NEUROPSICOLOGIA • Correlazione empirica tra modificazioni del comportamento e luogo e il tipo di danno al SNC (NP classica) localizzazione funzioni • Tentativo di spiegare i processi alla base del comportamento (NP cognitiva) modelli di funzionamento • Disciplina composta in cui confluiscono numerosi campi di studio (neurologia, psicologia, neuroanatomia, neurofisiologia, neurochimica, neurofarmacologia) NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO • Funzione cognitiva non ancora acquisita • Costruzione di modelli su lesioni funzionali di sistemi non ancora formati (plasticità) mancano di accettazione unanime i concetti legati all’evoluzione delle funzioni cognitive (modelli teorici) • Analisi dell’evoluzione dei sistemi cognitivi (normalità e patologia) per fini di: – Comprensione evoluzione normale – Eziologia di disturbi – Costruzione di strumenti diagnostici – Implementazione di programmi riabilitativi Disturbi evolutivi/acquisiti • Disturbi congeniti o perinatali • Il bambino non ha avuto la possibilità di sviluppare la funzione prima della “lesione” • Alcuni disturbi hanno un danno al SNC evidente: anossia-ipossia, emorragia cerebrale, spina bifida, disturbi endocrini o metabolici, idrocefalia, sindromi genetiche • Altri disturbi hanno un danno al SNC meno evidente: autismo, disturbi di apprendimento, d. di linguaggio, Sindrome non Verbale… • Disturbi osservati durante la fase di crescita del bambino • Verificatisi dopo una fase di sviluppo normale delle funzioni cognitive • Eziologia spesso nota: lesioni da trauma, tumori, lesioni conseguenti a terapia antitumorale, infezioni cerebrali (meningiti, encefaliti) Distinzione non sempre facilmente applicabile Plasticità • Principio della trasparenza e della sottrattività violati nell’età evolutiva il cervello si può riorganizzare e può generare nuovi moduli • Come funziona la plasticità? – Una funzione cognitiva viene eseguita da un’altra area cerebrale non compromessa – Ridondanza neurale che permette ai neuroni dislocati in altre zone di eseguire la funzione – Riparazione neurale ripristina la funzione • Per Temple la plasticità è applicabile solo nei disturbi acquisiti (infatti nella dislessia l’abilità di lettura non viene mai recuperata completamente) Plasticità La plasticità può operare in risposta ad una lesione o malattia nella prima infanzia piuttosto che in risposta ad un processo evolutivo anormale, e ha effetti compensatori quando le lesioni sono postnatali. Spesso quando le origini sono, interamente o in parte, genetiche gli effetti della plasticità sono limitati o addirittura assenti. In molti casi (sd di Down o sd di Williams, Dsl, dislessia), i meccanismi della plasticità riescono a compensare i deficit solo in minima parte. Plasticità • Diversi autori sostengono che i limiti alla plasticità conseguono dal fatto che alcuni sistemi cognitivi potrebbero essere precostituiti (la struttura finale sarebbe costretta da una architettura "prespecificata", che limita le variazioni potenziali all'interno del sistema in via di sviluppo). • Dal confronto tra adulti e bambini possiamo capire le aree dove queste limitazioni sono minori o meglio possiamo inferire eventuali differenze nelle capacità di riorganizzazione (architectural constraints). • Forme di progressiva modularizzazione la specializzazione di alcune capacità e la conseguente specializzazione di alcune regioni del cervello sono il prodotto dello sviluppo piuttosto che un punto di partenza. NPS ADULTI/BAMBINI Una differenza fondamentale è che nei disturbi evolutivi abitualmente ci troviamo di fronte non ad un unico deficit selettivo, come avviene nei disturbi acquisiti degli adulti, ma a un complesso pattern di deficit associati (sd Down, sd Williams il disturbo nello sviluppo sembra colpire più aree anche se in maniera differenziata). NPS ADULTI/BAMBINI Non è semplice determinare una relazione diretta tra genotipo e fenotipo. I geni non operano in maniera isolata e non hanno rapporti diretti con determinati comportamenti. La spiegazione di un'anomalia nello sviluppo può dipendere da molteplici livelli di interazione tra eventi genetici caratteristici dell'individuo e ambiente esterno. NPS ETA’ EVOLUTIVA Nei primissimi stadi evolutivi troviamo esempi frequenti di interazioni tra livelli diversi e in varie direzioni. La conoscenza lessicale può influenzare la sintassi, ma avviene anche l'inverso: molte parole vengono capite e apprese attraverso il contesto sintattico in cui compaiono. ES: I bambini con sindrome di Down in uno stadio iniziale mostrano abilità morfosintattiche più compromesse rispetto a quelle lessicali, mentre ad età più avanzate anche le abilità lessicali appaiono compromesse quanto quelle morfosintattiche. NPS ADULTI/BAMBINI Un disturbo selettivo nei primi anni ha quasi sempre importanti conseguenze negli stadi di sviluppo successivi, creando facilmente effetti "a cascata“ (es. bambini sordi: deficit selettivo iniziale nella percezione uditiva deficit selettivi a lungo termine nella percezione di componenti grammaticali del linguaggio sia nella forma parlata che scritta (articoli, pronomi clitici, preposizioni, ecc.), cruciali sul piano morfologico e sintattico che in alcuni casi non possono venir recuperati semanticamente perdita uditiva iniziale può alterare l'intero corso dello sviluppo linguistico. Valutazione NPS: obiettivi e processi 1. Individuazione della richiesta dell’inviante (COSA misuro?) 2. Raccolta di informazioni di carattere medico-biologico circa il funzionamento del SNC 3. Ricostruzione della storia di sviluppo del bambino 4. Individuazione di aree di forza e debolezza dal punto di vista cognitivo, comportamentale ed emotivo (motivazione e personalità) 5. Analisi degli aspetti psico-sociali: ambiente familiare (risorse economico-sociali), scuola, relazioni con i pari 6. Scopo finale: definire un quadro completo del funzionamento del bambino e rimediare eventuali deficit attraverso intervento mirato Storia evolutiva del paziente • Le valutazioni ai test non possono dare informazioni utili se non si tiene conto dell’età del bambino (per interpretare il livello e la qualità della prestazione) • La ricostruzione della storia evolutiva dà informazioni indispensabili per interpretare i risultati ai test (esperienze negative in fase di crescita, fasi in cui la funzione era stata acquisita) • Si indaga attraverso il colloquio con genitori (e insegnanti), l’analisi della documentazione precedente (referti medici, pagelle scolastiche) Valutazione quantitativa Si effettua tramite la somministrazione di test standardizzati (età, sesso, nazionalità) Singole abilità Sviluppo cognitivo generale Linguaggio Percezione e abilità visuo-spaziali Abilità visuo-costruttive e prassiche Attenzione Memoria e Apprendimento Funzioni Esecutive Aspetti funzionali Comportamento, personalità, aspetti emotivi, rendimento scolastico Intelligenza-sviluppo cognitivo • Scale di sviluppo (0-3 anni): Griffiths, Brunet-Lezine (Q Svil), Bayley (Q Mentale, Q Motorio, Comportamento) • Scala Leiter-R (2 - 20 anni) Livello cognitivo senza mediazione linguaggio verbale (Attenzione, Memoria, Ragionamento…) • Scala WPPSI (3.6 - 6 anni) e WISC-III (6 - 16 anni) QI Verbale, QI Performance, QI Totale Valutazione del linguaggio • Comprensione lessicale (conoscenza parole) – Indagini indirette: Questionario ai genitori – Indagini dirette: Test con più figure alternative in cui il b.no deve indicare quella corrispondente alla parola target (PPVT-R) • Produzione lessicale (uso parole) – Indagini indirette: Questionario ai genitori – Indagini dirette: prove di imitazione, test con presentazione di figure da denominare (BNT) • Comprensione morfosintattica (frasi articolate) – Indagini indirette: Questionario ai genitori – Indagini dirette: Test con più figure alternative in cui il b.no deve indicare quella che corrispondente alla frase target • Produzione morfosintattica (frasi articolate) – Indagini indirette: Questionario ai genitori – Indagini dirette: Ripetizioni di frasi o di storie PPVT-R: ITEM 98: DELUSIONE BNT (Boston Naming Test) ITEM 1: LETTO ITEM 58: TAVOLOZZA Analisi visiva • • • • • Posizione nello spazio Figura sfondo Completamento di figura Costanza della forma Orientamento linee Posizione nello spazio Figura-sfondo Completamento di figura Costanza della forma Abilità visuo-costruttive e Prassie • Disegno spontaneo o su copia • Prove di copia di disegni geometrici di diversa complessità (VMI,Figura di Rey) • Imitazione di gesti da modello • Imitazione di gesti su richiesta verbale Figura di Rey Attenzione • Attenzione Selettiva – Test di selezione di stimoli in background di distrattori (Visivi vs uditivi) • Attenzione Sostenuta – Richiesta di risposte rapide a compiti prolungati nel tempo (variabilità o decremento della prestazione) • Controllo Attentivo – Coordinamento di più attività o inibizione di risposte abituali ATTENZIONE SELETTIVA Test di cancellazione di bersagli visivi – Sky Search (TeA-ch) Individuazione stimoli sonori – Riconoscimento uditivo (Di Nuovo, 2000) ATTENZIONE SOSTENUTA • I test possono essere a computer o carta e matita, visivi o uditivi • Il compito, di solito, consiste nell’individuare un “bersaglio” • Si registra variabilità o decremento della prestazione • Tipologia di errori: - Omissioni (probl. di controllo dell’attenzione) - Falsi Positivi (probl. nell’inibizione della risposta). • Esempi: CP, CPT, Test delle Campanelle CP • Compito: individuare la tripletta di lettere FZB in un insieme di lettere sparse. • 3 Fasi: Fase 1 una pagina di lettere Fase 2 mezza pagina di lettere Fase 3 4 righe di lettere • Variabili: - tempo - omissioni - falsi positivi CAMPANELLE • Il test è volto a valutare il livello di attenzione in bambini di età compresa tra i 4 gli 14 anni. • Vengono presentati al bambino 4 fogli, contenenti ognuno 35 campanelle insieme ad altre figure. • Compito del bambino è quello di individuare e barrare quante più campanelle nel minor tempo possibile. • Vengono dati due minuti per foglio. Se il bambino si interrompere prima della fine della prova si può esortarlo fino ad un massimo di tre volte per foglio. Scoring Campanelle • La rilevazione del numero di campanelle barrate viene fatta ogni trenta secondi e annotata sul foglio di risposta. • Si ottengono due punteggi: 1. Punteggio di rapidità = numero di campanelle trovate nei primi trenta secondi di ricerca. 2. Punteggio di accuratezza = numero totale di campanelle trovate nei 120 secondi previsti. CONTROLLO ATTENTIVO Compiti che prevedono l’inibizione volontaria di risposte automatiche e il controllo di attività multiple • COLOR STROOP E ANIMAL STROOP • TMT forma B • Opposite Worlds STROOP Il test prevede la presentazione di stimoli che elicitano 2 risposte alternative e incompatibili, una delle quali (quella che non si deve dare) è più spontanea rispetto all’altra (che si deve dare) perché è stata automatizzata. Il test consiste nella presentazione dei nomi di colori, dove il colore dell’inchiostro può o meno coincidere con la scritta. ROSSO ROSSO Il compito del soggetto è quello di denominare il colore. ANIMAL STROOP • Consegna: denomina il nome dell’animale a cui appartiene il corpo • MATCHING/INCONGRUENT TMT forma B Partendo dall’1 e arrivando fino all’8 alternare un numero e una lettera. Memoria • Visione multicomponenziale della memoria: un sistema complesso ma frazionabile al suo interno in sottosistemi funzionali specializzati, i quali a loro volta sono autonomi gli uni dagli altri ma interdipendenti. La caratterizzazione della memoria come sistema frazionabile, le cui funzioni possono essere studiate autonomamente, ha suggerito numerose possibili scomposizioni del sistema mnestico: -Memoria a breve termine (MBT) e Memoria a lungo termine (MLT). -Memoria episodica e Memoria semantica; -Memoria dichiarativa (esplicita) e Memoria procedurale (implicita). STUDIARE LA MEMORIA Negli adulti le disfunzioni di memoria sono chiaramente legate a diversi disturbi ben definiti e in molti soggetti costituiscono uno dei primi e più importanti sintomi (sindrome di Korsakoff, malattia di Alzheimer). Nell'infanzia e nell'adolescenza: - trauma cranico - sindrome alcolica fetale - prematuri particolarmente a rischio (sotto i mille grammi): hanno comunemente problemi di memoria, specialmente per quanto attiene ai materiali verbali, oltre ad altri problemi cognitivi e comportamentali (Farrell, Robinson, Orozco e Reynolds, 1992). - bambini nati da genitori dediti a oppiacei o dipendenti da altre droghe. epilessia: le forme più gravi sono associate focolai nel lobo temporale, forme più lievi possono manifestarsi con quasi tutte le forme conosciute di epilessia (Bennett, 1992; Loring, Meador e Lee, 1992). - corea di Huntington a esordio precoce (5%-13%): è più probabile che i primi sintomi si manifestino con modificazioni nel funzionamento cognitivo — compresa la memoria (Hynd e Willis, 1987). - DSA - PARALISI CEREBRALE - RM - DDAI - DEPRESSSIONE Memoria e sviluppo Anche se la memoria può essere operativa ed efficiente molto precocemente, tuttavia non è al massimo della potenza sin dall’inizio Durante il primi anni di vita hanno luogo molti miglioramenti: – – – – Incremento del tempo di conservazione Migliore codifica delle caratteristiche dello stimolo Consapevolezza della familiarità di eventi-stimolo già incontrati Impiego esplicito di strategie di immagazzinamento Memoria e sviluppo Fattori che intervengono nel favorire l’incremento delle capacità di memoria nei bambini: 1. 2. 3. 4. capacità (storage) strategie per l’immagazzinamento e il recupero conoscenze metamemoria Capacità della memoria Lo span di memoria aumenta con l’età: - a 5 anni: span di 4 ca. - a 6-7 anni: span > di 5 SVILUPPO MEMORIA VERBALE E VISUOSPAZIALE Lento e costante miglioramento della prestazione nel tempo e vantaggio dello span verbale su quello spaziale sistemi di memoria distinti Valutazione della memoria PROMEA, Vicari S. (2007): 5-11 anni. 2 ore per la somministrazione completa. Batteria composta da 11 prove, di cui 4 per la memoria a breve termine e 7 per la memoria a lungo termine (cinque per la componente esplicita/dichiarativa e due per quella implicita). • Prove di memoria a breve termine :Ripetizione di non parole, Span verbale (materiale verbale) , Span visivo, Span spaziale (materiale figurativo su CD) • Prove di memoria a lungo termine: Apprendimento verbale, Apprendimento visivo, Apprendimento spaziale, Memoria logica (Raccontino), Memoria semantica. Per la componente implicita: Completamento di stem (materiale verbale) , Figure degradate (materiale figurativo) Competenze scolastiche • Lettura - Decodifica (Velocità e correttezza) - Comprensione • Scrittura - Grafia - Ortografia - Composizione del testo • Matematica - Calcolo (Elaborazione dei numeri, Procedure di calcolo) - Soluzione di problemi Funzioni esecutive • Esecuzione di comportamenti complessi e strategici finalizzati ad uno scopo • Individuazione o generazione di uno scopo • Inibizione risposte impulsive • Generazione di possibili soluzioni • Pianificazione e mantenimento in memoria di lavoro delle azioni • Flessibilità cognitiva per avvicinarsi all’obiettivo o cambiare piano TEST: WCST, Torre di Londra, CVLT-C, B.R.I.E.F. Comportamento • Osservazione diretta • Questionari (CBCL, Conners, CDI, SAFA) • Interviste (Vineland, K-SADS) Valutazione qualitativa • Osservazione del comportamento del bambino in vari contesti (casa, scuola,ambulatorio) • Integrazione con informazioni riportate da genitori e insegnanti tramite questionari e interviste • Osservazione diretta in ambulatorio: tono dell’umore, motivazione, stile cognitivo, preferenze dimostrate durante l’esecuzione dei test, strategie applicate durante le prove, reazioni di fronte a successi/fallimenti, relazione con l’esaminatore, comportamento con i genitori e/o durante l’attesa • Colloquio diretto con il bambino Integrazione dei dati • Lo scopo finale della valutazione NPS è la definizione del quadro del funzionamento del bambino • Informazioni ottenute da insegnanti e genitori (mediche, scolastiche e di sviluppo) • Informazioni quantitative ottenute dai test • Informazioni qualitative ottenute durante l’osservazione diretta del bambino • Durante il colloquio di restituzione altre informazioni importanti possono emergere prima di definire l’eventuale piano terapeutico Valutazione e riabilitazione • Gli strumenti di valutazione possono essere strumenti di screening (veloci) o di approfondimento (accurati e finalizzati al trattamento) • Da questi si ricava il profilo funzionale da cui si genera la programmazione di quali processi riabilitare • È necessario monitorare gli eventuali miglioramenti (follow up) • La riabilitazione dovrebbe migliorare la qualità di vita, allargando il fuoco a variabili che vanno oltre la funzione neuropsicologica (scuola, famiglia)
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