P.A.R.I. - Piano Accoglienza Riabilitazione e Integrazione per richiedenti/titolari di protezione internazionale vulnerabili Ente finanziatore Unione Europea – Fondo Europeo per i Rifugiati (FER) Autorità Responsabile in Italia Ministero dell’ Interno Ente capofila Provincia di Ancona Partner Gruppo Umana Solidarietà, Associazione Frantz Fanon, Comune di Arcevia, Comune di Senigallia Enti associati Comune di Jesi, Comune di Chiaravalle, Cooperativa Agorà, Casa della Gioventù Territori provinciali coinvolti Ancona, Macerata Durata 12 mesi ( luglio 2013 – giugno 2014) Destinatari 40 richiedenti o titolari protezione internazionale vulnerabili. Obiettivi Migliorare il sistema territoriale di accoglienza, riabilitazione, accompagnamento e integrazione rivolto ai richiedenti/titolari di protezione internazionale vulnerabili, potenziando la rete territoriale, le competenze degli operatori e i percorsi di riabilitazione e integrazione rivolti ai destinatari. Principali attività 1. Accoglienza di 22 destinatari nei territori di Ancona, Jesi e Macerata, ospitati in appartamenti e seguiti da un’equipe multidisciplinare per accompagnarli nei percorsi individuali e personalizzati di riabilitazione e integrazione. L’obiettivo è dare una risposta di seconda accoglienza soprattutto ai r/t pi che già si trovano sul territorio per diversi motivi (transito portuale, uscenti dai progetti emergenza Nord Africa, minori uscenti dalle Comunità per minori, adulti/famiglie uscenti dal Centro - CARA – di Arcevia ecc.). Il servizio di assistenza “materiale” (vitto e alloggio) viene integrato in un sistema di accoglienza più ampio, volto a garantire, secondo un approccio globale, la tutela legale, la tutela socio-sanitaria, l’accompagnamento ai servizi territoriali e l’integrazione socio-economica, attraverso la costituzione di un’equipe multidisciplinare (vedi azioni successive). Viene erogato internamente un Corso di L2 per i destinatari accolti. 2. Realizzazione di percorsi di riabilitazione e integrazione per n. 40 destinatari che coinvolgano una o più delle seguenti aree: autonomia abitativa, inserimento lavorativo e formazione professionale, sostegno psicologico e counseling psico-sociale, percorsi ad hoc per minori non accompagnati. Le attività che contribuiscono al raggiungimento di questo risultato sono volte alla programmazione, realizzazione e monitoraggio di percorsi individuali e personalizzati, con particolare attenzione alla riabilitazione, alla casa, al lavoro. L’equipe multisciplinare, in collaborazione con i servizi, individua i percorsi dei destinatari su una o più delle seguenti aree in base ai bisogni degli stessi: -Azione CASA: sostegno integrato all’autonomia abitativa prevista per 15 destinatari, in uscita dai Progetti Sprar, dai Progetti “Emergenza Nord Africa” e dai Progetti FER del territorio provinciale. Esempio tipologia azioni: a) compartecipazione all’affitto da parte del destinatario; b) contributo di almeno 5 mensilità; -Azione LAVORO: sostegno integrato all’inserimento lavorativo previsto per 25 destinatari, in sinergia con i Servizi per l’impiego e realtà cooperative e imprenditoriali del territorio. Esempio tipologia azioni: a) tirocini e borse lavoro per l’acquisizione/rafforzamento/certificazione di competenze (15); b) corsi di formazione incentivati (5); c) accompagnamento all’accesso al mondo del lavoro. -Azione RIABILITAZIONE: sostegno individualizzato psicologico e psicosociale per 25 destinatari, attraverso l’attivazione di percorsi individuali di sostegno psicologico e supporto psico-sociale; attivazione di spazi di ascolto psico-sociale, itineranti sul territorio; organizzazione e supporto economico per percorsi di certificazione medico-legale delle torture subite o per cure specialistiche. 3. Organizzazione di percorsi di supervisione con approccio etnopsichiatrico condotte da psicoterapeuti e antropologhi del Centro Frantz Fanon di Torino volte ad accompagnare e migliorare la presa in carico dei destinatari di progetto al fine di renderla più efficace e rispondente ai loro bisogni. Vengono realizzati 3 percorsi di supervisione: il primo con l’equipe di progetto, il secondo con un gruppo di mediatori culturali che collaborano con l’Ente Gestore nella presa in carico dei destinatari; il terzo con gruppi di lavoro multidisciplinari che coinvolgono operatori del progetto e dei servizi territoriali che stanno realizzando insieme prese in carico congiunte dei destinatari secondo un approccio di rete. 4. Consolidamento della rete territoriale esistente attraverso: a) potenziamento della dimensione istituzionale del “Coordinamento Asilo”, coinvolgendo almeno 5 nuovi enti aderenti, sviluppando gli strumenti operativi, quali la segreteria di rete e lo spazio di condivisione sul sito internet di progetto, e realizzando incontri tecnico-istituzionali volti alla discussione di specifiche tematiche, alla messa in rete degli interventi e al miglioramento delle modalità di presa in carico dei destinatari. b) Avvio operativo del “Coordinamento Asilo” attraverso l’individuazione di Equipe Locali Asilo sui territori di Ancona e Macerata, ovvero gruppi di lavoro multidisciplinari in cui operatori del progetto P.A.R.I. e dei servizi territoriali collaborano alla presa in carico congiunta dei destinatari. L'approccio di rete caratterizza il processo di presa in carico del progetto P.A.R.I. e si sviluppa secondo modalità flessibili attraverso contatti telefonici/mail ed incontri tecnico-operativi presenziali per confrontarsi sui casi quando necessario. Le Equipe Locali Asilo potranno avvalersi dei seguenti strumenti operativi: a) incontri istituzionali per condividere e definire prassi di lavoro di rete; b) supervisione con approccio etnopsichiatrico per supportare la presa in carico dei casi; c) case manager per coordinare la presa in carico dei casi. 5. Realizzazione di attività di comunicazione e disseminazione per informare e sensibilizzare il territorio sulle tematiche del diritto d’asilo e dei progetti d’accoglienza e sui risultati raggiunti dal progetto P.A.R.I. A tal fine verrà sviluppato il sito internet di progetto www.progettopari.eu e si realizzeranno dei laboratori didattici nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di Arcevia, Jesi, Ancona e Macerata, in collaborazione con l’ANPI e altri enti legati al movimento partigiano e alla storia della Resistenza. Il “Laboratorio del Testimone” si potrà concludere con un evento finale che vedrà il coinvolgimento della comunità del territorio.
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