Gravidanza in corso di anoressia nervosa: raro ma possibile (PDF)

Gravidanza in corso di anoressia
nervosa: raro ma possibile
Scuola di Specializzazione in Psichiatria
Relatori
Dott.ssa Elisa Mingotto
Specializzanda in Psichiatria
Dott.ssa Chiara Sales
Specializzanda in Nutrizione Clinica
Tutor
Prof.ssa Angela Favaro
Di cosa parleremo:
•  Caso clinico
•  Introduzione: nuovi criteri DSM 5
•  Fertilità
•  Fattori di rischio prenatali e perinatali
•  Psicopatologia in gravidanza e nel postpartum
•  Allattamento e primi pattern alimentari
•  Relazione madre-bambino
•  Vignette cliniche
Gravidanza in una donna araba con
anoressia nervosa
In anamnesi:
Donna di 19 anni, arrivata in Italia a 13 anni
Seconda di cinque figli
Non familiarità psichiatrica
Sviluppo psico-fisico regolare. Menarca: 13 anni,
ciclo mestruale irregolare
In adolescenza esordio AN.
BMI max 14
A 18 anni matrimonio con coetaneo del Marocco
Concepimento dopo 2 anni (non usa contraccettivi)
All’inizio nasconde la gravidanza alla famiglia
Gravidanza in una donna araba con
anoressia nervosa
Arriva alla consultazione:
Presenta importante restrizione e selezione alimentare
Body checking e si pesa tutti i giorni
Attualmente non vomito o altro purging
Iniziale negazione del disturbo alimentare: spiega il basso peso
in gravidanza con l’iperemesi dei primi mesi
Esprime la paura che il bambino diventi troppo grasso
Durante il ricovero:
Non accetta CVC, solo parzialmente collaborante
Diagnosi differenziale:
-Malassorbimento intestinale
(dosaggio Ac anti
transglutaminasi, Alfa1
antitripsina)
- Parassitosi (Es. colturale feci)
- Distiroidismo (Funzionalità
tiroidea)
- Infezioni o neoplasie (Rx
torace e eco addome)
- Malattie ematologiche
Parto spontaneo
-Depressione
36° SG
(pretermine)
BMI madre = 14.3
Peso alla nascita 2.8
kg.
Apgar nella norma
Neonato trasferito alla
Neonatologia
Nel primo mese post -partum
Si osservano difficoltà della madre nelle
cure e nutrizione e primi problemi
nell’attaccamento
Anoressia Nervosa: criteri diagnostici
DSM IV TR (APA, 2000 ) DSM V (APA, 2013) • 
•  A. Restrizione dell’introito energetico, che porta
A. Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di
sopra o al peso minimo normale per l'età e la
statura (< 85% del peso previsto)
• 
B. Intensa paura di acquistare peso o di
diventare grassi
• 
C. Eccessiva influenza del peso e delle forme
del corpo per l’autostima o rifiuto di ammettere
la gravità della attuale condizione di sottopeso.
• 
D. Amenorrea (assenza di almeno 3 cicli
consecutivi)
Può essere:
• 
Con Restrizioni
• 
Con Abbuffate/Condotte di Eliminazione
a un peso significativamente basso in relazione
all’età, al sesso, alla fase di sviluppo e alla salute
fisica.
•  B. Intensa paura di acquistare peso o di diventare
grassi, o comportamento persistente che interferisce
con l’aumento di peso
•  C. Eccessiva influenza del peso e delle forme del
corpo per l’autostima o rifiuto di ammettere la
gravità della attuale condizione di sottopeso
Può manifestarsi in due modi:
•  Con Restrizioni
•  Con Abbuffate/Condotte di Eliminazione
Anoressia nervosa e fertilità
•  Alto rischio esordio AN 15-19 anni
•  Prevalenza AN in alcuni studi >1% (Smink et al.,2012)
•  > 5% se includiamo DCA NAS
• 
importanza del disturbo nel periodo fertile
della donna
Anoressia e fertilità
•  Tempo per il concepimento allungato:
- AN e BN> 6 mesi (OR 1.9, 95% CI 1.0-3.5; P < 0.04) (Easter et
al., 2011)
•  Numero gravidanze ridotto
- Donne che erano state ospedalizzate per AN:
nascite ridotte di 1/3 (Brinch et al. 1998)
- Non differenze in altri studi su AN e BN (Crow et
al.,
2002;
Bulik
et
al.,
1999
)
gravidanze
IVG
Aborti spontanei
Altri fattori che influenzano numero
gravidanze:
•  Relazioni instabili con i partner
•  Basso livello di intimità
•  Calo libido
•  Vissuti negativi rispetto alla sessualità
Anoressia e fertilità
•  Amenorrea, oligomenorrea, irregolarità mestruali (bassi livelli
estrogeni). Utero e ovaie regrediscono allo stato pre-puberale
infertilità? Non sempre!
Perché?
•  Cicli ovulatori
•  Non utilizzo contraccettivi
•  Ricorso a trattamenti per l’infertilità:
- 7.6% AN; 16.7% EDNOS cliniche per fertilità (Stewart et al.,
1990)
- 20.7% delle donne trattate con inseminazione intra-uterina
avevano criteri per AN o BN lifetime (Freizinger et al. 2008)
Gravidanze e aborti
•  Alto tasso di gravidanze non pianificate
in AN rispetto ai controlli (50% vs 18.9%)
(Bulik et al., 2010; Micali et al., 2013)
•  Piu frequenti aborti spontanei
•  Piu frequente aborto indotto (dati sptt per
bulimia)
Anoressia Nervosa: fattori di rischio
Fattori di rischio
•  Socioculturali
•  Familiari
•  Individuali
• Fattori geneticineurosviluppo
•  complicanze
ostetriche/perinatali
• Caratteristiche di
personalità:
perfezionismo, bassa
autostima
Complicanze della gravidanza e rischio
AN
•  complicanze perinatali incrementano il rischio di
sviluppare DCA (Cnattingius et al., 1999; Foley et al., 2001;
Lindberg & Hjern, 2003; Favaro et al., 2006)
•  Sptt complicanze legate a danno ipossicoischemicoàAN e anche SCHIZOFRENIA
Ciclo del rischio
Madre con AN Mantenimento dei faFori ambientali Nutrizione non adeguata Insufficiente aumento ponderale Complicanze ostetriche, prematurità, basso peso Mantenimento dei faFori ambientali Bassa autosNma Alimentazione restriOva AdaFato da Bulik et al. 2005 In utero
1. 
2. 
3. 
4. 
Genetica
Complicanze ostetriche
Stress materno: DCA/ansia e depressione
Fattori nutrizionali
“foetal
programming”
• EffeO epigeneNci • Neurosviluppo ü Tratti:
- Harm avoidance
ü Caratteristiche cognitive:
- Perseverazione
- Coerenza centrale
ü Risposta allo stress
Complicanze ostetriche e perinatali in
donne con AN: evidenze
•  Iperemesi gravidica à att. AN-BP
•  Anemia
•  Parto cesareo
•  Meno figli sesso maschile (in studi animali feti
maschi più sensibili a concentrazioni acidi grassi)
•  Basso peso alla nascita in figli di donne con AN
lifetime
à BMI pre-concepimento mediatore sul peso alla
nascita (Micali et al.,2007)
•  Prematurità
Case report
“Una complicanza nel parto”
Donna di 30 anni, non fumatrice
Diagnosi di AN con esordio 6 anni fa
DEXA T score=-1
Infertilità anovulatoria. Fecondazione in vitro
BMI pre: 18
Recupero ponderale in gravidanza di 14 kg
41° SG: induzione del parto
Travaglio 7 ore, regolare decorso
Improvviso e intenso dolore in sede perineale
Parto strumentale
Neonato maschio 3390 g in buone condizioni (Apgar 5 min=9)
Dolore continua dopo il parto…
RMN: formazione di callo osseo nel ramo inferiore del pube
Stress in gravidanza
Asse ipotalamo ipofisi surrene
Meccanismo: aumento
glucocorticoidi—saturazione 11 beta
HSD placentare—GC arrivano al
feto
Da Sandman et al., 2011 Stress in gravidanza
•  Stress prenatale influenza neurosviluppo (Durand et al., 1998;
Gorman et al. 2002)
•  Associato a temperamento ansioso nel bambino (Davis et al. 2007)
•  Effetti sulla morfologia cerebrale. Riduzione volume materia grigia
(Buss et al., 2010)
•  Livelli CRH possono
incidere sul timing del
parto (Wadhwa, 2005)
•  altri effetti: peso alla
nascita, sistema
cardiovascolare (Seckl,
2008)
•  Studi su donne gravide durante 11
settembre – trasmissione
intergenerazionale del trauma
(Yehuda et al. ,2005)
Da Sandman et al., 2011 Fattori nutrizionali
•  Malnutrizione materna ha effetti sul
metabolismo futuro del feto (Barker 1998)
•  Ipoalimentazione fetale influenza sviluppo
cerebrale
rischio disturbi neuropsichiatrici
(Altschuler, 2005; Kyle & Pitcherd, 2006; Penner & Brown, 2007)
•  Restrizione proteica influenza asse ipotalamoipofisi (diminuendo 11 beta-idrossi steroido
deidrogenasi)
aumenta esposizione del feto
a cortisolo materno, influenzando risposta allo
stress (Seckl & Holmes, 2007)
Modello di rischio Bassi folaN Restrizione Ipoalimentazione proteica o malnutrizione ipoglicemia Aumento GC nel circolo fetale Complicanze ostetriche DCA materno Ansia e depressione Disfun
zione HPA Aumento CRH materno Alterazioni sviluppo fetale AdaFato da Micali & Treasure, 2009 Valutazione del rischio
nutrizionale in gravidanza
• Eta <15 o > 35 anni
• Meno di 12 mesi dall’ultimo parto
• Storia ostetrica e/o fetale negativa
• Presenza di DCA
• Alimentazione vegetariana o esclusione di alimenti per allergie/
intolleranze
• Abuso di alcol
• Presenza di malattie croniche legate alla nutrizione
• BMI<18,5 (LARN) o > 29
• Allattamento al seno in corso
• Anemia
• Alta parità
• Inadeguato aumento di peso per eccesso o difetto
TAB. 1 (L.A.R.N. 1996) Incremento
ponderale auspicabile
BMI
A 40 settimane
Per settimana
nel II e III
trimestre
<18,5 Kg/m2
18,5 Kg/m2<BMI<25Kg/m2
25Kg/m2< BMI<30 Kg/m2
> 30 Kg/m2
12,5-18 Kg
11,4-16 Kg
7-11,5 Kg
7 Kg
0,5 Kg
0,4 Kg
0,3 Kg
Gravidanza gemellare
16-20 Kg
0,750 Kg
nel II e III trimestre
Fabbisogno energetico in gravidanza
BMI
BMI
BMI
pregravidico pregravidico pregravidico
<18,5 Kg/m2 18,5-25 Kg/ >25Kg/m2
m2
Fabbisogno
supplementare/
die (Kcal)
365
300
200
Se attività fisica
365
150
100
Minerali
DONNE NON GRAVIDE
18-29 anni
GESTANTI
NUTRICI
30-49
Folati
µg
200
200
400
350
Calcio
µg
1000
800
1200
1200
Ferro
mg
18
18
30
18
Carenza di calcio : Rischi
• 
• 
il rischio di malattia ipertensiva e di pre-eclampsia/eclampsia
nella
gestante
il rischio di osteopenia /osteoporosi nella gestante o aggrava un
quadro patologico già presente (oltre il 90 % delle adolescenti
presenta una riduzione della massa ossea dopo solo sei mesi di
malattia )
Indicazioni nutrizionali nella gravidanza
fisiologica:
•  Apporto di CHO pari al 50-60% dell’energia giornaliera
privilegiando cibi a basso indice glicemico (pasta, riso , orzo legumi)
•  Fibre 30 g/die (frutta e ortaggi)
•  Apporto di grassi < 30% dell’energia totale giornaliera; grassi
saturi < 10%, polinsaturi almeno il 7 % (pesce)
•  Apporto proteico pari a 1,2 g /Kg peso ideale (latte, uova, carne,
legumi)
•  Calcio: nelle donne che non assumono latte o derivati utilizzare
alimenti fortificati o supplementi farmacologici
•  Ferro: 30 mg/die (carni, pesce, uova, legumi, alimenti fortificati).
•  Iodio: 175 µg/die (pesce, crostacei, molluschi, sale iodato)
•  Acido folico: 400 µg/die (legumi, vegetali a foglia verde, agrumi,
cereali integrali, lievito di birra, fegato); supplementare con
preparati integrativi)
Allattamento
Fabbisogni nutrizionali durante l’allattamento(in aggiunta
rispetto al fabbisogno di una donna di pari età)
Richiesta
energetica
+ 500
kcalorie
Proteine
+17 g/die
Calcio
200-400mg/die
Iodio
Zinco
50microg/die
5mg/die
Vitamina A
350 microg/die di
retinolo equivalente
Vitamina E
4 mg/die
Vitamina B12
0,4 microg/die
Vitamina B6
0,7 microg/die
Vitamina C
45 mg/die
Folina
100 microg/die
Acqua
700ml/die
Trattamento nutrizionale delle gestanti con AN
•  Identificazione dei fattori di rischio: BMI pre-gravidico < 18,5; abuso di
lassativi e/o diuretici; vomito frequente.
•  Valutazione dello stato nutrizionale comprendente valutazione dell’intake
alimentare e dei fabbisogni, esame clinico e indagini bioumorali
Emocromo,sodio, potassio,
fosfato, magnesio
Calcio, vitamina D, urea, creatinina,
TSH, glicemia,ferro
Ferritina,vitamina B12,
folati
•  Stretto monitoraggio nutrizionale
•  Eventuali supplementazioni per os
Supplementi orali
(formule nutrizionalmente complete )
•  Indicati nella rialimentazione dei soggetti che non riescono ad
aumentare l’intake con gli alimenti naturali
• 
Spesso più accettati rispetto agli alimenti naturali perchè:
–  considerati “farmaci” più che alimenti
–  minor paura di “perdere il controllo”
Trattamento nutrizionale delle gestanti con AN
Ospedalizzazione nelle forme più gravi
•  Soggetti gravemente malnutriti e con complicanze mediche
•  Iperemesi gravidica
•  Soggetti che non raggiungono un fabbisogno adeguato con
l'alimentazione orale
Indicazione alla nutrizione artificiale
•  Enterale con sondino nasogastrico
•  Parenterale con accesso venoso periferico se supporto temporaneo
•  Parenterale con catetere venoso centrale solo in casi selezionati
Frequenza DCA in gravidanza
•  7.5% prevalenza diagnosi DCA in donne gravide
(0.5% AN)
•  25% riporta preoccupazioni su peso e forma
(Easter et al., 2013)
Il disturbo alimentare in gravidanza
•  Sintomi alimentari migliorano in gravidanza. Tassi di
remissione tra 29% e 78% (Bulik et al., 2007). Diminuiscono
sptt comportamenti purgativi
“Mi nutro per nutrire il bambino”
•  Ma non sempre: ricadute nel DCA durante la gravidanza
(8/24 donne con pregressa AN)(Koubaa et al., 2005)
…e nel post-partum
•  Alto rischio di ricadute del dca nel post-partum
o Disturbo immagine corporea
o Non c’è più il “bambino da nutrire”
o Alessitimia
•  Supporto partner e famiglia
Psicopatologia: ansia e depressione
•  Donne con disturbo alimentare, specie se attivo,
hanno maggiori livelli di ansia e depressione
in gravidanza e maggior rischio di
depressione nel post-partum
•  Donne con AN lifetime: 36.1% depressione in
gravidanza; 45.5% depressione post-partum
(Mazzeo et al., 2006)
Vignetta clinica
Una rete attorno alla paziente
29 aa, razza caucasica
33 SG
Anamnesi psichiatrica muta
Anamnesi patologica remota: nulla da segnalare
Note anamnestiche:
ha lasciato casa quando aveva 13 anni per la violenza domestica, ha vissuto con una zia
Diploma scuola superiore, ha lavorato come modella
Sposata, vive con il marito
Alla visita: aspetto emaciato, cachettico, edema alle caviglie, proteinuria, chetonuria
E.O. psich: Tono dell’umore labile, irritabile. Pensiero concreto e a tratti con
tangenzialità. Nega ideazione suicidaria e dispercezioni visive/uditive. Scarso insight,
scarso controllo impulsi.
Gravidanza a rischio!
Gravidanza a rischio!
Peso pre-gravidanza 48 kg
BMI= 17.5
P min 39 kg al 6°mese
P attuale 45 kg
Inizia a perder peso al 3° mese, preoccupata dall’idea di “diventare un elefante”
Inizia a restringere, eliminando molti cibi , arriva a mangiare solo frutta e
verdura
Perde 9 kg …alla visita viene informata delle gravi conseguenze anche per il feto
e inizia ad aumentare l’introito calorico e a seguire le indicazioni
dell’ostetrica
Recupera 4 kg. inizia a mostrarsi più motivata e consapevole e desidera fare il
meglio per il figlio, ma….non vuole essere ricoverata
viene creata rete attorno alla paziente (internista, psichiatra, ginecologo,
ostetrica, medico di base, ass. sociali)
Viene monitorata strettamente a domicilio, ma il peso non aumenta….
Ricovero in reparto internistico
Le madri con anoressia nervosa e i
loro figli
•  Maternità come nuova identità
•  Essere buona madre: perfezionismo e controllo
•  90% AN vs 13% controlli riporta difficoltà
nell’adattamento a 3 mesi dopo il parto (Koubaa et
al., 2008)
Come nutrono i loro figli?
•  Allattamento
•  Svezzamento e pattern alimentari precoci
•  Attaccamento
Cosa significa per una donna con dca occuparsi dell’alimentazione
del figlio?
Allattamento
•  Alcuni studi riportano che le madri con AN allattano con
meno frequenza e per periodi più brevi (cessazione
allattamento a 6 m: OR=2.35) (Togersen et al., 2010)
•  Nelle madri con BN l’allattamento spesso è prolungato e
i neonati tendono al sovrappeso (Micali et al., 2009)
•  Altri studi riportano allattamento prolungato come
strategia di controllo del peso
•  Dubbi sulle proprie capacità e il proprio corpo:
“il mio latte nutre?”
•  Ossessività: controllo alimentare del bambino
•  Rigidità: schema ad orari fissi
•  + sintomi depressivi…
Svezzamento e alimentazione nel
bambino
•  Per le madri con dca il momento dei pasti del figlio è fonte di ansia e
dubbi (Bryant-Waugh et al., 2007)
•  12 m->conflittualità durante i pasti e comportamenti controllanti della
madre; figli con peso più basso rispetto ai controlli (Stein et al., 1994).
•  Figlie femmine più a rischio di basso peso rispetto a figli maschi
•  10 aa-> idee riguardo peso e forma, restrizione (Stein et al., 2006)
•  Campione di donne inglesi: figli di madri con dca avevano pattern
alimentare “sano/vegetariano”. In BN più CHO e meno grassi rispetto al
gruppo controllo (Easter et al., 2013)
•  Mangiano piccole quantità, più lentamente (Micali et al., 2009)
•  Proiezioni sul bambino: madri attente al peso del bambino, distorsione
immagine corporea verso bambino, paura che il bambino ingrassi
•  Maggiori problemi alimentari nella prole
•  Cibo utilizzato anche con altri significati
Attaccamento: una base alimentare
insicura
•  Alimentazione è primo tramite di comunicazione
madre-figlio
•  Accudimento nutrizionale del bambino ai pasti è
emotivamente e cognitivamente difficile per una
donna con DCA:
- Capire i bisogni del neonato e codificarli
- Fiducia nelle proprie capacità
- Gestire emozioni
…favorito attaccamento di tipo insicuro
Genitorialità
…madri (e padri) in difficoltà:
•  Vissuti negativi verso la maternità (Easter et al., 2011)
•  Iperprotezione, intrusività
•  Distanza emotiva e controllo
•  Inversione ruoli
•  Sentimenti di inadeguatezza
Fattori di vulnerabilità
Fattori biologici
Genetica
Alimentazione
Stress
Neurosviluppo
Temperamento
Complicanze ostetriche
Attaccamento
Pattern alimentari
Curve di crescita
Risposta allo
stress
Fattori psicologici
Disturbo alimentare
Ansia e depressione
Stile genitoriale
Fattori sociali
Relazione con il partner
Rete sociale
Risorse economiche
bambino
madre
Sviluppo Disturbo Alimentare?
Vulnerabilità a dist. mentale?
Messaggi finali:
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Le donne affette da Anoressia Nervosa possono avere figli
È frequente il ricorso a tecniche di fecondazione assistita
È più alto il numero di gravidanze non pianificate
Consulenza pre-concepimento: educare la paziente sulla fertilità e sui
rischi, come affrontare la gravidanza
Prevenzione nel ciclo di rischio con adeguato supporto nutrizionale
(imp. BMI pre-concepimento) e intervento psicologico
Importanza di macro e micronutrienti pre-concepimento
La donna con dca va monitorata con maggior attenzione per il rischio di
ricadute sul piano alimentare e di depressione post-partum
I figli di donne con disturbo alimentare possono essere più vulnerabili
sia sul piano alimentare che su quello psicopatologico
Approccio multidisciplinare: ginecologo, psichiatra, internista,
nutrizionista, dietista, psicologo, ostetrica