resoconto stenografico - Portale storico

Atti
— 5561 —
Parlamentari
LEGSILATURA XXIV -
l
a
SESSIONE -
Camera dei
DISCUSSIONI -
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
oxxvm.
TORNATA DI VENERDÌ 4 DICEMBRE 1914
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARCORA
I N D I C E .
•'Congedi
Pag. 5562
G i u r a m e n t o del deputato Bollati
5562
.Annunzio di un prossimo lieto evento nella famiglia Reale
5562
Comunicazioni del Presidente:
Nomina a senatore del Regno del ministro della
guerra generale Zupelli
5563
Nomina del sottosegretario di Stato per la
guerra, generate Elia, a commissario regio
per rispondere alle interrogazioni rivolte
al ministro della g u e r r a . .
5563
Registrazioni con riserva . . . . . . . . . .
5563
'Trasmissione di decreti reali relativi a provvedimenti finanziari; dei bilanci e di disegai di legge per eccedenze di impegni f 562-63
D o m a n d a di procedere contro il deputato Caso
(.Annunzio)
5564
Dimissioni del deputato Tasca di Cutò . . . 5564
(Non accettate)
. . . .
5";64
5564
5564
RAIMONDO
COLONNA DI CBSARÒ
Verificazione di poteri (Convalidazione) :
Elezione del collegio di Torino I V (Bevione) .
Elezione del collegio di Oleggio ( V a r z i ) . . . .
Elezione del collegio di Caltanissetta (Lo Piano).
Elezione del collegio di Paola (Pizzini) . . . .
Disegni di legge (Presentazione) :
SALANDRA : Conversione di decreti reali : proroga del concorso governativo, consentito
dalla legge 24 marzo 1907, concessione di
mutui ai comuni per soccorso ai rimpatriati
bisognosi
'
'CARCANO : Circolazione cartacea dello Stato . .
Proroga dell'esercizio provvisorio dei bilanci
e provvedimenti
finanziari
—• Spese straordinarie
— Prelevazione di somme dal fondo di riserva.
DANEO : Divieto di,,esportazione di alcune merci
Proroga dell'applicazione dei provvedimenti
tributari
Restituzione dell' imposta sul sale per la fabcazione dei formaggi Provoloni
• Riduzione temporanea del dazio sul grano .
•SONNINO : Modificazioni nel bilancio 'della spesa
del fondo per l'emigrazione
434
5534
5564
5564
5564
5" 65
5565
5565
5565
5565
5565
55b5
5565
5565
5565
: Appalto di lavori per conio dello
Stato a sollievo della disoccupazione operaia
Pag.
— Assegnazioni di fondi per opere pubbliche.
RICCIO : Soppressione della scuola superiore postale, telegrafica e telefonica
— Reintegrazione dell'assegno ad personam ad
alcuni ex agenti postali
— Sistemazione del servizio telefonico nelle
Puglie
— Affrancatura delle fatture commerciali. . .
— Elevazione del peso dei pacchi postali. . .
VIALE: Convenzione con la Società Puglia per
l'esercizio dei servizi nell'Adriatico . . . .
— Provvedimenti riguardanti la categoria dei
furieri del Corpo reale equipaggi {Ritiro) .
Z U P E L L I : Derogazione a norma della contabilità generale dello Stato ; indennità speciali
agli ufficiali del regio esercito
— Modificazione alle leggi s u l ! avanzamento
del regio esercito
— Funzionari inviati nelle colonie
— Modificazioni alla legge di ordinamento del
regio esercito
— Maggiore assegnazione nel bilancio della
guerra
— Formazione di un nuovo reggimento di artiglieria da montagna
-— Maggiori assegnazioni nel bilancio della
guerra [Ritiro)
CIUFFELLI
5565
5565
5566
5566
5566
5566
5566
5566
5566
5566
5' 66
5566
5566
5566
556D
5566
C o m u n i c a z i o n i del Governo (Discussione). . 5 5 6 9
LABRIOLA
5569
BISSOLATI
5575
CAVAGNARI
5575
CHIESA EUGENIO
5576
VACCARO
5577
BACCELLI A L F R E D O
5577
TREVES
5578
COLAJANNI
5584
TEDESCO
5590
R i s p o s t e scritte ad interrogazioni
AGNELLI
5564
: Portieri dell'archivio notarile di Mi-
lano
— Visita militare
5594
.
.
5594
Atti
— 5562 —
Parlamentan
LEGISLATURA XXIV -
I
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
: Edifici scolastici
Pag. 5594
: Matrimonio delle telefonaste . . . 5 5 9 5
C A P P A : Delegato di pubblica sicurezza in Se •
nigallia
5595
— Notariato
5596
— Illumi nazione di un passaggio a livello presso
Verona
5596
CERMENATI: Carcere giudiziario circondariale
di Lecco
5596
— Edificio « della Dogana » in Lecco . . . . 5597
CIRIANI : Provvedimenti stradali in provincia
di Udine
5597
— Esenzione di imposte in provincia di Udine . 5597
D E L L O SBARBA : Elezioni amministrative del
mandamento di Civita Castellana
559.8
Di SALUZZO : Servizi civili-tecnici d'artiglieria
e del genio
5593
EEDERZONI : Orario continuato nelle amministrazioni centrali
5") 98-99
GASPAROTTO : Uccelli accecati a scopo di caccia. 5599
— Supplenti postali-telegrafici
5599
M A F F I : Provvedimenti per la lebbra. .
. . 5609
MAGLIANO : Farmacie
5600
— Trafugamenti di opere d'arte dalle chiese di
INapoli
5600-601
— Anfiteatro di Larino
5601
MARCHESATO : Farmacie
5601-602
M E D A : Sentenze estere di divorzio rese esecutive in Italia
5602
— Inibizione al riacquisto della cittadinanza
italiana
5602
M I C H E L I : Linea Parma-Spezia
5602
— Condotte veterinarie sussidiate
5603
MODIGLIANI : Magistrati romani in una sottoscrizione
5604
— Sindaco di Corato
5604
— Elezioni amministrative di Apricena. . . . 5604
— Sottoprefetto di Portoferraio . . . . . . .
5605
— Scioglimento di un comizio in Ardenza (Livorno)
5605
M U S A T T I : Attentato compiuto in Mirabella Imbaccali
5605
— Presidente del Magistrato alle acque. . . . 5 S 0 6
N A V A O . : Lavoro straordinario postale in Modena
. . .
5606
PAPARO : Sistemazione idraulica del torrente Aliare
5606
P E T R I L L O : Grazia ad un ergastolano. . . . . 5 6 0 7
PORCELLA : Tassa fuocatico in Oristano . . . .
5608
— Delegato di pubblica sicurezza in Oristano . 5609
R A M P O L D I : Regolamento sulla pesca d'acqua
dolce
5609
RISSETTI : Stazione marittima in Genova .
5609-10
SAMOGGIA : Sindaco di Corato
5610
— Inchiesta sulla costruzione di. una strada comunale
5610
— Delegato di. pubblica sicurezza in Corato. . 5611
STORONI : Spese per la conservazione degli edifici destinati al culto
5611
TAMBORINO : Scuola di agricoltura « Circolone »
di Maglie
5611
— Borse di studio a favore di giovani albanesi. 5612
TOSCANO : Morte di un marinaio
5612
— Trasferimento di comandi militari da Messina 5612
— Impianti telegrafici e postali (Messina). . . 5612
BELOTTI
Camera dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
1914
L a s e d u t a comincia alle 14.5.
BORROMEO
G U G L I E L M I , segretario, legge il processo v e r b a l e della s e d u t a di ieri.
{È
approvato).
Congedi.
P R E S I D E N T E . H a n n o chiesto congedi,
per m o t i v i di famiglia, l'onorevole M a u r y ,
di giorni 8; per m o t i v i di salute, gli onor e v o l i : Cicogna, di giorni 2; Germi, di 8..
(Sono
conceduti).
Giuramento.
P R E S I D E N T E . Essendo presente l'onorevole Bellati, l'invito a giurare.
(Legge la
formula).
B E L L A T I . Giuro.
Annunzio di un prossimo lieto evento
nella famiglia Reale.
P R E S I D E N T E . Comunico alla C a m e r a
che, con l e t t e r a del 5 o t t o b r e scorso, il
P r e f e t t o di P a l a z z o di S. M. il R e mi diedea n n u n z i o che S. M. la R e g i n a a v e v a felicem e n t e c o m p i u t o il q u i n t o mese di gravidanza.
A questa p a r t e c i p a z i o n e ho risposto pregando S. E. il P r e f e t t o di P a l a z z o di voler
p o r g e r e alle Loro Maestà le felicitazioni e
gli a u g u r i che, i n t e r p r e t e dei s e n t i m e n t i
dei miei colleghi, e dei v o t i della N a z i o n e ,
mi p e r m e t t e v a in loro n o m e di esprimere
per il lieto a v v e n i m e n t o ; c o n f e r m a n d o in
q u e s t a circostanza i legami indissolubili
che associano il Paese alla p r o s p e r i t à della
Dinastia. (Vive
approvazioni).
Comunicazioni del Presidente.
P R E S I D E N T E , I l ministro delle finanze, di concerto coi ministri del tesoro e di
grazia e giustizia, ha c o m u n i c a t o i Reali
d e c r e t i e m a n a t i in forza dell' autorizzazione c o n f e r i t a al G o v e r n o col primo comm a dell'articolo unico della legge 19 luglio
1914, n. 694, e cioè:
lo D e c r e t o 27 s e t t e m b r e 1914, n. 1042,
p o r t a n t e modificazioni alle tasse di successione e di d o n a z i o n e ;
2° D e c r e t o 15 o t t o b r e 1914, "n. 1127, port a n t e a m n i s t i a e c o n d o n o delle sopratasse
e m u l t e in m a t e r i a di tasse sugli a f f a r i ;
3° D e c r e t o 15 o t t o b r e 1914, n. 1128, re-
_
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
la
SESSIONE -
5563 —
DISCUSSIONI -
lativo all'addizionale del 5 per cento sulle
imposte dirette ;
4° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1152, port a n t e aumento delle tasse di bollo e della
tassa "sulle carte da giuoco;
5° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1153, relativo alla tassa sulle vetture automobili,
sui motocicli e sugli autoscafi ;
6° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1154, port a n t e aumento alle tasse sulle concessioni
governative e per gli atti e provvedimenti
amministrativi ;
7° Decreto 22 ottobre 1914, n. 1155,
portante al 5 per cento l'addizionale alle
tasse sugli affari ;
8° Decreto 12 novembre 1914, n. 1233,
relativo alla tassa di bollo sui cinematografi ;
9° Decreto 15 novembre 1914, n. 1259,
portante una nuova tassa di bollo sulle
sentenze e sugli atti di volontaria ed onoraria giurisdizione ;
10° Decreto 15 novembre 1914, n. 1260,
portante aumento della tassa di bollo sulle
cambiali ;
11» Decreto 19 novembre 1914, n. 1290,
portante provvedimenti sulla legalizzazione
delle firme e sulla classificazione dei teatri ;
12° Decreto 22 novembre 1914, n. 1289,:
circa il riordinamento del diritto di statistica.
I l ministro del tesoro ha trasmesso i bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1915-16, il rendiconto generale consuntivo dell'esercizio finanziario 1913-14 e
dodici disegni di legge per approvazioni di
eccedenze d'impegni.
Saranno stampati, distribuiti e inviati
alla Giunta generale del bilancio.
I l ministro dei lavori pubblici ha trasmesso l'estratto dei decreti ministeriali
emessi nel quarto trimestre dell'esercizio
1913-14, portanti storno di fondi fra articoli di alcuni capitoli del bilancio di quel
Ministero.
Ha pure trasmesso l'elenco dei prelevamenti eseguiti dal fondo di riserva speciale
delle bonifiche durante il quarto trimestre
dell'esercizio finanziario 1913-14.
Saranno depositati in Archivio a disposizione degli onorevoli deputati.
La Corte dei conti ha trasmesso l'elenco
dei c o n t r a t t i sottoposti al parere del Consiglio di S t a t o e registrati durante l'eser-;
cizio finanziario 1913-14.
Sarà depositato in Archivio a disposizione degli onorevoli deputati.
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
La Corte stessa ha trasmesso gli elenchi
delle registrazioni con riserva eseguite nei
mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e
prima quindicina di novembre 191?.
Saranno stampati, distribuiti e inviati
alla Giunta permanente.
I l ministro della marina ha trasmesso
sei pubblicazioni riguardanti il servizio dei
fari e del segnalamento marittimo per
l'anno 1914.
I l ministro del tesoro ha trasmesso la
relazione della Direzione generale del Banco
di Napoli sul servizio di raccolta, tutela,
impiego e trasmissione nel Eegno dei risparmi degli emigrati italiani per l'anno
1913.
I l ministro degli affari esteri ha trasmesso copia del fascicolo, con vari allegati,
concernente i noli massimi, per il trasporto
degli emigranti, stabiliti nel terzo quadrimestre del corrente anno.
T u t t i i suddetti documenti saranno depositati in Archivio a disposizione degli
onorevoli deputati.
I l ministro delle poste e dei telegrafi
ha presentato la relazione sull'andamento
dei servizi dei telefoni per l'esercizio finanziario 1912-13.
Sarà stampata e distribuita agli onorevoli deputati.
Comunico quindi alla Camera la seguente
lettera :
« 15 novembre 1914.
« Ho l'onoro di comunicare all'Eccellenza
Vostra che Sua Maestà il E e con decreto
in data odierna si è compiaciuto nominare senatore del Eegno il maggior generale Vittorio Zupelli, ministro della guerra.
« Porgo all' E . V. gli atti della mia maggiore osservanza
« Il
ministro
<< S A L A N D R A ».
Comunico altresì
guente lettera :
alla
Camera
la
se-
« 10 novembre 1914.
« Mi onoro trasmettere all' Eccellenza
Vostra copia del Eegio decreto in data 8
corrente mese, col quale il maggior generale Vittorio Elia, sottosegretario di S t a t o
per la guerra, è nominato commissario regio
per rispondere nella Camera dei deputati
alle interrogazioni rivolte al ministro della
guerra.
« Il presidente
del
Consiglio
« S A L A N D R A ».
_ 5564 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
P R E S I D E N T E . Il ministro di grazia e
giustizia ha trasmesso la domanda di autorizzazione a procedere in giudizio contro il
deputato Caso per il reato di falso in scrittura privata e abuso di foglio in bianco.
Sarà stampata, distribuita e inviata agli
Uffici.
la ragione stessa, che ha mosso l'onorevole
Tasca a mandare le dimissioni, debba oggi
respingerle.
P R E S I D E N T E . Gli onorevoli Raimondo
e Colonna di Cesarò propongono che le dimissioni da deputato, presentate dall'onorevole Tasca di Cutò, non siano accettate.
Pongo a partito questa proposta.
(È approvata).
Dimissioni del deputato Tasca di Cutò.
Verificazione di poteri.
P R E S I D E N T E . Comunico alla Camera
la seguente lettera :
«La pregodi voler comunicare alla Camera le mie dimissioni da deputato.
« Tasca di Cutò ».
RAIMONDO. Chiedo di parlare.
P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.
RAIMONDO. Prego la Camera di respingere le dimissioni del nostro collega,
onorevole Tasca, e ciò non solo per una
tradizione di cortesia, ma per non stabilire
un principio, che io non reputo corretto,
che cioè l'esercizio del nostro mandato politico dipenda dalle vicende delle lotte elettorali amministrative. (Benissimo !)
Sembra che la Camera consenta in entrambi questi concetti e quindi non aggiungo parola.
COLONNA DI CESARÒ. Chiedo di
parlare.
P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.
COLONNA DI CESARÒ. La Camera
è stata costante nella idea di respingere le
dimissioni di quei deputati, che, in seguito
ad elezioni amministrative, credano di aver
perduto la fiducia degli elettori. Ma il caso
dell'onorevole Tasca ò diverso. Egli non è
caduto nelle elezioni amministrative ; la
fiducia quindi degli elettori non gli è venuta
meno.
Il motivo delle dimissioni sue sta in
una ragione morale: nello sconforto, provato nel veder fallire il tentativo, che nelle
elezioni amministrative di Palermo si era
fatto, di impedire la infeudazione elettotorale della città. (Commenti).
Sono lieto di aver consenzienti tutti
quei colleghi, che conoscono, forse meglio
di me, l'ambiente elettorale di Palermo.
Credo ad ogni modo che la Camera, più
che per la consuetudine del passato, per
P R E S I D E N T E . La Giunta delle elezioni
nella tornata di ieri ha verificato non essere contestabili le elezioni seguenti e concorrendo negli eletti le qualità richieste
dallo Statuto e dalla legge elettorale politica ha dichiarato valide le elezioni mede-sime : Torino IV, Giuseppe Bevione ; Oleggio, Ercole Varzi ; Caltanissetta, Agostino
Lo Piano ; Paola, Gustavo Pizzini.
Do atto alla Giunta di questa sua comunicazione, e, salvo i casi di incompatibilità preesistenti e non conosciuti fino a
questo momento, dichiaro convalidate queste elezioni.
Domanda di autorizzazione a procedere.
Interrogazioni.
PRESIDENTE. Gli onorevoli sottosegretari di Stato per la grazia e giustizia,
l'interno, i lavori pubblici, 1' istruzione
pubblica, l'agricoltura, industria e commercio, la guerra, la marina, le poste e telegrafi, gli affari esteri, le finanze, hanno
trasmesso le risposte scritte alle interrogazioni dei deputati: Agnelli, Belotti, Borromeo, Cappa, Cermenati, Ciriani, Dello
Sbarba, Di Saluzzo, Federzoni, Gasparotto,
Maffi, Magliano, Marchesano, Meda, Micheli, Modigliani, Musatti, Ottorino Nava,
Parano, Petrillo, Porcella, Rampoldi, Rissetti, Samoggia, Storoni, Tamborino, Toscano.
A norma dell'art. 116 bis del Regolamento saranno pubblicate nel resoconto stenografico della seduta d'oggi (1).
Presentazione di disegni di legge.
P R E S I D E N T E . L'onorevole presidente
del Consiglio ha facoltà di parlare.
(1) Vedi in fine.
Atti
— 5565 —
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI
S A L A N D R A, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Mi onoro di presentare
alla Camera i seguenti disegni di legge:
Conversione in legge del Regio decreto
31 ottobre 1914, n. 1295, concernente la
proroga del concorso governativo consentito con gli articoli 5 della legge 24 marzo
1907, n. 116 e 6 della legge 14 luglio stesso
anno, n. 538, nella misura stabilita dall'articolo 3 della legge 9 luglio 1908, n. 442;
Conversione in legge del Regio decreto
30 agosto 1914, n. 909, relativo alla concessione di mutui ai comuni per integrare
l'opera di soccorso a favore dei rimpatriati
bisognosi.
Chiedo che questi disegni di legge siano
inviati alla Giunta generale del bilancio.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole ministro del tesoro.
CARCANO, ministro del tesoro. Mi onoro
di presentare alla Camera i seguenti disegni di legge :
Conversione in legge di Regi decreti
concernenti provvedimenti sulla circolazione cartacea dello Stato, sulla circolazione bancaria e sulla istituzione di un conto
corrente speciale tra t e s o r o e Cassa depositi e prestiti ;
Proroga dell'esercizio provvisorio dei
bilanci e provvedimenti finanziari ;
Conversione in legge di Regi decreti
emanati durante la proroga dei lavori parlamentari dal 6 luglio al 2 dicembre 1914
autorizzanti spese straordinarie in aggiunta
agli stanziamenti di bilancio;
Convalidazione di decreti Reali coi
quali furono autorizzate prelevazioni di
somme dal fondo di riserva per le spese
impreviste dell'esercizio finanziario 1914-15
durante il periodo di vacanze parlamentari
dal 6 luglio al 2 dicembre 1914.
Chiedo che questi disegni di legge siano
inviati alla Giunta generale del bilancio e
che quello riguardante la proroga dell'esercizio provvisorio sia dichiarato urgente.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole ministro delle finanze.
DANEO, ministro delle finanze. Mi onoro
di presentare alla Camera i seguenti disegni
di legge :
Conversione in legge di Regi decreti
che hanno vietato l'esportazione e regolato
il cabotaggio e il transito di alcune merci;
Proroga al 30 giugno 1916 dell'autorizzazione ad applicare i provvedimenti tributari attuati con decreti legislativi in forza
della legge 19 luglio 1914, n. 694 ;
Camera
-
TORNATA
DEL
4
dei
DICEMBRE
Deputati
1914
Conversione in legge del Regio decreto
in data 13 luglio 1914, n. 780, col quale è
st ata concessa la restituzione dell'imposta
sul sale impiegato per la fabbricazione dei
formaggi « Provoloni » di quelli « Uso pecorino » e di qualsiasi altra qualità di « formaggi salati » esclusi i margarinati non classificati, prodotti nei luoghi ove vige la privativa del sale, ed esportati all'estero;
Conversione in legge del Regio decreto
18 ottobre 1914, n. 1115, che riduce temporaneamente il dazio sul grano, altri cereali
e prodotti derivati e del Regio decreto 1° dicembre 1914, n. 1314, che ne proroga gli effetti.
Chiedo che questi disegni di legge siano
inviati alla Giunta generale del bilancio.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole ministro degli affari esteri.
SONNI NO S I D N E Y , ministro degli affari esteri. Mi onoro di presentare alla Camera il seguente disegno di legge:
Convalidazione del Regio decreto 9 agosto 1914, n. 823, che modifica lo stanziamento del capitolo n. 48 del bilancio della
spesa del Fondo per l'emigrazione per l'esercizio finanziario 1914-15.
Chiedo che questo disegno di legge sia
inviato alla Giunta generale del bilancio.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole ministro dei lavori pubblici.
C I U F F E L L I , ministro dei lavori pubblici..
Mi onoro di presentare alla Camera i seguenti disegni di legge :
Conversione in legge del Regio decreto 1° settembre 1914, n. 920, concernente
disposizioni per facilitare l'appalto e l'esecuzione di lavori per conto dello S t a t o ,
delle Provincie e dei comuni a sollievo
della disoccupazione operaia ;
Conversione in legge dei decreti :
a) N. 1026 del 22 settembre 1914 col quale
sono concesse, per l'esercizio
finanziario
1914-15 nuove assegnazioni di fondi ppr
opere pubbliche da eseguirsi a sollievo della
disoccupazione operaia; b) N. 1244 d e l l 0 novembre 1914 per costruzioni ferroviarie
a cura diretta dello S t a t o : e) N. 1245 del
22 ottobre 1914 per nuova autorizzazione
di spesa in aumento di quella stabilita per
riparare i danni prodotti dall'eruzione del
Vesuvio del 1906.
Chiedo che questi disegni di legge siano
inviati alla Giunta generale del bilancio.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole ministro delle poste e dei telegrafi.
Atti
— 5566 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
B I C C I O , ministro
delle poste e dei telegrafi. Mi onoro di p r e s e n t a r e alla C a m e r a
i seguenti disegni di legge :
Soppressione della scuola superiore postale, telegrafica e telefonica ;
R e i n t e g r a z i o n e dell'assegno ad yersonam ad alcuni ex-agenti ora ufficiali d'ordine ;
S i s t e m a z i o n e del servizio telefonico
nelle Puglie ;
A f f r a n c a t u r a delle f a t t u r e commerciali.
Chiedo cke questi disegni di legge siano
i n v i a t i alla G i u n t a generale del bilancio.
Mi onoro a n c h e di p r e s e n t a r e alla Cam e r a il disegno di legge :
E l e v a z i o n e del peso dei pacchi postali.
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
l ' o n o r e v o l e m i n i s t r o della m a r i n a .
V I A L E , ministro della marina. Mi onoro
di p r e s e n t a r e alla C a m e r a il s e g u e n t e disegno di legge:
Conversione in legge dei Regi decreti:
N . 844 del 2 agosto 1914, che a p p r o v a la
c o n v e n z i o n e 28 luglio 1914 con la Società
« P u g l i a » per l'esercizio dei servizi nell ' A d r i a t i c o . — N. 1247 del 24 s e t t e m b r e 1914,
r i g u a r d a n t e l ' a b i l i t a z i o n e al g r a d o di c a p o
di 2 a classe di m i l i t a r i del Corpo R e a l e
E q u i p a g g i in congedo. — N . 1277 del 25 ott o b r e 1914, r e l a t i v o alla v e n d i t a di q u a t t r o
s a m b u c h i . — N. 1313 del 19 n o v e m b r e 1914,
r i g u a r d a n t e la concessione di u n a f e r m a
c o m p l e m e n t a r e ai m i l i t a r i del Corpo R e a l e
E q u i p a g g i delle c a t e g o r i e « C a n n o n i e r i P . S.»
e « F u o c h i s t i O. ed A. ». — N u m e r i 1312,
1311, 1309 e 1310 del 26 n o v e m b r e 1914, rig u a r d a n t i la r i s e r v a n a v a l e (aggiunta aL
l ' a r t i c o l o 12 della legge 27 g i u g n o 1909,
n. 377) ; le i n d e n n i t à da concedersi agli ufficiali della riserva e di c o m p l e m e n t o ; modificazione a l l ' a v a n z a m e n t o degli ufficiali
della Regia m a r i n a : e l'assicurazione c o n t r o
i rischi di g u e r r a di piroscafi a d d e t t i a linee
sovvenzionate.
Chiedo c h e questo disegno di legge sia
i n v i a t o alla G i u n t a g e n e r a l e del bilancio.
Mi onoro i n o l t r e di p r e s e n t a r e u n decreto reale col q u a l e sono a u t o r i z z a t o a rit i r a r e il disegno di legge :
P r o v v e d i m e n t i r i g u a r d a n t i la categoria dei furieri del Corpo Reale E q u i p a g g i .
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
l ' o n o r e v o l e ministro della g u e r r a .
Z U P E L L I , ministro
della guerra. Mi
onoro di p r e s e n t a r e alla C a m e r a i s e g u e n t i
disegni di legge :
Camera dei
TORNATI DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
Conversione in legge dei Regi d e c r e t i
4 agosto 1914, n. 770, 22 agosto 1914, numero 927, 4 o t t o b r e 1914, n. 1103 e 22 ott o b r e 1914, n. 1182, che a u t o r i z z a n o le Amm i n i s t r a z i o n i della guerra e della m a r i n a
a d e r o g a r e t e m p o r a n e a m e n t e a n o r m a della
legge di c o n t a b i l i t à g e n e r a l e dello S t a t o ,
e conversione in legge dei R e g i d e c r e t i
1° n o v e m b r e 1914, n. 1205 e 1° n o v e m bre 1914, n. 1206, che stabiliscono speciali
i n d e n n i t à per gli ufficiali del Regio esercito;
Conversione in legge dei R e g i d e c r e t i
20 s e t t e m b r e 1914, n. 1027, 24 s e t t e m b r e 1914,
n. 1053 (rettificato col R e g i o d e c r e t o 27 sett e m b r e 1914 n. 1220) e 15 n o v e m b r e 1914,
n n . 125.1 e 1253, p o r t a n t i modificazioni alle
leggi s u l l ' a v a n z a m e n t o del Regio esercito ;
Conversione in legge del Regio decreto 27 s e t t e m b r e 1914, n. 1090, concern e n t e il c o l l o c a m e n t o f u o r i r u o l o dei f u n zionari delle A m m i n i s t r a z i o n i c e n t r a l i e
d i p e n d e n t i della g u e r r a e della m a r i n a ,
i n v i a t i nelle Colonie od in luoghi o c c u p a t i
militarmente dall'Italia ;
Conversione in legge dei R e g i decreti
1° n o v e m b r e 1914, n. 1246, 8 n o v e m b r e 1914,
n. 1248, 15 n o v e m b r e 1914, n. 1262 e 22 nov e m b r e 1914, n. 1304, p o r t a n t i modificazioni alle leggi di o r d i n a m e n t o del Regio
esercito ;
Conversione in legge del Regio d e c r e t o
15 n o v e m b r e 1914, n. 1254, per maggiore
assegnazione s t r a o r d i n a r i a di lire 46 milioni
al bilancio della g u e r r a pel 1914-15 ;
Conversione in legge del Regio decreto 15 n o v e m b r e 1914, n. 1254, r e l a t i v o
alla f o r m a z i o n e di u n n u o v o r e g g i m e n t o
di artiglieria da m o n t a g n a .
Chiedo che questi disegni di legge siano
i n v i a t i alla G i u n t a g e n e r a l e del bilancio.
Mi onoro i n o l t r e di p r e s e n t a r e alla Cam e r a u n d e c r e t o R e a l e col quale v e n g o
a u t o r i z z a t o a r i t i r a r e il disegno di legge :
Maggiori assegnazioni sulla p a r t e s t r a o r d i n a r i a del bilancio della g u e r r a .
P R E S I D E N T E . Do a t t o all'onorevole
p r e s i d e n t e del Consiglio della p r e s e n t a z i o n e
dei seguenti disegni di legge:
Conversione in legge del Regio decreto 31 o t t o b r e 1914, n. 1295, c o n c e r n e n t e
la p r o r o g a del.concorso g o v e r n a t i v o consentito con gli articoli 5 della legge 24 marzo
1907, n. 116 e 6 della legge 14 luglio stesso
a n n o , n. 538, nella misura s t a b i l i t a dall'articolo 3 della legge 9 luglio 1908, n. 442;
Conversione in legge del Regio d e c r e t o
30 agosto 1914, n. 909, relativo alla concessione di m u t u i ai c o m u n i per i n t e g r a r e
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
— 5567 —
XXIV
-
l
a
SESSIONE
-
DISCUSSIONI
Camera dei Deputati
-
TORNATA
DEL
4 DICEMBRE
1914
classificati, p r o d o t t i nei luoghi ove vige la
l'opera di soccorso a f a v o r e dei r i m p a t r i a t i
p i i v a t i v a del sale, ed esportati all'estero;
bisognosi.
Conversione in legge del Eegio decreto
L ' o n o r e v o l e presidente del Consiglio I
18 ottobre 1914, n. 1115, che riduce tempochiede che questi disegni di legge siano inr a n e a m e n t e il dazio sul grano, altri cereali
viati alla Giunta generale del bilancio.
e p r o d o t t i derivati, e del Éegio decreto
Non essendovi osservazioni in contrario,
1°
dicembre 1914, n. 1314, che ne proroga
®osì r i m a r r à stabilito.
gli effetti.
(Così è stabilito).
L'onorevole ministro chiede che questi
disegni.di legge siano inviati alla Giunta
Do a t t o all'onorevole ministro del tesoro
generale del bilancio.
della presentazione dei seguenti disegni di
Non ess ndovi osservazioni in contrario,
legge :
così
iimarrà stabilito.
Conversione in legge di Eegi decreti
concernenti p r o v v e d i m e n t i sulla circola(Cosi è stabilito).
zione cartacea dello S t a t o , sulla circolaDo a t t o all'onorevole ministro degli a f zione bancaria e sulla istituzione di un
fari
esteri della presentazione del seguente
conto corrente speciale t r a Tesoro e Cassa |
disegno
di legge:
depositi e prestiti ;
Convalidazione del Eegio decreto 9 aProroga dell'esercizio provvisorio dei
gosto 1914, n. 823, che modificalo stanziabilanci e p r o v v e d i m e n t i finanziari ;
m e n t o del capitolo 48 del bilancio della
Conversione in legge di E e g i decreti
spesa del F o n d o per l'emigrazione per l'eemanati d u r a n t e la proroga dei lavori parsercizio finanziario 1914-15.
lamentari dal 6 luglio al 2 dicembre 1914
L'onorevole ministro chiede che questo
autorizzanti spese straordinarie in aggiunta
disegno di legge sia i n v i a t o alla G i u n t a
agli stanziamenti di bilancio ;
generale del bilancio.
Convalidazione di decreti E e a l i coi
Non essendovi osservazioni in contrario,
quali f u r o n o a u t o r i z z a t e prelevazioni di
così r i m a r r à stabilito.
somme dal fondo di riserva per le spese
(Così è stabilito).
impreviste dell'esercizio finanziario 1914-15
durante il periodo di v a c a n z e parlamenDo a t t o all'onorevole ministro dei latari dal 6 luglio al 2 d i c e m b r e 1914.
vori pubblici della presentazione dei seL'onorevole ministro del tesoro chiede
guenti disegni di legge:
che questi disegni di legge siano inviati alla
Conversione in legge del Eegio decreto
Giunta generale del bilancio e che quello
1° s e t t e m b r e 1914, n. 920, concernente diriguardante la proroga dell'esercizio prov- ! sposizioni per facilitare l ' a p p a l t o e l'esecuvisorio sia dichiarato urgente.
zione di lavori per conto dello S t a t o , delle
Non essendovi osservazioni in contrario,
Provincie e dei comuni, a sollievo della
così r i m a r r à stabilito.
disoccupazione operaia ;
Conversione in legge dei decreti: a) nu(Così è stabilito).
mero 1026 del 22 s e t t e m b r e 1914 col quale
Do a t t o all'onorevole ministro delle fisono concesse, per l'esercizio
finanziario
nanze della presentazione dei seguenti di1914-15 n u o v e assegnazioni di fondi per
segai di legge :
opere pubbliche da eseguirsi a sollievo della
Conversione in legge di Eegi decreti
disoccupazione operaia ; b) n. 1244 del 1° noche hanno vietato l'esportazione e regolato
v e m b r e 1914 per costruzioni ferroviarie a
il cabotaggio e il transito di alcune merci;
cura diretta dello S t a t o ; c) n. 1245 del 22
Proroga al 30 giugno 1916 dell'autorizo t t o b r e 1914 per n u o v a autorizzazione di
zazione ad applicare i provvedimenti trispesa in a u m e n t o di quella stabilita per
butari a t t u a t i con decreti legislativi in forza
riparare i danni p r o d o t t i dall'eruzione del
della legge 19 luglio 1914, n. 694;
Vesuvio del 1906.
Conversione in legge del Eegso decreto
L ' o n o r e v o l e ministro chiede che questi
in data 13 luglio 1914, n. 780, col quale è
disegni
di legge siano inviati alla Giunta
»tata concessa la restituzione dell'imposta
generale
del bilancio.
s
ui sale impiegato per la fabbricazione dei
Non essendovi osservazioni j n contrario
formaggi « Provoloni » di quelli « Uso pecosì r i m a r r à stabilito.
corino » e di qualsiasi a l t r a qualità di « formaggi salati » esclusi i margarinati non
(Così è stabilito).
— 5568 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera dei Deputati
TORNATA D E L
4
DICEMBRE
1914
Do atto all'onorevole ministro delle pocon cui è autorizzato a ritirare il disegno
ste e dei telegrafi della presentazione dei
di legge : Provvedimenti riguardanti la caseguenti disegni di legge :
tegoria dei furieri del Corpo E e a l e E q u i Soppressione della scuola superiore popaggi.
stale, telegrafica e telefonica ;
Do fitto all'onorevole ministro della
Reintegrazione dell' assegno ad perguerra della presentazione dei seguenti disonam ad alcuni ex-agenti ora ufficiali d'orsegni di legge :
dine ;
Conversione in legge dei Eegi decreti
Sistemazione del servizio telefonico
4 agosto 1914, n. 770, 22 agosto 1914, n, 927,
nelle Puglie ;
4 ottobre 1914, n. 1103 e 22 ottobre 1914,
n. 1182, che autorizzano le Amministrazioni
Affrancatura delle fatture commerciali.
L'onorevole ministro chiede che questi j della guerra e della marina a derogare
temporaneamente a norma della legge di
disegni di legge siano inviati alla Giunta
contabilità generale dello S t a t o , e convergenerale del bilancio.
sione in legge dei Eegi decreti 1° novemNon essendovi osservazioni in contrario,
bre 191A, n. 1205 e 1° novembre i.914, nucosì rimarrà stabilito.
mero 1206, che stabiliscono speciali inden(Così è stabilito).
nità per gli ufficiali del Regio esercito;
Conversione in legge dei Eegi decreti
Do pure atto allo stesso onorevole mi20 settembre 1914, n. 1027, 24 settembre
nistro delle poste e dei telegrafi della pre1914, n. 1053 (rettificato col Eegio decreto
sentazione del disegno di legge : Elevazione
27 settembre 1914, n. 1220) e 15 novembre
del peso dei pacchi postali.
1914, nn. 1251 e 1253, portanti modificazioni
Questo disegno di legge sarà stampato,
alle leggi sull'avanzamento del Eegio eserdistribuito ed inviato agli Uffici.
cito ;
Do atto all'onorevole ministro della maConversione in legge del Eegio decreto'
rina della presentazione del seguente di27 settembre 1914, n. 1090 concernente il
segno di legge: Conversione in legge dei
collocamento fuori ruolo dei funzionari
E e g i decreti: 1ST. 844 del 2 agosto 1914 che
delle Amministrazioni centrali e dipendenti
approva la convenzione 28 luglio 1914 con
della guerra e della marina, inviati nelle
la Società « Puglia » per l'esercizio dei serColonie od in luoghi occupati militarmente
vizi nell'Adriatico. — i f . 1247 del 24 setdall'Italia ;
tembre 1914, riguardante l'abilitazione al
grado di capo di 2^ classe di militari del
Conversione in legge dei E e g i decreti
Corpo E e a l e Equipaggi in congedo. —
1° novembre 1914, n. 1246, 8 novembre 1914,
N. 1277 del 25 ottobre 1914 relativo alla
n. 1248, 15 novembre 1914, n. 1262 e 22 novendita di quattro sambuchi. — N. 1313
vembre 1914, n. 1304, portanti modificazioni
del 19 novembre 1914, riguardante la conalle leggi di ordinamento del Eegio esercito ;
cessione di una ferma complementare ai
Conversione in legge del Eegio decreto
militari del Corpo E e a l e Equipaggi delle
15 novembre 1914, n. 1254, per maggiore ascategorie « Cannonieri P . S. » e « Fuochisti
segnazione straordinaria di iire 46 milioni
O. ed A. ». — Numeri 1312, 1311, 1309 e 1310
al bilancio della guerra pel 1914-15 ;
del 26 novembre 1914, riguardanti la riserva
Conversione in legge del Eegio decreto
navale (aggiunta all'articolo 12 della legge
15 novembre 1914, n. 1254, relativo alla for27 giugno 1909, n. 377) ; le indennità da conmazione di un nuovo reggimento di arti-cedersi agli ufficiali della riserva e di com- | glieria da montagna.
plemento; modificazioni all'avanzamento
L'onorevole ministro chiede che questi
degli ufficiali della Eegia marina ; e l'assi- . disegni di legge siano inviati alla Giuntacurazione contro i rischi di guerra di pirogenerale del bilancio.
scafi addetti a linee sovvenzionate.
Non essendovi osservazioni in contrario,
così rimarrà stabilito.
L'onorevole ministro chiede che questo
disegno di legge sia inviato alla Giunta ge(Così è stabilito).
nerale del bilancio.
Non essendovi osservazioni in contrario,
Do poi atto all'onorevole ministro della
così rimarrà stabilito.
guerra della presentazione del decreto Eeale
con cui è autorizzato a ritirare il disegno
(Così è stabilito).
di legge :
Maggiori assegnazioni sulla parte straorDo poi atto allo stesso onorevole minidinaria del bilancio della guerra.
stro della presentazione del decreto E e a l e
Atti
— 5569 —
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
-
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Discussione intorno alle comunicazioni
del Governo.
||
Camera
TORNATA D E L 4
dei
DICEMBRE
Deputati
1914
Sul capo nostro, sul capo dell'Europa
pende una nuvola rossa che minaccia tempeste ancora maggiori di furore e di sanP R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca i gue. I n quest'ora in cui gli elementi si
la discussione intorno alle comunicazioni
sprigionano dalle ime profondità io non ini
del Governo.
pongo, come pacato giudice di una pretura
Primo dei cinquanta iscritti è l'onoreurbana, a giudicare le debolezze di un funvole Petrillo, il quale ha facoltà di parlare.
zionario o le manchevolezze di un ministro.
P E T E I L L O . Virinunzio.
(Approvazioni).
Io oso dire a noi stessi che uomini liberi,
P R E S I D E N T E . Verrebbe la volta delrappresentanti della Nazione in un libero
l'onorevole Altobelli, ma aneh'egli vi ha riParlamento, abbiamo il dovere e il diritto
nunziato.
di chiamare a consulto il nostro sentimento
Ha facoltà di parlare l'onorevole Ladel dovere per liberamente decidere le sorti
briola.
del paese. Perdoni il Parlamento anche
L A B R I O L A . (Segni d'attenzione\
Comuna espressione eccessiva e disadorna, come
prendo l'enorme difficoltà, quasi l'audacia,
sarà certamente la mia, perdoni anche una
di parlare in quest'ora...
parola che possa sembrare intempestiva, od
P R E S I D E N T E . Quest'ora è buonissiaspra; lasciamo gii inutili infingimenti, tenma ! (Y iva e prolungata
ilarità).
tiamo il più che sia possibile di guardare
L A B R I O L A . ...marnici induco meditale cose in faccia, diamo se è possibile al
tamente per la opinione che io ho circa l'obPaese una voce e una parola d'ordine che
bligo del Parlamento di funzionare come
gli permetta di formare la sua opinione in
un organo di coordinazione della opinione
questa tragica ora che attraversiamo. (Compubblica.
menti).
Delle dichiarazioni del Governo riterrò
Io non mi propongo di ripetere in quesoltanto quello che ha riferimento alla posto luogo le parole amare e irritate che
litica estera e ne parlerò con la usata
l'improvviso percuotere degli avvenimenti
libertà. Ma dovrò fin da principio formuha potuto strappare al nostro animo; lungi
lare una protesta, che purtroppo ebbi ocanzi da me il pensiero di dir cosa che
casione in passato di accennare e che nel
possa sembrare dispregiativa o di diminuprincipio di questo succintissimo discorso
zione per qualunque dei grandi attori di
intendo ripetere, circa il costume invalso
questa vasta tragedia; ma credo che sarebbe
di occultare il più che si può in materia
fanciullesco, o ridicolo, negare a noi stessi
di politica estera.
la realtà, e non misurare gli effetti che
L a kostra politica estera è diventata
dalle altrui azioni siano per discendere per
purtroppo somigliante alle immagini pernoi. (Rumori e commenti al centro e a destra).
seguitate dall'odio inesorabile dell'onoreMi dispiace nell'attuale atteggiamento
vole Luzzatti, quasi cosa da non considedella
Germania il suo sforzo di dissimulararsi se non sotto il paravento della foglia
zione.
del fico, e i nostri ministri degli esteri non
Essa ha invaso il mondo di carta stamtanto devono fare o dire cose sorprendenti,
pata per persuaderci che la guerra non l'ha
quanto soprattutto occultarle. (Commenti).
voluta essa. Dal punto di vista della diDichiarerò fin dà principio che intendo
gnità umana son da preferire i suoi obici,
dare una breve dimostrazione di queste due
che se recano morte e desolazione, non
tesi : in primo luogo che del presente conhanno vergogna del loro scoppio e non si
flitto europeo la responsabilità tocca al
mettono sulla faccia una maschera di disblocco austro-germanico ; in secondo luogo
simulazione. Ma la Germania ci ha fornito
che per questa stessa premessa e per le conessa
la prova che la guerra essa stessa l'ha
dizioni dei fatti il posto dell'Italia è in un
i
voluta.
(Rumori — Commenti).
campo diverso da quello dei suoi antichi
alleati.
I n questa fugace indagine, voi non avete
Non mi propongo la questione di rebisogno di avere alle mani altro documento
sponsabilità; altri potrà farlo e non lo cense non il Libro Bianco tedesco sugli avvesuro, ma penso che le questioni di responnimenti della guerra. Ebbene la condanna
sabilità suppongono un processo già chiuso,
della Germania voi la leggerete nella see purtroppo gli avvenimenti sono nel pieno
conda pagina del Libro Bianco
presentato
del loro sviluppo.
dal cancelliere imperiale il 3 agosto al
Atti
— 5570 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATà DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
Reichstag. Colà si leggono queste testuali
parole :
« Noi eravamo perfettamente consapevoli che qualunque azione militare dell'Austria contro la Serbia avrebbe prodotto
l'intervento della Russia e ci avrebbe complicato in una guerra in conformità dei
t r a t t a t i ».
E poche righe di sotto si aggiunge:
« Noi lasciammo dopo ciò libera mano
all'-Austria nella sua azione contro la
Serbia ».
E se voi sapevate che una guerra dell'Austria contro la Serbia avrebbe provocato la conflagrazione europea, lasciando
mano libera all'Austria contro la Serbia,
voi confessate di aver voluto voi la conflagrazione europea! [Rumori).
MARANGONI. Qui ciascuno deve liberamente parlare. Il Parlamento non è ancora abolito! (Approvazioni all'estrema sinistra — Rumori — Commenti).
P R E S I D E N T E . Ma, onorevole Labriola,
ella deve parlare sulle comunicazioni del
Governo, e non divagare su cose che non
hanno riferimento a queste. (Interruzione
del deputato Altobelli — Rumori — Commenti al centro).
A L T O B E L L I . Se non ci si lascia parlare, non si vota. (Rumori — Commenti —
Interruzioni).
LABRIOLA. E forse potremmo fermarci
qui, ma poiché con i documenti del Libro
Bianco tedesco alla mano, noi possiamo sempre più convincerci che solo la Germania
volle la guerra, conviene fermarsi un solo momento su questa documentazione, destinata
a disperdere - con le stesse parole dei tedeschi - la loro temeraria affermazione che la
guerra fu loro imposta.
I punti da tenere in vista sono i seguenti :
II 23 luglio è lanciato Vultimatum dell'Austria alla Serbia. Il Libro Bianco tedesco pretende nella sua parte espositiva
che la situazione peggiorò perchè il 24 la
Cancelleria russa fece la nota dichiarazione
di interessamento al conflitto austro-serbo.
Ma la parte espositiva del Libro Bianco fatto moralmente gravissimo - è sempre
smentita dai documenti dello stesso Libro
Bianco tedesco !
Che cosa era accaduto fra il 23 e il 24?
Oh, un fatto insignificante! Il Cancelliere
dell'Impero germanico aveva con un dispaccio, in data del 23 stesso, alle ambasciate di Pietroburgo, Vienna e Parigi, informate queste ambasciate di dichiarare
ai rispettivi Governi presso i quali erano
accreditati la piena solidarietà della Germania con l'Austria, aggiungendo l'espressione minacciosa che « ogni intervento di
un'altra potenza porterebbe seco imprevedibili conseguenze » (doc. n. 1).
Cosicché la dichiarazione di interessamento che fa la Russia in data del 24 è la
risposta alla nota comminatoria tedesca
del giorno precedente ! E naturale che se il
23 la Germania proclama la sua solidarietà
con l'Austria, il 24 la Russia dichiari la
propria con la Serbia.
La Germania con la sua nota del 23 fa
il tentativo di trasformare il conflitto austro-serbo in un conflitto austro-russo. Ma
non è fortunata nel suo tentativo, poiché
da un telegramma dello ambasciatore tedesco a Pietroburgo in data del 26 (doc.
n. 5) apprendiamo che, in seguito all'assicurazione data dall'ambasciatore austriaco
che l'Austria non mediti acquisti territoriali in Serbia, Sasanoff si mostrò sodisfatto dell'andamento della crisi.
Sembra dunque che alla Germania sfugga
la bramata occasione. Ebbene leggete il
Libro Bianco tedesco e voi vedrete in che
maniera, insieme poco scrupolosa e poco
abile, la Cancelleria tedesca riesce nell'intento. Il suo metodo è questo: la Russia
mobilita ; fingiamo di credere che mobiliti
contro noi (doc. n. 10).
Ma, come al solito, i documenti del Libro
Bianco sbugiardano la parte espositiva. Leggiamo il documento n. 6. L'ambasciatore
tedesco annunzia che, secondo la sua opinione, si sta mobilizzando... contro l'Austria.
Leggiamo il documento n. 7 : l'attaché militare tedesco conferma che si mobilita contro l'Austria, ed esclude che si mobiliti
contro la Germania. I due documenti portano la data del 25 e del 26 luglio. Nel
Libro Bianco non c'è altro ! Ebbene la Cancelleria tedesca telegrafa al proprio ambasciatore a Londra (Interruzioni — Conversazioni) che secondo notizie pervenute a
Berlino si stia mobilizzando, in Russia,
contro la Germania ! Con quale coraggio ?
I due documenti del 25 e del 26 di provenienza germanica escludono appunto che si
mobilizzi contro la Germania... (Interruzioni
— Commenti).
MARANGONI. Svegliate il Presidente,
che dorme...
P R E S I D E N T E . Ma che dice! Io sto attento a tutto!
MARANGONI. Faccia il suo dovere.
(Rumori).
Atti
— 5571 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
P R E S I D E N T E . Lei non sa neppure | gilia della guerra c'erano fra 1' Italia e la
quello che si dice! La compatisco.
Francia molti punti di dissenso, che per un
curioso capriccio del destino, la guerra ha
Prosegua, onorevole Labriola.
LABRIOLA. Senonchè la Cancelleria ger- notevolmente diminuiti. Non credo che
manica tenta un piccolo trucco, che ricorda F Italia possa fondare la sua politica estera
la falsificazione del dispaccio di Ems. I docu- sul convincimento di una durevole intesa
menti n. 6 e 7 sono dtl 25, 26 luglio; il do- con la Francia. Ma t u t t o questo non dicumento n. 10 è appunto del 28 luglio. Ma strugge il fatto che la responsabilità del
fra essi sono inseriti i documenti n. 3 e 9, presente conflitto vadi alla Germania.
Questa potenza non ha desiderato la
i quali recano notizia di eventuali misure
contro la Germania, ma essi sono del 27 lu- guerra, fin quando la semplice paura dei
glio ! Cosicché la Germania si credette mi- suoi armamenti poteva indurre gli altri
nacciata il 26 in base a fatti che si pro- paesi a cederle il passo in tutte le questioni
dussero soltanto il 27. Ma allora tutto è essenziali.
chiaro. Quando dal telegramma del 26 a
Tuttavia è giunto il momento in cui
Londra e a Parigi divenne chiaro che la agli altri paesi non è stato più possibile
Germania cercava pretesti, tanto vero che cedere, e la guerra è scoppiata. Notate alinventava notizie, qualche misura dovette cune coincidenze. Tucte le volte in cui la
esser presa. Ed a che cosa si ridussero da Germania sviluppa i propri armamenti, essa
parte della Francia ì II documento n. 9 ce fa qualche gesto, che si risolve per gli altri
lo dice: ad interrompere le manovre del X I V in qualche penosa rinunzia. Nel 1909, l'Imcorpo di armata, e null'altro!
pero germanico fa passare la spesa bilanMa il documento n. 11 prova (dispaccio ciata per l'esercito da 675 milioni di lire
dell'ambasciatore tedesco a Pietroburgo) ad un miliardo e 25 milioni. Ed ecco la sua
che sino al 27 la Russia non mobilizzava diplomazia diventare più esigente. L'Auaffatto contro la Germania. E persino il 30 stria annette la Bosnia ; la Russia fa senquesta era la situazione ufficiale. (Rumori tire qualche dissapprovazione e la Germania informa la Russia che se la protesta
— Conversazioni).
La Germania, con la sua nota del 24 persiste, essa impugnerà la spada, onde alla
luglio, aveva trasformato il ristretto con- Russia non resta che rassegnarsi. Eppure
l'annessione della Bosnia, per quanto tropflitto austro-serbo in un conflitto austro
russo. Per trasformare il conflitto austro- po semplicemente considerata un fatto purusso in un conflitto europeo, ebbe bisogno ramente formale, offendeva la base del didi far supporre che. la mobilitazione russa ritto pubblico europeo costituito col tratfosse diretta anche contro la Germania. Ora tato di Berlino, ed era in sostanza il punto
la mobilitazione contro la Germania era di partenza della presente catastrofe. Ma
assurda dal punto di vista russo, perchè la Germania non se ne sta alle maggiori
evidentemente la Russia aveva ogni inte- spese votate nel 1!J09. Il 1912 vota nuove
resse a rimaner sola di fronte all'Austria. spese e perfeziona ulteriormente il già forSe la Germania avesse veramente amato la midabile meccanismo della propria forza
pace, non le restava che pigliar atto del- militare.
l'assicurazione data dallo zar, col suo diSiamo nel pieno della crisi balcanica.
spaccio del 30 luglio, col quale questi pro- L'Austria si oppone allo sbocco serbo neltestava di non voler punto la guerra nè l'Adriatico. Come sempre, la Germania all'Austria, nè alla Germania. La questione fedele secondo - è a fianco dell'Austria, ad
austro-russa era risolubile, a giudizio della impedirle, se dovesse accadere, un atto di
stessa Germania (documento n. 13), con una debolezza o di indulgenza. L'anno innanzi
mediazione. La mediazione da chi è re- ci era stato il colpo di Agadir.
spinta? Dall'Austria (documento n. 16!).
Così noi vediamo con alterna vicenda
Dunque la responsabilità del'conflitto cade crescere le spese militari tedesche e cresoltanto sulla Germania e sull'Austria!
scere 1' arroganza della diplomazia teutoio protesto, per le cose che dirò in se- nica. Finché i suoi avversari tacciono o si
guito, di non essere un francofìlo nel senso inchinano, la guerra si evita, ma si capisce
eomune e ordinario di questa parola. Io che una volta dovevano impuntarsi. Viene
sono affatto convinto che ci sia in il 1913, ed ecco un nuovo sforzo militare.
"rancia per gl'italiani un sentimento ana- La Germania porta i suoi effettivi di pace
logo a quello che molti italiani hanno per a 870,000 uomini e quelli di guerra a
Francia. Sono convinto che'sino alla vi- 5,400,000.
Atti
_
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
I
a
SESSIONE -
5572 —
DISCUSSIONI -
Che cosa ne è seguito % La conflagrazione
europea ! I n verità la Germania a v e v a costituito u n a specie di egemonia al riparo
della pace a r m a t a , che ella era decisa a
m a n t e n e r e ad ogni costo. Quando i suoi arm a m e n t i , provocando gli a r m a m e n t i degli
altri, h a n n o posto in pericolo l'egemonia
che essa aveva costituito in E u r o p a , allora
si è decisa alla guerra.
Ma per qual motivo la Germania si è
decisa alla guerra % Lo dice c h i a r a m e n t e il
Libro Bianco
tedesco. « La diminuzione
dell'Austria di f r o n t e alla Serbia, scrive
questo documento, renderebbe insostenibile
la situazione della razza germanica n e l l ' E u ropa centrale ». Non è questo, evidentemente, il luogo di far polemiche con gli
uomini di S t a t o tedeschi, i quali, f r a le altre
cose, non sono in grado di risponderci. Si
deve invece ritenere il concetto che una
posizione p r e v a l e n t e dell'Austria nei Balcani è considerata dalla Cancelleria imperiale tedesca come un mezzo di difesa della
« razza germanica » n e l l ' E u r o p a centrale.
I d o c u m e n t i ufficiali lo proclamano ! Ma
se l'Austria deve avere u n a posizione prev a l e n t e nei Balcani, addio indipendenza dei
popoli balcanici ! Si dica più a p e r t a m e n t e
che nei fini della politica imperiale tedesca
c'è la g r a d u a l e sottomissione, prima economica, poi politica della penisola.
Si proclami che dal Danubio a Salonicco
deve costituirsi un vasto conglomerato politico-territoriale sotto l ' e g i d a degli Absburgo, col fine dichiarato di difendere la
razza germanica in E u r o p a . Che dico difenderla % Insediarla nel centro di E u r o p a
in t u t t a la sua lunghezza, dall'alto al basso,
dal mare del N o r d all'Egeo ; costituirla in
un solido e p o t e n t e nesso economico, dal
quale t u t t i gli altri siano esclusi. Ma allora...
t u t t o il resto s'intende. La Russia esclusa
dal Mediterraneo, gli S t a t i slavi meridionali
c o n d a n n a t i alla germanizzazione, l ' I t a l i a
isolata f r a l'Adriatico austriaco, il Mediterraneo occidentale gallicizzato e il Jonio
greco-inglese; questi paesi subiranno t u t t i in u n a od altra forma - la legge germanica.
L a p a n g e r m a n i z z a z i o n e d e l l ' E u r o p a diviene
un f a t t o compiuto.
P e r c h è questo è il p u n t o e la c o n d a n n a
della Germania, questo è il f a t t o che sfugge
ai suoi interessati difensori.
Io non ho nessuna voglia di figurarmi
l'Inghilterra, p a d r o n a dei mari e delle più
ricche colonie del mondo, in veste di angelo
s t e r m i n a t o r e della nequizia u m a n a .
Io non mi immagino p u n t o la F r a n c i a
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
come il messaggero della libertà e della de
mocrazia nel mondo. A m m e t t o volentieri
che questi S t a t i facciano la politica dei loro
interessi e non siano a f f a t t o disposti a f a r e
una rinunzia per amore della giustizia internazionale. Ma io mi pongo sul t e r r e n o
dei f a t t i e c o n s t a t a n d o la g r a n d e moderazione con la quale l ' I n g h i l t e r r a ha sempre
esercitato il suo imperio e la l i m i t a t a potenza di sviluppo della F r a n c i a , io non ho
nessuna ragione di t e m e r e di esse. L a Germania no. I teorici della superiorità della
razza germanica sulle altre razze non sono
come i nostri futuristi, degli allegri compari che s t a m p a n o t u t t o quello che loro
frulla per il cervello; ma sono la legittima
e diretta espressione della coscienza germanica. Treitschke e Lagarde, Wilser e
H o u s t o n Chamberlain, Mommsen e Schiem a n n , r a p p r e s e n t a n o il fiore dell'intelligenza e della coltura germanica.
Ora quando uomini come questi proclam a n o la superiorità del germanico su t u t t i
gli altri uomini, io che sono un mediterraneo, mi ribello finché posso, e pensando
che dietro i pensieri ci sono gli obici da 420,
mi p r e p a r o alla resistenza. Mi spezzeranno,
ma la mia dignità u m a n a m ' i m p e d i r à di
ripetere come lo schiavo di P l a u t o : « su
quella croce perirono mio p a d r e e mia madre e quella sarà anche la mia t o m b a »..
P e r l'onore del mio Paese voglio a u g u r a r m i
che se Barbarossa ritornasse sui campi di
Marengo, le spade e i vessilli d ' I t a l i a non
s'abbasserebbero per onorarlo.
(Approvazioni all'estrema sinistra — Rumori — Conversazioni).
E si badi: la t e n d e n z a a p r e d o m i n a r e
sulla penisola balcanica e s u l l ' I m p e r o turco
da p a r t e della Germania non è di oggi. Il
primo re prussiano imperialista, Federico
secondo, spediva missioni segrete a Costantinopoli per sondare le acque. Mezzo secolo
più t a r d i , il riorganizzatore delle forze militari o t t o m a n e , H e l l m u t h von Moltke, disegnava le linee di un accordo prussianoturco.
L'economista nazionalista della Germania, Friederich List, a n t i v e d e v a la risurrezione della Turchia con l'aiuto tedesco. Leopold von B a n k e e s c l a m a v a : « L ' a v v e n i r e
dell'economia tedesca è s t r e t t a m e n t e connesso alia sorte di Costantinopoli ».
Dopo ciò voi vedete che il melodrammatico giuramento di Guglielmo sulla t o m b a
del sultano Saladino di voler essere il prot e t t o r e dei 300 milioni di musulmani sparsi
per il mondo, non è capriccio personale!
— 5573 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
Ernst Jaeck, il pubblicista tedesco che
è stato il depositario del pensiero di Kiderlen-Waechter, dà la formula delle aspirazioni tedesche con queste parole: Da HeJgoland a Bagdad. « Helgoland e la flotta
sono lo scudo della Germania contro l'Inghilterra ; Bagdad è la spada appuntata
all'Egitto e alle Indie! ».
Ma questo programma è già divenuto
un fatto, attraverso l'Austria. Dalle bocche dell'Elba sino all' Eufrate, attraverso
Vienna e Costantinopoli, la Germania domina. La grande muraglia che deve scompartire dall'alto al basso l'Europa e l'Asia
europeizzata, è già costrutta. Ciechi e miseri noi se non ci accorgiamo che essa è
anche la gran pietra sepolcrale posta sul1'avvenire economico d'Italia!
Ed ora siamo in grado di renderci un
conto della situazione e degli interessi d'Italia in questo conflitto.
La Torchia è anch'essa intervenuta. Nessuno ne dubitava. Tutti sapevano, per infinite pubblicazioni che ne avevano fatto
argomento, che nel giorno delle soluzioni
militari fra la Germania e l'Inghilterra, la
Turchia sarebbe stata al fianco della Germania.
La politica turcoftla della Germania quella politica che trasformò la spedizione
di Tripoli in un costoso e complicato affare
per l'Italia - era indirizzata ad assicurarsi
la benevolenza del Governo turco per una
penetrazione economica dell'Asia anteriore
in tempo di pace ; la sua assistenza militare nel caso di guerra. E alle due intenzioni pienamente corrispose l'amicizia
turca.
Senonchè questo fatto colorisce in una
maniera ancora più eloquente il grande
piano politico del blocco austro-germanico.
Predominio dell'Austria nei Balcani, predominio della Germania nell'Asia anteriore sino al Golfo Persico- vuol dire tutta
l'Europa centrale ed orientale, tutte le
grandi vie marittime e terrestri dal mare
del Nord al Golfo Persico, ipotecate al
blocco austro-germanico. E quando io dico
ipotecate non intendo adoperare un'espressione metaforica. L'economia tedesca, tanto
quella delle cattedre, quanto quella degli
industriali, è protezionista. Domani a
guerra vittoriosa terminata, la tendenza
diventerà più profonda.
Dal mare del Nord al Golfo Persico il
blocco austro-germanico, si formerebbe una
enorme plaga economica interamente sot-
1
tratta al lavoro e all'attività degli altri
popoli non germanici. Che cosa pensa l'Italia
di questo avvenire?
Economicamente parlando l'Europa si
scompartisce in una duplice zona: atlantica ed egeica, che fìssa, in una maniera
molto approssimativa, non solo la direttiva
dei grandi scambi, ma anche la tendenza
di due specie di politiche.
La zona egeica comprende non solo gli
interessi propriamente europei, ma quelli
tutti dell'Asia anteriore. La situazione dell'Italia fra le due zone non è punto favorevole. Esclusa per ragioni di sviluppo storico dalla parte atlantica, riservata pressoché esclusivamente ai paesi che si affacciano nell'Oceano e alla Germania, le sue
uniche speranze sono egeiche, cioè vòlte
ad oriente, come quelle di tutte le potenze
che fanno una politica mediterranea.
La Germania ha procurato sempre di
persuaderci che la nostra politica meridionale doveva esser vòlta ad occidente e
quindi alle coste settentrionali dell'Africa.
Ora, intendiamoci bene. Io non esito ad
ammettere che ragioni militari e demografiche creano per noi un certo interesse ai
problemi dell'Africa mediterranea. Vado
più in là. Penso che se l'Italia si fosse formata vent'anni prima, a Tunisi ci staremmo noi. Ma nelle condizioni presenti
non si deve dimenticare che il problema
demografico africano può essere risoluto
naturalmente sotto l'effetto della stazionarietà della popolazione francese e dal
crescere della nostra emigrazione africana.
Quanto al problema militare, l'occupazione
della Tripolitania può averlo notevolmente
circoscritto, perchè se Tunisi minaccia la
Sicilia, la Tripolitania minaccia Tunisi e
nel complesso si è raggiunta una soddisfacente situazione di equilibrio.
Ad ogni modo è interessante notare che
i tedeschi e i loro più o meno disinteressati fautori italiani cercano di indirizzare le nostre mire verso il Mediterraneo
occidentale. Ora intendiamoci bene. Il Mediterraneo occidentale non è che la costa
settentrionale dell'Africa e questa non può
esser presa in 'considerazione se non per
certi effetti demografici, che noi abbiamo
in vista ; ma un paese deve avere aspirazioni più larghe. L'avvenire del Mediterraneo, come il suo passato, è ad Oriente.
Eoma non fondò l'Impero sulle coste settentrionali dell'Africa, sebbene, per le condizioni storiche del tempo, dovesse cominciare da Cartagine; ma Cartagine essa la
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Atti P art ameritan
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
distrusse soltanto per pigliare il posto in
Oriente.
L'avvenire del Mediterraneo è indicato
dal suo passato. Il 'Mediterraneo ha un'importanza fra l'Arcipelago e la Siria, in
quanto è la strada per la quale rageriungonsi i paesi più ricchi dell'Asia anteriore
o paesi in via di trasformazione. Ora l'Italia che non è e non potrebbe mai essere
potenza atlantica, l'Italia che non è se non
potenza mediterranea, come potenza mediterranea guarda all'Egeo e non s'immobilizza sul golfo delle Sirti. {Interruzioni —
Commenti).
La guerra - con la rivoluzionaria estemporaneità del suo spirito inventivo - ha capovolta questa situazione. Con la formazione del blocco austro-germanico per il
dominio dell'Europa centrale e dell'Egeo,
ha disgregato t u t t a la vecchia politica della
pace e creato nuovi interessi. Innanzi all'eventualità di un vasto conglomerato
territoriale ed economico, che dal mare del
Nord si stendesse sino al Golfo Persico, l'Italia ha visto la sua resecazione, la sua eliminazione dell'unico campo che n a t u r a assegnò al suo libero svolgimento. La sua fedeltà alla Triplice sarebbe stato il suo suicidio.
L'Italia, relegata in fondo all'Europa e
senza contatti apprezzabili con le grandi
correnti oceaniche, ha vivo interesse a congiungersi con l'Oriente fra le due vie che
sono aperte innanzi ad una potenza mediterranea : per il tramite dei Balcani con la
Eussia, per il tramite della costa siriaca e
palestinica con l'Asia anteriore e le Indie.
La muraglia di bronzo che dal Mare del
Nord al Golfo Persico il blocco austro-germanico si argomenta d'innalzare, condanna
l'Italia al suo unico mestiere di esportatrice di carne umana nell'America meridionale e sulle coste dell'Africa. Il pensiero
degli ex alleati è molto gentile, ma noi lo
respingiamo.
i r a le aspirazioni dei due Imperi e l'Italia c'è contrasto. La realtà attuale lo aggrava. La situazione presente, intendo la
situazione militare-territoriale è questa: non
solo i due Imperi fanno una politica opposta ai fini dell'Italia, ma hanno un mezzo
elementare per imporla al nostro paese riluttante : la minaccia dell'invasione.
L'Italia, sventuratamente, come si è
composta fra il 1859 e il 1866, è "bensì una
for midabile unità storica e linguistica, forse
il solo paese di Europa veramente unito
dal punto di vista linguistico (non dico
I
etnico, perchè la cosa è diversa), ma non
una vera unità territoriale e militare. Tutti
i punti strategici a cui danno accesso i suoi
confini attuali sono in mani estranee. Bastia, Biserta, ad occidente ; Malta, Alessandria, a mezzodì; Monfalcone, Pola, Cattaro, ad oriente ; Bolzano, Trento, a settentrione, stanno nelle mani dello straniero,
e questo costituisce una nostra terribile inferiorità.
Nel giuoco della nostra politica esterna,
la deficienza del confine, il difetto delle
posizioni strategiche di esso, rappresentano
una cagione di dipendenza. Ma il maggior
caso di questa dipendenza è, ad unanime
giudizio dà storici, geografi e militari, quello
verso l'Austria, che, da Trento, dalle depressioni meridionali delle Giulie, da Pola, da
Cattaro, tiene il nostro paese in uno stato
di assedio permanente. (Approvazioni).
Ora immaginate un istante che il piano
del blocco austro-germanico abbia a riescire, e ditemi un poco che sarebbe di noi
se tentassimo domani opporci al sicuro deviamento di tutte le correnti economiche
balcaniche verso Budapest e Vienna, allo
spostamento verso Berlino, per la via di
Costantinopoli, di t u t t e le correnti economiche dell'Asia anteriore, dall'Anatolia alla
Mesopotamia ?
L'Austria, voi lo sapete, col confine attuale, e tanto dicasi di quello settentrionale
quanto di quello orientale, potrebbe invadere il nostro paese sempre che lo volesse. O
accettare la morte per anemia, o farsi schiacciare dai mortai da 420! È questo che vogliamo, noi tutti, quanti italiani siamo qui dentro: liberali o democratici, radicali o socialisti? Ebbene, no; nessuno di noi lo vuole.
Amiamo la magra zolla sulla quale siamo
nati. Sentiamo il nostro debito verso le generazioni successive e proclamiamo questa
elementare verità che senza Trento, senza
Gorizia, senza Trieste, l'Italia non è fatta,
perchè l'Austria è libera di disfarla sempre
che voglia !
Significa questo volere la guerra ì Per
volere la guerra troppi altri fattori dovrebbero esser noti; e chi non ha l'onore del
Governo, non può assumersi la responsabilità di consigli al Governo.
Io mi limito a definire certe linee di
convergenza e certe linee di divergenza fra
gl'interessi del Paese e quelli degli antichi
alleati. Io constato con realistica obbiettività che le linee di divergenza sono mólto
più numerose delle linee di convergenza.
Io qui fermo il principio che il posto del-
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
-
l a SESSIONE -
5575
—
DISCUSSIONI
l ' I t a l i a n o n è e n o n p u ò essere a c c a n t o
agli a n t i c h i a l l e a t i . S i g n i f i c a v o l e r e u n a politica c h e r e n d a i m p o s s i b i l e il successo dei
d u e I m p e r i . T o c c a poi al G o v e r n o s t u d i a r e
i modi.
N o i siamo in u n a delle fasi c u l m i n a n t i
d e l l a storia del m o n d o . P a r t e c i p a r e ad essa
con p e r f e t t a c o n s a p e v o l e z z a d e l l a sua imp o r t a n z a è cosa che riempie l ' a n i m o di org o g l i o . S o c i a l i s t a , cioè u o m o di progresso,
io a u s p i c o un r i s u l t a t o della crisi c h e n o n
consacri la e g e m o n i a g e r m a n i c a s u l l ' E u r o p a c o n t i n e n t a l e . I t a l i a n o , f o r m o il v o t o che
essa si a b b i a a c o n c l u d e r e con la r i u n i o n e
i n t o r n o a R o m a di t u t t a la f a m i g l i a i t a l i a n a .
D e p u t a t o , modesto rappresentante della
N a z i o n e , spoglio di s e n t i m e n t i faziosi, aug u r o a v o i , signori del G o v e r n o , la s u b l i m e
d o l c e z z a di p o t e r associare il v o s t r o n o m e
a l l ' u l t i m a g r a n d e impresa n a z i o n a l e , c h e
gli i t a l i a n i h a n n o il d o v e r e di c o m p i e r e .
(Vivi applausi all' estrema
sinistra).
P R E S I D E N T E . S p e t t a di p a r l a r e a l l ' o norevole Bissolati.
B I S S O L A T I . R i s e r v a n d o m i di f a r e u n a
d i c h i a r a z i o n e di v o t o a nome dei c o l l e g h i
del mio g r u p p o , r i n u n z i o a p a r l a r e , a n c h e
in o m a g g i o alla tesi e alla e l o q u e n z a v i t t o r i o s a del n o s t r o L a b r i o l a . (
Approvazioni).
P R E S I D E N T E . S p e t t a di p a r l a r e all'onorevole Cavagnari.
C A V A G N A R I . O n o r e v o l i c o l l e g h i , vorrei quasi t a c e r e : c o n s e n t i t e m i p e r ò u n a
lievissima soluzione di c o n t i n u i t à a questa
mia d i c h i a r a z i o n e silenziosa (Ilarità) con
u n a d i c h i a r a z i o n e di v o t o , che io a n t i c i p e r ò ;
t a n t o più che, o n o r e v o l i colleghi, alla m i a j
scarsa c o m p e t e n z a in m a t e r i a n o n s a r e b b e
c o n s e n t i t o oggi di a n d a r e in c e r c a di f r o n d e
onorifiche e t a n t o m e n o di r e s p o n s a b i l i t à .
Mi è parso di a v e r s e n t i t o p o c ' a n z i u n a
v o c e che d i c e v a : o ò t r o p p o p r e s t o , o è
troppo tardi !
N e h o f a t t o tesoro; e questo mi concilia
di più a quel silenzio che a n c h e voi desiderate.
Io v o g l i o qui esprimere la mia a p p r o v a z i o n e alla c o n d o t t a del G o v e r n o , il q u a l e
al principio delle o s t i l i t à , d i c h i a r a v a eri aff e r m a v a la p r o p r i a n e u t r a l i t à , mosso ria d u e
p r i n c i p i ai q u a l i mi p a r e c h e in t a n t o perv e r t i m e n t o , di c o s c i e n z e e di d i r i t t o , si sia
addirittura venuti meno.
L ' o n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio nel
suo p o n d e r a t o discorso di ieri f a c e v a comp r e n d e r e che d a p p r i m à l ' a n n u n z i o della
n e u t r a l i t à lasciò dubbiosi m o l t i sul d i r i t t o
del G o v e r n o i t a l i a n o a q u e s t a d i c h i a r a z i o n e
Camera
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TORNATA DEL
dei
4 DICEMBRE
Deputati
1914
di n e u t r a l i t à ; v a r i f u r o n o i g i u d i z i , in q u a n t o
p a r e v a a t a l u n i che, per il f a t t o d e l l ' a l l e a n z a ,
la N a z i o n e i t a l i a n a fosse i m p e g n a t a a part e c i p a r e alla g u e r r a . ( R u m o r i — Segni di
impazienza).
L ' o n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio soggiunse però ieri che q u e s t a d i s p a r i t à di ved u t e f o r t u n a t a m e n t e si c o m p o s e più t a r d i
in un consenso n e l »riconoscere che la N a zione i t a l i a n a a v e v a u s a t o del suo d i r i t t o
d i c h i a r a n d o e m a n t e n e n d o la n e u t r a l i t à .
I o c e r c h e r ò , o n o r e v o l i c o l l e g h i , di suff r a g a r e q u e s t a t e s i del G o v e r n o con p r i n cipi che a m e r e i c o n s e g n a r e nei n o s t r i a t t i
p a r l a m e n t a r i . . . (Segni
d'impazienza).
I o v o l e v o sostenere che il G o v e r n o
i t a l i a n o a v e v a n o n solo il d i r i t t o ma altresì il d o v e r e di e s a m i n a r e se il t r a t t a t o
di a l l e a n z a o b b l i g a v a . . .
(Rumori).
Voci. B a s t a , b a s t a !
M A R A N G O N I II P r e s i d e n t e d o r m e ? '
P R E S I D E N T E . Niente affatto! Dormo
forse q u a n d o p a r l a lei. (Viva
ilarità).
Continui, onorevole Cavagnari.
C A V A G N A R I . Io v o l e v a sostenere il dir i t t o d e l G o v e r n o i t a l i a n o di e s a m i n a r e se
le c o n d i z i o n i del t r a t t a t o di a l l e a n z a obblig a v a n o 1' I t a l i a a p r e n d e r p a r t e alla g u e r r a .
O r a q u e s t o esame del m e r i t o , f a t ' o dal
G o v e r n o i t a l i a n o , h a p o t u t o p o r t a r e alla
c o n c l u s i o n e , da noi t u t t i a p p r o v a t a , di
m a n t e n e r e lo s t a t o di n e u t r a l i t à .
P e r ò credo c h e questo, n o n s o l t a n t o
fosse un d i r i t t o , ma a n c h e un d o v e r e . E
i n f a t t i gli stessi t r a t t a t i s t i che i l l u s t r a r o n o
la m a t e r a a t t r a v e r s o i secoli, ci h a n n o ins e g n a t o e c' i n s e g n a n o che n o n solo ogni
a l l e a t o ha il d i r i t t o di e s a m i n a r e le condizioni del t r a t t a t o che lo l e g a n o a d a l t r e
n a z i o n i , ma d i m o s t r a n o a n c h e c h e n o n sar e b b e n e m m e n o c o n s e n t i t a u n ' a l l e a n z a per
la q u a l e u n a delle p o t e n z e dovesse senza
a l t r o o b b l i g a r s i a p r e n d e r p a r t e a qualsiasi e v e n t o senza il beneficio d e l l ' e s a m e
d i r e t t o della s i t u a z i o n e . (Conversazioni —
Segni d'
impazienza).
P R E S I D E N T E . F a c c i a n o silenzio, onorevoli deputati.
C A V A G N A R I . P e r c i ò , c o m e ho d i c h i a r a t o in p r i n c i p i o , n o n posso che d a r e la
mia a p p r o v a z i o n e alla linea di c o n d o t t a
del G o v e r n o . E c o n c h i u d o a u g u r a n d o di pot e r s u f f r a g a r e col mio v o t o , fino a l l ' u l t i m o ,
l ' a z i o n e del G o v e r n o in q u e s t e d o l o r o s e
contingenze.
(Commenti).
P R E S I D E N T E . S p e t t a ora di p a r l a r e
all'onorevole Eugenio Chiesa.
Ne ha facoltà.
Atti Parlamentari
—
5576
—
Camera dei Deputati
a
LEGISLATURA XXIV - l SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1914
CHIESA EUGENIO. La Camera permetterà una dichiarazione, non per quello
che numericamente noi possiamo valere,
ma perchè il pensiero repubblicano (Oh !
oh!) ha sempre avuto la sua parte nei
fatti nazionali; e voi sapete, onorevoli
colleghi, che le faccie eli questo pensiero,
pure come cristallo, una sola immagine
hanno sempre riflessa, quella della patria.
Noi non possiamo dar voto favorevole al
Ministero per questione di principio, poiché
vagheggiamo un altro Governo ed altre istituzioni. Nel caso odierno non diamo voto
favorevole, perchè intendiamo anche le
abnegazioni che certe situazioni impongono,
ma non crediamo ancora che sarete voi
quelli che sapranno risolverle.
La nostra opposizione non può cancellarsi d'un tratto, per un semplice discorso,
sia pure alto e dignitoso, come per un incantesimo.
Per trent'anni la vostra politica internazionale è apparsa più pensosa degli interessi dinastici che di quelli della nazione. (Rumori). In questo momento, in cui
crolla tutta questa politica, di cui voi e i
vostri uomini passati foste attori, sia permesso a noi di affermarne il fallimento.
Anche su questi banchi vi erano i difensori della Triplice Alleanza, e noi passavamo per i denigratori, per gli antiquati
irredentisti che andavano scemando di numero e di valore.
Tutto a un tratto si sono manifestati nella
loro brutalità quali erano i vostri alleati,
e quali nella loro più sfrenata rapacità
erano i loro intenti: l'Austria e la Germania hanno voluto rivaleggiare coi barbari antichi nelle violenze e nelle atrocità.
{Commenti). Forse la mia parola non esprime nella sua pienezza questa brutalità e
questa ferocia, ma un'alta personalità politica (forse voi la conoscete, onorevole
Salandra) ebbe a dire: è impossibile che ci
sieno ancora delle costituzioni sociali nelle
quali la volontà di tre o quattro uomini
possa inondare di sangue un continente.
Le ricordate voi queste parole, onorevole
Salandra ! Ebbene, noi chiediamo che l'Italia intervenga e non a troppo tarda ora,
perchè auguriamo che siano cancellate
dalia faccia della terra per sempre queste
costituzioni (Commenti).
Nessuno di noi può sembrare desideroso
della guerra immediata ad ogni costo, con
tutte le sue terribili responsabilità e tutti
i suoi orrori? soltanto per semplice utilità,
per calcoli meschini. Bene voi avete detto
4
di voler sostenere le giuste aspirazioni nazionali ; la Camera ha sottolineato queste
parole, le ha spiegate, le ha confermate, e
non si può tornare indietro. Questo è il significato, se mai, di quest'ora e di questo
momento deUa nostra Camera. Non si può
tornare indietro e non si può andare per
altra via. Nè vi dispiaccia se questo lo
hanno imposto, più che altri, la volontà del
paese e la forza degli avvenimenti.
Ma l'Italia non deve uscire da questo
immane conflitto, da questa conflagrazione,
rimpicciolita da una politica che possa sembrare meschina o egoista o pitocca ; noi
dobbiamo elevare la nostra politica a una
missione di tutela del diritto delle nazionalità, noi dobbiamo rivolgere il pensiero
agli Stati Uniti dell'Europa futura, ove, secondo l'ideale di Carlo Cattaneo, il diritto,
e non la forza stia sopra tutti. Bisogna
porsi risolutamente dalia parte di quelle nazioni che in questo momento rappresentano questo diritto, la civiltà e l'umanità,
non dalla parta di quelle che l'imperialismo,
il militarismo e la volontà di barbara egemonia hanno trascinato all'inumano conflitto.
Ed è questa 1' affermazione, onorevole
presidente del Consiglio, che voi non avete
posto, nemmeno come un fregio letterario,
nel vostro discorso, mentre noi intendiamo
che questo debba essere il concetto direttivo della nuova politica internazionale.
Il Governo ha parlato di possibili eventuali ingrandimenti di altri Stati, ma non
ha detto quello che bisogna riaffermare, che
cioè queste mutazioni territoriali non debbono essere mai possibili a danno delle
nazionalità. Poiché sono questi diritti violati, prima nella Bosnia Erzegovina, poi
nella Serbia, ora nel Belgio, sono questi
diritti di nazionalità, che la diplom £L Z1 £h
aveva strozzati, ricacciati lontano da sè,
che si riaffacciano ora in tutta la loro
grandiosità e s'impongono. Il Congresso
europeo di domani non potrà fondare le
sue risoluzioni, pena la guerra perpetua,
se non sul rispetto il più assoluto dei diritti di nazionalità.
Voi, onorevole presidente del Consiglio,
avete fatto, d'altra parte, una invocazione
alla concordia, che noi intendiamo nei supremi momenti della patria come una disciplina quale sapremo tutti osservare quando l'ora sia venuta. (Commenti).
Ma perchè tale invocazione sia profondamente sentita, bisogna che essa parta da
uno slancio generoso. Vi sono nel paese re-
Atti
— 5577 —
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
«siclui di sciagure, di dolori, di repressioni
elle bisogna cancellare. Non u n a p a r o l a voi
a v e t e d e t t o che dia a f f i d a m e n t o di t a l e pacificazione; anzi vi è u n a t o r b i d a m i n a c c i a
r e a z i o n a r i a , di cui le n o s t r e folle n o n h a n n o
bisogno, poiché esse i n t e n d o n o , s a p r a n n o
i n t e n d e r e , senza q u e s t a m i n a c c i a , q u a n d o
•occorra, t u t t o il loro d o v e r e e t u t t a la
necessità del loro sacrifìcio, esse che sop r a t t u t t o quel sacrifìcio d o v r a n n o compiere.
Volete voi dirla q u e s t a p a r o l a i
L ' A s s e m b l e a v o t a n d o prò o c o n t r o il
Governo deve p r e o c c u p a r s i a n c h e di quella
che sara la politica i n t e r n a , che è la base
di u n a fiera e vigorosa politica estera.
O r a la r i c o m p o s i z i o n e ministeriale n o n
è di quelle che possano affidarci. Siete and a t o a ritroso p i u t t o s t o che i n n a n z i , p i u t t o s t o verso i c o n s e r v a t o r i che verso i liberali. E d u n q u e permesso a noi di a v e r e d u b biezze e timori. D a ciò n e c e s s a r i a m e n t e il
nostro v o t o .
F a t t e t a l i riserve, n o n le n o s t r e p a r o l e
a d o p p e r e m o in questo m o m e n t o solenne.
U n a d i c h i a r a z i o n e firmata a L o n d r a il
28 s e t t e m b r e 1859, la quale p o r t a v a le firme
di Aurelio Saffi, di F e d e r i c o C a m p a n e l l a ,
di Alberto Mario, di F r a n c e s c o Crispi, di
Maurizio Q u a d r i o , di Rosolino Pilo e di
Giuseppe Mazzini, diceva così: « R i s e r v a n dosi il d i r i t t o di v o t o e di a p o s t o l a t o essi,
p r o n t i oggi, come s e m p r e f u r o n o ,
sacriticare il t r i o n f o i m m e d i a t o della loro
fede i n d i v i d u a l e al b e n e e a l l ' o p i n i o n e dei
più, seguirebbero s u l l ' a r e n a la m o n a r c h i a ,
e p r o m u o v e r e b b e r o con t u t t i i loro sforzi
il b u o n esito della g u e r r a p u r c h é t e n d e n t e
in m o d o esplicito a l l ' u n i t à n a z i o n a l e italiana ». T u t t a , i n t e r a , c o m p l e t a , l ' u n i t à di
I t a l i a.
•Voi, riafferma'ndo oggi p r o - f o r m a , per
necessità d i p l o m a t i c h e , la v o s t r a n e u t r a lità, s a p e t e bene che essa n o n è più la neut r a l i t à b e n e v o l e n t e , la neutralité
bienveillaute {Commenti) che vi era permessa dal
T r a t t a t o d ' a l l e a n z a d e c a d e n t e . Essa non
può più r i m a n e r e t a l e e senza efficienza.
La Camera ed il paese sanno che q u a l c h e
cos'altro vi si deve c o n t e n e r e .
E allora noi r i c o r d i a m o : la sera del 4 nov e m b r e 1847, Carlo A l b e r t o se n e v e n i v a
a- Genova, a cavallo,, f r a la folla con le
fiaccole accese, e b a n d i e r e spiegate. Carlo
A l b e r t o , R e di S a r d e g n a , non era m a i s t a t o
t r o p p o a m a t o a G e n o v a ; m a in quel mom e n t o le m a n i dei c a r b o n a r i e dei mazzin i a n i , t o c c a v a n o f r e m e n t i le m a n i del mon a r c a . E vi f u u n g i ó v a n e alla p o r t a del
' 435
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
palazzo che a f f e r r ò le redini del c a v a l l o
j del R e - era Nino Bixio - e al p r e n c e con
j voce t o n a n t e disse : « Sire, passate il Ticino
e saremo t u t t i con v o i ! » Signori, a v e t e
inteso ! ( V i v e approvazioni
— Applausi
all'estrema
sinistra),
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
;
l ' o n o r e v o l e Vaccaro il q u a l e h a p r e s e n t a t o
il seguente ordine del giorno, s o t t o s c r i t t o
a n c h e dagli onorevoli : Grassi, Carboni,
Joele, Caron, G o r t a n i , Veri cesia o Amici,
Pennisi, Rispoli, Marciano, Frisoni, Ricci,
L a n d u c c i , Gesualdo L i b e r t i n i , B r u n o , Di CaI poriacco, Molina, Adinolfi, Gregoraci, Leon a r d i , Mondello, Gazelli, Delle P i a n e , Di
Mirafiori, D e n t i c e , Valenzani, R e n d a , Buonino, Berlingieri, Storoni, M a n f r e d i , Ab! bruzzese, C a n e v a r i e Di K o b i l a n t :
« La C a m e r a , c o n v i n t a che le dichiaraj
zioni del Governo rispondono ai s e n t i m e n t i
ed agli interessi del paese, passa a l l ' o r d i n e
del giorno ».
V A C C A R O . Onorevoli colleghi, il nostro
o r d i n e del giorno n o n ha bisogno di essere
svolto, p e r c h è è c h i a r o .
P l a u d e n d o alle dichiarazioni dei Gov e r n o , v o t e r e m o a f a v o r e , e lo a t t e n d e r e m o
a l l ' o p e r a , a u g u r a n d o che q u e s t a sia d e g n a
del n o m e i t a l i a n o e t a l e da assicurare la
p r o s p e r i t à e i a g r a n d e z z a della p a t r i a . (Vive
approvazioni).
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
l ' o n o r e v o l e Alfredo Baccelli.
B A C C E L L I A L F R E D O . U n a semplice
d i c h i a r a z i o n e di v o t o a n c h e in n o m e di
alcuni amici.
I o credo che la politica del Ministero
S a l a n d r a sia p i e n a m e n t e da a p p r o v a r e .
Esso scelse la via della n e u t r a l i t à , che
! era la più onesta, la più logica, la meglio
r i s p o n d e n t e agli interessi ed a l l ' o p i n i o n e
del popolo i t a l i a n o .
Quale sarà l ' a v v e n i r e 1 Nessuno può oggi
dirlo, nè è serio t r a r r e oroscopi ed anticipare giudizi. Che se essenziali interessi nostri fossero offesi o m i n a c c i a t i , se lo svolgersi degli a v v e n i m e n t i generasse u n a sit u a z i o n e n u o v a nella q u a l e u n a più a t t i v a
t u t e l a dei n o s t r i interessi apparisse o n e s t a ,
o p p o r t u n a e di felice esito, l ' I t a l i a s a r e b b e
p r o n t a , n o n è dubbio, e c o m p i r e b b e con
v a l o r e l'ufficio suo.
I n quest'ora, credo che t u t t i d e b b a n o
stringersi i n t o r n o al G o v e r n o per conferirgli l ' a u t o r i t à e la forza di a f f r o n t a r e gli
a v v e n i m e n t i , di d o m i n a r l i , di difendere con
energia la s a l u t e e l ' u t i l i t à della p a t r i a ,
Che noi a b b i a m o il sacro dovere di conser-
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
—
l
a
SESSIONE -
5578
—
DISCUSSIONI -
v a r e gelosamente, con a v v e d u t a saggezza,
alle f o r t u n e avvenire. (Vive
approvazioni).
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di parlare
l'onorevole Treves, il quale insieme con gli
onorevoli B o n a r d i , Cavallera, Morgari, Caroti, T u r a t i , Pescetti, Prampolini, Masini,
Dugoni, Marangoni, Bentini, E o n d a n i , Bocconi, Basaglia, De Giovanni, Agnini, Modigliani, M o n t e m a r t i n i , Beltrami, Musatti,
Sciorati, Savio, Merloni, Pucci, Maffioli,
Ougnolio, Maffì e Samoggia, ha p r e s e n t a t o
il seguente ordine del giorno:
« La Camera non approva le dichiarazioni del Governo ».
T B E Y E S . Non ho diritto di invocare
la vostra benevolenza, perchè ieri, da colleghi autorevoli, venne f a t t a la proposta
che t u t t i gli oratori inscritti a p a r l a r e rinunziassero alla parola. I o mi opposi, perchè quella p r o p o s t a a v e v a per chiaro intendimento di suggellare la manifestazione
a v v e n u t a ieri alla Camera e di portarla
anche a d una significazione ulteriore. Ora,
siccome nè io uè i miei amici ci e r a v a m o
associati a quella manifestazione, per questo
m o t i v o non potevamo neanche consentire
che si potesse portare ad una significazione
ulteriore.
I n o l t r e questo a b b a n d o n o della t r i b u n a
p a r l a m e n t a r e , a p p e n a la Camera era stat a
r i a p e r t a , a p p e n a il Ministero a v e v a f a t t o le
proprie comunicazioni, p o t e v a significare che
noi fossimo veramente in quel momento solenne, fatale, nel quale i p a d r i antichi solev a n o dire : provideant consules; e smettevano
l'opera del consulere per iniziare subito l'op e r a f d e l l ' a z i o n e . A me p a r e e pare ai miei
amici che noi non siamo in simile situazione
di cose. Non solo Annibale non è alle porte,
m a il problema che angoscia l ' a n i m a di t u t t i
gli italiani in questo momento, è se noi
stessi dobbiamo partire per le porte d ' I t a l i a
con t u t t i i nostri gonfaloni.
Ancora un momento fa l'onorevole Alf r e d o Baccelli, con nobile parola, f a c e v a
appello a quella che è s t a t a l'espressione più
solenne del discorso dell'onorevole S a l a n d r a ,
e che la dimostrazione del silenzio a v r e b b e
d o v u t o suggellare, a una specie di concent r a z i o n e di t u t t i i p a r t i t i intorno al Governo.
Ora noi non possiamo consentire in questo invito, avendo a l t r a visione della situazione politica del nostro paese. A noi p a r e
che questa concentrazione, alla quale ci si
invita, piuttosto che essere la concentrazione dei partiti nazionali, sia semplicem e n t e la concentrazione dei p a r t i t i costi- •
Camera dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
1914
tuzionali, quella concentrazione che, da
antico tempo, è nell'alto pensiero del presidente del Consiglio, in quello dell'onorevole Daneo e di molti altri scrittori e uomini
politici del p a r t i t o liberale. Ma che questa
concentrazione, in questo momento, non
abbia altro scopo che di affermarsi contro
di noi, t r o p p i f a t t i indicano.
Noi veniamo, onorevole Salandra, dalpaese. Voi conoscete la crisi principale che
a t t r a v e r s a l'Italia, in questo m o m e n t o ; sap e t e come la disoccupazione colpisca così
vaste plaghe del nostro paese; sapete quali
sofferenze inaudite v a d a n o l a m e n t a n d o i
l a v o r a t o r i ; conoscete a quale alto prezzo
è a r r i v a t o l'elemento principale dell'alimentazione del nostro p r o l e t a r i a t o . S a p e t e
t u t t o ciò, e sapete p u r e che, da p a r t e dei
p r o l e t a r i a t o , non potè v e n i r e alla vostra
politica interna alcun a t t o di omaggio e
di adesione.
Non b a s t a ancora. Voi sapete, e lo ric o r d a v a ancora testé l'onorevole Chiesa,
che in t u t t o il paese si lamentano a cent i n a i a e a migliaia le vittime che languono
in carcere per u n ' o r a forse di generoso err o r e ; voi sapete q u a n t i e q u a n t i sono gli
esiliati e come da molte parti è stato richiesto u n a t t o di clemenza, e voi avete
scrollate le spalle.
E d ora venite a c a n t a r e la canzone della
concordia nazionale!
Ma non basta ancora tuttociò. D a l fondo
stesso della situazione p a r l a m e n t a r e , dal
vostro p r o g r a m m a di governo nasce aDcora
la necessità delia distinzione, che è la forza
d'impulso che deve a n i m a r e il P a r l a m e n t o ,
nella distribuzione dei partiti e delle classisi t r a t t a di sapere su chi dovrà ricadere il
peso principale delle previdenze di governo
ohe voi avete esposto.
È noto che la situazione presente d e v e
per forza di cose trovare la sua caratteristica dalla preparazione militare, che la sit u a z i o n e presente è figlia della situazione
che noi a b b i a m o t u t t o r a in Africa in rapporto all'impresa di Libia.
Ora è chiaro che in questa preparazione
si radica u n a profonda divisione d'intoressi
e di partiti, e che noi a b b i a m o ancora il dovere e il diritto di proporre a voi, onorevole presidente del Consiglio, ed alla Camera, la questione che già altre volte abbiamo d o v u t o proporre: cioè, come i n t e n d e t e
p r o v v e d e r e alla situazione finanziaria del
Paese e con quali criteri di giustizia?
Un ministro se ne è a n d a t o , un Ministero si è disfatto ; un altro Ministero si è-
Atti
—• 5579 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
I
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
costituito sopra questa questione, ma nelle | grazione europea a b b i a n o le loro ripercusvostre comunicazioni non u n a parola, non
sioni anche qui, soffocando l'istituzione parun accenno su ciò, m e n t r e pure t u t t o ciò
l a m e n t a r e , la quale è presidio di libertà.
costituisce essenzialmente quello che il Paese
Discutiamo d u n q u e . Quando alla fine
a s p e t t a v a in questo momento che trovasse
del luglio f a t a l e e al principio dell'agosto
un'espressione di giustizia di classe. (Apscoppiò la conflagrazione europea, al Goprovazioni all' estrema
sinistra).
verno vennero due distinti consigli. Il primo
diceva : Gli alleati sono in guerra e il nostro
La Germania, che oggi a p p e n a si n o m i n a
dovere è di essere con gli alleati... (Intersembra sollevare u n grido di abbominazione,
ruzioni — Commenti).
p u r e q u a n d o p r e p a r a v a la guerra dimostrava un senso almeno i n t e r n o di giustizia
COLA J A N N I . Questo lo si diceva alla
di classe superiore a quello che oggi è disala Pichetti.
m o s t r a t o in I t a l i a dalle classi dominanti
T R E V E S . L ' a l t r o consiglio, o signori,
per la -preparazione alla g u e r r a ; la Gerveniva da Milano e diceva essenzialmente
mania alla g u e r r a si p r e p a r a v a con la tas- ' così: non bastare la congiura di due corosazione di un miliardo sul capitale. Chi
n a t i per averci complici nell'opera di asoggi in I t a l i a osa p a r l a r e di tassare il capisassinare un libero popolo. E questo contale italiano, o di espropriare u n a p a r t e del
siglio raccolse in un m o m e n t o il consenso
capitale italiano per provvedere alle esidi t u t t o il paese : l'altro consiglio f u f u g a t o ,
genze dell'ora a t t u a l e ? (Approvazioni
all'escomparve. Coloro che a v e v a n o dato il sestrema sinistra — Interruzione del deputato
condo consiglio non erano uomini per i
Golajanni — Proteste —
Conversazioni).
quali i c o n t r a t t i segreti dei m o n a r c h i facciano testo sacro. Però nell'intuito profondo
Lo so, onorevole Colajanni, dico cose
che viene loro d.al c o n t a t t o con l'anina pomolto volgari, molto banali...
polare, intesero q u a n t o v'era di puro, di
C O L A J A N N I . Molto maligne.
sacro in questo diritto del nostro paese a
T R E V E S . Se la giustizia è malignità,
ribellarsi al t r a t t a t o , se esso conteneva u n
certamente le mie espressioni sono molto
obbligo contrario alla coscienza nazionale.
maligne.
F o r t u n a t a m e n t e la ribellione, che queMa non basta ancora. Qui si è soppressa
sto consiglio i m p o r t a v a , non era necessaria:
una polemica, che non p a r e v a patriottica,
non era necessaria, se, come l'onorevole
ma che il Paese seguiva p u r e con estrema
principe di Bulow, t a n t o citato in questi
attenzione, t r a t t a n d o s i di vedere come si
giorni per i suoi pareri raccolti nel volume
riusciva a combinare due fenomeni appa« La Politica I m p e r i a l e », discutendo della
r e n t e m e n t e contradittorì, e cioè la necessità
n a t u r a della prestazione a cui sono vincoe l'urgenza di colossali dispendi per l'eserlati gli alleati della Triplice, fissava, quasi
cito e per la m a r i n a e le recentissime dichiarain f o r m a a u t e n t i c a , che questa prestazione
zioni consegnate in a t t i p a r l a m e n t a r i che
p o t e v a essere di due f o r m e : di « f a r e » e
gli approvvigionamenti e i fornimenti per
di « astenersi »
l'esercito erano al completo.
L'opinione socialista pare che abbia inAllora si era aggiu-nto che l'impresa di
t u i t o il diritto p r o m a n a n t e dal c o n t r a t t o
Libia, anziché nuocere a t u t t o ciò, a v e v a
segreto; ma, se pure non l ' i n t u i v a e non
giovato, perchè t u t t o era stato r i n n o v a t o
l ' i n t e r p r e t a v a , i n t e r p r e t a v a c e r t a m e n t e un
nei magazzini; il vecchio m a t e r i a l e era stato
diritto più u m a n o , più u n i v e r s a l e : il solo
sostituito dal nuovo, e le provviste erano
diritto che costringa le nostre libere costate t u t t e migliorate.
scienze.
T u t t a questa m a t e r i a meriterebbe evidentemente u n a discussione a p p r o f o n d i t a :
Il Governo non esitò, e proclamò la
voi avete c r e d u t o di sopprimerla in omaggio
n e u t r a l i t à propria e quella del paese. F u
àlla concordia nazionale. Orbene, in questa
quello un a t t o di libertà, o f u un a t t o di
coìicordia noi vediamo profilarsi essenzialliberazione? Noi non lo s a p p i a m o ; non lo
mente la concordia degli interessi borghesi
sappiamo perchè noi, umili sudditi, nulla
contro gli interessi proletari. (Rumori a
sappiamo dei misteri della Consulta. Qualdestra ed al centro — Applausi
all' estrema
che lume ci viene dalle pubblicazioni dei
sinistra).
libri diplomatici degli altri S t a t i . Ma la
vostra n e u t r a l i t à è così fiera, che non avete
Adunque noi crediamo di dover discua v u t o il coraggio di dirci, se n o n ieri, i motere, e discutiamo. Discutendo, rendiamo
tivi della vostra decisione. (Commenti).
omaggio alla istituzione p a r l a m e n t a r e , e
S p e d i a m o che i contraccolpi della conflaMa i m m e d i a t a m e n t e o poco t e m p o ap-
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presso, si chiarì subito un certo dissenso
fra la neutralità che era professata dal
Governo e quella che intendeva il paese,
quella che intendevano coloro che della
n e u t r a l i t à s'erano fatti vindici e campioni.
Pel Governo, la neutralità parve il tranquillo andare a letto, mettersi il berretto
da notte e non pensarci altro. Qualcuno
aggiunse a n c h e che la vostra neutralità non
era completamente sincera, ma parziale ;
e accusò il Governo d'atti che adesso non
credo opportuno di ripetere, ma che nella
pubblica stampa ebbero larga discussione,
e pei quali la vostra neutralità non avrebbe
rispecchiato un'assoluta parità di t r a t t a mento tra l'una e l'altra delle coalizioni
in conflitto...
SALAISTDEA, presidente del Consiglio, ministro dell'interno.
È un'accusa assolutamente falsa !
Voci a destra ed al eentro. Ha ragione !
T R E V E S . Sarò lieto se lo potrete dimostrare. (Ooh ! ooh ! a destra ed al centro).
Voci. Tocca a voi dimostrarlo !
T R E V E S . Certo è che, tra la neutralità del Governo e quella del partito socialista, come era ed è concepita, c'è un
abisso.
ISToi non abbiamo concepito la neutralità, secondo alcuni amici-nemici ci vogliono attribuire, come un tranquillo passaporto di viltà internazionale, come una
indifferenza beota di fronte al più grande
degli avvenimenti storici, quasi che si potesse considerare una res inter alios il sacrifìcio d'un popolo straziato, cacciato dalle
sue sedi e la coorte di orrori tale quale il
mondo non ebbe mai prima davanti a sè!
I o ! la nostra neutralità inspiravasi anzi al
concetto dei valore, della saviezza, della
coscienza giuridica nazionale per cui l ' I t a lia, la sola delle grandi potenze la quale
aveva potuto tenersi estranea al conflitto,
equilibrata tra le alleanze e le amicizie, doveva diventare tra le Potenze belligeranti
una specie di provvidenza intermediaria,
esercitare una specie di ufficio di una grande
Croce E ossa diplomatica e giuridica, diventare come la depositaria di t u t t e le
convenzioni internazionali che la guerra ha
potuto lacerare, sospendere, ma non distruggere. {Commenti).
Altri ha sentito il valore di questa nostra proposizione : gli S t a t i Uniti ebbero
il nobilissimo ardimento di domandare ed
ottenere anche da teste coronate (segno
che anche le teste coronate, sulle quali
tanto pesa l'orrore delle tragiche respon-
[
j
l
I
!
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
sabilità sentono di dover inchinarsi di
fronte ad un tribunale il quale non cessa
mai, anche nelle ore più torbide della storia,
il tribunale della coscienza umana), anche
da teste coronate schiarimenti e giustificazioni sulle atrocità di cui ciascuna parte
reclamante era accusata, e proporre un
principio d'inchiesta, a indicare che t u t t a
l'umanità non assisteva indifferente allo
scempio orrendo.
C'è una questione nella quale sono convinto che ogni Governo, nella posizione del
Governo italiano, avrebbe potuto adoperarsi, per rendere all'umanità e prima agli
stessi S t a t i belligeranti un servizio: intendo
accennare alla intromissione doverosa per
la reciproca restituzione tra le Potenze belligeranti dei prigionieri civili. Sono dei vecchi, sono delle donne, sono degli esseri assolutamente fuori del conflitto, che l'una e
l'altra coalizione sono costrette a gittare
nei campi di concentrazione, dacché non
si è avanzata nessuna Potenza a dire : ma
questi vecchi, queste donne, che sono estranei al cimento, provvederò io a restituirli
alle loro famiglie secondo reclamano i più
profondi sentimenti dell'umanità.
Noi ci attendevamo ed attendiamo ancora che la nostra neutralità non sia passiva,
ma anzi sia patrocinio di questi diritti, preparazione di quegli stessi elementi di giustizia
storica che dovranno trovare il loro sviluppo
nella futura Conferenza degli S t a t i . Alcuni
dicono che a quella Conferenza, se noi non
saremo scesi in guerra, non saremo neppure
ammessi. Io non lo credo : gli insegnamenti
della storia provano il contrario. Due volte
l'Austria partecipò da padrona a due imponenti Congressi internazionali : al Congresso di Berlino del 1878 ed a quello di
Parigi del 1855; eppure l'Austria non aveva
combattuto nè sui campi della Crimea, nè
sulle montagne Balcaniche, bell'uno e nell'altro Congresso essa riuscì a dire una parola sovrana ed essere la vera dominatrice
del Congresso; e bastò appena appena il
genio del conte di Cavour, per ottenere che
il piccolo Piemonte, che aveva mandato i
15 mila di Lamarmora alla Cernaia, fosse
accettato nel Congresso.
I l Governo a queste aspirazioni mostrò
di tenersi affatto estraneo; esso preferì dedicarsi alla politica interna, preferì aiutare
i suoi uomini nelle amministrazioni del Sud
e del ìiord, servire a competizioni partigiane.
Indegno è stato secondare una campagna come quella inscenata dagli agrari del-
Atti
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Parlamentari
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l'Emilia in occasione di un terribile delitto, che f o r n ì pretesto ad una speculazione politica, a l t r e t t a n t o odiosa; dacché
per quel mezzo si volle colpire lo stesso
diritto dei l a v o r a t o r i ad organizzarsi, si
attentò a l l ' a u t o n o m i a di un libero c o m u n e ,
sciogliendolo solo perchè il sindaco era latitante, e m a n d a n d o il commissario regio.
(Ooh ! ooh ! — Rumori).
Ma ora finalmente il G o v e r n o si è riscosso
ed è v e n u t o d a v a n t i alla C a m e r a a presentare
quelle comunicazioni, le quali suscitarono
eosfalto e fervoroso entusiasmo e d e t e r m i n a rono anzi una dimostrazione, che ha ricordato a molti la dimostrazione che seguì
un celebre discorso d e l l ' o n o r e v o l e F o r t i s ,
per non dire a d d i r i t t u r a che ieri a noi
parve di r i v i v e r e in questa C a m e r a il giorno
stesso, che f u d e c r e t a t a la s o v r a n i t à piena
ed intera sopra la Libia, r i c o r d i di due
giornate piene di entusiasmo, le quali però,
che si sappia, non conclusero con e v e n t i
enormemente fausti.
(Commenti).
Che cosa disse ieri il G o v e r n o per f a r e
balzare t u t t a l ' A s s e m b l e a !
Il G o v e r n o ieri ha detto q u e s t o : « Nelle
terre e nei mari dell'antico c o n t i n e n t e , la
cui configurazione politica si v a forse trasformando, 1' I t a l i a ha v i t a l i interessi da
affermare e sostenere, una situazione di
grande p o t e n z a , da m a n t e n e r e i n t a t t a , non
solo, ma che da possibili ingrandimenti di
altri S t a t i non sia r e l a t i v a m e n t e diminuita ». E d a g g i u n s e : « ÍTon d u n q u e inerte
e neghittosa, ma operosa e g u a r d i n g a , non
dunque i m p o t e n t e , ma p o d e r o s a m e n t e armata e p r o n t a ad ogni e v e n t o , d o v e v a e
dovrà essere la n e u t r a l i t à nostra ».
Voci. Benissimo ! .
T R E V E S . O n o r e v o l e Calandra, io v i do
atto che il vostro dire è s t a t o categoricamente per la n e u t r a l i t à , che v i siete richiamato alla n e u t r a l i t à , che d o v e v a , ed a
quella, che d o v r à essere ; ma, v e d e t e , a
questa espressione l ' o v a z i o n e cominciò dai
banchi, dove siedono i f a u t o r i dei p a r t i t i ,
che hanno f a t t o un vero p a t t o contro la
neutralità, e poi l ' o v a z i o n e , come d o v e v a ,
come non p o t e v a non essere, si allargò a
tutti i banchi...
M O L I N A . N o n è vero, f u s p o n t a n e a su
tutti i banchi. Q u e s t a è la v e r i t à ! N o i
lasciamo ad alcuno il privilegio del1 entusiasmo ! ( Approvazioni—
Rumori dall'estrema
sinistra).
T R E V E S . A d ogni modo a me piace insistere in questo riconoscimento : che il
Mostro dire era per la n e u t r a l i t à , contor-
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TORNATA DEL
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Deputati
1914
n a t a da t u t t i gli a g g e t t i v i di cui v i è piaciuto di c o n t o r n a r e questa parola, ma era
per la n e u t r a l i t à . (Interruzioni — Commenti).
Ma poiché voi nelle v o s t r e dichiarazioni f a c e v a t e allusione u n i c a m e n t e alla
f o r z a militare, escludendo, cioè, dal v o s t r o
dire ogni allusione ed ogni a p p e l l o ai m e z z i '
pacifici, ai mezzi di persuasione, ai mezzi
diplomatici, a v e t e creato il diritto in molti
di c o l l o c a r v i f r a i f a u t o r i della g u e r r a . E
perciò l'antitesi t r a il b a n c o del G o v e r n o
e i b a n c h i dei socialisti non p o t r e b b e essere
più a p e r t a . (Commenti —
Interruzioni).
M A R C H E S A N O . È n a t u r a l e ! N o n ci sono
che loro.
(Ilarità).
T R E V E S . N o n f a t e m i subire l'umiliazione di fare delle dichiarazioni di p a t r i o t tismo per g u a d a g n a r e licenza alle cose,
che a v o i parranno poco p a t r i o t t i c h e e
che dovrò dir dopo. L a v e r i t à è che qui
non si discute di p a t r i o t t i s m o o di antipatriottismo. T u t t i i p a r t i l i , t u t t i gli uomini
la p a t r i a la p o r t a n o nel cuore, nel s a n g u e ;
essa vi è impressa... (Commenti — Interruzioni).
Una voce a destra. E l'internazionalismo?
T R E V E S . L a p a t r i a è anche nel pugno
che l ' e m i g r a n t e t e n d e quando e m i g r a , verso
la t rra sulla quale è n a t o , e se alcuno grida
in q u a l c h e comizio che per il proletario
non vi è p a t r i a , credete che quello è il delirio dell'innamorato geloso... (Commenti —
Interruzioni)
...e q u a n d o la patria è aggredita, la si difende, senza discussioni. (Commenti —
Interruzioni).
P e r chi è in buona fede su ciò non ci
i uò essere questione. La v e r a questione è
u n ' v J t r a : è la questione della guerra di aggressione, della guerra come ultima ratio
di un m e t o d o politico.
Signori, vi è uno scrittore che in questi giorni ha una v o g a i m m e n s a , il Clausewitz, che ha scritto un t r a t t a t o sulla
guerra p r e m e t t e n d o v i una lunga ed eloquente prefazione per illustrare che cosa
è la g u e r r a , differenziandosi d'assai da quei
l e t t e r a t i che adesso sogliono intessere l'apologia idealistica della guerra, salute, igiene
del mondo, della guerra, espressione più
alta della f o r z a , del v a l o r e della morale
umana.
I l C l a u s e w i t z , che è un g e n e r a l e , credo,
ha della guerra un'idea assai meno letteraria e assai più p o s i t i v a e p o l i t i c a del lctteratume.
E g l i ha definito la guerra così: la guerra
presente è la c o n t i n u a z i o n e di u n a politica
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Parlamentari
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XXIV
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con altri mezzi ». La guerra presente è la
continuazione con altri mezzi della guerra
sociale che divampa sorda fra le potenze
di Europa da anni e anni, e che i socialisti
da tempo andavano denunziando.
I tedeschi esprimono il fatto con due
parole che oggi si ricercano e oggisiritrovano : la Welt Politile e la Welt Krieg, la
politica mondiale chd ha determinato la
guerra mondiale. Ebbene, t u t t i coloro che
furono contro la Welt Politile, sono anche
oggi contro la Welt Krieg, contro la guerra
internazionale.
(Commenti).
Sì, o signori, noi riconosciamo in questa
conflagrazione europea il portato necessario, il corollario fatale di quei movimenti
di protezionismo, di colonialismo, di militarismo di terra e di mare che i socialisti
hanno combattuto in tutti i Parlamenti.
È assai probabile che la società borghese
non volesse la guerra. Di ciò ci dà affidamento la stessa opera spiegata dal Governo
che rappresenta il paese più mercantile di
Europa, dal Governo inglese, per scongiurare la guerra.
STel pensiero del capitalismo moderno,
il militarismo avrebbe dovuto essere una
forza aggiogata, serva, che si adoperava
per minacciare e che si sarebbe poi sempre
potuto ritirare pacificamente una volta
compiuto l'atto della minaccia. Invece,
creato l'organo, questo ha trovato da sè
la propria funzione : il militarismo, figlio
del capitalismo, ha portato ineluttabilmente
alla guerra, quando i ceti monarchici, quando i ceti militari dei paesi conservatori in
cui essi possono più facilmente prevalere
anche sulla società mercantile, anche sulla
stessa società capitalistica, hanno creduto
che fosse l'ora di mostrare la loro signoria
di diritto divino, scatenando il flagello
della conflagrazione europea. (Commenti).
Ora è quasi incomprensibile come da
t a t t o ciò sia sorta quella strana illusione,
che noi non sappiamo distinguere, che questa guerra possa avere una risoluzione democratica, che debba finire col trionfo della
nazionalità, col disarmo universale, col
trionfo di tutti i buoni sentimenti.
Quale strana utopia! Dalla guerra non
traggono forza che i ceti militari e i ceti
conservatori, ineluttabilmente.
Non accenniamo neppure alla possibilità
di una vittoria del pangermanismo: le atrocità che ormai sono legate a questa parola
non possono far assolutamente augurare la
vittoria al pangermanismo; ma della stessa
coalizione liberale democratica noi vediamo
Camera dei Deputati
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DICEMBRE
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oggi la Francia in piena reazione di misticismo, lo Czar che si avanza in Galizia ricostituendo i ghetti per gli ebrei, e l ' I n ghilterra che comincia col mettere l'ambasciatore alla Santa Sede... (Eumori).
Ecco
perchè noi siamo contro questa conflagrazione e sentiamo di non dovervi partecipare, avendola combattuta fin ne le viscere
della sua formazione... (Applausi
all'estrema
sinistra).
Ma veniamo ora a cose che vi debbono
sembrare meno teoriche e che sappiano
meno di partito. Coloro che sono i fautori
della guerra, coloro che hanno stretto il
patto di combattere la neutralità, coloro
che si propongono in tal senso di forzare la
mano al Governo, (e quello di ieri è stato
un piccolo, ma eloquente saggio della loro
azione), sono costoro così sicuri della guerra
vittoriosa? (Commenti) Specialmente quelli,
che non hanno mai votato le spese militari, hanno il diritto di credere a questa
vittoria assoluta? (Applausi
all'estrema sinistra).
Possono costoro darci almeno questo affidamento: che lo scacchiere \ er la tremenda
partita a cui essi così lietamente incitano
il Governo, non sarà ciato proprio dal territorio nazionale?
Non basta: hanno costoro la sicurezza
della potenzialità del nostro paese a reggere lo sforzo della guerra più capitalistica
che il mondo abbia mai conosciuto? E perciò questa guerra è in certo modo sotto la
dittatura dell' Inghilterra !
Ci sarà forse qualche ingenuo, non qui,
ma nel paese, che si lusinghi che questa sia
una guerra come quella del 1866, un urto,
una giornata campale che vada bene o male,
e tutto è finito. No, questa è una guerra
che t u t t i sappiamo che è interesse dell'Inghilterra di far durare più a lungo che sia
possibile, appunto perchè soltanto in questo modo essa vincerà la Germania, non in
una battaglia campale, ma con una lenta,
assidua, esauriente assillazione dell'avversario nel terreno economico.
Siamo noi come la Germania e l'Inghilterra e la Francia, tra i paesi dei 500 miliardi di ricchezza, per essere sicuri di far
fronte a una tale guerra? Io mi guardo
bene dal discreditare le condizioni del nostro bilancio, ma non credo che noi in
questi mesi di estate siamo così enormemente arricchiti, per effetto della guerra,
che quella situazione del tesoro che si vedeva descritta nello scorso luglio con colori così sinistri, si sia trasformata improv-
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f i s a m e n t e nel tesoro di Golconda, così sfond a t a da p e r m e t t e r e di a f f r o n t a r e q u a l u n que l u n g o c i m e n t o
(Commenti).
N o n b a s t a ; costoro che h a n n o preso
sulla p r o p r i a coscienza di m e t t e r e i vessilli
delia g u e r r a i m m e d i a t a m e n t e sui p e n n o n i
i t a l i a n i , possono essi a l m e n o i n f o r m a r c i del
v e r o s t a t o delle n o s t r e alleanze e delle nostre amicizie?
Noi a b b i a m o u n a situazione assai s t r a n a .
I n Cirenaica a b b i a m o il Senusso che ci
perseguita, che f a la g u e r r a s a n t a i n d e t t a
dal Califfo di C o s t a n t i n o p o l i c o n t r o di noi;
e l ' E g i t t o è così vicino!... (Interruzioni) E
chi sa dire quale r a p p o r t o v ' è t r a il califf a t o , il Senusso e l ' I n g h i l t e r r a ? Mistero, su
cui non mi a t t e n d o n e m m e n o di sollevare
u n a c o r t i n a , p e r c h è n o n p o t r e i che comm e t t e r e delle gaffe ; t u t t a v i a da m o d e s t o
o s s e r v a t o r e g u a r d o il f e n o m e n o e mi perm e t t o di proporlo alla c o n s i d e r a z i o n e dei
miei onorevoli colleghi. (Interruzione del
deputato
Turati).
E questi nostri amici, che p u r e h a n n o
un passato di così p r o f o n d o intimo a f f e t t o
per il p r o l e t a r i a t o del n o s t r o paese, possono con t a n t a leggerezza di cuore cons i d e r a r e che l ' I t a l i a , la q u a l e ha p e r m a n e n t e m e n t e sei milioni di suoi figliuoli all'estero, che ogni a n n o m a n d a q u e s t e r o n dinelle su t u t t i i c a m p i di E u r o p a , possa
con saviezza legare il destino di q u e s t i figliuoli alle ripercussioni necessarie, f a t a l i
di u n odio di stirpe che i n d u b b i a m e n t e
non si p l a c h e r e b b e più? ( Vivi
commenti).
TJna voce. È v e r i t à !
M A R C H E S A T O . È meglio essere o d i a t i
che disprezzati.
T R E V E S . Noi saremo s e m p r e o d i a t i
q u a n d o c o m m e t t e r e m o p r e p o t e n z e come
con la T u r c h i a , (Interruzione del deputato
Mar che sano) e saremo disprezzati s e m p r e
finché saremo così p o v e r i , da m a n d a r e f u o r i
della p a t r i a t a n t i l a v o r a t o r i nostri.
Chi assistette, e p o t è seguirla, con senso
di p i e t à , q u e l l ' e n o r m e , s p a v e n t o s a l e v a t a di
cenci italiani in t u t t a l ' E u r o p a a p p e n a scoppiò la conflagrazione, e vide quelle t u r b e
cacciate per t u t t a l ' E u r o p a , c a r i c a t e c o m e
b r u t i di a r m e n t o p e r c h è si affrettassero a
t o r n a r e nel loro paese, concepisce almeno
il desiderio di n o n v e d e r e più. quello spett a c o l o e l ' a u g u r i o che l ' I t a l i a possa d a r
p a n e e r i p a r o a t u t t i i p r o p r i figliuoli. (Applausi a sinistra^.
Allora non saremo più disprezzati. Ecco
p e r c h è , o signori, è e v i d e n t e il r a p p o r t o
che è t r a la n o s t r a politica i n t e r n a ( f u m m o
Camera dei
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Deputati
1914
a c c u s a t i anche di essere nella n o s t r a n e u t r a l i t à t r o p p o nazionalisti, t r o p p o p a t r i o t i )
e la n o s t r a politica i n t e r n a z i o n a l e ; l ' u n a e
l ' a l t r a si c h i u d o n o in u n anello di logica
indissolubile: non sacrifichiamo la p a t r i a .
N e s s u n o vuol sacrificare la p a t r i a ; m a vog l i a m o che la p a t r i a sia in f r a t e r n a cooperazione con t u t t e le a l t r e p a t r i e e che di
q u e s t a c o o p e r a z i o n e sia a v v i a m e n t o e canale l ' a f f r a t e l l a m e n t o i n t e r n a z i o n a l e dei lav o r a t o r i . ( Vivi commenti —
Interruzioni).
Voci. L ' a b b i a m o visto.
T R E Y E S . Ma che cosa a v e t e visto, o
signori? S e m p l i c e m e n t e q u e s t o : che vi sono
d u e coalizioni in E u r o p a ; d u e g r a n d i agg r u p p a m e n t i di popoli i quali, con la stessa
p r o f o n d a convinzione r e c i p r o c a m e n t e si acc u s a n o di essere aggressori e si r i t e n g o n o
a g g r e d i t i . Che cosa voi s a p e t e ?
S a p e t e q u e s t o : che finché la l o t t a democratica di classe del p r o l e t a r i a t o non abbia
c o n q u i s t a t o i poteri dello S t a t o (Rumori e
proteste al centro e a destra) t u t t i i Governi
sono a n c o r a in g r a d o di o r g a n i z z a r e l ' i n g a n n o politico in guisa da pigliare le masse.
P e n s a t e alla censura nel t e m p o di g u e r r a ;
alle m a c c h i n e g o v e r n a t i v e p o t e n t i di suggestione sistematica e poi s t u p i t e v i se il
p r o l e t a r i a t o n o n è a n c o r a così f o r t e da dissipare la m e n z o g n a ed a r r i v a r e alla v e r i t à ,
s t u p i t e che sia possibile a r r i v a r e al p a r a dosso delle due coalizioni e n t r a m b e conv i n t e di l o t t a r e per s a l v a r e la libertà dell ' E u r o p a , l ' u n a dal k n o u t russo, l ' a l t r a dal
bastona p r u s s i a n o .
Ma q u a n d o la b e n d a c a d r à , q u a n d o i
biechi responsabili s a r a n n o d e n u d a t i , n o n
c r e d e r e t e che la situazione d o v r à m u t a r s i ?
Il socialismo in questo m o m e n t o passa per
essere in pieno f a l l i m e n t o !
(Gommenti).
Tina voce. Lo è.
T R E Y E S . Se è in pieno f a l l i m e n t o non
lo so, o p p u r e lo so; sempre si h a bisogno
di scaricare sopra q u a l c u n o la s i t u a z i o n e
che noi stessi a b b i a m o d e t e r m i n a t a . Noi
a b b i a m o vissuto p D r t a n t i anni
fidando
nella triplice a l ' e a n z a ; a u n certo p u n t o il
sistema della triplice alleanza h a f a t t o
c o m p l e t a m e n t e cilecca, e c r e d i a m o c h e il
socialismo sia m o r t o .
N o i a b b i a m o a c c u s a t o , noi socialisti, il
s i s t e m a capitalistico come n o n r i s p o n d e n t e
alle e l e m e n t a r i esigenze di u n a v i t a s a n a m e n t e e c o n o m i c a ; t u t t o il m o n d o è in mor a t o r i a , e chi è fallito è il socialismo. (Ilarità all' estrema
sinistra).
Via, via, t u t t e le m a n i f e s t a z i o n i che il
socialismo h a p r e d e t t o , la g u e r r a compresa
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Camera dei Deputati
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che il socialismo è stato troppo debole per
scongiurare, si sono verificate; non importa,
tutti dicono : il socialismo è morto. Ma sì,
buona gente, il socialismo e morto ; ma da
quanto tempo ? Non c'è giorno che non
leggiamo in qualche giornale o rivista che
il socialismo è fallito, è morto. Poi ci ritroviamo sempre ancora, nel paese, nel Parlamento a proporre quelle che sono le ineluttabili rivendicazioni socialiste del proletariato ; e in queste rivendicazioni noi
osserviamo, anche nelle miserande condizioni presenti, una rispondenza al di là delle
frontiere, che è arra sicura del prossimo
ripristino dell'internazionale dei lavoratori.
(Approvazioni all' estrema sinistra — Commenti).
Quando noi pensiamo a tutte le atrocità
che debbono vedere i nostri occhi, un popolo sradicato dalle proprie sedi, milioni
di vite giovani troncate, quando pensiamo
alle rovine enormi che vanno ammucchiandosi, e come tutta questa sciagura immensa
e immensa vergogna dell' umanità sarebbe
bastato appena un po' più di consapevolezza del proletariato per scongiurare, oh
amici socialisti, quanto lavoro, quanto
compito ancora per noi ! (Applausi all'estrema sinistra).
P R E S I D E N T E . Spetta ora di parlare
all'onorevole Pantano. Ne ha facoltà.
PANTANO. Vi rinunzio ! (Bene! Brxvo!).
P R E S I D E N T E . Ha chiesto di parlare
l'onorevole Colajanni. Ne ha facoltà.
COLAJANNI. Onorevoli colleghi! Dopo
il discorso di Claudio Trevés, più vivo che
mai io sento il bisogno di parlare. Io che
ho cominciato (perdonate se il ricordo è poco
modesto) coll'essere chiamato maestro da
socialisti ed amici carissimi, temo di dover
essere considerato come nemico ; ma la mia
coscienza mi dice di rimanere oggi quello
che sono stato ieri, e sono stato sempre:
prima italiano, poi repubblicano, e poi socialista, poiché non intendo repubblica
senza socialismo.
Sarebbe stata una condotta veramente
patriottica quella della rinunzia di tutti a
qualunque discussione. Io che avevo preparato il mio discorso, l'avrei ritirato ben
volentieri, poiché il silenzio, dopo le acclamazioni di ieri, sarebbe stato una interpretazione molto più razionale di quella di
tutti i nostri discorsi.
Probabilmente il solo che del silenzio si
sarebbe doluto - la mia sarà forse una malignità - sarebbe stato il presidente del Consiglio se, come io temo e sospetto, egli abbia
paura di essere andato troppo oltre nellesue dichiarazioni.
Per parte mia dichiaro esplicitamente
che sono rimasto pienamente sodisfatto
delle dichiarazioni del presidente del Consiglio; ad altri non piacerà forse il mio consentimento, ma io lo sento e lo manifesto.
Mi è piaciuta molto la sua affermazione
sulle aspirazioni italiane legittime, e mi è
piaciuta la sua affermazione che, in certi
momenti, quando- la ragione e il diritto
vengono oppressi, non c'è che la forza che
possa difenderli e mantenerli.
E però, consentendo nelle dichiarazioni
del presidente de] Consiglio, mi permetto
di trarne quelle illazioni che il Paese ha
già tratto. Qualche giornale - forse l'onorevole G-iolitti lo saprà - lo ha di già rimproverato... Mi dicono infatti che La Stampa
abbia rimproverato il presidente del Consiglio di essere andato troppo oltre.
GIOLITTI. Non fo il giornalista ! (Ilarità).
COLAJANNI. Di fronte a questa situazione, io domando se è possibile ancora astenersi da commenti, dopo il discorso che
abbiamo ascoltato, e dopo quello che si
dice nei corridoi. Poiché i discorsi dei corridoi hanno un valore assai più sintomatico
degli applausi della Camera, dicendosi nei
corridoi quello che qui dentro l'ipocrisia
politica non consente di dire. Da parte mia
continuo a dire nettamente qui quel che
dico di fuori.
L'illazione mia dalle dichiarazioni del
presidente del Consiglio è favorevole alla
guerra. Ma quando si parla di guerra, debbo
constatare che sono un accusato. Da molte
parti mi si è rimproverato di essere diventato apostolo della guerra, dopo aver predicato per oltre quaranta anni la pace.
Sì, ho predicato la pace- ma anche
quando la predicavo, se il mio paese avesse
avuto bisogno del mio modesto braccio,
non glielo avrei negato.
Vi confesso che non ho alcuna paura,
per evitare tutte le cattive interpretazioni,
rinunziando a t i t t e le mie difese, non ho
paura di dire: me poenitet. Se c'è da dichiarare, specie sul terreno degli armamenti,
un pentimento, non esito a dichiararlo,
aperto e leale. (Approvazioni).
Poco fa, mentre parlava l'amico Ireves,
c'è stato uno che ha gridato: Voi domandate solamente al proletariato il suo sangue, ma non pensate a dare il vostro danaro.
Che coloro che ne hanno siano degli
Atti
— 5585 —
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
-
la
SESSIONE
-
DISCUSSIONI
avari, lo a m m e t t o ; ma q u a n t o al sangue
dei proletari, dobbiamo intenderci, amico
Treves. L ' I t a l i a si è f a t t a per iniziativa
dei ricchi; si è f a t t a per iniziativa di molti
borghesi; il popolo dei lavorotori, non per
colpa sua, ha dato il minimo c o n t r i b u t o .
( Commenti air estrema sinistra — Interruzione del deputato Treves).
L'onorevole Treves mi i n t e r r o m p e col
ricordarmi il bilancio... Ma qui e n t r i a m o
nel terreno economico e posso esser d'accordo con lui. Ma in q u a n t o al sangue degli operai, se ne facciamo la somma, t r o viamo che non è stato un c o n t r i b u t o considerevole ; è stato sempre poco.
G u a r d a t e la f a l a n g e dei Mille: vi t r o v a t e
una grande prevalenza di borghesia piuttosto che di operai. Se g u a r d a t e (io c'ero
e posso garantirlo) fra i q u a r a n t a m i l a volontari di Garibaldi, nel 1866, v e d r e t e che
prevaleva moltissimo la borghesia. Ricordo
che c'erano interi battaglioni composti esclusivamente di elementi borghesi, di studenti. Dirò di più che la m a n c a n z a di un
contributo v e r a m e n t e popolare a questo processo di unificazione ha f a t t o sì che da noi
non sia ancora sufficientemente s v i l u p p a t o
quel sentimento nazionale che noi vorremmo vedere del t u t t o sviluppato. (Benissimo ! —Approvazioni).
E^vorrei a u g u r a r m i che quella, che spero
la prossima guerra, possa molto meglio di
come fu p r e d i c a t o dai nazionalisti nell'anno infausto 1911, possa molto meglio, col
sangue comune, stringere v e r a m e n t e la nazione italiana in quel saldo legame (Benissimo! Bravo!) che a t t u a l m e n t e non c'è. (Commenti).
Ho confessato (ed avrei p o t u t o f a r n e a
meno perchè avrei altri a r g o m e n t i per giustificare la mia c o n d o t t a ) , ho confessato
di non aver v o t a t o le spese militari. Ma
questa confessione mi dà diritto a fare t a lune osservazioni a coloro che f u r o n o e restano miei avversari. I n primo luogo, quale
fu l'opera dei governanti di f r o n t e a questo problema delle spese militari ì
Quando Bismark si propose l ' u n i t à germanica sciolse, se non erro, t r e volte la
Camera dei d e p u t a t i prussiana. Q u a n d o
mai un presidente &el Consiglio ha pensato
e ha a v u t o il bisogno di sciogliere la Camera, perchè questa gli abbia negato le spese
militari %
La Camera ha a p p r o v a t o sempre t u t t o
quello che le h a n n o d o m a n d a t o . Se vi sono
dunque s t a t i dei responsabili, sono coloro
-
TORNATA
DEL
Camera dei
Deputati
4
1914
DICEMBRE
che h a n n o d e t e n u t o il p o t e r e sino al dì di
oggi
U n ' a l t r a osservazione. F r a il 1883 e il
1913, un t r e n t e n n i o giusto, le spese militari
dell'Austria-Ungheria, assai più a m p i a di
superficie e, quindi, con obblighi maggiori per la difesa t e r r i t o r i a l e e assai più
numerosa in q u a n t o ad a b i t a n t i , sono aum e n t a t e ; da 295 a 447 milioni, ossia del 51
per cento.
Nello stesso t r e n t e n n i o l ' I t a l i a ha visto
a u m e n t a r e le sue spese militari da 253 a
424 milioni, vale a dire del 67 per cento.
D i r e t e : il p u n t o di p a r t e n z a f u diverso
e, quindi, l ' a u m e n t o percentuale non direbbe nulla. No, il p u n t o di p a r t e n z a era
p i u t t o s t o uguale e il p u n t o di arrivo oggi
ci fa concludere così: che ogni italiano
contribuisce 19 lire per le spese militari,,
m e n t r e ogni austriaco ne p a g a v a , al 19l3y
s o l t a n t o 11. Orbene, egregi signori, come va
che noi a b b i a m o speso in più degli austriaci
e siamo p r e p a r a t i di meno? (Rumori — Interruzioni).
Voci. Chi lo dice?
C O L A J A N N I . Spero, non d u b i t a t e , di
rispondere a questa vostra interrogazione,
se me ne d a t e il t e m p o .
C' è u n a risposta ed è che l ' I t a l i a esce
da una g u e r r a d u r a t a circa due a n n i ; l'impresa libica ha v u o t a t o i nostri magazzini
e ha scombussolato il nostro esercito. (Movimento del deputato
Giolitti).
Yedo i m o v i m e n t i di capo dell'onorevole
Giolitti.
E h ! comprendo benissimo a che cosa
egli voglia alludere. Certo»egli vuole alludere al f a t t o che c' è un documento solenne, che p o r t a la firma sua e, soprattutto,,
quella dell'onorevole Tedesco il quale dice
che al 31 dicembre 1913 i magazzini militari non solo erano riforniti, ma erano riforniti in maggiore q u a n t i t à e in migliore
qualità, come del resto ha ricordato anche
il collega Treves.
Si sono elevati dei dubbi gravissimi su
questi r i f o r n i m e n t i ; giornali non sospetti
di tendenze rivoluzionarie come 1' « Esercito I t a l i a n o », per esempio, dicevano che
m a n c a v a n o nei magazzini militari per lo
meno 130 mila paia di vestiti per l'esercito
per l ' i m p o r t o di 19 milioni (Mormorii —
Interruzioni);
la « P r e p a r a z i o n e » conferm a v a questa voce e le polemiche della
« S t a m p a », del « Giornale d ' I t a l i a » e di
altri giornali le r i b a d i v a n o .
Ora d o m a n d o : in che cosa ed in q u a l
modo il presidente del Consiglio ha p o t u t o
Atti
— 5586 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera
dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
191 t
noi a b b i a m o p o t u t o c o n s t a t a r e il pieno e
s p e n d e r e t u t t e quelle c e n t i n a i a di milioni
completo fallimento.
di cui ha a v u t o bisogno dal p r i m o agosto
Esercito d u n q u e p r o n t o . Esercito p r o n t o
in poi ?
( m a n i f e s t o il mio s e n t i m e n t o ) ; io vorrei la
Del resto, in quali condizioni si sono t r o g u e r r a p r o n t a ed i m m e d i a t a .
(Commenti).
v a t i t u t t i i r i c h i a m a t i d ' I t a l i a in a g o s t o e
Le ragioni di indole economica che l'oin s e t t e m b r e ? T u t t i lo sanno ed è i n u t i l e
norevole Treves h a a d d o t t e qui dal suo
che insista su questo.
p
u n t o di vista sono gravissime. Ma c e r t a I n questa occasione sentiremo, p e r c h è non j
m
e n t e egli non deve, non può ignorare che
i n d a r n o si è i n s c r i t t o a p a r l a r e l ' o n o r e le
c o n d i z i o n i finanziarie dell'Austria f r a n o
vole Mirabelli, quello che egli ci dirà e samolto
peggiori delle nostre. E p p u r e l'Auremo lietissimi di a p p r e n d e r e che la v e r i t à
stria
n
o
n ha esitato ad a f f r o n t a r e la g u e r r a .
s t a nei d o c u m e n t i che d a n n o come comE
q
u
a
n
d
o il bisogno c'è, non si può, n o n si
p l e t a t i t u t t i i r i f o r n i m e n t i del 1913. ( M o r deve
c
a
l
c
o l a r e il milione di più, Ì5Q0 milioni
morii —
Conversazioni).
ed a n c h e il miliardo, p e r c h è vi sono interessi
D e b b o però f a r e u n a osservazione che
superiori che valgono al di là della condis u f f r a g a quello che t e s t é io diceva sulla inzione economica e finanziaria del m o m e n t o .
f e r i o r i t à della p r e p a r a z i o n e i t a l i a n a . Si è
Ma c'era q u e s t a r a g i o n e ? C ' e r a questa
d e t t o (io lo credo e t u t t i lo sanno) che la
c
o
n
v e n i e n z a della guerra? Qui io non credo
g u e r r a di L i b i a a b b i a c o n t r i b u i t o a creare
(e
d
o m a n d o u n poco di a t t e n z i o n e dai miei
q u e s t a condizione di cose; m a bisogna ricolleghi)
non credo di f a r e o p e r a inutile ric o r d a r e che a n c h e l ' A u s t r i a h a d o v u t o
c a p i t o l a n d o , nel modo più sommario, q u a l i
f a r e due mobilitazioni, u n a nel 1908 e l'alsono s t a t e le r a g i o n i della g u e r r a . B a d i n o i
t r a d u r a n t e le u l t i m e d u e g u e r r e b a l c a n i c h e .
miei colleghi che n o n parlerò da s e n t i m e n t a Orbene, l'esercito a u s t r i a c o oggi si è t r o lista, m a parlerò da un p u n t o di vista a l t a v a t o p r o n t i s s i m o a c o m b a t t e r e c o m e forse
m e n t e u t i l i t a r i o . N o n vi m u o v a a sdegno se
n o n lo f u m a i . (Interruzioni
—
Conversan o n consento a f f a t t o nei giudizi sul modo
zioni).
in cui la G e r m a n i a si è c o m p o r t a t a verso
Queste c o n s t a t a z i o n i si possono f a r e oggi,
il Belgio. S a r e b b e questo u n s e n t i m e n t o
p e r c h è a b b i a m o l'assicurazione f o r m a l e del
bello, a l t a m e n t e lodevole da un p u n t o di
p r e s i d e n t e del Consiglio, il q u a l e ha d e t t o
v i s t a morale, m a riconosco a n c h e io che i
che l'esercito n o s t r o è p r o n t o , p r o n t i s s i m o
t e m p i n o n sono m a t u r i perchè le nazioni
e p u ò f a r f r o n t e a t u t t e le e v e n i e n z e possie n t r i n o in guerra a difesa della giustizia, a
bili ed i m m a g i n a b i l i .
difesa degli interessi di u n g r a n d e p o p o l o .
S AL A N D R A , presidente del
Consiglio,
P e r le piccole nazioni esiste sempre u n
s e n t i m e n t o di razza.
ministro dell'interno. Questo i m p o r t a e n o n
altro.
C e r t a m e n t e in me, come in t u t t i voi, è
vivo il desiderio di vedere u n i t e all' I t a l i a
C O L A J A N N I . E così n o n si r i p e t e l'imdelle regioni dove sono i t a l i a n i i quali voprudenza commessa da un senatore frangliono essere r e d e n t i , poiché è doveroso dicese alla vigilia della g u e r r a a t t u a l e . (Mors t i n g u e r e f r a gli i r r e d e n t i che ci v e n g o n o
morio —
Interruzioni).
segnalati n e l l ' A u s t r i a dagli i r r e d e n t i che
S t a b i l i t o , d u n q u e , quello che c'era da
n o n vogliono essere r e d e n t i ; e noi n o n abdire s o t t o il p u n t o di v i s t a degli a r m a b i a m o il d i r i t t o di f a r e degli italiani per
m e n t i , v e d i a m o se il G o v e r n o i t a l i a n o , che
f o r z a : alludo agli i t a l i a n i della Corsica, di
p o t r e b b e r i m p r o v e r a r e q u a l c u n o di noi che
Nizza e di a l t r i p u n t i che non occorre noi m p r o v v i s a m e n t e si è d i c h i a r a t o p a r t i g i a n o
m i n a r e . Ma vi è u n ' a l t r a ragione la quale
•della g u e r r a , sia s t a t o più p r e v e g g e n t e
va al di là dei s e n t i m e n t i , al di là dei prindi noi.
cipi, e che è essenzialmente u t i l i t a r i a .
Se il Governo italiano fosse s t a t o prev e g g e n t e , noi n o n a v r e m m o sentito su quei
A r t u r o L a b r i o l a vi h a p a r l a t o con m o l t a
b a n c h i l ' o n o r e v o l e Di S a n Giuliano a deriefficacia e con m o l t a c o m p e t e n z a di quella
d e r e coloro i quali gli d e n u n z i a v a n o la posche sarebbe la situazione dell' I t a l i a con
sibilità i m m i n e n t e che noi ci trovassimo di
u n a G e r m a n i a che tagliasse l ' E u r o p a in
f r o n t e a l l ' I n g h i l t e r r a , se fossimo a n d a t i in
due, che tagliasse c o m p l e t a m e n t e l ' I t a l i a
g u e r r a insieme alla Triplice Alleanza. Se
dalle regioni d e l l ' A t l a n t i c o e dalla regione
p r e v i d e n t e il G o v e r n o italiano fosse stato,
che egli ha c h i a m a t o dell'Asia a n t e r i o r e .
n o n a v r e m m o s i c u r a m e n t e r i n n o v a t o con
O r b e n e , noi su questo p u n t e n o n possiaa n t i c i p a z i o n e quella Triplice Alleanza di cui
mo f a r e a meno di r i c h i a m a r c i al pensiero
Alti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
I a SESSIONE -
5587
—
DISCUSSIONI -
•di Giuseppe Mazzini, che n o n f u pensiero
di s e n t i m e n t a l i s t a , ma di veggente. Egli,
a t t r a v e r s o i s e n t i m e n t i politici ed i sentim e n t i di razza, vide in modo meraviglioso
•quale campo economico all' I t a l i a , a t t r a v e r s o l ' A d r i a t i c o , si sarebbe a p e r t o nei Balcani, e vide che nei B a l c a n i era a p e r t a u n a
g r a n d e via per 1' I t a l i a . . .
E t u t t o questo è ancor p,oco, per le rag i o n i che c' i n c i t a n o alla g u e r r a . C o m p i u t a
I' I t a l i a , a s s i c u r a t a la sua esistenza, possiamo noi dire d'esser liberi dal pericolo
d ' u n a i n v a s i o n e f u t u r a f Ricordiamoci che
le p o r t e d' I t a l i a n o n sono in m a n o dell' I t a l i a . N o i siamo esposti c o n t i n u a m e n t e
al pericolo d ' u n a invasione a u s t r i a c a ; e gli
A u s t r i a c i ce l ' h a n n o m i n a c c i a t a , a n c h e
q u a n d o e r a v a m o ad essi alleati. Da H a y merle a Conrad von H o t z e n d o r f , p a r e c c h i e
v o l t e gli A u s t r i a c i ci h a n n o m i n a c c i a t o di
discendere fino a Milano. Questa passegg i a t a , t a n t o pericolosa, è c e r t a m e n t e possibile : ed è possibile, p e r c h è il T r e n t i n o ,
la p o r t a di casa n o s t r a , è in p o t e r e d f l l ' A u s t r i a . C h i u n q u e conosce la s i t u a z i o n e
geografica del T r e n t i n o , non può disconvenire... {Commenti
animati).
Se la C a m e r a n o n vuole a s c o l t a r m i , obbedisco... {Parli! parli!) I o n o n p a r l o pei
miei elettori.
R i p e t o : per le condizioni strategico-milit a r i del T r e n t i n o , siamo c o n t i n u a m e n t e esposti a v e d e r e t a g l i a t a la L o m b a r d i a dal Ven e t o , q u a n d o i tedeschi vogliano. Ora conq u i s t a r e q u e s t e p o r t e di casa n o s t r a , mi p a r e
u n d o v e r e e l e m e n t a r e . E questo d o v e r e div e n t a t a n t o più i m p e l l e n t e perchè, se oggi
n o n compiamo questo dovere, n o n lo comp i r e m o m a i più. •
F o r s e p e r u n secolo n o n si presenter a n n o a noi le stesse condizioni d'oggi. Con
r a g i o n e , un d e p u t a t o t r e n t i n o , che oggi è
c o s t r e t t o a vivere in esilio, il B a t t i s t i , ha
g r i d a t o : ora o m a i !
Ma c'è u n ' a l t r a r a g i o n e p r e p o n d e r a n t e .
R i c o r d i a m o c i q u a l e sarà la sorte d e l l ' I t a l i a ,
se v e d r e m o concludere la pace, senza che
l ' I t a l i a sia e n t r a t a in q u e s t o conflitto spav e n t e v o l e . Chiunque sia il v i n c i t o r e , sia
quello d ' O r i e n t e o sia quello d ' O c c i d e n t e ,
essa sarà t a g l i e g g i a t a , m a l t r a t t a t a ed umil i a t a . E voi, di f r o n t e alla p r o b a b i l i t à di
u n nuovo congresso, c h e sarà il congresso
di L o n d r a o di Vienna, r i c o r d a t e v i dell ' a m a r o disinganno che d o v e t t e r o p r o v a r e
gli i t a l i a n i , q u a n d o t o r n ò dal Congresso di
Berlino il conte Corti, con le famose m a n i
n e t t e e v u o t e . Ma allora si t r a t t a v a che le
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
m a n i erano v u o t e di ciò che n o n era nostro ; oggi, ci t r o v e r e m m o in u n a condizione
assai più dolorosa, p e r c h è t o r n e r e m m o (se
p u r e ci a m m e t t e s s e r o al f u t u r o congresso)
t o r n e r e m m o nè più nè meno che con le
m a n i v u o t e di ciò che è n o s t r o , di ciò che
ci a p p a r t i e n e , di t e r r e i t a l i a n e che i t a l i a n e
vogliono essere.
Ma da realista, nell'esame dei f e n o m e n i
politici, quale sono, vengo a d u n ultimo
b r e v e t r a t t o del mio discorso. Siamo perf e t t a m e n t e d ' a c c o r d o che l ' I t a l i a è p r o n t a
m i l i t a r m e n t e : m a è p r o n t a del p a r i m o r a l mente'? D i s g r a z i a t a m e n t e io n o n posso ris p o n d e r e con la stessa sicurezza con cui ho
risposto alla p r i m a p a r t e .
E s a m i n i a m o quale sia la situazione reale
del paese. I n questi giorni io ho a s c o l t a t o
c o n a m a r e z z a i discorsi di p a r e c c h i d e p u t a t i , i quali a p p a r t e n g o n o alla m a g g i o r a n z a ,
a quella m a g g i o r a n z a che l ' a l t r o ieri app l a u d i v a e n t u s i a s t i c a m e n t e , i quali dicev a n o che il paese n o n ha a l c u n o e n t u s i a smo per la g u e r r a . Questo essi d i c e v a n o
a p e r t a m e n t e , ed io ho loro risposto : m a
con q u a l e coraggio p o t e t e a f f e r m a r e questo
v o i a l t r i che a v e t e c r e a t o l ' e n t u s i a s m o per
la g u e r r a di Libia? Con quegli stessi mezzi
con i quali a v e t e suscitato il consenso e
l ' e n t u s i a s m o p e r u n a g u e r r a disastrosa ed
i n g i u s t a , voi a v r e s t e il d o v e r e oggi di coop e r a r e a creare eguale consenso ed e n t u siasmo per u n a g u e r r a s a n t a .
{Commenti).
I o n o n spenderò parole per alcuni miei
a m i c i r e p u b b l i c a n i : io dissento da loro ed
in questo m o m e n t o n o n so c o m p r e n d e r e
c o m e essi possano analizzare gli a t t i dell ' a t t u a l e Ministero p e r t r o v a r e r a g i o n i a
critiche. Ce ne sono t a n t e ; m a il caso, la
f a t a l i t à h a v o l u t o che su quei banchi ci si
t r o v a s s e r o in questo m o m e n t o u o m i n i che
io n o n i n t e n d o , n è voglio g i u d i c a r e : io li
t r o v o a capo del G o v e r n o e sento e riconosco che m questo m o m e n t o p r o v o c a r e
d u b b i , p r o v o c a r e u n a crisi, s a r e b b e u n f a t t o
c o n t r a r i o agli interessi supremi del p a e - e .
{Vive
approvazioni).
I n o l t r e c'è u n altro a r g o m e n t o sul q u a l e
l ' o n o r e v o l e T r e v e s con m o l t a abilità h a sciv o l a t o : egli n o n ha visto che a c c a n t o ai
socialisti ci sono a l t r e f a l a n g i poderose che
sostengono la n e u t r a l i t à . . .
Voci. I preti.
COLAJANiNT. E sono nè più e nè m e n o
che i clericali... {Approvazioni
— Commenti).
T R E V E S . T u t t i quelli che sono vicini
al popolo. {Interruzioni
— Commenti
animati).
Atti
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SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
COLAJAiTNI. Ma io passo oltre, perchè
riconosco di avere adoperato, nella foga
del mio dire, qualche parola, che è andata
al di là del pensiero, nel criticare le affermazioni dell'onorevole Treves, e quindipasso
avanti.
Mi preme però di segnalare il grave pericolo, che c'è in questo soverchio attaccamento dei clericali per la neutralità ; e per
parte mia dai nemici accolgo l'avvertimento
e la lezione e concludo che, se i clericali
vogliono la neutralità, segno è che essi
sulla neutralità stessa vogliono speculare;
segno è che essi sperano nell'avvenire. Io
ho già detto quello, che essi sperano; essi
sperano, ed io auguro che la speranza sia
vana, che si verifichino le loro aspirazioni,
e che nel prossimo Congresso, in premio dell'azione, che hanno spiegata in prò della
neutralità, venga riconosciuta la internazionalizzazione della legge sulle guarentigie.
(Oooh ! — Commenti).
Ci sono alcuni repubblicani dissenzienti;
ebbene, a questi cari amici io debbo ricordare nè più, ne meno, quello, che fu il
principio dei maggiori fattori dell'Italia
popolare e dell'Italia una. Io dico loro che
tengo fede ai principio di Giuseppe Mazzini
e di Giuseppe Garibaldi, i quali affermarono
sempre che prima si doveva essere italiani
e dopo si poteva essere repubblicani, ma
mai prima repubblicani e poi italiani. (Benissimo !)
Vengo finalmente ai socialisti, e, quando
parlo di socialisti, è superfluo avvertire che
i socialisti per antonomasia sono i così
detti socialisti ufficiali. Farò una piccola
osservazione d'indole polemica all'onorevole Treves.
L'onorevole Treves ha fatto dei paragoni, non degni della sua coltura e della
sua intelligenza, quando ha rimproverato
al Governo di non aver saputo prendere
una iniziativa, se non altro patetica, morale, come quella presa da Wilson, presidente degli Stati Uniti d'America, in favore della umanizzazione, per così dire,
della lotta.
Egli non ha considerato che la posizione dell'Italia è ben diversa da quella di
uno Stato di cento milioni di abitanti,
come gli Stati Uniti ; egli non ha considerato che tra i combattenti e gli Stati Uniti
sta di mezzo l'Atlantico, mentre noi siamo
a portata di mano della nostra cara alleata, l'Austria.
Un'altra osservazione : l'onorevole Treves ha quasi fatto intravedere, ma non j
chiarito bene il suo pensiero e, se io lo interpreto male, mi correggerà, ha fatto quasi
intravedere che l'Austria, senza prender
parte alla guerra del '77, ebbe assegnato
dal Congresso di Berlino un premio.
L'onorevole Treves ha commesso una
gaffe perchè non ha tenuto conto di condizioni completamente diverse. L'Austria nel
1878, mercè quella buona lana dell'onesto
sensale che si chiamava Bismark, poteva
ottenere un premio dalla propria neutralità, poiché l'Austria aveva un grande esercito lì vicino, immediato al terreno dove
si combatteva.
L'Austria aveva in suo favore l'Inghilterra, la Germania, la Francia, vale a dire
aveva tutte quelle potenze che oggi dovremmo avere completamente contrarie
noi. È la stessa la situazione dell'Italia al
giorno d'oggi % Può l'Italia sperare un
premio dalla sua neutralità se essa durasse
usque ad finem ?
Ma via!... Vuol dire non conoscere che
cosa sia l'anima dei nostri buoni vicini ed
alleati per poter sperare una cosa simile !
Se si addivenisse alla fine della guerra
senza che alla guerra abbiamo partecipato,
noi ci troveremo in questa dolorosa situazione : di essere disprezzati, minacciati dai
vincitori dell'Oriente o dai vincitori dell'Occidente !... (Commenti — Rumori)..
Ora questa è una situazione che non
può sopportare qualunque anima italiana.
I socialisti italiani, e per essi l'onorevole Treves, oggi hanno fatto professione
di patriottismo. Ma è un patriottismo
molto annacquato...
MODIGLIANI. A nostro modo.
COLAJAJSTISri. A modo vostro, sta bene.
Se fosse patriottismo vero, se fosse patriottismo ragionato, allora i socialisti vedrebbero che è inutile, che è vano correre a
spegnere l'incendio della casa vicina, allorquando 1' incendio divampa in t u t t a
quanta la casa nostra.
L'incendio bisogna combatterlo quando
c'è appena il principio, quando se ne accenna il pericolo, ma non quando non si
è più nella condizione di poterlo combattere.
Mi permettano i miei amici un paragone che forse in parte li offenderà e forse
in parte essi potranno accogliere con piacere. I socialisti italiani, nella loro iperestesia teorica, non si sono accorti che essi
sostengono quell'internazionalismo marxista che è morto oggi, che potrà risorgere
domani, che io mi auguro anzi che possa
Atti Parlamentari
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DISCUSSIONI -
risorgere. Ma oggi, i n v a n o possono p a r l a r e
di c o n t r a p p o r r e la l o t t a di classe alla l o t t a
f r a le nazioni. L a l o t t a fra. le n a z i o n i ha
soppresso c o m p l e t a m e n t e la l o t t a t r a le
classi!... ( A p p r o v a z i o n i -— Commenti — Rumori).
E vengo al p a r a g o n e : I socialisti italiani roti p a r e che ragionino nè più e nè
meno così. U n a p a r e n t e s i : n o n farei questo
p a r a g o n e se esso n o n fosse stato nella premessa a f f e r m a t o s o l e n n e m e n t e da uno dei
socialisti più a t t i v i e i n t r a p r e n d e n t i , cioè
a dire dal d o t t o r e Zibordi. P a r m i che questa p r e m e s s a sia s t a t a espressa a n c h e dall ' o n o r e v o l e Calda, m a ho p a u r a che la mem o r i a mi t r a d i s c a ; n o n mi t r a d i s c e q u a n t o
al d o t t o r e Zibordi.
E c c o il p a r a g o n e . Leone Tolstoi meraviglioso a r t i s t a , ma filosofo sociale assolut a m e n t e i n c o n c l u d e n t e e che le azioni sue
n o n seppe mai c o n f o r m a r e ai p r o p r i princ i p i , scrisse t r e celebri l e t t e r e : « Le l e t t e r e
ai Cinesi », nelle quali diceva loro : amici
buoni e cari, non vi p r e o c c u p a t e se oggi
siete t i r a n n e g g i a t i dai tedeschi, se d o m a n i
sarete t i r a n n e g g i a t i dai giapponesi e posd o m a n i dai francesi. L a s c i a t e che essi si
d i s t r u g g a n o r e c i p r o c a m e n t e f r a di loro ;
q u a n t o a voi, l'essere t i r a n n e g g i a t i dagli
uni o dagli a l t r i è la stessa cosa.
E b b e n e , io mi v e r g o g n o che u n italiano
a b b i a v o l u t o scrivere quello che ha scritto
lo Zibordi. e che nessuno di voi socialisti
h a s m e n t i t o e cioè : che il p a d r o n e o l'int r a p r e n d i t o r e sia un i t a l i a n o o u n tedesco
-è la stessa cosa...
P B A M P O L I N I . Ciò è a s s o l u t a m e n t e inesatto.
(Commenti).
T B E V E S . E peggio essere s f r u t t a t i da
un- i t a l i a n o !
COLA J A N N I . L ' o n o r e v o l e T r e v e s con
m o l t a a u d a c i a mi r i m p r o v e r a che io così
voglia e incoraggi lo s f r u t t a m e n t o italiano;
m a egli è t r o p p o giovane per sapere che
c o n t r o lo s f r u t t a m e n t o i t a l i a n o io c o m b a t t o
da t e m p o più a n t i c o di lui e con fede senza
raccoglierne nè onori nè p o p o l a r i t à . (Interruzioni dall' estrema sinistra —
Commenti).
Mi dispiace - v i v a m e n t e di v e d e r e che
•coloro che mi ascoltano qui dietro sono
solidali in q u e s t a oscena e i n d e g n a conclusione col socialista di Beggio Emilia. (Commenti). Ma io ho fede, onorevoli colleghi,
c h e v e r r à giorno in cui i socialisti, se ved r a n n o m i n a c c i a t e le t e r r e i t a l i a n e , c o n t r a d i r a n a o le loro premesse e si b a t t e r a n n o
a c c a n t o a noi in difesa della p a t r i a coninne. (Commenti —
Approvazioni).
..—-••^....i—........
Camera dei
TORNATA D E L 4 DICEMBRE
Deputati
1914
Ma, onorevoli colleghi, r i c o r d a t e un pre;
j c e d e n t e : a l l o r q u a n d o alle masse a n a l f a b e t e ,
alle masse s e m i a n a r c h i c h e per lungo retagj gio di s e r v i t ù , alle masse m a l c o n t e n t e voi
a v e t e p r e d i c a t o c o n t i n u a m e n t e per lungo
t e m p o c e r t e teorie; a l l o r q u a n d o voi stessi
v o r r e s t e che le teorie non trionfassero, vi
t r o v e r e t e col dominio delle v o s t r e classi
! m e n o a b b i e n t i e del p r o l e t a r i a t o . (Commenti
E b a d a t e che non esagero:
: — Interruzioni).
j il c a s o dello sciopero generale è s t a t o molto
e l o q u e n t e , e l'amico T u r a t i , che I d d i o gli
j perdoni, (Ilarità) non d o v e v a p r e s e n t a r l o a
j Milano, dopo quello che egli ha d e t t o e
! scritto.
|
Questo p r e c e d e n t e può f a r t e m e r e che
la p r o p a g a n d a dei t e m p i pacifici a b b i a a
: d a n n e g g i a r c i nei m o m e n t i solenni. L ' a m i c o
T u r a t i e l ' a m i c o Treves non p o c h e v o l t e
(potrei qui p o r t a r e gli scritti) h a n n o polem i z z a t o solennemente c o n t r o lo sciopero
generale; ma questo, a v v e n u t o c o n t r o laloro v o l o n t à , li h a t r a s c i n a t i e coinvolti.
;
|
T B E V E S . Siamo r i m a s t i al nostro posto
j di c o m b a t t i m e n t o ; e ce ne v a n t i a m o ! (Comj menti — Applausi
all' estrema
sinistra).
C O L A J A N N I . Lo s c a t t o dell'onorevole
i
T r e v e s conferma l ' e s a t t e z z a della mia osserv a z i o n e . {Commenti). E g l i dice di aver f a t t o
il suo d@vere c o m b a t t e n d o in certi m o m e n t i
quelle premesse che a v e v a stabilito in a l t r i
j t e m p i ; ebbene, in questo f a t t o d o v r e s t e
j t r o v a r e la ragione di t r a s f o r m a r e la vostra
: p r o p a g a n d a e di f a r sì che l ' i t a l i a n i t à voj stra non si a f f e r m i s o l a m e n t e nel caso ipot e t i c o dell'invasione della v o s t r a casa, m a
j che a n c h e la v o s t r a a f f e r m a z i o n e d ' i t a l i a n i t à
sia f a t t a ogni giorno, ogni m o m e n t o , ogni
(Approvazioni
; oi a, specialmente in q u e s t ' o r a .
— Applausi
da vari banchi — Rumori dal?
sinistra).
! l'estrema
M O D I G L I A N I . A p p u n t o perchè h a n n o
;
! sbagliato loro... (Rumori a destra e al centro).
COL A J A N N I . Onorevoli colleghi, mi afj
f r e t t o a concludere, m a vi prego di t a c e r e
(Interruzioni
— Commenti); io ho a s c o l t a t o
l ' o n o r e v o l e Treves, vogliate ora a v e r la
b o n t à di ascoltare a n c h e me.
I o so, e 1' ho visto coi miei occhi, che
q u e s t o popolo d i f e t t a del s e n t i m e n t o di
n a z i o n a l i t à . A l l o r q u a n d o sono v e n u t e le
• ore solenni, esso h a d a t o un c o n t r i b u t o di
semi passività senza ostacolare m a i i mov i m e n t i delle piccole m i n o r a n z e p a t r i o t t i che ; io mi a u g u r o che quel consenso del
j popolo italiano, che ci è s t a t o dalle a l t u r e
: di S a n M a r t i n o alla spiaggia di Marsala,
alle vie di' B o m a , q u e s t o consenso possa
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d u r a r e sino al m o m e n t o in cui la b a n d i e r a
i t a l i a n a v e n g a p i a n t a t a s a l d a m e n t e sulla
t o r r e di S a n Giusto. ( V i v e approvazioni
—
Applausi
— Commenti all'estrema
sinistra).
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
l ' o n o r e v o l e Tedesco.
T E D E S C O . A v r e i p r e f e r i t o di n o n p r e n d e r e p a r t e alla p r e s e n t e discussione, m a
qualche allusione, f a t t a in f o r m a m i t e e
cortese da onorevoli colleghi, mi obbliga a
r i n u n c i a r e al mio desiderio, e ringrazio l'amico onorevole Mirabelli, che mi ha c e d u t o
la sua v o l t a .
N e l l ' o r a p r e s e n t e io n o n posso ispirarmi che ai g r a n d i interessi della p a t r i a e
n o n so o b b e d i r e che a u n alto s e n t i m e n t o
di d o v e r e . (Approvazioni).
Alla benevolenza
della Camerà chiedo b r e v i m o m e n t i di a t t e n z i o n e per p o t e r d i m o s t r a r e con q u a n t e
assidue c u r e e con quali ingenti mezzi l ' I t a l i a sia riuscita, specialmente dal principio
di q u e s t o secolo, a d accrescere e rinvigorire
le sue forze di t e r r a e di m a r
^.(Commenti).
Queste forze, dopo lo scoppio della f o r m i dabile g u e r r a , il Governo volle con opport u n i p r o v v e d i m e n t i p r o p o r z i o n a r e alle novissime esperienze della g r a n d e conflagrazione, e di ciò ogni italiano n o n può che
essergli g r a t o e f a r e largo plauso.
U n vivo i n s i s t e n t e d i b a t t i t o si agitò per
lungo t e m p o , n o n solo f r a i tecnici, ma
t r a q u a n t i m i r a v a n o ad assicurare un f o r t e
sistema di difesa nazionale. Poiché, si diceva, la f i n a n z a dello S t a t o diffìcilmente
p o t r à offrire t u t t i i mezzi necessari per d o t a r e
il n o s t r o paese di u n a p o t e n t e flotta e di u n
g r a n d e esercito, a quale dei due organismi
bisogna d a r e la preferenza 1 ?
Ma questo p r o b l e m a fu a b b a n d o n a t o ,
n o n solo al c o s p e t t o della crescente g a r a
i n t e r n a z i o n a l e degli a r m a m e n t i , ma d o p o
che le Commissioni d ' i n c h i e s t a p a r l a m e n t a r e sui servizi dell'esercito e della m a r i n a
f o r m a r o n o nella p u b b l i c a opinione i t a l i a n a
uno s t a t o d ' a n i m o c o r r i s p o n d e n t e alle inesorabili esigenze della r e a l t à ; e col consenso di quasi t u t t i i p a r t i t i e in pieno acc o r d o f r a t u t t i i Ministeri e il P a r l a m e n t o ,
negli u l t i m i a n n i s p e c i a l m e n t e si comprese
la necessità di f a r e i massimi sforzi per ott e n e r e lo sviluppo non s o l a m e n t e dell'esercito, m a a n c h e d e l l ' a r m a t a .
A c c e n n e r ò a p p e n a a p r o v v e d i m e n t i di
ordine tecnico.
E i l e v o i n n a n z i t u t t o che, accogliendo i
v o t i delle due Commissioni d'inchiesta parl a m e n t a r e , negli u l t i m i a n n i si ebbe u n a
l u n g a e p r o v v i d a serie di leggi intese a
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
migliorare le condizioni economiche e morali degli ufficiali e dei sottufficiali dell'esercito e della m a r i n a .
L a q u e s t i o n e della f o r z a b i l a n c i a t a f u
l a r g a m e n t e discussa dalla Commissione di
inchiesta, la q u a l e si divise in m a g g i o r a n z a
e in m i n o r a n z a . Il v o t o della m i n o r a n z a f u
per u n a f o r z a b i l a n c i a t a di 225 mila uomini, ma la m a g g i o r a n z a p r o p o n e v a di
p o r t a r l a al massimo di 250 mila. Questo
a v v e n i v a nel 1910. E b b e n e i Ministeri, spec i a l m e n t e gli u l t i m i , e il P a r l a m e n t o a n d a r o n o più in là del v o t o della maggior a n z a della Commissione d ' i n c h i e s t a , e dal
1909 al 1914 la f o r z a b i l a n c i a t a si elevò da
205 mila a 275 mila uomini.
L a Commissione d ' i n c h i e s t a sulla m a r i n a
si a u g u r a v a , per ragioni finanziarie, che la
forza b i l a n c i a t a del Corpo E e a l e e q u i p a g g i
r i m a n e s s e a 26 mila u o m i n i , q u a n t i e r a n o
p r e v i s t i per l'esercizio finanziario 1906-907.
Ma il Ministero e il P a r l a m e n t o a n d a r o n o più in là del voto della Commissione d ' i n c h i e s t a , e m e n t r e erano occorsi
sette a n n i p e r c h è la f o r z a b i l a n c i a t a del
Corpo E e a l e equipaggi ascendesse da 25,000
a 28,500 u o m i n i , in soli t r e anni, cioè nel
triennio 1912-14, f u e l e v a t a da 28,500 a
38,000, cioè a 12 mila u o m i n i in più di quello
che per la Commissione di inchiesta d o v e v a
r a p p r e s e n t a r e u n massimo i n s u p e r a b i l e .
Ad accrescere il primo f a t t o r e della prep a r a z i o n e militare, la f o r z a n u m e r i c a , int e r v e n n e nel d i c e m b r e 1907 la n u o v a legge
sul r e c l u t a m e n t o , la quale riuscì efficacissima; la legge di cui un a u t o r e v o l e comp e t e n t e , il n o s t r o collega onorevole gen e r a l e P i s t o j a , diceva, che « ha p o r t a t o alla
p o t e n z a del n o s t r o esercito un v a n t a g g i o
assai più g r a n d e di quello, p u r notevole, che
r e c h e r à il r i n n o v a m e n t o della n o s t r a a r t i glieria e l ' o r d i n a m e n t o a difesa del t e r r i t o rio della n o s t r a f r o n t i e r a » .
F u quella legge di r e c l u t a m e n t o che det e r m i n ò u n maggior r e n d i m e n t o di leva fino
a r a d d o p p i a r l o . F u quella legge che rese possibile u n a r i f o r m a di c a r a t t e r e sociale, cioè la
r i d u z i o n e della f e r m a a d u e anni. F u quella
legge che ebbe per effetto di migliorare le
condizioni o r g a n i c h e dell'esercito di p r i m a
linea p e r m e t t e n d o di costituirlo con u n minor n u m e r o di classi t r a le più giovani.
Altro i m p o r t a n t e f a t t o r e di p r e p a r a z i o n e
m i l i t a r e è c o s t i t u i t o dagli a p p r o v v i g i o n a m e n t i di mobilitazione, e a questo scopo
f u r o n o assegnate somme cospicue. Nel sessennio 1° luglio 1908-30 giugno 1913, il valore della consistenza p a t r i m o n i a l e dei m a -
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
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XXIV
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SESSIONE -
"DISCUSSIONI -
Camera
TORNATA
DEL 4
dei ix y.uj "
DICEMBRE
1014
gazzini militari c r e b b e da 837 milioni a un , delle nuove t e r r e ; gli a l t r i devono t e n d e r e
miliardo e 263 milioni, con un a u m e n t o di | a m a n t e n e r e i n t a t t o nella madre p a t r i a
t u t t o il complesso di materiali vari desti426 milioni, cioè di o l t r e il c i n q u a n t a per
n a t i a f o r m a r e le dotazioni dell'esercito
cento.
m o b i l i t a t o e dei relativi servizi. Sono maI n v e c e nel sessennio p r e c e d e n t e l ' a u t e r i a l i di equipaggiamento generale e di
mento non era stato che di soli 45 milioni.
vestiario, sono armi e m u n i z i o n a m e n t i , sono
E qui, poiché le allusioni sono s t a t e f a t t e
generi di vettovagliamento diversi e carreggi
p r i n c i p a l m e n t e al reintegro dei m a t e r i a l i
e q u a d r u p e d i , la cui e n t i t à s t a b i l i t a per il
i n v i a t i in L i b i a , la C a m e r a c o n s e n t i r à c h e
t e m p o di pace da apposite istruzioni e t a mi indugi a l q u a n t o .
belle e c o m m i s u r a t a allo s t r e t t o necessario,
Al principio della g u e r r a italo-turca, si
deve essere m a n t e n u t a scrupolosamente al
t r o v a v a n o già pronte alcune dotazioni specompleto.
ciali che si erano a p p a r e c c h i a t e in previsione
della spedizione. E nel f o r n i r e di m a t e r i a l i
« A questa r i c o s t i t u z i o n e di dotazioni
il corpo di occupazione, si procurò di t e n e r
si sta fin da ora provvedendo, o r d i n a t a presenti, per q u a n t o era possibile, le esimente ed o r g a n i c a m e n t e , giorno per giorno
genze della m o b i l i t a z i o n e generale. T u t t a per cura dei corpi e degli e n t i i n c a r i c a t i
via m o l t i materiali bisognò prelevare dalle
secondo precise istruzioni a p p o s i t a m e n t e
scorte di mobilitazione; m a fin dal primo
i m p a r t i t e , e servendosi di fondi che il T e momento, mi piace a t t e s t a r l o , il M i n i s t e r o
soro m e t t e a disposizione d e l l ' A m m i n i s t r a della guerra curò di provvedere alla sollezione della guerra per far f r o n t e alle spese
cita ricostituzione dei magazzini.
della spedizione ».
Negli a n n i successivi i ministri della
Oltre a disposizioni d a t e r i s e r v a t a m e n t e ,
guerra e della m a r i n a a v v e r t i v a n o il T e la prima circolare, p u b b l i c a t a nel
Giornale
soro del bisogno di a p p r e s t a r e fondi supemilitare,
con la quale si o r d i n a v a di effetriori a quelli previsti, dovendosi non solo
tuare « al più presto » il reintegro dei maprocedere alla ricostituzione dei magazzini,
teriali, fu e m a n a t a un mese e mezzo dopo
ma f r o n t e g g i a r e altresì con acquisti di nuovo
l'inizio della ostilità, cioè il 14 n o v e m b r e
m a t e r i a l e le esigenze che erano sopravve1911.
n u t e per effetto della i n q u i e t a situazioneDi q u e s t ' o p e r a di reintegrazione si fa
internazionale.
un largo cenno nella r e l a z i o n e al R e g i o decreto 7 dicembre 1911, c o n v e r t i t o poi in
« L ' a m m i n i s t r a z i o n e m i l i t a r e - scrive va il
legge, col quale si provvide alla costituministro della guerra al suo collega del tezione di nuove unità dell'esercito. Mi consoro - dà opera a t u t t o vapore per intesenta la Camera che di quella relazione io
grare nei magazzini, dotazioni di ogni gedia l e t t u r a del brano più. i n t e r e s s a n t e .
nere, armi e munizioni ».
« Nella reintegrazione - d i c h i a r a v a il mi« Come conseguenza i m m e d i a t a , si diceva,
nistro della guerra - si tien conto di t u t t i
della guerra in T r i p o l i t a n i a ed in Cirenaica,
i progressi tecnici e industriali affinchè le
l'esercito della madre p a t r i a è v e n u t o a
dotazioni risultino migliorate a n c h e di quasubire una n o t e v o l e ' diminuzione di u n i t à
lità. Ciò vale specialmente per il m a t e r i a l e
c o m b a t t e n t i e di servizi, che solo parzialdelle b a t t e r i e da m o n t a g n a , delle m i t r a mente è t r a n s i t o r i a ; p e r t a n t o esso non rigliatrici e delie b a t t e r i e di medio calibro ».
sponde più c o m p l e t a m e n t e alle esigenze
E d era a p p u n t o il m a t e r i a l e di artidella mobilitazione generale, per i n q u a glieria quello che si ricostituiva con spedrare t u t t i i c o n t i n g e n t i e per adempiere
ciale urgenza affinchè i magazzini di mobiai compiti che gli sono commessi in caso
litazione non restassero privi di quantodi guerra. È perciò imprescindibile dovere
o c c o r r e v a per assicurare l'efficacia della didell'Amministrazione m i l i t a r e di p r o c e d e r e
fesa della m a d r e p a t r i a .
al più presto a r e i n t e g r a r e in ogni sua p a r t e
l'organizzazione dell'esercito affinchè nes« Si rileva un i n c r e m e n t o n o t e v o l e suna diminuzione debba soffrire la potenscriveva il ministro della m a r i n a al collega
zialità militare del. paese.
del tesoro - nella consistenza dei m a g a z « E p e r t a n t o due ordini di provvedizini, il quale costituisce un a u m e n t o p a menti sono in questo m o m e n t o urgentet r i m o n i a l e non r i g o r o s a m e n t e imputabile
mente necessari. Gli uni devono mirare alla
alle spese dell'occupazione della Libia; ma
sollecita sostituzione di d e t e r m i n a t e u n i t à
il ministro della m a r i n a , cui i n c o m b e v a la
dell'esercito, per sostituire quelle c h e dor e s p o n s a b i l i t à di tener p r o n t a la f l o t t a a
vranno r i m a n e r e a presidio p e r m a n e n t e
qualsiasi possibile complicazione politica
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
— 5592 —
XXIV
-• l a
SESSIONE -
DISCUSSIONI
non p o t e v a circoscrivere gli acquisti nei
limiti della consistenza esistente prima della
guerra libica ».
I n f a t t i la q u a n t i t à di carbon fossile nei
depositi della marina, raggiungeva, al 31
•dicembre 1913, le 395,000 tonnellate, super a v a cioè di 271,000 t o n n e l l a t e la q u a n t i t à
di 124,000 esistente al principio della guerra
italo-turca : la n a f t e t i n e era a u m e n t a t a di
-33,000 t o n n e l l a t e .
Lo straordinario consumo di munizionamenti, verificatosi prima nelle esercitazioni
navali del 1911 e poi nelle operazioni belliche, imponeva la sollecita ricostituzione
delle scorte. I n o l t r e la possibilità di complicazioni internazionali consigliava di port a r e r a p i d a m e n t e un a u m e n t o nelle dotazioni di riserva.
Questo aumento ebbe luogo per lire sedici milioni e mezzo, che s'imputarono sui
fondi della Libia,
È così che si spiega, onorevoli colleghi,
il miglioramento o t t e n u t o coi fondi speciali della Libia nella consistenza dei magazzini delle due amministrazioni militari.
Da quei fondi si prelevò la considerevole
somma di 162 milioni per migliorare la qualità di alcune dotazioni dei magazzini italiani ed anche per p o r t a r v i degli a u m e n t i .
L a somma di 162 milioni f u così impiegata:
79 milioni si destinarono « a spese precauzionali in vista della situazione internazionale », e 83 milioni fronteggiarono « spese
che h a n n o recato a u m e n t o di patrimonio
in I t a l i a per materiali eccedenti le dotazioni normali o a v e n t i valore superiore ai
materiali sostituiti ».
Ma sono le cifre dei bilanci della guerra
e della m a r i n a che possono in chiara sintesi significare lo sviluppo conseguito dai
nostri ordinamenti militari e navali in t e m p o
r e l a t i v a m e n t e breve, e cioè dal principio
di questo secolo.
Maggiore e più intenso fu lo sviluppo
che si realizzò nel sessennio dal 1° luglio 1907
al 30 giugno 1913. D u r a n t e quel sessennio
gli stanziamenti del bilancio della marina,
crebbero da 168 e 341 milioni, e gli s t a n ziamenti del bilancio della guerra si elevarono da 306 a 480 milioni.
Noti la Camera che per istituire i conf r o n t i in t e r m i n i omogenei, dalle cifre rel a t i v e agli esercizi 1911-12 e 1912-13 ho elim i n a t o le spese della guerra di Libia.
Lo stanziamento complessivo dei due bilanci si elevò d u n q u e in soli sei anni, da
474 ad 821 milioni, con un a u m e n t o di 347
....
.milioni.
j
!
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Camera dei Deputati
-
TORNATA
DEL
4
DICEMBRE
1914
Non so, onorevole Oolajanni, se si potesse fare di più; certo si è f a t t o a b b a s t a n z a !
{Interruzione del deputato Colajanni — Commenti).
Nel sessennio precedente, cioè dal 1° luglio 1901 al 30 giugno 1907, l ' a u m e n t o era stato
di a p p e n a 45 milioni. Ma ciò che merita
maggiore considerazione e procura maggiore sodisfazione è questo : l ' a u m e n t o di
347 milioni del sessennio 1° luglio 1907-30 giugno 1913 si ebbe per oltre due terzi, cioè
per 244 milioni, in soli tre anni, e propriamente dal 1° luglio 1910 al 30 giugno 1913,
vale a dire nel periodo in cui si spendevano
circa 823 milioni per l'impresa di Libia.
Non so se vi sia esempio di un altro
S t a t o , che, d u r a n t e una guerra, abbia p o t u t o
non solo fronteggiare le spese belliche, ma
portare anche così ragguardevoli aumenti
ai bilanci militari.
Certo chi della nostra preparazione militare intenda giudicare con animo sereno,
non può astenersi dal m e t t e r e in rilievo
che dell'incremento di quasi 392 milioni conseguito in dodici anni, circa la metà, cioè
173 milioni, si o t t e n n e in un solo biennio,
e, ciò che più m o n t a , nel biennio della
guerra libica.
Nel solo esercizio finanziario 1912-13 lo
stanziamento complessivo a f a v o r e dei Ministeri della guerra e della m a r i n a f u di 821
milioni, la somma più alta che siasi finora,
r e g i s t r a t a , anche superiore a quella dell'ult i m o esercizio 1913-14, e che corrisponde a
un terzo d e l l ' a m m o n t a r e t o t a l e delle spese
effettive del bilancio italiano.
Se alle somme stanziate in bilancio dur a n t e il periodo della guerra i t a l o - t u r c a si
aggiungano i 162 milioni, prelevati, come
ho d e t t o , dai fondi speciali per la Libia ;
risulta che alle due amministrazioni militari, oltre i mezzi destinati all'impresa lìbica, f u r o n o conceduti nel biennio di guerra
un miliardo e 676 milioni di lire. (Commenti).
Ancora poche cifre, secondo me le più
espressive. I n 12 anni, cioè dal 1° luglio 1902
al 30 giugno 1914, f u r o n o messi a disposizione dei Ministeri della guerra e della marina 6 miliardi e 893 milioni, oltre un miliardo e, 150 milioni spesi per la Libia...
(Commenti — Rumori dall'estrema sinistra .
Queste somme f u r o n o così distribuite :
nel primo quadriennio 1 miliardo 718 milioni ; nel secondo 2 miliardi 91 milioni;
nel t e r z o 3 miliard 84 milioni, escluse le
spese libiche. (Interruzioni e commenti dall'estrema
sinistra).
Atti
— £593 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIY -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Cosicché, nel terzo quadriennio (1° luglio 1910-30 giugno 1914), io cui io t e n n i ,
meno che per pochi mesi, la direzione del
Tesoro, la spesa complessiva, compresa
quella della Libia, a m m o n t ò a 4 miliardi
e 240 milioni.
P e r q u a n t o r i g u a r d a l'Amministrazione
della marina, r a m m e n t o che in un solo quinquennio, cioè dal 1909 al 1913, si assegnò la
s o m m a di un miliardo e 100 milioni per la
rinnovazione della flotta.
Per questa rinnovazione, con la legge di
bilancio p r e s e n t a t a l'anno scorso, si port a v a lo stanziamento ordinario a 90 milioni,
con la prescrizione di elevarlo g r a d a t a m e n t e a 120 milioni annui per potere ogni
.anco costruire una grossa nave da b a t t a glia e il corrispondente naviglio ausiliario.
Dal 1907 al 1913 f u r o n o autorizzate spese
straordinarie militari per u n a somma complessiva di 553 milioni, la quale fu destin a t a per la maggior p a r t e , cioè per 392 milioni, alle artiglierie e alle fortificazioni; e
così la Commissione d'inchiesta poteva nel
1910 c o n s t a t a r e con sodisfazione che negli
ultimi anni si era posto mano a provvedere all'assetto della difesa dei nostri confini in modo più a d e g u a t o alle moderne
esigenze.
Continuò quest'opera con maggiore alacrità negli anni successivi, ed i competenti
assicurano che sono oramai chiuse e ben
custodite le p o r t e di casa.
La s o m m a di 553 milioni a u t o r i z z a t a per
spese straordinarie militari rispondeva ad
un determinato programma.
I n t a n t o , prima ancora che quel prog r a m m a fosse i n t e r a m e n t e svolto, avveniva che, per n u o v e o m u t a t e esigenze,
e per c o n t i n u a r e nella esecuzione g r a d u a l e
del disegno (comune a t u t t i i Ministeri e
al P a r l a m e n t o ) di dare la maggiore efficienza
alle forze militari, il comando di s t a t o maggiore preparasse d'accordo col ministro della
guerra, un p i a n o di provvedimenti; i quali
i m p o r t a v a n o un carico di 570 milioni, cioè
500 milioni di nuove spese straordinarie da
farsi in u n certo n u m e r o di esercizi, e 70 milioni di -spese ordinarie, da p o r t a r e in aumento al bilancio nello spazio di q u a t t r o
anni.
Quali fossero ygl' i n t e n d i m e n t i del Ministero del t e m p o per l ' a t t u a z i o n e di questi
provvedimenti, si dichiarò nella esposizione
finanziaria
del 20 dicembre 1913. Dopo essersi a f f e r m a t o che nessun Governo e nessun
•Parlamento p o t e v a n o « assumersi la respon-sabilità, nonché dell'inerzia, ma soltanto
436
Camera
u*J
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
dell'indugio nell'adempiere ai più s t r e t t i
doveri, nel sodisfare imprescindibili bisogni », il ministro del Tesoro enumerava
alcuni p r o v v e d i m e n t i , ed erano i più costosi, fra 7 quelli deliberati.
D u e mesi dopo, e p r e c i s a m e n t e versola
m e t à di febbraio, f u r o n o presi accordi definitivi t r a il presidente del Consiglio, i ministri della guerra e del Tesoro e il capo di
s t a t o maggiore. Seguendo il m e t o d o di richieste parziali di fondi, più volte accett a t o dal P a r l a m e n t o , fu convenuto che con
disegno di legge di prossima presentazione
si sarebbe d o m a n d a t a u n a somma corrispondente a circa la metà del fabbisogno
delle spese straordinarie, salvo a chiedere
l ' a l t r a p a r t e in un secondo t e m p o .
Di questi accordi si fa esplicita menzione
in u n a lettera che, addì 15 febbraio 1914, il
capo di stato maggiore scriveva al ministro
della guerra, allora assente da Roma, dopo
aver conferito col presidente del Consiglio e
col ministro del Tesoro.
Onorevoli colleghi! L ' o p e r a alacre e co
stosa, n o n i n t e r r o t t a mai d u r a n t e parecchi
a n n i , e proseguita con maggiore intensità
nel q u a d r i e n n i o ! 0 luglio 1910-30 giugno 1914,
ebbe per effetto di costituire s a l d a m e n t e
l'esercito e l ' a r m a t a , che a principiò della
f o r m i d a b i l e guerra si t r o v a v a n o , a giudizio dei c o m p e t e n t i , in condizioni di poter
assolvere ogni compito che fosse stato loro
affidato. (Interruzioni dall' estrema
sinistra).
T u t t a v i a il Governo, senza perdere
tempo, si accinse all'opera di proporzionare le forze alle esigenze della immane
conflagrazione, che offriva una multiforme
e spaventosa esperienza, segnatamente rispetto alle imprevedibili masse di a r m a t i .
E d è perciò che io concludo come ho
incominciato. Il Paese non può che essere
g r a t o al Governo, se innanzi al gigantesco
conflitto ha sentito il bisogno di accrescere
le forze della mobilitazione. E d è al bisogno di a u m e n t a r e queste forze di mobilitazione che si deve s o p r a t t u t t o l ' a u m e n t o ,
d a v v e r o b e n e d e t t o , di considerevoli spese.
{Commenti).
Come i poteri dello S t a t o non vennero
meno all'alto compito di s a l d a m e n t e organizzare le forze della patria, così il nostro
esercito e la nostra a r m a t a sapranno fare,
se v e r r à l'ora del cimento, t u t t o il loro
dovere e r i s p o n d e r a n n o d e g n a m e n t e alla
g r a n d e fiducia della nazione.
(Vivissime
approvazioni
— Applausi
— Commenti —
Molti deputati vanno a congratularsi con
Voratore).
LEGISLATURA X X I V -
Camera dei Deputati
— 5594 —
Atti Parlamentari
r
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
P R E S I D E N T E . I l seguito di questa discussione è rimesso a domani.
Annunzio di una mozione.
P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Colonna di
Cesarò ha presentato una mozione, che sarà
trasmessa agli Uffici.
L a seduta è t o l t a alle 18.20.
Risposte scritte ad interrogazioni.
Agnelli, al ministro di grazia e giustizia e
dei culti « sulle ragioni per le quali nel corrente esercizio vennero diminuiti i sussidi
ai portieri dell'archivio notaril;* di Milano,
e sulla possibilità che nel venturo anno
tali sussidi siano portati n u o v a m e n t e alla
misura abituale, s mpre seguita in pass to,
tenendo conto della grandissima importanza
di quell'uffic'o ».
R I S P O S T A . — « L a concessione del sussidio
agli inservienti dell'archivio n o t a r l e di Milano, al pari che per molti altri archivi notarili di 1 R e g n o , dovette in quest'anno, esser
c o n t e n u t a in misura inferiore a quella degli
anni scorsi per essere esaurito lo s t a n z i a m e n t o
di cui si credette disporre per sussidi a l personale; stanziamento che, in seguito alla attuazione della nuova legge sul riordinamento
del n o t a r i a t o e degli archivi notarili che ha
assoggettato l'amministrazione degli archivi
stessi al controllo del P a r l a m e n t o e della
Corte dei conti, non p o t e t t e , p r gli accordi
intervenuti coll'amministrazione del Tesoro
e con la d e t t a .Corte, in mancanza di un
regolare bilancio, essere ecceduto.
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
l'archivio
Regno.
stesso
1914
ed a t u t t i gli altri dei-
« Il sottosegretario
di
Stato
« C H I M I E N T I ».
Agnelli, al ministro della guerra « per
conoscere se non creda rispondente ad
umanità di dare istruzioni perchè, in occasione della visita militare, le persone evidentemente e i n d u b b i a m e n t e deformi non
siano c o s t r e t t e a denudarsi in presenza degli altri coscritti fornendo così occasione
ad umilianti dileggi ».
RISPOSTA.
— « I l testo unico delle
leggi sul r e c l u t a m e n t o lascia in facoltà
dei Consigli di leva di riformare, senza
che occorra la loro presentazione personale,
i giovani i quali facciano risultare per
mezzo del sindaco di essere affetti da det e r m i n a t e gravi deformità (gobba, gozzi
voluminosi, ecc.)
« P e r gli inscritti affetti da altre minori
deformità non esistono disposizioni che ne
autorizzino la riforma senza la visita medica. P e r altro sta in f a t t o che quelli di
essi c h e esprimano al presidente del Consiglio di leva il desiderio d'esser f a t t i denudare separatamente, sono a c c o n t e n t a t i ;
come pure non è raro il caso che inscritti
in simili condizioni siano r i f o r m a t i senza
che siano f a t t i svestire.
« Ad ogni modo, per completare le vigenti disposizioni nel senso desiderato dall'onorevole interrogante, il Ministero della
guerra non avrà difficoltà perchè, in occasione della prossima leva, siano impartite
. speciali istruzioni ai signori prefetti e sott o p r e f e t t i allo scopo di autorizzarli in modo
esplicito a far visitare separatamente gli
inscritti deformi che ne manifestino il d e siderio.
« Il
ministro
« T a l e stanziamento risultò poi, in effetto, alquanto inferiore alle previsioni, in
« G R A N D I ».
quanto che, non avendo p o t u t o la legge
Belott?, Borromeo e De Capitani, al miaver piena applicazione nella parte concernistro dell'istruzione pubblica « per sapere
nente il miglioramento degli stipendi degli
con quali criteri intenda di rispondere alle
impiegati di ruolo, si credette estendere ad
richieste
dei comuni che avendo concorso*
essi a n c h e per quest'anno, sebbene in via
collo
S
t
a
t
o nelle spese di costruzione di edieccezionale, la concessione di un sussidio
fìci scolastici, domandano di occuparne per
che in condizioni normali non sarebbe più
gli usi dell'Amministrazione municipale i
stato a c c o r d a t o .
locali superflui ».
« È da augurarsi che per l ' a v v e n i r e agli
inservienti dell'archivio di Milano possa esR I S P O S T A . — « Negli edifici scolastici^,
sere usato un t r a t t a m e n t o migliore, ma
per la costruzione ed a d a t t a m e n t o dei
questo dovrà sempre essere subordinato ai
quali concorre lo S t a t o , non è consentito
maggiori oneri che, dalla completa attua- j comprendere locali da adibirsi ad altro usozione della legge, saranno per derivare al- ! che non sia quello scolastico ed in casi e-
Atti
— 5595 —
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSION.
condizioni speciali, ad alloggi per insegnanti.
« I l Ministero, a l l ' a t t o d e l l ' a u t o r i z z a z i o n e
a c o n t r a r r e il m u t u o o della promessa del
sussidio, esamina se nei p r o g e t t i p r e s e n t a t i
si p r e v e d o n o locali per usi n o n scolastici e
ne p r e s c r i v e la soppressione.
« L a concessione del concorso in qualsiasi f o r m a è a n c h e s u b o r d i n a t a all'impegno
f o r m a l e , che si richiede dal C o m u n e od
E n t e , di m a n t e n e r e in p e r p e t u o i locali d a
costruirsi, acquistarsi od a d a t t a r s i , a d esclusivo uso scolastico e di alloggi per inseg n a n t i (articolo 6 r e g o l a m e n t o 11 g e n n a i o
1912, n. 12, e articolo 294 del r e g o l a m e n t o
6 f e b b r a i o 1908, n. 150).
« P e r t a n t o n o n è possibile c o n s e n t i r e che
in tali edifici si alloghino gli uffici c o m u nali, salvo in quei casi in cui i locali per
gli uffici c o m u n a l i e r a n o previsti in p r o g e t t i
r e g o l a r m e n t e a p p r o v a t i dal Ministero, a
sensi del!e n o r m e ora a b r o g a t e , e nella spesa
occorsa per la loro sistemazione e c o s t r u zione lo S t a t o n o n concorse, l i m i t a n d o il
m u t u o di f a v o r e ed il sussidio alla sola p a r t e
dei f a b b r i c a t i da servire per la scuola.
« L e r e c e n t i disposizioni per cui n o n è
consentito di c o m p r e n d e r e negli edifici scolastici locali da servire a d usi estranei alle
scuole sono s t a t e d e t e r m i n a t e dalla e v i d e n t e
c o n v e n i e n z a di isolarle dal c o n t a t t o con
uffici o persone che p o t r e b b e r o t u r b a r e l'efficace e r e g o l a r e f u n z i o n a m e n t o delle scuole
stesse. E l ' e s p e r i e n z a ha d i m o s t r a t o che la
p r o m i s c u i t à di usi in t a l e genere di edifìci,
c o n s e n t i t o per il passato, è causa di n o n
pochi i n c o n v e n i e n t i .
« N o n è i n u t i l e c o n s i d e r a r e che se u n a
ipotesi di f a t t o si verifica in questo c a m p o
è l'insufficienza dei locali per i servizi scolastici, m a i la s o v r a b b o n d a n z a , per cui se
da u n a p a r t e l'ipotesi è t e o r i c a m e n t e da
respingere, p e r c h è n o n si può a m m e t t e r e
che locali scolastici siano Invasi, c o n g r a v e
pericolo, o l t r e che per la f u n z i o n e d i d a t tica, per l'igiene, in f a t t o n o n si verifica.
« Il sottosegretario
• « ROSADI
di
Stato
».
Borromeo, al m i n i s t r o delle poste «per
sapere se, in relazione alla legge 22 giugno 1913, n . 680, che abolì il d i v i e t o di mat r i m o n i o p e r le t e l e f o n i s t e , c r e d a di p r o v vedere alla sollecita riammissione di quelle
telefoniste e f f e t t i v e , c o m p l e t i v e ed a v v e n tizie, che d o v r e b b e r o lasciare il servizio per
aver c o n t r a t t o o p e r c o n t r a r r e m a t r i m o nio; per sapere, se in a r m o n i a con lo spi-
Camera
-
dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputali
1914
r i t o della legge m e d e s i m a c r e d a che la
riammissione in servizio d e b b a concedersi
sotto le condizioni più f a v o r e v o l i ; per sapere infine se n o n r i t e n g a o p p o r t u n o aff r e t t a r e la p u b b l i c a z i o n e del r e g o l a m e n t o
esecutivo della legge m e d e s i m a ».
R I S P O S T A . — « La legge 22 giugno 1913,
n. 680, a b o l e n d o i limiti di e t à e di stipendio per consentire alle t e l e f o n i s t e di maritarsi, c o n s e r v a n d o 1' impiego, nulla h a
s t a t u i t o circa la riammissione di quelle
t e l e f o n i s t e che sotto 1' impero della legge
19 luglio 1909, n. 528, d o v e t t e r o lasciare il
servizio pel f a t t o del m a t r i m o n i o .
« P e r t a n t o tale riammissione n o n p u ò
a v e r luogo se n o n in f o r z a di disposizioni
r e g o l a m e n t a r i ; e lo schema del r e g o l a m e n t o
per la esecuzione della c i t a t a legge 22 giugno 1913 è s t a t o p r e p a r a t o da q u e s t o Ministero e t r o v a s i a t t u a l m e n t e in esame
presso il Consiglio di S t a t o .
« Se esso, come credesi, non i n c o n t r e r à
osservazioni sarà p r o n t a m e n t e p u b b l i c a t o .
« I n t a n t o posso assicurare che nel regol a m e n t o medesimo sono c o n t e m p l a t i a n c h e
i casi nei quali è c o n s e n t i t a la r i a m m i s sione in servizio delle t e l e f o n i s t e e f f e t t i v e ,
c o m p l e t i v e ed a v v e n t i z i e che d o v e t t e r o lasciare l'impiego per causa di m a t r i m o n i o .
« Il sottosegretario
di
Stato
« MARCELLO ».
Cappa, al ministro d e l l ' i n t e r n o « i n t o r n o
alla c o n d o t t a del d e l e g a t o di p u b b l i c a sicurezza A n d r i a n i , che in Senigallia è i n d i c a t o
come u n o schiaffeggiatore di a r r e s t a t i , solidale a n c h e in a l t r e violenze, che colà i c a r a binieri a v r e b b e r o commesso c o n t r o t a l e Alb e r t o P e t t i n a r i , m e n t r e era d e t e n u t o ».
RISPOSTA
— « D a scrupolose indagini
e s p l e t a t e in Senigallia sul f a t t o specificato
nella i n t e r r o g a z i o n e dell'onorevole C a p p a ,
è r i s u l t a t o che t a l e A l b e r t o P e t t i n a r i (che
è un p o v e r o diavolo sciancato ed alcoolizzato) n o n f u m a l m e n a t o , m e n t r e era det e n u t o , nè dal d e l e g a t o di p u b b l i c a sicur e z z a signor A n d r i a n i , nè dai carabinieri.
« I l 10 giugno u l t i m o scorso il P e t t i n a r i
t r o v a v a s i nei pressi del circolo c i t t a d i n o che
m o l t i facinorosi v o l e v a n o ad ogni costo che
venisse chiuso.
« I l d e l e g a t o di p u b b l i c a sicurezza And r i a n i e il c a p i t a n o dei R e a l i c a r a b i n i e r i fecero a l l o n t a n a r e i d i s t u r b a t o r i e a r r e s t a r o n o
certo L a n d i n i . M e n t r e costui v e n i v a t r a d o t t o in caserma, il P e t t i n a r i seguiva i. car a b i n i e r i eccitandoli a lasciar libero il L a n -
— 5596
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
—
LA S E S S I O N E ~ DISCUSSIONI -
dini. E r a ubriaco, come egli stesso confessò,
e il delegato Andriani lo fece condurre in
caserma. Al m a t t i n o riferì di essere stato
durante la n o t t e percosso e mostrò i n f a t t i
una piccola abrasione al sopracciglio e una
lesione al fianco, giudicate guaribili in cinque giorni.
« I n v i t a t o dal c o m a n d a n t e la compagnia
dei E e a l i carabinieri a dare il nome dell'aut o r e delle lesioni, non seppe indicarne a l cuno; invitato a sporgere regolare denuncia
del f a t t o non volle farlo, dichiarando di non
.ricordarsi di aver ricevuto degli schiaffi ed
anzi ammise che nella sera precedente, trovandosi in istato di completa ubriachezza,
era caduto a t e r r a m e n t r e la forza scioglieva il gruppo di dimostranti. Analoghe
dichiarazioni ebbe a fare innanzi al pretore.
« II sottosegretario
di
Stato
« C E L E S T A ».
Cappa, al ministro di grazia e giustizia e
dei culti « per avere notizie circa l'invocato
regolamento sul n o t a r i a t o , e per sapere
quando si provvederà a stabilire le piante
organiche di ogni Archivio notarile, con i
miglioramenti agli impiegati, che essi attendono dall'approvazione della legge del
1° luglio 1913 ».
R I S P O S T A . — « S o l t a n t o di recente si
ebbe dal Consiglio di S t a t o il parere sullo
schema del regolamento per la esecuzione
della nuova legge notarile ; parere che
venne dato nell' adunanza generale del
20 maggio ultimo scorso.
« Non appena questo Ministero avrà
t e r m i n a t o l'esame delle osservazioni form u l a t e da quel Supremo Consesso amministrativo, verrà emanato il decreto per
l'approvazione del regolamento, che è da
confidare possa essere senza ulteriore indugio pubblicato per la sua attuazione.
« R e l a t i v a m e n t e alle piante organiche,
l'articolo 103, capitolo 4 della nuova legge
notarile prescrive che, t a n t o per la formazione della t a b e l l a che stabilisce la pianta
organica del personale di ogni archivio,
quanto per le successive modificazioni delle
piante stesse occorre sentire il parere della
Commissione, di cui all'articolo 98 della
cennata legge, e questo articolo, nel comma ultimo, prescrive, alla sua volta, che
le norme per la nomina e per il funzionamento di tale Commissione debbono essere
stabilite nel regolamento, che, come si è
d e t t o , si ha fiducia possa fra breve essere
pubblicato.
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
« I n ogni modo, però il ritardo non pot r à t o r n a r e di pregiudizio agli impiegati
degli archivi, poiché, come fu esplicitam e n t e a v v e r t i t o nella circolare 26 giugno 1913, n. 1834, registr. circolari, pubb l i c a t a nel n. 26 del Bollettino
Ufficiale, a
favore di essi decorreranno dal 1° luglio
.1913 i maggiori • stipendi inerenti al loro
grado a t t u a l e . E d è anche da n o t a r e che,
appunto in considerazione di questo r i t a r d o ,
si è deliberato di concedere pure in quest'anno i consueti sussidi agl'impiegati d'archivio, che ne hanno f a t t o domanda, sussidi che, per lo passato, venivano corrisposti
quasi a titolo di supplemento di stipendio
e che, per gli aumenti p o r t a t i dalla nuova
legge, non saranno più elargiti negli anni
futuri, sicché gli impiegati stessi per l ' a n n o
finanziario ora chiuso hanno goduto di un
duplice vantaggio.
« Il sottosegretario
di
Stato
« C H I M I E N T I ».
Cappa, al ministro dei lavori pubblici
« per sapere, dopo la nuova recentissima
disgrazia automobilistica che si è dovuta
deplorare presso il passaggio a livello d e t t o
di S a n t a Lucia, in vicinanza di V e r o n a ,
quali ragioni si opposero a che almeno quel
punto pericoloso fosse illuminato, come pareva che l'Amministrazione volesse promett e r e di fare in occasione di altro simile incidente t o c c a t o a chi interroga ».
R I S P O S T A . — « L a strada provinciale
che a t t r a v e r s a la ferrovia Verona-Milano
al passaggio a livello indicato nella presente interrogazione, risulta che è illuminato, a cura del comune, con fanali a
luce elettrica, posti da a m b o i lati ed a
breve distanza dal passo a livello stesso.
I n ogni modo si assicura che verranno assunte maggiori informazioni riguardo alla
efficacia di tale illuminazione in rapporto
alla circolazione degli automobili p e r gli
eventuali provvedimenti.
« Il sottosegretario
« VLSOCCHL
di
Stato
».
Cermenati, al ministro dell'interno, « per
sapere se, in conformità alle ultime assicurazioni date, siasi finalmente incominc i a t a la costruzione del carcere giudiziario
circondariale di L e c c o ».
R I S P O S T A . — « È pervenuto testé al Ministero il voluminoso progetto del nuovo
carcere di L e c c o , r e d a t t o dal Genio civile, ed è a t t u a l m e n t e in corso di esame
Atti
— 5597 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
presso r Ufficio tecnico carcerario. N o n
a p p e n a si s a r à e s p l e t a t o t a l e studio, si
invierà il p r o g e t t o al Consiglio superiore
dei lavori p u b b l i c i per il p a r e r e tecnico, e
q u a l o r a nulla siavi da o s s e r v a r e si p r o m u o v e r à il p a r e r e del Consiglio di S t a t o , pres c r i t t o d a l l ' a r t i c o l o 9 della legge di c o n t a bilità g e n e r a l e dello S t a t o , p e r c h è si poss a n o indire le aste per l ' a p p a l t o dei lavori.
« Allo s t a t o q u i n d i a t t u a l e delle cose,
non si può precisare l ' e p o c a in cui p o t r a n n o
iniziarsi le opere, o c c o r r e n d o a n c o r a q u a l che t e m p o per lo e s p l e t a m e n t o delle p r a t i c h e di cui sopra è c e n n o . Assicuro p e r ò
l ' o n o r e v o l e i n t e r r o g a n t e che da p a r t e del
Ministero, a cui sono ben n o t e le c o n d i z i o n i
locali, nulla si t r a l a s c i a perchè, c o m p a t i b i l m e n t e con le v a r i e e c o m p l i c a t e f o r m a lità delle leggi sui l a v o r i p u b b l i c i e sulla
c o n t a b i l i t à generale dello S t a t o , quell'imp o r t a n t e capoluogo di c i r c o n d a r i o possa al
più presto possibile essere d o t a t o del n u o v o
carcere.
« II sottosegretario di Stato
« OELESIA
».
Cermenati, al m i n i s t r o delle finanze,
« per sapere se, in c o n f o r m i t à alle u l t i m e
assicurazioni d a t e , siansi finalmente i n c o minciate, dopo quasi u n t r e n t e n n i o di t r a t t a t i v e burocratiche, : .le opere di r i p a r a z i o n e
e di i n g r a n d i m e n t o del v e t u s t o e c a d e n t e
edifìcio « Della D o g a n a » in Lecco ».
R I S P O S T A . — « Giusta i n f o r m a z i o n i a v u t e il 1° c o r r e n t e mese d a l l ' I n t e n d e n za di finanza di Como, 1' u l t i m a z i o n e del
p r o g e t t o dei lavori di r e s t a u r o , s i s t e m a zione e sopraelevazione del f a b b r i c a t o « L a
D o g a n a » in L e c c o , - p r e v i s t a pel giugno u l t i m o scorso p o t r à verificarsi verso la m e t à
di q u e s t o mese di luglio.
« F r a pochi giorni p e r t a n t o il Ministero
a v r à m o d o di e s a m i n a r e la cosa e p r e n d e r e
i p r o v v e d i m e n t i occorrenti.
« Si osserva p e r a l t r o che l ' i n i z i o dei lavori v a n a t u r a l m e n t e s u b o r d i n a t o alle form a l i t à t u t t e c h e l a legge ed il r e g o l a m e n t o
di c o n t a b i l i t à generale richiedono, sia nei
r i g u a r d i della revisione del p r o g e t t o d a
p a r t e del Ministero dei l a v o r i pubblici, sia
per q u a n t o riflette l ' a p p a l t o dei lavori,
dopo che il c o m u n e di Lecco, ai sensi della
legge comunale, a v r à deliberato sulla spesa
che gli r i s u l t e r à a carico.
« Il sottosegretario di Stato
« DA
C O M O ».
Camera d~i
Deputati
TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
Ciriani, al ministro della g u e r r a « per sapere se, dopo q u a t t r o mesi d a l l a i n t e r r u zione della viabilità c a u s a t a dalla f r a n a t r a
Barcis e Andreis sulla s t r a d a della Valcellina, siansi c o m p i u t i i rilievi necessari,
e, a t t e s e le p r e c e d e n t i risposte ed a n c h e i
r e c e n t i m o v i m e n t i f r a n o s i , n o n ravvisi fin a l m e n t e necessario di p r o v v e d e r e d' urg e n z a al r i a t t o di d e t t a s t r a d a .
R I S P O S T A . — « I l p r o g e t t o per il passaggio provvisorio sulla s t r a d a del Cellina f r a Barcis ed Andreis, a p p r o v a t o d a l
Ministero dei lavori pubblici, è p e r v e n u t o
il 1° luglio c o r r e n t e al C o m a n d o del Corpo
di S t a t o maggiore, il quale a u t o r i z z a t o d a
q u e s t o Ministero della g u e r r a , h a telegraficamente già disposto p e r l ' i m m e d i a t o com i n c i a m e n t o dei lavori.
« Il
ministro
« G R A N D I ».
Ciriani, al m i n i s t r o delle finanze « p e r
s a p e r e se, in c o n f o r m i t à agli a f f i d a m e n t i
d a t i dal Ministero d e l l ' i n t e r n o , n o n r a v v i s i
u r g e n t e e doveroso disporre p e r la esenzione dalle i m p o s t e della v a s t a zona di terreni d i s t r u t t i dalla f r a n a di C l a u z e t t o in
p r o v i n c i a di U d i n e » .
R I S P O S T A . — « P e r concedere l ' e s o n e r o
dall' i m p o s t a f o n d i a r i a ai t e r r e n i •danneggiati o d i s t r u t t i d a l l a f r a n a verificatasi
nei c o m u n i di C l a u z e t t o e V i t o d'Assio,
è necessario stabilire -con precisione gli
e s t r e m i c a t a s t a l i dei t e r r e n i medesimi al
fine di p r o v v e d e r e allo stralcio o r i d u z i o n e
dei r e l a t i v i estimi c a t a s t a l i , in base ai quali
è commisurata l'imposta.
« L'identificazione degli stabili a c c e n n a t i
dev'essere eseguita da personale tecnico e,,
secondo il v i g e n t e r e g o l a m e n t o c a t a s t a l e ,
la spesa r e l a t i v a d o v r e b b e f a r carico ai
p r o p r i e t a r i dei t e r r e u i .
« Questo Ministero, però, in vista della
eccezionale g r a v i t à del disastro e per facil i t a r e ai p r o p r i e t a r i d a n n e g g i a t i il conseg u i m e n t o dell'esonero dal t r i b a t o , h a disposto che l ' a c c e r t a m e n t o dei d a n n i in
p a r o l a venga eseguito dall'Ufficio tecnico
di finanza di U d i n e , a spese d e l l ' A m m i n i s t r a z i o n e finanziaria, in occasione della verificazione periodica che l'Ufficio p r e d e t t o
d e v e eseguire e n t r o il c o r r e n t e a n n o , nei
c o m u n i di C l a u z e t t o e Vito d'Assio.
« A c u r a dell' A m m i n i s t r a z i o n e stessa
sarà poi p r o v v e d u t o a f a v o r e dei p r o p r i e t a r i
d a n n e g g i a t i al r i m b o r s o d e l l ' i m p o s t a fon-
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
— 5598 —
XXIV
-
la
CESSIONE -
DISCUSSIONI
diaria, con decorrenza dal giorno dell'avvenuto disastro.
« ìion è però possibile sospendere subito
la riscossione della imposta sui terreni danneggiati, perchè un simile eccezionale provvedimento dovrebbe essere disposto per
legge.
« L'Amministrazione procurerà che il
lavoro di identificazione dei terreni danneggiati venga affrettato per poter far beneficiare al più presto i danneggiati degli
sgravi eventualmente avuti.
« Il sottosegretario
di Stato
« DA
COMO » .
Dello Sbarba, al ministro dell' interno
« per conoscere quali siano i motivi che
determinarono il prefetto di E o m a a rinviare le elezioni amministrative del mandamento di Civita Castellana, già fissate
pel 7 giugno, e quali siano le ragioni del
lungo, permanente indugio nella fissazione
della nuova data, mentre in tutta la provincia di E o m a i comizi elettorali amministrativi furono tempestivamente ed invariabilmente stabiliti ».
R I S P O S T A . — « Per il giorno 7 giugno
erano state indette le elezioni generali amministrative nei mandamenti di Viterbo,
Eonciglione, Tuscania e Civita Castellana,
tutti appartenenti al circondario di Viterbo.
« La prefettura fu a ciò indotta, dalla
assicurazione che le elezioni si sarebbero
svolte senza incidenti e che durante il periodo elettorale non si sarebbero verificati
inconvenienti tali da turbare l'ordine pubblico.
« Infatti, all'inizio della lotta, non si
manifestò alcuna vivacità, nè vi erano motivi per ritenere che ciò non fosse per l'avvenire.
« Senonchè, i fatti svoltisi in seguito,
hanno dimostrato che quasi in tutti i mandamenti la lotta si accentuava con vivacità
tale da preoccupare grandemente le autorità preposte al mantenimento dell' ordine
pubblico, le quali sopra tutto si impensierirono molto per i provvedimenti eccezionali che avrebbero dovuto adottare allo
scopo di garantire la libertà di discussione
prima e quella del voto in seguito.
« Le autorità locali chiedevano con insistenza truppa, funzionarii ed agenti della
forza pubblica e le richieste erano in tale
misura da non potervi assolutamente corrispondere per la deficienza numerica di
agenti.
Camera
-
dei
TORNATA DEL 4 D I C E M B R E
Deputati
1914
« Si dovette quindi, per necessità di
cose, rinviare le elezioni nel mandamento
di Civita Castellana, uno dei più turbolenti
e più vasti per territorio e per numero di
comuni, molto lontani l'uno dagli altri. Le
elezioni furono fissate pel 26 ad epoca in
cui si avrà disponibile la forza necessaria
per poter fare fronte a qualunque emergenza.
« Queste semplicemente sono state le
considerazioni che hanno indotto la prefettura di Eoma a rinviare al 26 andante
le elezioni nel mandamento di Civita Castellana.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L E S I A ».
Di Saluzzo, al ministro della guerra,
« per sapere se e quando intenda sistemare
i servizi civili-tecnici d'artiglieria e del genio, i quali, dalla deficienza del personale, risentono gravissimo danno ».
E I S P O S T A . — « Mi sono ben note le condizioni dei servizi civili-tecnici nei vari
uffici di artiglieria e genio ed al riguardo mi pregio significare alla signoria vostra
onorevolissima che 1' Amministrazione militare non ha mancato di assicurare i detti
servizi nonostante la deficienza del personale in relazione alle aumentate esigenze
di servizio.
« Ciò si è potuto ottenere sia sostituendo
nei ruoli rispettivi i funzionari inviati in
Libia sia ripianando le vacanze, esistenti
nelle varie categorie di personale, mediante
pubblici concorsi.
« Pregiomi infine soggiungerle che sono
già in corso gli studi per sistemare definitivamente i detti servizi nei riguardi del
personale e confido che, alla ripresa dei
lavori parlamentari, possano essere superate tutte le difficoltà inerenti ad una questione così vasta e complessa, la quale è
intimamente collegata alle esigenze del bilancio.
« Il
ministro
« G R A N D I ».
Federzoni, al ministro dell'interno, « per
sapere se, considerato l'alto costo delle
abitazioni nei quartieri centrali di Eoma
e nello interesse stesso dell'Amministrazione, il Governo non creda opportuno
appagare finalmente il voto, molte volte
manifestato dalla classe degli impiegati,
per l'attuazione dell'orario continuato ».
Atti
— 5599 —
Parlamentari
LEGISLATURA
XXtY -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
R I S P O S T A . — « I n c o n f o r m i t à agli int e n d i m e n t i m a n i f e s t a t i d a l Governo alla
C a m e r a dei d e p u t a t i nella t o r n a t a del 27
giugno u l t i m o scorso n o n si r a v v i s a , alm e n o per ora, o p p o r t u n o i n n o v a r e le mod a l i t à dell'orario diviso, seguito u n i f o r m e m e n t e in t a t t i gli uffici.
« L a q u e s t i o n e è s t a t a oggetto di studio
p o n d e r a t o , m a n o n si può mai p r e s u m e r e
di dire l ' u l t i m a e definitiva p a r o l a al rig u a r d o , p e r c h è gli e l e m e n t i che influiscono
: sulla q u e s t i o n e stessa possono v a r i a r e freq u e n t e m e n t e e n o t e v o l m e n t e , insieme alle
condizioni ed alle esigenze della v i t a civile,
e c o n o m i c a e politica d e l l ' a m b i e n t e .
« Molte ragioni sono s t a t e a d d o t t e p r o e
contro l'orario unico.
« I p r i n c i p a l i p u n t i di v i s t a dai quali
p u ò essere c o n s i d e r a t o il p r o b l e m a sono t r e :
.1° ragioni di servizio; 2° e c o n o m i a p u b b l i c a ;
3° economia p r i v a t a .
« Ciascuno di questi t r e a s p e t t i offre arg o m e n t i t a n t o a d u n a soluzione, q u a n t o
all'altra.
« Ma o b b i e t t i v a m e n t e c o n s i d e r a n d o le
ragioni pro e contro, non è e r r a t o il concludere c h e solo s o t t o il p u n t o di vista
della e c o n o m i a p r i v a l a , le c o r s i d e r a z i o n i a
f a v o r e dell'orario unico possono a s s u m e r e
u n a più seria consistenza di f r o n t e a quelle
-che assistono il m e t o d o d e l l ' o r a r i o diviso.
« S o t t o gli a l t r i d u e p u n t i di vista, invece, le esigenze di serviz ; o f a n n o r i t e n e r e
più p r u d e n t e m a n t e n e r e il sistema a t t u a l e .
« L ' e s p e r i m e n t o , che ora si invoca con
r i n n o v a t o f e r v o r e , v e n n e già f a t o presso
alcune A m m i n i s t r a z i o n i c e n t r a l i , e, gener a l m e n t e p a r l a n d o , non. condusse a risult a t i sodisfacenti.
« D ' a l t r a p a r t e se sussistono esempi di
c i t t à c a p i t a l i estere d o v e è o s s e r v a t o l ' o r a rio unico, n o n m a n c a n o anch^ esempi (Parigi, Bruxelles, B e r n a ) di A m m i n i s t r a z i o n i
c e n t r a l i straniere, n o t e per il loro regolare
f u n z i o n a m e n t o , nelle q u a l i è a d o t t a t o , come
a R o m a , l'orario diviso.
« Del re-to l'esempio degli S t a t i stranieri
n o n offre a r g o m e n t o decisivo, poiché l'orario degli uffici segue e si c o n f o r m a alle abit u d i n i dei popoli, che sono diversissime f r a
di loro.
« La questione p e r t a n t o , va < s a m i n a t a
e risolata in base agli (dementi s u o i ( s t r i n seci di m e r i t o , in relazione alle p a r t i c o l a r i
esigenze di R o m a : ed a q u e s t a s t r e g u a può
^ritenersi che se, p e r d e t e r m i n a t e c a t e g o r i e
di i m p i e g a t i , può essere di 'maggiore conv e n i e n z a l'orario unico, per le es ; genze del
Camera dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
1914
servizio, invece, che r e c l a m a n o e m e r i t a n o
p r e c i p u a considerazione sugli interessi priv a t i , è consigliabile di m a n t e n e r fermo l'orario diviso, e ciò, ben si i n t e n d e , allo s t a t o
a t t u a l e delle cose, senza pregiudicare le diverse soluzioni che, con la v a r i a b i l i t à delle
condizioni di f a t t o , p o t r a n n o p r e s e n t a r s i
o p p o r t u n e ai diversi a s p e t t i che la questione p o t r à assumere in avvenire.
« Il sottosegretario
di
Stato
« C E L E S I A ».
G a s p a r o t t o , al ministro di a g r i c o l t u r a ,
i n d u s t r i a e commercio « per sapere, nell ' a s s e n z a del r e g o l a m e n t o alla legge 1913
sui m a l t r a t t a m e n t i agli a n i m a l i , c o m e sia
r e g o l a t o l'uso (a scopo di richiamo di caccia) degli uccelli a c c e c a t i a n t e r i o r m e n t e
alla legge ».
R I S P O S T A . —• « B e n c h é l ' i n t e r r o g a z i o n e
si fiferisca a d a r g o m e n t i che r i e n t r a n o
nella c o m p e t e n z a del Ministero d e l l ' i n t e r n o , posso t u t t a v i a dichiarare all' onorevole i n t e r r o g a n t e che, da q u a n t o è n o t o
al M i n i s t e r o d e l l ' a g r i c o l t u r a , p u ò sperarsi
che il r e g o l a m e n t o per l'esecuzione della
legge s u l l a p r o t e z i o n e degli a n i m a l i possa
v e n i r p u b b l i c a t o p r i m a dell'inizio della stagione v e n a t o r i a .
« I n ogni caso, fino alla pubblicazione di
esso, d e v o n o r i t e n e r s i v i g e n t i le n o r m e d a t e
dal M i n i s t e r o d e l l ' i n t e r n o colla circolare
21 a g o s t o 3 913, n . 10089, ai p r e f e t t i , per le
q u a l i « può tollerarsi l'uso dei r i c h i a m i acc e c a t i p r e c e d e n t e m e n t e alla a n d a t a in vig o r e della legge ».
« Il sottosegretario
« COTTAFAVI
di
Stato
».
G a s p a r o t t o , al m i n i s t r o delle poste e telegrafi « per sapere se e come i n t e n d a
p r o v v e d e r e alle giuste aspirazioni dei supp l e n t i p o s t a l i e telegrafici ».
R I S P O S T A . — « I supplenti n o n dipend o n o d i r e t t a m e n t e dallo S t a t o , ma dai
r i c e v i t o r i che ne p r o p o n g o n o la n o m i n a , li
a s s u m o n o in servizio, li p a g a n o e li licenziano; nè p o t r e b b e essere d i v e r s a m e n t e d a t o
il c a r a t t e r e impresario del servizio a s s u n t o
d a l r i c e v i t o r e . Sui s u p p l e n t i però l'Ammin i s t r a z i o n e esercita u n a b e n e v o l a t u t e l a .
H a s t a b i l i t o limiti minimi di r e t r i b u z i o n e ,
i n t e r v i e n e in casi speciali per i m p e d i r e i leciti s f r u t t a m e n t i , salvo p a r t i c o l a r i contingenze, i m p o n e u n preavviso di t r e mesi pei
l i c e n z i a m e n t i ed a m m e t t e p u r e c o n t r o di
essi il ricorso alla Commissione disciplinare
c e n t r a l e , che f u n z i o n a al Ministero.
Atti
Parlamentari
—
5600
—
Camera dei Deputati
a
LEGISLATURA XXIV - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1914
« Naturalmente non vi è provvidenza
che valga ad impedire tacite pattuizioni
consensuali, e devesi pure tener conto che
molti supplenti sono semplici praticanti o
mirano soltanto a procacciarsi titoli ed attitudini per concorrere a posti di ruolo o
fuori ruolo; posti che l'Amministrazione ha
riservato appunto ai supplenti in una misura che, sino ad ora, si è dimostrata superiore alla richiesta.
« Colle imminenti liquidazioni trienna li,
per l'aumentato lavoro e per le migliori
disposizioni a loro riguardo, i ricevitori risentiranno un notevole vantaggio che non
potrà a meno di ripercuotersi in qualche
parte anche a favore dei supplenti.
« Tuttavia, come l'onorevole ministro ha
recentemente dichiarato alla Camera, egli
intende meglio disciplinare con nuove norme equitative i rapporti fra ricevitori e
supplenti, fissando il numero di questi per
ciascuna ricevitoria e garantendone il compenso.
« Il sottosegretario
di Stato
« M A R C E L L O ».
Maffi, al ministro dell'interno « per conoscere quali provvedimenti egli intenda
di adottare, t a n t o a scopo profilattico
quanto a scopo assistenziale, nei riguardi
dei sempre più frequenti casi di lebbra ; e
particolarmente se non si possa provvedere in qualche modo al ricovero dell'ammalata Maria Laureili, ben nota alla prefettura di Napoli, ed ultimamente licenziata dall'Ospedale della Pace senza alcuna
indicazionejdi altro possibile ricovero ».
R I S P O S T A . — « Premesso che a questo
Ministero non risulta affatto una maggiore frequenza di casi di lebbra, si fa
presente che esso si è occupato e si occupa
del problema inerente alla profilassi di tale
malattia, ed ha nominato, per ogni miglior
studio della questione, una Commissione
composta di docenti e di professionisti
specialmente competenti, che hanno già
presentata la loro relazione, che sta formando oggetto di speciale esame per quelle
particolari disposizioni di carattere profilattico che si riterrà opportuno di adottare.
« Inoltre sono presentemente in corso
trattative col Gran Magistero dell'Ordine
Mauriziano per la costruzione, col sussidio
integrativo di questo Ministero, di un Lebbrosario moderno che possa accogliere la
maggior parte dei pochi lebbrosi che ab-
biamo in Italia, per i quali concorrano particolari circostanze che ne impongano la
segregazione^
« Quanto alla lebbrosa Laureili Maria,,
di cui parla l'onorevole interrogante, il Ministero non ha mancato di interessarsene
in modo speciale. Dagli accertamenti eseguiti risultò che essa per la forma clinica
chiusa da cui è affetta, presenta attualmente una lontana e forse discutibile possibilità di contagio. Conseguentemente, non
essendo stato possibile trattenerla in cura,
per un tempo illimitato, nella Eegia Clinica dermosifilopatica di Napoli, si è disposto che le venisse procurato nel suo comune di origine un idoneo ricovero nel
quale potesse essere convenientemente isolata, facendo presente che per ciò sarebbe
stato concesso ai comune medesimo qualche
sussidio, a disgravio delle spese che esso
deve per tale scopo sostenere.
« E tali disposizioni sono state di recente
telegraficamente confermate.
Il sottosegretario
di Stato
« C E L E S I A ».
Magliano, al ministro dell'interno, « per-che dica se intenda far pubblicare con.
sollecitudine il regolamento per l'applicazione della legge sulle farmacie ».
E I S P O S T A . — « Lo schema del regolamento per la esecuzione della legge sull'esercizio della farmacia attende ormai
soltanto il parere del Consiglio dei ministri.
« Tsattasi di un complesso di norme della
maggiore importanza, come è provato dallostesso premuroso interessamento, con il
quale da ogni lato se ne invoca la pubblicazione.
« Manifesta è quindi la necessità di un
esame delie norme stesse, ponderato e non
affrettato, quale è richiesto dalla gravità
degli interessi toccati dalla legge sulle farmacie, e alla disciplina dei quali si riferisce
l'atteso regolamento.
« Si assicura ad agni modo ohe è fermo
intendimento di questo Ministero di provvedere alla pubblicazione del regolamento
in parola nel più breve tempo e con la
maggiore sollecitudine possibile.
« Il sottosegretario
di Stato •
« C E L E S I A ».
MAGLIANO, al ministro dell' interno
« sui provvedimenti che intenda adottare
per impedire i continui trafugamenti di
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
— 5601 —
a
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
pregevolissime opere d'arte dalle chiese;di
Napoli ».
R I S P O S T A . — « Facendo seguito alla
risposta data addì 1° corrente mese ed
associandomi a quanto sulla interrogazione
ha già esposto il Ministero della pubblica
istruzione per una più efficace custodia dei
lavori d'arte, fo manifesto all'onorevole interrogante che, anche a parere del sovraintendente dei musei e delle gallerie di Napoli, è esagerata l'accusa mossa anche dalla
stampa locale, che il patrimonio artistico
di quella città sia trascurato, anche perchè, al tempo della costituzione del Museo
nazionale, le migliori opere furono ritirate
e conservate nella Pinacoteca, dopo accurato esame di una Commissione competente.
« Di altri- lavori, di un certo interesse
artistico, dei quali la custodia è affidata
ai religiosi, preposti ai luoghi destinati al
culto, e la vigilanza al sovraintendente pei
monumenti, sono stati lamentati da ultimo
tre furti. Il primo fu segnalato nel giugno
del 1913 alla questura, ma l'esecuzione materiale rimonta al 1912.
« Fu riferito che da una chiesa di Napoli era stato trafugato un quadro pregevolissimo del Sodoma, raffigurante la Sacra
Famiglia.
« Le indagini premurose e sollecite stabilirono che la sottrazione del dipinto era
avvenuta nel monastero di Santa Chiara,
ove la conversa Accarino Anna, impadronitasi di tale dipinto, lo aveva ceduto al
rivendugliolo Antonio Della Monica per
poche lire.
« Si potè accertare, che l'Accarino, in
occasione di alcuni restauri eseguiti al monastero, vendette all'appaltatore Eispo Antonio altri quattro quadri, sottratti al monastero stesso, raffiguranti architetture, ai
quali non si attribuisce gran valore artistico.
« Nondimeno tutti gl'individui compromessi nella sottrazione e nella vendita dei
dipinti furono "deferiti dalla questura all'autorità giudiziaria. L'Accarino ed il Rispo, in seguito a mandato di cattura del
locale giudice istruttore, furono anche arrestati ed è tuttora, ih corso il procedimento
giudiziario.
« Gli altri due furti sono quello perpetrato nella chiesa di San Paolo Maggiore
il 9 aprile ultimo, in cui furono trafugati
due dipinti di scuola veneziana, attribuiti
Jacopo Palma, e l'altro, perpetrato il
7
a
Camera dei Deputati
19 volgente nella chiesa di San Domenico Maggiore, da due ignoti ladri, i quali,
eludendo la vigilanza del parroco, poterono asportare un quadro, raffigurante una
vergine, attribuito ad Andrea da Salerno,
« Per entrambi cotesti reati sono tuttora in corso le relative indagini e la Prefettura ha disposto che fossero esse intensificate con t u t t o interessamento al fine di
conseguire la repressione dei delitti, e possibilmente recuperare la refurtiva.
« Il sottosegretario
dì Staio
« C E L E S I A ».
Maglìano, al ministro dell'istruzione pubblica, « perchè dica quali provvedimenti intenda adottare per la conservazione dei
ruderi dell'Anfiteatro di Larino ».
R I S P O S T A . — « Il Ministero ben conosce l'importanza archeologica dei ruderi
dell'Anfiteatro di Larino, importanza accresciuta dal fatto che esso è l'unico avanzo romano che in quella città sia giunto,
per quanto mutilato, fino ai nostri giorni,
« Ma perchè l'Amministrazione dello Stato
possa pensare ad un serio e sistematico lavoro di restauro e di consolidamento, è necessario che anzitutto l'Anfiteatro sia in
mano di chi sappia e voglia gelosamente
custodirlo.
« Tuttavia il Ministero attende con vivo
interesse l'esito della lunga vertenza, promossa dal comune di Larino per rivendicare la proprietà di quegli importanti
avanzi.
« Intanto nulia si trascura per tutelarne
l'integrità.
« Così si è dato incarico alla Sopraintendenza dei monumenti di Bari d'insistere
presso il signor Roberto Castelli, che si asserisce proprietario del monumento, affinchè
abbatta le piante che lo danneggiano. Inoltre, per impedire che, in pendenza del giudizio, esso abbia a subire altri danneggiamenti, è stata fatta al detto signor Castelli
e al suo rappresentante legale in Larino, la
notifica d'importante interesse del monumento in parola, per effetto della quale
nessuna modificazione potrà essere iniziata
senza l'autorizzazione ministeriale, di cui
all'articolo 13 della legge 20 giugno 1909,
n. 364.
« Il sottosegretario
« R O S A D I ».
di Stato
Marchesane, al ministro dell'interno « se
e quando verrà finalmente pubblicato il
regolamento della legge sulle farmacie ».
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]/// Parlamentari
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LEGISLATURA XXIV -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
R I S P O S T A . — « L o schema del regolam e n t o per la esecuzione della legge sull'esercizio delle farmacie a t t e n d e ormai solt a n t o il parere del Consiglio dei ministri.
« T r a t t a s i di un complesso di norme
della maggiore i m p o r t a n z a , come è p r o v a t o
• dallo stesso premuroso interessamento, con
i l quale da ogni lato se ne invoca la pubblicazione.
« Manifesta e quindi la necessità di un
esame delle n o r m e stesse, p o n d e r a t o e non
a f f r e t t a t o , quale è richiesto dalla g r a v i t à
.degli interassi t o c c a t i dalla legge sulle farmacie, e alla disciplina dei qu.ali si riferisce
l'atteso regolamento.
« Si assicura ad ogni modo ohe è fermo
i n t e n d i m e n t o di qu ; sto Ministero di provv e d e r alla pubblicazione del regolamento
in parola nel più breve t e m p o e con la
maggiore sollecitudine possibile.
« lì
sottosegretario
di
«
Meda, al ministro di grazia e giustizia
-e culti, « per sapere se esistano d a t i statistici da cui possa conoscersi q u a n t e siano
le sentenze estere di divorzio rese esecutive in Italia per f a t t o dell'articolo 7 della
seconda Convenzione internazionale di dir i t t o p r i v a t o , stipulata all'Aja il 12 giugno 1902 ».
R I S P O S T A . — « I d a t i statistici concernenti il numero delle sentenze delle Corti
di appello che danno esecuzione in I t a l i a
a giudicati esteri di divorzio non sono
stati fin qui raccolti, nè dagli Uffici di
statistica presso il Ministero di agricoltura,
ne da questa V Direzione generale.
« Sono state però i m p a r t i t e le opport u n e istruzioni perchè, dal c o r r e n t e anno
in poi, i d a t i medesimi v e n g a n o regolarm e n t e raccolti e pubblicati nei prossimi
volumi della Statistica giudiziaria civile.
« II sottosegretario
di
Stato
« C H I M I E N T I ».
Meda, al ministro dell' interno, « per
conoscere se ed in quali casi si sia valso
finora della facoltà concessagli col penult i m o capoverso dell'articolo 9 della legge
13 giugno 1912, n. 555 ».
R I S P O S T A . — « Il Ministero ha
finora
esercitato la facoltà di inibizione al riacquisto della c i t t a d i n a n z a italiana in pochi
casi, a t t e n e n d o s i sempre al p a r e r e espresso
per ogni singolo caso dal Consiglio di S t a t o .
« I n uno solo di questi casi (decreto 17 di-
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
1914
cembre 1912) l'inibizione venne f a t t a per
motivi di pubblica sicurezza, t r a t t a n d o s i
di individuo che a v e v a subito in F r a n c i a
ben cinque condanne e che, essendosi t r a sferito in I t a l i a alio scopo di esercitare il
giuoco clandestino, era stato espulso dal
Regno per motivi di ordine pubblico, a
n o r m a dell'articolo 90 della legge di pubblica sicurezza.
« I n un altro caso (decreto 22giugno 1913)
il riacquisto v e n n e inibito per considerazioni, più che altro, di ordine morale.
« T u t t i gli altri decreti di inibizioni
emessi dal Ministero (e sono 12 in t u t t o )
r i g u a r d a n o persone che - come risulta dalla
r a p i d a successione con cui a v e v a n o comp i u t i i diversi a t t i t r a loro coordinati (acquisto di c i t t a d i n a n z a estera, sentenza di
divorzio, esecutorietà della sentenza in
I t a l i a , p r a t i c h e per riacquisto della cittadinanza italiana) - a v e v a n o m u t a t o cittadinanza col solo scopo di conseguire il divorzio e di compiere così u n a f r o d e alle
n o s t r e leggi sull'ordinamento della famiglia,
f r o d e che - come ebbero a ritenere le sezioni I e I I del Consiglio di S t a t o col parere di massima emesso in a d u n a n z a del
13 dicembre 1912 - costituisce u n a delle ragioni gravi previste dall'articolo 9 della
legge 13 giugno 1912, n. 555, per far luogo
all'inibizione.
Stato
« C E L E SIA ».
Camera dei Deputati
« Il sottosegretario
di
Stato
« C E L E S I A ».
1
Micheli, al ministro dei lavori pubblici,
« per conoscere le ragioni dell'ultimo scontro a v v e n u t o nei pressi della stazione di
F o r n o v o Taro e per sapere se, indipendent e m e n t e dallo stato di consistenza della
linea e delle sue opere d ' a r t e , delle quali
nessuno dubita, il ripetersi di incidenti di
questo genere non consigli qualche miglior a m e n t o nell'esercizio delia linea P a r m a Spezia ».
R I S P O S T A . — « Il giorno 25 giugno,
prossimo passato, il t r e n o merci 5022 ent r a n d o nella stazione di Fornovo per un
errore di scambio venne instradato, anziché nella prima linea, nella sesta dove si
t r o v a v a il materiale di un altro t r e n o merci,
e conseguentemente andò ad u r t a r e contro
di questo causando danni al materiale ed
il ferimento non grave di alcuni agenti di
servizio. Le cause «• la responsabilità dell' incidente dovranno essere a c c e r t a t e col
mezzo dell'inchiesta che è in corso : com u n q u e , d a t o il modo in cui il f a t t o è av-
Atti
_
Parlamentari
LEGISLATURA. XXIV -
la
SESSIONE -
5603 —
DISCUSSIONI -
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
v e n u t o , devesi r i t e n e r e che esso sia s t a t o , criteri, insieme alla p o t e n z i a l i t à dei bilanci
m o t i v a t o da u n errore i n d i v i d u a l e , a f f a t t o i c o m u n a l i a sostenere le spese per il servizio
veterinario.
i n d i p e n d e n t e dalle condizioni degli i m p i a n t i
« E da osservarsi che nella g r a n d i s s i m a
della stazione. È anzi da n o t a r e che la stam a g g i o r a n z a dei casi, le condizioni, che
zione di F o r n o v o è m u n i t a di collegamenti
h a n n o m i l i t a t o a f a v o r e della concessione del
di sicurezza f r a i segnali e i deviatoi, e che
sussidio alle c o n d o t t e , c o n t i n u a n o a verifisolo un g u a s t o a c c i d e n t a l e e m o m e n t a n e o
carsi di a n n o in a n n o e q u a l c h e v o l t a a n c h e
d ' u n o degli a p p a r e c c h i r e l a t i v i p o t è p e r m e t a imporsi m a g g i o r m e n t e , come, a d esempio,
t e r e che dal personale dello stazione vein quei c o m u n i d o v e l ' i n d u s t r i a zootecnica,
nisse a p e r t o il segnale per l ' e n t r a t a del t r e n o
per r a g i o n i diverse, va intensificandosi ; per
nella p r i m a linea, m e n t r e lo scambio era
cui in q u e s t i casi il sussidio u n a v o l t a coni r r e g o l a r m e n t e disposto.
cesso n o n p u ò n o n essere m a n t e n u t o . L a
« Q u a n t o alle condizioni dell'esercizio
soppressione o la sospensione di esso s a r e b b e
sulla linea P a r m a - S p e z i a si deve osservare
q u i n d i , o l t r e che ingiustificata, d a n n o s a . I n
che da simili f a t t i di n a t u r a del t u t t o acq
u e s t o s t a t o di cose è certo che b e n pochi
c i d e n t a l e , i quali su quella linea n o n avc a m b i a m e n t i possono a n n u a l m e n t e a v v e vengono c e r t a m e n t e in misura superiore che
nire nelle assegnazioni di cui è p a r o l a .
su a l t r i di egual traffico, n o n si può a f f a t t o
« I l Ministero è però s e m p r e s t a t o p e r d e d u r r e la insufficienza della linea stessa
f e t t a m e n t e compreso della necessità di estenp e r il traffico che deve servire. C o m u n q u e ,
dere al m a g g i o r n u m e r o possibile di c o n d o t t e
circa i lavori intesi a migliorare gii i m p i a n t i
il c o n t r i b u t o dello S t a t o . È per q u e s t o che,
della linea medesima, n o n può che richiaoltre che coi sussidi o r d i n a r i p r e v i s t i dalla
marsi q u a n t o v e n n e c o m u n i c a t o allo stesso
legge, ed in a t t e s a che l ' a p p o s i t o f o n d o in
onorevole i n t e r r o g a n t e nella risposta a d
bilancio sia sufficientemente a u m e n t a t o , il
a l t r a p r e c e d e n t e interrogazione che t r o v a s i
Ministero da v a r i a n n i v i e n e in aiuto del
r i p o r t a t a nel resoconto della t o r n a t a della
servizio v e t e r i n a r i o c o n c e d e n d o , nei limiti
C a m e r a del 21 maggio prossimo p a s s a t o .
della disponibilità del bilancio, degli spe« Il sottosegretario
di Stato
ciali c o m p e n s i u n a v o l t a t a n t o a quei ve« V I S O C C H I ».
t e r i n a r i che si sono m a g g i o r m e n t e d i s t i n t i
nella l o t t a c o n t r o le epizoozie.
Micheli, al ministro d e l l ' i n t e r n o , « per
« P e r q u a n t o r i g u a r d a poi l'azione dello
conoscere se n o n sia o p p o r t u n o che nelle conS
t
a
t o nella p r o v i n c i a di P a r m a in ordine
d o t t e v e t e r i n a r i e sussidiate a v v e n g a ogni
ai
sussidi
alle c o n d o t t e v e t e r i n a r i e , le cose
a n n o qualche c a m b i a m e n t o in modo che il
s
t
a
n
n
o
in
questi t e r m i n i : D a l 1903 a d oggi
benefìcio del sussidio v e n g a f a t t o sentire ,
p e r v e n n e r o al Ministero d o m a n d e di susad u n n u m e r o maggiore di esse, e come,
sidi per v e n t o t t o c o n d o t t e v e t e r i n a r i e . Di
dati i criteri che si a f f e r m a siano seguiti
q
u e s t e v e n t o t t o c o n d o t t e , cinque, t u t t e conella d i s t r i b u z i o n e dei sussidi, a v v e n g a che
m
u n a l i , godono da t e m p o del sussidio dello
nella p r o v i n c i a di P a r m a sieno s t a t e preS
t
a t o , con c a r a t t e r e di c o n t i n u i t à nella miscelte poche c o n d o t t e , s i t u a t e in g r a n p a r t e
sura di lire 400 a n n u e .
i n t o r n o alla c i t t à , respingendosi sempre le
« Queste c o n d o t t e , è vero, sono t u t t e in
richieste p r e s e n t a t e da comuni, specialp i a n u r a e poco l o n t a n e dalla c i t t à di P a r m a ;
m e n t e di m o n t a g n a , le c o n d o t t e dei quali
a p a r t e p e r ò che su di esse f u r i c h i a m a t a
rispondono p e r f e t t a m e n t e alle condizioni
d a maggior t e m p o l ' a t t e n z i o n e del Miniche il Ministero h a d i c h i a r a t o , e giustastero, giova n o t a r e che p r o p r i o in quei comente, doversi preferire ».
m u n i assumono speciale i m p o r t a n z a l'allev a m e n t o ed il commercio del bestiame,
B I S P O S T A . — « Come si ebbe già a rispecialmente bovino; condizioni queste delle
spondere a d u n a r e c e n t e i n t e r r o g a z i o n e
quali il Ministero non p o t e v a n o n t e n e r e il
p r e s e n t a t a dallo stesso onorevole Micheli,
debito c o n t o , c o n g i u n t a m e n t e ad a l t r e spela concessione dei sussidi da p a r t e dello
ciali condizioni l ocali, nell'assegnazione dei
S t a t o a Ile c o n d o t t e v e t e r i n a r i e ha per scopo
sussidi.
principale di a i u t a r e l ' i s t i t u z i o n e ed il m a n t e n i m e n t o del serviz o v e t e r i n a r i o l a d d o v e
« Delle r i m a n e n t i v e n t i d u e c o n d o t t e , dolo richiedano speciali condizioni dell'indudici f u r o n ) in diverse occasioni incoragstria zootecnica e l ' i m p o r t a n z a di q u e s t a .
g i a t e con p r o v v e d i m e n t i di c a r a t t e r e straE ciò posto, il Ministero, nelPa'ssegnazione j o r d i n a r i o nel senso più s o p r a espresso, e
dei sussidi, n o n può n o n t e n e r c o n t o di t a l i • di queste a l c u n e si t r o v a n o p r e c i s a m e n t e
Atti
— 5604 —
Parlamentari
LEGISLATURA X X I Y -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
in zone montagnose e di collina. R i s u l t a ,
pertanto, che delle domande di sussidio per
c o n d o t t e veterinarie finora pervenute dalla
provincia di P a r m a solo undici non poterono usufruire dell'aiuto dello S t a t o . Esse
però sono t e n u t e in nota con molte altre,
e a mano a mano che lo consentiranno le
condizioni del bilancio, sarà cura del Ministero di far sentire anche ad esse il benefìcio del contributo governativo, allo
scopo d'integrare l'azione dei comuni, e di
invogliare al tempo stesso sempre più i veterinari a proseguire nell'opera zelante di
vigilanza z o o i a t r i c a . P e r c h è , come già fu
osservato allo stesso onorevole interrog a n t e , il Ministero ritiene debba il sussidio
considerarsi anche come un vero e proprio
premio a l l ' a t t i v i t à ed allo zelo del veterinario.
« Il sottosegretario
di
Stato
« C E L E S I A ».
-
Modigliani, al ministro di grazia e giustizia e dei culti, « per sapere se sia e s a t t a
la notizia pubblicata da un giornale romano, che dei magistrati romani, cui purtroppo potrebbe t o c c a r e di inquisire e giudicare sui recenti f a t t i , hanno dato il loro
nome ad una sottoscrizione, che suona
plauso agli esecutori delle repressioni ».
RISPOSTA. — « A questo Ministero di
grazia e giustizia nulla risulta circa le
sottoscrizioni di cui si parla nella suddetta
interrogazione.
« Ad ogni modo il f a t t o , anche se vero,
potrebbe formare oggetto di rilievo solo nei
caso in cui fossero iniziati procedimenti
penali a carico degli a g e n t i e carabinieri
ed i magistrati sottoscrittori partecipassero
a questi processi.
« Poiché non risulta (a quanto si conosce) sussistente nò l'una cosa nè l ' a l t r a ,
resta il f a t t o in sè stesso della sottoscrizione, a t t o di personale e di civica gratitudine per chi è rimasto v i t t i m a del dovere
compiuto, su cui il Ministero non crede di
doversi pronunziare.
« Il sottosegretario
di
Stato
« O H I M I E N T I ».
Modigliani, al ministro dell'interno, « per
apere se a b b i a provveduto a rimuovere
dall'ufficio il sindaco di Corato, di cui
la Corte di appello di T r a n i ha confermato
la condanna per grave reato elettorale ».
RISPOSTA. — « I l d o t t o r Francesco Saverio T a r a n t i n i , sindaco di Corato, venne
Camera dei Depuiati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
condannato dal T r i b u n a l e di T r a n i alla
multa di lire cento ed alla interdizione
dei pubblici uffici per t r e anni, per manc a t a distribuzione dei certificati elettorali.
« L a sentenza, c o n f e r m a t a dalla Corte
di appello di Trani, è s t a t a impugnata dall'interessato con ricorso in Cassazione.
« Non potendosi, in seguito a t a l e gravame, ritenere definitiva ed irrevocabile la
condanna del detto Sindaco, non si ritenne
opportuno di a d o t t a r e contro di lui provvedimenti amministrativi.
« Il sottosegretario
di
Stato
« C E L E S I A ».
Modigliani, al ministro dell'interno. « I n
Apricena nel giorno delle elezioni a m ministrative ultime fu organizzato, con
elemento teppistico « i m p o r t a t o » da San
Severo, un vero e proprio assalto contro
la folla inerme degli elettori. Vi furono
morti e feriti. - Chiede se non creda di provvedere a l l ' a c c e r t a m e n t o delle responsabilità - e s e g n a t a m e n t e di quelle dei funzionari politici, amministrativi e religiosi, colpevoli di aver tollerato e favorito le gesta
dei teppisti e dei loro m a n d a n t i ».
RISPOSTA. — I n occasione delle elezioni
amministrative in Apricena, l'autorità politica aveva provveduto il giorno 14 giugno
scorso a un largo servizio di vigilanza, per
assicurare la efficace t u t e l a dell'ordine pubblico e della l i b e r t à del voto, in vista dell'asprezza dei p a r t i t i locali.
« L e operazioni elettorali si svolsero
senza notevoli incidenti fino alle ore 18.30,
quando, prossimo a chiudersi lo scrutinio,
fu n o t a t o nei pressi della seconda e terza
sezione un gruppo di forestieri, notoriamente di San Severo, in atteggiamento
spavaldo, con a capo t a l Mobilio Pasquale,,
agricoltore del luogo, di p a r t e radicale.
Alcuni elettori di parte socialista, con poco
senso di opportunità, anziché rivolgersi
alle autorità di pubblica sicurezza, ingiunsero senz'altro al Mobilio di allontanarsi,
insieme ai compagni. I l rifiuto di lui fu
accolto da fischi, urli e lancio di sassi, così
da costringere il gruppo c a p i t a n a t o dal Mobilio a darsi alla fuga, incalzato dalla folla.
F u allora che alcuni dei fuggitivi, e c c i t a t i
e ritenendosi forse in pericolo, impugnarono le rivoltelle, esplodendo contro gli inseguitori q u a t t r o colpi da cui rimasero feriti t r e individui e di essi uno soltanto con
lesione oltre il ventesimo giorno. I l pronto
i n t e r v e n t o del funzionario di pubblica si-
Aid Parlamentari
•— 5C05 -—
LEGISLATORI XXIV - l
a
Camera dd
L:ji.'aii
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
-curezza e degli agenti della forza pubblica
vaise a scongiurare più dolorosi eccessi e
assicurò immediatamente alla giustizia, in
istato di arresto, i responsabili diretti, i
complici e i favoreggiatori.
« Sarà compito dell'autorità giudiziaria,
investita del procedimento penale, discernere le singole responsabilità, e sogli elementi forniti dall'autorità di pubblica sicurezza ed emergenti dalla successiva istruttoria, assodare se nel fatto vi sia stata
preordinazione e a chi imputabile.
« Quanto all'azione del locale delegato
di pubblica sicurezza e del comandante la
stazione dei Beali carabinieri, la inchiesta
prontamente eseguita, per incarico del prefetto di Foggia, da un funzionario superiore di quella Questura ha riconosciuto
che entrambi agirono nel rincontro con
obbiettività e insieme con rapidità ed
energia.
«Èrisultato, altresì, che essi avevano opportunamente provveduto, con servizi di
perlustrazione anche nelle ore notturne, a
garantire la tranquillità e l'ordine pubblico nei giorni precedenti la votazione.
« Tali conclusioni sono avvalorate dai
risultati di altra inchiesta compiuta dal
•commissario prefettizio in Apricena.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L E SIA ».
Modigliani, al ministro dell'interno, « per
sapere se approvi, o se intenda punire
l'arbitrio del sottoprefetto di Portoferraio,
il quale ha proibito alla propagandista
Maria Bygier di parlare in pubblico, all'Isola d'Elba, su-qualsiasi argomento ».
R I S P O S T A . — « Nello scorso mese di maggio il sottoprefetto di Portoferraio, considerato il grande fermento che esisteva nei
comuni minerari non ritenne opportuno di
permettere, per motivi di ordine pubblico,
che si tenessero colà pubblici comizi.
« E per gli stessi motivi vennero proibiti pubblici comizi da quel Begio commissario ed a Bio d'Elba da quel sindaco.
« Comizi privati furono invece tenuti a
Portoferraio, a Bio Marino, a Portolongone,
a Bio d'Elba, ai quali tutti partecipò quale
conferenziera la signora Maria Bygier.
« Pur non potendosi ritenere illegittimo
l'operato dei predetti funzionari, essi sono
stati tuttavia invitati dal prefetto di Livorno a non opporre impedimento alle pubbliche riunioni, salvo a prendere le precau-
zioni necessarie per contenerle nei limiti
della legge.
« II sottosegretario
di Stato
« C E L E SIA ».
Modigliani, al ministro dell'interno, « per
sapere se e come intenda provvedere nei
riguardi del funzionario di pubblica sicurezza che il 12 maggio 1914 in Ardenza
(Livorno) sciolse illegittimamente un comizio pubblico e che in quella occasione,
come già in altre, legittimò le più gravi
proteste per la sua condotta e la sua inettitudine ».
B I S P O S T A . — Dall' aprile del 1913 al
maggio ultimo scorso si sono tenuti in
Livorno ben 124 comizi, dei quali solt a n t o tre sono stati sciolti. Lo che prova
evidentemente che l'azione dei funzionari
di pubblica sicurezza che ad essi sono intervenuti è stata sempre misurata, imparziale ed intesa unicamente al rispetto della
legge ed alla tutela dell'ordine pubblico.
« E tale risulta essere stato anche il contegno del delegato di pubblica sicurezza
che assistette al comizio pubblico tenutosi
all'Ardenza alle ore 21 del giorno 12 maggio ultimo scorso. E se questo comizio fu
dovuto sciogliere, ciò dipese esclusivamente
dalle intemperanze della conferenziera, che,
nonostante gli opportuni richiami, insisteva
nel voler fare l'apologia di un reato, e dal
contegno delle persone intervenute al comizio, le quali rivolsero all'indirizzo del
funzionario di pubblica sicurezza fischi,
grida, violenti proteste ed atti quasi di minaccia.
« Il comizio fu sciolto nei modi di legge
e dopo i rituali squilli di tromba, e la conferenziera venne denunciata all'autorità
giudiziaria quale responsabile di apologia
di reato.
« Il sottosegretario
« C E L E S I A ».
di Stato
Musatti, al ministro dell'interno, «sul
grave attentato compiuto il 27 giugno
in Mirabella Imbaccari contro l'avvocato
Francesco Carbone, candidato a consigliere
provinciale in quel mandamento, e sull'inesplicabile mancato intervento delle autorità di pubblica sicurezza e giudiziaria per
rintracciare ed assicurare alla giustizia gli
autori dell'attentato ».
B I S P O S T A . — « Si fa riserva di dare risposta all'interrogazione dell'onorevole Mur
Atti
— 5606 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNALA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
satti, appena a v u t e l e informazioni già doNava Ottorino, al ministro delle poste
mandate al prefetto di Catania su quanto
e telegrafi, « se, per evidenti e non diforma oggetto della interrogazione mede- i sconosciute considerazioni di equità e di
sima.
j parità di trattamento, non voglia consen« Il sottosegretario di Siato j tire anche ai funzionari della Direzione di
i Modena d'integrare i magri stipendi con i
« C E L E S I A ».
compensi per il lavoro straordinario, dopo
Musati1, al ministro dei lavori pubche, allo scopo di rendere possibile tale
blici, « per sapere se abbia avuta co- lavoro
lo stesso onorevole
noscenza della lettera del commendatore ministrostraordinario,
proponeva
di
ad altre
Eaimondo Bava, presidente del Magistrato sedi alcuni dei funzionari trasferire
di
Modena,
i quali
alle acque, comparsa n 1 periodico l'Adria- si sono infatti affrettati ad accettare
le
tico del 29 giugno 1914, e se abbia creduto proposte ».
di provvedere o contro lo stesso presidente
del Magistrato per avere esposto qualche
B I S P O S T A . — « A Modena, come presso
suo dipendente ad odiosi sospetti o contro numerose altre Direzioni, la diminuzione
quel dipendente che si fosse reso colpevole delle prestaz'oni straordinarie si è verificata
di un indegno trucco elettorale abusando in dipendenza dell'ammissione in servizio
dell'autorità dell'ufficio al quale appartiene». degli alunni degli ultimi concorsi.
« Come è stato già fatto conoscere alR I S P O S T A . — « La lettera pubblicata
dal commendatore Eaimondo Eavà, pre- l'onorevole interrogante, allo scopo di disidente del Magistrato alle acque, nel stribuire più equamente la disponibilità
periodico l'Adriatico il 29 giugno ultimo del servizio straordinario, sin dal 1° giuscorso tendeva esclusivamente a smentire gno ultimo scorso fu disposto il trasferil'accusa, sia pure in forma dubitativa, ele- mento da Modena di un impiegato e più
v a t a dal detto giornale, che l'ufficio del recentemente il trasferimento di altri tre
Magistrato potesse nelle sue disposizioni impiegati pel 16 corrente luglio, appena se
essere mosso da criteri diversi da quelli, ne è presentata favorevole occasione.
« Con gli accennati provvedimenti, ricui sempre si è attenuto, della più assoluta
e scrupolosa imparzialità ed indipendenza marranno scoperte a Modena t u t t e le cinque
di giudizio, e non mirava, in modo alcuno, unità della scorta ed una dell'assegno, per
a riversare su altro funzionario la respon- cui quel personale verrà ora a trovarsi in
condizioni abbastanza vantaggiose perchè
sabilità degli smentiti addebiti.
possa
fruire del lavoro straordinario, e non
« La circostanza rilevata dalla lettera
sembra
che esso abbia più motivo a lamendel commendatore Eavà, che l'atteggiamento politico di qualche funzionario del- tarsi, tanto più che una troppo forte ridul'ufficio aveva potuto dar luogo ai sospetti, zione degli impiegati andrebbe certamente
nel fatto infondati, non può assolutamente a danno dei servizi, colla conseguenza di
acquistare significato ingiurioso dal mo- provocare lagnanze da parte del pubblico..
mento appunto che il fatto addebitato è
« Il sottosegretario di Stato
stato recisamente smentito. Del resto, in« M A R C E L L O ».
terpellato dal Ministero, lo stesso commenFaparo, al ministro dei lavori pubblici,.
datore Kavà, in merito all'incidente, ha
«
per
conoscere se e quando intenda di fare
formalmente dichiarato di essere convinto
che al giornale di Vicenza non sia perve- riprendere i lavori di sistemazione idraulica
nuta la notizia dei lavori ordinati da fun- del torrente Allaro, e se sia vero che sia
zionari del Magistrato e di non avere egli stata abbandonata 1' idea di procedere allo
voluto assolutamente intendere con la smen- studio delle sistemazioni dei due torrenti
tita pubblicata nell'Adriatico che qualche Precariti e Amusa, tutti nel territorio di
dipendente funzionario avesse mai mancato Caulonia ».
al proprio dovere.
E I S P O S T A . —- « La bonifica di Caulonia,,
« Eisulta poi a questo Ministero che il prevista al n. 51 della tabella annessa al
provvedimento era noto a qualcuno (non testo unico della legge sulle bonificazioni
funzionario) in Vicenza prima delia pub- 22 marzo 1900, n. 195, è strettamente conblicazione nel giornale della notizia, sicché nessa alla sistemazione di tre corsi d'acqua :
la divulgazione della notizia stessa è facil- l'Allaro, che è il maggiore, l'Amusa e il F r e mente spiegabile.
cariti; t u t t i e tre con foce distinta a mare.
« Il sottosegretario di Stato
« Per il primo di detti torrenti (l'Allaro)
« V I S O C C H I »,
i locali uffici forestali e del Genio civile,.
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V
—
-
la
SESSIONE -
5607
DISCUSSIONI -
previa redazione del verbale di delimitazione delle rispettive competenze in d a t a
22 marzo 1904, compilarono appositi prog e t t i esecutivi per la sistemazione montana,
che furono tosto messi in attuazione.
« Però mentre in base a quello forestale,
iniziato nel 1907, si sta t u t t o r a provvedendo con buoni risultati ad i m p o r t a n t i
rimboschimenti nei rami di origine interessanti i territori dei comuni di Fabrizia,
Mongiana e Serra San Bruno ; per quello
di competenza del Genio civile invece, app a l t a t o alla impresa Federico Contino mediante c o n t r a t t o 18 agosto 1906, si incontrarono gravi difficoltà fin dall'inizio dei
lavori, t a n t o che l'Amministrazione fu cos t r e t t a a rescindere il c o n t r a t t o .
« I l progetto è stato ripreso in esame a
cura del competente ufficio del Genio civile e sarà presentato entro il corrente
anno : esso suddivide i lavori in parecchi
lotti per modo che sar a possibile farli eseguire simultaneamente o g r a d a t a m e n t e secondo la opportunità tecnica.
Quanto agli altri due corsi d'acqua, il
Precariti e l'Amusa, indipendenti fra loro
e dall'Allaro e che solo interessano la zona
valliva in cui scorrono fino al mare, non
si è potuto finora eseguire alcun lavoro sia
idraulico che forestale, perchè per essi non
era stato mai compilato neppure un progetto di gran massima, dato il minor grado
di urgenza della loro sistemazione rispetto
a quella dell'Allaro e le difficoltà di funzionamento degli uffici suaccennati.
« Però può assicurarsi che lo studio dei
progetti per la sistemazione m o n t a n a di
entrambi i t o r r e n t i è stato già iniziato dall' ufficio speciale idraulico istituito di recente a E o m a e quello forestale dall' ispezione forestale di Reggio Calabria, ed è da
confidare che fra breve saranno presentati
al Ministero per l'approvazione.
« Il sottosegretario
di
—
Stato
« V I S O C C H I ».
Petrillo, al ministro di grazia e giustizia e dei culti, « per conoscere come intenda applicare l'articolo 39 delle disposizioni transitorie del codice penale verso i
c o n d a n n a t i ai lavori f o r z a t i a vita con il
vecchio codice e particolarmente nei rapporti dell' ergastolano Luigi B a r t o l o , il
quale ha scontati t r e n t a d u e anni di reclusione, ha raggiunto la classe di merito, è
stato proposto per la grazia dal direttore
della casa di pena, è stato perdonato dalla
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
parte lesa e per il quale il sindaco e molti'
cittadini di San Cipriano d'Aversa hanno
presentato istanza di grazia ».
E I S P O S T A . — « Sulla interpretazione dell'articolo 39 delle disposizioni transitorie
per l ' a t t u a z i o n e del codice penale la giurisprudenza della Corte di cassazione, dopo
le prime dubbiezze, si è ormai da temporecisamente e c o s t a n t e m e n t e affermata nel
ritenere che, per farsi luogo alla commutazione della pena perpetua, applicata, sotto
l'impero delle precedenti legislazioni, sia
necessario, in ogni caso," che il delitto pel
quale ha a v u t o luogo la condanna sia represso dal codice a t t u a l e con pena temporanea, e negando il detto benefìcio t u t t e
le volte che il delitto commesso importi,
anche secondo il nuovo codice penale, l'ergastolo, t u t t o c c h è , pel concorso di circostanze a t t e n u a n t i , all'ergastolo sia sostit u i t a la reclusione per t r e n t a anni.
« Tale giurisprudenza si a t t i e n e ad una
interpretazione letterale e molto rigorosa
della disposizione di legge in esame, e si
basa, principalmente, sulla considerazione
che il primo capoverso dell'articolo 39 c o n tiene una seconda ipotesi da riannodarsi a
quella fondamentale, di cui al primo comma
della quale, pertanto, sottintende t u t t e le
le premesse, precipuamente quella che, pel
f a t t o definitivo nella sentenza di condanna,
il nuovo codice stabilisce una pena temporanea.
« Si oppone dall'altra parte non essere
equo guardare al solo t i t o l o del reato senza
tenere in conto alcuno le circostanze, che
le accompagnano, e che, secondo l ' a t t u a l e
legislazione penale, hanno l'efficacia di ridurre la pena da perpetua in temporanea.,
dovendosi invece considerare il f a t t o in
a s t r a t t o per dedurne la n a t u r a del delitto
punibile, ma in concreto, così come è avvenuto, e cioè, con t u t t e le contingenze
oggettive e soggettive emergenti dalla sentenza stessa, ed inspirandosi più che alla
l e t t e r a della legge, alla volontà del legislatore. Si osserva che l'articolo 39 è s t a t o
senza dubbio dettato allo scopo di estendere ai c o n d a n n a t i alla più dura pena del
carcere perpetuo il benefico principio sancito, per i giudicabili, dall'articolo 2, ultimo comma del codice penale, facendoli
fruire delle più benigne disposizioni della
nuova legislazione penale.
« Secondo questi c o n c e t t i dovrebbero
perciò essere restituiti alla società civile,
dopo un certo tempo più o meno lungo,.
Atti
— 5338 - -
Parla.nontari
LEGISLATURA XXIV -
I a SESSIONE -
DISCUSSIONI -
t u t t i coloro che, pur essendo stati condann a t i a pene p e r p e t u e sotto l'impero di alt r e leggi, sarebbero s t a t i invece passibili
solo di pena t e m p o r a n e a , se, per lo stesso
f a t t o , fossero s t a t i giudicati secondo la
n u o v a legislazione, e di questa seconda tendenza si sono già p r e c e d e n t e m e n t e resi int e r p r e t i in seno al P a r l a m e n t o l'onorevole
Pala e l'onorevole Incontri.
« Rispose al primo, nella t o r n a t a del
23 maggio 1909, l'onorevole Orlando, guardasigilli del t e m p o , a c c e n n a n d o alla giurisprudenza rigorosa della Corte di cassazione, e non nascondendo il dubbio che
t a l e giurisprudenza potesse essere s t a t a
ispirata ad un concetto di c a r a t t e r e politico sociale, quello cioè del pericolo di rim e t t e r e in libertà parecchie centinaia di
v e t e r a n i della delinquenza. Aggiunse, per
altro, che, r i t e n e n d o la tesi contraria non
del t u t t o d e s t i t u i t a di f o n d a m e n t o , si riservava di esaminare di volta, in volta, le
singole d o m a n d e presentate da c o n d a n n a t i
che si fossero t r o v a t i nelle condizioni previste dall'articolo 39, per p r o v v e d e r e , in
via di grazia, alla loro liberazione.
« All'onorevole I n c o n t r i rispose invece
nella t o r n a t a del 13 giugno 1913 l'onorevole Gallini, allora sottosegretario di S t a t o
per la giustizia, il quale, dopo essersi ric h i a m a t o alle surricordate dichiarazioni
dell'onorevole Orlando, assicurava l'onorevole i n t e r r o g a n t e che, negli ultimi due anni,
erano stati graziati ben 158 c o n d a n n a t i app a r t e n e n t i alla schiera di coloro che avevano r i p o r t a t o condanne perpetue ai sensi
delle leggi preesistenti, ed aggiungeva che
si sarebbe c o n t i n u a t o ad esaminare le dom a n d e che fossero in seguito p e r v e n u t e ,
per proporre la grazia Sovrana in f a v o r e
di coloro, la cui liberazione, secondo le informazioni ricevute dalle c o m p e t e n t i autorità, non fosse apparsa pericolosa alla società.
« E questa promessa venne m a n t e n u t a ,
essendosi c o n t i n u a t o ad esaminare con la
maggiore possibile benevolenza le d o m a n d e
di grazia degli ergastolani, cui fosse applicabile la più benigna i n t e r p r e t a z i o n e dell'articolo 39 s u r r i c o r d a t o ; t a n t o che, da
allora fino ad oggi, e cioè in meno di un
anno, f u r o n o accolte altre 45 di tali istanze.
Questa cifra, poi, non a p p a r i r à per nulla
inferiore alla media delle grazie concesse
p r e c e d e n t e m e n t e per lo stesso titolo, q u a n d o
si consideri che, sia per effetto delle liberazioni già a v v e n u t e , sia per il decesso di
non pochi c o n d a n n a t i , il numero t o t a l e
Camma
dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1914
degli ergastolani, che p o t r e b b e r o ancora
f r u i r e del benefìcio per loro invocato dall'onorevole i n t e r r o g a n t e , trovasi notevolmente ridotto.
« La via t r a c c i a t a dall'onorevole Orlando, sarà f e d e l m e n t e seguita, riconoscendola
equa e p e r f e t t a m e n t e rispondente all'indole
ed agli scopi della Sovrana prerogativa,
giacché contempera il rigore della giurisprudenza con le esigenze p r a t i c h e della
vita civile, e favorisce in un giusto limite
(quale deve ritenersi quello di e v i t a r e l'uscita dal carcere di elementi r e p u t a t i t u t t o r a pericolosi) la restituzione alla libertà
dei c o n d a n n a t i , che sarebbero già stati
scarcerati se la legge fosse s t a t a , nei loro
riguardi, più b e n i g n a m e n t e i n t e r p r e t a t a .
« Q u a n t o al caso specifico dell'ergastolano Luigi Bartolo ricordato dall'onorevole
i n t e r r o g a n t e , non risulta presso questo Ministero alcuna d o m a n d a di grazia present a t a da un ricorrente che risponda a tal
n o m e : e d a p r a t i c h e esperite presso il Ministero dell'interno, è risultato che in nessuna Casa di pena del Regno trovasi deten u t o un ergastolano, il cui nome e le cui
qualità corrispondano a quelle indicate.
« Il sottosegretario
di
Stato
« C H I M I E N T I ».
Porcella, al ministro dell'interno, « per
sapere se di f r o n t e alla grave crisi economica che a t t r a v e r s a il Paese, al g r a n d e
m a l c o n t e n t o suscitato nella c i t t a d i n a n z a
dal modo con cui vennero compilate la
t a r i f f a e la m a t r i c o l a della n u o v a tassa
focatico, ai numerosi reclami p r e s e n t a t i da
ogni condizione di persone al prefetto della
provincia e alla imminenza della ricostituzione della legittima r a p p r e s e n t a n z a comunale, non creda il Governo essere opp o r t u n o e conveniente, anche per ovvie
ragioni di ordine pubblico, in vista e in
occasione specialmente della prossima agit a z i o n e elettorale, di dover sospendere la
riscossione dell'accennata tassa almeno fino
alla formazione e insediamento della nuova
e legittima A m m i n i s t r a z i o n e del paese ».
R I S P O S T A . — « F a c e n d o seguito alla risposta d a t a a d d ì 17 giugno ultimo scorso,
si manifesta all'onorevole i n t e r r o g a n t e che
il p r e f e t t o di Cagliari ha sospesa la esecutorietà della tassa fuocatico del comune
di Oristano, sia per i numerosi reclami presentati contro la matricola di d e t t a tassa,
compilata dal commissario prefettizio, sia
per le condizioni disagiate di quei contri-
Atti
Parlamentafi
LEGISLATURA
— 5609 —
XXIV -
Is
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
buenti, danneggiati dalla persistente siccità, considerato anche che era prossima
la ricostituzione di quell'Amministrazione
comunale.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L E S I A ».
Porcella, al ministro dell'interno, « per
sapere se, dopo gli abusi e gli arbitri
commessi dal delegato di pubblica sicurezza
Fiori in Oristano in occasione delle ultime
elezioni politiche, contro la libertà dei cittadini, abusi ed arbitri che furono in parte
riconosciuti ed affermati anche dalla stessa
a u t o r i t à giudiziaria in riguardo specialmente degli arresti di certo Loi Ottavio e più
a l t r i (vedi sentenza assolutoria del tribunale di Oristano, 8' novembre 1913, e successiva sentenza della Corte di appello di
Cagliari), e di Masala Francesco (vedi ordinanza istruttoria di non luogo a procedare), e dopo altresì i promessi suoi vincoli
di parentela con famiglie e persone rispettabili, ma assai influenti nella vita politica, amministrativa e persino giudiziaria
del paese, non creda il Governo moralmente
e politicamente incompatibile la presenza
di quel funzionario in d e t t a c i t t à , specialmente in occasione delle prossime elezioni
amministrative (comunali e provinciali),
nelle quali la sottoprefettura non mostra
fin d'ora di volersi m a n t e n e r e serenamente
estranea alle competizioni di parte, procedendo fra le altre cose, come ha già proceduto, ad arresti in massa (esempio a Villurbana) di cittadini ed elettori sotto il
pretesto di una m o n t a t u r a di processo poliziesco per associazione a delinquere ».
R I S P O S T A . — « Facendo seguito alla risposta d a t a addì 17 giugno ultimo scorso,
si manifesta all'onorevole interrogante che,
secondo le assicurazioni date dal prefetto
di Cagliari, il signor Francesco F i o r e , delegato di pubblica sicurezza in Oristano,
ha sempre adempiuto in modo c o r r e t t o
al suo dovere. D u r a n t e il periodo delle
ultime elezioni politiche egli si limitò a
compiere normali operazioni di pubblica
sicurezza, senza commettere alcuno abuso,
come è provato, t r a l'altro, dal proscioglimento da lui ottenuto in seguito a querela
sporta da tale Masala F r a n c e s c o per arresto arbitrario e per mancato omicidio ;
proscioglimento pronunciato dal giudice
i s t r u t t o r e del t r i b u n a l e di Oristano con ordinanza del 24 dicembre 1913, con la quale
si ritennero inesistenti i f a t t i a d d e b i t a t i al
funzionario.
437
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4
DICEMBRE
1914
« Insussistente è anche l'addebito mosso
a carico del F i o r e di arresti in massa f a t t i a
V i l l a u r b a n a , a scopo elettorale, t r a t t a n dosi anche qui di misure ordinarie di sicurezza pubblica e di procedimento penale
iniziato regolarmente d a l l ' a u t o r i t à giudiziaria.
« I n q u a n t o , poi, ai legami di parentela
del signor F i o r e con persone di Oristano, è
da rilevare che questi |)er ora non esistono
e che sorgeranno solo quando il detto funzionario a v r à sposato la signorina Loffredo,
con la quale è fidanzato. E sarà allora il
caso di esaminare se converrà trasferire il
signor F i o r e da quella residenza.
« Circa infine il contegno del sottopref e t t o di Oristano, il prefetto di Cagliari
assicura che esso è corretto ed imparziale,
giacché quel funzionario mantiene, durante
il presente periodo elettorale, una rigorosa
n e u t r a l i t à , conformemente alle istruzioni
date da questo Ministero.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L E S I A ».
Rampoldi, al ministro di agricoltura, industria e commercio, « per avere notizia
circa la pubblicazione del regolamento sulla
pesca d'acqua dolce ».
R I S P O S T A . — « Sullo schema del nuovo
regolamento per la pesca fluviale e lacuale
il Ministero ha già raccolto il parere degli
enti locali e quello dei supremi Corpi consultivi, come il Consiglio superiore dei lavori
pubblici ed il Consiglio di S t a t o .
« I l relativo decreto R e a l e , che ne dic h i a r a l'approvazione, è già pronto per essere sottoposto, come è di rito, al Consiglio
dei ministri, e subito dopo si provvederà
per la emanazione delle nuove norme regolamentari.
« Il sottosegretario
di Stato
« COTTAFAVI
».
Rissetti, al ministro dell' interno, « per
sapere i motivi per cui, nonostante le promesse f a t t e nel dicembre 1913, non si accordarono col Consorzio autonomo del porto
di Genova affine di rendere possibile la costruzione sollecita della stazione marittima
sullo sporgente « Federico Guglielmo » rec l a m a t a dall'intiero commercio ».
R I S P O S T A . — « Questo Ministero fin dal
febbraio 1911 d e t t e la sua adesione al
progetto di massima del Consorzio autonomo del porto di Genova per la parte conc e r n e n t e i locali da adibirsi ad ufficio di
Atti Parlamentari
—
LEGISLATURA X X I V -
la
SESSIONE -
—
DISCUSSIONI -
pubblica sicurezza nell'erigendo fabbricato
per servizi pubblici al ponte Federico Guglielmo.
« Successivamente il prefetto di Genova
fece presente l'opportunità di annettere ai
locali indicati nel progetto di massima del
Suaccennato edifìcio anche altri
uso di
caserma e corpo di guardia di pubblica sicurezza. Ma il Ministero, di fronte alla rilevante spesa annua che ne sarebbe deriv a t a e tenuto conto delle condizioni del
bilancio, non ritenne di potere a c c e t t a r e
tale proposta.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L E S I A ».
Rissetti, al ministro della marina, « circa
la stazione marittima di Genova ».
B I S P O S T A . — « Fin dal mese di aprile
prossimo passato questo Ministero, avendo
esaminato il progetto del Consorzio autonomo del porto di Genova per la costruzione del nuovo edificio ad uso di stazione marittima pel ponte Federico Guglielmo, ebbe a dichiarare al prefetto di
Genova che l'Amministrazione della marina
a c c e t t a v a ed appoggiava, da parte sua, il
progetto, ed era anche disposta ad addivenire fin d'ora alla consegna provvisoria
dei locali attuali, quando il Consorzio accettasse alcune determinate condizioni.
« Malgrado il tempo ormai trascorso da
tali dichiarazioni, non si è avuta finora alcuna risposta nè dalla Prefettura nè dal
Consorzio.
« Questo Ministero ha impartito, ad ogni
modo, fin dall'aprile, opportune istruzioni
al capitano del porto di Genova, nel senso
di addivenire, d'accordo con il Consorzio e
sulla base delle accennate condizioni, alla
valutazione e consegna dei locali attuali
ed alla designazione di quelli occorrenti alla
Capitaneria nel nuovo edifìcio in progetto,
e salvo le ulteriori intese e provvedimenti
tra le varie Amministrazioni interessate per
la definizione delle altre questioni riguardanti la costruzione del nuovo edificio.
« Il sottosegretario
di Stato
« BATTAGLIERI
5610
».
Samoggia, al ministro dell' interno, « per
sapere perchè contro lo spirito e la lett e r a della legge si conserva ancora in carica
il sindaco Tarantini, di Corato, condannato
dalla Corte di appello di Trani con sentenza
che p o r t a l a perdita del diritto elettorale ».
B I S P O S T A . — « Il dottor Francesco Saverio Tarantini, sindaco di Corato, venne
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
condannato dal Tribunale di Trani alla
multa di lire cento ed alla interdizione
dei pubblici uffici per tre anni, per mancata distribuzione dei certificati elettorali.
« L a sentenza, confermata dalla Corte
di appello di Trani, è stata impugnata dall'interessato con ricorso in Cassazione.
« Non potendosi, in seguito a tale gravame, ritenere definitiva ed irrevocabile la
condanna del detto sindaco, non si ritenne
opportuno di adottare contro di lui provvedimenti amministrativi.
« Il sottosegretario
« CELESIA
di
Stato
».
Samoggia, al ministro dell'interno, «perchè non si consenta, dalla prefettura di
Arezzo, alla inchiesta deliberata a voti unanimi dal Consiglio comunale di Montemignaio, e desiderata da quanti vogliono sapere se si rubò, e da chi si rubò, nella costruzione della strada comunale obbligatoria
Montemignaio-Pagliericco ».
B I S P O S T A . — « Facendo seguito alla risposta del 5 corrente mese si manifesta
all'onorevole interrogante che il Consiglio comunale di Montemignaio nella seduta del 28 maggio ultimo scorso deliberava
di far eseguire una scrupolosa inchiesta su
t u t t a la contabilità comunale dal 1900 ad
oggi, affidandone l'incarico ad una speciale
Commissione composta di un funzionario
della prefettura di Arezzo, da uno della
prefettura di Firenze e da un magistrato
del tribunale di Firenze.
« I l prefetto di Arezzo ha però dovuto
restituire al sindaco il verbale di tale deliberazione, osservando che nel medesimo
doveva indicarsi il fondo di bilancio dal
quale la non lieve spesa occorrente alle indennità da corrispondersi ai funzionari sarebbe stata prelevata e che, in ogni modo,
trattandosi di spesa facoltativa poiché il
comune eccede il limite legale della sovrimposta, a mente dell'articolo 307 della
legge comunale, modificata dalla legge 6
luglio 1912, n. 767, la deliberazione avrebbe
dovuto essere pubblicata per otto giorni
all'albo comunale e sottoposta poi alla
Giunta provinciale amministrativa.
« Non sussiste dunque che il prefetto
di Arezzo abbia ostacolata la inchiesta voluta dal Consiglio comunale di Montemignaio, essendosi egli limitato a rilievi sulla
i regolarità della deliberazione adottata. Egli
però non ha potuto nell'occasione non far
J| osservare al sindaco che la revisione ed il
Atti
Parlamentari
—
LEGISLATURA XXIV - I
a
5G11
—
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
controllo delle contabilità dei comuni sono
di competenza del Consiglio di prefettura
e perciò ha fatto richiamare tutti i conti
comunali per farli intanto esaminare dalla
prefettura, salvo a far eseguire una regolare inchiesta su tutta l'amministrazione
comunale a mezzo di apposito funzionario
competente di quella prefettura. In tal
modo si otterrà identico risultato di quello
propostosi dal Consiglio comunale con la
deliberazione 28 maggio ultimo scorso, ma
con mezzo più idoneo e con spesa di gran
lunga inferiore.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L E SIA ».
Sa moggia, al ministro dell'interno, « per
sapere perchè resta ancora a Corato, a
rischio di provocare conflitti col suo contegno, il delegato di pubblica sicurezza
Barbangelo già traslocato J n altra residenza ».
R I S P O S T A . — « Sta in fatto che il delegato di pubblica sicurezza Barbangelo Carmelo è stato trasferito da Corato.
« Tuttavia, per dargli modo di sistemare
gli interessi della sua famiglia, il Ministero
gli ha concesso di trattenersi in detta residenza sino al 10 del corrente mese, scorso
il quale termine egli dovrà, senz'altro, raggiungere la nuova residenza assegnatagli.
« Giova però soggiungere che presso l'ufficio di pubblica sicurezza di Corato ha già
assunto servizio, fino dal 16 decorso mese,
il delegato di pubblica sicurezza Carbone
dottor Giuseppe colà destinato a sostituire
il Barbangelo.
«•Il sottosegretario
di Stato
« CELE SIA ».
Storoni, al ministro dell'interno, « per
conoscere se creda giunto il momento di
esonerare i comuni dal grave onere delle
spese di conservazione degli edifici servienti
al culto mediante la presentazione della
legge, promessa nell'articolo 320, testo unico,
legge comunale e provinciale, resa più che
mai necessaria dalla interpretazione rigorosa data dalla recente giurisprudenza al
detto articolo 320 ».
R I S P O S T A . ' — « Per l'articolo 3 2 0 della
vigente legge comunale e provinciale, le
spese per la conservazione degli edifici destinati al culto debbono far carico ai comuni in linea sussidiaria, quando, cioè, le
parrocchie non abbiano mezzi sufficienti
per provvedervi direttamente, nè vi sieno
altri enti o persone a ciò tenute in forza
di antiche leggi e convenzioni.
« Per esonerare i comuni da tale obbligo, questo potrebbe essere trasferito nell'Amministrazione del Fondo per il culto;
ma, allo stato delle cose, un provvedimento
in tal senso non avrebbe possibilità di pratica attuazione, tenuto conto delle gravi
ristrettezze in cui si è sempre dibattuta, e
si dibatte tuttora, la predetta Amministrazione, e a causa delle quali, essa non ha,
finora, potuto adempiere a tutti gli oneri
impostile dall'articolo 28 del Regio decreto
7 luglio 1866, n. 3036.
« In ogni modo, la questione merita di
essere presa in seria considerazione, e potrà formare oggetto di esame, anche in
rapporto alle altre spese di culto, per parte
dei competenti Ministeri dell'interno e di
grazia e giustizia.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L E S I A ».
Tamborino, al ministro dell'agricoltura,
industria e commercio, « per sapere se il
nostro Governo sia disposto di studiare il
modo di rendere l'attuale Scuola di agricoltura « Circolone » di Maglie, in via di
regificazione, atta ad accogliere ed,istruire
efficacemente ed italianamente, anno per
anno, un certo numero di piccoli agricoltori dell'Albania meridionale che fa capo a
Yallona, la quale, distando poche ore da
Otranto ed avendo la comunanza di clima
e di colture con la provincia di Lecce, potrebbe sviluppare gradatamente la sua agricoltura, il suo commercio e le sue aspirazioni d'indipendenza ».
R I S P O S T A . — « L'Istituto agrario « Vito
Circolone » in Maglie non dipende direttamente dal Ministero di agricoltura, nè è
un Istituto governativo. Nulla può pertanto ostare a che esso di sua iniziativa
accolga giovani provenienti da famiglie di
agricoltori dell'Albania meridionale a quelle
condizioni di ammissione, limiti di età, e
di coltura iniziale ecc. ecc., che l'Amministrazione dello Istituto ha diritto di prescrivere.
« Il Ministero di agricoltura vedrebbe
con piacere l'attuazione di simile iniziativa,
pur non essendo ora in grado - per mancanza di stanziamenti in bilancio - di concedere un aiuto pecuniario all'Istituto
« Circolone ».
« Il sottosegretario
di Stato
« COTTAFAVI ».
Atti Parlamentari
— 5612 —
LEGISLATURA X X I Y -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Tamborino, al ministro degli affari esteri, « circa l ' i s t i t u z i o n e di borse di studio
a f a v o r e di giovani albanesi presso la scuola
di agricoltura « Circolone » di Maglie ».
R I S P O S T A . — « Il Regio Governo, che ha
già nel decorso anno scolastico provveduto
ad istituire a favore di giovani albanesi delle
borse di studio presso divers I s t i t u t i del
E e g n o , si propone per l'anno scolastico prossimo di fondarne altre, ed anchepresso scuole
di agricoltura : convinto com'è, non solo dell'opportunità di offrire a quei giovani una
larga scelta fra gli a v v i a m e n t i agli studi,
ma anche della convenienza di indirizzare
la maggior p a r t e di essi a studi di indole
pratica, perchè possano nel più breve tempo
essere utili al loro paese.
« È proposito altresì del R e g i o Governo,
per la designazione degli Istituti presso i
quali saranno create le borse, di presciegliere, per quanto sarà possibile, quelli delle
regioni adriatiche e joniche, e a preferenza
quelli delle Provincie pugliesi, che per la
maggiore vicinanza a l l ' A l b a n i a sembrano
naturalmente chiamati ad assolvere così
nobile e simpatica missione di cultura e di
patriottismo.
« Per un ovvio criterio di massima, però,
il Regio Governo, nell'assegnare gli a l u n n i
beneficiati di borse, intende preferire t r a
gli I s t i t u t i di una stessa regione quelli Regi.
% Se perciò, al momento della fondazione
delle borse e della scelta degli i s t i t u t i , la
scuola di agricoltura « Circolone » di Maglie sarà s t a t a regificatu, non si m a n c h e r à
di tenerla presente.
« Il sottosegretario
di
Stato
« B O R S A R E L L I ».
Toscano, al ministro della marina, « circa
il decesso del marinaio P a o l o Mauceri ».
R I S P O S T A . — « I l marinaio Paolo Mauceri, operaio tipografo compositore, appena
arruolato nel Corpo R e a l e equipaggi il
23 gennaio 1912 venne mandato in osservazione all'Ospedale militare m a r i t t i m o di
Spezia, ritenendosi dubbia la sua idoneità
al servizio militare nella R e g i a marina.
« JSFe fu dimesso il 18 febbraio 1912 con
dichiarazione d ' i d o n e i t à .
« Assegnato dapprima alla difesa della
Maddalena, fu destinato il 12 marzo 1912
al distaccamento di R o m a del Corpo R e a l e
equipaggi e a d d e t t o a sua domanda alla
tipografìa del Corpo.
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1914
« R i c o v e r a t o verso la fine di giugno 19.13
nell'Ospedale militare del Celio per gastroenterite, ne fu dimesso guarito il 30 stesso
mese.
« I n seguito, il 10 febbraio .1914 si presentò all'infermeria accusando debolezza
generale. Prescrittagli una cura ricostit u e n t e , alla quale però non si attenne assid u a m e n t e , si presentò ancora alla visita
medica il 13 giugno per disturbi g a s t r o intestinali, chiedendo se gli sarebbe s t a t a
appoggiata la domanda di c a m b i a m e n t o di
residenza per ragioni di salute.
« Gli fu risposto affermativamente e che
anzi sarebbe stato proposto per un periodo
di licenza.
« Scomparsi i sintomi gastro-intestinali,
dopo due giorni riprese servizio. Ma poco
dopo, sentendo a u m e n t a r e la debolezza, si
presentò all' infermeria dalla quale fu inviato il 16 giugno all'Ospedale, ove morì
il giorno 24 dello stesso mese, con diagnosi
di paralisi cardiaca.
« Dalla più diligente indagine non risulta
alcuna circostanza da lasciar credere che
l'esito letale sia da attribuirsi a negligenza
di chicchessia e t a n t o meno da parte del
Corpo sanitario.
« Il sottosegretario
di
« BATTAGLIERI
Stato
».
Toscano, al ministro della guerra, « per
sapere se sia vera la notizia diffusasi in Messina che il Comando del 36° reggimento di
artiglieria da campagna, nonché il Comando
del deposito debbano essere trasferiti a Caltanissetta, lasciando alla piazza f o r t e di Messina le soie b a t t e r i e da m o n t a g n a ».
R I S P O S T A . — « Posso assicurare l'onorevole i n t e r r o g a n t e che la notizia alla quale
egli accenna non ha alcun fondamento.
« Il
ministro
« G R A N D I ».
T o s c a n o , al ministro delle poste e dei
telegrafi, | sul mancato impianto del servizio telegrafico nelle frazioni di Messina, Camaro e Bordonaro, e per conoscere quando
intenderà provvedere all'impianto dell'ufficio postale di 3 a classe nel villaggio di
S a n Filippo, pure di Messina ».
R I S P O S T A . — « P e r quanto riguarda l'im-pianto del telegrafo a B o r d o n a r o , fin dal
2 gennaio 1913, fu p a r t e c i p a t o al comune di
Messina la quota di concorso, s t a b i l i t a in
lire 1,320, per la concessione del nuovo servizio. Ma solo nel maggio ultimo scorso
Camera dei Deputati
— 5613 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIY - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 4
a
quella Direzione provinciale faceva conoscere che il Regio Commissario prefettizio
del comune informava che il Ministero dell'interno aveva assegnata la detta somma
per l'impianto del telegrafo a Bordonaro.
« Però nel frattempo i fondi stanziati
sul capitolo del bilaneio per le retribuzioni
ai ricevitori furono tutti impegnati per numerose altre richieste urgenti e precedenti,
ed al provvedimento in questione non si è
potuto dar corso.
« In merito alla ricevitoria telegrafica
di Camaro Superiore, fin dal 22 novembre
scorso fu partecipato al comune di Messina
la quota di concorso, stabilita in lire 860;
ma solo alla fine del marzo ultimo scorso
la Direzione provinciale partecipò che il
comune era disposto a farne il versamento;
e anche per questo impianto, come per il
precedente, si dovette rispondere in senso
dilatorio al Regio Commissario, per le suesposte ragioni.
« Finalmente, per quanto riguarda la
istituzione di una ricevitoria postale di
3 classe nel villaggio di San Filippo, al
provvedimento non si potette dar corso
per gli stessi motivi, esposti da Sua Eccela
lenza il ministro all'onorevole interrogante
nello scorso aprile.
« Tuttavia, assicuro l'onorevole interrogante che pei provvedimenti ai quali s'interessa, sarà tutto predisposto in maniera
da mandarli ad effetto appena il bilancio
per l'intero esercizio corrente sarà stato
definitivamente approvato.
« Il sottosegretario di Staio
« M A R C E L L O ».
Ordine del giorno della seduta di domani.
Alle 14:
1. Votazione per la nomina di diie Vicepresidenti della Camera.
2. Seguito della discussione intorno alle
comunicazioni del Governo.
PROF.
EMILIO
PIOVANELLI
Capo dell'Ufficio di Revisione e Stenografia
Roma, 1914 — Tip. della Camera dei Deputati.