testo della risposta della g.r.

...
Regione Umbria
Prato
Oggetto: Atto n. 1525 - Interrogazione consigliere
Bruno Dottorini su gestione Fondazione Burri
regionale
Olivier
GIUNTA REGIONALE
Direzione Regionale
Risorsa Umbria. Federalismo.
finanziarie e strumenatli
risorse
Con riferimento all'oggetto, per quanto di competenza dello scrivente
Servizio, si evidenzia quanto segue.
Con atto n. 1525 il consigliere regionale Olivier Bruno Dottorini interroga la
Giunta regionale sulla gestione della Fondazione Burri anche a seguito
dell'intervista
rilasciata dal Prof. Maurizio Calvesi, Presidente della
Fondazione fino al 2 settembre 2013 e tuttora componente del rinnovato
Consiglio di Amministrazione della Fondazione medesima di cui si riporta
di seguito !'intera composizione:
Servizio Attivila legislativa
della Giunta regionale
Il Dirigente
Avv. Catìa Bertinelli
REGIONE
U MBRIA
CORSO VANNUCCI 96
06121
>-
Bruno CORÀ (Presidente della Fondazione), Fabio NISI, Rosario
SALVATO - nominati dal Consiqlio comunale di Città di Castello;
"
Giancarlo BACCHI, Domenico COLCELLI, Roberto SISI - nominati
dalla Cassa di Risparmio di Città di Castello);
,
Maurizio CALVESI, Italo TOMASSONI - nominato anche membro del
Comitato Esecutivo -, Stefano VALERI - nominati dall'Università "La
Sapienza" di Roma;
)r
Catia CECCHETTI, Giuseppe FORTUNI, Tiziano SARTEANESI nominati dall'Associazione per la Tutela Conservazione Monumenti
Alta Valle Tevere.
PERUGIA
TEL. 075 .504 3564
FAX 075504 3448
[email protected]
Nell'intervista il prof. Calvesi riferisce di un "andamento anarchico e un po'
caotico nella gestione della Fondazione", evidenziando che, stante la sua
assenza, erano state prese alcune decisiOni dai componenti del C.d.A.
senza che lo stesso fosse consultato e che, in altri casi, era stato
scavalcato. Riferisce inoltre che "al Segretario Generale, per limitarne al
massimo i poteri, hanno tolto la firma in banca, che è un atto
gravissimo ... ".
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e segreteriE;
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Regione Umbria
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Le dichiarazioni del prof. Calvesi descrivono un clima di sospetti, trame e conflitti di
interesse, in particolare con riferimento alla casa editrice di proprietà del figlio di Tiziano
Sarteanesi (e dunque nipote di Nemo, per anni Segretario della Fondazione medesima), a
cui vengono affidate tutte le pubblicazioni della Fondazione.
In questa direzione è anche l'articolo pubblicato nel gennaio 2014 dal mensile
L'Altrapagina (la stessa testata che ha pubblicato l'intervista di Calvesi dell'aprile 2014,
sopra
riportata)
che
riferisce
incompatibilità
e commistioni
presumibilmente
nell'affidamento di varie collaborazioni.
Per tutto quanto sopra riferito il consigliere Dottorini chiede alla Regione di applicare il
potere di vigilanza sulle fondazioni contenute nel Libro I, Titolo Il, Capo Il del codice civile
secondo cui, la Regione:
• esercita il controllo e la vigilanza sull'amministrazione della fondazione;
• provvede alla nomina e alla sostituzione degli amministratori o dei rappresentanti,
quando le disposizioni contenute nell'atto di fondazione non possono attuarsi;
• può sciogliere l'organo di amministrazione e nominare un commissario straordinario,
qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della
fondazione o della legge.
AI proposito è opportuno evidenziare che l'esercizio del controllo regionale non ha natura
autorizzativa né di sostituzione nella gestione degli organi delle Fondazioni e pertanto non
esime gli stessi dalle responsabilità penali, civili, amministrative e contabili derivanti dalla
gestione. A tal fine non rilevano valutazioni di merito sulla convenienza o sull'opportunità
degli atti adottati dalle fondazioni bensi assume rilevanza l'adeguatezza patrimoniale per il
raggiungimento
delle finalità nel rispetto della volontà del fondatore e delle relative
disposizioni statutarie.
In relazione alla Fondazione Burri si fa presente che dalla documentazione in possesso di
questo Servizio (atto costitutivo, statuto, bilanci preventivi e consuntivi e relative relazioni
del collegio sindacale; relazioni della Fondazione sull'attività svolta e programmi di attività)
non si evincono né irregolarità né gravi difficoltà economico-finanziarie
che dimostrino
una diminuzione del patrimonio dell'ente rispetto alla dotazione iniziale elo alle successive
variazioni incrementative. Non si evidenzia un risultato d'esercizio con perdita di gestione
tale da rendere impossibile il perseguimento delle finalità statutarie né si riscontrano
attività difformi dalle disposizioni dell'atto fondativo e dello statuto. Tuttavia la Fondazione
dovrebbe tener conto delle raccomandazioni evidenziate dai revisori dei conti nella
relazione al bilancio preventivo 2014.
In particolare, non si ritiene essere in contrasto con le disposizioni statutarie la
realizzazione della mostra del pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer, tenutasi da giugno
a novembre 2013 presso i locali ove è sistemata la collezione Burri; il contenuto di una
lettera, citata nella suddetta interrogazione, con la quale il Maestro Burri, nel 1991,
avrebbe espresso la volontà di destinare l'intero complesso di Rignaldello unicamente alla
esposizione e conservazione delle sue opere, escludendone l'ordinamento di mostre di
qualunque genere o opere di artisti per tutta la durata della Fondazione, non trova
conforme riscontro nelle disposizioni che lo stesso Maestro Burri ha inserito nell'atto di
fondazione e nello statuto.
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Regione Umbria
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In proposito si richiama l'art. 3 dello Statuto che prevede che la gestione, conservazione,
esposizione delle opere di Alberto Burri, la tutela del diritto di autore nonché la
promozione di studi sull'opera del Maestro, etc. ha, tra l'altro, la finalità di favorire e
incrementare l'attività di coloro che, nel mondo, si dedicano allo studio ed alla
conoscenza dell'arte, della quale l'opera di Alberto Burri è espressione fondamentale.
In tal senso, non si ritiene che la realizzazione di una mostra di altro autore presso gli
edifici della fondazione - mostra avvenuta nell'ambito di un progetto sostenuto dalla
Regione, come riferito dal competente assessore regionale - non avendo carattere di
esposizione permanente, possa ritenersi in contrasto con le disposizioni contenute nello
statuto le quali non possono essere interpretate dall'ente vigilante alla luce di una lettera
"privata" del fondatore successiva all'adozione dello statuto stesso.
Per completezza di informazione si ritiene opportuno precisare che la Fondazione Burri è
ente di diritto privato e che la Regione Umbria non contribuisce al fondo di dotazione della
Fondazione stessa. Inoltre la Regione non fa nemmeno parte degli organi di gestione.
Permane comunque l'interesse regionale al mantenimento del patrimonio complessivo
della Fondazione che ne renda possibile lo svolgimento di attività per la valorizzazione
dell'opera del Maestro Burri (come potrebbero essere le previste iniziative per il
Centenario).
Da ultimo, per quanto attiene il riferito contenzioso tra il Comune di Città di Castello e i
consiglieri eletti nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione dal Consiglio
comunale medesimo, ai sensi dell'art. 9 dello Statuto fondativo, ovvero tra la maggioranza
e l'opposizione insediati nel Consiglio comunale, si fa presente che la Regione non ha
potere di intervento, trattandosi di relazioni interne fiduciarie rispetto ai propri nominati.
9 giugno 2014
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