Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Marco Facchinetti Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.1 Dati Personali Marco Facchinetti Nato a: Codice fiscale: Residente a: Bergamo, Italia, il 30 Gennaio 1972 FCC MRC 72 A 30 A 794X Milano, in Corso Italia 15 A (+39) 02 36 709 708 (+39) 349 3991605 [email protected] [email protected] Cittadinanza: Matricola: Italiana 010752 Istituzione: Politecnico di Milano – Facoltà di Architettura -‐ DASTU – Dipartimento Architettura e Studi Urbani Polo: Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale. di Lecco -‐ Politecnico di Milano Ruolo : Professore di I fascia 2 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.2 Formazione, titoli conseguiti e percorso accademico Dal 2011, Ricercatore confermato, settore scientifico disciplinare ICAR/21, presso il dipartimento di Architettura e Pianificazione DIAP, poi Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU del Politecnico di Milano, facoltà di Architettura Dal 2008, Ricercatore in prova, settore scientifico disciplinare ICAR/21, presso il dipartimento di Architettura e Pianificazione DIAP del Politecnico di Milano, facoltà di Architettura Dal 2003 al 2006, Assegno di ricerca annuale rinnovato, Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Pianificazione (DIAP). La dimensione sovracomunale: dalla pianificazione d’area alla pianificazione strategica. Master di specializzazione in Pianificazione del Territorio e dell’Ambiente al Politecnico di Milano, facoltà di Architettura. Tesi di specializzazione “Progetti di infrastrutture e progetti di territorio: costruzione di scenari integrati di trasformazione” Conseguimento del titolo: 31.1.2002 Diploma di dottorato di ricerca in Progettazione urbana, del territorio e dell’ambiente, presso la facoltà di Architettura, Università degli Studi di Firenze. Tesi di dottorato: “Progetto di infrastrutture e trasformazioni del territorio: il caso dei corridoi infrastrutturali negli Stati Uniti” Conseguimento del titolo: 11.2.2001 Laurea in architettura, Politecnico di Milano, Tesi di laurea “Il riuso della cintura ferroviaria milanese. Proposta preliminare per un piano strutturale delle trasformazioni” Relatori: proff. G.Campos Venuti, F.Oliva, V.Erba -‐ Votazione: 100/100 Lode Conseguimento del titolo: 7.10.1996 Diploma di maturità scientifica, Istituto Gonzaga di Milano -‐ Votazione 60/60 Conseguimento del titolo: 30.7.1991 3 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.3 Attività scientifica, didattica e di ricerca: presentazione Durante la mia attività di ricercatore, prima e dopo la conferma, mi sono concentrato soprattutto su una questione di fondo, che ha orientato la mia ricerca, la mia attività per conto del dipartimento, le mie pubblicazioni e la mia esperienza didattica nazionali e internazionali. In un periodo di cambiamento dei quadri di riferimento normativi sulla strumentazione urbanistica, e contestualmente di cospicue trasformazioni urbane, in Italia e all’estero, e di forti problematiche ambientali legate sia all’aumento del rischio che al ridursi delle risorse finite disponibili, mi sono molto interrogato su quale sia il legame tra la strumentazione per la pianificazione, la strumentazione attuativa che permette il realizzarsi delle ipotesi di pianificazione e le forme, le tipologie e gli ambienti urbani effettivamente realizzati, indagando sulla maggiore o minore efficacia della strumentazione nel dare corpo realmente alle trasformazioni pianificate, governandone gli effetti e controllandone gli esiti. Qualcosa accade, mi sono chiesto da tanto tempo, tra le ipotesi di pianificazione, di solito proiezioni mirabili su un futuro che ci si aspetta, e le trasformazioni fisiche del territorio, non sempre altrettanto mirabili, e cariche di problemi legati alla qualità, alla sostenibilità, alla rispondenza maggiore o minore alle aspettative e all’efficacia reale nel risolvere i problemi, quanto meno quei problemi per i quali le stesse previsioni erano state avanzate. La domanda che mi sono posto ha così riguardato la mia ricerca in Italia, principalmente orientata al tema della rispondenza tra le trasformazioni fisiche del territorio e il processo di pianificazione che le consente o le permette, e la mia attività di ricerca all’estero, in collaborazione con alcune università americane, principalmente orientata al leggere gli effetti fisici delle trasformazioni governate da particolari strumenti attuativi, diversi dai nostri, non necessariamente più efficaci ma tali da garantire una cospicua dose di trasformazione e di dinamismo negli ambienti urbani. Con questo doppio sguardo, la mia attività di ricerca e scientifica in generale, ponendo al centro l’analisi sulla strumentazione urbanistica sia di pianificazione strutturale che attuativa, ha letto le trasformazioni fisiche degli ambienti urbani di oggi, studiando al contempo le tematiche di rischio che l’ambiente comunque subisce e le forme che la tipologia di trasformazione e l’attenzione a nuove tematiche come il consumo di suolo stanno producendo, in Italia e all’estero. Contestualmente, i presupposti della mia indagine sono stati applicati ad alcuni lavori pratici e a parecchie consulenze e collaborazioni, condotti anche attraverso il reperimento e il coordinamento di alcune convenzioni per il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani al quale felicemente afferisco, nella gestione delle quali ho potuto sperimentare e dimostrare le mie considerazioni, che hanno così contribuito ad arricchire la mia produzione scientifica. Analogamente, ho presentato a convegni e seminari, per lo più all’estero, i risultati della mia ricerca. Il percorso di ricerca che ho seguito, che qui viene dettagliatamente esposto e che ha riguardato la mia partecipazione alle attività di ricerca, il mio lavoro per le convenzioni del dipartimento e la mia attività didattica, mi ha permesso di lavorare nell’alveo della tradizione dell’urbanistica riformista da cui provengo e alla quale con decisione mi sento di appartenere, indagando e innovando proprio la dimensione attuativa delle previsioni, osservando come lo strumento attuativo, la sua connotazione, i suoi rapporti da un lato con il contesto più vasto della pianificazione e dell’altro con il sistema regolamentativo locale, influisca notevolmente nelle forme degli spazi urbani costruiti, nelle tipologie insediative e nei sistemi urbani realizzati. La mia ricerca prosegue ora proprio su questi temi, sia nel contesto lombardo e nell’alveo della riforma urbanistica regionale cominciata con la Legge Regionale 12 del 2005, con la doppia dimensione del Piano delle Regole e del Documento di Piano, sia a livello nazionale ed internazionale, alla ricerca dei legami che permettano alla pianificazione di esprimere previsioni effettivamente attuabili, alla progettazione urbana di governare la costruzione delle trasformazioni e alla città di 4 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT crescere o trasformarsi attraverso spazi di qualità. E producendo benessere urbano per le persone, gli attori, gli utilizzatori che le vivono, in vario modo. I risultati più recenti ottenuti dalla mia attività di ricerca sono evidenti principalmente in due pubblicazioni, una in inglese e una in italiano. Nella pubblicazione “Master planning the adaptive city”, ho esposto alcuni degli esiti della mia attività di ricerca svolta in collaborazione con le università americane di New York e di Miami, lavorando sullo strumento del masterplan, in grado di esprimere le previsioni di scale più vaste, di sperimentare le regole del contesto insediativo nel quale ogni trasformazione si colloca e di offrire una base di condivisione e costruzione del consenso immediatamente visibile e comprensibile. Al punto di individuare e proporre, nella pubblicazione, un percorso sul quale gli strumenti attuativi anche in Italia potrebbero essere articolati proprio partendo da queste tre caratteristiche. Nella pubblicazione “Il piano che c’è. Disegno e regole alla prova dell’evoluzione delle regioni urbane” appena conclusa ho raccolto alcuni risultati ottenuti lavorando direttamente ai nuovi percorsi di pianificazione italiani, soprattutto nel contesto lombardo, in primis PGT (Piano di Governo del Territorio) e strumenti più settoriali quali i PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano). Nella pubblicazione, e in generale in una prima conclusione del mio lavoro, propongo alcune considerazioni. La riforma urbanistica in Italia ha permesso di cambiare la vecchia strumentazione, ereditata dalla legge n° 1150 del 1942 e circa sessant’anni di modifiche e i feroci meccanismi di (mancato) equilibrio tra la spinta speculativa e necessità di pianificazione. Il periodo riformista ha permesso che sul tavolo della pianificazione ci fossero strumenti e processi nuovi, più o meno inspirati e più o meno rispettosi delle impostazioni profonde del dibattito urbanistico riformista. Strumenti nuovi, in forma di piani, e soprattutto in forma di piani comunali. Proprio nel momento in cui, tuttavia, e come sempre, grandi tensioni si muovevano sul territorio, e grandi forze, palesi o meno, spingevano ad una strutturazione dei contesti urbani un po’ differente, non più leggibile quanto meno con gli stessi strumenti di prima. Riassetti infrastrutturali, saturazione fisica della maggior parte degli ambiti e degli spazi disponibili, emergere di nuovi punti di riferimento e di nuovi episodi di urbanità all’interno di un continuo costruito, sono solo alcuni dei temi che simultaneamente modificavano la strutturazione delle aree urbane, spingendo a non considerarle più banalmente aree metropolitane ma regioni urbane densamente attrezzate di nuovi episodi di urbanità. In questo panorama, la mia recente ricerca si pone la seguente domanda: quale attrezzatura concettuale, metodologica e pratica hanno offerto i nuovi strumenti di piano per un panorama come questo? Con quali attrezzi hanno permesso che questi fenomeni, così rilevanti e così incidenti sull’assetto delle regioni urbane, potessero essere percepiti, prima di tutto, e governati insieme alle micro trasformazioni quotidiane che i piani stessi erano chiamati a controllare? La risposta che sembra emergere è leggibile attraverso una rassegna di casi studio, di strumenti di piano comunali per alcuni territori lombardi direttamente impattati da grandi temi e da grandi problemi di scala metropolitana. In questi casi studio si evidenzia come temi importanti siano stati trattati, in assenza di altri strumenti di pianificazione territoriale in grado di risolvere problemi e decisioni alla scala opportuna, all’interno delle maglie del piano e all’interno delle possibilità che il piano offriva. Più profondamente, ci si interroga di come il lungo processo di riforma della legislazione urbanistica italiana, a partire dal dibattito degli anni Novanta tra fautori di impostazioni strutturali e sostenitori di visioni strategiche, attraverso il decentramento e le soluzioni che ogni regione ha poi adottato, abbia definito strumenti di piano effettivi, e di come questi stessi strumenti, al di là del giudizio sulla loro struttura, sulla forma dei processi che intavolano e sulla positività dei risultati che offrono, siano in grado di affrontare temi rilevanti, importanti, di grande scala e di grande impatto. Su questi risultati vorrei che la mia attività di ricerca possa continuare, consolidando altresì i miei rapporti con il contesto americano e con le scuole americane con le quali sono sempre in stretto 5 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT contatto e con le quali sto costruendo nuove ipotesi di collaborazione e di ricerca, e continuando nella mia volontà di promozione dell’attività del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, proponendo e coordinando convenzioni e collaborazioni con le amministrazioni locali per la consulenza alla redazione di piani e progetti orientati alla sua ricerca. Considero questa parte del mio lavoro molto importante, perché reale banco di prova della mia attività di ricerca scientifica, oltre che segno di un ruolo civile dell’attività scientifica accademica, capace di lavorare con le amministrazioni, e con gli attori privati, sporcandosi le mani e sperando di innalzare la loro consuetudine pratica. Traendone valido test di prova per le teorie e le supposizioni avanzate nella ricerca teorica stessa e contribuendo a diffondere sul territorio il sapere che produciamo nelle nostre classi e nelle nostre stanze. Infine, la mia attività didattica si è concentrata nel trasmettere agli studenti la tradizione recente della pianificazione urbanistica e della progettazione urbana che costituisce il corpo del progetto culturale della scuola di Milano, innestando su questa base le mie ricerche e le mie riflessioni, badando soprattutto a far comprendere, nel tempo, agli studenti la relazione stretta tra lo strumento attuativo e il risultato formale atteso e poi effettivamente realizzato. Insegnando soprattutto ai Laboratori di pianificazione urbanistica, di urbanistica e di progettazione urbana, sia nei corsi in italiano che nei corsi in inglese, ho potuto far lavorare gli studenti praticamente su questi temi e su queste esperienze; insegnando molto agli studenti stranieri ho avuto l’opportunità di confrontarmi con tradizioni e mondi diversi, ma soprattutto di operare una sintesi della tradizione urbanistica che il DASTU di Milano conserva, ritrovandone i punti di forza, i risultati ottenuti nel tempo e gli spunti di avanzamento, cercando di promuovere la validità dell’insegnamento agli studenti stranieri al Politecnico. Ritengo centrale questa mia attività, e con passione continuo a pensare che l’insegnamento sia un momento, per me, di fortissima crescita scientifica ed umana. Il mio coinvolgimento nell’insegnamento ai corsi in inglese vorrei servisse per sintetizzare con cura ma con decisione la tradizione dell’urbanistica italiana, da comunicare ed insegnare a studenti che hanno altri riferimenti di immagine, di cultura e di tradizione. Scoprendo così che il percorso fatto, negli anni, è notevole, quanto meno nel considerare la pianificazione urbanistica un passaggio chiave della gestione della cosa pubblica, e una delle discipline e delle materie più appassionanti del mondo, alla quale cerco costantemente di far appassionare gli studenti con i quali mi trovo a lavorare. Da ultimo nell’estate del 2013 ho fondato un sito e lanciato un’iniziativa e il blog www.theblossomavenue.com, come piattaforma di scambio rapido di informazioni e punti di vista su temi di urbanistica internazionale, con un occhio al modo nel quale l’urbanistica e la pianificazione in generale possano aumentare le condizioni di buona qualità e di vivibilità degli ambienti urbani. Gli articoli sono intesi come contributi veloci di stimolo ai forum che parallelamente alimento su social networks, con lo scopo di costituire una comunità sempre più larga di afferenti capaci di condividere un punto di vista nuovo sull’attività urbanistica. Riformista di nuovo, perché fortemente connessa alle attività quotidiane dell’uomo e della sua vita negli ambienti urbani. Rimarcando infine la passione smodata verso le città e i contesti urbani. Su questo tema sto lavorando ora, comprendendo come ci possa essere forse una fase nuova riformista, proprio nel considerare l’urbanistica e l’attività di pianificazione come azione umana, di fortissimo impatto e potenzialità nella produzione di situazioni di benessere urbano, da ritrovare nella ricostruzione delle reti storiche dei sistemi insediativi e da ricercare nei nuovi episodi di urbanità che nelle regioni metropolitane si stanno diffondendo. 6 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.4 Attività di ricerca nazionale svolta nell’ambito di progetti di ricerca finanziati Prin 2010-‐2011. Territori post-‐metropolitani come forme urbane emergenti: le sfide della sostenibilità, dell’abitabilità e della governabilità. – Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani e altre università italiane La mia partecipazione al gruppo di ricerca ha contribuito alla definizione di un tema generale e di una serie di specificazioni: all’interno del gruppo di ricerca che si occupa del consumo di suolo, della sua misurazione e del controllo degli effetti che produce, il mio contributo si è definito nello studiare le caratteristiche dei nuovi fenomeni di urbanità, che nei processi di consumo di suolo che hanno dato vita alle regioni urbane nelle quali viviamo, si stanno moltiplicando. Nella prima fase, nella costruzione dell’Atlante e dei suoi criteri, il mio contributo si è distinto nel definire parametri e indicatori che possano comprendere e studiare la presenza di tali fenomeni, sempre più frequenti e sempre più capaci di produrre alternative di centralità e di nuovo significato rispetto ai tradizionali e consolidati centri esistenti. La seconda fase comprenderà il ruolo di questi nuovi fenomeni di urbanità, il loro peso nello strutturare le regioni urbane e la loro rilevanza in termini di costruzione di identità, qualità, specificità. Criteri, metodi e procedure per il rilevamento dei consumi di suolo su base comunale. Legambiente, Inu, Diap Politecnico di Milano e Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all’agricoltura e alle foreste della Regione Lombardia), SGI (Società geografica italiana), JRC (Joint Research Center, Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ispra), ARPA Lombardia, Direzione generale territorio e urbanistica Regione Lombardia, Regione Toscana e Provincia di Lodi – 2010, 2012. La ricerca si è occupata del tema del consumo di suolo. E’ partita dalla considerazione che in Italia non esistono dati aggiornati ed affidabili sul consumo di suolo e sulla disponibilità dei suoli liberi; analogamente, non esistono efficaci dispositivi in grado di utilizzare il parametro consumo di suolo all’interno degli strumenti di governo del territorio. Nell’ambito di questa ricerca, coordinata da Federico Oliva, ho lavorato e tutt’ora lavoro al cuore del progetto di ricerca, che si occupa di ricercare, definire e codificare criteri e procedure per la misurazione dell’effettivo “consumo di suolo”, sviluppare uno strumento per la contabilità dell’uso del suolo applicabile e con particolare riferimento ai comuni lombardi, definire modalità descrittive e interpretative delle caratteristiche territoriali del consumo di suolo e infine trovare un metodo di dialogo con cittadini e attori per la condivisione del tema. Il mio contributo all’interno del gruppo di ricerca si è concentrato nel ricercare lo strumento per la contabilità dell’uso del suolo, applicabile ai contesti della pianificazione comunale, soprattutto lombarda. La ricerca ha lavorato così nel comprendere se il tema del consumo di suolo possa essere un paradigma che rimandi alla sostenibilità in genere delle trasformazioni, o più nel profondo un parametro da standardizzare, con dei livelli garantiti per legge. La ricerca e il mio contributo si sono orientati nel considerare il suolo una risorsa finita, la cui compromissione non possa che essere legata ad una decisione pubblica, frutto della dimensione pubblica della pianificazione e della condivisione con i cittadini e i portatori di interesse. Tale decisione deve essere supportata da un processo di valutazione dunque ampio, che coinvolga tutte le considerazioni anche relativamente al guadagno in termini non solo di nuovo patrimonio costruito, ma anche in termini formali, di capacità di costruire un brano nuovo di città di qualità, 7 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT e di contribuire così all’evoluzione fisica del sistema urbano. Per questa ragione, la ricerca mi ha spinto a comprendere, posto che la ricerca si orienta prevalentemente per i suoi partner al sistema della pianificazione lombardo, come il tema si avvicini ai percorsi della valutazione ambientale strategica all’interno della produzione dei Piani di Governo del Territorio, non solo come azione in parallelo e prima della conclusione del Piano, ma soprattutto come azione continua di valutazione sulle trasformazioni da attuare: in questo senso, strumento di bilancio costante sulla crescita e sulla trasformazione della città. In questo senso, la ricerca mi ha permesso di ragionare anche sullo strumento della VAS, malamente gestito e utilizzato nei processi di produzione dei PGT lombardi mediamente, considerato come un “di più” inutile ma dovuto, e invece azione importantissima e carica di potenzialità se usato davvero come banco di prova in itinere delle previsioni avanzate. La ricerca, e il mio contributo, sono attualmente in corso: uno dei primi punti di partenza della ricerca è stata la pubblicazione, nel 2009, del Primo Rapporto Annuale sul Consumo di Suolo, a cura di DIAP, INU e Legambiente che ha presentato il primo stato dell’arte e al quale sono seguiti i rapporti successivi, che dimostrano come la ricerca di strumenti di misurazione e soprattutto parametri di valutazione che possano far pesare il giudizio sull’opportunità o meno di una trasformazione, pur prevista, all’interno dei processi attuativi delle previsioni sia urgente. All’interno della ricerca, il mio contributo è stato dunque orientato prevalentemente nel comprendere non già l’entità del fenomeno del consumo di suolo, o nel ricercare parametri e strumenti per misurarlo, quanto nel comprendere come rendere questo parametro uno dei parametri con i quali la valutazione della correttezza o meno di una previsione debba fare i conti, per questo spostandone l’importanza e la rilevanza all’interno del percorso di VAS. Ho lavorato così nel comprendere come gli strumenti attuativi, chiamati a dare corpo e realtà alle previsioni dei piani, molto possono fare, lavorando con la regolamentazione locale o proponendo sistemi regolamentativi propri, per inserire il parametro del consumo di suolo nel pacchetto delle valutazioni che rendono fattibile o non fattibile una trasformazione. E questo anche in considerazione dei termini compensativi che ogni trasformazione può portare con sé, da orientare anche in questo caso al recupero del suolo precedentemente consumato. Il mio contributo proseguirà, con il prosieguo della ricerca, nel proporre alcune precise collocazioni del parametro e delle sue valutazioni all’interno dei processi e dei percorsi attuativi esistenti, soprattutto in Regione Lombardia. Certo, questo tema travalica i confini della pianificazione comunale, alla quale i PGT si riferiscono, e fa più esplicito riferimento alle scale intercomunali, sovra comunali, provinciali o regionali della pianificazione, livelli e settori più deputati alla definizione dei parametri, delle caratteristiche dei contenuti del consumo di suolo. Ancora di più, nella mia ricerca di questi anni si è posto il duplice aspetto di un parametro che necessita di essere maggiormente vincolante e aderente ai bisogni per il quale è pensato, tuttavia considerabile esclusivamente ad un livello e ad una scala che per legge non riesce ad essere sufficientemente cogente (tanto più con le innovazioni che ha introdotto la Legge della Regione Lombardia n°12 del 2005 e successive modifiche) e, al contrario, di un quadro della pianificazione comunale in grado di porre vincoli e di definire la pianificazione del proprio assetto ma scarsamente interessato a porre vincoli sul consumo di suolo. La ricerca così ha raggiunto già alcuni obiettivi, muovendo dai presupposti dai quali era partita, ed in particolare: -‐ ha compreso come il parametro del consumo di suolo ponga un problema di misurazione. La strada del considerare tutto il suolo non consumabile, in un paese ristretto e con l’attività edilizia che anche la storia recente testimonia, ovunque, nel nostro paese, non ha sortito esiti interessanti. Il consumo di suolo è un parametro che deve essere misurato e soppesato insieme ad altre considerazioni quali l’opportunità di “consumare” in virtù di altri benefici 8 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT -‐ -‐ -‐ -‐ pubblici o quali la costruzione di un sistema di incentivi e opportunità tali da far apparire, pur nella libertà di poterlo fare, la costruzione su un nuovo sito meno economicamente appagante rispetto alla costruzione in un sito già urbanizzato; ha visto come la valutazione e la misurazione del parametro non possa che confrontarsi con la particolare, minore o maggiore cogenza che lo stesso parametro può avere a seconda del livello al quale è misurato. Ancora, i quadri provinciali o metropolitani non sono cogenti generalmente, mentre lo è senza dubbio il quadro comunale, spesso scarsamente interessato a non espandere i propri insediamenti; ha compreso come lo strumento della Valutazione Ambientale Strategica sia il banco di prova di maggiore importanza da questo punto di vista. Se tale valutazione assume pienamente il carattere strategico che la legge sembra poterle conferire; se tale strategicità spinge la valutazione ad essere fatta in itinere, insieme al piano e soprattutto insieme alle trasformazioni che il piano propone o che si propongono anche fuori dal piano, questo si configura come il banco nel quale soppesare, valutare e decidere tra il peso dei parametri; ha compreso come il tema del consumo di suolo non possa essere un parametro che conduce ad un sistema di vincolistica di legge, dura e pura come sono gli standard, sui quali per altro proprio regioni come la Lombardia hanno agito in virtù di una loro rivisitazione, ma un parametro ponderale, che nasca tuttavia da un quadro vincolante certo. Ossia, un parametro deciso, discusso, considerato in un sistema di valutazioni più ampio ma all’interno di una certezza vincolistica su cui non possano esserci dubbi; lavora, infine, ancora sul comprendere proprio quale sia la platea di considerazioni, indicazioni, stimoli, attenzioni grazie alle quali deve configurarsi la misurazione di tale parametro: valutazioni territoriali, considerazioni economiche, attenzioni sociali, stimoli interscalari sono solo alcuni dei criteri, o dei capitoli di riflessione, sui quali il parametro deve poter lavorare, ancora una volta nella consapevolezza del fallimento di una vincolistica totale che l’osservazione quotidiana del nostro territorio ci permette. Programma di ricerca interuniversitario nazionale: Il labirinto sud orientale: grandi corridoi paneuropei e frontiere interne regionali. Architettura e infrastrutture nei nuovi paesaggi transurbani, responsabile scientifico Prof. Sergio Crotti – 2003/2004 La ricerca è stata orientata allo studio delle trasformazioni territoriali alla scala locale e alla scala vasta dalla pianificazione dei corridoi transeuropei, attraverso le regioni della Pianura Padana. La ricerca, condotta sotto la responsabilità scientifica di Sergio Crotti, ha inteso comprendere le modificazioni del paesaggio di tre contesti specifici, l’ambito a nord della città di Milano, nella parte di meno recente densificazione della regione urbana milanese, l’ambito a sud di Bergamo, lungo il potenziamento del sistema ferroviario Bergamo – Treviglio – Milano, all’interno dei programmi regionali di infrastrutturazione, e l’area urbana attorno alla città di Brescia. Per tutti i contesti coinvolti, ho contributo a definire le relazioni di studio alle differenti scale dell’indagine, tra programmi europei di costruzione dei corridoi, politiche nazionali di recepimento e finanziamento, e contesti locali, tradizionalmente orientati alla crescita locale e già dotati storicamente di alcuni livelli di infrastrutturazione. Il contributo è stato teso a definire quali trasformazioni i corridoi infrastrutturali di nuova pianificazione portano a livello territoriale, e verso quali relazioni di scala differente aprono i contesti locali. I risultati della ricerca sono pubblicati in: 9 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT (C3) M. Facchinetti (2004) I corridoi infrastrutturali nelle politiche europee e nazionali, in Bertelli, G., Valente, I (a cura di), Reti territoriali e segmenti architettonici. Firenze Alinea – (ISBN 88-‐8125-‐842-‐0) I risultati della ricerca sono stati presentati in: Perugia, XXIV Conferenza dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali. Infrastrutture e territorio -‐ Ottobre 2003. Presentazione del contributo: I grandi corridoi paneuropei e le declinazioni locali: architettura e infrastrutture nei nuovi paesaggi transurbani (Insieme con Ilaria Valente e Guya Bertelli) Leuven (Belgio), Aesop (Association of European Schools of Planning), 2003 Main Conference. Luglio 2003. Presentazione del contributo: The last chapter of network history: new regions of space throughout infrastructural planning and development ANPA Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, e Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Pianificazione DIAP; responsabile prof. Federico Oliva. 2001 “La città diffusa” La ricerca ha proposto una rilettura in termini di sostenibilità pubblica e privata dei processi di trasformazione urbana, intendendo inserirsi all’interno della costruzione di un archivio di buone pratiche progettuali obiettivo del finanziamento della ricerca da parte dell’ANPA. La ricerca è stata pubblicata in: (A10) M. Facchinetti, V. Fedeli (2001), Contesti insediativi e pratiche urbanistiche: nuovi territori disciplinari, in Territorio n° 18/2001. Pagine 83/113 ANPA Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, e Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Pianificazione DIAP; responsabile prof. Federico Oliva. 2001 “La sostenibilità” La ricerca ha proposto un approfondimento dei caratteri di operatività di forme di pianificazione urbana miranti alla sostenibilità, inserendosi all’interno della costruzione di un archivio di buone pratiche progettuali, quale obiettivo del finanziamento della ricerca da parte dell’ANPA. La ricerca è stata pubblicata in: (A10) M. Facchinetti, V. Fedeli (2001), Contesti insediativi e pratiche urbanistiche: nuovi territori disciplinari, in Territorio n° 18/2001. Pagine 83/113 10 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.5 Attività di ricerca svolte nell’ambito di convenzione DASTU/DIAP per il Politecnico di Milano Piano d’area Martesana / Adda, all’interno della costruzione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Milano (2004 / 2009) Il progetto del Piano d’Area ha coinvolto il Diap, nelle figure del Prof. Federico Oliva e del Prof. Balducci, per diversi anni. Ho coordinato e seguito personalmente l’unità, diretta dal Prof. Federico Oliva, che nello specifico si è occupata di definire scenari di assetto e di progetto per l’area dei 28 Comuni dell’ambito Adda Martesana., nella parte est della provincia di Milano, riuniti in tavolo di coordinamento già dal PTCP stesso, e chiamati dallo stesso a definire un proprio piano d’area. In particolare, mi sono occupato di comprendere le relazioni tra la forma del PTCP impostato dalla Provincia di Milano (e che è tutt’ora vigente, approvato nell’ottobre del 2003) e la natura dei Piani d’Area, come strumenti di cooperazione volontaristica tra i Comuni, luoghi di anticipazione delle loro scelte, occasioni per la sperimentazione della loro cooperazione, sebbene stimolata dalla Provincia stessa che ne prevede la costituzione all’interno dello stesso PTCP. L’esperienza ha prodotto alcuni, importanti risultati. Senza dubbio, per almeno 5 anni ha rappresentato un luogo istituzionale, nel quale 28 comuni, anche di dimensioni rilevanti, hanno dialogato liberamente sull’assetto del proprio territorio, con la presensa costante della Provincia e di tutti gli altri enti presenti nel territorio, come la gestione dei numerosi Parchi locali e sovra locali. L’esito più rilevante è stato senza dubbio il Piano d’area stesso, che ha messo in evidenza la particolare natura dell’area, di gran pregio ambientale, con una fortissima spinta insediativa veicolata anche dalla stessa qualità ambientale, con una cronica carenza infrastrutturale e con la prevista costruzione di due grandi nuove autostrade si progetto regionale. Lo stesso piano ha condotto, in risposta al modo istituzionale consuento di non coordinare questi aspetti e di non risolvere quelli più prossimi ai bisogni primari del territorio, alla firma del Protocollo di Intesa tra i Comuni dell’Est Milano, la Provincia di Milano e la Regione Lombardia sul riassetto della mobilità nell’est Milanese e sul finanziamento alla mobilità dell’area, alla base dell’accordo sul tracciato della Tangenziale Est Esterna alla quale i Comuni hanno aderito. Si è trattato di una delle ultime occasioni di co pianificazione alla quale i Comuni dell’area metropolitana milanese siano stati chiamati, in un momento di particolare delicatezza per il loro essere investiti da alcune delle più grandi infrastrutture proposte per risolvere i problemi di mobilità dell’area milanese e, per certi versi, dell’intera regione. La ricerca è stata ancora una volta molto operativa, lavorando a stretto contatto con 28 comuni, firmatari dell’accordo di co pianificazione, e con la Provincia di Milano. Il mio contributo è stato orientato al costruire i quadri di pianificazione da proporre alla Provincia, sui quali far convergere l’accordo e il consenso dei comuni e grazie ai quali costruire il contributo reale del Piano d’area all’interno del PTCP. Insieme ai 28 comuni, presenti ai tavoli di coordinamento, sono stati definiti almeno tre scenari di pianificazione, relativamente al sistema insediativo, al sistema ambientale e al sistema infrastrutturale, nei quali hanno con molto sforzo riunito non solo le proprie visioni sull’area in relazione al piano a maglie larghe che la Provincia di Milano aveva approvato nel 2003, ma la selezione delle aree effettivamente deputate allo sviluppo e alla trasformazione e quelle da salvaguardare, in un tentativo volontaristico di auto pianificazione, seppur diretta dalla Provincia, e di coordinamento nell’individuare le aree di crescita e quelle di salvaguardia, oltre a tutti i sistemi compensativi per le aree non destinate ad avere uno sviluppo. 11 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Con i sindaci e la Provincia ho lavorato proponendo un modello di sviluppo strettamente connesso alla crescita e al potenziamento del sistema infrastrutturale, posto che la carenza infrastrutturale è emerso essere il principale problema dell’area, allestendo un sistema di valutazione e giudizio, sulla minore o maggiore trasformabilità di un’area, in relazione alla minore o maggiore accessibilità e potenzialità del sistema infrastrutturale. E’ in questa prima esperienza che ho sperimentato ciò che poi ho elaborato con più compiutezza, circa la necessità di collegare le previsioni alle effettive possibilità e capacità attuative, e circa le potenzialità che una trasformazione proposta può avere nel rendere visibile il destino e il futuro di uno specifico luogo. Lavorando sul particolare strumento di piano che in quel momento si stava proponendo, ossia un piano d’area volontaristico e frutto della co pianificazione di 28 comuni, richiesto dalla Provincia come approfondimento delle tematiche e delle modalità attuative delle previsioni del Ptcp, ho contribuito a proporre un piano fortemente strutturale, nel quale sono stati inseriti alcuni progetti territoriali pilota, sui quali più forte era il consenso dei Comuni e sui quali le istituzioni erano pronte a lavorare per reperire finanziamenti e per definire insieme le migliori modalità attuative. Così, il progetto pilota per il Naviglio Martesana è poi confluito nel più generale Master Plan dei Navigli che il Consorzio che gestisce i Navigli ha elaborato; il progetto pilota sulle infrastrutture ha condotto alla firma dell’accordo di programma con la Provincia e la Regione per finanziare progetti di mobilità più sostenibile; il progetto pilota sul sistema insediativo, volto a contenere la dispersione insediativa e il consumo di suolo effetto di pianificazioni comunali non coordinate, ha costituito la base per consolidare la cooperazione tra i comuni e ricercare strategicamente punti di condivisione, confluendo poi nel progetto pilota di cooperazione intercomunale e nel più generale progetto Città di Città che la Provincia di Milano ha sponsorizzato. Questa prima ricerca, dunque, è stata per la mia attività al Dipartimento di Architettura e Pianificazione un utile banco di prova per impostare i temi di ricerca sui quali ho poi lavorato e per comprendere l’utilità di una ricerca operativa, sempre in stretto contatto con i soggetti effettivamente operanti sul territorio. Soprattutto, è stato un momento di co pianificazione provinciale ed interistituzionale di grande rilievo, anche per la sperimentazione di strumenti di pianificazione innovativi e capaci di intrecciare più dimensioni, più tematiche e più attori. I primi risultati furono pubblicati in Territorio, 29/30 del 2004, in “Lo studio d’area Martesana – Adda: esperienza di intercomunalità” e in Territorio 39 del 2006, in “La riqualificazione territoriale della stazione MM2 a Cassina de’ Pecchi” entrambi scritti da me, nonché nel Quaderno di Piano che la Provincia di Milano ha appositamente pubblicato e per il quale ho contribuito notevolmente. Progetto Pilota, La Provincia per i Comuni. La cooperazione intercomunale nell’area dell’Adda, Diap / Associazione Comuni per l’Adda (2008 / 2009) Proprio per dare seguito all’esperienza condotta con i Comuni dell’area Martesana Adda, e in relazione alla necessità di affrontare anche le tematiche insediative dell’area, la Provincia di Milano ha avviato successivamente il progetto “Città di Città”, chiedendo allo stesso gruppo di lavoro (Alessandro Balducci con Valeria Fedeli, Federico Oliva con Marco Facchinetti), di occuparsene. Nell’ambito del progetto strategico “Città di Città” sono stati avviati alcuni Progetti Pilota, uno dei quali in particolare dedicato all’esplorazione di possibili forme di cooperazione intercomunale nell’ambito della Provincia di Milano. Ho svolto così attività di ricerca rispetto a questo tema, in relazione all’esperienza svolta durante la costruzione del Piano d’area Martesana / Adda per il PTCP della Provincia di Milano. Si è trattato di una 12 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT ricerca anche in questo caso estremamente operativa, a stretto contatto con i Comuni riuniti nell’Associazione Comuni per l’Adda, per la quale il mio contributo è stato relativo al lavorare al Piano d’Area precedentemente redatto, osservando l’evoluzione degli accordi interistituzionali e l’andamento delle decisioni in merito ai progetti che nel Piano d’Area erano contenuti. In particolare, il mio contributo si è concentrato poi nel capire le forme della co pianificazione per un progetto di condivisione di previsioni insediative industriali, da collocare in un territorio e su aree decise di comune accordo, attuando poi forme compensative tra i comuni sia per la condivisione dei benefici che per la compensazione dagli effetti negativi. In questo caso, il mio contributo è stato nel definire il particolare strumento attuativo di cui una simile previsione avrebbe avuto bisogno, all’interno di un percorso valutativo sulle potenzialità che tutte le aree del sistema territoriale di riferimento dei comuni avevano a disposizione. E’ stato poi il progetto “Città di Città” a raccogliere e sistematizzare, nel più vasto panorama che ha prodotto, questo genere di esperienza. Analogamente, il contributo di ricerca ha permesso di lavorare anche sul tema di un altro progetto pilota che era stato inserito nel precedente Piano d’Area, relativamente al progetto sulle infrastrutture e al progetto pilota sul Naviglio Martesana. L’area della stazione dellla MM2 di Cassina de’Pecchi è stata individuata come luogo particolare, nel quale fisicamente il sistema della metropolitana incontra, passandoci sopra, l’ambito del Naviglio. Le aree che questo incrocio disegna sono fortemente degradate, pur essendo riconosciute da molti dei Comuni dell’associazione come importanti, vitali e significative per l’intero contesto territoriale. Un nuovo progetto di cooperazione tra i Comuni, coordinato dal sottoscritto ha così preso corpo, nell’individuare le aree attorno alla stazione e nel comprendere come trasformarle con funzioni, usi e significati capaci di essere riconosciuti non solo dal contesto nel quale fisicamente appartengono ma anche dagli altri comuni. Il progetto ha ricevuto alcuni finanziamenti da parte della Provincia di Milano e un premio nell’ambito delle iniziative che la Provincia di Milano ha successivamente stimolato. Convenzione di ricerca tra DIAP e Provincia di Bergamo per “Riqualificazione territoriale ed ambientale delle aree adiacenti alle infrastrutture nella Provincia di Bergamo: indicazioni progettuali in alcuni casi studio e definizione di criteri”-‐ Politecnico di Milan, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, DIAP. Coordinamento di Anna Moretti , con Paola Pucci La convenzione per la Provincia di Bergamo, coordinata da Anna Moretti, mi ha coinvolto nell’elaborazione dei criteri progettuali per la riqualificazione delle aree a ridosso delle infrastrutture. La convenzione è stata utilizzata per condurre una ricerca a più vasto raggio sulle modalità di trattamento delle aree interessate dal passaggio delle infrastrutture, in relazione alla pianificazione territoriale e urbanistica locale e sovra locale, in relazione alla necessità di coinvolgere attori istituzionali e no, e in relazione all’assetto del paesaggio nel quale le infrastrutture transitano. La ricerca ha dato esiti importanti, all’interno dell’espletamento di quanto richiesto dalla convenzione, portando all’elaborazione di: (L6) A. Moretti, F. Adobati, M. Facchinetti, F. Jappelli, A. Oliveri, P. Pucci (2004) (a cura di), Il Progetto di strade nel territorio. Guida all’azione locale. Provincia di Bergamo, Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti. Bergamo, Provincia di Bergamo (pubblicazione senza ISBN), redatto dalla Provincia di Bergamo con lo scopo di articolare una guida completa alla progettazione delle infrastrutture e degli spazi occupati e interessati dalle infrastrutture, per tecnici, progettisti e politici. Il testo, accompagnato da un CD ROM, è stato distribuito a tutti i comuni della Provincia e presentato pubblicamente ai progettisti e professionisti della Provincia. 13 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Sulla base di questa esperienza, Marco Facchinetti insieme con Anna Moretti e Paola Pucci ha organizzato il Convegno internazionale: Manuali, guide, buone pratiche per la progettazione di infrastrutture. Sono stato curatore della sezione: Manuali e guide per la progettazione di strade. Le esperienze straniere, al Politecnico di Milano, nell’Aprile 2005. Il convegno è stato organizzato con lo scopo di indagare sulla capacità di linee guida, manuali e buone pratiche nel campo della progettazione delle infrastrutture di incidere effettivamente sulla pratica corrente della pianificazione e realizzazione delle infrastrutture, presentando casi notevoli italiani e stranieri, e chiamando al dibattito esponenti sia della pubblica amministrazione nel campo della pianificazione delle infrastrutture che progettisti. All’interno del convegno, Marco Facchinetti ha organizzato la sezione del confronto con i casi stranieri, ed in particolare ha portato il punto di vista dell’integrazione tra le pratiche di progettazione delle infrastrutture di viabilità e la pianificazione territoriale ed urbanistica, attraverso la quale definire il quadro delle funzioni che gravitano intorno alle infrastrutture, definendo il maggiore o minore successo del progetto infrastrutturale ed influendo sul suo stesso disegno. 14 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.6 Attività di ricerca svolte in collaborazione con istituzioni internazionali Toward an integrated plan for the energy corridor – The Energy Corridor Management District, Houston, TX, USA – Resp. Clark Martinsons – AICP, AIA – Politecnico di Milano DASTU e State University at Albany, Department of Geography and Planning. 2014, in corso La ricerca, avviata all’inizio del 2014, è tesa a definire un rapporto di collaborazione con l’Energy Corridor Management District, una particolare istituzione permessa dalle leggi locali, e preposta al controllo degli effetti fisici delle trasformazioni previste lungo un tratto della highway 10, nella regione urbana di Houston, con l’aumento della concentrazione di tutte le grandi compagnie di sfruttamento dei giacimenti energetici, presenti a Houston. Sono stato chiamato dal Board of Directors e da Clark Martinson, direttore del Corridor, per comprendere come costruire un piano strategico capace di coordinare lo sviluppo del corridoio e coordinare i tanti master plan che le compagnie private stanno realizzando. La sfida è quella di definire uno strumento sufficientemente “morbido” in un ambiente privo di alcuna pianificazione, ma altrettanto “forte” per convincere i developers privati della necessità di pervenire ad un’unica vision e ad un unico destino, capace di far evolvere l’intero corridor come nuova entità e centralità urbana. La ricerca è ai suoi primi passi, e definirà nelle prossime settimane i rapporti con il Politecnico di Milano, Dastu. Public realm and public urban spaces: architecture and urban planning in cities during and after economic crisis – University of Miami, School of Architecture – Graduate Program in Real Estate Development and Urbanism, Resp. Prof. Charles Bohl. – Dante Alighieri School of Italian at Miami – Resp. Claudio Pandolf -‐ 2013 , in corso La ricerca, avviata nell’ottobre del 2013, in collaborazione con la School of Architecture, Architecture – Graduate Program in Real Estate Development and Urbanism, dell’Università di Miami e con la collaborazione della Dante Alighieri School of Italian a Miami, si prefigge l’obiettivo di far conoscere l’attività di pianificazione italiana nel tempo, soprattutto in riferimento alla matrice razionalista che il movimento riformista ha saputo contenere, fino alle declinazioni attuali della scuola alla quale appartengo. La ricerca si concretizza nella costruzione di un percorso espositivo, attraverso la storia recente e i migliori risultati recenti della pianificazione urbanistica italiana, e di una serie di lectures aperte alla città, che terrò alla School of Architecture a Ottobre 2014. La ricerca ha mosso i suoi primi passi leggendo alcune comuni radici di pianificazione nelle esperienze locali, con lo scopo di attirare l’attenzione facilmente di studenti e ricercatori, interessandosi in particolare ai lasciti del piano di sviluppo di Miami redatto da Costantinos Doxiadis negli anni ’50, e dalla forte impronta che il razionalismo ha lasciato nella costruzione della città e nella proposizione ripetuta di piani di assetto del territorio. Downsizing Detroit: reshaping Detroit or reshaping planning? University of Michigan, Taubman College of Architecture, Prof. Margaret Dewar. Dal 2012, in corso La mia partecipazione alla ricerca si è configurata come scambio tra la ricerca condotta indipendentemente circa la risposta della pianificazione alla crisi urbana di Detroit e il lavoro che il Taubman College da anni conduce circa il monitoraggio degli effetti fisici della crisi urbana dell’area metropolitana di Detroit. La ricerca si è concentrata così nel comprendere velocemente le ragioni della crisi urbana, lavorando sulla copiosa letteratura a disposizione, focalizzando il proprio punto di vista soprattutto sulle risposte che negli anni la pianificazione ha prodotto. Alla crisi urbana ed economica della città ormai conclamata, la recente 15 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT amministrazione ha risposto con l’avvio di un processo di piano che, seppur supportato da tecniche di inclusione e partecipazione del tutto innovative, ha confidato nel piano come strumento della pianificazione fisica del territorio, in grado di risolvere i gravissimi problemi di assetto che la città dimostra. La mia partecipazione alla ricerca ha inteso comprendere su quale agenda di temi il piano si sia mosso, quali esiti e quali idee di progetto abbia messo in campo, in un panorama urbanistico devastante, interrogandosi sulla forma del piano in sé e sul tipo di strumento che è stato messo in atto, al confronto di una città la cui dimensione sembra appartenere a contesti e tempi di pianificazione del tutto passati. I primi risultati di questa ricerca sono stati presentati ai seguenti convegni: Ankara (Turkey) AESOP Association of European Schools of Planning, Annual main conference. July, 2012 Vienna (Austria), EURA Conference 2012, European Urban Research, September 2012 The use of master plan as a tool to promote urban quality. State University of New York at Albany, Department of Geography and Planning, resp. Prof. Ray Bromley. 2009-‐2011 La ricerca è stata promossa e finanziata, nell’ambito di altri percorsi di ricerca, dal Department of Geography and Planning della State University di New York presso il quale stato sono stato visiting professor per tre semestri tra il 2003 e il 2004, in seguito e attualmente sono visiting lecturer , chiamato per brevi cicli di lezioni o per conferenze specifiche. La collaborazione con la State University of New York si è particolarmente consolidata in questi anni, iniziata tanto tempo fa durante i miei anni di dottorato, ed è evoluta con grande soddisfazione, al punto che la stessa State University of New York e il Department of Geography appare tra le istituzioni portate dal sottoscritto a sostenere il progetto di Summer School del Polo di Piacenza del Politecnico di Milano, con interessanti scambi culturali e di studenti tutti gli anni. La ricerca, in particolare, è stata condotta in realtà anche in collaborazione con molte altre istituzioni americane, tra cui il Congress for New Urbanism e la School of Architecture della University of Miami, istituzioni con le quali ho costruito rapporti e scambi in questi anni. La ricerca si è occupata di comprendere come l’uso del master plan abbia rappresentato negli ultimi anni una pratica crescente, volta ad identificare uno strumento capace di tradurre un’ipotesi di pianificazione in una trasformazione visibile e considerabile. Nella tradizione americana recente, nelle continue trasformazioni urbane delle città europee e nei fenomeni di crescita delle città del mondo in via di sviluppo, l’uso del master plan è diffuso, come strumento capace di dare forma immediatamente percepibile ad un’idea o ad una possibilità di pianificazione prevista per quel punto, per quell’area o all’interno di quella regione. Il campo al quale ho lavorato, ed il contributo che ho specificamente portato, è stato la ricerca della reale efficacia di questo strumento all’interno del panorama degli strumenti di pianificazione, considerandolo ad una scala intermedia di rapporti tra gli strumenti di piano anche più tradizionali e il progetto di architettura. L’ipotesi che ho sviluppato è che il master plan possa essere usato come strumento di valutazione, sperimentazione e controllo delle ipotesi inserite negli scenari di pianificazione di scala urbana o regionale, e che possa essere usato come strumento nel quale gestire l’attuazione della previsione, testare le regole, anticipare l’uso di regole che poi possano essere diffuse ad altre operazioni attuative, verificare il consenso e la volontà della comunità di attuare quella previsione in quelle forme e con quei contenuti. Per questa ragione il rapporto con il Congress for New Urbanism è stato importante, nella comprensione delle modalità con le quali, all’interno di un master plan 16 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT possano essere simultaneamente contemplate, e con la stessa rilevanza, tematiche prettamente qualitative ed aspetti strettamente attuativi e regolamentativi, in un panorama quale quello americano in cui sul mercato esistono da tempo “prodotti urbani” pensati, pianificati, progettati e realizzati interamente con l’uso del master plan. Al punto che lo stesso mercato parla di “master planned communities” identificando un prodotto specifico, ossia grandi insediamenti, sia di nuova fondazione che di sostituzione e riqualificazione di insediamenti precedentemente esistenti, pianificati e costruiti attraverso l’uso di un masterplan, capace di creare una “vision” vendibile e di qualità sulla forma e la natura dell’insediamento e contemporaneamente capace di attuare la stessa visione. La mia ricerca ha investigato molti processi di pianificazione alla scala vasta che si sono affidati, per la realizzazione puntuale delle trasformazioni, all’uso di master plan, dapprima elaborati come illustrazione delle ipotesi avanzate nel piano generale, e in seguito sempre più concretamente usati per governare le trasformazioni proposte, condurle a compimento e dimostrare la loro rispondenza alle ipotesi iniziali di piano. Ho lavorato con attenzione su due contesti particolari, il primo legato al nuovo piano metropolitano per la città di New York, con la previsione della trasformazione dell’area dismessa di Hudson Yards, e il secondo legato al piano di densificazione della più grande edge city americana, Tysons Corner, promosso dallo Stato della Virginia e dalla Contea nella quale la città ricade. In entrambi i casi, lavorando con le istituzioni che hanno promosso questi piani, la mia attenzione è stata volta al comprendere quali meccanismi, all’interno del master plan stesso, permettano da un lato di includere le previsioni della scala più generale del piano e portarle a compimento, dall’altro di rispettare o proporre un sistema regolamentativo in grado di garantire risultati formali e qualitativi di alto livello, il tutto in un sistema di costruzione del consenso che usi il master plan stesso per le sue qualità di visioning e di esemplificazione. Ciò che più chiaramente è emerso è la possibilità di concepire il master plan come strumento fortemente flessibile ma strettamente operativo, a metà strada tra la volontà della pianificazione pubblica di veder rispettate le previsioni a tutti i livelli e da tutti i soggetti coinvolti, e le necessità dei soggetti attuatori di governare la propria intrapresa economica con il massimo del vantaggio. In mezzo, un sistema di regole formali capaci di garantire un esito qualitativamente elevato per le aree urbane coinvolte. La ricerca ha prodotto come suo risultato più evidente la pubblicazione del mio ultimo libro “Master planning the adaptive city. The use of master plan to create urban environments” 2011: il testo riprende alcune delle conclusioni parziali alle quali la ricerca è giunta, soprattutto in merito alle potenzialità di collegare da un lato il master plan come strumento alla dimensione sovra locale della pianificazione, e dall’altro di usarlo come strumento di verifica e prova delle regole del contesto locale, con lo scopo di comprendere la potenzialità del master plan nel guidare l’attuazione di una previsione e nel mantenere il controllo della qualità sull’oggetto urbano da realizzare. La ricerca è ancora in svolgimento per conto della State University of New York, così come la mia partecipazione alla stessa, che è gradita da questa scuola per il futuro, e produrrà nuove pubblicazioni nel corso del 2012 con i nuovi risultati raggiunti. 17 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.7 Attività di ideazione e preparazione di progetti di ricerca candidati a finanziamenti nazionali o internazionali in attesa di valutazione o non ancora finanziati 5 per mille 2008, Politecnico di Milano. Ideazione e predisposizione, con Valeria Fedeli, del progetto di ricerca candidato al Bando di Ricerca Cinque per Mille, promosso dal Politecnico di Milano, con il titolo “Mobile Cities / Closed cities. European cities and territories at a cross road?”. Progetto con valutazione buona, non finanziato 5 per mille 2009, Politecnico di Milano. Ideazione e predisposizione, con Valeria Fedeli, del progetto di ricerca candidato al Bando di Ricerca Cinque per Mille, promosso dal Politecnico di Milano, con il titolo “Universities as urban actors: Milan as a università city”. Progetto ancora ufficialmente in attesa di valutazione 2009/2010 “Ex – ECUS, Exchange platform for European and Chinese urbanization Studies”, SICA, Collaborative Project, Small or medium-‐scale focused research project, SSH.2010.4.1-‐3 Understanding urbanisation trends and processes in contemporary China, lead partner DIAP, Politecnico di Milano, Resp. Prof. Balducci. Ho contribuito per questo progetto, ancora in attesa di valutazione, all’ ideazione scientifica e alla predisposizione del progetto di ricerca candidato al VII Programma quadro, collaborando con Valeria Fedeli alla costruzione del testo di progetto, insieme a A. Balducci, K. Kunznmann e F. Cognetti. Progetto ancora ufficialmente in attesa di valutazione. 18 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.8 Pubblicazioni, con riferimento anche a pubblicazioni in corso, quale esito delle attività svolte Libri scientifici con ISBN pubblicati L1 M. Facchinetti, M. Dellavalle, Il piano che c’è. Disegno e regole alla prova dell’evoluzione delle regioni urbane; Milano, Franco Angeli 2014 – ISBN 978 – 88 – 568 – 4538 – 9. Uscita prevista Maggio 2014 L2 M. Facchinetti, M. Dellavalle, The Blossom Avenue. For a Better Human Living; Milano, Skira Editrice, 2013 – ISBN per l’edizione in italiano 8857221014, ISBN per l’edizione inglese 8857221021. Edizione in inglese pubbicata da Skira/ Rizzoli USA, 2014 L3 M. Facchinetti, Master planning the adaptive city. The use of master plans to create urban environments; Bologna, Pitagora Editrice 2011 – ISBN 88-‐371-‐1843-‐0 L4 M. Facchinetti, Intorno al nodo. Processi di densificazione urbana e territoriale nelle aree ad alta accessibilità infrastrutturale. Firenze, Alinea 2007 – ISBN 88-‐371-‐16783-‐0 L5 M. Facchinetti, Uno schema strutturale per Milano. I sistemi insediativo, infrastrutturale e ambientale. Esperienze dal laboratorio di progettazione urbanistica. Aracne, Roma, 2005 -‐ ISBN 88-‐7999-‐867-‐6 L6 M. Facchinetti, P. Pucci, Orientare e accompagnare il progetto di strade. Criticità, criteri,politiche, indicatori, strumenti di finanziamento, Roma, Aracne, 2004 -‐ ISBN 88-‐7999-‐ 868-‐4) L7 A. Moretti, F. Adobati, M. Facchinetti, F. Jappelli, A. Oliveri, P. Pucci (a cura di), Il Progetto di strade nel territorio. Guida all’azione locale. Provincia di Bergamo, Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti. Bergamo, Provincia di Bergamo, 2004 (pubblicazione senza ISBN) L8 M. Facchinetti, G. Ferraresi, A. Moretti (a cura di), Reti, attori, territorio. Forme e politiche Per progetti di infrastrutture, FrancoAngeli Milano , 2004– (pubblicazione senza ISBN) L9 M. Facchinetti, Corridoi infrastrutturali e trasformazioni del territorio. La pianificazione delle infrastrutture negli Stati Uniti. Firenze Alinea, 2002 -‐ ISBN 88-‐8125-‐587-‐1 Libri scientifici con ISBN in corso di pubblicazione L10 M. Facchinetti, Urban planning and design techniques. Milano, Skira 2014. Collana in 5 Volumi. Volume 1: Shape, design and structure (30 Giugno 2014) ISBN: 978-‐88-‐572-‐2472-‐5 Volume 2: Urban spaces design Volume 3: Networks and transport Volume 4: Rules and codes Volume 5: Environment and sustainability 19 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Contributi su libri scientifici con ISBN C1 M. Facchinetti, Città Studi e Città dei contrasti: il Politecnico di Milano. In A. Balducci, V. Fedeli, F. Cognetti, Milano, La città degli Studi. Storia, geografia e politiche delle università milanesi, Editore Abitare Segesta, Milano 2010 – ISBN 978-‐88-‐9671-‐005-‐0 C2 M. Facchinetti, Large scale planning. Methodological and strategical aspects, in Between the city and the river. Architecture of urban relations, Bertelli, G., Roda, M., Maggioli Politecnica, Milano 2011. C3 M. Facchinetti, I corridoi infrastrutturali nelle politiche europee e nazionali, in Bertelli, G., Valente, I (a cura di), Reti territoriali e segmenti architettonici. Firenze Alinea – (ISBN 88-‐ 8125-‐842-‐0) -‐ 2004 C4 M. Facchinetti, Lo Studio d’area Martesana Adda del PTCP della Provincia di Milano: un’esperienza di intercomunalità, in Fedeli, V., Gastaldi, F., (a cura di) Pratiche strategiche di pianificazione. Riflessioni a partire da nuovi spazi urbani in costruzione, Franco Angeli Milano – (ISBN 88-‐464-‐5121-‐X). Pagine 221/235 – 2004 C5 M. Facchinetti, Il progetto infrastrutturale: la necessaria complessità delle forme e delle tipologie, in G. Ferraresi, M. Facchinetti, A. Moretti (a cura di), Reti, attori, territorio. Forme e politiche per progetti di infrastrutture, FrancoAngeli Milano, 2004 -‐ (pubblicazione senza ISBN). Pagine 23/24 C6 M. Facchinetti, La pianificazione delle infrastrutture nei contesti stranieri: le ragioni di un confronto e le questioni emergenti, in G. Ferraresi, M. Facchinetti, A. Moretti (a cura di), Reti, attori, territorio. Forme e politiche per progetti di infrastrutture, FrancoAngeli Milano, 2004-‐ (pubblicazione senza ISBN). Pagine 27/32 C7 M. Facchinetti, D. Carlson, La pianificazione e la gestione dei corridoi infrastrutturali negli Stati Uniti, in G. Ferraresi, M. Facchinetti, A. Moretti (a cura di), Reti, attori, territorio. Forme e politiche per progetti di infrastrutture, FrancoAngeli Milano, 2004 -‐ (pubblicazione senza ISBN). Pagine 33/42 C8 M. Facchinetti, Le immagini dell’interazione spaziale e umana nelle nuove pratiche di costruzione del territorio e dei sistemi infrastrutturali, in Moccia, F.D., De Leo, D. (a cura di) I nuovi soggetti della pianificazione. Atti della VI conferenza nazionale Siu, Milano FrancoAngeli , 2003– (pubblicazione senza ISBN). Pagine 599/609 Articoli su riviste e giornali nazionali e internazionali A1 M. Facchinetti, La Piana Fiorentina: la crescita urbana e il riassetto attorno ai nodi del trasporto collettivo. Contributo su Territorio, n° 50, Ottobre 2009; pagg. 154 / 160 -‐ ISBN 1825-‐8689 A2 M. Facchinetti, La riqualificazione territoriale della stazione MM2 a Cassina de’ Pecchi, in Territorio, Supplemento al n° 39 del 2006, nuova serie. Progetto di infrastrutturazione nella regione urbana milanese. Sezioni, nodi e luoghi del progetto infrastrutturale. Pagine 70/74. A3 M. Facchinetti, L’uso dei manuali nei contesti stranieri, in Manuali, guide, buone pratiche per la progettazione di strade, Urbanistica n° 127, maggio – agosto 2005. Pagine 105/108 20 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT A4 M. Facchinetti, A. Moretti, P. Pucci (a cura di), Manuali, guide, buone pratiche per la progettazione delle strade, in Urbanistica n° 127, maggio – agosto 2005. Pagine 96/121 A5 M.Facchinetti , Lo Studio d’area Martesana Adda. Prove di intercomunalità, in Territorio, n° 29/30 2004.. Pagine 112/115 A6 M. Facchinetti, I progetti di strade: margini urbani o luoghi di relazione? Una proposta metodologica, in Territorio, n°26 2004. A7 M. Facchinetti, Industria e città: duecento anni per un nuovo modello di vita, in Bergamo Economica, n° 3/2003 A8 M. Facchinetti, Dalla mitigazione degli impatti alla territorializzazione delle infrastrutture: ecco la nuova via per lo sviluppo sostenibile, in Bergamo Economica, n° 4/2003 A9 M. Facchinetti, La costruzione del paesaggio attraverso buone nuove strategie per la pianificazione delle infrastrutture e degli insediamenti, in Urbanistica Informazioni 182/2002 A10 M. Facchinetti, V. Fedeli, Contesti insediativi e pratiche urbanistiche: nuovi territori disciplinari, in Territorio n° 18/2001, 2001. Pagine 83/113 A11 M. Facchinetti, Prototipi di trasformazioni urbane a New York :il Grand Central Terminal e Park Avenue, in Urbanistica n° 115, luglio dicembre 2000. Pagine 45/51 A12 M. Facchinetti, F. Alberti, Stazioni ferroviarie e trasformazioni urbane a Berlino, in Bollettino del Dip. Di Urbanistica e pianificazione del territorio Università degli studi di Firenze, 1-‐2 1999 Contributi e atti su CD CD1 A. Moretti, F. Adorati, M. Facchinetti, F. Jappelli, A. Oliveri, P. Pucci (a cura di) Riqualificazione territoriale ed ambientale delle aree adiacenti alle infrastrutture della provincia di Bergamo, indicazioni progettuali. CD ROM della Provincia di Bergamo. 2003 CD2 M. Facchinetti, I grandi corridoi paneuropei e le declinazioni locali: architettura e infrastrutture nei nuovi paesaggi transurbani, XXIV Conferenza Aisre, Perugia, Infrastrutture in contesti di pianificazione intercomunale strategica, ATTI CD ROM. 2003 CD3 M. Facchinetti (2003), Il trattamento del problema infrastrutturale alla scala del governo locale: nuove tipologie per nuove regioni di territorio, XXIV Convegno INU, Città e Regioni metropolitane in Europa, ATTI CD ROM Articoli pubblicati su web/blog/forum www.theblossomavenue.com W1 7 Bridges Connecting Different Fields of Design – Mercoledi 30 Aprile 2014 W2 Salone del Mobile 2014 -‐ When Milan becomes the world’s quality city – Mercoledi 16 Aprile 2014 21 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT W3 An opportunity for strategic planning in Houston: The Energy Corridor -‐ Lunedi 7 Aprile 2014 W4 Discovering founding cities – Martedi 18 Marzo 2014 W5 Delirious Houston – Mercoledi 5 Marzo 2014 W6 Health cities! – Martedi 11 Febbraio 2014 W7 Nuove attività commerciali e atti di programmazione territoriale all’interno dei PGT della Lombardia – Mercoledi 11 Dicembre 2013 W8 Changing demography, changing spaces – Martedi 28 Novembre 2013 W9 Piani attuativi in variante al PGT – Lunedi 25 Novembre 2013 W10 Codice della Strada e recinzioni su aree private – Lunedi 18 Novembre 2013 W11 Decreto del fare: proroga alle convenzioni urbanistiche e oneri di urbanizzazione – Martedi 14 Novembre 2013 W12 Growing cities: the case of Texas – Martedi 14 Novembre 2013 W13 Bloomberg’s legacy – Martedi 7 Novembre 2013 W14 Cheonggyecheon Restoration Project – Domenica 4 Agosto 2013 W15 Attività agricole di interesse strategico nel PTCP in Lombardia – Martedi 1 Agosto 2013 W16 L’urbanistica di sempre – Martedi 1 Agosto 2013 W17 Schegge di Piano sulla città – Martedi 1 Agosto 2013 22 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.9 Partecipazione e/o organizzazione di convegni e seminari Nell’attività presso il Dipartimento mi sono concentrato nella presentazione dell’esito delle mie ricerche, italiane e straniere, soprattutto nei tre maggiori convegni che il panorama degli urbanisti americani organizza. Lo scopo è stato quello di presentare la mia riflessione sul tema degli strumenti di pianificazione e di attuazione delle previsioni, in merito al controllo della forma della città. Poiché buona parte delle riflessioni avanzate sono state condotte in relazione o studiando o in contatto con gli Stati Uniti, la partecipazione a questi convegni è stata particolarmente rilevante ed importante per l’avanzamento delle riflessioni. Soprattutto, ho creduto importante far sì che la tradizione della scuola italiana fornisse un suo evidente contributo all’interno dei convegni americani generalmente orientati e organizzati da alcune delle più importanti istituzioni che di questi temi si occupano. Molto spesso, il mio contributo è stato visto come chiarificatore di temi che nella letteratura americana sono usati strumentalmente per alcuni scopi, come ad esempio l’uso un po’ cristallizzato delle immagini di alcune piazze italiane storiche per esemplificare il perfetto spazio pubblico. La natura delle ricerche in corso, e la voglia di sfidare platee non conosciute, mi ha spinto a presentare i miei contributi con attenzione ai seguenti convegni e congressi: 2014, Aesop (Association of European Schools of Planning) Annual Congress, Utrecht/Delft (The Netherlands), Luglio 2014. Presentazione del contributo “From highways to boulevards, from roads to streets” in conference track #8: Transport Planning and Infrastructure Policy 2014 Eura, European Urban Research Association and Urban Affairs Association. City futures 3 – Paris, France. Giugno 2014. Presentazione del contributo “From highways to boulevards, from roads to streets” 2014, CNU Congress for the New Urbanism Annual Conference – CNU 22, The Resilient community – Buffalo (NY). Giugno 2014. Presentazione del contributo “Urban new centralities in a post metropolitan urban world” 2014, Società Italiana degli Urbanisti, SIU, XVII Conferenza Nazionale, Milano, Maggio 2014 Presentazione del contributo “City Design and sustainability, could Italy lead the way?“ 2014 UrbanTech China, sustainable solutions for better cities. China Research Society of Urban Development, China International fair for trade in services. Beijing, China, Maggio 2014. Presentazione del contributo “Urban livable places: downsize cities, upscale urban networks” 2014 4th edition of the Biennial World Cities Summit “Livable and sustainable cities: common challenges, shared solutions” – Center for livable cities Singapore – Giugno 2014. Presentazione del contributo “Urban livable places: downsize cities, upscale urban networks” 2012 Association of European Schools of Planning (Aesop) Annual Conference, Ankara (Turkey) Presentazione del contributo: Downsizing Detroit: reshaping Detroit or reshaping planning?, Luglio 2012 – Insieme a Valeria Fedeli 2012 Eura, European Urban Research Association and Urban Affairs Association. Presentazione del contributo “City, financial crisis and challegnes to planning: comparing Detroit, Amsterdam, and Dubai” – track #4 – Vulnerable and Resilient Cities – Con Valeria Fedeli 23 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 2011 American Planning Association. Partecipazione al congresso annuale dell’American Planning Association, di cui è membro dal 2002, con il paper dal titolo “Master planning the adaptive city”, 2011 Boston, USA, nella sessione “The evolution of urban form”; presentazione del libro “Master planning the adaptive city”, 10 aprile 2011. 2011 Rail Volution. Partecipazione al congresso annuale di Rail Volution, con la presentazione dei risultati della ricerca in collaborazione con State University of New York e presentazione del libro “Master Planning the Adaptive city”, partecipazione prevista dal 16 al 19 ottobre 2011. E’ stata organizzata, all’interno della prima giornata di convegno, prevista per lunedì 17 ottobre 2011, una presentazione del mio ultimo testo. 2010 Congress for New Urbanism. Partecipazione al congresso annuale del Congress for New Urbanism, di cui è membro dal 2005, con il paper dal titolo “How cities are changing. Local regulations and metropolitan visions”. 2010, Atlanta, USA, nella sessione “The sustainable region – greening the land, the economy and the built environment”. 22 Maggio 2010. 2010 Politecnico di Milano. L’insegnamento dell’urbanistica al Politecnico di Milano. Seminario organizzato per il coordinamento della sezione ICAR 21 del Dipartimento di Architettura e Pianificazione. Organizzazione e coordinamento generale del convegno, ideazione insieme a Danilo Palazzo delle tematiche delle sessioni. Chair della prima giornata, seconda sessione. 9 Febbraio 2010 2009 American Planning Association. Partecipazione al congresso annuale dell’American Planning Association, di cui è membro dal 2002, con il paper dal titolo “How things happen and changes. Spatial planning techniques”, 2009 Minneapolis, USA, nella sessione “Regional perspective and planning for growth”, 29 aprile 2009. 2009 Rail Volution. Partecipazione al congresso annuale di Rail Volution, con il paper dal titolo “Infrastructures drive changes: transforming sprawled cities”, 2009 Boston, USA, nella sessione “Tod at the corridor level”, 30 ottobre 2009 2009 Congress for New Urbanism. Partecipazione al congresso annuale del Congress for New Urbanism, di cui è membro dal 2005, con il paper dal titolo “Spatial planning urban transformations”. 2009, Denver, USA, nella sessione “The politics of adopting a form based code”. 12 giugno 2010 2008 Rail Volution. Partecipazione al congresso annuale di Rail Volution, con il paper dal titolo “Infrastructures drive changes”, 2008 San Francisco, USA, nella sessione “A new vision of place”, 29 ottobre 2008 2008 Congress for New Urbanism. Partecipazione al congresso annuale del Congress for New Urbanism, di cui è membro dal 2005, con il paper dal titolo “Urban spatial planning. Plans and codes”. 2008, Austin, USA, nella sessione “New Urbanism and Beyond. Contemporary and future trends in Urban Design”. 4 aprile 2008. 2007, Rail Volution Annual Conference, Miami (Florida, USA). Presentazione del contributo: “Implementing and refining policies supportive of mixed use and transit oriented development” 2006, Milano, Politecnico di Milano, DIAP. II Convegno di Dipartimento. Progetti di infrastrutture nella regione urbana milanese. Presentazione del contributo: “La riqualificazione territoriale della stazione MM2 a Cassina de’ Pecchi” 24 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 2004 Firenze, Conferenza Nazionale SIIV (Società Italiana Infrastrutture Viarie), Tecnologie Innovative e strumenti di analisi per le strade. Applicazioni progettuali e gestionali. Presentazione del contributo: “A sustainable and integrated approach to road networks planning” 2004 Grenoble (Francia), Aesop (Association of European Schools of Planning), Main Conference. Metropolitan Planning Environmental Issues. Presentazione del contributo: “Sustainable transport planning for the Eastern Milanese Metropolitan Plan” 2004, Milano, Politecnico di Milano, DIAP. I Convegno di Dipartimento. Milano dopo la Metropoli Presentazione del contributo: “Lo Studio d’Area per il tavolo di coordinamento Martesana Adda per il Ptcp della Provincia di Milano. Prove di intercomunalità” 2004, Firenze, VIII Conferenza della Società Italiana degli Urbanisti, Mutamenti del territorio e innovazioni negli strumenti urbanistici. Presentazione del contributo: “Nuove parole sul processo di trasformazione infrastrutturale in contesti di pianificazione intercomunale strategica” . Insieme con Anna Moretti 2003 Perugia, XXIV Conferenza dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali. Infrastrutture e territorio. Presentazione del contributo: “I grandi corridoi paneuropei e le declinazioni locali: architettura e infrastrutture nei nuovi paesaggi transurbani” (Insieme con Ilaria Valente e Guya Bertelli) 2003 Leuven (Belgio), Aesop (Association of European Schools of Planning), 2003 Main Conference. Presentazione del contributo: “The last chapter of network history: new regions of space throughout infrastructural planning and development” 2003 Milano, XXIV Convegno INU (Istituto Nazionale Urbanistica), Città e regioni metropolitane in Europa. Strategie, politiche e strumenti per il governo della complessità. Presentazione del contributo: “Il trattamento del problema infrastrutturale alla scala del governo locale: nuove tipologie per nuove regioni di territorio” 2002 Volos (Grecia), XVI Aesop Congress. Presentazione del contributo: “Concentration and development corridors coordinating territorial and infrastructural planning, linking a polycentric urban system and urban rural relationships. What changes in European urban form and organization” 2002, Napoli, VI Conferenza Nazionale SIU-‐ Società degli Urbanisti. Presentazione del contributo: “Le immagini dell’interazione spaziale e umana nelle nuove pratiche di costruzione del territorio e dei sistemi infrastrutturali” 2002, Torino, EURA Conference, Politecnico di Torino . Presentazione del contributo: “The identità of territories: urban transformations through infrastructural planning” 2001, Shanghai (CINA), I° World Planning School Congress (AESOP – ACSP) Presentazione del contributo: “Politics and policies for urban sprawl and transportation planning” 2001, Firenze, XXII Congresso INU (Istituto Nazionale Urbanistica) 25 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Presentazione del contributo: “La pianificazione integrata delle infrastrutture e degli assetti del territorio” 2001, Chicago (Illinois, USA), Institute of Transportation Engineers 2001 Annual meeting and exhibit Presentazione del contributo: “Infrastructural corridor planning and management” 2000, Napoli, XXI Congresso INU (Istituto Nazionale Urbanistica). Il progetto della città contemporanea Presentazione del contributo: “La progettazione delle reti infrastrutturali come occasione di cooperazione e aggregazione degli interessi locali“ 1999, Bergen (Norvegia), XIV Aesop Congress Presentazione del contributo: “Morfogenetic effects of railways: urban transformations around the new stations” 1996 Barcellona (Spagna), XIX International Congress of Architects Presentazione della tesi di laurea, dal titolo “Il riuso della cintura ferroviaria milanese: una proposta infrastrutturale e un’ipotesi di piano strutturale delle trasformazioni” Organizazzione di convegni 2014 University of Miami, School of Architecture, Master of Real Estate, Development and Urbanism, and Dante Alighieri School of Italian, Miami. Organizzazione della mostra e della conferenza “Urban planning in Italy: rationalism, reform and territorial management”, presentazione 7 Ottobre 2014 – Lectures presso l’University of Miami 5,6 e 7 Ottobre 2014 2014 Milano, Palazzo della Triennale. Organizzatore e curatore della presentazione “The Blossom Avenue, for a better human living” e del libro pubblicato da Skira in Italia e da Skira/Rizzoli negli Stati Uniti – Coordinato da Luca Molinari, con il contributo di Federico Oliva. 25 Maggio 2014 2005 Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Pianificazione DIAP. Organizzatore, coordinatore e responsabile scientifico (insieme con Anna Moretti e Paola Pucci) del convegno internazionale: “Manuali, guide, buone pratiche per la progettazione di infrastrutture”. Curatore della sezione: Manuali e guide per la progettazione di strade. Le esperienze straniere 2002, Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Pianificazione DIAP. Organizzatore, coordinatore e responsabile scientifico (insieme con Anna Moretti, Giorgio Ferraresi e Valeria Fedeli) del convegno internazionale: Reti di attori e reti territoriali. Forme e politiche per progetti di infrastrutture. Presentazione del contributo: le questioni emergenti dai contesti stranieri . 26 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.10 Coordinatore di convenzioni e “conto terzi” per conto del DIAP Nel corso degli anni ho ottenuto di portare al Dipartimento alcuni contratti con Amministrazioni locali per lo svolgimenti di attività di consulenza in conto terzi. Tale attività, coordinata da me all’interno del DIAP, mi ha permesso di raccogliere l’eredità del Laboratorio Nodi e Reti, interno al Dipartimento, lasciato dalla Prof. Anna Moretti al suo pensionamento, e di diventarne responsabile. Il Laboratorio Nodi e Reti, costituito anni fa come laboratorio di progettazione rivolto al conto terzi e alla consulenza verso l’esterno, come incubatore di esperienze capace di esportare la conoscenza dell’università all’esterno, negli anni si è specializzato nella ricerca e nella consulenza alle Amministrazioni locali e non per la progettazione di linee guida e strumenti di pianificazione per il controllo e la progettazione degli effetti territoriali della presenza o della previsione delle infrastrutture. Personalmente, ho accentuato la capacità del Laboratorio Nodi e Reti di cogliere ogni progetto e piano a connotazione infrastrutturale per trasformare e riqualificare lo spazio urbano, soprattutto riconducendo queste esperienze nel filone principale della mia ricerca e delle mie riflessioni, ossia utilizzare piani attuativi di trasformazione o riqualificazione per aumentare la qualità degli insediamenti esistenti. Dai Piani Generali Urbani del Traffico fino alla consulenza per i Piani di Governo del Territorio, il Laboratorio Nodi e Reti offre tutt’ora alle Amministrazioni la possibilità di leggere diversamente il proprio spazio, scoprendo spazi pubblici, spazi di uso pubblico, spazi di relazione sia pubblici che privati all’interno delle trasformazioni di cui sono attori. Soprattutto, tre sono le dimensioni sulle quali il Laboratorio sotto la mia responsabilità si è evoluto e sta oggi lavorando: la forte relazione tra la pianificazione locale e la pianificazione sovra locale, riconducendo ogni piano e ogni azione all’interno di sistemi di coerenza maggiori, più vasti e più ampi; la costruzione di sistemi di reti di attori, capaci di costruire insieme il progetto soprattutto nell’uso e nei pesi che allo spazio aperto e pubblico attribuiranno, ed infine la necessità di definire visioni da condividere con gli attori locali e con i portatori di interesse. Così, se per il primo aspetto i Piani settoriali di cui mi sono occupato si sono sempre coordinati con gli scenari a grande scala, per il secondo e il terzo aspetto ho costruito piani e progetti allargando la visione alle questioni dell’uso reale degli spazi costruiti e alla costruzione dei sistemi di relazione tra gli attori, riconoscendo così che solo il trattamento dell’intero sistema territoriale è la base per il trattamento delle problematiche settoriali e locali. E infine capendo che la partecipazione di fatto può trasformarsi in un processo di costruzione di reti di attori capaci di trasformare l’uso e il senso del territorio. Comune di Vaprio D’Adda (MI) Contratto di consulenza per il riassetto della viabilità del settore occidentale del territorio comunale, in vista dell’attuazione delle previsioni del Piano di Governo del Territorio (Pgt) (dal 2008) Coordinamento e responsabilità scientifica della convenzione con il Comune. Ogni trasformazione che è avvenuta nell’ambito occidentale del Comune, prevista dalla strumentazione urbanistica vigente, è stata analizzata e guidata all’interno della convenzione, al fine di coordinare in un unico strumento le trasformazioni. L’esito è stato la costruzione coordinata, tra diversi attori privati, del nuovo sistema di viabilità tangenziale al Comune, in accordo con la Provincia di Milano. Il Laboratorio Nodi e Reti, con il mio coordinamento, si è occupato di disegnare interamente il nuovo sistema di viabilità sovra locale e locale, rendendolo compatibile alle trasformazioni e soprattutto calibrando la partecipazione dei privati alla fattibilità dell’opera. In questa convenzione per conto terzi, è stato possibile comprendere come i piani possano coordinare l’attuazione congiunta delle trasformazioni, e definire strumenti attuativi efficaci. Soprattutto, la convenzione ha permesso di testare la capacità di strumenti come la Valutazione Ambientale Strategica di 27 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT monitorare e governare nel tempo le trasformazioni. Il mio sforzo è quello di trasformare la VAS proprio in uno strumento fortemente attivo ed operativo, Comune di Canzo (CO) Contratto di consulenza per la redazione del nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt) (dal 2008) Coordinamento e responsabilità scientifica della convenzione con il Comune di Canzo, provincia di Como. Si tratta del contratto di consulenza di maggior rilievo ancora in pieno svolgimento, dal momento che riguarda ogni aspetto, di fatto, della produzione del PGT che l’ufficio tecnico del Comune ha intrapreso. La consulenza, tutt’ora attiva, si definisce nel coadiuvare il Comune nella redazione del PGT, a partire dalla redazione del Documento di Piano e del Piano delle Regole, soprattutto in merito a due tematiche principali, quali quella della gestione del processo di definizione delle coordinate di progetto per le aree di trasformazione e quelle di ricostruzione della rete degli spazi pubblici e di uso pubblico del centro. Da un lato dunque, lavorando alla costruzione di strumenti di previsione delle trasformazioni in due aree dismesse di grande rilievo dal punto di vista insediativo e dal punto di vista ambientale, e dall’altro comprendendo come ritrovare spazio e continuità per il sistema degli spazi pubblici, di grande rilievo. Le trasformazioni infrastrutturali sono state inserite e guidate all’interno degli scenari di piano che sono stati definiti, in un contesto nel quale la posizione del comune pone il tema infrastrutturale con particolare rilievo. La specificità della consulenza e il suo valore scientifico sta nel ricercare un metodo per la costruzione di strumenti di pianificazione efficaci per coordinare la contrattazione tra il Comune e i privati proprietari delle aree di trasformazione, senza tradire la costruzione dello scenario complessivo, massimizzando le ricadute pubbliche delle trasformazioni e salvaguardando la necessità di attuarle all’interno degli orizzonti temporali del Piano di governo del territorio, soprattutto stimolato dalla volontà dell’Amministrazione di costruire un piano capace di essere attuato con velocità. La specificità del contributo del Politecnico, attraverso la consulenza che il Laboratorio Nodi e Reti e il sottoscritto stanno offrendo, sta nel mantenere fortemente fede al quadro di riferimento territoriale elaborato, nel valutare all’interno di un preciso processo di VAS le trasformazioni proposte e nel comprendere le dinamiche territoriali che potranno condurre all’attuazione delle previsioni. I primi risultati della consulenza sono stati esposti nelle presentazioni di VAS che il Comune ha organizzato con gli enti e con le istituzioni, oltre a quelli organizzati con i cittadini. Comune di Canegrate (MI) Contratto di consulenza per la redazione del Piano Urbano del Traffico (dal 2009) Coordinamento e responsabilità scientifica della convenzione con il Comune di Canegrate (MI) per la redazione del Piano Urbano del Traffico. La consulenza si è concentrata sulla costruzione di uno scenario di pianificazione coordinato con il Piano di Governo del Territorio che il Comune, contestualmente, stava facendo. La consulenza si è concentrata su due fronti principali. In primo luogo, la consulenza si è attivata sulla realizzazione di uno strumento capace di accompagnare il Piano di Governo del Territorio e la sua attuazione nel tempo, in pieno coordinamento con lo strumento della VAS. Proprio in forma di strumento di monitoraggio e osservazione sull’evoluzione dello stato di attuazione del PGT, il Piano urbano del traffico si è configurato come strumento in grado di orientare l’attuazione e le trasformazioni, dire quale carico urbanistico le trasformazioni portano e orientare le scelte infrastrutturali in questo senso. In secondo luogo, il Put è stato costruito come strumento in grado di ricostruire il sistema degli spazi centrali e degli spazi 28 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT pedonali, offrendo al Pgt uno strumento in grado di orientare, in coordinamento con il Piano dei Servizi del Pgt, le scelte in termini di oneri, cessioni, standard e standard qualitativi, per ogni trasformazione venga messa in campo nel tempo. Nel caso di Canegrate, dunque, la consulenza ha mirato a spostare, di fatto, l’attenzione dai semplici contenuti tradizionali del Put, quali la gestione della domanda e dell’offerta di mobilità in un comune, per sondare le potenzialità di uno strumento di programmazione ma anche operativamente molto efficace, soprattutto in linea con il passaggio da un sistema regolamentativo ad un sistema di governo del territorio, più attento alle trasformazioni e alle dinamiche in corso, tanto più in un contesto territoriale complesso come quello nel quale il Comune di Canegrate insiste. 29 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.11 Attività didattica Dal 2001 svolgo attività presso il Politecnico di Milano, nei corsi di laurea di Pianificazione del Territorio, Urbanistica e Ambientale prima, di Architettura e ai nuovi corsi di laurea in Urbanistica e della specialistica. Dapprima come professore a contratto e poi come ricercatore confermato. Dal 2003 sono stato altresì professore a contratto presso l’Università degli Studi di Firenze, al corso di laurea in Urbanistica, Pianificazione del Territorio e dell’Ambiente, presso il polo interdipartimentale di Empoli, portando il mio punto di vista non settoriale e attento a ricercare tutte le connessioni virtuose tra la pianificazione del territorio e la progettazione delle infrastrutture. Contemporaneamente, ho attivato e proseguono le relazioni con i contesti internazionali, dapprima come visiting Professor presso la State University of New York, dove ho insegnato corsi sia graduate che undergraduate, e ora come visiting professor presso l’University of Miami, School of Architecture, School of Architecture, Master of Real Estate, Development and Urbanism e l’University of Michigan, Taubman College of Architecture, chiamato da queste scuole per corsi e lectures a partire dall’Ottobre 2014. 1.11.1 Corsi di insegnamento sostenuti presso il Politecnico di Milano: Anno Accademico 2013/2014 Laboratorio di Urbanistica, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studi in Scienze dell’Architettura, secondo semestre. Responsabile dell’insegnamento. Anno Accademico 2012/2013 Urban Planning Studio, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studio in Urbanistica, primo semestre. Modulo di Town Planning techniques Laboratorio di Urbanistica, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studi in Scienze dell’Architettura, secondo semestre. Responsabile dell’insegnamento. Anno Accademico 2011/2012 Urban Planning Studio, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studio in Urbanistica, primo semestre. Modulo di Town Planning techniques Laboratorio di Urbanistica, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studi in Scienze dell’Architettura, secondo semestre. Responsabile dell’insegnamento. Anno Accademico 2010/2011 Town Planning Design Workshop, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studio magistrale in Architettura, primo semestre. Modulo di Urban Design Laboratorio di Urbanistica, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studi in Scienze dell’Architettura, secondo semestre. Responsabile dell’insegnamento. Anno Accademico 2009/2010 30 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Laboratorio tematico opzionale, presso la Scuola di Architettura e Società, secondo semestre. Modulo di Urbanistica Laboratorio di Urbanistica, presso la Scuola di Architettura e Società, corso di studi in Scienze dell’Architettura, secondo semestre. Responsabile dell’insegnamento Insegnamento di Urban Planning presso la International Summer School – O.C.-‐ Open City: from landscape to exterior design -‐ Scuola di Architettura e Società -‐ Polo di Piacenza Anno Accademico 2008/2009 Environmental conservation studio, presso la Scuola di Architettura e Società, primo semestre. Modulo di Urban Planning Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana, presso la Scuola di Architettura e Società, primo semestre. Modulo di Progettazione Urbanistica Laboratorio tematico opzionale, presso la Scuola di Architettura e Società, secondo semestre. Modulo di Urbanistica Anno Accademico 2007/2008 Laboratorio di Piani Urbani (PUT), presso la Scuola di Architettura e Società, primo semestre. Modulo di Gestione dei progetti urbani Anno Accademico 2006/2007 Laboratorio di Piani Urbani (PUT), presso la Scuola di Architettura e Società, primo semestre. Modulo di Gestione dei progetti urbani Anno Accademico 2005/2006 Laboratorio di Progettazione Urbanistica presso la Scuola di Architettura e Società, secondo semestre. Modulo di Progettazione Ambientale Corso di Progettazione urbanistica della viabilità presso la Scuola di Architettura e Società, primo semestre Anno Accademico 2004/2005 Laboratorio di Progettazione Urbanistica presso la Scuola di Architettura e Società, secondo semestre. Modulo di Tecnologie di Progetto Laboratorio di Progettazione Architettonica 2 presso la Scuola di Architettura e Società, primo semestre. Modulo di Urbanistica Approccio strategico e strutturale alla pianificazione urbana e territoriale, area delle Scienze del Territorio, insieme con Federico Oliva. Master universitario di secondo livello in Progettazione strategica integrata per lo sviluppo delle risorse architettoniche urbane e ambientali Anno Accademico 2003/2004 Laboratorio di Progettazione Urbanistica presso la Scuola di Architettura e Società, secondo semestre. Modulo di Tecnologie di Progetto 31 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Laboratorio di Progettazione Architettonica 2 presso la Scuola di Architettura e Società, primo semestre. Modulo di Urbanistica Approccio strategico e strutturale alla pianificazione urbana e territoriale, area delle Scienze del Territorio, insieme con Federico Oliva. Master universitario di secondo livello in Progettazione strategica integrata per lo sviluppo delle risorse architettoniche urbane e ambientali Anno Accademico 2002/2003 Laboratorio di Progettazione Urbanistica presso la Scuola di Architettura e Società, secondo semestre. Modulo di Tecnologie di Progetto Anno Accademico 2001/2002 Laboratorio di Progettazione Urbanistica presso la Scuola di Architettura e Società, secondo semestre. Modulo di Tecnologie di Progetto 1.11.2 Corsi di insegnamento sostenuti presso altre Università italiane e straniere: Anno Accademico 2013/2014 Lectures “Comparing the effects of crisis: Milano, Detroit, Dubai and Amsterdam”, presso la State University of New York, at Albany, NY, USA. Department of Geography and Planning. Resp. Prof. Ray Bromley (November 2014) Lectures “Urban planning tradition and culture: from Rationalism to Reform”, presso la University of Miami, USA. School of Architecture. Resp. Prof. Charles Bohl (4,5,6 Ottobre 2014) Lectures “Masterplanning the adaptive city: how the crisis affected urban environments”, presso la University of Michigan, USA. Taubman College of Architecture, Resp. Prof. Margaret Dewar (Metà Ottobre 2014) Anno Accademico 2009/2010 Corso di Pianificazione Territoriale delle Infrastrutture, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio e dell’ambiente – Empoli – Terzo anno di corso, secondo semestre Corso di Pianificazione dei Sistemi di Infrastrutture di Trasporto, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea Specialistica in Pianificazione e Progettazione della città e del Territorio – Empoli – Secondo anno di corso, secondo semestre Anno Accademico 2008/2009 Corso di Pianificazione Territoriale delle Infrastrutture, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio e dell’ambiente – Empoli – Terzo anno di corso, secondo semestre 32 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Corso di Pianificazione dei Sistemi di Infrastrutture di Trasporto, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea Specialistica in Pianificazione e Progettazione della città e del Territorio – Empoli – Secondo anno di corso, secondo semestre Anno Accademico 2007/2008 Corso di Pianificazione Territoriale delle Infrastrutture, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio e dell’ambiente – Empoli – Terzo anno di corso, secondo semestre Corso di Pianificazione dei Sistemi di Infrastrutture di Trasporto, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea Specialistica in Pianificazione e Progettazione della città e del Territorio – Empoli – Secondo anno di corso, secondo semestre Anno Accademico 2006/2007 Corso di Pianificazione Territoriale delle Infrastrutture, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio e dell’ambiente – Empoli – Terzo anno di corso, secondo semestre Corso di Pianificazione dei Sistemi di Infrastrutture di Trasporto, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea Specialistica in Pianificazione e Progettazione della città e del Territorio – Empoli – Secondo anno di corso, secondo semestre Corso di Provvedimenti ed interventi per la sicurezza in ambito urbano ed extraurbano al Master universitario di secondo livello in Sicurezza Stradale, Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Ingegneria Anno Accademico 2005/2006 Corso di Pianificazione Territoriale delle Infrastrutture, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio e dell’ambiente – Empoli – Terzo anno di corso, secondo semestre Corso di Pianificazione dei Sistemi di Infrastrutture di Trasporto, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea Specialistica in Pianificazione e Progettazione della città e del Territorio – Empoli – Secondo anno di corso, secondo semestre Corso di International Urban Planning , presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, undergraduate Corso di Site Planning Studio, presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, graduate Anno Accademico 2004/2005 Corso di Pianificazione Territoriale delle Infrastrutture, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio e dell’ambiente – Empoli – Terzo anno di corso, secondo semestre 33 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Corso di International Urban Planning , presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, undergraduate Corso di Site Planning Studio, presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, graduate Corso di World Cities, presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, graduate Corso di Topics in Planning, presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, graduate Anno Accademico 2003/2004 Corso di Pianificazione Territoriale delle Infrastrutture, presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Urbanistica e Pianificazione del territorio e dell’ambiente – Empoli – Terzo anno di corso, secondo semestre Corso di International Urban Planning , presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, undergraduate Corso di Site Planning Studio, presso State University of New York at Albany, (SUNY), NY, USA, Department of Geography and Planning, graduate 34 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.12 Affiliazioni a istituzioni e associazioni American Institite of Architects, AIA. Membro dal 2014 Urban land Institute, ULI. Membro dal 2013 Società Italiana degli Urbanisti – SIU. Membro dal 2003 Congress of New Urbanism, CNU. Membro dal 2003 American Planning Association, APA. Membro dal 2001 Ordine Architetti Milano. Membro dal 1997 35 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 1.13 Principali collaborazioni, esperienze e consulenze con e a enti esterni in materia di pianificazione e progettazione urbanistica L’esperienza professionale maturata fino ad oggi ha posto al centro della propria attenzione la ricerca di soluzioni di pianificazione e di progettazione innovative per contesti urbani e metropolitani in cui sia forte la tensione alla trasformazione del territorio, in condizioni di insufficienza o crisi infrastrutturale. Attraverso la mia consulenza, anche attraverso l’esperienza del Laboratorio Nodi e reti, ho elaborato soluzioni e ricercato situazioni di possibile applicazione di quanto appreso nelle ricerche, ed operato in contesti di particolare criticità infrastrutturale. In questi ultimi anni, ho contribuito alla redazione di strumenti urbanistici e piani di governo del territorio per comuni dell’area metropolitana milanese e non, ricercando all’interno del piano e in coordinamento con gli strumenti di pianificazione sovra ordinati le modalità effettive di attuazione di progetti innovativi, per tipologia e disegno, e di migliore strutturazione del territorio. Ed ho attivamente elaborato piani e progetti di riqualificazione e trasformazione urbanistica in contesti di particolare dinamismo territoriale. Obiettivo centrale è stato quello di ricercare soluzioni innovative che lavorino attivamente al rinnovamento delle pratiche consolidate nella pianificazione urbanistica e nella progettazione urbana, affinché maggiormente efficiente sia il percorso della pianificazione, in vista sempre dell’attuabilità di quanto previsto, progettato, pianificato. Le esperienze internazionali e l’attenzione ai temi fondanti della ricerca sono costantemente applicati nei compiti dell’attività professionale, intesi come banco di prova di quanto studiato e ricercato. 2014 Comune di Cambiago (MI) Variante al Piano di Governo del Territorio. Consulenza generale per la definizione del Documento di Piano , del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi Comune di Cologno al Serio (Bg) Variante al Piano di Governo del Territorio. Consulenza generale per la definizione del Documento di Piano , del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi Comune di Vaprio d’Adda (Mi) Variante al Piano di Governo del Territorio. Consulenza generale per la definizione del Documento di Piano , del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi 2013 Comune di Cologno al Serio (Bg) Consulenza per la pianificazione del nuovo GIS per accordi di pianificazione nelle aree industriali 2012 Provincia di Novara Adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento e sviluppo del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Comune di Opera (Mi) Nuovo Piano di Governo del Territorio. Sviluppo del Piano dei Servizi Comune di Verano Brianza (Mb) Nuovo Piano Generale del Traffico Urbano 36 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Lidl Italia Consulenza per la localizzazione di nuovi punti vendita, in relazione alle caratteristiche territoriali dei siti individuati e redazione di analisi di impatto sul sistema degli spostamenti Comune di Liscate (Mi) Consulenza per l’istruttoria al Tavolo negoziale per le scelte di progettazione della Nuova Tangenziale Est Esterna di Milano, per la costruzione delle reti verdi e delle reti dei percorsi pedonali e ciclabili, in relazione all’impatto della nuova infrastruttura Comune di Novedrate (Co) Consulenza per l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione in relazione alle scelte del Piano di Governo del Territorio Comune di Cambiago (Mi) Consulenza per l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione in relazione alle scelte del Piano di Governo del Territorio Comune di Cambiago (Mi) Consulenza per il nuovo Piano delle Regole e nuovo Regolamento Edilizio Comune di Basiglio (Mi) Consulenza per il nuovo Regolamento Edilizio Comune di Liscate (MI) Consulenza per lo sviluppo del nuovo piano del commercio Comune di Opera (MI) Consulenza per lo sviluppo del nuovo piano del commercio Comune di Vaprio d’Adda (Mi) Consulenza per lo sviluppo del nuovo sistema delle trasformazioni e della viabilità del settore ovest della città, in relazione alle previsioni del vecchio PRG e del nuovo PGT Comune di Cologno al Serio (Bg) Consulenza per la Valutazione di Impatto Ambientale del nuovo Piano di Governo del Territorio, in relazione agli scenari evolutivi del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Comune di Pognano (Bg) Consulenza per il nuovo Piano Generale dei Trasporti Urbani Comune di Verano Brianza (Mb) Consulenza per il nuovo Piano Generale dei Trasporti Urbani 2011 Comune di Pognano (Bg) Comune di Vaprio d’Adda (Mi) Comune di Inzago (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Consulenza per il nuovo Piano dei Servizi e per il nuovo Piano delle Regole Consulenza per il piano di recupero delle Cascine Comune di Liscate (Mi) Consulenza per il nuovo Regolamento Edilizio e per la revisione degli oneri di urbanizzazione Comune di Bonate Sopra (Bg) Consulenza per il nuovo piano di riassetto industriale e viabilistico per il settore delle cave 37 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT Comune di Arcene (Bg) Consulenza per il nuovo piano di riassetto per l’area delle cave Comune di Cassina de’ Pecchi (Mi) Consulenza per il ridisegno dell’area della Cascina Bindellera, in relazione alla necessità di trasformarla nella Porta del Parco Agricolo Sud Milano e per il ridisegno del settore est della città, con la creazione del nuovo centro sportivo Comune di Villasalto (Ca) Consulenza per la definizione dell’assetto dell’area della casa vinicola, in relazione alla ricostruzione dell’integrità paesaggistica del settore interessato Comune di Roncello (Mb) Consulenza per la redazione del nuovo Sportello Unico per le attività Produttive, in relazione alle tematiche del Consumo di suolo e alle regole del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Monza e Brianza Comune di Inzago (Mi) Consulenza per la redazione della Valutazione Ambientale Strategica per il Piano di Governo del Territorio Comune di Pognano (Bg) Consulenza per la redazione della Valutazione Ambientale Strategica per il Piano di Governo del Territorio Provincia di Novara Consulenza per la gestione del Contatto di Fiume del Torrente Agogna Comune di Melegnano (Mi) Consulenza per il nuovo Piano Generale dei Trasporti Urbani Comune di Basiglio (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Melzo (Mi) Consulenza per l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione Comune di Inzago (Mi) cooperative residenziali Consulenza per il nuovo piano di insediamento delle 2010 Comune di Cassano D’Adda (Mi) Consulenza per la rigenerazione ambientale e urbanistcia dell’area dell’Ex Linificio e Canapificio Nazionale Comune di Melegnano (Mi) Consulenza per il coordinamento delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive nell’ambito ovest del territorio comunale Comune di Rozzano (Mi) Consulenza per il disegno delle trasformazioni dell’asse di Via Manzoni e via Brodolini,per le aree comunali e per le aree private Comune di Mozzo (Bg) Consulenza per la redazione del nuovo sistema GIS per il nuovo Piano di Governo del Territorio 38 Allegato 1 Marco Facchinetti -‐ Curriculum dell’attività scientifica e didattica -‐ IT 2009 Comune di Novedrate (Co) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Canzo (Co) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Veranno Brianza (Lc) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Cologno al Serio (Bg) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Vaprio d’Adda (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Grezzago (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Canegrate (Mi) Consulenza per il Piano Generale del Traffico Urbano Regione Puglia Consulenza all’interno del gruppo di lavoro del Piano Regionale Paesaggistico. Linee guida per la progettazione delle strade Comune di Cassina de’Pecchi (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Pozzuolo Martesana (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio 2008 Comune di Vignate (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Cambiago (Mi) Consulenza per il nuovo Piano di Governo del Territorio Comune di Gambassi Terme (Fi) Consulenza per il nuovo Piano Generale dei Trasporti Urbani e di riassetto della viabilità in relazione alle scelte del Piano Strutturale e del Piano operativo 2007 Comune di Vignate (Mi) Nuovo piano di sviluppo per l’area della logistica ferroviaria e coordinamento del tavolo intercomunale per le compensazioni 2005 Comune di Firenze Consulenza per il raggruppamento temporaneo di imprese per l’ATI delle Piagge. Sistema di assetto urbanistico dell’area Il presente curriculum è stato compilato e aggiornato il 5 Maggio 2014. Marco Facchinetti _________________________________________ 39
© Copyright 2024 Paperzz