CULTURA & SPETTACOLI GIOVEDÌ 22 MAGGIO 2014 E-mail [email protected] GUIDA Iniziativa della Provincia PROSA I borghi rurali dell’Appennino Reggiano Giovanissimi in scena per il teatro dei nonni CORREGGIO (RE) H anno scelto la Sala Teatro del Centro Sociale XXV Aprile di Correggio i ragazzi di Ars Ventuno per presentare il proprio spettacoli di fine anno. Una due giorni, il 24 e il 25 maggio, intensa di teatro a partire dagli spettacoli dei più piccoli fino a quelli dei più grandi. “La scelta di questo spazio, che i giovanissimi di Ars Ventuno hanno ribattezzato teatro dei nonni, – ha dichiarato Antonella Panini, regista e direttrice di A r s Ve n t u n o – è n a t a dall’esigenza dei ragazzi e, ovviamente, didattica nostra di aprire uno scambio intergenerazionale attorno a questo appuntamento. Dove il teatro diventa un vero e proprio terreno di scambio di immaginari, emozioni e tradizioni.” Ben quattro gli spettacoli del 24 maggio (ingresso euro 7,00): si apre alle 18.00 con I vestiti nuovi dell’Imperatore, curato da Antonella Panini ed interpretato dagli allievi più giovani, e con Il Brutto anatroccolo, curato da Alessandro Pastarini ed interpretato dagli allievi del corso di teatro intermedio. Alle 21.00 sarà il momento di Una bambina dal cappuccio ro s s o, u n o s p e t t a c o l o scritto con gli stessi interpreti e anche in questo caso curato da Antonella Panini. La serata si chiuderà con l’esibizione dei ragazzi del gruppo più avanzato diretti da Alessandro in I ragazzi della via Pal. Santa Maria di Castello, Ca’ Toschi, i Borghi di Roncaglio, arà in distribuzione nei Vedriano, Crovara, Santo Steprossimi giorni negli uffi- fano di Pineto, il Fariolo, il ci turistici e negli Urp dei Co- Fornacione, Pieve di San Vitamuni la pubblicazione“Bor- le, Corneto, Gazzolo, Monteghi rurali dell’App ennino dello, Frassinedolo, Ca’ FerraReggiano”, edita dalla Provin- ri, Minozzo, Vallisnera di Sotc i a , c h e r i- n Progettazione to, Cecciola, prende i nuMulino di merosi inter- interdisciplinare che Cerreto Alpi, venti di valo- ha visto anche il Ligonchio e rizzazione e Civago sono i recupero rea- coinvolgimento della 24 borghi in lizzati attracui sono stati verso il Piano Soprintendenza per i realizzati gli d i s v i l u p p o beni architettonici e interventi ilrurale. lustrati nella Si tratta di paesaggistici pu bbl icaz ioun volume ne. che illustra, Si tratta di con ricchezza una parte dei di dettagli ed immagini, 24 tra 37 restauri realizzati, per un i più recenti interventi di ri- impegno pubblico di oltre 6,3 pristino edilizio ed ambienta- milioni di euro, che hanno fatle dei borghi rurali del nostro to risultare la Provincia di Appennino. Reggio Emilia prima in Regio“Il progetto è nato con l’o- ne per progettazione e realizbiettivo non solo di rendere zazione degli interventi sosteconto del lavoro fatto – affer ma nuti dal Programma di svilupl’Assessore ad Agricoltura e po rurale, Asse 3 Misura 322, Promozione territoriale Ro- n e l l a p r o g r a m m a z i o n e berta Rivi – ma anche di invi- 2007/2013. tare i cittadini a conoscere e A questi interventi, vanno frequentare i borghi rurali, co- aggiunti i 38 realizzati nella sì ben riqualificati, con l’oc- precedente programmazione chio attento del visitatore cu- 2000/2006: dati che rendono l’irioso ed informato. Così, ab- dea della vastità dell’intervenbiamo arricchito di un ulterio- to realizzato per il recupero e re significato l’opera di recu- la valorizzazione dei borghi pero che Unione Europea, Re- rurali dell’Appennino. Un lagione, Provincia ed enti locali voro caratterizzato dalla qualità hanno realizzato in questi an- degli interventi, con una progetni per lo sviluppo rurale, nelle tazione interdisciplinare che ha visto anche il coinvolgimento sue diverse forme”. Rossena, Bergogno, Vercal- della Soprintendenza per i beni lo, Castello di San Valentino, architettonici e paesaggistici. REGGIO EMILIA S FOTOGRAFIA Emozioni & visioni Farri vede Calatrava REGGIO EMILIA U STANISLAO FARRI IN BREVE LA MOSTRA n flusso ininterrotto di visitatori all’inaugurazione della mostra personale di Stanislao Farri, allestita fino al 21 novembre 2014 presso la sede di BFMR & Partners Dottori Commercialisti (Piazza Vallisneri, 4). L’esposizione documenta l’incontro tra il decano dei fotografi reggiani e le opere (i ponti e la stazione ferroviaria) realizzate a Reggio Emilia dall’architetto ed artista spagnolo Santiago Calatrava. Erano presenti l’autore, il critico d’arte Sandro Parmiggiani e i titolari dello studio, Gian Matteo Bonomo, Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio, oltre a noti esponenti del mondo dell’imprenditoria, della professione, della politica, dell’economia e della finanza. Realizzata in occasione di “Fotografia Europea”, l’esposizione celebra il novantesimo compleanno di Stanislao Farri, che venerdì 16 maggio, nella Sala del Tricolore, ha ricevuto dall’Assessore Mimmo Spadoni copia del primo Tricolore. La mostra è accompagnata dal libro “Bonjour, Monsieur Calatrava” (cor- siero editore, Reggio Emilia, 2014), con testo del curatore, Sandro Parmiggiani, e testimonianze di due protagonisti dell’architettura internazionale, Santiago Calatrava e Mario Botta. In mostra, quarantadue fotografie in bianco e nero che catturano le linee e i volumi dei tre ponti di Calatrava e della Stazione Mediopadana che ormai caratterizzano l’area nord della città. Una ricognizione appassionata, avviata da Farri nel 2006, quando i ponti erano in fase avanzata di costruzione, ed ultimata nel 2014, che ci restituisce la visione d’insieme, e i dettagli segreti, delle opere, e la loro interazione con lo spazio, segnato dalla presenza ineludibile degli alberi sulla terra e delle nuvole nel cielo. “Identità sepolte” di Ermanno Bartoli Sabato 24 maggio 2014 ore 17.00 presso: "Libreria del Teatro" di via Cia Crispi di Reggio Emilia in occasione della mostra fotografica di Alberto Manfredini nell'ambito dell'iniziativa "Fotografia Europea" verrà presentato il volume "Identità sepolte" (Dedicati) di Ermanno Bartoli “... Ora, non siamo più nemmeno numeri. / Nell'era dei paria e degli schiavi / non abbiamo più nemmeno un numero. / Siamo diventati qualcosa di a-fonico, / cioè un qualcosa senza suono / e quasi senza segno. / Tu che mi leggi, / come ti chiami? / Qual è il tuo nome? / Il mio nome è Hhhhhhh." (da "Umanità al guinzaglio" poesia dedicata su "Identità sepolte")
© Copyright 2024 Paperzz