ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1449 DEL 1 AGOSTO 2014 Programmazione delle attività di orientamento Anno 2014 Anno scolastico 2014/2015 Assessore al lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunita', politiche giovanili e ricerca Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca INDICE 1. CONTESTO DI RIFERIMENTO ………………………………………..………. pag. 4 2. AREA DI INTERVENTO: LE AZIONI DI SISTEMA pag. 6 2.1. Livello regionale …………………………………………………………. 2.1.1 Assistenza tecnica alle scuole e alle reti di scuole 2.1.2 Progetti speciali di coordinamento e cooperazione dei Centri di orientamento regionali ………………………………………………………………………… 2.1.3 Promozione dell’integrazione nel sistema regionale di orientamento e sostegno all’innovazione ………………………………………………………………………… 2.1.4 Partecipazione del sistema orientamento alla realizzazione del nuovo Piano di Zona 2013/2015 ………………………………………………………………………………. 2.1.5 Innovazione e potenziamento del sistema informativo 2.1.6 Interventi a supporto degli operatori 2.1.7 Sviluppo della cultura valutativa delle azioni di orientamento pag. 6 pag. 6 2.2. Livello interregionale ………………………………………………………… 2.2.1 Progetto interregionale “Costruire un modello e pratiche d’intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento”……………………………………… pag. 15 pag. 7 pag. 11 pag. 13 pag. 13 pag. 14 pag. 14 pag. 15 2.3. Livello nazionale ……………………………………………………………….. pag. 15 2.3.1 Collaborazioni interistituzionali …………………………………………………………. pag. 15 2.3.2 Gruppo di lavoro Interistituzionale sull’orientamento permanente pag. 16 3. AREA DI INTERVENTO: LE AZIONI DI EROGAZIONE DI SERVIZI DIRETTI ALLA PERSONA……………………………… pag. 17 3.1. Sostegno alle transizioni e personalizzazioni dei servizi ………………. 3.1.1 Servizi informativi dei Centri di orientamento regionali ………………………... 3.1.2 Servizi consulenziali dei Centri di orientamento regionali …………………….. 3.1.3 Catalogo dell’offerta orientativa- supporto alle transizioni tra i sistemi ….. 3.1.4 Diffusione del Software S.OR.PRENDO ………………………………………………. 3.1.5 Camminare insieme – un percorso di orientamento per le famiglie degli studenti in uscita dal primo ciclo di istruzione 3.1.6 Progetto Garanzia Giovani pag. 17 pag. 17 pag. 18 pag. 18 pag. 19 3.2. Recupero della dispersione scolastica …………………………………. 3.2.1 Catalogo dell’offerta orientativa –Servizi di accompagnamento per il pag. 20 pag. 20 pag.19 pag.19 2 recupero ai sistemi scolastico e formativo dei giovani a rischio nell’area diritto / dovere ………………………………………………………………………………………………… 3.2.2 Piano sviluppo Offerta Formativa (POF) – Percorsi e servizi di orientamento per prevenire la dispersione ……………………………………………………………………… pag. 20 3.2.3Programma speciale 6 bis del PPO FSE 2012 – Percorsi di istruzione rivolti agli alunni privi del titolo di studio conclusivo del primo ciclo e a rischio di dispersione scolastica pag. 21 3.2.4 Progetto regionale di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo omofobico: rilevazione del problema, strategie d’intervento e attività di formazione pag. 22 4. RISORSE FINANZIARIE E UMANE …………………………………………… pag. 23 3 1. CONTESTO DI RIFERIMENTO I principali riferimenti normativi regionali per le attività di orientamento sono la legge regionale 26 maggio 1980, n. 10, “Norme regionali in materia di diritto allo studio“, art 2 lett e) in base alla quale la Regione è autorizzata a gestire “iniziative di orientamento scolastico”, la Legge regionale 9 agosto 2005, n. 18 “Norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro”, art 27 comma 2, la quale prevede che la Regione per il tramite delle strutture di orientamento di cui alla legge 10/80 “persegue l’integrazione dei servizi per l’orientamento, nell’ambito dell’istruzione, della formazione e del lavoro” e più recentemente la legge regionale 22 marzo 2012, n. 5 “Legge per l'autonomia dei giovani e sul Fondo di garanzia per le loro opportunità”, art 30 commi 3 e 4, che prevede, nell’ambito di attività informative sull’orientamento, la formazione scolastica e universitaria, l’attivazione di collegamenti tra gli Informagiovani e le Università, le istituzioni scolastiche, i Centri per l'orientamento regionali, i Centri per l'impiego, le associazioni imprenditoriali e con gli altri soggetti comunque operanti nei settori di interesse. La Regione svolge, pertanto, funzioni di indirizzo, di coordinamento e di gestione diretta di alcuni servizi specialistici tramite proprie strutture territoriali dedicate. Le azioni messe in atto dalla Regione sono, in linea generale, riconducibili a: 1. Funzioni di indirizzo e programmazione; 2. Azioni di sistema; 3. Azioni di erogazione di servizi diretti alla persona. Le funzioni di indirizzo e programmazione sono quelle volte ad individuare fini, obiettivi e strategie e a controllare e coordinare attività e risultati e riguardano, in particolare, l’attuazione .delle politiche di orientamento permanente, secondo forme di integrazione degli interventi e modalità organizzative che assicurano il coinvolgimento attivo di tutte le istituzioni competenti in materia e dei soggetti sociali ed economici del territorio; Le azioni di sistema forniscono un supporto agli altri servizi di orientamento del territorio regionale attraverso la predisposizione di strumenti informativi, la ricerca e la promozione dell’innovazione e della qualità, la formazione e l’assistenza tecnica agli operatori e il coordinamento di attività integrate. Le azioni di erogazione di servizi diretti alla persona sono finalizzate alla soddisfazione dei bisogni e delle esigenze degli utenti finali (studenti, famiglie, disoccupati, lavoratori ecc.) e comportano la gestione di attività individuali e di gruppo inerenti l’informazione, l’educazione all’autorientamento e la consulenza specialistica. Per quanto attiene l’assetto organizzativo delle attività regionali di orientamento viene confermata l’articolazione in sei “Centri regionali di orientamento” (COR) e in un “Centro risorse per l’istruzione e l’orientamento”. Il direttore del Servizio competente in materia, nell’ambito degli indirizzi e della programmazione regionale, definisce gli obiettivi e coordina le attività delle suddette strutture. Ai COR afferiscono prevalentemente le azioni di erogazione di servizi diretti alla persona(sportello informativo, consulenza informativa, consulenza di orientamento, counselling psicologico, assistenza tecnica alle scuole e supporto allo sviluppo di progetti integrati a livello territoriale), mentre il “Centro risorse per l’istruzione e l’orientamento” opera in maniera trasversale e in sinergia con i COR, nell’area delle azioni di sistema. Questo modello organizzativo è funzionale da un lato a garantire lo sviluppo di interventi di programmazione e concertazione istituzionale finalizzati ad aumentare il livello di coordinamento presente nel sistema regionale di orientamento, e dall’altro a consentire l’erogazione di servizi capillari sul territorio, mirati alle esigenze degli utenti, e a favorire processi continui e sistematici di sviluppo e di innovazione dei servizi medesimi. A livello nazionale “la necessità di dare priorità ad interventi rivolti alla persona, anche fornendo servizi più personalizzati, allo sviluppo di forme di coordinamento territoriale e di collaborazione interistituzionale, al fine di individuare e sperimentare percorsi di intervento integrati più efficaci” hanno avuto una prima formalizzazione nella Carta di Genova 2011, documento che è stato approvato il 17 novembre 2011 dalla IX Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e che individua quali aree d’intervento a livello regionale, interregionale e interistituzionale: - Il coordinamento e la cooperazione multilivello; - L’accesso di tutti i cittadini ai servizi di orientamento e lo sviluppo della qualità. 4 A livello europeo tali priorità sono ampiamente condivise, come dimostrato nell’analisi del Cedefop “Accesso al successo – Orientamento permanente per un migliore apprendimento e lavoro in Europa” (2010)1 e trovano origine nella Risoluzione del Consiglio europeo (2008/C 319/02) “Integrare maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente”, che invita gli Stati membri ad “applicare i seguenti principi guida: 1. favorire l’acquisizione delle capacità di orientamento nell’arco della vita; 2. facilitare l’accesso di tutti i cittadini ai servizi di orientamento; 3. rafforzare la garanzia di qualità dei servizi di orientamento; 4. incoraggiare il coordinamento e la cooperazione dei vari soggetti a livello nazionale, regionale e locale”2. Più recentemente, 20 dicembre 2012 e 5 dicembre 2013,nell’ambito della Conferenza Stato – Regioni Unificata la Regione Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto rispettivamente l’”Accordo riguardante la definizione del sistema nazionale sull'orientamento permanente" ed il documento “Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull'orientamento permanente". I suddetti documenti definiscono un sistema nazionale di orientamento, che pone al centro la persona, con i suoi bisogni, interessi ed attitudini. Negli stessi atti vengono descritte le funzioni di supporto allo sviluppo del processo orientativo delle persone e le funzioni di sistema necessarie ad assicurare l'efficacia degli interventi rivolti all’utenza e le attività gestionali di analisi, ideazione, pianificazione, coordinamento, monitoraggio, valutazione, in una logica di sviluppo di rete sia intra-sistema sia inter-sistema. Ne emerge, quindi, un modello di governance multilivello, sia politico sia tecnico-organizzativo, quale requisito fondamentale per realizzare un sistema integrato di orientamento capace di rispondere in maniera puntuale ed efficace ai diversificati bisogni delle persone. In linea con le suddette disposizioni nazionali, il presente documento viene strutturato avendo a riferimento due macrotipologie di funzioni con le relative azioni, come di seguito indicato: - Servizi diretti alla persona - azioni: educativa, informativa, accompagnamento a specifiche esperienze di transizione, consulenza orientativa; - Servizi di Sistema - azioni: assistenza tecnica, formazione operatori, promozione della qualità e ricerca e sviluppo. In particolare nell’anno in corso, s’intende consolidare e potenziare ulteriormente le azioni di sistema volte a rafforzare la reciproca conoscenza, il dialogo e la condivisione di obiettivi con i principali attori istituzionali (Ufficio scolastico regionale, Scuole, Formazione Professionale, Università, Servizi per l’impiego, Associazioni di categoria, Ambiti distrettuali, Informagiovani, ecc.), operanti nell’orientamento sul territorio regionale ed integrare le attività previste nei servizi diretti alla persona con gli interventi presenti nei sistemi della Formazione professionale e del Lavoro in linea con le priorità e le azioni previste nel Programma Operativo del Friuli Venezia Giulia - Fondo Sociale Europeo - Programmazione 2014-2020 . Coerentemente con quanto già realizzato nell’elaborazione delle “Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa del Friuli Venezia Giulia per l’anno scolastico 2014 – 2015” e del “Piano di interventi per lo sviluppo dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia per l’anno scolastico 2014 /2015”, si ritiene, altresì, importante avviare un percorso di concertazione con i principali attori istituzionali affinché la programmazione regionale in materia di orientamento venga elaborata attraverso una condivisione delle aree tematiche d’intervento, degli obiettivi operativi e delle azioni sia per quanto concerne i servizi alla persona sia per quanto riguarda le azioni di sistema, al fine di innalzare la qualità della vita delle persone e del sistema scolastico regionale, quale condizione essenziale per la crescita sociale ed economica di un territorio e per lo sviluppo di una società realmente inclusiva. 1 Il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop) è il centro di riferimento dell'Unione europea per l'istruzione e la formazione professionale. Esso fornisce informazioni e analisi sui sistemi, sulle politiche, sulla ricerca e sulla prassi legata all'istruzione e formazione professionale. Il testo citato è consultabile al seguente indirizzo: http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/4092_it.pdf 2 Risoluzione del Consiglio europeo (2008/C 319/02) “Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente” http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:319:0004:0007:IT:PDF 5 2. AREA DI INTERVENTO: LE AZIONI DI SISTEMA Al fine di costruire sistemi di orientamento territoriali in grado di far dialogare soggetti istituzionali pubblici e privati che concorrono all’erogazione delle prestazioni orientative, la Regioni, in qualità di Ente responsabile della governance territoriale, dovrebbe supportare i diversi soggetti attraverso azioni di sistema. Le azioni di sistema sono definite nell'Accordo Stato Regioni del 5/12/2013 e riguardano gli interventi di“assistenza tecnica”, la “formazione degli orientatori”, la “promozione della qualità” e la “ricerca e sviluppo”. In generale l’azione di sistema supporta, pertanto, le politiche e servizi di orientamento ed è caratterizzata prevalentemente da attività inerenti l’assistenza tecnica alle istituzioni e ai sistemi, la promozione e sviluppo di reti territoriali, la progettazione di interventi, il coordinamento di strutture dedicate e la ricerca e sviluppo di dispositivi innovativi di orientamento. Tale funzione è trasversale ai diversi sistemi e sta assumendo un’importanza crescente nelle realtà politiche e istituzionali, in quanto consente di definire le politiche per l’orientamento in maniera integrata con le politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro. Nel 2014 verranno sviluppati i seguenti interventi, in relazione alla diversa dimensione territoriale: 2.1. Livello regionale: 2.1.1 Assistenza tecnica alle scuole e alle reti di scuole 2.1.2 Progetti speciali di coordinamento e cooperazione dei Centri di orientamento regionali 2.1.3 Promozione dell’integrazione nel sistema regionale di orientamento e sostegno all’innovazione 2.1.4 Partecipazione del sistema orientamento alla realizzazione dei Piani di Zona 2013/2015 2.2 Livello interregionale 2.2.1Progetto interregionale “Costruire un modello e pratiche d’intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento” 2.3. Livello nazionale 2.3.1Collaborazioni interistituzionali 2.3.2 Tavolo Tecnico Interistituzionale (T.T.I.) di apprendimento permanente 2.3.3 Sistema nazionale e sistema regionale delle anagrafi degli studenti. 2.1 Livello regionale 2.1.1 Assistenza tecnica alle scuole e alle reti di scuole L’assistenza tecnica alle scuole o alle reti di scuole è finalizzata a sviluppare interventi per prevenire la dispersione scolastica o per l’accompagnamento e il sostegno alle transizioni tra sistemi. − In merito all’assistenza alle reti di scuole per prevenire la dispersione scolastica. Già a partire dall’anno scolastico 2002/2003 le scuole hanno realizzato progetti di accompagnamento e recupero, istituendo delle Reti Antidispersione Scolastica, supportate dall’Amministrazione regionale con specifici finanziamenti. Gli interventi finanziari regionali sono definiti nell’ambito di indirizzi programmatici e linee guida dei rispettivi Piani annuali degli interventi per lo sviluppo dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie regionali, di cui alla L.R. 3/2002, art. 7 commi 8 e 9, e L.R. 2/2006, art. 7, comma 3. Oltre al supporto finanziario regionale (le cui attività amministrative connesse ai bandi fanno capo al CR), i COR, all’interno delle reti antidispersione, forniscono consulenza e assistenza tecnica al personale docente in merito all’organizzazione dei servizi di orientamento in rete e supporto alle progettualità orientamento/dispersione, nell’ottica del lavoro integrato tra scuole e servizi del territorio. Anche per l’anno scolastico 2014/2015 si prevede una continuità dell’attività in reti già esistenti o di nuova istituzione. − In merito all’assistenza alle reti per azioni di accompagnamento e sostegno alle transizioni tra sistemi e per garantire il successo formativo di ciascuno come diritto all’apprendimento. I COR competenti per territorio, unitamente ai referenti del soggetto attuatore, ai dirigenti scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado e ai dirigenti scolastici anche delle scuole capofila della rete antidispersione, si occupano della predisposizione di programmi territoriali di realizzazione di percorsi di accompagnamento, percorsi educativi, laboratoriali, esperenziali e di motivazione a favore dei ragazzi in età di 6 diritto/dovere su tematiche di accompagnamento e recupero e sostegno alla transizione all’interno di un programma specifico finanziato dal FSE, che ha portato all’istituzione del Catalogo regionale dell’offerta orientativa. Le attività continueranno per tutto l’anno 2014 con riferimento agli anni scolastici in corso dell’anno. I Centri forniscono, inoltre, attività di assistenza tecnica per la progettazione e realizzazione dei singoli progetti e attività laboratoriali. Si evidenzia che, al fine di affrontare il tema della dispersione scolastica, in alcuni ambiti territoriali i COR, insieme alle scuole, sono attivi anche in reti di Amministrazioni locali, famiglie e associazioni culturali, sportive e ricreative. Per i Centri di Orientamento di Trieste e Gorizia i servizi sono garantiti anche presso le scuole con lingua di insegnamento slovena da personale assunto con idonee forme contrattuali a tempo determinato. 2.1.2 Progetti speciali di coordinamento e cooperazione dei Centri di orientamento regionali Al fine di rispondere in maniera efficace ad alcune specificità che caratterizzano la domanda di orientamento dell’utenza nei diversi territori regionali, in ottica di collaborazione in rete tra diversi Servizi e soggetti istituzionali, nel corso degli anni i COR hanno sviluppato specifici progetti nell’area di riferimento. Nel 2014 l’obiettivo è quello di consolidare e sviluppare i progetti più significativi in termini di efficacia della risposta ai bisogni degli utenti del territorio di riferimento. Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei principali progetti: a. Progetto di collaborazione con il Centro Provinciale Servizi Scolastici (CSAF-Rete dell’Alto Friuli) Centro Orientamento Regionale di riferimento: Alto Friuli Il progetto prevede l’attivazione di tavoli tecnici indetti dal Centro Provinciale Servizi Scolastici a cadenza mensile, rivolti ai dirigenti scolastici del Gemonese, della Val Canale, Canal del Ferro, Tolmezzo e Carnia e ai servizi esterni, quali il COR dell’ Alto Friuli , il Servizio sociale dell’Ambito distrettuale n. 3.2, le Comunità Montana: Carnia Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale con l’obiettivo di supportare il sistema scolastico della montagna in ambito di orientamento scolastico. Il progetto anche per il 2014 si propone di promuovere l’integrazione dei servizi tra scuola e territorio (anche con riferimento al progetto di rete “M.en.tore” avente per capofila l’Isis “Solari” di Tolmezzo, e ai Piani di Zona 20132015, ecc.) con l’intento di favorire l’accesso ai servizi e il successo scolastico degli studenti e consentire alla Scuola di divenire strumento per lo sviluppo del territorio. Nell’ottica dell’integrazione scuola-servizi si porta a consolidamento, tramite il lavoro di rete, l’obiettivo di sostenere attività condivise orientate a sviluppare potenzialità e motivazioni degli studenti, nella prospettiva di promuovere l’attuazione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione anche tramite progettazioni mirate rivolte al recupero degli studenti a rischio dispersione. b. Progettazione di rete “A POIS” rivolta agli alunni stranieri Centro Orientamento Regionale di riferimento: Alto Friuli Il COR è partner del progetto di rete “APOIS”-Azioni per le pari opportunità d’integrazione socio-scolastica- con Ente capofila il Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito distrettuale n. 4.2 “Tarcentino”. La rete è costituita, inoltre, dagli Istituti comprensivi di: Tricesimo, Tarcento e Faedis e dall’ Azienda SS n. 4 del Medio Friuli. L’iniziativa rientra nel piano d’interventi di promozione delle attività e dei servizi di accoglienza e integrazione sociale degli immigrati, con la finalità di favorire, in un contesto territoriale multietnico e poliforme, l’inserimento e l’orientamento dei minori in ambito scolastico e socio-ambientale. Il progetto si propone di favorire il coinvolgimento con le famiglie degli studenti, anche per il tramite degli educatori e dei mediatori linguistici in relazione all’orientamento ed alla conoscenza del territorio, con particolare riferimento all’ occupabilità. Le realizzazioni riguardano le attività di doposcuola e di mediazione linguistico-culturale concordate e monitorate tra il personale scolastico e gli operatori dei servizi. 7 c. Progetto V.A.I. e Area Alta integrazione sociale- lavoro- ETO (Equipe territoriali per l’occupabilità), Centro Orientamento Regionale di riferimento: Pordenone e Alto Friuli COR di Pordenone A seguito dell’esperienza del V.A.I. (2008) realizzata nell’Ambito Urbano di Pordenone 6.5 , l’attività di rete tra servizi per l’utenza svantaggiata che necessità di un intervento complesso, si è sviluppata nella costituzione di equipe territoriali per l’occupabilità (ETO) che vede coinvolti tre strutture pubbliche territoriali Per il 2014 , vista l’integrazione del V.A.I. all’interno degli ETO, si prevede la messa a regime delle modalità di intervento consolidate nel tavolo V.A.I. per le tematiche riguardanti il target adulto, mentre per il target adolescenziale si proseguirà con le attività laboratoriali di gruppo e la trattazione dei casi singoli all’interno del Tavolo V.A.I come inizialmente definito.. I componenti dell’ETO sono i servizi sociali di Ambito, CPI di riferimento territoriale dell’Ambito e le strutture delle politiche del lavoro della Provincia di PN, il COR stabilmente nelle equipe di Pordenone e Maniago, e nelle altre tre in base ai casi trattati o su richiesta di partecipazione della stessa equipe. L’ obiettivo dell’ETO è quello di sperimentare e quindi consolidare reali processi di integrazione tra i servizi, individuare in sinergia percorsi /azioni che consentano a tale fascia di utenti più svantaggiati o con minime risorse personali, di acquisire esperienze formative /lavorative, sviluppare processi di accrescimento della consapevolezza di sé e del mondo esterno, tali da poter incrementare la loro possibilità occupazionale. Tali equipe sono state avviate a dicembre 2013 e sono suddivise per i 5 Ambiti Urbani della provincia di Pordenone ( ETO Pordenone, Maniago, Azzano X°, S. Vito al Tagliamento, Sacile). Il loro funzionamento prevede un incontro mensile presso la sede dell’Ambito Urbano di riferimento, con presentazione dei casi (format condiviso di strumenti). Il ruolo del COR di Pordenone ricomprende l’intervento previsto per il Tavolo VAI (consulenza specialistica di orientamento per le persone in carico ai Servizi Sociali che necessitano di un percorso orientativo volto a definire un progetto personale) sviluppando ora , all’interno dell’ETO, un intervento articolato di supporto e approfondimento della fase di analisi della condizione soggettiva delle persone che non sono in grado di maturare autonomamente in modo positivo la propria condizione. COR dell’Alto Friuli Il progetto si propone di fornire supporto al sistema scolastico, nel prevenire il disagio e la dispersione scolastica: Gli obiettivi vengono realizzati su più versanti: azioni formative rivolte ai docenti (percorso formativo “Competenze relazionali nel gestire il gruppo classe” giunto alla quinta annualità), attività laboratoriali di rimotivazione rivolte agli studenti del biennio iniziale della Secondaria di secondo grado (“Progetto contrasto del disagio e della dispersione scolastica”) e condivisione dei Protocolli “Promuovere il benessere di bambini, fanciulli e ragazzi” del Servizio sociale dell’Ambito distrettuale 3.1. e 3.2. Anche per il 2014 il COR s’impegna nello svolgere, costantemente, interventi di sostegno e “manutenzione” della rete tramite i seguenti interventi: Tavoli tecnici a cadenza periodica, revisione delle guide informative “Progetto V.A.I.-guida ai servizi degli Enti aderenti alla rete” e “Guida alle scuole ed ai servizi della rete 6progetto Prevenzione efficace orientamento facilitato-“), la partecipazione ai tavoli tecnici dei Piani di Zona dei Servizi sociali degli Ambiti distrettuali: 3.1, 3.2 e 4.2 in cui è stato inserito il progetto V.A.I. e la cui metodologia è punto di riferimento delle azioni rivolte ai minori ed ad agli adulti con fragilità . Viene effettuata un’azione di confronto con la progettazione V.A.I. del pordenonese. d. Progetto informazione orientativa integrata Centro Orientamento Regionale di riferimento: Alto Friuli Il progetto consiste nell’offerta di servizi informativi rivolta in modo omogeneo agli studenti delle classi terze delle Scuole Secondarie di primo grado, a gestione diretta del COR . A partire dal 2011 tale iniziativa è stata sperimentata e successivamente messa a sistema nell’area territoriale del Servizio sociale dell’Ambito distrettuale 4.2 in forma di progettazione integrata con altri Enti. I laboratori informativi nelle Scuole di: Tricesimo, Reana del Rojale, Faedis, Povoletto, Tarcento e Nimis sono stati realizzati dagli operatori degli Informagiovani e dei Centri di aggregazione giovanile per conto dell’Ambito 4.2 in qualità di gestore degli stessi, allo scopo di promuovere la conoscenza dei servizi di orientamento informativi e consulenziali territoriali e ottimizzare le risorse di ciascuna struttura. e. Progetto “ EUREKA” Centro Orientamento Regionale di riferimento: Udine 8 Grazie alla convenzione tra Università di Udine, l’ ARDISS.FVG–sede di Udine e il COR, il progetto offre a tutti gli studenti universitari, che ne fanno richiesta, un supporto psicologico. I giovani hanno la possibilità di effettuare un ciclo di colloqui finalizzati ad esplorare le difficoltà incontrate nel percorso universitario inerenti situazioni di disagio collegate al percorso di studi, a problematiche personali e in generale alla vita universitaria, al fine di chiarire e superare gli ostacoli incontrati. Per l’anno accademico 2014/2015 oltre ad implementare la consulenza è prevista l’organizzazione di laboratori coordinati e gestiti in partenariato con i servizi di orientamento dell’Università di Udine ,rivolti agli studenti relativamente alla gestione dell’ansia, al metodo di studio e al potenziamento delle risorse personali in funzione dell’obiettivo professionale i. I laboratori sono finalizzati allo sviluppo personale e professionale dei partecipanti. f. Progetto ”Giochiamoci il futuro” Centro Orientamento Regionale di riferimento: Udine Il progetto, inserito nel Piano Locale Giovani del Comune di Udine – Dipartimento Politiche Sociali Educative e Culturali, è il risultato di un sistema di sinergie e possibili collaborazioni tra le risorse esistenti sul territorio in termini di servizi, e supporti in materia di accesso al lavoro, per i giovani che frequentano il Centro di Aggregazione Giovanile "Punto Incontro Giovani". Sono previsti dei laboratori sul tema dell'orientamento inerente la ricerca di lavoro e l'offerta formativa . In particolare gli incontri riguardano le azioni e gli strumenti messi in atto in seguito a PIPOL - FVG Progetto Giovani. g. Progetto SAIL (Servizi di Accompagnamento e Inserimento Lavorativo) Centro Orientamento Regionale di riferimento: Udine Il progetto è conseguente all’adesione del COR al Piano di Zona di Cividale attraverso la messa in atto di percorsi personalizzati e condivisi per avviare azioni sistematiche finalizzate all’orientamento e all’accompagnamento per l’inserimento lavorativo di persone in carico al Servizio Sociale in situazione di disagio economico e a rischio di emarginazione sociale . La rete SAIL è costituita da : Servizio Sociale dei Comuni (SSC), Centro di Orientamento Regionale di Udine (COR), Civiform, Centro per l’Impiego (CPI), eventuali altri servizi specialistici quali Centro di Salute Mentale (CSM), Servizio per le tossicodipendenze (SERT), Servizio di Inserimento Lavorativo (SIL) individuati di volta in volta in base alle esigenze del caso. h. Progetto Mani (Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori) Centro Orientamento Regionale di riferimento: Udine Il progetto, promosso dalla Regione FVG e dalla Confartigianato di Udine, ha come finalità l’avvicinamento dei giovani ai mestieri e alle arti tradizionali del FVG, l’incontro intergenerazionale tra competenze e conoscenze, la progettazione e lo sviluppo di idee imprenditoriali Il progetto si rivolge ai giovani dai 14 ai 35 anni e prevede la collaborazione del COR attraverso i servizi di consulenza motivazionale e interventi di orientamento nei laboratori per lo sviluppo dell’auto-imprenditorialità. i. Prevenire e contrastare la violenza sulle donne e i minori Centro Orientamento Regionale di riferimento: Udine Il COR partecipa quale soggetto firmatario al Tavolo tecnico per la realizzazione del Protocollo di intesa coordinato dalla Prefettura di Udine (Procura della Repubblica, Tribunale di Udine, Tribunale dei Minori, Provincia, Comune di Udine, Forze dell’Ordine – Questura e Carabinieri - , Tribunale dei Minori, Azienda n°4 per i servizi sanitari Medio Friuli e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, Ordine degli Avvocati di Udine, Ufficio scolastico regionale Ufficio VI –Ambito territoriale per la Provincia di Udine). Il COR collabora alla progettazione e realizzazione di azioni preventive collegate alle dimensioni educative dell’orientamento e in particolare, dell’orientamento di genere ; si rapporta ai diversi servizi territoriali per situazioni specifiche emerse in consulenza.l. Progetti S.I.C. (Sistema Integrato di Consulenza ) Centro Orientamento Regionale di riferimento: Basso Friuli Il Progetto SIC, promosso dal COR Basso Friuli, prevede la creazione e condivisione di un sistema organizzato di interventi integrati tra COR, Centri per l’Impiego e Servizi Sociali di Cervignano del Friuli e Latisana. 9 Il progetto persegue gli obiettivi di creare prassi e azioni condivise di tipo orientativo a favore di persone che manifestano un disagio lieve o difficoltà per la costruzione del proprio progetto di vita in autonomia; nonché a favore di persone che presentano bisogni legati alla compresenza di forme di disagio personale, familiare, economico-sociale che incidono nella loro sfera orientativa e lavorativa. Le azioni previste sono rivolte a giovani e adulti residenti nei Comuni afferenti agli Ambiti Distrettuali di Cervignano del Friuli e Latisana con bisogni orientativi e/o lavorativi nelle fasi di transizione, a rischio esclusione sociale, in condizioni anche temporanee di disagio socio-familiare e di povertà. Il COR ha funzioni di consulenza tecnica ai servizi, di gestione di azioni di orientamento dirette alla persona, di coordinamento progettuale, di segreteria organizzativa e di monitoraggio. A seguito di sottoscrizione di un protocollo di intesa, che approva il progetto, nel 2013, con il coinvolgimento di un facilitatore esterno, si è realizzata la sperimentazione di SIC attraverso la condivisione di strumenti e metodi funzionali alla gestione integrata degli interventi. Per il 2014 è prevista l’estensione della Rete SIC ad altri Servizi ed il coinvolgimento di Soggetti che, a diverso titolo, intendono contribuire all’ efficacia di SIC . Il progetto è inserito nei Piani di Zona 2013 – 2015 degli Ambiti di Cervignano del Friuli e di Latisana, afferenti ai Tavoli tematici permanenti “ Lavoro, inclusione sociale e contrasto alla povertà”. j. Progetto: “Rete finalizzata al perseguimento del successo formativo e alla lotta alla dispersione e all’emarginazione scolastica” Centro Orientamento Regionale di riferimento: Basso Friuli Il progetto prevede un accordo di rete tra la scuola (Istituti Comprensivi di Aiello del Friuli, Palmanova, Cervignano, Aquleia, I.S.I.S. Malignani 2000) e alcuni servizi presenti sul territorio (Azienda Sanitaria n.5 Età evolutiva e Disabilità, Servizio Sociale Ambito distrettuale 5.1 e Cor Basso Friuli). L’obiettivo è quello di adottare misure condivise finalizzate a perseguire il successo formativo di tutte le studentesse e gli studenti dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di I e II grado, a prevenire i fenomeni di fallimento formativo, a prevenire e reprimere fenomeni di bullismo, e segnatamente di bullismo omofobico, a ridurre le bocciature, a favorire percorsi di orientamento scolastico e della persona. Per realizzare tali obiettivi è prevista l’ individuazione di soluzioni efficaci alle problematiche presentate dagli studenti in situazioni di difficoltà, anche provvedendo alla formulazione di strumenti sia per l’ effettuazione del monitoraggio sia per la realizzazione dell’integrazione delle competenze della scuola con quelle del sistema dei servizi. k. Progetto “CARITAS E ORIENTAMENTO AL LAVORO” Centro Orientamento Regionale di riferimento: Gorizia Nel contesto del Programma Immigrazione 2012 – azione 6.2, Fondo europeo per i rifugiati (FER), la Caritas Diocesana di Gorizia ha richiesto la collaborazione del C.O.R. per offrire una consulenza specialistica alle persone e ai gruppi di persone rientranti in tale progetto. Il C.O.R., in particolare, svilupperà in suo intervento nell’ambito dell’orientamento al lavoro, approfondendo le caratteristiche personali delle persone coinvolte anche con il supporto alla compilazione del curriculum vitae effettuato dal collaboratore co.co.co. . Saranno rilevate le competenze al fine di definire dei profili che potranno consentire all’Ente capofila di orientare al meglio le persone verso i corsi di formazione o gli inserimenti lavorativi più opportuni. Nel corso del 2013, si prevede la collaborazione anche del Centro Territoriale Permanente, finalizzata ad orientare al lavoro un gruppo di persone adulte di cittadinanza italiana. l. Progetto “INFORMAGIOVANI E ORIENTAMENTO” Centro Orientamento Regionale di riferimento: Gorizia In risposta ad una richiesta dell’Informagiovani di Monfalcone, con cui esisteva una collaborazione pluriennale inerente i giovani iscritti alla Scuola secondaria di I e II grado e le famiglie, si è avviata una collaborazione a favore dell’utenza adulta in cerca di lavoro. A tal fine il COR offre una consulenza specialistica che si realizza, su appuntamento, presso l’”Informagiovani” .L’attività viene supportata dal collaboratore co.co.co. attraverso la ricerca informativa specialistica dove necessario e l’eventuale compilazione del curriculum vitae. m. Progetto “La scelta scolastica spiegata ai genitori” 10 Centro Orientamento Regionale di riferimento: Gorizia Ciclo di conferenze, organizzate in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Gorizia, a favore dei genitori degli allievi della Scuola secondaria di I grado, al fine di aiutarli a identificare, assieme ai propri figli, quali siano le variabili importanti da prendere in considerazione prima di ipotizzare una qualsiasi scelta formativa. Durante questi incontri viene presentata, anche, l’offerta formativa delle Scuole secondarie di II grado e degli Enti di formazione. L’attività viene supportata dal collaboratore co.co.co. sia nella parte organizzativa che nella relazione al pubblico della parte informativa. n. Progetto”Tavolo benessere” Centro orientamento Regionale di riferimento: Gorizia Serie di incontri con i funzionari dell’Ufficio Istruzione della Provincia di Gorizia e rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Isontina per la progettazione di iniziative volte al benessere degli studenti che si realizzano attraverso una serie di azioni mirate. Al termine della fase di progettazione, vengono individuati i progetti che dovranno poi essere presentati alle scuole di ogni ordine e grado attraverso la pubblicazione “Progetti ed interventi di promozione e di educazione alla salute nella scuola” e una serie di seminari pubblici. o. Progetto “Pensiamo al domani” Centro orientamento Regionale di riferimento: Gorizia In risposta ad una richiesta sempre più pressante da parte dei docenti delle scuole secondarie di II grado della provincia di Gorizia, di un intervento di carattere orientativo a favore degli studenti delle ultime classi, viene proposto un progetto di intervento strutturato che vede l’azione diretta degli psicologi del COR e della collaboratrice co.co.co.. L’esigenza di riferirsi ad un intervento strutturato è dettata anche dalla necessità di avere una linea comune tra gli operatori del COR al fine di garantire a quanti ne facciano richiesta la medesima risposta. Le attività proposte dal progetto sono propedeutiche alla scelta finale che ogni studente dovrà effettuare e puntano a creare una maggiore consapevolezza del sé e del mondo circostante, attraverso riflessioni individuali, discussioni di gruppo, confronto tra pari, informazioni sulla realtà esterna. 2.1.3 Promozione dell’integrazione nel sistema regionale di orientamento e sostegno all’innovazione a. Adesione a iniziative comunitarie Il servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca, per il tramite del Centro risorse per l’istruzione e l’orientamento e dei COR, sostiene la promozione dell’innovazione delle azioni di orientamento scolastico e professionale e l’allargamento ad una prospettiva internazionale, attraverso la partecipazione a progetti in partenariato con altri Paesi europei ed extra-UE. Nel 2014 l’impegno permane e si rafforza in considerazione del fatto che in alcuni progetti il Servizio svolge il ruolo di Project leader. Di seguito vengono descritte brevemente le diverse iniziative progettuali. - “GO& LEARNET – GO & LEARN FOR EDUCATIONAL TRAINERS” (DGR n.68 dd.23.01.2013), promosso nell’ambito del programma LLP-“Leonardo da Vinci- Transfert of Innovation è stato approvato e ha preso avvio nel settembre 2013. Il Servizio ha il ruolo di capofila di una partnership che vede coinvolti 15 Partner provenienti da 6 Paesi: Italia, Austria, Belgio, Slovenia, Turchia e Ungheria. In Friuli Venezia Giulia hanno aderito, in qualità di partner, l’Ufficio scolastico regionale ed Enaip-FVG e hanno espresso un formale sostegno gli enti gestori dei quattro Parchi scientifici e tecnologici presenti in regione (Area di ricerca di Trieste, Friuli Innovazione di Udine, Polo Tecnologico di Pordenone e Agemont CIT srl di Amaro). L’iniziativa ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione e le reti tra i sistemi dell’istruzione, della formazione e delle imprese, di sperimentare iniziative di formazione non formale per docenti e formatori attraverso visite di scoperta economica e seminari tematici in impresa e conseguentemente di migliorare la didattica e l’orientamento degli studenti, valorizzandone le competenze tecnico-professionali e trasversali richieste dalle aziende e supportando il loro successivo inserimento lavorativo. 11 Il progetto ha durata biennale e le attività programmate per l’anno 2014 prevedono azioni mirate all’ampliamento del Catalogo delle aziende Go&Learn, partecipazione a seminari tematici in aziende già inserite nel Catalogo e incontri di partnership sul territorio nazionale. Il Servizio è, inoltre, entrato a far parte dell’Agenzia locale (LNMB FVG) della rete Go&Learn europea e ciò prevede sia ulteriori incontri locali sia la possibilità di partecipare a circuiti di seminari tematici/orientativi presso gli altri Partner europei. - Nell’anno 2014, è in corso la seconda annualità del Progetto WIDENING THE FUTURE, finanziato nell’ambito del programma LLP-“Leonardo da Vinci- Transfert of Innovation e con capofila la Provincia di Siena . Il progetto si propone di realizzare attività di orientamento precoce rivolte agli alunni della scuola primaria al fine di contrastare il fenomeno dell'abbandono scolastico e della perdita di motivazioni all'apprendimento. In particolare, il progetto intende realizzare una specifica azione di cooperazione a livello internazionale per intervenire in questo ambito rafforzando modelli e strumenti didattici a disposizione degli insegnanti per progettare e sperimentare interventi e percorsi di orientamento con gli alunni di età compresa tra 7 e 12 anni. La Regione FVG ha aderito al Progetto con la DGR n. 144 del febbraio 2012; nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 le attività progettuali sono state realizzazione sul territorio regionale all’interno di 5 scuole pilota , direttamente dagli insegnanti ai quali i funzionari regionali hanno garantito un’azione di assistenza tecnica nelle diverse fasi, dalla progettazione iniziale, all’analisi dei risultati parziali, anche all’interno di incontri transnazionali. Il progetto si concluderà a settembre 2014 con una conferenza finale di presentazione dei risultati, che saranno inseriti anche in un manuale per gli insegnanti e gli operatori di orientamento. - Nel mese di aprile 2014 il Servizio, ha aderito ad alcune candidature per nuove azioni progettuali da realizzarsi nel prossimo futuro, presentando le domande di finanziamento sul Programma Erasmus Plus 2014-2020. In particolare, in partenariato con Civiform Soc. Coop, è stato proposto il progetto “DROP APP: give voice to youngsters through new technologies to fight drop-out”. Un’altra candidatura sottoscritta dal Servizio, è quella relativa al progetto “Reinforcement Of Creativity For Innovative Etrepreneurship”, evoluzione dell’esperienza del “Festival of mind” che già da anni vede la collaborazione del FVG con la Regione della Vojvodina (Serbia). b. Progetto “Mantenimento e sviluppo del sistema integrato regionale per l’orientamento scolasticoformativo e professionale” Nel 2014 si conclude il progetto “Mantenimento e sviluppo del sistema integrato regionale per l’orientamento scolastico-formativo e professionale”, di cui al programma specifico n. 9 del PPO 2011 del FSE POR – FVG 2007/2013 e nato nel 2012 per accompagnare e sostenere i processi di raccordo e integrazione dei servizi a livello territoriale. A livello operativo sono attive due linee d’intervento, che hanno consentito nell’arco del triennio di costruire un articolato sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi orientativi, di cui al successivo punto 3.5, e di potenziare i “servizi alle persone e ai sistemi”. Per quanto concerne i “servizi alle persone e ai sistemi”, dal 2012 operano presso le strutture regionali COR e CR alcuni collaboratori, che nel 2014, in continuità con quanto avviato nel precedenti due anni contribuiranno, attraverso attività quali la segreteria di progetto e l’erogazione di prestazioni informative specialistiche, a: - favorire a livello territoriale la comunicazione fra i soggetti socio-istituzionali e/o i referenti dell’orientamento per quanto concerne la gestione di interventi integrati; - sostenere la visibilità dei servizi di orientamento e promuovere il loro utilizzo anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie (banche dati, sportelli/servizi on line); - innalzare la qualità dei servizi di orientamento creando per gli operatori occasioni ricorrenti di scambio di esperienze pratiche quali laboratori, focus group, formazione fra pari; - promuovere l’integrazione fra i servizi di orientamento dei diversi sistemi anche attraverso l’elaborazione e la condivisione di protocolli di accoglienza e di eventuale rinvio ad altri servizi; - sperimentare nuovi modelli d’intervento sia in termini di servizi che di strumenti. c. Strumenti informativi per l’integrazione tra servizi e sistemi In linea con quanto previsto nella scorsa annualità, viene confermata la pubblicazione di “Quaderni di orientamento”, la rivista specialistica sull’orientamento curata dal Servizio istruzione e che dal 2014 è 12 consultabile anche on line nella nuova sezione del sito istituzionale dedicato agli orientatori (La regione per gli orientatori). Per rispondere alla crescente domanda di poter disporre di strumenti on line, la banca dati “Idee e strumenti per orientare” sarà migliorata nella veste grafica e soprattutto per quanto concerne la fruibilità dei contenuti, in essa presenti, e l’integrazione dei dati con altri sistemi già esistenti. La funzione di ricerca delle informazioni verrà potenziata rispetto al passato attraverso la creazione di un nuovo profilo di aiuto alla ricerca, che tenga conto delle esigenze di operatori meno esperti nell’esame di percorsi di orientamento. Inoltre, la nuova organizzazione dei contenuti verrà integrata da dati statistici, reperiti attraverso il “Sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi orientativi”, i quali consentiranno ai fruitori dello strumento di avere un riscontro anche in merito all’utilità media attribuita da utenti e operatori allo specifico percorso. La riorganizzazione del prodotto sarà completata da un momento di sensibilizzazione e di aggiornamento rivolto al personale dei COR. 2.1.4 Partecipazione del sistema orientamento alla realizzazione dei Piani di Zona 2013/2015 In relazione all’approvazione del DGR n. 458 del 22/03/2012 e delle Linee Guida per la predisposizione del nuovo Piano di Zona che “rappresenta lo strumento fondamentale per la programmazione e l’organizzazione dei servizi alla persona a livello territoriale e costituisce una componente significativa delle più ampie politiche regionali di Welfare”, tenendo conto che nel Piano si esprime la necessità che ”..siano valorizzati tutti gli interventi e i servizi attivati su un determinato territorio, anche quelli che pur non essendo delegati al SSC risultano essere indispensabili per un approccio unitario e di comunità e quindi riconducibili al sistema integrato:”, si intende per l’anno 2014, attraverso i Centri di orientamento regionale, favorire tale integrazione collaborando a realizzare azioni coordinate finalizzate al benessere della persona e alla prevenzione di ogni forma di disagio sociale con particolare riferimento alla fascia dei giovani e delle famiglie, sulla base dei contenuti previsti dagli accordi elaborati dai rispettivi Piani di Zona. 2.1.5 Innovazione e potenziamento del sistema informativo L’informazione ha un ruolo strategico e trasversale nel processo di orientamento, in quanto una scelta consapevole in ambito sia formativo sia lavorativo presuppone un’adeguata comprensione dei contesti socioeconomici. Tale conoscenza costituisce il substrato delle scelte individuali, le quali sono il risultato di un processo dinamico e complesso, che deve essere continuamente alimentato e rinnovato. L’Amministrazione regionale nel corso degli anni ha sempre perseguito l’obiettivo di informare i cittadini sulle diverse opportunità offerte dai sistemi scolastici, formativi e professionali presenti in regione, ricorrendo sia alle pagine internet presenti nel sito istituzionale sia alla pubblicazione delle due guide cartacee “L’Informascuole” e “Vie al futuro”. La guida ”L’ Informascuole” viene pubblicata in una duplice edizione italiana e slovena (“Informacije o solah”). Quest’ultima è aggiornata, curata e tradotta da personale co.co.co. Nel corso del 2014 verrà effettuato l’annuale aggiornamento delle suddette guide cartacee, recentemente ristrutturate, per le quali si intende ampliare e sostenere la diffusione anche con modalità diverse da quelle esclusivamente cartacee. E’ previsto anche l’aggiornamento della banca dati “L’Informascuole online”, un servizio informativo che completa e perfeziona la funzione della guida cartacea. Continua l’attività di aggiornamento costante di tutti gli strumenti informativi presenti nelle sezioni del sito istituzionale dell’Amministrazione regionale: “Studiare”, “Fare ricerca”, “La Regione per le scuole”, “L’Isola del lavoro - guida per orientarsi nel mondo del lavoro”, “Orientarsi nella Formazione professionale”, “La Regione per gli orientatori”. In parallelo, viene assicurato il servizio di risposta alle richieste informative pervenute tramite lo sportello virtuale “Esperto risposte” e le mail dedicate “Inforienta” e “Orientarsi nella FP”. 13 2.1.6 Interventi a supporto degli operatori Per l’Amministrazione regionale, l’aggiornamento professionale degli operatori del sistema ha rivestito negli anni un ruolo determinante per generare una sempre maggiore qualità dei servizi offerti. In continuità con le azioni degli scorsi anni, la costituzione del “Catalogo regionale dell’offerta orientativa 2014” ha contemplato una macroarea dedicata alle azioni di aggiornamento professionale per gli operatori di orientamento. Attualmente, la macroarea comprende 14 percorsi seminariali con diversi livelli di durata e complessità, che sono finalizzati ad offrire agli operatori strumenti concreti per la realizzazione in classe dei percorsi del “Catalogo”, ad accompagnarli nelle attività di progettazione partecipata ed a diffondere una cultura di sistema nei servizi che si occupano di orientamento. In questa annualità si è voluto dare risalto ai costrutti emergenti in ambito orientativo, con l’obiettivo di sviluppare negli operatori competenze di progettazione e integrazione di pratiche di orientamento con approcci teorici diversi (ad esempio Life Design, strategie della creatività e Programmazione neuro-linguistica). I fruitori delle azioni formative sono stati, in coerenza con gli scorsi anni, gli insegnanti del sistema scolastico ed i docenti del sistema della formazione professionale; nell’annualità in corso, inoltre, sono stati coinvolti in ampia misura gli operatori dei servizi dedicati, quali ad esempio i COR, gli operatori del sistema universitario e del lavoro. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle azioni formative dirette a tutti gli operatori che, a partire dal mese di maggio, sono chiamati ad espletare le azioni di intervento legate alla Garanzia per i Giovani. Per loro sono stati pensati percorsi formativi specifici, che favoriscono l’armonizzare delle conoscenze e delle pratiche di intervento sui diversi territori ed all’interno dei diversi servizi, costituendo la premessa per un fruttuoso lavoro di rete. Come nelle annualità trascorse, gli operatori possono accedere al sito web http://www.effepiorienta.it/ attraverso il quale possono consultare il calendario dei percorsi formativi ed iscriversi a quelli di interesse. Il soggetto attuatore delle azioni formative è “AT Effe.Pi. Programmi 10, 11 12”, con capofila Enaip FVG. 2.1.7 Sviluppo della cultura valutativa delle azioni di orientamento Durante il 2013 si è continuata l’attività di implementazione e di miglioramento del “Sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi orientativi”, un applicativo disponibile on line finalizzato alla promozione della qualità dei servizi di orientamento presenti in Friuli Venezia Giulia. In particolare, oltre a consolidare gli strumenti di rilevazione delle azioni di educazione all’autorientamento, sono stati predisposti i questionari di monitoraggio relativi agli interventi di consulenza specialistica, di placement che vengono erogati dalle Università, e di formazione degli operatori di orientamento. Inoltre è stata ultimata la procedura che consente a utente, operatore e responsabile dei servizi di ricevere in modo automatico e in tempo reale una sintesi sull’attività realizzata. Al momento sono disponibili due tipologie di report, l’una che contiene una sintesi dei dati relativi al singolo intervento e l’altra che riporta una descrizione degli esiti di tutte le azioni messe in campo all’interno di una medesima struttura durante un periodo di tempo definito. Nel 2014 sarà completata la sperimentazione degli strumenti di rilevazione degli interventi di consulenza specialistica, di placement e di formazione degli operatori e verrà sviluppata un’analisi complessiva sui dati raccolti al fine di individuare un insieme di indicatori, da utilizzare nella reportistica rivolta i decisori istituzionali e politici e nelle attività di analisi e di programmazione delle attività di orientamento a livello regionale. Considerata l’importanza strategica che la tematica della valutazione dei servizi sta assumendo anche livello nazionale e al fine di far conoscere e disseminare l’importante esperienza maturata in questi ultimi anni dall’Amministrazione regionale, si prevede di elaborare e pubblicare un volume nel quale, oltre a descrivere quanto è stato concretamente realizzato nella regione Friuli Venezia Giulia, verrà sviluppata una riflessione, anche con il contributo di esperti italiani e stranieri, sul ruolo e le funzioni del monitoraggio e della valutazione nell’ambito degli strumenti politici e di governo dei servizi 14 2.2 Livello interregionale 2.2.1 Progetto interregionale “Costruire un modello e pratiche d’intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento” Il progetto “Costruire un modello e pratiche d'intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento”, finanziato nell’ambito del POR-FSE 2007- 2013 programma n. 13 del PPO 2011 e di cui alla DGR n. 374 dd. 11 marzo 2011, si propone di confrontare, condividere e sperimentare nelle realtà regionali e provinciali partecipanti all’iniziativa alcune strategie di coordinamento della rete dei servizi, attraverso interventi di natura tecnica, finalizzati a promuovere e/o rafforzare nei territori l’integrazione tra i sistemi della Scuola, della Formazione professionale e del Lavoro, in particolare per quanto concerne azioni di orientamento alle professioni. Nel 2013 le PA partecipanti al progetto (Regioni FVG, Lazio, Marche, Piemonte, Umbria e Provincia autonoma di Trento) hanno individuato nel modello GIRC, che era stato sviluppato nell’ambito di un precedente progetto internazionale, il dispositivo di coordinamento al quale fare riferimento per sviluppare nei territori i processi d’integrazione tra i sistemi. Gli interessi delle PA si sono concentrati su tre delle quattro funzioni del modello GIRC (Supporto alla formazione degli operatori, Assistenza tecnica e Promozione della qualità) e le stesse rappresentano tre distinte linee di lavoro nel progetto. In FVG sono oggetto di sperimentazione due funzioni: Assistenza tecnica, attraverso un intervento volto a “Sostenere la visibilità dei servizi e promuovere l’utilizzo degli stessi presso i cittadini” e Promozione della qualità, attraverso un’azione finalizzata a “Monitorare e valutare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di orientamento”. Entrambi gli interventi rientrano, infatti, in una più ampia strategia regionale volta a migliorare la qualità dei servizi di orientamento in regione e, nel contempo, a rendere gli stessi maggiormente fruibili. In particolare per quanto concerne la prima funzione, nei primi mesi del 2014 è stato realizzato un prototipo di strumento informativo on line georeferenziato, che consente alle persone di localizzare sul territorio i servizi informativi e di orientamento maggiormente rispondenti ai propri bisogni. Attualmente è incorso la rilevazione dell'offerta territoriale di servizi orientativi al fine di implementare il sopraccitato prodotto e di poterlo sperimentare, quale strumento di supporto all’attività di accoglienza e filtro dei COR, nella seconda parte dell’anno. In questo progetto sono coinvolti anche i collaboratori co.co.co. che, quasi in toto, cureranno l’implementazione e parteciperanno ai lavori finalizzati a creare anche una versione semplificata rivolta agli utenti finali. La seconda funzione prevede un’attività di analisi degli attuali sistemi di monitoraggio presenti presso le PA e momenti di confronto a livello interregionale e di approfondimento con esperti nazionali. L’obiettivo della linea di lavoro è quello di poter disporre di un set minimo di informazioni di monitoraggio rivolto a i decisori istituzionali e politici, che tutti i contesti territoriali potranno utilizzare, anche in prospettiva di un’analoga definizione di standard che potrebbe essere fatta a livello nazionale. E’ prevista a fine anno, anche, l’elaborazione di un prodotto interregionale che identifica, per quanto riguarda la valutazione, un elenco di possibili tipologie applicabili in maniera differenziata nei diversi contesti territoriali. 2.3 Livello nazionale 2.3.1 Collaborazioni interistituzionali Il già citato ”Accordo riguardante la definizione del sistema nazionale sull'orientamento permanente" intende promuovere una strategia nazionale di orientamento permanente nei settori dell’educazione, della formazione professionale e dell’occupazione per sviluppare efficaci meccanismi di integrazione/raccordo e politiche di partenariato tra i sistemi e affida, tra l’altro, alle Regioni il compito di attuare le politiche di orientamento 15 permanente, nell’ambito di più ampie linee d’indirizzo elaborate a livello nazionale, e di assicurare il coinvolgimento attivo di tutti soggetti che sul territorio operano in materia di orientamento. Tale compito comporta per le Regioni quasi sempre la necessità di individuare e di porre in essere non solo interventi di tipo normativo e finanziario ma anche strategie di coordinamento e di negoziazione a livello tecnico organizzativo, al fine di porre le basi per lo sviluppo in un medesimo territorio di servizi di orientamento omogenei, qualitativamente adeguati e realmente integrati tra di loro. Produrre integrazione è, infatti, fondamentale per evitare un inutile dispendio di risorse economiche nel settore e il disorientamento nei cittadini di fronte a servizi frammentati, ma richiede un impegno forte da parte di tutti i soggetti presenti nel sistema e la ricerca di ampie intese sia a livello nazionale sia in ambito regionale. Per tale motivo anche nel 2014 si continuerà a dedicare grande attenzione alla costruzione di meccanismi di raccordo interistituzionale, garantendo una fattiva partecipazione a iniziative locali e nazionali (convegni, ricerche, forum ecc.), che propongono momenti di confronto, anche in termini culturali, e di condivisione di definizioni, metodologie e strumenti. 2.3.2 Gruppo di lavoro Interistituzionale sull’orientamento permanente Il sopraccitato “Accordo” prevedeva l’attivazione di un Gruppo di lavoro Interistituzionale sull’orientamento permanente, composto dalle Istituzioni firmatarie dell’Accordo medesimo, al fine di elaborare le Linee di indirizzo generali e le proposte per l’individuazione degli Standard Minimi dei servizi di orientamento, Il 5 dicembre 2013 in Conferenza unificata Stato Regioni Enti locali è stato approvato il documento “Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente”, che ha permesso sistematizzare e condividere a livello “interistituzionale” una serie di importanti concetti e principi che da tempo erano oggetto di dibattuto e discussione tra i professionisti del settore. Alla definizione degli “standard minimi dei servizi di orientamento e delle competenze professionali degli operatori” si sta già lavorando in questa prima parte del 2014 e il Servizio garantisce il proprio contributo al gruppo di lavoro partecipando all’analisi e stesura dei vari documenti tecnici. 16 3. AREA DI INTERVENTO: LE AZIONI DI EROGAZIONE DI SERVIZI DIRETTI ALLA PERSONA Il Consiglio dell’unione europea nella risoluzione del 21 novembre 2008 “Integrare maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente”3, invita gli Stati membri, a porre particolare attenzione nel favorire nei cittadini l’acquisizione di capacità orientative al fine di renderli reali protagonisti nella costruzione della vita professionale. Per farlo è necessario tener presente che la vita professionale nella società post-moderna è caratterizzata da costante aggiornamento professionale, da flessibilità piuttosto che stabilità, da saper sfruttare le poche o tante opportunità presenti in quel particolare momento. Alla persona viene richiesto di saper ritornare sulle proprie esperienze, di rileggerle per determinare ciò che è importante in quel momento nella propria vita e conseguentemente di operare una scelta, che sarà temporanea e verrà rivista ciclicamente. I servizi che erogano prestazioni di orientamento, nell’ambito degli interventi educativi, informativi, di accompagnamento a specifiche esperienze di transizione e di consulenza orientativa, hanno il compito di supportare la persona nello sviluppo di competenze orientative, che consentano alla stessa di “ri-disegnare” costantemente il proprio percorso formativo, professionale e personale senza disperdersi nella imprevedibilità del contesto. L’Amministrazione regionale intende perseguire questo obiettivo, implementando le seguenti linee di intervento: a) Sostegno alle transizioni e personalizzazione dei servizi; b) Recupero della dispersione scolastica; c) Innovazione e potenziamento del sistema informativo; d) Interventi a supporto degli operatori di orientamento; e) Sviluppo della cultura valutativa delle azioni di orientamento. 3.1 Sostegno alle transizioni e personalizzazione dei servizi 3.1.1 Servizi informativi dei Centri di orientamento regionale Fanno parte di questa area, le attività di accoglienza, di filtro e di prima informazione (Sportello) sviluppate dai singoli COR sulla base di un piano di lavoro. I servizi di accoglienza ed informazione dello Sportello, anche con la collaborazione dei collaboratori co.co.co erogati in base a priorità definite dalla necessità degli utenti, riguardano: - accoglienza degli utenti con analisi dei bisogni orientativi; - erogazione di informazioni di base; - azione di filtro per invio alla consulenza specialistica interna ed esterna. In tale attività è inclusa la partecipazione a Saloni e Fiere dedicate all’orientamento scolastico, che si prevede realizzare anche nel 2014. Per il COR di Trieste, lo Sportello di accoglienza – informazione realizza anche un servizio di assistenza a utenti disoccupati, che principalmente si rivolgono allo Sportello del lavoro della Provincia di Trieste, consistente nell’approfondimento dell’analisi dei bisogni già espressi presso gli uffici provinciali. Le richieste, in forte crescita, riguardano le fasce deboli, quali disoccupati di lunga durata, stranieri, extracomunitari, donne over-45, ma anche giovani in cerca di inserimento lavorativo, e comportano un considerevole impegno nella risposta personalizzata attraverso azioni di accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro (compilazione CVE, ricerca informazione guidata su formazione, tirocini formativi, work experience…), ma anche di ascolto e di 3 Risoluzione del Consiglio europeo (2008/C 319/02) “Integrare maggiormente l'orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente” http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:319:0004:0007:IT:PDF 17 “contenimento” del disagio sociale. Interventi che è stato possibile consolidare e ottimizzare grazie all’apporto del personale con contratto di co.co.co. 3.1.2 Servizi consulenziali dei Centri di orientamento regionale Rientrano in tale area i servizi di consulenza specialistica dagli psicologi in servizio (colloqui orientativi, colloqui di ri-orientamento, counselling psicologico, bilancio di competenze) e consulenza specialistica di tipo informativo/formativo erogata dai collaboratori co.co.co. (consulenza sulla compilazione del curriculum vitae europeo, colloqui informativi specialistici e sulla ricerca attiva del lavoro). L’accesso dell’utente ai servizi del COR può avvenire tramite la Scuola, i Servizi territoriali, ovvero su richiesta diretta dell’utente per appuntamento. L’attività consulenziale può essere erogata sia presso i COR che, per l’utenza scolastica, presso le sedi scolastiche, con colloqui di orientamento a studenti che presentano difficoltà nell’individuazione del percorso di scelta scolastica o formativa sia in itinere nel loro percorso scolastico che in uscita al termine del percorso scolastico, con azione di filtro fatta dai docenti e dagli operatori del COR. Sono presenti, inoltre, azioni orientative sperimentali rivolte alla Scuola Primaria di assistenza tecnica agli operatori scolastici in un‘ottica di prevenzione, con un approccio evolutivo allo “star bene a scuola”. Le attività continueranno per l’anno 2012, compatibilmente con le risorse umane disponibili. Per il COR di Trieste la redazione del CVE, della lettera di presentazione e tutti i servizi consulenziali, inclusa l’attività di accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro, anche in lingua slovena, vengono realizzati da personale con contratto co.co.co. 3.1.3 Catalogo dell’offerta orientativa – Supporto alle transizioni tra i sistemi Il 2014 è l’anno in cui si conclude il progetto triennale del “Catalogo regionale dell’offerta orientativa”, avviato per dare attuazione ai Programmi Specifici n. 10, 11 e 12 del PPO 2011 del FSE POR – FVG 2007/2013 Obiettivo Competitività regionale e occupazione. E’ stato costituito il “Catalogo regionale dell’offerta orientativa 2014” che, in continuità con quelli precedenti, è articolato in tre sezioni: “Servizi di accompagnamento per il recupero ai sistemi scolastico e formativo dei giovani a rischio nell’area del diritto/dovere”, “Sostegno alla transizione dalla Scuola/Formazione al Lavoro” e “Rafforzamento delle competenze di insegnanti e formatori nella gestione di percorsi di orientamento educativo”. La macroarea “Sostegno alla transizione” è finalizzata a supportare la transizione dei giovani verso il mondo del lavoro o verso i percorsi di formazione superiore. L’offerta formativa è articolata in n. 7 Percorsi educativi della durata 15 ore (azione 11 A) ed in n. 15 Laboratori della durata 10 ore (azione 11 B), con l’obiettivo di sviluppare, negli studenti, le capacità di effettuare delle scelte, di costruire un proprio progetto formativo e professionale e di adottare strategie di ricerca attiva del lavoro. Nell’edizione 2014, il Catalogo si è arricchito con percorsi dedicati alla diffusione della cultura della cooperazione e con un percorso di educazione all’auto orientamento aggiornato e rivisto a partire dall’esperienza del progetto GIANT. I percorsi sono in fase di realizzazione presso le Istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado e gli Enti di Istruzione e Formazione Professionale presenti in regione. La gestione delle attività è affidata al soggetto attuatore “AT Effe.Pi. Programmi 10, 11 12”, con capofila EnAIP FVG. Il soggetto attuatore opera stipulando con le singole istituzioni scolastiche e formative una intesa che individua ruoli e competenze di ciascun soggetto. Le attività sono gestite da esperti forniti dal soggetto attuatore oppure da docenti interni alle singole istituzioni scolastiche. Le attività inerenti il “Catalogo” si concluderanno il 31/12/2014. 3.1.4. Diffusione del Software S.OR.PRENDO 18 S.OR.PRENDO è un software per l’orientamento, che abbina gli aspetti caratteristici di singoli profili professionali con gli interessi di ogni utente e che è stato inizialmente elaborato in Inghilterra dalla società Cascaid dell’Università di Lougborough. L’Amministrazione regionale adotta lo strumento dal 2003 e nel tempo ha collaborato in partnership con altre istituzioni all’adattamento del software, all’aggiornamento del data base italiano dei profili professionali, partecipando allo sviluppo di nuove funzionalità e sostenendo attivamente la diffusione del prodotto in Regione FVG e in Italia. A tale proposito, nella scorsa annualità il Servizio è stato impegnato in una sperimentazione nazionale, promossa da MIUR e nella nostra regione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, finalizzata a verificare la fruibilità di S.OR.PRENDO nei contesti educativi della scuola secondaria di primo grado. Nel 2014 lo strumento è stato reso disponibile su piattaforma on line e nei primi mesi di quest’anno è stata, quindi, garantita un’adeguata formazione agli operatori del sistema regionale di orientamento attraverso i Centri di orientamento regionali e il Centro risorse. S’intende continuare a supportare la diffusione e l’utilizzo del prodotto nell’ambito delle azioni di assistenza alle scuole e a garantire la formazione degli operatori. Poichè il software viene distribuito gratuitamente alle istituzioni che ne fanno richiesta, verranno, altresì, attivati interventi volti a verificare le modalità di impiego di S.OR.PRENDO da parte delle istituzioni scolastiche e formative in regione, al fine di distribuire questa risorsa solo sulla base di un reale ed adeguato utilizzo. 3.1.5 Camminare insieme – un percorso di orientamento per le famiglie degli studenti in uscita dal primo ciclo di Istruzione Nei mesi di ottobre – dicembre 2013 nella provincia di Udine è stato sperimentato, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e Confindustria Udine, un percorso di formazione rivolto ai genitori finalizzato a far conseguire una maggiore consapevolezza sul compito orientativo del figlio, attraverso lo sviluppo delle capacità di relazione e accompagnamento nel processo di scelta e l’acquisizione di maggiori conoscenze sulle reali opportunità formative e lavorative presenti nel territorio. I dati di monitoraggio raccolti, oltre a confermare l’utilità dell’iniziativa, hanno messo in luce l’esigenza di molti genitori di ricevere un supporto educativo durante la delicata fase di accompagnamento dei figli in transizione tra cicli di studio o studio/lavoro. Al fine di fornire, quindi, una risposta a questa tipologia di richiesta, l’Amministrazione intende valutare modalità e strumenti per estendere la suddetta iniziativa ad un numero più ampio di famiglie e saranno, anche,, presi in esame dispositivi quali ad esempio video, spazi dedicati in web, piattaforme e-learning. L’utilizzo di questi applicativi, in particolare, permetterà non solo di migliorare la conoscenza di alcuni importanti aspetti inerenti i processi di scelta e di acquisire informazioni riguardanti i percorsi di istruzione/formazione e gli andamenti del mercato del lavoro, ma anche di aprire un nuovo canale comunicativo-formativo verso le famiglie, le quali, a seconda delle proprie esigenze, potranno usufruire di questi importanti supporti educativi/informativi. In linea con la scorsa edizione, le iniziative saranno progettate e realizzate in sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale e i rappresentanti di categoria territoriali che confermeranno la loro disponibilità al progetto. 3.1.6 Progetto Garanzia Giovani Il 1 maggio 2014 ha preso avvio in Regione il Progetto "Garanzia Giovani" con l’obiettivo di assicurare a tutti i giovani disoccupati o appena usciti dal sistema d'istruzione o dalla formazione professionale, un'offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di formazione, di apprendistato o di tirocinio. Nel progetto sono coinvolti il sistema regionale pubblico dei servizi per il lavoro e dell’orientamento, il sistema scolastico regionale, le Università, gli enti di formazione professionali accreditati, i soggetti accreditati ai servizi al lavoro, i servizi sociali territoriali. L’insieme di queste competenze opera secondo una logica di rete, 19 funzionale a valorizzare le specificità di ogni attore coinvolto, favorendo la mutua assistenza ai fini di assicurare il miglior servizio nei confronti del singolo destinatario. Tale modalità operativa viene definita collaborazione attuativa e viene sancita in appositi accordi tra i soggetti pubblici coinvolti ed in appositi protocolli d’intesa tra i soggetti pubblici e privati. In particolare, il Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca, attraverso i COR, è impegnato nel garantire le seguenti prestazioni: - Supporto alla registrazione nel sistema dei servizi di Garanzia giovani per tutte le fasce di utenza - Servizio di accoglienza per giovani rientranti nella fascia 1, ovvero a rischio di dispersione scolastica o formativa o drop out di età compresa tra 15 anni compiuti e 19 anni non compiuti - Early school leavers. Inoltre nell’ambito della cooperazione attuativa i COR possono operare in rete con i CPI per l’attuazione dei servizi di accoglienza rivolti alle fasce di utenza 2, 3 e 5. - Orientamento specialistico alle fasce di utenza 1, 2 e 3 nell’ambito dei servizi di post-accoglienza In vista dell’avvio del progetto e per accompagnare la realizzazione degli interventi il Servizio sta, inoltre, curando l’organizzazione di seminari di aggiornamento rivolti ai responsabili e agli operatori dei CPI, dei COR, delle Università e degli altri soggetti coinvolti nell’iniziativa, nei quali s’intende costruire e condividere standard comuni nell’accesso ai servizi e nella analisi dei bisogni dei giovani. 3.2 Recupero della dispersione scolastica 3.2.1 Catalogo dell’offerta orientativa – Servizi di accompagnamento per il recupero ai sistemi scolastico e formativo dei giovani a rischio nell’area diritto/dovere Come già evidenziato al precedente punto 3.1.3, è stato costituito il “Catalogo regionale dell’offerta orientativa 2014”, che costituisce lo strumento per la realizzazione delle attività dell’ultimo anno del progetto triennale a finanziamento FSE (Programmi Specifici n. 10, 11 e 12 del PPO 2011). La macroarea “Accompagnamento e recupero” è finalizzata a rimotivare e recuperare dal rischio di dispersione (o da situazioni di abbandono già avvenute) i giovani in età del diritto/dovere, attraverso proposte di sperimentazione di sé in contesti alternativi a quelli tradizionalmente proposti dalla scuola. Essa comprende n. 7 percorsi di Accompagnamento mirato della durata di 30 ore (azione 10 A) e n. 22 Laboratori esperienziali e di rimotivazione della durata di 10 ore (azione 10 B). Nell’edizione 2014 del “Catalogo”, sono stati inseriti dei moduli formativi per i genitori e familiari, per potenziare le abilità relazionali a sostegno dell’esperienza scolastica dei figli. Altri percorsi inseriti nell’annualità in corso mirano invece a sostenere i ragazzi nell’individuazione di un proprio metodo di studio o nella prima esperienza di confronto con l’immagine delle professioni e del mondo del lavoro. I percorsi sono attualmente in fase di realizzazione, con modalità organizzative identiche a quelle previste per la macroarea “Sostegno alla transizione” di cui al punto 3.1.3. 3.2.2 Piano sviluppo Offerta Formativa (POF) – Percorsi e servizi di orientamento per prevenire la dispersione L’articolo 7, comma 3, della L.R. 18 gennaio 2006 n. 2 autorizza l'Amministrazione regionale a erogare appositi contributi alle “istituzioni scolastiche aventi ad oggetto attività didattiche e formative di particolare significato e rilevanza per il loro valore educativo, sociale e culturale e per lo sviluppo dei rapporti tra le scuole e la realtà sociale ed economica del territorio”. Annualmente, con delibera della giunta regionale viene approvato il “Piano di interventi per lo sviluppo dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia” e vengono definite le linee programmatiche di intervento con le corrispondenti dotazioni finanziarie. Per l’anno scolastico 2013/2014, i contributi regionali, pari a 150.000 Euro, hanno sostenuto la realizzazione di 22 progetti di rete tra 20 scuole e servizi del territorio, raggiungendo in totale 176 Istituti scolastici statali e paritari, di ogni ordine e grado, del territorio regionale. La previsione per l’annualità 2014/2015 è quella di mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche statali e paritarie due tipologie di strumenti: da un lato, un’azione contributiva che mira a potenziare l’offerta formativa ad ampio spettro, ivi compresi l’innalzamento della qualità dell’esperienza scolastica, l’allargamento culturale e l’approfondimento delle tipicità del territorio, la promozione del benessere a scuola e le azioni di contrasto alla dispersione scolastica; dall’altro lato, una linea di finanziamento a base valutativa, che premi i progetti di particolare rilevanza (Progetti speciali) legati alle diverse dimensioni dell’offerta formativa. Dall’esperienza degli anni scorsi, si evince che le azioni per la prevenzione del fenomeno dell’abbandono scolastico necessitano in primo luogo di un “approccio integrato”, nel quale la scuola in rete con altre istituti scolastici e con il coinvolgimento delle altre Istituzioni del territorio costruisce e sperimenta nuovi contesti educativi, nei quali la persona può sviluppare un equilibrio e un’“adattabilità” tra il proprio mondo interno e il contesto esterno, acquisire competenze relazionali e di coping, viversi come “competente” e “in grado di” e percepire il contesto scolastico come fonte di successo e di opportunità per affrontare delle sfide possibili. Ma è parimenti indispensabile assicurare servizi individuali e fortemente contestualizzati, al fine di garantire un’adeguata attenzione alle specifiche esigenze dei ragazzi all’interno delle singole realtà scolastiche. L’integrazione dei servizi ed gli interventi specifici da realizzarsi nelle singole scuole potranno trovare un sostegno finanziario rispettivamente nello strumento dei “Progetti speciali” e nell’azione contributiva rivolta ai POF delle diverse istituzioni scolastiche. 3.2.3 Programma speciale 6 bis del PPO FSE 2012 – Percorsi di istruzione rivolti agli alunni privi del titolo di studio conclusivo del primo ciclo e a rischio di dispersione scolastica Si conclude, nell’annualità 2014, l’azione biennale di contrasto alla dispersione scolastica, realizzata per dare attuazione al Programma Specifico n. 6 bis - PPO 2012 del FSE POR – FVG 2007/2013 Obiettivo Competitività regionale e occupazione. L’iniziativa, partita dall’Accordo “Interventi a favore degli allievi privi del titolo di studio conclusivo del primo ciclo e a rischio dispersione scolastica” stipulato tra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale, è stata sperimentata nell’anno scolastico 2012-2013 portando ottimi risultati, quali ad esempio i tassi di frequenza molto alti, per ragazzi che altrimenti faticavano a garantire una presenza continua nel sistema scolastico, e valutazioni, riscontrate con il sistema di Monitoraggio delle Azioni di Orientamento, di altissimo gradimento sia da parte degli studenti che dei familiari. L’azione si configura in un percorso di 70 ore, dedicato a quegli studenti delle scuole secondarie di I grado, che, avendo già subito due bocciature, vivono un alto rischio di abbandono del percorso scolastico. I ragazzi destinatari dell’intervento, individuati dagli insegnanti referenti, hanno l’opportunità di seguire il percorso formativo presso un ente esterno alla propria scuola di appartenenza, sperimentandosi così in un contesto non connotato dall’esperienza del fallimento. L’azione formativa coniuga da un lato esperienze di tipo pratico e laboratoriale, che permettono ai ragazzi di verificare nel concreto i propri interessi professionali, a momenti riflessivi, dall’altro, in cui i giovani sono invitati a rileggere le proprie modalità relazionali nel contesto scolastico, ad individuare aree di miglioramento del proprio metodo di studio e ad interrogarsi sulle conseguenze di eventuali comportamenti a rischio quale l’uso di sostanze. Nel 2014, i corsi partiti sono 16, in altrettanti Enti di formazione professionale, per un totale di oltre 190 ragazzi coinvolti, provenienti da tutte le istituzioni scolastiche di I grado del territorio regionale. Come per lo scorso anno, le attività vengono sviluppate in orario curricolare e sono affidate al soggetto attuatore “ATS Effe.Pi. ROP”, con capofila Civiform. Il soggetto attuatore opera stipulando con le singole istituzioni scolastiche una intesa che individua ruoli e competenze di ciascun soggetto; le attività sono gestite da esperti forniti dal soggetto attuatore oppure da docenti interni alle singole istituzioni scolastiche. Il progetto biennale è in fase di conclusione, ma, partendo dai risultati molto positivi registrati, esso può essere considerato un’esperienza di “Buona pratica” che l’Amministrazione regionale intende diffondere attraverso la comunicazione in sedi istituzionali (un esempio è la partecipazione alla rilevazione “Active Inclusion Questionnaire” promossa dal National Offender Management Service inglese all’interno dell’“Active Inclusion 21 Learning Network”). Un altro modo per dare seguito all’iniziativa si è tradotto nella presentazione, da parte di un gruppo di soggetti tra cui l’Amministrazione Regionale e CIVIFORM (soggetto attuatore del progetto), della candidatura sul Programma Erasmus Plus 2014 – Key action 2 “Strategic Partnership” intitolata “DROP-APP: give voice to youngsters through new technologies to fight drop-out!”, progetto che unisce l’utilizzo delle nuove tecnologie per una lotta integrata all’abbandono scolastico con i contenuti dell’esperienza maturata con il programma specifico n. 6 bis “Percorsi di istruzione rivolti agli alunni sprovvisti del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione”, finanziato nell’ambito del PPO 2012 del FSE POR – FVG 2007/2013. 3.2.4 Progetto regionale di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo omofobico: rilevazione del problema, strategie d’intervento e attività di formazione Con DGR n. 2182/2013 è stato approvato il “Progetto regionale di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo omofobico: rilevazione del problema, strategie d’intervento e attività formazione”, promosso in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia, il Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica Trieste e Gorizia, l’Arcigay Nuovi Passi di Udine e Pordenone, l’Arcilesbica Udine e l’Università degli studi di Trieste. Il Progetto si articola in tre azioni, che sono finalizzate a: 1) acquisire dati obiettivi sul fenomeno del bullismo omofobico in ambienti scolastici attraverso una specifica attività ricerca. A tale proposito l’unità di Psicologia ‘G. Kanizsa’ del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli studi di Trieste ha elaborato due questionari, uno rivolto al personale scolastico e uno agli studenti, che saranno somministrati all’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 a circa 5100 studenti della regione; 2) prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo omofobico da parte di studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Sono state programmate per l’anno in corso 150 ore di attività di formazione rivolta a circa 800 studenti di 7 scuole secondarie di primo grado e di 4 scuole di secondo grado del Friuli Venezia Giulia; 3) informare e sensibilizzare sul tema docenti e operatori. Nel corso del primo semestre del 2014 sono state realizzate 4 edizioni del percorso “Promuovere il benessere adolescenziale nei contesti educativi. Prevenzione e contrasto dell’omofobia e del bullismo omofobico”. A tali corsi hanno partecipato personale scolastico, operatori socio-educativi dei Centri di Aggregazione Giovanile del Comune di Udine e psicologi del Servizio istruzione, diritto allo studio, alta formazione e ricerca. Nei primi mesi dell’ anno scolastico 2014/2015 saranno realizzate ulteriori due edizioni del suddetto percorso formativo. 22 4. RISORSE FINANZIARIE E UMANE Al fine di realizzare le attività programmate, sono utilizzate le risorse già previste nei documenti di “Pianificazione Periodica delle operazioni – PPO – Annualità 2011 e 2012”, nell’ambito del POR FVG dell’OB 2 FSE 2007-2013, approvati rispettivamente con DGR n.206 di data 11 febbraio 2011 e DGR n.1366 di data 25 luglio 2012, già prenotate, impegnate e da utilizzare entro il 31 dicembre 2014. 4 2011 (euro) 425.000 2012 (euro) 395.000 2013 (euro) 375.000 4 320.000 320.000 320.000 Catalogo regionale dell’offerta orientativa 4 350.000 350.000 350.000 Catalogo regionale dell’offerta orientativa 4 70.000 70.000 70.000 5 15.000 15.000 0 175.800 125.000 N° PROGRAMMA SPECIFICO ASSE 9 Mantenimento e sviluppo del sistema integrato regionale per l’orientamento scolasticoformativo e professionale Servizi di accompagnamento per il recupero ai sistemi scolastico e formativo dei giovani a rischio nell’area del diritto / dovere Sostegno alla transizione dalla scuola/formazione al lavoro Rafforzamento delle competenze di insegnati e formatori nella gestione di percorsi di orientamento educativo Progetto interregionale per la costruzione di un modello e pratiche di intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento “Percorsi di istruzione rivolti agli alunni sprovvisti del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione”; 4 10 11 12 13 6bis TOTALE in € 1.180.000 1.325.800 DESCRIZIONE Rafforzamento dei COR e del CR Attività di monitoraggio. Formazione degli operatori dell’orientamento Progetto interregionale con la Regione FVG capofila e la partecipazione delle Regioni Lazio, Piemonte, Marche, Umbria e della Provincia di Trento. “Percorsi di arricchimento curriculare a favore di giovani che non hanno conseguito il titolo conclusivo del I° ciclo di istruzione ed al fine di rimotivarli e fornire loro adeguate azioni di orientamento professionale” 1.240.000 Le risorse regionali per l’anno 2014 a carico del capitolo 5032 sono pari a euro 35.000,00, la cui gestione è a carico del funzionario delegato per il sostegno delle attività dei Centri, ivi compresi spedizione o acquisizione di materiali informativi e formativi e di test, acquisto di cancelleria e di attrezzature tecniche necessarie per la gestione dei servizi informativi e formativi erogati dai Centri regionali di orientamento, spese per partecipazione a fiere e manifestazioni del settore. Come si evince dal programma, l’Amministrazione regionale sta rafforzando e progressivamente consolidando le Funzioni di indirizzo e programmazione e le Azioni di sistema e nel contempo mantiene l’impegno nella gestione e realizzazione di prestazioni specialistiche di orientamento permanente, afferenti alle Azioni di erogazione di servizi diretti alla persona. La prossima riorganizzazione dei servizi per il lavoro, che comporta per la Regione l’assunzione delle competenze in materia di lavoro e collocamento attualmente in capo alle Province, rappresenta il contesto nel quale procedere ad una possibile revisione anche dell’attuale modello organizzativo nel settore dell’orientamento per renderlo maggiormente idoneo allo svolgimento delle funzioni in capo all’amministrazione regionale nell’ambito di un sistema regionale di orientamento permanente. IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE 23
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