Atti — 5561 — Parlamentari LEGSILATURA XXIV - l a SESSIONE - Camera dei DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 oxxvm. TORNATA DI VENERDÌ 4 DICEMBRE 1914 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARCORA I N D I C E . •'Congedi Pag. 5562 G i u r a m e n t o del deputato Bollati 5562 .Annunzio di un prossimo lieto evento nella famiglia Reale 5562 Comunicazioni del Presidente: Nomina a senatore del Regno del ministro della guerra generale Zupelli 5563 Nomina del sottosegretario di Stato per la guerra, generate Elia, a commissario regio per rispondere alle interrogazioni rivolte al ministro della g u e r r a . . 5563 Registrazioni con riserva . . . . . . . . . . 5563 'Trasmissione di decreti reali relativi a provvedimenti finanziari; dei bilanci e di disegai di legge per eccedenze di impegni f 562-63 D o m a n d a di procedere contro il deputato Caso (.Annunzio) 5564 Dimissioni del deputato Tasca di Cutò . . . 5564 (Non accettate) . . . . 5";64 5564 5564 RAIMONDO COLONNA DI CBSARÒ Verificazione di poteri (Convalidazione) : Elezione del collegio di Torino I V (Bevione) . Elezione del collegio di Oleggio ( V a r z i ) . . . . Elezione del collegio di Caltanissetta (Lo Piano). Elezione del collegio di Paola (Pizzini) . . . . Disegni di legge (Presentazione) : SALANDRA : Conversione di decreti reali : proroga del concorso governativo, consentito dalla legge 24 marzo 1907, concessione di mutui ai comuni per soccorso ai rimpatriati bisognosi ' 'CARCANO : Circolazione cartacea dello Stato . . Proroga dell'esercizio provvisorio dei bilanci e provvedimenti finanziari —• Spese straordinarie — Prelevazione di somme dal fondo di riserva. DANEO : Divieto di,,esportazione di alcune merci Proroga dell'applicazione dei provvedimenti tributari Restituzione dell' imposta sul sale per la fabcazione dei formaggi Provoloni • Riduzione temporanea del dazio sul grano . •SONNINO : Modificazioni nel bilancio 'della spesa del fondo per l'emigrazione 434 5534 5564 5564 5564 5" 65 5565 5565 5565 5565 5565 55b5 5565 5565 5565 : Appalto di lavori per conio dello Stato a sollievo della disoccupazione operaia Pag. — Assegnazioni di fondi per opere pubbliche. RICCIO : Soppressione della scuola superiore postale, telegrafica e telefonica — Reintegrazione dell'assegno ad personam ad alcuni ex agenti postali — Sistemazione del servizio telefonico nelle Puglie — Affrancatura delle fatture commerciali. . . — Elevazione del peso dei pacchi postali. . . VIALE: Convenzione con la Società Puglia per l'esercizio dei servizi nell'Adriatico . . . . — Provvedimenti riguardanti la categoria dei furieri del Corpo reale equipaggi {Ritiro) . Z U P E L L I : Derogazione a norma della contabilità generale dello Stato ; indennità speciali agli ufficiali del regio esercito — Modificazione alle leggi s u l ! avanzamento del regio esercito — Funzionari inviati nelle colonie — Modificazioni alla legge di ordinamento del regio esercito — Maggiore assegnazione nel bilancio della guerra — Formazione di un nuovo reggimento di artiglieria da montagna -— Maggiori assegnazioni nel bilancio della guerra [Ritiro) CIUFFELLI 5565 5565 5566 5566 5566 5566 5566 5566 5566 5566 5' 66 5566 5566 5566 556D 5566 C o m u n i c a z i o n i del Governo (Discussione). . 5 5 6 9 LABRIOLA 5569 BISSOLATI 5575 CAVAGNARI 5575 CHIESA EUGENIO 5576 VACCARO 5577 BACCELLI A L F R E D O 5577 TREVES 5578 COLAJANNI 5584 TEDESCO 5590 R i s p o s t e scritte ad interrogazioni AGNELLI 5564 : Portieri dell'archivio notarile di Mi- lano — Visita militare 5594 . . 5594 Atti — 5562 — Parlamentan LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - DISCUSSIONI - : Edifici scolastici Pag. 5594 : Matrimonio delle telefonaste . . . 5 5 9 5 C A P P A : Delegato di pubblica sicurezza in Se • nigallia 5595 — Notariato 5596 — Illumi nazione di un passaggio a livello presso Verona 5596 CERMENATI: Carcere giudiziario circondariale di Lecco 5596 — Edificio « della Dogana » in Lecco . . . . 5597 CIRIANI : Provvedimenti stradali in provincia di Udine 5597 — Esenzione di imposte in provincia di Udine . 5597 D E L L O SBARBA : Elezioni amministrative del mandamento di Civita Castellana 559.8 Di SALUZZO : Servizi civili-tecnici d'artiglieria e del genio 5593 EEDERZONI : Orario continuato nelle amministrazioni centrali 5") 98-99 GASPAROTTO : Uccelli accecati a scopo di caccia. 5599 — Supplenti postali-telegrafici 5599 M A F F I : Provvedimenti per la lebbra. . . . 5609 MAGLIANO : Farmacie 5600 — Trafugamenti di opere d'arte dalle chiese di INapoli 5600-601 — Anfiteatro di Larino 5601 MARCHESATO : Farmacie 5601-602 M E D A : Sentenze estere di divorzio rese esecutive in Italia 5602 — Inibizione al riacquisto della cittadinanza italiana 5602 M I C H E L I : Linea Parma-Spezia 5602 — Condotte veterinarie sussidiate 5603 MODIGLIANI : Magistrati romani in una sottoscrizione 5604 — Sindaco di Corato 5604 — Elezioni amministrative di Apricena. . . . 5604 — Sottoprefetto di Portoferraio . . . . . . . 5605 — Scioglimento di un comizio in Ardenza (Livorno) 5605 M U S A T T I : Attentato compiuto in Mirabella Imbaccali 5605 — Presidente del Magistrato alle acque. . . . 5 S 0 6 N A V A O . : Lavoro straordinario postale in Modena . . . 5606 PAPARO : Sistemazione idraulica del torrente Aliare 5606 P E T R I L L O : Grazia ad un ergastolano. . . . . 5 6 0 7 PORCELLA : Tassa fuocatico in Oristano . . . . 5608 — Delegato di pubblica sicurezza in Oristano . 5609 R A M P O L D I : Regolamento sulla pesca d'acqua dolce 5609 RISSETTI : Stazione marittima in Genova . 5609-10 SAMOGGIA : Sindaco di Corato 5610 — Inchiesta sulla costruzione di. una strada comunale 5610 — Delegato di. pubblica sicurezza in Corato. . 5611 STORONI : Spese per la conservazione degli edifici destinati al culto 5611 TAMBORINO : Scuola di agricoltura « Circolone » di Maglie 5611 — Borse di studio a favore di giovani albanesi. 5612 TOSCANO : Morte di un marinaio 5612 — Trasferimento di comandi militari da Messina 5612 — Impianti telegrafici e postali (Messina). . . 5612 BELOTTI Camera dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 1914 L a s e d u t a comincia alle 14.5. BORROMEO G U G L I E L M I , segretario, legge il processo v e r b a l e della s e d u t a di ieri. {È approvato). Congedi. P R E S I D E N T E . H a n n o chiesto congedi, per m o t i v i di famiglia, l'onorevole M a u r y , di giorni 8; per m o t i v i di salute, gli onor e v o l i : Cicogna, di giorni 2; Germi, di 8.. (Sono conceduti). Giuramento. P R E S I D E N T E . Essendo presente l'onorevole Bellati, l'invito a giurare. (Legge la formula). B E L L A T I . Giuro. Annunzio di un prossimo lieto evento nella famiglia Reale. P R E S I D E N T E . Comunico alla C a m e r a che, con l e t t e r a del 5 o t t o b r e scorso, il P r e f e t t o di P a l a z z o di S. M. il R e mi diedea n n u n z i o che S. M. la R e g i n a a v e v a felicem e n t e c o m p i u t o il q u i n t o mese di gravidanza. A questa p a r t e c i p a z i o n e ho risposto pregando S. E. il P r e f e t t o di P a l a z z o di voler p o r g e r e alle Loro Maestà le felicitazioni e gli a u g u r i che, i n t e r p r e t e dei s e n t i m e n t i dei miei colleghi, e dei v o t i della N a z i o n e , mi p e r m e t t e v a in loro n o m e di esprimere per il lieto a v v e n i m e n t o ; c o n f e r m a n d o in q u e s t a circostanza i legami indissolubili che associano il Paese alla p r o s p e r i t à della Dinastia. (Vive approvazioni). Comunicazioni del Presidente. P R E S I D E N T E , I l ministro delle finanze, di concerto coi ministri del tesoro e di grazia e giustizia, ha c o m u n i c a t o i Reali d e c r e t i e m a n a t i in forza dell' autorizzazione c o n f e r i t a al G o v e r n o col primo comm a dell'articolo unico della legge 19 luglio 1914, n. 694, e cioè: lo D e c r e t o 27 s e t t e m b r e 1914, n. 1042, p o r t a n t e modificazioni alle tasse di successione e di d o n a z i o n e ; 2° D e c r e t o 15 o t t o b r e 1914, "n. 1127, port a n t e a m n i s t i a e c o n d o n o delle sopratasse e m u l t e in m a t e r i a di tasse sugli a f f a r i ; 3° D e c r e t o 15 o t t o b r e 1914, n. 1128, re- _ Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - la SESSIONE - 5563 — DISCUSSIONI - lativo all'addizionale del 5 per cento sulle imposte dirette ; 4° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1152, port a n t e aumento delle tasse di bollo e della tassa "sulle carte da giuoco; 5° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1153, relativo alla tassa sulle vetture automobili, sui motocicli e sugli autoscafi ; 6° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1154, port a n t e aumento alle tasse sulle concessioni governative e per gli atti e provvedimenti amministrativi ; 7° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1155, portante al 5 per cento l'addizionale alle tasse sugli affari ; 8° Decreto 12 novembre 1914, n. 1233, relativo alla tassa di bollo sui cinematografi ; 9° Decreto 15 novembre 1914, n. 1259, portante una nuova tassa di bollo sulle sentenze e sugli atti di volontaria ed onoraria giurisdizione ; 10° Decreto 15 novembre 1914, n. 1260, portante aumento della tassa di bollo sulle cambiali ; 11» Decreto 19 novembre 1914, n. 1290, portante provvedimenti sulla legalizzazione delle firme e sulla classificazione dei teatri ; 12° Decreto 22 novembre 1914, n. 1289,: circa il riordinamento del diritto di statistica. I l ministro del tesoro ha trasmesso i bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1915-16, il rendiconto generale consuntivo dell'esercizio finanziario 1913-14 e dodici disegni di legge per approvazioni di eccedenze d'impegni. Saranno stampati, distribuiti e inviati alla Giunta generale del bilancio. I l ministro dei lavori pubblici ha trasmesso l'estratto dei decreti ministeriali emessi nel quarto trimestre dell'esercizio 1913-14, portanti storno di fondi fra articoli di alcuni capitoli del bilancio di quel Ministero. Ha pure trasmesso l'elenco dei prelevamenti eseguiti dal fondo di riserva speciale delle bonifiche durante il quarto trimestre dell'esercizio finanziario 1913-14. Saranno depositati in Archivio a disposizione degli onorevoli deputati. La Corte dei conti ha trasmesso l'elenco dei c o n t r a t t i sottoposti al parere del Consiglio di S t a t o e registrati durante l'eser-; cizio finanziario 1913-14. Sarà depositato in Archivio a disposizione degli onorevoli deputati. Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 La Corte stessa ha trasmesso gli elenchi delle registrazioni con riserva eseguite nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e prima quindicina di novembre 191?. Saranno stampati, distribuiti e inviati alla Giunta permanente. I l ministro della marina ha trasmesso sei pubblicazioni riguardanti il servizio dei fari e del segnalamento marittimo per l'anno 1914. I l ministro del tesoro ha trasmesso la relazione della Direzione generale del Banco di Napoli sul servizio di raccolta, tutela, impiego e trasmissione nel Eegno dei risparmi degli emigrati italiani per l'anno 1913. I l ministro degli affari esteri ha trasmesso copia del fascicolo, con vari allegati, concernente i noli massimi, per il trasporto degli emigranti, stabiliti nel terzo quadrimestre del corrente anno. T u t t i i suddetti documenti saranno depositati in Archivio a disposizione degli onorevoli deputati. I l ministro delle poste e dei telegrafi ha presentato la relazione sull'andamento dei servizi dei telefoni per l'esercizio finanziario 1912-13. Sarà stampata e distribuita agli onorevoli deputati. Comunico quindi alla Camera la seguente lettera : « 15 novembre 1914. « Ho l'onoro di comunicare all'Eccellenza Vostra che Sua Maestà il E e con decreto in data odierna si è compiaciuto nominare senatore del Eegno il maggior generale Vittorio Zupelli, ministro della guerra. « Porgo all' E . V. gli atti della mia maggiore osservanza « Il ministro << S A L A N D R A ». Comunico altresì guente lettera : alla Camera la se- « 10 novembre 1914. « Mi onoro trasmettere all' Eccellenza Vostra copia del Eegio decreto in data 8 corrente mese, col quale il maggior generale Vittorio Elia, sottosegretario di S t a t o per la guerra, è nominato commissario regio per rispondere nella Camera dei deputati alle interrogazioni rivolte al ministro della guerra. « Il presidente del Consiglio « S A L A N D R A ». _ 5564 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 P R E S I D E N T E . Il ministro di grazia e giustizia ha trasmesso la domanda di autorizzazione a procedere in giudizio contro il deputato Caso per il reato di falso in scrittura privata e abuso di foglio in bianco. Sarà stampata, distribuita e inviata agli Uffici. la ragione stessa, che ha mosso l'onorevole Tasca a mandare le dimissioni, debba oggi respingerle. P R E S I D E N T E . Gli onorevoli Raimondo e Colonna di Cesarò propongono che le dimissioni da deputato, presentate dall'onorevole Tasca di Cutò, non siano accettate. Pongo a partito questa proposta. (È approvata). Dimissioni del deputato Tasca di Cutò. Verificazione di poteri. P R E S I D E N T E . Comunico alla Camera la seguente lettera : «La pregodi voler comunicare alla Camera le mie dimissioni da deputato. « Tasca di Cutò ». RAIMONDO. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà. RAIMONDO. Prego la Camera di respingere le dimissioni del nostro collega, onorevole Tasca, e ciò non solo per una tradizione di cortesia, ma per non stabilire un principio, che io non reputo corretto, che cioè l'esercizio del nostro mandato politico dipenda dalle vicende delle lotte elettorali amministrative. (Benissimo !) Sembra che la Camera consenta in entrambi questi concetti e quindi non aggiungo parola. COLONNA DI CESARÒ. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà. COLONNA DI CESARÒ. La Camera è stata costante nella idea di respingere le dimissioni di quei deputati, che, in seguito ad elezioni amministrative, credano di aver perduto la fiducia degli elettori. Ma il caso dell'onorevole Tasca ò diverso. Egli non è caduto nelle elezioni amministrative ; la fiducia quindi degli elettori non gli è venuta meno. Il motivo delle dimissioni sue sta in una ragione morale: nello sconforto, provato nel veder fallire il tentativo, che nelle elezioni amministrative di Palermo si era fatto, di impedire la infeudazione elettotorale della città. (Commenti). Sono lieto di aver consenzienti tutti quei colleghi, che conoscono, forse meglio di me, l'ambiente elettorale di Palermo. Credo ad ogni modo che la Camera, più che per la consuetudine del passato, per P R E S I D E N T E . La Giunta delle elezioni nella tornata di ieri ha verificato non essere contestabili le elezioni seguenti e concorrendo negli eletti le qualità richieste dallo Statuto e dalla legge elettorale politica ha dichiarato valide le elezioni mede-sime : Torino IV, Giuseppe Bevione ; Oleggio, Ercole Varzi ; Caltanissetta, Agostino Lo Piano ; Paola, Gustavo Pizzini. Do atto alla Giunta di questa sua comunicazione, e, salvo i casi di incompatibilità preesistenti e non conosciuti fino a questo momento, dichiaro convalidate queste elezioni. Domanda di autorizzazione a procedere. Interrogazioni. PRESIDENTE. Gli onorevoli sottosegretari di Stato per la grazia e giustizia, l'interno, i lavori pubblici, 1' istruzione pubblica, l'agricoltura, industria e commercio, la guerra, la marina, le poste e telegrafi, gli affari esteri, le finanze, hanno trasmesso le risposte scritte alle interrogazioni dei deputati: Agnelli, Belotti, Borromeo, Cappa, Cermenati, Ciriani, Dello Sbarba, Di Saluzzo, Federzoni, Gasparotto, Maffi, Magliano, Marchesano, Meda, Micheli, Modigliani, Musatti, Ottorino Nava, Parano, Petrillo, Porcella, Rampoldi, Rissetti, Samoggia, Storoni, Tamborino, Toscano. A norma dell'art. 116 bis del Regolamento saranno pubblicate nel resoconto stenografico della seduta d'oggi (1). Presentazione di disegni di legge. P R E S I D E N T E . L'onorevole presidente del Consiglio ha facoltà di parlare. (1) Vedi in fine. Atti — 5565 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI S A L A N D R A, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Mi onoro di presentare alla Camera i seguenti disegni di legge: Conversione in legge del Regio decreto 31 ottobre 1914, n. 1295, concernente la proroga del concorso governativo consentito con gli articoli 5 della legge 24 marzo 1907, n. 116 e 6 della legge 14 luglio stesso anno, n. 538, nella misura stabilita dall'articolo 3 della legge 9 luglio 1908, n. 442; Conversione in legge del Regio decreto 30 agosto 1914, n. 909, relativo alla concessione di mutui ai comuni per integrare l'opera di soccorso a favore dei rimpatriati bisognosi. Chiedo che questi disegni di legge siano inviati alla Giunta generale del bilancio. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro del tesoro. CARCANO, ministro del tesoro. Mi onoro di presentare alla Camera i seguenti disegni di legge : Conversione in legge di Regi decreti concernenti provvedimenti sulla circolazione cartacea dello Stato, sulla circolazione bancaria e sulla istituzione di un conto corrente speciale tra t e s o r o e Cassa depositi e prestiti ; Proroga dell'esercizio provvisorio dei bilanci e provvedimenti finanziari ; Conversione in legge di Regi decreti emanati durante la proroga dei lavori parlamentari dal 6 luglio al 2 dicembre 1914 autorizzanti spese straordinarie in aggiunta agli stanziamenti di bilancio; Convalidazione di decreti Reali coi quali furono autorizzate prelevazioni di somme dal fondo di riserva per le spese impreviste dell'esercizio finanziario 1914-15 durante il periodo di vacanze parlamentari dal 6 luglio al 2 dicembre 1914. Chiedo che questi disegni di legge siano inviati alla Giunta generale del bilancio e che quello riguardante la proroga dell'esercizio provvisorio sia dichiarato urgente. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro delle finanze. DANEO, ministro delle finanze. Mi onoro di presentare alla Camera i seguenti disegni di legge : Conversione in legge di Regi decreti che hanno vietato l'esportazione e regolato il cabotaggio e il transito di alcune merci; Proroga al 30 giugno 1916 dell'autorizzazione ad applicare i provvedimenti tributari attuati con decreti legislativi in forza della legge 19 luglio 1914, n. 694 ; Camera - TORNATA DEL 4 dei DICEMBRE Deputati 1914 Conversione in legge del Regio decreto in data 13 luglio 1914, n. 780, col quale è st ata concessa la restituzione dell'imposta sul sale impiegato per la fabbricazione dei formaggi « Provoloni » di quelli « Uso pecorino » e di qualsiasi altra qualità di « formaggi salati » esclusi i margarinati non classificati, prodotti nei luoghi ove vige la privativa del sale, ed esportati all'estero; Conversione in legge del Regio decreto 18 ottobre 1914, n. 1115, che riduce temporaneamente il dazio sul grano, altri cereali e prodotti derivati e del Regio decreto 1° dicembre 1914, n. 1314, che ne proroga gli effetti. Chiedo che questi disegni di legge siano inviati alla Giunta generale del bilancio. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro degli affari esteri. SONNI NO S I D N E Y , ministro degli affari esteri. Mi onoro di presentare alla Camera il seguente disegno di legge: Convalidazione del Regio decreto 9 agosto 1914, n. 823, che modifica lo stanziamento del capitolo n. 48 del bilancio della spesa del Fondo per l'emigrazione per l'esercizio finanziario 1914-15. Chiedo che questo disegno di legge sia inviato alla Giunta generale del bilancio. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro dei lavori pubblici. C I U F F E L L I , ministro dei lavori pubblici.. Mi onoro di presentare alla Camera i seguenti disegni di legge : Conversione in legge del Regio decreto 1° settembre 1914, n. 920, concernente disposizioni per facilitare l'appalto e l'esecuzione di lavori per conto dello S t a t o , delle Provincie e dei comuni a sollievo della disoccupazione operaia ; Conversione in legge dei decreti : a) N. 1026 del 22 settembre 1914 col quale sono concesse, per l'esercizio finanziario 1914-15 nuove assegnazioni di fondi ppr opere pubbliche da eseguirsi a sollievo della disoccupazione operaia; b) N. 1244 d e l l 0 novembre 1914 per costruzioni ferroviarie a cura diretta dello S t a t o : e) N. 1245 del 22 ottobre 1914 per nuova autorizzazione di spesa in aumento di quella stabilita per riparare i danni prodotti dall'eruzione del Vesuvio del 1906. Chiedo che questi disegni di legge siano inviati alla Giunta generale del bilancio. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro delle poste e dei telegrafi. Atti — 5566 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - B I C C I O , ministro delle poste e dei telegrafi. Mi onoro di p r e s e n t a r e alla C a m e r a i seguenti disegni di legge : Soppressione della scuola superiore postale, telegrafica e telefonica ; R e i n t e g r a z i o n e dell'assegno ad yersonam ad alcuni ex-agenti ora ufficiali d'ordine ; S i s t e m a z i o n e del servizio telefonico nelle Puglie ; A f f r a n c a t u r a delle f a t t u r e commerciali. Chiedo cke questi disegni di legge siano i n v i a t i alla G i u n t a generale del bilancio. Mi onoro a n c h e di p r e s e n t a r e alla Cam e r a il disegno di legge : E l e v a z i o n e del peso dei pacchi postali. P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e l ' o n o r e v o l e m i n i s t r o della m a r i n a . V I A L E , ministro della marina. Mi onoro di p r e s e n t a r e alla C a m e r a il s e g u e n t e disegno di legge: Conversione in legge dei Regi decreti: N . 844 del 2 agosto 1914, che a p p r o v a la c o n v e n z i o n e 28 luglio 1914 con la Società « P u g l i a » per l'esercizio dei servizi nell ' A d r i a t i c o . — N. 1247 del 24 s e t t e m b r e 1914, r i g u a r d a n t e l ' a b i l i t a z i o n e al g r a d o di c a p o di 2 a classe di m i l i t a r i del Corpo R e a l e E q u i p a g g i in congedo. — N . 1277 del 25 ott o b r e 1914, r e l a t i v o alla v e n d i t a di q u a t t r o s a m b u c h i . — N. 1313 del 19 n o v e m b r e 1914, r i g u a r d a n t e la concessione di u n a f e r m a c o m p l e m e n t a r e ai m i l i t a r i del Corpo R e a l e E q u i p a g g i delle c a t e g o r i e « C a n n o n i e r i P . S.» e « F u o c h i s t i O. ed A. ». — N u m e r i 1312, 1311, 1309 e 1310 del 26 n o v e m b r e 1914, rig u a r d a n t i la r i s e r v a n a v a l e (aggiunta aL l ' a r t i c o l o 12 della legge 27 g i u g n o 1909, n. 377) ; le i n d e n n i t à da concedersi agli ufficiali della riserva e di c o m p l e m e n t o ; modificazione a l l ' a v a n z a m e n t o degli ufficiali della Regia m a r i n a : e l'assicurazione c o n t r o i rischi di g u e r r a di piroscafi a d d e t t i a linee sovvenzionate. Chiedo c h e questo disegno di legge sia i n v i a t o alla G i u n t a g e n e r a l e del bilancio. Mi onoro i n o l t r e di p r e s e n t a r e u n decreto reale col q u a l e sono a u t o r i z z a t o a rit i r a r e il disegno di legge : P r o v v e d i m e n t i r i g u a r d a n t i la categoria dei furieri del Corpo Reale E q u i p a g g i . P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e l ' o n o r e v o l e ministro della g u e r r a . Z U P E L L I , ministro della guerra. Mi onoro di p r e s e n t a r e alla C a m e r a i s e g u e n t i disegni di legge : Camera dei TORNATI DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 Conversione in legge dei Regi d e c r e t i 4 agosto 1914, n. 770, 22 agosto 1914, numero 927, 4 o t t o b r e 1914, n. 1103 e 22 ott o b r e 1914, n. 1182, che a u t o r i z z a n o le Amm i n i s t r a z i o n i della guerra e della m a r i n a a d e r o g a r e t e m p o r a n e a m e n t e a n o r m a della legge di c o n t a b i l i t à g e n e r a l e dello S t a t o , e conversione in legge dei R e g i d e c r e t i 1° n o v e m b r e 1914, n. 1205 e 1° n o v e m bre 1914, n. 1206, che stabiliscono speciali i n d e n n i t à per gli ufficiali del Regio esercito; Conversione in legge dei R e g i d e c r e t i 20 s e t t e m b r e 1914, n. 1027, 24 s e t t e m b r e 1914, n. 1053 (rettificato col R e g i o d e c r e t o 27 sett e m b r e 1914 n. 1220) e 15 n o v e m b r e 1914, n n . 125.1 e 1253, p o r t a n t i modificazioni alle leggi s u l l ' a v a n z a m e n t o del Regio esercito ; Conversione in legge del Regio decreto 27 s e t t e m b r e 1914, n. 1090, concern e n t e il c o l l o c a m e n t o f u o r i r u o l o dei f u n zionari delle A m m i n i s t r a z i o n i c e n t r a l i e d i p e n d e n t i della g u e r r a e della m a r i n a , i n v i a t i nelle Colonie od in luoghi o c c u p a t i militarmente dall'Italia ; Conversione in legge dei R e g i decreti 1° n o v e m b r e 1914, n. 1246, 8 n o v e m b r e 1914, n. 1248, 15 n o v e m b r e 1914, n. 1262 e 22 nov e m b r e 1914, n. 1304, p o r t a n t i modificazioni alle leggi di o r d i n a m e n t o del Regio esercito ; Conversione in legge del Regio d e c r e t o 15 n o v e m b r e 1914, n. 1254, per maggiore assegnazione s t r a o r d i n a r i a di lire 46 milioni al bilancio della g u e r r a pel 1914-15 ; Conversione in legge del Regio decreto 15 n o v e m b r e 1914, n. 1254, r e l a t i v o alla f o r m a z i o n e di u n n u o v o r e g g i m e n t o di artiglieria da m o n t a g n a . Chiedo che questi disegni di legge siano i n v i a t i alla G i u n t a g e n e r a l e del bilancio. Mi onoro i n o l t r e di p r e s e n t a r e alla Cam e r a u n d e c r e t o R e a l e col quale v e n g o a u t o r i z z a t o a r i t i r a r e il disegno di legge : Maggiori assegnazioni sulla p a r t e s t r a o r d i n a r i a del bilancio della g u e r r a . P R E S I D E N T E . Do a t t o all'onorevole p r e s i d e n t e del Consiglio della p r e s e n t a z i o n e dei seguenti disegni di legge: Conversione in legge del Regio decreto 31 o t t o b r e 1914, n. 1295, c o n c e r n e n t e la p r o r o g a del.concorso g o v e r n a t i v o consentito con gli articoli 5 della legge 24 marzo 1907, n. 116 e 6 della legge 14 luglio stesso a n n o , n. 538, nella misura s t a b i l i t a dall'articolo 3 della legge 9 luglio 1908, n. 442; Conversione in legge del Regio d e c r e t o 30 agosto 1914, n. 909, relativo alla concessione di m u t u i ai c o m u n i per i n t e g r a r e Atti Parlamentari LEGISLATURA — 5567 — XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI Camera dei Deputati - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1914 classificati, p r o d o t t i nei luoghi ove vige la l'opera di soccorso a f a v o r e dei r i m p a t r i a t i p i i v a t i v a del sale, ed esportati all'estero; bisognosi. Conversione in legge del Eegio decreto L ' o n o r e v o l e presidente del Consiglio I 18 ottobre 1914, n. 1115, che riduce tempochiede che questi disegni di legge siano inr a n e a m e n t e il dazio sul grano, altri cereali viati alla Giunta generale del bilancio. e p r o d o t t i derivati, e del Éegio decreto Non essendovi osservazioni in contrario, 1° dicembre 1914, n. 1314, che ne proroga ®osì r i m a r r à stabilito. gli effetti. (Così è stabilito). L'onorevole ministro chiede che questi disegni.di legge siano inviati alla Giunta Do a t t o all'onorevole ministro del tesoro generale del bilancio. della presentazione dei seguenti disegni di Non ess ndovi osservazioni in contrario, legge : così iimarrà stabilito. Conversione in legge di Eegi decreti concernenti p r o v v e d i m e n t i sulla circola(Cosi è stabilito). zione cartacea dello S t a t o , sulla circolaDo a t t o all'onorevole ministro degli a f zione bancaria e sulla istituzione di un fari esteri della presentazione del seguente conto corrente speciale t r a Tesoro e Cassa | disegno di legge: depositi e prestiti ; Convalidazione del Eegio decreto 9 aProroga dell'esercizio provvisorio dei gosto 1914, n. 823, che modificalo stanziabilanci e p r o v v e d i m e n t i finanziari ; m e n t o del capitolo 48 del bilancio della Conversione in legge di E e g i decreti spesa del F o n d o per l'emigrazione per l'eemanati d u r a n t e la proroga dei lavori parsercizio finanziario 1914-15. lamentari dal 6 luglio al 2 dicembre 1914 L'onorevole ministro chiede che questo autorizzanti spese straordinarie in aggiunta disegno di legge sia i n v i a t o alla G i u n t a agli stanziamenti di bilancio ; generale del bilancio. Convalidazione di decreti E e a l i coi Non essendovi osservazioni in contrario, quali f u r o n o a u t o r i z z a t e prelevazioni di così r i m a r r à stabilito. somme dal fondo di riserva per le spese (Così è stabilito). impreviste dell'esercizio finanziario 1914-15 durante il periodo di v a c a n z e parlamenDo a t t o all'onorevole ministro dei latari dal 6 luglio al 2 d i c e m b r e 1914. vori pubblici della presentazione dei seL'onorevole ministro del tesoro chiede guenti disegni di legge: che questi disegni di legge siano inviati alla Conversione in legge del Eegio decreto Giunta generale del bilancio e che quello 1° s e t t e m b r e 1914, n. 920, concernente diriguardante la proroga dell'esercizio prov- ! sposizioni per facilitare l ' a p p a l t o e l'esecuvisorio sia dichiarato urgente. zione di lavori per conto dello S t a t o , delle Non essendovi osservazioni in contrario, Provincie e dei comuni, a sollievo della così r i m a r r à stabilito. disoccupazione operaia ; Conversione in legge dei decreti: a) nu(Così è stabilito). mero 1026 del 22 s e t t e m b r e 1914 col quale Do a t t o all'onorevole ministro delle fisono concesse, per l'esercizio finanziario nanze della presentazione dei seguenti di1914-15 n u o v e assegnazioni di fondi per segai di legge : opere pubbliche da eseguirsi a sollievo della Conversione in legge di Eegi decreti disoccupazione operaia ; b) n. 1244 del 1° noche hanno vietato l'esportazione e regolato v e m b r e 1914 per costruzioni ferroviarie a il cabotaggio e il transito di alcune merci; cura diretta dello S t a t o ; c) n. 1245 del 22 Proroga al 30 giugno 1916 dell'autorizo t t o b r e 1914 per n u o v a autorizzazione di zazione ad applicare i provvedimenti trispesa in a u m e n t o di quella stabilita per butari a t t u a t i con decreti legislativi in forza riparare i danni p r o d o t t i dall'eruzione del della legge 19 luglio 1914, n. 694; Vesuvio del 1906. Conversione in legge del Eegso decreto L ' o n o r e v o l e ministro chiede che questi in data 13 luglio 1914, n. 780, col quale è disegni di legge siano inviati alla Giunta »tata concessa la restituzione dell'imposta generale del bilancio. s ui sale impiegato per la fabbricazione dei Non essendovi osservazioni j n contrario formaggi « Provoloni » di quelli « Uso pecosì r i m a r r à stabilito. corino » e di qualsiasi a l t r a qualità di « formaggi salati » esclusi i margarinati non (Così è stabilito). — 5568 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1914 Do atto all'onorevole ministro delle pocon cui è autorizzato a ritirare il disegno ste e dei telegrafi della presentazione dei di legge : Provvedimenti riguardanti la caseguenti disegni di legge : tegoria dei furieri del Corpo E e a l e E q u i Soppressione della scuola superiore popaggi. stale, telegrafica e telefonica ; Do fitto all'onorevole ministro della Reintegrazione dell' assegno ad perguerra della presentazione dei seguenti disonam ad alcuni ex-agenti ora ufficiali d'orsegni di legge : dine ; Conversione in legge dei Eegi decreti Sistemazione del servizio telefonico 4 agosto 1914, n. 770, 22 agosto 1914, n, 927, nelle Puglie ; 4 ottobre 1914, n. 1103 e 22 ottobre 1914, n. 1182, che autorizzano le Amministrazioni Affrancatura delle fatture commerciali. L'onorevole ministro chiede che questi j della guerra e della marina a derogare temporaneamente a norma della legge di disegni di legge siano inviati alla Giunta contabilità generale dello S t a t o , e convergenerale del bilancio. sione in legge dei Eegi decreti 1° novemNon essendovi osservazioni in contrario, bre 191A, n. 1205 e 1° novembre i.914, nucosì rimarrà stabilito. mero 1206, che stabiliscono speciali inden(Così è stabilito). nità per gli ufficiali del Regio esercito; Conversione in legge dei Eegi decreti Do pure atto allo stesso onorevole mi20 settembre 1914, n. 1027, 24 settembre nistro delle poste e dei telegrafi della pre1914, n. 1053 (rettificato col Eegio decreto sentazione del disegno di legge : Elevazione 27 settembre 1914, n. 1220) e 15 novembre del peso dei pacchi postali. 1914, nn. 1251 e 1253, portanti modificazioni Questo disegno di legge sarà stampato, alle leggi sull'avanzamento del Eegio eserdistribuito ed inviato agli Uffici. cito ; Do atto all'onorevole ministro della maConversione in legge del Eegio decreto' rina della presentazione del seguente di27 settembre 1914, n. 1090 concernente il segno di legge: Conversione in legge dei collocamento fuori ruolo dei funzionari E e g i decreti: 1ST. 844 del 2 agosto 1914 che delle Amministrazioni centrali e dipendenti approva la convenzione 28 luglio 1914 con della guerra e della marina, inviati nelle la Società « Puglia » per l'esercizio dei serColonie od in luoghi occupati militarmente vizi nell'Adriatico. — i f . 1247 del 24 setdall'Italia ; tembre 1914, riguardante l'abilitazione al grado di capo di 2^ classe di militari del Conversione in legge dei E e g i decreti Corpo E e a l e Equipaggi in congedo. — 1° novembre 1914, n. 1246, 8 novembre 1914, N. 1277 del 25 ottobre 1914 relativo alla n. 1248, 15 novembre 1914, n. 1262 e 22 novendita di quattro sambuchi. — N. 1313 vembre 1914, n. 1304, portanti modificazioni del 19 novembre 1914, riguardante la conalle leggi di ordinamento del Eegio esercito ; cessione di una ferma complementare ai Conversione in legge del Eegio decreto militari del Corpo E e a l e Equipaggi delle 15 novembre 1914, n. 1254, per maggiore ascategorie « Cannonieri P . S. » e « Fuochisti segnazione straordinaria di iire 46 milioni O. ed A. ». — Numeri 1312, 1311, 1309 e 1310 al bilancio della guerra pel 1914-15 ; del 26 novembre 1914, riguardanti la riserva Conversione in legge del Eegio decreto navale (aggiunta all'articolo 12 della legge 15 novembre 1914, n. 1254, relativo alla for27 giugno 1909, n. 377) ; le indennità da conmazione di un nuovo reggimento di arti-cedersi agli ufficiali della riserva e di com- | glieria da montagna. plemento; modificazioni all'avanzamento L'onorevole ministro chiede che questi degli ufficiali della Eegia marina ; e l'assi- . disegni di legge siano inviati alla Giuntacurazione contro i rischi di guerra di pirogenerale del bilancio. scafi addetti a linee sovvenzionate. Non essendovi osservazioni in contrario, così rimarrà stabilito. L'onorevole ministro chiede che questo disegno di legge sia inviato alla Giunta ge(Così è stabilito). nerale del bilancio. Non essendovi osservazioni in contrario, Do poi atto all'onorevole ministro della così rimarrà stabilito. guerra della presentazione del decreto Eeale con cui è autorizzato a ritirare il disegno (Così è stabilito). di legge : Maggiori assegnazioni sulla parte straorDo poi atto allo stesso onorevole minidinaria del bilancio della guerra. stro della presentazione del decreto E e a l e Atti — 5569 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - Discussione intorno alle comunicazioni del Governo. || Camera TORNATA D E L 4 dei DICEMBRE Deputati 1914 Sul capo nostro, sul capo dell'Europa pende una nuvola rossa che minaccia tempeste ancora maggiori di furore e di sanP R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca i gue. I n quest'ora in cui gli elementi si la discussione intorno alle comunicazioni sprigionano dalle ime profondità io non ini del Governo. pongo, come pacato giudice di una pretura Primo dei cinquanta iscritti è l'onoreurbana, a giudicare le debolezze di un funvole Petrillo, il quale ha facoltà di parlare. zionario o le manchevolezze di un ministro. P E T E I L L O . Virinunzio. (Approvazioni). Io oso dire a noi stessi che uomini liberi, P R E S I D E N T E . Verrebbe la volta delrappresentanti della Nazione in un libero l'onorevole Altobelli, ma aneh'egli vi ha riParlamento, abbiamo il dovere e il diritto nunziato. di chiamare a consulto il nostro sentimento Ha facoltà di parlare l'onorevole Ladel dovere per liberamente decidere le sorti briola. del paese. Perdoni il Parlamento anche L A B R I O L A . (Segni d'attenzione\ Comuna espressione eccessiva e disadorna, come prendo l'enorme difficoltà, quasi l'audacia, sarà certamente la mia, perdoni anche una di parlare in quest'ora... parola che possa sembrare intempestiva, od P R E S I D E N T E . Quest'ora è buonissiaspra; lasciamo gii inutili infingimenti, tenma ! (Y iva e prolungata ilarità). tiamo il più che sia possibile di guardare L A B R I O L A . ...marnici induco meditale cose in faccia, diamo se è possibile al tamente per la opinione che io ho circa l'obPaese una voce e una parola d'ordine che bligo del Parlamento di funzionare come gli permetta di formare la sua opinione in un organo di coordinazione della opinione questa tragica ora che attraversiamo. (Compubblica. menti). Delle dichiarazioni del Governo riterrò Io non mi propongo di ripetere in quesoltanto quello che ha riferimento alla posto luogo le parole amare e irritate che litica estera e ne parlerò con la usata l'improvviso percuotere degli avvenimenti libertà. Ma dovrò fin da principio formuha potuto strappare al nostro animo; lungi lare una protesta, che purtroppo ebbi ocanzi da me il pensiero di dir cosa che casione in passato di accennare e che nel possa sembrare dispregiativa o di diminuprincipio di questo succintissimo discorso zione per qualunque dei grandi attori di intendo ripetere, circa il costume invalso questa vasta tragedia; ma credo che sarebbe di occultare il più che si può in materia fanciullesco, o ridicolo, negare a noi stessi di politica estera. la realtà, e non misurare gli effetti che L a kostra politica estera è diventata dalle altrui azioni siano per discendere per purtroppo somigliante alle immagini pernoi. (Rumori e commenti al centro e a destra). seguitate dall'odio inesorabile dell'onoreMi dispiace nell'attuale atteggiamento vole Luzzatti, quasi cosa da non considedella Germania il suo sforzo di dissimulararsi se non sotto il paravento della foglia zione. del fico, e i nostri ministri degli esteri non Essa ha invaso il mondo di carta stamtanto devono fare o dire cose sorprendenti, pata per persuaderci che la guerra non l'ha quanto soprattutto occultarle. (Commenti). voluta essa. Dal punto di vista della diDichiarerò fin dà principio che intendo gnità umana son da preferire i suoi obici, dare una breve dimostrazione di queste due che se recano morte e desolazione, non tesi : in primo luogo che del presente conhanno vergogna del loro scoppio e non si flitto europeo la responsabilità tocca al mettono sulla faccia una maschera di disblocco austro-germanico ; in secondo luogo simulazione. Ma la Germania ci ha fornito che per questa stessa premessa e per le conessa la prova che la guerra essa stessa l'ha dizioni dei fatti il posto dell'Italia è in un i voluta. (Rumori — Commenti). campo diverso da quello dei suoi antichi alleati. I n questa fugace indagine, voi non avete Non mi propongo la questione di rebisogno di avere alle mani altro documento sponsabilità; altri potrà farlo e non lo cense non il Libro Bianco tedesco sugli avvesuro, ma penso che le questioni di responnimenti della guerra. Ebbene la condanna sabilità suppongono un processo già chiuso, della Germania voi la leggerete nella see purtroppo gli avvenimenti sono nel pieno conda pagina del Libro Bianco presentato del loro sviluppo. dal cancelliere imperiale il 3 agosto al Atti — 5570 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATà DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 Reichstag. Colà si leggono queste testuali parole : « Noi eravamo perfettamente consapevoli che qualunque azione militare dell'Austria contro la Serbia avrebbe prodotto l'intervento della Russia e ci avrebbe complicato in una guerra in conformità dei t r a t t a t i ». E poche righe di sotto si aggiunge: « Noi lasciammo dopo ciò libera mano all'-Austria nella sua azione contro la Serbia ». E se voi sapevate che una guerra dell'Austria contro la Serbia avrebbe provocato la conflagrazione europea, lasciando mano libera all'Austria contro la Serbia, voi confessate di aver voluto voi la conflagrazione europea! [Rumori). MARANGONI. Qui ciascuno deve liberamente parlare. Il Parlamento non è ancora abolito! (Approvazioni all'estrema sinistra — Rumori — Commenti). P R E S I D E N T E . Ma, onorevole Labriola, ella deve parlare sulle comunicazioni del Governo, e non divagare su cose che non hanno riferimento a queste. (Interruzione del deputato Altobelli — Rumori — Commenti al centro). A L T O B E L L I . Se non ci si lascia parlare, non si vota. (Rumori — Commenti — Interruzioni). LABRIOLA. E forse potremmo fermarci qui, ma poiché con i documenti del Libro Bianco tedesco alla mano, noi possiamo sempre più convincerci che solo la Germania volle la guerra, conviene fermarsi un solo momento su questa documentazione, destinata a disperdere - con le stesse parole dei tedeschi - la loro temeraria affermazione che la guerra fu loro imposta. I punti da tenere in vista sono i seguenti : II 23 luglio è lanciato Vultimatum dell'Austria alla Serbia. Il Libro Bianco tedesco pretende nella sua parte espositiva che la situazione peggiorò perchè il 24 la Cancelleria russa fece la nota dichiarazione di interessamento al conflitto austro-serbo. Ma la parte espositiva del Libro Bianco fatto moralmente gravissimo - è sempre smentita dai documenti dello stesso Libro Bianco tedesco ! Che cosa era accaduto fra il 23 e il 24? Oh, un fatto insignificante! Il Cancelliere dell'Impero germanico aveva con un dispaccio, in data del 23 stesso, alle ambasciate di Pietroburgo, Vienna e Parigi, informate queste ambasciate di dichiarare ai rispettivi Governi presso i quali erano accreditati la piena solidarietà della Germania con l'Austria, aggiungendo l'espressione minacciosa che « ogni intervento di un'altra potenza porterebbe seco imprevedibili conseguenze » (doc. n. 1). Cosicché la dichiarazione di interessamento che fa la Russia in data del 24 è la risposta alla nota comminatoria tedesca del giorno precedente ! E naturale che se il 23 la Germania proclama la sua solidarietà con l'Austria, il 24 la Russia dichiari la propria con la Serbia. La Germania con la sua nota del 23 fa il tentativo di trasformare il conflitto austro-serbo in un conflitto austro-russo. Ma non è fortunata nel suo tentativo, poiché da un telegramma dello ambasciatore tedesco a Pietroburgo in data del 26 (doc. n. 5) apprendiamo che, in seguito all'assicurazione data dall'ambasciatore austriaco che l'Austria non mediti acquisti territoriali in Serbia, Sasanoff si mostrò sodisfatto dell'andamento della crisi. Sembra dunque che alla Germania sfugga la bramata occasione. Ebbene leggete il Libro Bianco tedesco e voi vedrete in che maniera, insieme poco scrupolosa e poco abile, la Cancelleria tedesca riesce nell'intento. Il suo metodo è questo: la Russia mobilita ; fingiamo di credere che mobiliti contro noi (doc. n. 10). Ma, come al solito, i documenti del Libro Bianco sbugiardano la parte espositiva. Leggiamo il documento n. 6. L'ambasciatore tedesco annunzia che, secondo la sua opinione, si sta mobilizzando... contro l'Austria. Leggiamo il documento n. 7 : l'attaché militare tedesco conferma che si mobilita contro l'Austria, ed esclude che si mobiliti contro la Germania. I due documenti portano la data del 25 e del 26 luglio. Nel Libro Bianco non c'è altro ! Ebbene la Cancelleria tedesca telegrafa al proprio ambasciatore a Londra (Interruzioni — Conversazioni) che secondo notizie pervenute a Berlino si stia mobilizzando, in Russia, contro la Germania ! Con quale coraggio ? I due documenti del 25 e del 26 di provenienza germanica escludono appunto che si mobilizzi contro la Germania... (Interruzioni — Commenti). MARANGONI. Svegliate il Presidente, che dorme... P R E S I D E N T E . Ma che dice! Io sto attento a tutto! MARANGONI. Faccia il suo dovere. (Rumori). Atti — 5571 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 P R E S I D E N T E . Lei non sa neppure | gilia della guerra c'erano fra 1' Italia e la quello che si dice! La compatisco. Francia molti punti di dissenso, che per un curioso capriccio del destino, la guerra ha Prosegua, onorevole Labriola. LABRIOLA. Senonchè la Cancelleria ger- notevolmente diminuiti. Non credo che manica tenta un piccolo trucco, che ricorda F Italia possa fondare la sua politica estera la falsificazione del dispaccio di Ems. I docu- sul convincimento di una durevole intesa menti n. 6 e 7 sono dtl 25, 26 luglio; il do- con la Francia. Ma t u t t o questo non dicumento n. 10 è appunto del 28 luglio. Ma strugge il fatto che la responsabilità del fra essi sono inseriti i documenti n. 3 e 9, presente conflitto vadi alla Germania. Questa potenza non ha desiderato la i quali recano notizia di eventuali misure contro la Germania, ma essi sono del 27 lu- guerra, fin quando la semplice paura dei glio ! Cosicché la Germania si credette mi- suoi armamenti poteva indurre gli altri nacciata il 26 in base a fatti che si pro- paesi a cederle il passo in tutte le questioni dussero soltanto il 27. Ma allora tutto è essenziali. chiaro. Quando dal telegramma del 26 a Tuttavia è giunto il momento in cui Londra e a Parigi divenne chiaro che la agli altri paesi non è stato più possibile Germania cercava pretesti, tanto vero che cedere, e la guerra è scoppiata. Notate alinventava notizie, qualche misura dovette cune coincidenze. Tucte le volte in cui la esser presa. Ed a che cosa si ridussero da Germania sviluppa i propri armamenti, essa parte della Francia ì II documento n. 9 ce fa qualche gesto, che si risolve per gli altri lo dice: ad interrompere le manovre del X I V in qualche penosa rinunzia. Nel 1909, l'Imcorpo di armata, e null'altro! pero germanico fa passare la spesa bilanMa il documento n. 11 prova (dispaccio ciata per l'esercito da 675 milioni di lire dell'ambasciatore tedesco a Pietroburgo) ad un miliardo e 25 milioni. Ed ecco la sua che sino al 27 la Russia non mobilizzava diplomazia diventare più esigente. L'Auaffatto contro la Germania. E persino il 30 stria annette la Bosnia ; la Russia fa senquesta era la situazione ufficiale. (Rumori tire qualche dissapprovazione e la Germania informa la Russia che se la protesta — Conversazioni). La Germania, con la sua nota del 24 persiste, essa impugnerà la spada, onde alla luglio, aveva trasformato il ristretto con- Russia non resta che rassegnarsi. Eppure l'annessione della Bosnia, per quanto tropflitto austro-serbo in un conflitto austro russo. Per trasformare il conflitto austro- po semplicemente considerata un fatto purusso in un conflitto europeo, ebbe bisogno ramente formale, offendeva la base del didi far supporre che. la mobilitazione russa ritto pubblico europeo costituito col tratfosse diretta anche contro la Germania. Ora tato di Berlino, ed era in sostanza il punto la mobilitazione contro la Germania era di partenza della presente catastrofe. Ma assurda dal punto di vista russo, perchè la Germania non se ne sta alle maggiori evidentemente la Russia aveva ogni inte- spese votate nel 1!J09. Il 1912 vota nuove resse a rimaner sola di fronte all'Austria. spese e perfeziona ulteriormente il già forSe la Germania avesse veramente amato la midabile meccanismo della propria forza pace, non le restava che pigliar atto del- militare. l'assicurazione data dallo zar, col suo diSiamo nel pieno della crisi balcanica. spaccio del 30 luglio, col quale questi pro- L'Austria si oppone allo sbocco serbo neltestava di non voler punto la guerra nè l'Adriatico. Come sempre, la Germania all'Austria, nè alla Germania. La questione fedele secondo - è a fianco dell'Austria, ad austro-russa era risolubile, a giudizio della impedirle, se dovesse accadere, un atto di stessa Germania (documento n. 13), con una debolezza o di indulgenza. L'anno innanzi mediazione. La mediazione da chi è re- ci era stato il colpo di Agadir. spinta? Dall'Austria (documento n. 16!). Così noi vediamo con alterna vicenda Dunque la responsabilità del'conflitto cade crescere le spese militari tedesche e cresoltanto sulla Germania e sull'Austria! scere 1' arroganza della diplomazia teutoio protesto, per le cose che dirò in se- nica. Finché i suoi avversari tacciono o si guito, di non essere un francofìlo nel senso inchinano, la guerra si evita, ma si capisce eomune e ordinario di questa parola. Io che una volta dovevano impuntarsi. Viene sono affatto convinto che ci sia in il 1913, ed ecco un nuovo sforzo militare. "rancia per gl'italiani un sentimento ana- La Germania porta i suoi effettivi di pace logo a quello che molti italiani hanno per a 870,000 uomini e quelli di guerra a Francia. Sono convinto che'sino alla vi- 5,400,000. Atti _ Parlamentari LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - 5572 — DISCUSSIONI - Che cosa ne è seguito % La conflagrazione europea ! I n verità la Germania a v e v a costituito u n a specie di egemonia al riparo della pace a r m a t a , che ella era decisa a m a n t e n e r e ad ogni costo. Quando i suoi arm a m e n t i , provocando gli a r m a m e n t i degli altri, h a n n o posto in pericolo l'egemonia che essa aveva costituito in E u r o p a , allora si è decisa alla guerra. Ma per qual motivo la Germania si è decisa alla guerra % Lo dice c h i a r a m e n t e il Libro Bianco tedesco. « La diminuzione dell'Austria di f r o n t e alla Serbia, scrive questo documento, renderebbe insostenibile la situazione della razza germanica n e l l ' E u ropa centrale ». Non è questo, evidentemente, il luogo di far polemiche con gli uomini di S t a t o tedeschi, i quali, f r a le altre cose, non sono in grado di risponderci. Si deve invece ritenere il concetto che una posizione p r e v a l e n t e dell'Austria nei Balcani è considerata dalla Cancelleria imperiale tedesca come un mezzo di difesa della « razza germanica » n e l l ' E u r o p a centrale. I d o c u m e n t i ufficiali lo proclamano ! Ma se l'Austria deve avere u n a posizione prev a l e n t e nei Balcani, addio indipendenza dei popoli balcanici ! Si dica più a p e r t a m e n t e che nei fini della politica imperiale tedesca c'è la g r a d u a l e sottomissione, prima economica, poi politica della penisola. Si proclami che dal Danubio a Salonicco deve costituirsi un vasto conglomerato politico-territoriale sotto l ' e g i d a degli Absburgo, col fine dichiarato di difendere la razza germanica in E u r o p a . Che dico difenderla % Insediarla nel centro di E u r o p a in t u t t a la sua lunghezza, dall'alto al basso, dal mare del N o r d all'Egeo ; costituirla in un solido e p o t e n t e nesso economico, dal quale t u t t i gli altri siano esclusi. Ma allora... t u t t o il resto s'intende. La Russia esclusa dal Mediterraneo, gli S t a t i slavi meridionali c o n d a n n a t i alla germanizzazione, l ' I t a l i a isolata f r a l'Adriatico austriaco, il Mediterraneo occidentale gallicizzato e il Jonio greco-inglese; questi paesi subiranno t u t t i in u n a od altra forma - la legge germanica. L a p a n g e r m a n i z z a z i o n e d e l l ' E u r o p a diviene un f a t t o compiuto. P e r c h è questo è il p u n t o e la c o n d a n n a della Germania, questo è il f a t t o che sfugge ai suoi interessati difensori. Io non ho nessuna voglia di figurarmi l'Inghilterra, p a d r o n a dei mari e delle più ricche colonie del mondo, in veste di angelo s t e r m i n a t o r e della nequizia u m a n a . Io non mi immagino p u n t o la F r a n c i a Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 come il messaggero della libertà e della de mocrazia nel mondo. A m m e t t o volentieri che questi S t a t i facciano la politica dei loro interessi e non siano a f f a t t o disposti a f a r e una rinunzia per amore della giustizia internazionale. Ma io mi pongo sul t e r r e n o dei f a t t i e c o n s t a t a n d o la g r a n d e moderazione con la quale l ' I n g h i l t e r r a ha sempre esercitato il suo imperio e la l i m i t a t a potenza di sviluppo della F r a n c i a , io non ho nessuna ragione di t e m e r e di esse. L a Germania no. I teorici della superiorità della razza germanica sulle altre razze non sono come i nostri futuristi, degli allegri compari che s t a m p a n o t u t t o quello che loro frulla per il cervello; ma sono la legittima e diretta espressione della coscienza germanica. Treitschke e Lagarde, Wilser e H o u s t o n Chamberlain, Mommsen e Schiem a n n , r a p p r e s e n t a n o il fiore dell'intelligenza e della coltura germanica. Ora quando uomini come questi proclam a n o la superiorità del germanico su t u t t i gli altri uomini, io che sono un mediterraneo, mi ribello finché posso, e pensando che dietro i pensieri ci sono gli obici da 420, mi p r e p a r o alla resistenza. Mi spezzeranno, ma la mia dignità u m a n a m ' i m p e d i r à di ripetere come lo schiavo di P l a u t o : « su quella croce perirono mio p a d r e e mia madre e quella sarà anche la mia t o m b a ».. P e r l'onore del mio Paese voglio a u g u r a r m i che se Barbarossa ritornasse sui campi di Marengo, le spade e i vessilli d ' I t a l i a non s'abbasserebbero per onorarlo. (Approvazioni all'estrema sinistra — Rumori — Conversazioni). E si badi: la t e n d e n z a a p r e d o m i n a r e sulla penisola balcanica e s u l l ' I m p e r o turco da p a r t e della Germania non è di oggi. Il primo re prussiano imperialista, Federico secondo, spediva missioni segrete a Costantinopoli per sondare le acque. Mezzo secolo più t a r d i , il riorganizzatore delle forze militari o t t o m a n e , H e l l m u t h von Moltke, disegnava le linee di un accordo prussianoturco. L'economista nazionalista della Germania, Friederich List, a n t i v e d e v a la risurrezione della Turchia con l'aiuto tedesco. Leopold von B a n k e e s c l a m a v a : « L ' a v v e n i r e dell'economia tedesca è s t r e t t a m e n t e connesso alia sorte di Costantinopoli ». Dopo ciò voi vedete che il melodrammatico giuramento di Guglielmo sulla t o m b a del sultano Saladino di voler essere il prot e t t o r e dei 300 milioni di musulmani sparsi per il mondo, non è capriccio personale! — 5573 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 Ernst Jaeck, il pubblicista tedesco che è stato il depositario del pensiero di Kiderlen-Waechter, dà la formula delle aspirazioni tedesche con queste parole: Da HeJgoland a Bagdad. « Helgoland e la flotta sono lo scudo della Germania contro l'Inghilterra ; Bagdad è la spada appuntata all'Egitto e alle Indie! ». Ma questo programma è già divenuto un fatto, attraverso l'Austria. Dalle bocche dell'Elba sino all' Eufrate, attraverso Vienna e Costantinopoli, la Germania domina. La grande muraglia che deve scompartire dall'alto al basso l'Europa e l'Asia europeizzata, è già costrutta. Ciechi e miseri noi se non ci accorgiamo che essa è anche la gran pietra sepolcrale posta sul1'avvenire economico d'Italia! Ed ora siamo in grado di renderci un conto della situazione e degli interessi d'Italia in questo conflitto. La Torchia è anch'essa intervenuta. Nessuno ne dubitava. Tutti sapevano, per infinite pubblicazioni che ne avevano fatto argomento, che nel giorno delle soluzioni militari fra la Germania e l'Inghilterra, la Turchia sarebbe stata al fianco della Germania. La politica turcoftla della Germania quella politica che trasformò la spedizione di Tripoli in un costoso e complicato affare per l'Italia - era indirizzata ad assicurarsi la benevolenza del Governo turco per una penetrazione economica dell'Asia anteriore in tempo di pace ; la sua assistenza militare nel caso di guerra. E alle due intenzioni pienamente corrispose l'amicizia turca. Senonchè questo fatto colorisce in una maniera ancora più eloquente il grande piano politico del blocco austro-germanico. Predominio dell'Austria nei Balcani, predominio della Germania nell'Asia anteriore sino al Golfo Persico- vuol dire tutta l'Europa centrale ed orientale, tutte le grandi vie marittime e terrestri dal mare del Nord al Golfo Persico, ipotecate al blocco austro-germanico. E quando io dico ipotecate non intendo adoperare un'espressione metaforica. L'economia tedesca, tanto quella delle cattedre, quanto quella degli industriali, è protezionista. Domani a guerra vittoriosa terminata, la tendenza diventerà più profonda. Dal mare del Nord al Golfo Persico il blocco austro-germanico, si formerebbe una enorme plaga economica interamente sot- 1 tratta al lavoro e all'attività degli altri popoli non germanici. Che cosa pensa l'Italia di questo avvenire? Economicamente parlando l'Europa si scompartisce in una duplice zona: atlantica ed egeica, che fìssa, in una maniera molto approssimativa, non solo la direttiva dei grandi scambi, ma anche la tendenza di due specie di politiche. La zona egeica comprende non solo gli interessi propriamente europei, ma quelli tutti dell'Asia anteriore. La situazione dell'Italia fra le due zone non è punto favorevole. Esclusa per ragioni di sviluppo storico dalla parte atlantica, riservata pressoché esclusivamente ai paesi che si affacciano nell'Oceano e alla Germania, le sue uniche speranze sono egeiche, cioè vòlte ad oriente, come quelle di tutte le potenze che fanno una politica mediterranea. La Germania ha procurato sempre di persuaderci che la nostra politica meridionale doveva esser vòlta ad occidente e quindi alle coste settentrionali dell'Africa. Ora, intendiamoci bene. Io non esito ad ammettere che ragioni militari e demografiche creano per noi un certo interesse ai problemi dell'Africa mediterranea. Vado più in là. Penso che se l'Italia si fosse formata vent'anni prima, a Tunisi ci staremmo noi. Ma nelle condizioni presenti non si deve dimenticare che il problema demografico africano può essere risoluto naturalmente sotto l'effetto della stazionarietà della popolazione francese e dal crescere della nostra emigrazione africana. Quanto al problema militare, l'occupazione della Tripolitania può averlo notevolmente circoscritto, perchè se Tunisi minaccia la Sicilia, la Tripolitania minaccia Tunisi e nel complesso si è raggiunta una soddisfacente situazione di equilibrio. Ad ogni modo è interessante notare che i tedeschi e i loro più o meno disinteressati fautori italiani cercano di indirizzare le nostre mire verso il Mediterraneo occidentale. Ora intendiamoci bene. Il Mediterraneo occidentale non è che la costa settentrionale dell'Africa e questa non può esser presa in 'considerazione se non per certi effetti demografici, che noi abbiamo in vista ; ma un paese deve avere aspirazioni più larghe. L'avvenire del Mediterraneo, come il suo passato, è ad Oriente. Eoma non fondò l'Impero sulle coste settentrionali dell'Africa, sebbene, per le condizioni storiche del tempo, dovesse cominciare da Cartagine; ma Cartagine essa la - 5574 — Atti P art ameritan LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 distrusse soltanto per pigliare il posto in Oriente. L'avvenire del Mediterraneo è indicato dal suo passato. Il 'Mediterraneo ha un'importanza fra l'Arcipelago e la Siria, in quanto è la strada per la quale rageriungonsi i paesi più ricchi dell'Asia anteriore o paesi in via di trasformazione. Ora l'Italia che non è e non potrebbe mai essere potenza atlantica, l'Italia che non è se non potenza mediterranea, come potenza mediterranea guarda all'Egeo e non s'immobilizza sul golfo delle Sirti. {Interruzioni — Commenti). La guerra - con la rivoluzionaria estemporaneità del suo spirito inventivo - ha capovolta questa situazione. Con la formazione del blocco austro-germanico per il dominio dell'Europa centrale e dell'Egeo, ha disgregato t u t t a la vecchia politica della pace e creato nuovi interessi. Innanzi all'eventualità di un vasto conglomerato territoriale ed economico, che dal mare del Nord si stendesse sino al Golfo Persico, l'Italia ha visto la sua resecazione, la sua eliminazione dell'unico campo che n a t u r a assegnò al suo libero svolgimento. La sua fedeltà alla Triplice sarebbe stato il suo suicidio. L'Italia, relegata in fondo all'Europa e senza contatti apprezzabili con le grandi correnti oceaniche, ha vivo interesse a congiungersi con l'Oriente fra le due vie che sono aperte innanzi ad una potenza mediterranea : per il tramite dei Balcani con la Eussia, per il tramite della costa siriaca e palestinica con l'Asia anteriore e le Indie. La muraglia di bronzo che dal Mare del Nord al Golfo Persico il blocco austro-germanico si argomenta d'innalzare, condanna l'Italia al suo unico mestiere di esportatrice di carne umana nell'America meridionale e sulle coste dell'Africa. Il pensiero degli ex alleati è molto gentile, ma noi lo respingiamo. i r a le aspirazioni dei due Imperi e l'Italia c'è contrasto. La realtà attuale lo aggrava. La situazione presente, intendo la situazione militare-territoriale è questa: non solo i due Imperi fanno una politica opposta ai fini dell'Italia, ma hanno un mezzo elementare per imporla al nostro paese riluttante : la minaccia dell'invasione. L'Italia, sventuratamente, come si è composta fra il 1859 e il 1866, è "bensì una for midabile unità storica e linguistica, forse il solo paese di Europa veramente unito dal punto di vista linguistico (non dico I etnico, perchè la cosa è diversa), ma non una vera unità territoriale e militare. Tutti i punti strategici a cui danno accesso i suoi confini attuali sono in mani estranee. Bastia, Biserta, ad occidente ; Malta, Alessandria, a mezzodì; Monfalcone, Pola, Cattaro, ad oriente ; Bolzano, Trento, a settentrione, stanno nelle mani dello straniero, e questo costituisce una nostra terribile inferiorità. Nel giuoco della nostra politica esterna, la deficienza del confine, il difetto delle posizioni strategiche di esso, rappresentano una cagione di dipendenza. Ma il maggior caso di questa dipendenza è, ad unanime giudizio dà storici, geografi e militari, quello verso l'Austria, che, da Trento, dalle depressioni meridionali delle Giulie, da Pola, da Cattaro, tiene il nostro paese in uno stato di assedio permanente. (Approvazioni). Ora immaginate un istante che il piano del blocco austro-germanico abbia a riescire, e ditemi un poco che sarebbe di noi se tentassimo domani opporci al sicuro deviamento di tutte le correnti economiche balcaniche verso Budapest e Vienna, allo spostamento verso Berlino, per la via di Costantinopoli, di t u t t e le correnti economiche dell'Asia anteriore, dall'Anatolia alla Mesopotamia ? L'Austria, voi lo sapete, col confine attuale, e tanto dicasi di quello settentrionale quanto di quello orientale, potrebbe invadere il nostro paese sempre che lo volesse. O accettare la morte per anemia, o farsi schiacciare dai mortai da 420! È questo che vogliamo, noi tutti, quanti italiani siamo qui dentro: liberali o democratici, radicali o socialisti? Ebbene, no; nessuno di noi lo vuole. Amiamo la magra zolla sulla quale siamo nati. Sentiamo il nostro debito verso le generazioni successive e proclamiamo questa elementare verità che senza Trento, senza Gorizia, senza Trieste, l'Italia non è fatta, perchè l'Austria è libera di disfarla sempre che voglia ! Significa questo volere la guerra ì Per volere la guerra troppi altri fattori dovrebbero esser noti; e chi non ha l'onore del Governo, non può assumersi la responsabilità di consigli al Governo. Io mi limito a definire certe linee di convergenza e certe linee di divergenza fra gl'interessi del Paese e quelli degli antichi alleati. Io constato con realistica obbiettività che le linee di divergenza sono mólto più numerose delle linee di convergenza. Io qui fermo il principio che il posto del- Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - 5575 — DISCUSSIONI l ' I t a l i a n o n è e n o n p u ò essere a c c a n t o agli a n t i c h i a l l e a t i . S i g n i f i c a v o l e r e u n a politica c h e r e n d a i m p o s s i b i l e il successo dei d u e I m p e r i . T o c c a poi al G o v e r n o s t u d i a r e i modi. N o i siamo in u n a delle fasi c u l m i n a n t i d e l l a storia del m o n d o . P a r t e c i p a r e ad essa con p e r f e t t a c o n s a p e v o l e z z a d e l l a sua imp o r t a n z a è cosa che riempie l ' a n i m o di org o g l i o . S o c i a l i s t a , cioè u o m o di progresso, io a u s p i c o un r i s u l t a t o della crisi c h e n o n consacri la e g e m o n i a g e r m a n i c a s u l l ' E u r o p a c o n t i n e n t a l e . I t a l i a n o , f o r m o il v o t o che essa si a b b i a a c o n c l u d e r e con la r i u n i o n e i n t o r n o a R o m a di t u t t a la f a m i g l i a i t a l i a n a . D e p u t a t o , modesto rappresentante della N a z i o n e , spoglio di s e n t i m e n t i faziosi, aug u r o a v o i , signori del G o v e r n o , la s u b l i m e d o l c e z z a di p o t e r associare il v o s t r o n o m e a l l ' u l t i m a g r a n d e impresa n a z i o n a l e , c h e gli i t a l i a n i h a n n o il d o v e r e di c o m p i e r e . (Vivi applausi all' estrema sinistra). P R E S I D E N T E . S p e t t a di p a r l a r e a l l ' o norevole Bissolati. B I S S O L A T I . R i s e r v a n d o m i di f a r e u n a d i c h i a r a z i o n e di v o t o a nome dei c o l l e g h i del mio g r u p p o , r i n u n z i o a p a r l a r e , a n c h e in o m a g g i o alla tesi e alla e l o q u e n z a v i t t o r i o s a del n o s t r o L a b r i o l a . ( Approvazioni). P R E S I D E N T E . S p e t t a di p a r l a r e all'onorevole Cavagnari. C A V A G N A R I . O n o r e v o l i c o l l e g h i , vorrei quasi t a c e r e : c o n s e n t i t e m i p e r ò u n a lievissima soluzione di c o n t i n u i t à a questa mia d i c h i a r a z i o n e silenziosa (Ilarità) con u n a d i c h i a r a z i o n e di v o t o , che io a n t i c i p e r ò ; t a n t o più che, o n o r e v o l i colleghi, alla m i a j scarsa c o m p e t e n z a in m a t e r i a n o n s a r e b b e c o n s e n t i t o oggi di a n d a r e in c e r c a di f r o n d e onorifiche e t a n t o m e n o di r e s p o n s a b i l i t à . Mi è parso di a v e r s e n t i t o p o c ' a n z i u n a v o c e che d i c e v a : o ò t r o p p o p r e s t o , o è troppo tardi ! N e h o f a t t o tesoro; e questo mi concilia di più a quel silenzio che a n c h e voi desiderate. Io v o g l i o qui esprimere la mia a p p r o v a z i o n e alla c o n d o t t a del G o v e r n o , il q u a l e al principio delle o s t i l i t à , d i c h i a r a v a eri aff e r m a v a la p r o p r i a n e u t r a l i t à , mosso ria d u e p r i n c i p i ai q u a l i mi p a r e c h e in t a n t o perv e r t i m e n t o , di c o s c i e n z e e di d i r i t t o , si sia addirittura venuti meno. L ' o n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio nel suo p o n d e r a t o discorso di ieri f a c e v a comp r e n d e r e che d a p p r i m à l ' a n n u n z i o della n e u t r a l i t à lasciò dubbiosi m o l t i sul d i r i t t o del G o v e r n o i t a l i a n o a q u e s t a d i c h i a r a z i o n e Camera - TORNATA DEL dei 4 DICEMBRE Deputati 1914 di n e u t r a l i t à ; v a r i f u r o n o i g i u d i z i , in q u a n t o p a r e v a a t a l u n i che, per il f a t t o d e l l ' a l l e a n z a , la N a z i o n e i t a l i a n a fosse i m p e g n a t a a part e c i p a r e alla g u e r r a . ( R u m o r i — Segni di impazienza). L ' o n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio soggiunse però ieri che q u e s t a d i s p a r i t à di ved u t e f o r t u n a t a m e n t e si c o m p o s e più t a r d i in un consenso n e l »riconoscere che la N a zione i t a l i a n a a v e v a u s a t o del suo d i r i t t o d i c h i a r a n d o e m a n t e n e n d o la n e u t r a l i t à . I o c e r c h e r ò , o n o r e v o l i c o l l e g h i , di suff r a g a r e q u e s t a t e s i del G o v e r n o con p r i n cipi che a m e r e i c o n s e g n a r e nei n o s t r i a t t i p a r l a m e n t a r i . . . (Segni d'impazienza). I o v o l e v o sostenere che il G o v e r n o i t a l i a n o a v e v a n o n solo il d i r i t t o ma altresì il d o v e r e di e s a m i n a r e se il t r a t t a t o di a l l e a n z a o b b l i g a v a . . . (Rumori). Voci. B a s t a , b a s t a ! M A R A N G O N I II P r e s i d e n t e d o r m e ? ' P R E S I D E N T E . Niente affatto! Dormo forse q u a n d o p a r l a lei. (Viva ilarità). Continui, onorevole Cavagnari. C A V A G N A R I . Io v o l e v a sostenere il dir i t t o d e l G o v e r n o i t a l i a n o di e s a m i n a r e se le c o n d i z i o n i del t r a t t a t o di a l l e a n z a obblig a v a n o 1' I t a l i a a p r e n d e r p a r t e alla g u e r r a . O r a q u e s t o esame del m e r i t o , f a t ' o dal G o v e r n o i t a l i a n o , h a p o t u t o p o r t a r e alla c o n c l u s i o n e , da noi t u t t i a p p r o v a t a , di m a n t e n e r e lo s t a t o di n e u t r a l i t à . P e r ò credo c h e questo, n o n s o l t a n t o fosse un d i r i t t o , ma a n c h e un d o v e r e . E i n f a t t i gli stessi t r a t t a t i s t i che i l l u s t r a r o n o la m a t e r a a t t r a v e r s o i secoli, ci h a n n o ins e g n a t o e c' i n s e g n a n o che n o n solo ogni a l l e a t o ha il d i r i t t o di e s a m i n a r e le condizioni del t r a t t a t o che lo l e g a n o a d a l t r e n a z i o n i , ma d i m o s t r a n o a n c h e c h e n o n sar e b b e n e m m e n o c o n s e n t i t a u n ' a l l e a n z a per la q u a l e u n a delle p o t e n z e dovesse senza a l t r o o b b l i g a r s i a p r e n d e r p a r t e a qualsiasi e v e n t o senza il beneficio d e l l ' e s a m e d i r e t t o della s i t u a z i o n e . (Conversazioni — Segni d' impazienza). P R E S I D E N T E . F a c c i a n o silenzio, onorevoli deputati. C A V A G N A R I . P e r c i ò , c o m e ho d i c h i a r a t o in p r i n c i p i o , n o n posso che d a r e la mia a p p r o v a z i o n e alla linea di c o n d o t t a del G o v e r n o . E c o n c h i u d o a u g u r a n d o di pot e r s u f f r a g a r e col mio v o t o , fino a l l ' u l t i m o , l ' a z i o n e del G o v e r n o in q u e s t e d o l o r o s e contingenze. (Commenti). P R E S I D E N T E . S p e t t a ora di p a r l a r e all'onorevole Eugenio Chiesa. Ne ha facoltà. Atti Parlamentari — 5576 — Camera dei Deputati a LEGISLATURA XXIV - l SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1914 CHIESA EUGENIO. La Camera permetterà una dichiarazione, non per quello che numericamente noi possiamo valere, ma perchè il pensiero repubblicano (Oh ! oh!) ha sempre avuto la sua parte nei fatti nazionali; e voi sapete, onorevoli colleghi, che le faccie eli questo pensiero, pure come cristallo, una sola immagine hanno sempre riflessa, quella della patria. Noi non possiamo dar voto favorevole al Ministero per questione di principio, poiché vagheggiamo un altro Governo ed altre istituzioni. Nel caso odierno non diamo voto favorevole, perchè intendiamo anche le abnegazioni che certe situazioni impongono, ma non crediamo ancora che sarete voi quelli che sapranno risolverle. La nostra opposizione non può cancellarsi d'un tratto, per un semplice discorso, sia pure alto e dignitoso, come per un incantesimo. Per trent'anni la vostra politica internazionale è apparsa più pensosa degli interessi dinastici che di quelli della nazione. (Rumori). In questo momento, in cui crolla tutta questa politica, di cui voi e i vostri uomini passati foste attori, sia permesso a noi di affermarne il fallimento. Anche su questi banchi vi erano i difensori della Triplice Alleanza, e noi passavamo per i denigratori, per gli antiquati irredentisti che andavano scemando di numero e di valore. Tutto a un tratto si sono manifestati nella loro brutalità quali erano i vostri alleati, e quali nella loro più sfrenata rapacità erano i loro intenti: l'Austria e la Germania hanno voluto rivaleggiare coi barbari antichi nelle violenze e nelle atrocità. {Commenti). Forse la mia parola non esprime nella sua pienezza questa brutalità e questa ferocia, ma un'alta personalità politica (forse voi la conoscete, onorevole Salandra) ebbe a dire: è impossibile che ci sieno ancora delle costituzioni sociali nelle quali la volontà di tre o quattro uomini possa inondare di sangue un continente. Le ricordate voi queste parole, onorevole Salandra ! Ebbene, noi chiediamo che l'Italia intervenga e non a troppo tarda ora, perchè auguriamo che siano cancellate dalia faccia della terra per sempre queste costituzioni (Commenti). Nessuno di noi può sembrare desideroso della guerra immediata ad ogni costo, con tutte le sue terribili responsabilità e tutti i suoi orrori? soltanto per semplice utilità, per calcoli meschini. Bene voi avete detto 4 di voler sostenere le giuste aspirazioni nazionali ; la Camera ha sottolineato queste parole, le ha spiegate, le ha confermate, e non si può tornare indietro. Questo è il significato, se mai, di quest'ora e di questo momento deUa nostra Camera. Non si può tornare indietro e non si può andare per altra via. Nè vi dispiaccia se questo lo hanno imposto, più che altri, la volontà del paese e la forza degli avvenimenti. Ma l'Italia non deve uscire da questo immane conflitto, da questa conflagrazione, rimpicciolita da una politica che possa sembrare meschina o egoista o pitocca ; noi dobbiamo elevare la nostra politica a una missione di tutela del diritto delle nazionalità, noi dobbiamo rivolgere il pensiero agli Stati Uniti dell'Europa futura, ove, secondo l'ideale di Carlo Cattaneo, il diritto, e non la forza stia sopra tutti. Bisogna porsi risolutamente dalia parte di quelle nazioni che in questo momento rappresentano questo diritto, la civiltà e l'umanità, non dalla parta di quelle che l'imperialismo, il militarismo e la volontà di barbara egemonia hanno trascinato all'inumano conflitto. Ed è questa 1' affermazione, onorevole presidente del Consiglio, che voi non avete posto, nemmeno come un fregio letterario, nel vostro discorso, mentre noi intendiamo che questo debba essere il concetto direttivo della nuova politica internazionale. Il Governo ha parlato di possibili eventuali ingrandimenti di altri Stati, ma non ha detto quello che bisogna riaffermare, che cioè queste mutazioni territoriali non debbono essere mai possibili a danno delle nazionalità. Poiché sono questi diritti violati, prima nella Bosnia Erzegovina, poi nella Serbia, ora nel Belgio, sono questi diritti di nazionalità, che la diplom £L Z1 £h aveva strozzati, ricacciati lontano da sè, che si riaffacciano ora in tutta la loro grandiosità e s'impongono. Il Congresso europeo di domani non potrà fondare le sue risoluzioni, pena la guerra perpetua, se non sul rispetto il più assoluto dei diritti di nazionalità. Voi, onorevole presidente del Consiglio, avete fatto, d'altra parte, una invocazione alla concordia, che noi intendiamo nei supremi momenti della patria come una disciplina quale sapremo tutti osservare quando l'ora sia venuta. (Commenti). Ma perchè tale invocazione sia profondamente sentita, bisogna che essa parta da uno slancio generoso. Vi sono nel paese re- Atti — 5577 — Parlamentari LEGISLATURA X X I V - la SESSIONE - DISCUSSIONI - «siclui di sciagure, di dolori, di repressioni elle bisogna cancellare. Non u n a p a r o l a voi a v e t e d e t t o che dia a f f i d a m e n t o di t a l e pacificazione; anzi vi è u n a t o r b i d a m i n a c c i a r e a z i o n a r i a , di cui le n o s t r e folle n o n h a n n o bisogno, poiché esse i n t e n d o n o , s a p r a n n o i n t e n d e r e , senza q u e s t a m i n a c c i a , q u a n d o •occorra, t u t t o il loro d o v e r e e t u t t a la necessità del loro sacrifìcio, esse che sop r a t t u t t o quel sacrifìcio d o v r a n n o compiere. Volete voi dirla q u e s t a p a r o l a i L ' A s s e m b l e a v o t a n d o prò o c o n t r o il Governo deve p r e o c c u p a r s i a n c h e di quella che sara la politica i n t e r n a , che è la base di u n a fiera e vigorosa politica estera. O r a la r i c o m p o s i z i o n e ministeriale n o n è di quelle che possano affidarci. Siete and a t o a ritroso p i u t t o s t o che i n n a n z i , p i u t t o s t o verso i c o n s e r v a t o r i che verso i liberali. E d u n q u e permesso a noi di a v e r e d u b biezze e timori. D a ciò n e c e s s a r i a m e n t e il nostro v o t o . F a t t e t a l i riserve, n o n le n o s t r e p a r o l e a d o p p e r e m o in questo m o m e n t o solenne. U n a d i c h i a r a z i o n e firmata a L o n d r a il 28 s e t t e m b r e 1859, la quale p o r t a v a le firme di Aurelio Saffi, di F e d e r i c o C a m p a n e l l a , di Alberto Mario, di F r a n c e s c o Crispi, di Maurizio Q u a d r i o , di Rosolino Pilo e di Giuseppe Mazzini, diceva così: « R i s e r v a n dosi il d i r i t t o di v o t o e di a p o s t o l a t o essi, p r o n t i oggi, come s e m p r e f u r o n o , sacriticare il t r i o n f o i m m e d i a t o della loro fede i n d i v i d u a l e al b e n e e a l l ' o p i n i o n e dei più, seguirebbero s u l l ' a r e n a la m o n a r c h i a , e p r o m u o v e r e b b e r o con t u t t i i loro sforzi il b u o n esito della g u e r r a p u r c h é t e n d e n t e in m o d o esplicito a l l ' u n i t à n a z i o n a l e italiana ». T u t t a , i n t e r a , c o m p l e t a , l ' u n i t à di I t a l i a. •Voi, riafferma'ndo oggi p r o - f o r m a , per necessità d i p l o m a t i c h e , la v o s t r a n e u t r a lità, s a p e t e bene che essa n o n è più la neut r a l i t à b e n e v o l e n t e , la neutralité bienveillaute {Commenti) che vi era permessa dal T r a t t a t o d ' a l l e a n z a d e c a d e n t e . Essa non può più r i m a n e r e t a l e e senza efficienza. La Camera ed il paese sanno che q u a l c h e cos'altro vi si deve c o n t e n e r e . E allora noi r i c o r d i a m o : la sera del 4 nov e m b r e 1847, Carlo A l b e r t o se n e v e n i v a a- Genova, a cavallo,, f r a la folla con le fiaccole accese, e b a n d i e r e spiegate. Carlo A l b e r t o , R e di S a r d e g n a , non era m a i s t a t o t r o p p o a m a t o a G e n o v a ; m a in quel mom e n t o le m a n i dei c a r b o n a r i e dei mazzin i a n i , t o c c a v a n o f r e m e n t i le m a n i del mon a r c a . E vi f u u n g i ó v a n e alla p o r t a del ' 435 Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 palazzo che a f f e r r ò le redini del c a v a l l o j del R e - era Nino Bixio - e al p r e n c e con j voce t o n a n t e disse : « Sire, passate il Ticino e saremo t u t t i con v o i ! » Signori, a v e t e inteso ! ( V i v e approvazioni — Applausi all'estrema sinistra), P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e ; l ' o n o r e v o l e Vaccaro il q u a l e h a p r e s e n t a t o il seguente ordine del giorno, s o t t o s c r i t t o a n c h e dagli onorevoli : Grassi, Carboni, Joele, Caron, G o r t a n i , Veri cesia o Amici, Pennisi, Rispoli, Marciano, Frisoni, Ricci, L a n d u c c i , Gesualdo L i b e r t i n i , B r u n o , Di CaI poriacco, Molina, Adinolfi, Gregoraci, Leon a r d i , Mondello, Gazelli, Delle P i a n e , Di Mirafiori, D e n t i c e , Valenzani, R e n d a , Buonino, Berlingieri, Storoni, M a n f r e d i , Ab! bruzzese, C a n e v a r i e Di K o b i l a n t : « La C a m e r a , c o n v i n t a che le dichiaraj zioni del Governo rispondono ai s e n t i m e n t i ed agli interessi del paese, passa a l l ' o r d i n e del giorno ». V A C C A R O . Onorevoli colleghi, il nostro o r d i n e del giorno n o n ha bisogno di essere svolto, p e r c h è è c h i a r o . P l a u d e n d o alle dichiarazioni dei Gov e r n o , v o t e r e m o a f a v o r e , e lo a t t e n d e r e m o a l l ' o p e r a , a u g u r a n d o che q u e s t a sia d e g n a del n o m e i t a l i a n o e t a l e da assicurare la p r o s p e r i t à e i a g r a n d e z z a della p a t r i a . (Vive approvazioni). P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e l ' o n o r e v o l e Alfredo Baccelli. B A C C E L L I A L F R E D O . U n a semplice d i c h i a r a z i o n e di v o t o a n c h e in n o m e di alcuni amici. I o credo che la politica del Ministero S a l a n d r a sia p i e n a m e n t e da a p p r o v a r e . Esso scelse la via della n e u t r a l i t à , che ! era la più onesta, la più logica, la meglio r i s p o n d e n t e agli interessi ed a l l ' o p i n i o n e del popolo i t a l i a n o . Quale sarà l ' a v v e n i r e 1 Nessuno può oggi dirlo, nè è serio t r a r r e oroscopi ed anticipare giudizi. Che se essenziali interessi nostri fossero offesi o m i n a c c i a t i , se lo svolgersi degli a v v e n i m e n t i generasse u n a sit u a z i o n e n u o v a nella q u a l e u n a più a t t i v a t u t e l a dei n o s t r i interessi apparisse o n e s t a , o p p o r t u n a e di felice esito, l ' I t a l i a s a r e b b e p r o n t a , n o n è dubbio, e c o m p i r e b b e con v a l o r e l'ufficio suo. I n quest'ora, credo che t u t t i d e b b a n o stringersi i n t o r n o al G o v e r n o per conferirgli l ' a u t o r i t à e la forza di a f f r o n t a r e gli a v v e n i m e n t i , di d o m i n a r l i , di difendere con energia la s a l u t e e l ' u t i l i t à della p a t r i a , Che noi a b b i a m o il sacro dovere di conser- Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — l a SESSIONE - 5578 — DISCUSSIONI - v a r e gelosamente, con a v v e d u t a saggezza, alle f o r t u n e avvenire. (Vive approvazioni). P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di parlare l'onorevole Treves, il quale insieme con gli onorevoli B o n a r d i , Cavallera, Morgari, Caroti, T u r a t i , Pescetti, Prampolini, Masini, Dugoni, Marangoni, Bentini, E o n d a n i , Bocconi, Basaglia, De Giovanni, Agnini, Modigliani, M o n t e m a r t i n i , Beltrami, Musatti, Sciorati, Savio, Merloni, Pucci, Maffioli, Ougnolio, Maffì e Samoggia, ha p r e s e n t a t o il seguente ordine del giorno: « La Camera non approva le dichiarazioni del Governo ». T B E Y E S . Non ho diritto di invocare la vostra benevolenza, perchè ieri, da colleghi autorevoli, venne f a t t a la proposta che t u t t i gli oratori inscritti a p a r l a r e rinunziassero alla parola. I o mi opposi, perchè quella p r o p o s t a a v e v a per chiaro intendimento di suggellare la manifestazione a v v e n u t a ieri alla Camera e di portarla anche a d una significazione ulteriore. Ora, siccome nè io uè i miei amici ci e r a v a m o associati a quella manifestazione, per questo m o t i v o non potevamo neanche consentire che si potesse portare ad una significazione ulteriore. I n o l t r e questo a b b a n d o n o della t r i b u n a p a r l a m e n t a r e , a p p e n a la Camera era stat a r i a p e r t a , a p p e n a il Ministero a v e v a f a t t o le proprie comunicazioni, p o t e v a significare che noi fossimo veramente in quel momento solenne, fatale, nel quale i p a d r i antichi solev a n o dire : provideant consules; e smettevano l'opera del consulere per iniziare subito l'op e r a f d e l l ' a z i o n e . A me p a r e e pare ai miei amici che noi non siamo in simile situazione di cose. Non solo Annibale non è alle porte, m a il problema che angoscia l ' a n i m a di t u t t i gli italiani in questo momento, è se noi stessi dobbiamo partire per le porte d ' I t a l i a con t u t t i i nostri gonfaloni. Ancora un momento fa l'onorevole Alf r e d o Baccelli, con nobile parola, f a c e v a appello a quella che è s t a t a l'espressione più solenne del discorso dell'onorevole S a l a n d r a , e che la dimostrazione del silenzio a v r e b b e d o v u t o suggellare, a una specie di concent r a z i o n e di t u t t i i p a r t i t i intorno al Governo. Ora noi non possiamo consentire in questo invito, avendo a l t r a visione della situazione politica del nostro paese. A noi p a r e che questa concentrazione, alla quale ci si invita, piuttosto che essere la concentrazione dei partiti nazionali, sia semplicem e n t e la concentrazione dei p a r t i t i costi- • Camera dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 1914 tuzionali, quella concentrazione che, da antico tempo, è nell'alto pensiero del presidente del Consiglio, in quello dell'onorevole Daneo e di molti altri scrittori e uomini politici del p a r t i t o liberale. Ma che questa concentrazione, in questo momento, non abbia altro scopo che di affermarsi contro di noi, t r o p p i f a t t i indicano. Noi veniamo, onorevole Salandra, dalpaese. Voi conoscete la crisi principale che a t t r a v e r s a l'Italia, in questo m o m e n t o ; sap e t e come la disoccupazione colpisca così vaste plaghe del nostro paese; sapete quali sofferenze inaudite v a d a n o l a m e n t a n d o i l a v o r a t o r i ; conoscete a quale alto prezzo è a r r i v a t o l'elemento principale dell'alimentazione del nostro p r o l e t a r i a t o . S a p e t e t u t t o ciò, e sapete p u r e che, da p a r t e dei p r o l e t a r i a t o , non potè v e n i r e alla vostra politica interna alcun a t t o di omaggio e di adesione. Non b a s t a ancora. Voi sapete, e lo ric o r d a v a ancora testé l'onorevole Chiesa, che in t u t t o il paese si lamentano a cent i n a i a e a migliaia le vittime che languono in carcere per u n ' o r a forse di generoso err o r e ; voi sapete q u a n t i e q u a n t i sono gli esiliati e come da molte parti è stato richiesto u n a t t o di clemenza, e voi avete scrollate le spalle. E d ora venite a c a n t a r e la canzone della concordia nazionale! Ma non basta ancora tuttociò. D a l fondo stesso della situazione p a r l a m e n t a r e , dal vostro p r o g r a m m a di governo nasce aDcora la necessità delia distinzione, che è la forza d'impulso che deve a n i m a r e il P a r l a m e n t o , nella distribuzione dei partiti e delle classisi t r a t t a di sapere su chi dovrà ricadere il peso principale delle previdenze di governo ohe voi avete esposto. È noto che la situazione presente d e v e per forza di cose trovare la sua caratteristica dalla preparazione militare, che la sit u a z i o n e presente è figlia della situazione che noi a b b i a m o t u t t o r a in Africa in rapporto all'impresa di Libia. Ora è chiaro che in questa preparazione si radica u n a profonda divisione d'intoressi e di partiti, e che noi a b b i a m o ancora il dovere e il diritto di proporre a voi, onorevole presidente del Consiglio, ed alla Camera, la questione che già altre volte abbiamo d o v u t o proporre: cioè, come i n t e n d e t e p r o v v e d e r e alla situazione finanziaria del Paese e con quali criteri di giustizia? Un ministro se ne è a n d a t o , un Ministero si è disfatto ; un altro Ministero si è- Atti —• 5579 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 costituito sopra questa questione, ma nelle | grazione europea a b b i a n o le loro ripercusvostre comunicazioni non u n a parola, non sioni anche qui, soffocando l'istituzione parun accenno su ciò, m e n t r e pure t u t t o ciò l a m e n t a r e , la quale è presidio di libertà. costituisce essenzialmente quello che il Paese Discutiamo d u n q u e . Quando alla fine a s p e t t a v a in questo momento che trovasse del luglio f a t a l e e al principio dell'agosto un'espressione di giustizia di classe. (Apscoppiò la conflagrazione europea, al Goprovazioni all' estrema sinistra). verno vennero due distinti consigli. Il primo diceva : Gli alleati sono in guerra e il nostro La Germania, che oggi a p p e n a si n o m i n a dovere è di essere con gli alleati... (Intersembra sollevare u n grido di abbominazione, ruzioni — Commenti). p u r e q u a n d o p r e p a r a v a la guerra dimostrava un senso almeno i n t e r n o di giustizia COLA J A N N I . Questo lo si diceva alla di classe superiore a quello che oggi è disala Pichetti. m o s t r a t o in I t a l i a dalle classi dominanti T R E V E S . L ' a l t r o consiglio, o signori, per la -preparazione alla g u e r r a ; la Gerveniva da Milano e diceva essenzialmente mania alla g u e r r a si p r e p a r a v a con la tas- ' così: non bastare la congiura di due corosazione di un miliardo sul capitale. Chi n a t i per averci complici nell'opera di asoggi in I t a l i a osa p a r l a r e di tassare il capisassinare un libero popolo. E questo contale italiano, o di espropriare u n a p a r t e del siglio raccolse in un m o m e n t o il consenso capitale italiano per provvedere alle esidi t u t t o il paese : l'altro consiglio f u f u g a t o , genze dell'ora a t t u a l e ? (Approvazioni all'escomparve. Coloro che a v e v a n o dato il sestrema sinistra — Interruzione del deputato condo consiglio non erano uomini per i Golajanni — Proteste — Conversazioni). quali i c o n t r a t t i segreti dei m o n a r c h i facciano testo sacro. Però nell'intuito profondo Lo so, onorevole Colajanni, dico cose che viene loro d.al c o n t a t t o con l'anina pomolto volgari, molto banali... polare, intesero q u a n t o v'era di puro, di C O L A J A N N I . Molto maligne. sacro in questo diritto del nostro paese a T R E V E S . Se la giustizia è malignità, ribellarsi al t r a t t a t o , se esso conteneva u n certamente le mie espressioni sono molto obbligo contrario alla coscienza nazionale. maligne. F o r t u n a t a m e n t e la ribellione, che queMa non basta ancora. Qui si è soppressa sto consiglio i m p o r t a v a , non era necessaria: una polemica, che non p a r e v a patriottica, non era necessaria, se, come l'onorevole ma che il Paese seguiva p u r e con estrema principe di Bulow, t a n t o citato in questi attenzione, t r a t t a n d o s i di vedere come si giorni per i suoi pareri raccolti nel volume riusciva a combinare due fenomeni appa« La Politica I m p e r i a l e », discutendo della r e n t e m e n t e contradittorì, e cioè la necessità n a t u r a della prestazione a cui sono vincoe l'urgenza di colossali dispendi per l'eserlati gli alleati della Triplice, fissava, quasi cito e per la m a r i n a e le recentissime dichiarain f o r m a a u t e n t i c a , che questa prestazione zioni consegnate in a t t i p a r l a m e n t a r i che p o t e v a essere di due f o r m e : di « f a r e » e gli approvvigionamenti e i fornimenti per di « astenersi » l'esercito erano al completo. L'opinione socialista pare che abbia inAllora si era aggiu-nto che l'impresa di t u i t o il diritto p r o m a n a n t e dal c o n t r a t t o Libia, anziché nuocere a t u t t o ciò, a v e v a segreto; ma, se pure non l ' i n t u i v a e non giovato, perchè t u t t o era stato r i n n o v a t o l ' i n t e r p r e t a v a , i n t e r p r e t a v a c e r t a m e n t e un nei magazzini; il vecchio m a t e r i a l e era stato diritto più u m a n o , più u n i v e r s a l e : il solo sostituito dal nuovo, e le provviste erano diritto che costringa le nostre libere costate t u t t e migliorate. scienze. T u t t a questa m a t e r i a meriterebbe evidentemente u n a discussione a p p r o f o n d i t a : Il Governo non esitò, e proclamò la voi avete c r e d u t o di sopprimerla in omaggio n e u t r a l i t à propria e quella del paese. F u àlla concordia nazionale. Orbene, in questa quello un a t t o di libertà, o f u un a t t o di coìicordia noi vediamo profilarsi essenzialliberazione? Noi non lo s a p p i a m o ; non lo mente la concordia degli interessi borghesi sappiamo perchè noi, umili sudditi, nulla contro gli interessi proletari. (Rumori a sappiamo dei misteri della Consulta. Qualdestra ed al centro — Applausi all' estrema che lume ci viene dalle pubblicazioni dei sinistra). libri diplomatici degli altri S t a t i . Ma la vostra n e u t r a l i t à è così fiera, che non avete Adunque noi crediamo di dover discua v u t o il coraggio di dirci, se n o n ieri, i motere, e discutiamo. Discutendo, rendiamo tivi della vostra decisione. (Commenti). omaggio alla istituzione p a r l a m e n t a r e , e S p e d i a m o che i contraccolpi della conflaMa i m m e d i a t a m e n t e o poco t e m p o ap- — 5580 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - presso, si chiarì subito un certo dissenso fra la neutralità che era professata dal Governo e quella che intendeva il paese, quella che intendevano coloro che della n e u t r a l i t à s'erano fatti vindici e campioni. Pel Governo, la neutralità parve il tranquillo andare a letto, mettersi il berretto da notte e non pensarci altro. Qualcuno aggiunse a n c h e che la vostra neutralità non era completamente sincera, ma parziale ; e accusò il Governo d'atti che adesso non credo opportuno di ripetere, ma che nella pubblica stampa ebbero larga discussione, e pei quali la vostra neutralità non avrebbe rispecchiato un'assoluta parità di t r a t t a mento tra l'una e l'altra delle coalizioni in conflitto... SALAISTDEA, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. È un'accusa assolutamente falsa ! Voci a destra ed al eentro. Ha ragione ! T R E V E S . Sarò lieto se lo potrete dimostrare. (Ooh ! ooh ! a destra ed al centro). Voci. Tocca a voi dimostrarlo ! T R E V E S . Certo è che, tra la neutralità del Governo e quella del partito socialista, come era ed è concepita, c'è un abisso. ISToi non abbiamo concepito la neutralità, secondo alcuni amici-nemici ci vogliono attribuire, come un tranquillo passaporto di viltà internazionale, come una indifferenza beota di fronte al più grande degli avvenimenti storici, quasi che si potesse considerare una res inter alios il sacrifìcio d'un popolo straziato, cacciato dalle sue sedi e la coorte di orrori tale quale il mondo non ebbe mai prima davanti a sè! I o ! la nostra neutralità inspiravasi anzi al concetto dei valore, della saviezza, della coscienza giuridica nazionale per cui l ' I t a lia, la sola delle grandi potenze la quale aveva potuto tenersi estranea al conflitto, equilibrata tra le alleanze e le amicizie, doveva diventare tra le Potenze belligeranti una specie di provvidenza intermediaria, esercitare una specie di ufficio di una grande Croce E ossa diplomatica e giuridica, diventare come la depositaria di t u t t e le convenzioni internazionali che la guerra ha potuto lacerare, sospendere, ma non distruggere. {Commenti). Altri ha sentito il valore di questa nostra proposizione : gli S t a t i Uniti ebbero il nobilissimo ardimento di domandare ed ottenere anche da teste coronate (segno che anche le teste coronate, sulle quali tanto pesa l'orrore delle tragiche respon- [ j l I ! Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 sabilità sentono di dover inchinarsi di fronte ad un tribunale il quale non cessa mai, anche nelle ore più torbide della storia, il tribunale della coscienza umana), anche da teste coronate schiarimenti e giustificazioni sulle atrocità di cui ciascuna parte reclamante era accusata, e proporre un principio d'inchiesta, a indicare che t u t t a l'umanità non assisteva indifferente allo scempio orrendo. C'è una questione nella quale sono convinto che ogni Governo, nella posizione del Governo italiano, avrebbe potuto adoperarsi, per rendere all'umanità e prima agli stessi S t a t i belligeranti un servizio: intendo accennare alla intromissione doverosa per la reciproca restituzione tra le Potenze belligeranti dei prigionieri civili. Sono dei vecchi, sono delle donne, sono degli esseri assolutamente fuori del conflitto, che l'una e l'altra coalizione sono costrette a gittare nei campi di concentrazione, dacché non si è avanzata nessuna Potenza a dire : ma questi vecchi, queste donne, che sono estranei al cimento, provvederò io a restituirli alle loro famiglie secondo reclamano i più profondi sentimenti dell'umanità. Noi ci attendevamo ed attendiamo ancora che la nostra neutralità non sia passiva, ma anzi sia patrocinio di questi diritti, preparazione di quegli stessi elementi di giustizia storica che dovranno trovare il loro sviluppo nella futura Conferenza degli S t a t i . Alcuni dicono che a quella Conferenza, se noi non saremo scesi in guerra, non saremo neppure ammessi. Io non lo credo : gli insegnamenti della storia provano il contrario. Due volte l'Austria partecipò da padrona a due imponenti Congressi internazionali : al Congresso di Berlino del 1878 ed a quello di Parigi del 1855; eppure l'Austria non aveva combattuto nè sui campi della Crimea, nè sulle montagne Balcaniche, bell'uno e nell'altro Congresso essa riuscì a dire una parola sovrana ed essere la vera dominatrice del Congresso; e bastò appena appena il genio del conte di Cavour, per ottenere che il piccolo Piemonte, che aveva mandato i 15 mila di Lamarmora alla Cernaia, fosse accettato nel Congresso. I l Governo a queste aspirazioni mostrò di tenersi affatto estraneo; esso preferì dedicarsi alla politica interna, preferì aiutare i suoi uomini nelle amministrazioni del Sud e del ìiord, servire a competizioni partigiane. Indegno è stato secondare una campagna come quella inscenata dagli agrari del- Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - 5581 — DISCUSSIONI - l'Emilia in occasione di un terribile delitto, che f o r n ì pretesto ad una speculazione politica, a l t r e t t a n t o odiosa; dacché per quel mezzo si volle colpire lo stesso diritto dei l a v o r a t o r i ad organizzarsi, si attentò a l l ' a u t o n o m i a di un libero c o m u n e , sciogliendolo solo perchè il sindaco era latitante, e m a n d a n d o il commissario regio. (Ooh ! ooh ! — Rumori). Ma ora finalmente il G o v e r n o si è riscosso ed è v e n u t o d a v a n t i alla C a m e r a a presentare quelle comunicazioni, le quali suscitarono eosfalto e fervoroso entusiasmo e d e t e r m i n a rono anzi una dimostrazione, che ha ricordato a molti la dimostrazione che seguì un celebre discorso d e l l ' o n o r e v o l e F o r t i s , per non dire a d d i r i t t u r a che ieri a noi parve di r i v i v e r e in questa C a m e r a il giorno stesso, che f u d e c r e t a t a la s o v r a n i t à piena ed intera sopra la Libia, r i c o r d i di due giornate piene di entusiasmo, le quali però, che si sappia, non conclusero con e v e n t i enormemente fausti. (Commenti). Che cosa disse ieri il G o v e r n o per f a r e balzare t u t t a l ' A s s e m b l e a ! Il G o v e r n o ieri ha detto q u e s t o : « Nelle terre e nei mari dell'antico c o n t i n e n t e , la cui configurazione politica si v a forse trasformando, 1' I t a l i a ha v i t a l i interessi da affermare e sostenere, una situazione di grande p o t e n z a , da m a n t e n e r e i n t a t t a , non solo, ma che da possibili ingrandimenti di altri S t a t i non sia r e l a t i v a m e n t e diminuita ». E d a g g i u n s e : « ÍTon d u n q u e inerte e neghittosa, ma operosa e g u a r d i n g a , non dunque i m p o t e n t e , ma p o d e r o s a m e n t e armata e p r o n t a ad ogni e v e n t o , d o v e v a e dovrà essere la n e u t r a l i t à nostra ». Voci. Benissimo ! . T R E V E S . O n o r e v o l e Calandra, io v i do atto che il vostro dire è s t a t o categoricamente per la n e u t r a l i t à , che v i siete richiamato alla n e u t r a l i t à , che d o v e v a , ed a quella, che d o v r à essere ; ma, v e d e t e , a questa espressione l ' o v a z i o n e cominciò dai banchi, dove siedono i f a u t o r i dei p a r t i t i , che hanno f a t t o un vero p a t t o contro la neutralità, e poi l ' o v a z i o n e , come d o v e v a , come non p o t e v a non essere, si allargò a tutti i banchi... M O L I N A . N o n è vero, f u s p o n t a n e a su tutti i banchi. Q u e s t a è la v e r i t à ! N o i lasciamo ad alcuno il privilegio del1 entusiasmo ! ( Approvazioni— Rumori dall'estrema sinistra). T R E V E S . A d ogni modo a me piace insistere in questo riconoscimento : che il Mostro dire era per la n e u t r a l i t à , contor- Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 n a t a da t u t t i gli a g g e t t i v i di cui v i è piaciuto di c o n t o r n a r e questa parola, ma era per la n e u t r a l i t à . (Interruzioni — Commenti). Ma poiché voi nelle v o s t r e dichiarazioni f a c e v a t e allusione u n i c a m e n t e alla f o r z a militare, escludendo, cioè, dal v o s t r o dire ogni allusione ed ogni a p p e l l o ai m e z z i ' pacifici, ai mezzi di persuasione, ai mezzi diplomatici, a v e t e creato il diritto in molti di c o l l o c a r v i f r a i f a u t o r i della g u e r r a . E perciò l'antitesi t r a il b a n c o del G o v e r n o e i b a n c h i dei socialisti non p o t r e b b e essere più a p e r t a . (Commenti — Interruzioni). M A R C H E S A N O . È n a t u r a l e ! N o n ci sono che loro. (Ilarità). T R E V E S . N o n f a t e m i subire l'umiliazione di fare delle dichiarazioni di p a t r i o t tismo per g u a d a g n a r e licenza alle cose, che a v o i parranno poco p a t r i o t t i c h e e che dovrò dir dopo. L a v e r i t à è che qui non si discute di p a t r i o t t i s m o o di antipatriottismo. T u t t i i p a r t i l i , t u t t i gli uomini la p a t r i a la p o r t a n o nel cuore, nel s a n g u e ; essa vi è impressa... (Commenti — Interruzioni). Una voce a destra. E l'internazionalismo? T R E V E S . L a p a t r i a è anche nel pugno che l ' e m i g r a n t e t e n d e quando e m i g r a , verso la t rra sulla quale è n a t o , e se alcuno grida in q u a l c h e comizio che per il proletario non vi è p a t r i a , credete che quello è il delirio dell'innamorato geloso... (Commenti — Interruzioni) ...e q u a n d o la patria è aggredita, la si difende, senza discussioni. (Commenti — Interruzioni). P e r chi è in buona fede su ciò non ci i uò essere questione. La v e r a questione è u n ' v J t r a : è la questione della guerra di aggressione, della guerra come ultima ratio di un m e t o d o politico. Signori, vi è uno scrittore che in questi giorni ha una v o g a i m m e n s a , il Clausewitz, che ha scritto un t r a t t a t o sulla guerra p r e m e t t e n d o v i una lunga ed eloquente prefazione per illustrare che cosa è la g u e r r a , differenziandosi d'assai da quei l e t t e r a t i che adesso sogliono intessere l'apologia idealistica della guerra, salute, igiene del mondo, della guerra, espressione più alta della f o r z a , del v a l o r e della morale umana. I l C l a u s e w i t z , che è un g e n e r a l e , credo, ha della guerra un'idea assai meno letteraria e assai più p o s i t i v a e p o l i t i c a del lctteratume. E g l i ha definito la guerra così: la guerra presente è la c o n t i n u a z i o n e di u n a politica Atti — 5582 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - con altri mezzi ». La guerra presente è la continuazione con altri mezzi della guerra sociale che divampa sorda fra le potenze di Europa da anni e anni, e che i socialisti da tempo andavano denunziando. I tedeschi esprimono il fatto con due parole che oggi si ricercano e oggisiritrovano : la Welt Politile e la Welt Krieg, la politica mondiale chd ha determinato la guerra mondiale. Ebbene, t u t t i coloro che furono contro la Welt Politile, sono anche oggi contro la Welt Krieg, contro la guerra internazionale. (Commenti). Sì, o signori, noi riconosciamo in questa conflagrazione europea il portato necessario, il corollario fatale di quei movimenti di protezionismo, di colonialismo, di militarismo di terra e di mare che i socialisti hanno combattuto in tutti i Parlamenti. È assai probabile che la società borghese non volesse la guerra. Di ciò ci dà affidamento la stessa opera spiegata dal Governo che rappresenta il paese più mercantile di Europa, dal Governo inglese, per scongiurare la guerra. STel pensiero del capitalismo moderno, il militarismo avrebbe dovuto essere una forza aggiogata, serva, che si adoperava per minacciare e che si sarebbe poi sempre potuto ritirare pacificamente una volta compiuto l'atto della minaccia. Invece, creato l'organo, questo ha trovato da sè la propria funzione : il militarismo, figlio del capitalismo, ha portato ineluttabilmente alla guerra, quando i ceti monarchici, quando i ceti militari dei paesi conservatori in cui essi possono più facilmente prevalere anche sulla società mercantile, anche sulla stessa società capitalistica, hanno creduto che fosse l'ora di mostrare la loro signoria di diritto divino, scatenando il flagello della conflagrazione europea. (Commenti). Ora è quasi incomprensibile come da t a t t o ciò sia sorta quella strana illusione, che noi non sappiamo distinguere, che questa guerra possa avere una risoluzione democratica, che debba finire col trionfo della nazionalità, col disarmo universale, col trionfo di tutti i buoni sentimenti. Quale strana utopia! Dalla guerra non traggono forza che i ceti militari e i ceti conservatori, ineluttabilmente. Non accenniamo neppure alla possibilità di una vittoria del pangermanismo: le atrocità che ormai sono legate a questa parola non possono far assolutamente augurare la vittoria al pangermanismo; ma della stessa coalizione liberale democratica noi vediamo Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1914 oggi la Francia in piena reazione di misticismo, lo Czar che si avanza in Galizia ricostituendo i ghetti per gli ebrei, e l ' I n ghilterra che comincia col mettere l'ambasciatore alla Santa Sede... (Eumori). Ecco perchè noi siamo contro questa conflagrazione e sentiamo di non dovervi partecipare, avendola combattuta fin ne le viscere della sua formazione... (Applausi all'estrema sinistra). Ma veniamo ora a cose che vi debbono sembrare meno teoriche e che sappiano meno di partito. Coloro che sono i fautori della guerra, coloro che hanno stretto il patto di combattere la neutralità, coloro che si propongono in tal senso di forzare la mano al Governo, (e quello di ieri è stato un piccolo, ma eloquente saggio della loro azione), sono costoro così sicuri della guerra vittoriosa? (Commenti) Specialmente quelli, che non hanno mai votato le spese militari, hanno il diritto di credere a questa vittoria assoluta? (Applausi all'estrema sinistra). Possono costoro darci almeno questo affidamento: che lo scacchiere \ er la tremenda partita a cui essi così lietamente incitano il Governo, non sarà ciato proprio dal territorio nazionale? Non basta: hanno costoro la sicurezza della potenzialità del nostro paese a reggere lo sforzo della guerra più capitalistica che il mondo abbia mai conosciuto? E perciò questa guerra è in certo modo sotto la dittatura dell' Inghilterra ! Ci sarà forse qualche ingenuo, non qui, ma nel paese, che si lusinghi che questa sia una guerra come quella del 1866, un urto, una giornata campale che vada bene o male, e tutto è finito. No, questa è una guerra che t u t t i sappiamo che è interesse dell'Inghilterra di far durare più a lungo che sia possibile, appunto perchè soltanto in questo modo essa vincerà la Germania, non in una battaglia campale, ma con una lenta, assidua, esauriente assillazione dell'avversario nel terreno economico. Siamo noi come la Germania e l'Inghilterra e la Francia, tra i paesi dei 500 miliardi di ricchezza, per essere sicuri di far fronte a una tale guerra? Io mi guardo bene dal discreditare le condizioni del nostro bilancio, ma non credo che noi in questi mesi di estate siamo così enormemente arricchiti, per effetto della guerra, che quella situazione del tesoro che si vedeva descritta nello scorso luglio con colori così sinistri, si sia trasformata improv- Atti — 5583 — Parlamentari LEGISLATURA. XXIV - I a SESSIONE - DISCUSSIONI - f i s a m e n t e nel tesoro di Golconda, così sfond a t a da p e r m e t t e r e di a f f r o n t a r e q u a l u n que l u n g o c i m e n t o (Commenti). N o n b a s t a ; costoro che h a n n o preso sulla p r o p r i a coscienza di m e t t e r e i vessilli delia g u e r r a i m m e d i a t a m e n t e sui p e n n o n i i t a l i a n i , possono essi a l m e n o i n f o r m a r c i del v e r o s t a t o delle n o s t r e alleanze e delle nostre amicizie? Noi a b b i a m o u n a situazione assai s t r a n a . I n Cirenaica a b b i a m o il Senusso che ci perseguita, che f a la g u e r r a s a n t a i n d e t t a dal Califfo di C o s t a n t i n o p o l i c o n t r o di noi; e l ' E g i t t o è così vicino!... (Interruzioni) E chi sa dire quale r a p p o r t o v ' è t r a il califf a t o , il Senusso e l ' I n g h i l t e r r a ? Mistero, su cui non mi a t t e n d o n e m m e n o di sollevare u n a c o r t i n a , p e r c h è n o n p o t r e i che comm e t t e r e delle gaffe ; t u t t a v i a da m o d e s t o o s s e r v a t o r e g u a r d o il f e n o m e n o e mi perm e t t o di proporlo alla c o n s i d e r a z i o n e dei miei onorevoli colleghi. (Interruzione del deputato Turati). E questi nostri amici, che p u r e h a n n o un passato di così p r o f o n d o intimo a f f e t t o per il p r o l e t a r i a t o del n o s t r o paese, possono con t a n t a leggerezza di cuore cons i d e r a r e che l ' I t a l i a , la q u a l e ha p e r m a n e n t e m e n t e sei milioni di suoi figliuoli all'estero, che ogni a n n o m a n d a q u e s t e r o n dinelle su t u t t i i c a m p i di E u r o p a , possa con saviezza legare il destino di q u e s t i figliuoli alle ripercussioni necessarie, f a t a l i di u n odio di stirpe che i n d u b b i a m e n t e non si p l a c h e r e b b e più? ( Vivi commenti). TJna voce. È v e r i t à ! M A R C H E S A T O . È meglio essere o d i a t i che disprezzati. T R E V E S . Noi saremo s e m p r e o d i a t i q u a n d o c o m m e t t e r e m o p r e p o t e n z e come con la T u r c h i a , (Interruzione del deputato Mar che sano) e saremo disprezzati s e m p r e finché saremo così p o v e r i , da m a n d a r e f u o r i della p a t r i a t a n t i l a v o r a t o r i nostri. Chi assistette, e p o t è seguirla, con senso di p i e t à , q u e l l ' e n o r m e , s p a v e n t o s a l e v a t a di cenci italiani in t u t t a l ' E u r o p a a p p e n a scoppiò la conflagrazione, e vide quelle t u r b e cacciate per t u t t a l ' E u r o p a , c a r i c a t e c o m e b r u t i di a r m e n t o p e r c h è si affrettassero a t o r n a r e nel loro paese, concepisce almeno il desiderio di n o n v e d e r e più. quello spett a c o l o e l ' a u g u r i o che l ' I t a l i a possa d a r p a n e e r i p a r o a t u t t i i p r o p r i figliuoli. (Applausi a sinistra^. Allora non saremo più disprezzati. Ecco p e r c h è , o signori, è e v i d e n t e il r a p p o r t o che è t r a la n o s t r a politica i n t e r n a ( f u m m o Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 a c c u s a t i anche di essere nella n o s t r a n e u t r a l i t à t r o p p o nazionalisti, t r o p p o p a t r i o t i ) e la n o s t r a politica i n t e r n a z i o n a l e ; l ' u n a e l ' a l t r a si c h i u d o n o in u n anello di logica indissolubile: non sacrifichiamo la p a t r i a . N e s s u n o vuol sacrificare la p a t r i a ; m a vog l i a m o che la p a t r i a sia in f r a t e r n a cooperazione con t u t t e le a l t r e p a t r i e e che di q u e s t a c o o p e r a z i o n e sia a v v i a m e n t o e canale l ' a f f r a t e l l a m e n t o i n t e r n a z i o n a l e dei lav o r a t o r i . ( Vivi commenti — Interruzioni). Voci. L ' a b b i a m o visto. T R E Y E S . Ma che cosa a v e t e visto, o signori? S e m p l i c e m e n t e q u e s t o : che vi sono d u e coalizioni in E u r o p a ; d u e g r a n d i agg r u p p a m e n t i di popoli i quali, con la stessa p r o f o n d a convinzione r e c i p r o c a m e n t e si acc u s a n o di essere aggressori e si r i t e n g o n o a g g r e d i t i . Che cosa voi s a p e t e ? S a p e t e q u e s t o : che finché la l o t t a democratica di classe del p r o l e t a r i a t o non abbia c o n q u i s t a t o i poteri dello S t a t o (Rumori e proteste al centro e a destra) t u t t i i Governi sono a n c o r a in g r a d o di o r g a n i z z a r e l ' i n g a n n o politico in guisa da pigliare le masse. P e n s a t e alla censura nel t e m p o di g u e r r a ; alle m a c c h i n e g o v e r n a t i v e p o t e n t i di suggestione sistematica e poi s t u p i t e v i se il p r o l e t a r i a t o n o n è a n c o r a così f o r t e da dissipare la m e n z o g n a ed a r r i v a r e alla v e r i t à , s t u p i t e che sia possibile a r r i v a r e al p a r a dosso delle due coalizioni e n t r a m b e conv i n t e di l o t t a r e per s a l v a r e la libertà dell ' E u r o p a , l ' u n a dal k n o u t russo, l ' a l t r a dal bastona p r u s s i a n o . Ma q u a n d o la b e n d a c a d r à , q u a n d o i biechi responsabili s a r a n n o d e n u d a t i , n o n c r e d e r e t e che la situazione d o v r à m u t a r s i ? Il socialismo in questo m o m e n t o passa per essere in pieno f a l l i m e n t o ! (Gommenti). Tina voce. Lo è. T R E Y E S . Se è in pieno f a l l i m e n t o non lo so, o p p u r e lo so; sempre si h a bisogno di scaricare sopra q u a l c u n o la s i t u a z i o n e che noi stessi a b b i a m o d e t e r m i n a t a . Noi a b b i a m o vissuto p D r t a n t i anni fidando nella triplice a l ' e a n z a ; a u n certo p u n t o il sistema della triplice alleanza h a f a t t o c o m p l e t a m e n t e cilecca, e c r e d i a m o c h e il socialismo sia m o r t o . N o i a b b i a m o a c c u s a t o , noi socialisti, il s i s t e m a capitalistico come n o n r i s p o n d e n t e alle e l e m e n t a r i esigenze di u n a v i t a s a n a m e n t e e c o n o m i c a ; t u t t o il m o n d o è in mor a t o r i a , e chi è fallito è il socialismo. (Ilarità all' estrema sinistra). Via, via, t u t t e le m a n i f e s t a z i o n i che il socialismo h a p r e d e t t o , la g u e r r a compresa Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l — 5584 — a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 che il socialismo è stato troppo debole per scongiurare, si sono verificate; non importa, tutti dicono : il socialismo è morto. Ma sì, buona gente, il socialismo e morto ; ma da quanto tempo ? Non c'è giorno che non leggiamo in qualche giornale o rivista che il socialismo è fallito, è morto. Poi ci ritroviamo sempre ancora, nel paese, nel Parlamento a proporre quelle che sono le ineluttabili rivendicazioni socialiste del proletariato ; e in queste rivendicazioni noi osserviamo, anche nelle miserande condizioni presenti, una rispondenza al di là delle frontiere, che è arra sicura del prossimo ripristino dell'internazionale dei lavoratori. (Approvazioni all' estrema sinistra — Commenti). Quando noi pensiamo a tutte le atrocità che debbono vedere i nostri occhi, un popolo sradicato dalle proprie sedi, milioni di vite giovani troncate, quando pensiamo alle rovine enormi che vanno ammucchiandosi, e come tutta questa sciagura immensa e immensa vergogna dell' umanità sarebbe bastato appena un po' più di consapevolezza del proletariato per scongiurare, oh amici socialisti, quanto lavoro, quanto compito ancora per noi ! (Applausi all'estrema sinistra). P R E S I D E N T E . Spetta ora di parlare all'onorevole Pantano. Ne ha facoltà. PANTANO. Vi rinunzio ! (Bene! Brxvo!). P R E S I D E N T E . Ha chiesto di parlare l'onorevole Colajanni. Ne ha facoltà. COLAJANNI. Onorevoli colleghi! Dopo il discorso di Claudio Trevés, più vivo che mai io sento il bisogno di parlare. Io che ho cominciato (perdonate se il ricordo è poco modesto) coll'essere chiamato maestro da socialisti ed amici carissimi, temo di dover essere considerato come nemico ; ma la mia coscienza mi dice di rimanere oggi quello che sono stato ieri, e sono stato sempre: prima italiano, poi repubblicano, e poi socialista, poiché non intendo repubblica senza socialismo. Sarebbe stata una condotta veramente patriottica quella della rinunzia di tutti a qualunque discussione. Io che avevo preparato il mio discorso, l'avrei ritirato ben volentieri, poiché il silenzio, dopo le acclamazioni di ieri, sarebbe stato una interpretazione molto più razionale di quella di tutti i nostri discorsi. Probabilmente il solo che del silenzio si sarebbe doluto - la mia sarà forse una malignità - sarebbe stato il presidente del Consiglio se, come io temo e sospetto, egli abbia paura di essere andato troppo oltre nellesue dichiarazioni. Per parte mia dichiaro esplicitamente che sono rimasto pienamente sodisfatto delle dichiarazioni del presidente del Consiglio; ad altri non piacerà forse il mio consentimento, ma io lo sento e lo manifesto. Mi è piaciuta molto la sua affermazione sulle aspirazioni italiane legittime, e mi è piaciuta la sua affermazione che, in certi momenti, quando- la ragione e il diritto vengono oppressi, non c'è che la forza che possa difenderli e mantenerli. E però, consentendo nelle dichiarazioni del presidente de] Consiglio, mi permetto di trarne quelle illazioni che il Paese ha già tratto. Qualche giornale - forse l'onorevole G-iolitti lo saprà - lo ha di già rimproverato... Mi dicono infatti che La Stampa abbia rimproverato il presidente del Consiglio di essere andato troppo oltre. GIOLITTI. Non fo il giornalista ! (Ilarità). COLAJANNI. Di fronte a questa situazione, io domando se è possibile ancora astenersi da commenti, dopo il discorso che abbiamo ascoltato, e dopo quello che si dice nei corridoi. Poiché i discorsi dei corridoi hanno un valore assai più sintomatico degli applausi della Camera, dicendosi nei corridoi quello che qui dentro l'ipocrisia politica non consente di dire. Da parte mia continuo a dire nettamente qui quel che dico di fuori. L'illazione mia dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio è favorevole alla guerra. Ma quando si parla di guerra, debbo constatare che sono un accusato. Da molte parti mi si è rimproverato di essere diventato apostolo della guerra, dopo aver predicato per oltre quaranta anni la pace. Sì, ho predicato la pace- ma anche quando la predicavo, se il mio paese avesse avuto bisogno del mio modesto braccio, non glielo avrei negato. Vi confesso che non ho alcuna paura, per evitare tutte le cattive interpretazioni, rinunziando a t i t t e le mie difese, non ho paura di dire: me poenitet. Se c'è da dichiarare, specie sul terreno degli armamenti, un pentimento, non esito a dichiararlo, aperto e leale. (Approvazioni). Poco fa, mentre parlava l'amico Ireves, c'è stato uno che ha gridato: Voi domandate solamente al proletariato il suo sangue, ma non pensate a dare il vostro danaro. Che coloro che ne hanno siano degli Atti — 5585 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI avari, lo a m m e t t o ; ma q u a n t o al sangue dei proletari, dobbiamo intenderci, amico Treves. L ' I t a l i a si è f a t t a per iniziativa dei ricchi; si è f a t t a per iniziativa di molti borghesi; il popolo dei lavorotori, non per colpa sua, ha dato il minimo c o n t r i b u t o . ( Commenti air estrema sinistra — Interruzione del deputato Treves). L'onorevole Treves mi i n t e r r o m p e col ricordarmi il bilancio... Ma qui e n t r i a m o nel terreno economico e posso esser d'accordo con lui. Ma in q u a n t o al sangue degli operai, se ne facciamo la somma, t r o viamo che non è stato un c o n t r i b u t o considerevole ; è stato sempre poco. G u a r d a t e la f a l a n g e dei Mille: vi t r o v a t e una grande prevalenza di borghesia piuttosto che di operai. Se g u a r d a t e (io c'ero e posso garantirlo) fra i q u a r a n t a m i l a volontari di Garibaldi, nel 1866, v e d r e t e che prevaleva moltissimo la borghesia. Ricordo che c'erano interi battaglioni composti esclusivamente di elementi borghesi, di studenti. Dirò di più che la m a n c a n z a di un contributo v e r a m e n t e popolare a questo processo di unificazione ha f a t t o sì che da noi non sia ancora sufficientemente s v i l u p p a t o quel sentimento nazionale che noi vorremmo vedere del t u t t o sviluppato. (Benissimo ! —Approvazioni). E^vorrei a u g u r a r m i che quella, che spero la prossima guerra, possa molto meglio di come fu p r e d i c a t o dai nazionalisti nell'anno infausto 1911, possa molto meglio, col sangue comune, stringere v e r a m e n t e la nazione italiana in quel saldo legame (Benissimo! Bravo!) che a t t u a l m e n t e non c'è. (Commenti). Ho confessato (ed avrei p o t u t o f a r n e a meno perchè avrei altri a r g o m e n t i per giustificare la mia c o n d o t t a ) , ho confessato di non aver v o t a t o le spese militari. Ma questa confessione mi dà diritto a fare t a lune osservazioni a coloro che f u r o n o e restano miei avversari. I n primo luogo, quale fu l'opera dei governanti di f r o n t e a questo problema delle spese militari ì Quando Bismark si propose l ' u n i t à germanica sciolse, se non erro, t r e volte la Camera dei d e p u t a t i prussiana. Q u a n d o mai un presidente &el Consiglio ha pensato e ha a v u t o il bisogno di sciogliere la Camera, perchè questa gli abbia negato le spese militari % La Camera ha a p p r o v a t o sempre t u t t o quello che le h a n n o d o m a n d a t o . Se vi sono dunque s t a t i dei responsabili, sono coloro - TORNATA DEL Camera dei Deputati 4 1914 DICEMBRE che h a n n o d e t e n u t o il p o t e r e sino al dì di oggi U n ' a l t r a osservazione. F r a il 1883 e il 1913, un t r e n t e n n i o giusto, le spese militari dell'Austria-Ungheria, assai più a m p i a di superficie e, quindi, con obblighi maggiori per la difesa t e r r i t o r i a l e e assai più numerosa in q u a n t o ad a b i t a n t i , sono aum e n t a t e ; da 295 a 447 milioni, ossia del 51 per cento. Nello stesso t r e n t e n n i o l ' I t a l i a ha visto a u m e n t a r e le sue spese militari da 253 a 424 milioni, vale a dire del 67 per cento. D i r e t e : il p u n t o di p a r t e n z a f u diverso e, quindi, l ' a u m e n t o percentuale non direbbe nulla. No, il p u n t o di p a r t e n z a era p i u t t o s t o uguale e il p u n t o di arrivo oggi ci fa concludere così: che ogni italiano contribuisce 19 lire per le spese militari,, m e n t r e ogni austriaco ne p a g a v a , al 19l3y s o l t a n t o 11. Orbene, egregi signori, come va che noi a b b i a m o speso in più degli austriaci e siamo p r e p a r a t i di meno? (Rumori — Interruzioni). Voci. Chi lo dice? C O L A J A N N I . Spero, non d u b i t a t e , di rispondere a questa vostra interrogazione, se me ne d a t e il t e m p o . C' è u n a risposta ed è che l ' I t a l i a esce da una g u e r r a d u r a t a circa due a n n i ; l'impresa libica ha v u o t a t o i nostri magazzini e ha scombussolato il nostro esercito. (Movimento del deputato Giolitti). Yedo i m o v i m e n t i di capo dell'onorevole Giolitti. E h ! comprendo benissimo a che cosa egli voglia alludere. Certo»egli vuole alludere al f a t t o che c' è un documento solenne, che p o r t a la firma sua e, soprattutto,, quella dell'onorevole Tedesco il quale dice che al 31 dicembre 1913 i magazzini militari non solo erano riforniti, ma erano riforniti in maggiore q u a n t i t à e in migliore qualità, come del resto ha ricordato anche il collega Treves. Si sono elevati dei dubbi gravissimi su questi r i f o r n i m e n t i ; giornali non sospetti di tendenze rivoluzionarie come 1' « Esercito I t a l i a n o », per esempio, dicevano che m a n c a v a n o nei magazzini militari per lo meno 130 mila paia di vestiti per l'esercito per l ' i m p o r t o di 19 milioni (Mormorii — Interruzioni); la « P r e p a r a z i o n e » conferm a v a questa voce e le polemiche della « S t a m p a », del « Giornale d ' I t a l i a » e di altri giornali le r i b a d i v a n o . Ora d o m a n d o : in che cosa ed in q u a l modo il presidente del Consiglio ha p o t u t o Atti — 5586 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 191 t noi a b b i a m o p o t u t o c o n s t a t a r e il pieno e s p e n d e r e t u t t e quelle c e n t i n a i a di milioni completo fallimento. di cui ha a v u t o bisogno dal p r i m o agosto Esercito d u n q u e p r o n t o . Esercito p r o n t o in poi ? ( m a n i f e s t o il mio s e n t i m e n t o ) ; io vorrei la Del resto, in quali condizioni si sono t r o g u e r r a p r o n t a ed i m m e d i a t a . (Commenti). v a t i t u t t i i r i c h i a m a t i d ' I t a l i a in a g o s t o e Le ragioni di indole economica che l'oin s e t t e m b r e ? T u t t i lo sanno ed è i n u t i l e norevole Treves h a a d d o t t e qui dal suo che insista su questo. p u n t o di vista sono gravissime. Ma c e r t a I n questa occasione sentiremo, p e r c h è non j m e n t e egli non deve, non può ignorare che i n d a r n o si è i n s c r i t t o a p a r l a r e l ' o n o r e le c o n d i z i o n i finanziarie dell'Austria f r a n o vole Mirabelli, quello che egli ci dirà e samolto peggiori delle nostre. E p p u r e l'Auremo lietissimi di a p p r e n d e r e che la v e r i t à stria n o n ha esitato ad a f f r o n t a r e la g u e r r a . s t a nei d o c u m e n t i che d a n n o come comE q u a n d o il bisogno c'è, non si può, n o n si p l e t a t i t u t t i i r i f o r n i m e n t i del 1913. ( M o r deve c a l c o l a r e il milione di più, Ì5Q0 milioni morii — Conversazioni). ed a n c h e il miliardo, p e r c h è vi sono interessi D e b b o però f a r e u n a osservazione che superiori che valgono al di là della condis u f f r a g a quello che t e s t é io diceva sulla inzione economica e finanziaria del m o m e n t o . f e r i o r i t à della p r e p a r a z i o n e i t a l i a n a . Si è Ma c'era q u e s t a r a g i o n e ? C ' e r a questa d e t t o (io lo credo e t u t t i lo sanno) che la c o n v e n i e n z a della guerra? Qui io non credo g u e r r a di L i b i a a b b i a c o n t r i b u i t o a creare (e d o m a n d o u n poco di a t t e n z i o n e dai miei q u e s t a condizione di cose; m a bisogna ricolleghi) non credo di f a r e o p e r a inutile ric o r d a r e che a n c h e l ' A u s t r i a h a d o v u t o c a p i t o l a n d o , nel modo più sommario, q u a l i f a r e due mobilitazioni, u n a nel 1908 e l'alsono s t a t e le r a g i o n i della g u e r r a . B a d i n o i t r a d u r a n t e le u l t i m e d u e g u e r r e b a l c a n i c h e . miei colleghi che n o n parlerò da s e n t i m e n t a Orbene, l'esercito a u s t r i a c o oggi si è t r o lista, m a parlerò da un p u n t o di vista a l t a v a t o p r o n t i s s i m o a c o m b a t t e r e c o m e forse m e n t e u t i l i t a r i o . N o n vi m u o v a a sdegno se n o n lo f u m a i . (Interruzioni — Conversan o n consento a f f a t t o nei giudizi sul modo zioni). in cui la G e r m a n i a si è c o m p o r t a t a verso Queste c o n s t a t a z i o n i si possono f a r e oggi, il Belgio. S a r e b b e questo u n s e n t i m e n t o p e r c h è a b b i a m o l'assicurazione f o r m a l e del bello, a l t a m e n t e lodevole da un p u n t o di p r e s i d e n t e del Consiglio, il q u a l e ha d e t t o v i s t a morale, m a riconosco a n c h e io che i che l'esercito n o s t r o è p r o n t o , p r o n t i s s i m o t e m p i n o n sono m a t u r i perchè le nazioni e p u ò f a r f r o n t e a t u t t e le e v e n i e n z e possie n t r i n o in guerra a difesa della giustizia, a bili ed i m m a g i n a b i l i . difesa degli interessi di u n g r a n d e p o p o l o . S AL A N D R A , presidente del Consiglio, P e r le piccole nazioni esiste sempre u n s e n t i m e n t o di razza. ministro dell'interno. Questo i m p o r t a e n o n altro. C e r t a m e n t e in me, come in t u t t i voi, è vivo il desiderio di vedere u n i t e all' I t a l i a C O L A J A N N I . E così n o n si r i p e t e l'imdelle regioni dove sono i t a l i a n i i quali voprudenza commessa da un senatore frangliono essere r e d e n t i , poiché è doveroso dicese alla vigilia della g u e r r a a t t u a l e . (Mors t i n g u e r e f r a gli i r r e d e n t i che ci v e n g o n o morio — Interruzioni). segnalati n e l l ' A u s t r i a dagli i r r e d e n t i che S t a b i l i t o , d u n q u e , quello che c'era da n o n vogliono essere r e d e n t i ; e noi n o n abdire s o t t o il p u n t o di v i s t a degli a r m a b i a m o il d i r i t t o di f a r e degli italiani per m e n t i , v e d i a m o se il G o v e r n o i t a l i a n o , che f o r z a : alludo agli i t a l i a n i della Corsica, di p o t r e b b e r i m p r o v e r a r e q u a l c u n o di noi che Nizza e di a l t r i p u n t i che non occorre noi m p r o v v i s a m e n t e si è d i c h i a r a t o p a r t i g i a n o m i n a r e . Ma vi è u n ' a l t r a ragione la quale •della g u e r r a , sia s t a t o più p r e v e g g e n t e va al di là dei s e n t i m e n t i , al di là dei prindi noi. cipi, e che è essenzialmente u t i l i t a r i a . Se il Governo italiano fosse s t a t o prev e g g e n t e , noi n o n a v r e m m o sentito su quei A r t u r o L a b r i o l a vi h a p a r l a t o con m o l t a b a n c h i l ' o n o r e v o l e Di S a n Giuliano a deriefficacia e con m o l t a c o m p e t e n z a di quella d e r e coloro i quali gli d e n u n z i a v a n o la posche sarebbe la situazione dell' I t a l i a con sibilità i m m i n e n t e che noi ci trovassimo di u n a G e r m a n i a che tagliasse l ' E u r o p a in f r o n t e a l l ' I n g h i l t e r r a , se fossimo a n d a t i in due, che tagliasse c o m p l e t a m e n t e l ' I t a l i a g u e r r a insieme alla Triplice Alleanza. Se dalle regioni d e l l ' A t l a n t i c o e dalla regione p r e v i d e n t e il G o v e r n o italiano fosse stato, che egli ha c h i a m a t o dell'Asia a n t e r i o r e . n o n a v r e m m o s i c u r a m e n t e r i n n o v a t o con O r b e n e , noi su questo p u n t e n o n possiaa n t i c i p a z i o n e quella Triplice Alleanza di cui mo f a r e a meno di r i c h i a m a r c i al pensiero Alti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - 5587 — DISCUSSIONI - •di Giuseppe Mazzini, che n o n f u pensiero di s e n t i m e n t a l i s t a , ma di veggente. Egli, a t t r a v e r s o i s e n t i m e n t i politici ed i sentim e n t i di razza, vide in modo meraviglioso •quale campo economico all' I t a l i a , a t t r a v e r s o l ' A d r i a t i c o , si sarebbe a p e r t o nei Balcani, e vide che nei B a l c a n i era a p e r t a u n a g r a n d e via per 1' I t a l i a . . . E t u t t o questo è ancor p,oco, per le rag i o n i che c' i n c i t a n o alla g u e r r a . C o m p i u t a I' I t a l i a , a s s i c u r a t a la sua esistenza, possiamo noi dire d'esser liberi dal pericolo d ' u n a i n v a s i o n e f u t u r a f Ricordiamoci che le p o r t e d' I t a l i a n o n sono in m a n o dell' I t a l i a . N o i siamo esposti c o n t i n u a m e n t e al pericolo d ' u n a invasione a u s t r i a c a ; e gli A u s t r i a c i ce l ' h a n n o m i n a c c i a t a , a n c h e q u a n d o e r a v a m o ad essi alleati. Da H a y merle a Conrad von H o t z e n d o r f , p a r e c c h i e v o l t e gli A u s t r i a c i ci h a n n o m i n a c c i a t o di discendere fino a Milano. Questa passegg i a t a , t a n t o pericolosa, è c e r t a m e n t e possibile : ed è possibile, p e r c h è il T r e n t i n o , la p o r t a di casa n o s t r a , è in p o t e r e d f l l ' A u s t r i a . C h i u n q u e conosce la s i t u a z i o n e geografica del T r e n t i n o , non può disconvenire... {Commenti animati). Se la C a m e r a n o n vuole a s c o l t a r m i , obbedisco... {Parli! parli!) I o n o n p a r l o pei miei elettori. R i p e t o : per le condizioni strategico-milit a r i del T r e n t i n o , siamo c o n t i n u a m e n t e esposti a v e d e r e t a g l i a t a la L o m b a r d i a dal Ven e t o , q u a n d o i tedeschi vogliano. Ora conq u i s t a r e q u e s t e p o r t e di casa n o s t r a , mi p a r e u n d o v e r e e l e m e n t a r e . E questo d o v e r e div e n t a t a n t o più i m p e l l e n t e perchè, se oggi n o n compiamo questo dovere, n o n lo comp i r e m o m a i più. • F o r s e p e r u n secolo n o n si presenter a n n o a noi le stesse condizioni d'oggi. Con r a g i o n e , un d e p u t a t o t r e n t i n o , che oggi è c o s t r e t t o a vivere in esilio, il B a t t i s t i , ha g r i d a t o : ora o m a i ! Ma c'è u n ' a l t r a r a g i o n e p r e p o n d e r a n t e . R i c o r d i a m o c i q u a l e sarà la sorte d e l l ' I t a l i a , se v e d r e m o concludere la pace, senza che l ' I t a l i a sia e n t r a t a in q u e s t o conflitto spav e n t e v o l e . Chiunque sia il v i n c i t o r e , sia quello d ' O r i e n t e o sia quello d ' O c c i d e n t e , essa sarà t a g l i e g g i a t a , m a l t r a t t a t a ed umil i a t a . E voi, di f r o n t e alla p r o b a b i l i t à di u n nuovo congresso, c h e sarà il congresso di L o n d r a o di Vienna, r i c o r d a t e v i dell ' a m a r o disinganno che d o v e t t e r o p r o v a r e gli i t a l i a n i , q u a n d o t o r n ò dal Congresso di Berlino il conte Corti, con le famose m a n i n e t t e e v u o t e . Ma allora si t r a t t a v a che le Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 m a n i erano v u o t e di ciò che n o n era nostro ; oggi, ci t r o v e r e m m o in u n a condizione assai più dolorosa, p e r c h è t o r n e r e m m o (se p u r e ci a m m e t t e s s e r o al f u t u r o congresso) t o r n e r e m m o nè più nè meno che con le m a n i v u o t e di ciò che è n o s t r o , di ciò che ci a p p a r t i e n e , di t e r r e i t a l i a n e che i t a l i a n e vogliono essere. Ma da realista, nell'esame dei f e n o m e n i politici, quale sono, vengo a d u n ultimo b r e v e t r a t t o del mio discorso. Siamo perf e t t a m e n t e d ' a c c o r d o che l ' I t a l i a è p r o n t a m i l i t a r m e n t e : m a è p r o n t a del p a r i m o r a l mente'? D i s g r a z i a t a m e n t e io n o n posso ris p o n d e r e con la stessa sicurezza con cui ho risposto alla p r i m a p a r t e . E s a m i n i a m o quale sia la situazione reale del paese. I n questi giorni io ho a s c o l t a t o c o n a m a r e z z a i discorsi di p a r e c c h i d e p u t a t i , i quali a p p a r t e n g o n o alla m a g g i o r a n z a , a quella m a g g i o r a n z a che l ' a l t r o ieri app l a u d i v a e n t u s i a s t i c a m e n t e , i quali dicev a n o che il paese n o n ha a l c u n o e n t u s i a smo per la g u e r r a . Questo essi d i c e v a n o a p e r t a m e n t e , ed io ho loro risposto : m a con q u a l e coraggio p o t e t e a f f e r m a r e questo v o i a l t r i che a v e t e c r e a t o l ' e n t u s i a s m o per la g u e r r a di Libia? Con quegli stessi mezzi con i quali a v e t e suscitato il consenso e l ' e n t u s i a s m o p e r u n a g u e r r a disastrosa ed i n g i u s t a , voi a v r e s t e il d o v e r e oggi di coop e r a r e a creare eguale consenso ed e n t u siasmo per u n a g u e r r a s a n t a . {Commenti). I o n o n spenderò parole per alcuni miei a m i c i r e p u b b l i c a n i : io dissento da loro ed in questo m o m e n t o n o n so c o m p r e n d e r e c o m e essi possano analizzare gli a t t i dell ' a t t u a l e Ministero p e r t r o v a r e r a g i o n i a critiche. Ce ne sono t a n t e ; m a il caso, la f a t a l i t à h a v o l u t o che su quei banchi ci si t r o v a s s e r o in questo m o m e n t o u o m i n i che io n o n i n t e n d o , n è voglio g i u d i c a r e : io li t r o v o a capo del G o v e r n o e sento e riconosco che m questo m o m e n t o p r o v o c a r e d u b b i , p r o v o c a r e u n a crisi, s a r e b b e u n f a t t o c o n t r a r i o agli interessi supremi del p a e - e . {Vive approvazioni). I n o l t r e c'è u n altro a r g o m e n t o sul q u a l e l ' o n o r e v o l e T r e v e s con m o l t a abilità h a sciv o l a t o : egli n o n ha visto che a c c a n t o ai socialisti ci sono a l t r e f a l a n g i poderose che sostengono la n e u t r a l i t à . . . Voci. I preti. COLAJANiNT. E sono nè più e nè m e n o che i clericali... {Approvazioni — Commenti). T R E V E S . T u t t i quelli che sono vicini al popolo. {Interruzioni — Commenti animati). Atti —- 5588 — Parlamentan LEGISLATURA. XXIY - l a Camera dJ Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 COLAJAiTNI. Ma io passo oltre, perchè riconosco di avere adoperato, nella foga del mio dire, qualche parola, che è andata al di là del pensiero, nel criticare le affermazioni dell'onorevole Treves, e quindipasso avanti. Mi preme però di segnalare il grave pericolo, che c'è in questo soverchio attaccamento dei clericali per la neutralità ; e per parte mia dai nemici accolgo l'avvertimento e la lezione e concludo che, se i clericali vogliono la neutralità, segno è che essi sulla neutralità stessa vogliono speculare; segno è che essi sperano nell'avvenire. Io ho già detto quello, che essi sperano; essi sperano, ed io auguro che la speranza sia vana, che si verifichino le loro aspirazioni, e che nel prossimo Congresso, in premio dell'azione, che hanno spiegata in prò della neutralità, venga riconosciuta la internazionalizzazione della legge sulle guarentigie. (Oooh ! — Commenti). Ci sono alcuni repubblicani dissenzienti; ebbene, a questi cari amici io debbo ricordare nè più, ne meno, quello, che fu il principio dei maggiori fattori dell'Italia popolare e dell'Italia una. Io dico loro che tengo fede ai principio di Giuseppe Mazzini e di Giuseppe Garibaldi, i quali affermarono sempre che prima si doveva essere italiani e dopo si poteva essere repubblicani, ma mai prima repubblicani e poi italiani. (Benissimo !) Vengo finalmente ai socialisti, e, quando parlo di socialisti, è superfluo avvertire che i socialisti per antonomasia sono i così detti socialisti ufficiali. Farò una piccola osservazione d'indole polemica all'onorevole Treves. L'onorevole Treves ha fatto dei paragoni, non degni della sua coltura e della sua intelligenza, quando ha rimproverato al Governo di non aver saputo prendere una iniziativa, se non altro patetica, morale, come quella presa da Wilson, presidente degli Stati Uniti d'America, in favore della umanizzazione, per così dire, della lotta. Egli non ha considerato che la posizione dell'Italia è ben diversa da quella di uno Stato di cento milioni di abitanti, come gli Stati Uniti ; egli non ha considerato che tra i combattenti e gli Stati Uniti sta di mezzo l'Atlantico, mentre noi siamo a portata di mano della nostra cara alleata, l'Austria. Un'altra osservazione : l'onorevole Treves ha quasi fatto intravedere, ma non j chiarito bene il suo pensiero e, se io lo interpreto male, mi correggerà, ha fatto quasi intravedere che l'Austria, senza prender parte alla guerra del '77, ebbe assegnato dal Congresso di Berlino un premio. L'onorevole Treves ha commesso una gaffe perchè non ha tenuto conto di condizioni completamente diverse. L'Austria nel 1878, mercè quella buona lana dell'onesto sensale che si chiamava Bismark, poteva ottenere un premio dalla propria neutralità, poiché l'Austria aveva un grande esercito lì vicino, immediato al terreno dove si combatteva. L'Austria aveva in suo favore l'Inghilterra, la Germania, la Francia, vale a dire aveva tutte quelle potenze che oggi dovremmo avere completamente contrarie noi. È la stessa la situazione dell'Italia al giorno d'oggi % Può l'Italia sperare un premio dalla sua neutralità se essa durasse usque ad finem ? Ma via!... Vuol dire non conoscere che cosa sia l'anima dei nostri buoni vicini ed alleati per poter sperare una cosa simile ! Se si addivenisse alla fine della guerra senza che alla guerra abbiamo partecipato, noi ci troveremo in questa dolorosa situazione : di essere disprezzati, minacciati dai vincitori dell'Oriente o dai vincitori dell'Occidente !... (Commenti — Rumori).. Ora questa è una situazione che non può sopportare qualunque anima italiana. I socialisti italiani, e per essi l'onorevole Treves, oggi hanno fatto professione di patriottismo. Ma è un patriottismo molto annacquato... MODIGLIANI. A nostro modo. COLAJAJSTISri. A modo vostro, sta bene. Se fosse patriottismo vero, se fosse patriottismo ragionato, allora i socialisti vedrebbero che è inutile, che è vano correre a spegnere l'incendio della casa vicina, allorquando 1' incendio divampa in t u t t a quanta la casa nostra. L'incendio bisogna combatterlo quando c'è appena il principio, quando se ne accenna il pericolo, ma non quando non si è più nella condizione di poterlo combattere. Mi permettano i miei amici un paragone che forse in parte li offenderà e forse in parte essi potranno accogliere con piacere. I socialisti italiani, nella loro iperestesia teorica, non si sono accorti che essi sostengono quell'internazionalismo marxista che è morto oggi, che potrà risorgere domani, che io mi auguro anzi che possa Atti Parlamentari » iM i LEGISLATURA XXIV - n la ' i SESSIONE - — 5589 — - DISCUSSIONI - risorgere. Ma oggi, i n v a n o possono p a r l a r e di c o n t r a p p o r r e la l o t t a di classe alla l o t t a f r a le nazioni. L a l o t t a fra. le n a z i o n i ha soppresso c o m p l e t a m e n t e la l o t t a t r a le classi!... ( A p p r o v a z i o n i -— Commenti — Rumori). E vengo al p a r a g o n e : I socialisti italiani roti p a r e che ragionino nè più e nè meno così. U n a p a r e n t e s i : n o n farei questo p a r a g o n e se esso n o n fosse stato nella premessa a f f e r m a t o s o l e n n e m e n t e da uno dei socialisti più a t t i v i e i n t r a p r e n d e n t i , cioè a dire dal d o t t o r e Zibordi. P a r m i che questa p r e m e s s a sia s t a t a espressa a n c h e dall ' o n o r e v o l e Calda, m a ho p a u r a che la mem o r i a mi t r a d i s c a ; n o n mi t r a d i s c e q u a n t o al d o t t o r e Zibordi. E c c o il p a r a g o n e . Leone Tolstoi meraviglioso a r t i s t a , ma filosofo sociale assolut a m e n t e i n c o n c l u d e n t e e che le azioni sue n o n seppe mai c o n f o r m a r e ai p r o p r i princ i p i , scrisse t r e celebri l e t t e r e : « Le l e t t e r e ai Cinesi », nelle quali diceva loro : amici buoni e cari, non vi p r e o c c u p a t e se oggi siete t i r a n n e g g i a t i dai tedeschi, se d o m a n i sarete t i r a n n e g g i a t i dai giapponesi e posd o m a n i dai francesi. L a s c i a t e che essi si d i s t r u g g a n o r e c i p r o c a m e n t e f r a di loro ; q u a n t o a voi, l'essere t i r a n n e g g i a t i dagli uni o dagli a l t r i è la stessa cosa. E b b e n e , io mi v e r g o g n o che u n italiano a b b i a v o l u t o scrivere quello che ha scritto lo Zibordi. e che nessuno di voi socialisti h a s m e n t i t o e cioè : che il p a d r o n e o l'int r a p r e n d i t o r e sia un i t a l i a n o o u n tedesco -è la stessa cosa... P B A M P O L I N I . Ciò è a s s o l u t a m e n t e inesatto. (Commenti). T B E V E S . E peggio essere s f r u t t a t i da un- i t a l i a n o ! COLA J A N N I . L ' o n o r e v o l e T r e v e s con m o l t a a u d a c i a mi r i m p r o v e r a che io così voglia e incoraggi lo s f r u t t a m e n t o italiano; m a egli è t r o p p o giovane per sapere che c o n t r o lo s f r u t t a m e n t o i t a l i a n o io c o m b a t t o da t e m p o più a n t i c o di lui e con fede senza raccoglierne nè onori nè p o p o l a r i t à . (Interruzioni dall' estrema sinistra — Commenti). Mi dispiace - v i v a m e n t e di v e d e r e che •coloro che mi ascoltano qui dietro sono solidali in q u e s t a oscena e i n d e g n a conclusione col socialista di Beggio Emilia. (Commenti). Ma io ho fede, onorevoli colleghi, c h e v e r r à giorno in cui i socialisti, se ved r a n n o m i n a c c i a t e le t e r r e i t a l i a n e , c o n t r a d i r a n a o le loro premesse e si b a t t e r a n n o a c c a n t o a noi in difesa della p a t r i a coninne. (Commenti — Approvazioni). ..—-••^....i—........ Camera dei TORNATA D E L 4 DICEMBRE Deputati 1914 Ma, onorevoli colleghi, r i c o r d a t e un pre; j c e d e n t e : a l l o r q u a n d o alle masse a n a l f a b e t e , alle masse s e m i a n a r c h i c h e per lungo retagj gio di s e r v i t ù , alle masse m a l c o n t e n t e voi a v e t e p r e d i c a t o c o n t i n u a m e n t e per lungo t e m p o c e r t e teorie; a l l o r q u a n d o voi stessi v o r r e s t e che le teorie non trionfassero, vi t r o v e r e t e col dominio delle v o s t r e classi ! m e n o a b b i e n t i e del p r o l e t a r i a t o . (Commenti E b a d a t e che non esagero: : — Interruzioni). j il c a s o dello sciopero generale è s t a t o molto e l o q u e n t e , e l'amico T u r a t i , che I d d i o gli j perdoni, (Ilarità) non d o v e v a p r e s e n t a r l o a j Milano, dopo quello che egli ha d e t t o e ! scritto. | Questo p r e c e d e n t e può f a r t e m e r e che la p r o p a g a n d a dei t e m p i pacifici a b b i a a : d a n n e g g i a r c i nei m o m e n t i solenni. L ' a m i c o T u r a t i e l ' a m i c o Treves non p o c h e v o l t e (potrei qui p o r t a r e gli scritti) h a n n o polem i z z a t o solennemente c o n t r o lo sciopero generale; ma questo, a v v e n u t o c o n t r o laloro v o l o n t à , li h a t r a s c i n a t i e coinvolti. ; | T B E V E S . Siamo r i m a s t i al nostro posto j di c o m b a t t i m e n t o ; e ce ne v a n t i a m o ! (Comj menti — Applausi all' estrema sinistra). C O L A J A N N I . Lo s c a t t o dell'onorevole i T r e v e s conferma l ' e s a t t e z z a della mia osserv a z i o n e . {Commenti). E g l i dice di aver f a t t o il suo d@vere c o m b a t t e n d o in certi m o m e n t i quelle premesse che a v e v a stabilito in a l t r i j t e m p i ; ebbene, in questo f a t t o d o v r e s t e j t r o v a r e la ragione di t r a s f o r m a r e la vostra : p r o p a g a n d a e di f a r sì che l ' i t a l i a n i t à voj stra non si a f f e r m i s o l a m e n t e nel caso ipot e t i c o dell'invasione della v o s t r a casa, m a j che a n c h e la v o s t r a a f f e r m a z i o n e d ' i t a l i a n i t à sia f a t t a ogni giorno, ogni m o m e n t o , ogni (Approvazioni ; oi a, specialmente in q u e s t ' o r a . — Applausi da vari banchi — Rumori dal? sinistra). ! l'estrema M O D I G L I A N I . A p p u n t o perchè h a n n o ; ! sbagliato loro... (Rumori a destra e al centro). COL A J A N N I . Onorevoli colleghi, mi afj f r e t t o a concludere, m a vi prego di t a c e r e (Interruzioni — Commenti); io ho a s c o l t a t o l ' o n o r e v o l e Treves, vogliate ora a v e r la b o n t à di ascoltare a n c h e me. I o so, e 1' ho visto coi miei occhi, che q u e s t o popolo d i f e t t a del s e n t i m e n t o di n a z i o n a l i t à . A l l o r q u a n d o sono v e n u t e le • ore solenni, esso h a d a t o un c o n t r i b u t o di semi passività senza ostacolare m a i i mov i m e n t i delle piccole m i n o r a n z e p a t r i o t t i che ; io mi a u g u r o che quel consenso del j popolo italiano, che ci è s t a t o dalle a l t u r e : di S a n M a r t i n o alla spiaggia di Marsala, alle vie di' B o m a , q u e s t o consenso possa Atti — 5590 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - d u r a r e sino al m o m e n t o in cui la b a n d i e r a i t a l i a n a v e n g a p i a n t a t a s a l d a m e n t e sulla t o r r e di S a n Giusto. ( V i v e approvazioni — Applausi — Commenti all'estrema sinistra). P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e l ' o n o r e v o l e Tedesco. T E D E S C O . A v r e i p r e f e r i t o di n o n p r e n d e r e p a r t e alla p r e s e n t e discussione, m a qualche allusione, f a t t a in f o r m a m i t e e cortese da onorevoli colleghi, mi obbliga a r i n u n c i a r e al mio desiderio, e ringrazio l'amico onorevole Mirabelli, che mi ha c e d u t o la sua v o l t a . N e l l ' o r a p r e s e n t e io n o n posso ispirarmi che ai g r a n d i interessi della p a t r i a e n o n so o b b e d i r e che a u n alto s e n t i m e n t o di d o v e r e . (Approvazioni). Alla benevolenza della Camerà chiedo b r e v i m o m e n t i di a t t e n z i o n e per p o t e r d i m o s t r a r e con q u a n t e assidue c u r e e con quali ingenti mezzi l ' I t a l i a sia riuscita, specialmente dal principio di q u e s t o secolo, a d accrescere e rinvigorire le sue forze di t e r r a e di m a r ^.(Commenti). Queste forze, dopo lo scoppio della f o r m i dabile g u e r r a , il Governo volle con opport u n i p r o v v e d i m e n t i p r o p o r z i o n a r e alle novissime esperienze della g r a n d e conflagrazione, e di ciò ogni italiano n o n può che essergli g r a t o e f a r e largo plauso. U n vivo i n s i s t e n t e d i b a t t i t o si agitò per lungo t e m p o , n o n solo f r a i tecnici, ma t r a q u a n t i m i r a v a n o ad assicurare un f o r t e sistema di difesa nazionale. Poiché, si diceva, la f i n a n z a dello S t a t o diffìcilmente p o t r à offrire t u t t i i mezzi necessari per d o t a r e il n o s t r o paese di u n a p o t e n t e flotta e di u n g r a n d e esercito, a quale dei due organismi bisogna d a r e la preferenza 1 ? Ma questo p r o b l e m a fu a b b a n d o n a t o , n o n solo al c o s p e t t o della crescente g a r a i n t e r n a z i o n a l e degli a r m a m e n t i , ma d o p o che le Commissioni d ' i n c h i e s t a p a r l a m e n t a r e sui servizi dell'esercito e della m a r i n a f o r m a r o n o nella p u b b l i c a opinione i t a l i a n a uno s t a t o d ' a n i m o c o r r i s p o n d e n t e alle inesorabili esigenze della r e a l t à ; e col consenso di quasi t u t t i i p a r t i t i e in pieno acc o r d o f r a t u t t i i Ministeri e il P a r l a m e n t o , negli u l t i m i a n n i s p e c i a l m e n t e si comprese la necessità di f a r e i massimi sforzi per ott e n e r e lo sviluppo non s o l a m e n t e dell'esercito, m a a n c h e d e l l ' a r m a t a . A c c e n n e r ò a p p e n a a p r o v v e d i m e n t i di ordine tecnico. E i l e v o i n n a n z i t u t t o che, accogliendo i v o t i delle due Commissioni d'inchiesta parl a m e n t a r e , negli u l t i m i a n n i si ebbe u n a l u n g a e p r o v v i d a serie di leggi intese a Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 migliorare le condizioni economiche e morali degli ufficiali e dei sottufficiali dell'esercito e della m a r i n a . L a q u e s t i o n e della f o r z a b i l a n c i a t a f u l a r g a m e n t e discussa dalla Commissione di inchiesta, la q u a l e si divise in m a g g i o r a n z a e in m i n o r a n z a . Il v o t o della m i n o r a n z a f u per u n a f o r z a b i l a n c i a t a di 225 mila uomini, ma la m a g g i o r a n z a p r o p o n e v a di p o r t a r l a al massimo di 250 mila. Questo a v v e n i v a nel 1910. E b b e n e i Ministeri, spec i a l m e n t e gli u l t i m i , e il P a r l a m e n t o a n d a r o n o più in là del v o t o della maggior a n z a della Commissione d ' i n c h i e s t a , e dal 1909 al 1914 la f o r z a b i l a n c i a t a si elevò da 205 mila a 275 mila uomini. L a Commissione d ' i n c h i e s t a sulla m a r i n a si a u g u r a v a , per ragioni finanziarie, che la forza b i l a n c i a t a del Corpo E e a l e e q u i p a g g i r i m a n e s s e a 26 mila u o m i n i , q u a n t i e r a n o p r e v i s t i per l'esercizio finanziario 1906-907. Ma il Ministero e il P a r l a m e n t o a n d a r o n o più in là del voto della Commissione d ' i n c h i e s t a , e m e n t r e erano occorsi sette a n n i p e r c h è la f o r z a b i l a n c i a t a del Corpo E e a l e equipaggi ascendesse da 25,000 a 28,500 u o m i n i , in soli t r e anni, cioè nel triennio 1912-14, f u e l e v a t a da 28,500 a 38,000, cioè a 12 mila u o m i n i in più di quello che per la Commissione di inchiesta d o v e v a r a p p r e s e n t a r e u n massimo i n s u p e r a b i l e . Ad accrescere il primo f a t t o r e della prep a r a z i o n e militare, la f o r z a n u m e r i c a , int e r v e n n e nel d i c e m b r e 1907 la n u o v a legge sul r e c l u t a m e n t o , la quale riuscì efficacissima; la legge di cui un a u t o r e v o l e comp e t e n t e , il n o s t r o collega onorevole gen e r a l e P i s t o j a , diceva, che « ha p o r t a t o alla p o t e n z a del n o s t r o esercito un v a n t a g g i o assai più g r a n d e di quello, p u r notevole, che r e c h e r à il r i n n o v a m e n t o della n o s t r a a r t i glieria e l ' o r d i n a m e n t o a difesa del t e r r i t o rio della n o s t r a f r o n t i e r a » . F u quella legge di r e c l u t a m e n t o che det e r m i n ò u n maggior r e n d i m e n t o di leva fino a r a d d o p p i a r l o . F u quella legge che rese possibile u n a r i f o r m a di c a r a t t e r e sociale, cioè la r i d u z i o n e della f e r m a a d u e anni. F u quella legge che ebbe per effetto di migliorare le condizioni o r g a n i c h e dell'esercito di p r i m a linea p e r m e t t e n d o di costituirlo con u n minor n u m e r o di classi t r a le più giovani. Altro i m p o r t a n t e f a t t o r e di p r e p a r a z i o n e m i l i t a r e è c o s t i t u i t o dagli a p p r o v v i g i o n a m e n t i di mobilitazione, e a questo scopo f u r o n o assegnate somme cospicue. Nel sessennio 1° luglio 1908-30 giugno 1913, il valore della consistenza p a t r i m o n i a l e dei m a - Atti Parlamentari LEGISLATURA — 5591 — XXIV - la SESSIONE - "DISCUSSIONI - Camera TORNATA DEL 4 dei ix y.uj " DICEMBRE 1014 gazzini militari c r e b b e da 837 milioni a un , delle nuove t e r r e ; gli a l t r i devono t e n d e r e miliardo e 263 milioni, con un a u m e n t o di | a m a n t e n e r e i n t a t t o nella madre p a t r i a t u t t o il complesso di materiali vari desti426 milioni, cioè di o l t r e il c i n q u a n t a per n a t i a f o r m a r e le dotazioni dell'esercito cento. m o b i l i t a t o e dei relativi servizi. Sono maI n v e c e nel sessennio p r e c e d e n t e l ' a u t e r i a l i di equipaggiamento generale e di mento non era stato che di soli 45 milioni. vestiario, sono armi e m u n i z i o n a m e n t i , sono E qui, poiché le allusioni sono s t a t e f a t t e generi di vettovagliamento diversi e carreggi p r i n c i p a l m e n t e al reintegro dei m a t e r i a l i e q u a d r u p e d i , la cui e n t i t à s t a b i l i t a per il i n v i a t i in L i b i a , la C a m e r a c o n s e n t i r à c h e t e m p o di pace da apposite istruzioni e t a mi indugi a l q u a n t o . belle e c o m m i s u r a t a allo s t r e t t o necessario, Al principio della g u e r r a italo-turca, si deve essere m a n t e n u t a scrupolosamente al t r o v a v a n o già pronte alcune dotazioni specompleto. ciali che si erano a p p a r e c c h i a t e in previsione della spedizione. E nel f o r n i r e di m a t e r i a l i « A questa r i c o s t i t u z i o n e di dotazioni il corpo di occupazione, si procurò di t e n e r si sta fin da ora provvedendo, o r d i n a t a presenti, per q u a n t o era possibile, le esimente ed o r g a n i c a m e n t e , giorno per giorno genze della m o b i l i t a z i o n e generale. T u t t a per cura dei corpi e degli e n t i i n c a r i c a t i via m o l t i materiali bisognò prelevare dalle secondo precise istruzioni a p p o s i t a m e n t e scorte di mobilitazione; m a fin dal primo i m p a r t i t e , e servendosi di fondi che il T e momento, mi piace a t t e s t a r l o , il M i n i s t e r o soro m e t t e a disposizione d e l l ' A m m i n i s t r a della guerra curò di provvedere alla sollezione della guerra per far f r o n t e alle spese cita ricostituzione dei magazzini. della spedizione ». Negli a n n i successivi i ministri della Oltre a disposizioni d a t e r i s e r v a t a m e n t e , guerra e della m a r i n a a v v e r t i v a n o il T e la prima circolare, p u b b l i c a t a nel Giornale soro del bisogno di a p p r e s t a r e fondi supemilitare, con la quale si o r d i n a v a di effetriori a quelli previsti, dovendosi non solo tuare « al più presto » il reintegro dei maprocedere alla ricostituzione dei magazzini, teriali, fu e m a n a t a un mese e mezzo dopo ma f r o n t e g g i a r e altresì con acquisti di nuovo l'inizio della ostilità, cioè il 14 n o v e m b r e m a t e r i a l e le esigenze che erano sopravve1911. n u t e per effetto della i n q u i e t a situazioneDi q u e s t ' o p e r a di reintegrazione si fa internazionale. un largo cenno nella r e l a z i o n e al R e g i o decreto 7 dicembre 1911, c o n v e r t i t o poi in « L ' a m m i n i s t r a z i o n e m i l i t a r e - scrive va il legge, col quale si provvide alla costituministro della guerra al suo collega del tezione di nuove unità dell'esercito. Mi consoro - dà opera a t u t t o vapore per intesenta la Camera che di quella relazione io grare nei magazzini, dotazioni di ogni gedia l e t t u r a del brano più. i n t e r e s s a n t e . nere, armi e munizioni ». « Nella reintegrazione - d i c h i a r a v a il mi« Come conseguenza i m m e d i a t a , si diceva, nistro della guerra - si tien conto di t u t t i della guerra in T r i p o l i t a n i a ed in Cirenaica, i progressi tecnici e industriali affinchè le l'esercito della madre p a t r i a è v e n u t o a dotazioni risultino migliorate a n c h e di quasubire una n o t e v o l e ' diminuzione di u n i t à lità. Ciò vale specialmente per il m a t e r i a l e c o m b a t t e n t i e di servizi, che solo parzialdelle b a t t e r i e da m o n t a g n a , delle m i t r a mente è t r a n s i t o r i a ; p e r t a n t o esso non rigliatrici e delie b a t t e r i e di medio calibro ». sponde più c o m p l e t a m e n t e alle esigenze E d era a p p u n t o il m a t e r i a l e di artidella mobilitazione generale, per i n q u a glieria quello che si ricostituiva con spedrare t u t t i i c o n t i n g e n t i e per adempiere ciale urgenza affinchè i magazzini di mobiai compiti che gli sono commessi in caso litazione non restassero privi di quantodi guerra. È perciò imprescindibile dovere o c c o r r e v a per assicurare l'efficacia della didell'Amministrazione m i l i t a r e di p r o c e d e r e fesa della m a d r e p a t r i a . al più presto a r e i n t e g r a r e in ogni sua p a r t e l'organizzazione dell'esercito affinchè nes« Si rileva un i n c r e m e n t o n o t e v o l e suna diminuzione debba soffrire la potenscriveva il ministro della m a r i n a al collega zialità militare del. paese. del tesoro - nella consistenza dei m a g a z « E p e r t a n t o due ordini di provvedizini, il quale costituisce un a u m e n t o p a menti sono in questo m o m e n t o urgentet r i m o n i a l e non r i g o r o s a m e n t e imputabile mente necessari. Gli uni devono mirare alla alle spese dell'occupazione della Libia; ma sollecita sostituzione di d e t e r m i n a t e u n i t à il ministro della m a r i n a , cui i n c o m b e v a la dell'esercito, per sostituire quelle c h e dor e s p o n s a b i l i t à di tener p r o n t a la f l o t t a a vranno r i m a n e r e a presidio p e r m a n e n t e qualsiasi possibile complicazione politica Atti Parlamentari LEGISLATURA — 5592 — XXIV -• l a SESSIONE - DISCUSSIONI non p o t e v a circoscrivere gli acquisti nei limiti della consistenza esistente prima della guerra libica ». I n f a t t i la q u a n t i t à di carbon fossile nei depositi della marina, raggiungeva, al 31 •dicembre 1913, le 395,000 tonnellate, super a v a cioè di 271,000 t o n n e l l a t e la q u a n t i t à di 124,000 esistente al principio della guerra italo-turca : la n a f t e t i n e era a u m e n t a t a di -33,000 t o n n e l l a t e . Lo straordinario consumo di munizionamenti, verificatosi prima nelle esercitazioni navali del 1911 e poi nelle operazioni belliche, imponeva la sollecita ricostituzione delle scorte. I n o l t r e la possibilità di complicazioni internazionali consigliava di port a r e r a p i d a m e n t e un a u m e n t o nelle dotazioni di riserva. Questo aumento ebbe luogo per lire sedici milioni e mezzo, che s'imputarono sui fondi della Libia, È così che si spiega, onorevoli colleghi, il miglioramento o t t e n u t o coi fondi speciali della Libia nella consistenza dei magazzini delle due amministrazioni militari. Da quei fondi si prelevò la considerevole somma di 162 milioni per migliorare la qualità di alcune dotazioni dei magazzini italiani ed anche per p o r t a r v i degli a u m e n t i . L a somma di 162 milioni f u così impiegata: 79 milioni si destinarono « a spese precauzionali in vista della situazione internazionale », e 83 milioni fronteggiarono « spese che h a n n o recato a u m e n t o di patrimonio in I t a l i a per materiali eccedenti le dotazioni normali o a v e n t i valore superiore ai materiali sostituiti ». Ma sono le cifre dei bilanci della guerra e della m a r i n a che possono in chiara sintesi significare lo sviluppo conseguito dai nostri ordinamenti militari e navali in t e m p o r e l a t i v a m e n t e breve, e cioè dal principio di questo secolo. Maggiore e più intenso fu lo sviluppo che si realizzò nel sessennio dal 1° luglio 1907 al 30 giugno 1913. D u r a n t e quel sessennio gli stanziamenti del bilancio della marina, crebbero da 168 e 341 milioni, e gli s t a n ziamenti del bilancio della guerra si elevarono da 306 a 480 milioni. Noti la Camera che per istituire i conf r o n t i in t e r m i n i omogenei, dalle cifre rel a t i v e agli esercizi 1911-12 e 1912-13 ho elim i n a t o le spese della guerra di Libia. Lo stanziamento complessivo dei due bilanci si elevò d u n q u e in soli sei anni, da 474 ad 821 milioni, con un a u m e n t o di 347 .... .milioni. j ! ! ! ! Camera dei Deputati - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1914 Non so, onorevole Oolajanni, se si potesse fare di più; certo si è f a t t o a b b a s t a n z a ! {Interruzione del deputato Colajanni — Commenti). Nel sessennio precedente, cioè dal 1° luglio 1901 al 30 giugno 1907, l ' a u m e n t o era stato di a p p e n a 45 milioni. Ma ciò che merita maggiore considerazione e procura maggiore sodisfazione è questo : l ' a u m e n t o di 347 milioni del sessennio 1° luglio 1907-30 giugno 1913 si ebbe per oltre due terzi, cioè per 244 milioni, in soli tre anni, e propriamente dal 1° luglio 1910 al 30 giugno 1913, vale a dire nel periodo in cui si spendevano circa 823 milioni per l'impresa di Libia. Non so se vi sia esempio di un altro S t a t o , che, d u r a n t e una guerra, abbia p o t u t o non solo fronteggiare le spese belliche, ma portare anche così ragguardevoli aumenti ai bilanci militari. Certo chi della nostra preparazione militare intenda giudicare con animo sereno, non può astenersi dal m e t t e r e in rilievo che dell'incremento di quasi 392 milioni conseguito in dodici anni, circa la metà, cioè 173 milioni, si o t t e n n e in un solo biennio, e, ciò che più m o n t a , nel biennio della guerra libica. Nel solo esercizio finanziario 1912-13 lo stanziamento complessivo a f a v o r e dei Ministeri della guerra e della m a r i n a f u di 821 milioni, la somma più alta che siasi finora, r e g i s t r a t a , anche superiore a quella dell'ult i m o esercizio 1913-14, e che corrisponde a un terzo d e l l ' a m m o n t a r e t o t a l e delle spese effettive del bilancio italiano. Se alle somme stanziate in bilancio dur a n t e il periodo della guerra i t a l o - t u r c a si aggiungano i 162 milioni, prelevati, come ho d e t t o , dai fondi speciali per la Libia ; risulta che alle due amministrazioni militari, oltre i mezzi destinati all'impresa lìbica, f u r o n o conceduti nel biennio di guerra un miliardo e 676 milioni di lire. (Commenti). Ancora poche cifre, secondo me le più espressive. I n 12 anni, cioè dal 1° luglio 1902 al 30 giugno 1914, f u r o n o messi a disposizione dei Ministeri della guerra e della marina 6 miliardi e 893 milioni, oltre un miliardo e, 150 milioni spesi per la Libia... (Commenti — Rumori dall'estrema sinistra . Queste somme f u r o n o così distribuite : nel primo quadriennio 1 miliardo 718 milioni ; nel secondo 2 miliardi 91 milioni; nel t e r z o 3 miliard 84 milioni, escluse le spese libiche. (Interruzioni e commenti dall'estrema sinistra). Atti — £593 — Parlamentari LEGISLATURA XXIY - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - Cosicché, nel terzo quadriennio (1° luglio 1910-30 giugno 1914), io cui io t e n n i , meno che per pochi mesi, la direzione del Tesoro, la spesa complessiva, compresa quella della Libia, a m m o n t ò a 4 miliardi e 240 milioni. P e r q u a n t o r i g u a r d a l'Amministrazione della marina, r a m m e n t o che in un solo quinquennio, cioè dal 1909 al 1913, si assegnò la s o m m a di un miliardo e 100 milioni per la rinnovazione della flotta. Per questa rinnovazione, con la legge di bilancio p r e s e n t a t a l'anno scorso, si port a v a lo stanziamento ordinario a 90 milioni, con la prescrizione di elevarlo g r a d a t a m e n t e a 120 milioni annui per potere ogni .anco costruire una grossa nave da b a t t a glia e il corrispondente naviglio ausiliario. Dal 1907 al 1913 f u r o n o autorizzate spese straordinarie militari per u n a somma complessiva di 553 milioni, la quale fu destin a t a per la maggior p a r t e , cioè per 392 milioni, alle artiglierie e alle fortificazioni; e così la Commissione d'inchiesta poteva nel 1910 c o n s t a t a r e con sodisfazione che negli ultimi anni si era posto mano a provvedere all'assetto della difesa dei nostri confini in modo più a d e g u a t o alle moderne esigenze. Continuò quest'opera con maggiore alacrità negli anni successivi, ed i competenti assicurano che sono oramai chiuse e ben custodite le p o r t e di casa. La s o m m a di 553 milioni a u t o r i z z a t a per spese straordinarie militari rispondeva ad un determinato programma. I n t a n t o , prima ancora che quel prog r a m m a fosse i n t e r a m e n t e svolto, avveniva che, per n u o v e o m u t a t e esigenze, e per c o n t i n u a r e nella esecuzione g r a d u a l e del disegno (comune a t u t t i i Ministeri e al P a r l a m e n t o ) di dare la maggiore efficienza alle forze militari, il comando di s t a t o maggiore preparasse d'accordo col ministro della guerra, un p i a n o di provvedimenti; i quali i m p o r t a v a n o un carico di 570 milioni, cioè 500 milioni di nuove spese straordinarie da farsi in u n certo n u m e r o di esercizi, e 70 milioni di -spese ordinarie, da p o r t a r e in aumento al bilancio nello spazio di q u a t t r o anni. Quali fossero ygl' i n t e n d i m e n t i del Ministero del t e m p o per l ' a t t u a z i o n e di questi provvedimenti, si dichiarò nella esposizione finanziaria del 20 dicembre 1913. Dopo essersi a f f e r m a t o che nessun Governo e nessun •Parlamento p o t e v a n o « assumersi la respon-sabilità, nonché dell'inerzia, ma soltanto 436 Camera u*J TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 dell'indugio nell'adempiere ai più s t r e t t i doveri, nel sodisfare imprescindibili bisogni », il ministro del Tesoro enumerava alcuni p r o v v e d i m e n t i , ed erano i più costosi, fra 7 quelli deliberati. D u e mesi dopo, e p r e c i s a m e n t e versola m e t à di febbraio, f u r o n o presi accordi definitivi t r a il presidente del Consiglio, i ministri della guerra e del Tesoro e il capo di s t a t o maggiore. Seguendo il m e t o d o di richieste parziali di fondi, più volte accett a t o dal P a r l a m e n t o , fu convenuto che con disegno di legge di prossima presentazione si sarebbe d o m a n d a t a u n a somma corrispondente a circa la metà del fabbisogno delle spese straordinarie, salvo a chiedere l ' a l t r a p a r t e in un secondo t e m p o . Di questi accordi si fa esplicita menzione in u n a lettera che, addì 15 febbraio 1914, il capo di stato maggiore scriveva al ministro della guerra, allora assente da Roma, dopo aver conferito col presidente del Consiglio e col ministro del Tesoro. Onorevoli colleghi! L ' o p e r a alacre e co stosa, n o n i n t e r r o t t a mai d u r a n t e parecchi a n n i , e proseguita con maggiore intensità nel q u a d r i e n n i o ! 0 luglio 1910-30 giugno 1914, ebbe per effetto di costituire s a l d a m e n t e l'esercito e l ' a r m a t a , che a principiò della f o r m i d a b i l e guerra si t r o v a v a n o , a giudizio dei c o m p e t e n t i , in condizioni di poter assolvere ogni compito che fosse stato loro affidato. (Interruzioni dall' estrema sinistra). T u t t a v i a il Governo, senza perdere tempo, si accinse all'opera di proporzionare le forze alle esigenze della immane conflagrazione, che offriva una multiforme e spaventosa esperienza, segnatamente rispetto alle imprevedibili masse di a r m a t i . E d è perciò che io concludo come ho incominciato. Il Paese non può che essere g r a t o al Governo, se innanzi al gigantesco conflitto ha sentito il bisogno di accrescere le forze della mobilitazione. E d è al bisogno di a u m e n t a r e queste forze di mobilitazione che si deve s o p r a t t u t t o l ' a u m e n t o , d a v v e r o b e n e d e t t o , di considerevoli spese. {Commenti). Come i poteri dello S t a t o non vennero meno all'alto compito di s a l d a m e n t e organizzare le forze della patria, così il nostro esercito e la nostra a r m a t a sapranno fare, se v e r r à l'ora del cimento, t u t t o il loro dovere e r i s p o n d e r a n n o d e g n a m e n t e alla g r a n d e fiducia della nazione. (Vivissime approvazioni — Applausi — Commenti — Molti deputati vanno a congratularsi con Voratore). LEGISLATURA X X I V - Camera dei Deputati — 5594 — Atti Parlamentari r Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - P R E S I D E N T E . I l seguito di questa discussione è rimesso a domani. Annunzio di una mozione. P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Colonna di Cesarò ha presentato una mozione, che sarà trasmessa agli Uffici. L a seduta è t o l t a alle 18.20. Risposte scritte ad interrogazioni. Agnelli, al ministro di grazia e giustizia e dei culti « sulle ragioni per le quali nel corrente esercizio vennero diminuiti i sussidi ai portieri dell'archivio notaril;* di Milano, e sulla possibilità che nel venturo anno tali sussidi siano portati n u o v a m e n t e alla misura abituale, s mpre seguita in pass to, tenendo conto della grandissima importanza di quell'uffic'o ». R I S P O S T A . — « L a concessione del sussidio agli inservienti dell'archivio n o t a r l e di Milano, al pari che per molti altri archivi notarili di 1 R e g n o , dovette in quest'anno, esser c o n t e n u t a in misura inferiore a quella degli anni scorsi per essere esaurito lo s t a n z i a m e n t o di cui si credette disporre per sussidi a l personale; stanziamento che, in seguito alla attuazione della nuova legge sul riordinamento del n o t a r i a t o e degli archivi notarili che ha assoggettato l'amministrazione degli archivi stessi al controllo del P a r l a m e n t o e della Corte dei conti, non p o t e t t e , p r gli accordi intervenuti coll'amministrazione del Tesoro e con la d e t t a .Corte, in mancanza di un regolare bilancio, essere ecceduto. TORNATA D E L 4 D I C E M B R E l'archivio Regno. stesso 1914 ed a t u t t i gli altri dei- « Il sottosegretario di Stato « C H I M I E N T I ». Agnelli, al ministro della guerra « per conoscere se non creda rispondente ad umanità di dare istruzioni perchè, in occasione della visita militare, le persone evidentemente e i n d u b b i a m e n t e deformi non siano c o s t r e t t e a denudarsi in presenza degli altri coscritti fornendo così occasione ad umilianti dileggi ». RISPOSTA. — « I l testo unico delle leggi sul r e c l u t a m e n t o lascia in facoltà dei Consigli di leva di riformare, senza che occorra la loro presentazione personale, i giovani i quali facciano risultare per mezzo del sindaco di essere affetti da det e r m i n a t e gravi deformità (gobba, gozzi voluminosi, ecc.) « P e r gli inscritti affetti da altre minori deformità non esistono disposizioni che ne autorizzino la riforma senza la visita medica. P e r altro sta in f a t t o che quelli di essi c h e esprimano al presidente del Consiglio di leva il desiderio d'esser f a t t i denudare separatamente, sono a c c o n t e n t a t i ; come pure non è raro il caso che inscritti in simili condizioni siano r i f o r m a t i senza che siano f a t t i svestire. « Ad ogni modo, per completare le vigenti disposizioni nel senso desiderato dall'onorevole interrogante, il Ministero della guerra non avrà difficoltà perchè, in occasione della prossima leva, siano impartite . speciali istruzioni ai signori prefetti e sott o p r e f e t t i allo scopo di autorizzarli in modo esplicito a far visitare separatamente gli inscritti deformi che ne manifestino il d e siderio. « Il ministro « T a l e stanziamento risultò poi, in effetto, alquanto inferiore alle previsioni, in « G R A N D I ». quanto che, non avendo p o t u t o la legge Belott?, Borromeo e De Capitani, al miaver piena applicazione nella parte concernistro dell'istruzione pubblica « per sapere nente il miglioramento degli stipendi degli con quali criteri intenda di rispondere alle impiegati di ruolo, si credette estendere ad richieste dei comuni che avendo concorso* essi a n c h e per quest'anno, sebbene in via collo S t a t o nelle spese di costruzione di edieccezionale, la concessione di un sussidio fìci scolastici, domandano di occuparne per che in condizioni normali non sarebbe più gli usi dell'Amministrazione municipale i stato a c c o r d a t o . locali superflui ». « È da augurarsi che per l ' a v v e n i r e agli inservienti dell'archivio di Milano possa esR I S P O S T A . — « Negli edifici scolastici^, sere usato un t r a t t a m e n t o migliore, ma per la costruzione ed a d a t t a m e n t o dei questo dovrà sempre essere subordinato ai quali concorre lo S t a t o , non è consentito maggiori oneri che, dalla completa attua- j comprendere locali da adibirsi ad altro usozione della legge, saranno per derivare al- ! che non sia quello scolastico ed in casi e- Atti — 5595 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSION. condizioni speciali, ad alloggi per insegnanti. « I l Ministero, a l l ' a t t o d e l l ' a u t o r i z z a z i o n e a c o n t r a r r e il m u t u o o della promessa del sussidio, esamina se nei p r o g e t t i p r e s e n t a t i si p r e v e d o n o locali per usi n o n scolastici e ne p r e s c r i v e la soppressione. « L a concessione del concorso in qualsiasi f o r m a è a n c h e s u b o r d i n a t a all'impegno f o r m a l e , che si richiede dal C o m u n e od E n t e , di m a n t e n e r e in p e r p e t u o i locali d a costruirsi, acquistarsi od a d a t t a r s i , a d esclusivo uso scolastico e di alloggi per inseg n a n t i (articolo 6 r e g o l a m e n t o 11 g e n n a i o 1912, n. 12, e articolo 294 del r e g o l a m e n t o 6 f e b b r a i o 1908, n. 150). « P e r t a n t o n o n è possibile c o n s e n t i r e che in tali edifici si alloghino gli uffici c o m u nali, salvo in quei casi in cui i locali per gli uffici c o m u n a l i e r a n o previsti in p r o g e t t i r e g o l a r m e n t e a p p r o v a t i dal Ministero, a sensi del!e n o r m e ora a b r o g a t e , e nella spesa occorsa per la loro sistemazione e c o s t r u zione lo S t a t o n o n concorse, l i m i t a n d o il m u t u o di f a v o r e ed il sussidio alla sola p a r t e dei f a b b r i c a t i da servire per la scuola. « L e r e c e n t i disposizioni per cui n o n è consentito di c o m p r e n d e r e negli edifici scolastici locali da servire a d usi estranei alle scuole sono s t a t e d e t e r m i n a t e dalla e v i d e n t e c o n v e n i e n z a di isolarle dal c o n t a t t o con uffici o persone che p o t r e b b e r o t u r b a r e l'efficace e r e g o l a r e f u n z i o n a m e n t o delle scuole stesse. E l ' e s p e r i e n z a ha d i m o s t r a t o che la p r o m i s c u i t à di usi in t a l e genere di edifìci, c o n s e n t i t o per il passato, è causa di n o n pochi i n c o n v e n i e n t i . « N o n è i n u t i l e c o n s i d e r a r e che se u n a ipotesi di f a t t o si verifica in questo c a m p o è l'insufficienza dei locali per i servizi scolastici, m a i la s o v r a b b o n d a n z a , per cui se da u n a p a r t e l'ipotesi è t e o r i c a m e n t e da respingere, p e r c h è n o n si può a m m e t t e r e che locali scolastici siano Invasi, c o n g r a v e pericolo, o l t r e che per la f u n z i o n e d i d a t tica, per l'igiene, in f a t t o n o n si verifica. « Il sottosegretario • « ROSADI di Stato ». Borromeo, al m i n i s t r o delle poste «per sapere se, in relazione alla legge 22 giugno 1913, n . 680, che abolì il d i v i e t o di mat r i m o n i o p e r le t e l e f o n i s t e , c r e d a di p r o v vedere alla sollecita riammissione di quelle telefoniste e f f e t t i v e , c o m p l e t i v e ed a v v e n tizie, che d o v r e b b e r o lasciare il servizio per aver c o n t r a t t o o p e r c o n t r a r r e m a t r i m o nio; per sapere, se in a r m o n i a con lo spi- Camera - dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputali 1914 r i t o della legge m e d e s i m a c r e d a che la riammissione in servizio d e b b a concedersi sotto le condizioni più f a v o r e v o l i ; per sapere infine se n o n r i t e n g a o p p o r t u n o aff r e t t a r e la p u b b l i c a z i o n e del r e g o l a m e n t o esecutivo della legge m e d e s i m a ». R I S P O S T A . — « La legge 22 giugno 1913, n. 680, a b o l e n d o i limiti di e t à e di stipendio per consentire alle t e l e f o n i s t e di maritarsi, c o n s e r v a n d o 1' impiego, nulla h a s t a t u i t o circa la riammissione di quelle t e l e f o n i s t e che sotto 1' impero della legge 19 luglio 1909, n. 528, d o v e t t e r o lasciare il servizio pel f a t t o del m a t r i m o n i o . « P e r t a n t o tale riammissione n o n p u ò a v e r luogo se n o n in f o r z a di disposizioni r e g o l a m e n t a r i ; e lo schema del r e g o l a m e n t o per la esecuzione della c i t a t a legge 22 giugno 1913 è s t a t o p r e p a r a t o da q u e s t o Ministero e t r o v a s i a t t u a l m e n t e in esame presso il Consiglio di S t a t o . « Se esso, come credesi, non i n c o n t r e r à osservazioni sarà p r o n t a m e n t e p u b b l i c a t o . « I n t a n t o posso assicurare che nel regol a m e n t o medesimo sono c o n t e m p l a t i a n c h e i casi nei quali è c o n s e n t i t a la r i a m m i s sione in servizio delle t e l e f o n i s t e e f f e t t i v e , c o m p l e t i v e ed a v v e n t i z i e che d o v e t t e r o lasciare l'impiego per causa di m a t r i m o n i o . « Il sottosegretario di Stato « MARCELLO ». Cappa, al ministro d e l l ' i n t e r n o « i n t o r n o alla c o n d o t t a del d e l e g a t o di p u b b l i c a sicurezza A n d r i a n i , che in Senigallia è i n d i c a t o come u n o schiaffeggiatore di a r r e s t a t i , solidale a n c h e in a l t r e violenze, che colà i c a r a binieri a v r e b b e r o commesso c o n t r o t a l e Alb e r t o P e t t i n a r i , m e n t r e era d e t e n u t o ». RISPOSTA — « D a scrupolose indagini e s p l e t a t e in Senigallia sul f a t t o specificato nella i n t e r r o g a z i o n e dell'onorevole C a p p a , è r i s u l t a t o che t a l e A l b e r t o P e t t i n a r i (che è un p o v e r o diavolo sciancato ed alcoolizzato) n o n f u m a l m e n a t o , m e n t r e era det e n u t o , nè dal d e l e g a t o di p u b b l i c a sicur e z z a signor A n d r i a n i , nè dai carabinieri. « I l 10 giugno u l t i m o scorso il P e t t i n a r i t r o v a v a s i nei pressi del circolo c i t t a d i n o che m o l t i facinorosi v o l e v a n o ad ogni costo che venisse chiuso. « I l d e l e g a t o di p u b b l i c a sicurezza And r i a n i e il c a p i t a n o dei R e a l i c a r a b i n i e r i fecero a l l o n t a n a r e i d i s t u r b a t o r i e a r r e s t a r o n o certo L a n d i n i . M e n t r e costui v e n i v a t r a d o t t o in caserma, il P e t t i n a r i seguiva i. car a b i n i e r i eccitandoli a lasciar libero il L a n - — 5596 Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - — LA S E S S I O N E ~ DISCUSSIONI - dini. E r a ubriaco, come egli stesso confessò, e il delegato Andriani lo fece condurre in caserma. Al m a t t i n o riferì di essere stato durante la n o t t e percosso e mostrò i n f a t t i una piccola abrasione al sopracciglio e una lesione al fianco, giudicate guaribili in cinque giorni. « I n v i t a t o dal c o m a n d a n t e la compagnia dei E e a l i carabinieri a dare il nome dell'aut o r e delle lesioni, non seppe indicarne a l cuno; invitato a sporgere regolare denuncia del f a t t o non volle farlo, dichiarando di non .ricordarsi di aver ricevuto degli schiaffi ed anzi ammise che nella sera precedente, trovandosi in istato di completa ubriachezza, era caduto a t e r r a m e n t r e la forza scioglieva il gruppo di dimostranti. Analoghe dichiarazioni ebbe a fare innanzi al pretore. « II sottosegretario di Stato « C E L E S T A ». Cappa, al ministro di grazia e giustizia e dei culti « per avere notizie circa l'invocato regolamento sul n o t a r i a t o , e per sapere quando si provvederà a stabilire le piante organiche di ogni Archivio notarile, con i miglioramenti agli impiegati, che essi attendono dall'approvazione della legge del 1° luglio 1913 ». R I S P O S T A . — « S o l t a n t o di recente si ebbe dal Consiglio di S t a t o il parere sullo schema del regolamento per la esecuzione della nuova legge notarile ; parere che venne dato nell' adunanza generale del 20 maggio ultimo scorso. « Non appena questo Ministero avrà t e r m i n a t o l'esame delle osservazioni form u l a t e da quel Supremo Consesso amministrativo, verrà emanato il decreto per l'approvazione del regolamento, che è da confidare possa essere senza ulteriore indugio pubblicato per la sua attuazione. « R e l a t i v a m e n t e alle piante organiche, l'articolo 103, capitolo 4 della nuova legge notarile prescrive che, t a n t o per la formazione della t a b e l l a che stabilisce la pianta organica del personale di ogni archivio, quanto per le successive modificazioni delle piante stesse occorre sentire il parere della Commissione, di cui all'articolo 98 della cennata legge, e questo articolo, nel comma ultimo, prescrive, alla sua volta, che le norme per la nomina e per il funzionamento di tale Commissione debbono essere stabilite nel regolamento, che, come si è d e t t o , si ha fiducia possa fra breve essere pubblicato. Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 « I n ogni modo, però il ritardo non pot r à t o r n a r e di pregiudizio agli impiegati degli archivi, poiché, come fu esplicitam e n t e a v v e r t i t o nella circolare 26 giugno 1913, n. 1834, registr. circolari, pubb l i c a t a nel n. 26 del Bollettino Ufficiale, a favore di essi decorreranno dal 1° luglio .1913 i maggiori • stipendi inerenti al loro grado a t t u a l e . E d è anche da n o t a r e che, appunto in considerazione di questo r i t a r d o , si è deliberato di concedere pure in quest'anno i consueti sussidi agl'impiegati d'archivio, che ne hanno f a t t o domanda, sussidi che, per lo passato, venivano corrisposti quasi a titolo di supplemento di stipendio e che, per gli aumenti p o r t a t i dalla nuova legge, non saranno più elargiti negli anni futuri, sicché gli impiegati stessi per l ' a n n o finanziario ora chiuso hanno goduto di un duplice vantaggio. « Il sottosegretario di Stato « C H I M I E N T I ». Cappa, al ministro dei lavori pubblici « per sapere, dopo la nuova recentissima disgrazia automobilistica che si è dovuta deplorare presso il passaggio a livello d e t t o di S a n t a Lucia, in vicinanza di V e r o n a , quali ragioni si opposero a che almeno quel punto pericoloso fosse illuminato, come pareva che l'Amministrazione volesse promett e r e di fare in occasione di altro simile incidente t o c c a t o a chi interroga ». R I S P O S T A . — « L a strada provinciale che a t t r a v e r s a la ferrovia Verona-Milano al passaggio a livello indicato nella presente interrogazione, risulta che è illuminato, a cura del comune, con fanali a luce elettrica, posti da a m b o i lati ed a breve distanza dal passo a livello stesso. I n ogni modo si assicura che verranno assunte maggiori informazioni riguardo alla efficacia di tale illuminazione in rapporto alla circolazione degli automobili p e r gli eventuali provvedimenti. « Il sottosegretario « VLSOCCHL di Stato ». Cermenati, al ministro dell'interno, « per sapere se, in conformità alle ultime assicurazioni date, siasi finalmente incominc i a t a la costruzione del carcere giudiziario circondariale di L e c c o ». R I S P O S T A . — « È pervenuto testé al Ministero il voluminoso progetto del nuovo carcere di L e c c o , r e d a t t o dal Genio civile, ed è a t t u a l m e n t e in corso di esame Atti — 5597 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - presso r Ufficio tecnico carcerario. N o n a p p e n a si s a r à e s p l e t a t o t a l e studio, si invierà il p r o g e t t o al Consiglio superiore dei lavori p u b b l i c i per il p a r e r e tecnico, e q u a l o r a nulla siavi da o s s e r v a r e si p r o m u o v e r à il p a r e r e del Consiglio di S t a t o , pres c r i t t o d a l l ' a r t i c o l o 9 della legge di c o n t a bilità g e n e r a l e dello S t a t o , p e r c h è si poss a n o indire le aste per l ' a p p a l t o dei lavori. « Allo s t a t o q u i n d i a t t u a l e delle cose, non si può precisare l ' e p o c a in cui p o t r a n n o iniziarsi le opere, o c c o r r e n d o a n c o r a q u a l che t e m p o per lo e s p l e t a m e n t o delle p r a t i c h e di cui sopra è c e n n o . Assicuro p e r ò l ' o n o r e v o l e i n t e r r o g a n t e che da p a r t e del Ministero, a cui sono ben n o t e le c o n d i z i o n i locali, nulla si t r a l a s c i a perchè, c o m p a t i b i l m e n t e con le v a r i e e c o m p l i c a t e f o r m a lità delle leggi sui l a v o r i p u b b l i c i e sulla c o n t a b i l i t à generale dello S t a t o , quell'imp o r t a n t e capoluogo di c i r c o n d a r i o possa al più presto possibile essere d o t a t o del n u o v o carcere. « II sottosegretario di Stato « OELESIA ». Cermenati, al m i n i s t r o delle finanze, « per sapere se, in c o n f o r m i t à alle u l t i m e assicurazioni d a t e , siansi finalmente i n c o minciate, dopo quasi u n t r e n t e n n i o di t r a t t a t i v e burocratiche, : .le opere di r i p a r a z i o n e e di i n g r a n d i m e n t o del v e t u s t o e c a d e n t e edifìcio « Della D o g a n a » in Lecco ». R I S P O S T A . — « Giusta i n f o r m a z i o n i a v u t e il 1° c o r r e n t e mese d a l l ' I n t e n d e n za di finanza di Como, 1' u l t i m a z i o n e del p r o g e t t o dei lavori di r e s t a u r o , s i s t e m a zione e sopraelevazione del f a b b r i c a t o « L a D o g a n a » in L e c c o , - p r e v i s t a pel giugno u l t i m o scorso p o t r à verificarsi verso la m e t à di q u e s t o mese di luglio. « F r a pochi giorni p e r t a n t o il Ministero a v r à m o d o di e s a m i n a r e la cosa e p r e n d e r e i p r o v v e d i m e n t i occorrenti. « Si osserva p e r a l t r o che l ' i n i z i o dei lavori v a n a t u r a l m e n t e s u b o r d i n a t o alle form a l i t à t u t t e c h e l a legge ed il r e g o l a m e n t o di c o n t a b i l i t à generale richiedono, sia nei r i g u a r d i della revisione del p r o g e t t o d a p a r t e del Ministero dei l a v o r i pubblici, sia per q u a n t o riflette l ' a p p a l t o dei lavori, dopo che il c o m u n e di Lecco, ai sensi della legge comunale, a v r à deliberato sulla spesa che gli r i s u l t e r à a carico. « Il sottosegretario di Stato « DA C O M O ». Camera d~i Deputati TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 Ciriani, al ministro della g u e r r a « per sapere se, dopo q u a t t r o mesi d a l l a i n t e r r u zione della viabilità c a u s a t a dalla f r a n a t r a Barcis e Andreis sulla s t r a d a della Valcellina, siansi c o m p i u t i i rilievi necessari, e, a t t e s e le p r e c e d e n t i risposte ed a n c h e i r e c e n t i m o v i m e n t i f r a n o s i , n o n ravvisi fin a l m e n t e necessario di p r o v v e d e r e d' urg e n z a al r i a t t o di d e t t a s t r a d a . R I S P O S T A . — « I l p r o g e t t o per il passaggio provvisorio sulla s t r a d a del Cellina f r a Barcis ed Andreis, a p p r o v a t o d a l Ministero dei lavori pubblici, è p e r v e n u t o il 1° luglio c o r r e n t e al C o m a n d o del Corpo di S t a t o maggiore, il quale a u t o r i z z a t o d a q u e s t o Ministero della g u e r r a , h a telegraficamente già disposto p e r l ' i m m e d i a t o com i n c i a m e n t o dei lavori. « Il ministro « G R A N D I ». Ciriani, al m i n i s t r o delle finanze « p e r s a p e r e se, in c o n f o r m i t à agli a f f i d a m e n t i d a t i dal Ministero d e l l ' i n t e r n o , n o n r a v v i s i u r g e n t e e doveroso disporre p e r la esenzione dalle i m p o s t e della v a s t a zona di terreni d i s t r u t t i dalla f r a n a di C l a u z e t t o in p r o v i n c i a di U d i n e » . R I S P O S T A . — « P e r concedere l ' e s o n e r o dall' i m p o s t a f o n d i a r i a ai t e r r e n i •danneggiati o d i s t r u t t i d a l l a f r a n a verificatasi nei c o m u n i di C l a u z e t t o e V i t o d'Assio, è necessario stabilire -con precisione gli e s t r e m i c a t a s t a l i dei t e r r e n i medesimi al fine di p r o v v e d e r e allo stralcio o r i d u z i o n e dei r e l a t i v i estimi c a t a s t a l i , in base ai quali è commisurata l'imposta. « L'identificazione degli stabili a c c e n n a t i dev'essere eseguita da personale tecnico e,, secondo il v i g e n t e r e g o l a m e n t o c a t a s t a l e , la spesa r e l a t i v a d o v r e b b e f a r carico ai p r o p r i e t a r i dei t e r r e u i . « Questo Ministero, però, in vista della eccezionale g r a v i t à del disastro e per facil i t a r e ai p r o p r i e t a r i d a n n e g g i a t i il conseg u i m e n t o dell'esonero dal t r i b a t o , h a disposto che l ' a c c e r t a m e n t o dei d a n n i in p a r o l a venga eseguito dall'Ufficio tecnico di finanza di U d i n e , a spese d e l l ' A m m i n i s t r a z i o n e finanziaria, in occasione della verificazione periodica che l'Ufficio p r e d e t t o d e v e eseguire e n t r o il c o r r e n t e a n n o , nei c o m u n i di C l a u z e t t o e Vito d'Assio. « A c u r a dell' A m m i n i s t r a z i o n e stessa sarà poi p r o v v e d u t o a f a v o r e dei p r o p r i e t a r i d a n n e g g i a t i al r i m b o r s o d e l l ' i m p o s t a fon- Atti Parlamentari LEGISLATURA — 5598 — XXIV - la CESSIONE - DISCUSSIONI diaria, con decorrenza dal giorno dell'avvenuto disastro. « ìion è però possibile sospendere subito la riscossione della imposta sui terreni danneggiati, perchè un simile eccezionale provvedimento dovrebbe essere disposto per legge. « L'Amministrazione procurerà che il lavoro di identificazione dei terreni danneggiati venga affrettato per poter far beneficiare al più presto i danneggiati degli sgravi eventualmente avuti. « Il sottosegretario di Stato « DA COMO » . Dello Sbarba, al ministro dell' interno « per conoscere quali siano i motivi che determinarono il prefetto di E o m a a rinviare le elezioni amministrative del mandamento di Civita Castellana, già fissate pel 7 giugno, e quali siano le ragioni del lungo, permanente indugio nella fissazione della nuova data, mentre in tutta la provincia di E o m a i comizi elettorali amministrativi furono tempestivamente ed invariabilmente stabiliti ». R I S P O S T A . — « Per il giorno 7 giugno erano state indette le elezioni generali amministrative nei mandamenti di Viterbo, Eonciglione, Tuscania e Civita Castellana, tutti appartenenti al circondario di Viterbo. « La prefettura fu a ciò indotta, dalla assicurazione che le elezioni si sarebbero svolte senza incidenti e che durante il periodo elettorale non si sarebbero verificati inconvenienti tali da turbare l'ordine pubblico. « Infatti, all'inizio della lotta, non si manifestò alcuna vivacità, nè vi erano motivi per ritenere che ciò non fosse per l'avvenire. « Senonchè, i fatti svoltisi in seguito, hanno dimostrato che quasi in tutti i mandamenti la lotta si accentuava con vivacità tale da preoccupare grandemente le autorità preposte al mantenimento dell' ordine pubblico, le quali sopra tutto si impensierirono molto per i provvedimenti eccezionali che avrebbero dovuto adottare allo scopo di garantire la libertà di discussione prima e quella del voto in seguito. « Le autorità locali chiedevano con insistenza truppa, funzionarii ed agenti della forza pubblica e le richieste erano in tale misura da non potervi assolutamente corrispondere per la deficienza numerica di agenti. Camera - dei TORNATA DEL 4 D I C E M B R E Deputati 1914 « Si dovette quindi, per necessità di cose, rinviare le elezioni nel mandamento di Civita Castellana, uno dei più turbolenti e più vasti per territorio e per numero di comuni, molto lontani l'uno dagli altri. Le elezioni furono fissate pel 26 ad epoca in cui si avrà disponibile la forza necessaria per poter fare fronte a qualunque emergenza. « Queste semplicemente sono state le considerazioni che hanno indotto la prefettura di Eoma a rinviare al 26 andante le elezioni nel mandamento di Civita Castellana. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». Di Saluzzo, al ministro della guerra, « per sapere se e quando intenda sistemare i servizi civili-tecnici d'artiglieria e del genio, i quali, dalla deficienza del personale, risentono gravissimo danno ». E I S P O S T A . — « Mi sono ben note le condizioni dei servizi civili-tecnici nei vari uffici di artiglieria e genio ed al riguardo mi pregio significare alla signoria vostra onorevolissima che 1' Amministrazione militare non ha mancato di assicurare i detti servizi nonostante la deficienza del personale in relazione alle aumentate esigenze di servizio. « Ciò si è potuto ottenere sia sostituendo nei ruoli rispettivi i funzionari inviati in Libia sia ripianando le vacanze, esistenti nelle varie categorie di personale, mediante pubblici concorsi. « Pregiomi infine soggiungerle che sono già in corso gli studi per sistemare definitivamente i detti servizi nei riguardi del personale e confido che, alla ripresa dei lavori parlamentari, possano essere superate tutte le difficoltà inerenti ad una questione così vasta e complessa, la quale è intimamente collegata alle esigenze del bilancio. « Il ministro « G R A N D I ». Federzoni, al ministro dell'interno, « per sapere se, considerato l'alto costo delle abitazioni nei quartieri centrali di Eoma e nello interesse stesso dell'Amministrazione, il Governo non creda opportuno appagare finalmente il voto, molte volte manifestato dalla classe degli impiegati, per l'attuazione dell'orario continuato ». Atti — 5599 — Parlamentari LEGISLATURA XXtY - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - R I S P O S T A . — « I n c o n f o r m i t à agli int e n d i m e n t i m a n i f e s t a t i d a l Governo alla C a m e r a dei d e p u t a t i nella t o r n a t a del 27 giugno u l t i m o scorso n o n si r a v v i s a , alm e n o per ora, o p p o r t u n o i n n o v a r e le mod a l i t à dell'orario diviso, seguito u n i f o r m e m e n t e in t a t t i gli uffici. « L a q u e s t i o n e è s t a t a oggetto di studio p o n d e r a t o , m a n o n si può mai p r e s u m e r e di dire l ' u l t i m a e definitiva p a r o l a al rig u a r d o , p e r c h è gli e l e m e n t i che influiscono : sulla q u e s t i o n e stessa possono v a r i a r e freq u e n t e m e n t e e n o t e v o l m e n t e , insieme alle condizioni ed alle esigenze della v i t a civile, e c o n o m i c a e politica d e l l ' a m b i e n t e . « Molte ragioni sono s t a t e a d d o t t e p r o e contro l'orario unico. « I p r i n c i p a l i p u n t i di v i s t a dai quali p u ò essere c o n s i d e r a t o il p r o b l e m a sono t r e : .1° ragioni di servizio; 2° e c o n o m i a p u b b l i c a ; 3° economia p r i v a t a . « Ciascuno di questi t r e a s p e t t i offre arg o m e n t i t a n t o a d u n a soluzione, q u a n t o all'altra. « Ma o b b i e t t i v a m e n t e c o n s i d e r a n d o le ragioni pro e contro, non è e r r a t o il concludere c h e solo s o t t o il p u n t o di vista della e c o n o m i a p r i v a l a , le c o r s i d e r a z i o n i a f a v o r e dell'orario unico possono a s s u m e r e u n a più seria consistenza di f r o n t e a quelle -che assistono il m e t o d o d e l l ' o r a r i o diviso. « S o t t o gli a l t r i d u e p u n t i di vista, invece, le esigenze di serviz ; o f a n n o r i t e n e r e più p r u d e n t e m a n t e n e r e il sistema a t t u a l e . « L ' e s p e r i m e n t o , che ora si invoca con r i n n o v a t o f e r v o r e , v e n n e già f a t o presso alcune A m m i n i s t r a z i o n i c e n t r a l i , e, gener a l m e n t e p a r l a n d o , non. condusse a risult a t i sodisfacenti. « D ' a l t r a p a r t e se sussistono esempi di c i t t à c a p i t a l i estere d o v e è o s s e r v a t o l ' o r a rio unico, n o n m a n c a n o anch^ esempi (Parigi, Bruxelles, B e r n a ) di A m m i n i s t r a z i o n i c e n t r a l i straniere, n o t e per il loro regolare f u n z i o n a m e n t o , nelle q u a l i è a d o t t a t o , come a R o m a , l'orario diviso. « Del re-to l'esempio degli S t a t i stranieri n o n offre a r g o m e n t o decisivo, poiché l'orario degli uffici segue e si c o n f o r m a alle abit u d i n i dei popoli, che sono diversissime f r a di loro. « La questione p e r t a n t o , va < s a m i n a t a e risolata in base agli (dementi s u o i ( s t r i n seci di m e r i t o , in relazione alle p a r t i c o l a r i esigenze di R o m a : ed a q u e s t a s t r e g u a può ^ritenersi che se, p e r d e t e r m i n a t e c a t e g o r i e di i m p i e g a t i , può essere di 'maggiore conv e n i e n z a l'orario unico, per le es ; genze del Camera dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 1914 servizio, invece, che r e c l a m a n o e m e r i t a n o p r e c i p u a considerazione sugli interessi priv a t i , è consigliabile di m a n t e n e r fermo l'orario diviso, e ciò, ben si i n t e n d e , allo s t a t o a t t u a l e delle cose, senza pregiudicare le diverse soluzioni che, con la v a r i a b i l i t à delle condizioni di f a t t o , p o t r a n n o p r e s e n t a r s i o p p o r t u n e ai diversi a s p e t t i che la questione p o t r à assumere in avvenire. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». G a s p a r o t t o , al ministro di a g r i c o l t u r a , i n d u s t r i a e commercio « per sapere, nell ' a s s e n z a del r e g o l a m e n t o alla legge 1913 sui m a l t r a t t a m e n t i agli a n i m a l i , c o m e sia r e g o l a t o l'uso (a scopo di richiamo di caccia) degli uccelli a c c e c a t i a n t e r i o r m e n t e alla legge ». R I S P O S T A . —• « B e n c h é l ' i n t e r r o g a z i o n e si fiferisca a d a r g o m e n t i che r i e n t r a n o nella c o m p e t e n z a del Ministero d e l l ' i n t e r n o , posso t u t t a v i a dichiarare all' onorevole i n t e r r o g a n t e che, da q u a n t o è n o t o al M i n i s t e r o d e l l ' a g r i c o l t u r a , p u ò sperarsi che il r e g o l a m e n t o per l'esecuzione della legge s u l l a p r o t e z i o n e degli a n i m a l i possa v e n i r p u b b l i c a t o p r i m a dell'inizio della stagione v e n a t o r i a . « I n ogni caso, fino alla pubblicazione di esso, d e v o n o r i t e n e r s i v i g e n t i le n o r m e d a t e dal M i n i s t e r o d e l l ' i n t e r n o colla circolare 21 a g o s t o 3 913, n . 10089, ai p r e f e t t i , per le q u a l i « può tollerarsi l'uso dei r i c h i a m i acc e c a t i p r e c e d e n t e m e n t e alla a n d a t a in vig o r e della legge ». « Il sottosegretario « COTTAFAVI di Stato ». G a s p a r o t t o , al m i n i s t r o delle poste e telegrafi « per sapere se e come i n t e n d a p r o v v e d e r e alle giuste aspirazioni dei supp l e n t i p o s t a l i e telegrafici ». R I S P O S T A . — « I supplenti n o n dipend o n o d i r e t t a m e n t e dallo S t a t o , ma dai r i c e v i t o r i che ne p r o p o n g o n o la n o m i n a , li a s s u m o n o in servizio, li p a g a n o e li licenziano; nè p o t r e b b e essere d i v e r s a m e n t e d a t o il c a r a t t e r e impresario del servizio a s s u n t o d a l r i c e v i t o r e . Sui s u p p l e n t i però l'Ammin i s t r a z i o n e esercita u n a b e n e v o l a t u t e l a . H a s t a b i l i t o limiti minimi di r e t r i b u z i o n e , i n t e r v i e n e in casi speciali per i m p e d i r e i leciti s f r u t t a m e n t i , salvo p a r t i c o l a r i contingenze, i m p o n e u n preavviso di t r e mesi pei l i c e n z i a m e n t i ed a m m e t t e p u r e c o n t r o di essi il ricorso alla Commissione disciplinare c e n t r a l e , che f u n z i o n a al Ministero. Atti Parlamentari — 5600 — Camera dei Deputati a LEGISLATURA XXIV - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1914 « Naturalmente non vi è provvidenza che valga ad impedire tacite pattuizioni consensuali, e devesi pure tener conto che molti supplenti sono semplici praticanti o mirano soltanto a procacciarsi titoli ed attitudini per concorrere a posti di ruolo o fuori ruolo; posti che l'Amministrazione ha riservato appunto ai supplenti in una misura che, sino ad ora, si è dimostrata superiore alla richiesta. « Colle imminenti liquidazioni trienna li, per l'aumentato lavoro e per le migliori disposizioni a loro riguardo, i ricevitori risentiranno un notevole vantaggio che non potrà a meno di ripercuotersi in qualche parte anche a favore dei supplenti. « Tuttavia, come l'onorevole ministro ha recentemente dichiarato alla Camera, egli intende meglio disciplinare con nuove norme equitative i rapporti fra ricevitori e supplenti, fissando il numero di questi per ciascuna ricevitoria e garantendone il compenso. « Il sottosegretario di Stato « M A R C E L L O ». Maffi, al ministro dell'interno « per conoscere quali provvedimenti egli intenda di adottare, t a n t o a scopo profilattico quanto a scopo assistenziale, nei riguardi dei sempre più frequenti casi di lebbra ; e particolarmente se non si possa provvedere in qualche modo al ricovero dell'ammalata Maria Laureili, ben nota alla prefettura di Napoli, ed ultimamente licenziata dall'Ospedale della Pace senza alcuna indicazionejdi altro possibile ricovero ». R I S P O S T A . — « Premesso che a questo Ministero non risulta affatto una maggiore frequenza di casi di lebbra, si fa presente che esso si è occupato e si occupa del problema inerente alla profilassi di tale malattia, ed ha nominato, per ogni miglior studio della questione, una Commissione composta di docenti e di professionisti specialmente competenti, che hanno già presentata la loro relazione, che sta formando oggetto di speciale esame per quelle particolari disposizioni di carattere profilattico che si riterrà opportuno di adottare. « Inoltre sono presentemente in corso trattative col Gran Magistero dell'Ordine Mauriziano per la costruzione, col sussidio integrativo di questo Ministero, di un Lebbrosario moderno che possa accogliere la maggior parte dei pochi lebbrosi che ab- biamo in Italia, per i quali concorrano particolari circostanze che ne impongano la segregazione^ « Quanto alla lebbrosa Laureili Maria,, di cui parla l'onorevole interrogante, il Ministero non ha mancato di interessarsene in modo speciale. Dagli accertamenti eseguiti risultò che essa per la forma clinica chiusa da cui è affetta, presenta attualmente una lontana e forse discutibile possibilità di contagio. Conseguentemente, non essendo stato possibile trattenerla in cura, per un tempo illimitato, nella Eegia Clinica dermosifilopatica di Napoli, si è disposto che le venisse procurato nel suo comune di origine un idoneo ricovero nel quale potesse essere convenientemente isolata, facendo presente che per ciò sarebbe stato concesso ai comune medesimo qualche sussidio, a disgravio delle spese che esso deve per tale scopo sostenere. « E tali disposizioni sono state di recente telegraficamente confermate. Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». Magliano, al ministro dell'interno, « per-che dica se intenda far pubblicare con. sollecitudine il regolamento per l'applicazione della legge sulle farmacie ». E I S P O S T A . — « Lo schema del regolamento per la esecuzione della legge sull'esercizio della farmacia attende ormai soltanto il parere del Consiglio dei ministri. « Tsattasi di un complesso di norme della maggiore importanza, come è provato dallostesso premuroso interessamento, con il quale da ogni lato se ne invoca la pubblicazione. « Manifesta è quindi la necessità di un esame delie norme stesse, ponderato e non affrettato, quale è richiesto dalla gravità degli interessi toccati dalla legge sulle farmacie, e alla disciplina dei quali si riferisce l'atteso regolamento. « Si assicura ad agni modo ohe è fermo intendimento di questo Ministero di provvedere alla pubblicazione del regolamento in parola nel più breve tempo e con la maggiore sollecitudine possibile. « Il sottosegretario di Stato • « C E L E S I A ». MAGLIANO, al ministro dell' interno « sui provvedimenti che intenda adottare per impedire i continui trafugamenti di Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l — 5601 — a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 pregevolissime opere d'arte dalle chiese;di Napoli ». R I S P O S T A . — « Facendo seguito alla risposta data addì 1° corrente mese ed associandomi a quanto sulla interrogazione ha già esposto il Ministero della pubblica istruzione per una più efficace custodia dei lavori d'arte, fo manifesto all'onorevole interrogante che, anche a parere del sovraintendente dei musei e delle gallerie di Napoli, è esagerata l'accusa mossa anche dalla stampa locale, che il patrimonio artistico di quella città sia trascurato, anche perchè, al tempo della costituzione del Museo nazionale, le migliori opere furono ritirate e conservate nella Pinacoteca, dopo accurato esame di una Commissione competente. « Di altri- lavori, di un certo interesse artistico, dei quali la custodia è affidata ai religiosi, preposti ai luoghi destinati al culto, e la vigilanza al sovraintendente pei monumenti, sono stati lamentati da ultimo tre furti. Il primo fu segnalato nel giugno del 1913 alla questura, ma l'esecuzione materiale rimonta al 1912. « Fu riferito che da una chiesa di Napoli era stato trafugato un quadro pregevolissimo del Sodoma, raffigurante la Sacra Famiglia. « Le indagini premurose e sollecite stabilirono che la sottrazione del dipinto era avvenuta nel monastero di Santa Chiara, ove la conversa Accarino Anna, impadronitasi di tale dipinto, lo aveva ceduto al rivendugliolo Antonio Della Monica per poche lire. « Si potè accertare, che l'Accarino, in occasione di alcuni restauri eseguiti al monastero, vendette all'appaltatore Eispo Antonio altri quattro quadri, sottratti al monastero stesso, raffiguranti architetture, ai quali non si attribuisce gran valore artistico. « Nondimeno tutti gl'individui compromessi nella sottrazione e nella vendita dei dipinti furono "deferiti dalla questura all'autorità giudiziaria. L'Accarino ed il Rispo, in seguito a mandato di cattura del locale giudice istruttore, furono anche arrestati ed è tuttora, ih corso il procedimento giudiziario. « Gli altri due furti sono quello perpetrato nella chiesa di San Paolo Maggiore il 9 aprile ultimo, in cui furono trafugati due dipinti di scuola veneziana, attribuiti Jacopo Palma, e l'altro, perpetrato il 7 a Camera dei Deputati 19 volgente nella chiesa di San Domenico Maggiore, da due ignoti ladri, i quali, eludendo la vigilanza del parroco, poterono asportare un quadro, raffigurante una vergine, attribuito ad Andrea da Salerno, « Per entrambi cotesti reati sono tuttora in corso le relative indagini e la Prefettura ha disposto che fossero esse intensificate con t u t t o interessamento al fine di conseguire la repressione dei delitti, e possibilmente recuperare la refurtiva. « Il sottosegretario dì Staio « C E L E S I A ». Maglìano, al ministro dell'istruzione pubblica, « perchè dica quali provvedimenti intenda adottare per la conservazione dei ruderi dell'Anfiteatro di Larino ». R I S P O S T A . — « Il Ministero ben conosce l'importanza archeologica dei ruderi dell'Anfiteatro di Larino, importanza accresciuta dal fatto che esso è l'unico avanzo romano che in quella città sia giunto, per quanto mutilato, fino ai nostri giorni, « Ma perchè l'Amministrazione dello Stato possa pensare ad un serio e sistematico lavoro di restauro e di consolidamento, è necessario che anzitutto l'Anfiteatro sia in mano di chi sappia e voglia gelosamente custodirlo. « Tuttavia il Ministero attende con vivo interesse l'esito della lunga vertenza, promossa dal comune di Larino per rivendicare la proprietà di quegli importanti avanzi. « Intanto nulia si trascura per tutelarne l'integrità. « Così si è dato incarico alla Sopraintendenza dei monumenti di Bari d'insistere presso il signor Roberto Castelli, che si asserisce proprietario del monumento, affinchè abbatta le piante che lo danneggiano. Inoltre, per impedire che, in pendenza del giudizio, esso abbia a subire altri danneggiamenti, è stata fatta al detto signor Castelli e al suo rappresentante legale in Larino, la notifica d'importante interesse del monumento in parola, per effetto della quale nessuna modificazione potrà essere iniziata senza l'autorizzazione ministeriale, di cui all'articolo 13 della legge 20 giugno 1909, n. 364. « Il sottosegretario « R O S A D I ». di Stato Marchesane, al ministro dell'interno « se e quando verrà finalmente pubblicato il regolamento della legge sulle farmacie ». ;.;• J : • " , ' •.~ • R / ^ ' :. - " V "" ]/// Parlamentari — 5602 — LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - R I S P O S T A . — « L o schema del regolam e n t o per la esecuzione della legge sull'esercizio delle farmacie a t t e n d e ormai solt a n t o il parere del Consiglio dei ministri. « T r a t t a s i di un complesso di norme della maggiore i m p o r t a n z a , come è p r o v a t o • dallo stesso premuroso interessamento, con i l quale da ogni lato se ne invoca la pubblicazione. « Manifesta e quindi la necessità di un esame delle n o r m e stesse, p o n d e r a t o e non a f f r e t t a t o , quale è richiesto dalla g r a v i t à .degli interassi t o c c a t i dalla legge sulle farmacie, e alla disciplina dei qu.ali si riferisce l'atteso regolamento. « Si assicura ad ogni modo ohe è fermo i n t e n d i m e n t o di qu ; sto Ministero di provv e d e r alla pubblicazione del regolamento in parola nel più breve t e m p o e con la maggiore sollecitudine possibile. « lì sottosegretario di « Meda, al ministro di grazia e giustizia -e culti, « per sapere se esistano d a t i statistici da cui possa conoscersi q u a n t e siano le sentenze estere di divorzio rese esecutive in Italia per f a t t o dell'articolo 7 della seconda Convenzione internazionale di dir i t t o p r i v a t o , stipulata all'Aja il 12 giugno 1902 ». R I S P O S T A . — « I d a t i statistici concernenti il numero delle sentenze delle Corti di appello che danno esecuzione in I t a l i a a giudicati esteri di divorzio non sono stati fin qui raccolti, nè dagli Uffici di statistica presso il Ministero di agricoltura, ne da questa V Direzione generale. « Sono state però i m p a r t i t e le opport u n e istruzioni perchè, dal c o r r e n t e anno in poi, i d a t i medesimi v e n g a n o regolarm e n t e raccolti e pubblicati nei prossimi volumi della Statistica giudiziaria civile. « II sottosegretario di Stato « C H I M I E N T I ». Meda, al ministro dell' interno, « per conoscere se ed in quali casi si sia valso finora della facoltà concessagli col penult i m o capoverso dell'articolo 9 della legge 13 giugno 1912, n. 555 ». R I S P O S T A . — « Il Ministero ha finora esercitato la facoltà di inibizione al riacquisto della c i t t a d i n a n z a italiana in pochi casi, a t t e n e n d o s i sempre al p a r e r e espresso per ogni singolo caso dal Consiglio di S t a t o . « I n uno solo di questi casi (decreto 17 di- TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1914 cembre 1912) l'inibizione venne f a t t a per motivi di pubblica sicurezza, t r a t t a n d o s i di individuo che a v e v a subito in F r a n c i a ben cinque condanne e che, essendosi t r a sferito in I t a l i a alio scopo di esercitare il giuoco clandestino, era stato espulso dal Regno per motivi di ordine pubblico, a n o r m a dell'articolo 90 della legge di pubblica sicurezza. « I n un altro caso (decreto 22giugno 1913) il riacquisto v e n n e inibito per considerazioni, più che altro, di ordine morale. « T u t t i gli altri decreti di inibizioni emessi dal Ministero (e sono 12 in t u t t o ) r i g u a r d a n o persone che - come risulta dalla r a p i d a successione con cui a v e v a n o comp i u t i i diversi a t t i t r a loro coordinati (acquisto di c i t t a d i n a n z a estera, sentenza di divorzio, esecutorietà della sentenza in I t a l i a , p r a t i c h e per riacquisto della cittadinanza italiana) - a v e v a n o m u t a t o cittadinanza col solo scopo di conseguire il divorzio e di compiere così u n a f r o d e alle n o s t r e leggi sull'ordinamento della famiglia, f r o d e che - come ebbero a ritenere le sezioni I e I I del Consiglio di S t a t o col parere di massima emesso in a d u n a n z a del 13 dicembre 1912 - costituisce u n a delle ragioni gravi previste dall'articolo 9 della legge 13 giugno 1912, n. 555, per far luogo all'inibizione. Stato « C E L E SIA ». Camera dei Deputati « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». 1 Micheli, al ministro dei lavori pubblici, « per conoscere le ragioni dell'ultimo scontro a v v e n u t o nei pressi della stazione di F o r n o v o Taro e per sapere se, indipendent e m e n t e dallo stato di consistenza della linea e delle sue opere d ' a r t e , delle quali nessuno dubita, il ripetersi di incidenti di questo genere non consigli qualche miglior a m e n t o nell'esercizio delia linea P a r m a Spezia ». R I S P O S T A . — « Il giorno 25 giugno, prossimo passato, il t r e n o merci 5022 ent r a n d o nella stazione di Fornovo per un errore di scambio venne instradato, anziché nella prima linea, nella sesta dove si t r o v a v a il materiale di un altro t r e n o merci, e conseguentemente andò ad u r t a r e contro di questo causando danni al materiale ed il ferimento non grave di alcuni agenti di servizio. Le cause «• la responsabilità dell' incidente dovranno essere a c c e r t a t e col mezzo dell'inchiesta che è in corso : com u n q u e , d a t o il modo in cui il f a t t o è av- Atti _ Parlamentari LEGISLATURA. XXIV - la SESSIONE - 5603 — DISCUSSIONI - Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 v e n u t o , devesi r i t e n e r e che esso sia s t a t o , criteri, insieme alla p o t e n z i a l i t à dei bilanci m o t i v a t o da u n errore i n d i v i d u a l e , a f f a t t o i c o m u n a l i a sostenere le spese per il servizio veterinario. i n d i p e n d e n t e dalle condizioni degli i m p i a n t i « E da osservarsi che nella g r a n d i s s i m a della stazione. È anzi da n o t a r e che la stam a g g i o r a n z a dei casi, le condizioni, che zione di F o r n o v o è m u n i t a di collegamenti h a n n o m i l i t a t o a f a v o r e della concessione del di sicurezza f r a i segnali e i deviatoi, e che sussidio alle c o n d o t t e , c o n t i n u a n o a verifisolo un g u a s t o a c c i d e n t a l e e m o m e n t a n e o carsi di a n n o in a n n o e q u a l c h e v o l t a a n c h e d ' u n o degli a p p a r e c c h i r e l a t i v i p o t è p e r m e t a imporsi m a g g i o r m e n t e , come, a d esempio, t e r e che dal personale dello stazione vein quei c o m u n i d o v e l ' i n d u s t r i a zootecnica, nisse a p e r t o il segnale per l ' e n t r a t a del t r e n o per r a g i o n i diverse, va intensificandosi ; per nella p r i m a linea, m e n t r e lo scambio era cui in q u e s t i casi il sussidio u n a v o l t a coni r r e g o l a r m e n t e disposto. cesso n o n p u ò n o n essere m a n t e n u t o . L a « Q u a n t o alle condizioni dell'esercizio soppressione o la sospensione di esso s a r e b b e sulla linea P a r m a - S p e z i a si deve osservare q u i n d i , o l t r e che ingiustificata, d a n n o s a . I n che da simili f a t t i di n a t u r a del t u t t o acq u e s t o s t a t o di cose è certo che b e n pochi c i d e n t a l e , i quali su quella linea n o n avc a m b i a m e n t i possono a n n u a l m e n t e a v v e vengono c e r t a m e n t e in misura superiore che nire nelle assegnazioni di cui è p a r o l a . su a l t r i di egual traffico, n o n si può a f f a t t o « I l Ministero è però s e m p r e s t a t o p e r d e d u r r e la insufficienza della linea stessa f e t t a m e n t e compreso della necessità di estenp e r il traffico che deve servire. C o m u n q u e , dere al m a g g i o r n u m e r o possibile di c o n d o t t e circa i lavori intesi a migliorare gii i m p i a n t i il c o n t r i b u t o dello S t a t o . È per q u e s t o che, della linea medesima, n o n può che richiaoltre che coi sussidi o r d i n a r i p r e v i s t i dalla marsi q u a n t o v e n n e c o m u n i c a t o allo stesso legge, ed in a t t e s a che l ' a p p o s i t o f o n d o in onorevole i n t e r r o g a n t e nella risposta a d bilancio sia sufficientemente a u m e n t a t o , il a l t r a p r e c e d e n t e interrogazione che t r o v a s i Ministero da v a r i a n n i v i e n e in aiuto del r i p o r t a t a nel resoconto della t o r n a t a della servizio v e t e r i n a r i o c o n c e d e n d o , nei limiti C a m e r a del 21 maggio prossimo p a s s a t o . della disponibilità del bilancio, degli spe« Il sottosegretario di Stato ciali c o m p e n s i u n a v o l t a t a n t o a quei ve« V I S O C C H I ». t e r i n a r i che si sono m a g g i o r m e n t e d i s t i n t i nella l o t t a c o n t r o le epizoozie. Micheli, al ministro d e l l ' i n t e r n o , « per « P e r q u a n t o r i g u a r d a poi l'azione dello conoscere se n o n sia o p p o r t u n o che nelle conS t a t o nella p r o v i n c i a di P a r m a in ordine d o t t e v e t e r i n a r i e sussidiate a v v e n g a ogni ai sussidi alle c o n d o t t e v e t e r i n a r i e , le cose a n n o qualche c a m b i a m e n t o in modo che il s t a n n o in questi t e r m i n i : D a l 1903 a d oggi benefìcio del sussidio v e n g a f a t t o sentire , p e r v e n n e r o al Ministero d o m a n d e di susad u n n u m e r o maggiore di esse, e come, sidi per v e n t o t t o c o n d o t t e v e t e r i n a r i e . Di dati i criteri che si a f f e r m a siano seguiti q u e s t e v e n t o t t o c o n d o t t e , cinque, t u t t e conella d i s t r i b u z i o n e dei sussidi, a v v e n g a che m u n a l i , godono da t e m p o del sussidio dello nella p r o v i n c i a di P a r m a sieno s t a t e preS t a t o , con c a r a t t e r e di c o n t i n u i t à nella miscelte poche c o n d o t t e , s i t u a t e in g r a n p a r t e sura di lire 400 a n n u e . i n t o r n o alla c i t t à , respingendosi sempre le « Queste c o n d o t t e , è vero, sono t u t t e in richieste p r e s e n t a t e da comuni, specialp i a n u r a e poco l o n t a n e dalla c i t t à di P a r m a ; m e n t e di m o n t a g n a , le c o n d o t t e dei quali a p a r t e p e r ò che su di esse f u r i c h i a m a t a rispondono p e r f e t t a m e n t e alle condizioni d a maggior t e m p o l ' a t t e n z i o n e del Miniche il Ministero h a d i c h i a r a t o , e giustastero, giova n o t a r e che p r o p r i o in quei comente, doversi preferire ». m u n i assumono speciale i m p o r t a n z a l'allev a m e n t o ed il commercio del bestiame, B I S P O S T A . — « Come si ebbe già a rispecialmente bovino; condizioni queste delle spondere a d u n a r e c e n t e i n t e r r o g a z i o n e quali il Ministero non p o t e v a n o n t e n e r e il p r e s e n t a t a dallo stesso onorevole Micheli, debito c o n t o , c o n g i u n t a m e n t e ad a l t r e spela concessione dei sussidi da p a r t e dello ciali condizioni l ocali, nell'assegnazione dei S t a t o a Ile c o n d o t t e v e t e r i n a r i e ha per scopo sussidi. principale di a i u t a r e l ' i s t i t u z i o n e ed il m a n t e n i m e n t o del serviz o v e t e r i n a r i o l a d d o v e « Delle r i m a n e n t i v e n t i d u e c o n d o t t e , dolo richiedano speciali condizioni dell'indudici f u r o n ) in diverse occasioni incoragstria zootecnica e l ' i m p o r t a n z a di q u e s t a . g i a t e con p r o v v e d i m e n t i di c a r a t t e r e straE ciò posto, il Ministero, nelPa'ssegnazione j o r d i n a r i o nel senso più s o p r a espresso, e dei sussidi, n o n può n o n t e n e r c o n t o di t a l i • di queste a l c u n e si t r o v a n o p r e c i s a m e n t e Atti — 5604 — Parlamentari LEGISLATURA X X I Y - la SESSIONE - DISCUSSIONI - in zone montagnose e di collina. R i s u l t a , pertanto, che delle domande di sussidio per c o n d o t t e veterinarie finora pervenute dalla provincia di P a r m a solo undici non poterono usufruire dell'aiuto dello S t a t o . Esse però sono t e n u t e in nota con molte altre, e a mano a mano che lo consentiranno le condizioni del bilancio, sarà cura del Ministero di far sentire anche ad esse il benefìcio del contributo governativo, allo scopo d'integrare l'azione dei comuni, e di invogliare al tempo stesso sempre più i veterinari a proseguire nell'opera zelante di vigilanza z o o i a t r i c a . P e r c h è , come già fu osservato allo stesso onorevole interrog a n t e , il Ministero ritiene debba il sussidio considerarsi anche come un vero e proprio premio a l l ' a t t i v i t à ed allo zelo del veterinario. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». - Modigliani, al ministro di grazia e giustizia e dei culti, « per sapere se sia e s a t t a la notizia pubblicata da un giornale romano, che dei magistrati romani, cui purtroppo potrebbe t o c c a r e di inquisire e giudicare sui recenti f a t t i , hanno dato il loro nome ad una sottoscrizione, che suona plauso agli esecutori delle repressioni ». RISPOSTA. — « A questo Ministero di grazia e giustizia nulla risulta circa le sottoscrizioni di cui si parla nella suddetta interrogazione. « Ad ogni modo il f a t t o , anche se vero, potrebbe formare oggetto di rilievo solo nei caso in cui fossero iniziati procedimenti penali a carico degli a g e n t i e carabinieri ed i magistrati sottoscrittori partecipassero a questi processi. « Poiché non risulta (a quanto si conosce) sussistente nò l'una cosa nè l ' a l t r a , resta il f a t t o in sè stesso della sottoscrizione, a t t o di personale e di civica gratitudine per chi è rimasto v i t t i m a del dovere compiuto, su cui il Ministero non crede di doversi pronunziare. « Il sottosegretario di Stato « O H I M I E N T I ». Modigliani, al ministro dell'interno, « per apere se a b b i a provveduto a rimuovere dall'ufficio il sindaco di Corato, di cui la Corte di appello di T r a n i ha confermato la condanna per grave reato elettorale ». RISPOSTA. — « I l d o t t o r Francesco Saverio T a r a n t i n i , sindaco di Corato, venne Camera dei Depuiati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 condannato dal T r i b u n a l e di T r a n i alla multa di lire cento ed alla interdizione dei pubblici uffici per t r e anni, per manc a t a distribuzione dei certificati elettorali. « L a sentenza, c o n f e r m a t a dalla Corte di appello di Trani, è s t a t a impugnata dall'interessato con ricorso in Cassazione. « Non potendosi, in seguito a t a l e gravame, ritenere definitiva ed irrevocabile la condanna del detto Sindaco, non si ritenne opportuno di a d o t t a r e contro di lui provvedimenti amministrativi. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». Modigliani, al ministro dell'interno. « I n Apricena nel giorno delle elezioni a m ministrative ultime fu organizzato, con elemento teppistico « i m p o r t a t o » da San Severo, un vero e proprio assalto contro la folla inerme degli elettori. Vi furono morti e feriti. - Chiede se non creda di provvedere a l l ' a c c e r t a m e n t o delle responsabilità - e s e g n a t a m e n t e di quelle dei funzionari politici, amministrativi e religiosi, colpevoli di aver tollerato e favorito le gesta dei teppisti e dei loro m a n d a n t i ». RISPOSTA. — I n occasione delle elezioni amministrative in Apricena, l'autorità politica aveva provveduto il giorno 14 giugno scorso a un largo servizio di vigilanza, per assicurare la efficace t u t e l a dell'ordine pubblico e della l i b e r t à del voto, in vista dell'asprezza dei p a r t i t i locali. « L e operazioni elettorali si svolsero senza notevoli incidenti fino alle ore 18.30, quando, prossimo a chiudersi lo scrutinio, fu n o t a t o nei pressi della seconda e terza sezione un gruppo di forestieri, notoriamente di San Severo, in atteggiamento spavaldo, con a capo t a l Mobilio Pasquale,, agricoltore del luogo, di p a r t e radicale. Alcuni elettori di parte socialista, con poco senso di opportunità, anziché rivolgersi alle autorità di pubblica sicurezza, ingiunsero senz'altro al Mobilio di allontanarsi, insieme ai compagni. I l rifiuto di lui fu accolto da fischi, urli e lancio di sassi, così da costringere il gruppo c a p i t a n a t o dal Mobilio a darsi alla fuga, incalzato dalla folla. F u allora che alcuni dei fuggitivi, e c c i t a t i e ritenendosi forse in pericolo, impugnarono le rivoltelle, esplodendo contro gli inseguitori q u a t t r o colpi da cui rimasero feriti t r e individui e di essi uno soltanto con lesione oltre il ventesimo giorno. I l pronto i n t e r v e n t o del funzionario di pubblica si- Aid Parlamentari •— 5C05 -— LEGISLATORI XXIV - l a Camera dd L:ji.'aii SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 -curezza e degli agenti della forza pubblica vaise a scongiurare più dolorosi eccessi e assicurò immediatamente alla giustizia, in istato di arresto, i responsabili diretti, i complici e i favoreggiatori. « Sarà compito dell'autorità giudiziaria, investita del procedimento penale, discernere le singole responsabilità, e sogli elementi forniti dall'autorità di pubblica sicurezza ed emergenti dalla successiva istruttoria, assodare se nel fatto vi sia stata preordinazione e a chi imputabile. « Quanto all'azione del locale delegato di pubblica sicurezza e del comandante la stazione dei Beali carabinieri, la inchiesta prontamente eseguita, per incarico del prefetto di Foggia, da un funzionario superiore di quella Questura ha riconosciuto che entrambi agirono nel rincontro con obbiettività e insieme con rapidità ed energia. «Èrisultato, altresì, che essi avevano opportunamente provveduto, con servizi di perlustrazione anche nelle ore notturne, a garantire la tranquillità e l'ordine pubblico nei giorni precedenti la votazione. « Tali conclusioni sono avvalorate dai risultati di altra inchiesta compiuta dal •commissario prefettizio in Apricena. « Il sottosegretario di Stato « C E L E SIA ». Modigliani, al ministro dell'interno, « per sapere se approvi, o se intenda punire l'arbitrio del sottoprefetto di Portoferraio, il quale ha proibito alla propagandista Maria Bygier di parlare in pubblico, all'Isola d'Elba, su-qualsiasi argomento ». R I S P O S T A . — « Nello scorso mese di maggio il sottoprefetto di Portoferraio, considerato il grande fermento che esisteva nei comuni minerari non ritenne opportuno di permettere, per motivi di ordine pubblico, che si tenessero colà pubblici comizi. « E per gli stessi motivi vennero proibiti pubblici comizi da quel Begio commissario ed a Bio d'Elba da quel sindaco. « Comizi privati furono invece tenuti a Portoferraio, a Bio Marino, a Portolongone, a Bio d'Elba, ai quali tutti partecipò quale conferenziera la signora Maria Bygier. « Pur non potendosi ritenere illegittimo l'operato dei predetti funzionari, essi sono stati tuttavia invitati dal prefetto di Livorno a non opporre impedimento alle pubbliche riunioni, salvo a prendere le precau- zioni necessarie per contenerle nei limiti della legge. « II sottosegretario di Stato « C E L E SIA ». Modigliani, al ministro dell'interno, « per sapere se e come intenda provvedere nei riguardi del funzionario di pubblica sicurezza che il 12 maggio 1914 in Ardenza (Livorno) sciolse illegittimamente un comizio pubblico e che in quella occasione, come già in altre, legittimò le più gravi proteste per la sua condotta e la sua inettitudine ». B I S P O S T A . — Dall' aprile del 1913 al maggio ultimo scorso si sono tenuti in Livorno ben 124 comizi, dei quali solt a n t o tre sono stati sciolti. Lo che prova evidentemente che l'azione dei funzionari di pubblica sicurezza che ad essi sono intervenuti è stata sempre misurata, imparziale ed intesa unicamente al rispetto della legge ed alla tutela dell'ordine pubblico. « E tale risulta essere stato anche il contegno del delegato di pubblica sicurezza che assistette al comizio pubblico tenutosi all'Ardenza alle ore 21 del giorno 12 maggio ultimo scorso. E se questo comizio fu dovuto sciogliere, ciò dipese esclusivamente dalle intemperanze della conferenziera, che, nonostante gli opportuni richiami, insisteva nel voler fare l'apologia di un reato, e dal contegno delle persone intervenute al comizio, le quali rivolsero all'indirizzo del funzionario di pubblica sicurezza fischi, grida, violenti proteste ed atti quasi di minaccia. « Il comizio fu sciolto nei modi di legge e dopo i rituali squilli di tromba, e la conferenziera venne denunciata all'autorità giudiziaria quale responsabile di apologia di reato. « Il sottosegretario « C E L E S I A ». di Stato Musatti, al ministro dell'interno, «sul grave attentato compiuto il 27 giugno in Mirabella Imbaccari contro l'avvocato Francesco Carbone, candidato a consigliere provinciale in quel mandamento, e sull'inesplicabile mancato intervento delle autorità di pubblica sicurezza e giudiziaria per rintracciare ed assicurare alla giustizia gli autori dell'attentato ». B I S P O S T A . — « Si fa riserva di dare risposta all'interrogazione dell'onorevole Mur Atti — 5606 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNALA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 satti, appena a v u t e l e informazioni già doNava Ottorino, al ministro delle poste mandate al prefetto di Catania su quanto e telegrafi, « se, per evidenti e non diforma oggetto della interrogazione mede- i sconosciute considerazioni di equità e di sima. j parità di trattamento, non voglia consen« Il sottosegretario di Siato j tire anche ai funzionari della Direzione di i Modena d'integrare i magri stipendi con i « C E L E S I A ». compensi per il lavoro straordinario, dopo Musati1, al ministro dei lavori pubche, allo scopo di rendere possibile tale blici, « per sapere se abbia avuta co- lavoro lo stesso onorevole noscenza della lettera del commendatore ministrostraordinario, proponeva di ad altre Eaimondo Bava, presidente del Magistrato sedi alcuni dei funzionari trasferire di Modena, i quali alle acque, comparsa n 1 periodico l'Adria- si sono infatti affrettati ad accettare le tico del 29 giugno 1914, e se abbia creduto proposte ». di provvedere o contro lo stesso presidente del Magistrato per avere esposto qualche B I S P O S T A . — « A Modena, come presso suo dipendente ad odiosi sospetti o contro numerose altre Direzioni, la diminuzione quel dipendente che si fosse reso colpevole delle prestaz'oni straordinarie si è verificata di un indegno trucco elettorale abusando in dipendenza dell'ammissione in servizio dell'autorità dell'ufficio al quale appartiene». degli alunni degli ultimi concorsi. « Come è stato già fatto conoscere alR I S P O S T A . — « La lettera pubblicata dal commendatore Eaimondo Eavà, pre- l'onorevole interrogante, allo scopo di disidente del Magistrato alle acque, nel stribuire più equamente la disponibilità periodico l'Adriatico il 29 giugno ultimo del servizio straordinario, sin dal 1° giuscorso tendeva esclusivamente a smentire gno ultimo scorso fu disposto il trasferil'accusa, sia pure in forma dubitativa, ele- mento da Modena di un impiegato e più v a t a dal detto giornale, che l'ufficio del recentemente il trasferimento di altri tre Magistrato potesse nelle sue disposizioni impiegati pel 16 corrente luglio, appena se essere mosso da criteri diversi da quelli, ne è presentata favorevole occasione. « Con gli accennati provvedimenti, ricui sempre si è attenuto, della più assoluta e scrupolosa imparzialità ed indipendenza marranno scoperte a Modena t u t t e le cinque di giudizio, e non mirava, in modo alcuno, unità della scorta ed una dell'assegno, per a riversare su altro funzionario la respon- cui quel personale verrà ora a trovarsi in condizioni abbastanza vantaggiose perchè sabilità degli smentiti addebiti. possa fruire del lavoro straordinario, e non « La circostanza rilevata dalla lettera sembra che esso abbia più motivo a lamendel commendatore Eavà, che l'atteggiamento politico di qualche funzionario del- tarsi, tanto più che una troppo forte ridul'ufficio aveva potuto dar luogo ai sospetti, zione degli impiegati andrebbe certamente nel fatto infondati, non può assolutamente a danno dei servizi, colla conseguenza di acquistare significato ingiurioso dal mo- provocare lagnanze da parte del pubblico.. mento appunto che il fatto addebitato è « Il sottosegretario di Stato stato recisamente smentito. Del resto, in« M A R C E L L O ». terpellato dal Ministero, lo stesso commenFaparo, al ministro dei lavori pubblici,. datore Kavà, in merito all'incidente, ha « per conoscere se e quando intenda di fare formalmente dichiarato di essere convinto che al giornale di Vicenza non sia perve- riprendere i lavori di sistemazione idraulica nuta la notizia dei lavori ordinati da fun- del torrente Allaro, e se sia vero che sia zionari del Magistrato e di non avere egli stata abbandonata 1' idea di procedere allo voluto assolutamente intendere con la smen- studio delle sistemazioni dei due torrenti tita pubblicata nell'Adriatico che qualche Precariti e Amusa, tutti nel territorio di dipendente funzionario avesse mai mancato Caulonia ». al proprio dovere. E I S P O S T A . —- « La bonifica di Caulonia,, « Eisulta poi a questo Ministero che il prevista al n. 51 della tabella annessa al provvedimento era noto a qualcuno (non testo unico della legge sulle bonificazioni funzionario) in Vicenza prima delia pub- 22 marzo 1900, n. 195, è strettamente conblicazione nel giornale della notizia, sicché nessa alla sistemazione di tre corsi d'acqua : la divulgazione della notizia stessa è facil- l'Allaro, che è il maggiore, l'Amusa e il F r e mente spiegabile. cariti; t u t t i e tre con foce distinta a mare. « Il sottosegretario di Stato « Per il primo di detti torrenti (l'Allaro) « V I S O C C H I », i locali uffici forestali e del Genio civile,. Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V — - la SESSIONE - 5607 DISCUSSIONI - previa redazione del verbale di delimitazione delle rispettive competenze in d a t a 22 marzo 1904, compilarono appositi prog e t t i esecutivi per la sistemazione montana, che furono tosto messi in attuazione. « Però mentre in base a quello forestale, iniziato nel 1907, si sta t u t t o r a provvedendo con buoni risultati ad i m p o r t a n t i rimboschimenti nei rami di origine interessanti i territori dei comuni di Fabrizia, Mongiana e Serra San Bruno ; per quello di competenza del Genio civile invece, app a l t a t o alla impresa Federico Contino mediante c o n t r a t t o 18 agosto 1906, si incontrarono gravi difficoltà fin dall'inizio dei lavori, t a n t o che l'Amministrazione fu cos t r e t t a a rescindere il c o n t r a t t o . « I l progetto è stato ripreso in esame a cura del competente ufficio del Genio civile e sarà presentato entro il corrente anno : esso suddivide i lavori in parecchi lotti per modo che sar a possibile farli eseguire simultaneamente o g r a d a t a m e n t e secondo la opportunità tecnica. Quanto agli altri due corsi d'acqua, il Precariti e l'Amusa, indipendenti fra loro e dall'Allaro e che solo interessano la zona valliva in cui scorrono fino al mare, non si è potuto finora eseguire alcun lavoro sia idraulico che forestale, perchè per essi non era stato mai compilato neppure un progetto di gran massima, dato il minor grado di urgenza della loro sistemazione rispetto a quella dell'Allaro e le difficoltà di funzionamento degli uffici suaccennati. « Però può assicurarsi che lo studio dei progetti per la sistemazione m o n t a n a di entrambi i t o r r e n t i è stato già iniziato dall' ufficio speciale idraulico istituito di recente a E o m a e quello forestale dall' ispezione forestale di Reggio Calabria, ed è da confidare che fra breve saranno presentati al Ministero per l'approvazione. « Il sottosegretario di — Stato « V I S O C C H I ». Petrillo, al ministro di grazia e giustizia e dei culti, « per conoscere come intenda applicare l'articolo 39 delle disposizioni transitorie del codice penale verso i c o n d a n n a t i ai lavori f o r z a t i a vita con il vecchio codice e particolarmente nei rapporti dell' ergastolano Luigi B a r t o l o , il quale ha scontati t r e n t a d u e anni di reclusione, ha raggiunto la classe di merito, è stato proposto per la grazia dal direttore della casa di pena, è stato perdonato dalla Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 parte lesa e per il quale il sindaco e molti' cittadini di San Cipriano d'Aversa hanno presentato istanza di grazia ». E I S P O S T A . — « Sulla interpretazione dell'articolo 39 delle disposizioni transitorie per l ' a t t u a z i o n e del codice penale la giurisprudenza della Corte di cassazione, dopo le prime dubbiezze, si è ormai da temporecisamente e c o s t a n t e m e n t e affermata nel ritenere che, per farsi luogo alla commutazione della pena perpetua, applicata, sotto l'impero delle precedenti legislazioni, sia necessario, in ogni caso," che il delitto pel quale ha a v u t o luogo la condanna sia represso dal codice a t t u a l e con pena temporanea, e negando il detto benefìcio t u t t e le volte che il delitto commesso importi, anche secondo il nuovo codice penale, l'ergastolo, t u t t o c c h è , pel concorso di circostanze a t t e n u a n t i , all'ergastolo sia sostit u i t a la reclusione per t r e n t a anni. « Tale giurisprudenza si a t t i e n e ad una interpretazione letterale e molto rigorosa della disposizione di legge in esame, e si basa, principalmente, sulla considerazione che il primo capoverso dell'articolo 39 c o n tiene una seconda ipotesi da riannodarsi a quella fondamentale, di cui al primo comma della quale, pertanto, sottintende t u t t e le le premesse, precipuamente quella che, pel f a t t o definitivo nella sentenza di condanna, il nuovo codice stabilisce una pena temporanea. « Si oppone dall'altra parte non essere equo guardare al solo t i t o l o del reato senza tenere in conto alcuno le circostanze, che le accompagnano, e che, secondo l ' a t t u a l e legislazione penale, hanno l'efficacia di ridurre la pena da perpetua in temporanea., dovendosi invece considerare il f a t t o in a s t r a t t o per dedurne la n a t u r a del delitto punibile, ma in concreto, così come è avvenuto, e cioè, con t u t t e le contingenze oggettive e soggettive emergenti dalla sentenza stessa, ed inspirandosi più che alla l e t t e r a della legge, alla volontà del legislatore. Si osserva che l'articolo 39 è s t a t o senza dubbio dettato allo scopo di estendere ai c o n d a n n a t i alla più dura pena del carcere perpetuo il benefico principio sancito, per i giudicabili, dall'articolo 2, ultimo comma del codice penale, facendoli fruire delle più benigne disposizioni della nuova legislazione penale. « Secondo questi c o n c e t t i dovrebbero perciò essere restituiti alla società civile, dopo un certo tempo più o meno lungo,. Atti — 5338 - - Parla.nontari LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - DISCUSSIONI - t u t t i coloro che, pur essendo stati condann a t i a pene p e r p e t u e sotto l'impero di alt r e leggi, sarebbero s t a t i invece passibili solo di pena t e m p o r a n e a , se, per lo stesso f a t t o , fossero s t a t i giudicati secondo la n u o v a legislazione, e di questa seconda tendenza si sono già p r e c e d e n t e m e n t e resi int e r p r e t i in seno al P a r l a m e n t o l'onorevole Pala e l'onorevole Incontri. « Rispose al primo, nella t o r n a t a del 23 maggio 1909, l'onorevole Orlando, guardasigilli del t e m p o , a c c e n n a n d o alla giurisprudenza rigorosa della Corte di cassazione, e non nascondendo il dubbio che t a l e giurisprudenza potesse essere s t a t a ispirata ad un concetto di c a r a t t e r e politico sociale, quello cioè del pericolo di rim e t t e r e in libertà parecchie centinaia di v e t e r a n i della delinquenza. Aggiunse, per altro, che, r i t e n e n d o la tesi contraria non del t u t t o d e s t i t u i t a di f o n d a m e n t o , si riservava di esaminare di volta, in volta, le singole d o m a n d e presentate da c o n d a n n a t i che si fossero t r o v a t i nelle condizioni previste dall'articolo 39, per p r o v v e d e r e , in via di grazia, alla loro liberazione. « All'onorevole I n c o n t r i rispose invece nella t o r n a t a del 13 giugno 1913 l'onorevole Gallini, allora sottosegretario di S t a t o per la giustizia, il quale, dopo essersi ric h i a m a t o alle surricordate dichiarazioni dell'onorevole Orlando, assicurava l'onorevole i n t e r r o g a n t e che, negli ultimi due anni, erano stati graziati ben 158 c o n d a n n a t i app a r t e n e n t i alla schiera di coloro che avevano r i p o r t a t o condanne perpetue ai sensi delle leggi preesistenti, ed aggiungeva che si sarebbe c o n t i n u a t o ad esaminare le dom a n d e che fossero in seguito p e r v e n u t e , per proporre la grazia Sovrana in f a v o r e di coloro, la cui liberazione, secondo le informazioni ricevute dalle c o m p e t e n t i autorità, non fosse apparsa pericolosa alla società. « E questa promessa venne m a n t e n u t a , essendosi c o n t i n u a t o ad esaminare con la maggiore possibile benevolenza le d o m a n d e di grazia degli ergastolani, cui fosse applicabile la più benigna i n t e r p r e t a z i o n e dell'articolo 39 s u r r i c o r d a t o ; t a n t o che, da allora fino ad oggi, e cioè in meno di un anno, f u r o n o accolte altre 45 di tali istanze. Questa cifra, poi, non a p p a r i r à per nulla inferiore alla media delle grazie concesse p r e c e d e n t e m e n t e per lo stesso titolo, q u a n d o si consideri che, sia per effetto delle liberazioni già a v v e n u t e , sia per il decesso di non pochi c o n d a n n a t i , il numero t o t a l e Camma dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1914 degli ergastolani, che p o t r e b b e r o ancora f r u i r e del benefìcio per loro invocato dall'onorevole i n t e r r o g a n t e , trovasi notevolmente ridotto. « La via t r a c c i a t a dall'onorevole Orlando, sarà f e d e l m e n t e seguita, riconoscendola equa e p e r f e t t a m e n t e rispondente all'indole ed agli scopi della Sovrana prerogativa, giacché contempera il rigore della giurisprudenza con le esigenze p r a t i c h e della vita civile, e favorisce in un giusto limite (quale deve ritenersi quello di e v i t a r e l'uscita dal carcere di elementi r e p u t a t i t u t t o r a pericolosi) la restituzione alla libertà dei c o n d a n n a t i , che sarebbero già stati scarcerati se la legge fosse s t a t a , nei loro riguardi, più b e n i g n a m e n t e i n t e r p r e t a t a . « Q u a n t o al caso specifico dell'ergastolano Luigi Bartolo ricordato dall'onorevole i n t e r r o g a n t e , non risulta presso questo Ministero alcuna d o m a n d a di grazia present a t a da un ricorrente che risponda a tal n o m e : e d a p r a t i c h e esperite presso il Ministero dell'interno, è risultato che in nessuna Casa di pena del Regno trovasi deten u t o un ergastolano, il cui nome e le cui qualità corrispondano a quelle indicate. « Il sottosegretario di Stato « C H I M I E N T I ». Porcella, al ministro dell'interno, « per sapere se di f r o n t e alla grave crisi economica che a t t r a v e r s a il Paese, al g r a n d e m a l c o n t e n t o suscitato nella c i t t a d i n a n z a dal modo con cui vennero compilate la t a r i f f a e la m a t r i c o l a della n u o v a tassa focatico, ai numerosi reclami p r e s e n t a t i da ogni condizione di persone al prefetto della provincia e alla imminenza della ricostituzione della legittima r a p p r e s e n t a n z a comunale, non creda il Governo essere opp o r t u n o e conveniente, anche per ovvie ragioni di ordine pubblico, in vista e in occasione specialmente della prossima agit a z i o n e elettorale, di dover sospendere la riscossione dell'accennata tassa almeno fino alla formazione e insediamento della nuova e legittima A m m i n i s t r a z i o n e del paese ». R I S P O S T A . — « F a c e n d o seguito alla risposta d a t a a d d ì 17 giugno ultimo scorso, si manifesta all'onorevole i n t e r r o g a n t e che il p r e f e t t o di Cagliari ha sospesa la esecutorietà della tassa fuocatico del comune di Oristano, sia per i numerosi reclami presentati contro la matricola di d e t t a tassa, compilata dal commissario prefettizio, sia per le condizioni disagiate di quei contri- Atti Parlamentafi LEGISLATURA — 5609 — XXIV - Is SESSIONE - DISCUSSIONI - buenti, danneggiati dalla persistente siccità, considerato anche che era prossima la ricostituzione di quell'Amministrazione comunale. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». Porcella, al ministro dell'interno, « per sapere se, dopo gli abusi e gli arbitri commessi dal delegato di pubblica sicurezza Fiori in Oristano in occasione delle ultime elezioni politiche, contro la libertà dei cittadini, abusi ed arbitri che furono in parte riconosciuti ed affermati anche dalla stessa a u t o r i t à giudiziaria in riguardo specialmente degli arresti di certo Loi Ottavio e più a l t r i (vedi sentenza assolutoria del tribunale di Oristano, 8' novembre 1913, e successiva sentenza della Corte di appello di Cagliari), e di Masala Francesco (vedi ordinanza istruttoria di non luogo a procedare), e dopo altresì i promessi suoi vincoli di parentela con famiglie e persone rispettabili, ma assai influenti nella vita politica, amministrativa e persino giudiziaria del paese, non creda il Governo moralmente e politicamente incompatibile la presenza di quel funzionario in d e t t a c i t t à , specialmente in occasione delle prossime elezioni amministrative (comunali e provinciali), nelle quali la sottoprefettura non mostra fin d'ora di volersi m a n t e n e r e serenamente estranea alle competizioni di parte, procedendo fra le altre cose, come ha già proceduto, ad arresti in massa (esempio a Villurbana) di cittadini ed elettori sotto il pretesto di una m o n t a t u r a di processo poliziesco per associazione a delinquere ». R I S P O S T A . — « Facendo seguito alla risposta d a t a addì 17 giugno ultimo scorso, si manifesta all'onorevole interrogante che, secondo le assicurazioni date dal prefetto di Cagliari, il signor Francesco F i o r e , delegato di pubblica sicurezza in Oristano, ha sempre adempiuto in modo c o r r e t t o al suo dovere. D u r a n t e il periodo delle ultime elezioni politiche egli si limitò a compiere normali operazioni di pubblica sicurezza, senza commettere alcuno abuso, come è provato, t r a l'altro, dal proscioglimento da lui ottenuto in seguito a querela sporta da tale Masala F r a n c e s c o per arresto arbitrario e per mancato omicidio ; proscioglimento pronunciato dal giudice i s t r u t t o r e del t r i b u n a l e di Oristano con ordinanza del 24 dicembre 1913, con la quale si ritennero inesistenti i f a t t i a d d e b i t a t i al funzionario. 437 Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1914 « Insussistente è anche l'addebito mosso a carico del F i o r e di arresti in massa f a t t i a V i l l a u r b a n a , a scopo elettorale, t r a t t a n dosi anche qui di misure ordinarie di sicurezza pubblica e di procedimento penale iniziato regolarmente d a l l ' a u t o r i t à giudiziaria. « I n q u a n t o , poi, ai legami di parentela del signor F i o r e con persone di Oristano, è da rilevare che questi |)er ora non esistono e che sorgeranno solo quando il detto funzionario a v r à sposato la signorina Loffredo, con la quale è fidanzato. E sarà allora il caso di esaminare se converrà trasferire il signor F i o r e da quella residenza. « Circa infine il contegno del sottopref e t t o di Oristano, il prefetto di Cagliari assicura che esso è corretto ed imparziale, giacché quel funzionario mantiene, durante il presente periodo elettorale, una rigorosa n e u t r a l i t à , conformemente alle istruzioni date da questo Ministero. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». Rampoldi, al ministro di agricoltura, industria e commercio, « per avere notizia circa la pubblicazione del regolamento sulla pesca d'acqua dolce ». R I S P O S T A . — « Sullo schema del nuovo regolamento per la pesca fluviale e lacuale il Ministero ha già raccolto il parere degli enti locali e quello dei supremi Corpi consultivi, come il Consiglio superiore dei lavori pubblici ed il Consiglio di S t a t o . « I l relativo decreto R e a l e , che ne dic h i a r a l'approvazione, è già pronto per essere sottoposto, come è di rito, al Consiglio dei ministri, e subito dopo si provvederà per la emanazione delle nuove norme regolamentari. « Il sottosegretario di Stato « COTTAFAVI ». Rissetti, al ministro dell' interno, « per sapere i motivi per cui, nonostante le promesse f a t t e nel dicembre 1913, non si accordarono col Consorzio autonomo del porto di Genova affine di rendere possibile la costruzione sollecita della stazione marittima sullo sporgente « Federico Guglielmo » rec l a m a t a dall'intiero commercio ». R I S P O S T A . — « Questo Ministero fin dal febbraio 1911 d e t t e la sua adesione al progetto di massima del Consorzio autonomo del porto di Genova per la parte conc e r n e n t e i locali da adibirsi ad ufficio di Atti Parlamentari — LEGISLATURA X X I V - la SESSIONE - — DISCUSSIONI - pubblica sicurezza nell'erigendo fabbricato per servizi pubblici al ponte Federico Guglielmo. « Successivamente il prefetto di Genova fece presente l'opportunità di annettere ai locali indicati nel progetto di massima del Suaccennato edifìcio anche altri uso di caserma e corpo di guardia di pubblica sicurezza. Ma il Ministero, di fronte alla rilevante spesa annua che ne sarebbe deriv a t a e tenuto conto delle condizioni del bilancio, non ritenne di potere a c c e t t a r e tale proposta. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». Rissetti, al ministro della marina, « circa la stazione marittima di Genova ». B I S P O S T A . — « Fin dal mese di aprile prossimo passato questo Ministero, avendo esaminato il progetto del Consorzio autonomo del porto di Genova per la costruzione del nuovo edificio ad uso di stazione marittima pel ponte Federico Guglielmo, ebbe a dichiarare al prefetto di Genova che l'Amministrazione della marina a c c e t t a v a ed appoggiava, da parte sua, il progetto, ed era anche disposta ad addivenire fin d'ora alla consegna provvisoria dei locali attuali, quando il Consorzio accettasse alcune determinate condizioni. « Malgrado il tempo ormai trascorso da tali dichiarazioni, non si è avuta finora alcuna risposta nè dalla Prefettura nè dal Consorzio. « Questo Ministero ha impartito, ad ogni modo, fin dall'aprile, opportune istruzioni al capitano del porto di Genova, nel senso di addivenire, d'accordo con il Consorzio e sulla base delle accennate condizioni, alla valutazione e consegna dei locali attuali ed alla designazione di quelli occorrenti alla Capitaneria nel nuovo edifìcio in progetto, e salvo le ulteriori intese e provvedimenti tra le varie Amministrazioni interessate per la definizione delle altre questioni riguardanti la costruzione del nuovo edificio. « Il sottosegretario di Stato « BATTAGLIERI 5610 ». Samoggia, al ministro dell' interno, « per sapere perchè contro lo spirito e la lett e r a della legge si conserva ancora in carica il sindaco Tarantini, di Corato, condannato dalla Corte di appello di Trani con sentenza che p o r t a l a perdita del diritto elettorale ». B I S P O S T A . — « Il dottor Francesco Saverio Tarantini, sindaco di Corato, venne Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 condannato dal Tribunale di Trani alla multa di lire cento ed alla interdizione dei pubblici uffici per tre anni, per mancata distribuzione dei certificati elettorali. « L a sentenza, confermata dalla Corte di appello di Trani, è stata impugnata dall'interessato con ricorso in Cassazione. « Non potendosi, in seguito a tale gravame, ritenere definitiva ed irrevocabile la condanna del detto sindaco, non si ritenne opportuno di adottare contro di lui provvedimenti amministrativi. « Il sottosegretario « CELESIA di Stato ». Samoggia, al ministro dell'interno, «perchè non si consenta, dalla prefettura di Arezzo, alla inchiesta deliberata a voti unanimi dal Consiglio comunale di Montemignaio, e desiderata da quanti vogliono sapere se si rubò, e da chi si rubò, nella costruzione della strada comunale obbligatoria Montemignaio-Pagliericco ». B I S P O S T A . — « Facendo seguito alla risposta del 5 corrente mese si manifesta all'onorevole interrogante che il Consiglio comunale di Montemignaio nella seduta del 28 maggio ultimo scorso deliberava di far eseguire una scrupolosa inchiesta su t u t t a la contabilità comunale dal 1900 ad oggi, affidandone l'incarico ad una speciale Commissione composta di un funzionario della prefettura di Arezzo, da uno della prefettura di Firenze e da un magistrato del tribunale di Firenze. « I l prefetto di Arezzo ha però dovuto restituire al sindaco il verbale di tale deliberazione, osservando che nel medesimo doveva indicarsi il fondo di bilancio dal quale la non lieve spesa occorrente alle indennità da corrispondersi ai funzionari sarebbe stata prelevata e che, in ogni modo, trattandosi di spesa facoltativa poiché il comune eccede il limite legale della sovrimposta, a mente dell'articolo 307 della legge comunale, modificata dalla legge 6 luglio 1912, n. 767, la deliberazione avrebbe dovuto essere pubblicata per otto giorni all'albo comunale e sottoposta poi alla Giunta provinciale amministrativa. « Non sussiste dunque che il prefetto di Arezzo abbia ostacolata la inchiesta voluta dal Consiglio comunale di Montemignaio, essendosi egli limitato a rilievi sulla i regolarità della deliberazione adottata. Egli però non ha potuto nell'occasione non far J| osservare al sindaco che la revisione ed il Atti Parlamentari — LEGISLATURA XXIV - I a 5G11 — Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 controllo delle contabilità dei comuni sono di competenza del Consiglio di prefettura e perciò ha fatto richiamare tutti i conti comunali per farli intanto esaminare dalla prefettura, salvo a far eseguire una regolare inchiesta su tutta l'amministrazione comunale a mezzo di apposito funzionario competente di quella prefettura. In tal modo si otterrà identico risultato di quello propostosi dal Consiglio comunale con la deliberazione 28 maggio ultimo scorso, ma con mezzo più idoneo e con spesa di gran lunga inferiore. « Il sottosegretario di Stato « C E L E SIA ». Sa moggia, al ministro dell'interno, « per sapere perchè resta ancora a Corato, a rischio di provocare conflitti col suo contegno, il delegato di pubblica sicurezza Barbangelo già traslocato J n altra residenza ». R I S P O S T A . — « Sta in fatto che il delegato di pubblica sicurezza Barbangelo Carmelo è stato trasferito da Corato. « Tuttavia, per dargli modo di sistemare gli interessi della sua famiglia, il Ministero gli ha concesso di trattenersi in detta residenza sino al 10 del corrente mese, scorso il quale termine egli dovrà, senz'altro, raggiungere la nuova residenza assegnatagli. « Giova però soggiungere che presso l'ufficio di pubblica sicurezza di Corato ha già assunto servizio, fino dal 16 decorso mese, il delegato di pubblica sicurezza Carbone dottor Giuseppe colà destinato a sostituire il Barbangelo. «•Il sottosegretario di Stato « CELE SIA ». Storoni, al ministro dell'interno, « per conoscere se creda giunto il momento di esonerare i comuni dal grave onere delle spese di conservazione degli edifici servienti al culto mediante la presentazione della legge, promessa nell'articolo 320, testo unico, legge comunale e provinciale, resa più che mai necessaria dalla interpretazione rigorosa data dalla recente giurisprudenza al detto articolo 320 ». R I S P O S T A . ' — « Per l'articolo 3 2 0 della vigente legge comunale e provinciale, le spese per la conservazione degli edifici destinati al culto debbono far carico ai comuni in linea sussidiaria, quando, cioè, le parrocchie non abbiano mezzi sufficienti per provvedervi direttamente, nè vi sieno altri enti o persone a ciò tenute in forza di antiche leggi e convenzioni. « Per esonerare i comuni da tale obbligo, questo potrebbe essere trasferito nell'Amministrazione del Fondo per il culto; ma, allo stato delle cose, un provvedimento in tal senso non avrebbe possibilità di pratica attuazione, tenuto conto delle gravi ristrettezze in cui si è sempre dibattuta, e si dibatte tuttora, la predetta Amministrazione, e a causa delle quali, essa non ha, finora, potuto adempiere a tutti gli oneri impostile dall'articolo 28 del Regio decreto 7 luglio 1866, n. 3036. « In ogni modo, la questione merita di essere presa in seria considerazione, e potrà formare oggetto di esame, anche in rapporto alle altre spese di culto, per parte dei competenti Ministeri dell'interno e di grazia e giustizia. « Il sottosegretario di Stato « C E L E S I A ». Tamborino, al ministro dell'agricoltura, industria e commercio, « per sapere se il nostro Governo sia disposto di studiare il modo di rendere l'attuale Scuola di agricoltura « Circolone » di Maglie, in via di regificazione, atta ad accogliere ed,istruire efficacemente ed italianamente, anno per anno, un certo numero di piccoli agricoltori dell'Albania meridionale che fa capo a Yallona, la quale, distando poche ore da Otranto ed avendo la comunanza di clima e di colture con la provincia di Lecce, potrebbe sviluppare gradatamente la sua agricoltura, il suo commercio e le sue aspirazioni d'indipendenza ». R I S P O S T A . — « L'Istituto agrario « Vito Circolone » in Maglie non dipende direttamente dal Ministero di agricoltura, nè è un Istituto governativo. Nulla può pertanto ostare a che esso di sua iniziativa accolga giovani provenienti da famiglie di agricoltori dell'Albania meridionale a quelle condizioni di ammissione, limiti di età, e di coltura iniziale ecc. ecc., che l'Amministrazione dello Istituto ha diritto di prescrivere. « Il Ministero di agricoltura vedrebbe con piacere l'attuazione di simile iniziativa, pur non essendo ora in grado - per mancanza di stanziamenti in bilancio - di concedere un aiuto pecuniario all'Istituto « Circolone ». « Il sottosegretario di Stato « COTTAFAVI ». Atti Parlamentari — 5612 — LEGISLATURA X X I Y - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - Tamborino, al ministro degli affari esteri, « circa l ' i s t i t u z i o n e di borse di studio a f a v o r e di giovani albanesi presso la scuola di agricoltura « Circolone » di Maglie ». R I S P O S T A . — « Il Regio Governo, che ha già nel decorso anno scolastico provveduto ad istituire a favore di giovani albanesi delle borse di studio presso divers I s t i t u t i del E e g n o , si propone per l'anno scolastico prossimo di fondarne altre, ed anchepresso scuole di agricoltura : convinto com'è, non solo dell'opportunità di offrire a quei giovani una larga scelta fra gli a v v i a m e n t i agli studi, ma anche della convenienza di indirizzare la maggior p a r t e di essi a studi di indole pratica, perchè possano nel più breve tempo essere utili al loro paese. « È proposito altresì del R e g i o Governo, per la designazione degli Istituti presso i quali saranno create le borse, di presciegliere, per quanto sarà possibile, quelli delle regioni adriatiche e joniche, e a preferenza quelli delle Provincie pugliesi, che per la maggiore vicinanza a l l ' A l b a n i a sembrano naturalmente chiamati ad assolvere così nobile e simpatica missione di cultura e di patriottismo. « Per un ovvio criterio di massima, però, il Regio Governo, nell'assegnare gli a l u n n i beneficiati di borse, intende preferire t r a gli I s t i t u t i di una stessa regione quelli Regi. % Se perciò, al momento della fondazione delle borse e della scelta degli i s t i t u t i , la scuola di agricoltura « Circolone » di Maglie sarà s t a t a regificatu, non si m a n c h e r à di tenerla presente. « Il sottosegretario di Stato « B O R S A R E L L I ». Toscano, al ministro della marina, « circa il decesso del marinaio P a o l o Mauceri ». R I S P O S T A . — « I l marinaio Paolo Mauceri, operaio tipografo compositore, appena arruolato nel Corpo R e a l e equipaggi il 23 gennaio 1912 venne mandato in osservazione all'Ospedale militare m a r i t t i m o di Spezia, ritenendosi dubbia la sua idoneità al servizio militare nella R e g i a marina. « JSFe fu dimesso il 18 febbraio 1912 con dichiarazione d ' i d o n e i t à . « Assegnato dapprima alla difesa della Maddalena, fu destinato il 12 marzo 1912 al distaccamento di R o m a del Corpo R e a l e equipaggi e a d d e t t o a sua domanda alla tipografìa del Corpo. Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1914 « R i c o v e r a t o verso la fine di giugno 19.13 nell'Ospedale militare del Celio per gastroenterite, ne fu dimesso guarito il 30 stesso mese. « I n seguito, il 10 febbraio .1914 si presentò all'infermeria accusando debolezza generale. Prescrittagli una cura ricostit u e n t e , alla quale però non si attenne assid u a m e n t e , si presentò ancora alla visita medica il 13 giugno per disturbi g a s t r o intestinali, chiedendo se gli sarebbe s t a t a appoggiata la domanda di c a m b i a m e n t o di residenza per ragioni di salute. « Gli fu risposto affermativamente e che anzi sarebbe stato proposto per un periodo di licenza. « Scomparsi i sintomi gastro-intestinali, dopo due giorni riprese servizio. Ma poco dopo, sentendo a u m e n t a r e la debolezza, si presentò all' infermeria dalla quale fu inviato il 16 giugno all'Ospedale, ove morì il giorno 24 dello stesso mese, con diagnosi di paralisi cardiaca. « Dalla più diligente indagine non risulta alcuna circostanza da lasciar credere che l'esito letale sia da attribuirsi a negligenza di chicchessia e t a n t o meno da parte del Corpo sanitario. « Il sottosegretario di « BATTAGLIERI Stato ». Toscano, al ministro della guerra, « per sapere se sia vera la notizia diffusasi in Messina che il Comando del 36° reggimento di artiglieria da campagna, nonché il Comando del deposito debbano essere trasferiti a Caltanissetta, lasciando alla piazza f o r t e di Messina le soie b a t t e r i e da m o n t a g n a ». R I S P O S T A . — « Posso assicurare l'onorevole i n t e r r o g a n t e che la notizia alla quale egli accenna non ha alcun fondamento. « Il ministro « G R A N D I ». T o s c a n o , al ministro delle poste e dei telegrafi, | sul mancato impianto del servizio telegrafico nelle frazioni di Messina, Camaro e Bordonaro, e per conoscere quando intenderà provvedere all'impianto dell'ufficio postale di 3 a classe nel villaggio di S a n Filippo, pure di Messina ». R I S P O S T A . — « P e r quanto riguarda l'im-pianto del telegrafo a B o r d o n a r o , fin dal 2 gennaio 1913, fu p a r t e c i p a t o al comune di Messina la quota di concorso, s t a b i l i t a in lire 1,320, per la concessione del nuovo servizio. Ma solo nel maggio ultimo scorso Camera dei Deputati — 5613 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIY - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4 a quella Direzione provinciale faceva conoscere che il Regio Commissario prefettizio del comune informava che il Ministero dell'interno aveva assegnata la detta somma per l'impianto del telegrafo a Bordonaro. « Però nel frattempo i fondi stanziati sul capitolo del bilaneio per le retribuzioni ai ricevitori furono tutti impegnati per numerose altre richieste urgenti e precedenti, ed al provvedimento in questione non si è potuto dar corso. « In merito alla ricevitoria telegrafica di Camaro Superiore, fin dal 22 novembre scorso fu partecipato al comune di Messina la quota di concorso, stabilita in lire 860; ma solo alla fine del marzo ultimo scorso la Direzione provinciale partecipò che il comune era disposto a farne il versamento; e anche per questo impianto, come per il precedente, si dovette rispondere in senso dilatorio al Regio Commissario, per le suesposte ragioni. « Finalmente, per quanto riguarda la istituzione di una ricevitoria postale di 3 classe nel villaggio di San Filippo, al provvedimento non si potette dar corso per gli stessi motivi, esposti da Sua Eccela lenza il ministro all'onorevole interrogante nello scorso aprile. « Tuttavia, assicuro l'onorevole interrogante che pei provvedimenti ai quali s'interessa, sarà tutto predisposto in maniera da mandarli ad effetto appena il bilancio per l'intero esercizio corrente sarà stato definitivamente approvato. « Il sottosegretario di Staio « M A R C E L L O ». Ordine del giorno della seduta di domani. Alle 14: 1. Votazione per la nomina di diie Vicepresidenti della Camera. 2. Seguito della discussione intorno alle comunicazioni del Governo. PROF. EMILIO PIOVANELLI Capo dell'Ufficio di Revisione e Stenografia Roma, 1914 — Tip. della Camera dei Deputati.
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