Intervista ad Alessandro Vietri, Fondatore e C E O di Demet & Company La consulenza "disruptive" che crea valore per i clienti La formula di un successo crescente: eccellenza, qualità e talento su una forte base d'esperienza I o scenario competitivo delle aziende è decisamente mutato, complice la globalizzazione dei mercati e la c r i s i . Le aziende market-driven, orientate ad anticipare i competitor, dotate di abilità nel capire i mercati, devono confrontarsi con l'accelerazione competitiva dei mercati globali. In questo contesto, le società di consulenza strategica assumono un ruolo ancora più importante, perché possono rappresentare uno stimolo continuo al cambiamento e alla ricerca dell'eccellenza. Occorre però non essere più " t r a d i z i o n a l i " nell'approccio e incominciare a essere "disruptive", cioè dirompenti. Sono proprio l'eccellenza, la qualità e il talento alcune caratteristiche di una squadra di consulenti, che hanno messo insieme competenze, esperienze aziendali e relazioni. La società, che oggi ha più di 20 consulenti, si chiama Demet&Company ed è guidata da Alessandro Vietri. A lui vorremmo rivolgere qualche domanda per capire com'è cambiato il mercato e come si sta evolvendo il mondo della consulenza. Come s o n o cambiati, nei s u o i q u a s i 2 0 a n n i di e s p e r i e n z a , il m o n d o della consulenza delle g r a n d i a z i e n d e e lo scenario? La mia storia professionale è costellata dal cambiamento. Ho ricoperto ruoli apparentemente differenti in diverse aziende e mercati. Non mi sono mai accontentato dell'esistente ma ho sempre cercato di guardare "oltre". Sono passato dall'ICT al Banking, dal Private Equity alle Telco per arrivare al mondo del Business Consulting. In tutte le mie esperienze ho dovuto prendere continuamente decisioni, e molte volte prenderle velocemente. Allo Una "boutique" giovane e in ascesa Demet&Company lenza chi direzionale, anni ha un'importante è una boutique di consu- società giovane che in po- conquistato posizione nel mondo della consu- La m i s s i o n di Demet è di supportare le a z i e n d e nella c r e a z i o n e di valore per sé e per i propri stakeholders, nel conti- nuo processo di crescita da cui non s i può pre- lenza. U n successo che scindere per rimanere nel viene riconosciuto non mercato ed essere s o l o dai clienti, ma an- petitivi a livello com- globale. che d a l l e r e l a z i o n i c o n s o l i d a t e e portate avan- Le aree di eccellenza di Demet: Technology-Me- ti negli a n n i . dia-Telco, Financial S e r v i c e s , Energy. PUBLIREDAZIONALE # Chi è Alessandro Vietri A l e s s a n d r o V i e t r i , 4 2 anni, milanese, sposa le principali b u s i n e s s consulting, in una Banca, in è laureato un fondo di Private Equity in Economia a l l ' U n i v e r s i t à e in due realtà multinazio- Cattolica di M i l a n o . Dopo nali I T e T L C , seguendo nu- to con 4 la laurea figli, ha seguito un merosi progetti strategici e percorso di f o r m a z i o n e in- di implementazione opera- ternazionale in particolare tiva su tematiche di trasfor- negli Stati U n i t i . In quasi mation, nizzazione venti anni di attività ha maturato esperienze nella consulenza lavorando per stesso modo il consulente deve essere rigoroso e creativo, fornendo un contributo di metodo e di analisi all'inquadramento del problema, proporre soluzioni innovative, prendere posizione, anche rispetto all'agenda del cliente, assumendosi la responsabilità della raccomandazione e condividendone l'esito. Insomma occorre essere disruptive. In passato si è invece fatto uso della consulenza in forme distorte, ma oggi non è più possibile: il consulente di direzione deve assumere un nuovo ruolo in alcuni casi anche "scomodo", non deve limitarsi ad assistere il cliente e le sue attività, ma deve essere protagonista nelle decisioni, partecipe delle difficoltà che ogni cambiamento comporta, suggerire innovazione nel business e nelle tecnologie. Come mai ha lasciato primar i e s o c i e t à che h a n n o f a t t o p a r t e del s u o b a c k g r o u n d e che s o n o o r m a i b r a n d a f f e r m a t i , anche a livello mondiale, per i n i z i a r e u n ' a v v e n t u r a imprenditoriale che poteva a v e r e dei rischi? Dopo aver ricoperto ruoli manageriali, finanziari e consulenziali, sentivo il desiderio di "fare impresa". La sfida era ed è nella creazione di sviluppo e orga- principalmente nei settori Banking, Technology, M e d i a e Telco. valore, nel pensiero originale e lucido per i clienti. Ho messo insieme competenze, esperienze, talento, relazioni e sono partito. Ho cercato validi collaboratori (e continuo a cercarne) che avessero il desiderio di misurarsi per la loro capacità/ bravura e non per il brand che vendevano. Non posso negare che non vi siano rischi e sicuramente in questi tempi di crisi economica vendere consulenza di direzione poteva (e può) sembrare una scelta difficile. Q u i n d i in cosa v i d i f f e r e n ziate rispetto a un grande gruppo? Demet & Company è una piccola realtà di business consulting libera dai normali schemi della consulenz a : non deve difendere posizioni pregresse, budget importanti o brand experience. Il suo approccio è disruptive e deve portare idee e capacità di execution ai clienti. Deve creare valore o non si inizia un progetto. Lavoriamo come artigiani su tematiche definite relative alla strategia, all'organizzazione, al miglioramento delle performance operative riducendo complessità e permettendo crescita dei ricavi e riduzione dei costi; sviluppando piani di mar- keting strategico e operativo, svolgendo attività di Program Management (affiancando le risorse interne che seguono l'implementazione). E infine lavorando sull'ICT, basandosi sul principio che la tecnologia è strumento fondamentale a supporto del business. Come c a m b i a la d o m a n d a di consulenza strategica? Cambia il perimetro in cui le aziende competono, cambiano i tempi in cui si deve decidere e agire, cambia il profilo del consumatore. I clienti richiedono professionisti più simili a imprenditori, per quanto riguarda le modalità di coinvolgimento sui progetti, e più capaci di andare oltre il problema contingente, portando non solo soluzioni ma velocità e pensiero originale. A i consulenti viene chiesto di "cambiare pelle", di modificare il proprio ruolo: a volte consulenti puri per le scelte strategiche, a volte partner per la gestione di un'acquisizione, a volte consulenti operativi per la gestione di progetti. Più veloci, più propositivi, più concreti, più integrati a tutti i livelli con il cliente, devono mantenere al tempo stesso una relazione fortissima con il Top management e con la struttura. PUBLIREDAZIONALE 0
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