10.3.1
Prestiti Obbligazionari di propria emissione
La seguente Tabella illustra i prestiti obbligazionari emessi dall’Emittente e non ancora scaduti alla data del 30 giugno
2013:
(valori in Euro)
Codice
IT0003804637
IT0003842165
IT0003888101
IT0003888119
IT0004033707
IT0004392053
IT0004398084
IT0004422397
IT0004503246
IT0004503311
IT0004503329
IT0004514136
IT0004535727
IT0004544430
IT0004545676
IT0004558703
IT0004583982
IT0004603277
IT0004603350
IT0004603848
IT0004609399
IT0004624661
IT0004624828
IT0004625106
IT0004627367
IT0004644867
IT0004644875
IT0004647639
IT0004654643
IT0004672512
IT0004677685
IT0004677768
IT0004677792
IT0004678071
Importo emesso
1.500.000
1.000.000
712.000
3.207.000
5.000.000
4.276.000
3.000.000
1.587.000
240.000
1.000.000
520.000
4.121.000
2.772.000
675.000
3.000.000
28.606.000
18.953.000
1.231.000
2.975.000
29.189.000
19.961.000
1.896.000
2.749.000
500.000
19.648.000
10.000.000
19.960.000
2.853.000
4.557.000
7.212.000
3.500.000
15.000.000
38.236.000
1.449.000
Valore di bilancio
1.521.679
1.006.416
508.785
3.982.030
6.538.264
4.275.968
3.004.180
1.587.181
240.000
1.005.652
520.121
4.473.284
2.772.667
675.419
3.098.864
29.476.419
19.991.233
1.232.026
3.000.143
29.548.174
21.168.051
1.902.459
2.811.323
509.339
20.897.253
10.978.638
20.575.467
2.856.549
4.557.807
7.216.903
3.563.381
15.442.192
40.339.413
1.460.121
Data emissione
28/01/2005
26/04/2005
01/09/2005
01/09/2005
15/03/2006
15/07/2008
01/08/2008
22/10/2008
01/06/2009
01/09/2009
01/06/2009
15/07/2009
02/11/2009
22/10/2009
01/12/2009
04/01/2010
01/03/2010
20/04/2010
20/04/2010
03/05/2010
01/06/2010
03/08/2010
03/08/2010
20/07/2010
02/08/2010
01/10/2010
01/10/2010
00/01/1900
02/11/2010
03/01/2011
17/01/2011
02/02/2011
02/02/2011
17/01/2011
Data scadenza
28/01/2014
26/04/2014
01/09/2020
01/09/2020
15/03/2021
15/07/2013
01/08/2016
22/01/2014
01/06/2014
01/06/2014
01/06/2014
15/07/2017
02/11/2014
22/10/2014
01/12/2014
04/01/2014
01/03/2015
20/04/2015
20/04/2014
03/11/2013
01/12/2015
03/08/2013
03/08/2015
20/07/2015
02/02/2016
01/10/2017
01/10/2014
00/01/1900
02/11/2015
15/09/2013
17/01/2015
02/02/2021
02/02/2015
17/01/2015
Tipo tasso
F
F
ZC
F
STRUTTURA
V
V
V
V
F
V
SU
V
V
SU
SU
SU
V
SU
SU
SU
V
F
F
SU
SU
SU
V
V
ZC
SU
SU
SU
V
137
IT0004691306
IT0004695117
IT0004710684
IT0004737083
IT0004746118
IT0004746134
IT0004746241
IT0004746522
IT0004746811
IT0004765308
IT0004773385
IT0004773401
IT0004776552
IT0004777402
IT0004784028
IT0004801046
IT0004801087
IT0004809296
IT0004816028
IT0004816051
IT0004816077
IT0004839376
IT0004846678
IT0004846694
IT0004846710
IT0004854722
IT0004868979
IT0004869902
IT0004869944
IT0004869951
IT0004875016
IT0004885809
IT0004887318
IT0004887862
IT0004887904
IT0004888019
IT0004892441
IT0004918147
IT0004918154
IT0004918329
Totale
Emissioni a tasso fisso F
Emissioni a tasso variabile V
Emissioni zero coupon ZC
Emissioni step-up SU
Emissioni strutturate
Totale Valore di Bilancio
7.576.000
13.492.000
6.690.000
25.601.000
5.123.000
3.818.000
9.992.000
1.501.000
2.101.000
2.200.000
2.300.000
9.997.000
19.892.000
2.000.000
34.938.000
9.990.000
17.364.000
9.929.000
1.500.000
19.907.000
9.930.000
3.000.000
24.982.000
10.000.000
14.963.000
19.985.000
2.990.000
9.996.000
5.000.000
10.000.000
13.379.000
19.823.000
3.000.000
19.998.000
19.996.000
20.000.000
3.500.000
5.802.000
19.455.000
5.000.000
707.795.000
312.491.895
68.889.392
15.263.835
319.152.518
6.538.264
722.335.903
7.588.527
13.795.909
7.225.103
25.779.025
5.130.131
3.827.966
10.095.533
1.505.486
2.165.125
2.227.294
2.301.186
10.064.613
19.976.807
2.025.664
35.652.360
10.062.109
17.743.481
10.006.343
1.510.301
19.995.897
9.954.227
3.131.030
25.240.002
7.538.147
15.174.013
20.169.482
3.054.885
10.020.584
5.020.934
10.039.697
13.389.490
20.152.080
3.126.151
20.295.229
20.247.650
20.347.783
3.622.235
5.823.009
19.548.818
5.024.197
722.335.903
15/02/2011
02/03/2011
15/04/2011
20/06/2011
15/07/2011
15/07/2011
15/07/2011
08/07/2011
08/07/2011
28/09/2011
17/10/2011
17/10/2011
16/11/2011
10/11/2011
02/01/2012
01/03/2012
01/03/2012
16/04/2012
01/06/2012
01/06/2012
01/06/2012
13/07/2012
03/09/2012
03/09/2012
03/09/2012
15/10/2012
15/11/2012
01/12/2012
01/12/2012
01/12/2012
17/12/2012
10/01/2013
10/01/2013
15/01/2013
15/01/2013
15/01/2013
05/02/2013
02/05/2013
02/05/2013
02/05/2013
15/02/2014
02/03/2021
15/04/2018
20/12/2014
15/07/2015
15/07/2013
15/01/2014
08/07/2014
08/07/2013
28/09/2019
17/04/2015
17/04/2014
16/05/2014
10/11/2013
02/07/2014
01/09/2016
01/03/2017
16/04/2015
01/06/2019
01/12/2016
01/12/2014
13/01/2016
03/09/2014
16/12/2019
03/09/2016
15/10/2016
15/11/2016
01/12/2015
01/12/2022
01/12/2018
17/12/2016
10/07/2015
10/01/2019
15/01/2017
15/07/2015
15/01/2019
05/02/2016
02/05/2016
02/05/2018
02/05/2015
V
SU
SU
SU
V
V
F
V
SU
F
V
F
F
SU
F
V
SU
F
SU
F
F
SU
F
ZC
F
SU
SU
F
F
F
V
F
F
F
F
F
F
F
F
F
I prestiti obbligazionari sono compresi nelle voci di bilancio “30-Titoli in circolazione” e “50-Passività finanziariarie
valutate al fair value”. Nella voce 30 sono ricompresi anche certificati di deposito per l’importo di Euro 38.958.195.
Per debito residuo si intende il valore delle obbligazioni collocate al costo ammortizzato comprensivo del rateo interessi
maturato alla data di riferimento e del delta Fair Value incorporato nelle obbligazioni coperte con derivati di copertura
al netto di quelle riacquistate o rivendute al prezzo effettivamente corrisposto. Per effetto di tale modalità di calcolo, è
possibile che in taluni casi il debito residuo sia più elevato dell’importo emesso.
Per importo emesso si intende il valore nominale delle obbligazioni emesse.
La seguente tabella riporta il valore di bilancio dei prestiti della Banca al 30 giugno 2013 raggruppati per scadenza e
tipologia di tasso.
(valori in Euro)
Tipo di Tasso /
Anno di
scadenza
Tasso Fisso
2013
Tasso Variabile
10.006.393
Zero Coupon
7.216.903
Step-Up
Strutturati
Totali per anno
33.738.963
50.962.259
2014
114.517.289
14.889.400
81.929.919
211.336.608
2015
68.771.516
17.537.819
85.062.078
171.371.413
2016
44.615.154
26.455.779
47.252.650
118.323.584
2017
20.295.229
33.195.403
53.490.632
2018
29.588.514
7.225.103
36.813.618
2019
25.701.229
1.510.301
34.749.676
7.538.147
138
2020
3.982.030
4.490.815
508.785
2021
29.238.100
2022
5.020.934
totale
312.491.895
6.538.263,50
35.776.364
5.020.934
68.889.392
15.263.835
319.152.518
6.538.264
722.335.903
I prestiti obbligazionari in essere al 30 giugno 2013 ammontano a 722,3 milioni di Euro di cui 211,3 milioni in scadenza
nel 2014 (29,3%), 171,3 milioni in scadenza nel 2015 (23,7%), 118,3 milioni nel 2016 (16,4%) e 170,3 milioni di Euro
negli anni successivi al 2016 (23,6%).
10.3.2
Passività subordinate
Alla data di riferimento del 30 giugno 2013 la Banca ha emesso titoli subordinati.
Codice
IT0004398084
IT0004765308
10.3.3
Importo emesso
3.000.000
2.200.000
5.200.000
Valore di bilancio
3.004.180
2.227.294
5.231.474
Data emissione
01/08/2008
28/09/2011
Data scadenza
01/08/2016
28/09/2019
Tipo tasso
V
F
Posizione interbancaria netta
La seguente tabella illustra la posizione interbancaria netta dell’Emittente al 30 giugno 2013 e 31 dicembre 2012, 2011
e 2010.
Situazione interbancaria netta
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Crediti verso banche
193.412
150.294
113.652
149.474
Debiti verso banche
200.869
131.420
155.066
50.135
-7.457
18.874
-41.414
99.339
Sbilancio posizione interbancaria
Nella tabella seguente sono rappresentati i dati di bilancio 2012 dell’Emittente e di BCC Creta relativamente ai crediti e
debiti verso banche allo scopo di poter meglio comprendere l’apporto delle due banche ai suddetti dati patrimoniali.
Situazione interbancaria netta
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
BCC Centropadana
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Dato aggregato
Crediti verso banche
150.294
4.688
154.982
Debiti verso banche
131.420
1.473
132.893
18.874
3.215
22.089
Sbilancio posizione interbancaria
La Banca è stata prevalentemente creditrice nei confronti degli istituti di credito corrispondenti per gli esercizi 2012,
2011, 2010.
Le eccedenze sono state collocate principalmente:
- presso il Mercato Interbancario dei Depositi (MID) con controparti affidate;
- presso il Mercato Interbancario Collateralizzato (MIC), mercato nato su iniziativa della Banca d’Italia, in
collaborazione con la società e-Mid e con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per favorire una ripresa delle
contrattazioni sui circuiti interbancari consentendo agli operatori di scambiarsi fondi minimizzando i rischi di
controparte. A tutt’ oggi la Cassa Compensazione e Garanzia (New MIC) si è sostituita nell’attività svolta dalla Banca
d’Italia.
Le forme tecniche principali sulle quali è stata impiegata la liquidità sono state l’overnight e i depositi a tempo con
scadenza massima a 3 (tre) mesi. Le eccedenze di liquidità giornaliera non investite sul mercato interbancario sono state
impiegate sulla scadenza overnight presso la Banca Centrale.
Al 30 giugno 2013 la posizione interbancaria netta è debitrice.
La voce “crediti verso banche” è composta da attività finanziarie non quotate verso banche classificate nel portafoglio
“crediti”. Sono inclusi i crediti verso Banca d’Italia diversi dai depositi liberi, tra cui quelli della riserva obbligatoria.
Nel comparto sono compresi anche i titoli di proprietà riferiti al portafoglio Loan and Receivable (L&R).
Complessivamente i titoli di questo portafoglio ammontavano a 71,4 milioni di Euro nel 2010, 73,6 milioni nel 2011,
139
84,7 milioni nel 2012 ed a 74,7 milioni di Euro a giugno 2013. I conti correnti ed i depositi rientranti tra i “crediti verso
Banche” hanno subito un andamento altalenante nel corso degli anni dipendente dalla disponibilità di liquidità della
banca
Nell’ambito dei “debiti verso banche”, a partire dal 2011 la banca ha partecipato ad un’operazione di “apertura di
credito assistita da garanzia – operatività con pool collateral” con ICCREA Banca che da quella data ha costituito la
forma tecnica con maggior incidenza percentuale (93,6% nel 2011, oltre il 95% nel 2012). A giugno 2013 tale incidenza
diminuisce (62,3%) a causa dell’incremento dei volumi dei conti correnti liberi (33,7 milioni di Euro) e dei pronti
contro termine (35,2 milioni di Euro).
10.3.4
Operazioni di cartolarizzazione
La cartolarizzazione dei crediti permette l’approvvigionamento di rilevanti masse finanziarie in alternativa
all’indebitamento diretto, con possibilità di riduzione delle attività di rischio ai fini dei coefficienti di solvibilità, senza
estromettere l’originator dalla gestione del rapporto con il cliente.
L’operazione, pertanto, si connota come il ricorso ad uno strumento innovativo di raccolta sui mercati internazionali per
finanziare l’economia locale e si inquadra nell’ambito delle aspettative di una ulteriore espansione dei volumi inerenti al
comparto dei crediti o più in generale degli impieghi coerentemente con le linee strategiche aziendali, che hanno tra i
propri obiettivi il finanziamento a tassi competitivi e per importi significativi dello sviluppo di portafoglio di prestiti
vivi a medio lungo termine.
L’operazione è stata effettuata oltre che nell’ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento, anche per permettere
una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi e il miglioramento dei coefficienti prudenziali di
vigilanza.
In tale ambito, i principali vantaggi conseguiti sono sintetizzabili in:
- miglioramento del matching delle scadenze tra poste attive e passive
- diversificazione delle fonti di finanziamento
- allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta
- possibilità di miglioramento dei “ratios” di Vigilanza.
I debitori ceduti sono tutti operanti nel territorio nazionale.
La Banca ha, alla data del 30 giugno 2013, due operazioni di cartolarizzazione con attività proprie descritte nel
precedente Paragrafo 10.1, mentre alla data del presente prospetto informativo risulta ancora in essere una operazione di
cartolarizzazione di attività proprie in quanto nel corso dell’anno 2013 sono state estinte anticipatamente le
cartolarizzazioni denominate “Credico Finance 2” effettuata nel 2003 e “Credico Finance 3” effettuata nel 2004.
10.4
Limitazioni all’uso delle risorse finanziarie
Alla Data del Prospetto Informativo, non risultano presenti limitazioni all’uso delle risorse finanziarie da parte della
Banca che abbiano avuto o potrebbero avere, direttamente o indirettamente, significative ripercussioni sull’attività della
Banca.
10.5
Fonti previste dei finanziamenti necessari per adempiere agli impegni relativi ai principali investimenti
futuri ed alle immobilizzazioni materiali esistenti o previste
Si segnala che alla Data del Prospetto Informativo, la Banca non ha assunto impegni vincolanti per la realizzazione di
investimenti significativi, né questi sono stati oggetto di approvazione da parte degli organi amministrativi della Banca.
10.6
Informazione relative alle garanzie e impegni
La seguente tabella illustra i dati relativi alle garanzie e gli impegni dell’Emittente al 30 giugno 2013 e 31 dicembre
2012, 2011 e 2010.
Garanzie rilasciate e impegni
(valori in migliaia di Euro)
Operazioni
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
8.082
8.082
7.710
7.710
7.561
7.561
68.143
69.092
69.669
68.143
56.587
69.092
66.065
69.669
54.235
140
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di
protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
600
600
4.108
4.108
3.024
3.024
55.987
17.439
38.548
61.957
709
61.248
51.211
33.637
17.574
132.812
142.867
135.435
Le “garanzie rilasciate” rappresentano tutte le garanzie personali prestate dalla Banca.
La voce garanzie di “natura finanziaria” accoglie quelle concesse a sostegno di operazioni per l’acquisizione di mezzi
finanziari mentre la voce garanzie di “natura commerciale” accoglie quelle concesse a garanzia di specifiche transazioni
commerciali (asta pubblica, contratto di affitto, copertura eventuali danni, esecuzione lavori, gare di appalto, immobili
da costruire, pagamenti forniture e altro). Esse sono esposte al valore nominale. In seguito al I aggiornamento della
circolare 262 (18 novembre 2009), le garanzie rilasciate di natura finanziaria a banche accolgono gli impegni relativi
alla partecipazione a sistemi nazionali di garanzia dei depositi.
Gli “impegni irrevocabili a erogare fondi” sono stati suddivisi in impegni irrevocabili, a utilizzo certo e incerto.
La voce “impegni irrevocabili a utilizzo certo” accoglie gli impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del
richiedente è certo e predefinito; questi contratti hanno pertanto carattere vincolante sia per il concedente (banca) sia per
il richiedente.
Gli “impegni irrevocabili a utilizzo incerto” includono, invece, gli impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del
richiedente è opzionale; in questo caso, dunque, non è sicuro se e in quale misura si realizzerà l'erogazione effettiva dei
fondi.
141
11.
RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE
Alla Data del Prospetto Informativo la Banca non è titolare di brevetti.
L’attività dell’Emittente non dipende da accordi di licenza concessi da terzi, da marchi e/o da segni distintivi di terzi.
Alla Data del Prospetto Informativo il sito web della Banca è www.centropadana.bcc.it, contenente informazioni sulla
Banca e sui servizi offerti, nonché un’apposita sezione di Home Banking riservata ai propri clienti.
142
12.
12.1
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
Tendenze più significative manifestatesi recentemente nell’andamento delle principali grandezze
economiche e finanziarie dell’Emittente
La Banca, nello svolgimento dell’attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla situazione dei mercati
finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal perdurare della crisi sul debito sovrano
nell’Eurozona e dal persistere dei timori circa la solidità degli Intermediari autorizzati che presentano esposizioni nei
confronti dei Paesi Europei.
La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come nel resto del Paese,
anche l’area di competenza dell’Emittente. In tale contesto il ruolo della Banca è stato quello di operare di concerto con
gli Enti Territoriali per sostenere l’economia locale anche attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al
fine di accompagnarle a superare le attuali difficoltà. Il contesto economico-finanziario globale ha portato all’adozione
di una politica di erogazione del credito ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi del
merito creditizio, prestando particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli impieghi della clientela.
A seguito della Fusione, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale dell’Emittente al 30 giugno 2013
comprende le attività e passività acquisite secondo i criteri deliberati nella riunione del consiglio di amministrazione del
28 giugno 2013 e il prospetto di Conto Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla banca
incorporata nel mese di giugno 2013.
Al1’1 giugno 2013, l’incremento dei volumi intermediati, a seguito della Fusione, è stato a pari a 119,9 milioni di euro
di raccolta e 99,9 milioni di euro di impieghi con la clientela. L’apporto delle componenti patrimoniali di BCC Creta, al
netto della copertura delle perdite pregresse, è stato pari a 7,2 milioni di Euro.
I volumi intermediati hanno continuato a crescere anche nel primo semestre dell’anno 2013, in particolare la raccolta ha
registrato una crescita dell’ 18,8% confermando il trend positivo dell’ultimo anno, pari all’8,34% a fronte di una
diminuzione dell’1,6% del sistema. Anche il comparto crediti verso clientela è cresciuto del 8,8% nel primo semestre, a
fronte della diminuzione del 2,3% registrata dal sistema. Tale incremento ha riguardato principalmente il comparto a
medio lungo termine. Nello stesso periodo, i crediti a sofferenza sono aumentati di circa il 21%.
Il risultato netto dell’attività negoziazione al 30 giugno 2013 è pari a Euro 12,14 milioni in netto miglioramento rispetto
al primo semestre dell’anno 2012, data in cui il risultato netto era pari a Euro 2,83 milioni. In generale, poi la voce
margine di interesse e la voce commissioni nette hanno registrato a giugno 2013 un decremento rispettivamente del 11,54% e del -2,8% rispetto ad analogo periodo dell’esercizio precedente. Il decremento del margine di interesse è
dovuto al maggior incremento della raccolta rispetto agli impieghi accompagnata dalla diminuzione dello spread del
primo trimestre 2013 rispetto all’analogo periodo del 2012 (-0,69 bp).
La componente tradizionale dell’attività di intermediazione ha, dunque, prodotto nel primo semestre dell’anno 2013 una
redditività con margini in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio. Il margine di intermediazione è
aumentato di Euro 6,67 milioni (+24,54%). Nel medesimo periodo è tuttavia diminuito l’utile netto di Euro 0,5 milioni
(-15,71%) per effetto di una maggiore incidenza della voce relativa alle rettifiche di valore su crediti.
Dalla chiusura dell’esercizio 2012 alla Data del Prospetto Informativo non sono state registrate tendenze significative in
grado di condizionare l’attività dell’Emittente.
Dal 30 giugno 2013 alla Data del Prospetto la raccolta risulta in crescita del 5% circa, mentre gli impieghi risultano
sostanzialmente invariati. Nello stesso periodo i crediti a sofferenza sono aumentati di circa il 12%.
12.2
Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere
ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso
Oltre a quanto indicato nella Sezione I, Capitolo IV, la Banca non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste,
impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della Banca.
143
13.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
L’Emittente non ha formulato alcuna previsione o stima degli utili ed il Prospetto Informativo non contiene alcuna
previsione o stima degli utili.
144
14.
14.1
14.1.1
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI
Informazioni circa gli organi di amministrazione, direzione e controllo
Consiglio di Amministrazione
Il consiglio di amministrazione dell’Emittente è stato nominato dall’Assemblea Ordinaria del 20 aprile 2013 (ad
eccezione del consigliere Luigi Negri che è stato cooptato in data 3 dicembre 2013, con efficacia al 1° gennaio 2014, a
seguito delle dimissioni rassegnate dal consigliere Carlo Colombo) e rimarrà in carica sino alla data dell’Assemblea
chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015. Il consiglio di amministrazione è composto da 13
(tredici) membri.
L’attuale composizione del consiglio di amministrazione è la seguente:
CARICA
NOMINATIVO
LUOGO DI NASCITA
DATA DI NASCITA
Presidente
Bassanetti Serafino (*)
Maleo
01/02/1950
Vice-Presidente Vicario
Saviotti Guerrino (*)
Pavia
24/03/1952
Vice-Presidente
Bergamaschi Maura (*)
Codogno
06/02/1964
Vice-Presidente
Crosignani Agostino (**)
Ziano Piacentino
05/08/1945
Consigliere
Bascapè Vanni
Voghera
19/11/1946
Consigliere
Negri Luigi
Lodi
12/12/1949
Consigliere
Fiorani Antonio
Guardamiglio
29/10/1947
Consigliere
Leletto Leopoldo (*) (**)
Borgonovo Val Tidone
31/01/1957
Consigliere
Lodola Luigi (*)
Pavia
30/03/1942
Consigliere
Madonini Giovanni
Lodi
22/02/1952
Consigliere
Marchetti Luigi
Massalengo
28/04/1950
Consigliere
Portugalli Paolo
S.Colombano al Lambro
01/12/1943
Codogno
02/04/1939
Consigliere
Stoppelli Giuseppe
(*) Membro del Comitato Esecutivo
(**) Membro del consiglio di amministrazione dal 1° giugno 2013
I componenti del consiglio di amministrazione sono tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca.
Il consiglio di amministrazione ha costituito nel suo ambito il comitato esecutivo (cfr. Sezione I, Capitolo XIV,
Paragrafo 14.1.2).
Di seguito si riporta la biografia degli attuali membri del consiglio di amministrazione:
Bassanetti Serafino (Presidente): nato a Maleo (LO), il 1° febbraio 1950, di professione avvocato del foro di Lodi (dal
1976). Ha svolto, inoltre, ruolo di giudice onorario presso la Pretura di Lodi (fino al 1988), Consigliere, Vice-Presidente
e Presidente della ex CRA di San Colombano al Lambro (1975 – 1998); Presidente della Cassa Mutua Nazionale delle
BCC (1994-1997); Presidente (1994 -2000) e Consigliere Nazionale (dal 2005) di Federcasse; Consigliere (dal 1992),
membro del Comitato Esecutivo (dal 2000), Vice Presidente (dal 2003) della Federazione Lombarda delle BCC; Vice
Presidente (2002-2005) e Presidente (2005-2006) di Aureo Gestioni S.p.A.; Consigliere (2000-2003), Vice Presidente
(2003-2010) di ICCREA Holding; Presidente del consiglio di amministrazione di ICCREA BancaImpresa (2010-2013).
Saviotti Guerrino (Vice Presidente Vicario): nato a Pavia, il 24 marzo 1952 è dirigente dell’azienda Torrevilla.
Diploma di enologo, ha svolto la sua attività presso AZ. AGRICOLA DAGRADI ADAMO a Casteggio e
successivamente presso Torrevilla.
Bergamaschi Maura (Vice Presidente): nata a Codogno (LO) il 6 febbraio 1964, ex-imprenditrice. Diploma di
geometra, ha svolto lavoro di impiegata presso studio di architettura in Pizzighettone (1985-1993); Direttore Tecnico
presso Orlandi Alessandro S.r.l. di Maleo (1993-2001); Amministratore Unico della società Orlandi S.r.l. di Maleo
(2001 – 2011); membro del Consiglio Direttivo del Consorzio Lodigiano per l’esportazione Lodi Export.
Crosignani Agostino (Vice Presidente): nato a Ziano Piacentino (PC) il 05 agosto 1945, imprenditore. Qualifica di
elettricista, fondatore e titolare della ditta SMEIC srl (dal 1977).
145
Bascapé Vanni (Consigliere): nato a Voghera (PV) il 19 novembre 1946, farmacista. Ha svolto mansione di farmacista
– responsabile presso IRCCS Policlinico S. Matteo a Pavia. E’ coordinatore nazionale Area Gas Medicinali Società
Italfarm di Ospedaletto; è stato Presidente del Collegio sindacale C.R.A. Lungavilla (1982-1988).
Negri Luigi (Consigliere): nato a Lodi il 12 dicembre 1949, pensionato. Diploma di ragioneria, è stato impiegato
presso la Banca Popolare di Lodi. Direttore filiale di Zelo Buon Persico, Direttore filiale di Peschiera Borromeo,
Direttore sede di Piacenza, Responsabile della Direzione Affari Commerciali di Gruppo, incarico di Vice-Presidente
della Padana Finservice Società di Leasing, Consigliere delegato Cassa Risparmio di Lucca, Consigliere con deleghe
della Banca Popolare di Crema, Amministratore delegato e Vice-Presidente Vicario della Banca Popolare di Cremona,
Consigliere e membro del Comitato Esecutivo della Cassa di Risparmio di Pescara, Direttore della Direzione
Coordinamento Banche del Gruppo, Direttore Generale della Banca Popolare di Lodi Spa, Consigliere di
Amministrazione di Aletti Gestielle SGR Spa, con la fusione della Banca Popolare di Lodi Spa nel Banco Popolare
Soc.Coop, nomina a Direttore Territoriale BPL.
Fiorani Antonio (Consigliere): nato a Guardamiglio (LO) il 29 ottobre 1947, imprenditore. Licenza di avviamento
commerciale, imprenditore presso Guardamiglio Carni (fino al 2000), Direttore Commerciale presso Gruppo Cremonini
(2000 – 2004), imprenditore Fiorani & C. S.p.A.
Leletto Leopoldo (Consigliere): nato a Borgonovo Val Tidone (PC) il 31 gennaio 1957, architetto. Laurea in
architettura, ha svolto attività di progettazione di restauro edifici e complessi monumentali, di restauro e risanamento
conservativo di edifici storici, di ristrutturazione edilizia, di nuove costruzioni, di parcheggi ed infrastrutture stradali, di
urbanistica e lavori per enti pubblici.
Lodola Luigi (Consigliere): nato a Pavia il 30 marzo 1942, imprenditore. Diploma di ragioniere, ha lavorato per 30
(trenta) anni alle dipendenze di società dell’EX GRUPPO IRI, in Area Amministrativa-Finanziaria ed Organizzazione
Aziendale.
Madonini Giovanni(Consigliere): nato a Lodi il 22 maggio 1952, imprenditore agricolo. Diploma di perito agrario, è
stato Vice Presidente Cooperativa Sant’Angiolina ed Amministratore Latteria San Giorgio.
Marchetti Luigi (Consigliere): nato a Massalengo (LO) il 28 aprile 1950, ottico. Ha sempre operato in qualità di ottico
ed imprenditore agricolo.
Portugalli Paolo (Consigliere): nato a S. Colombano al Lambro (LO) il 1° dicembre 1943, commerciante. Diploma di
ragioniere – perito commerciale, è stato Consigliere di Amministrazione presso la Cassa Rurale ed Artigiana dal 1983.
Stoppelli Giuseppe (Consigliere): nato a Codogno (LO) il 02 aprile 1939, pensionato. Diploma di ragioniere,
dipendente presso il Consorzio Agrario Provinciale di Milano fino al 1999 con la qualifica di Dirigente.
Non si ravvisano rapporti di parentela tra i membri del consiglio di amministrazione, né tra questi ed i membri del
collegio sindacale o gli alti dirigenti della Banca. Inoltre, per quanto a conoscenza della Banca, fatto eccezione per
quanto infra precisato, nessuno dei membri del consiglio di amministrazione ha, negli ultimi 5 (cinque) anni, riportato
condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi, a
procedure di fallimento, amministrazione controllata o liquidazione, né infine è stato oggetto di incriminazioni ufficiali
e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di
interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza
dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
Si segnala che a seguito di attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata dal 30.11.2009 al 15.03.2010, con
provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 3 marzo 2011, è stata irrogata una sanzione amministrativa,
ai sensi dell'art.144 TUB, a Bassanetti Serafino, Saviotti Guerrino, Bergamaschi Maura, Bascapè Vanni, Lodola Luigi e
Portugalli Paolo di importo pari a Euro 2.582,00 per ciascuno di essi e ciò per carenze nell'azione di governo, carenze
nell'organizzazione e nei controlli.
Inoltre, a seguito attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata presso BCC Creta dal 23/05/2012 al 20/07/2012, con
provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 24 luglio 2013, è stata irrogata una sanzione amministrativa,
ai sensi dell'art.144 TUB, a Crosignani Agostino e Leletto Leopoldo (oggi consiglieri dell’Emittente) di importo pari a
Euro 6.000,00 per ciascuno di essi e ciò per carenze nell'azione di governo, carenze nell'organizzazione e nei controlli.
La seguente tabella indica le principali società di capitali o di persone aventi rilevanza per la Banca in cui i membri del
consiglio di amministrazione siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci
negli ultimi 5 (cinque) anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto Informativo.
Nome e Cognome
Bassanetti Serafino
Società
Federazione Lombarda delle Banche di Credito
Cooperativo Milano - 01284150156 - MI 674471
ICCREA BancaImpresa
Carica ricoperta o
partecipazione detenuta
Status della carica
Consigliere
Attiva
Presidente
146
Saviotti Guerrino
Torrevilla Sca Codevilla PV 182 00187020185 - 44389
Direttore
Attiva
RICCAGIOIA Scpa Torrazza Coste (PV) 02374750186 268052
Unità Produttive Federate 04498620964
Agricola Rossi dè Bellagente s.r.l. 02168710180 - 251119
Consigliere
Attiva
Consigliere
Società controllata 33% (da
Torrevilla Sca)
Attiva
Attiva
Crosignani
Agostino
B&C S.N.C. di Bignasca Luigi, Crosignani Piacenza PC157853 - 01381910338
S.M.E.I.C. srl Borgonovo Val Tidone (PC) - PC96219 00293760336
Socio Amministratore
Attiva
Consigliere Delegato
Attiva
Fiorani Antonio
Fiorani & C. spa Piacenza 01410740334
Amministratore
Attiva
Guardamiglio Immobiliare srl Guardamiglio 03359610965 Amministratore
Attiva
CO.IM. Srl Codogno 05492660965
Sinergya srl Guardamiglio 05944160968
Amministratore
Amministratore /Società
controllata da Gurdamiglio
Imm.re
Attiva
Attiva
San Bernardino Residence srl Milano 05559240964
Amministratore
Attiva
BBF Real Estate Srl Milano 07124220966
Immobiliare Sviluppo srl Milano 06529620962
Amministratore
Società controllata da San
Bernardino Residence
Attiva
Attiva
Zero Emissioni srl in liquidazione 07235880965
Società controllata da Sinergya
Srl.
Attiva
Idee sostenibili in liquidazione 07602890969
Società controllata da Sinergya
Srl.
Società controllata da Sinergya
Srl.
Società controllata da Sinergya
Srl.
Attiva
Consigliere
Attiva
Consigliere
Attiva
Socio Amministratore
Attiva
Liquidatore
Attiva
Lycon Cosmetics srl Genzone - 01284210182 - Trib. Pv
Consigliere
176611 Fasc 8536
Lodola Ercole e Luigi soc.semplice Pavia - 01301120182 - Socio
9700017742
Attiva
Madonini Giovanni
Utenza del canale diramatore Cavallara - Località Ca’
dell’Acqua Codogno - 8250310151 non iscritta REA
Presidente
Attiva
Portugalli Paolo
PI DUE SAS di P.Portugalli & C. San Colombano al
Lambro - 03866140159 - 975858 (R.E.A.)
Amministratore Unico
Attiva
Soc. Agricola Coste della Chiesa 07406210968
FOTOVOLTAICA 07796290968
Leletto Leopoldo
Lodola Luigi
Eagles Club srl Borgonovo Val Tidone - PC12809 00151680337
LA GARE srl Borgonovo Val Tidone - PC132734 01182560332
Lealcasa Immobiliare SNC Borgonovo Val Tidone PC161341 - 01424960332
Valtidone srl Piacenza - PC157915 - 01385040330
Attiva
Attiva
Attiva
Drinkabile srl Agrate Brianza - 05932180960 - MB
Amministratore
Attiva
1853443 R.E.A.
C.D.A. Consorzio Distributori Alimentari - 02426950966 - Nessuna - Società controllante di Attiva
MB 1270467 R.E.A.
Drinkabile srl
147
14.1.2
Comitati
Il Comitato Esecutivo in carica è stato nominato dal consiglio di amministrazione nella seduta tenutasi in data 22 aprile
2013 e rimarrà in carica per la durata di 3 (tre) esercizi, cioè sino alla data dell’Assemblea chiamata ad approvare il
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015.
L’attuale composizione del Comitato Esecutivo è la seguente:
CARICA
NOMINATIVO
LUOGO DI NASCITA
DATA DI NASCITA
Presidente
Bassanetti Serafino
Maleo
01/02/1950
Vice-Presidente Vicario
Saviotti Guerrino
Pavia
24/03/1952
Vice-Presidente
Bergamaschi Maura
Codogno
06/02/1964
Consigliere
Leletto Leopoldo
Borgonovo Val Tidone
31/01/1957
Consigliere
Lodola Luigi
Pavia
30/03/1942
14.1.3
Collegio Sindacale
Il collegio sindacale in carica è stato nominato dall’Assemblea Ordinaria tenutasi in data 20 aprile 2013 e rimarrà in
carica sino alla data dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015.
L’attuale composizione del collegio sindacale è la seguente:
CARICA
NOMINATIVO
LUOGO DI NASCITA
DATA DI NASCITA
Presidente
Zambarbieri Anna
Codogno
06/01/1969
Sindaco effettivo
Depiaggi Paolo
Pavia
19/06/1974
Sindaco effettivo
Cavalli Sebastiano
Piacenza
21/09/1975
Sindaco supplente
Muscolino Pierluca Maria
Messina
24/09/1973
Sindaco supplente
Franceschini Marco
Milano
01/04/1959
Tutti i sindaci sono domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca.
Di seguito si riporta la biografia degli attuali membri del collegio sindacale:
Zambarbieri Anna (Presidente del collegio sindacale): nata a Codogno (LO), il 6 gennaio 1969, dottore
commercialista. Laurea in Economia e Commercio, ha maturato la propria esperienza professionale presso due studi di
dottori commercialisti; attualmente opera in qualità di libero professionista, quale associata dello studio professionale di
dottori commercialisti “Montanari e Associati” in Piacenza.
Depiaggi Paolo (Sindaco effettivo): nato a Pavia, il 19 giugno 1964, dottore commercialista. Laurea in Economia e
Commercio, ha svolto attività di revisore contabile presso Arthur Andersen S.p.A. (2000 – 2002), e presso Reconta
Ernst&Young S.p.A. (2002 – 2005). Lavora in qualità di libero professionista.
Cavalli Sebastiano (Sindaco effettivo): nato a Piacenza il 21 settembre 1975, dottore commercialista. Laurea in
Economia e Commercio, ha svolto attività di consulente analisi rating bancari, gestione rapporto con il credito,
programmazione e controllo per piccole – medie imprese,(2005 – 2012), e attività di revisore dei conti (2007 – 2012).
Lavora in qualità di libero professionista.
Muscolino Pierluca Maria (Sindaco supplente): nato a Messina il 24 settembre 1973, dottore commercialista. Laurea
in Economia e Commercio, ha svolto attività di Presidente Commissione Giovani ADC Milano, Consigliere ADC
Milano, Presidente AIDC Lodi, revisore Proloco San Colombano al Lambro.
Franceschini Marco (Sindaco supplente): nato a Milano il 1° aprile 1959, dottore commercialista. Laurea in
Economia Aziendale, svolge attività presso studio a Sant’Angelo Lodigiano; revisore contabile dell’Azienda Speciale
Farmacia Comunale di Sant’Angelo Lodigiano (2000 - 2003); membro del collegio sindacale LODICOM S.r.l. (2008 –
2012).
Non si ravvisano rapporti di parentela tra i membri del collegio sindacale, né tra questi ed i membri del consiglio di
amministrazione o gli alti dirigenti della Banca. Inoltre, per quanto a conoscenza della Banca, fatto eccezione per
quanto infra precisato, nessuno dei membri del collegio sindacale ha, negli ultimi 5 (cinque) anni, riportato condanne in
relazione a reati di frode, né è stato associato, nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi, a procedure di
148
fallimento, amministrazione controllata o liquidazione, né infine è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni
da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni
da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza
dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
Si segnala che a seguito di attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata dal 30.11.2009 al 15.03.2010, sopra richiamata,
con provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 3 marzo 2011, è stata irrogata una sanzione
amministrativa, ai sensi dell'art.144 TUB, a Depiaggi Paolo pari a Euro 2,582,00 e ciò per carenze nei controlli interni.
Inoltre, a seguito attività ispettiva di Banca d'Italia effettuata presso BCC Creta dal 23/05/2012 al 20/07/2012, sopra
richiamata, con provvedimento della predetta Autorità di Vigilanza in data 24 luglio 2013, è stata irrogata una sanzione
amministrativa, ai sensi dell'art.144 TUB, a Cavalli Sebastiano (oggi sindaco effettivo dell’Emittente) di importo pari a
Euro 6.000,00 e ciò per carenze nei controlli interni.
La seguente tabella indica le principali società di capitali o di persone aventi rilevanza per la Banca in cui i membri del
collegio sindacale siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci negli ultimi 5
(cinque) anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto Informativo.
Cognome e
Nome
Zambarbieri
Anna
Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese
Carica ricoperta
Tasayo srl Lodi 06542010159
Sindaco effettivo
Consorzio per la difesa e la valorizzazione delle aree del Po delle provincie di
Lodi e Piacenza Codogno 03736780960
Sindaco effettivo
Lattegra Industria Casearia Spa Gragnano Trebbiense 00111330338
Ceap Società Cooperativa Edile e Affini Piacentina Gragnano Trebbiense
00139010334
Agritermo spa Piacenza 00895070332
Leonardo Assicurazioni Srl - Milano 04631670967
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Ingegneria Biomedica Santa Lucia Spa Gragnano Trebbiense 01244670335
S.S. Giovanni e Paolo Srl Gragnano Trebbiense (PC) 01604650331
Fin.Co spa Piacenza 01112060338
Polo Boscone Cusani Srl Rottofreno (PC) 00945450195
Semitec srl Terni 01426420558
Paver costruzioni spa Piacenza 00870620333
Comune di Castelnuovo Bocca d'Adda Castelnuovo Bocca d'Adda
82501210155
Fondazione Opere Pie Riunite di Codogno Onlus Codogno 034780240960
SIGI Servizi Ospedalieri srl Piacenza 01165410331
GIDEA Alta Tecnologia srl Gragnano trebbiense 01449470333
RA.SE.CO srl Torino 02639720040
Antas srl 02126260062
S. Michele srl 01607150339
Ecogea Italia srl 01355620335
La nuova Piazza soc. Consortile 01628070334
Emicom Service srl Terni 01386920555
Cognome e
Nome
Depiaggi
Paolo
Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese
Sindaco effettivo
Presidente del Collegio
Sindacale
Presidente del Collegio
Sindacale
Presidente del Collegio
Sindacale
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Revisore dei conti
Revisore dei conti
Società controllata da
Ingenieria Biomedica
S.Lucia
Società controllata da S.S.
Giovannie Paolo Srl.
Società controllata da S.S.
Giovannie Paolo Srl.
Società controllata da S.S.
Giovannie Paolo Srl.
Società controllata da S.S.
Giovannie Paolo Srl.
Società controllata da
Maserati Srl.
Società controllata da Ceap
Società controllanta da
Semitec Srl
Carica ricoperta
Studio Depiaggi Associazione Professionale 02238040188
PDP Servizi Sas Casteggio 02099930188
Cattini e Figlio Srl società unipersonale - Milano 00758140156
ANAF Spa Torre d'Isola (PV) - 01250540182
Goldenhaus srl 01534480338
Socio Amministratore
Revisore legale
Revisore legale
Società controllata da Anaf
Spa
Status carica
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Status carica
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
149
Delta Extinguishers SA BE0459470489
ANAF Luxembourg Sarl LU15820956
ANAF France Sasu FR52390578532
ANAF Belgique Sprl BE0459470489
ANAF UK LTD GB559191805
ANAF EXTINTORES DE ESPANA SL ESB62192679
Enerbuild srl 02356530184
Iriss Tecnologie srl 05829580967
Tec srl 02389350188
Anaf Energy srl 02430590188
Tecnel srl 01605710183
FE 8 srl 07446470960
Siek srl 10541470018
Six Solar srl 10502080012
ARGIA SRL 06979510960
CTH Spa 04943700965
Cognome e
Nome
Cavalli
Sebastiano
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Spa
Società controllata da Anaf
Energy Srl
Società controllata da Anaf
Energy Srl
Società controllata da Anaf
Energy Srl
Società controllata da Anaf
Energy Srl
Società controllante della
Cattini e Figlio Srl
Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese
Carica ricoperta
Tectubi Raccordi Spa Podenzano 01230470997
Sindaco effettivo
Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese
Cognome e
Nome
Muscolino
Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili - Sez. di
Pierluca Maria Lodi 97550240150 - No REA
Il Pianoro Srl 03326590167 BG-368631
Galli e Cassina Spa 00732880158 MI - 69290
Univer Service Srl 01907960122 MI-1423219
Gruppo Officine Piccini Spa 02224630547 MI-1839176
Officina dell'Ambiente Spa 13196590155
Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili 07197470961 - No REA
Exacto Spa 01843300995
Kaber Srl 03045410168
Magico Srl 12292690158
1 Emme Holding Srl 03415220163
Univer Spa 06107080159
Costasol Properties S.A. 94076640542 No REA
Carica ricoperta
Presidente
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Sindaco supplente
Revisore dei conti
Società controllante
dell'Officina Ambiente
Società controllante del
Pianoro Srl.
Società controllante della
Pianoro Srl.
Società controllante del
Pianoro Srl.
Società controllante della
Univer Service Srl
Società controllante del
Gruppo Officine Piccinini
spa
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Status carica
Attuale
Status carica
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
Attuale
I membri del Collegio Sindacale non svolgono attività professionale nei confronti della Banca.
14.1.4
Direttore generale e principali dirigenti
La seguente tabella riporta le informazioni concernenti il direttore generale e i principali dirigenti dell’Emittente alla
Data del Prospetto Informativo.
150
Carica
Direttore Generale
Vice Direttore Generale Vicario
Vice Direttore Generale
Nome e Cognome
Luogo di nascita
Data di nascita
Marco Moreschi
Costante Bonzio
Luca Corvi
Brescia
Brescia
Lodi
18/07/1971
25/02/1956
07/03/1962
Di seguito si riporta la biografia degli attuali membri dell’Alta Dirigenza:
Marco Moreschi (Direttore Generale): nato a Brescia, il 18 luglio 1971, laurea in Economia e master di
specializzazione in Finanza Internazionale. Un lungo trascorso in Banco di Brescia–Gruppo Banca Lombarda in cui si
concentra buona parte della crescita professionale attraverso esperienze sia di Rete che di Direzione Centrale. Seguono
3 (tre) anni (2007 – 2010) di responsabilità delle attività di ICCREA Banca per l’Italia del Nord-Ovest.
Costante Bonzio (Vice Direttore Generale Vicario): nato a Brescia il 25 febbraio1956, diploma di geometra. Un
lungo trascorso in Credito Agrario Bresciano, in Banca Lombarda e infine in UBI Banca, durante il quale matura
significative esperienze in ruoli sia di rete che di direzione centrale, ricoprendo incarichi di responsabilità in ambito
commerciale, crediti, organizzativo e infine di controllo interno. Dal 18/12/2013 membro del Consiglio di
Amministrazione di Banca Farnese Spa.
Luca Corvi (Vice Direttore Generale): nato a Lodi il 7 marzo 1962, diploma di ragioniere. Un lungo trascorso nella
Banca Popolare di Lodi, all’interno della quale si concentra la crescita professionale che lo porta a ricoprire tutti i ruoli
della filiera commerciale, sia di rete che di direzione centrale, assumendo, fra gli altri, l’incarico di Direttore Generale
della Banca Popolare di Mantova ed infine di Responsabile dell’Area Affari di Lodi del Banco Popolare. Dal
20/05/2013 membro del Consiglio di Amministrazione di Lodi Export
Non si ravvisano rapporti di parentela tra i componenti dell’Alta Dirigenza, né tra questi ed i membri del consiglio di
amministrazione o del collegio sindacale della Banca. Inoltre, per quanto a conoscenza della Banca, nessuno dei
componenti dell’alta dirigenza ha, negli ultimi 5 (cinque) anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, né è
stato associato, nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi, a procedure di fallimento, amministrazione
controllata o liquidazione, né infine è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche
o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla
carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di
attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
La seguente tabella indica le principali società di capitali o di persone aventi rilevanza per la Banca in cui i componenti
dell’Alta Dirigenza della Banca siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci
negli ultimi 5 (cinque) anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto Informativo.
Cognome e
Nome
Bonzio
Costante
Corvi Luca
14.2
Società - Sede legale società - P.IVA - N° iscrizione registro imprese
Carica ricoperta
Status carica
Banca Farnese Spa – Piacenza 01310950330
Consigliere
Attuale
Lodi Export Consorzio Lodigiano per la esportazione Lodi 03935220156 - LO
979220
Consigliere
Attuale
Conflitti di interessi dei membri degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza e degli alti
dirigenti
Per quanto a conoscenza dell’Emittente, alla Data del Prospetto Informativo nessuno dei membri del consiglio di
amministrazione, dei membri del collegio sindacale attualmente in carica e degli alti dirigenti dell’Emittente di cui al
precedente Paragrafo 14.1 è portatore di interessi in conflitto con i propri obblighi derivanti dalla carica o qualifica
ricoperta nella Società, salvo quelli eventualmente inerenti le operazioni sottoposte al consiglio di amministrazione e da
questo deliberate in osservanza degli articoli 2391 e 2391-bis cod. civ., della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo
2010 e dell’art. 136 TUB.
Si segnala che in data 26 giugno 2012 il consiglio di amministrazione della Banca, previo parere favorevole
dell’Amministratore Indipendente e del collegio sindacale, ha approvato il “Regolamento per le operazioni con parti
correlate e soggetti collegati” (il “Regolamento OPC”). Il Regolamento OPC è stato adottato in attuazione di quanto
previsto dal Regolamento Consob in materia di parti correlate approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e dal
Titolo V, Capitolo 5 delle Disposizioni di Vigilanza recante disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di
interesse nei confronti di soggetti collegati” e disciplina le regole relative all’identificazione, all’approvazione e
all’esecuzione delle Operazioni con Parti Correlate e con Soggetti Collegati (quali ivi definite) poste in essere
dall’Emittente al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle stesse.
151
14.2.1 Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV,
Paragrafo 14.1
BCC Centropadana gestisce i potenziali conflitti di interesse nel rispetto dell’art. 2391 cod. civ. e dell’art. 136 del TUB
attraverso un processo interno formalizzato e approvato dal consiglio di amministrazione. Più precisamente, ai sensi
dell’art. 2391 cod. civ. l’amministratore deve rivelare i propri interessi (personali o per conto terzi) in una specifica
operazione agli altri membri del consiglio di amministrazione ed al collegio sindacale, indicandone la natura, i termini,
l’origine e la portata.
Inoltre, ai sensi dell’art. 136 del TUB, coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso
una banca non possono contrarre obbligazioni di qualsiasi natura o compiere atti di compravendita, direttamente o
indirettamente, con la banca che amministrano, dirigono o controllano, se non previa deliberazione dell’organo di
amministrazione, presa all’unanimità e col voto favorevole di tutti i componenti dell’organo di controllo, fermi restando
gli obblighi previsti dal codice civile in materia di interessi degli amministratori. La predetta normativa si applica
altresì, alle obbligazioni intercorrenti con società controllate dai soggetti sopra indicati o presso le quali gli stessi
soggetti svolgono funzioni di amministrazione, direzione o controllo, nonché le società da queste controllate o che la
controllano.
Tutti i rapporti intercorsi con le “parti correlate”, così come definite dallo IAS 24, rientranti nell’ambito dell’ordinaria
operatività, sono state effettuate nel rispetto delle norme vigenti e regolate alle condizioni di mercato. Le tipologie di
“parti correlate” significative per la Banca, così come definite dallo IAS 24, sono gli Amministratori, i Sindaci ed i
dirigenti con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti e le società dai medesimi controllate.
La seguente tabella evidenza i rapporti con “parti correlate” al 31 dicembre 2012 (*). Relativamente ai rapporti con le
società controllate e sottoposte ad influenza notevole si veda il Capitolo XIX della presente Sezione.
(Valori in migliaia di Euro)
DIRIGENTI CON
RESPONSABILITA’ STRATEGICA
ALTRE PARTI CORRELATE
ATTIVO
PASSIVO
398
1.247
2.396
4.089
GARANZIE RILASCIATE
21
TOTALE
2.794
5.336
21
(*) (In ottemperanza all’aggiornamento della Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d’Italia sono ricompresi tra i
dirigenti con responsabilità strategiche anche gli amministratori e i membri degli organi di contro llo. In particolare sono considerati
amministratori il Presidente, i componenti del consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo. Viene considerato personale
strategico, oltre al Direttore Generale, i Vice Direttori. Risultano in essere al 31 dicembre 2012 n. 3 dirigenti con responsabilità
strategiche).
14.2.2 Indicazione di eventuali accordi o intese in forza dei quali siano stati individuati i soggetti di cui alla
Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1.
Si evidenzia che l’Emittente non è a conoscenza di eventuali accordi o intese con azionisti, clienti, fornitori o altri, a
seguito dei quali, i membri degli organi di amministrazione o di controllo della Banca o i membri dell’Alta Direzione
siano stati scelti quali membri degli organi di amministrazione, di direzione, di controllo o quali alti dirigenti.
Non risultano altresì restrizioni concordate da membri del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale o dai
componenti l’Alta Direzione, per quanto riguarda l’eventuale cessione entro periodi di tempo determinati dei titoli
dell’Emittente detenuti da tali membri.
14.2.3 Indicazione di eventuali restrizioni concordate dalle persone di cui alla Sezione I, Capitolo XIV,
Paragrafo 14.1
Non risultano altresì restrizioni concordate da membri del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale o dai
componenti l’Alta Direzione, per quanto riguarda l’eventuale cessione entro periodi di tempo determinati dei titoli
dell’Emittente detenuti da tali membri.
L’Emittente non detiene partecipazioni di controllo in alcuna società.
152
15.
15.1
REMUNERAZIONI E BENEFICI
Remunerazioni e benefici a favore dei componenti del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale
e dell’alta dirigenza
Di seguito sono riportati i compensi destinati a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma, per l’esercizio 2013,
dall’Emittente agli attuali componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Si precisa che il
sistema di remunerazione degli organi sociali di BCC Centropadana si ispira ai principi cooperativi della mutualità
senza fini di speculazione privata ed è costruito in conformità alle Disposizioni di Vigilanza. Le politiche di
remunerazione a favore dei consiglieri di amministrazione e dei sindaci sono state approvate, su proposta del consiglio
di amministrazione, dall’Assemblea Ordinaria in data 14 maggio 2011 e successivamente aggiornate dall’Assemblea
del 20 maggio 2012 e dall’Assemblea del 20 aprile 2013.
Componenti del consiglio di amministrazione
I componenti del consiglio di amministrazione sono destinatari di un compenso fisso, di ammontare pari a Euro
6.500.000, proporzionato all’effettiva partecipazione alle riunioni di Consiglio e di un gettone di presenza per la
partecipazione a ciascuna riunione del consiglio di amministrazione, del Comitato Esecutivo e di ogni altra
commissione od organismo, pari a Euro 300,00. Ad essi spetta anche il rimborso delle spese effettivamente sostenute
per l’espletamento delle loro funzioni. Per il rimborso chilometrico ci si riferisce alle tabelle Federcasse applicate anche
per il personale delle banche di credito cooperativo.
I componenti del consiglio di amministrazione non sono destinatari di remunerazione a fronte del raggiungimento di
indici di redditività o di utili, anche se investiti di particolari cariche. Dispongono di una polizza assicurativa “infortuni”
e di una polizza assicurativa “responsabilità civile”.
Per quanto concerne il Presidente, la remunerazione è correlata ai numerosi compiti e alle connesse responsabilità che le
disposizioni di statuto gli assegnano.
L’impegno è, in particolare, ravvisabile nelle disposizioni di Statuto che assegnano al Presidente un ruolo di
coordinamento dei lavori del consiglio di amministrazione e dell’Assemblea nonché l’onere di far pervenire ai
componenti del consiglio di amministrazione adeguate informazioni sulle materie oggetto delle sedute consiliari.
Tale attività comporta un raccordo con la Direzione che ha il compito di predisporre la documentazione di natura
tecnica per le riunioni del consiglio di amministrazione.
Più in generale, il Presidente, nella specifica realtà di una Banca di Credito Cooperativo, si pone quale interlocutore
degli organi interni di controllo e dei comitati eventualmente costituiti, e comunque quale soggetto che indirizza
l’attività degli organi collegiali.
A questa funzione si aggiungono i compiti propri di legale rappresentante della Banca attribuiti al Presidente da norme
statutarie e dal codice civile.
Infine, il Presidente è anche chiamato ad un particolare impegno nella relazione con la base sociale.
Analoghe considerazioni valgono per il Vice-Presidente vicario ed il Vice-Presidente sia per i profili di sostituzione del
Presidente (cfr. art. 40, comma primo, dello Statuto) che per i naturali rapporti di stretta collaborazione che s’instaurano
fra detti esponenti aziendali.
Per tali motivi la remunerazione di tali figure, si compone oltre che della quota determinata sulla base del gettone di
presenza e dell’indennità annuale sopra esposta, anche di un’ulteriore quota fissa determinata come segue:
- per la carica di Presidente del consiglio di amministrazione Euro 150.000,00 annui;
- per la carica di Vice Presidente Vicario del consiglio di amministrazione Euro 50.000,00 annui;
- per la carica di Vice Presidente del consiglio di amministrazione Euro 25.000,00 annui.
Componenti del collegio sindacale
I componenti del collegio sindacale (presidente e membri effettivi) sono destinatari di un compenso annuo determinato
sulla base delle relative tariffe professionali, pari a Euro 61.621,00 oltre oneri accessori per la durata di tre esercizi per
il Presidente e Euro 41.080,00 oltre oneri accessori per la durata di tre esercizi per gli altri membri effettivi, e di un
gettone di presenza per la partecipazione a ciascuna riunione del Consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo
e delle Commissioni, pari a Euro 300,00. Ad essi spetta inoltre il rimborso delle spese sostenute per l’espletamento delle
loro funzioni. Per il rimborso chilometrico ci si riferisce alle tabelle Federcasse applicate anche per il personale delle
banche di credito cooperativo. Non sono destinatari di alcuna componente variabile o collegata ai risultati aziendali e
dispongono di una polizza assicurativa “responsabilità civile” e “infortuni”.
Componenti dell’Alta Dirigenza
Si indicano di seguito i compensi agli alti dirigenti, intendendosi per tali il Direttore Generale ed i Vice Direttore
Generale. Per quanto attiene a tali dirigenti dell’Emittente, lo stipendio ed altri benefici a breve termine, comprensivi
dei premi di risultato, corrisposti nel primo semestre 2013 sono pari a Euro 295.349,43.
153
15.2
Accantonamenti per la corresponsione di pensioni, indennità di fine rapporto o benefici analoghi a favore
dei membri degli organi di amministrazione, di vigilanza e degli alti dirigenti
Alla data del 30 giugno 2013, il Fondo Trattamento di Fine Rapporto accantonato a favore dei dipendenti dell’Emittente
ammontava ad Euro 69.973.
Nessuna corresponsione per pensioni, indennità di fine rapporto o altri benefici simili è prevista a favore degli
amministratori e dei sindaci.
154
16.
PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Premessa
Ai sensi dell’art. 40 dello Statuto, spettano al Presidente del consiglio di amministrazione la rappresentanza di BCC
Centropadana nei confronti dei terzi e in giudizio nonché l’uso della firma sociale. Il Presidente presiede l’assemblea
dei soci, convoca e presiede il consiglio di amministrazione e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie
iscritte all’ordine del giorno vengano fornite ai membri del consiglio di amministrazione.
Ai sensi dell’art. 35 dello Statuto, oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di Legge, sono riservate alla esclusiva
competenza del consiglio di amministrazione le decisioni concernenti:
a) l’ammissione, l’esclusione e il recesso dei soci;
b) le decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci;
c) la determinazione degli indirizzi generali di gestione e dell’assetto generale dell’organizzazione della Società;
d) l’approvazione degli orientamenti strategici, dei piani industriali e finanziari e delle politiche di gestione del
rischio;
e) la nomina e le attribuzioni del direttore e dei componenti la direzione;
f)
l’approvazione e le modifiche di regolamenti interni;
g) l’istituzione, il trasferimento e la soppressione di succursali e la proposta all’Assemblea della istituzione o
soppressione di Sedi Distaccate;
h) la costituzione di speciali Comitati con funzioni consultive, istruttorie e propositive, composti di propri
membri;
i)
l’assunzione e la cessione di partecipazioni;
j)
l’acquisto, la costruzione e l’alienazione di immobili;
k) la promozione di azioni giudiziarie ed amministrative di ogni ordine e grado di giurisdizione, fatta eccezione
per quelle relative al recupero dei crediti;
l)
le iniziative per lo sviluppo delle condizioni morali e culturali dei soci nonché per la promozione della
cooperazione e per l’educazione al risparmio e alla previdenza;
m) la nomina, sentito il collegio sindacale, dei responsabili delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi, di
revisione interna e di conformità;
n) la costituzione del comitato di controllo sulla responsabilità amministrativa della Società, disciplinato ai sensi
del D.Lgs. 231/01, laddove sia stato adottato il relativo modello.
E’ inoltre attribuita al consiglio di amministrazione la competenza alle deliberazioni che apportino modificazioni dello
Statuto di mero adeguamento a disposizioni normative e che siano in conformità allo statuto tipo della categoria
riconosciuto dalla Banca d’Italia.
Il consiglio di amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge e di Statuto, può delegare proprie attribuzioni ad
un Comitato Esecutivo, determinando in modo chiaro e analitico i limiti quantitativi e di valore della delega.
In materia di erogazione del credito, poteri deliberativi possono essere delegati al Comitato Esecutivo nonché, per
importi limitati, al direttore, o al vice direttore, o in mancanza di nomina di questi, a chi lo sostituisce, al comitato
crediti centrale, ai responsabili di area e/o settori territoriali, se nominati, ai poli, ove istituiti, al personale direttivo della
sede preposto al settore fidi e ai preposti alle succursali e alle Sedi Distaccate, entro limiti di importo graduati.
In caso di impossibilità di funzionamento del comitato o di impedimento dei predetti soggetti delegati e di particolare
urgenza, il presidente può rivestire compiti di supplenza, fermo restando il potere di proposta del direttore.
Fermo restando il rispetto delle forme di legge, non possono essere stipulati contratti di appalto di opere o contratti per
prestazioni di servizi o per fornitura di beni di natura continuativa o comunque pluriennale con gli amministratori o con
persone ad essi legate dai rapporti specificati nell’art. 32, secondo comma, lettera c), o con società alle quali gli stessi, o
le persone di cui all’art. 32, secondo comma, lettera c), partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore
al 25% del capitale sociale o nelle quali rivestano la carica di amministratori, qualora detti contratti comportino un
onere complessivo per la Società superiore a Euro 100.000,00 su base annua. Il limite suddetto, in tutte le sue forme, si
applica anche rispetto a colui che rivesta la carica di direttore. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano
con riferimento ai contratti stipulati con gli enti, anche di natura societaria, della categoria.
155
Il consiglio di amministrazione può conferire a singoli amministratori o a dipendenti della Società poteri per il
compimento di determinati atti o categorie di atti.
Delle decisioni assunte dai titolari di deleghe dovrà essere data notizia al consiglio di amministrazione nella sua prima
riunione.
16.1
Durata della carica dei componenti del consiglio di amministrazione e dei membri del collegio sindacale
Il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale rimarranno in carica sino alla data dell’Assemblea Ordinaria
convocata per l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
16.2
Contratti di lavoro stipulati con gli Amministratori che prevedono un’indennità di fine rapporto
Non risultano contratti di lavoro stipulati dai componenti degli organi di amministrazione e controllo dell’Emittente che
prevedano indennità di fine rapporto.
16.3
Comitato per il controllo interno e comitato per la remunerazione
L’Emittente non ha istituito alcun comitato per il controllo interno e alcun comitato per la remunerazione.
16.4
Dichiarazione circa l’osservanza delle norme in materia di governo societario
L’Emittente ha adottato sin dall’origine - e ha successivamente confermato - il modello di governo societario
“tradizionale”, conformandolo alle vigenti disposizioni allo stesso applicabili stabilite dal codice civile, dal TUB, dal
TUF, dal D. Lgs. 231/01 (Disciplina della responsabilità amministrativa degli Enti) e dalle disposizioni emanate dalla
Banca d’Italia nell’esercizio della propria funzione di vigilanza.
In particolare, l’Emittente ha:

adottato il “modello di organizzazione, gestione e controllo” di cui al D. Lgs. 231/01 volto a prevenire la
commissione di reati societari e ad individuare le attività aziendali nel cui ambito possono essere commessi,
nonché volto alla definizione del complesso delle attività di vigilanza, monitoraggio e controllo che
l’organismo di vigilanza è chiamato ad espletare ed in data 17 luglio 2009 si è insediato l’Organismo di
Vigilanza collegiale composto da 3 (tre) membri;

adottato, con delibera del consiglio di amministrazione del 26 giugno 2012, la “Procedura per le Operazioni
con Parti Correlate” ai sensi del regolamento Consob n. 17221/2010 e successive modificazioni;

adottato, con delibera dell’Assemblea Ordinaria del 10 maggio 2008, il Regolamento Assembleare ed
Elettorale (successivamente modificato in data 20 aprile 2013);

adottato, con delibera dell’Assemblea Ordinaria del 26 aprile 2009, il Regolamento Politiche e Prassi di
Remunerazione e Incentivazione a favore di amministratori, di dipendenti o di collaboratori (successivamente
modificato e integrato in data 20 aprile 2013);

concentrato, a decorrere dalla data del 30 ottobre 2007, in un’unica funzione sia le attività di controllo di
conformità previste dalla MIFID, sia le attività di conformità alle norme vigenti per gli Intermediari
autorizzati. In particolare in relazione alla MIFID, l’Emittente, con deliberazione del consiglio di
amministrazione del 30 ottobre 2007 ha provveduto a nominare il responsabile ai fini MIFID della funzione di
controllo di conformità;

approvato, con deliberazione del consiglio di amministrazione del 30 aprile 2009, uno specifico macroflusso
che regola gli adempimenti della Banca in materia di conflitto di interessi, in conformità ai disposti normativi
attualmente vigenti.
Alla Data del Prospetto Informativo, l’Emittente effettua l’individuazione delle Parti Correlate ed espone in bilancio le
voci pertinenti in conformità a quanto previsto dallo IAS 24.
156
17.
17.1
17.1.1
DIPENDENTI
Dipendenti
BCC Centropadana
Di seguito si riportano i dati relativi al personale dipendente della Banca con riferimento agli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012, 2011 e 2010, nonché al 30 giugno 2013.
Numero medio dei dipendenti per categoria
Categoria
Dirigenti
Totale quadri direttivi
Restante personale dipendente
Totale (medie)
6
77
211
294
30-giu-13
5
69
210
284
31-dic-12
5
63
211
279
31-dic-11
31-dic-10
5
57
214
276
Alla Data del Prospetto Informativo e, quindi a seguito della Fusione, il numero dei dipendenti suddivisi per categoria
risulta il seguente:
Categoria
Dirigenti
Totale quadri direttivi
Restante personale dipendente
6
84
235
Totale (medie)
325
Si precisa che la tabella di cui sopra è redatta secondo i dettami della Circ. n. 262 del 2005 della Banca d’Italia, la
medesima prevede che “Il numero medio dei dipendenti (sia con contratto di lavoro subordinato sia con altri contratti)
include i dipendenti di altre società distaccati presso l’azienda ed esclude i dipendenti dell’azienda distaccati presso
altre società.”
Pertanto, l’organico complessivo dei dipendenti con contratto di lavoro subordinato (comprensivo dei lavoratori parttime e distaccati presso altre aziende) è pari a n. 325 unità alla Data del Prospetto . In particolare, i dipendenti part-time
sono pari a n. 11 unità alla Data del Prospetto Informativo. Non si registrano invece dipendenti distaccati presso altre
aziende.
Il personale dislocato nella rete distributiva alla Data del Prospetto Informativo è pari a 325 unità così suddiviso a
livello provinciale:
Provincia
Totale
Unità
Cremona
5
Alessandria
7
Piacenza
43
Pavia
73
Milano
10
Lodi
187
325
Nel corso del 2013 e sino alla Data del Prospetto Informativo, la Banca ha proseguito la sua politica di presidio del
territorio. La gestione delle risorse umane prevede fra l’altro una costante attenzione alla formazione e alla crescita
professionale per soddisfare al meglio le esigenze dei Soci e dei clienti.
Per maggiori informazioni sulla Rete Distributiva si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.4.
157
17.2
Partecipazioni azionarie e stock option
Si riportano nella seguente tabella i dati relativi alle Azioni detenute dagli amministratori, sindaci e dal direttore
generale dell’Emittente e da altri soggetti di cui all’art. 79 Regolamento Emittenti alla data del 30 giugno 2013.
Nome e Cognome
Partecipazione detenuta nella Banca
Bassanetti Serafino
Saviotti Guerrino
Bergamaschi Maura
Crosignani Agostino
Bascapè Vanni
Colombo Carlo (*)
Fiorani Antonio
Leletto Leopoldo
Lodola Luigi
Madonini Giovanni
Marchetti Luigi
Portugalli Paolo
Stoppelli Giuseppe
Zambarbieri Anna
Depiaggi Paolo
Cavalli Sebastiano
Negri Luigi(*)
(*) Amministratore dimessosi dalla carica con decorrenza dal 1 gennaio 2014. In sostituzione è stato cooptato Negri Luigi.
1.057
319
424
225
328
106
1.601
64
213
185
212
271
64
79
375
20
277
Alla Data del Prospetto Informativo la Banca non ha in essere piani di stock option in favore di amministratori, sindaci e
del Direttore Generale dell’Emittente.
17.3
Descrizione di accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale sociale
Alla Data del Prospetto Informativo la Banca non ha deliberato piani di incentivazione per i dipendenti che prevedano
l’assegnazione di Azioni della Banca.
158
18.
18.1
PRINCIPALI AZIONISTI
Principali azionisti
Conformemente a quanto previsto dall’art. 34, comma 4, del TUB, nessun socio può possedere Azioni il cui valore
nominale complessivo superi Euro 50.000,00 (cinquantamila). Nessun socio ha notificato all’Emittente di essere titolare
di partecipazioni rilevanti, anche per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, in
conformità a quanto stabilito dall’art. 20 del TUB.
18.2
Particolari diritti di voto di cui sono titolari i principali Azionisti
Alla Data del Prospetto Informativo, la Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie e non vi sono azioni portatrici
di diritti di voto diverse dalle azioni ordinarie.
18.3
Soggetto che esercita il controllo sull’Emittente
Alla Data del Prospetto Informativo, nessun soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, risulta esercitare il controllo su
BCC Centropadana, ai sensi dell’art. 23 TUB e dell’art. 93 TUF.
18.4
Accordi dalla cui attuazione possa scaturire una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente
successivamente alla pubblicazione del Prospetto Informativo
Alla Data del Prospetto Informativo non sussistono, per quanto a conoscenza dell’Emittente, accordi che possano
determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente.
159
19.
19.1
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Premessa
L’Emittente intrattiene, nello svolgimento della propria attività, rapporti con parti correlate. I suddetti rapporti sono
principalmente riconducibili ad operazioni con gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con funzioni strategiche nonché
a soggetti ad essi collegati, e individuati sulla base dei criteri identificati dallo IAS 24 – Informativa di bilancio sulle
operazioni con parti correlate.
Le operazioni poste in essere dall’Emittente con proprie parti correlate sono effettuate nel rispetto dei criteri di
correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi
indipendenti, sono riconducibili alla normale operatività e sono poste in essere a condizioni di mercato, analogamente a
quanto praticato con altre controparti non correlate di analogo merito creditizio, e comunque sulla base di valutazioni di
reciproca convenienza economica, nel rispetto della normativa esistente.
Si segnala che in data 26 giugno 2012 il consiglio di amministrazione della Banca, previo parere favorevole
dell’Amministratore Indipendente e del collegio sindacale, ha approvato il “Regolamento per le operazioni con parti
correlate e soggetti collegati” (il “Regolamento OPC”). Il Regolamento OPC è stato adottato in attuazione di quanto
previsto dal regolamento Consob in materia di parti correlate approvato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e dal
Titolo V, Capitolo 5 delle Disposizioni di Vigilanza recante disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di
interesse nei confronti di soggetti collegati” e disciplina le regole relative all’identificazione, all’approvazione e
all’esecuzione delle Operazioni con Parti Correlate e con Soggetti Collegati (quali ivi definite) poste in essere
dall’Emittente al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle stesse.
La Banca ha adottato il Regolamento OPC al fine di individuare e formalizzare i presupposti, gli obiettivi e i contenuti
delle soluzioni adottate e ne valuta l’efficacia e l’efficienza in modo da perseguire obiettivi di integrità e imparzialità
del processo decisionale, rispetto degli interessi della generalità degli azionisti e dei creditori, efficiente funzionamento
degli organi societari e della sua operatività. Le procedure adottate dall’Emittente prevedono un particolare iter
deliberativo per l’adozione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati, con il coinvolgimento di un
Amministratore Indipendente e del collegio sindacale.
Il Regolamento OPC è pubblicato sul sito internet della Banca.
19.2
Rapporti e operazioni con parti correlate
Nel corso degli esercizi 2012, 2011 e 2010:

l’Emittente non ha effettuato operazioni di natura atipica o inusuale che per significatività o rilevanza possano
avere dato luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale, né con parti correlate, né con soggetti
diversi dalle parti correlate;

le operazioni di natura non atipica o inusuale poste in essere con parti correlate sono rientrate nell’ambito
dell’ordinaria operatività dell’Emittente e sono state poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base
di valutazioni di reciproca convenienza economica, nel rispetto della normativa esistente;

tutte le operazioni riconducibili alle obbligazioni degli esponenti bancari ai sensi dell’art. 136 del TUB sono state
oggetto di apposite delibere consiliari, assunte secondo la procedura indicata al riguardo da Banca d’Italia.
Nelle tabelle che seguono sono indicati i principali dati economici e patrimoniali relativi agli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012, 2011 e 2010 connessi ad operazioni intercorse con parti correlate e l’incidenza rispetto alla relativa
voce di bilancio.
Successivamente al 31 dicembre 2012 e sino alla Data del Prospetto Informativo, l’Emittente non ha posto in essere
operazioni significative con parti correlate diverse da quelle che rientrano nell’andamento ordinario delle proprie
attività.
Semestre chiuso al 30 giugno 2013
La relativa tabella non viene prodotta in quanto Banca Centropadana, non essendo società quotata, non è tenuta alla
redazione dei prospetti relativi alle parti correlate al 30 giugno, ma semplicemente all’informativa di periodo richiesta
da Banca d’Italia.
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2012
(valori in migliaia di Euro)
160
GARANZIE
RACCOLTA RILASCIATE
IMPIEGHI
AMMINISTRATORI,
SINDACI E DIRIGENTI
CON RESPONSABILITA’
STRATEGICA
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE
RICAVI
COSTI
1.550
14
36
398
1.247
2.396
4.089
21
3.849
114
63
2.794
5.336
21
5.399
128
Totale Interessi
passivi e oneri
assimilati +
commissioni passive
99
Totale Interessi
Attivi e oneri
assimilati +
commissioni attive
Fuori
bilancio
Fuori
bilancio
79.535
28.619
0,17%
0,35%
Totale
Impieghi
Percentuale sul totale banca
GARANZIE
RICEVUTE
Totale
Raccolta
1.250.417
1.380.065
0,22%
0,39%
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2011
(valori in migliaia di Euro)
AMMINISTRATORI, SINDACI
E DIRIGENTI CON
RESPONSABILITA’
STRATEGICA
IMPIEGHI
GARANZIE GARANZIE
RACCOLTA RILASCIATE RICEVUTE
RICAVI
COSTI
598
1.082
2.258
22
21
ALTRE PARTI CORRELATE
21.786
3.961
2.087
7.601
459
58
TOTALE
22.384
5.043
2.087
9.859
Fuori
bilancio
Fuori
bilancio
Totale
Impieghi
Percentuale sul totale banca
Totale
Raccolta
1.300.743
1.289.073
1,72%
0,39%
481
79
Totale Interessi
Totale Interessi
passivi e oneri
Attivi e oneri
assimilati +
assimilati +
commissioni passive commissioni attive
71.788
21.122
0,70%
0,37%
I Rapporti attivi con altre parti correlate al 31 dicembre 2011 (circa Euro 21,8 milioni) sono costituiti principalmente da
operazioni di finanziamento concessi dalla Banca, sotto forma di aperture di credito in conto corrente, mutui, anticipi e
sconti su documenti, a società nelle quali i predetti soggetti (Amministratori, Sindaci e Dirigenti con funzioni
strategiche) svolgono un ruolo di responsabilità strategica senza detenere una partecipazione di controllo.
Con riferimento alla sensibile diminuzione dell'importo riferito alle parti correlate avvenuto nel periodo 2012/2011 si
segnala che la Banca nel corso del 2012, a seguito di approfondimenti sul tema, ha riscontrato che non andavano
indicate le esposizioni riferite a società nelle quali gli esponenti aziendali rivestivano cariche senza detenere
partecipazioni di controllo o di collegamento, a differenza di quanto aveva invece fatto per gli esercizi precedenti.
Esercizio chiuso al 31 dicembre 2010
(valori in migliaia di Euro)
AMMINISTRATORI, SINDACI
E DIRIGENTI CON
RESPONSABILITA’
STRATEGICA
ALTRE PARTI CORRELATE
IMPIEGHI RACCOLTA
459
861
13.183
6.331
Totale
Impieghi
TOTALE
Percentuale sul totale banca
GARANZIE GARANZIE
RILASCIATE RICEVUTE
2.038
1.348
Totale
Raccolta
13.642
7.192
1.192.086
1.273.620
1,14%
0,56%
2.123
1.348
Fuori bilancio
Fuori
RICAVI
COSTI
17
12
54
330
Totale Interessi
passivi e oneri
assimilati +
commissioni passive
Totale Interessi
Attivi e oneri
assimilati +
commissioni attive
71
342
62.505
17.796
0,12%
1,92%
161
bilancio
I rapporti attivi sono composti da:
-
aperture di credito in conto corrente;
-
mutui;
-
prestiti personali;
-
anticipi e sconti su documenti.
I rapporti passivi sono composti da:
-
conti correnti passivi;
-
depositi a risparmio;
-
pronti contro termine;
-
obbligazioni e certificati di deposito della Banca.
Operatività con parti correlate - Rapporti patrimoniali in percentuale sui dati di bilancio 2012
Incidenza % sul
(valori in migliaia di Euro)
Rapporti attivi
2012
2.794
bilancio
0,22%
Rapporti passivi
5.336
0,39%
Operatività con parti correlate - Rapporti patrimoniali in percentuale sui dati di bilancio 2011 e 2010
Incidenza % sul
(valori in migliaia di Euro)
Rapporti attivi
2011
22.384
bilancio
1,72%
2010
13.642
Incidenza % sul bilancio
1,14%
Rapporti passivi
5.043
0,39%
7.192
0,56%
Per l’esercizio 2010 sono stati invece considerati dirigenti con responsabilità strategiche tutti i dipendenti con la
qualifica di dirigente.
In conformità ai nuovi regolamenti della Banca d’Italia, relativamente all’esercizio 2011 e all’esercizio 2012, vengono
considerati dirigenti con responsabilità strategiche, oltre al Direttore Generale, i Vice Direttori.
Come si evince dalle tabelle sopra riportate, i rapporti tra l’Emittente e le parti correlate sono di importi
complessivamente poco significativi.
162
20.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE
20.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
In questo Paragrafo sono fornite le informazioni relative alle attività e alle passività, alla situazione finanziaria e ai
profitti e alle perdite della Banca relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 e ai semestri chiusi al 30
giugno 2013 e 2012. Tali informazioni sono state estratte dai seguenti documenti:
(i)
dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 e dai prospetti contabili al 30 giugno 2012 della Banca. Tali prospetti
contabili sono stati estratti dai prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca predisposti per la determinazione
dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente. Tali prospetti sono redatti, come
previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli
International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. I prospetti contabili semestrali sono
stati assoggettati a revisione contabile limitata della società di revisione, al fine di consentire al Consiglio di
Amministrazione di adempiere a quanto previsto in materia dalle Istruzioni di Vigilanza;
(ii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati
dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22
dicembre 2005, e successive modificazioni ed integrazioni, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società
di Revisione che ha emesso la propria relazione in data 2 aprile 2013;
(ii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati
dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22
dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria
relazione in data 12 aprile 2012;
(iii) dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati
dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22
dicembre 2005, e assoggettato a revisione legale dei conti dalla Società di Revisione che ha emesso la propria
relazione in 11 aprile 2011.
Le relazioni della Società di Revisione sopra menzionate sono riportate nella Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.3.
20.1.1
Resoconto semestrale al 30 giugno 2013
Di seguito si riportano le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche dell’Emittente relative al semestre
chiuso al 30 giugno 2013. Le informazioni in oggetto sono state estratte dai prospetti contabili al 30 giugno 2013. Nel
presente paragrafo sono inoltre riportati i criteri seguiti per la predisposizione del suddetto documento.
Si segnala che a seguito dell’incorporazione di BCC Creta, avente efficacia dal 1° giugno 2013, lo stato patrimoniale
dell’Emittente al 30 giugno 2013 comprende le attività e passività acquisite dalla banca incorporata e il prospetto di
Conto Economico è alimentato dalle componenti reddituali generate dalla predetta banca incorporata nel mese di giugno
2013.
20.1.1.1
Schemi contabili
Stato Patrimoniale
Voci dell’attivo
(Valori in Euro)
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al Fair Value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
Partecipazioni
Attività materiali
Attività immateriali
di cui:
- avviamento
30/06/2013
6.670.607
4.767.042
199.973
457.238.024
31/12/2012
9.542.034
5.350.160
216.578
289.436.495
Var 2013/2012
-2.871.427
-583.118
-16.605
167.801.529
% Var
-30,09%
-10,90%
-7,67%
57,98%
193.412.467
1.361.180.317
8.447.703
150.294.033
1.250.199.975
11.396.630
43.118.434
110.980.342
-2.948.927
28,69%
8,88%
-25,88%
17.718.452
6.235.020
16.408.471
6.235.479
1.309.981
-459
7,98%
-0,01%
6.157.270
6.157.270
0
0,00%
163
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del patrimonio netto
(Valori in Euro)
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al Fair Value
Derivati di copertura
Passività fiscali
a) correnti
b) differite
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
Fondi per rischi e oneri
a) fondi di quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
Riserve da valutazione
Riserve
Sovrapprezzi di emissione
Capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) d’esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
17.228.366
1.388.802
15.839.564
12.218.693
4.672.127
21.590.804
2.099.360.902
11.789.167
1.130.276
10.658.891
8.676.676
4.672.127
21.529.489
1.777.070.638
5.439.199
258.526
5.180.673
3.542.017
0
61.315
322.290.264
46,14%
22,87%
48,60%
40,82%
0,00%
0,28%
18,14%
30/06/2013
200.869.418
878.446.698
747.183.686
17.233
14.110.412
43.742
3.539.089
1.198.733
2.340.356
30.842.353
5.699.509
3.164.438
31/12/2012
131.419.659
702.937.629
641.928.862
70.215
35.198.385
2.143
6.829.733
3.033.232
3.796.501
38.519.130
4.966.037
2.403.135
Var 2013/2012
69.449.759
175.509.069
105.254.824
-52.982
% Var
52,85%
24,97%
16,40%
-75,46%
41.599
-3.290.644
-1.834.499
1941,16%
-48,18%
-60,48%
733.472
761.303
14,77%
31,68%
3.164.438
-907.162
175.365.424
8.329.124
29.964.727
-8.185
2.700.396
2.099.360.902
2.403.135
5.297.339
165.563.430
8.109.403
25.317.130
761.303
-6.204.501
9.801.994
219.721
4.647.597
-8.185
-5.808.012
322.290.264
31,68%
-117,12%
5,92%
2,71%
18,36%
8.508.408
1.777.070.638
-68,26%
18,14%
Conto Economico
Conto economico
(Valori in Euro)
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
Interessi attivi e proventi assimilati
32.564.312
31.940.203
624.109
1,95%
Interessi passivi e oneri assimilati
-16.004.429
-13.219.075
-2.785.354
21,07%
Margine di interesse
16.559.883
18.721.128
-2.161.245
-11,54%
Commissioni attive
5.850.527
6.045.201
-194.674
-3,22%
-609.713
-653.668
43.955
-6,72%
5.240.814
5.391.533
-150.719
-2,80%
29.557
21.629
7.928
36,65%
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al
Fair Value
Margine di intermediazione
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
-102.457
-73.661
-28.796
39,09%
-99.194
168.476
-267.670
-158,88%
12.246.562
2.906.892
9.339.670
321,29%
314.406
314.406
11.613.618
2.499.989
9.113.629
364,55%
318.538
406.903
-88.365
-21,72%
-23.512
46.074
-69.586
-151,03%
33.851.653
27.182.071
6.669.582
24,54%
-11.830.879
-11.794.445
-6.263.455
-6.237.609
-5.567.424
88,89%
-5.556.836
89,09%
-36.434
-25.846
-10.588
40,97%
22.020.774
20.918.616
1.102.158
5,27%
-18.853.584
-16.973.398
-1.880.186
11,08%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Spese amministrative:
164
a) spese per il personale
-11.533.045
-10.450.105
-7.320.539
-6.523.293
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
-183.692
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
b) altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
-1.082.940
10,36%
-797.246
12,22%
-168.474
-15.218
9,03%
-429.081
-423.019
-6.062
1,43%
-23.602
-20.596
-3.006
14,60%
2.256.211
1.498.480
757.731
50,57%
-17.233.748
-16.087.007
-1.146.741
7,13%
4.787.026
4.831.609
-44.583
-0,92%
-2.086.630
-1.627.932
-458.698
28,18%
2.700.396
3.203.677
-503.281
-15,71%
2.700.396
3.203.677
-503.281
-15,71%
Prospetto della Redditività Complessiva
(Valori in migliaia di Euro)
PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA
Voci
10 Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20 Attività finanziarie disponibili per la vendita
30 Attività materiali
40 Attività immateriali
50 Copertura di investimenti esteri
60 Copertura di flussi finanziari
70 Differenze di cambio
80 Attività non correnti in via di dismissione
90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100 Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120 Redditività complessiva (Voce 10+110)
06-2013
2.700
12-2012
8.508
-6.153
11.524
-557
-6.153
-3.453
10.967
19.475
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
La relativa tabella non viene prodotta in quanto Banca Centropadana, Banca Farnese e Carife, non essendo società
quotate, non sono tenute alla redazione del Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto al 30 giugno, ma
semplicemente all’informativa di periodo richiesta da Banca d’Italia.
Rendiconto finanziario
I prospetti contabili al 30 giugno 2013, redatti per le finalità di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia, ancorchè redatti
in base ai principi contabili internazionali non possono essere qualificati come bilancio intermedio e pertanto possono
non contenere tutti e tutte le disclosures previste dallo IAS 34. Alla luce di quanto esposto non sono disponibili le
informazioni relative al rendiconto finanziario al 30 giugno 2013.
20.1.1.2
Principi contabili
I prospetti contabili al 30 giugno 2013 della Banca sono stati predisposti per la determinazione dell’utile semestrale ai
fini del calcolo del patrimonio di vigilanza dell’Emittente. Tali prospetti sono redatti, come previsto dalle Istruzioni di
Vigilanza, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dagli International Financial Reporting
Standards adottati dall’Unione Europea.
I principi contabili adottati per la redazione dei prospetti contabili al 30 giugno 2013 sono conformi a quelli adottati per
la redazione de bilancio di esercizio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, riportati nella Sezione I, Capitolo XX,
Paragrafo 20.1.2.2 del Prospetto Informativo, cui si rimanda.
20.1.1.3
Note esplicative alle informazioni finanziarie del semestre chiuso al 30 giugno 2013
165
ATTIVITA’
Rapporti interbancari
La tabella che segue espone la situazione dei crediti e debiti verso banche.
Posizione interbancaria
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti verso banche
Conti correnti e Depositi liberi
Depositi vincolati
Titoli di debito
Altri
Totale crediti verso banche
Debiti verso banche
Conti correnti e Depositi liberi
Depositi vincolati
Altri
Totale debiti verso banche
30/06/2013
31/12/2012
Var 2013/2012
% Var
109.218
9.312
74.795
88
193.412
40.399
33.723
76.063
109
150.294
68.819
-24.411
-1.268
-21
43.118
170,35%
-72,39%
-1,67%
-19,67%
28,69%
33.702
5.330
161.838
200.869
2.102
1.748
127.570
131.420
31.600
3.582
34.268
69.449
1503,33%
204,90%
26,86%
52,85%
Andamento 2013-2012 voce 30 e 70 dello Stato Patrimoniale attivo
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti verso clientela
30/06/2013
31/12/2012
Var 2013/2012
% Var
Conti correnti
238.026
239.342
-1.316
-0,55%
Mutui
835.150
758.341
76.809
10,13%
4.206
4.403
-197
-4,47%
Anticipi Sbf
79.393
80.022
-629
-0,79%
Portafoglio commerciale e finanziario
18.892
18.173
719
3,96%
Sovvenzioni diverse
22.972
14.938
8.034
53,78%
1.576
578
998
172,71%
-20,13%
Altre sovvenzioni rateali
Depositi presso uffici postali
Altri finanziamenti
3.340
4.182
-842
Attività deteriorate
157.625
121.487
36.138
29,75%
8.733
-8.733
-100,00%
Titoli di debito (L&R)
Attività finanziarie valutate al Fair Value – Voce 30
Crediti verso clientela
Altre attività e passività finanziarie nette
(Valori in migliaia di Euro)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al Fair Value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al Fair Value
Totale attività e passività finanziarie nette
200
217
-17
-7,85%
1.361.380
1.250.417
110.963
8,87%
30/06/2013
4.767
200
457.238
31/12/2012
5.350
217
289.436
Var 2013/2012
-583
-17
167.802
17
14.110
448.078
70
35.198
259.735
-53
-21.088
188.343
Attività finanziarie : composizione merceologica
-10,90%
-7,83%
57,98%
-75,71%
-59,91%
72,51%
30/06/2013
(Valori in migliaia di Euro)
Voci / Valori
% Var
Livello 1
Livello 2
31/12/2012
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Attività finanziarie detenute la negoziazione
A Attività per cassa
1
2
2. Titoli di capitale
834
591
3. Quote di O.I.C.R.
815
1.090
958
1.085
16
2.010
61
2.653
16
3
61
3
1. Titoli di debito
4. Finanziamenti
B Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la Fair Value Option
2.007
2.650
166
1.3 altri
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
1.666
3.100
1.612
3.738
Attività finanziarie valutate al Fair Value
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
200
4. Finanziamenti
217
4.1 Strutturati
217
4.2 Altri
200
Attività finanziarie valutate al Fair Value
217
Attività finanziarie disponibili per la vendita
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
412.321
30.570
275.696
45.103
367.218
1.499
30.570
274.197
14.139
2. Titoli di capitale
13.533
2.1 Valutati al Fair Value
14.139
2.2 Valutati al costo
13.533
209
3. Quote di O.I.C.R.
207
4. Finanziamenti
Totale AFS
Attività materiali e immateriali
(Valori in migliaia di Euro)
412.321
30.779
14.139
275.696
207
30/06/2013
31/12/2012
Var
2013/2012
Attività materiali
13.533
% Var
17.719
16.408
1.311
7,99%
Attività immateriali
6.235
6.235
0
0,00%
di cui avviamento
6.157
6.157
0
0,00%
23.954
22.643
1.311
5,79%
30/06/2013
31/12/2012
Var
2013/2012
1.389
1.130
259
22,92%
Attività fiscali anticipate
15.840
10.659
5.181
48,61%
Altre attività
21.591
21.529
62
0,29%
Totale altre attività
38.820
33.318
5.502
16,51%
Totale attività materiali e immateriali
Altre attività
(Valori in migliaia di Euro)
Attività fiscali correnti
Attività materiali : composizione delle attività valutate al costo (Valori in migliaia di Euro)
Attività / Valori
31/12/2012
A. Attività ad uso funzionale
16.370
1.1 di proprietà
a) terreni
1.439
b)
fabbricati
13.406
(Valori in migliaia di Euro)
c) mobili
617
d) impianti elettronici
260
e) altre
648
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
16.370
TOTALE A
B. Attività detenute a scopo di investimento
39
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
39
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
% Var
31/12/2011
31/12/2010
13.395
839
10.858
643
364
691
13.789
839
11.223
570
518
639
13.395
13.789
39
39
39
39
167
b) fabbricati
TOTALE B
TOTALE A + B
Attività materiali : variazioni annue
Attività / Valori
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni :
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
39
16.409
39
13.434
39
13.828
31/12/2012
25.501
12.106
13.395
3.880
3.878
2
31/12/2011
25.103
11.314
13.789
589
463
3
31/12/2010
24.127
10.584
13.543
1.062
1.055
7
905
42
863
123
983
2
858
816
11
805
16.370
12.890
29.260
123
13.395
12.106
25.501
13.789
11.314
25.103
PASSIVITA’
Fondo rischi specifici
Secondo i principi contabili internazionali, e nel rispetto delle indicazioni fornite dallo IASB e dal IFRIC, il fondo
trattamento di fine rapporto è stato considerato come un post employment-benefit del tipo defined benefit plan, ovvero a
prestazione definita, per il quale è previsto ai fini contabili che il suo valore venga determinato mediante metodologia di
tipo attuariale.
30/06/2013
31/12/2012
Var
2013/2012
Fondo trattamento fine rapporto
5.670
4.966
704
14,18%
Altri fondi per rischi e oneri
3.164
2.403
761
31,67%
Totale fondi rischi specifici
8.834
7.369
1.465
19,88%
Fondo rischi specifici
(Valori in migliaia di Euro)
% Var
Altre passività
La voce altre passività accoglie i saldi relativi a partite in corso di lavorazione, somme a disposizione di terzi, nonché
altre partite la cui dinamica è ascrivibile unicamente all’operatività ordinaria conseguente al diverso andamento dei
flussi in corso di lavorazione alla fine dell’esercizio. Accoglie infine le somme da versare all’erario per conto della
clientela e del personale.
Altre passività
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
31/12/2012
Var
2013/2012
% Var
168
Passività fiscali correnti
1.199
3.033
-1.834
-60,47%
Passività fiscali differite
2.340
3.797
-1.457
-38,37%
Altre passività
30.842
38.519
-7.677
-19,93%
Totale altre passività
34.381
45.349
-10.968
-24,19%
Patrimonio netto
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Var
31/12/2012 2013/2012
% Var
Capitale
29.965
25.317
4.648
18,36%
Riserve
183.694
173.674
10.020
5,77%
-907
5.297
-6.204
-117,12%
Riserve da valutazione
Azioni proprie
-8
Utile (Perdita) d’esercizio
2.700
8.508
-5.808
-68,27%
Totale Patrimonio netto
215.444
212.796
2.648
1,24%
1.160.524
980.524
180.000
18,36%
16.097
12.946
3.151
24,34%
Numero azioni che compongono il capitale sociale
Numero soci
Riserve
(Valori in migliaia di Euro)
Riserva legale
Sovrapprezzi di emissione
Riserva di transizione agli IAS
Altre riserve
Totale riserve
Riserve da valutazione
(Valori in migliaia di Euro)
Riserve da rivalutazione immobili
Riserve da titoli AFS
30/06/2013
31/12/2012
Var
2013/2012
173.425
163.796
9.629
5,88%
8.329
8.110
219
2,70%
% Var
-792
-869
77
-8,86%
2.732
2.637
95
3,60%
183.694
173.674
10.020
5,77%
30/06/2013
31/12/2012
Var
2013/2012
3.876
3.876
0
0,00%
-4.290
1.862
-6.152
-330,40%
% Var
Riserva da utili (perdite) attuariali su benefici definiti
-493
-441
-51,55136
11,69%
Totale riserve da valutazione
-907
5.297
-6.204
-117,11%
CONTO ECONOMICO
Il margine di interesse presenta un decremento del 11,54% determinato dal notevole incremento dei volumi dei prestiti
obbligazioni emessi, solo in parte compensato dalla performance reddituale derivante dalla gestione del portafoglio di
proprietà.
Le commissioni nette risultano in incremento del 2,80%.
I dividendi, esposti con il criterio “di cassa” sono riferibili essenzialmente alle partecipazioni detenute in società del
movimento cooperativo.
Il risultato netto delle voci 80., 90., 100. e 110., riferibili a dette attività e passività finanziarie, è positivo per oltre Euro
12.021mila. (Il maggior introito deriva dagli utili da negoziazione di attività finanziarie disponibili per la vendita per un
importo di circa 11.,6 milioni di euro).
Il margine di intermediazione presenta un aumento del 24,54%, rispetto ai valori del precedente semestre, attribuibile
principalmente alle ottime performance della gestione delle attività finanziarie.
Il risultato netto della gestione finanziaria è in incremento dell’ 5,27% rispetto al periodo comparato.
I costi operativi netti risultano pari ad Euro 17.233.748, in incremento del 7,13% raffrontati con il primo semestre del
precedente periodo. In dettaglio essi sono così rappresentabili:
-
Spese per il personale di Euro 11.533.045, in aumento del 10,36%. Si è provveduto a stimare il valore del
DBO al 30 giugno 2013, in conformità alle previsioni dello IAS19, il calcolo è stato operato da attuario
indipendente.
169
-
Le Altre spese amministrative ammontano ad Euro 7.320.539 (+ 12,22% in confronto al 30 giugno 2012).
Sull’incremento delle spese amministrative ha inciso in larga misura l’aumento dell’imposta di bollo sulle
attività finanziarie (costi recuperati dalla clientela a voce “altri proventi di gestione).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, risultano pari ad Euro 183.692 a fronte di nuovi accantonamenti
per impegni verso il Fondo garanzia Depositanti per Euro 179.566 e rischi legali per euro 4.127.
Le rettifiche nette di attività materiali e immateriali sono pari ad Euro 452,683, (+ 2,14 %).
Gli Altri proventi / Altri oneri di gestione sono pari ad Euro 2.256.211 e risultano in aumento dell’50,57% rispetto al
giugno precedente. L’incremento è dovuto ai maggiori ricavi per recupero dell’imposta di bollo sulle attività finanziarie
Le imposte dirette – correnti e differite – ammontano ad Euro 2.086.630, rispettivamente pari ad euro 646.335 per Ires
ed euro 1.440.295 per Irap.
Di seguito si riportano alcune tabelle di dettaglio relative alle voci di conto economico al 30 giugno 2013.
Commissioni attive
(Valori in migliaia di Euro)
a) garanzie rilasciate
30/06/2013
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
406
333
73
21,98%
983
944
39
4,12%
9
10
-1
-6,14%
110
143
-33
-23,25%
74
101
-26
-26,16%
134
130
4
3,04%
349
319
30
9,52%
307
242
65
26,79%
1
-1
-100,00%
1
-1
-100,00%
176
191
-15
-7,77%
131
51
80
157,50%
2.193
2.154
39
1,80%
39
46
-6
-14,06%
1.864
1.849
16
0,85%
365
719
-355
-49,30%
5.851
6.045
-195
-3,22%
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1. in materia di investimenti
8.2. in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
k) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni passive
(Valori in migliaia di Euro)
a) garanzie ricevute
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
-11
-1
-10
1541,06%
-50
-35
-15
41,98%
-4
-3
-1
43,78%
-12
0
-12
2426,51%
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
170
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
-33
-31
-1
4,53%
-545
-617
73
-11,76%
-4
-1
-4
580,41%
-610
-654
44
-6,72%
5. Collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
f) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni nette
(Valori in migliaia di Euro)
commissioni attive
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
5.851
6.045
-195
commissioni passive
-610
-654
44
-6,72%
Commissioni nette
5.241
5.392
-151
-2,80%
Rettifiche di valore nette
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
-3,22%
% Var
Su crediti verso clientela - Finanziamenti
-11.794
-6.238
-5.557
89,10%
Su crediti verso clientela - Titoli di debito
-36
-26
-10
38,46%
-11.830
-6.263
-5.567
88,89%
Totale rettifiche di valore nette
Composizione delle rettifiche nette su crediti (migliaia di Euro)
Rettifiche di valore su crediti non performing
Rettifiche/Riprese di valore “collettiva” effettuata su crediti in bonis
Partite definitive per transazioni chiuse
30/06/2013
30/06/2012
-8.462
-4.510
53,29%
-1.268
1.026
-2.294
-223,63%
-105
-234
129
-55,13%
0
-59
59
-100,00%
502
380
122
32,22%
Riprese di valore da incasso crediti precedentemente svalutati
Totale rettifiche/riprese nette su crediti
% Var
-12.973
Perdite da strumenti finanziari fuori mercato
Riprese di valore su crediti non performing
Var
2013/2012
2.050
1.113
937
84,24%
-11.794
-6.238
-5.555
89,06%
Spese amministrative
(valori in migliaia di euro)
a) Spese per il personale
30/06/2013
30/06/2012
Var 2013/2012
% Var
-11.533
-10.450
-1.083
10,36%
b) Altre spese amministrative
-7.321
-6.524
-797
12,22%
Totale spese amministrative
-18.854
-16.974
-1.880
11,08%
Spese amministrative
(valori in migliaia di euro)
Spese informatiche
30/06/2013
30/06/2012
Var
2013/2012
% Var
-1.042
-1.009
-33
3,25%
-816
-632
-184
29,15%
-1.793
-1.944
151
-7,75%
-807
-429
-378
88,15%
Premi assicurativi
-99
-133
34
-25,53%
Spese pubblicitarie
-166
-119
-47
39,43%
Altre spese
-766
-753
-13
1,71%
Imposte indirette e tasse
-1.831
-1.504
-327
21,75%
TOTALE
-7.321
-6.523
-798
12,23%
Spese per beni immobili e mobili
Spese per l’acquisto di beni e servizi non professionali
Prestazioni professionali
171
Altri proventi ed oneri di gestione
(valori in migliaia di euro)
30/06/2013
Var
2013/2012
30/06/2012
Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria
% Var
-35
-36
1
-2,78%
-1
0
-1
0
Oneri per malversazioni e rapine
-27
-11
-16
145,45%
Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non
separabili
-90
-88
-2
2,27%
Cause passive: transazioni, condanne, sentenze, reclami
Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito
Cooperativo
Oneri per operazioni di cartolarizzazione
Recupero imposte e tasse
-126
126
-100,00%
-78
-99
21
-21,21%
1.632
1.359
273
20,09%
Rimborso spese legali per recupero crediti
199
229
-30
-13,10%
Recuperi spese su servizi di finanziamento
233
0
233
0
Ricavi gestione Agenzia Viaggi
38
32
6
18,75%
Ricavi su operazioni di cartolarizzazione
15
15
0
0,00%
370
223
147
65,92%
2.256
1.498
758
50,60%
Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria
Altri proventi di gestione
Totale
Imposte
(Valori in migliaia di Euro)
30/06/2013
Imposte correnti
Variazione delle imposte correnti precedenti esercizi
Variazione delle imposte anticipate
Variazione delle imposte differite
Imposte di competenza dell’esercizio
20.1.2
30/06/2012
-3.960
Var 2013/2012
-2.021
% Var
-1.939
95,94%
42
-5
47
-940,00%
1.898
466
1.432
307,30%
-67
-68
1
-1,47%
-2.087
-1.628
-459
28,19%
Bilanci d’esercizio al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010
Di seguito si riportano le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche dell’Emittente relative agli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010. Le informazioni in oggetto sono state derivate dai bilanci d’esercizio chiusi
alle medesime date. Nel presente Paragrafo sono inoltre riportati i criteri seguiti per la predisposizione del suddetto
documento.
Nelle tabelle seguenti sono rappresentati i dati di bilancio 2012 dell’Emittente e di BCC Creta allo scopo di poter
meglio comprendere l’apporto delle due banche ai nuovi aggregati patrimoniali ed economici pur considerando che
l’incorporazione ha effetto dal 01 giugno 2013.
20.1.2.1 Schemi contabili
Stato Patrimoniale
Voci dell’attivo
10
20
30
40
50
60
70
80
90
(Valori in Euro)
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Cassa e disponibilità liquide
9.542.034
7.030.584
7.034.636
Attività finanziarie detenute per la
5.350.160
3.583.684
3.935.128
negoziazione
Attività finanziarie valutate al
216.578
236.965
303.969
Fair Value
Attività finanziarie disponibili per
289.436.495
187.365.568
159.042.593
la vendita
Attività finanziarie detenute alla
scadenza
Crediti verso banche
150.294.033
113.652.080
149.473.757
Crediti verso clientela
1.250.199.975 1.300.506.244 1.191.781.389
Derivati di copertura
11.396.630
7.302.404
519.464
Adeguamento di valore delle
attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
Var
2012/2011
2.511.450
35,72%
Var
2011/2010
-4.052
1.766.476
49,29%
-351.444
-8,93%
-20.387
-8,60%
-67.004
-22,04%
102.070.927
54,48%
28.322.975
17,81%
36.641.953
-50.306.269
4.094.226
32,24% -35.821.677
-23,97%
-3,87% 108.724.855
9,12%
56,07%
6.782.940 1305,76%
% Var
% Var
-0,06%
172
100 Partecipazioni
110 Attività materiali
120 Attività immateriali
di cui:
- avviamento
130 Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge
214/2011
140 Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
150 Altre attività
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del
patrimonio netto
10
20
30
40
50
60
80
100
110
120
130
160
170
180
200
(Valori in Euro)
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di
negoziazione
Passività finanziarie valutate al
Fair Value
Derivati di copertura
Passività fiscali
a) correnti
b) differite
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del
personale
Fondi per rischi e oneri
a) fondi di quiescenza e
obblighi simili
b) altri fondi
Riserve da valutazione
Riserve
Sovrapprezzi di emissione
Capitale
Utile (Perdita) d’esercizio (+/-)
Totale del passivo e del
patrimonio netto
16.408.471
6.235.479
13.433.566
6.217.858
13.828.012
6.194.574
2.974.905
17.621
22,15%
0,28%
-394.446
23.284
-2,85%
0,38%
6.157.270
11.789.167
1.130.276
10.658.891
6.157.270
11.362.421
219.127
11.143.294
6.157.270
7.886.500
970.556
6.915.944
426.746
911.149
-484.403
3,76%
415,81%
-4,35%
3.475.921
-751.429
4.227.350
44,07%
-77,42%
61,12%
8.676.676
5.467.446
3.209.230
58,70%
5.467.446
4.672.127
5.140.659
-468.532
-9,11%
5.140.659
21.529.489
17.653.967
12.965.815
1.777.070.638 1.673.486.000 1.552.965.837
3.875.522
103.584.638
21,95%
4.688.152
6,19% 120.520.163
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
131.419.659
702.937.629
641.928.862
155.065.632
627.204.399
538.749.062
50.134.896
627.699.165
501.229.126
-23.645.973
75.733.230
103.179.800
70.215
110.466
85.685
-40.251
-36,44%
24.781
28,92%
35.198.385
123.119.446
144.691.933
-87.921.061
-71,41%
-21.572.487
-14,91%
2.143
6.829.733
3.033.232
3.796.501
38.519.130
10.295
2.486.414
541.766
1.944.648
25.543.016
256.081
1.718.086
-79,18%
174,68%
459,88%
95,23%
50,80%
-245.786
768.328
541.766
226.562
-429.590
-95,98%
44,72%
1.718.086
25.972.606
-8.152
4.343.319
2.491.466
1.851.853
12.976.114
4.966.037
4.210.023
4.524.377
756.014
17,96%
-314.354
-6,95%
2.403.135
1.965.322
980.951
437.813
22,28%
984.371
100,35%
2.403.135
5.297.339
165.563.430
8.109.403
25.317.130
8.508.408
1.965.322
(5.669.254)
160.612.927
8.212.688
25.038.196
6.827.368
980.951
986.493
158.932.460
8.183.795
25.197.687
2.372.496
437.813
10.966.593
4.950.503
103.285
278.934
1.681.040
22,28%
-193,44%
3,08%
-1,26%
1,11%
24,62%
984.371
-6.655.747
1.680.467
28.893
-159.491
4.454.872
100,35%
-674,69%
1,06%
0,35%
-0,63%
187,77%
1.673.486.000 1.552.965.837
103.584.638
6,19% 120.520.163
7,76%
1.777.070.638
% Var
Var
2011/2010
36,16%
7,76%
-15,25% 104.930.736
12,07%
-494.766
19,15% 37.519.936
% Var
209,30%
-0,08%
7,49%
13,19%
-1,65%
Conto Economico
Conto economico
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell’attività di negoziazione
Risultato netto dell’attività di copertura
64.346.812
-27.428.657
36.918.155
12.179.527
-1.189.934
10.989.593
132.705
681.785
273.353
57.010.348
-19.954.360
37.055.988
11.688.129
-1.167.776
10.520.353
176.870
-386.833
-112.958
48.190.085
-16.565.008
31.625.077
11.420.826
-1.230.907
10.189.919
127.435
74.451
-235.786
11.484.266
810.736
789.384
17.888
338.328
10.761.702
472.899
314.278
722.564
319.949
136.778
63.050
-8.100
-15.558
60.542.907
48.056.056
42.554.922
(Valori in Euro)
10
20
30
40
50
60
70
80
90
10
0
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
11
0
12
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al Fair Value
Margine di intermediazione
Var
Var
% Var
% Var
2012/2011
2011/2010
7.336.464
12,87% 8.820.263
18,30%
-7.474.297
37,46% -3.389.352
20,46%
-137.833
-0,37% 5.430.911
17,17%
491.398
4,20%
267.303
2,34%
-22.158
1,90%
63.131
-5,13%
469.240
4,46%
330.434
3,24%
-44.165 -24,97%
49.435
38,79%
1.068.618 -276,25%
-461.284 -619,58%
386.311 -342,00%
122.828 -52,09%
10.673.53
1316,52
21.352
2,70%
0
%
-17.888 -100,00%
-320.440 -94,71%
10.288.80
2175,69
158.621
50,47%
3
%
402.615 125,84%
183.171 133,92%
71.150 -878,40%
12.486.85
25,98%
7.458
-47,94%
5.501.134
12,93%
173
0
13
0
1
Rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento di:
-17.180.049
a) crediti
-17.159.538
16
0
17
0
18
0
19
0
20
0
24
0
25
0
26
0
27
0
29
0
-6.977.967
-8.929.813 -9.982.106
-9.160.550
-20.511
-130.150
-89.826
230.737
43.362.858
40.858.113
33.625.109
Spese amministrative:
-33.767.574
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) altre operazioni finanziarie
14
0
15
0
-7.197.943
Risultato netto della gestione finanziaria
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al
lordo delle imposte
Imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al
netto delle imposte
Utile (Perdita) d’esercizio
138,68%
10.181.57 145,91%
1
130.150 -100,00%
69.315 -77,17%
1.731.870
-19,39%
2.182.583
-23,83%
-130.150
-320.563 -138,93%
2.504.745
6,13%
7.233.004
21,51%
-32.745.476
-31.293.315 -1.022.098
3,12%
-1.452.161
4,64%
-20.616.227
-13.151.347
-19.807.237
-12.938.239
-18.704.608
-12.588.707
4,08%
1,65%
-1.102.629
-349.532
30.728
-263.644
7.649
294.372 -111,66%
-271.293
5,89%
2,78%
3546,78
%
-1.331.762
-866.633
-804.840
-465.129
53,67%
-61.793
7,68%
-47.013
-23.717
-22.630
-23.296
98,22%
-1.087
4,80%
3.008.783
3.089.616
2.894.382
-80.833
-2,62%
195.234
6,75%
-32.106.838
-30.809.854
-29.218.754 -1.296.984
4,21%
-1.591.100
5,45%
-6.139
3.200
5.664
-9.339 -291,84%
-2.464
-43,50%
11.249.881
10.051.459
4.412.019
1.198.422
11,92%
5.639.440
127,82%
-2.741.473
-3.108.255
-2.039.523
366.782
-11,80%
-1.068.732
52,40%
8.508.408
6.943.204
2.372.496
1.565.204
22,54%
4.570.708
192,65%
8.508.408
6.943.204
2.372.496
1.565.204
22,54%
4.570.708
192,65%
-808.990
-213.108
Prospetto della Redditività Complessiva
(Valori in migliaia di Euro)
PROSPETTO DELLA REDDIVITA’ COMPLESSIVA
Voci
10 Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20 Attività finanziarie disponibili per la vendita
30 Attività materiali
40 Attività immateriali
50 Copertura di investimenti esteri
60 Copertura di flussi finanziari
70 Differenze di cambio
80 Attività non correnti in via di dismissione
90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
100 patrimonio netto
110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120 Redditività complessiva (Voce 10+110)
2012
2011
2010
8.508
6.827
2.372
11.524
-6.772
-2.869
-557
116
10.967
19.475
-6.656
171
-2.869
-497
Rendiconto finanziario – metodo indiretto
A. ATTIVITA’ OPERATIVA
(Valori in Euro)
1. Gestione
- risultato d’esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività
finanziarie valutate al Fair Value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell’effetto
fiscale (+/-)
Importo
31/12/2011
12.264.141
6.943.204
31/12/2010
13.947.219
2.372.496
328.715
270.279
1.149.278
-2.841.590
17.159.538
441.711
2.925.607
-6.482.292
7.940.662
890.350
1.761.549
541.766
-358.329
9.490.048
827.470
785.379
31/12/2012
23.481.791
8.508.408
174
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al Fair Value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al Fair Value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
LEGENDA: (+) generata (-) assorbita
-3.040.598
-92.059.523
-1.661.927
25.407
-82.684.421
-79.004.953
42.230.294
35.098.910
-6.062.833
75.675.824
-23.645.973
398.623
-120.688.600
-1.168.564
24.467
-37.230.928
35.620.132
24.676
-113.661.451
-4.296.931
114.471.363
104.930.736
-319.123
-69.976.683
- 92.433
24.088
-64.739.539
40.434.583
-4.910.087
-46.592.772
5.899.477
56.102.414
36.328.921
75.733.231
97.522.929
-494.766
32.482.684
23.498.386
27.339.559
-87.353.668
13.419.305
7.098.092
-20.662.021
-1.785.270
6.046.904
-35.642.425
4.577.973
72.950
174.597
179.493
137.989
132.705
176.870
127.435
41.892
2.623
10.554
-3.944.660
-5.662.471
-1.098.780
-3.880.027
-64.633
-5.615.470
-47.001
-1.061.541
-37.239
-3.770.063
-5.482.978
-960.791
-103.284
-159.490
28.893
-437.381
-567.978
-4.052
2.013.648
-713.295
-816.579
2.511.450
-742.600
1.271.048
383.207
RICONCILIAZIONE
Importo
Voci di bilancio
(Valori in Euro)
31.12.2012
31.12.2011
31.12.2010
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
7.030.584
7.034.636
6.651.429
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
2.511.450
-4.052
383.207
9.542.034
7.030.584
7.034.636
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
(Valori in Euro)
Capitale:
25.038.1
97
25.038.1
97
1.528.10
5
a) azioni
ordinarie
25.038.1
97
25.038.1
97
1.528.10
5
1.249.
172
1.249.
172
Redditività
complessiva
esercizio
31.12.2012
Stock options
Acconti su
Distribuzione
dividendi
straordinaria
Variazione
dividendi
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
Acquisto azioni
proprie
Emissione
nuove azioni
Variazioni dell’esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di
riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Riserve
Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze all’
01.01.2012
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2011
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO - ESERCIZIO 2012
Patrimoni
o Netto al
31.12.201
2
25.317.13
0
25.317.13
0
175
b) altre
azioni
Sovrapprezz
i di
emissione
Riserve:
8.212.68
8
160.612.
927
8.212.68
8
115.8
36
115.8
36
95.424
165.563.4
29
161.365.
631
4.970.914
95.424
166.431.9
69
b) altre
-868.540
-868.540
5.785.09
1
5.669.25
5
Strumenti di
capitale
Acconti su
dividendi (-)
Azioni
proprie
Utile
(Perdita) di
esercizio
Patrimonio
netto
8.109.404
4.970.914
161.481.
467
115.8
36
364.8
09
160.497.
091
a) di utili
Riserve da
valutazione
261.525
6.943.20
4
6.943.20
4
195.021.
925
195.021.
925
-868.540
-4.970.914 1.972.
290
1.972.
290
95.424
1.789.63
0
1.613.
981
10.966.593
5.297.338
8.508.408
8.508.408
19.475.001
212.795.7
09
Capitale:
a) azioni
ordinarie
b) altre
azioni
Sovrapprez
zi di
emissione
Riserve:
a) di
utili
b) altre
Riserve da
valutazione
Strumenti
di capitale
Acconti su
dividendi ()
azioni
proprie
Utile
(Perdita) di
esercizio
Patrimonio
netto
25.197.68
7
25.197.687
25.197.68
7
25.197.687
8.183.795
8.183.795
158.932.4
60
159.801.0
00
-868.540
986.493
2.372.496
195.672.9
31
(Valori in Euro)
1.213.82
1.373.31
4
4
1.213.82
1.373.31
4
4
25.038.196
8.212.688
5.248
5.248
986.493
2.372.496 1.685.71 -686.782
5
-686.782
- 1.678.45
1.809.05
5.248
7
4
Patrimonio Netto al
31.12.2011
25.038.196
464.633 -435.740
158.932.46 1.685.71
0
5
159.801.00 1.685.71
0
5
-868.540
195.672.93
1
Stock options
Redditività
complessiva
esercizio
31.12.2011
Acquisto azioni
proprie
Acconti su
dividendi
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
Emissione
nuove azioni
Variazioni dell’esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di
riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Riserve
Esistenze all’ 01.01.2011
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2010
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO - ESERCIZIO 2011
160.612.92
7
161.481.46
7
-868.540
6.771.58
4
-5.785.091
6.943.20
4
6.943.204
171.620
195.021.92
3
176
Capitale:
a) azioni
ordinarie
b) altre
azioni
Sovrapprez
zi di
emissione
Riserve:
a) di
utili
b) altre
Riserve da
valutazione
Strumenti
di capitale
azioni
proprie
Utile
(Perdita) di
esercizio
Patrimonio
netto
23.628.347
23.628.347
23.628.347
23.628.347
7.739.486
7.739.486
150.508.96
1
151.377.50
1
-868.540
150.508.96
1
151.377.50
1
-868.540
3.855.868
3.855.868
10.012.833
10.012.833
195.745.49
5
195.745.49
5
(Valori in Euro)
Patrimonio Netto al
31.12.2010
Stock options
Redditività
complessiva
esercizio
31.12.2010
Acquisto azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie azioni
Emissione
nuove azioni
Variazioni dell’esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di
riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Riserve
Esistenze all’ 01.01.2010
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2009
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO - ESERCIZIO 2010
1.878.53
-309.194
4
1.878.53
-309.194
4
25.197.687
25.197.687
688.407 -244.098
8.418.23
6
8.418.23
6
8.418.23 1.594.59
6
7
1.594.59
7
8.183.795
5.263
158.932.460
5.263
159.801.000
-868.540
5.263
2.566.94
-553.292
1
2.869.37
5
986.493
2.372.49
6
2.372.496
-496.879
195.672.931
20.1.2.2 Principi Contabili
Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio d’esercizio 2012, 2011 e 2010.
Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
I Bilanci d’esercizio 2012, 2011 e 2010 sono redatti in applicazione dei principi contabili internazionali – International
Accounting Standards (IAS) e International Financial Reporting Standards (IFRS) – emanati dall’International
Accounting Standards Board (IASB) e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting
Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del
bilancio.
L’applicazione degli IFRS è stata effettuata facendo anche riferimento al “quadro sistematico per la preparazione e
presentazione del bilancio” (c.d. robabilit), con particolare riguardo al principio fondamentale che riguarda la
prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al concetto della rilevanza e significatività dell’informazione.
Oltre alle istruzioni contenute nella Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il bilancio bancario:
schemi e regole di compilazione” 1° aggiornamento del 18 novembre 2009, si è tenuto conto, sul piano interpretativo,
dei documenti sull’applicazione degli IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (O.I.C.).
Principi generali di redazione
I bilanci sono costituiti dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto e dalla
presente nota integrativa; è corredato dalla relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla
situazione della Banca. I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale.
I bilanci di esercizio sono redatti nella prospettiva della continuità aziendale e facendo riferimento ai principi generali di
redazione di seguito elencati:


competenza economica;
continuità aziendale;
177








comprensibilità dell’informazione;
significatività dell’informazione (rilevanza);
attendibilità dell’informazione (fedeltà della rappresentazione);
prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica;
neutralità dell’informazione;
completezza dell’informazione;
prudenza nelle stime per non sovrastimare ricavi/attività o sottostimare costi/passività;
comparabilità nel tempo.
Nella predisposizione dei bilanci di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di compilazione di cui alla
circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, primo aggiornamento del 18 novembre 2009. Inoltre, sono
state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare la rappresentazione dei dati di bilancio,
ancorché non specificatamente prescritte dalla normativa.
Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospetto delle
variazioni del patrimonio netto e il rendiconto finanziario sono redatti in unità di euro, mentre la nota integrativa,
quando non diversamente indicato, è espressa in migliaia di euro. A fini comparativi gli schemi di bilancio e, ove
richiesto, le tabelle della nota integrativa riportano anche i dati relativi all’esercizio recedente. Se i conti non sono
comparabili, quelli relativi all’esercizio precedente sono stati adattati; la non comparabilità, l’adattamento o
l’impossibilità di procedere a questo sono specificamente indicati nella Nota integrativa.
Altri aspetti
Il bilanci della Banca sono sottoposti alla revisione legale dei conti della società Deloitte & Touche S.p.A. di Milano
alla quale è stato conferito l’incarico per gli esercizi 2011/2019 dall’Assemblea. Il bilancio 2010 era stato sottoposto
alla revisione legale dei conti della società AGN SERCA di Brescia alla quale era stato conferito l’incarico per il
triennio 2008/2010 dall’Assemblea.
La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare
significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa
alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.
L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive,
fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione
dei fatti di gestione.
Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi che
negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito
del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
1-Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di classificazione: si classificano tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari
che sono detenuti con l’intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei prezzi degli stessi. La
Banca ha iscritto tra le “attività finanziarie detenute per la negoziazione”, laddove presenti, titoli obbligazionari quotati,
titoli di capitale quotati, quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento o SICAV). Rientrano nella presente categoria
anche i contratti derivati connessi con la Fair Value Option (definita dal principio contabile IAS 39 §9), gestionalmente
collegati con attività e passività valutate al Fair Value, nonché i contratti derivati relativi a coperture gestionali di
finanziamenti erogati alla clientela. Sono invece iscritti tra i derivati di copertura, il cui valore è rappresentato alla voce
80 dell’attivo, quelli designati come efficaci strumenti di copertura agli effetti della disciplina dell’hedge accounting.
Il derivato è uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:
a) il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento
finanziario,
b) del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o
altre
c) variabili prestabilite;
d) non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale inferiore a quello che
sarebbe
e) richiesto per altri tipi di contratti di cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di
mercato;
f) è regolato a data futura.
178
Tra i derivati finanziari rientrano i contratti di compravendita a termine di titoli e valute, i contratti derivati con titolo
sottostante e quelli senza titolo sottostante collegati a tassi di interesse, a indici o ad altre attività e contratti derivati su
valute. La Banca non possiede e non ha operato in derivati creditizi.
Criteri di iscrizione: l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento (settlement date) per
i titoli di debito, di capitale e le quote di OICR; alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della
rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al Fair Value; esso è
rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, senza considerare i costi o
proventi ad essa riferiti ed attribuibili allo strumento stesso, che vengono rilevati direttamente nel conto economico.
Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione
sono valorizzate al Fair Value con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Se il Fair Value di
un’attività finanziaria diventa negativo, tale posta è contabilizzata come una passività finanziaria di negoziazione. Il
Fair Value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una
passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”. Il Fair Value degli investimenti quotati
in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni di mercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi)
rilevati alla data di riferimento del bilancio. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali
operazioni di mercato, siano prontamente e regolamenti disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari
operazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono
conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato. Sono in
particolare utilizzati: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli
di flussi di cassa scontati; modelli di determinazione del prezzo di opzioni; valori rilevati in recenti transazioni
comparabili ed altre tecniche comunemente utilizzate dagli operatori di mercato.
Criteri di cancellazione: le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i
benefici ad essa connessi. I titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne prevede il riacquisto
non vengono stornati dal bilancio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi
attivi sui titoli e relativi proventi assimilati sono iscritte per competenza nelle voci di conto economico relative agli
interessi. Alle medesime voci sono iscritti anche i differenziali e i margini maturati sino alla data di riferimento del
bilancio, relativi ai contratti derivati classificati come attività finanziarie detenute per la negoziazione, ma
gestionalmente collegati ad attività o passività finanziarie valutate al Fair Value (cosiddetta Fair Value Option). Gli
utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del
Fair Value del portafoglio di negoziazione sono classificati nel conto economico nel “Risultato netto dell’attività di
negoziazione”, così come l’effetto delle valutazioni al cambio di fine periodo delle attività e passività monetarie in
valuta. I profitti e le perdite relativi ai contratti derivati gestionalmente collegati con attività o passività valutate al Fair
Value sono invece rilevati nel “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value”.
2-Attività finanziarie detenute per la vendita
Criteri di classificazione: sono classificate nella presente voce le attività finanziarie non derivate che non sono
classificate tra le “attività detenute per la negoziazione” o “valutate al Fair Value”, tra le attività finanziarie “detenute
fino a scadenza” o tra i “crediti e finanziamenti”. Gli investimenti “disponibili per la vendita” sono attività finanziarie
che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidità,
variazioni nei tassi d’interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato.
Essa accoglie:




I titoli di debito quotati;
I titoli azionari quotati e non quotati;
Le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV);
Le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto (c.d
partecipazioni di minoranza).
Criteri di iscrizione: l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di
regolamento, se regolate con tempistiche previste dalla prassi di mercato (regular way), altrimenti alla data di
sottoscrizione. Nel caso di rilevazione delle attività finanziarie alla data di regolamento, gli utili e le perdite rilevati tra
la data di sottoscrizione e quella di regolamento sono imputati a patrimonio netto. All’atto della rilevazione iniziale le
attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevate al Fair Value; esso è rappresentato, generalmente, dal
corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente
attribuibili. L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal
comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque
179
solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al Fair Value dell’attività al
momento del trasferimento.
Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad
essere valutate al Fair Value. Gli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui Fair Value
non può essere determinato in modo attendibile sono mantenuti al costo e svalutati, con imputazione a conto
economico, nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli. Per i criteri di determinazione del Fair
Value, si fa riferimento a quanto indicato nelle specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre
informazioni”.
Le quote di partecipazione nel capitale di altre imprese, diverse da quelle di controllo e di collegamento, sono state
valutate al costo e non al Fair Value, poiché per esse si ritiene possano ricorrere le condizioni previste dal par. AG80
dell’Appendice A allo IAS39. In sede di chiusura di bilancio le attività vengono sottoposte a verifica dell’esistenza di
obiettive evidenze di riduzione di valore non temporanea (impairment test). L’importo della perdita viene misurato
come differenza tra il valore contabile dell’attività finanziaria e il valore attuale dei flussi finanziari scontati al tasso di
interesse effettivo originario.
Se una attività finanziaria disponibile per la vendita subisce una diminuzione di valore, la perdita cumulata non
realizzata e precedentemente iscritta nel patrimonio netto, è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata nella voce di
conto economico “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie disponibili per la
vendita”. Per l’accertamento di situazioni che comportino una perdita per riduzione durevole di valore e la
determinazione del relativo ammontare, la Banca utilizza tutte le informazioni a sua disposizione che si basano su fatti
che si sono già verificati e su dati osservabili alla data di valutazione.
In relazione ai titoli di debito, le informazioni che si considerano principalmente rilevanti ai fini dell’accertamento di
eventuali perdite per riduzione di valore sono le seguenti:





esistenza di significative difficoltà finanziarie dell’emittente, testimoniate da inadempimenti o mancati
pagamenti di interessi o capitale;
probabilità di apertura di procedure concorsuali;
scomparsa di un mercato attivo sugli strumenti finanziari;
peggioramento delle condizioni economiche che incidono sui flussi finanziari dell’emittente;
declassamento del merito di credito dell’emittente, quando accompagnato da altre notizie negative sulla
situazione finanziaria di quest’ultimo.
Con riferimento ai titoli di capitale, le informazioni che si ritengono rilevanti ai fini dell’evidenziazione di perdite per
riduzioni di valore includono la verifica dei cambiamenti intervenuti nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico
o legale in cui l’emittente opera. Una diminuzione significativa o prolungata del Fair Value di uno strumento
rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è considerata evidenza obiettiva di una riduzione durevole di valore.
In modo particolare per i titoli di capitale sono definiti i seguenti parametri di tipo quantitativo per identificare se si
tratta di perdita durevole:


decremento del Fair Value alla data di bilancio superiore al 40% del valore contabile originario;
diminuzione del Fair Value al di sotto del valore di iscrizione iniziale per 18 (diciotto) mesi consecutivi.
Qualora i motivi della perdita durevole vengano meno a seguito di un evento verificatosi successivamente alla sua
rilevazione vengono iscritte riprese di valore imputate al conto economico se si tratta di titoli di debito o al patrimonio
netto se si tratta di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che
lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. La verifica dell’esistenza di obiettive
evidenze di riduzione di valore viene effettuata a ogni chiusura di bilancio.
Criteri di cancellazione: le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i
benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: per le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono
rilevati:


a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto
dell’ammortamento dei costi di transazione sia del differenziale tra il costo e il valore di rimborso;
a patrimonio netto in una specifica riserva, al netto dell’imposizione fiscale, i proventi e gli oneri derivanti
dalla variazione del relativo Fair Value, sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene
rilevata una perdita durevole di valore.
180
Al momento della dismissione gli effetti derivanti dall’utile o dalla perdita cumulati nella riserva relativa alle attività
finanziarie disponibili per la vendita, vengono riversati a conto economico nella voce “utili (perdite) da cessione o
riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita”.
3-Attività Finanziarie detenute sino alla scadenza
Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono attività non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenza
fissa, quotati su un mercato attivo (Livello 1), che la Banca ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla
scadenza. La Banca non ha classificato attività finanziarie in tale categoria nei bilanci 2012, 2011 e 2010..
4-Crediti
Criteri di classificazione: i Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti
verso clientela”. I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in un
mercato attivo (Livello 2 e 3), che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. Essi includono gli impieghi
con clientela e con banche, erogati direttamente e che non sono stati classificati all’origine tra le Attività finanziarie
valutate al Fair Value. Nella voce sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi
finanziari e le operazioni di pronti contro termine ed i titoli di debito acquistati in sottoscrizione o collocamento privato,
con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. L’iscrizione in questa categoria può derivare
anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare
circostanze, qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie
detenute per la negoziazione”. Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il Fair Value dell’attività rilevato al
momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
Criteri di iscrizione: la prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente
coincide con la data di erogazione, sulla base del Fair Value dello strumento finanziario. Esso è pari all’ammontare
erogato, comprensivo dei proventi e degli oneri direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin
dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le
caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali
costi interni di carattere amministrativo. Nel caso di titoli di debito, l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene
alla data di regolamento, se regolate con tempistiche previste dalla prassi di mercato (regular way), altrimenti alla data
di sottoscrizione. Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni inferiori a quelle di mercato, la
rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati ad un tasso di mercato. L’eventuale
differenza tra la rilevazione iniziale e l’ammontare erogato è rilevata nel conto economico al momento dell’iscrizione
iniziale.
Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al
valore di prima iscrizione, diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e
dell’ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è diminuito/aumentato
anche per la differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai
costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore
attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interessi, all’ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi
ricondotti al credito. L’effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del
credito. Nella determinazione del tasso di rendimento effettivo, si procede alla stima dei flussi di cassa considerando
tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario che possono influire sugli importi e sulle scadenze, ma non le
future perdite su crediti. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere
trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al valore
nominale erogato. I proventi e gli oneri agli stessi riferibili sono attribuiti direttamente a conto economico. Il metodo del
costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. I finanziamenti oggetto di
copertura tramite strumenti derivati rappresentati in hedge accounting sono iscritti al costo ammortizzato rettificato
della variazione di Fair Value attribuibile al rischio coperto, intervenuta tra la data di decorrenza della copertura e la
data di chiusura dell’esercizio. Ad ogni data di bilancio viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività
finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è
prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali
originarie ossia, ad esempio, in presenza :
a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;
b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario,
estenda
d) al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
e) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;
181
f) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie;
g) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un
gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la
diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo.
Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti non performing),
classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Banca d’Italia, riportata al punto 17
“Altre informazioni”, ed alle disposizioni interne che fissano le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle
seguenti categorie di rischio:




Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili;
Esposizioni incagliate: crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede
possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;
Esposizioni ristrutturate: crediti per i quali la banca (o un “pool” di banche), a causa del deterioramento delle
condizioni economiche del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano
luogo ad una perdita;
Esposizioni scadute: esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di rischio che, alla
data di chiusura del periodo, presentano crediti scaduti o sconfinanti in via continuativa da oltre 90 (novanta)
giorni.
I crediti non performing sono di norma oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di
valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo
ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo
originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle
eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. Qualora
il credito abbia un tasso d’interesse variabile, il tasso di attualizzazione utilizzato al fine di determinare la perdita è pari
al tasso di rendimento effettivo corrente determinato in accordo con il contratto. La rettifica di valore è iscritta a conto
economico. La componente della rettifica riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per
competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore. Il tasso effettivo
originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto, che
abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di
interessi contrattuali. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve termine non vengono
attualizzati. Per talune tipologie di crediti deteriorati, quali partite incagliate e crediti scaduti e sconfinanti, i crediti sono
inseriti in gruppi di attività con caratteristiche analoghe, procedendo a una svalutazione analitica determinata con
metodologia forfetaria, in base alla stima dei flussi nominali futuri, corretti per le perdite attese, utilizzando i parametri
di “probabilità di insolvenza”(LGD) e di “perdita in caso di insolvenza” (PD). I crediti per i quali non sono state
individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cioè di norma i crediti in bonis (ivi inclusi quelli verso
controparti residenti in paesi a rischio), sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale
valutazione avviene per categorie di crediti omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito e le
relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, che consentono di stimare il valore della
perdita in ciascuna categoria di crediti. La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa su parametri di “probabilità di
insolvenza” ( PD – probabilità of default) e di “perdita in caso di insolvenza” (LGD – loss given default) differenziati
per tipologia di garanzia. Sono stati prese in considerazione le seguenti categorie di credito: “Famiglie consumatrici”,
“Altri crediti”, “Past-due”, “Partite incagliate”, “Crediti ceduti per cartolarizzazioni” e “Crediti di firma”. A tal fine è
stato utilizzato come riferimento il modello valutativo predisposto da ISIDE Spa con riguardo all’arco temporale di
cinque anni per le categorie di crediti omogenei – “Famiglie consumatrici” e “Altri crediti”. Le rettifiche di valore
determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli
esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale
valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di
valore è iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe
avuto in assenza di precedenti rettifiche. Tra le riprese di valore sono inoltre ricompresi gli effetti positivi connessi al
rientro dell’effetto attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di recupero del credito
svalutato. Ad ogni data di chiusura del bilancio, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate
in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data.
Criteri di cancellazione: i crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio allorché il diritto a ricevere i flussi di
cassa è estinto, quando la cessione ha comportato il trasferimento in maniera sostanziale di tutti i rischi e benefici
connessi ai crediti stessi o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente irrecuperabile dopo che tutte le
necessarie procedure di recupero sono state completate. Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi
ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del
credito sia stata effettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo ricevuto dall’acquirente.
Cartolarizzazioni: con riferimento alle operazioni di cartolarizzazione ex Legge n. 130/1999, poste in essere prima
della data del 1° gennaio 2004, l’IFRS 1 ha previsto una specifica deroga all’applicazione delle regole sulla
182
cancellazione delle attività finanziarie. In relazione a tali operazioni (operazione effettuata nel 2002 mediante società
veicolo denominata Credico Finance 2 S.r.l.), la Banca ha deciso di continuare ad applicare le previgenti regole
contabili. Le operazioni di cartolarizzazione ex Legge n. 130/1999, poste in essere dopo la data del 1° gennaio 2004,
non danno luogo alla cancellazione dei crediti oggetto del trasferimento. Per esse, anche in presenza del formale
trasferimento della titolarità giuridica dei crediti, la Banca mantiene il controllo sui flussi finanziari derivanti dai
medesimi e non trasferisce sostanzialmente i rischi e benefici. Pertanto, i crediti ceduti sono iscritti nell’Attivo dello
Stato Patrimoniale, con evidenza di un debito nei confronti della società veicolo al Passivo, al netto dei titoli emessi
dalla società stessa e riacquistati dalla Banca cedente. Il Conto Economico riflette gli stessi criteri di contabilizzazione.
Le operazioni hanno per oggetto crediti performing costituiti da mutui ipotecari concessi a clientela residente in Italia.
La Banca si è avvalsa di una Società veicolo appositamente costituita e omologata come previsto dalla Legge citata,
denominata Credico Finance 3 S.r.l., per l’operazione di cartolarizzazione effettuata nel 2004 e Credico Finance 4 S.r.l.,
per quella realizzata nel 2005, nelle quali essa non detiene interessenze.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: gli interessi derivanti da “Crediti verso banche e clientela” sono
iscritti tra gli “Interessi attivi e proventi assimilati” del conto economico in base al principio della competenza
temporale sulla base del tasso di interesse effettivo. Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a conto economico
nella voce 130 “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti
gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del
credito tale da far insorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale, secondo i termini contrattuali
originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione
della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono
ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio dei crediti. Gli utili e perdite risultanti dalla
cessione di crediti sono inscritti alla voce 100 a) del conto economico “Utile (perdite) da cessione o riacquisto di
crediti”.
5 – Attività finanziarie valutate al Fair Value
Criteri di classificazione: sono classificate nella presente voce quelle attività che sono designate al Fair Value con i
risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della Fair Value Option prevista dal principio IAS 39 § 9. In
particolare, la Fair Value Option è utilizzata quando consente di eliminare o di ridurre significativamente lo sbilancio
contabile derivante dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari correlati tra loro (natural hedge), ovvero
coperti da contratti derivati per i quali l’applicazione dell’hedge accounting risulta complessa e difficoltosa. La Fair
Value Option è inoltre impiegata in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che soddisfa
determinate condizioni, al fine di non procedere allo scorporo dello stesso dallo strumento ospite, valutando al Fair
Value lo strumento finanziario nel suo complesso. Si segnala che la Fair Value Option è stata utilizzata dalla Banca fino
al 31 dicembre 2009 per i finanziamenti e le obbligazioni emesse dalla banca, allorquando consentiva di eliminare o
ridurre significativamente lo sbilancio contabile derivante dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari
correlati fra loro (natural hedge) ovvero coperti da contratti derivati. Dal 2010 la Banca ha deciso di non avvalersi più
di questa opzione per la valutazione di finanziamenti e di obbligazioni non strutturati di propria emissione, ma di
utilizzare l’hedge accounting.
Criteri di iscrizione: l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie rappresentate da finanziamenti avviene alla data di
erogazione. All’atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie valutate al Fair Value vengono rilevate al Fair
Value corrisponde generalmente al corrispettivo pagato o all’ ammontare erogato per l’esecuzione della transazione,
senza considerare i costi o proventi ad essa riferiti ed attribuibili allo strumento stesso, che vengono rilevati
direttamente nel conto economico.
Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al Fair Value.
Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento a quanto indicato per le attività finanziarie detenute per
la negoziazione e nelle specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”.
Criteri di cancellazione: le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i
benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi
attivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi. Gli utili e le perdite realizzati
dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del Fair Value del
portafoglio, sono classificati nel “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value” di conto
economico.
6 – Operazioni di copertura
183
Criteri di classificazione: a partire dal 2010 la banca ha deciso, con delibera del consiglio di amministrazione del 27
novembre 2009, di valutare tutti i derivati sottoscritti a copertura di finanziamenti e di proprie emissioni obbligazionarie
avvalendosi dell’hedge accounting. I finanziamenti e le emissioni obbligazione di anni precedenti, quelle strutturate
anche di nuova emissione, continueranno essere classificate e valutate al Fair Value, utilizzando la Fair Value Option
(FVO). Nelle operazioni della specie figurano i contratti derivati designati come efficaci strumenti di copertura, a
seconda che alla data di riferimento del bilancio presentino un Fair Value positivo o negativo, nonché le relative poste
coperte dell’attivo e del passivo.
In particolare vi rientrano:
 i derivati di copertura di emissioni obbligazionarie;
 i derivati di copertura di finanziamenti erogati alla clientela;
Le tipologie di coperture previste dallo IAS 39 sono le seguenti:
 copertura di Fair Value (Fair Value hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione di Fair
Value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio;
 copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazione dei
flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio.
La Banca ha utilizzato solo la prima tipologia di copertura.
Criteri di iscrizione: gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti al Fair Value e sono
classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale 80 “Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale 60
“Derivati di copertura”, a seconda che alla data di riferimento del bilancio presentino un Fair Value positivo o
negativo. L’operazione è considerata di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo
strumento di copertura e i rischi coperti che rilevi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la
copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificare l’efficacia della copertura. Inoltre deve essere testato che la
copertura sia efficace nel momento in cui ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa.
L’attività di verifica dell’efficacia della copertura si articola ad ogni data di reporting in:
 test prospettici: che giustificano l’applicazione dell’hedge accounting in quanto dimostrano l’attesa efficacia
della
 copertura nei periodi futuri;
 test retrospettivi: che misurano nel tempo quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.
La copertura si assume altamente efficace quando le variazioni attese ed effettive del Fair Value o dei flussi di cassa
dello strumento finanziario di copertura neutralizzano in maniera significativa le variazioni dell’elemento coperto, vale
a dire quando il rapporto tra le variazioni di Fair Value dei due strumenti finanziari si mantiene all’interno di un
intervallo compreso fra l’80% e il 125%.
La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi:
a) la copertura operata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace;
b) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato;
c) l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato;
d) viene revocata la definizione di copertura.
Nei casi (a), (c) e (d) il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra le attività finanziarie detenute per la
negoziazione; in caso di cash flow hedge, l’eventuale riserva viene ricondotta a conto economico con il metodo del
costo ammortizzato lungo la durata residua dello strumento.
Per quanto concerne i test di efficacia, si precisa che viene utilizzato lo specifico servizio fornito dall’ Istituto centrale
di categoria (ICCREA Banca), il quale prevede, con periodicità trimestrale:
a) l’effettuazione del test retrospettivo con la metodologia del “Dollar offset method” con variazioni cumulate;
 il test prospettico con la metodologia “di scenario”, con simulazione di shock istantaneo parallelo di +/- 100
basis point alla curva dei tassi.
La Banca ha provveduto altresì a definire la soglia di immaterialità, entro la quale il risultato del test si considera in
ogni caso superato, in accordo con i seguenti parametri:
 saldo netto delle variazioni di Fair Value dello strumento coperto e del derivato di copertura inferiore a 0,50%
del valore nozionale dello strumento coperto, comunque inferiore a Euro 20.000,00 per i finanziamenti;
 strumento coperto con durata residua inferiore a 12 (dodici) mesi.
Criteri di valutazione: gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti e in seguito misurati al
Fair Value. Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento a quanto indicato nelle specifiche note in
merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”. Come già accennato per quanto riguarda le operazioni di
copertura poste in essere dalla banca anteriormente al 1 gennaio 2010 si continuerà ad avvalersi della FVO, normata
dallo IAS 39, mentre per le operazioni poste in essere dal 1 gennaio 2010 si utilizzerà il metodo dell’hedge accounting.
La Banca aveva deciso di avvalersi della FVO in quanto questa opzione permetteva di designare una attività o passività
184
finanziaria al Fair Value con effetti a conto economico senza dover far fronte alla complessità delle regole dettate dallo
IAS 39 per la contabilizzazione delle operazioni di copertura secondo l’hedge accounting e nel contempo di eliminare o
ridurre significativamente le asimmetrie contabili. Tuttavia l’hedge accounting permette una classificazione più precisa
degli strumenti derivati di copertura e dei relativi effetti sul conto economico, in quanto i derivati sono classificati alla
voce 80 (derivati di copertura) dell’attivo o alla voce 60 (derivati di copertura) del passivo anziché alla voce 20
dell’attivo (attività finanziare detenute per la negoziazione) e 40 del passivo (passività finanziarie di negoziazione),
mentre l’effetto a conto economico della valutazione dell’attività coperta e dello strumento di copertura viene iscritto
nella apposita voce 90 (risultato netto dell’attività di copertura) anziché alla voce 110 (risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al Fair Value), inoltre, prevedendo di effettuare ad ogni chiusura di bilancio o situazione
infrannuale i test di efficacia, prospettici e retrospettivi, della copertura per valutarne l’efficacia, rende più trasparente
per il lettore di bilancio la gestione dei rischi della banca.
Criteri di cancellazione: i derivati di copertura sono cancellati quando il diritto a ricevere i flussi di cassa
dell’attività/passività è scaduto, o laddove il derivato venga ceduto, ovvero quanto vengono meno le condizioni per
continuare a contabilizzare lo strumento finanziario fra i derivati di copertura.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali:
Copertura di Fair Value (Fair Value hedge): la variazione di Fair Value dell’elemento coperto, riconducibile al rischio
coperto, è registrato nel conto economico, al pari del cambiamento del Fair Value dello strumento derivato; l’eventuale
differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di conseguenza l’effetto economico netto,
rilevato nella voce attraverso l’iscrizione nella voce “Risultato netto dell’attività di copertura”. Qualora la relazione di
copertura non rispetti più le condizioni previste per l’applicazione dell’ hedge accounting e venga a cessare, la
differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato
il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, è ammortizzata a conto economico lungo la vita residua
dell’elemento coperto sulla base del tasso di rendimento effettivo. Qualora tale differenza sia riferita a strumenti
finanziari non fruttiferi di interessi, la stessa viene registrata immediatamente a conto economico. Se l’elemento coperto
è venduto o rimborsato, la quota di Fair Value non ancora ammortizzata è riconosciuta immediatamente a conto
economico.
Copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge): le variazioni di Fair Value del derivato di copertura sono
contabilizzate a patrimonio netto tra le riserve da valutazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari, per la
quota efficace, e a conto economico per la parte non considerata efficace. Quando i flussi finanziari oggetto di copertura
si manifestano e vengono registrati nel conto economico, il relativo profitto o la relativa perdita sullo strumento di
copertura vengono trasferiti dal patrimonio netto alla corrispondente voce di conto economico. Quando la relazione di
copertura non rispetta più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedge accounting, la relazione viene interrotta e
tutte le perdite e tutti gli utili rilevati a patrimonio netto sino a tale data rimangono sospesi all’interno di questo e
riversati a conto economico alla voce “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, nel momento in cui si verificano i
flussi relativi al rischio.
7-Partecipazioni
La Banca non detiene partecipazioni di controllo, di collegamento o di controllo congiunto, così come definite e
previste dai principi IAS27 e IAS28.
8-Attività Materiali
Criteri di classificazione: la voce include principalmente i terreni, gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a
scopo di investimento, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si definiscono
“immobili ad uso funzionale” quelli posseduti per essere impiegati nella fornitura di servizi oppure per scopi
amministrativi. Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà possedute al fine di percepire canoni di
locazione o per l’apprezzamento del capitale investito, o per entrambe le motivazioni. Gli immobili posseduti sono
principalmente utilizzati come Filiali ed uffici della Banca. Sono compresi tra le attività materiali i beni utilizzati
nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica dei medesimi permanga in capo alla società
locatrice. Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, purché relative ad attività
materiali identificabili e separabili (es. ATM). Qualora i suddetti costi non presentino autonoma funzionalità ed
utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “altre attività” e vengono ammortizzati nel
più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità delle migliorie stesse e quello di durata residua della locazione.
Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per l’acquisizione e la ristrutturazione di
beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di ammortamento. Se una proprietà include
una parte ad uso funzionale e una a scopo di investimento, la classificazione si basa sulla possibilità o meno di alienare
tali parti separatamente. Se possono essere vendute separatamente, esse sono contabilizzate, ciascuna al proprio valore,
come proprietà ad uso funzionale e proprietà d’investimento. In caso contrario, l’intera proprietà è classificata ad uso
funzionale, salvo che la parte utilizzata sia minoritaria.
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Criteri d’iscrizione: le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto o di costruzione, comprensivo di
tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di
manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un incremento dei benefici futuri
generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di
utilizzo degli stessi. Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l’ordinario funzionamento dei
beni sono invece imputate al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenute.
Criteri di valutazione: dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, salvo
quanto di seguito precisato, sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali perdite
di valore accumulate. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della loro
vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile delle attività materiali
soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali viene
conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento.
Non sono soggetti ad ammortamento:
 i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto considerati a
vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, sono considerati
beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base
di perizia di periti indipendenti per i soli immobili detenuti “cielo-terra”;
 le opere d’arte, la cui la vita utile non può essere stimata ed essendo il relativo valore generalmente destinato
ad aumentare nel tempo;
 gli investimenti immobiliari che sono valutati al costo in conformità al principio contabile IAS 40.
Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso.
Ad ogni chiusura di bilancio, si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita
di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor
valore di recupero. Quest’ultimo è il maggior valore tra il Fair Value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il
relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche sono
imputate a conto economico alla voce “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”. Qualora vengano meno i
motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, viene rilevata una ripresa di valore, che non può superare il
valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Criteri di cancellazione: le attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o
quando sono ritirate permanentemente dall’uso e, di conseguenza, non sono attesi benefici economici futuri che
derivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: l’ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico
alla voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”. Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato
proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilità all’uso del bene. Per i beni ceduti e/o dismessi nel corso
dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione. Le plusvalenze
e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come
differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene; esse sono rilevate nel conto economico alla
stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità. Nella voce di conto economico “Utili (Perdite) da cessione di
investimenti” sono oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti
materiali.
9-Attività Immateriali
Criteri di classificazione: la voce accoglie quelle attività non monetarie prive di consistenza fisica possedute per essere
utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito che soddisfano le seguenti caratteristiche:
 identificabilità;
 l’azienda ne detiene il controllo;
 è probabile che i benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività affluiranno all’azienda;
 il costo dell’attività può essere valutato attendibilmente.
In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata
come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta.
Le attività immateriali includono, in particolare :
 il software applicativo ad utilizzazione pluriennale ;
 l’avviamento e le altre attività immateriali identificabili e che trovano origine in diritti legali o contrattuali.
L’avviamento è rappresentato dalla differenza positiva tra il costo di acquisto ed il Fair Value delle attività e delle
passività acquisite nell’ambito di operazione di aggregazione aziendale.
Criteri di iscrizione: le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, sostenuti per
predisporre l’utilizzo dell’attività. La valutazione delle attività immateriali costituenti avviamento è stata effettuata in
applicazione del principio contabile IAS 36, ossia al maggiore tra il Fair Value al netto dei costi di vendita ed il valore
186
d’uso. Trattandosi, nel caso specifico, di avviamento derivante da aggregazione d’impresa, conformemente a quanto
prescritto dal documento OIC n. 2, la verifica dell’eventuale perdita di valore di tale attivo viene effettuata con cadenza
annuale, in corrispondenza della data di chiusura dell’esercizio. Ai fini della valutazione del valore d’uso
dell’avviamento, il Consiglio di Amministrazione ha conferito incarico per la redazione di una perizia di stima a un
Professionista abilitato iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ha verificato e condiviso le
assunzioni poste alla base di tale valutazione e ne ha recepito le risultanze ai fini dell’esposizione in bilancio. Le
conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.
Criteri di valutazione: dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita “definita” sono iscritte al costo, al
netto dell’ammontare complessivo degli ammortamenti e delle perdite di valore cumulate. Il processo di ammortamento
inizia quando il bene è disponibile per l’uso, ovvero quando si trova nel luogo e nelle condizioni adatte per poter
operare nel modo stabilito e cessa in cui l’attività è eliminata contabilmente. L’ammortamento è effettuato a quote
costanti, di modo da riflettere l’utilizzo pluriennale dei beni in base alla vita utile stimata. Nel primo esercizio
l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilità del bene. Per le attività cedute e/o
dismesse nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o
dismissione. Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore
di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore
contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile.
Criteri di cancellazione: le attività immateriali sono eliminate dallo stato patrimoniale dal momento della dismissione
o quando non siano attesi benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: sia gli ammortamenti che eventuali rettifiche/riprese di valore per
deterioramento di attività immateriali diversi dagli avviamenti, vengono rilevati a conto economico nella voce
“Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”. Le rettifiche di valore degli avviamenti sono iscritte nella
voce “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla
dismissione di un’attività immateriale sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore
contabile del bene ed iscritte al conto economico. Nella voce “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, formano
oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti .
10 – Attività non correnti in via di dismissione
In tale voce sono classificate le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi di attività e le passività associate
in via di dismissione, secondo quanto previsto dall’IFRS5.
Criteri di classificazione: vengono classificate nelle presente voce le attività e i gruppi di attività non correnti in via di
dismissione quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una operazione di vendita ritenuta altamente
probabile, anziché con l’uso continuativo. Ai fini della classificazione nelle predette voci di bilancio, le attività o
passività (o gruppo in dismissione) devono risultare immediatamente disponibili per la vendita e devono essere
riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine.
Criteri di iscrizione: le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati, al momento
dell’iscrizione iniziale, al minore tra il valore contabile ed il Fair Value, al netto dei costi di vendita.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali: successivamente alla rilevazione iniziale, le
attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati al minore tra il valore contabile ed il Fair
Value al netto dei costi di vendita. I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fiscale) sono esposti nel conto
economico in voce separata quando sono relativi ad unità operative dismesse.
Criteri di cancellazione: le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato
patrimoniale al momento della dismissione.
10-Fiscalità corrente e differita
Criteri di iscrizione e classificazione: nella voce figurano le attività e passività fiscali (correnti e differite) rilevate in
applicazione dello IAS12. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a
voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato
in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. Le attività
fiscali correnti accolgono i crediti d’imposta recuperabili (compresi gli acconti versati); le passività fiscali correnti le
imposte correnti non ancora pagate alla data del bilancio. Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla
base del criterio del balance sheet liability method, tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili o imponibili)
tra il valore contabile di una attività o di una passività e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali. L’iscrizione di “attività
per imposte anticipate” è effettuata quando il loro recupero è ritenuto probabile. Le “passività per imposte differite”
vengono rilevate in tutti i casi in cui è probabile che insorga il relativo debito. Le “attività per imposte anticipate”
indicano una futura riduzione dell’imponibile fiscale, a fronte di un’anticipazione della tassazione rispetto alla
187
competenza economico-civilistica, mentre le “passività per imposte differite” indicano un futuro incremento
dell’imponibile fiscale, determinando un differimento della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica.
Criteri di valutazione: sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della
legislazione fiscale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in
bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti. Le imposte correnti sono
compensate, a livello di singola imposta, dagli acconti versati con il relativo debito di imposta, esponendo lo sbilancio
netto tra le “Attività fiscali a) correnti” o tra le “Passività fiscali a) correnti” a seconda del segno. Le attività per
imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali applicabili, in ragion
della legge vigente, nell’esercizio in cui l’attività fiscale anticipata sarà realizzata o la passività fiscale differita sarà
estinta. Esse sono sistematicamente valutate per tener conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle
aliquote. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza
compensazioni, nella voce “Attività fiscali b) anticipate” e nella voce “Passività fiscali b) differite”; esse non vengono
attualizzate.
Criteri di rilevazione delle componenti economiche: qualora le attività e le passività fiscali differite si riferiscano a
componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresenta dalle imposte sul reddito.
Nei casi in cui le imposte anticipate o differite riguardano transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio
netto senza influenzare il conto economico, quali ad esempio le valutazione degli strumenti finanziari disponibili per la
vendita, le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando la specifica riserva.
Criteri di cancellazione: le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono cancellate nell’esercizio in cui:
 la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o
deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate;
 la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.
11-Fondi per rischi ed oneri
Criteri di classificazione: i fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali
(legali o implicite) originate da un evento passato, per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per
l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempreché possa essere effettuata una stima attendibile del relativo
ammontare. A fronte di passività solo potenziali e non probabili non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene
fornita informativa in nota integrativa, salvo i casi in cui la probabilità di impiegare risorse sia remota oppure il
fenomeno non risulti rilevante.
Criteri di iscrizione: nella sottovoce “altri fondi” del Passivo dello Stato Patrimoniale figurano i fondi per rischi e
oneri costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle svalutazioni dovute
al deterioramento delle garanzie rilasciate, da ricondurre alle “altre passività”.
Criteri di valutazione: l’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per
adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio. Laddove l’elemento temporale sia
significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. I fondi accantonati sono
periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente. Quando a seguito del
riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato. Per quanto attiene i fondi
relativi ai benefici ai dipendenti si rimanda al successivo punto 17 “Altre Informazioni”.
Criteri di cancellazione: se non è più probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici
economici per adempiere all’obbligazione, l’accantonamento deve essere stornato. Un accantonamento deve essere
utilizzato unicamente a fronte di quegli oneri per i quali esso è stato iscritto.
Criteri di rilevazione delle componenti economiche: l’accantonamento è rilevato a conto economico alla voce
“accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti
e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti. Gli accantonamenti netti includono anche i
decrementi dei fondi per l’effetto attualizzazione nonché i corrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo
(maturazione degli interessi impliciti nell’attualizzazione). Qualora gli accantonamenti riguardino oneri per il personale
dipendente, quali i premi di anzianità indicati al successivo punto 17 “Altre Informazioni”, la voce di conto economico
interessata è la 150. “Spese amministrative a) spese per il personale”. Gli accantonamenti riferibili a rischi ed oneri di
natura fiscale sono rilevati tra le “imposte sul reddito”.
12-Debiti e titoli in circolazione
Criteri di classificazione: le voci del Passivo dello stato Patrimoniale “ Debiti verso banche”, “Debiti verso clientela”
e “Titoli in circolazione” comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata
attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto dell’eventuale ammontare riacquistato,
188
non classificate tra le “passività finanziarie valutate al Fair Value”. Sono inclusi i titoli che alla data di riferimento del
bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione
di servizi finanziari. Nella voce “20 Debiti verso clientela” sono ricomprese le passività a fronte di attività cedute non
cancellate dal bilancio, che rappresentano il debito connesso nell’ambito delle operazione di cartolarizzazione che non
rispettano i requisiti posti dal principio IAS 39 per la loro integrale cancellazione dal bilancio.
Criteri di iscrizione: la prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme
raccolte o dell’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte corrisponde al relativo Fair Value, normalmente
pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente
attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Non sono
inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o
che sono riconducibili a costi di carattere amministrativo. Il Fair Value delle passività finanziarie, eventualmente
emesse a condizioni diverse da quelle di mercato, è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo
incassato è imputata direttamente a conto economico. Il ricollocamento di titoli propri riacquistati, oggetto di precedente
annullamento contabile, è considerato come nuova emissione con iscrizione del nuovo prezzo di collocamento, senza
effetti a conto economico.
Criteri di valutazione: dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore
temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente
attribuibili all’operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci. Le passività oggetto di copertura tramite
strumenti derivati rappresentati in hedge accounting sono iscritte al costo ammortizzato rettificato della variazione di
Fair Value attribuibile al rischio coperto, intervenuta tra la data di decorrenza della copertura e la data di chiusura
dell’esercizio.
Criteri di cancellazione: le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. La cancellazione
avviene anche in presenza di riacquisto, anche temporaneo, di titoli precedentemente emessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi
passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi. L’eventuale differenza tra il
valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a
conto economico nella voce “Utili/perdite da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”.
13-Passività finanziarie di negoziazione
Criteri di classificazione: la voce comprende il valore negativo dei contratti derivati a copertura di attività o passività
di bilancio, rientranti nell’ambito di applicazione della c.d. “Fair Value Option”, nonché il valore negativo dei contratti
derivati relativi a coperture gestionali di finanziamenti erogati a clientela.
Criteri di iscrizione: i contratti derivati sono iscritti alla data di sottoscrizione e sono valutati al Fair Value.
Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valorizzate al Fair Value.
Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento alle specifiche note in merito di cui al successivo punto
17 “Altre informazioni”.
Criteri di cancellazione: le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le componenti positive o negative di reddito relative ai contratti
derivati classificati come passività finanziarie detenute per la negoziazione sono rappresentate dai differenziali e dai
margini maturati sino alla data di riferimento del bilancio; esse sono iscritte per competenza nelle voci di conto
economico relative agli interessi. Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del Fair Value e/o dalla cessione degli
strumenti derivati sono contabilizzati nel conto economico alla voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al Fair Value” di conto economico.
14-Passività finanziarie valutate al Fair Value
Criteri di classificazione: sono classificate nella presente voce le passività finanziarie che si intende valutare al Fair
Value (sulla base della Fair Value Option prevista dal principio IAS 39 § 9) con impatto a conto economico quando:


la designazione al Fair Value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari;
si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di
cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
189
Alla data di riferimento del presente bilancio sono classificati nella categoria in oggetto i prestiti obbligazionari di
propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse, nonché i prestiti
obbligazionari strutturati di propria emissione, oggetto di copertura in relazione a uno o più derivati in essi incorporati.
A fronte di tali passività sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati.
Criteri di iscrizione: per i titoli di debito l’iscrizione iniziale avviene alla data di emissione. Le passività vengono
rilevate al loro Fair Value, che corrisponde normalmente al corrispettivo incassato senza considerare i costi o proventi
di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, imputati a conto economico.
Criteri di valutazione: successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al Fair Value.
Per i criteri di determinazione del Fair Value, si fa riferimento alle specifiche note in merito di cui al successivo punto
17 “Altre informazioni”.
Criteri di cancellazione: le passività finanziarie valutate al Fair Value sono cancellate contabilmente dal bilancio
quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente
emessi. La differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto
economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di ricollocamento, senza alcun effetto al conto economico.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: il costo per interessi su strumenti di debito è classificato tra gli
interessi passivi e oneri assimilati del conto economico. I risultati della valutazioni sono ricondotti nel “Risultato netto
delle attività e passività valutate al Fair Value”, così come gli utili o le perdite derivanti dall’estinzione, nonché le
componenti reddituali riferite agli strumenti derivati connessi con la Fair Value Option.
15-Operazioni in valuta
Criteri di classificazione: tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una
valuta diversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio
dell’euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. Ai fini delle modalità di conversione da
utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra poste monetarie (classificate tra le poste correnti) e non
monetarie (classificate tra le poste non correnti). Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività
e passività da ricevere o pagare, in ammontari di denaro fisso o determinabili. Gli elementi non monetari si
caratterizzano per l’assenza di un diritto a ricevere o di un’obbligazione a consegnare un ammontare di denaro fisso o
determinabile.
Criteri di iscrizione: le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in euro,
applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Criteri di valutazione: ad ogni chiusura del bilancio, gli elementi originariamente denominati in valuta estera sono
valorizzati come segue:
 le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura del periodo;
 le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data della
operazione;
 le poste non monetarie valutate al Fair Value sono convertite al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura
del periodo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali: le differenze di cambio che si generano tra la data dell’operazione
e la data del relativo pagamento, su elementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto economico
dell’esercizio in cui sorgono, alla voce “Risultato netto della attività di negoziazione”; alla medesima voce sono iscritte
le differenze che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di
conversione alla data di chiusura del bilancio precedente. Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non
monetario sono rilevati a patrimonio netto, le differenze cambio relative a tale elemento sono rilevata anch’esse a
patrimonio netto.
16-Altre Informazioni
Ratei e Risconti: i ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dell’esercizio maturati su attività e
passività, vengono ricondotti a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono. In assenza di rapporti cui ricondurli,
saranno rappresentati tra le “altre attività” o “altre passività”.
Contratti di vendita e riacquisto (pronti contro termine): i titoli venduti e soggetti ad accordo di riacquisto sono
classificati come strumenti finanziari impegnati, quando l’acquirente ha per contratto o convenzione il diritto a
rivendere o a reimpegnare il sottostante; la passività della controparte è inclusa nelle passività verso banche, altri
depositi o depositi della clientela. I titoli acquistati in relazione ad un contratto di rivendita sono contabilizzati come
finanziamenti o anticipi ad altre banche o a clientela. La differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo d’acquisto è
190
contabilizzato come interesse e registrato per competenza lungo la vita dell’operazione sulla base del tasso effettivo di
rendimento.
Trattamento di fine rapporto del personale: il T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di
lavoro” (post employment benefit) del tipo “Prestazioni Definite” (defined benefit plan) per il quale è previsto, in base
allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale. Conseguentemente, la
valutazione di fine esercizio della posta in esame è effettuata in base al metodo dei benefici maturati utilizzando il
criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method). Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi
futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e probabilistiche, nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche
demografiche. Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo l’onere
per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere e non più come onere da liquidare nel caso in cui
l’azienda cessi la propria attività alla data di bilancio. La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è stata
effettuata da un attuario indipendente in conformità alla metodologia sopra indicata. A seguito dell’entrata in vigore
della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto
maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda, mentre le quote che maturano a partire dal 1° gennaio 2007
sono state, a scelta del dipendente, destinate a forme di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria
dell’INPS. Queste ultime sono quindi rilevate a conto economico sulla base dei contributi dovuti in ogni esercizio; la
Banca non ha proceduto all’attualizzazione finanziaria dell’obbligazione verso il fondo previdenziale o l’INPS, in
ragione della scadenza inferiore a 12 (dodici) mesi. In base allo IAS19, il T.F.R. versato al fondo di Tesoreria INPS, si
configura, al pari della quota versata al fondo di previdenza complementare, come un piano a contribuzione definita. Le
quote maturate e riversate ai fondi integrativi di previdenza complementare sono contabilizzate alla sottovoce di conto
economico 150°), come specificato nella Sezione 9 della Parte C della Nota Integrativa di bilancio Tali quote si
configurano come un piano a contribuzione definita, poiché l’obbligazione dell’impresa nei confronti del dipendente
cessa con il versamento delle quote maturate. Per tale fattispecie, pertanto, nel passivo della BCC potrà essere stata
iscritta solo la quota di debito (tra le “altre passività”) per i versamenti ancora da effettuare all’INPS ovvero ai fondi di
previdenza complementare alla data di chiusura del bilancio. Il nuovo IAS 19 prevede che tutti gli utili e perdite
attuariali maturati alla data di bilancio siano rilevati immediatamente nel “Conto Economico Complessivo” – OCI.
Pertanto, è stata eliminata la possibilità di differimento degli stessi attraverso il metodo del corridoio (non più previsto),
così come la loro possibile rilevazione nel conto economico. Di conseguenza, il principio ammette per il riconoscimento
degli utili/perdite attuariali esclusivamente il cosiddetto metodo OCI (Other Comprensive Income). La BCC ha optato
per l’applicazione anticipata delle modifiche al principio, rispetto alla prevista decorrenza dagli esercizi che hanno
inizio dal 1° gennaio 2013.
Con riferimento alle modifiche introdotte allo IAS 19, si precisa che la Banca ha deliberato di applicare il nuovo
principio contabile a partire dal bilancio 2012, passando quindi dalla rilevazione a conto economico degli utili e delle
perdite di natura attuariale alla imputazione di tali differenze direttamente a patrimonio netto. Le modifiche introdotte
dal nuovo IAS 19 devono essere applicate retroattivamente come richiesto dallo IAS 8 e dalle disposizioni transitorie
contenute nello stesso principio, procedendo a riesporre i prospetti contabili relativi al periodo dell’esercizio precedente
(T-1) e rilevando i relativi effetti a patrimonio netto, nella voce utili/perdite portati a nuovo.
Nella seguente tabella si riportano le voci interessate dal restatement al 31 dicembre 2011 e relativi impatti quantitativi.
PATRIMONIO NETTO
(Valori in Euro)
130 – Riserve da valutazione
260 – Riserve
200 – Utile d’esercizio
SALDO AL
31/12/2011
(5.785.090)
EFFETTI IAS 8
SUL 2011
SALDO
RETTIFICATO
AL 31/12/2011
115.836
(5.669.254)
160.612.927
160.612.927
6.943.204
(115.836)
6.827.368
150 – a) Spese per il personale
(19.807.237)
(159.774)
(19.967.011)
200 – Costi operativi
(30.809.854)
(159.774)
(30.969.628)
250 – Utile (perdite) dell’operatività corrente al lordo delle imposte
10.051.459
(159.774)
9.891.685
260 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
(3.108.255)
43.937
(3.064.318)
270 – Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
6.943.204
(115.836)
6.827.368
290 – Utile d’esercizio
6.943.204
(115.836)
6.827.368
6.943.204
(115.836)
6.827.368
115.836
115.836
CONTO ECONOMICO
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
10 – Utile (Perdita d’esercizio)
90 – Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
110 – Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
(6.771.584)
(6.771.584)
191
120 – Redditività complessiva
171.620
171.620
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Riserve: a) di utili – colonna “Modifica saldi di apertura”
Riserve da valutazione – colonna “Modifica saldi di apertura”
161.481.467
(115.836)
161.365.631
(5.785.091)
115.836
(5.669.225)
Premio di fedeltà: fra gli “altri benefici a lungo termine” descritti dallo IAS 19, rientrano nell’operatività della BCC
anche i premi di fedeltà ai dipendenti. Tali benefici devono essere valutati in conformità allo IAS 19. La passività per il
premio di fedeltà viene rilevata tra i “fondi rischi e oneri” del passivo. L’accantonamento, come la riattribuzione a
conto economico di eventuali eccedenze dello specifico fondo (dovute ad esempio a modifiche di ipotesi attuariali), è
imputata a conto economico fra le “spese del personale”. Le obbligazioni nei confronti dei dipendenti sono valutate da
un attuario indipendente.
Valutazione garanzie rilasciate: gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi
connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in
applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti. Tali accantonamenti sono rilevati nella voce “Altre
passività” in contropartita alla voce di conto economico “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre
operazioni finanziarie”.
Conto economico: i ricavi sono valutati al Fair Value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono riconosciuti quando
ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. I costi sono iscritti
contabilmente nel momento in cui sono sostenuti. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati
immediatamente nel conto economico. In particolare:








i costi ed i ricavi, direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e
determinabili sin dall’origine indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto
economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I ricavi derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla differenza tra il
prezzo della transazione ed il Fair Value dello strumento, vengono riconosciuti al conto economico in sede di
rilevazione dell’operazione se il Fair Value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti
osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato.
Le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin
dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico
mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti
e Finanziamenti”.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al
momento del loro effettivo incasso.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
Criteri di determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari: il Fair Value è definito dal principio IAS 39
come “il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta in una libera transazione
fra parti consapevoli e indipendenti”. Il Fair Value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con
riferimento alle quotazioni di mercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevate l’ultimo giorno di riferimento
dell’esercizio. Nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, la determinazione del Fair Value è basata sulle
quotazioni del mercato attivo di riferimento (ossia quello su cui si verifica il maggior volume delle contrattazioni)
desumibili anche da provider internazionali e rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio. Un mercato è
definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di mercato, siano prontamente e regolarmente
disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni di mercato. Qualora il medesimo strumento
finanziario risulti quotato su più mercati, la quotazione da considerare è quella presente nel mercato più vantaggioso a
cui l’impresa ha accesso. Nel caso di strumenti finanziari non quotati il Fair Value è determinato applicando tecniche di
valutazione finalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto sul mercato alla data di
valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali. La determinazione del Fair Value è
ottenuta attraverso le seguenti tecniche: utilizzo di recenti transazioni di mercato; riferimento al prezzo di strumenti
finanziari aventi le medesime caratteristiche di quello oggetto di valutazione; metodi quantitativi (modelli di pricing
delle opzioni; tecniche di calcolo del valore attuale – discounted cash flow analysis; modelli di pricing generalmente
accettati dal mercato e che sono in grado di fornire stime adeguate dei prezzi praticati in operazioni di mercato). In
particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi –
utilizzando strutture di tassi di interesse che tengono opportunamente in considerazione il settore di attività di
appartenenza dell’emittente e della classe di rating, ove disponibile. In presenza di fondi comuni di investimento, non
negoziati in mercati attivi, il Fair Value è determinato in ragione del Net Asset Value pubblicato, eventualmente corretto
192
per tenere conto di possibili variazioni di valore intercorrenti fra la data di richiesta di rimborso e la data di rimborso
effettiva. I titoli di capitale non scambiati in un mercato attivo, per i quali il Fair Value non sia determinabile in misura
attendibile – secondo le metodologie più diffuse (in primo luogo la discounted cash flow analysis) sono valutati al
costo, rettificato per tener conto delle eventuali diminuzioni significative di valore. Per le poste finanziarie (attive e
passive), diverse dai contratti derivati, titoli e strumenti finanziari in FVO oggetto di copertura, aventi durate residue
uguali o inferiori a 18 (diciotto) mesi, il Fair Value si assume ragionevolmente approssimato dal loro valore contabile.
Per gli impieghi e la raccolta a vista / a revoca si è assunta una scadenza immediata delle obbligazioni contrattuali e
coincidente con la data di bilancio e pertanto il loro Fair Value è approssimato al valore contabile. Analogamente per
gli impieghi a breve si è assunto il valore contabile. Per gli impieghi a clientela a medio-lungo termine, il Fair Value è
ottenuto attraverso tecniche di valutazione sviluppate internamente, attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi di
interesse correnti, opportunamente adeguati per tener conto del merito creditizio dei singoli prenditori (rappresentato
dalla probabilità di default e dalla perdita stimata in caso di default). Per le attività deteriorate il valore di bilancio è
ritenuto un’approssimazione del Fair Value. Per il debito a medio-lungo termine, rappresentato da titoli e per i quali si è
optato per l’applicazione della Fair Value Option, il Fair Value è determinato mediante la valutazione di un “asset swap
ipotetico” che replica esattamente i flussi cedolari del titolo da valutare secondo l’approccio cosiddetto del “building
block”. Per il debito a medio-lungo termine rappresentato da titoli valutati al costo ammortizzato ed oggetto di copertura
per il rischio di tasso, il valore di bilancio è adeguato per effetto della copertura al Fair Value attribuibile al rischio
coperto attualizzandone i relativi flussi. Per i contratti derivati negoziati su mercati regolamentati si assume quale Fair
Value il prezzo di mercato dell’ultimo giorno di quotazione dell’esercizio. Per i contratti derivati over the counter: si
assume quale Fair Value il market value alla data di riferimento determinato secondo le seguenti modalità in relazione
alla tipologia di contratto:


per i contratti su tassi di interesse: il market value è rappresentato dal cosiddetto “costo di sostituzione”,
determinato mediante l’attualizzazione delle differenze, alle date di regolamento previste, fra flussi calcolati ai
tassi di contratto e flussi attesi calcolati ai tassi di mercato, oggettivamente determinati, correnti a fine esercizio
per pari scadenza residua;
per i contratti di opzione su titoli e altri valori: il market value è determinato facendo riferimento a modelli di
pricing riconosciuti (p.es.: formula di Black & Scholes);
Il Fair Value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari, sulla base dei criteri sopra descritti, si articola
sui seguenti livelli in funzione delle caratteristiche e della significatività degli input utilizzati nel processo di
valutazione:



Livello 1: quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo: le valutazioni degli strumenti finanzi
ari quotati in un mercato attivo effettuate sulla base delle quotazioni rilevabili dallo stesso;
Livello 2: input diversi di prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o
indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato: le valutazioni di strumenti finanziari non quotati in un mercato
attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando in prevalenza dati osservabili sul mercato
presentano ridotti margini di discrezionalità (prezzi desunti da transazioni recenti, da infoprovider o ottenuti
con modelli valutativi che utilizzano in prevalenza dati di mercato per stimare i principali fattori che
condizionano il Fair Value dello strumento finanziario);
Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili: le valutazioni degli strumenti finanziari non
quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando input significativi non
osservabili sul mercato comportano l’adozione di stime ed assunzioni da parte del management (prezzi forniti
dalla controparte emittente, desunti da perizie indipendenti, prezzi corrispondenti alla frazione di patrimonio
netto detenuta nella società o ottenuti con modelli valutativi che non utilizzano dati di mercato per stimare
significativi fattori che condizionano il Fair Value dello strumento finanziario).
I suddetti approcci valutativi devono essere applicati in ordine gerarchico. Le tecniche valutative adottate devono
massimizzare l’utilizzo di fattori osservabili sul mercato e, di conseguenza, affidarsi il meno possibile a parametri di
tipo soggettivo. Nel caso di strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, la collocazione all’interno della gerarchia
del Fair Value deve essere definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la determinazione del Fair
Value quello che assume il livello più basso nella gerarchia. Si rileva altresì come la gerarchia del Fair Value sia stata
introdotta nell’IFRS 7 esclusivamente ai fini di informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime,
quindi, risultano effettuate sulla base di quanto previsto dai contenuti dello IAS 39.
Attività deteriorate: si riportano di seguito le definizioni delle attività finanziarie classificate come deteriorate nelle
diverse categorie di rischio secondo la definizione prevista nelle vigenti segnalazioni di Vigilanza e alle disposizioni
interne, che fissano le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle seguenti categorie di rischio:

sofferenze: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei confronti di un
soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente
equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca. Sono inclusi tra le
193



sofferenze anche i crediti acquistati da terzi aventi come debitori soggetti in sofferenza, indipendentemente dal
portafoglio di allocazione contabile;
partite incagliate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei confronti di
soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo
periodo di tempo. Inoltre vi rientrano i crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa (c.d. “incagli
oggettivi”);
esposizioni ristrutturate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) per le quali
una banca (o un pool di banche), a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del
debitore acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali (ad esempio, riscadenziamento dei
termini, riduzione del debito e/o degli interessi) che diano luogo a una perdita;
esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli,
derivati, etc.), diverse da quelle classificate a sofferenza, incaglio o fra le esposizioni ristrutturate, che, alla data
di chiusura del periodo, sono scadute o sconfinanti da oltre 90 (novanta) giorni.
Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili attinenti al rischio paese. Per le
attività deteriorate, il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del Fair Value.
Modalità di determinazione del costo ammortizzato: il costo ammortizzato di una attività o passività finanziaria è il
valore a cui è stata misurata alla iscrizione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito
dell’ammortamento complessivo, determinato in applicazione del metodo dell’interesse effettivo, delle differenze tra
valore iniziale e quello a scadenza ed al netto di qualsiasi perdita di valore. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che
eguaglia il valore attuale di una attività o passività finanziaria al flusso contrattuale dei pagamenti futuri o ricevuti sino
alla scadenza o alla successiva data di rideterminazione del tasso. Per gli strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per
periodi temporali, i flussi di cassa futuri vengono determinati in base al tasso di interesse noto durante la vita dello
strumento. Per le attività o passività finanziarie a tasso variabile, la determinazione dei flussi di cassa futuri è effettuata
sulla base dell’ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione del prezzo, si procede al ricalcolo del piano di
ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumento finanziario, vale a dire sino alla
data di scadenza. Il costo ammortizzato è applicato per i crediti, le attività finanziarie detenute sino a scadenza, quelle
disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione. Le attività e passività finanziarie negoziate a condizioni
di mercato sono inizialmente rilevate al loro Fair Value, che normalmente corrisponde all’ammontare pagato od erogato
comprensivo dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili. Sono considerati costi di transazione i
costi ed i proventi marginali interni attribuibili al momento di rilevazione iniziale dello strumento e non recuperabili
sulla clientela. Tali componenti accessorie, che devono essere riconducibili alla singola attività o passività, incidono sul
rendimento effettivo e rendono il tasso di interesse effettivo diverso dal tasso di interesse contrattuale. Sono esclusi
pertanto i costi ed i proventi riferibili indistintamente a più operazioni e le componenti correlate che possono essere
oggetto di rilevazione durante la vita dello strumento finanziario.
20.1.2.3 Note esplicative relative alle informazioni finanziarie del triennio 2010 – 2012
Per il commento sull’andamento delle principali voci di carattere patrimoniale, finanziario ed economico si rimanda ai
Capitoli IX e X della presente Sezione I.
Si riportano di seguito i dettagli delle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi:
ATTIVITA’
Cassa e disponibilità liquide : composizione
(Valori in migliaia di Euro)
a) Cassa
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010 Var 2012/2011
Var 2011/2010
9.542
7.031
7.035
35,7%
-0,1%
9.542
7.031
7.035
35,7%
-0,1%
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
La sottovoce “Depositi liberi presso Banche Centrali” si riferisce ai rapporti della specie intrattenuti con la Banca d’Italia. L’ammontare non
comprende la riserva obbligatoria in quanto inclusa nella voce 60 dell’attivo “Crediti verso banche”.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione : composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
Voci/Valori
A Attività per cassa
1. Titoli di debito
Livello
1
2
31/12/2012
Livello
Livello
2
3
Livello
1
31/12/2011
Livello
Livello
2
3
Livello
1
31/12/2010
Livello
Livello 3
2
2
194
1.1 Titoli strutturati
2
2
1.2 Altri titoli di debito
592
776
169
2. Titoli di capitale
958
1.085
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine attivi
4.2 Altri
1.552
1.085
778
169
Totale A
B Strumenti derivati
61
2.653
97
2.709
76
3.691
1. Derivati finanziari
61
3
97
1
76
7
1.1 di negoziazione
2.650
2.708
3.684
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
61
2.653
97
2.709
76
3.691
Totale B
1.613
3.738
875
2.709
245
3.691
Totale (A+B)
Livello 1: quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo: le valutazioni degli strumenti finanzi ari quotati in un mercato attivo
effettuate sulla base delle quotazioni rilevabili dallo stesso;
Livello 2: input diversi di prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul
mercato: le valutazioni di strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate in base a tecniche di valutazione che utilizzando in
prevalenza dati osservabili sul mercato presentano ridotti margini di discrezionalità (prezzi desunti da transazioni recenti, da infoprovider o ottenuti
con modelli valutativi che utilizzano in prevalenza dati di mercato per stimare i principali fattori che condizionano il Fair Value dello strumento
finanziario);
Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili: le valutazioni degli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo effettuate
in base a tecniche di valutazione che utilizzando input significativi non osservabili sul mercato comportano l’adozione di stime ed assunzioni da parte
del management (prezzi forniti dalla controparte emittente, desunti da perizie indipendenti, prezzi corrispondenti alla frazione di patrimonio netto
detenuta nella società o ottenuti con modelli valutativi che non utilizzano dati di mercato per stimare significativi fattori che condizionano il Fair
Value dello strumento finanziario).
0
Alla lettera B voce 1.1 sono rappresentati i contratti relativi alle operazioni a termine in valuta e i contratti derivati relativi alle operazioni in titoli non
ancora regolati alla data di chiusura del bilancio.
L’importo di cui alla lettera B punto 1.2 si riferisce a contratti derivati positivi negoziati a copertura di prestiti obbligazionari strutturati e/o a tasso
fisso emessi dalla Banca o a copertura di finanziamenti a tasso fisso e/o contenenti opzioni implicite del tipo cap/floor.
Le poste patrimoniali coperte sono classificate tra le attività/passività finanziarie valutate al fair value.
Attività finanziarie valutate al fair value : composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
Voci/Valori
Livello
1
31/12/2012
Livello
Livello
2
3
Livello
1
31/12/2011
Livello
Livello
2
3
Livello
1
31/12/2010
Livello
2
Livello 3
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
217
237
304
217
237
304
217
237
304
4.1 Strutturati
4.2 Altri
Totale
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di
classificazione previsti dalla Banca d’Italia.
Le operazioni in derivati sopra descritte sono state effettuate assumendo, in qualità di controparte, principalmente gli Istituti Centrali di Categoria.
Attività finanziarie disponibili per la vendita : composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
Voci/Valori
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
Livello
1
275.697
31/12/2012
Livello
Livello
2
3
Livello
1
173.646
31/12/2011
Livello
Livello
2
3
Livello
1
150.669
1.500
21.156
7.190
274.197
152.490
143.479
31/12/2010
Livello
2
Livello 3
195
13.533
2. Titoli di capitale
13.533
8.172
2.1 Valutati al fair value
13.533
2.2 Valutati al costo
13.533
207
3. Quote di O.I.C.R.
8.172
187
202
4. Finanziamenti
Totale
275.697
207
13.533
173.646
187
13.533
150.669
202
8.172
Il significativo incremento dei titoli di debito iscritti alla voce “attività finanziarie disponibili per la vendita” – , del 2012, pari a 102.051 mila euro
rispetto all’esercizio precedente - è da attribuire prevalentemente alla sottoscrizione di Titoli di Stato italiani.
Il portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie:
- la quota parte di portafoglio obbligazionario (banking book) non destinata a finalità di negoziazione;
- le partecipazioni le cui quote di interessenza detenute non risultano riferibili a partecipazioni di controllo, collegamento o controllo congiunto di cui
agli IAS27 e IAS28.
Nei titoli di capitale sono ricomprese essenzialmente le partecipazioni detenute in società promosse dal movimento del Credito Cooperativo o
strumentali, che non rientrano in tale definizione in base ai principi contabili internazionali.
Crediti verso banche : composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
Tipologia operazioni / Valori
31/12/2012
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
31/12/2011
31/12/2010
Var 2012/2011
Var 2011/2010
150.295
40.399
33.724
109
113.652
12.674
35.799
154
149.474
38.434
47.914
193
32,2%
218,8%
-5,8%
-29,2%
-24,0%
-67,0%
-25,3%
-20,2%
109
76.063
37.593
38.470
150.295
154
65.025
36.377
28.648
113.652
193
62.933
37.014
25.919
149.474
-29,2%
17,0%
3,3%
34,3%
32,2%
-20,2%
3,3%
-1,7%
10,5%
-24,0%
In considerazione della prevalente durata a breve termine dei crediti verso banche il relativo fair value viene considerato pari al valore di bilancio. I
crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili.
I depositi vincolati di cui al punto B comprendono la riserva obbligatoria, assolta in via indiretta, pari a 1.000 mila euro, detenuta presso ICCREA
Banca.
Crediti verso clientela: composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2012
Bonis
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni
del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
31/12/2011
Deteriorate
Bonis
31/12/2010
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
239.342
33.245
280.139
24.630
268.807
26.648
758.341
4.403
78.023
155
762.686
6.848
62.801
117
678.805
6.855
61.751
161
117.894
8.733
10.064
0
150.599
8.619
4.067
0
134.204
8.502
6.048
8.733
1.128.713
1.223.256
121.487
119.611
8.619
1.208.891
1.264.104
91.615
91.615
8.502
1.097.173
1.122.774
94.608
92.663
I crediti verso clientela sono esposti al netto delle rettifiche di valore per svalutazioni.
Le attività deteriorate al 31 dicembre 2012 sono costituite da crediti in sofferenza per 54.388 mila euro, da crediti incagliati per 38.248 mila euro, da
esposizioni ristrutturate per 11.081 mila euro e da crediti scaduti e/o sconfinanti per 17.771 mila euro, al netto delle rettifiche di valore per 45.270
mila euro. Essi rappresentano il 9,72% dei crediti totali verso la clientela.
196
Le attività deteriorate al 31 dicembre 2011 erano costituite da crediti in sofferenza per 37.531mila euro, da crediti incagliati per 38.264 mila euro e da
crediti scaduti e/o sconfinanti per 15.820mila euro. Tali attività rappresentavano il 7,04% dei crediti totali verso la clientela. Le attività deteriorate al
31 dicembre 2010 erano costituite da crediti in sofferenza per 28.099mila euro, da crediti incagliati per 53.039 mila euro e da crediti scaduti e/o
sconfinanti per 13.470mila euro, essi rappresentavano il 7,94% dei crediti totali verso la clientela.
Nella tabella sono comprese “attività cedute non cancellate”, riferite a mutui ipotecari ceduti nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione che, non
presentando i requisiti previsti dallo IAS 39 per la c.d. derecognition, debbono essere mantenute nell’attivo del bilancio, per 14,9mln di euro(pari a
16,8mln nel 2011 ed a 14,7mln nel 2010). Tra i titoli di debito di cui alla sottovoce 8.2 sono iscritte obbligazioni di classe C (titoli Junior), per euro
993 mila(988mila nel 2011 e 984 nel 2010), emesse dalla Società veicolo Credico Finance 2 Srl, sottoscritte dalla Banca nell’ambito della operazione
di cartolarizzazione di mutui in bonis, effettuata nel 2003, cancellati dal bilancio e obbligazioni di classe A (titoli Senior), emessi dalla Società
Credico Funding 3, con attività sottostanti di terzi, sottoscritte dalla Banca a scopo di investimento per 7.739 mila euro (valorizzati nel 2011 per
7,6mln di euro e nel 2010 per 7,5 mln di euro).
Il “Fair value” valuta le esposizioni in base ai tassi applicati alle singole esposizioni e alla durata dei finanziamenti attualizzando in base alla curva di
mercato in essere.
Derivati di copertura : composizione per portafogli coperti e tipologia di copertura
(Valori in migliaia di Euro)
Var 2012/2011
Operazioni/Tipo di copertura
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
Var
2012/2011
31/12/2012
Fair value
Specifica
rischio di tasso
31/12/2011
Fair value
Specifica
rischio di tasso
31/12/2010
Fair value
Specifica
rischio di tasso
11.397
7.302
519
56,1%
1306,9%
11.397
7.302
519
56,1%
1306,9%
La tabella presenta il valore di bilancio (fair value) positivo dei contratti derivati per le coperture operate attraverso lo strumento dell’“hedge
accounting”. Detto strumento è generalmente utilizzato per gestire contabilmente le operazioni di copertura di attività finanziarie. Sono inoltre oggetto
di copertura tramite applicazione dell’ “hedge accounting” i titoli di debito emessi dalla Banca per i quali la decisione di effettuare la copertura è stata
assunta in un momento successivo all’emissione o per i quali non vi è l’intenzione di mantenere la copertura per tutta la durata contrattuale
dell’emissione medesima.
Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
(Valori in migliaia di Euro)
Attività/Valori
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var 2012/2011
Var
2012/2011
16.370
1.439
13.406
617
260
648
13.395
839
10.858
643
364
691
13.789
839
11.223
570
518
639
22,2%
71,5%
23,5%
-4,0%
-28,6%
-6,2%
-2,9%
0,0%
-3,3%
12,8%
-29,7%
8,1%
16.370
13.395
13.789
22,2%
-2,9%
39
39
39
0,0%
0,0%
39
39
39
0,0%
0,0%
39
39
39
0,0%
0,0%
197
16.409
Totale (A+B)
13.434
13.828
22,1%
-2,8%
Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono valutate con il criterio del costo e ammontano al 31 dicembre 2012 ad euro 39mila e non
hanno subito variazioni nel periodo osservato(2010-2012).
Si riportano di seguito le variazioni annue delle attività materiali ad uso funzionale.
Esercizio 2012
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
839
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
Totale
13.308
4.563
2.166
4.625
25.501
2.450
3.920
1.802
3.934
12.106
A.2 Esistenze iniziali nette
839
10.858
643
364
691
13.395
B. Aumenti:
600
2.913
106
46
215
3.880
B.1 Acquisti
600
2.913
106
44
215
3.878
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
2
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
2
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di
investimento
B.7 Altre variazioni
365
C. Diminuzioni:
132
C.1 Vendite
150
258
1
41
905
42
365
132
149
217
863
1.439
13.406
617
260
648
16.370
2.816
4.052
1.900
4.122
12.890
1.439
16.222
4.669
2.160
4.770
29.260
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da
deterioramento imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a
scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
Esercizio 2011
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
Totale
Altre
13.308
4.361
3.575
3.020
25.103
2.085
3.791
3.057
2.381
11.314
11.223
570
518
639
13.789
B. Aumenti:
205
120
264
589
B.1 Acquisti
203
120
140
463
A. Esistenze iniziali lorde
839
Impianti
elettronici
Mobili
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
839
198
2
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
1
3
123
123
212
983
41
2
212
858
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di
investimento
B.7 Altre variazioni
365
C. Diminuzioni:
132
274
2
C.1 Vendite
365
C.2 Ammortamenti
130
151
C.3 Rettifiche di valore da
deterioramento imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a
scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
123
C.7 Altre variazioni
839
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
839
D.2 Rimanenze finali lorde
123
10.858
643
364
691
13.395
2.450
3.920
1.802
3.934
12.106
13.308
4.563
2.166
4.625
25.501
Esercizio 2010
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
Totale
Altre
12.808
4.168
3.507
2.805
24.127
1.719
3.677
2.908
2.280
10.584
11.089
491
599
525
13.543
B. Aumenti:
500
193
115
254
1.062
B.1 Acquisti
500
193
110
252
1.055
5
2
7
196
140
816
2
9
11
194
131
805
A. Esistenze iniziali lorde
839
Impianti
elettronici
Mobili
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
839
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di
investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni:
366
114
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
366
114
C.3 Rettifiche di valore da
deterioramento imputate a
a) patrimonio netto
199
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a
scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
839
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
839
11.223
570
518
639
13.789
2.085
3.791
3.057
2.381
11.314
13.308
4.361
3.575
3.020
25.103
Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
Attività/Valori
Durata
definita
31/12/2011
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
6.157
A.1 Avviamento
A.2 Altre attività immateriali
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
6.157
78
78
61
61
78
61
78
6.157
61
31/12/2010
Durata
indefini
ta
6.157
37
37
Durata
definita
37
6.157
37
6.157
La altre attività immateriali di cui alla voce A2, a durata limitata, sono costituite prevalentemente da software aziendale in licenza d’uso e sono state
ammortizzate, pro rata temporis, con il metodo delle quote costanti in ragione della loro vita utile, stimata in 3 anni. Il criterio di valutazione utilizzato
è il costo per tutte le classi di attività immateriali.
Non sono iscritte attività immateriali generate internamente.
L’avviamento iscritto a bilancio deriva da un’operazione di aggregazione aziendale che nell’anno 2005, ha avuto come oggetto l’acquisizione, da
parte della Banca, di tre sportelli sulle piazze di Lodi, Montanaso Lombardo e Boffalora d’Adda.
Attività per imposte anticipate : composizione
(Valori in migliaia di Euro)
in contropartita conto economico
Descrizione
- perdite fiscali
- svalutazione crediti
- altre :
- rettifiche di valore di attività e passività
finanziarie
valutate
value
- fondi per
rischialefair
oneri
- costi di natura amministrativa
- altre voci
Totale
31/12/2012
IRES
IRAP
31/12/2011
IRES
IRAP
8.677
1.064
173
619
69
35
272
9.741
34
69
31/12/2010
IRES
IRAP
5.467
803
191
471
47
39
141
6.270
8
47
4.953
549
37
313
3
233
5.502
37
37
Alla voce Rettifiche di valore su crediti si evidenzia la fiscalità attiva per svalutazioni non dedotte nei precedenti esercizi, in quanto eccedenti il limite
previsto dall’art. 106 Tuir. Dette eccedenze risulteranno deducibili nei prossimi esercizi secondo il meccanismo della rateizzazione per quota costante
in diciottesimi.
(Valori in migliaia di Euro)
in contropartita dello stato patrimoniale
Descrizione
- riserve da valutazione
- riserva negativa su attività finanziarie
disponibili per la vendita
31/12/2012
IRES
IRAP
706
143
706
143
31/12/2011
IRES
IRAP
4.013
813
4.013
813
31/12/2010
IRES
IRAP
1.172
205
1.172
205
200
- altre :
Totale
706
143
4.013
813
1.172
205
(Valori in migliaia di Euro)
Passività per imposte differite : composizione
in contropartita conto economico
Descrizione
31/12/2012
IRES
IRAP
31/12/2011
IRES
IRAP
1.175
31/12/2010
IRES
IRAP
- rivalutazione immobili strumentali in F.T.A.
' rettifiche di valore su crediti verso la clientela
dedotte extracontabilmente
- ammortamenti di attività materiali fiscalmente
già riconosciuti
- avviamento
1.169
236
237
1.181
207
517
105
399
81
281
49
Totale
1.686
341
1.574
318
1.462
256
Le imposte differite relative agli immobili strumentali sono state calcolate sulla rivalutazione effettuata in fase di FTA (Fisrs Time Adoption) dei
principi contabili internazionali. Tale valore è stato contabilizzato, in contropartita, in un’apposita riserva fiscalmente non tassata. L’importo delle
imposte differite si riduce annualmente per effetto degli ammortamenti fiscalmente non dedotti.
Le imposte differite relative all’avviamento sono state calcolate sul valore degli ammortamenti fiscali effettuati annualmente, al netto delle
riduzioni del valore iscritto a bilancio in seguito a impairment.
(Valori in migliaia di Euro)
in contropartita dello stato patrimoniale
Descrizione
31/12/2012
IRES
IRAP
31/12/2011
IRES
IRAP
31/12/2010
IRES
IRAP
riserve da valutazione
- plusvalenze su attività finanziarie disponibili
per la vendita
- altre
1.471
298
43
9
1.471
298
43
9
Totale
1.471
298
43
9
1.172
205
(Valori in migliaia di Euro)
Composizione della fiscalità corrente
Passività fiscali correnti (-)
Acconti versati
Altri crediti d'imposta
Ritenute d'imposta subite
Saldo voce 80 a) passivo
Saldo a credito
Credito d'imposta non compensabili : quota
capitale
Credito d'imposta non compensabili : quota
interessi
Totale credito d'imposta
Saldo totale voce 130 a) attivo
31/12/2012
IRES
IRAP
-4.505
-2.459
1.871
1.823
211
26
-2.397
-636
1.077
53
1.130
1.130
31/12/2011
IRES
IRAP
-1.905
-1.823
1.833
1.312
31/12/2010
IRES
IRAP
-1.864
-1.322
2.176
1.727
35
-31
-511
-
207
12
219
219
347 207
12
219
566
405
405
In merito alla posizione fiscale della Banca, per gli esercizi non ancora prescritti, non è stato ad oggi notificato alcun avviso di accertamento.
Nella voce “Crediti di imposta non compensabili : quota capitale” è compreso l’importo riferito a crediti di imposta per i periodo 2007-2011, sorti in
virtù del riconoscimento della integrale deduzione a fini Ires dell’Irap sul costo del lavoro, come da previsioni dell’art. 2 comma 1quater DL 201/2011
conv. L. 214/2011 e successivamente integrato dall’art. 4 comma 12 DL 16/2012.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale A
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
4.672
5.141
-9,1%
4.672
5.141
-9,1%
Var
2011/2010
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
201
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
Totale B
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
Totale C
D. Passività associate a gruppi di attività in via di
dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
Totale D
Le attività non correnti di cui al punto A.3 “Attività materiali” sono costituite da immobili di tipo residenziale rivenienti da recupero crediti per i quali
è stato assegnato mandato di vendita ad un’agenzia immobiliare. La variazione in diminuzione della voce rispetto all’esercizio precedente corrisponde
alla svalutazione effettuata nell’esercizio sugli immobili.
Altre attività
(Valori in migliaia di Euro)
Ratei attivi
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi non
separabili
Altre attività
Valori in carico al cassiere
Effetti di terzi al protesto
Assegni e effetti insoluti
Assegni di cc tratti su banche residenti
Partite viaggianti tra filiali
Crediti cessate esattorie
Crediti vs Erario acconti su imposte indirette
Rettifiche portafoglio di proprietà
Fondo TFR personale investito in polizze INA
Crediti d'imposta per anticipi TFR
Fatture e competenze da incassare
Prelievi bancomat in attesa di regolamento
Ammanchi, malversazioni e rapine
Partite in attesa di imputazione definitiva
Attività relative all'Agenzia Viaggi
Attività relative alla cartolarizzazione crediti
Crediti relativi a servizi di tesoreria
Rimesse assegni pervenuti da banche da addebitare alla clientela
Altre partite
Totale
31/12/2012
404
389
20.736
3
178
207
4.714
193
47
5.461
80
35
2
497
19
21
873
67
777
5.932
1.409
221
21.529
31/12/2011
380
434
16.840
3
92
282
5.358
206
47
5.835
297
35
10
473
43
77
145
91
800
1.482
1.416
147
17.654
31/12/2010
431
609
11.925
3
62
229
3.398
442
47
4.760
526
35
16
491
23
114
115
171
429
939
103
22
12.965
Var
Var
2012/2011
2011/2010
6,3%
-11,8%
-10,4%
-28,7%
23,1%
41,2%
0,0%
0,0%
93,5%
48,4%
-26,6%
23,1%
-12,0%
57,7%
-6,3%
-53,4%
0,0%
0,0%
-6,4%
22,6%
-73,1%
-43,5%
0,0%
0,0%
-80,0%
-37,5%
5,1%
-3,7%
-55,8%
87,0%
-72,7%
-32,5%
502,1%
26,1%
-26,4%
-46,8%
-2,9%
86,5%
300,3%
57,8%
-0,5%
1274,8%
50,3%
568,2%
21,9%
36,2%
Fra le altre attività figura lo sbilancio tra le rettifiche “dare” e le rettifiche “avere” del portafoglio salvo buon fine e al dopo incasso. La voce “Crediti
relativi a servizi di tesoreria” riguarda le anticipazioni effettuate a favore dei Comuni gestiti negli ultimi giorni dell’anno da regolare tramite il “Conto
accentrato tesoreria unica” presso la Banca d’Italia.
Le partite sono state puntualmente regolate all’inizio di gennaio.
Nella voce Ratei attivi sono indicati quelli diversi dai ratei che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie.
202
PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO
Debiti verso banche: composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
Tipologia operazioni/Valori
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
Fair value
31/12/2011
131.420
2.102
1.748
125.478
155.066
106
7.887
145.290
125.478
2.092
131.420
131.420
31/12/2010
Var 2012/2011
Var 2011/2010
-15,2%
1883,0%
-77,8%
-13,6%
145.290
50.135
13.138
1.644
34.263
34.063
200
-13,6%
209,3%
-99,2%
379,7%
324,0%
-100,0%
72545,0%
1.783
155.066
155.066
1.090
50.135
50.135
17,3%
-15,2%
-15,2%
63,6%
209,3%
209,3%
In considerazione della prevalente durata a breve termine dei debiti verso banche il relativo fair value è stato assunto pari al valore di bilancio.
Tra i debiti verso banche, nella sottovoce 2.3.2”Finanziamenti - Altri”, figurano le operazioni di finanziamento garantite da titoli (“Aste BCE”)
ricevute da Iccrea Banca.
Debiti verso clientela: composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
Tipologia operazioni/Valori
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1 Pronti contro termine passivi
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
Fair value
31/12/2011
31/12/2010
541.216
148.256
591.070
673
20.126
20.126
554.431
780
52.050
52.050
13.466
702.938
702.938
15.335
627.204
625.733
20.438
627.699
627.534
Var 2012/2011
Var 2011/2010
-8,4%
6,6%
21929,1%
-13,7%
-100,0%
-61,3%
-100,0%
-61,3%
-12,2%
12,1%
12,3%
-25,0%
-0,1%
-0,3%
La sottovoce “altri debiti” risulta così composta da altre passività, diverse dai PCT passivi, a fronte di attività cedute ma non cancellate nell’ambito di
operazioni di cartolarizzazione di crediti.
Titoli in circolazione: composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
Tipologia titoli/Valori
A. Titoli
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 Strutturati
2.2 altri
Totale
31/12/2011
31/12/2010
Var 2012/2011
Var 2011/2010
604.818
519.284
497.451
16,5%
4,4%
604.818
37.111
519.284
19.465
497.451
3.778
16,5%
90,7%
4,4%
415,2%
37.111
641.929
19.465
538.749
3.778
501.229
90,7%
19,2%
415,2%
7,5%
La sottovoce A.2.2 “Titoli - altri titoli - altri”, comprende i certificati di deposito. Poiché tali strumenti sono principalmente a breve termine, il loro
valore contabile è una approssimazione ragionevole del fair value.
Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
Tipologia operazioni/Valori
A. Passività per cassa
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var 2012/2011
Var
2011/2010
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
203
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair value option
1.3 Altri
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la fair value option
2.3 Altri
Totale B
Totale (A+B)
70
60
10
111
103
8
86
81
5
-36,9%
-41,7%
25,0%
29,1%
27,2%
60,0%
70
70
111
111
86
86
-36,9%
-36,9%
29,1%
29,1%
Alla lettera B - voce 1.1 sono rappresentati i contratti derivati relativi ad operazioni a termine in valuta contratte dalla Banca con la propria clientela.
Detti strumenti finanziari sono volti a realizzare operazioni di negoziazione pareggiata, in ragione della corrispondente copertura in essere con le
controparti di sistema. L’importo di cui alla lettera B punto 1.1.2 si riferisce a contratti derivati con valore negativo negoziati a copertura di prestiti
obbligazionari strutturati e/o a tasso fisso emessi dalla Banca o a copertura di finanziamenti erogati a tasso fisso e/o contenenti opzioni implicite del
tipo cap/floor. Le poste patrimoniali coperte sono classificate tra le passività/ attività finanziarie valutate al fair value.
Gli strumenti derivati di cui alla lettera B punto 1.1.2 si riferiscono ai contratti per i quali è stata adottata la fair value option (fino all’esercizio 2009).
Essi coprono i rischi inerenti gli strumenti finanziari valutati al fair value derivanti dalle possibili oscillazioni dei tassi di interesse e dalla presenza di
componenti opzionali implicite nei titoli strutturati emessi.
Passività finanziarie valutate al fair value : composizione merceologica
(Valori in migliaia di Euro)
Tipologia operazione / Valori
31/12/2012
1. Debiti verso banche
1.1 Strutturati
1.2 Altri
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
2.2 Altri
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
Totale
31/12/2011
31/12/2010
35.198
123.119
35.198
35.198
123.119
123.119
144.692
6.672
138.020
144.692
Var 2012/2011
-71,4%
-71,4%
-71,4%
Var 2011/2010
-14,9%
-100,0%
-10,8%
-14,9%
Nella sottovoce 3. “Titoli di debito” figurano i prestiti obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso
d’interesse, valutati in base alla c.d. “fair value opion” di cui allo IAS 39 § 9. L’esercizio della fair value option ha riguardato i prestiti obbligazionari
emessi dalla Banca oggetto di copertura mediante strumenti derivati, sia per quanto attiene alle emissioni strutturate che quelle a tasso fisso. Ciò al
fine di evitare asimmetrie contabili che altrimenti si sarebbero verificate per effetto di una rappresentazione eterogenea delle passività coperte e dei
relativi contratti derivati di copertura (copertura naturale), per i quali l’applicazione della disciplina dell’hedge accounting risulta complessa e
difficoltosa. Si segnala in particolare che la fair value option è stata utilizzata fino al 31 dicembre 2009 per i finanziamenti e le obbligazioni emesse
dalla Banca. Dal 2010 la Banca ha deciso di non avvalersi più di questa opzione per la valutazione delle obbligazioni non strutturate, ma di utilizzare
l’hedge accounting. La fair value option è inoltre impiegata in presenza di strumenti contenenti derivati impliciti, che soddisfano le condizioni
previste dallo IAS 39, in quanto la valutazione dell’intero strumento è meno onerosa rispetto alla separata valutazione dello strumento ospite e del
derivato (prestiti obbligazionari strutturati il cui profilo di rendimento è legato al tasso di interesse oppure a una componente equity).
Derivati di copertura : composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
(Valori in migliaia di Euro)
Operazioni/Tipo di copertura
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
4. Portafoglio
31/12/2012
Fair value
Specifica
rischio di tasso
31/12/2011
Fair value
Specifica
rischio di tasso
2
1
31/12/2010 Var 2012/2011
Fair value
Specifica
rischio di tasso
Var 2011/2010
100,0%
5. Altre operazioni
204
Totale attività
2
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
1
9
256
100,0%
-100,0%
-96,5%
9
256
-100,0%
-96,5%
Altre Passività
Altre passività
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2010 Var 2012/2011
Var
2011/2010
31/12/2012
31/12/2011
420
20
38.079
2.741
565
1.032
399
79
25.065
1.571
542
656
309
86
25.578
1.378
525
91
5,3%
-74,7%
51,9%
74,5%
4,2%
57,3%
29,1%
-8,1%
-2,0%
14,0%
3,2%
620,9%
790
402
484
2.426
713
523
494
707
595
936
10,8%
-23,1%
-2,0%
0,8%
-12,1%
-47,2%
209
11.250
140
1.441
230
11.271
55
1.186
221
1.954
113
1.236
-9,1%
-0,2%
154,5%
21,5%
4,1%
476,8%
-51,3%
-4,0%
48
48
1.732
236
2.321
10.202
52
1.960
38.519
52
37
2.809
333
2.247
930
29
1.388
25.543
2.519
36
1.799
285
1.932
9.659
320
1.272
25.973
-7,7%
29,7%
-38,3%
-29,1%
3,3%
997,0%
79,3%
41,2%
50,8%
-97,9%
2,8%
56,1%
16,8%
16,3%
-90,4%
-90,9%
9,1%
-1,7%
Debiti a fronte del deterioramento di:
crediti di firma
Ratei passivi
Altre passività
Debiti vs erario: ritenute operate alla clientela
Debiti vs erario: ritenute operate ai dipendenti
Quote sociali e dividendi da distribuire
Debiti vs istituti previdenziali: ritenute operate ai
dipendenti
Oneri del personale
Deleghe versamenti unificati da riversare al fisco
Debiti relativi a servizi di tesoreria
Somme da trasferire al Fondo Nazionale di Previdenza
dipendenti
Somme a disposizione della clientela
Versamenti società costituende
Debiti vs fornitori
Incassi comm.ed elettronici da accreditare a banche
corrispondenti
Partite viaggianti tra filiali
Somme versate per ritiro/richiamo effetti/assegni
Imposta Sostitutiva dpr 601
Imposta di bollo
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Somme accantonate per pignoramenti
Altre partite passive
Totale
La voce altre passività accoglie i saldi relativi a partite in corso di lavorazione, somme a disposizione di terzi, nonché altre partite la cui dinamica è
ascrivibile unicamente all’operatività ordinaria conseguente al diverso andamento dei flussi in corso di lavorazione alla fine dell’esercizio. Accoglie
infine le somme da versare all’erario per conto della clientela e del personale.
La voce “rettifiche per partite illiquide di portafoglio” rappresenta lo sbilancio generato dalla eliminazione delle operazioni connesse al portafoglio
incassi e dei relativi addebiti/accrediti sui conti banche con valuta successiva alla data di riferimento.
La voce “somme a disposizione della clientela” pari a 11,2mln per 2012 è composta principalmente dal flusso di pensioni ricevute dall’Inps a fine
anno con valuta gennaio 2013, per 10,5mln, da accreditare alla clientela.
Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
(Valori in migliaia di Euro)
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
4.210
958
958
4.524
129
129
4.859
62
62
202
202
443
361
82
4.210
397
318
79
4.524
4.966
Var 2012/2011
Var 2011/2010
-6,9%
-6,9%
642,6%
108,1%
642,6%
108,1%
-54,4%
-44,0%
-100,0%
18,0%
11,6%
13,5%
3,8%
-6,9%
Fondo rischi specifici
205
Secondo i principi contabili internazionali, e nel rispetto delle indicazioni fornite dallo IASB e dal IFRIC, il fondo
trattamento di fine rapporto è stato considerato come un post employment-benefit del tipo defined benefit plan, ovvero a
prestazione definita, per il quale è previsto ai fini contabili che il suo valore venga determinato mediante metodologia di
tipo attuariale.
Fondi per rischi e oneri: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Voci/Valori
31/12/2012
1 Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 controversie legali
2.2 oneri per il personale
2.3 altri
31/12/2011
2.403
9
2.021
373
2.403
Totale
31/12/2010
1.965
227
1.441
297
1.965
Var
2011/2010
Var 2012/2011
981
166
814
1
981
22,3%
-96,0%
40,2%
25,6%
22,3%
100,3%
36,7%
77,0%
29600,0%
100,3%
Altre passività
La voce altre passività accoglie i saldi relativi a partite in corso di lavorazione, somme a disposizione di terzi, nonché
altre partite la cui dinamica è ascrivibile unicamente all’operatività ordinaria conseguente al diverso andamento dei
flussi in corso di lavorazione alla fine dell’esercizio. Accoglie infine le somme da versare all’erario per conto della
clientela e del personale.
Altre passività
(Valori in migliaia di Euro)
Passività fiscali correnti
Passività fiscali differite
Altre passività
Totale altre passività
Patrimonio netto
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale
Riserve
Riserve da valutazione
Utile (Perdita) d’esercizio
Totale Patrimonio netto
Numero azioni che compongono il capitale
sociale
Numero soci
Riserve
(Valori in migliaia di Euro)
Riserva legale
Sovrapprezzi di emissione
Riserva di transizione agli IAS
Altre riserve
Totale riserve
Riserve da valutazione
(Valori in migliaia di Euro)
Riserve da rivalutazione immobili
Riserve da titoli AFS
Riserva da utili (perdite) attuariali su benefici
definiti
Totale riserve da valutazione
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
3.033
3.797
38.519
45.349
542
1.945
25.543
28.030
1.718
25.973
27.691
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
25.317
173.674
5.297
8.508
212.796
25.038
168.826
-5.669
6.827
195.022
980.524
Var
2012/2011
2.491
1.852
12.976
17.319
25.198
167.117
986
2.372
195.673
Var
2012/2011
279
4.848
10.966
1.681
17.774
969.721
975.898
12.946
12.495
11.862
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
163.796
8.110
-869
2.637
173.674
158.825
8.213
-869
2.657
168.826
157.140
8.184
-869
2.662
167.117
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
3.876
1.862
3.876
-9.661
3.876
-2.890
-441
5.297
% Var
459,59%
95,22%
50,80%
61,79%
Var
2011/2010
542
227
-430
339
% Var
13,21%
-1,66%
1,22%
1,11%
2,87%
-193,44%
24,62%
9,11%
Var
2011/2010
-160
1.709
-6.655
4.455
-651
-0,63%
1,02%
-674,95%
187,82%
-0,33%
10.803
1,11%
-6.177
-0,63%
451
3,61%
633
5,34%
Var
2012/2011
4.971
-103
-20
4.848
Var
2012/2011
11.523
% Var
% Var
3,13%
-1,25%
0,00%
-0,75%
2,87%
% Var
Var
2011/2010
1.685
29
-5
1.709
Var
2011/2010
% Var
% Var
1,07%
0,35%
0,00%
-0,19%
1,02%
% Var
-119,27%
-6.771
234,29%
-191,56%
-6.771
-686,71%
-441
-5.785
986
11.082
CONTO ECONOMICO
Margine di interesse
Interessi attivi e proventi assimilati
(Valori in migliaia di Euro)
206
Voci/Forme tecniche
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Attività finanziarie valutate al fair value
Derivati di copertura
Altre attività
Totale
31/12/2012
1.383
7.319
31/12/2011
1.439
4.108
31/12/2010
Var 2012/2011
Var 2011/2010
3.042
-3,9%
-52,7%
1.981
78,2%
107,4%
5.335
48.074
8
2.186
41
3.406
47.299
8
751
2.097
40.948
8
114
56,6%
1,6%
0,0%
191,1%
62,4%
15,5%
0,0%
558,8%
64.346
57.010
48.190
12,9%
18,3%
Interessi passivi e oneri assimilati
(Valori in migliaia di Euro)
Voci/Forme tecniche
31/12/2012
Debiti verso banche centrali
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Altre passività e fondi
Derivati di copertura
Totale
Margine di interesse
(Valori in migliaia di Euro)
Interessi attivi
Interessi passivi
Margine di interesse
31/12/2011
31/12/2010
Var 2012/2011
Var 2011/2010
-1.277
-8.367
-15.364
-1.022
-4.311
-11.180
-68
-3.464
-8.473
25,0%
1402,9%
37,4%
31,9%
-2.421
-3.441
-4.560
-29,6%
-24,5%
-27.429
-19.954
-16.565
37,5%
20,5%
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
Var 2012/2011
Var 2011/2010
64.346
57.010
48.190
12,9%
18,3%
-27.429
-19.954
-15.565
37,5%
28,2%
36.917
37.056
32.625
-0,4%
13,6%
Il margine d’interesse da clientela al 31 dicembre 2012 è risultato in calo rispetto all’anno precedente, in particolare:
- L’attivo fruttifero è stato influenzato dal calo delle masse e dalla diminuzione dei tassi sugli impieghi in particolare quelli a medio lungo termine
trainati dalla discesa dell’euribor.
- Al contrario il costo della raccolta ha subito un incremento causato dall’aumento dei volumi e dei tassi di remunerazione sempre più onerosi a causa
della forte concorrenza. Di contro è migliorata la gestione dell’attività finanziaria con conseguente contenimento della variazione assoluta del margine
d’interesse complessivo rispetto al 2011(- 0,4%). Si registra, nel complesso, un aumento di oltre 7,3 milioni di euro (+12,9%) degli interessi attivi. Il
contributo principale alla formazione degli interessi attivi è stato dato dall’attività creditizia con la clientela pari a 48 milioni di euro, dal portafoglio
titoli AFS 7,3 milioni e dall’intermediazione con banche per 5,3 milioni di euro. Anche gli interessi passivi evidenziano un incremento di 7,4 milioni
di euro (37,5% sull’anno precedente).
Commissioni nette
Commissioni attive
(Valori in migliaia di Euro)
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. Collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1. in materia di investimenti
8.2. in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
1,31%
Var
2011/2010
47
220
225
-10
-32
11,59%
-38,46%
-11,43%
-184
26
60
27,27%
213
222
-13
-6,10%
-9
-4,05%
258
755
287
514
322
693
-29
241
-10,10%
46,89%
-35
-179
-10,87%
-25,83%
689
3
3
622
3
3
669
4
4
67
0
0
10,77%
0,00%
0,00%
-47
-1
-1
-7,03%
-25,00%
-25,00%
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
697
688
641
2.167
16
248
1.942
26
280
2.126
200
Var
2012/2011
9
% Var
% Var
7,33%
-8,65%
207
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di
cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di
scambio
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
k) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni passive
(Valori in migliaia di Euro)
349
338
4.294
432
188
4.123
394
271
3.880
-83
150
171
-19,21%
79,79%
4,15%
38
-83
243
9,64%
-30,63%
6,26%
75
128
124
-53
-41,41%
4
3,23%
3.756
1.191
3.620
1.187
3.554
1.095
136
4
3,76%
0,34%
353
92
10,81%
8,40%
12.180
11.688
11.421
492
4,21%
555
4,99%
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
-7
-4
-3
Var
2012/2011
-3
-81
-5
-12
-68
-4
-1
-66
-1
-1
-13
-1
-11
16,05%
20,00%
91,67%
-64
-63
-64
-1
1,56%
1
-1,56%
-1.099
-3
-1.095
-1
-1.160
-2
-4
-2
0,36%
66,67%
65
1
-5,60%
-50,00%
-1.190
-1.168
-1.231
-22
1,85%
63
-5,12%
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
12.180
1.190
10.990
11.688
-1.168
10.520
11.421
-1.231
10.190
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. Collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari,
prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
f) operazioni di prestito titoli
Totale
Commissioni nette
(Valori in migliaia di Euro)
commissioni attive
commissioni passive
Commissioni nette
Var
2012/2011
492
-22
470
% Var
42,86%
% Var
4,21%
1,88%
4,47%
Var
2011/2010
-1
% Var
33,33%
-2
3,03%
-3 300,00%
0,00%
Var
2011/2010
555
63
618
% Var
4,99%
-5,12%
6,24%
Le commissioni nette al 31 dicembre 2012 superano i 10,9 milioni di euro risultando in crescita del 4,5% rispetto al 2011. La variazione positiva delle
commissioni attive (+4,2%) è stata determinata in particolare dall’incremento delle commissioni relative ai servizi di gestione intermediazione e
consulenza ed ai servizi di incasso e pagamento.
Dividendi e proventi simili: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
dividendi
Voci/Proventi
31/12/2011
dividendi
31/12/2010
dividendi
Var 2012/2011
Var 2011/2010
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie valutate al fair value
Partecipazioni
44
89
17
160
8
119
158,8%
-44,4%
112,5%
34,5%
Totale
133
177
127
-24,9%
39,4%
I dividendi incassati si riferiscono principalmente ai titoli azionari rappresentativi di partecipazioni in società del movimento del credito cooperativo.
RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE
Esercizio 2012
Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
208
Operazioni / Componenti reddituali
Plusvalenze (A)
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie: differenze
di
cambio derivati
4. Strumenti
271
97
174
Utili da
negoziazione
(B)
607
257
215
Minusvalenze
(C)
-16
271
607
-16
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
-181
-8
-89
681
249
223
158
-84
51
-181
681
-16
135
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Perdite da
negoziazione (D)
Esercizio 2011
Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Operazioni / Componenti reddituali
Plusvalenze (A)
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie: differenze
di Strumenti
cambio derivati
4.
Utili da
negoziazione
(B)
215
40
55
Minusvalenze
(C)
-511
-1
-510
120
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
215
-511
Perdite da
negoziazione (D)
-91
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
-27
-387
39
-482
-64
56
-91
-387
Esercizio 2010
Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Operazioni / Componenti reddituali
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
Plusvalenze (A)
Utili da
negoziazione
(B)
268
64
Minusvalenze
(C)
-66
Perdite da
negoziazione (D)
-128
74
64
-66
-128
76
-66
204
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
209
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie: differenze
di
cambio derivati
4. Strumenti
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
268
-66
-128
74
Risultato netto dell'attività di copertura: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Componenti reddituali/Valori
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
31/12/2012
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
C.
31/12/2011
31/12/2010
Var
2011/2010
3.056
1
196
6.525
1
34
393
-53,2%
1560,3%
212
476,5%
-84,0%
3.253
6.560
605
-50,4%
984,3%
-186
-6.673
-291
-97,2%
2193,1%
-2.794
-550
-2.980
273
Risultato netto dell'attività di copertura (A - B)
Var 2012/2011
-6.673
-113
-100,0%
-841
-236
-55,3%
-341,6%
693,5%
-52,1%
Utili (Perdite) da cessione/riacquisto:
composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Voci/Componenti reddituali
Attività finanziarie
1.
2.
3.
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Attività finanziarie disponibili per la
vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla
Totalescadenza
attività
Passività finanziarie
1.
2.
3.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Totale passività
Utili
31/12/2012
Perdite Risultato
netto
Utili
31/12/2011
Perdite Risultato
netto
18
Utili
31/12/2010
Perdite Risultato
netto
18
340
-1
338
15.351
15.351
-4.590
-4.590
10.761
10.761
512
512
-39
-39
473
473
466
466
-151
-151
314
314
15.351
-4.590
10.761
530
-39
491
805
-152
652
868
-145
723
367
-47
320
161
-24
137
868
-145
723
367
-47
320
161
-24
137
Esercizio 2012
Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Operazioni / Componenti reddituali
1.
1.1
1.2
1.3
1.4
2.
Attività finanziarie
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Passività finanziarie
Plusvalenze (A)
Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
5
5
160
675
-750
Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
5
5
85
210
2.1
2.2
2.3
3.
Titoli di debito
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
160
675
-750
4.
Derivati creditizi e finanziari
Totale
726
891
675
-196
-946
85
-558
-558
-28
62
Esercizio 2011
Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Operazioni / Componenti reddituali
1.
Attività finanziarie
Plusvalenze (A)
Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
4
Perdite da realizzo
(D)
-47
Risultato netto
[(A+B) (C+D)]
-43
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
2.
Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
-47
-43
788
363
-505
646
788
363
-505
646
-873
-237
-611
363
-1.425
-237
-8
4
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
3. Attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
499
1.291
Esercizio 2010
Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Operazioni / Componenti reddituali
1.
Attività finanziarie
Plusvalenze (A)
Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
19
-59
-40
19
-59
-40
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
2.
Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
608
717
-1.651
-7
-333
608
717
-1.651
-7
-333
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
3. Attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
1.674
2.301
358
-1.316
717
-3.027
-7
-16
RETTIFICHE DI VALORE NETTE
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio 2012
Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/ Componenti
Rettifiche di valore (1)
reddituali
Di
Specifiche
portafoglio
Riprese di valore (2)
Specifiche
31/12/2012
Di portafoglio
211
Cancellazioni
Altre
A
B
A
B
A. Crediti verso banche
- finanziamenti
- titoli di debito
B. Crediti verso clientela:
- finanziamenti
-809
-19.731
2.234
1.147
-17.159
-809
-19.731
2.234
1.147
-17.159
-809
-19.731
2.234
1.147
-17.159
- titoli di debito
C. Totale
Esercizio 2011
Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/ Componenti
Rettifiche di valore (1)
reddituali
Di
Specifiche
portafoglio
Cancellazioni
Altre
31/12/2011
Riprese di valore (2)
Specifiche
A
Di portafoglio
B
A
B
A. Crediti verso banche
- finanziamenti
- titoli di debito
B. Crediti verso clientela:
- finanziamenti
-965
-7.334
-1.517
298
2.540
-6.978
-965
-7.334
-1.517.
298
2.540
-6.978
-965
-7.334
-1.517
298
2.540
-6.978
- titoli di debito
C. Totale
Esercizio 2010
Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/ Componenti
Rettifiche di valore (1)
reddituali
Di
Specifiche
portafoglio
Cancellazioni
Altre
31/12/2010
Riprese di valore (2)
Specifiche
A
Di portafoglio
B
A
B
A. Crediti verso banche
- finanziamenti
- titoli di debito
B. Crediti verso clientela:
- finanziamenti
-272
-12.857
121
1.621
2.226
-9.161
-272
-12.857
121
1.621
2.226
-9.161
-272
-12.857
121
1.621
2.226
-9.161
- titoli di debito
C. Totale
Le rettifiche/riprese nette per deterioramento dei crediti al 31 dicembre 2012 presentano un saldo negativo di 17,1 milioni di euro, e rilevano un
incremento negativo del 138,7% rispetto al precedente esercizio. Il costo del credito (costituito dal rapporto tra rettifiche nette e crediti in bilancio)
risulta pari all’ 1,4% mentre nel 2011 era pari allo 0,5%.
Spese amministrative
(Valori in migliaia di Euro)
a) Spese per il personale
b) Altre spese amministrative
Totale spese amministrative
Spese amministrative
(Valori in migliaia di Euro)
Spese informatiche
Spese per beni immobili e mobili
Spese per l’acquisto di beni e servizi non
professionali
Prestazioni professionali
Premi assicurativi
Spese pubblicitarie
Altre spese
Imposte indirette e tasse
Var
2012/2011
649
213
862
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
20.616
13.151
33.767
19.967
12.938
32.905
18.705
12.589
31.294
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
-2.053
-1.445
-2.032
-1.565
-2.020
-1.443
Var
2012/2011
-21
120
-3.648
-3.526
-3.650
-1.102
-216
-272
-1.423
-2.992
-872
-221
-253
-1.394
-3.076
-639
-296
-302
-1.621
-2.618
% Var
3,25%
1,65%
2,62%
Var
2011/2010
1.262
349
1.611
% Var
6,75%
2,77%
5,15%
1,03%
-7,67%
Var
2011/2010
-12
-122
-122
3,46%
124
-3,40%
-230
5
-19
-29
84
26,38%
-2,26%
7,51%
2,08%
-2,73%
-233
75
49
227
-458
36,46%
-25,34%
-16,23%
-14,00%
17,49%
% Var
% Var
0,59%
8,45%
212
TOTALE
-13.151
-12.938
-12.589
-213
1,65%
-349
2,77%
Il costo del personale - nel quale sono compresi i compensi di amministratori, sindaci e quelli riferiti a contratti di somministrazione e di
collaborazione coordinata e continuativa - si è attestato a 20,6 milioni di euro, contro i 20 milioni del periodo precedente (+3,3%): incremento
ascrivibile agli investimenti di natura organizzativa sostenute al fine di migliorare gli assetti della banca anche alla luce degli impatti normativi e delle
mutate condizioni del contesto economico ed al rinnovo contrattuale del personale dipendente.
L’adozione di politiche di contenimento dei costi ci ha permesso di limitare la crescita delle altre spese amministrative all’1,6% rispetto all’esercizio
precedente. Al 31/12/2012 tale posta ammonta a 13,1 milioni di euro. Le rettifiche di valore su attività materiali sono aumentate sensibilmente
(+53,6%) a seguito della svalutazione degli immobili per recupero crediti. La voce altri oneri/proventi di gestione evidenzia un saldo positivo di 3
milioni di euro segnando un decremento del 2,7 % rispetto all’anno precedente
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri : composizione
(Valori in migliaia di Euro)
Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti
esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) (“altri fondi”) della voce 120 (“fondi per rischi e oneri”) del passivo dello stato patrimoniale.
Gli accantonamenti includono anche gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi impliciti
nell’attualizzazione).
Esercizio 2012
(Valori in migliaia di Euro)
Controversie legali
A. Aumenti
A.1 Accantonamento dell'esercizio
A.2 Variazioni dovute al passare del tempo
A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
A.4 Altre variazioni in aumento
B.Diminuzioni
B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.2 Altre variazioni in diminuzione
Accantonamento netto
Revocatorie
Altre
-9
-9
Totale
-88
-87
-1
-97
-96
-1
-88
128
31
128
128
119
Esercizio 2011
(Valori in migliaia di Euro)
Controversie legali
A. Aumenti
A.1 Accantonamento dell'esercizio
A.2 Variazioni dovute al passare del tempo
A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
A.4 Altre variazioni in aumento
B.Diminuzioni
B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.2 Altre variazioni in diminuzione
Accantonamento netto
Revocatorie
-45
-45
Altre
Totale
-60
-60
-167
-167
-272
-271
-60
-167
8
-264
8
8
-37
Esercizio 2010
(Valori in migliaia di Euro)
Controversie legali
A. Aumenti
A.1 Accantonamento dell'esercizio
A.2 Variazioni dovute al passare del tempo
A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
A.4 Altre variazioni in aumento
B.Diminuzioni
B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.2 Altre variazioni in diminuzione
Accantonamento netto
Revocatorie
Altre
Totale
8
8
8
8
8
8
La sottovoce B.2 - Altre variazioni in diminuzione - accoglie il decremento dovuto ad una minore stima del debito futuro relativo a fondi già esistenti
Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
213
31/12/2012
Attività/Componente reddituale
Attività materiali
A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
31/12/2011
31/12/2010
Var
2011/2010
Var 2012/2011
-1.332
-863
-469
-867
-860
-7
-805
-805
53,6%
0,3%
6600,0%
7,7%
6,8%
-1.332
-867
-805
53,6%
7,7%
La colonna “ammortamento” evidenzia gli importi degli ammortamenti di competenza dell’esercizio. La voce “A.1 - per investimento” si riferisce alla
svalutazione relativa agli immobili allocati alla voce 140 dell’attivo “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”
Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012
Attività/Componente reddituale
Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall'azienda
- Altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
Altri proventi ed oneri di gestione
(Valori in migliaia di Euro)
(Valori in migliaia di Euro)
Var
2011/2010
Var 2012/2011
-47
-24
-23
95,8%
4,3%
-47
-24
-23
95,8%
4,3%
-47
-24
-23
95,8%
4,3%
31/12/2011
31/12/2010
Var
2012/2011
-49
-68
-92
19
-27,94%
24
-26,09%
-62
-22
-49
-40
181,82%
27
-55,10%
% Var
Var
2011/2010
% Var
-10
-28
-35
18
-64,29%
7
-20,00%
-186
-179
-176
-7
3,91%
-3
1,70%
-231
-242
-149
11
-4,55%
-93
62,42%
-146
2.630
470
134
51
14
-106
2.865
299
2.431
228
37,74%
-8,20%
57,19%
-106
434
71
17,85%
31,14%
55
3
79
55
-40
-235
171
134
-4
11
-7,27%
366,67%
-24
-52
-30,38%
-94,55%
40
58
-40
-100,00%
-18
-31,03%
394
3.009
474
3.091
544
2.894
-80
-82
-16,88%
-2,65%
-70
197
12,87%
6,81%
31/12/2012
31/12/2011
31/12/2010
-6.964
-3.683
-3.186
Var
2012/2011
-3.281
865
16
23
3.492
-134
-2.741
778
-175
-3.064
1.248
-125
-2.040
Imposte correnti
Variazione delle imposte correnti precedenti
esercizi
Variazione delle imposte anticipate
Variazione delle imposte differite
Imposte di competenza dell’esercizio
20.2
31/12/2010
31/12/2012
Insussistenze e sopravvenienze non
riconducibili a voce propria
Cause passive: transazioni, condanne, sentenze,
reclami
Oneri per malversazioni e rapine
Ammortamento delle spese per migliorie su
beni di terzi non separabili
Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti
del Credito Cooperativo
Oneri per operazioni di cartolarizzazione
Recupero imposte e tasse
Rimborso spese legali per recupero crediti
Recuperi spese su servizi di finanziamento
Ricavi gestione Agenzia Viaggi
Ricavi su operazioni di cartolarizzazione
Insussistenze e sopravvenienze non
riconducibili a voce propria
Altri proventi di gestione
Totale
Imposte
31/12/2011
89,08%
Var
2011/2010
-497
849
5306,25%
-7
-30,43%
2.714
41
323
348,84%
-23,43%
-10,54%
-470
-50
-1.024
-37,66%
40,00%
50,20%
% Var
% Var
15,60%
Informazioni finanziarie pro-forma
20.2.1 Premessa
La Delibera Consob n. 11971/1999, nelle operazioni significative di acquisizione e cessione di partecipazioni, rami
d’azienda o cespiti, per le quali prescrive la redazione di un Prospetto Informativo che illustri tali operazioni, richiede
che siano forniti, riguardo all’operazione, situazioni patrimoniali e conti economici pro-forma redatti in conformità ai
principi in materia e comunque in modo da rappresentare agli investitori gli effetti di tali operazioni sull’andamento
economico e sulla situazione patrimoniale della banca emittente, come se esse fossero avvenute nel periodo a cui si
riferiscono i dati pro-forma presentati. I dati pro-forma almeno nello stato patrimoniale e nel conto economico della
214
banca emittente relativi all’ultimo esercizio ovvero, se sono trascorsi più di nove mesi dalla chiusura dell’ultimo
esercizio, al successivo semestre chiuso, corredati delle note esplicative. La normativa regolamentare richiede la
preparazione di dati pro-forma sia per operazioni straordinarie concluse (incorporazione di BCC Creta), che per
operazioni straordinarie proposte (Acquisizione degli Sportelli).
Di seguito, si riportano le informazioni patrimoniali ed economiche di BCC Centropadana relative alle situazioni al 30
giugno 2013 ed al 31 dicembre 2012 redatte al fine di rappresentare gli effetti delle operazioni di seguito descritte sulla
situazione patrimoniale ed economica di BCC Centropadana, come se tali operazioni fossero avvenute nei periodi a cui
si riferiscono i dati pro-forma presentati:

Fusione per incorporazione della BCC di Creta, con efficacia 1° giugno 2013;

Acquisizione degli Sportelli, rappresentati da 6 sportelli di Banca Farnese al netto delle attività e passività non
acquisite (“Ramo d’azienda Banca Farnese” o “Sportelli Banca Farnese”) e dallo sportello di Milano della
Cassa di Risparmio di Ferrara al netto delle attività non acquisite (“Ramo d’azienda Carife” o “Sportello
Carife”), il cui Accordo è stato siglato in data 22 novembre 2013.
Tuttavia, va rilevato che, qualora le operazioni in argomento fossero realmente avvenute nei periodi ipotizzati, non
necessariamente si sarebbero ottenuti gli stessi risultati qui rappresentati.
Le situazioni pro-forma redatte al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 e di seguito illustrate sono state predisposte ai
sensi del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, nonché della comunicazione
Consob n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001 in materia di modalità di redazione dei dati pro-forma; le stesse sono state
redatte in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e secondo le regole emanate dalla Banca d’Italia con
la circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”.
20.2.2 Note metodologiche ed esplicative inerenti la predisposizione dei dati pro-forma
Scopo della presentazione dei dati pro-forma
Lo scopo della presentazione dei dati pro-forma è quello di fornire le informazioni ritenute significative in merito agli
effetti continuativi delle operazioni di Fusione e di Acquisizione degli Sportelli, come se le suddette operazioni
fossero avvenute al 30 giugno 2013 ed al 31 dicembre 2012. La Fusione è avvenuta con efficacia 1° giugno 2013,
mentre l’operazione di Acquisizione degli Sportelli è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di BCC
Centropadana in data 29 ottobre 2013; i termini e le condizioni di detta operazione di Acquisizione degli Sportelli
sono disciplinati dagli accordi sottoscritti tra le parti in data 22 novembre 2013.
Le informazioni contenute nei dati pro-forma rappresentano il risultato dell’applicazione delle specifiche ipotesi di
seguito descritte. Esse non sono da ritenersi rappresentative dei risultati che si sarebbero ottenuti qualora le operazioni
considerate nella redazione dei dati pro-forma fossero realmente avvenute negli esercizi presi a riferimento. Inoltre, i
dati pro-forma non intendono rappresentare in alcun modo una previsione dell’andamento della situazione
patrimoniale ed economica futura di BCC Centropadana.
In considerazione delle diverse finalità dei dati pro-forma rispetto a quelli di un normale bilancio e poiché gli effetti
sono calcolati in modo diverso con riferimento allo stato patrimoniale ed al conto economico, lo stato patrimoniale ed
il conto economico pro-forma vanno esaminati ed interpretati separatamente senza ricercare collegamenti tra i due
documenti.
Le rettifiche pro-forma sono state calcolate in base alla regola generale secondo la quale le operazioni riferite allo stato
patrimoniale si assumono avvenute alla data di riferimento dello stato patrimoniale stesso (30 giugno 2013 e 31
dicembre 2012), mentre con riferimento al conto economico le operazioni si assumono avvenute all’inizio del periodo
cui si riferisce (rispettivamente il 1° gennaio 2013 ed il 1° gennaio 2012). In ciascun pro-forma non sono pertanto stati
considerati gli effetti delle operazioni effettuate e previste successivamente alla data di riferimento.
I dati pro-forma pubblicati nel presente documento e le note esplicative a corredo sono stati assoggettati a verifica da
parte della Società di Revisione incaricata della revisione del bilancio di BCC Centropadana che ha emesso le apposite
relazioni allegate nel Prospetto.
Forma e contenuto dei prospetti pro-forma
I dati patrimoniali, economici e finanziari pro-forma inclusi nel presente documento sono stati predisposti in osservanza
alla Comunicazione CONSOB n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001 e secondo le modalità di redazione previste nel
documento tecnico allegato alla stessa. Pertanto i prospetti pro-forma sono stati ricavati apportando ai dati economici,
patrimoniali e finanziari consuntivi al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre 2012 di BCC Centropadana tutte le rettifiche
necessarie per riflettere retroattivamente a tali date gli effetti delle operazioni summenzionate.
215
Le situazioni pro-forma sono state redatte in forma riclassificata procedendo all’accorpamento di alcune voci previste
negli schemi di bilancio ufficialmente previsti dalla Banca d’Italia nella circolare n. 262 già citata.
Gli schemi sono comunque quelli in uso presso BCC Centropadana per la redazione della situazione semestrale e del
bilancio d’esercizio e sono coerenti con quelli di bilancio previsti dalla normativa vigente.
20.2.3 Prospetti Pro-Forma al 30 giugno 2013
I prospetti e le informazioni pro-forma al 30 giugno 2013 sono stati predisposti utilizzando:

la relazione semestrale al 30 giugno 2013 di BCC Centropadana redatta per la determinazione dell’utile
semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data
24 settembre 2013, su cui la società Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la propria relazione di revisione
contabile limitata in data 14 ottobre 2013. Al riguardo si precisa che i dati dello stato patrimoniale al 30 giugno
2013 della Banca Centropadana comprendono le attività e passività di Creta, acquisite a seguito della Fusione,
con efficacia a decorrere dal 1° giugno 2013. Al fine di evidenziare gli effetti della Fusione come se la stessa
fosse stata conclusa alla data del 1° gennaio 2013 al risultato semestrale di BCC Centropadana sono stati
aggiunti (in separata colonna) gli effetti economici di BCC Creta dei primi 5 (cinque) mesi dell’esercizio;

la situazione semestrale (patrimoniale ed economica) al 30 giugno 2013 degli Sportelli Banca Farnese. Tale
situazione discende dalla relazione semestrale di Banca Farnese al 30 giugno 2013, redatta per la
determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza;

la situazione semestrale (patrimoniale ed economica) al 30 giugno 2013 relativa allo sportello Carife. Tali dati
discendono da evidenze gestionali elaborate dal management di Carife;

la colonna “Aggregato al 30/06/2013” costituisce la sommatoria delle situazioni semestrali della Banca e di
quelle relative alle attività/passività acquisite. A tale aggregato vanno quindi apportati gli effetti derivanti dalle
scritture di rettifica pro-forma;

la colonna “Scritture di rettifica pro-forma” include gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli,
come se le stesse fossero state realizzate nel periodo cui si riferisce il pro-forma stesso.
Tutte le situazioni patrimoniali ed economiche sopra indicate ed aggregate sono state redatte in base ai principi contabili
internazionali. Le eventuali rettifiche apportate per uniformare i principi contabili utilizzati per la redazione dei
prospetti relativi all’Acquisizione degli Sportelli ai principi IAS/IFRS adottati da BCC Centropadana sono state incluse
nella colonna “scritture di rettifica pro-forma” ed illustrate nelle note esplicative.
I prospetti pro-forma si compongono dello stato patrimoniale pro-forma al 30 giugno 2013 e del conto economico proforma per il periodo dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2013.
Principi contabili e criteri di valutazione
I principi contabili ed i criteri di valutazione utilizzati sono in linea con quelli utilizzati per la redazione della relazione
semestrale di BCC Centropadana al 30 giugno 2013, a cui si rimanda.
Si rileva che per quanto riguarda l’Acquisizione degli Sportelli Banca Farnese e Carife, i dati contabili semestrali redatti
secondo i principi IAS/IFRS sono stati elaborati e forniti dal management di Carife; non sono stati sottoposti ad
approvazione da parte dei rispettivi organi amministrativi e sono stati esaminati dalla società di revisione Deloitte &
Touche S.p.A. nella misura ritenuta necessaria ai fini della redazione del presente documento. La coerenza nella
costruzione dei dati con i principi contabili della BCC Centropadana deriva dai flussi informativi forniti dalla Direzione
di Carife e dalle attività di due diligence condotte da BCC stessa. Non si può pertanto escludere che, qualora fosse stata
acquisita una conoscenza più approfondita dell’operatività, sarebbero potute emergere differenze di principi contabili ad
oggi non conosciute.
Principali assunzioni alla base della redazione dei prospetti pro-forma al 30 giugno 2013
Per la costruzione dei prospetti pro-forma sono state adottate le seguenti assunzioni di base:

con riferimento all’Acquisizione degli Sportelli Banca Farnese, il prezzo di acquisizione è stato determinato
pari a complessivi Euro 16.533.503,00, comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro
12.293.554,00. L’importo dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una
quota variabile pari a Euro 9.684.024,00, soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta
determinato sulla base dei dati risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di
efficacia dell’accordo;
216
con riferimento all’Acquisizione degli Sportelli Carife, il prezzo di acquisizione è stato determinato pari a
complessivi Euro 6.502.807,00, comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro
4.811.800,00. L’importo dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una
quota variabile pari a Euro 2.202.270,00, soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta
determinato sulla base dei dati risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di
efficacia dell’accordo;


la differenza tra l’ammontare delle attività e passività acquisite rappresenta lo “sbilancio di riferimento” pari
rispettivamente a Euro 4.239.949,00 per gli sportelli acquisiti da Banca Farnese e Euro 1.691.007,00 per gli
sportelli acquisiti da Carife. Il confronto tra il valore dello “sbilancio di riferimento” ed il prezzo di
acquisizione è stato allocato in via residuale tra le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamento), in
quanto sono stati stimati gli effetti della “acquisition method” secondo le prescrizioni contenute nell’IFRS 3.
La BCC Centropadana ha identificato, laddove possibile, alla data del pro-forma, il Fair Value delle attività e
passività relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife. Il conto economico pro-forma al 30 giugno 2013
recepisce, pertanto, anche le componenti economiche che derivano dalla suddetta allocazione del costo
dell’Acquisizione degli Sportelli. L’eccedenza del costo dell’Acquisizione degli Sportelli rispetto alla somma
algebrica dei Fair Value delle attività e passività relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife è stata quindi
allocata ad avviamento, senza identificare ulteriori attività immateriali a vita utile definita o indefinita, in
quanto le informazioni finora disponibili non consentono di stimare quanta parte allocare a tali attività. Le
attività immateriali a vita utile indefinita (che saranno eventualmente identificate in seguito) e l’avviamento
emergenti dal processo di allocazione non saranno ammortizzate ma assoggettate periodicamente
all’“impairment test”. Nella misura in cui, nell’ambito del successivo completamento del processo di
allocazione, verranno identificate anche attività immateriali a vita utile definita, i conti economici futuri della
BCC Centropadana comprenderanno le quote di ammortamento annuali delle medesime attività immateriali.
Pertanto, il conto economico pro-forma sopra esposto non riflette tali eventuali ammortamenti;

l’applicazione dell’IFRS 3 relativamente alla Fusione richiederebbe che la banca incorporata rediga alla data di
incorporazione una situazione patrimoniale ed economica che recepisca il Fair Value delle attività e passività
acquisite (“acquisition method”). La rilevazione contabile dell’operazione di Fusione utilizzando il metodo
dell’acquisto (“acquisition method”) comporterebbe che i plusvalori o minusvalori emergenti dalle attività e
passività acquisite andrebbero iscritti in una specifica “riserva da differenze di fusione – IFRS3”. Lo stato
patrimoniale pro-forma non riflette tale componente in quanto il processo di stima analitica del Fair Value alla
data di Fusione delle attività acquisite e passività assunte della BCC Creta non ha evidenziato differenze
significative di valore;

le rettifiche pro-forma sono state calcolate in base alla regola generale secondo la quale le operazioni riferite
allo stato patrimoniale si assumono avvenute alla data di riferimento dello stato patrimoniale (30 giugno 2013),
mentre con riferimento al conto economico le operazioni si assumono avvenute all’inizio del periodo a cui il
conto economico si riferisce (1° gennaio 2013). Non sono pertanto stati considerati gli effetti delle operazioni
effettuate e previste successivamente al 30 giugno 2013. A tale riguardo si segnala che, in ossequio alle regole
di redazione dei pro-forma previste dalla richiamata Comunicazione CONSOB n. DEM/1052803 del 5 luglio
2001, non sono state considerate tutte le operazioni anche se già poste in essere o deliberate da BCC
Centropadana nel corso del secondo semestre dell’esercizio 2013;

in conseguenza della Fusione, i saldi patrimoniali al 30 giugno 2013 della Banca già includono gli effetti
generati nel corso del mese di giugno sugli attivi e passivi di BCC Creta. Al fine di eliminare tali effetti, i saldi
patrimoniali al 30 giugno 2013 di BCC Centropadana sarebbero dovuti essere rideterminati. Il processo di
ricostruzione dei saldi patrimoniali avrebbe comportato eccessive assunzioni di natura discrezionale; peraltro,
va segnalato che la natura degli effetti sui saldi patrimoniali dell’incorporata è da ritenersi non significativa;

la rettifica pro-forma relativa alla riduzione delle disponibilità finanziarie per far fronte all’Acquisizione degli
Sportelli è stata rilevata alla voce “Crediti verso banche”. Su tali minor disponibilità liquide sono stati
determinati i minori interessi attivi, sulla base del tasso medio rilevato sull’interbancario nel periodo di
riferimento;

sulle rettifiche pro-forma sono riconosciuti, se applicabili, i relativi effetti fiscali, calcolati utilizzando
l’aliquota teorica in vigore;

le rettifiche pro-forma sono confortate da evidenze oggettive e verificabili;

le rettifiche pro-forma hanno prodotto risultati ragionevoli e non fuorvianti;

le rettifiche pro-forma sono spiegate nelle note esplicative.
217
La verifica sulla ragionevolezza delle ipotesi di base per la redazione dei dati pro-forma, sulla corretta applicazione
della metodologia utilizzata nonché sulla correttezza dei principi contabili adottati per la redazione dei medesimi dati è
stata effettuata dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..
Prospetti pro-forma – Stato patrimoniale e conto economico al 30 giugno 2013
Voci dell’attivo
(Valori in Euro)
10
50
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie valutate al Fair
Value
Attività finanziarie disponibili per
la vendita
Attività finanziarie detenute alla
scadenza
60
Crediti verso banche
70
Crediti verso clientela
80
Derivati di copertura
20
30
40
100
Partecipazioni
110
Attività materiali
120
Attività immateriali
130
140
150
30/06/2013
BCC
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
6.670.607
1.076.182
7.746.789
7.746.789
4.767.042
3.472
4.770.514
4.770.514
199.973
0
199.973
199.973
457.238.024
1.763.324
459.001.348
459.001.348
30/06/2013
Aggregato
Rettifiche ProForma (Dare)
Rettifiche ProForma (Avere)
30/06/2013
Attivo ProForma
Note
0
193.412.467
141.660
193.554.127
1.361.180.317
150.260.328
1.511.440.645
8.447.703
23.036.309
4.880.138
170.517.818
a)
1.516.320.783
c)
8.447.703
8.447.703
24.714.942
24.714.942
0
17.718.452
6.996.490
6.235.020
8.242
6.243.262
13.567.254
19.810.516
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
17.228.366
17.228.366
4.672.127
4.672.127
Altre attività
21.590.804
3.751.623
25.342.427
25.342.427
2.099.360.902
164.001.320
2.263.362.222
30/06/2013
BCC
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
4.672.127
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del patrimonio
netto
(Valori in Euro)
30/06/2013
Aggregato
18.447.392
23.036.309
Rettifiche ProForma (Dare)
Rettifiche ProForma (Avere)
2.258.773.305
30/06/2013
Passivo ProForma
Note
Debiti verso banche
200.869.418
200.869.418
200.869.418
Debiti verso clientela
878.446.698
118.530.795
996.977.493
996.977.493
35.443.970
782.627.656
782.627.656
17.233
17.233
17.233
50
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di
negoziazione
Passività finanziarie valutate al
Fair Value
747.183.686
14.110.412
14.110.412
14.110.412
60
Derivati di copertura
80
Passività fiscali
10
20
30
40
100
110
120
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del
personale
Fondi per rischi e oneri
Patrimonio Netto
Totale del passivo e del
patrimonio netto
43.742
43.742
3.539.089
3.539.089
43.742
1.342.038
4.881.127
30.842.353
3.953.438
34.795.791
34.795.791
5.699.509
142.162
5.841.671
5.841.671
3.164.438
3.164.438
5.930.955
221.375.279
5.930.955
2.099.360.902
164.001.320
2.263.362.222
5.930.955
1.342.038
Rettifiche ProForma (Dare)
Rettifiche ProForma (Avere)
31/05/2013
BCC Creta
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
30/06/2013
Aggregato
d)
3.164.438
215.444.324
30/06/2013
BCC
Centropadana
b)
17.228.366
215.444.324
e)
2.258.773.305
30/06/2013
Conto
Economico
Pro-Forma
Note
20
Conto economico
(Valori in Euro)
Interessi attivi e proventi
assimilati
Interessi passivi e oneri
assimilati
-16.004.429
-840.577
-1.955.868
-18.800.874
30
Margine di interesse
16.559.883
741.927
567.630
17.869.440
40
Commissioni attive
5.850.527
615.470
1.146.006
7.612.003
50
Commissioni passive
-609.713
-80.526
-26.433
-716.672
-716.672
60
Commissioni nette
5.240.814
534.944
1.119.573
6.895.331
6.895.331
70
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell’attività di
negoziazione
29.557
1.100
130
30.787
30.787
-102.457
2.150
-1.013
-101.320
-101.320
10
80
32.564.312
1.582.504
2.523.498
36.670.314
-262.614
36.407.700
-18.800.874
-262.614
17.606.826
7.612.003
218
a)
Risultato netto dell’attività di
copertura
Utili (perdite) da cessione o
riacquisto di:
a) crediti
90
100
b) attività finanziarie
disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività
e passività finanziarie
valutate al Fair Value
Margine di
intermediazione
Rettifiche/riprese di valore
nette per deterioramento di:
a) crediti
110
120
130
140
150
170
180
190
200
12.246.562
533.463
314.406
0
12.782.325
12.782.325
314.406
314.406
11.613.618
519.709
2.299
12.135.626
12.135.626
318.538
13.754
1
332.293
332.293
-23.512
0
-23.512
-23.512
33.851.653
1.813.584
1.688.620
37.353.857
-262.614
-11.830.879
-11.794.445
-3.574.661
-3.589.497
-733.636
-888.059
-16.139.176
-42.257
-16.272.001
-42.257
-36.434
14.836
154.423
2.300
1.170.277
37.091.243
-15.011.155
1.170.277
-15.143.981
22.020.774
-1.761.077
954.985
21.214.682
-2.274.472
-1.118.061
-2.449.559
-1.384.652
-23.577.615
-23.577.615
-7.320.539
-1.156.411
-1.064.907
-14.035.758
-14.035.758
290
Utile (Perdita) d’esercizio
260
-99.194
-18.853.584
-11.533.045
270
250
-99.194
Spese amministrative:
a) spese per il personale
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di
investimenti
Utile (Perdita) della
operatività corrente al
lordo delle imposte
Imposte sul reddito
dell’esercizio dell’operatività
corrente
Utile (Perdita) della
operatività corrente al
netto delle imposte
240
0
b) attività finanziarie
disponibili per la vendita
d) altre operazioni
finanziarie
Risultato netto della
gestione finanziaria
b) altre spese
amministrative
Accantonamenti netti ai
fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore
nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore
nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di
gestione
160
-99.194
0
132.825
0
-304.871
-9.541.857
-183.692
-537.142
0
-720.834
-429.081
-20.020
-142.164
-591.265
-23.602
-617
-14.888
-39.107
2.256.211
-34.624
280.943
2.502.530
-17.233.748
-2.866.875
-2.325.667
-22.426.290
766
766
1.170.277
321.800
-42.742
132.825
22.080.088
-9.541.857
-399.034
c)
-634.007
d)
-39.107
-42.742
321.800
1.492.077
4.787.026
-4.627.952
-1.369.916
-1.210.842
-347.613
-2.086.630
985.219
453.031
-648.380
-341.076
2.700.396
-3.642.733
-916.885
-1.859.222
2.700.396
-3.642.733
-916.885
-1.859.222
112.364
2.502.530
-22.147.232
766
-66.378
-877.092
-1.859.222
-688.689
1.604.441
-943.470
Note esplicative ai prospetti semestrali pro-forma
Stato patrimoniale pro-forma
Le rettifiche pro-forma allo stato patrimoniale aggregato risultante dalla relazione semestrale al 30 giugno 2013 di
BCC Centropadana e dai dati relativi alla Fusione e all’Acquisizione degli Sportelli che rappresentano l’effetto degli
accadimenti ed assunzioni oggetto di precedente trattazione, vengono riportate in dettaglio nel seguito:
a)
b)
“Voce 60 - Crediti verso banche”: la rettifica in diminuzione si riferisce, così come previsto contrattualmente, al
pagamento del prezzo di acquisto complessivo pari a Euro 23.036.309,00 (di cui Euro 16.533.503,00 relativamente
a Banca Farnese e Euro 6.502.806,00 relativamente a Carife), ipotizzando che l’operazione sia avvenuta in data 30
giugno 2013;
b) “Voce 120 - Attività immateriali – Avviamento”: la rettifica riflette l’eccedenza risultante dal confronto tra il costo
d’acquisto degli Sportelli Banca Farnese e Carife e lo “sbilancio patrimoniale rettificato”, dopo aver proceduto
all’identificazione e allocazione, alla data del 30 giugno 2013, del Fair Value delle attività acquisite e passività
assunte relative agli Sportelli Banca Franese e Carife.
Il processo di stima basato sull’“acquisition method” ha portato ad identificare il Fair Value dei crediti verso
clientela acquisiti e la relativa passività fiscale differita. Per tutte le altre voci, si ritiene che il valore contabile
approssimi il Fair Value; in particolare:
-
quanto alla voce “attività materiali” il valore attribuito alle stesse e definito in sede di accordo all’art. 4.4 è pari
al valore contabile al 30 giugno 2013;
-
quanto alla voce “Titoli in circolazione”, il Fair Value al 30 giugno 2013 approssima il valore contabile alla
stessa data;
219
e)
-
quanto alle altre voci di attività e passività trasferite, tenuto conto della natura delle stesse, la Banca ritiene che
il valore contabile al 30 giugno 2013 rappresenti di fatto il loro Fair Value.
Di seguito si riporta pertanto la determinazione dell’importo dell’avviamento (pari a Euro 13.567.254,00):
(Valori in Euro)
Importi
Costo complessivo Sportelli Banca Farnese e Carife
23.036.309
Sbilancio patrimoniale rettificato Banca Farnese +
Carife
5.930.955
Eccedenza
17.105.354
Allocazione costo di acquisizione:
Fair Value Crediti acquisiti
4.880.138
Effetto fiscale Fair Value crediti acquisiti
- 1.342.038
Avviamento residuale
13.567.254
di cui avviamento su sportelli acquisiti Banca
Farnese
8.755.454
di cui avviamento su sportello acquisito Carife
4.811.800
Si precisa che è stato possibile applicare quanto previsto dall’“acquisition method” soltanto con riferimento agli
sportelli acquisiti da Banca Farnese. Relativamente allo sportello acquisito da Carife, a causa del limitato tempo
intercorso tra la data di effettuazione dell’operazione di acquisizione e quella di redazione dei dati pro-forma, non
sono ancora disponibili informazioni sufficienti a consentire di completare il processo di stima analitica del Fair
Value delle attività acquisite e passività assunte. Pertanto con riferimento allo sportello acquisito da Carife l’intera
eccedenza del costo d’acquisto rispetto allo “sbilancio patrimoniale rettificato” è stata allocata ad avviamento.
c)
“Voce 70 – Crediti verso clientela”: la rettifica si riferisce all’allocazione di parte del costo d’acquisto alla voce
“crediti verso clientela” acquisiti al 30 giugno 2013, al fine di esporli al loro Fair Value. Si segnala che sulla base
delle informazioni disponibili è stato possibile procedere all’allocazione del Fair Value al solo ammontare dei
crediti acquisiti relativi agli sportelli acquisiti da Banca Farnese, mentre per lo sportello acquisito da Carife i crediti
sono iscritti al valore contabile; il maggior valore attribuito ai crediti verso la clientela acquisiti da Banca Farnese è
qui di seguito dettagliato:
(Valori in Euro)
Importi al 30/06/2013
Fair Value “Crediti verso clientela” acquisiti –
Banca Farnese
118.221.048
Valore contabile “Crediti verso clientela” acquisiti
– Banca Farnese
113.340.910
Maggior valore “Crediti verso clientela” acquisiti –
Banca Farnese
4.880.138
d) “Voce 80 – Passività fiscali”: la rettifica (pari a Euro 1.342.038,00) riflette l’effetto fiscale (calcolato con aliquota
teorica IRES al 27,5%) sull’ammontare del Fair Value allocato alla voce “Crediti verso clientela”, di cui alla nota
c).
e)
“Patrimonio Netto”: la rettifica (pari a Euro 5.930.955,00) riflette l’eliminazione dello “sbilancio patrimoniale”
delle attività e passività acquisite dagli Sportelli Banca Farnese e Carife, in contropartita del relativo valore
d’acquisto.
Conto economico pro-forma
Con riferimento al conto economico pro-forma, le operazioni di cui alla precedente trattazione sono state ipotizzate
come se fossero state concluse in data 1° gennaio 2013. Le principali variazioni tra i dati effettivi e pro-forma,
relativamente agli effetti economici, sono dettagliate nel seguito:
220
a)
“Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati”: la rettifica di Euro 262.614,00 riflette i minori interessi attivi del
semestre conseguenti all’utilizzo della liquidità disponibile sui c/c per far fronte all’esborso di Euro 23.036.309,00
per l’Acquisizione degli Sportelli. L’utilizzo della liquidità è stata ipotizzata in data 1° gennaio 2013; l’effetto
finanziario è stato calcolato applicando all’ammontare dell’esborso il tasso medio realizzato sul mercato
interbancario dalla Banca nel semestre di riferimento che risulta pari al 2,28%.
b) “Voce 130 a) – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”: la rettifica, pari ad un ammontare
netto positivo di Euro 1.128.020,00 comprende:
a. un maggior costo per Euro 42.257,00 che riflette le rettifiche di valore da apportare alle categorie dei crediti
verso la clientela “in bonis” degli Sportelli Banca Farnese e Carife conseguenti all’applicazione di percentuali di
recupero coerenti con quelle adottate dalla Banca. Inoltre tale rettifica comprende altresì l’effetto sulle previsioni
di recupero derivante dall’allocazione del Fair Value ai crediti verso clientela acquisiti da Banca Farnese;
b. uno storno per Euro 1.170.277,00 relativo alle rettifiche di valore rilevate sulle categorie dei crediti verso la
clientela “in bonis”, “scaduti” e “incagliati” di BCC Creta nella situazione al 31 maggio 2013 da ricondurre a
rettifica dei saldi patrimoniali al 1° gennaio 2013, conseguenti all’applicazione di percentuali di recupero coerenti
con quelle adottate dalla Banca, e che, essendo state calcolate sui saldi di apertura, devono essere imputate
all’esercizio 2012 e precedenti.
c)
“Voce 160 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”: il ricavo per Euro 321.800,00, riflette lo storno di
accantonamenti stimati al 1° gennaio 2013 su BCC Creta e che pertanto devono essere imputate al conto
economico dell’esercizio precedente. Tali passività potenziali si riferiscono ad alcune posizioni in contenzioso
collegate a investimenti finanziari della clientela di BCC Creta per Euro 252 migliaia nonché a costi conseguenti
alla rescissione anticipata di due contratti per Euro 70 migliaia. L’effetto economico negativo di tali costi è stato
incluso tra le rettifiche pro-forma relative all’esercizio 2012.
d) “Voce 170 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”: il maggior costo pari a Euro 42.742,00 riflette i
maggiori ammortamenti rilevati nel semestre sull’immobile acquisito con gli sportelli Banca Farnese, al fine di
utilizzare percentuali di ammortamento coerenti con quelle applicate dalla BCC Centropadana.
e)
“Voce 260 - Imposte sul reddito dell’esercizio”: la rettifica riflette l’effetto fiscale, laddove applicabile, sulle
rettifiche pro-forma sopra commentate, determinato utilizzando l’aliquota teorica IRES pari al 27,5% ed IRAP pari
al 5,57%.
20.2.4 Prospetti Pro-Forma al 31 dicembre 2012
I prospetti e le informazioni pro-forma al 31 dicembre 2012 sono stati predisposti utilizzando:
-
il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di BCC Centropadana, approvato dall’Assemblea dei soci in data 20
aprile 2013, su cui la società Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la relazione di revisione in data 2 aprile 2013;
-
il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di BCC Creta, approvato dall’Assemblea dei soci in data 19 aprile 2013
e assoggettato a revisione legale dei conti da parte del Collegio Sindacale che ha emesso la relazione di revisione
in data 3 aprile 2013;
-
la situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2012 degli Sportelli Banca Farnese, al netto delle attività e
passività non acquisite alla stessa data. Tale situazione patrimoniale ed economica discende dal bilancio
d’esercizio al 31 dicembre 2012 di Banca Farnese, approvato dall’Assemblea degli azionisti in data 22 aprile 2013,
su cui la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha emesso la propria relazione di revisione in data 4
aprile 2013;
-
la situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2012 dello Sportello Carife. Tale situazione discende dal
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di Carife approvato dall’Assemblea degli azionisti in data 30 aprile 2013,
su cui la società Deloitte & Touche S.p.A. ha emesso la propria relazione di revisione in data 12 aprile 2013.
-
la colonna “Aggregato al 31/12/2012” costituisce la sommatoria delle situazioni patrimoniali ed economiche della
Banca e di quelle relative alle attività/passività acquisite. A tale aggregato vanno quindi apportati gli effetti
derivanti dalle scritture di rettifica pro-forma;
221
-
la colonna “Scritture di rettifica pro-forma” include gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli Sportelli,
come se le stesse fossero state realizzate nel periodo cui si riferisce il pro-forma stesso.
Tutte le situazioni patrimoniali ed economiche sopra indicate ed aggregate sono state redatte in base ai principi contabili
internazionali. Le eventuali rettifiche apportate per uniformare i principi contabili utilizzati per la redazione dei
prospetti relativi all’Acquisizione degli Sportelli ai principi IAS/IFRS adottati da BCC Centropadana sono state incluse
nella colonna “scritture di rettifica pro-forma” ed illustrate nelle note esplicative.
I prospetti pro-forma si compongono dello stato patrimoniale pro-forma al 31 dicembre 2012 e del conto economico
pro-forma per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012.
Principi contabili e criteri di valutazione
I principi contabili ed i criteri di valutazione utilizzati sono in linea con quelli utilizzati per la redazione del bilancio
d’esercizio di BCC Centropadana al 31 dicembre 2012, a cui si rimanda.
Principali assunzioni alla base della redazione dei prospetti pro-forma al 31 dicembre 2012
Per la costruzione dei prospetti pro-forma sono state adottate le seguenti assunzioni di base:
-
il prezzo di acquisizione degli Sportelli di Banca Farnese è stato determinato pari a complessivi Euro
16.533.503,00 (art. 4.1 dell’accordo), comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro
12.293.554,00. L’importo dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una quota
variabile pari a Euro 9.684.024,00 soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta
determinato sulla base dei dati risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di
efficacia dell’accordo;
-
il prezzo di acquisizione dello Sportello Carife è stato determinato pari a complessivi Euro 6.502.807,00 (art. 4.1
dell’accordo), comprensivo di un avviamento contrattualmente definito pari a Euro 4.811.800,00. L’importo
dell’avviamento si compone di una quota fissa pari a Euro 2.609.530,00 e di una quota variabile pari a Euro
2.202.270,00, soggetta ad aggiustamento in relazione all’ammontare della raccolta determinato sulla base dei dati
risultanti nella “Situazione di Cessione Definitiva” che sarà redatta alla data di efficacia dell’accordo;
-
la differenza tra l’ammontare delle attività e passività acquisite rappresenta lo “sbilancio di riferimento” pari
rispettivamente a Euro 4.239.94,00 per gli sportelli acquisiti da Banca Farnese e Euro 1.691.007,00 per lo sportello
acquisito da Carife. Il confronto tra il valore dello “sbilancio di riferimento” ed il prezzo di acquisizione è stato
allocato in via residuale tra le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamento), in quanto sono stati stimati
gli effetti dell’“acquisition method” secondo le prescrizioni contenute nell’IFRS 3. BCC Centropadana ha
identificato, laddove possibile, alla data del pro-forma, il Fair Value delle attività e passività acquisite
relativamente agli Sportelli Banca Farnese e Carife. Il conto economico pro-forma al 31 dicembre 2012 recepisce,
pertanto, anche le componenti economiche che derivano dalla suddetta allocazione del costo dell’acquisizione.
L’eccedenza del costo dell’acquisizione rispetto alla somma algebrica dei Fair Value delle attività e passività
relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife acquisiti è stata quindi allocata ad avviamento, senza identificare
ulteriori attività immateriali a vita utile definita o indefinita, in quanto le informazioni finora disponibili non
consentono di stimare quanta parte allocare a tali attività. Le attività immateriali a vita utile indefinita (che saranno
eventualmente identificate in seguito) e l’avviamento emergenti dal processo di allocazione non saranno
ammortizzate ma assoggettate periodicamente all’“impairment test”. Nella misura in cui, nell’ambito del
successivo completamento del processo di allocazione, verranno identificate anche attività immateriali a vita utile
definita, i conti economici futuri di BCC Centropadana comprenderanno le quote di ammortamento annuali delle
medesime attività immateriali. Pertanto, il conto economico pro-forma sopra esposto non riflette tali eventuali
ammortamenti;
-
poiché la determinazione del maggior valore delle attività e passività acquisite e dell’ammontare dell’avviamento è
effettuata con riferimento allo “sbilancio di riferimento” alla data di acquisizione e viene riflessa in una situazione
patrimoniale pro-forma anteriore all’acquisizione basata su dati storici in cui il valore del suddetto “sbilancio” è
diverso, si crea una squadratura pari alla variazione dell’entità delle attività e passività acquisite tra le due date di
riferimento. Non potendo allocare questa squadratura a rettifica dell’ammontare dell’avviamento per i motivi che
stanno alla base della costruzione dei dati pro-forma, tale differenza, come previsto dai “Principi di redazione dei
dati pro-forma” emanati da Consob nel luglio 2001, è stata allocata alla voce “Altre passività”; questa allocazione
trova motivazione nel fatto che a fronte di un maggior o minor “sbilancio patrimoniale” relativo alle
222
attività/passività acquisite, quale risulterebbe ad una data precedente a quella di effettivo acquisto, è ragionevole
aspettarsi che l’esborso finanziario sarebbe stato corrispondentemente maggiore o minore;
-
l’applicazione dell’IFRS 3 relativamente alla Fusione richiederebbe che la banca incorporata rediga alla data di
incorporazione una situazione patrimoniale ed economica che recepisca il Fair Value delle attività e passività
acquisite (“acquisition method”). La rilevazione contabile dell’operazione di fusione per incorporazione
utilizzando il metodo dell’acquisto (acquisition method) comporterebbe che i plusvalori o minusvalori emergenti
dalle attività e passività acquisite andrebbero iscritti in una specifica “riserva da differenze di fusione – IFRS3”. Lo
stato patrimoniale pro-forma non riflette tale componente in quanto il processo di stima analitica del Fair Value
alla data di fusione delle attività acquisite e passività assunte di BCC Creta non ha evidenziato differenze
significative di valore;
-
le rettifiche pro-forma sono state calcolate in base alla regola generale secondo la quale le operazioni riferite allo
stato patrimoniale si assumono avvenute alla data di riferimento dello stato patrimoniale (31 dicembre 2012),
mentre con riferimento al conto economico le operazioni si assumono avvenute all’inizio del periodo a cui il conto
economico si riferisce (1° gennaio 2012). Non sono pertanto stati considerati gli effetti delle operazioni effettuate e
previste successivamente al 31 dicembre 2012. A tale riguardo si segnala che, in ossequio alle regole di redazione
dei pro-forma previste dalla richiamata Comunicazione CONSOB n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001, nei dati
pro-forma al 31 dicembre 2012 non sono state considerate le operazioni anche se già poste in essere o deliberate
dalla BCC Centropadana nel corso dell’esercizio 2013;
-
la rettifica pro-forma relativa alla riduzione delle disponibilità finanziarie per far fronte all’Acquisizione degli
Sportelli è stata rilevata alla voce “Crediti verso banche”. Su tali minor disponibilità liquide sono stati determinati
i minori interessi attivi, sulla base del tasso medio rilevato sull’interbancario nel periodo di riferimento;
-
sulle rettifiche pro-forma sono riconosciuti, se applicabili, i relativi effetti fiscali, calcolati utilizzando l’aliquota
teorica in vigore;
-
le rettifiche pro-forma sono confortate da evidenze oggettive e verificabili;
-
le rettifiche pro-forma hanno prodotto risultati ragionevoli e non fuorvianti;
-
le rettifiche pro-forma sono spiegate nelle note esplicative.
La verifica sulla ragionevolezza delle ipotesi di base per la redazione dei dati pro-forma, sulla corretta applicazione
della metodologia utilizzata nonché sulla correttezza dei principi contabili adottati per la redazione dei medesimi dati è
stata effettuata dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..
223
Prospetti pro-forma – Stato patrimoniale e conto economico al 31 dicembre 2012
Voci dell’attivo
(Valori in Euro)
50
Cassa e disponibilità
liquide
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al Fair Value
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
detenute alla scadenza
60
Crediti verso banche
70
Crediti verso clientela
80
Derivati di copertura
10
20
30
40
100
Partecipazioni
110
Attività materiali
120
Attività immateriali
130
140
Attività fiscali
Attività non correnti e
gruppi di attività in via di
dismissione
150
Altre attività
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del
patrimonio netto
(Valori in Euro)
10
20
30
40
50
60
80
100
110
120
30
40
50
60
70
80
525.892
Rettifiche
Pro-Forma
(Dare)
31/12/2012
Aggregato
Rettifiche
Pro-Forma
(Avere)
31/12/2012
Attivo ProForma
Note
1.073.209
11.141.135
11.141.135
5.350.160
4.439
5.354.599
5.354.599
216.578
0
216.578
216.578
310.492.781
289.436.495
19.788.879
1.267.407
310.492.781
150.294.033
4.687.845
143.992
155.125.870
1.250.199.975
106.023.240
156.574.413
1.512.797.628
11.396.630
735
16.408.471
207.788
7.138.912
6.235.479
2.775
10.878
11.789.167
1.085.874
0
2.034.188
132.089.561
a)
190.781
1.514.641.035
c)
11.397.365
4.672.127
11.397.365
0
0
23.755.171
23.755.171
6.249.132
15.630.568
21.879.700
b)
12.875.041
52.465
12.927.506
d)
4.672.127
21.529.489
1.696.744
3.359.138
26.585.371
1.777.070.638
134.019.772
169.572.388
2.080.662.798
31/12/2012 BCC
Centropadana
0
23.036.309
31/12/2012
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
31/12/2012
BCC Creta
31/12/2012
Aggregato
4.672.127
26.585.371
17.717.221
Rettifiche
Pro-Forma
(Dare)
23.227.090
Rettifiche
Pro-Forma
(Avere)
2.075.152.929
31/12/2012
Passivo ProForma
131.419.659
1.473.121
132.892.780
132.892.780
Debiti verso clientela
702.937.629
70.068.417
115.955.133
888.961.179
888.961.179
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di
negoziazione
Passività finanziarie
valutate al Fair Value
641.928.862
46.226.794
42.592.874
730.748.530
730.748.530
1
70.216
70.216
35.198.385
35.198.385
Derivati di copertura
Passività fiscali
Altre passività
Trattamento di fine
rapporto del personale
Fondi per rischi e oneri
Patrimonio Netto
Conto economico
(Valori in Euro)
20
9.542.034
31/12/2012
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
31/12/2012
BCC Creta
Debiti verso banche
Totale del passivo e del
patrimonio netto
10
31/12/2012 BCC
Centropadana
Interessi attivi e proventi
assimilati
Interessi passivi e oneri
assimilati
70.215
35.198.385
56.642
2.143
54.499
6.829.733
726
1
6.830.460
559.402
7.389.862
e)
38.519.130
4.124.721
3.800.954
46.444.805
1.116.952
47.561.757
f)
4.966.037
767.557
136.637
5.870.231
56.642
5.870.231
2.403.135
55.822
38.881
2.497.838
212.795.710
11.248.115
7.047.907
231.091.732
7.238.688
52.465
223.905.509
1.777.070.638
134.019.772
169.572.388
2.080.662.798
7.238.688
1.728.819
2.075.152.929
31/12/2012
BCC
Centropadana
31/12/2012
BCC Creta
31/12/2012
Sportelli
Banca
Farnese e
Carife
31/12/2012
Aggregato
64.346.812
4.660.581
5.878.635
74.886.028
-27.428.657
-1.774.432
-3.368.105
-32.571.194
Margine di interesse
36.918.155
2.886.149
2.510.530
42.314.834
Commissioni attive
12.179.527
1.572.852
2.457.539
16.209.918
Commissioni passive
-1.189.934
-189.944
-65.933
-1.445.811
Commissioni nette
10.989.593
1.382.908
2.391.606
14.764.107
132.705
3.408
279
136.392
681.785
16.323
9.437
707.545
Dividendi e proventi
simili
Risultato netto
dell’attività di
Note
2.497.838
Rettifiche
Pro-Forma
(Dare)
674.964
10.164
685.128
Rettifiche
Pro-Forma
(Avere)
31/12/2012
Conto
Economico
Pro-Forma
74.211.064
32.581.358
g)
Note
a)
b)
41.629.706
16.209.918
1.445.811
14.764.107
136.392
707.545
224
negoziazione
90
100
Risultato netto
dell’attività di copertura
Utili (perdite) da cessione
o riacquisto di:
273.353
-2.243
0
271.110
11.484.266
578.093
1
12.062.360
a) crediti
b) attività finanziarie
disponibili per la vendita
110
120
130
a) crediti
140
150
160
170
180
190
200
240
250
260
270
b) attività finanziarie
disponibili per la vendita
d) altre operazioni
finanziarie
Risultato netto della
gestione finanziaria
12.062.360
0
-
-
10.761.702
559.315
0
11.321.017
722.564
18.778
1
741.343
0
63.050
4.911.853
70.319.398
685.128
15.323
20.820.609
15.323
20.761.670
d) passività finanziarie
Risultato netto delle
attività e passività
finanziarie valutate al
Fair Value
Margine di
intermediazione
Rettifiche/riprese di
valore nette per
deterioramento di:
271.110
63.050
60.542.907
4.864.638
11.321.017
741.343
63.050
-17.180.049
-1.410.958
-1.265.429
-19.856.436
979.496
-17.159.538
-1.417.147
-1.220.812
-19.797.497
979.496
69.634.270
0
-
58.939
-20.511
6.189
-44.617
-58.939
43.362.858
3.453.680
3.646.424
50.462.962
Spese amministrative:
-33.767.574
-4.537.022
-4.497.066
-42.801.662
a) spese per il personale
-20.616.227
-2.541.462
-2.569.790
-25.727.479
-13.151.347
-1.995.560
-1.927.276
-17.074.183
30.728
-11.214
0
19.514
321.800
48.813.661
42.801.662
25.727.479
17.074.183
302.286
-1.331.762
-62.888
-297.936
-1.692.586
85.485
1.778.071
-47.013
-1.484
-21.081
-69.578
3.008.783
336.505
225.024
3.570.312
b) altre spese
amministrative
Accantonamenti netti ai
fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di
valore nette su attività
materiali
Rettifiche/riprese di
valore nette su attività
immateriali
Altri oneri/proventi di
gestione
Costi operativi
-32.106.838
Utili (Perdite) da cessione
di investimenti
Utile (Perdita) della
operatività corrente al
lordo delle imposte
Imposte sul reddito
dell’esercizio
dell’operatività corrente
Utile (Perdita) della
operatività corrente al
netto delle imposte
-4.276.103
-822.423
2.741.473
174.094
8.508.408
-648.329
15.323
d)
e)
69.578
3.570.312
41.381.285
407.285
-4.591.059
-40.974.000
0
-6.139
-944.635
9.482.823
2.071.909
15.323
7.426.237
301.468
2.265.911
4.214
542.976
1.727.148
-643.167
7.216.912
2.076.123
558.299
5.699.089
-6.139
11.249.881
1.664.624
c)
6.139
f)
REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
Voci
(Valori in migliaia di Euro)
31/12/2012 BCC
Centropadana
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Banca Farnese
31/12/2012
Aggregato
Rettifiche ProForma
10
Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle
imposte
8.508
-648
-643
7.217
20
Attività finanziarie disponibili per la vendita
11.524
503
9
12.036
12.036
30
Attività materiali
40
Attività immateriali
50
Copertura di investimenti esteri
60
Copertura di flussi finanziari
70
Differenze di cambio
80
Attività non correnti in via di dismissione
Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici
definiti
Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto
Totale altre componenti reddituali al netto
delle imposte
-557
-72
-22
-651
-651
10.967
431
-13
11.385
11.385
90
100
110
-1.518
31/12/2012
Redditività
complessiva ProForma
5.699
225
120
Redditività complessiva (Voce 10+110)
19.475
-217
-656
18.602
-1.518
17.084
Note esplicative al prospetto pro-forma al 31 dicembre 2012
Stato patrimoniale pro-forma
Le rettifiche pro-forma allo stato patrimoniale aggregato risultante dal bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 di BCC
Centropadana e dai dati relativi alla Fusione e all’Acquisizione degli Sportelli che rappresentano l’effetto degli
accadimenti ed assunzioni oggetto di precedente trattazione, vengono riportate in dettaglio nel seguito:
a)
“Voce 60 - Crediti verso banche”: la rettifica in diminuzione si riferisce, così come previsto contrattualmente, al
pagamento del prezzo di acquisto complessivo pari a Euro 23.036.309,00 (di cui Euro 16.533.503 per gli sportelli
Banca Farnese e Euro 6.502.806 per lo Sportello Carife), ipotizzando che l’operazione sia avvenuta in data 31
dicembre 2012;
b) “Voce 120 - Attività immateriali – Avviamento”: la rettifica riflette l’eccedenza risultante dal confronto tra il costo
d’acquisto degli Sportelli Banca Farnese e Carife e lo “sbilancio patrimoniale rettificato”, dopo aver proceduto
all’identificazione e allocazione, alla data del 31 dicembre 2012, del Fair Value delle attività acquisite e passività
assunte relative agli Sportelli Banca Farnese e Carife acquisiti.
Il processo di stima in base all’“acquisition method” ha portato ad identificare il Fair Value dei crediti verso
clientela acquisiti e la relativa passività fiscale differita. Per tutte le altre voci, si ritiene che il valore contabile
approssimi il Fair Value; in particolare:
-
quanto alla voce “attività materiali” il valore attribuito alle stesse e definito in sede di accordo all’art. 4.4 è
pari al valore contabile;
-
quanto alla voce “Titoli in circolazione”, il Fair Value al 31 dicembre 2012 approssima il valore contabile
alla stessa data;
-
quanto alle altre voci di attività e passività trasferite, tenuto conto della natura delle stesse, la Banca ritiene
che il valore contabile al 31 dicembre 2012 rappresenti di fatto il loro Fair Value.
Di seguito si riporta pertanto la determinazione dell’importo dell’avviamento (pari a Euro 15.630.568,00):
226
Importi
(Valori in Euro)
Costo Sportelli Banca Farnese e Carife
23.036.309
Sbilancio patrimoniale rettificato Banca Farnese +
Carife
5.930.955
Eccedenza
17.105.354
Allocazione costo di acquisizione:
Fair Value Crediti acquisiti
2.034.188
Effetto fiscale Fair Value crediti acquisiti
- 559.402
Avviamento residuale
15.630.568
di cui avviamento su sportelli acquisiti Banca
Farnese
10.818.768
di cui avviamento su sportello acquisito Carife
4.811.800
Si precisa che è stato possibile applicare quanto previsto dall’“acquisition method” soltanto con riferimento agli
Sportelli Banca Farnese. Relativamente allo sportello Carife, a causa del limitato tempo intercorso tra la data di
effettuazione dell’operazione di acquisizione e quella di redazione dei dati Pro-forma non sono ancora disponibili
informazioni sufficienti a consentire di completare il processo di stima analitica del Fair Value delle attività acquisite e
passività assunte. Pertanto con riferimento allo sportello Carife l’intera eccedenza del costo d’acquisto rispetto allo
“sbilancio patrimoniale rettificato” è stata allocata ad avviamento.
c)
“Voce 70 – Crediti verso clientela”: la rettifica, pari a Euro 1.843.407,00 comprende:
i) l’allocazione di parte del costo d’acquisto alla voce “crediti verso clientela” acquisiti al 31 dicembre 2012, al
fine di esporli al loro Fair Value. Si segnala che sulla base delle informazioni disponibili è stato possibile
procedere all’allocazione del Fair Value al solo ammontare dei crediti acquisiti relativi agli sportelli Banca
Farnese, mentre per lo Sportello Carife i crediti sono iscritti al valore contabile; il maggior valore attribuito ai
crediti verso la clientela acquisiti da Banca Farnese è qui di seguito dettagliato:
(Valori in Euro)
Importi al 31/12/2012
Fair Value “Crediti verso clientela” acquisiti –
Banca Farnese
123.829.225
Valore contabile “Crediti verso clientela” acquisiti
– Banca Farnese
121.795.037
Maggior valore “Crediti verso clientela” acquisiti –
Banca Farnese
2.034.188
ii) la rettifica in diminuzione (pari a complessivi Euro 190.781,00) relativa alle rettifiche di valore forfettarie da
apportare alle categorie dei crediti verso la clientela “in bonis”, “scaduti” e “incagliati” di BCC Creta sui
saldi di apertura, conseguenti all’applicazione di percentuali di recupero coerenti con quelle adottate dalla
Banca.
d) “Voce 130 b) – Attività fiscali anticipate”: l’incremento pari a Euro 52.465,00 riflette l’effetto fiscale, calcolato
applicando le aliquote fiscale teoriche, derivante dalle rettifiche di valore sui crediti (di cui alla nota c) punto ii)).
Tenuto conto della natura di tali rettifiche, l’effetto fiscale è stato determinato considerando esclusivamente
l’aliquota teorica IRES corrente (pari al 27,5%).
e)
“Voce 80 – Passività fiscali differite”: la rettifica (pari a Euro 559.402,00) riflette l’effetto fiscale (calcolato con
aliquota teorica IRES al 27,5%) sull’ammontare del Fair Value allocato alla voce “Crediti verso clientela”, di cui
alla nota c).
f)
“Voce 100 – Altre Passività”: le maggiori passività pari a Euro 1.116.951 comprendono la variazione dello
“sbilancio patrimoniale” dovuto al fatto che i dati pro-forma sono stati costruiti in un periodo anteriore rispetto alla
227
data di acquisizione. Non potendo allocare tale differenza a rettifica del valore dell’avviamento (che residua dopo
l’allocazione del Fair Value alle attività e passività acquisite), è stata rilevata tra le “Altre passività”: questa
allocazione trova motivazione nel fatto che a fronte di un maggior “sbilancio patrimoniale” delle attività e passività
acquisite è ragionevole aspettarsi un maggiore esborso finanziario.
g) “Patrimonio Netto”: la rettifica in diminuzione pari a complessivi Euro 7.186.223,00, rappresenta l’effetto
combinato di:
i)
Euro 7.047.907,00 relativo allo “sbilancio patrimoniale” al 31 dicembre 2012 tra attività e passività acquisite
degli Sportelli Banca Farnese e Carife. Il maggior valore rispetto allo sbilancio patrimoniale risultante
dall’accordo sottoscritto (pari a Euro 5.930.955,00) rappresenta la variazione di tale grandezza tra le due date
di riferimento (30 giugno 2013, ossia la data con riferimento alla quale è stato definito lo sbilancio
patrimoniale all’ acquisizione e 31 dicembre 2012, ossia la data del pro-forma). Tale maggior valore è stato
allocato alla voce “100 – Altre passività”, come indicato alla nota e);
ii) Euro 190.781,00 pari alle svalutazioni apportate ai crediti di BCC Creta alla data del 1° gennaio 2012 in base a
percentuali di recupero analoghe a quelle utilizzate da BCC Centropadana alla stessa data;
iii) Euro 52.465, pari all’effetto fiscale positivo sull’ammontare delle svalutazioni di cui al precedente punto ii).
Conto economico pro-forma
Con riferimento al conto economico pro-forma, le operazioni di cui alla precedente trattazione sono state ipotizzate
come se fossero state concluse in data 1° gennaio 2012. Le principali variazioni tra i dati effettivi e pro-forma,
relativamente agli effetti economici, sono dettagliate nel seguito:
a)
“Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati”: la rettifica di Euro 674.964,00 riflette i minori interessi attivi
dell’esercizio conseguenti all’utilizzo della liquidità disponibile sui c/c per far fronte all’esborso di Euro
23.036.309,00 per l’Acquisizione degli Sportelli. L’utilizzo della liquidità è stata ipotizzata in data 1° gennaio
2012; l’effetto finanziario è stato calcolato applicando all’ammontare dell’esborso il tasso medio realizzato sul
mercato interbancario dalla Banca nell’esercizio 2012 che risulta pari al 2,93%.
b) “Voce 20 – Interessi passivi ed oneri assimilati”: la rettifica di Euro 10.164,00 riflette gli interessi passivi
determinati sull’ammontare delle “Altre passività”; l’effetto finanziario è stato calcolato applicando il tasso medio
riconosciuto sulla raccolta dalla Banca nell’esercizio 2012 che risulta pari allo 0,91%.
c)
“Voce 130 a) – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”: la rettifica, pari ad un ammontare
netto negativo di Euro 964.173,00 comprende:
i) un maggior costo pari a Euro 979.496,00 che riflette le maggiori svalutazioni da apportare ai crediti “in bonis”,
“scaduti” e “incagliati” di BCC Creta per tenere conto di percentuali di recupero coerenti con quelli adottati
dalla Banca Centropadana nell’esercizio 2012;
ii) un ricavo per a Euro 15.323,00 che riflette le rettifiche di valore da apportare alle categorie dei crediti verso la
clientela “in bonis” degli Sportelli Banca Farnese e Carife conseguenti all’applicazione di percentuali di
recupero coerenti con quelle adottate dalla Banca. Inoltre tale rettifica comprende l’effetto sulle previsioni di
recupero derivante dall’allocazione del Fair Value ai crediti verso clientela acquisiti da Banca Farnese.
d) “Voce 160 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”: il maggior costo per Euro 321.800,00 riflette le
passività potenziali derivanti da alcune posizioni in contenzioso collegate a investimenti finanziari della clientela di
BCC Creta per Euro 252 migliaia nonché i costi conseguenti alla rescissione anticipata di due contratti di BCC
Creta per Euro 70 migliaia.
e)
“Voce 170 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”: il maggior costo per Euro 85.485,00 riflette i
maggiori ammortamenti rilevati nell’esercizio 2012 sull’immobile acquisito con gli sportelli Banca Farnese, al fine
di utilizzare percentuali di ammortamento coerenti con quelle applicate dalla BCC Centropadana.
f)
“Voce 260 - Imposte sul reddito dell’esercizio”: il ricavo riflette l’effetto fiscale, laddove applicabile, sulle
rettifiche pro-forma sopra commentate, determinato utilizzando l’aliquota teorica IRES pari al 27,5% ed IRAP pari
al 5,57%.
228
20.2.5 Patrimonio di Vigilanza pro-forma
Di seguito si riporta un’analisi del patrimonio netto di vigilanza e dei coefficienti di solvibilità pro-forma della Banca al
30 giugno 2013 ed al 31 dicembre 2012:
30/06/2013
pro-forma Centropadana, Farnese
e fil.Milano Carife
(Valori in migliaia di Euro)
Patrimonio di base (Tier 1)
196.364
Patrimonio Supplementare
8.847
204.852
Patrimonio di Vigilanza
Compreso costo dell’avviamento di Banca Farnese e fil.Milano di Carife
Patrimonio di Vigilanza
Coefficienti di vigilanza pro-forma
Tier 1 Capital Ratio
Total capital ratio
Eccedenza patrimoniale %
31/12/2012
pro-forma Centropadana,
Creta,Farnese e fil.Milano Carife
193.652
8.523
202.175
30/06/2013
31/12/2012
12,14%
12,66%
36,81%
12,63%
13,19%
39,35%
20.2.6 Qualità dei crediti
Di seguito si riporta il dettaglio dell’esposizione verso la clientela, con indicazione della qualità del credito, ponendo a
confronto i dati storici di BCC Centropadana al 30 giugno 2013 con i dati pro-forma al 30 giugno 2013 e al 31 dicembre
2012 con i dati pro-forma della Banca al 31 dicembre 2012.
Si precisa che l’importo dei crediti contenuti nelle tabelle seguenti comprendono anche la voce “Attività finanziare
valutate al Fair Value” in quanto trattasi di mutui valutati al Fair Value.
30/06/2013
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
110.534
10.853
121.387
121.387
b) Incagli
52.268
8.505
60.773
60.773
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
13.883
13.883
Crediti lordi clienti
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
d) Esposizioni scadute
42.185
30/06/2013
Totale
4.793
Crediti lordi pro-forma
46.978
-
Totale crediti deteriorati
218.870
24.151
243.021
Totale crediti in bonis
1.208.408
135.841
1.344.249
4.880
1.349.129
Totale
1.427.278
159.992
1.587.270
4.880
1.592.150
30/06/2013
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
a) Sofferenze
44.953
7.596
52.549
52.549
b) Incagli
11.503
779
12.282
12.282
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
-
46.978
e) Rischio Paese
Rettifiche di valore complessive
(Valori in migliaia di Euro)
-
Rettifiche pro-forma
154
-
30/06/2013
Totale
243.021
Rettifiche pro-forma
Rettifiche di valore
pro-forma
154
154
4.786
4.635
151
4.786
61.245
8.526
69.771
4.653
1206
5.859
-1.128
4.731
65.898
9.732
75.630
-1.128
74.502
30/06/2013
Centropadana
30/06/2013
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
Rettifiche pro-forma
Crediti netti pro-forma
a) Sofferenze
65.581
3.257
68.838
68.838
b) Incagli
40.765
7.726
48.491
48.491
c) Esposizioni ristrutturate
13.729
0
13.729
13.729
d) Esposizioni scadute
37.550
4.642
42.192
42.192
0
0
0
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
Crediti Netti
(Valori in migliaia di Euro)
e) Rischio Paese
30/06/2013
Totale
69.771
229
Totale crediti deteriorati
157.625
15.625
173.250
Totale crediti in bonis
1.203.755
134.635
1.338.390
4.880
1.343.270
173.250
Totale
1.361.380
150.260
1.511.640
4.880
1.516.520
Crediti a clienti al 30.06.2013 - Pro-Forma
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
Crediti lordi
pro-forma
Incidenza % su
totale crediti
lordi
Rettifiche di
valore
complessive
Crediti netti
Incidenza % su
totale crediti
netti
121.387
7,71%
52.549
68.838
4,54%
b) Incagli
60.773
3,86%
12.282
48.491
3,20%
c) Esposizioni ristrutturate
13.883
0,88%
154
13.729
0,91%
d) Esposizioni scadute
46.978
2,98%
4.786
42.192
2,78%
243.021
15,44%
69.771
173.250
11,42%
Totale crediti in bonis
1.349.129
85,69%
5.859
1.343.270
88,58%
Totale
1.592.150
100,00%
75.630
1.516.520
100,00%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Crediti lordi clienti
(Valori in migliaia di Euro)
0
31/12/2012
Centropadana
31/12/2012
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
Rettifiche proforma
Crediti
lordi proforma
a) Sofferenze
86.063
9.162
10.349
105.574
105.574
b) Incagli
46.815
10.689
3.841
61.345
61.345
c) Esposizioni ristrutturate
11.181
2546
13.727
13.727
d) Esposizioni scadute
19.638
1.412
9.659
30.709
30.709
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
0
163.697
21.263
26.395
211.355
Totale crediti in bonis
1.131.990
90.059
139.182
1.361.231
1.843
1.363.074
Totale
1.295.687
111.322
165.577
1.572.586
1.843
1.574.429
Rettifiche di valore complessive
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
31/12/2012
Centropadana
31/12/2012
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
Totale crediti in bonis
Totale
Crediti Netti
(Valori in migliaia di Euro)
Rettifiche proforma
Rettifiche
di valore
pro-forma
31.675
4.241
7.201
43.117
43.117
8.567
509
373
9.449
9.449
75
175
175
2.137
100
1.867
23
247
2.137
0
0
42.209
4.773
7.896
54.878
54.878
3.061
526
1.105
4.692
964
5.656
45.270
5.299
9.001
59.570
964
60.534
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
211.355
31/12/2012
Centropadana
31/12/2012
Sportelli Banca
Farnese e
Carife
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Totale
Rettifiche proforma
Crediti
netti proforma
a) Sofferenze
54.388
4.921
3.148
62.457
62.457
b) Incagli
38.248
10.180
3.468
51.896
51.896
c) Esposizioni ristrutturate
11.081
0
2471
13.552
13.552
d) Esposizioni scadute
17.771
1.389
9.412
28.572
28.572
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
121.488
16.490
18.499
156.477
Totale crediti in bonis
1.128.929
89.533
138.077
1.356.539
1843
1.358.382
156.477
Totale
1.250.417
106.023
156.576
1.513.016
1.843
1.514.859
Crediti a clienti al 31.12.2012 - Pro-Forma
230
(Valori in migliaia di Euro)
a) Sofferenze
Crediti lordi
pro-forma
Incidenza % su
totale crediti
lordi
Rettifiche di
valore
complessive
Crediti netti
Incidenza % su
totale crediti
netti
105.574
6,71%
43.117
62.457
4,12%
b) Incagli
61.345
3,90%
9.449
51.896
3,43%
c) Esposizioni ristrutturate
13.727
0,87%
175
13.552
0,89%
d) Esposizioni scadute
30.709
1,95%
2.137
28.572
1,89%
211.355
13,42%
54.878
156.477
10,33%
e) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
0
Totale crediti in bonis
1.363.074
86,58%
4.692
1.358.382
89,67%
Totale
1.574.429
100,00%
59.570
1.514.859
100,00%
INDICI DI COPERTURA
31/12/2012 BCC
Centropadana
31/12/2012
Creta
31/12/2012
Banca Farnese+
fil.Carife
Milano
31/12/2012
Aggregato
31/12/2012
Sistema
bancario
nazionale
Tot. Deteriorati
25,78%
22,45%
29,91%
25,96%
38,90%
Sofferenze
36,80%
46,29%
69,58%
40,84%
55,00%
Incagli
18,30%
4,76%
9,71%
15,40%
23,20%
2,95%
1,27%
22,40%
2,56%
6,96%
9,40%
Ristrutturati
0,89%
Scaduti
9,51%
20.2.7
1,63%
Relazione della Società di Revisione sui Prospetti Pro-Forma
Si riportano qui di seguito le relazioni sui Prospetti Pro-Forma emesse dalla Società di Revisione Deloitte & Touche
S.p.A. in data 18 dicembre 2013.
231
232
233
234
235
20.3
Revisione legale dei conti delle informazioni finanziarie annuali relative agli esercizi passati
20.3.1 Revisione delle informazioni riguardanti il semestre chiuso al 30 giugno 2013 e gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012, 2011 e 2010
I bilanci d’esercizio della Banca relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012 e 2011 sono stati assoggettati a
revisione legale dei conti dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.; il bilancio d’esercizio della Banca
relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 è stato assoggettato a revisione legale dei conti da parte della società di
revisione AGN Serca Snc.
Con riferimento alla relazione semestrale al 30 giugno 2013 della Banca, Deloitte & Touche S.p.A. ha sottoposto a
revisione contabile limitata lo stato patrimoniale, il conto economico semestrale e le relative note esplicative al 30
giugno 2013 (di seguito anche i “prospetti contabili”), predisposti dalla Banca e approvati dal Consiglio di
Amministrazione per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza sulla base
delle indicazioni contenute nella Istruzioni di Vigilanza per le Banche emanate dalla Banca d’Italia.
I prospetti contabili sono stati predisposti esclusivamente per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo
del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza e in conformità ai criteri
di redazione descritti nelle note esplicative Essi pertanto non includono il prospetto della redditività complessiva, il
prospetto delle variazioni del patrimonio netto, il rendiconto finanziario nonché taluni dati comparativi e note
esplicative che sarebbero richiesti per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria
ed il risultato economico del semestre della Banca Centropadana Credito Cooperativo S.C. in conformità al principio
contabile internazionale applicabile per l’informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall’Unione Europea.
La revisione contabile limitata dei prospetti contabili è stata effettuata secondo i criteri previsti dall’International
Standard on Review Engagements 2410 “Review of Interim Financial Information Performed by the Independent
Auditor of the Entity”. L’obiettivo della revisione contabile limitata dei prospetti contabili è stato quello di permettere al
revisore di esprimere una conclusione se, sulla base del lavoro svolto, si sia venuti a conoscenza di elementi che
facciano ritenere che i prospetti contabili, non siano stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai criteri
di redazione descritti nelle note esplicative. La revisione contabile limitata è consistita principalmente nella raccolta di
informazioni sulle poste dei prospetti contabili e sull’omogeneità dei criteri di valutazione, tramite colloqui con la
direzione della Banca, e nello svolgimento di analisi di bilancio sui dati contenuti nei prospetti contabili. La revisione
contabile limitata ha escluso procedure di revisione quali sondaggi di conformità e verifiche o procedure di validità
delle attività e delle passività ed ha comportato un’estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una
revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione. Di conseguenza, diversamente da quanto
effettuato sul bilancio di fine esercizio, non è stato espresso un giudizio professionale di revisione sui prospetti
contabili.
Le relazioni della Società di Revisione sopra menzionate sono riportate di seguito.
236
237
238
239
240
241
242
243
244
20.3.2
Indicazione di altre informazioni contenute nel Prospetto Informativo controllate dai revisori dei conti
Oltre a quanto indicato al precedente Paragrafo 20.1 e oltre ai Prospetti Pro-Forma riportati al Paragrafo 20.2, che sono
stati oggetto di esame da parte della Società di Revisione con riferimento alla ragionevolezza delle ipotesi di base
adottate, alla correttezza della metodologia utilizzata nonché alla correttezza dei criteri di valutazione e dei principi
contabili utilizzati, non vi sono nel Prospetto Informativo altre informazioni oggetto di attività di revisione legale dei
conti dalla Società di Revisione.
20.3.3
Data delle informazioni finanziarie più recenti
Le ultime informazioni finanziarie incluse nel presente Prospetto Informativo e sottoposte a revisione contabile limitata
da Deloitte & Touche S.p.A. sono quelle relative alla relazione semestrale al 30 giugno 2013 della Banca.
20.4
Politica dei dividendi
Alla Data del Prospetto Informativo non sono state approvate politiche in merito alla distribuzione di dividendi futuri.
A norma dell’art. 50 dello Statuto l’utile netto risultante dal bilancio è ripartito come segue:
a)
una quota non inferiore al settanta per cento alla formazione o all’incremento della riserva legale;
b)
una quota ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, nella misura e con le
modalità previste dalla legge;
gli utili eventualmente residui potranno essere:
c)
destinati alla rivalutazione delle azioni, secondo le previsioni di legge;
d)
assegnati ad altre riserve o fondi;
e)
distribuiti ai soci, purché in misura non superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato
di due punti e mezzo, rispetto al capitale effettivamente versato:
f)
attribuiti ai soci a titolo di ristorno, in base alle disposizioni contenute nell’art. 51 dello Statuto.
Nella tabella che segue sono indicati i dividendi distribuiti negli anni 2013, 2012 e 2011 a fronte degli utili conseguiti
rispettivamente negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010.
2012
2011
2010
Numero azioni
980.524
969.721
975.898
Dividendo unitario
0,64
0,52
0,37
Dividendo complessivo
630.444
504.999
365.606
Percentuale sull’utile netto
7,41%
7,27%
15,41%
(Valori in Euro)
20.5
Procedimenti giudiziari e arbitrali
La Banca è parte in procedimenti giudiziari passivi riconducibili all’ordinario svolgimento della propria attività. Non vi
sono alla data del Prospetto Informativo procedimenti giudiziali, arbitrali o amministrativi pendenti o minacciati cui
possano conseguire, a giudizio dell’Emittente, ripercussioni rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria della Banca.
Le tipologie di contenzioso passivo che vedono interessata la Banca, comunque contenute per numero ed importo,
riguardano controversie in materia di attività di intermediazione su strumenti finanziari, in materia di revocatoria
fallimentare o relative a contestazioni in materia di liquidazione di interessi passivi.
Nel corso dell’anno 2012 la Banca ha ricevuto n. 64 reclami riguardanti le operazioni ed i servizi bancari e finanziari,
mentre dal 1/01/2013 al 30/06/2013 sono pervenuti n. 15 reclami.
I reclami presentati hanno riguardato tipologie diverse di prodotti e servizi e le casistiche più frequenti sono riferibili ai
servizi di incasso e pagamento, ai conti correnti, ai depositi a risparmio e alle aperture di credito.
245
Per quanto riguarda invece il comparto finanza, nel corso del 2012 sono state gestite n. 4 pratiche di reclamo, la
maggioranza delle quali relativi alla custodia e all’intermediazione mobiliare al di fuori del risparmio gestito.
Il contenzioso in essere ed i reclami pervenuti alla Banca sono oggetto di continuo monitoraggio. Ove risulti probabile
che la Banca possa essere obbligata a risarcire danni o a restituire somme, si procede allo stanziamento di congrui
accantonamenti al fondo rischi ed oneri.
Il fondo per controversie legali al 31 dicembre 2012 ammonta a Euro 9mila ed è relativo a cause passive riferite a
servizi di investimento in strumenti finanziari.
Il fondo controversie legali al 30 giugno 2013 ammonta a Euro 550mila ed è relativo a cause passive riferite a servizi di
investimento in strumenti finanziari per Euro 256mila e a contenzioso su impegni contrattuali relativi alla fornitura di
beni e servizi commerciali. La variazione in aumento rispetto al 31 dicembre 2012 è ascrivibile alle cause passive della
incorporata BCC Creta.
Per informazioni sui fondi rischi e oneri si rinvia ai bilanci d’esercizio della Banca a disposizione del pubblico nei
luoghi indicati nella Sezione I, Capitolo XXIV.
20.6
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente
Successivamente al 30 giugno 2013, non si sono verificati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o
commerciale dell’Emittente.
246
21.
21.1
21.1.1
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Capitale sociale
Ammontare del capitale sociale emesso
Il capitale sociale di BCC Centropadana in quanto società cooperativa, è variabile. Alla data del 30 giugno 2013 il
capitale sociale, sottoscritto ed interamente versato, era pari ad Euro 29.956.542 ed era suddiviso in n. 1.160.206 azioni
ordinarie del valore nominale di Euro 25,82 ciascuna.
21.1.2
Azioni non rappresentative del capitale
Alla Data del Prospetto Informativo, non sussistono azioni non rappresentative del capitale della Banca.
21.1.3
Azioni proprie
Alla Data del Prospetto Informativo, l’Emittente non è titolare di azioni proprie.
21.1.4
Importo delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant
La Banca non ha in corso prestiti obbligazionari convertibili, scambiabili o cum warrant.
21.1.5 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto sul capitale deliberato, ma non emesso o di un impegno
all’aumento di capitale
Alla Data del Prospetto Informativo non sussistono diritti e/o obblighi di acquisto su capitale deliberato, ma non
emesso, della Banca né impegni per aumenti di capitale sociale, né sono state conferite deleghe agli amministratori
attributive del potere di deliberare aumenti di capitale.
Per informazioni sulla delibera in virtù della quale le Azioni oggetto della presente Offerta saranno emesse si veda la
Sezione Seconda, Capitolo IV, Paragrafo 4.6.
21.1.6 Informazioni riguardanti il capitale di eventuali membri del gruppo offerto in opzione o che è stato
deciso di offrire condizionatamente o incondizionatamente in opzione, descrizione delle opzioni e indicazione
delle persone alle quali si riferiscono
Non applicabile all’Emittente in quanto lo stesso non appartiene ad alcun gruppo.
21.1.7
Evoluzione del capitale azionario dell’Emittente negli ultimi tre esercizi
Nel corso del triennio 2010-2012 e fino alla Data del Prospetto Informativo non sono intervenute modifiche al capitale
sociale della Banca ad eccezione di quanto qui seguito esposto.
Alla data del 31 dicembre 2010 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 25.197.687,00 ed era
costituito da n.975.898 azioni da nominali Euro 25,82.
Alla data del 31 dicembre 2011 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 25.038.196,00 ed era
costituito da n.969.721 azioni da nominali Euro 25,82.
Alla data del 31 dicembre 2012 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 25.317.130,00 ed era
costituito da n.980.524 azioni da nominali Euro 25,82.
Alla data del 30 giugno 2013 il capitale sociale sottoscritto e versato ammontava ad Euro 29.956.542,00 ed era
costituito da n.1.160.206 azioni da nominali Euro 25,82.
L’incremento netto dell’esercizio 2010 è dovuto all’entrata di n. 1.065 soci a fronte di n. 360 soci usciti.
La diminuzione del capitale sociale della Banca nell’anno 2011 risente della normale attività di recesso dei soci aventi
diritto. In aggiunta si segnala che nello stesso esercizio è stata compiuta la revisione periodica di verifica del possesso
dei requisiti per effetto della quale sono stati esclusi n. 47 soci (non più in possesso dei requisiti) per un totale di Euro
116.809,68 di capitale.
Per quanto riguarda l’esercizio 2012, l’incremento del capitale è dovuto all’attività di sviluppo nei confronti della
clientela (n. 860 nuovi soci a fronte di n. 409 soci usciti).
Nel corso del primo semestre del 2013 è continuata l’attività di sviluppo; inoltre, a seguito dell’efficacia della Fusione avvenuta in data 1 giugno 2013 - sono entrati a far parte della compagine sociale i n. 2705 soci di BCC Creta
apportando un incremento del capitale sociale di Euro 3.534.827,96.
247
21.2
21.2.1
Atto costitutivo e Statuto
Oggetto sociale
Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto la Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue
varie forme. Essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e
finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo
sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. La Società svolge le proprie attività anche
nei confronti di terzi non soci. La Società può emettere obbligazioni e altri strumenti finanziari conformemente alle
vigenti disposizioni normative. La Società, con le autorizzazioni di legge, può svolgere l’attività di negoziazione di
strumenti finanziari per conto terzi, a condizione che il committente anticipi il prezzo, in caso di acquisto, o consegni
preventivamente i titoli, in caso di vendita.
Nell’esercizio dell’attività in cambi e nell’utilizzo di contratti a termine e di altri prodotti derivati, la Società non
assumerà posizioni speculative e conterrà la propria posizione netta complessiva in cambi entro i limiti fissati
dall’Autorità di Vigilanza. Essa potrà inoltre offrire alla clientela contratti a termine, su titoli e valute, e altri prodotti
derivati se realizzano una copertura dei rischi derivanti da altre operazioni. In ogni caso la Società non potrà remunerare
gli strumenti finanziari riservati in sottoscrizione ai soci in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo
previsto per i dividendi. La Società potrà assumere partecipazioni nei limiti determinati dall’Autorità di Vigilanza.
21.2.2 Disposizioni dello Statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di direzione e di
vigilanza
Consiglio di Amministrazione
Ai sensi dell’art. 32 dello Statuto, il consiglio di amministrazione è composto da 7 (sette) a 13 (tredici) amministratori
eletti dall’Assemblea fra i soci, previa determinazione del loro numero.
Non possono essere nominati, e se eletti decadono:
a)
gli interdetti, gli inabilitati, i falliti, coloro che siano stati condannati ad una pena che importa l’interdizione,
anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi;
b)
coloro che non siano in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza determinati ai sensi
dell’art. 26 del D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385;
c)
i parenti, coniugi o affini con altri amministratori o dipendenti della Società, fino al secondo grado incluso;
d)
i dipendenti della Società e coloro che lo sono stati, per i 3 (tre) anni successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro;
e)
coloro che sono legati alla Società da un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione, i componenti di
organi amministrativi o di controllo di altre banche o di società finanziarie o assicurative operanti nella zona di
competenza territoriale della Società. Detta causa di ineleggibilità e decadenza non opera nei confronti dei
soggetti che si trovano nelle situazioni sovra descritte in società finanziarie di partecipazione, in società
finanziarie di sviluppo regionale, in enti anche di natura societaria della categoria, in società partecipate, anche
indirettamente, dalla Società, in consorzi o in cooperative di garanzia;
f)
coloro che ricoprono, o che hanno ricoperto nei 6 (sei) mesi precedenti, la carica di consigliere comunale in
Comuni il cui numero di abitanti è superiore a 10.000, di consigliere provinciale o regionale, di assessore o di
sindaco in Comuni il cui numero di abitanti è superiore a 3.000, di presidente di provincia o di regione, di
componente delle relative giunte, o coloro che ricoprono la carica di membro del Parlamento, nazionale o
Europeo, o del Governo italiano, o della Commissione Europea; tali cause di ineleggibilità e decadenza
operano con riferimento alle cariche ricoperte in istituzioni il cui ambito territoriale comprenda la zona di
competenza della Società;
g)
coloro che, nei due esercizi precedenti l’adozione dei relativi provvedimenti, hanno svolto funzioni di
amministrazione, direzione o controllo nella Società, qualora essa sia stata sottoposta alle procedure di crisi di
cui al Titolo IV, art. 70 ss., del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385. Detta causa di ineleggibilità e decadenza ha
efficacia per 5 (cinque) anni dall’adozione dei relativi provvedimenti.
La non ricorrenza delle cause di ineleggibilità e decadenza di cui alle lettere c), d) e f) del comma precedente costituisce
requisito di indipendenza degli amministratori.
Ai sensi dell’art. 33 dello Statuto, gli amministratori durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili e scadono alla data
dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica.
248
Ai sensi dell’art. 34 dello Statuto, se nel corso dell’esercizio vengono a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più
amministratori, ma non la maggioranza del consiglio, quelli in carica provvedono, con l’approvazione del collegio
sindacale, alla loro sostituzione.
Gli amministratori nominati ai sensi del comma precedente restano in carica fino alla successiva Assemblea; coloro che
sono nominati successivamente dall’Assemblea assumono l’anzianità del mandato degli amministratori che hanno
sostituito.
Ai sensi dell’art. 35 dello Statuto, il consiglio di amministrazione è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria
amministrazione della Società, tranne quelli riservati per legge all’Assemblea dei soci.
Oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, sono riservate alla esclusiva competenza del consiglio di
amministrazione le decisioni concernenti:
a)
l’ammissione, l’esclusione e il recesso dei soci;
b)
le decisioni che incidono sui rapporti mutualistici con i soci;
c)
la determinazione degli indirizzi generali di gestione e dell’assetto generale dell’organizzazione della Società;
d)
l’approvazione degli orientamenti strategici, dei piani industriali e finanziari e delle politiche di gestione del
rischio;
e)
la nomina e le attribuzioni del direttore e dei componenti la direzione;
f)
l’approvazione e le modifiche di regolamenti interni;
g)
l’istituzione, il trasferimento e la soppressione di succursali e la proposta all’Assemblea della istituzione o
soppressione di Sedi Distaccate;
h)
la costituzione di speciali Comitati con funzioni consultive, istruttorie e proositive, composti di propri membri;
i)
l’assunzione e la cessione di partecipazioni;
j)
l’acquisto, la costruzione e l’alienazione di immobili;
k)
la promozione di azioni giudiziarie ed amministrative di ogni ordine e grado di giurisdizione, fatta eccezione
per quelle relative al recupero dei crediti;
l)
le iniziative per lo sviluppo delle condizioni morali e culturali dei soci nonché per la promozione della
cooperazione e per l’educazione al risparmio e alla previdenza;
m)
la nomina, sentito il collegio sindacale, dei responsabili delle funzioni di controllo sulla gestione dei rischi, di
revisione interna e di conformità;
n)
la costituzione del comitato di controllo sulla responsabilità amministrativa della Società, disciplinato ai sensi
del D.Lgs. 231/01, laddove sia stato adottato il relativo modello.
E’ inoltre attribuita al consiglio di amministrazione la competenza alle deliberazioni che apportino modificazioni dello
statuto di mero adeguamento a disposizioni normative e che siano in conformità allo statuto tipo della categoria
riconosciuto dalla Banca d’Italia.
Il consiglio di amministrazione, nel rispetto delle disposizioni di legge e di statuto, può delegare proprie attribuzioni ad
un Comitato Esecutivo, determinando in modo chiaro e analitico i limiti quantitativi e di valore della delega.
In materia di erogazione del credito, poteri deliberativi possono essere delegati al Comitato Esecutivo nonché, per
importi limitati, al Direttore, al o ai vice direttori, o in mancanza di nomina di questi, a chi lo sostituisce, al comitato
crediti centrale, ai responsabili di area e/o settori territoriali, se nominati, ai poli, ove istituiti, al personale direttivo della
sede preposto al settore fidi e ai preposti alle succursali e alle Sedi Distaccate, entro limiti di importo graduati.
In caso di impossibilità di funzionamento del comitato o di impedimento dei predetti soggetti delegati e di particolare
urgenza, il presidente può rivestire compiti di supplenza, fermo restando il potere di proposta del direttore.
Fermo restando il rispetto delle forme di legge, non possono essere stipulati contratti di appalto di opere o contratti per
prestazioni di servizi o per fornitura di beni di natura continuativa o comunque pluriennale con gli amministratori o con
persone ad essi legate dai rapporti specificati nell’art. 32, secondo comma, lettera c), o con società alle quali gli stessi, o
le persone di cui all’art. 32, secondo comma, lettera c), partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore
al 25% del capitale sociale o nelle quali rivestano la carica di amministratori, qualora detti contratti comportino un
onere complessivo per la Società superiore a Euro 100.000,00 su base annua. Il limite suddetto, in tutte le sue forme, si
applica anche rispetto a colui che rivesta la carica di direttore. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano
con riferimento ai contratti stipulati con gli enti, anche di natura societaria, della categoria.
249
Il consiglio di amministrazione può conferire a singoli amministratori o a dipendenti della Società poteri per il
compimento di determinati atti o categorie di atti.
Delle decisioni assunte dai titolari di deleghe dovrà essere data notizia al consiglio di amministrazione nella sua prima
riunione.
Presidente del consiglio di amministrazione
Ai sensi dell’art. 40 dello Statuto, il Presidente del consiglio di amministrazione promuove l’effettivo funzionamento
del governo societario, garantendo l’equilibrio di poteri tra gli organi deliberanti della Società, con particolare
riferimento ai poteri delegati. Egli presiede l’Assemblea dei soci, convoca e presiede il consiglio di amministrazione e
provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all’ordine del giorno vengano fornite ai componenti del
consiglio.
Al Presidente del consiglio di amministrazione spetta la rappresentanza legale della Società di fronte ai terzi e in
giudizio, nonché l’uso della firma sociale.
Nell’ambito dei poteri di rappresentanza, il Presidente consente ed autorizza la cancellazione di privilegi, di ipoteche e
le surrogazioni e postergazioni, le annotazioni di inefficacia delle trascrizioni e la restituzione di pegni o cauzioni
costituenti garanzia sussidiaria di operazioni di credito o di mutui ipotecari stipulati dalla Società quando il credito sia
integralmente estinto.
In caso di assenza o di impedimento, il Presidente è sostituito nelle sue funzioni dal vice Presidente, e in caso di più
vice Presidenti prioritariamente da quello vicario; in caso di assenza o impedimento anche di questi, le funzioni sono
svolte dal consigliere designato dal consiglio di amministrazione. Di fronte ai terzi, la firma di chi sostituisce il
presidente fa prova dell’assenza o impedimento di quest’ultimo.
Comitato Esecutivo
Ai sensi dell’art. 41 dello Statuto, è stato costituito il Comitato Esecutivo. Il Comitato Esecutivo è composto da 3 (tre) a
5 (cinque) componenti del consiglio di amministrazione, nominati dallo stesso consiglio.
Il Comitato sceglie tra i suoi membri il Presidente ed il Vice Presidente, se questi non sono nominati dal consiglio. Il
Direttore ha, di norma, il potere di proposta in seno al comitato.
Le riunioni sono convocate con le modalità di cui all’art. 36, secondo comma e sono valide con la presenza della
maggioranza dei componenti; le votazioni sono prese a maggioranza dei presenti e con l’espressione di almeno due voti
favorevoli.
Delle adunanze e delle deliberazioni del Comitato Esecutivo deve essere redatto verbale, in conformità a quanto
previsto dall’art. 38. Alle riunioni del comitato assistono i sindaci.
Fermo restando quanto previsto dall’ultimo comma dell’art. 35, il Comitato Esecutivo riferisce al consiglio di
amministrazione e al collegio sindacale, almeno ogni 6 (sei) mesi, sul generale andamento della gestione e sulla sua
prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche.
Collegio Sindacale
L’Assemblea Ordinaria nomina tre sindaci effettivi, designandone il Presidente e 2 (due) sindaci supplenti.
I sindaci restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio
relativo al terzo esercizio della loro carica; l’Assemblea ne fissa il compenso annuale valevole per l’intera durata del
loro ufficio, in aggiunta al rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’esercizio delle funzioni.
Non può essere nominato Presidente, salvo che nel caso di ricambio totale del collegio sindacale, il sindaco effettivo
che non abbia svolto per almeno un mandato le funzioni di sindaco effettivo di una banca.
I sindaci sono rieleggibili, con i limiti di seguito specificati. Non è nominabile o rieleggibile alla rispettiva carica colui
che abbia ricoperto la carica di Presidente del collegio sindacale per 3 (tre) mandati consecutivi o di componente
effettivo del collegio sindacale della Società per 3 (tre) andati consecutivi. Agli effetti del computo del numero dei
mandati le cariche di Presidente e di componente effettivo del collegio sindacale non si cumulano. In ogni caso non è
possibile essere rieletti quando si sono raggiunti sei mandati consecutivi come sindaco effettivo o Presidente del
collegio.
Non possono essere eletti alla carica di Sindaco e, se eletti, decadono dall’ufficio:
a)
gli interdetti, gli inabilitati, i falliti, coloro che sono stati condannati ad una pena che importa l’interdizione
anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi;
250
b)
il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori della società, gli amministratori, il
coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori delle società da questa controllate, delle
società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;
c)
coloro che sono legati alla Società o alle società da questa controllate o alle società che la controllano o a
quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di
prestazione d’opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano
l’indipendenza;
d)
coloro che non siano in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza determinati ai
sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385;
e)
i parenti, il coniuge, o gli affini fino al quarto grado con dipendenti della Società e l’amministratore o il
sindaco in altra banca o società finanziaria operante nella zona di competenza della Società, salvo che si tratti
di società finanziarie di partecipazione, di enti anche di natura societaria della categoria, di società partecipate,
di consorzi o di cooperative di garanzia.
f)
coloro che, nei due esercizi precedenti l’adozione dei relativi provvedimenti, hanno svolto funzioni di
amministrazione, direzione o controllo nella Società, qualora essa sia stata sottoposta alle procedure di crisi di
cui al Titolo IV, art. 70 ss., del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385. Detta causa di ineleggibilità ha efficacia per 5
(cinque) anni dall’adozione dei relativi provvedimenti;
g)
coloro che abbiano ricoperto la carica di amministratore nel mandato precedente o di direttore nei 3 (tre) anni
precedenti.
Non possono essere stipulati contratti di appalto di opere o contratti per prestazioni di servizi o per fornitura di beni di
natura continuativa o comunque pluriennale con i componenti del collegio sindacale, o con società alle quali gli stessi
partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore al 25% del capitale sociale o nelle quali rivestano la
carica di amministratori. Il divieto suddetto si applica anche rispetto al coniuge, nonché ai parenti e agli affini entro il
secondo grado dei sindaci. Tale divieto non si applica con riferimento ai contratti stipulati con gli enti, anche di natura
societaria, della categoria.
I sindaci non possono assumere cariche in organi diversi da quelli di controllo presso altre società del gruppo bancario
cui la Banca appartiene, nonché presso società nelle quali la Banca stessa detenga, anche indirettamente, una
partecipazione strategica ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza.
Se viene a mancare il Presidente del collegio sindacale, le funzioni di Presidente sono assunte dal più anziano di età tra i
sindaci effettivi rimasti in carica.
Ai sensi dell’art. 43 dello Statuto, il collegio sindacale vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei
principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e
contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento.
Può chiedere agli Amministratori notizie sull’andamento delle operazioni sociali o su determinati affari e procedere, in
qualsiasi momento, ad atti di ispezione e di controllo. Si avvale dei flussi informativi provenienti dalle funzioni e
strutture di controllo interne. Il collegio adempie agli obblighi di cui all’art. 52 del D.Lgs. 385/93. Il collegio segnala al
consiglio di amministrazione le carenze e le irregolarità riscontrate, richiede l’adozione di idonee misure correttive e ne
verifica nel tempo l’efficacia.
Il collegio viene sentito in merito alle decisioni riguardanti la nomina dei responsabili delle funzioni di controllo interno
e la definizione degli elementi essenziali dell’architettura complessiva del sistema dei controlli. I verbali ed atti del
collegio sindacale debbono essere firmati da tutti gli intervenuti.
Il collegio sindacale può avvalersi della collaborazione dell’Area Controlli interna e/o della Federazione Lombarda
delle Banche di Credito Cooperativo e/o Federcasse.
Società di Revisione
Ai sensi dell’art. 44 dello Statuto, la revisione legale dei conti sulla Società è esercitato da un revisore contabile o da
una società di revisione iscritti nel Registro istituito presso il Ministero di Giustizia, nominati dall’Assemblea.
Il collegio sindacale valuta l’adeguatezza e la funzionalità dell’assetto contabile, ivi compresi i relativi sistemi
informativi, al fine di assicurare una corretta rappresentazione dei fatti aziendali.
Al revisore esterno si estendono gli obblighi di cui all’articolo 52 del D.Lgs. 385/93.
21.2.3
Diritti, privilegi e restrizioni connessi alle azioni esistenti
Tutte le azioni emesse dall’Emittente sono azioni ordinarie, hanno le stesse caratteristiche ed attribuiscono gli stessi
diritti di quelle già in circolazione.
251
Le azioni sono nominative ed indivisibili ed attribuiscono ai titolari tutti i diritti ordinariamente previsti dalle norme di
legge e di Statuto. E’ consentito il trasferimento nelle forme di legge.
A norma di Statuto l’utile netto risultante dal bilancio è ripartito come segue:
a)
una quota non inferiore al settanta per cento alla formazione o all’incremento della riserva legale;
b)
una quota ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, nella misura e con le
modalità previste dalla legge.
Gli utili eventualmente residui potranno essere:
a)
destinati alla rivalutazione delle azioni, secondo le previsioni di legge;
b)
assegnati ad altre riserve o fondi;
c)
distribuiti ai soci, purché in misura non superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato
di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;
d)
attribuiti ai soci a titolo di eventuale ristorno, in base alle disposizioni contenute nell’art. 51 dello Statuto. La
quota di utili eventualmente ancora residua è destinata a fini di beneficenza o mutualità.
Ai sensi dell’art. 9 dello Statuto, i soci che sono stati ammessi nella Società ed iscritti nel libro soci, esercitano i diritti
sociali e patrimoniali e:
a)
intervengono in Assemblea ed esercitano il diritto di voto, secondo quanto stabilito dall’art. 25;
b)
partecipano al dividendo deliberato dall’Assemblea a partire dal mese successivo a quello di acquisto della
qualità di socio e nel caso di sottoscrizione di nuove azioni a quello successivo al pagamento delle azioni
stesse;
c)
hanno diritto di usufruire dei servizi e dei vantaggi offerti dalla Banca ai propri soci nei modi e nei limiti fissati
dai regolamenti e dalle deliberazioni sociali.
I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui divengono esigibili restano devoluti alla Banca ed
imputati alla riserva legale.
I soci hanno l’obbligo di osservare lo statuto, i regolamenti e le deliberazioni degli organi sociali e di collaborare al
buon andamento della Banca, operando in modo significativo, partecipando all’Assemblea e favorendo in ogni modo gli
interessi sociali.
Per una compiuta descrizione dei diritti connessi alle Azioni si veda la Sezione II, Capitolo IV, Paragrafo 4.5.
21.2.4
Disciplina statutaria della modifica dei diritti dei possessori delle azioni
Nello Statuto non esistono disposizioni che prevedano condizioni particolari per la modifica dei diritti degli azionisti
diverse da quelle previste dalla legge.
21.2.5
Modalità di convocazione delle assemblee
L’Assemblea è Ordinaria e Straordinaria.
Spetta all’Assemblea Ordinaria:
a)
eleggere le cariche sociali;
b)
approvare il bilancio annuale e la destinazione degli utili;
c)
stabilire i compensi spettanti agli organi dalla stessa nominati;
d)
approvare le politiche di remunerazione a favore degli amministratori, di dipendenti o di collaboratori non
legati alla Società da rapporti di lavoro subordinato, tenendo conto delle linee di indirizzo formulate dalla
Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo cui la Società aderisce;
e)
deliberare sugli altri oggetti attribuiti dalla legge alla competenza dell’Assemblea;
f)
deliberare sulla responsabilità degli amministratori e dei sindaci;
g)
approvare l’eventuale regolamento dei lavori assembleari.
Sono riservate all’Assemblea Straordinaria le deliberazioni sulle modificazioni dello statuto e sullo scioglimento della
Società, nonché la nomina dei liquidatori e la determinazione dei relativi poteri. L’Assemblea regolarmente costituita
rappresenta l’universalità dei soci, e le sue deliberazioni obbligano i soci ancorché non intervenuti o dissenzienti.
252
Convocazione dell’Assemblea.
Ai sensi dell’art. 24 dello Statuto, l’Assemblea dei soci è convocata dal consiglio di amministrazione presso la sede
della Banca o in altro luogo indicato, purché in territorio italiano, mediante avviso di convocazione contenente
l’indicazione degli argomenti da trattare, del luogo, del giorno e dell’ora dell’adunanza, da pubblicare almeno 15
(quindici) giorni prima di quello fissato per l’Assemblea nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
In alternativa alla pubblicazione dell’avviso di convocazione, stabilita nel comma precedente, il consiglio di
amministrazione può disporre l’invio ai soci dell’avviso di convocazione con mezzi che ne garantiscano la prova
dell’avvenuto ricevimento, almeno 15 (quindici) giorni prima di quello fissato per l’assemblea.
Il consiglio di amministrazione può comunque disporre che detto avviso sia affisso in modo visibile nella sede sociale,
nelle succursali e nelle Sedi Distaccate della Banca o inviato o recapitato ai soci.
L’Assemblea può essere indetta in seconda convocazione con lo stesso avviso, non oltre 30 (trenta) giorni dopo quello
fissato per la prima convocazione.
Il consiglio di amministrazione deve inoltre convocare l’Assemblea entro 30 (trenta) giorni da quando ne è fatta
richiesta dal collegio sindacale o domanda da almeno un decimo dei soci. La domanda deve essere sottoscritta da tutti i
soci richiedenti, con firma autenticata con le modalità di cui al terzo comma dell’art. 25 dello Statuto, ed indicare gli
argomenti da trattarsi.
Diritto di intervento e di rappresentanza in Assemblea.
Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto, possono intervenire all’Assemblea e hanno diritto di voto i soci iscritti nel libro soci
da almeno 90 (novanta) giorni. Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni a lui intestate. Il socio può
farsi rappresentare da altro socio persona fisica che non sia amministratore, sindaco o dipendente della Banca, mediante
delega scritta, contenente il nome del rappresentante e nella quale la firma del delegante sia autenticata dal presidente
della Banca o da un notaio. La firma dei deleganti potrà altresì essere autenticata da consiglieri o dipendenti della
società a ciò espressamente autorizzati dal consiglio di amministrazione. Ogni socio non può ricevere più di una delega
in caso di Assemblea Ordinaria e non più di tre deleghe in caso di Assemblea Straordinaria.
All’Assemblea può intervenire e prendere la parola, senza diritto di voto, un rappresentante della Federazione
Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo cui la Banca aderisce ed un rappresentante della Federcasse.
All’Assemblea potranno anche intervenire e prendere la parola, senza diritto di voto, rappresentanti dei Fondi di
Garanzia cui la Banca aderisce, nei casi e secondo le modalità previsti nello statuto dei Fondi medesimi.
Presidenza dell’Assemblea.
Ai sensi dell’art. 26 dello Statuto, l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria è presieduta dal Presidente del consiglio
di amministrazione e, in caso di sua assenza o impedimento, da chi lo sostituisce, ai sensi dell’art. 40 e, in caso di
impedimento anche di questi, da un consigliere a ciò delegato dal consiglio ovvero, in mancanza anche di questi, da
persona designata dall’Assemblea medesima.
Il Presidente ha pieni poteri per la direzione dell’Assemblea e, in particolare, per l’accertamento della regolarità delle
deleghe, del diritto degli intervenuti a partecipare all’Assemblea; per constatare se questa si sia regolarmente costituita
ed in un numero valido per deliberare; per dirigere e regolare la discussione nonché per accertare i risultati delle
votazioni. Nella conduzione dell’Assemblea il Presidente ha diritto di farsi assistere da persona, anche non socio,
designata dal consiglio di amministrazione, in relazione alla materia oggetto della trattazione.
L’Assemblea, su proposta del Presidente, nomina fra i soci due o più scrutatori e un segretario, anche non socio, salvo
che nel caso delle assemblee straordinarie, o quando il presidente lo reputi opportuno, in cui la funzione di segretario è
assunta da un notaio.
Costituzione dell’Assemblea
Ai sensi dell’art. 27 dello Statuto, l’Assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, è validamente costituita in prima
convocazione con l’intervento in proprio e per rappresentanza di almeno un terzo dei soci aventi diritto al voto e, in
seconda convocazione, qualunque sia il numero dei soci intervenuti, se ordinaria, e con l’intervento di almeno un
decimo dei soci, se Straordinaria.
Maggioranze assembleari
Ai sensi dell’art. 28 dello Statuto, l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria, sia in prima che in seconda convocazione,
delibera a maggioranza dei voti espressi.
La nomina delle cariche sociali avviene a maggioranza relativa; le modalità di candidatura e le modalità di espressione
del voto sono disciplinate in un apposito regolamento approvato dall’Assemblea ordinaria su proposta del consiglio di
amministrazione. A parità di voti si intende eletto il più anziano di età.
253
Le votazioni in Assemblea hanno luogo in modo palese e normalmente per alzata di mano; per la nomina delle cariche
sociali si procede a scrutinio segreto, salvo che l’Assemblea, su proposta del Presidente, deliberi, con la maggioranza
dei due terzi dei voti espressi, di procedere con voto palese.
21.2.6 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o
impedire una modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente
Lo Statuto dell’Emittente non contiene disposizioni che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o impedire una
modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente.
21.2.7 Descrizione di eventuali disposizioni statutarie che disciplinano la soglia di possesso al di sopra della
quale vige l’obbligo di comunicazione al pubblico della quota di azioni posseduta
Lo Statuto non contiene disposizioni che disciplinano la soglia di possesso al di sopra della quale vige l’obbligo di
comunicazione al pubblico della quota di azioni posseduta.
21.2.8 Condizioni previste dall’atto costitutivo e dallo Statuto per la modifica del capitale, nel caso che tali
condizioni siano più restrittive delle condizioni previste per legge
Né lo Statuto né l’atto costitutivo dell’Emittente prevedono condizioni più restrittive delle disposizioni di legge in
merito alla modifica del capitale sociale.
21.2.9
Ammissione a Socio
Ai sensi dell’art. 6 dello Statuto possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche, le società di ogni tipo
regolarmente costituite, i consorzi, gli enti e le associazioni, che risiedono o svolgono la loro attività in via continuativa
nella zona di competenza territoriale della Banca. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si tiene conto
dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative.
É fatto obbligo al socio di comunicare ogni variazione che comporti il venir meno dei requisiti di cui ai commi
precedenti.
I soci diversi dalle persone fisiche devono designare per iscritto la persona fisica, scelta tra gli amministratori, designata
a rappresentarli; qualsiasi modificazione a detta designazione è inopponibile alla Banca, finché non sia stata ad essa
formalmente comunicata. I rappresentanti legali dei soci e quelli designati ai sensi del comma precedente esercitano
tutti i diritti sociali spettanti ai loro rappresentati, ma non sono eleggibili, in tale veste, alle cariche sociali.
Ai sensi dell’art. 7 dello Statuto non possono far parte della Banca i soggetti che:
a)
siano interdetti, inabilitati, falliti;
b)
non siano in possesso dei requisiti determinati ai sensi del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385;
c)
siano, a giudizio del consiglio di amministrazione, inadempienti verso la Società o abbiano costretto
quest’ultima ad atti giudiziari per l’adempimento di obbligazioni da essi assunte nei suoi confronti.
Ai sensi dell’art. 8 dello Statuto, per l’ammissione a socio, l’aspirante socio deve presentare al consiglio di
amministrazione una domanda scritta contenente, oltre al numero delle azioni richieste in sottoscrizione o acquistate, le
informazioni e dichiarazioni dovute ai sensi dello Statuto o richieste dalla Banca in via generale. Il consiglio di
amministrazione decide sulla richiesta di ammissione entro il termine di 90 (novanta) giorni dal suo ricevimento e
dispone la comunicazione della deliberazione all’interessato. In caso di accoglimento, unitamente alla comunicazione
della delibera, il consiglio provvede immediatamente ad informare l’interessato che dovrà effettuare il versamento
integrale dell’importo delle azioni sottoscritte e dell’eventuale sovrapprezzo nel termine perentorio di 60 (sessanta)
giorni dal ricevimento della delibera. Verificato l’avvenuto versamento degli importi dovuti, è disposta l’annotazione
della delibera nel libro dei soci, a far tempo dalla quale si acquista la qualità di socio.
Nessun socio può possedere Azioni per un valore nominale complessivo eccedente i limiti fissati dalla legge.
Gli amministratori nella relazione al bilancio illustrano le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo
all’ammissione di nuovi soci.
21.2.10 Recesso del Socio
Il socio ha diritto di recedere dalla Banca oltre che nei casi previsti dalla legge, qualora non abbia concorso alle
deliberazioni assembleari riguardanti la fusione con banche di diversa natura ai sensi dell’articolo 36 del D.Lgs. 1°
settembre 1993, n. 385, nonché nell’ipotesi in cui siano venuti meno i requisiti di cui all’art. 6 dello Statuto.
Il recesso non può essere parziale.
254
La relativa dichiarazione deve farsi per iscritto con lettera raccomandata diretta al consiglio di amministrazione che
dovrà esaminarla entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento e comunicarne gli esiti al socio.
Il scio può altresì richiedere, con le formalità di cui al comma precedente, di recedere dalla Banca, oltre che nel caso in
cui il consiglio di amministrazione non abbia autorizzato il trasferimento delle azioni da lui possedute ad altro soggetto
non socio, nel caso di dissenso dalle deliberazioni aventi ad oggetto la proroga della durata della Banca. Nei casi di cui
al comma precedente, il consiglio di amministrazione, sentito il collegio sindacale e tenuto conto della situazione
economica e patrimoniale della Società, deve deliberare entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della relativa
richiesta.
Il recesso produce effetto dal momento della comunicazione al socio del provvedimento di accoglimento. Con
riferimento ai rapporti mutualistici, il recesso ha effetto con la chiusura dell’esercizio in corso, se comunicato 3 (tre)
mesi prima, e, in caso contrario, con la chiusura dell’esercizio successivo. Nei casi previsti dal terzo comma il recesso
non può essere esercitato, e la relativa richiesta non ha comunque effetto, prima che il socio abbia adempiuto tutte le sue
obbligazioni verso la Banca.
21.2.11 Esclusione del Socio
Ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, il consiglio di amministrazione, previo accertamento delle circostanze che seguono,
pronuncia l’esclusione dei soci:
- che siano privi dei requisiti di cui all’art. 6, nonché quelli che vengano a trovarsi nelle condizioni di cui all’art. 7
lettera a) e b);
- nei cui confronti sia stata pronunciata, in primo grado, sentenza di condanna a seguito dell’esercizio dell’azione di
responsabilità nella loro qualità di amministratori, di sindaci o di direttori.
Il consiglio di amministrazione, con deliberazione presa a maggioranza dei suoi componenti, può altresì escludere dalla
Banca il socio che:
a)
in relazione a gravi inadempienze, abbia costretto la Banca ad assumere provvedimenti per l’adempimento
delle obbligazioni a qualunque titolo contratte con essa;
b)
sia stato interdetto dall’emissione di assegni bancari;
c)
abbia mostrato, nonostante specifico richiamo del consiglio di amministrazione, palese e ripetuto disinteresse
per l’attività della Banca, omettendo di operare in modo significativo con essa;
d)
abbia arrecato in qualsiasi modo danno alla Banca.
Nei casi diversi da quelli previsti dalla legge l’esclusione del socio è deliberata tenuto conto della situazione economica
e patrimoniale della Banca.
Il provvedimento di esclusione è comunicato al socio con lettera raccomandata ed è immediatamente esecutivo; il socio
può ricorrere, nel termine di 30 (trenta) giorni dalla comunicazione, al collegio dei probiviri. Resta convenzionalmente
esclusa la possibilità di sospensione del provvedimento impugnato. Contro l’esclusione il socio può proporre
opposizione al Tribunale.
255
22.
22.1
CONTRATTI IMPORTANTI
Accordi Quadro.
Oltre a quanto descritto nel presente Prospetto Informativo, non vi sono da segnalare contratti importanti, diversi da
quelli conclusi nel corso del normale svolgimento dell’attività, nei 2 (due) anni precedenti alla pubblicazione del
Prospetto Informativo, ad eccezione (i) dell’accordo quadro sottoscritto il 22 novembre 2013 tra Farnese (società a
capitale diffuso) e Carife, in amministrazione straordinaria, da una parte, e BCC Centropadana, dall’altra, avente ad
oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Banca Farnese costituito da n. 3 (tre) dipendenze di città situate a
Piacenza e n. 3 (tre) filiali di provincia di cui una a Rivergaro, una a Fiorenzuola e una a Rottofreno(il “Ramo di
Azienda Banca Farnese”) e (ii) dell’accordo quadro sottoscritto in pari data tra Carife e BCC Centropadana avente ad
oggetto l’acquisto del ramo d’azienda bancaria di Carife (il “Ramo di Azienda Carife” insieme con il Ramo di
Azienda Farnese, i “Rami di Azienda”) costituito dallo sportello di Carife di Milano (congiuntamente, gli “Accordi
Quadro”).
Gli Accordi Quadro prevedono altresì che, successivamente all’acquisto dei Rami di Azienda da parte di BCC
Centropadana, la cessione degli asset rimanenti di Banca Farnese a Carife e la cancellazione di Banca Farnese dall’Albo
delle Banche e la successiva messa in liquidazione di Banca Farnese.
Nello spirito e in linea con la normativa applicabile alle banche di credito cooperativo che prevede che l’attività delle
stesse debba essere indirizzata prevalentemente a favore dei propri soci e che gli stessi siano soggetti residenti ovvero
operanti nel territorio di competenza della banca medesima, gli Accordi Quadro prevedono inoltre che la liquidazione di
Banca Farnese sia attuata nei più brevi tempi tecnici possibili al fine di consentire agli azionisti di minoranza di Banca
Farnese di aderire, ove lo desiderino, all’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo.
***
Questi i principali termini e condizioni dell’operazione di compravendita dei Rami di Azienda così come disciplinati nei
predetti Accordi Quadro.
Compravendita del Ramo di Azienda Banca Farnese
(A)
Prezzo e aggiustamenti
Sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 è stato
determinato un prezzo provvisorio pari all’importo di Euro 16.533.503,00. Al riguardo, si segnala che non sono state
predisposte perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Banca Farnese.
Il prezzo provvisorio è il risultato della somma tra:
(i)
l’avviamento pari a complessivi Euro 12.293.554,00; e
(ii)
la differenza tra l’ammontare delle attività trasferite (senza tener conto dell’avviamento) e l’ammontare delle
passività trasferite pari a Euro 4.239.949,00 alla data del 30 giugno 2013.
L’importo dell’avviamento sopra indicato è composto:
(i)
da un ammontare fisso e non soggetto ad eventuale aggiustamento (in negativo o in positivo) pari a Euro
2.609.530,00; e
(ii)
da un ammontare pari ad Euro 9.684.024,00, soggetto invece ad aggiustamento, determinato in base a
coefficienti applicati sull’ammontare delle varie tipologie di raccolta diretta e raccolta indiretta in essere alla
data del 30 giugno 2013 e in particolare:
(a)
8% sull’ammontare della raccolta diretta composta da conti correnti e conto depositi, time deposit e
depositi di risparmio;
(b)
4% sull’ammontare della raccolta diretta composta da certificati di deposito e obbligazioni ed altre
forme tecniche;
(c)
1,5% sull’ammontare della raccolta diretta composta da pronti contro termine;
(d)
3% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta gestita”; e
(e)
1% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta amministrata”.
Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda Banca
Farnese e, quindi, BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal momento che si è ancora in
attesa, al fine di poter considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi Quadro (come meglio infra
precisato) e quindi di procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione
volontaria di Banca Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie
256
conseguenti al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si
segnala che l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29
marzo 2014.
Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014 BCC corrisponderà quindi il prezzo
provvisorio pari all’importo di Euro 16.533.503,00 a favore di Farnese per l’acquisto Ramo di Azienda Banca Farnese
contestualmente alla sottoscrizione del contratto definitivo di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e, la data
di esecuzione).
Il prezzo provvisorio sarà poi soggetto ad aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà
determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta alla data di efficacia della cessione
del Ramo di Azienda Banca Farnese (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC del Ramo di Azienda
Banca Farnese). L’aggiustamento opererà in aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta di Euro
407.361,00.
Qualora alla data di efficacia lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo sopra riportato di
Euro 4.239.949,00 dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza positiva o
negativa, al netto di una franchigia assoluta di Euro 1.072.327,00.
Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte del
prezzo provvisorio dalla stessa corrisposti a favore di Farnese nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione.
A BCC sarà invece corrisposto da parte di Carife e di Banca Farnese un contributo, per un importo complessivo pari a
Euro 250.000,00 (IVA inclusa), sulle spese di migrazione informatica.
Entro 60 giorni lavorativi dalla data di efficacia, Banca Farnese predisporrà la situazione patrimoniale del Ramo di
Azienda Banca Farnese alla data di efficacia e ciò ai fini dell’eventuale aggiustamento in funzione dell’avviamento
sulla raccolta e dell’eventuale sbilancio patrimoniale. Entro i successivi 30 giorni lavorativi, BCC verificherà tale
situazione patrimoniale e, se del caso, comunicherà le proprie contestazioni in merito. In caso di contestazione, le Parti
dovranno, nel termine di 30 giorni lavorativi dalla comunicazione della contestazione, cercare di addivenire a una
risoluzione e in mancanza, entro i successivi 10 giorni lavorativi, sottoporre la questione ad un arbitratore che, entro 30
giorni lavorativi dall’accettazione dell’incarico, dovrà comunicare le proprie determinazioni. Entro 5 giorni lavorativi
dalla determinazione dell’arbitratore o dal termine per comunicare le proprie contestazioni in assenza delle stesse, la
Parte tenuta al pagamento dovrà corrispondere l’eventuale aggiustamento del prezzo provvisorio e in caso di sbilancio
patrimoniale dovrà essere trasferito debito o credito interbancario nel rispetto di quanto sopra indicato.
Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi
per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla
raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della violazione delle
dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Banca Farnese alla data di efficacia e non
esposte nella predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data di efficacia ovvero (iii)
derivanti dalla violazione degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di
efficacia) ove non oggetto di indennizzo da parte di Carife.
(B)
Condizioni e tempistica
L’esecuzione dell’operazione di compravendita è, come sopra anticipato, subordinata all’avveramento, tra l’altro, delle
seguenti condizioni sospensive:
(i)
autorizzazione di Banca d’Italia alla compravendita del Ramo di Azienda Banca Farnese da parte di BCC e alla
liquidazione volontaria di Banca Farnese;
(ii)
delibera dell'assemblea straordinaria di Banca Farnese a favore della liquidazione di Banca Farnese, nonché
dell'operazione di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese a BCC e degli asset rimanenti di Banca
Farnese a Carife;
(iii)
consenso alla successione di BCC nei contratti di locazione degli sportelli oggetto della compravendita da parte
dei proprietari degli immobili;
(iv)
invio ad opera delle Parti della comunicazione richiesta dall'art. 47 della Legge n. 428/1990 (come modificata
dal D.Lgs. n. 18/2001) ed eventualmente dalle disposizioni dei contratti collettivi applicabili in relazione al
trasferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese nonché il decorso del termine ivi previsto o del maggior
termine previsto dai contratti collettivi applicabili ovvero raggiungimento di un accordo con le rappresentanze
sindacali e/o associazioni di categoria.
Qualora le condizioni della compravendita non si verificassero entro 150 (centocinquanta) giorni dal 22 novembre
2013, le disposizioni di cui all’accordo quadro in esame si intenderanno automaticamente risolte e prive di effetto
alcuno tra le Parti, salvo eventuali proroghe scritte tra le Parti.
257
(C)
Dichiarazioni e garanzie e obblighi di indennizzo di Carife
Sono previste dichiarazioni e garanzie di Carife usuali in questo genere di operazioni (tra le quali, la titolarità in capo a
Banca Farnese delle autorizzazioni necessarie per svolgere l’attività condotta dal Ramo di Azienda Banca Farnese, la
corretta redazione della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Banca Farnese alla data del 30 giugno 2013 in
applicazione delle metodologie in linea con quelle utilizzate per la redazione delle situazioni semestrali di Banca
Farnese dalle quali tale situazione di riferimento è stata estrapolata, la regolarità e correttezza degli adempimenti
richiesti dalla normativa fiscale applicabile, l’esistenza dei crediti oggetto di cessione, l’efficacia e la vincolatività dei
rapporti giuridici trasferiti) e obblighi di indennizzo di Carife, di durata fino al 31 marzo 2015 soggetti alle seguenti
limitazioni quantitative: (i) una de minimis di Euro 5.000,00 per evento; (ii) una franchigia assoluta di Euro 400.000,00
e (iii) un tetto massimo pari al 12,5% del prezzo definitivo di cessione. Si precisa che l’accordo quadro in oggetto non
contiene previsioni contrattuali di riacquisto del Ramo di Azienda Banca Farnese da parte di Banca Farnese e/ da parte
di Carife.
Compravendita del Ramo di Azienda Carife
(A)
Prezzo e aggiustamenti
Sulla base della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 è stato determinato
un prezzo provvisorio pari all’importo di Euro 6.502.807,00. Al riguardo, si segnala che non sono state predisposte
perizie redatte da soggetti terzi a supporto della valutazione del Ramo di Azienda Carife.
Il prezzo provvisorio è il risultato della somma tra:
(i)
l’avviamento pari a complessivi Euro 4.811.800,00; e
(ii)
la differenza tra l’ammontare delle attività trasferite (senza tener conto dell’avviamento) e l’ammontare delle
passività trasferite pari a Euro 1.691.007,00 alla data del 30 giugno 2013.
L’importo dell’avviamento sopra indicato è composto:
(i)
da un ammontare fisso e non soggetto ad eventuale aggiustamento (in negativo o in positivo) pari a Euro
2.609.530,00; e
(ii)
da un ammontare pari ad Euro 2.202.207,00, soggetto invece ad aggiustamento, determinato in base a
coefficienti applicati sull’ammontare delle varie tipologie di raccolta diretta e raccolta indiretta in essere alla
data del 30 giugno 2013 e in particolare:
(a)
8% sull’ammontare della raccolta diretta composta da conti correnti e conto depositi, time deposit e
depositi di risparmio;
(b)
4% sull’ammontare della raccolta diretta composta da certificati di deposito e obbligazioni ed altre
forme tecniche;
(c)
1,5% sull’ammontare della raccolta diretta composta da pronti contro termine;
(d)
3% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta gestita”; e
(e)
1% applicata sull’ammontare della raccolta indiretta relativa alla “raccolta amministrata”.
Alla Data del Prospetto Informativo, non è stata ancora perfezionata la compravendita del Ramo di Azienda e, quindi,
BCC non ha ancora pagato alcun corrispettivo per tale acquisto, dal momento che si è ancora in attesa, al fine di poter
considerare avverate tutte le condizioni sospensive di cui agli Accordi Quadro (come meglio infra precisato) e quindi di
procedere alla predetta compravendita, dell’autorizzazione di Banca d’Italia alla liquidazione volontaria di Banca
Farnese e dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci della Banca delle modifiche statutarie conseguenti al
trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese. A tal riguardo, si segnala che
l’Assemblea dei soci della Banca per deliberare le suddette modifiche è stata convocata per il giorno 29 marzo 2014.
Al verificarsi di tutte le condizioni sospensive, entro e non oltre il 9 maggio 2014 BCC corrisponderà quindi il prezzo
provvisorio pari all’importo di Euro 6.502.807,00 a favore di Carife per l’acquisto del Ramo di Azienda Carife,
contestualmente alla sottoscrizione del contratto definitivo di cessione del Ramo di Azienda Carife (i.e, la data di
esecuzione).
Il prezzo provvisorio sarà poi soggetto ad aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta che sarà
determinato sulla base della situazione della raccolta diretta e della raccolta indiretta alla data di efficacia della cessione
del Ramo di Azienda Carife (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC del Ramo di Azienda Carife).
L’aggiustamento opererà in aumento o in diminuzione al netto di una franchigia assoluta di Euro 92.639,00.
258
Qualora alla data di efficacia della cessione lo sbilancio patrimoniale sia superiore o inferiore rispetto all’importo sopra
riportato di Euro 1.691.007,00 dovrà essere trasferito debito o credito interbancario in misura pari alla differenza
positiva o negativa, al netto di una franchigia assoluta di Euro 427.673,00.
Si precisa che le parti non hanno previsto alcuna garanzia a favore di BCC per l’eventuale restituzione di parte del
prezzo provvisorio dalla stessa corrisposti a favore di Carife nel caso in cui l’aggiustamento fosse in diminuzione.
A BCC sarà invece corrisposto da parte di Carife e di Banca Farnese un contributo, per un importo complessivo pari a
Euro 250.000,00 (IVA inclusa), sulle spese di migrazione informatica.
Entro 60 giorni lavorativi dalla data di efficacia, Carife predisporrà la situazione patrimoniale del Ramo di Azienda
Carife alla data di efficacia e ciò ai fini dell’eventuale aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla raccolta e
dell’eventuale sbilancio patrimoniale. Entro i successivi 30 giorni lavorativi, BCC verificherà tale situazione
patrimoniale e, se del caso, comunicherà le proprie contestazioni in merito. In caso di contestazione, le Parti dovranno,
nel termine di 30 giorni lavorativi dalla comunicazione della contestazione, cercare di addivenire a una risoluzione e in
mancanza, entro i successivi 10 giorni lavorativi, sottoporre la questione ad un arbitratore che, entro 30 giorni lavorativi
dall’accettazione dell’incarico, dovrà comunicare le proprie determinazioni. Entro 5 giorni lavorativi dalla
determinazione dell’arbitratore o dal termine per comunicare le proprie contestazioni in assenza delle stesse, la Parte
tenuta al pagamento dovrà corrispondere l’eventuale aggiustamento del prezzo provvisorio e in caso di sbilancio
patrimoniale dovrà essere trasferito debito o credito interbancario nel rispetto di quanto sopra indicato.
Gli Accordi Quadro non contengono clausole che potrebbero avere effetti economico-patrimoniali finanziari negativi
per l’Emittente ad eccezione dell’eventuale esborso derivante dall’aggiustamento in funzione dell’avviamento sulla
raccolta e dello sbilancio e dalle passività (i) che dovessero derivare a BCC in conseguenza della violazione delle
dichiarazioni e garanzie di controparte, (ii) inerenti al Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia e non esposte nella
predetta situazione patrimoniale del Ramo di Azienda Carife alla data di efficacia ovvero (iii) derivanti dalla violazione
degli impegni previsti nel periodo interinale (dalla data del 22 novembre 2013 alla data di efficacia) ove non oggetto di
indennizzo da parte di Carife.
(B)
Condizioni e tempistica
L’esecuzione dell’operazione di compravendita, come sopra anticipato, è subordinata all’avveramento, tra l’altro, delle
seguenti condizioni sospensive:
(i)
autorizzazione di Banca d’Italia alla compravendita del Ramo di Azienda Carife da parte di BCC e alla
liquidazione volontaria di Banca Farnese;
(ii)
delibera dell'assemblea straordinaria di Banca Farnese a favore della liquidazione di Banca Farnese, nonché
dell'operazione di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese a BCC e degli asset rimanenti di Banca
Farnese a Carife;
(iii)
invio ad opera delle Parti della comunicazione richiesta dall'art. 47 della Legge n. 428/1990 (come modificata
dal D. Lgs. n. 18/2001) ed eventualmente dalle disposizioni dei contratti collettivi applicabili in relazione al
trasferimento del Ramo di Azienda Carife nonché il decorso del termine ivi previsto o del maggior termine
previsto dai contratti collettivi applicabili ovvero raggiungimento di un accordo con le rappresentanze sindacali
e/o associazioni di categoria.
Qualora le condizioni della compravendita non si verificassero entro 150 (centocinquanta) giorni dal 22 novembre
2013, le disposizioni di cui all’accordo quadro in esame si intenderanno automaticamente risolte e prive di effetto
alcuno tra le Parti, salvo eventuali proroghe scritte tra le Parti.
(C)
Dichiarazioni e garanzie e obblighi di indennizzo di Carife
Sono previste dichiarazioni e garanzie di Carife usuali in questo genere di operazioni (tra le quali, la titolarità in capo a
Carife delle autorizzazioni necessarie per svolgere l’attività condotta dal Ramo di Azienda Carife, la corretta redazione
della situazione di riferimento del Ramo di Azienda Carife alla data del 30 giugno 2013 in applicazione delle
metodologie in linea con quelle utilizzate per la redazione delle situazioni semestrali di Carife dalle quali tale situazione
di riferimento è stata estrapolata, la regolarità e correttezza degli adempimenti richiesti dalla normativa fiscale
applicabile, l’esistenza dei crediti oggetto di cessione, l’efficacia e la vincolatività dei rapporti giuridici trasferiti) e
obblighi di indennizzo di Carife, di durata fino al 31 marzo 2015 soggetti alle seguenti limitazioni quantitative: (i) una
de minimis di Euro 5.000,00 per evento; (ii) una franchigia assoluta di Euro 100.000,00 e (iii) un tetto massimo pari al
12,5% del prezzo definitivo di cessione. Si precisa che l’accordo quadro in oggetto non contiene previsioni contrattuali
di riacquisto del Ramo di Azienda Carife da parte di Carife.
***
259
Con riferimento alle condizioni sospensive per l’esecuzione della compravendita del Ramo di Azienda Banca Farnese e
del Ramo di Azienda Carife, si segnala che:
(i)
in data 16 dicembre 2013 l'assemblea straordinaria di Banca Farnese ha deliberato a favore della liquidazione
di Banca Farnese, nonché dell'operazione di cessione del Ramo di Azienda Banca Farnese a BCC e degli asset
rimanenti di Banca Farnese a Carife;
(ii)
in data 21 febbraio 2013 Banca d’Italia ha autorizzato l’operazione ai sensi e per gli effetti degli artt. 56 e 58
TUB ferma restando la necessaria delibera dell’Assemblea dei soci della Banca per approvare le conseguenti
modifiche statutarie;
(iii)
i proprietari degli immobili hanno espresso il proprio consenso alla successione di BCC nei contratti di
locazione degli sportelli oggetto della predetta compravendita; e
(iv)
le Parti, in data 3 febbraio 2014 hanno provveduto alla comunicazione richiesta dall'art. 47 della Legge n.
428/1990 (come modificata dal D.Lgs. n. 18/2001) e dalle disposizioni dei contratti collettivi applicabili in
relazione al trasferimento del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda Banca Farnese e in data 28
febbraio 2014 è stato raggiunto un accordo in merito con le rappresentanze sindacali.
Tenuto conto che le condizioni sospensive sopra richiamate devono avverarsi entro 150 (centocinquanta) giorni dal 22
novembre 2013 (i.e., 23 aprile 2014) e la data di esecuzione è stabilita, ai sensi degli Accordi Quadro, entro 10 giorni
lavorativi dall’avveramento dell’ultima condizione, tale data corrisponderà, al più tardi, al 9 maggio 2014 e la data di
efficacia (i.e., la data del passaggio di proprietà a favore di BCC del Ramo di Azienda Carife e del Ramo di Azienda
Banca Farnese) alle ore 24:00 del 31 maggio 2014, il tutto salvo eventuali proroghe scritte tra le Parti.
22.2
22.2.1
Contratti di outsourcing.
Contratto di gestione del Sistema informativo e dei servizi di Rete Trasmissione Dati.
In data 18 dicembre 2001, l’Emittente ha sottoscritto un contratto con ISIDE S.p.A., di durata triennale, rinnovabile di 3
(tre) anni in 3 (tre) anni salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 120 (centoventi) giorni rispetto alla
scadenza; il contratto ha ad oggetto la gestione in outsourcing del “Sistema Informativo” (inclusa la gestione del
Disaster Recovery) e l’acquisizione in licenza d’uso dei relativi software. Prevede inoltre l’impegno del fornitore ad
effettuare la costante manutenzione e sviluppo evolutivo del Sistema Informativo e la gestione dei sistemi di back-up. Il
corrispettivo annuale per i servizi oggetto di tale contratto era pari a Euro 1.665.000,00 modificato in Euro 1.500.000,00
in seguito a rinegoziazione avvenuta nel corso del 2013.
Il contratto comprende anche i servizi di Rete Trasmissione Dati (collegamento tra Outsourcer, Sede e Filiali della
Banca). Il corrispettivo annuale per questi servizi è pari a Euro 284.000,00.
22.2.2
Contratto di Servizi di Sistemi di Pagamento.
In data 1° giugno 2007, l’Emittente ha sottoscritto un accordo quadro con ICCREA Banca, con durata fino al 31
dicembre dell’anno di sottoscrizione e tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da comunicarsi con
preavviso di almeno 90 (novanta) giorni rispetto alla scadenza; il contratto ha ad oggetto la gestione dei Servizi di
Collocamento, Emissione e Accettazione di Carte di Pagamento.
Tale contratto prevede la liquidazione alla banca di provvigioni attive a passive. Nel corso del esercizio 2012 la Banca
ha percepito provvigioni attive per euro 524mila e provvigioni passive per euro 267mila, mentre nel 2011 la Banca ha
percepito provvigioni attive per euro 544mila e provvigioni passive per euro 241mila.
22.2.3
Contratto di Servizi di Back Office.
In data 11 aprile 2006, l’Emittente ha sottoscritto un contratto con SINERGIA Società Consortile a responsabilità
limitata, di durata biennale, rinnovabile di 2 (due) anni in 2 (due) anni salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di
almeno 180 (centottanta) giorni rispetto alla scadenza; il contratto ha ad oggetto la gestione dei servizi di back office;
dal 1° gennaio 2013 tale contratto comprende anche il back office finanza in precedenza affidato ad Iside S.p.A. Il costo
sostenuto nel 2012 per i servizi esternalizzati è stato pari ad Euro 535.483,00. Si segnala che dal 2013 la Banca ha
deciso di internalizzare alcuni servizi di back office facenti parte del contratto sopra citato.
22.2.4 Contratto di Servizi di collegamento allarmi, trasporto e contazione valori, ritiro/consegna
corrispondenza, archiviazione documenti cartacei.
In data 5 novembre 2012 l’Emittente ha stipulato con ROSSETTI Holding S.r.l.:
260
▪
un contratto con durata fino al 31 dicembre 2013 e tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da
comunicarsi con preavviso di almeno 60 (sessanta) giorni rispetto alla scadenza, avente ad oggetto il servizio di
collegamento allarmi delle Filiali alla centrale operativa del fornitore;
▪
un contratto con durata fino al 31 dicembre 2013 e tacitamente rinnovato di anno in anno, mediante pattuizione da
stipularsi entro e non oltre 1 (un) mese prima della scadenza, avente ad oggetto il trasporto e la contazione di
valori;
▪
un contratto con durata fino al 31 dicembre 2013 e tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da
comunicarsi con preavviso di almeno 60 (sessanta) giorni rispetto alla scadenza, avente ad oggetto il servizio di
ritiro/consegna corrispondenza tra Sede e Filiali della Banca nonché l’archiviazione di documenti cartacei.
Il corrispettivo annuale per i servizi oggetto di tali contratti è pari complessivamente a Euro 404.000,00.
261
23. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI
23.1
Informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi
Il Prospetto Informativo non contiene pareri o relazioni di esperti.
Ad esclusione dell’incarico per la revisione legale dei conti, la Società di Revisione non ha interessi rilevanti
nell’Emittente.
23.2
Attestazione in merito alle informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi
Fatta eccezione per tutte le informazioni e dichiarazioni concernenti BCC Creta che provengono esclusivamente da
quest’ultima, Le informazioni contenute nel Prospetto Informativo provengono da fonti terze solo ove espressamente
indicato. In relazione a tali ultime informazioni la Banca conferma che le medesime sono state riprodotte fedelmente e
che, per quanto l’Emittente sappia o sia in grado di accertare sulla base di informazioni pubblicate dai terzi in questione,
non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere le informazioni riprodotte inesatte o ingannevoli.
262
24.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
I seguenti documenti sono a disposizione del pubblico presso la sede legale della Banca in Piazza IV Novembre n. 11,
Guardamiglio (LO), nonché sul sito internet www.centropadana.bcc.it:

l’atto costitutivo (disponibile solo presso la sede legale della Banca) e lo statuto sociale
dell’Emittente;

i bilanci di esercizio dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 (completi
con gli allegati di legge e contenenti le relazioni della Società di Revisione);

il “Regolamento per le operazioni con parti correlate e soggetti collegati” dell’Emittente;

i bilanci di esercizio di BCC Creta per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012, 2011 e 2010 (completi
con gli allegati di legge e contenenti le relazioni della Società di Revisione).

copia del Prospetto Informativo.
263
25.
INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI
Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non controlla in via esclusiva alcuna società e non vi è alcuna società
collegata alla Banca e sottoposta ad influenza notevole della stessa.
264
SEZIONE II – NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI
265
1.
1.1
PERSONE RESPONSABILI
Responsabili del Prospetto Informativo
Si rinvia alla Sezione I, Capitolo I, Paragrafo 1.1.
1.2
Dichiarazione di responsabilità
Si rinvia alla Sezione I, Capitolo I, Paragrafo 1.2.
266
2.
FATTORI DI RISCHIO
Le informazioni relative ai fattori di rischio significativi per gli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta sono contenute
nella Sezione I, Capitolo IV, cui si rinvia.
267
3.
3.1
INFORMAZIONI FONDAMENTALI
Dichiarazione relativa al capitale circolante
Alla Data del Prospetto Informativo, la Banca dispone di un capitale circolante sufficiente per fare fronte alle proprie
esigenze per i 12 (dodici) mesi successivi, laddove per capitale circolante si intende, ai sensi della “Raccomandazioni
ESMA 2011/81”, il mezzo mediante il quale la Banca ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in
scadenza.
3.2
Fondi propri e indebitamento
La seguente tabella illustra la composizione della raccolta diretta e dell’interbancario netto della Banca al 31 dicembre
2013.
(Valori in migliaia di Euro)
Debiti verso clientela
- conti correnti
- conti deposito
- depositi a risparmio liberi
- depositi a risparmio vincolati
- debiti verso società veicolo
- debiti verso cassa depositi e prestiti
- altre operazioni (somme a disposizione della clientela)
Titoli in circolazione
Passività finanziarie valutate al Fair Value
Totale raccolta diretta
Crediti verso banche
Debiti verso banche
Interbancario netto
(Fonte dati: segnalazioni di vigilanza-base a1 31 dicembre 2013).
Al 31 dicembre 2013
955.894
724.815
185.530
26.796
10.001
6.735
800
1.218
740.072
10.984
1.706.951
98.662
133.028
-34.367
La seguente tabella illustra la composizione del patrimonio netto della Banca al 30 giugno 2013:
(Valori in migliaia di Euro)
Patrimonio netto
- capitale sociale
-riserva da sovrapprezzi azioni
- riserva legale
- riserve da valutazione :
- su immobili: (di cui da FTA euro 3.129mila)
- attuariali
- da valutazione titoli AFS
- riserva di transizione agli IAS/IFRS
- perdita esercizi precedenti da ex BCC Creta incorporata
- riserve da utili IAS 8
- riserva da differenze di fusione
- riserva per acquisto azioni proprie
- altre riserve residuali
- utile semestrale a patrimonio
(Fonte dati: segnalazioni di vigilanza- 30 giugno 2013).
Al 30 giugno 2013
215.061
29.957
8.329
178.111
-907
3.877
-493
-4.291
-792
-608
-136
-3.940
2.400
331
2.316
Si segnala che, dalla data di riferimento del patrimonio netto sopra indicata (i.e., 30 giugno 2013), quindi dalle ultime
informazioni finanziarie disponibili della Banca, alla Data del Prospetto Informativo, non si sono verificati cambiamenti
di rilievo.
Per ulteriori informazioni relative ai fondi propri e all’indebitamento si rinvia alla Sezione I, Capitolo X del Prospetto
Informativo.
268
3.3
Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’Offerta
Si segnala che, nell’ambito dell’Offerta, la Banca assume allo stesso tempo il ruolo di emittente ed offerente delle
Azioni e di collocatore delle stesse attraverso la propria rete di Filiali. Sotto tale profilo esiste, pertanto, un potenziale
conflitto di interesse. Si precisa, tuttavia, che la Banca ha adottato idonee misure organizzative così da evitare che tale
conflitto possa incidere negativamente sugli interessi dei propri clienti e che la Banca informerà i propri clienti, prima di
agire per loro conto, dell’esistenza di tale potenziale conflitto di interessi.
Fatto salvo quanto precede, per quanto a conoscenza dell’Emittente alla Data del Prospetto Informativo, non vi sono
persone fisiche e/o giuridiche che abbiano interessi significativi o che versino in condizioni di conflitto di interessi in
riferimento all’Offerta.
3.4
Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi
Il principale obiettivo perseguito attraverso l’Offerta è di aumentare la capacità patrimoniale della Banca al fine di
assicurarsi un’adeguata dotazione di mezzi propri, idonea a supportare le prospettive strategiche della Banca,
consentendo il progressivo allineamento della dotazione patrimoniale della Banca alle previsioni di Basilea 3 in merito
alla vigilanza prudenziale, la cui entrata a completo regime è stabilita a partire dal 2019. La nuova normativa introdotta
da Basilea 3 richiede livelli di capitalizzazione crescenti per le banche tali da raggiungere un livello di Common Equity
Ratio del 7%, del Tier 1 Ratio del 8,5% e del Total Capital Ratio del 10,5%.
Il rafforzamento patrimoniale è finalizzato, in sostanza, a fornire il necessario supporto finanziario in ordine al
perseguimento degli obiettivi aziendali di medio lungo termine ed a fronteggiare adeguatamente il fabbisogno di mezzi
propri connesso con l’evoluzione dei requisiti patrimoniali, a fronte dei rischi propri dell’attività svolta assicurando
equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire anche in futuro il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di
vigilanza.
Sulla base dei dati pro-forma al 30 giugno 2013 (redatti per simulare gli effetti della Fusione e dell’Acquisizione degli
Sportelli) è stimato che, in seguito all’esecuzione della Fusione, il Total Capital Ratio passerebbe dal 14,66%
(individuale BCC Centropadana) al 12,66% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli) e il Tier 1 Capital Ratio
passerebbe dal 14,09% (individuale BCC Centropadana) al 12,14% (post Fusione e Acquisizione degli Sportelli).
L’importo netto derivante dall’Offerta sarà utilizzato nel tempo per impieghi economici e finanziari, accrescendo in tal
modo l’operatività della Banca, anche a seguito dello sviluppo dell’articolazione territoriale della rete distributiva; nel
breve termine, le risorse finanziarie rivenienti dal medesimo saranno impiegate in investimenti in strumenti del mercato
monetario a bassa rischiosità.
La Banca prevede che il rafforzamento dei canali distributivi e della rete territoriale potrà inoltre consentire il
miglioramento dei processi di Filiale nell’ottica dell’efficiente erogazione dei servizi, l’ampliamento dell’offerta di
prodotti e servizi alla clientela nonché il proseguimento della tradizionale attività di sostegno finanziario dell’economia
locale, delle piccole e medie imprese e delle famiglie, che rappresenta una delle principali espressioni della capacità
della Banca di creare ricchezza e di distribuirla tra gli stakeholders di riferimento del contesto sociale in cui essa opera
(clienti, fornitori, azionisti, risorse umane, azienda, autonomie locali), nel rispetto dei principi di creazione di ricchezza
per gli azionisti.
Per maggiori informazioni sulla rete territoriale e sulle recenti aperture di nuove Filiali, si veda la Sezione I, Capitolo V,
Paragrafo 5.1.5 e Capitolo VI, Paragrafo 6.1.4.
269
4.
4.1
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Tipo e classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico e ammessi alla negoziazione
Gli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta sono azioni ordinarie di BCC Centropadana non quotate in un
mercato regolamentato e non scambiate in un sistema multilaterale di negoziazione.
Il codice ISIN (International Security Identification Number) assegnato alle Azioni oggetto dell’Offerta è IT
0004940935.
4.2
Legislazione in base alla quale le Azioni saranno emesse
Le Azioni saranno emesse in base alla legge italiana.
4.3
Caratteristiche delle Azioni
Le Azioni sono nominative ed indivisibili e non sono consentite contestazioni.
Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, le Azioni non possono essere cedute a non soci senza l’autorizzazione del consiglio di
amministrazione che esaminerà preventivamente la domanda di ammissione dell’aspirante socio nei termini e con le
modalità di cui all’art. 8 dello Statuto.
In caso di cessione di Azioni fra soci, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione, debbono con lettera
raccomandata comunicare all’Emittente il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro dei soci. Le Azioni
non possono essere sottoposte a pegno o vincoli di qualsiasi natura senza la preventiva autorizzazione del consiglio di
amministrazione; è inoltre vietato fare anticipazioni sulle stesse. Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e
amministrazione accentrata presso Monte Titoli.
Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, la Società non emette i titoli azionari e la qualità di socio risulta dall’iscrizione nel
libro soci.
Il libro soci è tenuto dall’Emittente.
4.4
Valuta di emissione delle Azioni
La valuta di emissione delle Azioni è l’Euro.
4.5
Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi alle Azioni e procedura per il loro
esercizio
Le Azioni dell’Emittente, oggetto dell’Offerta di cui al Prospetto Informativo, hanno le stesse caratteristiche e
attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie della Banca già in circolazione alla data di inizio dell’Offerta.
Si specifica, inoltre, che le Azioni di nuova emissione hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti
delle Azioni già emesse ed eventualmente detenute dalla Banca in quanto dalla stessa riacquistate e oggetto di vendita.
In particolare, i diritti patrimoniali e i diritti amministrativi sorgono dal momento di acquisto della qualità di socio
all’esito della procedura di ammissione a socio, secondo quanto previsto dallo Statuto. Conseguentemente, nessuna
differenza deriva dal fatto che alcune Azioni siano state emesse in un momento anteriore, giacché, rispetto alla
posizione dell’aderente all’Offerta, nulla distingue le Azioni già emesse da quelle da emettersi.
Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli.
Le Azioni, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto danno diritto al dividendo deliberato dall’Assemblea a partire dal mese
successivo a quello di pagamento delle Azioni sottoscritte. La qualità di socio si acquista con l’annotazione al libro soci
che, nell’ambito dell’Offerta sarà disposta dal consiglio di amministrazione nell’ambito delle deliberazioni assunte per
l’emissione delle Azioni secondo quanto previsto nel Calendario.
L’eventuale distribuzione degli utili e la relativa determinazione del dividendo spettante a ciascuna azione sono
deliberate dall’Assemblea dei soci in seduta ordinaria. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui
diventano esigibili restano devoluti alla Società ed imputati alla riserva legale. Per ulteriori informazioni sulla politica
dei dividendi si veda la Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.4.
Ai sensi dell’art. 25 dello Statuto, ogni socio ha diritto ad un voto, qualunque sia il numero delle Azioni a lui intestate;
può intervenire all’Assemblea e ha diritto al voto chi risulta iscritto nel libro dei soci da almeno 90 (novanta) giorni.
Per ulteriori informazioni relativamente ai diritti dei soci, si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.
270
4.6
Delibere, autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali gli strumenti finanziari sono stati o saranno
creati e/o emessi
In considerazione di quanto previsto per le società a capitale variabile (articolo 2524 cod. civ. commi 1 e 2 e articolo
2528 cod. civ.) ed in conformità alle proprie previsioni statutarie, l’Emittente procederà ad emettere le Azioni oggetto
dell’Offerta in virtù di delibere del consiglio di amministrazione chiamato, di volta in volta, a decidere sull’ammissione
di nuovi soci e a fissare l’ammontare di nuove Azioni secondo le richieste pervenute dai soggetti richiedenti
l’ammissione a socio, ovvero dai soci esistenti che fanno richiesta di aumentare la propria partecipazione.
Il consiglio di amministrazione, in data 15 marzo 2013, conferendo delega alla Direzione, ha deliberato di provvedere
alla dovuta comunicazione alla Banca d’’Italia, comunicazione richiesta al fine di attuare una campagna di allargamento
della base sociale e di aumento della dotazione patrimoniale secondo quanto previsto dalle vigenti Istruzioni di
Vigilanza (Titolo III, Capitolo 1, Sezione III, Paragrafo 2) della durata di 12 (dodici) mesi.
L’informativa preventiva relativa è stata inviata a Banca d’Italia dall’Emittente in data 22 aprile 2013.
Si evidenzia che, secondo quanto previsto dalla normativa di vigilanza, tenuto conto della natura di società cooperativa
dell’Emittente e, conseguentemente, del fatto che la campagna di capitalizzazione non comporta alcuna modifica
statutaria, non è prevista l’emissione di un provvedimento di accertamento da parte della Banca d’Italia.
4.7
Data prevista per l’emissione degli strumenti finanziari
La Durata dell’Offerta è di complessivi di 12 (dodici) mesi e si svolge in Periodi di Offerta Mensile secondo quanto
stabilito nel Calendario.
Le Azioni oggetto dell’Offerta saranno emesse con delibere del consiglio di amministrazione dell’Emittente, ciascuna
relativa a un singolo Periodo di Offerta Mensile, sulla base delle Richieste di Adesione all’Offerta formulate durante il
Periodo di Offerta Mensile dal socio che intenda incrementare la partecipazione ovvero dal soggetto che abbia fatto
richiesta di ammissione a socio ed a seguito del positivo esito della procedura di ammissione, fermi restando i limiti
previsti dalla legge e i Limiti all’Adesione all’Offerta.
In particolare, il consiglio di amministrazione alla prima adunanza utile successiva alla chiusura di ciascun Periodo di
Offerta Mensile, che si terrà secondo quanto indicato nel Calendario:
1)
valuterà le Richieste di Adesione all’Offerta;
2)
il consiglio di amministrazione delibererà l’emissione delle Azioni oggetto dell’Offerta e ne fisserà il numero
sulla base delle Richieste di Adesione pervenute nel singolo Periodo di Offerta Mensile dal socio che intenda
incrementare la partecipazione ovvero dal soggetto che abbia fatto richiesta di ammissione a socio in tal ultimo
caso dopo aver deliberato la relativa ammissione;
3)
disporrà il conseguente aggiornamento del libro soci;
In caso di rigetto della richiesta da parte del consiglio di amministrazione, il richiedente l’ammissione a socio può
proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, con istanza di revisione da presentarsi, presso la Sede legale della Banca, a
pena di decadenza, entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto.
La trascrizione al libro soci prenderà data dalla delibera del consiglio di amministrazione con la quale sono stati
ammessi i nuovi soci e sono state emesse le Azioni.
4.8
Descrizione di eventuali restrizioni alla libera trasferibilità delle Azioni
Ai sensi dell’art. 2530, comma 1, cod. civ. e dell’art. 21 dello Statuto, le Azioni non possono essere cedute a non soci
senza l’autorizzazione del consiglio di amministrazione.
In caso di cessione di Azioni fra soci le parti contraenti entro 30 (trenta) giorni dalla cessione debbono con lettera
raccomandata comunicare alla Società il trasferimento e chiedere le relative variazioni del libro dei soci.
In caso di cessione di Azioni a non soci, l’acquirente non socio è tenuto a chiedere l’autorizzazione del consiglio di
amministrazione che esaminerà preventivamente la domanda di ammissione dell’aspirante socio nei termini e con le
modalità di cui all’art. 8 dello Statuto. Successivamente, le parti contraenti, entro 30 (trenta) giorni dalla cessione,
debbono con lettera raccomandata comunicare alla Società il trasferimento.
Le Azioni non sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata presso Monte Titoli.
Ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, la Società non emette i titoli azionari e la qualità di socio risulta dall’iscrizione nel
libro dei soci.
271
4.9
Applicabilità delle norme in materia di offerta pubblica di acquisto e/o di offerta di acquisto residuale
Non esistono norme che stabiliscano un obbligo di offerta al pubblico di acquisto e/o di offerta di acquisto e di vendita
residuali che abbiano ad oggetto le Azioni dell’Emittente, in quanto le Azioni medesime non sono ammesse a
quotazione in un mercato regolamentato.
4.10
Precedenti offerte pubbliche di acquisto sulle Azioni
Nel corso dell’ultimo esercizio e dell’esercizio in corso, le Azioni non sono state oggetto di alcuna offerta pubblica di
acquisto e/o di scambio.
4.11
Regime fiscale
Vengono indicate di seguito alcune informazioni di carattere generale relative al regime fiscale proprio dell’acquisto,
della detenzione e della cessione di azioni di società per azioni per certe categorie di investitori. Il regime fiscale è
quello previsto per i titoli azionari italiani non quotati. I dividendi eventualmente distribuiti e le plusvalenze derivanti
dalla cessione di azioni potranno essere gravati da oneri fiscali diversi da quelli in vigore al momento della
pubblicazione del presente Prospetto Informativo.Si evidenzia che in data 13 agosto 2011 è stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 188 il decreto legge n.138 che apporta sostanziali modifiche al trattamento fiscale dei proventi di
natura finanziaria, ivi compresi quelli derivanti dal possesso di titoli azionari.
Detto decreto, convertito con modificazioni con legge 14 settembre 2011 n. 148 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
216 del 16 settembre 2011, ai commi da 6 a 34 dell’art. 2, uniforma al 20% la misura della ritenuta e dell’imposta
sostitutiva sulle c.d. “rendite finanziarie”, di cui all’art. 44 del D.P.R. n.917/86 (redditi di capitale) e all’art.67, comma 1
lett. da c-bis a c-quinques del medesimo decreto (redditi diversi). La nuova aliquota del 20% sostituisce, dal primo
gennaio 2012, quella del 27% precedentemente applicabile agli interessi dei depositi e conti correnti bancari, ai proventi
dei titoli obbligazionari con scadenza inferiore ai 18 (diciotto) mesi, nonché quella 12,50% generalmente applicabile a
tutte le altre tipologie di rendite finanziarie.
Il comma 9 dell’art. 2 del Decreto in questione stabilisce che l’aliquota del 20% si applichi agli interessi di cui all’art.
44 del D.P.R. n.917/86, divenuti esigibili e ai redditi diversi realizzati a decorrere dal primo gennaio 2012. Per quanto
riguarda i dividendi sulle partecipazioni non qualificate, la ritenuta del 20% si applica a quelli percepiti dal primo
gennaio 2012. Per le obbligazioni e i titoli similari, di cui all’art. 2 del D.Lgs. 1° aprile 1996, n.239, la maggiore
aliquota del 20% si applica agli interessi, premi ed altri frutti maturati a partire dal primo gennaio 2012.
Il regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e della cessione di azioni di seguito descritto si basa sulla
legislazione vigente alla data di conversione del citato D.L. 13 agosto 2011 n. 138, come venutasi a formare tempo per
tempo anche per effetto delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 344/2003 e successive modificazioni ed integrazioni e
dalla Legge 244/2007 (Legge Finanziaria per l’anno 2008), oltre che sulla prassi esistente alla Data del Prospetto
Informativo. Non possono escludersi futuri provvedimenti aventi ad oggetto ulteriori revisioni delle aliquote delle
ritenute e delle imposte sostitutive sui redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria o delle misure delle
imposte sostitutive afferenti i medesimi redditi, tali da incidere sul regime fiscale delle azioni dell’Emittente quale
descritto nei seguenti paragrafi.
Tobin tax
In particolare anche in Italia, come in altre nazioni (ad esempio la Francia), viene introdotta una tassazione delle
transazioni finanziarie ispirata alla cosiddetta “Tobin Tax”. La disposizione, prevista nella Legge di Stabilità, si applica
con decorrenza primo marzo 2013 sulle transazioni in azioni e strumenti finanziari partecipativi, con aliquota dello
0,12% (ridotta allo 0,10% dal 2014) per le azioni negoziate in mercati regolamentati. E’ prevista l’aliquota allo 0,22%
(che diventa lo 0,20% nel 2014), invece, per le azioni negoziate nei mercati cosiddetti “non regolamentati” (OTC, “over
the counter”). Vi sono inoltre norme specifiche per la negoziazione dei derivati e per le negoziazioni cosiddette ad “alta
frequenza”. Non sono ancora state emanate le disposizioni attuative del provvedimento di legge.
Quanto segue non intende essere una analisi esaustiva di tutte le conseguenze fiscali dell’acquisto, della detenzione e
della cessione delle Azioni e non definisce il regime fiscale proprio delle azioni detenute da una stabile organizzazione
o da una base fissa attraverso la quale un beneficiario non residente svolge la propria attività in Italia.
Gli investitori sono comunque tenuti a interpellare i loro consulenti di fiducia in merito al regime fiscale proprio
dell’acquisto, della detenzione e della cessione delle Azioni.
4.11.1
Regime fiscale delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione delle azioni
L’attuale regime si caratterizza per un trattamento fiscale differenziato delle plusvalenze in dipendenza delle seguenti
circostanze: partecipazioni qualificate, partecipazioni non qualificate, partecipazioni relative all’attività d’impresa,
partecipazioni non relative all’attività d’impresa, partecipazioni cedute da soggetti IRES ovvero IRPEF, partecipazioni
detenute da soggetti residenti ovvero non residenti.
272
a) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia e partecipazioni non detenute in regime d’impresa
Le plusvalenze, diverse da quelle conseguite nell’esercizio di imprese commerciali, realizzate da persone fisiche
fiscalmente residenti in Italia mediante cessione a titolo oneroso di partecipazioni sociali, nonché di titoli o diritti
attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni, sono soggette ad un diverso regime fiscale a seconda
che si tratti di partecipazioni qualificate o non qualificate.
Costituisce cessione di partecipazioni qualificate la cessione di azioni, diverse dalle azioni di risparmio, e di ogni altra
partecipazione al capitale od al patrimonio delle società di cui all’articolo 5 del TUIR, escluse le associazioni di cui al
comma 3, lettera c), e dei soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a), b) e d), del TUIR, nonché la cessione di
diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni, qualora le partecipazioni, i diritti o titoli
ceduti rappresentino, complessivamente, una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’Assemblea Ordinaria
superiore al 2 o al 20 per cento ovvero una partecipazione al capitale od al patrimonio superiore al 5 o al 25 per cento, a
seconda che si tratti di titoli negoziati in mercati regolamentati o di altre partecipazioni.
Per i diritti o titoli attraverso cui possono essere acquisite partecipazioni si tiene conto delle percentuali potenzialmente
ricollegabili alle predette partecipazioni. La percentuale di diritti di voto e di partecipazione è determinata tenendo
conto di tutte le cessioni effettuate nel corso di 12 (dodici) mesi, ancorché nei confronti di soggetti diversi.
a1) Partecipazioni non qualificate
Le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni non qualificate, conseguite al di fuori dell’esercizio di imprese
commerciali da persone fisiche residenti, al netto delle eventuali minusvalenze deducibili, costituiscono “redditi
diversi” ex articolo 67, lett. c bis, D.P.R. n. 917/1986 e sono soggette ad imposta sostitutiva nella misura del 12,50%,
elevata al 20% per i proventi realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2012. L’eventuale eccedenza delle minusvalenze
maturate fino al 31 dicembre 2011 rispetto alle plusvalenze può essere computata in diminuzione, fino a concorrenza,
delle plusvalenze dello stesso tipo, cioè non riferibili a partecipazioni qualificate, realizzate nei periodi di imposta
successivi, ma non oltre il quarto, per una quota pari al 62,50% del loro ammontare. Le minusvalenze realizzate
successivamente al 31 dicembre 2011, fermo restando il limite temporale dei 4 (quattro) anni dalla loro formazione,
potranno essere portate in deduzione dalle plusvalenze, fino a concorrenza di queste, nella misura del 100%. Il
contribuente può optare per tre diverse modalità di tassazione:
1) Tassazione in base alla dichiarazione annuale dei redditi: nella dichiarazione va indicato il reddito globale di
periodo costituito dalla somma algebrica delle plusvalenze e delle minusvalenze relative alle singole cessioni effettuate
nel periodo d’imposta, nonché degli altri eventuali risultati positivi o negativi derivanti da altre operazioni. L’imposta
sostitutiva nella misura del 12,50%, elevata al 20% per i proventi realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2012, è versata
entro i termini previsti per il versamento delle imposte sui redditi dovute a saldo in base alla dichiarazione. Le
minusvalenze eccedenti, purché esposte in dichiarazione dei redditi, possono essere portate in deduzione, fino a
concorrenza delle plusvalenze realizzate nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, nella misura del
62,5% per le minusvalenze maturate fino al 31 dicembre 2011 e del 100% per quelle maturate successivamente. Il
criterio della dichiarazione è obbligatorio nel caso di cui al punto a2) e nell’ipotesi in cui il contribuente non opti per
uno dei due regimi di cui ai successivi punti (2) e (3).
2) Regime del risparmio amministrato (art. 6, D.Lgs. n. 461/1997): nel caso in cui il contribuente opti per tale regime,
l’imposta sostitutiva nella misura del 12,50%, elevata al 20% per i proventi realizzati a decorrere dal 1° gennaio2012, è
determinata e versata all’atto della singola cessione dall’intermediario presso il quale le azioni sono depositate in
custodia o in amministrazione, su ciascuna plusvalenza realizzata. Le eventuali minusvalenze possono essere
compensate nell’ambito del medesimo rapporto computandole in diminuzione, fino a concorrenza, delle plusvalenze
realizzate nelle successive operazioni poste in essere nello stesso periodo d’imposta o nei periodi di imposta successivi,
ma non oltre il quarto. Qualora il rapporto di custodia o amministrazione venga meno, le eventuali minusvalenze
residue possono essere portate in deduzione, non oltre il quarto periodo d’imposta successivo a quello di realizzo, dalle
plusvalenze realizzate nell’ambito di un altro rapporto di risparmio amministrato intestato agli stessi soggetti intestatari
del rapporto o deposito di provenienza, o possono essere dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. A tal fine gli
Intermediari autorizzati rilasciano all’azionista apposita certificazione dalla quale risultino i dati e le informazioni
necessarie a consentire la deduzione delle predette minusvalenze.
3) Regime del risparmio gestito (art. 7, D.Lgs. n. 461/1997): presupposto per la scelta di tale regime è il conferimento di
un incarico di gestione patrimoniale ad un intermediario autorizzato. In tale regime, al termine di ciascun periodo
d’imposta o alla chiusura del rapporto, l’intermediario applica un’imposta sostitutiva del 12,50%, ovvero del 20% a
partire dal 1 gennaio 2012, sull’incremento del patrimonio gestito maturato nel periodo, anche se non percepito, al netto
dei redditi assoggettati a ritenuta, dei redditi esenti o comunque non soggetti ad imposte e dei redditi che concorrono a
formare il reddito complessivo del contribuente. Nel regime del risparmio gestito, le plusvalenze realizzate mediante
cessione di partecipazioni non qualificate concorrono a formare l’incremento del patrimonio gestito maturato in un
periodo d’imposta soggetto ad imposta sostitutiva nella misura del 12,50%, ovvero del 20% a decorrere dal 1° gennaio
2012. Il risultato negativo della gestione conseguito in un periodo d’imposta può essere computato in diminuzione del
273
risultato positivo della gestione dei quattro periodi d’imposta successivi per l’intero importo che trova capienza in
ciascuno di essi, nella misura del 62,50% per le minusvalenze maturate fino al 31 dicembre 2011 e nella misura del
100% per quelle maturate successivamente.
a2) Partecipazioni qualificate
Le plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate, conseguite al di fuori dell’esercizio di imprese
commerciali da persone fisiche residenti, al netto delle minusvalenze deducibili relative al medesimo comparto,
costituiscono “redditi diversi” ex articolo 67, lett. c), D.P.R. n. 917/1986 e concorrono a formare il reddito imponibile
complessivo del percipiente assoggettato a tassazione in base alle aliquote progressive IRPEF.
Ai fini della determinazione della base imponibile, l’articolo 68, comma 3, prevede che le plusvalenze - limitatamente
al 49,72% del loro ammontare – siano sommate algebricamente alla corrispondente quota delle relative minusvalenze su
partecipazioni qualificate, calcolate sempre in misura pari al 49,72%. Se il risultato che ne deriva è positivo, questo
concorre alla formazione del reddito imponibile complessivo di periodo del soggetto percipiente. Se le minusvalenze
sono superiori alle plusvalenze, l’eccedenza è riportata in deduzione fino a concorrenza del 49,72% dell’ammontare
delle plusvalenze nei periodi successivi, ma non oltre il quarto, a condizione che tale eccedenza sia indicata nella
dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate. L’unico regime
ammesso è quello ordinario della dichiarazione.
b) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia e partecipazioni detenute in regime d’impresa., società in nome
collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5, TUIR.
Le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di azioni da persone fisiche nell’esercizio di impresa,
società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5, TUIR concorrono, per l’intero
ammontare, a formare il reddito d’impresa imponibile, soggetto a tassazione in Italia secondo il regime ordinario.
In base a quanto chiarito dall’Amministrazione Finanziaria, gli elementi negativi di reddito realizzati da persone fisiche
nell’esercizio di imprese individuali, società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui
all’articolo 5, TUIR mediante cessione a titolo oneroso di azioni sarebbero integralmente deducibili dal reddito
imponibile del soggetto cedente. Tuttavia, qualora risultino soddisfatte le condizioni evidenziate ai punti (I), (II), (III) e
(IV) del successivo Paragrafo, le plusvalenze concorrono alla formazione del reddito d’impresa imponibile in misura
pari al 49,72%.
Detta percentuale di partecipazione del reddito è stata così rideterminata dal DM 2 aprile 2008 – in attuazione
dell’articolo 1, comma 38 della Legge Finanziaria 2008.
Le minusvalenze realizzate relative a partecipazioni aventi i requisiti di cui ai punti ((I), (II), (III) e (IV) del successivo
Paragrafo sono deducibili nella medesima misura del 49,72%, analogamente a quanto previsto per la tassazione delle
plusvalenze.
c) Società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, enti pubblici e privati che hanno per
oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, di cui all’articolo 73, primo comma, lett. a) e b),
D.P.R. 917/1986.
Le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso delle azioni dalle società ed enti di cui all’articolo 73,
comma 1, lett. a) e b), TUIR, ovverosia da società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità
limitata, enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali,
concorrono a formare il reddito d’impresa imponibile per il loro intero ammontare.
Tuttavia, ai sensi dell’art. 87, TUIR, le plusvalenze realizzate relativamente ad azioni emesse da società ed enti indicati
nell’articolo 73, TUIR, non concorrono alla formazione del reddito imponibile in quanto esenti nella misura del 95%
per cento, se le suddette azioni presentano i seguenti requisiti:
I. ininterrotto possesso dal 1° (primo) giorno del 12° (dodicesimo) mese precedente quello dell’avvenuta cessione,
considerando cedute per prime le azioni o quote acquisite in data più recente;
II. classificazione nella categoria delle immobilizzazioni finanziarie nel primo bilancio chiuso durante il periodo di
possesso;
III. residenza fiscale della società partecipata in uno Stato o territorio di cui al decreto del Ministro dell’Economia e
delle Finanze emanato ai sensi dell’articolo 168-bis, TUIR o, alternativamente, l’avvenuta dimostrazione, a seguito
dell’esercizio dell’interpello secondo le modalità di cui al comma 5, lettera b), dell’articolo 167, TUIR, che dalle
partecipazioni non sia stato conseguito, sin dall’inizio del periodo di possesso, l’effetto di localizzare i redditi in Stati o
territori diversi da quelli individuati nel medesimo decreto di cui all’articolo 168-bis, TUIR;
IV. la società partecipata esercita un’impresa commerciale secondo la definizione di cui all’articolo 55, TUIR.
274
I requisiti di cui ai punti (III) e (IV) devono sussistere ininterrottamente, al momento del realizzo delle plusvalenze,
almeno dall’inizio del terzo periodo di imposta anteriore al realizzo stesso. Le cessioni delle azioni o quote appartenenti
alla categoria delle immobilizzazioni finanziarie e di quelle appartenenti alla categoria dell’attivo circolante vanno
considerate separatamente con riferimento a ciascuna categoria. In presenza dei requisiti menzionati, le minusvalenze
realizzate dalla cessione di partecipazioni sono indeducibili dal reddito d’impresa.
Le minusvalenze e le differenze negative tra i ricavi e i costi relative ad azioni che non possiedono i requisiti per
l’esenzione non rilevano fino a concorrenza dell’importo non imponibile dei dividendi, ovvero dei loro acconti,
percepiti nei 36 (trentasei) mesi precedenti il loro realizzo/conseguimento. Tale disposizione si applica con riferimento
alle azioni acquisite nei 36 (trentasei) mesi precedenti il realizzo/conseguimento, sempre che siano soddisfatte le
condizioni di cui ai precedenti punti (III) e (IV), ma non si applica ai soggetti che redigono il bilancio in base ai Principi
Contabili Internazionali IAS/IFRS.
Per alcuni tipi di società ed a certe condizioni, le plusvalenze realizzate mediante cessione di azioni concorrono a
formare anche il relativo valore netto della produzione, soggetto ad imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
d) Enti di cui all’art. 73, comma1, lettera c), TUIR, fiscalmente residenti in Italia
Le plusvalenze realizzate, al di fuori dell’attività d’impresa, da enti non commerciali residenti in Italia sono assoggettate
a tassazione con le stesse regole previste per le plusvalenze realizzate da persone fisiche su partecipazioni detenute non
in regime d’impresa.
e) Fondi pensione italiani
Le plusvalenze realizzate da fondi pensione italiani di cui al D.Lgs. 252/05, mediante cessione a titolo oneroso di
azioni, devono essere incluse nel calcolo del risultato annuo di gestione maturato, soggetto ad imposta sostitutiva con
aliquota dell’11%.
f) O.I.C.V.M.
Le plusvalenze realizzate dagli O.I.C.V.M. soggetti alla disciplina di cui all’art. 8, commi da 1 a 4, del D. Lgs.
461/1997 (fondi di investimento e SICAV), mediante cessione a titolo oneroso di azioni, sono soggette a fonte imposta
sostitutiva nella misura del 12,50%, elevata al 20% a decorrere dal 1° gennaio 2012, applicabile al momento
dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo
d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione della natura giuridica del sottoscrittore delle relative quote.
g) Fondi comuni di investimento immobiliare
Le plusvalenze realizzate da fondi comuni di investimento immobiliare istituiti ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. n. 58 del
24 febbraio 1998 ovvero dell’art. 14/bis della L. n. 86 del 25 gennaio 1994 non sono soggette ad alcuna imposizione in
capo al fondo ma sono soggette a ritenuta alla fonte nella misura del 20%, applicabile al momento dell’eventuale
distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero
d’imposta, in ragione della natura giuridica e della percentuale di possesso del sottoscrittore delle relative quote.
h) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia che detengono la partecipazione per il tramite di una stabile
organizzazione nel territorio dello Stato.
Relativamente ai soggetti non residenti che detengono la partecipazione attraverso una stabile organizzazione in Italia,
tali somme concorrono alla formazione del reddito della stabile organizzazione secondo il regime impositivo previsto
delle plusvalenze realizzate da società ed enti di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) e b), TUIR, fiscalmente residenti
in Italia. Qualora la partecipazione non sia connessa ad una stabile organizzazione in Italia del soggetto non residente, si
faccia riferimento a quanto esposto ai successivi paragrafi.
275
i) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia, privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato
Partecipazioni non qualificate
Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni non qualificate da parte di soggetti fiscalmente
non residenti e privi di stabile organizzazione in Italia attraverso cui dette partecipazioni siano detenute, sono
ordinariamente soggette a tassazione nella misura del 12,50%, ovvero del 20% se realizzate a decorrere dal 1° gennaio
2012. Tuttavia, nel caso in cui tali plusvalenze siano conseguite da soggetti fiscalmente residenti in Stati inclusi nella
lista di cui al Decreto Ministeriale emanato ai sensi dell’articolo 168-bis, TUIR (i.e., Stati che consentono
all’Amministrazione Finanziaria Italiana un adeguato scambio di informazioni), tali plusvalenze non sono imponibili in
Italia. In capo agli azionisti fiscalmente non residenti in Italia cui si applica il regime del risparmio amministrato ovvero
che abbiano optato per il regime del risparmio gestito di cui agli articoli 6 e 7 del D. Lgs. 461/1997 il beneficio
dell’esenzione è subordinato alla presentazione di un’autocertificazione attestante la non residenza fiscale in Italia.
Resta comunque ferma, ove possibile, l’applicazione delle disposizioni previste dalle convenzioni internazionali contro
le doppie imposizioni.
Partecipazioni qualificate
Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni qualificate realizzate da soggetti fiscalmente
non residenti e privi di stabile organizzazione in Italia attraverso cui dette partecipazioni siano detenute, concorrono alla
formazione del reddito imponibile secondo le stesse regole previste per le persone fisiche non esercenti attività
d’impresa (49,72% del loro ammontare).
Tali plusvalenze sono assoggettate a tassazione unicamente in sede di dichiarazione annuale dei redditi, poiché le stesse
non possono essere soggette né al regime del risparmio amministrato né al regime del risparmio gestito. Resta
comunque ferma, ove possibile, l’applicazione delle disposizioni previste dalle convenzioni internazionali contro le
doppie imposizioni.
4.11.2
Regime fiscale dei dividendi
I dividendi attribuiti sulle azioni sono soggetti al trattamento fiscale ordinariamente applicabile ai dividendi corrisposti
da società fiscalmente residenti in Italia. Più in particolare, ai sensi degli articoli 27 del D.P.R. n. 600/1973, 44, 47, 59 e
89 del D.P.R. n. 917/1986, come modificati dal D.Lgs n. 344/2003, sono previste le seguenti diverse modalità di
tassazione dei dividendi a seconda del soggetto percettore:
a) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia
a1) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia non esercenti attività d’impresa
I dividendi corrisposti a persone fisiche residenti in relazione ad azioni possedute al di fuori dell’esercizio d’impresa e
costituenti partecipazioni non qualificate (come di seguito definite), immesse nel sistema di deposito accentrato gestito
dalla Monte Titoli (quali le Azioni della Società oggetto della presente Offerta), sono soggetti ad un’imposta sostitutiva,
con obbligo di rivalsa, ai sensi dell’articolo. 27 ter D.P.R. n. 600 del 19 settembre 1973 nella misura del 20% per quelli
corrisposti a decorrere dal 1° gennaio 2012, senza obbligo da parte degli azionisti di indicare i dividendi incassati nella
dichiarazione dei redditi.
Detta imposta sostitutiva è applicata a cura dei soggetti residenti presso i quali i titoli sono depositati, aderenti al
sistema di deposito accentrato gestito dalla Monte Titoli, nonché dai soggetti depositari non residenti che aderiscono al
Sistema Monte Titoli, ovvero a Sistemi esteri di deposito accentrato aderenti al Sistema Monte Titoli.
I dividendi percepiti in relazione a partecipazioni non qualificate per le quali la persona fisica abbia optato per il
cosiddetto regime del risparmio gestito ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 21 novembre 1997, n. 461 non sono
assoggettati al regime sopra descritto ma concorrono a formare il risultato complessivo annuo della gestione su cui
viene applicata un’imposta sostitutiva nella misura del 20% per quelli corrisposti dal 1° gennaio 2012.
La predetta imposta sostitutiva non è operata nei confronti delle persone fisiche residenti che dichiarino, all’atto della
percezione, che gli utili riscossi sono relativi ad una partecipazione qualificata. In tal caso, infatti, i dividendi
concorrono parzialmente alla formazione del reddito imponibile complessivo, assoggettato ad imposizione con aliquota
marginale, nella misura del 49,72%. Tale percentuale si applica ai dividendi formati con utili prodotti dalla società a
partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007.
Resta ferma l’applicazione della previgente percentuale di concorso alla formazione del reddito, pari al 40%, in caso di
distribuzione di utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007.
Per partecipazioni sociali qualificate (come definite dall’articolo 67, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 917/1986) devono
intendersi quelle aventi ad oggetto partecipazioni, diverse dalle azioni di risparmio, e di ogni altra partecipazione al
capitale od al patrimonio delle società di cui all’articolo 5 del DPR n. 917/86, escluse le associazioni di cui al comma 3,
lettera c), e dei soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a), b) e d) sempre del DPR 917/86, nonché i diritti o titoli
276
attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni, qualora le partecipazioni, i diritti o titoli ceduti
rappresentino, complessivamente, una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’Assemblea Ordinaria superiore al 2
o al 20 per cento ovvero una partecipazione al capitale od al patrimonio superiore al 5 o al 25 per cento, secondo che si
tratti di titoli negoziati in mercati regolamentati o di altre partecipazioni. Per i diritti o titoli attraverso cui possono
essere acquisite partecipazioni si tiene conto delle percentuali potenzialmente ricollegabili alle predette partecipazioni.
a2) Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia esercenti attività d’impresa
L’imposta sostitutiva di cui al punto precedente non è operata nei confronti delle persone fisiche residenti che
dichiarino, all’atto della percezione, che gli utili riscossi sono relativi all’attività d’impresa da esse esercitata. In tale
ipotesi, infatti, i dividendi concorrono parzialmente alla formazione del reddito imponibile complessivo, assoggettato ad
imposizione con aliquota marginale, nella misura del 49,72%. Tale percentuale si applica ai dividendi formati con utili
prodotti dalla società a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007. Resta ferma
l’applicazione della previgente percentuale di concorso alla formazione del reddito, pari al 40%, in caso di distribuzione
di utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007.
b) Società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5, del D.P.R. n. 917/1986,
società ed enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettere a) e b), D.P.R. n. 917/1986, fiscalmente residenti in Italia.
I dividendi percepiti da società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate (escluse le società semplici)
di cui all’articolo 5, D.P.R. n. 917/1986, da società ed enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettere a) e b), D.P.R. n.
917/1986, ovverosia da società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, enti pubblici e
privati che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, fiscalmente residenti in Italia,
non sono soggetti ad alcuna imposta sostitutiva o ritenuta alla fonte. In particolare, i dividendi percepiti da soggetti:
b1) IRPEF (es. società in nome collettivo, società in accomandita semplice) concorrono parzialmente alla formazione
del reddito imponibile complessivo, assoggettato ad imposizione con aliquota marginale, nella misura del 49,72%. Tale
percentuale si applica ai dividendi formati con utili prodotti dalla società a partire dall’esercizio successivo a quello in
corso al 31 dicembre 2007. Resta ferma l’applicazione della precedente percentuale di concorso alla formazione del
reddito, pari al 40%, in caso di distribuzione di utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007;
b2) IRES (es. società per azioni, società in accomandita per azioni) concorrono a formare il reddito imponibile
complessivo del percipiente limitatamente al 5% del loro ammontare ovvero per l’intero ammontare se relativo a titoli
detenuti per la negoziazione da soggetti che redigono il bilancio in conformità ai principi contabili internazionali
Enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettera c), D.P.R. n. 917/1986, fiscalmente residenti in Italia.
I dividendi percepiti dagli enti di cui all’articolo 73, primo comma, lettera c), D.P.R. n. 917/1986, ovverosia dagli enti
pubblici e privati fiscalmente residenti in Italia, diversi dalle società, non aventi ad oggetto esclusivo o principale
l’esercizio di attività commerciali, concorrono alla formazione del reddito complessivo del percipiente limitatamente al
5% del relativo ammontare.
d) Soggetti esenti
I dividendi percepiti da soggetti residenti esenti dall’imposta sul reddito delle società – IRES – sono soggetti ad
un’imposta sostitutiva a titolo di imposta nella misura del 20%.
e) Fondi comuni di investimento immobiliare.
I dividendi conseguiti da fondi comuni di investimento immobiliare istituiti ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. n. 58 del 24
febbraio 1998 ovvero dell’art. 14bis della L. n. 86 del 25 gennaio 1994 non sono soggetti ad alcuna imposizione in capo
al fondo ma sono soggetto di ritenuta alla fonte nella misura del 20%, applicabile al momento dell’eventuale
distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero
d’imposta, in ragione della natura giuridica e della percentuale di possesso del sottoscrittore delle relative quote.
f) Fondi pensione
I dividendi percepiti da fondi pensione italiani di cui al D. Lgs. n. 252 del 5 dicembre 2005 non sono soggetti a ritenuta
alla fonte né ad imposta sostitutiva, ma concorrono alla formazione del risultato complessivo annuo di gestione
maturato, soggetto ad imposta sostitutiva con aliquota dell’11%.
g) Fondi comuni di investimento mobiliare (O.I.C.V.M.)
I dividendi percepiti da organismi italiani di investimento collettivo in valori mobiliari soggetti alla disciplina di cui
all’art. 8, commi da 1 a 4, del D. Lgs. 21 novembre 1997 n. 461 (“O.I.C.V.M.”), non sono soggetti a ritenuta alla fonte
né ad imposta sostitutiva in capo al fondo. Gli stessi sono soggetti a ritenuta alla fonte nella misura del 20% a decorrere
dal 1° gennaio 2012, applicabile al momento dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o
liquidazione delle quote. Tale ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione della natura giuridica del
sottoscrittore delle relative quote.
277
h) Soggetti non residenti
I dividendi, derivanti da azioni o titoli similari immessi nel sistema di deposito accentrato gestito dalla Monte Titoli,
percepiti da soggetti fiscalmente non residenti in Italia e privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato cui la
partecipazione sia riferibile, sono ordinariamente soggetti ad una imposta sostitutiva del 20% per i dividendi percepiti a
decorrere dal 1° gennaio 2012.
I soggetti non residenti, diversi dagli azionisti di risparmio, hanno diritto, a fronte di istanza di rimborso da presentare
secondo le condizioni e nei termini di legge unitamente alla certificazione dell’ufficio fiscale dello Stato estero, al
rimborso dell’imposta che dimostrino di aver pagato all’estero in via definitiva sugli stessi utili, fino a concorrenza di
un quarto della ritenuta subita in Italia per i dividendi percepiti a decorrere dal 1° gennaio 2012.
Resta comunque ferma, in alternativa e sempreché venga tempestivamente attivata adeguata procedura, l’applicazione
delle aliquote di ritenuta ridotte previste dalle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni, qualora ne
ricorrano i presupposti. Tali convenzioni internazionali prevedono generalmente il diritto del socio non residente di
chiedere il rimborso dell’eventuale eccedenza della ritenuta applicata in forza della normativa italiana interna rispetto a
quella applicabile sulla base dalla convenzione. Tuttavia, l’Amministrazione finanziaria ammette che la società erogante
il dividendo applichi direttamente e sotto la propria responsabilità la ritenuta convenzionale, a condizione che il socio
non residente produca adeguata documentazione comprovante il soddisfacimento di tutte le condizioni previste dalla
convenzione internazionale. L’Amministrazione finanziaria italiana ha concordato con le Amministrazioni finanziarie
di alcuni Stati un’apposita modulistica volta a garantire un più efficiente e agevole rimborso o esonero parziale o totale
delle ritenute alla fonte applicabili in Italia.
4.11.3 Distribuzione di riserve di cui all’articolo 47, comma 5, del TUIR
Le informazioni fornite in questo Paragrafo sintetizzano il regime fiscale applicabile alla distribuzione da parte
dell’Emittente – in occasione diversa dal caso di riduzione del capitale esuberante, di recesso, di esclusione, di riscatto o
di liquidazione – delle Riserve di Capitale di cui all’articolo 47, comma quinto, del TUIR, ovverosia, tra l’altro, delle
riserve od altri fondi costituiti con sovrapprezzi di emissione, con interessi di conguaglio versati dai sottoscrittori, con
versamenti fatti dai soci a fondo perduto o in conto capitale e con saldi di rivalutazione monetaria esenti da imposta (di
seguito anche “Riserve di Capitale”).
a) Persone fisiche non esercenti attività d’impresa fiscalmente residenti in Italia
Indipendentemente dalla delibera assembleare, le somme percepite da persone fisiche fiscalmente residenti in Italia non
esercenti attività d’impresa a titolo di distribuzione delle riserve di capitali costituiscono utili per i percettori nei limiti e
nella misura in cui sussistano, in capo alla società distributrice, utili di esercizio e riserve di utili (fatta salva la quota di
essi accantonata in sospensione di imposta) in capo alla società che provvede all’erogazione. Le somme qualificate
come utili sono soggette, a seconda che si tratti o meno di partecipazioni non qualificate e/o non relative all’impresa, al
medesimo regime sopra riportato. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto
dell’importo eventualmente qualificabile come utile, riducono di pari ammontare il costo fiscalmente riconosciuto della
partecipazione. Ne consegue che, in sede di successiva cessione, la plusvalenza imponibile è calcolata per differenza fra
il prezzo di vendita e il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione ridotto di un ammontare pari alle somme
percepite a titolo di distribuzione delle riserve di capitali (al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile).
Secondo l’interpretazione dell’Amministrazione finanziaria le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di
Capitale, per la parte eccedente il costo fiscale della partecipazione costituiscono utili. In relazione alle partecipazioni
per cui la persona fisica abbia optato per il regime cosiddetto del “risparmio gestito” di cui all’articolo 7 del D. Lgs.
461/1997, in assenza di qualsiasi chiarimento da parte dell’Amministrazione Finanziaria, seguendo un’interpretazione
sistematica delle norme, le somme distribuite a titolo di ripartizione delle Riserve di Capitale dovrebbero concorrere a
formare il risultato annuo della gestione maturato relativo al periodo d’imposta in cui è avvenuta la distribuzione.
Anche il valore delle partecipazioni alla fine dello stesso periodo d’imposta (o al venire meno del regime del “risparmio
gestito” se anteriore) deve essere incluso nel calcolo del risultato annuo della gestione maturato nel periodo d’imposta,
da assoggettare ad imposta sostitutiva del 20%.
b) Società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’articolo 5 del TUIR, società di persone,
società ed enti di cui all’articolo 73, comma primo, lett. a) e b) del TUIR e persone fisiche esercenti attività d’impresa,
fiscalmente residenti in Italia
In capo alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, alle società in nome collettivo, in accomandita semplice ed
equiparate (escluse le società semplici) di cui all’articolo 5 del TUIR, alle società ed enti di cui all’articolo 73, comma
primo, lett. a) e b), del TUIR, fiscalmente residenti in Italia, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di
Capitale costituiscono utili nei limiti e nella misura in cui sussistano utili di esercizio e riserve di utili (fatte salve le
quote di essi accantonate in sospensione di imposta) in capo alla società che provvede all’erogazione. Le somme
qualificate come utili dovrebbero essere soggette al medesimo regime riportato al punto b) del Paragrafo 4.11.2. Le
somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto dell’importo eventualmente qualificabile
278
come utile, riducono il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione di un pari ammontare. Le somme percepite a
titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, per la parte eventualmente eccedente il costo fiscale della
partecipazione, costituiscono plusvalenze e come tali assoggettate al regime evidenziato al punto c) del Paragrafo
4.11.1.
c) Fondi pensione italiani
In base ad una interpretazione sistematica delle norme, le somme percepite da fondi pensione italiani di cui al D.Lgs.
252/05, a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, dovrebbero concorrere a formare il risultato netto di gestione
maturato relativo al periodo d’imposta in cui è avvenuta la distribuzione, soggetto ad un’imposta sostitutiva dell’11%.
Anche il valore delle partecipazioni alla fine dello stesso periodo d’imposta deve essere incluso nel calcolo del risultato
annuo di gestione.
d) O.I.C.V.M. (fondi di investimento, SICAV)
Le somme percepite da O.I.C.V.M. soggetti alla disciplina di cui all’art. 8, commi da 1 a 4, del D. Lgs. 461/1997 (fondi
di investimento e SICAV), a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, dovrebbero concorrere a formare il
risultato netto di gestione maturato relativo al periodo d’imposta in cui è avvenuta la distribuzione, soggetto a ritenuta
alla fonte nella misura del 20%, applicabile al momento dell’eventuale distribuzione dei proventi o in caso di riscatto o
liquidazione delle quote. Anche il valore delle partecipazioni alla fine dello stesso periodo d’imposta deve essere
incluso nel calcolo del risultato annuo di gestione. Detta ritenuta opera a titolo d’acconto, ovvero d’imposta, in ragione
della natura giuridica del sottoscrittore delle relative quote.
e) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato
In capo ai soggetti fiscalmente non residenti in Italia (siano essi persone fisiche o società di capitali), privi di stabile
organizzazione in Italia cui la partecipazione sia riferibile, la natura fiscale delle somme percepite a titolo di
distribuzione delle Riserve di Capitale è la medesima di quella evidenziata per le persone fisiche non esercenti attività
d’impresa fiscalmente residenti in Italia. Al pari di quanto evidenziato per le persone fisiche e per le società di capitali
fiscalmente residenti in Italia, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto
dell’importo eventualmente qualificabile come utile, riducono in egual misura il costo fiscalmente riconosciuto della
partecipazione.
f) Soggetti fiscalmente non residenti in Italia dotati di stabile organizzazione nel territorio dello Stato
Relativamente ai soggetti non residenti che detengono la partecipazione attraverso una stabile organizzazione in Italia,
tali somme concorrono alla formazione del reddito della stabile organizzazione secondo il regime impositivo previsto
per le società ed enti di cui all’articolo 73 comma primo, lett. a) e b) del TUIR, fiscalmente residenti in Italia.
Qualora la distribuzione di Riserve di Capitale derivi da una partecipazione non connessa ad una stabile organizzazione
in Italia del soggetto percettore non residente, si faccia riferimento a quanto esposto sub e).
4.11.3
Tassa sui contratti di borsa
Ai sensi dell’articolo 37 del Decreto Legge 31 dicembre 2007 n. 248, convertito nella Legge 28 febbraio 2008 n. 31, la
tassa sui contratti di borsa di cui al Regio Decreto 30 dicembre 1923 n. 3278 è stata abrogata.
4.11.4
Imposta sulle successioni e donazioni
Il D.L. n. 262 del 3 ottobre 2006, convertito con legge 286 del 27 dicembre 2006, ha ripristinato le imposte di
successione e donazione di cui al D.lgs n. 346/1990 nel testo vigente alla data del 24 ottobre 2001, prevedendo, fra
l’altro, la tassazione dei trasferimenti per causa di morte, per donazione o per atti ad altro titolo gratuito di azioni e altri
titoli. Pertanto, ai sensi del predetto decreto, il trasferimento delle azioni per successione e donazione viene assoggettato
a tassazione con le seguenti modalità:
-
trasferimenti a favore del coniuge o di parenti in linea retta: imposta del 4%, sul valore complessivo netto
eccedente, per ciascun beneficiario, Euro 1 milione;
-
trasferimenti a favore di fratelli e sorelle: imposta del 6% con una franchigia di Euro 100.000,00;
-
trasferimenti a favore di altri parenti fino al 4° grado, degli affini in linea retta e degli affini in linea collaterale
fino al 3° grado: imposta del 6%, senza franchigia;
-
trasferimenti a favore di tutti gli altri soggetti: imposta all’8% senza franchigia;
-
la franchigia è aumentata ad Euro 1,5 milioni per trasferimenti a favore di soggetti portatori di handicap grave.
279
Ai fini della determinazione dell’imponibile soggetto ad imposta di successione o donazione, per le azioni non quotate
si deve assumere il valore della frazione di patrimonio della società partecipata risultante dall’ultimo bilancio
pubblicato.
280
5.
5.1
5.1.1
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
Condizioni, statistiche relative all’Offerta, Calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta
Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata
L’Offerta non è subordinata ad alcuna condizione.
Condizione necessaria per poter aderire all’Offerta è la titolarità di un rapporto di conto corrente aperto presso
l’Emittente.
5.1.2
Ammontare totale dell’Offerta
L’Offerta ha ad oggetto Azioni ordinarie BCC che hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle
azioni della Banca già in circolazione alla data d’inizio dell’Offerta.
Non è previsto un ammontare massimo delle Azioni di nuova emissione né un ammontare prefissato di azioni proprie
oggetto di vendita.
Il consiglio di amministrazione dell’Emittente ha comunque l’obiettivo di collocare almeno Euro 8.000.000,00 di nuovo
capitale.
Si rinvia alla Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.9.
5.1.3
Periodo di validità dell’Offerta e descrizione delle modalità di sottoscrizione
Laddove l’Emittente non si avvalga della facoltà di sospendere o chiudere anticipatamente l’Offerta, la Durata
dell’Offerta stessa è di 12 (dodici) mesi e si svolge in Periodi di Offerta Mensile, ciascuno della durata di 1 (un) mese
e/o di frazione di mese, come indicato nel seguente Calendario:
- Primo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° aprile 2014 al 30 aprile 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima
adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 aprile 2014 e comunque entro la fine del mese di maggio
2014;
- Secondo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° maggio 2014 al 31 maggio 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla
prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 maggio 2014 e comunque entro la fine del mese di
giugno 2014;
- Terzo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° giugno 2014 al 30 giugno 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima
adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 giugno 2014 e comunque entro la fine del mese di luglio
2014;
- Quarto Periodo di Offerta Mensile: dal 1° luglio 2014 al 31 luglio 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima
adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 luglio 2014 e comunque entro la fine del mese di agosto
2014;
- Quinto Periodo di Offerta Mensile: dal 1° agosto 2014 al 31 agosto 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima
adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 agosto 2014 e comunque entro la fine del mese di settembre
2014;
- Sesto Periodo di Offerta Mensile: dal 1° settembre 2014 al 30 settembre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla
prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 settembre 2014 e comunque entro la fine del mese di
ottobre 2014;
- Settimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° ottobre 2014 al 31 ottobre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla
prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 ottobre 2014 e comunque entro la fine del mese di
novembre 2014;
- Ottavo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° novembre 2014 al 30 novembre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla
prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 30 novembre 2014 e comunque entro la fine del mese di
dicembre 2014;
- Nono Periodo di Offerta Mensile: dal 1° dicembre 2014 al 31 dicembre 2014, l’emissione delle Azioni avverrà alla
prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 dicembre 2014 e comunque entro la fine del mese di
gennaio 2015;
- Decimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° gennaio 2015 al 31 gennaio 2015, l’emissione delle Azioni avverrà alla
prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 gennaio 2015 e comunque entro la fine del mese di
febbraio 2015;
281
- Undicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° febbraio 2015 al 28 febbraio 2015, l’emissione delle Azioni avverrà
alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 28 febbraio 2015 e comunque entro la fine del mese
di marzo 2015;
- Dodicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1° marzo 2015 al 31 marzo 2015, l’emissione delle Azioni avverrà alla
prima adunanza utile del consiglio di amministrazione dopo il 31 marzo 2015 e comunque entro la fine del mese di
aprile 2015.
L’Offerta terminerà quindi il 31 marzo 2015.
Alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione della Banca, al termine di ciascun Periodo di Offerta
Mensile, il Consiglio di Amministrazione delibera, unitamente all’emissione delle Azioni, anche sulla richiesta di
ammissione a socio da parte degli aderenti all’Offerta.
Si segnala che la data di iscrizione a libro soci coincide con la data di pagamento, mentre la consegna delle Azioni agli
aderenti all’Offerta avviene nei giorni immediatamente successivi a detta iscrizione (di norma entro 3 (tre) giorni
lavorativi).
L’Emittente ha la facoltà di sospendere o chiudere anticipatamente l’Offerta. Per ulteriori informazioni si veda il
successivo Paragrafo 5.1.4.
Il soggetto, persona fisica o persona giuridica, che intenda aderire all’Offerta dovrà compilare e sottoscrivere l’apposita
Scheda di Adesione che contiene, fra l’altro:
- l’avvertenza che l’aderente può ricevere gratuitamente copia del Prospetto Informativo;
- il richiamo alla Sezione I, Capitolo IV “Fattori di rischio” contenuto nel Prospetto Informativo.
Il soggetto che, contestualmente alla presentazione della Scheda di Adesione, formula la richiesta di ammissione a socio
deve presentare all’Emittente la seguente documentazione:
1)
2)
ove si tratti di una persona fisica:
-
certificato contestuale (residenza, cittadinanza, stato civile, godimento diritti);
-
fotocopia di un documento di identità valido;
-
fotocopia del codice fiscale;
-
una foto formato tessera.
ove si tratti di una persona giuridica:
-
copia dello statuto e dell’atto costitutivo;
-
certificato camerale;
-
copia del verbale di delibera assembleare o consiliare di richiesta di ammissione a socio, e adesione
all’Offerta di BCC;
documenti del legale rappresentante
se il legale rappresentante è già socio come persona fisica non è richiesta alcuna documentazione, altrimenti la
documentazione richiesta è la seguente:
-
fotocopia di un documento di identità valido;
-
fotocopia del codice fiscale;
-
certificato anagrafico contestuale (residenza, cittadinanza, stato civile, godimento diritti).
Il soggetto, già socio dell’Emittente, che intende aderire all’Offerta, unitamente alla Scheda di Adesione, deve
presentare all’Emittente la seguente documentazione:
1)
ove si tratti di una persona fisica:
-
2)
fotocopia di un documento di identità valido;
ove si tratti di una persona giuridica:
-
copia del verbale di delibera assembleare o consiliare di Richiesta di Adesione all’Offerta di ulteriori
Azioni;
-
eventuale atto comprovante la sussistenza del relativo potere in capo al richiedente l’Adesione
all’Offerta se diverso dal legale rappresentante.
282
La Scheda di Adesione è disponibile presso le Filiali e le Sedi Secondarie dell’Emittente e deve essere consegnata,
debitamente sottoscritta, corredata dalla necessaria documentazione, presso le Filiali e le Sedi Distaccate stesse.
La Banca pubblicherà il Prospetto Informativo sul proprio sito internet www.centropadana.bcc.it successivamente al
deposito presso Consob e alla sua pubblicazione ai sensi di legge.
Copia del Prospetto Informativo sarà gratuitamente a disposizione di chiunque ne faccia richiesta presso la sede sociale
e presso le Filiali dell’Emittente.
5.1.4
Revoca o sospensione dell’Offerta
Qualora, durante uno dei Periodi di Offerta Mensile dovessero verificarsi circostanze quali gravi mutamenti negativi
nella situazione politica, finanziaria, economica, normativa, valutaria o di mercato, ovvero eventi riguardanti la
situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell’Emittente che siano tali da rendere sconsigliabile la prosecuzione
dell’Offerta o da renderne opportuna la sospensione ovvero tali da rendere necessaria la modifica di uno o più degli
elementi essenziali dell’Offerta, l’Emittente potrà decidere di revocare, sospendere ovvero di chiudere anticipatamente
l’Offerta.
Qualora l’Offerta, nei termini previsti nel presente Prospetto Informativo venisse revocata, sospesa e/o chiusa
anticipatamente, ne verrà data comunicazione al pubblico mediante apposito avviso che sarà pubblicato su almeno un
giornale a larga diffusione nella zona di operatività dell’Emittente e contestualmente trasmesso a Consob, almeno 5
(cinque) giorni prima della data prevista per la sospensione o per la chiusura anticipata.
Nel caso di revoca, sospensione o chiusura anticipata dell’Offerta, tutte le Richieste di Adesione all’Offerta pervenute
entro la data prevista per la sospensione o la chiusura definitiva dell’Offerta, e non ancora valutate dal consiglio di
amministrazione, saranno valutate alla prima adunanza utile del consiglio di amministrazione.
5.1.5
Riduzione della sottoscrizione e modalità di rimborso
Agli aderenti all’Offerta non è concessa la possibilità di ridurre, ritirare o revocare, salvo i casi di legge, la propria
Richiesta di Adesione all’Offerta.
Resta comunque inteso che, conformemente a quanto previsto dall’art. 95-bis, comma 2, del TUF, in caso di
pubblicazione di un supplemento al Prospetto Informativo, coloro i quali hanno formulato la Richiesta di Adesione,
nell’ambito dell’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, prima della pubblicazione del predetto supplemento hanno il
diritto, esercitabile entro 2 (due) giorni lavorativi da tale pubblicazione ovvero entro il termine indicato nel supplemento
stesso di revocare la loro Richiesta di Adesione, purché i fatti nuovi, gli errori o le imprecisioni che abbiano dato luogo
alla pubblicazione del supplemento, siano intervenuti prima della chiusura definitiva dell’Offerta o della consegna delle
Azioni.
In caso di revoca della Richiesta di Adesione a seguito della pubblicazione del supplemento al Prospetto Informativo, il
consiglio di amministrazione dell’Emittente, preso atto delle revoche, non emetterà le Azioni oggetto di Richiesta di
Adesione revocata, ovvero, se le Azioni sono già state emesse, non procederà all’iscrizione a libro soci del richiedente e
quindi all’incasso del prezzo delle relative Azioni e alla consegna delle stesse.
Tale somma sarà remunerata al tasso legale.
5.1.6
Ammontare minimo e/o massimo di ogni sottoscrizione
Fermo restando che ai sensi dell’art. 34, comma 4, del TUB, nessun socio può comunque detenere Azioni il cui valore
nominale complessivo superi Euro 50.000,00 (cinquantamila/00). Nel corso della presente Offerta il lotto minimo di
adesione è pari a 100 Azioni ed il lotto massimo di adesione è pari a n. 1900 Azioni.
Gli aderenti non soci, dovranno preliminarmente richiedere la sottoscrizione, contestualmente alla richiesta di
ammissione a socio, di n. 100 Azioni. Successivamente a tale prima sottoscrizione, essi potranno sottoscrivere ulteriori
Azioni nella misura di n. 1800 Azioni.
5.1.7
Ritiro della sottoscrizione
L’adesione all’Offerta è irrevocabile, salvo i casi previsti dalla legge. Ai sottoscrittori, pertanto, non è concessa la
possibilità di ritirare la sottoscrizione delle Azioni, fatta salva l’ipotesi di revoca prevista dall’art. 95-bis, comma 2, del
TUF. Per maggiori informazioni si veda il precedente Paragrafo 5.1.5.
5.1.8
Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Azioni
Qualora il richiedente sia in possesso di un conto corrente presso la Banca alla data della Richiesta di Adesione, la
somma corrispondente al prezzo delle Azioni che intende sottoscrivere sarà temporaneamente resa indisponibile sul
conto corrente del richiedente dall’Emittente.
283
Ove il richiedente non abbia sul conto corrente la liquidità necessaria dovrà versare, all’atto della presentazione della
Scheda di Adesione, la somma necessaria nel conto corrente a lui intestato.
Qualora invece il richiedente non fosse in possesso di un conto corrente presso la Banca, dovrà aprirlo, scegliendo fra le
diverse tipologie di conto corrente, le cui caratteristiche sono riassunte nei fogli informativi disponibili sul sito della
Banca. A tal fine si specifica che il costo minimo annuo per il rapporto di conto corrente è pari a Euro 36,00 (anche per
i soggetti che al momento della sottoscrizione della Richiesta di Adesione all’Offerta non sono soci).
Contestualmente all’apertura del rapporto di conto corrente, il richiedente dovrà versare in detto conto la somma
corrispondente al prezzo delle Azioni oggetto della relativa Richiesta di Adesione; tale somma sarà temporaneamente
resa indisponibile sul conto corrente.
La somma versata verrà addebitata direttamente dall’Emittente sul conto corrente del richiedente con valuta alla data di
trascrizione al libro soci della sottoscrizione, ovvero:
(i)
sarà di nuovo resa disponibile, in tutto o in parte, al richiedente ove questi abbia richiesto un numero di Azioni
tale da superare i limiti previsti dalla legge o i Limiti all’Adesione;
(ii)
sarà di nuovo resa disponibile al richiedente che abbia contestualmente richiesto l’ammissione a socio, in caso
di esito negativo della relativa procedura di ammissione.
In caso di rigetto della richiesta da parte del consiglio di amministrazione – che verrà comunicata, per iscritto, al
richiedente nei giorni immediatamente successivi alla riunione del consiglio di amministrazione che ne ha deliberato
tale rigetto -, il conto corrente eventualmente aperto dal richiedente ai fini dell’Adesione all’Offerta verrà chiuso, salvo
diversa disposizione del correntista, senza costi o spese per il correntista stesso. La chiusura del conto corrente avverrà
quindi nei giorni immediatamente successivi alla riunione del consiglio di amministrazione che ha deliberato il rigetto
della Richiesta di Adesione.
5.1.9
Pubblicazione dei risultati dell’Offerta
L’Emittente comunicherà i risultati dell’Offerta, relativi ad ogni singolo Periodo di Offerta Mensile, entro i 5 (cinque)
giorni lavorativi successivi alla data della corrispondente delibera del consiglio di amministrazione, mediante
comunicato stampa pubblicato sul sito internet della Banca www.centropadana.bcc.it.
Copia di tale avviso verrà contestualmente trasmessa a Consob.
Copia cartacea gratuita sarà consegnata a chiunque ne farà semplice richiesta.
Con le medesime modalità e negli stessi termini l’Emittente comunicherà il risultato complessivo dell’Offerta entro i 5
(cinque) giorni lavorativi successivi alla data dell’ultima adunanza utile del consiglio di amministrazione che dovrà
tenersi dopo il 31 marzo 2015 e comunque entro la fine del mese di aprile 2015.
5.1.10
Diritto di prelazione e trattamento dei diritti non esercitati
Non applicabile alla presente Offerta.
5.2
5.2.1
Piano di ripartizione e di assegnazione
Destinatari e mercati dell’Offerta
L’Offerta è indirizzata al pubblico indistinto fatte salve le limitazioni previste dallo Statuto. In particolare, ai sensi
dell’art. 6 dello Statuto della Banca, possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche, le società di ogni
tipo regolarmente costituite, i consorzi, gli enti e le associazioni, che risiedono o svolgono la loro attività in via
continuativa nella zona di competenza territoriale della Banca. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si tiene conto
dell’ubicazione della sede legale, della direzione, degli stabilimenti o di altre unità operative.
Inoltre, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto non possono far parte della Banca i soggetti che:
a)
siano interdetti, inabilitati, falliti, interdetti all’emissione di assegni bancari;
b)
non siano in possesso dei requisiti determinati ai sensi del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385;
c)
siano, a giudizio del consiglio di amministrazione, inadempienti verso la Società o abbiano costretto
quest’ultima ad atti giudiziari per l’adempimento di obbligazioni da essi assunte nei suoi confronti.
Condizione necessaria per poter aderire all’Offerta è la titolarità di un rapporto di conto corrente aperto presso
l’Emittente.
Il mercato dell’Offerta è quello locale dove ha competenza territoriale l’Emittente. A tal fine si rinvia a quanto riportato
alla precedente Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.4.
284
5.2.2
Eventuali impegni a sottoscrivere Azioni
Nessun soggetto terzo ha assunto a fermo l’emissione, in tutto o in parte, né garantisce il buon esito dell’operazione, né
interviene nel Collocamento delle Azioni.
L’operazione è curata dalla sola BCC Centropadana, in qualità di emittente e collocatore.
Non sono previsti per l’operazione consorzi di Collocamento e non vi sono accordi di lock-up. Non esistono accordi per
il riacquisto degli strumenti finanziari oggetto della presente Offerta.
Alla Data del Prospetto Informativo, per quanto a conoscenza dell’’Emittente, né gli azionisti, né i membri del consiglio
di amministrazione né del collegio sindacale hanno espresso alcuna propria determinazione in ordine all’Adesione
all’Offerta.
5.2.3
Modalità e termini di comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato
Non sono previste comunicazioni ai sottoscrittori delle Azioni prima dell’assegnazione delle stesse.
L’Emittente comunica ai richiedenti l’avvenuta emissione delle Azioni a mezzo lettera.
5.2.4
Over Allotment e Greenshoe
Non applicabile alla presente Offerta.
5.3
5.3.1
Fissazione del Prezzo
Prezzo al quale saranno offerte le Azioni e spese a carico del sottoscrittore
Il prezzo delle Azioni, di cui all’Offerta oggetto del Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato
regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o mediante un internalizzatore
sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo
2528 cod. civ., che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative possa essere maggiorato di un
sovrapprezzo determinato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del consiglio di
amministrazione.
Il prezzo di emissione delle Azioni varia in funzione dello status del sottoscrittore all’atto della Richiesta di Adesione a
seconda che lo stesso sia o non sia già socio di BCC Centropadana.
Il valore nominale delle Azioni è pari a Euro 25,82 per ogni Azione.
La differenza di prezzo è costituita dal sovrapprezzo fissato dall’Assemblea in data 25 aprile 1993 in Euro 10,33 (LIT
20.000), da versare in aggiunta al valore nominale di Euro 25,82 per ogni Azione, costituente il lotto minimo,
sottoscritta dai nuovi soci.
Il lotto minimo fissato per l’adesione all’Offerta è di n. 100 (cento) Azioni.
Si specifica che contestualmente alla richiesta di ammissione a socio e, dunque, alla richiesta di sottoscrizione del lotto
minimo di n. 100 Azioni, i richiedenti avranno facoltà di formulare, nell’ambito della medesima Scheda di Adesione,
ulteriori richieste di sottoscrizione di Azioni che si intendono subordinate al positivo esito della procedura di
ammissione a socio ed a seguito della conseguente trascrizione al libro soci.
Le sottoscrizioni ulteriori effettuate una volta ottenuta l’ammissione a socio, saranno regolate al valore nominale di
Euro 25,82 per ogni Azione senza l’applicazione del sovrapprezzo.
Le tabelle riportate nel seguito esemplificano l’importo minimo e massimo sottoscrivibile da chi aderisce all’Offerta.
Esempio 1 - esborso minimo e massimo per l’adesione all’Offerta da parte di un non socio.
(Valori in Euro)
n. azioni
Valore nominale unitario
100
25,82
100
25,82
Sovrapprezzo
Totale
1° Richiesta di Adesione e ammissione a socio
Lotto
10,33
3.615,00
richieste successive
Lotto minimo
2.582,00
285
Lotto massimo
1800
46.476,00
25,82
Esborso minimo
3.615,00
Esborso massimo
50.091,00
Esempio 2 - esborso minimo e massimo per l’adesione all’Offerta da parte di un socio.
(Valori in Euro)
Sovrapprezzo
Totale
n. azioni
Valore nominale unitario
100
25,82
2.582,00
Lotto minimo
100
25,82
2.582,00
Lotto massimo
1800
25,82
46.476,00
1° Richiesta di Adesione e ammissione a socio
Lotto
richieste successive
Esborso minimo
2.582,00
Esborso massimo
49.058,00
Le Azioni emesse dall’Emittente e oggetto della presente Offerta sono caratterizzate da peculiarità tali per cui risulta
poco significativo un confronto in termini di multiplo Price/Earnings con i propri competitors - banche costituite in
forma di società per azioni e banche popolari.
Più precisamente, con riferimento al multiplo Price/Earnings si osserva quanto segue:
- il Price, così come definito dalla dottrina finanziaria e dalla prassi degli analisti non risulta applicabile alla fattispecie
in parola in quanto nella presente Offerta, ma anche nell’ordinaria attività di ammissione alla qualifica di Socio, le
Azioni sono sottoscrivibili al valore nominale, eccezion fatta per i neo Soci i quali, limitatamente alla prima
sottoscrizione, sono tenuti a corrispondere una somma a titolo di sovrapprezzo.
- con riferimento agli Earnings si evidenziano le limitazioni previste dalla normativa vigente che rendono poco
significativa la valenza monetaria degli utili distribuibili da una Banca di Credito Cooperativo e, conseguentemente, la
constatazione che l’interesse primario del Socio si sostanzierà nel vantaggio derivante dalla possibilità di utilizzo dei
servizi e dei prodotti della Banca.
Si forniscono comunque di seguito i moltiplicatori di prezzo, Price/Earnings e Price/Book Value, al 31 dicembre 2012.
Con riferimento al multiplo Price/Earnings si evidenzia che, a fronte di un corrispettivo di Euro 36,15 (valore nominale
di Euro 25,82 aumentato del sovrapprezzo di Euro 10,33) pagato dal sottoscrittore, l’utile d’esercizio per azione al 31
dicembre 2012 era pari ad Euro 8,68. Conseguentemente, il multiplo Price/Earnings può essere espresso come rapporto
tra Euro 36,15/8,68 = 4,16.
Con riferimento al multiplo Price/Book Value si evidenzia che, a fronte di un corrispettivo di Euro 36,15 (valore
nominale di Euro 25,82 aumentato del sovrapprezzo di Euro 10,33) pagato dal sottoscrittore, il valore del patrimonio
netto (compreso l’utile di esercizio) per azione al 31 dicembre 2012 era pari ad Euro 217,02. Conseguentemente, il
multiplo Price/Book Value può essere espresso come rapporto tra Euro 36,15/Euro 217,02 = 0,17.
La tabella che segue illustra il raffronto tra i rapporti di Price/Earnings e di Price/Book Value dell’Emittente, con
riferimento al valore nominale delle Azioni aumentato del sovrapprezzo, con quello di altre banche non quotate
selezionate in base al modello di business retail adottato, comparabile con quello dell’Emittente e con alcune banche
quotate che operano sullo stesso territorio dell’Emittente.
Tali informazioni sono riferite al 31 dicembre 2012 per le banche non quotate comparabili con la Banca (ad eccezione
delle informazioni riguardanti Banca Etica che sono riferite al 30 giugno 2013) non essendo stato possibile reperire le
medesime informazioni aggiornate al 30 giugno 2013, mentre sono riferite al 30 giugno 2013 per le banche quotate.
286
P/E
BANCHE NON QUOTATE
P/BV
31 dicembre 2012
31 dicembre 2012
Emittente
4,16
0,17
BCC di Roma (*)
4,18
0,13
Banca Popolare di Sviluppo (*)
N.S.
0,98
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
P/E
BANCHE NON QUOTATE
P/BV
30 giugno 2013
Emittente
Banca Etica (*)
30 giugno 2013
7,77
0,19
24,48
0,87
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
P/E
BANCHE QUOTATE
P/BV
30 giugno 2013
30 giugno 2013
Emittente
7,77
0,19
Banca Popolare di Milano (*)
4,73
0,28
Banca Popolare di Sondrio (*)
16,29
0,63
5,18
0,18
Banco Popolare (*)
(*) Dati ricavati dai Prospetti informativi pubblicati sul sito internet della Consob (www.consob.it).
Si precisa inoltre che nel caso in cui l’Emittente, nel corso dell’Offerta, acquisti azioni proprie a norma di quanto
previsto dall’articolo 2529 cod. civ. e dallo Statuto, il titolare dell’Azione, oltre che trovare per suo conto una
controparte interessata all’acquisto nei limiti delle previsioni legislative e statutarie, potrà comunicare alla Banca la
propria intenzione di cedere le Azioni. La Banca potrà acquistarle in contropartita diretta al valore nominale ai sensi
dell’art. 21 dello Statuto. Inoltre, si segnala che l’acquisto da parte della Banca di azioni proprie può essere effettuato
nei limiti previsti dalla legge e dell’apposito fondo alimentato con gli accantonamenti deliberati di volta in volta, in sede
di approvazione del bilancio di esercizio dall’Assemblea dei soci, (al riguardo si evidenzia che la Banca, in sede di
approvazione dei precedenti bilanci di esercizio, ha destinato al “fondo acquisto azioni” proprie la somma di Euro
2.400.000,00). Si segnala che potrebbe accadere che durante un Periodo di Offerta Mensile, si esaurisca la disponibilità
del predetto fondo e quindi che venga raggiunto il numero massimo di azioni proprie detenibili. In tal caso la Banca non
potrà acquistare ulteriori azioni proprie sino a quando l’Assemblea dei soci non delibererà i necessari accantonamenti
per alimentare il fondo.
Per completezza si riporta nella tabella che segue le effettive quantità di Azioni acquistate dalla Banca negli anni 2011,
2012 e 2013. Di norma, il perfezionamento dell’operazione di acquisto di Azioni da parte della Banca si verifica nel
medesimo anno di esercizio in cui è stata assunta la relativa delibera di acquisto da parte del consiglio di
amministrazione dell’Emittente. Le Azioni proprie sono di regola vendute a soci a fronte di richieste da parte degli
stessi di incremento della propria partecipazione nel capitale sociale dell’Emittente.
(Valori in Euro)
5.3.2
Anno
n. Azioni
Capitale
2011
31.659
817.435,38
2012
12.189
314.719,98
2013
15.497
400.132,54
Procedura per la comunicazione del prezzo
Il prezzo di Offerta è indicato nel Prospetto Informativo.
5.3.3
Limitazione del diritto di prelazione agli azionisti dell’Emittente
Nell’ambito della presente Offerta non sono previste limitazioni ai diritti di opzione e di prelazione.
287
5.3.4
Eventuale differenza tra il prezzo di Offerta delle Azioni e il prezzo delle Azioni pagato nel corso
dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del consiglio di amministrazione, dei membri del collegio
sindacale, dei principali dirigenti, o persone affiliate
I membri degli organi di amministrazione, direzione, vigilanza e gli alti dirigenti o persone strettamente legate agli
stessi non hanno acquistato Azioni dell’Emittente ad un prezzo differente da quello fissato per l’acquisto delle Azioni
da parte di qualsiasi socio e corrispondente al valore nominale delle Azioni eventualmente maggiorato del sovrapprezzo
fissato dall’Assemblea.
Non vi sono differenze tra il prezzo di Offerta ed il costo per la sottoscrizione delle Azioni per i membri del consiglio di
amministrazione, del collegio sindacale e dell’alta dirigenza della Banca o per persone ad essi affiliate.
5.4
5.4.1
Collocamento e sottoscrizione
Indicazione dei responsabili del Collocamento dell’Offerta e dei collocatori
Le Azioni oggetto dell’Offerta sono offerte direttamente dall’Emittente, che agirà contestualmente quale emittente e
responsabile del Collocamento dell’Offerta.
5.4.2
Organismi incaricati del servizio finanziario e agenti depositari
Le Richieste di Adesione all’Offerta dovranno essere effettuate mediante sottoscrizione della Scheda di Adesione
disponibile presso tutte le Sedi Distaccate e le Filiali dell’Emittente. L’addetto alla Filiale o alla Sede Distaccata rilascia
ricevuta della ricezione della Scheda di Adesione e della documentazione ad essa allegata, la cui data fa fede ai fini
dell’imputazione della Richiesta di Adesione in essa contenuta a ciascuno dei Periodi di Offerta Mensile.
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 30 e 32 del TUF la presente Offerta non verrà svolta fuori sede o a distanza.
5.4.3
Impegni di sottoscrizione e garanzia
Per quanto a conoscenza dell’Emittente, né i componenti del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e della
Direzione Generale dell’Emittente, né altre persone terze hanno assunto impegni di adesione all’Offerta, o garantito il
buon esito dell’operazione.
Si specifica in ogni caso che i dipendenti dell’Emittente, salvo quelli già soci prima dell’inizio dell’Offerta, non
rientrano fra i destinatari dell’Offerta.
5.4.4
Data in cui è stato o sarà concluso l’accordo di sottoscrizione
Non è stato sottoscritto, e non è prevista la sottoscrizione di, alcun accordo di sottoscrizione nell’ambito della presente
Offerta.
288
6.
6.1
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE
Mercati di quotazione
L’Emittente non ha fatto, né allo stato è intenzionato a fare, domanda di ammissione alla negoziazione delle Azioni su
alcun mercato regolamentato o non regolamentato.
6.2
Altri mercati in cui le azioni dell’Emittente sono negoziate
Le azioni BCC non sono quotate in alcun mercato regolamentato italiano o estero.
6.3
Altre operazioni
Non sono previste in prossimità dell’Offerta altre operazioni di sottoscrizione o di Collocamento privato di strumenti
finanziari della stessa categoria di quelli oggetto dell’Offerta.
6.4
Intermediari autorizzati nel mercato secondario
Alla Data del Prospetto Informativo, per quanto a conoscenza dell’Emittente, non vi sono soggetti che si sono assunti il
fermo impegno di agire quali Intermediari autorizzati nelle operazioni sul mercato secondario.
6.5
Stabilizzazione
Non è previsto lo svolgimento di alcuna attività di stabilizzazione da parte dell’Emittente o di soggetti dallo stesso
incaricati.
289
7.
7.1
POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALL’OFFERTA
Informazioni sui soggetti che offrono le Azioni
Le Azioni sono offerte direttamente dall’Emittente e, pertanto, per tutte le informazioni riguardanti l’Emittente, si rinvia
ai dati e alle informazioni fornite nel Prospetto Informativo.
7.2
Numero e classe degli strumenti finanziari offerti da ciascuno dei possessori degli strumenti finanziari che
procedono alla vendita
Non applicabile.
7.3
Accordi di lock-up
Nell’ambito della presente Offerta non sono previsti accordi di lock-up.
290
8.
8.1
SPESE LEGATE ALL’OFFERTA
Proventi netti totali e stima delle spese totali legate all’Offerta
L’ammontare complessivo delle Azioni emesse per ciascun Periodo di Offerta Mensile sarà determinato sulla base della
sommatoria delle Azioni richieste da ciascun soggetto ammesso a socio o già socio dell’Emittente nel rispetto dei limiti
di Legge e dei Limiti all’Offerta.
L’ammontare netto ricavato dall’Offerta è calcolato nella misura massima di Euro 7.943.000,00, al netto delle spese
legate all’Offerta complessivamente stimate in Euro 57.000,00.
291
9.
DILUIZIONE
La possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sul capitale sociale detenuto da ciascun socio, consistenti nella
riduzione della quota di capitale detenuta per effetto dell’ingresso di nuovi soci o, nei limiti previsti dalla legge, della
sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto
cooperativa, è una società a capitale variabile.
Tale profilo di rischio, sebbene i relativi effetti, stante il principio del voto capitario applicabile alle banche, aventi
natura di cooperativa, siano circoscritti ai soli aspetti economici, può tradursi di fatto nel rischio di una momentanea
riduzione di redditività delle Azioni determinata dall’eventuale ritardo sui ritorni del nuovo capitale investito, nonché in
ragione delle differenze tra prezzo di emissione e valore patrimoniale delle Azioni, nel rischio di una riduzione del
valore patrimoniale dell’ammontare complessivo di Azioni risultanti per effetto delle nuove emissioni. Non essendo
possibile prevedere l’ammontare di nuovo capitale sociale che risulterà all’esito dell’Offerta, non è possibile fornire
alcuna stima circa la portata dei suindicati effetti di riduzione, eventuale, della redditività.
292
10.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Il Prospetto Informativo non contiene informazioni supplementari. Si precisa che alle Azioni e all’Emittente non è stato
assegnato alcun rating.
293