V - Sabato 22 novembre 2014 – h. 9.00 - 13.00 La capacità di prendersi cura Genitori e figli alle prese con il dolore del trauma Docente: Giuseppina Garippa, psicologa psicoterapeuta È comune esperienza dei genitori adottivi avere a che fare con figli che prima o poi manifestano in modo diretto o indiretto la presenza di ferite profonde e traumatiche. Le esperienze sfavorevoli infantili (ESI) che condizionano notevolmente la serenità del nuovo sistema familiare che si è creato, sono esperienze dolorose, laceranti, che hanno a che fare con abusi, incurie gravi, maltrattamenti e ogni altra forma di sofferenza subita dai bambini nella loro esperienza di vita preadottiva. In questo incontro si approfondirà tale tematica con la convinzione che l’adozione rappresenta un àncora per questi bambini, perché nuovi attaccamenti positivi non solo sono possibili, ma sono l’unico modo per ristabilire la fiducia tra il mondo esterno e il loro mondo interno. Iscrizione e quota L’iscrizione è obbligatoria e si effettua attraverso la compilazione della scheda scaricabile dal sito www.ciai.it e inviare alla e-mail [email protected] oppure al fax 070/0992941. - 1 incontro: € 30 persona singola/ 50€ coppia 5 incontri: € 130 a persona /€ 240 coppia La conferma dell’iscrizione è subordinata al raggiungimento del numero minimo di adesioni. PER INFORMAZIONI CIAI - Centro Italiano Aiuti all’Infanzia Via Roma 54 - 09123 Cagliari Tel/Fax 070-0992930 e-mail: [email protected] [email protected] COMPRENDERE I FIGLI PER STAR BENE INSIEME Lunedì e mercoledì: 14.30 - 18.30 Martedì, giovedì e venerdì: 9.30 - 13.30 CIAI-Centro Italiano Aiuti all’Infanzia è un’associazione nata nel 1968 con il fine di tutelare i diritti dei minori, primo fra tutti quello di crescere con l’amore di una famiglia. Riconosciuta come Ong e Onlus, l’associazione svolge la propria attività sviluppando tre prioritarie linee di intervento: l’adozione internazionale, la cooperazione allo sviluppo e la cultura dell’infanzia. È ente autorizzato per l’adozione internazionale. La Congregazione delle Missionarie Figlie di San Girolamo Emiliani nasce a El Salvador nel 1975, estendendosi in Centro-America, Colombia, Filippine, Sri Lanka e Italia, con opere rivolte al disagio minorile, giovanile, familiare, secondo il carisma di San Girolamo Emiliani, patrono universale della gioventù orfana e abbandonata. La Congregazione è stata eretta in Ente Morale no profit nel 1987, in Ente Autorizzato per le adozioni in Guatemala nel 1994. Iscritto all’albo degli Enti Autorizzati dal 2001, può svolgere pratiche di Adozione Internazionale in Guatemala. Incontri di approfondimento e confronto sull’adozione per coppie in attesa di adozione e genitori adottivi maggio – novembre 2014 Via Roma 54-CAGLIARI Il CIAI - Centro Italiano Aiuti all’Infanzia - e la Congregazione delle Missionarie Figlie di San Girolamo Emiliani organizzano un ciclo di incontri rivolti a Il CIAI Centro Italiano Aiuti all’Infanzia - e la Con-gregazione delle Missionarie Figlie di San Girolamo Emiliani organizzano un ciclo di incontri rivolti a coppie in attesa di adozione e a genitori adottivi sui temi fondamentali dell’esperienza adottiva. Nel corso di ciascun incontro si darà spazio sia alla discussione del tema trattato, sia all’analisi di esperienze reali al fine di individuare le strategie per affrontare le situazioni che quotidianamente genitori e figli adottivi incontrano. I - Sabato 24 maggio 2014 – h. 9.00 - 13.00 Se mi ami non amarmi Capire i problemi di comportamento e relazione dei figli adottivi Docente: Diego Lasio, psicologo psicoterapeuta I comportamenti dei figli adottivi non sono sempre facili da comprendere: a volte i momenti di affetto e complicità sono seguiti da condotte violente e quando i genitori pensano di aver finalmente costruito un legame con i propri figli improvvisamente e inspiegabilmente ricevono da questi provocazioni e segnali di rifiuto. Cosa accade nella testa dei propri bambini? Perché a volte le loro reazioni sembrano slegate da ciò che capita intorno a loro? Perché alle cure e ai comportamenti amorevoli dei genitori rispondono ritirandosi in se stessi, con permalosità o in modo aggressivo? Come è meglio reagire, con rigore e severità o cercando di essere pazienti e comprensivi? Nel corso dell’incontro saranno analizzati i diversi problemi comportamentali che i figli adottivi possono manifestare e le strategie più adatte per gestirli al fine di aiutare i propri figli a costruire relazioni di fiducia e affetto con i propri genitori. II - Sabato 14 giugno 2014 – h. 9.00 - 13.00 Mi racconti chi sono? La narrazione della storia del bambino Docente: Elisabetta Todde, psicologa psicoterapeuta La narrazione della storia è uno strumento fondamentale che consente al bambino e ai suoi genitori di costruire uno spazio mentale condiviso nel quale l’esperienza passata trova organizzazione e nuovi significati, nel quale le emozioni possono essere riconosciute, espresse e condivise. Non sempre, tuttavia, è semplice trovare la risposta da dare ai propri figli e molti sono i dubbi che i genitori possono avere: dire tutta la verità che si conosce o meglio nascondere qualche particolare? Esiste un momento giusto in cui parlare degli aspetti più duri? Quale spiegazione dare di ciò che è accaduto? Sono questi solo alcuni degli interrogativi con i quali spesso si confrontano i genitori adottivi. Nel corso dell’incontro si rifletterà su come i genitori possono confrontarsi con la storia dei propri figli, sulle domande che questi possono porre, sul modo in cui è più opportuno rispondere e sulle spiegazioni che del passato è possibile formulare perché un figlio adottivo possa dare un senso alla propria storia. III - Sabato 27 settembre 2014 – h. 9.00 - 13.00 Moto perpetuo e luna sognante Il bambino adottato a scuola. Docente: Francesca Fara, psicologa La scuola è il primo contesto extrafamiliare con cui ogni bambino, adottato e non, si confronta. Per un bambino o bambina che arriva da lontano, in una nuova famiglia e in un nuovo paese, l’impatto di questa esperienza è ancora più rilevante. L’inserimento scolastico è una grande opportunità ma anche una sfida impegnativa, un passaggio delicato da gestire consapevolmente. Può capitare allora che emergano delle difficoltà, che si esprimono sul piano comportamentale, relazionale e degli apprendimenti. A sua volta l’ambiente scolastico può rivelarsi incoraggiante, accogliente, capace di comprendere oppure poco preparato a gestire la peculiarità della storia che il bambino adottato esprime. L’incontro si propone di offrire spunti di riflessione, basati sulle esperienze più frequentemente incontrate dai genitori adottivi, in merito al tema dell’inserimento scolastico, delle possibili difficoltà del bambino adottato a scuola e delle possibilità di intervento e di crescita offerte da un proficuo dialogo scuola-famiglia. IV - Sabato 25 ottobre 2014 – h. 9.00 - 13.00 AAA Adolescenti Adottivi… Aiuto! La famiglia di fronte all’adolescenza dei figli adottivi Docente: Roberta Carta, psicologa psicoterapeuta L’adolescenza dei figli mette a dura prova l’intero sistema familiare perché rappresenta un momento critico per tutte le persone coinvolte: genitori, nonni, fratelli e, naturalmente, gli adolescenti stessi che attraversano una fase di grandi cambiamenti. Spesso si manifestano comportamenti poco comprensibili e dalle sfumature più diverse: aggressività, introversione, sofferenza, trasgressione, incostanza… Per i figli adottivi affrontare questa fase dello sviluppo può essere anche più complesso perché assume sfumature diverse, nuove, a volte più dolorose e, per questo, più difficili e più importanti da capire. L’obiettivo di questo incontro è di fornire ai genitori spunti di riflessione e chiavi di lettura per comprendere questi momenti e avere così più strumenti per affrontarli positivamente.
© Copyright 2024 Paperzz